RELAZIONE EX ART. 161, COMMA 3 L. FALL. - odcec.pescara.it · Relazione del professionista alla...
Transcript of RELAZIONE EX ART. 161, COMMA 3 L. FALL. - odcec.pescara.it · Relazione del professionista alla...
TRIBUNALE DI …
SEZIONE FALLIMENTARE
RELAZIONE EX ART. 161, COMMA 3, L. FALL.
In allegato alla domanda di concordato preventivo proposta dalla società:
“…. S.r.l. ”
Dott. …
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 2
Indice:
1. PREMESSA ................................................................................................................................................................ 3
2. SVOLGIMENTO DELL’INCARICO ................................................................................................................... 3
3. DOCUMENTAZIONE ESAMINATA .................................................................................................................. 4
4. INFORMAZIONI SOCIETARIE – BREVE PROFILO E CAUSE DELLA CRISI ................................................. 6
5. LA SITUAZIONE PATRIMONIALE DI PARTENZA .................................................................................... 7
6. PROPOSTA CONCORDATARIA ........................................................................................................................ 7
7. VERIDICITA’ DEI DATI AZIENDALI ............................................................................................................... 7
8. ATTIVO CONCORDATARIO ............................................................................................................................... 8
8.1. CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI .................................................................... 9
8.2. ATTIVO IMMOBILIZZATO ........................................................................................................................... 10
8.3. ATTIVO CIRCOLANTE ................................................................................................................................. 13
9. PASSIVO CONCORDATARIO ........................................................................................................................... 19
9.1 CONSIDERAZIONI GENERALI...................................................................................................................... 19
9.2. – DEBITI CON PRELAZIONE ....................................................................................................................... 20
9.2.1 – Creditori con prelazione immobiliare ............................................................................................. 20
9.2.2 – Creditori muniti di prelazione mobiliare....................................................................................... 21
9.3. – DEBITI CHIROGRAFARI ........................................................................................................................... 23
9.4. ULTERIORI CREDITI PRIVILEGIATI PER INTERESSI. ............................................................................. 25
9.5. – COSTI DELLA PROCEDURA .................................................................................................................... 27
9.6. – IPOTESI DI RIPARTO ................................................................................................................................ 27
10. GIUDIZIO DI ASSEVERAZIONE ................................................................................................................... 30
ALLEGATI: ........................................................................................ Errore. Il segnalibro non è definito.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 3
1. PREMESSA
Il sottoscritto dott. … iscritto all’albo dei Dottori Commercialisti di … al n.
443, ed al Registro dei Revisori legali con D.M. del 27/01/1992 n.° 88 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, supplemento n.° 31 bis del
21/04/1995, è stato incaricato dal Sig. …, liquidatore di “… Srl in liquidazione”
(d’ora in avanti semplicemente …) di redigere la relazione di cui all’art. 161,
comma 3, L.F. nell’ambito della proposta per l’ammissione alla procedura di
Concordato preventivo formulata dalla Società.
Preliminarmente dichiara di essere nelle condizioni soggettive prescritte
per il professionista asseveratore dall’art. 28 L. fall. come richiamato dall’art. 161,
comma 1 l. fall., ed in particolare attesta:
a) che non sussistono in relazione alla sua persona condizioni di incompatibilità
per l’espletamento dell’incarico;
b) che non si trova in situazioni di conflitto di interesse;
c) che non ha mai ricevuto né sta attualmente espletando alcun incarico
professionale, incompatibile con il presente, per la società interessata alla
proposta di concordato, né per società ad essa collegate, né per persone fisiche
cui tali società fanno riferimento.
2. SVOLGIMENTO DELL’INCARICO
Nella stesura della presente relazione, in assenza di una specifica
indicazione normativa in merito ai criteri e metodi da utilizzare per lo svolgimento
dell’attività prodromica alla formazione del giudizio di asseverazione, lo scrivente
ha ritenuto doveroso conformarsi alle “best pratices” fornite sull’argomento dagli
organismi professionali e, segnatamente nel ”Protocollo Piani di risanamento e
ristrutturazione: Relazioni del professionista” del Consiglio Nazionale dei Dottori
Commercialisti, oltre che agli orientamenti giurisprudenziali nel frattempo
formatisi sull’argomento.
Nell’espletamento dell’incarico lo scrivente ha tenuto in costante riferimento il
valore informativo richiesto a detto documento, diretto a soddisfare l’interesse
pubblico della massa dei creditori e ad orientare la formazione del voto fornendo
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 4
ai creditori una “esatta e corretta rappresentazione dell’effettiva situazione
patrimoniale” dell’istante.
Inoltre, ha motivato le verifiche effettuate, la metodologia ed i criteri seguiti,
affinché “possa corrispondere alla funzione, che le è propria, di fornire elementi di
valutazione per i creditori …..” (cfr. Cass. Civ., I, 23 giugno 2011, n. 13818)
L'analisi del professionista deve, infatti, presentare quale requisito minimo oggetto
del giudizio di ammissibilità “la analitica esplicitazione dei controlli contabili
effettuati, dei criteri utilizzati, delle ragioni per cui, al motivato vaglio tecnico
proprio della scienza aziendale di cui l'esperto e istituzionale conoscitore, i dati
possono essere ritenuti ragionevolmente verificati. In ordine al requisito di fattibilità,
la circostanza che il giudizio su di esso abbia indefettibilmente natura prognostica
non esclude che l'analisi del professionista debba essere ancorata all'esposizione di
una serie di elementi di fatto, di natura contabile, economica e finanziaria, idonei a
fondare un giudizio, se non di sicura, almeno di probabile realizzabilità del piano e
dei suoi risultati in termini di soddisfacimento dei creditori”.
Per il perseguimento delle finalità della relazione, come sopra richiamate, lo
scrivente, dopo aver acquisito informazioni sulla Società, ha provveduto ad
esaminare gli elementi salienti della proposta concordataria predisposta dal
debitore approfondendo le cause che hanno determinato lo stato di crisi in cui
versa la società.
Inoltre, per dare concreta esecuzione all’incarico ricevuto ed attestare la veridicità
dei dati aziendali e la fattibilità del piano concordatario (nel seguito anche
“Piano”), ha proceduto all’analisi delle voci della situazione patrimoniale ed
economica del Debitore riferita alla data del 31 gennaio 2012 (allegato sub 1).
3. DOCUMENTAZIONE ESAMINATA
Per l’espletamento dell’incarico ricevuto, e allo scopo di verificare la
corrispondenza dei dati contenuti nel piano concordatario alle risultanze delle
scritture contabili, lo scrivente ha effettuato dei controlli presso la sede aziendale
alla via ….
Le verifiche eseguite personalmente hanno avuto la finalità di esaminare la
documentazione contabile necessaria allo svolgimento del presente incarico, ivi
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 5
compresi i documenti ritenuti utili a condurre verifiche a campione sulla regolare
tenuta della contabilità.
Ulteriore documentazione utile allo scopo è stata acquisita a mezzo posta
elettronica tramite i collaboratori incaricati dalla società della tenuta della
contabilità.
Al fine di produrre elementi probativi utili a sostegno delle asserzioni riportate in
bilancio, inoltre, lo scrivente ha provveduto ad acquisire la conferma esterna di
alcuni saldi risultanti dalla contabilità del Debitore le cui risultanze fanno parte
delle carte di lavoro della presente relazione.
Lo scrivente ha ritenuto, inoltre, doveroso acquisire ulteriori informazioni e,
segnatamente:
Ha preso visione della struttura operativa e produttiva, in occasione di accessi
effettuati presso la sede;
Ha preso visione dell’impianto contabile della società ed in particolar modo
della seguente documentazione:
statuto della società;
bilancio al 31.12.08 completo di tutti gli allegati;
bilancio al 31.12.09 completo di tutti gli allegati;
bilancio al 31.12.10 completo di tutti gli allegati;
situazione patrimoniale ed economica al 31.12.11 (alla data odierna il
bilancio non è ancora stato approvato);
situazione patrimoniale ed economica al 31.01.2012;
documenti vari (bilanci della società partecipata, e documentazione
inerente il contributo L. 488/92, documentazione inerente il
contenzioso con la società … ecc.);
Ha acquisito copia della proposta di concordato preventivo che “…” intende
presentare al Tribunale di …, predisposta dalla società e dai suoi advisors;
Per l’espletamento dell’incarico ricevuto, inoltre, lo scrivente ha avuto colloqui con
il liquidatore della società, sig. ….
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 6
4. INFORMAZIONI SOCIETARIE – BREVE PROFILO E CAUSE DELLA CRISI
Dai documenti messi a disposizione dalla Società, e dai dati acquisiti dallo
scrivente risultano i seguenti dati di carattere generale:
Data di costituzione 4 ottobre 2000;
Inizio attività il 2 febbraio 2001;
codice fiscale ed iscrizione al Registro Imprese di … N° …, R.E.A. n. 33264;
la durata è prevista statutariamente fino al 31 dicembre 2050;
la sede sociale è in ..;
Amministrazione: Liquidatore Sig. ….
Oggetto sociale: “produzione di conglomerati bituminosi, cementizi
calcestruzzo e derivati”.
“…”, costituita nel 2000, svolge l’attività di realizzazione di strutture prefabbricate
per uso industriale civile e viario, servendo un’ampia zona compresa tra il Molise,
la Campania, il Lazio e l’Abruzzo.
La società opera in uno stabilimento in … dotato di un'elevata potenzialità
produttiva che le consente di eseguire le commesse in tempi rapidissimi.
Mediante una politica di innovazione continua dei prodotti offerti, la Società ha da
sempre perseguito una strategia di penetrazione capillare sul territorio, tramite la
quale è riuscita a rivolgersi ad una committenza sparsa su tutto il territorio
dell’Italia centro - meridionale.
… sta, tuttavia, attraversando una situazione di crisi economico – finanziaria,
derivante principalmente da variabili esogene, rispetto alle quali non è stata in
grado di attivare tempestivi meccanismi di difesa.
Ha, infatti, inevitabilmente subito i gravissimi effetti della crisi mondiale, la quale
ha avuto forti ripercussioni nel settore edile, ed in particolare in quello relativo alla
produzione di prefabbricati, che ha risentito di una consistente riduzione della
produzione.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 7
5. LA SITUAZIONE PATRIMONIALE DI PARTENZA
La presente relazione assume come base di partenza la situazione patrimoniale ed
economica della società alla data del 31 gennaio 2012, come riportata in allegato.
Il sottoscritto, al fine di meglio rappresentare i presupposti in base ai quali attesta
la veridicità dei valori espressi, ritiene opportuno esplicitare gli assunti teorici
sottostanti l’iscrizione contabile, nonché la valutazione attribuita in sede di
determinazione della massa attiva concordataria.
6. PROPOSTA CONCORDATARIA
Con la Domanda la Società intende proporre ai creditori un concordato che abbia
ad oggetto la cessione di tutte le attività aziendali.
Essenzialmente, dunque, attraverso la proposta di concordato preventivo, “…”
prevede il pagamento dei creditori nelle distinte percentuali indicate nel piano
concordatario, nel seguito riportate, con il rateizzo nei tempi correlati alla cessione
degli assets aziendali, secondo le modalità di seguito indicate.
In definitiva, la proposta di concordato è formulata come segue:
A) Parte di beni (immobili, mobili e macchinari) sono oggetto di locazione
commerciale e proposta irrevocabile di acquisto, condizionata all’omologa
della procedura di concordato preventivo. Tale proposta prevede il
pagamento di un corrispettivo, € 4.000.000,00, determinato sulla base di una
perizia di stima di un esperto, tenendo anche conto delle spese di
manutenzione straordinaria di cui necessitano gli immobili;
B) Liquidazione dei restanti beni e incasso dei crediti da parte del
liquidatore che proseguirà il contenzioso pendente e, se opportuno, avvierà
nuovi giudizi;
C) Destinazione del ricavato al soddisfacimento dei creditori sociali.
7. VERIDICITA’ DEI DATI AZIENDALI
Lo scrivente ha verificato la corrispondenza dei dati espressi nel bilancio alla data
del 31 gennaio 2012 con l’effettiva situazione patrimoniale ed economica della
società, come risulta dalla documentazione contabile esaminata.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 8
Dalla verifica è emerso che i dati di bilancio corrispondono a quelli della contabilità
e che sono state correttamente applicate le norme previste per la redazione del
bilancio.
Sul punto lo scrivente evidenzia che, nel predisporre la situazione patrimoniale ed
economica al 31.01.2012, la società ha effettuato una revisione contabile del
bilancio mediante una serie di rettifiche ed integrazioni inerenti diverse poste
dell’attivo e del passivo, al fine di giungere ad una corretta composizione del
patrimonio e di dare una effettiva e veritiera rappresentazione della realtà
aziendale.
Ai fini della determinazione del piano concordatario, sono state apportate alla
situazione economico – patrimoniale, due tipi di rettifiche:
- Rettifiche contabili, che recepiscono i cambiamenti di valutazione delle poste
di bilancio relative alla frazione dell’ esercizio (si precisa che tali rettifiche,
nella fattispecie, sono state effettuate già nella situazione al 31/12/2011);
- Rettifiche da piano, che riflettono gli effetti delle stime operate ai fini della
redazione della domanda di concordato preventivo.
Sono state controllate sia le poste dell’attivo che del passivo e può senz’altro
concludersi che la contabilità è attendibile.
8. ATTIVO CONCORDATARIO
Nell’analisi delle poste dell’attivo concordatario indicate nella Situazione
Patrimoniale alla data del 31.01.2012, lo scrivente ha soffermato l’attenzione, sul
valore di presumibile realizzo delle stesse indicato nello Stato analitico –
estimativo delle attività, ex art. 161, comma 2, lettera b) l. fall. redatto dalla società
e allegato alla Domanda di Concordato preventivo.
I criteri di valutazione di ogni bene, effettuati nell’ottica liquidatoria, sono
dettagliatamente esposti nell’elenco analitico ed estimativo delle attività e sono di
supporto alla presente che attesta la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del
piano di concordatario.
Lo scrivente condivide i valori riportati nella proposta di concordato preventivo,
tenuto conto dei presupposti utilizzati nella loro individuazione, fondati sul grado
di effettiva liquidabilità dei beni in ipotesi fallimentare.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 9
In termini generali, con riferimento all’elaborazione delle stime richieste per la
predisposizione del Piano Concordatario, lo scrivente ha verificato che, per ragioni
di prudenza e alla luce delle informazioni disponibili, le stime relative alle ipotesi
di realizzo delle attività sono state effettuate considerando valori minimi di
realizzo. Tali ipotesi, quindi, consentono di presentare un Piano che prevede un
realizzo prudente dell’attivo aziendale.
Non è entrato, invece, nel merito della valutazione dei beni strumentali e
degli immobili oggetto del contratto di locazione e proposta irrevocabile di
acquisto poiché oggetto di autonoma valutazione da parte di altro
professionista, in una perizia giurata di stima redatta su richiesta della
ricorrente.
ATTENZIONE NON E’ CONDIVISIBILE
(V. PRINCIPI ATTESTAZIONE 2014)
Inoltre, ai fini dell’ attivo concordatario, il valore dei beni è stato assunto in
misura pari al prezzo della proposta irrevocabile di acquisto.
Nella presente relazione, pertanto, lo scrivente, relativamente all’attivo
immobiliare e agli altri beni strumentali, si è limitato a verificare la
veridicità dei dati aziendali, nonché la sussistenza e ragionevolezza del
valore attribuito in sede di determinazione dell’attivo concordatario.
8.1. CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
Voce Saldo al
31.01.12
Rettifiche
(contabili e da
piano) -
Saldo Piano
Crediti verso soci per versamenti € 64.170,00 -€ 40.305,18* € 23.864,82
TOTALE € 64.170,00 - € 40.305,18 € 23.864,82
* Rettifiche da piano
Tale voce si riferisce ai decimi di capitale sociale che la controllante … Spa deve
ancora versare.
Quest’ultima, recentemente, è subentrata al precedente socio, la … s.r.l.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 10
Anche la …. versa in stato di crisi ed ha presentato istanza per accedere alla
procedura di concordato preventivo con un piano che prevede il soddisfo dei
creditori chirografari in misura del 37,19%.
Pur considerando la responsabilità solidale tra il precedente socio … s.r.l. e la
cessionaria …. Group Spa in liquidazione per il versamento dei decimi di capitale
sottoscritti, ex art. 2472 c.c., ai fini della determinazione dell’attivo concordatario
della …., si è tenuto conto sia dell’insufficienza patrimoniale della cedente, che
dello stato di crisi della cessionaria.
Per cui il credito è stato considerato in misura corrispondente alla percentuale di
pagamento proposta dal socio … Group a tutti i creditori chirografari nel piano
concordatario (37,19%).
8.2. ATTIVO IMMOBILIZZATO
Voce Saldo al 31.01.12 Rettifiche
(contabili e da
piano) -
Saldo Piano
Immobilizzazioni
immateriali
€ 73.116,35 -€ 36.558,18* € 36.558,18
Immobilizzazioni materiali € 1.685.449,02 € 2.314.550,98* € 4.000.000,00
Immobilizzazioni finanziarie € 130.900,00 € - € 130.900,00
TOTALE € 1.889.465,37 € 2.277.992,81 € 4.167.458,18
* Rettifiche da piano
a- attività immateriali immobilizzate
Le attività immateriali, al 31.01.12, hanno un valore contabile di € 73.116,35.
Gli oneri pluriennali sono stati completamenti ammortizzati contabilmente e, ai
fini del piano concordatario, essendo privi di autonomo valore di mercato,
assumono valore nullo.
I Software Integrati LEGO – CAD, per il disegno tecnico e P2000, per la gestione dei
dati, iscritti contabilmente per un valore di € 73.116,35, sono stato oggetto di una
rettifica da piano, in diminuzione, per € 36.558,18, derivante all’applicazione di
una percentuale di svalutazione pari al 50%.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 11
Lo scrivente, a seguito dell’esame della documentazione attinente tali
software, considera congrua e prudenziale la svalutazione operata ai fini della
determinazione dell’attivo concordatario.
In sede di liquidazione, infatti, tali beni subirebbero certamente una perdita
di valore, tenuto conto delle spese necessarie ad adeguarli all’assetto organizzativo
e gestionale dell’utilizzatore, nonché di quelle relative alla formazione del
personale addetto all’utilizzo dei software.
b – attività materiali immobilizzate
La classe delle attività materiali immobilizzate comprende beni per un valore netto
contabile pari ad € 1.685.449,02.
La voce in esame è stata rettificata nei seguenti termini:
Rettifiche da piano: in aumento, per Euro 2.314.551. Tale rettifica si è resa
necessaria al fine di adeguare il valore di presumibile realizzo ai valori effettivi
di mercato ed alla proposta irrevocabile di acquisto, stipulato dalla società con
la …. Srl.
Il corrispettivo di tale proposta è stato determinato sulla base di una perizia di
stima redatta da un esperto, di cui lo scrivente ha acquisito copia, che ha
valutato la parte di attivo oggetto della proposta in € 4.021.730,00, ridotto
delle spese di manutenzione straordinaria di cui necessitano gli immobili e
quantificate in € 300.000,00.
Lo scrivente concorda nel valutare, ai fini della determinazione dell’attivo
concordatario, i beni strumentali e gli immobili sulla base dell’offerta di
acquisto ricevuta dalla società ricorrente, il cui valore risulta conforme alla
stima di un esperto.
Ha, inoltre, preso visione dei beni oggetto di stima.
Alla luce delle indagini svolte, ritiene il valore della proposta irrevocabile di
acquisto, basata sulla stima di un esperto, prudenziale e pienamente conforme
alle finalità della valutazione, dunque, all’individuazione del valore attuale dei
beni, inteso quale corrispettivo ragionevolmente realizzabile in sede di
liquidazione, in ipotesi fallimentare.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 12
- Beni in leasing: prudenzialmente non è stato attribuito alcun valore ai beni in
leasing detenuti dalla società, non essendo in grado allo stato di prevedere
l’eventuale cessione del contratto/ritiro da parte dei legittimi proprietari dei
cespiti.
c – attività finanziarie immobilizzate
Relativamente a tale categoria, “…” ha operato già contabilmente, in sede di
revisione della situazione economico – patrimoniale al 31.12.2011, alcune
rettifiche di valore delle immobilizzazioni finanziarie costituite da partecipazioni
prive di valore, per effetto dell’insussistenza patrimoniale della partecipata nonché
da crediti finanziari di difficile realizzo.
La categoria in esame, al 31.01.2012 risulta così composta:
Partecipazioni: Tale voce afferisce alla partecipazione detenuta dalla … Srl
nella “… Srl”, in misura del 95%, completamente svalutata contabilmente,
tenuto conto del patrimonio netto negativo della controllata.
Lo scrivente, al fine di sottoporre a verifica la rettifica operata, ha
esaminato il bilancio al 31.12.2010 della “…. Srl” e, avendo constatato
l’insussistenza patrimoniale della società controllata, sulla quale pendeva,
inoltre, istanza di fallimento, concorda con la svalutazione eseguita.
Crediti finanziari.
Come sopra riferito, …., ai fini di una prudenziale rappresentazione
dell’attivo, ha svalutato contabilmente già al 31.12.2011, il credito vantato
nei confronti della controllata “… Srl” in virtù di un finanziamento soci
infruttifero. Tale credito è stato ritenuto inesigibile, tenuto conto della
situazione patrimoniale negativa della società debitrice, per quanto sopra
riferito.
Le altre voci incluse nella categoria non sono state oggetto di alcuna
rettifica, né contabile, né in sede di determinazione dell’attivo
concordatario.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 13
Trattasi di un deposito cauzionale versato dalla …. all’atto della stipula di un
contratto di locazione di un appartamento da adibire ad uso foresteria per i
propri dipendenti, nonché di un finanziamento concesso al socio “ …
Costruzioni Industriali Srl”.
Lo scrivente, al fine di sottoporre a verifica la natura e valutazione di
tali voci, ha acquisito copia del contratto di locazione, nonché copia
dell’ultimo bilancio approvato della “ … Srl” (bilancio 2010). Dalle verifiche
non sono emersi elementi tali da suscitare dubbi circa la regolare esigibilità
dei crediti in esame.
********
In definitiva, dalle indagini esperite e sopra riportate, relativamente alla
categoria “Attivo Immobilizzato”, non sono emersi fatti di rilievo che possano
rendere inattendibile la contabilità aziendale.
Relativamente alla valutazione attribuita agli elementi inseriti nell’attivo
patrimoniale, ai fini della determinazione dell’attivo concordatario, lo scrivente
concorda con i valori indicati nell’elenco analitico ed estimativo delle attività,
ritenendoli congrui e prudenziali.
Relativamente all’attivo immobiliare e ai beni strumentali, lo scrivente considera il
valore della proposta irrevocabile di acquisto, basata a sua volta sulla stima di un
esperto, nonché sulle spese di manutenzione straordinaria di cui necessitano gli
immobili, prudenziale e coerente con le finalità richieste dalla legge.
8.3. ATTIVO CIRCOLANTE
Voce Saldo al 31.01.12 Rettifiche
(contabili e da
piano)
Saldo Piano
Rimanenze1 € 1.776.388,98 -€ 95.854,02* € 1.680.534,96
Crediti2 € 2.560.975,24 -€ 1.379.239,26* € 1.181.735,98
Disponibilità liquide € 163.365,20 € 0,00 € 163.365,20
TOTALE € 4.500.729,42 -€ 1.475.093,28 € 3.025.636,14
* Rettifiche da piano 1 le rimanenze di lavori in corso su ordinazione sono state già considerate al netto degli anticipi ricevuti dai committenti.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 14
2 i crediti sono considerati già al netto delle anticipazioni degli Istituti di Credito, ai quali sono stati ceduti in occasione della presentazione allo sconto di effetti e fatture.
L’attivo circolante della “…” è costituito da rimanenze, crediti e disponibilità
liquide.
a – rimanenze di magazzino
Le rimanenze della … hanno un valore contabile, al netto degli anticipi ricevuti per
i lavori in corso, di Euro 1.776.388,98 e includono materie prime, prodotti finiti e
lavori in corso.
Tali voci sono state oggetto delle seguenti rettifiche:
i. Rimanenze di materie prime: iscritte in contabilità al costo, inteso quale
prezzo medio di acquisto.
Le materie prime sono state prudenzialmente oggetto di una rettifica, in
diminuzione, in sede di determinazione dell’attivo concordatario, di Euro
22.917,42, derivante dall’applicazione di una generica percentuale di
svalutazione, in misura del 20%, in considerazione del minore valore che le
stesse assumono se considerate al di fuori del contesto di impresa.
ii. Prodotti Finiti: consistono in rimanenze di produzioni terminate ma ancora in
magazzino. In contabilità risultano iscritti secondo il criterio del costo.
Ai fini del Piano concordatario, sono stati oggetto di una rettifica da piano,
in diminuzione, di Euro 72.936,60, derivante dall’applicazione di una
percentuale di svalutazione pari al 20%.
Lo scrivente considera congrua la rettifica operata tenuto conto che,
l’elevata specificità dei beni che costituiscono il magazzino prodotti finiti,
implica che il valore d’uso dei medesimi, in un’ottica di funzionamento
aziendale, sia significativamente maggiore rispetto al valore di cessione degli
stessi, in un’ottica di liquidazione.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 15
iii. Lavori in corso su ordinazione: tale voce include il valore delle commesse di
durata ultrannuale, in esecuzione alla data del 31.01.2012, per la cui
contabilizzazione la società utilizza il criterio consigliato dai principi contabili
nazionali e dall’art. 93 TUIR, nel rispetto dell’articolo 2426, n. 11, cod. civ.
Tali opere, dunque, sono iscritte in bilancio in base ai corrispettivi contrattuali
pattuiti e maturati con ragionevole certezza, ed in considerazione dello stato di
avanzamento dei lavori.
Ai fini dell’attivo concordatario le opere in corso di esecuzione sono state
considerate per € 1.297.118,90, corrispondente all’eccedenza del valore
contabile rispetto agli anticipi già versati dai committenti.
Tale importo rappresenta il cosiddetto SIL (STATO INTERNO LAVORI) che
esprime il valore dei lavori eseguiti dall’impresa e non ancora fatturati. Esso si
desume come differenza tra la totalità dei lavori eseguiti, risultante dai
programmi di contabilità dei cantieri, e la parte già fatturata dall’impresa. La
totalità dei lavori eseguiti nei singoli cantieri è riportata in contabilità tra i
lavori in corso, mentre tra gli anticipi dei committenti figurano gli importi già
fatturati.
Laddove gli anticipi contrattuali sono risultati di valore superiore alle
lavorazioni eseguite, la commessa è stata valutata € 0,00, mentre l’eccedenza
negativa è stata considerata nel passivo concordatario.
Lo scrivente ha assunto “certa” la produzione fatturata (in quanto deriva da
fatture emesse dall’impresa ed accettate dalla committenza). Relativamente
alle quantità di lavoro realmente prodotte e non ancora certificate da SAL, lo
scrivente ha acquisito presso l’ufficio amministrativo il prospetto ottenuto
sulla scorta dei programmi di contabilità lavori utilizzati sui cantieri
riscontrando la conformità del dato.
Ha acquisito, inoltre, l’elenco delle commesse sospese, riscontrando le ragioni
per le quali tali opere sono valutate € 0,00. Trattasi, infatti, di lavori
attualmente bloccati a causa dell’assenza delle necessarie autorizzazioni
amministrative.
Allo stato non è possibile stimare con ragionevole certezza la data di avvio o
ripresa dei lavori.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 16
b – crediti
I crediti risultano iscritti nella situazione contabile al 31.01.2012 già al valore di
presumibile realizzo.
i. Crediti verso clienti sono stati oggetto di una rettifica da piano, in
diminuzione, di Euro 176.735,00.
Occorre precisare che, in sede di determinazione dell’attivo concordatario i
crediti verso clienti, sono stati considerati già al netto delle anticipazioni
effettuate da parte degli Istituti di Credito, come risulta dalla
documentazione bancaria esaminata dallo scrivente.
Tale compensazione, ovviamente, è stata considerata anche ai fini della
determinazione del debito concordatario verso gli Istituti di Credito, come
indicato al § 9.3.
Il valore residuo dei crediti verso clienti è stato oggetto di una rettifica da
piano concordatario, in diminuzione, derivante dall’applicazione
prudenziale di un percentuale di svalutazione del 15%.
ii. Crediti per ritenute a garanzia: tale voce, iscritta in contabilità per Euro
180.237,62 non è stata oggetto di rettifiche. Trattasi di somme trattenute
dai committenti all’atto dell’erogazione dei SAL, come previsto dai relativi
contratti.
iii. Crediti tributari: il valore netto contabile dei crediti verso Erario è pari, alla
data del 31.01.2012, ad Euro 3.695,67. Tale voce è stata prudenzialmente
rettificata, in diminuzione, ai fini della determinazione dell’attivo
concordatario, per l’intero ammontare, trattandosi di somme non
liquidabili. Lo scrivente ha acquisito copia della dichiarazione IVA 2012,
periodo di imposta 2011, presentata dalla società all’ufficio competente.
Concorda nel considerare pari a zero tale credito, tenuto conto della
possibilità di utilizzarlo in compensazione del maggior debito prima della
eventuale ammissione alla procedura.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 17
iv. Crediti verso altri: tale voce è stata oggetto delle seguenti rettifiche:
i. Anticipi a fornitori: è stata operata una rettifica da piano, in
diminuzione di Euro 68.841,54. Tali anticipi, infatti, assumono scarso
significato in ottica liquidatoria, in quanto afferenti a somme non più
ripetibili, versate per il pagamento di beni e servizi effettivamente
goduti dalla società;
ii. Conto Collegamento Francia Attivo: è stato oggetto di una rettifica da
piano, in diminuzione, per Euro 1.128.543,60. Tale voce assume
rilievo esclusivamente contabile rappresentando un mero conto di
collegamento con la succursale francese …. France, che trova un
reciproco conto nella contabilità di quest’ultima.
La rilevanza del Conto di collegamento, dunque, è soltanto interna in
quanto la succursale estera non ha autonoma personalità giuridica, pur
se tenuta agli adempimenti fiscali previsti dalla normativa estera.
iii. Credito di imposta per accantonamento TFR: è stata operata una
rettifica da piano in diminuzione, di Euro 1.423,45, non
rappresentando per sua natura un credito liquido ed esigibile.
iv. Crediti per contributi L. 488/92: in sede di revisione della situazione
contabile al 31.12.2011, la …. ha completamente svalutato il credito
residuo nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico, ex L.
488/92. La svalutazione si è resa, infatti, necessaria a seguito della
proposta di revoca totale delle agevolazioni, avanzata dalla Banca
Istruttrice, in sede di relazione finale.
Per quanto concerne le indagini condotte al fine di verificare la veridicità
dei dati aziendali, lo scrivente espone quanto segue.
Per la convalida della voce dei “Crediti verso Clienti” ha compiuto verifiche
preliminari, acquisendo dalla Società la documentazione contabile analitica
relativa a ciascun credito esposto (partitari) ed operando verifiche a campione sui
documenti (ordini, contratti e fatture) a supporto di ciascuna voce.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 18
Lo scrivente, inoltre, per produrre elementi probativi utili a sostegno delle
asserzioni riportate in bilancio, ha provveduto ad acquisire la conferma esterna,
mediante l’invio di una richiesta di conferma del saldo contabile.
Dalle verifiche effettuate è emersa la corrispondenza del saldo contabile alla
somma dei singoli importi risultanti dai partitari clienti esaminati e riferiti alla
data del 31.01.2012, inoltre, non sono emersi elementi che inficiano l’attendibile
rappresentazione, nella contabilità aziendale, degli accadimenti relativi
all’impresa, per ciò che attiene la corretta contabilizzazione dei crediti verso
clienti.
Al fine di analizzare la corretta valutazione delle differenti voci di credito
per la determinazione dell’attivo concordatario, lo scrivente ha provveduto ad
acquisire notizie relative a quei crediti oggetto di svalutazione.
Ha reperito la documentazione contabile afferente al conto di collegamento
con la succursale francese, ed in particolare le fatture a supporto delle registrazioni
contabili.
Relativamente al Credito per Contributi L. 488/92, ha esaminato la
relazione finale della Banca … Spa al Ministero dello Sviluppo Economico, dalla
quale si evince la proposta di revoca delle agevolazioni, allo stato non impugnata
dalla Società.
Al termine delle indagini esperite, avendo riscontrato le cause che hanno indotto
ad operare le rettifiche, nella misure indicate, lo scrivente, concorda con le
valutazioni attribuite ai singoli crediti in sede di determinazione della massa attiva
concordataria.
c – disponibilità liquide
iv. Disponibilità liquide: con un valore contabile, alla data del 31.01.2012, di
Euro 163.365,20. Non sono state eseguite rettifiche al saldo delle disponibilità
liquide ai fini del piano concordatario.
Precisa che i titoli Banca …. e Banca …… sono stati costituiti in pegno in favore
dei due istituti di credito. Come verrà riferito in seguito, in sede di
determinazione del passivo concordatario non si è tenuto conto delle citate
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 19
prelazioni. Per motivi di prudenza, nell’elenco estimativo delle attività si è
considerato il valore effettivo di tali titoli alla data di redazione del documento.
Lo scrivente ha acquisito copia degli estratti conto bancari e ne ha effettuato
la riconciliazione con le risultanze dei conti contabili, riscontrando la
conformità delle rilevazioni di bilancio.
********
In definitiva, dalle indagini esperite e sopra riportate, anche relativamente
alla categoria “Attivo Circolante”, non sono emersi fatti di rilievo che possano
rendere inattendibile la contabilità aziendale.
Quanto alla valutazione degli elementi componenti tale categoria, attribuita ai fini
della determinazione dell’attivo concordatario, lo scrivente concorda con quanto
riportato nell’elenco analitico ed estimativo delle attività, avendo constatato la
congruità e prudenzialità delle stime.
9. PASSIVO CONCORDATARIO
9.1 CONSIDERAZIONI GENERALI
L’analisi svolta dallo scrivente relativamente alla poste passive inserite nel Piano
concordatario è stata condotta sotto il profilo dell’esistenza e natura del debito.
Segnatamente, lo scrivente ha proceduto ad effettuare la verifica delle relative
risultanze emergenti dalla contabilità aziendale, quindi dal partitario fornitori,
attraverso l’effettuazione di controlli a campione sui documenti posti a
fondamento degli stessi.
L’esame svolto ha rilevato la corretta contabilizzazione delle fatture tale da far
ritenere esatta la rappresentazione del debito.
Al fine di produrre elementi probativi utili a sostegno delle asserzioni riportate in
bilancio poi, lo scrivente ha provveduto ad acquisire, così come per i crediti, la
conferma esterna di alcuni saldi mediante l’invio di una richiesta a fornitori
selezionati con il criterio di campionamento casuale tra quelli risultanti dalla
contabilità. Da tali verifiche, anche in considerazione delle risposte pervenute da
parte del campione circolarizzato, non sono emersi elementi che inficiano
l’attendibile rappresentazione nella contabilità aziendale degli accadimenti relativi
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 20
all’impresa, per ciò che attiene la corretta contabilizzazione dei debiti verso
fornitori.
Dai controlli effettuati non sono emersi elementi che rendano inattendibile la
rappresentazione delle passività aziendali fornita dalla contabilità di “….” tenuto
conto che:
- tutti i creditori indicati in tale voce risultano presenti nel partitario fornitori così
come evidenziati nella situazione patrimoniale posta a fondamento della
Proposta;
- la classificazione operata tra creditori prelatizi (con prelazione immobiliare e
mobiliare) e creditori chirografari appare prima facie corretta.
Lo scrivente ha, infine, provveduto ad effettuare una stima delle spese di
procedura.
Di seguito si è provveduto ad una riclassificazione del debito complessivo,
distinguendo tra debiti con prelazione, relativamente alla massa immobiliare e
mobiliare, e debiti chirografari, secondo le norme del codice civile.
********
Preliminarmente si rileva che il fabbisogno concordatario è stato correttamente
determinato integrando il passivo con ulteriori oneri (interessi su crediti prelatizi,
spese della procedura, …), dei quali taluni presunti.
9.2. – DEBITI CON PRELAZIONE
Dall’elenco delle passività predisposto dalla Società ed integrato con gli ulteriori
oneri, sono stati individuati quelli che assurgono al rango di debiti prelatizi come
di seguito riportati, distinti per categoria di appartenenza.
9.2.1 – Creditori con prelazione immobiliare
L’unico creditore con prelazione immobiliare risulta essere il Ministero dello
Sviluppo Economico, per l’importo del contributo ex legge 488/92, concesso
provvisoriamente alla …, e fruito parzialmente dalla società per investimenti
immobiliari e mobiliari.
A seguito della revoca totale delle agevolazioni proposta nel maggio 2010 dalla
Banca Istruttrice, in sede di relazione finale, … dovrà restituire le somme incassate,
pari complessivamente ad € 796.004,00.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 21
Parte di tale importo grava sulla massa immobiliare, in proporzione alle spese
ritenute ammissibili dal Ministero per le opere murarie, circa il 15%.
Ai fini della determinazione del passivo concordatario, l’importo da restituire,
afferente alla massa immobiliare, € 121.408,80, è stato maggiorato degli interessi
pari al TUS vigente alla data dell’ ordinativo di pagamento (2%), maggiorato di 5
punti percentuali, come disposto dall’ art. 9 del D. Lgs. n. 123 del 31 marzo 1998,
calcolati sino al 31/01/2012, data di riferimento del ricorso.
Relativamente alla quota afferente alla massa mobiliare si rinvia al § seguente.
DEBITI PRIVILEGIATI- CON PRELAZIONE IMMOBILIARE
CREDITORE IMPORTO MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
€ 180.899,11
Totale € 180.899,11
9.2.2 – Creditori muniti di prelazione mobiliare
Nell’ambito della massa mobiliare sono stati correttamente inclusi i creditori
muniti di titolo di prelazione e, in particolare:
i. Debiti vs Dipendenti (privilegio ex art. 2751-bis, c.1, n.1 Codice Civile):
rappresentati dalle somme spettanti ai dipendenti della società a diverso
titolo, per complessivi Euro 657.668,93.
ii. Debiti Vs Professionisti (privilegio ex art. 2751-bis, c. 1, n. 2 Codice Civile):
relativi a prestazioni professionali rese in favore del debitore e riferite
all’ultimo biennio, con esclusione di iva, cassa previdenza e spese vive
inserite a chirografo.
iii. Ministero dello Sviluppo Economico (privilegio ex legge 449/1997 – art.
2781 c.c.): afferisce alla quota di contributo, ex l. 488, fruita dalla Precal per
investimenti mobiliari, pari ad Euro 674.595,20, maggiorata degli interessi
pari al TUS vigente alla data dell’ ordinativo di pagamento (2%), maggiorato
di 5 punti percentuali, come disposto dall’ art. 9 del D. Lgs. n. 123 del 31
marzo 1998, calcolati sino al 31.01.2012.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 22
iv. Enti previdenziali ed assistenziali (privilegio ex art. 2753 - 2754 Codice
Civile): per premi scaduti e non pagati, nonché per accessori in misura del
50%, come per legge;
v. Agenzia delle Entrate (privilegio ex art. 2752, Codice Civile): sono inclusi i
crediti dell’Agenzia delle Entrate per imposte sul reddito delle persone
fisiche, delle persone giuridiche e Irap, nonché le relative sanzioni, inserite,
indipendentemente dall’iscrizione a ruolo, tra i crediti aventi privilegio
mobiliare, in ottemperanza alle recentissime modifiche apportate all’art.
2752 c.c., dal D.L. 98/2011 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione
finanziaria”.
vi. Comune di … (privilegio ex art. 2752, Codice Civile): la voce include i crediti
del comune per ICI;
vii. Comune di … (privilegio ex art. 2752, Codice Civile): la voce include i crediti
del comune per TARSU.
Si precisa che “….” non intende proporre istanza di transazione fiscale ex art. 182-
ter L.F. attesa la natura volontaria della domanda, secondo quanto asserito da un
recente ed autorevole filone giurisprudenziale.
Di seguito si riporta uno schema riepilogativo con il dettaglio analitico dei Debiti
con prelazione mobiliare:
DEBITI PRIVILEGIATI – CON PRELAZIONE MOBILIARE
CREDITORE IMPORTO IMPORTO CON RISERVA
Crediti da lavoro (TFR, fondi complementari, retribuzioni, sindacati per trattenute)
€ 657.668,93
Professionisti € 52.390,16
Ministero dello Sviluppo economico per revoca agevolazioni L. 488/92
€ 1.005.146,85
Inps - Premi € 173.900,71
Inail - Premi € 34.353,81
Inps - Inail somme aggiuntive € 13.384,17
Agenzia Entrate per imposte dirette e sanzioni € 336.909,12
Comune … per ICI € 63.719,62
Comune di … per - TARSU € 8.914,04
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 23
TOTALE € 2.346.387,41 € 0,00
9.3. – DEBITI CHIROGRAFARI
Alla voce debiti chirografari sono inseriti quei debiti non assistiti da alcun ordine
di privilegio e, segnatamente:
i. Debiti verso il sistema bancario: per complessivi Euro 1.380.606,35.
Come sopra riferito, i debiti vs Banche non comprendono “le anticipazioni”
(pari all’ 80% o al 100%) erogate su crediti contestualmente ceduti agli
istituti di credito.
Gli Istituti inclusi nella categoria - Banca … e Banca .. – godono di
un’ulteriore garanzia rappresentata dalla costituzione in pegno a loro
favore rispettivamente di titoli del valore di € 100.000,00 e di somme pari a
circa € 50.000,00.
Nella determinazione del passivo concordatario, non si è tenuto conto delle
citate prelazioni sia perché avrebbero luogo solo in caso di insolvenza dei
clienti i cui crediti sono stati ceduti, sia perché non si è in possesso della
documentazione originale inerente la costituzione del pegno. Non si è,
pertanto, in grado di valutare con certezza se le garanzie siano state
legittimamente costituite, salvo approfondimenti a farsi nel corso della
procedura.
ii. Fornitori: alla data del 31.01.2012 ammontavano ad Euro 6.801.682,99
per il dettaglio si fa rinvio ai prospetti allegati alla domanda;
iii. Lavoratori autonomi per crediti non privilegiati: tale voce include quella
parte del credito dei professionisti non privilegiato in quanto attinente ad
iva, cassa previdenziale di appartenenza e spese vive;
iv. Enti previdenziali e assistenziali per crediti non privilegiati: trattasi del
credito degli Enti previdenziali e assistenziali relativo ad accessori, in
misura del 50%, ed aggi.
v. Debiti diversi: includono trattenute FASI e acconti da clienti, ricevuti in
misura superiore rispetto al valore delle opere realizzate;
L’importo iscritto con riserva è oggetto di contenzioso.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 24
Segnatamente, tale voce rappresenta la pretesa giudiziale della società ….,
relativamente a due appalti che la …. avrebbe dovuto realizzare a …, di cui il
primo per la realizzazione di una Club House per l’importo di €
2.156.940,00, il secondo per la realizzazione di 5 edifici per residenze
turistiche e di un edificio servizi per un corrispettivo di € 19.443.060,00.
La … in dipendenza dei citati contratti, ha ricevuto un acconto di €
4.000.000,00 ma i lavori sono stati sospesi quasi nell’ immediato a causa di
una serie di contestazioni mosse da entrambe le parti.
Di seguito si riporta uno schema riepilogativo con il dettaglio analitico dei Debiti
Chirografari:
DEBITI CHIROGRAFARI
CREDITORE IMPORTO IMPORTO CON RISERVA
Banche € 1.380.606,35
Fornitori € 6.801.682,99
Debiti diversi € 285.585,48 € 5.000.838,58
Lavoratori autonomi per crediti non privilegiati
€ 17.515,87
Enti previd. e assistenz. per crediti non privilegiati
€ 13.384,17
Totale € 8.498.774,86 € 5.000.838,58
Totale € 13.499.613,44
Nella determinazione del passivo concordatario la ricorrente non ha considerato
gli effetti della cessione di immobile non strumentale gravato da un mutuo
ipotecario in corso con la Banca … Spa, effettuata dalla …. il 31 dicembre 2011, in
favore della … s.r.l.
Le parti hanno convenuto l’accollo, da parte della … Srl, del debito residuo del
mutuo ipotecario, pari ad € 821.335,68, ed il pagamento della parte restante entro
il 31/01/2012, senza interessi.
Non risulta esplicita liberatoria dell’ istituto di credito per cui …, allo stato, resta
garante del citato debito residuo.
La garanzia per il pagamento del mutuo residuo non è stata inserita tra i debiti
potenziali, così come all’ attivo non si è tenuto conto dell’ eventuale credito di
rivalsa nei confronti della …, in caso di mancato pagamento di quest’ultima.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 25
Ciò in quanto non sono stati rinvenuti elementi da cui dedurre situazioni di
illiquidità o di crisi dell’ acquirente.
Lo scrivente condivide la scelta della …., poichè il bene ceduto è gravato da ipoteca
volontaria a favore di Banca … s.p.a, se anche fosse utilmente esperibile azione
revocatoria, il ricavato della liquidazione dei beni da parte del Curatore, tenuto
conto che il mutuo residuo è pari all’ incirca al valore del bene, sarebbe distribuito
con riparto esclusivamente al creditore ipotecario Banca … s.p.a.
9.4. ULTERIORI CREDITI PRIVILEGIATI PER INTERESSI.
Sono stati inseriti, altresì, gli interessi che continuano a decorrere sui crediti aventi
prelazione fino alla vendita/soddisfo.
Il piano di concordato prevede che parte dei beni (immobili, impianti e
macchinari) siano oggetto di una proposta irrevocabile di acquisto, condizionata
alla omologa del concordato preventivo, al prezzo complessivo di € 4.000.000,00
oltre IVA, da pagarsi con le modalità seguenti:
1) un acconto di € 400.000,00 oltre IVA, corrispondente al 10% del prezzo di
acquisto, su richiesta degli organi della procedura.
In caso di inadempimento della promittente acquirente, ovvero in caso
di mancato perfezionamento dell’acquisto, tale acconto, unitamente ai
canoni di locazione versati sino a quel momento, sarà acquisito dalla
procedura a titolo di penale.
2) un acconto di € 600.000,00 oltre IVA, alla stipula del contratto di
compravendita e, dunque, una volta intervenuta l’omologa della
procedura.
3) il saldo di € 3.000.000,00 oltre IVA, entro e non oltre i 24 mesi successivi
al pagamento di cui al punto precedente, in una o più soluzioni.
Presumendo che l’ omologa intervenga entro un anno massimo dalla data odierna,
consegue che i crediti prededucibili (per € 344.320,00), quelli con prelazione
immobiliare (per € 180.899,11 più i relativi interessi) e parte dei crediti con
prelazione mobiliare (per circa € 460.000,00 più i relativi interessi) saranno pagati
entro il termine massimo di un anno dalla presentazione del ricorso di concordato
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 26
preventivo, utilizzando i primi due acconti per complessivi € 1.000.000,00 che
verserà l’ acquirente degli immobili.
I restanti crediti con prelazione mobiliare, per € 1.886.000,00 (totale crediti con
prelazione € 2.346.000,00 meno € 460.000,00 già pagati), potranno essere
soddisfatti entro i successivi 24 mesi, allorquando sarà versato dal promissario
acquirente il saldo di € 3.000.000,00 e, dunque, entro tre anni dalla data odierna.
Per il calcolo degli interessi si è considerata prudenzialmente la misura del tasso
legale vigente (2,5%) per il tempo massimo stimato di pagamento di ciascuna
categoria di creditori con prelazione.
Interessi su crediti prelatizi immobiliari = € 180.899,11* 2,5%
per 1 anno : € 4.522,48
Interessi su € 460.000,00 di crediti prelatizi mobiliari = €
460.000,00* 2,5% per 1 anno : € 11.500,00
Interessi sui restanti crediti prelatizi mobiliari = €
1.886.000,00* 2,5% per 3 anni : € 141.450,00
Totale interessi su crediti prelatizi mobiliari € 152.950,00
Il residuo del saldo di € 3.000.000,00 che l’ acquirente dei beni verserà entro i
successivi due anni, dopo il pagamento dei creditori prededucibili e di quelli con
prelazione ivi compresi gli interessi, pari a circa € 970.000,00, potrà essere
destinato ai chirografari unitamente alle risorse che deriveranno dal realizzo delle
altre attività.
Pur avendo effettuato un’analisi dei presupposti utilizzati nella Domanda per
operare il distinguo tra le categorie di debiti, lo scrivente evidenzia fin d’ora la
propria disponibilità a predisporre ulteriori analitiche verifiche in tal senso,
qualora se ne ravvedesse la necessità.
Si manifesta, inoltre, la disponibilità dello scrivente ad apportare integrazioni alla
propria Relazione sulla base delle eventuali integrazioni della Proposta che
codesto Tribunale volesse richiedere.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 27
9.5. – COSTI DELLA PROCEDURA
Lo scrivente ha effettuato altresì una valutazione della congruità dei costi della
procedura che nella proposta sono stati così dettagliati :
Spese di giustizia € 120.000,00
Spese di liquidazione e gestione ordinaria € 100.000,00
Onorario Attestatore ex Art. 161 comma 3 € 10.000,00
ICI € 19.320,001
Professionisti incaricati all’assistenza nella procedura
concorsuale € 95.000,00
TOTALE € 344.320,00.
Lo scrivente ritiene detti costi valutati in maniera adeguata in considerazione della
complessità della pratica e delle risorse professionali impegnate, nonché in
considerazioni dei volumi connessi alla procedura stessa, sia in riferimento
all’attivo che al passivo.
9.6. – IPOTESI DI RIPARTO
Sulla base dei valori dell’attivo concordatario e del passivo individuati nel Piano, lo
scrivente ha effettuato una valutazione sulla congruità della stima dei possibili
valori attribuibili in sede di riparto ai creditori concordatari con la dilazione
prevista, così come esposti nella Domanda.
L’attivo concordatario è stato suddiviso in due masse, una immobiliare ed una
mobiliare.
Il Piano prevede il pagamento integrale in prededuzione delle spese di procedura,
come sopra dettagliate, con imputazione proporzionale sul ricavato della massa
immobiliare e mobiliare in quanto spese generali e non specifiche.
Relativamente alle spese per ICI, essendo specificamente afferenti il complesso
immobiliare, le stesse sono state correttamente imputate alla sola massa
immobiliare.
MASSA IMMOBILIARE
IMMOBILI Valore
Immobili € 3.200.000,00
1 calcolata sull’ ultima aliquota comunale e pari ad € 19.320,00 annuali per un periodo di un anno,
tenuto conto che il piano prevede una proposta irrevocabile per l’acquisto degli immobili da perfezionarsi entro un anno dalla data odierna.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 28
Valore totale Attivo € 7.216.959,14
Valore massa imm. Su attivo (%) 44,34%
Quota spese in prededuzione - € 144.105,01
Spese Specifiche (ICI) - € 19.320,00
RESIDUO DA RIPARTIRE € 3.036.574,99
MASSA MOBILIARE
Voci Valore
Valore massa mobiliare € 4.016.959,14
Valore totale Attivo € 7.216.959,14
Valore massa mobiliare Su attivo (%) 55,66%
Quota spese in prededuzione - € 180.894,99
TOTALE DA RIPARTIRE € 3.836.064,15
In definitiva, gli oneri e spese in prededuzione saranno pagati integralmente.
ONERI E SPESE IN PREDEDUZIONE
Importo somma da pagare
SPESE € 344.320,00 € 344.320,00
I creditori sono stati suddivisi in classi secondo posizione giuridica e interessi
economici omogenei.
Per quanto attiene i creditori con prelazione immobiliare è previsto il
soddisfacimento integrale ivi compresi gli interessi. La dilazione massima di
pagamento ipotizzata è pari a un anno dalla definitività del decreto di omologa.
Anche relativamente ai creditori prelatizi mobiliari, è prevista la soddisfazione in
misura integrale ivi compresi gli interessi, entro un anno dalla definitività del
decreto di omologa, fino all’ importo di € 460.000,00.
I restanti crediti con prelazione mobiliare, nel rispetto dell’ ordine dei privilegi,
saranno pagati entro tre anni dalla data odierna.
I creditori chirografari potranno vedere soddisfatte le loro pretese in misura del
31,02 %.
Di seguito si riporta una tabella di sintesi in cui sono riepilogate le somme che si
prevede di corrispondere ai creditori in base alla loro classe di appartenenza,
avuto riguardo all’attivo realizzabile.
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 29
Classe
I
CREDITORE IMPORTO % proposta
dilaz max
pagamento
somma da
pagare
Ministero dello Sviluppo economico per revoca agevolazioni L. 488/92
€ 180.899,11 100% ANNI 1 € 180.899,11
Interessi su credito prelatizio immobiliare
€ 4.522,48 100% ANNI 1 € 4.522,48
TOTALE € 185.421,59
€ 185.421,59
Non ci sono creditori privilegiati mobiliari aventi collocazione sussidiaria ex art.
2776 c.c.., pertanto il residuo della massa immobiliare, € 2.851.153,40, verrà
distribuito tra i creditori chirografari.
Classe I
CREDITORI PRELATIZI MOBILIARI
Importo % proposta Dilaz max pagamento
Somma da pagare
Crediti da lavoro (TFR, fondi complementari, retribuzioni, sindacati per trattenute)
€ 657.668,93 100% anni 1 per € 460.000,00, anni 3 per il residuo
€ 657.668,93
Professionisti € 52.390,16 100% ANNI 3 € 52.390,16
Ministero dello Sviluppo economico per revoca agevolazioni L. 488/92
€ 1.005.146,85 100% ANNI 3 € 1.005.146,85
Inps - Premi € 173.900,71 100% ANNI 3 € 173.900,71
Inail - Premi € 34.353,81 100% ANNI 3 € 34.353,81
Inps - Inail somme aggiuntive
€ 13.384,17 100% ANNI 3 € 13.384,17
Agenzia Entrate per imposte dirette e sanzioni
€ 336.909,12 100% ANNI 3 € 336.909,12
Comune … per ICI € 63.719,62 100% ANNI 3 € 63.719,62
Comune …. per TARSU
€ 8.914,04 100% ANNI 3 € 8.914,04
interessi su crediti prelatizi mobiliari € 152.950,00 100% ANNI 3 € 152.950,00
TOTALE € 2.499.337,41
TOTALE DA PAGARE € 2.499.337,41
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 30
Il residuo attivo della massa mobiliare, unitamente al residuo della massa
immobiliare, sarà destinato ai creditori chirografari, come di seguito indicato:
Classe CREDITORI CHIROGRAFARI Somma importi con e senza riserva
% proposta Dilaz max pagamento
Somma da pagare
II
Banche € 1.380.606,35 31,02%
ANNI 3 € 428.294,78
Fornitori € 6.801.682,99 31,02%
ANNI 3 € 2.110.033,24
Debiti diversi € 5.286.424,06 31,02% ANNI 3 € 1.639.966,24
Lavoratori autonomi per crediti non privilegiati € 17.515,87 31,02% ANNI 3 € 5.433,81
Enti previd e assistenz per crediti non privilegiati € 13.384,17 31,02% ANNI 3 € 4.152,07
Totale €13.499.613,44
TOTALE DA PAGARE € 4.187.880,14
Lo scrivente alla luce di quanto sin qui riportato ritiene condivisibili i criteri
utilizzati nella Domanda per la classificazione dei debiti tra privilegiati e
chirografari, così come approva la formazione delle classi come operata nella
Domanda.
Inoltre, ritiene attuabile il pagamento nelle percentuali proposte.
10. GIUDIZIO DI ASSEVERAZIONE
Il sottoscritto Dott. …, iscritto all’albo dei Dottori Commercialisti di … al n. 443,
iscritto al Registro dei Revisori contabili con 27/01/1992 n.° 88 pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, supplemento n.° 31 bis del
21/04/1995, con studio in …,
VISTI
la Domanda per l’ammissione alla Procedura di Concordato Preventivo
predisposta dal Debitore;
i documenti allegati alla Domanda di ammissione alla Procedura di
Concordato Preventivo predisposta dal Debitore;
“… srl” Relazione del professionista alla proposta di concordato preventivo
Dott. 31
la situazione economica-patrimoniale e finanziaria di “… Srl” alla data del
31.01.2012;
ATTESTA
la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del Piano di
Concordato nell’ambito della Domanda di ammissione alla
procedura di Concordato preventivo di cui agli artt.160 e ss. L.
Fall. della “… Srl”.
Con Osservanza