RELAZIONE DELLA GIUNTA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015...

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0 CITTA’ DI MONTECCHIO MAGGIORE PROVINCIA DI VICENZA RELAZIONE DELLA GIUNTA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017

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CITTA’ DI MONTECCHIO MAGGIORE

PROVINCIA DI VICENZA

RELAZIONE DELLA GIUNTA AL BILANCIO DI PREVISIONE

2015-2017

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RELAZIONE DEL SINDACO

BILANCIO DI PREVISIONE 2015 RELAZIONE POLITICO PROGRAMMATICA

“… Ci accingiamo ad approvare il Bilancio di Previsione 2014, l’ultimo dell’attuale mandato amministrativo ed ancora una volta (è ormai un’abitudine in questi ultimi anni) siamo di fronte alla presenza di numerose incognite legislative e normative ancora in definizione da parte Stato centrale che si ripercuotono in una crescente difficoltà nella redazione dei bilanci comunali. La cosa certa è che ancora una volta lo Stato non ha garantito né le risorse agli enti, né la copertura che i comuni avevano con i trasferimenti statali compensativi, che per il 2014 sono venuti meno. Assistiamo a continue modifiche in corso d’opera delle imposte, che impongono perdite di tempo e costi per adeguamenti tecnici e regolamentari, salvo poi non incidere su quelle che sono i veri problemi che attanagliano la nostra società: le aziende che chiudono, l’allargamento della fascia di povertà, la perdita di capacità di

acquisto delle famiglie, il drammatico dato della disoccupazione…”. Questo è quanto si riportava nella relazione al bilancio di previsione 2014; contenuto che è facilmente riproponibile anche nel presente 2015. In questo ultimo anno nulla è cambiato a livello nazionale eccezion fatta per il Governo centrale. Un governo che, contrariamente a quelli precedenti, seppur ricco nella sua compagine, di uomini dalle variegate esperienze e professionalità cresciute e formatesi all’interno delle Autonomie Locali, nulla ha deciso, programmato, legiferato di diverso rispetto ai precedenti, relativamente alle problematiche comunali.

Infatti, tale formazione governativa alla prova dei fatti e non dei proclami, s’è rilevata, sino ad oggi, una delusione sul versante del mondo degli Enti Locali: nessuna attenta e fattiva sensibilità è stata mostrata, nessuna soluzione innovativa è stata proposta ed attuata per rilanciare l’attività dei comuni, nessuna “bombola d’ossigeno”, o “ ciambella di salvataggio “ è stata assicurata o lanciata per fare uscire l’azione degli Enti territoriali dalla mera e asfittica attività integrativa o di supporto contabile e tributario alla azione di vassallaggio ad un “centro” pronto solo a scaricare sulla periferia gli effetti di una finta riduzione della pressione fiscale. Quindi in perfetta continuità con il passato, il Governo “ Renzi” non si è preoccupato di rilanciare l’attività amministrativa dei comuni, non si è adoperato per aiutare gli Enti sani e/o virtuosi dotandoli di maggiori possibilità operative amministrative, rispetto a quegli enti che risultano ben lontani da una sane, efficiente ed efficace gestione della cosa pubblica, nulla ha fatto per alleggerire il fardello del patto di stabilità, neanche in quei settori strategici e importanti per la incolumità pubblica quali le scuole pubbliche. Nell’attesa che qualche miracolo avvenga, in virtù di eventi non dipendenti dall’azione del governo italiano, nella legge di stabilità 2015 si è proceduto, per non scontentare nessuno, come gli altri anni: decurtando cioè i trasferimenti ordinari. Quest’anno

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è la volta del fondo solidarietà che comporterà una riduzione di 457 mila euro. Da quando si è insediata la prima amministrazione “ Cecchetto “ i trasferimenti dallo Stato sono sempre scesi obbligando il Comune a contrarre sempre più le spese. Nel presente anno nonostante la diminuzione della spesa corrente, da quella destinata al personale a quella delle manutenzioni, nonostante l’abbassamento dell’indebitamento complessivo dell’ente del 40%, nonostante la sensibile riduzione degli investimenti, se non si vorranno decurtare le prestazioni dei servizi e l’erogazione delle attività socio-assistenziali, si sarà costretti a operare la scelta che non si è voluto mai adottare: cioè una maggiorazione delle tasse municipali come l´addizionale Irpef, Imu, la Tasi. Attualmente a Montecchio l´imposta sul reddito delle persone fisiche è fissata allo 0.7 per cento, inferiore ad altri Comuni della stessa grandezza come Arzignano, Schio e Thiene dove l´Irpef è dello 0.8%.

Anche le altre imposte rimangono inferiori alle aliquote dei comuni di eguali dimensioni. Livelli che, come si apprenderà nel leggere la relazione dell’assessorato al bilancio, nonostante l’aumento che verrà applicato, rimarranno sempre nei limiti di tollerabilità.

Nonostante tale obbligata decisione, si ritiene che anche il presente Bilancio di Previsione offra ancora una prospettiva d’insieme, tesa a rimarcare la volontà della presente amministrazione di continuare a coinvolgere fattivamente le ricchezze presenti sul territorio, attraverso il volontariato, per promuovere la cultura, il turismo, lo sport. L’aumento delle imposte comunale, seppur in modo minimale permetterà di non ridurre, in particolare, gli investimenti nel sociale, nelle scuole e in tutte quelle aree che possono colpire le persone in condizione di fragilità. Il resto dell’attività amministrativa è ben rappresentata dalle relazioni dei singoli assessorati che seguiranno nella presente relazione. Circa invece gli impegni e l’attenzione che l’amministrazione dovrà porre in essere nelle azioni di respiro sovra comunale non si può non rammentare i risultati ottenuti dopo un’azione amministrativa puntuale, portata avanti nel precedente quinquennio. La realizzazione del nuovo Ospedale Unico di tutto il comprensorio. Il procedimento amministrativo per giungere all’affidamento dei lavori, da porsi in essere da parte dell’Ulss. 5, prosegue secondo la tempistica prevista. I lavori della Bretella di collegamento fra l’attuale casello dell’autostrada e la S.R. 246 e futura nuova Pedemontana, vedranno l’ultimazione a breve, e comunque nell’anno. Tale opera costituirà comunque un pezzo di un complesso funzionale di un’opera più grande e funzionale che culminerà nello spostamento dell’attuale casello autostradale di Montecchio Maggiore al confine con Montebello. Importante e vigile rimarrà l’impegno nel seguire la gestione del tracciato della Tav, con la realizzazione della stazione ferroviaria, e della Pedemontana, i cui lavori interesseranno anche il territorio cittadino. Il 2015 sarà anche l’anno più importante in termini di lavori da eseguirsi per la realizzazione della Tenenza dei Carabinieri, struttura che farà divenire la città di Montecchio il presidio ed il baluardo della sicurezza del territorio provinciale dell’ovest vicentino. Circostanza che permetterà, si spera, di riprendere a vivere in un contesto sociale sereno, tutelato e sicuro. Dopo l’approvazione del Piano di Assetto Territoriale (P.A.T.) dove sono stati definiti gli obiettivi di espansione e/o riqualifica del territorio si proseguirà l’iter per giungere al primo Piano degli interventi tematico che interesserà specificatamente alcune aree commerciali del territorio sulla statale 11, in entrata da Vicenza, prevista dal sottoscritto protocollo d’intesa di attuazione del piano provinciale Vi.Ver. che prevede la rivisitazione urbanistica e commerciale nelle aree ex Boom , ex Faeda e Ramonda. Sul Piano squisitamente interno si proseguirà:

- a consolidare, al fine del suo mantenimento, il “Mercato a km zero” ubicato in piazza Carli. - A fare dello sport un momento forte della vita sociale del paese, proiettando la città nell’ambito di una delle manifestazioni sportive

nazionali ed internazionali più importanti, quali il Giro d’Italia. Infatti il sul territorio comunale prenderà il via la tredicesima tappa, la

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Montecchio/Jesolo il 22 maggio. Il tutto, si ricorderà, a suggello di un’attività amministrativa per lo sport che nel 2014 ha visto Montecchio insignito del titolo di “Città Europea dello sport 2014” da parte dell’organismo Aces (Associazione città europee dello sport) di Bruxelles.

Nell’ambito del settore cultura si proseguirà nello sviluppare la conoscenza e valorizzazione degli artisti locali e vicentini nell’ambito delle arti pittoriche e non. Le opere saranno esposte nella “Galleria civica”, l’ex rimessa Ftv di S.Vitale. Il teatro S.Antonio, già sede di importanti rassegne teatrali, potrà vedere, grazie ad accordi con compagnie stabili, accrescere sia quantitativamente che qualitativamente le rappresentazioni.

PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE (P.D.C.)

Con la piena attuazione della sezione "Amministrazione trasparente" del sito informatico comunale, voluta dal D. Lgs. N. 33/2013, la popolazione viene facilitata nell'ottenimento delle informazioni dell’azione amministrativa. Nonostante gli sforzi compiuti dalla struttura per adempiere alla disposizione di legge, finalizzata a garantire una vasta gamma d’informazioni, la conoscenza piena di tale nuova opportunità richiederà ancora del tempo. Ad ogni modo non potendo poggiare solo su tale strumento, verranno mantenuti e si continueranno ad utilizzare anche gli altri mezzi a disposizione come il servizio dei " Totem ", dei pannelli Led, del sito informatico, dell'informa-giovani, della biblioteca ecc. oltre la stampa anche se pure nel 2015 si continuerà ad applicarsi la riduzione dell'80% della spesa assunta nel 2009 per le relazioni pubbliche, mostre, pubblicità, informazione in generale. L'URP comunque rimane il modo più diretto ed immediato per il cittadino per ottenere informazioni ed un contatto con l'Ente. L'Ufficio oltre ad assicurare l'informazione e l'accesso ai documenti, raccogliendo esposti, segnalazioni e risposte, nonostante occupa solo due unità, riscontra degli ottimi risultati in termini di soddisfazione da parte dei cittadini. Rara rimane la possibilità di ottenere ed esercitare l’attività comunicativa attraverso le televisioni territoriali o la stampa locale di rilevanza. Come negli anni precedenti, la mancanza di risorse obbligano a non utilizzare sistemi dalla comunicazione efficace ed efficiente. In tutto il 2015 il servizio di addetto stampa, continuerà ad essere assicurata da personale professionista esterno.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO FINANZE E TRIBUTI

La Legge di Stabilità 2015 riserva, come già le precedenti degli ultimi anni, ulteriori sacrifici a carico de gli Enti Locali. La manovra ammonta a circa 34 miliardi di euro di cui 21,3 di minori entrate e 12,7 di maggiori spese a cui il Governo ha deciso di fare fronte con maggiori entrate per 11,6 miliardi, deficit aggiuntivo per 5,8 miliardi e tagli alla spesa per 16,6 miliardi. Purtroppo di questi 16,6 miliardi di tagli ben 8,1 miliardi (quasi il 50%) sono a carico di Comuni, Provincie e Regioni che complessivamente però pesano sulla spesa pubblica per circa il 29% e con una situazione che vede la maggior parte degli enti (esclusi i soliti noti) in pareggio o avanzo di bilancio da anni. Da un’analisi dei tagli riportati nella manovra, risulta che per l’anno 2015 il Fondo di Solidarietà Comunale è stato ridotto di ulteriori 1,2 miliardi a cui va aggiunto il miliardo di tagli alle Provincie ed i 4 miliardi alle Regioni. Da considerare che questi tagli sono il quadruplo di quanto applicato ai Ministeri con evidente sperequazione del peso dei “sacrifici” richiesti. Questi tagli poi si sommano a quelli già imposti con decorrenza 2015 dal D.L.66/2014 ed a quelli applicati negli anni appena trascorsi (es. D.L. 95 del 2012) che per i Comuni fanno registrare una ulteriore riduzione per circa 288 milioni di euro. In aggiunta a questo l’incognita sulla effettiva determinazione del Fondo Crediti di dubbia esigibilità previsto dall'armonizzazione contabile e che rientra nel calcolo del saldo obiettivo ai fini del Patto di Stabilità. Il prelievo che i Comuni subiranno dallo Stato per alimentare il Fondo di Solidarietà Comunale si stima in 4,71 miliardi, mentre il fondo redistribuirà agli enti locali poco più di 4 miliardi e nel complesso la manovra assorbirà quasi completamente il prospettato allentamento alla riduzione dell'obiettivo nominale del Patto di Stabilità richiesto per il 2015. Non sono inoltre ancora quantificabili gli effetti della parziale applicazione dei fabbisogni standard per la ripartizione del taglio di risorse agli enti locali.

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I vari tavoli tecnici tra Ministeri, Regioni ed Enti locali non hanno al momento raggiunto un'intesa su come gestire i tagli al Fondo di Solidarietà Comunale, con il rischio ulteriore di non poter incassare alcun anticipo sul fondo con conseguenti potenziali problemi di cassa per i Comuni. Se una positività della Legge di Stabilità si poteva intravvedere almeno nell'aumento dal 8% al 10% del limite di indebitamento previsto per gli enti locali per spese in conto capitale, cosa che può favorire una ripresa degli investimenti degli enti territoriali, il dato si scontra però con i limiti ai pagamenti dettati dal Patto di Stabilità e con le problematiche all'allentamento precedentemente citate. Per quanto riguarda il continuo riordino della fiscalità comunale, sia in relazione all'ammontare delle risorse disponibili, sia in relazione alla disciplina dei principali tributi, variamente nominati, che hanno interessato specialmente l'ultimo triennio 2012-2014, la prospettata nuova “local tax” prevista per il 2015 sembra rinviata al 2016. Rimane aperta la partita sull'IMU terreni agricoli, vicenda gestita negli ultimi mesi in maniera convulsa dal Governo per ottenere un maggior gettito complessivo annuo per lo Stato non inferiore a 350 milioni di euro per finanziare progetti di dubbia utilità. Sta di fatto che, in definitiva, l'attuazione della revisione della spesa, meglio conosciuta come “spending review”, è un processo obbligato ed imposto solo agli enti locali, ma ben lungi dall'essere applicata dallo Stato e dai Ministeri. Questo scenario “macro” impatta quindi negativamente anche sul nostro Comune, che ricordiamo già dal 2014 ha aderito alla sperimentazione dei nuovi sistemi contabili armonizzati, e quindi il bilancio 2015 è il secondo redatto e adottato con questo sistema, non più in forma sperimentale (si rinvia al proseguio della relazione per una breve sintesi dei principi del nuovo sistema contabile “armonizzato” e del fondo crediti di dubbia esigibilità). Nello specifico per il 2015 il Comune di Montecchio Maggiore si trova nella condizione di dover far fronte ad un ulteriore taglio dei trasferimenti Statali attuato con la riduzione del Fondo di Solidarietà Comunale stimato in circa 457.000 Euro. La tabella che segue mostra in maniera eloquente il drastico taglio dei trasferimenti Statali subiti dal nostro Comune negli ultimi anni Evidentemente non sempre e solo sostenibili con riduzioni della spesa:

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totale trasferimenti ordinari dallo Stato 2010 2011 2 012 2013 2014 2015differenza 2010 -

2015

TOTALE TRASFERIMENTI STATO 4.834.761,41 4.060.886,11 2.291.160,50 2.796.814,94 2.313.416,44 1.734.563,00 -3.100.198,41

MINORI TRASFERIMENTI RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE -773.875,30 -1.769.725,61 505.654,44 -483.398,50 -578.853,44 -3.100.198,41

SOMMATORIA TAGLI -773.875,30 -2.543.600,91 -2.037.946,47 -2.521.344,97 -3.100.198,41 -10.976.966,06NEL 2012 VA AGGIUNTA ANCHE LA SOPPRESSIONE DELL'ADDIZIONALE ENEL CHE VENIVA INCASSATA DAL COMUNE E SOSTITUITA DA TRASFERIMENTI STATOQUANTIFICAZIONE STATO 207.000,00DATI COMUNE A CONSUNTIVO -260.000,00DIFFERENZA NON RICONOSCIUTA -53.000,00 -53.000,00 -53.000,00 -53.000,00

LA QUOTA DI COMPARTECIPAZIONE IMU CHE LO STAT0 SI TRATTIENE DA F24 VERSAMENTI AL COMUNE E' PARI A : -1.985.127,22 -1.889.124,32 -1.889.124,32 -1.889.124,32 Da evidenziare che il nostro Ente Finanzia il Fondo di Solidarietà Comunale per il 2015 con IMU Comunale per 1.889.124,32 euro e ci vengono retrocessi solo 1.325.000,00 Euro. Questa continua riduzione dei trasferimenti Statali rischia di compromettere, se non far collassare l’erogazione dei servizi essenziali alla cittadinanza e non possiamo certamente far rientrare nei servizi essenziali solo quelli prettamente considerati tali nelle “funzioni fondamentali” previste dalla normativa sugli enti locali escludendo quelle “non fondamentali” che di fatto pregiudicherebbe l’esecuzione di numerosi servizi anche nel campo sociale, scolastico ed educativo, che una città come Montecchio Maggiore vuole e deve garantire. E’ per assicurare quindi i servizi essenziali fino ad ora erogati che si rende necessario, tenuto conto degli ulteriori tagli operati a livello centrale per il 2015 e per arrivare ad una loro copertura a pareggio, procedere, nostro malgrado, ad un aumento dell’imposta sull’addizionale Irpef e ad una rimodulazione di tributi locali. Infatti, dall’analisi e dalla revisione di tutti i centri di costo, effettuate quest’anno come anche negli anni precedenti, si rileva che le spese correnti non sono ulteriormente comprimibili per far fronte alla riduzione del Fondo di Solidarietà operata dallo Stato. Complessivamente riteniamo più sostenibile una tassazione adeguata ai tagli subiti, ma in grado di garantire i servizi e la loro qualità piuttosto che ridurli e/o eliminarli ma dover poi lasciare i cittadini a doverli pagare individualmente con impatti economici maggiormente negativi. Va però evidenziato che l'aumento dell'addizionale comunale dell'Irpef dallo 0,7% allo 0,8% ci allinea a quanto già applicato da tempo dalla maggior parte dei Comuni di analoghe dimensioni della nostra Provincia con la differenza che intendiamo applicare la nuova aliquota dello 0,8% innalzando l'esenzione totale per i redditi fino ad euro 10.000,00 (ex 8.000,00) per preservare la fascia più debole della popolazione.

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Per quanto riguarda i tributi locali (IUC - per le componenti Tasi ed Imu) c’è la necessità di operare un leggero aumento (da 0,15% a 0,17% di TASI) sull’abitazione principale (escluse categorie A1, A8 e A9) che rimane però esente da IMU. Intendiamo però operare una variazione delle componenti TASI ed IMU con una sensibile rimodulazione, ad invarianza complessiva di gettito per il Comune rispetto al 2014, per le categorie catastali di immobili A10 ,C1 e C3, D -esclusa D10- con una diminuzione dell’IMU ed uno spostamento equivalente del gettito sulla TASI. Tale manovra permetterà un’ottimizzazione fiscale alle imprese/ persone giuridiche essendo attualmente la TASI deducibile al 100% dal reddito complessivo d’impresa o di lavoro autonomo, abbattendo la base imponibile oggetto di calcolo di Ires o Irap, a differenza dell'IMU deducibile solo al 20%. Applicheremo inoltre una nuova ripartizione TASI al 90% a carico del proprietario e 10% a carico del locatario (ex 80% e 20%) per non gravare sui locatari la rimodulazione dei tributi. Ne consegue che complessivamente il Comune non aumenta i propri incassi, ma va incontro ad un’esigenza fiscale che ci auguriamo si rifletta in un ausilio alla ripresa economica delle attività produttive del nostro Comune. Per quanto riguarda la TARI- tassa sui rifiuti il piano finanziario complessivo 2015 presenta una riduzione di circa 50.000 euro che permetterà una riduzione complessiva delle tariffe di circa il 2%. ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI Dal 1° gennaio 2015 tutti gli enti adottano la nuova disciplina contabile introdotta dall’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”. La finalità del decreto legislativo n. 118/2011 è quella di rendere i bilanci degli enti territoriali, ivi compresi i conti del settore sanitario, omogenei e confrontabili tra loro, anche ai fini del consolidamento dei bilanci delle amministrazioni pubbliche. Il Comune di Montecchio Maggiore già dal 1.1.2014 aveva anticipato l’adozione della nuova disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi,entrando a fare parte degli enti sperimentatori. Dal 1° gennaio 2015 sono entrate in vigore le modifiche al TUEL introdotte dal decreto legislativo n. 126 del 10.08.2014 e sono stati anche aggiornati i nuovi principi contabili in considerazione delle criticità rilevate dagli enti sperimentatori Uno dei cardini su cui si basa il nuovo sistema contabile, è il principio della competenza finanziaria potenziata. In forza di tale principio, le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate sono registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l’obbligazione sorge, ma sono imputate all’esercizio nel quale vengono a scadenza (ossia nell’anno in cui sono esigibili). La spesa è articolata in missioni, programmi e titoli. L’elencazione di missioni e programmi non è a discrezione dell’Ente, bensì è tassativamente definita dalla normativa, diversamente dai programmi contenuti nel bilancio ex DPR 194/1996, che potevano essere scelti dal Comune, in funzione delle priorità delineate nelle linee programmatiche di mandato. Le entrate sono invece articolate in titoli e tipologie.

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Stante il livello di estrema sintesi del nuovo bilancio, al documento è allegata una serie di prospetti, con l’obiettivo di ampliare la capacità informativa della documentazione. Tra i principali prospetti si segnalano: le entrate per titoli, tipologie e categorie; le spese per missioni, programmi e macroaggregati; l’elenco delle previsioni secondo la struttura del livello IV del piano dei conti finanziario. Si precisa, tuttavia, che tali livelli di ulteriore dettaglio rientrano per normativa nella sfera di competenza della Giunta (macroaggregati) o dei dirigenti (articolazione di entrate e spese al livello IV del piano dei conti finanziario). Ai sensi degli articoli 13 e 15 del decreto legislativo 23/6/2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, l’unità di voto elementare da parte del Consiglio è infatti rappresentata dalla tipologia in entrata e dal programma in spesa. Inoltre, il bilancio affianca ai dati di competenza anche le previsioni di cassa e da quest’anno è previsto anche lo stanziamento di un fondo di riserva di cassa dell’ammontare minimo del 0,20% delle spese finali Infine, si evidenzia che nel bilancio è esplicitato l’importo del fondo pluriennale vincolato (FPV). Per una corretta lettura dei dati di bilancio è opportuno riportare alcune informazioni in merito a tale fondo, elemento che più di ogni altro rende evidente le profonde innovazioni derivanti dall’applicazione del nuovo principio di competenza finanziaria potenziato. Come riportato nel principio applicato della competenza finanziaria, il FPV è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate in esercizi precedenti destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata. Il fondo garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello di assunzione e nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria potenziato, rendendo evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Il fondo riguarda prevalentemente le spese in conto capitale, ma può essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, ad esempio – ma non esclusivamente - per quelle impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa. Sugli stanziamenti di spesa intestati ai singoli fondi pluriennali vincolati non è possibile assumere impegni ed effettuare pagamenti. Il fondo pluriennale è immediatamente utilizzabile, a seguito dell’accertamento delle entrate che lo finanziano, ed è possibile procedere all’impegno delle spese esigibili nell’esercizio in corso (la cui copertura è costituita dalle entrate accertate nello stesso esercizio finanziario), nonché all’impegno delle spese esigibili negli esercizi successivi (la cui copertura è effettuata dal fondo). In altre parole, il principio della competenza potenziata prevede che il fondo pluriennale vincolato sia uno strumento di rappresentazione della programmazione e previsione delle spese, sia correnti sia di investimento, che evidenzi con trasparenza e attendibilità il procedimento di impiego delle risorse acquisite dall’ente, che richiedono un periodo di tempo pluriennale per il loro effettivo impiego e utilizzo per le finalità programmate. In fase di previsione, il fondo pluriennale vincolato stanziato tra le spese è costituito da due componenti logicamente distinte: - la quota di risorse accertate negli esercizi precedenti che costituiscono la copertura di spese già impegnate negli esercizi precedenti a quello cui si riferisce il bilancio e imputate agli esercizi successivi;

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- le risorse che si prevede di accertare nel corso dell’esercizio, destinate a costituire la copertura di spese che si prevede di impegnare nel corso dell’esercizio cui si riferisce il bilancio, con imputazione agli esercizi successivi. La spesa in conto capitale è conseguentemente costituita non solo dalle previsioni derivanti dalla nuova programmazione degli investimenti 2015/2017, bensì anche dagli investimenti già finanziati e attivati in anni precedenti, ma impegnati, in applicazione del principio di competenza finanziaria potenziato, sulla competenza degli esercizi successivi. QUADRO NORMATIVO 2015 Il quadro normativo di riferimento per gli enti locali, oltre che nella disciplina già dettata dalle manovre 2009-2013, è compreso, principalmente nei seguenti provvedimenti con impatto diretto o indiretto sugli enti: - D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito in legge 20 luglio 2010 n. 122 (manovra correttiva 2010); - Legge 13 dicembre 2010 n. 220 (Legge di stabilità 2011 ); - D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, convertito in Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 (cosiddetto “Milleproroghe”). - Decreto Legislativo 14 marzo 2011 n. 23 (Federalismo Fiscale) - D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, convertito in Legge n. 214 del 22 dicembre 2011 (cosiddetto “Decreto Salva Italia”). - Legge n. 183 del 12 novembre 2011 (Legge di stabilità 2012) - D.L. 2 marzo 2012 n. 16 convertito in Legge n. 44 del 26 aprile 2012 - D.L. 6 luglio 2012 n. 95 convertito in legge n. 135 del 7 agosto 2012 - Legge n. 228 del 24 dicembre 2012 (Legge di stabilità 2013) - D.L. 8 maggio 2013 n. 35 convertito in Legge n. 64 del 6 giugno 2013 - D.L. 21 maggio 2013 n. 54 convertito in Legge n. 85 del 19 luglio 2013 - D.L. 31 agosto 2013 n. 102 convertito in Legge n. 124 del 28 ottobre 2013 - D.L. 30 novembre 2013 n. 133 convertito in Legge n. 5 del 29 gennaio 2014 - Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di stabilità 2014) - D.L. n. 16 del 6 marzo 2014 convertito in Legge 2 maggio 2014 n. 68; - D.L. 28 marzo 2014 n. 47 convertito in Legge n. 80 del 20 maggio 2014 (per IMU soggetti iscritti Aire art. 9-bis); - D.L. 24 aprile 2014 convertito in Legge n. 89 del 24 giugno 2014 (nuove scadenze TASI anno 2014); - D.L. 185 del 16/12/2014 non convertito (Imu terreni agricoli Comuni ex esenti); - Legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di Stabilità anno 2015); - D.L. 24 gennaio 2015 n. 4 (Imu terreni agricoli Comuni ex esenti) in corso di conversione;

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TRIBUTI 2015 Nel 2014 è stata istituita la nuova imposta unica comunale IUC (comma 639), che riunisce sotto un unico nome 3 componenti distinte, che è stata confermata anche per l’anno 2015: - un’imposta di natura patrimoniale l’IMU , dovuta dal possessore di immobili; - una componente riferita ai servizi, che a sua volta si articola in:

o TASI (Tributo per i servizi indivisibili), relativa ai servizi indivisibili dei comuni (illuminazione pubblica, vigilanza urbana, manutenzione delle strade e del verde, ecc.) a base patrimoniale, ma a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile;

o TARI (Tassa Rifiuti), relativa al finanziamento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore (in pratica sostituisce la precedente TARES- ex TIA)

• Limite di prelievo IMU e TASI (comma 640), confermato anche per l’anno 2015 dal c. 679 dell’art. 1 della Legge n. 190/2014: o l’aliquota massima complessiva dell’IMU e della TASI non può superare i limiti prefissati per la sola IMU. Il DL n. 16 del

6/3/2014 ha stabilito che è possibile superare i limiti TASI+IMU e l’aliquota massima del 2,5 per mille, per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille a condizione che siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità immobiliari ad esse equiparate, detrazioni d’imposta o altre misure, tali da generare effetti sul carico di imposta TASI equivalenti a quelli determinati con riferimento all’IMU relativamente alla stessa tipologia di immobili, anche tenendo conto di quanto previsto dall’articolo 13 del DL n. 201/2011.

Le date di pagamento della TARI devono essere stabilite dal Comune mentre le date di scadenza della TASI per l’anno 2015 sono quelle previste dalla normativa, e cioè: 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo. Le scadenze coincidono con quelle dell’IMU e anche per la Tasi è consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. Il Comune ha approvato i nuovi regolamenti per la disciplina dell’IMU, della TASI e della TARI nel corso dell’anno 2014, che in base alla nota del dipartimento della Finanze del 28/2/2014, può essere unico oppure tre distinti (nota del dipartimento delle Finanze diffusa il 28/2/14). IMU La novità rilevante in materia di IMU, è che non sono più esenti dal pagamento dell’imposta i possessori di terreni agricoli già a partire dal 01/01/2014 a seguito del D.M. del 28/11/2014 che ha stabilito dei nuovi criteri in base all’altezza del centro del Comune: i Comuni con altezza del centro del paese, come prevista dall’elenco Istat, non sono più esenti se inferiori a 281 metri e, secondo questo elenco il centro del Comune di Montecchio Maggiore si trova a 72 metri. Nel Comune di Montecchio Maggiore non è stata versata l’ICI e poi l’IMU sui terreni agricoli fino al 31/12/2013, in quanto inserito nell’elenco, allegato alla Circolare n. 9 del 9/6/1993, dei comuni esenti che ha individuato Comuni Montani e Collinari esenti ICI. L’evoluzione normativa è stata alquanto veloce negli ultimi mesi dell’anno 2014 e inizio 2015:

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- il D.M. del 28/11/14 stabiliva che la scadenza del versamento dell’IMU sui terreni doveva essere contestuale al saldo IMU 2014 (16/12/2014). Il decreto è stato sospeso con decisione del 22/12/14 del TAR Lazio a seguito del ricorso proposta da alcune ANCI regionali e ha stabilito la sospensione fino al 21/01/15, data in cui è stata fissata la trattazione collegiale sull’istanza di sospensione;

- con il D.L. n. 185 del 16/12/2014, che non è stato convertito in Legge, è stata stabilita una nuova scadenza di pagamento al 26/01/2015, poi confermata anche dall’art. 1 comma 692 della Legge n. 190 del 23/12/2014 che ha anche chiarito l’applicazione dell’aliquota del 7,6 per mille, nel caso in cui il Comune non avesse stabilito un’aliquota specifica per i terreni agricoli. Nel frattempo il TAR Lazio ha deciso sulla sospensione, criticando i criteri individuati nel DM del 28/11/14, ma nulla dicendo sulla scadenza del pagamento del 26/01/2015;

- il D.L. n. 4 del 24 gennaio 2015 ha stabilito dei nuovi criteri rispetto a quelli del D.M.: per stabilire se nel Comune si paga o meno l’Imu sui terreni agricoli bisogna guardare solamente come viene individuato il Comune nell’elenco Istat (Montano, Non Montano o parzialmente Montano) e in tale elenco il Comune di Montecchio Maggiore è Non Montano. Poi lo stesso D.L. ha stabilito una nuova scadenza di pagamento che è il 10/2/2015. Il Dl. n. 4 non è ancora stato convertito in Legge.

Un’altra novità rispetto al 2014 consiste nella diversa applicazione dell’IMU sui fabbricati di proprietà di soggetti iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti Estero), che a seguito della modifica apportata dall’art. 9-bis della Legge di conversione n. 80 del 20/05/2014 del D.L. n. 47 del 28/03/2014 ha stabilito che “A partire dall’anno 2015 è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso.” Già nel 2014 la disciplina IMU per questi soggetti aveva subito una modifica rispetto al 2013 in quanto non è stata tolta la possibilità di assimilazione all’abitazione principale da parte dei Comuni di tali fattispecie: infatti fino al 2013 sono stati assimilati all’abitazione principale in base alla potestà regolamentare, a meno che l’abitazione non fosse data in locazione. Il Regolamento IMU vigente è già stato aggiornato con la modifica che verrà applicata quest’anno con deliberazione n. 58 del 30/09/2014. Per tutto il resto la disciplina dell’IMU 2014 è stata confermata anche per il 2015, ed in particolare, la lett. B) dell’art. 1 comma 707 della Legge di stabilità 2014, che ha cancellato dalle fattispecie assoggettate all’IMU l’abitazione principale e le relative pertinenze, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali continuano ad applicarsi l’aliquota agevolata e la detrazione. Anche le modifiche alla normativa IMU apportate a partire dal 1/7/2013 dal D.L. n. 102 del 30/08/2013 convertito con modificazioni in Legge n. 123/2013, che ha esentato dal pagamento, a partire dalla 2° rata 2013, i “beni merce” delle imprese di costruzione. Tale esenzione IMU, in vigore dal 1/7/2013 resta in vigore anche per l’anno 2015 e in base alle dichiarazioni IMU presentate entro il 30/6/2014 il mancato gettito IMU corrispondente è di € 74.406,96. La tassazione IMU dei fabbricati di categoria D resta quella in vigore per l’anno 2014: tutto il gettito derivante dall’imposta rimarrà ai Comuni ad eccezione di quello derivante dagli immobili produttivi di categoria “D” per i quali il gettito ad aliquota standard (0,76%) andrà allo Stato, mentre la parte eccedente ai Comuni. Altre modifiche all’IMU apportate dall’art. 1 c. 70 7 della Legge n. 147/13 e che restano in vigore anche per il 2015 sono:

• facoltà per i Comuni di considerare direttamente adibita ad abitazione principale:

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� l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata;

� l’unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale, prevedendo che l’agevolazione operi o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500 oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenga a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare. Si precisa che per gli anni 2012, 2013 il Comune ha deliberato l’aliquota ridotta dello 0,76% per le abitazioni date in comodato gratuito a figli/genitori, mentre per l’anno 2014 è stata deliberata un’aliquota ridotta di un ulteriore 0,10% arrivando ad applicare un’aliquota del 0,66%;

• prevede che l’IMU non si applica, altresì: - alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei

soci assegnatari; - ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministero delle infrastrutture 22/4/2008, pubbl.

G.U. n. 146 del 24/6/2008; - alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione

degli effetti civili del matrimonio - a un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in

locazione, dal personale in servizio permanente appartenente • alle Forze armate (esercito, marina ed aeronautica) • alle Forze di polizia ad ordinamento militare (carabinieri e guardia di finanza) • alle Forze di polizia ad ordinamento civile (polizia di stato, polizia penitenziaria e forestale) • al Corpo nazionale dei vigili del fuoco • alla carriera prefettizia

per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica. E’ stato modificato il comma 10 dell’art. 13 del decreto legge n. 201 del 2011 relativamente alla disciplina della detrazione di € 200,00 ora prevista:

� a favore delle abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 ed A/9 nonché per le relative pertinenze; � per gli alloggi regolarmente assegnati dagli IACP e dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati,

aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell’articolo 93 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616;

• elimina la previsione dell’applicazione dell’aliquota ridotta e della detrazione per l’abitazione posseduta dal soggetto passivo che, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non risulta assegnatario della casa coniugale, a condizione che il soggetto passivo non sia titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale su un immobile destinato ad abitazione situato nello stesso comune ove è ubicata la casa coniugale.

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Le aliquote IMU ipotizzate per la redazione del bilancio di previsione 2015 sono le seguenti: Aliquota di Legge (o

standard) Riferimento normativo Aumento/Riduzione Aliquota deliberata

Aliquota base 0,76 % Comma 6 art. 13 D.L. 201/2011 0,16 % 0,92 % Aliquota da applicare agli immobili produttivi di categoria catastale D, ad eccezione dei fabbricati rurali ad uso strumentale (categoria catastale D10)

0,76 % gettito riservato allo Stato

Punto f) dell’art. 1 della Legge n. 228 del 24/12/2012 (Legge di Stabilità 2013)

0,01 % gettito riservato al Comune

0,77 %

Aliquota da applicare alle unità immobiliari con categoria catastale A10, C01 e C03

0,76 % Punto f) dell’art. 1 della Legge n. 228 del 24/12/2012 (Legge di Stabilità 2013)

0,01 % 0,77 %

Aliquota e detrazione abitazione principale e pertinenze (solo per le categorie catastali A1, A8 e A9)

0,40 % - detrazione 200 euro;

Comma 707 art. 1 Legge 147/2013

0,00 % 0,40 % - detrazione 200 euro;

Abitazioni di anziani e disabili in istituti di ricovero o di cura, purché non locate

0,40 % - detrazione 200 euro facoltà di assimilazione all’abitazione principale

Comma 707 art. 1 Legge 147/2013

0,00 % Esenzione ai sensi Regolamento IMU per assimilazione all'abitazione principale

Fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 9, comma 3-bis, del D.L. 30/12/1993, n. 557 : Fabbricati strumentali agricoli (categorie catastali A06 e D10 e tutti i fabbricati con annotazione di ruralità inserita negli atti dell'Agenzia delle Entrate)

Esenzione ai sensi di legge

Comma 708 art. 1 Legge 147/2013

0,00 % Esenzione ai sensi di legge

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Aliquota di Legge (o standard)

Riferimento normativo Aumento/Riduzione Aliquota deliberata

Fabbricati dati in comodato d’uso gratuito a parenti in linea retta di 1° grado (genitori/figli) che vi abbiano trasferito la residenza anagrafica

0,76 % Comma 707 art. 1 Legge 147/2013

-0,10 % 0,66 %

Alloggi regolarmente assegnati da parte dell’ATER

0,76 - detrazione 200 euro

Comma 707 art. 1 Legge 147/2013

-0,30 % 0,46 % - detrazione 200 euro

Il Consiglio Comunale ha approvato una modifica al Regolamento Comunale IMU nell’anno 2014, con deliberazione di C.C. n. 58 del 30/09/2014 e sarà oggetto di aggiornamento per il 2015 con apposito provvedimento.

Deducibilità parziale dell’IMU: vengono confermate per il 2015 le stesse regole applicate nel 2014 L’articolo 1, commi 715-716 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 relativamente agli immobili strumentali, ha modificato l’art. 14 del decreto legislativo n. 23 del 2011 nel seguente modo:

• sostituisce la previsione dell’indeducibilità dell’IMU dalle imposte erariali sui redditi e dall’Irap con la previsione, ai fini della determinazione del reddito d’impresa e del reddito degli esercenti arti e professioni, della deducibilità del 20% dell’IMU relativa agli immobili strumentali, mentre per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013, l’aliquota è elevata al 30%;

• permane la indeducibilità ai fini Irap; • la deducibilità ha effetto a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013;

L’articolo 1, commi 717-718 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 relativamente agli immobili non locati modifica gli artt. 8 e 9 del decreto legislativo n. 23 del 2011 nel seguente modo:

• deroga alla previsione secondo la quale l’IMU sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, stabilendo che il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati situati nello stesso Comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale, assoggettati all’IMU, concorre alla formazione della base imponibile dell’IRPEF e delle relative addizionali nella misura del 50%;

• la disposizione ha effetto a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013.

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TASI (TASSA SERVIZI INDIVISIBILI) La TASI è istituita dalla Legge 27 dicembre 2013, n. 147 art. 1, comma 669-679, 681 e 731 e, per il momento, la disciplina applicata nel 2014 vale anche per il 2015. Il presupposto della nuova imposta (comma 669 così come modificato dall’art. 2 del D.L. n. 16/2014) è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale, e di aree edificabili, come definita ai fini dell’IMU, ad eccezione dei terreni agricoli. Anche la base imponibile (comma 675) è la stessa dell’IMU. I soggetti passivi (commi 671-674 e 681) sono: • chiunque possiede o detiene, a qualsiasi titolo, le predette unità immobiliari; • in caso pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria; • in caso di locazione finanziaria, la TASI è dovuta dal locatario a decorrere dalla data della stipulazione e per tutta la durata del contratto; • in caso di detenzione temporanea di durata non superiore a 6 mesi nel corso dello stesso anno solare, il tributo è dovuto soltanto dal

possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e superficie; • nel caso di locali in multiproprietà e di centri commerciali integrati, il soggetto che gestisce i servizi comuni è responsabile del versamento

del tributo dovuto per i locali e le aree scoperte di uso comune e per i locali e le aree scoperte in uso esclusivo ai singoli possessori o detentori, fermi restando nei confronti di questi ultimi gli altri obblighi o diritti derivanti dal rapporto tributario riguardanti i locali e le aree in uso esclusivo;

• nel caso in cui l’unità immobiliare è occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale sull’unità immobiliare, quest’ultimo e l’occupante sono titolari di un’autonoma obbligazione tributaria;

• l’occupante versa la TASI nella misura, stabilita dal Comune nel regolamento, compresa fra il 10 e il 30 per cento dell’ammontare complessivo della TASI. La restante parte è corrisposta dal titolare del diritto reale sull’unità immobiliare:

• occupante: minimo 10% e massimo 30%; • titolare del diritto reale: minimo 70% e massimo 90%.

• Aliquota (commi 676-678 così come modificati dall’art. 2 del D.L. n. 16/2014): o l’aliquota di base della TASI è pari all’1 per mille; o il Comune, con il regolamento, può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento; o il Comune, con il medesimo regolamento, può determinare l’aliquota rispettando in ogni caso il vincolo in base al quale la somma delle

aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologia di immobili:

• abitazione principale: 6 per mille • fabbricati strumentali all’esercizio dell’attività agricola: 2 per mille • altri immobili: 10,6 per mille

o anche per 2015, come è stato per l’anno scorso, è possibile superare i limiti Tasi+IMU oltre l’aliquota massima del 2,5 per mille solo se

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il maggior gettito serve a finanziarie detrazioni ed agevolazioni sulle abitazioni principali in modo che per tale fattispecie non venga superato il carico che aveva in regime di IMU, come già accennato precedentemente nella presentazione della IUC;

o per i fabbricati rurali ad uso strumentale l’aliquota massima della TASI non può comunque eccedere l’1 per mille;

L’obiettivo dell’Amministrazione è di limitare, per quanto possibile, l’aggravio di aliquote per non gravare eccessivamente sui contribuenti.

Riduzioni ed esenzioni (comma 679): il Comune con il regolamento può prevedere riduzioni ed esenzioni nel caso di: o abitazioni con unico occupante o abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo o locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente o abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero o fabbricati rurali ad uso abitativo o superfici eccedenti il normale rapporto tra produzione di rifiuti e superficie stessa

Il D.L. n. 16 del 6/3/2014, art. 1 comma 3 stabilisce che sono esenti dalla TASI le stesse fattispecie che già sono esenti dall’IMU quali: – gli immobili posseduti dallo Stato, nonché gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dai comuni,

dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, ove non soppressi, dagli enti del servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali

– fabbricati classificati o classificabili nelle categoria catastale E – fabbricati con destinazione ad usi culturali di cui all’art.5-bis del DPR 29.09.73, n.601 – fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto – fabbricati di proprietà della Santa Sede – fabbricati appartenenti agli Stati esteri ad alle organizzazioni internazionali che sono esentati dal pagamento dell’ILOR sui

fabbricati – gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali, fatta eccezione per gli immobili posseduti da partiti politici, destinati

esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all’articolo 16, lettera a), della legge 20 maggio 1985, n. 222

• resta ferma l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 91-bis del decreto legge n. 1 del 2012.

Il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento Comunale TASI nell’anno 2014, con deliberazione di C.C. n. 44 del 28/07/2014 e sarà oggetto di aggiornamento per il 2015 con apposito provvedimento.

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Le aliquote TASI ipotizzate per la redazione del bilancio di previsione 2015 sono le seguenti: ALIQUOTA TASI 2015 TIPOLOGIA DI IMMOBILE 0,17 % Detrazione 40 euro per ogni figlio convivente con età non superiore ad anni 26 anni, massimo di euro 320 (8 figli), da ripartire tra i contitolari conviventi e fino a capienza dell'imposta.

Abitazioni principali e relative pertinenze (limite di una sola per ciascuna categoria catastale C/2, C/6 e C/7) e quelle ad esse assimilate per legge o per regolamento comunale.

1,0 per mille (aliquota base) Altri fabbricati (esclusi le unità censite A10, C02 e C03, D)

0,0 per mille Aree Fabbricabili 1,0 per mille (aliquota base) Fabbricati strumentali agricoli (categorie catastali

A06 e D10 e tutti i fabbricati con annotazione di ruralità inserita negli atti dell'Agenzia delle Entrate)

2,5 per mille Unità immobiliari censite nelle categorie catastali A10, C01 e C03, D (esclusi i D10)

Sarà applicata inoltre una nuova ripartizione TASI al 90% a carico del proprietario e 10% a carico del locatario (ex 80% e 20%) per non gravare sui locatari la rimodulazione dei tributi. E’ allo studio della Giunta la previsione di agevolazione per invalidi/portatori di handicap gravi da applicare sulle aliquote TASI per abitazione principale, compatibilmente con le risorse disponibili e con applicazione dell’ISEE. TARI (TASSA RIFIUTI) L’art. 1 comma da 641 a 668 della Legge di Stabilità 2014 ha istituito la TARI e, per il momento, la disciplina applicata nel 2014 vale anche per il 2015. Si ricorda che la TARI ha sostituito la TARES (Tributo sui rifiuti e servizi indivisibili) disciplinata dall’art. 14 del D.L. n. 201/2011. La TARES è stata applicata solamente per l’anno 2013, in quanto a sua volta aveva sostituito la tariffa d’igiene ambientale (TIA1) disciplinata dal Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n. 22, rimasta in vigore fino al 31/12/2012. La TARI (tassa rifiuti) ha mantenuto caratteristiche analoghe alla TARES, in quanto è destinata alla copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa. La TARI (tassa rifiuti) è dovuta da chiunque possieda, occupi o detenga, a qualsiasi titolo, locali od aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti,

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suscettibili di produrre rifiuti urbani. Per l’anno 2015 la base imponibile su cui applicare la tariffa è la superficie già assoggettata a TARES/TIA. Tale regime resterà in vigore fino al definitivo allineamento dei dati catastali relativi alle unità immobiliari a destinazione ordinaria e i dati riguardanti la toponomastica e la numerazione civica interna ed esterna di ciascun Comune, da effettuarsi nell’ambito delle attività di collaborazione tra Comuni ed Agenzia del Territorio di cui al comma 9 bis dell’art. 14 del D.L.201/2011 (“Salva Italia”). La superficie catastale delle unità immobiliari a destinazione ordinaria sarà comunque utilizzabile, nella misura cautelativa dell’80%, ai fini dell’attività di accertamento e controllo dei Comuni. Il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento Comunale TARI nell’anno 2014, con deliberazione di C.C. n. 46 del 28/07/2014.

LE MODIFICHE AL FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE La previsione del Fondo Sperimentale di riequilibrio (trasferimento fiscalizzato di cui al titolo I) è stata sostituita a partire dall’anno 2014 dall’istituzione del Fondo di Solidarietà Comunale, alimentato da ciascun Comune in una certa percentuale del gettito IMU, ad aliquota standard, come determinato dallo Stato. Ai fini dello stanziamento del FSC per ciascun comune si tiene conto:

• della determinazione dei fabbisogni standard (la percentuale da considerare nella determinazione del fondo sale dal 10% al 20%); • della riduzione della spending review; • delle variazioni di gettito standard riscontrabili in ciascun comune a fronte dell’introduzione della TASI e dell’IMU sulle abitazioni

principali.

La dotazione del FSC è assicurata per 4.717,9 milioni di euro attraverso il riversamento di una quota dell’IMU di spettanza comunale; si tratta del medesimo importo del 2013. Coma già sopra precisato, il nostro Ente finanzia il Fondo di Solidarietà Comunale con IMU Comunale per euro 1.889.124,32 euro.

Sono previste variazioni compensative in aumento o in diminuzione della dotazione del FSC per tenere conto dell’effettivo gettito dell’imposta municipale propria derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. La legge di stabilità 2015 (Legge n. 190/2014 comma 435) ha ridotto ulteriormente il fondo di solidarietà di 1,2 miliardi (a fronte di una consistenza tendenziale di circa 6,5 miliardi), a cui si deve aggiungere l'ulteriore importo di 100 milioni disposto dalla legge 135/2012, per il passaggio della riduzione complessiva da 2,5 a 2,6 miliardi). Alla data odierna non è ancora nota la distribuzione del taglio di 1,2 miliardi. Analoga evoluzione presentano le riduzioni disposte dalla legge 89/2014, che passano dai 375,6 milioni del 2014 ai 563,4 milioni individuati per il 2015, che saranno ripartite tra i diversi enti anche in funzione delle certificazioni sulla spendig review trasmesse nel 2014.

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Nella determinazione del fondo di solidarietà comunale l'incremento della quota percentuale oggetto di distribuzione in funzione dei fabbisogni standard,sale dal 10 al 20% per cento. Nel complesso, però, a pesare non è solo la contrazione (anche perchè rilevante) delle risorse ma pure il sistematico ritardo (ormai divenuto cronico), anche rispetto agli stessi termini di legge, con cui i dati riguardanti le attribuzioni sono determinati e messi a disposizione. Complessivamente i tagli previsti relativamente al fondo di solidarietà comunale si rilevano dal prospetto che segue: C) RIPARTO FONDO SOLIDARIETA' 2014 2014 2015

C1) TOTALE DELLE RISORSE DI RIFERIMENTO 6.717.585,92 6.717.585,92C2) Gettito TASI 2014 stimato ad aliquota base (dati DF al 16.06.2014) -1.679.443,82 -1.679.443,82C3) GETTITO IMU NETTO 2014 stimato ad aliquota base (dati DF al 16.06.2014) -3.054.196,25 -3.054.196,25

C4) IMU IMMOBILI COMUNALI dati in elenco A del comunicato Ministero interno del 29/10/2013

94.581,74 94.581,74

Stima IMU per immobili comunali 2012 (di cui alla verifica pubblicata il 31/05/2013 sul Portale del Federalismo) -

C5) FONDO SOLIDARIETA' COMUNALE 2014 (somma algebrica da C1) a C4) ) 2.078.527,59 2.078.52 7,59 segue

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Riduzione ai sensi art. 16 comma 6 del DL. 95/2012 vedi conteggi sotto -24.572,59

TAGLIO IN AUMENTO + 100 ML

Riduzione per contributo alla finanza pubblica (art.47 comma 8 DL. 66/14) anno 2014 di 375,6 mln diventa nel 2015 di 563,4 milioni di euro.DA INSERIRE PER INTERO IN QUANTO VENIVA DETRATTO NEL 2014 PER INTERO DOPO IL CALCOLO DEL F.S.C.

-96.193,51 -144.290,27TAGLIO IN AUMENTO+ 187,8 ML

Nuova riduzione dal 2015 per 1.200 ML di euro annui Legge Stabilità 2015 n. 190 del 23/12/2014 art. 1 comma 435, per complessivi 1.200 milioni di euro

-384.774,04TAGLIO NUOVO+ 1.200 ML

STIMA F.S.C. 2015 1.982.334,08 1.524.890,69minore entrata rispetto al 2014 -457.443,39

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CALCOLO RIDUZIONE ART. 16 c. 6 DL. 95/2012

Prospetto F.S.C. 2013A4) Detrazione art. 16 DL 95/2012 - spending review anno 2013 (D.M.Interno 24 settembre 2013) -557.591,26Prospetto F.S.C. 2014A6) Detrazione della quota incrementale della spending review 2014 (differenza tra D.M. Interno del 2014 e D.M. 24/09/2013) -56.723,51

-614.314,77Riduzione anno 2015 ai sensi art. 16 comma 6 del DL. 95/2012 -638.887,36

maggior riduzione 2015 -24.572,59 SPENDING REVIEW VIGENTE (IN ATTESA DI ULTERIORI PR OVVEDIMENTI MINISTERIALI) In attuazione all’art.6, commi 7-14 Decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 convertito con modificazioni dalla Legge 30 Luglio 2010 n. 122 anche per il 2013 sono state mantenute le limitazione delle seguenti spese come dettato dalla normativa citata:

- per relazioni pubbliche, pubblicità e rappresentanza, per mostre e convegni e per incarichi di studio e consulenza, una riduzione dell’80% sulla spesa impegnata nel 2009; - per rimborsi spese amministratori e dipendenti e per formazione del personale dipendente, una riduzione dell’50% sulla spesa impegnata nel 2009; - per acquisto, manutenzione ed esercizio autovetture, una riduzione dell’20% sulla spesa impegnata nel 2009.

L’art. 5 del D.L. 6 luglio 2012 n. 95 convertito in legge n. 135 del 7 agosto 2012 (spending review) ha introdotto un ulteriore taglio sulla spesa per acquisto, manutenzione ed esercizio autovetture del 50% sulla spesa parametrata al 2011, esclusa la spesa per le autovetture utilizzate per il servizio di polizia locale e per i servizi sociale. A decorrere dall’anno 2014, l’art. 1 comma 2 del Decreto Legge n. 101/2013 convertito con modificazioni in Legge n. 125/2013 ha previsto che le spese per autovetture per le amministrazioni pubbliche non possono superare il 50% del limite di spesa previsto per l’anno 2013 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi

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L’art. 1 comma 5 del D.L. n 101/2013 convertito dalla Legge n. 125/2013 ha previsto un’ulteriore limite alla spesa annua per studi ed incarichi di consulenza che per l’anno 2015 non può essere superiore al 75% del limite dell’anno 2014 (per l’anno 2014 il limite era l’80% degli impegni di spesa dell’anno 2009). Ulteriori limitazioni alla spesa per il 2015: Limitazione acquisto mobili e arredi Negli anni 2013 e 2014 gli enti locali non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l'acquisto di mobili e arredi, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese, connesse alla conduzione degli immobili. In tal caso il collegio dei revisori dei conti o l'ufficio centrale di bilancio verifica preventivamente i risparmi realizzabili, che devono essere superiori alla minore spesa derivante dall'attuazione della limitazione di cui sopra. La violazione della presente disposizione è valutabile ai fini della responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti. Tale norma è stata prorogato anche per l’anno 2015 con il D.L. n. 192/2014. Limitazione acquisto immobili Ai sensi del comma 1 ter dell'articolo 12 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, a decorrere dal 1º gennaio 2014 al fine di pervenire a risparmi di spesa ulteriori rispetto a quelli previsti dal patto di stabilità interno, gli enti territoriali effettuano operazioni di acquisto di immobili solo se: a) siano comprovate documentalmente l'indispensabilità e l'indilazionabilità attestate dal responsabile del procedimento; b) la congruità del prezzo sia attestata dall'Agenzia del demanio, previo rimborso delle spese. c) delle predette operazioni sia data preventiva notizia, con l'indicazione del soggetto alienante e del prezzo pattuito, nel sito internet istituzionale dell'ente. DESTINAZIONE PROVENTI CONCESSORI Come già fatto negli anni precedenti, anche per il 2015 l’Amministrazione ha deciso di proseguire la scelta virtuosa di non destinare la risorse provenienti dagli oneri di urbanizzazione per finanziare la parte corrente del bilancio, ma solo per spese in conto capitale. Il comma 536 della Legge 190/2014 ha prorogato al 31.12.2015 (tale deroga è in vigore dall’anno 2008) la possibilità di utilizzare i proventi per permessi a costruire per il finanziamento delle spese correnti nella misura massima del 75%, di cui il 25% per manutenzioni ordinarie del verde, delle strade e del patrimonio.

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Si evidenzia il gettito da contributi per permessi di costruire per le annualità 2004-2015:

ANDAMENTO ONERI DI URBANIZZAZIONE 2004 - 2015

ANNO ANNO

2004 1.694.638,67 2010 510.391,28

2005 1.737.213,24 2011 311.967,31

2006 1.087.045,23 2012 300.768,00

2007 878.233,22 2013 255.393,67

2008 1.005.352,17 2014 300.000,00

2009 455.946,27 2015 400.000,00 Attività degli uffici: -anche per il 2015 l’ufficio Tributi garantisce l’assistenza nella compilazione del modello F24 per la quantificazione ed il versamento dell’IMU, nel 2014 sono stati predisposti e spediti circa 5100 conteggi e modelli di pagamento per agevolare il pagamento a quanti avevano regolarmente pagato nel 2014 e proprietari di fabbricati oltre all’abitazione principale e pertinenze; - per il 2015 continuerà l’attività di accertamento dell’I.C.I. per gli anni 2010-2011 e inizierà l’attività di accertamento dell’I.M.U. per l’anno 2012 e successivi; -sarà assicurata anche nel 2015 la collaborazione all’Agenzia delle Entrate a seguito del protocollo di intesa sottoscritto in data 23 febbraio 2012 tra il Comune e l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale per il Veneto per la comunicazione di elementi utili ai fini della determinazione sintetica del reddito, con la trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle segnalazioni qualificate; - si provvederà all’espletamento della gara per l’individuazione del concessionario per la gestione della imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni. Il contratto in essere è stato ulteriormente prorogato al 30/06/2015 con deliberazione di G.C. n. 279 del 31.12.2014 in quanto l’articolo 1 comma 642 della legge di Stabilità 2015 n. 190/2014 ha ulteriormente spostato l’introduzione dell’IMU secondaria di cui all’art. 11 comma 1

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del Decreto legislativo n. 23/2011: tale imposta va a sostituire la TOSAP e l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni. In tale scenario normativo si rende necessario conoscere gli elementi costitutivi della nuova imposta che dovrebbe essere oggetto dell’attività data in concessione; - continuerà il monitoraggio e la ricerca specifica di agevolazioni e contributi Statali, Regionali o Comunitari al fine di ottenere la massima copertura finanziaria esterna a specifici progetti sia di spesa corrente sia di spesa in conto capitale, che hanno già permesso il co-finanziamento di progetti ed opere pubbliche (es. immobile per nuova Tenenza dei Carabinieri, scuole Manzoni, S. Francesco e Don Milani, Castelli di Giulietta e Romeo, palestra Collodi, progetti videosorveglianza/lettura targhe). Per quanto riguarda gli impianti sportivi sono state indirizzate al Ministero le richieste di contributo per la pista di atletica e per l’impianto del tennis insiti nelle strutture del Polisportivo Cosaro, oltre alla richiesta di contributo per la ristrutturazione delle scuole medie (M. Polo di Alte e A. Frank), delle quali si è in attesa di esito. Gli investimenti del triennio 2015 –2017 sono sottoposti ai vincoli del patto di stabilità interno per gli Enti locali e la programmazione è stata effettuata con l’obiettivo del mantenimento dell’ammontare complessivo dell’indebitamento dell’Ente entro i limiti di Legge, di cui continueremo il monitoraggio, anche valutando misure di ristrutturazione e/o rinegoziazione dei prestiti in essere, nonché di estinzione anticipata di prestiti; Split payment Dal 1 gennaio 2015 è stato Introdotto un particolare meccanismo di versamento dell’IVA, per le operazioni effettuate nei confronti di enti pubblici che non risultano debitori d’imposta, relativi a cessioni di beni e servizi, prevedendo la previsione del pagamento diretto dell’IVA a favore dell’erario da parte degli stessi enti pubblici (c.d. split payment). Le modalità operative sono state definite con decreto ministeriale. Pertanto, al fornitore di beni e servizi sarà erogato il solo importo del corrispettivo, al netto dell’IVA indicata in fattura che sarà acquisita direttamente dall’erario. Sono esclusi i compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito. Reverse charge Aumentano i casi di applicazione del meccanismo di inversione contabile a fini Iva, estendendo tale sistema anche ad ulteriori ambiti del settore edile, del settore energetico (per 4 anni) e del settore della grande distribuzione. Dal 1 gennaio 2015, anche nei confronti dei rapporti con le pubbliche amministrazioni-limitatamente ai servizi commerciali, cioè rilevanti ai fini IVA, si applica il c.d. “reverse charge” ai servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici, a prescindere dalla qualifica soggettiva dei soggetti prestatori/cessionari dei servizi.

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Tali previsioni normative hanno notevolmente complicato l’ attività di liquidazione e pagamento delle fatture ai fornitori. IL LIMITE DI INDEBITAMENTO Il limite di indebitamento previsto dall’art 204 del decreto legislativo n. 267/2000, calcolato rapportando l’ammontare complessivo degli interessi passivi sulle operazioni di indebitamento alle entrate correnti del rendiconto del penultimo esercizio, è stato ulteriormente modificato dal comma 539 della legge n. 190/2014 che ha aumentato la percentuale dal 8% al 10% a decorrere dal 2015. Tale limite ha subìto continui interventi legislativi negli ultimi anni : - la legge n. 311/2004 (finanziaria 2005) aveva ridotto tale limite dal 25% al 12%; - la legge n. 296/2006 (finanziaria 2006) aveva aumentato tale limite dal 12% al 15%; - il d.l. n. 225/2010, convertito nella Legge 10/2011 (mille proroghe) aveva ridotto la percentuale che passava dal 12% del 2011, al 10% nel

2012 e all’8% nel 2013; - l’art. 8 comma 1 della legge di stabilità 2012 ( n. 183/2011) ha modificato nuovamente le percentuali al 8% per l’anno 2012, 6% per l’anno

2013 e 4% per l’anno 2014; - tale norma è stata nuovamente modificata dapprima dall’art. 11 bis del D.L. n. 76/2013, convertito dalla Legge 99/2013 come segue: 8% per

l’anno 2013 e 6% a decorrere dal 2014 e successivamente dal comma 735 della legge n. 147/2013 come segue: 12% per l’anno 2011 e 8% a decorrere dal 2012;

- il comma 735 del la Legge di Stabilità 2014 aveva previsto per il 2014 il limite di indebitamento dell’8%. Al fine di favorire gli investimenti degli enti locali, l’art. 5 del D. L. n. 16/2014 ha previsto che per gli anni 2014 e 2015 i medesimi enti possono assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato, oltre i limiti di cui al comma 1 dell’art. 204 del TUEL, per un importo non superiore alle quote di capitale dei mutui e prestiti obbligazionari precedentemente contratti ed emessi rimborsate nell’esercizio precedente. - Il bilancio rientra nei parametri previsti prevedendo per il 2015 una percentuale del 2,43%. -per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e l’eventuale gara per l’assegnazione del servizio, sono stati recentemente definiti dalla Regione Veneto gli ambiti di competenza territoriale (individuati su base provinciale) in base ai quali saranno definite le modalità di gara. Sono in corso le attività propedeutiche per la strutturazione del bacino d’ambito e per la conseguente gara di affidamento. Si era provveduto con deliberazione consiliare n. 67 del 17/12/2013 all’affidamento in house providing fino al 31/12/2018 alla partecipata Agno Chiampo Ambiente Srl per il servizio di igiene ambientale in attesa della gara d’ambito, sul sito internet del Comune è stata pubblicata in data 16.12.2013 la relazione di cui all’art. 34, comma 20, del D.L. 179/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 221/2012 riportante le ragioni e la sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta, definente i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale.

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- a seguito delle ricorrenti modifiche sulla normativa inerente le società partecipate degli enti locali, nel corso del 2015 continuerà l’attività di “controllo analogo” sulle società partecipate, al fine di attuare la normativa in vigore, sempre più attenta alle problematiche delle società a partecipazione pubblica anche in attuazione al piano di razionalizzazione delle società previsto dalla Legge 190/2014 articolo 1 commi 612 e 612 che prevede che entro il 31 marzo 2015, sia definito un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire:

IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO

Il comma 489 della Legge n. 190/2014 modifica la base di partenza su cui determinare l’obiettivo del saldo finanziario annuale aggiornando la base di riferimento per il calcolo dell’obiettivo, individuata nella media degli impegni di parte corrente registrati nel triennio 2010 -2012 in luogo del triennio 2009 -2011. Con l’intesa raggiunta dalla Conferenza Stato-Città autonomie locali del 19 febbraio scorso è stata decisa la revisione delle regole del Patto di stabilità interno 2015 riguardanti i comuni. La modifica inciderà sulla disciplina del Patto quale riformulata da ultimo con la L. 190/2014. Al momento, tuttavia, il correttivo non è ancora stato tradotto in norma. Pertanto, il prospetto dimostrativo del rispetto dell'obiettivo è stato redatto applicando le regole vigenti. L’Anci, con nota del 6 marzo, ha precisato quanto segue: “Diverse le novità in arrivo. In pratica, il peso della manovra annuale, che complessivamente vale 3553 milioni, di cui circa 1.800 legati all’obiettivo di Patto e circa 1.700 all’accantonamento relativo al fondo crediti di dubbia esigibilità (fcde) imposto dalle nuove regole contabili, viene diviso in due quote. A tale importo si aggiunge anche una “riserva di obiettivo” di 100 milioni per compensare, come previsto dal comma 489 della L. 190/2014, i maggiori oneri connessi ad interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del territorio, all'esercizio della funzione di ente capofila ed a sentenze passate in giudicato a seguito di procedure di esproprio o di contenziosi connessi a cedimenti strutturali. In totale, l’obiettivo finanziario complessivo vale dunque 3653 milioni. La prima quota, pari al 60% del totale (ovvero 2191,8 milioni) è ripartita, come accaduto fino ad oggi, in relazione alla dimensione della spesa corrente dei diversi enti. Rispetto a quanto oggi previsto, però, vengono modificate le regole per la determinazione della base per il calcolo degli obiettivi. A tal fine, viene considerata la spesa corrente registrata negli anni 2009-2012, mentre ora il riferimento è al triennio 2010-2012. Tuttavia, il valore medio è calcolato con riferimento a tre dei quattro anni considerati, scartando quello con valore massimo. Vengono così sterilizzati i “salti” di spesa occasionali, dovuti ad incrementi eccezionali e non ripetuti.

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Inoltre, la base di calcolo è depurata dalla spesa relativa al servizio rifiuti e da quella riguardante il trasporto pubblico locale. Ancora, vengono sterilizzati gli effetti dei tagli subiti in questi anni dai comuni, a partire da quelli imposti dal D.L. 78/2010 (e già dedotti dal calcolo per i comuni ad essi assoggettati, ossia quelli con oltre 5000 abitanti) e fino a quelli previsti dal D.L. 66/2014. Infine, sono previste ulteriori correzioni per i comuni colpiti dai terremoti del 2009 (Abruzzo1) e del 2012 (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto2). Sempre ai fini del riparto della prima quota, sono previsti sconti a favore degli enti che nel periodo 2009-2013 (o 2009-2012 a seconda della disponibilità dei dati) hanno maggiormente ridotto le uscite correnti, mentre per quelli che, al contrario, hanno fatto registrare aumenti oltre la media è introdotto un aggravio. Al fine di contenere le variazioni determinate dal procedimento descritto entro limiti di sostenibilità finanziaria, si applica una clausola di salvaguardia. Essa impedisce che il Patto si alleggerisca di oltre il 38% rispetto all'obiettivo 2014 riproporzionato, o al contrario cresca di oltre il 20%. In tal modo, si tiene conto anche degli sconti previsti lo scorso anno a favore degli sperimentatori. La base di calcolo così corretta è molto più leggera di quella attualmente prevista, per cui il moltiplicatore sale dall’8,6%al 22,56%. Per cui abbiamo: spesa corrente media X 22,56% - tagli intervenuti nel quadriennio 2011-2014 = prima quota di obiettivo 1 In tal caso, varrà l’esercizio con valore della spesa corrente netta meno elevato. 2 In tali casi, sarà applicato lo stesso metodo valido per gli altri comuni, ma considerando solo il triennio 2009-2011. Anche per gli altri comuni, in caso di mancanza di una o più annualità, il calcolo verrà applicato se i dati disponibili sono relativi ad almeno tre esercizi finanziari; se sono disponibili i dati di due esercizi si utilizzerà la media semplice; in caso di disponibilità di dati relativi ad un solo esercizio, si considererà il relativo valore della spesa netta. Gli eventuali valori negativi che risultano dall’elaborazione descritta vengono riportati a zero. La seconda quota, pari al 40% del totale (1461,2 milioni) invece, viene distribuita in relazione alla capacità di riscossione delle entrate proprie, misurata in base al rapporto fra incassi e accertamenti negli anni 2008-2012 (con esclusione degli anni in cui si sono registrati, per ciascun ente, i valori minimo e massimo). Passaggio importante. Il riparto del sacrificio complessivo nelle due quote verrà deciso autonomamente da ogni ente. Per cui avremo: obiettivo finanziario complessivo - fcde stanziato a bilancio = obiettivo di Patto 2015 Con questa metodologia, le amministrazioni sono incentivate a far emergere le loro effettive criticità in sede di riaccertamento straordinario dei residui (primo passo per l’avvio della nuova contabilità armonizzata), in quanto ad un maggior fcde corrisponderà un minore obiettivo di Patto. In questa logica, si comprende anche la premialità prevista a favore degli enti con maggiore capacità di riscossione, i quali avranno un fcde basso e quindi un obiettivo di Patto più elevato. Si tratta di un'esigenza contingente, poiché l'emersione dell'effettivo impatto del fcde, permetterà di determinare questa componente della manovra anche a livello di singolo ente, già nel corso del 2015 e certamente dal 2016. Del resto, già la L. 190/2014 ha previsto la possibilità di rivedere le percentuali alla luce degli effettivi accantonamenti al fcde.

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Per il triennio 2016-2018, il peso della manovra a carico del comparto aumenta di circa 275 milioni di euro, il che determina un incremento dell’obiettivo di ciascun comune pari a circa il 7,5 % di quello 2015. Tale determinazione va intesa come provvisoria, poiché è fin d’ora prevedibile che già nel corso del 2015 potranno essere valutati criteri diversi, venendo meno l’incertezza sulla dimensione e la distribuzione dell’fcde e dei relativi accantonamenti. Infine, i 100 milioni della riserva di obiettivo verranno ripartiti in questo modo: spese per eventi calamitosi: 10 milioni spese per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del territorio: 40 milioni spese per esercizio della funzione di ente capofila: 30 milioni oneri per sentenze passate in giudicato a seguito di contenziosi connessi a cedimenti strutturali e, in via residuale, di procedure di esproprio: 20 milioni Il riparto verrà operato in base alle richieste effettuate dai comuni attraverso il sistema web della Ragioneria generale dello Stato entro un termine che sarà fissato mediante decreto del Mef. Nel caso degli enti capofila, il meccanismo verrà coordinato con quello di cui all’art. 31, comma 6-bis, della L. 183/2011. Maggiori dettagli verranno forniti non appena verranno presentate le norme correttive ediramata l’annuale circolare della Ragioneria generale dello Stato. In particolare, devono essere ancora chiarite le modalità di calcolo del saldo di competenza mista e le procedure di comunicazione ufficiale degli obiettivi.” PATTO DI STABILITA’ REGIONALE A decorrere dall'anno 2015 alle regioni a statuto ordinario e ai rispettivi enti locali non si applicano le disposizioni recate dai commi da 138 a 142 dell'art. 1 della legge 220/2010, fermi restando gli effetti sugli anni 2015 e 2016 connessi alla loro applicazione negli anni 2013 e 2014 (patto regionale verticale e orizzontale). Ridisegnate le nuove regole del patto verticale e orizzontale prevedendo che le regioni possono autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare i loro saldi obiettivo per consentire un aumento dei pagamenti in conto capitale, purché sia garantito l'obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento, di pari importo dei saldi dei restanti enti locali della regione ovvero dell'obiettivo di saldo tra entrate finali e spese finali in termini di cassa della regione stessa mediante la riduzione dell'obiettivo in termini di competenza eurocompatibile. Le regioni definiscono criteri di virtuosità e modalità operative, previo confronto in sede di Consiglio delle autonomie locali e, ove non istituito, con i rappresentanti regionali delle autonomie locali. Gli enti locali comunicano all'ANCI, all'UPI e alle regioni, entro il 15 aprile, gli spazi finanziari di cui necessitano per effettuare pagamenti in conto capitale ovvero gli spazi finanziari che sono disposti a cedere. Entro il termine perentorio del 30 aprile, le regioni comunicano agli enti locali interessati i saldi obiettivo rideterminati e al Ministero dell'economia e delle finanze, con riferimento a ciascun ente locale e alla regione stessa, gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell'equilibrio dei saldi di finanza pubblica.

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Le regioni, sulla base delle informazioni fornite dagli enti locali entro il 15 settembre, possono, previo accordo con i medesimi enti, procedere alla rimodulazione dei saldi obiettivo esclusivamente per consentire un aumento dei pagamenti in conto capitale, rideterminando contestualmente e in misura corrispondente i saldi obiettivo dei restanti enti locali della regione ovvero l'obiettivo di saldo tra entrate finali e spese finali in termini di cassa della regione stessa A tal fine, ogni regione, entro il termine perentorio del 30 settembre, definisce e comunica ai rispettivi enti locali i nuovi obiettivi di saldo assegnati e al Ministero dell'economia e delle finanze, con riferimento a ciascun ente locale e alla regione stessa, gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell'equilibrio dei saldi di finanza pubblica Agli enti locali che cedono spazi finanziari è riconosciuta, nel biennio successivo, una modifica migliorativa del loro saldo obiettivo, commisurata al valore degli spazi finanziari ceduti, fermo restando l'obiettivo complessivo a livello regionale. Agli enti locali che acquisiscono spazi finanziari, nel biennio successivo, sono attribuiti saldi obiettivo peggiorati per un importo complessivamente pari agli spazi finanziari acquisiti. La somma dei maggiori spazi finanziari concessi e attribuiti deve risultare, per ogni anno di riferimento, pari a zero. PATTO DI STABILITA’ REGIONALE VERTICALE INCENTIVATO Le regioni che cederanno quote di patto ai comuni e province, per sbloccare pagamenti di debiti di parte capitale maturati al 30 giugno 2014, otterranno un contributo statale in termini di cassa, da destinare all’estinzione anticipata di debiti, per un totale di 1 miliardo che rappresenta l’83,33% degli spazi ceduti ai comuni e province. Il valore complessivo degli spazi concessi agli enti locali è pertanto di 1,2 miliardi di cui il 75% ai comuni e il 25% alle province e città metropolitane. Gli enti locali interessati dovranno effettuare la richiesta degli spazi di cui necessitano entro il 15 aprile Entro il termine perentorio del 30 aprile 2015, le regioni comunicano al Ministero dell’economia e delle finanze, con riferimento a ciascun ente beneficiario, gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell’equilibrio dei saldi di finanza pubblica. PATTO REGIONALE INTEGRATO E’ stato abrogato l’articolo 32 c. 17 della legge 183/2011 che disciplinava il patto regionale integrato. DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATICI PER IL TRIENNIO 2015-2017

Gli articoli 31 e 32 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità 2012), come modificati e integrati dalla legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013), nonché dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) e dalla legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di Stabilità anno 2015), disciplinano il patto di stabilità interno per il triennio 2015-2017..

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Le novità più significative rispetto alla disciplina previgente riguardano, in particolare:

1. l’aggiornamento della base di calcolo dal triennio 2009-2011 al triennio 2010-2012 con conseguente revisione dei coefficienti da applicare alla spesa media registrata nel periodo di riferimento (articolo 1, comma 489, della legge di stabilità 2015). I nuovi coefficienti sono:

� per i comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti, 8,60% per il 2015 e 9,15% per il 2016-2017 e 2018;

� per le province 17,2% per il 2015 e 18,03 per il 2016-2017 e 2018;

. Sono riconfermate le agevolazioni sul patto a favore dei comuni capofila di convenzioni (già previste dalla legge di stabilità 2014),

che beneficeranno di una riduzione dell’obiettivo compensata però dall’incremento degli obiettivi patto degli altri comuni. Si specifica che gli enti locali interessati devono avere raggiunto un accordo preventivo e dovranno inviare l’istanza entro il 15.4

all’Anci che successivamente trasmetterà gli importi al Mef Dal 2015 non si applicano le disposizioni contenute nell’art. 31 c. 6 della legge 183/2011 che permetteva, agli enti virtuosi di avere un

obiettivo patto pari a zero e agli enti non virtuosi di rideterminare le percentuali da applicare alla spesa corrente media

La normativa degli ultimi anni e per il triennio 2015-2017 mantiene l’impianto della competenza mista: gli enti sottoposti al patto di stabilità devono iscrivere in bilancio le entrate e le spese correnti in termini di competenza in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrate e spese in conto capitale, al netto della riscossione e concessione di crediti (titolo IV delle entrate e titolo II delle uscite), consenta il raggiungimento dell’obiettivo programmatico del patto.

Ai fini del concorso di ogni ente alla manovra complessiva del comparto, il valore del saldo finanziario obiettivo per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017 è ottenuto moltiplicando la media degli impegni di spesa corrente registrati nel periodo 2010-2012, per una percentuale fissata per i predetti anni dalla lettera c) del comma 532 della Legge di Stabilità 2014. Ogni ente dovrà conseguire, quindi, un saldo, calcolato in termini di competenza mista, non inferiore al valore così determinato, diminuito dell’importo pari alla riduzione dei trasferimenti erariali operata ai sensi dell’articolo 14, comma 2, del decreto legge n. 78 del 2010 (articolo 31, comma 4, legge n. 183 del 2011), quantificato, a decorrere dall’anno 2012, in 500 milioni di euro per le province e in 2.500 milioni di euro per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti. Si specifica, inoltre, che la diminuzione di cui sopra attiene solo alla riduzione delle risorse erariali operata con l’articolo 14, comma 2, del decreto legge n. 78 del 2010 e non anche alle riduzioni operate con altri interventi legislativi. Sulla base delle informazioni relative al valore degli accantonamenti effettuati sul fondo crediti di dubbia esigibilità per l'anno 2015 acquisite con specifico monitoraggio, le percentuali riferite all'anno 2015 da applicare alla spesa corrente per determinare l’obiettivo patto possono essere

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modificate. A decorrere dall’anno 2016, tali percentuali sono rideterminate tenendo conto del valore degli accantonamenti effettuati sul fondo crediti di dubbia esigibilità nell'anno precedente». Dalla verifica della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con il patto di stabilità interno, risulta che la manovra di miglioramento è la seguente:

- per l’anno 2015 di Euro 482.480,00 - per l’anno 2016 di Euro 493.277,00 - per l’anno 2017 di Euro 493.277,00

In caso di mancato rispetto del patto sono previste le seguenti sanzioni per l’anno successivo all’anno di sforamento o di accertamento:

- i trasferimenti statali sono ridotti in misura pari allo “sforamento” del saldo programmatico;

- gli impegni per spese correnti devono essere assunti in misura non superiore all’importo annuale minimo dell’ultimo triennio;

- divieto di ricorrere all’indebitamento;

- divieto di assumere personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale;

- riduzione del 30% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori;

La legge di stabilità 2012 ha disciplinato l’ulteriore fattispecie di accertamento della violazione del Patto successivamente all’anno seguente a quello a cui la violazione si riferisce (ad esempio si accerta nel 2012 la violazione del Patto riferito all’anno 2010).

A decorrere dal 6 luglio 2011, data di entrata in vigore del D.L. 98/2011 (art.20 commi 10 e 11- ripresi dall’art. 31, comma 31 della L. 183/2011) sono inoltre previste ulteriori sanzioni per i fenomeni elusivi:

- nullità dei contratti elusivi del Patto;

- responsabilità di tipo amministrativo contabile; L’ulteriore sanzione pecuniaria personale a carico degli amministratori e del responsabile del servizio finanziario è pari a 10 volte l’indennità di carica percepita al momento dell’elusione per i primi e fino a tre volte la mensilità per i secondi.

Sono in corso modifiche al sistema sanzionatorio del patto.

32

Gli obiettivi risultano così conseguibili:

anno Saldo previsto Saldo obiettivo

2015 482.480,00 482.480,00

2016 493.277,00 493.277,00

2017 493.277,00 493.277,00

Le previsioni di incasso delle entrate del titolo IV e di pagamento delle spese del titolo II, dovranno essere monitorate durante la gestione al fine di mantenere l’obiettivo di rispetto del patto di stabilità interno. La programmazione delle spese in conto capitale è stata definita in base alla capacità di pagamento del Comune nel rispetto delle regole del patto di stabilità interno. Limiti assunzionali e di spesa di personale negli enti soggetti al patto Con riferimento al tetto alla spesa di personale, sono confermati per gli enti locali soggetti al patto le disposizioni previste dall’articolo 1, commi 557, 557-bis e 557-ter della L. 296/2006; A decorrere dall'anno 2014 gli enti locali soggetti al patto assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio 2011-2013 Spesa personale/spesa corrente: abrogato l’art. 76, c.7, del D.L. 112/2008 secondo cui scattava il divieto alle assunzioni negli gli enti con incidenza delle spese di personale sulle spese correnti superiore del 50%; se inferiore gli enti soggetti a patto potevano assumere personale a tempo indeterminato nel limite del 40% della spesa delle cessazioni dell’anno precedente Modifica limiti assunzionali: le regioni e gli enti locali soggetti al patto possono effettuare assunzioni nel limite del 60% nel biennio 2014-2015, 80% nel biennio 2016-2017, 100% nel 2018 della spesa dei cessati anno precedente. Se l’incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente è pari o inferiore al 25 per cento, dal 1° gennaio 2014 sono ammesse assunzioni nel limite dell'80 per cento della spesa dei cessati nell'anno precedente e nel limite del 100 per cento a decorrere dall'anno 2015 Cumulo assunzioni: dal 2014 è consentito il cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a 3 anni, nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile Per gli anni 2015 e 2016, le regioni e gli enti locali, destinano le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, nelle percentuali stabilite dalla normativa vigente, all'immissione nei ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie e alla ricollocazione nei propri ruoli delle unità in esubero e coinvolti nei processi di mobilità. Esclusivamente per le finalità di ricollocazione del personale in mobilità, le regioni e gli enti locali destinano, altresì, la restante percentuale della spesa relativa al personale di ruolo cessato negli anni 2014 e 2015, salva la completa ricollocazione del personale soprannumerario.

33

Fermi restando i vincoli del patto di stabilità interno e la sostenibilità finanziaria e di bilancio dell'ente, le spese per il personale ricollocato secondo il presente comma non si calcolano, al fine del rispetto del tetto di spesa di cui al comma 557 della legge 296/2006. Il numero delle unità di personale ricollocato o ricollocabile è comunicato al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e al Ministro dell'economia e delle finanze. Le assunzioni effettuate in violazione del presente comma sono nulle. Spesa personale tempo determinato e forme flessibili Le limitazioni previste dall’art. 9 c. 28 del D.L. 78/2010 non si applicano:

- agli enti locali in regola con l'obbligo di riduzione delle spese di personale di cui ai commi 557 e 562 dell'art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (art. 11 c. 4-bis D.L. 90/2014);

- ai lavori socialmente utili, ai lavori di pubblica utilità e ai cantieri di lavoro, nel caso in cui il costo del personale sia coperto da finanziamenti specifici aggiuntivi o da fondi dell'Unione europea; nell'ipotesi di cofinanziamento, i limiti medesimi non si applicano con riferimento alla sola quota finanziata da altri soggetti (art. 3 c. 9 lettera b) D.L. 90/2014);

- ai comuni colpiti dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012 a decorrere dall'anno 2013 e per tutto il predetto periodo dello stato di emergenza (art. 11 c. 4-ter D.L. 90/2014);

- a favore del Comune di Milano in relazione ad Expo 2015 (c. 532 L. 190/2014)

LA GESTIONE FINANZIARIA: Nelle tabelle che seguono si riportano i dati delle entrate e delle spese del bilancio di previsione 2015 -2017- relativamente all’annualità 2015- sulla base della nuova classificazione di bilancio.

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ENTRATE ANNO 2015

COMPETENZA ANNO DI RIFERIMENTO DEL

BILANCIO 2015%

Utilizzo avanzo di amministrazione 680.940,84 2,38

Fondo pluriennale vincolato corrente

0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato capitale

0,00 0,00

Titolo I:Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

13.580.500,00 47,43

Titolo II: Trasferimenti correnti 874.963,00 3,06

Titolo III: Entrate extratributarie 2.730.000,00 9,53

Titolo IV: Entrate in conto capitale 1.572.610,00 5,49

Titolo VI: Accensione di prestiti 5.382.550,35 18,80

Titolo VI:Entrate per conto di terzi e partite di giro

3.813.000,00 13,32

28.634.564,19 100,00Totale complessivo entrate

35

Ripartizione entrate 2015

36

SPESE ANNO 2015

Per titolo

COMPETENZA ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2014

Titolo I: Spese correnti 15.446.859,00 53,94

di cui fondo pluriennale vincolato 233.000,00

Titolo II: Spese in conto capitale 7.636.101,19 26,67

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00

Titolo III: Spese per incremento di attività finanziarie

0,00

Totale spese finali 23.082.960,19 80,61Titolo IV: Rimborso di prestiti 1.738.604,00 6,07Titolo V: Chiusura anticipazioni da istituto

tesoriere/cassiere0,00

Titolo IV: Spese per conto terzi e partite di giro

3.813.000,00 13,32

Totale parziale 5.551.604,00 19,39

28.634.564,19 100,00Totale complessivo spese

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Spese correnti per macroaggregato

nuova classficazione D.LGS 118/2011 per macroaggregati

Bilancio di previsione

2015

Redditi da lavoro dipendente 4.512.600,00

Acquisto di beni e servizi 7.545.644,00

Tasferimenti correnti 1.980.685,00

Interessi passivi 390.126,00

Imposte e tasse a carico dell'ente337.110,00

Rimborsi e poste correttive delle entrate 51.000,00

Altre spese correnti629.694,00

15.446.859,00

38

39

La copertura delle spese correnti da sostenere per l’erogazione dei servizi e per il funzionamento di tutta la struttura comunale (pari a 15.446.859,00 euro) e delle spese per il pagamento delle rate di ammortamento dei prestiti (pari a 1.738.604,00 euro), è interamente garantita dalle risorse correnti.

FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA’

In attuazione dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, gli enti locali iscrivono, nel bilancio di previsione, un fondo svalutazione crediti. L’Amministrazione ha stanziato nel bilancio di previsione 2015 - 2017 il fondo svalutazione crediti rispettivamente di € 200.000,00, per il 2015 ed € 385.000,00 per le annualità 2016 e 2017 sulla base della nuova normativa, come risulta dall’allegato 7) al bilancio di previsione 2015-2017. Ai sensi del comma 509 della legge n. 190/2014 la percentuale da stanziare in spesa a copertura dei crediti di dubbia e difficile esazione possono essere graduati come segue:

- 36% per l’anno 2015 (55% per gli enti già in sperimentazione); - 55% per tutti gli enti per l’anno 2016; - 70% per tutti gli enti per l’anno 2017; - 85% per tutti gli enti per l’anno 2018; - 100% per tutti gli enti dal 2019;

Contrariamente a quanto previsto negli esercizi precedenti, a partire dall’anno 2015 nel saldo rilevante ai fini del patto di stabilità sono conteggiati anche gli stanziamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità (comma 490 della Legge n. 190/2014). RATE DI AMMORTAMENTO PRESTITI Si riportano i dati relativi alle rate di ammortamento dei prestiti assunti dal Comune:

40

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

rate prestiti consuntivo consuntivo consuntivo consuntivo consuntivo c onsuntivo previsione previsione previsione

Interessi passivi 799.315,57 575.128,14 527.050,85 469.778,74 385.319,25 352.905,43 411.053,00 359.791,00 308.512,00

Interessi passivi nuovi prestiti 0,00 0,00 128.000,00

quota capitale 1.815.419,72 1.757.346,61 1.600.952,72 1.619.853,33 1.645.845,16 1.569.341,66 1.738.604,00 1.615.769,00 1.531.603,00

quota capitale nuovi prestiti 0,00 0,00 0,00 160.000,00

estinzione anticipata 829.219,78 0,00 0,00 84.181,23 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE 3.443.955,07 2.332.474,75 2.128.003,57 2.173.813 ,30 2.031.164,41 1.922.247,09 2.149.657,00 1.975.560,00 2.128.115,00

(cons 2007) (CONS. 2008) (CONS. 2009) (CONS. 2010) (CONS. 2011) (CONS. 2012) (CONS 2013) (PREV ASS 2014) (PREV 2015)

entrate correnti 15.868.660,48 15.035.902,85 15.164.7 16,26 17.325.791,57 16.618.969,28 17.463.646,60 16.940.573,04 17.260.203,00 17.185.463,00% interessi passivi su entrate correnti 5,04% 3,83% 3,48% 2,71% 2,32% 2,02% 2,43% 2,08% 2,54%

limite di legge 12,00% 12,00% 12,00% 8,00% 8,00% 8,00% 10, 00% 10,00% 10,00%

Nella tabella che segue viene invece riportato l’ammontare dei mutui e prestiti obbligazionari contratti fino al 31/12/2014 e di quelli previsti nel triennio:

INDEBITAMENTO 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

residuo debito al 1.1 20.745.894,38 18.101.254,88 16.343.908,27 15.019.555,55 13.315.520,99 14.269.675,83 12.700.334,17 14.161.730,17 13.730.961,17

nuovi prestiti 0,00 0,00 276.600,00 0,00 2.600.000,00 0,00 3.200.000,00 1.185.000,00 1.605.000,00

prestiti rimborsati -1.815.419,72 -1.757.346,61 -1.600.952,72 -1.619.853,33 -1.645.845,16 -1.569.341,66 -1.738.604,00 -1.615.769,00 -1.691.603,00

estinzione anticipata (importo nominale) -829.219,78 0,00 0,00 -84.181,23 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE 18.101.254,88 16.343.908,27 15.019.555,55 13.315 .520,99 14.269.675,83 12.700.334,17 14.161.730,17 13.730.961,17 13.644.358,17

41

ENTRATE E SPESE IN CONTO CAPITALE In merito alle entrate e spese in conto capitale, le previsioni per il triennio 2015 - 2017 tengono conto delle politiche che l’Amministrazione intende attuare, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica, mentre le spese derivanti dagli investimenti sono iscritte sulla base del programma delle opere pubbliche per il triennio in approvazione. Il programma triennale delle opere pubbliche è stato adottato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. n. 221 del 29/10/2014. Le schede ministeriali del programma triennale sono allegate in calce alla Relazione previsionale e programmatica. L’attuazione del programma è subordinata alla realizzazione delle entrate previste in bilancio. Si riportano sinteticamente le entrate e le spese in conto capitale programmate nel triennio 2015 - 2017:

42

TOTALEPIANO

INVESTIMENTIPIANO

INVESTIMENTITOTALE

ENTRATE IN CONTO CAPITALE competenzaSTANZIAMENTI DI

BILANCIO2015 2016 2017 triennio

TITOLO IV

ALIENAZIONI DI BENI 1.000,00 0,00 1.000,00 1.000,00

ALIENAZIONE TERRENI 0,00 0,00 0,00

ALIENAZIONE FABBRICATI

Area e Fabbricato Via 1 ̂Maggio 145.800,00 145.800,00 145.800,00

Fabbricato Viale Europa 61.900,00 61.900,00 61.900,00

N.2 abitazioni Via Trentino Alto Adige 181.600,00 181.600,00 181.600,00

N.2 abitazioni Via Udine 134.000,00 134.000,00 134.000,00

totale alienazioni 523.300,00 0,00 523.300,00 0,00 0,00 523.300,00

totale entrate da alienazioni immobili 524.300,00 0,0 0 524.300,00 0,00 0,00 524.300,00

Contributo Stato 8 per mille per scuole 0,00 0,00 360.000,00 0,00 360.000,00

Contributo R.V. per museo 5.000,00 0,00 5.000,00 5.000,00 5.000,00 15.000,00

Contributo R.V. per efficientamento edifici scolastici 320.000,00 320.000,00 0,00 0,00 320.000,00

Contributo R.V.per Castello Romeo 400.000,00 0,00 400.000,00 400.000,00

Contributo R.V.per Castello Giulietta 123.000,00 0,00 123.000,00 123.000,00

Contributo R.V. per PICIL 360.000,00 0,00 360.000,00 360.000,00

Contributo R.V. per teatro S.Antonio 250.000,00 0,00 250.000,00 250.000,00

Contributo R.V. per impianti di videosorveglianza 24 .436,00 0,00 24.436,00 24.436,00

Contributo per impianti tennis 125.000,00 125.000,00 125.000,00

Contributi per Tenenza carabinieri 400.000,00 0,00 400.000,00 400.000,00

Contributo Comuni per impianti di videosorv. 3.874,0 0 0,00 3.874,00 3.874,00

totale entrate da contributi Stato Regione 2.011.310 ,00 0,00 2.011.310,00 365.000,00 5.000,00 2.381.310,00

Contributi per attività di cava 15.000,00 15.000,00 20.000,00 20.000,00 55.000,00

Concessioni cimiteriali 100.000,00 100.000,00 100.000,00 100.000,00 300.000,00

Concessioni edilizie 400.000,00 400.000,00 400.000,00 400.000,00 1.200.000,00

totale entrate da contributi e trasf. da altri 515. 000,00 0,00 515.000,00 520.000,00 520.000,00 1.555.000,00

TOTALE TITOLO 4° 3.050.610,00 0,00 3.050.610,00 885.000,00 525.000,00 4.460.610,00

ACCENSIONE DI PRESTITI

Mutui Cassa DD.PP. o altri Istituti 3.200.000,00 3.200.000,00 1.185.000,00 1.605.000,00 5.990.000,00

TOTALE TITOLO 5° 3.200.000,00 0,00 3.200.000,00 1.185.000,00 1.605.000,00 5.990.000,00

avanzo di amministrazione 2014 680.940,84 680.940,84 0,00 680.940,84

entrate anni precedenti 292.967,16 292.967,16 0,00 292.967,16

totale altre entrate 680.940,84 292.967,16 973.908,00 0,00 0,00 973.908,00

totale entrate a finanziamento investimenti 6.931.55 0,84 292.967,16 7.224.518,00 2.070.000,00 2.130.000,00 11.424.518,00

PIANO INVESTIMENTI 2015

43

TOTALEPIANO

INVESTIMENTIPIANO

INVESTIMENTITOTALE

SPESE IN CONTO CAPITALE competenzaSTANZIAMENTI DI

BILANCIO2015 2016 2017 triennio

Reimpiego contributo R.V. per museo 5.000,00 5.000,00 5.000,00 5.000,00 15.000,00

Arredi ed attrezzature per museo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Arredi per scuole (stanziamento annuale) 18.000,00 18.000,00 15.000,00 15.000,00 48.000,00

Fondo Chiese (8% oneri urbanizzaz. secondaria) 10.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00 30.000,00

Attrezzature informatiche per Uffici 22.500,00 0,00 22.500,00 0,00 0,00 22.500,00

Rimborso oneri di urbanizzazione 2.000,00 0,00 2.000,00 0,00 0,00 2.000,00

Progetto videosorveglianza 44.718,00 0,00 44.718,00 0,00 0,00 44.718,00

integrazione rich. CED 0,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00

Mezzi per polizia locale 21.000,00 21.000,00 21.000,00

Mezzi per viabilità (rototalpa) 12.000,00 12.000,00 12.000,00

Acquisto aree Via Lovara e Via S. Clemente 25.300,00 25.300,00 25.300,00

Piani salvaguardia ambiente 25.500,00 25.500,00 25.500,00

Microzonizzazione sismica 24.000,00 24.000,00 24.000,00

Piano degli interventi 40.000,00 40.000,00 40.000,00 80.000,00

studio preliminare verifiche sismiche e verifiche statiche Impianti sportivi e strutture in ferro

45.000,00 45.000,00 45.000,00

Rimborso concessioni cimiteriali 2.000,00 2.000,00 2.000,00

totale parziale 297.018,00 15.000,00 312.018,00 70.000,00 30.000,00 412.018,00

PIANO INVESTIMENTI 2015

44

TOTALEPIANO

INVESTIMENTIPIANO

INVESTIMENTITOTALE

SPESE IN CONTO CAPITALE competenzaSTANZIAMENTI DI

BILANCIO2015 2016 2017 triennio

LAVORI INFERIORI 100.000 EURO (U.T)

Manutenzione straordinaria patrimonio 46.000,00 20.000,00 20.000,00 86.000,00

Diradamento Colle dei Castelli 59.000,00 59.000,00 59.000,00

Area Camper Piazza Carli 81.000,00 81.000,00 81.000,00

Asfaltature straordinarie 45.000,00 21.500,00 66.500,00 66.500,00

Contributi per facciate edifici privati 40.000,00 40.000,00 40.000,00

Spese in economia per asfalti 100.000,00 0,00 100.000,00 100.000,00 100.000,00 300.000,00

Sostituzione impianto antincendio museo e impianto antiintrusione seminterrato scuole

28.000,00 28.000,00 28.000,00

Sistemazione barchessa museo 10.000,00 10.000,00 10.000,00

Restauro ex stazione Duomo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Loculi e cellette ossario S.Urbano 99.696,40 303,60 100.000,00 100.000,00

ribaulatura discarica con utilizzo terra pedemontana (progetto ACA)

50.000,00 50.000,00 50.000,00

Sostituzione maniglioni antipanico scuole 50.000,00 50.000,00 50.000,00

Manutenzione straord. parquet palestra polifunz. Alte Ceccato 40.000,00 0,00 40.000,00 40.000,00

impianti fotovoltaici pubblica ill. 12.000,00 0,00 12.000,00 12.000,00

Galleria esposltiva ex rimessa FTV 20.000,00 20.000,00 20.000,00

Manutenzione copertura Piaget 50.000,00 50.000,00 50.000,00

Sistemazione cedimenti strada Monteschiavi 70.000,00 70.000,00 70.000,00

Sistemazione cedimenti sentiero Carpiana 30.000,00 30.000,00

totale parziale 754.696,40 21.803,60 822.500,00 150.000,00 120.000,00 1.092.500,00

PIANO INVESTIMENTI 2015

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TOTALEPIANO

INVESTIMENTIPIANO

INVESTIMENTITOTALE

SPESE IN CONTO CAPITALE competenzaSTANZIAMENTI DI

BILANCIO2015 2016 2017 triennio

OPERE PUBBLICHE

Manutenzione straordinaria asfalti (pr 2014) 493.904,52 6.095,48 500.000,00 500.000,00

Manutenzione straordinaria Teatro S. Antonio 365.500,00 4.500,00 370.000,00 370.000,00

Rotatoria Fiamm 350.000,00 0,00 350.000,00 350.000,00

Manutenzione straordinaria Imp.Sportivi (1 ̂Str. Pal. Via Sardegna)

244.431,92 55.568,08 300.000,00 300.000,00

Pista di atletica 600.000,00 0,00 600.000,00 600.000,00

Sistemazione impianti Tennis 250.000,00 250.000,00 250.000,00

Manutenzione straordinaria Scuole 370.000,00 0,00 370.000,00 370.000,00

Recupero Castelli Giulietta e Romeo 650.000,00 0,00 650.000,00 650.000,00

Attuazione PICIL 450.000,00 450.000,00 450.000,00

Efficientamento edifici 400.000,00 400.000,00 400.000,00

Miglioramento verde pubblico 200.000,00 200.000,00 200.000,00

Miglioramento arredo urbano 300.000,00 300.000,00 300.000,00

Tenenza Carabinieri 2 ̂stralcio 1.160.000,00 190.000,00 1.350.000,00 1.350.000,00

Tombe e loculi cimitero capoluogo 500.000,00 500.000,00

Manutenzione straordinaria palestre scolastiche 240.000,00 240.000,00

Asfaltature straordinarie 500.000,00 500.000,00

Manut.ristr.copertura spogiatoi palestra Manzoni 250.000,00 250.000,00

Manutenzione straordinaria edifici scolastici (8 per mille) 360.000,00 360.000,00

Manutenzione straordinaria asfalti 300.000,00 300.000,00

Skatepark 130.000,00 130.000,00

Rifacimento marciapiedi e viabilità Alte Ceccato 400.000,00 400.000,00

Parcheggio a servizio ospedale ovest vicentino 1.000.000,00 1.000.000,00

Ristrutturazione palazzine servizi polisportivo 150.000,00 150.000,00

totale programma opere pubbliche 5.833.836,44 256.163,56 6.090.000,00 1.850.000,00 1.980.000,00 9.920.000,00

TOTALE INVESTIMENTI 6.885.550,84 292.967,16 7.224.518,00 2.070.000,00 2.130.000,00 11.424.518,00

PIANO INVESTIMENTI 2015

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Si riportano i dati complessivi degli investimenti previsti nel triennio (tabella 1) e la loro iscrizione in bilancio secondo i nuovi principi contabili (Tabella 2). Tabella 1 quadratura bilancio senza fondi 2015 2016 2017 totale t riennio

titolo 4 ̂entrata 3.050.610,00 885.000,00 525.000,00 4.460.610,00

contr reg tenenza 500.000,00 500.000,00

totale titolo 4^ 3.550.610,00 885.000,00 525.000,00 4.960.610,00

mutui 3.200.000,00 1.185.000,00 1.605.000,00 5.990.000,00

mutuo tenenza (parte) 2.182.550,35 2.182.550,35

totale parziale 5.382.550,35 1.185.000,00 1.605.000,00 8.172.550,35

avanzo 680.940,84 680.940,84

totale entrate 9.614.101,19 2.070.000,00 2.130.000,00 13.814.101,19

spese in conto capitale 6.931.550,84 2.070.000,00 2.1 30.000,00 11.131.550,84

spese tenenza 2.682.550,35 2.682.550,35

totale spese in conto capitale 9.614.101,19 2.070.000 ,00 2.130.000,00 13.814.101,19

L’importo degli investimenti previsti nel triennio è pari ad euro 11.131.550,84 di competenza oltre ad euro 292.967,16 per stanziamenti di bilancio degli esercizi precedenti e quindi per totale di euro 11.424.518,00.

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Tabella 2

quadratura bilancio con fondi 2015 2016 2017 totale triennio

titolo 4^ 1.072.610,00 1.818.000,00 1.570.000,00 4.460.610,00contr reg tenenza 500.000,00 500.000,00totale titolo 4 1.572.610,00 1.818.000,00 1.570.000,00 4.960.610,00mutui 3.200.000,00 1.185.000,00 1.605.000,00 5.990.000,00mutuo tenenza 2.182.550,35 2.182.550,35totale 5.382.550,35 1.185.000,00 1.605.000,00 8.172.550,35avanzo 680.940,84 680.940,84totale 7.636.101,19 3.003.000,00 3.175.000,00 13.814.101,19fpv in entrata 0,00 3.341.931,92 3.117.500,00 6.459.431,92totale entrate 7.636.101,19 6.344.931,92 6.292.500,00 20.273.533,11

spese 4.953.550,84 6.344.931,92 6.292.500,00 17.590.982,76spese tenenza 2.682.550,35 2.682.550,35totale spese 7.636.101,19 6.344.931,92 6.292.500,00 20. 273.533,11

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AL PERSONALE

Nel corso del 2014 si è provveduto ad adottare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e il Piano per la trasparenza e l’integrità per il triennio 2014-2016, nonché il Codice di Comportamento dei dipendenti. In continuità con quanto avvenuto negli anni precedenti, è stata gestita la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo decentrato aziendale – parte economica sia per il personale dirigente che per il restante personale. Sono state, inoltre, realizzate: - la modifica dei rapporti di lavoro di alcuni dipendenti in servizio a tempo parziale, con aumento della percentuale di prestazione lavorativa; - la ricollocazione, anche con modifica del profilo professionale, di alcuni dipendenti al fine di garantirne un più efficace utilizzo nell’ambito di una progressiva riduzione delle risorse umane disponibili nei vari Settori; - le misure rientranti nel piano triennale delle azioni positive, con alcune modifiche nell’articolazione degli orari di lavoro del personale al fine di favorire la promozione di condizioni di parità e pari opportunità, senza discriminazioni di genere in termini di opportunità di lavoro e di sviluppo professionale. Anche nel 2014 è’ stato garantito il rispetto dei vincoli previsti dall’art. 1, co. 557 della Legge n. 296/2006, come modificato dalla legge 11.08.2014 n. 114 che impone agli Enti la riduzione della spesa del personale entro il valore medio del triennio 2011-2013. Si è, comunque, operato per assicurare la necessaria continuità di servizi ritenuti essenziali e dei relativi standard di qualità, pur in presenza di riduzioni di organico, privilegiando le procedure di acquisizione di personale mediante mobilità da altri Enti e la stipula di idonee convenzioni con altri Enti Locali per l’utilizzo di personale a tempo determinato e parziale. Per l’anno 2015 sarà necessario definire la contrattazione integrativa sia per il personale dirigente che per il personale del Comparto, in applicazione delle regole vigenti in tema di ciclo di gestione e valutazione della performance, tenendo conto delle nuove disposizioni limitative introdotte dalla legge 23.12.2014 n. 190 (legge di stabilità 2015). Si dovrà continuare a garantire un’attenta gestione delle risorse umane disponibili, con l’obiettivo di garantire il mantenimento del livello dei servizi, con speciale riguardo a quelli che hanno diretto impatto sulla cittadinanza. Al 1^ gennaio 2015 i dipendenti a tempo indeterminato in servizio risultano 115.

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La programmazione del fabbisogno del personale per il triennio 2015-2017 dovrà avvenire nell’ambito dei limiti di turn over e di spesa recentemente ridefiniti dalla legge di stabilità 2015. Come già negli anni precedenti, si continuerà l’azione di monitoraggio dello stato dell’organizzazione per poter attuare eventuali ulteriori processi di riorganizzazione ed implementare la funzionalità degli uffici e dei servizi. In tema di programmazione e reclutamento di risorse umane da destinare ai servizi comunali, saranno confermati anche i progetti di utilizzo di risorse tramite stages e tirocini di studenti universitari ed i progetti di impiego in lavori socialmente utili, nella più generale ottica della razionalizzazione e del contenimento globale della spesa corrente del personale, anche per la realizzazione di specifici obiettivi fissati dall’Amministrazione. E’ vigente fino al 31.12.2016 la convenzione con il limitrofo Comune di Brendola per la gestione associata del servizio di vigilanza e di protezione civile. In tema di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza nelle Pubbliche Amministrazioni, si provvederà ad affinare ulteriormente il vigente sistema di valutazione del personale dipendente. Dovrà essere adottato il documento triennale di programmazione del fabbisogno di personale ed il nuovo piano triennale delle azioni positive ai sensi del D. Lgs. 1.4.2006 n. 198. Saranno garantite, in una logica di continuità con l’anno precedente, le attività di: - “riorganizzazione informatica” con l’avvio dell’informatizzazione dei flussi dei provvedimenti amministrativi che coinvolgerà l’intera struttura - completamento della mappatura dei procedimenti amministrativi con definizione delle correlate tempistiche e responsabilità- adeguamento delle procedure vigenti nei vari uffici, anche conseguenti alla normativa specifica dei:

� D.L. n. 174/2012 convertito in Legge 213/2012 sui controlli � D.Lgs. n. 33/2013 e disposizioni della CIVIT-ANAC in tema di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni delle Pubbliche

Amministrazioni � Legge 190/2012 e disposizioni della CIVIT – ANAC in tema di prevenzione della corruzione.

Sarà garantita, poi, una costante azione di verifica delle azioni individuate nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, ivi comprese le misure inserite nel vigente Codice di Comportamento del personale dipendente. Verrà, inoltre, assicurata la continuità delle azioni formative specifiche per il personale addetto ai vari servizi, anche in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, mediante un’attenta gestione dei fondi appositamente destinati, dato il perdurare del regime di riduzione anche su tale voce di spesa. Sarà richiesto, infine, anche per l’anno 2015 il coinvolgimento dell’intera struttura sulla gestione delle procedure del Sistema Qualità e della Carta dei servizi.

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CERTIFICAZIONI Nel 2014 è continuato il percorso di miglioramento dei processi per il raggiungimento di una qualità migliore dei servizi erogati al cittadino, alle imprese e al territorio di Montecchio Maggiore che coinvolge tutti i settori dell’ente e, in particolare, la quasi totalità dei Servizi. A tale scopo, il sistema di Gestione della Qualità, secondo le norme ISO 9001:2008, viene sottoposto alla verifica da parte di un ente esterno riconosciuto oltre al costante controllo interno sull’efficacia dei propri processi attraverso: - il monitoraggio continuo del rispetto degli standards - l’esame dei dati per evidenziare i punti di forza e superare i punti di debolezza attraverso l’analisi critica degli eventi. Parallelamente, è proseguito il cammino della certificazione ambientale ISO14001 a confermare l’attenzione non solo alla qualità dei servizi ma anche alla qualità dell’ambiente inteso come vita urbana, valorizzazione estetico/ambientale del territorio e tutela della salute. Nel 2015 l’ente sarà oggetto di rinnovo delle certificazioni sia ISO 9001 che ISO 14001. Verranno ricercate ulteriori spunti di miglioramento delle procedure in essere, anticipando i problemi e ricercando le soluzioni migliori nella condivisione tra i settori coinvolti. Oltre alle attività sopra indicate, si garantirà la pubblicazione della carta dei servizi, del piano di miglioramento e dei tempi medi di erogazione dei servizi non solo come ottemperanza all’obbligo di pubblicità e trasparenza previsto dal D.Lgs. 33/2013 ma soprattutto come ulteriore attenzione al diritto di informazione del cittadino. SICUREZZA SUL LAVORO Così come nel 2014, anche quest’anno il Comune di Montecchio maggiore è particolarmente sensibile al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro che rappresenta un costante impegno per la piena tutela della salute e dell’integrità dei suoi lavoratori. Oltre all’adempimento ai vari obblighi di legge (es. valutazione dei rischi, piani di emergenza ecc), viene seguito in particolare l’aspetto relativo alla medicina del lavoro affinché i lavoratori siano costantemente seguiti e monitorati dal punto di vista sanitario. Per quanto riguarda la formazione, è stata data da sempre particolare rilevanza a questo strumento di prevenzione, peraltro obbligatorio per legge, attraverso la modalità di erogazione interna che consente non solo di formare, quasi in tempo reale, i lavoratori di qualsiasi tipologia e con le più svariate modalità di accesso (LSU, LPU, stagisti, ecc), di avere indubbi vantaggi di carattere organizzativo ma anche di determinare evidenti risparmi economici. Tale attività interna proseguirà anche nel 2015 integrandola con l’aggiornamento quinquennale e con la formazione dedicata specificatamente ai preposti in ragione delle loro responsabilità in materia di sicurezza lavorativa. Infine, considerato che un recente accordo Stato/Regioni ha imposto considerevoli adempimenti formativi aggiuntivi, che interessano, con differenti modulazioni, tutti i lavoratori, nel 2015 il servizio prevenzione ha previsto un piano formativo specifico per la sicurezza in considerazione delle esigenze suindicate e delle altre derivanti dai programmi formativi di aggiornamento in tema di primo soccorso, antincendio e gestione delle emergenze e dai percorsi formativi mirati per i propri dipendenti con particolare riguardo a quanti utilizzano attrezzature di lavoro che possono comportare rischi lavorativi.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO POLIZIA LOCALE Sicurezza Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale intende avviare, nell’ambito della propria azione politico-amministrativa, una seria ottimizzazione del servizio di Polizia Locale, riconoscendole un ruolo decisivo per la realizzazione di percorsi di crescita sociale e civile della collettività. La Polizia Locale infatti ha un ruolo decisivo per un capillare controllo del territorio, finalizzato al contrasto di fenomeni deteriori quali, a titolo esemplificativo: violazioni del Codice della Strada con conseguente esposizione a pericolo per la collettività, specie quella più debole (bambini, anziani, diversamente abili); abusivismo edilizio; infrazioni alle norme sul commercio e sul demanio; affissioni abusive; abbandono indiscriminato e pericoloso di rifiuti. A ciò poi si aggiunge la necessità di un’azione di controllo attivo e costante del territorio, che abbia come scopo quello di segnalare al Sindaco, alla Giunta Comunale e agli altri Uffici dell’Ente, situazioni di criticità, di qualsiasi natura, presenti sull’intero territorio comunale, centro e frazioni. Senza dimenticare, infine, i compiti di rappresentanza dell’Ente che solo la Polizia Locale può e deve svolgere, insieme all’Autorità di vertice. Continueranno, come nell’ultimo periodo, i vari controlli effettuati interforze, su tutto il territorio Comunale. Un percorso utile a condividere le competenze con le altre Forze di Polizia. I controlli hanno riguardato in questi mesi il controllo della circolazione, infrazioni al codice della strada (come la sempre più diffusa mancanza di copertura assicurativa dei veicoli). Si investirà in questo anno anche sul sistema di videosorveglianza, che andrà ad intensificare i controlli nei punti di accesso al territorio Comunale e viene gestito dalla Centrale operativa della Polizia Locale. Questo progetto è nato grazie ad un bando regionale al quale i comuni convenzionati di Montecchio Maggiore (comune capofila) e Brendola hanno partecipato e contribuito al fine di ampliare il numero di telecamere, sviluppando così il sistema esistente con nuove risorse. La Giunta ha creduto da subito in questo progetto e Montecchio Maggiore, come Comune capofila del Corpo intercomunale di Polizia Locale, farà la sua parte per lo sviluppo ulteriore del sistema di videosorveglianza. Consapevoli che questo, da solo, non risolve il problema, pur costituendo un valido deterrente, ma cercando sempre di più la collaborazione dei cittadini nella denuncia dei reati. Questo Comando proseguirà, come per gli anni passati, alla fattiva collaborazione con gli Istituti scolastici per l’insegnamento dell’educazione stradale. Anche in questo ambito, si investirà nell’acquisto di materiali di supporto grazie alla partecipazione ad un bando regionale al quale il Comune ha aderito. Nell’ottica di aumentare e concretizzare la percezione della sicurezza da parte del cittadino, nel 2015, sarà attivato il servizio denominato “ Polizia di prossimità” con l’obiettivo di “inserire” la polizia locale direttamente nel contesto sociale, assimilandone le problematiche direttamente sul posto, diventando così un “sensore” importante dell’Amministrazione pubblica locale, cercando di capire appieno queste problematiche e di individuare le modalità risolutive più opportune.

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Questo per fare in modo di coinvolgere sempre più il cittadino nel processo di “raggiungimento della propria sicurezza oggettiva e soggettiva”. In collaborazione con l’ufficio anagrafe del Comune di Montecchio Maggiore, la polizia locale espleterà controlli di verifica in riferimento alle pratiche relative ai permessi di soggiorno, in quanto, trattandosi di cittadini stranieri, spesso vi è la necessita di approfondire le ricerche, attraverso attività di informazione, nei casi di residenza fittizia. Tale attività è stata svolta anche lo scorso anno e rientra in un contesto di visibilità e controllo capillare del territorio. Anche nel corso dell’anno 2015 sarà effettuato il servizio serale nei fine settimana durante il quale la pattuglia espleta una vigilanza dinamica su tutto il territorio, rilevando eventuali violazioni al CdS, prestando attenzione ai locali pubblici che potrebbero creare situazioni di disturbo alla quiete pubblica. Nel corso dei servizi sono previsti dei passaggi nelle aree periferiche e nelle frazioni, allo scopo di potenziare il servizio di vigilanza. Ancora particolare attenzione sarà rivolta al far rispettare le ordinanze sindacali e la normativa regolamentare comunale, talvolta poco conosciuta, nonché alla messa in atto di azioni di contrasto al fenomeno della prostituzione e all’abbandono di rifiuti sul territorio. Come negli anni precedenti, per tutto l’anno 2015 ci si avvarrà della collaborazione de Gruppo di Educazione Civica (G.E.C.), che, in sinergia con il corpo della polizia locale sarà impiegato per rendere sicuri i punti delicati di ingresso e uscita da scuola, l’opera di vigilanza per evitare i comportamenti illeciti in piazze e parchi, il servizio di uscita delle autovetture dalle piazze in occasione dei funerali e nelle funzioni di supporto nel controllo del patrimonio e del territorio. Al fine di aumentare l’efficienza del servizio sul territorio,compatibilmente con le disponibilità economiche, sarà acquistato nel corso del 2015 un sistema hardware e software denominato “Mercurio Metropolitan Police” (MMP), che verrà installato sull’autovettura MERCEDES VITO, e sarà realizzato nello specifico e tenendo conto di future implementazioni che potrebbero prevedere in un futuro una centrale operativa vera e propria presso il Comando. Il sistema prevede un tablet 10” di ultima generazione installato all’interno del veicolo tramite idonea Docking Station predisposta per i collegamenti di alimentazione e video. Una telecamera day \ night a zoom variabile progettata per la lettura targhe ad immagine stabilizzata con zoom digitale 36x. Questo sistema consentirà all’operatore di svolgere, anche dall’esterno dell’auto, le attività di video sorveglianza e controlli documentali. Il servizio di lettura automatica delle targhe (ANPR) è strutturato per fornire all’operatore, in automatico e in tempo reale, l’esito dell’accertamento effettuato sulla banca dati di riferimento. Ciò sarà a servizio e supporto della pattuglia esterna soprattutto in orario serale quando non vi è la disponibilità di personale da adibire alla centrale operativa.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA

Per lo sviluppo territoriale l’Amministrazione intende promuovere una diffusione della filiera corta per l’incentivazione al consumo dei prodotti agricoli locali A tal fine, proseguono i contatti con le associazioni di categoria, con l’intento di promuovere un “Mercato a Km. Zero” per la vendita di prodotti agricoli, riconducibili esclusivamente alla filiera di produzione locale.

Per l’anno 2015, nel caso la riorganizzazione delle Provincie preveda di mantenere il servizio convenzionato, si conferma la volontà di aderire alla convenzione, per la promozione agricola e la tutela del verde pubblico tramite il Servizio Fitopatologico Provinciale, che si occupa della difesa integrata in agricoltura, di verde pubblico, divulgazione, progetti e sperimentazioni. Per il Comune di Montecchio Maggiore è prevista un’attività di assistenza per aziende viticole e olivicole, la gestione di una centralina meteo, il controllo dell'Ifantria ed eventuali interventi di consulenza su richiesta.

Il 2015 è il secondo anno dall'attivazione del progetto Orti Castellani, secondo anno sperimentale, nel quale dovrebbe essere definita e assestata la gestione. Tale iniziativa, per non decadere in abbandono, necessita di piccole ma significative iniziative di promozione e stimolo affinchè aumenti l'attenzione e si raccolgano ancora consensi in modo di avere utilizzate (almeno) tutte le parcelle predisposte. Ciò anche per non rendere vano l'impegno economico sostenuto per la realizzazione dell'area.

Continua anche per il 2015, l’attività di supporto per l’informazione ai cittadini relativamente al progetto provinciale in corso riguardante la infestazione di cavallette verificatosi nel 2013 e, nel corso del 2014, in fase di monitoraggio.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AL COMMERCIO E ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE

L’Assessorato al Commercio e alle Attività Produttive intende proseguire e sviluppare nel 2015 il percorso avviato dall’ Amministrazione Comunale per un periodico confronto con le associazioni economiche di categoria del territorio attraverso gli incontri della Consulta delle Associazioni di categoria, a cui sono invitati gli esponenti delle organizzazioni territoriali rappresentative dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura. In questa sede l’Amministrazione anticipa al mondo economico montecchiano le proprie iniziative e proposte in relazione a tutti quei settori di attività amministrativa che interessano le imprese e raccoglie a propria volta segnalazioni, richieste e proposte. Nello specifico in questo 2015 intendiamo concretizzare e rendere operativo il progetto “Sportello lavoro” coordinato dal sociologo Dott. Luca Romano e perfezionare il rilancio complessivo di Alte Ceccato, non solo da un

punto di vista commerciale e sociale , come fatto finora ma anche da un punto di vista di riordino viabilistico e di recupero urbanistico e delle aree standard, estendendo inoltre la soluzione commerciale alle altre realtà del Comune di Montecchio Maggiore partecipando al bando regionale

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per l'individuazione dei distretti del commercio ai sensi dell'art. 8 della L.R. n. 50/2012, il cui progetto approvato dal Comune con delibera di G.C. n. 250/2014, verrà formalizzato con apposito provvedimento qualora venga concesso il contributo richiesto. Legato a questo, dopo la imminente approvazione definitiva del PAT, ci sarà da realizzare attraverso un Piano degli Interventi tematico, il riordino commerciale della statale 11, già oggetto della stesura del piano provinciale Vi.Ver, condiviso dai comuni di Creazzo, Altavilla, Sovizzo, Montecchio, Montebello e Gambellara. Ecco che con il piano tematico statale 11 che interesserà la sistemazione delle grandi aree commerciali, ex Boom, ex Faeda e Ramonda, con la realizzazione della bretella di collegamento tra il casello di Alte e la pedemontana con la diminuzione del traffico di attraversamento nel centro di Alte, è chiaro che finalmente si potrà operare in modo concreto al rilancio commerciale di Alte Ceccato, al riordino viario, degli arredi urbani e al conseguente recupero urbanistico. Il Comune, in collaborazione con Confesercenti, aveva partecipato nel 2010 ad un bando per finanziamenti regionali, nell’ambito del progetto strategico regionale per il settore del commercio, da destinarsi a programmi di riqualificazione e rivitalizzazione dei centri urbani. Con decreto del dicembre 2011, la Regione ha assegnato al Comune un contributo di € 296.000,00. Con delibera di Giunta Comunale n. 167 del 1.8.2012 è stato approvato questo programma integrato e sono stati accettati i soldi del contributo. I fondi sono stati destinati per: 1 - nuova illuminazione pubblica di Piazza Carli e Fraccon; 2 - nuova struttura per il teatro nel Castello di Romeo e recupero della ex rimessa FTV come spazio espositivo; 3 – varie azioni promozionali quali Opera Estate Festival, Rassegne teatrali, Montecchio Medievale, Fiera della mostarda, Notti bianche, Notte dei saldi, vari concerti nelle piazze di Montecchio, Montecchio Motori ed altro. 4 - per la realizzazione di uno studio sulle attività commerciali presenti nel territorio e su possibili interventi migliorativi della situazione. Con la presentazione del lavoro sulla situazione commerciale di Montecchio il programma integrato si può considerare pienamente attuato. Quello degli appalti a Km 0 e’stato uno dei temi che ha visto il confermato impegno dell’Assessorato per promuovere la possibilità che le aziende locali siano inserite nella banca dati comunale al fine di poter partecipare all’assegnazione di lavori richiesti dal Comune. A sostegno del commercio locale proseguiranno le iniziative di promozione quali: la Notte Bianca, la Notte dei Saldi, le iniziative dei commercianti di viale Stazione e di viale Ceccato e quelle natalizie con i contributi distribuiti tra le varie zone commerciali di Montecchio Maggiore ed altre iniziative. Vista l’esperienza del mercato agricolo, denominato “Dei Castelli” che si svolge in Piazza Carli a cadenza settimanale il mercoledì pomeriggio, dopo i successi raggiunti con le fasi di sperimentazione più volte prorogate, si è deciso di renderlo definitivamente operativo con apposita delibera di approvazione del Consiglio Comunale, unitamente agli allegati costituiti dalla convenzione con l’Associazione di Campagna Amica” di Vicenza, cui viene affidata la gestione del mercato e dalla planimetria e disciplinare di mercato Lo stesso costituisce un elemento di vivacizzazione, di aggregazione e di attrazione per tutta la Piazza supportato anche con il contributo di alcune iniziative promosse anche dall'Amministrazione Comunale quali trattenimenti pubblici musicali, effettuazione di estrazioni a premi (lotterie, etc). Nel suddetto atto deliberativo viene fra l’altro stabilito al fine di tutelare la genuinità e la tipicità dei prodotti posti in essere nel mercato agricolo, e per evitare altresì forme di concorrenza impropria nei confronti dei commercianti su aree pubbliche, che saranno ammessi al mercato produttori agricoli la cui azienda sia ubicata nel territorio della Provincia di Vicenza e che gli stessi potranno porre in vendita esclusivamente prodotti provenienti dalla propria azienda agricola. A seguito del processo di liberalizzazione delle attività economiche dovuto all'introduzione di misure e norme a livello comunitario e statale, atte a sostenere lo sviluppo economico quale strumento per contrastare gli effetti negativi derivanti dalla crisi economica a livello globale, il Comune

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ha dovuto con apposito atto deliberativo, recepire tali misure adeguando i propri regolamenti, atteso che non possono più trovare applicazione normative che contrastino con i principi di liberalizzazione introdotti. L’Ufficio pertanto, nello svolgimento delle proprie funzioni, dovrà e continuerà ad adeguarsi ed ad uniformarsi ai suddetti processi di liberalizzazione avviati con la normativa comunitaria e poi proseguiti con interventi normativi emanati dallo Stato nell’esercizio della propria potestà legislativa in materia di tutela della concorrenza, fornendo all’Amministrazione informazioni, aggiornamenti, valutazioni tecnico-giuridiche e proposte di provvedimenti. Rimane ferma l'intenzione dell'Amministrazione di rivedere e rimodulare con la possibilità di regole più flessibili atte a favorire lo sviluppo e la nascita di nuove attività di pubblico esercizio, il Piano dei Pubblici Esercizi. Cosi come si sta valutando l’opportunità di intervenire con un apposito regolamento sui plateatici e la consumazione nelle attività artigianali (pizzerie da asporto, gelaterie). L’Amministrazione comunale intende adottare un apposito regolamento comunale (la cui bozza è già stata predisposta dall’ufficio competente), che disciplina i compiti ed il funzionamento della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e trattenimento ed organizzazione al fine di tutelare la sicurezza ed incolumità degli spettatori e degli avventori relativamente alle attività riportate negli allegati A – B – C – D – E della suddetta bozza di regolamento e che riguardano: ATTIVITA’ DI PUBBLICO SPETTACOLO A CARATTRE PERMANENTE; ATTIVITA’ DI PUBBLICO SPETTACOLO A CARATTERE TEMPORANEO; IMPIANTI SPORTIVI; MANIFESTAZIONI ATTIVITA’ A CARATTERE TEMPORANEO “TEATRI TENDA”; MA NIFESTAZIONI E ATTIVITA’ A CARATTERE TEMPORANEO “CIRCHI – SPETTACOLI VIAGGIANTI”. L’Amministrazione comunale intende altresì approvare una modifica al vigente regolamento per gli spettacoli viaggianti e le procedure amministrative per le attività spettacolari trattenimenti e attrazioni, alla luce anche delle recenti Circolari Prefettizie emanate. E' già stata predisposta dall’ufficio competente una bozza inviata preventivamente per il parere alle Associazioni ed Organizzazioni Sindacali di categoria ed uffici comunali preposti a cui ha dato riscontro solamente l'Associazione Sindacale S.V.A.N.A.S. Di Jesolo (VE). Si procederà ora con l'iter con l'esame da parte della Commissione Statuto regolamenti ed approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale. Prioritaria e costante sarà l’attività di controllo, condotta attraverso la Polizia Locale, per la repressione di ogni forma di abusivismo e di illegalità nel settore commerciale. E’ stato approvato e messo in opera un nuovo piano di sicurezza ed emergenza per il mercato settimanale del venerdì mattina. Il Piano è stato trasmesso agli Enti, Associazioni ed uffici interessati e consegnato a mano a tutti gli operatori che frequentano il mercato settimanale del venerdì mattina, affinché diano seguito alle disposizione contenute così da evitare l’insorgere di una emergenza e limitare o contenere i danni qualora essa si verifichi. A sostegno del commercio locale proseguiranno le iniziative di promozione quali: la Notte Bianca, la Notte dei Saldi, le iniziative dei commercianti di viale Stazione e di viale Ceccato e quelle natalizie con i contributi distribuiti tra le varie zone commerciali di Montecchio Maggiore. Per quanto riguarda in particolare l’attività dell’ Ufficio Commercio, continua l’attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive; la nostra priorità consiste nel dare risposte chiare e rapide sui processi delle richieste di nuovi o ristrutturati insediamenti produttivi al fine di favorire le attività produttive in un momento particolarmente difficile come quello attuale, un nuovo posto in più che arriva è una vittoria per tutta la città. La modalità di gestione di numerosi procedimenti amministrativi avviene in via telematica attraverso un software apposito nel quale vengono convogliate le Segnalazioni Certificate di Inizio Attività e le domande che comportano il rilascio di una autorizzazione amministrativa.

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L’Amministrazione intende procedere con la definizione della proposta di modifica al regolamento comunale di zonizzazione acustica allo scopo di meglio disciplinare le attività musicali (concertini dal vivo, Karaoke, musica di sottofondo, etc), svolte all’interno di pubblici esercizi di ristorazione. L'Amministrazione ritiene inoltre necessario adottare un nuovo regolamento comunale (la cui bozza è già stata predisposta dall'Ufficio), a seguito delle recenti normative di legge e regolamentari in materia, che disciplini non solo le attività di barbiere, acconciatore, estetista, di tatuaggio e di piercing, ispirandosi allo schema tipo approvato dalla nostra Regione ma anche l'esercizio dell'attività nella forma dell'affitto di poltrona/cabina; per quest'ultima, la Confartigianato di Vicenza ha tenuto di recente un corso di aggiornamento gratuito esteso ai Sindaci dei Comuni Vicentini al quale l'Ufficio ha partecipato. A seguito dell'approvazione del piano di emergenza del mercato settimanale del Venerdì mattina, l'Amministrazione è indirizzata a predisporre e ridefinire il piano comnale su aree pubbliche che conterrà il regolamento comunale e la nuova planimetria del mercato da trasmettere poi alla nostra Regione per il riconoscimento da parte dell'organo competente. L’Assessorato intende proseguire con la fornitura delle targhe di “bottega storica” in pietra di Vicenza, da consegnarsi ai commercianti che operino nella stessa sede e nello stesso settore per più di 40 anni, con la concessione di finanziamenti, tramite la Pro Loco, per sostenere l’iniziativa delle luminarie natalizie e con l’adesione all’Associazione Strada del Vino Lessini al fine di appoggiare interventi finalizzati alla valorizzazione del territorio e alla diffusione della conoscenza dei prodotti tipici locali.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALLO SPORT

Montecchio Maggiore, Città europea dello sport 2014/15

Dopo il riconoscimento conseguito nel 2014 Montecchio Maggiore conserva il titolo di Città Europea dello Sport anche nel 2015: Torino ha ricevuto infatti il titolo di capitale Europea e quindi le Città in carica nel 2014 mantengono l'attestazione di Città Europea dello Sport.

Siamo orgogliosi del grande impegno che quotidianamente le oltre 50 società sportive della nostra città mettono a disposizione degli appassionati di sport, in particolare dei più giovani. La città con le sue 9 palestre, 7 impianti di calcio, 5 campi da tennis, 2 impianti natatori, un pattinodromo, una parete di roccia, una pista di atletica, una struttura di atletica indoor, una pedana di tiro con l´arco, il campo da beach volley e piattaforme polifunzionali ha un patrimonio sportivo preziosissimo, che intendiamo conservare con cura e far crescere e valorizzare ulteriormente. Il titolo di città europea dello sport, del quale possiamo fregiarci anche nel 2015, è quindi principalmente un premio alle società, ai dirigenti, ai volontari e a tutte le Amministrazioni comunali che si sono succedute in questi ultimi anni e che hanno creduto ed investito nello sport.

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Per la nostra Amministrazione è molto importante investire nello sport, secondo i criteri indicati da Aces e cioè valorizzando e divulgando la funzione sociale dello sport, contribuendo al miglioramento della salute dei cittadini e perseguendo la crescita dei più giovani. In termini economici, il nostro Comune ogni anno investe circa un milione di euro per impianti, contributi alle società e manifestazioni su un bilancio di spesa complessivo di circa 15 milioni di euro, ma vorremmo fare di più. Malgrado le innumerevoli difficoltà di bilancio, è ferma intenzione di questa amministrazione continuare a sostenere le numerose società che svolgono attività sportiva, con un occhio di riguardo per quei sodalizi che investono i loro maggiori sforzi sull’attività giovanile. La politica programmatica dell’Assessorato allo Sport per il 2015 si svilupperà nelle ormai tradizionali tre aree di intervento: le convenzioni con le società sportive per la gestione degli impianti sportivi comunali, i contributi alle società che praticano attività sul territorio castellano, il sostegno alle manifestazioni o eventi sportivi. Importante nell’azione di valorizzazione dello sport cittadino come supporto sociale, in linea con quanto enunciato tra i principi di Aces e del nostro titolo di Città Europea dello Sport, sono le convenzioni con le società sportive per la gestione degli impianti comunali, che garantiscono la valorizzazione delle strutture e permettono alle stesse di essere utilizzate in maniera corretta. A gennaio sono state rinnovate le convenzioni con la Pallacanestro Maschile Montecchio per le palestre scolastiche, con l'A.C. San Vitale 95 per la gestione del campo Patronato Sant'Antonio. Rimangono in essere le convenzioni con A.S.D. Schiesser Pattinaggio Corsa Alte per il pattinodromo di via Volta, con l’Associazione Sportiva Culturale Valdimolino per gli impianti sportivi di Valdimolino, con il Circolo Tennis di Montecchio Maggiore per la gestione dei campi da tennis presso il Polisportivo Comunale, con l’Associazione Amatori Alte per la gestione del campo di calcio in via Natta, con il C.A.I. per la gestione della parete di arrampicata presente all’interno della Palestra Don Milani. Con l'U.C. Montecchio Maggiore per il Polisportivo Comunale “Gino Cosaro” e il campo da calcio di Sant'Urbano, con l'ASD Alte Ceccato per il campo da calcio in via Tagliamento, con il G.S. San Pietro per il campo da calcio “Angelo Giuriato”, con il Basket Femminile per la palestra del Polisportivo e con il Minibasket per il palazzetto Collodi. L’intervento di messa in sicurezza sulla palestra di via Sardegna, la sistemazione della piattaforma polifunzionale di Valdimolino, la ristrutturazione del parquet e degli spogliatoi della Palestra Collodi saranno le prossime immediate priorità dell’amministrazione. Di vitale importanza per le società sportive in un momento economico molto difficile che mette a repentaglio in molti casi la loro stessa sopravvivenza, sono i contributi di fine anno. L’impegno è di mantenere per quanto possibile il supporto economico che l’Amministrazione verserà alle società secondo criteri che premino in primis lo sviluppo delle attività giovanili e il prestigio portato alla città dalla partecipazione a campionati importanti. Ci sarà il consueto sostegno alle tradizionali manifestazioni come la marcia “La Spiga d’Oro” che ricordiamo quest’anno compie 41 anni, la marcia di Pasquetta e la Minimarcia biancorossa giunta anch’essa alla 41ma edizione, la corsa di ciclismo dilettantistica “La Piccola Sanremo”, il rodato e sempre bellissimo gala’ dei motori “Montecchio motori”, il Rally “Città del Palladio”, la terza edizione del Collodi Cup, i giochi studenteschi, l’ iniziativa “Pedala Montecchio. Ci sarà la conferma delle gare di cross country di MTB nei colli dei castelli e di Down-hill con partenza dal castello e arrivo in piazza Marconi, la Gara di Nordic Walking. Infine il sentito torneo “Moscon” di basket giovanile in carrozzina, organizzato dai Delfini. Verrà inoltre organizzata a settembre la settimana europea dello sport. Per gli sport di squadra: il Torneo Donatori di Sangue cav. P. Trevisan e il Trofeo Aleardi per il calcio categoria pulcini. Nuovo ed ambizioso progetto è quello che vede coinvolta l'amministrazione comunale, il ministero dell'istruzione provinciale e i Delfini 2001, stiamo parlando del Baskin. Questo nuovo sport vede giocare assieme, in una sorta di pallacanestro adattata, ragazzi normodotati e studenti con

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delle disabilità sia fisiche che mentali. L'attività è iniziata nella prima parte dell'anno culminerà con l'organizzazione di un torneo provinciale che si disputerà presso il polisportivo Comunale. Spazio anche al Tango con il corso di 10 lezioni presso la Casa delle associazioni, dove numerose coppie si approcciano a questo affascinante ballo argentino. Numerose le attività che si svolgono all'interno delle palestre; oltre ai tornei, campionati e agli allenamenti delle varie società vengono organizzati in collaborazione con le società stesse e le federazioni di riferimento varie iniziative a carattere provinciale, regionale e nazionale. Ricordiamo: la Gara di Ginnastica a livello regionale (Polisportivo), il torneo di tennis tavolo nazionale (palestra Collodi), vari corsi per gli arbitri di calcio (palatenda e il Polisportivo “Gino Cosaro”), Final Four Regionali di Basket Under 14 (palestra polisportivo), Gara Campionato Italiano Katà (Collodi), e ancora la Gara Nazionale di Tiro con l'Arco (palestra Collodi). Riproponiamo l’iniziativa “Vacanze insieme..” che notevole successo e gradimento ha sempre riscosso negli anni passati. Come consuetudine anche quest’anno a ravvivare le giornate estive dei nostri ragazzi ci saranno diverse offerte sportive: il Blue Camp proposto da Sport Management negli impianti natatori castellani, la 17ma edizione di Pianeta Calcio, camp estivo calcistico organizzato negli impianti del Polisportivo “G. Cosaro” dall’U.C. Montecchio Maggiore, le gite e le escursioni proposte dal Cai di Montecchio Maggiore, Centri estivi con equitazione proposti da BM Farm, corso di autodifesa organizzato dall’ASD Bukwai Karate. Si terrà, nel Teatro di San Pietro, Montecchio Maggiore il 2° Galà dello sport organizzato l'amministrazione comunale in collaborazione con le società sportive di Montecchio durante il quale dove verranno premiati l’Atleta, l’Allenatore, il Dirigente, la Squadra, il Giovane, il Presidente e l’Evento dello sport del 2014. Rimanendo in tema di serate di Gala spazio anche alla ginnastica con la “22^ Festa Regionale della Ginnastica” per i riconoscimenti sportivi relativi alla passata stagione. L'evento più importante, data storica per Montecchio Maggiore, sarà venerdì 22 maggio giorno in cui partirà da piazza Marconi la 13^ tappa del Giro d'Italia Montecchio-Jesolo. La tappa sarà arricchita da numerose altre iniziative che coinvolgeranno le associazioni di categoria, le società sportive e soprattutto gli scolari delle elementari (con un concorso di disegno) gli studenti delle medie e superiori parteciperanno a dei convegni in cui interverranno personaggi importanti del ciclismo. Sarà inoltre allestita una mostra sulla storia della bicicletta presso la Nuova Galleria Civica. Nel piano triennale delle opere pubbliche da realizzare, una priorità avranno i due progetti dei quali abbiamo già chiesto finanziamento: la pista di atletica da realizzarsi al polisportivo e la ristrutturazione della palazzina sede e spogliatoi del Tennis Club di Montecchio Maggiore. In via di realizzazione c'è inoltre in progetto di valorizzazione del nostro territorio attraverso la mappatura di una serie di percorsi la società di Nordic Walking Montecchio Maggiore, in modo da realizzare un Nordic Walking Park con la conseguente possibilità di ospitare manifestazioni a carattere nazionale e di usufruire di conseguenza di un turismo derivante da una disciplina in grande espansione come la “camminata con i bastoncini”. Dopo i grandi successi ottenuti negli scorsi anni, a cavallo tra luglio e agosto, ritorna Montecchio Marittima con i tornei di beach volley. Piazza Marconi verrà interamente ricoperta di sabbia e palme e trasformata in una piccola Copacabana, ospiterà dalle 18.00 alle 21.00 vari tornei di beach volley per lasciar poi spazio notturno alla fiesta e al divertimento a suon di musica e balli.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AL PATRIMONIO

Il patrimonio comunale è composto da terreni ed edifici di proprietà comunale di cui n. 12 edifici scolastici, n. 14 strutture sportive, n. 4 cimiteri, n. 34 tra alloggi residenziali e altri usi, n. 2 castelli e n. 5 edifici vetusti; la gestione di tale patrimonio implica la predisposizione e monitoraggio continuo di varie attività dell’Amministrazione Comunale che comportano la valutazione di eventuali rinnovi di convenzioni in scadenza o inserimento di nuovi soggetti utilizzatori di locali comunali, previo convenzionamento, aggiornamento dei relativi canoni e richiesta rimborso dei consumi ove previsto. Nell’anno 2015, oltre alla normale attività di gestione e collaborazione con uffici del settore e altri, in particolare con l’ufficio manutenzione edifici, l’ufficio amministrativo u.t.c., l’ufficio ragioneria e il servizio sport, si proseguirà l’attività di schedatura e mappatura del patrimonio e dell’inventario comunale alla luce anche delle nuove disposizioni normative che prevedono l’obbligo di aggiornare annualmente alcuni dati

dell’inventario dell’Ente e di inviarli al Dipartimento del Tesoro, alla sistemazione dell’accatastamento di alcuni edifici comunali e, per alcuni, la richiesta della verifica di interesse culturale. Nel corso del 2015 si prevede di indire una nuova asta per alienare gli immobili comunali già oggetto di precedenti aste andate tutte deserte a causa delle condizioni del mercato. E’ previsto il perfezionamento della pratica di acquisizione al patrimonio indisponibile dell’ente, avviata nel 2014, dell’area “ex caserma Ghisa” dall’Agenzia del Demanio. Si procederà inoltre con un nuovo bando per l’assegnazione delle stanze dell’edificio comunale in Via Pio X per formare una graduatoria delle associazioni richiedenti e/o già utilizzatrici.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI

Nell’anno 2015, in coerenza e continuità con l’impostazione programmatica avviata nel precedente triennio 2012-2014, l’Amministrazione Comunale conferma la pianificazione di opere pubbliche mirata soprattutto alla manutenzione, conservazione e miglioramento del patrimonio esistente, rispetto alla costruzione di nuove opere.

Questa scelta è conseguente al fatto che il patrimonio comunale, affinché continui ad offrire efficacemente servizi primari ai cittadini, a causa della sua vetustà ha soprattutto bisogno di interventi di manutenzione e adeguamento normativo, atti a garantire l’uso in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici.

La programmazione deve contemporaneamente considerare i limiti imposti dal patto di stabilità e le effettive capacità di spesa oltre che di finanziamento delle opere pubbliche.

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Pertanto per il corrente anno la pianificazione è impostata sul presupposto di ottenere finanziamenti pubblici e quindi la stessa potrà subire delle variazioni, anche importanti, in funzione o meno del verificarsi di tali eventualità, in quanto il programma è sostenibile nell’ipotesi che si possa accedere ai finanziamenti erogati dalla Regione e dallo Stato.

Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria, la delibera di G.C. n. 221 del 29/10/2014 di adozione del programma triennale opere pubbliche 2015-2017 ed elenco annuale 2015, riporta i seguenti progetti definitivi esecutivi:

1. Rotatoria Fiamm. € 350.000,00 2. Manutenzione straordinaria Palestra Via Sardegna, € 300.000,00 3. Manutenzione straordinaria asfalti € 300.000,00 4. Miglioramento verde pubblico € 200.000,00 5. Miglioramento arredo urbano € 300.000,00 6. Manutenzione straordinaria palestre € 240.000,00 7. Tenenza carabinieri II stralcio € 1.350.000,00 8. Recupero Castelli .€ 650.000,00 9. Efficientamento edifici € 400.000,00 10. Attuazione PICIL € 450000,00 11. Sistemazione impianti tennis € 250.000,00 12. Pista atletica € 600.000,00 13. Manutenzione straordinari scuole € 370.000,00

Dei progetti sopraindicati quelli sottolineati sono subordinati alla concessione di contributi. In sede di approvazione del Bilancio di previsione si ritiene di re-iscrivere per l’Annualità 2015 anche le seguenti opere che non erano

state finanziate negli anni scorsi: 1. Manutenzione straordinaria Teatro S. Antonio I° Stralcio per € 370.000,00 2. Manutenzione straordinaria asfalti per € 500.000,00;

Per contro trasleranno: nel 2016 gli interventi individuati al n.° 6 Manutenzione straordinaria palestre € 240.000,00 e nel 2017 gli interventi individuati al n.° 3 Manutenzione straordinaria asfalti € 300.000,00

Per quanto riguarda gli interventi inferiori a 100.000,00 € nell’anno 2014 non è stato possibile dare corso ai seguenti appalti in quanto il Ministero Infrastrutture ad oggi non si è ancora espresso favorevolmente all’approvazione delle perizie che prevedevano l’utilizzo dei ribassi per la realizzazione degli:

1. Interventi integrativi per il risanamento conservativo patrimonio scolastico Scuola A. Manzoni. Sostituzione serramenti per euro 90.000,00,

2. Interventi integrativi per il risanamento conservativo patrimonio scolastico Scuola San Francesco. Sostituzione serramenti per euro 64.000,00;

3. Interventi integrativi per il risanamento conservativo patrimonio scolastico Scuola Don Milani. Sostituzione serramenti per euro 77.000,00;

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Per l’anno 2015 è quindi previsto l’appalto dei seguenti interventi e opere fino a € 100.000,00 nel seguente ordine di priorità: 1. Diradamento colle dei castelli per € 59.000,00. 2. Interventi localizzati manutenzione asfalti 2015 per € 66.500,00; 3. Scuola A. Manzoni. Sostituzione serramenti per euro 90.000,00, 4. Scuola San Francesco. Sostituzione serramenti per euro 64.000,00; 5. Scuola Don Milani. Sostituzione serramenti per euro 77.000,00; 6. Segnaletica orizzontale anno 2015 per € 70.000,00 7. Loculi e cellette Cimitero S. Urbano per € 100.000,00 8. Manutenzione copertura Piaget per € 50.000,00 9. Sistemazione cedimenti strada Monteschiavi per € 70.000,00 10. Area Camper Piazza Carli per € 81.000,00 11. Integrazione impianto illuminazione puntuale galleria espositiva per € 20.000,00

Per quanto riguarda le opere pubbliche gli appalti previsti entro il corrente anno sono: 1. Recupero Castelli. Primo Stralcio - Castello Romeo per € 450.000,00 2. Manutenzione straordinaria asfalti per € 500.000,00; 3. Tenenza Carabinieri II stralcio per € 1.350.000,00 (ATER)

Mentre per i cantieri che seguono, è previsto l’avvio dell’esecuzione dei lavori entro il corrente anno: 1. Diradamento colle dei castelli per € 59.000,00. 2. Interventi localizzati manutenzione asfalti 2015 per € 66.500,00; 3. Interventi integrativi per il risanamento conservativo patrimonio scolastico Scuola A. Manzoni. Sostituzione serramenti per euro

90.000,00; 4. Interventi integrativi per il risanamento conservativo patrimonio scolastico Scuola San Francesco. Sostituzione serramenti per euro

64.000,00; 5. Interventi integrativi per il risanamento conservativo patrimonio scolastico Scuola Don Milani. Sostituzione serramenti per euro

77.000,00; 6. Manutenzione straordinaria asfalti per € 500.000,00 7. Segnaletica orizzontale anno 2015 per € 70.000,00

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALL’ENERGIA

Anche per l'anno 2015 l'Amministrazione intende adottare un approccio sistematico per conseguire il miglioramento continuo delle prestazioni energetiche, dell'efficienza energetica e della conservazione dell'energia ricorrendo all’adozione e all’attuazione dei seguenti strumenti di pianificazione e gestione: PAES – Piano d’azione per l’Energia Sostenibile SGE – Sistema di Gestione dell’Energia (ISO 50001) PICIL – Piano per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso Entro la fine dell'anno sarà conclusa la predisposizione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES – SEAPS) coordinato con un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) secondo la norma ISO 50001:2011 nell'ambito del progetto europeo “50000 & 1 SEAPs” finanziato al 75 % dalla Comunità Europea al quale il Comune partecipa insieme ad altri tre partner italiani e diversi partner europei. Con il Piano d' Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) saranno definite le politiche energetiche e le azioni concernenti i settori pubblici e privati che l'Amministrazione intende attuare per il superamento volontario degli gli obiettivi del 20-20-20 entro il 2020 ovvero: la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra di almeno il 20 % rispetto al livello di emissione calcolato nell'anno 2008, assunto come “l’anno di riferimento", il ricorso al 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili e l'aumento del 20% dell’efficienza energetica. Con il PAES si intendono definire misure di riduzione concrete assegnando tempi e responsabilità al fine di tradurre la strategia energetica a lungo termine del Comune in azioni specifiche. Inoltre, attraverso il PAES sarà possibile non solo pianificare la politica energetica territoriale ma anche accedere con più facilità e competenza ai fondi comunitari, scambiare esperienze con altre reti, beneficiare dell’approvazione e del riconoscimento della Commissione Europea, partecipare ai forum e workshop dedicati. Nel processo di stesura del PAES saranno coinvolte, oltre alle strutture comunali, i cittadini e i portatori di interessi (stakeholders) diffusi che operano sul territorio comunale: istituzioni, operatori economici, associazioni, ecc. Sempre entro la fine dell'anno, si prevede di raggiungere l'obiettivo della certificazione del Sistema di Gestione dell'Energia (SGE) secondo la norma ISO 50001:2011 che può essere utilizzato anche come possibile e utile strumento di attuazione e controllo delle azioni del PAES in capo al Comune e può essere esteso a strumento di monitoraggio dell’attuazione di tutto il SEAP attraverso la definizione di specifici parametri oggettivi misurabili, ossia indicatori inseriti all’interno di determinate procedure di monitoraggio che daranno la possibilità all’Amministrazione di monitorare nel tempo l’evoluzione delle azioni intraprese per il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine definiti dal PAES ed eventualmente apportare delle correzioni alle azioni/misure preventivate nel caso in cui i risultati del monitoraggio si discostino da quelli attesi. Inoltre, il nuovo SGE 50001 andrebbe ad affiancare l’esistente Sistema di Gestione Ambientale (SGA 14001) consentendo all’Amministrazione un maggiore controllo dei parametri ambientali attraverso la definizione di specifici indicatori di prestazione energetica (IPE) per la verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti dal PAES.

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Pertanto, con il SGE si intende introdurre una «cultura dell’energia» nell’Ente, facilitare la collaborazione tra i settori dell’Ente, supportare la raccolta dati e di l’analisi (bollette, …), introdurre il concetto di miglioramento continuo e sostenere l’approccio di «processo» al PAES, misurare la scala di priorità degli interventi dal punto di vista economico e finanziario. Nel corso dell'anno saranno portati a termine alcuni interventi di sostituzione degli infissi nei seguenti edifici scolastici: A. Manzoni, San Francesco, Don Milani, interventi già previsti per lo scorso anno ma che sono stati rinviati a dopo la fine del corrente anno scolastico al fine di evitare l'inutile intralcio al normale svolgimento delle attività scolastiche. Sempre in merito agli edifici scolastici sarà effettuata una verifica sul funzionamento degli impianti termici con l'obiettivo di ottimizzare sfruttando le caratteristiche impiantistiche esistenti, sia la distribuzione del calore in base alle esigenze orarie di riscaldamento delle varie parti dell'edificio sia il periodo di funzionamento dell'impianto in modo ottimale rispetto all'effettivo orario di utilizzo delle varie zone dell'edificio. Inoltre, si è in attesa di conoscere l'esito di una richiesta finanziamento regionale per il progetto di efficientamento energetico di alcuni edifici comunali che comprende la sostituzione degli infissi delle aule della Scuola Media Marco Polo e il rifacimento della centrale termica della Scuola Don Milani. Per quanto riguarda l'efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica si procederà con l'attualizzazione del Piano dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso approvato lo scorso anno in base alle priorità di intervento previste e attraverso la ricerca e l'ottenimento di appositi finanziamenti regionali. Si attende l'esito di due richieste di finanziamento che, in caso di positivo accoglimento, potrebbero consentire all'Amministrazione di eseguire rispettivamente tutti gli interventi classificati dal PICIL come di priorità 2 e/o il primo stralcio della priorità 3. Anche per l’anno 2015, in linea con gli anni precedenti, il Comune, attraverso l'Ufficio Energia e lo Sportello Energia continuerà a supportare, orientare, informare, cittadini, imprese, progettisti e installatori al fine di promuovere l’uso responsabile dell’energia e di incentivare l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALL’AMBIENTE

L'Ufficio Ambiente è impegnato a garantire la salvaguardia dell'ambiente e del territorio in collaborazione con le varie Autorità e soggetti pubblici (Regione, Provincia, Arpav, ASL, … ), apportando il proprio supporto anche ai vari Servizi Comunali, tra cui quelli preposti alla gestione degli aspetti relativi all’inquinamento luminoso, al risparmio energetico, alla protezione civile, alle attività estrattive, al verde pubblico, …

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A tal fine, attua nei propri processi istituzionali la Politica Ambientale, i principi e i compiti previsti dalla conseguita Certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001, nonché dalla Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001; dispone i vari adempimenti prescritti dalla normativa Amministrazione Trasparente con la pubblicazione sul portale telematico delle varie informazioni anche ambientali per la loro conoscenza alla collettività; dà seguito agli esposti e segnalazioni di natura ambientale e di competenza trasmessi dai cittadini e dalle Imprese; istruisce le pratiche delle attività produttive (Bilancio Ambientale Positivo, emissioni in atmosfera, recupero rifiuti speciali, Autorizzazione Integrata Ambientale, fognatura, Valutazione di Impatto Ambientale, rumore, classificazione delle industrie insalubri, Autorizzazione Unica Ambientale, …) attraverso il portale camerale SUAP rilasciando i pareri e le autorizzazioni di competenza; collabora con Acque del Chiampo SpA nella gestione del servizio idrico integrato e con Agno Chiampo Ambiente srl nella gestione del servizio di igiene ambientale e nell'ottimizzazione dei servizi erogati; partecipa alle varie riunioni, Commissioni e Conferenze dei Servizi, in occasione delle quali esprime il proprio parere; adotta provvedimenti di varia natura previsti dalla normativa nelle materie assegnate; concorre, promuove e sviluppa azioni e/o iniziative varie di sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche ambientali per il miglioramento generale della qualità della vita nel territorio comunale.

Alle incombenze d’istituto si affiancano le attività di seguito brevemente descritte:

- Amianto Anche quest’anno sarà gestito il servizio - rinnovato per ulteriori tre anni - di microrimozione del materiale contenente amianto e di piccoli quantitativi di rifiuti con interventi di raccolta, trasporto e smaltimento a prezzi calmierati ed agevolati, proprio per incentivare la cittadinanza nella dismissione di questo materiale ancora purtroppo presente nella nostra realtà locale e potenziale fonte di criticità sia ambientali sia salutari. L’Ufficio Ambiente, nell’offrire assistenza ai cittadini nell’adesione al servizio e lo svolgimento di sopralluoghi, assicura all’utenza i contatti diretti con la società aggiudicatrice dell’appalto per lo svolgimento delle relative operazioni alle condizioni pattuite.

- Attività produttive

Proseguirà, a mezzo del portale camerale S.U.A.P. (Sportello Unico Attività Produttive), la gestione delle varie istanze avanzate dal comparto imprenditoriale, artigianale, industriale, coinvolgendo i preposti Uffici, acquisendo i vari pareri presso gli Enti e le Autorità sovraordinati, disponendo vari accertamenti e/o sopralluoghi, rilasciando le proprie determinazioni di competenza ai soggetti richiedenti, partecipando ai vari incontri e/o Conferenze dei Servizi ed adottando i vari provvedimenti amministrativi richiesti in materia di: recupero rifiuti speciali, classificazione di industria insalubre, Autorizzazione Integrata Ambientale, Autorizzazione Unica

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Ambientale, Bilancio Ambientale Positivo, emissioni in atmosfera, fognatura, terre e rocce da scavo, Valutazione di Impatto Ambientale, ….

- Problematiche relative alla gestione post-operativa dell’ex discarica loc. Pontesello

Nell’anno sarà dato seguito alle intraprese iniziative ed azioni presso varie Autorità preposte (Regione, Provincia, Ciat, …) finalizzate a concretizzare la prosecuzione della gestione post-operativa della discarica (ad oggi non abbandonabile) fino alla sua restituibilità all’ambiente, la copertura economica del servizio gestionale, l’individuazione del soggetto attuatore (delegato alla sottoscrizione del disciplinare con la Regione Veneto) degli interventi di sistemazione ambientale da eseguire sull’impianto ammessi al Fondo di Rotazione, cui volturare la titolarità del concesso finanziamento regionale.

- Elettromagnetismo

Al ricorrere le circostanze, sarà assicurata ad Arpav l’assistenza e/o collaborazione amministrativa nella predisposizione degli interventi di monitoraggio dei campi elettromagnetici generati dalle stazioni radio base presenti sul territorio comunale, al fine di accertare il rispetto dei limiti di esposizione e dei valori di attenzione stabiliti dalla legge. Nell’interesse pubblico e per una migliore pianificazione territoriale e mitigazione dell’impatto visivo degli impianti di telecomunicazione, saranno inoltre discusse e concordate con i gestori della telefonia mobile, laddove possibile, le più opportune localizzazioni di nuove infrastrutture contemperando la presenza di siti sensibili e/o intensamente frequentati.

- Gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, pulizia ed igiene del territorio

La gestione del servizio integrato di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati è stata affidata in house providing ad Agno Chiampo Ambiente s.r.l. fino al 31/12/2018. Conseguentemente saranno assicurate alla cittadinanza tutte le correlate attività volte alla salvaguardia dell’ambiente e al mantenimento decoroso delle aree pubbliche della Città, in sinergia con le varie azioni di controllo e di repressione del fenomeno di abbandono dei rifiuti poste in essere dal Gruppo di Educazione Civica e dalla Polizia Locale. L’Ufficio collaborerà con Agno Chiampo Ambiente s.r.l. nella gestione delle segnalazioni dei disservizi ed esposti provenienti dai cittadini, fornendo riscontro e/o adottando gli interventi di rimedio per il ripristino delle condizioni di normalità, nonché nella promozione di campagne informative e di sensibilizzazione della collettività sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Nell’anno 2015 saranno intraprese, con la collaborazione dei Comuni appartenenti al bacino di riferimento, le varie iniziative finalizzate alla costituzione del Consiglio di bacino ‘’Vicenza’’, quale nuovo ente di governo – sostitutivo dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, soppressa dal legislatore nazionale – per l’esercizio in forma associata delle funzioni di organizzazione e controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani ed assimilati.

- Disinfestazione, disinfezione e derattizzazione del territorio comunale

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Anche quest’anno saranno garantiti, attraverso la società aggiudicatrice dell’appalto, interventi di disinfestazione, disinfezione e derattizzazione degli spazi pubblici, delle aree verdi comunali, degli edifici pubblici e delle caditoie stradali con azioni di contrasto alla diffusione delle zanzare, dei roditori e di insetti nocivi, per la promozione di un ambiente fruibile e godibile da tutti. Eventuali ulteriori esigenze ravvisate dalla cittadinanza saranno valutate dall’Ufficio Ambiente nell’interesse della collettività e del territorio, garantendo un intervento locale in grado di rispondere alle necessità poste in rilievo ed agli obiettivi prefissati dalla Carta dei Servizi del Sistema di Qualità UNI EN ISO 9001.

- Inquinamento acustico

La disposta classificazione acustica del territorio comunale ed il Regolamento per la disciplina delle attività rumorose costituiscono un valido strumento per la tutela da fonti di disturbo e/o di disagio, alla cui eventuale proposizione si farà fronte con il coinvolgimento della competente Arpav e/o con l’adozione di provvedimenti anche di natura sanzionatoria con l’ausilio della Polizia Locale. Al sussistere le circostanze e previa istruttoria, l’Ufficio rilascerà ai richiedenti le autorizzazioni in deroga per attività rumorosa a carattere temporaneo per manifestazioni in luogo aperto o aperto al pubblico, per spettacoli, per cantieri edili, stradali ed assimilabili. Particolare attenzione sarà posta durante le fasi di realizzazione delle opere infrastrutturali sovracomunali interessanti la Città, al fine di limitare i disagi alla cittadinanza.

- Progetto Giada e Certificazione ambientale UNI EN ISO 14001

Anche per l’anno 2015 l’Amministrazione dedicherà la massima attenzione nella tutela dell’ambiente, contribuendo al sostegno, anche economico, delle iniziative promosse e/o già avviate dall’Agenzia Giada, dando così attuazione agli impegni assunti in sede di disposta adesione alla Politica Ambientale del Distretto della Valle dell’Agno e alla sua certificazione Emas. Sono altresì rinnovate le azioni costanti di mantenimento e miglioramento del proprio sistema di Certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001, in attuazione dell’adottata Politica Ambientale, ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati a vantaggio dell’intera collettività.

Tutela e risanamento dell’atmosfera.

Per il miglioramento della qualità dell’aria l’Amministrazione Comunale attuerà le misure contemplate nel predisposto ‘’Documento delle Azioni e degli Interventi per la tutela ed il risanamento dell'atmosfera della Città di Montecchio Maggiore – biennio 2014-2015’’, contenente nello specifico gli strumenti e le misure emergenziali e strutturali da adottare in forma cogente e/o volontaria commisurate alla specificità del territorio locale. Nelle more dell’approvazione del nuovo Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, alle azioni avviate proseguirà ulteriormente presso la cittadinanza lo stimolo comunale ad assumere, anche spontaneamente, comportamenti di vita quotidiana virtuosi, ecologici e sostenibili, rispettosi dell’ambiente, nell’intento comune di conseguire, in sinergia con tutti i soggetti attuatori, gli obiettivi imposti dalla Comunità Europea per il benessere e la tutela della salute dell’uomo, della flora e della fauna.

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Saranno mantenuti i rapporti con la Provincia di Vicenza e l’Arpav sia per quanto riguarda la partecipazione ad incontri e/o Tavoli Tecnici Zonali da indirsi nel corso dell’anno sia per l’attuazione delle azioni dirette (o di emergenza) da disporre a seguito di comunicati circa il riscontrato persistente superamento delle concentrazioni delle polveri nell’aria. Stante la trasversalità della materia e la stretta correlazione con altre iniziative/tematiche curate da diversi Uffici, la gestione delle azioni integrate, strutturali e promozionali richiederà necessariamente il coinvolgimento in particolare dell’Ufficio Energia, Viabilità, Edilizia Privata, Scuola, … e/o il coordinamento di più Enti sia centrali sia territoriali, trattandosi di interventi pianificatori con innegabile valenza di strategia ambientale per la tutela della qualità dell’aria.

- Bonifica di siti contaminati Sarà dato seguito ai procedimenti in essere e ad eventuali ulteriori istanze che dovessero giungere, adottando le azioni/provvedimenti per il superamento delle criticità ed il ripristino delle condizioni di normalità.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AL VERDE PUBBLICO

Nell’anno 2015 l’Ufficio Verde Pubblico si occuperà, come definito negli ultimi anni, di:

• Gestione del verde pubblico • Autorizzazioni Paesaggistiche sia connesse anche al nuovo servizio SU.A.P. (Sportello Unico Attività

Produttive) sia ordinarie ovvero presentate da privati in formato cartaceo. • Cave e miniere • Agricoltura • Sentieri e fontane pubbliche • Forestazione • Servizio fitopatologico • Didattica con le scuole (progetto Artemide) • Gestione Orti Castellani

E’ il secondo ed ultimo anno del conferimento del servizio di gestione del verde pubblico, conseguente all’indizione di due gare distinte,

una riservata alle Cooperative Sociali di tipo B fino alla copertura di circa il 44% del servizio e comunque per un importo sotto la soglia comunitaria, mentre per il rimanente 66% con gara pubblica sopra soglia comunitaria, il servizio proseguirà con detti appalti per gli anni 2014-2015. Ciò significa che sarà necessario indire, entro l'estate, nuovi bandi per gli anni a venire.

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Oltre alle suddette attività ordinarie, l’ufficio si occuperà dei seguenti interventi straordinari e di sistemazione del verde pubblico: • Realizzazione integrazioni arboree, analogamente agli anni precedenti, in ottemperanza alla L. 10/2013 • Rinnovi colturali per garantire la sicurezza degli utenti relativi ad alberature ed alberi singoli vetusti e/o deperienti o palesemente errori

d'impianto per sviluppo od ecologia. • Predisposizione della documentazione per le procedure di gara per l’appalto Fitopatie non rientranti nel Servizio Fitopatologico

Provinciale; • Predisposizione della documentazione di gara per l’appalto di gestione idraulica; • Gestione di personale a tempo determinato per la cura del territorio (Patto sociale per il Lavoro) • Per l’attività di manutenzione si valuteranno (come per gli anni precedenti) altre azioni di sensibilizzazione che in questo momento

prevedono l’adozione delle aree verdi da parte di privati. • Per ridurre i costi di manutenzione si avvierà la sperimentazione, per la gestione di alcune aree marginali, a ridotta manutenzione

(progetto Wildflowers). • Per la manutenzione della rete dei sentieri, si continuerà a contare sull’attività volontaria dell’Associazione “Gruppo dei Trodi”.

L’ufficio verde pubblico proseguirà con l’azione di monitoraggio delle essenze arboree in modo di prevedere eventuali altri rinnovi colturali

per le situazioni particolarmente delicate e pericolose. Manterrà l’attenzione per aderire a progetti sia di interesse locale che comunitario per la valorizzazione del territorio.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALL’EDILIZIA PRIVAT A

L’Ufficio Edilizia Privata fa parte del Settore Tecnico Comunale, è composto da personale specializzato che segue

l’edilizia residenziale e, con una persona apposita, l’edilizia produttiva, oltre che i relativi controlli e incombenze. Anche nel 2015 l’Ufficio sarà impegnato nelle proprie funzioni istituzionali e nel fornire consulenza a cittadini e tecnici per le questioni urbanistico-edilizie. Fungerà da supporto informativo con i colleghi di altri uffici ed altri Enti,

anche al fine di ottenere nulla osta e/o pareri. In breve, tra i compiti “istituzionali”, vi sono il disbrigo delle istruttorie su pratiche edilizie che possono essere:

- Permessi di Costruire (PDC art. 10 del D.P.R. 380/01) per la realizzazione di nuove costruzioni, e ristrutturazioni edilizie che comportino modifica alla volumetria dell’edificio; - Denunce Inizio Attività (L.R: 32/13) per gli ampliamenti da eseguire ai sensi del Piano Casa;

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- Segnalazione Certificato Inizio Attività (SCIA art. 20 del D.P.R. 380/01) per gli interventi che non sono soggetti a permesso di costruire o ad attività edilizia libera; - Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA art. 6 comma 2 del D.P.R. 380/01) da presentare per i lavori di “manutenzione straordinaria” sempre che non riguardino le parti strutturali dell’edifici ed altro; - Comunicazioni di Inizio Lavori (CIL art. 6 comma 2 lett. b),c),d), e) del D.P.R. 380/01) da presentare per realizzare opere contingenti e temporanee da rimuovere entro i successivi 90 giorni, per le opere di pavimentazione e finitura esterne contenute entro l’indice di permeabilità, per l’installazione di pannelli solari, fotovoltaici a servizio di edifici posti fuori dalla zona “A”,e per la realizzazione di aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali

Tutte le pratiche edilizie presentate verranno caricate sul relativo programma di gestione e prese in carico per l’esame istruttorio onde verificarne la completezza della documentazione, chiedendo eventuali integrazioni per il permesso di costruire, o comunicando eventuali diffide ai lavori negli altri casi. L’ufficio infatti ha il compito di verificare la conformità alla normativa urbanistico edilizia, igienico-sanitarie, ambientali e di sicurezza, predisporre il provvedimento finale alla firma del Dirigente, oppure comunicando, a seconda dei casi, il Nulla Osta alla esecuzione. L’ufficio svolgerà il controllo di inizio e fine lavori, nonché la completezza e della documentazione allegata alla richiesta di rilascio del certificato di agibilità (ove necessario) e a campione, eseguirà sopralluoghi di verifica.

Se nel sopralluogo di verifica edilizia per l’agibilità o nei casi di segnalazione d’abuso, (presentate da privati, o dalla Polizia Locale) si rilevino delle difformità tra quanto autorizzato e realizzato l’Ufficio effettuerà la rilevazione grafica e fotografica, con rapporto al Dirigente avviando i procedimenti d’abuso del caso.

L’Ufficio predisporrà le Ordinanze contingibili ed urgenti conseguenti a segnalazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità trasmesse da parte di altri Enti come i Vigili del Fuoco, l’ULSS, la Polizia Locale o altri uffici anche comunali, che riguardino aree private che fronteggiano il suolo pubblico o aree private in cui si può creare pericolo anche indiretto alla pubblica incolumità, inviando poi l’atto per la notifica, a mezzo di raccomandata o messo comunale, verificando i tempi di esecuzione, effettuando i controlli di verifica, e predisponendo le comunicazioni ai vari Enti. L’Ufficio predisporrà le Delibere di Giunta o Consiglio e Determine Dirigenziali riguardanti argomenti inerenti l’edilizia privata, curandone la predisposizione del testo, la condivisione dell’argomento con il Dirigente, l’Assessore di riferimento, se richiesto sarà a disposizione in Commissione Ambiente e Territorio come supporto tecnico. Continuerà a svolgere i seguenti compiti: -esame di pareri preventivi di interventi edilizi da parte dei privati e/o dei professionisti. - predisposizione di Certificati di Destinazione Urbanistica (CDU), - Rilascio dell’Autorizzazione Forestale/Idrogeologica o Presa d’Atto per lavori già eseguiti, in zona sottoposta a Vincolo Forestale-Idrogeologico, con verifiche del pagamento delle eventuali sanzioni comminate dal Corpo Forestale; - Deposito per le pratiche dei cementi armati e delle strutture reticolari e dei collaudi, con registrazione e controllo della completezza degli elaborati.

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- gestione delle richieste di Idoneità Alloggio per il permesso di soggiorno, il permesso di lavoro, ricongiungimento familiare, e/o altri casi previsti dalla normativa. In breve tale gestione consiste nella verifica documentale, e sopralluogo di riscontro della sussistenza dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza eseguite a seconda dei casi con l’ULSS e/o con la polizia locale o Giec In ottemperanza alle normative l’ufficio continuerà a svolgere le seguenti mansioni: - Raccolta e invio alla regione Veneto dei dati relativi agli interventi edilizi presentati ed approvati ai sensi della L.R. 32/13 “piano casa”; - Raccolta e invio alla regione Veneto dei dati di installazione di impianti fotovoltaici, - Raccolta e trasmissione dati all’Energy Manager del Comune relativamente agli impianti di energia rinnovabile installati nel nostro

comune, - Raccolta e trasmissione dati su pratiche edilizie di ampliamento o su nuove costruzioni per conto dell’ISTAT; - Raccolta e trasmissione dei certificati di idoneità degli impianti elettrici, termoidraulici, di raffrescamento, ecc., trasmessi all’Ufficio sia in

seguito ad interventi edilizi alla Camera di Commercio Industria ed Artigianato di Vicenza in base a quanto esplicitamente previsto dal D.P.R. 380/01;

- Raccolta dati inerenti i procedimenti svolti al fine di monitorare gli obiettivi dell’Ufficio e i relativi carichi di lavoro e di verificarne la rispondenza ai criteri di qualità.

- L’Ufficio Edilizia Privata continuerà a ricevere il pubblico, sia cittadini che professionisti, per delucidazioni e informazioni, nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12,30, eventualmente in caso di necessità sarà disponibile in orari e giorni diversi previo appuntamento. Oltre al programma di lavoro sopra descritto l’Amministrazione, pone l’accento sulla prosecuzione e l’attuazione dei seguenti obiettivi:

- Miglioramento del servizio offerto dall’ufficio al cittadino e ottimizzazione dei tempi di risposta mediante: a) completamento del riordino dell’archivio edilizio iniziato nello scorso anno, necessario per verificare se vi siano pratiche non ancora

concluse (mancanza inizio lavori o fine lavori richiesta agibilità) negli anni fino al 2005; b) supporto agli uffici Comunali (esempio Ufficio Tributi ) con estrapolazione di dati e informazioni utili a completare il servizio svolto

dagli stessi; c) cercando di mantenere gli standard ricevuti ed ottimizzando i rapporti con l’ULSS e la Prefettura per le procedure di idoneità alloggio,

- Creazione dello Sportello Unico per l’Edilizia o SUE, il cui proposito e già iniziato lo scorso anno e attende la creazione degli iter relativi. Tale obiettivo fa parte di un più ampio progetto denominato “Amministrazione digitale”, la cui realizzazione si intende proseguire seppure nei limiti dettati dagli impegni economici e di personale.

Con l’obiettivo di migliorare il decoro urbano, in particolare nei centri storici, si intende avviare un’iniziativa mirata ad incentivare gli interventi edilizi di privati sugli edifici prospettanti la pubblica via. Tale progetto sarà attuato con bando valevole per il biennio, e prevederà di destinare di contributi economici a fondo perduto. A tale scopo si intende stanziare a bilancio la cifra di € 40.000 per anno, da assegnare con tetto massimo e in base alle spese sostenute, a chi coerentemente con le regole che si andranno a definire risulteranno meritevoli di riceverli, dietro presentazione di idonea documentazione degli interventi realizzati e preventivamente assentiti dall’Ufficio Tecnico Comunale.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALL’URBANISTICA E S UAP

Per quanto riguarda la pianificazione urbanistica generale, nel 2014 si è proseguito con la formazione del Pat che è stato approvato con decreto del Commissario Straordinario della Provincia n. 100 del 28.05.2014. Sempre in tema di pianificazione urbanistica generale, la Giunta a dicembre 2013 ha avviato il percorso per la redazione di una Piano degli Interventi tematico, per dare attuazione al progetto Vi.Ver. approvato dalla Provincia e per il quale il nostro Comune ha sottoscritto l'accordo di pianificazione unitamente alla Provincia e ai Comuni di Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo, Montebello Vicentino e Gambellara. Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 52 del 29.7.2014 è avvenuta l'illustrazione del Documento del Sindaco e si è dato avvio al procedimento di consultazione, partecipazione e concertazione come previsto dalla LR 11/2004. Il primo Piano degli Interventi tematico è in corso di formazione e si prevede entro l'anno il completamento della progettazione e l'adozione. Grande rilievo assumono gli accordi art. 6 LR 11/2004 relativamente alla localizzazione della grande distribuzione e alla realizzazione di opere pubbliche connesse da parte dei privati. Nel corso del 2015 si prevede inoltre l'inizio della progettazione del PI relativo all'intero territorio comunale.

Per quanto riguarda la pianificazione urbanistica attuativa di iniziativa privata , nel corso del 2015 si proseguirà nell'attuazione dei piani in corso e si darà riscontro alle nuove richieste di iniziativa del privato. Su questo tema sarà importante governare con attenzione le aree “Faeda” e “BOOM”. E' infatti prevista l'attuazione in maniera differenziata nel tempo: mentre per il BOOM l'intervento potrà partire senza ulteriori decisioni politiche considerato che si tratta di zona di completamento, per la Faeda occorrerà confrontarsi anche con gli Enti superiori (Provincia) considerato che le dimensioni sono tali da dover essere esaminate su larga scala (corridoio multimodale Vicenza-Gambellara, progetto VI.VER. e P.I. tematico). Particolare significato conserverà nel corso del 2015 la pianificazione urbanistica attuativa di iniziativa pubblica: in particolare si proseguirà con il processo di revisione dei piani di recupero del centro storico, iniziato nel 2008 con il piano di recupero “La Valle” e proseguito con “San Pietro 1 - Conti Gualdo”, “S.Pietro 2 – Chiesa” e “S.Pietro 3 - Circonvallazione”. Nel corso del 2015 dunque si procederà nel percorso di revisione generale del centro storico della zona di San Pietro con il quarto settore, per concludere la zona di S.Pietro. Si cercherà inoltre di valutare tutte le richieste che nel frattempo sono pervenute anche nelle altre zone del centro storico. In collaborazione con l'assessorato competente sarà continuamente implementato il piano regolatore interattivo pubblicato sul sito del Comune, al fine di consentire al cittadino e al professionista di accedere direttamente da casa o dal proprio ufficio alle informazioni, considerato che da più parti arrivano conferme sulla bontà tecnica del prodotto pubblicato in rete. Forte rilievo ha assunto nel 2011 la creazione di un nuovo servizio. Si tratta del S.U.A.P. (sportello unico per le attività produttive), trattato dal D.P.R. 160 del 07.09.2010. In sostanza con l'abrogazione del D.P.R. 447/1998 e si è passati ad una disciplina molto diversa, la quale dispone che per tutte le iniziative del settore produttivo, si debba transitare unicamente attraverso detto ufficio ed esclusivamente per via telematica, anche nei

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rapporti con gli enti esterni interessati al procedimento. Il Comune ha strutturato un progetto molto ambizioso e articolato al fine di ottemperare alla riforma messa in campo dal citato D.P.R. 160/2010. Nel corso del 2011, da aprile, sono state gestite tutte le pratiche del procedimento “automatizzato” esclusivamente in via telematica; nel corso del 2012 si è passati alla gestione anche del procedimento “ordinario” in via telematica, passando all'utilizzo del portale camerale, in completa attuazione del D.P.R. 160/2010. Dal 2013 il portale camerale è in grado di offrire all'impresa la possibilità di accedere a circa 2000 procedimenti relativi al commercio, edilizia, ambiente, pubblicità, ecc. Ad oggi il portale fornito dalla Camera di Commercio risulta essere per gli utenti esterni e per gli uffici del Suap uno strumento efficace e semplice, senza considerare che ormai è in uso nella maggior parte dei Comuni del Veneto. Solo in Provincia di Vicenza ad oggi è in uso in 108 Comuni su 121. La finalità è di dare risposta, in linea con la norma dello Stato, in tempi rapidi e attraverso un interlocutore unico a tutte le richieste avanzate dalle aziende. Il nostro Comune è tra quelli a livello provinciale che ad oggi sta lavorando nel rispetto del DPR 160/2010 e cioè ricevendo le pratiche esclusivamente in via telematica. La bontà della struttura organizzativa è riconosciuta a livello provinciale (e oltre), tant'è che gli addetti dell'ufficio Suap sono stati inseriti su richiesta della Camera di Commercio nel gruppo di lavoro regionale che si occupa della costruzione e della modifica dei procedimenti e del portale e nel gruppo sperimentazione Suap promosso da Confindustria. Hanno partecipato inoltre come relatori a seminari organizzati dalla Confartigianato e dalla Camera di Commercio. E' un ufficio che ormai si interfaccia trasversalmente con buona parte della struttura comunale coinvolgendo ad oggi 9 responsabili di uffici diversi. Per il 2015 si ritiene di dover proseguire su questo innovativo cammino intrapreso.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALLA VIABILITA’ E M OBILITA’

Per quanto riguarda la gestione della pubblicità lungo le strade si proseguirà con l'attività di controllo e rilascio delle autorizzazioni

all’installazione di pubblicità lungo le strade, pertanto insegne di esercizio, cartelli stradali, cartelli vendesi – affittasi ecc.. Verranno inoltre effettuate la valutazione e l’autorizzazione all’installazione di segnali turistici e di territorio per le attività industriali, artigianali, commerciali, alberghiere, ecc. e verranno rilasciati i rinnovi delle autorizzazioni all’installazione di impianti pubblicitari. Oltre alla normale gestione delle attività sopra descritte si continuerà l'opera di collaborazione con la polizia locale per il controllo delle installazioni pubblicitarie sul territorio comunale e si continuerà il rilievo dei cartelli pubblicitari lungo alcune strade comunali. Per quanto riguarda la viabilità ci si occuperà della valutazione delle istanze dei cittadini, con sopralluogo e studio delle possibili soluzioni alle problematiche sollevate, verrà inoltre effettuata la redazione delle ordinanze di modifica della viabilità con sopralluogo. Verranno esaminate le pratiche edilizie che prevedono apertura o modifica di accessi carrai e ne verrà verificata la conformità al Codice della Strada con sopralluogo, verranno esaminati i piani urbanistici, si terranno i rapporti con altri uffici pubblici, aziende di trasporti, Veneto Strade,

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Provincia di Vicenza ecc, verrà conservato e aggiornato l’archivio con documentazione sul traffico (studi e planimetrie), PUT, mappatura situazioni pericolose, monitoraggio del traffico ecc. Verrà inoltre sperimentato e poi eventualmente realizzato, in collaborazione con l'Istituto Scolastico, uno spazio defilato rispetto alla circolazione stradale in corrispondenza dell'area esterna alla Scuola Media Marco Polo, riconoscendo a tale spazio la caratteristica di uso pubblico temporaneo, al fine di consentire agli alunni l'attesa in uno spazio sicuro e garantire nel contempo la fluidità e la sicurezza della circolazione.

Il Comune di Montecchio Maggiore verrà interessato da interventi infrastrutturali importanti che ne modificheranno radicalmente il sistema viario.

Attualmente è in corso di realizzazione la variante alla SP 500 in comune di Montecchio Maggiore cosiddetta “bretella di Alte”; tale infrastruttura permetterà di spostare il traffico di attraversamento e il traffico pesante al di fuori del centro abitato di Alte e consentirà di migliorare notevolmente la qualità della vita degli abitanti della frazione castellana. E’ pertanto importante mantenere un costante coordinamento con l’impresa, la direzione lavori e la Società Brescia Padova, al fine di limitare al minimo i disagi per la popolazione.

Con la realizzazione di tale bretella poi, si potrà finalmente intervenire sulla viabilità del quartiere di Alte, libero dopo tanti anni dal traffico di attraversamento, venire incontro alle esigenze segnalate dalla cittadinanza ed effettuare interventi di riqualificazione del tessuto urbano.

E' stato da poco consegnato anche il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta, un’opera di cui si parla da anni e che modificherà radicalmente la struttura viaria non solo di Montecchio o dell’Ovest Vicentino, ma di tutto il Veneto.

Tale infrastruttura porterà notevoli cambiamenti nella vita dei cittadini e costituisce un’opera di impatto sul territorio; pertanto, considerate anche l’entità e le dimensioni del cantiere e l’afflusso di mezzi pesanti, sarà necessario effettuare un controllo sulle operazioni e sui lavori, mantenendo un costante contatto e collaborazione con l’impresa, con la direzione lavori e con la società SIS, anche in questo caso al fine di ridurre al minimo i disagi per la popolazione.

Sarà altresì necessario coordinarsi con gli altri enti proprietari di strade coinvolti a vario titolo dalla realizzazione delle opere, quali Provincia di Vicenza, Vi-abilità, Veneto Strade e con i comuni contermini al fine di coordinare al meglio l’esecuzione delle opere viarie e le eventuali modifiche alla viabilità che dovessero ritenersi necessarie.

Importante da un punto della mobilità sostenibile sarà l’impegno che verrà profuso per lo sviluppo e la concreta realizzazione dei numerosi progetti riguardanti le piste ciclabili. Tra i vari, quelli più significativi riguardano :

• la pista ciclabile lungo l’argine del torrente Guà, per collegare tutta la valle dell’Agno, da Montebello a Valdagno, passando per Montecchio Maggiore;

• le piste ciclabili per i collegamenti con Altavilla (pista parallela alla strada Melaro) e Brendola, e per le connessioni alla futura stazione ferroviaria di Alte in particolare per l’attraversamento in sicurezza degli incroci con l’autostrada e la ferrovia;

• la rete di piste ciclabili che connetteranno Vicenza, Creazzo, Sovizzo e Montecchio verso Montebello, Arzignano ecc.. percorrendo i più bei tratti interni dei nostri territori per valorizzarne e sfruttarne l’attrattività turistica. Sono progetti e idee su cui molto lavoro di preparazione è già stato fatto, con intese fra enti e accordi firmati con Provincia e comuni

contermini. Programmi su cui si proseguirà con l’impegno di realizzarli, magari per stralci, facendo i conti con i bilanci e le priorità comunali, e cercando come sempre finanziamenti extracomunali.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO PROTEZIONE CIVILE

Nel 2015 l’attività della Protezione Civile procederà attraverso la verifica e implementazione del Piano Comunale di Emergenza con un'ulteriore raccolta di informazioni e dati sulla realtà territoriale del comprensorio e con la predisposizione di specifica modulistica al fine di realizzare comunicazioni rapide in occasione di eventuali emergenze. Centro Operativo Misto di Montecchio Maggiore: in virtù di Comune Capofila dell’A.T.O. 9, Ambito Territoriale Omogeneo di Protezione Civile determinato dalla Prefettura e dalla Deliberazione di Giunta Regionale del Veneto n. 3936 del 12 dicembre 2006, Montecchio Maggiore è sede del Centro Operativo

Misto (C.O.M.). L’Assessorato promuoverà un percorso finalizzato a realizzare una gestione unitaria della protezione civile, con coinvolgimento e scambio di informazioni con i comuni componenti l’A.T.O. attraverso la stipula di un'apposita convenzione. Attualmente l’ufficio di protezione civile ha il compito di coordinare le attività attraverso l’organizzazione di riunioni mensili, predisposizione di una prima rubrica dei referenti comunali, nonché di individuare gli strumenti software per la gestione condivisa delle informazioni. Nel 2015 è in previsione l'approvazione del piano di emergenza esterno della ditta FIS. La Prefettura ha già preannunciato lo svolgimento di un'esercitazione nei mesi estivi. Il Comune ha l'importante ruolo di coordinare le polizie locali limitrofe per la pianificazione della gestione della viabilità in caso di incidente industriale grave. Considerata la “trasversalità” della protezione civile, l'assessorato porrà tra i suoi obbiettivi la collaborazione attiva con tutti gli uffici che a vario titolo si occupano di gestione e pianificazione del territorio. L’attività di educazione nelle scuole in materia di protezione civile continuerà ad essere promossa, come negli anni passati, da Artemide, associazione convenzionata con il Comune per la divulgazione di tematiche ambientali e di emergenza nelle scuole (ambiente ed ecologia - sicurezza urbana ed auto protezione). Particolare attenzione presta questo ufficio all’attività di informazione alla cittadinanza attraverso i pannelli led e attraverso la gestione dei totem.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI, ALLA SANITA’ E AL VOLONTARIATO

Il persistere della crisi economica, produttiva ed occupazionale, riducendo la disponibilità economica delle persone e delle famiglie, aumenta la domanda assistenziale. Sempre più frequente è il ricorso al servizio sociale, e non solo da parte di cittadini in condizioni di indigenza, per ottenere risposte sul piano occupazionale. L’Amministrazione Comunale ha profuso ogni sforzo, in sede di redazione del bilancio previsionale 2015 per mantenere il livello delle risorse complessivamente destinate al sociale.

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Conferma il suo impegno a mettere in campo ogni risorsa e intervento possibili, finalizzati ad offrire un sostegno a chi sta affrontando questo momento difficile, operando anche in collaborazione con gli altri servizi territoriali. INTERVENTI A FAVORE DI MINORI E FAMIGLIE In numero sempre crescente si presentano al servizio sociale comunale famiglie con minori, italiane e straniere, in condizioni di disagio economico derivante dalla mancanza di lavoro, o che necessitano di un sostegno professionale per carenti capacità genitoriali, Si tratta frequentemente di un target di popolazione a rischio di esclusione sociale, in situazione di deprivazione economica, con problemi abitativi, in condizione di vulnerabilità relazionale anche all’interno dello stesso ambito familiare. Il Servizio Sociale comunale si attiva, a seconda delle situazioni, attraverso il segretariato sociale e il coordinamento degli interventi in rete con altri servizi istituzionali, del privato sociale e del volontariato. Il fine è di sostenere e accompagnare le famiglie verso la fruizione delle diverse possibilità di aiuto offerte dal Comune, dalla Regione e dallo Stato. Interventi a favore dei Minori Gli interventi a favore dei minori fanno riferimento alle attività mirate a limitare le situazioni di disagio sociale. La delega della gestione delle funzioni tecnico-amministrativa all’ULSS5, stabilita in passato dal Consiglio Comunale e realizzata attraverso l’approvazione del Protocollo operativo, consentono a tutt’oggi di mettere a disposizioni delle famiglie competenze, strumenti e interventi specializzati e mirati. Ciò sia rispetto alle situazioni in cui la problematicità rappresentata, pur nella sua complessità, non necessita di un intervento immediato dell’Autorità Giudiziaria Minorile, essendo ancora possibile effettuare tentativi di recupero della situazione in termini extragiudiziali, sia rispetto alle situazioni a vario titolo e in vario modo conclamate che hanno portato all’esigenza di un intervento giudiziale. L’Amministrazione Comunale, anche al fine di fornire strumenti operativi consolidati e indubbiamente efficaci soprattutto in termini di prevenzione a possibili aggravamenti di situazioni emergenti, intende sostenere, anche per il corrente anno, le spese per la gestione del “Centro Ludico Ricreativo Gattomiao”, gestito dalla Cooperativa Piano Infinito. L’impostazione del servizio rimane quella degli scorsi anni. E’ rivolto ai bambini e alle bambine che frequentano la scuola primaria. Gli inserimenti presso il Centro Ludico Ricreativo avvengono tramite le Unità Operative dell’ULSS 5, anche su richiesta delle Istituzioni Scolastiche territoriali, che possono cogliere situazioni di disagio ancor prima dei servizi territoriali: per tutti i minori viene elaborato un progetto educativo personalizzato. Gli obiettivi generali sono l’integrazione e la socializzazione dei minori con i coetanei e con gli adulti, il sostegno nello svolgimento dei compiti scolastici, l’intervento assistenziale. La convenzione con l’ULSS 5 scadrà nel luglio del corrente anno e saranno da ridefinire gli accordi con l’ULSS 5 per dare continuità ad un servizio, che nel corso degli anni, si è dimostrato una risorsa necessaria per la prevenzione del disagio.

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Progetti di intervento a favore dei preadolescenti Con l’intento di mantenere gli interventi e i servizi che efficacemente hanno dato risposte alla gestione del tempo libero dei ragazzi, proseguirà anche quest’anno la collaborazione con le Parrocchie per la realizzazione di progettualità a favore della fascia dei preadolescenti. Le Parrocchie di Alte, San Pietro e San Paolo hanno promosso e promuoveranno azioni mirate alla prevenzione del disagio attraverso percorsi progettuali preventivamente definiti. Da un punto di vista logistico, l’articolata dislocazione dei gruppi, ha agevolato la partecipazione di numerosi ragazzi. INTERVENTI A FAVORE DEI DISABILI E DEGLI ANZIANI Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati, nel nostro Paese, da un processo costante di invecchiamento della popolazione. Una delle conseguenze dell’invecchiamento demografico è rappresentata dall’incremento della popolazione anziana bisognosa di assistenza: fasce sempre più ampie di popolazione vengono a trovarsi in una situazione di ridotta autonomia, affette da patologie tipiche dell’’invecchiamento (tra cui le demenze senili) e costrette a ricorrere più frequentemente ai servizi sanitari. L’insorgenza nell’anziano di una condizione di dipendenza si ripercuote fortemente, oltre che sulla persona e sulle sue possibilità di essere attiva nella società, anche sulla sua famiglia. Le scelte politiche regionali in materia di interventi sociali sono orientate a favorire la permanenza delle persone non autosufficienti, anziani e disabili, nella propria famiglia evitando il più possibile il ricorso al ricovero in strutture residenziali che tuttavia viene messo in atto quando l’intervento domiciliare socio-sanitario non è più sufficiente. Il mantenimento deIle persone a rischio di compromissione dell’autosufficienza o in condizione di dipendenza assistenziale presso il proprio domicilio si esplica anche attraverso l’attivazione del servizio SAD (Servizio Assistenza Domiciliare). Nel SAD le prestazioni sono esclusivamente di tipo assistenziale (igiene e cura della persona, aiuto domestico, segretariato sociale): può essere integrato, su proposta del medico curante, con prestazioni di rilievo sanitario (ADI- Assistenza Domiciliare Integrata). Per quanto riguarda la domiciliarità, la Regione Veneto ha definito le politiche di sostegno delle cure domiciliari per le persone non autosufficienti. Attraverso l’ ICD - Impegnativa di Cura Domiciliare- viene consentito al privato cittadino di acquistare direttamente prestazioni di supporto e assistenza alla vita quotidiana di persone non autosufficienti, siano essi minori, adulti o anziani, ad integrazione delle attività di assistenza domiciliare. Per la gestione del Sistema delle Cure domiciliari, che comprende l’assistenza domiciliare, l’assistenza domiciliare integrata da prestazioni socio-sanitarie e l’ICD, è stato approvato a fine 2014 un Accordo di Programma con il Centro Servizi IPAB La Pieve e l’ULSS 5, e per dare operatività a tale Accordo dal gennaio 2015, è stato approvato un Protocollo operativo. Ciò significa che il Servizio domiciliare, già gestito su delega dall’ULSS 5, dal gennaio di quest’anno viene assicurato e coordinato, attraverso una Cooperativa Sociale, dal Centro Servizi IPAB la Pieve. A tutto ciò si aggiungono interventi complementari e integrativi dell’Assistenza Domiciliare quali il servizio di fornitura dei pasti caldi a domicilio e il servizio di Telecontrollo e Telesoccorso. La fornitura dei pasti caldi a domicilio viene, garantita da una Ditta specializzata nel settore ristorazione e attivata , su richiesta del cittadino, dal Servizio sociale comunale, a fronte di situazioni di bisogno in cui possono incorrere le persone anziane ultra65enni che sono in condizione di

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parziale o totale non autosufficienza, o di coloro che si trovano in condizioni di disabilità o di disagio sociale. Il Telecontrollo / Telesoccorso è un servizio messo a disposizione della Regione Veneto e viene attivato dal Servizio sociale comunale su richiesta di anziani soli o coppie, per fornire uno strumento di intervento in caso di bisogno. Quando invece risulta insufficiente rispetto al bisogno il complesso dei servizi previsti per la domiciliarità, si ricorre al ricovero presso le strutture residenziali. La necessità di inserimento viene segnalata dai competenti servizi sociali territoriali, tra i quali anche il Centro Servizi IPAB La Pieve in conseguenza dell’Accordo di Programma stipulato, all’ Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale (UVMD) dell’ULSS 5,e da quest'ultima vagliata secondo precisi criteri definiti dalla Regione Veneto. Vengono pertanto valutate dalla UVMD le richieste di accesso in struttura residenziale sia di persone anziane che di adulti tra i 18 e i 64 anni, affetti da disabilità congenita o acquisita, di tipo motorio o sensoriale, o da patologie psichiatriche associate alla disabilità, che presentano situazioni di difficile gestione in famiglia o che sono privi di rete familiare significativa. Nel caso in cui l’interessato, sia esso adulto disabile, affetto da patologia psichiatrica o anziano), e la sua famiglia, non siano in grado far fronte all’onere della retta, l’Amministrazione comunale, esperita l’istruttoria del caso, può intervenire economicamente per consentire l’inserimento in struttura della persona in condizione di dipendenza assistenziale facendosi parzialmente o totalmente carico dell’onere della quota “sociale" della retta, essendo la restante quota sanitaria a carico dell’ULSS. Il ruolo del servizio sociale comunale, in tutte queste tipologie di problematiche, è anche di porsi al fianco dell’interessato e/o della sua famiglia per aiutarli ad affrontare i problemi e a perseguire gli obiettivi concordati, poiché la pluralità di aiuti e servizi, formali ed informali, presenti nel territorio, potrebbe porli nella difficoltà di orientarsi sulla scelta degli accessi possibili, sia da un punto di vista assistenziale, che economico.

INTERVENTI ECONOMICI DI CARATTERE ASSISTENZIALE PER SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE. La crisi economica sta rendendo ancora più precarie le condizioni di vita di quelle persone adulte che per età, condizioni di salute cagionevoli e/o invalidità, trovano maggiore difficoltà nel trovare una occupazione lavorativa, anche temporanea, e risultano pertanto privi di mezzi di sostentamento . Si tratta di un target di popolazione a rischio di esclusione sociale, in situazione di deprivazione economica, con problemi abitativi, in condizione di vulnerabilità cui va ad aggiungersi la mancanza di una rete familiare e di relazioni sociali significative. Si aggiungono inoltre persone o famiglie che, sempre per effetto del perdurare della crisi economica, perdono il lavoro oppure sono in cassa integrazione o in mobilità e si trovano a dover affrontare grosse difficoltà di gestione dell’economia familiare vedendo ridursi sensibilmente le entrate mensili e trovandosi così, all’improvviso, ad essere fruitori dei Servizi Sociali per motivi esclusivamente di ordine economico. Talvolta, per qualcuno di loro, si rende necessario provvedere ad una collocazione residenziale temporanea per far fronte ad una situazione di emergenza e per porre riparo ad una condizione di marginalità sociale generata dalla mancanza di una rete familiare o solidale. Per questi motivi il Comune interviene anche con prestazioni economiche in ragione dei requisiti e secondo le modalità previste dal vigente Regolamento in materia assistenziale. Il parametro di riferimento per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate è l’ISEE. Con DPCM n. 159/2013 e successivi provvedimenti è stata rivista la normativa relativa alla modalità di determinazione e i campi di applicazione del’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

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Di conseguenza si renderà necessario intervenire sul vigente Regolamento in materia assistenziale,cercando di rivedere gli interventi sulla base delle caratteristiche degli utenti, e riproponendo nuovi sistemi di accesso ai servizi e di compartecipazione alla spesa. Sarà necessaria l’ormai collaudata collaborazione con i CCAAFF per la presentazione delle domande di prestazioni sociali agevolate.

INTERVENTI ECONOMICI Si tratta di interventi che vengono garantiti in via secondaria rispetto a tutte le altre prestazioni di natura previdenziale di cui la persona o il nucleo familiare possono aver titolo. Di conseguenza, prima di accedere agli interventi economici comunali, il ruolo del servizio sociale è di fornire tutte le informazioni sui contributi e agevolazioni previste a livello nazionale e regionale, curando un utilizzo mirato delle risorse comunali.

� Assegni a nuclei familiari numerosi ed assegni di maternità Trattasi di strumenti di politica sociale. I benefici sono direttamente erogati dall’INPS previo provvedimento del Dirigente Comunale di Settore e si riferiscono specificatamente: all'assegno a favore dei nuclei familiari, a favore di famiglie con almeno tre figli minori , al l'assegno di maternità a favore delle madri cittadine italiane -e straniere in possesso della carta di soggiorno-, che non beneficino già del trattamento previdenziale. Anche in relazione alle direttive impartire dal DPCM n. 159/2013, è stretta la collaborazione tra il servizio sociale comunale e i Centri Assistenza Fiscale in materia di istruttoria dei relativi procedimenti. � Contributi a sostegno delle locazioni In considerazione della difficile situazione in cui di frequente si vengono a trovare le persone indigenti che devono far fronte a canoni di locazione onerosi, la Legge n. 431/98 concernente la disciplina delle locazioni e successivi provvedimenti regionali, hanno individuato i criteri per la concessione di contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione. L’Amministrazione Comunale integra annualmente il Fondo messo a disposizione dallo Stato e dalla Regione Veneto e valuta le richieste che vengono presentate attraverso i Centri di Assistenza Fiscale. � Bonus ENEL e GAS I cittadini che posseggono i requisiti previsti dalla vigente normativa nazionale, possono presentare la domanda per ottenere un bonus sulle bollette dei consumi di energia elettrica e di gas. La tariffa sociale viene riconosciuta per la fornitura di energia elettrica e gas sostenuta dai clienti domestici in condizione di disagio economico e di disagio fisico L’inoltro della richiesta alle Aziende fornitrici, viene gestita, sulla scorta di apposita convenzione, dai Centri di Assistenza Fiscale. � Benefici regionali per il superamento delle barriere architettoniche. � Assistenza economica ad anziani e famiglie Si rivolgono ai servizi sociali del Comune anziani e famiglie, in particolare modo per quanto riguarda le richieste di contributi economici straordinari, per far fronte alle spese derivanti dai consumi domestici, soprattutto nella stagione invernale, e per far fronte ai canoni di locazione.

A ciò si aggiungono, nelle famiglie con minori che frequentano la scuola materna e dell’obbligo, le richieste di esonero delle spese mensa/trasporto

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SPORTELLO LAVORO È attivo lo Sportello Lavoro, istituito dal Comune di Montecchio Maggiore Il servizio, che nasce da un protocollo d’intesa tra Comune, Ulss 5 e Centri per l’Impiego della Provincia di Vicenza, raccoglie le segnalazioni di chi sta attraversando un periodo di difficoltà per la mancanza di un’occupazione, fornendo informazioni su stage, corsi di formazione e strumenti di incentivazione e sostegno all’ inserimento lavorativo, derivanti da tutti i soggetti pubblici e privati che aderiscono al progetto. Purtroppo si assiste ad un peggioramento complessivo della situazione. La perdita di posti di lavoro ha riguardato tutti i settori (primario, secondario e terziario); sono diminuite ancora le assunzioni e sono ridottissime le assunzioni a tempo indeterminato. Alle due tradizionali componenti della disoccupazione (inoccupati in cerca di primo inserimento, licenziati) se ne è aggiunta una terza di persone alla ricerca di nuovo inserimento (casalinghe, pensionati), spinte dal prolungarsi della crisi che erode i risparmi famigliari. Attraverso le iniziative mirate al sostegno delle famiglie di Montecchio più esposte alla crisi economica attuale con l’utilizzo del fondo anticrisi, le iniziative per la prosecuzione del progetto “Patto sociale per il lavoro”, le iniziative a supporto degli interventi regionali finalizzati all’occupazione di persone disoccupate per lavori di pubblica utilità, si è riusciti a dare risposte concrete all’integrazione al reddito e alla riqualificazione lavorativa. FONDO ANTICRISI Da qualche anno, stante il perdurare della crisi economica ed occupazionale, l’Amministrazione finanzia iniziative mirate di sostegno alle famiglie di Montecchio Maggiore più esposte alla crisi, con interventi da realizzarsi attraverso la riproposizione di uno specifico “Fondo straordinario per le famiglie in difficoltà” . Tale Fondo è di prassi finalizzato alla copertura parziale o totale delle spese minime di gestione familiare ed i contributi vengono erogati secondo i criteri di accesso e nei limiti di intervento stabiliti dalla Giunta Comunale. Coerentemente all’obiettivo che si intende perseguire, e riconosciuta impregiudicata la possibilità, per le altre categorie di persone che si trovano, per ragioni diverse, in situazioni di disagio economico, di ricevere contributi secondo quanto stabilito nel vigente regolamento in materia di assistenza sociale, si ritiene di intervenire, anche a favore dei soggetti che si trovano in stato di disoccupazione, in mobilità, sospensione, Cassa Integrazione Guadagni. I cittadini stranieri , per poter accedere al Fondo qui disciplinato, dovranno, come in passato, essere altresì in possesso di un valido permesso di soggiorno o trovarsi nei termini di legge per la richiesta di rinnovo dello stesso presso le competenti autorità, e dovranno risiedere da almeno dieci anni nel territorio nazionale comprovati da possesso del certificato storico di residenza, ovvero da almeno cinque anni continuativamente nel Comune di Montecchio Maggiore. PATTO PER IL LAVORO VICENTINO Poiché la crisi occupazionale non ha trovato nel tempo più organica e strutturale soluzione, attraverso gli strumenti predisposti a livello nazionale dai competenti organi, questa Amministrazione Comunale ha aderito al progetto avviato dalla Provincia e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di VR VI BL e AN denominato “Patto Sociale per il lavoro vicentino” . In questi ultimi anni l’adesione al progetto, avvenuta con la

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prevista integrazione economica proposta dalla Fondazione Cariverona e dalla Provincia di Vicenza, ha consentito di occupare in tirocini di lavoro coloro che risultavano in possesso dei requisiti per poter accedere al Bando. Si è rivelata utile la collaborazione con il Consorzio che fa capo alle diverse Cooperative che operano nel territorio, sia per la gestione operativa che per la disponibilità ad accogliere presso le proprie strutture i tirocinanti. E’ auspicabile che anche nel 2015 sia possibile proseguire le attività del Patto a cui abbiamo aderito nel 2013/2014, mettendo a disposizione non solo risorse per tirocini/borse lavoro ma anche per corsi di formazione. LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’ La Regione con DGR n. 804/2014 ha istituito un Fondo per l’erogazione di contributi per l’impiego di disoccupati nello svolgimento di lavori di pubblica utilità presso i Comuni. Nel 2014 l’Amministrazione comunale ha presentato richiesta di finanziamento, comunicando l’adesione all’iniziativa e individuando persone in possesso dei requisiti richiesti, per la realizzazione di servizi amministrativi, di giardinaggio di aree pubbliche, di vigilanza dei parcheggi ecc. .Il progetto è stato avviato all’inizio di quest’anno con la collaborazione .del Consorzio che fa capo alle diverse Cooperative che operano nel territorio, per quanto riguarda l’aspetto amministrativo. , TRASFERIMENTO AI COMUNI PER SERVIZI SOCIALI Il territorio dell’ULSS 5 dispone di una struttura di accoglienza per persone in condizioni di disagio e prive di alloggio. Trattasi dell’Asilo notturno di Arzignano Dalli Cani, che rientra nel Progetto denominato “Rete di inclusione sociale”, promosso dalla Caritas Diocesana Vic.na ed è cofinanziato dalla Fondazione Cariverona. Questa Amministrazione comunale aderisce con proprio contributo al funzionamento della struttura, gestita da una Cooperativa, per poter dare una risposta alle persone che si trovano in condizione di gravissima marginalità. INTERVENTI PER LE FAMIGLIE Si tratta di aderire alle diverse iniziative promosse dalla Regione Veneto, che attraverso Bandi pubblici: consente l’accesso a benefici economici a fondo perduto a favore di famiglie numerose, famiglie monoparentali. PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOC IO-SANITARI

IL PIANO DI ZONA Il Piano di Zona è lo strumento di programmazione delle politiche sociali e socio-sanitarie definite a livello locale in coerenza con le linee di indirizzo regionali impartite con le delibere di Giunta Regionale Veneta nn. 157/2010 e 2082/2010; pertanto, entrano di diritto nel piano di zona tutti gli interventi sociali e socio-sanitari, pubblici e privati, dell’intero ambito territoriale di riferimento dell’Azienda ULSS. Coerentemente con i vincoli stabiliti su base regionale, il piano include sia gli interventi consolidati per i quali si punta al mantenimento, che le azioni di potenziamento e di innovazione. La titolarità del Piano è affidata alla Conferenza dei Sindaci dell’ULSS che, a sua volta, si avvale di un organo di governo politico, costituito dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci e dalla Direzione Generale dell’Azienda ULSS che opera attraverso il Direttore dei Servizi Sociali.

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L’obiettivo fissato dalla Conferenza è stato quello di disporre di uno strumento di programmazione il più possibile concreto per dare risposte ai problemi di assistenza e di cura della comunità locale in modo coordinato, mirato a obiettivi condivisi, nonché a valorizzare le risorse esistenti. Pertanto la Conferenza ha puntato prioritariamente al mantenimento dei servizi esistenti al fine di garantire, per quanto possibile, l’attuale offerta di servizi presente sul territorio da parte di tutti i soggetti istituzionali e sociali, pubblici e privati.

L’ULSS 5 La legge regionale (art. 6 della L.R. 55/82) suddivide le funzioni socio-assistenziali in due grandi categorie: quelle che competono esclusivamente all' U.L.S.S. e quelle attribuite ai Comuni, alcune delle quali possono essere delegate all' U.L.S.S., come peraltro confermato con successivi provvedimenti regionali. All’interno del Bilancio si individuano quindi: - la quota che viene trasferita all’ULSS 5 per le c.d funzioni proprie quali l'assistenza ai diversamente abili, anche all’interno dei centri ludico-ricreativi e dei centri estivi, l'integrazione scolastica, l'integrazione lavorativa nelle aree handicap, salute mentale e dipendenze, i Centri Educativi Occupazionali Diurni, il programma socio-riabilitativo, gli interventi di mediazione culturale ed altre attività; - le quote che riguardano il conferimento all'ULSS 5 di funzioni afferenti l’area minori. Per quanto riguarda le funzione proprie, con particolare riferimento all’area disabilità, merita particolare attenzione la gestione dei Centri Diurni e il Servizio Integrazione Lavorativa. Per quanto riguarda invece le funzioni delegate, questa si riferisce alla funzione relativa alla tutela dei minori, con la quale si conferisce all’ULSS 5 oltre che la delega operativa di cui lettera i) dell’art. 6 della L.R. 55/82 – funzioni tecnico-professionali di valutazione e presa in carico, in materia di tutela dei minori,- anche la delega amministrativa consistente nella gestione diretta degli oneri economici derivanti dal collocamento residenziale e dall’affido familiare dei minori. La delega prevede un protocollo operativo che riconosce la necessità di sviluppare delle competenze specifiche, un lavoro multidimensionale e multiprofessionale, un approccio globale, per superare la frammentarietà degli interventi, . Pertanto il nostro Bilancio identifica separatamente le spese che finanziano le funzioni proprie dell'U.L.S.S. e le spese che coprono la funzione delegata sulla cui entità il Comune in quanto tale, non ha di fatto un potere decisionale diretto, se non attraverso le deliberazioni della Conferenza dei Sindaci. E’ inoltre previsto lo stanziamento di una quota pro-capite per il Progetto Libera Vita, che consente il proseguimento dell’affido a famiglie o strutture dei ragazzi appena maggiorenni.

POLITICHE ED INZIATIVE SOCIO-SANITARIE

Politiche socio sanitarie Nell’ambito della Conferenza dei Sindaci oltre alla formulazione delle linee di indirizzo socio-sanitario per il raggiungimento degli obiettivi di salute definiti dalla programmazione regionale, si esaminano i diversi Progetti orientati all’ambito sociale nei quali si chiede ai Comuni un coinvolgimento sia operativo che economico.

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Mattinate della Prevenzione Il forte gradimento che la popolazione ha manifestato in tutte le edizioni degli scorsi anni, , ha indotto l’Assessorato alla Sanità a promuovere l’iniziativa, in collaborazione con ULSS 5, Associazione Diabetici ULSS 5, Associazione Donatori di Sangue Cav. Pietro Trevisan, Ovest Vicentino, Associazione Italiana Soccorritori, Protezione Civile di Montecchio, Medici di Medicina Generale ed Ospedalieri. L’edizione 2015 si sviluppa, nelle Mattinate della Prevenzione, con test gratuiti per la popolazione. Il Comune ha inoltre confermato all’ANDOS anche per il 2015 il servizio di trasporto di malati oncologici che debbano sottoporsi a radioterapie, dall’Ospedale di Montecchio Maggiore a quello di Legnago. Famiglia sicura Il Comune di Montecchio Maggiore aderisce al Progetto “Famiglia Sicura”. Si tratta di un Numero Verde 800462340 attivo 24h su 24 per tutto l’anno, a disposizione di anziani e cittadini che si trovano di fronte a situazioni di improvviso disagio, e a cui rivolgersi per un intervento di emergenza o per informazioni sui servizi sociali e sanitari disponibili sul territorio. Esso costituisce un punto di riferimento operativo per mettere in contatto i cittadini bisognosi di assistenza sanitaria e sociale con i servizi pubblici, le organizzazioni di volontariato e le forze di polizia, in grado di attivare in tempi rapidi una rete di supporto diretto per aiutare la persona.

ASSOCIAZIONISMO

Il Comune intende continuare a garantire alle numerose associazione attive nel territorio, pur nei vincoli imposti dal bilancio, il suo sostegno finanziario in termini di contributi economici, dando atto che spesso il volontariato sa intercettare bisogni e soddisfare esigenze della comunità in modo più rapido, snello ed informale di quanto possa fare l’Ente Pubblico che si muove in una cornice normativa più rigida. Un esempio tipico del valore del volontariato è costituito dalla insostituibile collaborazione che le associazioni del territorio forniscono alle iniziative ed agli eventi promossi dall’Amministrazione Comunale. Anche quest’anno ci si propone di organizzare la "Festa delle Associazioni", un’intera giornata con l’intenzione di far conoscere le Associazioni di Montecchio Maggiore e potenziarne l'azione, sensibilizzando i cittadini ad un ruolo socialmente attivo nella città.

LAVORO DI PUBBLICA UTILITA’

Nel 2013 il Comune ha rinnovato, con attività coordinata direttamente dal Dirigente. di Settore, la convenzione con il Tribunale di Vicenza per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell’articolo 186 del Codice della Strada. I concittadini svolgono lavoro di pubblica utilità, presso i servizi comunali per il periodo di servizio stabilito dal Tribunale di Vicenza, in sostituzione delle sanzioni penali previste per la guida in stato di ebbrezza. Ricordiamo che il servizio deve essere svolto in forma del tutto gratuita per il Comune.

IL 5 PER MILLE Anche nel 2015, con la dichiarazione dei redditi relativa al 2014, i contribuenti possono destinare il 5 per mille dell’IRPEF alle attività sociali svolte dal Comune.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALL’INNOVAZIONE

La continua evoluzione nel campo dell’informatica impone alla Pubblica Amministrazione la necessità di essere costantemente al passo con i tempi per garantire la massima fruibilità dei servizi al cittadino. Proseguono perciò gli investimenti e i progetti per migliorare l’informazione al cittadino con il potenziamento del sito web comunale. Il sito web sarà oggetto di ristrutturazione per rendere più agevole l’aggiornamento dei contenuti e permettere al cittadino di accedere alle informazioni sulla sua Città in tempo reale mediante l’integrazione tra sito internet comunale, portale Informagiovani, newsletter comunale, totem multimediali e pannelli stradali a led. Nell’anno in corso proseguirà l’attività dell’Ente volta all'utilizzo di software liberamente scaricabili e installabili (applicativi necessari per l'espletamento delle pratiche e delle procedure, operazioni d’ufficio, gestione della posta elettronica, elaborazione di file, navigazione su web, ecc) che consente al Comune di Montecchio Maggiore di risparmiare sulle licenze proprietarie di utilizzo gravanti sul bilancio, di migliorare il livello di trasparenza attraverso la pubblicazione di dati pubblici realizzati in formato non proprietario e di evitare costi impropri ai cittadini che vogliano accedere ai documenti. Proseguirà, anche nel 2015, l’ attività formativa per l'utilizzo dei software liberi da parte del personale interno all'Ente. Nel 2015 sarà fondamentale garantire il maggior utilizzo dei mezzi informatici sia per le operazioni dell’Ente che per le comunicazioni, in termini di sicurezza e garanzia della gestione dell’informazione, mediante importanti e costanti investimenti (acquisto e manutenzione) negli UPS (Gruppi statici di continuità) e nei sistemi di back-up. Con le medesime finalità si eseguirà la connessione in fibra ottica verso la Biblioteca e il Museo e si procederà con l’implementazione del sistema di virtualizzazione dei server applicativi gestionali, l’acquisto di dischi aggiuntivi per gli stessi e il mantenimento di un’area FTP. Un nuovo obiettivo che ci si prefigge per il 2015 è la standardizzazione del nuovo iter degli atti amministrativi che si è avviato nel 2014. E ancora si intende avviare il Piano di Informatizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte dei cittadini con modalità on-line. E’ prevista quindi l’implementazione del SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) in stretta integrazione funzionale con il Suap. Infine per quanto riguarda la sicurezza del territorio comunale, verrà implementato il nuovo sistema di controllo degli accessi viari del Comune mediante la videosorveglianza.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOV ANILI L’impegno dell’Assessorato nelle politiche per i giovani continua nel 2015 puntando sulla promozione di iniziative volte al sostegno di un’informazione consapevole, di un’educazione ai valori positivi della cittadinanza responsabile, dello sviluppo della creatività e di occasioni di aggregazione per un utilizzo sano del tempo libero. Sarà data continuità ai progetti specifici sviluppati per venire incontro alle difficoltà delle nuove generazioni in tema di formazione e occupazione. Struttura di riferimento per le attività rivolte ai giovani continuerà ad essere l’InformaGiovani, servizio radicato da ormai quindici anni nel nostro territorio. Il servizio di base, pur nelle difficoltà determinate dall’esiguità del personale a disposizione, ha raggiunto livelli di eccellenza, promuovendo per mezzo dello sportello aperto al pubblico informazione su temi nevralgici per il mondo contemporaneo quali la formazione, il

lavoro e la mobilità ma anche il volontariato, la cultura e il tempo libero. Strumenti di comunicazione sono il portale internet specifico per le politiche giovanili comunali, una newsletter dedicata, un profilo in social network, oltre a strumenti più tradizionali quali i materiali informativi cartacei a disposizione del pubblico nell’ufficio di Alte. Il servizio offre anche quattro postazioni informatiche fisse a disposizione degli utenti e l’utilizzo gratuito della navigazione wi-fi. Nel 2015 sarà mantenuto l’orario sperimentato dal 2013, che ha mantenuto pressoché inalterato il monte ore settimanale di apertura per il servizio generalista consentendo di

dedicare alcune fasce orarie per progetti specifici, laboratori per gruppi, consulenze individuali, per un’utenza dunque indirizzata a servizi particolari quali il supporto alla stesura di curriculum vitae, al bilancio delle competenze, all’orientamento scolastico, all’orientamento sulle opportunità legate alla mobilità internazionale. Continua nel 2015 anche l’iniziativa attivata in collaborazione con la Biblioteca civica con il prestito bibliotecario nella sede dell’InformaGiovani, per consentire ai giovani e alle famiglie di Alte di accedere più comodamente ad un servizio essenziale. Nei locali dell’InformaGiovani sono ospitate attività di aggregazione e formazione di associazioni e gruppi informali: gruppo di conversazione in lingua inglese Afternoon Chat il sabato pomeriggio; l’attività del Circolo Astrofili Cacciatori di Stelle il venerdì sera, quella del Circolo Scacchistico Castellano il giovedì pomeriggio, quella degli Artefici del Fuoco, gruppo informale per i giochi di società e di ruolo, il martedì sera, un gruppo di manualità creativa pensato in particolare per le donne il mercoledì sera. La programmazione e la pianificazione di interventi proposta dall’Assessorato e realizzata dall’InformaGiovani prevede per il 2015:

- Ori.G.aM.i , progetto per l’orientamento alle scelte in ambito di formazione e lavoro rivolto a studenti, giovani, genitori: sportello a cadenza regolare di consulenze individuali per analizzare bisogni, aspettative, potenzialità e competenze per una scelta critica e consapevole.

- Una rassegna di incontri su lavoro e occupazione in orario preserale a cadenza settimanale: soggetti esperti, professionisti, orientatori, consulenti del lavoro tratteranno tematiche specifiche, dalle competenze trasversali ai contratti di lavoro, dal programma Garanzia Giovani al mercato del lavoro locale.

- Progetto per affrontare la crisi del mercato del lavoro attraverso iniziative particolari quali il Job Club (gruppi di preparazione e supporto nelle tecniche di ricerca attiva del lavoro moderati dalle operatrici dell’InformaGiovani), Job Lab (laboratori con esperti del settore dedicati a bilancio delle competenze e tecniche di autocandidatura).

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- I Go da Montecchio al Mondo, una rassegna dedicata alla mobilità internazionale, più nello specifico sulle opportunità di esperienze all’estero di studio, lavoro o volontariato: incontri a cadenza mensile con esperti.

- Redazione e pubblicazione di Tempo Libero 2015/2016, guida cartacea e scaricabile da web dedicata ai corsi per il tempo libero presenti sul territorio.

- Attivazione di Ideattività 2015, iniziativa per incentivare la creatività dei giovani del territorio: un bando stimolerà la presentazione di micro-progetti in cui i giovani potranno mettere in campo competenze e know-how per realizzare iniziative di formazione, aggregazione, intrattenimento, approfondimento culturale rivolte ad altri giovani e a tutta la cittadinanza.

- Turisti in Poltrona, rassegna di racconti di viaggio ormai entrata a far parte del calendario stabile della proposta culturale del nostro comune: promuove il viaggio come conoscenza di altre culture e come predisposizione alla ricerca e alla curiosità tipica del mondo giovanile, attraverso le esperienze dirette dei viaggiatori.

- Revisione del sito internet delle politiche giovanili, con adeguamento grafico e strutturale dei contenuti, per un aggiornamento alle più nuove forme della comunicazione giovanile.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AI RAPPORTI CON LE FRAZIONI

L’Assessorato continuerà a relazionarsi con la popolazione al fine di approfondire le esigenze che emergeranno nelle varie realtà del territorio. Si provvederà entro l’estate ad approvare una regolamentazione per la rappresentanza delle problematiche delle frazioni attraverso delle proprie consulte finalizzate al colloquio diretto con l’istituzione.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATI ALLA CULTURA E AL T URISMO ATTIVITÀ CULTURALI E DI PROMOZIONE TURISTICA CURATE DALL’UFFICIO CULTURA La proposta di eventi culturali ha l’obiettivo di offrire alla cittadinanza momenti di incontro e aggregazione, stimolare la diffusione della cultura, promuovere e valorizzare il territorio. Le risorse economiche e di personale che è possibile destinare alle politiche culturali hanno subito negli anni una progressiva contrazione che non consente di condurre in porto progetti di ampio respiro. L’impoverimento dei bilanci impone del resto una razionalizzazione della programmazione che consenta il mantenimento di buoni

standard di qualità dei prodotti culturali offerti e il raggiungimento degli obiettivi essenziali. Per il 2015 si intendono consolidare alcuni capisaldi dell’offerta alla cittadinanza, come il cartellone invernale del teatro di prosa; la stagione estiva, momento centrale della proposta annuale, sarà costruita progettando contenitori di eventi strutturati che daranno spazio alle più diverse discipline, dalla musica al teatro, dall’opera al cinema, alla danza. Spazi della cultura saranno come sempre il Castello della Villa, o di Romeo, il Teatro Sant’Antonio, ville, piazze e angoli suggestivi della città. Strategica rimane la valorizzazione degli eventi e del territorio attraverso una comunicazione mirata e potenziata, utilizzando mezzi tradizionali come stampa, radio e tv ma anche newsletter settimanali, siti internet, totem multimediali e pannelli led dislocati in zone di alta frequentazione.

I punti cardine della programmazione 2015 saranno:

o Rassegne teatrali: rassegna invernale del Teatro di Prosa, Teatro ragazzi in collaborazione con le scuole, Le Domeniche a teatro per bambini e famiglie in collaborazione con il Circuito Regionale Arteven.

o Proposta culturale estiva: rassegna cinematografica al Castello di Romeo con proiezioni realizzate in collaborazione con la Parrocchia di San Pietro; cartellone classico e operistico in sinergia con l’Accademia del concerto, importante realtà artistica di Montecchio Maggiore; spettacoli di danza, musica e teatro in collaborazione con il Circuito Regionale Arteven.

Programma di mostre artistiche presso la Nuova Galleria Civica di Bivio San Vitale: con la cura affidata al prof. G

o iuliano Menato saranno realizzate alcune mostre di grande interesse e valore artistico.

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o Organizzazione dei momenti legati alle celebrazioni civili in collaborazione con associazioni combattentistiche e d’arma del territorio (giornate della memoria e del ricordo, celebrazione per i 4 martiri, festa della liberazione, commemorazione per i caduti di Nassiriya, festa della Repubblica, festa delle forze armate).

o iniziative per la valorizzazione e la riscoperta di tipicità del nostro territorio, in particolare la promozione dei prodotti de.co. come la mostarda vicentina e la tegolina cornetta.

Il 2015 ricorre inoltre il centenario dall’entrata dell’Italia nel primo grande conflitto mondiale. Il Centenario della Grande Guerra sarà occasione di celebrazioni e di iniziative realizzate con la partecipazione di diversi soggetti istituzionali, di associazioni storiche e culturali. Continua nel 2015 la promozione delle potenzialità turistiche del nostro territorio, riproponendo Montecchio Medievale, tradizionale giornata di rievocazione storica nell’area dei castelli, oltre a curare la gestione di uno spazio unico e di grande fascino come le Priare dei castelli, aperte al pubblico tutte le domeniche per dieci mesi l’anno con visite guidate, in collaborazione con la Pro Loco Alte Montecchio. ATTIVITÀ CULTURALI DELLA BIBLIOTECA CIVICA La Biblioteca prevede una serie di attività a costo minimo, e spesso a costo zero, da svolgersi il lunedì sera (giorno in cui c'è apertura fino alle 22.30). Si tratta di presentazioni di libri, letture collettive organizzate, brevi corsi su vari argomenti. Oltre alle presentazioni di libri, che si terranno di volta in volta su richiesta degli autori, è previsto nella prima parte dell'anno un corso in cinque incontri per insegnare agli adulti come leggere ai bambini; per la seconda parte dell'anno un corso di scrittura creativa. Si terranno incontri di gruppi di lettura al lunedì mattina (in collaborazione con l'Università Adulti-anziani) e al sabato pomeriggio, con partecipazione libera, nell'iniziativa denominata “un tè con i libri”. In estate si intende sfruttare lo spazio esterno alla Biblioteca per lo svolgimento di eventi che prevedano l'abbinamento musica/letteratura, coinvolgendo artisti di buon livello. Si svolgerà la premiazione del Premio Cola Galassini, e la Biblioteca partecipa all'organizzazione del Premio Andreasi per tesi di laurea in architettura. Per le attività dedicate ai ragazzi sono previsti:

- incontri con autori per ragazzi in collaborazione con le scuole - continuazione degli incontri “Ora ti racconto” il primo sabato di ogni mese - “Nati per la musica”, una iniziativa per avvicinare alla musica classica le fasce più giovani della popolazione

ATTIVITÀ CULTURALI DEL MUSEO CIVICO Verrà presentata in maggio una pubblicazione dedicata ai ritrovamenti presso la necropoli di Alte Ceccato (zona autostrada), con ampia documentazione di tutti i corredi restaurati e dello straordinario sostegno fornito dai cittadini con l'iniziativa “Adotta un vaso” dello scorso anno.

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Il Museo organizza come ogni anno una serie di nove conferenze (Incontri fra natura e storia) nei vari Comuni del Sistema Museale su vari argomenti di interesse storico e scientifico, e una serie di incontri a Montecchio in collaborazione con l'Associazione Amici del Museo. L’attività didattica è il più importante impegno del Museo, che su di essa punta come strumento privilegiato di sensibilizzazione ed educazione alla conoscenza, al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-archeologico e naturalistico del territorio. Viene offerta un’ampia gamma di tematiche sia di tipo archeologico che naturalistico, descritte dettagliatamente in un opuscolo a stampa consegnato a tutte le scuole del Sistema. Sono previste oltre 600 ore complessive di attività. Per le famiglie si svolgeranno anche quest'anno i centri estivi con attività ludico-didattiche presso il Museo (due settimane in Luglio), e una serie di “domeniche in Museo” con attività rivolte ai ragazzi. Sono state recentemente donate diverse importanti collezioni: - le collezioni mineralogiche Stocchero e Da Meda; - una collezione entomologica di insetti del Veneto - numerosi fossili locali studiati e pubblicati in prestigiose riviste italiane e internazionali. Per valorizzare queste collezioni, non esposte al pubblico in maniera stabile, si svolgerà entro fine anno una mostra temporanea in cui si esporranno i migliori pezzi. A tale fine il materiale sarà in parte restaurato e catalogato da esperti. In collaborazione con l'Associazione "Amici del Museo" proseguirà la pubblicazione della rivista “Studi e Ricerche”, di cui verrà presentata in maggio l'edizione 2014. La rivista riscuote notevole interesse nel mondo scientifico e vede la partecipazione di studiosi di chiara fama da tutta Italia. In collaborazione con l’Associazione Amici del Museo "G. Zannato" verranno programmate escursioni di tipo naturalistico e visite guidate. ARCHIVIO

L'Archivio generale del Comune di Montecchio Maggiore cura la conservazione dei documenti prodotti e ricevuti nel corso della sua attività istituzionale. La documentazione presente, la cui consistenza attuale è di circa 1.200 metri lineari tra buste (faldoni), registri, volumi, pergamene, mappe, disegni e manifesti, inizia dall'anno 1303 e termina ai giorni nostri.

Tra le serie documentarie più importanti che si conservano presso l’archivio di Montecchio Maggiore, vi sono: - Atti deliberativi della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale - Determinazioni dirigenziali - Ordinanze - Registri di protocollo - Fascicoli del personale - Verbali delle commissioni di concorso - Pratiche edilizie (Concessioni edilizie, Denunce Inizio Attività, autorizzazioni ecc) - Pratiche servizi demografici (anagrafe, immigrazione, emigrazione ecc) - Bilanci e conti consuntivi dell’Ente - Contratti

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Il servizio archivistico si occupa della ricerca, consegna, eventuale riproduzione e puntuale ricollocazione di tutti i documenti richiesti in visione dagli uffici e da cittadini, imprese o altri Enti. Inoltre, provvede, periodicamente a: • riordinare le pratiche, che si riferiscono ad affari conclusi, versate in archivio dai vari uffici comunali

• espletare le operazioni di scarto dei documenti non destinati alla conservazione permanente. Nel 2014 sono state svolte n. 13 operazioni di accoglimento della documentazione versata dagli uffici interni in quanto cessata dal punto di vista amministrativo previo supporto professionale e logistico agli stessi.

Sono state gestite le operazioni che hanno portato a un consistente scarto archivistico secondo i dettati normativi e in coordinamento costante con la Soprintendenza Archivistica del Veneto che ha autorizzato la distruzione dei documenti non più utili ai fini amministrativi e senza rilevanza storica previo parere favorevole rilasciato dal Ministero degli Interni.

Nel corso del 2014 sono state svolte anche le seguenti attività a carattere straordinario: - riorganizzazione degli spazi resisi disponibili a seguito del consistente scarto effettuato; - completamento dell’indicizzazione degli oggetti delle deliberazioni - scansione delle singole delibere di Consiglio comunale relative al periodo 1866-1945 - elaborazione dei file immagine delle suddette delibere Nel 2015 l’archivio generale darà risposta alle sempre più numerose richieste di consultazione della documentazione a carattere

amministrativo da parte degli uffici dell’ente e sarà di supporto alle ricerche dei documenti storici svolte da studiosi locali, laureandi, studenti e ricercatori universitari.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO AI GEMELLAGGI

In stretta sinergia con il Comitato Gemellaggi ricostituitosi nel 2011 secondo quanto previsto da Regolamento approvato con la deliberazione n. 90 del 28/07/2000, proseguiranno nel 2015 le iniziative di gemellaggio con la città di Passau e con la città di Alton, che costituiscono un punto di riferimento degli scambi culturali anche per le scuole montecchiane; con i Montecchi d’Italia (Montecchio Precalcino, Montecchio Emilia e Montecchio Terni) consolidatosi nel 2011 con la stipula del patto di amicizia, attraverso la partecipazione e l’accoglienza delle rispettive delegazioni durante i momenti più significativi nella vita pubblica delle città. In collaborazione con ALDA (Association of Local Democracy Agencies istituita dal Consiglio d'Europa) la Città di Montecchio Maggiore aderisce nel 2015 alla partecipazione di un bando europeo per lo sviluppo di un progetto internazionale di scambi culturali con i paesi dell’Est Europa, che vede Vicenza come Comune capofila.

PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNI TÀ

L’assessorato alle Pari Opportunità intende continuare a perseguire i seguenti obiettivi: - sensibilizzazione sulla tematica delle pari opportunità; - attività di informazione e formazione; - supporto a gruppi ed associazioni nell’attività volontaria di approfondimento sulle tematiche delle pari opportunità; - proposta culturale per la giornata della donna, con la proiezione di un film presso il cinema San Pietro.

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PIANO PROGRAMMATICO ASSESSORATO ALLA SCUOLA ED ISTR UZIONE

SCUOLE STATALI DELL’INFANZIA, PRIMARIE, E SECONDARI E DI PRIMO GRADO Il Comune, anche nell’anno 2015 intende continuare ad investire sulle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Oltre a curare opere pubbliche e manutenzioni edilizie, verrà assicurata la copertura delle spese telefoniche, delle utenze, verranno finanziate le spese di funzionamento e di pulizia, verranno co-finanziati i P.O.F. (Piani dell’Offerta Formativa), verrà garantita la gestione dei servizio di refezione e di trasporto scolastico, verranno

erogati contributi alle scuole per l’acquisto di arredi e di attrezzature scolastiche. In particolare verrà dato Proseguirà nel 2015 l’attività di contatto, sollecitazione e sensibilizzazione, ad ogni livello istituzionale (Regione Veneto, Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale), già messa in campo dal Comune in anni scolastici passati, unitamente alla dirigenza scolastica, per ottenere adeguata attenzione rispetto alla particolare situazione delle scuole di Alte Ceccato, anche ai fini del riconoscimento di specifici finanziamenti, date le elevatissime percentuali di alunni stranieri presenti in quelle scuole.

SCUOLE PARITARIE, ASILI NIDO E STRUTTURE PER LA PRI MA INFANZIA Anche per l’anno 2015, per l’erogazione di importanti contributi per le spese di funzionamento, saranno approvate le convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie e con i servizi alla prima infanzia ( asilo nido, nido integrati, micronido ecc) autorizzati ed accreditati in base alla legge regionale n. 22/2002. Procederà, secondo le tempistiche dei diversi procedimenti l’attività di rilascio di provvedimenti di autorizzazioni all’esercizio ed accreditamento istituzionale per i servizi alla prima infanzia secondo le indicazioni della legge regionale n. 22/2002. Verrà garantita la formazione continua sulle procedure del servizio SUAP e gestiti i procedimenti relativi a nuove scia che dovessero pervenire relative all’apertura di nuovi servizi integrativi e sperimentali alla prima infanzia.

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE SILVIO CECCATO Il Comune, benché non direttamente titolare di competenze specifiche sulle scuole superiori, sostiene comunque le attività dell’I.I.S. “S. Ceccato” sia partecipando ad eventi e scambi culturali sia contribuendo al finanziamento del relativo P.O.F.

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Va ricordato che il Comune di Montecchio Maggiore, per agevolare gli studenti e le famiglie, garantisce, attraverso la stipula di una specifica convenzione annuale con la società F.T.V., il servizio di collegamento tra la stazione dei pullman di Alte Ceccato e l’Istituto Superiore con sede in Piazzale Collodi, sostenendo la relativa spesa in via anticipata e riscuotendo le tariffe dagli studenti iscritti.

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

L’università Adulti anziani è una struttura di servizi, a carattere istituzionale, che riunisce a rete 26 Università disseminate nel territorio vicentino, autentiche “scuole per adulti” con corsi regolari, secondo un preciso progetto culturale, ampiamente verificato, finalizzato a creare nei partecipanti un aggiornamento culturale critico, offrire loro sicurezza personale, identità, senso di appartenenza, favorire la crescita di amicizie e l’interesse per la vita sociale, avviare la formazione alla cittadinanza europea. Per queste ragioni il Comune intende proseguire nel finanziamento dell’attività dell’Università degli adulti/anziani in collaborazione con l’Istituto Rezzara a contenimento delle rette di frequenza richieste ai nostri concittadini. Quanto all’educazione degli adulti stranieri si è confermato anche per l’anno formativo 2014/2015 l’attivazione di corsi di lingua italiana. La necessità per gli stranieri di acquisire adeguate competenze linguistiche è stata introdotta da norme che prevedono il superamento di un test di italiano per il conseguimento del permesso di soggiorno CE di lungo periodo. Si intende pertanto continuare a promuovere i corsi anche per l’anno scolastico 2015/2016. Va rilevato che le funzioni fin ad oggi gestite dai CTP saranno svolte a partire da settembre 2015 presso i CPIA (Centri provinciali Istruzione Adulti) approvati con DPR 263/2012. L’attuale distribuzione sul territorio dei CTP prevede 6 sede che saranno sostituite da 2 CPIA. Il Comune di Montecchio dovrà quindi rapportarsi con una nuova realtà e verrà esperita ogni utile iniziativa al fine di garantire la prosecuzione dei corsi tenendo ferme le risorse ad oggi assegnate al territorio di Montecchio Maggiore .

CENTRI ESTIVI ED ATTIVITA’ EDUCATIVE ESTIVE Il Comune, dato il successo registrato a partire dall’estate 2010 , intende continuare a sostenere i centri estivi organizzati presso la piscina comunale dalla società che gestisce l’impianto natatorio. Per l’estate 2015 verrà quindi confermato l’erogazione di un compenso volto a contenere i costi delle tariffe di frequenza per i residenti; inoltre, con l’autista comunale, verrà assicurato un servizio di trasporto gratuito per le famiglie, che offrirà un collegamento tra la piscina e alcune zone del territorio. Inoltre verranno riconosciuti contributi economici per le attività di centri estivi autonomamente organizzati da Parrocchie ed Associazioni del territorio.

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TRASPORTI SCOLASTICI E NON

Per l’anno sc. 2014/2015 il servizio di trasporto scolastico viene gestito, per tre linee, in base alla gara d’appalto affidata nell’agosto 2013. Per l’anno sc. 2015/2016 il servizio verrà gestito molto probabilmente con l’attuale aggiudicatario del servizio previo provvedimento di rinnovo dell’appalto. La quarta linea resta gestita in economia diretta con l’autista comunale. Per l’anno sc. 2016/2017 ed i successivi si dovrà valutare se la quarta linea di trasporto sarà affidata in appalto oppure si provvederà all’assunzione di un nuovo autista. Compresi nell’attività dell’appalto vengono garantiti 30 servizi di trasporto in occasione di uscite didattiche programmate dagli istituti comprensivi; tali servizi si andranno ad aggiungere a quelli effettuati dall’autista comunale. Per l’anno sc. 2015/2016 verranno approvate le nuove tariffe per l’utilizzo del servizio; sarà disciplinata la previsione di un sistema di sconti fondato sulle modalità di utilizzo del servizio e della situazione economica delle famiglie. Prendendo atto delle esigenze espresse dalla popolazione residente nelle frazioni collinari, specie della fascia anziana, entro marzo 2015 dovrà essere esperita la procedura per l’affidamento ex novo o per il rinnovo dell’appalto del servizio di “bus mercatale” da effettuare, con cadenza quindicinale, nella giornata di venerdì. Con tale servizio verrà garantito un collegamento delle frazioni al centro cittadino.

TRASPORTI PER UTENTI DISABILI

In base ad un accordo proposto dalla Provincia nell’anno 2011, con riferimento agli studenti disabili che frequentano le scuole superiori, per gli anni sc. 2014/2015 e 2015/2016 il Comune garantirà la propria collaborazione provvedendo a gestire il procedimento che prevede: la raccolta delle domande di rimborso spese sostenute dalle famiglie per il trasporto dei figli, l’invio, per competenza, agli uffici provinciali delle richieste, l’erogazione alle famiglie delle risorse accreditate dalla Provincia. In alcuni casi il Comune organizza un servizio di trasporto ad hoc per gli studenti con affidamento dello stesso a società cooperativa del territorio. Anche in questo caso, la spesa del servizio è a carico della Provincia che provvede ad erogare al Comune le risorse anticipate sulla base del rendiconto delle spese sostenute dall’ente comunale. Per gli alunni disabili che frequentano le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, e che vengono segnalati dall’ULSS 5, viene organizzato un servizio di accompagnamento con operatori assegnati dai servizi età evolutiva con spese a carico del Comune.

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MENSA SCOLASTICA Per gli anni scolastici 2013/2014, 2014/2015 e 2015/2016 si è già proceduto ad affidare in concessione il servizio di refezione scolastica. A carico della ditta di ristorazione sono previste diverse attività tra le quali la distribuzione agli alunni dei pasti con conseguente pulizia di stoviglie e locali nonché la gestione di un sistema informatico per la prenotazione ed il pagamento dei pasti. La ditta di ristorazione introita le tariffe ed il Comune riconosce la differenza tra il prezzo del pasto e la tariffa applicata all’utenza. Per consentire un coinvolgimento delle famiglie nella valutazione della qualità dei pasti erogati, proseguirà la collaborazione con le commissioni mensa autonomamente costituite in ogni istituto comprensivo. Come per gli anni scolastici passati è stata confermata l’attività di controllo sulla qualità del servizio, anche a mezzo di personale incaricato, utilizzando la figura di una dietista. (periodo tolto……Rispetto al problema degli insoluti pregressi, generatisi nel corso degli anni scolastici in cui operava il sistema dell’addebito dei pasti in via successiva rispetto al consumo, nell’anno 2014 verrà concluso il procedimento di recupero disponendo le ultime iscrizioni a ruolo, previa, in alcuni casi, emissione di un’ordinanza ingiunzione) .

FORNITURA LIBRI DI TESTO SCUOLE PRIMARIE - CONTRI BUTI ALLE FAMIGLIE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO Oltre alle forme generali di sostegno alle istituzioni scolastiche per la realizzazione dei loro progetti educativi, saranno erogati contributi statali messi a disposizione delle famiglie a rimborso delle spese scolastiche sostenute per l’acquisto dei libri di testo. Verrà confermata, come per gli anni passati, la stipula di convenzioni con i CAAF del territorio per fornire assistenza alle famiglie nella compilazione delle domande. Con fondi comunali si provvederà alla fornitura gratuita dei libri di testo per gli alunni delle scuole primarie. Verrà rivisto l’attuale regolamento per l’erogazione di borse di studio per gli studenti.