RELAZIONE TECNICA DI STIMA -...
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STUDIOLANDIPROGETTAZIONI
Via C. Battisti N. 76 – 84018 SCAFATI (SA)
Tel. e Fax: 081.856.18.18 ; e-mail:[email protected]
TRIBUNALE CIVILE DI SALERNO
TERZA SEZIONE CIVILE – SEZIONE FALLIMENTARE
Giudice Delegato: Dott.ssa Maria Elena DEL FORNO
RELAZIONE TECNICA DI STIMA
Immobile in Cava de’ Tirreni, Corso Giuseppe Mazzini
Rif. Catastale Foglio 16 part.lla 1912 sub 1, 2, 3
OGGETTO: Fallimento n. 81/2010 Omissis
Curatore: Dr. Raffaello SICILIANO
Il C.T.U. Ing. Landi Carmine
RELAZIONE TECNICA DI STIMA
1) Premessa
In data 22.01.2011, il sottoscritto Landi Ing. Carmine, nato a Montecorvino Rovella (SA)
l’08.10.1961, con studio professionale in Scafati (SA) alla Via C. Battisti n. 76 e residente in
Battipaglia alla via B. Ricasoli n.8, iscritto regolarmente all’Ordine degli Ingegneri di Salerno e
Provincia al numero d’albo 2816, veniva nominato CONSULENTE TECNICO D’UFFICIO nel
fallimento Omissis n. 81/2010, dal curatore fallimentare Dr. Siciliano Raffaello, con l’incarico di
redarre una dettagliata perizia di stima degli immobili indicati dal medesimo, evidenziando
eventuali diritti reali sui beni e formulando i seguenti quesiti:
1. provveda l’esperto ad effettuare l’esatta ricognizione dei beni immobili rientranti nella massa
fallimentare, mediante accertamenti presso i pubblici registri;
2. identifichi con precisi dati catastali e confini e descriva dettagliatamente gli immobili acquisiti
alla massa, verificando la corrispondenza con i dati riportati nella nota di trascrizione della sentenza
dichiarativa di fallimento, ove già effettuata, e l’eventuale sussistenza di procedure esecutive
gravanti sui medesimi, di cui occorrerà indicare anche gli estremi identificativi (numero ed anno) e
la fase in cui si trovano (ad esempio, se siano già stati posti in vendita);
3. precisi la provenienza dei beni al fallito e se questi risulti essere l’unico proprietario, producendo
anche l’atto in virtù del quale ha acquisito la proprietà; segnali, altresì, eventuali acquisti mortis
causa non trascritti;
4. valuti la possibilità di una divisione dei beni in caso di comproprietà e, ove sussistano i
presupposti, predisponga un progetto di divisione in natura dei medesimi, con la specifica
indicazione dei comproprietari e delle loro generalità, la formazione delle singole masse e la
determinazione degli ipotetici conguagli in denaro;
5. dica dello stato di possesso dei beni, con l'indicazione, se occupati da terzi, del titolo in base al
quale sono occupati e della consistenza del nucleo familiare dell’occupante, con particolare
riferimento alla esistenza di contratti registrati in data antecedente al fallimento, di cui dovrà
specificare la data di scadenza della durata, la data di scadenza per l’eventuale disdetta, l’eventuale
data di rilascio fissata o lo stato della causa eventualmente in corso per il rilascio, e di diritti reali
(quali usufrutto, uso, abitazione, servitù, etc.) che delimitino la piena fruibilità dei cespiti, indicando
anche per questi ultimi l’eventuale anteriorità alla trascrizione del fallimento;
6. indichi il regime patrimoniale del fallito, se coniugato, a tal uopo producendo l’estratto dell’atto
di matrimonio ed evidenziando la sussistenza di eventuali convenzioni patrimoniali riportate a
margine dello stesso e la data della relativa annotazione;
7. riferisca dell'esistenza di formalità, vincoli od oneri, anche di natura condominiale, gravanti sui
beni, che resteranno a carico dell'acquirente, ivi compresi i vincoli derivanti da contratti incidenti
sull’attitudine edificatoria degli stessi o quelli connessi con il loro carattere storico-artistico, ovvero
di natura paesaggistica e simili. Indichi, in particolare, l’importo annuo delle spese fisse di gestione
o manutenzione (es. spese condominiali ordinarie); le eventuali spese straordinarie già deliberate,
ma non ancora scadute; le eventuali spese condominiali scadute e non pagate negli ultimi due anni
anteriori alla data della perizia; le eventuali cause in corso; le domande giudiziali (precisando se le
cause con le stesse introdotte siano ancora in corso ed in che stato), le convenzioni matrimoniali e i
provvedimenti di assegnazione della casa coniugale trascritti contro il fallito e, quanto a questi
ultimi, anche solo emessi prima del fallimento nonché le eventuali obbligazioni propter rem);
8. riferisca dell'esistenza di formalità, vincoli e oneri, anche di natura condominiale, gravanti sui
beni, che saranno cancellati o che comunque risulteranno non opponibili all'acquirente (come
iscrizioni ipotecarie, trascrizioni di pignoramenti, trascrizioni di sequestri conservativi, etc.),
indicando in particolare i creditori iscritti (cioè i creditori muniti di ipoteca o privilegi immobiliari);
9. acquisisca e depositi aggiornate visure catastali ed ipotecarie per immobile e per soggetto (a
favore e contro), queste ultime in forma sintetica ed integrale, riferite almeno al ventennio
antecedente la data di conferimento dell’incarico, segnalando eventuali discrasie tra le risultanze
delle stesse all’esito di accurato controllo incrociato;
10. riferisca della verifica della regolarità edilizia e urbanistica dei beni nonché l'esistenza della
dichiarazione di agibilità degli stessi; in particolare, indichi la destinazione urbanistica del terreno
risultante dal certificato di destinazione urbanistica di cui all’art. 30 del T.U. di cui al D.P.R. 6.6.01
n. 380, nonché le notizie di cui all’art. 46 di detto T.U. e di cui all’art. 40 della L. 28.2.85 n. 47, e
succ. mod.; in caso di insufficienza di tali notizie, tale da determinare le nullità di cui all’art. 46,
comma 1, del citato T.U., ovvero di cui all’art. 40, comma 2, della citata L. 47/85, faccia di tanto
l’esperto menzione nel riepilogo, con avvertenza che l’aggiudicatario potrà, ricorrendone i
presupposti, avvalersi delle disposizioni di cui all’art. 46, comma 5, del citato T.U. e di cui all’art.
40, comma 6, della citata L. 47/85; quantifichi, poi, le eventuali spese di sanatoria e di condono;
11. determini il valore con l’indicazione del criterio di stima adottato al fine della determinazione
del prezzo base di vendita, comunque fornendo elementi di riscontro (quali borsini immobiliari,
pubblicazioni di agenzie immobiliari, copie di atti pubblici di vendita di beni con analoghe
caratteristiche) ed anche formando, al principale fine di conseguire una più vantaggiosa occasione
di vendita o una migliore individuazione dei beni, lotti separati. Esponga, altresì, analiticamente gli
adeguamenti e le correzioni della stima considerati per lo stato d’uso e la manutenzione degli
immobili, per lo stato di possesso dei medesimi, per i vincoli ed oneri giuridici non eliminabili dalla
procedura, l’abbattimento forfettario per assenza di garanzia per vizi occulti nonché per eventuali
spese condominiali insolute, la necessità di bonifica da eventuali rifiuti, anche tossici o nocivi. Nel
caso si tratti di quota indivisa, fornisca la valutazione dell’intero e della sola quota, tenendo conto
della maggior difficoltà di vendita per le quote indivise.
12. corredi la relazione – da presentare anche in formato e su supporto informatici (e segnatamente
in formato testo o Word per Windows Microsoft, nonché “pdf” per Adobe Acrobat) – di una
planimetria e di riepilogo o descrizione finale in cui sinteticamente, per ciascun lotto, indichi: la
sommaria descrizione, il comune di ubicazione, frazione, via o località, confini, estensione e dati
catastali (limitati: per i terreni, al foglio, alla particella, all’estensione ed al tipo di coltura; per i
fabbricati, al foglio, alla particella ed all’eventuale subalterno, al numero di vani ed accessori, al
numero civico, al piano ed al numero di interno), l’attuale proprietario e, comunque, il titolo di
provenienza del bene, l’eventuale stato di comproprietà, le iscrizioni e le trascrizioni sul medesimo
gravanti, lo stato di occupazione, le regolarità edilizio-urbanistiche, l’abitabilità e l’agibilità, il
valore del bene da porre a base d’asta;
13. estragga reperto fotografico – anche in formato digitale, secondo le specifiche di cui al foglio di
raccomandazioni consegnato contestualmente – dello stato dei luoghi, comprensivo, in caso di
costruzione, anche degli interni.
Il Dr. Siciliano Raffaello, concedeva per l’espletamento dell’incarico, un termine di 45 giorni.
Il G. D. dr.ssa Maria Elena Del Forno autorizzava la nomina del sottoscritto in data 22.02.2011
con atto cron. N. 1014/11 e R.I. n. 111/11 (cfr. All. n. 1 Nomina).
Il sottoscritto CTU, Ing. Carmine Landi è stato quindi incaricato di redigere una perizia estimativa
relativa al complesso immobiliare di seguito descritto, costituito da tale unico bene immobile:
• Manufatto immobiliare sito in Cava de’ Tirreni (SA) con accesso da Corso Giuseppe Mazzini
s.n.c. (già civico n.225), identificato catastalmente al N.C.E.U. del Comune di Cava de’ Tirreni al
Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub. 1, 2 e 3.
2) Svolgimento delle operazioni di consulenza
Nei giorni seguenti all’affidamento dell’incarico lo scrivente si attivava effettuando un sopralluogo
in data 22.03.2011 presso i luoghi oggetto di stima, previo accordo con il curatore fallimentare dr.
Siciliano Raffaele.
In tale sede alla presenza contestuale sul posto anche dell’Arch. Serenella Pagano in veste di
collaboratrice del sottoscritto, preliminarmente si ritraeva l’idonea documentazione fotografica
dello stato dei luoghi ed in particolare del manufatto esistente, costituito allo stato da un centro
commerciale, denominato Omissis con accesso da Corso Giuseppe Mazzini s.n.c., da depositi e
tettoie retrostanti, da uffici, servizi igienici e depositi posti al primo livello, nonché da un piazzale
esterno e da un livello interrato adibiti entrambi ad uso parcheggio (cfr. All. n. 2 Documentazione
fotografica).
Si provvedeva inoltre ad un rilievo metrico di massima dell’immobile, al fine dell’elaborazione
delle planimetrie dello stato di fatto (cfr. All. n. 3 Planimetrie stato di fatto).
Nello stesso giorno, si inoltrava poi istanza presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Cava de’
Tirreni (SA), per il rilascio della documentazione urbanistica afferente il complesso immobiliare in
oggetto e di proprietà della società Omissis (cfr. All. n. 4 Richiesta Documentazione Urbanistica al
Comune di Cava de’ Tirreni).
Successivamente in data 25.03.2011, si effettuavano operazioni di reperimento anche di ulteriore
specifica documentazione presso l’Agenzia del Territorio, dando mandato ad una collaboratrice del
sottoscritto, Arch. Paola Palmieri, per l’effettuazione delle relative visure storiche catastali, estratti
di mappa e piante catastali, (cfr. All. n. 5.a, 5.b, 5.c Documentazione catastale).
Dopo circa un mese dall’istanza ufficiale, nei giorni 05.04.2011 e 08.04.2011 veniva consegnata al
sottoscritto, parte della documentazione urbanistica richiesta al Comune di Cava de’Tirreni (cfr.
All. n. 6.a, 6.b Ricevute diritti di acceso agli atti ed estrazione di copie – Fattura copie
Documentazione Comune di Cava de’ Tirreni).
A causa della lungaggine burocratica dei tempi di consegna degli Enti preposti al rilascio di
specifica documentazione, necessaria ai fini dell’espletamento dell’incarico, in data 07.04.2011 lo
scrivente richiedeva, al curatore fallimentare dr. Siciliano Raffaello, la proroga di 30 giorni sui
termini di consegna dell’elaborato peritale (cfr. All. n. 7 Richiesta di proroga).
Continuando le operazioni peritali, in data 15.04.2011 veniva consegnata la documentazione
richiesta presso l’Agenzia del Territorio, relativa alle ispezioni ipotecarie (cfr. All. n. 8 Ispezioni
ipotecarie).
In data 18.05.2011 si richiedeva il rilascio, presso l’Ufficio V Settore del Comune di Cava de’
Tirreni (SA), del Certificato di Destinazione Urbanistica attinente il complesso immobiliare oggetto
di stima (cfr. All. n. 9 Richiesta Certificato di Destinazione Urbanistica al Comune di Cava de’
Tirreni).
In data 10.06.2011, dopo aver atteso le infruttuose ricerche da parte dell’Ente Comunale relative al
rilascio di ulteriore documentazione tecnica relativa al complesso immobiliare in oggetto, ed in
particolare del Certificato di Agibilità del medesimo, il sottoscritto previo colloquio con il
Responsabile del Settore Urbanistica Arch. Collazzo, inoltrava nuovamente istanza in forma
ufficiale presso Ufficio Urbanistica del Comune di Cava de’ Tirreni, per l’ottenimento del rilascio
dei Certificati di Agibilità degli immobili riportati catastalmente al foglio n. 16 part.lla n. 1912 sub
1, 2 e 3 (cfr. All. n. 10 Richiesta Certificati di agibilità degli immobili costituenti il complesso
immobiliare in oggetto di proprietà della società Omissis).
In data 13.06.2011 veniva rilasciato il Certificato di Destinazione Urbanistica richiesto al Comune
di Cava de’ Tirreni (cfr. All. n. 11 Certificato di Destinazione Urbanistica).
Proseguendo l’iter procedurale delle operazioni peritali, solo dopo vari colloqui telefonici intercorsi
con il responsabile dell’ufficio urbanistica preposto ed in particolare con la Dott.ssa Rosa
Mastellone, quest’ultima dichiarava al sottoscritto l’esito negativo delle numerose ricerche
effettuate dei documenti ufficialmente richiesti dal CTU, invitando il sottoscritto in data 25.07.2011
a ritirare un unico documento ufficiale reperito inerente lo stato di agibilità dell’immobile noto, ed
in particolare un Certificato di Collaudo Statico depositato presso il Genio Civile di Salerno in data
04.08.1987 e trasmesso al Comune di Cava de’Tirreni in data 19.12.1988 prot. n. 40478 (cfr. All. n.
13 Certificato di Collaudo Statico).
Il sottoscritto, quindi, all’uopo incaricato, dopo aver:
• eseguito un sopralluogo presso il complesso immobiliare oggetto di stima;
• proceduto all'esame degli atti ipocatastali della proprietà presso la l’Agenzia del Territorio Ufficio
Provinciale di Salerno;
• effettuato indagini nella città di Cava de’Tirreni (SA) presso gli uffici competenti della sede
comunale;
• eseguita un’indagine di mercato presso Agenzie Immobiliari con sede nel Comune di Cava de’
Tirreni (SA) e sul territorio limitrofo, sui valori immobiliari di beni simili per caratteristiche
intrinseche ed estrinseche;
• preso atto della situazione attuale generale del mercato immobiliare;
• tenuti presenti tutti i fattori positivi e negativi di ordine generale e particolare
concorrenti la valutazione;
espone qui di seguito la seguente perizia estimativa, rispondendo ai quesiti postigli.
3) Risposte ai quesiti:
3.1) provveda l’esperto ad effettuare l’esatta ricognizione dei beni immobili rientranti nella massa
fallimentare, mediante accertamenti presso i pubblici registri;
I beni immobili rientranti nella massa fallimentare risultano costituiti da un compendio immobiliare
sito in Cava de’ Tirreni (SA) con accesso da Corso Giuseppe Mazzini s.n.c. (già civico n.225),
identificato catastalmente al N.C.E.U. del Comune di Cava de’ Tirreni al Foglio n.16 part.lla n.
1912 sub. 1, 2 e 3.
Il complesso impegna un lotto di terreno di superficie catastale complessiva pari a 10.100 m², di cui
risulta coperta una superficie pari a 4.990 m² essendo stato realizzato un capannone prefabbricato in
c.a. e c.a.p. e tettoie in carpenteria metallica, oltre un piano ammezzato pari a 325 m², mentre la
restante superficie scoperta pari a 5.110 m², risulta adibita a parcheggio ed aree di manovra.
Inoltre è rilevato un piano interrato di superficie pari a 3.543 m² composto da un unico ambiente
avente funzione di parcheggio per complessivi n. 115 posti auto (cfr. All. n. 3 Planimetrie stato di
fatto).
Con riferimento alla Nota di Iscrizione Reg. Gen. N. 35748 Reg. Part. n. 5410 del 05.08.2004 –
Atto Notaio Fasano Matteo n. repertorio 33425/15291 del 04.08.2004, quanto indicato alla Sezione
D – Ulteriori Informazioni (cfr. All. n. 8 Ispezioni ipotecarie ), lo stato attuale dei luoghi
corrisponde parzialmente a quello descritto nell’atto notarile sopracitato. In particolare, la
situazione non risulta mutata per quanto riguarda i complessivi metri quadrati di superficie del lotto
pari a 10.100 m², la destinazione d’uso, i confini e gli accessi. Di contro risultano differentemente
rilevate, rispetto a quanto riferito nella documentazione ufficiale, le superfici coperte e scoperte
rispettivamente computate allo stato pari a 4.500 m² e
5.600 m² oltre la superficie dell’ammezzato computata pari a 400 m².
Si precisa infine, che nel citato Atto di Iscrizione, non è menzionato il piano interrato adibito a
garages pertinenziali.
3.2) identifichi con precisi dati catastali e confini e descriva dettagliatamente gli immobili acquisiti
alla massa, verificando la corrispondenza con i dati riportati nella nota di trascrizione della sentenza
dichiarativa di fallimento, ove già effettuata, e l’eventuale sussistenza di procedure esecutive
gravanti sui medesimi, di cui occorrerà indicare anche gli estremi identificativi (numero ed anno) e
la fase in cui si trovano (ad esempio, se siano già stati posti in vendita);
Il cespite in esame, è ubicato nel Comune di Cava de’ Tirreni (SA) con accesso da Corso Giuseppe
Mazzini s.n.c. (già civico n.225), principale arteria stradale di convogliamento al centro urbano, con
una distanza di circa 300 m sia dal casello autostradale dell’A3 Napoli-Salerno, sia dall’incrocio
con la S.S. n. 18. Allo stato è intestato alla società Omissis (Proprietà per 1/1) e risulta secondo la
vigente classificazione catastale degli immobili: D/8 definiti “fabbricati costruiti o adattati per
speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali
trasformazioni”.
Si riferisce che il complesso immobiliare è identificato catastalmente al N.C.E.U. del Comune di
Cava de’ Tirreni con i seguenti dati:
• Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub 3, categ. D/8, Rendita € 10.504,73 -Corso Giuseppe Mazzini n.
225-piano T.-1;
• Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub 2, categ. D/8, Rendita € 13.696,44 -Corso Giuseppe Mazzini n.
225-piano T.-1;
• Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub 1, categ. area urbana, Rendita € 13.696,44 -Corso Giuseppe
Mazzini n. 225-piano T.; il complesso immobiliare presenta i seguenti confini:
• a nord, con strada comunale Corso G. Garibaldi su cui prospettano gli accessi;
• ad est ed a sud, con alveo del canale contrapone, nonché con alieni edifici industriali;
• ad ovest, con alieno edificio industriale e diversi fabbricati residenziali (salvo altri).
Descrizione del sito di ubicazione e del complesso immobiliare
Trattasi di Area esclusivamente Industriale/Artigianale, posta in una posizione strategica dal punto
di vista delle connessioni con il sistema viabilistico locale e sovracomunale.
Principali via di collegamento Distanze Distanze da capoluoghi di provincia Raggiungibile dalla A-
3, Napoli -Salerno, uscita Cava dei Tirreni Aeroporto di Capodichino -Napoli km 46 Porto
marittimo di Salerno KM 10 Stazione ferroviaria di Salerno Km 7 Avellino km 48 Napoli km 50
Benevento km 82 Caserta km 65 Salerno km 12
L'area ove insiste il compendio immobiliare, risulta completamente urbanizzata, dotata di tutti i
sottoservizi necessari a qualunque tipo di attività produttiva (elettricità, gas, acqua, fognatura).
Il complesso immobiliare di cui trattasi, è destinato ad attività di supermercato e vendita di beni
alimentari; ad esso sono annessi locali per impianti tecnologici, servizi igienici, spogliatoi, mensa,
celle frigorifere, capannone, tettoie e uffici nonché parcheggi pertinenziali scoperti (piazzale
esterno) e coperti (struttura interrata), ed è ubicato in Cava de’ Tirreni (SA) al Corso Giuseppe
Garibaldi s.n.c. (già civico n. 225). Il complesso occupa un lotto di terreno di superficie catastale
complessiva pari a 10.100 m², di cui risulta coperta una superficie pari a 4.990 m², mentre la
restante superficie scoperta pari a 5.110 m², assume funzione di parcheggio ed aree di manovra. La
superficie coperta risulta costituita da un capannone industriale prefabbricato, con altezza interna
max pari a 7,60 m, destinato in parte alla vendita diretta al pubblico con annesso locale bar, ed in
parte, per la restante superficie destinato ad uso movimentazione merci, locali scorte, depositi,
laboratori di lavorazione e celle frigorifere. Il tutto, impegna una superficie coperta pari a 4.135 m².
Il capannone presenta inoltre un piano ammezzato a quota + 4,30 m di superficie pari a 325 m²,
destinato a uffici, locali deposito, servizi igienici e spogliatoi del personale dipendente. Ulteriore
superficie coperta pari a 855 m², risulta definita da tettoie in carpenteria metallica a copertura sia di
un’area a sud del capannone, destinata al carico-scarico merci sia di un’area ad est del capannone,
destinata ad impianti tecnologici. Infine, si rileva anche un piano interrato di superficie pari a 3.543
m², composto da un unico ambiente, destinato a parcheggio per complessivi n. 115 posti auto, allo
stato non identificati catastalmente (cfr. All. n. 3 Planimetrie stato di fatto). Riguardo le procedure
esecutive gravanti sugli immobili descritti si evidenzia che il Tribunale Ordinario di Salerno ha
sottoposto a pignoramento in data 11.05.2011 i medesimi immobili, mediante Atto di Pignoramento
Immobiliare n. R.G. 395/2011, iscrizione a ruolo 22.07.2011, creditore procedente: Omissis –
debitore: società di capitali Omissis con sede in Omissis, proprietaria dei medesimi (cfr. All. n. 15
Atto di pignoramento immobiliare -Tribunale di Salerno -n. R.G. 395/2011).
3.3) precisi la provenienza dei beni al fallito e se questi risulti essere l’unico proprietario,
producendo anche l’atto in virtù del quale ha acquisito la proprietà;
segnali, altresì, eventuali acquisti mortis causa non trascritti;
Dalla documentazione reperita presso gli uffici pubblici dell’Agenzia del Territorio di Salerno, è
emerso
quanto segue:
• il complesso immobiliare è pervenuto alla società “Omissis” con atto di compravendita a rogito
notaio Antonio D’Ursi in Cava de’ Tirreni del 28.12.1985, registrato a Salerno in data 08.01.1986;
• di seguito, il tutto è pervenuto alla società “Omissis” con atto pubblico del 01.03.1999: modifica
di atto costitutivo, a rogito notaio Matteo Fasano di Salerno repertorio n. 15019;
• attualmente il complesso immobiliare risulta pervenuto (piena proprietà) alla società in stato di
fallimento “Omissis” con sede Omissis, in virtù dell’Atto tra vivi – scissione di società per azioni in
una società di nuova costituzione – Notaio Fasano Matteo in Salerno Repertorio n. 34597 del
10.01.2005; Trascrizione del 25.01.2005 Reg Gen. N. 4278 Reg. part. n. 3396 (cfr. All. n. 8
Ispezioni ipotecarie ).
3.4) valuti la possibilità di una divisione dei beni in caso di comproprietà e, ove sussistano i
presupposti, predisponga un progetto di divisione in natura dei medesimi, con la specifica
indicazione dei comproprietari e delle loro generalità, la formazione delle singole masse e la
determinazione degli ipotetici conguagli in denaro;
Da tutta la documentazione reperita presso i differenti Enti Pubblici competenti ed in possesso del
sottoscritto, non è emersa alcuna comproprietà del bene con ulteriori società o persone fisiche.
Pertanto, non esistono presupposti per predisporre un progetto di divisione dei beni oggetto di
stima.
3.5) Dica dello stato di possesso dei beni, con l'indicazione, se occupati da terzi, del titolo in base al
quale sono occupati e della consistenza del nucleo familiare dell’occupante, con particolare
riferimento alla esistenza di contratti registrati in data antecedente al fallimento, di cui dovrà
specificare la data di scadenza della durata, la data di scadenza per l’eventuale disdetta, l’eventuale
data di rilascio fissata o lo stato della causa eventualmente in corso per il rilascio, e di diritti reali
(quali usufrutto, uso, abitazione, servitù, etc.) che delimitino la piena fruibilità dei cespiti, indicando
anche per questi ultimi l’eventuale anteriorità alla trascrizione del fallimento;
Dalle verifiche e sopralluoghi effettuati, allo stato il complesso immobiliare non risulta occupato da
terzi.
3.6) Indichi il regime patrimoniale del fallito, se coniugato, a tal uopo producendo l’estratto
dell’atto di matrimonio ed evidenziando la sussistenza di eventuali convenzioni patrimoniali
riportate a margine dello stesso e la data della relativa annotazione;
Il fallimento “de quo”, riguarda una società di capitali la “Omissis” con sede in Omissis
3.7) Riferisca dell'esistenza di formalità, vincoli od oneri, anche di natura condominiale, gravanti
sui beni, che resteranno a carico dell'acquirente, ivi compresi i vincoli derivanti da contratti
incidenti sull’attitudine edificatoria degli stessi o quelli connessi con il loro carattere storico-
artistico, ovvero di natura paesaggistica e simili. Indichi, in particolare, l’importo annuo delle spese
fisse di gestione o manutenzione (es. spese condominiali ordinarie); le eventuali spese straordinarie
già deliberate, ma non ancora scadute; le eventuali spese condominiali scadute e non pagate negli
ultimi due anni anteriori alla data della perizia; le eventuali cause in corso; le domande giudiziali
(precisando se le cause con le stesse introdotte siano ancora in corso ed in che stato), le convenzioni
matrimoniali e i provvedimenti di assegnazione della casa coniugale trascritti contro il fallito e,
quanto a questi ultimi, anche solo emessi prima del fallimento nonché le eventuali obbligazioni
propter rem);
In attinenza a quanto richiesto, si riferisce che le aree coperte destinate a parcheggio, sono legate da
vincolo pertinenziale in virtù di atto d’obbligo con il Comune di Cava de’ Tirreni del 05.07.2001
notaio Fasano Matteo in Salerno repertorio 22022 – costituzione di vincolo – Trascrizione del
26.07.2001, Reg. Gen. N. 20707 Reg. part. n. 16137.
3.8) Riferisca dell'esistenza di formalità, vincoli e oneri, anche di natura condominiale, gravanti sui
beni, che saranno cancellati o che comunque risulteranno non opponibili all'acquirente (come
iscrizioni ipotecarie, trascrizioni di pignoramenti, trascrizioni di sequestri conservativi, etc.),
indicando in particolare i creditori iscritti (cioè i creditori muniti di ipoteca o privilegi immobiliari);
Dalla documentazione reperita presso gli uffici pubblici dell’Agenzia del Territorio di Salerno, è
emerso quanto segue:
• iscrizione del 05.08.2004 – Reg. Gen. N. 35748 Reg. part. n. 5410 -notaio Fasano Matteo
repertorio n. 33425/15291 del 04.08.2004 – Ipoteca Volontaria derivante da CONCESSIONE A
GARANZIA DI MUTUO.
• Scadenza finanziamento entro il 31.07.2019.
• Soggetti: a favore Omissis;
• Soggetti: contro “Omissis”, per il diritto di proprietà relativamente all’unità negoziale n.1, tra cui
rientrano gli immobili oggetto di stima (cfr. All. n. 8 Ispezioni ipotecarie ).
Si precisa infine che nel citato Atto di Ipoteca volontaria del 04.08.2004, nella descrizione della
condizione risolutiva cui è sottoposta l’ipoteca e/o dei titoli di credito allegati (cfr. Sezione D –
ulteriori informazioni), in particolare nella descrizione dei beni su cui graverà la stessa ipoteca, non
è menzionato il piano interrato adibito a garages pertinenziali (cfr. All. n. 8 Ispezioni ipotecarie ).
Riguardo le procedure esecutive gravanti sugli immobili oggetto di stima si evidenzia che il
Tribunale Ordinario di Salerno ha sottoposto a pignoramento in data 11.05.2011 i medesimi
immobili, mediante Atto di Pignoramento Immobiliare n. R.G. 395/2011, iscrizione a ruolo
22.07.2011, creditore procedente: Omissis – debitore: società di capitali Omissis , proprietaria dei
medesimi (cfr. All. n. 15 Atto di pignoramento immobiliare -Tribunale di Salerno -n. R.G.
395/2011).
3.9) Acquisisca e depositi aggiornate visure catastali ed ipotecarie per immobile e per soggetto (a
favore e contro), queste ultime in forma sintetica ed integrale, riferite almeno al ventennio
antecedente la data di conferimento dell’incarico, segnalando eventuali discrasie tra le risultanze
delle stesse all’esito di accurato controllo incrociato;
In allegato sono riportate le aggiornate visure catastali ed ipotecarie degli immobili oggetto di
stima; a riguardo si evidenzia che il fabbricato commerciale è identificato catastalmente con i
subalterni 3 e 2 (Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub 3 e sub 2) entrambi categ. D/8, mentre l’area
esterna adibita a parcheggio scoperto è identificata con il subalterno 1 (Foglio n.16 part.lla n. 1912
sub 1). Si precisa infine che il parcheggio interrato, realizzato sotto l’attuale area scoperta, allo stato
non risulta catastalmente identificato.
(cfr. All. n. 5.a, 5.b, 5.c Documentazione catastale e All. n. 8 Ispezioni ipotecarie).
3.10) Riferisca della verifica della regolarità edilizia e urbanistica dei beni nonché l'esistenza
della dichiarazione di agibilità degli stessi; in particolare, indichi la destinazione urbanistica del
terreno risultante dal certificato di destinazione urbanistica di cui all’art. 30 del T.U. di cui al D.P.R.
6.6.01 n. 380, nonché le notizie di cui all’art. 46 di detto T.U. e di cui all’art. 40 della L. 28.2.85 n.
47, e succ. mod.; in caso di insufficienza di tali notizie, tale da determinare le nullità di cui all’art.
46, comma 1, del citato T.U., ovvero di cui all’art. 40, comma 2, della citata L. 47/85, faccia di
tanto l’esperto menzione nel riepilogo, con avvertenza che l’aggiudicatario potrà, ricorrendone i
presupposti, avvalersi delle disposizioni di cui all’art. 46, comma 5, del citato T.U. e di cui all’art.
40, comma 6, della citata L. 47/85; quantifichi, poi, le eventuali spese di sanatoria e di condono;
Destinazione urbanistica dell’area
Dall’analisi del Certificato di Destinazione Urbanistica emerge che il complesso immobiliare di cui
trattasi, ricade, nella tavola 22 A -Variante del P.R.G. vigente (approvato dal Consiglio Provinciale
di Salerno con Delibera n° 35 del 7/5/1999, nonché al D.P.G.R.C. n° 4523 del 14/4/2000 di
conformità al P.U.T.) in zona D5 – zona produttiva di completamento e di riassetto (art. 68 delle
N.T.A. del P.R.G. vigente), mentre nella tavola D2-zonizzazione del Piano Regolatore Territoriale
Consortile dell’Area di Sviluppo Industriale di Salerno, l’immobile contraddistinto con la prt.lla n.
1912 del foglio 16, ricade nel perimetro zona stralcio (cfr. All. n. 11 Certificato di
Destinazione Urbanistica). Tali zone comprendono la aree incluse nella Zona Territoriale 7 e nel
Piano Territoriale di Impianti di Servizio. In tali zone sono consentite le seguenti destinazioni
d’uso: -industria, artigianato, depositi, servizi aziendali; -funzioni compatibili: residenza,
esclusivamente custodia, uffici amministrativi, tecnici e di ricerca, attività espositive e di vendita di
prodotti di produzione propria, depositi e stoccaggio, nella misura non superiore al 30% dell’intera
superficie. Ai sensi del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (Autorità di Bacino del
Sarno) emerge che il complesso immobiliare:
• non rientra in fasce fluviali/A Montana;
• non è interessata da rischio idraulico elevato/molto elevato, potenziale;
• il rischio da dissesti dei versanti risulta moderato;
• la pericolosità da dissesto dei versanti risulta bassa o trascurabile. Nelle Zone D5 il P.R.G., si attua
per intervento diretto.
Infine, sono consentiti per gli insediamenti produttivi esistenti:
• interventi di manutenzione ordinaria;
• manutenzione straordinaria:
• ristrutturazione edilizia.
Conformità delle costruzioni a concessioni edilizie
Da verifiche effettuate presso l’Ufficio del Territorio di Salerno, il complesso immobiliare periziato,
risulta essere regolarmente denunciato per l’intera superficie impegnata, come risulta allo stato
attuale (cfr. All. n. 5.a, 5.b, 5.c Documentazione catastale e All. n. 8 Ispezioni ipotecarie).
Lo stesso complesso fu edificato in conformità di atti amministrativi autorizzativi rilasciati dal
Comune di Cava de’ Tirreni (SA), di seguito elencati:
1. Concessione Edilizia n. 3540 rilasciata in data 30.03.1987;
2. Concessione edilizia in sanatoria n. 914 rilasciata in data 09.06.2000;
3. Autorizzazione n. 416 rilasciata in data 02.08.2001;
4. Concessione Edilizia n. 3949 rilasciata in data 26.07.2002;
5. D.I.A. presentata in data 10.04.2003 prot. N. 20511;
6. Autorizzazione di allaccio in fogna comunale n. 87 rilasciata in data 20.06.2002;
7. Autorizzazione di allaccio in fogna comunale n. 86 rilasciata in data 16.07.2003;
8. Autorizzazione di allaccio in fogna comunale n. 88 rilasciata in data 24.07.2003 e rinnovo
autorizzazione
n. 18 del 29.01.2007;
(cfr. All. n. 12a, 12b, 12c, 12d, 12e, 12f, 12g, 12h: Documentazione urbanistica).
Come già riferito al capo 2 della presente relazione, il sottoscritto previo colloquio con il
Responsabile del Settore Urbanistica Arch. Collazzo, richiedeva ufficialmente all’Ufficio
Urbanistica del Comune di Cava de’ Tirreni (SA), i Certificati di Agibilità degli immobili riportati
catastalmente al foglio n. 16 part.lla n. 1912 sub 1,2,3 (cfr. All. n. 10 Richiesta Certificati di
agibilità degli immobili costituenti il complesso immobiliare in oggetto di proprietà della società
Omissis).
Nonostante i molteplici colloqui telefonici intercorsi con l’ufficio tecnico preposto ed in particolare
con la Dott.ssa Rosa Mastellone, al fine di sollecitare il rilascio della documentazione specifica già
da tempo richiesta, quest’ultima dichiarava l’esito negativo delle numerose ricerche dalla stessa
condotte in merito, invitando il sottoscritto in data 25.07.2011 a ritirare l’unico documento inerente
l’agibilità ritrovato ed in particolare il Certificato di Collaudo Statico delle strutture del capannone,
depositato presso il Genio Civile di Salerno in data 04.08.1987 e trasmesso al Comune di Cava
de’Tirreni in data 19.12.1988 prot. n. 40478 (cfr. All. n. 13 Certificato di Collaudo Statico).
Relativamente poi il parcheggio seminterrato coperto, esso risulta conforme alla normativa
antincendio per l’adeguamento di autorimessa interrata di 115 posti auto (cfr. pratica n. 36157
protocollo n. 2384 VVF di Salerno).
3.11) determini il valore con l’indicazione del criterio di stima adottato al fine della determinazione
del prezzo base di vendita, comunque fornendo elementi di riscontro (quali borsini immobiliari,
pubblicazioni di agenzie immobiliari, copie di atti pubblici di vendita di beni con analoghe
caratteristiche) ed anche formando, al principale fine di conseguire una più vantaggiosa occasione
di vendita o una migliore individuazione dei beni, lotti separati. Esponga, altresì, analiticamente gli
adeguamenti e le correzioni della stima considerati per lo stato d’uso e la manutenzione degli
immobili, per lo stato di possesso dei medesimi, per i vincoli ed oneri giuridici non eliminabili dalla
procedura, l’abbattimento forfettario per assenza di garanzia per vizi occulti nonché per eventuali
spese condominiali insolute, la necessità di bonifica da eventuali rifiuti, anche tossici o nocivi. Nel
caso si tratti di quota indivisa, fornisca la valutazione dell’intero e della sola quota, tenendo conto
della maggior difficoltà di vendita per le quote indivise.
Lo scopo della stima richiesta è da identificarsi nella determinazione del più probabile valore di
mercato o valore venale che hanno i beni attualmente di proprietà della società “Omissis” ed ubicati
in Cava de’ Tirreni al Corso G. Mazzini s.n.c. (già civico n. 225). I beni in esame consistono
essenzialmente nell’area di sedime del complesso immobiliare e nei fabbricati su di essa esistenti.
Sotto il profilo estimativo si constata che, mentre il valore dell’area di sedime è influenzato
soprattutto dalle caratteristiche estrinseche, cioè dalla sua ubicazione ed accessibilità, il valore dei
fabbricati è condizionato soprattutto dalle caratteristiche intrinseche e, quindi, dalle destinazioni che
appaiono tuttora con essi compatibili. Ne consegue che, per determinare l’attuale valore di mercato
dei beni immobili, si procederà in modo diverso a seconda che si tratti di valutare l’area di sedime,
in questo caso si utilizzerà un metodo di stima analitica dell’area in base al “valore di
trasformazione”, ovvero l’edificio e gli annessi, per i quali, invece, si procederà alla determinazione
del “costo di riproduzione deprezzato”, cioè del costo che un imprenditore dovrebbe affrontare oggi
per riprodurre edifici di utilità pari a quello oggetto di stima.
Valore dell’area di sedime
STIMA ANALITICA DELL’AREA IN BASE AL VALORE DI TRASFORMAZIONE
Lo scopo della presente analisi tecnico-estimativa, riguarda la determinazione del “più probabile
valore unitario medio di mercato”, con riferimento all’attualità e al metro quadrato di superficie
realizzabile dell’area edificabile o potenzialmente edificabile come già individuata all’interno
dell’Area Consortile A.S.I. e soggetta agli strumenti urbanistici generali del Comune di Cava de’
Tirreni (SA). Il mercato immobiliare industriale/commerciale a differenza di quello relativo agli
edifici civili ubicati in un contesto urbano, sta vivendo una fase riflessiva, iniziata alcuni anni fa,
che sta producendo un rallentamento nel numero delle transazioni eseguite e un ridimensionamento,
sia pur contenuto, dei prezzi delle compravendite in alcune aree della città e in alcuni centri della
provincia. A fronte dell’aumento del +0,5% del residenziale, il terziario, il commerciale e il
produttivo perdono rispettivamente il -5,8%, -4,0% e -3,5% delle transazioni rispetto al 2010.
Pertanto, in tale situazione risulta difficile ricorrere al procedimento comparativo non essendoci la
possibilità di formare una scala di valori storici noti cui fare riferimento. Quindi si dovrà preferire il
procedimento analitico ricorrendo al valore di trasformazione che risulta dalla differenza, portata al
momento della stima, tra il più probabile valore di mercato del bene trasformato e il prevedibile
costo di trasformazione.
Valore Area = Valore del fabbricato – Costo della trasformazione (Kt)
Sotto l’aspetto economico del valore di trasformazione si viene a considerare il bene oggetto di
valutazione, come fattore della produzione con il quale possa conseguirsi il prodotto edilizio finito
attraverso un investimento giudicato economicamente conveniente. Il valore ricercato scaturisce,
quindi, dalla differenza tra i ricavi complessivi ottenibili dalla vendita del prodotto finito ed il suo
parziale costo di produzione (al netto dell’area), il tutto scontato all’attualità per il tempo della
normale trasformazione. Nel caso specifico l’insistenza sull’area del PRTC, comporta la possibilità
di procedere alla stima analitica facendo riferimento all’effettiva destinazione di utilizzo
dell’appezzamento conoscendo di esso la reale potenzialità edificatoria. Si procede quindi alla
determinazione del valore dell’area ipotizzando la realizzazione delle suscettività attuali dell’area
previste dal Piano.
Procedimento di stima
Relativamente alla trasformazione delle aree edificabili in aree edificate, la formula risolutrice sulla
base della potenziale fabbricabilità è la seguente :
VA = (VM K) / (1+r)n
dove :
. VA identifica il valore attuale dell’area, correlato alle costruzioni su di essa oggi realizzabili;
. VM è il valore complessivo del prodotto edilizio finito ;
. K è la sommatoria dei costi di realizzazione
. r è il tasso di sconto all’attualità
. n è il tempo intercorrente tra l’acquisto dell’area e l’alienazione del prodotto edilizio finito.
Si determina il valore di mercato del prodotto edilizio finito adottando il più probabile prezzo di
mercato di immobili simili a quelli in progetto di realizzazione, presumendo analogia di
caratteristiche estrinseche ed ordinarietà nella tipologia strutturale quale possa ritenersi per
capannoni produttivi ed edifici a destinazione ufficio per la costruzione del genere che è prevista
realizzarsi nel contesto ad asservimento dell’insediamento specifico. Poiché il valore dell’area è
riferito alla data di stima, si dovrà scontare la differenza (Vf –C) all’attualità, per tenere conto del
periodo di tempo necessario alla trasformazione, capitalizzando al 7% per tre anni. Tale intervallo
temporale necessario alla trasformazione si ritiene essere mediamente di 1 anno per le aree
produttive, 2 anni per le aree residenziali e miste, mentre sarà ipotizzato un tempo di 3 – 4 anni per
tutti i comparti di nuovo impianto.
IL VALORE MEDIO DEI FABBRICATI (Vf)
Vm rappresenta il valore del fabbricato finito ottenuto moltiplicando la Superficie Lorda Vendibile
complessivamente realizzabile nell’area di intervento per il Valore medio unitario di mercato degli
immobili nell’area omogenea in esame desunto dalla media dei valori riportati dall’Osservatorio dei
Valori Immobiliari (Catasto) nonché da alcune Agenzie Immobiliari operanti sul territorio. Si
riportano di seguito i dati desunti dall’Osservatorio dei Valori Immobiliari dell’Agenzia del
Territorio e da alcune Agenzia Immobiliari operanti sul territorio:
FONTI DI INFORMAZIONE
Sono state acquisiste le seguenti informazioni :
dal catasto terreni: Comune di Cava dei Tirreni
dall’Agenzia del Territorio: Uff. Provinciale di Salerno
dagli uffici tecnici preposti: Comune di Cava dei Tirreni.
OSSERVATORI DEL MERCATO IMMOBILIARE
Gli osservatori del mercato immobiliare riportano le seguenti notizie:
TIPOLOGIA E ZONA Valore Mercato (fonte OMI) Valore Mercato(fonte “Agenzie Immobiliari”)
Magazzini/Negozi/Uffici /Capannoni (zona terziario produttiva) 1.300 €/mq 1.800 €/mq
TIPOLOGIA E ZONA Valore Medio Mercato
Magazzini/Negozi/Uffici /Capannoni (zona terziario produttiva) 1.550 €/mq
TRASFORMAZIONE DELLA SUPERFICIE COMPLESSIVA/TOTALE IN SUPERFICIE
LORDA VENDIBILE
Usualmente il mercato immobiliare adotta quale parametro di riferimento per la consistenza la
cosiddetta “ superficie lorda vendibile” (S.l.v.), costituita dalla superficie utile alla quale viene
sommata la superficie del muri interni ed esterni, nonché quota parte delle porzioni accessorie
(balconi, terrazzi, logge, cantine ed autorimesse). La superficie lorda che scaturisce
dall’applicazione dell’indice di fabbricabilità o di utilizzazione fondiaria, alla superficie del lotto,
deve essere incrementata per considerare le superfici di tutti quegli ambienti e/o accessori che, pur
non costituendo superficie urbanistica, concorrono alla formazione ella superficie commerciale
vendibile. Pertanto si rende necessaria la trasformazione delle suddette superfici in superficie lorda
vendibile. Le unità aventi destinazione produttiva traggono minor contributo dalle superficie
accessorie che si quantificano con K = 1,050.
Nella tabella successiva si dimostrano i conteggi che hanno portato a queste determinazioni:
TERZIARIO / PRODUTTIVA
Superficie occupata da Incidenza effettiva sulla S.I.v. Incidenza sul valore Venale del prodotto
Finito Incidenza Ragguagliata
Locali a servizio attività 5,00 % 1 5,00 %
Totale incidenza 5,00 %
COSTO DELLA TRASFORMAZIONE (C = SK+ Ip + PI)
E’ il costo ordinario occorrente per la completa e radicale trasformazione dell’area ed è composto
da:
•costo delle opere edili (SK) comprendente:
K1 -costo tecnico di costruzione, spese generali, utile d’impresa e sistemazione esterna,
K2 -oneri professionali (progettazione, direzione lavori, sicurezza, collaudo),
K3-contributi afferenti il costo di costruzione e oneri per le opere di urbanizzazione primaria e
secondaria;
•interessi passivi (Ip) sulle anticipazioni di capitale corrispondente al tasso di interesse Prime Rate
ABI;
•profitto lordo (Pl) di un ordinario imprenditore.
Nel particolare si analizzano le singole categoria di spesa: K1 -costo tecnico di costruzione Per la
destinazioni terziaria e produttiva il K1 è riferito alla superficie complessiva incrementata del 5%
(per tenere conto della percentuale della s.a. non computata) di un edificio con funzioni
terziaria/produttiva e comprende oltre al costo di costruzione, le spese generali, l’utile d’impresa e
la sistemazione esterna. E’ rilevabile dalle fonti riportate nelle seguenti tabelle:
Fonte Costo di costruzione di S.l.v.
Ordine degli Ingegneri di Salerno Capannoni artigianali (costo medio) €/mq 580,00
Bollettino prezzi informativi opere edili Capannoni di vario taglio (costo medio) €/mq 605,00
valore medio €/mq 592,50
Incrementato del 10 % per la sistemazione esterna €/mq 651,75
Arrotondamento €/mq 650,00
Costo di costruzione di S.l.v. Capannoni artigianali (costo medio) €/mq 650,00
K2 -oneri professionali
Compensi spettanti alle diverse figure professionali che intervengono nelle fasi della produzione:
studio geologico, rilievo, progettazione, sicurezza, direzione lavori, collaudo, spese tecniche e
generali ecc., che si assumono nella misura pari al 12 % del costo di costruzione “K1”.
K3 -contributi da versare al ritiro della concessione e costo di costruzione legge n. 10/77
Per la realizzazione dei comparti di nuovo impianto, l’Amministrazione Comunale chiede agli
operatori la realizzazione di opere infrastrutturali (verde, parcheggi, strade, ecc.) previste nel
disegno urbanistico degli ambiti di trasformazione e delle zone speciali. Si precisa che per i singoli
lotti compresi nei comparti di nuovo impianto il soggetto che edifica il terreno è tenuto al
pagamento, all’atto del ritiro del permesso a costruire, degli oneri di urbanizzazione primaria solo
per la quota non coperta dell’ammontare dei lavori eseguiti da parte del soggetto lottizzante. Sono
interamente a suo carico invece quelli di urbanizzazione secondaria ed il contributo commisurato al
costo di costruzione (ad eccezione delle superficie a destinazione produttiva).
Destinazione Oneri di urbanizzazione primaria e secondaria Valori medi (€/mq)
Terziario – Produttiva 35,00 €/mq
Ip -Interessi passivi
Per una esatta valutazione di tale costo si dovrebbe analizzare il calendario dei lavori, valutare ogni
voce di spesa e trasportarla al momento della ultimazione dei lavori. Nella prassi estimativa, per
ordinari investimenti edili, tali interessi sono considerati mediamente anticipati; il risultato che si
ottiene non si discosta molto dal considerare l’analisi dettagliata sopra menzionata.
Nei casi trattati, si prevedono tempi di realizzazione della trasformazione diversi a seconda della
tipologia edilizia e della zonizzazione; il tasso di interesse viene assunto nella misura del 7%. Si
intendono compresi in questa voce anche i costi correlati alla fornitura di garanzie mediante polizza
fidejussorie.
Pl -Profitto di un ordinario imprenditore
Ordinariamente l’imprenditore puro si riconosce un margine operativo ovvero profitto al lordo di
imposte ed oneri di gestione che si attesta nella misura del 15% circa sulla sommatoria dei costi
complessivi (diretti ed indiretti).
IPOTESI DI BASE PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE DI TRASFORMAZIONE
Il lotto tipo cui si è fatto riferimento nell’elaborazione del presente studio, cioè il lotto che possiede
ordinariamente le caratteristiche maggiormente apprezzate dal mercato, sia per la ubicazione, sia
per destinazione urbanistica, sia per utilizzazione fondiaria e per caratteristiche dimensionali, è stato
così identificato:
• per la destinazione terziario-produttiva:
forma regolare, giacitura pianeggiante e configurazione regolare, avente superficie fondiaria S.f.
pari a 10.100 m², utilizzazione fondiaria (If= 3,50 m³/m²), rapporto di copertura (rc = 0,50 m²/m²)
(cfr. All. n. 11 Certificato di Destinazione Urbanistica).
DETERMINAZIONE DEL VALORE MEDIO DELL’AREA EDIFICABILE
Sottraendo la somma di tutti i costi di cui ai punti precedenti dal valore del prodotto finito e
risolvendo la formula risolutiva suindicata, si ottiene il valore medio dell’area edificabile mediante
stima analitica basata sul valore di trasformazione.
ZONA PRODUTTIVA
Sup. Fondiaria Sup. Fabbricato(S.F.) in mq Sup. lorda vendibile (S.F.x 5,00%)
Costo tecnico di costruzione K1 Oneri Professionale K2 Oneri Urbanizzaz. Primaria/Secondaria K3
Profitto Imprenditore PI
Interessi Passivi Ip (7%)
Valore del Terreno (V.T.) incidenza %
10100 5050,00 5% 5302,50
650 €/mq € 3.446.625,00 12% € 413.595,00 35 €/mq € 185.587,50 Totale costi: € 4.045.807,50
15% € 606.871,13 Totale: € 4.652.678,63 7% € 325.687,50 Totale: € 4.978.366,13
€ 3.240.508,87
65,09%
mq Rapporto di copertura 50% mq Sup. Fabbricato 5050,00 mq mqSup. lorda vendibile (S.F.x
5,00%) 5302,50 mq
Prezzo di mercato (Pr) 1550 €/mq
Valore medio fabbricato Vf € 8.218.875,00 Valore unitario (V.T./S.F.) € 320,84 Valore attuale area
(V.a.= V.T./(1+i)^n) € 261,90 *
* capitalizzato al 7% in 3 anni
A questo punto va tenuto conto del tempo occorrente per realizzare la trasformazione edilizia
ipotizzabile in tre anni con un saggio di capitalizzazione annua pari a 7% da cui viene determinato il
valore di trasformazione del compendio immobiliare come:
Nella fattispecie:
determinato il valore attuale di un terreno tipo in area industriale si è poi fatto riferimento al terreno
oggetto di stima apportando le dovute correzioni per la configurazione del terreno pianeggiante, per
le ottime caratteristiche ubicazionali e stato manutentivo.
COEFFICIENTI CORRETTIVI DI STIMA terreno industriale
Descrizione Qualità Importanza Coefficiente
Zona Area – Industriale Ottimo 100 1.10
Ubicazione Ottimo 100 1.10
Zona Parcheggi Buono 100 1.00
Regolarità planimetrica pianeggiante senza salti di quota 100 1.00
Stato manutentivo Sufficiente 100 0.95
Valore terreno ricadente in area industriale:
(261,90 €/m² x 10.100 x 0,95 x 1,10 x 1,10) = 3.040.645,90 €
Valore degli immobili esistenti e degli annessi
Si è già accennato alla necessità, per i fabbricati industriali, di scegliere, ai fini di una stima il più
aderente possibile ai valori reali, come criterio quello del “costo di riproduzione deprezzato”. Va
rilevato, infatti, che se i fabbricati industriali sono in genere realizzati in funzione delle specifiche
esigenze di una particolare industria, spesso , come nella fattispecie in esame, le loro strutture
risultano adattabili, sia pure con le opportune trasformazioni, ad altri cicli di produzione. La
riduzione del valore degli edifici industriali nel tempo avviene per effetto della vetustà pura e del
decadimento reddituale, nonché dell’obsolescenza del singolo manufatto sia riguardo a se stante che
come elemento dell’intero complesso produttivo. Bisognerà quindi, una volta ottenuto il valore di
costo all’attualità, moltiplicare tale valore per i coefficienti riduttivi che tengono conto sia del
deprezzamento per vetustà che del deprezzamento tecnologico.. Il deprezzamento per vetustà è,
infatti, collegato alla durata della vita utile di un edificio industriale. Il deprezzamento per
obsolescenza, invece, è collegato non soltanto al numero di anni ma anche, e soprattutto, al
superamento tecnologico dell’edificio.
Costo di ricostruzione del fabbricato e degli annessi
a) Capannone con strutture prefabbricate:
• Costo di costruzione per la realizzazione ex novo del capannone prefabbricato, comprensivo di
strutture in opera, di imprevisti, spese tecniche, spese amministrative e oneri finanziari: 650,00
€/m²:
S = 4.135 m² (capannone piano terra) + 325 m² (uffici e servizi igienici 1° piano) = 4.460 m²;
4.460 x 650,00 = € 2.899.000,00;
applicando un coefficiente riduttivo (5%) che tenga conto del sia deprezzamento per vetustà sia del
deprezzamento tecnologico, si ottiene il più probabile valore di mercato degli immobili esistenti:
2.899.000 x 0,95 = € 2.754.050,00;
b) Parcheggio interrato pertinenziale. In questo caso non possono essere commercializzati
autonomamente, per cui il loro valore, ridotto rispetto a quello dei parcheggi non sottoposti a detto
vincolo, va considerato come un’integrazione del valore dell’unità immobiliare principale di cui
costituiscono pertinenza.
• Costo di costruzione per la realizzazione ex novo del parcheggio interrato, comprensivo di
strutture prefabbricate ed in opera, di imprevisti, spese tecniche, spese amministrative e oneri
finanziari: 600,00 €/m².:
S = 3.543 m² (parcheggio interrato);
3.543,00 x 600,00 = € 2.125.800,00.
applicando un coefficiente riduttivo (3%) che tenga conto del sia deprezzamento per vetustà sia del
vincolo di pertinenzialità, si ottiene il più probabile valore di mercato degli immobili esistenti:
2.125.800,00 x 0,97 = € 2.062.026,00;
c) Tettoie con strutture in carpenteria metallica. Anche in questo caso non possono essere
commercializzate autonomamente, per cui il loro valore, va considerato come un’integrazione del
valore dell’unità immobiliare principale di cui costituiscono pertinenza;
• Costo di costruzione per la realizzazione ex novo delle tettoie in carpenteria metallica,
comprensivo delle strutture in opera, di imprevisti, spese tecniche, spese amministrative e oneri
finanziari: 360,00 €/m²:
S = 855 m² (tettoie in carpenteria metallica);
855 x 360,00 = € 307.800,00;
applicando un coefficiente riduttivo (5%) che tenga conto del sia deprezzamento per vetustà sia del
deprezzamento per il vincolo di pertinenzialità, si ottiene il più probabile valore di mercato degli
immobili esistenti:
307.800,00 x 0,95 = € 292.410,00; Valore sistemazione area esterna
Recinzione e cancelli: 350 ml x 220,00 €/ml = € 77.000,00 Piazzale esterno: 5.110 m² x 65,00 €/m²
= € 332.150,00 Valore area esterna: € 409.150,00.
Il valore attuale complessivo dello stabilimento ammonta, quindi, a:
a) terreno industriale (area di sedime): 3.040.645,90 €
b) immobili esistenti ed annessi: 5.108.486,00 €
c) sistemazione area esterna: 409.150,00 €
TOTALE (a+b+c) TOTALE ARROTONDATO: € 8.558.281,90 € 8.560.000,00
Sulla scorta di quanto riportato riferito fin qui, si determina il più probabile valore di mercato del
complesso immobiliare in € 8.560.000,00 (euro ottomilionicinquecentosessantamila/00).
3.12) corredi la relazione – da presentare anche in formato e su supporto informatici (e
segnatamente in formato testo o Word per Windows Microsoft, nonché “pdf” per Adobe Acrobat) –
di una planimetria e di riepilogo o descrizione finale in cui sinteticamente, per ciascun lotto, indichi:
la sommaria descrizione, il comune di ubicazione, frazione, via o località, confini, estensione e dati
catastali (limitati: per i terreni, al foglio, alla particella, all’estensione ed al tipo di coltura; per i
fabbricati, al foglio, alla particella ed all’eventuale subalterno, al numero di vani ed accessori, al
numero civico, al piano ed al numero di interno), l’attuale proprietario e, comunque, il titolo di
provenienza del bene, l’eventuale stato di comproprietà, le iscrizioni e le trascrizioni sul medesimo
gravanti, lo stato di occupazione, le regolarità edilizio-urbanistiche, l’abitabilità e l’agibilità, il
valore del bene da porre a base d’asta;
Si rimanda alla documentazione di cui All. n. 14 CD-ROM contenente l’intera Relazione di
consulenza tecnica, compresi allegati, in formato “.doc per Word” ed in formato “.pdf per adobe”.
LOTTO UNICO
Unità immobiliare sita in Cava de’ Tirreni (SA) al Corso Giuseppe Mazzini s.n.c. (già civico n.
225).
Consistenza: Il complesso occupa un lotto di terreno di superficie catastale complessiva pari a
10.100 m², di cui risulta coperta una superficie pari a 4.990 m², mentre la restante superficie
scoperta pari a 5.110 m², assume funzione di parcheggio ed aree di manovra. La superficie coperta
risulta costituita da un capannone industriale prefabbricato, che impegna una superficie coperta pari
a 4.135 m². Il capannone presenta inoltre un piano ammezzato a quota + 4,30 m di superficie pari a
325 m². Ulteriore superficie coperta pari a 855 m², risulta definita da tettoie in carpenteria metallica.
Si rileva anche un piano interrato di superficie pari a 3.543 m², composto da un unico ambiente,
destinato a parcheggio per complessivi n. 115 posti auto, con vincolo di pertinenzialità. Comune di
ubicazione: Cava de’ Tirreni (SA) – Corso Giuseppe Mazzini s.n.c. (già civico n.225). Confini:
il complesso immobiliare presenta i seguenti confini:
• a nord, con strada comunale Corso G. Garibaldi su cui prospettano gli accessi;
• ad est ed a sud, con alveo del canale contrapone, nonché con alieni edifici industriali;
• ad ovest, con alieno edificio industriale e diversi fabbricati residenziali (salvo altri).
Dati catastali: (Situazione degli atti informatizzati al 25.03.2011)
Il complesso immobiliare è identificato catastalmente al N.C.E.U. del Comune di Cava de’ Tirreni
con i seguenti dati:
risulta intestato alla società Omissis (Proprietà per 1/1);
• Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub 3, categ. D/8, Rendita € 10.504,73 -Corso Giuseppe Mazzini n.
225-piano T.-1;
• Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub 2, categ. D/8, Rendita € 13.696,44 -Corso Giuseppe Mazzini n.
225-piano T.-1;
• Foglio n.16 part.lla n. 1912 sub 1, categ. area urbana, Rendita € 13.696,44 -Corso Giuseppe
Mazzini n. 225-piano T.;
Provenienza del bene:
Attualmente il complesso immobiliare risulta pervenuto (piena proprietà) alla società in stato di
fallimento “Omissis” in virtù dell’Atto tra vivi – scissione di società per azioni in una società di
nuova costituzione – Notaio Fasano Matteo in Salerno Repertorio n. 34597 del 10.01.2005;
Trascrizione del 25.01.2005 Reg
Gen. N. 4278 Reg. part. n. 3396.
Iscrizioni e trascrizioni sul medesimo gravanti:
iscrizione del 05.08.2004 – Reg. Gen. N. 35748 Reg. part. n. 5410 -notaio Fasano Matteo repertorio
n. 33425/15291 del 04.08.2004 – Ipoteca Volontaria derivante da CONCESSIONE A GARANZIA
DI MUTUO. Scadenza finanziamento entro il 31.07.2019.
Atto di Pignoramento Immobiliare n. R.G. 395/2011, iscrizione a ruolo 22.07.2011, creditore
procedente: Omissis – debitore: società di Omissis
Stato di occupazione:
Il complesso immobiliare non risulta occupato da terzi.
Regolarità edilizio-urbanistiche e agibilità:
L’immobile risulta conforme ai titoli autorizzativi.
Allo stato non risultano Certificati di agibilità rilasciati dal Comune; di contro esistono Certificati di
Collaudo Statico delle strutture depositati presso il Genio Civile di Salerno.
Valore del cespite:
€ 8.560.000,00 (euro ottomilionicinquecentosessantamila/00).
3.13) estragga reperto fotografico – anche in formato digitale, secondo le specifiche di cui al
foglio di raccomandazioni consegnato contestualmente – dello stato dei luoghi, comprensivo,
in caso di costruzione, anche degli interni.
Si rimanda alla documentazione di cui All. n. 2 Documentazione fotografica.
4) Conclusioni:
Da notare che l’attribuzione del valore ad un immobile si incentra in un fatto di previsione; invero,
il “valore di stima” non è, come avviene per il “prezzo”, un valore storico, ma un valore che si
presume possa verificarsi in un determinato periodo, in considerazione delle particolari condizioni
tecniche, economiche e legali che caratterizzano il bene oggetto di valutazione. La risultanza di un
giudizio estimativo nell’ambito del settore immobiliare, formulata al fine di conoscere
l’apprezzamento di uno specifico bene, identifica quindi l’entità che l’estimatore presuma possa
realizzarsi con la maggiore probabilità in funzione dell’aspetto economico del “valore di mercato”.
Stabilito quindi che il risultato della elaborazione estimale deve essere il più probabile prezzo di
mercato, e cioè quello che, tra tutti i valori possibili, ha maggiore probabilità di verificarsi e che
coincide normalmente (ma non sempre) con il dato medio attribuibile da diversi periti allo stesso
bene, si può affermare che saranno comunque da considerare accettabili anche valori diversi, purché
compresi nell’ambito della tolleranza estimale (10%). Pertanto nel ringraziare la S.V.Ill.ma per la
fiducia accordatagli, il sottoscritto C.T.U. rassegna la presente relazione tecnico estimativa,
ritenendo che sulla base dei conteggi eseguiti e delle considerazioni sopra esposte, il più congruo
valore di mercato da attribuire al complesso immobiliare noto, sia pari a complessivi € 8.560.000,00
(euro ottomilionicinquecentosessantamila/00).
Espletato completamente il mandato ricevuto, si rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento
dovesse necessitare.
Scafati (SA), 23 agosto 2011
Il C.T.U.
Ing. Carmine Landi
Segue ELENCO ALLEGATI.
ELENCO ALLEGATI:
1) All. n. 1 Nomina.
2) All. n. 2 Documentazione fotografica.
3) All. n. 3 Planimetrie stato di fatto.
4) All. n. 4 Richiesta Documentazione Urbanistica al Comune di Cava de’ Tirreni.
5) All. n. 5.a, 5.b, 5.c Documentazione catastale.
6) All. n. 6.a, 6.b Ricevute diritti di acceso agli atti ed estrazione di copie – Fattura copie
Documentazione Comune di Cava de’ Tirreni.
7) All. n. 7 Richiesta di proroga.
8) All. n. 8 Ispezioni ipotecarie.
9) All. n. 9 Richiesta Certificato di Destinazione Urbanistica al Comune di Cava de’ Tirreni.
10) All. n. 10 Richiesta Certificati di agibilità degli immobili costituenti il complesso immobiliare
in oggetto di proprietà della società Omissis
11) All. n. 11 Certificato di Destinazione Urbanistica.
12) All. n. 12a, 12b, 12c, 12d, 12e, 12f, 12g, 12h: Documentazione urbanistica.
13) All. n. 13 Certificato di Collaudo Statico.
14) All. n. 14 CD-ROM contenente l’intera Relazione di consulenza tecnica, compresi allegati, in
formato “.doc per Word” ed in formato “.pdf per adobe”.
15) All. n. 15 Atto di pignoramento immobiliare -Tribunale di Salerno -n. R.G. 395/2011.
16) All. n. 16 Specifica spese sostenute e onorario.