Relrospecl Remole · 2010. 2. 4. · • giocatore avido, che vince senza bisogno di barare...

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M A ----------------------------------------- Relrospecl Remole 2.0 Premier Network Backup Software for Ihe Macinlosh di Raffaello De Masi O iceva Baudelaire: ((Il tempo è un giocatore avido, che vince senza bisogno di barare sempre». E così una mattina accendiamo il nostro bel Quadra 950, mostro di perfezione e ve- locità, meraviglia della tecnica del futuro e sentiamo arrancare con un cigolio sini- stro il motorino dell'hard disk. Roba di qualche secondo un Quadra, che dia- mine I), compare una bella icona col pun- to interrogativo e sentiamo un rivolo di sudore freddo scorrerci nella schiena. La macchina non riconosce l'hd. Non tutto è perduto, pensiamo; prendiamo il no- stra bel disco di recupera di Centrai Point o di 911, e tentiamo una rianima- zione di salvataggio in extremis; ma il re- sponso è sinistro: l'hard disk non è leg- gibile. E così il tempo ha vinto! Quante volte abbiamo letto sulle riviste, sui manuali, sulle schede e sui ReadMe, l'avverti- mento di fare sempre un backup di tutto il nostro materiale? Mai ascoltati! Tanto mica può succedere a noi, sono cose che avvengono solo agli altri! Retrospect Remote 2.0 Produttore Dantz Development Corporation 7400, Shattuck Avenue Berke/ey, California 94709 USA Distributore E/com S.r.l. Via degli Arcadi, 2 34770 - Gorizia Tel.0487/536000 Prezzi (lVA esclusa): Retrospect remote 2.0 licenza per 7 utente licenza per IO utenti licenza per IO utenti aggiuntivi licenza per 50 utenti aggiuntivi L. 540.000 L. 948.000 L. 548.000 L. 2260000 Per la verità di programmi di backup, anche abbastanza pratici, ce ne sono di- versi in circolazione, alcuni proprio terra terra (come quello in dotazione al Siste- ma), altri buoni, altri ottimi (come Fast- Back o quello inserito nelle utility Centrai PoinO. Ma ecco che ci arriva tra le mani questo pacchetto, di cui avevamo senti- to già diverse volte parlare, senza però porci una maggiore attenzione. A parte l'acuta riflessione ((Tanto a me non ser- virà», avevo sempre pensato che un backup del mio discone da 800 Mb sa- rebbe stato una barba da morire. Mai di- re mai!, alla Jan Fleming. Ma oggi, dopo aver riempito sedici cartucce Syquest, mi sento più sicuro! E la cosa è stata più facile e piacevole del previsto! Cosa è e come è composto Retrospect Nominalmente, Retrospect è una del- le più potenti utility di backup disponibili nel mondo Mac, capace, oltre alla opera- zione principale, di compiere un ampio range di operazioni accessorie. Inoltre Retrospect può essere usato per ese- guire un immediato backup del contenu- to di memorie di massa condivise in network, e di creare sofisticati script di MCmicrocomputer n. 131 - luglio/agosto 1993 305

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M A-----------------------------------------Relrospecl Remole 2.0

Premier Network Backup Software for Ihe Macinlosh

di Raffaello De Masi

O iceva Baudelaire: ((Il tempo è un• giocatore avido, che vince senza

bisogno di barare sempre». E cosìuna mattina accendiamo il nostro belQuadra 950, mostro di perfezione e ve-locità, meraviglia della tecnica del futuroe sentiamo arrancare con un cigolio sini-stro il motorino dell'hard disk. Roba diqualche secondo (è un Quadra, che dia-mine I), compare una bella icona col pun-to interrogativo e sentiamo un rivolo disudore freddo scorrerci nella schiena. Lamacchina non riconosce l'hd. Non tuttoè perduto, pensiamo; prendiamo il no-stra bel disco di recupera di CentraiPoint o di 911, e tentiamo una rianima-zione di salvataggio in extremis; ma il re-sponso è sinistro: l'hard disk non è leg-gibile.

E così il tempo ha vinto! Quante volteabbiamo letto sulle riviste, sui manuali,sulle schede e sui ReadMe, l'avverti-mento di fare sempre un backup di tuttoil nostro materiale? Mai ascoltati! Tantomica può succedere a noi, sono coseche avvengono solo agli altri!

Retrospect Remote 2.0

ProduttoreDantz Development Corporation7400, Shattuck AvenueBerke/ey, California 94709 USADistributoreE/com S.r.l.Via degli Arcadi, 234770 - GoriziaTel.0487/536000Prezzi (lVA esclusa):Retrospect remote 2.0licenza per 7 utentelicenza per IO utentilicenza per IO utenti aggiuntivilicenza per 50 utenti aggiuntivi

L. 540.000L. 948.000L. 548.000L. 2260000

Per la verità di programmi di backup,anche abbastanza pratici, ce ne sono di-versi in circolazione, alcuni proprio terraterra (come quello in dotazione al Siste-ma), altri buoni, altri ottimi (come Fast-Back o quello inserito nelle utility CentraiPoinO. Ma ecco che ci arriva tra le maniquesto pacchetto, di cui avevamo senti-to già diverse volte parlare, senza peròporci una maggiore attenzione. A partel'acuta riflessione ((Tanto a me non ser-virà», avevo sempre pensato che unbackup del mio discone da 800 Mb sa-rebbe stato una barba da morire. Mai di-re mai!, alla Jan Fleming. Ma oggi, dopoaver riempito sedici cartucce Syquest,

mi sento più sicuro! E la cosa è stata piùfacile e piacevole del previsto!

Cosa èe come è compostoRetrospect

Nominalmente, Retrospect è una del-le più potenti utility di backup disponibilinel mondo Mac, capace, oltre alla opera-zione principale, di compiere un ampiorange di operazioni accessorie. InoltreRetrospect può essere usato per ese-guire un immediato backup del contenu-to di memorie di massa condivise innetwork, e di creare sofisticati script di

MCmicrocomputer n. 131 - luglio/agosto 1993 305

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MACINTOSH

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SCSITape DriuesMacintosh DisksMacintosh File

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La finestra principale di Retrospect.

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backup che possono essere program-mati per eseguire operazioni in tempiprestabiliti senza bisogno di ulteriori con-ferme. E possibile inoltre includere crite-ri di selezione per specifici gruppi di fileda sottoporre a backup.

A meno di diverse specificazioni, Re-trospect esegue in default backup incre-mentali, aggiornando cioè solo file modi-ficati dall'ultima operazione. Inoltre l'ap-plicazione mantiene traccia dei file chemaneggia, in modo da poter essere fa-cilmente localizzati alla bisogna.

Con Retrospect è possibile in praticaeseguire le seguenti operazioni:- eseguire backup di volumi anche mul-tipli su un'unica memoria di massa.- archiviare volumi e file rimuovendolidalla memoria di massa principale e con-servandoli nei volumi di accumulo (ingergo Dantz, lo "StorageSet»)

New... !

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Cancel

Select the encryption type:

@ Password Only (no encryption)O SlmpleCrypt (fast)

Name: Ine StoregeSet

Us.d to,..,.,. udl6lsk •• tht Stor~t

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Storage

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NoPns""o •..•;l/Encrl,lption$~ififod

Nume: IThe StoregeSetU5~ lo n_ • .acll dl$t WlttIot Stor~s.t

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Cl ~DCOO.MAIND t>l.mrnlIOCOORu

Cl P.ucal. C. ASH

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Cl HH:TIOHSCl PR(lC[()UR[S

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• File Edit Windows Browser 18:58:05D Mecintosh HO

UIlTlP1.-s TIodvltC.l1 ~t.,.(.c.y/ollMor_ i}

Le fasi più importanti della creazione di un backup; si noti la possibilità di costruire un subvolume per operazioni di copia e trasferimento parziale; particolarmentelunga risulta la fase di catalogazione delle cartelle e dei fife.

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MACINìOSH

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Schedule

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La fines tra principaledegli script e una fasedi creazione degli stes-si.

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Schedule

19 82 29 CD 1:3

puter installati in rete e di una serie dimanualetti e fogli volanti dell'ultima ora(interessante il fatto che la guida rapidad'uso sia scritta in più lingue, compresol'italiano). Il software è racchiuso in tredischetti DD contenenti il primo il pro-

. gramma principale, il secondo le utilityaggiuntive e il terzo il software destinatoalle postazioni remote (attivabile solocon le chiavi di cui abbiamo già detto).L'installazione è piuttosto semplice e av-viene senza l'ausilio di alcun installatore(retrospect è in effetti una sola applica-zione lanciabile col solito doppio click).L'unica accortezza è quella di associarenella stessa cartella il file di help perchépossa essere disponibile all'applicazio-ne. Occorre, se necessario inoltre attiva-re, trascinandolo nella cartella sistema, ilRetro.SCSI, un file che abilita all'uso di

future 8Hecution stheduJePr•.•••.••.••.• 1Mdtf\l s<Hdu1M --.t .xto.ltioll

Dectup script: scrlpt R

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future eHecution schedulePnvitw .-4 rno6tf\I schtdu\tdscrlpt .xKUtlOft

Creete, modify. and scheduleCr"t•••• t •• modifI,1."~,,~U

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Scrlpts Dnd Schedullng ...Create/Modify/Schedule automtJlic operet 100.

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quest'uopo viene fornita una applicazio-ne, l'Updater, che rende utilizzabili i vec-chi script e i setup. In particolare vengo-no aggiornati una serie di «articoli» spe-cifici e non di Retrospect: lo StorageSet,il blocco di media che formano il vero eproprio backup - il Catalogo, un vero eproprio file indice che elenca i file e lecartelle presenti in uno StorageSet, e gliScript, di cui abbiamo già detto e dall'ov-via funzione.

.• file [dit Hun Windows

______________________ CHtm==_

1/pacchettoIl package è formato da un manuale

principale (relativo a Retrospect) di circaduecento pagine, uno finalizzato all'usodella opzione Remote, di una cinquanti-na, corredato di un foglio riportante i co-dici, tutti diversi, di abilitazione dei com-

- recuperare (restore) un completo volu-me dall'ultima operazione di backup- recuperare file individuali operandouna scelta guidata, anche derivando filedi più vecchia data- stabilire criteri di scelta e di selezione,individuando specifici gruppi di file dasalvare o recuperare- schedulare operazioni anche selettivee sofisticate che verranno eseguite au-tomaticamente- proteggere le copie di backup con unapassword e crittografando i dati- eseguire operazioni di backup su qual-siasi network dotato del «Remote Con-trol Panel».

Il backup può avvenire su un estesocampionario di memorie di massa, a co-minciare da dischetti fino a nastri (inclusii QIC DC2000 e DC6000, cassette, DAT,8 mm), dischi ottici, dischi removibili Sy-quest e cartucce Bernoulli, WORM emagneto-ottiche. Dicevamo anche che èpossibile eseguire un backup anche didischi non fisicamente presenti nella no-stra macchina, ma accessibili attraversonetwork (è sufficiente che siano monta-bili sul nostro desktop) di tipo AppleSha-re, TOPS, o Nowell, o accedendo a di-schi rigidi di altre macchine collegate at-traverso il File Sharing di System 7. Infi-ne, ancora più sofisticato, è possibile,usando un tool aggiuntivo (RetrospectRemote Pack) creare un sistema dibackup integrato senza neppure usare latecnica del file sharing.

Per arrivare a una strategia ottimale dibackup, rapida e funzionale nel tempo,occorre seguire una serie di regolette disaper vivere, che permetteranno di svi-luppare un habitus mentale e una seriedi abitudini proficue che passeranno coltempo, da tattica a strategia. Le regolepossono essere così riassunte:- eseguire due o più backup separati ditutti i file, la prima volta che si esegueun backup- utilizzare i due backup per seguire sal-vataggi alternati- conservare almeno uno dei backup inun posto sicuro, in un ambiente diversoda quello di lavoro (per salvaguardarsi,ad esempio, da un furto o da un incen-dio.

A queste regole di carattere generalesi aggiungerà poi la propria strategia per-sonale; è a questo punto che gli Script,come vedremo, entrano in gioco attra-verso la costruzione dei cosiddetti «Se-lettori» che specificano condizioni e mo-di di selezione di file da manipolare (adesempio solo certi file in una particolarecartella).

Ovviamente Retrospect 2.0 supportatutti gli archivi, i Cataloghi e gli script co-struiti con la precedente versione; a

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MACINTOSH

ne non è disponibile sui pacchetti desti-nati ai mercati internazionali).

Una volta eseguite le operazioni disetup descritte siamo pronti a eseguireil backup: si seleziona la memoria dimassa sorgente, quella di destinazione,il numero, la quantità e il tipo dei filesottoposti a «cura)} e la possibilità di ve-rifica. dato l'OK e risposto affermativa-mente alla domanda di conferma, siapre una finestrina che verifica l'anda-mento dell'operazione attraverso unabarra di progressione e, se lo si deside-ra, con la visualizzazione delle quantitàtrattate e da trattare.

Una volta completata l'operazionesiamo tutti più tranquilli, basterà soloeseguire i successivi backup selezio-nando, stavolta, l'opzione di upgradedei file cambiati nell'intervallo. Da que-sto momento i nostri sogni saranno piùtranquilli.

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19 04 17 (Il e:J 1

Open Other... JForget )

Flles Report

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Terza fase, creazione dei report. È possibile «navigare)) in tutte le caratteristiche del programma,per recuperare il massimo delle operazioni possibili.

un driver di nastro (Retro. SCSI non vaabilitato se il Macintosh dispone di acce-leratore). Per poter funzionare, la confi-gurazione minima di cui occorre disporredeve essere rappresentata da almenoun Plus, 2 MB di memoria (se si usa ilSystem 6.0.5; se si sta girando sotto Sy-stem 7 occorrono almeno 4 Mb di me-moria - in effetti la memoria necessariaaumenta in base al numero dei file dasottoporre a backup - fino a 8 Mb perpiù di 32.000 cartelle/file). Occorre poidisabilitare eventuali server di postaelettronica, e AppleShare, se in versione2.0 o inferiore (AShare 3.0 lavora in con-correnza con Retrospect).

L'uso diRetrospect

Usare il programma è una delle cosepiù semplici viste sulla faccia di Mac;basta lanciare l'applicazione principaleper essere immediatamente in ambien-te; si apre la Retrospect Directory, cheoffre le cinque opzioni principali del pro-gramma «Immediate)}, «Scripts)}, «Re-ports)}, «Configure)} e «Tools)}.

L'opzione principale è, ovviamente laprima, «Immediate)}. Una volta pianifi-cato il backup schiacciare il tasto «Im-mediate)}; si apre una finestra con quat-tro opzioni che permettono rispettiva-mente di eseguire copia dei file nelloStorageSet, ricavare file da esso, archi-via re, copiare o trasferire file, e «vede-re)} il contenuto dei volumi. Cliccandosu Backup si apre una finestra di sele-

zione che permette di scegliere i volumisorgenti (esiste una opzione, subvolu-me, che permette di definire una fine-stra come un vero e proprio volume se-parato). Una volta eseguita la scelta siattiva un tasto che consente anche diassegnare una password. Questa forni-sce un prompt di log-in automatico pervolumi network e, protegge, ovviamen-te il nostro patrimonio da occhiate indi-screte.

Il principio dello Storage Set è estre-mamente raffinato. Possiamo in altritermini creare veri e propri indici di sal-vataggio personalizzati, a nostro uso econsumo. Ad esempio, possiamo crear-ci un backup delle applicazioni presentisull'hard disk, e una serie di archivi infunzione del tipo e dell'importanza deifile che desideriamo proteggere. Il prin-cipio è molto diverso da quelli dei solitiprogrammi di backup e rende molto ra-pide ed efficienti le operazioni di recu-pero e di controllo - verifica del materia-le su cui stiamo lavorando, per sezione,argomento o tipo di file desiderato. GliStorage Se!, d'altro canto, occupanopochissimo spazio (il mio disco da 600Mbyte va in circa 3 K di spazio), ma oc-corre, ovviamente, usarli «cum granosalis)} per evitare zibaldoni pazzeschiche, alla fine divengono inutili. Ultimaper descrizione, ma non per ordine i im-portanza, esiste poi la possibilità di crit-tografare il materiale, sia in base a unsemplice algoritmo originale Dantz, siausando lo standard governativo US, vir-tualmente impossibile da aprire (l'opzio-

L'automatizzazionedeibackupe gli script

A cosa servano gli script è ovvio; maperché usarli in una operazione dibackup?

Mettere a punto e utilizzare un effi-ciente script per la nostra operazionenon è una raffinatezza da buongustai delbit, ma, con un minimo di attenzione, di-viene una vera e propria necessità. Il pri-mo scopo di uno script sarebbe quello diautomatizzare le successive sedute diaggiornamento degli archivi. Una voltarealizzata una buona procedura la nostraunica preoccupazione sarà quella di ave-re sempre a portata di mano i media didestinazione. Ma un altro vantaggiodell'uso delle ma ero è che queste richie-dono meno memoria in un backup im-mediato, e questo è ancora più utile sesi eseguono copie di più volumi in unasingola operazione. Se si utilizza unoscript e questo è ben realizzato, Retro-spect può passare a scansione un volu-me sorgente alla volta, ma sarà neces-sario avere a disposizione memoria ade-guata solo al più grosso dei media da«lavorare)} (nel caso di backup immedia-to, Retrospect esegue la scansione ditutti i volumi sorgente insieme).

La finestra degli script, che si aprec1iccando l'icona omonima nella finestraprincipale, ha come prima opzione unbottone di «Edit)} che, schiacciato, apreuna subfinestra di dialogo che permettedi setta re le opzioni di setup; di qui sipassa poi alla costruzione dello scriptvero e proprio che può essere costruitoin modo «icon drived)}, in maniera abba-stanza simile a quanto avviene in File-Maker Il PRO. Tra le altre, sono moltointeressanti le opzioni di scheduling de-

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MACINTOSH

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Selectors

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4.0:5 drin,.~

dopo il 28 luglio 1992, che abbia unagrandezza superiore a 50K. Si tratta dicostruire un vero e proprio filtro, che,basandosi su inclusione o esclusione diparametri (come data, flag, coloredell'icona, nome, grandezza, «creator» ecosì via) permette di accedere chirurgi-camente a ogni possibile seme di ricer-ca ottenuto dalla combinazione di para-metri dei file. Anche qui si tratta di co-

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(omp,ess

Seleclor

Dptlons ond preferencesS.t/ch~ ~n.,..1pt"OQf'"«O bth.vior

File ond folder Selectors (fillering)Edit.nd cr,.t. Sfltction crlt.riil

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Dopo quella di backup. è questa l'operazione più importante: i/ collegamento con un server, o conaltri Mac remoti. Si notino, tra l'altro, /e operazioni di filtro dei file e /e opzioni di compressione.

L'usodei se/ettari

Come accennavamo in precedenza, ise lettori permettono di scegliere file nelmedia sorgente utilizzando qualunquecriterio personale, come nome, data dicreazione, tipo, grandezza, ecc. Per fareun esempio, è possibile costruire un se-lettore che lavori sui file Excel modificati

gli intervalli di backup, che, basandosisull'orologio interno, permettono di pro-grammare le operazioni desiderate ba-sandosi sui giorni della settimana, su in-tervalli prestabiliti di tempo e su datesingole (quest'ultima operazione mettea disposizione una finestrina in cui si de-scrivono la data, l'ora, e il tipo di salva-taggio). È possibile anche creare combi-nazioni di opzioni, come ad esempio,«ogni due settimane il lunedì, alle ottO».

In aggiunta alla possibilità di schedu-lare gli interventi degli script, esiste, at-traverso il ricorso a una chiamata di me-nu, la possibilità di lanciare interattiva-mente uno script, o, meraviglia dellemeraviglie, creare un «Run Document»,uno script lanciabile da Finder senzapassare attraverso Retrospect. Inoltre,ma questo è abbastanza intuitivo, è pos-sibile accedere a ogni script per seguir-ne la necessaria manutenzione o appor-tare nuove modifiche. Ancora, si puòpassare a una lettura organizzata deglischeduling dei prossimi script e di lazio-narli o escluderli in condizioni particolari.

Gli script sono anche utili per creareuna efficiente strategia di backup. È in-fatti facile, facendosi prendere la mano,creare operazioni inutili, o addiritturascript che si contraddicono tra loro. Ilmanuale, sotto questo punto di vista, èmolto prezioso in quanto offre un capi-tolo ragionato alla stesura di una strate-gia di salvataggio ben efficiente e cheporti ai migliori risultati. La cosa divieneinteressante se si tiene conto che èpossibile customizzare Retrospect, cosìda specificare subvolumi (cartelle che sicomportano da veri e propri volumi se-parati, utilizzare un Browser per osser-vare, selezionare e manipolare file ecartelle sia sul media sorgente che suquello di destinazione. È consentito an-che di costruirsi un «Selettore» perso-nalizzato, una sorta di raccoglitore delleinformazioni dei file che può essere uti-lizzato da uno script per selezionare filein cartelle e media diversi. La cosa è an-che facilitata da un tool «Find file» sem-pre in linea, che permette attraversouna maschera molto sofisticata di ricer-ca, di cercare file senza perdersi nellegerarchie talora estese di immensi di-schi rigidi (addirittura il Browser permet-te di cancellare file dal disco). Anche quiè possibile opzionare la verifica dei filetrascritti, e la loro compressione (attra-verso un algoritmo' di proprietà di Dantz,che comunque riduce di circa ma metàil peso dei file; la decompressione è au-tomatica durante il recupero). Altre op-zioni riguardano l'ambiente network,con comparazione byte a byte del pas-saggio dei dati, la sincronizzazione deic10ck e lo shutdown opzionale alla finedelle operazioni.

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MACINTOSH

ConclusioniRetrospect è, oggi, probabilmente il

più nuovo e uno dei più sofisticati «at-trezzi» per gestire le operazioni piùcomplesse di backup sia su macchinaisolata che presente in network. Lamaggior parte delle procedure è auto-matica e anche quelle personalizzate di-vengono di uso comune e di facile ge-stione attraverso l'uso degli script. Do-tato di sofisticate caratteristiche (addirit-tura pretensiona i nastri di certi driver) edi assoluta affidabilità (con la sua tecni-ca di costruzione dei cataloghi e degliStorageSet), estremamente elasticonell'uso, e customizzabile alle richiestepiù esigenti, supporta praticamenteogni media, dai dischetti fino ai nastri,alle cartucce Bernoulli e Syquest, e aidischi magneto-ottici. Anche in casod'errore permette quasi sempre unascappatoia, cosa che non sempre èconsentita dalla concorrenza, attraversoun'oculata gestione dei selettori. Lapossibilità di agire in network gli dà, poiquella marcia in più, che diviene unaquinta marcia se si tiene conto dellapossibilità di compressione dei dati e diagire anche su file già sottoposti ad al-tra compressione. L'uso della passworde della crittografazione mette poi al si-curo da occhiate indiscrete e da accessinon autorizzati.

Una sezione del manuale, chiara ebreve, permette di imparare le pocheregole per il backup-restore di un ser-ver. E coperta sia la gestione di Apple-share 2 che 3, e le poche regole in piùda imparare permettono di sviluppare,in questo caso, strategie di salvataggioe recupero che, in background, diven-gono assolutamente trasparenti. Retro-spect Remote si spinge ancora più in là,permettendo la gestione, da un'unicastazione di lavoro, di tutte le unità pre-senti, con la stessa facilità descritta nel-le note precedenti.

materiale di backup, con cancellazioneautomatica di tutto quello che conten-gono o con richieste personalizzate sucosa si dovrà fare. Utile, in questo am-biente la possibilità di scansione delleperiferiche SCSI (è ben nota a tutti la fa-stidiosa situazione in cui si trovano ipossessori di driver Syquest che devo-no accendere la periferica dopo l'unitàprincipale), la verifica della validità discript concatenati, la possibilità di conti-nuare le operazioni in background. Atutto questo si abbina la disponibilità diuna finestra di tool, per il recupero dioperazioni mal riuscite, la riparazione dicataloghi danneggiati, la verifica della in-tegrità dei media.

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no questi avremo una parte del lavorogià svolto, con la possibilità di andaredal recupero completo del disco fino al-la ricerca del singolo file passando attra-verso tutte le fasi intermedie. In questoè importante entrare bene nello spiritodello StorageSet, che merita uno studioben approfondito, e che è esternamen-te elastico ed efficiente essendo co-struito in maniera da essere accessibilee modificabile in forma facile e imme-diata. Uno storageset, in altri termini, èidentifica bile come un indice, un catalo-gatore a cui l'utente accede per legge-re, aggiungere, modificare titoli e sche-de identificative a suo piaci mento.

E anche qui la sofisticazione è di ca-sa; tra le punte di diamante delle carat-teristiche notiamo la possibilità di tra-sferire file tra gli StorageSet, di copiaredischi multipli nello stesso StorageSet,usando anche log e report (che sonosempre listabili e modificabili battendoalla tastiera le opzioni desiderate) chevengono registrati ad ogni passaggio siain un senso che nell'altro, e, ancora, lapossibilità di esportare questi in file te-sto per un archivio cartaceo o su di-schetto leggibile attraverso un wp.

E possibile, una volta identificata lastrategia a noi più confacente, di confi-gurare allo startup del programma unpacchetto di configurazioni, relative atutti gli elementi che concorrono all'am-biente (elementi remoti, cataloghi, se-lettori, opzioni di lavoro, periferiche). Adesempio, è possibile standardizzare ilcontrollo dei media che riceveranno il

1S ,3 1"'13 dtspontlili59,7 t13,...1 disco

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EHecution completed successfully Pau ,I

RETROSPI'.CT DIRECTORY

Maintenance and repair tools ...Verify 5tored doto, repolr cOtOl0g5,etc.

Check storoge integrity UerifyR~t l'Tlt"dla (.i'h.rps oW"Id COt'"I'"PspoM1ng lost fiws

Repoir/recreote cotolog RepoirR..cruh· missing, d.wn.,el, or out-of-d.t. c.abloqs

D D D DFAlCON 1 4th DWntnstOll nl.BASE 1.3 Fuhr. BUle

Windows

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io file Edi! Run

Le operazionidirestoree la filosofiadegli StorageSet

Il restore, l'operazione inversa a quel-le finora descritte, sebbene concettual-mente più semplice, gode della mag-gior parte delle opzioni descritte nelleoperazioni di backup. Se uno ha studia-to con attenzione il processo di backupe i suoi comandi, questa operazione in-versa sarà estremamente intuitiva, siase si eseguano operazioni di completobackup, sia se si desidera recuperaresingoli file e cartelle. Dicevamo del ricu-pero di file in maniera più facile in quan-to è possibile adottare StorageSet e filedi raccolta creati nella operazione prece-dente per usarli come filtri per il resto-re. Ovviamente dato che quelli precedo-

struire uno script, più o meno, e tuttal'operazione è ancora una volta, menudrived. Possono, con questo criterio,essere usati filtri molto potenti, in quan-to, tra l'altro, costruibili anche utilizzan-do operatori logici. Si possono, così, co-me dicevamo, realizzare alberi di ricercae selezione molto sofisticati; inoltreogni selettore è sempre aggiorna bile emodificabile alla bisogna (ad esempioper aggiungere una nuova opzione). Allostesso modo un comando di ricercapuò essere cancellato, ma è ancora piùinteressante il fatto che esso può esse-re solo disabilitato, anche temporanea-mente.

Un 'operazione di verifica dell'integntà degli archivi e dei cataloghi.

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