Relatore Gennaio 2018 Dott. Francesco Calvelli · 2 Compito del marketing operativo è quello di...
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Data progetto Relatore
Gennaio 2018 Dott. Francesco Calvelli
INDICE
1. UN PRIMO APPROCCIO TEORICO.……………………………… p. 1
1.1 PIANO MARKETING………………………………………………………... p. 1
1.2 PIANO COMUNICAZIONE………………………………………………..... p. 3
1.3 PIANO SOCIAL MEDIA MARKETING……………………………………. p. 6
2. DALLE IDEE TEORICHE A UN PIANO OPERATIVO STRUTTURALE:
CONFIDI CALABRIA………………………………………………… p. 8
2.1 PIANO COMUNICAZIONE E MARKETING………………………………. p. 9
2.2 PIANO SOCIAL MEDIA MARKETING …………………………………….. p. 14
3. BUSINESS PLAN…………………………………………………….. p. 18
4. ALLEGATI: PREVENTIVI SITO E APP…………………………… p. 19
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1. UN PRIMO APPROCCIO TEORICO
Quanto scaturirà, al termine della seguente relazione, vuole essere una piano operativo
attraverso il quale, partendo da tre macro-aree, marketing, comunicazione e social media
marketing, il Confidi Calabria possa trovarne beneficio a livello economico, pratico, strutturale
e di trasparenza. Tentare, anche tramite la creazione di un apposito business plan conclusivo, di
rendere più snelli i procedimenti, più gradevoli e funzionali le strutture multimediali (il sito su
tutte le altre), maggiormente conosciuti i servizi offerti e quindi, da un lato più ricercati dagli
utenti, dall’altro facilmente riconoscibili dai soci. Ci soffermeremo, nel dettaglio di quanto
interessa, maggiormente, nella seconda e terza parte. Per il momento sembra essenziale offrire
una spiegazione teorica, sulla base di quanto fatto anche da altri, senza far mancare quel
necessario pizzico di originalità, dei procedimenti ideali dai quali partire.
1.1. PIANO MARKETING
Con la terminologia “piano di marketing”, si va a intendere uno strumento, ma forse
sarebbe meglio dire un documento di pianificazione, grazie al quale le imprese o altre
strutture che necessitano di un progetto del genere, definiscono una strategia di vendita
(non necessariamente beni, ma anche servizi), facendo riferimento a un determinato brand.
Naturalmente, trattandosi di un piano step by step, bisogna rispettare alcune fasi e talune
tempistiche (come si può vedere nello schema, di base, sottostante) affinché si possa, poi,
raggiungere un soddisfacente risultato.
Livello corporate Pianificazione strategica
Livello di marketing strategico Pianificazione leggera
Livello di marketing strategico Pianificazione leggera
Livello di marketing strategico Pianificazione leggera
Livello di marketing strategico Pianificazione leggera
MISSIONE
AUDIT DI MARKETING
SISTEMA DI CONTROLLO
RISULTATI ATTESI
PIANO APPLICATIVO-ORGANIZZATIVO BUDGET
ANALISI SWOT
OBIETTIVI AZIENDALI
OBIETTIVI E STRATEGIE MARKETING POSIZIONAMENTO OBIETTIVO
MARKETING MIX ATTESO
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Compito del marketing operativo è quello di creare eventi e/o iniziative per raggiungere
taluni obiettivi. Per fare questo solitamente le campagne di marketing diretto seguono una
sequenza di sette passi principali.
Il marketing diretto si basa su un messaggio personalizzato orientato verso un target
identificato con l’obiettivo di ottenere una comunicazione personalizzata tra inserzionisti e
clienti, quest’azione è fatta per coinvolgere il cliente e portarlo ad una reazione immediata.
Per mettere in pratica un’azione del genere, occorre una banca dati e l’utilizzo di canali di
comunicazione adeguati. A tal proposito ci sono delle tecniche comuni da utilizzare.
PASSI PRINCIPALI TECNICHE DI COMUNE UTILIZZO
Identificazione dei target Invio postale (direct mail)
Definizione degli obiettivi E-mailing
Pianificazione delle azioni L’invio di fax
Elaborazione del marketing mix Il telemarketing
Determinazione di un budget Carte fedeltà
Messa in pratica dell’azione Pubblicità interna e street marketing
Misurazione risultati e calcolo redditività Catalogo servizi
Oltre a quello diretto, appena visto nelle sue funzionalità basilari, esiste anche il marketing
indiretto. La differenza con il marketing diretto, le cui strategie al momento sembrano poco
efficaci, è che nel marketing indiretto esistono, al contrario, degli intermediari che si
frappongono tra il venditore e il consumatore. Il marketing indiretto si può praticare
attraverso Internet, cercando, di volta in volta, il singolo potenziale cliente.
Per ottimizzare la pubblicità di un sito, oltre che sui social media (dei quali ci occuperemo
nell’altro paragrafo), sono fondamentali le tecniche SEO e il corretto utilizzo di Google
Analytics. Importante è conoscere e saper usare le principali tecniche di web marketing per
conoscere sempre l’andamento del proprio portale
Fondamentali, per un buon funzionamento del web marketing di un’azienda o un ente che
vuole pubblicizzare su un sito Internet i propri prodotti/eventi, sono quattro concetti che
adesso passeremo in rassegna: Google Analytics, tecniche SEO e indicizzazione sui
principali motori di ricerca, Google News, social media.
Analytics come noto è un servizio fornito gratuitamente da Google sul web per tenere
sempre sotto controllo l'andamento di un sito e analizzare nel dettaglio le statistiche dei
visitatori sul portale. In particolare esso permette di valutare: l'andamento quotidiano del
traffico dati, le notizie che portano più contatti avendo utenza maggiore e sulle quali
insistere, le aree geografiche di maggior interesse verso il sito, le ricerche suggerite da
Google e sulle quali puntare, la provenienza dei canali che portano il maggior numero dei
contatti (social e Google su tutti), le fonti dalle quali provengono i visitatori (su tutte i siti
referer o campagne a pagamento, il Display Advertising, le reti diPay per click e l'email
marketing, ma anche i collegamenti all'interno dei documenti PDF o i social network); con
tale sistema è di più immediata intuizione anche comprendere il numero dei visitatori diretti.
Con Analytics è più facile elaborare le corrette strategie di marketing su Internet.
SEO e indicizzazione su Google: con il termine "tecniche SEO" si vuole intendere, nello
specifico, quel metodo di scrittura volto alla corretta ottimizzazione on-page e off-page di
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una pagina web. Tali tecniche consentono un’indicizzazione rapida nei motori di ricerca e
un posizionamento in alto ai risultati delle SERP relative.
Per fare un esempio pratico con Google, il principale motore di ricerca al Mondo, scrivere
una notizia con i criteri SEO vuol dire provare quantomeno ad entrare, poi nelle ricerche
inerenti le parole chiavi scelte, quantomeno in prima pagina, magari nel box. Così facendo le
visite sono assicurate. È naturale che ci sono delle regole basilari da seguire, sulla scelta e
sul posizionamento delle key, affinché poi le tecniche SEO fungano al meglio e portino
all'indicizzazione desiderata.
Titolo: non deve essere troppo lungo, 70 caratteri (spazi inclusi) possono andare bene. Le
key scelte, preferibilmente una o massimo due, vanno collocate entro le prime tre parole del
titolo e poi riportare nell'H2 (sottotitolo).
Testo: fondamentale ripetere un certo numero di volte le key nel testo, magari annerendole.
Più il testo sarà pungo più servirà ripetere le parole chiave. Il testo deve, però, mantenere
una sua logicità e fruibilità nella lettura.
Immagini: le keyword vanno riportate anche nella didascalia dell'immagine.
Google News: discorso del SEO che vale anche per l'indicizzazione su Google News con la
differenza che lì è lo stesso Google a "suggerire" le notizie e una volta individuate quelle più
in alto in pagina e che trattano argomenti potenzialmente interessanti per l'utenza, si
provvede nel provare a "scalzare" dal box le news posizionate meglio magari mirando alla
prima posizione (stesso meccanismo con il box google).
1.2. PIANO COMUNICAZIONE
La parola media può essere considerata come un abbreviativo del termine più
comunemente usato mass media. In termini di pronuncia non bisogna farsi ingannare,
perché se è vero che “mas” è una parola di derivazione britannica, media, invece, deriva
dal latino e corrisponde esattamente al plurale di medium. Ciò detto risulta chiaro che la
pronuncia esatta di media va fatta all’italiana e non, per intenderci, “midia” come sarebbe
se la derivazione fosse britannica. Più in generale mass media può essere facilmente
tradotto come mezzi di comunicazione e se si volesse invece parlare al singolare di mezzo
di comunicazione, allora bisognerebbe dire mass medium.
Fatta questa importante e doverosa considerazione, passando ad analizzare nello specifico
quali sono i moderni mezzi di comunicazione, sicuramente i primi che vengono alla mente
sono i canonici cinque:
- Stampa (Per stampa, s’intende quel processo per la produzione di immagini e testi,
mediante l’uso dell’inchiostro su carta e di appositi mezzi per la stampa della stessa.
Nella terminologia quotidiana possiamo parlare di “giornali”, “riviste” che si dividono
in quotidiani, settimanali, mensili o tal volta periodici – solitamente sono definiti così
quelli che escono una volta l’anno –. Un’altra importante suddivisione va fatta tra i
giornali a distribuzione nazionale e quelli a distribuzione regionale, provinciale,
cittadina, o addirittura i cosiddetti “giornalini” tipici magari di un’associazione, però in
quel caso non si tratta di un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa)
- Cinema (Il cinema è invece una specie di forma d’arte moderna perché in esso si
concentrano immagini, suoni e talvolta – quando ci sono sottotitoli – anche frasi. Con
una terminologia più “scientifica”, potremmo definirlo come “rapida successione di
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immagini, contenenti una ripresa frazionata della medesima azione alla base quella
illusione ottica che si conosce con il nome di cinema”)
- Radio (La radio altro non è che la distribuzione di suoni, percepiti dalle nostre orecchie
in base all’emanazione di onde, tradotte poi nelle diverse frequenze, che permettono ad
una determinata area geografica – anche in questo caso si può andare da una
“distribuzione” nazionale fino ad una regionale o provinciale – di ascoltare nel
medesimo momento, dalla stessa fonte, uguali notizie, musica, interviste o quant’altro)
- Televisione (La televisione, spesso ridotta nella sigla TV, è la diffusione di suoni ed
immagini che, fruibili in tempo reale, ognuno può ricevere nella propria casa,
all’interno del predisposto apparecchio. La televisione, che non va confusa in questa
accezione con l’apparecchio, ma ci si riferisce al mezzo di comunicazione di massa,
può essere pubblica o privata a seconda che per vederla si debba pagare il canone –
come per la RAI – ci siano più pubblicità – come per MEDIASET – oppure si tratti di
televisione a pagamento – come nel caso degli abbonamenti a parte, ad esempio SKY)
- Nuovi media (Infine troviamo i cosiddetti “nuovi media”, tipici dell’era della
globalizzazione e quindi di più recente formazione. Tra questi, naturalmente, c’è
Internet, che permette di ottenere informazioni in tempo reale e di accelerare i tempi di
comunicazione, tramite le caselle e- mail che certamente hanno facilitato anche gli
scambi commerciali e le relazioni tra i diversi paesi oppure nel semplice scenario
domestico la chatroom, la navigazione attraverso siti di interesse che collegano milioni
di persone le quali nello stesso momento si trovano davanti ad una medesima
informazione, per non parlare di blog e forum che possono essere pubblici o privati a
seconda se chi apre la discussione voglia rendere partecipi tutti o meno su un
determinato tema; ma non vanno dimenticati CD e DVD, telefonia mobile, anche
questi da annoverare nella sfera dei nuovi media).
CENNI STORICI
Se si prendesse per buona la tesi di quelle persone che definisco, media, anche i libri
soprattutto quelli storici, allora l’origine dei mezzi di comunicazione andrebbe fatta risalire
ad epoca antica, ossia alla diffusione dei primi testi, che risalgono al periodo prima di Cristo.
Per lo più, però, la diffusione dei media va fatta risalire al secolo scorso, perché in tale
periodo preso largo l’idea che la diffusione dell’informazione dovesse essere fatta in tempo
reale, ossia con un intervallo di tempo limitato tra l’emissione e la percezione del
messaggio. Una spinta importante ai media fu data dalla tecnologia che, proprio nel secolo
scorso, permise la diffusione di notizie su larga scala ed a basso costo. Un’importante
precisazione va fatta sul ruolo che i media hanno avuto nel processo democratico. La libertà
di stampa e la divulgazione più in generale di notizie, non è sempre stata libera, anzi, per lo
più delle volte se non era del tutto vietata era comunque veicolata dai grandi regimi totalitari
(ad esempio il nazismo in Germania, lo stalinismo in URSS ed il fascismo in Italia). Solo
nella seconda metà del secolo scorso vennero concesse le principali libertà al cittadino e tra
queste c’era anche quella di informazione, vista nel duplice aspetto di informare ed
informarsi. Su questo va fatta un’altra precisazione perché, ad esempio, nel Codice Civile
vigente in Italia, è riconosciuta la libertà d’informazione ma, a chi “porta” la notizia” viene
imposta una trasmissione tale da non mercificare la stessa: ogni notizia va portata al
pubblico solo se ha un’effettiva funzione sociale e senza quella eccessiva drammaticità che
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spesso non serve ai fini del sociale. Per quanto riguarda la TV, alcuni paesi come la Spagna
hanno avviato riforme per rendere indipendenti le TV pubbliche dal controllo politico solo
nel 200, mentre in altri come l’Italia, risultano ancora oggi fortemente influenzate dalla
maggioranza politica.
CENNI EMPIRICO-FILOSOFICI
È importante, per capire il percorso che i media hanno fatto fino ad oggi e soprattutto per
arrivare ad intenderne l’importanza nella vita quotidiana, analizzare i concetti di formazione
dei ricordi e memorie comuni, partendo dalle definizioni di sfera pubblica e di evento
mondiale, che dannno rispettivamente Habermas, Dayan e Katz:
- Habermas. Filosofo formatosi nella scuola di Francoforte e fortemente influenzato dalle
teorie marxiste sul concetto di alienazione, propone nel 1962, una critica della società
moderna partendo dal presupposto che la sfera pubblica sia sostanzialmente sparita dalla
quotidianità. La sfera pubblica alla quale si riferisce è quella specifica area della società
borghese in cui il pubblico colto si trova a dibattere su varie tematiche. All’interno di tale
sfera pubblica emergono tutte le contraddizioni tipiche di una società borghese nella
quale la partecipazione alle discussioni pubbliche è limitata. In più, l’avvento degli
strumenti tecnici volti alla “manipolazione” delle masse, ha peggiorato ancora di più la
situazione, anestetizzando la stessa opinione pubblica e mettendola, in certi frangenti,
quasi del tutto a tacere.
- Dayan e Katz. Per capire bene il concetto di evento mondiale, definito per lo più come
“eventi annunciati e pubblicizzati in anticipo”, sarebbe interessante prendere in esame il
libro “Le grandi cerimonie dei media” di Dayan e Katz. Nello scritto, i due, analizzano la
trasmissione in diretta di eventi storici che costituisce non solo un nuovo genere
televisivo ma anche il momento di massima celebrazione della comunicazione di massa.
Tramite il libro, naturalmente, si evince anche il pensiero dei due che in un certo senso
esaltano il ruolo dei media sostenendo che essi hanno il grande merito di cambiare la
società riuscendo, spesso, a veicolare l’attenzione su taluni fatti piuttosto che su altri ed a
volte anche di guidare le persone verso determinate opinioni che, ovviamente, più
vengono pubblicizzate più restano nella mente umana. E’ interessante, infine, la teoria del
“non essere là” che permette di vivere un evento ma di provare stati d’animo diversi nel
caldo e la quiete della propria abitazione, contrapposto, ad esempio, magari ad una guerra
che compare nei telegiornali.
Andando avanti nella nostra analisi, diventa utile sottolineare tre concetti distinti che però
trovano un punto d’accordo nella loro importanza verso il percorso dei media:
- Abitudine: disposizione o attitudine che una persona può acquisire mediante
quell’esperienza fatta una prima volta e che poi si ripete in modo costante nel tempo
- Routine: modo pratico ed usuale di agire nella quotidianità. Si tratta di azioni che ormai si
ripetono abitualmente nella giornata della singola persona e che rendono prevedibile, agli
occhi degli altri, un dato comportamento
- Senso comune: funge quasi da collante per gli altri due che, come si evince dalla breve
analisi fatta sono strettamente connessi. Con senso comune possiamo intendere diversi
significati: buon senso, raziocinio, criterio e così via ma nell’accezione prettamente
utilitaristica per l’analisi in questione, senso comune altro non è che l’insieme di regole,
conoscenze (la conoscenza è condivisa tramite la routine), abitudini, tipiche del nostro
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agire quotidiano o per meglio dire, visto dal di fuori, ciò che viene dato per scontato
all’interno di un gruppo, una cerchia sociale, una cultura.
o Partendo dal senso comune si possono sviscerare altri tipi di concetti:
▪ Soggettività: rappresenta il sapere individuale del singolo che può
trovarsi in tensione rispetto al senso comunemente condiviso
▪ Esperienza: che può essere condivisa oppure restare nei meandri della
singolarità e che apre l’orizzonte del possibile tramite l’esercizio del
dubbio
o Ci sono tre tipi di approcci teorici al senso comune:
▪ Ermeneutica: la metodologia dell’interpretazione che ha origine antica,
fin dai tempi del tentativo di spiegare i testi religiosi e che
successivamente assunse il compito di spiegare tutto quanto era
possibile. Tramite l’ermeneutica il senso comune assume posizione di
memoria sociale
▪ Fenomenologia:
• esplorazione dei fenomeni (Hegel)
• esperienza intuitiva (Husserl)
• comprensione dell’Essere che è dietro a tutti gli enti (Heidegger)
• senso comune come costruzione sociale (Garkinfel)
Un altro aspetto davvero interessante per la nostra analisi, può essere costituito dalla
tematica dell’addomesticamento. Socialmente e quotidianamente, per addomesticamento si
intende quel processo con il quale l’uomo riesce ad entrare in “potere” verso specie animali
o vegetali, per conseguire i propri interessi. Entrando nel particolare della nostra analisi,
per addomesticamento potrebbe intendersi quel principio di produzione di massa in base al
quale tramite pubblicità o anche la semplice “moda del momento” i prodotti vengono
preparati al mercato.
1.3. PIANO SOCIAL MEDIA MARKETING
Per diffondere il messaggio che l'azienda vuole portare avanti il corretto utilizzo dei social
network/social media è fondamentale. Cosa si vuole intendere per “corretto utilizzo”?
Semplice, non basta condividere su Facebook piuttosto che su Twitter piuttosto che su
Google Plus (e così via) le notizie, è importante il modo con il quale si fa. Bisogna
individuare delle fasce orarie durante le quali c’è più traffico e all’interno di essere capire
quando è meglio inserire una notizia piuttosto che un’altra (all’ora di pranzo, ad esempio, è
più opportuno magari parlare di alimentazione o di medicina alternativa, piuttosto che di
malattie che potrebbero indisporre il lettore mentre sta mangiando). Per fare questo viene
in soccorso, oltre alla presenza costante di qualcuno che controlli l’andamento delle notizie
sul social e possa intervenire laddove magari una di queste possa floppare, lo strumento
della programmazione che si può utilizzare ad esempio senza problemi su Facebook,
certamente il canale con maggiore utenza e grazie al quale si raggiungono più persone.
Non è tutto, perché è fondamentale anche il modo nel quale si carica la notizia: il titolo di
lancio, come noto, può essere modificato rispetto all’originale della news sia su Facebook
che su Twitter: è importante essere espliciti per taluni argomenti, un po’ più criptici per
altri senza scendere alle bassezze di taluni portali che lasciano credere chissà che e poi
parlano completamente di altro. Inoltre è molto utile anche scegliere (questo vale per
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Facebook) un’immagine di anteprima appropriata che non dica tutto della notizia ma
incuriosisca il lettore spingendolo ad aprire il link e quindi portare contatti sul sito.
Ricordiamo che l’utenza è spesso pigra e se intuisce il senso dell’argomento trattato
neppure apre la notizia o al massimo commenta giù chiedendo: “Cos’è successo?” “Di che
parla”? Basterebbero pochi secondi per scoprirlo, andando a leggere direttamente, ma
molti non lo fanno.
Quanto descritto rappresenta una serie di anelli di una medesima catena che sono tutti
fondamentali per la buona riuscita di un sito web che voglia, oltre a fare comunicazione e
informare, anche provare, tramite il web marketing, a monetizzare (giustamente) il lavoro
svolto. Si può concludere dicendo che il lavoro paga sempre, soprattutto se fatto con
qualità e dedizione alla causa, ma insieme alla perfezione grafica e contenutistica, un
portale necessità delle giuste tecniche di pubblicizzazione, a partire da Internet, per
“esplodere” definitivamente.
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2. DALLE IDEE TEORICHE A UN PIANO OPERATIVO STRUTTURALE:
CONFIDI CALABRIA
Comunicazione, marketing e social media marketing, sono tre anelli di una stessa catena,
i quali vanno tutti nella medesima direzione: portare dei vantaggi, in termini di benefici ma
anche conoscenza dei servizi, nel nostro caso a una cooperativa di garanzia fidi, qual è il
Confidi. Prima di passare ad analizzare, nello specifico, quanto appena scritto, cerchiamo di
dare un’idea sul Confidi e sui servizi da esso proposti. Si tratta di un esempio palese di
solidarietà tra imprenditori. Condotta, direttamente, dagli associati, tale cooperativa ha il
vantaggio di essere gestita da persone che hanno piena coscienza dei problemi del fare impresa
e ne sanno, dunque, individuare le esigenze primarie. Organismo senza scopo di lucro, il
Confidi Calabria mira a soddisfare le esigenze finanziarie delle micro e piccole imprese che
necessitano di un contatto anche umano consuetudinario e in particolare di un sostegno
finanziario. Quali vantaggi può offrire? Semplice, conoscendo tutti gli strumenti finanziari e
(specialmente nella convivenza tra banche e imprese), il Confidi Calabria è in grado di favorire
operazioni di finanza innovativa e renderle fruibili per le aziende associate. Non solo, perché,
grazie a una relazione di massima collaborazione con l’impresa, instaurata nell’ottica di una
maggiore trasparenza e correttezza nei rapporti, si riesce a migliorare il rapporto fiduciario con
la banche e a ottenere un appoggio consono alle necessità.
Passiamo, adesso, a dare un’occhiata, nella tabella che segue, a tutti i servizi offerti.
SERVIZI1 ESERCITATI DAL CONFIDI IN AUTONOMIA
E IN ACCORDO CON CONTRATTO DI RETE
Servizio:
1) diagnostica aziendale
(checkup finanziario)
2) analisi di bilancio ed elaborazione bilanci
prospettici
3) analisi della struttura
economica-finanziaria dell’impresa
4) selezione delle forme tecniche di utilizzo
delle linee di credito
5) reperimento delle risorse finanziarie
aziendali
6) informativo nell’individuazione e supporto
all’accesso delle agevolazioni
Servizi:
1) assicurativi in tutti i rami ed aperture
2) noleggio a lungo termine
3) risparmio energetico
4) elaborazione dati
5) finanza agevolata
6) analisi dei costi bancari
7) mini bond
8) business plan
9) rating di legalità
10) sospensione e allungamento rata,
11) assicurativi
12) noleggio a lungo termine
Caf patronato e Conto correnti Esdebitamento ed esdebitazione debitoria
Garanzie e controgaranzie dirette all'accesso al
credito
Finanziarie esistenti regionali-nazionali-
europei
Gestione:
1) fondo prevenzione antiusura legge 108/96
2) debito extragiudiziale e controllo di
gestione aziendale
Consulenza:
1) fiscale - tributaria - legale
2) perizie econometriche
1 Servizi integrati per consulenza e accesso a finanziamenti speciali. Creati ad hoc per le imprese, sono agevolati e a
fondo perduto, necessari a investimenti e crescita. In questo modo, oggi, un’azienda può investire sapientemente.
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2.1. PIANO COMUNICAZIONE E MARKETING
Entrare nel dettaglio del lavoro teorico svolto nella prima fase e trasformarlo in un’analisi
dettagliata su ciò che, ragionevolmente, potrebbe essere utile al Confidi Calabria. Partendo
dai servizi già offerti e appena schematizzati, passando per quelli che si potrebbero
aggiungere, si tenterà di creare una sorta di piano operativo, grafico e strutturale. L’idea è
quella di migliorare lo status quo, provando a snellire alcune situazioni in essere e
nobilitare il già ottimo schema di partenza. In questa fase, abbiamo voluto unire marketing
e comunicazione che, come già ripetuto più volte, fanno parte della stessa “famiglia”,
proprio come il social media marketing. Al contrario degli altri due, però, quest’ultimo può
viaggiare anche in autonomia, avendo regole e mezzi già fissati. I primari campi
d’intervento saranno il sito (renderlo più gradevole a primo impatto, maggiormente
funzionale e con interventi che possano attirare più persone possibili), la creazione di una
App. Inoltre, la cura dei rapporti con le istituzioni e le utenze, informare e relazionare,
anche attraverso presentazioni in PowerPoint, quanto verrà fatto, in modo da rendere tutti i
processi il più trasparenti possibile, accrescere la qualità contenutistica con testi scritti ad
hoc e prevedere un’attività da ufficio stampa. Da non sottovalutare, a riguardo, neppure
l’inserimento, all’interno del sito, di uno spazio dedicato a una chat sempre attiva e dalla
quale rispondere costantemente alle richieste di chi passa a visitare tale spazio (soci e utenti
in primis), ma anche di una finestra con il collegamento diretto, per ciascun socio, alla
propria casella e-mail. A tal proposito, è doveroso inserire una innovativa tecnica di
marketing, definito silente: si tratta della creazione di profili (gruppi) con tematica attinente
ai servizi (tramite la passione degli utenti che parteciperanno ai gruppi creati, ci sarà
ragionevolmente una sponsorizzazione “naturale”. Condividere il lavoro e i servizi stessi
con la community, renderebbe il rapporto con l’utente, unico). A questi ultimi servizi, se ne
potrebbero affiancare altri di “contorno”, sempre al fine di incrementare le visite, quali:
calendario e orario, offerte di lavoro e ultimi bandi, meteo, news principalmente dalla
Calabria ma anche a livello nazionale e mondiale. In più, archiviazione e creazione di un
elenco con i dati dei soci, per avere uno storico e una maggiore facilità nelle comunicazioni.
➢ SITO
Il sito (biglietto da visita di qualsiasi azienda o società) del Confidi Calabria,
http://www.confidicalabria.it/index.php/it/, si presenta, al momento, piuttosto obsoleto
e con molte migliorie da dovervi apportare.
In primis, a saltare subito all’occhio, è la grafica che cozza con un’idea di eleganza e
ordine, criteri fondamentali affinché chi vi entra, anche solo per sbaglio, possa essere
invogliato a rimanerci e dare un’occhiata ai contenuti. Proprio qui, arriviamo al
secondo tasto dolente, in quanto gli articoli presenti sono piuttosto datati e nella parte
sovrastante, solitamente definita e fatta a tendina, risultano esserci poche informazioni
e non in linea con i tempi. Altra pecca è la struttura interna. Solitamente WordPress è
una piattaforma di facile utilizzo, mentre in questo caso, all’interno del pannello di
controllo, troviamo qualcosa di estremamente ingarbugliato, tanto da risultare difficile
anche capire come si possa scrivere e pubblicare un articolo e magari associarvi una
foto. Si tratta di criticità piuttosto evidenti ma anche semplici da correggere. Con la
collaborazione della Project.613 s.r.l.s. e le giuste idee, sarà, infatti possibile effettuare
tutte le migliorie del caso, anche aggiungendo delle novità.
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MODIFICHE NOVITA’
A livello grafico le strade sono due:
1. partire con idee proprie che si
concretizzino grazie all’aiuto di un web
master (Project.613 s.r.l.s.)
2. prendere ad esempio un sito già esistente e
trarne spunto. Una buona idea, vista anche la
collaborazione in essere, potrebbe essere
quella del portale Confeserfidi
(http://www.confeserfidi.it/).
Fondamentale è far sì che chi entri nel sito,
verosimilmente associati e utenti, possa
immediatamente trovare, nella parte alta del
portale, bene in vista, i servizi e le
informazioni che cerca.
Chat: prevedere una piccola finestra che
porti a un dialogo tra soci interni, ma
anche tra utenti esterni, con gestione
affidata sempre a chi si occupa del sito,
risulta essere un’idea innovativa e
ottimale per far conoscere il Confidi,
nonché dare informazioni
Sempre partendo da un aiuto iniziale di un
web master, è possibile arrivare a dare una
struttura interna, pannello di controllo, tale
che il sito possa essere funzionale in poche
mosse e gestito da chi si occupa di
comunicazione e social media marketing
E-mail: inserire un piccolo spazio grazie
al quale gli associati, una volta entrati nel
sito, possono accedere direttamente alla
propria casella mail
Oltre alla parte grafica, va migliorata anche
quella contenutistica. In questo caso non ci
sono grossi problemi in quanto il Confidi
Calabria conterà su una persona con svariate
esperienze nel mondo della comunicazione
Contatore delle visite, orologio,
calendario, news, offerte di lavoro e
bandi, previsioni del tempo: sono tutti
servizi “aggiuntivi” che potrebbero, una
volta inseriti nel sito, però, aumentare il
tempo di permanenza per poi tornarci
DETTAGLIO SEZIONI PROPOSTA IMPAGINAZIONE SITO
• Logo: contenente il logo aziendale
• Slogan: contenente lo slogan aziendale
• Menu: contenente il menu navigazione del sito (multilivello)
• Slider: slideshow contenente dettagli su prodotti/servizi/contenuti di principale
interesse per il sito
• Nuovi prodotti: contenente gli ultimi 4 prodotti/servizi inseriti sul sito
• Bandi in scadenza: contenente la sintesi dei bandi prossimi alla scadenza (es. 30gg)
scorrevoli in verticali. Al click si accederà al dettaglio del bando scelto
• Le nostre banche e i partners: contenente i loghi delle banche e dei partners
aziendali
• Social wall: contenente il widget dei social prescelti (es. Facebook, Twitter) con la
visualizzazione degli ultimi contenuti condivisi e della numerosità dei fans/followers
• Iscriviti alla nostra newsletter: form di inserimento indirizzo email per la
registrazione immediata alla newsletter del sito
• Ultimi 4 articoli: contenente la sintesi (titolo/immagine) degli ultimi 4 articoli
inseriti nel sito
• Footer: contenente tutte le informazioni aziendali e di copyright del sito
• Chat online: modulo di chat online tramite il quale il visitatore potrà contattare il
responsabile della comunicazione del sito
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PROPOSTA IMPAGINAZIONE SITO
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➢ APP
Uno strumento, di certa importanza, ma che potrebbe essere preso in considerazione
anche in un secondo momento, è rappresentato dall’App. Si tratta di una piattaforma,
con funzioni ridotte ma piuttosto simili a quelle del sito. L’idea principale, infatti, è
sempre quella di dare più informazioni possibili agli associati e agli utenti, al fine di
sponsorizzare determinati servizi ma anche di rendere più trasparente possibile
l’attività del Confidi Calabria. La creazione di un’App apposita, i cui costi saranno
dettagliati nella parte riguardante il business plan (anticipiamo che anche qui si
andrebbe a prevedere un approccio di multi-level con i costi, ma anche i benefici, a
salire di anno in anno), renderebbe possibile, attraverso gli strumenti tecnologici
appositi, quali IOS e Android, la visione di quanto ricercato dall’utente e dal socio,
con un semplice click sul palmo di una mano. Senza necessariamente dover avere un
Computer per connettersi al sito. In più, tra le funzioni dell’App, si potrebbe prevedere
quella di inviare un segnale, a tutti gli utenti registrati, qualora ci siano novità
importanti o comunicazioni di un certo rilievo da fare. Anche in questo caso, ci si
appoggerebbe alla Project.613 s.r.l.s.
POSSIBILI SVILUPPI EVOLUTIVI DELL’APP MOBILE
Di seguito i possibili sviluppi evolutivi dell’App mobile:
• Utente cliente:
▪ Accesso con username/password di registrazione al sito
▪ Visualizzazione del proprio profilo
▪ Visualizzazione dei dettagli dei prodotti/servizi acquistati (es. visualizzazione
piano di finanziamento, capitale residuo, etc.)
▪ Contatto diretto con servizio clienti
▪ Ricezione notifiche push
• Utente cliente potenziale:
▪ Ricezione notifiche push “tematiche” (es. bandi in scadenza, possibilità di
finanziamento, etc.)
▪ Visualizzazione dettagli della informazione ricevute tramite notifica push
▪ Contatto diretto con servizio clienti
➢ UFFICIO STAMPA E PRESENTAZIONI IN POWER POINT
Risulta fondamentale, ai fini di una corretta informazione, in una realtà come il
Confidi, dove esiste una partecipazione diretta dei soci alle attività interne, creare degli
adeguati strumenti d’informazione. L’idea è che ognuno debba avere informazioni su
un ambiente che va a riconoscere come proprio, anche senza una presenza costante in
loco. Per arrivare a tutto ciò, è necessario creare un ufficio stampa con una persona che
abbia almeno le basi di una corretta scrittura e dialettica, quindi ottime capacità
relazionali, capace di gestire diverse situazioni
▪ Curare i rapporti con le istituzioni, attraverso telefonate, invio di lettere o
qualsiasi altro mezzo utile ad avvisare su un evento in vista o a comunicare su
questioni che possano interessare entrambi.
▪ Tenere sempre aperte le comunicazioni con altri enti, associazioni, in modo da
poter collaborare in talune attività.
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▪ Preparazioni di eventi pubblicitari o di altro genere, con addetta presentazione
in PowerPoint da preparare e utilizzare per sintetizzare il tutto.
▪ Rapporti con la stampa e invio di comunicati stampa, quando ce ne sia la
necessità, in modo da far conoscere il Confidi anche all’esterno. In questo caso
si tratta di una vera e propria funzione di addetto stampa.
▪ Smistamento carte e informative ai vari uffici interni ma anche agli utenti
esterni.
➢ MAILING LIST, INVIO POSTALE E MATERIALE PUBBLICITARIO
Strettamente collegata al ruolo di addetto stampa, appena visto, questa voce consiste
nella creazione di una mailing list di tutti gli associate, grazie alla quale poter inviare,
costantemente, tutte le informazioni inerenti le attività del Confidi Calabria e le novità
normative. La cosa più positiva e che scatta subito agli occhi, della mailing list,
consisteste nella sua facile creazione in base alla piattaforma sulla quale si appoggia il
Confidi Calabria, ossia Aruba (naturalmente con il dominio specifico dell’indirizzo
mail @confidicalabria), dopo la quale è semplice poter inviare, in simultanea e quindi
con notevole risparmio di tempo, la medesima e-mail a più persone. Nel nostro caso il
riferimento è agli associati di tale società cooperativa. Il tutto è volto a creare un
rapporto sempre più stretto tra la struttura interna e i soci ma anche tra le diverse sedi
dislocate in Calabria. Fondamentale nell’invio delle mail è il non discostarsi dal target
della società. Inutile sottolineare come i vantaggi, con tale operazione, sarebbero
svariati: un costo nullo o limitato, un contatto veloce, una eccellente risposta, un tasso
di rendimento superiore, un maggiore misurabilità e diversi formati possibili da usare.
Bisogna, però, stare attenti in quanto, se è vero che i vantaggi dell’e-mailing sono
tanti, lo è altrettanto che una campagna basata su questo strumento, necessita di alcune
regola per dare dei buoni frutti: originalità di un contenuto che dovrà rispettare
determinati requisiti di spazio, organizzazione, personalizzazione di quanto si vuole
comunicare, qualità del messaggio stesso, invito all’azione desiderata, perseveranza,
gestione immediata ed efficace delle risposte, misurazione e analisi dei risultati.
Un’altra attività di sicura utilità, potrebbe anche essere l’invio di materiale
promozionale, agli utenti esterni, attraverso cinque semplici modalità: lettera
d’aggancio, busta vettore, depliant o brochure, incentivo ad agire attraverso l’invio di
un modulo d’iscrizione, busta di risposta prepagata. Se in ciò che è stato appena
descritto, i costi sono pari a zero, diversa sarebbe la situazione nella quale si volesse
incentivare l’avvicinamento al Confidi, attraverso materiale pubblicitario cartaceo. Si
pensi a brochure o depliant cartacee durante un evento, oppure a omaggi natalizi che
portino il logo della cooperativa, quali, ad esempio, penne, agende, calendari (magari
nel periodo natalizio) o qualsiasi altra forma di gadget. Spesa limitata, da analizzare in
sede di business plan, con buone possibilità di dare dei frutti a livello di
pubblicizzazione.
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➢ STORICO
Creare uno storico di tutti gli associati è un altro aspetto fondamentale da curare. In
aggiunta a questa importante attività, non può mancare quella di archiviazione di tutte
le attività già svolte dal Confidi Calabria e quelle future. A queste, è inevitabile
associare anche l’elenco dei servizi offerti, aggiornandone costantemente non solo
l’elenco ma anche le caratteristiche nel momento in cui ci fossero nuove direttive
europee, ministeriali o regionali. È importante avere un archivio digitale di tutto
quanto viene fatto all’interno di un’azienda o nel nostro caso una società cooperativa,
in quanto la conservazione è più sicura (i dati, oltre che sul Pc, possono essere salvati
su memorie esterne quali un hard disk o una semplice chiavetta usb).
2.2. PIANO SOCIAL MEDIA MARKETING
Si è preferito, secondo quanto già spiegato, separare il piano social media marketing dagli
altri due in quanto, pur riconoscendone la stretta correlazione, qui entriamo in un campo
che vive di regole proprie e può viaggiare da solo. Prima di addentrarci nello specifico del
perché un buon utilizzo dei social, possa portare beneficio al Confidi, risulta utile proporre
una strategia marketing che possa farne capire l’importanza. Con il termine marketing
avanzato si vuole intendere lo sviluppo di una rete forum tra più persone partecipanti a una
struttura e un’altra tra individui esterni. Nel nostro caso si potrebbe parlare degli associati e
degli utenti esterni che si rivolgono al Confidi Calabria. I mezzi da utilizzare sono i social
media, su tutti Facebook, magari con la creazione di una pagina apposita. Il principale
scopo del web marketing, che ha nell’utilizzo dei social media una delle principali carte
vincenti (insieme al sito), ha come scopo principale la fidelizzazione dei clienti. Un utente
soddisfatto, non solo ritornerà a usufruire di un dato servizio, ma lo consiglierà anche ad
altre persone. Il passa parola, visto come una forma di sponsorizzazione spontanea e
genuina in quanto basata sulla fiducia, risulta essere, in tal modo, molto importante. Di
notevole importanza, come visto più volte, è anche il brand. È per questo che, a tal
proposito, bisognerebbe seguire le seguenti sette strategie: essere i migliori nello sviluppo
dei servizi, essere i migliori nella collaborazione, essere i migliori nella distribuzione,
essere i migliori nella comunicazione, essere i migliori nell’uso della tecnologia, essere i
migliori nella gestione dei dati, essere i migliori nella responsabilità sociale d’impresa.
Per essere presenti sul web, c’è bisogno, come già esplicato, su tutti dei social media e del
sito. Tali strumenti devono, però, anche avere caratteristiche strutturali e contenutistiche
atte a far sì che il nostro lettore: navighi con facilità e per molto tempo, condivida i nostri
contenuti di testo perché li trova realmente interessanti, ritorni sul sito e su social media
messi a disposizione, si affidi ai nostri servizi e ne parli positivamente.
❖ DODICI PASSI VERSO IL SUCCESSO
La formula vincente per il lancio di un prodotto/servizio, potrebbe essere insita
nell’idea della Nielsen, dalla quale è scaturito un processo che, attraverso cinque fasi
(rilevanza, comunicazione, attrattività, punto di acquisto e resistenza), ha portato a
dodici passi utili da seguire per qualsiasi azienda, società, cooperativa.
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DISTINGUERE LA PROPOSTA Il servizio o il prodotto offerti, devono offrire
una vera innovazione e andare verso i desideri
della gente
ATTIRARE L’ATTENZIONE Indipendentemente dell’efficacia del servizio
da proporre, ciò che conta davvero è che
questo venga fatto conoscere nel modo giusto
CREARE UN MESSAGGIO
ATTINENTE
Dietro al servizio dev’esserci un messaggio
attinente che attiri l’utente
CREARE UN MESSAGGIO
CHIARO E CONCISO
Necessario utilizzare un messaggio breve che
arrivi subito all’utente
BISOGNO/DESIDERIO Sottolineare l’importanza di un servizio
affinché sia ritenuto irrinunciabile
ILLUSTRARE I VANTAGGI Spiegare i vantaggi del prodotto offerto
rispetto a quello di un competitor
CREDIBILITA’ Al di là della pubblicità è il servizio che deve
valere e questo va dimostrato
SVANTAGGI ACCETTABILI Ogni servizio ai suoi svantaggi: inutile
nasconderli, bisogna elencarli nel modo giusto
REPERIBILITA’ Il servizio dev’essere a portata di mano
dell’utente. Potrebbe essere il migliore ma
questi è la necessità di “toccarlo con mano”
COSTI ACCETTABILI Stesso discorso degli svantaggi. L’utente deve
sentirsi a proprio agio con i costi del servizio,
i quali non vanno tenuti nascosti
PROMESSA DEL RISULTATO Dopo un’eventuale campagna pubblicitaria e
le promesse di chi offre il servizio, l’utente
deve rimanere soddisfatto
LEALTA’ DEL SERVIZIO Anche un solo servizio da offrire può portare
a vantaggi concreti, ma questo dev’essere
affidabile e saper durare nel tempo
❖ ESEMPI PRATICI
Passiamo, ora, ad analizzare, cinque casi concreti, di iniziative promosse
all’estero che hanno avuto un certo successo e possano fungere da esempi da
seguire. Ciò su cui si punta maggiormente è rendere il pubblico (nel nostro caso
potremmo parlare di associati e magari anche utenti, anche se gli esempi si basano,
per lo più, sulla vendita di prodotti) partecipe in prima persona a queste iniziative,
incitandone l’emotività ed il senso di appartenenza ad un brand. Tutto questo
avviene grazie all’utilizzo dei social media, un mezzo che consente di avere, con
costi contenuti, grande ritorno di visibilità per un brand e di coinvolgimento degli
utenti: senza dover spendere niente ma solo partecipando, essi possono diventare
protagonisti di iniziative e campagne stimolanti e ricevere svariati ritorni.
Kraft Macaroni & Cheese’s Jinx: in America, il brand Kraft ha lanciato una
iniziativa che riprende le regole di un gioco per bambini, Jinx, (secondo il quale
quando due persone dicono la stessa parola contemporaneamente vince chi per
primo dice il termine “Jinx”) spostandole su un canale come Twitter: quando due
persone inseriscono contemporaneamente in un tweet la frase “Mac & Cheese”,
Kraft invia loro il link “Mac & Jinx”. Chi per primo accede a questo link vince
cinque confezioni del prodotto Mac & Cheese e una t-shirt.
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Un’idea originale quella di Kraft, che unisce la tradizionalità di un gioco per
bambini da tutti conosciuto alla modernità di un canale come Twitter. Ciò, permette
di accostare a questo mondo anche quel pubblico di persone che ancora non conosce
il social network e al brand Kraft di ottenere più visualizzazioni e fan della propria
pagina Twitter, con una forte probabilità di ritorno di pubblico e passaparola: senza
alcuna spesa ma semplicemente giocando hai la possibilità di vincere.
In Svezia, in occasione della fusione tra le due agenzie pubblicitarie Grey
Stockholm e Ogilvy Stockholm, è stata promossa un’iniziativa tramite Facebook:
ogni volta che un utente visitava la pagina della nuova agenzia per vederne il nuovo
nome, la sua foto profilo diventava parte del logo “Ingo”. In un periodo di tempo
di circa quattro ore, le foto profilo componenti il logo sono arrivate fino a circa
2.890. In questo modo, la nuova agenzia è riuscita a portare molti fan alla pagina
Facebook dedicata e il logo mosaico composto dalle loro foto profilo, inoltre, ha
permesso ai fan di sentirsi davvero “parte” del gruppo.
Siamo in America, dove l’associazione Blue Cross Blue shield of Minnesota
ha lanciato la campagna mediatica chiamata “The Human Doing”, allo scopo di
invogliare il pubblico a svolgere una vita salutare. Il paziente Scott Jorgenson, ha
vissuto per un mese in un appartamento di vetro piazzato nel bel mezzo del Mall Of
America, un centro commerciale situato nel Minnesota.
L’obiettivo era quello di aiutare Scott a sviluppare sane abitudini in termini nutritivi
e di esercizio fisico: a questo punto, sono entrati in gioco Facebook e Twitter
perché, a dare indicazioni al paziente sulle attività fisiche che doveva svolgere dalle
tre alle cinque volte al giorno, sono stati proprio i follower di questi social.
Questo progetto rende il pubblico partecipante sotto tanti punti di vista. Innanzi
tutto, Scott ha vissuto per un mese in un appartamento di vetro in un centro
commerciale, stuzzicando dunque la curiosità delle persone. Agli utenti Twitter e
Facebook, stimolati emotivamente da questa causa e fatti diventare protagonisti del
progetto, è stata data la possibilità di interagire personalmente con il protagonista di
questo evento.
Agenta, Germania. Grazie a Foursquare il brand GranataPet ha attuato
un’iniziativa promozionale che ha unito il marketing tradizionale a quello non
convenzionale. Quando si effettuava il check in di fronte al tabellone che
pubblicizzava il marchio, esso diventava immediatamente fornitore di cibo gratuito
per il proprio cane. Iniziativa divertente e originale quella di GranataPet, con un
grande ritorno di visualizzazioni sul canale Youtube: l’agenzia pubblicitaria del
brand ha filmato i momenti durante i quali il cartellone “entrava in azione” e il
video è stato messo on line con una visualizzazione attuale di più di 50.000 persone.
Possiamo dire che questo è un esempio di come l’unione tra marketing tradizionale
e non convenzionale possa ben sposarsi, se fatto però in modo intelligente e
originale.
Ci troviamo sempre in Germania ma questa volta parliamo di Reinert
Sausages, produttore di salumi. Un prodotto famoso di questo marchio è Wurst
Face, una salsiccia distribuita gratuitamente ai bambini dai macellai, rappresentante
al suo interno una faccina sorridente. L’iniziativa di Reinert Sausages, è stata quella
di permettere a coloro che avrebbero usato una particolare applicazione di Facebook
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di diventare la faccia sorridente del prodotto, semplicemente caricando la propria
foto. Questo tipo di iniziativa è stata divertente e coinvolgente, anche in questo caso
gli utenti sono diventati protagonisti ritrovando le loro facce “scolpite” nel prodotto
e il brand ha ottenuto un buon ritorno in termini di visualizzazione tramite l’utilizzo
di Facebook.
❖ PROGETTO SOCIAL MEDIA MARKETING NEL CONFIDI
È il momento, adesso, dopo aver visto vari casi di strategie marketing
vincenti, a partire dall’utilizzo dei social media, di entra nel merito di come, queste,
possano essere usate in rapporto al Confidi e ai servizi che esso offre.
La nostra idea, sfruttando soprattutto il canale Facebook, che sembra il social più
adatto ai nostri scopi, è di pubblicizzare e far conoscere ciò che fa’ il Confidi
Calabria (anche attraverso articoli scritti di proprio pugno sulle novità del settore),
oltre che creare un contatto diretto con gli utenti. Per fare questo è necessario creare,
o migliorare quello che già esiste, una pagina ad hoc. Partendo da questi
presupposti, sarà immediato il collegamento tra ciò che comparirà sul sito e i social
media che si deciderà di utilizzare e questo porterà un duplice vantaggio: oltre alla
già citata maggiore conoscenza del Confidi Calabria e delle attività che porta avanti,
su tutte i servizi offerti e le novità che giungono a livello ministeriale, anche un
effetto domino di positività nei confronti del sito. Quest’ultimo, in un’ottica che
potrebbe diventare un utile strumento di marketing, vedrà automaticamente le visite
accrescere e a quel punto si potrà di pensare di indicizzare meglio, attraverso le
tecniche di scrittura SEO, il portale su Google e guadagnare grazie a Google
Adsense (strumento, utilizzato sempre più spesso, che permette di inserire
pubblicità sul proprio prodotto online e guadagnare in base alle visite una data
percentuale). L’approccio al quale si è pensato è di tipo multi-level in quanto è bene
partire con un utilizzo “semplice” di Facebook, il social sul quale ci stiamo
concentrando di più, per poi, magari, iniziare a investire dei soldi (si parla di poche
centinaia di euro, che saranno dettagliate nel business plan) con la sponsorizzazione.
Se nel primo caso, sarà bravura del gestore del social trovare i canali (contatti) giusti
ai quali possano interessare le attività del Confidi (qui si capisce perché è
fondamentale creare prima un profilo dal quale poter aggiungere “amici” e poi una
pagina) e conseguentemente la visita del sito, nel secondo caso, invece,
naturalmente, a fronte di una spesa comunque minima, tutto sarebbe più immediato
grazie all’aiuto degli amministratori stessi di Facebook, in grado di suggerire i
contatti adatti e fare un’adeguata opera di pubblicizzazione della nostra pagina.
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3. BUSINESS PLAN
Per arrivare a un piano operativo strutturale che sia il più completo e funzionale possibile,
bisogna aggiungere una quarta voce, la quale funge da resoconto finale a partire dalle altre tre. Il
riferimento è a un business plan, il momento in cui la mera teoria e le idee sviluppate, si
trasformano in numeri concreti. Nello specifico dei calcoli fatti e successiva proposta sviluppata,
abbiamo provato a individuare due scenari economici possibili: nel primo, si mantiene costante il
ROI (Return On Investment) del 30% nei tre anni presi a ipotesi e di conseguenze si generano i
ricavi in base all’investimento fatto; di contro, nel secondo, il ROI varia dal 50% del primo al 90%
del terzo e così si vanno a generare ricavi maggiori rispetto al primo scenario preso in esame. In
entrambi i casi, sono state individuate soglie di fatturato tali da supportare la tipologia di
investimenti prevista.
Ultima considerazione da fare, riguarda gli aspetti trattati. Tra le varie voci presenti nei due modelli
di business, è necessario sottolineare che l’unica voce di spesa, da noi ritenuta indispensabile,
risulta essere il sito con le migliorie da apportarvi. Per il resto, si potrebbe baipassare sugli
investimenti in denaro e puntare esclusivamente su quelli umani.
PRIMO SCENARIO
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
Ricavi delle vendite dei servizi (Fatturato) € 1.365,00 € 3.776,50 € 689,00
INVESTIMENTI (COSTI)
Realizzazione di un sito € 1.000,00 € 30,00 € 30,00
Realizzazione di un'app - € 2.500,00 -
Sviluppo e gestione social media marketing - € 300,00 € 400,00
Pubblicità (penne, calentari e oggettistica) € 50,00 € 75,00 € 100,00
TOTALE INVESTIMENTI (COSTI) € 1.050,00 € 2.905,00 € 530,00
RICAVO (Profitto a fronte degli
investimenti) € 315,00 € 871,50 € 159,00
R.O.I. % (Return On Investment) 30,00% 30,00% 30,00%
SECONDO SCENARIO
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
Ricavi delle vendite dei servizi (Fatturato) € 1.575,00 € 4.938,50 € 1.007,00
INVESTIMENTI (COSTI)
Realizzazione di un sito € 1.000,00 € 30,00 € 30,00
Realizzazione di un'app - € 2.500,00 -
Sviluppo e gestione social media marketing - € 300,00 € 400,00
Pubblicità (penne, calentari e oggettistica) € 50,00 € 75,00 € 100,00
TOTALE INVESTIMENTI (COSTI) € 1.050,00 € 2.905,00 € 530,00
RICAVO (Profitto a fronte degli
investimenti) € 525,00 € 2.033,50 € 477,00
R.O.I. % (Return On Investment) 50,00% 70,00% 90,00%
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4. ALLEGATI: PREVENTIVI SITO E APP
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