RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A...

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1 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S. ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI" ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI" IST. PROFESS. PER OPERATORE/TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI (ANCHE CORSO SERALE) IST. PROFESS. PER OPERATORE/TECNICO DELL'ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA ISTRUZIONE PROFESSIONALE (NUOVO ORDINAMENTO): - SERVIZI SOCIO-SANITARI (ANCHE CORSO SERALE) - PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI: ABBIGLIAMENTO E MODA Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca - Tel. 0583 / 493176-492283 - Fax 0583 / 954094 Email : [email protected] - [email protected] Pec : [email protected] - Sito WEB : www.istitutomachiavelli.gov.it RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 PROF.ssa Pieraccioni Cristina MATERIA: Italiano CLASSE 5 SEZ. M PTS Data di presentazione: 15-05-2017 ALL. A

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1 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"

ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"

IST. PROFESS. PER OPERATORE/TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI (ANCHE CORSO SERALE) IST. PROFESS. PER OPERATORE/TECNICO DELL'ABBIGLIAME NTO E DELLA MODA

ISTRUZIONE PROFESSIONALE (NUOVO ORDINAMENTO):

- SERVIZI SOCIO-SANITARI (ANCHE CORSO SERALE) - PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI: ABBIGLIAMENTO E MODA

Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca - Tel. 0583 / 493176-492283 - Fax 0583 / 954094 Email : [email protected] - [email protected]

Pec : [email protected] - Sito WEB : www.istitutomachiavelli.gov.it

RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF.ssa Pieraccioni Cristina MATERIA: Italiano CLASSE 5 SEZ. M PTS

Data di presentazione: 15-05-2017

ALL. A

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2 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e un alunno che segue un percorso differenziato supportato dalle insegnanti di sostegno e che non è presente in classe. Le ragazze, da me seguite fin dal primo anno di frequenza in questo Istituto, si sono sempre mostrate interessate e collaborative impegnandosi adeguatamente sia nelle lezioni in classe che per quanto riguarda il lavoro domestico. Permangono, per alcune, incertezze soprattutto nella produzione scritta, tuttavia sono apprezzabili i miglioramenti riscontrati durante il percorso di studi. 1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Conoscere i contenuti del programma nelle sue linee essenziali: autori, opere, movimenti letterari inseriti nel loro contesto storico.

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Conoscere i contenuti del programma: aspetti significativi della biografia e delle opere degli autori studiati; elementi fondamentali della poetica degli autori e dei movimenti studiati; caratteri qualificanti dei diversi generi testuali studiati.

X

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3 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

2. CAPACITA' E COMPETENZE AQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Cogliere il nucleo fondamentale di un messaggio e il significato di un testo nella sua globalità.

X

Esporre oralmente e per scritto in forma sostanzialmente corretta.

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Comprendere e analizzare testi di vario genere

X

Contestualizzare i testi letterari proposti.

X

Confrontare testi, autori e movimenti con altri coevi e/o di altre epoche.

X

Riconoscere le principali linee evolutive della tradizione letteraria italiana.

X

Esprimere dei giudizi motivati.

X

Utilizzare adeguatamente gli strumenti espressivi e argomentativi per gestire la comunicazione verbale in vari contesti.

X

Produrre testi scritti corretti e organici in relazione ai differenti scopi comunicativi.

X

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4 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

IL SEGUENTE PROGRAMMA E’ STATO REDATTO UTILIZZANDO LE TITOLAZIONI E LE CITAZION I ANTOLOGICHE

Primo Quadrimestre EDUCAZIONE LINGUISTICA Attraverso la correzione collettiva e individuale degli elaborati scritti, è stata guidata la riflessione sulle strutture linguistiche al fine di favorire la produzione di testi formalmente corretti e rispondenti ai diversi scopi comunicativi. Particolare attenzione è stata rivolta alla conoscenza delle modalità di pianificazione e produzione del saggio breve e dell’articolo d’opinione. L’ETA’ DEL REALISMO Il Positivismo – Il Naturalismo – Il Verismo G. VERGA La vita- Il pensiero- La poetica – Le opere Letture: Lettera dedicatoria a Salvatore Farina (da L'amante di Gramigna, prefazione) – Rosso Malpelo – La lupa (da Vita dei campi) – La roba – Libertà (da Novelle Rusticane) - I Malavoglia, caratteristiche del romanzo e strategie narrative: La famiglia Toscano e la partenza di'Ntoni cap. I – – Il contrasto tra 'Ntoni e padron 'Ntoni cap. XI – L'addio di 'Ntoni cap. XV - Mastro don Gesualdo, caratteristiche del romanzo e strategie narrative: La morte di Gesualdo cap. V.

Secondo Quadrimestre EDUCAZIONE LINGUISTICA Attraverso la correzione collettiva e individuale degli elaborati scritti, è stata guidata la riflessione sulle strutture linguistiche al fine di favorire la produzione di testi formalmente corretti e rispondenti ai diversi scopi comunicativi. Particolare attenzione è stata rivolta alla conoscenza delle modalità di pianificazione e produzione del saggio breve e dell’articolo d’opinione. IL DECADENTISMO- L'irrazionalismo di fine secolo Cenni al pensiero di Nietzche, Bergson, Freud I SIMBOLISTI FRANCESI C. Baudelaire Corrispondenze (da I fiori del male) LA SCAPIGLIATURA (cenni) G. D’ANNUNZIO La vita- Il pensiero- La poetica – Le opere Estetismo – Superomismo – Panismo

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5 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

Letture: Il piacere: la vicenda – L'attesa dell'amante - L'asta (da Il piacere cap. I e V) – Scrivo nell'oscurità (da Notturno) – La sera fiesolana – La pioggia nel pineto- Meriggio (da Alcyone) G. PASCOLI La vita- Il pensiero- La poetica – Le opere Letture: Arano – Lavandare – Novembre – X agosto – Temporale – Il lampo (da Myricae) – Il gelsomino notturno- La mia sera- Nebbia (da Canti di Castelvecchio) FUTURISTI E CREPUSCOLARI F.T.Marinetti: Manifesto del Futurismo L. PIRANDELLO La vita- Il pensiero- La poetica – Le opere Letture: Il sentimento del contrario (da L'umorismo) – Il treno ha fischiato – La signora Frola e il signor Ponza suo genero – Ciaula scopre la luna (fotoc.) - La patente (da Novelle per un anno). Il fu Mattia Pascal, trama, struttura narrativa: La nascita di Adriano Meis, cap. VIII – Nel limbo della vita, cap. XVIII Uno, nessuno e centomila, trama, struttura narrativa: Un piccolo difetto, cap. I – Un paradossale lieto fine, cap. IV Le opere teatrali: L'ingresso in scena dei sei personaggi (da Sei personaggi in cerca d'autore), Enrico IV per sempre (da Enrico IV) I. SVEVO La vita- Il pensiero- La poetica – Le opere La coscienza di Zeno, trama, struttura e tecniche narrative: L'ultima sigaretta, cap III – Lo schiaffo del padre, cap. IV – La salute di Augusta, cap. VI – L'esplosione finale, cap. VIII. G. UNGARETTI La vita- Il pensiero- La poetica – Le opere Letture: I fiumi – S.Martino del Carso – Veglia- Fratelli- Mattina – Soldati

Ore effettivamente svolte dal docente

94

4. METODOLOGIE

Lezione frontale e dialogata Problematizzazione e Attualizzazione Proposte di schemi Simulazioni Discussione sulle tematiche affrontate e sui risultati attesi in un’ottica di costante attenzione alla didattica dell’errore.

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6 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

5. MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO:

Autori Titolo Vol. Casa editrice Roncoroni Cappellini Dendi e altri

Letteratura lingua arte

2 3

Signorelli scuola

Schemi di lavoro – dizionari – manuali in possesso degli studenti – fotocopie.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA Verifica immediata: domande alla classe a conclusione della lezione e in vista della verifica sommativa STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Interrogazioni - Tutte le tipologie previste per affrontare la prima prova dell’Esame di Stato (Simulazioni) Sono state somministrate due verifiche scritte e due orali nel Primo Quadrimestre e tre verifiche scritte (di cui due Simulazioni) e due orali nel Secondo Quadrimestre. Data Firma del docente 15/05/2017 __________________

Gli alunni

______________________

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7 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"

ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"

IST. PROFESS. PER OPERATORE/TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI (ANCHE CORSO SERALE) IST. PROFESS. PER OPERATORE/TECNICO DELL'ABBIGLIAME NTO E DELLA MODA

ISTRUZIONE PROFESSIONALE (NUOVO ORDINAMENTO):

- SERVIZI SOCIO-SANITARI (ANCHE CORSO SERALE) - PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI: ABBIGLIAMENTO E MODA

Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca - Tel. 0583 / 493176-492283 - Fax 0583 / 954094 Email : [email protected] - [email protected]

Pec : [email protected] - Sito WEB : www.istitutomachiavelli.gov.it

RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF.ssa Pieraccioni Cristina MATERIA: Storia

CLASSE 5 SEZ. M P.T.S.

Data di presentazione: 15-05-2017

ALL. A

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8 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da nove alunne e un alunno che segue un percorso differenziato supportato dalle insegnanti di sostegno e che non è presente in classe. Le ragazze, da me seguite fin dal primo anno di frequenza in questo istituto, si sono mostrate sempre disponibili e collaborative sia durante le lezioni in classe che per quanto riguarda il lavoro domestico. L'esiguo numero di esse ha permesso di seguirle individualmente, di far loro superare l'iniziale diffidenza verso la materia e quindi di raggiungere un profitto mediamente soddisfacente.

1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Conoscere i contenuti del programma nelle sue linee essenziali.

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Conoscere le linee essenziali dei singoli periodi trattati. Conoscere i termini e le espressioni fondamentali del linguaggio storico.

X

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9 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

2. CAPACITA' E COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Cogliere i rapporti di causa-effetto nella giusta prospettiva spazio-temporale.

X

Esporre in forma chiara, sia oralmente che per scritto, i fatti e le problematiche relative agli avvenimenti trattati.

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%) Individuare relazioni, rapporti e connessioni tra i fatti storici.

X

Usare modelli appropriati per inquadrare e comparare i diversi fatti storici.

X

Esporre in forma chiara e coerente, sia oralmente che per scritto, i fatti e le problematiche relative agli avvenimenti trattati utilizzando una terminologia appropriata.

X

Cogliere le connessioni tra passato e presente e acquisire consapevolezza della complessità dell’interpretazione storica

X

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10 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

IL SEGUENTE PROGRAMMA E’ STATO REDATTO UTILIZZANDO LE TITOLAZIONI DEL TESTO IN ADOZIONE

Primo Quadrimestre L’ETA’ GIOLITTIANA Le riforme- le”oscillazioni”di Giolitti -La conquista della Libia-La questione d'Oriente LA PRIMA GUERRA MONDIALE Le ragioni profonde della guerra-La svolta del 1917- I trattati di pace- La “vittoria mutilata” LA RIVOLUZIONE RUSSA Le due rivoluzioni russe-il governo bolscevico e la guerra civile-La dittatura di Stalin IL PRIMO DOPOGUERRA IN ITALIA I problemi del dopoguerra - Il biennio rosso-L'impresa di Fiume IL FASCISMO I primi anni del governo fascista- Il delitto Matteotti- La dittatura totalitaria-la politica economica ed estera

Secondo Quadrimestre LA CRISI DEL 1929 IL REGIME NAZISTA La repubblica di Weimar – La salita al potere di Hitler - La dittatura nazista- La politica antisemita- La politica economica ed estera di Hitler LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA Il conflitto spagnolo nel quadro internazionale- La sconfitta dei repubblicani LA SECONDA GUERRA MONDIALE Verso la guerra- invasione della Polonia-L'Italia in guerra – L'operazione Barbarossa- Pearl Harbor-L'Europa dei lager e della shoah- La svolta della guerra- 8 settembre:l'Italia allo sbando-La guerra di liberazione-La Resistenza- LA GUERRA FREDDA (CENNI)

Ore effettivamente svolte dal docente

44

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11 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

4. METODOLOGIE

Lezione frontale e dialogata Esercitazioni Problematizzazione e Attualizzazione Proposte di schemi Discussione sulle tematiche affrontate e sui risultati attesi in un’ottica di costante attenzione alla didattica dell’errore.

5. MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO:

Autori Titolo Vol. Casa editrice De Vecchi Giovannetti

Storia in corso 2 3

Edizioni scolastiche B.Mondadori

Schemi di lavoro – manuali in possesso degli studenti – sussidi informatici

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA Verifica immediata: domande alla classe a conclusione della lezione e in vista della verifica formativa. STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Sono state svolte una interrogazione e una prova scritta(questionario) nel Primo Quadrimestre, due interrogazioni nel Secondo Quadrimestre.

Data Firma del docente 15/05/2017 _____________________ Gli alunni ______________

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12 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"

ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"

- SERVIZI SOCIO-SANITARI (ANCHE CORSO SERALE) - PRODUZIONI ARTIGIANALI TESSILI SARTORIALI

Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca - Tel. 0583 / 493176-492283 - Fax 0583 / 954094 Email : [email protected] - [email protected]

Pec : [email protected] - Sito WEB : http://www.istitutomachiavelli.gov.it

RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. MICHELA BERTOLUCCI MATERIA INGLESE

CLASSE 5^ SEZ. M PTS

ALL. A

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13 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

Data di presentazione: 15 maggio 2017

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe ha mantenuto la continuità didattica nella materia di inglese. Le allieve hanno frequentato

regolarmente le lezioni e hanno dimostrato disponibilità al dialogo e senso di responsabilità. Dopo

un iniziale periodo di assestamento, dovuto ad una certa difficoltà nel rielaborare i contenuti in

lingua 2, le alunne hanno risposto positivamente alle sollecitazioni del docente. Ad eccezione di

una allieva, le alunne hanno sanato il debito nel 1° quadrimestre e si sono impegnate nello studio

domestico della materia. Tuttavia, in seguito a lacune pregresse, il profitto risulta ancora

insufficiente per quattro studenti la cui produzione scritta presenta alcune incertezze. Nel

complesso, la produzione orale è sufficientemente scorrevole, anche se non molto articolata.

1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) Conoscenza delle principali strutture sintattico-grammaticali della lingua inglese. x

Conoscenza di argomenti di tipo tecnico-professionale relativi al settore moda di indirizzo. x

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) Conoscenza delle principali caratteristiche del romanzo vittoriano. x

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14 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) Leggere, comprendere ed interpretare testi di vario genere, compresi quelli di tipo tecnico-professionale. x

Produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi . x

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) Utilizzare la lingua straniera per rielaborare gli argomenti esaminati di carattere tecnico-professionale. x

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) Comprendere il significato globale di un testo. x Produrre un testo coerente e coeso sufficientemente adeguato dal punto di vista lessicale e grammaticale. x

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / Raggiunti da meno della

Raggiunti da più della metà

Raggiunti da tutti / quasi

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15 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

quasi nessun alunno

(0-20%)

metà degli alunni

(20-50%)

degli alunni

(50-80%)

tutti gli alunni

(80-100%) Cogliere alcuni aspetti del periodo storico-letterario esaminato. x

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE I° Quadrimestre (A.S. 2016-2017 periodo settembre-dicembre)

Strutture sintattico-grammaticali della lingua inglese: "reported speech, Past Simple passive, Present Perfect

passive, Present Continuous passive, Future passive, wish + Past Simple, Wish + Past Perfect, third

Conditional, revision of the first/second Conditional.

Letture di tipo tecnico-professionale: "Fashion and Trends, The Several Trends of Fashion ni the 1960s, The

1970s Trends (Disco Fashion versus Punk Fashion) The Variety of Trends in the 1980s.

II° Quadrimestre (A.S. 2016-2017 periodo gennaio-maggio)

The 1990s and the 2000s in Fashion (main features) The 2000s, Fashion Shows and Brands.

Fashion designers: Burberry, Calvin Klein, Roberto Cavalli, Dolce e Gabbana, Giorgio Armani vs

Valentino, Christian Dior, Gabrielle "Coco" Chanel.

Diverse lezioni sono state dedicate al ripasso delle leture di tipo tecnico-professionale nelle quali alcune

alunne hanno incontrato qualche difficoltà nella rielaborazione dei contenuti in lingua 2. Ciò ha rallentato lo

svolgimento dell'ultima parte del programma, dedicata all'argomento di letteratura, per cui è stato svolto

solo un accenno alle principali caratteristiche del romanzo vittoriano

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 73

5. METODOLOGIE Lezione frontale, lezione partecipata, simulazioni, uso dei libri di testo, elaborazione di schemi, dispense dell'insegnante, recupero in itinere, laboratorio linguistico.

6. MATERIALI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO "New Horizons Intermediate" P. Radley-D. Simonetti, ed. Oxford. "Fashionable English" C. Oddone-E. Cristofani, ed. San Marco. "Millenium Concise", A. Cattaneo- D. De Flaviis, ed. Signorelli Scuola.

ALTRI MATERIALI

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16 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

Fotocopie. STRUMENTI Lettore CD, laboratorio linguistico.

7. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE STRUMENTI PER LA VERIFICA DIAGNOSTICA Verifiche scritte e verifiche orali.

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA Prove strutturate, semistrutturate e non strutturate. Verifiche orali brevi e lunghe. STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

Per la verifica sommativa sono state svolte verifiche scritte e interrogazioni. Le prove sono state

redatte in modo da contenere quesiti specifici mirati ad individuare il raggiungimento degli

obiettivi minimi stabiliti. Nel I° quadrimestre sono state effettuate due prove scritte e due verifiche

orali, mentre nel II° quadrimestre sono state svolte tre prove scritte e due verifiche orali.

Sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate: prove strutturate, semistrutturate, domande aperte, quesiti a risposta singola.

Data Firma del docente 10/05/2017 _____________________ Firma degli alunni _____________________ _____________________

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17 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"

ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"

- SERVIZI SOCIO-SANITARI (ANCHE CORSO SERALE) - PRODUZIONI ARTIGIANALI TESSILI SARTORIALI

Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca - Tel. 0583 / 493176-492283 - Fax 0583 / 954094 Email : [email protected] - [email protected]

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RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. CECCHERELLI ANNA PAOLA MATERIA Progettazione tessile-abbigliamento, moda e costume

CLASSE 5^ M SEZ. P.T.S.

Data di presentazione: 15 maggio 2017

ALL. A

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18 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe risulta composta da dieci alunni iscritti: un alunno portatore H non ha mai frequentato le lezioni. Il gruppo classe presenta, pur con situazioni diversificate, una preparazione di base consolidata in termini di capacità e abilità. Tuttavia le conoscenze settoriali, nell’ambito tecnologico e laboratoriale non sempre risultano acquisite in maniera appropriata, per cui a volte, alcune incertezze sono presenti nello svolgimento dei temi relativi alla progettazione. Nella classe è presente una buona disponibilità al dialogo educativo-didattico, anche se per due alunne, si evidenziano carenze nelle conoscenze, nella rielaborazione personale e nel metodo di studio. Il comportamento è corretto. 1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

- degli strumenti tecnici di supporto X - delle regole elementari per la rappresentazione della tridimensione nella bidimensione

X

- di almeno una tecnica coloristica X - degli schemi di proporzione della figura umana X - delle varie tipologie di abbigliamento X - delle tecniche grafiche di rappresentazione X - della terminologia disciplinare X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

- della teoria del colore (struttura, uso e significato del colore)

X

- delle specificità dei capi di abbigliamento X - delle regole di base per la stesura e la presentazione di un elaborato grafico (iter progettuale)

X

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19 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

- saper usare correttamente gli strumenti tecnici di supporto

X

- saper mettere in sequenza le operazioni per costruire un progetto

X

- saper rappresentare anche in modo empirico attraverso schizzi, la tridimensione nella bidimensione

X

- saper rappresentare con precisi schemi la figura umana stilizzata

X

- saper rappresentare in proporzione in piatto i capi di abbigliamento

X

- saper comporre e usare il colore X - saper usare la terminologia disciplinare X - saper usare le scale metriche di riduzione X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

- possedere un organico metodo di lavoro, ovvero saper lavorare con ordine e precisione

X

- saper scegliere e utilizzare al meglio le regole e le procedure conosciute

X

- saper scegliere gli strumenti più idonei per la stesura di un elaborato

X

- saper presentare un elaborato scritto grafico X - possedere adeguate abilità manuali X

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20 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

saper svolgere in autonomia un elaborato secondo un preciso schema, utilizzando tempi, strumenti, modi, tecniche e materiali adeguati (iter progettuale)

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

saper gestire e risolvere in autonomia e con personale creatività gli elaborati scritto-grafici, i problemi e gli esercizi proposti

X

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

1° - Ambito tecnico: Periodo e numero di ore utilizzate: anno scolastico n. h 28 Contenuti: • Gli strumenti tecnici e i materiali di supporto • Sperimentazione di tecniche grafiche e coloristiche • La geometria descrittiva in forma empirica: analisi delle relazioni spaziali anche per lo studio della presentazione di un progetto • Studi per la composizione • La teoria del colore: significato ed uso del colore • Rappresentazione grafica di capi di abbigliamento con “disegno piatto” per taglia e utilizzando le scale metriche di riduzione appropriate • Studio approfondito della terminologia disciplinare • Conoscenza dell’iter progettuale: dall’idea all’esecutivo e/o al prototipo –

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21 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

impostazione, impaginazione e presentazione di un elaborato grafico complesso eseguito su precisi schemi e con tempo assegnato

2° - dalla conoscenza dei canoni rappresentativi de lla figura umana al figurino: Periodo e numero di ore utilizzate: anno scolastico n. h 20 Contenuti: • Studio delle proporzioni della figura umana • Stilizzazione della figura umana: il figurino come supporto per la presentazione e la lettura dei capi di abbigliamento all’interno di un progetto moda • Disegno di figurino nelle diverse posture davanti e dietro 3° - la progettazione di capi di abbigliamento: Periodo e numero di ore utilizzate: anno scolastico n. h 115 Contenuti: • Studio approfondito della tipologia dell’abbigliamento • Creazione di capi di abbigliamento nelle diverse tipologie • Studio del percorso creativo finalizzato alla creazione di capi o collezioni moda (iter progettuale): dall’individuazione della linea o volume alla scelta della stagione, del momento della giornata e all’indicazione dell’appartenenza del capo (alta moda, prét à porter, moda pronta) dall’indicazione del tema ispiratore o al mood d’atmosfera alla scelta ragionata dei materiali alla predisposizione della cartella colori e, infine dai bozzetti alla costruzione della scheda tecnica e alla relazione conclusiva • Creazione di collezioni moda • Progettazione di capi di abbigliamento femminili singoli o proposti in collezione moda • Progettazione di capi di abbigliamento maschili singolo o proposti in collezione moda • Progettazione di capi di abbigliamento per bambino singoli o proposti in collezione moda Ore effettivamente svolte di lezione nell’anno scolastico: n. 163

5. METODOLOGIE

- lezione frontale - lezione dialogata - lezione/applicazione - scansione della lezione - lezione individuale - esplicitazione sistematica (scritta) degli obiettivi fissati per ogni esperienza proposta e di quelli già acquisiti - dialoghi, soste e approfondimenti

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22 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

- enunciazione delle relazioni interdisciplinari - alternanza di esperienze di tipo diverso - sistematiche verifiche formative di diversa tipologia Gli elaborati grafici proposti sono stati svolti esclusivamente in classe, relegando al lavoro

domestico quegli esercizi che hanno fornito all’occorrenza sostegno o studio teorico della

disciplina.

6. MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo: Gibellini - Tomasi - Zupo “il prodotto moda” vol. unico editore CLITT

7. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA

- verifiche orali (interrogazioni brevi ma sistematiche) - esercizi scritto-grafici - elaborati grafici STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA - esercizi scritto-grafici - elaborati grafici

Tutti gli elaborati prodotti sono raccolti nella cartella individuale della singola studentessa.

Firma del docente Ceccherelli Anna Paola Firma dei rappresentanti di classe _____________________________________

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23 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

_____________________________________

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RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. CORVASCE FLORIANA

MATERIA Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili, abbigliamento

CLASSE 5^ M SEZ. P.T.S.

Data di presentazione: 15 maggio 2017

ALL. A

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24 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe risulta composta da dieci alunni iscritti, di cui 1 alunno certificato che segue un percorso personalizzato di tipo B. Rispetto allo scorso anno la classe è rimasta invariata nel numero degli alunni. All’inizio dell’anno la classe presentava un buon livello di preparazione, dimostrandosi sempre interessati alla disciplina, le basi erano eccellenti,l’impegno e la voglia di fare sono state costanti. Il metodo di studio e l’interesse si è mantenuto nella media, ci sono stati molti progressi grazie al continuo coinvolgimento, attraverso la visione di video inerenti il nuovo programma di studio e le diverse uscite fatte in negozi specializzati per tessuti ecologici. La classe in questa maniera ha potuto famigliarizzare con i tessuti innovativi ed ecologici, per poi applicarli in maniera adeguata. Nella classe non ci sono incertezze nel rispondere alle domande nelle varie schede di lavoro date dall’insegnante. La classe ha raggiunto ha un ottimo livello di conoscenza. Il programma ha in parte rispettato la progettazione preventivata. I vari test e schede di lavoro fatte hanno fatto emergere un generale impegno nello studio autonomo e una generale capacità di composizione.

1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi

nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno

della metà degli alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

- il linguaggio tecnico dei tessuti e varie rappresentazioni grafiche

X

-conoscere ed utilizzare attraverso strumenti empirici le varie strutture tessili riconoscendo le armature semplici dalle derivate

X

- la composizione delle varie tipologie tessili attraverso la combustione dei filati

X

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25 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da nessuno / quasi nessun alunno (0-20%)

Raggiunti da meno

della metà degli alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli

alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli alunni

(80-

100%)

- la terminologia dei tessuti tradizionali, innovativi e per uso tecnico

X

- la differenza tra le diverse categorie di tessuti( prima seconda, terza generazione) con differenti specificità ( passivi, attivi e intelligenti).

X

- le applicazioni dei vari tessuti in base al modello scelto per un’eventuale collezione moda, i costi e la loro manutenzione

X

2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli alunni (20-50%)

Raggiunti da

più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%)

- Riconoscere i macchinari del tessitore anche per i tessuti tecnici.

X

- saper compilare una scheda tecnica in maniera adeguata secondo le normative vigenti, per quanto riguarda la manutenzione e la composizione dei vari tessuti, naturali e sintetici

X

Conoscere gli strumenti del tessitore e del maglificio

X

Page 26: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

26 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da nessun

o / quasi

nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli alunni (20-50%)

Raggiunti da

più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%)

-Essere in grado di riconoscere le differenti tipologie di tessuti in base alla stagione

X

- Saper applicare il tessuto al capo giusto, in base alla tipologia del capo ( gonna, pantalone e giacca)

X

- saper distinguere il tessuto in base alle caratteristiche tecniche

X

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da nessun

o / quasi

nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli alunni (20-50%)

Raggiunti da

più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%)

-Creare degli schizzi per mini collezione per i tessuti innovativi ispirati ad uno stilista.

X

Essere in grado di distinguere i filati naturali da quelli man -made.

X

Scegliere il tessuto e gli accessori giusti (passamanerie, cucirini ,cerniere, sbiechi) in base alla tipologia del capo scelto da confezionare

X

Sapere elencare e riconoscere le materie prime e le varie ibridazioni sia per le fibre vegetali che animali.

x

Saper riconoscere le fibre man – made di ultima generazione sia artificiali che sintetiche

x

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27 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

Sapere valorizzare i prodotti tessili locali e sapere riutilizzare le fibre naturali e sintetiche attraverso vari sistemi di riciclaggio.

x

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da nessun

o / quasi

nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli alunni (20-50%)

Raggiunti da

più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi tutti gli

alunni

(80-100%)

.Saper rispettare l’ambiente con il riutilizzo delle materie prime

X

-Saper riconoscere le altre nobilitazioni e applicarle al campo d’uso

X

-Saper distinguere i vari tessuti in attivi, passivi ed intelligenti.

X

Saper descrivere un capo tecnico e da lavoro con gli specifici DPI.

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

1° Macro-argomento: Classificazione ed identificazione dei tessuti tecnici e tradizionali in riferimento ad dei capi di abbigliamento. Periodo e numero di ore utilizzate: Settembre Elenco e descrizione tecnica con relativa messa in carta dei tessuti tecnici e tradizionali, con relative schede tecniche sul tipo di manutenzione e sulla composizione attraverso le varie prove di combustione del filato. 2° Macro-argomento: I materiali tessili e le loro applicazioni nelle parti interne dei capi. Periodo e numero di ore utilizzate: Ottobre - Dicembre 15 ore Le fibre, i filati e i tessuti, i materiali per ottenere un capo di abbigliamento, conoscere le varie fibre ei materiali che completano un capo di abbigliamento. Fibre innovative e riutilizzo delle materie prime.

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28 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

3° Macro-argomento: I tessuti tecnici ed innovativi: sostanziali differenze per comprendere al meglio il loro utilizzo sia per uso prettamente tecnico che per uso giornaliero. Periodo e numero di ore utilizzate: Gennaio – Febbraio ore 20 Contenuti: Le nanotecnologie, nel tessile e nell’abbigliamento: il lino elasticizzato-il cotone autopulente e la lana e il cotone senza l’utilizzo di coloranti tossici ma tessendo il filato in colore naturale. 4° Macro-argomento: Differenze tra tessuti per lo sport e per il lavoro Descrizione tecnica dei tessuti per lo sport e per il lavoro. Descrizione tecnica dei materiali usati per uso tecnico. Periodo e numero di ore utilizzate: Marzo - Aprile ore 10 I tessuti 5° Macro-argomento: Compresenza LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI TESSILI, ABBIGLIAMENTO Periodo e numero di ore utilizzate: Novembre - Maggio 30 ore Contenuti: Ore di compresenza studiando i rinforzi utilizzati nei capi, per le varie parti componenti il capo; nomi e materiali. Tessuti tecnici e utilizzi in particolari capi di abbigliamento con prove di resistenza igroscopica e termica; i tessuti particolari utilizzati nei piazzamenti: realizzazione di un capo studiando il tessuto e la funzione specifica. 6° Macro-argomento: Periodo e numero di ore utilizzate: Contenuti

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico

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29 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

5. METODOLOGIE UTILIZZO DEL LIBRO DI TESTO, DISPENSE, TESTI SPECIFICI, LEZIONI FRONTALI ED ESERCITAZIONI. RICERCHE, LAVORI DI GRUPPO PER SIMULARE UNA STRUTTURA AZIENDALE E IL LAVRO DI UNA CATENA DI MONTAGGIO LAVORO INDIVIDUALE PER LAPROGETTAZIONE DI GRAFICI SU APPOSITE CARTE

6. MATERIALI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO: libro di testo in adozione: Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili, abbigliamento e moda , Cosetta Grana, ed. San Marco. ALTRI MATERIALI: dispense e schede tratte dal testo di Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi vol.1-2. STRUMENTI: libro di testo, riviste del settore (moda) e laboratorio di confezione (tutte le attrezzature), video e computer.

7. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE STRUMENTI PER LA VERIFICA DIAGNOSTICA: Elaborati grafici e progettazione, lavori indivuduali e di gruppo, ricerche STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA : Problem solving e discussioni guidate

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA : Simulazioni di casi pratici

Data 15 maggio 2017

Firma del docente Firma degli alunni ____________________ _____________________

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30 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

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RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. GIULIANA BULLENTINI MATERIA TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING

CLASSE 5^ PTS SEZ. A

Data di presentazione: 15 maggio 2017

ALL. A

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31 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 10 alunni che provengono tutti dalla IV dell’anno scorso, di questi un alunno segue un programmazione individualizzata di tipo B e frequenta laboratori esterni alla classe. All’inizio dell’anno scolastico sono stati ripassati argomenti dell’anno precedente ritenuti indispensabili per affrontare serenamente l’intero programma della classe V, sui quali è stata effettuata una verifica scritta nella quale la maggior parte della classe ha ottenuto risultati soddisfacenti. Nella prima parte dell’anno scolastico è stato utilizzato il testo in uso nella classe IV sia per ripassare argomenti già affrontati l’anno precedente, sia per concludere il programma e successivamente sono stati trattati moduli del testo della classe V. In generale gli alunni hanno manifestato nel corso dell’anno scolastico interesse decisamente sufficiente e partecipazione attiva rispetto agli argomenti affrontati e il lavoro a casa è sempre stato costante. Il comportamento è sempre stato corretto e responsabile. 1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) Comprendere e memorizzare le linee essenziali dei contenuti disciplinari

X

2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) usare correttamente il linguaggio specifico della disciplina

X

Saper organizzare un discorso in maniera logica

X

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale)

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32 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) Saper collegare le informazioni e rielaborare le informazioni

X

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

1°PERIODO: Segmentazione e posizionamento di un prodotto; il marketing mix. Periodo e numero di ore utilizzate: tre ore alla settimana Contenuti: Il piano di marketing Il prodotto Il prezzo La pubblicità La vendita 2° PERIODO: Le aziende ed internet; il ciclo di vita di un prodotto moda; il trade marketing; il visual merchandising Periodo e numero di ore utilizzate: tre ore alla settimana Contenuti: La compravendita on-line I mercati di consumo Il brand e gli strumenti di comunicazione La realizzazione della comunicazione esterna ad un punto vendita Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 82

5. METODOLOGIE

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33 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

Nello svolgimento del percorso delineato si è cercato di sviluppare la capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto con un utilizzo gradualmente più rigoroso del linguaggio disciplinare; di impostare in modo adeguato e ragionato i problemi da affrontare dedicando particolare attenzione alla comprensione del testo e puntando ad acquisire maggiore autonomia di lavoro.

6. MATERIALI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO: HURUI SEGHID-MARKETING & DISTRIBUZI ONE ED. SAN MARCO GRANDI AMALIA- MARKETING,DISTRIBUZIONE & PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO TESSILE ABBIGLIAMENTO ED. SAN MARCO ALTRI MATERIALI Letture, appunti dell’insegnante

7. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

STRUMENTI PER LA VERIFICA DIAGNOSTICA Interrogazioni brevi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA Interrogazioni strutturate, esercizi esemplificativi. STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Interrogazioni lunghe,problemi a risoluzione obbligata, calcoli, domande aperte, simulazioni terza prova esame. Sono depositati in segreteria gli esempi delle prove e delle verifiche effettuate e della prima simulazione di terza prova e seconda simulazione di terza prova.

Data Firma del docente 15/05/2017 _____________________ Firma degli alunni _____________________ _____________________

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34 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"

ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"

- SERVIZI SOCIO-SANITARI (ANCHE CORSO SERALE) - PRODUZIONI ARTIGIANALI TESSILI SARTORIALI

Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca - Tel. 0583 / 493176-492283 - Fax 0583 / 954094 Email : [email protected] - [email protected]

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RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. ANTONELLA MALAGNINO MATERIA LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI ABBIGLIAMENTO E MODA

CLASSE 5^ M SEZ. P.T.S.

Data di presentazione: 15 maggio 2017

ALL. A

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35 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe che ha mantenuto la continuità didattica dal primo anno di frequenza nell'Istituto, è composta da 10 alunni, di questi un alunno segue un programmazione individualizzata di tipo B e frequenta laboratori esterni alla classe. All’inizio dell’anno scolastico sono stati ripassati argomenti dell’anno precedente ritenuti indispensabili per affrontare serenamente l’intero programma della classe V, sui quali è stata effettuata una verifica scritta nella quale la maggior parte della classe ha ottenuto risultati soddisfacenti. Nella prima parte dell’anno scolastico è stato utilizzato il testo in uso nella classe nel primo biennio sia per ripassare argomenti già affrontati l’anno precedente, successivamente sono stati trattati moduli presenti nel testo in uso nel triennio finale, per affrontare temi specifici della classe V. In generale gli alunni hanno manifestato nel corso dell’anno scolastico interesse decisamente sufficiente e partecipazione attiva rispetto agli argomenti affrontati e il lavoro a casa è sempre stato costante. Il comportamento è sempre stato corretto e responsabile. Le verifiche hanno fatto emergere un generale più che sufficiente livello di impegno nello studio autonomo e una generale discreta capacità di comprensione e rielaborazione delle problematiche proposte 1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

1) Conoscere ed utilizzare il linguaggio progettuale

x

2) Conoscere ed utilizzare i metodi di assemblaggio artigianale

x

3) Conoscere le fasi preliminari alla confezione e il corretto uso delle attrezzature di laboratorio.

x

4) conoscere le varie tecniche di trasformazione x

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

1) conoscere gli elementi che concorrono alla determinazione del costo di produzione e dei costi artigianali.

X

2) conoscere i fondamenti dell'abbigliamento maschile

X

Page 36: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

36 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

1) Essere in grado di disegnare abiti, gonne, capi spalla di varie fogge e in scala 1:1 per uso industriale e artigianale;

X

2) Essere in grado di eseguire le trasformazioni utili sui capi basi al fine di ottenere varianti

X

3) compilare schede del prototipo, dell'ottimizzazione dei consumi e del costo industriale dei capi realizzati

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

1) Analizzare il capo da confezionare e scegliere, in rapporto al tessuto e alle forme, i materiali di sostegno e gli accessori idonei;

X

2) compilare la scheda prototipo per la lavorazione industriale e compilare le schede relative alla semplificazione delle fasi di lavoro riferite al capo in esame e proporre le macchie da utilizzare;

X

3) eseguire l'assemblaggio di gonne, abiti, calzoni, capispalla utilizzando i metodi della confezione precedentemente acquisiti; effettuare di ciascun capo la prima prova, correggendo eventuali anomalie;

X

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37 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

1) Effettuare le trasformazioni volumetriche e di linea per ottenere vari tipi di capi;

X

2) studiare il piazzamento del modello sul tessuto per ottimizzare i consumi, attraverso il sistema informatico

X

3) Studiare la successione delle fasi di lavoro; X

4) verificare i volumi, le trasformazioni, la vestibilità, l'adattamento al corpo sul manichino

X

5) Essere in grado di confezionare corpetti, abiti, pantaloni e capispalla

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 1° Macro-argomento: RIEPILOGO COSTRUZIONI BASE Periodo e numero di ore utilizzate: ottobre - febbraio Contenuti: Riepilogo delle costruzioni base dei cartamodelli in scala 1:2; corpetti, camicie, giacche con varianti, maniche a giro, maniche a due pezzi e maniche kimono e raglan. Realizzazione cartamodelli e confezionamento. 2° Macro-argomento: STUDI E PARTICOLARI: JEANS, CA MICIE E COLLI Periodo e numero di ore utilizzate: ottobre - dicembre Contenuti: Studio con realizzazione di cartamodello e confezione del pantalone tipo jeans con tasche e abbottonatura; studio e realizzazione del cartamodello e confezione della camicia con abbottonatura semplice e colletto piatto; studio e realizzazione della giacca aderente con collo rever classico. Tali contenuti sono stati svolti e realizzati per gruppi

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38 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

3° Macro-argomento TRASFORMAZION ED EVOLUZIONI CART AMODELLI, UTILIZZANDO LE SCALE DI RIDUZIONE 2/10 E 5/10 Periodo e numero di ore utilizzate: Settembre - Maggio Contenuti: Realizzazione di cartamodelli di abiti da donna, secondo le schede proposte o la foggia del momento, o rielaborando abiti storici, utilizzando le scale di riduzione e i cartamodelli pre-costruiti al fine di praticare le trasformazioni e le evoluzioni. 4° Macro-argomento: CENNI DI ABBIGLIAMENTO MASCHILE Periodo e numero di ore utilizzate: (dicembre - Gennaio) Contenuti: Realizzazione del cartamodello della camicia classica da uomo e della giacca con fianchetta. consultazione della tabelle misure da uomo, valutazione della taglia standard e conoscenza dei valori di vestibilità per i capi maschili. 5° Macro-argomento: REALIZZAZIONE ABITO STORICO Periodo e numero di ore utilizzate: Febbraio- Maggio Contenuti: Dopo uno studio sugli abiti storici e una ricerca portata avanti nel precedente anno scolastico, la classe lavora per gruppi alla realizzazione di un abito di fine 1800 al fine di arricchire la Sala Mostre dell'Istituto con gli abiti realizzati dalle alunne del settore Produzioni Tessili Sartoriali. Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 115

5. METODOLOGIE UTILIZZO DEL LIBRO DI TESTO, DISPENSE, TESTI SPECIFICI, LEZIONI FRONTALI ED ESERCITAZIONI. RICERCHE, LAVORI DI GRUPPO PER SIMULARE UNA STRUTTURA AZIENDALE E IL LAVORO DI UNA CATENA DI MONTAGGIO

6. MATERIALI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO: libro di testo in adozione: Rosaria Parisi "L'Officina della Moda", volumi 1 e 2 ALTRI MATERIALI: dispense e schede tratte dal testo di Antonio Donnanno "La Tecnica dei Modelli" voll 1, 2 e 3.

STRUMENTI: libro di testo, riviste del settore (moda) e laboratorio di confezione (tutte le attrezzature)

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39 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

7. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE STRUMENTI PER LA VERIFICA DIAGNOSTICA: Elaborati grafici e progettazione, lavori individuali e di gruppo, ricerche STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA : Problem solving e discussioni guidate

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA : Simulazioni di casi pratici

Data Firma del docente 15 maggio 2017 _____________________ Firma degli alunni _____________________ ____________________

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40 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

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ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"

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RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. NUNZIATA MARIA MATERIA Scienze motorie e sportive

CLASSE 5^ SEZ. M P.T.S

Data di presentazione: Maggio 2017

ALL. A

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41 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe quinta M P.T.S. è composta da 10 alunni di cui 9 alunne ed un alunno certificato. Una classe omogenea sotto il profilo delle competenze di base,ha lavorato con discreto entusiasmo, matura sul piano della relazione d’interclasse. Gli allievi hanno lavorato con continuità, consentendo il completo svolgimento della programmazione didattica annuale. I migliori risultati si sono avuti nelle attività di gruppo e di singolo a cui gli studenti hanno partecipato con impegno e volontà di apprendere. Lo spirito di emulazione e di leale agonismo è stato stimolato tramite lo svolgimento di attività prevalentemente individuali e di squadra, durante le quali si è cercato anche lo sviluppo del senso di collaborazione, dell’ autocontrollo. Si è cercato di trasmettere ai ragazzi la cultura dello sport, favorendo lo sviluppo di una serena capacità critica e di giudizio. Hanno lavorato con impegno durante tutto l’anno scolastico ottenendo discreti risultati nella parte pratica, mentre nella parte teorica hanno dato ottimi esiti per interesse degli argomenti trattati.

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42 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Comprendere e memorizzare le linee essenziali Dei contenuti disciplinari.

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) x

2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Competenze organizzazione del discorso in maniera logica

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) x

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Collegare le informazioni e rielaborare le informazioni.

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%) x

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 1° Macro-argomento: Pallavolo, basket, badminton. Periodo e numero di ore utilizzate: 1° quadrimestre tutto il periodo Contenuti Fondamentali individuali di pallavolo, di basket, di badminton.

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43 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

2° Macro-argomento: Apparato scheletrico ; il fumo e suoi danni. Periodo e numero di ore utilizzate: 2° quadrimestre 12 ore Contenuti: Conoscenza e competenze del corpo umano; e consapevolezza dei danni causati dal fumo. 3° Macro-argomento: Capacità coordinative, mobilità, Periodo e numero di ore utilizzate: Tutto l’anno scolastico Contenuti: Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 39

5. METODOLOGIE L’attività svolta si è posta come obiettivo quello di far conoscere agli alunni l’importanza del movimento, l’importanza della sana attività fisica per salvaguardare più a lungo possibile il proprio corpo da atteggiamenti scorretti, alimentazione sana rivolta all’attenzione nella scelta dei prodotti.

6. MATERIALI DIDATTICI LIBRI DI TESTO Non adottati ALTRI MATERIALI Dispense, lavoro di ricerca

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA Interrogazioni STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Domande aperte

Page 44: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

44 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

PROGETTI

Corso BLSD con associazione ONLUS di Mirko Ungaretti

Primo soccorso e disostruzione delle vie aeree ed uso del defibrillatore .

Data Firma del docente 15 maggio 2017 _____________________ Firma degli alunni _____________________ _____________________ ALL. A

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45 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ALL. A

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RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. Giorgio Dalzotto

MATERIA Matematica

CLASSE V SEZ. A P.T.S.

Data di presentazione: 15 maggio 2017

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46 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe risulta composta da dieci alunni. Un alunno segue un percorso differenziato di tipo B. La frequenza alle lezioni è stata regolare.

Gli alunni hanno beneficiato della continuità didattica sulla materia. In particolare il docente ha preso in carica la classe dall'anno scolastico 2014/2015.

La quasi totalità degli alunni, come dimostrato nei precedenti anni scolastici, sono sempre risultati collaborativi e hanno partecipato attivamente alle lezioni. Questo ha permesso di svolgere un programma di una certa ampiezza, sempre in considerazione che si tratta di un percorso all'interno di un indirizzo professionale. Anche i risultati ottenuti sono nel complesso accettabili ed in alcuni casi molto positivi.

La motivazione allo studio della disciplina è sempre stata accettabile, così come l'impegno per il lavoro svolto in classe. Il lavoro domestico è sempre stato svolto in maniera adeguata da tutti gli studenti.

Relativamente alla comprensione ed applicazione degli argomenti proposti i tre quarti della classe ha acquisito abbastanza agevolmente nozioni e procedure, mostrando sicurezza in fase operativa. Non risultano inoltre, per questi alunni, gravi difficoltà nell’uso e nell’interpretazione del linguaggio, specifico e non. Per i rimanenti invece permangono difficoltà espositive, legate ad una comprensione limitata degli argomenti svolti.

Per quanto riguardo lo studio, gli alunni, su indicazione chiara del docente, hanno per lo più cercato di evitare uno studio meccanico e mnemonico.

La classe ha un buon equilibrio a livello relazionale ed i rapporti interpersonali sono sempre apparsi sereni e fondati sul rispetto reciproco.

Il comportamento è risultato, per la totalità degli studenti, corretto e rispettoso.

1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della

metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

Rievocare in modo sufficientemente completo il materiale memorizzato

X

Comprendere il valore strumentale della matematica per le altre discipline

X

Conoscere in modo sufficientemente completo le nozioni e i procedimenti principali indicati

X

Conoscere i concetti e le procedure fondamentali relative ai contenuti algebrici del quinquennio

X

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47 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della

metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

Ricordare in modo completo, ampliando ed approfondendo anche le proprie conoscenze

x

Conoscere i concetti e le procedure relative ai contenuti algebrici del quinquennio

X

Conoscere le nozioni e i procedimenti indicati X

2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della

metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

Organizzare, dal punto di vista concettuale, nozioni e procedure di base relative ai concetti algebrici del quinquennio

X

Applicare le procedure studiate per la risoluzione delle situazioni problematiche più semplici precedentemente proposte durante le lezioni

X

Saper esprimersi in modo semplice, ma pertinente X

Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate

X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della

metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

Saper esprimersi in modo pertinente, dimostrando chiarezza di pensiero e organizzazione logica

X

Organizzare, dal punto di vista concettuale, nozioni e procedure relative ai concetti algebrici del quinquennio

X

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48 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI Raggiunti da

nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

Formalizzare ed astrarre concetti e nozioni acquisiti X

Sviluppare attitudini analitiche X

Condurre concretamente personali procedimenti di induzione e deduzione

X

Operare semplici collegamenti all'interno della stessa disciplina o di discipline diverse

X

Affrontare semplici situazioni problematiche di natura applicativa

X

Saper esprimere un proprio giudizio o valutazione personale in modo fondato

X

ALTRI OBIETTIVI Raggiunti da

nessuno / quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

Sviluppare attitudini analitiche e sintetiche X Operare collegamenti all'interno della stessa disciplina o di discipline diverse

X

Affrontare situazioni problematiche di natura applicativa, scegliendo in modo flessibile e personalizzato le strategie di approccio

X

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

1° Macro-argomento: Disequazioni intere e fratte e sistemi di disequazioni.

Periodo e numero di ore utilizzate: Settembre/Ottobre/Novembre/ Ore 20

Contenuti

Cos’è una disequazione .

Le sue caratteristiche principali . Principi di equivalenza, disequazioni di I grado.

Risoluzione di una disequazione razionale intera e fratta con il metodo della Parabola associata per quelle di secondo grado ad una incognita.

Rappresentazione dell’insieme delle soluzioni sulla retta Reale. Risoluzione di una disequazione fratta e di un sistema di disequazioni

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49 Relazione finale - A.S. 2016/2017 - Classe V A P.T.S.

2° Macro-argomento: FUNZIONI (NOZIONI DI BASE)

Periodo e numero di ore utilizzate: Novembre/Dicembre/Gennaio 20 ore

Contenuti

Definizione di funzione e una funzione numerica Classificazione delle funzioni numeriche Caratteristiche principali di una funzione Definizione di dominio e codominio di una funzione

Definizione di funzione iniettiva, surgettiva o biiettiva Definizione di insieme degli zeri di una funzione Descrizione degli intervalli limitati o illimitati Definizione di funzione monotòna

Definizione dei punti estremanti di una funzione (max e min relativi e assoluti)

3° Macro-argomento: FUNZIONI ALGEBRICHE RAZIONALI INTERE E FRATTE

Periodo e numero di ore utilizzate: Dicembre/Gennaio/Febbraio/Marzo 20 ore

Contenuti

Definizione di funzione razionale intera o fratta

Studio della funzione lineare (retta), quadratica (parabola)

Studio della funzione omografica y= (ax+b)/(cx +d) (iperbole equilatera) Dominio di una funzione razionale fratta e studio degli asintoti

4° Macro-argomento: ESPONENZIALI E LOGARITMI

Periodo e numero di ore utilizzate: Aprile/Maggio/Giugno 20 ore

Contenuti

Caratteristiche fondamentali della funzione esponenziale Definizione di logaritmo

Proprietà dei logaritmi e la formula del cambiamento di base Equazioni esponenziali

Equazioni logaritmiche

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico

76

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50

5. METODOLOGIE L'insegnamento è condotto, in parte, per problemi, per la risoluzione dei quali sono stati proposti modelli matematici opportuni ed in parte utilizzando la tecnica della "scoperta guidata", conducendo, cioè, gli allievi all'acquisizione di un'abilità attraverso l'alternanza di brevi domande, risposte e spiegazioni. Il metodo utilizzato è stato prevalentemente di tipo induttivo, più raramente di tipo deduttivo; i temi trattati sono stati ripresi a crescenti livelli di apprendimento in un percorso a spirale. Le lezioni sono state quasi sempre di tipo partecipato, per favorire un maggiore coinvolgimento della classe, e seguite da esercizi applicativi per rilevare più agevolmente le difficoltà di apprendimento.

6. MATERIALI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO

BERGAMINI Massimo , TRIFONE Anna , BAROZZI Graziella

MATEMATICA.BIANCO

Lineamenti di analisi S. Diseguazioni e funzioni - U. Limiti - V. Derivate e studio di funzioni

LIBRO DIGITALE [ISBN 978-8808-50052-6]

ALTRI MATERIALI

Software matematico (Geogebra)

STRUMENTI

L.I.M.

LAVAGNA TRADIZIONALE

7. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Non sono state svolte prove d’ingresso. Durante le prime lezioni, lo svolgimento di esercizi alla lavagna, la loro correzione individualizzata e dialoghi aperti sui temi precedentemente affrontati hanno consentito di rilevare, in modo sufficientemente completo, la situazione iniziale a livello di conoscenze e abilità.

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51

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA

Durante ogni attività didattica sono stati proposti esercizi dei quali è stata svolta, quando è stato possibile, una correzione individualizzata.

Sono stati promossi dialoghi aperti con le alunne al fine di trarre informazioni in itinere sul loro processo di apprendimento e di accertare l'eventuale necessità di interventi di recupero o di sostegno

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

Per la verifica sommativa sono state utilizzate, oltre ad interrogazioni, verifiche scritte di tipo strutturato, semistrutturato o misto.

La diversa tipologia delle prove ha consentito di rilevare, in modo completo, le abilità e le competenze acquisite dalle alunne, fornendo loro una vasta gamma di possibilità di esprimersi.

Le prove sono sempre state strutturate in modo da contenere sempre specifici quesiti finalizzati all'individuazione del raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati.

In particolare nel I quadrimestre sono state somministrate le seguenti prove di

verifica: 1 Interrogazione per ogni alunno

2 Prove miste (Strutturata / semistrutturata di tipo applicativo) con valutazione per lo scritto

Nel II quadrimestre sono state somministrate le seguenti prove di

verifica: 1 Interrogazione per ogni alunno

2 Prove miste (Strutturata / semistrutturata di tipo applicativo) con valutazione per lo scritto

Data Firma del docente

15/05/2017

Firma degli alunni

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ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "N. MACHIAVELLI"

ISTITUTO PROFESSIONALE "MATTEO CIVITALI"

- SERVIZI SOCIO-SANITARI (ANCHE CORSO SERALE) - PRODUZIONI ARTIGIANALI TESSILI SARTORIALI

Via S. Nicolao, 42 - 55100 Lucca - Tel. 0583 / 493176-492283 - Fax 0583 / 954094 Email : [email protected] - [email protected]

Pec : [email protected] - Sito WEB : http://www.istitutomachiavelli.gov.it

RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2016/2017

PROF. CAMPO MANUELA MATERIA RELIGIONE CATTOLICA

CLASSE 5^ M SEZ . P.T.S

Data di presentazione: 15 maggio 2017

ALL. A

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BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe risulta composta da 10 alunni di cui 6 avvalentesi dell' insegnamento di religione cattolica, 1 alunno, affiancato dall’ insegnante di sostegno, segue percorso PEI. La classe manifesta interesse, responsabilità e impegno, partecipazione al dialogo educativo,capacità di confrontarsi con i compagni con atteggiamento rispettoso e costruttivo. Con interesse hanno indagato autonomamente alcuni argomenti raggiungendo una equilibrata crescita personale con i giusti atteggiamenti di critica. Educazione al rispetto reciproco e alla collaborazione fra alunni e insegnanti.

1. CONOSCENZE ACQUISITE (in percentuale)

OBIETTIVI MINIMI

Conoscere in modo oggettivo e sistematico il fatto religioso ed, in particolare, il Cristianesimo cattolico; acquisire un linguaggio appropriato e specifico. Individuare le cause delle divisioni tra cristiani e valutare i tentativi operati per la riunificazione della Chiesa Ruolo della religiosità nella società contemporanea, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. Il Concilo Vaticano II come evento fondante della Chiesa.

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

X X X X

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

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2. COMPETENZE ACQUISTE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Valutare in modo critico e personale il fatto religioso e le sue manifestazioni socio-culturale per operare scelte consapevoli e responsabili; riconoscere e interpretare i segni dell’esperienza religiosa presenti nella realtà in cui si vive; collegare le tematiche religiose con le categorie della cultura contemporanea.

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

x x x x

ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

3. CAPACITÀ ACQUISITE (in percentuale) OBIETTIVI MINIMI

Essere disponibili al confronto con diverse religioni e sistemi di significato, alla tolleranza positiva tra le diverse appartenenze religiose, al dialogo interconfessionale e interideologico; riconoscere ed apprezzare i valori religiosi per la crescita della persona. La conoscenza dei principi morali cristiani e la capacità di valutare criticamente e responsabilmente alcune questioni etiche. Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane, nella vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. Conoscenza degli ambiti della cultura contemporanea e religiosa, cristiana in particolare, che si occupano dell’uomo e della sua felicità interpretando correttamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica..

Raggiunti da nessuno /

quasi nessun alunno

(0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

x x x x

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ALTRI OBIETTIVI

Raggiunti da

nessuno / quasi nessun

alunno (0-20%)

Raggiunti da meno della metà degli

alunni (20-50%)

Raggiunti da più della metà degli alunni

(50-80%)

Raggiunti da tutti / quasi

tutti gli alunni

(80-100%)

4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 1° Macro-argomento: il problema etico Periodo e numero di ore utilizzate: 9 Contenuti: significato di morale e la morale cristiana. Etica sessuale : sessualità e amore. Problematiche del mondo giovanile sulla sessualità. Etica della vita : eutanasia, pena di morte, aborto. Il male e il peccato. Satanismo e sette sataniche. 2° Macro-argomento: Dio nella ricerca umana. Periodo e numero di ore utilizzate: 11 Contenuti: le grandi religioni monoteistiche :Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo. La rivelazione

cristiana. Gesù nella ricerca moderna : corrispondenza ed unità tra il “ Gesù della storia” e il “Gesù

della fede”.

3° Macro-argomento: la Chiesa oggi Periodo e numero di ore utilizzate: 9 Contenuti: la chiesa contemporanea nella società. I principi della dottrina sociale della Chiesa. La solidarietà. Ecumenismo. Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 29

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5. METODOLOGIE : Si favorirà la ricerca in tutte le sue caratteristiche: il dubbio, l’interrogativo, il dialogo, il confronto, l’analisi e la sintesi. Seguendo il metodo induttivo si partirà dalla domanda religiosa degli alunni per giungere all’analisi ed allo studio del messaggio cristiano. Si potrà così seguire un itinerario di ricerca attiva partendo dalla 1) problematizzazione di un dato, di un fatto umano o religioso; 2) documentazione e uso del testo biblico; 3) confronto con concezioni diverse; 4) specifico contributo dell’IRC.

6. MATERIALI DIDATTICI

LIBRI DI TESTO : Contadini M. Itinerari di I.R.C 2.0 volume 2/ sede tematiche per la scuola superiore. Elle di Ci

ALTRI MATERIALI: film, documentari, quotidiani. STRUMENTI: I mezzi e gli strumenti utilizzati sono il libro di testo, lezione frontale e partecipata, discussione guidata.

7. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE STRUMENTI PER LA VERIFICA DIAGNOSTICA: non sono stati effettuati test d’ ingresso.

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA : relazioni, esercitazioni in piccoli gruppi.

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA: interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza, attività di ricerca, problem solving. Sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate:

Firma del docente Data 15__/05__/2017____ ___________________ Firma degli alunni _____________________ _____________________

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SIMULAZIONI

E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE “N. MACHIAVELLI”

ISTITUTO “M. CIVITALI”

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA / 20 marzo 2017

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981

Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l’effetto che fa. (riga 5) Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. (riga 10) Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. (riga 15) Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. (riga 20) Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: (riga 25) ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. (riga 30) Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.

Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie.

A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».

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1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.

2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico-letterario

ARGOMENTO: Guardando e ascoltando da finestre e balconi

......................... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. lingua mortal non dice quel ch'io sentiva in seno. ................................

G. LEOPARDI, A Silvia, dai "Canti", 1831

M'affaccio alla finestra, e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l'onde. Vedo stelle passare, onde passare: un guizzo chiama, un palpito risponde.

G. PASCOLI, Mare, da "Myricae", 1891

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"Che allegria c'è? Cos'hanno di bello tutti costoro?" Saltò fuori da quel covile di pruni; e vestitosi a mezzo, corse a aprire una finestra, e guardò; ... al chiarore che pure andava a poco a poco crescendo, si distingueva, nella strada in fondo alla valle, gente che passava, altra che usciva dalle case, e s'avviava, tutti dalla stessa parte, verso lo sbocco, a destra del castello, tutti col vestito delle feste, e con un'alacrità straordinaria. ... Il signore rimase appoggiato alla finestra, tutto intento al mobile spettacolo. Erano uomini, donne, fanciulli, a brigate, a coppie, soli; uno, raggiungendo chi gli era avanti, s'accompagnava con lui; un altro, uscendo di casa, s'univa col primo che rintoppasse; e andavano insieme, come amici a un viaggio convenuto. Gli atti indicavano manifestamente una fretta e una gioia comune; e quel rimbombo non accordato ma consentaneo delle varie campane, quali più, quali meno vicine, pareva, per dir così, la voce di que' gesti, e il supplimento delle parole che non potevano arrivar lassù. Guardava, guardava; e gli cresceva in cuore una più che curiosità di saper cosa mai potesse comunicare un trasporto uguale a tanta gente diversa."

A. MANZONI, Promessi sposi, cap. XXI, 1827

"Le ragazze devono avvezzarsi a quel modo, rispondeva Maruzza, invece di stare alla finestra. "A donna alla finestra non far festa". - Certune però collo stare alla finestra un marito se lo pescano, fra tanti che passano; osservò la cugina Anna dall'uscio dirimpetto. La cugina Anna aveva ragione da vendere; perché quel bietolone di suo figlio Rocco si era lasciato irretire dentro le gonnelle della Mangiacarrubbe, una di quelle che stanno alla finestra colla faccia tosta."

G. VERGA, I Malavoglia, Milano 1881

Dalla finestra aperta Entran le voci calme Del fiume, I canti lontani Delle lavandaie Laggiù fra i pioppi e gli ontani, Presso la pura corrente Che mormora sì dolcemente Il fumo dei vapori Si confonde con quello delle case ................................ Penso ad una fanciulla bionda. Fra poco sarà mezzogiorno E una gran tenerezza m "invade, E una voglia di piangere senza perché.

A. BERTOLUCCI, Sirio, Panna, 1929

HENRI MATISSE, Donna seduta, le spalle alla finestra aperta, 1922 (olio su tela, The Montreal Museum of Fine Arts)

"Se sono riuscito a fare un tutt'uno sulla tela di ciò che è interno, è perché l'atmosfera del paesaggio e quella della mia camera sono una cosa sola ... non devo avvicinare l'interno con l'esterno, nella mia mente sono già uniti. ... Quando, aprendo la finestra, pensavo che avrei avuto tutti i giorni quella luce davanti agli occhi, non potevo credere alla mia felicità.

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2. Ambito socio-economico

ARGOMENTO: Cibo e futuro.

«La Cina è ancora in fase di crescita demografica, le aree agricole cedono laggiù alle strutture urbane e quindi si può solo ipotizzare un faticoso equilibrio tra produzione e consumo nazionali. L’Africa è invece vicina ad una classica crisi malthusiana, dove la popolazione cresce in proporzione geometrica e la disponibilità dei raccolti per gli alimenti, se cresce, va in proporzione aritmetica. E L’Ue protegge ancora i suoi prodotti agricoli, con un risultato evidente e positivo per la garanzia della qualità ma con un evidentissimo costo aggiuntivo per il fisco dei vari Paesi membri. Anche questa sarà una sfida a carattere ecologico: adattare le produzioni agricole di base dei Paesi terzi per poi potersi inserire nelle filiere produttive dell’agroalimentare Ue, al fine di consentire al sistema agricolo dell’Unione di divenire un vettore dell’esportazione del globo, oltre che un mercato protetto interno.» G. E. VALORI, Il futuro è già qui. Gli scenari che determineranno le vicende del nostro pianeta, Rizzoli, Milano 2009

«”Cibo” e “libertà” sono due parole che mai come oggi vanno accoppiate con orgoglio. Penso per esempio alla questione della dignità del lavoro contadino e della terra, una lotta secolare. La rivoluzione messicana del primo Novecento fu sostenuta “Terra e libertà” e ancora oggi molti processi di pace (come in Colombia) o di netto cambiamento si giocano nel nome della terra. Tuttavia qualcosa è mutato profondamente nel panorama globalizzato: viviamo una dimensione schizofrenica in cui proprio il mondo contadino e l’uso della terra, i due elementi fondamentali per fornire nutrimento agli uomini, sono alle prese con un sistema in cui il cibo ha perso i suoi molteplici e complessi valori, per diventare una commodity che ha senso solo in funzione del suo prezzo. Una merce soggetta a speculazione di ogni tipo e che, nonostante gli aumenti nella produzione, invece di diminuire i problemi della maggioranza della popolazione mondiale li ha acuiti, generandone perfino altri, inediti. La fame e malnutrizione non sono scomparse, tanto per citare il caso più clamoroso, ma gli inquinamenti e il depauperamento delle risorse si moltiplicano, e i contadini continuano – tranne rare eccezioni – a essere l’ultima ruota del carro, anche se possiedono la terra che coltivano. » C. PETRINI, Cibo e libertà, Giunti, Firenze 2013

«Per cogliere l’effettiva potenzialità delle biotecnologie nell’azione diretta intesa ad eliminare fame e malnutrizione nel mondo, credo sia anzitutto necessario indicare i limiti che oggettivamente si pongono ad un loro specifico impiego in questo settore. Come si è detto, genericamente, spesso si parla di effetti positivi e negativi, magari legandoli a singole posizioni ‘dottrinali’, tecniche e non da ultimo ideologiche, che rischiano di far precipitare il dibattito fuori del suo contesto ‘naturale’, che è quello della scienza, della ricerca, e in parallelo dell’etica. […] Lo sguardo sull’oggi richiede […] il miglioramento della produttività agricola a deficit alimentare mediante le nuove biotecnologie, tenendo presente le esigenze degli ecosistemi – e quindi delle coltivazioni e delle risorse naturali – e delle persone, al fine di raggiungere livelli di sostenibilità, sia quanto alla produzione di alimenti che alla loro qualità. In ogni caso è evidente che di fronte ad enormi potenzialità nel settore agricolo resta aperto l’interrogativo fondamentale su quali potranno essere i concreti vantaggi e i reali beneficiari.» A. MARCHETTO, Biotecnologie: una speranza per combattere la fame nel mondo?, in M. L. Di Pietro, E. Sgreccia, Biotecnologie e futuro dell’uomo, Vita e Pensiero, Milano 2003

«I conquistatori di oggi sono grandi multinazionali e fondi comuni di investimento che hanno azionisti, proprietari, investitori transnazionali, che hanno poco a che fare con ragioni e interessi geopolitici. Soggetti cui non è possibile chiedere o imporre risarcimenti di guerra, che non hanno sottoscritto alcuna convenzione di Ginevra né hanno obblighi di rispetto di diritti umani o sono interessati a ricostruzioni di qualsiasi tipo. Rispondono solo ed esclusivamente a logiche di profitto. […] Gli analisti hanno definito questo fenomeno come land grabbing, più o meno "accaparramento di terra", ovvero l'acquisto o la locazione a lungo termine di estensioni terriere da parte di investitori stranieri. » M. DI SALVO, Senza Stati e senza bandiere; Id., Il braccio finanziario dell’operazione, in Repubblica – L’Espresso, Le Inchieste. La battaglia per il cibo del futuro, 10/06/2014

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3. Ambito storico-politico

ARGOMENTO: Destra e Sinistra.

«Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta categoria applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il giacobinismo; b) al centro-sinistra, dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale», per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente la legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.» Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma 1994

«Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni. Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E dunque la scelta tra destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna dell’invocazione di un dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo, della destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra amico e nemico. La politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le ipotesi.» Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze 1995

«Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere, per chi fosse disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali che sono presenti in tante altre democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la sinistra più «socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.» Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011

«La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al 1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi casi si devono aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta politica che invece i detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero che col socialismo si affermò una sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di potere. Quasi sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella

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maggioranza parlamentare, secondo la fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis, la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo) perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi comportamenti variamente sovversivi.» Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002

4. Ambito tecnico-scientifico ARGOMENTO: Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo.

«Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti». T. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952

«Il Tempo con la "t" maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c'è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant'Agostino: il Tempo non c'era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo… ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che "rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono..." Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant'Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando "verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai».

A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003

«…solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale». P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003

«La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.» P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997

«La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo… La Storia è racconto… E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo?… Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia… Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli avvenimenti del corso del Tempo

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che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (…) inducono a identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo l'orologio…» A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003 «(C'è)… una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati…. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz'altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti…(C'è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo…Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. … la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa… Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.»

F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione «Il problema dell'uomo d'oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità". Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo… "Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? " "L'uomo desidera trascendere se stesso. È un'esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L'altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D'altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d'arte c'è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale». F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L'AVVENIRE, 18/1/2004

«Com'erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un'ora era un universo, un'epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno… Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent'anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c'è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che, seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno della morte?… quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un'altra eternità, che forse è quella stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla». C. LEVI, L'Orologio, 1950

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO La Prima Guerra Mondiale scoppiò in una Europa in cui l'onda lunga del nazionalismo dilagava travolgendo anche ogni residuo di internazionalismo operaio e spingendo gli stessi partiti socialisti e socialdemocratici a dichiararsi ovunque disposti a sostenere lo sforzo bellico. Veniva infatti smentita l'idea che i partiti dell'Internazionale Socialista, fortemente rappresentati in tutti i parlamenti europei e interpreti quasi esclusivi dei ceti operai, si sarebbero opposti alla guerra e forse anche avrebbero boicottato il reclutamento degli eserciti e la produzione bellica, coerentemente con la loro tradizione pacifista. Il caso dell'Italia fu in parte diverso, giacché qui il re e il governo erano tutt'altro che desiderosi di entrare in guerra al fianco delle potenze della Triplice, Austria e Germania, come avrebbero richiesto i trattati; qui, caso unico in Europa, il movimento interventista si sviluppò sull'arco di parecchi mesi, fra 1914 e 1915, mentre gli altri paesi erano già in guerra. Il candidato analizzi la battaglia politica fra neutralisti e interventisti, cercando di comprendere e di spiegare la particolarità della situazione italiana in rapporto al contesto internazionale.

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TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE A nessuno, neanche allo Stato, è consentito di togliere la vita: è questo il principio morale che anima il movimento crescente di tutti coloro che, da parti diverse e talora contrapposte, chiedono la abolizione della condanna a morte ancor oggi vigente in paesi del mondo civile. Affronta la questione proposta, soffermandoti sulla situazione attuale e accenna, con riflessioni personali, alle ragioni addotte sia a sostegno che contro la pena capitale.

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE “N. MACHIAVELLI”

ISTITUTO “M. CIVITALI”

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA / 28 aprile 2017

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari (1940). Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1984 «Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c’è bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle nostre spalle, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una sull'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire. Chiudono a un certo punto alle nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano con velocità fulminea e non si fa tempo a tornare. Ma Giovanni Drogo dormiva ignaro e sorrideva nel sonno come fanno i bambini.» Dino Buzzati (Belluno 1906 - Milano 1972) pubblicò nel 1940 Il deserto dei tartari, romanzo ambientato in un immaginario paese che ricorda l’Austria dell’Ottocento. Il protagonista è il sottotenente Giovanni Drogo, che viene assegnato in prima nomina alla Fortezza Bastiani, avamposto abbandonato e desolato, situato ai limiti del deserto (un tempo regno dei Tartari, mitici nemici). Per Drogo, così come per i commilitoni, la speranza di veder comparire un nemico all'orizzonte si trasforma a poco a poco in un'ossessione metafisica, in cui al desiderio di mostrare il proprio eroismo si sovrappone la ricerca di una verità definitiva sulla propria esistenza. Tutto il romanzo si presenta come una simbolica rappresentazione della condizione umana.

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1. Comprensione del testo Riassumi brevemente il contenuto del testo 2. Analisi del testo 2.2 Nel brano ricorrono simboli e temi esistenziali: individuali e rifletti su come tali motivi vengono presentati e sviluppati nel testo. 2.3 A cosa alludono le domande «Ancora molto? [...] O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo?» 2.4 «Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno:» come si può interpretare il senso di questa “immagine” presente nel brano proposto? 3.Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Buzzati e/o di autori a te noti, che abbiano trattato temi affini a quelli presenti nel brano proposto.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: L’Italia come creazione artistico-letteraria Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello! Quell’anima gentil fu così presta, sol per lo dolce suon de la sua terra, di fare al cittadin suo quivi festa; e ora in te non stanno sanza guerra li vivi tuoi, e l’un l’altro si rode di quei ch’un muro e una fossa serra. Cerca, misera, intorno da le prode le tue marine, e poi ti guarda in seno, s’alcuna parte in te di pace gode. Dante Alighieri, Purgatorio, VI, vv. 76-87 (edizione Mondadori, Milano 1994) O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne e i simulacri e l’erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi I nostri padri antichi. Or fatta inerme, Nuda la fronte e nudo il petto mostri. Giacomo Leopardi, All’Italia, vv. 1-7 (edizione BUR, Milano 1998) Francesco Hayez “Il bacio”, 1859

«Il fatto che l’Italia sia stata, prima di essere una nazione e ben prima di essere uno Stato, un topos letterario, un tema, un motivo, una retorica, un’occorrenza, una creazione di poeti, un azzardo dell’immaginario può essere considerato, finalmente, tutt’altro che un deficit, una fragilità costitutiva, una deformazione originaria. Al contrario, abbandonando ogni residua velleità nazionalistica, rinnovare un’autocoscienza comunitaria fondata su questa “immagine debole”, come è stata definita, o meglio sul presupposto originario secondo il quale l’Italia è “un’espressione letteraria, una tradizione poetica”, mi sembra una sorte propizia e straordinaria, una debolezza ancora potenzialmente feconda, un viatico inclusivo piuttosto che escludente, un lascito libertario che conserva ancora promesse di futuro.» Matteo DI GESÙ, Una nazione di carta, Carocci, Roma 2013 «Una peculiarità del caso italiano e di altri casi simili, cioè di nazioni arrivate all’appuntamento di una moderna ricerca dell’identità senza forti strutture economiche e statali, è stata […] la funzione determinante e centrale svolta, nel processo di costruzione nazionale, dalla tradizione letteraria, che è stata chiamata, dalle classi dirigenti del Risorgimento, a offrire un modello non solo al progetto di unificazione linguistica del paese ma a quello dell’educazione culturale. Era una scelta quasi obbligata: in un paese fortemente differenziato nelle sue componenti solo la letteratura offriva un collante abbastanza efficace.» Remo CESERANI, Guida allo studio della letteratura, Laterza, Bari 1999 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Tecnologia digitale e impatto sui lavoratori: opportunità o minaccia? «Il dibattito sull’impatto che la tecnologia esercita sul lavoro, l’occupazione e i salari è antico quanto la stessa era industriale. […] ogni nuovo avanzamento tecnologico ha scatenato il timore di una possibile sostituzione in massa della forza lavoro. Un fronte vede schierati quanti ritengono che le nuove tecnologie rimpiazzeranno con ogni probabilità i lavoratori. […] Di recente, molti hanno sostenuto che il rapido progresso delle tecnologie digitali potrebbe lasciare per strada molti lavoratori – e questo è certamente vero. Sull’altro fronte ci sono coloro che non vedono pericoli per i lavoratori. La storia è dalla loro parte: i salari reali e il numero dei posti di lavoro hanno conosciuto un aumento relativamente costante in tutto il mondo industrializzato sin dalla metà dell’Ottocento, anche a fronte di uno sviluppo tecnologico senza precedenti. […] Nel 1983 l’economista premio Nobel Wassily Leontief rese il dibattito più popolare e pepato introducendo un confronto tra gli esseri umani e i cavalli. Per molti decenni, l’impiego dei cavalli era sembrato resistere ai cambiamenti tecnologici. Perfino quando il telegrafo aveva soppiantato il Pony Express, la popolazione equina degli Stati Uniti aveva continuato a crescere, aumentando di sei volte tra il 1840 e il 1900, sino a superare i 21 milioni tra cavalli e muli. Gli animali erano fondamentali non

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soltanto nelle fattorie ma anche nei centri urbani in rapido sviluppo, dove trasportavano merci e persone trainando vetture di piazza e omnibus. Poi, però, con l’avvento e la diffusione del motore a combustione interna, la tendenza subì una brusca inversione. Quando i motori furono applicati alle automobili in città e ai trattori in campagna i cavalli divennero in larga misura irrilevanti. […] E’ possibile una svolta simile per la forza umana? I veicoli autonomi, i chioschi self service, i robot da magazzino e i super computer sono i segni premonitori di un’ondata di progresso tecnologico che alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? […] A meno che, ovviamente, non ci rifiutiamo di farci servire esclusivamente da robot e intelligenze artificiali. È questa la barriera più solida contro un’economia totalmente automatizzata e il motivo più valido per cui la forza lavoro umana non scomparirà in un prossimo futuro. Noi siamo una specie profondamente sociale, e il desiderio di contatti umani si riflette sulla nostra vita economica. […] I clienti abituali di un certo bar o ristorante vi si recano non soltanto per il cibo e le bevande ma anche per l’ospitalità offerta. Allenatori e trainer forniscono una motivazione che è impossibile trovare nei libri o nei video di esercizi. I buoni insegnanti trasmettono agli studenti l’ispirazione per continuare ad apprendere, psicologi e terapeuti stringono con i pazienti legami che li aiutano a guarire. […] Gli esseri umani hanno bisogni economici che possono essere soddisfatti soltanto da altri esseri umani, e ciò rende meno probabile che facciamo la fine dei cavalli.» E. BRYNJOLFSSON e A. MCAFEE “Macchine e lavoro: perché l’uomo vincerà sui cavalli”, da Rivista “Aspenia n. 71/ «Di fronte all’inarrestabile ascesa della quarta rivoluzione industriale (informatica più intelligenza artificiale) economisti e analisti finanziari […] hanno tentato di accreditare la tesi che, magari non subito ma almeno a lungo termine, tutti abbiamo da guadagnare dall’invasione dei robot in fabbriche e uffici. […] A Davos si è calcolato che, entro il 2020 nelle quindici maggiori economie mondiali l’automazione taglierà 5 milioni di posti di lavoro. […] si salva un posto di lavoro su tre. Appunto. Quale? Di fronte allo tsunami al rallentatore che sta investendo la società, nessuno è in grado di dire come ne usciremo. Al massimo, gli economisti assicurano che, come in passato, ci inventeremo nuovi lavori che oggi non immaginiamo. Ma qualche traccia più ampia, sul futuro, esiste. E consente di dire, in due parole, che se vostro figlio non ha la stoffa dell’amministratore delegato, è bene che si convinca a fare il giardiniere. La distinzione fondamentale, infatti, non è fra lavori qualificati e ben pagati e quelli che non lo sono, ma fra lavori di routine (in cui i compiti sono standardizzabili e ripetibili) e quelli che non lo sono. […] i lavori non di routine – manuali o intellettuali – sono raddoppiati: […] i lavori più impermeabili all’invasione di robot e software sono quelli legati alla professione medica, ma anche alla scuola o più direttamente creativi, come designer e coreografi. […] Il più impervio alla quarta rivoluzione industriale risulta però essere il “terapista ricreativo”, che non si fa fatica a immaginare come maestro di tango.» Maurizio RICCI, La Repubblica, 9 febbraio 2016. 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il campo di concentramento come elemento della storia del Novecento. «Il XX secolo potrebbe essere raccontato attraverso la storia del sistema concentrazionario. La guerra di liberazione cubana e quella algerina, la repressione coloniale in Africa, la rivoluzione bolscevica, la seconda guerra mondiale - dall’Indonesia agli Stati Uniti, passando per la Francia e Vichy -, la disgregazione della Iugoslavia, la repressione in Cecenia sono infatti accomunate dalla presenza dei campi detti “di concentramento”, nonostante dietro tale definizione si nascondano realtà non del tutto omogenee tra loro.» Joël Kotek e Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del Novecento, tr. it. Mondadori, Milano 2002 «Le vittime di Stalin e di Hitler non furono uccise per conquistare e colonizzare il territorio da esse occupato. Spesso furono assassinate in modo ottuso e automatico, non animato da nessuna emozione umana, ivi compreso l’odio. Esse furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società perfetta. Furono eliminate affinché fosse possibile fondare un mondo umano obiettivamente migliore: più efficiente, più morale, più bello. Un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale. In entrambi i casi, un mondo armonioso, libero da conflitti, docile nelle mani dei propri governanti, ordinato, controllato. Gli individui macchiati dall’ineliminabile tara del proprio passato o della propria origine non potevano entrare a far parte di un tale mondo immacolato, sano, splendente.» Zygmunt Bauman, Modernità e Olocausto, tr. it. Il Mulino, Bologna, 1992 «Ci viene chiesto dai giovani, tanto più spesso e tanto più insistentemente quanto più quel tempo si allontana, chi erano, di che stoffa erano fatti, i nostri “aguzzini”. Il termine allude ai nostri ex custodi, alle SS, e a mio parere è improprio: fa pensare a individui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d’origine. Invece erano fatti della nostra stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo eccezioni, non erano mostri, avevano il nostro viso, ma erano stati educati male. Erano, in massima parte, gregari e funzionari rozzi e diligenti: alcuni fanaticamente convinti del

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verbo nazista, molti indifferenti, o paurosi di punizioni, o desiderosi di fare carriera, o troppo obbedienti. Tutti avevano subito la terrificante diseducazione fornita ed imposta dalla scuola quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, e completata poi dal Drill1 delle SS. A questa milizia parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva, per la sua onnipotenza, o anche solo per sfuggire a difficoltà famigliari.» 1 Addestramento Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino, 1986 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Siamo soli? «Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. Originale 1998) «Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008 «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781) «Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. Originale 2001) «La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di

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esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994) TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Nell'ottobre del 1929 scoppiò negli Stati Uniti una gravissima crisi economica, destinata a durare a lungo e a propagarsi rapidamente in Europa. Il/La candidato/a illustri le origini di tale crisi, soffermandosi particolarmente sulle conseguenze che essa ebbe nell'economia e sulle soluzioni politiche adottate nei paesi europei. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «L’uomo che ha stupito il festival è un italiano che gira il mondo in carrozzina e domani dirigerà la Lithuanian Orchestra a Vilnius. Non aveva mai inciso un disco. […] Ezio Bosso dal 2011 fa i conti con una malattia neurodegenerativa che agisce sui neuroni. […] È un uomo sereno. ”Forse esiste un bisogno di ascoltare cose meno urlate e più sincere.[…] La musica è un’azione condivisa”.[…] In che cosa trova ristoro? “Nell'ascolto degli altri, negli sguardi, nella capacità di farsi compagnia. Amo le preghiere. [...] Credo nella poesia. [...] La musica mi ha dato una bella vita, mi ha fatto viaggiare, conoscere la filosofia, [...]. Mi ha fatto incontrare l’amore”. […] Bosso, c'è qualcosa che le fa paura? “Le paure servono. Non è utile scacciarle. Ho paura che la paura un giorno mi paralizzi. Questo sì. Ma non vale solo per me. Mi spaventa che possa accadere a chiunque”. » Angelo Carotenuto, Bosso, magia oltre la malattia: ”Che noia prendersi sul serio” – Parla il maestro che ha stregato il festival di Sanremo, La Repubblica, R2, 12 febbraio 2016 Esprimi le tue riflessioni personali sul rapporto tra disabilità, socialità e musica/arti sulla base delle parole tratte dall’intervista sopra riportata. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema

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Istituto "N. MACHIAVELLI – CIVITALI" - LUCCA

ANNO SCOLASTICO 2016- 2017

FRONTESPIZIO TERZA PROVA SCRITTA

23/03/2017

CLASSE 5^M PTS

TIPOLOGIA: b) Quesiti a risposta singola per Lingua Straniera (inglese), Marketing e Distribuzione, Tecnologie dei materiali e dei processi produttivi e Laboratori Tecnologici di Abbigliamento e Moda (oltre alle trasformazioni di effettuare che verranno

valutate), secondo la D.M. 429/2000 art.4 comma 1, lettera a.

CARATTERISTICHE: Le risposte ai quesiti a risposta singola debbono essere autonomamente formulate dal candidato e

contenute nei limiti indicati per ciascun quesito.

TEMPO ASSEGNATO: 2 ore e mezza

DISCIPLINE COINVOLTE: 4

DISCIPLINA TIPOLOGIA MAX NUMERO DI

RIGHE PER

QUESITO

PUNTEGGIO IN

QUINDICESIMI

DELLE SINGOLE

PROVE

MARKETING E DISTRIBUZIONE 3 quesiti a risposta singola 10 ___,___ /15

TECNOLOGIE TESSILI 3 quesiti a risposta singola 10 ___,___ /15

INGLESE 3 quesito a risposta singola 10 ___,___ /15

LABORATORI TECNOLOGICI ED

ESERCITAZIONI

3 quesiti a risposta singola 7 ___,___ /15

Il punteggio complessivo della prova è rappresentato dalla media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata alle unità. Per ogni quesito a risposta singola (aperta) il numero di righe prestampate è il massimo utilizzabile.

MARKETING E DISTRIBUZIONE ___ , ___

TECNOLOGIE TESSILI ___ , ___

INGLESE ___ , ___

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI ___ , ___

MEDIA ___ , ___

COGNOME NOME

PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI: _____ /15

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I.S.I. "M. CIVITALI" - L ucca 1^ SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO ( MARKETING E DISTRIBUZIONE)

A.S. 16/17 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^M P.T.S. - TIPOLOGIA B - 23/03/2017

1) SPIEGA CHE COSA SIGNIFICA B.E.P. E I SUOI METODI DI DETERMINAZIONE. (max 10 righe)

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________ 2) SPIEGA LE POLITICHE DI VENDITA PUSH E PULL. (max 10 righe)

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________ 3) RAPPORTO TRA LA PIRAMIDE DI MASLOW E L'ABBIGLIAM ENTO. (max 10 righe)

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________ COGNOME NOME

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MATERIA: TECNOLOGIA DELL'ABBIGLIAMENTO – CLASSE V M PTS

NOME COGNOME

TIPOLOGIA B: DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA

Rispondi alle seguenti domande in max 10 righe.

1) La realizzazione dei tessili tecnici prevede l’impiego di un’ampia gamma di materie

prime e comporta innovazioni in tutte le fasi del processo produttivo in particolar

modo la filatura, la tessitura e le eventuali nobilitazioni. Fare una breve descrizione sia

delle materie prime e delle fasi di lavorazione.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

______________________________

2) L’abbigliamento da lavoro e da sport devono avere determinate funzioni. Nello specifico

l’abbigliamento da lavoro ha determinati “DPI”: cosa sono e che scopi hanno?

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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3) La classificazione delle diverse tipologie di tessili tecnici vengono suddivise secondo il loro

campo d’uso in più categorie. Quali aziende, fiere o organizzazioni hanno suddiviso i tessili

tecnici in questi campi e quali sono?

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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______________________________

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ENGLISH TEST

A) Describe the unconventionmal and ariginal style of "R. Cavalli" (max 10 lines)

B) Speak about the inspiration and the creations of "Dolce and Gabbana" (max 10 lines)

C) Describe the different styles of "Armani"and "Va lentino" (max 10 lines)

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I.S.I. "MACHIAVELLI - CIVITALI" - Lucca 1^ SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO (LABORATO RI TECNOLOGICI ED

ESERCITAZIONI PRATICHE DI MODELLISTICA E CONFEZIONE ) A.S. 2016/2017 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^M P.T.S . - TIPOLOGIA B - 23/03/2017

In base al figurino proposto nell’Allegato A, indic a con pennarello o penna a inchiostro blu scuro sui modelli in scala della giacca e della manica (allegati B/1 e B/2),le trasformazioni da effettuare per realizzare il capo , avendo cura di indicare chiusure, fodere, rinforzi o mostre.

2) Esponi in maniera sintetica quali trasformazioni richiede il tracciato anteriore del figurino in allegato con re lativa base (giacca e manica) (max 7 righe)

2) Indica in maniera sintetica quali trasformazioni ri chiede il tracciato posteriore del figurino in allegato con r elativa base (giacca e manica) (max 7 righe)

3) In base alle conoscenze pregresse, indica in termi ni artigianali, quanto materiale occorre per realizzar e la giacca proposta da Chanel; tessuto, fodera, accessori vari ( max 7 righe)

ALLEGATO A - Figurino

ALLEGATI B/1 e B/2 - Base giacca, base manica: metà davanti e metà dietro

COGNOME NOME

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Istituto "N. MACHIAVELLI – CIVITALI" - LUCCA

ANNO SCOLASTICO 2016- 2017

FRONTESPIZIO TERZA PROVA SCRITTA

05/05/2017

CLASSE 5^M PTS

TIPOLOGIA: b) Quesiti a risposta singola per Lingua Straniera (inglese), Marketing e Distribuzione, Tecnologie dei materiali e dei processi produttivi e Laboratori Tecnologici di Abbigliamento e Moda (oltre alle trasformazioni di effettuare che verranno

valutate), secondo la D.M. 429/2000 art.4 comma 1, lettera a.

CARATTERISTICHE: Le risposte ai quesiti a risposta singola debbono essere autonomamente formulate dal candidato e

contenute nei limiti indicati per ciascun quesito.

TEMPO ASSEGNATO: 2 ore e mezza

DISCIPLINE COINVOLTE: 4

DISCIPLINA TIPOLOGIA MAX NUMERO DI

RIGHE PER

QUESITO

PUNTEGGIO IN

QUINDICESIMI

DELLE SINGOLE

PROVE

MARKETING E DISTRIBUZIONE 3 quesiti a risposta singola 10 ___,___ /15

TECNOLOGIE TESSILI 3 quesiti a risposta singola 10 ___,___ /15

INGLESE 3 quesito a risposta singola 10 ___,___ /15

LABORATORI TECNOLOGICI ED

ESERCITAZIONI

3 quesiti a risposta singola 10 ___,___ /15

Il punteggio complessivo della prova è rappresentato dalla media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata alle unità. Per ogni quesito a risposta singola (aperta) il numero di righe prestampate è il massimo utilizzabile.

MARKETING E DISTRIBUZIONE ___ , ___

TECNOLOGIE TESSILI ___ , ___

INGLESE ___ , ___

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI ___ , ___

MEDIA ___ , ___

COGNOME NOME

PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI: _____ /15

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I.S.I. "M. CIVITALI" - Lu cca 2 ^ SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO ( MARKETING E

DISTRIBUZIONE) A.S. 16/17 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^M P.T.S. - TIPOLOGIA B - 05/05/2017

1) SPIEGA IL RUOLO DEL VISUAL MERCHANDISER NEL PV M ODA. (max 10 righe) ___________________________________________________ ____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________ 2) CONFRONTA IL MARCHIO, LA MARCA E LA GRIFFE. (max 10 righe) ___________________________________________________ ____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________ 3) IL PUNTO VENDITA MONOMARCA: VANTAGGI E SVANTAGGI . (max 10 righe) ___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________

___________________________________________________ _____________________________ COGNOME NOME

ENGLISH TEST

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1) What was the disco look like in the 1970s? (max 10 lines)

2) Describe the evolutione of Calvin Klein's style (max 10 lines)

3) What's the difference between the modern "Burberry trenchcoat" and the "Walking Burberry"? (max 10 lines) MATERIA: TECNOLOGIA DELL'ABBIGLIAMENTO – CLASSE V M PTS

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NOME COGNOME DATA

TIPOLOGIA B: DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA

Rispondi alle seguenti domande in max 10 righe.

1) Delle fibre man-made di origine animale, la fibra BioSteel capra-ragno è quella più

innovativa. Fate una breve descrizione ed elencate le caratteristiche di questa fibra.

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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______________________________2) Fare una piccola relazione sul riciclaggio, sulla sua

importanza. Quali fibre vengono maggiormente utilizzate e con quali tecniche si ottiene il

riciclaggio?

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3) Per quanto riguarda le altre nobilitazioni, quali altri trattamenti ci sono per potenziare un

capo di abbigliamento? E nello specifico descrivi quello al plasma ricordandoti i video visti nel

laboratorio di informatica.

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________________________________________________________________________________

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______________________________

I.S.I. "MACHIAVELLI - CIVITALI" - Lucca

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2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO (LABORA TORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI MODELLISTICA E CONFEZIONE )

A.S. 2016/2017 - 2° QUADRIMESTRE - CLASSE 5^M P.T.S . - TIPOLOGIA B - 05/05/2017 In base al figurino proposto nell’Allegato A, indic a con pennarello o penna a inchiostro blu scuro sui modelli in scala dell’abito e della m anica (allegati B/1 e B/2),le trasformazioni da effettuare per realizzare il capo , avendo cura di indicare chiusure, fodere, rinforzi o mostre.

1) Esponi in maniera sintetica quali trasformazioni richiede il tracciato anteriore del figurino in allegato con re lativa base (abito e manica) (max 10 righe)

2) Indica in maniera sintetica quali trasformazioni ri chiede il tracciato posteriore del figurino in allegato con r elativa base (abito e manica) (max 10 righe) ____

___________________________________________________ __________________________________ 3) In base alle conoscenze pregresse, indica la diffe renza tra una trasformazione per spostamento e una per rotazione. ( max 10 righe)

Page 89: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

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ALLEGATO A - Figurino

ALLEGATI B/1 e B/2 - Base giacca, base manica: metà davanti e metà

dietro COGNOME NOME

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

CORRISPONDENZA PUNTEGGIO GREZZO/VOTO IN QUINDICESIM I

PUNTEGGIO GREZZO VOTO IN QUINDICESIMI

P. Grezzo

12-13

14-16

17-19

20-22

23-25

26-28

29-31

32-34

35-37

38-40

41-43

44-45

Voto in 15

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

LIVELLI I INDICATORE II INDICATORE III INDICATORE Comprensione e

analisi del testo Contestualizzazione e rielaborazione del testo

Uso dei mezzi espressivi

OTTIMO 14/15

Complete, articolate e approfondite

14/15

Organiche, coerenti e originali

14/15

Corretto, appropriato ed efficace

BUONO

13

Complete e articolate

13

Organiche e coerenti

13

Corretto e appropriato

DISCRETO 11/12

Complete

11/12

Organiche 11/12

Corretto

SUFFICIENTE 10

Essenziali e adeguate

10

Suff.mente organiche e coerenti

10

Sostanzialmente corretto

INSUFFICIENTE 8/9

Superficiali e non suff.mente adeguate

8/9

Semplici e poco organiche

8/9

Impreciso e incerto

NOTEVOLMENTE INSUFFICIENTE

6/7

Parziali e inadeguate

6/7

Poco coerenti e disorganiche

6/7

Incerto e scorretto

COMPLETAMENTE INSUFFICIENTE

1/5

Totalmente inadeguate

1/5

Contraddittorie e disorganiche

1/5

Completamente scorretto

PUNTEGGIO

Page 95: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

95

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

CORRISPONDENZA PUNTEGGIO GREZZO/VOTO IN QUINDICESIM I

PUNTEGGIO GREZZO:

VOTO IN QUINDICESIMI:

LIVELLI I INDICATORE II INDICATORE III INDICATORE Comprensione e

analisi del testo Contestualizzazione e rielaborazione del testo

Uso dei mezzi espressivi

OTTIMO 14/15

Complete, articolate e approfondite

14/15

Organiche, coerenti e originali

14/15

Corretto, appropriato ed efficace

BUONO

13

Complete e articolate

13

Organiche e coerenti

13

Corretto e appropriato

DISCRETO 11/12

Complete

11/12

Organiche 11/12

Corretto

SUFFICIENTE 10

Essenziali e adeguate

10

Suff.mente organiche e coerenti

10

Sostanzialmente corretto

INSUFFICIENTE 8/9

Superficiali e non suff.mente adeguate

8/9

Semplici e poco organiche

8/9

Impreciso e incerto

NOTEVOLMENTE INSUFFICIENTE

6/7

Parziali e inadeguate

6/7

Poco coerenti e disorganiche

6/7

Incerto e scorretto

COMPLETAMENTE INSUFFICIENTE

1/5

Totalmente inadeguate

1/5

Contraddittorie e disorganiche

1/5

Completamente scorretto

PUNTEGGIO

P. Grezzo

12-13

14-16

17-19

20-22

23-25

26-28

29-31

32-34

35-37

38-40

41-43

44-45

Voto in 15

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO

TIPOLOGIA B - SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE

LIVELLI I INDICATORE II INDICATORE III INDICATORE Aderenza alla forma

testuale scelta e utilizzazione dei documenti

Argomentazione e organizzazione dei concetti

Uso dei mezzi espressivi

OTTIMO 14/15

Complete, articolate e approfondite

14/15

Organiche, coerenti e originali

14/15

Corretto, appropriato ed efficace

BUONO

13

Complete e articolate

13

Organiche e coerenti

13

Corretto e appropriato

DISCRETO 11/12

Complete

11/12

Organiche 11/12

Corretto

SUFFICIENTE 10

Essenziali e adeguate

10

Suff.mente organiche e coerenti

10

Sostanzialmente corretto

INSUFFICIENTE 8/9

Superficiali e non suff.mente adeguate

8/9

Semplici e poco organiche

8/9

Impreciso e incerto

NOTEVOLMENTE INSUFFICIENTE

6/7

Parziali e inadeguate

6/7

Poco coerenti e disorganiche

6/7

Incerto e scorretto

COMPLETAMENTE INSUFFICIENTE

1/5

Totalmente inadeguate

1/5

Contraddittorie e disorganiche

1/5

Completamente scorretto

PUNTEGGIO

CORRISPONDENZA PUNTEGGIO GREZZO /VOTO IN QUINDICESI MI

PUNTEGGIO GREZZO:

VOTO IN QUINDICESIMI:

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO

P. Grezzo

12-13 14-16 17-19 20-22 23-25 26-28 29-31 32-34 35-37 38-40 41-43 44-45

Voto in 15

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

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TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

LIVELLI I° INDICATORE II° INDICATORE III° INDICATOR E Congruenza con la

traccia e conoscenza dell’argomento

Esposizione ed argomentazione

Uso dei mezzi espressivi

OTTIMO 14/15

Complete, articolate e approfondite

14/15

Organiche, coerenti e originali

14/15

Corretto, appropriato ed efficace

BUONO

13

Complete e articolate

13

Organiche e coerenti

13

Corretto e appropriato

DISCRETO 11/12

Complete

11/12

Organiche 11/12

Corretto

SUFFICIENTE 10

Essenziali e adeguate

10

Suff.mente organiche e coerenti

10

Sostanzialmente corretto

INSUFFICIENTE 8/9

Superficiali e non suff.mente adeguate

8/9

Semplici e poco organiche

8/9

Impreciso e incerto

NOTEVOLMENTE INSUFFICIENTE

6/7

Parziali e inadeguate

6/7

Poco coerenti e disorganiche

6/7

Incerto e scorretto

COMPLETAMENTE INSUFFICIENTE

1/5

Totalmente inadeguate

1/5

Contraddittorie e disorganiche

1/5

Completamente scorretto

PUNTEGGIO

CORRISPONDENZA PUNTEGGIO GREZZO/VOTO IN QUINDICESIM I

PUNTEGGIO GREZZO:

VOTO IN QUINDICESIMI:

P. Grezzo

12-13

14-16

17-19

20-22

23-25

26-28

29-31

32-34

35-37

38-40

41-43

44-45

Voto in 15

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

Page 98: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI CIASCUN QUESITO DI

MARKETING E DISTRIBUZIONE

INDICATORE N. 1 INDICATORE N. 2 INDICATORE N. 3

CONOSCENZA E

PERTINENZA DEL

CONTENUTO

ORGANICITA'

DELL'ESPOSIZIONE

USO DELLA LINGUA E

PADRONANZA DELLA

TERMINOLOGIA SPECIFICA

OTTIMO 6

Conoscenza completa,

approfondita ed

efficacemente

rielaborata.

5 Sviluppo coerente,

organico ed originale.

DISCRETO/BUONO 5

Conoscenza completa ed

organizzata, sempre o

quasi sempre, in modo efficace.

4 Sviluppo coerente ed

organico.

4

Esposizione corretta ed

appropriata.

SUFFICIENTE 4

Conoscenza

sufficientemente

completa ma poco

approfondita.

3

Sviluppo coerente e

sufficientemente

organico.

3 Esposizione corretta.

INSUFFICIENTE 3 Conoscenza incompleta

e superficiale. 2

Sviluppo semplice ma

poco organico. 2

Esposizione imprecisa e,

talvolta, incerta.

NOTEV. INSUFF. 2

Conoscenza frammentaria e limitata

solo ad alcuni elementi

di base.

1 Sviluppo poco coerente e disorganico.

1 Esposizione scorretta ed incerta.

COMPLET. INSUFF. 1 Conoscenza nulla o quasi

nulla. 0

Sviluppo

contraddittorio e

disorganico.

0

Esposizione

completamente scorretta

ed inadeguata.

PPuunntteeggggiioo ccoommpplleessssiivvoo ddeellllaa pprroovvaa

1° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___

2° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___

3° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___

SOMMA PUNTEGGI _

SOMMA PUNTEGGI : 3 (ARROTONDAMENTO ALLA II CIFRA DECIMALE) = ___ , ___

PPUUNNTTEEGGGGIIOO:: __________ // 1155

CCOOGGNNOOMMEE NNOOMMEE

Page 99: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

99

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI CIASCUN QUESITO DI

LINGUA INGLESE

INDICATORE N. 1 INDICATORE N. 2 INDICATORE N. 3

CONOSCENZA E

PERTINENZA DEL

CONTENUTO

ORGANICITA'

DELL'ESPOSIZIONE

USO DELLA LINGUA E

PADRONANZA DELLA

TERMINOLOGIA SPECIFICA

OTTIMO 6

Conoscenza completa,

approfondita ed

efficacemente rielaborata.

5 Sviluppo coerente,

organico ed originale.

DISCRETO/BUONO 5

Conoscenza completa ed organizzata, sempre o

quasi sempre, in modo

efficace.

4 Sviluppo coerente ed organico.

4

Esposizione corretta ed

appropriata.

SUFFICIENTE 4

Conoscenza

sufficientemente

completa ma poco

approfondita.

3

Sviluppo coerente e

sufficientemente

organico.

3 Esposizione corretta.

INSUFFICIENTE 3 Conoscenza incompleta

e superficiale. 2

Sviluppo semplice ma

poco organico. 2

Esposizione imprecisa e,

talvolta, incerta.

NOTEV. INSUFF. 2

Conoscenza

frammentaria e limitata

solo ad alcuni elementi

di base.

1 Sviluppo poco coerente

e disorganico. 1

Esposizione scorretta ed

incerta.

COMPLET. INSUFF. 1 Conoscenza nulla o quasi

nulla. 0

Sviluppo

contraddittorio e

disorganico.

0

Esposizione

completamente scorretta

ed inadeguata.

PPuunntteeggggiioo ccoommpplleessssiivvoo ddeellllaa pprroovvaa

1° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___

2° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___

3° QUESITO: IND. 1 ___ IND. 2 ___ IND. 3 ___ PUNTEGGIO QUESITO ___

SOMMA PUNTEGGI _

SOMMA PUNTEGGI : 3 (ARROTONDAMENTO ALLA II CIFRA DECIMALE) = ___ , ___

PPUUNNTTEEGGGGIIOO:: __________ // 1155

CCOOGGNNOOMMEE NNOOMMEE

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI

Page 100: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

100

TECONOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PR ODUTTIVI TESSILI,

ABBIGLIAMENTO E MODA

LIVELLI I INDICATORE II INDICATORE III INDICATORE

Aderenza alla forma testuale scelta e utilizzazione dei documenti

Argomentazione e organizzazione dei concetti

Uso dei mezzi espressivi

OTTIMO 14/15

Complete, articolate e approfondite

14/15

Organiche, coerenti e originali

14/15

Corretto, appropriato ed efficace

BUONO

13

Complete e articolate

13

Organiche e coerenti

13

Corretto e appropriato

DISCRETO 11/12

Complete

11/12 Organiche

11/12 Corretto

SUFFICIENTE 10

Essenziali e adeguate

10

Suff.mente organiche e coerenti

10

Sostanzialmente corretto

INSUFFICIENTE 8/9

Superficiali e non suff.mente adeguate

8/9

Semplici e poco organiche

8/9

Impreciso e incerto

NOTEVOLMENTE INSUFFICIENTE

6/7

Parziali e inadeguate

6/7

Poco coerenti e disorganiche

6/7

Incerto e scorretto

COMPLETAMENTE INSUFFICIENTE

1/5

Totalmente inadeguate

1/5

Contraddittorie e disorganiche

1/5

Completamente scorretto

PUNTEGGIO

CORRISPONDENZA PUNTEGGIO GREZZO /VOTO IN QUINDICESI MI

PUNTEGGIO GREZZO:

VOTO IN QUINDICESIMI:

COGNOME............................................. NOME ......................................................

P. Grezzo 12-13 14-16 17-19 20-22 23-25 26-28 29-31 32-34 35-37 38-40 41-43 44-45

Voto in 15

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

Page 101: RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2016/2017 · Relazione finale - A.S . 2016/2017 - Classe V A P.T.S. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5MPTS è composta da nove alunne e

101

DISCIPLINA LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI

MODELLISITCA E CONFEZIONE

Griglia per la valutazione di ciascun quesito

INDICATORE N. 1 INDICATORE N.2 INDICATORE N.3

CONOSCENZA DELLE TECNICHE GRAFICHE

CAPACITÀ ESPRESSIVE E DESCRITTIVE RELATIVE AD UN'IMMAGINE

COMPETENZE DI TIPO PRATICO/OPERATIVO

OTTIMO 7 Conoscenza Completa 7 Esposizione chiara, precisa e corretta

DISCRETO/ BUONO 6 Conoscenza discreta. 6 Esposizione corretta

SUFFICIENTE 5 Conoscenza accettabile. 5

Esposizione sostanzialmente corretta.

LIEVEMENTE INSUFFICIENTE 4

Conoscenza non completamente adeguata.

4 Esposizione imprecisa e sviluppo poco coerente.

INSUFFICIENTE

0÷3

Conoscenza totalmente inadeguata.

0÷3

Esposizione scorretta e sviluppo contraddittorio.

1/0

Possesso/non possesso delle competenze

Punteggio complessivo della prova : TRASFORMAZIONI: IND. 1____ IND. 2 ____ IND. 3 ____ PUNTEGGIO QUESITO ____

1° QUESITO: IND. 1____ IND. 2 ____ IND. 3 ____ PUNTEGGIO QUESITO ____ 2° QUESITO: IND. 1____ IND. 2 ____ IND. 3 ____ PUNTEGGIO QUESITO ____ 3° QUESITO: IND. 1____ IND. 2 ____ IND. 3 ____ PUNTEGGIO QUESITO ____ SOMMA PUNTEGGI ____ SOMMA PUNTEGGI/4 (ARROTONDAMENTO ALLA II CIFRA DECIMALE) = ____ , ____

PUNTEGGIO: _________/15