Rel azioni presentazione scuola media mezzanotte-3

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REL-AZIONI Francesca di Sipio PSICOLOGA CLINICA E PSICOTERPEUTA ANALITICO-TRANSAZIONALE Dott.ssa Francesca di Sipio psicologa clinica, psicoterapeuta 347.7504713 Istituto comprensivo Chieti 4

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REL-AZIONI

Francesca di Sipio

PSICOLOGA CLINICA E PSICOTERPEUTA ANALITICO-TRANSAZIONALE

Dott.ssa Francesca di Sipio psicologa clinica, psicoterapeuta 347.7504713

Istituto comprensivo Chieti 4

GESTIONE

Definizione della Treccani

In senso fig., di recente introduzione nell’uso (con diretta derivazione dal verbo gestire, ma con minore frequenza), guida, conduzione, controllo e sim.: avere,pretendere una g. autonoma della propria vita.

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GESTIONE

GUIDARECONDURRE

CONTROLLARE

Sono azioni che rispondono ad una dei tre stati di “fame” dell’individuo. (E. Berne 1964)

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1. FAME DI STIMOLO

il bisogno primario di stimolazioni. “Dal punto di vista biologico, è probabile che la privazione emotiva e sensoria tenda ad instaurare o almeno a favorire dei mutamenti organici. (…) Si può dunque postulare l’esistenza di una catena biologica che va dalla privazione emotiva e sensoria all’apatia e di qui alle modifiche generative e alla morte. In questo senso la fame di stimolo ha con la sopravvivenza dell’organismo umano lo stesso rapporto della fame di cibo.”

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2. FAME DI RICONOSCIMENTO SOCIALE

gli esseri umani, per salvaguardare la loro salute fisica e mentale, hanno bisogno di essere riconosciuti dagli altri. Berne utilizza il termine carezza per designare “ogni atto che implichi il riconoscimento di un’altra persona”. La carezza rappresenta, dunque, l’unità fondamentale dell’azione sociale: una transazione, unità del rapporto sociale, può essere definita anche come uno scambio reciproco di carezze.

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3. FAME DI STRUTTURA

si può concepire come un’estensione della fame di stimolo e di riconoscimento, in quanto per il soddisfacimento di tali bisogni è necessario che si stabiliscano delle situazioni, strutturate in modo più o meno complesso, in cui gli individui possano scambiarsi carezze.

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STATI DELL’IO

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G: è il nostro genitore interiorizzato, esprime norme e può essere critico protettivo;A: è il nostro adulto interiorizzato che prende decisioni nel qui ed ora;B: è il nostro bambino interiorizzato che può essere adattato o ribelle o libero.

LE TRASAZIONI

La transazione viene definita da Berne come l’unità fondamentale del rapporto sociale. Essa consiste nella coppia rappresentata da uno “stimolo transazionale” seguito da una “risposta transazionale” tra stati dell’Io specifici di due interlocutori. “La si definisce transazione perché ognuna delle due parti in causa ne ricava qualcosa che è poi la ragione per cui vi si impegna”

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STATI DELL’IO E PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

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LE TRASAZIONI PARALLELE O COMPLEMENTARI

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A: Che ore sono?B: Sono le 17.

A: Devi smetterla di parlareB: Scusi, non lo farò più!

oppureB: Non si preoccupi !

Tali transazioni potrebbero proseguire per un tempo indefinito senza che si verifichino

“intoppi”nella comunicazione.

LE TRASAZIONI INCROCIATE

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A: Che ore sono?B:Mi dispiace se entro a quest’ora, mamma ha bucato.

A: Come va?B:Prof, fatti i fatti tuoi

oppureB: Non mi scocci prof!

.

LE TRASAZIONI INCROCIATE

A: Mi sento stanco, non ce la faccio a finire!B:Mi vuoi chiedere qualcosa in merito?.

A: Vergognati arrivi sempre tardi!B:Prof, capisco che si senta irritato, cosa vuole che faccia?

.

Quando tali transazioni si verificano la comunicazione si interrompe o subisce un brusco cambiamento di argomento.

Perché possa continuare è necessario che una o entrambe le persone cambino Stato dell'Io.

LE TRASAZIONI ULTERIORI

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A:Hai finito il compito?B:Mi manca poco prof.

A: quando la finirai di essere l’ultimo a consegnare?B: mi perdoni prof

.

Sono caratterizzate da due strutture di transazioni complementari simultanee che veicolano messaggi su un duplice livello, uno sociale o superficiale e uno psicologico, nascosto o ulteriore

L’esito delle transazioni sarà determinato dal livello psicologico della comunicazione e non da

quello sociale.

PRINCIPI DELL’OKNESS

Io sono ok, tu sei ok;

 ognuno ha la capacità di pensare;

ognuno decide del proprio destino e queste decisioni possono essere cambiate.

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L’ARTE DI CONTRATTARE

Definizione della Treccani:

“In generale, il regolamento di interessi che trae la sua

forza vincolante dall’accordo di coloro che

lo stipulano (…)”Dott.ssa Francesca di Sipio

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L’ARTE DI CONTRATTARE

“Solo gli uomini liberi possono negoziare. I prigionieri non

possono stipulare contratti. La vostra libertà e la mia non possono essere separate.”

Nelson Mandela

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LE FRASI CHE ACCAREZZANO

“Vorrei, ma non posso”;

“Capisco come ti senti”;

“Come pensi che arrivi all’altro la tua comunicazione?”

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COSA PENSO, COSA PROVO, COME MI COMPORTO

A partire dal modello degli Stati dell’Io, riesco a ritracciare da quale istanza parte la mia comunicazione con l’alunno?

Posso trarre aiuto dal modello per evitare di agire in modo simmetrico nel conflitto?

Cosa penso, cosa provo e quindi come mi comporto quando c’è un conflitto in classe o quando il conflitto è con me?

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INVITO A

DARE SPAZIO ALL’EMOTIVITA’, ACCOGLIENDOLA E PROMUOVENDOLA IN UN LOOP VIRTUOSO.

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L’ autorivelazione ci aiuta in tal senso

BIBLIOGRAFIA

A che gioco giochiamo, E. Berne

Nati per vincere, J. James

Ciao… E poi? , E. Berne

Giochi interattivi vol 1,2,3,4,5, AA. VV.

Dialoghi di Platone, Einaudi.Dott.ssa Francesca di Sipio

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