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A RELAZIONE DESCRITTIVA E TECNICA COMMESSA: 0906902 PER EMISSIONE 0 Dicembre 2011 Dott.Ing. Alberto Galli - Progettista e Direttore Tecnico A. V. REVISIONE 1 Dicembre 2013 F. P. MODIFICA Q CONTROLLO DATA REVISIONE TECNICO NOTE A.V. D.P.

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RELAZIONE DESCRITTIVA E TECNICA

COMMESSA: 0906902

PER EMISSIONE0 Dicembre 2011

Dott.Ing. Alberto Galli - Progettista e Direttore Tecnico

A. V.

REVISIONE1 Dicembre 2013 F. P.

MODIFICAn°

CONTROLLO

DATA

REVISIONE

TECNICO

NOTE

A.V.

D.P.

Centro Veneto Servizi Eliminazione impianto di depurazione della frazione di San Cosma e collettamento dei reflui all’impianto di depurazione di Monselice. Progetto Esecutivo

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INDICE 1 – PREMESSE ................................................................................................................. 2 2 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE ................................................................... 3 3 – IL CONTESTO E LE PROBLEMATICHE ............................................................ 4 4 – CRITERI PROGETTUALI ADOTTATI .................................................................. 5 5 – INTERVENTI PREVISTI .......................................................................................... 8 6 – MATERIALI DELLE TUBAZIONI ......................................................................... 9 7 – MANUFATTI E SOLLEVAMENTI ...................................................................... 11 8 – QUADRO ECONOMICO ........................................................................................ 12 9 - APPENDICI ............................................................................................................... 13

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1 – PREMESSE La rete fognaria insistente nel centro urbano del comune di Monselice è attualmente, come evidenziato anche dallo specifico elaborato relativo allo stato di fatto, prevalentemente di tipo misto. Il Comune di Monselice ed il Centro Veneto Servizi hanno già da tempo operato per la suddivisione del sistema fognario misto in due reti separate per la raccolta dei reflui urbani e delle acque meteoriche rispettivamente. Questa attività, che si è concretizzata in una serie di interventi, è stata fino ad oggi concentrata quasi esclusivamente nella zona produttiva e nelle aree periferiche al centro urbano, interessando solo limitatamente alcune località esterne al centro storico, in particolare la frazione di San Cosma, attualmente servita da una rete fognaria di tipo nero che trova recapito in un impianto di trattamento ubicato a sud – ovest del territorio della stessa frazione. Il Centro Veneto Servizi, di concerto con l’Amministrazione comunale sta procedendo all’adeguamento dell’impianto di depurazione di Monselice alle nuove normative relative al bacino scolante della laguna di Venezia che, con l’emanazione del Decreto del Ministero dell’Ambiente 30/07/99 (Decreto “Ronchi – Costa”), ha sensibilmente ridotto i limiti allo scarico previsti dalla previdente normativa che, per l’area di interesse faceva riferimento alla tabella L1 del Piano Regionale di Risanamento delle Acque della Regione Veneto. La potenzialità di questo impianto è attualmente pari a 40.000 a.e., includendo in tale valore anche i reflui provenienti dalla frazione di San Cosma, attualmente trattati, come sopra riportato, in un altro impianto. Si è previsto pertanto, con gli interventi inseriti nel presente progetto, affidato dal Centro Veneto Servizi agli scriventi progettisti, di realizzare il collegamento fra la sopra citata frazione di San Cosma e la rete fognaria di Monselice che fa capo all’impianto di depurazione del capoluogo. Con tale intervento si intende quindi eliminare l’attuale impianto di trattamento a servizio della frazione, consentendo anche la raccolta dei reflui urbani prodotte dalle utenze prossime al percorso del collettore di collegamento, che sono state stimate in circa 160 a.e. A tale scopo è stato redatto un progetto definitivo, in data giugno 2010, approvato dalla Regione Veneto con Decreto n. 68 del 22/07/2011, cui ha fatto seguito il relativo progetto esecutivo cui la presente relazione si accompagna.

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2 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il comune di Monselice, che appartiene alla provincia di Padova, si estende su un territorio di 50,53 Kmq su cui sono presenti n° 17.458 abitanti residenti secondo il censimento 2001. Il Comune di Monselice, fa parte del Consorzio Veneto Servizi, ed è inserito fra i comuni interessati dal Piano per la Prevenzione dell’inquinamento e il risanamento delle acque immediatamente sversante nella laguna di Venezia (Piano Direttore 2000) In particolare, in tale Piano, Monselice è inserita nel bacino scolante del Bacchiglione nell’ambito di gestione del Basso Padovano, e precisamente nell’Area omogenea bacino Sud – Trezze. Il Piano Direttore è uno strumento di pianificazione programmatico di cui si è intesa dotare la Regione Veneto per regolare un “assetto territoriale di Venezia e del suo entroterra” compatibile con le finalità di salvaguardia dell’ambiente lagunare. Il Piano si correla inoltre con il Piano di Tutela delle Acque, adottato dalla Giunta Regionale con provvedimento n° 2434 il 06/8/2004, che recepisce la Direttiva 200/60/CE, sostituendo il precedente Piano di Risanamento delle Acque (PRRA), del quale precisa e integra gli orientamenti in materia di costruzione e gestione dei sistemi fognari nell’area lagunare.

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3 – IL CONTESTO E LE PROBLEMATICHE La rete fognaria che si sviluppa sul territorio comunale è costituita dalla commistione fra sistemi di tipo separato e di tipo misto. In particolare il sistema a servizio del centro storico e del nucleo cittadino compreso fra la S.S. n° 16 ed il canale Bisatto è di tipo misto, mentre le zone periferiche più esterne, di recente urbanizzazione e di ampliamento, sono servite invece da sistemi di tipo separato. Nella rete, di tipo misto, i superi di piena trovano sfogo nella rete idrica superficiale rappresentata dagli scoli Desturo, San Bortolo e Arzer di Mezzo Risultano infatti attivi e presenti n° 7 complessi sfioranti unitamente a n° 15 impianti di sollevamento, la cui realizzazione si è resa necessaria per sopperire alla complessa situazione orografica del territorio. Nella rete cittadina confluiscono inoltre anche i reflui fognari raccolti nel comune di Arquà Petrarca (1876 abitanti residenti secondo il censimento 2001), il cui inserimento non era stato considerato fra le opere previste dal Progetto Generale del 10 giugno 1975. Tutta la rete fognaria descritta trova recapito in un unico impianto di depurazione, ubicato a sud – est del centro urbano, di potenzialità pari a 40.000 ab. eq. adeguata e conforme alle previsioni di Piano, con la sola esclusione della frazione di San Cosma, servita da una rete di tipo nero che trova recapito nell’omonimo impianto di trattamento ubicato nella stessa località.

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4 – CRITERI PROGETTUALI ADOTTATI La popolazione attualmente residente nella frazione di San Cosma ammonta a 355 unità, e dalla consultazione dello strumento urbanistico vigente P.R.G., non sono previsti in tale zona ampliamenti sia di tipo residenziale che produttivo. La dotazione idrica adottata nel presente progetto è di 272 l/g x ab con una percentuale di afflusso fognario dell’80 % ed un coefficiente di punta pari a 3. E’ stato assunto come fabbisogno idrico pro-capite il valore di 272 l/g * ab, in quanto rappresenta il valore medio previsto per le Autorità d’Ambito del Veneto come riportato nella seguente tabella redatta dal Ministero dell’Ambiente.

Si è quindi proceduto ad analizzare i dati relativi agli abitanti residenti per una valutazione degli apporti fognari gravanti sui vari tratti della rete, utilizzando come relazione per il calcolo della portata nera media, scaricata nel corso delle 24 ore, la seguente: Q 24 = N * d * Ca / 86.400 (l/s) mentre per la determinazione della portata nera di punta è stata utilizzata la relazione:

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Q p = Cp * N * d * Ca / 86.400 (l/s) dove : N = numero di abitanti serviti; d = dotazione unitaria (l/ab d); Ca = coefficiente di afflusso in fognatura ; Cp = coefficiente di punta

Con tali valori si è proceduto ad una verifica dei collettori a gravità, nelle quali cioè il moto si svolge a pelo libero, si sono ipotizzate condizioni di moto uniforme, nelle quali la pendenza motrice (pendenza della linea dell’energia) risulta uguale alla pendenza delle livelletta di scorrimento.

Per la verifica è stata utilizzata la seguente formula di Gauckler – Strickler

v = K * Rh 2/3 * i 1/2

dove:

v = velocità (m/s) K = coefficiente di scabrezza di Strickler ( assunto pari a 85 per il gres ) (m 1/3 s –1 ) Rh = raggio idraulico (m); i = pendenza della condotta (m/m)

Le portate prodotte in tale parte del territorio saranno però estremamente esigue (inferiori ai 3 l/s), con possibilità di scarsa velocità nelle condotte che possono causare fenomeni di sedimentazione nelle stesse.

Per evitare tali inconvenienti bisognerà utilizzare gli impianti di sollevamento previsti, che si rendono necessari considerata l’altimetria del terreno interessato, anche come dispositivi di lavaggio dei tratti di condotta sottesi, che dovranno essere posti in serie lungo le condotte, per il recupero di quota delle tubazioni.

Per eseguire un autolavaggio, anche artificialmente, di una condotta, è necessario che in essa si raggiunga e si stabilizzi una velocità di pelo libero di almeno 04 – 0,5 m/s.

Dagli studi e ricerche sperimentali condotte dal Prof. Ing. Giovanni Iannelli (ex Ordinario di Acquedotti e Fognature dell’Università di Pavia) è stata

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ricavata la seguente formula:

W = Qo* L * (g*hm)1/2 / Vo*[Vo + ((g*hm)1/2 ].

dove:

W = volume che deve essere invasato nell’impianto di sollevamento, necessario per la pulizia del tratto di condotta sotteso (mc);

Qo = portata che deve essere immessa nella condotta per consentire

una velocità pari a 0,4 – 0,5 m/s o portata della pompa (mc/s); L = lunghezza del tratto di condotta sotteso interessato dalla pulizia (m); Vo = velocità raggiunta nella condotta (0,4 – 0,5 m/s) in funzione della Qo, (m/s); hm = altezza raggiunta dal liquido nella condotta sempre in funzione di Qo (m).

Nel caso del presente intervento si è prevista l’installazione negli impianti di sollevamento di elettropompe sommergibili della potenzialità di 5 l/s. Con tale portata infatti si stabilirà, nella condotta di trasporto prevista (diametro DN 250 mm ed i = 0,002 m/m), una velocità pari a circa 0,5 m/s, come evidenziato nella scale di deflusso riportate in appendice. In base a tali valori gli invasi richiesti per la pulizia dei tratti fognari sottesi saranno rispettivamente:

• Wo (S3) = 5,97 mc • Wo (S2) = 5,11 mc

valori questi inferiori alla disponibilità di invaso pari a 7 mc che si ha in ognuno dei due sollevamenti previsti nel presente intervento. Gli impianti di sollevamento previsti avranno una batteria di pompe di capacità tale da consentire un deflusso regolare delle pur variabili portate idrauliche, con cicli di lavoro delle pompe stesse, tali da limitare i fenomeni di usura.

Per questa ragione, è stato previsto l’equipaggiamento rappresentato dall’installazione di due pompe, ciascuna in grado di sollevare la massima portata in arrivo ed un relè predisposto nel quadro comandi che permetterà la distribuzione omogenea dei carichi di lavoro. Per le caratteristiche di funzionamento dei n° 2 impianti previsti si rimanda alle appendici.

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5 – INTERVENTI PREVISTI Preso atto di quanto sopra citato è stata prevista la realizzazione di un tratto fognario dell’estesa complessiva di m. 1.676 circa, da eseguirsi parte a gravità e parte in pressione, che percorrerà le vie Cuora e Deson fino a collegarsi all’esistente rete all’incrocio con la via Zecchino. La parte a gravità avrà una estesa complessiva di m. 1.125 m e verrà realizzata utilizzando tubazioni in gres ceramico delle dimensioni DN 250 mm. La parte in pressione avrà invece una lunghezza di 551 m. , per la cui esecuzione è stata prevista l’adozione di tubazioni in ghisa sferoidale del DN 100 mm. Sempre nell’ambito del presente progetto è stata prevista anche la realizzazione di un piccolo tronco fognario dell’estesa complessiva di 85 m, da realizzarsi a gravità utilizzando tubazioni del DN 200 mm in gres ceramico per la raccolta dei reflui urbani prodotti da alcune utenze ubicate in prossimità della via Deson. Come citato in precedenza, a causa della altimetria del territorio attraversato sarà necessario realizzare n° 2 impianti di sollevamento, dove è stata prevista l’installazione di n° 2 elettropompe sommergibili, di cui una con funzione di riserva, il cui funzionamento consentirà anche di esercitare quella cacciata necessaria al lavaggio del tratto di valle. Per le modalità esecutive relative a questi impianti si rimanda agli specifici allegati 8.1 e 8.2. Durante il percorso previsto per il collegamento della frazione di San Cosma alla rete fognaria di Monselice, si renderà necessario attraversare gli scoli Palazzetto e Desturello, di competenza del Consorzio Adige – Bacchiglione, secondo le modalità esecutive riportate negli specifici allegati 9.1 e 9.2. Per la fattibilità degli interventi previsti sono stati esaminati gli strumenti urbanistici vigenti, che sono stati allegati al presente progetto e dall’analisi degli elaborati progettuali si evidenzia come le previste condotte saranno ubicate sotto sedi stradali senza interessare alcuna proprietà privata. La realizzazione di queste nuove opere previste potrà inoltre essere effettuata in piena autonomia, senza ricaduta alcuna sul servizio attuato garantendone in ogni istante la continuità.

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6 – MATERIALI DELLE TUBAZIONI La scelta riguardo al tipo di condotta da porre in opera per la realizzazione di un sistema fognario deriva da una serie di considerazioni tecnico – economiche che devono tener conto delle caratteristiche del territorio interessato e soddisfare le esigenze richieste. Riguardo alle esigenze di carattere tecnico, requisito fondamentale è quello della perfetta tenuta delle tubazioni nei giunti, ciò per evitare che vi siano dispersioni di liquame nel terreno circostante sia che la fognatura, nei terreni saturi, dreni le acque nella falda acquifera. Tali acque possono infatti diluire i liquami fognari e quindi comportare notevoli inconvenienti nel funzionamento dell’impianto di depurazione (fenomeno delle acque parassite). E’ necessario allora che le giunzioni fra tubazione e tubazione avvengano tramite una giunzione che garantisca una perfetta tenuta. Oltre al problema della giunzione, da un punto di vista tecnico, si pone anche il problema della scelta del materiale che deve essere atto a resistere sia alle sollecitazioni di origine meccanica sia a quelle di natura chimica. Le prime derivano dal fatto che spesso i condotti di fognatura sono posati sotto sedi stradali, le seconde derivano invece dal fatto che all’interno delle fognature si possono creare esalazioni con la possibilità di formazione di acido solfidrico se questa non è sufficientemente ventilata, avendosi la degradazione dei materiali. Oltre che dai raffronti economici, nel caso particolare la scelta dei materiali è stata fatta anche in rapporto alle caratteristiche del luogo dove saranno poste in opera le tubazioni ed alle caratteristiche dei reflui collettati. Le situazioni peculiari presenti nel territorio interessato dagli interventi possono essere così identificate: - presenza di liquami prevalentemente di natura domestica; - generale disponibilità di sufficiente spazio per la posa dei collettori; - presenza di falda acquifera superficiale. La tipologia delle tubazioni adottate a seguito delle considerazioni sopra effettuate è quindi :

- gres ceramico con giunto a bicchiere, guarnizione eseguita in stabilimento, colando resina poliuretanica liquida attorno alla punta ed all’interno del bicchiere, eventuali curve e pezzi speciali, in elementi interi e delle lunghezze standard, conformi alla norma UNI-EN 295/1992. Le superfici interne ed esterne delle tubazioni ad eccezione del bicchiere di giunzione e della punta delle canne, dovranno essere verniciate con vetrina.

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Queste condotte, nel nostro caso ad esclusivo trasporto di fognatura nera, danno la massima garanzia nei confronti degli aggressivi chimici ed in particolare dell’idrogeno solforato che si potrebbe sviluppare dai reflui civili; Per i tratti in pressione sono state invece previste tubazioni in ghisa sferoidale con le seguenti caratteristiche:

- tubi e raccordi in ghisa sferoidale per fognature in pressione con giunto elastico rapido, realizzate in ghisa sferoidale centrifugate e ricotte in conformità alla norma UNI EN 598 con rivestimento interno in malta cementizia alluminosa applicata per centrifugazione in conformità alle norme UNI ISO 4179, rivestimento esterno con uno strato di zinco e vernice; interno del bicchiere ed esterno dell’estremità liscia rivestiti con vernice epossidica.

Per quanto concerne le modalità di posa ed esecutive si rimanda agli specifici elaborati 10.1 e 10.2.

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7 – MANUFATTI E SOLLEVAMENTI Ogni 30-40 metri lungo l’asse del collettore a gravità saranno costruiti i pozzetti circolari Ø 1000 mm interno con funzione di ispezione, raccordo, confluenza e raccolta degli scarichi delle utenze. Detti pozzetti saranno del tipo prefabbricato circolare in conglomerato cementizio vibrato con cemento ad alta resistenza ai solfati; composto come segue:

- elemento di base di diametro interno minimo di cm 100 con sezione idraulica sagomata a mezzo tubo con eventuali angolazioni, con il rivestimento interno protettivo dell'elemento di base con piastrelle in gres o malta polimerica spessore minimo cm 2. Gli innesti saranno dotati di apposita guarnizione adatta al tipo di tubazione da collegare a 4 labbra incorporate nel getto. Le pareti dell'elemento base dovranno avere uno spessore non inferiore a cm 15/23 secondo i diametri delle tubazioni da impiegare e dovranno essere sagomate e complete di guarnizione nella loro parte superiore, in modo tale da poter ricevere l'elemento "prolunga" con l'ottenimento della perfetta impermeabilità della struttura.

- - elemento monolitico prolunga del diametro interno cm 100 in conglomerato

cementizio vibrato, confezionato con cemento ad alta resistenza ai solfati, con spessore della parete non inferiore a cm 15. L'elemento monolitico dovrà essere completo di fori d'innesto per gli allacciamenti provvisti di guarnizione in gomma a 4 labbra e la parte terminale superiore di circa 50 cm, dovrà essere eseguita a tronco di cono con bocca di diametro non inferiore a cm 60.

Il pozzetto sarà completo di chiusino in ghisa sferoidale Ø 60 cm a norma UNI-EN124 classe D400. Le stazioni di sollevamento saranno costruite con vasche monolitiche di sezione interna adeguata all’invaso necessario, le pareti interne saranno protette con rivestimento a base di resine epossidiche per uno spessore complessivo di 300 µm. Gli impianti saranno dotati di elettropompe del tipo sommergibile per fognatura con relative elettropompe di scorta con funzionamento alternato complete di apparecchiature idrauliche e valvolame. La potenzialità di queste pompe dovrà essere di 5 l/s cadauna. Per quanto concerne le curve caratteristiche di funzionamento degli impianti di sollevamento si rimanda alle appendici.

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8 – QUADRO ECONOMICO Il costo complessivo delle opere è risultato di € 858.000,00 (Euro ottocentocinquantottomila), così suddiviso:

A) LAVORI A BASE D'APPALTO

Lavori a corpo e a misura € 666.776,18 Oneri per la sicurezza € 95.178,68

€ 761.954,86 B) SOMME A DISPOSIZIONE

DELL'AMMINISTRAZIONE

B.1) Lavori e forniture in diretta amministrazioneB.2) Indagini:B.2.1 Indagini geologiche € 3.000,00 B.2.2) Accertamenti € 1.000,00 B.2.3) Rilievi € 5.000,00 B.3) Allacciamenti ai pubblici servizi € - B.4) Imprevisti € 1.501,02 B.5) Acquisizione aree o immobili, danni e servitù € - B.6) Accantonamento di cui all’art. 133, comma 4 del DLgs

163/2006 € - B.7) Spese tecniche:B.7.1)

Progetto definitivo fatt. C1/311/2011 compreso C.I. € 19.285,85 B.7.2)

Progetto esecutivo fatt. C1/274/2012 compreso C.I. € 19.285,85 B.7.3) Aggiornamento del progetto esecutivo € 1.115,26 B.7.4) Direzione Lavori, sorveglianza, contabilità e

liquidazione € 28.963,58 B.7.5) Coordinamento sicurezza in fase di esecuzione € 9.317,72 B.7.6) Spese per conferenza di servizi € - B.8) Incentivi di cui all’art. 92 del DLgs 163/2006 € - B.9) Spese per attività di consulenza e supporto € - B.10) Spese per Commissioni aggiudigicatrici € - B.11) Spese per pubblicità e, ove previsto, per opere

artistiche € - B.12) Accertamenti di laboratorio, verifiche, collaudi, atti

notarili € - B.13) Spese per collaudo Tecnico-Amministrativo e, ove

previsto, collaudo statico € 6.000,00 B.14) C.N.P.A.I.A. € 1.575,86

€ 96.045,14

€ 858.000,00

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9 - APPENDICI

Curve di funzionamento della stazione di sollevamento

L premente [m] 210D premente [m] 0,1Geodet.min.[m] 0,8Geodet.max.[m] 1,4k Strickler 70n. V^2/2g 2,5 0 0,47 10 pompe Q [l/s] H [m] H Q1 Q2 Q12 H12 Q3 Q13 H13 Q4 Q14 H14 Q5 Q15 H15 Q6 Q16 H16 Q Hmin max

Qmin 2 3,7 3,7 2 0 2 3,7 0 2 3,7 0 2 3,7 0 2 3,7 0 2 3,7 2 1,15 1,751 Qmed 5 3,5 3,5 5 0 5 3,5 0 5 3,5 0 5 3,5 0 5 3,5 0 5 3,5 2,47 1,35 1,95

Qmax 10 2,9 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 2,94 1,6 2,2Qmin 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 3,41 1,89 2,49

2 Qmed 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 3,88 2,22 2,82Qmax 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 4,35 2,6 3,2Qmin 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 4,82 3,02 3,62

3 Qmed 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 5,29 3,48 4,08Qmax 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 5,76 3,99 4,59Qmin 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 6,24 4,53 5,13

4 Qmed 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 6,71 5,13 5,73Qmax 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 7,18 5,76 6,36Qmin 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 7,65 6,44 7,04

5 Qmed 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 8,12 7,16 7,76Qmax 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 8,59 7,92 8,52Qmin 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 9,06 8,73 9,33

6 Qmed 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 9,53 9,58 10,2Qmax 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 10 10,5 11,1

Impianto di sollevamento IS2

0

2

4

6

8

10

12

0 2 4 6 8 10 12

portata [l/s]

prev

alen

za [m

]

Curve di funzionamento della stazione di sollevamento

L premente [m] 140D premente [m] 0,1Geodet.min.[m] 1,8Geodet.max.[m] 2,4k Strickler 70n. V^2/2g 2,5 0 0,47 10 pompe Q [l/s] H [m] H Q1 Q2 Q12 H12 Q3 Q13 H13 Q4 Q14 H14 Q5 Q15 H15 Q6 Q16 H16 Q Hmin max

Qmin 2 3,7 3,7 2 0 2 3,7 0 2 3,7 0 2 3,7 0 2 3,7 0 2 3,7 2 2,05 2,651 Qmed 5 3,5 3,5 5 0 5 3,5 0 5 3,5 0 5 3,5 0 5 3,5 0 5 3,5 2,47 2,19 2,79

Qmax 10 2,9 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 2,94 2,36 2,96Qmin 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 3,41 2,55 3,15

2 Qmed 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 3,88 2,78 3,38Qmax 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 4,35 3,03 3,63Qmin 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 4,82 3,31 3,91

3 Qmed 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 5,29 3,62 4,22Qmax 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 5,76 3,96 4,56Qmin 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 6,24 4,33 4,93

4 Qmed 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 6,71 4,73 5,33Qmax 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 7,18 5,16 5,76Qmin 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 7,65 5,61 6,21

5 Qmed 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 8,12 6,1 6,7Qmax 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 8,59 6,61 7,21Qmin 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 9,06 7,16 7,76

6 Qmed 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 9,53 7,73 8,33Qmax 2,9 10 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 0 10 2,9 10 8,33 8,93

Impianto di sollevamento IS3

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

0 2 4 6 8 10 12

portata [l/s]

prev

alen

za [m

]