Reinhard Heydrich DaWikipedia
description
Transcript of Reinhard Heydrich DaWikipedia
Reinhard Heydrich
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Niente fonti! Questa voce o sezione sull'argomento militari
tedeschi non cita le fonti necessarie o quelle
presenti sono insufficienti.
Puoi migliorare questa voce aggiungendo
citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti.
Reinhard Tristan Eugen Heydrich
Bundesarchiv Bild 146-1969-054-16, Reinhard
Heydrich.jpg
Viceprotettore di Boemia e Moravia
Durata mandato 29 settembre 1941 – 4 giugno 1942
Predecessore Konstantin von Neurath (come
protettore)
Successore Kurt Daluege
Direttore dell' Ufficio Centrale di Sicurezza del Reich
Durata mandato 27 settembre 1939 –
4 giugno 1942
Predecessore carica istituita
Successore Heinrich Himmler Presidente dell'Interpol
Durata mandato 24 agosto 1940 –
4 giugno 1942
Predecessore Otto Steinhäusl
Successore Arthur Nebe Direttore della Gestapo
Durata mandato 22 aprile 1934 –
27 settembre 1939
Predecessore Rudolf Diels
Successore Heinrich Müller Dati generali
Partito politico Partito Nazionalsocialista dei
Lavoratori Tedeschi
Reinhard Heydrich
Bundesarchiv Bild 146-1969-054-16, Reinhard
Heydrich.jpg Reinhard Heydrich nel 1940 con il grado di
SS-Gruppenführer
Soprannome Der henker (il boia)
Nato Halle
7 marzo 1904 Morto Praga
4 giugno 1942 (38 anni)
Dati militari
Forza armata Flag Schutzstaffel.svg
Schutzstaffel - Gestapo Grado Flag of the NSDAP (1920–1945).svg
OberGruppenführer (generale delle ss)
Guerre Seconda guerra mondiale
[senza fonte]
voci di militari presenti su Wikipedia Reinhard Tristan Eugen Heydrich (Halle, 7
marzo 1904 – Praga, 4 giugno 1942) è stato un
militare tedesco, uno dei più importanti gerarchi
della Germania nazista. Fu stretto collaboratore
di Heinrich Himmler nella Gestapo. È principalmente noto per il suo ruolo decisivo
nella pianificazione e organizzazione dello
sterminio degli ebrei in Europa. Dopo aver
diretto la conferenza di Wannsee in cui furono
analizzati i problemi organizzativi della
"soluzione finale del problema ebraico", nella primavera 1942 venne nominato da Adolf Hitler
governatore del Protettorato di Boemia e
Moravia, dove mise in atto sanguinose
repressioni per annientare la resistenza
anti-tedesca sviluppatasi sotto il suo predecessore Konstantin von Neurath. Morì nel
giugno 1942, all'età di 38 anni, per le ferite
riportate in un attentato organizzato da
partigiani cecoslovacchi.
Indice [nascondi]
1 Biografia
1.1 Gioventù
1.2 Carriera
1.3 L'attentato di Praga 2 Onorificenze
2.1 Onorificenze tedesche
2.2 Onorificenze straniere
3 Note
4 Bibliografia 5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Gioventù[modifica | modifica wikitesto]
Reinhard Heydrich nacque a Halle, in Germania, il 7 marzo 1904 figlio del musicista e
compositore Richard Bruno Heydrich e di
Elisabeth Anna Maria Amalia Krantz. Reinhard
veniva spesso deriso in gioventù col
soprannome di Moses Handel, poiché si mormorava che avesse antenati ebrei.[1]
Wilhelm Canaris affermò di aver ottenuto dei
documenti che provavano le origini ebraiche di
Heydrich, ma questi documenti non sono mai
stati pubblicati.
Infine, l'indagine sistematica condotta da Karin
Flachowsky sui registri parrocchiali della
Sassonia ha definitivamente provato che Heydrich non aveva alcuna ascendenza
ebraica[2]. C'è anche da notare che nel 1936,
su indicazione del partito, chiese che il suo
nominativo venisse cancellato dagli elenchi dei
battezzati nella chiesa cattolica ("Kirchenaustitt").[3] Lo stesso Heydrich ordinò
ai ricercatori delle Schutzstaffeln di investigare
su quest'ipotesi, dimostrando di non avere
antenati ebrei.[4][5] Entrambi i genitori erano
appassionati di musica e fecero nascere nel
figlio una passione per il violino che durò per tutta la vita.
Sebbene Reinhard fosse una persona timida, era
fisicamente molto prestante ed eccelleva
nell'atletica, nel nuoto e nella scherma. Heydrich entrò nei Freikorps sin da giovane. Nel
1922 entrò in marina ma fu presto congedato
perché, dopo aver avuto una relazione con la
figlia di un suo superiore, la tradì per una donna
più giovane. La figlia dell'ufficiale riferì l'accaduto al padre e Heydrich si ritrovò
denunciato per "condotta deplorevole per un
ufficiale e per un gentiluomo".
L'accusa, già di per sé gravissima e tale da
pregiudicarne la carriera, non fu però l'unica:
infatti, al processo, Heydrich si presentò con
una spavalderia tale da costargli anche l'accusa
di insubordinazione. Fu cacciato dalla marina e, ormai privato della possibilità di far carriera in
qualsiasi corpo militare dello stato, nel 1931 si
sposò con Lina von Osten.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Lettera di Heydrich sulla "Soluzione finale"
L'auto di Heydrich nella quale subì l'attentato,
conservata al Museo di tecnica militare
dell'Istituto storico militare di Praga. Nel 1931 Himmler volle creare un'unità di
controspionaggio interna alle Schutzstaffel (SS).
Su consiglio di un amico, il barone Karl von
Eberstein, prese contatti con Heydrich che
venne poi selezionato per il compito e che entrò così a far parte anche del Partito Nazista. In
questo periodo Heydrich fu piuttosto
insignificante nell'apparato nazista: guadagnava
poco e lavorava in un piccolo ufficio.
Il suo compito, come quello della sua unità, era
però molto delicato: costruire un archivio di
notizie riservate su tutte le persone che
potevano minacciare il Reich, ma anche di alti
ufficiali e personalità politiche di spicco. Nel 1932 la sua divisione venne ribattezzata
Sicherheitsdienst (SD). Heydrich cominciò ad
acquisire potere. Sfruttando le informazioni in
suo possesso si guadagnò l'amicizia di Himmler
che lo mise a capo del
Reichssicherheitshauptamt (RSHA, il quale comprendeva: SD, Gestapo e le
Einsatzgruppen), il tutto nonostante le sue
presunte origini ebraiche, le quali furono
strumento di ricatto nei suoi confronti da parte
delle alte sfere del partito nazista[6].
Dopo la presa del potere da parte di Adolf Hitler,
Heydrich si occupò di quelle organizzazioni o di
quelle persone che potevano nuocere alla causa
nazista. Egli stesso, in seguito, organizzò l'attacco alla centrale radio di Gleiwitz,
denominato "Operazione Himmler", che diede il
via alla seconda guerra mondiale. All'inizio del
conflitto prestò servizio nella Luftwaffe,
ottenendo anche delle decorazioni per la sua audacia. Nel 1941 venne abbattuto da razzi
della contraerea sovietica e fu costretto a
nuotare in un fiume per salvarsi.
A causa di ciò venne biasimato sia da Himmler che da Hitler, che sapevano quanto potese
essere pericolosa, per il Reich, una sua
eventuale cattura da vivo. Nel settembre 1941
divenne governatore del Protettorato di Boemia
e Moravia, sostituendo Konstantin von Neurath.
Heydrich diventò il dittatore de facto della zona, ordinando repressioni e persecuzioni tanto da
guadagnarsi l'appellativo de Il boia di Praga (der
Henker von Prag). Spesso guidava per le strade
della Boemia e della Moravia con una macchina
scoperta per mostrare la fiducia nella sua politica di gestione e occupazione.
Il 20 gennaio del 1942 Heydrich tenne a
Wannsee la tristemente famosa conferenza nella
quale venne pianificata la "Soluzione finale della questione ebraica" (Endlösung der Judenfrage in
tedesco), iniziando ad organizzare
metodicamente le deportazioni dei civili di etnia
ebraica. Esiste ancora una copia del protocollo
della riunione segreta in cui alti ufficiali delle SS e dignitari d'alto rango del Partito
nazionalsocialista (NSDAP) e
dell'amministrazione del Terzo Reich discussero
e organizzarono con precisione e metodicità
industriale il genocidio del popolo ebraico.
Custodito per decenni come documento storico
negli archivi dell'Auswaertiges Amt (il ministero
degli Esteri tedesco), il documento venne
ritrovato per caso, dopo la disfatta dell'Asse, da
alcuni ufficiali delle forze armate americane e consegnato in seguito ai giudici del processo di
Norimberga, la grande istruttoria degli Alleati
contro i criminali nazisti. Fu più volte
fotocopiato e riprodotto in testi storici e
scolastici ipotizzando, tuttavia, che l'originale non esistesse più.
L'attentato di Praga[modifica | modifica
wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Operazione Anthropoid.
La chiesa dei santi Cirillo e Metodio, dove si
rifugiarono gli attentatori di Heydrich, con la
parete vicino alla finestra che riporta le scalfiture causate dal conflitto a fuoco e una
lapide in memoria dei combattenti
cecoslovacchi.
Il 27 maggio 1942 un commando composto da
membri del governo cecoslovacco in esilio addestrato dagli inglesi del SOE (Special
Operations Executive) attentò alla vita di
Heydrich. Il gruppo, composto da Adolf Opálka
(il capo), Josef Valčík, Jan Kubiš e Jozef Gabčík,
riuscì a fermare l'auto su cui Heydrich viaggiava
insieme al suo autista, l'SS-Oberscharführer Klein, cercando di sparargli contro con un fucile
Sten, ma l'arma si inceppò. Heydrich reagì
immediatamente al fuoco con la pistola in
dotazione, ma il lancio di una granata anticarro
di fabbricazione inglese da parte di uno degli attentatori lo ferì gravemente.
Tuttavia Heydrich scese dalla macchina e cercò
di inseguire i suoi aggressori, prima di
accasciarsi svenuto. Fu mandato, su ordine di Himmler, all'ospedale di Praga. Le ferite
riportate nell'attentato non erano tuttavia gravi
da condurlo alla morte, ma una grave infezione
del sangue, dovuta al contatto della milza con
dei crini di cavallo dell'imbottitura dei sedili della sua Mercedes, lo condusse alla morte alle ore
4:30 del 4 giugno. Sembra che la decisione da
parte dei medici che lo curavano (e più
precisamente per volontà di Karl Gebhardt, capo
del servizio chirurgico delle SS) di non somministrargli sulfamidici contribuì alla morte
del gerarca.[7]
Gli attentatori, nel frattempo, trovarono rifugio
presso la chiesa di San Cirillo e Metodio in via
Resslova ma, rintracciati dalle forze di occupazione, perirono nel conflitto a fuoco che
ne derivò. Ad Heydrich spettarono tutti gli onori
militari. Un grandioso funerale fu allestito a
Berlino con tutte le più alte cariche del Reich,
Adolf Hitler compreso, che commentò così la sua morte: «È stato stupido e idiota. Un uomo
come lui non doveva esporsi a simili rischi».
Per vendicare Heydrich, i tedeschi assassinarono
tutti i maschi oltre i 16 anni abitanti nel villaggio di Lidice, vicino a Praga, e in seguito lo
bruciarono completamente; le macerie furono
poi asportate in modo da cancellare
definitivamente il villaggio dalle cartine
geografiche. Il villaggio era effettivamente abitato da partigiani cecoslovacchi, ma non ci
sono prove che fosse collegato agli assassini di
Heydrich. La strage fu enfatizzata dalla stampa
tedesca, per intimorire i fenomeni di
sovversione nei territori occupati, e in seguito anche dalla propaganda Alleata per screditare
internazionalmente il Terzo Reich.
Col nome di Heydrich venne battezzata
l'"Operazione Reinhard", il piano per la
costruzione dei primi tre campi di sterminio tedeschi: (Treblinka, Sobibór e Bełżec).
Reinhard Heydrich fu sepolto nel Cimitero degli
Invalidi di Berlino, in una tomba a fianco di
quella del generale Tauentzien von Wittenberg,
eroe della guerra tedesco-prussiana contro Napoleone. Il cippo funebre fu distrutto durante
l'occupazione sovietica di Berlino, cosicché oggi
la sepoltura risulta priva di qualsiasi segno di
identificazione.
Operazione Anthropoid Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'operazione Anthropoid fu la missione militare
che ebbe come finalità l'uccisione del generale
delle SS Reinhard Heydrich durante la seconda guerra mondiale. Il nome, che in greco significa
"dall'aspetto umano", voleva in effetti rimarcare
la disumanità del Reichsprotektor di Boemia e
Moravia che di umano aveva solo l'aspetto.
Reinhard Heydrich, il bersaglio dell'Operazione
Anthropoid
Indice [nascondi]
1 L'ideazione del piano
2 Successo dell'attentato e rappresaglia tedesca 3 Bibliografia
4 Voci correlate
5 Altri progetti
L'ideazione del piano[modifica | modifica
wikitesto] Il 27 settembre 1941, a più di due anni dallo
smembramento della Cecoslovacchia, il generale
delle SS Reinhard Heydrich venne mandato a
Praga quale responsabile comandante dei
territori già cecoslovacchi occupati dal Reich, ovvero del cosiddetto Protettorato di Boemia e
Moravia. A seguito dell'insurrezione del popolo
ceco del 28 ottobre 1939, venne mandato per
soffocare ogni possibile tentativo di resistenza
da parte dei cechi.
Il regime di terrore che instaurò gli valse
l'appellativo di "Boia di Praga", e le uccisioni
indiscriminate che ne derivarono (sia di
oppositori all'occupazione nazista, sia di cittadini innocenti) obbligarono il governo ceco in esilio a
Londra a cercare di attuare una risposta militare
mirata e di sicuro effetto.
L'azione venne concordata tra il governo ceco,
la resistenza nazionale non comunista e il governo inglese.
La Royal Air Force (RAF) britannica addestrò dei
paracadutisti cechi in Scozia dal 1941 per
questa azione: i paracadutisti erano divisi in due gruppi, per specifiche azioni differenti. C'era il
gruppo "Anthropoid", composto dai
caporalmaggiori Jan Kubiš e Jozef Gabčík, che
aveva come obbiettivo l'eliminazione del
generale delle SS Reinhard Heydrich, e il gruppo "Silver A", di cui facevanno parte il tenente
Alfred Bartos, il caporalmaggiore Josef Valcik e
l'appuntato Jiri Potucek, il cui scopo era di
supporto ad "Anthropoid" con spionaggio,
attraverso la Resistenza Nazionale Ceca.
Successo dell'attentato e rappresaglia
tedesca[modifica | modifica wikitesto]
La Mercedes-Benz 320 su cui viaggiava Heydrich, dopo l'attentato del 1942
Successivamente a questo gruppo di
paracadutisti arrivati nel Protettorato, ne furono
paracadutati degli altri: il tenente Adolf Opálka,
il sergente Jaroslav Svarc, il caporale Josef
Bublic e il caporale Jan Hruby. Il gruppo "Anthropoid" e "Silver A" vennero paracadutati
nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 1941.
L'attentato ad Heydrich venne eseguito il 27
maggio 1942, nella curva della via
Holesovickach, nella zona di Praga Libeň. Dopo un segnale convenuto, il caporalmaggiore Jozef
Gabčík aveva provato a sparare con il mitra alla
macchina di Heydrich che si stava avvicinando,
ma il mitragliatore si inceppò. Allora il
caporalmaggiore Jan Kubiš gettò una bomba a mano nell'auto del generale, ferendolo
mortalmente. Reinhard Heydrich morì in
ospedale il 4 giugno 1942 per setticemia dopo
essere caduto in coma senza mai aver ripreso
conoscenza.
Il generale Kurt Daluege, che prese il posto di
Heydrich, scatenò il terrore contro la
popolazione. Fu annunciata una ricompensa di
dieci milioni di corone a chi avesse aiutato a trovare gli esecutori dell'attentato e la pena di
morte per coloro che li avessero aiutati. Il
giorno dopo i funerali di Heydrich il 9 giugno
1942, i tedeschi rasero al suolo il villaggio di
Lidice per rappresaglia: uccisero 173 uomini al
villaggio, 26 a Praga, 88 bambini furono ammazzati in Polonia, mentre 53 donne
trovarono la morte nei campi di concentramento
durante la "marcia della morte".
Prima di eseguire l'attentato, ci si pose il problema di dove i paracadutisti potessero
nascondersi. A ciò doveva pensare Petr Fafek,
che lavorava nella lega contro la tubercolosi.
Nello stesso ufficio lavorava Jan Sonneved, capo
del Consiglio della Chiesa Ortodossa di Cirillo e Metodio di via Resslova, a Praga. Fafek chiese a
Sonneved dove poteva nascondere i
paracadutisti. Tutti pensavano fosse compito
della Resistenza nazionale Ceca. Parlando con il
prete ortodosso Vladimir Petrek, seppero che c'era una catacomba all'interno della chiesa di
San Cirillo e Metodio, e attraverso una persona
in contatto con i paracadutisti, Jan
Zelenka-Hajsky, decisero di rifugiarli nella
catacomba.
La chiesa in cui si rifugiarono gli attentatori di
Heydrich
Tutti si prestarono ad aiutare i paracadutisti: il
prete superiore Vaclav Cikl, il sacrestano Vaclav Ornest e il vescovo Gorazd Matej Pavlik, anche
se questi ultimi seppero molto tempo dopo che
erano riparati nella catacomba. Ma la pressione
del terrore a cui fu sottoposta la città fu tale,
che uno dei paracadutisti tra gli ultimi arrivati, Karel Čurda tradì. Egli non era a conoscenza del
rifugio nella catacomba, ma confessò diversi
altri dettagli, sufficienti a consentire ai tedeschi
di risalire alla chiesa dove erano nascosti. Il 18
giugno 1942, due battaglioni di SS (tra cui 360 SS di Praga), circondarono la chiesa,
confrontandosi contro i sette paracadutisti alle
2:00 di notte. Gli ordini erano quelli di catturarli
vivi. Opalka, Kubis e Bublik si difesero dal patio
della chiesa fino alle 7:00 di mattina, per salvare gli altri quattro nascosti nella
catacomba. Perirono tutti e tre, ma i tedeschi si
accorsero del rifugio nella catacomba
riprendendo quindi l'assalto. I paracadutisti si
difesero fino all'ultima pallottola, con la quale si suicidarono per non cadere vivi nelle mani dei
tedeschi.
Le famiglie di Vaclav Ornest (sacrestano),
Vaclav Cikl (prete superiore), Jan Sonneved
(capo del consiglio della chiesa ortodossa di Cirillo e Metodio) vennero deportate a
Mauthausen insieme ad altre 254 persone, dove
perirono. Il vescovo Gorazd venne torturato per
tre mesi e poi condannato a morte in un
processo farsa insieme ai preti Cikl e Petrek e al signor Sonneved. Con questa azione venne
azzerato il vertice della Chiesa ortodossa di
Boemia.