REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA relazione... · FINALIZZATI ALL’OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO...

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REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA

LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO

ANTINCENDIO PRESSO ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI ,

FINALIZZATI ALL’OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO DI

PREVENZIONE INCENDI

RELAZIONI SPECIALISTICHE IMPIANTI

RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO SPEGNIMENTO INCENDI E ADEGUAMENTO CENTRALE DI POMPAGGIO

DESCRIZIONE DELLE OPERE RELATIVE ALL’IMPIANTO DI SPEGNIMENTO

INCENDI

Generalità

I lavori di adeguamento normativo antincendio relativi agl’ Impianti meccanici prevedono i

seguenti interventi:

A) Ristrutturazione della Centrale di Pompaggio impianto di spegnimento fisso ad idranti

L’ intervento prevede la rimozione delle attuali elettropompe ( principale + pilota) e la loro

sostituzione con un nuovo gruppo a Norma UNI 12845 costituito da n°03 Elettropompe (

principale / riserva + pilota) completo dei relativi quadri di comando.

Verranno inoltre realizzate nuove tubazioni dalla vasca interrata alla Centrale di Pompaggio in

modo da rendere indipendenti i pescaggi delle elettropompe e realizzare una linea di ritorno a

servizio del misuratore di portata.

Due serbatoi della capacità di 500lt garantiranno l’ adescamento dei pescanti.

B) Installazione Impianto di spegnimento incendi a saturazione d’ambiente per i Locali adibiti

a Biblioteca e Depositi al Piano Interrato

I Locali adibiti a Biblioteca e Depositi ( n°05 locali) , in conseguenza dell’ elevato carico d’ incendio

dovuto alla nuova destinazione d’ uso, saranno dotati di Impianto di spegnimento a saturazione d’

ambiente con gas Inergen.

Composizione e proprietà Inergen

L’Inergen è una miscela composta da gas naturali normalmente presenti nell’aria. La

composizione della miscela è formata dal 52% di azoto, dal 40% di argon e dall’8% di anidride

carbonica.

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Proprietà del gas Aria

%

Inergen

%

Aria ed Inergen miscelati

durante la scarica

%

Azoto (N2) 78 52 67,3

Ossigeno (O2) 20,9 N/D 12,5

Argon (Ar) 1,0 40 17

Biossido di carbonio

(CO2)

0,03 8 3,2

La caratteristica principale dei gas inerti (elio, neon, argon, cripton e xenon) è quella di non

prendere parte alle reazioni chimiche ed è per questa caratteristica che impediscono lo sviluppo

della combustione. Altri gas, per quanto non strettamente inerti, come il biossido di carbonio e

l’azoto, soffocano il fuoco per il processo di inertizzazione.

L’azoto è l’elemento più comune nell’aria ed è una base ottima ed economica, l’argon è un gas

puro, inerte e nobile il cui peso specifico rende l’Inergen pesante come l’aria mentre il biossido di

carbonio attiva la stimolazione automatica della respirazione nel corpo umano.

L’Inergen satura l’intero locale protetto con un gas invisibile e inodore, permettendo di respirare

senza difficoltà. Il suo peso specifico, simile a quello dell’aria, consente di saturare l’ambiente per

tempi lunghi, senza stratificazione e senza diluizione. Soccorritori e tecnici possono così entrare

ed uscire ripetutamente senza rischi

La piccola percentuale di CO2 attiva la stimolazione automatica della respirazione nel corpo

umano e permette la sopravvivenza con percentuali di ossigeno di circa il 12%: a tali livelli di

ossigeno non è possibile la combustione della quasi totalità delle sostanze combustibili.

Per un processo del tutto naturale l’aumento artificioso di biossido di carbonio nell’aria respirata

induce un maggiore volume di respirazione. Il biossido di carbonio al 3÷4%, massimo limite di

impiego in un ambiente protetto da Inergen, è tollerata per molti giorni.

La presenza di biossido di carbonio nell’atmosfera di un locale, dopo la scarica di Inergen, stimola

la respirazione, anche nelle persone svenute, e riporta l’assorbimento di ossigeno al cervello alle

condizioni ottimali.

Il sistema di spegnimento a Inergen è costituito da una o più batterie di bombole per lo stoccaggio

della miscela, di sistemi di comando collegati ad un impianto di rivelazione incendi , collettori di

scarica e tubazioni che convogliano e distribuiscono il gas all’interno del locale protetto attraverso

gli ugelli di scarica.

Descrizione del sistema

Il sistema di spegnimento Inergen è costituito da una o più batterie di bombole per lo stoccaggio

della miscela, di sistemi di comando collegati ad un impianto di rivelazione incendi , collettori di

scarica e tubazioni che convogliano e distribuiscono il gas all’interno del locale protetto attraverso

gli ugelli di scarica.

Ogni bombola è dotata di valvola a volantino, di valvola di attuazione completa di manometro a

contatto per il controllo del peso di agente estinguente e della componentistica di attuazione

manuale/elettrica/pneumatica a seconda del caso.

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L’Inergen è stoccato all’interno delle bombole ad una pressione di 300bar ad una temperatura di

15°C. Tale pressione viene ridotta opportunamente da un disco calibrato presente all’interno del

collettore di scarica o delle valvole di smistamento il quale fa sì che la pressione massima

all’interno delle tubazioni sia di 60 bar.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto 26 Agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”

Norma UNI EN 12845 “Installazione fisse antincendio”

Sistemi automatici a sprinkler / Progettazione,installazione e

manutenzione

Capitolo 10 - Pompe

Norma UNI 11292/2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio

antincendio

Norma UNI EN 10779 “Impianti di estinzione incendi”

Reti di idranti / Progettazione,installazione ed esercizio

Appendice “A”- Alimentazioni Idriche

Norma UNI EN 15004 “Installazione fisse antincendio”

Sistemi ad estinguenti gassosi

Parte 1: Progettazione,installazione e manutenzione

Parte 10: Proprietà fisiche e progettazione dei sistemi a estinguenti

gassosi per l’ agente estinguente IG-541 Nitrogen (52%) , Argon

(40%) e Carbon dioxide (8%)

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RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO E DI SICUREZZA ANTINCENDIO

1 - CLASSIFICAZIONE NORMATIVA. ___________________________________________ 2

2 – MODALITA’ DI FORNITURA. _______________________________________________ 3

3 - NORME GENERALI DI SICUREZZA. _________________________________________ 3 3.1 – Protezione contro le sovracorrenti.___________________________________________ 3 3.2 – Protezione delle persone. __________________________________________________ 3

4 - PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO. _________ ___________________ 4 4.1 – Illuminazione emergenza.__________________________________________________ 4 4.2 – Nuovo impianto antincendio. _______________________________________________ 4 4.3 – Sgancio di emergenza generale impianti.______________________________________ 4 4.4 – Impianto rivelazione incendi._______________________________________________ 4 4.5 – Diffusione sonora EVAC. _________________________________________________ 5

5 - IMPIANTO DI TERRA. ______________________________________________________ 6

6 - VERIFICHE INIZIALI. ______________________________________________________ 6 6.1 - Esame a vista. ___________________________________________________________ 7 6.2 - Prove. _________________________________________________________________ 7

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1 - CLASSIFICAZIONE NORMATIVA. Norma CEI 64.8

“Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua”.

Norma CEI 64.8 Sez. 751:

“Ambienti a maggior rischio in caso di incendio”.

LEGGE 1 marzo 1968,n.186

“Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari e installazioni di im-pianti elettrici o elettronici”.

LEGGE 18 ottobre 1977,n.791

“Attuazione della Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (n.73/23/CEE) relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”.

D.M. 37/08

“Norme per la sicurezza degli impianti”.

D.Lgs. 25/06/2008

“Abrogazione art.13 D.M. 37/08”.

Decreto 26/08/1992

“Norme di prevenzione incendi nell’edilizia scolastica”.

D.Lgs. 81/08

“Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

NORMA UNI EN 1838

“Applicazioni dell’illuminotecnica – Illuminazione di emergenza”.

NORMA CEI 20/36

“Prova di resistenza al fuoco sui cavi elettrici”.

Norma UNI 9795

“Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d’incendio”.

Norma UNI EN 54

“Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio”.

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2 – MODALITA’ DI FORNITURA.

La fornitura di energia elettrica da parte dell’ENEL avviene in bassa tensione con fornitura trifase + neutro.

Il sistema di distribuzione adottato è di tipo TT.

3 - NORME GENERALI DI SICUREZZA.

3.1 – Protezione contro le sovracorrenti.

3.1.1 - Protezione contro il sovraccarico. A tal fine vedere l’allegato relativo ai calcoli di dimensionamento delle linee elettriche in relazione alle condizioni di posa dei cavi elettrici e agli organi di protezione utilizzati.

3.1.2 - Protezione contro il cortocircuito.

A tal fine vedere l’allegato relativo ai calcoli di dimensionamento delle linee elettriche in relazione alle condizioni di posa dei cavi elettrici e agli organi di protezione utilizzati.

3.2 – Protezione delle persone.

3.2.1 - Protezione contro i contatti diretti.

La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata rispettando un grado di protezione minimo pari a IPXXB quando non diversamente specificato.

3.2.2 - Protezione contro i contatti indiretti.

Sarà garantita mediante il coordinamento delle protezioni differenziali con l’impianto di terra esisten-te.

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4 - PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO.

4.1 – Illuminazione emergenza.

Grado IPmin.: IP2X.

Alimentazione.

Derivata da quadro esistente. QUADRO 1, con linee di alimentazione dedicate una a servizio del qua.

L’alimentazione dei sottoquadri di zona è derivata dal quadro 3 (vedere schemi allegati).

Distribuzione.

Si prevede di mantenere l’impianto di distribuzione in canale, passerella forata in acciaio e PVC esi-stente.

Tale impianto sarà integrato con tubazioni in PVC per l’alimentazione delle singole utenze.

Illuminazione di emergenza.

L’impianto di illuminazione di emergenza sarà di tipo centralizzato , con soccorritore 3kVA .

Si prevede l’interfacciamento dei segnali di guasto con il sistema antincendio.

Si prevede l’utilizzo di plafoniere 11W per sistema centralizzato alimentate con cavo resistente al fuo-co, in quanto si prevede la posa delle linee nei canali esistenti.

4.2 – Nuovo impianto antincendio.

Grado IPmin.: IP4X.

Alimentazione.

La linea privilegiata antincendio sarà derivata a valle del contatore ENEL secondo quanto indicato negli schemi allegati. Si prevede la realizzazione di una nuova linea di alimentazione locale pompe realizza-ta con cavo resistente al fuoco.

Distribuzione.

A livello di locale si prevede la posa di un nuovo quadro elettrico di distribuzione per l’alimentazione del nuovo quadro pompe.

Si prevede la realizzazione di un impianto a vista con tubazioni in acciaio zincato e cavo multipolare .

4.3 – Sgancio di emergenza generale impianti.

Si prevede lo spostamento dei pulsanti di sgancio esistenti (scuola e gruppo elettrogeno) in prossimità del contatore ENEL.

Si prevede inoltre l’installazione di un pulsante di sgancio nuovo soccorritore di emergenza.

La disalimentazione della linea privilegiata antincendio sarà possibile mediante automatico dedicato.

4.4 – Impianto rivelazione incendi.

La norma di riferimento è la EN54 per quanto concerne i criteri di esecuzione impianto.

Si prevede l’utilizzazione dell’impianto di distribuzione esistente che sarà integrato ove necessario con impianto in tubazione a vista.

Si prevede la realizzazione di un circuito dedicato al riporto dei segnali relativi allo stato del sistema an-tincendio.

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Alimentazioni elettriche. Le alimentazioni elettriche (centrale e alimentatori) saranno derivate da quadri elettrici di zona, secon-do quanto indicato nella planimetria allegata a valle di automatici dedicati. Impianto rilevazione incendi.

Sarà costituito da una centrale di rilevazione analogica NOTIFIER AM2000 a microprocessore a 2 LOOP capace di 198 sensori e 198 interfacce in/out . Da tale componente si deriveranno n. 2 linee bus chiuse ad anello, cui saranno connessi i componenti di ingresso/uscita (comando elettromagneti, in-terfacciamento alimentatori, comando pannelli evacuazione/allarme, interfacciamento locale antincen-dio,ecc…) e i pulsanti indirizzabili secondo quanto indicato nello schema planimetrico e nel computo allegati.

4.5 – Diffusione sonora EVAC.

Si prevede l’utilizzazione dell’impianto di distribuzione esistente che sarà integrato ove necessario con impianto in tubazione a vista.

La norma di riferimento è la EN54 per quanto concerne i criteri di esecuzione impianto.

Le alimentazioni elettriche saranno derivate da quadri elettrici di zona, a valle di automatici dedicati. Si prevede l’utilizzo di una centrale tipo NOTIFIER 3500 – EV/8AB/MU o similare per 8 zone ridon-danti. Si dovranno utilizzare diffusori mono e bidirezionali certificati EN54-16.

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5 - IMPIANTO DI TERRA.

L’impianto di terra sarà mantenuto nella configurazione esistente.

Per la scelta delle sezioni dei conduttori di protezione valgono le regole stabilite con la seguente tabel-la.

Sezione dei conduttori di fase S[mm^2]

Sezione minima del corrispondente conduttore di protezione

Sp[mm^2]

S<=16 Sp=S

16<S<=35 Sp=16 S>35 Sp=S/2

La sezione di ogni conduttore di protezione che non faccia parte della conduttura di alimentazione non deve essere in ogni caso inferiore a:

• 2.5 mm^2 se è prevista protezione meccanica; • 4 mm^2 se non è prevista protezione meccanica.

Il conduttore equipotenziale principale dovrà avere una sezione non inferiore alla metà di quella del conduttore di protezione di sezione più elevata dell’impianto, con un minimo di 6 mm2 .

Nel caso un conduttore di protezione risulti comune a diversi circuiti, la sua sezione dovrà essere di-mensionata in funzione del conduttore di fase avente la sezione più grande.

6 - VERIFICHE INIZIALI.

Per verifica si intende l’insieme delle operazioni mediante le quali si accerta la rispondenza alle pre-scrizioni dell’intero impianto elettrico.

La verifica comprende un esame a vista e delle prove.

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6.1 - Esame a vista.

L’esame a vista deve precedere le prove e deve essere effettuato, di regola, con l’intero impianto fuori tensione.

L’esame a vista deve accertare che i componenti elettrici siano:

• conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme; • scelti correttamente e messi in opera in accordo con le rispettive Norme; • non danneggiati visibilmente in modo da compromettere la sicurezza.

L’esame a vista deve riguardare le seguenti condizioni per quanto applicabili:

a) metodi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, ivi compresa al misura delle distanze; tale esame riguarda ad esempio la protezione mediante barriere od involucri, per mezzo di ostacoli o mediante distanziamento (412.2, 412.3, 413.3, Sezione 471 della Norma CEI 64 - 8);

b) presenza di barriere tagliafiamma o altre precauzioni contro la propagazione del fuoco e metodi di protezione contro gli effetti termici (Capitolo 42 Norma CEI 64 - 8);

c) scelta dei conduttori per quanto concerne la loro portata e la caduta di tensione (Sezioni 523 e 525 Norma CEI 64 - 8);

d) scelta e taratura dei dispositivi di protezione e di segnalazione (Capitolo 53 Norma CEI 64 - 8);

e) presenza e corretta messa in opera dei dispositivi di sezionamento o di comando (Capitolo 46 e Sezione 537);

f) scelta dei componenti elettrici e delle misure di protezione idonei con riferimento alle influenze esterne (512.2 Norma CEI - 64.8);

g) identificazione dei conduttori di neutro e di protezione; (514.3 Norma CEI 64 - 8);

h) presenza di schemi, di cartelli monitori e di informazioni analoghe; (514.5 Norma CEI 64 - 8);

i) identificazione dei circuiti, dei fusibili, degli interruttori, dei morsetti, ecc. (Sezione 514 Norma CEI 64 - 8);

j) idoneità delle connessioni dei conduttori;

k) agevole accessibilità dell’impianto per interventi operativi e di manutenzione.

6.2 - Prove. Devono essere eseguite, per quanto applicabili, e preferibilmente nell’ordine indicato, le seguenti pro-ve:

• continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplementari (612.2 Norma CEI 64 - 8 );

• resistenza di isolamento dell’impianto elettrico (612.3 Norma CEI 64 -8 );

• resistenza di isolamento dei pavimenti e delle pareti (612.5 Norma CEI 64 -8 );

• protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione; (612.6 Norma CEI 64 - 8 );

• prove di polarità; (612.7 Norma CEI 64 -8 );

• prova di tensione applicata; (612.8 Norma CEI 64 -8 );

• prove di funzionamento; (612.9 Norma CEI 64 -8 ).

TT 10 4

Test

FASESigla

utenzaSezione L L max C.d.t.%

con IbTipo Distribuzione Id P.d.I. Icc

maxI di Int. Prot.

I gt Fondo Linea

I2t max Inizio Linea

K2S2 I2t max Inizio Linea

K2S2 I2t max Inizio Linea

K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz

[ mm2 ] [ m ] [ m ] [ % ] [ A ] [ kA ] [ kA ] [ A ] [ A ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A ] [ A ] [ A ] [ A ] [ A ]

QA1 - I0 ___ ___ ___ 0 ___ Quadripolare ___ ___ 10 ___ 5 ___ ___ ___ ___ ___ ___ 64 0 ___ 0 ___ SI

QA1 - I1 ___ 0 ___ 0 ___ Quadripolare ___ ___ 10 ___ 5 ___ ___ ___ ___ ___ ___ 0 0 ___ 0 ___ SI

QA1 - I2 1(4x25)+(1PE25) 100 102 1,74

NSC100N-TM100D + NSA Quadripolare 3 - Cl. A 18 10 3 4,94 1,85E+05 1,28E+07 1,80E+05 1,28E+07 0 1,28E+07 51 100 119 120 173 SI

QA1 - I3 1(2x6)+(1PE6) 15 109 0,63

C40N+Vigi AC valle Monofase L1+N 0,3 - Cl. AC 10 10 0,3 4,96 1,47E+04 4,76E+05 1,47E+04 4,76E+05 0 4,76E+05 13 16 30 21 44 SI

Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto ElettricoQUADRO A1Sigla Arrivo: Cliente: Descrizione Quadro:QA1 - I0 I.T.C. BONA QUADRO GENERALESistema di distribuzione: Resistenza di terra [Ohm]: C.d.t. Max ammessa % : Icc di barratura [kA]: 10 Tensione [V]: 400

Circuito Apparecchiatura Corto circuito Sovraccarico

Lunghezza ≤≤≤≤ Lunghezza max Icc max ≤≤≤≤ P.d.I. I2t ≤≤≤≤K2S2 Ib ≤≤≤≤ In ≤≤≤≤ Iz If ≤≤≤≤ 1,45 IzC.d.t. % con Ib ≤ ≤ ≤ ≤ C.d.t. max

NEUTRO PROTEZIONE

TT 10 4

Test

FASESigla

utenzaSezione L L max C.d.t.%

con IbTipo Distribuzione Id P.d.I. Icc

maxI di Int. Prot.

I gt Fondo Linea

I2t max Inizio Linea

K2S2 I2t max Inizio Linea

K2S2 I2t max Inizio Linea

K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz

[ mm2 ] [ m ] [ m ] [ % ] [ A ] [ kA ] [ kA ] [ A ] [ A ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A ] [ A ] [ A ] [ A ] [ A ]

QA2 - I0 ___ ___ ___ 1,74 ___ Quadripolare 3 ___ 2,45 3 4,94 ___ ___ ___ ___ ___ ___ 51 100 ___ 120 ___ SI

QA2 - I1 1(4x6)+(1PE6) 10 31 2,12 C60N Quadripolare 3 10 2,45 3 4,92 1,48E+04 7,36E+05 8,44E+03 7,36E+05 0 7,36E+05 24 50 35 65 51 SI

QA2 - I2 1(4x6)+(1PE6) 10 31 2,12 C60N Quadripolare 3 10 2,45 3 4,92 1,48E+04 7,36E+05 8,44E+03 7,36E+05 0 7,36E+05 24 50 35 65 51 SI

QA2 - I3 1(4x2,5)+(1PE2,5) 10 52 1,81 C40N Quadripolare 3 10 2,45 3 4,89 7,75E+03 1,28E+05 3,81E+03 1,28E+05 0 1,28E+05 1,764 16 26 21 37 SI

QA2 - I4 1(4x2,5)+(1PE2,5) 10 550 1,77 C40N Quadripolare 3 10 2,45 3 4,89 7,75E+03 1,28E+05 3,81E+03 1,28E+05 0 1,28E+05 0,642 16 26 21 37 SI

Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto ElettricoQUADRO A2Sigla Arrivo: Cliente: Descrizione Quadro:QA2 - I0 I.T.C. BONA ALIMENTAZIONE NUOVO GRUPPO ANTINCENDIOSistema di distribuzione: Resistenza di terra [Ohm]: C.d.t. Max ammessa % : Icc di barratura [kA]: 2,45 Tensione [V]: 400

Circuito Apparecchiatura Corto circuito Sovraccarico

Lunghezza ≤≤≤≤ Lunghezza max Icc max ≤≤≤≤ P.d.I. I2t ≤≤≤≤K2S2 Ib ≤≤≤≤ In ≤≤≤≤ Iz If ≤≤≤≤ 1,45 IzC.d.t. % con Ib ≤ ≤ ≤ ≤ C.d.t. max

NEUTRO PROTEZIONE

TT 10 4

Test

FASESigla

utenzaSezione L L max C.d.t.%

con IbTipo Distribuzione Id P.d.I. Icc

maxI di Int. Prot.

I gt Fondo Linea

I2t max Inizio Linea

K2S2 I2t max Inizio Linea

K2S2 I2t max Inizio Linea

K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz

[ mm2 ] [ m ] [ m ] [ % ] [ A ] [ kA ] [ kA ] [ A ] [ A ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A2S ] [ A ] [ A ] [ A ] [ A ] [ A ]

QSE1 - I0 ___ ___ ___ 0,63 ___ Monofase L1+N 0,3 ___ 1,79 0,3 5 ___ ___ ___ ___ ___ ___ 4,811 16 ___ 21 ___ SI

QSE1 - I1 1(2x2,5)+(1PE2,5) 100 215 2,21 C40a+Vigi A valle Monofase L1+N 0,03 - Cl. A 6 1,79 0,03 4,47 2,56E+03 1,28E+05 2,56E+03 1,28E+05 0 1,28E+05 2,406 10 29 13 42 SI

QSE1 - I2 1(2x2,5)+(1PE2,5) 100 215 2,21 C40a+Vigi A valle Monofase L1+N 0,03 - Cl. A 6 1,79 0,03 4,47 2,56E+03 1,28E+05 2,56E+03 1,28E+05 0 1,28E+05 2,406 10 29 13 42 SI

Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto ElettricoQUADRO SE1Sigla Arrivo: Cliente: Descrizione Quadro:QSE1 - I0 I.T.C. BONA QUADRO A VALLE SOCCORRITORE EMERGENZA PIANO INTERRATOSistema di distribuzione: Resistenza di terra [Ohm]: C.d.t. Max ammessa % : Icc di barratura [kA]: 1,79 Tensione [V]: 400

Circuito Apparecchiatura Corto circuito Sovraccarico

Lunghezza ≤≤≤≤ Lunghezza max Icc max ≤≤≤≤ P.d.I. I2t ≤≤≤≤K2S2 Ib ≤≤≤≤ In ≤≤≤≤ Iz If ≤≤≤≤ 1,45 IzC.d.t. % con Ib ≤ ≤ ≤ ≤ C.d.t. max

NEUTRO PROTEZIONE