RESOCONTO INTEGRALE della seduta consiliare DI MERCOLEDI ...

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Comune di Urbino Atti consiliari SEDUTA N. 22 DEL 18 GENNAIO 2006 — 1 — INDICE PRESIEDE IL PRESIDENTE GIUSEPPE FRANZE' RESOCONTO INTEGRALE della seduta consiliare DI MERCOLEDI' 18 GENNAIO 2006 22. Commemorazione ............................... p. 3 Approvazione piano annuale ed elenco triennale delle opere pub- bliche 2006/2008 .................................. p. 3 Approvazione bilancio 2006 e suoi allegati .................................................. p. 8 Piano del commercio in sede fissa Piano comunale di localizzazione dei punti vendita di quotidiani e periodici ............................................... p. 28 Rettifica alla deliberazione di C.C. n. 114 del 28.11.2005 avente ad og- getto: “Adozione definitiva variante parziale al Prg — Variazione 2005/1 zona B13 Schieti” ............................... p. 32 Approvazione progetto prelimin- are del collegamento stradale pre- visto dal Prg tra la strada di Palli- no e quella di Gadana — Adozione definitiva variante al Prg ai sensi degli articoli 10 e 19 Dpr 8.6.2001, n. 327 .................................................... p. 32 Elezione nuova Commissione elet- torale comunale ai sensi della legge 270/2005 .............................................. p. 36 Comunicazioni, interrogazioni, in- terpellanze e mozioni .......................... p. 36

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Comune di Urbino Atti consiliari

SEDUTA N. 22 DEL 18 GENNAIO 2006

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INDICE

PRESIEDE IL PRESIDENTE

GIUSEPPE FRANZE'

RESOCONTO INTEGRALEdella seduta consiliare

DI MERCOLEDI' 18 GENNAIO 200622.

Commemorazione ............................... p. 3

Approvazione piano annuale edelenco triennale delle opere pub-bliche 2006/2008 .................................. p. 3

Approvazione bilancio 2006 e suoiallegati .................................................. p. 8

Piano del commercio in sede fissaPiano comunale di localizzazionedei punti vendita di quotidiani eperiodici ............................................... p. 28

Rettifica alla deliberazione di C.C. n. 114 del 28.11.2005 avente ad og-getto: “Adozione definitiva variante

parziale al Prg — Variazione 2005/1 zona B13 Schieti” ............................... p. 32

Approvazione progetto prelimin-are del collegamento stradale pre-visto dal Prg tra la strada di Palli-no e quella di Gadana — Adozionedefinitiva variante al Prg ai sensidegli articoli 10 e 19 Dpr 8.6.2001,n. 327 .................................................... p. 32

Elezione nuova Commissione elet-torale comunale ai sensi della legge 270/2005 .............................................. p. 36

Comunicazioni, interrogazioni, in-terpellanze e mozioni .......................... p. 36

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SEDUTA N. 22 DEL 18 GENNAIO 2006

La seduta inizia alle 16,50

Il Presidente Giuseppe Franzè, con l'assistenza del Segretario Generale, dott.Michele Cancellieri, procede alla verifica del numero dei consiglieri intervenuti, el'appello nominale dà il seguente risultato:

CORBUCCI Franco — Sindaco presenteBALDUINI Giuseppe presenteBARTOLUCCI Raniero presenteBORIONI Miriam presenteCALZINI Augusto presenteCECCARINI Lorenzo presenteCHIARINI Gabriele assente (entra durante la seduta)CIAMPI Lucia presenteCRESPINI Maria Francesca assente (entra durante la seduta)FEDRIGUCCI Gian Franco presenteFELICI Enzo presenteFRANZÈ Giuseppe — Presidente presenteGAMBINI Maurizio assenteMANCINI Margherita presenteMAROLDA Gerardo Paolo Giovanni presenteMASCIOLI Davide presentePIANOSI Michele presentePRETELLI Lucia presenteREPACI Alessandra presenteSIROTTI Massimiliano presenteUBALDI Enrica assente (entra durante la seduta)

Accertato che sono presenti n. 17 consiglieri e che risulta pertanto assicurato ilnumero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta e nomina scrutatori i consiglieriCiampi, Fedrigucci e Pianosi.

Hanno altresì preso parte alla seduta gli assessori Lino Mechelli, Clara Muci, AlceoSerafini, Massimo Spalacci, Antonio Santini, Graziella Mazzoli e Donato Demeli.

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SEDUTA PRECEDENTE: N. 21 — DI GIOVEDI' 29 DICEMBRE 2005

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Commemorazione

PRESIDENTE. Prima di iniziare i lavoridel Consiglio comunale, vorrei fare una testi-monianza per il lutto che ha colpito la città perla morte dell’ex Sindaco Egidio Mascioli. Cisiamo incontrati, tutti avete partecipato a que-sto luttuoso evento, io ho ricevuto dai familiarii ringraziamenti da estendere all’intero Consi-glio comunale, alla Giunta e al Sindaco peravere partecipato al loro cordoglio e per averereso testimonianza ai funerali del compiantoconcittadino Egidio Mascioli, Sindaco dellacittà per circa 18 anni. E’ stato ricordato nelleesequie che si sono tenute presso la chiesa dellaSS. Annunziata da don Lorenzo Bedeschi cheha definito l’ex Sindaco Egidio Mascioli unSindaco storico e un punto di riferimento per lanostra città. E’ stato definito un Sindaco umile,ma con la capacità di sapersi circondare dipersone valide e la testimonianza e l’affetto chetutta la cittadinanza ha dato è la dimostrazioneche effettivamente ha lasciato un segno indele-bile nella nostra città. Eravamo nel dopoguerra,la città era in una situazione piuttosto precaria,inoltre in quel periodo c’è stata una crescitaabbastanza forte della nostra università, quindiinsieme al compianto rettore Carlo Bo se nesono andati due testimoni del nostro tempo. E’

quindi bene ricordarli ed è bene che anche noiriusciamo ad ispirarci e a prendere esempio. IOho contattato subito i capigruppo e c’è stato unaffetto unanime di cui sono stato colpito. Io,personalmente non ho avuto modo di conosce-re il Sindaco Mascioli, perché quando lui haesercitato questa mansione di Sindaco io nonero ancora in Urbino, perché sono arrivato nel1972, però ho sempre sentito parlare di lui in uncerto modo, quindi l’apprezzamento è stato atutto campo.

Invito il Consiglio ad osservare un minu-to di silenzio.

(Il Consiglio osserva, in piedi,un minuto di silenzio)

Approvazione piano annuale ed elencotriennale delle opere pubbliche 2006/2008

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 2: Approvazione piano annuale edelenco triennale delle opere pubbliche 2006/2008.

Ha la parola l’assessore Mechelli.

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LINO MECHELLI. Saluto cordialmente iconsiglieri, i colleghi, il gentile pubblico che inquesta occasione è abbastanza numeroso, macredo che con il passare del tempo possa ancheaumentare, così da rendere anche i cittadinipartecipi dei nostri lavori. Il bilancio che oggiandiamo a discutere è lo strumento fondamen-tale dell’attività amministrativa.

L’illustrazione dell’elenco delle opere sifa tutti gli anni con l’approvazione del bilancio.Direi subito di non fare una lettura analitica,perché i signori consiglieri l’hanno già avuto daalcuni giorni. Tratterò solo alcuni punti piùimportanti. Vorrei precisare che non è una“lista dei sogni”, in quanto si tratta di una listadi opere, lavori da realizzare nel corso dell’an-no 2006 e una previsione 2007/2008. In modoparticolare per quanto riguarda il 2006 sonocertezze e comunque c’è una grandissima pos-sibilità che vengano realizzate, anche se buonaparte degli investimenti e delle opere sonofinanziati con la vendita dell’area ex Consor-zio.

La lista delle opere e dei lavori non è unalista target Sindaco o assessore Mechelli ma ilrisultato di una concertazione che viene ancheda lontano, perché c’è stata una discussionel’anno scorso in occasione dell’approvazionedel bilancio, si è tenuto conto degli utili sugge-rimenti, si è riunita la Commissione lavoripubblici appositamente, poi ci sono state diver-se occasioni e circostanze per confrontarsi.

Ripeto, sono investimenti che porteran-no sicuramente vantaggio alla città. A partel’acquisizione dell’area Villa Maria per 370.000euro che ha cambiato la destinazione di quellazona, di quell’insediamento, andiamo a inve-stire 50.000 euro come co-finanziamento per larealizzazione dei nuovi locali per ospitare lasede provvisoria dell’Archivio di Stato chetroverà ospitalità nel palazzo Giovanni Pascoli,locali di qualità. Il Comune investe 50.000 euroe lo Stato ha illustrato il progetto diristrutturazione e adeguamento per una spesa di360.000 euro circa. Poi abbiamo previstol’adeguamento e la sistemazione della FortezzaAlbornoz, un monumento di grande prestigio,con grandissime possibilità di utilizzo, divalorizzazione ai fini culturali e turistici. Unaprevisione di ristrutturare Casa Varea per at-

tività polivalenti, in modo particolare per igiovani, dove è possibile ascoltare musica,praticarla e comunque un luogo di aggregazio-ne. Prevediamo un intervento qualificante perla frazione di Gadana, il parco attrezzato per50.000 euro, la sistemazione e l’adeguamentodella Pescheria comunale sita in via CesareBattisti, che ha urgente necessità di risanamentoper motivi igienico-sanitari. Probabilmente laspesa è inferiore a quanto previsto da questalista. Prevediamo anche i loculi nelle frazioni evedremo qual è la frazione che ne ha maggiorenecessità.

Un primo passo per la frazione di Pieve diCagna è l’acquisto del terreno per la costruzio-ne della scuola materna; 120.000 euro per ade-guare l’illuminazione pubblica per stralci, perintervenire laddove ce n’è maggiore bisogno,per alcuni punti nuovi di luce, ma in modoparticolare per adeguare quelle parti che nonsono più a norma. Indico una serie di strade:questo elenco è di strade alle quali è da rifare iltappeto, con alcune parti anche di marciapiedie cordoli. Questo elenco di vie e piazze è statofatto secondo un ordine di priorità, nessuno hatirato per la giacchetta.

C’è un investimento per il consolida-mento di aree nella zona est capoluogo per3.200.000 euro. Abbiamo una porzione di fab-bricato De Rossi da destinare a sala lettura. Larealizzazione di opere di urbanizzazione. Rag-gruppamento e depurazione di acque reflue perquanto riguarda Cavallino e inoltre depurazioneacque reflue a Gadana, località Valdazzo, per296.000 euro. Questi due interventi sono finan-ziati con gli oneri di urbanizzazione.

Prevediamo anche alcuni parcheggi a rasoper 80.000 euro e la sistemazione del palazzettodello sport, il pavimento e alcuni accessori chenecessitano di ristrutturazione e di adeguamento.

Per il 2007 abbiamo messo per primopiazza Duca Federico, perché è una piazzaimportante, ci sono sollecitazioni a prendereprovvedimenti da ogni parte e crediamo didover fare ogni sforzo per poter realizzare ilrifacimento della piazza Duca Federico nel2007.

Poi ci sono una serie di altri interventi cheriguardano in particolare la costruzione di loculi

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ai cimiteri, ma di anno in anno si individua lafrazione dove c’è bisogno.

Mi sembra che l’anno scorso si sia fattaun’unica discussione di questo punto e delbilancio, per poi procedere al voto ovviamentedistinto.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreSerafini.

ALCEO SERAFINI. Siccome nella prece-dente seduta avevamo illustrato lo schema dibilancio approvato dalla Giunta, si ritiene dinon ripercorrere la stessa strada, anche consi-derato che i consiglieri hanno avuto tutti ladocumentazione che è stata messa a disposizio-ne da parecchi giorni. Alla fine degli interventida parte dei consiglieri, ci potrebbero essereanche delle precisazioni ad integrazione deivari programmi da parte dei singoli assessori.Direi quindi di cominciare con le osservazioniche i consiglieri intendono proporre all’atten-zione della Giunta.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreMechelli per una precisazione.

LINO MECHELLI. Nel prossimo Consi-glio quasi sicuramente l’ufficio sarà in condi-zioni di portare all’approvazione tutti i progettipreliminari, per conoscere nella sostanza cosaandiamo a realizzare là dove andiamo ad inter-venire.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Calzini.

AUGUSTO CALZINI. Prendo atto del do-cumento presentato dall’assessorato ai lavoripubblici. Per quanto lo stesso si integri con ilbilancio, preferisco fare un intervento a parte,limitatamente al documento ora presentato.

Non ho niente contro le opere pubblichecosì come sono state esibite, però devo direalcune cose.

Si pone mano a una serie di opere attra-verso la vendita di immobili e si utilizzano isoldi, anziché per un reinvestimento stabile,per opere per le quali purtroppo il documentopresentato non prevede manutenzione. Presen-

tare un documento relativo alla realizzazione diopere senza pensare a quello che si dovrà fareper mantenere le opere stesse, è come metterciin un vicolo cieco. Ogni volta che si fa un’operasi deve dire quali sono i fondi che negli annisuccessivi si mettono a disposizione permanutenerla.

Questo mi porta ad un concetto negativoche pervade tutto il bilancio: che la manuten-zione, nel documento generale assume un si-gnificato pressoché zero. A parte la vendita dibeni e a parte anche il discorso relativo allealienazioni sulle quali ci sarebbe da discutere,intravedo che c’è una molteplicità di opere cheda una parte sono mancanti della previsione edella manutenzione, dall’altra parte risultanoinvece parcellizzate come l’intervento che si fasu palazzo De Rossi, dove si propone la realiz-zazione di una sala di lettura e poi non si guardaall’intero stabile che è cadente. Allora mi chie-do se, a fronte di tanti interventi, non era meglioprevedere alcuni interventi fondamentali,basilari, come il restauro di un palazzo, vedi adesempio quello citato De Rossi, in maniera taleche questo palazzo potesse costituire una rendi-ta — di qui il concetto del reinvestimento — dautilizzare per le manutenzioni e per atti ammi-nistrativi futuri.

Io non voterò contro questo documento.Ho rilevato però che ci sono delle nubi all’oriz-zonte. Questo è un documento di per sé pocosignificativo, perché incompleto, perché nonragionato, perché presentato con le stesse mo-dalità con le quali si tende un po’ più a farecolpo, piuttosto che a immaginare una realtàpiù fondata, alla quale dovremmo tutti guarda-re meglio.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Io esprimo il mio votocontrario a questa proposta di delibera. Nonsono in discussione le opere, che sono necessa-rie, ma sono in discussione alcune di esse, adesempio non posso accettare, anche se è uninvestimento, la spesa di 660.000 euro perl’acquisto di Villa Maria, perché le casse comu-nali sono così in affanno che non possonopermetterci questi investimenti ed aspettare.

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Non è che i soldi vengono spesi senza risorse,però si acquista un terreno e bisogna aspettareche qualche altro lo compri. Un altro dei motiviche mi dice di votare contro è che molte delleopere vengono finanziate con la vendita delConsorzio. Personalmente ho sempre favoritola vendita del Consorzio perché venisse inve-stito, invece si tratta di spese di opere che sichiamano straordinarie, ma sono diventate stra-ordinarie perché ad alcune di esse è mancata lamanutenzione ordinaria.

Comunque il fatto è che vendiamo unaproprietà e la investiamo in opere che si dete-riorano e credo che andassero individuati ifinanziamenti in altre parti.

Una gran parte dell’alienazione del Con-sorzio viene impiegata per queste opere e se-condo me da questa decisione il Comune escepiù povero. Assisto continuamente a vendite dibeni duraturi i cui ricavati vengono spesi permanutenzioni — formalmente è corretto —straordinarie, ma che di fatto sono opere ordi-narie.

Poi vorrei fare una domanda. D’accordoche è stato messo nell’elenco delle opere dafare dell’anno scorso, ma approfitto perché sidice “intanto partiamo con l’acquisto del terre-no per la scuola materna di Pieve di Cagna”.Però non ho trovato nessun accenno alla scuolacomunale materna di Canavaccio, per la qualeerano stati messi a disposizione 400.000 euro enon condivido dove sono stati presi. A quantomi risulta non c’è neanche un’ipotesi di proget-to, non vorrei che molte altre di queste opere,come dice il consigliere Calzini, siano di fac-ciata e poi si perdano. Chiedo informazioni sulpunto a cui siete con la scuola materna diCanavaccio.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Marolda.

GERARDO MAROLDA. Il gruppo dellaMargherita voterà favorevolmente rispetto alpiano triennale. Oltre alla manutenzione vedoche ci sono anche degli investimenti su alcunevoci, per esempio la sistemazione della Fortez-za Albornoz potrebbe essere un investimentoper la questione turistica, la ristrutturazione diCasa Varea per il centro della musica è un

investimento sui giovani, perché non hanno unluogo dove andare a suonare. Anche loro hannodiritto ad avere un locale per esibirsi.

Per quanto concerne la sistemazione del-la pavimentazione di piazzale Duca Federico,anche quello è un investimento. Chiedo al-l’Amministrazione se dal 2007 si può passareal 2006 o inizio 2007, perché la pavimentazioneè in uno stato di degrado assoluto ed è al centrodella città.

Sono d’accordo sul rifacimento di viaGiro dei Debitori che è stato messo nell’elencoannuale 2006, in quanto la strada è ridotta aiminimi termini, inoltre chiedo se si può inserireil tratto di strada tra via Gramsci e via Coman-dino. Anche quel tratto di strada lo vedo in unostato di degrado assoluto, dopo tutte le pioggeche sono successe. Oltre a mettere il catrameper chiudere i buchi non ci sono stati dei miglio-ramenti. Chiedo quindi se si può inserire anchequesto tratto di strada.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Pretelli.

LUCIA PRETELLI. Il consigliere Maroldami ha preceduto di un soffio. Io torno sempresul problema del rifacimento dellapavimentazione di piazza Duca Federico, sucui, a costo di annoiare, reintervengo un’altravolta. Mi pare tristemente scivolata al 2007. E’in pole position per la verità, ma questo non mitranquillizza perché si parla di una spesa chedovrà essere sostenuta con il provento da alie-nazioni non meglio definite. Come dicevaMarolda, il Palazzo Ducale è la nostra immagi-ne nel mondo e l’accesso al Palazzo Ducaledovrebbe essere consentito senza rischi per lepersone, per non parlare del decoro che, assolu-tamente, va considerato.

Mi auguro che, tenendo conto anche ditutte le altre esigenze, questo intervento possaessere anticipato e non procrastinato oltre il2006.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ceccarini.

LORENZO CECCARINI. Gli investimentiche si andranno a fare, godranno sicuramente

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dei pagamenti di tickets o di biglietti, per esem-pio per le opere pubbliche in cui si andrà adinvestire e a fare, quindi coloro che usufruirannodi questi servizi dovranno pagare le rette. Que-sto sarà l’impegno per la gestione, per la manu-tenzione di queste strutture, per cui sono inve-stimenti che riguardano tutto il territorio comu-nale, che hanno una valenza importante ancheper chi non è vicino al centro storico e alla città.Quindi ritengo che le operazioni indicate inquesto programma sono importanti e dannodelle risposte concrete alle esigenze di tutto ilterritorio comunale.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bartolucci.

RANIERO BARTOLUCCI. Questa delibe-ra mi va abbastanza bene, però vedo una cifrabassa per l’ordinaria manutenzione. Io chiedosempre di investire di più nella manutenzione,per l’immagine della città e delle frazioni. Sipotrebbe fare una squadra che giri, magari unavolta al mese, occupandosi di piccoli interven-ti, come il taglio dell’erba, la pulizia dei tombi-ni, perché questo porta delle frane, degliscompensi. Chiedo quindi di investire di piùnella manutenzione nella città e nel territorio.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreMechelli.

LINO MECHELLI. Credo di non averepercepito critiche forti all’elenco delle opere,dei lavori da effettuare nel 2006, se non larisottolineatura — non è la prima volta da partedei consiglieri Ciampi e Calzini — del ricorsofrequente alla manutenzione straordinaria, cheè conseguenza della trascuratezza di quellaordinaria. Credo che questo sia un insegnamen-to, non una critica e credo che al termine dellarealizzazione del 2005-2006 si creeranno quel-le condizioni di equilibrio per poter andareavanti e pensare a una manutenzione ordinaria,perché c’è qualche situazione da recuperare.

Prendo atto anche delle considerazioniriguardo al rapporto alienazioni-investimentoo comunque utilizzo nella manutenzione.

Per quanto riguarda la scuola materna diCanavaccio, a breve sarà pronto il progetto e si

sta lavorando per l’acquisizione dell’area chenon è a disposizione del Comune ma da acqui-sire, quindi si va avanti. C’è un finanziamentoconsistente, crediamo di per arrivare alla con-clusione, alla realizzazione in tempo ragione-vole.

Prendo atto delle considerazioni delcapogruppo Marolda circa la consistenza delleopere, degli investimenti, una parte dei qualisono effettivamente manutenzione, ma una parteconsistente si può dire che sono veri e propriinvestimenti.

Bartolucci, le quote di investimento letratteremo nella discussione del bilancio. E’comunque chiaro che viene accolta questa sol-lecitazione, perché la città e le frazioni hannobisogno di ulteriori interventi che ponganoordine, una maggiore pulizia ecc.

Piazza Duca Federico è un impegno dilegislatura, però è un impegno consistente, digrandissima importanza, di grandissima deli-catezza. Lo stiamo affrontando, il Consigliocomunale sarà informato di come imposteremoil rifacimento e la riqualificazione della piazzae l’invito viene accolto, è uno stimolo ad accor-ciare i tempi, però non è facile anticiparloall’anno in corso. Metterei una bella firma perpoter veramente realizzare l’opera nel 2007.Con questo voglio ancora una volta dire che èmeglio una sorpresa che una delusione. Si stalavorando con attenzione al progetto di rifaci-mento di quella piazza che è uno dei posti piùbelli e più delicati del mondo.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Pretelli.

LUCIA PRETELLI. Credo che la loggiaprospiciente la piazza sia di proprietà comuna-le. Suggerirei di includere nella riqualificazionedi cui parlava l’assessore, oltre che la piazza,anche quella loggia che è terribilmente degra-data e naturalmente l’accesso alle grotte, chedopo il restauro sono diventate un elemento diattrattiva anche per i turisti. Arrivare alle grotterisistemate attraverso una grotta che è estrema-mente fatiscente, è un pochino avvilente.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilpunto 1 dell’ordine del giorno.

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Il Consiglio approva con 13 voti favorevoli,3 contrari (Ciampi, Balduini e Repaci)

e 1 astenuto (Calzini)

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva con 13 voti favorevoli,3 contrari (Ciampi, Balduini e Repaci)

e 1 astenuto (Calzini)

Approvazione bilancio 2006 e suoi allegati

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 1: Approvazione bilancio 2006 e suoiallegati.

Ha la parola l’assessore Serafini.

(Entra il consigliere Ubaldi:presenti n. 18)

ALCEO SERAFINI. Come detto prima,direi di soprassedere alla relazione, perché è giàstata illustrata nel Consiglio precedente, quindichiederei ai consiglieri di formulare le osserva-zioni e di aprire il dibattito, precisando di nuovoche al termine i singoli assessori che avesseronecessità di integrare i loro programmi, potran-no intervenire in tal senso.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Calzini.

AUGUSTO CALZINI. Signori consiglieri,all’inizio della presente legislatura avevo par-lato di linee di indirizzo confuse o mancanti,non supportate da una visione chiara, con prio-rità ben definite soprattutto in settori portanticome i lavori pubblici, le partecipate, le attivitàproduttive, artigianali e commerciali, le infra-strutture e, sotto certi aspetti, anche il turismo.Leggendo il bilancio di previsione questo,ancorché corretto sotto il profilo formale, risul-ta evanescente rispetto alla risoluzione dei pro-blemi ed evidenzierò questo fatto non tanto conparole mie quanto, piuttosto, con quanto ri-scontrato nella lettura della relazione generale.

Lavori pubblici. La situazione attuale èquella che si continua a rincorrere l’emergenza,mentre i veri problemi, ormai annosi, rimango-no sul tappeto tal quali. Citerò tre passi dellarelazione riguardante i lavori pubblici. “Lariduzione degli stanziamenti ad un settore comel’ufficio tecnico determina una situazione dif-ficile da gestire in quanto è chiamato ad assicu-rare servizi e prestazioni obbligatori”. “Percarenza di risorse, il programma di sistemazio-ne delle pavimentazioni delle strade extraurbanesarà inadeguato alle necessità, tenuto conto deiseri danni causati dai ripetuti eventi calamitosi”.“Tutti gli immobili necessitano di manutenzio-ne ordinaria e straordinaria. Inoltre sono daeseguire tutti quei lavori imposti dalla norma-tiva e riguardanti al sicurezza dei posti di lavo-ro, quella antincendio, quella relativa agli im-pianti”. Per quanto riguarda il servizio idricointegrato trovo scritto: “Rimane comunque aaffrontare il problema di un rapporto più chiarotra gestori e utenti e per questa ragione sisottolinea la necessità di per fare riferimentoalla Carte dei servizi, ove rimangono specifica-ti gli obblighi dell’utente e del gestore. E’necessario definire meglio lo spazzamento ditutte le aree pubbliche. Non è ben definiti lapulizia dei chiavicotti”. Su questo settore nonaggiungo altro: il bilancio è del tutto insuffi-ciente.

Le partecipate. Sono state evocate dallarelazione dei lavori pubblici nei termini che horiferito. Ma vorrei aggiungere altre considera-zioni di ordine più generale riguardanti il calco-lo che il Comune avrebbe dovuto effettuare perstabilire costi e benefici, servizi e rendita ri-spetto al capitale conferito e alla sua redditività.In questi ultimi tempi i problemi della gestionedella rete idrica sono stati rilevanti. Essi fannoriferimento a ripetuti errori nella lettura deicontatori e nella gestione della spesa per laquale numerosi cittadini sono stati chiamati apagare bollette iperboliche. Che dire della ge-stione integrata dei rifiuti? Il limite del 35%della raccolta differenziata del 2003 è ancoramolto lontano e da quel che mi è dato diosservare non è stata intrapresa la strada giusta.Devo invece registrare molti discorsi e pochifatti. Dell’Ami Servizi Spa sono ormai stancodi parlare: disapprovo tutto. Inoltre il Consiglio

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comunale di Urbino non discute sull’aziendaunica provinciale, mentre non passa giorno chenon legga su Il resto del Carlino o su CorriereAdriatico che il Consiglio comunale di Pesaroo il Consiglio comunale di Fano hanno discus-so. Per quale motivo da noi non si discute?

Urbanistica. Per la seconda volta in dueanni leggo che non può essere condotto a termi-ne il piano di gestione Unesco per la parte checompete al Comune di Urbino per mancanza difondi (20.000 euro in tutto). Sull’urbanistical’esperienza di questo anno e mezzo mi haconvinto a dire una cosa: si fanno tanti piani, silavora tantissimo, ma tutto o quasi si inceppa ocade di fronte a piani di fattibilità inesistenti (sipensi ai parcheggi, alla zona di sviluppo com-merciale e così via). Leggo anche che l’azionedi presidio umano del territorio agricolo me-diante ristrutturazione, completamento ed am-pliamento dei piccoli agglomerati esistenti, nonha dato i risultati sperati. Occorrerà una revisio-ne della normativa ed una semplificazione de-gli interventi, cosa che ho detto e ripetuto piùvolte e che, soprattutto, il coordinamento deitecnici urbinati, ha sempre evidenziato.

Ho letto nella relazione del geom. OscarMarchetti che ha redatto il nuovo piano comu-nale del commercio quanto segue: “Nel corsodi questo ultimi anni c’è stata una forte espan-sione a livelli urbanistico e soprattutto si èpotuto registrare un forte insediamento nellevarie frazioni del comune, si è registrata unamodifica nell’equilibrio della popolazione re-sidente”. E’ vero, ma quali interventi o servizisuppletivi sono stati erogati a favore delle fra-zioni, a fronte di tale sviluppo? Esse sonorimaste quelle che erano e navigano attraversoproblemi che riguardano la viabilità, la sicurez-za, i servizi.

Attività produttive. Il riferimento all’ur-banistica e alle zone rurali evoca la problematicache ruota attorno allo sviluppo sostenibile, cheè la pietra filosofale delle attività produttive. Apensarci bene, le deduzioni dell’ufficio urbani-stica poco collimano con l’attivismo dell’as-sessorato alle attività produttive e per quantoriguarda le ricorrenti calamità e i loro effettidisastrosi, debbo dire che il territorio è presso-ché abbandonato e siamo ben lontani da quelloche viene sbandierato come sviluppo sostenibi-

le. Ciò non significa che alcuni progetti, come“‘Composta 21” ed altri siano superflui, tutt’al-tro, ma siamo ancora nella sfera delle intenzio-ni, come pure intenzioni sono quelle che siriferiscono all’artigianato. Stando alle ultimedichiarazioni dell’assessore Demeli, egli parlacome se avesse già avuto la disponibilità delLegato Albani a fare tutto quello che pensa difare, ma non si accorge che ripropone termininon chiari di rapporto tra il Comune e il Legato.Mi sono dilungato parecchio sulle richieste dichiarimento della gestione e sull’arbitrio che ilComune ha sempre esercitato nel dispensaregratuitamente ciò che per legge è destinatoall’amministrazione di altri, che deve essereproduttiva per rispondere alle attività statutarie.Spiace dover richiamare ancora una volta ilrapporto tra assessorato e le attività produttive,le partecipate, la Comunità montana per quelche riguarda la raccolta differenziata, ma anco-ra la situazione è caotica.

Ma la situazione è caotica anche per quelche concerne la gestione dei beni patrimoniali.Nel Comune già nel luglio scorso ho chiestol’elenco dei beni immobili dati in locazione. Irevisori dichiarano di averne preso visione, maavrei preferito che l’amministrazione di dettibeni figurasse nei documenti di bilancio. I benipatrimoniali sono cespiti della finanza pubbli-ca che devono essere bene evidenziati, comeevidenziate devono essere le modalità riguar-danti la loro gestione. Idem per i beni ex Irab,per i quali abbiamo chiesto una contabilitàparallela perché risulti chiaro il loro riutilizzo esoprattutto se vengono rispettate le volontàtestamentarie.

Nel bilancio leggo che molte opere pub-bliche, quasi tutte, verranno effettuate con ilfrutto della vendita del consorzio e con aliena-zioni non meglio identificate, ma così il Comu-ne si sta comportando come una cicala.

Su turismo e cultura si è notata una certadinamicità, che però trova limiti nella strutturaad andirivieni, che non è nella condizione diseguire gli impulsi dati dall’assessore.

Al termine di questa breve disamina, chenon può essere esaustiva, dato il tempo dispo-nibile, devo dire che numerose sono le riservesulla previsione di bilancio 2006, perché sitratta di un documento sulla falsariga di quelli

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precedenti, senza programmazione e/o novitàdi impianto alle quali la nuova macchina comu-nale dovrebbe dare impulso. Ciò accade perchéper gli affari del personale si guarda sempreagli obiettivi sindacali, ma non è detto chequesti collimino con una organizzazione eco-nomica efficiente ed efficace. Si guarda moltopoco all’innovazione e ai nuovi compiti che alComune fanno capo a seguito dellaesternalizzazione dei servizi. Continuando diquesto passo, senza carte di servizio efficaci esenza controlli tecnici di commissioni specifi-che, avremo due Comuni paralleli, due pesispecifici diversi, due poteri divaricati sulle spalledei cittadini.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Sirotti.

MASSIMILIANO SIROTTI. Premetto chevoterò a favore della previsione di bilancio,però vorrei fare alcune osservazioni.

Stiamo approvando il bilancio 2006, peròper quel che riguarda i lavori pubblici ho notatoalcuni ritardi, nel senso che alcune opere chedovevano essere effettuate nel 2005 ancora nonsi sono viste. Mi auguro che partano al piùpresto.

Le volevo chiedere, assessore Mechelli,qualcosa sul maltempo. Abbiamo visto tuttiquali sono i danni e gli inconvenienti che hacausato. Qual è la strategia che lei utilizzerà perintervenire? Anche perché mi sembra che cisiano anche strade che non permettono ad alcu-ni cittadini di raggiungere le abitazioni.

Per quel che riguarda i lavori pubblici, ègià stata citata la manutenzione. Nel 2004 èstato rifatto completamente tutto l’asfalto nellazona industriale di Schieti e attualmente si puòvedere qual è la situazione. Questo si verificaperché non c’è un controllo nel omento in cuivengono appaltati certi lavori. Questa è unacarenza che bisognerebbe cercare di sanare.

Ho notato che il fondo stradale del centrostorico va sempre peggio negli ultimi anni.Spesso si è detto che devono transitare mezzi dipiccole dimensioni, invece ho notato che l’AmiSpa ultimamente si è dotata di mezzi di traspor-to più grandi di quelli precedenti, quindi vacontro quello che era stato consigliato.

Il settore della cultura e turismo è impor-tantissimo. Si è vista una certa dinamicità.Sappiamo tutti quali sono le ristrettezze econo-miche degli enti locali, però per quel che riguar-da cultura e turismo le somme stanziate sonotante e ci sono, quindi vorrei sapere dall’asses-sore quali sono gli interventi e le iniziative chesi vuol attivare nel 2006. Lo chiedo perché nontrovo poi un riscontro nella sua relazione, inbase alle somme che sono state stanziate. Anzia questo proposito vorrei richiamare l’attenzio-ne del consigliere Pretelli, che è presidentedella Commissione cultura e turismo, affinchéin una delle future Commissioni si coinvolgamaggiormente l’assessore per conoscere neldettaglio le iniziative che si andrà a fare.

Il sito web del Comune, per quel cheriguarda cultura e turismo è stato presentato, inpassato, alla stampa. Ma chi lo sta curando quelsito? Se lei guarda quel sito, ci sono errorianche di tipo ortografico... (Interruzione). Quellisono inconvenienti che capitano quando si fa il“copia e incolla” senza verificare niente. Sicco-me va all’esterno e viene visitato da tutti, ègiusto che si controlli in modo opportuno.

Io la stimo, assessore, in passato l’horingraziata e lo faccio tuttora, perché ha saputoanche cogliere, in certi momenti, certe atten-zioni che in passato non c’erano state e alcuneiniziative hanno avuto anche un certo rilancio eun certo risultato. Mi riferisco, ad esempio, alPalio dei Trampoli di Schieti, il cui risultato èstato notevole.

Dico pubblicamente e di fronte a un pub-blico che di solito non si vede, che non sonoassolutamente contrario ad Ami Servizi. Se-condo me Ami Servizi è un’azienda importanteper il Comune, però il Comune deve avere dellegaranzie nel momento in cui affida la gestionedi una funzione pubblica. Quando si affida unservizio ad Ami Servizi ci deve essere un pro-getto gestionale a monte e naturalmente, per icittadini, il costo, secondo me, deve essereuguale o inferiore a quello che sosteneva primail Comune, altrimenti non vedo il lato positivodella gestione e ci sono solo riflessi negativi peri cittadini.

Nel bilancio si fa riferimento all’affida-mento ad Ami Servizi di una serie di cose tipoil palazzetto dello sport, la Fortezza Albornoz,

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la farmacia comunale ed altri. Mi auguro che cisiano dei progetti per ognuno di questi serviziche si danno in affidamento, perché mi piace-rebbe sapere quali sono i costi, cosa si intendefare e capire bene quali sono le prospettive e gliinvestimenti per ognuno di questi servizi cheandiamo ad affidare.

Per quanto riguarda il palazzetto dellosport, secondo me è stato inteso in modo a voltesbagliato, perché non è una palestra dove deveandare ad allenarsi la squadra e dove si gioca ilsabato e la domenica. Quella è una struttura diuna certa capienza dove devono essere organiz-zati eventi, concerti e quant’altro, come in tuttii palazzetti d’Italia. Al palazzetto dello sport diPesaro ad esempio, il sabato gioca la Scavolini,la domenica sera c’è il concerto.

Per quel che riguarda i centri di aggrega-zione, avevo già fatto un’interrogazione insie-me al collega Marolda in passato. I centri diaggregazione sono dei servizi per i più giovani.Io credo che tutti i bambini del Comune do-vrebbero avere uguali servizi. Ho visto nelbilancio che in alcune frazioni vengono pagatiaffitti per fornire ai ragazzi questi centri. Per-ché i ragazzini di Trasanni o di Schieti nondevono avere un centro di aggregazione comea Pieve di Cagna, a Canavaccio o alla Piantata?

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Felici.

ENZO FELICI. Noi avevamo un program-ma 2004-2005 dove erano indicati alcuni lavorida fare. Alcuni erano stati addirittura finanziati.Quei lavori sono rimasti indietro per dare prio-rità ad altri. Siccome il tempo passa, mi auguroche quei lavori vengano eseguiti, anche perchénoi avevamo sicuramente speso una parola e unimpegno anche nei confronti di quei cittadini.

Per esempio, c’è la sistemazione delmarciapiede a San Tommaso a fare. Ci sono deipali al centro del marciapiede. Come, ad esem-pio, la depolverizzazione della strada Ca’ Ginoe del vecchio casello a Trasanni. Anche questisono lavori che ci eravamo già impegnati a fare.

Guardando gli impegni, vedo che i120.000 euro per l’illuminazione pubblica sonopochi, anche visto le richieste dei cittadini,soprattutto delle frazioni, perché con 120.000

euro non si realizza gran che, considerato ipunti luce. Abbiamo delle frazioni, degli agglo-merati in cui bisogna cercare di intervenirenell’illuminazione, vedi la zona di San Donato.

Quello che auspico è di includere questidue interventi che andrò a illustrare, almeno nelpiano del 2007. Ad esempio la costruzione delmarciapiede da Croce dei Missionari a SanBernardino. Ormai sono anni che se ne parla.Secondo me è un intervento utile, richiesto, unintervento che doveva essere fatto. Come purela costruzione dei loculi nelle frazioni.

Auspico anche di istituire una cifra sulproblema delle manutenzioni, perché è veroche le opere si fanno, ma poi il problema èanche quello di mantenerle.

PRESIDENTE. Nel salutare il pubblicopresente, i funzionari e i dirigenti del Comune,mi scuso per l’audio non ottimale. Solitamenteè solo il microfono del prof. Calzini che fa lebizze, invece questa sera ce n’è più di uno.Chiedo scusa.

Ha la parola il consigliere Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Presidente, se per casosforo i 10 minuti, lei mi avvisi e io mi fermo.

Vorrei fare il mio intervento dividendoloin due parti: entrate e uscite. Farò anche riferi-mento ad alcuni punti tratti dalla documenta-zione che mi è stata consegnata. Qualora cre-diate che i riferimenti non sono esatti, gradireianche gli interventi dei dirigenti, perché, non èfalsa modestia, ma questo è un argomento a meostico, perché è difficile discutere un bilanciocon le cifre.

Le entrate. Sono diversi titoli. Il primoriguarda le entrate tributarie. Non mi pare checi siano scostamenti rispetto agli anni prece-denti. Titolo III, entrate extratributarie: non c’èstato l’adeguamento all’inflazione, per cui èstato trovato il pareggio finanziario con dueinterventi, cioè aumentando le tariffe per iservizi, togliendo i servizi gratuiti, quindi c’èun’entrata di 70.000 euro, e destinando i canoniottenuti dalle concessioni dei loculi cimiteriali.Cosa ci sia di eroico da parte dell’Amministra-zione nel destinare l’entrata dei loculi, +315.000euro, peraltro dovuti all’accensione di un mu-tuo, non lo capisco.

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Per quanto riguarda l’aumento delle ta-riffe dei servizi, +70.000 euro, potevano benis-simo essere reperiti non finanziando “Frequen-ze disturbate”. E’ un’attività sulla quale non horilievi artistici da fare, ma qualcuno mi devespiegare perché si pagano i servizi e gli spetta-coli devono essere gratis. (Interruzione). E’ unmio parere. La maggioranza è stata eletta e hadiritto di decidere, ma non potete togliere laparola all’opposizione. Lo ribadisco, a mioparere 70.000 euro per “Frequenze disturbate”potevano essere gestiti in modo diverso. E nonho rilievi di natura artistica sulla manifestazio-ne.

Naturalmente andrebbero gestiti diver-samente anche molti servizi, ad esempio gliimpianti sportivi. Non si capisce perché debbaessere tutto gratis.

Andiamo al titolo II, quello più contro-verso, “Entrate derivanti da contributi e trasfe-rimenti ordinari dello Stato, della Regione e dialtri enti pubblici”. Il Collegio dei revisori nonrileva particolari spostamenti rispetto all’asse-stato 2005, quindi ci sono stati o ci sarannotagli, salvo smentire i revisori.

Categoria II, “Contributi e trasferimentidalla Regione”. “Il Collegio rileva una consi-stente dimensione rispetto all’assestato 2005,dovuta principalmente alla riduzione del fondounico sociale e alla non contabilizzazione disomme relative all’ambito territoriale sociale eprovenienti da altri enti, le quali saranno, even-tualmente, iscritte in bilancio in corso di eser-cizio”. Credo che è impossibile pensare chenon ci saranno contributi e trasferimenti dallaRegione per l’ambito sociale, perché signifi-cherebbe sopprimere lo stesso. Magari avrem-mo un carrozzone in meno, ma lo ritengo im-probabile. Rimane la riduzione del fondo so-ciale.

Ma io, all’assessore ai servizi sociali checon un intercalare continuo lungo tutta la rela-zione previsionale e programmatica — e per laverità non è la sola — usa il termine “tagli”come chi usa frasi fatte quando il discorso siinceppa, vorrei chiedere: perché non informa ilConsiglio comunale del costo esagerato delcoordinatore del suo staff, un costo che impe-gna gran parte delle risorse destinate al sociale,sottraendole di fatto alle persone per le quali

sono state stanziate, ossia persone in situazionidi disagio?

All’assessore ai sevizi sociali chiedo:perché non informa il Consiglio comunale suquali iniziative intende intraprendere verso laComunità montana, un altro carrozzone, che mirisulta avrebbe stabilito di destinare 60.000euro per colmare i costi di gestione del CentroFrancesca, attingendo la somma non dai proprifinanziamenti ma dai contributi della Fonda-zione Cassa di Risparmio, quando lo scopo ditali contributi è di migliorare ed incrementare iservizi? Questa cifra, quasi da sola potrebbecompensare la riduzione del fondo sociale.

Titoli IV e V, entrate in conto corrente,alle quali corrispondono le uscite per gli inve-stimenti. Confrontando il titolo IV e il titolo Vcon gli stessi titoli del bilancio 2005, registria-mo il trasferimento di capitali dallo Stato di3.200.000 euro per il consolidamento delle areeinstabili della zona “S” del capoluogo, trasferi-menti assenti nel 2005. Mancano invece i tra-sferimenti derivanti dall’alienazione dell’areaPeep, a causa di quel lavoro di buona ammini-strazione che è stato Villa Maria. Anzi, bisognaregistrare l’uscita di 670.000 euro perl’acquisizione di parte del terreno, alla qualeuscita bisogna aggiungere i circa 150.000 eurogià spesi per l’acquisizione di altra parte del-l’area. D’accordo che rimane la proprietà delterreno, ma ripeto anche adesso che le cassecomunali non permettono questo tipo di inve-stimenti, date altre priorità. Infatti non possonon esprimere il mio disappunto quando leggo,sempre dai documenti, che vengono destinatiben 425.000 euro dei proventi delle opere diurbanizzazione per spese correnti. Domanda:c’è la disponibilità finanziaria per completarele opere di urbanizzazione della lottizzazionedenominata Fontesecca o bisognerà aspettare?Naturalmente a tutto ciò bisogna aggiungere 10milioni di euro, a mio parere perduti, da partedell’Iacp, in quanto, dopo 20 anni, Urbino ha ildiritto di nuovi finanziamenti e non solo l’uti-lizzo di quelli già stanziati da dieci anni. Questaperdita si assomma ai 2.200 milioni di lire perla costruzione della Rsm, che non è stata maifatta ma per la quale vale lo stesso discorso.Cioè, oltre a quelli già destinati, era ora diaggiungerne altri. Invece quelli non sono stati

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usati per ritardi e quindi... (Interruzione). Laquestione per la Rsm è questa: la Regionedestinò, anni fa, 2.200 milioni di lire per lacostruzione di una struttura che doveva servirecome Rsm. L’Amministrazione precedente —lei qui non c’entra, Sindaco, anche se è sempreresponsabile in quanto continuazione di quellaprecedente — per ritardi attribuibili soltanto adessa, non riuscì a fare la Rsm, per cui queimiliardi non sono stati adoperati. Ma ai mieirilievi è stato sempre disposto che la Regione liavrebbe dati adesso che c’è una nuova struttura.Io ritengo che comunque sono perduti, perchéquelli dovevano essere già usati ed era ora chela Regione ne desse altri.

Andiamo alle uscite. Le nuove norme delpatto di stabilità prevedono che la spesa corren-te per l’anno 2006, al netto delle spese dipersonale, del sociale, trasferimenti alle pub-bliche amministrazioni, non sia superiore aquella del 2004 ridotta dell’8,1%. In terminifinanziari significa che l’Amministrazione deveridurre le spese del titolo I di circa 650.000euro, indipendentemente dalle entrate. Ma,come spesso accade in Italia, fatta la legge,trovato l’inganno. Infatti l’Amministrazioneesternalizza la farmacia, il palazzetto dello sporte i bagni pubblici, operazione che a mio parerel’Amministrazione avrebbe fatto comunque,quindi non si tratta di un sacrificio. Tale opera-zione, determinando una spesa quantificata in -1.000.000 di euro, non solo permette di rispet-tare il patto di stabilità ma anche di avere,durante l’anno, una certa elasticità di bilancioper poter effettuare, in presenza di nuove entra-te, maggiori spese. Oltre al limite di spesacorrente, però, la nuova normativa prevede chela spesa per il personale deve essere ridottadell’1%, che fa -60.000 euro. Inoltre la finan-ziaria non ha previsto trasferimenti dei fondirelativi al rinnovo contrattuale che rimane acarico del Comune. Per quanto riguarda questopunto, l’unica novità è stata l’istituzione diposizioni organizzative che non sono riuscita acapire come sono state conferite e che hannodeterminato solo il trasferimento di responsa-bilità dei dirigenti alle posizioni. A costo diessere tacciata per populista e qualunquista, ioavrei assunto operai per il verde, il decoro dellacittà, la manutenzione in generale e sono sicura

che la gente lo avrebbe percepito in modomigliore.

Quindi non riesco a capire dove sono tuttiquesti danni della finanziaria. Il costo dellademocrazia, di Salvi e Villone, è un lungoelenco di sprechi, prebende, incarichi, consu-lenze per assicurare privilegi ai propri accoliti,a destra come a sinistra, anche da parte deglienti locali.

Penso, ad esempio, a quanto è costato il“Piano del colore”, per il quale la Corte deiconti non si è ancora pronunciata. Penso, adesempio, agli incarichi di Agenda 21 per i qualic’è un’istruttoria aperta dalla Corte dei conti.Penso alle spese legali per le quali non si è maicercata una transazione. Penso ai tanti incarichiesterni. Penso, ad esempio, alle ore lavorativesprecate per progetti che non vengono realizza-ti e che vanno contabilizzati.

Vorrei poi fare una domanda precisa al-l’assessore ai lavori pubblici, il quale non perdeoccasione per rappresentarci i disastri del terri-torio. Vorrei sapere come intende risolvere ilproblema. E’ vero che per anni è mancata lamanutenzione, ma anche lei dalle stesse re-sponsabilità non si salva, perché era capogruppodi una forza che appoggiava l’Amministrazio-ne.

Invece all’assessore alla cultura e al turi-smo vorrei dire questo: ho visto che ci sonostanziamenti anche sostanziosi, però sincera-mente avrei gradito una elencazione più chiaradelle attività. Mi è sembrato assegnare unadisponibilità che poi avverrà a discrezione. Iocredo che quando si approva un bilancioprevisionale bisognerebbe essere un pochinopiù chiari.

(Entra il consigliere Crespini:presenti n. 19)

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ceccarini.

LORENZO CECCARINI. Il taglio dell’in-tervento è sicuramente politico sulle decisionie le attività che andremo a sviluppare nel 2006.Ci sono delle cose importanti che vanno in unadirezione che qualcuno ha visto in manieranegativa, come l’opposizione, ma che qualcu-

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no ha visto positivamente, ritenendo che ci hadato la possibilità di arrivare ad avere, oggi, unacittà e un territorio che sono governati bene,con tutte le difficoltà che sono nelle cose.

Penso che questo bilancio segua lafalsariga indicata da tanto tempo e vada in unadirezione nuova, per certi versi, perché dà allacittà la possibilità di crescere in maniera diffe-rente anche sotto un profilo strutturale ed eco-nomico. Penso sia importante sottolineare que-sti aspetti, perché nei punti successivi andremoad approvare il nuovo pano del commercio e ilriordino per quanto riguarda le attività per lerendite particolari di alcuni settori commercia-li. Penso quindi sia importante sottolinearequello che si va a confermare, cioè uno deimassimi livelli, in scala regionale ma anchenazionale e questo ha determinato una buonaqualità della vita. Fino a prova contraria chi hagovernato questa città l’ha sempre fatto inmaniera responsabile e seria e lo farà anche infuturo, per come siamo abituati a fare.

Vorrei fare soltanto una piccola osserva-zione rispetto all’intervento del consigliereCiampi che parlava di servizi che bisognerebbenon pagare, perché prima erano gratuiti e chepoi ha fatto un appunto sugli impianti sportivichiedendo perché sono gratuiti: anche quellisono servizi, anche quelli hanno uno scoposociale importantissimo per i giovani e per tuttiquanti, per cui penso sia importante guardarequesti servizi con un’ottica di importanza so-ciale. Anche lì si evidenzia il taglio del nostrogoverno.

Ribadisco, che le difficoltà che ci sono,sono determinate dai tanti servizi e sicuramentedai minori introiti dallo Stato. Questo è sotto gliocchi di tutti. C’è una contrazione dell’8% equesto nelle cose, nei numeri, è una cosa chia-rissima. La difficoltà di andare avanti è eviden-te e mantenere i servizi senza tagliarli e mante-nere anche gli aspetti culturali è importantissi-mo per la vita di una città e questo è, ancora unavolta, una garanzia che tutti gli aspetti i sociali,a tutti i livelli sociali della città da questaAmministrazione vengono tutelati nella ma-niera più tranquilla.

Con tutte le difficoltà e i distinguo chesappiamo, perché la città ha bisogno di inter-venti importanti su alcuni aspetti strutturali e

infrastrutturali, ritengo positivo questo bilan-cio. Già veniva fatto un elenco, da parte deiconsiglieri che sono intervenuti, sulle diversecose da fare e questo dimostra quanto sia arti-colata e strutturata la nostra città. Ciò rientra inun discorso di buon governo e di una attenzionea 360 gradi a tutti i problemi, a tutti gli aspettidella società.

Siamo quindi favorevoli a questo bilan-cio e il nostro voto sarà positivo.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Marolda.

GERARDO MAROLDA. Non vorrei esse-re ripetitivo, quindi sottolineo soltanto alcunecose per avere delle delucidazioni.

Faccio i complimenti all’assessorato cul-tura e turismo, in quanto ho visto la città rivita-lizzarsi con alcune manifestazioni ad hoc. Ilconsigliere Ciampi faceva riferimento a “Fre-quenze disturbate”, io invece sono d’accordo amantenere questa manifestazione in quanto haavuto una risonanza nazionale e internazionale,quindi è un bene per la città. Probabilmente laprofessionalità dell’assessore rispetto alla co-municazione ha portato dei buoni effetti, inquanto si è visto che in città movimento c’èstato, quindi la funzione di public relations, dicomunicazione ha fatto dei passi in avanti.

Per quanto concerne i lavori pubblici,oltre al discorso del piano triennale e delleopere, vorrei sottolineare gli effetti atmosfericieccezionali che sono avvenuti quest’anno. Chie-do uno sforzo maggiore all’Amministrazione eanche ai servizi finanziari nel prevedere unacifra che possa essere spesa per tutelare lasicurezza dei cittadini, perché movimenti gra-vitativi ce ne sono stati diversi e di notevolidimensioni. Inoltre chiedo anche, all’Ammini-strazione comunale, che non solo l’ente facciala sua parte ma la facciano anche i cittadini eche agisce sul territorio, perché se non si rispet-tano delle regole fondamentali, soprattutto perquanto concerne l’agricoltura, il rischioidrogeologico è molto elevato. Quindi occorreche il Comune sia controllore, ma deve ancheagire e rispettare il territorio, altrimenti arrivia-mo all’abbandono totale.

Per quanto riguarda l’urbanistica degli

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sforzi sono stati fatti. Mi auguro che il pianodella Fornace, quello del Consorzio e altro dicui si è parlato in questi anni, vadano in porto eche possano rilanciare la città non solo dalpunto di vista universitario, perché ormai quel-lo è un dato di fatto, anche se c’è crisi anche lì,però occorre individuare un’alternativa all’eco-nomia urbinate, altrimenti non so dove andia-mo a finire.

Per quanto concerne i servizi siamo d’ac-cordo, vediamo che i servizi per il sociale e lepersone vanno bene, penso che gli sforzi sianostati fatti, anche se ci sono stati dei tagli, però suquesto chiarirà l’assessore.

Circa la raccolta differenziata chiedo unmaggiore sforzo, perché è una cosa abbastanzaimportante. Più volte, anche nei Consigli co-munali precedenti si è detto che noi siamoindietro con la raccolta differenziata, quindioccorre fare degli sforzi per cercare di miglio-rare questa situazione, perché non si può andareavanti così, con il problema delle discariche equant’altro.

Ho visto che le spese telefoniche, ognianno aumentano continuamente. Sono speseche, se contenute, potrebbero consentirci dispendere i soldi in altra maniera.

Ho visto che nel Peg delle entrate, perquanto concerne le sponsorizzazioni le cifresono molto basse. Chiedo all’Amministrazionecomunale se si possa fare uno sforzo maggioreper incentivare i privati a sponsorizzare alcunemanifestazioni o alcune opere che possonoservire per la città, anche perché se non c’èl’apporto loro le risorse sono sempre meno,quindi occorre individuare delle strade alterna-tive.

Il teatro ultimamente non ha operato al100% e ho visto che per le spese di riscalda-mento, dal 2004 al 2005 c ‘è stato un aumento.Vorrei conoscerne il motivo.

Inoltre vorrei avere anche delledelucidazioni per quanto concerne la gestionedel palazzetto dello sport. Assodato che verràaffidato all’Ami Servizi, ho visto che il Comu-ne prevede 80.000 euro per il rifacimento dellapavimentazione. Sono soldi che deve spenderel’Amministrazione, oppure quando si darà inaffidamento la gestione del palazzetto la si darà

così com’è quindi sono loro che si dovrannopreoccupare di rifare il manto di gioco?

(Entra il consigliere Chiarini:presenti n. 20)

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bartolucci.

RANIERO BARTOLUCCI. Sentito l’inter-vento del consigliere Marolda sulla raccoltadifferenziata, ho visto che nel bilancio si èrisparmiato e se si lavora perché aumenti, sipotrebbe risparmiare ancora di più, avere altriinvestimenti per fare altre opere. Io l’ho propo-sto un’altra volta: non c’è comunicazione con icittadini, su questa materia. Propongo, dove cisono queste isole ecologiche, non mandarel’avviso un mese prima delle riunioni che sifanno, poi la gente si dimentica e non partecipanessuno, ma applicare dei cartelli ove sia scrittoil regolamento, in modo che il cittadino, quan-do va all’isola ecologica venga incentivato adaumentare ulteriormente la raccolta. Ciò fareb-be aumentare il discarico e migliorerebbe lasituazione delle discariche che nel nostro terri-torio è sempre più grave. Con una maggioreraccolta differenziata si potrebbero quindi ri-sparmiare soldi e mantenere l’ambiente piùpulito. Questa è una cosa che si può fare, perchéapplicare dei cartelli in prossimità delle isoleecologiche è una spesa molto bassa.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Pretelli.

LUCIA PRETELLI. Solo alcune notazioniin margine alla relazione dell’assessorato cul-tura e turismo. Concordo con il consigliereSirotti e con il consigliere Ciampi: è difficilevalutare appieno senza avere a fianco anche icosti delle singole manifestazioni, quindi dalpunto di vista metodologico suggerirei chefosse fornito quanto prima, in Commissione,un elenco delle manifestazioni che si intendefare, con la previsione di spesa di ciascunamanifestazione. Accolgo il suggerimento diSirotti, in qualità di presidente della Commis-sione cultura, che è già convocata per mercole-dì prossimo, quindi riceverete la convocazione.

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L’assessore è invitato a parlarci più nel detta-glio della programmazione 2006.

Non trovo nella relazione alcun accennoall’evento di cui il Sindaco aveva fatto cennoqualche mese fa, per ricordare l’architettoGiancarlo De Carlo. Penso che si tratti di unadimenticanza e, se così fosse, sarebbe opportu-no che in questa occasione si facesse l’integra-zione. Credo che sia doveroso. Oltretutto c’è unimpegno già preso in questo senso da parte delSindaco nel Consiglio comunale immediata-mente successivo alla scomparsa dell’arch. DeCarlo e credo che debba essere comunque inse-rito tra le manifestazioni culturali.

Trovo un brevissimo accenno al “Festivaldella parola” e gradirei molto che l’assessore ciillustrasse in maniera un pochino più ampiaquali sono le intenzioni in relazione a questoevento curato dal prof. Vittorio Bo.

Trovo invece con soddisfazione, final-mente, uno stanziamento per le spese di gestio-ne del museo della città. Non sono molti 5.000euro, ma sono già un primo segnale. Se un’Am-ministrazione non finanzia le strutture che ha,non riconosce loro dignità, invece qui comin-ciamo a riconoscere dignità anche a questastruttura, garantendo la possibilità di tenerlaaperta e di renderla visitabile.

Non si fa cenno — ma è un problema cheinveste anche i lavori pubblici — ai lavori dicompletamento. Come ben sa l’assessore ailavori pubblici, c’è un intero piano, il pianosuperiore, straordinario, come tutto straordina-rio è il Palazzo Odasi. Si va al completamentodei lavori di altre due stanze, ma resta aperto ilgrande piano superiore che tra l’altro è quasicompletato, mancano gli impianti e gli intona-ci.

Credo di avere concluso. Naturalmente ilmio voto è favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Balduini.

GIUSEPPE BALDUINI. So per questi tagli.L’altra volta l’assessore Muci ha detto addirit-tura che al sociale sono stati dimezzati i contri-buti. A me risulta esattamente l’opposto. Alloranon ho risposto perché volevo i conti esatti delMinistero e vi dico subito: dal 1998 al 2001 è

stato dato un contributo di 2.996.560.396 euro.dal 2002 al 2005 è stato dato un contributo di6.531.873.010 euro, esattamente il 110% in piùe continuate a dire che lo Stato ha tagliato. E’ laRegione che taglia, non lo Stato, non il Gover-no, quindi bisogna che cominciamo a guardarebene dove vengono questi tagli. Il Governo itagli li ha fatti nelle spese generali e nelleconsulenze, perché per la sanità, da 62.000miliardi è passato a 93.000 miliardi, e voicontinuate a parlare di tagli nella sanità. L’altravolta, addirittura, in questa stessa aula un sena-tore della Margherita ha detto che nella sanità enelle politiche sociali che toccano tutti, c’èstata una riduzione dei contributi della metà.Noi dobbiamo vedere dov’è la verità, perchédobbiamo sapere se è lo Stato o la Regione. Quiè la Regione che ci taglieggia, per fare in modoche noi andiamo contro il Governo. Qui ho iconti del Ministero, non li ho inventati. L’altravolta non ho risposto perché non avevo i contiesatti, ma sapevo che è stato dato il doppio perle politiche sociali.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Fedrigucci.

GIAN FRANCO FEDRIGUCCI. Balduini,le rispondo perché se l’Anci in tutti questi anniha protestato in piazza, sia Comuni governatidal centro-destra che dal centro-sinistra, evi-dentemente questi tagli ci sono stati.

Prendo la parola per dire che voterò afavore del bilancio, perché comunque è unbilancio che è fatto soprattutto per migliorare iservizi. Guardiamo gli asili, guardiamo laristrutturazione dell’asilo di via del Popolo,dell’altro asilo al centro. Non è facile governarecon quello che si ha. Lei fa riferimento a datistatistici che abbiamo tutti. Io posso elencareuna serie innumerevole leggi fatte da questoGoverno per quanto riguarda il Ministero deltesoro, dove in effetti un aumento di 407 milio-ni di euro, pari al taglio subito da tutte leAmministrazioni provinciali, sia di destra chedi sinistra, c’è stato, esclusivamente per au-mentare i contributi del Ministero del tesorostesso. Non è facile, né per le Amministrazionidi centro-destra né per quelle di centro-sinistraportare avanti le cose.

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Occorre maggiore attenzione al centrostorico, perché è il fiore all’occhiello dellanostra città. Abbiamo, in effetti, strade disastratea causa del passaggio di mezzi. Non sostengo lastessa tesi di Sirotti che i mezzi dell’Ami rovi-nano il manto stradale, ma forse transitanotroppi mezzi nella nostra città. Insisterei su unaspesa che nei prossimi anni dovrà essere pre-sente, quella delle telecamere all’interno dellacittà, perché c’è un abuso notevole di chi ha ipermessi annuali.

Voterò favorevolmente il bilancio.

PRESIDENTE. Non ci sono altri inter-venti da parte dei consiglieri.

Ha la parola l’assessore al turismoMazzoli.

GRAZIELLA MAZZOLI. A “Cultura e turi-smo”. Rivendico questo ruolo di assessore allacultura e al turismo e rivendico anche il mioruolo di tecnico in questo Consiglio. Per questoringrazio coloro che hanno apprezzato la co-municazione che è stata adottata dalla città diUrbino. L’assessorato alla cultura e turismo hacercato soltanto di dare una mano rispetto allacomunicazione che è stata fatta. Grazie al prof.Calzini per il suo apprezzamento, perché ineffetti mi fa piacere sentire che alcuni di voihanno apprezzato il fatto che Urbino sia statapresente in tante realtà di comunicazione (tele-visione, radio e giornali).

Nella relazione ho indicato non solo undiscorso filosofico generale di quello che do-vrebbe fare la cultura in una città come Urbino,ma ho indicato anche quello che non sonoriuscita a fare nel 2005 e perché non sonoriuscita. Quindi ho messo in evidenza anchealcuni obiettivi mancati.

Per il resto uno degli aspetti che ho messoin evidenza e che sono stati qui indicati è unaspetto della cultura e del turismo che non si fasoltanto con un elenco di manifestazioni, si faall’interno di una città che si atteggia ad avereanche degli spazi buoni, eccezionali, straordi-nari, perché la città di Urbino questo deve fare,quindi lavorando anche sull’aspetto esteticodella città che in un certo senso anche il consi-gliere Ciampi metteva in evidenza. Credo chesia giusto interrogarsi su questo, credo che sia

giusto interrogarsi sul fatto che gli spazi devo-no essere utilizzati al meglio e più di quanto nonvenga fatto. Il concetto di “gratis” a cui facevariferimento il consigliere Ciampi lo condividocompletamente. Non è obbligatorio dare a tutti,indistintamente, la stessa offerta. Credo che perquanto riguarda cultura e turismo non si possaprescindere da questo aspetto estetico dellacittà.

Vengo a una critica che mi è stata fatta dapiù consiglieri, quella dell’elenco della mani-festazioni. Non vedo perché si debba o si possadettagliare le manifestazioni all’inizio di unanno, quando sapete benissimo che non è pos-sibile avere la conferma da parte di tutti coloroche si sono prestati per organizzare il lavorodella cultura e turismo in questa città, quindi èdifficilissimo raccontare nei dettagli, comequalcuno di voi mi ha chiestole manifestazioniche andremo a fare. Credo però di avere messobene in evidenza quali sono le manifestazioniche io ritengo più importanti e per le qualidovremmo lavorare. Credo che il “Festivaldella parola” cui faceva riferimento il consi-gliere Pretelli, sia uno degli argomenti che sonostati evidenziati nella mia relazione, ma di cuinon sappiamo ancora in che modo potremodettagliare. Sicuramente sarà un aspetto impor-tante di una grande manifestazione, Ars Libra-ria, che l’anno scorso ha avuto un grandissimosuccesso, almeno per quanto riguarda la comu-nicazione e la partecipazione degli urbinati enon urbinati.

Quindi rimando a questo elenco dellemanifestazioni, ad un dettaglio maggiore diqueste manifestazioni, ad un incontro che è giàstato programmato. La dott.ssa Bertone ha ilcompito di far incontrare l’assessorato cultura,i funzionari e gli operatori all’interno dell’as-sessorato cultura con gli operatori culturali eturistici di questa città, perché arriveremo, ametà febbraio, alla Bit, con l’elenco esatto dellemanifestazioni. Credo sia la prima volta chesuccede di portare alla Bit l’elenco di tutte lemanifestazioni del 2006. Prima ancora di arri-vare alla Bit credo sia corretto e giusto chequeste manifestazioni vengano socializzate nonsolo all’interno della Commissione cultura eturismo ma anche con gli operatori che lavora-

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no nella direzione di far arrivare gente nellanostra città.

Questo il discorso generale rispetto allesollecitazioni che mi sono state fatte.

Dico al consigliere Sirotti che non mideve ringraziare per avere dato un finanzia-mento, per avere scelto una manifestazione chesi svolge a Schieti. E’ una scelta che ho fattoperché sono convinta che assieme alla culturadel Rinascimento, alla cultura accademica, allacultura tipica di questa città che ha un’univer-sità che ha 500 anni, che ha avuto Raffaello enon solo, ci siano delle manifestazioni culturalidi grande valore che debbono essere evidenziate,perché c’è la cultura delle tradizioni, che ciriportano alla nostra storia più vicina, che han-no un valore assolutamente buono e devonoessere riconosciute. Quindi è stata una sceltache abbiamo fatto assieme.

Per quanto riguarda il sito, credo che siauna grande opportunità che è stata data a questacittà, che viene data a coloro che vogliono avereinformazioni sulla nostra città. Se ci sono deglierrori ortografici o di qualsiasi altra natura,questo è brutto, mi dispiace che queste cosesuccedano. Certo non sono io, ma non vogliodifendere me per accusare altri: sono cose cheaccadono.

Invece di sottolineare, se fosse possibile,in una buona collaborazione mettere in eviden-za ciò, questi errori verrebbero corretti e proba-bilmente si creerebbe anche un’abitudine dimettere le cose meno velocemente. Spesso glierrori sono dati dal fatto che siamo costretti avelocizzare il nostro inserimento dell’informa-zione. Quindi collaboriamo maggiormente inmodo da poter dare delle risposte più di qualità.Ma è vero, la qualità è senz’altro un aspettoimportante.

Vorrei intanto ringraziare il consigliereMarolda per l’apprezzamento, ma per l’inizia-tiva “Frequenze disturbate”, in particolare. E’chiaro che ci sono giudizi, a volte anche pregiu-dizi diversi rispetto ad alcune manifestazioni,però consigliere Ciampi, la manifestazione“Frequenze disturbate” è costata 45.000 euro,poco o molto non so dirle, può darsi che siamolto rispetto a quello che abbiamo ottenuto,però abbiamo portato 6.000 persone nella no-stra città, abbiamo speso 45.000 euro, non è

stata gratis perché ho detto prima che non credonelle manifestazioni gratuite, salvo casi ecce-zionali, le manifestazioni si fanno pagare, quel-la è stata fatta pagare, altrimenti non saremmoriusciti a farla e credo che sia una manifestazio-ne talmente importante a livello non solo nazio-nale ma internazionale, che arriva gente da tuttaEuropa. E’ una manifestazione di altissimaqualità, cercheremo di farla meglio il prossimoanno, ma sicuramente la rifaremo, è uno deimiei progetti e credo che la città di Urbino neabbia avuto dei grandi vantaggi, anche econo-mici. Anzi, approfitto per mettere in evidenzache ci vorrebbe una maggiore collaborazioneda parte degli esercenti, degli operatori, pertenere aperto il più possibile nel momento incui si fanno manifestazioni di questo tipo. Que-sta è una sollecitazione che faccio non solo per“Frequenze disturbate” ma per tante altre mani-festazioni, poiché ci troviamo spesso degli eser-cizi chiusi, quando potrebbero avere, anzi avreb-bero vantaggi economici notevoli. Quindi, suquesto mi preme sottolineare la bontà dellamanifestazione. E’ una scelta che io ho fatto ein cui credo, perché arriva gente da tutto ilmondo e porta in giro il nome di Urbino nonsoltanto legato al nostro Rinascimento ma an-che a forme di comunicazione e di manifesta-zione più moderne.

Per quanto riguarda la presidente dellaCommissione cultura, intanto il “Festival dellaparola” è un’idea che non abbiamo ancorasviscerato. Io vorrei che fosse dentro la grandemanifestazione di Ars Libraria, ma è un argo-mento che dovremo dettagliare meglio, quindiè indicata brevemente, ma è indicata.

Per quanto riguarda le altre manifesta-zioni, credo che la questione De Carlo sia undovere della città, comunque una scelta dellacittà di riconoscere e di aprire una manifesta-zione su questo argomento. L’assessorato cul-tura e turismo se ne farà carico per la parte checompete a questo assessorato, ma a mio avvisodovrebbe essere una manifestazione che ri-guardi tutta la città. In fondo, ci piaccia o non cipiaccia, la città ha una presenza, distribuitadall’università agli altri spazi, assolutamenteseguiti, descritti, fatti, disegnati da GiancarloDe Carlo. Non è presente nell’elenco delle miemanifestazioni perché io credo che questo ar-

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gomento vada oltre l’assessorato cultura e turi-smo e che investa i lavori pubblici, l’urbanisti-ca e altre strutture della nostra città.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreai servizi sociali e sport Muci.

MARIA CLARA MUCI. Inizio dall’argo-mento più semplice, che è quello relativo allagestione del palazzetto dello sport. Mi è stataposta la domanda dai consiglieri Marolda,Ciampi ed altri. Per quel che riguarda ilpalazzetto dello sport, la messa a norma delpavimento è un lavoro di manutenzione straor-dinaria che è sempre a carico della proprietà,mentre quella ordinaria a carico di chi gestisce.Dovrebbe essere, in questo caso, a carico delComune che è proprietario dell’immobile.

Per quel che riguarda il passaggio digestione di questa struttura all’Ami Servizi cheè nostra società di gestione, al 100% a caricodel Comune come società di gestione, c’è unadirettiva da parte della Giunta di dare in gestio-ne il palazzetto dello sport, dettata dal miglioreutilizzo della struttura, che è la principale mis-sione di una struttura sportiva (essere utilizzatadalle società sportive per fare gli allenamenti ele partite). E’ chiaro poi che queste strutturepossono essere utilizzate anche per altre fun-zioni, per fare gli esami di concorso, e noi lifacciamo, per fare i concerti e quant’altro.Proprio per utilizzare al meglio anche questastruttura, si dà in gestione all’Ami Servizi chepiù di noi e meglio di noi potrà gestirla.

E’ chiaro che con il piano di gestione, chesi sta facendo in questo momento, verrannotutelate alcune garanzie per le strutture sporti-ve, che non possono caricarsi tutto il costo digestione, altrimenti i prezzi sarebberoelevatissimi. Si sta lavorando in accordo, gliuffici preposti e l’Ami Servizi, proprio perapplicare una convenzione dove verranno tute-late alcune cose. E’ chiaro che non possiamochiedere 100 euro all’ora per la gestione delpalazzetto, ma press’a poco rimarrà la gestioneper le società sportive così come adesso. Tengopresente che viene utilizzato normalmente dadieci associazioni sportive, quindi è sempreutilizzato per lo sport, non è sottoutilizzato.

In generale, la gestione delle strutture

sportive non è vero che è a totale titolo gratuitocome diceva il consigliere Ciampi, perché lesocietà sportive pagano una quota e soprattuttonelle frazioni si automantengono le strutture.Voglio ricordare soprattutto che le strutturesportive delle frazioni, oltre che svolgere attivi-tà sportive, svolgono un ruolo sociale, perchéspesso sono l’unica attività che in frazionilontane dal centro storico, rappresentano unpunto di aggregazione, di incontro tra la popo-lazione. Ci sono non solo uomini ma anchedonne che si aggregano alla società sportiva,alla squadra del quartiere. (Interruzione). Per ilpalazzetto dello sport c’è una convenzione.Tutte le società sportive hanno un rapporto diconvenzione con il Comune di Urbino e paganouna quota di 20 euro all’ora, 100 euro ognipartita e 12 euro la palestrina a fianco alla partepiù grande del palazzetto. Quindi, ogni ora alpalazzetto costa 32 euro. E’ un costo nonelevatissimo, ma credo che sia un costo equo,accettato da tutte le società, quindi non è veroche è gratuito.

Il discorso è un po’ più complesso per ilsociale. Mi si chiedeva la dicitura rilevata dalCollegio dei revisori dei conti. La dicitura chelei ha letto, consigliere Ciampi, è riferita allacifre che di volta in volta la Regione ci invia eche non possiamo mai accertare all’inizio. Manmano che arrivano le leggi specifiche, le quotevengono iscritte nella variazione di bilancio, inentrata e in uscita. Ricordo che spessissimo lequote della Regione che ci arrivano non sonosolo per il Comune di Urbino ma per l’ambitosociale, quindi sono delle quote da suddividerefra i nove Comuni ed è chiaro che noi non lepossiamo iscrivere oggi, perché non sappiamoesattamente se ci manderanno i fondi per unadeterminata normativa, quindi le iscriviamo divolta in volta.

Lei diceva che spendiamo molto per l’am-bito sociale, per il coordinatore, lo staff ecc. Suquesto bisogna fare chiarezza. Premetto che,appena pronto il piano sociale d’ambito, fare-mo una seduta specifica sul tema, altrimentiquesta sera il discorso sarebbe troppo lungo. Laquota riferita al coordinatore, allo staff e all’Upsè di poco superiore a quella dello scorso anno,e viene... (Interruzione). Quanto prende il coor-dinatore? Noi abbiamo un finanziamento del

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50% da parte della Regione per il coordinatored’ambito, per il 70% la Regione ci paga invecelo scatto del coordinatore e l’Ufficio di promo-zione sociale. Sono delle assistenti sociali chein un comune relativamente grosso come Urbinoimplementano la nostra assistenza sociale del-l’ambito e implementano l’organico delle no-stre assistenti sociali, ma in comuni piccolissi-mi come Borgopace, Sant’Angelo, Peglio,Petriano, Montecalvo, la figura dell’assistentesociale dell’ambito è l’unica figura che si occu-pa del sociale. Quindi su questo bisogna farechiarezza. Non è un carrozzone inutile, ma dàservizi alla gente.

Il costo dell’ambito è per il 50% a caricodella Regione, 80.000 euro. La restante parte èsuddivisa tra i 9 Comuni dell’ambito e per ilComune di Urbino costa molto meno di 30.000euro. Non devo ribadire qui i ruolo importantedell’ambito sociale, però il coordinatore, con ilsuo staff e le assistenti sociali, attivano risorsea livello regionale e nazionale, anche oltre, checi servono, in realtà, per fare proprio le nostrepolitiche sociali sul territorio, per aiutare lepersone che sono in difficoltà. Hanno un costoperché lavorano, ma ci attivano risorse.

Chiederemo al Presidente di fissare perun prossimo Consiglio comunale un punto spe-cifico sull’ambito in cui spiegheremo meglioquali sono i progetti che si stanno portandoavanti e soprattutto l’integrazione socio-sani-taria.

Il consigliere Balduini diceva che ho det-to delle bugie. Non è vero, perché in questocampo, nel sociale, non c’è da dire bugie. Chifrequenta i servizi sociali non è gente che habisogno di bugie. Io sarei più contenta di farealter cose, ma la gente che bussa all’ufficiodell’assessorato politiche sociali, quasi sempreè gente che ha bisogno di sostegno, di lavoro, dicasa. Spesso non siamo neanche in grado didare risposte, ma questo non è colpa del Gover-no, in un certo senso. La scorsa volta ho parlatodel taglio del 50% del fondo sociale e lo confer-mo, perché le cifre che ha detto lei, probabil-mente comprendono i diritti soggettivi e leagevolazioni dell’Inps. Io però voglio parlaredelle azioni concrete, non di aria fritta. Il trasfe-rimento dallo Stato alla Regione Marche èdiminuito di 13 milioni di euro, esattamente il

50% rispetto all’anno precedente. Al Comuneè arrivato un taglio implementato del 30%,quindi ci è arrivato il 20% di soldi in meno. Ilfondo sociale ce l’hanno anche blindato, per-ché ci hanno detto che dobbiamo dare 1.000euro a ogni primo nato, al di là del reddito, peril 2005, dopo hanno messo il limite del redditodi 45.000 euro Isee, che non poco. Mentrepersonalmente e la coalizione di cui faccioparte, crediamo che mille euro servano a poco.Forse conviene più creare una rete di servizi.Probabilmente in quel fondo ci sono anche gliasili nido aziendali, cosa che da noi non servemolto. Probabilmente serve implementare gliasili nido pubblici che sono a carico dei Comu-ni, quindi delle strutture pubbliche che dianorisposta a tutti coloro che ne facciano richiesta.Dopodiché sono diminuiti tutti i fondi per ladisabilità grave, per le strutture del “dopo dinoi”, per i disabili che vengono inseriti instrutture dopo che i genitori non ci sono più, peril sostegno scolastico all’handicap (l’anno scor-so è diminuito: ricorderete l’episodio diFermignano: ce l’ha implementato la Provinciache ci ha dato dei soldi in più per poter conti-nuare a fare il sostegno scolastico all’handi-cap), per la disabilità grave, per il fondo dellanon autosufficienza, per il servizio civile. Loscorso anno avevamo cinque volontari che fa-cevano servizi con gli adulti e i bambini, que-st’anno non li abbiamo più. Dico cose concrete,non mi sto inventando cose. Poi, letossicodipendenze, la legge sull’infanzia. Loscorso anno abbiamo avuto, come ambito, lalegge 285 nazionale, recepita dalla legge regio-nale n. 9: lo scorso anno abbiamo avuto 1454.000euro, quest’anno non si è vista una lira. Nel2004 per la legge sull’infanzia erano arrivati144.000 euro, quest’anno niente. Queste sonosolo le cose che mi vengono in mente.

Siccome siamo in molti a dire bugie, tuttele associazioni di disabili, di qualsiasi colora-zione politica, hanno fatto la manifestazionedavanti al Ministero con le carrozzelle. SonoPinocchi come me, ma non li ho mandati io,sono andati autonomamente a protestare per iltaglio del fondo sociale. Ricordo che la “leggeTurco”, la famosa legge 328 del 2000 avevaistituto il fondo per le politiche sociali.

Per noi Regioni del centro Italia, c’è più

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bisogno di istituire questo fondo sociale e man-tenere la nostra rete di servizi, piuttosto cheblindare — perché il Governo, oltre a darci lerisorse, ci dice anche come le dobbiamo utiliz-zare — le risorse. Se mi dai lo stesso fondo, poidevo dare mille euro per ogni nato è chiaro cheil fondo, per altri interventi mi si riduce.

Sono a disposizione per altre domande.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreMechelli.

LINO MECHELLI. Il dibattito non hagirato a vuoto, probabilmente la documenta-zione fornita dagli uffici finanziari, le relazionipredisposte dai singoli assessori in collabora-zione con gli uffici, sono state abbastanza esau-rienti nel fornire gli elementi di valutazione,pertanto mi limito a rispondere alle richieste dichiarimento rivolte da alcuni consiglieri.

Non si può negare, prof. Calzini, che c’èuna certa attività che fronteggia certe emergen-ze. Si rincorre un po’ la situazione, ma non èproprio un rincorrere le cose, perché la sfortunagrossa è stata quella di un anno di calamità chesi sono ripetute con costanza. Ci sono statimolti danni che hanno ritardato l’esecuzione dimolti lavori. Altrimenti a quella richiesta diprogrammazione, di organizzazione di una ge-stione corrente delle cose, eravamo quasi arri-vati. E’ presente nella relazione dei lavori pub-blici la richiesta di un maggiore confronto, conil chiarimento sui servizi dati in gestione inparticolare al Megas, ciclo delle acque e deirifiuti. Sono indicati i diritti del cittadino eanche gli obblighi. Così come abbiamo dettochiaramente qual è la situazione dei rifiuti edell’igiene urbana in genere.

Le attrezzature sono state sostituite, perquanto riguarda lo smaltimento. E’ stato accol-to l’invito rivolto dall’Amministrazione comu-nale al Megas di una maggiore cura, però ilComune non può non rivolgere un ulterioreinvito perché questo servizio venga svolto conpiù appropriatezza nelle parti che sono stateindicate e credo che questo sia importanteinnanzitutto per i cittadini.

Sirotti, ritardi nella realizzazione delleopere? E’ semplice e non è una giustificazione,sono i dati di fatto a spiegarlo: per alcune opere

abbiamo avuto il finanziamento nel mese diagosto, perché erano finanziate attraverso mu-tuo. Quindi nel momento in cui si sono assegna-ti o appaltati i lavori è iniziato il maltempo, l’8-9 ottobre, e non ci ha mollato fino a poco tempofa. Le opere indicate dal consigliere Felici,appena la stagione lo consentirà saranno ripre-se immediatamente.

Pavimentazione del centro storico preca-ria. E’ sotto gli occhi di tutti: anche lì abbiamodovuto sospendere alcuni lavori di sistemazio-ne, pur con una limitazione di risorse.

Marciapiedi di Torre. Mi auguro che nonce ne siano altri da completare, perché è meglioun lavoro in meno ma completo quando ci simette mano, che uno da recuperare. Quindi ilmarciapiede di Torre sarà sistemato nel miglio-re dei modi. E’ chiaro che non è tra le priorità.Abbiamo dato priorità alla illuminazione nellafrazione di Trasanni, in modo particolare lasistemazione di quell’incrocio che era perico-loso. Quindi c’è proprio un criterio di priorità.

Marciapiede di San Bernardino. E’ nel-l’ordine degli impegni, ma trovare le risorse èdifficile.

Per quanto riguarda le opere diurbanizzazione, prendo atto che il consigliereCiampi ha letto attentamente la relazione alle-gata al bilancio, e questo fa piacere, perché sidanno delle indicazioni, se vogliamo si suona-no anche dei campanelli di allarme. Cioè, glioneri di urbanizzazione non è vietato utilizzarlinella spesa corrente, ma sono d’accordo che lapriorità spetta all’impiego per garantire i servi-zi ai cittadini che hanno pagato per avere incambio i servizi. Qui c’è una distinzione franuovi insediamenti, completamento ecc. Ripe-to, come assessorato e come ufficio abbiamovoluto indicarlo, ma ci troviamo in linea conl’impostazione del bilancio che quest’annochiedeva anche questo sacrificio.

Marolda, stiamo valutando anche alcuneiniziative, perché non solo i coltivatori macoloro che sono lungo le strade vicinali, poderali,i coltivatori, i conduttori di terreni si comporti-no in un certo modo, compreso il Comune chedeve pulire maggiormente i chiavicotti, perchési possono evitare, in questo modo, danni alleinfrastrutture, in particolare alla viabilità. Quindisaranno prese iniziative in quel senso.

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Completamento dei lavori di PalazzoOdasi. Ci si sta impegnando. I finanziamenti nonarrivano a domanda, c’è tutta una procedura.

Vorrei però richiamare l’attenzione sulfatto che in questo scorcio di legislatura la listadei lavori, degli interventi è lunga, corposa eanche mirata, quindi credo che l’ufficio, l’orga-nizzazione abbia dato il meglio. Colgo questaoccasione anche per iniziare l’intervento e ri-spondere in merito a come fronteggiare i dannidel maltempo. Consentitemi di ringraziare dicuore, ma veramente, non solo i tecnici, l’uffi-cio, ma quel gruppo molto ridotto degli operaidell’ufficio tecnico, che con alcune altre colla-borazioni esterne hanno fronteggiato una situa-zione difficilissima. Per documentare, ma mol-to semplicemente vorrei far girare fra i consi-glieri un documento per dare la dimensione,l’immagine di che cosa è successo nel nostroterritorio. Un grazie, perché gli operai non solohanno risposto con professionalità ma con sen-so di sacrificio con turno raddoppiato, qualchevolta notturno inoltrato.

Nell’affrontare il contesto degli impegniche abbiamo indicato nella lista delle opere enelle attività da svolgere nell’anno, mi vorreisoffermare brevemente anche sul ruolo deidirigenti e dei collaboratori in senso piramidale,perché comunque tutti fanno la loro parte. In-tanto vorrei esprimere riconoscenza per l’im-pegno che c’è stato in diverse occasioni e anchela testimonianza di saper lavorare insieme. Lovoglio dire pubblicamente nel Consiglio comu-nale, perché i lavori pubblici hanno bisogno dilavorare insieme a tutti gli altri settori ed è beneche il Consiglio comunale esprima un proprioorientamento su questo, perché abbiamo daaffrontare questioni molto importanti e nonabbiamo parlato molto delle cose di granderilievo.

I danni da maltempo. La situazione èdrammatica. Io accolgo l’invito della presiden-te della Commissione lavori pubblici, di volerconoscere e far conoscere qual è la situazionenel nostro territorio. La ringrazio e accolgol’invito, quindi organizziamo un giro del terri-torio del comune di Urbino, per conoscere. Iconsiglieri che vogliono partecipare, sarebbeopportuno che lo facessero, perché “vedere percredere”.

Siamo dovuti intervenire per somma ur-genza in alcune situazioni, perché c’è di mezzola sicurezza e la mobilità dei cittadini.

Sono molto preoccupato delle disponibi-lità del bilancio, non posso non dirlo, altrimentivolontariamente mi metterei su una graticola.Mi affido alle parole e agli impegni del Sindacoche concluderà questa discussione e agli impe-gni dell’assessore al bilancio, perché se nondanno speranze a lavorare insieme con la vogliadi affrontare la situazione, sarei veramente indifficoltà. Annuncio che proprio domani mirecherò in Regione per sollecitare immediata-mente il trasferimento di una prima tranche dirimborsi della neve dell’anno scorso, ma pur-troppo, di fronte ai bisogni è una goccia nelmare. Quindi, presidente Mancini, organizze-remo questa uscita per conoscere la situazione.

Vorrei dire, come assessore di riferimen-to, qualcosa per quanto riguarda l’attività dellapolizia municipale. E’ stato fatto qualche rife-rimento al traffico, alle telecamere, al control-lo. Primi risultati: intanto abbiamo depurato ipermessi e fatto un buon lavoro, perché sonodiminuiti di molto. C’è ancora da fare un certolavoro. Il Sindaco e il sottoscritto abbiamo piùvolte impartito disposizioni, perché senza esa-gerare nella presenza della polizia municipale,deve essere efficace il servizio di vigilanza, perevitare che entrino non aventi diritto.

Nel giro di pochi giorni, per quanto ri-guarda l’ufficio tecnico e la polizia municipalesaranno redatte delle schede per obiettivi, quin-di il Consiglio comunale sarà informato sul-l’evoluzione delle cose da fare, per cui i diri-genti e gli staff che si sono creati sarannochiamati al massimo impegno, perché quandosi stabiliscono delle tappe, un cronoprogramma,bisogna poi dare ai cittadini delle certezze.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreDemeli.

DONATO DEMELI. Ringrazio i consiglie-ri che così pazientemente ascoltano le nostrerepliche. Io sarò breve e vorrei interloquire conla sollecitazione, sempre interessante, del prof.Calzini, anche indirettamente con altri inter-venti, quindi non sarà una vera e propria rispo-sta, ma utilizzerò questi pochi minuti per spie-

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gare meglio alcune questioni che sono statesollevate.

Non ho capito bene, prof. Calzini, cosaintendeva quando si riferiva alla contraddizio-ne fra la nostra azione e quella dell’urbanistica.(Precisazione del consigliere Calzini). Per quan-to riguarda la collaborazione tra l’assessoratoallo sviluppo locale e l’urbanistica, è stata ab-bastanza proficua, perché proprio lei ha ricor-dato che, in collaborazione con il forum diAgenda 21, con i tecnici urbinati che hannoriconosciuto l’ottima azione in sinergia conurbanistica, la modifica del regolamento edili-zio va proprio nella direzione di cercare di tenerconto, già dalla programmazione del costruito— in questo caso si parla di miglioramento delricostruito, da un punto di vista edilizio perquanto riguarda il risparmio energetico, perquanto riguarda il riutilizzo delle acque piovane— di alcune funzioni plurime: da un punto divista si riesce, riutilizzando le acque piovaneper innaffiare i giardini, gli orti e per altri usi, arisparmiare l’acqua che è un bene sempre piùprezioso. Nello stesso tempo chi fa tutta unaserie di interventi, dal riscaldamento dell’ac-qua tramite pannelli solari, al fotovoltaico perla produzione di energia elettrica, allacoibentazione degli edifici, fa opera meritoria.Tenete conto di una notizia che non è seconda-ria: una coibentazione efficiente ed efficacedegli edifici, specialmente di quelli vecchi, farisparmiare il 40%. Se pensate solo a questodato già vi rendete conto che intervenire inquesta direzione, comporta di fare azioni perfare in modo che questa politica sia conosciutadai cittadini e va in questo senso anche la sceltafatta unitariamente dall’assessore allo sviluppolocale e dall’assessore all’ambiente di utilizza-re la pagina del giornalino per comunicare atutte le famiglie della città e del territorio, chesul risparmio energetico e su altri temi si puòfare una politica positiva anche con l’interven-to e la consapevolezza di tutti i cittadini. Lastessa scelta che era stata fatta di fare la comu-nicazione su Composta 21 che ha portato a fareventi incontri. Non è che non si sia tentato, anzisi sono avuti alcuni risultati che è però difficilemonitorare, perché il progetto è partito da unanno e mezzo e i dati che noi abbiamo sonoquelli del 2004 che già vedevano un aumento

della raccolta differenziata. Credo che ci siamolto da fare in quella direzione, ma credo cheanche con gli impegni presi dal collega all’am-biente, sempre in stretta collaborazione su que-sti temi, sicuramente pensiamo di poter almenoraggiungere, nei prossimi anni, il migliore obiet-tivo possibile. L’obiettivo era quello del 35%,spero di poter raggiungere almeno quell’obiet-tivo.

Vorrei interloquire anche con il consi-gliere Marolda, che già in due Consigli comu-nali metteva al centro un tema che non è cosa dapoco, perché l’intervento che mi ha preceduto,del Vicesindaco, ci mette di fronte alla situazio-ne delle grandi strade che abbiamo. Non misoffermo su questo perché ha già risposto be-nissimo il Vicesindaco, ma vorrei dire che suquesto non è secondaria l’azione che da tempocerchiamo di fare coinvolgendo direttamenteanche le aziende agricole che sono presenti sulterritorio. Le pratiche agricole sono importanti.Per esempio, bisognerebbe cercare di utilizzarele buone pratiche agricole, come noi stimolia-mo da tempo, la regimentazione delle acque,arare a una certa distanza dai bordi delle strade,piantumare i bordi dei campi ecc. Sono tuttepratiche che non vanno solo punite se nonpraticate, ma vanno anche favorite. Si puòquindi cominciare a ragionare già su questotema, cioè che le aziende agricole possano inparte, sulla piccola manutenzione ordinaria,intervenire. Credo che anche questa sarà unacosa da prendere in considerazione, ché c’è ilpositivo esempio della Provincia di AscoliPiceno che ha cercato di approfondire la consa-pevolezza delle aziende agricole, cercando didare ufficialmente loro un ruolo come custodidel territorio.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreSpalacci.

MASSIMO SPALACCI. Intervengo per-ché credo che in una seduta di Consiglio comu-nale sul bilancio sia d’obbligo dire qualcosa.

Sono abbastanza soddisfatto, perché stia-mo dando un buon servizio a dei costi adeguati.In questi giorni c’è stata un’indagine dell’asso-ciazione Cittadinanza attiva in tutti i capoluogodi provincia e Urbino risulta tra le tre città, a

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livello nazionale, meno care, mentre Lecco,Belluno e Mantova sono tra le più care, con unadifferenza notevole. Prendo quindi atto consoddisfazione che si dà merito all’Amministra-zione di Urbino di dare un buon servizio inquesto settore. Fra l’altro io vado ripetendo datempo che i servizi educativi sono il fioreall’occhiello dell’Amministrazione comunale.

Tutte le cose che dovevo dire le ho dettenella relazione, nessuno mi ha chiamato diret-tamente in causa, quindi ritengo opportuno nondire altro.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreSerafini.

ALCEO SERAFINI. Dopo questa bellapanoramica che ha analizzato in maniera piùche compiuta il documento di bilancio, volevoinnanzitutto ringraziare l’assessorato, gli ufficifinanziari e i revisori dei conti che sono presentiin sala, per la collaborazione e l’impegno pro-fusi per cercare di portare a risoluzione in tempicelerissimi questo documento. Lo Stato davauna proroga fino a tutto aprile, noi il 16 dicem-bre abbiamo approvato in Giunta lo schema dibilancio e in data odierna siamo per approvarequesto documento. Ciò permetterà all’Ammi-nistrazione di agire prefigurando i vari tipi diazione che sono connessi alle azioni di bilan-cio, senza ricorrere all’esercizio provvisorio.E’ una grande cosa. Tutti hanno la possibilità divedere quali sono gli interventi che andremo afare e in che modalità.

Nessuno ha parlato di alcune considera-zioni che secondo me sono doverose, perchédanno il significato dell’attività di questa Am-ministrazione. Dal punto di vista delle entrate,a fronte di una minore entrata dovuta al manca-to adeguamento all’inflazione, ai trasferimentidello Stato e al mancato adeguamento del con-tratto di lavoro dei dipendenti — il primo di170.000 euro, il secondo di 250.000 euro —dobbiamo dire che questa Amministrazione hamantenuto le stesse aliquote Ici, anzi per laprima casa ha mantenuto l’aliquota Ici al 5 permille, per le seconde case affittate con la con-venzione — per gli studenti e per altri — che ilComune garantiva, abbiamo ridotto riportandol’Ici al 5 per mille. Quindi, sopra il 5 per mille

rimangono soltanto le case che sono a disposi-zione da più di due anni. Altra aliquota che nonè stata assolutamente modificata è l’addiziona-le Irpef, che rimane sempre del 4. Quindi unospazio notevole. L’Amministrazione ha detto“prima di tutto non mettiamo le mani nelletasche dei cittadini”. Dopodiché, con un pattodi stabilità che obiettivamente ci portava adavere una decurtazione, in termini di spesecorrenti di 650.000 euro circa — perché noisiamo soggetti all’8,1% sui primi tre titoli del2003 — se non prefigurassimo una situazionedi intervento straordinario che va secondo inostri obiettivi — parlo dell’esternalizzazionedei nostri servizi alla nostra società di servizi:farmacia, palazzetto e altri servizi tipo i serviziigienici garantiti alla città e la gestione dellaFortezza Albornoz — non riusciremmo ad ab-battere questo vincolo. Quindi, nonostante unaminore entrata riusciamo comunque a garantirei servizi che questa città aveva già in dotazionenegli anni precedenti. Questo significa che nes-sun asilo è stato tolto, nessuna scuola è statatolta, nessuna provvidenza a favore dei cittadi-ni e dei più deboli è stata tolta. Financo i centridi aggregazione giovanile, rispetto ai quali qual-cuno ha lamentato che non sono distribuiti benenel territorio, però sappiate che neanche questisono stati tolti. Vuol dire che il grado di coper-tura dei servizi essenziali per i cittadini è statomantenuto.

Volevo fare riferimento ad un documen-to che il Consiglio non ha, perché abbiamoavuto un incontro ieri con le organizzazionisindacali di categoria della provincia che chie-devano a tutti i Comuni della Provincia dirispettare alcuni parametri. Io mi sono rivistotali parametri e posso dire che noi li abbiamorispettati tutti. C’era il criterio di informazione,il tentativo di non aumentare le imposizioni, iltentativo di dare maggiore trasparenza alle azio-ni ecc. Secondo me è un bilancio positivo, chéqueste situazioni vanno a favore di tutti i citta-dini.

La considerazione primaria di un bilan-cio è che il bilancio viene sviluppato con dispo-nibilità che uno ha. C’è una legge in economiache dice che sono infiniti i bisogni, mentre lerisorse sono finite, nel senso che hanno unnumero. Il nostro è un bilancio risicato, perché

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16.670.000 euro per una città come Urbino —una città che può presentarsi al cospetto euro-peo e non solo, perché è conosciuta nel mondo,però gode di trasferimenti dello Stato e dientrate per un valore di 15.400 abitanti — sonoeffettivamente pochi. Non arriviamo dapper-tutto, a fronte di 373.000 kmq. del nostro terri-torio. L’assessore Mechelli, giustamente, dice-va prima che abbiamo una situazione esplosivarelativamente alle calamità pubbliche. E’ vero.Queste cose sono sotto gli occhi di tutti. Da unaprima stima dei lavori fatta dall’ufficio tecnicoper le strade, sia comunali che interpoderali,sembra che non siano sufficienti 9 milioni dieuro per quanto riguarda il ripristino. Noi nonpossiamo fronteggiare un’azione di questo ge-nere, il nostro bilancio non ce lo permette. Peròvoglio anche tranquillizzare i cittadini: la no-stra Amministrazione tende sempre ad avere ungrado di sicurezza che è valido. Noi siamoesposti, per mutui, per un valore basso neiconfronti di ciò che potremmo fare, circa il 3%contro il 12% per cui potremmo impegnarci. E’una cosa positiva.

Non è stato un gesto eroico quello di dire“andiamo ad acquisire fondi dall’alienazionedei loculi del cimitero”, però è una cosa sostan-ziale avere intanto eliminato il problema delloculi — alla ditta sono già stati assegnati ilavori — e queste entrate ci permetteranno disvolgere anche altri servizi. Si troveranno lerisorse anche per poter fronteggiare le emer-genze e forse non tutto compete a noi.

Due sono gli elementi innovativi chesono intervenuti. Uno è il trasferimento deiservizi all’Ami Servizi. I trasferimenti vengo-no effettuati, intanto perché la capacità mana-geriale che il Comune ha dimostrato era piùlimitata di quella che possono esercitare costo-ro, inoltre il trasferimento avverrà su conven-zione e con contratto di servizio e il Consigliostesso andrà ad approvare sia la convenzioneche il contratto di servizio. Per la farmaciacomunale chiederemo almeno il ritorno di quei250.000 euro che ha guadagnato quest’anno.Se quest’altro anno avrà la compiacenza diinvestire nel patrimonio, di rinnovare le struttu-re, di dare una nuova organizzazione al sistemaben venga, questo è quello che ci aspettiamo.Palazzetto dello sport. Ci è costato tanto in

questo momento, abbiamo avviato un processodi recupero, tramite pagamento delle utenze daparte di chi lo frequenta. Questa cifra la daremoa chi gestirà il palazzetto, cercando di operareanche un risparmio, nel senso che trasleremo ilpalazzetto alla società di gestione con un mini-mo di risparmio, con un contratto di servizio,mantenendo alcune garanzie per poter affron-tare la tematica della concessione salvaguar-dando anche gli interessi della collettività insenso preciso, quindi secondo me anche questotentativo non è di poco conto. Dopodiché cisono altri due problemi che sono emersi.

Si dice “andate a fare il piano degli inve-stimenti con l’alienazione del consorzio”. For-se non tutti ci credono, però noi ci abbiamopuntato e io sento già la gente che affrontaquesta tematica e mi dice ”vi state comportan-do diversamente da chi c’era in precedenza”.Averlo inserito nel bilancio significa che noisiamo determinati a sviluppare quella tematica.Secondo me il consorzio prima del 2006 avràgià le ruspe. Così come anche la struttura diSanta Lucia. Finché sono parole non rientranonei documenti ufficiali, il bilancio è un docu-mento ufficiale, è il bilancio di programmazio-ne di questa Amministrazione a cui voi dovre-ste dare l’indirizzo e il controllo. Quindi, avereinserito quello è una grande determinazione daparte di questa Amministrazione.

Come ripeto, nonostante tutto alcuni han-no sollevato obiezioni circa i tipi di interventoin maniera specifica. Nel bilancio c’è una vocedi 480.0000 euro relativa al rifacimento dellestrade, alla loro manutenzione. Su questo nonsiamo entrati nello specifico, ma state certi chequello riguarderà casi specifici d interventi equindi sarà la Giunta a definire i gradi di inter-vento.

Si dice che gli interventi non raggruppa-no, nella loro essenza, la definizione totale. Siparlava di Palazzo De Rossi. Palazzo De Rossiha un problema serio. Sta cadendo il tetto, nonpossiamo mandare alla malora tutto l’edificio eprobabilmente l’intervento sarà delicato, ancheperché i soldi sono quelli che sono. C’è uninteresse anche da parte della Provincia, inquesto modo si recupera un’aula molto ampia,forse da destinare a sala di lettura e via discor-rendo.

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C’è anche un tentativo serio di affrontarele tematiche non soltanto per il centro ma ancheper le frazioni e non soltanto per gli urbinati maanche per i nostri utenti che sono anche glistudenti universitari. Allargare la possibilità diincontri, allargare spazi per poter dare un mini-mo di aggregazione, come una salamultimediale, come una sala da ballo o disco-teca di cui si sente necessità, come poter dare uncentro commerciale, sono cose importanti. Se-condo me non siamo stati inerti, non abbiamosubito pedissequamente il diktat dell’Ammini-strazione centrale che, guarda caso, da unaparte crea la devolution per dare, apparente-mente, maggiore autonomia alle Regioni e dal-l’altra instaura sempre un sistema centralistico,per cui vuole contrarre tutto dall’interno, quin-di “ti do una quota del fondo sociale però lo deviimpiegare per le nascite dei figli”. All’inizioera addirittura senza nessun limite economico.

Un’altra obiezione pervenuta è relativaalla costituenda azienda provinciale sui servizi.Posso riferire al prof. Calzini che questa tratta-tiva si è attualmente interrotta. Ci sono stati deiproblemi per un membro dell’advisor che èstato male ed è stata sospesa. Non escludo checi sia anche una oggettiva difficoltà, perché gliinteressi sono contrapposti, però il Comune diUrbino si è posto a disposizione per questotentativo di rinnovare, anche nel territorio, per-ché se non arriviamo a questa condizione ditrovare un unico gestore su scala provinciale,rischiamo veramente di non dare sviluppo e dicadere nelle contraddizioni che altri prima divoi hanno avuto. Parlo di Acquagest, di Aquater,di tutti costoro. Secondo me la massa critica lasi sviluppa in questo senso.

Dopodiché — mi riallaccio al prof. Cal-zini al quale sta tanto a cuore, giustamente, lafunzione del controllo — il controllo dei servi-zi è un problema in tutta Italia, perché a Bolo-gna ce l’hanno lo stesso, come ce l’abbiamonoi. Il problema è come arrivare a fare uncontrollo serio da parte politica, per far sì che iservizi non siano esclusivamente assoggettatialla logica economica.

Noi ci stiamo attrezzando affinché si pos-sa sviluppare, attraverso i nostri organismi, unafunzione di controllo.

Credo di avere risposto alle domande.

PRESIDENTE. Ha la parola il Sindaco.

FRANCO CORBUCCI, Sindaco. Anzitut-to debbo dire che il clima e il tono del dibattitosono stati molto interessanti, positivi e questo èimportante, poiché quando si parla di un docu-mento fondamentale di indirizzo di una Ammi-nistrazione è ovvio che all’interno della mag-gioranza e della minoranza si apra un dibattitoe nessuno può pretendere di raggiungere unasintesi ed un consenso unanimi, dal momentoche un bilancio caratterizza anche il taglio,anche politico, di una maggioranza.

Non ritornerò su tante cose dette anche daultimo, dall’assessore al bilancio, ma vorreitornare ad un concetto semplice che la signoraCiampi ci ha aiutato a comprendere bene, pri-ma, quando diceva “tagli sì-tagli no”. Io dico“tagli o non spesa”. In sintesi, noi dobbiamoridurre le spese correnti e tutti sapete che spesecorrenti vuol dire gestione, gestione vuol direservizi, vuol dire tutto ciò che il Comune inqualche modo garantisce rispetto all’insiemedelle azioni che svolge all’interno di una comu-nità. E allora il taglio, o non spesa, è dell’8,1%rispetto a ciò che si è speso nel 2004. Siccomedal 2004 al 2006 ci sono due anni e quindi anchel’inflazione, molto probabilmente è verosimileche dovremo spendere il 12,1% rispetto a quel-lo che spendevamo nel 2004. Tradotto è moltopiù dei 650.000 euro, molto di più, ma prendia-mo per buoni tutti i conti che ci ha fatto lasignora Ciampi. Questo vuol dire che comun-que i cittadini, in qualche modo, rischiano untaglio nella qualità o nella quantità dei servizi,giacché la spesa corrente è gran parte di questopatrimonio. Questo è inconfutabile, come èinconfutabile un altro elemento: il blocco èanche sugli investimenti, o meglio si dice “po-tete investire soltanto il 10% in più di quello cheavete fatto nel 2004”. Addirittura ci potrebbeessere la beffa che, pur avendo risorse, nonpotremo nemmeno investirle, né spenderle.Sapete che logica ha questa finanziaria, perme? Il blocco dell’attività dei Comuni, o per lomeno la difficoltà nel determinare situazioni dispesa e quindi di servizi ai cittadini. Ha unalogica, per me. Basterebbe vedere il nuovoquadro politico e quanti Comuni, oggi, appar-tengono a una certa maggioranza in tutto il

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paese. Sono malizioso, ma questo ce lo vedo.Lei, signora Ciampi, diceva: avete fatto

“Frequenze disturbate”, avete messo delle po-sizioni organizzative, potevate assumerecantonieri. No, perché la finanziaria dice chedobbiamo spendere l’1% in meno sul persona-le, quindi non sarebbe stato possibile.

Lei capisce che è complicata questa sto-ria e se il Comune di Urbino ancora una voltariesce a fare un bilancio uscendo fuori a testaalta e garantendo servizi — e che servizi, e a cheprezzi! — è perché è un Comune che da anni èconsiderato virtuoso, che rispetta il patto distabilità e che ha i conti in ordine. Questi sonoi fatti, non lo certifichiamo noi, sono gli altri.Abbiamo fatto delle scelte che ci permettono dirientrare nel patto di stabilità in modo efficienteed efficace anche questa volta, operando dellescelte che io considero strategico. Quando dicoche la farmacia passa all’Ami Servizi a capitalepubblico al 100%, penso che una società che hauna dinamica e una snellezza diversa può sicu-ramente gestire al meglio un servizio ai cittadi-ni, ancora una volta ai cittadini. prova ne è cheè diffuso in tutti il senso comune che le farma-cie private riescono ad avere efficacia ed effi-cienza molto elevate. Se questo è vero, non solonoi facciamo una scelta strategica prima ditutto, ancora prima del patto di stabilità.

Poi ho visto sbandierare il libro I costidella democrazia. Mi raccomando, teniamolada conto la democrazia, anche con qualchecosto. Churchill diceva “è uno dei peggiorisistemi di gestione della nazione, ma uno mi-gliore, a tutt’oggi, non l’abbiamo trovato”.Questo non è poco. Ma se questa democrazia hadei costi eccessivi, se ci venite a dire delleComunità montane ecc., in cinque anni di go-verno cosa avete fatto? Non potevate chiuderele Comunità montane? Siamo alla fine di unpercorso in cui era ora di mettere più paletti,forse era ora di presentarsi in un altro modo,perché qui non chiamiamo in causa il terzoincomodo, che è lo Stato, che quando fa lafinanziaria detta le regole a cascata fino all’ul-timo ente. Questa è la questione vera di questopaese.

Villa Maria. Lei, signora, era in questibanchi quando io non c’ero. L’Iacp dice “nonriesco più a rientrare nei conti”. Il Comune dice

“metto 670.000 euro per acquisire l’area”. Si-gnora, quella è una partita di giro. Ce ne fosserodi aree da 670.000 euro da prendere, in un postocome quello, con il meccanismo delle norme edelle regole edilizie nelle mani del Comune.Quella è una partita di giro, quelli sono soldiche decideremo noi come spendere: o la zonaPeep o qualunque altra soluzione, con minoreimpatto di quello che forse rappresentava. In-tendiamoci, se non ci fosse stato quell’attounilaterale io non avrei optato per questo, peròdal momento che c’è, dal momento che cihanno garantito anche nell’area centrale 15appartamenti, previa individuazione dell’area,e 15 già comunicati, in quanto abbiamo l’area,a Canavaccio, dico che in questa situazionequei 670.000 euro sono un’occasione, moltoprobabilmente, quindi non una perdita. Quellaè una partita di giro.

Per quanto riguarda il Comune, ricordoche i servizi in questo Comune si pagavanoanche prima, ma noi da quando siamo qui —questo ce lo dovete riconoscere — stiamo an-dando avanti sempre in modo più puntuale nelchiedere comunque a società sportive, sianopersone individuali oppure no, il pagamento diuna quota, che rappresenta sempre una quotanon pesante ma una quota minima per gestire lecose pubbliche. Sappiate che già dal primogennaio 2006 stiamo lavorando ad un regola-mento anche per il teatro e quant’altro e comin-ciare dagli “Attori di campagna” di Canavaccio,tenendo conto che almeno le società urbinati,del nostro territorio una volta l’anno godano diuna tariffa agevolata. Già cominceranno con300 euro, più Iva, di contribuzione. Perchéanche noi comprendiamo che non è più possi-bile che non si paghi, dopo avere messo anorma il teatro. Viene riconosciuta questa quo-ta per un certo tipo di realtà territoriali, ma èchiaro che se c’è qualcuno che vuole comunqueutilizzare il teatro, andrà definito a chi e biso-gnerà anche vedere le tariffe.

Sui servizi sportivi ha già detto l’assesso-re, e comunque ci incamminiamo in una stradavirtuosa e positiva, però sempre pensando cheun ente locale non è chiamato a fare affari ma adare servizi e, possibilmente, a prezzi contenu-ti. E’ quella famosa parola che si chiama welfarelocale e quando viene a mancare la gente lo

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sente subito sulla sua pelle e riconosce ancheche gliel’ha tolto, perché io incontro la genteanche in piazza, ma a livelli più alti è piùdifficile incontrarla tutte le mattine.

Per quanto riguarda l’assessorato all’ur-banistica, noi ci siamo presi, come compito, larevisione normativa, per il 2006, di tutti i nucleirurali. Penso che questa sia la possibilità diintervenire su tutto il territorio in modo intelli-gente e con normative più puntuali rispetto aun’esigenza che è vissuta in tutto il territorio.

Stiamo anche lavorando per far partirel’area di Ca’ Guerra, la zona industriale di Ca’Guerra. In questo anno abbiamo fatto variantiimportanti in tutti i centri abitati. Stiamo at-tuando il piano regolatore e questi sono gliindirizzi che ci siamo dati per il 2006, fermorestando che stiamo lavorando, comunque, adattuare il piano regolatore, quindi anche tutti ivari piani attuativi e tutto quello che viene inogni Consiglio comunale.

Su Ami Servizi voglio raccogliere uninvito fatto molte volte dal consigliere Calzini.Proporrei che in un prossimo Consiglio i diri-genti di Ami Servizi vengano qui a parlarci dellavoro svolto e venga fatto un resoconto sull’at-tività a tutt’oggi, rispetto al discorso più ampioche è la situazione dell’unificazione dei servizia livello provinciale. Vi posso dire che c’è unmese e mezzo di stanca e qualcosa di nuovo,nell’ultimo mese e mezzo, non c’è stato. Graziea tutti voi.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichia-razione di voto, il consigliere Balduini.

GIUSEPPE BALDUINI. Assessore Muci,prima ho saltato il taglio, perché erano7.146.838.000 euro, hanno fatto un taglio di1.308.000.000 e sono rimasti 6.531.873.000euro. Invece il Governo precedente,2.996.540.316 euro. Il taglio c’è stato, ma ioavevo già dato la cifra con il taglio. Di conse-guenza bisogna considerare quando taglia laRegione e quando taglia il Governo. L’altrogiorno, in un consiglio dell’università, al presi-dente Ucchielli ho detto “sul giornale Il Mes-saggero c’era l’inserto di Ascoli Piceno ove sidiceva che il presidente della regione Spacca haelargito 15 miliardi a quella università. Mi sa

dire perché all’università di Urbino, non stata-le, più bisognosa di contributi non hanno maidato, né la Provincia né la Regione, una lira?”.Non ha risposto. Gliela do io la risposta: aUrbino non dovrebbe comprare niente e nessu-no perché siete dentro l’università con i piedi econ la testa, mentre invece ad Ascoli Picenoancora dovete comprare qualcuno ed elargite icontributi. Bisogna scindere fra contributi del-la Regione e contributi dello Stato, perché perla sanità continuate a dire che non ci sono i soldie hanno dato il 40% in più, sul sociale diteaddirittura che hanno tolto la metà mentre inve-ce date il doppio.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilbilancio 2006 e suoi allegati.

Il Consiglio approva con 16 voti favorevolie 4 contrari (Ciampi, Balduini, Repaci e Calzini)

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva con 16 voti favorevolie 4 contrari (Ciampi, Balduini, Repaci e Calzini)

Piano del commercio in sede fissaPiano comunale di localizzazione dei punti

vendita di quotidiani e periodici

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 3: Piano del commercio in sede fissa.Siccome è relatore di questo punto e di quellosuccessivo l’assessore Demeli, propongo difare un’unica presentazione sul punto 3 e sulpunto 4, che reca: Piano comunale di localizza-zione dei punti vendita di quotidiani e periodi-ci.

(Così rimane stabilito)

Ha la parola l’assessore Demeli.

(Esce il consigliere Sirotti:presenti n. 19)

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DONATO DEMELI. Cercherò di rispettarele richieste che vengono dal Consiglio. Perquanto riguarda il punto 3, come Comune sia-mo chiamati dalla legge del 1998 e dalla suc-cessiva legge regionale del 1999 ad adempierea questo compito. Per quanto riguarda idimensionamenti che sono previsti nei variterritori, si fa riferimento alle previsioni delpiano regolatore. Il commercio è diviso in treparti. La prima parte riguarda gli esercizi divicinato, che possono aprire, purché abbianoun locale disponibile, presentando soltanto uncertificato in cui dichiarano che apriranno inquel posto quel tipo di negozio, purché abbianola certificazione sanitaria in caso di alimentari.

Le medie strutture sono divise in medieinferiori e medie superiori. In quel caso ilComune ha realmente potenzialità di regola-mentare. Le grandi strutture vanno da 2.500mq. in su e per avere un’autorizzazione bisognafare una conferenza di servizi anche con Pro-vincia e Regione, perché in quel caso strutturesuperiori a 2.500 metri possono influire anchesui comuni limitrofi, specialmente se fatte aiconfini.

Noi siamo andati principalmente a rego-lamentare le medie strutture inferiori e le mediestrutture superiori. Le medie strutture inferioriarrivano fino a 900 metri e possono esserecostituite anche da un insieme di esercizi divicinato, quelli di 250 metri come massimo.Quindi noi potremmo prevedere in un’area2.500 metri di commerciale e potremmo tro-varci a dover stabilire con il nostro regolamen-to se possono essere fatti in un’unica struttura,composta da più esercizi di vicinato oppurecomposta da medie strutture inferiori che arri-vano fino a 900 metri, oppure un’unica struttu-ra da 2.500 metri. Questa la previsione cheandiamo oggi ad approvare per quanto riguardail commercio in sede fissa. Questo percorso èstato concordato insieme all’urbanistica, per-ché occorre capire se in una zona si possonocostruire 2.500 metri, media struttura superio-re, costituita da esercizi di vicinato, da strutturemedie inferiori, oppure un’unica media struttu-ra superiore.

Per quanto riguarda il punto 3 il dirigentedel settore urbanistica ing. Carlo Giovanninichiede una precisazione. Noi lo ritenevamo

assodato, perché fa parte della legge più ingenerale, ma lui ci chiede la seguente integra-zione: “Si chiede di integrare le norme delnuovo piano del commercio laddove fannoriferimento agli standard per parcheggi definitedalla legge regionale con la seguente proposi-zione: Sono fatte salve le maggiori dotazioni diparcheggi di uso privato o pubblico previsti dalvigente regolamento edilizio e dal vigente pia-no regolatore”. Noi facciamo questa precisa-zione, quindi chiedo che vi sia questa integra-zione.

Per quanto riguarda invece il regolamen-to per la vendita di giornali e riviste, abbiamoritenuto di arrivare a questo regolamento per-ché, come è stato detto più volte anche primadalla stessa relazione al bilancio, intanto anchequesto era un adempimento di legge, ma abbia-mo ritenuto di dividere il territorio comunale intre: centro storico, immediata periferia, zoneperiferiche. Nel primo e nel secondo caso nonsono stati previsti aumenti di licenze rispetto aquelle già esistenti. Nel caso delle frazioni,visto anche alcune richieste che ci sono nelterritorio, visto la crescita effettiva di moltefrazioni che non hanno questo tipo di servizio,è stata prevista la possibilità di ulteriori trelicenze che possono essere esclusive — con lavendita prioritaria all’interno dell’eserciziocommerciale di giornali e riviste — o nonesclusiva, in cui si prevede che si può venderegiornali o riviste all’interno di un altro eserci-zio che può avere cartoleria o altre cose comeattività economica principale.

Se ci sono richieste specifiche di chiari-mento da parte dei consiglieri, sono a disposi-zione, così come il geom. Marchetti che hasteso il piano.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bartolucci.

RANIERO BARTOLUCCI. Questo pianomi va bene, sia per quanto riguarda le attività divendita giornali sia per quanto riguarda gliesercizi commerciali, però vorrei dire qualcosasulle attività nelle frazioni. Questo piano è statoapprovato tre anni fa ma nessuno lo fa rispetta-re. Bisogna farlo rispettare, perché gli ambu-lanti vanno casa per casa e i negozi sono co-

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stretti a chiudere. Vorrei che l’assessorato siimpegnasse a evitare questa cosa, perché unesercizio commerciale in una frazione fa ancheun servizio sociale agli anziani.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Calzini.

AUGUSTO CALZINI. Sotto il profilo tec-nico i due documenti sono esaustivi e non c’èniente da rilevare, però sotto il profilo politicovorrei sottolineare alcuni concetti o alcune no-tizie che gli amministratori farebbero bene atenere in considerazione. Il primo dato che hotrovato molto interessante è il numero degliabitanti-utenti per i punti di vendita. Ho vistoche a livello regionale siamo gli ultimi, nelsenso che sono molti di più gli abitanti rispettoai punti di vendita e questo sotto il punto di vistapolitico squalifica chi ha fino ad ora ammini-strato. Pieve di Cagna ha 500 abitanti e non hauna rivendita di giornali. Trasanni ne ha una.Ma ci sono località di 900 abitanti, come Schietisenza rivendita di giornali.

Non solo, ma i dato si aggrava enorme-mente quando — ed è la prima volta che lo vedoin un documento tecnico — viene messa inevidenza l’equivalenza fra numero di abitanti eturisti, che viene considerata pari a 4.000 uten-ti, e quella degli studenti che viene quantificatain 1.000 unità. Il che significa che questa cittàavrebbe molto bisogno di leggere. Il fatto che ilsecondo documento miri alla liberalizzazionecompleta mi trova favorevole, anche se nelleprocedure posso trovare discrepanze come l’op-posizione della Confcommercio o certe osser-vazioni della Federazione italiana editori.

Vedo che tutto il sistema commerciale èfarraginoso, dalla legge quadro al piano territo-riale provinciale, al Comune, perché in realtàquesta mossa verso la liberalizzazione vienedall’alto, sotto la spinta di chi vuol vendere igiornali, piuttosto che da esigenze che sarebbeauspicabile nascessero dal basso, in una zonadove abbiamo molti studenti e dove pochissimileggono. Questo gli amministratori se lo do-vrebbero chiedere.

L’assessore sottolineava i medi punti divendita superiori nei quali il Comune può inqualche modo intervenire. Invece, sui grandi

punti di vendita l’Amministrazione comunaledi Urbino ha dormito, perché quando andrete asottoporre alla conferenza di servizi l’istituzio-ne di un grande punto di vendita, probabilmen-te ci saranno dei problemi.

Un’ultima notazione che non poteva es-sere riscontrata nel documento tecnico è laseguente. Per quanto riguarda i punti di venditadi vicinato bisogna tenere in mente, in partico-lare nel centro storico, la differenza che c’è traun negozio, ad esempio Amicucci, che vende inUrbino, e quelli che vengono da fuori. Urbinovende poco per sé e non vende mai ad altri.Questi sono nodi che politicamente vanno sciol-ti.

Non avendo nulla di contrario ai duedocumenti, che secondo me sono ben fatti edanno delle indicazioni e degli insegnamenti aipolitici, volevo tuttavia sottolineare le cose cheho detto, cioè l’aspetto culturale arretrato diquesta zona, l’esigenza della specializzazionedei negozi all’interno del centro storico per cuila gente deve essere incentivata a venire e unacapacità di intervento incisiva per quanto ri-guarda i medi punti di vendita, inferiori e supe-riori cui l’assessore faceva riferimento.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Per il piano del commer-cio posso soltanto dire che siete in ritardo,perché bisognava dare più possibilità prima,quindi va approvato.

Vorrei invece intervenire sul piano per lavendita di giornali. Per mia mentalità sarei perla liberalizzazione di tutte le attività, perché cisono nicchie di potere, e non penso solo aigiornali ma agli ordini professionali, alle far-macie e così via. Però dobbiamo qui esaminareun’altra cosa. Siamo partiti in modo sbagliato,perché non posso sorvolare sul fatto che pre-sentai una interrogazione, perché risultava chesi poteva dare una concessione in assenza di unpiano, quindi sembrava quasi che si era indivi-duato chi, dove e poi si dava la concessione.Presentai una interrogazione e l’assessore fecenotare che in realtà avevo ragione: in assenzadel piano non poteva essere data concessione.Stupefacentemente, in venti giorni si presenta

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il piano. Quello che vorrei dire, sempre sottoli-neando la volontà della liberalizzazione, è: se sidice che i punti vendita si concedono “sentito ilparere di...”, il parere della Federazione italianieditori giornali dice “esprimiamo pertanto pa-rere negativo a tale proposta”, laConfcommercio esprime parere contrario, c’èuna lettera firmata da tutti i giornalai i qualievidenziano che non c’è una grande vendita. E’vero che da una parte non si devono difenderele nicchie, ma dall’altra parte non possiamopenalizzare quelle poche attività che ci sono,inducendole a chiudere e determinando un cam-bio continuo di gestione di licenze. Se un’atti-vità non va si cede. Ecco perché esprimo parerecontrario. MI pare che questa è stata una deci-sione non ponderata esattamente. Forse avrem-mo avuto bisogno di più tempo.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ceccarini.

LORENZO CECCARINI. Per avvalorare leproposte di delibera che stiamo discutendo inquesto momento, perché ritengo che siano duepunti fondamentali. E’ vero che si arriva inquesto momento, ma nel momento in cui si èverificata una richiesta particolare di amplia-mento e di ulteriore apertura, si è valutato qualera il mezzo più certo per non andare incontroa quello che la signora Ciampi si auspica nonsucceda, cioè che ci sia una proliferazione, unagiungla di tutte queste iniziative. Si è fatto ilregolamento in base alla popolazione, a unaprevisione futura che possa far stare tranquillitutti. Penso che l’ottica di questo ragionamentosia quella di dare un servizio in base alla popo-lazione che c’è e a quella che si prevede neicinque anni. Mi sembra un modo per dare unarisposta certa e concreta a chi esiste in questomomento, evitando in futuro una proliferazionedi edicole. Penso che quel regolamento possafar stare tranquilli quelli che ci sono già e quelliche vogliono aprire, perché sappiamo qual è ilnumero di strutture adibite a questa vendita chepossono aprire.

Per quanto riguarda l’altro punto, era ora.Siamo davanti a un regolamento importantissi-mo, che determina un cambiamento epocalenella tipologia di commercio cui la nostra città

può d’ora in poi ambire. E’ una città che oltre alturismo, all’università ha dei valori ambientali,architettonici e anche la possibilità di potenzia-re il settore che fino adesso è stato un po’carente, che per ovvie ragioni non è stato poten-ziato. In questo momento siamo davanti a unasituazione che ci può permettere di valorizzarele strutture che andremo a costruire in futuro ea dare un valore aggiunto alle varie strutture delConsorzio, della Fornace e di Santa Lucia, masiamo davanti a una nuova tipologia di com-mercio che sarà concorrenziale sicuramente,che sarà di stimolo per poter fare in modo cheUrbino diventi un punto importante anche sottoil profilo commerciale ed economico e nonsoltanto turistico e culturale come è stato finoad oggi, pur essendo sempre stato qualche cosadi positivo ed importante per l’economia dellanostra città.

Quindi ritengo sia importante che questoregolamento venga approvato e che si possaavere le strutture adatte per poterlo attuare nelpiù breve tempo possibile. Questo concernetutto il discorso legato anche alle grandi infra-strutture che siamo in procinto di attuare.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreDemeli.

DONATO DEMELI. Solo alcuneprecisazioni. Non è esatto dire che prevediamola liberalizzazione, perché in realtà non è così.I ragionamenti fatti dal consigliere Ciampi sul-l’equilibrio fra le richieste e i servizi e la nonvolontà di liberalizzare nel senso di aumentare,in alcune zone, che dal piano si vede che sonogià servite... Infatti per la zona 1 centro storicoe per la zona 2 immediatamente intorno alcentro storico non è prevista la concessione diulteriori licenze. Invece nella zona 3 è previstala possibilità di tre licenze, complessivamente,specialistiche o di giornali o di riviste comeattività secondaria.

Circa l’intervento della Fieg, dalla leggeregionale è prevista la possibilità di porre unlimite fra un esercizio esistente e un altro eser-cizio e noi abbiamo scelto di mettere un limitea 400 metri fra una licenza già esistente e laprevisione di una nuova. Chi vende giornalivoleva che non ci fosse nemmeno questa limi-

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tazione. Tra l’altro solo la Confcommercio,perché altre associazioni non hanno risposto,quindi hanno ritenuto valido questo piano. Ilnostro dovere di amministratori è di tenereconto di tutte queste esigenze e cercare dibilanciare, rispetto al regolamento, le diverseesigenze che ci sono da parte degli utenti e daparte dei gestori dall’altra parte, perché preve-dere un esercizio ogni 50 metri significa che sifanno concorrenza, considerato anche che que-sto è un momento di non grande espansione,come ci dicono gli stessi aderenti alla categoria.Per quanto riguarda l’osservazione della Fieg,si autorisponde, perché dice “sarete costretti adadeguarvi alla legge regionale”.

Per quanto riguarda le grandi strutture, inrealtà per poter operare in un territorio hannobisogno di un bacino di utenza di circa 80.000persone. Capite bene che anche nel caso in cuici sono queste potenzialità è difficile riuscire aconvincere una grande impresa ad aprire unastruttura sopra i 6.000 metri in un territorio chenon ha per niente queste caratteristiche. Do-vremmo pensare che da tutto il territoriodell’entroterra vengano ad acquistare ad Urbino,quindi anche a prescindere dalle previsioni chepossiamo fare, è più difficile avere grandi strut-ture.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilpunto 3 dell’ordine del giorno, piano del com-mercio in sede fissa.

Il Consiglio approva all’unanimità

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva all’unanimità

Pongo in votazione il punto 4: pianocomunale di localizzazione dei punti di venditadi quotidiani e periodici.

Il Consiglio approva con 17 voti favorevoli,1 contrario (Ciampi)

e 1 astenuto (Balduini)

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva con 17 voti favorevoli,1 contrario (Ciampi)

e 1 astenuto (Balduini)

Rettifica alla deliberazione di C.C. n. 114 del28.11.2005 avente ad oggetto: “Ado-zione definitiva variante parziale alPrg — Variazione 2005/1 zona B13Schieti”

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 1 dell’ordine del giorno suppletivo:Rettifica alla deliberazione di C.C. n. 114 del28.11.2005 avente ad oggetto: “Adozione defi-nitiva variante parziale al Prg — Variazione2005/1 zona B13 Schieti”.

Ha la parola il Sindaco.

FRANCO CORBUCCI, Sindaco. Abbiamoriportato questa delibera che era stata adottatain via definitiva all’unanimità. Nell’inviarequesta delibera in Provincia i tecnici si sonoaccorti che c’era una incongruenza rispetto aldeliberato del Consiglio comunale, cioè l’os-servazione n. 3 presentata dai signori MagnaniCamillo, Giuliano e Paolo, non l’avevamo ac-cettata e invece il foglio che era inserito, per unerrore, prevedeva l’inverso, cioè l’accettazionedell’osservazione. E’ chiaro che siamo ritornatiin Consiglio per sistemare la questione. E’ unmero errore materiale.

PRESIDENTE. Se non vi sono interven-ti, pongo in votazione il punto 1 dell’ordine delgiorno suppletivo.

Il Consiglio approva all’unanimità

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva all’unanimità

Approvazione progetto preliminare del col-legamento stradale previsto dal Prg

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tra la strada di Pallino e quella diGadana — Adozione definitiva varian-te al Prg ai sensi degli articoli 10 e 19Dpr 8.6.2001, n. 327

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 2 dell’ordine del giorno suppletivo:Approvazione progetto preliminare del colle-gamento stradale previsto dal Prg tra la stradadi Pallino e quella di Gadana — Adozionedefinitiva variante al Prg ai sensi degli articoli10 e 19 Dpr 8.6.2001, n. 327.

Ha la parola il Sindaco.

FRANCO CORBUCCI, Sindaco. Nei 60giorni sono arrivate delle osservazioni, rispettoalle quali l’ufficio propone il non accoglimento.Siccome la storia è un po’ complicata, preferi-rei che la descrivesse l’ing. Giovannini.

PRESIDENTE. Ha la parola l’ing.Giovannini.

Ing. CARLO GIOVANNINI, Dirigenteurbanistica. Questa delibera riguarda l’adozio-ne definitiva di una variante urbanistica che inrealtà è una riconferma di tutte le previsioni delPrg. Si chiama variante urbanistica, in questocaso, perché si va a riconfermare i vincoliespropriativi che sono connessi a una previsio-ne stradale.

Il Consiglio comunale con delibera 66del 2003 decise che prima di passare alla realiz-zazione di alcune previsioni relative alle zoneC5, C6, una per attrezzature ricreativo-sporti-ve, una per zone residenziali, dovesse definireil progetto definito della strada che lambiscequeste due zone, definendo anche la quota deicosti di realizzazione di questa strada da porrea carico delle due zone C5 e C6.

Questo è stato fatto dal Consiglio comu-nale, la delibera del Consiglio comunale è statapubblicata, sono adesso arrivate due osserva-zioni. La prima è della ditta Bertozzini chesostanzialmente chiede una riduzione dellaquota di contributo messa a suo carico e l’intro-duzione, nelle planimetrie urbanistiche, dellavariante al piano regolatore che la ditta ha

chiesto in precedenza, relativa all’hotelMamiani. Il parere dell’ufficio per quanto ri-guarda il contributo da porre a carico della zonaC5, per cui è stata fatta l’osservazione, è chequest’area è destinata ad attrezzature sportive ericreative. Le strutture ricreative non hanno deivalori di mercato inferiori a quelli di una zonaresidenziale, a parere nostro hanno valori dimercato paragonabili, anzi in alcuni casi anchesuperiori. Quindi riteniamo che l’incidenza ametro quadro di superficie edificabile posta acarico delle due zone debba essere confermatauguale per entrambe. E’ poi chiaro che nellazona della ditta Bertozzini si può realizzare, perora, solo 1.000 metri quadrati, quindi la sommatotale sarà inferiore rispetto alla zona residen-ziale in cui si possono realizzare 4.000 metriquadrati di Sul.

Per quanto riguarda invece la richiesta diintrodurre subito la modifica per cui è statachiesta una variante al piano regolatore l’uffi-cio sta istruendo questa variante, ha chiesto unaintegrazione documentale, quindi ritiene chequesto debba essere oggetto di una separataprocedura, tra l’altro già avviata.

Complessivamente l’ufficio propone dinon accettare queste osservazioni.

La seconda osservazione è stata presentadal sig. Bischi. Verte su alcuni punti. Il princi-pale è il seguente. Il sig. Bischi dice che ad unasua richiesta di variante urbanistica per realiz-zare una nuova zona residenziale è stato rispo-sto, in passato, che questa richiesta era spropor-zionata rispetto al piano regolatore e che nonera accoglibile dal punto di vista ambientale. Ilsig. Bischi dice “voi vi state comportando inmodo diverso, adesso, visto che approvate unavariante che prevede una strada di così grandecosto e prevede anche volumetrie e superficisignificativi, ingenti”. Su questo punto occorrechiarire bene. Noi, qui non stiamo modificandoil pano regolatore, stiamo dando esecuzione aprevisioni urbanistiche già contenute nel pianoregolatore, previsioni che ammontano a 4.000metri quadrati di superficie residenziale, millemetri quadrati di superficie per impianti sporti-vi o ricreativi. Il sig. Bischi in passato presentòuna proposta che riguardava circa 21.000 metri

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quadrati di residenza, in un’area che era statagià stralciata dal piano regolatore perché inte-ressata da fenomeni franosi, cioè un’area che èoggi inedificabile perché interessata da previ-sioni negative del piano di assetto idrogeologico.Quindi le due cose non sono assolutamenteparagonabili o da mettere sullo stesso pano.

Inoltre il sig. Bischi ritiene che la delibe-ra sia in qualche modo sommaria, perché ilConsiglio comunale ha stabilito che con suc-cessivi atti provvederà a definire le fasi attuativedi due tratti di questa strada e a definire anchele fonti di finanziamento.

La delibera e i suoi allegati sono perfetta-mente adeguati al grado di precisione che com-pete a questo momento: c’è un progetto preli-minare, c’è una previsione di spesa, la previsio-ne di spesa è stata ripartita sui vari tratti, c’è unaproposta che imputa ai vari tratti di strada e aifrontisti il contributo da corrispondere. Il fattoche si dica “in questo momento non è intera-mente realizzabile” deriva dal carattere reali-stico di quello che si sta trattando, quindi aparere nostro, anche da questo punto di vistal’osservazione del sig. Bischi è da rigettare.

L’ufficio quindi propone di respingereentrambe le osservazioni.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Calzini.

AUGUSTO CALZINI. Vorrei partire dal-l’ultima risposta dell’ing. Giovannini. Io ricor-do bene questa delibera perché uscii, mentrealcuni membri della minoranza votarono a fa-vore. Io uscii perché non volevo intralciare, manon volevo neanche dire la mia fino in fondo.Però feci un intervento di apprezzamento perquanto il Sindaco disse, affermando “i soldinon li abbiamo, per cui non interveniamo”.Siccome io ero del parere che chi vuol fareun’urbanizzazione di quel tipo se la deve fare asue spese, compresa la strada, ero abbastanzasoddisfatto. Oggi lo sono meno, perché su unacosa concordo con il sig. Bischi e, in qualchemodo, anche con un indice di fattibilità criticada parte del Sindaco: che quando si va a fare unastrada di quelle dimensioni, è opinabile che nonvada poi a stravolgere. Quello che però è più

opinabile, è che in una situazione come quellache abbiamo già espresso questa sera a propo-sito del bilancio, dei lavori pubblici e di strade,a me sembra fuori del mondo, ancorché previ-sto dal piano regolatore. Non so se il parere delSindaco collima o meno con il mio, ma anche sefosse diverso cambierebbe poco. Quindi nonsono favorevole a questa cosa.

Come, d’altra parte, pur capendo che eragià previsto nel piano regolatore, non conoscol’entità della variante proposta dal sig. Bischi,però sono consapevole che un intervento diquesto genere, ancorché inopportuno, è abba-stanza stravolgente su un territorio come que-sto, per cui mi rimane molto difficile capire illimite di demarcazione tra la risposta dell’uffi-cio urbanistico che dice “questa cosa è contem-plata” e quanto questa, in realtà, sia stata pon-derata nei confronti dell’altra proposta che èstata rifiutata.

Sono contrario anche perché, pur essen-do sempre favorevole a che il cittadino paghi,qualche volta mi sfiora il dubbio che noi per unaquestione di lana caprina rischiamo, a volte, dinon agevolare realizzazioni importanti.

Ho delle perplessità anche in ordine aduna eccessiva rigidità su questo deliberato. Inogni modo, quello che taglia la testa al toro eper cui voto contrario, è il fatto che non hannoniente a che vedere, le realizzazioni di tipoprivato, con una strada che per i tratti B e Crichiede il coinvolgimento dell’Amministra-zione comunale che è in difficoltà e che nondovrebbe comunque avere un interesse cosìpreminente nei riguardi del privato.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Il 12 settembre io eroassente, però ero presente quando è stata votatala delibera il 30 gennaio 2003. Qui bisogna chechiariamo alcune cose.

C’è un Prg dove si prevede una strada cheda Ca’ Staccolo va fino alla curva dell’Orolo-gio, poi gira e taglia questa collina. Lasciamoadesso da parte la strada prevista dal Prg, per-ché non è detto che tutto si debba fare: infattiVilla Maria è prevista nel Prg e non si fa.

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Il problema è un altro. La lottizzazionedella quale parliamo non era prevista nel Prg.Fu fatta una osservazione nella quale si dicevachiaramente che la strada sarebbe stata pagatadai privati e l’osservazione venne accolta. Pas-sa il tempo e i privati fanno presente che lastrada è costosa, per cui chiedono all’Ammini-strazione comunale di aiutarli in qualche modo.Tanto è vero che dai documenti emerge unadichiarazione dell’ing. Giovannini il quale dice“i privati hanno fatto presente che la strada ècosì costosa, che la lottizzazione non si fareb-be”. Faccio una parentesi: dove ho costruito io,otto appartamenti, la strada non c’era, ce lasiamo fatta noi, costosissima. Noi abbiamofatto una strada pubblica e le fogne che racco-gliessero tutto il centro abitato, otto apparta-menti. Qui sono 40 appartamenti più i servizi,sempre per privati, e la strada non se la voglio-no fare.

Però l’assessore al bilancio nel 2003espresse molte perplessità, addirittura insinuòche era una tattica, cioè “prima chiedi, ottieni,poi chiedi ancora perché tanto sai che ottieni”.Ho qui il documento, e si può benissimo legge-re. In questo contesto, naturalmente, mi espres-si in maniera contraria. Però la delibera fuapprovata dicendo “la approviamo ma nonquantifichiamo l’intervento del Comune”. Ioinvece dissi “quantifichiamo, perché bisognaquantificare”.

Arriviamo all’approvazione del 12 set-tembre in cui viene quantificato. Gli oneri diurbanizzazione vengono impiegati per la stra-da.

La situazione delle strade di Urbino laconosciamo, andiamo a costruire un’altra stra-da? Non vedo la necessità: se la vogliono fare,la facciano e se la mantengano. Loro, con iproventi degli oneri di urbanizzazione fanno lastrada e quegli oneri potrebbero essere impie-gati per altre necessità. La strada era previstadal Prg, ma la lottizzazione non c’era. (Interru-zione). Io dico la mia, voi dite la vostra.

Oltretutto vengono anche addotti finisociali che a mio parere sono inesistenti: non cisono scuole, negozi, ospedali. Del collegamen-to Pallino-Gadana non vedo sinceramente lanecessità.

Questo per motivare il mio voto contra-rio.

PRESIDENTE. Ha la parola l’ing.Giovannini.

Ing. CARLO GIOVANNINI, Dirigenteurbanistica. Solamente per precisare una cosa.C’è una differenza fra la strada di cui parliamoquesta sera e quella che serve la lottizzazioneche ha citato la signora Ciampi. La stradainterna a una lottizzazione va a carico deilottizzanti. Questa strada era prevista dal pianoregolatore fin dalla sua adozione, quindi primache i privati presentassero osservazioni, perchéfa parte del sistema di circonvallazione dellacittà. E’ un sistema di circonvallazione abba-stanza complesso: chissà quando il Comuneriuscirà a realizzarlo per intero, perché è anchecostoso, però è una di quelle previsioni urbani-stiche che hanno carattere di strategia, cheguardano lontano, che prevedono che l’unicoaccesso per chi viene da Schieti, da Gadana perchi viene verso Urbino non possa essere davan-ti all’ospedale, ci devono essere altre possibili-tà. E’ allora stata prevista una circonvallazioneche collega la strada da Ca’ Staccolo, scende aFontesecca, va verso Varea e così via.

Questa strada è nata e resta con un valoreurbanistico che supera le esigenze di qualsiasilottizzazione.

Poi è vero che quando è stata fatta l’osser-vazione, probabilmente, con un po’ di legge-rezza o sperando comunque di ottenere qualco-sa da questi lottizzanti, il Consiglio deliberò:,su proposta anche dell’ufficio, di accoglierel’osservazione, “purché facciate voi la strada”.Se è pesante per il Comune di Urbino, figuria-moci per chi deve fare mille metri quadrati disuperfici ricreativi o 4.000 metri quadrati disuperfici residenziali.

Quindi giustamente il Consiglio è ritor-nato su questo accollo, per dire “prima si fa ilprogetto preliminare della strada, si vede quan-to costa e qual è il costo sostenibile da potermettere a carico dei privati.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilpunto 2 dell’ordine del giorno suppletivo.

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Il Consiglio approva con 17 voti favorevolie 2 contrari (Calzini e Ciampi)

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva con 17 voti favorevolie 2 contrari (Calzini e Ciampi)

Elezione nuova Commissione elettorale co-munale ai sensi della legge 270/2005

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 3 dell’ordine del giorno suppletivo:Elezione nuova Commissione elettorale comu-nale ai sensi della legge 270/2005.

E’ stato raggiunto un accordo, pertanto vileggo la composizione della nuova Commis-sione elettorale che è stata ridotta da 6 a quattrocomponenti. Sono tre rappresentanti della mag-gioranza e uno dell’opposizione, sia per i mem-bri effettivi che per i membri supplenti.

I componenti effettivi sono: SirottiMassimiliano, Bartolucci Raniero, PianosiMichele, Repaci Alessandra. I componenti sup-plenti sono: Fedrigucci Gianfranco, ChiariniGabriele, Marolda Gerardo e Ciampi Lucia.

Prego di distribuire le schede per la ele-zione dei membri effettivi.

(Segue la votazione, a scrutinio segreto)

Comunico il risultato della votazione:Votanti n. 19, schede valide n. 19. Risultanoeletti: Sirotti Massimiliano, Bartolucci Raniero,Pianosi Michele, Repaci Alessandra.

Prego di distribuire le schede per la ele-zione dei membri supplenti.

(Segue la votazione, a scrutinio segreto)

Comunico il risultato della votazione.Votanti n. 19, schede valide n. 19. Risultanoeletti: Fedrigucci Gianfranco, Chiarini Gabrie-le, Marolda Gerardo e Ciampi Lucia

Comunicazioni, interrogazioni, interpellan-ze e mozioni

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca:Comunicazioni, interrogazioni, interpellanze emozioni.

C’è un ordine del giorno che riguarda lamodifica della finanziaria, che era stato giàvotato in un precedente Consiglio. Nel frattem-po c’è stata la finanziaria che prevede alcunemodifiche, quindi pongo in votazione l’ordinedel giorno.

(Esce il consigliere Calzini:presenti n. 19)

Ili Consiglio approva con 15 voti favorevolie 3 contrari (Repaci, Balduini e Ciampi)

(Entra il consigliere Calzini:presenti n. 19)

C’è una interrogazione presentata daiconsiglieri Calzini e Ciampi, relativa alla nu-merazione civica. Risponde il Sindaco.

FRANCO CORBUCCI, Sindaco. L’inter-rogazione recita: “In data 19 dicembre la Depu-tazione di Storia Patria per le Marche, conlettera 258/05 ha scritto al prefetto di Pesarosollevando le seguenti osservazioni”. Vi infor-mo che il 12 corrente mese c’è stato un incontrotra il Comune e i rappresentanti della Deputa-zione di Storia Patria alla presenza del Prefettoe siamo in attesa della comunicazione da partedella prefettura. Quindi aggiornerei al prossi-mo Consiglio la risposta, tenendo conto diquesta comunicazione che verrà dalla Prefettu-ra, che diventa dirimente rispetto anche adalcune questioni.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Calzini.

AUGUSTO CALZINI. Aspettiamo l’esito.Però il mio indirizzo è diventato “Località SS.Annunziata, via Le Logge n. 4”. Prima era “ViaSS. Annunziata”. Oggi riceve una figlia, che stasotto di me, nella località che ho sopra indicato.Voi avete fatto questo discorso dellatoponomastica e la comunicazione del Comune

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è indirizzata a “Calzini Elisabetta, località SS.Annunziata, le Tre Querce n. 37/A”. Non è più“via SS. Annunziata”, non è “Le Logge” comeè, ed è “Tre Querce” come si è chiamata perchéc’erano tre querce davanti.

PRESIDENTE. Interrogazione presen-tata dai consiglieri Calzini e Ciampi, a cuirisponde l’assessore Mechelli.

LINO MECHELLI. Chiedo di risponderealla prossima seduta, nella quale porterò ancheuna relazione tecnica.

PRESIDENTE. La seduta è tolta.

La seduta termina alle 21,05