RELATORE: geom. Paolo Tininini - ESEB
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RELATORE: geom. Paolo Tininini
• La demolizione selettiva è una strategia di demolizione che separa i rifiuti per frazioni omogenee orientata verso il riciclo dei materiali
• È un metodo che viene richiesto solo da alcune committenti perché comporta un costo elevato dovuto al massiccio impiego di mano d’opera.
• Utilizzo di mezzi molto piccoli quindi con produzioni giornaliere ridotte.
• La demolizione selettiva deve essere orientata a separare elementi riutilizzabili da elementi non riutilizzabili. Esempio: elementi lapidei di pregio, porte in legno di pregio, pavimenti ecc…
• Allontanare, smontare, separare dai rifiuti di demolizione tutto quello che potrebbe compromettere l’analisi del rifiuto stesso superando i limiti di legge imposti e quindi non potendo percorrere la strada del riutilizzo ma esclusivamente quella della discarica.
Ferro
Alluminio
Rame
Ottone
Isolanti
Amianto
1. Componenti riutilizzabili tal quali (DDT) 2. Legno CER 17 02 01 3. Vetro CER 17 02 02 4. Plastica CER 17 02 03 5. Miscele bituminose CER 17 03 00 6. Metalli CER 17 04 00 (incluse le loro leghe) 7. Terre e rocce CER 17 05 04 8. Materiali isolanti CER 17 06 00 9. Materiali da costruzione a base di gesso CER 17
08 00 10.Rifiuti misti dell’ attività di C&D CER 17 09 04
Questa operazione è applicata solo in casi particolari per esempio : Struttura con portata di soletta limitata. Piani inferiori dove deve essere preparato lo strip out per una successiva ristrutturazione.
Selezionato il materiale in questo modo per esigenze cantieristiche di varia natura non comporta poi nel conferimento agli impianti di riciclaggio nessun tipo di risparmio economico da tale separazione. I due materiali vengono ritirati con un unico codice di identificazione del rifiuto CER 170904.
Preparazione piani sottostanti rinforzi strutturali antisismici.
Il piano di gestione dei rifiuti e gli strumenti a supporto della demolizione selettiva Ferrara 21 Settembre 2016
DECOSTRUZIONE EDIFICIO EX SAN PAOLO
Il processo virtuoso del cantiere
Geom. Paolo Tininini
EDIFICIO EX SAN PAOLO
•Struttura portante in carpenteria
metallica
•Solai collaboranti in lamiera grecata
•Vani scala in cemento armato
•Copertura in latero cemento e
lastre di rame
•Terrazzi in latero cemento
•Serramenti in alluminio
•Setti in cemento armato
•Tamponamenti in gasbeton
PROBLEMATICHE DEL CANTIERE IN OGGETTO
1. Aderenza con edificio esistente e con il
teatro
2. Trasmissione di vibrazioni ai fabbricati
circostanti
3. Diffusione di rumore
1. Amianto
2. Propagazione di polveri al di fuori
dell’area
3. GESTIONE DI TUTTI I MATERIALI
proveniente dagli smontaggi e dalla
demolizione stessa in area di cantiere
con spazi ridottissimi.
4. Gestione selettiva di tutti i rifiuti
La scelta del metodo di demolizione utilizzato è stato condotto non
solo in base alla struttura da demolire e al lavoro da eseguire, ma
anche tenendo conto delle possibilità di riciclaggio del materiale di
demolizione e dei successivi effetti ambientali.
DECOSTRUZIONE SELETTIVA DEI LIVELLI CON TAGLI
ll metodo di demolizione scelto diventa un efficace strumento per
migliorare la qualità dei rifiuti e
aumentarne la quantità di frazione riciclabile.
SCELTA DEL METODO DI DEMOLIZIONE
PIANO DI DECOSTRUZIONE
Progettazione delle fasi e delle operazioni volte alla realizzazione della
decostruzione dell’intero edificio minimizzando il più possibile gli impatti
delle lavorazioni verso i fabbricati adiacenti, il teatro e verso l’area
esterna del cantiere e la produzione dei rifiuti
Strip out preliminare
ALLESTIMENTO CANTIERE
•Installazione logistica di cantiere
•Installazione gru a torre
•Installazione ponteggio perimetrale
Liebherr 112 EC
Altezza: 52 m
Sbraccio: 35m
Portata a 35m: 3,5 ton.
Bonifica amianto friabile
SOLUZIONI TECNICHE
1. Campionamenti per indagini
presenza di amianto
2. Decostruzione tramite l’uso di
attrezzatura da taglio con disco
diamantato silenziato
3. Posizionamento di pannelli
fonoassorbenti perimetralmente al
cantiere
4. Limitato uso di mezzi meccanici da
demolizione
5. Taglio a caldo della carpenteria
metallica
SICUREZZA IN CANTIERE 1. Bonifica amianto preliminare alle operazioni di
decostruzione
2. Utilizzo di dispositivi di protezione collettiva
(sottoponti di sicurezza mobili)
3. Taglio ad umido per abbattimento delle polveri
4. Riduzione degli svari in area dedicata
3 1
2 4
RUMORE Installazione di idonei teli fonoassorbenti
con funzione anche di contenimento
delle eventuali polveri disperse
nell’ambiente al di sopra del ponteggio
perimetrale
MONITORAGGI Installazione di vibrometri con
inclinometri triassiali per il monitoraggio
continuo delle strutture adiacenti
all’edificio in decostruzione
SOLUZIONI OPERATIVE
1. Strip out preliminare (impianti, tramezzi, guaine, rivestimenti, serramenti, ecc…)
2. Bonifica amianto friabile (realizzazione di confinamenti statici/dinamici)
3. Decostruzione livello (taglio a disco settori di soletta, svaro con gru a torre, deferizzazione)
LA DECOSTRUZIONE
HA FAVORITO UN MIGLIORE IMPATTO AMBIENTALE
(rumore e polveri), AUMENTANDO L’ONEROSITA’ DELLA SELEZIONE DEI MATERIALI
Selezione del materiale
Rifiuti prodotti
Macerie pulite; 71,87%
Ferro e acciaio; 10,79%
Macerie Terrose; 3,96%
Cemento; 3,78% Miscugli cemento; 2,96%
Materiali isolanti contententi amianto;
2,95%
Rifiuti misti dell'attività di C&D; 2,24%
Legno; 0,77%
Guaina Bituminosa; 0,25%
Vetro; 0,17%
Cartongesso non pericoloso; 0,07%
Rame bronzo ottone; 0,06%
Imballaggi in legno; 0,06%
Mattoni; 0,04%
Imballaggi in materiali misti; 0,03%
Descrizione Rifiuto CER Incid. %
Non Pericoloso 97,05%
Macerie pulite - rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione 17.09.04 71,87%
Ferro e acciaio 17.04.05 10,79%
Macerie Terrose - rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione 17.09.04 3,96%
Cemento 17.01.01 3,78%
Miscugli cemento - miscugli o frazioni separate di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06 17.01.07 2,96%
Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione 17.09.04 2,24%
Legno 17.02.01 0,77%
Guaina Bituminosa - miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01 17.03.02 0,25%
Vetro 17.02.02 0,17%
Cartongesso non pericoloso - materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01 17.08.02 0,07%
Rame bronzo ottone 17.04.01 0,06%
Imballaggi in legno 15.01.03 0,06%
Mattoni 17.01.02 0,04%
Imballaggi in materiali misti 15.01.06 0,03%
Pericoloso 2,95%
Materiali isolanti contententi amianto 17.06.01* 2,95%
Totale complessivo 100,00%
MATERIALI riciclati
CER Descrizione Tonnellate
Recupero 2384,520 15.01.03 Imballaggi in legno 1,580
15.01.06 Imballaggi in materiali misti 0,680
17.01.01 Cemento 92,920
17.01.02 Mattoni 1,000
17.01.07 Miscugli cemento - miscugli o frazioni separate di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06 72,620
17.02.01 Legno 18,920
17.02.02 Vetro 4,240
17.03.02 Guaina Bituminosa - miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01 6,100
17.04.01 Rame bronzo ottone 1,590
17.04.05 Ferro e acciaio 265,200
17.08.02 Cartongesso non pericoloso - materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01 1,600
17.09.04 Macerie pulite - rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione 1765,860
17.09.04 Macerie Terrose - rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione 97,180
17.09.04 Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione 55,030
Rifiuto 72,422 17.06.01* Materiali isolanti contententi amianto 72,422
Recupero; 97,05%
Rifiuto; 2,95%
OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO DI GESTIONE DEI RIFIUTI DI CANTIERI
DI NUOVA COSTRUZIONE COMMITTENTE:
RONCADELLE SHOPPING CENTRE Srl
CERTIFICAZIONE BREEAM:
JACOBS SAFETY ENGINEER
GESTORE:
REMED SRL
ALLESTIMENTO ISOLA
La certificazione BREEAM Protocollo di valutazione edifici ecosostenibili BREEAM
BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) è un protocollo di valutazione degli edifici su base volontaria
istituito nel Regno Unito con lo scopo di valutare la performance ambientale degli immobili. Il giudizio viene assegnato prendendo in
considerazione svariati fattori ambientali ed ottenendo un punteggio (PASS, GOOD, VERY GOOD, EXCELLENT o OUTSTANDING).
BREEAM utilizza metodi di valutazione riconosciuti e impostanti secondo parametri di riferimento stabiliti per verificare la progettazione, la costruzione e l’utilizzo dell’immobile. I criteri riguardano diverse categorie di immobili dalla gestione delle risorse all’ecologia, e comprendono aspetti legati all’utilizzo dell’energia e dell’acqua, l’ambiente interno (salute e benessere), l’inquinamento, i trasporti, i materiali, i rifiuti, l’ecologia e i processi di gestione.
MOVIMENTAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’ISOLA
GESTIONE SEMPRE TRACCIABILE
REPORT MENSILI RICHIESTI DA RSC
+ CONTABILITA’ SMALTIMENTI IMPRESE AFFIDATARIE
Ampia possibilità di SVILUPPO REPORT
CATEGORIA RIFIUTI
RIFIUTI PERICOLOSI
- Legno verniciato e o trattato
- Vernici e pitture
- Colle animali vegetali e sintetiche
- Solventi, diluenti, mastice
- Lubrificanti, oli esausti
- Abrasivi, detergenti
RIFIUTI INERTI
- Calcestruzzo
- Mattoni
- Terracotta
- Vetro ordinario
RIFIUTI NON PERICOLOSI
- Legno
- Metalli
- Rifiuti misti non pericolosi
IMBALLAGGI
- Carta, cartone, plastica
RIFIUTI INERTI
86%
LEGNO 6%
IMBALLAGGI 8%
FEBBRAIO 2016
RIFIUTI INERTI
86%
LEGNO 6%
IMBALLAGGI 8%
MARZO 2016
RIFIUTI INERTI
46%
LEGNO 11%
IMBALLAGGI 3%
METALLI
1%
RIFIUTI NON
PERICOLOSI 39%
APRILE 2016
RIFIUTI INERTI
60%
LEGNO 8%
IMBALLAGGI 3%
METALLI
1%
RIFIUTI NON
PERICOLOSI 28%
MAGGIO 2016
RIFIUTI INERTI
52%
LEGNO 8%
IMBALLAGGI 4%
METALLI 4%
RIFIUTI NON
PERICOLOSI 32%
GIUGNO 2016
RIFIUTI INERTI
48%
LEGNO 8%
IMBALLAGGI
8%
METALLI
5%
RIFIUTI NON
PERICOLOSI 31%
LUGLIO 2016
GENERAL ELECTRIC REAL ESTATE INTERVENTO DI STRIP OUT E RIQUALIFICAZIONE EDIFICIO A
MILANO VIA CARDANO
Relatore Geom. TINININI Paolo
PROCEDURE LEED RELAZIONE DESCRITTIVA DEGLI INTERVENTI PER PREVENIRE L’EROSIONE E SEDIMENTAZIONE L'edificio oggetto d'intervento è situato in zona centrale a Milano, lungo l’asse viario di Melchiorre Gioia sull’angolo con via Cardano. Risulta prospiciente la nuova sede della Regione Lombardia e in adiacenza allo sviluppo di Porta Nuova – Varesine. L’ambito a cui appartiene l’edificio è interessato da importanti interventi di trasformazione urbana e dalla presenza di un tessuto consolidato di differenti tipologie edilizie (cortina, linea e puntuale), che risulta maggiormente omogeneo a nord di via Pirelli e tende a sfrangiarsi in prossimità dei nuovi interventi. Di seguito si riportano le soluzioni proposte dall’impresa Corbat finalizzate a eliminare/minimizzare gli impatti generati sull’ambiente dalle operazioni di demolizione. Al fine di selezionare le soluzioni maggiormente idonee al caso in esame è stata preventivamente eseguita un’analisi delle attività con lo scopo di individuare le componenti ambientali che risultano interessate dalle attività di demolizione.
METODOLOGIE OPERATIVE
Ai fini della prevenzione dell'erosione e sedimentazione sono previste le seguenti operazioni.
- Protezione delle griglie di scarico esistenti mediante l'inserimento di TNT per evitare la sedimentazione di rifiuti e favorire il deflusso delle acque meteoriche;
- Posizionamento di telo da ponteggio lungo la recinzione per la limitazione di diffusione delle polveri generate dal cantiere;
- Isolamento dell' Unita' di decontaminazione omologata per addetti al trattamento dell'amianto.
ABBATTIMENTO POLVERI Le attività di demolizione meccanica dei sottofondi generano molte polveri derivanti dalla disgregazione del calcestruzzo. Per tanto è prevista una continua bagnatura della pavimentazione prima della demolizione ed una bagnatura dei rifiuti e delle macerie durante la movimentazione nel piazzale.
REPORT FINALE DI CANTIERE RIFERITO AL TOTALE RECUPERO DEI RIFIUTI GESTITI, IN ACCORDO CON LE PROCEDURE LEED E SUCCESSIVE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI OTTENUTE DA QUESTO BRILLANTE ESEMPIO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA