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REPORT DI PROGETTO P.O.R. Campania FSE 2014-2020 “Programma Scuola Viva” 2° Circolo di Avellino IO ASCOLTO PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME CUP E39G16000900002 Lucia Fortini: "Scuola Viva è un'opportunità per i ragazzi" “La concretezza è ora considerata necessaria e inevitabile, solo come punto di partenza per sviluppare il pensiero astratto”. Vygotskij, 1935

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REPORT DI PROGETTO P.O.R. Campania FSE 2014-2020 “Programma Scuola Viva”

2° Circolo di Avellino

IO ASCOLTO

PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME

CUP E39G16000900002

Lucia Fortini: "Scuola Viva è un'opportunità per i ragazzi"

“La concretezza è ora considerata necessaria e

inevitabile, solo come punto di partenza per sviluppare il

pensiero astratto”.

Vygotskij, 1935

1

Scuola Viva è un programma triennale mediante il quale la Regione Campania intende

strutturare un riferimento territoriale forte, nell’ambito della filiera educativo-formativa. Le

azioni impegnate sono in piena conformità alle politiche europee e nazionali rispetto

all’acquisizione di competenze e a supporto dell’apprendimento permanente.

Si vogliono predisporre percorsi di rafforzamento dell’offerta scolastica ordinaria, costruendo

reti di partnership con agenzie ed esperti del territorio che congiuntamente all’Istituzione

Scolastica proponente, attivano buone pratiche di innovazione sociale e di inclusività.

Gli interventi contemplati sono differenziati e tra di loro complementari. Essi sono dedicati

ad allievi, alle loro famiglie, al personale docente ed hanno come obiettivo complessivo

quello di rendere la scuola efficace ed efficiente:

nell’occuparsi della relazione educativa;

nel proporre e sperimentare metodologie d’apprendimento culturale attente agli stili

cognitivi dei discenti;

nel rivedere, arricchire e svecchiare l’azione didattica;

adattare strumenti e costrutti ai bisogni socio-culturali della comunità locale;

“Perché l’abbiamo fatto? È importante prevedere una

programmazione più a lungo termine per le scuole ed è

altrettanto fondamentale dare ai ragazzi

il senso di ciò che studiano”

Assessore all’Istruzione e alle politiche Sociali della

Regione Campania,

Lucia Fortini

La Repubblica, 2 marzo 2017

.

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realizzare un insieme di contenitori collaborativi, flessibili e dinamici per marginare i casi

di dispersione scolastica.

L’avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali per l’anno scolastico 2016/2017 è

stato pubblicato sul BURC n° 43 del 29/06/2016 attraverso Decreto Dirigenziale. Gli Istituti

Scolastici sono chiamati pianificare interventi di raccordo e di cooperazione, stipulando uno

specifico accordo di partenariato con le strutture e le risorse culturali e sociali locali.

L’investimento è triennale ed ammonta a circa 75 milioni di euro.

Le Scuole campane aderenti sono 460.

Esse restano aperte nelle ore pomeridiane per offrire iniziative culturali, sociali, artistiche e

sportive.

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Premessa PAG. 4

Introduzione PAG. 5

Analisi di contesto e dei fabbisogni PAG. 5

IO ASCOLTO-PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME PAG. 7

Articolazione delle attività di progetto PAG. 8

Obiettivi PAG. 10

Metodologia didattica PAG. 12

Rete territoriale di progetto PAG. 13

Monitoraggio e valutazione PAG. 15

Diffusione e pubblicità delle attività di progetto e dei risultati ottenuti PAG. 16

Valutazione finale PAG. 16

Conclusioni PAG. 18

Idea Progettuale PAG. 20

Modulo 1: ASCOLTO ATTIVO-COUNSELING PAG. 21

Modulo 2: GLI SCACCHI, DAL PROBLEM POSING AL PROBLEM SOLVING PAG. 27

Modulo 3: JUNIOR LAB-LABORATORIO D’INFORMATICA PAG. 31

Modulo 4: VA IN SCENA IL TEATRO PAG. 35

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Premessa

Il presente Report ha l’obiettivo di rappresentare, con criteri di obiettività e di sintesi, i fattori

e gli elementi principali del progetto, descrivendo le diverse fasi di avanzamento dello stesso

e compiendo una valutazione rispetto i risultati raggiunti e gli obiettivi perseguiti.

Durante la realizzazione e l’attuazione delle attività progettuale, grazie alla costante

collaborazione dei soggetti coinvolti, è stata raccolta la documentazione utile e necessaria

all’elaborazione del presente documento.

L’analisi riporta dati attinenti alle attività didattiche, laboratoriali e ricreative previste da

progetto.

La documentazione utilizzata ed esaminata ha riguardato:

la pianificazione presentata e la relativa articolazione dettagliata delle attività;

le finalità perseguite;

i risultati attesi e raggiunti;

il livello di adesione e di partecipazione alle attività proposte;

il gradimento espresso dalle alunne e dagli alunni fruitori;

il gradimento espresso dagli adulti fruitori;

la strutturazione particolareggiata dei moduli tematici.

Si è proceduto, quindi, ad un’estrapolazione delle informazioni e dei dati che sono stati poi

sistematizzati ed analizzati.

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Introduzione

Il Programma Scuola Viva, finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020 della

Regione Campania, promuove la realizzazione di interventi educativi e didattici, volti a

ridurre la dispersione scolastica e che siano in grado di incrementare le attività offerte dai

programmi scolastici e di rendere in tal modo la scuola un ambiente maggiormente attrattivo,

accogliente ed inclusivo.

Il progetto IO ASCOLTO-PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME è nato

con lo scopo di realizzare azioni didattiche di tipo laboratoriale e ricreativo, in grado di

avvicinare gli alunni ed i giovani del territorio all’ambiente scolastico, rendendo quest’ultimo

meno ostico e di maggiore attrazione.

Il Secondo Circolo di Avellino ha da sempre posto attenzione allo sviluppo di un ambiente

scolastico aperto al territorio e stimolante per le alunne e gli alunni, orientato all’utilizzo di

una didattica personalizzata, basata su metodologie innovative e di tipo socio-costruttivista,

capace di accrescere tutte le buone prassi concernenti connessi l’inclusività ed il

coinvolgimento significativo dei giovani, alle azioni promosse dall’Istituto Scolastico.

Analisi di contesto e dei fabbisogni

La città di Avellino, situata nella parte più pianeggiante della cosiddetta conca avellinese,

una grande valle di origine vulcanica dell'Appennino Campano, è circondata ad Est dal

Monte Tuoro (situato nel territorio di Chiusano di San Domenico), a Sud-Est dalla catena

montuosa dei Picentini (nei pressi di Serino) e a Nord-Ovest dal maestoso massiccio del

Montevergine, che raggiunge un'altitudine massima di 1493 metri e sovrasta i comuni di

Mercogliano, Ospedaletto d'Alpinolo e Summonte.

Il Secondo Circolo Didattico di Avellino aggrega la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria

e si articola su cinque plessi, tre di Scuola dell’Infanzia e tre della Scuola Primaria. Il Circolo

raccoglie un’utenza scolastica distribuita fra il capoluogo, alcune frazioni e comuni limitrofi

quali Mercogliano, Monteforte Irpino, Atripalda.

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Le notevoli modifiche socio - culturali - ambientali degli ultimi anni hanno creato nel tessuto

urbano una serie di problematiche, che si riflettono sull’infanzia. Esse determinano frangenti

diversi e contrapposti: in alcuni casi sono si evidenziano carenze affettive, insicurezza,

disagio ambientale e sociale, mentre in altri si palesa il fenomeno opposto ovvero

un’eccessiva sicurezza, il desiderio di eccellere e di ostentare se stessi.

Gli alunni che frequentano le scuole del Circolo provengono da famiglie con un indice socio-

culturale prevalentemente medio-alto, come si rileva dai dati di contesto raccolti grazie ad

apposite indagini. Le stesse partecipano e collaborano con l’istituzione scolastica, per il

raggiungimento degli obiettivi educativi e formativi proposti dalla scuola. Questa

collaborazione tra Scuola e Famiglia si concretizza nella piena condivisione del Patto

Educativo di Corresponsabilità, che viene sottoscritto all’atto dell’iscrizione, come

condizione necessaria e imprescindibile all’avvio del percorso educativo.

La scuola accoglie la ricchezza del territorio, il quale non manca di centri di aggregazione,

per progettare un’offerta formativa tesa a costruire una positiva identità dell’alunno,

centralizzando la persona e valorizzando le diversità. Ai fini della propria azione formativa il

Circolo considera tutti i soggetti Istituzionali, gli Enti Locali, le Associazioni e le agenzie varie

operanti sul territorio quali interlocutori significativi dei quali utilizzare proficuamente

competenze e disponibilità.

Il Circolo favorisce il dialogo scuola-famiglia e tiene conto, pur nella sua autonomia

progettuale, delle esigenze manifestate, è aperto inoltre alla collaborazione con altre

istituzioni scolastiche e partecipa ad iniziative di reti di scuole. Tutte le componenti della

comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il rapporto fra la scuola e le altre

agenzie educative del territorio, anche allo scopo di rendere la scuola stessa centro di

promozione culturale, sociale e civile.

In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica il Circolo mira pertanto a:

riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla

scuola;

dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali;

maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive;

integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali.

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IO ASCOLTO

PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME

Il Secondo Circolo di Avellino, presentando il progetto IO ASCOLTO – PROGETTARE,

APPRENDERE, FORMARE…INSIEME, ha voluto realizzare un percorso didattico capace

di rispondere agli obiettivi sopra citati e rendere la scuola un ambiente inclusivo ed aperto,

favorendo la prevenzione ed il contrasto della dispersione scolastica con particolare

attenzione rivolta agli allievi ed ai giovani del territorio.

Al fine di accrescere l’impatto del Progetto a livello locale e territoriale e con lo scopo di

raggiungere gli obiettivi e le finalità dell’azione progettuale in maniera più efficace, si è

provveduto, durante la fase preparatoria, all’individuazione di differenti attori territoriali.

Quest’ultima è avvenuta tenendo conto dei profili dei soggetti in modo da poter apportare i

più opportuni contributi alle attività progettuali.

Nello specifico, i soggetti aderenti alla rete di partenariato che hanno debitamente

sottoscritto specifico accordo sono:

ADS Avellino Scacchi;

Associazione Culturale Vernice Fresca Teatro;

Società Bridge srl;

Società Infolab di Mauro Schiano di Pepe;

Associazione Culturale “Provarci Sempre”;

Società Cooperativa Sociale Nessi Onlus

Comune di Avellino.

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Articolazione delle attività di progetto

Il progetto consta di 4 moduli tematici, ciascuno dei quali orientato ad accrescere specifiche

competenze delle alunne e degli alunni, coinvolgendo questi ultimi in attività didattiche,

ludiche e laboratoriali trasversali a differenti discipline (arte, teatro, musica e sport).

Gli scacchi: dal problem posing al problem solving

Periodo di realizzazione: Dicembre - Maggio

Risorse coinvolte

- Esperto esterno: Pasquale De Guglielmo - Associazione ADS Avellino Scacchi

- Tutor interno: Ins. D’Angelo Alberto

Sportello d’ascolto attivo – Counselling

Periodo di realizzazione: Dicembre - Luglio

Risorse coinvolte

- Esperta esterna: Monica Manganaro - Emozionando Scrivendo Associazione

Provarci per sempre

- Esperto esterno: Dott.re Giacomo Della Sala - Progetto d’ascolto Psicologico

Cooperativa Sociale Nessi

- Tutor interno: Ins. Filomena Maisto

Junior Lab – Laboratorio di Informatica

Periodo di realizzazione: Marzo - Luglio

Risorse coinvolte

- Esperto esterno: Mauro Schiano Di Pepe – Infolab di Mauro Schiano Di Pepe

- Tutor interno: Ins. Maria Petitto

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Va in scena…il teatro

Periodo di realizzazione: Gennaio – Giugno

Risorse coinvolte

- Esperto esterno: Lara Belcastro – Vernicefresca

- Tutor interno: Ins. Nadia Marcelli

Accanto ai moduli didattici e laboratoriali è stata, inoltre, prevista un’attività orientativa di

sistema, strutturata in forma desk, trasversale alle azioni ed agli interventi di progetto,

finalizzata a recepire e risolvere eventuali problematiche ed a supportare il personale

impiegato all’interno del progetto, con lo scopo di garantire il corretto avanzamento dello

stesso, nel rispetto delle procedure e della normativa di riferimento, nonché dei principi di

efficacia ed efficienza.

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Obiettivi

Attraverso il progetto “IO ASCOLTO - PROGETTARE, APPRENDERE,

FORMARE…INSIEME” l’Istituto Scolastico 2° Circolo Didattico di Avellino intende

rispondere in maniera efficace alle necessità ed ai fabbisogni della platea scolastica,

realizzando un intervento in linea con il PTOF e con il Piano di Miglioramento e rispondente

alle finalità previste dal Programma Scuola Viva.

Il contesto territoriale nel quale è ubicato l’Istituto Scolastico presenta alcune carenze e

problematiche, che inevitabilmente vanno ad incidere negativamente sulla crescita delle

bambine e dei bambini, facendo emergere ancor di più la necessità di rafforzare il ruolo della

scuola in qualità di agenzia educativa e come luogo punto di riferimento per i giovani.

Il percorso progettuale proposto ha la finalità di rendere l’ambiente scolastico più aperto al

territorio e di maggiore attrattività ed interesse per le alunne e gli alunni, incidendo in

maniera positiva sulla riduzione dei fenomeni della dispersione scolastica e dell’abbandono

scolastico precoce. Il modello sotteso richiama quanto individuato dal filone psico-

pedagogico del Sociocotruttivismo. Ovvero l’apprendimento per essere significativo, durevole e

trasferibile ai diversi contesti di vita deve presupporre uno sfondo sociale specifico. La competenza,

infatti, è dapprima sociale e in seguito si trasmuta in competenza individuale. Una volta che i processi

e le abilità sono stati interiorizzati, diventano parte del risultato evolutivo autonomo del bambino.

Negli atelier proposti dunque, l’assimilazione del nuovo è stimolata dalla possibilità di riflettere, di

confrontarsi, di chiarire, spiegare e negoziare con gli altri e soprattutto attraverso gli altri. A conferma

di quanto esposto si delineano i criteri educativi scelti e perseguiti:

Clima positivo: partecipazione attiva, cooperativa. Apprendimento socializzato e mediato: relazioni significative con gli adulti, con i compagni e con sussidi di diversa tipologia.

Sviluppo delle competenze individuali: sapere, saper fare e saper essere.

Sviluppo della metacognizione: autoconsapevolezza del funzionamento cognitivo proprio e generale, delle capacità di previsione, pianificazione, monitoraggio, revisione, valutazione, astrazione, trasferimento.

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Attraverso la realizzazione delle attività previste, strutturate in un sistema integrato di

interventi, il progetto si propone i seguenti obiettivi:

Incrementare il supporto e

l’assistenza offerta alle alunne

e agli alunni ed alle rispettive

famiglie, prestando

particolare attenzione a

coloro che presentano

problematiche specifiche e/o

difficoltà nell’apprendimento.

Ridurre i casi di

dispersione

scolastica e di

abbandono

scolastico precoce.

Stimolare nelle alunne e

negli alunni l’acquisizione

di una maggiore

consapevolezza di sé, delle

proprie forze e dei propri

punti di debolezza

Favorire l’acquisizione

e/o il miglioramento

della percezione e della

conoscenza del corpo e

lo sviluppo di capacità

psico-motorie,

espressive e

comunicative.

Stimolare la crescita

delle capacità creative

delle alunne e degli

alunni.

Favorire le capacità

relazionali,

di condivisione,

di confronto delle

alunne e degli alunni.

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Metodologia didattica

Per realizzare le attività didattiche ed educative previste da progetto sono state utilizzate

metodologie idonee a favorire l’apprendimento degli allievi, superando la metodologia

formativa tradizionale ed abbracciando approcci innovativi. La scelta delle strategie

metodologiche da adottare si sono basate sulla valorizzazione delle potenzialità di ciascuna

allieva e di ciascun allievo, sulla creazione di situazioni motivanti all’ascolto, alla lettura ed

alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale messo privilegiato per l’attivazione e lo

sviluppo dei processi cognitivi.

In particolare, dato che il bambino nella fascia d’età di interesse apprende attraverso

esperienze vissute in prima persona, si prediligerà la realizzazione di interventi integrati e

l’adozione di una metodologia esperenziale, con l’obiettivo di sviluppare un apprendimento

di tipo olistico sulla base del quale l’allievo apprende utilizzando tutti i suoi canali:

cognitivo

emotivo

fisico

Con la finalità di creare un clima stimolante e creativo e di rendere gli interventi didattici di

maggiore interesse per le alunne e gli alunni, accanto alla metodologia esperenziale, sono

stati utilizzati l’approccio ludico, che vede il gioco come uno strumento veicolare di

conoscenze e competenze ed approcci orientati al Cooperative Learning, per accrescere lo

sviluppo di relazioni positive tra i discenti.

Alcuni momenti didattici sono stati dedicati a lavori di gruppo, con attività di dialogo e

confronto, durante i quali il docente interno/esterno ha acquisito il ruolo di facilitatore.

Durante gli incontri didattici, sulla base della metodologia della ricerca-azione, le bambine

ed i bambini, con il supporto dell’esperto, hanno rivestito il ruolo di protagonisti del processo,

sperimentando in prima persona l’interesse, l’osservazione, lo spirito di ricerca e la

riflessione su nuove conoscenze. Inoltre, attraverso lo strumento della drammatizzazione

comica, gli allievi sono stati portati ad esprimersi, anche attraverso il corpo, coordinando il

linguaggio verbale a quello non verbale.

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Rete territoriale di progetto

La costituzione di una rete di soggetti appartenenti al territorio di riferimento è un punto

cardine per il successo di un progetto, in quanto permette di acquisire conoscenze e

competenze carenti all’interno dell’Istituto, accrescendo il valore e l’impatto delle attività e di

condividere le esperienze e le pratiche, nell’ottica di una crescita comune ed unitaria.

In considerazione di ciò, l’Istituto scolastico ha individuato alcuni soggetti giuridici, che con

i loro esperti, avrebbero potuto offrire un Know How di rilievo e, quindi, garantire un maggior

successo nella realizzazione degli interventi di progetto.

Di seguito si descrivono i partner di progetto individuati ed i relativi ruoli all’interno del

progetto.

BRIDGE S.R.L.

La Società Bridge S.R.L. è ente accreditato Regione Campania, con

esperienza maturata nel settore della formazione e nella

realizzazione di progetti. Inoltre, è Agenzia per il Lavoro accreditata

Ministero del Lavoro, per la selezione del personale e supporto al

ricollocamento.

Nell’ambito del progetto la Società ha svolto ruolo tecnici e di

sistema, quali Progettazione, Orientamento come azione di sistema

su tutte le attività formative previste, Elaborazione di Report e Studi,

Coordinamento

ADS AVELLINO

SCACCHI

L’ADS Avellino Scacchi ha un’esperienza pregressa nella

realizzazione di attività didattiche e ricreative rivolte a giovani e

studenti. Ha inoltre partecipato al Campionato Provinciale con la V

Circoscrizione cittadina e con il C.O.N.I. Provinciale.

Nell’ambito del progetto l’Associazione ha individuato e coinvolto

propri esperti per la realizzazione del Modulo Gli scacchi: dal

problem posing al problem solving.

COMUNE DI

AVELLINO

Il Comune di Avellino in qualità di Ente Pubblico vicino al territorio

ed ai suoi cittadini si impegna nel partecipare e supportare la

realizzazione di interventi rivolti ai giovani ed alle Istituzioni

Scolastiche.

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Il Comune ha sostenuto l’Istituzione scolastica durante

l’implementazione del progetto.

ASSOCIAZIONE

CULTURALE

VERNICEFRESCA

TEATRO

L’Associazione culturale Vernicefresca nasce come progetto per un

centro di didattica teatrale e dei linguaggi dello spettacolo dal vivo,

per la formazione, l’inter-cultura, la ricerca e le nuove generazioni.

Nell’ambito del progetto l’Associazione si è impegnata ad

individuare e ad impegnare propri esperti per la realizzazione del

modulo “Va in scena…il teatro”.

NESSI

COOPERATIVA

SOCIALE ONLUS

La Società Nessi onlus ha maturato esperienza nel settore della

consulenza psicologica ed ha già dato, in passato, il suo contributo

per migliorare l’offerta formativa dell’Istituto con la realizzazione ed

il supporto di attività extra curricolari.

Nell’ambito del progetto la Società ha coinvolto propri esperti per la

realizzazione del modulo Sportello d’ascolto attivo-Counselling

ASSOCIAZIONE

CULTURALE

PROVARCI

SEMPRE

L’Associazione Provarci Sempre ha maturato esperienza nel settore

della consulenza psicologica. Ha già collaborato con l’Istituzione

Scolastica offrendo la propria esperienza per la realizzazione di

azioni didattiche.

Nell’ambito del progetto l’Associazione è coinvolta

nell’individuazione e nell’impiego di proprie risorse per la

realizzazione del modulo “Sportello d’ascolto attivo – Counselling”.

DITTA

INDIVIDUALE

INFOLAB

La Ditta Individuale INFOLAB di Mauro Schiano di Pepe ha maturato

da anni esperienza nel settore della formazione informatica. E’ ente

accreditato EIPASS ed ha collaborato con diverse agenzie formative

della Regione Campania.

Nell’ambito del progetto la ditta INFOLAB è coinvolta con la funzione

di individuare esperti per la realizzazione del modulo “Junior Lab –

Laboratorio di Informatica”

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Monitoraggio e valutazione

Le attività di monitoraggio e valutazione sono state svolte con l’obiettivo di verificare lo stato

di avanzamento delle attività e comprendere i risultati, gli obiettivi e l’impatto effettivamente

raggiunti rispetto a quanto prefissato in fase iniziale di progetto.

Raccogliendo ed analizzando le informazioni indicate all’interno dei report elaborati in fase

iniziale e durante la realizzazione delle attività di progetto è possibile affermare che nel

complesso gli interventi didattici e laboratoriali si sono svolti in maniera lineare, nel rispetto

sia di quanto previsto nella progettazione di dettaglio di ciascun modulo, sia in riferimento

alle tempistiche stabilite.

Non sono emerse particolari problematiche, se non la necessità di modificare alcuni incontri

didattici previsti da calendario, a causa di contrattempi sopraggiunti da parte dei docenti

interni/esterni coinvolti, che tuttavia sono stati comunicati tempestivamente.

Le alunne e gli alunni hanno partecipato alle attività didattiche e laboratoriali alle quali hanno

dato adesione in maniera assidua, impegnandosi con costanza e coinvolgimento attivo ed

hanno mostrato il loro interesse per le stesse, esprimendo un livello di gradimento e

soddisfazione alto.

In particolare, un alto livello di partecipazione e di adesione si è registrato in riferimento al

modulo Sportello d’ascolto attivo-Counselling, evidenziando la necessità dei giovani di

avere un supporto ed un punto di riferimento differente rispetto a quello dato dalla famiglia,

rendendo nuovamente la scuola, non un ambiente ostile ai giovani, ma un punto di

riferimento.

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Diffusione e pubblicità delle attività di progetto

e dei risultati ottenuti

Le attività realizzate ed i risultati ottenuto sono pubblicizzati e diffusi utilizzando i canali

istituzionali dell’Istituto, in particolare il sito web. Le date di inizio dei moduli sono stati

comunicati attraverso la pubblicazione sul sito web, inoltre l’Istituto scolastico ha provveduto

alla pubblicizzazione degli interventi di progetto seguendo le indicazioni fornite dalla

Regione Campania.

Valutazione finale

La realizzazione e l’implementazione delle attività, che hanno riscontrato un feedback

positivo da parte sia dei destinatari, sia del personale esterno/interno coinvolto, hanno

permesso di raggiungere importanti risultati rispetto, da un lato all’incremento di

conoscenze, capacità ed abilità degli alunni, dall’altro in riferimento al miglioramento

dell’Istituto Scolastico in qualità di agenzia educativa territoriale. Durante la realizzazione

degli interventi laboratoriali che hanno coinvolto le alunne e gli alunni, si è potuto registrare

un miglioramento delle capacità linguistiche, comunicative ed espressive ed un

accrescimento delle capacità logico-deduttive e di memorizzazione dei principali contenuti

didattici veicolati.

Le bambine ed i bambini destinatari delle attività didattiche, laboratoriali e ricreative,

divenendo protagoniste del loro stesso apprendimento, grazie all’implementazione di azioni

didattiche basate su di una metodologia non tradizionale e di tipo inclusivo, hanno avuto

modo di accrescere la consapevolezza del sé individuale, rafforzando in tal modo la propria

personalità e rendendosi più sicuri e sereni anche nelle relazioni interpersonali.

Nello specifico i risultati raggiunti sono:

incremento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze espressive e

comunicative degli allievi;

aumento della consapevolezza della propria identità, dei propri punti di forza e di

debolezza;

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aumento di consapevolezza del sé e del sé rispetto gli altri;

ampliamento dell’autonomia;

sviluppo delle capacità relazionali;

miglioramento dell’Istituto Scolastico come ambiente aperto ed inclusivo sul territorio;

maggiore coinvolgimento dei genitori.

Dall’analisi e verifica della documentazione disponibile, ho riscontrato che gli interventi

didattici e laboratoriali sono stati strutturati tenendo conto delle necessità di ciascun allievi,

dell’età e del livello scolastico, in modo da favorire lo sviluppo di una didattica inclusiva.

Nello svolgimento delle attività i docenti hanno prediletto l’utilizzo di metodologie non

tradizionali, con lo scopo di superare la didattica frontale orientata alla mera trasmissione

dei saperi e con l’obiettivo di creare un ambiente sereno e stimolante capace di coinvolgere

maggiormente gli allievi e di rendere l’ambiente scolastico più attrattivo.

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Conclusioni

Il diritto all’istruzione è riconosciuto universalmente come diritto umano fondamentale e il

suo pieno riconoscimento è da considerarsi una precondizione per la crescita e lo sviluppo

delle società. Considerando la complessità della società odierna, la semplice formazione

d’aula orientata ad una statica trasmissione dei saperi non è più sufficiente. Il mancato

raggiungimento di adeguati risultati di apprendimento sono frutto di complessi meccanismi

che differiscono fortemente a seconda del contesto preso in considerazione ma che

possono essere raggruppati in base ai diversi fattori di esclusione che li sottendono. La

povertà, il genere, la zona di residenza, l'etnia, le disabilità e altri fattori si traducono in minori

opportunità per i bambini di ricevere un supporto adeguato per migliorare il loro grado di

istruzione.

Far fronte a tali ostacoli e garantire pieno diritto all’educazione per tutti significa adottare un

approccio fondato sul concetto di educazione inclusiva che possa guidare le politiche

nazionali in tema di istruzione dispiegando tutte le risorse necessarie per poter assicurare il

raggiungimento di adeguati risultati di apprendimento a tutti i bambini, eliminando l’influenza

di fattori di esclusione.

Le Scuole, in qualità di Agenzie Educative hanno il dovere di accompagnare ciascuna

alunna e ciascun alunno nel loro percorso di crescita, adeguandosi ai cambiamenti sociali,

economici e culturali e sviluppando azioni mirate, fondate sui principi di inclusività, parità di

trattamento, eguaglianza.

Pertanto, la didattica tradizionale va affiancata da approcci innovativi basati non solo sul

saper essere, ma anche sul saper fare con l’obiettivo di accrescere conoscenze e

competenze specifiche e trasversali e favorire lo sviluppo di soft skills stimolando la crescita

personale in quanto individui.

L’Istituto Scolastico di Avellino, attraverso la realizzazione del progetto IO ASCOLTO -

PROGETTARE, APPRENDERE, FORMARE…INSIEME, ha inteso incrementare l’offerta

scolastica ordinaria con attività basate su metodologie non tradizionali. Tali interventi hanno

dato modo di rendere la Scuola un ambiente maggiormente accogliente agli occhi delle

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alunne, degli alunni e dei giovani del territorio, avvicinando loro ad una crescita formativa e

culturale.

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Idea Progettuale

Abstract dell’intervento progettuale proposto

La Direzione Didattica 2°Circolo di Avellino opera in un contesto socio economico e culturale

eterogeneo e complesso. L’intervento formativo richiede una notevole flessibilità

organizzativa, progettuale e didattica in grado di rispondere alle esigenze educative. La

realizzazione di questo progetto mira pertanto alla piena integrazione degli alunni che

presentino una situazione di disagio culturale, sociale o fisico, a combattere la dispersione

scolastica. La scuola, attraverso la partecipazione al progetto Scuola Viva, vuole diventare

ancor di più un punto di riferimento concreto per famiglie e per alunni rapportandosi con le

altre agenzie educative presenti nel territorio, al fine di costruire una valida e duratura

collaborazione, che porti al miglioramento dell’offerta formativa ed educativa. L’intervento

mira a prevenire l’insuccesso scolastico, e tutte le fonti di emarginazione e di esclusione

sociale che porta spesso a comportamenti negativi, ad atteggiamenti ostativi, ad abbandoni.

Le cause da prevenire e che producono l’insuccesso scolastico sono sia esterne alla scuola,

come condizioni socio-culturali della famiglia e carenze culturali, ambientali, affettive, sia

interne alla scuola (difficoltà nella relazione comunicativa, mancanza di continuità,

metodologie non sempre stimolanti, attività extra-curriculari e operative insufficienti ai

bisogni, per mancanza di risorse umane e materiali). Non di rado concorre anche una

componente psicologia nel soggetto che tende a non partecipare alle azioni educative,

fattori come la mancanza di autostima, incerte aspirazioni, timidezza, impegni limitanti a

casa, lavoro fuori dalle mura domestiche, problematiche psicologiche possono essere

elementi che precludono agli inconsapevoli bambini di vivere una sana relazione con il

contesto scolastico. La nostra scuola, quale istituzione educativa e formativa, si propone,

con la realizzazione di percorsi aggiuntivi di formazione previsti in questo progetto, di

rimuovere le cause che producono l’insuccesso e di favorire la collaborazione attiva delle

famiglie e l’impegno costante delle altre agenzie educative presenti nel territorio. Quando si

sentono considerati e benvoluti, gli alunni riescono ad abbassare le difese e cominciano ad

acquisire fiducia verso i docenti che riescono così a condurli verso esperienze proficue e

appaganti. Facilitare e favorire rapporti di aiuto e relazioni umane positive può divenire, per

questi ragazzi, la chiave di volta per scoprire le loro potenzialità fino ad arrivare ad allenare

lo sguardo a guardare non tanto ciò che non sanno fare, quanto ciò che possono fare per

conoscere e migliorare se stessi influendo positivamente sul mondo familiare e sociale a cui

appartengono.

21

Descrizione

sintetica del

modulo e

obiettivi

specifici

Nella società complessa di oggi, la funzione della scuola è diventata

policroma e variegata. La scuola ha bisogno di proporsi non più solo

come agenzia didattico - formativa ma come agenzia educativo -

didattica che presta una particolare attenzione all’aspetto affettivo –

emotivo - relazionale del bambino e dell’adulto. Alla luce di tali

considerazioni emerge chiaramente il ruolo e la funzione che deve avere

la scuola in riferimento alla promozione del benessere fisico, psichico e

sociale dei bambini e degli insegnanti, in direzione della prevenzione e

non solo della “cura”. È necessario coltivare una tradizione di counseling

scolastico oggi che il ruolo della famiglia è cambiato e gli insegnanti si

trovano di fronte a nuove sfide, sempre più marcate, non solo di carattere

didattico ma soprattutto di carattere relazionale, motivazionale, di

comportamento.

Destinatari

Il laboratorio è rivolto alle famiglie e a tutti gli alunni dell’Istituto. La scelta

di tale percorso parte dalla richiesta dei docenti e dei genitori che hanno

bisogno di assistenza e supporto nel fronteggiare le numerosissime

situazioni di disagio dei bambini.

Fasi realizzative

Il counseling nel contesto scolastico viene programmato per l’esigenza

di sostegno nei momenti di disagio degli alunni (relazionale, sociale,

familiare, affettivo) o di problematicità relative all’apprendimento, o come

orientamento nelle fasi di crisi legate alla crescita, o infine come invio in

situazioni che richiedono l’azione di personale specialistico.

Di qui le attività per l’apprendimento di abilità comunicative, di ascolto, di

problem solving relazionale, che coinvolgono bambini, ragazzi, genitori,

insegnanti, il personale non docente. “Sviluppare la possibilità di una

comprensione significativa, un clima di collaborazione operante tra

componenti della comunità educativa: le abilità di counseling diventano

risorsa collettiva costituiscono un’opportunità di empowerment.

Le aree di intervento del counseling riguarderanno prevalentemente

quattro dimensioni:

Ben-essere e qualità della vita fisica, emotiva, sociale scolastica

Facilitazione dell’apprendimento

MODULO 1

22

Orientamento

Difficoltà dei bambini e degli adolescenti

Il percorso di ascolto da noi proposto prevede:

1) Offrire momenti di ascolto e di osservazione individualizzati all’alunno

in difficoltà.

2) Rilevazione dei punti di debolezza, delle potenzialità inespresse e dei

meccanismi che regolano il rapporto con gli altri.

3) Condividere con gli insegnanti quanto evidenziato per definire le

modalità con cui segnalare alle famiglie come il bambino vive

l’esperienza scolastica indicando anche le strategie educative più

adeguate.

4) Effettuare interventi di prevenzione primaria (su tutta la popolazione

scolastica) e secondaria (sui gruppi gravati da situazioni di difficoltà).

5) Favorire la crescita del gruppo classe potenziandone la

consapevolezza e la capacità di accogliere la diversità come fattore di

arricchimento.

6) Offrire spazi in cui anche i più deboli possano scoprire e sperimentare

altre capacità e talenti, condividendole con i compagni.

Eventuali

connessioni

funzionali con

altri moduli

I moduli del progetto Scuola Viva, proposti dalla nostra Istituzione

scolastica, sono tutti connessi tra loro, sia dalla matrice pedagogica che

li accomuna. I laboratori agiscono nella direzione di voler promuovere

iniziative di integrazione nel contesto scolastico mirano all’innalzamento

del successo scolastico e all’attivazione di percorsi differenziati per

l'adeguamento a particolari disagi e/o bisogni degli alunni che

prevengano casi di abbandono.

L’offerta formativa del nostro Istituto viene costantemente ampliata e

calibrata a seconda delle esigenze degli alunni. Nel dettaglio lo sportello

di ascolto e consulenza vuole essere di supporto sia agli alunni, che alle

famiglie che agli insegnanti.

Durata e

articolazione

temporale del

modulo

Il modulo avrà la durata di 80 ore, a partire dal mese di ottobre fino al

mese di luglio. Gli incontri avverranno, per i primi 5 mesi (ottobre –

febbraio) 1 volta a settimana per 3 ore al giorno, in orario pomeridiano;

per i restanti mesi (marzo-luglio) 1 ora a settimana, per un totale di 4 ore

al mese.

Beni e

attrezzature

I beni e le attrezzature sono odi proprietà esclusiva della scuola e

verranno messe a disposizione dell’utenza in orario curricolare ed

extracurricolare, per supportare le attività di consulenza.

- Pc-Tablet

- Lim

- Materiale di cancelleria

- Stampante

- Spazio dedicato

23

Partner

coinvolti nella

realizzazione

del modulo

I Partner coinvolti in questo modulo sono:

- Nessi

- Provarci Per Sempre

I partners hanno già collaborato con il nostro Istituto e si occuperanno

della gestione dello sportello di ascolto dedicato.

Sostenibilità e

replicabilità del

modulo

Libera fruibilità dei contenuti e replicabilità del progetto sono due dei

principali obiettivi del progetto Scuola Viva, che permettono un libero

accesso alle conoscenze, lo sviluppo dell’idea progettuale in contesti

differenti e la disseminazione dei risultati. Il nostro Istituto metterà a

disposizione la propria documentazione progettuale per incentivare la

creazione di progetti derivati da parte delle altre scuole del territorio. Il

fine ultimo è realizzare un intervento di aiuto e sostegno a favore di

persone svantaggiate, che sia un punto di riferimento per coloro che

sono in difficoltà o che vedono nella scuola un possibile luogo di

aggregazione costruttivo e sicuro. Solamente a conclusione del progetto

sarà possibile evidenziare gli elementi che rendono replicabile

l’esperienza promossa

Originalità delle

attività ed

approcci

metodologici

innovativi

Il progetto è rivolto a tutti gli alunni, docenti e genitori dell’Istituto, e nasce

risposta al bisogno di aiuto agli alunni in difficoltà, con problematiche

relative all’apprendimento e/o al comportamento, e legate all’

inserimento di bambini stranieri. Volontà della scuola, attraverso

l’attivazione di un percorso di counseling e orientamento è di fornire a

tutti gli alunni le abilità necessarie allo studio (saper fare) e al modo

corretto di comunicare/relazionare/partecipare (saper essere), garantire

a tutti lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze nel

quadro di un percorso formativo unitario e coerente. Nel dettaglio le

azioni previste prevedono:

- Raccolta dati significativi relativi alle problematiche relazionali e

comportamentali degli alunni

- Osservazione mirata degli alunni in situazione scolastica

- Incontri triangolari: docenti – genitori – esperti per l’individuazione di

strategie ed interventi

- Verifica e valutazione degli interventi attuati

- Servizio di ascolto/consulenza per le famiglie

- Servizio di ascolto/consulenza per i docenti

- Servizio di ascolto/consulenza per gli alunni

- Coordinamento interventi tra gli esperti e con il servizio

psicopedagogico e sociale dell’A.S.L. di competenza.

Reti di

partenariato

I Partner coinvolti in questo modulo sono:

- Nessi

- Provarci Per Sempre

24

I partners hanno già collaborato con il nostro Istituto, e si occuperanno

della gestione dello sportello di ascolto dedicato.

Nel partenariato è presente anche il Comune di Avellino.

Gruppo di

lavoro

Il gruppo di lavoro è costituito da una membership, che fa da ponte tra i

membri del gruppo e permette di far riconoscere l'unicità del progetto. Il

Dirigente Scolastico mantiene la Leadership del gruppo di lavoro, che

sarà costituito da professionalità altamente specializzate nella

progettazione, attuazione e valutazione di processi formativi. Sarà

costituito quindi dalle risorse umane impiegate interne alla scuola e/o dei

membri partners.

Le figure previste saranno: insegnanti, assistenti, operatori, un

coordinatore, un progettista, e volontari. È prevista anche la

collaborazione di esperti esterni che faranno consulenza e supervisione

per un successivo lavoro di approfondimento da parte degli operatori e

degli insegnanti.

SENTIMENTI FANTASMA

Abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente.

Queste due modalità della conoscenza, così

fondamentalmente diverse, interagiscono per costruire la

nostra vita mentale”

DANIEL GOLEMAN, L’INTELLIGENZA

EMOTIVA: CHE COS'È E PERCHÉ PUÒ

RENDERCI FELICI

25

SEMINARI FORMATIVI DI PARENT TRAINING:

GENITORI OGGI

26

MI SCOPRO, MI CONOSCO...CREO

LABORATORI LUDICO -

ESPERENZIALI PER GLI ALUNNI

“Nella realtà quotidiana nessuna

intelligenza è più importante di quella

interpersonale”

DANIEL GOLEMAN, L’INTELLIGENZA EMOTIVA:

CHE COS'È E PERCHÉ PUÒ RENDERCI FELICI

27

Descrizione

sintetica del

modulo e

obiettivi

specifici

Il gioco degli scacchi è particolarmente indicato per il problem solving scolastico, esso

infatti propone diverse possibilità, praticamente ad ogni mossa, di risolvere il problema e

abitua a scegliere quale sia la migliore mossa da eseguire. Questa difficoltà è in stretta

connessione con la capacità di un individuo di prendere una decisione, ma anche con la

possibilità di attingere al cosiddetto pensiero laterale, perché spesso esistono più

possibilità plausibili e pertanto bisogna imparare ad operare una scelta. È molto

importante lasciare grande libertà di espressione ai bambini, capire i processi di pensiero

di ognuno, e indirizzarli verso lo sviluppo e il potenziamento del pensiero creativo.

Destinatari

Il laboratorio è rivolto a n. 25 alunni dell’Istituto appartenenti alle classi 4 e 5. La scelta di

tale percorso parte dalla richiesta dei bambini che hanno espresso il desiderio di poter

“giocare a scuola”. Lo spazio del laboratorio sarà uno spazio dedicato e sarà il luogo in

cui si assiste alla risoluzione di problemi nel gioco degli scacchi e ad attività di squadra. I

bambini apprenderanno in un contesto non formale e usufruiranno delle indicazioni e del

supporto di una associazione scacchistica.

Fasi

realizzative

Il gioco degli scacchi, nella scuola primaria, ha una doppia valenza: sia didattico-

educativa che ludico-sportiva. Il laboratorio di scacchi si articolerà in diverse fasi che così

articoleremo:

• I FASE: introduzione della terminologia scacchistica e primo contatto con la scacchiera

come attività ludica di collegamento con le attività didattiche.

• II FASE: dal gioco con la scacchiera al gioco sulla scacchiera per un primo avvio

sistematico alla conoscenza del movimento dei pezzi ed alla tecnica iniziale del gioco,

con particolare attenzione allo sviluppo delle abilità logico deduttive.

• III FASE: approfondimento della tecnica del gioco come mezzo per il raggiungimento

del fine previsto, attraverso la realizzazione di obiettivi a medio e lungo termine (ricerca

delle strategie per giungere allo scacco matto o alla vittoria in altro modo o al pareggio).

• IV FASE: esercitazioni, individuali e a squadre, di gioco organico sia per mettere a

confronto le diverse individualità che per abituare i bambini a comunicare senza

prevaricarsi affinché i conflitti socio cognitivi siano produttivi e non si risolvano, come

spesso accade, nella vittoria dell'uno e nella remissività o abbandono dell'altro.

MODULO 2

28

Gli scacchi, lo sport della mente per eccellenza, sono al tempo stesso un gioco, una

scienza, un'arte e un linguaggio universale in grado di unire il mondo e le generazioni,

ma con essi si può fare questo e molto di più. L’inserimento della pratica del gioco degli

scacchi a scuola può aiutare a far fronte alle problematiche perché permette di:

• educare alle regole e al senso sociale e di comunità;

• stimolare il pensiero e la libera espressione responsabile come valore in sé, al di là delle

competenze scacchistiche acquisite;

• educare al piacere dell'impegno mentale;

• favorire il rispetto per gli altri, abituare ad accettare e ad affrontare le difficoltà

quotidiane;

• favorire i rapporti tra i pari nel gruppo per la socializzazione e l'arricchimento personale;

• accrescere il senso critico ed autocritico (valutazione ed autovalutazione simbolica);

• sviluppare gradualmente le capacità di analisi, valutazione, sintesi e organizzazione

delle attività e degli interessi personali.

• creare una continuità educativa e valoriale scuola-famiglia (genitori, nonni, fratelli,

parenti);

• favorire l'integrazione della disabilità e delle diverse etnie.

Eventuali

connessioni

funzionali con

altri moduli

I moduli del progetto Scuola Viva, proposti dalla nostra Istituzione scolastica, sono tutti

connessi tra loro, per la matrice pedagogica che li accomuna. I laboratori produrranno a

fine anno un evento che metterà in scena il risultato dei percorsi svolti. Le iniziative di

integrazione nel contesto scolastico mirano all’innalzamento del successo scolastico e

all’attivazione di percorsi differenziati per l'adeguamento a particolari disagi e/o bisogni

degli alunni che prevengano casi di abbandono. L’offerta formativa del nostro Istituto

verrà costantemente ampliata e calibrata a seconda delle esigenze degli alunni.

Durata e

articolazione

temporale del

modulo

Il modulo avrà la durata di 60 ore, a partire dal mese di ottobre fino al mese di febbraio.

Gli incontri avverranno 1 volta a settimana per 3 ore al giorno.

Beni e

attrezzature

Scacchi;

Pc;

Materiale di cancelleria;

Stampanti.

Partner

coinvolti nella

realizzazione

del modulo

Associazione Dilettantistica Sportiva “Avellino Scacchi”

Sostenibilità

e replicabilità

del modulo

Libera fruibilità dei contenuti e replicabilità del progetto sono due dei principali obiettivi

del progetto Scuola Viva, che permettono un libero accesso alle conoscenze, lo sviluppo

dell’idea progettuale in contesti differenti e la disseminazione dei risultati. Il nostro Istituto

metterà a disposizione la propria documentazione progettuale per incentivare la

creazione di progetti derivati da parte delle altre scuole del territorio. Il fine ultimo è

realizzare un intervento di aiuto e sostegno a favore di persone svantaggiate, che sia un

punto di riferimento per coloro che sono in difficoltà o che vedono nella scuola un possibile

luogo di aggregazione costruttivo e sicuro. Solamente a conclusione del progetto sarà

possibile evidenziare gli elementi che rendono replicabile l’esperienza promossa.

29

Originalità

delle attività

ed approcci

metodologici

innovativi

Gli scacchi sono un gioco universale che presenta aspetti cognitivi, affettivi, immaginativi

e che, coinvolgendo varie dimensioni dello sviluppo del bambino, sono adatti per progetti

educativi e rieducativi indirizzati a diverse fasce di età, sia prescolare che scolare. Chi

gioca a scacchi assiduamente sa quanto essi abbiano a che fare con più aspetti del

funzionamento mentale, ma la loro funzione educativa fu intuita quando fu messo in

evidenza che la loro pratica coinvolge diverse attenzioni e memorie, e i processi di

pensiero nella poliedricità delle loro sfaccettature (intuizioni e deduzioni, astrazioni, uso

di linguaggi e di intelligenze diverse) prevalentemente non verbali. Gli scacchi inoltre

danno vita a una partita tra due giocatori che si pongono in competizione cognitiva,

un’attività chiaramente dialettica: gli scacchisti non possono ragionare in modo

indipendente, devono pensare l’uno sul pensiero dell’altro, in una situazione che li

costringe ad assumere una posizione metacognitiva ben finalizzata. Queste

caratteristiche contribuiscono a rendere il gioco degli scacchi un’attività sportiva in cui i

piccoli giocatori possono esprimere la propria aggressività all’interno di una cornice con

regole e limiti bene definite; inoltre, per la sua dimensione socializzante, il gioco degli

scacchi stimola l’integrazione sociale. Per questi aspetti, l’introduzione nella scuola di un

percorso che abbia come tema gli scacchi, può essere un contributo alla prevenzione del

bullismo e una prevenzione all’abbandono scolastico, senza per questo ovviamente

rappresentare l’unica soluzione.

Reti di

partenariato

I partners hanno creato nel tempo tra loro un rapporto basato sulla cooperazione e

collaborazione reciproca, legata da comuni obiettivi, in sinergia con il Comune di Avellino.

Gruppo di

lavoro

Il gruppo di lavoro è costituito da una membership, che fa da ponte tra i membri del gruppo

e permette di far riconoscere l'unicità del progetto. Il Dirigente Scolastico mantiene la

Leadership del gruppo di lavoro, che sarà costituito da professionalità altamente

specializzate nella progettazione, attuazione e valutazione di processi formativi. Sarà

costituito quindi dalle risorse umane impiegate interne alla scuola e/o dei membri

partners. Le figure previste saranno: insegnanti, assistenti, operatori, un coordinatore, un

progettista, e volontari. È prevista anche la collaborazione di esperti esterni che faranno

consulenza e supervisione per un successivo lavoro di approfondimento da parte degli

operatori e degli insegnanti.

“Sebbene possa sembrare strano a molti, in generale io considero che negli scacchi si basa tutto sulle tattiche. Se uno pensa alla strategia come ad un blocco di marmo, allora le tattiche sono lo scalpello col quale il maestro opera, nel creare lavori di arte scacchistica”

TIGRAN PETROSIAN

31

Descrizione

sintetica del

modulo e

obiettivi

specifici

Nel quadro delle competenze digitali, annoverate dalla Raccomandazione del

Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 febbraio 2006 fra le cosiddette “competenze

chiave” in grado di garantire il corretto approccio con le diverse forme di apprendimento

(formale, non formale e informale), particolare importanza rivestono le competenze a

carattere “Front Office”: quelle, per intenderci, che consentono una efficace interazione

fra l’Utente e il Computer nei diversi contesti produttivi e cognitivi. Tali competenze sono

rintracciabili e definite come fondanti. Il nostro laboratorio di Informatica è stato

elaborato e strutturato in modo da garantire ai bambini ampia coerenza con le

prestazioni richieste dai diversi ruoli che possono caratterizzare il contesto in cui si è

chiamati ad operare.

Destinatari

Il laboratorio di informatica è rivolto a 40 alunni dell’Istituto appartenenti alle classi 3-4-

5. La scelta di tale percorso parte dalla richiesta dei bambini che hanno espresso il

desiderio di poter apprendere attraverso il computer. Lo spazio del laboratorio sarà uno

spazio dedicato e sarà il luogo in cui si assiste alla maturazione di competenze digitali.

I bambini apprenderanno in un contesto non formale e usufruiranno delle indicazioni e

del supporto di informatica.

Fasi

realizzative

Coerentemente con le indicazioni espresse in materia di certificazioni ICT dagli organi

legislativi nazionali, il laboratorio di informatica rispecchia appieno i criteri di

interoperabilità e neutralità, altresì, esso è caratterizzato da procedure tali da

assicurarne la trasparenza e l’obiettività, oltre a fornire, attraverso i cosiddetti “testing di

competenza”, indicazioni univoche e verificabili circa i criteri di verifica delle competenze

sollecitate, senza lasciare adito a interpretazioni diverse. Il laboratorio di informatica

assume come quadro di riferimento educativo proprio le “Competenze per la

cittadinanza attiva”. Le competenze a carattere digitale, previste dalle “Competenze

chiave per l’educazione permanente (Raccomandazione del parlamento Europeo e del

Consiglio del 18 dicembre 2006)”, assumono un carattere trasversale, poiché la

capacità di utilizzare in modo appropriato ed efficace le correnti Tecnologie IT è oramai

ritenuta requisito di base, propedeutico al corretto interfacciamento dell’Individuo con le

diverse forme di apprendimento formale, non formale e informale. Il percorso è costituito

da 5 ambiti di approfondimento, che prevedono la sollecitazione di comportamenti

cognitivi e strumentali tali da sollecitare forme di ragionamento induttivo e deduttivo, di

autoverifica e di progettazione in grado di incidere in maniera trasversale sulla

acquisizione di “competenze” e conoscenze nei vari settori disciplinari e della

MODULO 3

32

comunicazione. Il laboratorio prevede la somministrazione di moduli, per un totale di 60

ore per ciascun percorso.

Argomenti:

1. elementi di disciplina informatica: codificazione binaria, approccio agli

algoritmi e diagrammi di flusso, rappresentazione e risoluzione di problemi,

classificazione delle informazioni);

2. archivi e memorie artificiali;

3. analisi delle componenti Hardware di un computer;

4. gestione di un Sistema Operativo a Interfaccia grafica: risorse di sistema e

pannello di controllo (elementi di base); gestione file e cartelle;

5. programmazione in ambiente LOGO.

Eventuali

connessioni

funzionali con

altri moduli

I moduli del progetto Scuola Viva, proposti dalla nostra Istituzione scolastica, sono tutti

connessi tra loro per la matrice pedagogica che li accomuna. I laboratori promuovono

lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza (Imparare ad imparare; Progettare;

Comunicare; Collaborare e partecipare; Agire in modo autonomo e responsabile;

Risolvere problemi; Individuare collegamenti e relazioni; Acquisire e interpretare

l’informazione). Le iniziative di integrazione nel contesto scolastico, il potenziamento

della lingua madre, della lingua straniera e dell’informatica, mirano all’innalzamento del

successo scolastico e all’attivazione di percorsi differenziati per l'adeguamento a

particolari disagi e/o bisogni degli alunni che prevengano casi di abbandono. L’offerta

formativa del nostro Istituto verrà costantemente ampliata e calibrata a seconda delle

esigenze degli alunni.

Durata e

articolazione

temporale del

modulo

Il modulo avrà la durata di 60 ore, a partire dal mese di ottobre fino al mese di febbraio.

Gli incontri avverranno 1 volta a settimana per 3 ore al giorno.

Beni e

attrezzature

• Pc;

• Tablet;

• Lim;

• Registratore vocale;

• Materiale di cancelleria;

• Stampanti.

Partner

coinvolti nella

realizzazione

del modulo

Infolab di Mauro Schiano di Pepe, si occuperà della formazione informatica e metterà a

disposizione i suoi esperti per la gestione delle lezioni e per il conseguimento della

certificazione finale.

Sostenibilità e

replicabilità del

modulo

Libera fruibilità dei contenuti e replicabilità del progetto sono due dei principali obiettivi

del progetto Scuola Viva, che permettono un libero accesso alle conoscenze, lo sviluppo

dell’idea progettuale in contesti differenti e la disseminazione dei risultati. Il nostro

Istituto metterà a disposizione la propria documentazione progettuale per incentivare la

creazione di progetti derivati da parte delle altre scuole del territorio. Il fine ultimo è

realizzare un intervento di aiuto e sostegno a favore di persone svantaggiate, che sia

un punto di riferimento per coloro che sono in difficoltà o che vedono nella scuola un

possibile luogo di aggregazione costruttivo e sicuro. Solamente a conclusione del

progetto sarà possibile evidenziare gli elementi che rendono replicabile l’esperienza

promossa.

33

Originalità

delle attività

ed approcci

metodologici

innovativi

Attraverso ogni attività scolastica viene sollecitata l’iniziativa personale di ciascun

alunno e dell’intero gruppo con una metodologia che permette ad ognuno di sviluppare

la propria originalità e creatività in autonomia. I due punti di riferimento della didattica

partecipativa che si utilizza sono la centralità dell’alunno nel progetto educativo e la

necessità di rispettare i tempi di crescita e di maturazione di ognuno. L’insegnante e gli

esperti fanno da guida ed orientatori del lavoro, cureranno l'alternanza di situazioni

diverse d'apprendimento e d’attività come: spiegazione, studio individuale guidato,

lavoro di gruppo, verifica degli apprendimenti, impiego di sussidi audiovisivi e

multimediali, ecc. Particolare attenzione sarà rivolta al clima di lavoro: sereno, serio e

rispettoso del lavoro altrui. Lo scopo principale di tale metodologia è la crescita

dell'autonomia individuale e lo sviluppo delle potenzialità di ogni alunno, attraverso

l'acquisizione di strategie di pensiero e di apprendimento. La dinamica partecipativa è

resa possibile anche dal lavoro di équipe delle docenti che svolgono percorsi di

apprendimento pluridisciplinari. Gli obiettivi principali dei laboratori sono:

• attivare l’immaginazione

• utilizzare gli strumenti informatici in maniera appropriata

• diventare più consapevoli delle proprie capacità

• accrescere la propria capacità di mettersi in gioco

• ascoltare, confrontarsi con gli altri

Reti di

partenariato

I partners hanno creato nel tempo tra loro un rapporto basato sulla cooperazione e

collaborazione reciproca, legata da comuni obiettivi, in sinergia con il Comune di

Avellino.

Gruppo di

lavoro

Il gruppo di lavoro è costituito da una membership, che fa da ponte tra i membri del

gruppo e permette di far riconoscere l'unicità del progetto. Il Dirigente Scolastico

mantiene la Leadership del gruppo di lavoro, che sarà costituito da professionalità

altamente specializzate nella progettazione, attuazione e valutazione di processi

formativi. Sarà costituito quindi dalle risorse umane impiegate interne alla scuola e/o dei

membri partners. Le figure previste saranno: insegnanti, assistenti, operatori, un

coordinatore, un progettista, e volontari. È prevista anche la collaborazione di esperti

esterni che faranno consulenza e supervisione per un successivo lavoro di

approfondimento da parte degli operatori e degli insegnanti.

34

“Sono convinto che

l'informatica abbia molto in

comune con la fisica.

Entrambe si occupano di

come funziona il mondo a

un livello abbastanza

fondamentale. La

differenza, naturalmente, è

che mentre in fisica devi

capire come è fatto il

mondo, in informatica sei

tu a crearlo. Dentro i

confini del computer, sei tu

il creatore. Controlli –

almeno potenzialmente –

tutto ciò che vi succede.

Se sei abbastanza bravo,

puoi essere un Dio.

Su piccola scala”.

LINUS TORVALDS

35

Descrizione

sintetica del

modulo e

obiettivi

specifici

Il laboratorio teatrale mira a favorire negli allievi il processo di maturazione ed il

consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri,

sviluppando la socializzazione, lo spirito di collaborazione e di accettazione reciproca.

L’uso di linguaggi verbali e non verbali e della comunicazione mimico-gestuale e

musicale, il rispetto delle regole, di se stessi, degli altri, e l’attività di drammatizzazione

svilupperanno nei ragazzi le capacità espressive e operativo-motorie e una maggiore

conoscenza di sé, delle proprie capacità, dei propri limiti, potenziando l’autocontrollo e

l’autostima. La realizzazione dello spettacolo finale che coinvolgerà i ragazzi favorirà la

conoscenza e la presa di coscienza degli alunni con svantaggio, sia per i giovani attori

che per il pubblico a cui è rivolto.

Destinatari

Il laboratorio è rivolto a tutti gli alunni dell’Istituto. L’ attività teatrale propone un percorso

coinvolgente che è in grado di porsi come alternativa alle devianze della strada e luogo

familiare e attivo di incontro. Il teatro ha la forza e l’audacia di promuovere una profonda

conoscenza di sé e allo stesso tempo di insegnare a gestire le proprie emozioni e le

relazioni con l’altro. Il teatro insegna a “mettersi nei panni dell’altro”, promuovendo

l’empatia e l’alfabetizzazione emotiva.

Fasi

realizzative

L’attività teatrale si propone come linguaggio emotivo - empatico a supporto delle famiglie

e della scuola nel difficile compito educativo. Al giorno d’oggi è necessario proporre agli

studenti attività che li coinvolgano formandoli, e il teatro si presenta come attività atta a

favorire la maturazione espressiva, ad accrescere la motivazione e la crescita personale

degli alunni. Il laboratorio di propone di sviluppare negli studenti:

la capacità di organizzazione;

la capacità di saper gestire l’imprevisto e lo stress;

collaborare;

potenziare le proprie abilità;

auto valutarsi;

riuscire a cogliere i limiti e le potenzialità del proprio processo di apprendimento;

flessibilità.

Attraverso il teatro si cerca creare un clima cooperativo, dove ognuno partecipa secondo

le energie, le proprie abilità, i bisogni, i desideri, le aspettative, le vocazioni. Si costruisce

MODULO 4

36

un percorso di esplorazione tramite l’arte teatrale, per vivere in un modo “altro” ciò che si

vive e si studia sui libri di scuola. Durante il laboratorio verranno proposti ai ragazzi giochi

ed esercizi fisici che hanno lo scopo di sviluppare una percezione più cosciente del corpo

in relazione allo spazio e in una dinamica di relazione con l’altro, e che intendono

soprattutto stimolare un’espressione davvero personale del ragazzo, nel tentativo di

liberare il corpo da un certo schematismo e da quell’omologazione diffusa che accorcia

lo slancio dei nostri gesti e dei nostri pensieri. Porteremo i ragazzi alla scoperta di quanto

possa essere sorprendente e infinitamente ricca la parola vissuta e detta attraverso il

corpo, il ritmo e le emozioni. Il percorso laboratoriale si articolerà in tre diverse fasi:

• PRIMA FASE: Durante questo primo periodo di lavoro gli allievi faranno una prima

conoscenza con l’espressione teatrale tramite esercizi semplici che permetteranno

loro di entrare più facilmente nel lavoro più approfondito delle settimane seguenti e

serviranno a consolidare il gruppo.

• SECONDA FASE: Dal soggetto scelto con l’insegnante si comincerà a strutturare uno

scenario dove ogni studente troverà il proprio ritmo e il proprio posto nella

realizzazione del lavoro.

• TERZA FASE: Il progetto prevede un saggio di fine corso che prenderà spunto dal

materiale elaborato dagli studenti durante il laboratorio. Durante la terza fase ci si

concentrerà pertanto sul montaggio e sulle prove dei materiali prescelti.

Eventuali

connessioni

funzionali

con altri

moduli

Il progetto, di concerto con gli altri proposti all’interno del percorso Scuola Viva, è

caratterizzato dalla volontà di valorizzazione della persona in quanto attiva protagonista

del suo processo di crescita, che chiede di poter conoscere, realizzare e comunicare a

più livelli il suo essere individuale e sociale. Tutti i percorsi promuovono la costruzione di

un sano tessuto relazionale, in cui tutti i soggetti vengono messi nelle condizioni di sentirsi

accolti e di accogliere, di percorrere insieme traguardi formativi e imparare a interagire,

proporre e costruire. La pianificazione dei percorsi e delle attività proprie del laboratorio

hanno un respiro interdisciplinare e tengono conto sia dell’età che dei livelli di sviluppo,

nel perseguire specifici obiettivi individuali e di gruppo. La condivisione di una piacevole

esperienza, come quella teatrale, non deve considerarsi erroneamente come una

performance fine a se stessa, ma il risultato di una costante e verificabile tensione tra

processo/prodotto, costituita da una propria struttura didattica/metodologica/ formativa/

organizzativa e realizzata sui fondamenti teorici del teatro laboratorio di tipo

pedagogico/sociale/comunicativo.

Durata e

articolazione

temporale del

modulo

Il modulo avrà la durata di 60 ore. Gli incontri avverranno 1 volta a settimana per 3 ore al

giorno.

Beni e

attrezzature

Si rende necessario dotare la scuola dei seguenti materiali ed attrezzature:

impianto di illuminazione fissa e mobile;

microfoni direzionali di elevata sensibilità;

casse acustiche;

costumi, stoffe e parrucche se necessario;

cosmetici per procedere al trucco degli “attori”;

materiali per scenografie mobili (pannelli, transenne etc.);

materiale di facile consumo.

37

Partner

coinvolti

nella

realizzazione

del modulo

Associazione culturale Vernice fresca teatro

Sostenibilità

e replicabilità

del modulo

La progettazione e la realizzazione di spettacoli teatrali offre ai ragazzi l’opportunità di

comprendere gli spettacoli dal di dentro, di manipolare il linguaggio e di sperimentare

diverse forme di interpretazione in contesti e in realtà storiche del passato o del presente

e anche spingere la fantasia a interpretare storie del futuro. L’Istituto si rende disponibile

a fornire a chi intende realizzare percorsi similari, monitoraggi e soluzioni organizzative.

La sostenibilità dei progetti sarà fortemente connessa alle capacità di coinvolgimento dei

partner e la capacità insita di rendersi generalizzabile e trasferibile in altri contesti. Il

laboratorio intende favorire la promozione del teatro e dell’espressività in tutti gli Enti

coinvolti attraverso il lavoro di rete, coinvolgendo direttamente anche delle classi non

direttamente coinvolte.

Originalità

delle attività

ed approcci

metodologici

innovativi

Il laboratorio teatrale si propone di educare attraverso il teatro. Il teatro e l'educazione

sono due realtà che possiedono finalità comuni: da un lato la pedagogia pone al centro

dell'azione educativa la persona con tutte le sue potenzialità da sviluppare, dall'altro il

teatro persegue lo stesso obiettivo attraverso attività che stimolano lo sviluppo della

creatività e la comunicazione. Il teatro coinvolge l'individuo intero, con la sua corporeità e

fisicità, con i suoi sentimenti e il suo pensiero, ma anche con la sua profonda umanità,

con la sua coscienza dei valori, con la sua più immediata e spontanea socialità. Porta il

soggetto a formarsi attraverso l'esperienza personale e la scoperta di sé, delle proprie

possibilità e dei propri limiti, al fine di esprimersi e comunicare. L’educazione attraverso il

teatro mira a toccare diverse sfere personali:

sfera fisica perché il teatro è attività fisica, movimento, gioco, stimolazione dei cinque

sensi;

sfera cognitiva perché il teatro è curiosità, scoperta, esplorazione, ricerca, invenzione

e creazione, confronto tra esperienze diverse, elaborazione e ragionamento,

deduzione, immaginazione e creatività, gioco, comunicazione;

sfera affettiva perché il teatro è ascolto, comprensione, affetto, fiducia, allegria,

relazione e comunicazione, autonomia, espressione e creatività, sicurezza e stabilità;

sfera sociale perché il teatro può e deve essere per il bambino, contatto con gli altri e

relazione, partecipazione, confronto, integrazione, cooperazione, competizione,

comunicazione, gioco, rispetto ed accettazione degli altri, rispetto di regole collettive,

autonomia, emulazione e soprattutto, educazione.

Il teatro è quindi un formidabile strumento pedagogico di supporto alla famiglia e alla

scuola, è intrattenimento e cultura. Il progetto che abbina pedagogia a valore artistico,

cultura e formazione, spettacolarità e educazione civica non può che essere vincente.

Reti di

partenariato

I partners hanno creato nel tempo tra loro un rapporto basato sulla cooperazione e

collaborazione reciproca, legata da comuni obiettivi, in sinergia con il Comune di Avellino.

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Gruppo di

lavoro

Il gruppo di lavoro sarà costituito da professionalità altamente specializzate nella

progettazione, attuazione e valutazione di processi formativi. Sarà costituito quindi dalle

risorse umane impiegate interne alla scuola e/o dei membri partners. Le figure previste

saranno Commissione Progetto costituita dalle seguenti figure: insegnanti, assistenti,

operatori teatrali, 1 coordinatore, un progettista, e volontari. È prevista anche la

collaborazione di esperti esterni che faranno consulenza e supervisione per un

successivo lavoro di approfondimento da parte degli operatori e degli insegnanti.

Quanto è magico entrare in

un teatro e vedere spegnersi

le luci.

Non so perché.

C’è un silenzio profondo, ed

ecco che il sipario inizia ad

aprirsi.

Forse è rosso.

Ed entri in un altro mondo.

DAVID LYNCH

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“Il teatro è poesia

che esce da un

libro per farsi

umana.”

FEDERICO GARCIA LORCA