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Ambito Territoriale Sociale di Gallipoli - Comune di Gallipoli - 73014 Gallipoli (LE) Comuni di: Gallipoli, Alezio, Alliste, Melissano, Racale, Sannicola, Taviano, Tuglie

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RELAZIONE SOCIALE

AMBITO di GALLIPOLI

Annualità 2012



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INDICE

RELAZIONE SOCIALE DELL’AMBITO TERRITORIALE DI GALLIPOLI

ANNO 2012

Premessa

Capitolo I – L'ambito come comunità: un profilo

1.1. Le caratteristiche del territorio 1.2 I principali indicatori della domanda di servizi e prestazioni sociali

Capitolo II – L'offerta di servizi e la dotazione infrastrutturale

2.1 Le istituzioni del territorio, i Servizi Sociali e Sanitari, i Servizi Educativi 2.2 L’integrazione con le politiche della casa, le politiche attive del lavoro e dell’istruzione 2.3 Il ciclo dell’integrazione sociosanitaria: i servizi attuati e gli strumenti implementati 2.4 I servizi e le prestazioni erogate nell’ambito del Piano Sociale di Zona per l'anno 2012 2.5 La mappa dell’offerta di strutture sociali e socio-sanitarie pubbliche e private

Capitolo III – Mappe del capitale sociale

3.1 Le risorse solidaristiche e fiduciarie del territorio

Capitolo IV- Esercizi di costruzione della governance del Piano Sociale di Zona

4.1 La prassi sperimentale per l’associazionismo comunale

Capitolo V- L'attuazione del Piano sociale di Zona e l'utilizzo delle risorse finanziarie

5.1 Rendicontazione al 31/12/2012

ALLEGATI:

1. Verbale concertazione con attori sociali 2. Schede di rilevazione per la relazione sociale d’ambito: Scheda Governance 3. Schede indicatori di monitoraggio del PSdZ 01.01.2012 – 31.12.2012 4. Allegato A – Schede rendicontazione 2012



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PREMESSA

La presente relazione sociale del Piano di Zona, chiude il triennio 2010/2012 di attuazione del

Piano sociale di zona dell'ambito di Gallipoli e rappresenta l’elemento cardine attraverso cui

l’Ambito Territoriale avvia un percorso di conoscenza, autoanalisi e valutazione critica delle

proprie prassi operative, degli obiettivi pianificati, dei risultati conseguiti e delle criticità principali

rilevate, al fine di accrescere la consapevolezza stessa del territorio per una più efficace capacità di

programmazione futura.

L' anno 2012 è stato un momento storico caratterizzato da forti cambiamenti:

• difficoltà di carattere socio-economico,

• situazioni di incertezza generale,

• crisi del mercato di lavoro,

• aumento della fragilità e della povertà diffusa,

tutte queste difficoltà hanno rischiato di favorire un progressivo indebolimento delle relazioni

familiari e delle reti sociali. Infatti i cittadini che nell’anno 2012 hanno preso contatto con i

comuni dell’ambito territoriale tramite i servizi sociali e l’ufficio di piano, sono aumentati di gran

numero.

In questa occasione si deve sottolineare il grande senso di responsabilità, impegno e

professionalità del personale dell’Ufficio di Piano, dei Servizi Sociali Professionali e di tutti

coloro che operano all’interno della rete dei servizi dell’ambito, che, attraverso il loro lavoro

quotidiano, permettono di dare una risposta concreta alle varie esigenze delle nostre comunità

locali.

Dalla lettura annuale emerge un welfare locale orientato ai servizi ed interventi di carattere diurno

e domiciliare ( servizio educativo per famiglie, servizio di assistenza domiciliare sociale e servizio

ADI a favore di anziani e disabili), non mancano servizi per le misure di contrasto alla povertà

(tirocini formativi di inserimento lavorativo per fasce deboli di popolazione) e per sostenere

interventi di accoglienza di disabili presso centri diurni di riabilitazione.



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Inoltre, sia il livello politico che gestionale – amministrativo dell’Ambito, è stato impegnato nel

rafforzare ed implementare l’integrazione socio – sanitaria solo così il cittadino, con le proprie

storie di vita, potrà essere protagonista di cambiamento.



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SCHEDA DI RILEVAZIONE PER LA RELAZIONE SOCIALE DI AMBITO

RESPONSABILEUFFICIODIPIANO

DOTT.ANGELOMARIARADOGNA

DATI IDENTIFICATIVI

AMBITO TERRITORIALE DI GALLIPOLI

COMUNI GALLIPOLI, ALEZIO, ALLISTE, MELISSANO, RACALE, SANNICOLA, TAVIANO, TUGLIE

INDIRIZZO DELL’ENTE VIA ANTONIETTA DE PACE N. 78 – 73014 GALLIPOLI (LE)

TELEFONO 0833 260237 - 0833 260221

E-MAIL [email protected]

E-MAIL [email protected]

Gallipoli, 27 giugno 2013



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CAPITOLO I - L’Ambito come comunità: un profilo

1.1 Le caratteristiche del territorio, la struttura demografica, le dinamiche della popolazione

1.1.a LE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO

Il territorio dell’Ambito di Gallipoli è costituito dal Comune di GALLIPOLI, Alliste, Alezio,

Melissano, Racale, Sannicola, Taviano e Tuglie.

La popolazione residente totale nell’Ambito alla data del 31.12.2012 è di 75.583

Il territorio presenta diversità morfologiche rilevanti che contribuiscono alla differenza presente

nella struttura sociale, culturale ed economica dell’Ambito. Gallipoli presenta le caratteristiche di

una città che si affaccia sul mare, ricca di un notevole patrimonio artistico-culturale, meta di

flussi turistici in lunghi periodi dell’anno con una forte presenza di terziario e servizi.

La presenza di questo ricco patrimonio storico-culturale e naturale può essere volano di uno

sviluppo turistico del bacino.

Dalla diversa collocazione geografica discende la diversità tra la città capofila e gli altri comuni

la cui economia è prevalentemente basata sull’agricoltura, sulla floricoltura e l’artigianato.



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1.1.b STRUTTURA DEMOGRAFICA

Tabella: Territorio e caratteristiche strutturali della popolazione

Totale popolazione residente

Densità demografica

(Ab./Kmq)

N. Comuni Ambito

territoriale

Superficie (Kmq)

2012 2012

8 Comuni 174,14 75.583 434,4 Percentuale rispetto alla

popolazione del P.d:Z. GALLIPOLI 27,8 % ALEZIO 7,5 % ALLISTE 9 % MELISSANO 9,7 % RACALE 14,5 % SANNICOLA 7,9 % TAVIANO 16,6 % TUGLIE 7 %

Tabella: Caratteristiche strutturali e dinamiche della popolazione COMUNI POPOL

AZIONE (2012)

POPOLAZIONE (2011)

+/- nascite

+/- immigrati

+ anziani

+ nuclei mono –

genitoriali + coppie di fatto

GALLIPOLI 21.014 21.090 + nascite + immigrati +anziani +nuclei

monog +coppie di fatto

ALEZIO 5.650 5.601 + nascite + immigrati +anziani +nuclei


ALLISTE 6.768 6.754 - nascite + immigrati +anziani +nuclei


MELISSANO 7.365 7.366 - nascite + immigrati +anziani +nuclei


RACALE 10.960 10.950 + nascite + immigrati +anziani +nuclei


SANNICOLA 6.003 5.952 + nascite + immigrati +anziani +nuclei


TAVIANO 12.530 12.632 - nascite + immigrati +anziani +nuclei

monog. +coppie di fatto TUGLIE

5.293 5.289 + nascite + immigrati +anziani +nuclei monog +coppie di fatto

Totale 75.583 75.634 + nascite + immigrati +anziani +nuclei




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Dall’analisi dei dati forniti dai Comuni dell’Ambito di Gallipoli, aggiornati al 31.12.2012, emerge:

Aumento del fenomeno migratorio con persone che provengono da numerose diverse nazioni,

siano esse dell’Unione Europea che extracomunitari. La popolazione immigrata tende a

stabilizzarsi e a insediarsi nei nostri territori in modo più stabile;

Aumento della popolazione anziana: il processo dell’invecchiamento della popolazione, con tutte

le conseguenze facilmente prevedibili, inducono ad un assetto dei servizi alla persona e/o

all’insorgenza di nuove patologie legate soprattutto al prolungamento del ciclo della vita (servizi

domiciliari);

Costante indice delle nascite: tale dato è significativo nella predisposizione di interventi che

puntano ai servizi di cura, orientando il piano di azione locale verso il potenziamento degli asili

nido e migliorando l’assistenza socio-sanitaria domiciliare di tipo socio-assistenziale e sanitaria.

Occorre quindi uno sviluppo di welfare rivolto alle politiche educative per gli adolescenti e i

giovani (educativa domiciliare, centri aggregativi) e politiche della salute affinché il benessere

integrato presupponga la promozione del benessere individuale e collettivo;

Aumento delle separazioni coniugali con conseguente aumento delle coppie di fatto: alla luce del

dato emerso è necessario valorizzare e sostenere le capacità genitoriali, sostenere le pari

opportunità e la condivisione delle responsabilità tra uomini e donne, potenziando anche gli asili

nido attraverso il prolungamento degli orari di apertura (fascia pomeridiana), in modo da

incentivarne l’utilizzo e consentire maggiore sostegno alle famiglie conciliando le responsabilità

familiari e lavorative;

1.1.c MERCATO DEL LAVORO:

L’Ambito Territoriale Sociale di Gallipoli continua a essere interessato da un elevato e persistente

tasso di disoccupazione, conseguente alla crisi economica locale, nazionale e internazionale.

Il disagio è determinato da fattori esterni (precarietà ed esclusione dal mondo del lavoro, specie in

fascia di età avanzata, perdita della casa reddito familiare insufficiente) ed interni (crollo delle reti

familiari e sociali, dinamiche devianti, malattia, disagio psichico) alla persona.

Nella zona di Gallipoli nel settore dei servizi e in particolare della ristorazione, si attesta un

elevato numero di richieste di lavoro alle quali però non corrisponde un’adeguata risposta da parte

dei lavoratori, soprattutto nel periodo estivo. Questi ultimi, infatti preferiscono rivolgersi a realtà



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lavorative del centro nord Italia sicuramente più remunerative.

Non sono presenti dati di monitoraggio dello stato di disoccupazione alla data del 31.12.2012.

1.2 I principali indicatori della domanda di servizi e prestazioni sociali

La scheda di rilevazione predisposta dalla Regione Puglia, a corredo della Relazione sociale

dell'anno 2012, è composta da più fogli riguardanti il monitoraggio di servizi e/o interventi degli

otto comuni dell’Ambito e catalogati secondo le seguenti tipologie:

1. welfare d'accesso

2. servizi domiciliari

3. servizi comunitari

4. asilo nido

5. strutture residenziali

6. interventi monetari

7. responsabilità familiari.

E' utile analizzare gli indicatori di domanda che considerano il numero di richieste, la quota dei

reali beneficiari e l'eventuale lista d'attesa.

1) Welfare d'accesso.

Il Servizio Sociale Professionale risulta essere elemento caratterizzante di ogni comune

dell’Ambito. Nel 2012 gli utenti che si sono rivolti al servizio sono stati, in totale, n. 1.470. nella

gran parte dei casi risultano domande provenienti direttamente dai cittadini.

Le domande di Segretariato Sociale sono state 3.600 più n. 85 richieste proveniente da altri

servizi per un numero di accessi settimanali allo sportello di n. 74 utenti. Tale dato denota un

contatto frequente ed una collaborazione sempre più stretta con i Servizi territoriali dell'ASL,

Tribunali, istituzioni scolastiche, forze dell'ordine, ecc..

Il servizio di segretariato sociale dell’Ambito è stato attivo nei giorni di martedì e giovedì ad

integrazione del servizio già offerto dalle Assistenti Sociali dei singoli comuni dell’ambito.

Dalla Porta Unitaria d'Accesso, istituita presso la sede del Distretto Socio sanitario di Gallipoli



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sono transitate n. 180 domande per inserimenti in RSSA e RSA per persone con disabilità,

Residenze Protette, RSA per persone anziane, Centri Diurni socio educativi e riabilitativi, ADI. In

gran parte sono domande che provengono direttamente dai cittadini che sono presi in carico dal

servizio PUA ai fini della diagnosi ed elaborazione dei PAI di intervento.

Il dato più eclatante relativo alle domande da utenti riguarda le richieste di assistenza economica,

evidenziando una difficoltà concreta nel soddisfare i bisogni primari e una necessità di rivolgersi

allo sportello di front-office più vicino al cittadino. L’analisi dei dati sopra riportati e

l’osservazione della realtà, portano a sottolineare le difficoltà di natura economica delle famiglie

ed il bisogno di interventi a sostegno del reddito, in conseguenza di un aumento importante dei

costi per l’acquisto di beni e servizi e della perdita del posto di lavoro.

Si è registrato, nel 2012, un aumento notevole di utenza che si è rivolta agli uffici dei Servizi

Sociali Comunali, sono i “Nuovi Poveri”, costituiti generalmente da:

Gli espulsi dall’attività produttiva;

I professionisti in cerca di occupazione;

Le famiglie monoreddito;

Le ragazze madri;

I separati;

Le vedove economicamente non autonome;

I giovani in cerca di occupazione provenienti da famiglie monoreddito;

I malati;

I tossicodipendenti, come fattori d’impoverimento per la famiglia;

I dipendenti dal gioco o usura;

La famiglia il cui produttore di reddito sia detenuto o sia un ex detenuto a causa della difficoltà di

reinserimento.

Le richieste di accesso riguardano i seguenti servizi :

Richiesta di contributo economico;

richiesta di attività lavorativa;

Richiesta di integrazione retta anziano in Istituto;



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Trasporto casa scuola e/o centri riabilitativi e viceversa;

Iscrizione asilo nido;

Fornitura pasti per anziani non autosufficienti;

Richiesta contrassegno disabili;

Assegno nucleo familiare;

Assegno di maternità;

Esonero pagamento retta Asilo Nido;

Rimborso spesa per accompagnamento diversamente abili c/o Istituti Riabilitativi;

Richiesta assegno di baliatico;

Richiesta esonero buoni pasto;

Esonero pagamento TARSU anno 2012;

Soggiorni climatici anziani;

Servizio navetta per disabili,

Campus estivi per minori;

Domande di contributo per l’accesso alle abitazioni in locazione;

Bonus gas;

Bonus energia.

I Servizi Sociali Territoriali segnalano un aumento del fenomeno della dipendenza patologica. Si

fa sempre più uso di:

alcool,

droghe leggere

nuove droghe, quali sostanze sintetiche, a carattere prevalentemente stimolante, di basso costo e

che interessa diversi strati sociali e diverse fasce di età.

Si evidenziano nuove forme di dipendenza:

• Il gioco di azzardo patologico

• Dipendenze da internet e/o videogiochi

• Disturbi alimentari psicogeni

• Dipendenza da steroidi ed anabolizzanti

• Shopping patologico



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Inoltre, il Servizio Sociale Professionale dei Comuni invia all’Ambito, le istanze di ammissione

relative a:

Servizio di Welfare Leggero;

Servizio di Assistenza Domiciliare per anziani non autosufficienti;

Trasmissione documentazione Assegno di Cura.;

Trasmissione documentazione Prima Dote;

Trasmissione documentazione A.I.P.;

Trasmissione istanze Tirocini Formativi per persone con disabilità volti all’inclusione lavorativa;

Trasmissione istanze Tirocini Formativi per persone con problematiche di dipendenza;

Compilazione S.V.A.M.A. sociale per inserimento in Struttura residenziale e semiresidenziale

2) Servizi domiciliari

Le domande per l’assistenza domiciliare socio assistenziale (SAD) anziani sono state

complessivamente n. 157, un aumento costante causato dall’invecchiamento della popolazione che

comporta inevitabili risvolti sociali. Nell’anno di riferimento sono state ammesse 140 richieste di

cui 71 in lista si attesa e 17 escluse perché non rispondenti ai requisiti del bando.

La tabella riporta il numero dei beneficiari del servizio SAD, in riferimento al Comune di

appartenenza:

COMUNE N. beneficiari GALLIPOLI 8 ALEZIO 7 ALLISTE 7 MELISSANO 9 RACALE 9 SANNICOLA 14 TAVIANO 14 TUGLIE 1

Tra gli anziani seguiti n. 85 utenti risultano privi di rete familiare e la maggior parte con una

invalidità riconosciuta.

Aumento richiesta di interventi a favore dei disabili gravi:

• a domicilio, al fine di favorire la permanenza del disabile presso la propria abitazione e

sollevare la famiglia (quando presente) e per permettere al disabile un soddisfacente uso



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del tempo libero;

• semiresidenziale con lo sviluppo ed il mantenimento dei centri diurni a sostegno della

permanenza in famiglia di persone con handicap con opportunità di svago e sollievo per

la famiglia.

3) Servizi comunitari

Gli inserimenti in Centri Diurni Socio Educativi Riabilitativi per Disabili risultano essere n. 26.

Gli inserimenti nei Centri Sociali Polivalenti per Disabili sono stati n. 79

I soggetti beneficiari del servizio di Assistenza Specialistica per l’integrazione scolastica sono in

totale n. 47 utenti così suddivisi per Comune:

COMUNE N. beneficiari GALLIPOLI 9 ALEZIO 4 ALLISTE 9 MELISSANO 5 RACALE 5 SANNICOLA 3 TAVIANO 7 TUGLIE 5

Le prestazioni erogate in media per ogni singolo utente nell’anno scolastico 2011/2012 sono state

di n. 34,8 ore mensili.

Nella voce trasporto disabili è stato incluso il servizio di accompagnamento presso Centri di

Riabilitazione, Strutture, ecc. effettuato dall’ASL e ne hanno beneficiato n. 32 utenti diversamente

abili.

4) Asilo nido

Per il servizio di Asilo Nido è stato preso in considerazione l’anno scolastico 2012/2013 e le

domande presentate dai genitori di bimbi da 0 a 36 mesi sono state n. 18 (n. 2 rinunce + n. 16

bimbi accolti e frequentanti). Il numero dei bambini accolti corrisponde al limite imposto dal

regolamento corrispondente al rapporto alunno/insegnante. Si evidenzia anche per l’anno 2012,

una forte criticità in quanto vi è una carenza di asili nido comunali (solo uno comunale presso il



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Comune di Taviano); sono in crescita le aperture ed il funzionamento di ludoteche, micronidi e

centri ludici privati oltre alle Sezioni Primavera funzionanti presso vari plessi scolastici.

5) Strutture residenziali

Gli inserimenti in strutture residenziali risultano, in tutto l’ambito, n. 223 di cui 6 escluse.

Per quanto concerne gli inserimenti in case per la vita le domande pervenute negli 8 comuni

risultano in totale n. 25 di cui n.1 non accolta.

Le domande pervenute per gli inserimenti nelle case famiglia con servizi per l’autonomia sono

state n. 39 di cui n. 2 non accolte.

6) Interventi monetari

In questa area sono stati inclusi i contributi economici diretti straordinari per il contrasto della

povertà a favore delle famiglie disagiate. Sono stati assistiti in totale n. 197 nuclei in condizione di

indigenza.

Borse lavoro e/o tirocini formativi a favore dei disabili psichici, borse lavoro attivate n 5, su

segnalazione diretta del CSM Centro Salute Mentale di Gallipoli e Ugento.

Borse lavoro per l’inserimento lavorativo di disabili, ne sono state attivate n. 30 a fronte di n. 86

domande pervenute.

Borse lavoro a favore di ex detenuti ed ex tossico dipendenti, attivate n. 20, domande pervenute n.

70, domande escluse n.5.

Contributi a favore dei disabili per l’abbattimento delle barriere architettoniche, domande

pervenute n. 27, domande non accolte n. 8, beneficiari n. 15.

Contributi per Assegno di Cura:

Il numero degli ammessi è stato di n. 357 nominativi su 459 istanze pervenute. Successivamente

sono pervenuti alcuni ricorsi da parte di alcuni cittadini, regolarmente esaminati.



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La fase finale ha visto la liquidazione delle somme agli aventi diritto per n. 69 beneficiari con

delibera n. 161 del 31/05/2012 per l'ammontare complessivo di 414.000,00 €.

Contributi Prima Dote

N. Domande in istruttoria 0 N. Domande pervenute 257 N. Domande beneficiari 214 N. Domande non ammissibili 43 N. Beneficiari 96

Contributi per Assistenza Indiretta Personalizzata

DOMANDE VALUTATE 63 DOMANDE AMMISSIBILI 187 DOMANDE NON AMMISSIBILI 27

7) Responsabilità familiari.

Risultano n. 12 minori, seguiti nel 2012, con l’istituto dell’affido familiare.



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CAPITOLO II

LA MAPPA LOCALE DELL’OFFERTA DEI SERVIZI SOCIO SANITARI

2.1 I servizi e le prestazioni erogate nell’Ambito del Piano Sociale di Zona (risultati conseguiti

al 31.12.2012)

I servizi e le prestazioni erogati nel corso dell'anno 2012, dall'Ambito territoriale sociale di

Gallipoli, in forma associata, gestiti direttamente in economia e/o delegati ad altro Ente, sono il

frutto di una conoscenza rigorosa del quadro dei bisogni manifesti e latenti, presenti sul territorio.

Troviamo sia interventi già sperimentati nella precedente annualità che hanno garantito quella

continuità di servizi necessaria ad offrire risposte sempre più concrete ed efficienti ai bisogni

della popolazione residente e sia nuovi servizi attivati.

Di seguito vengono riportati, i servizi secondo la suddivisione per aree di intervento:

1. WELFARE D’ACCESSO

Segretariato Sociale

Il Servizio di Segretariato Sociale di Ambito è attivo con lo Sportello di Segretariato Sociale,

gestito da due assistenti sociali componenti dell’Ufficio di Piano, nei giorni di martedì e giovedì

ad integrazione del servizio già offerto dalle Assistenti Sociali dei singoli comuni dell’Ambito.

L’obiettivo è garantire ai cittadini l’accesso ai servizi socio-assistenziali e sociosanitari, svolge

attività di informazione, di accoglienza, di accompagnamento, di ascolto e di orientamento sui

diritti di cittadinanza, con caratteristiche di completa gratuità per l’utenza.

Servizio Sociale Professionale di Ambito

Il Servizio Sociale Professionale di Ambito è gestito da due Assistenti Sociali dell’Ambito,

regolarmente iscritte all’Albo Professionale,.

Gli interventi, le azioni e i servizi messi in campo, hanno riguardato soprattutto le prestazioni del

Servizio sociale professionale che attraverso la lettura e la decodifica della domanda sociale,

risponde con la presa in carico della persona, della famiglie e del gruppo sociale predisponendo

progetti di intervento individualizzato e attivando servizi e risorse in rete, accompagnando nel



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processo di promozione.

P.U.A.

La Porta Unica di accesso è uno sportello dedicato e aperto all'utenza con problematiche

complesse ed è inserita all'interno del Distretto socio sanitario di Gallipoli integrato con l'Ambito

di Gallipoli.

La PUA è un servizio di presa in carico per:

anziani fragili,anziani non autosufficienti,persone con disabilità, persone con patologie specifiche

o croniche, in dimissioni difficili, che richiedono una presa in carico anche dal punto di vista

sociale, con trattamenti assistenziali prolungati o di diversa intensità nel percorso di vita.

I punti di forza:

• Sviluppo delle condizioni per le attività di valutazione multidimensionale;

• Avvio di percorsi integrati ASL/Comuni sui servizi Integrati;

• Maggiore omogeneizzazione delle risposte dei Servizi;

I punti di criticità:

• Insufficiente definizione delle procedure integrate di accesso ai Servizi;

• Risorse umane insufficienti e non stabilizzate;

Sportello per l’integrazione Socio-sanitaria culturale

L’Ufficio di piano ha indetto un bando pubblico finalizzato alla selezione di n. 2 professionisti,

esperti in legislazione, per il progetto”Sportello immigrazione”.

Il Servizio Sportello Immigrazione svolge le seguenti funzioni:

• Consulenza giuridica sulla normativa immigratoria e sulla legislazione italiana per

agevolare l’accesso ai servizi sociali, sanitari, dell’istruzione, dell’occupazione, ecc;

• Orientamento ed assistenza legale nelle discipline del diritto civile, penale, internazionale e

dell’immigrazione;



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• Orientamento ed assistenza socio-legale per coloro che vogliono inoltrare richiesta d’asilo

o per coloro che hanno già ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato;

• Creazione di una banca dati.

Sono pervenute in totale n. 26 domande di partecipazione al concorso per esperti in

legislazione.

Inoltre con determina del Dirigente dell’Ufficio di Piano n. 194 del 26/10/2012 è stata

nominata la Commissione per la selezione sopra citata, la quale ha terminato i lavori

concorsuali nel mese di novembre 2012.



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2. SERVIZI DOMICILIARI

ADE (Assistenza Educativa Domiciliare Minori e Famiglie)

L’ambito Territoriale di Gallipoli nell’anno 2012 ha attivato, per l’affidamento del Servizio ADE,

il solo bando di gara mediante procedura aperta, così come risulta dalla determinazione n. 174 del

03/10/2012, mentre l’affidamento alla cooperativa è avvenuto nell’anno in corso.

Il servizio della durata di mesi 18,è rivolto ai seguenti destinatari:

• Famiglie con minori multiproblematiche,

• Famiglie che presentano condizioni di grave disagio socio-economico e socio-

ambientale,

• Famiglie monoparentali con particolari difficoltà

• Famiglie e minori destituzionalizzati

Finalità

Il servizio offre sostegno alle famiglie in temporanea difficoltà nell'assunzione dei propri compiti

educativi, riducendo il ricorso all'allontanamento del minore dalla famiglia per salvaguardare la

qualità del rapporto tra genitori e figli, arginando altresì situazioni di disagio e disadattamento e

fragilità.

SAD (Assistenza Domiciliare Socio - assistenziale Anziani e Disabili)

Rispetto a questo servizio di Assistenza Domiciliare in favore di persone anziane, l’ Ambito ha

garantito continuità:

• favorendo la permanenza a casa di persone anziane o con disabilità,

• offrendo la possibilità di continuare a vivere nel proprio domicilio limitando il ricovero in

struttura;

• garantendo la partecipazione della persona alla vita familiare e comunitaria;

• sostenendo il lavoro di cura delle famiglie con problematiche.



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Il servizio è stato affidato alla Cooperativa Sociale San Francesco di Ugento, per la durata di

un anno e offre assistenza a n.70 utenti anziani dell’Ambito di Gallipoli.

Le attività si concretizzano, in particolare, nell’offerta di prestazioni:

• aiuto domestico

• cura ed igiene personale

• compagnia e supporto psicosociale.

Destinatari

Soggetti anziani, disabili o in condizione di parziale o totale non autosufficienza che

vivono soli o in nuclei familiari non in grado di prestare loro assistenza;

Risorse umane

Il servizio è stato avviato con la nuova Cooperativa aggiudicataria nel mese di ottobre 2012

così come risulta dalla determinazione n. 127 del 10 luglio 2012 e per la durata di un anno.

Per l'attività, in base al contratto in corso, sono impegnati, per la ditta aggiudicataria, n. 9

operatori domiciliari e n. 2 Assistenti Sociali con funzioni di Coordinatrici. Il servizio è

stato monitorato costantemente attraverso gli strumenti di verifica previsti nel capitolato di

appalto (relazioni mensili, schede giornaliere, ecc.)

Punti di forza:

• sono state erogate tutte le prestazioni previste dal capitolato compresa quella del

trasporto, anche se risultante quella meno conosciuta dagli utenti. Continua ad

essere prevalente la richiesta di aiuto domestico rispetto a quello di aiuto personale;

• le prestazioni sono state garantite nell’ambito di progetti individualizzati definiti dai

servizi anche in collaborazione con le famiglie;

• il servizio ha potuto giovarsi di orari e prestazioni flessibili a vantaggio degli

anziani;



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Punti di criticità:

• difficoltà di “fare rete” attorno alle persone di cui il servizio si fa carico;

• scarsa integrazione con i servizi sanitari, compresa la collaborazione con i medici di

famiglia;

Alla luce dell’esperienza effettuata, si può, comunque, affermare che il servizio continua a

costituire una risorsa significativa nella rete dei servizi territoriali.

ADI (Assistenza Domiciliare Integrata Con i servizi Sanitari Anziani e Disabili)

Il coordinamento istituzionale dell'ambito di zona ha stabilito, con delibera del 10 del 26 giugno

2012, di attivare il servizio di “Assistenza Domiciliare Integrata” a favore di anziani non

autosufficienti e disabili gravi, residenti nei comuni dell'ambito.

Pertanto è stato reso pubblico il bando di gara per l'affidamento del servizio ad un soggetto esterno

per la durata di 12 mesi. Si è provveduto alla pubblicazione sul sito web dell'Ambito e sui siti web

di tutti i Comuni.

L'importo a base di gara è stato di complessivi 300.000,00 € iva compresa.

Finalità del servizio

Favorire la permanenza dell'anziano nel proprio ambiente di vita familiare garantendo

l'integrazione tra prestazioni sociali e sanitarie.

3. SERVIZI COMUNITARI DIURNI

Inserimenti in Centri Diurni Socio educativi – Riabilitativi

• L’ambito territoriale di Gallipoli ha iniziato nel 2012 ad erogare i contributi (nella quota

parte del 50%, il resto viene coperto dall'ASL) necessari a pagare le rette dei centri diurni

socio-educativi e riabilitativi per disabili, minori ed adulti. Il servizio assistenziale,

semiresidenziale, viene erogato in favore dei disabili che non possono essere assistiti a

domicilio, che non sono in grado di condurre una vita indipendente le cui patologie,



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possono far prevedere solo limitati livelli di recuperabilità dell'autonomia, attraverso un

percorso educativo individualizzato (P.A.I.). Pertanto i beneficiari di tale contributo sono

stati determinati ed individuati attraverso un avviso pubblico.

Assistenza specialistica per integrazione scolastica ed extrascolastica

Il servizio mira a garantire interventi educativi specialistici per l'autonomia e la

comunicazione dell'alunno con potenzialità di sviluppo delle competenze nell'autonomia e

nella integrazione nel contesto scolastico.

Destinatari

I soggetti beneficiari del Servizio sono gli alunni con disabilità riconosciuta ai sensi della

legge 104/92, residenti nel territorio dell’Ambito e frequentanti le Scuole dell'obbligo.

Ente Gestore

Con determina dirigenziale n. 150 del 27/08/2012 sono state avviate le procedure di gara

del nuovo bando per l'integrazione scolastica a.s. 2012/2013. Per l'a.s. 2011/2012 si è

proceduto alla proroga del servizio (determina n. 154 del 03/09/2012) di integrazione

scolastica agli alunni delle scuole dell'obbligo, portatori di handicap fisici, psichici e

sensoriali, residenti nel territorio dell'ambito di Gallipoli, alla C. E. S. F. & T. - Società

Cooperativa Sociale “Consorzio Europa” di Lecce, fino al completamento delle procedure

di gara del nuovo bando per l'integrazione scolastica per l' a.s. 2012/2013.

Attività aggiuntive e migliorative realizzate

Tavolo di confronto fra le esigenze e le proposte operative per migliorare l’integrazione

scolastica degli alunni disabili del nostro territorio.

Al tavolo sono stati chiamati a partecipare i servizi sociali territoriali, ufficio di piano, asl,

dirigenti scolastici, referenti scolastici,insegnanti e genitori.

Punti di forza



23

• Continuità del servizio: la possibilità concessa al servizio di usufruire delle stesse

unità lavorative in continuità rispetto allo scorso anno, è stato sicuramente un

grande vantaggio di cui hanno beneficiato soprattutto gli alunni disabili;

Punti di criticità

• Incapacità di creare una rete continua intorno al bambino diversamente abile;

• La rigida suddivisione oraria, per essere modificata, ha numerose problematiche: in

particolare i genitori vorrebbero un servizio a tempo pieno;

Trasporto disabili (Quota ASL)

Il servizio gestito dall'ASL LE distretto socio-sanitario di Gallipoli, consiste nel trasporto e

accompagnamento assistito di persone diversamente abili, dal domicilio presso centri diurni

riabilitativi pubblici e privati accreditati e/o socio educativi ubicati negli otto Comuni dell'Ambito.

Il servizio ha lo scopo di favorire l'autonomia delle persone con disabilità/ mancanza/riduzione

capacità nella mobilità personale, anche temporanea.

Ha lo scopo, altresì, di favorire l'integrazione socio-sanitaria scolastica degli alunni con disabilità.

Destinatari

Disabili in possesso del riconoscimento ai sensi dell'art. 3 comma 3 Legge 104/92 per

accompagnamento presso i centri di riabilitazione, strutture a carattere socio-assistenziale,

educativo - formativo.



24

4. ASILO NIDO

Oltre che alla funzione di cura il servizio Asilo Nido è finalizzato alla promozione del benessere

psico-fisico del bambino, al sostegno e all'affiancamento delle famiglie nella loro funzione

genitoriale. La proposta educativa mira a favorire lo sviluppo globale del bambino ponendo

attenzione alla qualità delle relazioni, curando l'accoglienza di ogni bambino e della sua famiglia e

offrendo un ambiente stimolante e proposte di gioco adeguate. Vi è una carenza di asili nido infatti

nell’intero ambito vi è solo quello del Comune di Taviano.

5. STRUTTURE RESIDENZIALI

Inserimenti di minori in strutture residenziali

Sono stati effettuati i rimborsi ai Comuni per il pagamento delle rette di ricovero a favore dei

minori ospiti presso strutture residenziali (case famiglia, comunità alloggio, ecc) :

Obiettivo:

Garantire ai minori allontanati dalla famiglia di appartenenza e ai minori stranieri non

accompagnati, un percorso educativo adeguato presso strutture comunitarie.

6. INTERVENTI ECONOMICI

Contributi economici diretti

Il piano di zona dell’Ambito ha realizzato azioni di intervento a contrasto della povertà a favore

delle famiglie, in particolare :

Interventi a contrasto dell’esclusione sociale e di sostegno del reddito, attraverso progetti di aiuto

economico straordinario una-tantum, caratterizzati dalla necessità di affrontare situazioni di

bisogno impreviste ed urgenti.

L'ambito ha ripartito le somme spettanti ad ogni comune, secondo l'indirizzo della determinazione

n. 21 del 20/12/2007 con la quale il Coordinamento procedeva all'approvazione dei criteri e

modalità di concessione dei contributi economici.



25

Contributi economici indiretti

Nel corso del 2012, i Comuni dell'Ambito di Gallipoli, hanno dovuto fronteggiare situazioni di

particolare disagio economico e sociale, stante la crisi economica che colpisce le fasce più deboli

della popolazione.

Il Coordinamento Istituzionale nella seduta del 17 maggio 2012 ha valutato la possibilità di

ripartire fra gli otto Comuni dell'ambito una somma da destinare alle famiglie che non riescono ad

acquistare i buoni mensa per i figli che usufruiscono della refezione scolastica .

Borse lavoro e/o inserimenti lavorativi:

Sono stati attivati nel corso del 2012:

borse lavoro e/ o tirocini formativi e di orientamento volti all'inclusione sociale e

lavorativa a favore dei disabili psichici pronti per un percorso di riabilitazione al lavoro e

precisamente per n. 8 utenti in carico al centro di salute mentale (CSM)di Gallipoli e n. 7

utenti in carico alla sub articolazione di Ugento del CSM di Tricase e residenti nei comuni

di Alliste, Melissano e Racale. E' stato approvato nella seduta del coordinamento

istituzionale del 29 marzo 2012 il Regolamento finalizzato alla realizzazione di percorsi

integrati di contrasto all'esclusione sociale dei disabili psichici, da raggiungersi attraverso

l'attivazione dei tirocini formativi in collaborazione con il CSM di Gallipoli e Ugento, con

i centri per l'impiego , con I Servizi sociali Comunali e con il terzo settore.

Con delibera n.12 del 4/10/2012 del Coordinamento Istituzionale, è stato approvato

l'Avviso pubblico per l'attivazione di n.120 tirocini di inserimento al lavoro finalizzati

all'inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati,per la durata di sei mesi. Tale

intervento si configura quale azione di contrasto alla povertà attuata dall'Ambito ed è volto

a :

• favorire l'inserimento lavorativo di cittadini disoccupati /inoccupati privi di adeguati

mezzi di sussistenza;

• garantire un'adeguata entrata economica per un periodo di tempo limitato, per far

fronte a situazioni di bisogno,



26

• migliorare le condizioni di vita dei soggetti e nuclei familiari disagiati agevolando

l'autonomia e l'indipendenza economica.

Attivazione Tirocini formativi e/o borse lavoro per ex detenuti ed ex tossicodipendenti :

Il servizio di inserimento lavorativo è un percorso orientativo, formativo, propedeutico

all’integrazione lavorativa ed al collocamento dei soggetti appartenenti alle fasce deboli e al

disagio socio-economico del nostro territorio. Sono stati inseriti al lavoro n. 30 soggetti

svantaggiati per la durata di un anno in collaborazione con il SERT e l’UEPE. Gli obiettivi sono

stati quelli di :

• far acquisire, mediante un ruolo lavorativo, quell’identità sociale, che costituisce

un’autentica autonomia;

• migliorare la qualità della vita delle persone più deboli, fornendo la capacità di divenire

esse stesse protagoniste del loro progetto;

• mantenere il più a lungo possibile il soggetto nell’ambiente lavorativo evitando ogni forma

di emarginazione,

• formare ed accompagnare verso l’inserimento lavorativo i soggetti svantaggiati in

condizione di particolare fragilità economica. Il servizio sociale professionale di ogni

Comune dell’Ambito, si è adoperato in colloqui di ascolto e accompagnamento attivando

percorsi di aiuto ,di collaborazione con il Centro per l’Impiego per la ricerca attiva delle

aziende disponibili ad avviare percorsi di integrazione sociale.

Attivazione borse lavoro e/o tirocini formativi per disabili

Con determina del vice responsabile dell'Ufficio di piano n. 6 del 12/01/2012 è stata approvata la

graduatoria definitiva per l'assegnazione di tirocini formativi a favore dei disabili. Sono stati

attivati n. 30 tirocini formativi distribuiti negli otto comuni dell'Ambito. La finalità raggiunta è

stata:

• l'uniformità dei percorsi relativi al sostegno

• l'inserimento lavorativo di persone in situazioni di disabilità e svantaggio.



27

Si sottolinea in particolare l'importante compito di “tutoraggio” ed il ruolo di coordinamento e

mediazione che hanno svolto i servizi sociali dei Comuni nel rapporto con l'Ambito, il Centro per

l'Impiego e le aziende locali private che hanno offerto la disponibilità ad accogliere i tirocinanti.

Contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche:

L’Ufficio di Piano ha erogato e liquidato nel corso del 2012, degli interventi di sostegno

economico a favore dei cittadini disabili che hanno effettuato, negli anni 2008-2009-2010 e parte

del 2011, interventi di abbattimento delle barriere architettoniche per favorire la mobilità del

disabile nella propria abitazione.

Alle istanze valutate ammissibili dall’Ufficio di Piano sono state liquidate le somme spettanti a

n. 18 beneficiari.

Contributi alle madri per il sostegno dei figli illegittimi

L’Ambito per l’attuazione dei propri indirizzi previsti nel piano di zona,volti alla

deistituzionalizzazione dei minori e alla eliminazione delle cause e degli effetti della

emarginazione degli stessi, interviene con sussidi o contributi per sostenere economicamente i

minori nati fuori dal matrimonio riconosciuti dalla sola madre.

7. RESPONSABILITA’ FAMILIARI

Contributi per famiglie affidatarie

L’affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto o di sostegno ad un minore ed alla

sua famiglia che si trova a vivere una situazione di difficoltà . Attraverso l’affido il bimbo incontra

una famiglia che, accogliendolo presso di sé,si impegna ad assicurare adeguata risposta a tutti i

suoi bisogni: affettivi, educativi, di mantenimento, di istruzione, con la garanzia del rispetto della

sua storia e delle sue relazioni significative.

Sono stati concessi dei contributi economici una tantum al fine di supportare i nuclei nel loro

percorso socio-educativo-assistenziale e per evitare o ritardare la istituzionalizzazione del minore

.



28

Le azioni realizzate hanno consentito complessivamente:

• un miglioramento della qualità di vita dei minori e delle famiglie attraverso forme di

sostegno globali;

• contrasto all’abuso, maltrattamento e trascuratezza dei minori e promozione di azioni

finalizzate alla de-marginalizzazione sociale dei minori;

• costruzione di percorsi socio-assistenziali più efficaci e dove possibile, mantenimento di

funzionali rapporti con le reti familiari, parentali, scolastiche ed amicali, al fine di non

interrompere i livelli di integrazione e socializzazione.



29

INTERVENTI PROMOSSI DALLA REGIONE PUGLIA

Assegno di cura Annualità 2010-2011

Trattasi di una misura di sostegno economico erogata in favore della persona non autosufficiente e

del suo nucleo familiare, ad integrazione del reddito dello stesso, al fine di valorizzare il lavoro di

cura garantito da un familiare, o da altro care giver privato, e di sostenere l’impegno al

potenziamento della rete dei servizi domiciliari, assicurando la sostenibilità economica del carico

di cura assunto dal nucleo familiare della persona non autosufficiente.

Nell’anno 2012, con determina dirigenziale n. 34 del 17/02/2012, è stata pubblicata la graduatoria

definitiva dell'assegno di cura così come generata dalla piattaforma informatica della Regione

Puglia.

P.O. PUGLIA -F.S.E. 2007/2013 Asse III-Inclusione sociale -Avviso n. 6/2011” Progetti

Innovativi Integrativi volti per l'Inclusione Sociale Lavorativa di persone svantaggiate” .

L'avviso pubblico n. 6/2011 emanato dalla Regione Puglia ha inteso promuovere percorsi

d'inclusione sociale per soggetti deboli attraverso interventi specifici di sostegno alle politiche di

prevenzione dal rischio di esclusione sociale e promozione di migliori condizioni di vita di

cittadini e famiglie pugliesi in condizione di svantaggio socio-economico.

L'Ambito di Gallipoli con avviso pubblico ha invitato tutti i soggetti interessati ad avanzare la

propria manifestazione di interesse per la partecipazione ai progetti di inclusione sociale .

Sono pervenuti , a seguito dell'avviso, n. 10 proposte progettuali da parte di soggetti attuatori .

I componenti dell'Ufficio di piano, dopo aver valutato le proposte, hanno selezionato i soggetti

attuatori in possesso dei requisiti di ammissione previsti dal bando e hanno considerato valide e

prioritarie n. 9 proposte, perchè più innovative ed adeguate ai bisogni del territorio e coerenti con

le priorità del piano sociale di zona 2010/2012.

Con atto dirigenziale del Servizio Formazione Professionale n. 1806 del 20/11/2012 è stata

definita la graduatoria regionale in base alla quale è stato finanziato n. 1 progetto ricadente sul

territorio dell'Ambito, per un importo di Euro 130.000,00, denominato “Al lavoro da

protagonisti”, proposto dalla Comunità Clara di Taviano.



30

Assistenza Indiretta personalizzata Annualità 2010-2011

Nell'anno 2012 si è conclusa la fase istruttoria, da parte dell'UVM e dell'Ufficio di Piano, delle

domande pervenute per ottenere il contributo economico denominato “Assistenza indiretta

personalizzata” per persone in condizioni di non autosufficienza gravissima e loro nuclei familiari.

Prima Dote per i Nuovi Nati

L’intervento si propone, quale obiettivo generale, quello di sostenere il carico di cura, più elevato

nei primi mesi di vita, che il nucleo genitoriale assume per la crescita e la prima educazione dei

figli.

In particolare la misura economica, prevista dall’Avviso Pubblico, pubblicato sul BURP n. 42 del

04.03.2010, con Determinazione n. 60 del 24.02.2010, è destinata a nuclei familiari caratterizzati

da grave disagio economico e con figli di età pari o inferiore a 36 mesi, con l’obiettivo specifico di

consentire loro di far fronte, attraverso le risorse stanziate, alle spese connesse alla crescita e alla

prima educazione del minore. La Prima Dote per i nuovi nati consiste in un’erogazione monetaria,

calcolata su base mensile, concessa ad un nucleo familiare in condizione di particolare difficoltà

economica. L’erogazione monetaria è un trasferimento economico vincolato a sostenere il lavoro

di cura che direttamente e indirettamente la famiglia affronta per la cura dei figli in età 0-36 mesi.

L’erogazione del contributo è subordinata alla predisposizione di un programma personalizzato,

condiviso con il nucleo familiare, redatto, da parte del Servizio Sociale Professionale competente

per territorio, tenendo conto delle effettive necessità del nucleo familiare.

Come si evince dai vari interventi effettuati nel corso dell’anno 2012, l’Ambito Territoriale

Sociale di Gallipoli ha provveduto a rafforzare la propria offerta sociale sul territorio consolidando

i servizi per gli anziani e i disabili e rafforzando gli interventi domiciliari.

Lo scenario emerso da una attenta analisi svolta sul versante della domanda e della offerta di

servizi ed interventi sociali appare rappresentato da una eterogeneità che caratterizza sia l’offerta

qualitativa che l’offerta quantitativa degli stessi. Infatti, sono ancora numerosi i servizi che hanno

una dimensione comunale, mentre gli sforzi comuni a tutti gli operatori è quello di creare la

dimensione d’Ambito per i servizi, dimensione non solo tecnica, ma prettamente culturale e che

faccia uscire non solo i CITTADINI, ma tutti gli AMMINISTRATORI dai limiti imposti dal

proprio territorio.



31

Ma il cammino è ancora molto lungo prima del raggiungimento ottimale del sistema integrato dei

servizi perché sul versante dei livelli essenziali delle prestazioni sociali i sistemi di welfare locale

appaiono ancora in ritardo rispetto all’evoluzione della domanda sociale ed impossibilitati ad

assicurare in maniera uniforme adeguati livelli di CITTADINANZA, intesa come garanzia di

accesso e fruizione di un sistema integrato di servizi ed interventi sociali uguali pei tutti i

CITTADINI dell’Ambito.



32

2.2 La dotazione infrastrutturale dell’Ambito Territoriale

Nell’Ambito Territoriale Sociale di Gallipoli, nell'anno 2012 sono state registrate una pluralità di

soggetti che, a diverso titolo, concorrono nel sociale dando vita ad un intreccio di relazioni, che

nascono dall’interazione operativa e che fungono da valore aggiunto, favorendo coesione sociale e

forme di solidarietà.

L'Ambito di Zona di Gallipoli (Piano Sociale di Zona 2010/2012), ai sensi dell'art. 30 del D.Lsg.

n. 267 del 18/08/2000, ha stipulato, con gli otto Comuni, la convenzione per la gestione associata

dei servizi e delle funzioni socio-assistenziali.

L'art. 3 della convenzione include l'esercizio della funzione autorizzatoria delle strutture a ciclo

residenziale e semiresidenziale a gestione pubblica o privata di cui alla L.R. n. 19, nelle

competenze dell'Ambito di Zona di Gallipoli per i Servizi Socio-Assistenziali.

Nell'anno 2012, il Servizio Sociale Professionale dell'Ambito, in collaborazione con l'Ufficio

Igiene e Prevenzione dell'ASL LECCE, ha svolto una intensa attività di verifica e controlli in

relazione alle procedure di autorizzazione all'esercizio di strutture residenziali e diurne, pubbliche

e private presenti nel territorio dell'Ambito.

Le strutture e/o servizi esaminati nel 2012 ed autorizzati al funzionamento sono stati i più vari ed

esattamente:

STRUTTURE Numero AUTORIZZAZIONE CITTA' Sez.Primavera 1° Polo 14/2012 GALLIPOLI Sez:Primavera 15/2012 ALLISTE Ludoteca Piccolo Re 28/2012 RACALE Ludoteca Mondo Felice 29/2012 MELISSANO Comunità Educativa Pantarei 30/2012 RACALE Casa per la vita Villa A.Merini 40/2012 RACALE Residenza socio san.La Fenice 75/2012 TAVIANO Comunità Educ. Jonathan 209/2012 TUGLIE

Si evidenzia una continua crescita delle richieste di autorizzazione al funzionamento anche per

l'anno 2013.



33

STRUTTURE E SERVIZI ESISTENTI NEL PIANO DI ZONA DI GALLIPOLI

STRUTTURE DI MINORI N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO MicroNido “Il piccolo principe” 2 Comunità Educativa “Crisalide” 3

ALLISTE Sezione Primavere c/o Istituto comp. “I. Calvino”

4 Ludoteca “L’albero delle farfalle” 5 Sezione Primavera “Santa maria degli angeli” 6

GALLIPOLI

Sezione Primavera c/o Ist. Comp. 1 Polo” 7 MELISSANO Ludoteca “Mondo Felice” 8 Comunità Educativa “Pantarei” 9 MicroNido “Il grillo parlante” 10 MicroNido “Minidò” 11 Ludoteca “piccolo re” 12

RACALE

Sezione Primavera “Don Tonino Bello” 13 SANNICOLA Ludoteca “Girotondo” 14 Asilo Nido “Baby Mondo” 15 Comunità Educativa “Comunità Clara” 16 Comunità Educativa “Oberon 3” 17 Comunità Educativa “Oberon 4” 18 Sezione Primavera “Via Martiri d’Otranto” 19 Sezione Primavera “Via Luterking” 20 Comunità Alloggio ““Oberon 1” 21 Comunità Familiare “Oberon 2” 22

TAVIANO

Ludoteca “Junior Colibrì” 23 Comunità Educativa “Jonathan” 24

TUGLIE Asilo Nido “Giocolandia”



34

STRUTTURE PER ANZIANI N. COMUNE TITOLO 1 Casa di riposo “Santa Rita” 2

ALEZIO RSSA “Santa Rita”

3 ALLISTE 0 4 GALLIPOLI 0 5 Gruppo appartamento “L’anziano in famiglia” 6

MELISSANO Gruppo appartamento “L’anziano insieme”

7 RACALE Gruppo appartamento “Casa Serena” 8 SANNICOLA Casa di riposo “Madonna dei fiori” 9 RSSA “Serenity” 10 RSSA “La Fenice casa del sorriso” 11

TAVIANO

RSSA “Le ali” 12 TUGLIE 0

STRUTTURE PER DISABILI N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE Centro Sociale polivalente “Alberto Tuma” 3 GALLIPOLI 0 4 MELISSANO 0 5 RACALE 0 6 SANNICOLA 0 7 TAVIANO 0 8 TUGLIE 0



35

STRUTTURE PER ADULTI CON PROBLEMATICHE PSICO SOCIALI N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE 0 3 GALLIPOLI 0 4 MELISSANO 0 5 Casa per la vita “Casa di Geremia” 6

RACALE Casa per la vita “Villa Alda Merini”

7 SANNICOLA 0 8 Casa per la vita “Domus Salento” 9

TAVIANO Casa per la vita “Casa Amata”

10 TUGLIE 0

Un'analisi dei punti di forza e di criticità riferita alla “dotazione” di strutture nel territorio

dell'ambito di Gallipoli, evidenzia , quale principale elemento positivo, la presenza di n. 38

strutture sociali e sociosanitarie, che sono in grado di soddisfare varie tipologie di bisogni.

Un punto di debolezza è rappresentato dalla concentrazione di strutture nel territorio del comune

di Taviano, questo introduce un elemento di criticità acuito dalla circostanza che nell'Ambito è

attivo un welfare centrato sulla residenzialità, sarebbe pertanto auspicabile un potenziamento della

domiciliarità degli interventi.



36

2.3 L’integrazione con le politiche sanitarie, della casa, le politiche attive del lavoro e

dell’istruzione

Nel corso dell'anno 2012, l’Ambito Territoriale Sociale di Gallipoli ha messo in atto l’approccio

culturale dell’integrazione, quale strategia necessaria per dare risposte efficaci ai bisogni

multifattoriali delle persone e delle famiglie, con forme di presa in carico integrata multi-

professionale.

Si riscontra una buona sincronia di intenti tra il comparto sociale e quello sanitario con

conseguente miglioramento del livello di integrazione socio-sanitario, volto ad evitare

duplicazione dei servizi.

L’integrazione delle politiche sanitarie, viste in stretto rapporto tra prevenzione, cura e

riabilitazione, ha attribuito valore fondamentale alla domiciliarità dell’intervento, alla continuità

assistenziale, alla valorizzazione dei diversi centri di responsabilità, alla qualificazione dei rapporti

tra soggetti pubblici e privati, alla promozione di solidarietà nella comunità locale.

Nello specifico, in virtù dell’accordo per l’integrazione socio-sanitaria del Piano Sociale di Zona

2010-2012, sottoscritto tra Ambito Territoriale Sociale di Gallipoli e Azienda Sanitaria Locale

Lecce - Distretto Socio-Sanitario di Gallipoli, si è data concreta attuazione alla pianificazione

Sociale e Socio-Sanitaria, conseguendo obiettivi di welfare adeguati ai bisogni manifesti della

popolazione, attraverso risorse economiche, umane e strumentali per l’attivazione dei seguenti

servizi:

1. Servizio Integrazione Scolastica

2. Unità di valutazione multidimensionale.

3. Servizio ADI (protocollo Operativo al fine di garantire prestazioni socio-sanitarie

domiciliari volti alla persona la cui autonomia è temporaneamente compromessa da

una malattia o invalidità)

4. Assistenza Indiretta Personalizzata

5. Assegno di Cura

6. Collaborazione con SERT e CSM (Centro Salute Mentale) del Distretto di Gallipoli

e di Ugento



37

7. Accordo e protocollo operativo tra Ambito, Provincia di Lecce ed ASL per la

realizzazione del servizio Integrato Territoriale sua Affido e Adozione

8. Accordo di collaborazione tra Ambito , Provincia di Lecce, Ministero dell giustizia

e Asl Le per la realizzazione di “Genitori Sempre”, servizio sperimentale integrato a

rete di promozione, mantenimento e sostegno delle relazioni familiari dei detenuti

della casa circondariale di Lecce

9. Accordo di programma per la costituzione dell'equipe Affido e Adozione

Elemento comune caratterizzante i servizi ad integrazione socio-sanitaria è rappresentato dal

progetto personalizzato di intervento che, partendo dall’analisi del bisogno, definisce i centri di

responsabilità necessari per il conseguimento dei risultati attesi, i costi per raggiungerli, le relative

risorse, le fasi, le azioni da integrare.

L'Unità di Valutazione Multidimensionale costituisce l’anello operativo strategico per l’accesso al

sistema dei servizi socio-sanitari di natura domiciliare, semi-residenziale e residenziale a gestione

integrata e compartecipata.

L’UVM in quanto servizio a carattere multidisciplinare con sede presso il Distretto Socio-sanitario

si avvale di un’equipe integrata la cui attività, nell’anno 2012, è stata espletata per:

• accesso alle prestazioni socio-sanitarie di natura domiciliare (ADI disabili e ADI anziani);

• accesso alle prestazioni socio-sanitarie di natura semiresidenziale e residenziale;

• assegno di cura;

• Assistenza indiretta personalizzata.

L’Ambito a livello strategico, gestionale ed operativo ha saputo integrare le risorse culturali,

professionali e umane tra i diversi sistemi: scuola, formazione professionale e lavoro, realizzando

il raccordo tra le politiche attive del lavoro e dell’istruzione.

E’ stato implementato il lavoro di rete con il Centro per l'Impiego di Gallipoli, promuovendo

politiche attive del lavoro che si sostanziano nella promozione di azioni di pari opportunità

nell'accesso al mercato del lavoro, a beneficio delle persone a rischio di emarginazione sociale e

con disabilità, senza tuttavia trascurare gli altri soggetti svantaggiati.

Il ricorso ad alloggi impropri è indicatore di una condizione di vera e propria emergenza abitativa



38

che spinge molte famiglie ad utilizzare a scopo abitativo, edifici aventi altre destinazioni d’uso o

strutture non adatte e degradate.

Per far fronte a tali situazioni di disagio e per impedire che la provvisorietà dei bisogni abitativi

possa trasformarsi in precarietà della vita, tutti i Comuni dell’Ambito hanno provveduto ad

erogare contributi per l’accesso alle abitazioni in locazione, ai sensi dell’art.11 della legge n.

431/98.



39

CAPITOLO III

Mappe del capitale sociale

3.1 Le risorse solidaristiche e fiduciarie del territorio:

Terzo settore, Volontariato, Associazioni di Promozione sociale. Le altre forme associative

(culturali, di tempo libero, religiose, sportive)

La riforma dei servizi sociali avviata nel nostro Paese tende a costruire un sistema di welfare a

responsabilità condivise nel quale, nel rispetto delle competenze e dei ruoli attribuiti, ciascun

attore sociale - pubblico o privato che sia – è chiamato ad esprimere il proprio diritto/dovere di

partecipazione al fine di contribuire alla crescita del sistema dei servizi e alla tutela dei diritti

sociali delle persone con difficoltà. Il volontariato in questo processo svolge un ruolo essenziale,

proponendosi come soggetto sociale capace da una parte di dar voce alla domanda di tutela e

assistenza che emerge dal territorio e dall’altra di arricchire la programmazione locale dei valori di

gratuità, solidarietà e condivisione che rappresentano l’identità e il senso stesso della azione

volontaria.

Le organizzazioni distinte in base alla forma giuridica adottata, che operano nei territori dei

Comuni dell’Ambito , nello specifico sono:

- Organizzazioni di Volontariato,

- Cooperative Sociali di tipo A che si occupano di gestione dei servizi socio-sanitari, e di

tipo B che promuovono lo svolgimento di diverse attività-agricole,industriali,commerciali

o di servizi- finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate,

- Associazioni di promozione sociale

- Associazioni femminili.

Le organizzazioni del terzo settore si occupano di differenti aree di intervento:

Area socio-sanitaria :attività inerenti le problematiche dei portatori di handicap, della salute



40

mentale, delle tossicodipendenze, dell’alcolismo, della donazione di sangue, della donazione

di organi e midollo, delle patologie croniche ed invalidanti, delle malattie sociali;

Area solidarietà sociale: attività riguardanti le problematiche dell’infanzia e dei giovani, della

terza età, degli immigrati, dei poveri e degli emarginati, dei detenuti, dei cieche dei lavoratori,

delle donne e delle famiglie,

Attività culturale ed educativo-formativa:

Area tutela e valorizzazione dei beni culturali, ambientali e di difesa degli animali:

attività educative, ricreative, sportive, culturali, tutela di categoria dei lavoratori.

Area diritti civili e tutela del cittadino

Area protezione civile

I soggetti dell'associazionismo hanno partecipato ai lavori di concertazione e co-progettazione

del Piano Sociale di Zona della seconda triennalità, nella consapevolezza che la costruzione

del benessere sociale e dell'equità nella comunità dipende da una valorizzazione di quanto

nella società si muove per riaggregare, per stabilire relazioni positive tra persone, per

progettare azioni a tutela della collettività.

ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO DELL’AMBITO ISCRITTE ALL’

ALBO REGIONALE

ALBO ASSOCIAZIONI FEMMINILI N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE 0 3 GALLIPOLI 0 4 MELISSANO 0 5 RACALE 0 6 SANNICOLA Salentodonna 7 TAVIANO 0 8 TUGLIE 0



41

ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 Pro Loco Alliste-Felline 3 Compagnia degli Ultimi 4

ALLISTE

Tammurria 4 Pro Loco Gallipoli 5 Oratorio S. Gabriele dell’Addolorata 6 Oratorio S. Lazzaro 7

GALLIPOLI

ANSPI “Centro d’Interesse” 8 MELISSANO 0 9 RACALE 0 10 TAVIANO Pro loco Taviano 11 TUGLIE 0 12 Anspi Insieme 13

SANNICOLA Pro Loco Lido Conchiglie

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE 0 3 Lega Ambiente Gallipoli Circolo A. Cederna” 3

GALLIPOLI Ass. Subacquea di volontariato “P. Pinto”

4 Ass. culturale “Amici di don Quintino” 5

MELISSANO “New Dem - Solidarietà e partecipazione”

6 RACALE Ass. culturale “Note d’Arte” 7 SANNICOLA Ass. culturale “Teatro88” 8 Ass. culturale LA PIRAMIDE “Insieme per il futuro” 9

TAVIANO Ass. culturale Onlus “Musicamica”

10 TUGLIE Ass. culturale “Amici del Museo di Tuglie” Onlus



42

DIRITTI CIVILI N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE 0 3 GALLIPOLI S. Gabriele dell’Addolorata 4 MELISSANO 0 5 RACALE 0 6 SANNICOLA 0 7 TAVIANO 0 8 TUGLIE 0

AREA EDUCATIVA E DEL DIRITTO ALLO STUDIO N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE 0 3 GALLIPOLI Associazione “Applehart” 4 MELISSANO 0 5 RACALE 0 6 SANNICOLA 0 7 TAVIANO Associazione “La Piramide” 8 TUGLIE 0

AREA PROTEZIONE CIVILE N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO “La nuova Fenice” 2 ALLISTE “Protez. Civ. e Prociv-Arci – Alliste e Felline” 3 GALLIPOLI “C.I.R. Centro Intervento Radio” 4 MELISSANO 0 5 RACALE “La Forestal 2 Volontariato per la Prot. Civile” 6 SANNICOLA “C.A.R. Centro Attivo Sannicola” 7 TAVIANO “Gruppo Comunale. Di Protezione Civile” 8 TUGLIE “C.O.R. Centro Operativo Radio”



43

AREA SOCIO SANITARIA N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE “Alberto Tuma” 3 GALLIPOLI “Regalami una Rosa” 4 MELISSANO 0 5 RACALE 0 6 SANNICOLA “Padre Pio - Confraternita di Misericordia di Sannicola” 7 “Arcobaleno” 8

TAVIANO “Fondo di Solidarietà Vocabolario di Dio”

9 TUGLIE 0

SOLIDARIETA’ SOCIALE N. COMUNE TITOLO 1 ALEZIO 0 2 ALLISTE 0 3 “Noi nel Mondo” GALLIPOLI “Regalami una Rosa” 4 MELISSANO “Familia” 5 “A.P.E. Gabriele Toma” “Note d’Arte”

RACALE “Misericordia Racale – Onlus”

6 SANNICOLA 0 7 TAVIANO 0 8 TUGLIE “Ass. Unione Servizi Volontari”



44

CAPITOLO IV

Esercizi di costruzione della Governance del Piano Sociale di Zona

4.1 Punti di forza e di debolezza del livello raggiunto di Governance del territorio

Al fine di perseguire il principio di sussidiarietà e partecipazione dei CITTADINI per la

costruzione del Sistema Integrato dei Servizi Sociali e Sociosanitari, è necessario creare una

struttura organizzativa e gestionale che consenta l’assunzione di responsabilità condivise.

L’Ambito di Gallipoli ha scelto la forma giuridica della “Convenzione” per l’esercizio in forma

associata delle funzioni amministrative e della gestione unitaria del Sistema Integrato di interventi

e Servizi Sociali ritenendola la più snella ed aderente alle necessità del territorio.

La convenzione stabilisce:

• Modalità omogenee di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali su base di Ambito,

nonché conformi alle leggi ed alle indicazioni programmatiche;

• La razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse a disposizione per le attività oggetto

della convenzione, come definite nel Piano Sociale di Zona 2010-2012.

La durata della Convenzione è stabilita in tre anni a decorrere dalla data di stipula: 10-02-2010.

La Convenzione, così determinata, garantisce che l’esercizio delle funzioni amministrative in

materia sociale avvenga attraverso:

• La condivisione del sistema di regole, dell’organizzazione dei servizi e l’accesso degli

utenti;

• La condivisione delle risorse economiche, professionali e strutturali;

• La condivisione delle procedure di gestione amministrativa e contabile, di monitoraggio e

la rendicontazione.

Il Coordinamento istituzionale è l’organi di indirizzo, di direzione e di rappresentanza politico-

istituzionale dei Comuni dell’Ambito Territoriale. Ha il compito di definire le modalità gestionali



45

e le forme organizzative più idonee per il funzionamento dell’Ambito , di stabilire forme e

strategie di collaborazione con l’ASL, finalizzate all’integrazione sociosanitaria, con la Provincia

e, con gli altri attori sociali, pubblici e privati, di coordinare l’attività di programmazione, di

facilitare i processi di integrazione riguardanti gli interventi sociali, di approvare il Bilancio.

Il Coordinamento istituzionale è composto:

• Dai Sindaci o Assessori delegati, che si fanno garanti, ciascuno per il proprio Ente di

appartenenza, della presa d’atto dei provvedimenti adottati in seno al Coordinamento

Istituzionale;

• Dal Responsabile dell’Ufficio di Piano (dai Componenti dell’Ufficio di Piano per la

presentazione di specifici argomenti da sottoporre all’approvazione);

• Dal Coordinatore socio-sanitario, di cui all’art. 14 della Legge Regionale 3 agosto 2006, n.

25, delegato dal Direttore Generale della AUSL Bari (su invito);

• Da una unità tecnica con specifiche competenze del Servizio Sociale della Provincia per le

attività connesse alla gestione dei servizi sovra-ambito, espressamente assegnate alle

Province ( su invito).

Il funzionamento del Coordinamento Isituzionale è disciplinato da un Regolamento di

funzionamento adottato dallo stesso Coordinamento.

Il Coordinamento Istituzionale di questo Ambito ha mantenuto anche nell’anno 2012 una

frequenza di incontri di una volta al mese circa e, per quanto formalmente composto dal Sindaco

del Comune Capofila con funzioni di Presidente del Coordinamento Istituzionale e dai Sindaci o

Assessori delegati di tutti i Comuni dell’Ambito, ha quasi sempre visto la partecipazione degli

Assessori delegati che con dedizione e competenza sono intervenuti agli incontri e cercato di

risolvere tanti problemi che potevano ostacolare l’attività dell’Ufficio di Piano e rallentare la

gestione per l’attuazione del Piano di Zona.

L’Ambito provvede all’attuazione del Piano di Zona attraverso l’Ufficio di Piano.

L’Ufficio di Piano è dotato delle risorse umane in numero adeguato a rispondere al fabbisogno di

competenze tecniche e di capacità professionali necessarie per svolgere efficacemente ed



46

efficientemente le funzioni e i compiti assegnati all’Ufficio stesso.

L’Ufficio di Piano ha le seguenti competenze e funzioni:

• Predisporre gli atti per l’organizzazione dei servizi e per l’eventuale affidamento di essi ai

sensi della Legge n. 19/2006;

• Provvedere alle attività di gestione per l’attuazione del Piano di Zona;

• Predisporre i protocolli d’intesa e gli altri atti finalizzati a realizzare il Coordinamento

delle azioni riferibili al Piano di Zona;

• Organizzare la raccolta delle informazioni e dei dati al fine della realizzazione del sistema

di monitoraggio e valutazione;

• Predisporre tutti gli atti necessari all’assolvimento dell’obbligo di rendicontazione da parte

del Comune Capofila, custode e affidatario del fondo complessivo dell’Ambito;

• Formulare proposte, indicazioni e suggerimenti diretti al Coordinamento Istituzionale in

tema di iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori, gestione ed eventuale

rimodulazione delle attività previste dal Piano di Zona, acquisizione di diverse competenze

o nuove figure professionali per l’espletamento dei propri compiti;

• Curare l’esecuzione delle deliberazioni del Coordinamento Istituzionale;

• Relazionare periodicamente, con cadenza almeno semestrale, al Coordinamento

Istituzionale sullo stato di attuazione del Piano di Zona con l’indicazione del livello di

attuazione e del grado di soddisfazione dell’utenza;

• Esercitare le attività di controllo e vigilanza sui servizi.

L’ufficio di piano dell’ambito di zona di Gallipoli, nel corso del 2012, ha subito delle notevoli

innovazioni nella struttura tecnica e nella gestione quotidiana dei rapporto con l’utenza. infatti, il

coordinamento istituzionale nel mese di novembre 2011 ha nominato cinque unità, oltre al

responsabile che ricopre anche la carica di segretario generale del comune di Gallipoli,

appartenenti ai comuni dell’ambito perché curassero la funzione contabile e finanziaria, quella

tecnica e amministrativa e quella della programmazione e pianificazione. L’incarico di

responsabile dell’ufficio di piano e’ ricoperto dal segretario generale del comune di Gallipoli

(capofila).

In collaborazione con l’università del Salento ha accettato la collaborazione di volontari e stagisti,



47

laureati in servizio sociale che hanno espresso la volontà di collaborare con l’ambito di Gallipoli.

Questi professionisti sono quotidianamente presenti nell’ufficio di piano e curano i rapporti con

l’utenza, svolgono attività di front-office, dando la possibilità di avere un ufficio di piano

funzionante e funzionale per 36 ore settimanali, compresi n. due rientri pomeridiani.

Il responsabile dell’ufficio di piano ha curato la gestione delle risorse umane, ripartendo gli

incarichi di lavoro e i carichi di lavoro, fissando scadenze precise per la presentazione delle

proposte e dei compiti assegnati.

Nell’anno 2012 e’ stato creato anche il sito web dell’ambito di Gallipoli e ciò ha facilitato la

conoscenza delle finalità, degli obiettivi, delle possibilità di aiuto che oggi una famiglia può avere

da parte di chi gestisce la “cosa pubblica”. nel corso del 2012 l’ufficio di piano ha predisposto tutti

gli atti amministrativi per l’indizione di gare relative ai servizi, con procedura ad evidenza

pubblica, in conformità al codice degli appalti e al regolamento regionale n.4/2007.

Sono stati consolidati i rapporti con gli altri enti, quali l’asl, il centro per l’impiego, le scuole,le

associazioni di volontariato ed il terzo settore, il tribunale dei minori e quello del malato, la

guardia di finanza, i sindacati, ecc.

Per quanto riguarda i rapporti con gli altri servizi comunali, il flusso di informazioni e’ stato

costante e la messa in rete dell’attivita’ ha consentito uno scambio in tempo reale di opinioni,

oltre alla facilitazione di ricevere la modulistica necessaria per gli avvisi pubblici.

L’attività dell’ufficio di piano ha compreso un attento e puntuale monitoraggio dei capitoli di

bilancio riguardante i capitoli delle spese e delle entrate.

Il Responsabile dell’Ufficio di Piano è nominato dal Coordinamento Istituzionale ed assume la

responsabilità del funzionamento stesso, assolvendo, principalmente, a funzioni di direzione e

coordinamento dell’Ufficio.

Fanno parte dell’Ufficio di Piano:

• 1 esperto contabile

• 1 esperto in redazione degli atti di gare pubbliche

• 3 funzionari esperti di programmazione, pianificazione e con funzioni amministrative.

Gli atti del Coordinamento Istituzionale e dell’Ufficio di Piano sono pubblicati sul sito web

dell’Ambito e sui siti istituzionali dei Comuni.



48

La Governance, intesa come la zona di attività finalizzata alla gestione condivisa e partecipata del

processo di costruzione, attuazione e valutazione del ciclo di vita di un Piano Sociale di Zona e, al

tempo stesso, del sistema locale di welfare è elemento fondamentale su cui riflettere per effettuare

una valutazione approfondita ed efficace di un anno di attività.

Nel campo sociale ed in particolare nella pianificazione sociale di zona e del suo governo locale, il

termine Governance appare decisamente appropriato tenendo conto che sono coinvolti una

pluralità di soggetti pubblici e privati e che non è possibile, oltre che inopportuno, governare in

modo gerarchico (dall’alto verso il basso).

Il sistema di Governance prevede necessariamente:

• un organo politico di governo del settore (dimensione politica);

• un territorio di riferimento ;

• un supporto tecnico ed esecutivo (dimensione tecnico-programmatoria);

• la definizione delle modalità di gestione dei servizi ( dimensione gestionale );

• la definizione dei percorsi e dei metodi concertativi e collaborativi con i vari enti, pubblici

e privati, al fine della definizione e della gestione del Piano di Zona o di parti di esso

(dimensione partecipativa).

I processi avviati in questo Ambito, in termini di Governance, in due cicli di programmazione

sociale sono numerosi, innovativi, ma non privi di resistenze e ambivalenze.

La seconda esperienza del piano sociale di zona, oramai in fase conclusiva, ha rafforzato l’intesa

di fondo sugli obiettivi strategici da raggiungere e sull’impiego delle risorse finanziarie.

Tra gli aspetti positivi occorre mettere in evidenza che non si e’ verificato il rischio, tanto temuto,

di una confusione di ruoli fra la funzione politica, di mero indirizzo, spettante al coordinamento

istituzionale e quella tecnico gestionale, spettante all’ufficio di piano, ma fra questi si sono

verificate positive e significative interazioni.

per quanto concerne l’ufficio di piano, deputato alla gestione tecnica del piano sociale di zona,

nella sua riorganizzazione, si e’ tenuto conto delle competenze specifiche di ogni componente, con

l’impiego di tecnici per le attività specifiche riguardanti la predisposizione dei bandi di gara e dei

relativi capitolati e quello riguardante la gestione contabile e finanziaria, oltre a quello di



49

programmazione e pianificazione.

Questo ha permesso di risolvere alcuni inconvenienti verificatisi precedentemente e connessi alla

frammentaria programmazione e pianificazione dei servizi.

Di contro, occorre dire, che l’ufficio di piano presenta delle criticita’ e fra queste va segnalato che

necessita di figure fisse da occupare stabilmente, oltre alla presenza degli operatori di servizio

sociale da utilizzare anche, nel segretariato sociale.

Solo così l’ambito di zona imparerà a camminare da solo e quotidianamente ridurrà i tempi di

attesa che a volte rendono le procedure amministrative a livello intercomunale farraginosi

passaggi burocratici.

Fra le criticità rilevate vi e’ forse quella che più di altre fa sì che ogni ambito viaggi per conto

proprio in materia di governance perché manca un modello unico regionale, organizzativo

dell’ufficio di piano con riferimento alle risorse umane ed agli strumenti, oltre alla mancanza di un

aggiornamento professionale continuo.



50

CAPITOLO V

L’Attuazione del Piano Sociale di Zona e l’utilizzo delle risorse finanziarie

5.1 Rendicontazione al 31 dicembre 2012

L’anno 2012 è stato caratterizzato da un consolidato e significativo ridimensionamento delle

risorse finanziarie trasferite dallo Stato per i servizi sociali che ha imposto misure di

razionalizzazione degli interventi programmati, oltre ad un utilizzo prioritario dei residui di

stanziamento e dei residui passivi relativi alla prima annualità del Piano Sociale di Zona

2010/2012.

Le politiche di intervento, comunque, avviate nel secondo Piano di Zona sono il risultato della

lettura accurata dei bisogni del territorio evidenziati in sede di Tavoli di concertazione ed in

relazione alle diverse Aree di intervento.

Nel corso dell’anno 2012 sono stati effettuati pagamenti per € 917.305,00

Analizzando gli impegni di spesa per le attività di ambito, appare evidente che nell’anno 2012

risulta preponderante la spesa per le misure a sostegno delle responsabilità familiari e per gli

interventi di carattere domiciliare. Se si analizzano, poi, gli impegni di spesa per tipologia

dell’utenza, è possibile verificare come le attività di Ambito siano state rivolte, principalmente, in

favore di minori ed anziani diversamente abili.

Di seguito, si riportano in maniera sintetica gli interventi suddivisi per Aree :

AREA FAMIGLIA.

Con la presenza nel suo interno di minori, giovani, anziani, disabili, disoccupati, la famiglia risulta

essere Soggetto/Protagonista della comunità locale e destinataria dei servizi di tutte le aree di

intervento.

Sono stati erogati:

• Contributi economici per il Contrasto alla povertà a favore di 197 nuclei familiari in

condizioni di indigenza per un ammontare di € 60.000,00



51

• contributi per frequenza centri riabilitativi specializzati a 3 nuclei familiari con

componenti gravemente disabili per un importo complessivo di € 3.500,00. L’intervento,

attuato per la prima volta dall’Ambito, attiene il rimborso degli oneri a carico delle

famiglie per servizi di natura sociosanitaria erogati dall’ASL

• Sussidio di Baliatico rivolto a 18 famiglie con minori riconosciuti alla nascita da un solo

genitore. Sono state liquidate due annualità per complessivi € 84.104,06.

INCLUSIONE SOCIALE

E’ stato avviato il bando per n°120 borse lavoro a favore di soggetti disoccupati e inoccupati per

una somma complessiva di €.160.000,00

AREA MINORI

• Rette per ricoveri in strutture e contributi alla famiglie affidatarie per una somma

complessiva liquidata di € 107.748,68, che hanno riguardato n. 50 beneficiari;

• Assegno prima dote per i nuovi nati a favore di n. 214 nuclei familiare (tutti gli aventi

diritto collocati in graduatoria) per un importo complessivo erogato di € 438.400,000

• Integrazione Scolastica a favore di 68 utenti con l’impiego di 26 figure educative

specializzate. Spesa sostenuta € 175.201,50

• Avviate le procedure per il nuovo bando di INTEGRAZIONE SCOLASTICA per un

importo di €.190.000,00

• Bando Servizio Educativa Domiciliare avviate le procedure per il servizio destinato alla

famiglie con minori che necessitano di supporto educativo. Impegnate somme pari a

€ 200.000,00. Nuclei familiari destinatari presunti n.100.

AREA DISABILI

Contributi abbattimento Barriere Architettoniche Nel corso del 2012 sono stati liquidati i

contributi risalenti agli anni 2008- 2009- 2010 e parte del 2011 per un totale di € 60.105,88

relativi a n.18 richieste. Sono state accantonate, inoltre, somme per il rimborso di n. 7 istanze con

lavori in fase di ultimazione.



52

• Borse lavoro per l’inserimento lavorativo di Disabili

Attivate n° 30 borse lavoro per un importo di € 90.000,00

• Contributi per Trasporto Disabili

Servizio svolto dall’ASL. Beneficiari n.32 utenti. Liquidate somme per € 52.000,00

• Centri diurni semiresidenziali

Rimborso retta del 50% alle famiglie fornite da regolare delibera. Liquidate somme per

€ 32.108,34

AREA INCLUSIONE SOCIALE

• Attivate N.20 Borse lavoro a favore di ex detenuti e tossicodipendenti per una Spesa

complessiva erogata di € 96.000,00

• Attivate n. 05 Borse lavoro a favore di disabili psichici per l’importo mensile di €. 300,00

cadauna per un importo totale di €.18.000,00

AREA ANZIANI

• Servizio SAD (servizio di assistenza domiciliare)

Erogato a favore di 70 anziani con l’impiego di n.12 operatrici OSS. Somme erogate

€ 177.400,00

• Nuovo bando SAD

Avviate le procedure per la continuità del servizio a favore di n. 90 beneficiari e l’impiego

di n.15 unità OSS. Impegnate somme pari a € 195.000,00

• Assegno di Cura

La procedura istruttoria si è conclusa con l’approvazione della graduatoria definitiva

relativa a n. 356 potenziali beneficiari. E’ stata liquidata la somma di € 540.145,82 riferito

alla 2° e 3° annualità a n. 92 beneficiari di cui 26 assegni sono stati liquidati agli eredi

• SERVIZIO ADI (servizio assistenza domiciliare integrata)

Sono state avviate le procedure per l’espletamento del bando per l’erogazione di cure

sanitarie e socio-assistenziali a n. 100 anziani e disabili con n.16 operatori addetti al



53

servizio. Somme impegnate € 300.000,00

SPORTELLO IMMIGRAZIONE

E’ un servizio di informazione, assistenza e orientamento rivolto ai cittadini stranieri su ogni

aspetto legato alla loro permanenza nel nostro Paese. Il Bando per gli “esperti di legislazione” si è

concluso nel 2012, mentre sono in corso le fasi che riguardano il reclutamento dei mediatori

linguistici. Somma impegnata € 67.000,00



54

ALLEGATO 2

SCHEDA GOVERNANCE

SCHEDA DI RILEVAZIONE PER LA RELAZIONE SOCIALE DI AMBITO

DATI IDENTIFICATIVI

AMBITO TERRITORIALE DI GALLIPOLI COMUNI GALLIPOLI, ALEZIO, ALLISTE, MELISSANO, RACALE, SANNICOLA, TAVIANO, TUGLIE INDIRIZZO DELL’ENTE VIA ANTONIETTA DE PACE N. 78 – 73014 GALLIPOLI (LE) TELEFONO 0833 260237 - 0833 260221 E-MAIL [email protected] DATI DEL COMPILATORE COGNOME E NOME dott.ssa Maria CAIFFA RUOLO COORDINATRICE DEI SERVIZI SOCIALI D’AMBITO TELEFONO 0833 260211 E-MAIL [email protected] Gallipoli, 27 giugno 2013



55

A) UFFICIO DI PIANO

A1) COMPOSIZIONE

In questa sezione della scheda l’Ambito territoriale descriverà la composizione dell’UdP, per ente

di appartenenza (ambito, singolo comune, altro), per tipologia contrattuale, numero di operatori,

figure professionali, funzione svolta e monte ore settimanale, utilizzando la tabella indicata.

Dati Responsabile U.d.P.

1. Rapporto contrattuale:

� a tempo determinato

X a tempo indeterminato

� autonomo o parasubordinato

2. Tempo lavoro da contratto: X a tempo pieno � a tempo parziale � a prestazione o a progetto 3. Altre responsabilità nell’Ente (specificare) SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE DI GALLIPOLI 4. Tempo medio settimanale dedicato all’UdP: ORE 12



56

Componenti UdP

N.

Qualifica Professionale

Tipologia del contratto / incarico(*)

Ente di appartenenza

Monte ore settimanale

Funzione ricoperta (**)

Provvedimento formale di

assegnazione

1 Istruttore amministrativo

Dipendente a t.i. Comune di Alliste

15 funzione contabile e finanziaria

delibera coord. istit. n. 06 del 17/05/2012

2 Funzionario Dipendente a t.i. Comune di Tuglie

15 funzione tecnica e amministrativa


3 Assistente Sociale

Dipendente a t.i. Comune di Taviano

15 funzione di programmazione e progettazione


4 Assistente Sociale

Dipendente a t.i. Comune di Sannicola

12 funzione di programmazione e progettazione


5 Funzionario Dipendente a t.i. Comune di Gallipoli

20 funzione tecnica e amministrativa


(*) Specificare incarico professionale, Co.Co. Pro, Co.Co.Co, contratto di lavoro dipendente a T.D. oppure a T.I., altra forma. Specificare inoltre se l’incarico comporta l’assegnazione unica all’UdP ovvero anche incarichi diversi presso uno o tutti i Comuni dell’Ambito. (**) Specificare se si tratta di: Funzione di programmazione e progettazione, Funzione di gestione tecnica e amministrativa, Funzione contabile e finanziaria

All’interno dell’UDP sono previste altre figure, provenienti da entri Enti:

X SI � NO

X Asl o Provincia o Altro (Specificare) ____________________________



57

A2) COLLABORAZIONI FUNZIONALI

In questa sezione della scheda l’Ambito territoriale dovrà indicare le principali attività di

collaborazione funzionale svolte dall’UdP secondo il seguente schema

� Quali rapporti di collaborazione funzionale l’Ufficio di Piano di Zona ha con i singoli Comuni dell’Ambito territoriale? (è possibile indicare più risposte)

- Di supporto tecnico per ogni fase di attuazione dei servizi X - Di supporto tecnico per la gestione delle gare � - Di supporto solo al Coordinamento Istituzionale � - Di piena integrazione per la gestione del Piano Sociale di Zona X - Di supporto tecnico per la rendicontazione e interfaccia con la Regione X - Altro (_________________________________________________) �

� Quali rapporti di collaborazione funzionale l’Ufficio di Piano di Zona ha con gli uffici dei Servizi Sociali dei singoli Comuni dell’Ambito territoriale? (è possibile indicare più risposte)

- Di supporto tecnico alla programmazione dei servizi X - Di supporto tecnico all’attuazione di specifici interventi/servizi X - Di supporto tecnico per la gestione delle gare X - Di piena collaborazione per la gestione del Piano Sociale di Zona X - Di supporto tecnico per la rendicontazione e interfaccia con la Regione X - Di interfaccia nei rapporti con la ASL X - Altro (_________________________________________________) �

� Quali rapporti di collaborazione funzionale l’Ufficio di Piano di Zona ha con la ASL? (è possibile indicare più risposte)

- Di consultazione per l’attuazione di servizi distrettuali � - Di collaborazione per la realizzazione di servizi distrettuali

ADI – PUA – EQUIPE INTEGRATE X - Di costante integrazione per la programmazione e realizzazione dei servizi del Piano di Zona X - Di integrazione per il funzionamento delle Porte Uniche di Accesso � - Di integrazione per il funzionamento delle Unità di Valutazione Multidimensionale X - Altro (_________________________________________________) �



58

� Con che frequenza l’Ufficio di Piano incontra i referenti della ASL? (è possibile indicare più risposte)

□ 3 volte l’anno □ 1 volta ogni 2 mesi circa □ 1 volta al mese X ogni 15 giorni □ ogni settimana □ altro specificare ___________________

� Quali rapporti di collaborazione funzionale l’Ufficio di Piano di Zona ha con la Provincia? (è possibile indicare più risposte)

- Di consultazione per l’attuazione di particolari servizi X - Di collaborazione per la realizzazione di servizi sovra ambito � - Di supporto per la realizzazione dell’Osservatorio Sociale Provinciale X - Altro (_________________________________________________) �

� Quali rapporti di collaborazione funzionale l’Ufficio di Piano di Zona ha con altri enti :

(CENTRO PER L’IMPIEGO, FORZE DELL’ORDINE,ORDINE ASSISTENTI SOCIALI, AGENZIE PER MEDIATORI CULTURALI)

- Di consultazione per l’attuazione di servizi x - Di collaborazione per la realizzazione di servizi

(specificare quali ________________________________) � - Di costante integrazione per la programmazione e realizzazione dei servizi del Piano di Zona � - Di collaborazione per il funzionamento di equipe integrate x - Altro (_________________________________________________) �

� Quali rapporti di collaborazione funzionale l’Ufficio di Piano di Zona ha con il Coordinamento Istituzionale?

(è possibile indicare più risposte)

- Di consultazione per l’attuazione di servizi � - Di collaborazione per la realizzazione di servizi x

- Di costante integrazione per la programmazione e realizzazione dei servizi del Piano di Zona x - Di collaborazione per il funzionamento stesso dell’udp x - Altro (_________________________________________________) �



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� Con che frequenza l’Ufficio di Piano incontra il Coordinamento Istituzionale?

□ 3 volte l’anno x 1 volta ogni 2 mesi circa □ 1 volta al mese □ ogni 15 giorni □ una o più volte ogni settimana □ altro specificare ___________________

A3) MODALITÀ DI LAVORO

� Quali modalità l’Ufficio di Piano di Zona adotta per garantire l’informazione e la comunicazione? (è possibile indicare più risposte)

- Spazio web dedicato nel sito istituzionale X - Affissione all’albo pretorio, circolari, comunicazioni X - Manifesti, locandine, brochure X - Newsletter cartacea o telematica � - Mailing mirato X - Comunicazione radiofonica e televisiva � - Altra modalità (_____________________________) �

� Come valuta in una scala da 1 a 5:

a) l’attività dell’UdP per quanto attiene la capacità/possibilità di far fronte agli impegni assunti e/o attributi?

1 2 3 4 X Insufficiente molto efficace

b) l’attività dell’UdP per quanto attiene l’attenzione al tema della qualità e della soddisfazione degli utenti?


c) l’attività dell’UdP per quanto attiene la capacità/possibilità di integrazione con l’Asl? 1 2 3 X 5

Insufficiente molto efficace

d) l’attività dell’UdP per quanto attiene la capacità/possibilità di integrazione con gli altri uffici comunali e di altri enti pubblici?



60


e) l’attività dell’UdP per quanto attiene la capacità/possibilità di lavorare in gruppo al loro interno?


f) l’attività dell’UdP per quanto attiene la capacità/possibilità di adattarsi al nuovo modo di lavorare previsto dalla riforma dei servizi sociali (ufficio comune, gestione associata dei servizi)?


L’ambito espliciti le eventuali criticità laddove si è registrata una scarsa efficacia dei

rapporti funzionali

Il decurtamento delle risorse nazionali in favore delle politiche sociali, ha posto in seria difficoltà

gli enti locali e gli ambiti sociali, in un periodo di grave crisi economica e di numerose situazioni

di bisogno che i comuni devono quotidianamente affrontare. nel contempo, però, si registra, da

parte della regione puglia, a fronte di un decremento delle risorse economiche, un aumento di

richieste di raggiungimento di obiettivi che non tengono conto che i piani di zona vivono una

realtà, oggi, diversa di quella della prima esperienza. E’ urgente, perciò, porre al centro del

welfare locale i problemi della mancanza di lavoro che colpisce le famiglie pugliesi, trasversale a

tutte le età e che dovrebbe far pensare che forse fare meno assistenzialismo a chi possiede delle

entrate, seppur minime , potrebbe far girare lo sguardo verso nuove categorie di popolazione,

principalmente fra i giovani diplomati, laureati, trentenni e anche di più, in cerca di una

occupazione, ancora a carico di genitori che, con tanti sacrifici li hanno fatti studiare ed oggi,

anziché, raccogliere i frutti, tolgono il pane alla propria bocca, per darlo ai figli disoccupati, vera

piaga del terzo millennio.



61

A4) POTENZIAMENTO UDP

In che termini è avvenuta la riorganizzazione e/o il potenziamento dell’UdP nel corso

del 2012? (descrizione sintetica delle modifiche intervenute nel corso del 2012)

L’ufficio di Piano dell’Ambito di Zona di Gallipoli, nel corso del 2012, ha subito delle notevoli innovazioni nella struttura tecnica e nella gestione quotidiana dei rapporto con l’utenza. Infatti, il coordinamento istituzionale nel mese di Novembre 2011 ha nominato cinque unità, oltre al responsabile che ricopre anche la carica di segretario generale del comune di Gallipoli, appartenenti ai comuni dell’ambito perché curassero la funzione contabile e finanziaria, quella tecnica e amministrativa e quella della programmazione e pianificazione. L’incarico di responsabile dell’ufficio di piano è ricoperto dal segretario generale del comune di Gallipoli (capofila). In collaborazione con l’università’ del Salento ha accettato la collaborazione di volontari e stagisti, laureati in servizio sociale che hanno espresso la volontà di collaborare con l’ambito di Gallipoli. questi professionisti sono quotidianamente presenti nell’ufficio di piano e curano i rapporti con l’utenza, svolgono attività di front office, dando la possibilità di avere un ufficio di piano funzionante e funzionale per 36 ore settimanali, compresi n. due rientri pomeridiani. Il responsabile dell’ufficio di piano ha curato la gestione delle risorse umane, ripartendo gli incarichi di lavoro e i carichi di lavoro, fissando scadenze precise per la presentazione delle proposte e dei compiti assegnati. Nell’anno 2012 e’ stato creato anche il sito web dell’ambito di Gallipoli e ciò ha facilitato la conoscenza delle finalità, degli obiettivi, delle possibilità di aiuto che oggi una famiglia può avere da parte di chi gestisce la “cosa pubblica”. Nel corso del 2012 l’ufficio di piano ha predisposto tutti gli atti amministrativi per l’indizione di gare relative ai servizi, con procedura ad evidenza pubblica, in conformità al codice degli appalti e al regolamento regionale n.4/2007. Sono stati consolidati i rapporti con gli altri enti, quali l’asl, il centro per l’impiego, le scuole,le associazioni di volontariato ed il terzo settore, il tribunale dei minori e quello del malato, la guardia di finanza, i sindacati, ecc. per quanto riguarda i rapporti con gli altri servizi comunali, il flusso di informazioni e’ stato costante e la messa in rete dell’attivita’ ha consentito uno scambio in tempo reale di opinioni, oltre alla facilitazione di ricevere la modulistica necessaria per gli avvisi pubblici. L’attivita’ dell’ufficio di piano ha compreso un attento e puntuale monitoraggio dei capitoli di bilancio riguardante i capitoli delle spese e delle entrate.



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B) GOVERNANCE ISTITUZIONALE

B1) IL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

In questa sezione della scheda l’Ambito territoriale descriverà la composizione del Coordinamento

Istituzionale, le modalità di partecipazione di eventuali partecipanti diversi da quelli dei

rappresentanti dei comuni facenti parte dell’Ambito stesso, le funzioni prevalenti svolte dal CI, la

frequenza degli incontri, le modifiche nel funzionamento del Coordinamento Istituzionale

intervenute nel corso del 2012)

Composizione:

X Sindaco del comune capofila (con funzione di Presidente del CI) X Sindaci o assessori delegati di tutti i comuni dell’ambito X Delegato Asl SU INVITO X Delegato Provincia SU INVITO X RESPONSABILE UFFICIO DI PIANO

Frequenza degli incontri

□ 1 volta la settimana □ X volta al mese □ 1 volta al semestre □ 1 volta l’anno □ 1 volta sola nel triennio (per l’approvazione del Piano di Zona)

Funzioni:

X Programmazione e scelte strategiche X Di indirizzo per il lavoro quotidiano dell’udp X Di valutazione e verifica della gestione del pdz X Di raccordo con i referenti politici amministrativi di altri enti pubblici � Altro (indicare quali____________________________________________)

B2) LE FORME E GLI STRUMENTI DELLA GESTIONE ASSOCIATA

In questa sezione della scheda l’Ambito territoriale descriverà le scelte compiute e intervenute nel

corso del 2012 in merito alla gestione associata dei servizi, con riferimento agli assetti



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organizzativi e gestionali individuati, le motivazioni della scelta, i punti di forza e quelli di

debolezza delle soluzioni individuate.

Dopo l’esperienza positiva del primo triennio, i comuni dell’ambito di Gallipoli hanno inteso

continuare l’esperienza della convenzione, con la cosiddetta “delega forte” al comune capofila.

In questa sezione della scheda l’Ambito dovrà descrivere le eventuali riflessioni formulate/scelte

assunte su nuove forme di gestione intervenute nel corso del 2012 e/o da intraprendere

Nel corso dell’anno 2012 i sindaci dell’ambito hanno cercato di realizzare l’unione dei comuni,

approvando lo statuto e mettendo a disposizione le risorse umane. la sopraggiunta legislazione

nazionale ha impedito ciò, per cui l’ambito ha continuato con l’esercizio coordinato della

convenzione, senza escludere del tutto la ricerca di nuove strade consentite per la gestione del piano

di zona.

B3) IL COORDINAMENTO INTERISTITUZIONALE

In questa sezione della scheda l’Ambito territoriale descriverà la composizione del Coordinamento

Interistituzionale, le modalità di partecipazione, le funzioni prevalenti svolte , la frequenza degli

incontri

Composizione:

X Referente politico (SINDACO O ASSESSORI DELEGATI, SINDACO COMUNE CAPOFILA IN QUALITA’ DI PRESIDENTE O SUO DELEGATO)

X Referente tecnico ( RESPONSABILE DELL’UFFICIO DI PIANO E SU RICHIESTA I COMPONENTI INTERESSATI AGLI ARGOMENTI DA ILLUSTRARE)

� Altro (indicare__________________________________________________________)

Frequenza degli incontri X 1 volta al mese � 1 volta al semestre � 1 volta l’anno � 1 volta sola nel triennio



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Funzioni:

X Programmazione e scelte strategiche X Di monitoraggio, valutazione e verifica della gestione dei Piani di zona X Di raccordo con i referenti politici amministrativi di altri enti pubblici � Altro (specificare __________________________________________)

B4) INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA

In questa sezione della scheda l’Ambito descriverà gli elementi che caratterizzano il processo di

integrazione sociosanitaria a livello territoriale, con particolare attenzione alle decisioni/scelte

operative definite nel corso del 2012.

Sono state definite modalità operative e/o strumenti specifici per promuovere l’integrazione

sociosanitaria? (firma di protocolli, programmazione condivisa, sottoscrizione di accordi

formali…)

X Sì � No

Se si quali?

X Accordo di programma per l’attuazione del Piano di Zona X Protocolli operativi per il funzionamento di PUA e UVM X Protocolli operativi per le procedure di affidamento dei servizi sociosanitari X Protocolli operativi per il servizio educativo specialistico, per le tossicodipendenze e per

il trasporto disabili.

Con quali obiettivi?

Le procedure condivise devono evitare la duplicazione di interventi con inutili sprechi di

denaro che può essere utilizzato per altri servizi.



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Con quali risultati raggiunti?

• UVM attivata e ben avviata • equipe per servizio di integrazione scolastica • adi • prese in carico condivise

Con quali criticità rilevate?

La indeterminatezza delle risorse economiche delle asl, pone queste ultime in difficoltà sia

nell’approccio organizzativo che in quello di gestione come richiesto,invece, dagli accordi di

programma.

Malgrado la regione puglia abbia stabilizzato il personale precario che veniva utilizzato nei

servizi al cittadino, quale l’integrazione scolastica, l’ADI, ecc., oggi la spesa per il personale

occorrente a garantire i servizi e’ solo a carico dell’ambito, in quanto il personale asl o e’

utilizzato negli uffici, oppure rimane fuori dal lavoro per periodi di malattia molto lunghi.

si sottolinea, anche, una molteplicità di attori, non sempre con voce univoca e la mancanza di

un sistessistema di informatizzazione comune.

B5) INTEGRAZIONE CON ALTRI ENTI/ISTITUZIONI


raccordo con altri enti/istituzioni, con particolare attenzione alle decisioni/scelte operative definite

nel corso del 2012.

Sono in corso all’interno del vostro Piano di Zona esperienze di progettazione svolte in

collaborazione con la Provincia?

X Sì □ No



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Se sì, per quali servizi?

• Centro antiviolenza • Case rifugio • Sportelli immigrazione • Trasporto scolastico per la scuola superiore • Integrazione scolastica per gli alunni delle scuola superiori

Sono in corso all’interno del vostro Piano di Zona esperienze di progettazione svolte con altri enti

o istituzioni?

□ X Sì □ No

Se sì, con quali enti?

• Ufficio di esecuzione penale esterna del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Lecce

• Caritas • guardia di finanza per il controllo sulle istanze presentate • sindacati • scuole

Con quali obiettivi? (specificare per ciascuna collaborazione quali obiettivi progettuali si stanno percorrendo)

Migliorare le prestazioni ed i servizi offerti

Con l’UEPE si sono attivati tirocini formativi, in collaborazione con le cooperative sociali

Con le scuole, di ogni ordine e grado, si attuano azioni di prevenzione e di recupero del

disagio minorile e di forme di dipendenza, attraverso equipe di professionisti coordinate

dal SERT, dal consultorio familiare ed anche in collaborazione con la Caritas, nei casi di

povertà accertata.

Con la guardia di finanza, da alcuni anni, si collabora per smascherare situazioni di false

attestazioni di povertà ed accedere a benefici economici.

Con i sindacati la collaborazione avviene durante le richieste di aiuto, anche con la

produzione cartacea delle istanze

Quali risultati sono stati raggiunti al 31.12. 2012?



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X costituzione di gruppi di lavoro/gruppi di progetto integrati X sottoscrizione di protocolli X scelte di programmazione/progettazione condivise □ sottoscrizione di accordi formali per la gestione di servizi □ altro specificare ____________________________________________________

Indicare quali tra i seguenti servizi sono a gestione integrata con altri enti/istituzioni

Servizi Gestione integrata

Ente/Istituzione

Attraverso quale regolamentazione

(accordo, protocollo)

Segretariato Sociale PIS - Pronto intervento sociale Servizio sociale professionale d'ambito PUA (accesso a prestazioni socio-sanitaria)

UVM (valutazione multidimensionale) X ASL ACCORDO Assistenza educativa domiciliare minori e famiglie

Assistenza Domiciliare socio-assistenziale (SAD)

X ASL ACCORDO

Assistenza Domiciliare Integrata con servizi sanitari (ADI)

Mensa/distribuzione pasti a domicilio Telesoccorso e teleassistenza Centro diurno minori (compreso CAP) Centro diurno anziani (compreso CAP) Centro diurno socioeducativo riabilitativo

Centro diurno persone affette da demenza

Assistenza specialistica per l’integrazione scolastica ed extrascolastica disabili

X ASL ACCORDO

Centro antiviolenza Trasporto sociale (escluso il trasporto scolastico )

Asilo nido Altre strutture prima infanzia Dopo di Noi



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Altre strutture residenziali disabili Case per la vita Case famiglia con servizi per l'autonomia Casa rifugio Strutture residenziali minori

Strutture residenziali anziani non autosufficienti

Strutture residenziali anziani non autosufficienti

Borse lavoro e/o inserimenti lavorativi Mensa e/o distribuzione pasti a domicilio Interventi abbattimento barriere architettoniche

Microcredito Interventi e servizi di prevenzione (area dipendenze)

X SERT ACCORDO

Contributi economici diretti Contributi economici indiretti Affido familiare X PROVINCIA ACCORDO Servizio adozioni X PROVINCIA ACCORDO Centri di ascolto famiglie Equipe affido familiare Equipe integrata antiviolenza X PROVINCIA ACCORDO Equipe integrazione scolastica X PROVINCIA ACCORDO



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C) GOVERNANCE TERRITORIALE

C1) ATTIVITA’ DI CONCERTAZIONE


governance territoriale con particolare riferimento all’attività di concertazione.

Indicare le attività svolte fino ad oggi, in particolare quelle realizzate nel corso del 2012

Con deliberazione del 12/11/2009 n. 10 e’ stato approvato il disciplinare per il funzionamento del

tavolo di concertazione. Esso ha accompagnato l’U.D P. nella fase di elaborazione del secondo

piano sociale di zona e con la diffusione della relazione sociale. Il tavolo di concertazione e’ inteso

come momento di incontro tra le varie realtà territoriali, al quale viene assegnata una funzione di

direzione del processo pianificatorio ed in particolar modo nella lettura dei bisogni e delle

opportunità e con la messa a punto di strumenti per la partecipazione degli utenti alla valutazione

della qualità dei servizi e degli interventi sociali.

Specificare la composizione del Tavolo di Concertazione,in particolare indicare le modifiche

intervenute nel corso del 2012

Del tavolo di concertazione fanno parte:

• i rappresentanti dei comuni dell’ambito • della provincia- assessorato alle politiche sociali • asl, Lecce • ministero della giustizia UEPE • istituzioni scolastiche • centro per l’impiego • centri per la giustizia minorile • tribunale per i minorenni • organismi di rappresentanza del volontariato • parrocchie • terzo settore • sindacati e patronati



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Nel corso del 2012 con che periodicità (in media) è stato convocato il Tavolo di Concertazione?

� mai � tre volte l’anno X più volte, ma solo per l’elaborazione del Piano Sociale di Zona � una volta al mese � più volte al mese

C2) RUOLO DELLE PARTI SOCIALI E DEL TERZO SETTORE

In questa sezione della scheda l’Ambito descriverà gli elementi che hanno caratterizzano il processo

di governance territoriale nel corso del 2012 con particolare riferimento all’attività di

consultazione/ascolto/confronto, sia con le Parti Sociali che con il Terzo Settore.

L’Ambito indichi l’eventuale istituzione di altri luoghi e/o organismi (consulte, forum, ecc.).

I comuni dell’ambito hanno istituito organismi di partecipazione previsti nei loro statuti comunali

L’Ambito indichi per quali specifiche attività si è sviluppata l’attività di concertazione e/o

consultazione territoriale e quali soggetti ha coinvolto (Parti Sociali, Terzo Settore, Organizzazioni

di volontariato)

Ai sensi del regolamento regionale n.4/2007, art.16, l’attivita’ di concertazione e’ stata realizzata

attraverso incontri pubblici mirati.

L’opportunita’ prevista dal regolamento, di auto-convocazione, non e’ stata finora realizzata.

L’Ambito indichi l’eventuale organizzazione di tavoli tematici che svolgano attività di

consultazione, progettazione etc. con l’UdP.



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Nell’ambito dell’attuazione del Piano Sociale di Zona sono state programmate e realizzate forme di

promozione di cittadinanza attiva?

X SI � NO

Se si quali?

Incontri sui temi:

‐ di violenza a donne e minori

‐ disabilità

‐ adolescenza

‐ tossicodipendenza

‐ gioco (gratta e vinci, giochi online, lotto, ecc. che oggi riguardano anche, donne e minori)

Nell’ambito dell’attuazione del Piano Sociale di Zona sono state programmate e realizzate forme di

partenariato attivo finalizzato allo sviluppo territoriale e alla promozione di interventi di inclusione

sociale?

X SI � NO

Se si quali?

Progetto “Rafforzamento delle famiglie”

Progetto “Giovani per il Sociale”

Progetto “generazione x anno 0”

Progetto “Diritti al lavoro”



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D) VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA GOVERNANCE DEL PIANO SOCIALE DI

ZONA

In questa sezione conclusiva l’Ambito territoriale dovrà esplicitare i punti di forza e criticità

relativamente allo sviluppo della governance del Piano Sociale di Zona, in particolare nel corso del

2012

La seconda esperienza del piano sociale di zona, oramai in fase conclusiva, ha rafforzato l’intesa di

fondo sugli obiettivi strategici da raggiungere e sull’impiego delle risorse finanziarie.

Tra gli aspetti positivi occorre mettere in evidenza che non si e’ verificato il rischio, tanto temuto, di

una confusione di ruoli fra la funzione politica, di mero indirizzo, spettante al coordinamento

istituzionale e quella tecnico gestionale, spettante all’ufficio di piano, ma fra questi si sono

verificate positive e significative interazioni.

Per quanto concerne l’ufficio di piano, deputato alla gestione tecnica del piano sociale di zona, nella

sua riorganizzazione, si e’ tenuto conto delle competenze specifiche di ogni componente, con

l’impiego di tecnici per le attività specifiche riguardanti la predisposizione dei bandi di gara e dei

relativi capitolati e quello riguardante la gestione contabile e finanziaria, oltre a quello di

programmazione e pianificazione.

Questo ha permesso di risolvere alcuni inconvenienti verificatisi precedentemente e connessi alla

frammentaria programmazione e pianificazione dei servizi.

Di contro, occorre dire, che l’ufficio di piano presenta delle criticità e fra queste va segnalato che

necessita di figure fisse da occupare stabilmente, oltre alla presenza degli operatori di servizio

sociale da utilizzare anche, nel segretariato sociale.

Solo così l’ambito di zona imparerà a camminare da solo e quotidianamente ridurrà i tempi di attesa

che a volte rendono le procedure amministrative a livello intercomunale farraginosi passaggi

burocratici.

Fra le criticità rilevate vi e’ forse quella che più di altre fa sì che ogni ambito viaggi per conto

proprio in materia di governance perché manca un modello unico regionale, organizzativo

dell’ufficio di piano con riferimento alle risorse umane ed agli strumenti, oltre alla mancanza di un

aggiornamento professionale continuo.

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