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Report 2008 Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione 1 Dati relativi all’anno 2007 A cura Dell’Osservatorio Immigrazione Provincia di Vercelli

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Dati relativi all’anno 2007 1 Report 2008 Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione 2 Report 2008 Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione

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Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione 1

Dati relativi all’anno 2007

A cura

Dell’Osservatorio Immigrazione

Provincia di Vercelli

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Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione 2

PREMESSA.........................................................................................................................................3 I DATI ANAGRAFICI DELLA PROVINCIA DI VERCELLI INSERITI NEL CONTESTO NAZIONALE E INTERNAZIONALE ...............................................................................................4

Il contesto europeo ...........................................................................................................................4 Il contesto nazionale.........................................................................................................................4 La situazione regionale ....................................................................................................................6 Vercelli inserita nel quadro regionale ..............................................................................................6

LA PRESENZA IMMIGRATA A VERCELLI ..................................................................................8 La numerosità...................................................................................................................................8 La distribuzione territoriale..............................................................................................................8 Il genere..........................................................................................................................................12 L’età ...............................................................................................................................................12 La nazionalità d’origine .................................................................................................................13

DATI DEMOGRAFICI INDICATORI DI INTEGRAZIONE .........................................................16 I matrimoni misti............................................................................................................................16 Il conferimento della nazionalità....................................................................................................16

PERMESSI DI SOGGIORNO, CARTE DI SOGGIORNO, NULLA OSTA, AUTORIZZAZIONI PER MOTIVI DI LAVORO..............................................................................................................18 GLI IMMIGRATI NEL MERCATO DEL LAVORO ......................................................................20

Gli avviamenti al lavoro.................................................................................................................20 Gli immigrati e l’imprenditorialità.................................................................................................22 L’appartenenza sindacale...............................................................................................................23

I SERVIZI SOCIALI A SOSTEGNO DEL BENESSERE DEI MIGRANTI...................................24 LA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI VERCELLI . ...........................................26

Gli accessi allo sportello ISI ..........................................................................................................26 L’accesso ai servizi ospedalieri......................................................................................................26 Gli infortuni....................................................................................................................................27 Considerazioni sullo stato di salute degli immigrati in Piemonte..................................................28

L’ACCESSO ALLA CASA...............................................................................................................28 GLI IMMIGRATI NEL SISTEMA SCOLASTICO E FORMATIVO .............................................29

La scuola ........................................................................................................................................29 La formazione professionale..........................................................................................................29 L’università ....................................................................................................................................29

L’ILLEGALITÀ ................................................................................................................................32 I DATI FORNITI DAGLI INFOPOINT DELLA PROVINCIA DI VERCELLI .............................33 CONCLUSIONI.................................................................................................................................37 RINGRAZIAMENTI.........................................................................................................................38 INDICE TABELLE ...........................................................................................................................39 INDICE GRAFICI .............................................................................................................................40 INDICE DELLE TAVOLE ALLEGATE..........................................................................................40

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PREMESSA

Con la pubblicazione di questo report continua il lavoro ingente di raccolta ed elaborazione dati dell’Osservatorio immigrazione della Provincia di Vercelli. Si tratta del V rapporto annuale che traccia una fotografia della dimensione e delle caratteristiche del fenomeno migratorio in provincia.

Questo aspetto è una caratteristica essenziale del costante lavoro di raccolta dati svolto dalla Provincia di Vercelli, anche alla luce del rapporto Caritas1 del 2005 secondo cui “l’esigenza di disporre di strumenti informativi efficienti sui processi di immigrazione sembra oggi essere sempre più diffusa fra molti attori sociali, economici e istituzionali coinvolti dai fenomeni indagati. Per anni questa è stata una istanza intellettuale, ora è invece una vera e propria necessità pratica: produrre e rendere disponibili conoscenze quantitative e qualitative articolate e aggiornate, utili ad orientare, supportare iniziative, fornire strumenti previsionali ai numerosi soggetti sociali che dall’immigrazione colgono nuove sfide.” Tuttavia, ci ricorda ancora la Caritas, “resta un nodo: non tanto la carenza di ricerca quanto la carenza di strutture consolidate e durature nel tempo, messe in grado di sviluppare un’attività di osservazione, rilevazione e monitoraggio, elaborando serie storiche e mettendole a disposizione degli interessati.” Pensando ai cinque anni di lavoro continuativo da parte dell’Osservatorio della Provincia di Vercelli, possiamo proprio individuare nella continuità una caratteristica che oramai lo contraddistingue. Certamente resta il limite, di cui anche questo report risente, della mancanza di una base a livello nazionale ulteriormente solida di dati (omogenei e quindi confrontabili), che possano essere interpretati e sulla base dei quali possano essere costruite riflessioni e quindi politiche organiche. Tuttavia si ritiene che in provincia di Vercelli territorio e gli enti, annualmente chiamati a collaborare con l’Osservatorio, siano pronti a far parte di un vero e proprio sistema informativo, che consenta di aggiornare costantemente la fotografia degli stranieri residenti, così da poter compiere scelte sempre più organiche e articolate. Anche il lavoro che presentiamo nel 2008 si presenta suddiviso per aree tematiche: dati anagrafici, mondo del lavoro, accesso alla casa, le condizioni di salute, l’inserimento nel sistema formativo. Rispetto al passato sono presenti anche due sezioni nuove, frutto del costante lavoro di aggiornamento dello staff dell’Osservatorio: si tratta degli indicatori di integrazione (matrimoni misti e conferimento della nazionalità italiana) e dei dati riguardanti i servizi sociali. Là dove non diversamente segnalato la fonte e l’elaborazione dei dati è dello stesso Osservatorio. Si ringrazia, come è oramai consuetudine, tutti coloro che hanno collaborato mettendo a disposizione propri dati, informazioni, punti di vista e rappresentazioni del mondo immigrato a Vercelli. E’ proprio sulla base di questi dati che è possibile osservare il fenomeno migratorio per come si configura nella provincia, con la consapevolezza che si tratta oramai di una “presenza strutturale” all’interno della società italiana.

1 Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes (2005)

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I DATI ANAGRAFICI DELLA PROVINCIA DI VERCELLI INSERITI NEL

CONTESTO NAZIONALE E INTERNAZIONALE

Il contesto europeo Il contesto europeo può essere tracciato con brevi pennellate, prendendo spunto dai numerosi lavori che negli ultimi anni hanno tentato di operare una sintesi degli aspetti salienti2. In particolare, in sintonia con il rapporto Caritas 20073 segnaliamo che:

• Il nostro continente è oramai stabilmente abitato da cittadini provenienti da altri continenti. L’UE a 27 conta circa mezzo miliardo di persone, mentre gli immigrati con cittadinanza straniera sono circa 28 milioni e sono in costante aumento.

• Gli immigrati nel nostro continente costituiscono una forza lavoro irrinunciabile, che sola consente al continente un continuo sviluppo ma anche un continuo rinnovamento: il vecchio continente sarebbe ancora più “vecchio” se non fosse per giovani e minori immigrati, che scelgono di stabilirsi nel nostro mondo in cerca di un miglioramento delle proprie prospettive di vita.

• Il 2008 è l’anno europeo del dialogo interculturale4 e la ricerca di strategie per conciliare la diversità dei nuovi venuti con la tradizione occidentale rappresenta una sfida che vede l’Italia in prima fila, ma non certo sola di fronte ai cambiamenti emergenti.

• Si tratterebbe quindi non solo di definire le procedure riguardanti l’ingresso, il soggiorno e il mercato occupazionale, ma anche di concordare obiettivi validi per una società multiculturale e multietnica.

• Il tema della diversità e del dialogo interculturale implica per l’Europa individuare strategie di armonizzazione anche interna: non dimentichiamo che se si parla di UE a 27, i cittadini di paesi recentemente entrati nell’UE come Romania e Bulgaria devono essere considerati comunitari quindi appartenenti alla medesima cultura occidentale ed europea.

Il contesto nazionale All’interno del contesto europeo, tracciamo ora il quadro nazionale, che ci aiuta nel dettaglio a comprendere meglio il fenomeno migratorio per come si è caratterizzato nella penisola. L’Istat5 stima che all’inizio del 2008 3,5 milioni di stranieri erano residenti in Italia, ovvero il 5,8% del totale dei residenti. Poco meno della metà degli stranieri residenti è assorbita da 5 differenti cittadinanze: Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina. La metà degli stranieri residenti provengono dall’Est Europeo: neo comunitari o meno. Gli stranieri residenti sono prevalentemente giovani e in età attiva: uno su 5 è minorenne, 1 su 2 ha un’età compresa fra i 18 e i 39 anni. Risiedono prevalentemente nel Nord e nel Centro del paese. All’inizio del 2007 le famiglie residenti con almeno un componente straniero erano il 3,7% del totale. I permessi di soggiorno per motivi famigliari sono saliti dal 14,2% del 1992 al 31,6% del 2007. Accanto alle famiglie ricomposte aumentano i matrimoni con almeno uno sposo straniero celebrati in Italia: oltre 34 mila nel 2006, pari al 14% del totale. Numerosi sono i casi di matrimoni misti, mentre i casi di matrimoni fra stranieri sono poco più di 5.000. Nel 2006 i bambini nati da coppie di genitori stranieri erano quasi 58 mila, pari al 10,3% del totale dei nati della popolazione residente. Nel 2006 le cittadine straniere hanno avuto in media 2,5 figli per donna, il doppio di quelli avuti dalle italiane (1,6 per donna). In seguito all’aumento dei nati stranieri e ai ricongiungimenti famigliari, cresce il numero dei minorenni stranieri residenti. La presenza straniera è più elevata nei primi ordini scolastici, con 5,7 alunni non italiani ogni 100 iscritti nelle scuole d’infanzia, quasi 7% nelle scuole primarie e 6,5% nelle secondarie di primo grado. L’incidenza degli immigrati nelle scuole secondarie di secondo grado, seppur contenuta, è comunque in forte crescita, essendo triplicata negli ultimi cinque anni. Sul fronte della criminalità: gli stranieri denunciati nel 2006 sono stati 100 mila. La quota di stranieri sul totale dei denunciati varia molto in base alla tipologia del reato ed è maggiore per gli immigrati se si

2 Vedi www.europa.eu.it, www.coe.it 3 Dossier Caritas 2007 4 Come ci ricorda il Dossier Caritas 2007 5 www.istat.it

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tratta di borseggi, furti, contrabbando. La grande maggioranza degli stranieri denunciati non è in regola con il permesso di soggiorno. Il tasso di devianza degli stranieri regolari, cioè la quota di stranieri regolari denunciati sul totale degli stranieri regolari è pari al 2%, un valore di poco superiore a quello dei cittadini italiani. Un evento importante che ha segnato la questione migratoria nell’ultimo anno in Italia è rappresentato dalla opportunità di presentare domanda di ingresso ai sensi del Decreto Flussi6. Il Ministero dell’Interno a fine gennaio 2008 aveva ricevuto 696.000 domande per l’assunzione di lavoratori non stagionali extracomunitari in tutta Italia. Si presume che la maggior parte di queste domande si riferisce a lavoratori già presenti e attivi7, il che fa ipotizzare che sia molto nutrito il numero degli extracomunitari che ha trovato lavoro in Italia e che, come affermato, sfugge alle statistiche. Si confermerebbe che il sistema ufficiale di ingresso dei lavoratori stranieri in Italia non funzionerebbe e che i flussi programmati si riducono, nei fatti, a delle regolarizzazioni. Inoltre nei paesi neo-comunitari potrebbe accadere quello che gli esperti prevedono da tempo, ossia che i flussi in uscita si riducano perché l’ingresso nell’UE riduce l’interesse a emigrare. Si suppone quindi che in Italia possano riprendere consistenza i flussi da paesi terzi, in particolare da Marocco, Cina. Bangladesh e India. Possiamo affermare che, in Italia, la popolazione straniera è cresciuta in modo da mantenere costante il numero di persone in età lavorativa, nonché la numerosità della popolazione residente. La situazione che si è venuta a delineare non è frutto di un governo regolare del fenomeno, piuttosto della composizione delle scelte di diversi attori economici: quando la manodopera è diminuita in alcuni settori che si sono automatizzati o che hanno decentrato la produzione, la domanda originata dalle famiglie e dal terziario o dal sommerso hanno compensato le perdite. L’Osservatorio regionale del Piemonte afferma8:”E’ certamente possibile e necessario governare meglio questo processo, correggendo i meccanismi che si sono rivelati inadeguati: il sistema delle quote programmate che limitano l’ingresso di lavoratori richiesti dall’estero è oramai basato su finzioni e ipotesi irrealistiche, adatte a procedure di selezione di manodopera di stampo fordista delle grandi imprese. Non è realistico immaginare che una piccola impresa, un esercizio commerciale, una famiglia non trovando lavoratori adatti in Italia siano capaci e interessati a selezionare lavoratori all’estero. L’assunzione poi avviene spesso in occupazioni instabili, che possono durare poco tempo e possono essere cambiate anche per scelta del dipendente, alla ricerca di occasioni migliori e più adatte alle competenze e alle aspirazioni. Senza contare l’afflusso di famigliari dei lavoratori, che possono avere competenze e aspettative completamente diverse sul mercato del lavoro. Potrebbe essere più realistico introdurre meccanismi che considerino l’occupabilità degli aspiranti migranti e dei loro congiunti, non riferita a un evento puntuale ma a una prospettiva più ampia di contributo al mercato del lavoro italiano.” La sola repressione dell’immigrazione irregolare rischia di essere un errore se si pensa che provoca l’allontanamento di persone che, a volte, hanno appreso la lingua, acquisito professionalità, iniziato un percorso di integrazione, a volte anche chiesto la cittadinanza. Queste persone lasciano spesso il posto a nuovi arrivati, spaesati e in difficoltà. Queste considerazioni hanno a che fare con il dibattito in Italia sulle questioni migratorie, dibattito fermo alla diatriba integrazione o inserimento, mentre nel resto d’Europa si discute, in positivo, di come aprirsi, come attrarre lavoratori qualificati, creativi o comunque utili allo sviluppo economico, sociale e culturale.

6 Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2007 “Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello stato per l’anno 2007” 7 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008 8 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008

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La situazione regionale Da tempo le cifre relative all’immigrazione in Piemonte confermano una presenza numerosa, in crescita, con forti tendenze alla stabilizzazione e al radicamento. Certamente le statistiche ufficiali le individuano con un certo ritardo, soprattutto in occasione di eventi che consentono la registrazione ufficiale di persone già presenti. La definizione esatta di questa popolazione è resa complicata dall’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Unione Europea a 27 paesi: “a partire dal 1° gennaio 2007 il gruppo di immigrati più numeroso in Piemonte è passato da straniero a comunitario, anche se è evidente che il cambiamento di status non ha risolto tutti i problemi dei neo-comunitari, pur migliorandone la condizione giuridica, né ha cancellato timori e pregiudizi nei loro confronti.”9 Molti neo-comunitari si sono registrati all’anagrafe nel 2007, facendo lievitare così il numero dei residenti. I dati provvisori10 dell’applicazione del decreto flussi in Piemonte dicono che sono state fatte un totale di circa 36.000 domande: 26.021 da paesi che hanno un accordo bilaterale con l’Italia, circa 10.000 da paesi che non hanno un accordo bilaterale ma destinati in particolare a lavoratori domestici e di servizi alla persona. Le domande regionali sembrano in percentuale rispecchiare per provincia la distribuzione degli stranieri già presenti. Una interessante analisi11 approfondisce il rapporto tra le domande presentate in regione Piemonte e i flussi previsti: ogni 100 domande presentate da cittadini di paesi con accordi bilaterali vi sono circa 10 posti previsti, ogni 100 domande di colf e badanti sono previsti 57 posti. I dati evidenziano il forte squilibrio fra domande e posti disponibili in base al decreto. L’Istat al 1° gennaio 2007 quantificava in 252.000 i residenti in Piemonte non cittadini italiani. La Caritas stimava in 292.000 i soggiornanti regolari in Piemonte. La differenza potrebbe essere dovuta al fatto che molti stranieri con permesso di soggiorno non abbiano (ancora) preso la residenza. L’Osservatorio regionale sull’immigrazione12 partendo da questi due dati presunti, stimando la crescita dei residenti in 20.000 persone e l’ottenimento del nulla osta grazie al decreto flussi per 11.000 persone, afferma quindi “dovremmo aver raggiunto le 300.00 presenze effettive nel territorio piemontese se si parte dal dato Istat o 350.000 se si parte dal dato Caritas”. Il Piemonte non si segnala per situazioni e dinamiche da primato, ma segue le aree più attrattive del centro-nord est e della Lombardia. Va sottolineato che in assenza del contributo straniero la popolazione in Piemonte avrebbe registrato una diminuzione nel 2006, mentre il saldo generale è positivo per 11.000 unità: l’apporto dell’immigrazione è importante anche nelle altre regioni del nord, ma solo in Liguria e Friuli Venezia Giulia oltre al Piemonte risulta determinante per il segno della variazione complessiva. La nostra regione appare quindi fra le più dipendenti dal fenomeno migratorio come leva per bilanciare la perdita di residenti dovuta al calo di natalità e alla perdita di attrattività rispetto alle altre regioni. Tra le ragioni della cancellazione dall’elenco dei cittadini stranieri residenti, vi è anche l’ottenimento della cittadinanze italiana. Si segnalano in Piemonte circa 3.700 casi13 di acquisizione della cittadinanza italiana: si tratta di un numero sempre molto basso rispetto a altri paesi europei, ma in crescita perché molti immigrati hanno oramai maturato gli anni di residenza necessari per presentare domanda.

Vercelli inserita nel quadro regionale Le province piemontesi si collocano al di sotto della media nazionale per crescita e spesso anche per incidenza della popolazione migratoria. Certo è necessario sottolineare una forte concentrazione della popolazione immigrata, come d’altronde di quella totale, nella città di Torino e nella sua provincia. La tabella che segue mostra la distribuzione della popolazione immigrata per ciascuna provincia, indicando la percentuale sul totale dei residenti.

9 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008 10 Dati del Ministero dell’Interno aggiornati a dicembre 2007 11 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008 12 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008 13 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008

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Tabella 1 Percentuale di residenti stranieri sul totale dei residenti al 1 gennaio 2007 per provincia in Piemonte14

1 Asti 6.9% 2 Cuneo 6,2% 3 Alessandria 6,2% 4 Novara 6,0% 5 Torino 5,8% 6 Vercelli 5,3% 7 Biella 4,5% 8 Verbano Cusio Ossola 4,0% Piemonte 5,8% Italia 5,0%

Il medesimo dato, presentato nel report dell’anno precedente, indicava per ciascuna provincia un presenza ridotta dello 0,2% circa. Questo significa che la presenza di immigrati si rivela costantemente in crescita, senza eventi che possano provocarne variazioni significative. Resta da sottolineare che, anche in questo caso, il dato si riferisce a immigrati regolarmente presenti in Italia, registrati in quanto residenti. Da segnalare anche il continuo aumento dei giovani stranieri, sia provenienti dall’estero che nati in Italia. In Piemonte quasi un minorenne su 10 è straniero. Vercelli spicca, a confronto con le altre province, dimostra una elevata percentuale di minorenni stranieri, 9,5% sul totale. I nuovi nati stranieri in regione sono 14 su 100 nati in totale: nel quadro nazionale le province piemontesi sono tutte al di sopra della media. Una prova della stabilizzazione è data dal fatto che a inizio 2007 il 13,5% degli stranieri (escluso quindi i naturalizzati e i figli di coppie miste) residenti era nato in Italia. Rispetto a questo Vercelli spicca con Cuneo e Biella per una percentuale che supera il 15. Il dato è interessante: a Vercelli risiedono sempre più stranieri che scelgono di stabilirsi in provincia. In conclusione potremmo affermare che Vercelli risente del quadro regionale che prevede una continua crescita del numero degli immigrati: una lenta marea che cresce e vede proprio nella nostra provincia lo stabilirsi duraturo di famiglie con figli immigrati. Per questo non è possibile esitare nel pensare politiche inclusive che mirino all’integrazione di lungo periodo più che alla soluzione di emergenze.

14 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008 elaborazione dati Istat

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LA PRESENZA IMMIGRATA A VERCELLI

La numerosità L’Osservatorio immigrati della Provincia di Vercelli persegue lo scopo, ogni anno, di definire il dato aggiornato degli stranieri residenti. Grazie alla solerte e oramai collaudata collaborazione con le amministrazioni comunali siamo in grado di fornire il dato 2007, che ovviamente supera di gran lunga il dato Istat del 2006 sopra riportato. Si segnala, come dimostra la tabella sottostante, un costante aumento, che ha portato nell’anno precedente gli stranieri a superare di gran lunga quota 10.000.

Tabella 2 Cittadini stranieri in provincia di Vercelli negli anni

2003 7.350 3,3% del totale 2004 8.056 4,5% del totale 2005 8.822 4,9% del totale 2006 9.351 5,2% del totale 2007 10.967 6,1% del totale

La distribuzione territoriale Nel tentativo di definire dove si collocano i quasi 11.000 stranieri, l’osservatorio ha ritenuto innovativo suddividere la provincia vercellese in 5 aree distinte: alta e bassa Valsesia, Baraggia, Vercelli e area conurbata, Vercelli Ovest fascia del Po e Bassa Vercellese. Qui di seguito per ciascuna zona diamo un’interpretazione descrittiva delle caratteristiche socio-economiche:

• ALTA VALSESIA: Zona di montagna con grandi risorse naturalistiche e paesaggistiche e potenzialità turistiche.

• BASSA VALSESIA: Area pedemontana fortemente industrializzata con distretti di eccellenza nel tessile e nel metallurgico.

• BARAGGIA: Area di pianura caratterizzata dalla produzione agricola (riso) e in parte dall’enologia di pregio.

• VERCELLI E AREA CONURBATA: Funzioni direzionali urbane e provinciali, terziario commerciale, insediamento universitario in crescita, patrimonio culturale in via di riscoperta.

• VERCELLI OVEST, FASCIA DEL PO, BASSA VERCELLESE: Area storica della produzione del riso, con forte caratterizzazione rurale. Oltre alla presenza di attive cittadine medio-piccole, con una efficiente commistione tra agricoltura (riso e colture “asciutte”) e industria in prevalenza metalmeccanica, gran parte del territorio si distingue per l'originale patrimonio storico-architettonico.

Ogni area della provincia ha avuto un incremento percentuale del numero di stranieri. A differenza dell'anno passato, dove si registrava un flusso notevole di immigrati verso il capoluogo della provincia, nel 2007 l'area Vercelli ovest, fascia del Po, bassa vercellese, che comprende 33 paesi, tra i quali Trino, Santhià e Crescententino, ha subito un forte aumento, pari a oltre un punto percentuale.

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Tabella 3 Presenza di immigrati in aree territoriali della provincia negli anni

Aree Territoriali

Popolazione residente 2006

Popolazione residente 2007

Alta Valsesia 16.222 16.308

Bassa Valsesia 34.424 34.347

Baraggia 7.726 7.612

Vercelli e area conturbata 52.487 52.477

Vercelli Ovest, Fascia del Po, Bassa vercellese

68.518 68.780

Totale 179.377 179.524

Aree Territoriali

Stranieri residente 2006

% stranieri 2006

Stranieri residenti 2007

% stranieri 2007

Alta Valsesia 519 3,20 601 3,69

Bassa Valsesia 1.525 4,43 1.713 4,99

Baraggia 276 3,57 331 4,35

Vercelli e area conturbata 3.460 6,59 4.002 7,63

Vercelli Ovest, Fascia del po' Bassa vercellese

3.571 5,21 4.320 6,28

Totale 9.351 5,21 10.967 6,11

Grafico 1 Presenza di immigrati in aree territoriali anno 2007

Elencando i 10 comuni della provincia di Vercelli che nel 2007 hanno il maggior numero di cittadini stranieri in valore assoluto è possibile notare la flessione di Alice Castello e l’aumento degli immigrati residenti a Cigliano, mentre gli altri nove comuni mantengono la stessa posizione del 2006.

5,48%

15,62%3,02%

36,49%

39,39%

C ittadin i stranieri residenti suddivis i per aree

A LTA VA LS E SIAB AS S A V ALSE S IA

B AR AG GIA

V ER CELLI E A RE A CO NTURB ATAV ER CELLI OV ES T FA SC IA DEL PO B AS S A V ERC EL-

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Tabella 4 Cittadini stranieri residenti: comuni in ordine decrescente per valore assoluto anni 2006 e 2007

Comuni Totale. Popolazione residente al 31 dicembre 2006

Totale popolazione straniera residente al 31

dicembre 2006 %/popolazione residente

VERCELLI 47.019 3.289 7,00 TRINO 7.744 744 9,61 BORGOSESIA 13.522 570 4,22 SANTHIA' 9.152 437 4,77 CRESCENTINO 8.016 395 4,93 LIVORNO FERRARIS 4.457 387 8,68 SERRAVALLE SESIA 5.106 348 6,82 GATTINARA 8.411 348 4,14 VARALLO 7.508 334 4,45 ALICE CASTELLO 2.668 214 8,02

Comuni Totale. Popolazione residente al 31 dicembre 2007

Totale popolazione straniera residente al 31

dicembre 2007 %/popolazione residente

VERCELLI 46.978 3.810 8,11 TRINO 7.760 800 10,31 BORGOSESIA 13.527 644 4,76 SANTHIA' 9.142 545 5,96 CRESCENTINO 8.119 491 6,05 LIVORNO FERRARIS 4.524 430 9,50 SERRAVALLE SESIA 5.103 412 8,07 GATTINARA 8.402 389 4,63 VARALLO 7.518 382 5,08 CIGLIANO 4.612 248 5,38

Maggiori cambiamenti si registrano prendendo in considerazione i primi 10 comuni in ordine decrescente per presenza di immigrati in valore percentuale sul totale residenti. I comuni di Arborio e Formigliana lasciano il posto a Casanova Elvo e Carisio. Per quanto riguarda Casanova Elvo è il comune che ha avuto il maggior incremento rispetto all'anno passato infatti, mentre nel 2006 non faceva parte della classifica, nel 2007 è addirittura il 4° comune per numero percentuale di stranieri sul totale della popolazione residente.

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Tabella 5 Cittadini stranieri residenti: comuni in ordine decrescente per valore percentuale anni 2006 e 2007

Comuni Totale. Popolazione

residente 31 dicembre 2006

Totale popolazione straniera residente 31

dicembre 2006 %/popolazione residente

COLLOBIANO 133 23 17,29 SAN GERMANO VERCELLESE

1.781 188 10,56

TRINO 7.744 744 9,61 LIVORNO FERRARIS 4.457 387 8,68 ALICE CASTELLO 2.668 214 8,02 VERCELLI 47.019 3.289 7,00 SERRAVALLE SESIA 5.106 348 6,82 ARBORIO 1.011 61 6,03 FONTATETTO PO 1.255 74 5,90 FORMIGLIANA 558 32 5,73

Comuni Totale. Popolazione residente31 dicembre

2007

Totale popolazione straniera residente31

dicembre 2007 %/popolazione residente

COLLOBIANO 127 22 17,32 SAN GERMANO VERCELLESE

1.806 220 12,18

TRINO 7.760 800 10,31 CASANOVA ELVO 140 14 10,00 LIVORNO FERRARIS 4.524 430 9,50 VERCELLI 46.978 3.810 8,11 SERRAVALLE SESIA 5.103 412 8,07 FONTANETTO PO 1.264 101 7,99 ALICE CASTELLO 2.666 198 7,43 CARISIO 924 62 6,71

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Il genere

Per il 2007 il dato relativo al genere non ha subito grandi variazioni rispetto al 2006, il numero dei maschi è infatti diminuito in maniera poco sensibile.

Tabella 6 Gli immigrati in provincia di Vercelli: distribuzione per sesso negli anni

Sesso 2003 2004 2005 2006 2007

Valore % Valore % Valore % Valore % Valore % M 51,3 51,1 51,0 53,3 53% F 48,7 48,9 49,0 46,7 47%

L’età Come da tradizione abbiamo rilevato la distribuzione per età degli immigrati residenti. Si conferma nel 2007 il dato che vede quasi un immigrato su 4 essere minore di 18 anni.

Tabella 7 Gli immigrati in provincia di Vercelli: distribuzione per età anno 2007

<18 19-60 >60 Totale

2.682 7.940 345 10.967

24,5% 72,4% 3,1% 100%

La tabella che segue mostra la distribuzione per età come si è configurata negli ultimi 3 anni. E’ evidente come nel corso del 2007 l’aumento percentuale si sia concentrato soprattutto fra le persone di età compresa fra i 19 e i 60 anni.

Tabella 8 Gli immigrati in provincia di Vercelli: distribuzione per età

2005 2006 Aumento % a confronto

con anno precedente 2007 Aumento % a confronto

con anno precedente <18 2.203 2.393 9 2.682 12 19-60 6.315 6.612 5 7.940 20 >60 304 346 14 345 0

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La nazionalità d’origine In provincia di Vercelli risiedono stranieri di circa 110 nazionalità. Tra le 10 nazionalità maggiormente rappresentate spiccano la marocchina, Albanese, Rumena, Cinese ed Ucraina. Di queste le prime tre costituiscono rispettivamente il 27%, il 18% e il 17% del totale della popolazione immigrata, vale a dire che insieme rappresentano più del 60% del totale.

Grafico 2 Prime 10 nazionalità presenti a Vercelli in valore assoluto

La tabella che segue mostra la numerosità delle prime 10 nazionalità presenti, indicandone la distinzione per sesso. Si evince come la presenza femminile sia maggiormente significativa fra le persone provenienti dall’Ucraina e dalla Repubblica Domenicana, nonché, anche se in misura minore, da Romania e Perù. La componente maschile rimane maggioritaria soprattutto tra i cittadini del Senegal, dell’Albania e del Marocco, così come di Tunisia e Croazia. Tabella 9 Prime 10 nazionalità presenti in provincia di Vercelli e distribuzione per genere anno 2007

Nazionalita' Totale Maschi Femmine %M %F

MAROCCO 2996 1752 1244 58,5 41,5

ALBANIA 1955 1172 783 59,9 40,1

ROMANIA 1883 915 968 48,6 51,4

CINA 493 267 226 54,2 45,8

UCRAINA 332 99 233 29,8 70,2

SENEGAL 273 167 106 61,2 38,8

TUNISIA 228 133 95 58,3 41,7

CROAZIA 219 131 88 59,8 40,2

PERU' 195 94 101 48,2 51,8

REP. DOMINICANA 174 43 131 24,7 75,3

2996

19551883

493

332 273 228 219 195 174

Prime 10 nazionalità anno 2007

MAROCCOALBANIA

ROMANIACINA

UCRAINASENEGAL

TUNISIACROAZIA

PERU'

REP. DOMINICANA

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La precisa ed efficace raccolta dei dati demografici, operata dall’Osservatorio in collaborazione con le amministrazioni comunali della provincia, ci consente di rivelare, per ciascuna delle 10 nazionalità maggiormente presenti, la distribuzione per età. Risulta evidente come la componente dei minori di 18 anni sia particolarmente significativa fra cittadini di Croazia, Marocco, Tunisia e Albania. Per converso risulta minoritaria tra i cittadini dell’Ucraina. Ovviamente i residenti stranieri che superano i 60 anni, ovvero oramai usciti dalla vita lavorativa, sono presenti in misura poco rilevante, eccezion fatta per i cittadini albanesi. Questo dato potrebbe essere dovuto a immigrazioni oramai datate nel tempo che hanno portato le persone a “invecchiare” in Italia, oppure ancora a ricongiungimenti famigliari che nel caso degli albanesi potrebbe anche aver visto coinvolti i genitori dei migranti, oppure ancora ad una minor propensione dei cittadini di questa nazionalità a chiedere la cittadinanza italiana. Tabella 10 Prime 10 nazionalità presenti in provincia di Vercelli e distribuzione per età anno 2007

Nazionalita' Totale <18 19-60 >60 <18 % 19-60 % >60 %

MAROCCO 2996 936 1981 79 31,2 66,1 2,7

ALBANIA 1955 571 1251 133 29,2 64,0 6,8

ROMANIA 1883 411 1451 21 21,8 77,1 1,1

CINA 493 118 366 9 23,9 74,2 1,9

UCRAINA 332 24 300 8 7,2 90,4 2,4

SENEGAL 273 50 217 6 18,3 79,5 2,2

TUNISIA 228 70 157 1 30,7 68,9 0,4

CROAZIA 219 71 146 2 32,4 66,7 0,9

PERU' 195 38 153 4 19,5 78,4 2,1

REP. DOMINICANA 174 37 135 2 21,3 77,6 1,1 Volendo analizzare in particolare la composizione della popolazione straniera immigrata minorenne, ne emerge una prevalenza netta di giovani provenienti da Marocco, Albania e Romania, come si evince dalla tabella sottostante.

Tabella 11 Minori per nazionalità su minori stranieri anno 2007

Nazionalita' Totale <18 MAROCCO 2996 34,9

ALBANIA 1955 21,3

ROMANIA 1883 15,3

CINA 493 4,4

UCRAINA 332 0,9

SENEGAL 273 1,9

TUNISIA 228 2,6

CROAZIA 219 2,6

PERU' 195 1,4

REP. DOMINICANA 174 1,4

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Facendo un'analisi del trend della popolazione straniera a partire dal 2003. anche per il 2007 Marocco, Albania, Romania e Cina si confermano le 4 nazionalità maggiormente presenti nel territorio vercellese. Rispetto all'anno passato le nazionalità occupano la stessa posizione tranne la Tunisia che supera la Croazia.

Tabella 12 Prime 10 nazionalità presenti in provincia di Vercelli negli anni

2003 2004 2005 2006 2007

Marocco 2.271 Marocco 2.572 Marocco 2.725 Marocco 2.763 Marocco 2.996

Albania 1.431 Albania 1.679 Albania 1.787 Albania 1.842 Albania 1.955

Romania 486 Romania 689 Romania 878 Romania 1.026 Romania 1.883

Cina 290 Cina 392 Cina 406 Cina 447 Cina 493

Senegal 215 Senegal 240 Ucraina 241 Ucraina 273 Ucraina 332

Croazia 178 Ucraina 228 Senegal 232 Senegal 249 Senegal 273

Tunisia 150 Croazia 197 Tunisia 192 Croazia 223 Tunisia 228

Ucraina 144 Tunisia 184 Croazia 184 Tunisia 217 Croazia 219

Rep. Dominicana

116 Rep.

Dominicana 119

Rep. Dominicana

149 Peru' 182 Peru' 195

Bulgaria 92 Peru' 108 Peru' 139 Rep.

Dominicana 159

Rep. Dominicana

174

Notando che le prime 4 nazionalità (Marocco, Albania, Romania e Cina) dal 2003 ad oggi sono rimaste invariate, si è pensato di calcolare la variazione nel corso degli anni per ogni singola provenienza. E' possibile notare che nel 2004 tutte e quattro le nazionalità hanno avuto un incremento di presenze. Nel corso degli anni tutte le nazionalità hanno subito un calo tranne la Romania che nel 2007 ha avuto un incremento percentuale del 6,2%. Il Marocco è la nazionalità che è cresciuta meno delle altre subendo un calo del 2,2%. L'aumento della nazionalità rumena sul territorio vercellese trova una facile spiegazione con il fatto che dal 1° gennaio 2007 la Romania è entrata a far parte della Comunità Europea.

Tabella 13 Valore e variazione percentuale su totale popolazione straniera

2003 2004

Variazione '03/'04

2005

Variazione '04/'05

2006

Variazione '05/'06

2007

Variazione '06/'07

Marocco 30,9 31,9 + 1,0 30,9 - 1,0 29,5 - 1,3 27,3 - 2,2

Albania 19,5 20,8 + 1,4 20,3 - 0,6 19,7 - 0,6 17,8 - 1,9

Romania 6,6 8,6 + 1,9 10,0 + 1,4 11,0 + 1,0 17,2 + 6,2

Cina 3,9 4,9 + 0,9 4,6 - 0,3 4,8 + 0,2 4,5 - 0,3 Rimane infine da sottolineare che l’osservatorio Regionale15 sull’Immigrazione registrava, in passato, una distribuzione sul territorio degli immigrati differente per nazionalità, probabilmente legata a catene migratorie ed a opportunità peculiari per ciascun territorio. Si registra invece, nell’ultimo anno, una tendenza alla diffusione omogenea di tutti i gruppi nazionali sul territorio piemontese: questo si evince anche dal dato vercellese relativo ad un aumento degli immigrati che non corrisponde all’aumento in valore assoluto dei cittadini di specifiche nazionalità. In ogni caso il Vercellese si caratterizzerebbe, anche ad oggi, da una immigrazione con nazionalità tradizionali e che vede a fatica l’inserimento di cittadini di nazionalità diverse dalle prime.

15 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008

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DATI DEMOGRAFICI INDICATORI DI INTEGRAZIONE

I matrimoni misti L’Istat si sofferma sui matrimoni misti per descrivere l’andamento dell’integrazione fra stranieri e immigrati. Analogamente l’Osservatorio provinciale ha stimato il numero di matrimoni misti celebrati in provincia di Vercelli. Si diceva in precedenza che aumentano i matrimoni con almeno uno sposo straniero celebrati in Italia: oltre 34 mila nel 2006, pari al 14% del totale. Nel 2007 in provincia di Vercelli sono stati celebrati 623 matrimoni totali, di cui 66 misti, pari al 10,6% del totale. La provincia di Vercelli segna dunque un tasso di matrimoni misti consistente ma inferiore alla media nazionale.

Tabella 14 I matrimoni misti in provincia di Vercelli

Totale matrimoni 633 Totale matrimoni misti 66 % matrimoni misti sul totale 10,6%

Il conferimento della nazionalità

Si affermava che in Italia sono in aumento I cittadini stranieri ai quali è stata conferita la cittadinanza italiana. Nel 2007 in provincia di Vercelli è stata conferita la nazionalità a 209 cittadini stranieri: sono provenienti da 38 nazioni diverse e con maggior incidenza da Marocco, Argentina e Albania. Interessante notare che il fenomeno ha riguardato in gran parte persone di sesso femminile (147 su 209 totali) Nella tabella che segue è indicato il dato nel dettaglio.

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Tabella 15 Dati conferimento di nazionalità italiana

NAZIONALITA’ TOTALE MASCHI FEMMINE 1 MAROCCO 61 29 32 2 ARGENTINA 26 16 10 3 ALBANIA 24 7 17 4 ROMANIA 13 0 13 5 REP. DOMINICANA 11 2 9 6 BRASILE 9 1 8 7 EGITTO 7 3 4 8 RUSSIA 6 0 6 9 UCRAINA 5 1 4 10 TUNISIA 4 3 1 11 NIGERIA 4 0 4 12 MOLDOVA 3 0 3 13 PERU' 3 1 2 14 FILIPPINE 3 0 3 15 BIELORUSSIA 2 0 2 16 CROAZIA 2 0 2 17 FED. RUSSA 2 0 2 18 CUBA 2 0 2 19 ECUADOR 2 0 2 20 FRANCIA 2 1 1 21 GERMANIA 1 0 1 22 SPAGNA 1 1 0 23 SLOVACCHIA 1 0 1 24 BULGARIA 1 0 1 25 MACEDONIA 1 0 1 26 SVIZZERA 1 1 0 27 TURCHIA 1 1 0 28 IRAN 1 1 0 29 VIETNAM 1 0 1 30 COSTA RICA 1 0 1 31 HONDURAS 1 0 1 32 MESSICO 1 0 1 33 COLOMBIA 1 0 1 34 CINA 1 0 1 35 NEPAL 1 0 1 36 THAILANDIA 1 0 1 37 BENIN 1 0 1 38 TOGO 1 0 1 TOTALE 209 67 142

La tabella che segue mostra il dato del conferimento della nazionalità distinguendo fra le aree di provenienza. Gli africani sono presenti in maniera dominante, seguiti dai cittadini di altri paesi europei (non comunitari) e del Sud America.

Tabella 16 Conferimento nazionalità per continente di provenienza

Continente Valore assoluto

Valore percentuale

Africa 78 37,3 Altri paesi europei 47 22,5 Sud America 39 18,7 Comunitari 19 9,1 Centro America 18 8,6 Asia 7 3,3 Oceania 1 0,5 Totale 209 100

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PERMESSI DI SOGGIORNO, CARTE DI SOGGIORNO, NULLA OSTA,

AUTORIZZAZIONI PER MOTIVI DI LAVORO

I dati relativi a permessi e carte di soggiorno che seguono sono stati forniti dalla Prefettura di Vercelli

Tabella 17 Numero pratiche evase per permessi di soggiorno

2004 4.358

2005 4.160

2006 4.405

2007 3.325

La tabella 17 riporta il numero di pratiche evase per permessi di soggiorno nel corso degli anni. La flessione dei permessi di soggiorno rilasciati potrebbe avere due ragioni: da un lato i tentennamenti e le lentezze burocratiche, che come indicato sopra non consentono di comprendere ad oggi le sorti del decreto flussi 2007, d’altro canto alcuni residenti stranieri non necessitano più di permesso di soggiorno (ci si riferisce in particolare ai cittadini rumeni, terzi per presenze a Vercelli (dopo Marocco e Albania). Diminuiscono in rapporto al 2006 i permessi di soggiorno per casi minori (7) mentre aumentano quelli per asilo politico (12). I dati del 2007 vedono un prevedibile aumento delle carte di soggiorno rilasciate (2205). Il totale dei permessi di soggiorno nella Provincia di Vercelli al 1° gennaio 2007 erano 7.341, di cui soggiornanti attualmente 3.312. Carte e permessi di soggiorno sono stati richiesti, a Vercelli, da cittadini di oltre 100 nazionalità diverse, in particolare le nazionalità marocchina ed albanese di confermano le maggiormente rappresentate. Tuttavia è evidente come i cittadini rumeni abbiano contribuito a ridurre il numero dei richiedenti permesso di soggiorno, mentre l’aumento nell’ultimo anno è soprattutto da imputare ai cittadini (o meglio alle cittadine) ucraini.

Tabella 18 Numero pratiche evase per permessi di soggiorno per nazionalità

2005 2006 2007 Marocco 1488 1218 864 Albania 973 791 574

Romania d.n.p. 731 323

Cina 262 249 152 Ucraina 242 218 259

La provincia di Vercelli ospita attualmente 13 soggiornanti per motivi di asilo politico. Segue il dettaglio per nazionalità.

Tabella 19 Soggiornanti per asilo politico per nazionalità

Soggiornanti al 31/12/2007 per motivi politici Togo 6

Camerun 3

Albania 2 Serbia - Montenegro 2

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La provincia di Vercelli ospita attualmente 5 soggiornanti per minore età (ai sensi dell’art. 28 DPR 394/99). Segue il dettaglio per nazionalità.

Tabella 20 Soggiornanti per minore età per nazionalità

Albania 3

Marocco 2

La Prefettura ha fornito i dati delle richieste pervenute allo sportello Unico dell’Immigrazione, ufficio pubblico che ha, a partire dal 2005, centralizzato e semplificato la trattazione di alcune pratiche relative soprattutto al contratto di soggiorno. La tabella che segue mostra il numero di richieste e le motivazioni negli anni. Si conferma l’aumento dei nulla osta per ricongiungimento famigliare, ottimo indicatore della progressiva stanzialità degli immigrati in Italia.

Tabella 21 Richieste pervenute allo sportello Unico dell’Immigrazione Da luglio 2005 2006 2007 Richieste nominative di Nulla Osta al lavoro 2.043 1.119 790 Richieste nominative di Nulla Osta al ricongiungimento familiare 119 238 330

Non si sono presentate richieste di permessi di soggiorno a sportivi professionisti stranieri. Da segnalare la concessione nel 2007 di 4 permessi di soggiorno per studio.

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GLI IMMIGRATI NEL MERCATO DEL LAVORO

Gli avviamenti al lavoro Grazie ad una proficua e duratura collaborazione con gli uffici provinciali del Centro per l’Impiego, siamo in possesso di dati provenienti dai due Centri per l’Impiego: Vercelli (con distaccamento a Santhià) e Borgosesia (con distaccamento a Gattinara) riguardanti gli avviamenti al lavoro nell’anno 2007. La tabella sottostante mostra come il dato degli avviamenti extracomunitari si stia stabilizzando negli anni intorno al 13/14% degli avviamenti totali.

Tabella 22 Numero di avviamenti dei Centri per l’impiego negli anni

2003 2004 2005 2006 2007

Avviamenti comunitari 17.076 87,50% 19.839 84,50% 17.712 86,60% 19.176 86,20% 23.363 85,71

Avviamenti extracomunitari 2.432 12,50% 3.632 15,50% 2.732 13,40% 3.071 13,80% 3.894 14,29 Totale avviamenti 19.508 100% 23.471 100% 20.444 100% 22.247 100% 27.257 100%

Grafico 3 Numero di avviamenti dei Centri per l’impiego negli anni

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

2003 2004 2005 2006 2007

extracomunitari

counitari

Come già negli anni precedenti, si nota una forte superiorità di inserimenti maschili ma con un progressivo aumento, rispetto agli anni passati, della percentuale degli avviamenti femminili.

Tabella 23 Numero di avviamenti di immigrati per sesso negli anni

2003 2004 2005 2006 2007

Femmine 706 29,00% 1.060 29,20% 906 33,20% 1.223 39,80% 1.685 43,27

Maschi 1.726,00 71,00% 2.572 70,80% 1.826 66,80% 1.848 60,20% 2.209 56,73

Totale 2.432,00 100,00% 3.632 100,00% 2.732 100,00% 3.071 100,00% 3.894 100,00

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Purtroppo non siamo in grado di fornire dati aggiornati relativi al 2007 riguardanti la nazionalità degli avviati. Può essere interessante riportare alcune considerazioni relative ai dati del 2005 che non dovrebbero discostarsi molto da quelli del 2007. Interessante risulta la distribuzione per sesso per nazionalità. Come mostra la tabella sottostante gli stranieri marocchini avviati al lavoro sono in gran parte maschi, così come accade per albanesi e cinesi. Il fenomeno delle badanti influisce, come era prevedibile, sulla percentuale di stranieri provenienti dall’Ucraina e avviati al lavoro, che per più dell’80% risultano essere donne.

Tabella 24 Numero di avviamenti di immigrati per sesso e per nazionalità anno 2005

Maschi Femmine Marocco 713 557 78,1% 156 21,9%

Albania 442 323 73,1% 119 26,9%

Romania 372 219 58,9% 153 41,1%

Cina 139 94 67,6% 45 32,4%

Ucraina 119 21 17,6% 98 82,4% La maggioranza delle persone immigrate collocate al lavoro ha ottenuto un contratto a tempo determinato (2.424) rispetto al contratto a tempo indeterminato.

Tabella 25 Contratti per immigrati a tempo determinato o indeterminato

2003 2004 2005 2006 2007

Determinato 1.588 65,30% 2.350 64,70% 1.635 59,9 1.879 61,20% 2.424 62,25

Indeterminato 844 34,70% 1.282 35,30% 1.097 40,1 1.192 38,80% 1.470 37,75

Totale 2.432 100% 3.632 100% 2.732 100% 3.071 100,00% 3.894 100,00%

La maggioranza dei contratti stipulati risultano essere a tempo pieno anche nel 2007 (68,21%), subendo comunque una forte flessione a partire dal 2003.

Tabella 26 Contratti per immigrati a tempo pieno e parziale

2003 2004 2005 2006 2007

Tempo pieno 2.056 85% 2.941 81% 2.082 76,2 2.185 71,10% 2.656 68,21

Tempo parziale 376 15% 691 19% 650 23,8 886 28,90% 1.238 31,79

Totale 2.432 100% 3.632 100% 2.732 100% 3.071 100,00% 3.894 100,00%

Può essere interessante un confronto sui dati del 2007 fra immigrati e non, rispetto alle formule contrattuali. Gli italiani registrano un numero maggiore di contratti a tempo pieno, ma il dato colpisce per una differenza di circa il 10%, inferiore a quella che ci si poteva attendere. In ogni caso l’utilizzo dei contratti a tempo parziale potrebbe nascondere una parziale regolarizzazione del lavoro: il contratto a tempo parziale consente di assicurare l’immigrato e di dare una certa regolarità, che potrebbe poi essere integrata con lavoro nero.

Tabella 27 Confronto fra tipologie di contratto e comunitari e extracomunitari

2007 EXTRACOMUNITARI COMUNITARI TOTALE

Tempo pieno 2.656 68,21 18.420 78,84 21.076 77,32

Tempo parziale 1.238 31,79 4.943 21,16 6.181 22,68

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Totale 3.894 100,00% 23.363 100,00% 27.257 100,00%

In particolare per l’anno 2007 il Centro per l’Impiego ha fornito i dati relativi alla messa in mobilità.

Tabella 28 Messa in mobilità per sesso e provenienza

DONNE UOMINI TOTALE % Comunitari 263 219 482 88,4

Extracomunitari 7 56 63 11,6

TOTALI 270 275 545 100

Lo scarso numero di donne straniere in mobilità potrebbe essere dovuto al fatto che la mobilità è uno strumento utilizzato soprattutto dalle grandi aziende (per esempio appartenenti all’indotto Fiat) che vedono extracomunitari impiegati, soprattutto di sesso maschile.

Gli immigrati e l’imprenditorialità Nel nostro paese, negli ultimi anni, sembra essere maturata l’attenzione per l’imprenditoria straniera, sicuramente in crescita. La Camera di Commercio di Vercelli ha fornito all’Osservatorio i dati sull’imprenditorialità dei cittadini immigrati. Nel 2007 sono state avviate 1500 aziende: di queste si stimano, in continuità con gli anni precedenti, circa 150 sono di stranieri. Per quanto riguarda le cessazioni, dato importante per comprendere le dinamiche locali dell’attività imprenditoriale, delle 1400 circa unità cessate, 95 risultano essere di stranieri. Come veniva evidenziato in passato, le imprese maggiormente diffuse appaiono essere quelle a carattere commerciale, mentre il secondo ramo d’attività scelto è quello delle costruzioni, soprattutto per gli immigrati provenienti dai Balcani e Est Europa. Seguono, ma di gran lunga meno importanti, i servizi, il turismo, il settore tessile e l’abbigliamento. In ogni caso le imprese di stranieri paiono essere relativamente giovani: egiziani, serbi e brasiliani sembrano gestire le attività più longeve. Alcune nazionalità presenti da poco in Italia (come i Rumeni) dimostrano ovviamente una scarsa longevità imprenditoriale, mentre marocchini e senegalesi hanno recentemente dimostrato spiccate attitudini imprenditoriali. L’analisi per genere mette in evidenza una forte presenza femminile, le donne sono molto presenti, se non come imprenditrici, certamente come socie di impresa. Il dato varia a seconda delle nazionalità: sono soprattutto le donne nigeriane a essere proprietarie di impresa in proporzione quasi simile ai conterranei maschi. In ogni caso imprenditorialità dipende da flussi, condizioni, pregiudizi, cultura di provenienza. Anche a Vercelli il fenomeno dell’imprenditorialità immigrata è dunque presente: sarebbe interessante approfondirlo, magari per scoprirne le peculiarità locali e evidenziarne le forme assunte nella loro originalità. La Provincia di Vercelli, inoltre, ha attivato16, per l’anno 2007 della seconda triennalità, la Misura D3 con sportelli per la creazione di impresa. I cittadini immigrati risultano essere in aumento fra i fruitori del servizio, soprattutto se di sesso maschile. Si segnalano in particolare 13 persone accolte attraverso il servizio di pre-accoglienza nel 2007 (di cui 3 comunitari e 10 extracomunitari). Sul totale delle consulenze attivate, 2 sono andate a buon fine con la validazione del business plan: 1 nel settore del commercio dell’artigianato, riferito ad un impresa di compra vendita di artigianato locale fra Vercelli e l’Algeria; la seconda sempre nel settore del commercio e si tratta di una pizzeria/focacceria.

16 POR Misura D3 – Lotto 1 – Sportello Creazione di Impresa D3

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L’appartenenza sindacale Grazie ai dati forniti dai maggiori sindacati siamo in grado di definire l’andamento delle appartenenze sindacali che gli stranieri esprimono. La tabella evidenzia un aumento generalizzato della percentuale di immigrati iscritti nell’anno 2007 a confronto con il dato del 2005. Spicca l’ottima performance del sindacato Cisl, che vede il 6,3% dei suoi iscritti fra gli immigrati.

Tabella 29 Presenza di immigrati all’interno dei sindacati vercellesi 2005

Sindacato Totale Iscritti 2007

Stranieri 2007

% Stranieri 2007

% Stranieri 2005

CGIL 19.062 439 2,3 1,7 CISL 16.123 1008 6,3 1,4 UIL 5.300 52 1 1,5

Complessivamente si contano circa 1.500 immigrati iscritti al sindacato: questo significa che circa più di un immigrato su 7 residente in provincia è iscritto al sindacato. Il dato è comprensibile se si pensa che la maggior parte degli immigrati in Italia sono in età lavorativa, quindi potenziali iscritti ad organizzazioni che tutelano i lavoratori. Altra considerazione riguarda il fatto che le organizzazioni sindacali sono state deputate all’invio telematico delle pratiche connesse al decreto flussi cui si accennava in precedenza. Questo ha comportato una ulteriore vicinanza fra organizzazioni sindacali e immigrati. La tabella che segue indica il numero di pratiche relative ai flussi delle quali si è occupato ciascun sindacato.

Tabella 30 Utenti supportati per invio telematico delle pratiche per domande con quote di ingresso

CGIL CISL UIL Totale 303 535 86 924

Il dato potrebbe anche indicare che sono presenti a Vercelli circa 1.000 stranieri in attesa di regolarizzazione, se assumiamo il fatto che il decreto flussi ha consentito a chi era in Italia in modo irregolare di regolarizzare la propria posizione. Per ulteriori considerazioni sul decreto flussi vedi paragrafo precedente a questo dedicato.

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I SERVIZI SOCIALI A SOSTEGNO DEL BENESSERE DEI MIGRANTI

Gli enti gestori per i servizi socio - assistenziali hanno fatto pervenire all’Osservatorio i dati relativi alle prestazioni del servizio fornite a immigrati. La tabella che segue mostra il numero di utenti del servizio sociale professionale, mettendo a confronto gli italiani con gli stranieri.

Tabella 31 Prestazioni del servizio sociale per stranieri

Prestazioni Totale Di cui

stranieri % stranieri sul totale

Servizio sociale professionale

4544 859 19%

Si ricorda che il servizio sociale professionale costituisce un primo sportello, ovvero una accoglienza degli utenti, alla quale segue la scelta della prestazione da attivare. Constatiamo quindi che circa un utente del servizio sociale su 5 è straniero: in particolare gli stranieri rappresentano quasi il 40% delle prestazioni per minori, il 30% delle prestazioni per adulti e lo 0% per anziani. Prendendo in considerazione in particolare le prestazioni di natura economica (assistenza economica, interventi economici a sostegno della domiciliarità e integrazioni delle rette), si conferma che gli stranieri assistiti sono il 19% del totale.

Tabella 32 Prestazioni economiche del servizio sociale per stranieri Si sottolinea che più del 50% delle prestazioni economiche per minori sono rivolte a stranieri. Se dunque il sostegno ai minori pesa in maniera consistente sulle prestazioni economiche del servizio sociale, occorre sottolineare anche che il maggior numero di prestazioni economiche sono rivolte ad anziani, tra i quali gli immigrati sono praticamente inesistenti. Il servizio sociale, oltre alle prestazioni economiche, offre consistenti risorse per il sostegno alla domiciliarità. Si sottolinea l’elevata numerosità di tali prestazioni, che tuttavia vede coinvolti gli stranieri in misura decisamente ridotta (solamente 2%) probabilmente a causa del ridotto numero di anziani stranieri ai quali sono rivolte cure domiciliari.

Tabella 33 Prestazioni domiciliari del servizio sociale per stranieri

Prestazioni Totale Di cui

stranieri % stranieri sul totale

Prestazioni economiche

1468 285 19%

Prestazioni Totale Di cui

stranieri % stranieri sul totale

Prestazioni domiciliari

2163 52 2%

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La tabella che segue mostra nel dettaglio il numero delle prestazioni che gli enti gestori della provincia di Vercelli offrono a stranieri, esclusi gli interventi precedentemente considerati e inerenti le prestazioni economiche e il sostegno alla domiciliarità.

Tabella 34 Altre prestazioni del servizio sociale per stranieri e per età

Minori Adulti Anziani

Prestazioni Totale Di cui

stranieri Totale Di cui

stranieri Totale Di cui

stranieri Assistenza socio educativa territoriale 192 23 37 1 0 0 Affidamento familiare 82 15 0 0 1 0 Adozione 4 0 4 0 0 0 Inserimento in Centro diurno 45 20 72 1* 28 0 Inserimento in Presidio 41 14 51 2 259 5 Integrazioni rette 36 13 50 1 149 5 Residenzialità temporanea 0 0 1 0 69 0 Attività per UVG, UVH, abusi 181 417* 231 1* 823 0*

Attività istruttorie per minori e incapaci 166 76 15 2 2 0 Supporto all’inserimento lavorativo

6 2 71 9 2 0 Interventi di mediazione familiare 26 1 9 2 0 0 Interventi in luogo neutro 29 1 1 0 0 0 Interventi di tutela, curatela, amministratore di sostegno

33 14 28 5 21 0 Tele Soccorso 0 0 0 0 257 0

17 * non pervenuto il dato del comune di Vercelli

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LA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI VERCELLI

La tutela della salute per gli immigrati rappresenta senza dubbio un aspetto importante e fondamentale dell’accoglienza in Italia.

Gli accessi allo sportello ISI In prima battuta si possono rilevare i dati relativi all’accesso allo sportello ISI, uno sportello dedicato agli stranieri che risponde alle esigenze sanitarie primarie di cittadini in condizione di irregolarità. Questo dato è anche un utile indicatore della presenza irregolare. Durante l’accesso allo sportello ISI viene rilasciato un Tesserino che consente l’accesso gratuito alle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Di seguito i principali dati:

• Numero di Stranieri Temporaneamente Presenti iscritti nell’anno 2007 207 (218 nuovi iscritti nel 2006)

• Passaggi di Stranieri Temporaneamente Presenti anno 2007 824 • Iscritti alla data di apertura 1443, di cui 983 femmine, 460 maschi, circa 700 ancora

attivi (domiciliati in Provincia di Vercelli, si sono recati almeno una volta presso lo sportello e/o l’ambulatorio, sono compresi anche cittadini Rumeni o Bulgari neocomunitari, per i quali il ministero ha concesso una proroga).

Gli stranieri temporaneamente presenti appartengo, come prevedibile, alle nazionalità presenti in misura maggiore in provincia di Vercelli. Come si evince dalla tabella sottostante, le 4 principali nazionalità registrano un aumento degli STP.

Tabella 35 Stranieri Temporaneamente Presenti per nazionalità

2005 2006 2007 Marocco 228 257 295 Romania 198 300 375 Albania 122 141 152 Ucraina 85 121 165

Le età degli S.T.P. rivelano una concentrazione di S.T.P. tra i nati immigrati di età compresa tra i 20 e i 40 anni, con un ulteriore picco fra i 28 e i 34 anni.

L’accesso ai servizi ospedalieri In seconda battuta siamo in grado di quantificare i servizi ospedalieri offerti a cittadini stranieri. Si tratta di:

• 16.528 ricoveri ordinari, di cui 952 per cittadini stranieri (ovvero il 5,8%), di cui 59 presenti illegalmente (12 maschi e 47 femmine), paganti in proprio 3 maschi e 2 femmine

• 2683 ricoveri complessivi per i minori di cui 296 per minori stranieri (ovvero l’11%) • 6.294 ricoveri in day hospital di cui 311 per stranieri (ovvero il 4,9%), di cui 35 illegalmente

presenti (2 maschi e 33 femmine)

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Gli infortuni Le denunce riferite a infortuni occorsi a lavoratori extracomunitari inoltrate presso le sedi Inail piemontesi ammontano, per i settori industria, agricoltura e servizi, a 8.73718, ovvero lo 0,5% in più rispetto al 2005. La distribuzione territoriale delle denunce in regione, ovviamente, prevede una concentrazione nel torinese e quote considerevoli nel Cuneese e nell’Alessandrino. Occorre anche evidenziare che esiste la buona prassi di segnalare immediatamente l’infortunio, anche se la legge impone l’obbligo dopo tre giorni di astensione dal lavoro: il dato del 2005 (le verifiche per gli anni successivi sono ancora in corso) ha visto accertamenti e una conseguente scrematura di un terzo circa delle segnalazioni di partenza. L’incidenza dei lavoratori di origine extracomunitaria sul totale delle denunce effettuate in Piemonte si attesta mediamente intorno all’11%. La Provincia di Vercelli emerge, a confronto con le altre, per un elevato numero di casi di lesioni con postumi permanenti: la media regionale è dell’11% mentre nel Vercellese si registra il 13% dei casi. Con l’aggravarsi dell’evento lesivo l’incidenza si alza, e i casi mortali presentano un valore medio pari al 12% che, nuovamente, a Vercelli si fanno maggiormente significativi (20%). La tabella che segue mostra i dati delle denunce effettuate nel 2007. Sembra registrarsi una flessione, per quanto riguarda gli stranieri, rispetto al dato regionale citato (9,8% rispetto a 11%), contrariamente al dato che vuole gli stranieri sempre più presenti nel mercato del lavoro. La flessione potrebbe essere dovuta al fatto che, per il 2007, stiamo parlando delle denunce, non ancora verificate: probabilmente la buona prassi cui si accennava in precedenza si verifica soprattutto se l’infortunio avviene a italiani. Gli accertamenti porterebbero quindi ad una flessione del dato relativo agli italiani e, parallelamente, ad un aumento del dato relativo agli stranieri.

Tabella 36 Totale denunce effettuate nel 2007 alle sedi INAIL della provincia di Vercelli

Infortuni denunciati Valore Assoluto Percentuale Italiani 5.203 90,2

Comunitari 38 0,7

Extracomunitari 526 9,1

Totale 5.767 100,0

La tabella che segue mostra lo scarto, negli anni, delle denunce effettuate per cittadini italiani e stranieri

Tabella 37 Confronto negli anni denunce incidenti di italiani e stranieri

2005 2006 2007 Denunce presentate da cittadini stranieri 528 529 564 Totale denunce 4282 4098 5.767 Percentuale incidenti di stranieri sul totale 12,3% 12,9% 9,8%

Analizzando i dati per settore si registra una maggiore concentrazione degli infortuni di extracomunitari nell’industria e nei servizi, mediamente il 12%. I cittadini extracomunitari pagano un forte tributo al mondo del lavoro in questi settori: mediamente il 15% dei decessi del comparto riguarda stranieri, con concentrazioni significative per esempio a Vercelli, dove si raggiunge il 25% (un deceduto su 4 nell’anno 2005)

Concludendo, i dati presentati in riferimento alle denunce presso l’Inail, soprattutto a Vercelli, rendono necessaria e urgente una politica di prevenzione, che limiti il numero di infortuni con postumi o, addirittura, di decessi, non solamente per gli stranieri ma per i lavoratori in generale.

18 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008

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Considerazioni sullo stato di salute degli immigrati in Piemonte L’Osservatorio Regionale dell’immigrazione19 afferma che, prendendo in considerazione il quadro generale, il profilo della salute degli stranieri sembra non essersi modificato negli ultimi anni: il patrimonio della salute sembra mantenersi, evidenziando un basso ricorso al ricovero per malattie croniche importanti (tumori o malattie cardiocircolatorie), un preoccupante impatto dei problemi di scarsa sicurezza (di ambiente e di lavoro) sulla frequenza dei traumi; qualche problema di accesso alle opportunità di prevenzione e cura utili per la salute riproduttiva. In particolare in questi casi i dati descrivono le situazioni nelle quali domanda ed offerta si sono incontrate, ma non forniscono informazioni sulle domande inespresse o che hanno trovato risposta nell’assistenza informale o nel rimpatrIo. Per altro il servizio sanitario regionale sembra più ricettivo nei confronti dei bisogni di salute e di assistenza di questa nuova popolazione di quanto avviene nel resto dell’Italia.

L’ACCESSO ALLA CASA

La tabella che segue20 mostra i dati delle assegnazioni di abitazioni riferite allo scorso biennio. Gli stranieri beneficiari delle assegnazioni sono in aumento, così come sono maggiormente differenziate le nazionalità dei beneficiari, pur incidendo in maniera significativa la presenza di immigrati Marocchini.

Tabella 38 Dati dell’accesso alla casa per immigrati

2006 2007 Assegnazioni 53 68

Di cui a stranieri 10 15

% immigrati sul totale 18,9 22,1

Marocco 9 9

Cina 1

Abania 3

Algeria 2

Polonia 1

Del resto occorre sottolineare, come ben ricorda il recente rapporto Caritas21 che gli immigrati prediligono sempre più l’acquisto all’affitto della casa. Questa tendenza si è andata consolidando negli anni, rendendo gli immigrati sempre più protagonisti del mercato immobiliare. Tutto questo accade nonostante l’aumento vertiginoso dei prezzi che rende, anche per cittadini italiani, l’acquisto della casa un miraggio desiderato ma sempre più difficile da sostenere. In generale comunque gli acquisti degli immigrati si concentrano maggiormente nelle periferie: diventa prioritario che la nuova casa sia vicina alle scuole e accessibile con i mezzi pubblici. Aumenta invece, lo dicono i più recenti studi sul mercato immobiliare, la distanza fra casa e lavoro. Poco importa, invece, la vicina presenza di luoghi di ritrovo di connazionali. Gli studi dimostrano che in Italia, a differenza di altri paesi europei, le strategie d’insediamento abitativo non rispondono alla logica delle grandi comunità di connazionali ma a quella dei piccoli gruppi: cerchie di amici e parenti. Discorso che sembra non valere per la comunità cinese. Cicesene, all’interno del rapporto 2006 dell’Ires Piemonte22, stima che il 65-75% degli immigrati viva in alloggi in affitto, la casa di proprietà sia del 10-20% mentre il 15-25% vive in condizioni abitative precarie. Per quanto riguarda le politiche di sostegno all’accesso alla casa, non sembra che a Vercelli vi siano particolari interventi, se non le normali procedure di sostegno dedicate non specificatamente a immigrati. Molto diffuso sembra il sostegno economico al pagamento dell’affitto. Meno comune la facilitazione dell’incontro domanda-offerta, mentre non ci sembra vi siano esempi di housing sociale, che pure sembrano essere innovativi progetti che migliorano la qualità della vita di cittadini italiani e immigrati. Si tratta di iniziative, prevalentemente del privato sociale, che stimolano la realizzazione di lavori di ristrutturazione per il miglioramento abitativo.

19 Ires Piemonte, Immigrazione in Piemonte, Rapporto 2007, Ires 2008 20 Fonte: ufficio casa Comune di Vercelli 21 Rapporto Caritas Migrantes, 2006 22 Ires Piemonte 2007

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GLI IMMIGRATI NEL SISTEMA SCOLASTICO E FORMATIVO

Si è precisato, nei paragrafi riguardanti il dato demografico, come la regione Piemonte presenti un elevato numero di minori stranieri, in costante crescita. Questo comporta, ovviamente, una presenza massiccia di stranieri all’interno del sistema scolastico, dato che si conferma su tutti i livelli di istruzione.

La scuola Nell’anno scolastico 2005/2006 gli iscritti stranieri erano, con riferimento a tutti i livelli di istruzione, pari a 43.000, ovvero il 7,6% del totale. Da sottolineare il forte aumento: il dato del 1999/2000 prevedeva 19.000 iscritti, ovvero meno della metà rispetto a 6 anni dopo. L’aumento è omogeneo fra tutti i livelli di insegnamento e la presenza straniera appare più consistente, sia in proporzione che come valore assoluto, nella scuola primaria e comunque fra gli allievi più giovani mentre è meno rilevante, seppure non trascurabile, nella scuola secondaria superiore. Rispetto a questo, sottolineiamo che gli italiani si orientano in prevalenza e in misura crescente negli ultimi anni verso gli insegnamenti liceali, mentre gli stranieri sono fortemente indirizzati verso diplomi più immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Grazie ai dati forniti dal C.S.A. di Vercelli, siamo in grado di presentare il dato degli stranieri iscritti nell’anno scolastico 2007/2008 nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Vercelli.

Tabella 39 Iscritti italiani e stranieri a scuole di ogni ordine e grado in provincia di Vercelli per l’a.s. 2007/2008

tot. alunni di cui stranieri %

Infanzia 2401 352 14,7

Primaria 6009 682 11,3

Secondaria 1° 4236 438 10,3

Secondaria 2° 6904 501 7,3

Grafico 4 Iscritti italiani e stranieri a scuole di ogni ordine e grado

in provincia di Vercelli per l’a.s. 2007/2008

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

infan

zia

prim

aria

seco

ndar

ia 1°

seco

ndar

ia 2°

tot. Alunni

di cui stranieri

Bisogna sottolineare la numerosità dei ragazzi stranieri che si rivolgono alla formazione professionale, con una incidenza, in regione Piemonte, del 12% del totale degli iscritti. Per quanto riguarda la formazione professionale, l’incidenza degli stranieri sul totale degli iscritti è molto alta nel caso di offerte formative per soggetti svantaggiati: ricordiamo che esiste una specifica linea di azione riservata alla popolazione straniera. Si rileva invece uno scarso coinvolgimento degli occupati stranieri nella formazione continua.

L’università

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Essendo Vercelli una cittadina universitaria, abbiamo voluto indagare, per il secondo anno, la presenza di alunni immigrati tra gli immatricolati all’università del Piemonte Orientale. L’Università del Piemonte Orientale, oramai riconosciuto polo formativo, ospita nell’a.a 2007/2008 solamente 1 studente straniero nella sua sede di Vercelli. La tabella23 che segue offre un confronto con l’anno accademico precedente, che vedeva ben 22 stranieri immatricolati, distribuiti all’interno dei numerosi corsi di laurea. Si segnala quindi una forte diminuzione degli studenti stranieri a fronte di una stabilizzazione del numero degli italiani pari a circa 1.300 studenti.

Tabella 40 Iscritti all’Università del Piemonte Orientale per facoltà, stranieri e italiani a.a 2006/07 e a.a 2007/08

Corso di Laurea Iscritti totali

2006 Iscritti Stranieri

2006 Iscritti totali

2007 Iscritti Stranieri

2007

C.D.L. in Filosofia 29 23

C.D.L. in Lettere 45 29

C.D.L. in Lingue e Letterature Straniere 44 30

C.D.L. in Lingue e Letterature Straniere Moderne

2 3

Filosofia 47 34

Filosofia e Comunicazione 138 2 160

Lettere 154 189

Lingue e Letterature Straniere Moderne 40 1 25

Lingue Straniere Moderne 243 12 300

Lingue per i Rapporti Internazionali, Istituzionali e di Impresa

75 39

Scienze della Comunicazione 194 4 143

Storia delle Civiltà 22 12

Studio e Gestione dei Beni Culturali 248 2 238

L.S. in Filosofia 21 23 1

L.S. in Lingua e Cultura Italiana 39 52

L.S. in Lingue, Letterature e Civiltà dell'Europa e delle Americhe

16 1 34

L.S. in Editoria e Comunicazione Multimediale 14

TOTALE 1.357 22 1348

La tabella che segue mostra gli iscritti per nazionalità, evidenziando come l’unico cittadino iscritto nel presente anno accademico all’Università del Piemonte Orientale sia di nazionalità greca.

23 Fonte: Segreteria degli studenti Università Del Piemonte Orientale

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Tabella 41 Iscritti stranieri all’Università del Piemonte Orientale per nazionalità

a.a 2006/07 e a.a 2007/08

Corso di Studio Nazione Iscritti Stranieri 2006

Iscritti stranieri 2007

Ungheria 1 Filosofia e Comunicazione

Togo 1

Lingue e Letterature Straniere Moderne

Albania 1

Albania 3

Romania 2

Spagna 1

Tunisia 1

Marocco 3

Perù 1

Lingue Straniere Moderne

Ucraina 1

Moldavia 1

Romania 1

Cina 1 Scienze della Comunicazione

Australia 1

Albania 1 Studio e Gestione dei Beni Culturali Repubblica

Dominicana 1

L.S. in Lingue, Letterature e Civiltà dell'Europa e delle Americhe

Ungheria 1

L.S. in Filosofia Grecia 1

TOTALE

22

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L’ILLEGALITÀ

Dalla Casa Circondariale di Vercelli provengono i dati riguardanti i detenuti aggiornati al 31/12/2007: risultano in tutto 138 detenuti stranieri. Siamo in grado di effettuare un confronto le maggiori nazionalità rappresentate all’interno del carcere negli ultimi 4 anni con riferimento alle principali nazionalità di provenienza dei detenuti. La tabella evidenzia, pur su numeri relativamente ridotti, la variazione negli anni: si segnala in particolare una forte diminuzione della presenza albanese, così come un aumento della presenza marocchina.

Tabella 42 Detenuti della Casa circondariale di Vercelli per le maggiori nazionalità per anno

2004 2005 2006 2007 Albania 39 32 19 20 Marocco 29 28 27 35 Nigeria 17 16 2 10 Tunisia 9 12 5 10 Algeria 8 12 2 5 Romania 11 11 10

Non avendo altri dati al riguardo, è solamente possibile presentare alcuni dati nazionali: il Dossier Caritas 2006 rileva una crescita costante ma leggera dei reati commessi da immigrati negli anni (+0,6% per anno). Il 30% di coloro che hanno ricevuto l’indulto nel 2006 erano stranieri: purtroppo nulla sappiamo in merito a questo dal punto di vista locale. E’ interessante un confronto sui detenuti a partire dal reato commesso. La tabella che segue mostra il dettaglio per tipo di reato e nazionalità del carcerato.

Tabella 43 Detenuti della Casa circondariale di Vercelli per tipo di reato commesso ITALIANI STRANIERI MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE Estorsione 2 6 Associazione per traffico stupefacenti 30 19 Produzione e traffico illecito stupefacenti 54 3 58 3 Rapina 59 2 16 2 Furto 36 2 14 2 Violenza sessuale 16 14 Atti sessuali con minorenni 5 1 1 Violenza sessuale di gruppo 1 3 Riduzione schiavitù 0 1 1 Esecuzione espulsione 9 3 Espulsioni amministrative 2 Ricettazione 25 2 3 1 Prostituzione minorile 1 1 1

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I DATI FORNITI DAGLI INFOPOINT DELLA PROVINCIA DI VERCELLI

Grazie alla collaborazione dei mediatori culturali anche per l'anno 2007 è stato possibile prendere in considerazione i dati raccolti fra gli utenti degli infopoint, uffici aperti in diverse zone della provincia di Vercelli: Borgosesia, Crescentino, Gattinara, Santhià, Trino, Varallo e Vercelli. Qui di seguito presentiamo i principali dati raccolti. Gli utenti Infopoint sono persone che vivono in Italia in media da 5,8 anni e a Vercelli da 5,3 anni. Come negli anni passati presso gli sportelli si recano maggiormente femmine, pur notando che nell'ultimo anno la loro presenza è leggermente calata. Molte richieste fatte dalle donne riguardano il mondo del lavoro in particolar modo la possibilità di essere occupate come badanti. Questo tipo di richiesta condiziona notevolmente il dato riguardante l'età infatti, come nel 2006 oltre l'80% degli utenti ha più di 30 anni.

Tabella 44 Utenti Infopoint: sesso

2004 2005 2006 2007

Maschi 48% 27,1% 23,3% 35%

Femmine 52% 65,6% 73,3% 62%

Non risponde 0% 7,3% 3,5% 3%

Totale 100% 100% 100% 100% Per quanto riguarda la condizione abitativa sono aumentate le persone che vivono da sole, dato che è in contro tendenza rispetto lo scorso anno dove, in seguito ai ricongiungimenti famigliari era aumentato il numero di persone che vivevano in famiglia. La presenza di badanti sul territorio ha influenzato anche la condizione di coabitazione delle persone intervistate, il 3% dichiara di vivere con il proprio datore di lavoro.

Tabella 45 Utenti Infopoint: condizione di coabitazione

2005 2006 2007

Con la famiglia 65,6% 76,5% 62%

Solo 28,1% 22,4% 29%

Con amici 4,2% 1,2% 4%

Con datore 3%

Non risponde 2,1% 0 2%

Totale 100,0% 100,0% 100%

La grande parte degli utenti parla italiano, anche se è possibile notare l'aumento delle persone che hanno difficoltà con la nostra lingua rispetto all’anno scorso.

Tabella 46 Utenti Infopoint: parlano italiano 2005 2006 2007 Si 83,3% 72,9% 62% Poco 14,6% 17,6% 32% No 2,1% 9,4% 6%

Totale 100,0% 100,0% 100%

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Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione 34

Le persone intervistate, rispetto all'anno 2006, risultano essere più sicure nella conoscenza della città, del territorio e delle usanze, anche se ancora è molto alta la percentuale di utenti che hanno una scarsa conoscenza locale.

Tabella 47 Utenti Infopoint: conoscenza locale

Conosce La città Il territorio Le usanze

2005 2006 2007 2005 2006 2007 2005 2006 2007

Si 64,6% 31,4% 61% 56,3% 10,5% 28% 35,4% 2,3% 22%

No 25% 64% 38% 34,4% 86% 71% 53,1% 94,2% 76%

Non risponde 10,4% 4,7% 1% 9,4% 3,5% 1% 11,5% 3,5% 2%

Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Quasi la metà degli utenti si dichiara interessato a frequentare corsi di italiano e come per il 2006 molte persone si recano all'Infopoint per avere informazioni su corsi di formazione, anche se nel 2007 è un dato in leggero calo rispetto all'anno passato.

Tabella 48 Utenti Infopoint: bisogni formativi

Corsi italiano Corsi usanze 2005 2006 2007 2005 2006 2007 Si 59,4% 34,9% 43% 66,7% 82,6% 74%

No 29,2% 61,6% 57% 12,5% 14% 21%

Non risponde 11,5% 3,5% 0% 20,8% 3,5% 5%

Totale 100% 100% 100% 100% 100,00% 100% Il 20 % degli utenti dichiara di essere venuto a conoscenza del servizio dagli stessi mediatori, percentuale in aumento rispetto agli anni passati, questo dato può essere letto come segno di stabilità dello sportello Infopoint che è presente sul territorio da 4 anni. Altri luoghi di conoscenza del servizio sono stati: Associazione Eufemia, Sportello del Cittadino, servizi sociali.

Tabella 49 Utenti Infopoint: mezzo di conoscenza del servizio 2005 2006 2007

Amici 72,9% 68,6% 61,1%

Servizi sociali 40,6% 18,6% 10,5%

Mediatori 6,3% 4,7% 20%

Informagiovani 3,1% 0 0%

Altro 3,0% 0 3,2%

Giornali 2,1% 0 0%

Pubblicità 0% 0 1%

Internet 0% 2,3% 4,2%

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Il dato riguardante la nazionalità presenta diverse considerazioni: gli stranieri di origine marocchina, come negli anni passati sono gli utenti più numerosi che si rivolgono all' Infopoint, seguiti dai cittadini rumeni in aumento rispetto al 2006. Inoltre, è possibile notare la presenza di 7 nuove nazionalità rispetto agli anni passati.

Tabella 50 Utenti Infopoint: paese di origine

2005 2006 2007 Marocco 42,7% 37,1% 38%

Ucraina 16,7% 12,4% 17%

Romania 15,6% 18% 24%

Albania 5,6% 2%

Moldova 3,1% 4,5% 4%

Nigeria 3,4% 1%

Argentina 5,2% Apolide 4,2% Senegal 2,1% Brasile 1%

Bangladesh 1%

Bulgaria 1%

Colombia 2%

India 3%

Perù 3%

Tunisia 2%

Non risponde 2,1% 1%

Totale 100% 100% 100% Facendo un confronto con il dato nazionale per titoli di studio è possibile affermare che gli utenti Infopoint sono più qualificati (qualifica professionale, diploma) ma meno specializzati (laurea) rispetto al dato nazionale. Il 12% delle persone intervistate precisa di aver frequentato corsi di formazione in italia, e il 68% dichiara di non aver ottenuto il riconoscimento del loro titolo di studio.

Tabella 51 Utenti Infopoint: confronto nazionale per titoli di studio

Formazione Utenti infopoint 2005

Utenti infopoint 2006

Utenti infopoint 2007

Dato nazionale immigrati

Licenza elementare/media 47,9% 40,7% 44% 48,5%

Qualifica professionale/Diploma scuola media superiore 35,4% 51,2% 49% 40,4%

Specializzazione post-diploma/Laurea breve/Laurea 11,5% 2,3% 6% 11,1%

Altro 1,0% 0,0% 0,0% Non risponde 4,2% 5,8% 1% Totale 100,0% 100,0%

Rispetto alla propria occupazione lo status risulta essere come segue :

• nel 2005 il 50% degli utenti si dichiara disoccupato e il 28% è dipendente • Nel 2006 il 43% degli utenti si dichiara disoccupato e il 37% è dipendente • Nel 2007 il 48% degli utenti si dichiara disoccupato e il 44% è dipendente. Il 3% dichiara di essere

casalinga.

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Tabella 52 Utenti Infopoint: problemi segnalati

2005 2006 2007

Lavoro 81,6% 76,7% 45,8%

Scuola/formazione 39,5% 27,9% 31,5%

Assistenza sociale 24,2% 5,8% 1,2%

Permesso di soggiorno 20,4% 15,1% 13,7%

Casa 16,6% 0 1,2%

Ricongiungimento famigliare 10,2% 1,2% 3,6%

Assistenza legale 5,1% 4,7% 2,4%

Salute 1,3% 1,2% 3,6%

Infine è importante precisare che i mediatori fanno anche un Lavoro extra sportello, nello specifico per l'anno 2007: hanno accompagnato diversi utenti dello sportello Infopoint presso:

- Enti Pubblici - Enti previdenziali quali INPS - Studi di professionisti - Sportello Unico - Questura

Inoltre volontari di associazioni hanno chiesto l’intervento dei mediatori per incontri presso consorzi aventi come oggetto:

- incontro con assistente sociale - iscrizione a corsi di formazione professionale e di italiano per stranieri - Accompagnamento delle persone coinvolte nel “Progetto P.re.l.u.d.i” (Il Progetto è finalizzato

alla sperimentazione di un percorso volto a sostenere l'uscita da situazioni di particolare disagio e a favorire il reinserimento socio-lavorativo specifico per i soggetti target, che evidenziano indicatori di disagio trasversali (disagio socio-culturale, povertà economica, disabilità lieve, carichi famigliari, isolamento territoriale).

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CONCLUSIONI

Il costante lavoro di raccolta dati che ogni hanno l’Osservatorio svolge, consente di offri re come ogni anno un panorama della presenza degli immigrati in provincia. Tutti i dati rilevati indicano un rafforzamento generale dei trend con poche variazioni significative rispetto allo scorso anno. E’ evidente che quello della presenza straniera è un fenomeno in progressivo aumento, in tutta la provincia e non solamente nel capoluogo. Tra gli immigrati attualmente presenti in modo regolare, un numero elevato ha scelto la stanzialità, ovvero ha scelto di rimanere in Italia e di inserirsi stabilmente nel tessuto sociale italiano. Lo dimostrano la scelta di molti di costruire il proprio progetto migratorio facendo nascere e crescere in Italia i propri figli, ma anche di prendere stabilmente la cittadinanza italiana, di studiare e migliorare la propria condizione economica e abitativa. La costante crescita numerica cui si accennava precedentemente sembra essere non esplosiva e decisamente governabile. Un confronto che le vicine realtà di Torino e Milano (ma anche Novara) mette proprio in evidenza come a Vercelli il fenomeno migratorio non presenti situazione di emergenza e siano crescenti gli indicatori di progressiva integrazione. Segnaliamo tre aspetti che i dati presentati hanno sottolineato e che probabilmente necessitano di particolari attenzioni da parte dei decisori politici

1. la presenza di minori, ingente a confronto con altre province, richiede particolari attenzioni. Si potrebbe pensare ad un approfondimento della loro condizione così da sincerarsi del loro grado di benessere e integrazione, essendo i minori per definizione parte debole della società.

2. le donne immigrate sono significativamente in aumento. Volendo considerare anche loro parte debole del fenomeno, in quanto “donne e oltretutto immigrate” come afferma la Caritas, anche la loro situazione potrebbe meritare un approfondimento. Questa prospettiva di lavoro è resa necessaria anche dai dati relativi alla mancanza di pari opportunità di accesso delle donne straniere ai servizi di cura per la maternità.

3. Il dato degli infortuni sul lavoro, alto a Vercelli se confrontato con quello delle altre province, desta serie preoccupazioni. Dovrebbe probabilmente coincidere con un impegno deciso nel campo della prevenzione e controllo nell’applicazione della normativa vigente in materia di sicurezza sul posto di lavoro.

Presentiamo alcune considerazioni che potrebbero indicare possibili sviluppi del lavoro di ricerca che l’Osservatorio svolge annualmente:

1. Ai fini della stesura di questo Report di ricerca l’Osservatorio si è rivolto ai soggetti, pubblici e privati, che si occupano di immigrazione. Come si può constatare, l’elenco dei soggetti è molto ampio e variegato. Sino ad ora è stato messo a punto un sistema integrato di raccolta dati da parte dell’Osservatorio provinciale unico per tutti gli enti interessati. Pur nella consapevolezza che tale strumento possa costituire un elemento di aggravio e rigidità per i singoli enti, dei quali si riconoscono le specificità, si è però ritenuto prioritario disporre di un sistema comune e trasversale per la raccolta dei dati tale da semplificarne l’elaborazione e da renderne più efficace ed efficiente l’utilizzo in fase di presentazione degli esiti. Alla luce di questa sperimentazione si intende proseguire nella scelta di applicare un sistema di raccolta unico, provvedendo all’implementazione del sistema stesso in considerazione delle sempre maggiori articolazione e complessità del fenomeno migratorio.

2. La rete dei soggetti che si occupano di immigrazione è molto vasta, come dimostra l’elevato numero degli enti a vario titolo coinvolti in questo lavoro e il forte desiderio dei soggetti contattati di procedere nella collaborazione. La questione immigrazione suscita senza dubbio interesse, in alcuni casi preoccupazione, molta curiosità dovuta alla percezione di una conoscenza parziale del fenomeno.Inoltre è prioritario che le politiche adottate siano concertate da tutti quegli attori che per mandato istituzionale o privato si occupano di tale fenomeno.

Ci auguriamo infine che questa raccolta di dati, informazioni, letture della migrazione, possa essere utilizzata in maniera proficua dagli attori e dai decisori locali. Il tutto nella convinzione che conoscere i fenomeni sia un aspetto imprescindibile per poter operare in modo coerente, attento ed efficace.

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RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano gli enti per la collaborazione, senza la quale non sarebbe possibile redigere ogni anno il Report Annuale Immigrazione in Provincia di Vercelli

1. Asl 11 Vercelli e sportello I.S.I. 2. ATC Vercelli 3. Comuni della Provincia (Uffici demografici e Politiche Sociali) 4. C.S.A 5. Camera Di Commercio 6. Ministero della Giustizia, Direzione Casa Circondariale di Vercelli 7. Centro Per L’impiego – Provincia di Vercelli 8. Cgil 9. Cisl 10. Enti gestori dei servizi sociali 11. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Provinciale Del Lavoro di Vercelli 12. Inail sede di Vercelli 13. Info Point – Provincia di Vercelli 14. Poste Italiane di Vercelli 15. Prefettura di Vercelli, Ufficio territoriale del Governo, Sportello Unico Immigrazione 16. Questura di Vercelli, Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, Ufficio Immigrazione 17. Uil 18. Universita’ – Segreteria Studenti

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INDICE TABELLE

Tabella 1 Percentuale di residenti stranieri sul totale dei residenti al 1 gennaio 2007 ......7 Tabella 2 Cittadini stranieri in provincia di Vercelli negli anni ..............................................8 Tabella 3 Presenza di immigrati in aree territoriali della provincia negli anni.....................9 Tabella 4 Cittadini stranieri residenti:........................................................................................10 Tabella 5 Cittadini stranieri residenti:........................................................................................11 Tabella 6 Gli immigrati in provincia di Vercelli: distribuzione per sesso negli anni ..........12 Tabella 7 Gli immigrati in provincia di Vercelli: distribuzione per età anno 2007 .............12 Tabella 8 Gli immigrati in provincia di Vercelli: distribuzione per età ................................12 Tabella 9 Prime 10 nazionalità presenti in provincia di Vercelli e distribuzione per genere anno 2007 ............................................................................................................................13 Tabella 10 Prime 10 nazionalità presenti in provincia di Vercelli e distribuzione per età anno 2007 .........................................................................................................................................14 Tabella 11 Minori per nazionalità su minori stranieri anno 2007 ...........................................14 Tabella 12 Prime 10 nazionalità presenti in provincia di Vercelli negli anni.......................15 Tabella 13 Valore e variazione percentuale su totale popolazione straniera ....................15 Tabella 14 I matrimoni misti in provincia di Vercelli ...............................................................16 Tabella 15 Dati conferimento di nazionalità italiana ...............................................................17 Tabella 16 Conferimento nazionalità per continente di provenienza ...................................17 Tabella 17 Numero pratiche evase per permessi di soggiorno ...............................................18 Tabella 18 Numero pratiche evase per permessi di soggiorno per nazionalità ...................18 Tabella 19 Soggiornanti per asilo politico per nazionalità ......................................................18 Tabella 20 Soggiornanti per minore età per nazionalità .........................................................19 Tabella 21 Richieste pervenute allo sportello Unico dell’Immigrazione ..............................19 Tabella 22 Numero di avviamenti dei Centri per l’impiego negli anni .................................20 Tabella 23 Numero di avviamenti di immigrati per sesso negli anni .....................................20 Tabella 24 Numero di avviamenti di immigrati per sesso e per nazionalità anno 2005.....21 Tabella 25 Contratti per immigrati a tempo determinato o indeterminato ........................21 Tabella 26 Contratti per immigrati a tempo pieno e parziale................................................21 Tabella 27 Confronto fra tipologie di contratto e comunitari e extracomunitari...............21 Tabella 28 Messa in mobilità per sesso e provenienza .............................................................22 Tabella 29 Presenza di immigrati all’interno dei sindacati vercellesi 2005.........................23 Tabella 30 Utenti supportati per invio telematico delle pratiche per domande con quote di ingresso.........................................................................................................................................23 Tabella 31 Prestazioni del servizio sociale per stranieri .........................................................24 Tabella 32 Prestazioni economiche del servizio sociale per stranieri...................................24 Tabella 33 Prestazioni domiciliari del servizio sociale per stranieri .....................................24 Tabella 34 Altre prestazioni del servizio sociale per stranieri e per età..............................25 Tabella 35 Stranieri Temporaneamente Presenti per nazionalità .........................................26 Tabella 36 Totale denunce effettuate nel 2007 alle sedi Inail della provincia di Vercelli27 Tabella 37 Confronto negli anni denunce incidenti di italiani e stranieri ............................27 Tabella 38 Dati dell’accesso alla casa per immigrati ...............................................................28 Tabella 39 Iscritti italiani e stranieri a scuole di ogni ordine e grado ..................................29 Tabella 40 Iscritti all’Università del Piemonte Orientale per facoltà, stranieri e italiani 30 Tabella 41 Iscritti stranieri all’Università del Piemonte Orientale per nazionalità ...........31 Tabella 42 Detenuti della Casa circondariale di Vercelli per le maggiori nazionalità per anno ...................................................................................................................................................32 Tabella 43 Detenuti della Casa circondariale di Vercelli per tipo di reato commesso ......32 Tabella 44 Utenti Infopoint: sesso ...............................................................................................33 Tabella 45 Utenti Infopoint: condizione di coabitazione.........................................................33

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Tabella 46 Utenti Infopoint: parlano italiano ............................................................................33 Tabella 47 Utenti Infopoint: conoscenza locale ........................................................................34 Tabella 48 Utenti Infopoint: bisogni formativi ..........................................................................34 Tabella 49 Utenti Infopoint: mezzo di conoscenza del servizio .............................................34 Tabella 50 Utenti Infopoint: paese di origine ............................................................................35 Tabella 51 Utenti Infopoint: confronto nazionale per titoli di studio...................................35 Tabella 52 Utenti Infopoint: problemi segnalati .......................................................................36

INDICE GRAFICI

Grafico 1 Presenza di immigrati in aree territoriali anno 2007................................................9 Grafico 2 Prime 10 nazionalità presenti a Vercelli in valore assoluto ..................................13 Grafico 3 Numero di avviamenti dei Centri per l’impiego negli anni....................................20 Grafico 4 Iscritti italiani e stranieri a scuole di ogni ordine e grado.....................................29

INDICE DELLE TAVOLE ALLEGATE

Tavola 1 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in Alta Valsesia .............................................................................................................................................41 Tavola 2 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in Bassa Valsesia ..................................................................................................................................42 Tavola 3 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in Città di Vercelli e area conurbana ...............................................................................................43 Tavola 4 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in ....44 Tavola 5 Presenza degli immigrati nelle aree territoriali della provincia di Vercelli ........45 Tavola 6 Comuni della provincia di Vercelli con incidenza superiore alla media provinciale di cittadini stranieri residenti..................................................................................46 Tavola 7 Comuni della provincia di Vercelli dove non si riscontra presenza di cittadini stranieri residenti............................................................................................................................46 Tavola 8 Comuni della provincia di Vercelli dove non si riscontra presenza di cittadini stranieri residenti............................................................................................................................47

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Tavola 1 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in Alta Valsesia

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Tavola 2 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in Bassa Valsesia

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Tavola 3 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in Città di Vercelli e area conurbana

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Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione 44

Tavola 4 Provenienza degli immigrati che risiedono nei comuni > di 5.000 abitanti in Vercelli Ovest, fascia del Po, Bassa Vercellese

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Tavola 5 Presenza degli immigrati nelle aree territoriali della provincia di Vercelli

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Tavola 6 Comuni della provincia di Vercelli con incidenza superiore alla media provinciale di cittadini stranieri residenti

Tavola 7 Comuni della provincia di Vercelli dove non si riscontra presenza di cittadini stranieri residenti

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Provincia di Vercelli - Osservatorio Immigrazione 47

Tavola 8 Comuni della provincia di Vercelli dove non si riscontra presenza di cittadini stranieri residenti