Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE...

38
collegio dei geometri della provincia di monza e brianza 6 2015 www.collegiogeometri.mb.it il quaderno di Territorio e paesaggio: il coraggio di trasformare Milano, 21 ottobre 2015 Dicembre 2015

Transcript of Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE...

Page 1: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

collegio dei geometri della provincia di monza e brianza

6 2015 www.collegiogeometri.mb.it

il quaderno di

Territorio e paesaggio:il coraggio di trasformare

Milano,21 ottobre 2015

Dicembre 2015

Page 2: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

TERRITORIO E PAESAGGIOIL CORAGGIO DI TRASFORMARERigenerare i luoghi dentro e intorno alle città significapromuovere con coraggio modelli di riequilibrioambientale, socio-economico e rispetto della qualitàdella vita.

PROGRAMMA DEI LAVORI

9,00 - 9,30 - Registrazione dei partecipanti

Moderatore:Livia Randaccio, Direttore editoriale Gruppo Tecniche Nuove

Saluti di benvenuto:MAURIZIO SAVONCELLI, Presidente CNGeGL

Introduzione ai lavori:MICHELE SPECCHIO, Presidente Collegio Geometri Monza e BrianzaMARCO TENTORI, Presidente Collegio Geometri Lecco

Presentazione Modelli di rigenerazione del territorio

PAESAGGIO E PROGETTO: L’IMPEGNO DI REGIONE LOMBARDIAIng. Mario Nova, Direttore Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile - Regione Lombardia

AMBIENTE E RIQUALIFICAZIONE: IL PROBLEMA DELLE BONIFICHEGeom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano

SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USOAREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZAGeom. Marcello Rossetti, Libero Professionista - Collegio Geometri Monza e BrianzaGeom. Luca Cantoni, Libero Professionista - Collegio Geometri Lecco

VIVERE E RI-CERCARE L’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALERecupero area dismessa “Fossati Lamperti” di MonzaProf. Roberto Paleari, Docente I.T.C.G. “Europa Unita”, Lissone (MB)Nicolò Besana, Beatrice Comi, Giada Isgrò, Andrea Molteni, Studenti I.T.C.G. “Europa Unita”, Lissone (MBMonumento e documento: Il Cotonificio Cantoni di CastellanzaDott. Piero Cavaleri, Direttore della Biblioteca Mario Rostori dell’Università Carlo Cattaneo LIUC, Castellanza (VA)

RECUPERO E RIUSO DELLE AREE E DEI FABBRICATI RURALIGeom. Marco Caserio, Istituto Nazionale Bioarchitettura - INBAR

Discussione e approfondimenti

È prevista la partecipazione della Provincia di Monza e Brianza,del Comune di Monza, di Legambiente e della Prof.ssa Maria Luisa Crippa,Dirigente scolastico I.T.C.G. “Europa Unita” di Lissone

Per i geometri iscritti all’Albo la partecipazione riconosce 2 crediti formativi.

INVITOCONVEGNOMilano, 21 ottobre 2015

Galleria MeravigliVia Gaetano Negri, 6Via Meravigli, 5Ore 9,00 - 14,00

Collegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza

Collegio Geometri e Geometri Laureati di Lecco

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 2

gEoil quaderno

Collegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e BrianzaCollegio Geometri e Geometri Laureati di Lecco

Territorio e paesaggio:il coraggio di trasformare

Locandina del Convegno

Page 3: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

3 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Nell’ambito delle manifestazioni correlate alprogetto “Geometrinexpo” i Collegi di Monzae Brianza e Lecco hanno allestito a Milano,negli spazi di Galleria Meravigli, dal 21 al 24ottobre scorso, una Mostra permanente di la-vori realizzati da alcuni Geometri e dagli stu-denti dell’indirizzo C.A.T. dell’Istituto Tecnico

per Geometri “Europa Unita” di Lissone.La Mostra è stata inugurata dal Convegno “Territorio e paesag-gio: il coraggio di trasformare” con l’intento di mettere in evi-denza l’assunto che “rigenerare i luoghi dentro e intorno allecittà significa promuovere con coraggio modelli di riequilibrioambientale, socioeconomico e rispetto della qualità della vita”.La duplice iniziativa (Mostra e Convegno) è stata ideata perdare visibilità e risalto alle diverse rifrazioni della polipresenzadel Geometra professionista per quanto riguarda gli aspetti digestione del territorio, nonchè di cura dell’ambiente e del pae-saggio. Aspetti che i Presidenti del Collegio di Monza e Brianza e diLecco avevano così sintetizzato alla Stampa locale in occasione

Scorcio della Mostraprofessionisti

Scorcio della Mostradegli studentiIstituto “Europa Unita”di Lissone

Presidente del CollegioGeometri e Geometri Laureatidi Monza e BrianzaGeom. Michele Specchio

CollegioGeometri e Geometri Laureatidella Provincia di LeccoGeom. Marco Tentori

Page 4: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 4

gEoil quaderno

della presentazione dell’Evento. “Conquesta iniziativa – aveva sostenuto il Pre-sidente del Collegio di Monza e Brianza,Michele Specchio - vogliamo far cono-scere alla collettività l’impegno del Geo-metra sul territorio e a favore delterritorio. La tradizionale vicinanza a cit-tadini, piccole imprese e amministra-zioni, unita al forte radicamento locale, lorendono testimone e parte integrante deicambiamenti in atto, di natura strutturalee culturale. Con l’obiettivo di consolidarela gestione del territorio – vero patrimo-nio dell’umanità e fondamento istitutivodella sua stessa professione – il Geometrasi rende interprete della necessità di in-

Scorcio del pubblico

Presidente della Consulta RegionaleGeometri e Geometri Laureatidella LombardiaGeom. Fausto Alberti

Consigliere nazionaleGeom. Cesare Galbiati

Scorcio del pubblico

Page 5: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

5 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

tervenire per trasformare in maniera ade-guata spazi di archeologia industrialeormai in disuso che feriscono i centri abi-tati o per riallocare aree a conduzioneagricola. I Collegi Geometri e GeometriLaureati di Monza e Brianza e di Leccocollaborano con gli Istituti locali al pro-cesso di formazione delle nuove leve ditecnici attraverso la partecipazione deiGeometri professionisti alla docenza nelpercorso scolastico quinquennale, antici-pando ciò che la “Riforma Gelmini” e la“Buona Scuola” hanno successivamentenormato ai fini della integrazione tra For-mazione e Lavoro”.“In virtù della storica condivisione e vici-nanza ai cittadini-utenti sottolineava ilPresiente del Collegio di Lecco, Marco

Da sinistraPresidente della Provincia di Lecco

Dott. Flavio Polano,Geom. Michele Specchio,

Geom. Marco Tentori

Da sinistraGeom. Michele Specchio,Geom. Marco Tentori

Da sinistraAssessore alle Politiche del Territorio

del Comune di MonzaDott. Claudio Colombo,

Geom. Michele Specchio,Geom. Marco Tentori

Page 6: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 6

gEoil quaderno

Tentori, i Geometri sono i primi a viverel’esigenza, urgente ed irrinunciabile, diavviare interventi di riqualificazione edefficientamento del patrimonio abitativoe di recupero delle aree in disuso o maleutilizzate al fine di migliorare e rispar-miare il territorio che lasciamo in ereditàai nostri figli. Un esempio specifico e tan-gibile dell’attenzione alle problematichedi certificazione energetica che i Geome-tri, fin dall’ormai lontano 2006, hannocontribuito all’introduzione con la Re-gione Lombardia, condividendone la va-lenza sociale ed economica, proprioperchè, a prescindere dall’aspetto docu-mentale e di rilevazione dello stato degli

ResponsabileAree bonifiche Assimpredil-Ance MilanoGeom. Roberto Caporali

PresidenteCircolo Legambiente di MonzaDott. Atos Scandellari

Da sinistraDirettore generale Assessorato Ambiente,Energia e Sviluppo sostenibile dellaRegione Lombardia Ing. Mario Nova,Moderatrice Convegno Direttore EditorialeGruppo Tecniche NuoveDott.ssa Livia Randaccio,Geom. Michele Specchio,Geom. Marco Tentori

Direttore scolastico dell’Istituto“Europa Unita” di LissoneProf.ssa Maria Luisa Crippa

Page 7: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

7 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

celli, e dal Presidente della Consulta re-gionale Geometri Fausto Alberti. Durante i saluti, il Presidente Specchioha voluto ribadire che i Geometri “...tec-nici di vicinato, condividono con la col-lettività le scelte, le bellezze e lebrutture, di cui sono stati anche coattori,perché vivono le stesse sensazioni edaspettative riguardo al paesaggio. Neidecenni passati abbiamo costruito infretta per far fronte alla fame di abita-zioni, senza curarci troppo di come e diquanto territorio utilizzare. Ora, pren-dendo spunto da Expo intendiamo sol-lecitare il coraggio di promuoveremodelli di riequilibrio ambientale, attra-

immobili, si potesse concretizzare un ef-fettivo miglioramento della vivibilità ri-sultante dalla riduzione drasticadell’inquinamento, anche attraverso unanuova cultura attenta all’efficientamentoin fase di progettazione. Per quanto affe-risce all’impegno dei Geometri al futuro,la partecipazione della “Scuola” confermail loro contributo a preparare i giovanialla cura del territorio”.La Manifestazione ha riscosso un verosuccesso, di contenuti e presenze!I lavori sono stati aperti dai Presidenti deidue Collegi, dal Consigliere nazionaleCesare Galbiati, che ha portato i saluti delPresidente nazionale Maurizio Savon-

Da sinistraDott.ssa Livia Randaccio,

Docente Istituto “Europa Unita” di LissoneProf. Roberto Paleari,

Studenti Istituto “Europa Unita” di Lissone,Geom. Michele Specchio,

Geom. Marco Tentori

Dott.ssa Sara VagoLIUC – Università Carlo Cattaneo

Da sinistraGeom. Marcello Rossetti,Dott.ssa Livia Randaccio,Geom. Michele Specchio

Page 8: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

volgimento delle realtà che, di fatto, rap-presentano tutti gli interlocutori della fi-liera “impegnati”, in senso lato ospecificatamente, nella gestione del ter-ritorio e paesaggio.Per le Istituzioni hanno partecipato ai la-vori il Presidente della Provincia di LeccoFlavio Polano, l’Assessore all’Urbanisticadi Monza Claudio Colombo, che ha por-tato i saluti del Sindaco e PresidenteANCI Lombardia Roberto Scanagatti, ilDirettore generale Assessorato al Territo-rio della Regione Lombardia MarioNova.Per il contesto socio economico, hannopartecipato il Responsabile Aree bonifi-

passaggio di positività rispetto al merorecupero…”.Questo Convegno è stato uno esempio dicome la Categoria si stia proponendo peravvalorare il proprio “ruolo sociale” met-tendosi in gioco ed accettando il con-fronto sul tema del “territorio, paesaggioe ambiente” di cui siamo stati attori e te-stimoni e per il quale saremo in primalinea negli anni a venire.L’evento non è stato solo un confronto diidee, ma è stata l’occasione per la presen-tazione di progetti e opere realizzate dirigenerazione e rivitalizzazione di areeurbane e periurbane di particolare inte-resse sia per i contenuti, sia per il coin-

verso la riqualificazionedei luoghi den-tro e intorno alle città per tesaurizzare unvalore non clonabile e irripetibile per ri-trovare il rispetto della qualità della vitasfruttando al meglio la tecnologia e le in-telligenze che abbiamo sviluppato: laTerra, il territorio che ci fornisce lo spaziodi vita ed i frutti per l’alimentazione” par-liamo di “trasformazione del territorio epaesaggio” anzichè “recupero”, non soloper l’inflazionato utilizzo di quest’ultimovocabolo, peraltro più attinente allecose, ai materiali, ma anche perchè “tra-sformare” sostantivizza in modo più di-retto l’idea del meglio, del bello, del“rimettere a nuova vita pezzi di patrimo-nio edilizio, rurale o industriale sprecati,che ci consentirà di tramandare al futuroed ai nostri figli un mondo vivibile” nonsolo a parole, ma con i fatti. Il PresidenteTentori ha inteso evidenziare la “positi-vità” intrinsecata dal titolo stesso delConvegno: “...per cambiare, per farci ca-rico del confronto, dobbiamo ricollocarcie impostare la “trasformazione” come

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 8

gEoil quaderno

Geom. Luca Cantoni

Geom. Giordano Crippa

Page 9: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

9 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Presidente dell’Istituto NazionaleBioarchitettura – INBARArch. Donatella Wallnöfer

Geom. Marco CaserioIstituto Nazionale Bioarchitettura – INBAR

che Assimpredil Ance Roberto Caporalied i Responsabili associativi provincialiLegambiente e del mondo agricolo.La “Scuola” è stata protagonista sia nellafase di implementazione dell’evento, sianella partecipazione al Convegno. Quat-tro studenti dell’Istituto C.A.T. “EuropaUnita” di Lissone, accompagnati dal Do-cente coordinatore e dalla Preside,hanno sviluppato alcuni modelli di “ri-generazione” di un’area di archeologiaindustriale – la storica Fossati Lampertidi Monza – introducendo effettivi ele-menti di fattibilità. L’Università L.I.U.C. diCastellanza ha illustrato come è statarealizzata la “trasformazione” dello sto-

rico Cotonificio Cantoni di Castellanza,ora Sede della stessa Università.Il Geom. Marcello Rossetti – autore di unlavoro presentato nell’ambito del Bandodel Consiglio nazionale in occasione diExpo – ed il Geom. Luca Cantoni, in rap-presentanza dei Colleghi di Lecco, hannopresentato un prestigioso progetto, quasicompletato, di rivitalizzazione di un’areaagricola di oltre 50 ettari, il cui proprieta-rio è il Geom. Crippa Giordano, un pro-fessionista del lecchese, che ne ha curatoe realizzato, in prima persona, il progetto.Il Geom. Marco Caserio con la prefazionedella Presidente dell’Istituto Nazionale diBioarchitettura di Milano ha presentatoalcuni importanti interventi di riqualifi-cazione architettonica ed efficientamentodi immobili sia di pregio, sia di ediliziaabitativa in zone periurbane.L’iniziativa, che ha raggiunto lo scopo di“pubblicizzazione” della figura professio-nale del Geometra e delle opportunitàche la professione può offrire ai giovani,ha avuto l’apprezzamento delle Istitu-zioni locali e regionali ed è stata apprez-zata e condivisa dal mondo produttivo edassociativo che con i Geometri condivi-dono l’interesse “al territorio, ambiente,paesaggio per un desiderio di costruiremeglio per vivere meglio”.

Michele SpecchioPresidente del Collegio Geometri

e Geometri Laureatidella Provincia di Monza e Brianza

Marco TentoriPresidente del Collegio Geometri

e Geometri Laureatidella Provincia di Lecco

Page 10: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 10

gEoil quaderno

Territorio e paesaggio: il coraggio di trasformare

Paesaggio e progetto:l’impegno di Regione Lombardia

Ing. Mario Nova

Page 11: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

11 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Page 12: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 12

gEoil quaderno

Page 13: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

13 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Page 14: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 14

gEoil quaderno

Page 15: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

15 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Page 16: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 16

gEoil quaderno

Page 17: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

17 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Page 18: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

PREMESSAIl presente compendio analizza le areePeriurbane ed in particolare le aree Pe-riurbane degradate.Per aree Periurbane è da intendersiquella parte del territorio che è margi-nale (periferico) alle aree urbane e chenon ha un suo specifico uso agricolo –agro-silvo-pastorale.La sfida che è alle porte ed alla qualeanche quest’oggi ci stiamo preparando èquella di pensare ad altri modelli di svi-luppo del territorio, ovvero pensare al re-cupero, al riuso, alla sostituzione, allarigenerazione urbana; cessando definiti-vamente l’utilizzo di nuove superfici disuolo in espansione.Mentre la nostra attenzione è rivolta allenuove sfide del Tessuto Urbano si deveregistra nel frattempo un fenomeno didegrado delle aree periurbane, feno-meno che in modo apparentemente in-spiegabile stà trasformando le aree liberePeriurbane facendole diventare terrenilasciati incolti, sui quali crescono vegeta-zione spontanea ed arbusti.Mentre è possibile fare una dettagliataindagine/genesi storica di una qualsiasiarea dismessa non si individua unachiara motivazione del perché questearee da sempre agricole e coltivabili ven-gano abbandonate a se stesse.

LA PROBLEMATICADELLE AREE PERIURBANEGuardando questi terreni incolti è inevi-tabile provare disappunto siamo di frontead uno spreco, spreco di suolo che si tra-duce anche in spreco alimentare.Il tema di Expo (nutrire il pianeta energie

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 18

gEoil quaderno

Territorio e paesaggio: il coraggio di trasformare

Analisi delleAree Periurbane

Geom. Marcello Rossetti

Sempre più spesso, nello svolgimento della nostra vita professionale, ci tro-viamo a dover affrontare problemi che sembra esulino dalla nostra compe-tenza e dal nostro ruolo; di fronte a situazioni oggettivamente illogiche, comequella di una area periurbana abbandonata a se stessa e di clienti (proprietàe coltivatore) che esprimono entrambi il desiderio di attuare azioni ambien-tali su questa porzione di territorio, come professionista, mi sono sentito indovere di svolgere approfondimenti ed analisi spingendomi oltre mandato

di incarico ricevuto dai clienti.Il combinato legislativo nazionale e regionale calano dall’alto norme e prescrizioni (quasisempre di tipo vincolistico) che sono incapaci di captare e far emergere la positività delleidee e della progettualità che arrivano dal basso.Questo mio lavoro di analisi si sarebbe potuto limitare a far da corollario al “contributo par-tecipativo” o all’“osservazione” di privati cittadini nei riguardi dello strumento urbanisticose non fosse che, grazie all’interessamento del nostro Presidente Geom. Michele Specchio,questa problematica è stata approfondita nel nostro Collegio in una apposita commissionee successivamente giudicata idonea di essere illustrata a tutti i colleghi in occasione delconvegno “Territorio e paesaggio: il coraggio di trasformare”, convegno tenutosi il 21 ot-tobre 2015 a Milano in Galleria Meravigli all’interno dell’iniziativa nazionale “Geometriin Expo”.In questa occasione ho constatato l’interessamento circa i temi trattati delle autorità pre-senti ed in particolar modo dall’Ing. Mario Nova della Regione Lombardia (Direttore ge-nerale ambiente, energia e sviluppo sostenibile) a latere del convegno mi ha informatoche la problematica delle aree periurbane è in questi periodi oggetto di apposito studioda parte di Regione Lombardia; pertanto ho provveduto ad inviare la dispensa del conve-gno all’Ing. Nova che mi ha successivamente comunicato di aver rigirato il materiale ancheai colleghi che stanno approntando gli aggiornamenti al Piano Territoriale Regionale. Ringrazio i colleghi di commissione, i colleghi della Provincia di Lecco ed il PresidenteSpecchio che mi ha dato la possibilità di poter illustrare ad alto livello la problematica dellearee periurbane.A livello professionale, questa esperienza mi ha portato a guardare al nostro Collegio inmodo diverso, non semplicemente come luogo amministrativo o luogo di aggiornamentoprofessionale ma anche come laboratorio dove poter sviluppare ed accrescere la profes-sionalità del Geometra.

Page 19: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

per la vita) e la Carta di Milano ci impe-gnano e ci coinvolgono anche su questaproblematica. Un terreno ben coltivato ecurato rappresenta un bene per la collet-tività oltre che essere la fonte di nutri-mento per tutti.È sufficiente osservare un ortofoto ( nelparticolare un immagine relativa allaBrianza) per formulare alcune considera-zioni.Guardando le modalità di sviluppo ur-bano dei nostri territori si sono venute acreare realtà delle quali non si sa qualeaffermazione adottare per descriverle:aree urbane intermezzate da ampi spaziverdi o aree agricole con presenza di con-sistenti aggregati urbani ? Il tessuto ur-bano consolidato non appare nettamentedelimitato dalle aree di valore agricolo edambientale.A questa realtà del territorio si sovrap-pongono le destinazioni urbanistiche cheindividuano zone di espansione urbana,

19 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

la classificazione urbanistica di questearee, unitamente ad una vincolistica so-vraordinata, le sottrae alla programma-zione delle attività agricole.Oltre al coinvolgimento inerente l’elimi-

nazione di questo spreco (che facciamonostro) l’aspetto della gestione delle terreincolte diventa inevitabilmente un argo-mento della vita dei professionisti cheoperano nel territorio.

Page 20: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

tivatori, proprietari ed enti territoriali),con l’avvallo ed il supporto tecnico deiprofessionisti che operano sul territoriosi può redigere una “Convenzione Tipo”(o redigere una proposta di normativa dasottoporre al legislatore) che consenta laconcreta valorizzazione del territorio edelimini lo spreco delle aree Periurbaneincolte.L’attuazione di una convenzione tra i tresoggetti può portare un vantaggio a tuttie quindi alla collettività:

Altro strumento di concretizzazione perla risoluzione delle problematica dellearee Periurbane è quello di utilizzarequanto contenuto dall’ Art. 24 dellosblocca Italia:“Misure di agevolazione della partecipa-zione delle comunità locali in materia ditutela e valorizzazione del territorio”,anche qui però necessita di avere un qua-dro progettuale ben chiaro e propositivo(magari concretizzato come descritto pre-cedentemente).In Lombardia siamo già abituati a mecca-nismi di partecipazione e pubblicistica,(legge 12/2005 – contributi partecipativi)e in questo caso gli strumenti operativiconsentirebbero il realizzarsi delle propo-ste che arrivano dal basso.

Legge 12 settembre 2014, n. 133Art. 24 Misure di agevolazione della par-tecipazione delle comunità locali in ma-teria di tutela e valorizzazione delterritorio.I comuni possono definire con appositadelibera i criteri e le condizioni per la rea-lizzazione di interventi su progetti pre-sentati da cittadini singoli o associati,purche’ individuati in relazione al territo-rio da riqualificare. Gli interventi possonoriguardare la pulizia, la manutenzione,l’abbellimento di aree verdi, piazze,strade ovvero interventi di decoro ur-bano, di recupero e riuso, con finalità diinteresse generale, di aree e beni immo-bili inutilizzati, e in genere la valorizza-zione di una limitata zona del territoriourbano o extraurbano. In relazione alla ti-pologia dei predetti interventi, i comunipossono deliberare riduzioni o esenzioni

POSSIBILI SOLUZIONIPER LE AREE PERIURBANECome risolvere questa problematica? Sipuò trovare una soluzione sfruttandoquanto previsto nell’art. 45 della L.203/82, ovvero, considerato che l’ac-cordo a due (coltivatore e proprietario)pare difficilmente conseguibile si po-trebbero inserire negli accordi gli entiterritorialmente interessati, in primis iComuni ed eventualmente anche Pro-vince e Regioni.Insieme a queste tre rappresentanze (col-

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 20

gEoil quaderno

L’assegnazione di capacità edificatoria aisuoli disincentiva l’utilizzo di questi ascopo agricolo, suoli che pertanto diven-gono terreni incolti, si pensi ad esempiol’applicazione in talune zone della Lom-bardia della “perequazione diffusa” cheha assegnato ad ampie aree una sensi-bile capacita volumetria (“in decollo”)questi in buona parte non vengono piùcoltivati.In Italia questi suoli sono:• Terreni edificabili (ovvero tutti i terreni

che, in quanto edificabili, sono assog-gettati al pagamento dell’IMU);

• Terreni all’interno dell’urbanizzato madestinati urbanisticamente a reti eco-logiche (ovvero tutte le aree di sovra-posizione tra il Tessuto UrbanoConsolidato e la Rete Ecologica Comu-nale).

• Terreni di proprietà pubblica che per-mangono inutilizzati (ad esempio areedestinate a servizi pubblici ma per lequali mancano le risorse per realizzarei servizi stessi).

Anche i tempi previsti delle normativecontribuiscono a disincentivare un cor-retto utilizzo delle aree Periurbane, lanorma italiana (L.203/82) prevede che icontratti agricoli abbiano una durata noninferiore ai 15 anni e prevede ancheforme di indennizzo in caso di recesso an-ticipato del contratto da parte del conce-dente il terreno.Tempi così lunghi non si conciliano conle modalità di utilizzo del suolo edifica-torio (vedi ad esempio la durata del Do-cumento di Piano in Lombardia che è di5 anni).Altro aspetto riguarda la mancata previ-sione di quel che accade nelle aree Pe-riurbane durante degli scenari intermedidi attuazione delle previsioni di pianifi-cazione (è necessario chiedersi cosa ac-cade al territorio Periurbano mentre sipassa da uno scenario all’altro dello stru-mento urbanistico, passano gli anni e leprevisioni programmate tardano ad es-sere attuate con la conseguenza che leperiferie urbane sono cinte da aree inde-corose).Ed ancora come già accennato, una vin-colistica sovraordinata che calata dall’altodisincentiva l’utilizzo del suolo compor-tandone l’abbandono e l’inutilizzo.

Page 21: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

21 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Legge Regionale 12/2005Viene qui citata quale ipotesi di concretiz-zazione dello strumento di gestione dellearee periurbane, la modalità di gestionedel Fondo aree Verdi della Regione Lom-bardia, una medesima gestione potrebbeessere utilizzato per la valorizzazionedelle aree periurbane.

IL PROGETTO AREE PERIURBANE

di tributi inerenti al tipo di attività postain essere. L’esenzione e’ concessa per unperiodo limitato e definito, per specificitributi e per attività individuate dai co-muni, in ragione dell’esercizio sussidiariodell’attività posta in essere.Tali riduzioni sono concesse prioritaria-mente a comunità di cittadini costituitein forme associative stabili e giuridica-mente riconosciute.Legge 3 maggio 1982, n. 203 Normesui contratti agrariArt. 45 Efficacia degli accordi.È fatto comunque divieto di stipularecontratti di mezzadria, colonia parziaria,di compartecipazione agraria, esclusiquelli stagionali e quelli di soccida. Èfatto altresì divieto di corrisponderesomme per buona entrata.In ogni caso le organizzazioni professio-nali agricole possono stipulare accordicollettivi in materia di contratti agrari.

Page 22: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

geva l’abitato prima delle aree agricole.Alla soglia storica del 1954 non appaionoaree adiacenti all’urbanizzato lasciate aboscaglia, viceversa le aree adibite al-l’agricoltura sono punteggiate di capannie edifici accessori.Ovvero l’utilizzo agricolo dei suoli è insimbiosi con edifici con uso specifico con-nesso all’agricoltura.

AREE PERIURBANE NEL PASSATOGuardando una mappa catastale di unpaese brianzolo all’inizio dell’epoca mo-derna (1722) ci rendiamo visivamenteconto del ruolo che la fascia Periurbanasvolgeva, la destinazione era ad orti ed agiardini; ovvero funzioni di pregio sia peril sostentamento (orti) che per il piacere(giardini); Questa fascia Periurbana cin-

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 22

gEoil quaderno

Page 23: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

CONCLUSIONEConcludo ricordando gli obbiettivi pro-gettuali che ci possiamo porre per la ri-qualificazione delle aree Periurbane:• Riscatto delle aree redigendo una con-

venzione tipo che coinvolga i soggettidal basso in modo da ricondurre learee periurbane all’interno della pro-grammazione agricola.

Ed ancora con le stesse modalità, ispiran-doci al passato, possiamo aggiungere:

• Orti (Orti urbani di quartiere, orti con-divisi, orti “botanici”…);

• Giardini (L’agricoltura periurbana di-venta essa stessa giardino della zonaurbana conformandosi come area disalvaguardia ambientale sulla tipolo-gia dei “parchi agricoli”; Quartieri giar-dino…).

Se ambientalmente compatibile si puòprevedere una mirata ed equilibrataespressione edificatoria (agriturismo,

23 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

strutture catalizanti in grado di superarela frammentazione delle aree periferichee periurbane…), o strutture con funzionedi pubblica utilità.L’ultima immagine è un ortofoto relativaalla terra dei fuochi, è facile qui indivi-duare le aree Periurbane in corrispon-denza di dove sono stai attuati episodicriminosi.

Geom. Marcello Rossetti

Page 24: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

Gli studenti delle classiquarta e quinta dell’Isti-tuto scolastico “EuropaUnita” di Lissone – indi-rizzo CAT, hanno avuto lapossibilità di parteci-pare ad un progetto in-

terdisciplinare di ampio respiro cheaffronta i temi dell’archeologia indu-striale e il recupero delle aree dismesse.Il percorso iniziato a ottobre dello scorsoanno e durato circa 13 mesi, è stato svi-luppato in base alle esperienze acquisitedai ragazzi in diverse occasioni, con lapartecipazione di numerosi interlocutori:il Collegio dei Geometri di Monza eBrianza, l’università LIUC di Castellanza,i sindacati CGIL e SPI, l’associazione cul-turale “Il nodo nell’albero” e l’INAIL.Attraverso questo progetto gli studenti

hanno avuto la possibilità non solo di co-noscere la storia industriale della Brianzae le condizioni lavorative degli operai, mahanno potuto sensibilizzarsi soprattuttosu i temi di indagine dell’archeologia in-dustriale, acquisendo una metodologiaoperativa di lavoro che è stata utilizzatasuccessivamente per analizzare l’area di-smessa della “Fossati Lamperti” a Monza.Gli studenti divisi per gruppi e coordinatidai docenti delle materie tecniche, hannoindirizzato le loro attenzioni su alcuniesempi virtuosi di recupero delle aree di-smesse nel contesto europeo, nazionalee regionale, individuandone le strategieprogettuali e sensibilizzandosi al temadella rigenerazione urbana come alterna-tiva al consumo di suolo.Il tema affrontato dagli studenti è estre-mamente attuale. L’Unione Europea si èposta l’ambizioso obiettivo della totale ri-duzione di consumo di suolo entro il2050. Rigenerazione urbana e riutilizzodelle volumetrie esistenti sono politicheda tempo perseguite dall’Unione Euro-pea per ridurre lo “sprawl urbano” e ilconsumo di suolo che in Italia raggiungei 70 ettari al giorno. La perdita irreversi-bile di suolo comporta numerosi danninon solo paesaggistici ma anche ambien-tali in termini economici e di gestionedelle risorse naturali, nonché la compro-missione della sicurezza alimentare. Aquesto proposito è utile ricordare chel’eredità immateriale che ci lascia EXPO2015 è la “Carta di Milano” con la qualeci impegniamo a “sradicare il problemadella fame entro il 2030” in accordo conle strategie promosse dagli Stati membridelle Nazioni Unite.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 24

gEoil quaderno

Territorio e paesaggio: il coraggio di trasformare

Vivere e ri-cercarel’archeologia industriale

Prof. Ing. Roberto Paleari

Page 25: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

25 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Page 26: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 26

gEoil quaderno

Page 27: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

27 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Le indagini conoscitive effettuate daglistudenti hanno permesso di studiare glistrumenti normativi e di mappare le areeindustriali dismesse nel comune diMonza. Dopo aver effettuato un sopral-luogo sull’area dismessa della “FossatiLamperti”, gli studenti hanno analizzatolo stato di fatto del sito industriale indi-viduando le destinazioni d’uso prece-denti degli edifici esistenti, evidenziandoinoltre le criticità dell’area attraversol’analisi della matrice di qualità urbana“Forze Debolezze Opportunità Minacce”. Al termine delle indagini i ragazzi hannoformulato le due proposte di recupero: 1. museo del tessile e della tradizione in-

dustriale, con botteghe artigianali earea espositiva dei prodotti realizzati;

2. cittadella universitaria con l’attiva-zione di corsi di laurea di primo livellodel settore tessile e del legno.

Attraverso uno studio di massima gli stu-denti hanno deciso quali edifici recupe-rare e quali demolire, schizzandosuccessivamente le proposte progettualiprima su carta e poi disegnandole acomputer.Infine il lavoro si è concluso con una riccabibliografia e sitografia delle fonti utiliz-zate per la ricerca.Il lavoro è stato presentato il 28 aprile alBinario 7 di Monza nell’ambito del pro-getto “Memoria Operaia”, ed è stato ripre-sentato e implementato il 2 ottobre alloSporting Club Monza in occasione della“Premiazione degli Iscritti all’Albo deiGeometri per i 30 e 50 anni di servizio”. Inoltre gli studenti hanno avuto l’oppor-tunità di presenziare come interlocutorial convegno organizzato dai Collegi deiGeometri di Monza e Brianza e Lecco inGalleria Meravigli a Milano il 21 ottobredal titolo “Territorio e Paesaggio. Il co-raggio di trasformare”, nell’ambito dellemanifestazioni organizzate da “Geome-tri in Expo”.

Page 28: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 28

gEoil quaderno

Studenti Istituto “Europa Unita” di Lissone

Beatrice Comi Giada Isgrò

Nicolò Besana

Andrea Molteni

Page 29: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

29 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Il progetto ha una valenza progettuale esperimentale di notevole interesse. Oltread essere un modello di integrazione tral’opera formativa della scuola e le realtàpresenti sul territorio, il lavoro svolto hauna spiccata valenza orientativa perchéha consentito di introdurre nel campodella didattica nuove metodologie di ap-prendimento: osservazione e analisi sulcampo, metodo laboratoriale, ricerca conindagini bibliografiche, documentarie earchivistiche, utilizzo di strumentazioneinformatica e tecnologica per la realizza-zione di modelli 3d e video di presenta-zione del lavoro.Educare gli studenti ad avere una mag-giore consapevolezza, aumentando laloro percezione nel riconoscere un valoreculturale nelle tracce lasciate dall’uomosul territorio, è forse lo strumento più vir-tuoso che la società ha per tutelare il suopatrimonio e farlo vivere. La scuola è unluogo privilegiato, un laboratorio cultu-rale sollevato dal peso delle contingenzeesterne dove è possibile progettare delleidee genuine, scevre da qualsiasi condi-zionamento di natura politica o di inte-resse personale.La scuola può “attrezzare il pensiero”degli studenti supplendo ad una trasmis-sione di saperi che spesso non ha inter-locutori nella società. È una delle piùgrandi sfide civili e culturali del nostroPaese.

Prof. Ing. Roberto Paleari

Scorcio della Mostra degli studenti Istituto “Europa Unita” di Lissone

Da sinistra: Prof. Ing. Roberto Paleari, Studenti Istituto “Europa Unita” di Lissone,Geom. Michele Specchio, Geom. Marco Tentori, Dott.ssa Livia Randaccio

Page 30: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

svolto tra l’altro anche per due classi del-l’Istituto tecnico Europa Unita di Lissone,che, forti degli argomenti trattati e deimetodi appresi durante il corso, hannoelaborato un progetto di recupero del-l’area dismessa della Fossati Lamperti diMonza, progetto presentato durante lostesso convegno.Il corso ArchiBiblioLab prevede l’appren-dimento di un metodo di ricerca biblio-grafico-documentale a partire da un temaspecifico, in questo caso di archeologiaindustriale: la scelta dell’argomento èmotivata innanzitutto dall’ubicazionedella biblioteca stessa, così come di tuttala LIUC - Università Cattaneo, nell’ex sta-bilimento del cotonificio Cantoni a Ca-stellanza. D’altronde, “l’archeologiaindustriale è la scienza che studia i re-perti e le testimonianze dell’epoca dellarivoluzione industriale, in tutti i suoiaspetti e contenuti (macchine, edifici, tec-nologie, infrastrutture) e le conseguenzeeconomiche e sociali che ne derivano”1.L’archeologia industriale permette di ar-rivare allo studio e all’approfondimentodi aspetti economici, sociali, architetto-nici, tecnologici relativi al passato, chepossono essere indagati e recuperati par-tendo da reperti materiali, cioè attraversoelementi concreti che sono testimo-nianza di ciò che è stato e di ciò che è suc-

L’intervento della dottoressaSara Vago, in rappresentanzadel dottor Piero Cavaleri, di-rettore della Biblioteca MarioRostoni della LIUC - Univer-sità Cattaneo di Castellanza,nel convegno Territorio e

paesaggio: il coraggio di trasformare, hatrattato dei temi legati al corso ArchiBi-blioLab. Il corso, a cura della BibliotecaMario Rostoni e tenuto da Piero Cavalerie Laura Ballestra, si svolge come un labo-ratorio didattico volto all’apprendimentodi un processo di ricerca basato sul me-todo bibliografico-documentale, cioè sudocumenti pubblicati, e, per la scelta deltema trattato, è rivolto a tutti coloro chepossono essere interessati ad intrapren-dere esperienze di ricerca connesse all’ar-cheologia industriale. Il corso è stato

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 30

gEoil quaderno

Territorio e paesaggio: il coraggio di trasformare

Monumento e documento:il cotonificio Cantonidi Castellanza

Dott.ssa Sara Vago

1 Corti Bruno, “Archeologia industriale” (voce).In: Enciclopedia italiana. 5. appendice, 1991, p.200-202.2 Le Goff Jacques, “Documento/monumento”.In: Enciclopedia Einaudi. Vol. 5. Torino, Einaudi,1978, p. 38.

Page 31: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

processo produttivo e di tutti gli aspettiad esso ricollegati, tra cui la razionalizza-zione dello spazio per rispondere aitempi di produzione e la strutturazionedei locali a seconda delle fonti energeti-che utilizzate. Ingegneri e architettihanno contribuito all’edificazione dellestrutture dello stabilimento, come adesempio gli ingegneri Giulio Brini e Si-mone Roveda che tra il 1902 e il 1905progettano il blocco degli edifici dedicatialla filatura, oppure gli architetti Latis,che erigono gli edifici destinati all’usodegli uffici direzionali (1963-1964).L’affidamento del progetto di recuperodegli spazi della Cantoni per l’Universitàda parte di un gruppo di 300 industrialidella Provincia di Varese ad Aldo Rossi hafatto sì che la rottura si rendesse occa-sione per “salvare” il passato, non piùperché utilizzabile così com’era, ma per-ché da una parte trasformabile, dall’altraparte conservabile anche come segno diciò che è stato. Infatti, la re-interpreta-

zione degli spazi e degli edifici industrialida parte dell’architetto, premio Pritzkernel 1990, ha comportato degli interventidi ridefinizione delle funzioni e delleforme architettoniche, dal punto di vistastrutturale, funzionale ed estetico, maanche di conservazione (e alle volte di ri-costruzione) di elementi che possono es-sere considerati rappresentativi delpassato industriale dell’area.In definitiva, dopo la riqualificazione delsito da parte di Aldo Rossi, potremmo af-fermare che ciò che resta può essere aben ragione considerato ancora come unmonumento di archeologia industriale.Prima di tutto un monumento: come af-ferma Le Goff, il monumento aiuta a ri-cordare, a “rimandare a testimonianzeche sono solo in minima parte testimo-nianze scritte”2. D’altronde, l’ex stabili-mento di Castellanza racconta 150 annidi un’industria che potremmo rappresen-tativa rispetto alla storia industriale del-l’Alto Milanese e della Valle Olona.

31 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

cesso. Infatti, le strutture degli edifici nonancora abbattuti ma dimessi, i macchi-nari conservati, in loco o presso musei, lasalvaguardia di strumenti tecnologicianche non recenti e la presenza di infra-strutture su territorio (è il caso ad esem-pio di linee ferroviarie o tranviarieattualmente in disuso) sono in grado ditestimoniare la presenza di una civiltà le-gata al processo dell’industrializzazione.Si tratta di un passato talmente recenteche non può non essere indagato, è lapresenza stessa di questi “reperti indu-striali” che ci invita ad uno studio, ad unapprofondimento, ad un momento di ri-flessione che si traduca in un’esperienzadi ricerca.Tutto ciò è ancor più vero se contestua-lizzato in un ambiente come quello incui si trova la LIUC - Università Cattaneo:infatti, lo spunto, il pretesto da cuiprende avvio il corso è la presenza digrandi edifici testimoni del trascorso in-dustriale dell’area in cui si è insediatal’Università. Si tratta di segni tangibili, diorme che ancora si possono cogliere trale mura e gli spazi universitari, grazieanche all’attenta riqualificazione operatada Aldo Rossi. L’insediamento dell’Università nel sito in-dustriale della Cantoni nel 1991 è statosicuramente passaggio importante nellastoria del luogo. Fino a quel momento lospazio era organizzato a seconda delle di-verse funzioni insite nello stabilimento,nella fabbrica, nell’intera azienda. Innan-zitutto, lo spazio destinato alla produ-zione, con i locali di filatura, tessitura ecardatura, costruito tenendo conto del LIUC - Università Cattaneo, Edificio torre,

architetti Vito e Gustavo Latis, 1963

Page 32: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

vato sul campo, proposto in diversi casi eindicate diverse tematiche. Dato un argo-mento, nel nostro caso l’archeologia in-dustriale, si parte dall’analisi di uno o piùdocumenti di sintesi per comprendere lediverse sfaccettature implicate e le possi-bili diramazioni. Il vantaggio di ArchiBiblioLab e dellascelta del tema sta nel fatto che il puntodi partenza è materiale. La possibilità divivere in un monumento, di vivere il mo-numento che nel suo stesso esistere sirende testimonianza viva del passato, sitraduce in possibilità di far leva sulla con-cretezza di ciò che è materiale. D’al-tronde, in genere la presenza di unmonumento fa scaturire reazioni imme-diate. Nel caso di un monumento di ar-cheologia industriale è l’assenza diattività produttive che animino il monu-mento stesso, è la presenza di elementistrutturali che occupano uno spazio nonpiù utilizzato o non più sfruttato nella suaoriginaria funzione produttiva, è l’as-senza della vitalità originale del monu-mento e al tempo stesso il suo alto gradodi rappresentatività di una precedentevita produttiva e frenetica che fa scaturireuna prima ed immediata domanda: mache cosa si faceva qui?Si tratta insomma di un vuoto evocativodell’atto produttivo che c’è stato, di unpassato che non è più ma che è molto vi-cino a noi, tanto da essere conservato, e,nel caso ad esempio dell’ex stabilimento

abbandono”3. Il monumento/docu-mento diviene quindi occasione, spuntoper un’esperienza laboratoriale di ri-cerca. Infatti, come detto in precedenza,il corso ha come scopo far comprenderee sperimentare un processo di ricerca,utilizzando come caso concreto un mo-numento di archeologia industriale.La Biblioteca Mario Rostoni della LIUC -Università Cattaneo organizza diversicorsi che trattano il metodo della ricercadocumentale. Laura Ballestra e Piero Ca-valeri hanno consolidato nel tempo illoro ruolo di guida e di docenza per que-sto metodo, con alle spalle la conoscenzadel mondo dell’information literacy, cioèdi quella “alfabetizzazione informativa”sempre più necessaria nel molteplice eimmenso mondo delle informazioni, percome si è configurato oggi. Alfabetizza-zione informativa significa essere consa-pevoli di quali informazioni cercare,dove cercarle, quali selezionare, quali,invece, non reputare adeguate alla pro-pria ricerca, e, prima di tutto, capire incosa consista il proprio bisogno forma-tivo. Apprendere questo metodo di ri-cerca significa per prima cosa chiedersi:Che cosa cerco? I corsi organizzati dallabiblioteca invitano gli studenti ad impa-rare un metodo per capire qual è il focusdella loro ricerca e quindi a selezionareinformazioni adeguate al loro bisognoinformativo.È un metodo scientifico: applicato e pro-

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 32

gEoil quaderno

Dal monumento il passo è breve ad unapossibilità di una sua lettura come docu-mento, di ciò che significa, che comunica.Per una ricerca, per l’approfondimento diun argomento, per cercare e recuperareinformazioni in merito, è possibile attin-gere, oltre al monumento stesso, ad unapluralità di altri documenti (tanto piùoggi), che sono diversi per il loro modo dicomunicare, di raccontare, di presentareciò su cui vertono. Il caso dell’ex cotonifi-cio Cantoni e della sua riqualificazionepermette di assumere il complesso deglielementi visibili del passato industrialenegli edifici e nello spazio produttivocome documento da cui partire perun’analisi dell’argomento.Nel caso del corso ArchiBiblioLab, il mo-numento, che come abbiamo detto èanche documento, viene reinterpretatosecondo i metodi dell’archeologia indu-striale: “ritrovare ciò che la produzionelascia quando scompare attraverso ag-giunte, alterazioni, demolizioni succedu-tosi nel tempo, tra restauro, disuso e

LIUC - Università Cattaneo,Cortile dei gelsi, Castellanza

3 Negri Antonello, Archeologia industriale: in-dagini sul territorio lombardo e veneto, Milano,Unicopli, p. 13-41.4 Kuhlthau Carol, Seeking meaning: a processapproach to library and information services,2nd ed., Westport, Libraries Unlimited, 2004.

Page 33: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

da uno stesso argomento sono possibilidiverse analisi che conducano a una mol-teplicità di possibili domande. E quindidi possibili risposte.

Dott.ssa Sara VagoLIUC - Università Carlo Cattaneo

BIBLIOGRAFIA

Abbott Andrew, I metodi della scoperta:come trovare delle buone idee nellescienze sociali, Milano, Bruno Mondatori,2007.Ballestra Laura, Information literacy in bi-blioteca, Milano, Editrice Bibliografica,2011.Barbieri Franco, Negri Antonello, (cur.),Archeologia industriale: indagini sul ter-ritorio in Lombardia e Veneto, Milano,Unicopli, 1989.Battisti Eugenio, Archeologia industriale:architettura, lavoro, tecnologia, economiae la vera rivoluzione industriale, Milano,Jaca Book, 2001.Capitanucci Maria Vittoria, “Nuova se-zione commerciale Cantoni”. In: Vito eGustavo Latis: frammenti di città, Milano,Skira, 2007, p. 134-135.Capitanucci Maria Vittoria, “Nuova tessi-tura Cantoni”. In: Vito e Gustavo Latis:frammenti di città, Milano, Skira, p. 128-131, 2007.Ciuffetti Augusto, Parisi Roberto, (cur.),L’archeologia industriale in Italia: storie estoriografia (1978-2008), Milano, FrancoAngeli, 2012.Corti Bruno, “Archeologia industriale”(voce). In: Enciclopedia italiana. 5. appen-dice, 1991, p. 200-202.Il cotonificio Cantoni nella storia dell’in-dustria cotoniera italiana: 1872-1972.Farlenga Alberto, Aldo Rossi: tutte leopere, Milano, Electa, 2003.George Mary, Elements of library re-search: what every student need to know,Princeton, Princeton U.P., 2008.Kuhlthau Carol, Seeking meaning: aprocess approach to library and informa-tion services, 2nd ed., Westport, LibrariesUnlimited, 2004.

Le Goff Jacques, “Documento/monu-mento”. In: Enciclopedia Einaudi. Vol. 5,Torino, Einaudi, 1978, p. 38-48.LIUC - Università Carlo Cattaneo, Il cortiledei gelsi, <http://www.liuc.it/cmgene-rale/default.asp?ssito=274&codice=2>,(consultato il 30/11/2015). LIUC - Università Carlo Cattaneo, La Saladei gelsi, <http://www.liuc.it/cmgene-rale/default.asp?ssito=274&codice=5>,(consultato il 30/11/2015).Negri Antonello, Negri Massimo, L’ar-cheologia industriale, Firenze, D’Anna,1978.Nicholas David, Herman Eti, Assessing in-formation needs in the age of the digitalconsumer, 3rd ed., London, New York,Routledge, 2009.Palmer Marilyn, Nevell Michael, SissonsMark, Industrial archaeology: a hand-book, York, CBA, 2012.Rossi Aldo, Balzani Andrea, Insediamentodel Libero istituto universitario Carlo Cat-taneo: complesso ex stabilimento Can-toni corso Matteotti, Castellanza-Varese:progetto degli interventi per la primafase: relazione, 1991.Rossi Aldo, Balzani Andrea, “Libero Isti-tuto Universitario Carlo Cattaneo a Castel-lanza”. In: Unione press, n. 2 (febbraio1993).Tedeschi Letizia, “Lo sviluppo tipologicodel cotonificio in Valle Olona”. In: BarbieriFranco, Negri Antonello, Archeologia in-dustriale: indagini sul territorio in Lom-bardia e Veneto, Milano, Unicopli, 1989,p. 105-115.Tognarini Ivan, Nesti Angelo, Archeologiaindustriale: l’oggetto, i metodi, le figureprofessionali, Roma, Carocci, 2003.

33 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

della Cantoni, trasformato per essere riu-tilizzato.La domanda “Ma che cosa si faceva qui?”,così semplice, che nasce dall’osserva-zione di un monumento di archeologiaindustriale, è chiaramente immediata,ma è possibile arrivare ad altre ipotesipiù specifiche e approfondite, se il mo-numento/documento viene letto, inter-pretato e mediato attraverso altridocumenti che possano contestualiz-zarlo. Dunque dalle reazioni più imme-diate si può passare ad un processo diricerca che condurrà a molte altre do-mande. Infatti, solo una mediazione chepassi attraverso dei documenti è possi-bile interpretare i segni visibili del pas-sato, e, nel caso dell’archeologiaindustriale, con documenti riguardantigli elementi concreti e le conseguenzedell’evoluzione storica del passato indu-striale: dalla storia industriale, in partico-lare la storia del tessile nell’Alto Milanesee nella Valle Olona e del cotonificio Can-toni, alla storia dell’evoluzione degli stru-menti tecnologici; da libri, articoli edimmagini riguardanti l’evoluzione delleindustrie a documenti legati all’approcciometodologico offerto dall’archeologia in-dustriale stessa.Il metodo di ricerca bibliografico-docu-mentale considera dunque l’argomentoa partire da dei documenti, prima ditutto di natura bibliografica, ma, comeabbiamo visto, anche elementi concreti(gli edifici industriali stessi per l’archeo-logia industriale) e fonti orali autorevoli.La fase successiva è l’analisi dell’argo-mento: una volta estratti dai documentidi sintesi le possibili tematiche principalie gli approcci possibili, è necessario pas-sare ad un momento analitico di ciò cheè emerso per poter delimitare l’argo-mento di ricerca ad un focus. Si indivi-dua così in cosa consiste il propriobisogno informativo.4

Come poter esprimere il proprio bisognoformativo? Nel corso di ArchiBiblioLab,l’invito è quello di arrivare ad una do-manda di ricerca: gli studenti formulanodelle vere e proprie domande che pos-sano tradurre il focus della propria ricercain una ipotesi, poi verificabile o meno.L’obiettivo è quello di mostrare loro come

Page 34: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

mettere all’edificio di continuare a vi-vere, coniugando due fondamentali ele-menti:• LE RAGIONI DELLA CONSERVAZIONE

(valore storico-paesistico dell’immo-bile, stato di fatiscenza e degrado e,

• LE RAGIONI DELLA CONVERSIONE (esi-genze attuali e possibilità di adegua-mento della struttura preesistente)

La consapevolezza del valore socialedegli edifici dell’agricoltura, storici o tra-

Il corretto approccio richiede didefinire nuove strategie di re-cupero connesse a RIUSO del-l’architettura rurale e, alle suepotenzialità di cambiare, te-nendo conto delle caratteristi-che locali e regionali, delle

diversità insediative, ma anche dei mo-tivi e delle cause di abbandono, affron-tando il problema della “forma” quantoquello della “funzione”, cioè della nuovadestinazione d’uso, o di RIUSO per per-

dizionali, ha invitato a considerare le pos-sibilità di salvaguardare l’architettura ru-rale come un nuovo connettivo sociale eambientale. Negli scenari attuali, in pe-renne trasformazione, questi volumi rap-presentano una simbiosi fra natura ecultura, dove la memoria rivive e l’uomosi orienta e si riconosce. L’interesse allaconversione emerge, unendo il recuperoal riuso. Recuperare e conservare le solestrutture fisiche, senza ripensare ad unaloro adeguata riconversione funzionale,

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 34

gEoil quaderno

Territorio e paesaggio: il coraggio di trasformare

Recupero e Riuso delleAree e dei Fabbricati Rurali

Geom. Marco Caserio

Il Loco del Molino - Corsico (Milano)

Page 35: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

35 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

Il Loco del Molino - Corsico (Milano)

LombardiaCascina Lasso - Morimondo

significa realizzare un’operazione priva disignificato e destinata ad esaurirsi inbreve tempo.Il RIUSO dell’architettura rurale, non ne-cessariamente implica un cambiamentoradicale delle funzioni storiche originarie,

bensì una rilettura e innovazione dellemedesime. Compito dei professionisti èsaper adeguare strutture alle innovazioniin campo agricolo ed agro-alimentare chesono state discusse e, affrontate anche inEXPO. Perché ciò sia possibile è necessarioche i risultati degli interventi siano, non

solo, coerenti con l’organismo edilizio ori-ginario, ma anche convenienti per la com-mittenza.

Page 36: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

LE NUOVE FUNZIONIDELL’AGRICOLTURALe politiche europee in atto riflettono i si-gnificativi cambiamenti dell’identità dellearee agricole. Non c’è più una campagna diriferimento, ma diversi modelli di riferi-

6 2015 | Il quaderno di GeoD’etica | 36

gEoil quaderno

mento in relazione allo sviluppo territoriale.• LE CAMPAGNE AGRICOLE (dove la pro-

duzione primaria è ancora l’attivitàprincipale ed è correlata ad altre atti-vità economiche)

• LE CAMPAGNE FRAGILI (dove si registra

un esodo degli addetti e una diminu-zione delle imprese perché l’agricol-tura non è competitiva);

• LE CAMPAGNE PERIURBANE (che ri-guardano aree agricole inserite in pro-cessi di forte trasformazione);

LombardiaCascina Caremma - Besate (Milano)

LombardiaCascina Caremma - Besate (Milano)

Page 37: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

37 | Il quaderno di GeoD’etica | 6 2015

• LE CAMPAGNE VIVENTI (aree che per laloro agricoltura di qualità restano for-temente attrattive).

Il territorio rurale deve essere posto al cen-tro delle politiche per lo sviluppo sosteni-bile per i diversi fenomeni che stannoprofondamente mutando i ruoli e la fisio-nomia degli ambiti extraurbani, soprat-tutto per risolvere l’insorgere di conflittidel rapporto città/campagna. Obiettivo è

evitare che un’eccessiva attenzione allearee urbane, nel concetto di periurbanità,legga le aree agricole come area residualedella città, facendone ricettacolo di tutti isuoi sottoprodotti più negativi: inquina-mento, discariche, logistica ingombrantee incontrollata, aree di espansione ediliziasenza regole.All’interno di questa visione, che sarà, anostro avviso, il futuro delle aree e dei

Fabbricati Rurali, INBAR ha avvito il Pro-getto CAS ”Cooperazione Agricola Soste-nibile” volto a creare una comunitàagricola locale per lo sviluppo sosteni-bile.

Geom. Marco CaserioIstituto Nazionale Bioarchitettura - INBAR

LombardiaCascina Caremma - Besate (Milano)

Impianto Fotovoltaico a terra Paesaggio valtellinese - Sondrio

Page 38: Quaderno 6 - 2015€¦ · Geom. Roberto Caporali, Assimpredil-Ance Milano SOSTENIBILITÀ SCELTE D’IDENTITÀ PAESAGGISTICA E D’USO AREE PERIURBANE BRIANZA E ALTA BRIANZA Geom.

collegio dei geometri della provincia di monza e brianza

Via G. Ferrari, 39 - 20900 Monza

[email protected]@geopec.it

Telefono +39.039.20.24.262Fax +39.039.33.05.100

Lu-Mer-Ve 9.30 / 12.30Ma-Gio 9.30 / 12.30 - 14.00 / 18.00

il quaderno di