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Piano dell’Offerta Formativa
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
SVOLTE E DEI RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
MATERIA Disegno e storia dell’arte
DOCENTE Pamela Baldini
Classe V
Piano dell’Offerta Formativa 2
DATI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI
LAVORO DIDATTICO MODULARE
Relazione finale del docente
Mi sono inserita come insegnante in questa classe alla fine di Novembre 2015, in sostituzione
dell’insegnante precedente, quindi la mia conoscenza dei ragazzi è relativa e maggiormente
limitata al corso di questo anno scolastico. Quando sono arrivata ho pensato di effettuare su-
bito una prova di ingresso per capire il livello di partenza ed ho rilevato una netta divisione
della classe in tre fasce: bassa, media e medio-alta, con numero di alunni quasi pari per ogni
fascia di livello, mentre la tipologia della classe si attestava su un comportamento pressoché
passivo.
Nel corso dell’anno scolastico il livello iniziale si è alzato, anche se molto lentamente, e ci
siamo attestati su due fasce: medio-bassa e medio-alta con prevalenza quindi della fascia me-
dia intorno alla sufficienza e un terzo della classe che si è mantenuto su un livello superiore
senza però raggiungere l’eccellenza.
In generale posso dire che il clima della classe è rimasto poco collaborativo sebbene indivi-
dualmente ho notato dei progressi in una parte della classe e un interesse particolarmente
spiccato in alcuni studenti. Gli obiettivi formativi quindi sono stati raggiunti pienamente solo
da un terzo degli alunni, mentre gli altri due terzi hanno mostrato poco interesse per la disci-
plina e il loro studio era mirato soltanto a superare le verifiche periodiche, spesso cercando
anche di evitarle in vari modi e con un comportamento talvolta scorretto (soprattutto in un
piccolo gruppo di studenti) che si è ripetuto più volte durante l’anno scolastico. Alcuni casi
che invece erano partiti svantaggiati all’inizio dell’anno, si sono impegnati raggiungendo un
notevole miglioramento aiutati anche dalla duplice natura della disciplina che coniuga area
scientifica e umanistica, quindi recuperando nell’area scientifica le carenze riscontrate
all’interno dell’area umanistica.
Il programma svolto ha tenuto conto dei livelli di partenza, in parte sbilanciati verso l’area
umanistica, ma con notevoli problematiche riguardo l’espressione orale e scritta dei contenu-
ti. Il programma di storia dell’arte pertanto ha affrontato il periodo storico-artistico da dove
lo aveva lasciato la precedente docente ovvero dal Barocco fino al secondo decennio del XX
sec., con l’ausilio di lezioni multimediali interattive, create dalla docente e proiettate sulla
LIM, ricche di approfondimenti, visite virtuali a musei e mostre nonchè risorse web fornite ai
ragazzi attraverso gli strumenti digitali dell’istituto. Per stimolare la reattività e l’interesse
della classe ho utilizzato lezioni frontali dialogate talvolta utilizzando direttamente le risorse
web, e domande volte a scoprire i principi fondamentali di ogni nucleo concettuale relativo
alle varie unità didattiche. Lo studio individuale e il recupero è stato fatto prevalentemente
sul libro di testo quale strumento indispensabile per conoscere e comprendere gli argomenti
trattati in modo cronologico e sistematico. Il programma di Disegno è stato svolto, invece, in
formato ridotto, ed ha trattato quasi esclusivamente la teoria delle ombre in proiezione orto-
gonale, assonometria e prospettiva centrale. A causa del poco tempo a disposizione e del li-
vello piuttosto basso della classe nell’area scientifica della disciplina, ho preferito curare me-
Piano dell’Offerta Formativa 3
glio l’esposizione orale e scritta relativa all’area umanistica della materia, anche in previsione
della possibile prova scritta dell’esame di maturità.
Consuntivo delle attività svolte di classe o di classi parallele
1. Ore di lezione effettuate nell’A. S. in corso
Classe V Liceo - n. ore 66 su ore 66 previste dal piano di studi (n° ore sett. x 33)
2. Obiettivi raggiunti in termini di:
CONOSCENZE
- Conoscere il patrimonio artistico, nazionale, europeo e/o inter-nazionale, attraverso lo studio di periodi, artisti e opere più rappresentativi
- Conoscere le civiltà, i periodi artistici, gli stili, gli artisti in pro-
gramma, i loro tratti distintivi e/o le opere più significative - Acquisire conoscenze teoriche e competenze nell’uso dei metodi di rappresentazione della geometria descrittiva;
ABILITÀ’
- Acquisire un lessico specifico volto all’acquisizione di una serie
di parametri o terminologie relative alle espressioni artistiche trainanti della Storia dell’Arte e del Disegno
- Acquisire nozioni e strumenti finalizzati alla lettura sistematica e
alla valutazione di un’opera d’arte - Consolidare le abilità metodologico - operative nella corretta im-postazione degli elaborati grafici;
COMPETENZE - Saper analizzare, commentare ed apprezzare criticamente
un’opera d’arte individuando in essa i dati compositivi, materiali e tecnici che la caratterizzano, i soggetti e temi della figurazione, gli aspetti più significativi del linguaggio visuale, la committenza e la destinazione per cogliere eventuali significati simbolici, il messag-gio e lo scopo per cui fu realizzata. - Saper operare collegamenti tra il contesto artistico e quello stori-co-culturale di riferimento. - Assumere chiara consapevolezza del grande valore della tradizio-ne artistica che ci precede, cogliendo il significato ed il valore del
Piano dell’Offerta Formativa 4
patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano; - Comprendere il ruolo che il patrimonio artistico ha avuto
nello sviluppo della storia della cultura come testimonian-
za di civiltà nella quale ritrovare la propria e l’altrui iden-
tità.
-Saper eseguire elaborati in proiezioni ortogonali, assonometria e prospettiva di figure piane e solide e/o rilievi di elementi o spazi architettonici;
- Utilizzare materiali e strumenti dell’attività grafica con padro-
nanza e sicurezza;
____________________________________________________________________________
4. Difficoltà incontrate
Scarsità di tempo a disposizione X
Scarsa rispondenza degli alunni X
Mancanza di confronto con i colleghi □
Aspettative non corrispondenti al reale livello della classe X
Altro _____________________________________________________________
5. Comportamento e grado di collaborazione riscontrati nella classe.
Costruttivo □ Accettabile X Negativo □
6. Profitto realizzato dagli alunni
Numero degli alunni con risultati :
Cl V - . n° 9 Più che sufficienti; n° 14 Sufficienti; n° 5 Insufficienti
Eventuali commenti
7. Attività didattiche inter/pluri/multidisciplinari
Effettuate SI □ NO X
Piano dell’Offerta Formativa 5
8. Attività di recupero
Sono state svolte attività di recupero - approfondimento: SI □ NO X
10. Svolgimento del Piano di lavoro
Completamente svolto □ non completamente svolto X
Eventuali tagli motivati da:
X Mancanza di tempo □ *Difficoltà nella realizzazione delle iniziative didattiche
□ Obiettivi troppo ambiziosi X Aspettative troppo elevate rispetto ai livelli di partenza
□ Scelte culturali particolari Altro* ___________________________________________
_____________________________________________________________________________
*Specificare __________________________________________________________________
*Specificare __________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
11. Programmazione di obiettivi trasversali di inizio anno a livello di Consiglio di classe:
Concordata □ Non concordata X
E’ stata oggetto di verifica e valutazione SI □ NO X
12. Suggerimenti e iniziative per il miglioramento dei risultati didattici.
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
13. Come hanno contribuito le attività di recupero ai risultati scolastici.
Riduzione del numero degli abbandoni □
Riduzione dei debiti scolastici degli alunni □
Aumento della motivazione all’impegno scolastico □
Piano dell’Offerta Formativa 6
Facilitazione dell’apprendimento teorico □
Non ci sono state attività di recupero X
14. Quale è stata l’incidenza delle attività di recupero rispetto al monte ore previsto dal
curricolo?
Recupero in itinere □ recupero pomeridiano □
Superiore al 20% □ Superiore al 20% □
Superiore al 20% □ Inferiore al 20% □
Nessuna, perché non effettuate □ Nessuna, perché non effettuate X
15. Quale è stato il contributo formativo delle attività di stage rispetto agli obiettivi raggiunti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta X
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
16. Quale peso è stato attribuito all’esito delle attività di stage nella valutazione degli ap-
prendimenti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta X
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
Data 13-05-2016 Firma
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
SVOLTE E DEI RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
MATERIA: FISICA
DOCENTE: MASI LUIGI
CLASSE : V LICEO
DATI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI LA-
VORO DIDATTICO MODULARE
Consuntivo delle attività svolte di classe
1. Ore di lezione effettuate nell’A. S. in corso
Classe V Liceo - n. ore _91______ su ore _99______ previste dal piano di studi (n° ore sett. x 33)
2. Obiettivi raggiunti in termini di:
CONOSCENZE mediamente sufficiente- in alcuni casi più che sufficiente
ABILITÀ’ mediamente sufficiente- in alcuni casi più che sufficiente
COMPETENZE mediamente sufficiente- in alcuni casi più che sufficiente
3. Cause del eventuale mancato conseguimento degli obiettivi
____________________________________________________________________________
4. Difficoltà incontrate
Scarsità di tempo a disposizione □
Scarsa rispondenza degli alunni □
Mancanza di confronto con i colleghi □
Aspettative non corrispondenti al reale livello della classe □
estrema difficoltà concettuale della materia
5. Comportamento e grado di collaborazione riscontrati nella classe.
Accettabile
8. Attività di recupero
Sono state svolte attività di recupero - approfondimento: SI
In classe SI
Se si, descrivere brevemente il progetto ed evidenziarne la ricaduta didattica:
Introduzione di una trattazione storica relativa alla teoria della relatività
10. Svolgimento del Piano di lavoro
Completamente svolto Si
Scelte culturali particolari parziale trattazione storica dei contenuti curricolari
11. Programmazione di obiettivi trasversali di inizio anno a livello di Consiglio di classe:
Concordata
E’ stata oggetto di verifica e valutazione SI
Se SI, ne sono emersi contributi:
Parzialmente utili
13. Come hanno contribuito le attività di recupero ai risultati scolastici.
Aumento della motivazione all’impegno scolastico
Facilitazione dell’apprendimento teorico
14. Quale è stata l’incidenza delle attività di recupero rispetto al monte ore previsto dal
curricolo?
Recupero in itinere
Inferiore al 20%
OBBIETTIVI GENERALI E PARTICOLARI
Nello svolgimento del programma di Fisica della Classe V Liceo
Scientifico, i contenuti curricolari sono stati svolti tenendo conto
dei seguenti obbiettivi, considerati come fondamentali per la forma-
zione Scientifica collegata all'insegnamento della Fisica:
1. Partecipazione attiva e consapevole al dialogo educativo
2. Rielaborazione personale e autonoma delle conoscenze acquisite in campo
scientifico
3. Confronto costruttivo di idee e posizioni culturali
4. Sviluppo di capacità logico-critiche
5. Sviluppo e potenziamento delle abilità espressive e dell'uso dei diversi
linguaggi specifici, sopratutto matematici
6. Incremento della disponibilità alla collaborazione, alla cooperazione, al
rispetto reciproco
7. Armonizzazione del percorso intuitivo e razionale dei fenomeni fisici,
anche per utilizzarlo nella risoluzione di problemi pratici.
8. Capacità di impostare e risolvere problemi sia qualitativamente sia con
metodi matematici più raffinati
Il programma Di Fisica della Classe V Liceo è risultato abbastanza
impegnativo per la parte relativa al Magnetismo, molto impegnativo
per la parte relativa alla Teoria della Relatività e alla Meccanica
Quantistica.
Infatti per quanto riguarda lo studio dei fenomeni Magnetici, una
difficoltà risiede nella notazione vettoriale presente nello studio del
Magnetismo, abbastanza impegnativa anche per la necessità di stu-
diare le grandezze fisiche quali Campi e Forze, espressi nello spazio
tridimensionale. Tutto questo presuppone anche una capacità di "ve-
dere" e disegnare le grandezze vettoriali in tre dimensioni e comporta
una maggiore difficoltà nel coglierne i significati. Un lavoro questo
che non risulta non particolarmente semplice e nemmeno intuitivo.
Da un punto di vista concettuale il momento di maggiore impegno
è stato rappresentato dalla comprensione dei concetti e della strut-
turazione matematica della parte svolta di Teoria della Relatività e
di Meccanica Quantistica che presenta una visione dei fenomeni fisici
completamente nuova e rivoluzionaria, non facilmente assimilabile da
parte degli studenti.
E' dunque normale che molti studenti abbiano complessivamente
trovato molte difficoltà, all'inizio e durante tutto il percorso di
studio, anche perché il linguaggio matematico necessariamente usato,
presentava anch'esso le sue difficoltà.
Lo svolgimento del programma è stato impostato con la metodo-
logia di dare prima una visione concettuale dei fenomeni e delle
grandezze studiate, e successivamente di esprimere il tutto in ter-
mini formali precisi mediante le opportune definizioni e leggi. Il do-
cente ha dato il dovuto risalto alle definizioni delle grandezze intro-
dotte e delle leggi di natura, cercando di sottolineare l'importanza
della correttezza e dell'importanza nella presentazione e descrizione
delle une e delle altre.
A questo lavoro di formazione teorica è stato associata anche la
risoluzione di problemi, cercando soprattutto di curare la risoluzione
di problemi di particolare carattere formativo, non legati al semplice
uso di formule risolutive.
Sulla base di questa metodologia la Classe ha lavorato durante
l'anno Scolastico cercando di superare le varie difficoltà che la teoria
ed i problemi presentavano.
Gradualmente una parte delle Classe ha intuito ed assorbito la
valenza formativo del lavoro svolto, riuscendo talvolta ad ottenere
anche risultati soddisfacenti. La complessità della materia ha co-
stretto ad un duro lavoro la maggior parte della Classe, che comun-
que è riuscita generalmente ad ottenere un risultato che può essere
considerato accettabile, tenuto conto delle caratteristiche delle cul-
tura scientifica preesistente posseduta dagli studenti e dell'impor-
tanza intrinseca di alcuni degli obbiettivi formativi, giustamente validi
anche al di fuori dei contenuti tipicamente scientifici della Materia
stessa.
Da quanto detto si può evincere anche che il lavoro di recupero
non si è necessariamente svolto in ore espressamente dedicate a tale
attività. Il recupero migliore è avvenuto in discussioni aperte a tutta
la classe, in risposte a domande specifiche degli studenti stretta-
mente collegate a problematiche sorte durante le interrogazioni orali.
Una forma di recupero è avvenuta durante le spiegazioni di argomenti
nuovi, che richiamavano collegamenti a contenuti già svolti e a me-
todologie già applicate.
Come consuntivo finale al 15 Maggio, riferito al livello medio della
classe :
gli obiettivi di conoscenza sono stati sufficientemente raggiunti.
le abilità si sono manifestate a livello diverso, in alcuni casi di
ottimo valore, con risultati raggiunti faticosamente per molti altri.
per le competenze valgono le stesse considerazioni fatte per le
abilità.
Pisa 15 Maggio 2016
IL DOCENTE
Prof. Luigi Masi
Piano dell’Offerta Formativa
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
SVOLTE E DEI RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
MATERIA LINGUA E LETTERATURA STRANIERA - INGLESE
DOCENTE ANGELA NARDI
Classe V LICEO
Piano dell’Offerta Formativa 2
DATI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI LA-
VORO DIDATTICO MODULARE
Relazione finale del docente
La classe è composta da 28 allievi, 11 ragazze e 17 ragazzi.
Due ragazzi si sono inseriti all'inizio di questo anno scolastico provenienti da un liceo scien-
tifico cittadino il primo, l'altro da Piombino. Un terzo ragazzo si è inserito in corso d'anno,
per motivi di salute.
Conosco il resto classe sin dalla I liceo e, pur con le loro differenze e abilità, ho sempre avuto
un buon rapporto con loro, anche se il 'corpo' classe non è mai stato molto coeso. Sembra in-
fatti che che il gruppo sia formato da 3/4 sottogruppi con aspettative, capacità e problemi di-
versi. Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti da 7/8 alunni, diversi casi si sono impe-
gnati, ma senza riuscire ad arrivare all'eccellenza, la rimanente parte della classe ha mostrato
poco interesse per la disciplina e il loro studio era mirato a superare le verifiche in maniera
strettamente scolastica e legata al compito del momento, per vari motivi.Tra questi, per
esempio, il fatto che alcuni ragazzi sono molto impegnati tutti i giorni a livello agonistico ed
hanno poco tempo. Due casi in particolare hanno faticato molto e, nonostante l'impegno co-
stante ed assiduo, non sono riusciti ad arrivare ad una preparazione sufficiente a causa di de-
ficit linguistici pregressi. Ho cercato, a fatica, attraverso la lettura di testi letterari di far capi-
re loro come correnti letterarie, tematiche e tecniche di scrittura dovessero essere viste anche
a largo spettro, in un panorama europeo dove la storia, il pensiero filofofico e l'espressione
artistica erano collegati strettamente tra di loro.
Una difficoltà che ho dovuto affontare è stata tarare un programma più ridotto, ma al con-
tempo con un minimo di sostanza, conciliandolo con tre ore settimanali, una classe numerosa
e la preparazione di certificazioni Cambridge (con l'aiuto però di un' insegnante madrelin-
gua).
Abbiamo svolto un programma di letteratura tradizionale, ma non è stato possibile fare tutto
quello che avevo previsto inizialmente. Le lezioni e le spiegazioni sono state sempre fatte in
lingua straniera, con alcuni interventi in lingua italiana, quando si sia reso necessario .
Negli anni abbiamo sempre cercato di migliorare la lingua anche grazie alla presenza della
insegnante madrelingua un'ora la settimana dalla I alla V liceo. In questo anno, la Dott.ssa
Murphy ed io, abbiamo continuato la preparazione per il First Certificate , un'ora la settimana
fino a gennaio. Dopo soltanto coloro intenzionati a sostenere l'esame hanno lavorato con lei
mentre nella stessa ora , d'accordo con i ragazzi, mi concentravo sulle verifiche orali.
Come metodo di lavoro ho privilegiato l'efficacia della comunicazione tollerando qualche er-
rore che però non inficiasse la trasmissione e comprensione del messaggio cercando di stimo-
lare i ragazzi a parlare e a provare ad esprimersi anche su temi di attualità e vita comune.
Nel programma di questo anno ho speso maggior tempo sul Romanticismo e l'Età Vittoriana,
come si evince dalla specifica dei tempi del programma.
Piano dell’Offerta Formativa 3
Inoltre la classe ha lavorato con la chimica per un'ora settimanale in copresenza con me e il
collega di Scienze, facendo ClIL. Sia nelle verifiche scritte sia nelle simulazioni di terza pro-
va di Scienze, una delle domande era veicolata in inglese.
1. Ore di lezione effettuate nell’A. S. in corso
Classe V Liceo - n. ore 86 su ore 99 previste dal piano di studi (n° ore sett. X 33)
2. Obiettivi raggiunti in termini di:
CONOSCENZE
Anche se a livelli diversi, posso affermare che risul-
tano raggiunti i seguenti obiettivi:
1. conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico
2. conoscenza dei testi letterari proposti e la loro colloca-
zione generale nel contesto storico
3. comprensione di un testo letterario e sua contestualizza-
zione
ABILITÀ’
Facendo riferimento al CEFR, il 25% degli studenti ha piena-
mente raggiunto un livello B2, certificato, come previsto dalla
normativa. Un buon 50% ha raggiunto un livello B1 ed alcuni
B2 non certificato, il restante 20/25% è alle soglie del livello
B1.
COMPETENZE Produrre testi orali e scritti coesi per riferire fatti e
descrivere testi letterari studiati, sensazioni e opi-
nioni personali. . Saper riferire e argomentare su te-
sti letterari studiati. Riflessione sulle caratteristiche
formali dei testi letterari studiati o prodotti con un
accettabile livello di padronanza linguistica e corret-
tezza formale.
Piano dell’Offerta Formativa 4
____________________________________________________________________________
4. Difficoltà incontrate
Scarsità di tempo a disposizione x
Scarsa rispondenza degli alunni x
Mancanza di confronto con i colleghi □
Aspettative non corrispondenti al reale livello della classe x
Altro _____________________________________________________________
5. Comportamento e grado di collaborazione riscontrati nella classe.
Costruttivo □ Accettabile X
Negativo □
6. Profitto realizzato dagli alunni
Numero degli alunni con risultati :
Cl 1 - . n° 17 Più che sufficienti; n° 5 Sufficienti; n° 6 Insufficienti
Eventuali commenti
7. Attività didattiche inter/pluri/multidisciplinari
Effettuate SI X NO
Discipline coinvolte: Clil/Scienze
Risultati conseguiti: positivi X negativi □
Cause di eventuali risultati negativi
Piano dell’Offerta Formativa 5
8. Attività di recupero
Sono state svolte attività di recupero - approfondimento: SI □ NO X
In classe □ di pomeriggio □
Attività di recupero o di sostegno □ Attività di approfondimento □
Attività di laboratorio □
Se si, descrivere brevemente il progetto ed evidenziarne la ricaduta didattica:
9. Quali sono stati gli ambiti interessati dalle attività di laboratorio
Ambito disciplinare □ Ambito scientifico □
Ambito informatico □ Ambito pluridisciplinare x
10. Svolgimento del Piano di lavoro
Completamente svolto □ non completamente svolto x
Eventuali tagli motivati da:
□ Mancanza di tempo □ *Difficoltà nella realizzazione delle iniziative didattiche
□ Obiettivi troppo ambiziosi x Aspettative troppo elevate rispetto ai livelli di partenza
Scelte culturali particolari Altro* ___________________________________________
_____________________________________________________________________________
*Specificare __________________________________________________________________
Piano dell’Offerta Formativa 6
*Specificare __________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
11. Programmazione di obiettivi trasversali di inizio anno a livello di Consiglio di classe:
Concordata X Non concordata
E’ stata oggetto di verifica e valutazione SI X NO □
Se SI, ne sono emersi contributi:
Utili X Parzialmente utili □ Inutili □
Utilizzati per:
Interventi specifici concordati □ Interventi individuali x
12. Suggerimenti e iniziative per il miglioramento dei risultati didattici.
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
13. Come hanno contribuito le attività di recupero ai risultati scolastici.
Riduzione del numero degli abbandoni □
Riduzione dei debiti scolastici degli alunni □
Aumento della motivazione all’impegno scolastico □
Facilitazione dell’apprendimento teorico □
Non ci sono state attività di recupero x
14. Quale è stata l’incidenza delle attività di recupero rispetto al monte ore previsto dal
curricolo?
Recupero in itinere □ recupero pomeridiano □
Superiore al 20% □ Superiore al 20% □
Piano dell’Offerta Formativa 7
Superiore al 20% □ Inferiore al 20% □
Nessuna, perché non effettuate □ Nessuna, perché non effettuate x
15. Quale è stato il contributo formativo delle attività di stage rispetto agli obiettivi raggiunti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta x
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
16. Quale peso è stato attribuito all’esito delle attività di stage nella valutazione degli ap-
prendimenti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta x
Piano dell’Offerta Formativa
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
SVOLTE E DEI RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
MATERIA Insegnamento Religione Cattolica
DOCENTE Nicola Pistolesi
Classe V Liceo Scientifico
Piano dell’Offerta Formativa 2
DATI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI
LAVORO DIDATTICO MODULARE
Consuntivo delle attività svolte
Premessa
La partecipazione della classe alle lezioni di Religione Cattolica è stata mediamente più
che buona. Un primo aspetto da sottolineare è legato al diverso modo con il quale gli studenti
si sono rapportati a questo ultimo anno di studio e di confronto con il fenomeno religioso.
Diversità che fa parte ormai, più in generale della diversa modalità di atteggiamento nei con-
fronti della scuola. Un buon gruppo di studenti si è sempre distinto per l’interesse vivo e per
una partecipazione attiva al dialogo educativo, al di là singolo del tema in questione. Un se-
condo gruppo, invece, è rimasto più ai margini del percorso: esso si divide ulteriormente tra
coloro che pur mostrando sempre ascolto non sono riusciti ad entrare maggiormente da pro-
tagonisti (se non sollecitati), rispetto ad alcuni (una piccola parte) che invece, non hanno qua-
si mai dimostrato grande interesse ed una reale volontà di partecipazione.
Il comportamento è sempre stato sostanzialmente corretto e non si sono mai verificate si-
tuazioni problematiche riguardo alla disciplina in classe.
La programmazione è stata rimodulata nel corso dell’anno per venire maggiormente in-
contro ad alcuni reali interessi degli studenti, a partire dai temi trattati, oppure si è orientata
nel presentare e chiarire tematiche religiose di attualità, come ad esempio il ruolo delle reli-
gioni rispetto alla violenza e alla pace, oppure l’evento odierno del Giubileo Straordinario
della misericordia, infine ad alcuni aspetti di etica sociale legati alla salvaguardia del creato
(enciclica Laudato sì). In alcuni casi sono stati gli studenti stessi a presentare argomenti scelti
da loro o proposti dall’insegnante. Quando la didattica si è espressa attraverso attività a cop-
pie, a piccoli gruppi, o a partire da esercizi – immagini, la classe ha collaborato maggiormen-
te ed in modo più corale. Al tempo stesso gli studenti hanno dimostrato una buona capacità di
ascolto anche di fronte alle lezioni più di tipo frontale.
La classe, però, nonostante fosse abituata già da due anni a lavorare anche nell’ottica
dell’ora di compresenza con Storia e Filosofia, non è sempre stata partecipe. Solo un gruppo
di studenti sembra averla colta davvero come un’opportunità maggiore di confronto e di ap-
profondimento interdisciplinare. La restante parte, invece, ha svolto un ruolo più da spettatri-
ce che da co-agonista.
Piano dell’Offerta Formativa 3
1. Ore di lezione effettuate nell’A. S. in corso
N. ore 32 su ore 33 previste dal piano di studi (n° ore sett. x 33)
A queste vanno aggiunte n. ore 21 di compresenza con Storia e Filosofia
2. Obiettivi raggiunti in termini di:
CONOSCENZE Ritengo che la classe abbia raggiunto dei risultati complessivamente più
che soddisfacenti per quanto riguarda le conoscenze acquisite, soprattut-
to nel tema che è stato ampiamente sviluppato nei primi mesi ossia quel-
lo del valore e significato della famiglia, del matrimonio e della sessua-
lità nella visione cristiana. Anche gli altri temi del programma seppur
variegati tra loro ma collegati l’uno con l’altro, hanno interessato gli
studenti e dunque hanno attivato la volontà di comprensione e di con-
fronto reciproco. (cfr i punti 3, 5 e 6 del programma allegato).
ABILITÀ’ Gli alunni sono riusciti, attraverso il lavoro in classe (spiegazione e dia-
logo educativo) ad acquisire gradatamente una buona abilità nel rappor-
tarsi alle prospettive religiose proposte. Alcuni studenti hanno proposto
lezioni rispetto ad alcuni temi assegnati (la donna nell’islam e nella so-
cietà indiana / Chiesa e legalità) anche attraverso l’utilizzo di presenta-
zioni power point.
COMPETENZE Rispetto alle competenze proposte all’inizio dell’anno, gli studenti
hanno sviluppato particolarmente le seguenti:
- cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle tra-
sformazioni storiche prodotte dalla cultura;
- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesi-
mo interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un
confronto aperto al mondo;
- un confronto con gli aspetti più significativi delle grandi verità
della fede cristiano cattolica, tenendo conto del rinnovamento
promosso dal Concilio ecumenico Vaticano II.
- un ragionamento al fine di individuare, sul piano etico-religioso,
i rischi legati alla mancanza della libertà religiosa;
- una distinzione della concezione cristiano-cattolica del matrimo-
nio e della famiglia: istituzione, sacramento, indissolubilità, fedel-
tà, fecondità, relazioni familiari ed educative, soggettività sociale.
Piano dell’Offerta Formativa 4
3. Cause dell’ eventuale mancato conseguimento degli obiettivi
Non ci sono particolari elementi da segnalare
____________________________________________________________________________
4. Difficoltà incontrate
Gestione del tempo a disposizione Differenziata rispondenza degli alunni Aspettative non corrispondenti al reale livello e interesse della classe
5. Comportamento e grado di collaborazione riscontrati nella classe.
Comportamento corretto e partecipazione variegata ma sostanzialmente costruttiva al dialogo
educativo.
6. Profitto realizzato dagli alunni
Numero degli alunni con risultati :
Cl 1 - . n° 25 Più che sufficienti; n° 3 Sufficienti; n° 0 Insufficienti
7. Attività didattiche inter/pluri/multidisciplinari
Effettuate SI
Discipline coinvolte: Storia e Filosofia (vedi Programma allegato)
Risultati conseguiti: eterogenei per interesse e partecipazione al confronto ma per coloro che
hanno saputo meglio cogliere questa occasione di codocenza sono stati sostanzialmente positivi
8. Attività di recupero
Sono state svolte attività di recupero - approfondimento: NO
9. Quali sono stati gli ambiti interessati dalle attività di laboratorio
Ambito disciplinare
Piano dell’Offerta Formativa 5
10. Svolgimento del Piano di lavoro
non completamente svolto
Eventuali tagli motivati da diversi aspetti tra loro correlati:
Gestione del tempo /*Difficoltà nella realizzazione delle iniziative didattiche / Obiettivi troppo
ambiziosi / Aspettative troppo elevate rispetto ai livelli di partenza e all’interesse specifico
/*Scelte culturali particolari *
In base alla traccia di programmazione proposta nel mese di settembre alla segreteria, la classe
non è riuscita a svolgere del tutto i singoli temi specifici indicati. Considerato l’interesse e la
partecipazione attenta per quanto riguarda la prima parte (matrimonio - sessualità nel cristiane-
simo), ho preferito lasciare spazio a questa parte ed al relativo dialogo educativo. Questo però
non ha sostanzialmente alterato lo sviluppo delle linee portanti del programma che sono andate a
orientarsi anche rispetto alcune richieste specifiche (es. visione e ruolo della donna in senso in-
terreligioso). L’unica parte che ne ha un po’ risentito è quella legata alla morale sociale perché
non c’è stato modo di svolgere interamente la parte riguardante i percorsi indicati: la scelta è sta-
ta allora quella, dopo una introduzione generale di concentrarci sulla questione della salvaguar-
dia del Creato e della legalità.
11. Programmazione di obiettivi trasversali di inizio anno a livello di Consiglio di classe:
Concordata
E’ stata oggetto di verifica e valutazione SI
Se SI, ne sono emersi contributi: Parzialmente utili
Utilizzati per: Interventi specifici concordati
12. Suggerimenti e iniziative per il miglioramento dei risultati didattici.
Non ho particolari elementi da segnalare
13. Come hanno contribuito le attività di recupero ai risultati scolastici.
Non ci sono state attività di recupero
14. Quale è stata l’incidenza delle attività di recupero rispetto al monte ore previsto dal
curricolo?
Nessuna, perché non effettuate
Piano dell’Offerta Formativa 6
15. Quale è stato il contributo formativo delle attività di stage rispetto agli obiettivi raggiunti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta
16. Quale peso è stato attribuito all’esito delle attività di stage nella valutazione degli ap-
prendimenti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SVOLTE E DEI RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
Materia Matematica
Docente Prof. G. Lessi
Classe V Liceo Scientifico
Relazione didattica finale – V liceo - Matematica
Dati relativi allo svolgimento del piano di lavoro didattico modulare
Descrizione generale Ho seguito la classe solo per questo ultimo anno scolastico: prima di me si sono succeduti altri tre docenti e
la discontinuità didattica ha sicuramente inciso sulla situazione iniziale degli apprendimenti.
Come spiegato nel documento del consiglio di classe, il gruppo attuale è il frutto di un percorso che ha visto
l’accoglienza di 12 studenti dalla terza ad oggi, con esperienze di insegnamento e apprendimento della Ma-
tematica molto diverse fra di loro (alcuni soggetti provengono da indirizzi non scientifici).
Il test d’ingresso e le prime lezioni svolte a settembre hanno delineato il quadro di una preparazione glo-
balmente sufficiente per quanto riguardava le conoscenze essenziali, ma molto deficitaria negli aspetti ap-
plicativi: in particolare quasi la totalità degli studenti palesava grandi difficoltà a richiamare le competenze
algebriche del primo biennio e utilizzarle per risolvere semplici esercizi legati alle funzioni elementari.
Inoltre, dall’analisi dei programmi svolti negli scorsi anni scolastici, risultava che quasi nulla era stato fatto
negli anni precedenti per stimolare le competenze di problem solving e di modellizzazione necessarie per
affrontare una eventuale seconda prova d’esame nella nuova forma proposta dal ministero dallo scorso
anno.
Quest’analisi mi ha spinto a dedicare tempo ed energie ad un ripasso globale dei prerequisiti necessari (al-
gebra e funzioni elementari) fino ai primi giorni di novembre, nella speranza di riuscire a compensare que-
sto ritardo iniziali nei mesi successivi: se pur si è manifestato un miglioramento nella risposta degli studenti
a partire da gennaio, esso non è stato tale da consentire di riallineare il percorso didattico effettivo a quello
previsto, per cui alla data di oggi non sono ancora stati affrontate né le equazioni differenziali né le distri-
buzioni di probabilità.
Ho scelto di proporre sin da subito problemi tratti dalla Fisica e/o situati in un contesto reale per rafforzare
il senso d’analogia, l’analisi del problema e l’interpretazione della situazione problematica con il linguaggio
matematico: questo, se pur all’inizio ha provocato un grande spaesamento fra gli studenti, ha permesso di
farli familiarizzare anzitempo con i problemi d’esame, tant’è che alla seconda simulazione ministeriale quasi
tutti gli allievi hanno scelto di svolgere il problema in contesto reale.
Viste le notevoli difficoltà emerse nell’approcciare i contenuti più teorici e formali, ho deciso di collocare le
dimostrazioni e le trattazioni formali della teoria alla fine dell’anno scolastico.
La maggior parte della classe ha tenuto un ritmo di studio sufficiente fino alle vacanze pasquali: successi-
vamente le energie degli allievi sono state dirottate su altri obiettivi (scolastici o no) quando invece si ri-
chiedeva loro uno sforzo ulteriore per affrontare gli argomenti più complessi legati alla teoria del calcolo
integrale.
Alla data di oggi la quasi totalità degli studenti ha ancora un metodo di studio finalizzato al sostenere prove
di valutazione e non ha avviato un processo di revisione dei contenuti.
Relazione didattica finale – V liceo - Matematica
Consuntivo delle attività svolte di classe o di classi parallele 1. Ore di lezione effettuate nell’A. S. in corso
Classe V Liceo - ad oggi sono state svolte n. ore 119 su ore 132 previste dal piano di studi (n° 4 ore sett. x
33). Entro il termine delle lezioni si prevedono altre 18 ore da dedicare al riepilogo dell’impianto teorico e al
ripasso.
2. Obiettivi raggiunti in termini di:
CONOSCENZE Rispetto agli obbiettivi di apprendimento presentato nella relazione programmatica
di inizio anno, ritengo che la classe abbia acquisito le seguenti conoscenze:
• Definizione di funzione, con le relative proprietà;
• Definizione e concetto di derivabilità, integrabilità, continuità e relative ano-
malie;
• Relazione fra grafico di una funzione e proprietà della sua derivata;
• Tecniche di derivazione e integrazione;
• Principali teoremi e proprietà delle funzioni continue, derivabili e integrabili.
ABILITÀ’ Rispetto agli obbiettivi di apprendimento presentato nella relazione programmatica
di inizio anno, ritengo che la classe abbia acquisito le seguenti abilità
• Saper individuare le caratteristiche elementari di una funzione e tracciarne un
grafico approssimato;
• Saper caratterizzare una funzione in termini di continuità, derivabilità, integra-
bilità, applicando i teoremi, le definizioni e le proprietà opportune.
• Calcolare la derivata e l’integrale definito e indefinito di una funzione;
• Saper interpretare il grafico di una funzione per ricavare informazioni sullo svi-
luppo del modello;
• Saper interpretare la derivata e l’integrale di una funzione in un contesto di
tipo fisico;
• Conoscere e saper descrivere le tecniche per calcolo per il calcolo dei volumi e
delle superfici;
• Conoscere gli elementi di novità legati allo studio tramite tecniche analitiche;
COMPETENZE Rispetto alle competenze delineate nella relazione programmatica di inizio anno,
ritengo che la classe abbia raggiunto delle buone competenze nella comprensione
di un problema, nei processi risolutivi e nell’argomentazione delle scelte effettuate.
In media appena sufficiente l’acquisizione di competenze metacognitive riguardo il
controllo del proprio processo di risoluzione e di competenze legate alla modelliz-
zazione e all’impostazione della strategia.
Relazione didattica finale – V liceo - Matematica
3. Cause del eventuale mancato conseguimento degli obiettivi
Come segnalato in apertura, per molti impegno individuale debole e incostante; per tutti, le competenze
più deboli sono quelle che nel corso degli anni precedenti non sono state sufficientemente stimolate.
4. Difficoltà incontrate
Scarsità di tempo a disposizione □
Scarsa rispondenza degli alunni X
Mancanza di confronto con i colleghi □
Aspettative non corrispondenti al reale livello della classe X
Altro: Scarsa padronanza dei prerequisiti necessari.
5. Comportamento e grado di collaborazione riscontrati nella classe.
Costruttivo □ Accettabile X Negativo □
La maggior parte degli studenti ha dimostrato un atteggiamento positivo anche se non attivo: pochi sogget-
ti (due o tre) hanno mantenuto per tutto l’anno uno stile disinteressato e svogliato, con conseguente rica-
duta sull’apprendimento.
6. Profitto realizzato dagli alunni
Numero degli alunni con risultati :
n° 8 Più che sufficienti;
n° 12 Sufficienti;
n° 8 Insufficienti
7. Attività didattiche inter/pluri/multidisciplinari
Effettuate SI □ NO X
8. Attività di recupero
Sono state svolte attività di recupero - approfondimento: SI X NO □
Relazione didattica finale – V liceo - Matematica
In classe □ di pomeriggio X
Attività di recupero o di sostegno □ Attività di approfondimento X
Attività di laboratorio □
Percorso pomeridiano dedicato ad esaminare i problemi in contesto reale o realistico, per potenziare le
competenze cognitive e metacognitive necessarie per modellizzare adeguatamente la situazione e per
scegliere e argomentare le strategie risolutive.
9. Quali sono stati gli ambiti interessati dalle attività di laboratorio
Ambito disciplinare □ Ambito scientifico □
Ambito informatico □ Ambito pluridisciplinare □
10. Svolgimento del Piano di lavoro
Completamente svolto □ non completamente svolto X
Eventuali tagli motivati da:
X Mancanza di tempo
□ *Difficoltà nella realizzazione delle iniziative didattiche
□ Obiettivi troppo ambiziosi
X Aspettative troppo elevate rispetto ai livelli di partenza
□ Scelte culturali particolari
Altro* La classe ha avuto nei cinque anni di liceo quattro insegnanti diversi: l’ultimo cambiamento, avve-
nuto proprio questo anno, ha coinciso con la necessità di adottare una prospettiva diversa in vista della
nuova prova dell’esame di stato. Non ho potuto quindi raccogliere le scelte metodologiche di chi mi ha
preceduto, non perché non le ritenessi valide, ma perché a mio parere non funzionali ad una preparazio-
Relazione didattica finale – V liceo - Matematica
ne ottimale per l’esame di stato: questo cambiamento ha inciso sia sul piano relazionale che sul piano di-
dattico, rallentando sensibilmente il percorso nei primi mesi dell’anno scolastico.
11. Programmazione di obiettivi trasversali di inizio anno a livello di Consiglio di classe:
Concordata □ Non concordata X
E’ stata oggetto di verifica e valutazione SI □ NO □
Se SI, ne sono emersi contributi:
Utili □ Parzialmente utili □ Inutili
□
Utilizzati per:
Interventi specifici concordati □ Interventi individuali □
12. Suggerimenti e iniziative per il miglioramento dei risultati didattici.
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
__________________________________________________
13. Come hanno contribuito le attività di recupero ai risultati scolastici.
Riduzione del numero degli abbandoni □
Riduzione dei debiti scolastici degli alunni □
Aumento della motivazione all’impegno scolastico
□
Facilitazione dell’apprendimento teorico □
Non ci sono state attività di recupero X
Relazione didattica finale – V liceo - Matematica
14. Quale è stata l’incidenza delle attività di recupero rispetto al monte ore previsto dal curricolo?
Recupero in itinere □ recupero pomeridiano □
Superiore al 20% □ Superiore al 20% □
Superiore al 20% □ Inferiore al 20% □
Nessuna, perché non effettuate □ Nessuna, perché non effettuate X
15. Quale è stato il contributo formativo delle attività di stage rispetto agli obiettivi raggiunti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta X
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
16. Quale peso è stato attribuito all’esito delle attività di stage nella valutazione degli apprendimenti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta X
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
Data Il Docente
11 Maggio 2016
Piano dell’Offerta Formativa
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
SVOLTE E DEI RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
MATERIA Educazione Fisica
DOCENTE Prof. Cristiano Forti
CLASSE V Liceo
Analisi della classe
La classe ha mostrato interesse e partecipazione alle iniziative e alle proposte
che sono state effettuate in ambito disciplinare, meno in quello extra scolastico
(vedi il mancato accordo per la gita di fine corso), dimostrando una divisione in
due gruppi, che presentano al loro interno ulteriore frammentazione.
Questo fatto, dovuto anche agli ingressi in itinere di nuovi alunni, non ha porta-
to troppa coesione interna, anche se devo dire che personalmente sono soddi-
sfatto del rapporto instaurato con tutti, del grado di rispetto ed educazione,
dell’impegno e dei risultati esibiti tutte le volte che i ragazzi sono stati sollecita-
ti a dimostrarlo.
La classe mostra alcuni ragazzi veramente portati per la disciplina, indipenden-
temente dal loro status attuale, ed altri che pur essendolo meno, non hanno mai
fatto mancare il loro contributo alle attività
Piano dell’Offerta Formativa 2
DATI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI LAVORO
DIDATTICO MODULARE
Consuntivo delle attività svolte di classe o di classi parallele
1. Ore di lezione effettuate nell’A. S. in corso
Classe V Liceo - n. ore 66 su ore 66 previste dal piano di studi (n°2 ore sett. x 33)
2. Obiettivi raggiunti in termini di:
CONOSCENZE Conoscenza della storia dell’educazione fisica e della sua importanza in ambi-to evolutivo. L’attività motoria come elemento “altro” per conoscere la storia dell’uomo .Conoscenza ldele potenzialità del movimento del proprio corpo e le funzioni fisiologiche. -Conoscenza dei principi scientifici fondamentali che sottendono la prestazio-ne motoria e sportiva, la teoria e la metodologia dell’allenamento sportivo -Conoscenza della struttura e delle regole degli sport affrontati e il
loro aspetto educativo e sociale.
ABILITÀ’ -Elaborare risposte motorie efficaci e personali in situazioni complesse. Assu-mere posture corrette in presenza di carichi. Organizzare percorsi motori e sportivi. -Essere consapevoli di una risposta motoria efficace ed economica. Gestire in modo autonomo la fase di avviamento in funzione dell’attività scelta. -Trasferire tecniche, strategie e regole adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone. -Essere in grado di collaborare in caso di infortunio.
COMPETENZE -Conoscere tempi e ritmi dell’attività motoria, riconoscendo i propri limiti e potenzialità. Rielaborare il linguaggio espressivo adattandolo a contesti diversi. -Rispondere in maniera adeguata alle varie afferenze (propriocettive ed esterocettive) anche in contesti complessi, per migliorare l’efficacia dell’azione motoria. -Conoscere gli elementi fondamentali della Storia dello sport. Cono-scere ed utilizzare le strategie di gioco e dare il proprio contributo personale. Conoscere i principi per l’adozione di corretti stili di vita.
3. Cause del eventuale mancato conseguimento degli obiettivi
4. Difficoltà incontrate
Scarsità di tempo a disposizione □
Scarsa rispondenza degli alunni □
Mancanza di confronto con i colleghi □
Aspettative non corrispondenti al reale livello della classe □
Altro _____________________________________________________________
Piano dell’Offerta Formativa 3
5. Comportamento e grado di collaborazione riscontrati nella classe.
Costruttivo □ Accettabile X□ Negativo □
6. Profitto realizzato dagli alunni
Numero degli alunni con risultati :
Cl 1 - . n° 27 Più che sufficienti; n° _______ Sufficienti; n° ________ Insufficienti
Eventuali commenti
7. Attività didattiche inter/pluri/multidisciplinari
Effettuate SI □ NO □x
Discipline coinvolte____________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Risultati conseguiti: positivi □ negativi □
Cause di eventuali risultati negativi
8. Attività di recupero
Sono state svolte attività di recupero - approfondimento: SI □ NO □x
In classe □ di pomeriggio □
Attività di recupero o di sostegno □ Attività di approfondimento □
Attività di laboratorio □
Se si, descrivere brevemente il progetto ed evidenziarne la ricaduta didattica:
Piano dell’Offerta Formativa 4
9. Quali sono stati gli ambiti interessati dalle attività di laboratorio
Ambito disciplinare x□ Ambito scientifico x□
Ambito informatico □ Ambito pluridisciplinare □
10. Svolgimento del Piano di lavoro
Completamente svolto □ non completamente svolto □x
Eventuali tagli motivati da:
□ Mancanza di tempo □ *Difficoltà nella realizzazione delle iniziative didattiche
□ Obiettivi troppo ambiziosi □ Aspettative troppo elevate rispetto ai livelli di partenza
□x Scelte culturali particolari Altro*
___________________________________________
_____________________________________________________________________________
*Specificare __________________________________________________________________
*Specificare __________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
11. Programmazione di obiettivi trasversali di inizio anno a livello di Consiglio di classe:
Concordata □ Non concordata x□
E’ stata oggetto di verifica e valutazione SI □ NO □
Se SI, ne sono emersi contributi:
Utili □ Parzialmente utili □ Inutili □
Utilizzati per:
Interventi specifici concordati □ Interventi individuali □
12. Suggerimenti e iniziative per il miglioramento dei risultati didattici.
Piano dell’Offerta Formativa 5
Credo che una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’educazione fisica in ambito tra-
sversale disciplinare potrebbe aiutare a migliorare i risultati didattici, le scienze motorie infatti,
contribuiscono allo sviluppo di competenze trasversali a tutte le materie: le competenze chiave
di cittadinanza. L’educazione fisica rientra a pieno titolo nella prospettiva di sviluppo globale
della persona e contribuisce in modo particolare ed originale alla sua formazione.
13. Come hanno contribuito le attività di recupero ai risultati scolastici.
Riduzione del numero degli abbandoni □
Riduzione dei debiti scolastici degli alunni □
Aumento della motivazione all’impegno scolastico □
Facilitazione dell’apprendimento teorico □
Non ci sono state attività di recupero □
14. Quale è stata l’incidenza delle attività di recupero rispetto al monte ore previsto dal
curricolo?
Recupero in itinere □ recupero pomeridiano □
Superiore al 20% □ Superiore al 20% □
Superiore al 20% □ Inferiore al 20% □
Nessuna, perché non effettuate □ Nessuna, perché non effettuate □
15. Quale è stato il contributo formativo delle attività di stage rispetto agli obiettivi raggiunti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta x□
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
16. Quale peso è stato attribuito all’esito delle attività di stage nella valutazione degli ap-
prendimenti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta x□
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
Piano dell’Offerta Formativa
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
SVOLTE E DEI RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
MATERIA SCIENZE
DOCENTE MATTEO PAOLICCHI
Classe V LICEO SCIENTIFICO
Piano dell’Offerta Formativa 2
DATI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI
LAVORO DIDATTICO MODULARE
Consuntivo delle attività svolte di classe o di classi parallele
DESCRIZIONE GENERALE
Ho seguito la classe a partire dal 7 Gennaio 2016, dopo diversi cambiamenti del
docente di Scienze nel corso del triennio; questo ha richiesto un lavoro abba-
stanza impegnativo per ripristinare la continuità didattica più volte interrotta.
L’avvicendarsi di docenti con metodi e strategie didattiche diverse e il tempo a
disposizione, non hanno quindi permesso il completo svolgimento del pro-
gramma proposto dalle linee ministeriali.
I ragazzi hanno evidenziato, fino dalle prime lezioni, interesse e disponibilità
per la materia. Il comportamento è sempre stato piuttosto accettabile e la parte-
cipazione alla vita della classe abbastanza costruttiva.
Per quanto concerne il profitto, la classe può essere divisa in tre fasce di livello:
una piccola parte ha sempre seguito e studiato con continuità dimostrando una
reale convinzione al proprio percorso formativo, attestandosi su livelli di profit-
to molto buoni; un altro gruppo ha espresso impegno e partecipazione non sem-
pre costanti raggiungendo comunque dei risultati più che sufficienti o discreti.
Alcuni allievi hanno invece evidenziato difficoltà soprattutto dovute ad una de-
bole applicazione domestica caratterizzata da uno studio frammentario e super-
ficiale e da lacune pregresse, conseguendo una preparazione ai limiti della suf-
ficienza.
La spiegazione dei vari argomenti è avvenuta attraverso lezioni frontali suppor-
tate spesso dall’utilizzo di slides, che hanno permesso la schematizzazione dei
concetti fondamentali e un maggiore coinvolgimento degli alunni attraverso
immagini e/o video.
Delle tre ore settimanali, un’ora è stata riservata al progetto CLIL (“Content and
Language Integrated Learning”) in compresenza con la collega di Lingua Ingle-
se, Prof.ssa Angela Nardi; tale metodologia didattica è orientata al potenzia-
mento dell’apprendimento sia dei contenuti disciplinari che della lingua stranie-
ra. Tale approccio è stato realizzato soprattutto attraverso l’uso di strumenti e
materiali specifici (video, audio e testi in inglese) che riproponevano gli argo-
menti già introdotti.
Le prove di verifica sono state caratterizzate da domande scritte a risposta aper-
ta con l’indicazione del numero di righe per la trattazione della stessa e da col-
loqui orali individuali. L’accertamento dei contenuti disciplinari veicolati in
lingua inglese è stato valutato solamente mediante prove scritte (un quesito per
ogni simulazione di terza prova).
Come attività integrative sono stati realizzati alcuni corsi pomeridiani di recupe-
ro/approfondimento per sostenere e/o arricchire ulteriormente il bagaglio cono-
scitivo degli alunni; pochi tra essi hanno sfruttato questa possibilità con buona
Piano dell’Offerta Formativa 3
maturità, altri invece non vi hanno partecipato affatto tanto che la Dirigenza ha
optato per annullarli.
1. Ore di lezione effettuate nell’A. S. in corso
Classe V Liceo - n. ore 83 (stimate fino al termine delle lezioni) su ore 99 previste dal piano di studi
(n° ore sett. x 33). Di queste circa 30 ore di lezione sono state tenute dai due docenti precedenti, e le
restanti dal sottoscritto.
2. Obiettivi raggiunti in termini di:
CONOSCENZE Conoscere le proprietà fondamentali dei composti organici
Conoscere le caratteristiche generali delle macromolecole bio-
logiche
Conoscere le caratteristiche generali delle proteine e i loro dif-
ferenti livelli conformazionali
Conoscere i caratteri distintivi degli enzimi e i principali aspetti
regolativi
Conoscere le caratteristiche generali dei carboidrati
Descrivere l’azione degli ormoni coinvolti nel controllo della
glicemia
Conoscere le caratteristiche dei nucleotidi e degli acidi nucleici
Descrivere le caratteristiche strutturali del DNA che gli conferi-
scono la capacità di autoreplicarsi e di fungere da base moleco-
lare per la trasmissione dell’informazione genetica
Comprendere le relazioni tra DNA, RNA e polipeptidi nelle
cellule e spiegare i complessi meccanismi che consentono di
costruire proteine partendo dalle informazioni dei geni
Descrivere il ruolo dell’ATP nel metabolismo cellulare
ABILITÀ’ Utilizzare alcuni simboli, termini e linguaggi specifici della
disciplina
Distinguere tra una reazione di condensazione e una reazione di
idrolisi
Saper rappresentare il legame peptidico tra due amminoacidi
Riconoscere e scrivere la formula del glucosio
Descrivere e riconoscere la struttura tipica di un nucleotide
Piano dell’Offerta Formativa 4
Descrivere le fasi della duplicazione del DNA, indicando la
funzione degli enzimi coinvolti e i meccanismi ci correzione
degli errori
Spiegare il significato del dogma centrale, distinguendo il ruolo
dei diversi tipi di RNA nelle fasi di trascrizione e traduzione
Fornire una spiegazione sul concetto di metabolismo
COMPETENZE Saper effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni.
Saper formulare ipotesi in base ai dati forniti.
Comunicare l’appreso in forma chiara ed efficace, attraverso
forme di espressione orali e scritte
Aver sviluppato un metodo di studio autonomo e flessibile
3. Cause dell’eventuale mancato conseguimento degli obiettivi
Alternarsi di docenti diversi, tempo a disposizione e per alcuni allievi uno studio troppo super-
ficiale e frammentario
____________________________________________________________________________
4. Difficoltà incontrate
Scarsità di tempo a disposizione Scarsa rispondenza degli alunni □
Mancanza di confronto con i colleghi □ Aspettative non corrispondenti al reale livello della classe
Altro _____________________________________________________________
5. Comportamento e grado di collaborazione riscontrati nella classe.
Costruttivo □ Accettabile Negativo □
6. Profitto realizzato dagli alunni
Numero degli alunni con risultati :
Cl 1 - . n° ___9____ Più che sufficienti; n° ___17____ Sufficienti; n° ____2____ Insuffi-
cienti
7. Attività didattiche inter/pluri/multidisciplinari
Effettuate SI NO □
Discipline coinvolte: Inglese
Piano dell’Offerta Formativa 5
Risultati conseguiti: positivi negativi □
8. Attività di recupero
Sono state svolte attività di recupero - approfondimento: SI NO □
In classe □ di pomeriggio
Attività di recupero o di sostegno Attività di approfondimento
Attività di laboratorio □
Se si, descrivere brevemente il progetto ed evidenziarne la ricaduta didattica:
Come attività integrative sono stati realizzati alcuni corsi pomeridiani di recupe-
ro/approfondimento per sostenere e/o arricchire ulteriormente il bagaglio conoscitivo degli
alunni; pochi tra essi hanno sfruttato questa possibilità con buona maturità, altri invece non vi
hanno partecipato affatto tanto che la Dirigenza ha optato per annullarli.
9. Quali sono stati gli ambiti interessati dalle attività di laboratorio
Ambito disciplinare □ Ambito scientifico □
Ambito informatico □ Ambito pluridisciplinare □
Per mancanza di tempo a disposizione non abbiamo effettuato attività di laboratorio
10. Svolgimento del Piano di lavoro
Completamente svolto □ non completamente svolto
Eventuali tagli motivati da:
Mancanza di tempo □ *Difficoltà nella realizzazione delle iniziative didattiche
□ Obiettivi troppo ambiziosi Aspettative troppo elevate rispetto ai livelli di partenza
□ Scelte culturali particolari Altro* ___________________________________________
In particolare ho evidenziato varie difficoltà dovute a lacune pregresse e ad uno studio, per
molti allievi, , poco approfondito e duraturo che ha necessitato di continui richiami e ripassi.
11. Programmazione di obiettivi trasversali di inizio anno a livello di Consiglio di classe:
Concordata Non concordata □
E’ stata oggetto di verifica e valutazione SI NO □
Piano dell’Offerta Formativa 6
Se SI, ne sono emersi contributi:
Utili Parzialmente utili □ Inutili □
Utilizzati per:
Interventi specifici concordati Interventi individuali □
12. Quale è stato il contributo formativo delle attività di stage rispetto agli obiettivi raggiunti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
13. Quale peso è stato attribuito all’esito delle attività di stage nella valutazione degli ap-
prendimenti:
Nessuno perché la disciplina non è coinvolta
Se coinvolta: Irrilevante □ minimo □ significativo □
RELAZIONE DIDATTICA FINALE
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI SVOLTE E DEI
RISULTATI DEL
PROCESSO INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Anno scolastico 2015/2016
MATERIA STORIA E FILOSOFIA
DOCENTE ROCCO LISTA
Classe V LICEO SCIENTIFICO
Classe V Liceo Scientifico S. Caterina
RELAZIONE FINALE
da allegare al documento del 15 Maggio ai sensi dell'articolo 5 comma 2 del decreto
del Presidente della Repubblica 23 Luglio 1998 n=323
premessa generale:
La classe, attualmente, si presenta con 28 alunni: 17 maschi e 11 femmine.
All'inizio dell'anno gli alunni erano 27; nel mese di Marzo c'è stato un ultimo
arrivato.
Il nucleo iniziale, in terza liceo, era costituito da 16 alunni tutti provenienti dalla
classe IIa di questo istituto.
L' ingresso di ben 12 alunni, nel corso del triennio, ha creato problemi e difficoltà
nell'itinerario didattico-educativo.
Le motivazioni ufficiali di tutti questi trasferimenti si racchiudono in un disagio
generalizzato che vivevano nelle scuole di provenienza, una scarsa attenzione alla
persona, una carenza totale di affettività, la considerazione di essere dei numeri e
non degli alunni con una propria personalità e dignità; un'impostazione didattica
darwiniana con l'obbiettivo di una selezione naturale. Tutto questo ha spinto i
consigli di classe di quest'anno e degli anni precedenti ad elaborare una strategia
dell'accoglienza calda e affettuosa, capace di potenziare la loro sfera affettiva e
rimuovere i disagi vissuti prima che questi potessero ulteriormente incidere sul loro
rendimento trasformandosi in "habitus" comportamentali.
In virtù di quanto esposto diventa difficile identificare questi alunni in un gruppo
classe con valenze comuni e obbiettivi da raggiungere uguali. Mi sembra di
presentare agli esami non una classe ma un mosaico ove ogni tassello, da
identificarsi in un alunno, è diverso dall'altro per estrazione sociale, per storie
familiari, per diversi e differenti condizionamenti socioeconomici, per interessi e
maturità affettiva.
Pur con la mancata continuità didattica in alcune materie: matematica, scienze e
storia dell' arte, il consiglio di classe si è adoperato per facilitare al massimo l'
apprendimento di ciascuno. Il "mosaico" che presentiamo è ben articolato perché
nell'insieme gli alunni hanno tutti una normale intelligenza che eccelle in alcuni, è
più che buona in altri ma in tutti è garanzia di successo nella vita se sapranno
utilizzarla con costanza, impegno, coerenza e chiarezza di idee.
L' esame di maturità scientifica che si apprestano a sostenere potrà essere superato
dignitosamente da tutti se, in quest' ultimo tratto dell' anno scolastico, studieranno
e si impegneranno.
itinerario didattico educativo:
La classe, pur nella sua forte disomogeneità, nella prima parte dell' anno scolastico si
è impegnata nello studio della prima guerra mondiale, con riferimento alle cause
remote e quelle immediate con un confronto serrato delle varie posizioni politico-
culturali. Hanno seguito tutti, con interesse, l' analisi della rivoluzione bolscevica
utilizzando, ove possibile, il pensiero di Marx che, contemporaneamente, veniva
sviluppato in ambito filosofico. Successivamente, in occasione del 27 Gennaio,
giorno della memoria, è stato trattato il tema della Shoa, lo sterminio degli ebrei, i
campi di concentramento ecc..
Un gruppo di studenti ha analizzato lo sterminio degli ebrei dalle origini fino ai nostri
giorni, mentre un altro gruppo ha tentato, con ottimo successo, di analizzare questi
temi attraverso la cinematografia, l' arte, il fumetto e la musica, realizzando un
video che ha riscosso un gran successo. Non è stato difficile, con un discorso
analogico, introdurre il fascismo ed esaminare gli anni 1920-1940. La II guerra
mondiale, le guerre partigiane e la nascita della repubblica hanno caratterizzato il
lavoro dell' ultimo periodo. Nel mese di Maggio molto impegno è stato offerto, alla
ricorrenza dei 70 anni, della nascita della Repubblica.
Il programma di filosofia ha avuto uno svolgimento lineare partendo dalla differenza
tra destra e sinistra hegeliana e con lo studio dei filosofi inseriti nel programma che
è parte integrante di questa relazione.
Lo scopo principale dello studio della filosofia è stato quello di attualizzarlo, ove
possibile, nella vita di tutti i giorni e nella riflessione contemporanea. La classe si è
suddivisa per interessi: alcuni hanno mostrato attrazione per la crisi esistenziale di
Schopenhauer e Kierkegaard, altri sono stati affascinati dal concetto di alienazione e
dal Marxismo, tutti hanno studiato, prima con sospetto e diffidenza, poi con vivo
interesse e compiacimento Nietzsche e la psicoanalisi di Freud.
In conclusione posso affermare che le mete educative, in conformità dello spirito del
POF, e degli obbiettivi generali programmati sono state ampiamente raggiunte e
vengano, di seguito declinate in termini di:
a) conoscenze;
b) competenze;
c) abilità;
Si indicano, contestualmente, anche i criteri di valutazione e la metodologia
adoperata:
1) Aver conseguito attraverso Io studio una maggiore conoscenza di sé e della realtà circostante. 2) Aver maturato l' abitudine ad analizzare fatti e problemi con sviluppo del senso critico. 3) Essere educati al pluralismo reale, prendendo in considerazione punti di vista diversi. 4) L'aver maturato l' attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze mediante il riconoscimento della loro storicità. 5) Aver acquisito nuove conoscenze. Gli obiettivi relativi alle abilità complesse e alle competenze logico-espressive, specifiche della filosofia sono risultati:
Aver appreso ad individuare in autori diversi e in varie epoche storiche la presenza di uno stesso problema o struttura logica;
Aver appreso ad individuare in opere diverse di uno stesso autore Io sviluppo del suo pensiero;
Aver appreso a confrontare le domande poste dai filosofi con quelle che ciascuno può consapevolmente formulare a partire dal proprio vissuto personale;
Aver migliorato I'uso del linguaggio specifico della disciplina;
Gli obiettivi relativi alle abilità complesse e alle competenze logico-espressive, specifiche della storia sono risultati:
Aver appreso a individuare negli eventi le implicazioni etniche, economiche, politiche e culturali;
Aver sviluppato la capacità di analisi del dinamismo delle strutture umane nel tempo;
Aver appreso a mettere a confronto diverse strutture per individuare rapporti e differenze, in particolare correlando il passato al presente;
Essersi abituati a confrontare le forme di governo, le leggi elettorali, le istituzioni, i diritti e i doveri delle Costituzioni del passato con la nostra Costituzione, oggetto costante della riflessione di educazione civica;
Conoscenze, competenze, capacità acquisite e abilità espresse
FILOSOFIA Oltre ad aver acquisito una adeguata conoscenza del pensiero di molti dei principali filosofi occidentali, gli studenti dovrebbero aver compreso che:
lo studio della storia e della filosofia ha Io scopo di far comprendere in che modo il pensiero dei vari autori abbia contribuito alla formazione della propria epoca;
qualsiasi dottrina filosofica, per quanto originale e innovativa, rappresenta solo una tappa, più o meno importante, del processo di sviluppo storico-culturale della società nel cui ambito è stata elaborata;
STORIA Oltre a possedere un'adeguata conoscenza dei vari argomenti trattati, gli allievi dovrebbero aver acquisito:
la capacità di cogliere gli elementi di singolarità delle varie epoche storiche e, contemporaneamente, i nessi profondi che le connettono con quelle precedenti e con quelle successive;
una competenza storico-critica tale da consentire loro di orientarsi agevolmente sia nel passato, sia nel presente, individuando i principali, o almeno i più evidenti, legami sincronici e diacronici fra i vari elementi;
EDUCAZIONE CIVICA La materia è stata trattata sia in ambito interdisciplinare, sia come argomento specifico, con I'intento di raggiungere i seguenti obiettivi:
far comprendere agli studenti, nel contesto degli studi filosofici e storici, il valore della libertà e dei diritti individuali e collettivi;
far conoscere agli studenti, nel contesto degli studi filosofici e storici, i caratteri peculiari dei diversi sistemi politici;
far acquisire agli studenti una competenza socio-politica sufficiente a consentire loro di comprendere agevolmente il funzionamento delle istituzioni del proprio paese e di saperne valutare serenamente pregi e difetti;
La trattazione degli autori e degli argomenti
I programmi di storia della filosofia e di storia sono stati svolti suddividendo la materia in diverse sezioni tematiche, che a loro volta sono stati ulteriormente ripartiti per argomenti.
FILOSOFIA
La parte più ampia del programma ha avuto come oggetto il pensiero degli
autori più importanti;
Oggettiva importanza o per le loro caratteristiche esemplari. Nell'ambito di questa sezione. Una seconda parte delle lezioni ha riguardato vicende e fenomeni culturali, e ha trovato spazio anche la trattazione degli aspetti più significativi del pensiero degli autori che, pur non potendo essere affrontati in maniera autonoma e completa, ebbero un'importante funzione propulsiva, innovativa, divulgativa o critica all' interno delle più importanti correnti
filosofiche. Le due azione sono state trattate sempre simultaneamente, seguendo il più possibile Io sviluppo cronologico della speculazione filosofica. Questo criterio, comunque, ha comportato eccezioni significative ; nel caso, infatti, che movimenti culturali di grande rilevanza ed interesse si siano sviluppati contemporaneamente, al criterio della trattazione sincronica è stato preferito quello della trattazione diacronica, affinchè gli allievi potessero seguire, senza soluzione di continuità, la genesi, gli sviluppi e gli esiti di ciascun movimento filosofico.
STORIA
La prima sezione ha riguardato gli aspetti politici, economici, sociali delle vicende storiche più rilevanti del XX secolo dell'Europa e del mondo ; dell'Italia più specificatamente, ha riguardato le vicende del Novecento.
La seconda sezione ha riguardato specificamente la struttura e I'articolazione dei governi di alcuni Stati, affinché gli studenti abbiano I'opportunità di cogliere I mutamenti più importanti avvenuti in campo costituzionale.
La terza sezione ha riguardato, infine, vicende e fenomeni economici, scelti per la loro oggettiva importanza o per le loro caratteristiche esemplari.
Metodologia didattica
FILOSOFIA Nel trattare i vari autori e le varie correnti, tutte le volte che la materia Io ha consentito, si sono esposti per prima I fondamenti gnoseologici ed epistemologici della dottrina, per passare all'esame delle rispettive teorie ontologiche, etico-politiche ed estetiche.
STORIA Degli eventi e delle vicende che sono stati proposti agli studenti, si è indicata sempre la collocazione spaziale, oltre che quella temporale. Alcuni argomenti trattati sono stati affrontati, inizialmente, in maniera diacronica, proponendo separatamente le vicende dei singoli Stati. Una volta trattati in questa dorma temi fra loro sincronici, si è cercato di fare cogliere agli allievi le interconnessioni sincroniche e gli elementi internazionali di interdipendenza.
Limitatamente alla parte relativa al periodo successivo alla seconda guerra mondiale, a causa delle complesse implicazioni internazionali dei principali eventi affrontati, per quanto possibile, si è seguito esclusivamente il criterio sincronico.
L' utilizzazione del manuale e dei testi
Non sempre sono state indicate agli studenti le parti del manuale da dover studiare, in quanto equivalenti per contenuto agli argomenti affrontati in classe. Si ritiene infatti che gli allievi debbano possedere le competenze metodologiche necessarie a svolgere autonomamente questa "attività" di ricerca e di comparazione. In questo modo si è inteso perseguire il raggiungimento dei seguenti obiettivi, comuni ad entrambe le discipline: Sviluppare le capacità degli allievi di utilizzare efficacemente il manuale, riuscendo a valutare individualmente quali parti di esso sono fondamentali e quali no. Far sì che gli allievi divengano consapevoli di come una stessa questione filosofica o storica possa essere trattata e valutata in modo diverso. Specificatamente per la storia, infine, si è cercato di far acquistare agli allievi l' abitudine ad utilizzare le cartine storiche in maniera costante e puntuale, affinché potessero collocare esattamente nello spazio, oltre che nel tempo, gli eventi e le vicende studiati di volta in volta.
Criteri di valutazione
La ricettività, I'interesse, le acquisizioni consolidate e I progressi della classe nel suo complesso dei singoli allievi, nonché, I'efficacia e la chiarezza delle lezioni e del manuale, sono state verificate senza soluzione di continuità, sia sollecitando, sia sottoponendoli a verifiche individuali. Nel corso di ciascuna verifica ai fini della determinazione del voto, si è cercato di accertare quanto segue:
la conoscenza generale dell'intero programma svolto;
l' eliminazione di eventuali lacune e il superamento di eventuali difficoltà di comprensione, di organizzazione o di esposizione, riscontrate nel corso delle precedenti verifiche;
la competenza nell'esporre, nell' analizzare e nel commentare I brani proposti nel corso delle lezioni;
la fluidità espositiva la correttezza lessicale e, più in generale la competenza linguistica;
la pertinenza ed il rigore con cui affrontare I vari argomenti;
gli approfondimenti tematici che gli allievi devono dimostrare di aver attuato individualmente;
Gli approfondimenti della particolare articolazione delle varie verifiche, inoltre, ci si è preoccupati di accertare se gli allievi possiedono le abilità complesse e le competenze interdisciplinari. Si è sempre cercato, nel corso delle verifiche, di accertare anche I'interesse e la partecipazione di ciascuno studente, Infine, per quanto concerne le specifiche discipline, nel corso delle verifiche si è cercato di accertare quanto di seguito indicato:
FILOSOFIA
La capacità di cogliere nessi e analogie, ovvero divergenze valutative e differenze metodologiche, nelle opere di autori »a loro contemporanei e in quelle dei filosofi posteriori;
la capacità di saper individuare in opere diverse di uno stesso autore Io sviluppo del suo pensiero;
a partire dal confronto tra elementi culturali specifici delle varie epoche storiche e/o filosofiche, talvolta avvalendosi della lettura dei testi, si è cercato di accertare:
la capacità di saper delineare Io sviluppo diacronico delle problematiche affrontate;
la capacità di saper individuare nelle varie teorie filosofiche I tentativi di risposta the, nel tempo, sono stati elaborati in relazione a problemi di vario tipo, ovvero la capacità di risalire da una teoria al problema che la teoria stessa si propone di risolvere;
la capacità di saper confrontare le domande poste dai filosofi con quelle che ciascuno può consapevolmente formulare a partire dal proprio vissuto personale;
la capacità di saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina;
la capacità di saper utilizzare tale linguaggio e Io stesso impianto razionale della materia per esprimere in generale le proprie idee.
STORIA
la capacità di cogliere nelle vicende storiche nessi ed analogie con altri fenomeni storici e quindi di allargare sia sincronicamente, sia diacronicamente, I'orizzonte degli eventi;
la capacità di individuare negli eventi storici le implicazioni etiche, m economiche, politiche e culturali;
la capacità di utilizzare in maniera adeguata I seguenti strumenti : tavole cronologiche, cartografia storica, rappresentazioni grafiche relative a problematiche specifiche, mappe concettuali;
la capacità di mettere a confronto vari modelli interpretativi degli stessi processi o eventi storici, al fine di individuare il rapporto tra storia e filosofia della storia;
la capacità di individuare nei documenti la base della storiografia;
di saper individuare nel libro di testo il tentativo di ordinare, secondo chiavi interpretative, gli eventi documentati.
Pisa Il docente Rocco Lista