GESU’ E’ LA VITA GESU’ E’ LA VITA - Parrocchia SS. AA. … giornalino... · 2011-04-23 ·...

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www.parrocchie.it/parrocchia.papanice.it Carissimi amici, a grandi sorsi l’uomo beve la vita! Incomincia quando, avido, trae nutri- mento dal seno materno e soprattutto cerca il vol- to del padre e della ma- dre che possono dargli sicurezza di vivere. Siamo avidi di sole, di luce, di bellezza, di amo- re… In realtà poi c’è sempre un fondo nel cuore dell’uomo che le cose, pur belle, di questo mondo non giungono a soddisfare. Una vita pie- na: è il desiderio dell’uo- mo. Una vita buona, bel- la e felice, direbbe qual- cuno dei nostri giorni, una vita pienamente rea- lizzata. Se il Risorto, Gesù di Nazareth, è l’u- manità giunta alla sua pienezza, vuol dire che egli ha ed è la vita, come si è autoproclamato, di- cendo a Marta: “Io sono la resurrezione e la vita” (GV 11, 25). La Pasqua è la festa della Vita! Anche per questo, nei nostri paesi mediterranei, essa coincide con la primave- ra, quando riesplode ri- gogliosa la vita. Gli uomini ave- vano creduto di spegnere il Sole e seppellire la Vita, ponendola in un sepolcro, ma la terra non ha potuto trattenerne la potenza. Se uno è risor- to, tutti risorgono, la no- stra carne risorgerà. Anzi siamo già risorti! Da quando nel battesimo siamo stati, in immagine, in mistero e quindi real- mente, sepolti nella sua morte, siamo anche con- resuscitati. Siamo dive- nuti stirpe divina, vivi, per grazia della vita divi- na. La Pasqua illu- mina e origina tutta la liturgia della Chiesa, che altro non è se non la Pa- squa in noi, il passaggio dalla morte al fluire in noi della vita senza fine. La meraviglia e la forza del vortice di una lumi- nosa galassia, può espri- mere la grazia salvifica e irradiante che si sprigio- na dalla Pasqua. È Pasqua perché l’amore di Cristo vince le tenebre dell’odio e dell’egoismo. È Pasqua perché la morte è scon- fitta e vince la vita. È Pasqua perché dal dub- bio di un fallimento si fa chiara la certezza di una coraggiosa testimonianza di fede. Sì, accogliamo nel cuore, nelle famiglie, nel quartiere, nella Par- rocchia, nel mondo, que- sta possibilità di risorge- re con Cristo. Nessuno può arrendersi facilmen- te neppure di fronte alle offese più gravi, alle ca- lunnie più inquietanti, alla mancanza di lavoro, alla minaccia di un di- sordine sociale e mon- diale. Non possiamo ar- renderci perché con la Risurrezione di Cristo nessuno può sentirsi più solo. Nessuno può dirsi più abbandonato. Se sia- mo con Cristo, con Lui siamo vincitori, con Lui vinciamo ogni tipo di difficoltà e di morte. So- lo con Lui possiamo dire a tutti di non avere più paura. Vinciamo la tie- pidezza di una fede abi- tudinaria, corriamo an- che noi al sepolcro come i due discepoli che cer- cano il Maestro per amo- re. Rinnoviamoci acco- gliendo la possibilità di vedere e di vivere la vita con nuovi slanci, nuovi stimoli, nuovo entusia- smo. Buona Pasqua a tutti voi! Ai vicini e ai lontani. A chi condivide un cammino di fede e a chi è scandalizzato dal nostro stile di vita. Ai piccoli e agli anziani. Ai malati e ai sofferenti. Buona Pasqua a tutti per- ché nella vita a un certo punto bisogna vivere una pasqua, un passaggio, un cambiamento. A me, che pro- fesso la fede in Gesù di Nazareth, il Messia che ha donato la vita moren- do in croce, auguro di vivere non una qualsiasi pasqua, ma una Pasqua di Risurrezione, per ri- sorgere con Cristo a vita nuova! Con affetto e amicizia Don Angelo Elia Pasqua di risurrezione GESU’ E’ LA VITA GESU’ E’ LA VITA GESU’ E’ LA VITA GESU’ E’ LA VITA Con Cristo possiamo risorgere a una vita nuova Anno VI, numero 2, Giovedì Santo - 21 aprile 2011 Giornalino della Parrocchia SS. AA. Pietro e Paolo via San Pantaleone — 88843 Papanice (KR) — [email protected]

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Carissimi amici, a grandi sorsi l’uomo beve la vita! Incomincia quando, avido, trae nutri-mento dal seno materno e soprattutto cerca il vol-to del padre e della ma-dre che possono dargli sicurezza di vivere. Siamo avidi di sole, di luce, di bellezza, di amo-re… In realtà poi c’è sempre un fondo nel cuore dell’uomo che le cose, pur belle, di questo mondo non giungono a soddisfare. Una vita pie-na: è il desiderio dell’uo-mo. Una vita buona, bel-la e felice, direbbe qual-cuno dei nostri giorni, una vita pienamente rea-lizzata. Se il Risorto, Gesù di Nazareth, è l’u-manità giunta alla sua pienezza, vuol dire che egli ha ed è la vita, come si è autoproclamato, di-cendo a Marta: “Io sono la resurrezione e la vita” (GV 11, 25). La Pasqua è la festa della Vita! Anche per questo, nei nostri paesi mediterranei, essa coincide con la primave-ra, quando riesplode ri-gogliosa la vita. Gli uomini ave-vano creduto di spegnere il Sole e seppellire la

Vita, ponendola in un sepolcro, ma la terra non ha potuto trattenerne la potenza. Se uno è risor-to, tutti risorgono, la no-stra carne risorgerà. Anzi siamo già risorti! Da

quando nel battesimo siamo stati, in immagine, in mistero e quindi real-mente, sepolti nella sua morte, siamo anche con-resuscitati. Siamo dive-nuti stirpe divina, vivi, per grazia della vita divi-na. La Pasqua illu-mina e origina tutta la liturgia della Chiesa, che altro non è se non la Pa-squa in noi, il passaggio dalla morte al fluire in noi della vita senza fine. La meraviglia e la forza del vortice di una lumi-nosa galassia, può espri-mere la grazia salvifica e irradiante che si sprigio-na dalla Pasqua. È Pasqua perché

l’amore di Cristo vince le tenebre dell’odio e dell’egoismo. È Pasqua perché la morte è scon-fitta e vince la vita. È Pasqua perché dal dub-bio di un fallimento si fa

chiara la certezza di una coraggiosa testimonianza di fede. Sì, accogliamo nel cuore, nelle famiglie, nel quartiere, nella Par-rocchia, nel mondo, que-sta possibilità di risorge-re con Cristo. Nessuno può arrendersi facilmen-te neppure di fronte alle offese più gravi, alle ca-lunnie più inquietanti, alla mancanza di lavoro, alla minaccia di un di-sordine sociale e mon-diale. Non possiamo ar-renderci perché con la Risurrezione di Cristo nessuno può sentirsi più solo. Nessuno può dirsi più abbandonato. Se sia-mo con Cristo, con Lui

siamo vincitori, con Lui vinciamo ogni tipo di difficoltà e di morte. So-lo con Lui possiamo dire a tutti di non avere più paura. Vinciamo la tie-pidezza di una fede abi-tudinaria, corriamo an-che noi al sepolcro come i due discepoli che cer-cano il Maestro per amo-re. Rinnoviamoci acco-gliendo la possibilità di vedere e di vivere la vita con nuovi slanci, nuovi stimoli, nuovo entusia-smo. Buona Pasqua a tutti voi! Ai vicini e ai lontani. A chi condivide un cammino di fede e a chi è scandalizzato dal nostro stile di vita. Ai piccoli e agli anziani. Ai malati e ai sofferenti. Buona Pasqua a tutti per-ché nella vita a un certo punto bisogna vivere una pasqua, un passaggio, un cambiamento. A me, che pro-fesso la fede in Gesù di Nazareth, il Messia che ha donato la vita moren-do in croce, auguro di vivere non una qualsiasi pasqua, ma una Pasqua di Risurrezione, per ri-sorgere con Cristo a vita nuova! Con affetto e amicizia

Don Angelo Elia

Pasqua di risurrezione GESU’ E’ LA VITAGESU’ E’ LA VITAGESU’ E’ LA VITAGESU’ E’ LA VITA

Con Cristo possiamo risorgere a una vita nuova

Anno VI, numero 2, Giovedì Santo - 21 aprile 2011

Giornalino della Parrocchia SS. AA. Pietro e Paolo via San Pantaleone — 88843 Papanice (KR) — [email protected]

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Con il mercoledì delle ceneri, inizia il pe-riodo di Quaresima, tem-po di quaranta giorni che ci prepara al grande gior-no della Risurrezione di Gesù , la Pasqua. Questo cammino di peni-tenza, conversione, pre-ghiera ed ascolto della parola di Dio, ci permette di riflettere e farci vivere con Gesù Cristo, l’umilia-zione, la sofferenza, il dolore della sua passione prima della Pasqua di ri-surrezione; inoltre questo periodo è l’occasione per metterci di fronte alla no-stra vita con le sue possi-bilità, croci e difficoltà; questo è anche tempo di riconciliazione non solo con Dio ma anche con i fratelli.

Noi animatrici dell’Oratorio, abbiamo pensato di realizzare una croce. La croce che è il segno distintivo del no-stro essere cristiani, ci ricorda il grande amore di Dio per ognuno di noi. Il Figlio di Dio ha preso su di sé la croce del-la nostra umani tà , del nostro pecca to , della nostra paura di fron-te alla sofferenza e l’ha impreziosita col suo amo-re. La croce ci indicherà il cammino che ci prepara a vivere la passione,morte e

risurrezione di Gesù. Cin-que domeniche, cinque tappe che il vangelo ci dona per riscoprire e vive-re questo tempo,che andrà ad arricchire la croce. La croce è stata rivestita

di un lenzuolo bianco, simbolo di salvezza, di risurrezione e di purezza. In parallelo a questo croce posta in chiesa, i bambini dell’Oratorio del gruppo

Arcobaleno, hanno realiz-zato una croce in cartone e carta, che è stata collo-cata nella sede degli in-contri settimanali, con lo scopo di rivivere in modo più semplice il tempo di Quaresima. In cima alla croce è stato posto un piattino con le ceneri (Inizio Quaresima); con l’imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli esprimiamo la volontà del cristiano di mettersi in cammino, di cambiare vita, di rivolgersi verso il Signore. Senza Dio siamo polvere e cenere, siamo nulla: “convertitevi e cre-dete al Vangelo”. Nella prima Do-menica di Quaresima, si ascolta l’invito alla con-versione per tutti i cristia-

In una riunione del Consiglio Pastorale Par-rocchiale è sorta la bellis-sima idea di costituire nel nostro paese la Misericor-dia, un’idea che via via sta prendendo forma e ani-mando sempre di più un gruppo di persone, che disposte ad operare in di-versi modi il bene al pros-simo, hanno pensato di fondare la Confraternita della Misericordia, un’as-sociazione di volontariato, unita alla Chiesa, che con competenza e professiona-lità, offre il proprio servi-zio di aiuto e sostegno a coloro che ne fanno richie-sta. Come primo passo è stato contattato il gover-natore della Misericordia di Isola Capo Rizzato, Le-onardo Sacco, per avere tutte le informazioni in

merito e i passi da compie-re. In tale colloquio, tante sono state le cose dette e spiegate con la massima

chiarezza. Una cosa però è rimasta impressa nel cuore di tutti: “partire dal picco-lo e non avere fretta di fare le cose in grande”. E noi stiamo cercando di seguire proprio questa linea, per-ché con tale premessa, con l’amore paziente che cerca di creare e unire i cuori, si può fare qualcosa di buo-

no. Nel contempo, ci si augura vivamente che a questo gruppo si aggiunga-no sempre più persone,

perché il Si-gnore ci inse-gna che due sono le cose davvero im-portanti della vita: fare le cose insieme e con amore. I dubbi del caso sulla buona riusci-

ta dell’iniziativa sono stati sventati dal fatto che nu-merose iniziative, intrapre-se in precedenza, hanno portato frutto e reso sem-pre più affiatato un gruppo che lavora per la sola gioia di donare. Siamo consapevoli che tante sono le proble-matiche da affrontare, ma

il primo messaggio che vogliamo dare con umiltà e serietà è che “l’unione fà la forza” per abbattere i pregiudizi, le chiusure, gli egoismi di sorta, la tenden-za a curare il proprio orti-cello. Partiamo invece dal “Dire bene dell’altro”, che in fondo farà stare bene anche noi, perché ci aprirà nuovi orizzonti e ci farà considerare, nel profondo, l’altro come uno di noi, una persona per la quale Cristo ha versato il suo prezioso Sangue. In tale atteggiamento estrema-mente positivo, l‘anima vola, la vita acquista senso e non perde tempo in cose futili. E poi ricordiamoci che tutto passa… solo l’a-more di Dio dura per sem-pre.

Emanuela Carella

GRUPPI PARROCCHIALIGRUPPI PARROCCHIALIGRUPPI PARROCCHIALIGRUPPI PARROCCHIALI

MISERICORDIA DI PAPANICE: SULLA VIA DELLA COSTITUZIONEMISERICORDIA DI PAPANICE: SULLA VIA DELLA COSTITUZIONEMISERICORDIA DI PAPANICE: SULLA VIA DELLA COSTITUZIONEMISERICORDIA DI PAPANICE: SULLA VIA DELLA COSTITUZIONE

VITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALE

IN CAMMINO VERSO PASQUAIN CAMMINO VERSO PASQUAIN CAMMINO VERSO PASQUAIN CAMMINO VERSO PASQUA

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ni, attraverso la lotta con-tro il peccato, le tentazio-ni; Gesù viene posto al centro della croce, come al centro della nostra vita, con Lui e solo chi crede in Lui può contrastare il male e vincere le tentazio-ni. Nella seconda Domenica di Quaresima il vangelo ci propone la gioia della Trasfigurazio-ne; anche noi siamo invi-tati a “Rivestirci di Gesù” con la veste bianca, sino-nimo di purezza e brillan-tezza, rivestiamoci di gioia, di luce, di forza con la presenza del Signore nella nostra vita. L’acqua, bene importantissimo per la nostra sopravvivenza è la

parola chiave del Vangelo della terza Domenica di Quaresima. L’acqua viva, che ci disseta, ci lava, purifica, offerta alla sa-maritana da Gesù, è segno di perdono e conversione, insieme alla Sue parole che liberano e salvano. Sulla croce è stata posta la brocca dell’acqua e la scritta “dissetarci di Ge-sù”: solo bevendo dalla “sua acqua” non avremo più sete. Tramite il mira-colo del “cieco nato”, guarito da Gesù, esso ci insegna a spazzare via le tenebre dal nostro cuore e dalla nostra vita; abbiamo bisogno di Cristo luce del mondo. Siamo chiamati ad essere figli della luce;

impariamo da Lui a vede-re il bene nel cuore degli altri, la luce che ci circon-da. Ecco perché la lucerna “vedere con Gesù” della quarta Domenica di Qua-resima: la luce vince il buio, Gesù luce che scon-figge le tenebre del male. Con la risurrezio-ne dell’amico Lazzaro, assistiamo nella quinta Domenica di Quaresima ad un anticipo della vitto-ria di Cristo sulla morte e sulla pianezza della vita. Sulla croce è stata posta la scritta “vivere di Gesù” che si offre a noi come vita eterna: “Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me, anche se muore, vivrà: chiunque vive e crede in me, non

morra in eterno”(Gv 11,1-45). Con questa parole Gesù ci invita a credere e avere fede, ci incoraggia ad avere speranza in ogni situazione, anche di fronte al male più grande che è la morte. Percorrendo que-ste domeniche, abbiamo cercato di cogliere dalla Parola di Dio, insegna-menti preziosi per vivere ogni situazione di vita. Ogni nostra esperienza vissuta senza queste paro-le e senza riferimento alla vita di Gesù rimarrebbe priva di significato. Affidiamoci a Dio, al suo amore, convertiamoci!!!

Anna Carvelli

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LA DOMENICA DELLE PALMELA DOMENICA DELLE PALMELA DOMENICA DELLE PALMELA DOMENICA DELLE PALME

VITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALE

Non è difficile immaginare la scena di un uomo che a dorso di un asino, si avvia verso Geru-salemme. In groppa ad un animale semplice, Gesù compie un altro gesto verso quello che è stato predetto: la Do-menica delle Palme. Tutto è immerso nell'umil-tà. L'umiltà è l'essenza di Ge-sù, che la pone a fonda-mento del suo comporta-mento, volendo dare agli uomini la giusta via da seguire. La si ritrova nell'animale scelto, l'asino, che simbo-leggia la docilità, la bontà e la mansuetudine. La riscontriamo nel suo stato d'animo, perchè co-sciente di quello che deve affrontare, si fa ubbidiente e docile alla volontà del Padre. Il popolo lo riconosce co-

me il Messia e lo acclama, lo inneggia e lo saluta: "Osanna al Figlio di Davi-de!" La folla stende tappeti ed agita in saluto i rami odo-

rosi d'ulivo e le lucide pal-me... Secoli, scivolati come sab-

bia in una clessidra, hanno visto ripetere questo salu-to. Nella Domenica delle Palme, le piazze si riempiono di bambini fe-

stanti, con i loro ramoscel-li benedetti, con le loro palme ricche di caramelle e dolciumi. Le famiglie par tec ipano unite a questo m o m e n t o . Anche il no-stro paese si prepara alle Palme… e ricordo quan-do da bambi-na, si correva verso il bal-concino del-

l'asilo della chiesa della Pietà, aspettando che il parroco benedicesse con

quelle fresche goccioline di acqua santa tutti noi che agitavamo i ramoscelli e ci alzavamo sulle punte, per ricevere più acqua possibi-le... poi… quasi come se avessimo in mano un teso-ro, si correva a casa, per poter mettere quel ramo-scello nel posto dove la famiglia si riuniva, in mo-do da estendere quella be-nedizione a tutti. I nonni invece facevano benedire le giovani pianti-celle, che venivano poi piantate nei campi. E così l'ulivo che gli uomi-ni di 2000 anni prima usa-rono come benvenuto al figlio di Dio, diventava nella sua semplicità un dono, un simbolo di pace, un messaggio augurale.

Cinzia

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UNA GIORNATA ALL’EREMOUNA GIORNATA ALL’EREMOUNA GIORNATA ALL’EREMOUNA GIORNATA ALL’EREMO

VITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALE

CRONISTORIACRONISTORIACRONISTORIACRONISTORIA

La Pasqua è la maggiore festività del calendario liturgico cri-stiano. Celebra la resurre-zione di Gesù di Naza-reth, che, secondo le Scritture, sarebbe avvenu-ta il terzo giorno succes-sivo alla sua morte in cro-ce. La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima, che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. Attualmente i fedeli cat-tolici sono tenuti al digiu-no ecclesiastico e all’asti-nenza dalla carne due volte l’anno, il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. In questo periodo, nella nostra parrocchia, ogni venerdì della setti-mana, si celebra la Via Crucis, animata principal-mente dal nostro Parroco

e da vari gruppi di perso-ne o associazioni, diverse di settimana a settimana. L’ultima settimana del tempo di quaresima è det-ta Settimana Santa, perio-do ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Si inizia con la Domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso di Gesù in Ge-rusalemme, dove fu ac-colto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di

palma. Il giovedì di questa set-timana, si svolge la tradiziona-le lavanda dei piedi e in questo giorno è tradizione, compiere il cosiddetto

giro “delle sette chiese” o “sepolcri”, andando ad adorare i sepolcri in sette chiese vicine. Il Venerdì Santo non si celebra l’Eu-caristia: la liturgia è in-centrata sull’Adorazione della Croce e la Via Cru-cis. Il Sabato Santo, unico giorno dell’anno in cui non si amministra la Co-munione, dedicato all’at-tesa della solenne Veglia di Pasqua che fra il tra-monto del sabato e l’alba del Nuovo Giorno. Quin-

di nella nostra chiesa, come in tutte le altre, in questo giorno, non c’è il Santissimo, che viene conservato e l’altare è spoglio, senza fiori in segno di contemplazione e speranza. Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l’inizio del Triduo Pa-squale. Nella tradizione Cristia-na, il dolce che più comu-nemente viene regalato è l’uovo, simbolo della Re-surrezione: il guscio rap-presenta la tomba dalla quale esce un essere vi-vente. Ma nella nostra tradizione i dolci che si preparano sono principal-mente due: la “pitta” e la “cuzzupa”, le cui ricette si tramandano in famiglia di generazione in genera-zione.

Ida Campise

TRADIZIONI DELLA PASQUA CRISTIANATRADIZIONI DELLA PASQUA CRISTIANATRADIZIONI DELLA PASQUA CRISTIANATRADIZIONI DELLA PASQUA CRISTIANA

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Giorno 3 aprile 2011, noi ragazzi dell’Ora-torio San Pantaleone, della Parrocchia di Papanice SS. Pietro e Paolo, accom-pagnati dai nostri animato-ri, abbiamo avuto il grande piacere di trascorrere u-n’intera giornata di ritiro spirituale presso l’Eremo Santa Croce a Corazzo. Qui, accolti da Suor Roset-ta e da don Giancarlo, ab-biamo visto un filmato riguardante la vita di un raccatta cose divenuto pel-legrino per caso, Giobatta, che dopo aver incontrato Dio, non l’ha lasciato più. Proprio come Giobatta, che durante il suo viaggio ha conosciuto un nuovo amico, Gesù, anche noi

abbiamo fatto un piccolo viaggio con accanto un amico con il quale parlare e conoscersi. Arrivati alla fine del nostro “viaggio”, abbiamo trovato una statua di Gesù e qui

abbiamo letto il Vangelo della domenica. Dopo di che, abbiamo gio-cato e abbiamo fatto so-prattutto giochi di squadra o di coppia per continuare in un certo senso quello

che avevamo cominciato nella mattinata. Finiti i giochi, abbiamo ripercorso le tappe della via crucis e ci siamo con-fessati grazie anche all’ar-rivo di padre Angelo, no-stro parroco. Questa è stata una giornata bellissima non solo perché abbiamo gio-cato, o perché è stata di-versa dalle altre, ma per-ché abbiamo conosciuto meglio un amico speciale “ Gesù”, divertendoci senza accorgerci di quello che in realtà era lo scopo della giornata.

Mariagrazia Lerose Maria Carmela Londino

Lucrezia Magisano

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5555 RACCONTORACCONTORACCONTORACCONTO

IL GRANDE BURRONEIL GRANDE BURRONEIL GRANDE BURRONEIL GRANDE BURRONE

Anche quest'anno si avvicina la Pasqua, festa di pace e amore. Non biso-gna vedere il giorno di Pasqua come una festa in cui si pensa solo a mangia-re uova di cioccolato e tante altre cose, ma biso-gna far festa nel nostro cuore, perchè Cristo è ri-sorto per noi e dobbiamo

ringraziarlo, pregando e partecipando alla S. Messa ogni domenica, perchè ogni domenica celebriamo la Pasqua. La domenica di Pasqua non è una domenica qua-lunque ma è la più impor-tante perchè Gesù risorge per liberarci dal peccato e ci insegna a saper perdona-

re, a essere sempre buoni con gli altri e fedelissimi a Dio. Solo se seguiamo Gesù possiamo veramente augurarci una Buona Pa-squa.

Manuel Cardace

E' Pasqua, bisogna rallegrarsi e aprire i propri cuori sempre di più al Si-gnore che muore e risorge per noi. Dobbiamo far sì che sia Pasqua ogni giorno della nostra vita, cioè dobbiamo sempre accogliere il Si-gnore e fare ciò che lui ci dice, come per esempio andare in Chiesa la Dome-nica, santificare le feste, amare il prossimo come se

stessi, dividere ogni cosa con le persone più povere per far Pasqua insieme a loro. Gesù ci ha inse-gnato a essere buoni e u-mili di cuore, ci ha amato veramente tanto da dare la vita per noi e noi dobbia-mo seguire il suo esempio amandoci gli uni gli altri, aiutando i bisognosi e per-donando coloro che ci fan-no del male.

Impariamo, quin-di, a perdonare proprio come Gesù ha perdonato i suoi crocifissori e potremo vivere la Santa Pasqua veramente con la gioia nel cuore. Auguriamo una Buona Pasqua a tutti!

Rosanna e Giusi Cardace

Un uomo sconten-to di sé e degli altri conti-nuava a brontolare con Dio perché diceva: "Ma chi l’ha detto che o-gnuno deve portare la sua croce? Possibile che non esista un mezzo per evitar-la? Sono veramente stufo dei miei pesi quotidiani!”. Il Buon Dio gli rispose con un sogno. Vide che la vita degli uomi-ni sulla terra era una stermi-nata processione. Ognuno camminava con la sua cro-ce sulle spalle. Lentamente, ma inesorabilmente, un passo dopo l’altro. Anche lui era nell’intermi-nabile corteo e avanzava a fatica con la sua croce per-sonale.

Dopo un po’ si accorse che la sua croce era troppo lun-ga: per questo faceva tanta fatica ad avanzare.

“Sarebbe sufficiente accor-ciarla un po’ e tribolerei molto meno”, si disse. Si sedette su un paracarro e, con un taglio deciso, accor-ciò d’un bel pezzo la sua croce. Quando ripartì si accorse

che ora poteva camminare molto più spedito e leggero. E senza tanta fatica giunse a quella che sembrava la

meta della proces-sione degli uomini. Era un burrone: una larga ferita nel terreno, oltre la quale però inco-minciava la “terra della felicità eter-na”. Era una visione incantevole quella

che si vedeva dall’altra par-te sui bordi del burrone. Ma non c’erano ponti, né passerelle per attraversare. Eppure gli uomini passava-no con facilità. Ognuno si toglieva la croce dalle spalle, l’appoggiava

sui bordi del burrone e poi ci passava sopra. Le croci sembravano fatte su misura: congiungevano i due margini del precipizio. Passavano tutti. Ma non lui. Aveva accorciato la sua croce e ora essa era troppo corta e non arrivava dall’al-tra parte del baratro. Si mise a piangere e a di-sperarsi: “Ah, se l’avessi saputo…!”. Ma ormai era troppo tardi e lamentarsi non serviva a niente. La croce è la via della sal-vezza e non si può elimina-re dal messaggio cristiano.

Maria Adele Megna

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RALLEGRIAMOCI, E’ PASQUA!RALLEGRIAMOCI, E’ PASQUA!RALLEGRIAMOCI, E’ PASQUA!RALLEGRIAMOCI, E’ PASQUA!

RIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONE

E’ PASQUA, APRIAMO I NOSTRI CUORI!E’ PASQUA, APRIAMO I NOSTRI CUORI!E’ PASQUA, APRIAMO I NOSTRI CUORI!E’ PASQUA, APRIAMO I NOSTRI CUORI!

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2 gennaio: IIª edizione della festa con gli anziani. 17 – 24 gennaio: Raccol-ta fondi per i terremotati di Haiti, promossa dalla Caritas Parrocchiale. 31 gennaio: Uscita in Sila con i ragazzi dell’Orato-rio. 2 febbraio: Benedizione delle candele.

7 febbraio: Partita di cal-cio a Cutro con i ragazzi dell’Oratorio. 11 febbraio: XVIII Gior-nata Mondiale del Malato. 12 febbraio: Acquisto di un computer portatile per le attività parrocchiali. 15 febbraio: Festa di Car-nevale nella palestra della scuola elementare.

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Anche quest’an-no 2011 il 10 Aprile il Gruppo di Preghiera Pa-dre Pio della nostra par-rocchia di Papanice è sta-to presente al IV conve-gno regionale tenutosi nel centro congressi Calabro-dental a Crotone. Alle ore 9.00 ha avuto inizio il convegno con il saluto ai presenti di Mons. Ezio Limina coor-dinatore regionale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. Il vescovo Luigi Cantafo-ra che ha presentato il tema: “L’educazione alla preghiera nei gruppi fon-dati da Padre Pio”, sotto-lineare che la preghiera divenga viva testimonian-za nella propria vita. Poi è intervenuto padre Marciano Morra, segretario generale dei Gruppi di Preghiera di

Padre Pio e perfetto cono-scitore della persona di Padre Pio, il quale ha ri-cordato in modo sem-plice alcuni aspetti ri-guardanti il modo di pregare di cui era so-lito il San-to. Non è tutto vero ciò che si dice a proposito dei tanti rosa-ri recitati da Padre Pio. La sua giornata era sì una preghiera continua, ma era scandita soprattutto dall’azione e dal continuo donarsi agli altri. Padre Pio invita tutti noi ad imitarlo ed a essere soprattutto modelli di preghiera nelle nostre famigli e a funzionare da

mediatori per fare incon-trare Gesù agli altri. Poi è intervenuto il dott.

Leandro Casca-villa, vice di-rettore generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, pre-sentando il te-ma: “La pre-ghiera incarna-ta nel malato”. Tra i suoi pen-sieri c’è ne so-no stati alcuni

veramente incisivi, come quando ha riportato le parole di San Pio in occa-sione dell’inaugurazione di Casa Sollievo della Sofferenza, rivolgendosi ai medici: “Voi avete la missione di curare il ma-lato, ma se al letto del malato non portate l’amo-re non credo che i farmaci servono a molto”.

Poi è intervenuto il dott. Giulio Siena, il direttore responsabile della rivista “La Casa Sollievo della Sofferenza” con la rela-zione: “La comunicazione istituzionale nella Casa Sollievo della Sofferen-za”, in cui ha messo in risalto l’importanza della rivista sia per la forma-zione sia come organo di conoscenza di San Pio e della sua opera. Nel pomeriggio in con-clusione del convegno si è svolta una breve proces-sione con gli stendardi rappresentanti i Gruppi delle Parrocchie della Diocesi e la celebrazione nel Duomo di Crotone dell’Eucaristia presieduta da Mons. Domenico Gra-ziani.

Franca Cavallo e Marisa Devona

IV CONVEGNO REGIONALE DEI GRUPPI DI PADRE PIOIV CONVEGNO REGIONALE DEI GRUPPI DI PADRE PIOIV CONVEGNO REGIONALE DEI GRUPPI DI PADRE PIOIV CONVEGNO REGIONALE DEI GRUPPI DI PADRE PIO

2010. LE OPERE E GLI EVENTI 2010. LE OPERE E GLI EVENTI 2010. LE OPERE E GLI EVENTI 2010. LE OPERE E GLI EVENTI

DELL’ANNO CHE E’ PASSATODELL’ANNO CHE E’ PASSATODELL’ANNO CHE E’ PASSATODELL’ANNO CHE E’ PASSATO

VITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALE

La “Cuzzupa e la Pitta” sono dolci fatti arti-gianalmente nel periodo pasquale, fatti come vuole la tradizione del nostro paese, Papanice. E’ una ricetta tramandata dai no-stri antenati. Alle “Cuzzu-pe” si possono far assu-mere svariate forme, in base alla persona alla qua-le sono destinate; quindi per la bambina si usa la forma della bambola, del cestino; mentre per il bambino sono previste le forme del cavallo, dell’uc-cellino ed altre ancora. Una volta, ogni ragazza preparava per il fidanzato la forma di cuo-re e decorava con tante uova sode che disponeva sopra la pasta. Secondo la

credenza papanicese le uova simboleggiano il buon auspicio. La “Pitta” si può preparare in forma tipica calabrese, ossia a forma piatta e rotonda e forman-do delle roselline. Nell’impasto si utilizzano vari liquori, uova, zucche-ro, farina, olio, cannella ed altri aromi. Nel periodo in cui si preparano questi dolci, camminando per le vie del nostro paese, si sente quel buon profumo che arriva dai panifici, dove ognuno di noi va per infornare i dolci. Spero che questa tradizio-ne duri per sempre.

Dora Cavallo

“LA PITTA E LA CUZZUPA”“LA PITTA E LA CUZZUPA”“LA PITTA E LA CUZZUPA”“LA PITTA E LA CUZZUPA”

DOLCI TRADIZIONALIDOLCI TRADIZIONALIDOLCI TRADIZIONALIDOLCI TRADIZIONALI

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Quaresima: Quaresima di Carità organizzata dal-la Caritas Parrocchiale. Quaresima: Ogni giove-dì, Adorazione Eucaristi-ca dalle ore 8 alle ore 17. 24 febbraio: Prima Con-fessione dei ragazzi del catechismo. (1° gruppo) 27 febbraio: Prima espe-rienza di volontariato alla Mensa dei Poveri di Cro-tone. 27 febbraio: Raccoman-data di richiesta di Udien-za in Vaticano per la Be-nedizione della nuova raggiera di San Pantaleo-ne. 27 febbraio: Partita di calcio a Isola con i ragaz-zi dell’Oratorio. 3 marzo: Prima Confes-sione dei ragazzi del cate-chismo. (2° gruppo) 27 marzo: S. Messa nella cappella del cimitero. 10 aprile: Inizio del tor-neo di calcio interparroc-chiale organizzato dal CSI. 28 marzo: Domenica delle Palme, benedizione delle Palme e processione animata dall’Oratorio Calcio. 2 aprile: Venerdì Santo – Via Crucis per le vie del paese. 3 aprile: Grande Veglia Pasquale, iniziata con la benedizione del nuovo fuoco in piazza. 5 aprile: Pic Nic di Pa-squetta con tutti i Gruppi, gli organismi Parrocchiali e tutta la comunità par-rocchiale alla pineta sulla via per Cutro. 17 aprile: Giornata spor-tiva dell’Oratorio di Pa-panice organizzato dalla Scuola Media. 18 aprile: Fusione dell’o-ro offerto dai fedeli a San Pantaleone, ad opera di Michele Affidato. 24 aprile: Inizio della realizzazione delle vetrate

rappresentanti il battesi-mo e il martirio di San Pantaleone. 26 aprile: Incontro per la formazione del comitato festa secondo le normati-ve diocesane. 30 aprile – 2 maggio: Gita-Pellegrinaggio a Gubbio, Assisi, Spello. 2 maggio: Giornata spor-tiva a Corazzo con i ra-gazzi dell’Oratorio. 9 maggio: Inaugurazione delle nuove divise di cal-cio. 18 maggio: Ore 22.00 Partenza per Roma di due pullman per assistere al-l’Udienza del Papa. 19 maggio: Udienza Ge-nerale in Piazza San Pie-tro a Roma e benedizione della nuova raggiera di San Pantaleone da parte di Sua Santità Benedetto XVI. 22 maggio: Veglia di Pentecoste. 29 maggio: Ritiro con i ragazzi di Prima Comu-nione. 30 maggio: Prima Comu-nione dei ragazzi. 31 maggio: S. Messa nel-la cappella del cimitero. 6 giugno: Inaugurazione delle nuove divise di cal-cio. 6 giugno: Processione del Corpus Domini. 13 giugno: Giornata sportiva a Botricello con i ragazzi dell’Oratorio. 21 giugno: Inizio dei la-vori di demolizione delle vecchie finestre del pre-sbiterio. 24 giugno: Montaggio delle nuove vetrate raffi-guranti il battesimo e il martirio di San Pantaleo-ne. 26 - 28 giugno: triduo ai SS. Pietro e Paolo Apo-stoli, titolari della Parroc-chia. 27 giugno: Inaugurazione delle nuove vetrate raffi-

guranti il battesimo e il martirio di San Pantaleo-ne. 29 giugno: Solennità - Santi Pietro e Paolo Apo-stoli, titolari della Parroc-chia. 18 luglio: Inizio della Novena di San Pantaleo-ne. 18 luglio: Amministra-zione delle Cresime. 25 luglio: (Piazza Euro-pa) Incoronazione della statua di San Pantaleone con la nuova raggiera

realizzata in oro, argento e pietre. 25 - 27 luglio: Festa Pa-tronale di San Pantaleone, Medico e Martire. 3 settembre: Inizio della Novena di Maria SS.ma della Pietà. 11 - 12 settembre: Festa di Maria SS.ma della Pie-tà. 10 ottobre: Apertura dell’anno Pastorale e i-naugurazione dell’anno Catechistico e dell’Orato-riano. 30 - 31 ott., 1 nov.: Tri-duo di preghiera e S. Messa per i defunti al cimitero. 2 novembre: Ore 10.30 Santa Messa al cimitero per tutti i defunti. 6 ottobre: Donazione alla Parrocchia di una tela antica del Sacro Cuore di

Gesù. 8 novembre: Inizio del restauro delle statuette presenti nella Chiesa. 8 novembre: Inizio dei lavori nel presbiterio per la collocazione della tela del Sacro Cuore. 14 novembre: Fine del restauro delle statuette presenti nella Chiesa. 21 novembre: Inaugura-zione della tela del Sacro Cuore di Gesù, restaurata e posata in una nuova cornice. 27 novembre: La Caritas Parrocchiale è tra i volon-tari per la Giornata Na-zionale della Colletta Ali-mentare. Avvento: Avvento di Fraternità organizzato dalla Caritas Parrocchia-le. Avvento: S. Rosario e centro di ascolto nelle famiglie davanti a Gesù Bambino, portato in pro-cessione 2 volte alla setti-mana ai vari rioni del paese, accompagnato da musica natalizia tradizio-nale. 7 dicembre: Veglia del-l’Immacolata. 13 dicembre: IIIª edizio-ne della Festa di Santa Lucia, con l’accensione di un grande fuoco. 16 dicembre: Inizio della Novena di Natale. 24 dicembre: Solenne Veglia di Natale del Si-gnore. 29 dicembre: Recita “Il Natale di Gesù”. 30 dicembre: Tombolata con i ragazzi dell’Orato-rio sez. Sport. 31 dicembre: Ore 17.00 S. Messa e Adorazione Eucaristica di fine anno.

____________

La Caritas Par-rocchiale in tutto l’anno ha distribuito 370 pacchi alle famiglie bisognose di Papanice.

7777 VITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALE

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8888 GIOCOGIOCOGIOCOGIOCO

AI MIEI GEMELLINI

AI MIEI GEMELLINI

AI MIEI GEMELLINIAI MIEI GEMELLINI

Siete arrivati

come due stelle

ad illuminare il cammino

della mia vita

ogni vostro sorriso

ogni vostro respiro

ogni vostro battito di vita

si intreccia con il mio.

Siete la luce,

siete la vita

siete la grazia di Dio…

che è scesa dal cielo…

Maria Adele MegnaMaria Adele MegnaMaria Adele MegnaMaria Adele Megna

POETA IN ERBAPOETA IN ERBAPOETA IN ERBAPOETA IN ERBA

MESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUAMESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUAMESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUAMESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUAMESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUAMESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUAMESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUAMESSAGGIO IN CODICE sulla PASQUA

:

La Redazione e i collaboratori

del Giornalino Parrocchiale

augurano a tutti Voi

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AGENDAAGENDAAGENDAAGENDA

REDAZIONE

Don Angelo Elia

Pasquale Paglia

♦ Settimana Santa (vedi Pasqua 2011 a pag. 10). ♦ Martedì 26 aprile Inizio della Benedizione delle famiglie. ♦ Mercoledì 27 aprile ore 16.45 Coroncina e Novena in onore a San Pantaleone. ♦ Sabato 30 aprile ore 16.00 S. Rosario e Santa Messa al cimitero. ♦ Mercoledì 4 maggio ore 18.00 Consiglio Pastorale Parrocchiale. ♦ Domenica 8 maggio ore 12.00 Supplica alla Madonna di Pompei. ♦ Mercoledì 11 Maggio ore 18.00 Incontro con i catechisti. ♦ Domenica 22 maggio - Santa Rita - ore 18.30 benedizione delle rose. ♦ Venerdì 27 maggio ore 16.45 Coroncina e Novena in onore a San Pantaleone. ♦ Sabato 28 maggio ore 14.30 Ritiro spirituale con i ragazzi di Prima Comunione. ♦ Domenica 29 maggio ore 10.30 Prima Comunione dei ragazzi. ♦ Martedì 31 maggio ore 17.00 Chiusura del mese di maggio. ♦ Mercoledì 1 giugno ore 18.00 Incontro con i catechisti. ♦ Venerdì 3 giugno ore 17.00 Inizio della Novena di Pentecoste. ♦ Mercoledì 8 giugno ore 18.00 Consiglio Pastorale Parrocchiale. ♦ Venerdì 10 giugno ore 17.00 Inizio del triduo a Sant’Antonio di Padova. ♦ Sabato 11 giugno ore 21.00 Veglia di Pentecoste. ♦ Domenica 12 giugno - Pentecoste - ore 11.00 Chiusura dell’anno catechistico.

Visita il sito della nostra Parrocchia dove

potrai trovare tante cose interessanti e i

numeri passati del Giornalino

“La Magnifica Cometa”

A G E N D AA G E N D AA G E N D AA G E N D A Agenda

parrocchia-le dal periodo 28 novembre 2010 al 6 gennaio

Agenda parrocchia-le dal

periodo 28 novembre 2010 al 6 gennaio

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Consiglio Pastorale Parrocchiale

I n v i t a : I n v i t a : I n v i t a : I n v i t a : I n v i t a : I n v i t a : I n v i t a : I n v i t a :

♦♦ I Gruppi dell’Oratorio S. Pantaleone: Magnificat, Cometa, Arcobaleno e Sport I Gruppi dell’Oratorio S. Pantaleone: Magnificat, Cometa, Arcobaleno e Sport

con relativa famiglia;con relativa famiglia;

♦♦ Le classi del catechismo con relativa famiglia;Le classi del catechismo con relativa famiglia;

♦♦ Gli Operatori Pastorali;Gli Operatori Pastorali;

♦♦ Il Coro Parrocchiale;Il Coro Parrocchiale;

♦♦ I Gruppi Parrocchiali;I Gruppi Parrocchiali;

♦♦ I Volontari della Misericordia di Papanice.I Volontari della Misericordia di Papanice.

♦♦ Tutti quelli che ne hanno piacere.Tutti quelli che ne hanno piacere.

A partecipare tutti insieme al A partecipare tutti insieme al

PIC PIC -- NIC di PASQUETTA NIC di PASQUETTA

Che si terrà lunedì 25 aprile con partenza a piedi alle 9.30 dalla Chiesa Parrocchiale con Che si terrà lunedì 25 aprile con partenza a piedi alle 9.30 dalla Chiesa Parrocchiale con

destinazione la Pineta sulla via per Cutro.destinazione la Pineta sulla via per Cutro.

P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S.P. S. Porta con te il tuo cesto da pic Porta con te il tuo cesto da pic -- nic e tanta allegria. nic e tanta allegria.

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� 17 aprile. Domenica delle Palme − Ore 8.00 S. Messa alla Chiesa della Pietà. − Ore 10.30 Raduno davanti alla Chiesa della Pietà per la Benedizione delle Palme; segue la processione

fino alla Chiesa Parrocchiale. − Ore 11.00 Solenne liturgia Eucaristica della Passione del Signore. − Ore 18.30 Solenne liturgia Eucaristica della Passione del Signore.

~~~~ � 19 aprile. Martedì Santo − Ore 7.30 S. Messa. − Ore 17.30 S. Messa. − Ore 18.00 Confessioni per tutti.

~~~~ � 21 aprile. Giovedì Santo (Giorno del servizio dell’amore) − Ore 9.00 S. Messa Crismale (Cattedrale di Crotone, concelebrata dall’Arcivescovo e da tutti i presbite-

ri della Diocesi).

− Ore 17.30 S. Messa “nella Cena del Signore”“nella Cena del Signore”“nella Cena del Signore”“nella Cena del Signore” ♦ Processione d’ingresso con gli Oli Santi; ♦ Lavanda dei piedi. − Ore 21.00 Veglia Eucaristica.

~~~~ � 22 aprile. Venerdì Santo (Giorno di grande digiuno e astinenza) − Ore 16.00 Celebrazione della Passione del SignorePassione del SignorePassione del SignorePassione del Signore � Liturgia della Parola; (con la lettura della Passione secondo Giovanni);

� Adorazione della S. Croce di N. S. Gesù Cristo; � Comunione Eucaristica; � Segue la “Via Crucis”“Via Crucis”“Via Crucis”“Via Crucis” (per le vie: S. Pantaleone, Pietà, Pironte, Crati, De Nicola, Pietà, V.le Calabria, delle Ginestre, Pietà, S. Rocco, F. Coppi, c.so Mameli, Chiesa Parrocchiale).

~~~~ � 23 aprile. Sabato Santo (Giorno di silenzio e di digiuno volontario) − Ore 23.00 Inizio della grande Veglia PasqualeVeglia PasqualeVeglia PasqualeVeglia Pasquale, , , , la madre di tutte le notti.la madre di tutte le notti.la madre di tutte le notti.la madre di tutte le notti. � Lucernario – Benedizione del fuoco e accensione del Cero; � Liturgia della Parola; (rievocazione delle opere meravigliose di Dio per il suo popolo). � Liturgia Battesimale; � Liturgia Eucaristica.

~~~~ � 24 aprile. DOMENICA DI PASQUA – Sante Messe come ogni domenica (ore 8.00 - 11.00 - 18.30)

N.B. In tutti i pomeriggi della settimana il parroco è disponibile per le confessioni.