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Sezione regionale di controllo per la Toscana RELAZIONE SUL RENDICONTO DELLA REGIONE TOSCANA per l'esercizio finanziario 2006 GLI ANDAMENTI GENERALI DELLA POLITICA DI BILANCIO

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Sezione regionale di controllo per la Toscana

RELAZIONE SUL RENDICONTO DELLA REGIONE TOSCANA

per l'esercizio finanziario 2006

GLI ANDAMENTI GENERALI DELLA POLITICA DI BILANCIO

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PRESIDENTE: Presidente di Sezione Francesco BATTINI

COMPONENTI: Consigliere Gianfranco BUSSETTI Consigliere Paolo SCARAMUCCI Consigliere Vincenzo PALOMBA Consigliere Paolo GIUSTI Consigliere Graziella DE CASTELLI I° Referendario Carmela MIRABELLA

ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA: Funzionario amministrativo - Dott. Simone PINI

SUPPORTO INFORMATICO ED AMMINISTRATIVO: Operatore amministrativo - Sig.ra Mariapaola GALASSO

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Del. n. 293/2007

LA SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA TOSCANA

composta dai magistrati:

- Pres. Francesco BATTINI Presidente

- Cons. Paolo SCARAMUCCI Componente

- Cons. Paolo GIUSTI Componente

- Cons. Graziella DE CASTELLI Componente

- I° Referendario Carmela MIRABELLA Componente

VISTO l’art. 100, comma 2, della Costituzione;

VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12

luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni;

VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di

giurisdizione e controllo della Corte dei conti;

VISTO l’art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131 “Disposizioni per

l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18

ottobre 2001, n. 3”;

VISTO il Regolamento (14/2000) per l’organizzazione delle funzioni di

controllo della Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti

in data 16 giugno 2000, e successive modificazioni;

VISTA la deliberazione delle Sezioni Riunite n. 42/CONTR/PRG/06 del 27

ottobre 2006, con la quale sono stati approvati gli “Indirizzi e criteri di riferimento

programmatico del controllo sulla gestione per l’anno 2007”;

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VISTA la deliberazione n. 182/2006, con la quale la Sezione regionale di

controllo per la Toscana ha approvato il programma dell’attività di controllo sulla

gestione della Regione Toscana per l’anno 2007;

VISTI i risultati dell’istruttoria e preso atto del contraddittorio svolto con le

competenti Direzioni generali della Regione Toscana;

UDITO nella Camera di consiglio il relatore, Cons. Paolo GIUSTI;

DELIBERA

di approvare la “Relazione sul rendiconto della Regione Toscana per l’esercizio

finanziario 2006. Gli andamenti generali della politica di bilancio”.

DISPONE

che copia della presente relazione sia trasmessa al Presidente del Consiglio

Regionale della Toscana, al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore al

Bilancio.

Così deciso in Firenze, nella Camera di consiglio del 18 giugno 2007.

Il Presidente

f.to Francesco BATTINI

Il Relatore

f.to Paolo GIUSTI

Depositata in segreteria il 18 giugno 2007.

Il Direttore della segreteria

f.to Pier Domenico BORRELLO

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INDICE Premessa pag. 7 Considerazioni generali e riassuntive 11 1. Il sistema dei controlli interni e il sistema informativo-contabile 21 2. La “rappresentatività” dei dati e dei documenti contabili 25

3. Il bilancio 27 3.1 Il quadro programmatico e la legge finanziaria 27 3.2 Le previsioni di bilancio iniziali 30

3.3 Le previsioni di bilancio finali 38

3.4 Gli scostamenti dell’entrata e della spesa fra previsioni iniziali e previsioni finali 41

3.5 Il rispetto degli equilibri di bilancio 46 4. La gestione delle entrate 50

4.1 Le entrate tributarie e la gestione dell’autonomia tributaria 53 4.2 I trasferimenti statali e comunitari 60 4.3 I proventi patrimoniali 66 4.4 L’indebitamento regionale a copertura degli investimenti 67 4.5 Le anticipazioni di cassa 72

5. La gestione delle spese 74

5.1 Le spese correnti 77 5.2 Gli equilibri della spesa sanitaria 82 5.3 Le misure di contenimento della spesa 90 5.4 La spesa per il servizio del debito 100 5.5 Le spese in conto capitale 107 5.6 Il patto di stabilità interno 118 5.7 I trasferimenti correnti e in conto capitale 124

6. La gestione dei residui 134 7. I risultati complessivi della gestione finanziaria 140

7.1 Gli equilibri della gestione di competenza 144 7.2 Gli equilibri della gestione di cassa 145 7.3 Il risultato di amministrazione a confronto con le economie vincolate e i residui perenti 147 7.4 I risultati differenziali 151

8. Cenni sul conto consolidato 152 9. La struttura organizzativa regionale e il personale 153

9.1 Il modello organizzativo e le dotazioni organiche 153 9.2 La consistenza del personale e le retribuzioni 157

APPENDICE I

Allegato n. 1 – I trasferimenti di risorse agli enti locali III Allegato n. 2 – La serie storica degli indicatori finanziari di gestione XI

Allegato n. 3 – Descrizione dell’attività di riscontro dei dati e dei documenti contabili XVII

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Premessa

1. Questa “Premessa” introduce una relazione della Sezione di

controllo – quella sugli aspetti finanziari e contabili del rendiconto generale della

Regione Toscana per l’esercizio 2006 – che per la prima volta viene non soltanto

varata, ma anche ufficialmente presentata al Consiglio regionale, arricchito dalla

presenza del Presidente e di componenti della Giunta regionale, prima che il

Consiglio stesso approvi il rendiconto.

La novità non può ritenersi soltanto formale, perché essa adeguatamente

sottolinea, da un lato, la direzione in cui deve muoversi il controllo successivo della

Corte, che è quella di assicurare un’asseverata trasparenza gestionale nell’ambito di

un rapporto di ausiliarietà con gli organi elettivi e le collettività rappresentate; e,

dall’altro, una maggiore visibilità di una equiparazione tra Stato e Regione ora

estesa anche alle procedure di approvazione del rendiconto.

Secondo intese che emergono da uno scambio di note con i vertici regionali,

all’incontro estivo di cui si è appena detto ne seguirà un altro, a fine anno,

finalizzato alla presentazione di un referto sull’attuazione di alcune politiche

regionali (la sanità, soprattutto, ed eventualmente altri profili), nonché alla

formalizzazione del contraddittorio sulla programmazione dei controlli della Sezione

per l’anno successivo.

2. Considerato che la Premessa è sede tradizionale di esposizione degli

eventi che direttamente interessano l’attività della Corte e, in particolare, il

rapporto di ausiliarietà che la lega non soltanto al Consiglio regionale, come

ricordato, ma anche agli organi elettivi degli enti locali, deve rilevarsi, seppur

ripetendo in parte cose già note, che il 2006 è stato, nella materia, un anno ricco di

novità importanti.

Per prima cosa, in attuazione della legge finanziaria 2006, commi 166 e

seguenti, la Sezione ha dato inizio ad una nuova ed aggiuntiva attività di controllo,

avente le caratteristiche di un monitoraggio, esteso al ciclo di bilancio di tutti gli

enti locali e finalizzato ad “avvertire” tempestivamente gli organi elettivi degli

eventuali rischi che si prospettano per il mantenimento degli equilibri economico-

finanziari. Nella misura in cui anche tale controllo, eseguibile in forme cartolari e

standardizzate, resti saldamente agganciato ai modelli collaborativi, l’autonomia

degli enti, nel cui esclusivo interesse esso è attivato, non appare minacciata dalla

sinergia creata dalla legge tra Sezioni e organi interni di revisione.

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Si è consapevoli, peraltro, che su tali profili una parola definitiva dovrà

essere pronunciata dalla Corte costituzionale. Ma, assai prima che la legge

finanziaria dettasse le norme di cui sopra, l’opportunità di un monitoraggio

analogamente finalizzato, esteso alla gestione di tutti gli enti, era stata avvertita da

questa Sezione, che aveva negli atti di programmazione proposto di effettuarlo

sulla base di altri strumenti (evoluzione dei risultati, negli anni, della griglia di

indicatori finanziari e gestionali sin qui utilizzata per la selezione degli enti; risultati

del questionario annuale, dati di cassa etc.).

Per intanto, questa Sezione ha affrontato al meglio delle proprie possibilità il

pesante e descritto compito, che non può sostituire, è bene qui ripeterlo, le più

approfondite istruttorie di controllo “sul campo” da effettuare su alcuni enti a norma

della legge n. 131 del 2003, e ha sottoposto a rigorosa analisi le relazioni e le

prospettazioni che gli organi di revisione inviano sia sui bilanci preventivi approvati,

sia sui rendiconti.

In questo quadro di notevole aggravamento dei compiti della Sezione,

particolarmente gradita è stata la notizia della designazione da parte del Consiglio

regionale, nel 2007, di un esperto che per cinque anni avrà lo status di Consigliere

della Corte dei conti.

Sempre in attuazione della legge finanziaria, la Sezione ha poi inviato alla

Giunta regionale, in vista dell’approvazione dei bilanci di esercizio degli enti sanitari,

un referto sulle relative gestioni ricavato dalle relazioni dei collegi sindacali degli

enti stessi. Gli esiti del referto potranno interagire con la relazione sui profili sanitari

che sarà presentata al Consiglio a fine anno.

3. In secondo luogo, la Sezione ha nel 2006 portato a compimento,

secondo linee di condivisa programmazione, un percorso istituzionale volto ad

ovviare, sul terreno delle “ulteriori forme di collaborazione” cui si riferisce la legge

n. 131 (comma 8 dell’art. 7), ad alcune lacune del sistema delineato dalla legge n.

20 del 1994 e dalla stessa legge n. 131 del 2003 (comma 7 dell’art. 7).

All’assenza di un organo rappresentativo al quale fare capo per la

programmazione e le proposte strategiche in materia di controlli sugli enti locali, ed

al quale, anche, indirizzare referti non attinenti alla gestione di singoli enti, ma

intesi ad individuare tematiche generali, nell’ambito regionale, comuni a più enti

omogenei, si è ovviato con la Convenzione stipulata il 16 giugno 2006 con il

Consiglio delle autonomie locali e con la Giunta regionale.

La Convenzione ha tra l’altro allargato i confini dell’attività consultiva che la

Sezione svolge nelle materie di contabilità pubblica, attività che di recente mostra

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segni evidenti di crescita, nonostante la prevista necessità di “filtrare” tutte le

richieste di parere, tranne casi di motivata urgenza, attraverso il Consiglio delle

autonomie. Ove la tendenza dovesse ulteriormente consolidarsi, sarebbe gradito

dalla Sezione poter contare su un’attività preliminare di coordinamento svolta da

rinforzate strutture del Consiglio delle autonomie.

A fine anno, inoltre, l’attenzione da sempre dedicata dalla Sezione a

strumenti idonei a far conoscere anche agli enti non selezionati per istruttorie di

controllo il quadro istituzionale e procedurale entro il quale esso si muove, le

modalità e le finalità delle istruttorie, i risultati “giurisprudenziali” dell’attività della

Sezione, è culminata nella redazione di un Manuale dei controlli svolti nella

Regione.

Il Manuale, che non risulta avere precedenti da parte di altre Sezioni,

centrali o regionali, è stato diramato a tutti gli enti ed agli organismi interessati ed

è stato presentato presso la Sede regionale in un affollato incontro organizzato dal

Consiglio delle autonomie. La Sezione ha ulteriormente sottolineato, nell’occasione,

che il prodotto funge da strumento di conoscenza ma anche di garanzia, nei

confronti degli enti ed ha esposto linee di una sua possibile evoluzione. Oltre

all’aggiornamento ed implementazione delle c.d. massime del controllo, la

descrizione del quadro procedurale potrebbe anche estendersi al controllo sulla

gestione regionale, secondo il nuovo assetto descritto in apertura.

4. Quanto ai profili finanziari e contabili che interessano la Relazione,

intesa come si è accennato a certificare la trasparenza della gestione delle risorse

regionali e ad agevolare il controllo “politico” del Consiglio e della collettività

regionale sull’uso delle stesse, giova ricordare che il primo capitolo della Relazione

stessa riassume, come già nel 2005 e 2006, le valutazioni più importanti e le

conclusioni che emergono dal testo nel suo complesso.

A tale capitolo rinviando, può in questa sede soltanto anticiparsi un sintetico

giudizio.

Premesso, sotto il profilo della trasparenza, che l’esame dei documenti

contabili e l’esito di specifiche indagini campionarie depongono per l’affidabilità degli

atti e dei conti regionali, il referto della Sezione esprime una valutazione

sostanzialmente positiva sulla gestione dell’esercizio 2006, rilevando, in generale,

che le strategie di bilancio adottate hanno reso possibile la sostenibilità della spesa

regionale in un contesto finanziario bloccato sul versante delle risorse, anche per la

volontà regionale di non ricorrere a strumenti di fiscalità aggiuntiva, e

contrassegnato da fabbisogni sociali fisiologicamente crescenti. Al contenimento e

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alla razionalizzazione della spesa comprimibile hanno concorso, inoltre, non soltanto

il rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli imposti dalla normativa statale, ma

anche autonome iniziative regionali: limiti alla spese per contratti co.co.co., per

formazione professionale e incarichi di studio e di consulenza; estensione delle

regole del patto di stabilità alla spesa corrente degli enti e degli organismi

dipendenti; avvio, anche, della costruzione di un bilancio regionale consolidato. La

Sezione, ciò nonostante, prende in considerazione fattori che inducono a definire il

quadro della finanza regionale critico per gli esercizi futuri. Come si era previsto

nella relazione sull’esercizio 2005, i ritardati finanziamenti statali al sistema

sanitario, ma anche la scelta regionale, di per sé commendevole, di ricorrere

all’indebitamento come fonte principale di finanziamento degli investimenti, ma di

rinviare l’accensione dei mutui, onde risparmiare sui costi di ammortamento, ha

creato nel 2006 tensioni nella gestione di cassa. Ciò ha, nell’immediato, causato un

ricorso considerevole, seppur nei limiti di legge, ad anticipazioni del tesoriere

regionale e, per garantirne la restituzione, alla stipulata di una quota (800 milioni)

dei mutui e dei prestiti autorizzati.

L’erogazione a fine esercizio delle risorse statali ha consentito addirittura un

miglioramento del saldo di cassa rispetto all’anno precedente, nonostante il forte

smaltimento dei residui passivi. Ma, a livello di competenza, il ricorso al mercato ha

migliorato ma non eliminato il disavanzo effettivo della gestione (337 milioni),

derivante dalla esuberanza, rispetto all’avanzo, delle partite vincolate. La parte

corrente evidenzia, inoltre, un saldo negativo, sebbene inferiore a quello registrato

nel 2004.

Tutto ciò contribuisce a ridurre i margini della manovra di bilancio, giacché la

spesa tende sempre più ad assumere elevati gradi di rigidità e le possibilità di

ricorso all’indebitamento tendono ad esaurirsi. Al blocco della fiscalità, come dianzi

osservato, si contrappone l’incremento del fabbisogno sanitario, che continua a

generare disavanzi effettivi, seppure contenuti rispetto ad altre realtà regionali e

seppure inerenti a poste non prese in considerazione sui tavoli di contrattazione.

I buoni risultati del 2006 non impediscono, pertanto, che sul 2007 si proietti

una situazione finanziaria caratterizzata da un alto grado di precarietà e di

incertezza.

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Considerazioni generali e riassuntive

1. Il presente referto, in coerenza con i compiti affidati alla Corte dalla

legge 5/6/2003, n. 131, comprende oltre al controllo sugli andamenti generali della

gestione 2006 in termini prevalenti di regolarità contabile e valutazione economico-

finanziaria, anche una valutazione di sintesi sugli aspetti organizzativi e gestionali

del personale regionale che era rimessa, nei precedenti anni, ad un’apposita

indagine nel mese di settembre.

Contiene poi un cenno sull’iniziativa assunta, in via sperimentale, dalla

Regione in merito alla predisposizione di un conto consolidato dei flussi finanziari

risultanti dai bilanci della stessa e dei propri enti ed organismi, le cui informazioni,

se perverranno alla Sezione nei tempi necessari, potrebbero costituire la base per

indurre, nel prosieguo dell’attività di controllo, a generali valutazioni sulla gestione

del complessivo sistema regionale.

Il percorso metodologico di costruzione del referto resta caratterizzato

dall’adozione del confronto in sede istruttoria del contraddittorio con in vari attori

dell’Amministrazione regionale responsabili dei processi verificati.

2. Preliminarmente all’analisi sugli andamenti della gestione, in

continuità con i precedenti referti, l’attenzione è rivolta, in primo luogo,

sull’organizzazione e sull’effettività del sistema dei controlli interni e sulle

caratteristiche funzionali del sistema informativo-contabile e, in secondo luogo,

sulla “rappresentatività” dei dati e dei documenti contabili.

In merito al primo aspetto, attraverso l’esame del funzionamento del

controllo amministrativo e contabile e delle caratteristiche del sistema informativo-

contabile, è emerso un contesto operativo in grado di fornire adeguate

assicurazioni, sia sotto il profilo procedurale che sostanziale, per contribuire ad

ottenere un positivo livello di affidabilità degli atti e dei conti regionali.

Con riferimento al secondo aspetto, la verifica effettuata durante l’analisi dei

documenti contabili, per gli aspetti trattati nel referto, e la specifica indagine su un

campione delle partite residuali attive, ha messo in luce che i dati contabili sono

stati estrapolati da sottostanti atti amministrativi con le procedure e secondo le

regole in vigore.

Ciò consente, con la ragionevole certezza desumibile dagli esiti delle

predette verifiche, di poter considerare attendibili i dati e gli stessi documenti.

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Nell’ambito dei controlli interni rimane ancora da risolvere sul piano

progettuale la struttura del controllo di gestione in grado di consentire adeguate

valutazioni sui risultati conseguiti dai fattori produttivi impiegati, mentre risulta

definito e operativo dal 2007 il sistema di controllo strategico.

3. L’analisi condotta sulle politiche di impostazione del bilancio non ha

messo in evidenza aspetti particolari rispetto al precedente esercizio.

Sul versante delle risorse, infatti, il quadro nazionale di riferimento non si è

presentato diverso da quello del 2005, permanendo lo stato di precarietà e di

incertezza dell’assetto finanziario regionale, stante la stasi del processo di

attuazione del federalismo fiscale e il persistere del blocco agli spazi di manovra ai

tributi di cui alla D.L.vo 56/2000, e restando ferma la decisione della stessa

Regione di perseguire nella scelta di mantenere inalterata la pressione fiscale per i

propri tributi.

Sul versante della spesa, la scarsità delle risorse ha richiesto la conferma

dell’obiettivo di contenimento del fabbisogno, ottenibile attraverso una

rimodulazione più cogente degli stanziamenti all’effettiva capacità di realizzazione

degli interventi e la riduzione della spesa corrente, soprattutto di quella di

funzionamento e del servizio del debito, per favorire la spesa di investimento ed in

specie quella collegata al “programma straordinario”.

Il ricorso all’indebitamento continua, comunque, a costituire la modalità

prevalente ed indispensabile per il finanziamento degli investimenti previsti e per la

copertura dei disavanzi pregressi, quest’ultima rinviata anche nel 2006 al

successivo esercizio al fine di consentire un risparmio nei costi di ammortamento.

La legge finanziaria regionale e il bilancio nella loro impostazione originaria,

ma anche nelle loro successive modificazioni, risultano sostanzialmente coerenti

con tali indirizzi richiamati nel DPEF, il che rileva l’esistenza di uno stretto raccordo

fra la fasi di programmazione e di esplicitazione delle risorse e dei relativi impieghi.

L’esame del bilancio mostra, per l’intero arco gestionale, il rispetto delle

norme e dei principi contabili in ordine alla sua composizione strutturale e al vincolo

del pareggio finanziario.

Altrettanto rileva per quanto riguarda il raggiungimento e la conservazione

degli equilibri interni in materia di risorse con destinazione preordinata e in ordine

ai vincoli di utilizzazione delle entrate derivanti dall’alienazione dei beni

patrimoniali.

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Risultano correttamente riportate nel bilancio le risultanze della gestione

precedente nel loro importo e nella loro composizione e osservati i limiti quantitativi

e qualitativi disposti dalla normativa relativamente ai mutui e ai prestiti autorizzati.

Particolare interesse, per il positivo intendimento di razionalizzare la spesa,

desta l’autonoma iniziativa assunta dalla Regione di porre sotto controllo i propri

impieghi, aggiungendo ai vincoli posti dalla legge finanziaria nazionale (patto di

stabilità interno e spesa del personale) misure di contenimento ai costi dei contratti

di collaborazione coordinata e continuativa, della formazione professionale e degli

incarichi di studio e di consulenza.

In tale ambito va pure segnalata l’estensione, con specifiche modalità, delle

regole del patto di stabilità alla spesa corrente degli enti e degli organismi

dipendenti.

4. La gestione del bilancio 2006, diversamente da quelle precedenti,

risulta caratterizzata da alcune iniziative e operazioni resesi necessarie per far

fronte alle criticità emerse nella situazione della liquidità a fronte dell’esigenza di

rispondere alle pressanti e maggiori richieste di pagamento.

Il fenomeno, determinato dalla urgenza di sostenere il sistema sanitario

regionale penalizzato, principalmente, dalla mancata erogazione da parte dello

Stato di quote dei trasferimenti pregressi, ma anche, seppur per importi non

rilevanti, dalle modalità di copertura indicate dalla Regione dei disavanzi accertati,

era già stato avvertito verso la fine dell’anno precedente ed altresì evidenziato nel

referto della Sezione.

Ha influito, pur anche, sulla situazione la scelta del continuo rinvio

dell’accensione dei mutui e prestiti annualmente autorizzati a copertura della spesa

di investimento, che ha prodotto obbligazioni da soddisfare di dimensioni non più

sostenibili attraverso il solo ricorso alle ordinarie disponibilità di cassa.

La carenza di cassa, affrontata ricorrendo, nei limiti di legge, ad anticipazioni

da parte del tesoriere regionale, ha consentito di assicurare i flussi finanziari a

favore delle aziende sanitarie necessari a rispettare i termini di pagamento

concordati con i fornitori (la parte dei debiti con le farmacie, entrata nel portafoglio

di Farmafactoring S.p.A., è stata oggetto di una specifica transazione con

pagamento dilazionabile fino al 31/10/2007).

Onde evitare il rischio di non poter rimborsare entro l’anno l’anticipazione,

determinando così un deficit strutturale di cassa, in assenza di una previsione

attendibile circa la corresponsione da parte dello Stato delle partite creditorie

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(anche se la finanziaria nazionale ne disponeva lo sblocco), è stata stipulata una

quota dei mutui e dei prestiti autorizzati dalla legge di bilancio.

La questione si è chiusa positivamente con un saldo migliorativo della cassa

rispetto all’anno precedente, a seguito dell’avvenuta erogazione, verso la fine

dell’esercizio, delle risorse statali che hanno permesso il rimborso della

anticipazione, i cui oneri sono stati gravati sulla spesa sanitaria.

5. Salvo questo aspetto, la gestione non ha generato significativi

fenomeni finanziari diversi da quelli delle gestioni 2004 e 2005.

La gestione di competenza delle entrate e delle spese, nei suoi diversi profili,

presenta, rispetto ai due anni precedenti, andamenti altalenanti.

Il volume delle entrate, al netto del saldo finanziario del 2005 e dei

movimenti di fondi, mostra una progressiva crescita sorretta, prevalentemente,

dalle maggiori risorse destinate al finanziamento del sistema sanitario e

dall’accumularsi delle poste relative al ricorso al mercato finanziario.

Il grado di realizzazione delle previsioni e il grado di velocità degli incassi

mostrano una sensibile ripresa rispetto ai valori del 2005, avvicinandosi a quelli più

elevati del 2004, trascinati dall’attivazione, non riscontrabile prima, di una quota

dell’indebitamento.

Le entrate tributarie evidenziano, nel loro complesso, un trend in crescita e

indici della capacità di accertamento e della velocità di riscossione che si collocano

su valori ottimali.

Crescono anche i volumi delle diverse aggregazioni delle entrate tributarie e,

particolarmente significativa, risulta la crescita dei “tributi a titolarità regionale”,

risultando scontata quella delle “compartecipazioni, addizionali ed altri tributi”,

collegati prevalentemente alle vicende relative al finanziamento della sanità.

Rispetto ai primi, nonostante l’invarianza delle aliquote (la pressione fiscale

si attesta ad un +0,010% rispetto al 2005), sale soprattutto il gettito della tassa

automobilistica e dell’addizionale sul consumo del gas metano.

La maggiore entrata riesce a compensare il minor gettito degli altri tributi

dell’aggregato e ad assorbire la riduzione, ormai progressiva, del gettito dell’accisa

sulle benzine che, pur facendo parte del secondo aggregato, solo in minima parte è

destinato al finanziamento della spesa sanitaria.

L’indicatore della capacità di accertamento si mantiene su livelli elevati,

mentre scende, anche sensibilmente, quello della velocità di riscossione.

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Rispetto ai secondi, il gettito in aumento dell’IRAP e dell’addizionale IRPEF,

assieme al gettito, pressoché uguale a quello del 2005, della compartecipazione

all’IVA, non risultano sufficienti a garantire l’intero fabbisogno stimato della sanità e

il ristoro delle somme dei tributi soppressi e dei trasferimenti fiscalizzati.

Ne consegue un effetto negativo sul bilancio, cui è da aggiungersi quello

determinato dall’applicazione dei nuovi criteri perequativi al concorso statale al

finanziamento del settore sanitario per gli anni dal 2002 al 2004, concordati fra le

regioni nella Conferenza dei Presidenti del 21/7/2005.

Gli indicatori della capacità di accertamento e della velocità di riscossione

non subiscono che leggeri scostamenti in confronto all’anno precedente, ma si

mantengono a livelli inferiori a quelli raggiunti nel 2004.

Anche le entrate patrimoniali manifestano volumi in ascesa dovuti ad

un’operazione di carattere straordinario di dismissione, in presenza, di un quasi

definitivo smaltimento dei programmi ordinari di alienazione.

Le risorse provenienti dall’esterno, siano queste collegate a trasferimenti e

contributi statali che ai trasferimenti della UE a sostegno dei programmi strutturali

e alle iniziative comunitarie, invece, calano.

Gli indicatori di gestione per le entrate libere (costituite in prevalenza dalle

risorse non ancora fiscalizzate per il finanziamento delle funzioni trasferite ex legge

“Bassanini”), permangono sugli stessi livelli precedenti, mentre flettono quelli delle

entrate vincolate, ed in specie la velocità di riscossione.

Con riferimento alle risorse revenienti dall’indebitamento, la gestione mette

in evidenza che la manovra, pur sempre tesa ad utilizzare, sul versante della

competenza, le economie di spesa da risorse proprie per far fronte agli investimenti

e, sul versante della cassa, le ordinarie disponibilità, ha subito, per le motivazioni

già espresse, una non totale applicazione.

Infatti, sono stati contratti mutui e prestiti obbligazionari per un importo di

800 milioni a fronte di un’autorizzazione complessiva di 1.573 milioni, influenzando,

come più sotto argomentato, il risultato finale della gestione ed elevando, per la

prima volta in questi ultimi anni, il rapporto fra il debito e il PIL regionale.

6. La spesa, al netto dei movimenti dei fondi, presenta una progressiva

crescita dei volumi, ma la gestione mostra un peggioramento della capacità di

impegno ed un miglioramento della capacità di pagamento rispetto ai due anni

precedenti.

L’analisi per classificazione economica rileva che la crescita si addensa

maggiormente sulla spesa in conto capitale, rispetto alla spesa corrente e per il

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rimborso dei prestiti, riducendosi di poco il peso di quest’ultima sul totale degli

impieghi previsti.

L’aumento del volume della spesa corrente si mostra, comunque, assai

elevato se depurato della parte destinata al servizio sanitario, interessando tutte le

strategie salvo quella istituzionale e quella ambientale.

Sotto il profilo gestionale, gli indicatori della spesa corrente mettono in

risalto un miglioramento della capacità di impegno e una sostanziale tenuta della

velocità di pagamento, segno di una soddisfacente attività di utilizzazione e di

realizzazione.

La scomposizione della spesa corrente mette in evidenza una sostanziale

invarianza del peso delle diverse categorie economiche, con una leggera riduzione

dei trasferimenti e della spesa di funzionamento a favore della spesa per i settori di

intervento.

Fra i primi, che assorbono gran parte degli impieghi, salgono quelli a favore

delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, quelli destinati alle aziende

sanitarie, sorretti non solo dalle risorse determinate sulla base del fabbisogno

riconosciuto, ma anche da specifici stanziamenti della Regione, che risultano

corrisposti in anticipazione a future spettanze nei confronti dello Stato, mentre

calano lievemente i trasferimenti ai soggetti privati.

Significativa appare la riduzione della spesa di funzionamento, dovuta a

risparmi nell’acquisto di beni e servizi e al contenimento della spesa di personale,

che parrebbe derivare, in parte, dall’esito positivo delle politiche di contenimento

adottate e, in parte, dall’esigenza di rientrare nei tetti imposti dal patto di stabilità

interno.

Abbastanza diversa si presenta la gestione della spesa in conto capitale, le

cui capacità di impegno e velocità di pagamento registrano il valore più basso del

periodo 2004-2006, mettendo in risalto un aumento delle difficoltà di attivazione e

di realizzazione degli interventi programmati, non imputabili certamente ai vincoli

del patto di stabilità interno, sussistendo forti margini di espansione dei flussi

rispetto agli obiettivi programmatici.

Una tale situazione emerge anche dal monitoraggio del programma

straordinario degli investimenti, che mostra un grado di utilizzazione delle risorse

finanziarie nell’ordine di appena un terzo di quelle assegnate.

7. L’analisi della gestione residui evidenzia un forte processo di

smaltimento, raggiungendo l’indice più alto del triennio.

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Consistenti sono anche le entità delle operazioni di riaccertamento delle

entrate, con saldo negativo, e delle spese eliminate, in prevalenza, per perenzione.

Qualche perplessità scaturisce sulla effettiva esigibilità delle partite residuali

attive con elevato grado di vetustà, come confermato dall’esito della verifica

effettuata su un campione delle medesime.

Tale situazione suggerisce un più approfondito esame, in sede di

riaccertamento, sulla reale possibilità di riscossione, e, in caso dubbio, il loro

stralcio dal conto del bilancio.

8. Il bilancio si chiude con un saldo finanziario positivo, come per i

trascorsi esercizi, ma con un valore (1.119 milioni) estremamente più alto in

dipendenza di una gestione caratterizzata da un differenziale più marcato fra le

dinamica degli accertamenti e quella degli impegni.

Concorrono alla determinazione di tale risultato, con saldo di uguale segno

positivo, sia la gestione della competenza che quella dei residui.

La differenza rispetto ai trascorsi esercizi è riscontabile nella gestione di

competenza, mantenuta per la prima volta in equilibrio con un risultato positivo

senza dover ricorrere al saldo finanziario applicato derivante dal precedente

esercizio.

In particolare, il saldo positivo riguarda la parte capitale quale conseguenza

dell’apporto dei mutui contratti che, assieme alle entrate accertate finalizzate alla

spesa di investimento, superano di molto gli impegni, mettendo in evidenza, sotto

altro profilo, il forte rallentamento degli interventi di questa tipologia di spesa.

La parte corrente evidenzia, invece, un saldo negativo, comunque inferiore a

quello registrato nel 2004.

L’avanzo vincolato si mantiene su un valore (1.457 milioni) intermedio

rispetto al valore più alto del 2005 e a quello più basso del 2004.

Influiscono maggiormente sull’avanzo vincolato le perenzioni, con un valore

molto elevato, rispetto alle economie vincolate che, invece, registrano il più basso

valore del periodo.

La gestione continua ad essere contrassegnata da un disavanzo effettivo di

337 milioni che, peraltro, per effetto del riscorso al mercato finanziario, segna una

forte diminuzione rispetto ai precedenti esercizi, invertendo il trend di crescita degli

ultimi anni.

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9. La verifica del rispetto delle regole del patto di stabilità disposte dalla

legge finanziaria ha dato esito positivo.

La tenuta dei flussi degli impegni e dei pagamenti entro gli obiettivi

programmati, frutto di un attento monitoraggio dei fenomeni, non sembra che

abbia creato difficoltà all’esplicarsi della spesa in conto capitale, rimanendo sia gli

uni che gli altri molto al di sotto dei tetti.

Critica invece è apparsa la tenuta degli impegni e dei pagamenti della spesa

corrente le cui differenze, rispetto agli obiettivi programmatici, risultano contenute

su valori assai bassi.

Anche dieci su dodici degli enti e organismi regionali dipendenti, a cui la

Regione aveva esteso le regole del patto con riferimento alla sola spesa corrente,

con modalità che tenevano conto anche dell’andamento della spesa del personale,

hanno mantenuto la spesa entro i limiti previsti.

Appaiono poi osservati i vincoli alla spesa del personale, imposti dalla

finanziaria statale, nonché le limitazioni ad alcune categorie di spesa corrente poste

dalla legislazione regionale.

10. In sintesi, alla luce dell’indagine effettuata, deve esprimersi una

valutazione sostanzialmente positiva sulla gestione dell’esercizio 2006, rilevando, in

generale, che le strategie di bilancio adottate hanno reso possibile la sostenibilità

della spesa regionale in un contesto finanziario bloccato a fronte di fabbisogni

crescenti.

Inoltre, l’accertato rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli imposti

dalla normativa evidenziano una conduzione dei fenomeni finanziari in armonia con

le regole e i principi contabili e consapevole delle esigenze di contenimento e di

razionalizzazione della spesa pubblica.

Le problematiche emerse durante il ciclo del bilancio relativamente alle

carenze di liquidità del sistema regionale appaiono affrontate e risolte nell’ambito

delle normative vigenti e secondo criteri di prudenza e di economicità.

L’analisi di dettaglio mette in evidenza solo alcune criticità rilevabili

nell’azione amministrativa dal rallentamento dell’attività di impiego delle risorse

destinate agli investimenti, nonché nell’ambito dei controlli interni dalla mancata

attuazione di un organico sistema di controllo di gestione.

Nonostante la positività della gestione 2006, dall’analisi emerge un quadro

della finanza della Regione assai critico per gli esercizi futuri.

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Infatti i margini di manovra, stante il blocco della fiscalità, appaiono limitati

e la spesa tende sempre più ad assumere elevati gradi di rigidità.

La possibilità di ricorso all’indebitamento, come fonte principale del

finanziamento della spesa di investimento, stante il consistente utilizzo e le

limitazioni normative, sta per esaurirsi facendo venir meno ulteriori spazi di

intervento, a meno che non si ampli la base di riferimento.

Pesa poi, sul quadro complessivo, la questione della spesa sanitaria che

continua a generare risultati economici in linea, secondo le valutazioni del Tavolo di

verifica, con le intese definite negli accordi fra Stato e regioni, ma comunque pur

sempre negativi, tenuto conto anche delle voci di bilancio prive di esborsi monetari,

ancorché a livelli abbastanza contenuti rispetto ad altre realtà regionali, per i quali

restano da definire le modalità di copertura.

Il 2007 prospetta una situazione finanziaria caratterizzata pertanto da un

alto grado di precarietà e di incertezza che, per essere rimosso, richiede scelte

importanti, a meno che non prenda avvio il processo di federalismo fiscale nei

termini delineati dall’art. 119 della Costituzione riconoscendo alle regioni, assieme

all’autonomia finanziaria, le risorse sufficienti a svolgere adeguatamente i loro

compiti.

11. Con riferimento alla parte tematica, l’indagine sulla struttura

regionale mette in rilievo che nel corso del 2006 non sono state prodotte

modificazioni alle coordinate essenziali del modello organizzativo vigente, il che

conferma una valutazione positiva, da parte degli organi regionali, sul

funzionamento della macchina operativa.

Significative risultano, invece, le politiche adottate per il contenimento della

spesa di personale, sia in relazione alle dotazioni organiche che in relazione al

personale in servizio, i cui esiti appaiono favorevoli.

L’operazione di allineamento delle dotazioni organiche della Regione e degli

enti ed organismi dipendenti, richiesta dalla legge finanziaria 2005, assieme ad

iniziative proprie della stessa Regione, ha portato ad una riduzione complessiva di

218 unità di personale.

La consistenza del personale della Giunta e del Consiglio in servizio scende,

alla fine dell’anno, a 2.793 unità, proseguendo il trend di riduzione iniziato nel

2004.

Calano sia il numero dei dirigenti che quello del personale delle categorie,

mentre cresce il numero dell’”altro” personale, prevalentemente a contratto a

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tempo determinato, presumibilmente per sopperire alla forte riduzione del

personale “in pianta stabile”.

Al calo del personale non fa tuttavia riscontro una riduzione delle

retribuzioni, la cui dinamica è influenzata dagli incrementi stipendiali e dagli

arretrati conseguenti alle vicende contrattuali manifestatesi nel corso dell’anno.

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1. Il sistema dei controlli interni e il sistema informativo -

contabile

Il sistema dei controlli interni, richiamati nelle tre tipologie del controllo

strategico, di gestione e di regolarità amministrativa e contabile dall’art. 5 della L.R.

5/8/2003, n. 44, nell’ambito delle disposizioni sull’ordinamento della dirigenza e

della struttura operativa regionale, risulta originariamente disciplinato con

deliberazione della Giunta n. 1315 del 15/12/2003.

Più specificamente, la delibera individua, in un apposito documento,

solamente alcuni principi informatori di prospettiva in merito al controllo strategico

e al controllo di gestione, mentre affronta in dettaglio, con un regolamento ad hoc,

finalità, oggetto, procedure e responsabilità del controllo di regolarità

amministrativa e contabile.

Per quanto riguarda le prime due tipologie di controllo, solo nei confronti del

controllo strategico risulta elaborato un progetto approvato dalla Giunta con la

recente decisione n. 2 del 25/9/2006, mentre alcuna declinazione sistematica

hanno avuto le linee generali di impostazione del controllo di gestione.

Il controllo strategico, finalizzato all’esercizio della funzione di governo

dell’esecutivo, è inteso quale strumento che consente, attraverso il monitoraggio

dei fenomeni, la valutazione dei risultati conseguiti dalle politiche regionali durante

l’intero processo di programmazione.

Lo schema generale del sistema prevede, in sintesi, due livelli organizzativi

fra loro connessi e coordinati in rispondenza ai contenuti dei documenti di

pianificazione strategica.

Il primo, richiede la costruzione di indicatori capaci di misurare il grado di

raggiungimento dei risultati attesi dei programmi integrati, che delineano gli

obiettivi generali indicati nel PRS.

Il secondo, richiede la costruzione di indicatori di realizzazione (finanziaria,

procedurale e fisica) delle azioni progettuali e/o degli interventi contenuti nel DPEF.

Il progetto definisce, poi, le procedure, i ruoli, gli strumenti e il raccordo con

i sistemi di monitoraggio settoriali, dando un quadro completo di un sistema che, se

trattato coerentemente (è previsto dal 2007), appare in grado di soddisfare

adeguatamente l’esigenza di supportare l’azione del governo regionale.

Il controllo di gestione non si presenta, invece, ancora organicamente

trattato.

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Le procedure di formazione dei piani di gestione e i centri di responsabilità,

previsti dall’art. 16 della legge di contabilità regionale per la rilevazione dei costi dei

fattori produttivi necessari per il funzionamento dell’apparato e per la realizzazione

delle attività regionali, infatti, non risultano individuati.

I piani di lavoro delle diverse strutture, sebbene predisposti, sono

sostanzialmente organizzati per essere utilizzati unicamente come strumento per la

valutazione del personale.

I reports prodotti a supporto delle funzioni di direzione ed a sostegno dei

processi gestionali sono tuttora il risultato della elaborazione di dati di sola natura

contabile riferiti agli andamenti delle risorse finanziarie assegnate alle varie

direzioni generali e alle loro strutture interne.

Una tale situazione fa emergere l’esigenza di affrontare la costruzione di un

progetto, come fatto per il controllo strategico, in grado di sviluppare un processo

capace, nei tempi attuativi necessari, di addivenire ad un sistema organico di

valutazione dei risultati di tutti i fattori produttivi impiegati per la realizzazione delle

diverse attività in rapporto con le scelte di budget a monte effettuate.

Il controllo amministrativo-contabile, l’unico completamente operante, è

stato sottoposto, nel corso del 2006, a rivisitazione con l’obiettivo di conferire

maggiore rapidità ed efficienza alla gestione amministrativa.

A tal fine, la deliberazione n. 506, adottata dalla Giunta il 10 luglio, ha

previsto la riduzione degli atti amministrativi (decreti dirigenziali) da sottoporre a

controllo, escludendo quelli strettamente conseguenti ad atti già controllati e quelli

di adempimento a carattere ripetitivo, a meno che non ricadenti sul bilancio

regionale, in termini di entrata e/o di spesa.

La specifica individuazione degli atti da escludere è rimessa a ciascun

direttore generale nell’ambito delle materie di competenza, tenendo presente che

sono obbligatoriamente soggetti a controllo gli atti afferenti puntuali procedimenti

indicati nel disciplinare del controllo interno di regolarità amministrativa e contabile.

Rispetto alla regolamentazione precedente, il controllo può riguardare,

congiuntamente, i profili amministrativi e contabili, oppure essere limitato al primo

o al secondo profilo.

Il sistema, pur con le modificazioni apportate che hanno consentito di ridurre

i tempi medi dell’istruttoria amministrativa (3,80 giorni, rispetto ai 4,07 giorni del

2005), ma non di quella contabile (6,95 giorni, rispetto ai 5,88 del 2005), conferma

la sua efficacia, come emerge dai dati che sintetizzano gli aspetti più significativi

dell’attività operata sugli atti adottati nel 2006.

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La quantità di atti certificati sottoposti a controllo ha subito una sensibile

flessione, che sarà più decisa nel prossimo anno, avuto presente che la riforma del

sistema è entrata in vigore solo il 15 settembre.

Sono stati infatti controllati 5.829 atti su 6.814 certificati, in confronto,

rispettivamente, ai 7.172 e ai 7.644 del 2005, con un aumento degli atti certificati,

ma non oggetto di controllo, da 472 a 985.

Degli atti certificati, 4.554 hanno riguardato il controllo amministrativo e

contabile, 140 il solo controllo amministrativo e 1.135 il solo controllo contabile.

Dall’analisi prodotta da parte dell’apposita struttura1, effettuata sulla base

delle proposte di decreto pervenute per il controllo, emerge un rilevante aumento

dei rilievi effettuati, sia in valore assoluto che in percentuale, rispetto all’anno

precedente.

A fronte di una diminuzione delle proposte (passano da 7.512 del 2005 a

6.239 del 2006), i rilevi di natura amministrativa e/o contabile crescono da 1.892 a

2.163, raggiungendo il 34,67% in confronto al 25,19%, mettendo in evidenza una

maggiore criticità della produzione amministrativa della struttura regionale, che

trova conferma anche nelle successive determinazioni assunte a seguito dei rilievi.

Infatti, aumentano sia le proposte di decreto decadute e ritirate (5,61%

rispetto al 3,47% del 2005), sia quelle ripresentate in un nuovo testo (14,99%

rispetto all’11,06% del 2005), sia quelle corrette (7,82% rispetto al 5,70% del

2005).

Contenuta permane la percentuale delle proposte confermate dai dirigenti,

anche se in leggera crescita (dallo 0,20% allo 0,80%).

In particolare, la percentuale dei rilievi di natura amministrativa, anche se in

parte dovuti all’introduzione delle nuove regole (185 attengono all’errato invio di

atti esclusi dal controllo e 41 derivano dal mancato invio in digitale degli allegati),

resta più alta di quella del 2005 (+35,47%).

Sul fenomeno, come risulta dall’analisi sopra citata, pare abbia molto influito

l’errata o mancata applicazione della nuova normativa contrattuale prevista dal

“codice dei contratti pubblici”, di cui al D.L.vo 12/4/2006, n. 163, che ha

comportato la disapplicazione della normativa regionale (L.R. 8/3/2001, n. 12).

In merito al sistema informativo-contabile regionale (COBIL), di cui nei

referti precedenti sono state esaminate le principali caratteristiche tecniche ed il

funzionamento2, risulta che non siano state apportate modificazioni essenziali in

1 “Relazione 2006” dell’11/4/2007 dell’Area di coordinamento attività legislative e giuridiche della Direzione generale della Presidenza. 2 Vedi in particolare la “Relazione sul rendiconto della Regione Toscana per l’esercizio finanziario 2004”.

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termini di struttura, limiti di accesso e vincoli informatici alla effettuazione delle

operazioni contabili, protezione dei dati.

Il sistema, a partire dal 1 gennaio 2006, è stato adeguato con l’introduzione

sugli ordinativi di incasso e di pagamento dei codici gestionali SIOPE in

adempimento delle disposizioni fissate a livello nazionale, al fine di ottenere flussi

informativi sulla finanza pubblica tali da consentire il consolidamento dei conti e

rispondere alle esigenze del Sistema Europeo dei Conti (SEC 95)3.

A tali codici, estesi autonomamente dalla Regione anche agli accertamenti e

agli impegni, sono stati aggiunti ulteriori elementi di classificazione, con

l’intendimento di offrire informazioni contabili sulla spesa atte ad essere trattate per

l’impostazione di un sistema di controllo di gestione.

Lo stato del sistema, pertanto, continua ad offrire le necessarie garanzie di

sicurezza sotto l’aspetto fisico e ad assicurare l’integrità dei dati e delle informazioni

contabili nei limiti, naturalmente, dei normali protocolli di impianto e di gestione.

3 Vedi decreto MEF 18/2/2005. A partire dal 1 gennaio 2008 è prevista la sostituzione dell’attuale codifica con quella del successivo decreto MEF 5/3/2007.

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2. La “rappresentatività” dei dati e dei documenti contabili

Anche per il 2006, la Sezione ha inteso far precedere la valutazione degli

andamenti e dei risultati complessivi della politica di bilancio della Regione da una

verifica della regolarità amministrativa e contabile dei dati e delle informazioni

risultanti dal rendiconto4.

Ciò intende asseverare che i dati esposti sono una trasposizione di fatti

gestionali effettivi, effettuata in conformità alle procedure amministrative e contabili

in vigore, e che i documenti contabili sono stati elaborati in conformità alle regole

relative alla loro formazione.

Tale aspetto del controllo successivo, rientrante nelle competenze della

Corte previste dall’art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131, è stato già

oggetto di applicazione nelle precedenti attività di referto svolte dalla Sezione.

In particolare, tale attività è stata implementata, assumendo una specifica

trattazione, a partire dall’analisi del rendiconto regionale dell’esercizio 2004, con

l’intendimento di allargare ed approfondire lo spettro dell’indagine per accrescere la

disponibilità di elementi idonei a migliorare la trasparenza e la leggibilità, sotto il

profilo contabile, dei fenomeni gestionali.

In quell’anno, la verifica ha interessato gli istituti contabili dell’entrata e della

spesa, l’utilizzazione del fondo di riserva per spese obbligatorie e del fondo speciale

per il finanziamento di nuovi provvedimenti legislativi (spese di investimento).

Nel 2005, la verifica è stata invece rivolta alle variazioni di bilancio

effettuabili con atto amministrativo ed alle registrazioni di entrata e spesa sulle

contabilità speciali.

L’indagine, che per ragioni di economicità e di tempi non poteva essere

svolta sull’intero universo, è stata indirizzata solo su un numero limitato di

operazioni.

Con le stesse metodologie e tecniche di analisi utilizzate negli anni

precedenti, la verifica sulla “rappresentatività” dei dati e del rendiconto 2006

riguarda il rispetto delle regole contabili in materia di accertamento e conservazione

nel conto del bilancio delle entrate che hanno dato luogo a residui attivi, nonchè in

materia di procedure di riscossione coattiva e/o di recupero dei relativi crediti.

La valutazione della rappresentatività dei dati non può non essere preceduta

dalla conoscenza dell’effettività operativa del controllo interno di regolarità

4 Il rendiconto della gestione 2006 è stato approvato dalla Giunta il 7/5/2007 ed inviato al Consiglio come proposta di legge n. 184/2007.

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amministrativa e contabile sugli atti amministrativi e delle caratteristiche del

sistema informativo-contabile, che consente di disporre di elementi importanti per

apprezzare l’adeguatezza del contesto organizzativo a salvaguardare il rispetto delle

regole e norme contabili.

L’analisi svolta nel primo capitolo ha evidenziato la permanenza di procedure

di controllo e contabili che già nei precedenti referti hanno consentito di rispondere

con efficacia all’esigenza di fornire idonee assicurazioni, sia sotto il profilo

procedurale che sostanziale, circa un positivo livello di affidabilità dei conti

regionali.

I risultati dell’indagine su un campione dei residui attivi, descritta in

Appendice (allegato n. 3), ha messo in luce l’attendibilità dei relativi dati riportati

nel rendiconto.

Infatti, l’accertamento delle entrate risulta conseguente a formali atti

regolarmente assunti nell’esercizio di provenienza e la conservazione delle relative

partite residuali nel conto del bilancio, ancorché non rilevabile in singoli atti, può

ragionevolmente desumersi dall’atto generale di riaccertamento adottato, secondo

le procedure previste dalla normativa, con decreto n. 1040 del 2/3/2007.

Dalla documentazione fornita appaiono altresì perseguite, ove necessarie, le

procedure di riscossione coattiva dei crediti.

Dall’indagine emergono, comunque, alcune perplessità che, in quanto

rilevanti sotto il profilo della permanenza delle condizioni di esigibilità dei crediti,

sono riportate nel successivo cap. 6.

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3. Il bilancio

Il bilancio per l’anno finanziario 2006, assieme al bilancio pluriennale per il

triennio 2006-2008, è stato approvato con legge regionale 27/12/2005, n. 71.

Contestualmente al bilancio è stata approvata la legge finanziaria (L.R.

20/12/2005, n. 70) relativa allo stesso anno per apportare modifiche ed

integrazioni alla legislazione vigente per le finalità indicate dall’art. 13 della legge

regionale 6/8/2001, n. 36, sull’ordinamento contabile della Regione.

La legge di bilancio contiene i prospetti dimostrativi previsti dagli articoli 14

e 15 dalla sopra citata legge regionale n. 36.

3.1 Il quadro programmatico e la legge finanziaria

Le coordinate essenziali per l’impostazione della entrata e della spesa del

bilancio si riconducono alla manovra complessiva delineata nel documento di

programmazione economica e finanziaria (DPEF), approvato dal Consiglio Regionale

il 27/6/2005 con risoluzione n. 2, quale strumento di avvio, nelle more dell’

approvazione del programma regionale di sviluppo (PRS) 2006-2010,

dell’attuazione delle politiche individuate dal “programma di governo”, di cui alla

risoluzione n. 1 approvata dallo stesso Consiglio in data 6/5/20055.

Il DPEF, nell’ambito di una strategia di sviluppo sostenibile dal punto di vista

ambientale, economico e sociale, si proponeva di concentrare gli interventi su

programmi integrati finalizzati a dare nuovo impulso qualitativo e quantitativo,

assieme al recupero della sua competitività, al sistema produttivo regionale, e a

porre le condizioni per assicurare il riconoscimento dei diritti di cittadinanza e a

garantire a tutti il diritto alla salute e una migliore qualità della vita, ricercando su

tali obiettivi la condivisione di tutti gli attori pubblici e privati.

Il contesto di riferimento richiamato dal documento sotto il profilo delle

risorse finanziarie non si discostava da quello dell’anno precedente, ravvisandovi il

permanere degli stessi fattori di precarietà e di incertezza dell’assetto finanziario

regionale e, in particolare, della sostenibilità della spesa sanitaria, dovuti

essenzialmente alla mancata attuazione del nuovo impianto finanziario previsto

dall’art. 119 della Costituzione e al persistere del blocco agli spazi di manovra sulle

aliquote dei tributi assegnati dal federalismo fiscale, di cui al decreto legislativo

18/2/2000, n. 56.

5 Il programma regionale di sviluppo 2006-2010 è stato approvato con risoluzione del Consiglio Regionale n. 13 del 19/7/2006.

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Il contesto risultava altresì condizionato dalle scelte fatte dalla stessa

Regione di mantenere inalterata la pressione fiscale a titolarità regionale e dalla

criticità degli andamenti riscontrati nel gettito dei tributi propri.

Ciò premesso, il DPEF individuava una manovra finanziaria che doveva

essere effettuata nel rispetto dei vincoli posti dal patto di stabilità interno.

Sul versante dell’entrata riproponeva quindi gli obiettivi di non far ricorso

alla leva fiscale e del contenimento dell’indebitamento, presenti nei precedenti

esercizi.

Gli indirizzi per la formazione del bilancio si traducevano pertanto nella

conferma delle aliquote dei tributi regionali e delle agevolazioni in materia di IRAP e

di tasse automobilistiche, già stabilite da precedente normativa, e nella limitazione

all’accesso al credito in relazione alle esigenze finanziarie connesse all’attuazione

del programma straordinario degli investimenti strategici e alla garanzia di

realizzazione dell’equilibrio di bilancio nei termini dell’importo autorizzato nel 2005.

Sul versante della spesa il DPEF, oltre a mantenere il generale obiettivo di

una sua qualificazione privilegiando sia gli interventi contenuti nel programma

citato, che le iniziative previste dal patto per lo sviluppo sottoscritto nel 2004, si

proponeva di continuare la manovra di razionalizzazione e contenimento della spesa

corrente, nello specifico quella di funzionamento, per favorire la spesa di

investimento.

Per la spesa sanitaria, al pari degli anni precedenti, il DPEF si limitava a

considerare quella stimata a livello interregionale per assicurare la sua copertura ed

il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario del sistema sanitario

regionale.

Il quadro finanziario complessivo che emergeva, a legislazione vigente,

rilevava, a fronte di entrate disponibili per 6.793,10 milioni (6.237,25 nel 2005), un

fabbisogno finanziario di 7.528,49 milioni (6.905,05 nel 2005) caratterizzato da

elementi di obbligatorietà ed accentuata rigidità per un importo di 6.484,01 milioni

ad un livello più elevato di quello del 2005 (5.927,77 milioni)6, escludendo da

questo la quota dell’anno del programma straordinario degli investimenti e quella

per l’acquisto delle sedi istituzionali, rispettivamente autorizzate negli importi di

418,50 e 25,00 milioni.

Rispetto al DPEF del 2005, le disponibilità e i fabbisogni erano stimati in

crescita: le prime dell’8,91%, mentre i secondi del 10,12% e ambedue

comprendevano la somma, pari al fabbisogno riconosciuto, relativa al finanziamento

6 Rispetto al 2005 le spese obbligatorie (371,03 milioni) e le spese rigide (6.112,98 milioni) crescono, rispettivamente, del 13,89% e del 9,12%.

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del servizio sanitario regionale (5.649,58 milioni nel 2006 e 5.205,00 milioni nel

2005).

Per la copertura dello squilibrio tendenziale, che si attestava a 735,39

milioni, oltre al ricorso al mercato finanziario già autorizzato per il finanziamento del

programma straordinario degli investimenti e per l’acquisto delle sedi (443,50

milioni), il documento programmatico 2006 prevedeva un ulteriore indebitamento

nel limite di 112,00 milioni, quale risultava dalle autorizzazioni previste dal bilancio

pluriennale 2005-2007.

Per la restante parte dello squilibrio, pari a 179,89 milioni, il documento

faceva rinvio alle iniziative da assumersi, secondo gli indirizzi dettati nell’ambito

della manovra di bilancio.

Sul fronte della spesa, la manovra richiedeva l’esigenza di una marcata

selezione e qualificazione dei fabbisogni, possibile attraverso una rivisitazione di

tutti gli stanziamenti sulla base dell’effettiva capacità di realizzazione,

abbandonando così il criterio della pressoché conferma della spesa storica utilizzato

in precedenza nel processo di formazione del bilancio.

Sul fronte dell’entrata, indicava, in quanto strettamente necessario, un

ulteriore ricorso alle leva dell’indebitamento.

La legge finanziaria regionale provvedeva a dare attuazione agli indirizzi

programmatici indicati nel DPEF con una normativa di sostegno a carattere

modificativo e/o innovativo di vigenti normative che in diversi casi, a differenza del

passato, introduceva anche alcuni aspetti di carattere non prettamente finanziario.

Relativamente alle entrate tributarie, la legge, in conformità agli indirizzi del

DPEF, non disponeva aumenti alle aliquote vigenti e confermava le agevolazioni già

disposte, precisando che queste, in materia di IRAP a favore delle imprese

registrate EMAS e di quelle certificate ISO 14001 e SA 8000, erano da applicarsi nel

rispetto delle regole comunitarie in tema di aiuti.

Inoltre, operava una revisione delle aliquote del tributo speciale per il

conferimento dei rifiuti solidi in discarica (L.R. 29/7/1996, n. 60) a seguito della

innovazione della classificazione dei rifiuti disposta dalla disciplina statale e

provvedeva a modificare le aliquote in materia di gestione dei rifiuti solidi urbani

(L.R. 18/5/1998, n. 25) al fine di valorizzare gli obiettivi della raccolta differenziata

e della minore produzione.

Fra le disposizioni finanziarie disciplinava, in seguito, il ricorso

all’indebitamento da parte delle aziende sanitarie per il finanziamento delle spese di

investimento, fissando un periodo di ammortamento non superiore a venti anni ed il

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massimo dell’ammontare del debito assumibile in relazione al 25% delle entrate

correnti delle complessive rate di ammortamento.

Disponeva, poi, la stipula di convenzioni fra le agenzie regionali in ordine alla

gestione associata di una serie di servizi con lo scopo di razionalizzare

l’organizzazione e contenere la spesa corrente.

Relativamente alle spese, la legge portava una consistente integrazione al

programma straordinario degli investimenti sia per gli interventi già previsti che per

l’attivazione di nuovi, per un totale, a carico dell’esercizio 2006, di 51 milioni e dava

supporto normativo, sia sotto il profilo sostanziale che finanziario, a nuove iniziative

di spesa. Nell’ambito di quest’ultime autorizzava la concessione di una garanzia

fideiussoria alla Società Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A., e l’ingresso

nella società “Logistica Toscana s.c.a.r.l.”, nonché nell’ associazione “Centro di

Firenze per la moda italiana”.

3.2 Le previsioni di bilancio iniziali

L’esame del bilancio evidenzia come le grandezze finanziarie non si

discostino sostanzialmente da quelle indicate nei documenti propedeutici.

Le risorse a libera destinazione, al netto del ricorso all’indebitamento, iscritte

in bilancio sono fissate nei volumi stimati nel DPEF, essendo previste in 6.797,45

rispetto ai 6.793,10 milioni.

Fra le entrate tributarie, resta confermata la cifra, calcolata in aderenza

all’accordo Stato/regioni dell’8/8/2001 e dell’intesa del 23/3/2005, di 5.649,58

milioni derivante dal gettito tributario destinato al finanziamento del servizio

sanitario nazionale in attuazione del D. L.vo n. 56/2000, mentre modesti

aggiustamenti in rialzo sono apportati alle stime dell’entrate per i tributi propri

(15,49 milioni).

Le altre entrate libere sono ridotte per un modesto importo (11,14 milioni).

Stante l’invarianza delle risorse disponibili allocate in bilancio rispetto alle

stime del DPEF, la manovra risulta rivolta essenzialmente sul versante della spesa

con l’obbiettivo di ridurre il fabbisogno emerso a legislazione vigente.

L’intervento per ridurre la stima del fabbisogno da 7.528,49 milioni ad una

previsione di bilancio di 7.327,59 milioni, è consistito nella rimozione delle attese

lievitazioni espansive per quanto riguarda le spese di funzionamento della struttura

(spese di personale e per l’acquisto di beni e di servizi) e nella modulazione degli

stanziamenti di settore all’effettiva capacità di realizzazione.

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In tale ambito, si riscontra il venir meno dell’esigenza di far fronte alla spesa

per l’acquisizione degli immobili per le sedi istituzionali (25 milioni) e la diminuzione

della quota dell’anno prevista per l’attuazione del programma straordinario degli

investimenti (da 418,50 a 398,18 milioni).

Lo squilibrio atteso, al netto di questi ultimi interventi già previsti con

finanziamento a mutuo, conseguentemente, si riduce a 131,96 milioni, importo di

poco superiore a quello indicato nel bilancio pluriennale 2005-2007 (112,00

milioni).

Complessivamente, la necessità del ricorso al mercato finanziario al fine

dell’equilibrio del bilancio è contenuta in 530,14 milioni, rispetto ai 555,50 milioni

ipotizzati nel DPEF.

Il quadro finanziario che emerge dall’esame del bilancio rileva quindi una

sostanziale coerenza con le entità stimate nel documento programmatico, e le

modalità di costruzione dell’equilibrio appaiono aderenti agli indirizzi e alle opzioni

espresse nello stesso, con specifico riferimento al mantenimento della stabilità delle

politiche fiscali e al contenimento del ricorso all’indebitamento.

Tabella n. 1.

(in milioni)

QUADRO DI RAFFRONTO DELLE RISORSE E DEGLI IMPIEGHI IPOTIZZATI NEL DPEF E PREVISTI IN BILANCIO

Stime del DPEF 2006

Previsioni di bilancio 2006

Entrate tributarie 6.571,74 6.587,23

Altre entrate 221,36 210,22

6.793,10 6.797,45

Ricorso al credito 555,50 530,14

di cui:

quota Programma straordinario investimenti 418,50 398,18

acquisto sedi 25,00

ad equilibrio del bilancio 112,00 131,96

Totale risorse 7.348,60 7.327,59

Fabbisogni 7.528,49 7.327,59

Differenza risorse/fabbisogni -179,89 0,00

Fonte: Corte dei conti su dati del DPEF e del bilancio di previsione.

Il confronto fra le previsioni nei bilanci degli ultimi tre esercizi mette in

evidenza una costante crescita annuale delle disponibilità libere da cui non deriva,

se scomposte nelle loro destinazioni, una conseguente proporzionale maggiore

autonomia di spesa.

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Infatti, pur aumentando le disponibilità nell’ordine del 6,75% nel 2006

rispetto al 2005 e del 5,98% nel 2005 rispetto al 2004, crescono al loro interno, in

particolare nel 2006 rispetto all’anno precedente, le risorse destinate al

finanziamento della spesa sanitaria anche se in misura non sufficiente a coprire

l’intero fabbisogno.

Al netto di queste, le risorse impiegabili negli altri settori salgono in tale

periodo di appena 1,12%, raggiungendo i 1.678.01 milioni (1.659,45 nel 2005).

Appare inoltre assai significativo, agli effetti del conseguente irrigidimento

dei futuri bilanci, il consistente ricorso all’indebitamento che ha raggiunto,

soprattutto negli ultimi due anni, importi assai elevati, rappresentando circa un

terzo delle risorse impiegate (31,59% nel 2006 e 32,58% nel 2005).

Tabella n. 2. (in milioni )

QUADRO DI RAFFRONTO DELLE RISORSE LIBERE PREVISTE NEI BILANCI 2004, 2005 e 2006

Previsioni iniziali di bilancio Scostamenti Entrate

2004 2005 2006 2005/04 2006/05 2006/04

Entrate libere 6.166,74 6.323,79 6.797,45 2,55% 7,49% 10,23%

di cui:

entrate tributarie: 5.937,86 6.037,43 6.587,23 1,68% 9,11% 10,94%

- destinate alla sanità 5.020,00 5.205,00 5.649,58 3,69% 8,54% 12,54%

altre entrate 228,88 286,36 210,22 25,11% -26,59% -8,15%

Ricorso al credito 310,40 540,66 530,14 74,18% -1,95% 70,79%

Totale generale 6.477,14 6.864,45 7.327,59 5,98% 6,75% 13,13%

Totale generale al netto entrate tributarie destinate alla sanità

1.457,14 1.659,45 1.678,01 13,88% 1,12% 15,16%

Fonte: Corte dei conti su dati dei bilanci di previsione 2004, 2005 e 2006.

L’analisi della distribuzione delle risorse libere mette in risalto un importante

cambiamento dei pesi delle diverse strategie rispetto a quelli rilevati nel 2005 e nel

2004.

Ciò è effetto, principalmente, del criterio della capacità di spesa utilizzato nel

percorso di formazione del bilancio a fronte di un fase di quasi invarianza delle

disponibilità per gli interventi diversi da quelli afferenti la sanità, dovuta, come

abbiamo visto, dalla situazione di stallo del sistema finanziario regionale.

Su tale situazione influiscono, però, anche le scelte della stessa Regione

adottate nel campo della propria fiscalità e del ricorso al mercato finanziario.

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La spesa per il servizio sanitario, compresa nella strategia sociale, continua

ad assorbire, di anno in anno, sempre maggiori quantità di risorse, che raggiungono

nel 2006 ben il 77,10% del totale, con un incremento del proprio peso di circa 1,30

punti rispetto al 2005, lasciando spazi di intervento sempre più ristretti alle altre

politiche di spesa.

In un simile contesto, la scelta di fondo che emerge dai dati di bilancio, in

coerenza con gli obiettivi del DPEF, è stata quella della riduzione nelle quantità e nel

peso delle destinazioni di spesa relative alla “amministrazione regionale” e alla

“strategia istituzionale” per ricavare maggiori spazi di manovra a sostegno delle

altre politiche, privilegiando, fra queste, quelle ambientali e quelle connesse allo

sviluppo e ad una maggiore competitività del sistema economico.

Tabella n. 3. (in milioni)

QUADRO DI RAFFRONTO DEGLI IMPIEGHI DELLE RISORSE LIBERE PREVISTI NEI BILANCI 2004, 2005 e 2006

Stanziamenti iniziali Scostamenti Composizione Strategia

2004 2005 2006 2005/04 2006/05 2006/04 2004 2005 2006

Istituzionale 130,15 166,66 143,04 28,05% -14,17% 9,90% 2,01% 2,43% 1,95%

Sociale 5.114,32 5.303,25 5.721,37 3,69% 7,88% 11,87% 78,96% 77,26% 78,08%

Territoriale 457,02 538,22 571,27 17,77% 6,14% 25,00% 7,06% 7,84% 7,80%

Ambientale 75,57 96,19 151,74 27,29% 57,75% 100,79% 1,17% 1,40% 2,07%

Economica 201,43 217,56 256,76 8,01% 18,02% 27,47% 3,11% 3,17% 3,50%

Culturale e formativa

130,21 150,28 123,73 15,41% -17,67% -4,98% 2,01% 2,19% 1,69%

Amministrazione 368,44 392,29 359,68 6,47% -8,31% -2,38% 5,69% 5,71% 4,91%

Totale impieghi

6.477,14 6.864,45 7.327,59 5,98% 6,75% 13,13% 100,00% 100,00% 100,00%

Fonte: Corte dei conti su dati dei bilanci di previsione 2004, 2005 e 2006.

Le risorse a destinazione vincolata, assieme al risultato di amministrazione

vincolato dell’esercizio precedente, entità non stimate nel DPEF, completano la

costruzione del bilancio.

Le prime, decise dallo Stato e dalla UE nell’ambito delle politiche adottate o

revenienti da privati nell’ambito dei rapporti intercorsi con la Regione, ammontano

a 597,67 milioni (515,18 milioni nel 2005), mentre il secondo, calcolato in via

presuntiva, ascende a 513,37 milioni (697,30 milioni nel 2005).

Sono ricomprese, fra tali risorse vincolate in quanto si configurano come

semplici movimenti di fondi, anche le anticipazioni di cassa per un importo di

370,00 milioni, pari a quello iscritto nel 2005, di cui 300,00 milioni per le esigenze

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ordinarie di liquidità immediata e 70,00 milioni per far fronte ad esigenze

straordinarie di liquidità delle aziende sanitarie.

Complessivamente le partite citate apportano in bilancio, in entrata e in

spesa, l’iscrizione di un’ulteriore dotazione finanziaria di 1.481,04 milioni (1.582,48

milioni nel 2005).

Il quadro delle previsioni definitive è riepilogato nel successivo prospetto.

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Tabella n. 4. (in milioni)

QUADRO RIEPILOGATIVO DELLE PREVISIONI INIZIALI DI COMPETENZA DEI BILANCI 2004, 2005 e 2006

ENTRATA 2004 2005 2006

Avanzo di amministrazione 787,01 697,30 513,57

Titolo I - Tributi propri 5.943,33 6042,01 6.593,20

Titolo II - Trasferimenti correnti Stato, UE, altri soggetti

285,48 315,43 282,57

Titolo III - Entrate extratributarie 60,44 90,84 38,42

Titolo IV - Alienazioni, riscossioni crediti e trasferimenti in conto capitale

289,28 390,54 480,93

Titolo V - Ricorso al credito 380,40 910,81 900,14

Totale entrata 7.745,94 8.446,93 8.808,83

SPESA 2004 2005 2006

Strategia istituzionale 216,64 238,06 189,13

Strategia sociale 5.115,43 5.359,70 5.939,07

Strategia territoriale 884,43 887,34 924,70

Strategia ambientale 191,02 216,34 218,95

Strategia economica 464,98 521,07 419,89

Strategia culturale e formativa 221,65 266,74 248,76

Amministrazione regionale 651,79 957,68 868,33

Totale spesa 7.745,94 8.446,93 8.808,83

Fonte: Corte dei conti su dati dei bilanci di previsione 2004, 2005 e 2006.

L’elaborazione dei dati di bilancio sulla base della classificazione economica e

il confronto con quelli dei due anni precedenti consentono, sotto altro profilo,

l’apprezzamento dell’impostazione della spesa.

Con riferimento alla classificazione di primo livello si rileva una forte

espansione della spesa corrente che sale, condizionata dalla crescita del fabbisogno

sanitario, rispetto all’esercizio precedente del 6,57%, raggiungendo il valore più

alto del triennio.

Nell’ambito di questa diminuiscono comunque gli stanziamenti per il

funzionamento degli organi istituzionali e per l’acquisto dei beni e servizi, in

aderenza agli indirizzi programmatici.

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Di contro, si evidenzia una contrazione della spesa di investimento

altrettanto marcata, attestandosi su un’entità inferiore del 4,29% rispetto al 2005,

ed una stabilità della spesa per il rimborso dei mutui e dei prestiti che aumenta di

appena lo 0,31%.

In particolare, diminuiscono gli interventi relativi agli investimenti fissi, ai

trasferimenti a soggetti non pubblici e gli accantonamenti per il finanziamento di

provvedimenti legislativi in corso di adozione.

Tabella n. 5. (in milioni)

QUADRO DI RAFFRONTO DEGLI IMPIEGHI PREVISTI NEI BILANCI 2004, 2005 E 2006

Previsioni iniziali Scostamenti Classificazione economica

2004 2005 2006 2005/04 2006/05 2006/04

Servizi degli organi costituzionali della Regione

34,42 35,82 30,60 4,07% -14,57% -11,10%

Personale 107,44 126,28 138,44 17,54% 9,63% 28,85%

Acquisto di beni e servizi 277,49 313,39 311,33 12,94% -0,66% 12,20%

Trasferimenti correnti allo Stato e ad altri enti pubblici

5.462,34 5.686,35 6.153,05 4,10% 8,21% 12,64%

Trasferimenti correnti ad altri settori 132,67 97,16 92,89 -26,77% -4,39% -29,98%

Interessi, imposte ecc. 100,44 120,40 95,94 19,87% -20,32% -4,48%

Partite che si compensano nell'entrata

2,74 1,41 -48,54% -100,00% -100,00%

Somme non attribuibili 114,53 90,90 74,83 -20,63% -17,68% -34,66%

Totale Titolo I - spese correnti 6.232,07 6.471,71 6.897,08 3,85% 6,57% 10,67%

Investimenti fissi 27,07 69,29 44,62 155,97% -35,60% 64,83%

Trasferimenti in conto capitale allo Stato e ad altri enti pubblici

628,79 830,47 851,93 32,07% 2,58% 35,49%

Trasferimenti in conto capitale ad altri settori

584,04 479,20 425,98 -17,95% -11,11% -27,06%

Partecipazioni azionarie e conferimenti

5,13 28,38 60,67 453,22% 113,78% 1082,65%

Concessione di crediti ed anticipazioni

11,42 26,86 37,61 135,20% 40,02% 229,33%

Somme non attribuibili 113,84 77,17 25,66 -32,21% -66,75% -77,46%

Totale Titolo II - spese di investimento

1.370,29 1.511,37 1.446,47 10,30% -4,29% 5,56%

Mutui e obbilgazioni 73,58 93,85 95,28 27,55% 1,52% 29,49%

Anticipazioni ed altre operazioni di credito a breve termine

70,00 370,00 370,00 428,57% 0,00% 428,57%

Totale Titolo III - spese per rimborso mutui e prestiti

143,58 463,85 465,28 223,06% 0,31% 224,06%

Totale al netto delle spese per contabilità speciali

7.745,94 8.446,93 8.808,83 9,05% 4,28% 13,72%

Totale Titolo IV - spese per contabilità speciali

2.594,94 4.995,19 5.996,21 92,50% 20,04% 131,07%

Totale generale della spesa 10.340,88 13.442,12 14.805,04 29,99% 10,14% 43,17%

Fonte: Corte dei conti su dati dei bilanci di previsione 2004, 2005 e 2006.

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L’esame dei dati differenziali di cui all’art. 17, comma 8, della legge

regionale di contabilità offre la possibilità di evidenziare una modesta variabilità dei

saldi rispetto a quelli rilevati nella manovra di bilancio del 2005 che, invece,

avevano subito consistenti modificazioni rispetto al 2004.

Il risparmio pubblico, dato dalla differenza tra le entrate e le spese correnti

comprensive degli interessi, esprime un margine destinato a finanziare spese di

investimento o a far fronte a non previste evoluzioni della spesa corrente in misura

pressoché stabile (114,56 milioni in confronto ai 112,17 milioni del 2005).

Il saldo netto da finanziare, dato dalla differenza tra le entrate al netto del

ricorso al mercato finanziario e le spese al netto del rimborso dei prestiti, mostra un

valore dell’indebitamento per far fronte al fabbisogno complessivo leggermente

inferiore (434,86 milioni in confronto a 446,96), da attribuire alla riduzione dei

mutui e dei prestiti di cui si prevede l’impiego nell’esercizio.

Il saldo primario, dato dalla differenza tra le entrate al netto del ricorso al

mercato finanziario e le spese al netto del rimborso dei prestiti e degli interessi su

operazioni finanziarie, mostra un maggior valore dell’indebitamento per far fronte al

fabbisogno del solo esercizio (353,68 milioni in confronto a 328,19), condizionato

dai minori interessi gravanti sul bilancio.

Dall’esame dei risultati emerge, in definitiva, una situazione sostanzialmente

non diversa da quella dell’anno precedente, nell’ambito della quale le entrate

correnti risultano sufficienti a coprire le spese correnti e il ricorso a fonti di

finanziamento esterno sostanzialmente si mantiene sugli stessi valori.

Tabella n. 6. (in milioni)

RISULTATI DIFFERENZIALI IN SEDE DI PREVISIONE 2004, 2005 e 2006 (art. 17, comma 8, L.R. 6/8/2001, n. 36)

2004 2005 2006

Risparmio pubblico 134,44 112,17 114,56

Saldo netto da finanziare -236,82 -446,96 -434,86

Saldo primario -136,39 -328,19 -353,68

Fonte: Corte dei conti su dati dei bilanci di previsione 2004, 2005 e 2006.

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3.3 Le previsioni di bilancio finali

L’originaria impostazione del bilancio subisce importanti modificazioni nel

corso della gestione a seguito delle variazioni apportate e dell’adozione del

provvedimento di assestamento.

Fra le variazioni, le uniche adottate con provvedimento legislativo, fanno

riferimento alle leggi 1/2/2006, n. 5 e 28/7/2006, n. 38.

Ambedue le variazioni sono strettamente correlate a nuovi interventi disposti

da leggi sostanziali, che recepiscono nuove esigenze o integrazioni di spesa non

rilevate o non finanziate in sede di elaborazione del bilancio.

Con la prima, operante attraverso compensazioni solo sul versante

dell’uscita, si da copertura agli oneri discendenti da due contestuali proposte di

legge: l’una relativa al funzionamento degli enti ed organismi regionali7, l’altra

relativa all’organizzazione dei gruppi consiliari8.

Con la seconda, si provvede principalmente al finanziamento di una serie di

interventi disposti dalla L.R. 28/7/2006, n. 37, ad integrazione della legge

finanziaria regionale n. 27/12/2005, n. 70, già sottoposta a modifica con

precedente L.R. 5/4/2006, n. 14, con la quale si era prorogata alla fine del 2006

l’efficacia di alcuni strumenti della programmazione regionale di settore.

In particolare, la legge 37/2006 dispone nuove autorizzazioni di spesa in

importanti settori regionali, quali il sistema aeroportuale, il sistema fieristico e

quello termale, anche attraverso la ricapitalizzazione di società di scopo, oltre a

potenziare le attrezzature dell’agenzia regionale per l’ambiente e ad intervenire per

assicurare la continuità delle retribuzioni dei lavoratori posti in cassa integrazione.

A seguito dei predetti provvedimenti legislativi di variazione descritti nei loro

principali aspetti e dell’assestamento, che è trattato nel successivo paragrafo 3.5,

nonché dei provvedimenti adottati in sede amministrativa in conformità a quanto

previsto dalla legge regionale di contabilità9, il quadro finanziario complessivo del

bilancio al termine dell’esercizio evidenzia un livello definitivo di entrata e di spesa

pari a 18.851,12 milioni in termini di competenza, e di 20.357,88 milioni in termini

di cassa.

7 Vedi L.R. 1/2/2006, n. 3. 8 Vedi L.R. 17/2/2006, n. 5. 9 Vedi art. 23 della L.R: 6/8/2001, n. 36.

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39

Tabella n. 7.

BILANCIO DI PREVISIONE 2006 - PREVISIONI INIZIALI, VARIAZIONI E PREVISIONI DEFINITIVE DELLA COMPETENZA

Previsione iniziale(1)

Previsione prima della 1° variazione

(1)

Previsione dopo la 1° variazione (2)

Previsione prima dell'assestamento

(3)

Previsione dopo l'assestamento (4)

Previsione prima della 2° variazione

(4)

Previsione dopo la 2° variazione (5)

Previsione definitiva (6)

Avanzo di amm.ne 513.569.451,65 513.569.451,65 513.569.451,65 1.264.041.686,41 1.503.824.137,84 1.503.824.137,84 1.503.824.137,84 1.503.824.137,84

Titolo I 6.593.197.000,00 6.593.197.000,00 6.593.197.000,00 6.593.197.000,00 6.593.197.000,00 6.593.197.000,00 6.641.976.423,20 6.401.645.286,20

Titolo II 282.570.409,82 282.570.409,82 282.570.409,82 358.847.365,87 393.055.354,27 393.055.354,27 490.792.214,27 842.982.443,59

Titolo III 38.424.259,53 38.424.259,53 38.424.259,53 46.016.834,55 51.411.159,63 51.411.159,63 59.797.586,63 75.036.129,36

Titolo IV 480.926.649,75 480.926.649,75 480.926.649,75 527.477.406,29 567.271.139,61 567.271.139,61 573.023.963,24 641.293.380,59

Titolo V 900.140.586,82 900.140.586,82 900.140.586,82 900.140.586,82 1.951.694.266,27 1.951.694.266,27 2.084.041.166,27 3.384.041.166,27

TOTALE 8.808.828.357,57 8.808.828.357,57 8.808.828.357,57 9.689.720.879,94 11.060.453.057,62 11.060.453.057,62 11.353.455.491,45 12.848.822.543,85

Titolo VI 5.996.209.738,16 5.996.209.738,16 5.996.209.738,16 5.997.113.084,06 5.997.217.698,06 5.997.217.698,06 5.997.217.698,06 6.002.301.307,70

TOTALE ENTRATA 14.805.038.095,73 14.805.038.095,73 14.805.038.095,73 15.686.833.964,00 17.057.670.755,68 17.057.670.755,68 17.350.673.189,51 18.851.123.851,55

Componente negativa dell'avanzo

0,00 0,00 0,00 0,00 821.267.982,59 821.267.982,59 821.267.982,59 821.267.982,59

S. istituzionale 189.134.975,59 189.134.975,59 188.979.975,59 276.716.147,73 286.572.180,84 286.572.180,84 288.969.940,67 298.695.159,12

S. sociale 5.939.067.776,21 5.939.067.776,21 5.939.067.776,21 6.295.901.994,87 6.365.590.177,88 6.365.590.177,88 6.366.660.474,51 6.479.747.671,44

S. territoriale 924.699.863,50 924.699.863,50 924.699.863,50 1.106.459.071,52 1.325.163.134,70 1.325.163.134,70 1.322.333.917,23 1.356.515.603,31

S. ambientale 218.950.468,55 218.950.468,55 218.950.468,55 263.315.896,13 328.528.817,97 328.528.817,97 329.828.384,64 344.108.236,80

S. economica 419.885.366,94 419.885.366,94 419.885.366,94 590.314.370,71 637.178.918,53 637.178.918,53 649.710.565,60 674.170.705,50

S. culturale e formativa 248.758.285,41 248.758.285,41 248.758.285,41 292.125.288,57 297.227.580,48 297.227.580,48 298.999.127,63 334.639.185,59

Amministrazione regionale 868.331.621,37 868.331.621,37 868.486.621,37 864.783.496,41 998.924.264,63 998.924.264,63 1.275.685.098,58 2.539.677.999,50

TOTALE 8.808.828.357,57 8.808.828.357,57 8.808.828.357,57 9.689.616.265,94 11.060.453.057,62 11.060.453.057,62 11.353.455.491,45 12.848.822.543,85

Contabilità speciali 5.996.209.738,16 5.996.209.738,16 5.996.209.738,16 5.997.217.698,06 5.997.217.698,06 5.997.217.698,06 5.997.217.698,06 6.002.301.307,70

TOTALE SPESA 14.805.038.095,73 14.805.038.095,73 14.805.038.095,73 15.686.833.964,00 17.057.670.755,68 17.057.670.755,68 17.350.673.189,51 18.851.123.851,55

(1) L.R. 27/12/2005, n. 71. (2) Comprende le variazioni apportate con L.R. 1/02/2006, n. 2. (3) Comprende le variazioni apportate con delibere di G.R. n. 154 del 7/03/06, n. 182 del 13/03/06, n. 289 del 2/05/06, n. 317 dell'8/05/06, n. 429 del 19/06/06. (4) Comprende le variazioni apportate con L.R. 24/07/2006, n. 34. (5) Comprende le variazioni apportate con L.R. 28/07/2006, n. 38. (6) Comprende le variazioni apportate con delibere di G.R. n. 574 del 7/08/06, n. 655 del 18/09/06, n. 701 del 9/10/06, n. 783 del 30/10/06, n. 903 del 4/12/06, n. 940 del 18/12/06, n. 1017 del 27/12/06; inoltre, le contabilità speciali sono al lordo di quanto utilizzato per integrare le risorse destinate al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi a carico del personale (vedi relativo art. della L.R. di approvazione del rendiconto).

Fonte: Corte dei conti su dati dei documenti richiamati nelle note alla tabella.

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40

Tabella n. 8.

BILANCIO DI PREVISIONE 2006 - PREVISIONI INIZIALI, VARIAZIONI E PREVISIONI DEFINITIVE DELLA CASSA

Previsione iniziale (1)

Previsione prima della 1° variazione

(1)

Previsione dopo la 1° variazione (2)

Previsione prima dell'assestamento

(3)

Previsione dopo l'assestamento (4)

Previsione prima della 2° variazione

(4)

Previsione dopo la 2° variazione (5)

Previsione definitiva (6)

Fondo cassa es. prec. 499.287.005,18 499.287.005,18 499.287.005,18 499.287.005,18 158.763.143,15 158.763.143,15 158.763.143,15 158.763.143,15

Titolo I 7.596.697.774,35 7.596.697.774,35 7.596.697.774,35 8.143.584.127,70 7.624.148.702,54 7.624.148.702,54 7.672.928.125,74 7.432.596.988,74

Titolo II 497.275.096,09 497.275.096,09 497.275.096,09 573.552.052,14 978.546.608,66 978.546.608,66 1.076.283.468,66 1.428.473.697,98

Titolo III 53.843.839,05 53.843.839,05 53.843.839,05 61.436.414,07 74.902.062,24 74.902.062,24 83.288.489,24 98.527.031,97

Titolo IV 881.622.685,90 881.622.685,90 881.622.685,90 928.173.442,44 1.697.947.847,11 1.697.947.847,11 1.703.700.670,74 1.771.970.088,09

Titolo V 938.823.198,53 938.823.198,53 938.823.198,53 938.823.198,53 2.028.983.565,24 2.028.983.565,24 2.161.330.465,24 3.461.330.465,24

TOTALE 10.467.549.599,10 10.467.549.599,10 10.467.549.599,10 11.144.856.240,06 12.563.291.928,94 12.563.291.928,94 12.856.294.362,77 14.351.661.415,17

Titolo VI 5.998.109.259,59 5.998.109.259,59 5.998.109.259,59 5.999.012.605,49 6.001.133.638,99 6.001.133.638,99 6.001.133.638,99 6.006.217.248,63

TOTALE ENTRATA 16.465.658.858,69 16.465.658.858,69 16.465.658.858,69 17.143.868.845,55 18.564.425.567,93 18.564.425.567,93 18.857.428.001,76 20.357.878.663,80

S. istituzionale 216.597.888,96 216.597.888,96 216.442.888,96 308.260.954,08 351.955.619,99 351.955.619,99 354.353.379,82 364.078.598,27

S. sociale 6.365.887.184,72 6.365.887.184,72 6.365.887.184,72 6.779.899.837,56 7.333.901.516,85 7.333.901.516,85 7.334.971.813,48 7.448.059.010,41

S. territoriale 993.489.416,52 993.489.416,52 993.489.416,52 1.177.256.060,22 1.488.328.819,90 1.488.328.819,90 1.485.499.602,43 1.519.681.288,51

S. ambientale 314.117.252,08 314.117.252,08 314.117.252,08 359.240.780,55 548.198.857,80 548.198.857,80 549.498.424,47 563.778.276,63

S. economica 517.726.137,68 517.726.137,68 517.726.137,68 703.015.794,36 1.007.589.613,73 1.007.589.613,73 1.020.121.260,80 1.044.581.400,70

S. culturale e formativa 401.122.018,63 401.122.018,63 401.122.018,63 445.446.177,79 577.016.093,01 577.016.093,01 578.787.640,16 614.427.698,12

Amministrazione regionale 1.010.797.099,02 1.010.797.099,02 1.010.952.099,02 927.405.301,42 1.053.712.257,35 1.053.712.257,35 1.330.473.091,30 2.594.465.992,22

TOTALE 9.819.736.997,61 9.819.736.997,61 9.819.736.997,61 10.700.524.905,98 12.360.702.778,63 12.360.702.778,63 12.653.705.212,46 14.149.072.264,86

Contabilità speciali 6.645.921.861,08 6.645.921.861,08 6.645.921.861,08 6.443.343.939,57 6.203.722.789,30 6.203.722.789,30 6.203.722.789,30 6.208.806.398,94

TOTALE SPESA 16.465.658.858,69 16.465.658.858,69 16.465.658.858,69 17.143.868.845,55 18.564.425.567,93 18.564.425.567,93 18.857.428.001,76 20.357.878.663,80

(1) L.R. 27/12/2005, n. 71. (2) Comprende le variazioni apportate con L.R. 1/02/2006, n. 2.

(3) Comprende le variazioni apportate con delibere di G.R. n. 154 del 7/03/06, n. 182 del 13/03/06, n. 202 del 20/03/06, n. 289 del 2/05/06, n. 317 dell'8/05/06, n. 429 del 19/06/06.

(4) Comprende le variazioni apportate con L.R. 24/07/2006, n. 34.

(5) Comprende le variazioni apportate con L.R. 28/07/2006, n. 38.

(6) Comprende le variazioni apportate con delibere di G.R. n. 574 del 7/08/06, n. 655 del 18/09/06, n. 701 del 9/10/06, n. 783 del 30/10/06, n. 903 del 4/12/06, n. 940 del 18/12/06, n. 1017 del 27/12/06; inoltre, le contabilità speciali sono al lordo di quanto utilizzato per integrare le risorse destinate al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi a carico del personale (vedi relativo art. della L.R. di approvazione del rendiconto).

Fonte: Corte dei conti su dati dei documenti richiamati nelle note alla tabella.

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3.4 Gli scostamenti dell’entrata e della spesa fra previsioni iniziali e

previsioni finali

Il confronto fra le previsioni iniziali e finali, depurate dall’avanzo di

amministrazione, della sua componente negativa e delle contabilità speciali,

consente di evidenziare gli scostamenti derivanti dai soli eventi accaduti nell’anno di

riferimento; il confronto, poi, fra previsioni iniziali e finali attinenti le sole risorse

regionali ed i loro impieghi, permette di mettere in luce più specificatamente la

coerenza gestionale rispetto agli indirizzi contenuti nei documenti programmatici.

Rispetto alle complessive previsioni iniziali, al netto delle componenti sopra

indicate, le previsioni finali mostrano una crescita del 10,08% (798,47 milioni),

dovuta essenzialmente alle risorse recepite in bilancio, durante l’anno, provenienti

da soggetti esterni (U.E., Stato, ecc.), compresi i trasferimenti statali derivanti

dall’attuazione della “riforma Bassanini” (Legge n. 59/1997) che, in quanto non

fiscalizzati, sono stati traslati dal Titolo I al Titolo II dell’entrata10.

Considerato tale trasferimento, le risorse regionali si collocano su un

ammontare leggermente superiore alla previsione iniziale (0,94%) attribuibile, nella

massima parte, all’espansione della politica di indebitamento che sale nella misura

del 41,89% ed in valore assoluto di 222,07 milioni.

L’analisi mette pertanto in luce una situazione definitiva del bilancio che, con

riferimento ai fatti di esclusiva competenza 2006, non mostra sensibili scostamenti

quantitativi rispetto alle originarie previsioni e denota che i margini di manovra

utilizzati, salvo quelli derivanti dalle risorse provenienti da trasferimenti, sono del

tutto ottenuti con il ricorso al mercato finanziario.

10 Vedi art. 34 quinquies del D.L. 4/7/2006, n. 223, convertito in legge 4/8/2006, n. 248.

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42

Tabella n. 9. (in milioni)

Previsioni iniziali

Previsioni finali

Variazione assoluta

Variazione %

Risorse regionali:

Titolo I 6.593,20 6.401,65 -191,55 -2,91%

Titolo III 38,42 75,04 36,62 95,31%

Titolo V (1) 530,14 752,21 222,07 41,89%

Totale risorse regionali

7.161,76 7.228,90 67,14 0,94%

Risorse di soggetti esterni:

Titolo II 282,57 842,98 560,41 198,33%

Titolo IV 480,93 641,29 160,36 33,34%

Titolo V (2) 0,00 10,56 10,56

Totale risorse di soggetti esterni

763,50 1.494,83 731,33 95,79%

Totale generale 7.925,26 8.723,73 798,47 10,08%

(1) Al netto delle anticipazioni di cassa. (2) Trattasi di mutui con oneri di ammortamento a carico dello Stato relativi a interventi di ripristino e prevenzione, interventi urgenti in materia di protezione civile, interventi di ripristino delle opere di bonifica danneggiate dalle calamità dell'anno 2002 nelle province di AR-GR-LU-MS.

Fonte: Corte dei conti su dati del bilancio di previsione.

Nell’ambito delle complessive risorse, come sopra definite, il raffronto fra le

previsioni iniziali e finali delle risorse libere rileva un minor scostamento in rialzo di

quest’ultime nell’ordine del 4,19% (307,10 milioni).

Le entrate tributarie e le altre entrate libere crescono appena dell’1,25%

(85,03 milioni), risentendo della determinazione di un minor fabbisogno del

comparto sanitario, rispetto a quello originariamente previsto, con conseguente

riallineamento dei cespiti sostanzialmente destinati al suo finanziamento (-81,67

milioni).

Influiscono, invece, notevolmente, come abbiamo visto in precedenza, le

maggiori risorse richieste al mercato finanziario che consentono di elevare, con un

apporto del 72,31% (222,07 milioni), le disponibilità libere da ogni vincolo formale

e sostanziale (da 1.678,01 a 2.066,78 milioni).

Sul versante dell’entrata, l’indagine comparativa rileva una impostazione

definitiva del bilancio che risente, rispetto all’impostazione programmatica, di un

più ampio ricorso all’indebitamento; sostanzialmente coerenti appaiono invece le

previsione definitive delle altre entrate, a segnalare un elevato grado di capacità di

programmazione.

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Tabella n. 10. (in milioni)

QUADRO DI RAFFRONTO DELLE RISORSE LIBERE PREVISTE IN FASE INIZIALE E FINALE

Entrate Previsioni iniziali

Previsioni finali

Scostamenti Scostamenti percentuali

Composizione iniziale

Composizione finale

Entrate tributarie ed altre

6.797,45 6.882,48 85,03 1,25% 92,77% 90,15%

di cui destinate alla sanità

5.649,58 5.567,91 -81,67 -1,45% 77,10% 72,93%

Ricorso al credito 530,14 752,21 222,07 41,89% 7,23% 9,85%

Totale generale 7.327,59 7.634,69 307,10 4,19% 100,00% 100,00%

Totale generale al netto entrate tributarie destinate alla sanità

1.678,01 2.066,78 388,77 23,17%

Fonte: Corte dei conti su dati del bilancio di previsione.

Sul versante della spesa, la distribuzione finale delle risorse libere si palesa,

in confronto a quella iniziale, in aumento in tutte le strategie, eccetto che nella

strategia sociale per effetto della riduzione del fabbisogno sanitario rideterminato a

livello centrale nel corso dell’esercizio. Crescono particolarmente gli impieghi

previsti nelle strategie ambientale ed economica, ma più degli altri quelli relativi alla

amministrazione regionale.

Tabella n. 11. (in milioni)

QUADRO DI RAFFRONTO DEGLI IMPIEGHI DELLE RISORSE LIBERE PREVISTI IN FASE INIZIALE E FINALE

Stanziamenti iniziali

Stanziamenti finali

Scostamenti percentuali

Composizione iniziale

Composizione finale

Strategia istituzionale 143,04 151,60 5,98% 1,95% 1,99%

Strategia sociale 5.721,37 5.671,51 -0,87% 78,08% 74,29%

Strategia territoriale 571,27 675,95 18,32% 7,80% 8,85%

Strategia ambientale 151,74 192,46 26,84% 2,07% 2,52%

Strategia economica 256,76 321,34 25,15% 3,50% 4,21%

Strategia culturale e formativa

123,73 129,74 4,86% 1,69% 1,70%

Amministrazione regionale

359,68 492,09 36,81% 4,91% 6,45%

Totale impieghi 7.327,59 7.634,69 4,19% 100,00% 100,00%

Fonte: Corte dei conti su dati del bilancio di previsione.

L’ulteriore indagine condotta sulle spese riclassificate sulla base economica

di primo livello mette in risalto un leggero rialzo della spesa corrente dell’1,23%, un

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forte aumento della spesa in conto capitale del 36,36% e una stabilità della spesa

per il rimborso dei mutui e prestiti.

Lo spostamento delle risorse sugli impieghi di investimento, naturalmente

conseguente alla crescita delle risorse revenienti dalla prevista maggiore

contrazione di mutui e prestiti, è evidenziato anche dalla modificazione dei pesi

delle tre componenti sopra richiamate.

Sotto il profilo economico, la situazione della spesa finale risulta infatti

migliorata, dato che la componente corrente e quella per il rimborso dei mutui

gravano sul totale degli impieghi, rispettivamente, per l’88,27% e per lo 0,68% in

confronto al 90,85% e allo 0,70% iniziali; di contro, cresce il peso della

componente in conto capitale dall’8,45% all’11,05%.

Ne consegue una sostanziale tenuta della spesa corrente, come richiesto dai

documenti programmatici propedeutici al bilancio, ancorché nell’ambito di questa,

come si evince dalla elaborazione sulla base della classificazione di secondo grado,

si verifichi un aumento della spesa di funzionamento del 2,18% che, comunque,

mantiene quasi inalterato il suo peso sul totale.

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Tabella n. 12. (in milioni)

QUADRO DI RAFFRONTO DEGLI IMPIEGHI DELLE RISORSE LIBERE PREVISTI IN FASE INIZIALE E FINALE: CLASSIFICAZIONE ECONOMICA DI 1° E 2° LIVELLO

Classificazione economica (1)

Previsioni

iniziali

Previsioni

finali

Scostamento%

Composizione

su previsione

iniziale Titolo

Composizione

su previsione

finale Titolo

Spese per organi istituzionali 30,60 30,69 0,29% 0,46% 0,46%

Personale 136,72 138,00 0,94% 2,05% 2,05%

Acquisto di beni e prestazioni di servizi 268,60 276,75 3,03% 4,03% 4,11%

Utilizzo beni di terzi 9,67 9,69 0,21% 0,15% 0,14%

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

6.063,99 5.999,22 -1,07% 91,09% 89,02%

Trasferimenti correnti ad altri soggetti 50,29 54,51 8,39% 0,76% 0,81%

Interessi passivi e oneri finanziari diversi 58,40 62,90 7,71% 0,88% 0,93%

Imposte e tasse 10,81 161,01 1389,45% 0,16% 2,39%

Oneri straordinari della gestione corrente 1,73 4,17 141,04% 0,03% 0,06%

Fondi di riserva di parte corrente 26,38 2,36 -91,05% 0,40% 0,04%

Fondi speciali di parte corrente 0,00 0,00

Totale Titolo I - spese correnti 6.657,19 6.739,30 1,23% 100,00% 100,00%

Investimenti fissi 42,85 57,07 33,19% 6,92% 6,76%

Trasferimenti in conto capitale ad amministrazioni pubbliche

463,92 627,54 35,27% 74,97% 74,37%

Trasferimenti in conto capitale ad altri soggetti 64,80 95,68 47,65% 10,47% 11,34%

Partecipazioni azionarie e conferimenti di capitale

42,27 60,42 42,94% 6,83% 7,16%

Fondi di riserva conto capitale 5,00 3,12 -37,60% 0,81% 0,37%

Fondi speciali conto capitale 0,00 0,00

Totale Titolo II - spese in conto capitale 618,84 843,83 36,36% 100,00% 100,00%

Rimborso quota capitale di mutui e prestiti alla Cassa DD.PP. (a carico della Regione)

0,66 0,66 0,00% 1,28% 1,28%

Rimborso prestiti obbligazionari (a carico della Regione)

27,82 27,82 0,00% 53,96% 53,96%

Rimborso finanziamenti a medio e lungo termine (a carico della Regione)

23,08 23,08 0,00% 44,76% 44,76%

Totale Titolo III - spese per rimborso di prestiti

51,56 51,56 0,00% 100,00% 100,00%

Totale complessivo 7.327,59 7.634,69 4,19%

(1) Nuova classificazione SIOPE in vigore dal 1/01/2006.

Fonte: Corte dei conti su dati del bilancio di previsione.

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3.5 Il rispetto degli equilibri di bilancio

La verifica del bilancio mostra, per l’intero ciclo gestionale, sia per la parte di

competenza che per la parte della cassa, il rispetto dei principi e delle norme

contabili espressi dalla normativa in ordine alla sua composizione strutturale e al

vincolo del pareggio finanziario, rilevandosi l’uguaglianza del totale delle entrate

con il totale delle uscite11.

Sul versante della competenza l’equilibrio risulta conseguito, in quanto il

totale delle spese di cui è autorizzato l’impegno pareggia con il totale delle entrate

di cui è previsto l’accertamento sommato con l’importo dei mutui e delle altre forme

di indebitamento e con l’importo del risultato di amministrazione dell’esercizio

precedente.

Sul versante della cassa l’equilibrio risulta conseguito, in quanto il totale dei

pagamenti autorizzati pareggia con il totale delle riscossioni sommato con il fondo

di cassa iniziale.

I fondi speciali e i fondi di riserva sono iscritti in bilancio in conformità alle

disposizioni contabili 12.

L’accertamento del rispetto del pareggio finanziario complessivo non è di per

sé sufficiente per apprezzare la correttezza della costruzione del bilancio, se non si

verifica anche il rispetto degli equilibri parziali ed interni richiesti dalla normativa.

In particolare, trattasi delle regole che disciplinano l’applicazione del risultato

di amministrazione e le condizioni per il ricorso all’indebitamento13.

Altre prescrizioni riguardano poi gli equilibri in materia di risorse con

destinazioni preordinata e i vincoli di utilizzazione posti alle entrate derivanti dalla

alienazione di beni patrimoniali14.

Con riferimento al risultato di amministrazione del precedente esercizio,

risultano rispettate le condizioni relative ad una corretta impostazione nel bilancio

delle risultanze del rendiconto 2005, approvato con L.R. 24/7/2006, n. 33.

Il risultato di amministrazione, declinato nelle sue diverse componenti, è

stato iscritto, in via definitiva15, nel bilancio in sede di assestamento con L.R.

24/7/2006, n. 34.

Come risulta dal rendiconto 2005, il bilancio ha incluso un saldo di 1.503,82

milioni, pari all’importo delle componenti vincolate (entrate a destinazione vincolate

11 Vedi articoli 2 e 19 della L.R. 6/8/2001, n. 36, “Ordinamento contabile della Regione Toscana”. 12 Vedi articoli 20 e 24 della L.R. 6/8/2001, n. 36. 13 Vedi articoli 8 e 22 della L.R. 6/8/2001, n. 36. 14 Vedi articoli 6 e 7 della L.R. 6/8/2001, n. 36. 15 Il risultato finanziario iscritto in bilancio, con provvedimenti antecedenti la legge di assestamento (L.R. 27/12/2005, n. 71 e deliberazione G.R. del 13/3/2006, n. 182), era presunto in 1.264,04 milioni, di cui 1.208,54 milioni per risorse con vincolo di destinazione e 55,50 milioni per perenzioni amministrative.

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non impegnate e importo delle perenzioni amministrative accertate) da coprire con

l’avanzo finanziario, che, determinato in 682,55 milioni, non è risultato sufficiente.

Anche la gestione 2006, analogamente ai passati esercizi, pertanto, eredita

una componente negativa del risultato della gestione 2005, pari 821,27 milioni,

relativa ad interventi ed iniziative di spesa fin da allora autorizzati.

L’equilibrio fra le entrate a destinazione vincolata accertate nel 2005 e le

relative spese è assicurato riproducendo in bilancio, per un importo di 1.354,29

milioni, stanziamenti di spesa pari al differenziale fra accertamenti ed impegni

assunti in quell’esercizio.

L’equilibrio generale del bilancio è invece garantito con l’accantonamento di

una quantità di risorse, pari a 149,53 milioni, per far fronte alle obbligazioni che

sottostanno alle partite residuali passive eliminate in sede di rendiconto in

applicazione dell’istituto della perenzione amministrativa16.

La componente negativa dell’avanzo, ammontante a 821,27 milioni (pari alla

differenza fra l’avanzo finanziario, accertato in 682,55 milioni, e le sue componenti

vincolate, come sopra descritte, per un importo complessivo di 1.503,82 milioni), è

riportata in bilancio autorizzandone la copertura attraverso il ricorso

all’indebitamento, modalità di finanziamento già autorizzata ma non attuata nel

2005.

In effetti, tale componente negativa risulta determinata dalla scelta di

differire al successivo esercizio la contrazioni dei mutui a fronte degli impegni

assunti sulla spesa da questi finanziata, ricorrendo alle ordinarie disponibilità di

cassa per far fronte alle relative obbligazioni.

In relazione alle operazioni di ricorso al mercato finanziario autorizzate con

la legge di bilancio, risultano osservati i limiti quantitativi posti alla spesa per il

servizio di ammortamento e i vincoli sulla natura degli interventi oggetto di

finanziamento.

Sulla base della vigente disciplina regionale, che recepisce i dettati della

normativa nazionale, la somma degli oneri finanziari (quota capitale più quota

interessi) dei mutui e delle altre operazioni di indebitamento, salvo quelli derivanti

da mutui contratti in conformità a speciali normative, non può superare il 25% delle

entrate tributarie non vincolate iscritte in bilancio17 e il ricorso al mercato

finanziario deve essere esclusivamente finalizzato alla copertura di spese di

16 Vedi art. 34 della L.R. 6/8/2001, n. 36. 17 La Regione ritiene “entrate tributarie vincolate” il tributo speciale sui conferimenti in discarica dei rifiuti solidi (20% del gettito), l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili, la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, la tassa sulle concessioni in materia di caccia e pesca, nonché le entrate tributarie sostanzialmente destinate al finanziamento della spesa sanitaria.

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investimento, come specificatamente indicate all’art. 3, comma 18, della Legge

24/12/2003, n. 35018.

Il limite quantitativo alle operazioni di ricorso al mercato finanziario è

correttamente calcolato nel prospetto allegato alla legge di bilancio originaria,

successivamente aggiornato nella legge di assestamento sull’ammontare delle

entrate tributarie, con esclusione delle voci dei tributi aventi natura vincolata e dei

tributi sostanzialmente destinati al finanziamento della parte di spesa corrente del

servizio sanitario regionale.

Non risulta invece aggiornato il prospetto nella seconda variazione al bilancio

(L.R. 28/7/2006, n. 38), che dispone il ricorso ad un’ulteriore quota di

indebitamento, per 2,35 milioni, non declinando, fra l’altro, le necessarie

specificazioni autorizzative e la copertura degli oneri di ammortamento.

Le rate annue dei mutui autorizzati nell’anno risultano incluse nel calcolo

“della capacità giuridica di indebitamento” indipendentemente dal previsto inizio del

periodo di ammortamento, in linea con la interpretazione della normativa data dalla

Sezione della Corte dei conti in occasione del referto sul rendiconto della Regione

del 2005.

Tabella n. 13. (in milioni)

LIMITI QUANTITATIVI ALL'INDEBITAMENTO

Entrate tributarie complessive 6.401,64

Entrate tributarie vincolate 28,10

Entrate vincolate alla sanità 5.567,91

Entrate tributarie per calcolo limite indebitamento 805,63

Limite 25% 201,41

Importo mutui

Importo rata annua

a) per debito al 31/12/2005 66,83

b) a copertura dell'equilibrio (1) 159,15 9,01

c) a copertura disavanzo 2005 821,27 46,51

d) per il Programma straordinario degli investimenti 588,14 33,31

e) per acquisto sedi 4,92 0,28

Totale importo mutui/oneri di ammortamento 1.573,48 155,94

Residua capacità di indebitamento 45,47

(1) Compresa la quota di 2,35 milioni prevista con la legge relativa alla seconda variazione di bilancio (L.R. 28/07/2006, n. 38).

Fonte: Corte dei conti su dati del bilancio di previsione.

18 Vedi art. 8 della L.R. 6/8/2001, n. 36.

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Come risulta dalla tabella, la capacità di indebitamento si attesta su un

importo di 201,41 milioni che consente, oltre a quelli già in essere (66,83 milioni),

di far fronte agli oneri, pari a 89,11 milioni, dei mutui e dei prestiti autorizzati nel

2006.

Il limite quantitativo risulta rispettato, con un margine di capacità residua di

45,47 milioni.

Tale capacità tende comunque ad assottigliarsi se, fermo restando il volume

delle entrate tributarie che costituiscono la base di calcolo, si tiene conto che i

documenti di bilancio hanno previsto la contrazione di nuovi mutui nel periodo

2007-2008.

Si tratta, in primo luogo, dei mutui a sostegno del programma straordinario

degli investimenti (381,12 milioni nel 2007 e 77,63 milioni nel 2008) che, già

autorizzati con la legge di bilancio, comportano, alle condizioni di tasso (4,50%

annuo) e di tempo (50 anni) indicate, un onere di 25,97 milioni.

In secondo luogo, dei mutui previsti nel bilancio pluriennale ad equilibrio dei

due esercizi 2007 e 2008 (121,32 milioni per ciascuno) che, alle condizioni di tasso

(4,50% annuo) e di tempo (35 anni) indicate, comportano un ulteriore onere di

13,74 milioni.

Risulta altresì rispettata la destinazione dei mutui e dei prestiti autorizzati a

voci di spesa riconducibili alla nuova configurazione di spesa di investimento, a

seguito dell’esame delle UPB indicate nel prospetto allegato alla legge di bilancio ai

sensi dell’art. 18, comma 10, lettera e), della legge di contabilità regionale.

L’equilibrio di bilancio, richiesto dall’art. 7 della predetta legge, emerge

dall’apposita tabella, anch’essa allegata alla legge di bilancio, ove è dimostrata,

raffrontando le risorse con destinazione vincolata con i relativi impieghi, la

concordanza degli stanziamenti dell’entrata con quelli della spesa.

Dell’equilibrio, richiesto dall’art. 6 della stessa legge, fra le entrate derivanti

dalla alienazione di beni patrimoniali e la loro destinazione a spese di investimento

è data invece dimostrazione nella relazione di accompagnamento alla legge di

bilancio.

In conclusione, l’analisi condotta sul bilancio 2006 e sui documenti a corredo

rileva che questo è stato predisposto e variato, nell’intero ciclo gestionale, in

conformità ai principi e alle norme contabili che ne assicurano l’equilibrio.

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4. La gestione delle entrate

Le risorse, rilevate dagli stanziamenti definitivi al netto del saldo finanziario

della precedente gestione, delle contabilità speciali e dei movimenti contabili

collegati alle anticipazioni di cassa, ammontano a 9.545,00 milioni, con un

progressivo aumento nel triennio 2004-2006 (8.993,68 milioni nel 2005 e 8.011,73

milioni nel 2004), rilevabile soprattutto nei Titoli I e V a seguito dei maggiori

apporti al finanziamento del sistema sanitario e dell’accumularsi delle poste relative

al ricorso al mercato finanziario autorizzate a garanzia degli equilibri di bilancio.

Il volume delle entrate accertate nell’esercizio ammonta a 8.522,49 milioni,

con un aumento dell’8,25% rispetto al 2005 e del 19,19% rispetto al 2004.

Anche l’entità delle riscossioni di competenza, pari a 7.460,84 milioni, cresce

in relazione ai due anni precedenti, rispettivamente, del 9,66% e del 15,28%, in

linea con l’andamento degli accertamenti.

Il raffronto fra le previsioni definitive e gli accertamenti mette in evidenza una

ripresa della capacità di accertamento che, attestandosi all’89,29%, recupera sul

2005 (87,54%) e si attesta intorno a quella del 2004 (89,25%).

Il raffronto fra gli accertamenti e le riscossioni mostra una crescita della

velocità di riscossione che, raggiungendo l’87,54%, recupera sul 2005 (86,42%) e

si riavvicina al massimo raggiunto nel 2004 (90,51%).

Le masse residuali attive generate dalla gestione di competenza salgono a

1.061,65 milioni, valore pressoché analogo a quello dell’anno precedente (1.069,23

milioni), ma ancora assai più elevato di quello del 2004 (678,92 milioni).

Dai dati sopra esposti emerge una situazione 2006 delle entrate che si

caratterizza per un accrescimento delle sue dimensioni in fase di previsione

definitiva e per un netto miglioramento della attività di accertamento e di

riscossione rispetto all’anno precedente.

In generale, la risalita del grado di realizzazione delle previsioni e del grado di

velocità degli accertamenti consente di apprezzare la bontà della politica di

programmazione finanziaria perseguita, nonostante la variabilità annuale del

quadro normativo di riferimento della finanza regionale.

Sul risultato complessivo pesano i diversi gradi di realizzazione propri dei

diversi titoli dell’entrata, per cui, l’indagine condotta successivamente sulle loro

principali componenti potrà comportare più specifiche valutazioni, mettendo in

evidenza anche alcuni aspetti di criticità.

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Sin d’ora appare necessario rilevare come la gestione e, quindi, i relativi

indicatori siano stati influenzati dal forte ricorso al mercato finanziario, attivando,

per la prima volta nel triennio, per entità non trascurabile mutui e prestiti per il

finanziamento della spesa di investimento.

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Tabella n. 14. (in milioni)

LE ENTRATE NEL TRIENNIO 2004-2006

Stanziamenti finali di competenza Accertamenti Riscossioni Residui attivi dalla gestione di

competenza Titoli

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

I 5.750,92 6.265,22 6.401,65 5.782,00 6.302,99 6.488,94 5.544,88 5.835,27 5.948,51 237,12 467,72 540,43

II 678,94 811,80 842,98 612,14 863,38 727,97 477,38 725,67 494,57 134,76 137,70 233,40

III 73,92 118,27 75,04 63,24 63,36 83,45 48,85 49,73 67,13 14,39 13,63 16,32

IV 737,73 675,61 641,29 599,95 619,79 418,91 378,70 193,16 150,62 221,25 426,63 268,29

V 770,22 1.122,78 1.584,04 93,25 23,55 803,22 21,85 0,00 800,01 71,40 23,55 3,21

Totale 8.011,73 8.993,68 9.545,00 7.150,58 7.873,07 8.522,49 6.471,66 6.803,83 7.460,84 678,92 1.069,23 1.061,65

VI 5.061,65 5.360,62 6.002,30 4.286,03 5.254,84 5.360,19 4.283,19 5.253,12 5.357,91 2,84 1,72 2,28

Totale generale al netto delle

anticipazioni di cassa

13.073,38 14.354,30 15.547,30 11.436,61 13.127,91 13.882,68 10.754,85 12.056,95 12.818,75 681,76 1.070,95 1.063,93

Anticipazioni di cassa

370,00 370,00 1.800,00 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 0,00

Totale generale 13.443,38 14.724,30 17.347,30 11.436,61 13.127,91 15.023,80 10.754,85 12.056,95 13.959,87 681,76 1.070,95 1.063,93

INDICATORI

Variazioni % degli accertamenti Variazioni % delle riscossioni Indice capacità di accertamento Indice velocità di riscossione Titoli

2006/2004 2006/2005 2005/2004 2006/2004 2006/2005 2005/2004 2004 2005 2006 2004 2005 2006

I 12,23% 2,95% 9,01% 7,28% 1,94% 5,24% 100,54% 100,60% 101,36% 95,90% 92,58% 91,67%

II 18,92% -15,68% 41,04% 3,60% -31,85% 52,01% 90,16% 106,35% 86,36% 77,99% 84,05% 67,94%

III 31,96% 31,71% 0,19% 37,42% 34,99% 1,80% 85,55% 53,57% 111,21% 77,25% 78,49% 80,44%

IV -30,18% -32,41% 3,31% -60,23% -22,02% -48,99% 81,32% 91,74% 65,32% 63,12% 31,17% 35,96%

V 761,36% 3310,70% -74,75% 3561,37% -100,00% 12,11% 2,10% 50,71% 23,43% 0,00% 99,60%

Totale 19,19% 8,25% 10,10% 15,28% 9,66% 5,13% 89,25% 87,54% 89,29% 90,51% 86,42% 87,54%

VI 25,06% 2,00% 22,60% 25,09% 1,99% 22,65% 84,68% 98,03% 89,30% 99,93% 99,97% 99,96%

Totale generale al netto delle

anticipazioni di cassa

21,39% 5,75% 14,79% 19,19% 6,32% 12,11% 87,48% 91,46% 89,29% 94,04% 91,84% 92,34%

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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4.1 Le entrate tributarie e la gestione dell’autonomia tributaria

Le entrate tributarie accertate ammontano a 6.488,94 milioni, con un

incremento del 2,95% rispetto al 2005 e del 12,23% rispetto al 2004, e

rappresentano il 76,14% del totale delle risorse, con una sensibile riduzione di peso

a fronte dell’80,06% e dell’80,86% degli stessi esercizi.

Influenzano l’indice di composizione le maggiori disponibilità complessive

revenienti dal ricorso all’accensione di mutui, non praticato nelle pregresse gestioni;

al netto di queste, l’indice si colloca, infatti, nella superiore misura dell’84,03%.

L’indicatore della capacità di accertamento, pari al 101,36%, conferma la

puntualità delle previsioni (100,60% nel 2005 e 100,54% nel 2004) e l’utilizzazione

di un criterio prudenziale di stima delle stesse.

L’indicatore della velocità di riscossione, pari al 91,67%, benché ancora

elevato, mostra una leggera ma progressiva flessione (92,58% nel 2005 e 95,90%

nel 2004).

In questo caso, depurando dal totale delle entrate quelle revenienti da mutui

e prestiti, l’indicatore registra un maggior calo, attestandosi all’89,31%.

Ne consegue una crescita delle masse residuali derivanti dalla competenza

che raggiungono i 540,43 milioni (467,72 milioni nel 2005, 237,12 nel 2004).

L’analisi delle entrate tributarie, aggregate in base al grado di influenza delle

decisioni regionali sulle diverse fasi del procedimento, mette in evidenza, nel

triennio, una crescita degli accertamenti sia dei “tributi a titolarità regionale” che

delle “compartecipazioni, addizionali ed altri tributi”.

I primi, ammontano a 468,72 milioni (441,64 nel 2005, 435,98 milioni nel

2004); i secondi, ammontano a 5.859,39 milioni (5.757,36 milioni nel 2005,

5.273,91 milioni nel 2004).

Con riferimento al totale delle entrate tributarie, il peso delle due tipologie di

tributi si mantiene pressoché costante nei tre anni posti a confronto e si attesta nel

2006, rispettivamente, al 7,22% e al 90,30%.

La crescita dei “tributi a titolarità regionale” rispetto al precedente anno,

nella misura complessiva del 6,13%, risulta diffusa su tutti i cespiti, con esclusione

di quelli attinenti alle concessioni statali sui beni del demanio e del patrimonio e al

deposito in discarica dei rifiuti solidi.

In particolare, aumenta il gettito della tassa automobilistica, da 345,24 a

367,66 milioni (6,49%), e dell’addizionale di consumo sul gas metano, da 50,11 a

56,92 milioni (13,59%), a causa della crescita della base imponibile.

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Sotto il profilo gestionale, l’indicatore della capacità di accertamento si

mantiene su livelli elevati (110,24%, rispetto al 106,47% del 2005 e al 109,82%

del 2004), mentre quello della velocità di riscossione tende a ridursi anche

sensibilmente (91,98% rispetto al 95,63% del 2005 e al 93,42% del 2004).

Le somme residuali, pertanto, si mostrano in ascesa raggiungendo

comunque valori ancora bassi (37,57 milioni).

La pressione fiscale del totale dei tributi propri e devoluti sul PIL regionale

subisce una modesta diminuzione, passando da 6,676% del 2005 al 6,565% del

2006.

Limitatamente ai tributi a titolarità regionale, la crescita del gettito,

nonostante l’invarianza delle aliquote, determina, invece, un lieve incremento della

pressione nell’ordine dello 0,010% in confronto all’anno precedente, registrando

un’incidenza dello 0,486%.

Tabella n. 15. (in migliaia)

2004 2005 2006

PIL REGIONALE (1) 91.063.400 92.850.500 96.397.300

TRIBUTI REGIONALI (2)

Totale tributi 5.709.895 6.198.994 6.328.111

Totale tributi al netto di IVA, IRPEF, IRAP, Accisa sulla benzina 435.981 441.639 468.721

Totale IVA, IRPEF, IRAP, Accisa sulla benzina 5.273.914 5.757.355 5.859.390

INDICATORI

(Totale tributi)/PIL 6,270 6,676 6,565

(Totale tributi al netto di IVA, IRPEF, IRAP, Accisa sulla benzina)/PIL

0,479 0,476 0,486

(Totale IVA, IRPEF, IRAP, Accisa sulla benzina)/PIL 5,791 6,201 6,078

(1) Stima IRPET. (2) Al netto delle partite straordinarie e delle pene pecuniarie e sanzioni.

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

Le “compartecipazioni, addizionali ed altri tributi” registrano una crescita

rispetto al 2005 appena dell’1,77% (11,10% rispetto al 2004), quale risultato

dell’incremento dei cespiti prevalentemente destinati al finanziamento della spesa

corrente del settore sanitario (1,95%) e della diminuzione della quota regionale

dell’accisa sulle benzine, di cui solo una minima parte subisce la stessa destinazione

(3,72%).

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Fra i primi tributi, l’IRAP e l’addizionale IRPEF, pur ancora bloccate nelle

aliquote19, registrano un gettito in ascesa, rispettivamente da 2.052,90 a 2.120,43

milioni e da 304,19 a 363,32 milioni, mentre la compartecipazione regionale all’IVA,

determinata ancora sulla base del residuo fabbisogno per il finanziamento della

sanità e del ristoro delle entrate fiscalizzate, registra una leggera flessione da

3.223,36 a 3.205,33 milioni.

Complessivamente, le risorse accertate revenienti dai tre tributi sopraindicati

non risultano sufficienti a finanziare interamente il fabbisogno indistinto del servizio

sanitario regionale stimato, al netto delle entrate proprie del sistema, in 5.568

milioni 20 e a rendere nella piena disponibilità della Regione le somme relative ai

tributi soppressi e quelle nel tempo fiscalizzate per un importo totale di 144,37

milioni21.

Infatti, come risulta dalla successiva tabella, l’operazione comporta un

effetto netto negativo per il bilancio regionale, al momento stimato, per le

motivazioni più sotto indicate, in 17,75 milioni.

In effetti, l’accordo raggiunto fra le regioni, nella Conferenza dei Presidenti di

Reggio Calabria del 21/7/2005 e recepito nella Legge 23/12/2005, n. 266 (art. 1,

commi da 319 a 324), relativamente ai criteri di distribuzione del contributo dello

Stato alla perequazione della spesa sanitaria, non riguarda il 2006, limitando la sua

vigenza al periodo 2002-2005.

Fra l’altro, i decreti emanati in attuazione del predetto accordo riguardano

solo gli anni dal 2002 al 2004, essendo sorte discordanze fra le regioni sulla

metodologia di calcolo del fondo perequativo del 2005.

A seguito dello sblocco delle somme per il periodo 2002-2004 il bilancio

regionale ha subito un effetto negativo di 3,29 milioni.

L’eventuale estensione degli stessi criteri all’anno 2005 comporterebbe un

ulteriore aggravio alla finanza della Regione di 2,20 milioni22.

19 Vedi art. 1, comma 165, Legge 23/12/2005, n. 266. 20 Vedi delibera CIPE del 17/11/2006. 21 Vedi D.L.vo 18/2/2000, n. 56, e art. 1, commi 58 e 59, della Legge 30/12/2004, n. 311. 22 I dati sono stati forniti dalla Direzione generale del bilancio e delle finanze.

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Tabella n. 16. (in milioni)

Tributi Risorse vincolate alla sanità

Risorse non vincolate alla

sanità Totale Accertamenti Differenze

IRAP 2.049,12 71,27 (1)

2.117,10 2.120,43 3,33

Effetto agevolazioni regionali

-3,29

Addizionale IRPEF 367,54 367,54 363,32 -4,22

Accisa sulle benzine 5,45 5,45 5,45 0,00

IVA 3.145,80 76,39 (2)

3.222,19 3.205,33 -16,86

Totale 5.567,91 144,37 5.712,28 5.694,53 -17,75

(1) Ex fondo perequativo (L. 549/95) e San Rossore (L. 87/99).

(2) Trasferimenti soppressi ai sensi del D.Lgs. 56/00 (ARIET, fondo usura, sovratassa diesel, FSN in c/capitale) per 26,18 milioni + fiscalizzazione compensazione accisa/tassa automobilistica per 40,38 milioni + fiscalizzazione fondo ex asili nido per 9,83 milioni.

Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.

Nell’ambito delle entrate tributarie, le “sanzioni ed entrate straordinarie”

assumono, sotto il profilo dell’apprezzamento delle politiche regionali, scarsa

rilevanza, anche se, sotto il profilo quantitativo, hanno raggiunto nel 2006 un’entità

non trascurabile (160,83 milioni).

Ambedue le tipologie di entrata subiscono infatti una crescita rispetto al

2005 e al 2004; la prima mette in evidenza l’efficacia dell’utilizzo delle procedure

coattive di riscossione dei tributi e delle sanzioni, la seconda inerisce a fatti

gestionali a carattere non ripetitivo.

In quest’ultimo caso, occorre segnalare l’accertamento a saldo dell’IRAP e

dell’addizionale IRPEF del 2005, per un importo di 131,27 milioni, conseguente ad

una regolazione contabile avente natura puramente compensativa.

In effetti, a fronte di un tale accertamento risulta contestualmente eliminato

un residuo attivo per 82,42 milioni quale quota di acceso al fondo di garanzia ex art

13 del D.L.vo 56/2000 e l’assunzione di un impegno per 48,78 milioni quale quota

di contribuzione allo stesso fondo per l’anno 2005.

Una ulteriore analisi delle entrate tributarie, estrapolando quelle “correnti a

libera destinazione”23 dalle altre “straordinarie o con destinazione sostanzialmente

finalizzata”, consente di valutare il grado di autonomia della Regione nel loro

23 Sono compresi in tale categoria i tributi a titolarità regionale e le sanzioni, nonché le entrate, al netto delle quote destinate al servizio sanitario, della compartecipazione all’IVA, dell’addizionale IRPEF e dell’IRAP.

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utilizzo e di elaborare un raffronto con le spese di eguale natura che è riportato, in

altre parti del referto, nell’ambito dell’esame della spesa.

Tali risorse raggiungono un modesto 12,43% del totale delle entrate

tributarie, ma presentano nel triennio un trend crescente raggiungendo 806,46

milioni, rispetto ai 774,52 e ai 753,13 milioni, rispettivamente, del 2005 e del 2004.

In conclusione, dall’indagine sulle entrate tributarie, pur nel 2006, si

evidenzia come la loro evoluzione e la loro consistenza risultino fortemente

condizionate dal quadro nazionale, sostanzialmente congelato rispetto alle

potenzialità fiscali contenute nel D. L.vo n. 56/2000, ma anche dalla politica attuata

dalla Regione di blocco delle aliquote i cui margini di manovra, ancorché limitati, se

utilizzati avrebbero consentito un maggiore gettito stimato in 535,90 milioni24.

La capacità fiscale della Regione avrebbe pertanto consentito di assicurare

una copertura della spesa effettiva (spese correnti, in conto capitale e per rimborso

dei prestiti al netto delle anticipazioni di cassa) nella misura dell’85,18%, invece

che del 78,68%, rimodulando a ribasso la scelta operata in termini di finanziamento

attraverso il ricorso al credito della spesa di investimento.

24 Vedi stime contenute nel DPEF 2006, adottato dal Consiglio regionale con atto del 25/7/2005, n. 2.

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Tabella n. 17. (in migliaia)

ENTRATE TRIBUTARIE

2004 2005 2006 Descrizione

Previsioni definitive

Accertamenti Riscossioni Residui Previsioni definitive

Accertamenti Riscossioni Residui Previsioni definitive

Accertamenti Riscossioni Residui

Imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio e del patrimonio

1.291 2.667 2.562 105 1.291 1.793 1.771 22 1.291 1.658 1.170 488

Tassa sulle concessioni regionali 9.751 9.397 9.347 50 9.751 9.048 9.025 23 9.500 9.347 9.302 45

Tassa automobilistica 311.424 344.630 329.224 15.406 329.000 345.244 326.960 18.284 335.000 367.658 344.017 23.641

Addizionale regionale sull'imposta di consumo sul gas metano usato come combustibile ed imposta regionale sostitutiva per le utenze esenti

40.830 46.535 44.409 2.126 41.000 50.107 49.121 986 45.000 56.917 55.561 1.356

Tasse e contributi degli studenti universitari per il finanziamento degli interventi per il diritto allo studio universitario

11.362 11.000 0 11.000 11.362 11.000 11.000 0 12.634 12.034 0 12.034

Tassa di abilitazione all'esercizio professionale 450 586 575 11 450 561 555 6 450 609 601 8

Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi - Quota vincolata

5.509 5.926 5.926 0 5.582 6.684 6.684 0 5.964 5.731 5.731 0

Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi - Quota in libera disponibilità

16.365 15.240 15.240 0 16.365 17.187 17.187 0 15.336 14.738 14.738 0

Imposta sulle emissioni sonore 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Diritti fissi per l'iscrizione a ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea

0 0 0 0 16 15 15 0 16 29 29 0

Totale tributi a titolarità regionale 396.983 435.981 407.283 28.698 414.817 441.639 422.318 19.321 425.191 468.721 431.149 37.572

Compartecipazione regionale all'I.V.A 2.634.813 2.642.028 2.520.462 121.566 3.220.023 3.223.365 2.874.637 348.728 3.055.605 3.205.335 3.004.665 200.670

Imposta regionale sulle attività produttive 2.065.820 2.060.872 1.992.920 67.952 2.017.200 2.052.904 2.052.534 370 2.188.929 2.120.427 1.965.131 155.296

Addizionale regionale sull'IRPEF 380.540 356.029 356.029 0 359.631 304.195 304.195 0 417.691 363.319 363.319 0

Quota regionale dell'accisa sulla benzina per autotrazione 225.950 214.985 214.985 0 200.000 176.891 162.725 14.166 210.000 170.309 156.229 14.080

Totale compartecipazioni, addizionali ed altri tributi 5.307.123 5.273.914 5.084.396 189.518 5.796.854 5.757.355 5.394.091 363.264 5.872.225 5.859.390 5.489.344 370.046

Pene pecuniarie per trasgressioni alla tassa sulle concessioni regionali

0 108 104 4 0 15 14 1 0 12 12 0

Pene pecuniarie per trasgressioni alla tassa automobilistica 6.500 10.388 10.075 313 2.500 4.924 4.908 16 2.500 4.191 3.384 807

Entrate derivanti dalla riscossione coattiva dei tributi regionali

0 0 0 0 4.000 8.557 8.388 169 7.500 19.404 18.741 663

Proventi derivanti dal sistema sanzionatorio delle norme che prevedono contravvenzioni punibili con l'ammenda

600 817 788 29 600 1.092 1.083 9 700 1.442 1.372 70

Sanzioni amministrative comminate per violazione D.lgs 152/99 (inquinamento acque pubbliche)

0 81 81 0 0 105 105 0 0 54 54 0

Sanzioni amm/ve per violazioni tributarie al tributo spec. per deposito in discarica rifiuti solidi

0 53 53 0 0 24 24 0 0 113 112 1

Fondo per compensazione a carico dello Stato del minor gettito tasse automobilistiche per eff. dispos. art. 2 L. 138/2002

0 2.355 2.355 0 2.450 2.450 0 2.450 750 0 0 0

Fondo di garanzia interregionale di cui all'art. 13 D.lgs 56/2000

0 18.558 0 18.558 0 82.492 0 82.492 0 0 0 0

Fondo per compensazione perdita di entrata per effetto dispos. di cui art. 3 co. 48 L.549/95 di riduzione aliquota accisa benzina

39.700 39.726 39.726 0 44.000 4.344 4.344 0 44.000 4.344 4.344 0

IRAP e add. IRPEF a saldo 2005 0 0 0 0 0 0 0 0 48.779 131.271 0 131.271

Totale sanzioni ed entrate straordinarie 46.800 72.086 53.182 18.904 53.550 104.003 18.866 85.137 104.229 160.831 28.019 132.812

Totale entrate tributarie 5.750.906 5.781.981 5.544.861 237.120 6.265.221 6.302.997 5.835.275 467.722 6.401.645 6.488.942 5.948.512 540.430

Totale entrate complessive 8.011.730 7.150.580 6.471.660 678.920 8.993.680 7.873.070 6.803.830 1.069.230 9.545.000 8.522.490 7.460.840 1.061.650

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INDICATORI

Indice di composizione degli accertamenti

Indice di composizione delle riscossioni

Variazioni % degli accertamenti Indice capacità di accertamento

Indice velocità di riscossione Indice di composizione su accertamenti totali entrate

tributarie Entrate tributarie

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2006/04 2006/05 2005/04 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio e del patrimonio

0,61 0,41 0,35 0,63 0,42 0,27 -37,83 -7,53 -32,77 206,58 138,88 128,43 96,06 98,77 70,57 0,05 0,03 0,03

Tassa sulle concessioni regionali 2,16 2,05 1,99 2,29 2,14 2,16 -0,53 3,30 -3,71 96,37 92,79 98,39 99,47 99,75 99,52 0,16 0,14 0,14

Tassa automobilistica 79,05 78,17 78,44 80,83 77,42 79,79 6,68 6,49 0,18 110,66 104,94 109,75 95,53 94,70 93,57 5,96 5,48 5,67

Addizionale regionale sull'imposta di consumo sul gas metano usato come combustibile ed imposta regionale sostitutiva per le utenze esenti

10,67 11,35 12,14 10,90 11,63 12,89 22,31 13,59 7,68 113,97 122,21 126,48 95,43 98,03 97,62 0,80 0,79 0,88

Tasse e contributi degli studenti universitari per il finanziamento degli interventi per il diritto allo studio universitario

2,52 2,49 2,57 0,00 2,60 0,00 9,40 9,40 0,00 96,81 96,81 95,25 0,00 100,00 0,00 0,19 0,17 0,19

Tassa di abilitazione all'esercizio professionale 0,13 0,13 0,13 0,14 0,13 0,14 3,92 8,56 -4,27 130,22 124,67 135,33 98,12 98,93 98,69 0,01 0,01 0,01

Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi - Quota vincolata

1,36 1,51 1,22 1,46 1,58 1,33 -3,29 -14,26 12,79 107,57 119,74 96,09 100,00 100,00 100,00 0,10 0,11 0,09

Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi - Quota in libera disponibilità

3,50 3,89 3,14 3,74 4,07 3,42 -3,29 -14,25 12,78 93,13 105,02 96,10 100,00 100,00 100,00 0,26 0,27 0,23

Imposta sulle emissioni sonore 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Diritti fissi per l'iscrizione a ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea

0,00 0,00 0,01 0,00 0,00 0,01 93,33 93,75 181,25 100,00 100,00 0,00 0,00 0,00

Tributi a titolarità regionale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 7,51 6,13 1,30 109,82 106,47 110,24 93,42 95,63 91,98 7,54 7,01 7,22

Compartecipazione regionale all'I.V.A 50,10 55,99 54,70 49,57 53,29 54,74 21,32 -0,56 22,00 100,27 100,10 104,90 95,40 89,18 93,74 45,69 51,14 49,40

Imposta regionale sulle attività produttive 39,08 35,66 36,19 39,20 38,05 35,80 2,89 3,29 -0,39 99,76 101,77 96,87 96,70 99,98 92,68 35,64 32,57 32,68

Addizionale regionale sull'IRPEF 6,75 5,28 6,20 7,00 5,64 6,62 2,05 19,44 -14,56 93,56 84,59 86,98 100,00 100,00 100,00 6,16 4,83 5,60

Quota regionale dell'accisa sulla benzina per autotrazione

4,08 3,07 2,91 4,23 3,02 2,85 -20,78 -3,72 -17,72 95,15 88,45 81,10 100,00 91,99 91,73 3,72 2,81 2,62

Compartecipazioni, addizionali ed altri tributi

100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 11,10 1,77 9,17 99,37 99,32 99,78 96,41 93,69 93,68 91,21 91,34 90,30

Pene pecuniarie per trasgressioni alla tassa sulle concessioni regionali

0,15 0,01 0,01 0,20 0,07 0,04 -88,89 -20,00 -86,11 96,30 93,33 100,00 0,00 0,00 0,00

Pene pecuniarie per trasgressioni alla tassa automobilistica

14,41 4,73 2,61 18,94 26,02 12,08 -59,66 -14,89 -52,60 159,82 196,96 167,64 96,99 99,68 80,74 0,18 0,08 0,06

Entrate derivanti dalla riscossione coattiva dei tributi regionali

0,00 8,23 12,06 0,00 44,46 66,89 126,76 213,93 258,72 98,03 96,58 0,00 0,14 0,30

Proventi derivanti dal sistema sanzionatorio delle norme che prevedono contravvenzioni punibili con l'ammenda

1,13 1,05 0,90 1,48 5,74 4,90 76,50 32,05 33,66 136,17 182,00 206,00 96,45 99,18 95,15 0,01 0,02 0,02

Sanzioni amministrative comminate per violazione D.lgs 152/99 (inquinamento acque pubbliche)

0,11 0,10 0,03 0,15 0,56 0,19 -33,33 -48,57 29,63 100,00 100,00 100,00 0,00 0,00 0,00

Sanzioni amm/ve per violazioni tributarie al tributo spec. per deposito in discarica rifiuti solidi

0,07 0,02 0,07 0,10 0,13 0,40 113,21 370,83 -54,72 100,00 100,00 99,12 0,00 0,00 0,00

Fondo per compensazione a carico dello Stato del minor gettito tasse automobilistiche per eff. dispos. art. 2 L. 138/2002

3,27 2,36 0,00 4,43 0,00 0,00 -100,00 -100,00 4,03 100,00 0,00 100,00 0,00 0,04 0,04 0,00

Fondo di garanzia interregionale di cui all'art. 13 D.lgs 56/2000

25,74 79,32 0,00 0,00 0,00 0,00 -100,00 -100,00 344,51 0,00 0,00 0,32 1,31 0,00

Fondo per compensazione perdita di entrata per effetto dispos. di cui art. 3 co. 48 L.549/95 di riduzione aliquota accisa benzina

55,11 4,18 2,70 74,70 23,03 15,50 -89,07 0,00 -89,07 100,07 9,87 9,87 100,00 100,00 100,00 0,69 0,07 0,07

IRAP e add. IRPEF a saldo 2005 0,00 0,00 81,62 0,00 0,00 0,00 269,11 0,00 0,00 0,00 2,02

Sanzioni ed entrate straordinarie 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 123,11 54,64 44,28 154,03 194,22 154,31 73,78 18,14 17,42 1,25 1,65 2,48

Totale entrate tributarie 12,23 2,95 9,01 100,54 100,60 101,36 95,90 92,58 91,67 100,00 100,00 100,00

Totale entrate tributarie/entrate complessive

80,86 80,06 76,14 85,68 85,76 79,73

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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4.2 I trasferimenti statali e comunitari

I trasferimenti statali, correnti e in conto capitale, rappresentano, in termini

di accertamento, l’11,59% del totale delle entrate, con una forte diminuzione

rispetto al 2005 e al 2004 (16,17% e 14,94%).

In valore assoluto tali risorse raggiungono i 987,66 milioni, con un calo del

22,41% e del 7,53% rispetto agli stessi esercizi.

Sulla riduzione dei trasferimenti influisce prevalentemente il mancato

accertamento di 162,66 milioni relativo al finanziamento ai sensi dell’art. 20 della

Legge n. 67/1988 del programma di costruzione delle nuove strutture ospedaliere,

previsto in 171,39 milioni, a seguito dello slittamento al 2007 della relativa spesa.

Sotto il profilo gestionale decresce, di conseguenza, la capacità di

accertamento al 78,23% (103,27% nel 2005, 88,25% nel 2004).

Decresce, altrettanto decisamente, la velocità di riscossione attestandosi al

62,27% (69,98% nel 2005 e 77,19% nel 2004), facendo presumere ritardi

nell’attivazione o nella rendicontazione degli interventi cui, in molti casi, è collegata

la erogazione dei trasferimenti o dei contributi da parte dello Stato.

La massa residuale attiva, comunque, presenta, rispetto all’anno

precedente, una modesta flessione, in presenza della forte riduzione dei valori

accertati.

La disgregazione dei dati complessivi consente di specificare gli andamenti

delle singole voci, a seconda del vincolo o meno nella loro utilizzazione, e di

mettere in evidenza la tipologia di spesa (corrente o di investimento) cui sono

destinate.

Le assegnazione libere da vincoli si attestano a 340,27 milioni, valore

inferiore a quello accertato sia nel 2005 che nel 2004 (354,14 e 382,19 milioni) e

sono, nella quasi totalità, destinate a spese correnti (339,76 milioni).

Trattasi dei trasferimenti dal bilancio statale a finanziamento delle funzioni

trasferite in attuazione della Legge n. 59/1997 (“Bassanini”) che, per la parte non

destinata all’esercizio delle funzioni in materia di trasporto pubblico locale,

dovevano essere fiscalizzati, ai sensi dell’art. 6 del D.L.vo 18/2/2000, n. 56, e

successive modificazioni, a partire dal 1 gennaio 200625.

25 L’art. 34 quinquies del D.L. 4/7/2006, n. 223, convertito in Legge 4/8/2006, n. 248, ha rinviato la “fiscalizzazione” al 1° gennaio del secondo anno successivo all’adozione dei provvedimenti di attuazione dell’art. 119 della Costituzione.

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Gli indici gestionali, influenzati dalla contabilizzazione di una posta registrata

nei bilanci precedenti in altra parte del bilancio26, mostrano un trend assai

decrescente relativamente alla capacità di accertamento e alla velocità di

riscossione, ma al netto di tale posta gli andamenti dei due indici nel triennio non

presentano apprezzabili variazioni.

Le assegnazioni vincolate ammontano 647,39 milioni, anch’esse in

diminuzione rispetto ai due anni pregressi (918,81 milioni nel 2005 e 685,91 milioni

nel 2004).

Di tali risorse, 326,42 milioni sono destinate a spese correnti e 320,97

milioni a spese in conto capitale.

L’indice della capacità di accertamento registra un andamento in discesa,

analogo a quello dei trasferimenti totali, scontando però un valore più basso

(77,57%); anche l’indice della velocità di riscossione, con il 44,47%, raggiunge il

minimo del triennio.

L’esame sotto il profilo della destinazione alle diverse strategie di spesa

mette in risalto la forte riduzione del totale dei trasferimenti e dei contributi

vincolati, oltre che sulla strategia sociale per quanto già in precedenza indicato,

anche sulle strategie territoriale ed economica.

Tutte le altre beneficiano di apporti statali superiori ai livelli del 2005.

26 Trattasi del fondo interregionale di garanzia di cui all’art 13 del D.L.vo 56/2000.

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Tabella n. 18. (in milioni)

ENTRATE INERENTI CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI STATALI

2004 2005 2006

Previsioni Accertamenti Riscossioni Residui Previsioni Accertamenti Riscossioni Residui Previsioni Accertamenti Riscossioni Residui

Contributi statali e trasferimenti vincolati 819,58 685,91 446,70 239,21 852,59 918,81 539,74 379,07 834,63 647,39 287,90 359,49

Contributi e trasferimenti correnti 353,98 314,33 238,22 76,11 340,17 433,14 360,90 72,24 336,19 326,42 164,46 161,96

Contributi e trasferimenti in conto capitale 465,60 371,58 208,48 163,10 512,42 485,67 178,84 306,83 498,44 320,97 123,44 197,53

Contributi statali e trasferimenti liberi 390,80 382,19 377,79 4,40 380,06 354,14 351,13 3,01 427,82 340,27 327,07 13,20

Contributi e trasferimenti correnti 228,54 229,89 225,49 4,40 379,36 353,58 350,57 3,01 427,37 339,76 326,56 13,20

Contributi e trasferimenti in conto capitale 162,26 152,30 152,30 0,00 0,70 0,56 0,56 0,00 0,45 0,51 0,51 0,00

Contributi statali e trasferimenti totali 1.210,38 1.068,10 824,49 243,61 1.232,65 1.272,95 890,87 382,08 1.262,45 987,66 614,97 372,69

Totale entrate complessive 8.011,73 7.150,58 6.471,66 678,92 8.993,68 7.873,07 6.803,83 1.069,23 9.545,00 8.522,49 7.460,84 1.061,65

INDICATORI

Indice di composizione degli accertamenti

Indice di composizione delle riscossioni

Variazioni % degli accertamenti

Indice capacità di accertamento

Indice velocità di riscossione

Indice di composizione su accertamenti totali

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2006/04 2006/05 2005/04 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Contributi e trasferimenti correnti vincolati 45,83 47,14 50,42 53,33 66,87 57,12 3,85 -24,64 37,80 88,80 127,33 97,09 75,79 83,32 50,38 29,43 34,03 33,05

Contributi e trasferimenti in conto capitale vincolati

54,17 52,86 49,58 46,67 33,13 42,88 -13,62 -33,91 30,70 79,81 94,78 64,39 56,11 36,82 38,46 34,79 38,15 32,50

Contributi statali e trasferimenti vincolati

100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 -5,62 -29,54 33,95 83,69 107,77 77,57 65,13 58,74 44,47 64,22 72,18 65,55

Contributi e trasferimenti correnti liberi 60,15 99,84 99,85 59,69 99,84 99,84 47,79 -3,91 53,80 100,59 93,20 79,50 98,09 99,15 96,11 21,52 27,78 34,40

Contributi e trasferimenti in conto capitale liberi

39,85 0,16 0,15 40,31 0,16 0,16 -99,67 -8,93 -99,63 93,86 80,00 113,33 100,00 100,00 100,00 14,26 0,04 0,05

Contributi statali e trasferimenti liberi 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 -10,97 -3,92 -7,34 97,80 93,18 79,54 98,85 99,15 96,12 35,78 27,82 34,45

Contributi e trasferimenti correnti vincolati 57,76 55,06 49,00 51,37 50,73 33,49 3,85 -24,64 37,80 88,80 127,33 97,09 75,79 83,32 50,38 29,43 34,03 33,05

Contributi e trasferimenti correnti liberi 42,24 44,94 51,00 48,63 49,27 66,51 47,79 -3,91 53,80 100,59 93,20 79,50 98,09 99,15 96,11 21,52 27,78 34,40

Contributi statali e trasferimenti correnti

100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 22,41 -15,32 44,56 93,43 109,34 87,25 85,21 90,43 73,71 50,95 61,80 67,45

Contributi e trasferimenti in conto capitale vincolati

70,93 99,88 99,84 57,79 99,69 99,59 -13,62 -33,91 30,70 79,81 94,78 64,39 56,11 36,82 38,46 34,79 38,15 32,50

Contributi e trasferimenti in conto capitale liberi

29,07% 0,12% 0,16% 42,21% 0,31% 0,41% -99,67% -8,93% -99,63% 93,86 80,00 113,33 100,00 100,00 100,00 14,26 0,04 0,05

Contributi statali e trasferimenti in conto capitale

100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 -38,63 -33,88 -7,19 83,44 94,76 64,44 68,87 36,90 38,56 49,05 38,20 32,55

Totale contributi e trasferimenti statali

-7,53 -22,41 19,18 88,25 103,27 78,23 77,19 69,98 62,27

Totale contributi e trasferimenti statali/entrate complessive

14,94 16,17 11,59 12,74 13,09 8,24

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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Tabella n. 19. (in milioni)

ENTRATE INERENTI CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI STATALI VINCOLATI

2004 2005 2006

Accertamenti

correnti

Accertamenti

in c/capitale

Totale

Accertamenti

correnti

Accertamenti

in c/capitale

Totale

Accertamenti

correnti

Accertamenti

in c/capitale

Totale

Entrate inerenti la strategia istituzionale 4,86 27,90 32,76 5,04 9,12 14,16 13,11 27,09 40,20

Entrate inerenti la strategia sociale 168,64 0,00 168,64 281,72 8,20 289,92 153,77 8,74 162,51

Entrate inerenti la strategia territoriale 22,43 85,46 107,89 17,08 153,89 170,97 47,48 76,64 124,12

Entrate inerenti la strategia ambientale 2,40 33,32 35,72 0,24 18,59 18,83 0,62 22,31 22,93

Entrate inerenti la strategia economica 21,55 126,11 147,66 36,97 211,88 248,85 9,18 108,19 117,37

Entrate inerenti la strategia culturale e formativa 94,39 31,50 125,89 91,88 11,10 102,98 102,02 9,70 111,72

Entrate inerenti l'amm.ne regionale 0,06 0,00 0,06 0,21 0,04 0,25 0,24 0,04 0,28

Entrate inerenti accordi di programma e intese istituzionali 0,00 0,45 0,45 0,00 5,18 5,18 0,00 0,00

Entrate inerenti il concorso statale per ammortamento mutui 66,84 66,84 67,67 67,67 68,26 68,26

Totale contributi e trasferimenti statale vincolati 314,33 371,58 685,91 433,14 485,67 918,81 326,42 320,97 647,39

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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Le risorse affluite nel bilancio 2006 per i trasferimenti dall’Unione Europea a

sostegno dei programmi strutturali e di iniziativa comunitaria, nonché delle altre

azioni ammesse a finanziamento, ammontano a 113,13 milioni, valore in riduzione

in confronto al 2005 (143,31 milioni) per effetto dei minori finanziamenti del FESR,

ma in crescita in confronto al 2004 (99,98 milioni).

Di queste, 54,99 milioni sono finalizzate a spesa di investimento, mentre

58,14 milioni a spesa corrente.

L’esame dello stato di attuazione dei programmi mostra che, a fronte di

assegnazioni nel periodo 2000-2006 per complessivi 1.856,62 milioni, sono stati

assunti impegni a valere fino al 2008 per 1.756,25 milioni (1.755,16 fino al 2006),

con un indice di impiego del 94,59% (87,62% nel 2005).

I pagamenti effettuati fino al 2006 ammontano a 1.364,05 milioni, pari al

77,72% degli impegni.

Tali andamenti mettono in risalto una considerevole crescita nell’impiego

dell’insieme delle risorse, sia sotto il profilo della loro attivazione che delle

erogazioni effettuate.

In particolare, ciò è rilevato nei fondi relativi all’obiettivo 2 e 3 e nel

programma di iniziativa comunitaria “Equal” che raggiungono indici di utilizzo,

rispettivamente, del 94,53%, del 95,86% e del 97,85%.

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Tabella n. 20. (in milioni)

RISORSE GESTITE DALLA REGIONE TOSCANA

Assegnazioni

2000-2006

Impegni

2000-2008

Impegni/

assegnazioni

Impegni fino

al 2006

Pagamenti

Pagamenti/

impegni

PROGRAMMA

(2) (3) (4=3/2) (5) (6) (7=6/5)

Reg. UE 1260/1999 Obiettivo 2 e Phasing out

Asse 1: Sviluppo e rafforzamento delle imprese

476,84 456,88 95,80% 456,88 423,51 92,70%

Asse 2: Qualificazione territoriale 327,54 302,66 92,40% 302,66 228,70 75,60%

Asse 3: Ambiente 153,87 148,79 96,70% 148,79 76,82 51,60%

Asse 4: Assistenza tecnica 16,40 13,00 79,20% 13,00 11,23 86,40%

Totale 974,66 921,33 94,53% 921,33 740,26 80,35%

Reg. UE 1260/1999 Obiettivo 3 2000-2006

Asse A: Politiche attive del lavoro 211,20 204,16 96,70% 204,16 156,85 76,80%

Asse B: Lotta all'esclusione sociale 40,79 40,49 99,30% 40,49 26,38 65,20%

Asse C: Istruzione e formazione continua

200,32 186,40 93,10% 186,40 126,30 67,80%

Asse D: Adattamento ai mutamenti socio-economici e sviluppo imprenditorialita'

149,25 143,76 96,30% 143,76 99,57 69,30%

Asse E: Pari opportunita' 71,68 70,25 98,00% 70,26 51,60 73,40%

Asse F: Assistenza tecnica 24,19 23,51 97,20% 23,51 14,08 59,90%

Totale 697,43 668,59 95,86% 668,59 474,77 71,01%

Reg. UE 1257/1999 Piano di sviluppo rurale

74,65 74,65 100,00% 74,65 73,99 99,12%

Reg. UE 1263/1999 SFOP pesca 10,58 10,41 98,44% 10,41 9,90 95,12%

Programma regionale di azioni innovative

Programma regionale azioni innovative

5,03 4,90 97,37% 4,90 4,90 99,95%

Programma regionale azioni innovative VINCI

3,47 3,15 90,67% 3,15 0,17 5,34%

Programma iniziativa comunitaria LEADER PLUS

32,62 25,75 78,94% 25,75 25,73 99,92%

Iniziativa comunitaria Interreg

Interreg III A 2,89 2,89 100,00% 2,89 2,26 78,06%

Interreg III B 16,00 11,42 71,40% 11,38 10,85 95,30%

Interreg III C 10,21 4,72 46,20% 3,66 2,84 77,70%

Programma iniziativa comunitaria EQUAL

29,08 28,46 97,85% 28,46 18,38 64,60%

Totale 1.856,62 1.756,25 94,59% 1.755,16 1.364,05 77,72%

Fonte: Regione Toscana - D.G. Presidenza.

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4.3 I proventi patrimoniali

Le politiche di gestione del patrimonio immobiliare, ormai da alcuni anni,

sono state rivolte verso l’alienazione dei beni non necessari alle esigenze

organizzative e non strumentali ai fini delle attività regionali e verso la

valorizzazione del reddito di quelli mantenuti in proprietà.

Nel corso del 2006, a seguito della ricognizione e del riordino della proprietà

del patrimonio, come previsto dall’art. 20 della L.R. 27/12/2004, n. 77, è stato

predisposto un ulteriore programma di alienazioni27.

A fronte di questo, è stata stimata una entrata di 32 milioni, di cui 7 milioni

da beni del patrimonio agricolo-forestale, quasi interamente conseguibili solo nel

periodo dal 2007 al 2009, tenuto conto della lunghezza dei tempi necessariamente

richiesti dalle procedure di vendita.

Gli effetti finanziari sul bilancio dell’attività di dismissione derivano, pertanto,

prevalentemente dall’attività svolta nei trascorsi esercizi ed in particolare

dall’attivazione dei piani disposti con la L.R. 24/4/1997, n. 29, e con deliberazione

del Consiglio n. 110 del 22/5/2001.

Sono state comunque avviate le procedure per le vendite di alcuni beni del

nuovo programma e, per due di essi, si è proceduto all’assegnazione con l’incasso

della relativa caparra.

Il trend degli accertamenti, nel periodo 2004-2006, si presenta pressoché

costante, mantenuto, però, nel 2006 dall’alienazione dell’immobile di Bruxelles alla

Regione Lazio, piuttosto che dagli apporti derivanti dalle operazioni di alienazione

degli immobili dei programmi ordinari, ormai in progressivo smaltimento.

Gli incassi nel 2006 evidenziano, pertanto, un forte calo dovuto soprattutto

dalla mancata riscossione della operazione sopra indicata, mentre i residui attivi

registrano una sensibile accelerazione.

Particolare attenzione è stata rivolta nella gestione dei beni dati in affitto ed

in locazione, provvedendo al rinnovo dei contratti scaduti e all’adeguamento, per gli

altri, dei fitti e dei canoni all’indice ISTAT.

Le relative entrate mostrano, conseguentemente, nel 2006, un sensibile

aumento.

In particolare, il balzo è dovuto alla concessione alla Azienda Ospedaliero-

Universitaria di Careggi dell’immobile “Villa Medicea”.

27 Vedi deliberazione della Giunta n. 612 del 4/9/2006.

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Tale operazione, il cui incasso è conseguibile solo nel 2007 in quanto definita

solo a fine esercizio, ha comportato una sensibile riduzione del livello delle

riscossioni sugli accertamenti.

Tabella n. 21. (in milioni)

PROVENTI DAL PATRIMONIO REGIONALE

2004 2005 2006

Accertamenti

Riscossioni

Accertamenti

Riscossioni

Residui

Riscossioni

sui residui

Accertamenti

Riscossioni

sugli

accertamenti

Proventi derivanti dalla alienazione di beni del patrimonio agricolo – forestale

2,51 2,44 3,27 3,19 0,26 0,16 4,48 4,32

Proventi derivanti dalla alienazione di beni del patrimonio immobiliare

8,84 8,41 6,04 4,67 1,58 1,40 7,31 1,29

Proventi da dismissioni 11,35 10,85 9,31 7,86 1,84 1,56 11,79 5,61

Proventi derivanti dal demanio e patrimonio regionale

1,82 1,44 2,60 2,07 0,71 0,54 3,50 1,97

Proventi derivanti dalla gestione del patrimonio agricolo e forestale

0,74 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Proventi dalla gestione 2,56 1,44 2,60 2,07 0,71 0,54 3,50 1,97

Proventi totali 13,91 12,29 11,91 9,93 2,55 2,10 15,29 7,58

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004-2005-2006.

4.4 L’indebitamento regionale a copertura degli investimenti

Il volume delle risorse da reperire attraverso il ricorso al credito con oneri a

carico della Regione per il finanziamento degli interventi di investimento cresce

ulteriormente nel 2006, raggiungendo, in sede di previsione finale, 1.573,48

milioni.

Tabella n. 22. (in milioni)

2004 2005 2006

A copertura del disavanzo dell'esercizio precedente 237,95 528,73 821,27

A copertura del disavanzo dell'esercizio corrente 95,1 142,34 159,15

Per il finanziamento del piano straordinario degli investimenti 151,41 385,93 588,14

Per il finanziamento dell'acquisto delle sedi istituzionali 181,92 31,63 4,92

Per il finanziamento del piano di intervento sulle strumentazioni sanitarie

Totale autorizzato 666,38 1.088,63 1.573,48

Fonte: Corte dei conti su dati delle leggi di bilancio 2004, 2005 e 2006 e delle relative leggi di variazione.

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La considerevole consistenza delle autorizzazioni all’accensione di mutui e

prestiti risente, in modo particolare, della politica finanziaria perseguita che,

indirizzata al contenimento dell’indebitamento allo scopo di evitare il sostenimento

di costi per oneri di ammortamento e resa possibile da un’attenta gestione della

liquidità aziendale, ha comportato di non addivenire alla contrazione di operazioni

sin dal 2001.

La manovra perseguita ha teso ad utilizzare, sul versante della competenza, le

economie di spesa sostenuta con risorse proprie realizzatesi nell’esercizio per la

copertura degli investimenti finanziati con l’indebitamento e, sul versante della

cassa, ad utilizzare le ordinarie disponibilità per soddisfare le correlate obbligazioni.

Per la parte non coperta con le economie, l’accensione delle operazioni di

credito è stata rinviata, anno per anno, ai successivi esercizi come componente

negativa dell’avanzo di amministrazione a cui ha corrisposto un’autorizzazione, per

analogo importo, di ricorso all’indebitamento, consentendo così di ripristinare

l’equilibrio di bilancio.

Una tale successione di spostamenti di masse negative ha determinato, nel

bilancio 2006, il cumularsi di una spesa di investimento da finanziarsi che raggiunge

un ammontare di 821,27 milioni, pari al 52,19% del totale delle risorse da

procurarsi sul mercato finanziario, superando l’analoga posta del bilancio 2005 del

55,33%.

Pesano, inoltre, sulla consistenza delle operazioni autorizzate le risorse

necessarie alla copertura del programma straordinario degli investimenti che, per

un importo di 588,14 milioni, oltre alla quota annuale prevista nel piano finanziario

originario, comprendono le somme stanziate nei precedenti esercizi che sono state

oggetto di slittamento nei successivi per la mancata assunzione del relativo

impegno.

Il debito autorizzato riguarda, infine, la nuova spesa di investimento prevista

nel bilancio corrente per 164,07 milioni, di cui 4,92 milioni destinati all’acquisto

delle sedi istituzionali.

La politica di realizzare gli investimenti previsti senza ricorrere

all’indebitamento già a partire dalla fine del 2005 aveva manifestato alcuni segnali

di criticità, in quanto le disponibilità di cassa necessarie a far fronte correntemente

alle esigenze di erogazione derivanti dalle obbligazioni maturate si erano presentate

non più sufficienti.

Da ciò scaturì l’esigenza di attivare un programma di accensione di alcune

operazioni di indebitamento, per un importo di 300 milioni, che, sebbene definite a

seguito di gara, non vennero portate a conclusione a seguito del mancato

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69

ricevimento, entro il termine dell’esercizio, del parere del Comitato Interministeriale

per il Credito e il Risparmio previsto dall’art. 10 della legge 16/5/1970, n. 281.

L’esercizio si chiuse senza far ricorso, comunque, ad anticipazioni di cassa

contenendo i pagamenti, ma con una giacenza fortemente ridotta rispetto a quella

esistente all’inizio dell’anno.

Nel corso del 2006 l’esigenza di un recupero di liquidità si mostra altresì più

consistente a causa della necessità di sostenere la più complessiva spesa regionale.

In particolare, trattasi della spesa sanitaria il cui sistema, già alimentato

anche negli anni precedenti con quote delle risorse ordinarie, soprattutto per il

prolungamento dei ritardi negli accrediti da parte dello Stato dei fondi degli anni

pregressi a questo dedicati, comincia a manifestare segnali di criticità relativamente

al suo grado di solvibilità in tempi accettabili dai fornitori di beni e servizi.

A fronte di una tale situazione, segnalata anche dalla Sezione nel referto sulla

gestione 2005, è stato fatto ricorso al credito per un importo di 800 milioni, pari ad

oltre la metà di quanto autorizzato e all’incirca uguale al disavanzo registrato alla

fine del 2005.

Sostanzialmente, ne scaturisce che l’indebitamento non attivato alla fine

dell’esercizio, per la prima volta negli ultimi anni, è pressoché uguale all’ammontare

della spesa di competenza stanziata nello stesso esercizio.

Le operazioni definite nel corso dell’anno, in conformità agli indirizzi forniti

dalla Giunta ai sensi dell’art. 8, comma 5, della legge regionale di contabilità28,

riguardano per 600 milioni l’accensione di mutui e per 200 milioni l’emissione di

prestiti obbligazionari.

Risultano osservate, in tutte le pratiche di indebitamento più sotto specificate,

le disposizioni recate dal decreto del MEF del 1/12/2003, n. 389, le finalità del

finanziamento a spesa di investimento nel rispetto dell’art. 119 della Costituzione

ed i limiti e le prescrizioni di cui all’art. 3, comma 16 e seguenti, della Legge

24/12/2003, n. 350.

28 Vedi deliberazione n. 250 del 10/4/2006 che, fra l’altro, dispone la misura massima di ricorso all’indebitamento in relazione all’effettivo fabbisogno di cassa e le condizioni di aggiudicazione, che sono da effettuarsi con gara ad evidenza pubblica ad istituti diversi dalla Cassa Depositi e Prestiti solo in caso di offerta di un tasso inferiore a quello da questa applicato.

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Tabella n. 23.

PRESTITI OBBLIGAZIONARI

Banca incaricata della sottoscrizione

Importo Data di emissione

Durata Condizioni di tasso Tipologia di tasso

R.T.I. Dexia-Crediop e Depfa Bank plc (1)

100 milioni luglio 2006 35 anni Euribor a 6 mesi + 0,073% variabile

R.T.I. Dexia-Crediop e Depfa Bank plc (1)

100 milioni luglio 2006 50 anni Euribor a 6 mesi + 0,158% variabile

MUTUI

Banca Importo Data

contratto Durata Condizioni di tasso

Tipologia di tasso

R.T.I. Dexia-Crediop e Depfa Bank plc (2)

200 milioni luglio 2006 30 anni Euribor a 6 mesi + 0,053% variabile

Dexia-Crediop (3) 400 milioni dicembre 2006 30 anni 4,095% fisso

(1) Vedi decreto n. 3326 del 6/07/2006.

(2) Vedi decreto n. 3047 del 26/06/2006.

(3) Vedi decreto n. 6146 del 13/12/2006.

Alla luce della contrazione delle predette operazioni, il debito regionale

evidenzia un forte balzo in avanti con un aumento della sua consistenza pari a

763,55 milioni, tenuto conto che sono state anche rimborsate quote in conto

capitale dei mutui e dei prestiti obbligazionari pregressi per 36,45 milioni.

L’esposizione debitoria passa infatti, come emerge dal conto patrimoniale, dai

761,79 milioni del 2005 ai 1.525,34 milioni del 2006 (943,10 milioni per mutui e

582,24 milioni per prestiti obbligazionari).

Conseguentemente, il rapporto fra il debito e il PIL regionale, che aveva avuto

negli ultimi anni un trend decrescente, si presenta nel 2006 in ascesa, nonostante

un concomitante aumento dello stesso PIL.

Mostra un andamento crescente, invertendo anche in questo caso il trend

precedente, il rapporto fra l’ammontare del debito e il PIL nazionale, rilevabile dalla

relazione previsionale e programmatica, utilizzato al fine di valutare l’apporto delle

regioni e degli enti locali al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione

dell’indebitamento del Paese.

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Tabella n. 24. (in milioni)

2004 2005 2006

Debito al 31 dicembre (1) 802,08 761,79 1.525,34

PIL nazionale (2) 1.353.912,00 1.413.847,00 1.476.765,00

PIL regionale (3) 91.063,40 92.850,50 96.397,30

Rapporto debito/PIL nazionale

0,059% 0,054% 0,103%

Rapporto debito/PIL regionale

0,881% 0,820% 1,582%

(1) Da conto del patrimonio. (2) Valore del PIL per il calcolo del rapporto debito/PIL ai fini di quanto previsto

dall'art. 28, comma 3, della legge 448/1998. (3) Stima IRPET.

La esposizione relativa alle operazioni di indebitamento con oneri di

ammortamento a carico del bilancio statale presenta un calo al termine del 2006;

un tale trend diminutivo continuerà anche negli anni successivi, a seguito della

normativa introdotta dall’art. 1, commi 75 e 76, della Legge 30/12/2004, n. 311.

Infatti, il debito derivante da operazioni creditizie accese a partire dal 2005

con oneri ad intero carico dello Stato, in conformità a tale disciplina, risulta

registrato nel bilancio dello Stato, che paga direttamente le relative rate agli istituti

finanziatori, e il retratto è allocato fra i trasferimenti in conto capitale nel bilancio

della regione beneficiaria del contributo29.

Con il nuovo sistema contabile nel corso dell’esercizio sono state contratte due

aperture di credito con la Cassa Depositi e Prestiti per 2,18 milioni, a mente dell’art.

1, comma 3, del D.L. 28/2/2005, n. 22, convertito in legge 29/4/2005, n. 71 30, che

si aggiungono alle operazioni finanziarie, pari 49,70 milioni, dell’anno precedente.

La consistenza del debito rimasto nella contabilità regionale, come risulta dal

conto patrimoniale, passa dai 490,43 milioni del 2005 ai 445,68 milioni del 2006 (di

cui 270,31 milioni per mutui e 175,37 milioni per prestiti obbligazionari), con una

diminuzione di 44,75 milioni.

Complessivamente il volume dell’indebitamento alla fine dell’esercizio,

riportato nella successiva tabella, evidenzia una significativa crescita rispetto al

2005 nella misura di oltre il 57% che, se misurata sulla popolazione della Regione,

comporta un debito pro-capite pari a 427,74 euro, rispetto ai 213,62 euro del 2005.

29 Nel corso del 2006 erano previste 3 operazioni di mutuo con oneri a carico del bilancio dello Stato su assegnazioni precedenti, per complessivi 10,56 milioni di cui ne sono state attivate 3,22 milioni. 30 Vedi decreto n. 5738 del 15/11/2006.

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Tabella n. 25. (in milioni)

SITUAZIONE DEBITORIA

Con oneri a carico della Regione

Con oneri a carico dello Stato

Con oneri a carico della Regione

Con oneri a carico dello Stato

al 31/12/2005 al 31/12/2006

Mutui 355,41 301,95 943,10 270,31

Prestiti obbligazionari 406,38 188,48 582,24 175,37

Totale 761,79 490,43 1.525,34 445,68

Totale generale mutui e prestiti obbligazionari

1.252,22 1.971,02

Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.

4.5 Le anticipazioni di cassa

Alla questione della carenza strutturale di liquidità conseguente alla politica

di indebitamento attuata dalla Regione, che nel corso dell’anno ha condotto

all’accensione di mutui e di prestiti obbligazionari per un importo di 800 milioni, si

sono aggiunti anche ulteriori fattori di criticità a carattere momentaneo.

Infatti, per far fronte a temporanee esigenze di cassa, collegate nello

specifico a sostenere la spesa del sistema sanitario31, il ricorso ad anticipazioni di

tesoreria caratterizza la gestione, specie nell’ultimo periodo, assumendo una

particolare significatività per il livello raggiunto e per i costi indotti.

L’anticipazione di cassa, prevista in bilancio originariamente per un importo

di movimenti contabili di 370 milioni, raggiunge a fine esercizio i 1.800 milioni.

Le autorizzazioni all’apertura, limitate ad un ammontare di 500 milioni, sono

riconducibili ai decreti n. 1883 del 20/4/2006 e n. 3871 del 4/8/2006, in cui sono

riportate le modalità di attivazione con riferimento al preliminare utilizzo dei fondi

sulle contabilità fruttifere ed infruttifere, di cui alla disciplina sulla “tesoreria unica”,

nonché alle condizioni previste dalla convenzione di tesoreria.

L’importo dell’anticipazione rientra nel valore massimo di un sesto del totale

delle entrate tributarie allocate in bilancio, come disposto dalla legge regionale di

contabilità 32.

31 Vedi intervento disposto dalla G.R. con deliberazione n. 455 del 19/6/2006, richiamato al paragrafo 5.2 del presente referto. 32 Art. 9 della L.R. 6/8/2001, n. 36.

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L’ anticipazione, utilizzata nel terzo e in parte nel quarto trimestre dell’anno,

ha raggiunto un importo massimo di 469,56 milioni ed è stata definitivamente

estinta il 24 novembre per un valore di 225,10 milioni.

Le registrazioni contabili, date dai prelievi e dai rientri effettuati, hanno

assunto un valore compensativo in entrata e in spesa di 1.141,12 milioni.

Il costo dell’operazione, pari a 2,53 milioni, ha trovato copertura in apposito

stanziamento sorretto con le risorse revenienti dai cespiti destinati al finanziamento

del fabbisogno sanitario, tenuto conto della destinazione dell’anticipazione.

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5. La gestione delle spese

Le risorse complessive messe a disposizione per l’attuazione delle diverse

strategie entro cui operano le politiche regionali, dedotte dagli stanziamenti

definitivi al netto delle contabilità speciali e dei movimenti contabili collegati alle

anticipazioni di cassa, ascendono a 10.227,55 milioni, con una progressiva crescita

rispetto ai due anni precedenti (9.731,43 nel 2005, 9.680,34 nel 2004).

Il volume delle risorse utilizzate ammonta a 8.247,00 milioni, con un

incremento del 3,71% rispetto al 2005 e dell’1,73% rispetto al 2004.

Registrano una crescita, rispetto al 2005, le spese relative alle strategie

istituzionale, sociale e territoriale e sull’amministrazione, che nel 2005 risultavano

in riduzione rispetto al 2004.

Le spese relative alle altre strategie registrano valori di utilizzo in

diminuzione; particolarmente consistente è quello della strategia ambientale, che

già nel 2005 sul 2004 aveva registrato un segno negativo.

Il volume dei pagamenti ammonta a 7.370,09 milioni, con una variazione

positiva del 4,09% rispetto al 2005 e del 7,36% rispetto al 2004.

L’andamento dei pagamenti, rispetto al 2005, riflette, per ciascuna strategia,

quello degli impegni, con eccezione della spesa per l’amministrazione, ove si

registra, a fronte di una crescita di questi, una riduzione.

Il raffronto fra previsioni definitive ed impegni mette in evidenza, nel

triennio, un trend della capacità di impegno in lieve diminuzione, che si abbassa

all’80,64%, in confronto all’81,71 del 2005 e all’83,74% del 2004.

L’indice resta al di sopra di quello dell’anno precedente per la spesa relativa

alle strategie istituzionale, sociale e territoriale; cresce, rispetto al 2004, solo quello

della spesa istituzionale.

Il raffronto fra impegni e pagamenti mostra, al contrario, un trend in crescita

della velocità di pagamento che, dopo la performance del 2005 sul 2004, con un

aumento dall’84,68% all’89,04%, registra un valore dell’89,37%.

L’andamento dell’indice è dovuto esclusivamente alla crescita dei pagamenti

della spesa relativa alla strategia sociale, che passa dal 95,62% del 2005 al 97,79%

per effetto dei maggiori trasferimenti a finanziamento della spesa corrente del

settore sanitario.

La spesa di tutte le altre strategie subisce, invece, una riduzione dei relativi

pagamenti anche per valori assai elevati.

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75

Le masse residuali passive, formatesi nell’esercizio, si attestano su un

importo complessivo di 876,91 milioni, leggermente superiore a quello del 2005

(871,19 milioni), ma comunque inferiore a quello del 2004 (1.241,83 milioni).

In conseguenza dell’andamento della velocità di pagamento, crescono i

residui della spesa per tutte strategie, con eccezione di quelli della strategia sociale,

che si riducono a 135,66 milioni rispetto ai 251,88 milioni del 2005 ed ai 440,91

milioni del 2004.

In generale, le spese si caratterizzano nel 2006, in confronto ai due anni

precedenti, per una progressiva flessione nella gestione degli impegni e per un

miglioramento della gestione dei pagamenti, ancorché, se depurata dalle vicende

finanziarie attinenti la spesa sanitaria, mostri anch’essa un andamento negativo.

L’analisi condotta successivamente sulle diverse destinazioni delle risorse,

rilevate anche sulla base della loro classificazione economica, potrà consentire di

esprimere particolari valutazioni in ordine agli andamenti della spesa, sia sotto il

profilo della loro utilizzazione che della loro realizzazione, e al rispetto dei vincoli

imposti nell’ambito delle decisioni di contenimento della finanza regionale assunte

sia a livello nazionale che, autonomamente, dalla stessa Regione.

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Tabella n. 26. (in milioni)

LE SPESE NEL TRIENNIO 2004-2006 PER STRATEGIA

Stanziamenti finali di competenza Impegni Pagamenti Residui passivi dalla gestione di

competenza Strategie

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale 340,70 312,79 298,70 242,03 198,24 218,93 160,58 165,22 168,20 81,45 33,02 50,73

Sociale 5.992,11 6.099,24 6.479,75 5.779,04 5.750,04 6.132,21 5.338,14 5.498,16 5.996,55 440,91 251,88 135,66

Territoriale 1.128,00 1.282,49 1.356,50 577,23 565,66 621,27 471,31 466,65 482,97 105,92 99,01 138,30

Ambientale 404,09 321,64 344,11 208,68 162,84 114,08 67,85 66,33 36,19 140,83 96,51 77,89

Economica 662,14 724,66 674,17 431,90 539,48 434,65 256,46 374,79 250,47 175,43 164,69 184,18

Culturale e form. 355,48 357,06 334,64 308,22 313,48 271,77 111,40 132,64 76,74 196,82 180,84 195,03

Amm.ne regionale 797,82 633,55 739,68 559,68 422,12 454,09 459,21 376,88 358,97 100,47 45,24 95,12

Totale 9.680,34 9.731,43 10.227,55 8.106,78 7.951,86 8.247,00 6.864,95 7.080,67 7.370,09 1.241,83 871,19 876,91

Contabilità speciali 5.061,65 5.360,62 6.002,30 4.286,03 5.254,84 5.360,19 4.101,45 5.209,86 5.313,80 184,59 44,98 46,39

Totale generale al netto delle anticipazioni di cassa

14.741,99 15.092,05 16.229,85 12.392,81 13.206,70 13.607,19 10.966,40 12.290,53 12.683,89 1.426,42 916,17 923,30

Anticipazioni di cassa

370,00 370,00 1.800,00 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 0,00

Totale generale 15.111,99 15.462,05 18.029,85 12.392,81 13.206,70 14.748,31 10.966,40 12.290,53 13.825,01 1.426,42 916,17 923,30

INDICATORI

Variazioni % degli impegni Variazioni % dei pagamenti Indice capacità di impegno Indice velocità di pagamento Strategie

2006/2004 2006/2005 2005/2004 2006/2004 2006/2005 2005/2004 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale -9,54% 10,44% -18,09% 4,75% 1,80% 2,89% 71,04% 63,38% 73,29% 66,35% 83,34% 76,83%

Sociale 6,11% 6,65% -0,50% 12,33% 9,06% 3,00% 96,44% 94,27% 94,64% 92,37% 95,62% 97,79%

Territoriale 7,63% 9,83% -2,00% 2,47% 3,50% -0,99% 51,17% 44,11% 45,80% 81,65% 82,50% 77,74%

Ambientale -45,33% -29,94% -21,97% -46,66% -45,44% -2,24% 51,64% 50,63% 33,15% 32,51% 40,73% 31,72%

Economica 0,64% -19,43% 24,91% -2,34% -33,17% 46,14% 65,23% 74,45% 64,47% 59,38% 69,47% 57,63%

Culturale e form. -11,83% -13,31% 1,71% -31,11% -42,14% 19,07% 86,71% 87,79% 81,21% 36,14% 42,31% 28,24%

Amm.ne regionale -18,87% 7,57% -24,58% -21,83% -4,75% -17,93% 70,15% 66,63% 61,39% 82,05% 89,28% 79,05%

Totale 1,73% 3,71% -1,91% 7,36% 4,09% 3,14% 83,74% 81,71% 80,64% 84,68% 89,04% 89,37%

Contabilità speciali 25,06% 2,00% 22,60% 29,56% 2,00% 27,02% 84,68% 98,03% 89,30% 95,69% 99,14% 99,13%

Totale generale al netto delle anticipazioni di cassa

9,80% 3,03% 6,57% 15,66% 3,20% 12,07% 84,06% 87,51% 83,84% 88,49% 93,06% 93,21%

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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5.1 Le spese correnti

Gli stanziamenti relativi alle spese correnti e al rimborso dei prestiti,

ammontanti a 7.905,74 milioni, crescono del 4,96% rispetto ai 7.532,09 milioni del

2005 e del 5,88% rispetto ai 7.466,36 milioni del 2004.

Sul totale degli stanziamenti, il peso delle spese correnti non subisce

apprezzabili scostamenti, collocandosi al 77,30% rispetto al 77,40% del 2005 e al

77,13% del 2004.

Escludendo dagli stanziamenti correnti la quota destinata al finanziamento

indistinto del fabbisogno sanitario33 si evidenzia un andamento in crescita,

attestandosi a 2.249,72 milioni rispetto ai 1.991,63 milioni del 2005 e ai 2.454,46

del 2004.

La scomposizione dei dati per strategie evidenzia che la crescita si estende a

tutte, salvo che alla strategia istituzionale e a quella ambientale.

Sotto il profilo gestionale, complessivamente, la spesa corrente mostra un

aumento degli impegni assunti rispetto all’anno precedente (6,51%), dopo il calo

registrato nel 2005 sul 2004 (0,95%).

L’indice della capacità di impegno si eleva al 93,58% rispetto all’esercizio

precedente (92,22%), avvicinandosi al massimo valore raggiunto nel 2004

(93,92%).

Continua il trend positivo dei pagamenti, che crescono del 6,29% rispetto al

2005, valore più alto di quello rilevato nel 2005 sul 2004 (3,64%).

L’indice della velocità di pagamento si colloca su un valore leggermente

inferiore a quello raggiunto nel 2005 (94,10% contro 94,29%), già assai elevato

rispetto a quello registrato nel 2004 (90,11%).

Le masse residuali generate dalla competenza si innalzano, rispetto al 2005,

a 436,71 milioni (396,45 milioni nel 2005), ma restano più basse di quelle del 2004

(693,46 milioni).

Le spese per il rimborso dei prestiti, le cui risultanze sono ricomprese nei

valori sopracitati con riferimento alle sole quote capitale dei mutui e dei prestiti in

ammortamento, registrano un importo di 81,20 milioni, inferiore a quello del 2005

pari a 82,65 milioni.

In generale, le spese correnti assumono un valore, a livello di previsione

definitiva, superiore a quello degli anni precedenti, con un differenziale abbastanza

33 Si tratta di 5.656,02 milioni nel 2006 (di cui 88,11 milioni di contributi di esercizi precedenti), 5.540,46 milioni nel 2005 e 5.011,90 nel 2004.

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consistente se si considerano al netto delle spese per il finanziamento del servizio

sanitario (+12,96% rispetto al 2005).

La gestione presenta, rispetto al 2005, un miglioramento della capacità di

impegno ed una sostanziale tenuta della velocità di pagamento, raggiungendo indici

di misurazione dei due fenomeni assai elevati, a dimostrazione di una soddisfacente

attività di utilizzazione e di realizzazione di tale tipologia di spesa.

I due indicatori, fra l’altro, avrebbero potuto raggiungere risultati migliori se

gli andamenti degli impegni e dei pagamenti relativi alle voci di spesa sottoposte al

patto di stabilità non fossero stati rallentati per mantenerli nell’ambito degli obiettivi

programmatici.

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Tabella n. 27. (in milioni)

LE SPESE CORRENTI E DI RIMBORSO PRESTITI NEL TRIENNIO 2004-2006 PER STRATEGIA

Stanziamenti finali di competenza Impegni Pagamenti Residui passivi dalla gestione di

competenza Strategie

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale 139,08 165,72 151,66 126,00 151,62 141,15 107,25 142,02 122,92 18,75 9,60 18,23

Sociale 5.944,48 5.994,16 6.209,16 5.735,87 5.670,93 6.082,84 5.332,28 5.485,44 5.970,26 403,59 185,49 112,58

Territoriale 428,63 399,10 418,12 415,61 384,60 390,18 372,40 380,53 361,37 43,21 4,07 28,81

Ambientale 35,49 35,02 28,20 26,56 23,74 21,81 14,91 15,38 13,84 11,65 8,36 7,97

Economica 142,04 126,01 139,25 94,94 96,13 93,58 64,97 73,42 71,23 29,97 22,71 22,35

Culturale e form. 285,50 275,59 278,00 245,08 238,03 232,27 95,07 109,99 71,49 150,01 128,04 160,78

Amm.ne regionale (1) 491,14 536,49 681,35 368,40 380,71 436,26 332,12 342,53 350,27 36,28 38,18 85,99

Totale generale 7.466,36 7.532,09 7.905,74 7.012,46 6.945,76 7.398,09 6.319,00 6.549,31 6.961,38 693,46 396,45 436,71

Di cui per rimborso mutui e prestiti (1)

80,82 93,86 96,51 80,62 82,65 81,20 80,34 82,65 81,20 0,28 0,00 0,00

INDICATORI

Variazioni % degli impegni Variazioni % dei pagamenti Indice capacità di impegno Indice velocità di pagamento Strategie

2006/2004 2006/2005 2005/2004 2006/2004 2006/2005 2005/2004 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale 12,02% -6,91% 20,33% 14,61% -13,45% 32,42% 90,60% 91,49% 93,07% 85,12% 93,67% 87,08%

Sociale 6,05% 7,26% -1,13% 11,96% 8,84% 2,87% 96,49% 94,61% 97,97% 92,96% 96,73% 98,15%

Territoriale -6,12% 1,45% -7,46% -2,96% -5,04% 2,18% 96,96% 96,37% 93,32% 89,60% 98,94% 92,62%

Ambientale -17,88% -8,13% -10,62% -7,18% -10,01% 3,15% 74,84% 67,79% 77,34% 56,14% 64,79% 63,46%

Economica -1,43% -2,65% 1,25% 9,64% -2,98% 13,01% 66,84% 76,29% 67,20% 68,43% 76,38% 76,12%

Culturale e form. -5,23% -2,42% -2,88% -24,80% -35,00% 15,69% 85,84% 86,37% 83,55% 38,79% 46,21% 30,78%

Amm.ne regionale 18,42% 14,59% 3,34% 5,46% 2,26% 3,13% 75,01% 70,96% 64,03% 90,15% 89,97% 80,29%

Totale generale 5,50% 6,51% -0,95% 10,17% 6,29% 3,64% 93,92% 92,22% 93,58% 90,11% 94,29% 94,10%

(1) Al netto dell'anticipazione di cassa.

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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L’analisi dei dati della spesa corrente, elaborati sulla base delle categorie

economiche di secondo livello34, consente di apprezzare le dinamiche degli impieghi

in relazione allo loro destinazione finale.

Una prima distinzione mette in luce, in termini di impegni, una sostanziale

invarianza della composizione della spesa, che resta prevalentemente convogliata

sui trasferimenti alle amministrazioni pubbliche e ai privati per il 91,48% (91,64%

nel 2005) e sulla spesa di funzionamento per il 6,21% (6,78% nel 2005), lasciando

agli interventi settoriali diretti il 2,31% (1,59% nel 2005).

La spesa di funzionamento (i trasferimenti sono trattati nel successivo

paragrafo 5.7), oltre ad una minore incidenza sulla spesa corrente complessiva,

evidenzia un sensibile calo in valori assoluti, attestandosi a 454,64 milioni rispetto

ai 465,08 milioni del 2005 (-2,24%).

Anche rispetto alle entrate tributarie correnti libere, che comunque crescono,

il grado di assorbimento della spesa di funzionamento si riduce, con un indice del

56,37% rispetto al 60,05% dell’esercizio precedente,

Tutte le diverse componenti di tale tipologia di spesa mostrano una riduzione

del loro peso sul totale degli impieghi correnti.

In valore assoluto, pressoché stabile risulta la spesa per gli organi

istituzionali (30,60 milioni, in confronto ai 30,63 milioni del 2005) e la spesa per il

personale (136,50 milioni, in confronto ai 135,56 milioni del 2005); cala, invece,

sensibilmente la spesa per l’acquisto dei beni e servizi (287,54 milioni, in confronto

ai 298,89 milioni del 2005).

L’andamento della spesa di funzionamento pare, pertanto, abbia risentito

positivamente delle politiche di contenimento attuate che, se successivamente

confermate, potranno consentire di affrontare con maggiore flessibilità la questione

della costruzione e del mantenimento degli equilibri finanziari delle future gestioni.

Sotto il profilo della cassa, la distribuzione dei pagamenti totali delle diverse

categorie sul totale delle spese correnti non mostra importanti scostamenti rispetto

al 2005, salvo che per i trasferimenti alle pubbliche amministrazioni, che salgono al

91,76% (90,49% nel 2005).

34 A seguito dell’adozione, a partire dal 2006, dei codici SIOPE, al fine del raffronto intertemporale, la Regione ha prodotto una riclassificazione della spesa nelle sue diverse fasi limitatamente all’esercizio 2005.

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Tabella n. 28. (in milioni)

LE SPESE CORRENTI NEL BIENNIO 2005-2006 PER CATEGORIA ECONOMICA

2005 2006

Stanziamenti finali

Impegni e accertamenti

Pagamenti totali e

riscossioni su competenza

Stanziamenti finali

Impegni e accertamenti

Pagamenti totali e

riscossioni su competenza

Spese per organi istituzionali 31,08 30,63 30,68 30,88 30,60 27,11

Personale 138,54 135,56 117,63 140,40 136,50 136,79

Acquisto di beni e prestazioni di servizi, utilizzo beni di terzi 350,90 298,89 294,73 351,88 287,54 268,97

Spese di funzionamento 520,52 465,08 443,04 523,16 454,64 432,87

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche 6.537,88 6.193,88 6.152,31 6.779,35 6.619,46 6.885,13

Trasferimenti correnti ad altri soggetti 135,49 95,36 96,18 115,54 73,90 68,26

Altro (1) 244,33 108,79 107,44 391,17 168,90 116,96

Totale spese correnti 7.438,22 6.863,11 6.798,97 7.809,22 7.316,90 7.503,22

Totale entrate tributarie correnti libere 774,52 747,23 806,46 743,71

INDICATORI 2005 2006

% spese per organi istituzionali/spese correnti 0,42% 0,45% 0,45% 0,40% 0,42% 0,36%

% personale/spese correnti 1,86% 1,98% 1,73% 1,80% 1,87% 1,82%

% acquisto e utilizzo di beni, prestazioni di servizi/spese correnti 4,72% 4,36% 4,33% 4,51% 3,93% 3,58%

% spese di funzionamento/spese correnti 7,00% 6,78% 6,52% 6,70% 6,21% 5,77%

% trasferimenti ad amministrazioni pubbliche/spese correnti 87,90% 90,25% 90,49% 86,81% 90,47% 91,76%

% trasferimenti ad altri soggetti/spese correnti 1,82% 1,39% 1,41% 1,48% 1,01% 0,91%

% altro/spese correnti 3,28% 1,59% 1,58% 5,01% 2,31% 1,56%

% spese di funzionamento/entrate tributarie correnti libere 60,05% 59,29% 56,37% 58,20%

(1) Gli importi del 2006 (categoria "imposte e tasse") comprendono anche il Fondo di garanzia interregionale, di cui all'art. 13 del D.Lgs. 56/2000.

Fonte: Corte dei conti su dati dei prospetti di riclassificazione economico-funzionale delle spese (uniformati alla nuova codifica SIOPE) e su dati dei rendiconti 2005 e 2006.

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5.2 Gli equilibri della spesa sanitaria

La legge finanziaria 2006 non introduce sostanziali mutamenti nell’assetto

finanziario del comparto della sanità, che assorbe la quota decisamente più

cospicua della spesa corrente delle regioni.

La questione della spesa continua ad essere affrontata con l’imposizione di

un sistema di vincoli e di controlli per mantenerla entro limiti finanziariamente

sostenibili distinti da quelli disposti dal patto di stabilità interno, invece che essere

affidata alla piena responsabilità delle regioni attraverso la fiscalità locale.

Nonostante questi vincoli, anche dopo il loro rafforzamento seguito

all’accordo fra Stato e regioni del 23/3/2005, e il riconoscimento di un fabbisogno

annualmente crescente, non è stato evitato, in alcuni casi, il formarsi in questi anni

di pesanti disavanzi di gestione dei servizi sanitari regionali.

In un tale contesto, la Toscana si distingue per aver superato, sin dal 2001,

tutte le verifiche effettuate dai Ministeri della Salute e dell’Economia in sede di

monitoraggio delle gestioni, in relazione alle quali non sono computate le voci di

bilancio prive di esborsi monetari.

In particolare, la gestione 2004 veniva valutata in sostanziale pareggio

(disavanzo di 1,60 milioni) e la gestione 2005 in lieve avanzo (18,44 milioni).

Anche per la gestione 2006 la Regione ha superato la verifica al Tavolo

previsto dall’art. 12 dell’accordo Stato/regioni del 23/3/2005, essendo stata

ritenuta adempiente alle intese, escludendo, così, ogni ricorso alla fiscalità regionale

per il sostenimento del fabbisogno del sistema.

Ciò rileva come la Regione sia stata in grado di assicurare con le ordinarie

risorse tutta la spesa necessaria per le erogazioni delle prestazioni sanitarie, ad

eccezione dei costi per l’ammortamento degli investimenti in tecnologie e lavori non

finanziati da fondi regionali e statali.

La Toscana, come emergeva dalla relazione sulle politiche sanitarie,

approvata dalla Sezione con deliberazione n. 1/2007, presentava, dopo le disposte

coperture dei disavanzi, rilevati con il mantenimento nei bilanci delle partite prive di

esborsi monetari sottratte invece in sede di monitoraggio, un sostanziale equilibrio

dei conti nel periodo 2001-2003.

Tale situazione, come si evince dalla successiva tabella n. 29, ha subito

un’evoluzione delle modalità di copertura dei disavanzi del 2002 e del 2003.

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In effetti, le risorse revenienti dalla mobilità pregressa, pervenute solo nel

2007, previste per il finanziamento degli stessi, rispettivamente, per 52 e 4 milioni,

sono utilizzate, come successivamente specificato, a copertura della spesa 2006.

Conseguentemente le due gestioni, poste in sostanziale pareggio,

presentano allo stato attuale un disavanzo di 52 e 11 milioni.

Anche le gestioni 2004 e 2005, tenuto conto delle partite prive di esborsi

monetari, presentano disavanzi che si mantengono negli importi indicati nella citata

relazione della Sezione: il primo si attesta a 54 milioni, dopo la copertura disposta

con i fondi statali messi a disposizione per i ripiani dalle leggi finanziarie 2005 e

2006, il secondo a 83 milioni.

Per il 2006, i dati di preconsuntivo del sistema mostrano un risultato di

esercizio, calcolato come i precedenti, anch’esso negativo, pari a 45 milioni, grazie

all’immissione nel sistema delle risorse, per un importo di 87 milioni, revenienti

dalla definizione nel 2007 delle partite relative alla mobilità pregressa, compresa la

quota, pari a 56 milioni, già destinata alla copertura dei disavanzi 2002 e 2003.

Tale partita è stata anticipata, per un importo di 35 milioni, con i fondi

ordinari del bilancio regionale, non sussistendo, in quel momento, le condizioni per

l’accertamento della relativa entrata.

Sostanzialmente, il risultato del 2006 mette in evidenza che la crescita delle

disponibilità (il concorso statale è aumentato del 2%) e l’utilizzo dell’integrazione

prevista dalla legge finanziaria 200735 non sono stati sufficienti a sostenere il

maggior fabbisogno registrato nell’anno nell’ordine del 3,12%, tasso di evoluzione

comunque assai inferiore rispetto a quelli rilevati nell’ultimo triennio.

Nonostante la valutazione positiva delle gestioni, effettuata con le specificità

indicate in sede di monitoraggio a livello nazionale, il sistema sanitario regionale

presenta, nel periodo considerato, un importo cumulato di disavanzi che raggiunge,

alla fine del 2006, i 245 milioni e che dovrà trovare adeguata copertura.

Come asserito dai competenti uffici regionali, tale risultato deriva, in gran

parte, dall’iscrizione nel conto economico di costi (ammortamenti non sterilizzati)

derivanti dall’utilizzo del patrimonio mobiliare ed immobiliare acquisito con risorse

proprie delle aziende, quali mutui e alienazioni del patrimonio non strategico, non

considerati, come abbiamo visto, in sede di monitoraggio nazionale, in quanto legati

alla gestione patrimoniale.

A fronte di una tale situazione che, comunque, denota una riduzione del

patrimonio del sistema sanitario regionale, si sta delineando un’ipotesi di riequilibrio

35 Vedi art. 1, comma 797, della legge 27/12/2006, n. 296, che stanzia 2.000 milioni (la quota della Toscana è di 127 milioni).

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delle gestioni che potrebbe, per parte del disavanzo addebitabile a tali costi,

concretizzarsi attraverso operazioni di ricapitalizzazione delle aziende con specifiche

risorse regionali o statali.

Ciò richiederà, in ogni caso, di ricorrere a disponibilità del bilancio regionale,

risultando verosimilmente insufficienti i finanziamenti statali per ulteriori

investimenti.

In merito, la Sezione si riserva di esprimere le proprie valutazioni a seguito

di uno specifico piano di intervento, attualmente in corso di predisposizione, che dia

una cognizione puntuale dello stato dei conti e dei gravami che potrà comportare

sul bilancio.

Tabella n. 29. (in milioni)

2001 2002 2003 2004 2005 2006 (2)

SPESA (1) 5.057 5.288 5.425 5.964 6.210 6.404

Risorse statali indistinte 4.205 4.665 4.846 5.012 5.559 5.695

Risorse statali a destinazione vincolata 92 84 85 153 118 95

Economie esercizi precedenti 12

Economie FSN esercizi precedenti assegnate nell'esercizio

22

Integrazione FSN 248

Entrate aziendali 396 422 464 484 447 455

Plusvalenze da alienazioni realizzate - 34 14 15 3 16

ENTRATA 4.963 5.205 5.409 5.664 6.127 6.272

RISULTATO DI ESERCIZIO -94 -83 -16 -300 -83 -132

Tasso di incremento della spesa 4,57% 2,59% 9,94% 4,12% 3,12%

MODALITA' DI COPERTURA

Risorse statali a ripiano dei disavanzi 246 (3)

Proventi da alienazione da realizzare 31 5

Avanzi su interventi statali a ripiano 1995-2000

92

Maggiore attivo per mobilità pregressa 2 87

RISULTATO RIDETERMINATO 0 -52 -11 -54 -83 -45

(1) Le spese si riferiscono ai costi sostenuti dalle aziende (modelli CE) e alle spese dirette della Regione per organi, istituzioni sanitarie (ARS, ARPAT) e inziative nel comparto. Sono compresi gli ammortamenti, le svalutazioni e i costi capitalizzati.

(2) I dati sono di preconsuntivo. (3) Fondi a ripiano dei disavanzi 2001-2003, di cui all'intesa del 23 marzo 2005 (art.1, comma 164, Legge 30/12/2004, n. 311), per 43 milioni e a ripiano dei disavanzi 2002-2004 (art. 1, comma 279, Legge 23/12/2005, n. 266) per 203 milioni.

Fonte: Regione Toscana - D.G. Diritto alla salute e politiche di solidarietà.

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L’analisi delle macro aggregazioni delle voci economiche evidenzia che solo

la spesa di personale espone un incremento (5,65% rispetto al 2005) superiore alla

crescita media dei fattori produttivi, mentre la spesa per acquisto di beni e quella di

servizi a carattere sanitario resta al di sotto del predetto parametro.

Dalla specificazione delle diverse voci che compongono le macro

aggregazioni si rileva, rispetto al 2005, un calo della spesa per i prodotti

farmaceutici, che contribuisce alla riduzione del macro aggregato relativo alla spesa

per l’acquisto di beni (0,75%).

Nell’ambito della spesa per l’acquisto di servizi sanitari si segnala una

crescita contenuta, su livelli inferiori alla media della stessa, della spesa per la

medicina di base convenzionata e per la farmaceutica convenzionata, mentre per

l’assistenza ospedaliera si rileva una forte diminuzione.

Tabella n. 30. (in milioni)

Voce 2003 2004 2005 2006 Var. % 2004/03

Var. % 2005/04

Var. % 2006/05

Personale 2.008,00 2.150,00 2.220,72 2.346,24 7,07% 3,29% 5,65%

Acquisto di beni di cui:

748,00 837,00 947,89 940,79 11,90% 13,25% -0,75%

- prodotti farmaceutici 307,00 346,00 396,13 386,28 12,70% 14,49% -2,49%

Acquisto di servizi sanitari

2.242,00 2.379,00 2.511,57 2.582,43 6,11% 5,57% 2,82%

(comprese rimanenze) di cui:

- medicina di base convenzionata

303,00 321,00 373,25 382,82 5,94% 16,28% 2,56%

- farmaceutica convenzionata

638,00 677,00 666,17 676,79 6,11% -1,60% 1,59%

- assistenza specialistica ambulatoriale

101,00 110,00 121,36 127,22 8,91% 10,33% 4,83%

di cui da privato 89,00 90,00 102,40 107,39 1,12% 13,78% 4,87%

- assistenza riabilitativa

72,50 67,60 70,38 73,90 -6,76% 4,12% 5,00%

di cui da privato 67,60 64,50 67,24 70,44 -4,59% 4,24% 4,77%

- assistenza ospedaliera

346,30 344,70 347,89 337,39 -0,46% 0,93% -3,02%

di cui da privato 164,00 181,00 187,19 188,01 10,37% 3,42% 0,44%

- altri servizi santari 781,20 858,70 932,51 968,09 9,92% 8,60% 3,82%

Altri costi 427,00 598,00 529,83 534,55 40,05% -11,40% 0,89%

Totale costi 5.425,00 5.964,00 6.210,01 6.404,00 9,94% 4,12% 3,12%

Proventi ed oneri straordinari di cui:

27,20 -100,60 15,00 17,43 -469,85% -114,91% 16,22%

- componenti straordinarie passive

44,00 158,00 8,12 7,36 259,09% -94,86% -9,31%

Fonte: Regione Toscana - D.G. Diritto alla salute e politiche di solidarietà.

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L’analisi mette poi in risalto il grado di tenuta dei vincoli imposti ad alcune

delle componenti della spesa dalla legge finanziaria 2006 (art. 1, comma 174, 198

e 203), rilevabili nell’accordo fra Stato e regioni del 23/3/2005.

Con riferimento ai costi di produzione, al netto della spesa di personale, si

osserva il rispetto del limite di crescita, stabilito nel 2% rispetto all’entità sostenuta

nell’anno precedente, attestandosi il rapporto allo 0,42%, ben inferiore all’analogo

dato del 2005 sul 2004 (5,11%).

Tabella n. 31. (in milioni)

VERIFICA RISPETTO DEL VINCOLO ALLA CRESCITA DEI COSTI DI PRODUZIONE (art. 1, comma 173, della L. 30/12/2004, n. 311)

2005 2006

Costo della produzione 2004 5.633 Costo della produzione 2005 6.149

Costo del personale 2004 2.153 Costo del personale 2005 2.221

Costo della produzione netto 2004 3.480 Costo della produzione netto 2005 3.928

Costo della produzione IV trimestre 2005 5.985 Costo della produzione IV trimestre 2006 6.334

Costo del personale IV trimestre 2005 2.224 Costo del personale IV trimestre 2006 2.346

Accantonamenti per contratto 103 Accantonamenti per contratto 43

Costo della produzione netto 2005 3.658 Costo della produzione netto 2006 3.945

Variazione % del costo di produzione 2005/2004

5,11% Variazione % del costo di produzione 2006/2005

0,42%

Fonte: Regione Toscana - D.G. Diritto alla salute e politiche di solidarietà.

Con riferimento alla spesa farmaceutica emerge una difficoltà, rilevata anche

nello scorso esercizio, nel mantenimento della stessa entro il limite del 16% del

fabbisogno corrente complessivo del settore, disposto dall’art. 48 del D.L.

30/9/2003, n. 269, convertito in Legge 24/11/2003, n. 326, raggiungendo il

18,97% (19,05% nel 2005)36.

All’interno di questa, come nell’esercizio 2005, la spesa convenzionata

rimane entro l’obiettivo del 13%, attestandosi al 12,08%.

36 Allo scopo di contenere la spesa la Regione ha assunto l’iniziativa di attivare modalità di formazione in materia di farmacovigilanza (delibera di G.R. n. 141 del 26/2/2007).

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Tabella n. 32. (in milioni)

VERIFICA RISPETTO DEL VINCOLO ALLA SPESA FARMACEUTICA (art. 48 del D.L. 30/09/2003, n. 269, convertito in L. 24/11/2003, n. 326)

2005 2006

Tetto del 13%

farmaceutica convenzionata 665 677

fabbisogno 5.594 5.603

% della spesa farmaceutica convenzionata sul fabbisogno 11,89% 12,08%

Tetto del 16%

farmaceutica totale 1.066 1.063

fabbisogno 5.594 5.603

% della spesa farmaceutica totale sul fabbisogno 19,05% 18,97%

Fonte: Regione Toscana - D.G. Diritto alla salute e politiche di solidarietà.

Con riferimento alla spesa di personale, per la quale la legge finanziaria

2006 poneva, per il triennio 2006-2008, un tetto pari al costo del 2004 ridotto

dell’1% da aggiungersi alle economie previste dalla legge finanziaria 200537, la

Regione è intervenuta con propria legge 1/8/2006, n. 42, disciplinando limiti e

misure differenti da queste per il contenimento della predetta spesa.

La legge regionale38, infatti, prevede, al fine di garantire l’equilibrio

economico-finanziario del sistema sanitario, che il contenimento della spesa di

personale sia realizzato, prioritariamente, attraverso le possibili azioni di

razionalizzazione e riorganizzazione dei servizi39 e che le nuove assunzioni, di

qualsiasi tipo, siano effettuate, esclusivamente, per garantire i livelli essenziali di

assistenza.

La legge dispone altresì un limite quantitativo alle assunzioni che,

indipendentemente dalla tipologia del rapporto, non debbono per il 2006

comportare un numero di personale in servizio superiore a quello al 31/12/2005.

I limiti non operano per il personale a tempo determinato, per le

collaborazioni coordinate e continuative e per altri incarichi a termine la cui spesa

non grava sulle risorse correnti del sistema, e per le assunzioni di personale relative

ad attività gia esternalizzate, nei limiti di spesa sostenuti.

37 L’art. 1, comma 198, della Legge 23/12/2005, n. 266, richiama l’art. 1, comma 98, della Legge 30/12/2004, n. 311, che dispone, per gli anni dal 2005 al 2008, la realizzazione di economie sulla spesa di personale degli enti e delle aziende sanitarie in determinati importi annuali, distribuite fra le varie regioni con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo accordo tra Governo e regioni. In base a tale decreto, emanato il 15/2/2006 solo relativamente all’annualità 2005, la Toscana avrebbe dovuto realizzare un’economia di 15,30 milioni rispetto al 2004. Il ritardo nell’adozione del predetto DPCM non ha consentito alla Regione di conseguire le previste economie in quell’esercizio. 38 Vedi anche deliberazione della Giunta n. 771 del 23/10/2006, con la quale sono fornite indicazioni attuative della legge alle aziende e agli enti del servizio sanitario regionale. 39 L’art. 1, comma 93, della Legge 30/12/2004, n. 311, disponeva la rideterminazione delle dotazioni organiche degli enti ed organismi sanitari, finalizzata alla riduzione del divario esistente fra dotazione e personale in servizio (vedi anche DPCM 15/2/2006). In merito la Regione non ha adottato alcuna misura.

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L’obiettivo quantitativo posto dalla legge regionale è stato perseguito, come

risulta dalla successiva tabella, da cui si evince una riduzione del personale di n.

275 unità, sebbene n. 244 unita siano state contestualmente assunte a seguito del

rientro in gestione diretta di alcuni servizi in esternalizzazione nel 2005.

Tabella n. 33.

VERIFICA RISPETTO DEL VINCOLO ALL'ASSUNZIONE DI PERSONALE (L.R. 1/8/2006, n. 42)

Numero

A) Personale in servizio al 31/12/2005 finanziato con le risorse assegnate ai sensi dell'art. 25 della L.R. 40/2005 al 31/12/2006

52.764

B) Personale in servizio al 31/12/2006 finanziato con le risorse assegnate ai sensi dell'art. 25 della L.R. 40/2005 al 31/12/2005

53.039

Differenza A)-B) di cui: -275

- dipendente dall'assunzione in gestione diretta di attività svolte da soggetti esterni 244

Personale in servizio al 31/12/2006 a tempo determinato, con contratti di collaborazione esterna e per incarichi a termine finanziati da terzi

85

Fonte: Regione Toscana - D.G. Diritto alla salute e politiche di solidarietà.

Nel corso del 2005 il sistema sanitario regionale ha attraversato un

momento di forte criticità a far fronte ai propri debiti, i cui tempi di pagamento

raggiungevano una media di circa 270 giorni. Il ritardo era comunque mantenuto al

di sotto della media nazionale grazie al ricorso, ormai divenuto ordinario, della

Regione all’attivazione di disponibilità di cassa non provenienti dalle specifiche fonti

di entrata del bilancio statale (in quell’anno vengono immesse nel sistema risorse

proprie per 305,93 milioni).

Il problema della liquidità è, comunque, proprio dell’intero servizio sanitario

nazionale.

La causa principale trova origine nelle procedure di erogazione, che poggiano

su anticipazioni delle risorse finanziarie, in attesa di una ripartizione annua spesso

tardiva, e su saldi da erogare solo dopo la verifica degli adempimenti concordati,

effettuati con notevoli ritardi.

Ha contribuito poi al rallentamento dei trasferimenti la sospensione, sin dal

2002, delle determinazioni in merito alla definitiva assegnazione delle risorse fra le

regioni, a seguito della richiesta di modifica da parte di alcune regioni dei parametri

di riparto, questione che ha trovato soluzione solo con l’accordo di Reggio Calabria

del 21/7/2005 e disciplina nell’art. 1, comma 319 e seguenti, della legge finanziaria

2006.

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Influiscono, infine, i disavanzi degli esercizi pregressi, che non hanno trovato

copertura oppure che l’abbiano trovata ma con risorse non immediatamente

monetizzabili o attraverso la loro patrimonializzazione.

L’inadeguatezza dei flussi monetari per far fronte alle esigenze correnti del

sistema si fa acuta in Toscana nei primi mesi del 2006.

I crediti vantati verso lo Stato, a partire dal 2002, infatti, assommavano a

circa 800 milioni, a cui erano da aggiungersi i circa 203 milioni della quota

spettante, non ancora assegnata da apposito decreto, dei 2.000 milioni previsti

dalla legge finanziaria 2006 a ripiano dei disavanzi pregressi.

I ritardi nei pagamenti stavano determinando, oltre a difficoltà negli

approvvigionamenti di beni e servizi e agli stessi fornitori, maggiori costi per

interessi di mora, computabili in applicazione del D. L.vo 301/2002 e,

potenzialmente, un rincaro dei prezzi.

La Regione, giustamente preoccupata da una tale situazione, con atto della

Giunta n. 455 del 19/6/2006, ha posto in essere una manovra indirizzata, in parte,

al recupero della liquidità e, in parte, alla sistemazione dei debiti commerciali, con

la rimodulazione dei tempi di pagamento.

Complessivamente le due operazioni hanno riguardato una massa debitoria,

rilevata al 28/2/2006, di circa 1.150 milioni, di cui 850 milioni riferibili a fornitori e

250 milioni alla società di factoring Farmafactoring s.p.a..

Particolari condizioni in relazione agli oneri sui crediti vantati sono state

concordate con le associazioni dei fornitori e con Farmafactoring s.p.a., in cambio

del pronto pagamento delle loro spettanze.

La liquidità per il pagamento dei fornitori è stata assicurata facendo leva

sulla capacità di ricorso al mercato finanziario, per una quota, utilizzando parte

delle risorse revenienti dalle autorizzazioni alla contrazione di mutui e prestiti

previste in bilancio (nell’anno sono state accese operazioni per 800 milioni) e, per

un’altra quota, ricorrendo ad un’anticipazione di cassa di 500 milioni 40.

Nei confronti di Farmafactoring s.p.a. la sistemazione è avvenuta tramite

una dilazione del debito in una o più tranches, in rispondenza ai trasferimenti da

parte dello Stato delle risorse arretrate e, comunque, con un saldo da corrispondere

non oltre il 31/10/200741.

40 Per l’utilizzazione dell’anticipazione si veda il capitolo 4.5. 41 Vedi deliberazione della Giunta n. 894 del 27/11/2006.

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90

5.3 Le misure di contenimento della spesa

La Regione ha inteso concorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza

pubblica stabiliti dalla legge finanziaria 2006, oltre che rispettando i vincoli imposti

dal patto di stabilità interno e alla spesa di personale, anche adottando autonome

misure di razionalizzazione di alcune voci di spesa, oggetto di generale attenzione

nell’ambito delle politiche di risparmio delle pubbliche amministrazioni.

Già nel 2005 alcune tematiche di spesa erano state materia di una disciplina

di contenimento da parte della Regione, con la fissazione di tetti di spesa superiori

a quelli imposti dalla legislazione nazionale.

La novità del 2006 è che l’imposizione di vincoli alla spesa risponde

esclusivamente ad un’esigenza avvertita dalla Regione, non sussistendo, nelle

fattispecie da questa individuate per l’ottenimento di risparmi, alcun limite statale

che costituiva, invece, nei trascorsi esercizi, come riconosciuto dalla Corte

Costituzionale, una inammissibile ingerenza nell’autonomia delle regioni in fatto di

gestione dei propri bilanci.

Nella specie, la Regione, con propria legge 1/2/2006, n. 3, ha individuato

come oggetto di interventi di razionalizzazione per il triennio 2006-2008 la spesa

per il personale a tempo determinato e per i contratti di collaborazione coordinata e

continuativa, la spesa per la formazione professionale e la spesa per studi, per

incarichi professionali e di consulenza.

Sussistono comunque, ancora per il 2006, disposizioni particolari contenute

nella legge finanziaria, limitatamente alla spesa di personale, che non appaiono in

linea con i dettati della Corte Costituzionale.

In questo paragrafo sono evidenziate tali misure e quelle previste dalla

normativa regionale più sopra richiamata.

Un cenno viene poi fatto all’attuazione delle disposizioni della stessa legge

finanziaria in ordine alla riduzione degli emolumenti in favore degli organi regionali

e dei loro componenti e alla trasmissione degli atti relativi ad alcune categorie di

spesa.

La spesa di personale

Analogamente a quanto previsto dalla legge finanziaria 2005, la legge

finanziaria 2006 esclude dalle specifiche voci di calcolo, ai fini della verifica del

rispetto delle regole del patto di stabilità interno, la spesa per il personale che

rimanda ad una specifica disciplina di settore rilevabile all’art. 1, comma 198 e

seguenti.

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Tale disciplina, abbandonando il precedente modello che rinviava la

fissazione dei limiti e dei criteri di contenimento ad appositi DPCM, previo accordo

tra Governo e regioni, stabilisce anzitutto un preciso obiettivo alla spesa in

questione, ponendo una soglia massima per il periodo 2006/2007 corrispondente

all’ammontare 2004 diminuito dell’1%.

Specifica poi l’oggetto del calcolo che deve far riferimento alla spesa, oltre

del personale a tempo indeterminato, anche di quello a tempo determinato, con

contratto di collaborazione coordinata e continuativa o che presta servizio con altre

forme di rapporto flessibile o con convenzioni, al netto degli oneri derivanti dalla

contrattazione collettiva nazionale.

Dispone inoltre particolari procedure di controllo, analoghe a quelle previste

per la verifica del rispetto del regole del patto di stabilita, attraverso l’invio al MEF

dei flussi trimestrali di competenza e di cassa della spesa.

Con riferimento a tale vincolo occorre segnalare la particolare normativa

attuativa regionale, contenuta nella legge 1/2/2006, n. 3, per la quale l’eventuale

superamento del limite dell’1% è computato agli effetti del calcolo della spesa

corrente nel tetto previsto, ai fini del rispetto del patto di stabilità, dall’art. 1,

comma 139, della legge finanziaria.

In tal modo, l’eccedenza della spesa di personale viene riassorbita dall’entità

dell’altra spesa corrente, facendo venir meno i limiti sui singoli fattori - situazione

fra l’altro più consona all’autonomia di spesa costituzionalmente riconosciuta alle

regioni – i quali appaiono distinti nel quadro normativo statale in ragione delle

diverse finalità di contenimento che intendono perseguire.

Inoltre, la normativa regionale estende il predetto vincolo alla spesa del

personale degli enti ed organismi dipendenti, con modalità diverse a seconda che la

spesa del personale rientri o meno nel limite dell’1%, comunque da attuarsi

nell’ambito delle regole dl patto di stabilità, applicato a questi, sempre secondo la

predetta normativa regionale, per la sola parte corrente.

In particolare, nel primo caso, la spesa corrente non può essere superiore

nel 2006 al corrispondente ammontare del 2005; nel secondo caso, l’eccedenza

rispetto all’1% va ad incrementare il complesso della spesa corrente, che deve

essere mantenuta entro i limiti imposti dal patto di stabilità.

Oltre all’obiettivo di contenimento della spesa complessiva di personale, la

legge finanziaria 2006 richiama altresì, in aggiunta, l’obiettivo indicato dall’art. 1

comma 98 e seguenti, della finanziaria 2005, che pone limiti alle assunzioni di

personale a tempo indeterminato.

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In relazione a questa disposizione è necessario dare cognizione, anzitutto,

degli esiti attuativi del 2005, in quanto questi si sono manifestati solo nel corso del

2006 a seguito dei ritardi nell’emanazione della normativa statale di dettaglio.

La Regione, compresi gli enti e gli organismi strumentali, in quell’anno, ha

conseguito un risparmio di spesa relativamente al personale a tempo indeterminato

di 5,16 milioni, a fronte di un obiettivo di 1,80 milioni previsto dal DPCM emanato il

15/2/2006.

L’obiettivo è stato raggiunto mediante il minor costo sostenuto relativo a n.

102 dipendenti cessati per estinzione del rapporto di lavoro nel 2004 (56 della

Regione e 46 degli enti) e non sostituiti nel 2005, al netto del costo di un’unita

assunta a seguito di sentenza del Giudice del Lavoro42.

Relativamente al 2006, l’obiettivo di risparmio sulla spesa per il personale a

tempo indeterminato per le regioni è stato stabilito solo alla fine dell’anno da parte

della Conferenza Unificata (atto di rep. n. 1014/CU del 14/12/2006) in sede di

valutazione, fra l’altro considerata positiva per la Toscana, degli esiti del

conseguimento dell’obiettivo 2005.

L’obiettivo è stato fissato in 2,25 milioni, in conseguenza del quale il

contingente delle assunzioni di tale tipologia di personale da effettuarsi nell’anno

2006 è pari alla differenza tra il costo delle cessazioni dal servizio nel 2005 e il

predetto risparmio.

Nelle more della determinazione erano possibili assunzioni solo nel limite del

25% della cessazioni dell’anno precedente.

La verifica effettuata del rispetto degli obiettivi posti dalla normativa statale

e dalle disposizioni attuative regionali, sulla base dei dati forniti dagli uffici

regionali, ha dato complessivamente esito positivo.

La spesa complessiva di personale sostenuta dalla Regione nel 2006 si

colloca, infatti, di poco al di sotto di quella sostenuta nel 2004 e ridotta dell’1%,

come risulta dalla successiva tabella.

Non è stato pertanto necessario riportare alcuna eccedenza nel calcolo

relativo alla determinazione del rispetto del patto di stabilità, fra la spesa corrente,

come disposto dalla L.R. 3/2006, in termini di competenza.

42 Vedi certificazione rimessa dalla Regione alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (deliberazione della G.R. n. 318 dell’8/5/2006 e successive modificazioni).

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Tabella n. 34. (in milioni)

VERIFICA RISPETTO CONTENIMENTO SPESA DEL PERSONALE REGIONALE (art. 1, comma 198, L.F. 2006)

2004 2005 Obiettivo 2006

(2004-1%)

Spesa sostenuta nel

2006

Differenza fra obiettivo e spesa

sostenuta

120,65 133,80 119,44 119,40 0,04

Fonte: Regione Toscana - D.G. Organizzazione e Sistema Informativo.

In merito al vincolo della spesa del personale a tempo indeterminato, la

Regione, nelle more della determinazione della quota da ridurre nel 2006, non ha

provveduto ad alcuna assunzione a fronte della cessazione, nel 2005, del rapporto

di lavoro di n. 59 unità, che comportavano un costo di 2,75 milioni, quando poteva

ricorrervi nella misura del 25% del citato costo.

Tabella n. 35. (in milioni)

VERIFICA RISPETTO LIMITE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO - REGIONE (art. 1, comma 98, L.F. 2005, richiamato dall'art. 1, comma 198, L.F. 2006)

Costo annuo per cessazioni 2005 (1)

N. dipendenti cessati

Costo annuo limite per assunzioni 2006 (25% costo

cessazioni 2005)

N. dipendenti assunti nel 2006

Costo annuo del personale assunto nel 2006

Differenza fra limite e costo sostenuto

2,75 59 0,69 0 0,00 0,69

(1) Il costo delle cessazioni 2005 è aggiornato agli incrementi ex C.C.N.L. del personale delle categorie del 9/05/2006 ed ex C.C.N.L. del personale dell'area dirigenziale del 22/02/2006 del comparto "Regioni e Autonomie locali".

Fonte: Regione Toscana - D.G. Organizzazione e Sistema Informativo.

Ciò rileva l’osservanza da parte della Regione anche del secondo obiettivo di

cui all’art. 1, comma 98, della legge finanziaria 2005, richiamato dall’art. 1, comma

198, della legge finanziaria 2006.

Passando all’ulteriore vincolo, posto dalla stessa Regione con la più volte

richiamata legge 3/2006, per cui la spesa per il personale a tempo determinato e

per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa non deve essere superiore

a quella calcolata sul personale e sulle collaborazioni in essere al 31/12/2005, la

verifica effettuata ha dato anch’essa esito positivo.

Infatti, la spesa ha raggiunto gli 8,77 milioni in confronto ai 9,10 milioni

sostenuti alla fine del 2005.

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Tabella n. 36. (in milioni)

VERIFICA RISPETTO CONTENIMENTO SPESA PER PERSONALE A TEMPO DETERMINATO E PER CO.CO.CO. (art. 1, comma 1, lett. a) della L.R. n. 3/2006)

Spesa alla data del 31/12/2005

(obiettivo 2006)

Spesa sostenuta nel 2006

Differenza fra obiettivo e spesa

sostenuta

9,10 8,77 0,33

Fonte: Regione Toscana - D.G. Organizzazione e Sistema Informativo.

Con riferimento agli enti e agli organismi dipendenti, ricordando che la L.R.

n. 3/2006 rinvia il contenimento della complessiva spesa di personale nell’ambito

delle regole per la spesa corrente di cui al patto di stabilità, la verifica del rispetto di

ambedue i vincoli è trattata nel successivo paragrafo 5.6.

In questa sede occorre segnalare che anche per gli enti e gli organismi

regionali, come nell’anno 2005, sono applicate le disposizioni in merito alla

riduzione della spesa per il personale a tempo indeterminato, rientrando i loro

risparmi nell’ammontare della quota stabilita complessivamente per la Regione

(2,25 milioni) da parte della Conferenza Unificata (atto di rep. n. 1014/CU del

14/12/2006), in attuazione dell’art. 1, comma 98, della legge finanziaria 2005.

A tal proposito, si rileva che tutti gli enti e gli organismi non hanno

effettuato assunzioni nel corso del 2006, salvo che l’ARPAT e l’ARDSU di Firenze che

comunque hanno mantenuto la spesa entro il 25% del costo delle cessazioni 2005.

Pertanto, anche in questo caso, si rileva l’osservanza dei limiti di legge, che

ha consentito un risparmio stimabile in 1,44 milioni, avuto presente un costo per

assunzioni nel 2006 di 0,31 milioni (pari a n. 9 unità) a fronte di quello delle

cessazioni avvenute nel 2005 di 1,75 milioni (pari a n. 41 unità).

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Tabella n. 37. (in milioni)

VERIFICA RISPETTO LIMITE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO - ENTI DIPENDENTI (art. 1, comma 98, L.F. 2005, richiamato dall'art. 1, comma 198, L.F. 2006)

Ente Costo annuo per cessazioni 2005 (1)

N. dipendenti cessati

Costo annuo limite per assunzioni 2006 (25% costo cessazioni 2005)

N. dipendenti assunti nel 2006

Costo annuo del personale assunto

nel 2006 (1)

Differenza fra limite e costo sostenuto

ARPAT 1,08 18 0,27 8 0,26 0,01

IRPET 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

ARTEA 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

APET 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

ARS 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

ARDSU Firenze 0,15 4 0,04 1 0,03 0,01

ARDSU Pisa (2) 0,35 13 0,09 0 0,02 0,07

ARDSU Siena 0,10 4 0,03 0 0,00 0,03

Ente Parco Apuane 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00

Ente Parco Maremma 0,04 1 0,01 0 0,00 0,01

Ente Parco S. Rossore 0,03 1 0,01 0 0,00 0,01

Totale 1,75 41 0,44 9 0,31 0,13

(1) Il costo delle cessazioni 2005 e quello delle assunzioni 2006 sono aggiornati agli incrementi ex C.C.N.L. del personale delle categorie del 9/05/2006 ed ex C.C.N.L. del personale dell'area dirigenziale del 22/02/2006 del comparto "Regioni e Autonomie locali"; per l'ARPAT detti costi sono aggiornati agli incrementi ex C.C.N.L. del comparto "Sanità" per il biennio economico 2004-2005 del 5/06/2006 e del 5/07/2006.

(2) Il costo annuo del personale 2006 non riguarda nuove assunzioni, bensì n. 38 passaggi verticali da B1 a B3.

Fonte: Regione Toscana - D.G. Organizzazione e Sistema Informativo.

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La spesa per la formazione professionale

Per tale tipologia di spesa, la L.R. 1/2/2006, n. 3, richiede una riduzione non

inferiore al 5% nel triennio 2006-2008 rispetto a quella sostenuta nel 2004.

Anche tale obiettivo, sulla base dei dati forniti dagli uffici regionali, risulta

rispettato.

Tabella n. 38. (in milioni)

SPESA ANNUA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE (art. 1, comma 1, lett. b), della L.R. n. 3/2006)

2004 2005 Obiettivo 2006

(2004-5%)

Spesa sostenuta nel

2006

Differenza fra obiettivo e spesa

sostenuta

0,97 0,99 0,92 0,91 0,01

Fonte: Corte dei conti su dati del conto annuale del personale.

La spesa per studi, incarichi professionali e di consulenza

La legge finanziaria 2006, diversamente dalla precedente normativa, non

introduce vincoli alla spesa delle Regioni e degli enti locali in materia di studi e di

incarichi di consulenza, ritenuti costituzionalmente illegittimi, assieme ad altre

misure di contenimento della spesa, dalla Corte Costituzionale in occasione del

ricorso effettuato da alcune regioni con riferimento alle disposizioni contenute nel

D.L. 12/7/2004, n. 168, convertito in Legge 30/7/2004, n. 19143.

La questione dell’evoluzione di tale tipologia di spesa venne affrontata dalla

Regione nel corso del 2005 con una apposita direttiva, rivolta anche agli enti

strumentali dipendenti, che stabiliva un tetto che, salvo motivate deroghe, non

poteva superare per ciascuna Direzione il 70% della spesa sostenuta nel 200444.

La misura adottata andava al di là dei limiti imposti dalla legge finanziaria

2005, che fissava l’importo della spesa ad un livello non superiore a quello rilevato

nello stesso anno 200445.

I risultati del rendiconto mostrarono che, a fronte di impegni registrati nel

2004 per un importo di 15,40 milioni (0,46 milioni per spese sostenute dalla Giunta

e 14,94 milioni per spese sostenute dai dirigenti), nel 2005 ne vennero assunti per

43 Vedi sentenza n. 417 del 14/11/2005. 44 Vedi deliberazione della G.R. del 28/2/2005, n. 311. 45 Vedi art. 1, comma 11, della Legge 30/12/2004, n. 311.

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7,53 milioni (0,28 milioni per spese sostenute dalla Giunta e 7,25 milioni per spese

sostenute dai dirigenti)46.

A prescindere dall’assenza di vincoli normativi nella legislazione nazionale

nel 2006, la Sezione ritiene di rivolgere la sua attenzione all’evoluzione delle spese

sopra citate per la valenza nazionale del tema, il quale è ancora motivo di generale

riflessione a causa del frequente, incontrollato e, spesso, immotivato ricorso a

prestazioni esterne rispetto alle effettive esigenze della pubblica amministrazione e

del costo non trascurabile sulla finanza pubblica.

D’altra parte anche la Regione, nell’ambito della sua autonomia gestionale,

ha voluto in tale contesto disciplinare la materia, al fine di concorrere al

perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e, nel contempo, di razionalizzare

il proprio sistema di spesa.

Nell’ambito della L.R. 1/2/2006, n. 3, ha infatti previsto l’adozione delle

misure necessarie affinché la spesa per studi, incarichi professionali e consulenze,

conferiti ai sensi della L.R. 8/3/2001, n. 12, e ai sensi degli articoli 4 e 8 della L.R.

17/3/2000, n. 26, sia ridotta, a decorrere dal 2006 e per i due anni successivi, nella

misura del 50% rispetto alla somma impegnata nel 2004, in sostanziale analogia a

quanto stabilito dall’art. 1, comma 9, della legge finanziaria per le altre pubbliche

amministrazioni47.

Per l’anno 2006 l’obiettivo, verificato sulla base dei dati forniti dai

competenti uffici regionali, è stato raggiunto con un margine assai ampio,

rilevandosi una riduzione della spesa del 32% dell’ammontare del 2005 e del

66,75% dell’ammontare 2004.

In particolare, la riduzione è progressivamente apportata agli incarichi

conferiti dalla struttura regionale, con un trend in forte diminuzione, mentre gli

incarichi conferiti dalla Giunta presentano un valore più elevato di quello dell’anno

precedente, che era però inferiore a quello del 2004.

46 Vedi “Relazione sul rendiconto della Regione Toscana per l’esercizio finanziario 2005”, approvata dalla Sezione con deliberazione n. 8/2006. 47 Tale riduzione è stata portata al 40% in base all’art. 27 del D.L. 4/7/2006, n. 223 (decreto Bersani), convertito in L. 4/8/2006, n. 248.

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Tabella n. 39. (in milioni)

SPESA ANNUA PER STUDI, INCARICHI PROFESSIONALI E DI CONSULENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

(art. 1, comma 1, lett. c), della L.R. n. 3/2006)

2004 2005 2006

Spesa sostenuta ai sensi della L.R. n. 12/2001

14,94 7,25 4,52

Spesa sostenuta ai sensi degli artt. 4 e 8 della L.R. n. 26/2000

0,46 0,28 0,60

Totale spesa 15,40 7,53 5,12

Fonte: Regione Toscana - D.G. Organizzazione e Sistema Informativo.

La Sezione ha acquisito n. 119 atti relativi a tale tipologia di spesa di

importo superiore ai 5 mila euro, trasmessi ai sensi dell’art. 1, comma 173, della

legge finanziaria 2006, per un ammontare complessivo di 3,21 milioni48.

Di questi, n. 17 atti, per un ammontare di 0,43 milioni, risultano adottati

dalla Giunta, mentre n. 102 atti, per un ammontare di 2,78 milioni, risultano

adottati dai dirigenti.

Sono altresì pervenuti n. 196 atti di incarico conferiti dagli enti ed organismi

dipendenti per un importo complessivo di 2,49 milioni, come risulta dalla successiva

tabella.

Tabella n. 40. (in milioni)

SPESA PER STUDI, INCARICHI PROFESSIONALI E DI CONSULENZA DEGLI ENTI DIPENDENTI: ANNO 2006

Enti n° atti Importo

ARPAT 15 0,34

IRPET 70 0,60

ARTEA 4 0,01

ARSIA 18 0,53

APET 21 0,48

ARS 0 0,00

ARDSU Firenze 6 0,15

ARDSU Pisa 18 0,03

ARDSU Siena 1 0,01

Ente Parco Apuane 3 0,02

Ente Parco Maremma 14 0,22

Ente Parco S. Rossore 26 0,10

Totale 196 2,49

Fonte: Corte dei conti su verifica diretta degli atti trasmessi dagli enti.

48 La differenza fra l’importo indicato in tabella e quello degli atti trasmessi è dovuta ad incarichi conferiti negli anni precedenti, di cui una quota di spesa grava sul bilancio 2006, e ad incarichi di importo inferiore ai 5 mila euro, per i quali la normativa non richiedeva la trasmissione alla Corte.

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La spesa per gli emolumenti agli organi

L’art. 1, comma 54, della legge finanziaria 2006, al fine del coordinamento

della finanza pubblica, contempla misure tendenti alla riduzione dei “costi della

politica”, disponendo la rideterminazione degli emolumenti degli organi delle regioni

e degli enti locali con un taglio del 10% agli ammontari risultanti alla data del

30/9/2005.

In particolare per le regioni, la riduzione riguarda le indennità di funzione del

Presidente e dei componenti della Giunta, del Presidente del Consiglio e dei

componenti l’Ufficio di presidenza; le indennità e i gettoni di presenza dei

consiglieri; le utilità comunque denominate spettanti ai predetti soggetti per la

partecipazione ad organi collegiali in ragione della carica rivestita.

La Regione, con propria legge 28/7/2006, n. 36, ha inteso chiarire l’ambito

applicativo della predetta riduzione onde impedire che la stessa potesse, per mero

effetto degli automatici riferimenti di calcolo contenuti nelle diverse normative

regionali, estendersi ad istituti non rilevabili dalla normativa nazionale.

Ferma restando la riduzione automatica dell’indennità di carica e,

conseguentemente, di quella di funzione, in quanto collegate proporzionalmente a

quella dei deputati (L.R. 13/6/1983, n. 47), la citata legge n. 36/2006 si limita ad

escludere l’applicazione della riduzione ai rimborsi spese di missione territoriale

connessa allo svolgimento del mandato (L.R. 4/8/1986, n. 37), alle spese di

trasporto e alla diaria giornaliera (L.R. 13/6/1983, n. 47), nonché agli istituti aventi

natura di retribuzione differita, quali l’assegno vitalizio e l’indennità di fine mandato

(L.R. 13/6/1983, n. 48).

Con la recente sentenza n. 157, depositata l’8/5/2007, la Corte

Costituzionale, su impugnazione della Regione Campania, ha dichiarato

incostituzionale il comma 54 dell’art. 1 della legge finanziaria eliminando, per le

sole regioni, il taglio del 10% delle indennità agli esponenti degli organi politici

regionali, rilevando che “la legge statale può prescrivere criteri ed obiettivi, come

ad esempio il contenimento della spesa pubblica, non imporre alle Regioni

minutamente gli strumenti concreti da utilizzare per raggiungere questi obiettivi.

Ciò si risolve – continua la Corte - in una indebita invasione dell’area riservata

dall’articolo 119 della Costituzione alle autonomie regionali”.

La spesa per relazioni pubbliche ,convegni, ecc..

La legge finanziaria 2006, pur non ponendo alcun limite alla spesa, richiede,

ai sensi dell’art. 1, comma 173, l’invio alla Sezione degli atti di importo superiore ai

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5 mila euro relativi alla spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e

di rappresentanza.

Dagli atti e dagli elenchi pervenuti dalla Regione risulta una spesa

ammontante a 5,03 milioni.49

5.4 La spesa per il servizio del debito

La spesa riconducibile al servizio di ammortamento del debito complessivo,

riportata nella successiva tabella, si attesta su un livello analogo a quello del 2005 e

di poco inferiore a quello del 2004.

Un simile andamento si riscontra sia nella spesa relativa al debito con oneri

a carico della Regione che in quella relativa al debito con oneri a carico dello Stato,

benché per ragioni diverse.

Nel primo caso, non influiscono sulla spesa 2006 gli oneri dei mutui contratti

nel corso dell’anno (l’ammortamento prevede il pagamento delle rate a decorrere

dal 2007). Inoltre, si registrano le economie derivanti dalla riduzione dell’importo

delle rate in essere dovuta alle operazioni di rimodulazione attivate per alcuni

mutui.

Nel secondo caso, non fanno più carico sul bilancio regionale gli oneri dei

nuovi mutui contratti, essendo questi ricondotti al bilancio statale dal nuovo

sistema contabile introdotto dalla legge finanziaria 2005.

Tabella n. 41. (in milioni)

ONERI DI AMMORTAMENTO

2004 2005 2006

Impegnato Pagato Impegnato Pagato Impegnato Pagato

Mutui a carico della Regione 63,02 62,16 62,64 61,94 62,22 62,22

Mutui a carico dello Stato 69,46 67,10 67,94 67,94 68,68 68,68

Totale oneri 132,48 129,26 130,58 129,88 130,90 130,90

Accertato Incassato Accertato Incassato Accertato Incassato

Entrate (tributarie) correnti libere

753,13 724,09 774,52 747,23 806,46 743,71

% oneri Regione/entrate (tributarie) correnti libere

8,37% 8,58% 8,09% 8,29% 7,72% 8,37%

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

49 La Sezione ha concordato con la Regione l’invio degli atti adottati dai dirigenti e dei soli elenchi delle spese dirette o effettuate con aperture di credito, riservandosi, in questo ultimo caso, di richiedere gli atti, se necessari ai fini del controllo.

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Nel corso dell’esercizio sono state perseguite azioni indirizzate ad alleggerire

il peso del servizio del debito per liberare sul bilancio risorse regionali aggiuntive da

destinare ad altre finalità istituzionali, rinegoziando le condizioni contrattuali del

debito con riferimento ai tassi e alla durata del periodo di ammortamento.

Nei confronti di tali iniziative sono da confermare le valutazioni svolte dalla

Sezione nel referto del 2005, di piena condivisione per quelle tese al miglioramento

delle condizioni di interesse e di una qualche perplessità su quelle rivolte al

prolungamento del periodo di ammortamento.

In particolare, occorre richiamare quest’ultime che, sebbene consentano

nell’immediato una riduzione del costo annuale del servizio del debito, comportano,

talvolta, un aumento dei tassi di interesse e, pur sempre, una riduzione della

flessibilità dei bilanci successivi al periodo di ammortamento originario, incidendo

sul possibile finanziamento delle sottostanti politiche.

Nel caso, la rinegoziazione ha riguardato il prolungamento del periodo di

ammortamento fino al 31/12/2035 del debito residuo di tre mutui e,

contestualmente, nei confronti di due è stato elevato lo spread del tasso variabile

(dallo 0,14% allo 0,18%) e per uno è stato convertito il tasso fisso in tasso

variabile in misura analoga ai precedenti50.

Il peso degli oneri di ammortamento dell’esposizione debitoria sulle entrate

tributarie correnti libere scende progressivamente nel triennio, registrando una

lieve contrazione (0,37%) rispetto all’anno precedente ed una più marcata rispetto

al 2004 (0,65%).

Tale andamento andrà inevitabilmente ad invertirsi, con un forte balzo in

avanti, già dal prossimo esercizio in quanto, fermo restando il blocco dell’attuale

sistema finanziario, sul bilancio regionale graverà il costo del servizio dei mutui e

dei prestiti obbligazionari contratti durante l’anno (800 milioni), ammontante a 49

milioni, con la conseguenza di un sensibile irrigidimento della situazione di bilancio.

Alla fine dell’esercizio 2006 il tasso di interesse medio sull’indebitamento si

attesta sul 3,429%, in ascesa rispetto al 2005 (3,182%) e al 2004 (2,626%) per la

progressiva crescita del parametro di riferimento (euribor) in una struttura debitoria

in ammortamento caratterizzata da una prevalenza dei tassi variabili.

L’esposizione debitoria mostra una composizione più equilibrata rispetto a

quella dell’anno precedente, tale da assicurare una maggiore flessibilità della spesa

50 Trattasi dei seguenti mutui contratti con il Monte dei Paschi di Siena S.p.A.: 1) residuo debito al 31/12/2005 = 34,19 milioni, scadenza 2014, tasso fisso 5,489%; 2) residuo debito al 31/12/2005 = 83,31 milioni, scadenza 2021, tasso variabile euribor 6 m. + 0,14%; 3) residuo debito al 31/12/2005 = 57,24 milioni, scadenza 2021, tasso variabile euribor 6 m. + 0,14%.

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per interessi, sia che si osservi senza tener conto o che siano comprese le

operazioni di copertura dal rischio di oscillazione dei tassi a questa collegati.

Nel primo caso, la struttura del debito, fortemente sbilanciata su tassi

variabili nel 2005, pari al 91,87%, nel 2006 mostra una crescita della componente a

tasso fisso, che raggiunge il 27,96%, a seguito delle nuove operazioni effettuate,

per lo stesso importo di 400 milioni, a tasso fisso e a tasso variabile.

Nel secondo caso, la struttura presenta sensibili modificazioni rispetto

all’anno precedente relativamente allo stock a tasso variabile, passando da un

grado di copertura del 78,15% al 50,15%, in dipendenza della non attivazione di

derivati finanziari sul nuovo debito contratto.

Tabella n. 42. (in milioni)

ANALISI DELLA STRUTTURA DEL TASSO DEL DEBITO

2005 Comp. 2006 Comp.

Indebitamento a tasso variabile coperto da derivati

546,93 78,15% 551,16 50,15%

Indebitamento a tasso variabile non coperto da derivati

152,94 21,85% 547,76 49,85%

Indebitamento a tasso variabile 699,87 91,87% 1.098,92 72,04%

Indebitamento a tasso fisso 61,92 8,13% 426,42 27,96%

Totale indebitamento 761,79 100,00% 1.525,34 100,00%

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2005 e 2006.

L’attività di gestione attiva del debito, oltre alle iniziative più sopra indicate,

ha riguardato la rimodulazione dei derivati preesistenti per adeguarli ai nuovi profili

di rischio a seguito della variazioni previste degli andamenti di mercato. Tale

operazione è stata effettuata limitatamente ai mutui oggetto di rinegoziazione,

lasciando però inalterato l’originario periodo di copertura per evitare un eccessivo

irrigidimento del rapporto per tempi abbastanza lunghi del nuovo periodo di

ammortamento concordato (anno 2035)51.

La nuova situazione dei predetti derivati, che risultano aggiudicati ad istituti

diversi da quelli detentori dei contratti originari, è indicata nella successiva tabella

ove è illustrata la situazione dell’intero portafoglio.

51 Trattasi dei eseguenti derivati: - zero cost collar (ABN Ambro) su mutuo MPS (codice 6V): floor 5,54%, cap 7,95%; - zero cost collar (IXIS Corporate) su mutuo MPS (codice 10V); floor 4,785, cap 7,95%.

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Tabella n. 43. (in milioni)

Codice Tipologia di strumento

Controparte Sottostante Importo nozionale

Copertura

2/3 del prestito obbligazionario

Eurobond EMTN 2002-2022 di 465,000

milioni

BOND GALILEO Knock out amortizing

IRS

Deutsche Bank, Merril

Lynch

tasso: euribor + 0,15

240,250 tasso fisso 4,95% se euribor sotto soglia, altrimenti euribor flat

1/3 del prestito obbligazionario

Eurobond EMTN 2002-2022 di 465,000

milioni

BOND GALILEO CMS spread (capped)

Société Générale

tasso: euribor + 0,15

120,125

tasso strutturato con cap 6,5% fino al 31/12/2012 e con

cap 7,5% nei successivi anni

Prestito 2001-2021 TV di 25,823 milioni BNL

Knock out amortizing

IRS BNL

tasso: euribor + 0,08

21,866

tasso fisso 3,80% se euribor sotto soglia, altrimenti euribor +

0,08

Mutuo 1999-2035 di 49,376 milioni MPS (1V)

plain vanilla fixed rate

MPS

tasso: euribor + 0,18

33,051 tasso fisso 4,358%

Mutuo M.P.S. 1999-2035 TV di 129,114

milioni MPS (6V) Zero cost collar

BNP Paribas

tasso: euribor + 0,18

80,534 floor 5,026%, cap

7,95% (fino al 2021)

Mutuo M.P.S. 2000-2035 TV di 75,919

milioni MPS (10V) Zero cost collar

Dexia - Crediop

tasso: euribor + 0,18

55,330 floor 4,384%, cap

7,95% (fino al 2021)

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

Le operazioni di copertura del debito mostrano flussi di entrata e di uscita da

cui consegue un andamento decrescente dei differenziali a carico del bilancio

regionale.

Nel 2006, rispetto al 2005, si registra un’economia, in parte dovuta anche

alla rimodulazione dei mutui sopracitati, nell’ordine di 2,89 milioni.

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Tabella n. 44. (in milioni)

ENTRATE ED USCITE PER DERIVATI

2004 2005 2006

ENTRATE. Rimborso da parte di controparti swap per operazioni relative al profilo dei tassi di interesse sul debito

16,27 13,28 17,60

USCITE. Oneri per operazioni relative al profilo dei tassi di interesse sul debito

34,22 27,92 29,35

SALDO -17,95 -14,64 -11,75

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

L’analisi condotta sull’influenza prodotta nel corso del 2006 sul meccanismo

di calcolo dei flussi dalla dinamica dei tassi di interesse sulle operazioni di credito

sottostanti, anche in dipendenza della struttura del derivato, mostra, in generale,

nel secondo semestre, tassi di interesse effettivi (costo del sottostante + costo del

derivato) minori o uguali a quelli sostenuti nello stesso periodo antecedente, con

esclusione del Bond Galileo per la parte (1/3) collegata al derivato CMS spread.

Sulla complessiva esposizione debitoria, comunque, il costo per la copertura

dei rischi di tasso scende allo 0,876%, rispetto all’1,315% del 2005 ed al 2,10% del

2004.

La comparazione effettuata, come nel referto dell’anno precedente, fra costo

effettivo e costo che si sarebbe sostenuto se si fosse optato, al momento della

stipula dei singoli contratti costituenti il portafoglio del debito, per l’adozione di un

tasso fisso conferma la validità della strategia perseguita per ridurre il profilo di

rischio mediante l’utilizzo di strumenti derivati.

Continua a presentarsi infatti una differenza positiva fra i due costi, con

esclusione del finanziamento più sopra citato, relativamente al quale, se consentito

dal contratto, parrebbe opportuna una rivisitazione delle condizioni per restituire

maggiore economicità alla copertura del rischio.

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Tabella n. 45.

Ricostruzione servizio del debito 2004-2006 in relazione alla spesa per derivati Movimenti finanziari, ricostruzione tassi e differenziali

secondo semestre 2006

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Calcolo interessi sottostante Differenziale tassi

pagato incassato Parametro Tasso (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (d)-(e)

Galileo 2/3 248.000.000 6.240.300 4.158.939 4.160.200 6.241.561 4,951% Euribor+0,15 3,299% 1,652%

Galileo 1/3 124.000.000 4.000.095 2.079.470 2.080.100 4.000.726 6,347% Euribor+0,15 3,299% 3,048%

BNL 22.316.237 437.315 361.649 361.746 437.411 3,856% Euribor+0,08 3,188% 0,668%

1V 33.620.533 748.871 589.921 589.921 748.871 4,358% Euribor+0,18 3,433% 0,925%

6V 81.922.881 2.104.471 1.432.431 1.437.455 2.109.496 5,038% Euribor+0,18 3,433% 1,605%

10V 56.283.999 1.261.162 984.132 987.584 1.264.614 4,396% Euribor+0,18 3,433% 0,963%

primo semestre 2006

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Calcolo interessi sottostante Differenziale tassi

pagato incassato Parametro Tasso (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (d)-(e)

Galileo 2/3 255.750.000 6.400.144 3.496.159 3.496.800 6.400.784 4,950% Euribor+0,15 2,704% 2,246%

Galileo 1/3 127.875.000 3.275.710 1.748.080 1.748.400 3.276.030 5,067% Euribor+0,15 2,704% 2,363%

BNL 22.752.904 443.435 305.976 306.027 443.486 3,855% Euribor+0,08 2,660% 1,195%

1V 34.190.373 749.147 484.247 484.247 749.147 4,358% Euribor+0,18 2,817% 1,541%

6V 83.311.404 2.320.547 1.163.205 1.179.960 2.337.301 5,580% Euribor+0,18 2,817% 2,763%

10V 57.237.965 1.377.026 799.164 810.676 1.388.537 4,721% Euribor+0,18 2,817% 1,904%

secondo semestre 2005

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Calcolo interessi sottostante Differenziale tassi

pagato incassato Parametro Tasso (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (d)-(e)

Galileo 2/3 263.500.000 6.594.088 3.009.302 3.010.100 6.594.886 4,951% Euribor+0,15 2,259% 2,692%

Galileo 1/3 131.750.000 3.006.637 1.504.651 1.505.050 3.007.037 4,515% Euribor+0,15 2,259% 2,256%

BNL 23.176.917 454.181 257.781 257.727 454.127 3,855% Euribor+0,08 2,188% 1,667%

6V 85.849.975 2.430.890 979.815 982.009 2.433.084 5,545% Euribor+0,14 2,238% 3,307%

10V 58.983.199 1.442.532 673.182 674.689 1.444.040 4,790% Euribor+0,14 2,238% 2,552%

primo semestre 2005

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Calcolo interessi sottostante Differenziale tassi

pagato incassato Parametro Tasso (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (d)-(e)

Galileo 2/3 271.250.000 6.788.031 3.207.516 3.208.500 6.789.015 4,951% Euribor+0,15 2,339% 2,612%

Galileo 1/3 135.625.000 2.822.861 1.603.758 1.604.250 2.823.353 4,118% Euribor+0,15 2,339% 1,779%

BNL 23.588.794 459.726 271.542 271.507 459.691 3,855% Euribor+0,08 2,277% 1,578%

6V 88.388.546 2.461.965 1.052.779 1.047.890 2.457.076 5,529% Euribor+0,14 2,358% 3,171%

10V 60.728.434 1.461.000 723.325 719.966 1.457.641 4,774% Euribor+0,14 2,358% 2,416%

Fonte: Regione Toscana – D.G. Bilancio e Finanze.

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Tabella n. 46.

Ricostruzione servizio del debito 2004-2006 in relazione alla spesa per derivati

Confronto tra tassi effettivi e tassi fissi originari (ipotesi)

secondo semestre 2006

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Tasso fisso alla stipula

Tasso fisso CDDPP

Differenziali sui tassi

pagato incassato (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (f) (d)-(e) (d)-(f)

Galileo 2/3 248.000.000 6.240.300 4.158.939 4.160.200 6.241.561 4,951% 5,635% 5,350% -0,684% -0,399%

Galileo 1/3 124.000.000 4.000.095 2.079.470 2.080.100 4.000.726 6,347% 5,635% 5,350% 0,712% 0,997%

BNL 22.316.237 437.315 361.649 361.746 437.411 3,856% 5,320% 5,000% -1,464% -1,144%

1V 33.620.533 748.871 589.921 589.921 748.871 4,358% 5,489% 5,200% -1,131% -0,842%

6V 81.922.881 2.104.471 1.432.431 1.437.455 2.109.496 5,038% 5,406% 5,250% -1,047% -0,892%

10V 56.283.999 1.261.162 984.132 987.584 1.264.614 4,396% 5,938% 5,150% -0,900% -0,112%

primo semestre 2006

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Tasso fisso alla stipula

Tasso fisso CDDPP

Differenziali sui tassi

pagato incassato (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (f) (d)-(e) (d)-(f)

Galileo 2/3 255.750.000 6.400.144 3.496.159 3.496.800 6.400.784 4,950% 5,635% 5,350% -0,685% -0,400%

Galileo 1/3 127.875.000 3.275.710 1.748.080 1.748.400 3.276.030 5,067% 5,635% 5,350% -0,568% -0,283%

BNL 22.752.904 443.435 305.976 306.027 443.486 3,855% 5,320% 5,000% -1,465% -1,145%

1V 34.190.373 749.147 484.247 484.247 749.147 4,358% 5,489% 5,200% -1,131% -0,842%

6V 83.311.404 2.320.547 1.163.205 1.179.960 2.337.301 5,580% 5,406% 5,250% 0,175% 0,330%

10V 57.237.965 1.377.026 799.164 810.676 1.388.537 4,721% 5,938% 5,150% -1,217% -0,429%

secondo semestre 2005

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Tasso fisso alla stipula

Tasso fisso CDDPP

Differenziali sui tassi

pagato incassato (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (f) (d)-(e) (d)-(f)

Galileo 2/3 263.500.000 6.594.088 3.009.302 3.010.100 6.594.886 4,870% 5,635% 5,350% -0,765% -0,480%

Galileo 1/3 131.750.000 3.006.637 1.504.651 1.505.050 3.007.037 4,441% 5,635% 5,350% -1,194% -0,909%

BNL 23.176.917 454.181 257.781 257.727 454.127 3,813% 5,320% 5,000% -1,507% -1,187%

6V 85.849.975 2.430.890 979.815 982.009 2.433.084 5,515% 5,406% 5,250% 0,110% 0,265%

10V 58.983.199 1.442.532 673.182 674.689 1.444.040 4,764% 5,938% 5,150% -1,173% -0,386%

primo semestre 2005

Debito residuo Operazione derivata Q. interessi sottostante

Costo complessivo

Tasso annuale effettivo

Tasso fisso alla stipula

Tasso fisso CDDPP

Differenziali sui tassi

pagato incassato (a) (b) © (a)-(b)+(c) (d) (e) (f) (d)-(e) (d)-(f)

Galileo 2/3 271.250.000 6.788.031 3.207.516 3.208.500 6.789.015 4,870% 5,635% 5,350% -0,765% -0,480%

Galileo 1/3 135.625.000 2.822.861 1.603.758 1.604.250 2.823.353 4,051% 5,635% 5,350% -1,584% -1,299%

BNL 23.588.794 459.726 271.542 271.507 459.691 3,792% 5,320% 5,000% -1,528% -1,208%

6V 88.388.546 2.461.965 1.052.779 1.047.890 2.457.076 5,409% 5,406% 5,250% 0,004% 0,159%

10V 60.728.434 1.461.000 723.325 719.966 1.457.641 4,671% 5,938% 5,150% -1,267% -0,479%

Fonte: Regione Toscana – D.G. Bilancio e Finanze.

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La spesa complessiva del servizio del debito ammonta a 73,97 milioni (62,22

milioni per gli oneri di ammortamento e 11,75 milioni per la copertura dal rischio di

oscillazione dei tassi), in confronto ai 77,28 milioni del 2005, corrispondente ad un

costo medio annuo, comprensivo del tasso di interesse e del premio per le

operazioni di swap, del 4,985% (4,520% nel 2005; 4,756% nel 2004).

L’incidenza sulle entrate tributarie correnti libere, che scende dal 9,98% al

9,17%, conferma un’accettabile sostenibilità della spesa per il servizio del debito,

resa possibile da una gestione attiva che è apparsa, nel suo complesso, in grado di

utilizzare con proficua efficacia tutti i margini di manovra disponibili.

In prospettiva, la spesa, pur non tenendo conto degli effetti positivi o

negativi causati dagli andamenti del mercato finanziario, è comunque destinata a

crescere in rispondenza all’espansione delle politiche di ricorso al credito previste

nel bilancio pluriennale 2006-2008, non compensata che in minima parte, nello

stesso ciclo, dalla riduzione del debito residuo, a seguito della scelta di prolungarne

il periodo di ammortamento.

5.5 Le spese in conto capitale

Gli stanziamenti della spesa in conto capitale, ammontanti a 2.321,82

milioni, crescono del 5,57% rispetto ai 2.199,34 milioni del 2005, esercizio in cui

avevano subito una lieve diminuzione dello 0,66% rispetto a 2.213,98 milioni del

2004.

Crescono gli stanziamenti di spesa relativi alle strategie sociale, territoriale e

ambientale; le prime due rispetto a tutti e due gli anni precedenti, mentre la terza

rispetto al solo anno 2005.

Diminuiscono gli stanziamenti di tutte le altre strategie, fra cui quella

istituzionale e l’amministrazione sia rispetto al 2005 che al 2004.

Sotto il profilo gestionale gli impegni mostrano un trend in sensibile

riduzione, nell’ordine del 15,62% in confronto al 2005, registrando un valore di

848,90 milioni; diminuzione più elevata di quella manifestatasi nel 2005 sul 2004

dell’8,06%, in cui le somme impegnate ammontavano, rispettivamente, a 1.006,10

e 1.094,32 milioni.

In forte discesa rispetto ai due anni precedenti risulta la capacità di

impegno, che scende al 36,56%, il valore più basso registrato nel triennio (45,75%

nel 2005 e 49,43% nel 2004).

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108

L’indice delle sole spese delle strategie istituzionale e territoriale si colloca su

valori superiori a quelli del 2005; l’indice delle altre strategie cala anche rispetto al

2004.

Anche i pagamenti, pari a 408,70 milioni, registrano un decremento assai

consistente del 23,08% rispetto al 2005, calo molto più elevato di quello riscontrato

nel 2005 sul 2004 del 2,67%, esercizi in cui le somme pagate ammontavano,

rispettivamente, a 531,36 e 545,95 milioni.

La velocità di pagamento, cresciuta nel 2005 al 52,81%, subisce nel 2006

una significativa riduzione con un indice del 48,14%, inferiore anche a quello

riscontrato nel 2004, pari al 49,89%.

L’indice diminuisce nelle strategie ambientale, economica, culturale e nella

amministrazione.

In generale, la spesa in conto capitale mostra che, a fronte di maggiori

risorse disposte a suo favore rispetto ai due anni precedenti, maggiori difficoltà

sono state incontrate nell’attivazione e nella realizzazione degli interventi.

Ciò mette in luce una situazione di significativa criticità nella

programmazione finanziaria di questa tipologia di spesa, non sussistendo alcun

condizionamento per il rispetto del patto di stabilità, stante il consistente margine

disponibile per gli impegni e i pagamenti.

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109

Tabella n. 47. (in milioni)

LE SPESE IN CONTO CAPITALE NEL TRIENNIO 2004-2006 PER STRATEGIA

Stanziamenti finali di competenza Impegni Pagamenti Residui passivi dalla gestione di

competenza Strategie

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale 201,62 147,07 147,04 116,03 46,63 77,77 53,33 23,20 45,28 62,70 23,43 32,49

Sociale 47,64 105,08 270,59 43,17 79,11 49,37 5,86 12,71 26,28 37,31 66,40 23,09

Territoriale 699,36 883,39 938,40 161,62 181,06 231,09 98,91 86,13 121,61 62,71 94,93 109,48

Ambientale 368,60 286,62 315,90 182,12 139,10 92,27 52,94 50,96 22,35 129,18 88,14 69,92

Economica 520,10 598,65 534,92 336,96 443,35 341,07 191,49 301,36 179,23 145,47 141,99 161,84

Culturale e form. 69,98 81,47 56,64 63,13 75,44 39,50 16,33 22,65 5,25 46,80 52,79 34,25

Amm.ne regionale 306,68 97,06 58,33 191,29 41,41 17,83 127,09 34,35 8,70 64,20 7,06 9,13

Totale generale 2.213,98 2.199,34 2.321,82 1.094,32 1.006,10 848,90 545,95 531,36 408,70 548,37 474,74 440,20

INDICATORI

Variazioni % degli impegni Variazioni % dei pagamenti Indice capacità di impegno Indice velocità di pagamento Strategie

2006/2004 2006/2005 2005/2004 2006/2004 2006/2005 2005/2004 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale -32,97% 66,78% -59,81% -15,09% 95,17% -56,50% 57,55% 31,71% 52,89% 45,96% 49,75% 58,22%

Sociale 14,36% -37,59% 83,25% 348,46% 106,77% 116,89% 90,62% 75,29% 18,25% 13,57% 16,07% 53,23%

Territoriale 42,98% 27,63% 12,03% 22,95% 41,19% -12,92% 23,11% 20,50% 24,63% 61,20% 47,57% 52,62%

Ambientale -49,34% -33,67% -23,62% -57,78% -56,14% -3,74% 49,41% 48,53% 29,21% 29,07% 36,64% 24,22%

Economica 1,22% -23,07% 31,57% -6,40% -40,53% 57,38% 64,79% 74,06% 63,76% 56,83% 67,97% 52,55%

Culturale e form. -37,43% -47,64% 19,50% -67,85% -76,82% 38,70% 90,21% 92,60% 69,74% 25,87% 30,02% 13,29%

Amm.ne regionale -90,68% -56,94% -78,35% -93,15% -74,67% -72,97% 62,37% 42,66% 30,57% 66,44% 82,95% 48,79%

Totale generale -22,43% -15,62% -8,06% -25,14% -23,08% -2,67% 49,43% 45,75% 36,56% 49,89% 52,81% 48,14%

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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110

L’elaborazione dei dati per categorie economiche di secondo livello52

evidenzia una struttura della spesa in conto capitale in cui il peso dei trasferimenti a

soggetti pubblici e privati raggiunge, in termini di impegni, livelli molto elevati.

Gli impieghi, che si attestano a 776,59 milioni, pur in forte calo rispetto ai

917,07 milioni del 2005, presentano una leggera crescita in termine percentuali,

raggiungendo il 91,48% della spesa complessiva a fronte del 91,15% dell’anno

precedente.

La diminuzione riguarda sia i trasferimenti alle amministrazioni pubbliche

che i trasferimenti ad altri soggetti, in dipendenza ai minori impegni totali assunti

nel corso dell’esercizio rispetto al 2005.

Salgono in termini di peso anche gli impieghi in investimenti fissi, passando

dal 3,17% al 4,50%, a cui corrisponde, contrariamente ai trasferimenti, una

crescita in valore assoluto da 31,85 milioni a 38,21 milioni.

Scarsamente significativi sono gli andamenti delle altre categorie stante la

loro modesta incidenza sul totale della spesa, con esclusione delle partecipazioni

azionarie e dei conferimenti di capitale, che registrano un peso del 2,59% (1,21%

nel 2005) e una importante crescita degli interventi, che si attesta a 21,97 milioni

(12,17 milioni nel 2005).

I pagamenti totali relativi alle diverse categorie mostrano una distribuzione

che si discosta da quella del 2005.

Aumentano, infatti, le erogazioni dei trasferimenti sul totale, passando

dall’86,60% del 2005 al 90,65%, con una crescita assai significativa di quelle a

favore delle pubbliche amministrazioni, che supera la diminuzione registrata da

quelle in favore di soggetti privati.

Diminuisce, invece, il peso dei pagamenti per gli investimenti fissi,

attestandosi sul 4,09% in confronto al 7,62%.

Nel paragrafo successivo una più compiuta analisi dei trasferimenti e delle

partecipazioni darà conto dei loro andamenti gestionali in relazione alle sottostanti

finalità che li hanno determinati.

52 A seguito dell’adozione, a partire dal 2006, dei codici SIOPE, al fine del raffronto intertemporale, la Regione ha prodotto una riclassificazione della spesa nelle sue diverse fasi limitatamente all’esercizio 2005.

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Tabella n. 48. (in milioni)

LE SPESE IN CONTO CAPITALE NEL BIENNIO 2005-2006 PER CATEGORIA ECONOMICA

2005 2006

Stanziamenti

finali Impegni

Pagamenti totali

Stanziamenti finali

Impegni Pagamenti totali

Investimenti fissi 82,14 31,85 71,48 78,97 38,21 30,09

Trasferimenti in conto capitale ad amministrazioni pubbliche 1.126,49 619,44 517,34 1.310,35 562,15 493,02

Trasferimenti in conto capitale ad altri soggetti 849,89 297,63 294,94 791,12 214,44 174,23

Partecipazioni azionarie e conferimenti di capitale 28,17 12,17 15,61 64,92 21,97 8,73

Concessioni di crediti e anticipazioni 33,83 13,00 1,12 38,69 4,74 22,86

Fondi di riserva in conto capitale 76,51 32,01 37,47 37,77 7,38 7,15

Fondi speciali in conto capitale 2,31 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale spese in conto capitale 2.199,34 1.006,10 937,96 2.321,82 848,89 736,08

INDICATORI 2005 2006

% investimenti fissi/spese in conto capitale 3,73% 3,17% 7,62% 3,40% 4,50% 4,09%

% trasferimenti ad amministrazioni pubbliche/spese in conto capitale 51,22% 61,57% 55,16% 56,44% 66,22% 66,98%

% trasferimenti ad altri soggetti/spese in conto capitale 38,64% 29,58% 31,44% 34,07% 25,26% 23,67%

% partecipazioni e conferimenti/spese in conto capitale 1,28% 1,21% 1,66% 2,80% 2,59% 1,19%

% crediti e anticipazioni/spese in conto capitale 1,54% 1,29% 0,12% 1,67% 0,56% 3,11%

% fondi di riserva/spese in conto capitale 3,48% 3,18% 3,99% 1,63% 0,87% 0,97%

% fondi speciali/spese in conto capitale 0,11% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

Fonte: Corte dei conti su dati dei prospetti di riclassificazione economico-funzionale delle spese 2005 e 2006 (uniformati alla nuova codifica SIOPE).

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Nell’ambito della spesa in conto capitale merita porre in risalto lo stato di

attuazione del programma straordinario degli investimenti su cui è stato

concentrato, a partire dal 2003, da parte della Regione il massimo di impegno

finanziario, in rispondenza ai principali obiettivi indicati nel programma di governo

(tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali, qualificazione e

potenziamento dei servizi al cittadino, contenimento dei rischi territoriali, sviluppo

della società dell’informazione e della conoscenza, ammodernamento della rete

infrastrutturale e sviluppo della capacità competitiva della economia toscana).

Nel corso degli anni il programma è stato rimodulato in relazione

all’andamento dell’iter procedurale dei vari interventi che lo componevano ed

integrato con l’inserimento di nuovi, nonché adeguato alle effettive disponibilità

finanziarie revenienti, oltre che dal bilancio regionale, anche da altri soggetti

pubblici e privati.

Il quadro finanziario complessivo, spalmato fino al 2008, evidenzia, al

termine del 2006, un progressivo incremento delle risorse a questo dedicate, che

passano dai 3.446,48 milioni previsti alla fine del 2005 ai 3.816,99 milioni,

soprattutto a seguito dell’implementazione dei programmi 2005 (222,45 milioni) e

dell’inclusione di nuovi programmi riguardanti l’agricoltura e lo sviluppo rurale, le

infrastrutture ecologiche per le imprese, il turismo, l’edilizia universitaria, la

mobilità e la valorizzazione ambientale (120,48 milioni).

La quota di risorse regionali aumenta (136,75 milioni) in misura più

contenuta rispetto a quella dei soggetti terzi (233,76 milioni), indice della crescente

capacità attrattiva dei progetti individuati.

I finanziamenti esterni, conseguentemente, salgono dal 55,25% del totale

alla fine del 2005 al 56,01% alla fine del 2006.

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Tabella n. 49. (in milioni)

QUADRO DI RIFERIMENTO FINANZIARIO DEL PROGRAMMA STRAORDINARIO DEGLI INVESTIMENTI STRATEGICI AL 31/12/2005 E AL 31/12/2006

Quadro finanziario al 31/12/2005 Variazioni apportate per il 2006 Quadro finanziario al 31/12/2006 Programmi Risorse totali

(a) di cui regionali

(b) % risorse

regionali Risorse totali di cui regionali Risorse totali di cui regionali

% risorse

regionali

Infrastrutture viarie 1.077,37 650,40 60,37% 0,13 0,05 1.077,50 650,45 60,37%

Difesa della costa 111,50 109,60 98,30% 0,00 0,00 111,50 109,60 98,30%

Rilancio poli espositivi 165,20 82,63 50,02% 0,00 0,00 165,20 82,63 50,02%

Investimenti sanitari 704,69 88,00 12,49% 0,00 0,04 704,69 88,04 12,49%

Strutture innovative per il sociale 124,06 34,90 28,13% 60,14 19,80 184,20 54,70 29,70%

Edilizia abitativa per studenti universitari 136,60 71,90 52,64% 8,97 0,02 145,57 71,92 49,41%

Toscana "Museo diffuso" 113,80 77,90 68,45% -8,80 -8,77 105,00 69,13 65,84%

E-Toscana 89,00 58,00 65,17% 0,60 0,38 89,60 58,38 65,15%

Portale della Toscana 10,00 5,00 50,00% 0,00 0,00 10,00 5,00 50,00%

Rete distribuzione acqua di Montedoglio 10,30 10,30 100,00% 0,02 0,02 10,32 10,32 100,00%

Miglioramento qualità urbana città di Firenze 19,55 10,30 52,69% 0,01 0,03 19,56 10,33 52,80%

Tutela risorse idriche 430,30 99,00 23,01% -33,48 0,00 396,82 99,00 24,95%

Programmi 2003-2004 2.992,38 1.297,93 43,37% 27,59 11,57 3.019,96 1.309,50 43,36%

Patrimonio strutturale e strumentale della sanità 40,00 40,00 100,00% 17,96 1,50 57,96 41,50 71,61%

Infrastrutture telematiche 33,00 11,00 33,33% 5,00 5,00 38,00 16,00 42,11%

Beni culturali - ulteriori investimenti 15,00 15,00 100,00% -4,57 -9,45 10,43 5,55 53,20%

Mobilità - treni 222,30 46,50 20,92% -14,71 0,03 207,59 46,53 22,41%

Mobilità – PUM 39,00 39,00 100,00% 200,10 0,00 239,10 39,00 16,31%

Mobilità – porti 14,00 14,00 100,00% 0,20 0,00 14,20 14,00 98,59%

Impiantistica sportiva 6,00 3,00 50,00% 0,00 0,00 6,00 3,00 50,00%

Offerta termale 18,00 9,00 50,00% 7,10 4,10 25,10 13,10 52,19%

Invasi idrici multifunzionali 19,00 19,00 100,00% 2,37 0,00 21,37 19,00 88,92%

Efficienza e innovazione nella PA 5,00 5,00 100,00% 0,00 0,00 5,00 5,00 100,00%

Distretti industriali e sistemi produttivi locali 40,80 40,80 100,00% 6,00 6,00 46,80 46,80 100,00%

Competitività e sostenibilità offerta commerciale 2,00 2,00 100,00% 3,00 3,00 5,00 5,00 100,00%

Programmi 2005 454,10 244,30 53,80% 222,45 10,17 676,55 254,47 37,61%

Agricoltura e svil.rurale: pretrattamento carcasse animali 2,00 2,00 2,00 2,00 100,00%

Agricoltura e svil.rurale: energia per le aree rurali 4,00 4,00 4,00 4,00 100,00%

Agricoltura e svil.rurale: riconversione strutture agroindustriali 4,00 4,00 4,00 4,00 100,00%

Imprese - infrastrutture ecologiche per aree produttive 4,00 4,00 4,00 4,00 100,00%

Infrastrutture tur. e comm. – turismo 4,00 4,00 4,00 4,00 100,00%

Beni culturali 28,70 28,70 28,70 28,70 100,00%

Edilizia scolastica 11,48 6,00 11,48 6,00 52,26%

Edilizia studenti universitari 10,00 10,00 10,00 10,00 100,00%

Mobilità – PUM 10,00 10,00 10,00 10,00 100,00%

Risorse idriche 14,00 14,00 14,00 14,00 100,00%

Valorizzazione ambientale territorio toscano 15,00 15,00 15,00 15,00 100,00%

Strutture innovative per il sociale 13,30 13,30 13,30 13,30 100,00%

Pogrammi 2006 120,48 115,00 120,48 115,00 95,45%

Totale generale 3.446,48 1.542,23 44,75% 370,51 136,75 3.816,99 1.678,98 43,99%

(a) Risorse totali = risorse regionali dedicate + risorse gestite dalla regione + di altri enti pubblici + di privati. (b) Di cui regionali = risorse regionali dedicate + risorse gestite dalla regione (solo quelle che transitano nel bilancio regionale).

Fonte: Corte dei conti su dati forniti da Regione Toscana - D.G. Presidenza.

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Lo stato di attuazione degli interventi previsti nel programma complessivo, al

termine del 2006, ricavato dal sistema di monitoraggio impostato dalla Regione con

i soggetti gestori, mostra un grado di utilizzazione delle risorse finanziarie (impegni

annuali e pluriennali) nell’ordine del 29,59% (1.129,55 milioni) in confronto al

22,30% (768,49 milioni) alla fine del 2005.

Più elevati risultano gli impieghi delle risorse dal bilancio regionale,

raggiungendo l’importo di 957,33, pari al 57,02% (45,02% alla fine del 2005), in

confronto agli altri impieghi ammontanti a 172,22, pari all’8,06% (3,89% alla fine

del 2005), a segnalare una maggiore prontezza della Regione nella messa a

disposizione delle proprie risorse ai soggetti attuatori.

Una maggiore velocità di utilizzazione delle risorse regionali si riscontra nei

programmi del 2005 (65,71%), in confronto a quelli del 2003-2004 (60,14%);

modesto, invece, è il grado di utilizzazione dei programmi 2006 (2,24%).

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Tabella n. 50. (in milioni)

STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA STRAORDINARIO DEGLI INVESTIMENTI STRATEGICI AL 31/12/2005 E AL 31/12/2006

Quadro finanziario al 31/12/2005

Risorse impegnate al 31/12/2005

% di impegno al

31/12/2005

Quadro finanziario al 31/12/2006

Risorse impegnate al 31/12/2006

% di impegno al

31/12/2006 Programmi

Risorse totali

di cui regionali

Risorse totali

di cui regionali

Risorse

totali

Risorse

regionali

Risorse totali

di cui regionali

Risorse totali

di cui regionali

Risorse

totali

Risorse

regionali

Infrastrutture viarie 1.077,37 650,40 275,17 208,10 25,54% 32,00% 1.077,50 650,45 292,26 337,58 27,12% 51,90% Difesa della costa 111,50 109,60 9,27 9,80 8,31% 8,94% 111,50 109,60 18,36 19,07 16,47% 17,40% Rilancio poli espositivi 165,20 82,63 51,47 30,50 31,16% 36,91% 165,20 82,63 69,80 30,50 42,25% 36,91%

Investimenti sanitari 704,69 88,00 64,79 88,00 9,19% 100,00% 704,69 88,04 64,79 88,04 9,19% 100,00% Strutture innovative per il sociale 124,06 34,90 55,22 32,80 44,51% 93,98% 184,20 54,70 71,41 45,93 38,77% 83,97% Edilizia abitativa per studenti universitari 136,60 71,90 86,77 55,90 63,52% 77,75% 145,57 71,92 95,16 67,92 65,37% 94,44% Toscana "Museo diffuso" 113,80 77,90 87,86 68,80 77,21% 88,32% 105,00 69,13 98,74 69,10 94,03% 99,96% E-Toscana 89,00 58,00 56,74 52,80 63,75% 91,03% 89,60 58,38 58,31 53,99 65,08% 92,48% Portale della Toscana 10,00 5,00 1,50 5,00 15,00% 100,00% 10,00 5,00 10,00 5,00 100,00% 100,00%

Rete distribuzione acqua di Montedoglio 10,30 10,30 6,89 6,65 66,85% 64,54% 10,32 10,32 6,89 10,08 66,72% 97,69% Miglioramento qualità urbana città di Firenze 19,55 10,30 8,30 10,33 42,46% 100,28% 19,56 10,33 8,34 10,33 42,62% 100,00% Tutela risorse idriche 430,30 99,00 64,51 50,00 14,99% 50,51% 396,82 99,00 80,84 50,00 20,37% 50,51%

Programmi 2003-2004 2.992,38 1.297,93 768,49 618,68 25,68% 47,67% 3.019,96 1.309,50 874,89 787,55 28,97% 60,14%

Patrimonio strutturale e strumentale della sanità 40,00 40,00 40,00 0,00% 100,00% 57,96 41,50 33,56 40,00 57,91% 96,39% Infrastrutture telematiche 33,00 11,00 0,00 0,00% 0,00% 38,00 16,00 0,00 1,71 0,00% 10,66% Beni culturali - ulteriori investimenti 15,00 15,00 2,00 0,00% 13,33% 10,43 5,55 2,80 5,55 26,86% 100,00%

Mobilità – treni 222,30 46,50 16,20 0,00% 34,84% 207,59 46,53 0,00 25,48 0,00% 54,77% Mobilità – PUM 39,00 39,00 10,00 0,00% 25,64% 239,10 39,00 214,85 33,80 89,86% 86,67% Mobilità – porti 14,00 14,00 5,00 0,00% 35,71% 14,20 14,00 0,00 10,00 0,00% 71,43% Impiantistica sportiva 6,00 3,00 1,00 0,00% 33,33% 6,00 3,00 0,38 2,00 6,30% 66,67% Offerta termale 18,00 9,00 1,50 0,00% 16,67% 25,10 13,10 3,00 6,00 11,95% 45,80% Invasi idrici multifunzionali 19,00 19,00 0,01 0,00% 0,05% 21,37 19,00 0,06 14,00 0,28% 73,68%

Nuovo Patto per lo sviluppo: efficienza e innovazione nella PA

5,00 5,00 0,00 0,00% 0,00% 5,00 5,00 0,00 0,18 0,00% 3,51%

Nuovo Patto per lo sviluppo: distretti industriali e sistemi produttivi locali

40,80 40,80 0,00 0,00% 0,00% 46,80 46,80 0,00 24,00 0,00% 51,28%

Nuovo Patto per lo sviluppo: competitività e sostenibilità offerta commerciale

2,00 2,00 0,00 0,00% 0,00% 5,00 5,00 0,00 4,50 0,00% 90,00%

Programmi 2005 454,10 244,30 75,71 0,00% 30,99% 676,55 254,47 254,65 167,21 37,64% 65,71%

Agricoltura e svil.rurale: pretrattamento carcasse animali

2,00 2,00 0,00 0,00% 0,00%

Agricoltura e svil.rurale: energia per le aree rurali 4,00 4,00 0,00 0,00% 0,00% Agricoltura e svil.rurale: riconversione strutture agroindustriali

4,00 4,00 0,00 0,00% 0,00%

Imprese - infrastrutture ecologiche per aree produttive

4,00 4,00 0,00 0,00% 0,00%

Infrastrutture tur. e comm. - turismo 4,00 4,00 0,00 0,00% 0,00% Beni culturali 28,70 28,70 0,00 0,00% 0,00% Edilizia scolastica 11,48 6,00 1,98 0,00% 32,92% Edilizia studenti universitari 10,00 10,00 0,00 0,00% 0,00% Mobilità – PUM 10,00 10,00 0,00 0,00% 0,00% Risorse idriche 14,00 14,00 0,60 0,00% 4,29%

Valorizzazione ambientale territorio toscano 15,00 15,00 0,00 0,00% 0,00% Strutture innovative per il sociale 13,30 13,30 0,00 0,00% 0,00%

Pogrammi 2006 120,48 115,00 2,58 0,00% 2,24%

Totale generale 3.446,48 1.542,23 768,49 694,39 22,30% 45,02% 3.816,99 1.678,98 1.129,55 957,33 29,59% 57,02%

Fonte: Corte dei conti su dati forniti da Regione Toscana - D.G. Presidenza.

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116

Limitatamente al 2006, le risorse complessivamente impegnate sugli

stanziamenti dell’anno e sui successivi 2007-2008 ammontano a 361,06 milioni,

appena l’11,84% del totale; di queste, le risorse regionali assommano a 262,95

milioni, pari al 26,71% del totale delle disponibilità regionali.

Restano pertanto assai elevate, alla fine dell’anno, le somme non utilizzate

per un importo 2.687,44 milioni, di cui 1.965,79 milioni di terzi e 721,65 milioni

della Regione.

In particolare, con riferimento alla tranche dei programmi 2003-2004, si

evidenzia una capacità di impiego alla fine del 2006 assai contenuta,

complessivamente nell’ordine del 28,97%, ancorché più elevato si mostri il grado di

impegno delle sole risorse regionali.

Questi programmi hanno un impatto sulle somme ancora da impiegare di

2.144,07 (79,82% del totale), di cui 521,96 milioni relativi a risorse regionali

(72,33% del totale).

Tale situazione denota che le risorse non utilizzate per detti programmi si

riferiscono prevalentemente a finanziamenti esterni alla Regione, facendo supporre

una generale difficoltà da parte degli altri enti pubblici e dai privati a reperire i fondi

necessari per far fronte alle loro quote di compartecipazione agli interventi.

L’andamento generale del programma, sotto il profilo finanziario, mette

inoltre in luce ritardi per motivi riconducibili non solo alla progressiva

implementazione del quadro degli interventi e dei filoni di quelli già in essere, ma

anche alla natura e/o alla complessità degli interventi riscontrabili sia nella fase di

progettazione che in quella di attuazione.

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117

Tabella n. 51. (in milioni)

GESTIONE FINANZIARIA 2006 DEL PROGRAMMA STRAORDINARIO DEGLI INVESTIMENTI

Risorse totali Risorse regionali

Programmi Risorse non impegnate

al 31/12/05

Variazioni nel 2006

Risorse totali da impegnare

Impegni nel 2006

% impegno nel 2006

Somme da impegnare

al 31/12/06

Risorse non impegnate

al 31/12/05

Variazioni nel 2006

Risorse totali da impegnare

Impegni nel 2006

% impegno nel 2006

Somme da impegnare

al 31/12/06

Infrastrutture viarie 802,21 0,13 802,33 17,09 2,13% 785,24 442,30 0,05 442,35 129,48 29,27% 312,87

Difesa della costa 102,23 0,00 102,23 9,09 8,89% 93,14 99,80 0,00 99,80 9,27 9,29% 90,53

Rilancio poli espositivi 113,73 0,00 113,73 18,33 16,12% 95,40 52,13 0,00 52,13 0,00 0,00% 52,13

Investimenti sanitari 639,90 0,00 639,90 0,00 0,00% 639,90 0,00 0,04 0,04 0,04 100,00% 0,00

Strutture innovative per il sociale 68,84 60,14 128,98 16,19 12,56% 112,79 2,10 19,80 21,90 13,13 59,96% 8,77

Edilizia abitativa per studenti universitari 49,83 8,97 58,80 8,39 14,27% 50,41 16,00 0,02 16,02 12,02 75,03% 4,00

Toscana "Museo diffuso" 25,94 -8,80 17,14 10,87 63,45% 6,26 9,10 -8,77 0,33 0,30 91,02% 0,03

E-Toscana 32,26 0,60 32,86 1,57 4,78% 31,29 5,20 0,38 5,58 1,19 21,27% 4,39

Portale della Toscana 8,50 0,00 8,50 8,50 100,00% 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Rete distribuzione acqua di Montedoglio 3,41 0,02 3,43 0,00 0,00% 3,43 3,65 0,02 3,67 3,43 93,52% 0,24

Miglioramento qualità urbana città di Firenze 11,25 0,01 11,26 0,04 0,33% 11,23 -0,03 0,03 0,00 0,00 0,00

Tutela risorse idriche 365,79 -33,48 332,31 16,33 4,91% 315,98 49,00 0,00 49,00 0,00 0,00% 49,00

Programmi 2003-2004 2.223,89 27,59 2.251,48 106,41 4,73% 2.145,07 679,26 11,57 690,83 168,87 24,44% 521,96

Patrimonio strutturale e strumentale della sanità 40,00 17,96 57,96 33,56 57,91% 24,39 0,00 1,50 1,50 0,00 0,00% 1,50

Infrastrutture telematiche 33,00 5,00 38,00 0,00% 38,00 11,00 5,00 16,00 1,71 10,66% 14,29

Beni culturali - ulteriori investimenti 15,00 -4,57 10,43 2,80 26,86% 7,63 13,00 -9,45 3,55 3,55 100,00% 0,00

Mobilità - treni 222,30 -14,71 207,59 0,00 0,00% 207,59 30,30 0,03 30,33 9,28 30,60% 21,05

Mobilità - PUM 39,00 200,10 239,10 214,85 89,86% 24,25 29,00 0,00 29,00 23,80 82,07% 5,20

Mobilità - porti 14,00 0,20 14,20 0,00 0,00% 14,20 9,00 0,00 9,00 5,00 55,56% 4,00

Impiantistica sportiva 6,00 0,00 6,00 0,38 6,30% 5,62 2,00 0,00 2,00 1,00 50,00% 1,00

Offerta termale 18,00 7,10 25,10 3,00 11,95% 22,10 7,50 4,10 11,60 4,50 38,79% 7,10

Invasi idrici multifunzionali 19,00 2,37 21,37 0,06 0,28% 21,31 18,99 0,00 18,99 13,99 73,67% 5,00 Nuovo Patto per lo sviluppo: efficienza e innovazione nella PA

5,00 0,00 5,00 0,00% 5,00 5,00 0,00 5,00 0,18 3,51% 4,82

Nuovo Patto per lo sviluppo: distretti industriali e sistemi produttivi locali

40,80 6,00 46,80 0,00% 46,80 40,80 6,00 46,80 24,00 51,28% 22,80

Nuovo Patto per lo sviluppo: competitività e sostenibilità offerta commerciale

2,00 3,00 5,00 0,00% 5,00 2,00 3,00 5,00 4,50 90,00% 0,50

Programmi 2005 454,10 222,45 676,55 254,65 37,64% 421,89 168,59 10,17 178,76 91,50 51,18% 87,26

Agricoltura e svil.rurale: pretrattamento carcasse animali

0,00 2,00 2,00 0,00% 2,00 0,00 2,00 2,00 0,00% 2,00

Agricoltura e svil.rurale: energia per le aree rurali 0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00 0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00 Agricoltura e svil.rurale: riconversione strutture agroindustriali

0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00 0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00

Imprese - infrastrutture ecologiche per aree produttive

0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00 0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00

Infrastrutture tur. e comm. - turismo 0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00 0,00 4,00 4,00 0,00% 4,00

Beni culturali (4) 0,00 28,70 28,70 0,00% 28,70 0,00 28,70 28,70 0,00% 28,70

Edilizia scolastica 0,00 11,48 11,48 0,00% 11,48 0,00 6,00 6,00 1,98 32,92% 4,03

Edilizia studenti universitari 0,00 10,00 10,00 0,00% 10,00 0,00 10,00 10,00 0,00% 10,00

Mobilità - PUM 0,00 10,00 10,00 0,00% 10,00 0,00 10,00 10,00 0,00% 10,00

Risorse idriche 0,00 14,00 14,00 0,00% 14,00 0,00 14,00 14,00 0,60 4,29% 13,40

Valorizzazione ambientale territorio toscano 0,00 15,00 15,00 0,00% 15,00 0,00 15,00 15,00 0,00% 15,00

Strutture innovative per il sociale (5) 0,00 13,30 13,30 0,00% 13,30 0,00 13,30 13,30 0,00% 13,30

Pogrammi 2006 0,00 120,48 120,48 0,00 0,00% 120,48 0,00 115,00 115,00 2,58 2,24% 112,43

Totale generale 2.677,99 370,51 3.048,50 361,06 11,84% 2.687,44 847,85 136,75 984,59 262,95 26,71% 721,65

Fonte: Corte dei conti su dati forniti da Regione Toscana - D.G. Presidenza.

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118

5.6 Il patto di stabilità interno

La legge finanziaria 2006 ha introdotto, per il periodo 2006-2008, una

importante novità nell’azione di contenimento della spesa pubblica posta a carico

delle regioni rispetto alle regole precedentemente vigenti, passando dal controllo

sulla evoluzione della spesa complessiva al controllo separato sull’evoluzione dei

suoi fattori compositivi53.

Con tale impostazione, alla spesa corrente è apportata una forte restrizione,

mentre alla spesa in conto capitale è concessa una crescita programmata.

Specificatamente, gli obiettivi del patto 2006, pur sempre relativi alla

gestione di competenza e alla gestione della cassa, sono stabiliti apportando alla

spesa corrente una riduzione del 3,8% e alla spesa in conto capitale un incremento

del 4,8% sul totale delle corrispondenti spese sostenute nel 2004.

Novità sono apportate anche alle tipologie di spesa che debbono essere

sottratte nel calcolo dei tetti; restano comunque escluse, come nel 2005, le spese

per il personale e le spese correnti per la sanità, la cui disciplina di contenimento è

rimessa a specifiche disposizioni.

Il mancato raggiungimento di uno solo dei quattro obiettivi configura il

mancato rispetto del patto, da cui consegue la sanzione già prevista dall’accordo

Stato/regioni del 23/3/2005 in tema di accesso all’incremento delle risorse

finanziarie a carico del bilancio dello Stato a copertura del fabbisogno sanitario

regionale.

Le disposizioni del patto, pur attenuate rispetto a quelle dell’anno precedente

per la previsione di una crescita programmata della spesa in conto capitale con

l’intendimento di non provocare un indebolimento delle capacità di investimento,

pongono comunque limiti agli impegni e ai pagamenti totali che, in quanto

svincolati dai saldi finali, interferiscono sull’autonomia regionale e possono

deprimere le politiche regionali di reperimento di maggiori e nuove risorse.

Come emerge dalla tabella, confermata dalla certificazione inviata al MEF,

anche per il 2006, la Regione ha rispettato il patto rientrando nei quattro tetti di

spesa.

Relativamente alla spesa corrente, i pagamenti effettuati ammontano a

360,49 milioni, a fronte di un limite di 379,65 milioni, e gli impegni assunti

ammontano a 408,57 milioni, a fronte di un limite di 410,76 milioni, con un

differenziale, rispettivamente, di 19,16 milioni e 2,19 milioni.

53 Vedi art. 1, comma 138 seguenti, della Legge 23/12/2005, n. 266.

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119

Relativamente alla spesa in conto capitale, i pagamenti effettuati

ammontano a 148,24 milioni, a fronte di un limite di 273,01 milioni, e gli impegni

assunti ammontano a 188,42 milioni, a fronte di un limite di 385,28 milioni, con un

differenziale, rispettivamente, di 124,77 milioni e 196,86 milioni.

Tabella n. 52.

(in milioni)

PATTO DI STABILITA' INTERNO 2006 (Legge n. 266/2005)

IMPEGNI PAGAMENTI (totali) SPESA

2004 2006 2004 2006

TITOLO I - SPESE CORRENTI

Totale Titolo I 6.931,84 7.291,55 6.526,81 7.503,22

a detrarre:

Spese per il personale 122,95 146,14 120,97 146,44

Spese correnti per la sanità 5.652,72 5.999,11 5.358,21 6.397,42

Spese per trasferimenti correnti ad AA.PP. 639,31 659,15 569,84 520,30

Spese per interessi passivi 89,87 78,58 83,15 78,57

Spese per calamità naturali 0,00 0,00 0,00 0,00

Risultato spese correnti 426,99 408,57 394,64 360,49

Obiettivo spese correnti 410,76 379,65

Differenza tra obiettivo e risultato spese correnti 2,19 19,16

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

Totale Titolo II 1.094,31 848,89 819,30 736,08

a detrarre:

Spese in c/capitale per la sanità 19,39 35,82 73,67 91,72

Spese per trasferimenti in c/capitale ad AA.PP. 606,36 530,72 391,56 415,23

Spese per concessione di crediti 7,01 2,75 11,19 10,13

Spese per calamità naturali 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese in c/capitale per interventi cofinanziati UE 93,92 91,18 82,38 70,76

Risultato spese in c/capitale 367,64 188,42 260,50 148,24

Obiettivo spese in c/capitale 385,28 273,01

Differenza tra obiettivo e risultato spese in c/capitale 196,86 124,77

Fonte: modelli ministeriali di monitoraggio trimestrale del patto di stabilità.

L’esame dei dati trimestrali risultanti dalle schede di monitoraggio trasmesse

al MEF mostra una positiva capacità di governo dei flussi finanziari, non rilevandosi

nell’arco gestionale alcun sforamento dei valori dei quattro obiettivi programmatici.

In particolare, i differenziali fra i tetti e i valori degli impegni e dei pagamenti

della spesa in conto capitale risultano sempre assai elevati, mettendo in evidenza

che le restrizioni del patto non hanno inciso sull’andamento dei flussi.

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Su ciò ha influito l’alto importo dei fattori di base per le operazioni di

acquisto delle sedi istituzionali effettuate nel 2004, ma anche la riduzione della

capacità di attivazione e di realizzazione degli interventi registrata nell’esercizio.

Più critica risulta la tenuta durante la gestione degli impegni e dei pagamenti

della spesa corrente, le cui differenze rispetto agli obiettivi risultano contenute su

livelli molto bassi.

La situazione, gia presente sin dall’inizio dell’anno, ha comportato l’adozione

di una serie di misure cautelative all’assunzione degli impegni e alla disposizione dei

pagamenti (blocco del 50% degli stanziamenti fino al 30 giugno e del 20% fino al

30 settembre), che hanno comportato il rinvio al successivo esercizio di alcune

partite di spesa, con il rischio, illustrato dalla Corte in sede di relazioni al

Parlamento in ordine alle tematiche di coordinamento della finanza pubblica, di un

“rimbalzo” sugli equilibri futuri.

In questo caso, l’esigenza del rispetto del patto ha influito negativamente

sugli indicatori gestionali.

Dalla successiva tabella, ove sono rappresentati gli andamenti delle voci di

spesa comprese nel patto, emerge l’effettivo rallentamento dei flussi.

Sul versante degli impegni e dei pagamenti complessivi la riduzione si palesa

consistente, raggiungendo per i primi 199,05 milioni (24,87%) e per i secondi

143,93 milioni (22,35%).

Sui due fattori influisce decisivamente e la spesa in conto capitale che si

riduce, in termini di impegni, di 196,86 milioni (48,75%) e, in termini di pagamenti,

di 124,77 milioni (43,09%), quando invece poteva salire del 4,80%.

In ossequio alle disposizioni del patto scende la spesa corrente,

avvicinandosi maggiormente al parametro del patto (3,80%) per gli impegni

(4,31%) piuttosto che per i pagamenti (8,65%).

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Tabella n. 53. (in milioni)

IMPEGNI PAGAMENTI

2004

2006

Differenza fra

spesa 2006 e

obiettivo

Variazione %

spesa 2006/2004

2004

2006

Differenza fra

spesa 2006 e

obiettivo

Variazione %

spesa 2006/2004

SPESE CORRENTI

Spese correnti nette 426,99 408,57 -4,31% 394,64 360,49 -8,65%

Obiettivo spesa corrente 410,76 379,65

Differenza spese correnti -2,19 -19,16

SPESE IN CONTO CAPITALE

Spese in conto capitale nette 367,64 188,42 -48,75% 260,50 148,24 -43,09%

Obiettivo spesa in conto capitale 385,28 273,01

Differenza spese in c/capitale -196,86 -124,77

RIEPILOGO

Totale spese soggette al patto 794,63 596,99 -24,87% 655,14 508,73 -22,35%

Obiettivo programmatico totale 796,04 652,66

Differenza totale tra risultato e obiettivo

-199,05 -143,93

Fonte: Corte dei conti su modelli di monitoraggio trimestrale del patto di stabilità.

La Regione ha ritenuto di estendere alcune regole del patto di stabilità

interno ai propri enti ed organismi dipendenti, facoltà non esplicitamente espressa

nella legge finanziaria diversamente dal 2005.

Le regole, richiamate dalla L.R. 1/2/2006, n. 3, riguardano la sola spesa

corrente (riduzione del 3,8% della spesa rispetto a quella sostenuta, in termini di

competenza e di cassa, nel 2004), e non la spesa in conto capitale.

A tali regole, con la citata legge, sono apportate modificazioni ed integrazioni

in considerazione di esigenze organizzative di spesa proprie della Regione in

rispondenza al principio di autonomia gestionale riconosciuto anche dalla Corte

Costituzionale.

In particolare, l’obiettivo di contenimento della spesa corrente è determinato

in dipendenza del rispetto del vincolo imposto alla spesa di personale dall’art 1,

comma 198, della legge finanziaria (riduzione dell’1% dell’ammontare sostenuto nel

2004).

In caso di rispetto del vincolo alla spesa di personale, il tetto di spesa

corrente è fissato in un ammontare uguale a quello sostenuto nel 2005, mentre in

caso di superamento del vincolo, tale tetto, che deve riassorbire l’eccedenza della

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spesa di personale, è fissato in misura pari alla spesa sostenuta nel 2004 ridotta del

3,8%.

Un’apposita direttiva emanata dalla Giunta con atto n. 163 del 13/3/2006

fornisce le specifiche applicative della citata legge n. 3/2006, stabilendo altresì le

modalità di monitoraggio e le sanzioni54 in caso di mancata osservanza.

L’analisi delle schede di monitoraggio dell’ultimo semestre consente di

individuare gli enti a seconda che la spesa di personale rientri o meno nei limiti

imposti dalla legge finanziaria e il rispetto o meno della normativa regionale.

Dalle due tabelle successive (i cui dati hanno carattere provvisorio) si evince

che fra gli enti e gli organismi dipendenti, appartenenti al primo gruppo, non hanno

rispettato il vincolo regionale l’ARPAT e l’Ente Parco di Migliarino, San Rossore e

Massaciuccoli, mentre tutti quelli appartenenti al secondo gruppo hanno, invece,

rispettato il vincolo regionale.

54 Il rispetto della legge e della direttiva costituisce obiettivo prioritario per i direttori generali degli enti, da valutarsi ai fini dell’attribuzione della retribuzione di risultato.

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Tabella n. 54. (in milioni)

ENTI ED ORGANISMI DIPENDENTI CHE HANNO ATTESTATO UNA RIDUZIONE DELL'1% DELLA SPESA DI PERSONALE 2006 RISPETTO AL 2004

(Ipotesi punto 1, lettera b) della direttiva di cui alla delibera di G.R. n. 163 del 13/03/06)

Tetti di spesa Spesa sostenuta nel 2006

Enti Spesa personale netta 2004-1%

(1° tetto )

Altra spesa corrente netta

2005 (2° tetto)

Spesa personale netta

Altra spesa corrente netta

ARPAT 41,49 8,86 37,61 8,91

ARS 2,63 2,06 2,52 1,42

ARDSU Pisa 6,56 9,77 6,04 8,47

ARDSU Siena 4,08 6,67 4,03 6,51

EPR Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli 1,94 2,16 1,76 2,25

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

Tabella n. 55. (in milioni)

ENTI ED ORGANISMI DIPENDENTI CHE NON HANNO ATTESTATO UNA RIDUZIONE DELL'1% DELLA SPESA DI PERSONALE 2006 RISPETTO AL 2004 (Ipotesi punto 1, lettera a) della direttiva di cui alla delibera di G.R. n. 163 del 13/03/06)

Tetti di spesa Spesa sostenuta nel 2006

Enti Spesa personale netta

2004-1%

Altra spesa corrente netta 2004-3,8%

Totale (tetto max di spesa corrente

2006)

Spesa personale netta

Altra spesa corrente netta

Totale

APET 2,11 1,19 3,30 2,18 0,81 2,99

ARSIA 0,00 1,11 1,11 0,00 1,01 1,01

ARTEA 3,08 1,97 5,05 3,49 1,55 5,04

IRPET 2,17 1,40 3,57 2,16 1,22 3,38

ARDSU Firenze 4,07 10,17 14,24 4,01 9,93 13,94

EPR Alpi Apuane 0,93 0,59 1,52 0,97 0,54 1,51

EPR Maremma 0,93 1,29 2,22 0,84 1,24 2,08

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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5.7 I trasferimenti correnti e in conto capitale

L’analisi delle risorse in base al destinatario finale conferma la politica della

Regione rivolta a privilegiare lo spostamento delle risorse sui bilanci di altri

soggetti, pubblici e privati, a sostegno sia degli impieghi correnti che di

investimento inerenti l’esercizio delle loro funzioni e attività o lo svolgimento di

compiti e di servizi loro affidati.

Il volume delle risorse, pari a 7.491,92 milioni in termini di impegni, affidate

alla gestione esterna si colloca nel 2006 al 91,75% del totale degli impieghi

regionali, valore pressoché analogo a quello registrato nell’esercizio precedente.

Prevalgono sul totale dei trasferimenti quelli a favore delle pubbliche

amministrazioni (95,86%), in aumento rispetto al 2005 (94,39%), trascinati dalla

crescita delle risorse dedicate alle aziende regionali per la gestione del servizio

sanitario regionale.

Nell’ambito di questi, ammontanti a 7.181,61 milioni (6.813,32 nel 2005),

solo 562,15 milioni afferiscono ad interventi in conto capitale, con una sensibile

riduzione rispetto all’anno precedente (619,44 milioni), nonostante la crescita del

relativo stanziamento, che rileva un andamento peggiorativo di tale tipologia di

spesa.

Diminuiscono, invece, i trasferimenti agli altri soggetti, passando dai 392,99

milioni del 2005 ai 288,34 milioni del 2006.

In questo caso, la riduzione riguarda sia i trasferimenti correnti che quelli in

conto capitale.

I pagamenti, in competenza e in residui, afferenti i trasferimenti

rappresentano il 92,60% del totale dei pagamenti regionali (91,46% nel 2005).

L’andamento dei pagamenti delle singole aggregazioni non si discosta da

quello degli impegni, con un’accelerazione delle erogazioni a favore delle pubbliche

amministrazioni, che raggiungono il 96,71% (94,25% nel 2005) del totale dei

trasferimenti, e con un calo di quelle a favore degli altri soggetti, che registrano il

3,18% (5,53% nel 2005).

Di modesto valore (0,29%) in rapporto al totale dei trasferimenti restano gli

impegni relativi alle partecipazioni e ai conferimenti di capitale a società ed

organismi regionali, anche se, rispetto al 2005, si rileva una loro decisa crescita in

valore assoluto (da 12,17 a 21,97 milioni).

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Tabella n. 56.

(in milioni)

LE SPESE PER TRASFERIMENTI, PARTECIPAZIONI E CONFERIMENTI NEL BIENNIO 2005-2006

2005 2006

Stanziamenti finali

Impegni Pagamenti totali

Stanziamenti finali

Impegni Pagamenti totali

Totale trasferimenti ad amministrazioni pubbliche 7.664,37 6.813,32 6.669,65 8.089,70 7.181,61 7.378,15

Trasferimenti correnti 6.537,88 6.193,88 6.152,31 6.779,35 6.619,46 6.885,13

Trasferimenti in conto capitale 1.126,49 619,44 517,34 1.310,35 562,15 493,02

Totale trasferimenti ad altri soggetti 985,38 392,99 391,12 906,66 288,34 242,49

Trasferimenti correnti 135,49 95,36 96,18 115,54 73,90 68,26

Trasferimenti in conto capitale 849,89 297,63 294,94 791,12 214,44 174,23

Partecipazioni azionarie e conferimenti di capitale 28,17 12,17 15,61 64,92 21,97 8,73

Totale trasferimenti, partecipazioni e conferimenti 8.677,92 7.218,48 7.076,38 9.061,28 7.491,92 7.629,37

Totale spese correnti e in conto capitale 9.637,56 7.869,21 7.736,93 10.131,04 8.165,79 8.239,30

% totale trasferimenti ad amministrazioni pubbliche/totale trasferimenti

88,32% 94,39% 94,25% 89,28% 95,86% 96,71%

% totale trasferimenti ad altri soggetti/totale trasferimenti 11,36% 5,44% 5,53% 10,01% 3,85% 3,18%

% partecipazioni e conferimenti/totale trasferimenti 0,32% 0,17% 0,22% 0,72% 0,29% 0,11%

% totale trasferimenti, partecipazioni e conferimenti/totale spese correnti e in conto capitale

90,04% 91,73% 91,46% 89,44% 91,75% 92,60%

Fonte: Corte dei conti su dati dei prospetti di riclassificazione economico-funzionale delle spese (uniformati alla nuova codifica SIOPE) e su dati dei rendiconti 2005 e 2006.

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Nell’ambito dei trasferimenti richiedono una particolare indagine, in

continuità di quella svolta nei precedenti referti, i flussi finanziari indirizzati verso gli

enti locali per lo svolgimento delle funzioni proprie o attribuite dalla stessa Regione,

nonché verso gli enti dipendenti e le società partecipate.

I dati utilizzati hanno riferimento ai pagamenti (in conto competenza e in

conto residui) attraverso i relativi ordinativi, avuto presente l’impossibilità di

cogliere ogni specifico beneficiario attraverso gli atti di impegno in quanto, in alcuni

casi, richiamano creditori determinabili successivamente.

Riguardo agli enti locali, i trasferimenti ammontano a 681,41 milioni, con

una forte diminuzione rispetto agli anni precedenti, invertendo un trend crescente

registratosi sin dal 2004 (755,59 milioni nel 2004, 821,50 milioni nel 2005).

L’impossibilità di elaborare il puntuale valore degli impegni non consente di

comprendere se il fenomeno sia legato a problemi di liquidità a cui la Regione,

come abbiamo visto in altra parte del referto, ha dovuto far fronte nel corso

dell’esercizio e/o ai vincoli imposti dal patto di stabilità.

In ogni caso, nelle casse degli enti, sono affluite nel 2006 minori risorse

rispetto al 2005 nella misura del 17,05%.

La riduzione dei flussi finanziari ha interessato sia la parte destinata alla

spesa corrente che la parte destinata alla spesa in conto capitale, ancorchè la

riduzione della prima abbia assunto una misura percentuale maggiore (21,08%

contro 9,28%).

Cresce comunque il peso, sul totale dei trasferimenti, di quelli destinati alla

spesa in conto capitale, ad evidenziare, pur nella riduzione dei flussi, il permanere

di una preferenza delle politiche regionali per il sostegno degli investimenti delle

autonomie locali, in particolare nel settori delle attività produttive, agricole ed

extragricole, e nel settore della viabilità.

I dati disaggregati per tipologia di ente, che sono riportati in Appendice

(allegato n. 1), mostrano, in confronto al 2005, una sostanziale tenuta delle risorse

destinate alle province per le loro competenze nei settori sopra indicati ed una

diminuzione delle risorse destinate agli altri enti.

In termini di composizione, sul totale dei pagamenti, il peso a favore delle

province si innalza al 60,02%, rispetto a quello del 2005 pari al 49,60%, mentre

quello dei comuni e delle comunità montane cala, rispettivamente, al 31,57% dal

38,86% e al 6,88% dall’8,34%.

Abbastanza irrilevante resta il flusso dei trasferimenti ai consorzi di enti

locali che, comunque, diminuisce passando dal 4,78% all’1,53%.

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Tabella n. 57.

(in milioni)

PAGAMENTI EROGATI AGLI ENTI LOCALI

2004 2005 2006 Settori Spesa

corrente Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale

Ordinamento degli uffici - Amministrazione generale ed organi istituzionali

62,16 0,96 63,12 75,63 6,26 81,90 65,39 2,52 67,91

Lavoro 5,01 2,88 7,89 9,25 0,54 9,79 9,05 3,43 12,48

Istruzione e diritto allo studio 23,98 1,57 25,55 26,32 3,69 30,01 26,83 3,05 29,89

Orientamento e formazione professionale 82,97 1,25 84,22 70,08 0,84 70,92 43,89 43,89

Organizzazione della cultura e relative strutture 5,45 9,28 14,73 4,94 27,10 32,04 3,88 17,79 21,67

Assistenza sociale e relative strutture 39,78 21,68 61,47 70,94 13,52 84,46 17,55 5,76 23,32

Difesa della salute e relative strutture 1,63 1,63 1,14 1,14 1,24 1,24

Sport e tempo libero 0,67 14,04 14,71 0,57 1,56 2,14 0,42 2,53 2,95

Agricoltura e zootecnia 1,27 2,42 3,70 0,93 3,97 4,90 11,58 8,85 20,43

Foreste 5,92 20,41 26,33 7,58 19,72 27,30 7,08 16,81 23,88

Sviluppo dell'economia montana 0,35 3,51 3,86 3,04 6,45 9,49 3,60 3,60

Acque minerali, termali, cave, torbiere ed altre attività estrattive

0,14 0,14

Caccia e pesca 7,28 0,03 7,32 9,49 9,49 9,04 9,05

Opere pubbliche non considerate negli altri settori 2,08 83,97 86,05 3,65 75,08 78,73 3,40 59,44 62,84

Acquedotti, fognature ed altre opere igieniche 0,15 27,01 27,15 0,68 29,09 29,77 2,38 4,32 6,70

Viabilità 0,01 40,59 40,60 0,03 45,41 45,44 0,02 73,32 73,34

Trasporto su strada 180,95 46,48 227,43 211,80 24,04 235,84 173,07 29,05 202,11

Trasporto ferroviario 0,08 0,08 0,05 0,05

Trasporto marittimo e navigazione interna 1,48 1,48 2,79 2,79 1,67 1,67

Altri trasporti 0,26 0,26 0,20 0,20

Turismo e industria alberghiera 12,67 12,67 12,57 1,20 13,76 12,68 7,61 20,30

Fiere, mercati, commercio interno 0,18 0,30 0,48 0,02 0,07 0,09

Edilizia abitativa 16,47 0,89 17,35 11,46 0,99 12,45 14,47 0,77 15,23

Urbanistica 0,06 0,06 0,12 0,05 0,39 0,44 0,24 0,24

Industria e fonti di energia 0,02 3,59 3,60 0,01 3,88 3,89 0,03 3,13 3,15

Protezione della natura, beni ambientali, parchi e riserve 3,29 6,30 9,59 0,65 9,76 10,41 3,97 8,75 12,72

Ricerca scientifica 0,04 0,58 0,63 0,83 0,01 0,84 0,06 0,15 0,21

Spese non attribuite 4,21 2,16 6,37 2,71 3,56 6,27 10,69 0,59 11,28

Interventi non ripartibili a favore della finanza locale 4,39 4,39 14,70 0,33 15,03 7,58 0,29 7,88

Attività produttive extragricole 0,52 2,15 2,67 1,75 0,37 2,12 2,34 0,89 3,24

Totale complessivo 461,84 293,74 755,59 540,89 280,61 821,50 426,84 254,56 681,41

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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Con riferimento agli enti dipendenti, al netto delle risorse destinate alle

aziende sanitarie ed ospedaliere, i dati complessivi mettono in evidenza un

andamento dei trasferimenti nel triennio 2004-2006 analogo a quello registrato per

gli enti locali.

Alla crescita rilevata nel 2005, infatti, segue nel 2006 una forte diminuzione,

passando da 251,85 milioni a 155,77 milioni, con un ribasso pari al 37,35%.

Anche in questo caso, decrescono sia le risorse destinate alla spesa corrente

(34,07%) che quelle destinate alla spesa in conto capitale (44,71%).

L’analisi per ciascun ente mette in evidenza che salgono, rispetto al 2005, i

soli pagamenti complessivi effettuati a favore dell’ARS e dell’IRPET da cui è

possibile rilevare, date le funzioni cui i due enti sono dedicati, probabili maggiori

necessità manifestatesi durante l’esercizio di disporre da parte della Regione di

studi e di ricerche nei settori di loro competenza.

Inoltre, l’analisi mostra la crescita, assai sostenuta, dei pagamenti a favore

degli enti gestori dei parchi regionali e, molto contenuta, a favore dell’APET

destinati, in ambedue i casi, alla spesa corrente.

Emerge, infine, l’aumento delle risorse destinate alla spesa in conto capitale

relativamente all’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario di Pisa.

In generale, il contenimento dei flussi finanziari appare effetto della politica

di spesa perseguita dalla Regione ed attuata attraverso l’estensione anche agli enti

dipendenti delle regole del patto di stabilità per quanto riguarda la spesa corrente e

l’applicazione dei vincoli imposti relativamente alla spesa di personale, così come

esplicitato nel precedente paragrafo 5.355.

Influisce, comunque, sull’andamento del fenomeno la riduzione delle risorse

a questi trasferite provenienti da soggetti terzi e specificatamente destinate allo

svolgimento delle loro funzioni.

55 La Regione ha altresì disposto per le proprie agenzie la gestione associata di alcuni servizi amministrativi di supporto (approvvigionamento di beni e servizi; organizzazione e gestione delle attività di formazione del personale; gestione delle procedure concorsuali per il reclutamento del personale; gestione delle competenze del personale), da attuarsi mediante apposita convenzione fra le stesse entro il 31/12/2006 (art. 15 della L.R. 27/12/2005, n. 70).

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Tabella n. 58. (in milioni)

TRASFERIMENTI REGIONALI EROGATI AD ENTI ED AGENZIE REGIONALI

2004 2005 2006

Ente Spese correnti

Spese in conto capitale

Totale Spese correnti

Spese in conto capitale

Totale Spese correnti

Spese in conto capitale

Totale

APET – Agenzia di Promozione Economica della Toscana 12,82 5,62 18,44 12,78 14,45 27,23 12,99 1,68 14,67

ARPAT - Azienda Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana

42,14 3,20 45,33 45,68 6,78 52,46 43,33 3,81 47,14

ARS - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana 4,59 4,59 3,66 3,66 4,15 0,02 4,17

ARSIA - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel Settore Agricolo-Forestale

7,53 0,52 8,05 7,24 1,78 9,02 5,85 0,51 6,36

ARTEA - Agenzia Regionale Toscana per le erogazioni in Agricoltura

10,21 26,25 36,46 20,09 25,84 45,92 7,77 20,58 28,34

Azienda Regionale Agricola di Alberese 0,07 1,18 1,26 0,17 3,27 3,45 0,01 0,30 0,31

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Firenze

15,12 6,17 21,29 33,62 13,23 47,25 10,07 5,45 15,52

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Pisa 16,11 1,35 17,46 26,98 2,57 29,55 11,61 5,48 17,09

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Siena 11,83 3,60 15,43 18,73 1,89 20,62 12,67 1,39 14,05

Ente Parco della Maremma 1,74 0,53 2,26 1,15 0,62 1,77 1,22 0,08 1,30

Ente Parco delle Alpi Apuane 1,74 0,32 2,05 1,20 0,83 2,03 1,29 0,06 1,35

Ente Parco di Migliarino S. Rossore Massaciuccoli 2,25 1,17 3,42 1,54 3,87 5,41 1,60 2,19 3,79

IRPET - Istitituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana

3,10 0,01 3,11 3,46 0,01 3,47 3,67 3,67

Totale complessivo 129,25 49,92 179,16 176,30 75,14 251,85 116,23 41,54 157,77

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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Anche le risorse destinate alle società partecipate per lo svolgimento di

attività e di compiti loro affidati dalla Regione o comunque di suo particolare

interesse, subiscono, dopo un sensibile balzo positivo nel 2005, un forte calo nel

2006, passando da 171,08 milioni a 80,41 milioni.

La riduzione dei trasferimenti, pari a 90,67 milioni, è in gran parte dovuta

(86,26 milioni) alle minori risorse destinate alla Fidi Toscana s.p.a. in relazione ai

programmi di intervento a favore delle imprese e, in particolare, a quelli sostenuti

con programmi comunitari; la restante parte è afferente alla riduzione degli apporti

a favore di Firenze Fiera s.p.a. e di Sviluppo Italia Toscana s.c.p.a..

Assieme alle risorse per il finanziamento dei programmi, per quattro società

(Fidi Toscana S.p.A., Terme di Chianciano Immobiliare S.p.A, Terme di Montecatini

Immobiliare S.p.A., Sviluppo Italia Toscana s.c.p.a.) sono state erogate somme

connesse ad operazioni di ricapitalizzazione, per un complessivo importo di 6,67

milioni, ed è stata acquisita una nuova partecipazione nella SEAM S.p.A. per 0,05

milioni.

Altre nuove partecipazioni e ricapitalizzazioni risultano autorizzate, ma nel

corso del 2006 non hanno prodotto alcuna erogazione di capitale56.

Nel corso del 2005 le ricapitalizzazioni ebbero riferimento a tre società, per

un importo erogato di 9,74 milioni.

La crescita delle società partecipate da parte della Regione ripropone, con

maggior forza, la questione, già sollevata nei passati referti, circa la necessità di

introdurre più efficaci sistemi di controllo in grado di monitorare le attività da

queste svolte per apprezzarne l’efficacia rispetto alle politiche regionali, nonché per

valutarne le risultanze economiche e finanziarie che potrebbero gravare, se

negative, sulla finanza regionale.

Tale esigenza si fa assai pressante laddove la partecipazione regionale è

maggioritaria o, comunque, assume un forte peso in ordine al controllo della

società.

Lo stato delle partecipazioni, rappresentato nella tabella n. 60, mette in

evidenza la precarietà solo di alcune società in merito alle quali parrebbe opportuna

una valutazione da parte della Regione per l’attivazione di interventi in grado di

riportarne in equilibrio la gestione, onde evitare possibili ricadute sul proprio

bilancio.

56 Riguardano le seguenti società: Terme di Casciana S.p.A. per 1,14 milioni, Firenze Fiera S.p.A. per 1,17 milioni, Aerelba S.p.A. per 0,35 milioni, Logistica Toscana s.c.r.l. per 0,11 milioni (L.R. 27/12/2005, n. 70).

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Tabella n. 59. (in milioni)

TRASFERIMENTI REGIONALI EROGATI A SOCIETA' PARTECIPATE

2004 2005 2006

Ente

Trasferimenti per

programmi

Trasferimenti per

ricapitalizzazioni

Totale

Trasferimenti per

programmi

Trasferimenti per

ricapitalizzazioni

Totale

Trasferimenti per

programmi

Trasferimenti per

ricapitalizzazioni

Totale

Agenzia Regione Recupero Risorse S.p.A. 0,62 0,62 0,40 0,40 0,91 0,91

Autocamionabile della Cisa S.p.A.

Banca Popolare Etica di Padova s.c.a.r.l.

Centro Affari e Convegni Arezzo - S.R.L. 0,50 0,50 0,03 6,00 6,03

CESVIT S.p.A. 0,05 0,05

CET s.c.a.r.l.

Consorzio Pisa Ricerche s.c.a.r.l. 0,09 0,09

EVAM S.p.A.

Etruria Innovazione s.c.p.a. 0,34 0,34 0,20 0,20 0,43 0,43

Fidi Toscana S.p.A. 93,76 2,70 96,46 158,07 2,70 160,77 71,81 1,00 72,81

Firenze Fiera S.p.A. 3,73 3,73 3,83 3,83 0,13 0,13

Firenze Parcheggi S.p.A. 0,39 0,39 0,78 0,78 0,78 0,78

Golf La Vecchia Pievaccia S.p.A.

Internazionale Marmi e Macchine Carrara S.p.A. 0,57 9,00 9,57 0,03 0,03 0,13 0,13

Interporto della Toscana Centrale S.p.A. 4,76 4,76 1,41 1,41 4,83 4,83

Interporto Toscano A. Vespucci S.p.A. 1,07 1,07 1,24 1,24 0,48 0,48

R.E.A. REGIONAL ENERGY AGENCY S.p.A. 0,31 0,31 0,20 0,20 0,21 0,21

SAT S.p.A.

SEAM S.p.A. 0,05 0,05

Terme di Casciana S.p.A. 0,05 0,05

Terme di Chianciano Immobiliare S.p.A. 1,04 1,04 1,50 1,50

Terme di Montecatini Immobiliare S.p.A. 2,50 2,50

Terme Fosso Bianco S.p.A. 0,03 0,03 0,01 0,01

Sviluppo Italia Toscana s.c.p.a. 0,60 0,60 4,87 4,87 0,55 1,67 2,22

Totale complessivo 105,89 12,51 118,40 171,08 9,74 180,81 80,41 6,72 87,13

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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Tabella n. 60.

SOCIETA' PARTECIPATE

Risultato di esercizio Ente Attività svolta

Socio principale (esclusa Regione

Toscana)

Quota Regione

Capitale sociale

Patrimonio netto al

31.12.2005 2003 2004 2005

1 A.R.R.R. Agenzia Regione Recupero Risorse S.p.A.

Studi, ricerca, sperimentazione, progettazione, realizzazione impianti di disinquinamento e trattamento rifiuti, assistenza tecnica e commerciale a clienti, pubblicazioni non periodiche e servizi vari in campo ambientale.

Ecocerved srl 9,93%

55,16% 936.341,98 1.090.684,00 63.575,00 52.331,00 20.446,00

2 Autocamionabile della Cisa S.p.A.

Progettazione, costruzione ed esercizio di strada autocamionabile. S.A.L.T. spa e A.D.P. spa 84,36%

0,01% 41.600.000,00 9.909.258,00 7.160.762,00 7.419.929,00 11.879.738,00

3 Banca Popolare Etica di Padova s.c.a.r.l.

Raccolta del risparmio ed esercizio del credito, collegamento tra imprese sociali non a scopo di lucro, attività di formazione e studio, organizzazione di corsi, convegni e seminari, consulenza amministrativa ed economico-finanziaria e supporto per il set

Etica Sgr S.p.A. 8%

0,13%

19.425.883,56 19.083.362,00 14.450,00 110.000,00 305.089,00

4 Centro Affari e Convegni Arezzo S.r.l.

Valorizzazione degli aspetti economici, artistici, culturali, ambientali e sociali del territorio, organizzazione manifestazioni fieristiche, sportive, promozionali, convegnistiche e culturali, gestione impianti polivalenti, locazione immobiliare.

CCIIA di Arezzo 24,76%

29,08% 27.323.888,51 27.233.361,00 -16.280,00 -31.621,00 -14.330,00

5 CESVIT S.p.A. (in liquidazione)

Ricerca finalizzata allo sviluppo scientifico tecnologico, diffusione di alta tecnologia di processo e di prodotto nel sistema produttivo.

Cassa di Risparmio di Firenze 34,4%

9,65%

1.752.041,92 970.486,00 in liquidazione -96.672,00 -21.005,00

6 CET Società Consortile Energia Toscana s.c.a.r.l.

Razionalizzazione dell'uso dell'energia tramite acquisto del fabbisogno dei consorziati alle migliori condizioni reperibili sul mercato nazionale e/o estero.

Anci Toscana 16,67%

0,78%

60.000,00 37.883,00 -772,00 -8.085,00 5.327,00

7 Consorzio Pisa Ricerche s.c.a.r.l.

Ricerca destinata all'innovazione tecnologica, trasferimento tecnologico, corsi di formazione scientifica, svolgimento di convegni e congressi di carattere scientifico.

Soci vari pubblici e privati 8,33%

4,17% 960.000,00 981.766,00 4.447,00 -332.459,00 20.245,00

8 E.V.A.M. Ente Valorizzazione Acque Minerali Fonteviva S.p.A.

Valorizzazione, sfruttamento e commercializzazione delle acque minerali del territorio.

Comune di Massa 95,55%

0,35% 3.852.094,50 1.837.433,00 -175.655,00 3.332,00 -1.060.691,00

9 Etruria Innovazione s.c.p.a.

Coordinamento dei progetti della rete regionale dell'alta tecnologia e gestione delle relative infrastrutture e servizi, elaborazione ed esecuzione di progetti finalizzati alla ricerca applicata, all'innovazione e sviluppo di prodotti, servizi e processi

Provincia di Grosseto 12,96%

42,59% 278.856,00 208.748,00 -31,00 -10.273,00 3.654,00

10 Fidi Toscana S.p.A.

Agevolare l'accesso al credito a m/lungo termine, a tasso ordinario o agevolato, e a breve termine, nonchè ad altre forme di finanziamento, delle imprese di minori dimensioni, al fine di indirizzarne l'attività alla luce degli obiettivi fissati nel progra

Monte Paschi Siena 13,53%

39,44% 72.020.000,00 74.024.799,00 1.246.933,00 1.878.498,00 1.456.728,00

11 Firenze Fiera S.p.A. Attività fieristica, congressuale, di promozione economica e sociale, gestione spazi espositivi, concessione a terzi di aree congressuali e servizi connessi.

CCIIA di Firenze 28,48%

31,65% 18.483.105,96 18.487.468,00 -862.470,00 -2.011.876,00 -6.277.936,00

12 Firenze Parcheggi S.p.A. Realizzazione, ampliamento e ristrutturazione, organizzazione e gestione, in proprio o in concessione, di strutture immobiliari da adibire a centri intermodali, autosili e parcheggi.

Comune di Firenze 49,47%

1,57% 25.595.157,50 39.411.980,00 1.469.917,00 1.571.243,00

498.858,00

13 Golf La Vecchia Pievaccia S.p.A.

Propaganda e sviluppo dello sport del golf, anche con attività accessorie, collaterali e complementari, comprese altre discipline sportive.

Persone fisiche 85,90%

0,13% 3.852.791,60 3.072.704,00 -12.244,00 -9,00 -380,00

14 Internazionale Marmi e Macchine Carrara S.p.A.

Promozione della conoscenza, utilizzazione e applicazione del marmo, e dello sviluppo dell'industria lapidea e relative tecnologie, realizzazione di una fiera internazionale del marmo e delle macchine per la sua escavazione e lavorazione.

Comune di Carrara 42,4%

33,93% 30.938.851,80 22.376.223,00 -354.092,00 -862.051,00 23.407,00

15 Interporto della Toscana Centrale S.p.A.

Promozione, coordinamento e realizzazione di tutte le iniziative ed attività inerenti alla costruzione e all'esercizio di un interporto per l'integrazione dei vari sistemi di trasporto.

Comune di Prato 45,47%

4,61% 12.075.000,00 14.104.373,00 -394.423,00 -1.395.834,00 -583.446,00

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Risultato di esercizio Ente Attività svolta

Socio principale (esclusa Regione

Toscana)

Quota Regione

Capitale sociale

Patrimonio netto al

31.12.2005 2003 2004 2005

16 Interporto Toscano A. Vespucci S.p.A.

Progettazione, esecuzione, costruzione ed allestimento di un interporto, inteso come centro intermodale di raccolta e smaltimento merci.

MPS Banca per l'impresa 36,30%

17,79% 11.756.695,44 15.020.943,00 403.699,00 -343.363,00 1.380.281,00

17 R.E.A. Regional Energy Agency S.p.A. (in liquidazione)

Promozione di interventi, iniziative e consulenze in materia di risparmio e razionalizzazione delle risorse energetiche, promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.

Tiesco spa e Enel distribuzione spa

9,00%

60,00% 518.000,00 517.595,00 costituita il 15/09/04

-343,00 -62,00

18 S.A.T. Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei S.p.A.

Sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione e uso degli impianti e delle infrastrutture per l'esercizio dell'attività aeroportuale.

Società Industriale Partecipazioni spa 12,45%

21,09% 13.035.000,00 22.498.010,00 2.181.178,00 3.482.910,00 2.521.513,00

19 S.E.A.M. Società Esercizio Aeroporto della Maremma S.p.A.

Sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione e uso degli impianti e delle infrastrutture per l'esercizio dell'attività aeroportuale.

Provincia di Grosseto 25,25%

7,08% 2.515.750,00 1.716.698,00 -395.078,00 -192.763,00 -125.900,00

20 Sviluppo Italia Toscana s.c.p.a.

Promozione nascita p/medie imprese, sviluppo, diversificazione, ammodernamento di imprese esistenti, anche mediante creazione di un centro di imprese, assitenza e consulenza in campo organizzativo e finanziario, incubatore di imprese.

Sviluppo Italia spa 51,00%

49,00% 7.323.141,00 5.875.588,00 -1.104.783,00 -419.087,00 -573.810,00

21 Terme di Casciana S.p.A.

Valorizzazione e sfruttamento delle acque termali e minerarie del territorio, realizzazione e gestione esercizi di cura, turistici, ricreativi, alberghieri, culturali, commerciali, pubblicazione e diffusione di libri e riviste attinenti.

Comune di Casciana 32,44%

67,56% 6.010.029,09 4.298.076,00 58.826,00 50.819,00 104.014,00

22 Terme di Chianciano Immobiliare S.p.A.

Valorizzazione e sfruttamento delle acque termali e minerarie del territorio, realizzazione e gestione esercizi di cura, turistici, ricreativi, alberghieri, culturali, commerciali, gestione indiretta di stabilimenti termali, locazione immobiliare.

Comune di Chianciano Terme 26,39%

57,45% 8.166.914,07 6.897.705,00 -1.049.162,00 -1.122.877,00 67.215,00

23 Terme di Montecatini Immobiliare S.p.A.

Valorizzazione e sfruttamento delle acque termali e minerarie del territorio, realizzazione e gestione esercizi di cura, turistici, ricreativi, alberghieri, culturali, commerciali, gestione indiretta di stabilimenti termali, locazione immobiliare.

Comune di Montecatini 50,00%

50,00% 9.913.620,00 12.565.614,00 -240.313,00 -663.338,00 24.915,00

24 Terme Fosso Bianco S.p.A. (in liquidazione)

Valorizzazione e sfruttamento delle acque termali e minerarie del territorio, realizzazione e gestione esercizi di cura, turistici, ricreativi, alberghieri, culturali, commerciali.

Provincia di Siena 49,00%

5,00% 606.600,00 606.494,00 -48.486,17 -54.024,00 -73.303,00

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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6. La gestione dei residui

Le masse residuali attive e passive, assieme al fondo di cassa, provenienti

dall’esercizio pregresso, sono riportate nel bilancio 2006 con la L.R. 24/7/2006, n.

34, nei loro valori definitivi quali risultano dal rendiconto.

I residui attivi, ammontanti all’inizio dell’esercizio in 2.851,82 milioni, a

seguito del saldo negativo dei riaccertamenti per 101,68 milioni e delle riscossioni

effettuate per 1.424,81 milioni, si riducono a fine esercizio a 1.325,35 milioni.

L’indice di smaltimento registra il più alto valore raggiunto nel triennio con il

49,96%, a fronte del 23,38% del 2005 e del 29,94% del 2004.

Anche l’incidenza dei riaccertamenti, di segno negativo in ciascuno degli anni

considerati, raggiunge il valore più elevato nel triennio, sia in valore assoluto

(101,68 milioni) che in percentuale (3,57%).

Gli andamenti dei due indicatori denotano una gestione caratterizzata da

un’accelerazione della fase dell’incasso e dall’attivazione di una attenta verifica delle

ragioni dei crediti sotto il profilo della loro sussistenza ed esigibilità.

Permane, nonostante che i residui attivi registrino, alla fine dell’anno, il più

basso valore del triennio, una significativa concentrazione di partite non riscosse nel

titolo IV per 719,52 milioni (721,44 milioni nel 2005, 862,81 milioni nel 2004), pari

al 54,29% del totale.

Ciò mette in evidenza la persistenza di ritardi nella gestione delle risorse

destinate ad investimenti finanziati con trasferimenti o con contributi di soggetti

terzi, in particolare dello Stato e della U.E..

I residui passivi, ammontanti all’inizio dell’esercizio in 2.328,02 milioni, a

seguito delle eliminazioni di partite per economie di spesa o per l’applicazione della

perenzione amministrativa, pari a 262,95 milioni, e dei pagamenti effettuati per

975,61 milioni, si riducono a fine esercizio a 1.089,47 milioni.

Di questi, si registra un’alta concentrazione di partite nella strategia sociale e

nella strategia economica che, assieme, raggiungono il 58,90% del totale.

Anche per i residui passivi, l’indice di smaltimento registra il valore più alto

raggiunto nel triennio con il 41,91%, a fronte del 33,52% del 2005 e del 40,08%

del 2004.

Raggiunge il massimo valore pure l’incidenza delle economie e delle

perenzioni sul totale, sia in valore assoluto (262,95 milioni) che in percentuale

(11,30%).

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In particolare, l’eliminazione delle masse residuali passive riguarda le partite

incluse fra le contabilità speciali che, per 160,91 milioni, rappresentano il 61,19%

del totale.

Disgregando le eliminazioni secondo la causa, si rileva come l’applicazione

dell’istituto della perenzione amministrativa57 abbia giocato il ruolo più importante,

con un valore di 215,32 milioni, rispetto all’accertamento della insussistenza o della

prescrizione, con un valore di 47,61 milioni, incidendo in modo piuttosto rilevante

sui residui delle contabilità speciali (160,91 milioni).

Nell’ambito di queste, la voce più importante (136,53 milioni) è data dal

concorso regionale per l’anno 2001 al fondo di garanzia, di cui all’art. 13 del D.L.vo

56/2000, da restituirsi allo Stato in quanto non dovuto.

La quota venne accertata ed incassata nel 2004, nelle contabilità speciali con

la contestuale accensione del corrispondente impegno.

Il recupero da parte dello Stato è previsto in sede di erogazione dei saldi

delle partite afferenti il finanziamento del sistema sanitario relative agli anni 2005 e

2006.

57 Sono divenuti perenti i residui del 2004 per le spese correnti e quelli del 1999 per le spese in conto capitale.

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Tabella n. 61. (in milioni)

I RESIDUI ATTIVI NEL TRIENNIO 2004-2006

Residui attivi iniziali Riscossioni residui Riaccertamenti (+/-) Residui attivi finali Indice capacità di smaltimento Titoli

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

I 772,05 795,81 1.030,95 213,36 80,18 584,54 0,00 -0,11 -58,00 558,69 715,52 388,41 27,64% 10,08% 56,70%

II 539,98 429,01 585,49 241,48 129,51 393,20 -0,09 -19,13 -31,64 298,41 280,37 160,65 44,72% 30,19% 67,16%

III 8,83 29,61 23,49 5,16 21,69 11,50 -0,55 -0,17 -1,73 3,12 7,75 10,26 58,44% 73,25% 48,96%

IV 1.126,25 1.076,12 1.130,68 252,20 300,43 401,49 -11,24 -54,25 -9,68 862,81 721,44 719,52 22,39% 27,92% 35,51%

V 35,52 88,19 77,29 20,27 32,91 32,28 1,54 -1,54 0,00 16,79 53,74 45,02 57,07% 37,32% 41,76%

Totale 2.482,63 2.418,74 2.847,90 732,47 564,72 1.423,01 -10,34 -75,20 -101,05 1.739,82 1.778,82 1.323,86 29,50% 23,35% 49,97%

VI 46,15 4,25 3,92 24,60 1,88 1,80 -20,14 -0,33 -0,63 1,41 2,04 1,49 53,30% 44,24% 45,92%

Totale generale

2.528,78 2.422,99 2.851,82 757,07 566,60 1.424,81 -30,48 -75,53 -101,68 1.741,23 1.780,86 1.325,35 29,94% 23,38% 49,96%

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

Tabella n. 62. (in milioni)

I RESIDUI PASSIVI NEL TRIENNIO 2004-2006

Residui passivi iniziali Pagamenti residui Eliminazioni Residui passivi finali Indice capacità di smaltimento

Strategie

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale 33,13 87,37 65,38 24,64 53,13 31,98 2,57 1,86 2,23 5,92 32,38 31,17 74,37% 60,81% 48,91%

Sociale 687,25 923,29 968,31 198,32 200,52 546,36 6,55 6,34 11,47 482,38 716,43 410,48 28,86% 21,72% 56,42%

Territoriale 70,28 125,70 163,17 49,75 61,38 79,31 0,75 0,17 6,03 19,78 64,15 77,83 70,79% 48,83% 48,61%

Ambientale 66,33 169,07 219,66 36,78 43,18 44,61 1,32 2,72 2,56 28,23 123,17 172,49 55,45% 25,54% 20,31%

Economica 300,19 360,49 370,41 97,03 145,28 95,47 18,09 9,48 43,71 185,07 205,73 231,23 32,32% 40,30% 25,77%

Culturale e form.

226,26 280,80 279,79 129,85 151,13 115,88 12,44 30,72 31,09 83,97 98,95 132,82 57,39% 53,82% 41,42%

Amm.ne regionale

32,61 103,92 54,79 25,13 84,28 36,79 4,01 10,11 4,95 3,47 9,53 13,05 77,06% 81,10% 67,15%

Totale 1.416,05 2.050,64 2.121,51 561,50 738,90 950,40 45,72 61,40 102,04 808,83 1.250,34 1.069,07 39,65% 36,03% 44,80%

Contabilità speciali

89,93 222,33 206,51 42,10 23,09 25,21 10,09 37,72 160,91 37,74 161,51 20,40 46,81% 10,39% 12,21%

Totale generale

1.505,98 2.272,97 2.328,02 603,60 761,99 975,61 55,81 99,12 262,95 846,57 1.411,85 1.089,47 40,08% 33,52% 41,91%

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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137

L’esame dei residui passivi distinti nelle due principali voci economiche rileva

come la spesa in conto capitale prevalga sulla spesa corrente, assorbendo la prima

il 62,60% del totale iniziale e la seconda il 37,40%.

La gestione dei residui in conto capitale risulta poi meno positiva, riflettendo

le criticità della gestione di competenza con riferimento alla lentezza dei pagamenti

che raggiungono appena il 24,65% dell’importo iniziale e tenuto presente che la

loro permanenza in bilancio può protrarsi, senza l’applicazione dell’istituto della

perenzione, fino a sette anni dopo l’esercizio di impegno.

Tabella n. 63. (in milioni)

RESIDUI PASSIVI PER CLASSIFICAZIONE ECONOMICA DI 1° LIVELLO

Residui eliminati

Titolo Residui passivi al 1/01/06

per insussistenza, prescrizione

per perenzione

Residui pagati

Residui passivi al 31/12/06

Tit. I - Spese correnti 793,47 9,99 45,32 623,03 115,13

Tit. II - Spese in conto capitale

1.328,05 37,62 9,09 327,38 953,96

Totale 2.121,52 47,61 54,41 950,41 1.069,09

Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.

L’analisi dei residui attivi, condotta sulla base del grado di vetustà delle

partite, in totale e per titolo di entrata, consente di rilevare la sussistenza di sintomi

di criticità circa la loro esigibilità.

La metodologia, perseguita anche nei passati referti sulla gestione regionale,

consiste nella estrapolazione delle partite accertate oltre al quinto esercizio

precedente a quello concluso.

L’importo delle stesse è considerato quale massa creditoria da sottoporre a

particolare attenzione per le motivazioni sopra esposte.

Come risulta dalla seguente tabella, i residui attivi, al netto delle contabilità

speciali, accesi nell’anno 2000 e precedenti assommano a 230,08 milioni, con un

calo rispetto a quelli accesi nell’anno 1999 e precedenti, rilevati in 256,35 nel 2005.

In termini percentuali, la massa considerata critica cresce però al 17,38% in

confronto a quella calcolata nell’anno precedente pari al 14,41%.

Non risultano residui vetusti nel Titolo I e assai basso è l’importo di quelli del

Titolo III (4,09 milioni), a segnalare una correntezza della fase della riscossione

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138

delle entrate le cui procedure sono di stretta competenza regionale o la cui

devoluzione da parte dello Stato non è collegata ad alcuna condizione sospensiva.

L’importo “critico” si concentra (94,89% del totale) sulle partite con vincolo

di destinazione.

Fra queste, prevalgono le entrate del Titolo IV (194,67 milioni) finalizzate a

spese di investimento, rispetto alle entrate del Titolo II (23,65 milioni) finalizzate a

spese correnti.

Partite creditorie vetuste si rilevano anche nel Titolo V (7,67 milioni), ove si

registrano ancora aperte operazioni di mutuo, con oneri a carico dello Stato,

autorizzate per specifici interventi.

Gli esiti della particolare indagine effettuata su un campione di residui,

riportata in Appendice (allegato n. 3), confermano la sussistenza dei segnali di

criticità percepiti dall’analisi sulla vetustà in merito all’esigibilità dei crediti.

In effetti, la documentazione fornita a supporto di alcune delle operazioni

indagate appare insufficiente per valutare gli esiti delle procedure giudiziarie

intraprese o i risultati della iscrizione a ruolo per la riscossione coattiva, facendo

sorgere dubbi, tenuto conto anche dei tempi trascorsi, sull’effettiva possibilità di

riscossione dei crediti.

In tali casi, l’applicazione del principio della prudenza in tutto il sistema del

bilancio pretende lo stralcio delle partite residuali e la loro iscrizione nel conto

patrimoniale tra i crediti di dubbia esigibilità.

L’indagine mette poi in risalto per altre operazioni, collegate soprattutto ad

entrate di provenienza esterna (statale o U.E) e finalizzate a spese di investimento,

lentezze dell’azione amministrativa nell’attivazione o nella rendicontazione degli

interventi, in mancanza delle quali non è dato luogo alla erogazione.

In tali casi, può presentarsi il rischio della revoca del finanziamento, in

quanto collegato a tempi predeterminati di realizzazione della spesa, situazione che,

se accertata, richiede l’eliminazione delle partite residuali.

Le indicazioni che pervengono dall’analisi sulla vetustà e dall’indagine su

alcune partite suggeriscono, in conclusione, la messa a punto di un più approfondito

esame, in sede del prossimo riaccertamento, delle masse residuali per una

adeguata valutazione della permanenza di condizioni certe sulla possibilità di una

loro monetizzazione.

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Tabella n. 64.

RESIDUI ATTIVI DA RIPORTARE PROVENIENTI DAGLI ESERCIZI PRECEDENTI AL 2006

Anno 1991 1992 1993

Titolo Importo % Importo % Importo %

Titolo I

Titolo II

Titolo III 121.928,24 0,01%

Titolo IV

Titolo V 1.053.936,87 0,08%

Totale 1.053.936,87 0,08% 121.928,24 0,01%

Titolo VI

Totale generale anno 1.053.936,87 0,08% 121.928,24 0,01%

Anno 1994 1995 1996

Titolo Importo % Importo % Importo %

Titolo I

Titolo II 3.391,95 0,00%

Titolo III 962,68 0,00% 225.439,08 0,02% 992.186,56 0,07%

Titolo IV 7.118.788,81 0,54% 5.258.960,69 0,40%

Titolo V 1.003.784,23 0,08%

Totale 7.119.751,49 0,54% 225.439,08 0,02% 7.258.323,43 0,55%

Titolo VI 53.517,16 0,00%

Totale generale anno 7.173.268,65 0,54% 225.439,08 0,02% 7.258.323,43 0,55%

Anno 1997 1998 1999

Titolo Importo % Importo % Importo %

Titolo I

Titolo II 3.391,94 0,00% 3.650.738,22 0,28% 17.215.521,94 1,30%

Titolo III 332.915,58 0,03% 433.261,69 0,03% 148.793,81 0,01%

Titolo IV 6.006.946,61 0,45% 26.035.845,32 1,96% 17.222.299,07 1,30%

Titolo V 790.052,83 0,06% 1.048.436,68 0,08% 3.621.681,16 0,27%

Totale 7.133.306,96 0,54% 31.168.281,91 2,35% 38.208.295,98 2,88%

Titolo VI 54,23 0,00%

Totale generale anno 7.133.306,96 0,54% 31.168.336,14 2,35% 38.208.295,98 2,88%

Anno 2000 2001 2002

Titolo Importo % Importo % Importo %

Titolo I 4.704.911,71 0,35% 5.706.907,57 0,43%

Titolo II 2.771.962,98 0,21% 8.078.090,30 0,61% 1.143.261,86 0,09%

Titolo III 1.839.510,94 0,14% 100.503,33 0,01% 1.153.328,65 0,09%

Titolo IV 133.025.085,23 10,04% 137.430.555,49 10,37% 4.743.699,96 0,36%

Titolo V 153.842,71 0,01% 387.051,23 0,03% 352.087,03 0,03%

Totale 137.790.401,86 10,40% 150.701.112,06 11,37% 13.099.285,07 0,99%

Titolo VI 886,72 0,00% 23.148,53 0,00% 163.231,97 0,01%

Totale generale anno 137.791.288,58 10,40% 150.724.260,59 11,37% 13.262.517,04 1,00%

Anno 2003 2004 2005

Titolo Importo % Importo % Importo %

Titolo I 7.107.090,16 0,54% 8.876.494,51 0,67% 362.022.687,99 27,32%

Titolo II 3.308.665,88 0,25% 11.838.613,44 0,89% 112.645.978,23 8,50%

Titolo III 831.202,21 0,06% 1.741.373,50 0,13% 2.327.907,57 0,18%

Titolo IV 40.055.991,69 3,02% 17.393.892,16 1,31% 325.218.825,50 24,54%

Titolo V 982.604,00 0,07% 21.961.358,23 1,66% 13.657.082,79 1,03%

Totale 52.285.553,94 3,95% 61.811.731,84 4,66% 815.872.482,08 61,56%

Titolo VI 131.284,95 0,01% 794.212,70 0,06% 328.981,65 0,02%

Totale generale anno 52.416.838,89 3,95% 62.605.944,54 4,72% 816.201.463,73 61,58%

Totali complessivi per Titolo

Titolo Importo %

Titolo I 388.418.091,94 29,31%

Titolo II 160.659.616,74 12,12%

Titolo III 10.249.313,84 0,77%

Titolo IV 719.510.890,53 54,29%

Titolo V 45.011.917,76 3,40%

Totale 1.323.849.830,81 99,89%

Titolo VI 1.495.317,91 0,11%

Totale generale 1.325.345.148,72 100,00%

Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.

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7. I risultati complessivi della gestione finanziaria

Il volume delle risorse e degli impieghi, desumibile dagli stanziamenti

definitivi di competenza sommati ai residui iniziali e al netto delle contabilità speciali

e dei movimenti contabili relativi alle anticipazioni di cassa, continua a perseguire

un trend crescente nel triennio 2004-2006.

La massa acquisibile raggiunge 12.392,90 milioni rispetto agli 11.412,42

milioni del 2005 ed ai 10.494,36 milioni del 2004, mentre la massa spendibile

ascende a 12.349,06 milioni rispetto agli 11.782,08 milioni del 2005 e agli

11.096,39 milioni del 2004.

In termini percentuali la prima cresce, in confronto al 2005, dell’8,59%

(18,09% rispetto al 2004), mentre la seconda del 4,81% (11,29% rispetto al

2004).

Influisce sulla massa acquisibile l’ammontare dei residui attivi con un

apporto del 22,98%, in aumento rispetto al 2005 (21,19%), mentre sulla massa

spendibile influisce l’ammontare dei residui passivi con un apporto del 17,18%, in

diminuzione rispetto allo stesso esercizio (17,40%).

Il volume totale delle riscossioni raggiunge, su un ammontare di

accertamenti di 11.269,36 (90,93% della massa acquisibile), 8.883,84 milioni, con

un aumento del 20,56% rispetto al 2005 e del 23,32% rispetto al 2004.

L’indice della velocità di riscossione si attesta al 78,83% e rappresenta il

valore più alto del triennio (72,12% nel 2005 e 74,86% nel 2004), trainato

soprattutto dalla sensibile crescita del grado di smaltimento dei residui attivi.

Il volume totale dei pagamenti raggiunge, su un ammontare di impegni di

10.266,47 milioni (83,14% della massa spendibile), 8.320,50 milioni, con un

aumento del 6,41% rispetto al 2005 e del 12,04% rispetto al 2004.

L’indice della velocità di pagamento si attesta all’81,05% e rappresenta

anch’esso il valore più alto del triennio (78,66% nel 2005 e 78,36% nel 2004),

trainato egualmente, in maniera prevalente, dalla sensibile crescita del grado di

smaltimento dei residui passivi.

Alla performance degli indici di velocità delle riscossioni e dei pagamenti

consegue una forte riduzione, al termine dell’esercizio, dei valori delle partite

residuali attive e passive.

Le prime si attestano a 2.385,52 milioni (2.848,05 milioni nel 2005,

2.418,74 nel 2004).

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Le seconde si attestano a 1.945,97 milioni (2.121,52 nel 2005, 2.050,65 nel

2004).

Gli andamenti degli indicatori della velocità di riscossione e di pagamento,

calcolati inserendo i flussi delle contabilità speciali, non subiscono variazione anche

se registrano valori più positivi (rispettivamente, 85,64% e 87,16%).

Ne consegue anche una omogeneità dell’andamento delle masse residuali

attive e passive alla fine di ciascun esercizio, nonostante una leggera modificazione

dei valori annuali.

Le prime raggiungono un importo di 2.389,29 milioni, mentre le seconde

raggiungono un importo di 2.012,77 milioni, registrando ambedue, in rapporto al

2005, un indice di accumulo negativo, rispettivamente, del 16,22% e del 13,54%,

che permette di confermare un miglioramento delle attività sotto il profilo

amministrativo e contabile.

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142

Tabella n. 65. (in milioni)

LA MASSA ACQUISIBILE NEL TRIENNIO 2004-2006 PER TITOLI

Massa acquisibile (1) Massa accertata (2) Riscossioni totali Residui attivi totali Titoli

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

I 6.522,97 7.061,03 7.432,60 6.554,05 7.098,69 7.461,89 5.758,23 5.915,45 6.533,05 795,81 1.183,24 928,84

II 1.218,92 1.240,81 1.428,47 1.152,03 1.273,26 1.281,82 718,86 855,19 887,77 433,18 418,07 394,05

III 82,75 147,88 98,53 71,52 92,80 105,21 54,01 71,42 78,63 17,51 21,37 26,58

IV 1.863,98 1.751,73 1.771,97 1.714,96 1.641,66 1.539,92 630,89 493,59 552,11 1.084,05 1.148,08 987,81

V 805,74 1.210,97 1.661,33 130,31 110,20 880,52 42,13 32,91 832,28 88,19 77,29 48,24

Totale 10.494,36 11.412,42 12.392,90 9.622,87 10.216,61 11.269,36 7.204,12 7.368,56 8.883,84 2.418,74 2.848,05 2.385,52

Contabilità speciali 5.107,80 5.364,87 6.006,22 4.312,04 5.258,76 5.363,48 4.307,80 5.255,00 5.359,71 4,25 3,77 3,77

Totale generale al netto delle

anticipazioni di cassa

15.602,16 16.777,29 18.399,12 13.934,91 15.475,37 16.632,84 11.511,92 12.623,56 14.243,55 2.422,99 2.851,82 2.389,29

Anticipazioni di cassa

370,00 370,00 1.800,00 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 0,00

Totale generale 15.972,16 17.147,29 20.199,12 13.934,91 15.475,37 17.773,96 11.511,92 12.623,56 15.384,67 2.422,99 2.851,82 2.389,29

INDICATORI

Variazioni % della massa acquisibile Variazioni % delle riscossioni totali Indice massa accertata/massa

acquisibile Indice riscossioni totali/massa

accertata Titoli

2006/2004 2006/2005 2005/2004 2006/2004 2006/2005 2005/2004 2004 2005 2006 2004 2005 2006

I 13,95% 5,26% 8,25% 13,46% 10,44% 2,73% 100,48% 100,53% 100,39% 87,86% 83,33% 87,55%

II 17,19% 15,12% 1,80% 23,50% 3,81% 18,96% 94,51% 102,62% 89,73% 62,40% 67,17% 69,26%

III 19,07% -33,37% 78,71% 45,58% 10,10% 32,23% 86,43% 62,75% 106,78% 75,52% 76,96% 74,74%

IV -4,94% 1,16% -6,02% -12,49% 11,86% -21,76% 92,01% 93,72% 86,90% 36,79% 30,07% 35,85%

V 106,19% 37,19% 50,29% 1875,50% 2428,96% -21,88% 16,17% 9,10% 53,00% 32,33% 29,86% 94,52%

Totale 18,09% 8,59% 8,75% 23,32% 20,56% 2,28% 91,70% 89,52% 90,93% 74,86% 72,12% 78,83%

Contabilità speciali 17,59% 11,95% 5,03% 24,42% 1,99% 21,99% 84,42% 98,02% 89,30% 99,90% 99,93% 99,93%

Totale generale al netto delle

anticipazioni di cassa

17,93% 9,67% 7,53% 23,73% 12,83% 9,66% 89,31% 92,24% 90,40% 82,61% 81,57% 85,64%

(1) Massa acquisibile = previsioni definitive + residui attivi iniziali. (2) Massa accertata = accertamenti + (residui attivi iniziali +/- riaccertamenti) Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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143

Tabella n. 66. (in milioni)

LA MASSA SPENDIBILE NEL TRIENNIO 2004-2006 PER STRATEGIA

Massa spendibile (1) Massa impegnata (2) Pagamenti totali Residui passivi totali Strategie

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale 373,83 400,16 364,08 272,59 283,75 282,08 185,23 218,36 200,19 87,37 65,39 81,89

Sociale 6.679,36 7.022,53 7.448,06 6.459,74 6.666,99 7.089,05 5.536,46 5.698,68 6.542,91 923,29 968,31 546,14

Territoriale 1.198,28 1.408,19 1.519,67 646,76 691,19 778,41 521,06 528,03 562,28 125,70 163,16 216,13

Ambientale 470,42 490,71 563,77 273,69 329,19 331,18 104,62 109,51 80,81 169,07 219,68 250,37

Economica 962,33 1.085,15 1.044,58 714,00 890,49 761,35 353,50 520,06 345,93 360,49 370,43 415,42

Culturale e form. 581,74 637,86 614,43 522,04 563,56 520,47 241,25 283,77 192,62 280,80 279,79 327,85

Amm.ne regionale 830,43 737,48 794,47 588,28 515,93 503,93 484,34 461,17 395,76 103,93 54,76 108,17

Totale 11.096,39 11.782,08 12.349,06 9.477,10 9.941,10 10.266,47 7.426,46 7.819,58 8.320,50 2.050,65 2.121,52 1.945,97

Contabilità speciali 5.151,58 5.582,95 6.208,81 4.365,87 5.439,44 5.405,80 4.143,54 5.232,94 5.339,00 222,33 206,50 66,80

Totale generale al netto delle anticipazioni di cassa

16.247,97 17.365,03 18.557,87 13.842,97 15.380,54 15.672,27 11.570,00 13.052,52 13.659,50 2.272,98 2.328,02 2.012,77

Anticipazioni di cassa

370,00 370,00 1.800,00 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 1.141,12 0,00 0,00 0,00

Totale generale 16.617,97 17.735,03 20.357,87 13.842,97 15.380,54 16.813,39 11.570,00 13.052,52 14.800,62 2.272,98 2.328,02 2.012,77

INDICATORI

Variazioni % della massa spendibile Variazioni % dei pagamenti totali Indice massa impegnata/massa

spendibile Indice pagamenti totali/massa

impegnata Strategie 2006/2004 2006/2005 2005/2004 2006/2004 2006/2005 2005/2004 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Istituzionale -2,61% -9,02% 7,04% 8,08% -8,32% 17,89% 72,92% 70,91% 77,48% 67,95% 76,96% 70,97%

Sociale 11,51% 6,06% 5,14% 18,18% 14,81% 2,93% 96,71% 94,94% 95,18% 85,71% 85,48% 92,30%

Territoriale 26,82% 7,92% 17,52% 7,91% 6,49% 1,34% 53,97% 49,08% 51,22% 80,56% 76,39% 72,23%

Ambientale 19,84% 14,89% 4,31% -22,76% -26,21% 4,67% 58,18% 67,08% 58,74% 38,23% 33,27% 24,40%

Economica 8,55% -3,74% 12,76% -2,14% -33,48% 47,12% 74,19% 82,06% 72,89% 49,51% 58,40% 45,44%

Culturale e form. 5,62% -3,67% 9,65% -20,16% -32,12% 17,62% 89,74% 88,35% 84,71% 46,21% 50,35% 37,01%

Amm.ne regionale -4,33% 7,73% -11,19% -18,29% -14,18% -4,78% 70,84% 69,96% 63,43% 82,33% 89,39% 78,53%

Totale 11,29% 4,81% 6,18% 12,04% 6,41% 5,29% 85,41% 84,37% 83,14% 78,36% 78,66% 81,05%

Contabilità speciali 20,52% 11,21% 8,37% 28,85% 2,03% 26,29% 84,75% 97,43% 87,07% 94,91% 96,20% 98,76%

Totale generale al netto delle anticipazioni di cassa

14,22% 6,87% 6,88% 18,06% 4,65% 12,81% 85,20% 88,57% 84,45% 83,58% 84,86% 87,16%

(1) Massa spendibile = previsioni definitive + residui passivi iniziali. (2) Massa impegnata = impegni + (residui passivi iniziali - eliminazioni).

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

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144

7.1 Gli equilibri della gestione di competenza

Il risultato della gestione di competenza, determinato come differenza fra gli

accertamenti e gli impegni, negativo nel 2005 e nel 2004, presenta un segno

positivo di 275,49 milioni.

In ciascuno degli esercizi del triennio, comunque, l’applicazione del saldo

finanziario risultante dal rendiconto della gestione precedente consente l’integrale

copertura delle somme impegnate, generando un risultato finanziario positivo.

Nel 2006 tale risultato raggiunge 958,05 milioni, superiore al valore

registrato nei due esercizi precedenti (658,95 milioni nel 2005, 712,40 milioni nel

2004), mettendo in evidenza un differenziale maggiore fra la dinamica degli

accertamenti e quella degli impegni.

Infatti, il grado di utilizzazione delle risorse accertate e di quelle provenienti

dal saldo del precedente esercizio presenta, con l’89,59%, il valore più basso

registrato nel triennio (92,35% nel 2005 e 91,92% nel 2004).

L’esame della parte corrente e della parte in conto capitale, al netto del

saldo finanziario applicato, mostra andamenti diversi dei rispettivi saldi.

Il saldo della parte corrente nel 2006 presenta un valore negativo (97,73

milioni) a fronte di un valore positivo nel 2005 (283,97 milioni) e di un valore

negativo nel 2004 (555,08 milioni).

Il saldo della parte in conto capitale presenta, invece, nel 2006 un saldo

positivo di 373,22 milioni, a fronte di un saldo negativo sia nel 2005 che nel 2004

(362,76 milioni e 401,12 milioni).

L’inversione di tendenza del saldo nella parte in conto capitale è

essenzialmente dovuta alla copertura della spesa di investimento attraverso

l’accensione di mutui e prestiti, non attivati nel 2005 e nel 2004, quando il

finanziamento di tale spesa veniva rinviato ai successivi esercizi.

Complessivamente, la situazione denota un miglioramento dello stato degli

equilibri della competenza per cui il disavanzo effettivo, determinato dalla

differenza fra il saldo della gestione complessiva (competenza + residui) e l’avanzo

vincolato (maggiori entrate da destinare + economie a destinazione vincolata +

residui perenti), è oggetto di una consistente riduzione rispetto al 2005 e al 2004.

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145

Tabella n. 67.

(in milioni)

EQUILIBRI DELLA COMPETENZA (1)

2004 2005 2006

PARTE CORRENTE

Accertamenti

Titolo I 5.782,00 6.302,99 6.488,94

Titolo II 612,14 863,38 727,97

Titolo III 63,24 63,36 83,45

Totale entrate correnti 6.457,38 7.229,73 7.300,36

Impegni

Totale spese correnti e rimborso prestiti 7.012,46 6.945,76 7.398,09

Differenza

Saldo parte corrente -555,08 283,97 -97,73

PARTE IN C/CAPITALE

Accertamenti

Titolo IV 599,95 619,79 418,91

Titolo V 93,25 23,55 803,22

Totale entrate in c/capitale 693,20 643,34 1.222,13

Impegni

Spese in c/capitale 1.094,32 1.006,10 848,91

Differenza

Saldo parte in c/capitale -401,12 -362,76 373,22

TOTALE GESTIONE COMPETENZA

Totale entrate accertate 7.150,58 7.873,07 8.522,49

Totale spese impegnate 8.106,78 7.951,86 8.247,00

-956,20 -78,79 275,49 Saldo della competenza al netto del saldo del precedente esercizio

Saldo anno precedente applicato 1.668,60 737,74 682,56

Saldo finanziario della competenza 712,40 658,95 958,05

% impegni su accertamenti + saldo precedente esercizio

91,92% 92,35% 89,59%

(1) Gli accertamenti e gli impegni sono al netto delle contabilità speciali e dei movimenti dei fondi per le anticipazioni di cassa.

Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.

7.2 Gli equilibri della gestione di cassa

La gestione della competenza, per la prima volta nel triennio, presenta un

saldo di cassa positivo di 90,75 milioni (- 276,84 milioni nel 2005, - 393,29 milioni

nel 2004).

Contribuiscono essenzialmente alla formazione del saldo le operazioni di

contrazione di mutui e prestiti attivate nel corso dell’esercizio per 800 milioni, in

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146

mancanza delle quali i flussi di incasso, pari a 7.460,84 milioni, sarebbero stati

inferiori a quelli del 2005 (6.803,83 milioni) e non in grado di garantire i flussi dei

pagamenti saliti da 7.080,67 a 7.370,09 milioni.

Anche la gestione residui presenta un saldo di cassa positivo di 472,61

milioni, contrariamente al 2005 (-174,18 milioni) ma in analogia con il 2004

(+170,97 milioni).

La crescita dei flussi di incasso, saliti a 1.423,01 milioni rispetto ai 564,72

milioni dell’anno precedente, ha consentito di far fronte ai pagamenti di partite

residuali per 950,40 milioni, in confronto ai 738,90 milioni del 2005.

Il particolare, l’afflusso delle liquidità sconta, in questo caso, lo sblocco da

parte dello Stato dei fondi sanitari dal 2002 al 2004 per la parte rimasta congelata

a seguito del contenzioso sorto fra le regioni in relazione all’applicazione dei criteri

di perequazione previsti dal D.L.vo 56/2000.

Altresì positivo si mostra il risultato delle operazioni di incasso e di

pagamento delle partite comprese nelle contabilità speciali, registrando un valore di

20,72 milioni.

I risultati di cassa della gestione di competenza, della gestione residui e delle

contabilità speciali generano un saldo positivo della gestione di 584,08 milioni,

invertendo l’andamento negativo rilevato negli anni precedenti.

Il saldo complessivo alla fine dell’esercizio, tenuto conto del fondo di cassa

iniziale di 158,76 milioni, si attesta a 742,81 milioni.

In generale, dall’analisi emerge una gestione dei flussi finanziari capace di

garantire la necessaria liquidità al sistema, fugando le preoccupazione espresse nel

trascorso esercizio sulla sua tenuta nella previsione di una crescita delle esigenze di

pagamento puntualmente verificatasi.

Ciò è risultato possibile facendo ricorso anche ad anticipazioni di cassa,

debitamente rimborsate entro la fine dell’esercizio, a fronte di momentanei squilibri

causati, in particolare, dall’esigenza di rispondere alle criticità emerse nella gestione

della spesa sanitaria, in dipendenza dei ritardi negli accrediti dei trasferimenti

statali sia per l’anno di competenza che per gli esercizi pregressi, oltre che dalla

mancata copertura dei disavanzi accumulati, come specificato precedentemente.

Infatti, la scelta di anticipare al sistema sanitario regionale tutte le risorse

nell’ambito del fabbisogno riconosciuto dallo Stato58 ha comportato l’esborso di

1.010,67 milioni, quale differenza fra le anticipazioni mensilmente corrisposte, pari

a 5.261,88 milioni, e le erogazioni effettuate, pari a 6.272,55 milioni59.

58 Vedi deliberazione della Giunta regionale n. 455 del 19/6/2006. 59 Dati tratti dalla “relazione tecnica” in accompagnamento alla proposta di legge sul rendiconto 2006.

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147

Tabella n. 68. (in milioni)

GESTIONE DI CASSA

Competenza (1) Residui Contabilità speciali Totale Anni

Incassi Pagamenti Incassi Pagamenti Incassi Pagamenti Incassi Pagamenti

2004 6.471,66 6.864,95 732,47 561,50 4.307,80 4.143,54 11.511,93 11.569,99

2005 6.803,83 7.080,67 564,72 738,90 5.255,00 5.232,94 12.623,55 13.052,51

2006 7.460,84 7.370,09 1.423,01 950,40 5.359,72 5.339,00 14.243,57 13.659,49

Saldi

2004 -393,29 170,97 164,26 -58,06

2005 -276,84 -174,18 22,06 -428,96

2006 90,75 472,61 20,72 584,08

(1) Al netto dei movimenti contabili delle anticipazioni di cassa.

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

7.3 Il risultato di amministrazione a confronto con le economie vincolate

e i residui perenti

L’esercizio 2006, come si evince dalla tabella che segue, si chiude con un

saldo finanziario positivo di 1.119,32 milioni, superiore a quello registrato nel 2005

(682,56 milioni) e nel 2004 (737,74 milioni).

Tale andamento è influenzato da fattori gestionali e, in prevalenza,

dall’andamento differenziale degli accertamenti con gli impegni.

Lo scostamento fra i primi e i secondi raggiunge, infatti, 8,65 punti, valore

più alto raggiunto nel periodo considerato.

Tabella n. 69. (in milioni)

2004 2005 2006

Fondo di cassa al termine dell'esercizio 587,73 158,76 742,81

Residui attivi 2.422,99 2.851,82 2.389,29

Totale 3.010,72 3.010,58 3.132,10

Residui passivi 2.272,98 2.328,02 2.012,78

Saldo finanziario 737,74 682,56 1.119,32

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

Alla formazione del saldo contribuiscono, ambedue con segno positivo, il

saldo della gestione della competenza con 275,49 milioni e il saldo della gestione

dei residui con 161,27 milioni, oltre che il saldo del precedente esercizio, anch’esso

positivo, di 682,56 milioni.

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Tabella n. 70. (in milioni)

GESTIONE RESIDUI GESTIONE COMPETENZA

Residui attivi:

Entrata:

+ Residui iniziali 2.851,82 + Previsioni definitive di entrata 17.347,30

- Residui rideterminati (residui iniziali +/- riaccertamenti)

2.750,14

+ Avanzo vincolato anno precedente

1.503,83

- Accertamenti 15.023,80

= Minori residui attivi (A) 101,68 = Minori accertamenti (C) 3.827,33

Residui passivi:

Spesa:

+ Residui iniziali 2.328,02 + Previsioni definitive di spesa 18.029,85

- Residui rideterminati (residui iniziali - eliminazioni)

2.065,07 + Componente negativa avanzo anno precedente

821,27

- Impegni 14.748,30

= Minori residui passivi (B) 262,95 = Minori impegni (D) 4.102,82

Risultato gestione residui (B-A)

161,27 Risultato gestione competenza (D-C)

275,49

+ Risultato esercizio precedente

682,56

+ Risultato gestione residui

161,27

+ Risultato gestione competenza

275,49

= Saldo finanziario

1.119,32

Fonte: Corte dei conti su dati di rendiconto.

Tale saldo rappresenta, come già fatto presente nelle relazioni trascorse, un

avanzo effettivo della gestione solo per la parte eccedente gli ammontari delle

tipologie di spesa che nello stesso trovano copertura.

Trattasi delle c.d. “economie vincolate”, che conseguono ad economie di

spese finanziate con risorse provenienti da soggetti diversi (Stato, U.E., altri) con

finalizzazione specifica, le quali non sono state impegnate alla chiusura

dell’esercizio in cui sono state accertate.

Sono ricomprese in tale tipologia anche le somme di cui non vi è stata

possibilità di impegno in quanto rispondenti a nuove o maggiori entrate, sempre

con finalizzazione specifica, non previste o previste per un importo inferiore in

bilancio.

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Le economie vincolate sono riportate nel bilancio successivo, provvedendo

alla loro copertura con il saldo della gestione di provenienza, al fine di preservare

l’equilibro fra entrata e spesa richiesto dalla legge o dal contratto sottostanti.

Gli stessi effetti sul saldo sono prodotti dai residui passivi perenti, in quanto,

pur non più figurando in bilancio, i sottostanti debiti, se non prescritti, sono da

soddisfare con le disponibilità finanziarie appositamente accumulate nel bilancio al

momento in cui si verificheranno le condizioni di liquidabilità.

I dati di consuntivo evidenziano che le economie vincolate ammontano a

1.133,02 milioni e che l’importo dei debiti in perenzione ascende a 324,03 milioni,

per un totale complessivo (avanzo vincolato) di 1.457,05 milioni.

L’avanzo vincolato si riduce del 3,11% rispetto al 2005 e si innalza del

15,05% rispetto al 2004.

Diverso è l’andamento delle sue componenti: diminuiscono le economie

vincolate (16,34% rispetto al 2005; 0,65% rispetto al 2004), mentre crescono

consistentemente le masse residuali in perenzione (116,70% rispetto al 2005;

157,15% rispetto al 2004).

Il saldo finanziario positivo di 1.119,32 milioni, detratto l’avanzo vincolato di

1.457,05 milioni, si trasforma in un risultato negativo dell’esercizio (disavanzo

effettivo) di 337,73 milioni.

Tabella n. 71. (in milioni)

AVANZO/DISAVANZO EFFETTIVO DI AMMINISTRAZIONE NEL TRIENNIO 2004-2006

2004 2005 2006

+ Saldo finanziario 737,74 682,56 1.119,32

- Avanzo vincolato: 1.266,47 1.503,83 1.457,05

Economie vincolate 1.140,46 1.354,30 1.133,02

Residui perenti 126,01 149,53 324,03

= Avanzo/disavanzo effettivo -528,73 -821,27 -337,73

Fonte: Corte dei conti su dati dei rendiconti 2004, 2005 e 2006.

Dalla tabella sopra riportata si evince che la gestione 2006 chiude con un

risultato meno negativo di quella dei due anni precedenti, riducendo il disavanzo del

58,88% rispetto al 2005 e del 36,12% del 2004, invertendo così la tendenza alla

crescita consolidata dal 1999.

Il miglioramento del risultato è dovuto, fondamentalmente, all’assunzione di

mutui e prestiti obbligazionari per un importo di 800 milioni per il finanziamento

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della spesa di investimento, a cui non era stato fatto ricorso negli esercizi

precedenti facendo fronte alle esigenze di pagamento delle spese con questi

finanziate tramite le ordinarie disponibilità di cassa.

Una tale manovra, seppur apprezzabile per il risparmio ottenuto sugli oneri

del servizio del debito, ha trovato un limite di attuazione, come segnalato dalla

Sezione nella relazione dello scorso anno, per la crescita del fabbisogno di liquidità

in presenza di un progressivo aumento delle obbligazioni in scadenza e delle

criticità emerse nel far fronte alla spesa corrente del settore sanitario.

All’assunzione dei mutui e dei prestiti, per altro aspetto, consegue

principalmente anche la riduzione del disavanzo accertato alla fine dell’esercizio

rispetto a quello previsto.

In effetti, il disavanzo di 1.573,48 milioni (821,27 milioni provenienti

dall’esercizio precedente e 752,21 milioni dell’esercizio 2006), destinato a copertura

della spesa di investimento, tutto da finanziarsi con l’indebitamento, si riduce, al

termine dell’esercizio, a 337,73 milioni.

Infatti, la spesa di investimento scende a 1.196,92 milioni a causa

dell’accertamento di economie, in prevalenza slittate nell’esercizio successivo, per

un importo di 376,56 milioni e concorre al suo finanziamento il retratto dei mutui e

dei prestiti per 800 milioni, oltre che risorse libere per 59,19 milioni60, per un totale

di 859,19 milioni.

La restante copertura, pari al disavanzo effettivo di 337,73, è rinviata al

successivo esercizio.

La determinazione del risultato della gestione assicura l’integrale copertura

dei residui perenti rimasti aperti dagli esercizi pregressi e di quelli formatisi

nell’esercizio, garantendo, in tal modo, il totale assolvimento delle obbligazioni

assunte.

Tale impostazione, tenuta dalla Regione anche nei passati esercizi, risponde

all’utilizzo di un apprezzabile criterio di prudenza al fine del mantenimento degli

equilibri di bilancio, tenuto conto che la Corte, in mancanza di un’espressa

disposizione normativa, ritiene sufficiente un grado di copertura non inferiore al

70%.

60 L’apporto al finanziamento della spesa di investimento di risorse libere per 59,19 milioni consente di attestare il rispetto, anche in sede di rendiconto, dell’art. 6 della legge di contabilità regionale, che impone la destinazione a tale tipologia di spesa delle entrate derivanti dall’alienazione di beni patrimoniali accertate in 11,79 milioni.

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7.4 I risultati differenziali

Tutti i risultati differenziali presentano un netto miglioramento rispetto a

quelli determinati sia in fase di previsione iniziale61 che in fase di assestamento.

Significativa è la crescita del saldo del “risparmio pubblico”, che raggiunge

641,47 milioni, mettendo in luce un differenziale importante fra entrate e spese

correnti.

Il “saldo netto da finanziare” e il “saldo primario”, che da negativi, sia in fase

preventiva iniziale che di assestamento, si trasformano in segno positivo, sono

influenzati dal saldo finanziario dell’esercizio.

Tabella n. 72. (in milioni)

RISULTATI DIFFERENZIALI DELLA PREVISIONE DEFINITIVA E DEL CONSUNTIVO

Previsione definitiva

Consuntivo

Risparmio pubblico -54,42 641,67

Saldo netto da finanziare -666,26 1.057,30

Saldo primario -578,62 1.138,40

Fonte: “relazione tecnica” in accompagnamento alla proposta di legge sul rendiconto.

61 Vedi tabella n. 6.

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8. Cenni sul conto consolidato

Nella “Relazione al rendiconto per l’esercizio 2006” predisposta dalla Giunta

è presente, per la prima volta, un conto della spesa complessiva della Regione, dei

propri enti ed organismi e delle società partecipate.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’esigenza, sempre più avvertita nel

campo della pubblica amministrazione, di dover render conto alla collettività da

parte di ciascun soggetto dei risultati globalmente conseguiti sotto i profili

economici, finanziari e patrimoniali dalle diverse organizzazioni in qualche modo

dipendenti o partecipate, attraverso la costruzione di un bilancio consolidato del

gruppo.

I dati, assunti in termini di cassa, per la predisposizione del “Conto

consolidato della holding Regione” sono rilevati dai rendiconti e dai bilanci

dell’esercizio 2005.

La limitazione del campo di consolidamento ai dati di cassa della spesa non

riduce però la significatività dell’elaborazione, che va decisamente apprezzata non

solo per lo sforzo organizzativo profuso, ma soprattutto per l’informazione contabile

fornita sui risultati della complessiva attività amministrativa regionale, fra l’altro,

non prevista dalla normativa contabile regionale.

Il conto esprime i risultati gestionali del sistema regionale secondo la

classificazione economica di 1° e di 2° grado e la classificazione funzionale della

spesa e fornisce alcuni indicatori.

Specifiche elaborazioni sul risultato d’esercizio riguardano, separatamente,

tenuto conto del diverso sistema adottato, gli enti e gli organismi in contabilità

finanziaria da quelli in contabilità economica.

Il proseguimento del progetto, attuato in forma sperimentale, potrà

consentire alla Sezione, se ne saranno messi a disposizione gli esiti nei tempi

necessari, di esprimere, sin dal prossimo anno, una migliore e più completa

valutazione dell’attività regionale.

In particolare, per quanto riguarda le aziende sanitarie e le società

partecipate, riferimenti alla loro gestione sono comunque già contenuti in appositi

paragrafi del presente referto.

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9. La struttura organizzativa regionale e il personale

9.1 Il modello organizzativo e le dotazioni organiche

Il modello organizzativo della struttura operativa degli uffici regionali, così

come ridefinito dalla L.R. 5/8/2003, n. 44, modificativa ed integrativa della L.R.

17/3/2000, n. 26, e di cui sono state messe in luce le caratteristiche nell’apposito

referto della Sezione in accompagnamento alla “Relazione sul rendiconto della

Regione Toscana per l’esercizio finanziario 2004”62, non è stato oggetto di

modificazioni dalla sua entrata in vigore fino alla fine del 2006.

Gli interventi legislativi che si sono succeduti non hanno, infatti, riguardato

le coordinate essenziali dello schema dell’organizzazione, ma sono stati rivolti

esclusivamente all’introduzione delle figure del “portavoce dell’opposizione” e del

“gruppo misto”, nonché delle rispettive strutture speciali di supporto63, in

attuazione delle previsioni contenute nel nuovo Statuto, entrato in vigore il

12/2/2005.

Anche le direzioni generali della struttura operativa della Giunta, previste

dall’art. 1 della citata L.R. n. 44/2003 sono confermate nel numero e nella

declaratoria delle competenze dalla nuova Giunta64, insediatasi dopo le

consultazioni elettorali del 2005, e restano immutate nel corso del 2006.

L’invarianza del quadro di riferimento segnala una valutazione da parte degli

organi regionali di una sostanziale adeguatezza della macchina organizzativa nel

rispondere alle esigenze di supporto tecnico-amministrativo necessarie per lo

svolgimento delle funzioni di direzione politica e di indirizzo loro proprie.

La dotazione organica, distinta fra strutture della Giunta e del Consiglio,

subisce, invece, nel periodo considerato, una evoluzione a seguito dei vincoli

imposti dalla legge finanziaria 2005 e di alcune decisioni riconducibili alle autonome

scelte degli organi regionali.

Con riferimento ai primi, la legge65 richiedeva, attraverso la rideterminazione

degli organici, di raggiungere un riequilibrio, pari al 3%, fra il costo dei posti vacanti

e il costo della dotazione organica, calcolati al 31/12/2004.

Il ritardo nell’emanazione del decreto attuativo (DPCM 15/2/2006) ha

consentito di adottare solo nel corso del 2006 gli atti necessari per la realizzazione

dell’obiettivo.

62 Vedi deliberazione n. 1 del 9/1/2006 “La struttura amministrativa regionale. Il personale regionale.” 63 Vedi LL.RR. 9/6/2005, n. 44; 17/2/2006, n. 5; 1/3/2006, n. 6; 22/12/2006, n. 64. 64 Vedi deliberazione n. 697 del 4/7/2005. 65 Vedi art. 1, comma 93, della Legge 30/12/2004, n. 311, e DPCM 15/2/2006.

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Il quadro di base su cui impostare le nuove dotazioni organiche è riportato

nella deliberazione della Giunta n. 205 del 27/3/2006, ove, sussistendo un rapporto

fra i fattori di costo del 12,79%, quella della Giunta è ridotta per un importo del

5%, pari al massimo previsto dal sopra citato DPCM (l’entità del rapporto si attesta,

conseguentemente, al 7,79%), mentre quella del Consiglio è confermata,

sussistendo un rapporto del 2,11%, già inferiore all’ottimale previsto dalla

normativa.

In corrispondenza alla riduzione del costo, alla dotazione organica della

Giunta è apportata una riduzione di 151 unità, spalmata sulla consistenza numerica

dei dirigenti e di tutte le categorie.

Alla fine dell’anno 2006 le dotazioni dei due organi subiscono, per ragioni

diverse, ulteriori modificazioni 66.

Alla dotazione della Giunta sono apportate ulteriori riduzioni nell’area della

dirigenza a seguito delle cessazioni per risoluzione consensuale del rapporto di

lavoro in applicazione dell’art. 7 del CCNL per il quadriennio 1998-2001, del

contratto collettivo integrativo decentrato sottoscritto il 20/4/2000 e dell’accordo

con la RSA del 25/2/2002.

La dotazione del Consiglio, già incrementata di 11 unità nel 200567, è ridotta,

nel 2006, ma a partire dal 30/4/2007, di 7 unità per la fuoriuscita di un pari

numero di personale con qualifica di giornalisti, che ha optato per il trasferimento

all’Agenzia per le attività di informazione del Consiglio, nel frattempo costituitasi ai

sensi della L.R. 2/8/2006, n. 43.

Alla fine del 2006 la dotazione organica della Giunta risulta di 2.602 unità

(159 in meno rispetto al 31/12/2004), mentre quella del Consiglio di 299 unità (4 in

più rispetto al 31/12/2004).

Quest’ultima evidenzia, rispetto al 2004, una distribuzione del personale

caratterizzata da una riduzione del numero dei dirigenti e da un innalzamento

dell’altro personale verso le qualifiche più elevate.

Complessivamente, la riduzione di 155 unità riguarda 19 unità di dirigenti e

136 unità di personale delle categorie.

Il risparmio stimato sul costo delle dotazioni degli organi regionali, calcolato

sulla base del costo medio per unità di personale dirigente e di categoria risultante

nell’anno 200468, indicativamente ammonta a 5,07 milioni.

66 Vedi deliberazioni della Giunta n. 526 del 24/7/2006 e n. 695 del 9/10/2006 e deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio n. 94 dell’11/12/2006. 67 Vedi deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio n. 8 del 14/2/2005. 68 Vedi tabella n. 79.

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Tabella n. 73.

DOTAZIONE ORGANICA DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO

Giunta Consiglio Personale

al 31/12/2004 al 27/03/2006 (1) al 31/12/2006 (2) al 31/12/2004 al 31/12/2006 (3)

Dirigenti 201 194 186 27 23

Categoria D 1.227 1.190 1.190 94 98

Categoria C 903 829 829 67 92

Categoria B 425 395 395 107 86

Categoria A 5 2 2 0 0

Totale 2.761 2.610 2.602 295 299

(1) Vedi delibera di G.R. n. 205 del 27/03/06 di rideterminazione della D.O. in applicazione di quanto disposto dall'art. 1, c. 93, della Legge 30 dicembre 2004, n. 311 (finanziaria 2005) e dal D.P.C.M. del 15 febbraio 2006. (2) Vedi delibere di G.R. n. 526 del 24/07/06 e n. 695 del 9/10/06. (3) Vedi deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza del C.R. n. 8 del 14/02/05 e n. 94 dell'11/12/06.

Fonte: Corte dei conti su dati dei provvedimenti richiamati nelle note alla tabella.

La stessa metodologia di contenimento della spesa di personale attraverso la

rivisitazione delle dotazioni organiche è estesa dal citato DPCM 15/2/2006 anche

agli enti e agli organismi strumentali delle regioni.

A tal proposito la Regione, con deliberazione della Giunta n. 352 del

22/5/2006, ha preso atto dell’analisi effettuata dai singoli enti e delle successive

determinazioni assunte dai competenti organi, a cui la legge istitutiva attribuiva il

potere in materia di dotazione organica.

La rimodulazione della dotazione ha riguardato tutti gli enti, ad eccezione

dell’ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) e

dell’ARDSU (Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario) di Siena, che

hanno rilevato un rapporto fra il costo dei posti vacanti e il costo della dotazione già

inferiore alla misura ottimale prevista dalla normativa.

Complessivamente, per gli altri enti è apportata una riduzione di 63 unità,

che riguarda 34 dirigenti e 29 unità di personale delle categorie.

Il risparmio stimato sul costo delle dotazioni degli enti e degli organismi

regionali, prendendo, anche in questo caso, il costo medio per unità di personale

dirigente e di categoria della Regione risultante nell’anno 2004, indicativamente

ammonta a 3,42 milioni.

La successiva tabella mette in risalto, per ciascun ente, le dotazioni

organiche rimodulate in confronto a quelle esistenti al 31/12/2004.

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Tabella n. 74.

DOTAZIONE ORGANICA DEGLI ORGANISMI E DEGLI ENTI DIPENDENTI (1)

IRPET ARDSU PISA ARDSU FIRENZE ARDSU SIENA

Personale al 31/12/04 al 27/4/06 al 31/12/04 al 29/3/06 al 31/12/04 al 26/4/06 al 31/12/04 al 31/12/06

Dirigenti 10 9 4 4 4 4 4 4

Categoria D 13 13 37 31 39 39 16 24

Categoria C 13 14 55 54 57 51 29 37

Categoria B 3 3 120,50 116 88 68 86 57,50

Categoria A 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 39 39 216,50 205 188 162 135 122,50

APET ARTEA ARPAT ARS

Personale al 31/12/04 al 4/12/06 al 31/12/04 al 4/12/06 al 31/12/04 al 31/12/06 al 31/12/04 al 3/4/06

Dirigenti 6 5 6 5 161 130 1 1

Categoria D 25 25 24 22 502 524 11 11

Categoria C 25 25 54 56 103 111 20 18

Categoria B 4 4 6 8 33 34 1 1

Categoria A 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 60 59 90 91 799 799 33 31

EPR MIGLIARINO EPR MAREMMA EPR APUANE TOTALE GENERALE

Personale al 31/12/04 al 13/2/07 al 31/12/04 al 13/2/07 al 31/12/04 al 13/2/07 al 31/12/04

dopo gli adempimenti

previsti dall'art. 1, c. 93, della L.F.

2005

Dirigenti 2 2 1 1 1 1 200 166

Categoria D 26 26 6 6 15 16 714 737

Categoria C 43 43 25 24 13 10 437 443

Categoria B 26 23 9 7 2 2 378,5 323,5

Categoria A 3 0 0 0 0 0 3 0

Totale 100 94 41 38 31 29 1.732,5 1.669,5

(1) La dotazione organica dell'ARSIA è compresa in quella della Giunta. Al 31/12/2006 prevede 8 dirigenti e 90 unità di personale delle categorie, con una riduzione, rispetto al 31/12/2004, di 6 unità appartenenti a queste ultime.

Fonte: Regione Toscana - D.G. Organizzazione e Sistema Informativo.

Globalmente, l’operazione di allineamento delle dotazioni organiche del

sistema regionale all’obiettivo di legge, assieme alle autonome iniziative di revisione

assunte dalla Regione, ha portato ad una riduzione di n. 218 unità di personale, con

un potenziale risparmio per un importo di 8,49 milioni, calcolato sulla base dei costi

medi dei dirigenti e delle altre categorie dell’esercizio 2004.

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9.2 La consistenza del personale e le retribuzioni

I dati desunti dai conti annuali del personale evidenziano una consistenza

delle unità di personale in servizio, assunte con qualsiasi forma di rapporto,

progressivamente decrescente nel periodo 2004-2006 (2.917 nel 2004; 2.839 nel

2005; 2.793 nel 2006 ), che sembra registrare gli effetti delle disposizioni di

contenimento della spesa di personale inserite nelle leggi finanziarie che si sono

succedute69.

Nel complesso, la variazione negativa del periodo considerato è di n. 124

unità, pari al 4,25%.

Il tasso di diminuzione più consistente attiene alla dirigenza con il 21,78%,

in rispondenza a n. 49 unità in meno rispetto al 2004; quello del personale delle

categorie si attesta al 4,71% , in rispondenza a n. 115 unità in meno rispetto allo

stesso anno.

L’analisi dei flussi di questo personale mette in risalto nel corso del 2004 una

forte espansione delle assunzioni rispetto alle cessazioni, con un saldo positivo di 43

unità, e saldi negativi nei due anni successivi di 86 unità nel 2005 e di 78 nel 2006.

Occorre comunque segnalare che in ciascun anno del triennio il personale

dirigente mostra un segno negativo, ad indicazione della politica di riduzione

perseguita dalla Regione anche attraverso la concessione di agevolazioni per

cessazione anticipata del rapporto di lavoro.

Contrariamente alla dirigenza e al personale delle categorie a tempo

indeterminato, l’andamento del personale con rapporto di lavoro “flessibile” si

presenta in progressiva, anche se contenuta, espansione, passando dalle 248 unità

del 2004 alle 256 del 2005 e alle 288 del 2006, con un indice positivo nel periodo

del 16,13%.

Tale personale (denominato nella successiva tabella n. 75 “altro”) è

composto da personale con contratto a tempo determinato. Con eccezione di alcune

unità con prestazione di “telelavoro” (n. 23 nel 2004 e nel 2005, n. 20 nel 2006),

non risultano utilizzate da parte della Regione le altre tipologie (formazione,

interinale, lavori socialmente utili), presenti invece in molte altre regioni.

69 Vedi: per il 2004, l’art. 3, comma 60, della Legge 24/12/2003, n. 350, e DPCM 27/7/2004; per il 2005, l’art. 1, comma 98, della Legge 30/12/2004, n. 311, e DPCM 15/2/2006; per il 2006, l’art. 1, comma 198, della Legge 23/12/2005, n. 266.

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Tabella n. 75.

CONSISTENZA E COMPOSIZIONE DEL PERSONALE

ANNI 2004-2006

Dirigenti Variazione %

2004 2005 2006 2005/4 2006/5 2006/4

225 181 176 -19,56% -2,76% -21,78%

Categorie Variazione %

2004 2005 2006 2005/4 2006/5 2006/4

2.444 2.402 2.329 -1,72% -3,04% -4,71%

Totale dirigenti e categorie Variazione %

2.669 2.583 2.505 -3,22% -3,02% -6,14%

Altro Variazione %

2004 2005 2006 2005/4 2006/5 2006/4

248 256 288 3,23% 12,50% 16,13%

Totale generale Variazione %

2004 2005 2006 2005/4 2006/5 2006/4

2.917 2.839 2.793 -2,67% -1,62% -4,25%

Fonte: Corte dei conti su dati del conto annuale del personale 2004, 2005 e 2006 (per quest'ultimo anno i dati sono provvisori).

Tabella n. 76.

DIRIGENTI E PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO: CESSATI ED ASSUNTI

ANNI 2004-2006

2004 2005 2006

Cessati Assunti Saldo Cessati Assunti Saldo Cessati Assunti Saldo

Dirigenti 21 11 -10 23 5 -18 5 0 -5

Categorie 52 105 53 101 33 -68 89 16 -73

Totale 73 116 43 124 38 -86 94 16 -78

Fonte: Corte dei conti su dati del conto annuale del personale 2004, 2005 e 2006 (per quest'ultimo anno i dati sono provvisori).

Il rapporto di composizione del personale dirigenziale rispetto al totale

evidenzia nel triennio un andamento discendente assai consistente, nell’ordine di

1,41 punti.

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L’incidenza percentuale del personale delle categorie sul totale, invece, si

innalza nel 2005, per scendere, nel 2006, al di sotto del dato del 2004 anche se per

un modesto valore.

Relativamente al personale a tempo determinato, sensibilmente in crescita si

mostra il trend nel triennio, con un’incidenza nel 2006 sul totale di ben 1,81 punti

percentuali superiore a quella del 2004, a segnalare un ricorso a tale forma di

assunzione per sopperire alla forte riduzione del personale a tempo indeterminato.

Tabella n. 77.

INCIDENZA % DEL PERSONALE SUL COMPLESSIVO

ANNI 2004-2006

Dirigenti Incidenza %

2004 2005 2006 2004 2005 2006

225 181 176 7,71% 6,38% 6,30%

Categorie Incidenza %

2004 2005 2006 2004 2005 2006

2.444 2.402 2.329 83,78% 84,61% 83,39%

Totale dirigenti e categorie Incidenza %

2004 2005 2006 2004 2005 2006

2.669 2.583 2.505 91,50% 90,98% 89,69%

Altro Incidenza %

2004 2005 2006 2004 2005 2006

248 256 288 8,50% 9,02% 10,31%

Totale generale

2004 2005 2006

2.917 2.839 2.793

Fonte: Corte dei conti su dati del conto annuale del personale 2004, 2005 e 2006 (per quest'ultimo anno i dati sono provvisori).

La dinamica delle retribuzioni ha risentito nel periodo 2004-2006 degli

incrementi stipendiali conseguenti alla stipula dei contratti collettivi nazionali

(CCNL), nonché degli integrativi siglati a livello regionale e degli interventi di

riorganizzazione della struttura attuati dalla Regione.

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160

Gli oneri stipendiali e accessori (compresi gli arretrati contrattuali),

corrisposti nel 2006 al personale dirigente e alle categorie ammontano a 93,99

milioni, rispetto agli 80,03 milioni del 2005 e agli 81,96 milioni del 2004.

Gravano sulla consistente crescita rispetto al 2005 (17,44%) e al 2004

(14,68%), principalmente, gli incrementi stipendiali e gli arretrati conseguenti alle

vicende contrattuali nazionali manifestatesi nel corso del 200670.

Per quanto riguarda il personale dirigenziale, queste hanno riferimento al

CCNL per il quadriennio normativo 2002-2005 e per il biennio economico 2002-

2003, sottoscritto il 22/2/2006 e, per quanto riguarda il personale non dirigenziale,

al CCNL per il quadriennio normativo 2002-2005 e per il biennio economico 2004-

2005, sottoscritto il 9/5/2006.

Pesano, inoltre, gli oneri determinati dalle decisioni assunte dalla Regione

nell’ambito dell’esercizio degli autonomi margini di flessibilità contrattuale in merito

alla parte variabile della retribuzione dei dirigenti e di quella accessoria dell’altro

personale, anche in rispondenza agli interventi di completamento della

riorganizzazione e di innovazione organizzativa della struttura operativa e della

dirigenza.

A tal proposito, si richiama il contratto integrativo della dirigenza stipulato il

17/10/2006 per il biennio economico 2002-2003 ed il contratto integrativo per le

categorie stipulato il 7/12/2005 per il quadriennio economico 2002-2005.

Tabella n. 78. (in milioni)

SPESA PER RETRIBUZIONI

Variazione %

2004 2005 2006 2005/4 2006/5 2006/4

Oneri stipendiali 58,86 60,07 62,35 2,06% 3,80% 5,93%

Oneri accessori 18,83 19,89 25,01 5,63% 25,74% 32,82%

Totale 77,69 79,96 87,36 2,92% 9,25% 12,45%

Arretrati anni precedenti 4,27 0,07 6,63 -98,36% 9371,43% 55,27%

Totale generale 81,96 80,03 93,99 -2,35% 17,44% 14,68%

Fonte: Corte dei conti su dati del conto annuale del personale 2004, 2005 e 2006 (per quest'ultimo anno i dati sono provvisori).

70 Le retribuzioni complessive avevano subito anche nel 2004 una forte crescita rispetto al 2003, in conseguenza del rinnovo del CCNL del personale non dirigente per il biennio economico 2002-2003.

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161

Il rapporto fra gli oneri stipendiali ed accessori e la consistenza del personale

dirigenziale e delle categorie rileva, alla fine di ciascun anno del triennio, una

retribuzione totale media annua in progressiva ascesa.

La variazione positiva della retribuzione media nel 2006, rispetto al 2005,

raggiunge il 21,10%, a fronte di una variazione positiva della retribuzione totale

(17,44%) e di una variazione negativa della consistenza (3,02%).

Variazione dello stesso segno, ma con un tasso molto inferiore (0,90%), si

presenta nel 2005, rispetto al 2004, ove sia la retribuzione totale che la consistenza

del personale subiscono una diminuzione (2,35% e 3,22%).

Il raffronto fra i due fenomeni mette in luce la forte incidenza degli effetti dei

contratti di lavoro che, in termini di incrementi retributivi e di arretrati, pesano

nell’anno in cui sono attuati, facendo ridurre il grado di coerenza tra variazioni delle

retribuzioni e variazioni della consistenza.

Tabella n. 79. (in migliaia)

RETRIBUZIONE MEDIA ANNUA (1)

2004 2005 2006

Retrib. complessiva

Retrib. media

Retrib. complessiva

Retrib. media

Retrib. complessiva

Retrib. media

Dirigenti 17.548,56 77,99 15.511,18 85,70 18.893,49 107,35

Categorie 64.412,69 26,36 64.520,24 26,86 75.097,02 32,24

Totale 81.961,25 30,71 80.031,42 30,98 93.990,51 37,52

Variazione % retrib. media

2005/4 2006/5 2006/4

Dirigenti 9,88% 25,27% 37,64%

Categorie 1,92% 20,04% 22,34%

Totale 0,90% 21,10% 22,18%

(1) La media è stata effettuata in funzione di anno non disponendo dei dati mensili, che avrebbero consentito una più aderente rappresentazione del fenomeno.

Fonte: Corte dei conti su dati del conto annuale del personale 2004, 2005 e 2006 (per quest'ultimo anno i dati sono provvisori).

Il peso sul totale delle retribuzioni di ciascuna tipologia di personale non

presenta sensibili variazioni nell’ambito del triennio, oscillando, quello della

dirigenza, dal massimo del 2004 (21,41% ) al minimo del 2005 (19,38%), e quello

del personale non dirigenziale dal massimo del 2005 (80,62%) al minimo del 2004

(78,59%).

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162

Sotto questo profilo, si rileva la scarsa influenza della variazione della

composizione della consistenza di ciascun gruppo di personale sul totale, che si

attesta nel 2006 e nel 2005 su valori pressoché analoghi (7,03% e 7,01% il

personale dirigente; 92,97% e 92,99% il personale delle categorie), con una forte

riduzione rispetto al 2004 (8,43% il personale dirigente; 91,57% il personale delle

categorie).

Si può comunque rilevare che il personale dirigente ha beneficiato di

maggiori risorse come, fra l’altro, risulta dall’aumento della retribuzione media

annuale, che passa dai 77.990 euro del 2004 agli 85.700 del 2005, fino a

raggiungere i 107.350 nel 2006 (gravano su quest’ultimo anno gli oneri degli

arretrati del CCNL del 22/2/2006).

Tabella n. 80. (retribuzione in migliaia)

PERCENTUALI DI COMPOSIZIONE SUL TOTALE

2004 2005 2006

Retrib. complessiva

% di comp.

Retrib. complessiva

% di comp.

Retrib. complessiva

% di comp.

Dirigenti 17.548,56 21,41% 15.511,18 19,38% 18.893,49 20,10%

Categorie 64.412,69 78,59% 64.520,24 80,62% 75.097,02 79,90%

Totale 81.961,25 100,00% 80.031,42 100,00% 93.990,51 100,00%

Consistenza del

personale

% di comp.

Consistenza del

personale

% di comp.

Consistenza del

personale

% di comp.

Dirigenti 225 8,43% 181 7,01% 176 7,03%

Categorie 2.444 91,57% 2.402 92,99% 2.329 92,97%

Totale 2.669 100,00% 2.583 100,00% 2.505 100,00%

Fonte: Corte dei conti su dati del conto annuale del personale 2004, 2005 e 2006 (per quest'ultimo anno i dati sono provvisori).

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I

APPENDICE

ALLEGATO N. 1: I trasferimenti di risorse agli enti locali ALLEGATO N. 2: La serie storica degli indicatori finanziari di gestione ALLEGATO N. 3: Descrizione dell’attività di riscontro dei dati e dei

documenti contabili

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II

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III

ALLEGATO N. 1

I TRASFERIMENTI DI RISORSE AGLI ENTI LOCALI

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IV

In continuazione di quanto fatto nelle precedenti relazioni sul

rendiconto della gestione, le tabelle di seguito riportate mettono in evidenza

la dinamica dei flussi finanziari erogati agli enti locali nel triennio 2004/2006

nel loro importo totale e negli importi corrisposti ad ogni categoria di ente, a

compendio dell’analisi svolta nel capitolo n. 5 (paragrafo n. 7).

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V

Tabella n. 1 AP (in milioni)

TOTALE PAGAMENTI AGLI ENTI LOCALI

Comuni Province Comunità montane Consorzi enti locali Totale Settori

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Ordinamento degli uffici - Amministrazione generale ed organi istituzionali

2,54 17,56 4,85 46,70 48,92 49,26 13,76 15,41 13,80 0,13 63,12 81,90 67,90

Lavoro 1,32 0,48 0,60 6,57 9,31 11,88 7,89 9,79 12,48

Istruzione e diritto allo studio 21,85 23,53 22,12 2,94 5,51 7,25 0,75 0,97 0,52 25,55 30,01 29,89

Orientamento e formazione professionale 0,80 0,88 83,43 70,04 43,88 84,22 70,92 43,88

Organizzazione della cultura e relative strutture 9,24 26,57 17,64 5,43 5,41 3,97 0,06 0,05 0,06 14,73 32,04 21,67

Assistenza sociale e relative strutture 57,25 78,39 21,25 1,87 1,62 0,92 2,05 4,26 1,08 0,29 0,18 0,07 61,47 84,46 23,32

Difesa della salute e relative strutture 1,63 0,77 1,08 0,24 0,01 0,13 0,16 1,63 1,14 1,24

Sport e tempo libero 1,53 1,57 2,18 1,07 0,57 0,68 12,11 0,10 14,71 2,14 2,95

Agricoltura e zootecnia 0,50 0,25 0,06 2,17 3,85 19,55 1,03 0,81 0,82 3,70 4,90 20,43

Foreste 2,23 2,25 2,12 4,05 3,82 4,02 20,05 21,24 17,74 26,33 27,30 23,88

Sviluppo dell'economia montana 0,38 0,06 3,86 9,11 3,54 3,86 9,49 3,60

Acque minerali, termali, cave, torbiere ed altre attività estrattive

0,14 0,14

Caccia e pesca 0,42 0,37 0,26 6,84 9,10 8,77 0,06 0,03 0,01 7,32 9,49 9,05

Opere pubbliche non considerate negli altri settori 49,50 45,21 38,60 19,24 21,53 12,05 4,99 6,17 7,04 12,32 5,82 5,15 86,05 78,73 62,84

Acquedotti, fognature ed altre opere igieniche 2,02 1,28 1,72 0,62 2,79 0,40 2,38 4,40 0,32 22,14 21,30 4,26 27,15 29,77 6,70

Viabilità 6,88 5,57 3,01 33,72 39,86 70,33 40,60 45,44 73,34

Trasporto su strada 68,23 77,24 58,78 158,07 157,48 142,42 1,14 1,12 0,92 227,43 235,84 202,11

Trasporto ferroviario 0,08 0,05 0,08 0,05

Trasporto marittimo e navigazione interna 1,48 2,79 1,67 1,48 2,79 1,67

Altri trasporti 0,06 0,18 0,20 0,02 0,26 0,20

Turismo e industria alberghiera 0,19 6,55 12,67 13,58 13,75 12,67 13,76 20,30

Fiere, mercati, commercio interno 0,40 0,09 0,08 0,47 0,09

Edilizia abitativa 17,34 12,43 15,23 0,01 0,02 17,35 12,45 15,23

Urbanistica 0,10 0,25 0,13 0,02 0,19 0,07 0,04 0,12 0,44 0,24

Industria e fonti di energia 3,16 3,61 2,41 0,21 0,18 0,69 0,23 0,10 0,05 3,60 3,89 3,15

Protezione della natura, beni ambientali, parchi e riserve 4,37 6,32 7,28 4,78 3,44 5,33 0,44 0,49 0,11 0,16 9,59 10,41 12,72

Ricerca scientifica 0,04 0,06 0,09 0,50 0,78 0,12 0,09 0,63 0,84 0,21

Spese non attribuite 1,85 1,43 1,49 3,99 4,70 9,70 0,53 0,13 0,06 0,03 6,37 6,27 11,28

Interventi non ripartibili a favore della finanza locale 2,62 9,44 4,37 1,36 2,81 2,08 0,42 2,78 1,43 4,39 15,03 7,88

Attività produttive extragricole 1,18 0,34 1,36 1,34 1,73 1,86 0,14 0,03 0,02 0,02 2,67 2,12 3,24

Totale complessivo 258,67 319,25 215,09 397,77 407,47 408,99 63,03 66,18 46,88 36,10 28,60 10,44 755,59 821,50 681,41

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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VI

Tabella n. 2 AP (in milioni)

PAGAMENTI AI COMUNI

2004 2005 2006 Settori Spesa

corrente Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale

Ordinamento degli uffici - Amministrazione generale ed organi istituzionali

1,94 0,59 2,54 13,64 3,92 17,56 3,32 1,53 4,85

Lavoro 0,23 1,09 1,32 0,46 0,02 0,48 0,60 0,60

Istruzione e diritto allo studio 20,49 1,37 21,85 20,51 3,02 23,53 19,59 2,53 22,12

Orientamento e formazione professionale 0,01 0,78 0,80 0,04 0,84 0,88

Organizzazione della cultura e relative strutture 1,23 8,01 9,24 1,12 25,45 26,57 1,13 16,51 17,64

Assistenza sociale e relative strutture 36,13 21,12 57,25 64,91 13,48 78,39 15,94 5,31 21,25

Difesa della salute e relative strutture 1,63 1,63 0,77 0,77 1,08 1,08

Sport e tempo libero 0,03 1,49 1,53 0,05 1,52 1,57 0,06 2,12 2,18

Agricoltura e zootecnia 0,26 0,24 0,50 0,09 0,15 0,25 0,05 0,01 0,06

Foreste 0,44 1,80 2,23 0,53 1,72 2,25 0,55 1,57 2,12

Sviluppo dell'economia montana 0,32 0,06 0,38 0,06 0,06

Acque minerali, termali, cave, torbiere ed altre attività estrattive

0,14 0,14

Caccia e pesca 0,42 0,42 0,37 0,37 0,26 0,26

Opere pubbliche non considerate negli altri settori 0,48 49,02 49,50 0,74 44,47 45,21 1,64 36,97 38,60

Acquedotti, fognature ed altre opere igieniche 0,06 1,96 2,02 0,05 1,23 1,28 1,10 0,62 1,72

Viabilità 6,88 6,88 5,57 5,57 3,01 3,01

Trasporto su strada 67,90 0,33 68,23 66,08 11,17 77,24 46,10 12,67 58,78

Trasporto ferroviario

Trasporto marittimo e navigazione interna 1,48 1,48 2,79 2,79 1,67 1,67

Altri trasporti 0,06 0,06 0,18 0,18

Turismo e industria alberghiera 0,19 0,19 0,06 6,50 6,55

Fiere, mercati, commercio interno 0,12 0,27 0,40 0,02 0,07 0,09

Edilizia abitativa 16,47 0,87 17,34 11,46 0,97 12,43 14,47 0,77 15,23

Urbanistica 0,03 0,06 0,10 0,04 0,22 0,25 0,13 0,13

Industria e fonti di energia 3,16 3,16 3,61 3,61 2,41 2,41

Protezione della natura, beni ambientali, parchi e riserve 0,08 4,28 4,37 0,38 5,94 6,32 0,26 7,03 7,28

Ricerca scientifica 0,03 0,01 0,04 0,05 0,01 0,06 0,04 0,05 0,09

Spese non attribuite 1,57 0,28 1,85 0,74 0,69 1,43 1,20 0,29 1,49

Interventi non ripartibili a favore della finanza locale 2,62 2,62 9,11 0,33 9,44 4,07 0,29 4,37

Attività produttive extragricole 0,28 0,90 1,18 0,04 0,30 0,34 1,08 0,27 1,36

Totale complessivo 152,54 106,14 258,67 191,70 127,55 319,25 112,17 102,92 215,09

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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VII

Tabella n. 3 AP (in milioni)

PAGAMENTI ALLE PROVINCE

2004 2005 2006

Settori Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale

Ordinamento degli uffici - Amministrazione generale ed organi istituzionali

46,42 0,28 46,70 48,30 0,62 48,92 48,49 0,76 49,26

Lavoro 4,78 1,79 6,57 8,79 0,52 9,31 9,05 2,83 11,88

Istruzione e diritto allo studio 2,88 0,07 2,94 5,25 0,26 5,51 6,77 0,47 7,25

Orientamento e formazione professionale 82,96 0,47 83,43 70,04 70,04 43,88 43,88

Organizzazione della cultura e relative strutture 4,16 1,27 5,43 3,78 1,63 5,41 2,70 1,27 3,97

Assistenza sociale e relative strutture 1,86 0,01 1,87 1,62 1,62 0,92 0,92

Difesa della salute e relative strutture 0,24 0,24 0,01 0,01

Sport e tempo libero 0,63 0,44 1,07 0,53 0,04 0,57 0,36 0,32 0,68

Agricoltura e zootecnia 1,00 1,16 2,17 0,83 3,02 3,85 11,52 8,02 19,55

Foreste 0,93 3,11 4,05 1,13 2,69 3,82 1,23 2,80 4,02

Sviluppo dell'economia montana

Acque minerali, termali, cave, torbiere ed altre attività estrattive

Caccia e pesca 6,84 6,84 9,10 9,10 8,77 8,77

Opere pubbliche non considerate negli altri settori 1,43 17,80 19,24 2,66 18,87 21,53 1,76 10,29 12,05

Acquedotti, fognature ed altre opere igieniche 0,09 0,53 0,62 0,28 2,51 2,79 0,40 0,40

Viabilità 0,01 33,71 33,72 0,02 39,84 39,86 0,02 70,32 70,33

Trasporto su strada 111,91 46,15 158,07 144,60 12,88 157,48 126,05 16,37 142,42

Trasporto ferroviario

Trasporto marittimo e navigazione interna

Altri trasporti 0,20 0,20 0,02 0,02

Turismo e industria alberghiera 12,67 12,67 12,38 1,20 13,58 12,63 1,12 13,75

Fiere, mercati, commercio interno

Edilizia abitativa

Urbanistica 0,02 0,02 0,02 0,17 0,19 0,07 0,07

Industria e fonti di energia 0,02 0,20 0,21 0,01 0,17 0,18 0,03 0,66 0,69

Protezione della natura, beni ambientali, parchi e riserve 3,21 1,57 4,78 0,23 3,21 3,44 3,65 1,67 5,33

Ricerca scientifica 0,01 0,49 0,50 0,78 0,78 0,02 0,10 0,12

Spese non attribuite 2,59 1,40 3,99 1,84 2,86 4,70 9,41 0,29 9,70

Interventi non ripartibili a favore della finanza locale 1,36 1,36 2,81 2,81 2,08 2,08

Attività produttive extragricole 0,23 1,11 1,34 1,71 0,02 1,73 1,26 0,60 1,86

Totale complessivo 286,20 111,58 397,77 316,95 90,52 407,47 291,02 117,97 408,99

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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VIII

Tabella n. 4 AP (in milioni)

PAGAMENTI ALLE COMUNITA' MONTANE

2004 2005 2006 Settori Spesa

corrente Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale

Ordinamento degli uffici - Amministrazione generale ed organi istituzionali

13,68 0,08 13,76 13,69 1,72 15,41 13,57 0,22 13,80

Lavoro

Istruzione e diritto allo studio 0,62 0,14 0,75 0,56 0,41 0,97 0,47 0,04 0,52

Orientamento e formazione professionale

Organizzazione della cultura e relative strutture 0,05 0,01 0,06 0,04 0,01 0,05 0,05 0,01 0,06

Assistenza sociale e relative strutture 1,49 0,55 2,05 4,23 0,03 4,26 0,63 0,45 1,08

Difesa della salute e relative strutture 0,13 0,13 0,16 0,16

Sport e tempo libero 0,01 12,10 12,11 0,10 0,10

Agricoltura e zootecnia 0,01 1,02 1,03 0,01 0,80 0,81 0,01 0,82 0,82

Foreste 4,55 15,50 20,05 5,93 15,31 21,24 5,30 12,44 17,74

Sviluppo dell'economia montana 0,35 3,51 3,86 2,72 6,39 9,11 3,54 3,54

Acque minerali, termali, cave, torbiere ed altre attività estrattive

Caccia e pesca 0,03 0,03 0,06 0,03 0,03 0,01 0,01

Opere pubbliche non considerate negli altri settori 0,17 4,83 4,99 0,12 6,05 6,17 0,01 7,03 7,04

Acquedotti, fognature ed altre opere igieniche 2,38 2,38 4,40 4,40 0,32 0,32

Viabilità

Trasporto su strada

Trasporto ferroviario 0,08 0,08 0,05 0,05

Trasporto marittimo e navigazione interna

Altri trasporti

Turismo e industria alberghiera

Fiere, mercati, commercio interno 0,05 0,03 0,08

Edilizia abitativa 0,01 0,01 0,02 0,02

Urbanistica 0,04 0,04

Industria e fonti di energia 0,23 0,23 0,10 0,10 0,05 0,05

Protezione della natura, beni ambientali, parchi e riserve 0,44 0,44 0,03 0,46 0,49 0,06 0,05 0,11

Ricerca scientifica

Spese non attribuite 0,05 0,49 0,53 0,13 0,13 0,06 0,06

Interventi non ripartibili a favore della finanza locale 0,42 0,42 2,78 2,78 1,43 1,43

Attività produttive extragricole 0,14 0,14 0,03 0,03

Totale complessivo 21,55 41,49 63,03 30,45 35,72 66,18 22,08 24,81 46,88

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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IX

Tabella n. 5 AP (in milioni)

PAGAMENTI AI CONSORZI

2004 2005 2006 Settori Spesa

corrente Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale Spesa corrente

Spesa in c/capitale

Totale

Ordinamento degli uffici - Amministrazione generale ed organi istituzionali

0,13 0,13

Lavoro

Istruzione e diritto allo studio

Orientamento e formazione professionale

Organizzazione della cultura e relative strutture

Assistenza sociale e relative strutture 0,29 0,29 0,18 0,18 0,07 0,07

Difesa della salute e relative strutture

Sport e tempo libero

Agricoltura e zootecnia

Foreste

Sviluppo dell'economia montana

Acque minerali, termali, cave, torbiere ed altre attività estrattive

Caccia e pesca

Opere pubbliche non considerate negli altri settori 12,32 12,32 0,13 5,69 5,82 5,15 5,15

Acquedotti, fognature ed altre opere igieniche 22,14 22,14 0,35 20,95 21,30 0,56 3,70 4,26

Viabilità

Trasporto su strada 1,14 1,14 1,12 1,12 0,92 0,92

Trasporto ferroviario

Trasporto marittimo e navigazione interna

Altri trasporti

Turismo e industria alberghiera

Fiere, mercati, commercio interno

Edilizia abitativa

Urbanistica

Industria e fonti di energia

Protezione della natura, beni ambientali, parchi e riserve 0,16 0,16

Ricerca scientifica 0,09 0,09

Spese non attribuite 0,03 0,03

Interventi non ripartibili a favore della finanza locale

Attività produttive extragricole 0,02 0,02 0,02 0,02

Totale complessivo 1,56 34,54 36,10 1,78 26,82 28,60 1,58 8,87 10,44

Fonte: Regione Toscana - D.G. Bilancio e Finanze.

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XI

ALLEGATO N. 2

LA SERIE STORICA DEGLI INDICATORI FINANZIARI DI GESTIONE

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XII

Gli indicatori della gestione, calcolati quale rapporto tra poste desunte dai

documenti contabili nelle diverse fasi dell’entrata e della spesa, consentono di percepire

gli andamenti finanziari del ciclo gestionale, mettendo in evidenza eventuali criticità e

problematiche sotto il profilo amministrativo e contabile.

Nelle tabelle che seguono si è inteso riportare i più significativi indicatori utilizzati

dalla Sezione nell’elaborazione della relazione annuale sul rendiconto della gestione, a

partire dal 2003.

Di ciascun indicatore è descritto, nella prima tabella, il relativo algoritmo di

calcolo.

QUADRO DI SINTESI DEGLI INDICATORI

Indicatore relativo all'entrata

Algoritmo

Capacità di accertamento

rapporto tra gli accertamenti e gli stanziamenti finali di competenza

Velocità di riscossione

rapporto tra le riscossioni sulla competenza e gli accertamenti

Capacità di smaltimento dei residui attivi

rapporto tra le riscossioni sui residui ed i residui attivi iniziali

Massa accertata/massa

acquisibile

rapporto tra la somma degli accertamenti e dei residui attivi rideterminati e la somma delle previsioni definitive e dei residui attivi iniziali

Riscossioni totali/massa accertata

rapporto tra le riscossioni sulla competenza e sui residui e la somma degli accertamenti e dei residui attivi rideterminati

Indicatore relativo alla spesa

Algoritmo

Capacità di impegno

rapporto tra gli impegni e gli stanziamenti finali di competenza

Velocità di pagamento

rapporto tra i pagamenti sulla competenza e gli impegni

Capacità di smaltimento dei residui passivi

rapporto tra i pagamenti sui residui ed i residui passivi iniziali

Massa impegnata/massa

spendibile

rapporto tra la somma degli impegni e dei residui passivi rideterminati e la somma delle previsioni definitive e dei residui passivi iniziali

Pagamenti totali/massa impegnata

rapporto tra i pagamenti sulla competenza e sui residui e la somma degli impegni e dei residui passivi rideterminati

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XIII

QUADRO DEGLI INDICATORI GENERALI DELL'ENTRATA

Indicatore 2003 2004 2005 2006 Variazione 2004/2003

Variazione 2005/2004

Variazione 2006/2005

Capacità di accertamento (1)

92,80% 89,25% 87,54% 89,29% -3,55% -1,71% 1,75%

Velocità di riscossione (1)

86,22% 90,51% 86,42% 87,54% 4,29% -4,09% 1,12%

Capacità di smaltimento dei residui attivi

29,84% 29,94% 23,38% 49,96% 0,10% -6,55% 26,58%

Massa accertata/massa acquisibile (1)

94,05% 91,70% 89,52% 90,93% -2,35% -2,18% 1,41%

Riscossioni totali/massa accertata (1)

73,73% 74,86% 72,12% 78,83% 1,14% -2,74% 6,71%

(1) Al netto delle contabilità speciali e delle anticipazioni di cassa.

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XIV

QUADRO DEGLI INDICATORI DELL'ENTRATA PER TITOLI

Indicatore Titoli 2003 2004 2005 2006 Variazione 2004/2003

Variazione 2005/2004

Variazione 2006/2005

Titolo I 100,05% 100,54% 100,60% 101,36% 0,49% 0,06% 0,76%

Titolo II 97,41% 90,16% 106,35% 86,36% -7,25% 16,19% -19,99%

Titolo III 76,43% 85,55% 53,57% 111,21% 9,12% -31,98% 57,64%

Titolo IV 87,38% 81,32% 91,74% 65,32% -6,06% 10,41% -26,42%

Capacità di accertamento

Titolo V (1) 4,88% 12,11% 2,10% 50,71% 7,23% -10,01% 48,61%

Titolo I 89,33% 95,90% 92,58% 91,67% 6,57% -3,32% -0,91%

Titolo II 88,19% 77,99% 84,05% 67,94% -10,20% 6,06% -16,11%

Titolo III 89,97% 77,25% 78,49% 80,44% -12,72% 1,24% 1,95%

Titolo IV 60,66% 63,12% 31,17% 35,96% 2,46% -31,96% 4,79%

Velocità di riscossione

Titolo V (1) 65,15% 23,43% 0,00% 99,60% -41,72% -23,43% 99,60%

Titolo I 33,77% 27,64% 10,08% 56,70% -6,13% -17,56% 46,62%

Titolo II 22,29% 44,72% 30,19% 67,16% 22,43% -14,53% 36,97%

Titolo III 44,74% 58,44% 73,25% 48,96% 13,70% 14,82% -24,29%

Titolo IV 12,67% 22,39% 27,92% 35,51% 9,72% 5,52% 7,59%

Titolo V (1) 59,94% 57,07% 37,32% 41,76% -2,88% -19,75% 4,44%

Capacità di smaltimento dei residui attivi

Titolo VI 85,35% 53,30% 44,24% 45,92% -32,04% -9,07% 1,68%

Titolo I 100,05% 100,48% 100,53% 100,39% 0,43% 0,06% -0,14%

Titolo II 98,07% 94,51% 102,62% 89,73% -3,55% 8,10% -12,89%

Titolo III 77,50% 86,43% 62,75% 106,78% 8,93% -23,68% 44,03%

Titolo IV 93,85% 92,01% 93,72% 86,90% -1,84% 1,71% -6,82%

Massa accertata/massa

acquisibile

Titolo V (1) 17,34% 16,17% 9,10% 53,00% -1,17% -7,07% 43,90%

Titolo I 86,89% 87,86% 83,33% 87,55% 0,97% -4,53% 4,22%

Titolo II 68,16% 62,40% 67,17% 69,26% -5,76% 4,77% 2,09%

Titolo III 86,17% 75,52% 76,96% 74,74% -10,65% 1,44% -2,22%

Titolo IV 34,17% 36,79% 30,07% 35,85% 2,62% -6,72% 5,78%

Riscossioni totali/massa accertata

Titolo V (1) 61,23% 32,33% 29,86% 94,52% -28,90% -2,47% 64,66%

(1) Al netto delle anticipazioni di cassa.

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XV

QUADRO DEGLI INDICATORI GENERALI DELLA SPESA

Indicatore 2003 2004 2005 2006 Variazione 2004/2003

Variazione 2005/2004

Variazione 2006/2005

Capacità di impegno (1)

76,65% 83,74% 81,71% 80,64% 7,09% -2,03% -1,07%

Velocità di pagamento (1)

89,75% 84,68% 89,04% 89,37% -5,07% 4,36% 0,33%

Capacità di smaltimento dei residui passivi

41,72% 40,08% 33,52% 41,91% -1,64% -6,56% 8,39%

Massa impegnata/massa

spendibile (1) 78,93% 85,41% 84,37% 83,14% 6,48% -1,04% -1,23%

Pagamenti totali/massa impegnata (1)

83,25% 78,36% 78,66% 81,05% -4,89% 0,30% 2,39%

(1) Al netto delle contabilità speciali e delle anticipazioni di cassa.

QUADRO DEGLI INDICATORI DELLA SPESA PER CLASSIFICAZIONE ECONOMICA DI 1° LIVELLO

Indicatore Titoli 2003 2004 2005 2006 Variazione 2004/2003

Variazione 2005/2004

Variazione 2006/2005

Spese correnti e di rimborso prestiti (1)

86,31% 93,92% 92,22% 93,58% 7,61% -1,70% 1,36%

Capacità di impegno

Spese in conto capitale

44,10% 49,43% 45,75% 36,56% 5,33% -3,68% -9,19%

Spese correnti e di rimborso prestiti (1)

94,89% 90,11% 94,29% 94,10% -4,78% 4,18% -0,19%

Velocità di pagamento

Spese in conto capitale

55,89% 49,89% 52,81% 48,14% -6,00% 2,92% -4,67%

(1) Al netto delle contabilità speciali e delle anticipazioni di cassa.

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XVI

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XVII

ALLEGATO N. 3

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ DI RISCONTRO DEI DATI E DEI

DOCUMENTI CONTABILI

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XVIII

Indagine relativa al rispetto delle regole contabili in materia di residui

attivi.

Finalità: verifica degli atti sottostanti all’accertamento dell’entrata e di quelli

che motivano il mantenimento nel conto del bilancio delle partite residuali, e

verifica dell’applicazione delle procedure di riscossione coattiva e di recupero, nei

casi previsti dalla normativa contabile.

Oggetto: partite residuali attive risultanti dal rendiconto dell’esercizio 2006,

provenienti dall’esercizio 2001 e precedenti.

Normativa di riferimento: DPGR 19/12/2001, n. 61/R “Regolamento di

attuazione della L.R. 6/8/2001, n. 36 (Ordinamento contabile della Regione

Toscana)”, Capo IV “Minori entrate e residui attivi”, articolo 31, e Capo III

“Procedure coattive”, articoli da 22 a 29.

Metodologia: il controllo è limitato ad un campione delle partite residuali

indicate nell’”oggetto”, per un ammontare pari al 10% dell’importo di ciascuno dei

sei Titoli in cui sono distribuite contabilmente le entrate. Le partite sono scelte

partendo da quelle con il più alto grado di vetustà. Il numero massimo delle partite

da sottoporre a controllo è stabilito in cinque, ancorché il loro importo complessivo

non raggiunga il 10% di ciascun Titolo.

Esito del campionamento: le partite sottoposte a verifica, come risulta

dalle schede successivamente allegate, sono n. 19, distinte nei vari Titoli

dell’entrata per un importo complessivo di 30,61 milioni, pari all’8,04% del totale

del volume dei residui provenienti dall’esercizio 2001 e precedenti (380,86 milioni).

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XIX

SCHEDE DI RILEVAZIONE PER TITOLO DI ENTRATA

TITOLO I – ENTRATE DERIVANTI DA TRIBUTI PROPRI DELLA REGIONE, DAL GETTITO DI TRIBUTI ERARIALI O DI QUOTE DI ESSO DEVOLUTE ALLA REGIONE

Importo dei residui al 31/12/2006 provenienti dal 2001 e precedenti: 4.704.911,71

Importo del campione: 1.379.786,91, pari al 29,33%

Partita n. Accertamento e

capitolo Atto di

accertamento Anno di

provenienza Importo al 31/12/06

Debitore Oggetto

1 278-11003 L.R. di rendiconto 2001 277.203,13 Regioni diverse Tasse automobilistiche

2 53-11003 L.R. di rendiconto 2001 1.102.583,78 Regioni diverse Tasse automobilistiche

Partita n. Esito del controllo

1 e 2 Trattasi di crediti esigibili nei confronti di regioni che hanno riscosso tasse automobilistiche di competenza della Toscana che, in base ad un futuro accordo fra le regioni, dovranno essere conguagliati con i correlativi debiti della Toscana.

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XX

TITOLO II – ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRRENTI DELLA UE, DELLO STATO E DI ALTRI SOGGETTI

Importo dei residui al 31/12/2006 provenienti dal 2001 e precedenti: 31.723.097,33

Importo del campione: 3.657.522,11, pari all'11,53%

Partita n. Accertamento e

capitolo Atto di

accertamento Anno di

provenienza Importo al 31/12/06

Debitore Oggetto

1 449-24055 decreto

del 20/5/96 1996 3.391,95 Persona fisica

Corrispettivo vendita terreno e casa da parte ex ETSAF

2 336-24055 decreto

del 4/4/97 1997 3.391,94 Persona fisica

Corrispettivo vendita terreno e casa da parte ex ETSAF

3 1963-21009 delibera CIPE del 3/12/97

1998 387.317,69 UE DOCUP Ob.4 Reg. 2081/93

4 1943-22137 L.R. di bilancio 1998 1.044.014,31 Stato PIC INTERREG II A Toscana-Corsica

5 1950-22143 L.R. di bilancio 1998 2.219.406,22 UE POM Parco Progetti

Partita n. Esito del controllo

1 e 2 Trattasi di credito derivante da una contratto di cessione di un terreno e di una casa colonica inerente il mancato pagamento delle quote del piano di rateizzazione del valore attribuito alle opere di miglioria fatte dall'ex ETSAF. Al riguardo esiste un procedimento giudiziario in corso (v. nota D.G. bilancio e finanze del 14/5/2007).

3 Trattasi di saldo ancora da erogare da parte della UE a seguito di domanda di pagamento finale già rimessa per la liquidazione. Dalla documentazione fornita non sono desumibili le motivazioni del ritardo nella erogazione e le eventuali iniziative assunte.

4 Trattasi di saldo ancora da erogare da parte dello Stato a seguito di domanda di pagamento finale già rimessa per la liquidazione. Dalla documentazione fornita non sono desumibili le motivazioni del ritardo nella erogazione e le eventuali iniziative assunte.

5 Trattasi di saldo ancora da erogare da parte della UE a seguito di domanda di pagamento finale già rimessa per la liquidazione. Dalla documentazione fornita non sono desumibili le motivazioni del ritardo nella erogazione e le eventuali iniziative assunte.

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XXI

TITOLO III – ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

Importo dei residui al 31/12/2006 provenienti dal 2001 e precedenti: 4.195.501,91

Importo del campione: 317.249,60, pari al 7,56%

Partita n. Accertamento e

capitolo Atto di

accertamento Anno di

provenienza Importo al 31/12/06

Debitore Oggetto

1 245-32050 delibera G.R. del 1/6/92

1992 121.928,24 Comune Rimborso anticipazione per lavori di consolidamento frana

2 382-32049 delibera G.R. del 23/5/94

1994 962,68 Azienda Recupero contributo Reg. CEE 2052/88 Ob. 5b FESR

3 908-32010 delibera G.R. del 29/12/95

1995 178.520,04 Azienda Recupero contributo Reg. CEE 2088/85

4 902-32010 decreto

del 20/12/95 1995 3.794,61 Azienda Recupero contributo Reg. CEE PIM mis. 1.2

5 720-32010 decreto

del 18/9/95 1995 12.044,03 Azienda Recupero contributo Reg. CEE PIM mis. 4.4

Partita n. Esito del controllo

1 Il rimborso risulta richiesto al Comune nel 2003 (v. nota D.G. bilancio e finanze del 23/8/2003). Non è dato conoscere, dalla documentazione fornita, l'attuale stato della pratica.

2 Il credito è dovuto a parte degli interessi e alle spese che l'Azienda deve ancora corrispondere su un contributo revocato (v. nota D.G. bilancio e finanze del 25/10/1999). Non è dato conoscere, dalla documentazione fornita, l'attuale stato della pratica.

3 Risulta in essere una istruttoria supplementare per determinare l'effettivo importo del debito derivante dalla revoca di un contributo indebitamente percepito, su cui anche la Procura della Corte ha richiesto notizie (v. nota D.G. sviluppo economico dell'8/8/2006).

4 Il credito, derivante dalla revoca di un contributo, fu iscritto a ruolo nel 1998 per un importo superiore al fine del recupero coattivo (v. nota della D.G. bilancio e finanze del 16/3/1998). Non è dato conoscere, dalla documentazione fornita, le motivazioni della quota rimasta da riscuotere e lo stato attuale della pratica.

5 Il credito, derivante dalla revoca di un contributo, fu iscritto a ruolo nel 1997 per un importo superiore al fine del recupero coattivo (v. nota della D.G. bilancio e finanze del 25/7/1996). Non è dato conoscere, dalla documentazione fornita, l'attuale stato della pratica.

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TITOLO IV – ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFORMAZIONI DI CAPITALE, DA RISCOSSIONE DI CREDITI E DA TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE

Importo dei residui al 31/12/2006 provenienti dal 2001 e precedenti: 332.098.481,22

Importo del campione: 24.150.575,89, pari al 7,27%

Partita n. Accertamento e

capitolo Atto di

accertamento Anno di

provenienza Importo al 31/12/06

Debitore Oggetto

1 474-42040 delibera G.R. del 30/5/94

1994 4.148.319,51 Stato Fondi a destinazione vincolata per interventi in agricoltura

2 718-42073 L.R. di bilancio 1994 2.970.469,30 Stato Provvidenze a favore di zone colpite da eccezionali avversità atmosferiche (L. 505/92)

3 323-42153 L.R. di bilancio 1996 5.258.960,69 Stato Reg. CEE 2328/91

4 1359-42087 L.R. di bilancio 1997 6.006.946,61 Stato Piano triennale di tutela ambientale 94/96

5 1981-41003 L.R. di bilancio 1998 5.765.879,78 Stato Reg. CEE 2328/91

Partita n. Esito del controllo

1, 3 e 5 Il credito non è stato incassato a seguito di un contenzioso sorto fra il MPAF e l'U.E. Dalla documentazione fornita risulta che la questione dovrebbe chiudersi entro breve tempo.

2 Il credito si riferisce per parte ad interventi già rendicontati e per parte ad interventi non ancora completati.

4 Il credito si riferisce ad interventi non ancora rendicontati.

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TITOLO V – ENTRATE DERIVANTI DAL RICORSO AL CREDITO

Importo dei residui al 31/12/2006 provenienti dal 2001 e precedenti: 8.058.785,71

Importo del campione: 1.053.936,87, pari al 13,08%

Partita n. Accertamento e

capitolo Atto di

accertamento Anno di

provenienza Importo al 31/12/06

Debitore Oggetto

1 495-51007 delibera G.R. del 12/4/91

1991 1.053.936,87 Cassa Depositi e Prestiti Opere idriche (L. 67/88)

Partita n. Esito del controllo

1 Il credito si riferisce ad interventi non ancora rendicontati.

TITOLO VI – CONTABILITA’ SPECIALI

Importo dei residui al 31/12/2006 provenienti dal 2001 e precedenti: 77.606,64

Importo del campione: 53.517,16, pari al 68,96%

Partita n. Accertamento e

capitolo Atto di

accertamento Anno di

provenienza Importo al 31/12/06

Debitore Oggetto

1 287-61012 delibera G.R. dell'11/4/94

1994 53.517,16 Dipendente Recupero somme per indebita appropriazione

Partita n. Esito del controllo

1 Il credito si riferisce al recupero di somme sottratte da un dipendente, di cui ne aveva la disponibilità per motivi di ufficio. L'azione civile di risarcimento è stata iniziata nel 1997 (v. deliberazione G.R. n. 3010 dell'11/4/1994). Non è dato conoscere, dalla documentazione fornita, l'attuale stato della pratica.