Reportage dall’Ucraina · 2016-12-17 · ed Ucraina, salvo pochi esemplari che si possono...

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D opo il dissolvimento dell’Unio- ne Sovietica, avvenuto nel 1991, l’Ucraina (indipendente dal 24 agosto 1991 in seguito a refe- rendum popolare), costituiva uno dei più agguerriti capisaldi della regione, sede di numerosissimi reparti. Così al 17 maggio 1992, data del- la sua costituzione, la Povitryani Syly Ukrayiny o forza aerea ucrai- na, si ritrovò in carico ben 3.600 ae- romobili suddivisi tra circa 600 unità; ne facevano parte 1.700 aerei da combattimento, 42 bombardieri strategici e 850 elicotteri, mentre il personale assommava ad oltre 150.000 militari. Una parte buona parte degli aero- mobili, però, era già stata ritirata dal servizio attivo, come nel caso dei MiG-23, MiG-27 e Su-17 che in 250 esemplari risultavano accantonati sulla base di Ovruch. Da subito, per- ciò, iniziò un drastico processo di riorganizzazione delle forze da com- battimento, vertente sulla riduzione sino ai limiti minimi per garantire una difesa sufficiente alla nazione. Già nel 1993, l’aviazione subì la contrazione di 100 reparti e di 50.000 unità nel personale ed il pro- gramma di riorganizzazione prose- guì speditamente, tanto che al ter- mine del quadriennio 1994-1999, il totale del personale si riduceva a 60.000 unità. Con la conseguente chiusura di un gran numero di basi ed aeropor- ti, molti aeromobili vennero accan- tonati, per essere poi smantellati, venduti ad altre aviazioni, oppure ri- nati come “warbirds” negli Stati Uni- ti, come è avvenuto per svariati ad- destratori Aero L-39 “Albatros” o ad- dirittura caccia MiG-29UB e Su- 27UB, versioni biposto dei caccia. Diversa sorte subì la componente dei bombardieri strategici: parte fu acquisita dalla Russia mentre il re- sto fu totalmente distrutto, grazie ad un accordo intercorso tra Stati Uniti ed Ucraina, salvo pochi esemplari che si possono ammirare in alcuni musei e basi aeree. Attualmente, la Povitryani Syly, al- quanto ridimensionata, con coman- do a Vinnytsya (Vinnitsa nella dizio- ne russa), un tempo sede della 24 a Armata aerea sovietica, ha nel suo organico circa 247 aeromobili e 43.000 uomini e donne. Anche alla fine dello scorso anno, come avviene ogni anno, si è svol- ta una imponente esercitazione congiunta che coinvolge le varie unità dell’aeronautica dove abbia- mo potuto renderci conto di questa realtà in una visita autorizzata dal ministero della difesa di Kiev. 42 AERONAUTICA & DIFESA Marzo 2014 Reportage dall’Ucraina Abbiamo visitato alcune basi della repubblica ex-sovietica, la cui aeronautica vent’anni fa disponeva di 3.600 aeromobili

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Dopo il dissolvimento dell’Unio-ne Sovietica, avvenuto nel1991, l’Ucraina (indipendente

dal 24 agosto 1991 in seguito a refe-rendum popolare), costituiva uno deipiù agguerriti capisaldi della regione,sede di numerosissimi reparti.

Così al 17 maggio 1992, data del-la sua costituzione, la PovitryaniSyly Ukrayiny o forza aerea ucrai-na, si ritrovò in carico ben 3.600 ae-romobili suddivisi tra circa 600unità; ne facevano parte 1.700 aereida combattimento, 42 bombardieristrategici e 850 elicotteri, mentre ilpersonale assommava ad oltre150.000 militari.

Una parte buona parte degli aero-mobili, però, era già stata ritirata dalservizio attivo, come nel caso deiMiG-23, MiG-27 e Su-17 che in 250esemplari risultavano accantonatisulla base di Ovruch. Da subito, per-

ciò, iniziò un drastico processo diriorganizzazione delle forze da com-battimento, vertente sulla riduzionesino ai limiti minimi per garantire unadifesa sufficiente alla nazione.

Già nel 1993, l’aviazione subì lacontrazione di 100 reparti e di50.000 unità nel personale ed il pro-gramma di riorganizzazione prose-guì speditamente, tanto che al ter-mine del quadriennio 1994-1999, iltotale del personale si riduceva a60.000 unità.

Con la conseguente chiusura diun gran numero di basi ed aeropor-ti, molti aeromobili vennero accan-tonati, per essere poi smantellati,venduti ad altre aviazioni, oppure ri-nati come “warbirds” negli Stati Uni-ti, come è avvenuto per svariati ad-destratori Aero L-39 “Albatros” o ad-dirittura caccia MiG-29UB e Su-27UB, versioni biposto dei caccia.

Diversa sorte subì la componentedei bombardieri strategici: parte fuacquisita dalla Russia mentre il re-sto fu totalmente distrutto, grazie adun accordo intercorso tra Stati Unitied Ucraina, salvo pochi esemplariche si possono ammirare in alcunimusei e basi aeree.

Attualmente, la Povitryani Syly, al-quanto ridimensionata, con coman-do a Vinnytsya (Vinnitsa nella dizio-ne russa), un tempo sede della 24a

Armata aerea sovietica, ha nel suoorganico circa 247 aeromobili e43.000 uomini e donne.

Anche alla fine dello scorso anno,come avviene ogni anno, si è svol-ta una imponente esercitazionecongiunta che coinvolge le varieunità dell’aeronautica dove abbia-mo potuto renderci conto di questarealtà in una visita autorizzata dalministero della difesa di Kiev.

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Reportage dall’UcrainaAbbiamo visitato alcune basi della repubblica ex-sovietica, la cui aeronautica vent’anni fa disponeva di 3.600 aeromobili

Inizialmente l’aeronautica ucrainaci aveva autorizzato l’accesso allabase di Ivano-Frankivs’k (Ivano-Frankovsk in russo) dove, oltre aiMiG-29 della locale 114. vabr (vyny-shchuval’na aviatsiyna brigada o bri-gata aerea da caccia), erano rischie-rati aerei da combattimento di quat-tro altre basi, provenienti da Bel’bekin Crimea (MiG-29 della 204. vabr),da Mykolayiv-Kul’bakino (Nikolayev-Kulbakino, Su-25 della 299. avbrTAviatsiyna brigada taktichnoyi aviat-siyi o brigata aerea dell’aviazione tat-tica), da Ozerne (Oziernoye, MiG-29della 9. vabr) e infine da Myrgorod(Su-27 della 831. vabr).

La linea di volo, infatti, era gremi-ta di aerei  dalle molteplici e vario-pinte mimetiche: si iniziava con cin-que Su-27, tre dei quali nella ver-sione biposto e due monoposto, poisi continuava con dieci Su-25 dei

quali due biposto UBK e otto mono-posto, e si terminava con cinqueMiG-29 dei quali due monoposto etre UB biposto.

In fondo alla linea, non si conta-vano i MiG-29 della base ospitanteche, comunque, non hanno presoparte all’esercitazione.

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Nella pagina accanto, sopra: una coppia di MiG-29 (un MiG-29UB “Fulcrum-B” biposto ed un MiG-29-13 “Fulcrum-C” monoposto) riverniciati con la nuova livrea detta “pixel”; in fondo alla pagina:un aereo da attacco Sukhoi Su-25 “Grach” (“Frogfoot-A”), mostra l’armamento costituito dalanciarazzi B-8M1 da 80 mm, lanciatori singoli da 250 mm e bombe FAB-100 e OFAB-100 da 100 kg.Qui sotto: un aereo da interdizione Sukhoi Su-24MR (“Fencer-E”). Al centro: un caccia per supe -riorità aerea Sukhoi Su-27UB (“Flanker-C”) biposto in rullaggio davanti agli aerei parcheggiati. In basso: questo Su-27UB sta per atterrare ed ha il grande freno aerodinamico dorsale (uguale a quello dell’americano F-15) in posizione aperta; la livrea è quella abituale, dai colori sgargianti.

Anche se a prima vista potrebbeapparire un aspetto secondario, èinevitabile soffermarsi sulla curache l’aviazione ucraina dedica allamimetizzazione degli aeroplani che

esibivano livree mimetiche chiazza-te a “pixel”, introdotte recentemen-te su MiG-29, L-39C, Su-25 e Su-27, al momento non previste per lalinea dei Su-24.

I Su-25 in linea volo erano armaticon pod lanciarazzi B-8M1 per 20razzi da 80 mm, contenitori S-25per un singolo razzo non guidatoda 250 mm, bombe FAB-100 eOFAB-100 da 100 kg (FAB sta perFugashnaya Avia Bomba e OFABper Oskolochno FAB, rispettiva-mente bomba aerea ad alto esplo-sivo e bomba aerea ad alto esplosi-vo a frammentazione).

Il giorno successivo abbiamo vi-sitato la seconda base coinvoltanell’esercitazione e cioè Staroko-styantyniv (Starokonstantinov), se-de della 7. babr TA (bombardu-val’na aviatsiyna brigada taktich-noyi aviatsiyi o brigada da bom-bardamento dell’aviazione tattica)equipaggiata con Sukhoi Su-24Me MR da ricognizione. La storia diquesto reparto risale al 1951quando venne istituito nella baseattuale come 7. BAP (Bombardi-rovch’nyi Aviatsion’nyi Polk o Reg-gimento da Bombardamento del-

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l’Aviazione), dotato di bombardieribireattori Ilyushin Il-28 (“Beagle”in codice NATO); negli anni Ses-santa fu riequipaggiato con gliYakovlev Yak-28 (“Brewer”) e dal1977 con i Sukhoi Su-24 (“FencerB/C”). In seguito il 7. BAP si ritrovòrischierato dal 1982 nella ex-Ger-mania Est, per la precisione aGrossenhain, per rientrare nel1989 nella sede attuale.

All’atto della costituzione, la Po-vitryany Syly si ritrovò in carico ol-tre 200 Su-24 di differenti versioni,suddivise tra cinque reggimenti dabombardamento con Su-24 (“Fen-cer B/C”) e Su-24M (“Fencer D”),due da ricognizione con Su-24MR(“Fencer E”) ed uno da guerraelettronica con circa otto Su-24MP(“Fencer F”). La prima variante dabombardamento, “Fencer B/C”, èstata radiata assieme ai pochiSu-24MP conseguentemente alloscioglimento di tutti i reparti, salvol’attuale 7. babr TA, così ridesigna-

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Nella pagina a fianco, sopra: l’aviazione ucraina sta compiendo un considerevole sforzo per portare i suoi standard a livelli comparabili con quelli occidentali e sottopone a completa manutenzione gliaeroplani di prima linea che sembrano appena usciti di fabbrica, come questo Su-27UB; il Su-27UB“Flanker” è l’aereo di punta di prima linea e, anche se è utilizzato per l’abilitazione dei piloti, hacomplete capacità operative ed il secondo membro dell’equipaggio può operare come istruttore,secondo pilota ed addetto ai sistemi. Qui sotto, a sinistra: MiG-29 “Fulcrum-C” non aggiornati emessi a terra; a destra: MiG-29 in rullaggio; al centro: questo “Fulcrum-C” ha ancora la precedentecolorazione grigio-azzurra. In fondo alla pagina: MiG-29UB in rullaggio, con periscopio estratto.

ta dal 28 marzo 2008 ed intitolataa Petro Franko, considerato il fon-datore dell’aeronautica ucraina.

La brigata ora, può disporre di ol-tre 50 tra Su-24M e Su-24MR, partedei quali mantenuti in riserva; per

l’addestramento, inoltre, ha anchequalche Aero L-39C “Albatros”. Labrigata si serve di due grandi areeper la pratica del tiro e del volo abassa quota, una delle quali è il poli-gono di Pobrysk ai confini con la Bie-lorussia. La flotta dei “Fencer” ne-cessita di un aggiornamento del si-stema di navigazione e dell’avionica,oltre ad interventi strutturali per pro-lungarne la vita operativa. Per quan-to concerne la nostra visita, alla seraci comunicano che il giorno succes-sivo non ci sarebbe stata attività divolo perché il poligono giorno sareb-

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be stato impegnato dalle truppe diterra e quindi avremmo solo potutoammirare i velivoli in forma statica.

Sull’area adibita a parcheggioper gli aeromobili di questa secon-da base era visibile una coppia diSu-24MR da ricognizione, dei qualiuno adornato di una vistosa “shark-mouth” nel muso, unitamente ad unSu-24M con un carico impressio-nante di bombe FAB-100 appeseagli attacchi multipli sotto le ali edin fusoliera.

In chiusura della visita, il colon-nello comandante della brigata ciha raccontato un po’ della sua car-riera, iniziata sull’intercettore Su-15(“Flagon”) presso la VVS dell’alloraUnione Sovietica per poi passare alSu-25 ed infine sul Su-24 in tutte lesue versioni. Curiosamente, dopola transizione sul Su-24MP, la ver-sione da guerra elettronica, ha sog-giornato in Italia per un periodo divolo presso il 50° Stormo di Piacen-za, compiendo un “programma-scambio” sui nostri “Tornado” ECR

Ci ha spiegato inoltre, che il Su-24 è una macchina molto complica-

ta e che i piloti impiegano moltotempo, oltre a dover totalizzare mol-te ore di volo, prima di ottenere lacertificazione di pilota combatready, anche perché quando esco-no dalla scuola la loro esperienza si

limita al solo L-39 “Albatros”. Ha poiaggiunto che adesso tutti i piloti mi-litari ucraini vengono formati negliStati Uniti ma su quest’aspetto nonha voluto fornirci particolari.Mirco Bonato e Daniele Mattiuzzo

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Nella pagina accanto, sopra: un Sukhoi Su-24M “Fencer-D” con armamento costituito da bombeFAB-100; sotto, a sinistra: i punti d’attacco portano sei bombe ciascuno; a destra: le bombe FAB-100 (Fugashnaya Avia Bomba, bomba aerea ad alto esplosivo da 100 kg); in fondo alla pagina: dueSu-24MR (“Fencer-E”), aeroplani equivalenti agli europei “Tornado” IDS/ECR. Qui sotto, a sinistra: idue carichi al centro sono lanciarazzi B-8M1 da 80 mm a 20 colpi, armamento standard per i Su-25;a destra: un Su-25UBK (“Frogfoot-B”) con doppia missione, addestrativa e operativa. Al centro:l’aereo da addestramento standard dell’ex-Patto di Varsavia, l’L-39 “Albatros” prodotto nell’alloraCecoslovacchia, continua ad essere largamente impiegato. Sotto: un Su-25 con lanciarazzi da 250 mm.