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Stop alle spiagge “libertine”. Il litorale romano è pieno di divieti e proibizioni Chiude la Casa del Parto. Gestanti sfrattate e ostetriche latitanti Mare che vai, divieto che trovi. Sono decine in tutta Italia, litorale di Roma compreso, le ordinanze di Sindaci e Capitanerie di Porto che vincolano i comportamenti dei bagnanti. Tra i veti più singolari, il diritto alla pennichella di Fiumicino, e i falò negati su tutta la costa. E nel resto d’Italia, naturisti obbligati ad indossare il pezzo di sopra del costume da bagno e zoccoli messi al bando a Capri. Bove a pag. 16 e 17 Gli arenili di Ponza diventano un miraggio. Sull’isola pontina soltanto se l’aliscafo non si incaglia Vita da cani Gli amici a quattro zampe sono in pericolo a causa delle elevate temperature. «Cani e gatti non vanno tosati. Il pelo li protegge dal caldo» Il personaggio Simona Sparaco presenterà il suo “Bastardi senza amore” il 22 luglio a Ostia. «Svevo è un uomo di successo che ama la vita notturna, ma a salvarlo dal fallimento sarà una donna» Anno III - Numero 13 / 15 luglio 2010 Ciapetti a pag. 12 Contiero a pag. 9 Sanità Turismo Cono&Mortadella La ricerca sui gusti del gelato compie passi da gigante. Nelle gelaterie più creative, oltre al cioccolato, mortadella, vino, fonduta e tè verde

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Cono&Mortadella Turismo Gli amici a quattro zampe sono in pericolo a causa delle elevate temperature. «Cani e gatti non vanno tosati. Il pelo li protegge dal caldo» La ricerca sui gusti del gelato compie passi da gigante. Nelle gelaterie più creative, oltre al cioccolato, mortadella, vino, fonduta e tè verde Sanità Contiero a pag. 9 Ciapetti a pag. 12 Anno III - Numero 13 / 15 luglio 2010

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Stop alle spiagge “libertine”. Il litorale romano è pieno di divieti e proibizioni Chiude la Casa

del Parto. Gestanti sfrattate e ostetriche latitanti

Mare che vai, divieto che trovi. Sono decine in tutta Italia, litorale di Roma compreso, leordinanze di Sindaci e Capitanerie di Porto che vincolano i comportamenti dei bagnanti.Tra i veti più singolari, il diritto alla pennichella di Fiumicino, e i falò negati su tutta la costa.E nel resto d’Italia, naturisti obbligati ad indossare il pezzo di sopra del costume da bagnoe zoccoli messi al bando a Capri. Bove a pag. 16 e 17

Gli arenili di Ponzadiventano un miraggio.Sull’isola pontinasoltanto se l’aliscafonon si incaglia

Vita da caniGli amici a quattro zampesono in pericolo a causadelle elevate temperature.«Cani e gatti non vannotosati. Il pelo li proteggedal caldo»

Il personaggioSimona Sparaco presenteràil suo “Bastardi senza amore”il 22 luglio a Ostia. «Svevoè un uomo di successo che amala vita notturna, ma a salvarlodal fallimento sarà una donna»

Anno III - Numero 13 / 15 luglio 2010

Ciapetti a pag. 12

Contiero a pag. 9

Sanità

Turismo

Cono&MortadellaLa ricerca sui gusti delgelato compie passi dagigante. Nelle gelateriepiù creative, oltreal cioccolato, mortadella,vino, fonduta e tè verde

1 5 l u g l i o 2 0 1 02 Primo Piano

C’è chi balla sulla spiaggia, chisceglie un giro tra i nume-

rosi locali estivi del litorale e chipasseggia sul lungomare. E poi c’èchi lavora. Due facce della stessamedaglia: turisti, vacanzieri, gio-vani e lavoratori vivono la nottein maniera diametralmente op-posta. Ed entrambi sono indi-spensabili gli uni per gli altri. Sen-za giovani in cerca di svago, in-fatti, non esisterebbero neppurecoloro che si guadagnano da vi-vere quando cala il buio, e senzaquesti ultimi non ci sarebbe nes-suna possibilità di divertimento.Operatori ecologici, fornai, ba-risti, camerieri, barman, dj, ge-stori dei più disparati locali e pubrappresentano la faccia più na-scosta delle estati del Mare diRoma, quella che non si divertama fatica. Loro sono l’altro po-polo della notte. Da Nettuno a Fiumicino quandoarriva la bella stagione è tutto unproliferare di locali e discotecheall’aperto, di persone che posso-no dimenticare lo stress del lavoroe concedersi una serata di svago,se non una vera e propria va-canza, e così dopo una giornatadi mare si passa alla doccia e alrito della vestizione prima di lan-ciarsi nelle notti scintillanti e gla-mour del litorale. L’altro popolodella notte, invece, non è stato in-vitato a questo gigantesco partyall’aperto; loro entrano in scenamentre gli altri si divertono op-pure, come nel caso degli opera-tori ecologici, quando questi tor-nano a casa. «E’ uno sporco la-voro ma qualcuno lo deve purfare» canta Ligabue nella suafamosa Bar Mario. Più di qual-cuno, visto che il lavoro notturnoè una realtà concreta e non limi-tata esclusivamente al periodoestivo. La disciplina di questo tipo

di attività, infatti, è regolamentatadal decreto legislativo numero 66del 2003 che sancisce una lungaserie di criteri, diritti e doveri dichi invece di alzarsi alle cinquedella mattina per guadagnarsida vivere, a quell’ora va a dor-

mire una volta terminato il pro-prio turno. Prima di tutto la de-finizione base: si parla di lavoronotturno quando le proprie man-sioni vengono svolte nel corso diun periodo di tempo di almenosette ore, compresse nell’intervallo

di tempo che va da mezzanottealle cinque del mattino. Inoltre èconsiderato lavoratore notturnochi svolge la propria attività not-tetempo per almeno 80 giornil’anno.Questo tipo di lavoro, comunque,gode di maggiori tutele rispetto aquello diurno, visto che mettemaggiormente a rischio il be-nessere fisico di una persona, al-terando il ritmo tra vegli e sonno.Per questo motivo la legge stabi-lisce, tra le altre cose, che il datoredi lavoro è obbligato a organiz-zare controlli preventivi e perio-dici per le persone che ha assun-to e che deve esentare dal lavoronotturno, da mezzanotte alle sei,una donna dal momento in cuiviene accertata la sua gravidan-za fino a quando il figlio noncompie un anno. Per chi non ri-spetta le regole ci sono pene se-vere, sia a livello pecuniario cheper quanto riguarda la restrizio-ne della propria libertà persona-le: per la violazione del divieto diadibire donne incinte al lavoronotturno c’è l’arresto da due aquattro mesi e una multa da 516a 2.582 euro. L’altro popolo del-la notte del Mare di Roma quin-di può dormire sonni tranquilli,anche se di mattina. Basta far va-lere i propri diritti, nonostante far-lo nell’ambito di un contratto sta-gione e di un lavoro saltuario siaeffettivamente complicato.

L’altro popolo della notteC’è chi si diverte e chi lavora

Operatori ecologici e fornai entranoin scena al calare della movida del litorale. E non dormono mai

Oggi trovare un lavoro è cometrovare un tesoro. Per questomolti persone, giovani in par-ticolare, si accontentano anchedi avere un impiego notturno eprettamente estivo. Sul web enei giornali specializzati, in-fatti, impazzano le richieste diimpiego per baristi, camerieri eoperatori ecologici disposti a sa-crificare le loro ore di sonno perguadagnare uno stipendio. Ba-sta girare un po’ sul web, op-pure affidarsi al passaparola, perguadagnare qualche soldo men-tre gli altri si divertono.

Un impiego per tesoro

Trovare un impiego nottur-no è più semplice rispetto aun lavoro che si svolge du-rante il giorno. Il rovesciodella medaglia, però, sta nel-la qualità della vita, che perforza di cose è più bassa, dichi si guadagna da viverenottetmpo. Uno studio del-l’università britannica diSwansea, infatti, ha dimo-strato che le persone piùcolpite da disturbi del sonnosono i lavoratori notturni ,impiegati nei turni e di etàcompresa tra i 30 e i 40anni. Il dottor Philip Tuckere i suoi colleghi hanno stu-diato un gran numero di di-pendenti notturni di età dif-ferenti e in diversi periodidell’anno. E così sono giun-ti alla conclusione che unodei principali effetti dei tur-ni riguarda la tendenza deisoggetti a svegliarsi troppopresto, addirittura in antici-po rispetto all’orario di ini-zio lavoro pattuito con ilproprio datore. Inoltre ri-spetto a chi lavora di giorno,queste persone sono costret-te a fare i conti con diversiproblemi legati al riposo,perché subiscono una fortealterazione del ritmo tra ve-glia e sonno. L’unica notapositiva sta nel fatto chequesti problemi sono rever-sibile e solitamente spari-scono quando si torna a unavita regolare.

Dipendenti sonnambuli

La leggeIl lavoro notturno è regolamentato dal decreto numero 66 del 2003Lavoratori notturniLa qualifica spetta a chi lavora dalle 24 alle 6 per 80 giorni l’annoControlli preventiviIl datore di lavoro ha l’obbligo di organizzare controlli medici periodiciEsenzioniUna donna incinta deve essere esentata dal lavoro notturnoRagazzo padreNon può lavorare di notte un uomo unico affidatario del proprio figlioLe penePer chi non rispetta le regole fino a 4 mesi di carcere e 2.582 euro di multa

Diritti&Doveri

di Mario Scagnetti(mario.scagnetti@repor-

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«Così ho tutto il giorno libero»

L’operatore ecologico

Carmine Di Stefano fa l’operatoreecologico per l’Ama e lui, come tantialtri, vive lavorando mentre gli altridormono. «Spesso faccio il turno dinotte. E lo preferisco, soprattuttoquando non fa freddo. La città è si-lenziosa, tranquilla, c’è quella paceche di giorno non esiste. Guadagnodi più, e ho tutto il giorno libero».

«Certe serate non passano mai»La guardia giurata

Nicola Riitano, professione guardiagiurata, per anni al servizio di nottecon la Argos. «E’ un lavoro difficile,che parte alle 22 e finisce alle 6, sem-pre in giro per controllare fabbriche,negozi e ville. Una volta ci si muo-veva in vespa, senza radio nè ariacondizionata, ma la passione e la vo-glia di lavorare ti mandano avanti».

«Ho preso subito il ritmo»

Il portiere

«Lavoro dalle 21 alle 7 con due oredi pausa, che mi prendo quando lasituazione è calma». A parlare èAlberto De Santis, da sei anniguardiano di un campeggio del li-torale. «Mi piace il mio lavoro e misono subito abituato a stare svegliodurante la notte e dormire quandogli altri si alzano».

«Perchè si lavora di notte? Per guadagnarsi da vivere».Pensieri e parole di Maurizio Puma, titolare del bar“Gran Caffè Italiano”, sul lungomare di Nettuno. «Cer-to è - continua Maurizio - che lavorare la notte vuol diresacrificio, vuol dire negarsi gran parte del divertimen-to, e fare una serie di rinunce. Io ormai vivo la notte dal-l’altro lato del banone da circa 12 anni, e so a cosa vadoincontro, ma certi sacrifici si fanno per la famiglia e percrearsi un futuro migliore». Poi è chiaro che gran par-te della pesantezza del lavoro dipende anche dal rap-porto instaurato con la clientela e dal modo di com-portarsi dei giovani in cerca di sballo. «La mia clientelaè di quelle tranquille - conclude Maurizio - e quindi spesso ho anche la possibilità di passare delle seratetranquille senza sentire il peso del lavoro. Non tutti però hanno la stessa fortuna».

Maurizio, il barista: «Si devono fare tanterinunce e sacrifici, ma ne vale la pena»

Il suo compito è quello di vigilare continuamente sul-la sicurezza di residenti e turisti alle prese con ragazzia volte fin troppo scalmanati. Eppure Claudio Sabati-ni, da anni assoldato dai commercianti del borgo me-dioevale di Nettuno per evitare brutte sorprese, risse oatti vandalici ai locali, questo mestiere lo fa con passione.«Deve essere necessariamente così - spiega - perchè inquesto lavoro oltre alla passione e alla vogia di sacrifi-ci, è importante anche il rapporto con le persone. Seli rispetti, ottieni rispetto, altrimenti no. E’ un mestie-re complicato il nostro, ma finalmente oggi sta per es-sere riconosciuto come professione, anche in conside-razione dei requisiti necessari per intraprendere questa attività, come la frequentazione di corsi antincen-dio, di primo soccorso e di utilizzo del defibrillatore. Dobbiamo essere preparati a tutto».

Claudio, la sicurezza è il suo mestiere:«Stiamo sempre con gli occhi aperti»

La notte vista da un altro puntodi vista. Dopo quasi 18 anni al

lavoro mentre gli altri dormono oballano in discoteca, Angelo Mau-licino, 35enne di Nettuno, ha cam-biato abitudini, amici, stile di vita.«Non è facile - spiega - questo è fuo-ri discussione. Comporta dei sacri-fici, delle privazioni, la rinuncia aduscire la sera, a fare tardi con gli ami-ci, ad andare a ballare con la tua ra-gazza. Lavorare di notte significa ri-posare di giorno quando tutti gli al-tri vanno al mare, rinunciare al falòdi Ferragosto, al cenone di Capo-danno, perchè il giorno dopo si vaa lavorare. Devi mettere in preven-tivo che la tua vita, nel bene o nelmale, verrà sballata». Spesso chi af-

fronta questo genere di lavoro va in-contro a difficoltà legate alla vita sen-timentale, ad orari troppo spesso dif-ferenti, e a litigi costani. «Devi riu-scire a trovare una ragazza e degliamici che siano disposti a stare ai tuoitempi - continua Angelo - e non èfacile. Molti amici li ho persi nel cor-so degli anni perchè il sabato seraquando loro si vedevano per anda-re a ballare io dovevo venire a la-vorare. Anche tanti ragazzi che nelcorso degli anni sono venuti a la-vorare per me, sono stati costretti dal-le rispettive ragazze a fare delle scel-te: «O me o il lavoro», e spesso e vo-lentieri hanno scelto la vita senti-mentale. Di certo il nostro è un me-stiere pesante, ma garantisce duevantaggi assoluti: non c’è rischio dirimanere disoccupati, e consente difare dei guadagni non indifferentiper dei ragazzi di appena 25 anni».

L’importante è avere sempre chia-ri degli obiettivi, per sentire meno lapesantezza del lavoro e superare mo-menti difficili. «Io ho iniziato a 19anni - chiarisce Angelo - senza avermai avuto esperienze nel settore, la-sciando l’università, per coprire deidebiti. Oggi però posso dire, dopoanni di sacrifici continui, di rinun-ce, di aver avuto le mie soddisfazioni:

ho tre attività ben avviate, e se la gen-te che viene a comprare il pane dame torna il giorno seguente, nono-stante la crisi. vuol dire che ho fat-to un buon lavoro. Certamente nonho avuto quello che hanno avuto imiei coetanei, ma nel corso deltempo sono stato ripagato, cosìcome i ragazzi che mi hanno seguitocol passare degli anni».

Una vita vissuta alla rovescia«Gli amici cambiano, le relazioni sentimentalivengono messe alla prova continuamente, mala soddisfazione che si prova quando la genteviene a comprare qualcosa e il giorno dopotorna, nonostante la crisi, ti ripaga di tutto»

Angelo Maulicino, panettiere, racconta la sua esperienza decennale nel settore

di Cosimo Bove(cosimo.bove@reporter-

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Il quartiere di Casalotti non èpoi così vicino all’aeroporto

Leonardo da Vinci, ma quandoAlessandro si mette alla guidadella sua Punto non c’è maitraffico, le strade sono libere e ilfinestrino aperto e la radio ac-cesa aiutano a riprendersi daquella sveglia che «Suona sem-pre come fosse la prima volta».Eh si, perché se si inizia a lavo-rare tutti i giorni alle cinque delmattino ci si deve alzare almenoun’ora prima, spesso «Quandogli altri ancora devono tornarea casa», come racconta Ales-sandro Quaglia, 31 anni dacompiere, operaio addetto al-l’imballaggio bagagli per contodella Solution Teams, nello sca-lo romano di Fiumicino. «Sonoimpiegato nel turno fisso di mat-tina, lavoro dalle dalle 5 alle 15,e qualche volta, a seconda del-la mole di lavoro attacco ancheun’ora prima». Alle 4 dunque,con relativa sveglia alle 3, robada caratteri forti. «Sinceramen-te mi sono abituato, ormai è unanno che lavoro qui e che ap-partengo alla squadra della mat-tina, che fa quattro giorni di la-voro e due di riposo semprecon orario 5-13. Da una parte èdura alzarsi a quell’ora, il suonodella sveglia è ogni giorno più fa-stidioso e il trauma del risvegliosi supera solo varcata la soglia

dell’aeroporto. Quasi semprebisogna andare a dormire presto,e quelle volte in cui non si riescea rinunciare a una cena fuori oa un’uscita in più, si dorme dueore e poi si va a lavoro. Ma d’al-tro canto posso dire che vedersorgere il sole è bellissimo, muo-versi per una città ancora ad-dormentata, arrivare in aero-porto quando ancora è vuoto,senza passeggeri, mi fa provareuna sensazione forte, quasi dioriginalità. Noi svolgiamo il no-stro lavoro alle partenze, dentroi tre terminal e spesso d’inverno,nelle giornate più fredde, nelleprime due ore di lavoro abbiamodavvero poco da fare, e con i col-leghi ci sembra quasi che l’ae-

roporto sia nostro. Vuoto, fred-do, noi con indosso i giacconi, ibar chiusi, i barboni che dor-mono sulle panchine. Sembrastrano ma è’ una sensazionestupenda». Un lavoro così, però,se rovina notti e serate, permet-te di godere di pomeriggi liberi.«Certo, è il lato migliore di que-sto impiego. Staccando alle 13,come quasi nessun lavoro per-mette, abbiamo tutto il pome-riggio libero, e se magari un paiod’ore vanno via per riposarsi, ilresto della giornata è a nostracompleta disposizione». Mauscire di casa nel cuore della not-te, svegliarsi a un orario così stra-no, accumulare così poche ore disonno non fa mai si che la sve-

glia possa non essere sentita?“«Beh, in effetti qualche voltasono arrivato in ritardo. – spie-ga Alessandro – mi è capitato diriaddormentarmi dopo la svegliae sobbalzare alla telefonata delmio capoturno, e grande amico,Andrea, che non smetterò mai diringraziare come Marco, Fabioe Valerio, tre colleghi esempla-ri. Essere svegliati da una seriedi parolacce e insulti non famai piacere, ma in questi casiserve eccome». Alessandro cisaluta e se ne va, è sera e domanila sveglia suonerà alle 4. In unaRoma addormentata lui usciràper andare a lavoro, sperandoche non serva la telefonata delsuo capoturno.

Francesca ha iniziato a districarsie correre tra i tavoli di un ristoranteappena preso il diploma. Oggilavora all’interno del ristoranteAl Centro di Nettuno, d’estatevede poco il mare e ha spesso a chefare con clienti maleducati. Ma ilsorriso non le manca: «Non sop-porto la gente la maleducata - rac-conta Francesca Ciccoritti, came-riera di 30 anni - ma ogni tanto,

per fortuna, capita anche di servi-re qualche persona simpatica e al-lora mi diverto a interagire con lagente. L’aspetto positivo di questolavoro è che ti permette di stare co-stantemente a contatto con gli al-tri, anche se riesco ad andare almare solo due giorni a settimana.E quando vedo gli altri passeggia-re per il Borgo Medievale di Net-tuno, soprattutto durante il fine set-

timana, mi piace molto di menofare la cameriera». La sua svegliasuona alle 8 della mattina, perchéalle 9,30 deve essere al ristoranteper il primo dei due servizi quoti-diani, pranzo e cena, che svolge.Quando lavora anche di sera, poi,la trentenne nettunese si toglie lacamicia bianca solo intorno all’1,30della notte. Ma alle sue uscite nonrinuncia quasi mai: «La sera ap-

pena finito di lavorare - concludeFrancesca Ciccoritti - mi cambio

ed esco con i miei amici che ven-gono a prendermi». (M.S.)

Francesca Ciccoritti, cameriera di Nettuno: «Finisco all’1,30 e poi esco con i miei amici»

«Molti clienti sono maleducatiMa appena posso scappo al mare»

Alessandro Quaglia lavora in aeroporto e tutti i giorni si alza alle 4

«Alla sveglia non ci si abitua mai»di Marco Ciapetti

Trovare una farmacia aperta dinotte in certe occasioni è come tro-vare un tesoro. Ad Anzio la Far-macia Internazionale effettua il ser-vizio notturno dal 2004 e il dot-tor Andrea Cicconetti ne ha vistedi tutti i colori. «Il turno di notteinizia alle 20 e termina alle 8,30della mattina successiva; fino amezzanotte la saracinesca è alza-ta ed effettuiamo il servizio al ban-cone, poi passiamo a quello allosportello. Di notte la clientela èdavvero molto varia e si passa dalmilionario alle persone che han-no problemi di droga e alcol». Ne-gli ultimi sei anni la farmacia ne-roniana di piazza Pia, nel pieno delcentro storico anziate, ha subito trerapine e i suoi medici sono stati co-stretti a fare i conti con altri epi-sodi particolari. «Una volta - con-tinua Andrea Cicconetti - un tos-sicodipendente ha dato un mor-so a un nostro magazziniere e harotto un computer. Inoltre ci sonopersone normali che danno inescandescenze perché di nottepretendono i farmaci senza la ne-cessaria ricetta».

Il farmacista insonne

1 5 l u g l i o 2 0 1 06 Politica

Enrico De Fusco torna sui suoipassi. Come in molti avevano

già capito da qualche tempo aquesta parte, il sindaco di Pome-zia, dimissionario poco più diun mese fa per divergenze con laclasse politica locale e con la suamaggioranza. Quindi, nel corsodi un’assemblea pubblica orga-nizzata all’interno dell’hotel An-tonietta, il dietrofront tanto atte-so, e il colpo di scena in vista del2011. «Nessuno può mettere indiscussione la mia candidatura -ha spiegato candidamente il pri-mo cittadino - il Centrodestra è

spaccato e qui ci sono solo io».Quindi non solo De Fusco ha de-ciso di non mollare, ma forte delsostegno ricevuto in questi gior-ni dai sindacati e dai cittadini, harilanciato, dicendosi pronto a go-vernare la città per un altro man-dato. Un vero e proprio “one manshow” quello di De Fusco, cheprima di firmare ufficialmente lalettera di ritiro delle dimissioni, havoluto chiedere il consenso dellaplatea. «Non dirò se ritiro omeno kle mie dimissioni. Doveteessere voi a dirmelo». Solo aquel punto, di fronte all’accla-

mazione popolare, il vicesindacoEdgardo Cenacchi ha tirato fuo-ri la lettera già scritta dal primocittadino, facendogliela firmare.Comincia così in un certo sensoil “De Fusco 2”, già pronto alleprime battaglie in consiglio co-munale. Il paradosso ad oggi ap-pare evidente se si considera checi sono 15 consiglieri (sindacocompreso) in maggioranza, e 16all’opposizione. E con un presi-dente di consiglio comunale daeleggere (dopo le dimissioni diMesturini, ndr) ed il bilancio daapprovare, la situazione è tut-

L’annuncio nel corso di un’assemblea pubblica all’hotel Antonietta,dove il primo cittadino ha rilanciato, dicendosi pronto a guidare la coalizione anche in vista delle prossime elezioni comunali

Il sindaco di Pomezia ritira ufficialmente le dimissioni presentate poco più di un mese fa

Enrico De Fusco “one man show”

L’area metropolitana tanto de-cantata dal Presidente della Pro-vincia di Roma, Nicola Zinga-retti, non s’ha da fare. E’ questo,in poche parole, quanto volutoesprimere dal centrodestra diFiumicino oggi che il discorso sul-

la “Città metropolitana di RomaCapitale” sta tornando d’attua-lità. «Abbiamo lottato tanto perottenere l’autonomia e adesso ilPresidente della Provincia ci por-ta ad annullare tutte le identitàterritoriali. Politicamente - spie-

gano dal Popolo della Libertà delComune di Fiumicino - sembraquasi voler annettere a un orga-nismo superiore anche i Comu-ni che, a livello elettorale, non lohanno premiato. Invece, sotto ilprofilo amministrativo, appare

farraginoso pensare di discutereun Piano regolatore territorialecon una assemblea di sindaci to-talmente variegata. Migliore ilprogetto del sindaco di Roma,Gianni Alemanno che lasciaidentità e autonomia gestionale aiterritori mettendo a sistema tut-to ciò che collega i territori stes-si: dalle infrastrutture all’econo-mia». Uniti si quindi, ma ognu-no con la propria autonomia.

L’Area Metropolitana ha i suoi vantaggiMa ognuno mantenga la giusta autonomia

t’altro che semplice.Nel frattem-po Sinistra ecologia e libertà con-ferma la sua scelta: «La maggio-ranza non ha più i numeri per go-vernare - spiegano dal partito diVendola - e dopo gli incontrisvolti col sindaco e i partiti delcentrosinistra non sussistono pernoi le condizioni per modificarela scelta, fatta circa otto mesi fa,di uscire dalla coalizione alla gui-da della città di Pomezia». De Fu-sco ha lanciato una nuova sfida,ritirando le dimissioni e dicendosicerto di guidare la coalizione an-che alle prossime elezioni. Resteràda capire per quanto tempo po-trà riuscire a tenere unite le filadella sua maggioranza, già spac-cata in passato e ulteriormente in-debolita da questo ennesimo col-po di scena.

Politica 71 5 l u g l i o 2 0 1 0

La ricerca della verità sulla vi-cenda che ha visto coinvol-

to il consigliere provinciale PierPaolo Zaccai potrebbe forsecondurre a conclusioni diverseda quelle tratte nell’immediato.Il suo avvocato Domenico Sta-mato, agita lo spettro del “com-plotto”, nel quale sarebbe fini-to per ingenuità lo stesso Zaccai.«Si tratta, per lo più, di accusepretestuose. Allo stato attualedei fatti – spiega Stamato che haanticipato la sua linea difensiva- i lati oscuri della vicenda sonomolti, a partire, ad esempio, daquelle strane lesioni agli arti su-periori che gli hanno descrittogli amici che gli hanno fatto vi-sita al Grassi. Le indagini stan-no andando avanti. Devonochiarire ancora parecchi aspet-ti. Da parte nostra stiamo cer-cando di rimettere a posto i di-versi tasselli di quanto accadu-to per risalire alla verità. Unaverità che è profondamente di-versa da quella scritta e rilan-ciata sui giornali». Stamato nonvuole aggiungere altro, annun-cia che Zaccai chiarirà tutto in

una conferenza stampa. La go-gna mediatica che ha sbattutoPierpaolo Zaccai su tutti i quo-tidiani nazionali rilancia: «…haammesso di aver assunto cocai-na». «Anche questo – continuaStamato - non risulta. Non c’èassolutamente una confessio-ne. A chi avrebbe riferito que-sta verità…? Alla polizia, agli in-quirenti, che non potevano cer-to riferire quanto il consigliereaveva detto. Non c’è nessunaprova di quanto asserito».Aspettando la verità, Zaccai èpronto a chiedere scusa ai suoielettori ed al partito (anche se ilPdl, prima di sapere come fos-se veramente andata l’ha mes-so subito fuori dalla porta) ed aisuoi elettori anche se non hacommesso niente, ma per ilsemplice fatto di essere statocoinvolto in una storia dai con-torni torbidi. Intanto le inda-gini vanno avanti. Sotto l’esamedei tecnici sopratutto il com-puter di Morgana, la trans coin-volta nella storia, fuggita dal-l’appartamento all’Appio men-tre Zaccai urlava dalla finestradi essere stato "incastrato". Zac-cai ha lasciato la sua casa del-

l’Infernetto che divideva con lamoglie e si è “rifugiato” in unappartamento fuori città, per re-stare lontano da tanto clamoresuscitato. Avrebbe raccontato

agli inquirenti di temere per lasua vita, di non essere in gradodi ricostruire con esattezzaquanto accaduto, che è stato ag-gredito e pestato da più perso-ne che lo stavano aspettandonell’appartamento di Morga-na. Da tempo, ad esempio,Zaccai aveva denunciato che sisentiva pedinato nei suoi spo-stamenti, una sensazione cheera più di un fatto, tanto cheaveva denunciato tutto alla Po-lizia postale qualche giorno pri-

ma. Zaccai inoltre, avrebbemesso in relazione il furto del-la sua Mercedes classe A ed idanneggiamenti alla Bmw conl’intenzione di spaventarlo, unasorta di avvertimento esplicitoche 0però non l’avrebbe fer-mato, da qui, il ricorso ad una«trappola per incastrarlo». «Leversioni sono contrastanti - han-no spiegato gli investigatori - bi-sogna prima accertare cosa sa-rebbe successo e poi si capiràcome procedere».

Ancora trans sulla strada della politicaA finire nel vortice di sesso e cocaina stavolta sarebbe stato Pier Paolo Zaccai, del Pdl

L’avvocato: «Si tratta di un complotto. Sono tutte accuse pretestuose»di Enzo Bianciardi

Cronaca 91 5 l u g l i o 2 0 1 0

Asfalto nuovo in tutto il XIIIMunicipio a partire dalla metà

di luglio. Il sindaco Gianni Ale-manno, nel corso della recenteinaugurazione del pontile restituitoalla piena godibilità dei cittadini, ètornato sull’argomento anticipandoanche gli ingenti fondi previsti dalCampidoglio per risanare le mag-giori arterie. «Nel bilancio comunale– ha sottolineato il sindaco – ab-biamo previsto subito una spesa“straordinaria” per cinque milionidi euro. I lavori inizieranno subito».Le priorità e le strade che sarannointeressate dal rifacimento del man-to sono state individuate da una spe-ciale Commissione municipale, for-mata da tecnici e vigili urbani. Inparticolare i lavori riguarderanno illungomare di Ostia, via dei Ro-magnoli e via dei Pescatori, per untotale di 176mila mq di asfaltoUna scelta che è stata ampiamen-te criticata dall’opposizione: «Que-sti cinque milioni che servirannosolo per asfaltature saranno spesi su

26 strade del territorio, individua-te secondo un criterio tecnico datodagli uffici, quale: pericolosità e“traffico”, oppure strade impor-tanti per il collegamento tra i quar-tieri del territorio. Non sono statisentiti i Comitati di quartiere enon è stata coinvolta l’opposizione».Secondo il Pd infatti il programmacontiene sperequazioni rispetto aiterritori interessati dalle opere e nonè chiaro perché debbano essereriasfaltate solo 26 strade con questacifra. «Non c’è un capitolato di ri-ferimento che ci faccia capire quan-to ogni strada costa a metro quadro- continua la nota del Pd - inoltre ri-spetto ai criteri dati troviamo ano-malo che non ci siano nell’elenco deilavori da eseguire strade come Viadelle Azzorre, Via della Maggiora-na, via Monti di San Paolo o Via Pa-droni, solo per restare ad arterie im-portanti per la mobilità del territo-rio». Conti alla mano, ogni stradaverrà a costare alla collettività cir-ca 180 mila euro, in pratica milleeuro a metro quadro. Il Pd incalza:«Deve essere fornito il costo a me-tro quadro per ogni singola strada

che va asfaltata, la Commissione La-vori Pubblici deve programmare lepriorità con criteri chiari e devonoessere ascoltati anche i Comitati diquartiere, prima e non quando ledecisioni saranno già prese». Infine,il Pd chiede l’istituzione di un Os-servatorio sui lavori pubblici nelXIII. La lista civica chiede polemi-camente di “chiudere” quelle arte-rie sui quali non sono previsti in-terventi ed avrebbero comunque bi-sogno di un restyling. Intanto il mu-nicipio annuncia l’utilizzo di un nuo-vo macchinario per l’asfaltaturache vedrà il battesimo operativo pro-prio nei prossimi interventi: si chia-

ma Road patcher e promette di es-sere una vera e propria rivoluzioneper quanto riguarda la manuten-zione delle strade. Una delle pre-rogative di questo macchinario èproprio quella di intervenire e intempi brevi dove il manto stradaleè dissestato ed inoltre, è operativaanche in caso di pioggia. La Roadpatcher consente di intervenire alungo termine e non più con que-gli interventi di asfaltatura a freddoche non garantivano una lungadurata, può lavorare 24 ore su 24,avendo la capacità di caricare ma-teriale (graniglia e bitume) pari a seimetri cubi.

Traffico scorrevole e meno pro-blemi per l’inquinamento. Unatrovata quasi geniale quella stu-diata dalla direzione lavori delnuovo porto turistico di Fiumi-cino: trasportare i materiali ne-cessari per la realizzaione delnuovo bacino attraverso unamotonave, la San Luca. Unmezzo con una capacità di ca-rico di 1600 tonnellate, con unalunghezza di 58 metri ed una lar-ghezza di 12,50. E sarà operativaproprio in questi giorni. La navesarà in grado di sostituire circa55 camion nel trasporto di ma-teriali diretti ai cantieri del nuo-vo porto, riducendone sensibil-mente il transito sulla viabilità lo-cale. «Inoltre - fanno saperedalla direzione lavori del PortoTuristico - a fine mese entrerà inazione un altro mezzo marittimoin grado di ridurre al minimol’utilizzo di autocarri». Un modocome un altro per accelerare i la-vori garantendo la necessariatranquillità, almeno in termini ditraffico, ai residenti del comunedi Fiumicino.

Arriva la nave“salva traffico”Trasporterà i materialiper il porto di Fiumicino

Lungomare pagato a peso d’oro«Con i cinque milioni messi a disposizionedal Campidoglio, verranno rifatte solo 26strade. E non è noto il costo a metro quadro»

Ostia, il Pd polemizza sugli interventi di asfaltatura previsti dal Municipio

di Enzo Bianciardi

di Gianluca Con-

Con tre incagliamenti in menodi due mesi, il porto di Anzio ri-schia di diventare l’incubo deipasseggeri in transito per le iso-le pontine. Nei giorni scorsil’ultimo episodio, quando un

aliscafo della Vetor, di ritorno daPonza, è rimasto insabbiato concirca 100 passeggeri a bordo,riuscendo a fare il suo ingreso inporto solo dopo mille manovree mezzora di ritardo. Eppure il

canale d’accesso al bacino ne-roniano risulta essere ben lon-tano dall’essere insabbiato. Cosìcome confermato dal coman-dante della Capitaneria di Por-to neroniana Matteo Gragnani.

«Probabilmente il pilota avevapoca dimestichezza con il canaled’accesso del porto, anche inconsiderazione del fatto che ap-pena 24 ore prima era entratauna nave porta acqua con un pe-scaggio di circa metri. Ad ognimodo faremo tutte indagini ne-cessarie per garantire la sicu-rezza dei turisti e degli operatoriportuali». (G.C.)

Anzio, tre incagliamenti in due mesiEppure il canale d’accesso è libero

1 5 l u g l i o 2 0 1 010 Cronaca

Waterfront, traduzione letterale difronte al mare. Ovvero, il nuovolungomare di Ostia, che nelle pa-role del sindaco di Roma GianniAlemanno ha i fasti di un rinno-vo storico: «Il litorale di Ostia nonha nulla da invidiare a quello diRimini. Fino ad oggi questa famanon è stata raggiunta perché nonc’è stato un progetto chiaro di svi-luppo ed una valorizzazione tu-ristica efficace: esattamente quel-

lo che noi vogliamo fare con ilprogetto del nuovo Waterfront diOstia. Questo quartiere ha unpolo archeologico unico al mon-do, un litorale magnifico e laconnessione con Roma: se noiconcretizziamo queste potenzia-lità può veramente diventare unaperla del turismo italiano». Ostiaquindi, si prepara ad una nuovavita, ad una stagione di successie di gloria.

Dal Campidoglio il via al rilancio del litorale: «Può diventare una perla del turismo italiano»

Un mare più vivibile, alla porta-ta di tutti. Un mare visto non

solo come risorsa turistica, ma anchee soprattutto come bene prezioso de-gli abitanti di Roma. E’ quello chel’osservatorio civico XIII Municipiosta chiedendo nella sua più recentebattaglia, una delle tante a favore deicittadini e della comunità. E proprionell’ultima assemblea dei soci diquesto sindacato dei cittadini, , intema di utilizzo del Demanio Ma-rittimo sono state votate all’unanimitàalcune linee guida, redatte in un do-cumento inviato al presidente dellaRegione Lazio Renata Polverini. Ildocumento è chiaro e dettagliato. Siparte dal concetto di «nessuna alie-nazione delle spiagge, sotto qualsia-si forma». Specificando che «il pa-trimonio deve rimanere assoluta-mente pubblico», passando poi allarichiesta del rispetto della DirettivaEuropea, con messa all’asta delle con-cessioni in scadenza. Il discorso si am-plia quando viene proposta l’elabo-razione di un nuovo P.U.A. che pre-

veda la visibilità del mare con spa-zio di spiaggia libera fra stabilimen-ti balneari (curata dai concessionarilimitrofi) e sfiora l’utopia quando par-la di ingresso libero su tutto il litora-le, con pagamento dei soli servizi of-ferti. Si parla anche di un maggioreintervento in tema di controlli seve-ri sul rispetto delle disposizioni di leg-ge, con immediata revoca per chi vìo-

li anche parzialmente le regole per leconcessioni, per la repressione del la-voro nero e per il rispetto di esporrel’elenco dei prezzi. Infine si sfiora ildiscorso economico, chiedendo «l’adeguamento dei canoni al merca-to attuale. Nessuna forma di sub-ap-palto (bar, ristoranti, discoteche).Sulle spiagge libere parzialmenteconcesse, nessuna installazione di om-

brelloni e sdraio prima che se ne fac-cia specifica richiesta». L’osservato-rio civico XIII muncipio, poi, si èespresso in merito al progetto Wa-terfront, quello relativo al rivoluzio-namento del lungomare di Ostia, vi-sto come punto d’approdo al maredi Roma. «Se gli imprenditori diRoma ed Ostia, sono estremamen-te interessati a far decollare un turi-smo di qualità legato al mare - spie-gano i portavoce del sindacato dei cit-tadini - al momento è difficile chepossano trovare unità di intenti coni residenti di questa parte di città. Re-sidenti che, così come sembra, do-vrebbero farsi carico solo degli aspet-ti negativi del suddetto progetto di svi-luppo: viabilità, parcheggi, servizi dispiaggia più costosi, afflusso di turi-sti e complessivamente peggiora-mento della qualità di vita nel nostroquartiere. Altra cosa se il WaterFront ponesse come base per il suodecollo, il miglioramento dei serviziesistenti, soprattutto in tema di in-frastrutture, che già oggi risultano as-solutamente inadeguate all’attuale do-manda».

L’Osservatorio del XIII Municipio invia un documento alla Regione Lazio

L’utopia del mare a portata di tuttiRichiesti interventi per creare ampi tratti di spiaggia libera tra gli stabilimenti

di Marco Ciapetti

Ostia come Rimini il sogno di Alemanno

La scure delle tasse sui pendolari

Cronaca 111 5 l u g l i o 2 0 1 0

Istituire un pedaggio per accedereal Grande Raccordo Anulare.

Proposta? Utopia? Giusta tassa-zione? Dipende dai punti di vista.Certo è che si tratta di quanto pre-visto nella nuova manovra finan-ziaria. Come la tassa che si dovràpagare per percorrere l’autostradaRoma – Fiumicino, di proprietàdell’Anas. Proposta contro la qua-le si è scagliato in maniera decisail sindaco di Fiumicino Mario Ca-napini: «Qualcuno dovrebbe in-formare il presidente dell’Anas –sostiene Canapini – che l’arteria,oltre ai passeggeri provenienti o di-retti allo scalo aeroportuale, servegiornalmente circa 30mila addet-ti al sistema aeroportuale, una cit-tà, Fiumicino appunto, con 70milaabitanti, molti dei quali pendola-ri, ed assorbe molto del traffico delXIII Municipio diretto a Roma inalternativa alla via del Mare ed allaCristoforo Colombo. «La città diFiumicino – aggiunge il Sindaco –è collegata alla capitale solo con laRoma – Fiumicino perché la viaPortuense è totalmente inadegua-ta a sopportare ingenti flussi di traf-fico. Una decisione del genereprovocherebbe danni seri all’eco-nomia del territorio e costituireb-be un onere finanziario insosteni-bile per le decine di migliaia di la-voratori pendolari». Il presidentedell’Anas Pietro Ciucci replica:«La Roma – Fiumicino è una au-tostrada dell’Anas per la quale il re-cente decreto prevede l’introdu-zione del pedaggio. Di conse-guenza installeremo dei portali e letariffe saranno modulate in base aichilometri effettivamente percor-si. Ma in linea generale ritengo chesaranno installati dei portali tec-

nologici per riconoscere le auto estabilire le tariffe. Infatti non tuttigli automobilisti che percorronol’autostrada poi partono dall’ae-roporto». Sicuro è che le centina-ia di persone residenti nei quartieridi Magliana, Portuense, Garbatellae Trastevere impiegate in aero-porto, che ogni giorno transitano

sulla Roma – Fiumicino, ora do-vranno scegliere se pagare il pe-daggio o allungare la strada da per-correre. Per ciò che riguarda ilGrande Raccordo Anulare, inve-ce, il discorso è diverso. Inizial-mente qualcuno aveva travisato, siera diffusa la voce che il pedaggiosul Gra si sarebbe pagato a ogni in-gresso. Follia. A pagare saranno so-lamente gli automobilisti che pro-vengono da fuori Roma. Ma il con-sigliere capitolino Alessandro Ono-rato ha sollevato un interrogativoche sta trovando riscontri in mol-ti cittadini: «Roma e i suoi cittadininon possono essere ancora una vol-ta penalizzati con l’ennesimo au-mento che riguarda, questa volta,il pedaggio ai caselli autostradali.In questo modo una scure si ab-batterà su tutti quei romani che

La manovra finanziaria del Governo parla chiaro: la Roma-Fiumicino sarà a pagamento

abitano subito dopo i caselli auto-stradali ma, comunque, all’inter-no del territorio del Comune diRoma e che per recarsi a lavoro de-vono necessariamente utilizzare lapropria autovettura. Con l’au-mento del pedaggio nelle principalibarriere autostradali della capita-le viene istituita, di fatto, una verae propria tassa d’ingresso – con-clude Onorato – che penalizzeràprincipalmente i pendolari e chipercorre quotidianamente brevitratti di strada».

Le associazioni che operano adifesa dei consumatori sono sulpiede di guerra contro i rincaridelle tariffe autostradali. Il Co-dacons minaccia di presentareuna class action, un’azione le-gale collettiva, per difendere gliautomobilisti, invitati a conser-vare le ricevute dei pedaggi pa-gati ai caselli in vista di unafutura azione nelle aule dei tri-bunali. Nel frattempo il Comi-tato delle associazioni deiconsumatori ha già presentatoun esposto alla Commissioneeuropea, mettendo in risaltoche gli aumenti sono stati decisicon il chiaro scopo di allegge-rire lo Stato dal mantenimentodell’Anas. Che adesso dovràautofinanziarsi, agendo diretta-mente con l’aumento del costodei pedaggi. E a rimetterci sa-ranno solo gli automobilisti.

L’iniziativa

Una classaction

per difendersi«Far pagare il pedaggio sullaRoma - Fiumicino è una vergo-gna e una vera follia». A parlareè Nicola Zingaretti, Presidentedella Provincia di Roma, che si èscagliato contro l’idea del Go-verno di far diventare a paga-mento l’autostrada che collegaFiumicino allo scalo aeropor-tuale Leonardo da Vinci. Alcapo di Palazzo Valentini, co-munque, non è andato giù nep-pure il fatto che dei 26 caselli incui è previsto l’aumento del pe-daggio ben nove si trovano aRoma. «Si tratta di un accani-mento contro la capitale e iro-mani voluto da un Governo cheormai è chiaro, è guidato dallaLega. nel complesso, comunque,si tratta di una manovra iniqua,perché colpisce i ceti più deboli,salvaguardando invece i grandicapitali e i redditi più alti».

L’opposizione

Zingarettidice No

alla gabella

A rischio pedaggio30mila lavoratoridell’aeroportoLeonardo da Vinci.Ma Mario Canapininon ci sta: «Danniseri per l’economiadel nostro territorio»

di Marco Ciapetti

1 5 l u g l i o 2 0 1 012 Cronaca

La Casa del Parto dell’ospedaleGrassi di Ostia rischia di chiu-

dere i battenti. La struttura inau-gurata appena un anno fa, infatti,vive attualmente uno stato di em-passe dovuto al persistere di pro-blemi e contraddizioni interne de-nunciate sin dalla sua apertura, mamai affrontate e dunque risolte. Lapiù grave appare quella relativa aichiarimenti sulle competenze e le ga-ranzie richieste dal primario di Pe-diatria, sulle dimissioni dei nati al-l’interno della Casa del Parto stes-sa. Ma partiamo dall’inizio. E’ il 24aprile del 2008 quando all’internodel giardino dell’ospedale di viaPasseroni partono i lavori di co-struzione di quella che dovrebbe di-ventare una struttura all’avanguar-dia, seconda solo a quella presentea Firenze: l'intento del progetto èquello di poter ricreare un am-biente sereno nel quale la donna pos-sa vivere l'esperienza della gravi-

danza e della nascita nella propriaintimità, così come si potrebbe farea casa. Accompagnate da un'equi-pe di ostetriche esperte, le gestantipotranno ricorrere all'epidurale gra-tuita, nella sala parto tradizionale,oppure seguire un percorso naturaleche, nell'arco dei nove mesi, porte-rà la donna a scegliere il modo mi-gliore per partorire, rispettando leproprie capacità naturali di mette-re al mondo dei figli. Non solo. Nelrispetto di quanto raccomandatodall'Organizzazione Mondiale del-la Sanità, in materia di trattamen-to naturale del dolore, è prevista lapresenza di una vasca per il parto inacqua che, esercitando un micro-massaggio sulle terminazioni nervosedella pelle, riduce così la percezio-ne delle sensazioni dolorose. Infinela vicinanza all'ospedale rende se-rena la permanenza nella Casa delParto, offrendo la certezza di un in-tervento tempestivo qualora se ne

presentasse il bisogno in accidenta-li casi di complicazioni. Tutto sem-bra dover funzionare alla perfezio-ne, e le gestanti del litorale sorrido-no all’idea di incontrare una strut-tura di tale livello. L'8 marzo del2009 la casa apre i battenti. Ma iproblemi si iniziano a notare da su-bito, e non sono di lieve entità. Ledonne in gravidanza ci sono, un ba-cino d’utenza come quello di Ostiafa si che i posti letto vengano occu-

pati in gran parte, ma le ostetrichescarseggiano. Le sigle sindacali, iCobas su tutti, denunciano a piùriprese la carenza di personale, sen-za ottenere mai un completa-mento d’organico tale da soddisfarela richiesta. Altro problema, di ca-rattere strettamente amministra-tivo, è quello relativo a una chia-ra definizione normativa e giuri-dica sulle responsabilità di gestio-ne, sulle competenze e sull'appar-tenenza della Casa del Parto, in ri-

ferimento al centro di costo (ospe-dale - territorio). Problematica maichiarita a cui ora se ne va ad ag-giungere una più pesante, che rischiadi far chiudere i battenti alla strut-tura nata appena un anno fa: a chiappartengono le competenze rela-tive alle dimissioni dei nati? In attesadi chiarimenti, le visite pediatrichepost parto rischiano di essere sospese.E la Casa del Parto rischia di di-ventare un’opera incompiuta.

La Casa del Parto di Ostia è in pericolo.La struttura paga la carenzadi ostetriche

AA

di Marco Ciapetti

In riferimento all’articolo “La spe-ranza dietro la porta chiusa”, pub-blicato il 30 giugno scorso, si precisaquanto segue: la targa d’argentodella Presidenza della Repubblica èstata rilasciata al progetto “L’isolache c’è” e non al Co.Ge.Ma.R.; ilfiglio che si cita nel titolo, era di sessofemminile e non maschile da come sievince leggendo. Augurandoci tuttiche la conoscenza del dramma dellemalattie rare divenga un’esigenzaetica, si ringraziano le autorità delXIII Municipio sperando che lasana politica attuata, sia presa daesempio e da monito da tutti quelliche vivono questa realtà semplice-mente come qualcosa di tremendo ca-pitato a qualcun’altro.

Antonio Manzo

Le precisazioni

Gestantia rischio sfratto

Cronaca 131 5 l u g l i o 2 0 1 0

«È un equivoco, al massimoun errore di valutazione daparte dei giudici del Tar».Questa, in estrema sintesi, laposizione del Comune di Net-tuno dopo che Tribunale Am-ministrativo del Lazio ha ac-colto il ricorso presentato dalConsorzio Urbana. «Alla Po-seidon – spiega il sindacoAlessio Chiavetta – abbiamoaffidato una serie di servizistrumentali alla diretta ge-stione delle aree dove si pagaper posteggiare e non il ser-vizio relativo alle strisce blu.E poi è stato proprio il con-siglio comunale a approvare,a suo tempo, lo statuto dellastessa società, dove è indica-to che alla municipalizzatavengono affidati servizi disupporto amministrativo allecompetenze comunali. Il po-tere della nostra assise, quin-di, non sono mai venutemeno». La risposta è servita,ma non è ancora finita quiperché il primo cittadino pro-mette battaglia a livello lega-le e difende le scelte portateavanti insieme ai suoi Asses-sori. «Siamo certi che nelprossimo livello di giudiziosarà confermata la validitàdelle nostre decisioni. Stiamoottenendo un notevole recu-pero di risorse finanziarie e,grazie alla scelta dell’affida-mento in house, possiamoprovvedere anche alla tutelaoccupazionale dei lavoratori.Il servizio relativo ai par-cheggi a pagamento, quindi,non sarà interrotto e conti-nuerà a svolgersi secondo lestesse modalità». (M.S.)

«Scelte giusteIl servizio va avanti»

C’è grande ressa intorno aiparcheggi a pagamento di

Nettuno. Ma non si tratta di au-tomobilisti stressati in cerca di unposto per fare quattro passi incentro, bensì di esponenti politi-ci e giudici. Tutti contro tutti. Dauna parte il Comune del Tridentee la società municipalizzata Po-seidon, che oggi gestisce il servi-zio, dall’altra l’ex sindaco Vitto-rio Marzoli e i giudici del Tar delLazio. L’ex primo cittadino ha datempo denunciato presunte irre-golarità nell’affidamento del-l’appalto alla Poseidon da partedella Giunta Chiavetta e ora adargli ragione è arrivato anche ilTar; l’attuale amministrazioneinvece è convinta delle propriescelte e sostiene che la decisionedel Tribunale Amministrativo«Parte da un presupposto com-pletamente errato dato che laGiunta non ha mai affidato allaPoseidon il servizio dei parcheg-gi, ma solo una serie di servizistrumentali alla gestione diretta

delle aree riservate alla sosta a pa-gamento». La differenza sem-brerebbe minima, questione disfumature, ma in realtà non è cosìe sotto accusa è finita la deliberadi Giunta numero 263 del 10 no-vembre 2009, con la quale chiamministra l’Ente nettunese hascelto la municipalizzata Poseidoncome custode delle strisce blu del-

la città. Il Tribu-nale Ammini-strativo, però, haaccolto il ricorsodel ConsorzioUrbana e ora ilfuturo dell’ap-palto e dei diecipasseggiatori in

carico alla Poseidon è davvero arischio. In sostanza il Tar hachiarito che le scelte relative aiservizi pubblici spettano al con-siglio comunale, ad eccezione diquando, per specifiche caratteri-stiche economiche, ambientali esociali del territorio, venga di-mostrata come migliore la sceltadell'affidamento in house. In que-

sto caso, però, spetta proprio alComune darà dimostrazione dipoter usufruire del fatto ecce-zionale. Secondo i giudici, inbase alla documentazione chehanno in mano, questa volta nonc'era nessuna eccezionalità. «I cit-tadini devono sapere a cosa por-terà l’annullamento del provve-dimento da parte dei giudici –conclude l’ex sindaco di NettunoVittorio Marzoli – perché ci sonoin ballo il posto di lavoro di die-ci persone, che all’epoca sareb-bero dovute essere assunte diret-tamente dal Comune, e il man-cato incasso per le casse munici-pali. In otto mesi nessuno è riu-scito a rimediare all’errore».

A Nettuno il Tar è dalla parte del Consorzio Urbana. Scavalcato il consiglio

La guerra dei parcheggi bluLa Giuntanon poteva sceglierel’affidamento in housealla Poseidon.A rischioposti di lavoroe incassi

di Mario Scagnetti(mario.scagnetti@repor-

Cronaca 151 5 l u g l i o 2 0 1 0

Non accennerà a diminuire l’on-data di caldo e afa che in que-

sti giorni sta stringendo l’Italia in unamorsa. L’estate, mai così attesacome quest’anno, ha fatto il suo in-gresso, con temperature tropicali eun’umidità a livelli da record. Conrischi improvvisi per la salute, spe-cialmente nelle categorie a rischio.Tra i più soggetti ai pericoli derivantidalle alte temperature, le persone an-ziane. Va considerato infatti, che inetà senile si riduce la capacità del-l’organismo di difendersi dal caldo,si è meno sensibili al sole e si avver-te una riduzione dello stimolo dellasete. La situazione poi, è ovvia-mente più delicata per chi, oltre adessere in età avanzata, soffre di ma-lattie cardiovascolari, patologie re-spiratorie croniche, insufficienza re-nale cronica, malattie neurologicheo ipertensione. A rischio anche le per-sone non autosufficienti, chi assumefarmaci con regolarità, i neonati e ibambini piccoli, ma anche chi lavora

all’aria aperta. Per tutta questa seriedi motivi, il Ministero della Salute hadiramato un decalogo di semplici re-gole da rispettare per evitare il piùpossibile i rischi da caldo torrido. Laprima avvertenza, neanche a dirlo,consiste nel bere molto, almenodue litri di acqua al giorno. «Su-dando molto senza reintegrare l’ac-qua persa - spiegano dal Ministero- si riduce il volume del sangue cir-colante e questo può determinarel’abbassamento rapido della pres-sione arteriosa. E se il corpo non rie-sce a disperdere il calore eccessivo tra-mite la sudorazione, possono verifi-carsi crampi, svenimenti, gonfiori,ma anche stress da calore e il classi-co colpo di caldo». I succhi di frut-ta costituiscono un’ottima alternati-va all’acqua, mentre sono banditicaffeina e bevande alcoliche. Atten-zione nel caso in cui si abbia una per-sona malata in casa: per le personeanziane il primo campanello d’al-larme è l’innalzamento della tem-

peratura corporea, ma anche la ri-duzione delle attività quotidiane.Chi soffre di diabete deve prestare lamassima attenzione al sole: la minoresensisbilità al dolore potrebbe infat-ti favorire le ustioni. Diversa la si-tuazione per chi soffre di malattie re-spiratorie. In questo caso devastan-ti potrebbero essere gli sbalzi ditemperatura da ambienti caldi aquelli più freddi. Per tutti i consiglisono sempre gli stessi, ripetitivi maindispensabili: un’alimentazione leg-

gera, ripartita durante la giornata apiccole dosi, soprattutto a base di frut-ta, verdura e cibi contenenti moltaacqua e sali minerali, e l’utilizzo diabiti chiari e non aderenti, con unapredilezione per lino e cotone. Albando le fibre sintetiche, poco tra-spiranti. Ad ogni modo, in caso dinecessità basta rivolgersi al medicodi famiglia, che meglio di ogni altroconosce il quadro clinico. Nei gior-ni di festa invece, contattare la guar-dia medica.

Caldo e afa, istruzioni per l’usoI pericoli maggiori per anziani, cardiopaticie diabetici. Il Ministero della Salute avverte:«Per loro il primo campanello d’allarme èla riduzione delle attività quotidiane»

Poche semplici regole per evitare i problemi derivanti dalle alte temperature

L'ondata di caldo degli ultimi gior-ni sta mettendo a dura prova anchela salute degli animali. A rischio in-fatti, secondo le stime dell’Associa-zione italiana difesa animali e am-biente (Aidaa), ci sarebbero circa unmilione e 400mila tra cani e gatti.«Vanno controllati costantemente -spiega Cristina Castelletti, medicoveterinario in servizio a Nettuno -perchè anche loro, come noi, pos-sono avere problemi seri derivantidal caldo». Alcune semplici regolequindi vanno rispettate, onde evitareproblematiche sempre più serie.«Innanzitutto - continua Castellet-ti - bisogna cercare di evitare il più

possibile ambienti chiusi, come leauto lasciate al sole. Rischiano di tra-sformarsi in veri e propri forni cre-matori. E’ importante ricordareche cani e gatti non sudano, e nonvanno mai tosati, perchè il pelo ga-rantisce loro la giusta protezione siadal caldo che dal freddo. Dettoquesto, i cani di grossa taglia nor-malmente provvedono da soli sca-vando grosse buche in cerca di fre-sco, mentre per quelli di piccola ta-gli occorre sempre tenere alla loroportata una bacinella d’acqua. Incaso di un colpo di calore improv-viso poi, è importante bagnarli conacqua fredda, magari immergendoli

completamente, per far scendere latemperatura corporea. E poi ov-viamente chiamare un veterina-rio». Non solo. Anche l’abbronza-tura dei nostri amici a quattro zam-pe ha le sue avvertenze. «Per cani egatti a pelo chiaro - avverte il vete-rinario - occhio alle scottature sot-to alle ascelle e nell’interno coscia.Va usata una crema solare protetti-va, perchè certe dermatiti a lungoandare possono trasformarsi in for-me tumorali che diventano letali. Eun’ultima avvertenza, fondamentale:attenzione più che mai a pulci e zec-che. Questo è proprio il loro perio-do più florido».

Cristina Castelletti, medico veterinario, spiega come prendersi cura di cani e gatti nel periodo estivo

A rischio gli amici a quattro zampe«Non dimenticatevi di loro»

AbbigliamentoFreschi, leggeri e di colorechiaro. Possibilmente lino e co-tone. Le fibre sintetiche sonopoco traspiranti. Nei bambinicercare di lasciare ampie super-fici cutanee scoperte per farli re-spirare meglio

AcquaBere molto, almeno due litrid’acqua al giorno. I sali mineralipersi vanno reintegrati conti-nuamente

AlimentazionePreferire cibi freschi e ricchi disali minerali. L’ideale sarebbefare tanti mini-pasti nel corsodella giornata, soprattutto a basedi frutta e verdura

CondizionatoriLa temperatura deve essere re-golata sempre a non meno di 5gradi rispetto all’esterno per evi-tare sbalzi troppo forti. Per chiusa il ventilatore, non program-mare mai il flusso d’aria direttosul corpo

DocceCercare di lavarsi con acqua tie-pida per abbassare quanto piùpossibile la temperatura corpo-rea e soffrire meno

Consigli utili

1 5 l u g l i o 2 0 1 016 L’Inchiesta

La costiera amalfitana ha deciso dimettere al bando i fuochi d’artificio e glispettacoli on the road troppo lunghi. Iltutto per cercare di garantire una tran-quilla vacanza, e senza rischi di nessu-na natura, alle migliaia di italiani e stra-nieri che durante la bella stagione pren-dono d’assalto questo angolo di paradisobalneare dello Stivale. Entrando nellospecifico delle ordinanze di divietoemesse dai vari Sindaci delle località co-stiere, però, emergono numerose con-traddizioni. In primis quella relativa aifuochi d’artificio sulla spiaggia. A Posi-tano, infatti, sono proibiti spettacolipirotecnici durante le feste private, masolo dal lunedì al venerdì e durante ledomeniche. Il sabato, invece, non ci sonolimitazioni. La decisione, che prevedeanche una multa di ben 500 euro per itrasgressori, è stata presa per azzerarela possibilità di incendi derivante dai fuo-

chi d’artificio. Ma allora perché il sabatoquesti sono concessi? Forse perché quelgiorno i Vigili del Fuoco sono pronti ailavori straordinari, o forse perché nonsi è voluto tirare troppo la cinghia neiconfronti dei turisti, lasciando loro unagiornata franca. Nella città di Sorrento,invece, un’altra ordinanza vieta agliartisti di strada di sostare nello stesso po-sto per oltre un quarto d’ora, e quindimette al bando gli spettacoli troppo lun-ghi. Dopo 15 minuti, infatti, bisognaspostarsi di almeno 500 metri e rag-giungere un altro luogo dove ricomin-ciare il proprio show. La decisione è sta-ta presa in maniera tale da fare inmodo che, almeno per un eccessivolasso di tempo, una calca di persone nonsi affolli lungo le strade della stessa lo-calità balneare, ostruendo il cammino ela passeggiata di chi non è affatto ine-teressato allo show.

Sulla costiera amalfitana fuochid’artificio al bando. Ma non di sabato

Benvenuti nella spiaggia piùvietata d’Italia. Non sannopiù che pesci prendere i resi-denti di Eraclea, in provinciadi Venezia. Qui la severità è dicasa: Tra i tanti divieti impo-sti dall’amministrazione infat-ti, ce ne sono alcuni che la-sciano di stucco. E’ severa-mente vietato andare in giro inspiaggia senza indossare unamaglietta, ma è anche proibi-to giocare a pallone, costruirecastelli di sabbia, raccogliereconchiglie e prelevare sabbiadagli arenili. E le multe per chinon si attiene alle regole sonosalatissime.

Severità eccessiva

Quando i divieti si incontranocon la salute pubblica il ri-schio è quello di diventare for-se troppo attenti ad alcune ca-tegorie di turisti, lasciandone al-tre nel dimenticatoio. E’ quan-to sta accadendo ad Is Aruttas,in provincia di Oristano, dovetra le altre semplici regole dibon ton e quelle previste dalleordinanze comunali, è fattodivieto di fumare. Con un du-plice intent: evitare di distur-bare il vicino di ombrellone erisparmiarsi una serie infinitadi mozziconi nella sabbia, ga-rantendo così salute e puliziadell’arenile.

No smoking

L’immagine di un paese turi-sico, si sa, è tutto. L’appa-renza va salvaguardata perevitare di dare una cattivaimpressione ai vacanzieri, eil colpo d’occhio va tutelatoad ogni costo, anche a disca-pito di chi in quella stessacittà ci vive da sempre. Saràstato questo il pensiero delsindaco di Lerici, che oltre avietare a residenti e turisti diuscire in costume, ha anchevietato di stendere gli asciu-gamani fuori dai balconi edalle finestre. Almeno così,l’immagine del paese è salvaagli occhi del mondo.

Bucato proibito

Bere una bottiglia di birrasulla spiaggia? A Ravenna ilsindaco lo ha vietato, impe-dendo il consumo di alcool inriva al mare in bicchieri obottiglie di vetro. Un veto ag-girato dai giovani del litoraleromagnolo, che hanno ini-ziato a brindare sulla spiaggiaconsumando l’alcool acqui-stato nei bar adiacenti all’are-nile, nei secchielli di plasticautilizzati dai bambini in rivaal mare. Come a dire che lavoglia di divertimento e difesta non sei ferma di frontead un divieto. Neanche il piùimpopolare.

Birra nei secchielli

«Non si può fare». I turisti se losaranno sentito ripetere cen-

tinaia di volta dai bagnini presenti sul-le spiagge del Mare di Roma negli ul-timi anni. Già, perché come il restod’Italia, anche il litorale romano nonè esente da regole ben precise da ri-spettare sotto l’ombrellone. E chinon si attiene alle ordinanze delle Ca-pitanerie di Porto o a quelle dei Sin-daci rischia una multa salata, rovi-nandosi del tutto una vacanza atte-sa da tempo. La libertà di tutti va ri-spettata, è vero, ma sempre tenendo

in considerazione il periodo, la vogliadi divertimento dei vacanzieri e le pro-spettive di lavoro di chi in riva al mareha costruito la sua carriera, con atti-vità commerciali e piccole discoteche.

La siesta protettaIl riposino dei bagnanti deve essere sal-vaguardato. Chi va al mare lo fa prin-cipalmente per rilassarsi, e quindi i ru-mori molesti non sono desiderati. Loha stabilito tempo fa con un’ordinanzail sindaco di Fiumicino Mario Ca-napini, che ha severamente vietato sul-la spiaggia qualsiasi attività che pro-duca un rumore eccessivo, musicacompresa, dalle 13 alle 16 e in tutte

le fasce orarie comunque destinate alriposo. L’estate è anche questa: da unlato il divertimento, con migliaia digiovani in spiaggia a ritmo di musi-ca e partite di beach volley sulla spiag-gia, dall’altra il relax, con intere fa-miglie con bambini al seguito incerca di silenzio e tranquillità. Ed en-trambi vanno accontentati. Come?Questione d’orario.

Balsamo di tigre fuorileggeBandito il balsamo di tigre, mischia-to con la sabbia, sulle spiagge del lido.La legge parla chiaro: le massaggia-trici cinesi che da anni girano sugli are-nili in cerca di clienti disposti a farsi

un massaggio in riva al mare, devo-no rinunciare alla loro attività. E pen-sare che se in molti rispondevano «nograzie» alla loro offerta di un mas-saggio, altrettanti sembravano gradiregli effetti miracolosi del balsamo di ti-gre, lenitivo per i dolori causati dagliacciacchi meno gravi. E poi, special-mente chi si sposta al mare dalla cit-tà ha le idee chiare: «perché spende-re 50 euro quando qui, quasi con glistessi risultati, si ha la possibilità di pa-garne solo 20?». E sull’onda del suc-cesso, le massaggiatrici cinesi conti-nuano le loro passeggiate in spiaggiaa caccia di clienti, che sembrano con-tinuare ad apprezzare il loro lavoro.

Chi ha passato anni ad imma-ginae la piazzetta di Capri o diPositano, sognando di fare unapasseggiata per il centro delledue cittadine campane con unpaio di zoccoli ai piedi (magariricordando le scene di qualchefilm anni ‘60), rischia di rima-nere profondamente deluso.Multe salte sono in agguato perresidenti e turisti, così come perchiunque abbia avuto la bril-lante idea di mangiare un pa-nino sulla spiaggia. E’ il caso dimettersi l’anima in pace: nonsarà possibile. Meglio fermarsial fresco di qualche bar e man-giare comodamente.

Zoccoli off limits

Mare che vaiDivieto che trovi

di Cosimo Bove(cosimo.bove@reporter-

L’Inchiesta 171 5 l u g l i o 2 0 1 0

Costantemente in moto lungo i primi 200metri di battigia. L’estate 2010, ormai en-trata nel vivo, si presenta come una lungae continua maratona per i bagnanti del Lidodi Dante, storica spiaggia naturista che sitrova in Provincia di Ravenna. E che si can-dida per conquistare la palma di arenile coni divieti più strambi dell’anno. Restando aiprimi 200 metri di battigia, comunque, inquesto spazio è possibile soltanto passeg-giare ma non è concessa neppure una so-sta. Neanche la più piccola: e allora via li-bera a bagnanti che girano come trottole

impazzite, terrorizzati dal fatto che il lorofiato e le loro gambe li potrebbero abban-donare troppo presto, quando ancora si tro-vano nella zona dove vige il divieto di so-sta. Le stranezze della spiaggia naturistaLido di Dante, però, ancora non sono finite,perché su quest’arenile è vietate prendereil sole in topless. Ciò significa che i naturistiaffezionati alla Provincia romagnola po-tranno togliersi soltanto il pezzo di sotto delcostume. E per finire non potevano certomancare i grandi classici come il divieto divolantinaggio sulla sabbia e quello di ascol-

tare musica ad alto volume dalle 13 alle 16.Altra piaga delle località balneari, invece,è il modo in cui proprietari e gestori di lo-cali cercano di accaparrarsi i clienti, so-prattutto quelli stranieri. In alcuni casi lacaccia diventa fin troppo molesta e fasti-diosa per chi, magari, ha già mangiato evuole solo godersi una passeggiata al frescodella sera. Per ovviare a questo problemail primo cittadino di Sorrento ha vietato airistoratori della sua città di invitare i turi-sti a entrare nel proprio locale usando for-me troppo moleste e petulanti.

Fido resta a casaNiente cani all’interno degli stabi-limenti balneari del litorale roma-no. Il divieto esiste da tempo, perbuona pace dei padroni degli ami-ci a quattro zampe. Vero che, an-dando controcorrente, il sindaco diFiumicino Mario Canapini, hastabilito che i gestori degli stabili-menti che ne abbiano la possibili-tà, potranno aprire aree delle lorospiagge ai cani (per un massimo di10 esemplari), ma è altrettantovero che lo stesso non può dirsi peril resto del litorale romano. E tut-to a discapito delle decine di cam-pagne di sensibilizzazione control’abbandono degli animali passatein radio e televisione. «Nel Lazio –spiega la dottoressa Cristina Ca-stelletti, medico veterinario – soloa Fregene si ha la possibilità di an-

dare in spiaggia con i cani. Se si riu-scisse a sensibilizzare le ammini-strazioni comunali sulla questione,di certo molti abbandoni estiviverrebbero evitati, perché ci sa-rebbero meno problemi nel portarsiin vacanza gli animali domestici».

Il falò tra sogno e realtàSembra quasi incredibile, tanta è lanaturalezza con la quale i fuochivengono accesi, ma i falò sullaspiaggia sono illegali. La tradizio-ne più amata di Ferragosto rischialentamente di sparire. Vero è chespesso e volentieri anche le forzedell’ordine, specialmente se le con-dizioni sono quelle di massima si-curezza, chiudono un occhio, mail rischio contravvenzioni è semprein agguato.

In Romagna naturisti con il pezzo di sopra del costume

ALIMENTARI

Mangiare panini sulla spiaggia è fuori moda

I gelati si gustano solo ai tavolini dei bar

ABBIGLIAMENTO

Si passeggia solo indossando una maglietta

Gli zoccoli sono stati messi al bando

SPETTACOLO

Fuochi d’artificio vietati nelle feste sulla spiaggia

Gli artisti da strada possono esibirsi per un quarto d’ora

SALUTE

I massaggi al balsamo di tigre sono proibiti

I mozziconi di sigaretta saranno un ricordoLe n

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ego

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Pillole di Nera 191 5 l u g l i o 2 0 1 0

Continua l’offensiva delleforze dell’ordine contro ilfenomeno dei posteggiatoriabusivi sul litorale romano.L’ennesima operazione nelfine settimana appena tra-scorso, quando sette posteg-giatori abusivi sorpresi emultati davanti agli stabili-menti balneari tra Capocot-ta e Villaggio Tognazzi, aTorvajanica. Il blitz, messo asegno dai Carabinieri delNucleo Radiomobile dellaCompania di Pomezia, haconsentito di restituire li-bertà ai bagnanti vittime diquesto obolo giornaliero, e diindividuare ed arrestare duemarocchini di 23 e 36 annigià colpiti da decreto diespulsione dal territorio del-lo Stato. Discorso simileper altri due cittadini ma-rocchini di 23 e 39 anni,sprovvisti del permesso disoggiorno, per i quali sonostate già avviate le procedurdi espulsione dall’Italia.

Torvajanica

Più di 150mila orologi con-traffatti delle migliori mar-che, 20mila penne MontBlanc e un milione e mezzodi stickers riproducesti notipersonaggi televisivi, sonostati sequestrati nei giorniscorsi dalla Guardia di Fi-nanza di Fiumicino Aero-porto. Il carico, per un valo-re complessivo sul mercato dioltre 10 milioni di euro, è sta-to rinvenuto dalle FiammeGialle all’interno di un tirproveniente dall’Est Euro-pa, con a bordo due autisti dinazionalità polacca, denun-ciati all’Autorità giudiziariaper contraffazione e ricetta-zione. Prestigiose le marchedegli orologi riprodotti, tra iquali Rolex, Cartier, Bulga-ri, Louis Vuitton, MontBlanc, Gucci, Tommy Hilfi-ger, Chanel, Dolce&Gabba-na, Yves Saint Laurent, eChristian Dior. Tutti pro-dotti in Cina e praticamenteidentici agli originali.

Leonardo da Vinci

Il tentato furto rischiava di tra-sformarsi in tragedia per un

H.N., 24enne marocchino arre-stato nei giorni scorsi dagli agen-ti di Polizia del Commissariato diOstia. I fatti nel tratto di spiag-gia libera antistante piazza Ma-gellano, dove il giovane extraco-munitario, in compagnia di unsuo connazionale, approfittandodel caldo e della distrazione tipicadi chi passa una giornata al marein pieno relax, aveva provato arubare la borsetta di una ragaz-za straniera presente sulla spiag-gia. Peccato che quest’ultima,molto più attenta di quanto luipensasse, ha iniziato a strillare apiù non posso richiamando l’at-tenzione degli altri bagnanti pre-senti sull’arenile. A quel punto èscattata una vera e popria cacciaall’uomo, con la spiaggia tra-sformata per pochi minuti in unring: da una parte il marocchinoresponsabile del furto, e dall’al-tra i bagnanti intervenuti in difesa

della giovane straniera. Un veroe proprio linciaggio iniziato inspiaggia e continuao fin soprapiazza Magellano, dove gli agen-ti di Polizia hanno visto l’exra-comunitario correre a più nonposso con viso e braccia sporchedi sangue, e costantemente se-guito dalla folla inferocita. E’ sta-to allora che gli agenti sono in-tervenuti, bloccando l’uomo e

salvandolo così dal linciaggio.Una volta fermato, gli inquiren-ti hanno ricostruito la storia, edopo aver ascoltato le testimo-nianze delle numerose personepresenti in spiaggia, hanno pro-ceduto all’arresto del giovaneper rapina. Nessuna traccia in-vece, dell’altro extracomunitariopresente al momento del furtodella borsetta.

Ladro linciato in spiaggiaIl 24enne marocchino aveva rubato una borsetta ad una ragazza

L’extracomunitario è stato inseguito e picchiato da unafolla inferocita prima di essere arrestato dalla Polizia

Lo spaccio dell’estate 2010 si fa di-rettamente in spiaggia. Questa la sco-perta fatta nei giorni scorsi dagli uo-mini della Guardia di Finanza diOstia, che hanno arrestato tre citta-dini stranieri (due albanesi e uno slo-veno) di cui uno ancora minorenne.Sequestrati complessivamente circasei chilogrammi tra hashish e mari-juana oltre a una quantità impreci-sata di denaro di vario taglio, proventodello spaccio. Centro dello smista-mento della droga, e rifugio per la cu-stodia di hashish e marijuana, la

spiaggia di Capocotta, frequentatis-sima dai bagnanti durante il perio-do estivo. E’ stato così che le Fiam-me Gialle, constatato un continuo via-vai di persone che si avvicinavano ai

tre stranieri per poi allontanarsi po-chi attimi dopo, hanno deciso di in-tervenire. Così, dopo aver bloccato itre pusher da spiaggia, sono scatta-te le perquisizioni, con un’inifinità didosi già pronte per lo spaccio rinve-nute sotto la sabbia. Poche centina-ia di metri più in là invece, all’inter-no di una tenda da campegio, era sta-ta ocultata gran parte della droga an-cora da confezionare. I tre pusherquindi sono stati portati a ReginaCoeli ed arrestati per traffico di so-stanze stupefacenti.

Spacciatori on the beach nascondevano la droga sotto la sabbia di CapocottaE’ morto con tutta probabilità cau-

sa di un’embolia mentre faceva im-mersioni con figlio e nipote. La tra-gedia è avvenuta nei giorni scorsi aTorre Astura, tra Latina e Nettuno,dove un 65enne originario di Latinaha perso la vita davanti agli occhi in-creduli dei suoi familiari. A nulla è ser-vito l’intervento dei sanitari del 118.

Nettuno

Tragedia a Torre Astura

Storie di alcool e di violenza al-l’ombra del borgo medioevale diiNettuno. Lei, una studentessa ame-ricana 20enne in Italia con le sue col-leghe per studiare la lingua. Lui, un30enne militare dell’esercito bri-tannico in zona per un corso di per-fezionamento. Due persone incon-tratesi per caso, tra amici, per uncocktail nella città vecchia. Qualchebicchiere di troppo, e i due decido-no di allontanarsi da soli, per unapasseggiata sulla spiaggia, fino ad ar-rivare alle spalle del Santuario di No-stra delle Grazie, sotto un noto al-

bergo della città. Qui, secondo i ra-conti della studentessa americana,qualcosa va storto. Il militare an-glosassone perde il controllo, fino aviolentarla. La ragazza a quel pun-

to torna al borgo, tra le sue amiche,ed è ad una di loro che racconta lasua storia, circa un’ora dopo essererientrata. «Mi ha stuprata». Sulposto intervengono gli agenti dipolizia del Commissariato di Anzio,che ascoltano la storia della 20enneamericana. La giovane viene portatain ospedale, dove i medici accerta-no le tracce di un rapporto sessua-le. Immediate le ricerche del sergentedell’esercito britannico, rintracciatoin un albergo di Lavinio, e l’accusadi stupro nei suoi confronti, seguitada una denuncia in stato di libertà.

Militare inglese accusato di violenzasessuale all’ombra del Santuario

Litigano per un parcheggio e si ri-trovano insieme al bar. E’ nata così neigiorni scorsi ad Ardea, la colluttazioneche ha visto avere la peggio un27enne del luogo, che dopo aver ag-gredito un 31enne, è stato colpito alvolto con un pugno sferrato tenendoin mano la tazzina da caffè. Portatoin ospedale, ne avrà per 30 giorni.

Ardea

Pestato per un parcheggio

Spacciava marijuana nel territoriodi Fiumicino e su tutto il litorale la-ziale. Finche, grazie all’interventodelle Fiamme Gialle, G.L., 37 annidi Roma, incensurato, è stato trat-to in arresto. Nella sua casa di Spi-naceto la Guardia di Finanza ha ri-trovato complessivamente otto chi-li di sostanza stupefacente.

Fiumicino

In casa otto chili di marijuana

Posteggiatoriabusivi

in manette

Orologicontraffatti

dall’Est

1 5 l u g l i o 2 0 1 020 Turismo

Dormire a Fiumicino piaceagli americani. I turisti “a

stelle e strisce” rappresentano il35,09 per cento delle presenzenegli alberghi, residence e agri-turismo del litorale romano:7.562 ad aprile, 7.960 a maggio.Un terzo di tutti i visitatori stra-nieri. «La domanda estera -scrive l’Ente bilaterale per ilturismo del Lazio - è cresciutadel 17,07 per cento e gli StatiUniti confermano ancora unavolta il primato, seguiti da Re-gno Unito e Giappone». Un vero record. Tedeschi e fran-cesi rappresentano ormai menodell’8 per cento degli stranieriche una volta sbarcati all’aero-porto Leonardo da Vinci deci-dono di fermarsi negli hotellungo la costa, per poi raggiun-gere San Pietro e il Colosseosenza però rinunciare al mare.Californiani, texani e newyor-kesi rappresentano invece unpiccolo e agguerrito esercito diviaggiatori che, contrariamenteai turisti europei, non cercal’albergo nel centro storico adogni costo e ad ogni prezzo, maè disposto ad alloggiare anche in

strutture periferiche. A pattoche offrano ogni comfort. «Lamedia mensile - fanno sapere glialbergatori - oscilla intorno ai36.200 arrivi e alle 47.700 pre-senze, pari ad un tasso d’occu-pazione medio del 59,46 percento per le camere. Ma se os-serviamo meglio i paesi di pro-

venienza della domanda estera,che ha oltrepassato il 70 per cen-to dei soggiorni richiesti, vistoche gli italiani che scelgono disoggiornare a Fiumicino sonomeno di 15mila ogni mese».Un boom inatteso ma comun-que destinato a crescere. Allabase c’è sicuramente la presen-

za di nuove catene alberghiereMade in Usa, a partire da Hil-ton e Marriot. I viaggiatori pro-venienti dagli States, è noto,all’estero preferiscono alloggia-re in hotel “americani”. Nonsolo perché le procedure di si-curezza garantite agli ospitisono di elevatissimo livello vistoche gli States e suoi cittadini invacanza restano obiettivi sensi-bili per i terroristi, ma soprat-tutto perché in queste strutturesi sentono “a casa”, per orari,cibi e tradizioni osservate. Fiu-micino ha capito al volo il bu-siness e ha aperto le porte agliamericani. Turisti spendaccioniche fanno collezione di abitigriffati come fossero souvenir enon esitano a preferire il taxi albus. Un vantaggio, quindi, perle attività correlate al turismo eper il Mare di Roma.«L’incremento dei visitatori sta-tunitensi - spiegano gli alber-gatori fiumicinesi – è un ele-mento strategico perl’economialocale soprattutto se inquadra-to nel complesso dei flussi di vi-sitatori di Roma e provincia,dove la crescita mensile è del

9,81 per cento mentre a Fiumi-cino è del 19,21 per cento». Ecosì c’è già chi pensa a prende-re per la gola i turisti d’Oltreo-ceano creando la Strada delvino, visto a Maccarese e Tor-rimpietra esistono vigneti rino-mati a livello internazionale. Ec’è pure chi punta a dirottare ituristi americani dai Fori Im-periali al Parco archeologicodei porti di Claudio e Traiano.Dove si può scoprire la storiadell’Antica Roma a bordo dicarrozze trainate da cavalli intour tra i resti di Portus.

Sono americanila metàdegli stranieripresentia Fiumicino

Si chiama Net 6000 il nuovo si-stema di trasporto bagagli del-l’aeroporto di Fiumicino. Può tra-sportare 6.000 valigie all’ora. «An-che se per il momento il picco ditraffico non raggiunge i 1.800colli all’ora», spiega Franco Giu-dice, direttore generale di Aero-porti di Roma. «Il terzo Bhs delLeonardo da Vinci è stato sovra-dimensionato per far fronte alle esi-genze del futuro, quando lo scaloavrà 100 milioni di passeggeril’anno». Ad inaugurare la nuova

struttura, che smisterà i bagagli intransito, è stato il Sottosegretarioalla Presidenza del Consiglio Gian-ni Letta: «Da Fiumicino può ri-partire lo sviluppo dell’Italia. Il Bhsmetterà fine all’incubo di perderele valigie». «Con 600 metri di na-stri, lettori ottici e telecamere perindirizzare i bagagli nelle 42 baiedi raccolta, il sistema di smista-mento del Leonardo da Vinci è lastruttura tecnologica più avanza-ta in Europa nel settore», sottoli-nea il presidente di Adr Fabrizio

Palenzona. E’ costato 20 milioni dieuro. La struttura si trova tra

l’area dei voli nazionali e quella deivoli internazionali.

Leonardo da Vinci

Valigie mai più smarriteArriva il Bhs del futuro

di Arturo Benetti

Alberghia stelle e strisce

Turismo 211 5 l u g l i o 2 0 1 0

Le mura etrusche Il castello di Baia Il porto romano di Capo Miseno

In vacanza a bordo dell’Antonio II, la goletta in viaggio tra l’archeologia e l’avventura

A vele spiegate sul Mediterraneo

Storia&MareStoria&Mare

Un comandante, un archeolo-go subacqueo, un docente

universitario di storia e un mari-naio. E L’Antonio II è pronto a sal-pare per una crociera all’insegnadel mare e dell’archeologia. L’im-barcazione, finita di ristrutturare instile antico nel 2007 e in grado diospitare fino a un massimo di die-ci persone, infatti rappresenta l’ul-tima frontiera del filone crocieri-stico. Un modo tutto nuovo di an-dare in vacanza, tra avventura,vela, natura e storia, riservato agruppi di massimo otto persone,con la scelta di sacrificare due po-sti pensata per permettere ai va-canzieri di muoversi in tutta liber-tà a bordo della goletta. L’AntonioII solca il mar Mediterraneo perportare i suoi passeggeri in giro tral’antica storia italiana, privile-giando popoli come i Romani, glietruschi e i Greci. “Sul mare degliEtruschi e dei Romani”, “Sul maredei Greci e dei Romani”, “Sulmare dei fenici, degli Etruschi, deiGreci e dei Romani” e “Sulle rot-te delle navi Focesi e Romane” sonoi nomi degli archeotour organizzati,che poi a loro volta si dividono indiversi itinerari. Navigando a bor-do della goletta, infatti, è possibi-le visitare gli arcipelaghi toscano,

campano e pontino, la Corsica, laSardegna e la Costa Azzurra. Il pri-mo itinerario consente di visitareGiannutri, l’isola del Giglio, PortoErcole, Orbetello e Talamone, convisite guidate alle antiche dimoreromane, agli acquari e alle muraetrusche. Il secondo, invece, per-mette ai turisti di sbarcare a Pro-cida, Ischia, Capri, Baia, Capo Mi-seno, Napoli e Sorrento e di os-

servare da vicino, tra le altre cose,l’acropoli di Cuma, i Campi Fle-grei, i resti del più importanteporto romano di Capo Miseno e lavilla di Tiberio. Ma l’offerta turi-stica non è ancora finita qui, per-ché a bordo dell’imbarcazione èpossibile anche navigare tra le iso-le di Palmarola, Zannone, Ponza eVentotene. E poi immergersi tra lebellezze corsiche e sarde di Porto

Vecchio, Bonifacio, Ajaccio, di Ol-bia e dell’arcipelago della Mad-dalena, di Nizza, Cannes, SainTropez, port Grimaud e Lavandau.Gli armatori de L’Antonio II, co-munque, hanno pensato davvero atutto e per chi non si accontenta dinavigare, rilassarsi e visitare ognigiorno una città diversa, c’è la pos-sibilità di rendersi utile a bordo. Ituristi infatti possono scegliere, a

loro totale discrezione, di parteci-pare alla conduzione del veliero, diseguire le lezioni del professore uni-versitario e di effettuare immersionisubacque, anche di tipo naturali-stico. Insomma ce n’è davvero pertutti i gusti, e anche per tutte le na-zionalità. Le escursioni, infatti,sono disponibili anche in lingua in-glese. Così nessuno sarà costrettoa restare a bordo del veliero.

di Gianluca Con-

1 5 l u g l i o 2 0 1 022 Cultura

E’ definita la Carrie Bradshow ita-liana, popolare giornalista interpre-tata da Sarah Jessica Parker in Sex andthe City. Si chiama Simona Sparaco,vive a Roma, ha due romanzi all’at-tivo e il secondo, Bastardi SenzaAmore, racconta una storia di quel-le che non si smettono mai di legge-re sotto. Svevo è uomo di successo,amante della vita notturna, dei vizi edelle belle donne, ma quando arrivaall’apice della carriera la sua vita cam-bia e nella sua frenetica corsa controil tempo viene salvato dallo sguardo

di una sconosciuta, una donna diversada quelle che lo circondavano prima.

Che effetto ti fa essere definitacome una dei personaggi più se-guiti e di moda del momento?Un immenso piacere. Carrie è unodei miei personaggi preferiti da quan-do ho scoperto la serie, per me è unonore essere paragonata ad un per-sonaggio così forte.

E’ vero che stavi per sposartima hai mollato tutto per unachiamata di lavoro?Mi sono sposata lo stesso. Sono par-tita dopo per l’Africa, perché era

un’esperienza che non potevo asso-lutamente rifiutare. Fui chiamataper lavorare nel cast autorale. E’ lì cheè nata l’idea di Lovebook, il mio pri-mo romanzo. Non vedevo l’ora di fi-nire di lavorare per tornare in alber-go a scrivere.

Lontano dagli affetti, solo imedia possono creare una retedi comunicazione?In realtà stando lontano da casasfruttavo solo le tecnologie per co-municare e dal momento in cui ho co-minciato ho capito che sarebbe sta-to uno scenario accattivante per unastoria d’amore.

Hai mai vissuto una storia si-mile alla storia che hai rac-contato nel libro?Il tempo è l’elemento che mi acco-muna a Svevo. Anch’io come il pro-tagonista ho un rapporto conflittua-

le con il tempo. Sono terrorizzata dalpensiero di concludere una giornatae non averlo sfruttato al massimo.

Cosa ti sta ispirando a scrive-re il prossimo romanzo?In questo momento sto riflettendo suuno scenario che ha come sfondol’Asia. Ma non posso dire di più.

Il 22 luglio presenterai Bastar-di Senza Amore al pubblico diOstia, che ricordi hai delle tuevacanze romane?Ogni volta che percorro la Cristofo-ro Colombo non posso far a meno diricordare tante estati trascorse da mianonna ad Ostia. Soprattutto le mat-tinate bellissime passate con lei.Quando arriva l’estate mi affascinal’idea di trascorrere le giornate almare, che adoro. Mi fa passare tuttele paure legate alla quotidianità cit-tadina.

Ostia, il 22 luglio arriva Simona Sparaco

Il museo Manzùè stato il centro

della festa.Scoperta la targa

per il comitatopromotore

Il sindaco Carlo Eufemi: «Siamo un popolo volenteroso e capace di guardare avanti»

Una donna diventa più affa-scinante che mai intorno ai

40 anni, quando oltre alla bel-lezza può contare anche sul pro-prio vissuto. E così è anche per lacittà di Ardea, che a inizio luglioha celebrato il 40° anniversariodella sua autonomia comunale edè pronta a lanciarsi nel futuro, chesi prospetta più roseo proprio per-ché, dopo così tanti di esperien-za, sa esattamente su cosa pun-tare per crescere ed evolversi.Nell’ultimo periodo infatti laGiunta Eufemi ha lanciato unprogramma di restyling del ter-ritorio che ha l’obiettivo di su-perare i problemi del passato,come le costruzioni abusive sullungomare, e di programmareuna crescita eccellente, come ilsogno del porto turistico.Il 2 e il 3 luglio, comunque, sonostati giorni dedicati esclusiva-mente alle celebrazioni dell’im-portante traguardo raggiunto.Così per festeggiare i suoi primi40 anni la città rutula ha ospita-to la presentazione del libro “I te-sori di Ardea”, scritto dagli alun-ni della scuola media Virgilio, or-ganizzato lo spettacolo Danza al

Museo, per la dire-zione artistica di Si-mona Crivellone, econsegnato i deam-bulatori da spiag-gia per persone di-versamente abili ac-quistati con il rica-vato della Partitadel Cuore. Ma que-

sto è stato solo l’antipasto delle ce-lebrazioni, che hanno raggiuntoil loro momento clou lo scorso sa-bato 3 luglio, quando è statascoperta la targa dedicata ai cit-tadini promotori dell’autonomiacomunale, ci sono stati i concer-ti della banda filarmonica Cittàdi Ardea e dei Rutuli Cantores edè stato presentato il nuovo gon-

falone comunale. «Sia-mo un Comune giovane- ha detto il sindacoCarlo Eufemi - ma lacittà ha radici antiche eforti. Siamo un popolovolentoroso e capace diguardare avanti». Il fu-turo di Ardea, infatti,non può prescinderedalla sua storia. E pro-prio i protagonisti prin-cipali delle celebrazionirutule sono stati queipersonaggi che hannofatto la storia della città.Il centro dei festeggia-menti è stato il museoRaccolta Manzù, dedi-cato allo scultore rutulod’adozione, e la giorna-ta di festa del 3 luglio èstata dedicata alla me-moria di Mario Zanet-tini, primo sindaco di

Ardea venuto a mancare proprioin quei giorni. A ricordare la fi-gura di don Aldo Zamponi, unodei promotori del comitato perl’autonomia locale, invece è sta-to Policarpo Volante, Presidentedel consiglio comunale rutuloche ha direttamente citato il par-roco. «Sempre grande rimarrà lacittà di Ardea».

Ardea ha celebrato l’autonomia comunale ricordando don Zamboni e Zanettini

La scrittrice romanapresenterà al Lido il suo ultimo libro.«Il prossimo romanzo invecesarà di sicuro ambientato in Asia»

Il fascino dei suoi primi 40 anniIl futuro affonda le radici nel passato

“Bastardi senza amore”alla Sex and the City

di Gianluca Con-tiero

di Lorella Di Carlo

Cultura 231 5 l u g l i o 2 0 1 0

Che la festa abbia inizio. Le cit-tà del Mare di Roma si ap-

prestano ad accogliere i turisticon una serie di iniziative tutte dagustare. Non c’è comune che nonabbia pensato ad un calendario dieventi estivi per movimentare le se-rate di residenti e villeggianti.

FiumicinoSi svolgerà nella splendida corni-ce di Villa Guglielmi, l’estate 2010del comune di Fiumicino. Unvero e proprio summer villagedove, con ingresso rigorosamentegratuito, grandi epiccini potrannoassistere a spetta-coli comivi, eventimusicali, concor-si, ed appunta-menti per i buon-gustai. Tra i voltipiù famosi dellacomicità italianache faranno tappaa Fiumicino, esi-bendosi davanti acirca 1500 spetta-tori, Maurizio Bat-tista, Max Giusti,Lillo&Greg, Dado,Andrea Perrone eLallo Circosta. Domenica 25 poi,spazio alla bellezza, con la fina-lissima di Miss Fiumicino 2010,presentata da Miriana Trevisan.Ed ogni sera un appuntamento di-verso, con inizio spettacolo alle 22ed ingresso libero a partire dalle18, perconsentire al pubblico pre-sente di visitare gli stand com-

merciali, gio-care nell’areabambini e gi-starsi una ce-netta a base diprodotti tipicilocali nel fre-

sco della storica villa di via delFaro.

AnzioTanti, come ogni anno, i big del-la musica che si esibiranno sul pal-co di Villa Adele nel corso dellaprossima stagione estiva. Tra que-sti, Vinicio Capossela (il 15 luglio),

gli artisti che prenderanno partealla Regata del Cuore (23 luglio),Giovanni Allevi (9 agosto), J Ax (13agosto), Cristiano De Andrè (14agosto) e Gigi D'Alessio (17 ago-sto). Il tutto accompagnato daconcerti jazz, incontri con alcunidegli scrittori italiani di maggiorsuccesso, rassegne cinematografi-che e una serie di eventi gratuiti,come lo spettacolo di RodolfoLaganà (15 agosto) ed il SonicWaft Festival (6 e 7 agosto).

OstiaTante, e in diversi punti del XIII

Municipio, le manifestazioni inprogramma per il divertimento diresidenti e turisti. Al Parco Pallotta,all’incrocio tra via Martinica e viaTancredi, andrà in scena “Pizza intour”, festival enogastronomicodel Mediterraneo. Fino al prossi-mo 25 luglio si alterneranno co-mici e show-man del calibro diPippo Franco (16 luglio), Miche-le Pecora (20 luglio), MaurizioMattioli (22 luglio) e Tony Espo-sito (25 luglio). Ambientazionediversa e musica, il prosiimo 23 lu-glio a Ostia antica, dove si esibi-rà una delle artiste emergenti delpanorama musicale italiano: Ales-sandra Amoroso. In piazza AncoMarzio invece, spazio a “Ostiaclassic”, con artisti del calibro diGiorgio Albertazzi (10 agosto), eomaggi a personaggi come AstorPéiazzolla (30 luglio), Gino Paolie Ornella Vanoni (2 agosto) eFrank Sinatra (4 agosto).

NettunoEvento clou dell’estate nettunesesarà il concerto di Massimo Ra-nieri, in programma il prossimo 31luglio allo stadio di baseball di viaScipione Borghese. Il cinema saràinvece protagonista al Forte San-gallo. Sul litorale romano dal 19al 25 luglio torna uno degli ap-puntamenti culturali estivi: Guer-ra e Pace Filmfest, la rassegna ci-nematografica giunta alla sua ot-tava edizione. Il calendario poi sicompleterà con musica dal vivo,saggi di danza, mostre e tanto di-vertimento all’aria aperta.

Quando il turismo incontra lacultura, la miscela rischia di la-sciare un segno. E questo sembraessere l’obiettivo di “Anzio cul-tura 2010”, la manifestazione adingresso gratuito organizzata da“Derive” con il patrocinio ed ilsostegno del Comune di Anzioe del Ministero della Gioventù,promossa dal consigliere pro-vinciale e comunale, Romeo DeAngelis. Nella settecentesca Vil-la Corsini Sarsina, dal 18 al 30luglio tutti i giorni a partire dal-le 21,30, presenteranno le loro ul-time pubblicazioni importantiscrittori e giornalisti del calibrodi Marcello Veneziani, OlivieroBeha, Gabriele La Porta, Ro-berto Giacobbo, Claudio An-gelini e tanti altri. «Anzio Cultura– spiega Romeo De Angelis – èuna rassegna di grande spesso-re che nasce da un gruppo di gio-vani desiderosi di riempire deglispazi, di colmare dei vuoti. Que-sto contenitore ideale si chiamaDerive e sarà riempito con mu-sica di qualità, cultura, arte, fo-tografia e con i libri presentati,a cittadini e turisti, dai più im-portanti scrittori italiani che siconfronteranno con il pubblicorispetto a tutta una serie di ar-gomenti».

Deriveculturali

Tra gli spettacoli più attesi, i concerti di J-Ax, Giovanni Allevi eGigi D’Alessio ad Anzio, e la comicità di Dado, Maurizio Battista, Max Giusti e Andrea Perrone a Fiumicino

Tanti gli appuntamenti in programma sul Mare di Roma per residenti e turisti

Un’estatea ritmodi musica

Il Personaggio 251 5 l u g l i o 2 0 1 0

Jerry Lewis

Michael Jackson

Raffaella Carrà

Ha fatto parte del corpo di bal-lo dei tour mondiali di Geri

Halliwell, ex Spice Girls, e di Hol-ly Valance. In tv ha lavorando conRaffella Carrà in “Carramba chefortuna”, fino a diventare uno deivolti più amati della fiction. Tra italenti italiani più in voga del mo-mento c'è Massimiliano Varrese,protagonista di Alice, opera primadel regista Oreste Crisostomi. Var-rese ama definirsi un artista a tut-to tondo e per questo motivo nonrinuncia a nessuna delle sue idee.

Nel film Alice interpreti ilruolo di un ragazzo omoses-suale. Ti preoccupa la criti-ca?Sinceramente no, altrimenti nonl’avrei accettato, mi interessa piùla critica costruttiva.

La recitazione è arrivatadopo aver calcato molti pal-coscenici internazionali ac-canto a grandi nomi dellamusica. È stato solo un tra-mite o la recitazione era co-munque il tuo obbiettivo?È avvenuto in maniera naturaleperché non ho mai deciso di di-stinguere le arti. Mi ci sono ritro-vato dentro quando mi sono tra-sferito a Roma e da lì non mi sonopiù fermato. Da piccolissimo guar-davo i film di Jerry Lewis o i videodi Michael Jackson, che poi sonodiventati i miei idoli. Gli obiettiviche mi pongo, ormai da un paiodi anni, sono quelli di poter rag-giungere i miei traguardi personali

di artista a 360 gradi e di potercontinuare a lavorare su progetticinematografici con i grandi regi-sti del nostro cinema.

Tra i tuoi idoli c’è MichaelJackson, c’è un artista che ri-tieni sia il suo erede?Ci sono tanti cloni che hannopreso ispirazione da lui: Justine

Timberlake, Usher, Beyoncè. Equesto fa capire che una star delsuo calibro nasce ogni 50 anni.

Oltre alla musica hai un’altragrande passione, quella perle arti marziali, com’è nata?A cinque anni, vivevo in Toscana.Nei dintorni c’era una sola pale-stra. Ricordo la prima lezione dijudo in jeans e camicia. Aver in-dossato il kimono per tutta la miavita mi ha portato a vedere ilmondo con occhi diversi. Graziea quest’arte marziale posso osser-vare le cose da un'angolazione dif-ferente rispetto a quella alla qua-le siamo abituati in Occidente.

Il brano finale del film è can-tato da te. Ballerino, cantan-te, attore e magari hai ancheun disco in uscita?Sono anche autore del brano, a undisco invece ci sto lavorando conautori che hanno scritto per Gian-ni Morandi, Mina, Morricone.Ho molti pezzi sui quali ci stiamoconcentrando.

Nel film Alice la protagonistaè succube della sua fami-glia, tu invece che rapportohai con i tuoi cari? Mi hanno sempre lasciato libero difare le mie scelte perché vedevanoche mi ribellavo alla vita norma-

le. Mi ha assecondato di più miamadre, mentre mio padre si ètranquillizzato soltanto dopo i pri-mi risultati.

Reporter viene distribuitosul litorale romano, conosciqueste zone? Che rapportohai con il mare?Conosco molto bene la costa, imiei genitori vivono a Ladispoli,ora ci sono i miei nonni e quandoposso ci torno anche a salutare ilmio maestro di judo, i miei amici.Mi piace molto il mare ma appe-na posso adoro saltare sulla miamoto per un tranquilla passeg-giata in montagna.

L’artista, appassionato di judo, è passato da Raffaella Carrà al ruolo di gay in Alice

«Amo ogni mio progetto e idea. Sto lavorando anche a un disco»

Varrese tra arti marziali e cinema

I suoi mitidi Lorella Di Carlo

1 5 l u g l i o 2 0 1 026 Economia

«Non fatevi prendere dal-l’euforia. Fate molta at-

tenzione». Un messaggio chiaroquello lanciato in questi giorni daAltroconsumo: i saldi sono unutile strumento per acquistaresenza spendere cifre folli, ma oc-chio ai furbi. Partiti lo scorso 3 luglio in tutto ilLazio (con un boom nei primigiorni soprattutto nei centri com-merciali e nei negozi del centro)andranno avanti fino alla metà diagosto, per la gioia di negoziantied acquirenti. I primi sperano dirisollevarsi così dalle perdite del-la stagione invernale, mentre i se-condi, dopo qualche settimana di

perlustrazione nei vari ne-gozi di fiducia, si sono tuffatia caccia di occasioni. At-tenzione però, avverte Al-troconsumo. Occorre ri-spettare alcune semplici re-gole per non rischiare di in-cappare in qualche trappo-la. «Vanno seguite alcuneindicazioni – spiegano dal-l’associazione per la tuteladei consumatori – come adesempio quella di confron-tare il cartellino del prezzovecchio con quello ribassato:se avete dubbi sulla percen-tuale di sconto o il prezzonon vi sembra corretto, chie-

dete chiarimenti al negoziante».Non solo. «Controllate che i capisiano in buone condizioni: se il di-fetto viene fuori dopo l’acquisto,potrete chiedere la risoluzionedel contratto: il negoziante deverestituirvi l'importo pagato oppureridurvi il prezzo. È importanteconservare lo scontrino. Ad ognimodo provate sempre l’articoloscelto: se vi pentite dell’acquistonon potrete poi cambiarlo. Infat-ti il cambio è a discrezione delcommerciante. Quindi chiedete-gli sempre se vi consentirà di ef-fettuare un cambio e quanti gior-ni avete per farlo». Quindi qualche consiglio classico,

Altroconsumo avverte gli utenti: «Alcuni piccoli accorgimenti evitano fregature»

«Saldi utili, ma occhio alle truffe»

Tra le regole d’oro controllareil prezzoprecedentesul cartellino e conservarelo scontrino come garanzia valida due anni.E se alla cassalo sconto è diversoda quello espostonon esitatea chiamare laPolizia Municipale

di Francesco Pasto-ressa

tanto per stare tranquilli. «Ri-cordate che i prezzi esposti vin-colano il venditore - continuanodall’Altroconsumo - e quindi sealla cassa viene praticato un prez-zo o uno sconto diverso da quel-lo indicato, fatelo notare al nego-ziante e non esitate, in caso di pro-blemi, a far intervenire la poliziamunicipale. La garanzia poi, valeper due anni dall'acquisto. At-tenzione dunque agli scontrinidi carta chimica, che sbiadisconodopo qualche mese: fotocopiate-li per poterli esibire al momentoopportuno. La garanzia va fattavalere entro sessanta giorni dalmomento in cui si scopre il difet-to (D.lgs. 24/2002)». Poche sem-plici regole, ma indispensabili,per sopravvivere senza grossi pro-blemi alla giungla dei saldi. Al-meno fino alla metà di agosto.

Pagamenti accettatiUn negoziante convenzionatocon una carta di credito è tenutoad accettarla sempre, anche inperiodo di saldi

RevolvingI tassi applicati possono superareil 20%. Questo strumento è con-veniente nel solo caso di rim-borso del capitale in tempibrevissimi, pochi mesi

Occhio alla spesaLe dilazioni di pagamento pos-sono indurre in tentazione, mafate bene i conti per evitare ditrovarvi nell'impossibilità di sal-dare le rate

Attenzione alle carte

Curiosità dal mondo 271 5 l u g l i o 2 0 1 0

Incapace di separarsi dai suoi cari havissuto per oltre dieci anni in casa conil marito morto. Jean Stevens, 91 annie residente in Pennsylvania, dopo il fu-nerale del marito lo ha riesumato e ada-giato su un divano in garage. Stessa cosaha fatto alla morte della sorella.

In casa col mortoPennsylvania

La vacanza sbagliataSydney

L’isola di Pasqua è rimasta al buio percinque minuti e 20 secondi. Domenicascorsa sui giganteschi monoliti dell’iso-la dei Moai è calato il buio a causa diun’eclissi totale di sole. L’evento ha ca-lamitato l’attenzione di numerosi scien-ziati e turisti.

Monoliti al buioIsola di Pasqua

C’è crisi di lavoro. Eppuremolte persone costrette a

rinunciare ai percorsi profes-sionali standard hanno aguzza-to l’ingegno inventando e rein-ventandosi in nuovi ruoli, pun-tando su mansioni che fino aqualche tempo fa sembravanoimpensabili e oggi offrono lapossibilità di arrivare alla fine delmese. Sono tutti lavori partico-lari, la cui durata varia anche inbase alla fortuna dell’interessa-to. Per esempio Ben Southall, 34anni, si è aggiudicato un lavorofavoloso: vive gratis in una sui-te nelle Hamilton Island conl'unico compito di scrivere unblog per promuovere le isoleaustraliane e farne da custode.Ha superato la concorrenza dialtri 35mila candidati dandoprova di saper fare snorkeling,apprezzare le Spa del Resort e lacucina del posto. Per chi soffredella sindrome di Peter Pan, sa-pere del lavoro di TommyLynch, 29 anni, può dare unasperanza. Lync ha il compito diprovare gli scivoli d'acqua di unagrossissima compagnia che li

esporta in tutto il mondo. Ha te-stato scivoli in villaggi vacanzedi Cipro, Egitto, Lanzarote, Co-sta Del Sol e di tante altre bel-le località. Tra i più curiosi cisono chi deve recensire presti-giosi vini o chi invece stando at-tento al diabete ha il compito diassaggiare prelibati dolci, ma tratutti, quale è il lavoro più invi-

diato? Sicuramente per i signo-ri uomini, quello svolto dall’exmodello Jaime Rascone, addet-to al controllo della qualità perun bordello di lusso a Santiago.Nello specifico il compito diRascone consiste nel radunareuna volta al mese tutte le aspi-ranti escort per testarne attra-verso interviste, test e prove

pratiche le capacità amatorie.Un’altra persona che è riuscitaa conciliare perfettamente lapropria passione con il lavoro èSassy Thomas, che ha 30 anni,pesa 152 chili ed è pagata permangiare. Vende video e foto dise stessa, mentre ingurgita quin-tali di cibo, a uomini attratti dal-le donne grasse che, a detta diSassy Thomas, sono davvero intanti. E’ orgogliosa delle proprieforme, si presta anche a visite tu-ristiche dal vivo, e a una dietaproprio non ci pensa, (a disca-pito della salute), anche perchéperderebbe le sue duemila ster-line. Altra novità in tema di la-vori particolari è lo spalmatoredi crema; il cui compito è quel-lo di stendere le creme di pro-tezione solare sui corpi dei ba-gnanti, affinché questi possanorestarsene comodamente sdraiatiin spiaggia a prendere il sole sen-za avere lo spiacevole inconve-niente di ungersi le mani di cre-ma e di scottarsi. Infine i lavoricome il collaudatore o collau-datrice di profilattici e il testerdei videogiochi più famosi negliUsa. L'ideale per tutti coloro cuinon pesa giocare quattro ore algiorno di continuo.

La fantasia batte la crisi: c’è chi collauda preservativi e chi gioca con i videogame

Ben Southall protegge le Hamilton Island e Sassy Thomas mangia per duemila sterline

Il lavoro c’è, basta saperselo inventare

di Cinzia Pagliaroli

Sognavano le spiagge australiane di Sy-deny ma per un errore dell’agenzia diviaggi sono finiti in un’omonima citta-dina canadese dell’isola di Breton, Nuo-va Scozia. E così due italiani si sono ri-trovati in una realtà di 100mila abitan-ti abituati all’errore.

1 5 l u g l i o 2 0 1 028 Cucina

L’estate 2010 è la stagione del Ri-nascimento del gelato. Il più gu-

stoso degli sfizi dei mesi caldi, infat-ti, si è aperto a una continua ricercae a un confronto con la fisica e la ga-stronomia molecolare da leccarsi ibaffi. Il tutto puntando sulla qualitàdelle materie prime, sulla purezza delgusto e sull’armonia del sapore. Se daun lato la ricerca di nuovi gusti ha por-tato addirittura al geleato all’azoto ea quello che sa di tabacco per pipa,dall’altra i grandi artigiani non han-no assolutamente nessuna intenzio-ne di rinunciare ai loro classici. E cosìtornano in voga gusti come zabaio-ne, cioccolato, nocciola e crema,ma ovviamente rivisitati in chiavequalitativa. La crema va realizzatacome quella pasticceria, con uova elatte freschi, un buon Marsala ezucchero; per il cioccolato si punta sulfondente ottenuto da cacao criollo ve-

nezuelano Domori oppure dalChuao di Amedei. Insomma per i ge-lati tradizionali non è ancora arrivatoil momento di andare in pensione, maper sopravvivere è obbligatorio scom-mettere sulla qualità, permettendo achi compra un cono oppure una cop-petta di assaporare il gusto dell’inte-ra filiera di produzione ad ogni lec-cata. Per ottenere un risultato del ge-nere sono indispensabili latte e pan-na freschi, possibilmente della zonadove si realizza il gelato, uova prodotteda galline allevate a terra e frutta distagione maturata al sole, magari sel-vatica o di antiche varietà cadute neldimenticatoio. Il gelato, però, è un

prodotto per tutti i palati e per tuttele età; per questo parallelamentealla rinascita delle tradzioni più an-tiche corre il filone dei gusti impos-sibili. La ricerca va talmente veloceche il puffo sembra un gusto da mu-seo. Oggi, infatti, è possibile regalarsiun buon cono con vino e fonduta op-pure con pizza e prosciutto e melo-ne. Ma per chi proprio volesse pro-vare a superare le più ardite barrie-re del gusto ci sono carote al curry,pop corn, carbone, insalata, patate,mortadella e tè verde con azuki. Ba-sta essere disposti a tutto mentre sipasseggia sul lungomare oppure siprende il sole sul lettino.

Strani e classici: ce n’è per tutti i gustiLa tradizionetorna in voga con la riscopertadella qualità e dei prodotti siafreschi che locali.Per chi ama il brivido ci sono pop corn,mortadella, vino e fonduta

L’estate 2010 segna il Rinascimento del gelato. Al mare e in strada tutti con coni e coppette

di Paola Bernieri

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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura

Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio

2008

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