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RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2015 PENSPLAN PROFI FONDO PENSIONE APERTO *** Il presente documento riporta il Rendiconto della gestione dell’esercizio 2015 del fondo pensione aperto a contribuzione definita denominato “PensPlan Profi Fondo Pensione Aperto” (di seguito per brevità anche il “Fondo pensione”) istituito da PensPlan Invest SGR S.p.A. (di seguito per brevità anche la “SGR”). PensPlan Invest SGR S.p.A. ha sede a Bolzano, Via della Mostra, 11/13; è iscritta nell’Albo delle società di gestione del risparmio di cui all’articolo 35 del Testo Unico della Finanza, tenuto dalla Banca d’Italia, con il n. 29 della sezione gestori di OICVM e con il n. 43 della sezione gestori di FIA; il capitale sociale è di Euro 9.868.500, interamente versato; è sottoposta alla direzione e coordinamento di Pensplan Centrum S.p.A. che detiene il 64,44% del capitale sociale. Gli organi amministrativo e di controllo della SGR sono così composti: Consiglio di Amministrazione Presidente dott. Alessandro Tonina Consiglieri dott.ssa Laura Costa dott. Rainer Steger sig. Dario Bogni Collegio sindacale Presidente dott. Johann Rieper Sindaci effettivi dott.ssa Silvia Arlanch dott. Gerhard Benedikter Sindaci supplenti dott.ssa Vincenza Bombelli dott. Dieter Plaschke Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Responsabile del Fondo pensione dott. Domenico Cupido Depositario State Street Bank GmbH – Succursale Italia (in data 6 luglio 2015 si è perfezionata la fusione per incorporazione di State Street Bank SpA in State Street Bank GmbH)

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RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2015

PENSPLAN PROFI FONDO PENSIONE APERTO

*** Il presente documento riporta il Rendiconto della gestione dell’esercizio 2015 del fondo pensione aperto a contribuzione definita denominato “PensPlan Profi Fondo Pensione Aperto” (di seguito per brevità anche il “Fondo pensione”) istituito da PensPlan Invest SGR S.p.A. (di seguito per brevità anche la “SGR”). PensPlan Invest SGR S.p.A. ha sede a Bolzano, Via della Mostra, 11/13; è iscritta nell’Albo delle società di gestione del risparmio di cui all’articolo 35 del Testo Unico della Finanza, tenuto dalla Banca d’Italia, con il n. 29 della sezione gestori di OICVM e con il n. 43 della sezione gestori di FIA; il capitale sociale è di Euro 9.868.500, interamente versato; è sottoposta alla direzione e coordinamento di Pensplan Centrum S.p.A. che detiene il 64,44% del capitale sociale. Gli organi amministrativo e di controllo della SGR sono così composti: Consiglio di Amministrazione Presidente dott. Alessandro Tonina Consiglieri dott.ssa Laura Costa

dott. Rainer Steger sig. Dario Bogni

Collegio sindacale Presidente dott. Johann Rieper Sindaci effettivi dott.ssa Silvia Arlanch dott. Gerhard Benedikter Sindaci supplenti dott.ssa Vincenza Bombelli dott. Dieter Plaschke Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Responsabile del Fondo pensione dott. Domenico Cupido Depositario State Street Bank GmbH – Succursale Italia (in data 6 luglio 2015 si è perfezionata la fusione per incorporazione di State Street Bank SpA in State Street Bank GmbH)

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Il Rendiconto, corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione del Fondo pensione e dalla Relazione della Società di Revisione, si compone di uno stato patrimoniale, di un conto economico e di una nota integrativa. Lo stesso è stato predisposto conformemente agli schemi stabiliti dalla Deliberazione Covip del 17 giugno 1998.

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Relazione degli amministratori sulla gestione al 31 dicembre 2015 Situazione del Fondo pensione a fine esercizio La costituzione di PENSPLAN PROFI FONDO PENSIONE APERTO (di seguito il “Fondo” o il “Fondo pensione”) è stata autorizzata dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione con provvedimento del 17 maggio 2004. Con lo stesso provvedimento la Commissione di Vigilanza ha approvato il regolamento ed ha rilasciato l’autorizzazione all’esercizio dell’attività. Il Consiglio di Amministrazione di PensPlan Invest SGR S.p.A., nella riunione del 27 maggio 2004, ha deliberato:

- l’istituzione del Fondo pensione; - il regolamento definitivo del Fondo pensione, così come approvato dalla Commissione di

Vigilanza; - il riconoscimento della contribuzione affluente al Fondo pensione, delle risorse accumulate e dei

relativi rendimenti quale patrimonio separato ed autonomo, non distraibile dal fine previdenziale quale è destinato.

Il Fondo pensione è stato iscritto all’Albo dei fondi pensione, tenuto presso la Commissione di Vigilanza, in data 16 febbraio 2005 al n. 147. Al 31 dicembre 2015, il Fondo pensione contava complessivamente 536 iscritti attivi. Più precisamente, 112 aderivano al Comparto A, 339 al Comparto B e 85 al Comparto C. L’attivo netto destinato alle prestazioni ammontava, alla stessa data, per il Comparto A ad Euro 1.717.023, per il Comparto B ad Euro 2.958.448 e per il Comparto C ad Euro 390.544. Le scelte operate dagli iscritti mostrano una decisa preferenza per il Comparto B. Gli aderenti al Fondo Pensione residenti in Provincia di Bolzano sono 429, in Provincia di Trento sono 39 e fuori Regione Trentino Alto Adige sono 68. I valori della quota delle tre linee di investimento al 31 dicembre 2015 risultavano i seguenti: - Comparto A 14,298 Euro - Comparto B 13,858 Euro - Comparto C 11,427 Euro La politica di gestione attuata nel 2015 per le tre linee di investimento, ha permesso di ottenere le seguenti performance nel periodo di osservazione intercorrente fra la data del 31 dicembre 2014 e il 31 dicembre 2015.

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Variazioni percentuali 2015 dei comparti di investimento e confronto con i relativi benchmark

LINEA INVESTIMENTO

PERFORMANCE FONDO

VOLATILITÀ Ex post *

PERFORMANCE BENCHMARK °

VOLATILITÀ Ex post *

Comparto A 2,30% 4,49% 3,28% 5,81%

Comparto B 1,35% 3,31% 1,43% 4,30%

Comparto C 1,05% 0,26% 0,17% 0,20%

* Indicatore di rischio. Misura la fluttuazione dei prezzi in un certo arco temporale. ° Parametro di riferimento a cui paragonare il rendimento di un fondo. E’ una misura che ogni gestore

attivo tenta di battere Variazioni percentuali 2014 dei comparti di investimento e confronto con i relativi benchmark

LINEA INVESTIMENTO

PERFORMANCE FONDO

VOLATILITÀ Ex post *

PERFORMANCE BENCHMARK °

VOLATILITÀ Ex post *

Comparto A 10,14% 2,69% 12,24% 3,33%

Comparto B 6,42% 2,41% 9,40% 3,08%

Comparto C 1,17% 0,28% 1,12% 0,32%

* Indicatore di rischio. Misura la fluttuazione dei prezzi in un certo arco temporale. ° Parametro di riferimento a cui paragonare il rendimento di un fondo. E’ una misura che ogni gestore

attivo tenta di battere Si precisa che le performance del portafoglio delle linee di investimento sono al netto della fiscalità e delle commissioni che gravano sul Fondo pensione. Variazioni percentuali 2015 e 2014 delle linee di investimento al lordo della fiscalità e delle commissioni

LINEA INVESTIMENTO 2014 2015

Comparto A 11,49% 1,24%

Comparto B 7,53% 0,73%

Comparto C 1,85% 0,59%

I benchmark relativi ai tre comparti sono i seguenti:

Comparto A: 40% MSCI World TR (espresso in euro) 50% JPM EMU all maturities IG 10% JPM cash index Euro 3m

Comparto B: 10% MSCI EMU Europe TR 80% JPM EMU all maturities IG

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10% JPM cash index Euro 3m Comparto C: 100% JPMorgan EMU 1 - 3 years IG Si precisa che le performance dei Comparti del Fondo pensione vanno valutate nel lungo periodo e che i risultati realizzati non sono necessariamente rappresentativi di quelli che sarà possibile conseguire in futuro. Politica di gestione seguita Economia Le grandi tendenze economiche di fine 2014 sono state confermate dai dati pubblicati ad inizio 2015. La crescita mondiale ha confermato la propria dinamica positiva, sebbene alquanto moderata, trainata dall’andamento dell’economia americana nonostante questa abbia registrato, ultimamente, un rallentamento. Infatti, nel primo trimestre 2015 il Pil statunitense è calato a causa dell’assestamento di attività legate al settore petrolifero nonché delle avverse condizioni meteorologiche e degli scioperi nei porti della costa ovest. Questo non significa che la dinamica che sostiene l’economia americana si sia esaurita. La prova è data dalla continua diminuzione del tasso di disoccupazione (5% a novembre 2015, ultimo dato disponibile) e dagli elevati indici della fiducia delle famiglie, che riflettono peraltro l’impatto positivo del calo dei prezzi dell’energia sul potere d’acquisto delle stesse. Una sorpresa positiva viene dall’Europa dove il Pil, nel 2015, ha registrato un’accelerazione grazie alla concomitanza di una serie di fattori favorevoli. Fra questi utlimi spiccano il calo dei prezzi dell’energia, il deprezzamento generale dell’Euro contro le altre valute principali, che ha sostenuto le imprese esportatrici, e l’annuncio di fine febbraio dell’atteso programma di Quantitative Easing (“QE”) da parte della Banca Centrale Europea (“BCE”), che mira anche a sostenere il timido movimento di ripresa del credito osservato alla fine dello scorso anno. La nota stonata arriva dalla Grecia, dove la ripresa economica fatica a riprendere slancio, anche perché il paese ellenico in estate ha rischiato seriamente di uscire dalla Zona Euro a causa delle differenti opinioni fra i creditori europei ed il nuovo governo greco riguardo alle ulteriori misure di risparmio da implementare per poter ottenere altri finanziamenti dalle autorità europee. La situazione delle economie emergenti è invece molto contrastata: assenza di crescita in Brasile, proseguimento del rallentamento in Cina, sensibile miglioramento in India, prospettive peggiorate per altri paesi emergenti, soprattutto per i produttori di materie prime e per le economie asiatiche di minori dimensioni, fortemente legate alla Cina, con alcune di esse costrette a loro volta a svalutare la propria divisa per non perdere competitività rispetto al loro principale mercato di esportazione Nonostante il contesto economico abbastanza favorevole, diverse aree geografiche, in particolare le economie sviluppate, devono far fronte ad un periodo di inflazione molto bassa. Conseguentemente le politiche monetarie rimangono accomodanti, nonostante le divergenze tra Federal Reserve, la quale a metà dicembre ha alzato il tasso di riferimento di 25 punti base per la prima volta dopo 10 anni, e BCE / BoJ, occupate nell’implementazione dei loro programmi di QE. La medesima divergenza si verifica anche nel mondo emergente dove, alcune banche centrali, si trovano costrette a rialzare i tassi per combattere l’inflazione e le pressioni sulla valuta, mentre altre hanno un margine di manovra sufficiente per sostenere l’attività tagliando i tassi. Durante il quarto trimestre, il World Economic Outlook, pubblicato ad ottobre dal Fondo Monetario Internazionale, conferma la view di una ripresa economica, stimando per il 2015 una crescita globale al 3,1% (dal 3,4% del 2014) con una dinamica in modesta accelerazione al 3,6% nel 2016.

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In tale contesto l’orientamento delle principali banche centrali è rimasto accomodante. La BCE, pur non adottando nuove misure di politica monetaria, ha tuttavia sottolineato i rischi di deterioramento della dinamica di crescita, lasciando presagire nuove possibili misure di allentamento monetario; la Bank of Japan conferma la prosecuzione di immissione di liquidità (80 trilioni di yen all’anno); la People’s Bank of China (“PBoC”) ha deciso un nuovo taglio dei tassi di riferimento. La situazione è differente in UK e soprattutto negli Stati Uniti, dove la Fed, in data 25 ottobre, si è espressa esplicitamente a favore di un possibile rialzo del tasso ufficiale a dicembre (poi effettuato il 15 dicembre). Mercati obbligazionari L’annuncio dell’avvio di un programma di Quantitative Easing nell’Eurozona è stato sicuramente l’evento più importante del primo semestre 2015 per i mercati obbligazionari. Per far fronte al rischio deflazione e ad una crescita atona, la BCE ha infatti optato per un programma di vasta portata con l’acquisto di asset pubblici (emissioni governative, supranationals ed agencies) e privati per un totale di 60 miliardi di Euro al mese fino a settembre 2016 (prolungato per ulteriori 6 mesi dalla BCE stessa in data 3 dicembre 2015). Le speculazioni riguardanti questo programma si erano intensificate già alcuni mesi prima dell’annuncio ufficiale, avvenuto a febbraio, e sono state la ragione principale del calo dei rendimenti praticamente di tutte le curve dei tassi dell’Eurozona. Tale movimento si è intensificato all’inizio di marzo, dove l’avvio del QE ha innescato una vera e propria corsa all’acquisto di titoli governativi. A beneficiarne sono stati soprattutto i tratti ultra lunghi delle varie curve dei tassi e soprattutto i paesi “core”. Rimarrà nella storia la discesa del rendimento decennale tedesco verso la soglia dello 0%, verificatasi a metà aprile grazie all’euforia causata dall’avvio del programma di QE, ma anche la successiva inversione del trend che, in un arco temporale di poco più di un mese e mezzo, ha catapultato il rendimento del Bund all’1%. Questo repentino rialzo dei tassi, che ha cancellato praticamente tutti i guadagni registrati dai mercati obbligazionari dopo l’inizio del QE, è stato arrestato dal peggioramento dei rapporti fra l’Europa ed il governo greco, con conseguente aumento della richiesta di carta tedesca percepita come sicura dagli investitori. Il 12 luglio, dopo un lungo periodo di negoziazione fra i creditori europei ed il paese ellenico, sull’orlo del fallimento, è stato raggiunto un accordo, al tempo ritenuto molto improbabile, per un terzo pacchetto di salvataggio. Durante questo periodo estivo lo spread fra il rendimento del decennale tedesco e quello italiano ha raggiunto i 160 punti base, il massimo registratosi nel 2015. Dopo l’episodio Grecia, è tornata una relativa calma sui mercati del reddito fisso. I fattori dominanti della seconda metà dell’anno non erano più legati ai rischi politici, bensì alle criticità economiche (tra cui il rallentamento della crescita cinese ed il pericolo di deflazione in Europa) e soprattutto alla politica monetaria esercitata dalla BCE e dalla Federal Reserve. Infatti, a settembre, la banca centrale americana ha sorpreso il mercato con la decisione di posticipare il primo aumento del tasso di riferimento, mentre a partire da ottobre si sono intensificate le speculazioni su un possibile secondo programma di QE della BCE che hanno ridotto lo spread decennale Italia/Germania sotto 100 punti base. Le aspettative legate a questo ulteriore accomodamento della politica monetaria però si sono rivelate troppo ottimistiche. Quando il 3 dicembre il presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato il taglio del tasso di deposito overnight di “soli” 10 punti base e l’estensione del programma di QE di almeno sei mesi (marzo 2017), lasciando inalterata la quantità degli acquisti mensili, i mercati obbligazionari hanno “stornato” fortemente. La decisione della Federal Reserve, del 15 dicembre, di alzare il tasso di riferimento di 25 punti base e le elezioni parlamentari spagnole del 20 dicembre non hanno avuto, invece, un grande impatto sui mercati.

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La tabella a sinistra riporta i rendimenti dei mercati obbligazionari più importanti della Zona Euro. Salta all’occhio l’ottimo rendimento dei titoli di Stato italiani nominali e legati all’inflazione, i migliori sia da inizio dell’anno che nel secondo semestre del 2015. Inoltre, le emissioni periferiche sono riuscite a realizzare una performance migliore rispetto ai loro cugini dei pasi core della Zona Euro, mentre sono rimaste un po’ indietro le obbligazioni societarie. Una caratteristica che tutti i paesi hanno in comune è il cosiddetto bull flattening delle loro curve dei tassi, cioè i rendimenti a scadenza delle emissioni sono calati in misura maggiore se ci si sposta su scadenze più lunghe.

Mercati azionari Il primo trimestre 2015 è stato caratterizzato da una forte divergenza delle performance sui mercati azionari. La crescita americana è rimasta solida pur subendo un importante rallentamento nel quarto trimestre, mentre il commercio estero non ha contribuito positivamente alla performance a causa in particolare della debolezza dell’Europa e del rafforzamento del dollaro che ha penalizzato le azioni americane. In Europa la BCE ha deciso di intervenire durante il mese di gennaio in seguito alla prospettiva di una possibile deflazione in Eurozona, varando un programma di acquisto di asset al fine di provocare un rimbalzo inflattivo con una ripartenza del credito. Le azioni dell’Eurozona hanno pertanto ampiamente sovraperformato il resto del mondo, grazie al massiccio QE, alla debolezza della valuta, ed ai primi segnali di accelerazione della crescita nella regione (dati del quarto trimestre 2014 superiori alle attese). I principali beneficiari sono risultate essere soprattutto le grandi imprese con un’esposizione importante del loro fatturato al dollaro e/o che beneficiano pienamente della prospettiva di tassi deboli. Il secondo trimestre è stato caratterizzato dal ritorno della volatilità, causata in primis dall’incertezza sulla data di innalzamento del tasso ufficiale USA e dallo spettro di un’insolvenza di pagamento della Grecia e della sua uscita dall’Eurozona. Tematiche che, nonostante dati economici a conferma della ripresa economica, hanno penalizzato soprattutto le azioni europee, con l’apprezzamento dell’euro che ha nuociuto in primo luogo alle società esportatrici e quindi alla borsa tedesca. Il mercato giapponese per contro ha registrato un andamento positivo nel periodo, grazie da un lato ai buoni risultati aziendali, anch’essi amplificati dalla debolezza dello yen nello scorso anno, e dall’altro dall’espansione della sua economia. Azioni giapponesi che hanno tuttavia ceduto parte dei guadagni dopo la pubblicazione di dati economici indicanti un calo delle esportazioni in maggio per il secondo

semestre

2015

semestre

2015

2015

-1,008% 1,347% 0,325%

1,133% -1,889% -0,777%

-1,438% 1,913% 0,447%

1,957% -1,292% 0,640%

-1,257% 1,563% 0,287%

-1,329% 1,463% 0,115%

-1,655% 1,501% -0,179%

-1,526% 1,839% 0,286%

-1,584% 3,329% 1,692%

-0,894% 5,762% 4,816%

1,019% 4,884% 5,953%

-2,287% 4,085% 1,705%

-1,334% 3,011% 1,637%

-1,411% 0,993% -0,432%

Germania

Germania infl. linked

Francia

Francia infl. Linked

Olanda

Finlandia

Austria

Belgio

Irlanda

Italia

Italia infl. Linked

Spagna

EMU

Corporate Euro

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mese consecutivo: la debolezza della domanda estera, in larga parte attribuibile al rallentamento economico cinese, ha innescato timori circa le implicazioni sulla crescita giapponese. Il terzo trimestre è stato nuovamente caratterizzato da una forte volatilità. La risoluzione della tematica greca ha apportato un certo sollievo sui mercati azionari «sviluppati» durante luglio, ma la tregua non è durata molto. La frenata dell’economia cinese (ed anche brasiliana) ha in effetti indebolito i mercati emergenti ed il temuto effetto contagio sulle economie industrializzate ha finito per estendersi alle borse mondiali, arrivando a provocare il «lunedì nero» del 24 agosto. Gli indici mondiali non sono poi riusciti a recuperare le perdite accumulate nonostante gli annunci in materia di politiche di allentamento monetario della PBoC (riduzione dello 0,25% del tasso su prestiti e depositi e riduzione dello 0,5% del coefficiente di riserve obbligatorie) e della Federal Reserve (rinvio del possibile aumento dei tassi d’interesse a dicembre, se non addirittura al 2016), con Janet Yellen rimarcante la debolezza economica su scala globale ed il suo impatto sulle prospettive statunitensi. Oltre ai timori riguardanti il rallentamento della crescita mondiale, a caratterizzare il terzo trimestre sono stati anche altri eventi quali le dichiarazioni di Hillary Clinton contro il prezzo elevato dei farmaci, che hanno instaurato un clima di incertezza nel settore biotech, od anche lo scandalo Volkswagen (la società ha infatti messo a punto un software capace di truccare i dati sulle emissioni inquinanti); scandalo che riguarderebbe 11 milioni di motori diesel e costerebbe a Volkswagen varie decine di miliardi. Il tracollo della società ha suscitato interrogativi anche sui motori diesel di altri produttori, trascinando così il settore auto in territorio negativo. In questo contesto, dopo il forte calo subito nei mesi estivi, l’ultimo trimestre vedeva prima un recupero dei corsi azionari a livello globale per poi vedere (dopo l’annuncio del 25 ottobre dove la Federal Reserve si esprimeva esplicitamente a favore di un possibile rialzo del tasso ufficiale a dicembre - poi effettuato in data 15 dicembre) un’apparente stabilizzazione cui faceva seguito una nuova discesa durante il mese di dicembre.

Mercati valutari La revoca da parte della Banca Nazionale Svizzera (“BNS”) della soglia minima del franco ad 1,2 contro l’euro durante il mese di gennaio, ha rappresentato uno shock. Appena 3 giorni prima un rappresentante della BNS aveva garantito come detta soglia minima sarebbe rimasta un perno della politica monetaria; decisione (in data 15 gennaio) che ha colto di sorpresa i mercati, con un effetto bomba sia a livello internazionale che per l’economia elvetica. Il giorno dell’annuncio il franco svizzero ha chiuso in rialzo del 19% nei confronti dell’euro, dopo aver raggiunto nel corso della giornata il minimo storico del cambio EUR/CHF a 0,85. Rafforzamento del franco svizzero avvenuto più o meno nei medesimi termini nei confronti di sterlina, dollaro e yen. La situazione è poi tornata nella norma, con il cambio EUR/CHF in recupero a quota 1,04 a fine marzo. Il trend ribassista dell’euro si è accentuato con l’annuncio del programma di acquisto di asset della BCE. La moneta unica ha pertanto registrato un forte ribasso nel corso del primo trimestre sia contro il dollaro che contro la sterlina. Dollaro ovviamente dipendente dalle decisioni della Fed, che, sebbene si sia dichiarata pronta ad operare un rialzo dei tassi quest’anno, ha anche chiaramente specificato come non agirà in modo affrettato, monitorando l’andamento degli indicatori economici. Durante il secondo trimestre le tensioni circa la questione greca, tensioni che hanno accompagnato l’intero corso dei negoziati, hanno inciso in misura relativamente contenuta sulla moneta unica, anche

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grazie ad un dollaro paradossalmente temporaneamente penalizzato dalle dichiarazioni di Janet Yellen, rilasciate al termine di una riunione a giugno del comitato per la politica monetaria. Infatti il mercato si aspettava forse un’apertura verso una stretta rispetto al discorso di aprile, mentre la presidente della Fed ha espresso una posizione di maggior prudenza. Lo yen ha continuato a subire pressioni (politica monetaria giapponese e previsioni di una risalita dei tassi USA) con una parità USD/JPY aumentata ad oltre 125, livelli che non si vedevano dal 2002. Nel Regno Unito la vittoria schiacciante del partito di David Cameron, accompagnata da dati economici positivi (crescita dei salari, stabilizzazione della disoccupazione) ha rafforzato la lira sterlina. A settembre la decisione della Fed di non innalzare i tassi ha prodotto effetti solo marginali sul dollaro, mentre più in generale il mercato valutario è stato dominato dalle incertezze sulla Cina e dal crollo delle materie prime. Anche le monete legate al petrolio come CAD, NOK e BRL si sono quindi fortemente deprezzate nel corso del terzo trimestre con la Banca Centrale del Canada ad abbassare due volte i tassi d’interesse ufficiali (gennaio e luglio), provocando per l’appunto un deprezzamento della sua divisa. L’economia canadese è stata infatti pesantemente danneggiata dal crollo del prezzo del greggio, come dimostrano i successivi ribassi del suo PIL nei primi due trimestri. Trimestre caratterizzato da un indebolimento pure delle divise dei paesi emergenti, sullo sfondo di un possibile innalzamento dei tassi da parte della Fed e delle tensioni provocate dalla situazione cinese. L’11 agosto la PBoC ha infatti «alleggerito» la parità fra yuan e dollaro al fine di sostenere un’economia che mostra segni di affanno e per introdurre una maggior flessibilità nel suo sistema cambi, come richiesto dal FMI. Conseguentemente al rallentamento cinese, ed al calo dei prezzi delle materie prime, anche le altre monete emergenti evidenziano performance negative in questo terzo trimestre – vedasi ad esempio KWR, IDR, TRY, IND. Il quarto trimestre ha visto un rafforzamento della domanda di USD; il tema della divergenza delle politiche monetarie tra USA ed altre macro regioni (in primis Eurozona e Giappone) è tornato prepotentemente alla ribalta con il rinnovato atteggiamento “hawkish” da parte della Federal Reserve da un lato ed il costante impegno in senso accomodante da parte di BCE e Bank Of Japan dall’altro. Parallelamente infatti all’annuncio della Federal Reserve (25 ottobre) che si esprimeva esplicitamente a favore di un possibile rialzo del tasso ufficiale a dicembre (poi effettuato in data 15 dicembre) i mercati vedevano un apprezzamento del biglietto verde che perdurava sino ad inizio dicembre.

Comparto A Per ciò che riguarda l’esposizione obbligazionaria, la vita finanziaria residua è stata allungata nel corso dei primi 4 mesi dell’anno, anche se è rimasta tendenzialmente più corta rispetto all’indice di riferimento. Il comparto ha beneficiato dell’effetto provocato dall’annuncio del QE da parte della BCE con i rendimenti che hanno visto nella fase più euforica toccare dei minimi storici. A partire dal secondo trimestre si è deciso di ridurre la durata media finanziaria del portafoglio in un modo più significativo rispetto al benchmark, un posizionamento che si è mantenuto in grandi linee fino alla fine dell’anno. Per quanto attiene la composizione geografica, sono stati preferiti i titoli di Stato dei paesi periferici della zona Euro rispetto a quelli dei paesi “core”. Infatti si è mantenuto un sovrappeso in Italia e in misura inferiore in Spagna verso Francia e Germania per tutto l’anno. Ai fini di una diversificazione di portafoglio, è risultato apprezzabile il peso, relativo, destinato alla componente obbligazionaria corporate. Si è provveduto inoltre a mantenere un portafoglio con un merito creditizio di buon livello e con un profilo di rischio contenuto.

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Per ciò che riguarda l’esposizione azionaria si è mantenuto un atteggiamento molto dinamico, nell’ambito di una prospettiva prudenziale, favorendo titoli azionari di sicura nomea ad alta capitalizzazione. In quest’ottica, il peso azionario è rimasto prossimo al parametro di riferimento sino al mese di agosto; successivamente è stato progressivamente ridotto in concomitanza con il calo subito dai mercati azionari. Peso che ha visto un nuovo aumento sino a valori prossimi al benchmark durante l’ultima parte dell’anno. Il risultato di gestione conseguito risulta a fine anno pari ad un 2,30% contro un parametro di riferimento al 3,28%. Ai sensi dell’articolo 6, comma 14, del decreto legislativo n. 252/2005, si comunica che nella gestione delle risorse e nelle linee seguite nell’esercizio dei diritti derivanti dalla titolarità dei valori in portafoglio non sono stati presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali.

Comparto B

Per ciò che riguarda l’esposizione obbligazionaria, la vita finanziaria residua è stata allungata nel corso dei primi 4 mesi dell’anno, anche se è rimasta tendenzialmente più corta rispetto all’indice di riferimento. Il comparto ha beneficiato dell’effetto provocato dall’annuncio del QE da parte della BCE con i rendimenti che hanno visto nella fase più euforica toccare dei minimi storici. A partire dal secondo trimestre si è deciso di ridurre la durata media finanziaria del portafoglio in un modo più significativo rispetto al benchmark, un posizionamento che si è mantenuto in grandi linee fino alla fine dell’anno. Per quanto attiene la composizione geografica, sono stati preferiti i titoli di Stato dei paesi periferici della zona Euro rispetto a quelli dei paesi “core”. Infatti si è mantenuto un sovrappeso in Italia e in misura inferiore in Spagna verso Francia e Germania per tutto l’anno. Ai fini di una diversificazione di portafoglio, è risultato apprezzabile il peso, relativo, destinato alla componente obbligazionaria corporate. Si è provveduto inoltre a mantenere un portafoglio con un merito creditizio di buon livello e con un profilo di rischio contenuto.

Per ciò che riguarda l’esposizione azionaria si è mantenuto un atteggiamento molto dinamico, nell’ambito di una prospettiva prudenziale, favorendo investimenti azionari ad alta capitalizzazione. In quest’ottica, il peso azionario è rimasto pressoché prossimo al parametro di riferimento sino al mese di agosto per poi vedere una progressiva diminuzione simultaneamente alla discesa evidenziatasi sui mercati azionari. Peso che ha successivamente visto un nuovo aumento durante l’ultimo trimestre.

Il risultato di gestione conseguito risulta a fine anno pari ad un 1,35% contro un parametro di riferimento al 1,43%.

Ai sensi dell’articolo 6, comma 14, del decreto legislativo n. 252/2005, si comunica che nella gestione delle risorse e nelle linee seguite nell’esercizio dei diritti derivanti dalla titolarità dei valori in portafoglio non sono stati presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali.

Comparto C Per ciò che riguarda l’esposizione obbligazionaria, la vita finanziaria residua è stata allungata nel corso dei primi 4 mesi dell’anno, anche se è rimasta tendenzialmente più corta rispetto all’indice di riferimento. Il comparto ha beneficiato dell’effetto provocato dall’annuncio del QE da parte della BCE con i rendimenti che hanno visto nella fase più euforica toccare dei minimi storici. A partire dal secondo trimestre si è

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deciso di ridurre la durata media finanziaria del portafoglio in un modo più significativo rispetto al benchmark, un posizionamento che si è mantenuto in grandi linee fino alla fine dell’anno. Per quanto attiene la composizione geografica, sono stati preferiti i titoli di Stato dei paesi periferici della zona Euro rispetto a quelli dei paesi “core”. Infatti si è mantenuto un sovrappeso in Italia e in misura inferiore in Spagna verso Francia e Germania per tutto l’anno. Ai fini di una diversificazione di portafoglio, è risultato apprezzabile il peso, relativo, destinato alla componente obbligazionaria corporate. Si è provveduto inoltre a mantenere un portafoglio con un merito creditizio di buon livello e con un profilo di rischio contenuto. Il risultato di gestione conseguito risulta a fine anno pari ad un 1,05% contro un parametro di riferimento al 0,17%. Ai sensi dell’articolo 6, comma 14, del decreto legislativo n. 252/2005, si comunica che nella gestione delle risorse e nelle linee seguite nell’esercizio dei diritti derivanti dalla titolarità dei valori in portafoglio non sono stati presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali.

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I grafici che seguono mostrano la composizione degli investimenti dei Comparti del Fondo al 31 dicembre 2015.

Comparto A

Comparto B

Comparto C

Equity Cash Corp Govt

39,40 %

6,22 %

15,91 %

38,47 % 40,00 %

10,00 %

0,00 %

50,00 % Asset Class, Comparto vs. Benchmark

Comparto ABenchmark

Equity Cash Corp Govt

9,42 % 9,23 %

21,86 %

59,49 %

10,00 % 10,00 %

0,00 %

80,00 % Asset class, Comparto vs. Benchmark

Comparto B

Benchmark

Cash Corp Govt

10,44 % 3,96 %

85,60 %

0,00 % 0,00 %

100,00 % Asset class, Comparto vs. Benchmark

Comparto C

Benchmark

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Andamento della gestione previdenziale La raccolta delle adesioni al Fondo pensione viene effettuata direttamente da PensPlan Invest SGR S.p.A. che si avvale anche dell’ausilio di promotori finanziari. Nel 2015 la totalità dei contributi è stata raccolta tramite il canale dei promotori finanziari, collocamento in sede e tramite le aziende per le sole adesioni su base collettiva. Per una migliore valutazione dell’andamento della gestione previdenziale si riportano di seguito delle tabelle che evidenziano per ciascun comparto la tipologia dei contributi raccolti e delle prestazioni erogate nonché la relativa incidenza percentuale: Comparto A

Tipologia contribuzione Importo Incidenza % sui contributi complessivi

Contributi da lavoratori autonomi 55.921 11,64%

Contributi da lavoratori dipendenti 20.996 4,37%

Contributi da datori di lavoro 45.692 9,51%

Contributi quota TFR 72.053 15,00%

Contributi trasf. collettivi da altri fondi 281.821 58,65%

Contributi da trasferimenti 4.010 0,83%

Contributi da switch tra comparti 0 0%

Contributi complessivi 480.493 100,00%

Tipologia prestazioni Importo Incidenza % sulle prestazioni complessive

Anticipazioni 147.786 89,55%

Trasferimenti 17.251 10,45%

Riscatti 0 0%

Switch tra comparti 0 0%

Trasformazioni in rendita 0 0%

Erogazioni in forma di capitale 0 0%

Prestazioni complessive 165.037 100%

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Comparto B

Tipologia contribuzione Importo Incidenza % sui contributi complessivi

Contributi da lavoratori autonomi 371.446 58,46%

Contributi da lavoratori dipendenti 28.127 4,43%

Contributi da datori di lavoro 55.185 8,69%

Contributi quota TFR 63.105 9,93%

Contributi trasf. collettivi da altri fondi 58.369 9,19%

Contributi da trasferimenti 0 0%

Contributi da switch tra comparti 59.108 9,30%

Contributi complessivi 635.340 100,00%

Tipologia prestazioni Importo Incidenza % sulle prestazioni complessive

Anticipazioni 4.095 10,71%

Trasferimenti 19.249 50,35%

Riscatti 8.968 23,46%

Switch tra comparti 0 0%

Trasformazioni in rendita 0 0%

Erogazioni in forma di capitale 5.920 15,48%

Prestazioni complessive 38.232 100,00%

Comparto C

Tipologia contribuzione Importo Incidenza % sui contributi complessivi

Contributi da lavoratori autonomi 39.050 25,22%

Contributi da lavoratori dipendenti 1.046 0,67%

Contributi da datori di lavoro 1.939 1,25%

Contributi quota TFR 14.597 9,43%

Contributi trasf. collettivi da altri fondi 98.232 63,43%

Contributi da trasferimenti 0 0%

Contributi da switch tra comparti 0 0%

Contributi complessivi 154.864 100,00%

Tipologia prestazioni Importo Incidenza % sulle prestazioni complessive

Anticipazioni 0 0%

Trasferimenti 0 0%

Riscatti 1.919 3,14%

Switch tra comparti 59.108 96,86%

Trasformazioni in rendita 0 0%

Erogazioni in forma di capitale 0 0%

Prestazioni complessive 61.027 100,00%

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Oneri di gestione a carico del Fondo pensione Sono risultati a carico del Fondo pensione i seguenti oneri di competenza dell’esercizio: Comparto A

Descrizione Importo % dell’Attivo Netto

Commissioni di gestione 9.957 0,59%

Contributo Covip 84 0,00%

Banca Depositaria 51 0,00%

Imposta sostitutiva 16.502 0,96%

Costi complessivi 26.593 1,55%

Comparto B

Descrizione Importo % dell’Attivo Netto

Commissioni di gestione 14.952 0,50%

Contributo Covip 164 0,01%

Banca Depositaria 49 0,00%

Imposta sostitutiva 9.478 0,32%

Costi complessivi 24.643 0,83%

Comparto C

Descrizione Importo % dell’Attivo Netto

Commissioni di gestione 1.865 0,48%

Contributo Covip 11 0,00%

Banca Depositaria 36 0,01%

Imposta sostitutiva 509 0,13%

Costi complessivi 2.421 0,62%

Per ulteriori dettagli relativi ai costi sostenuti dal Fondo pensione si rimanda alla nota integrativa. Per l’esercizio 2015 il Fondo pensione non ha sostenuto altri oneri né spese di tipo legale e giudiziario relative a vicende di esclusivo interesse del Fondo. Si informa, inoltre, che nel 2014 le spese relative alla pubblicazione del valore delle quote ammontano ad Euro 3.450 più Iva. Tali spese sono state sostenute dalla SGR e pertanto non hanno gravato sul Fondo pensione. Per la situazione della gestione previdenziale si rimanda alla nota integrativa.

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Operazioni in conflitto di interesse Nella seguente tabella vengono descritti gli investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interessi:

Linea Data

Operazione Tipo Operazione Strumento Finanziario Quantità Importo in Euro

Profi A 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 702,773 € 92.000,00

Profi A 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 182,696 € 23.000,00

Profi A 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX GLOBAL EQUITIES SHS B 594,203 € 95.000,00

Profi A 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 238,643 € 30.000,00

Profi A 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 81,198 € 10.000,00

Profi A 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 280,956 € 36.000,00

Profi B 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX GLOBAL EQUITIES SHS B 156,376 € 23.000,00

Profi B 15/01/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EUROPE EQUITIES SHS B 139,985 € 20.000,00

Profi B 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 183,332 € 24.000,00

Profi B 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 715,928 € 90.000,00

Profi B 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 81,198 € 10.000,00

Profi B 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 335,586 € 43.000,00

Profi B 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EUROPE EQUITIES SHS B 25,450 € 4.000,00

Profi B 28/12/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 1.237,059 € 160.000,00

Profi C 28/12/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 282,263 € 35.000,00

Profi C 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO BOND FUND 1-3 Y SHS B 180,683 € 20.000,00

Profi C 12/03/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO BOND FUND 1-3 Y SHS B 90,330 € 10.000,00

Profi C 22/04/2015 RIMBORSO PP SICAV LUX EURO BOND FUND 1-3 Y SHS B 2.798,966 € 310.047,06

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Non si segnala alcun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell’esercizio. Si informa che, a far data da aprile 2016, State Street Bank GmbH Succursale Italia varierà la propria ragione sociale in State Street Bank International GmbH Succursale Italia.

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Nota integrativa In osservanza della Deliberazione della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) del 17 giugno 1998 e successive modificazioni il bilancio è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’esercizio. I principi contabili di riferimento sono quelli compatibili con le norme di legge, indicati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili per l’interpretazione del Codice Civile. Il bilancio è stato redatto in unità di euro, senza cifre decimali. Per maggior chiarezza e in considerazione dell’esiguità di alcuni importi anche la nota integrativa è redatta in unità anziché in migliaia di Euro. I. Capitolo INFORMAZIONI GENERALI a) Descrizione sintetica delle caratteristiche strutturali del Fondo Pensione Il “Fondo Pensione Aperto Pensplan Profi” (di seguito il “Fondo” o il “Fondo pensione”), è il fondo pensione aperto a contribuzione definita, istituito da PensPlan Invest SGR S.p.A. (di seguito anche la “Società”, la “Società di gestione” o la “SGR”), con sede a Bolzano, Via della Mostra, 11/13 ed è iscritto allo speciale albo con il numero d’ordine 147, come da delibera della Commissione di Vigilanza sui fondi pensione di data 16 febbraio 2005. La custodia degli strumenti finanziari e delle disponibilità liquide del Fondo pensione è affidata ad una Banca Depositaria, State Street Bank GmbH – Succursale Italia con sede legale in Via Ferrante Aporti, 10, Milano. In data 6 luglio 2015 si è perfezionata la fusione per incorporazione di State Street Bank SpA in State Street Bank GmbH. Le funzioni di banca depositaria sono espletate presso i Servizi Operativi della Divisione Controlli dislocati in Torino, Via Nizza, 262/57. La stessa vigila sull’effettiva esistenza di tali valori. Essa esegue le istruzioni della Società verificandone la conformità alla legge, al regolamento e alle prescrizioni dell’organo di vigilanza, ed accerta che, nelle operazioni relative al Fondo pensione, la prestazione le sia rimessa nei termini d’uso. La Banca Depositaria è responsabile di ogni pregiudizio derivante dall’inadempimento dei propri obblighi. La raccolta delle adesioni al Fondo pensione viene effettuata, oltre che dalla Società, anche dai soggetti a ciò abilitati che abbiano stipulato con la Società apposita convenzione, elencati nel “Documento sui soggetti che partecipano all’operazione” pubblicato sul sito della Società all’indirizzo www.pensplan-invest.com. La raccolta delle adesioni può essere effettuata anche fuori dalla sede legale o dalle dipendenze della Società o di altro soggetto incaricato della raccolta delle adesioni. La Società di revisione, PricewaterhouseCoopers S.p.A., verifica la regolare tenuta della contabilità della Società e revisiona il rendiconto della gestione del Fondo pensione. Il Responsabile del Fondo, Dott. Domenico Cupido, sovrintende all’amministrazione e alla gestione finanziaria del Fondo pensione, anche nell’ipotesi di delega di gestione, e verifica la rispondenza della politica di impiego delle risorse alla normativa vigente nonché ai criteri stabiliti nel regolamento del Fondo medesimo. Per l’erogazione delle rendite e delle prestazioni la Società ha stipulato un’apposita convenzione con la Compagnia di assicurazione ITAS Vita S.p.A., con sede a Trento – Piazza delle Donne Lavoratrici, 2. Le rendite assicurative previste per gli iscritti dal regolamento del Fondo pensione, riportate nell’art. 10 del medesimo regolamento, sono la “rendita vitalizia immediata”, la “rendita vitalizia reversibile” e la “rendita certa e successivamente vitalizia”.

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A seguito della riorganizzazione del modello di investment management la gestione dell’intero portafoglio viene effettuata internamente (gestione “in house”). Il Fondo pensione è un fondo multicomparto, che prevede tre linee d’investimento, ciascuna delle quali caratterizzata da propria politica di investimento e da un proprio profilo di rischio.

“Comparto A” Il Comparto A ha per obiettivo la rivalutazione del capitale investito nel medio periodo. La politica di investimento prescelta esprime infatti un livello di rischio medio-alto. A tal fine la SGR attua una gestione rivolta per un massimo del 50% del portafoglio, verso l’acquisizione di titoli rappresentativi di capitale di rischio di emittenti internazionali, nonché, per la restante parte, in titoli di debito di emittenti governativi o privati, denominati anche in valuta estera. La politica di investimento utilizzata per i mercati azionari privilegia i titoli di larga capitalizzazione. Per la parte rimanente possono essere effettuati investimenti in titoli obbligazionari denominati in Euro o in altra valuta. Per quanto attiene alla qualità delle emissioni di debito utilizzate, la gestione è indirizzata al rispetto di un rating minimo pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor’s e/o analogo livello secondo altre primarie società di rating operanti in un contesto internazionale. L’incidenza massima dei titoli obbligazionari con rating pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor’s e/o analogo livello secondo altre primarie società di rating operanti in un contesto internazionale è inferiore od uguale al 5% dell’intero portafoglio. È in via di definizione la modifica dell’art. 7, comma 5 del Regolamento del Fondo che escluderà da tale limite i titoli emessi o garantiti da Stati membri dell'UE o appartenenti all'OCSE ovvero emessi da enti locali o enti pubblici di Stati membri dell'UE o appartenenti all'OCSE, o emessi da organizzazioni internazionali cui aderiscono uno o più di detti Stati membri, negoziati in un mercato regolamentato. “Comparto B” Il Comparto B ha per obiettivo la rivalutazione del capitale investito nel medio periodo. La politica di investimento prescelta esprime infatti un livello di rischio medio. A tal fine la SGR attua una politica di investimento volta a perseguire una composizione del portafoglio prevalentemente orientata verso titoli obbligazionari di emittenti internazionali denominati in Euro o altra valuta, fino ad un massimo del 100% del portafoglio. Per la parte rimanente e con un massimo del 20%, possono essere effettuati investimenti in strumenti finanziari rappresentativi del capitale di rischio di emittenti internazionali denominato in Euro o altra valuta. La componente denominata in Euro dovrà essere superiore al 50% dell’intero portafoglio. Per quanto attiene alla qualità delle emissioni di debito utilizzate, la gestione è indirizzata al rispetto di un rating minimo pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor’s e/o analogo livello secondo altre primarie società di rating operanti in un contesto internazionale. L’incidenza massima dei titoli obbligazionari con rating pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor’s e/o analogo livello secondo altre primarie società di rating operanti in un contesto internazionale è inferiore od uguale al 5% dell’intero portafoglio. È in via di definizione la modifica dell’art. 7, comma 5 del Regolamento del Fondo che escluderà da tale limite i titoli emessi o garantiti da Stati membri dell'UE o appartenenti all'OCSE ovvero emessi da enti locali o enti pubblici di Stati membri dell'UE o appartenenti all'OCSE, o emessi da organizzazioni internazionali cui aderiscono uno o più di detti Stati membri, negoziati in un mercato regolamentato. “Comparto C” Il Comparto C ha per obiettivo la rivalutazione del capitale investito nel breve periodo. La politica di investimento prescelta esprime un livello di rischio basso. A tal fine la SGR attua una politica di investimento volta a perseguire una composizione del portafoglio orientata verso titoli obbligazionari di emittenti internazionali denominati in Euro, con duration inferiore a

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3 anni. Per quanto attiene alla qualità delle emissioni di debito utilizzate, la gestione è indirizzata al rispetto di un rating minimo pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor’s e/o analogo livello secondo altre primarie società di rating operanti in un contesto internazionale. L’incidenza massima dei titoli obbligazionari con rating pari a BBB- secondo la scala di valutazione Standard & Poor’s e/o analogo livello secondo altre primarie società di rating operanti in un contesto internazionale è inferiore od uguale al 5% dell’intero portafoglio. È in via di definizione la modifica dell’art. 7, comma 5 del Regolamento del Fondo che escluderà da tale limite i titoli emessi o garantiti da Stati membri dell'UE o appartenenti all'OCSE ovvero emessi da enti locali o enti pubblici di Stati membri dell'UE o appartenenti all'OCSE, o emessi da organizzazioni internazionali cui aderiscono uno o più di detti Stati membri, negoziati in un mercato regolamentato. b) Criteri di valutazione Nel formulare il rendiconto non si è derogato ai principi generali di cui al punto 1.5 della sopraccitata Deliberazione della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione. Più precisamente:

le attività e le passività sono valutate separatamente; tuttavia, le attività e le passività tra loro collegate sono valutate in modo coerente.

Qui di seguito sono meglio precisati i criteri di valutazione applicati alle singole voci del rendiconto:

Depositi bancari I depositi bancari sono valutati al valore nominale. Le giacenze in valuta estera sono valutate al tasso di cambio a pronti corrente alla data di chiusura dell’esercizio.

Crediti per operazioni pronti contro termine Alla data di chiusura dell’esercizio non risultano in corso operazioni pronti contro termine.

Strumenti finanziari quotati Gli strumenti finanziari quotati sono valutati sulla base delle quotazioni del giorno cui si riferisce la valutazione. Più precisamente sono stati utilizzati i seguenti criteri di individuazione delle quotazioni di riferimento:

Titoli di stato quotati italiani prezzo di chiusura da MOT (trade) Titoli di capitale quotati italiani prezzo di chiusura della borsa di riferimento (last

price) Titoli di stato quotati esteri prezzo di chiusura della borsa di riferimento (last

price) o, nel caso in cui la fonte prezzi non fornisca regolarmente un prezzo, bid price contributore TRAX (ex XTRAKTER)

Titoli di capitale quotati esteri prezzo di chiusura della borsa di riferimento (last price)

Titoli di debito quotati prezzo di chiusura (last price) o bid price contributore TRAX (ex XTRAKTER)

Il mercato di riferimento è quello più significativo (most liquid market) per il titolo considerato. Per i titoli di stato italiani il mercato di riferimento è il MTS (mercato all’ingrosso titoli di stato). Le fonti informative (price provider) utilizzate per l’individuazione dei prezzi di cui sopra sono “Ced Borsa” per il mercato italiano e “Telekurs Financial”, o in aggiunta “Bloomberg”, per i mercati esteri.

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Strumenti finanziari non quotati Alla data di chiusura dell’esercizio non risultano strumenti finanziari non quotati in portafoglio.

Cambi Le attività e le passività denominate in valuta sono valutate al tasso di cambio a pronti corrente alla data di chiusura dell’esercizio, utilizzando i cambi ufficiali della Banca Centrale Europea.

Crediti e Debiti I crediti sono valutati secondo il valore di presunto realizzo. I debiti sono iscritti al valore nominale.

Ratei e Risconti finanziari I ratei e i risconti finanziari sono stati calcolati secondo il principio della competenza economica e temporale.

Ratei e Risconti non finanziari

Nella voce ratei e risconti sono iscritti i ricavi ed i costi di competenza dell’esercizio che verranno conseguiti o sostenuti in esercizi successivi e quelli conseguiti o sostenuti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza d’esercizi successivi, comunque comuni a due o più esercizi.

Debiti di imposta I fondi pensione sono soggetti all’applicazione sul risultato di gestione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi che, fino alla valorizzazione del 16 giugno 2014, veniva calcolata applicando l’aliquota dell’11 per cento al risultato netto maturato a fini fiscali in ciascun periodo di imposta. Successivamente il comma 6-ter, inserito nell’articolo 4 in sede di conversione del decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014, ha aumentato dall’11 all’11,50 per cento l’aliquota dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi dovuta sul risultato netto maturato per l’anno 2014. La Legge 190 del 23 dicembre 2014 (c.d. legge di stabilità 2015), infine, ha ulteriormente aumentato al 20 per cento l’aliquota della predetta imposta sostitutiva, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2014. Nel caso in cui il risultato della gestione del fondo dovesse risultare negativo lo stesso può essere computato in diminuzione del risultato della gestione dei periodi di imposta successivi, per l’intero importo che trova in essi capienza e senza alcun limite temporale. Per un’esaustiva trattazione degli impatti sul rendiconto del Fondo Profi derivanti dalle novità normative sopra menzionate si rimanda a quanto esposto nelle sezioni “50 Imposta sostitutiva” relative ai tre Comparti del Fondo.

Contributi I contributi vengono registrati tra le entrate, in deroga al principio di competenza, solo una volta che siano stati effettivamente incassati. I contributi dovuti, ma non ancora incassati, sono registrati in appositi conti d’ordine.

c) I criteri adottati per il riparto dei costi comuni alle fasi e ai Comparti Il Fondo pensione è caratterizzato attualmente dalla sola fase di accumulo con una struttura caratterizzata dai tre Comparti sopra riportati. Non sono presenti costi comuni da ripartire tra i Comparti.

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d) Criteri e procedure per la stima degli oneri e dei proventi Si precisa che il Fondo Pensione Aperto Pensplan Profi, in riferimento ad ogni Comparto, compila il prospetto della composizione e del valore del patrimonio di cui alla parte III della Deliberazione Covip del 17 giugno 1998 e successive modificazioni registrando il risultato della valorizzazione dell’attivo netto destinato alle prestazioni, il numero di quote in essere e, conseguentemente, il valore unitario della quota. In riferimento al primo giorno di valorizzazione del 31 luglio 2006, è stato attribuito alle quote del comparto “Comparto B” un valore unitario iniziale di euro 10,000 (dieci) in ottemperanza a quanto stabilito dalla Covip nella Deliberazione del 17 giugno 1998 e successive modificazioni. Nel corso dello stesso anno è stata avviata la gestione degli altri due comparti, “Comparto A”, “Comparto C”, ai quali è stato attribuito il valore unitario iniziale di euro 10,000 (dieci). Nel prospetto della composizione e del valore del patrimonio è stata rilevata l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, come previsto dalla Legge 23 dicembre 2014, n.190, che ne ha incrementato la tassazione dall’11,50% al 20%, nonché la maggiore imposta applicata sui rendimenti 2014, coerentemente con quanto disposto dalla Circolare Covip prot. 158 del 9 gennaio 2015. Per un’esaustiva trattazione degli impatti sul rendiconto del Fondo Profi derivanti dalle novità normative sopra menzionate si rimanda a quanto esposto nelle sezioni “50 Imposta sostitutiva” relative ai tre Comparti del Fondo. Riguardo ai proventi a tasso fisso incamerati nell’esercizio, si precisa che si tratta di interessi attivi maturati sui singoli conti correnti accesi presso la banca depositaria e di interessi maturati sui titoli a reddito fisso in portafoglio. Gli oneri e i proventi predetti sono stati calcolati in rapporto al periodo di maturazione. Gli oneri di gestione relativi alle commissioni spettanti alla Società vengono determinati secondo i criteri stabiliti nel regolamento di gestione del Fondo pensione. e) Indicazione dei lavoratori o imprese a cui il Fondo Pensione si riferisce e numero degli iscritti Le seguenti tabelle evidenziano, per ciascun Comparto del Fondo pensione, la ripartizione degli iscritti alla chiusura dell’esercizio:

Iscritti per tipologia lavorativa Comparto A Comparto B Comparto C

Lavoratori dipendenti 28 42 46

Coltivatori diretti mezzadri e coloni 69 254 35

Artigiani 3 6 0

Commercianti 3 0 0

Collaboratori coordinati e continuativi 0 0 0

Familiare a carico 4 18 1

Liberi professionisti 2 5 0

Casalinga non a carico 1 0 0

Altri 2 14 3

Totale 112 339 85

f) Compensi agli amministratori e ai sindaci Punto non applicabile ai fondi aperti.

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II. Capitolo IL RENDICONTO DELLA FASE DI ACCUMULO In ottemperanza alle disposizioni della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione non sono state indicate le voci che non presentano importi per il periodo al quale si riferisce il rendiconto. Per quanto concerne l’imposta sostitutiva, al momento del versamento, verrà esercitata la facoltà, prevista dall’art. 17 comma 2 del D. Lgs. 252/05, di utilizzare l’eventuale risultato negativo maturato nel periodo d’imposta da un comparto in diminuzione del risultato positivo evidenziato dall’altro comparto del Fondo pensione, mediante un accreditamento di un importo pari alla corrispondente imposta sostitutiva a favore del comparto che ha maturato un risultato negativo. Comparto A

2.1 Lo stato patrimoniale - fase di accumulo

(valori in euro senza decimali) ANNO 2015 ANNO 2014

10 Investimenti 1.728.214 1.375.882

a) Depositi bancari 98.191 95.300

c) Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali

66.278 38.906

h) Quote di O.I.C.R. 1.562.624 1.241.187

l) Ratei e risconti attivi 559 303

n) Altre attività della gestione finanziaria 562 186

20 Garanzie di risultato acquisite sulle posizioni individuali

0 0

30 Crediti d'imposta 0 0

TOTALE ATTIVITÀ 1.728.214 1.375.882

10 Passività della gestione previdenziale 0 0

20 Garanzie di risultato riconosciute sulle posizioni individuali

0 0

30 Passività della gestione finanziaria -957 -808

d) Altre passività della gestione finanziaria -957 -808

40 Debiti d'imposta -10.234 -10.949

TOTALE PASSIVITÀ -11.191 -11.757

100 Attivo netto destinato alle prestazioni 1.717.023 1.364.125

CONTI D'ORDINE 0 0

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2.1 Il conto economico - fase di accumulo

(valori in euro senza decimali) ANNO 2015 ANNO 2014

10 Saldo della gestione previdenziale 315.456 718.356

a) Contributi per le prestazioni 480.493 718.356

b) Anticipazioni -147.786 0

c) Trasferimenti e riscatti -17.251 0

20 Risultato della gestione finanziaria 64.036 100.441

a) Dividendi e interessi 6.824 2.238

b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie 57.212 98.203

30 Oneri di gestione -10.092 -5.236

a) Società di gestione -10.041 -5.194

b) Banca depositaria -51 -42

40 Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni ante imposta sostitutiva (10)+(20)+(30)

369.400

813.561

50 Imposta sostitutiva -16.502 -10.949

a) Imposta sostitutiva 20% -10.234 -10.949

b) Maggiore imposta 2014 - 6.268 0

Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni (40)+(50)

352.898 802.612

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La seguente tabella si riferisce al numero e al controvalore delle quote in essere all’inizio e alla fine dell’esercizio 2015, nonché delle quote emesse e annullate nel corso dello stesso:

Descrizione Numero Controvalore *

Quote in essere all'inizio dell'esercizio 97.603,14759 Euro 1.364.125

Quote emesse 34.052,91667 Euro 480.493

Quote annullate 11.568,26127 Euro 165.623

Quote in essere alla fine dell'esercizio 120.087,80299 Euro 1.717.023

* Il controvalore delle quote si riferisce al valore corrente delle quote alla rispettiva data della loro emissione o del loro annullamento.

ATTIVITÀ

10 Investimenti in gestione La gestione finanziaria è iniziata il 13 settembre 2006. La seguente tabella riporta la denominazione dei gestori finanziari e l’ammontare delle risorse conferite a ciascuno di essi nell’esercizio 2015. Gestore Conferimenti in euro

PensPlan Invest SGR S.p.A. 480.493

A seguito della riorganizzazione del modello di investment management la SGR ha ritenuto opportuno svolgere internamente la gestione delle risorse del Fondo Pensione Aperto. Gli investimenti in gestione al 31 dicembre 2015 risultano pari a Euro 1.728.214 e sono più dettagliatamente indicati nella seguente tabella.

Descrizione Anno 2015 Anno 2014

a) Depositi bancari 98.191 95.300

c) Titoli emessi da stati o organismi internazionali 66.278 38.906

h) Quote di O.I.C.R. 1.562.624 1.241.187

l) Ratei e risconti attivi 559 303

n) Altre attività della gestione finanziaria 562 186

Totale 1.728.214 1.375.882

Saldo dei depositi bancari utilizzati dai gestori al 31 dicembre 2015:

DESCRIZIONE DEPOSITI BANCARI

DIVISA SALDI IN

EURO

% SUL TOTALE

ATTIVITÀ

State Street Bank GmbH – c/c di liquidità 615244381002 EUR 43.915 2,54%

State Street Bank GmbH – c/c valutario 161009300493 USD 54.276 3,14%

Totale 98.191

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Indicazione dei titoli in portafoglio:

N.

Prog. Val.

Codice ISIN

titolo Descrizione titolo Quantità Valore

% su totale

attività

1 EUR LU0519179104 PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 5.387 695.461 40,24%

2 EUR LU0519180458 PP SICAV LUX GLOBAL EQUITIES SHS B 2.944 450.243 26,05%

3 EUR FR0010315770 (PA) LYXOR UCITS ETF MSCI WORLD

CLASS D 1.270 194.385 11,25%

4 EUR LU0519179369 PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 1.464 181.308 10,49%

5 EUR FR0007085501 (PA) LYXOR MSCI EMU (DR) UCITS ETF 930 41.227 2,39%

6 EUR IT0005024234 BTP 3,50% 01/03/30 25.000 29.635 1,71%

7 EUR ES00000126B2 SPAGNA 2,75% 31/10/24 15.000 16.368 0,95%

8 EUR DE0001135481 GERMANY 2,5% 04/07/44 7.000 8.737 0,51%

9 EUR IT0004009673 BTP 3,75% 01/08/21 5.000 5.810 0,34%

10 EUR ES00000121O6 SPAGNA 4,3% 31/10/19 5.000 5.728 0,33%

Informazioni sugli importi di acquisto e di vendita di titoli non ancora regolati: Non risultano operazioni di acquisto e vendita di titoli non ancora regolati. Informazioni su posizioni in contratti derivati: Il Fondo non ha assunto posizioni in contratti derivati. Informazione sulla distribuzione territoriale degli investimenti:

Investimenti Italia Altri

paesi U.E.

Stati

Uniti Giappone

Altri paesi

OCSE

Altri

paesi

non OCSE

Totale % su

tot.att.

Titoli di debito 369.898 481.653 71.030 0 25.750 0 948.331 54,87

Titoli di capitale

8.296 184.746 348.754 46.662 77.942 14.171 680.571 39,38

Totali 378.194 666.399 419.784 46.662 103.692 14.171 1.628.902 94,25

La suddivisione riguarda gli investimenti degli O.I.C.R. detenuti dal fondo. Investimenti in titoli in valuta: Divisa Valore in Euro

EUR 1.628.902

Totale 1.628.902

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Informazioni riguardo alla durata media finanziaria dei titoli di debito compresi nel portafoglio, con riferimento al loro insieme e alle principali tipologie:

Descrizione titolo Codice ISIN

titolo Tipologia titolo Q.tà

Duration

modificata

Media

ponderata

BTP 3,75% 01/08/21 IT0004009673 Titoli di stato italiani 5.000 5,029

BTP 3,50% 01/03/30 IT0005024234 Titoli di stato italiani 25.000 11,237

10,219

SPAGNA 4,3% 31/10/19 ES00000121O6 Titoli di stati esteri 5.000 3,592

GERMANY 2,5% 04/07/44 DE0001135481 Titoli di stati esteri 7.000 21,159

SPAGNA 2,75% 31/10/24 ES00000126B2 Titoli di stati esteri 15.000 7,850

10,831

La media ponderata della duration modificata riferita all’insieme dei titoli di debito compresi nel portafoglio

10,504

Informazioni su investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse: Nell'esercizio sono state effettuate le seguenti operazioni in conflitto di interesse:

Linea Data

Operazione Tipo Operazione Strumento Finanziario Quantità Importo in Euro

Profi A 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 702,773 € 92.000,00

Profi A 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 182,696 € 23.000,00

Profi A 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX GLOBAL EQUITIES SHS B 594,203 € 95.000,00

Profi A 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 238,643 € 30.000,00

Profi A 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 81,198 € 10.000,00

Profi A 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 280,956 € 36.000,00

Operazioni pronti contro termine Alla data di chiusura dell’esercizio non risultano in corso operazioni pronti contro termine.

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Dettaglio degli acquisti e delle vendite/rimborsi di strumenti finanziari effettuati nell'esercizio:

Acquisti 2015 Vendite 2015

Strumenti finanziari Importi in Euro Strumenti finanziari Importi in Euro

Titoli emessi da Stati 55.091 Titoli emessi da Stati 25.954 Titoli di capitale quotati Titoli di capitale quotati Titoli di debito Titoli di debito Quote OICR 691.673 Quote OICR 423.801 Strumenti derivati quotati Strumenti derivati quotati Strumenti derivati non quotati Strumenti derivati non quotati

Totale 746.764 Totale 449.755

Informazioni sulle commissioni di negoziazione espresse in percentuale dei volumi negoziati:

Commissioni di negoziazione Totale % su volumi

negoziati

Totale 0 0,00

Composizione della voce “altre attività della gestione finanziaria”: Le altre attività della gestione finanziaria, pari ad euro 562, sono così composte:

Descrizione Importo

Spese bancarie non dovute 561

Interessi bancari Euro maturati da incassare 1

Totale 562

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PASSIVITÀ

30 Passività della gestione finanziaria d) Altre passività della gestione finanziaria La seguente tabella indica la composizione della voce "altre passività della gestione finanziaria".

Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Debito v/società di gestione per commissione percentuale

827 612

Debito v/banca depositaria per spese tenuta conto 120 186

Debito v/banca depositaria per bolli c/c e dossier titoli

10 10

Totale 957 808

40 Debiti d'imposta L’imposta è stata calcolata nell’esercizio nel rispetto della Legge 23 dicembre 2014, n.190 (c.d. legge di stabilità 2015). I debiti di imposta ammontano ad Euro 10.234. Per maggiori dettagli si rimanda all'analisi del costo. Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Debito per imposta sostitutiva sul rendimento del Comparto 10.234 10.949

Totale 10.234 10.949

CONTO ECONOMICO

10 Saldo della gestione previdenziale a) Contributi per le prestazioni Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Contributi da autonomi accreditati alle posizioni individuali

55.921 70.145

Contributi a carico dei dipendenti 20.996 13.385

Contributi a carico dei datori lavoro 45.692 31.295

Contributi da TFR 72.053 51.946

Contributi da trasferimento collettivi da altri fondi 281.821 540.567

Contributi da trasferimenti da altri fondi 4.010 0

Contributi da switch da altri comparti 0 11.018

Totale 480.493 718.356

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b) Anticipazioni Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Trasferimenti 17.251 0

Totale 17.251 0

c) Trasferimenti e riscatti Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Anticipazioni 147.786 0

Totale 147.786 0

20 Risultato della gestione finanziaria La composizione delle voci a) Dividendi e interessi e b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie: Voci / Valori Dividendi interessi Profitti e perdite

Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali

1.477 -1.658

Titoli di debito quotati 0 0

Titoli di capitale quotati 0 0

Titoli di debito non quotati 0 0

Titoli di capitale non quotati 0 0

Depositi bancari 3 0

Quote di O.I.C.R. 5.344 53.567

Opzioni 0 0

Altri strumenti finanziari 0 0

Risultato della gestione cambi 0 5.303

Commissioni negoziazione 0 0

Totale 6.824 57.212

30 Oneri di gestione Descrizione

Anno 2015 Anno 2014

Società di gestione 10.041 5.194

Banca depositaria 51 42

Totale 10.092 5.236

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Vengono dettagliate le due voci: a) Società di gestione Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Commissione di gestione a favore della società di gestione

10.890 5.620

Contributo COVIP 84 27

Commissioni di retrocessione su OICR -933 -453

Totale 10.041 5.194

Non sono presenti provvigioni di incentivo e per garanzie di risultato. b) Banca depositaria Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Commissioni di servizio banca depositaria 11 2

Imposta di bollo su conti e dossier titoli 16 16

Bolli e commissioni su operazioni titoli 24 24

Totale 51 42

50 Imposta sostitutiva La voce “Imposta sostitutiva” riguarda l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell’11% fino al 30 giugno 2014 e dell’11,50% poi, applicata al risultato netto maturato nell’esercizio, secondo quanto stabilito dall’art. 17, comma 2, del Decreto Legislativo 252/05 modificato dall’art.4, comma 6-ter, decreto legge 24 aprile 2014 n. 66 convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014 n. 89. L’art.1, comma 621 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (c.d. legge di stabilità 2015) ha successivamente disposto l’aumento dall’11,50% al 20% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva a partire dal 2015. Dal combinato disposto dei commi 621 e 624 dell’art.1 della legge n.1920/2014, tale nuova aliquota si applica però già al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014, determinando così un effetto retroattivo dell’aumento della tassazione. La medesima norma ha inoltre:

Dettato specifiche disposizioni per la determinazione della base imponibile in presenza di redditi di cui all’art. 3, comma 2, lett. a) e b) del sopra menzionato decreto legge 24 aprile 2014 n. 66;

Introdotto un’ulteriore disposizione, a carattere agevolativo, per i fondi che investono in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine da individuarsi con apposito decreto del Ministro dell’economia.

La Covip, intervenendo a regolamentare il profilo applicativo della nuova tassazione sulla determinazione del valore della quota di fine anno 2014, ha emanato la Circolare del 9 gennaio 2015 esprimendo il seguente orientamento:

Calcolo della quota di fine esercizio 2014 sulla base della disciplina fiscale previgente;

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Applicazione delle nuove disposizioni a partire dal 1° gennaio 2015 con imputazione al patrimonio del fondo con la prima valorizzazione di tale anno delle somme dovute per l’incremento di tassazione sui rendimenti 2014.

Si specifica in questa sede che:

La differenza di Euro 6.268 tra l'imposta determinata in applicazione del nuovo disposto normativo e quella iscritta nel presente rendiconto è stata imputata, come da disposizioni della suddetta Circolare Covip del 9 gennaio 2015, entro la prima valorizzazione utile dell’esercizio 2015. Tale somma figura quindi come costo in aumento rispetto all’imposta dovuta per l’esercizio in corso.

Si riporta di seguito il dettaglio del calcolo dell’imposta sostitutiva effettuato ai fini della redazione del presente rendiconto: Calcolo debito imposta sostitutiva al 31/12/2015 Importi parziali Importi totali

Patrimonio netto al termine del periodo 1.727.257

Riscatti 0

Anticipazioni 147.786

Trasferimenti 17.251

Switch dal fondo ad altri 0

Prestazioni previdenziali in forma di rendita 0

Prestazioni previdenziali in forma di capitale 0

Totale erogazioni effettuate 165.037

Contributi da autonomi accreditati alle posizioni individuali

-55.921

Contributi a carico dei dipendenti -20.996

Contributi a carico dei datori di lavoro -45.692

Contributi da TFR -72.053

Contributi trasferimento collettivi da altri fondi -281.821

Arrotondamenti su contributi 0

Contributi da trasferimento -4.010

Contr. switch da altri comparti 0

Totale contributi versati -480.493

Redditi esenti 0

Patrimonio netto inizio anno 1.364.125

Abbattimento Patrimonio (differenza imposta 2014) 6.268

Patrimonio netto inizio anno 1.357.857

Risultato di gestione 53.944

(A) Imponibile redditi a tassazione ordinaria 46.552

(B) Imponibile redditi a tassazione ridotta (62,5% su 7.392) 4.621

Base imponibile (A+B) 51.173

Debito imposta sostitutiva 20% 10.234

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Comparto B

2.1 Lo stato patrimoniale - fase di accumulo

(valori in euro senza decimali) ANNO 2015 ANNO 2014

10 Investimenti 3.022.102 2.713.246

a) Depositi bancari 311.854 495.280

c) Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali

133.804 77.812

h) Quote di O.I.C.R. 2.575.028 2.139.453

l) Ratei e risconti attivi 1.130 606

n) Altre attività della gestione finanziaria 286 95

20 Garanzie di risultato acquisite sulle posizioni individuali

0 0

30 Crediti d'imposta 0 0

TOTALE ATTIVITÀ 3.022.102 2.713.246

10 Passività della gestione previdenziale -55.999 -368.502

a) Debiti della gestione previdenziale -55.999 -368.502

20 Garanzie di risultato riconosciute sulle posizioni individuali

0 0

30 Passività della gestione finanziaria -1.311 -1.077

d) Altre passività della gestione finanziarie -1.311 -1.077

40 Debiti d'imposta -6.344 -13.634

TOTALE PASSIVITÀ -63.654 -383.213

100 Attivo netto destinato alle prestazioni 2.958.448 2.330.033

CONTI D'ORDINE 7.660 3.830

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2.1 Il conto economico - fase di accumulo

(valori in euro senza decimali) ANNO 2015 ANNO 2014

10 Saldo della gestione previdenziale 597.108 818.872

a) Contributi per le prestazioni 635.340 884.270

b) Anticipazioni -4.095 -28.053

c) Trasferimenti e riscatti -28.217 -37.345

e) Erogazioni in forma di capitale -5.920 0

20 Risultato della gestione finanziaria 55.950 129.217

a) Dividendi e interessi 4.617 778

b) Profitti e perdite da operazioni finanziaria 51.333 128.439

30 Oneri di gestione -15.165 -10.661

a) Società di gestione -15.116 -10.616

b) Banca depositaria -49 -45

40 Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni ante imposta sostitutiva (10)+(20)+(30)

637.893

937.428

50 Imposta sostitutiva -9.478 -13.634

a) Imposta sostitutiva 20% -6.344 -13.634

b) Maggiore imposta 2014 -3.134 0

Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni (40)+(50)

628.415 923.794

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La seguente tabella si riferisce al numero e al controvalore delle quote in essere all’inizio e alla fine dell’esercizio 2014, nonché delle quote emesse e annullate nel corso dello stesso: Descrizione Numero Controvalore *

Quote in essere all'inizio dell'esercizio 170.415,84455 Euro 2.330.033

Quote emesse 45.943,76074 Euro 635.340

Quote annullate 2.880,97912 Euro 39.862

Quote in essere alla fine dell'esercizio 213.478,62617 Euro 2.958.448

* Il controvalore delle quote si riferisce al valore corrente delle quote alla rispettiva data della loro emissione o del loro annullamento.

ATTIVITÀ

10 Investimenti in gestione La gestione finanziaria è iniziata il 7 agosto 2006. La seguente tabella riporta la denominazione dei gestori finanziari e l’ammontare delle risorse conferite a ciascuno di essi nell’esercizio 2015. Gestore Conferimenti in Euro

PensPlan Invest SGR S.p.A. 635.340

A seguito della riorganizzazione del modello di investment management la SGR ha ritenuto opportuno svolgere internamente la gestione delle risorse del Fondo Pensione Aperto. Gli investimenti in gestione al 31 dicembre 2015 risultano pari ad Euro 3.022.102 e sono più dettagliatamente indicati nella seguente tabella. Descrizione Anno 2015 Anno 2014

a) Depositi bancari 311.854 495.280

c) Titoli emessi da stati o organismi internazionali 133.804 77.812

h) Quote di O.I.C.R. 2.575.028 2.139.453

l) Ratei e risconti attivi 1.130 606

n) Altre attività della gestione finanziaria 286 95

Totale 3.022.102 2.713.246

La voce "Depositi bancari" comprende anche il "Conto corrente di raccolta" per un importo pari a Euro 55.999, sul quale vengono accreditati tutti i contributi versati dagli aderenti dei 3 comparti del Fondo.

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35

Saldo dei depositi bancari utilizzati al 31 dicembre 2015 :

DESCRIZIONE DEPOSITI BANCARI DIVISA SALDI IN

EURO

% SUL

TOTALE

ATTIVITÀ

State Street Bank GmbH – c/c di liquidità 615244381672 EUR 255.855 8,47%

Totale 255.855

Indicazione dei titoli in portafoglio:

N. Prog.

Val. Codice ISIN

titolo Descrizione titolo Q.tà Valore

% su

totale attività

1 EUR LU0519179104 PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 14.667 1.893.610 62,66%

2 EUR LU0519179369 PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 3.168 392.416 12,98%

3 EUR LU0519180706 PP SICAV LUX EUROPE EQUITIES SHS B 1.250 197.239 6,53%

4 EUR FR0007085501 (PA) LYXOR MSCI EMU (DR) UCITS ETF 2.070 91.763 3,04%

5 EUR IT0005024234 BTP 3,50% 01/03/30 50.000 59.270 1,96%

6 EUR ES00000126B2 SPAGNA 2,75% 31/10/24 30.000 32.736 1,08%

7 EUR DE0001135481 GERMANY 2,5% 04/07/44 15.000 18.723 0,62%

8 EUR IT0004009673 BTP 3,75% 01/08/21 10.000 11.620 0,38%

9 EUR ES00000121O6 SPAGNA 4,3% 31/10/19 10.000 11.455 0,38%

Informazioni sugli importi di acquisto e di vendita di titoli non ancora regolati: Non risultano operazioni di acquisto e vendita di titoli non ancora regolati. Informazioni su posizioni in contratti derivati: Il fondo non ha assunto posizioni in contratti derivati. Informazione sulla distribuzione territoriale degli investimenti:

Investimenti Italia Altri paesi

U.E. Stati Uniti

Giappone

Altri

paesi OCSE

Altri

paesi non

OCSE

Totale % su

tot.att.

Titoli di debito 925.792 1.251.452 179.513 0 67.091 0 2.423.848 80,21

Titoli di

capitale 26.896 252.950 0 0 5.138 0 284.984 9,43

Totali 952.688 1.504.402 179.513 0 72.229 0 2.708.832 89,64

Investimenti in titoli in valuta: Divisa Valore in euro

EUR 2.708.832

Totale 2.708.832

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Informazioni riguardo alla durata media finanziaria dei titoli di debito compresi nel portafoglio, con riferimento al loro insieme e alle principali tipologie:

Descrizione titolo Codice ISIN

titolo Tipologia titolo Q.tà

Duration

modificata

Media

ponderata

BTP 3,75% 01/08/21 IT0004009673 Titoli di stato italiani 10.000 5,029

BTP 3,50% 01/03/30 IT0005024234 Titoli di stato italiani 50.000 11,237

10,219

GERMANY 2,5% 04/07/44 DE0001135481 Titoli di stati esteri 15.000 21,159

SPAGNA 2,75% 31/10/24 ES00000126B2 Titoli di stati esteri 30.000 7,850

SPAGNA 4,3% 31/10/19 ES00000121O6 Titoli di stati esteri 10.000 3,592

11,035

La media ponderata della duration modificata riferita all’insieme dei titoli di debito compresi nel portafoglio

10,603

Informazioni su investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse: Nell'esercizio sono state effettuate le seguenti operazioni in conflitto di interesse:

Linea Data

Operazione Tipo Operazione Strumento Finanziario Quantità Importo in Euro

Profi B 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX GLOBAL EQUITIES SHS B 156,376 € 23.000,00

Profi B 15/01/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EUROPE EQUITIES SHS B 139,985 € 20.000,00

Profi B 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 183,332 € 24.000,00

Profi B 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 715,928 € 90.000,00

Profi B 09/07/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 81,198 € 10.000,00

Profi B 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 335,586 € 43.000,00

Profi B 08/10/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EUROPE EQUITIES SHS B 25,450 € 4.000,00

Profi B 28/12/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO GOV BOND SHS B 1.237,059 € 160.000,00

Operazioni pronti contro termine Alla data di chiusura dell’esercizio non risultano in corso operazioni pronti contro termine.

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Dettaglio degli acquisti e delle vendite/rimborsi di strumenti finanziari effettuati nell'esercizio:

Acquisti 2015 Vendite 2015

Strumenti finanziari Importi in Euro Strumenti finanziari Importi in Euro

Titoli emessi da Stati 110.127 Titoli emessi da Stati 50.546 Titoli di capitale quotati Titoli di capitale quotati Titoli di debito Titoli di debito Quote OICR 512.559 Quote OICR 131.673 Strumenti derivati quotati Strumenti derivati quotati Strumenti derivati non quotati Strumenti derivati non 0quotati

Totale 622.686 Totale 182.219

Informazioni sulle commissioni di negoziazione espresse in percentuale dei volumi negoziati:

Commissioni di negoziazione Totale % su volumi

negoziati

Totale 0 0,00

Composizione della voce “altre attività della gestione finanziaria”: Le altre attività della gestione finanziaria, pari ad Euro 286, sono così composte: Descrizione Importo

Spese bancarie non dovute 286

Totale 286

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PASSIVITÀ

10 Passività della gestione previdenziale a) Debiti della gestione previdenziale Al 31 dicembre 2015 la voce "debito per contributi da valorizzare" comprende i contributi incassati nell'anno che vengono considerati disponibili per la valorizzazione da effettuare l'ultimo giorno dell'esercizio. Di conseguenza in riferimento al giorno 31 dicembre 2015 a tali contributi non risultano ancora assegnate delle quote e quindi essi non sono stati iscritti nel conto economico tra le entrate. La seguente tabella rivela il dettaglio dei debiti. Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Debito per contributi da valorizzare 55.999 360.000

Esattoria c/ritenute su prestazioni 0 8.502

Totale 55.999 368.502

30 Passività della gestione finanziaria d) Altre passività della gestione finanziaria La seguente tabella indica la composizione della voce "altre passività della gestione finanziaria".

Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Debito v/società di gestione per commissione percentuale

1.241 972

Debito v/banca depositaria per spese tenuta conto 60 95

Debito v/banca depositaria per bolli c/c e dossier titoli 10 10

Totale 1.311 1.077

40 Debiti di imposta L’imposta è stata calcolata nell’esercizio nel rispetto della Legge 23 dicembre 2014, n.190 (c.d. legge di stabilità 2015). I debiti di imposta ammontano ad Euro 6.344. Per maggiori dettagli si rimanda all’analisi del costo. Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Debito per imposta sostitutiva sul rendimento del Comparto 6.344 13.634

Totale 6.344 13.634

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CONTI D’ORDINE

Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Crediti per contributi da ricevere 7.660 3.830

Totale conti d’ordine attivi 7.660 3.830

Contributi da ricevere 7.660 3.830

Totale conti d’ordine passivi 7.660 3.830

Nella voce "Crediti per contributi da ricevere" e nella relativa contropartita "Contributi da ricevere" sono stati registrati, in deroga al principio della competenza, i contributi dovuti ma non ancora incassati nell'esercizio. Le aziende aderenti inviano alla scadenza di ogni versamento una distinta con il dettaglio della contribuzione dovuta per i propri dipendenti iscritti al Fondo. Tali importi, se non ancora incassati, vengono iscritti quindi nei contributi da ricevere.

CONTO ECONOMICO

10 Saldo della gestione previdenziale a) Contributi per le prestazioni Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Contributi da autonomi accreditati alle posizioni individuali

371.446 229.785

Contributi a carico dipendenti 28.127 16.425

Contributi a carico datori lavoro 55.185 39.393

Contributi da TFR 62.523 40.423

Contributi trasferimento collettivi da altri fondi 58.369 526.920

Contr. switch da altri comparti 59.108 31.324

Contributi individuali TFR 582 31.324

Totale 635.340 884.270

b) Anticipazioni Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Anticipazioni 4.095 28.053

Totale 4.095 28.053

c) Trasferimenti e riscatti Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Trasferimenti 19.249 26.327

Switch ad altri comparti 0 11.018

Riscatti 8.968 0

Totale 28.217 37.345

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40

e) Erogazioni in forma di capitale

Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Erogazioni in forma di capitale 5.920 0

Totale 5.920 0

20 Risultato della gestione finanziaria La composizione delle voci a) Dividendi e interessi e b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie: Voci / Valori Dividendi interessi Profitti e perdite

Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali

2.970 -3.356

Titoli di debito quotati 0 0

Titoli di capitale quotati 0 0

Titoli di debito non quotati 0 0

Titoli di capitale non quotati 0 0

Depositi bancari 0 0

Quote di O.I.C.R. 1.647 54.689

Opzioni 0 0

Altri strumenti finanziari 0 0

Risultato della gestione cambi 0 0

Commissioni negoziazione 0 0

Totale 4.617 51.333

30 Oneri di gestione Descrizione

Anno 2015 Anno 2014

Società di gestione 15.116 10.616

Banca depositaria 49 45

Totale 15.165 10.661

Vengono dettagliate le due voci: a) Società di gestione Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Commissioni di gestione a favore della società di gestione

15.121 10.608

Contributo COVIP 164 94

Commissioni retrocessione su OICR -169 -86

Totale 15.116 10.616

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b) Banca depositaria Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Commissioni di servizio banca depositaria 9 5

Imposta di bollo su conti e dossier titoli 16 16

Bolli e commissioni su operazioni titoli 24 24

Totale 49 45

50 Imposta sostitutiva La voce “Imposta sostitutiva” riguarda l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell’11% fino al 30 giugno 2014 e dell’11,50% poi, applicata al risultato netto maturato nell’esercizio, secondo quanto stabilito dall’art. 17, comma 2, del Decreto Legislativo 252/05 modificato dall’art.4, comma 6-ter, decreto legge 24 aprile 2014 n. 66 convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014 n. 89. L’art.1, comma 621 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (c.d. legge di stabilità 2015) ha successivamente disposto l’aumento dall’11,50% al 20% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva a partire dal 2015. Dal combinato disposto dei commi 621 e 624 dell’art.1 della legge n.1920/2014, tale nuova aliquota si applica però già al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014, determinando così un effetto retroattivo dell’aumento della tassazione. La medesima norma ha inoltre:

Dettato specifiche disposizioni per la determinazione della base imponibile in presenza di redditi di cui all’art. 3, comma 2, lett. a) e b) del sopra menzionato decreto legge 24 aprile 2014 n. 66;

Introdotto un’ulteriore disposizione, a carattere agevolativo, per i fondi che investono in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine da individuarsi con apposito decreto del Ministro dell’economia.

La Covip, intervenendo a regolamentare il profilo applicativo della nuova tassazione sulla determinazione del valore della quota di fine anno 2014, ha emanato la Circolare del 9 gennaio 2015 esprimendo il seguente orientamento:

Calcolo della quota di fine esercizio 2014 sulla base della disciplina fiscale previgente;

Applicazione delle nuove disposizioni a partire dal 1° gennaio 2015 con imputazione al patrimonio del fondo con la prima valorizzazione di tale anno delle somme dovute per l’incremento di tassazione sui rendimenti 2014.

Si specifica in questa sede che:

La differenza di Euro 3.134 tra l'imposta determinata in applicazione del nuovo disposto normativo e quella iscritta nel presente rendiconto è stata imputata, come da disposizioni della suddetta Circolare Covip del 9 gennaio 2015, entro la prima valorizzazione utile dell’esercizio 2015. Tale somma figura quindi come costo in aumento rispetto all’imposta dovuta per l’esercizio in corso.

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Si riporta di seguito il dettaglio del calcolo dell’imposta sostitutiva effettuato ai fini della redazione del presente rendiconto: Calcolo debito imposta sostitutiva al 31/12/2015 Importi parziali Importi totali

Patrimonio netto al termine del periodo 2.964.792

Riscatti 8.968

Anticipazioni 4.095

Trasferimenti 19.249

Switch dal fondo ad altri 0

Prestazioni previdenziali in forma di rendita 0

Prestazioni previdenziali in forma di capitale 5.920

Totale erogazioni effettuate 38.232

Contributi da autonomi accreditati alle posizioni individuali -371.446

Contributi a carico dei dipendenti -28.127

Contributi a carico dei datori di lavoro -55.185

Contributi da TFR -62.523

Contr. traf.collettivi da altri fondi -58.369

Arrotondamenti su contributi 0

Contributi da trasferimento 0

Contr.switch da altri comparti -59.108

Contributi indiv. TFR -582

Totale contributi versati -635.340

Redditi esenti 0

Patrimonio netto inizio anno 2.330.033

Abbattimento Patrimonio (differenza imposta 2014) 3.134

Patrimonio netto inizio anno 2.326.899

Risultato di gestione 40.785

(A) Imponibile redditi a tassazione ordinaria 16.616

(B) Imponibile redditi a tassazione ridotta (62,5% su 24.169) 15.105

Base imponibile (A+B) 31.721

Debito imposta sostitutiva 6.344

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Comparto C

2.1 Lo stato patrimoniale - fase di accumulo

(valori in euro senza decimali) ANNO 2015 ANNO 2014

10 Investimenti 391.167 294.306

a) Depositi bancari 41.107 15.815

c) Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali

333.657 0

d) Titoli di debito quotati 15.453 0

h) Quote di O.I.C.R. 0 278.398

l) Ratei e risconti attivi 665 0

n) Altre attività della gestione finanziaria 285 93

20 Garanzie di risultato acquisite sulle posizioni individuali

2.857 2.716

30 Crediti d'imposta 0 0

TOTALE ATTIVITÀ 394.024 297.022

10 Passività della gestione previdenziale 0 0

20 Garanzie di risultato riconosciute sulle posizioni individuali

-2.857 -2.716

30 Passività della gestione finanziaria -234 -226

d) Altre passività della gestione finanziaria -234 -226

40 Debiti d'imposta -389 -449

TOTALE PASSIVITÀ -3.480 -3.391

100 Attivo netto destinato alle prestazioni 390.544 293.631

CONTI D'ORDINE 0 0

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2.1 Il conto economico - fase di accumulo

(valori in euro senza decimali) ANNO 2015 ANNO 2014

10 Saldo della gestione previdenziale 93.837 24.360

a) Contributi per le prestazioni 154.864 109.201

b) Anticipazioni 0 -23.051

c) Trasferimenti e riscatti -61.027 -58.649

e) Erogazioni in forma di capitale 0 -3.141

20 Risultato della gestione finanziaria 5.497 4.770

a) Dividendi e interessi 3.120 0

b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie 2.377 4.770

30 Oneri di gestione -1.912 -1.540

a) Società di gestione -1.876 -1.497

b) Banca depositaria -36 -43

40 Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni ante imposta sostitutiva (10)+(20)+(30)

97.422 27.590

50 Imposta sostitutiva -509 -371

a) Imposta sostitutiva 20% -371 -371

b) Maggiore imposta 2014 -138 0

Variazione dell'attivo netto destinato alle prestazioni (40)+(50)

96.913 27.219

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La seguente tabella si riferisce al numero e al controvalore delle quote in essere all’inizio ed alla fine dell’esercizio 2015, nonché delle quote emesse ed annullate nel corso dello stesso: Descrizione Numero Controvalore *

Quote in essere all'inizio dell'esercizio 25.967,72953 Euro 293.631

Quote emesse 13.605,27877 Euro 154.864

Quote annullate 5.396,65194 Euro 61.222

Quote in essere alla fine dell'esercizio 34.176,35636 Euro 390.544

* Il controvalore delle quote si riferisce al valore corrente delle quote alla rispettiva data della loro emissione o del loro annullamento.

ATTIVITÀ

10 Investimenti in gestione La gestione finanziaria è iniziata il 7 dicembre 2006. La seguente tabella riporta la denominazione dei gestori finanziari e l’ammontare delle risorse conferite a ciascuno di essi nell’esercizio 2015. Gestore Conferimenti in Euro

PensPlan Invest SGR S.p.A. 154.864

Nella tabella che segue sono riportate le principali caratteristiche dei mandati conferiti al gestore, così come stabilito dalla convenzione di gestione stipulata. A seguito della riorganizzazione del modello di investment management la SGR ha ritenuto opportuno svolgere internamente la gestione delle risorse del Fondo Pensione Aperto. Gli investimenti in gestione al 31 dicembre 2015 risultano pari ad Euro 391.167; la tabella sottostante ne riporta il dettaglio:

Descrizione Anno 2015 Anno 2014

a) Depositi bancari 41.107 15.815

c) Titoli emessi da stati o organismi internazionali 333.657 0

d) Titoli di debito quotati 15.453 0

h) Quote di O.I.C.R. 0 278.398

l) Ratei e risconti attivi 665 0

n) Altre attività della gestione finanziaria 285 93

Totale 391.167 294.306

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Saldo dei depositi bancari utilizzati dai gestori al 31 dicembre 2015:

DESCRIZIONE DEPOSITI

BANCARI DIVISA

SALDI IN

EURO

% SUL

TOTALE ATTIVITÀ

State Street Bank GmbH – c/c di liquidità 615244381835 EUR 41.107 10,43%

Totale 41.107

Indicazione dei titoli in portafoglio:

N.

Prog. Val.

Codice ISIN

titolo Descrizione titolo Quantità Valore

% su

totale attività

1 EUR IT0005138208 BOT 14/10/16 366 GG 217.000 217.098 55,10%

2 EUR IT0004380546 BTP I/L 2,35% 15/09/19 70.000 84.848 21,53%

3 EUR IT0005012783 BTP ITALIA 1,65% I/L ITCPIUNR 23/04/20 30.000 31.711 8,05%

4 EUR IT0004869985 ATLANTIA 3,625% 30/11/18 5.000 5.446 1,38%

5 EUR XS1105264821 BMW FINANCE NV 0,5% 05/09/18 5.000 5.009 1,27%

6 EUR XS1075471265 RCI BANQUE TV 13/06/17 5.000 4.998 1,27%

Informazioni sugli importi di acquisto e di vendita di titoli non ancora regolati: Non risultano operazioni di acquisto e vendita di titoli non ancora regolati. Informazioni su posizioni in contratti derivati: Il fondo non ha assunto posizioni in contratti derivati. Informazione sulla distribuzione territoriale degli investimenti:

Investimenti Italia Altri

paesi U.E. Stati Uniti

Giappone

Altri

paesi

OCSE

Altri

paesi non

OCSE

Totale % su

tot.att.

Titoli di debito 339.096 10.014 0 0 0 0 349.110 88,60

Totali 339.096 10.014 0 0 0 0 349.110 88,60

La suddivisione riguarda gli investimenti degli O.I.C.R. detenuti dal fondo. Investimenti in titoli in valuta: Valore in euro

EUR 349.110

Totale 349.110

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Informazioni riguardo alla durata media finanziaria dei titoli di debito compresi nel portafoglio, con riferimento al loro insieme e alle principali tipologie:

Descrizione titolo Codice ISIN

titolo Tipologia titolo Quantità

Duration

modificata

Media

ponderata

BTP ITALIA 1,65% I/L

ITCPIUNR 23/04/20 IT0005012783 Titoli di stato italiani 30.000 0,364

BTP I/L 2,35% 15/09/19 IT0004380546 Titoli di stato italiani 70.000 0,305

BOT 14/10/16 366 GG IT0005138208 Titoli di stato italiani 217.000 0,784

0,622

ATLANTIA 3,625%

30/11/18 IT0004869985 Titoli di debito 5.000 2,799

BMW FINANCE NV 0,5%

05/09/18 XS1105264821 Titoli di debito 5.000 0,676

RCI BANQUE TV 13/06/17 XS1075471265 Titoli di debito 5.000 0,195

1,269

La media ponderata della duration modificata riferita all’insieme dei titoli di debito

compresi nel portafoglio 0,651

Informazioni su investimenti per i quali si configurano situazioni di conflitto di interesse: Nell'esercizio sono state effettuate le seguenti operazioni in conflitto di interesse:

Linea Data

Operazione Tipo Operazione Strumento Finanziario Quantità Importo in Euro

Profi C 28/12/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO CORP BOND SHS B 282,263 € 35.000,00

Profi C 26/02/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO BOND FUND 1-3 Y SHS B 180,683 € 20.000,00

Profi C 12/03/2015 SOTTOSCRIZIONE PP SICAV LUX EURO BOND FUND 1-3 Y SHS B 90,330 € 10.000,00

Profi C 22/04/2015 RIMBORSO PP SICAV LUX EURO BOND FUND 1-3 Y SHS B 2.798,966 € 310.047,06

Operazioni pronti contro termine Alla data di chiusura dell’esercizio non risultano in corso operazioni pronti contro termine.

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Dettaglio degli acquisti e delle vendite/rimborsi di strumenti finanziari effettuati nell'esercizio:

Acquisti 2015 Vendite 2015

Strumenti finanziari Importi in Euro Strumenti finanziari Importi in Euro

Titoli emessi da Stati 901.109 Titoli emessi da Stati 568.028 Titoli di capitale quotati Titoli di capitale quotati Titoli di debito 15.595 Titoli di debito Quote OICR 30.000 Quote OICR 310.047 Strumenti derivati quotati Strumenti derivati quotati Strumenti derivati non quotati Strumenti derivati non 0quotati

Totale 946.704 Totale 878.075

Informazioni sulle commissioni di negoziazione espresse in percentuale dei volumi negoziati:

Commissioni di negoziazione Totale % su volumi

negoziati

Totale 0 0,00

Composizione della voce “altre attività della gestione finanziaria”: Le altre attività della gestione finanziaria, pari ad Euro 285, sono così composte: Descrizione Importo

Spese bancarie non dovute 285

Totale 285

20 Garanzie di risultato acquisite sulle posizioni individuali Le garanzie sono riconosciute agli aderenti provenienti dal Fondo Pensione Aperto Regionale TFR in base alla convenzione per la garanzia del capitale e di un rendimento minimo. Il Garante si impegna, al verificarsi degli eventi stabiliti in convenzione (vedi regolamento Fondo Pensione Aperto Regionale TFR, articolo 7 comma 4), qualora l'importo minimo garantito risulti superiore alla posizione individuale maturata, a corrispondere l'integrazione a tale maggior valore con le modalità concordate in sede di sottoscrizione della convenzione. L'importo totale della garanzia calcolata sulle singole posizioni individuali per l'esercizio 2015 è di Euro 2.857.

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PASSIVITÀ

20 Garanzie di risultato riconosciute sulle posizioni individuali Si rimanda al commento per la voce presente nell'attivo. 30 Passività della gestione finanziaria d) Altre passività della gestione finanziaria La seguente tabella indica la composizione della voce "altre passività della gestione finanziaria": Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Debito v/società di gestione per commissione percentuale 166 125

Debito v/banca depositaria per spese tenuta conto 60 93

Debito v/banca depositaria per bolli c/c e dossier titoli 8 8

Totale 234 226

40 Debiti d'imposta L’imposta è stata calcolata nell’esercizio nel rispetto della Legge 23 dicembre 2014, n.190 (c.d. legge di stabilità 2015). I debiti di imposta ammontano ad Euro 389. Per maggiori dettagli si rimanda all'analisi del costo. La seguente tabella indica la composizione della voce "debiti d'imposta":

Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Debito per imposta sostitutiva sul rendimento del Comparto 371 371

Debito per imposta sostitutiva su garanzie di risultato 18 78

Totale 389 449

Durante l'esercizio, a quattro aderenti liquidati dal Fondo, è stato riconosciuto il pagamento della garanzia sul risultato della posizione individuale, al netto di un'imposta sostitutiva pari ad Euro 18.

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CONTO ECONOMICO

10 Saldo della gestione previdenziale a) Contributi per le prestazioni Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Contributi da autonomi accreditati alle posizioni individuali

39.050 19.492

Contributi a carico dipendenti 1.046 254

Contributi a carico datori lavoro 1.939 482

Contributi da TFR 4.389 1.336

Contributi trasferimento collettivi da altri fondi 98.232 74.744

Contributi individuali con versamento di solo TFR 10.208 12.893

Totale 154.864 109.201

b) Anticipazioni Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Anticipazioni 0 23.051

Totale 0 23.051

c) Trasferimenti e riscatti Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Trasferimenti 0 5.676

Switch ad altri comparti 59.108 31.324

Riscatti 1.919 21.649

Totale 61.027 58.649

e) Erogazioni in forma di capitale Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Erogazioni in forma di capitale 0 3.141

Totale 0 3.141

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20 Risultato della gestione finanziaria La composizione delle voci a) Dividendi e interessi e b) Profitti e perdite da operazioni finanziarie: Voci / Valori Dividendi interessi Profitti e perdite

Titoli emessi da Stati o da organismi internazionali

3.068 707

Titoli di debito quotati 52 21

Titoli di capitale quotati 0 0

Titoli di debito non quotati 0 0

Titoli di capitale non quotati 0 0

Depositi bancari 0

Quote di O.I.C.R. 0 1.649

Opzioni 0 0

Altri strumenti finanziari 0 0

Risultato della gestione cambi 0 0

Commissioni di negoziazione 0 0

Totale 3.120 2.377

30 Oneri di gestione Descrizione

Anno 2015 Anno 2014

Società di gestione 1.876 1.497

Banca depositaria 36 43

Totale 1.912 1.540

Vengono dettagliate le due voci: a) Società di gestione Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Commissioni di trasferimento 0 10

Provvigioni di gestione a favore della società di gestione 1.865 1.469

Contributo COVIP 11 18

Totale 1.876 1.497

b) Banca depositaria Descrizione Anno 2015 Anno 2014

Commissioni di servizio banca depositaria 4 11

Imposta di bollo su conti e dossier titoli 8 8

Bolli e commissioni su operazioni titoli 24 24

Totale 36 43

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50 Imposta sostitutiva La voce “Imposta sostitutiva” riguarda l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell’11% fino al 30 giugno 2014 e dell’11,50% poi, applicata al risultato netto maturato nell’esercizio, secondo quanto stabilito dall’art. 17, comma 2, del Decreto Legislativo 252/05 modificato dall’art.4, comma 6-ter, decreto legge 24 aprile 2014 n. 66 convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014 n. 89. L’art.1, comma 621 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (c.d. legge di stabilità 2015) ha successivamente disposto l’aumento dall’11,50% al 20% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva a partire dal 2015. Dal combinato disposto dei commi 621 e 624 dell’art.1 della legge n.1920/2014, tale nuova aliquota si applica però già al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014, determinando così un effetto retroattivo dell’aumento della tassazione. La medesima norma ha inoltre:

Dettato specifiche disposizioni per la determinazione della base imponibile in presenza di redditi di cui all’art. 3, comma 2, lett. a) e b) del sopra menzionato decreto legge 24 aprile 2014 n. 66;

Introdotto un’ulteriore disposizione, a carattere agevolativo, per i fondi che investono in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine da individuarsi con apposito decreto del Ministro dell’economia.

La Covip, intervenendo a regolamentare il profilo applicativo della nuova tassazione sulla determinazione del valore della quota di fine anno 2014, ha emanato la Circolare del 9 gennaio 2015 esprimendo il seguente orientamento:

Calcolo della quota di fine esercizio 2014 sulla base della disciplina fiscale previgente;

Applicazione delle nuove disposizioni a partire dal 1° gennaio 2015 con imputazione al patrimonio del fondo con la prima valorizzazione di tale anno delle somme dovute per l’incremento di tassazione sui rendimenti 2014.

Si specifica in questa sede che:

La differenza di Euro 138 tra l'imposta determinata in applicazione del nuovo dispositivo normativo e quella iscritta nel precedente rendiconto è stata imputata, come da disposizioni della suddetta Circolare Covip del 9 gennaio 2015, entro la prima valorizzazione utile dell'esercizio 2015. Tale somma figura quindi come costo in aumento rispetto all’imposta dovuta per l’esercizio in corso.

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