3008-ESE-1A0 GT01 rev-a Relazione tecnica...

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DESCRIZIONE Scala f g h i k a b c d e Num. tavola File di riferimento Commessa Data prima emissione 3008-1A0 COMUNE DI Sant'Agostino PROGETTAZIONE Rev Fase progettuale STUDIO CARIANI SRL COMMITTENTE COMUNE DI SANT'AGOSTINO SETTORE QUINTO LAVORI PUBBLICI il Responsabile del procedimento Ing. Samantha Gessi Direttore Tecnico Arch. Ugo Badiale Progettista e Coordinatore Arch. Sergio Cariani GT01 3008-ESE-1A0-GT01.dwg 25-09-2014 Agg. per validazione 15-07-2016 Agg. per variazioni funzionali e prevenzione incendi 19-12-2014 - b Relazione tecnica specialistica - Impianti termomeccanici

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DESCRIZIONE

Scala

f

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e

Num. tavola

File di riferimentoCommessa

Data prima emissione

3008-1A0

COMUNE DI Sant'Agostino

PROGETTAZIONE

Rev

Fase progettuale

STUDIO CARIANI SRL

COMMITTENTE COMUNE DI SANT'AGOSTINOSETTORE QUINTOLAVORI PUBBLICI

il Responsabile del procedimentoIng. Samantha Gessi

Direttore TecnicoArch. Ugo Badiale

Progettista e Coordinatore

Arch. Sergio Cariani

GT01

3008-ESE-1A0-GT01.dwg25-09-2014

Agg. per validazione15-07-2016

Agg. per variazioni funzionali e prevenzione incendi19-12-2014

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b

Relazione tecnica specialistica - Impianti termomeccanici

 

COMUNE DI Sant’Agostino

Comune di Sant'Agostino Provincia di Ferrara

LAVORI DI RIPRISTINO CON MIGLIORAMENTO SISMICO DELL’EX SCUOLA ELEMENTARE DI SANT’AGOSTINO

IMPIANTI TERMOMECCANICI RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

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INDICE GENERALE

1 IMPIANTI TERMOMECCANICI – RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA ........................................ 3 1.1 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ..................................................................................................................... 3 1.2 PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI .................................................................................................................. 3 1.3 LEGGI, DECRETI E NORME TECNICHE ................................................................................................................ 3 1.4 APPROVIGIONAMENTI....................................................................................................................................... 8 1.5 CENTRALI TECNOLOGICHE.............................................................................................................................. 10 1.6 RETI DI DISTRIBUZIONE DEI FLUIDI ................................................................................................................. 12 1.7 IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE....................................................................................................................... 13 1.8 IMPIANTO IDRICO SANITARIO E SCARICHI ....................................................................................................... 13 1.9 IMPIANTI ANTINCENDO................................................................................................................................... 15

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1 IMPIANTI TERMOMECCANICI – RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

1.1 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO La presente relazione tecnica illustrativa ha lo scopo di fornire le informazioni in merito alla realizzazione degli impianti termomeccanici, conformemente alle disposizioni di legge vigenti in materia, per i nuovi poliambulatori da realizzare presso l'ex scuola elementare di Sant'Agostino (FE).

Trattasi di un edificio di due piani, danneggiato dal sisma, nel quale saranno realizzati sostanzialmente:

Sistema di produzione acqua calda e refrigerata per la climatizzazione invernale ed estiva;

Impianto idrico sanitario;

Reti di scarico reflui e smaltimento delle condense;

Impianto antincendio.

1.2 PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI Gli impianti e i componenti devono essere realizzati a regola d’arte, conformemente alle prescrizioni della legge 1 marzo 1968, n. 186 e del Decreto Ministeriale n. 37 del 22/01/2008 – Attuazione art.11-quaterdecies, comma 13 lettera a) Legge 248 2/10/2005, relativo al riordino delle disposizioni in materia di attività d’installazione per impianti tecnologici all’interno degli edifici.

Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di presentazione del progetto ed in particolare essere conformi:

ai regolamenti di prevenzione incendi ed alle prescrizioni delle Autorità Locali e dei Vigili del Fuoco;

alle prescrizioni e indicazioni delle aziende di distribuzione dell’energia elettrica, dell’acqua e del gas;

alle prescrizioni della A.S.L. competente;

ai regolamenti di igiene ed urbanistici;

alle linee guida I.N.A.I.L. (ex I.S.P.E.S.L.).

alle direttive per certificazione PED;

alle norme UNI e CEI;

alle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.

1.3 LEGGI, DECRETI E NORME TECNICHE Impianti

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- D.M. 01.12.1975 Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione - Raccolta “R” dell’I.S.P.E.S.L - Circolare n. 2117 del 2 marzo 2005 - Normativa tecnica di riferimento per le attrezzature a

pressione e per gli insiemi di cui alla direttiva 97/23/CEE e degli apparecchi semplici a pressione di cui alle direttive 87/404/CEE e 90/488/CEE. (Direttiva PED).

- D.M. 37/2008 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici

- D.M. 17 aprile 2008 - Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densita' non superiore a 0,8

- D.M. 16 aprile 2008 - Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densita' non superiore a 0,8

Leggi relative al risparmio energetico

- Legge n. 10 del 09.01.1991 Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia d’uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili d’energia

- D.P.R. n. 412 del 26/08/1993 – Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione all’art. 4, comma 4, della legge 09/01/1991, n. 10

- D.P.R. n. 551 del 21/12/1999 – Regolamento recante modifiche al D.P.R. 26/08/1993, n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia

- D.Lgs. n. 192 del 19/08/2005 – Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativo al rendimento energetico in edilizia

- D.Lgs. n. 311 del 29/12/2006 – Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n° 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia

- D.Lgs. n. 28 del 03/03/2011 – Attuazione della direttiva 2002/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE.

Leggi regionali Emilia Romagna

- Delibera 156/2008 della Regione Emilia Romagna "Approvazione atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici"

- Deliberazione della Giunta della regione Emilia Romagna n.1366 del 26/09/2011 – Proposta di modifica della parte seconda – Allegati – della delibera dell’Assemblea legislativa n.156/2008

- Allegato “N” – Linee guida ACEA della provincia di Bologna per le aree commerciali ecologicamente attrezzate

Acustica e inquinamento ambientale

- L. n. 447 del 26/10/1995 – Legge quadro sull’inquinamento acustico - D.P.C.M. 05/12/1997 – Requisiti acustici passivi degli edifici - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 - Norme in materia ambientale

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- D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 46 - Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)

Prevenzione incendi

- D.M. 12/04/1996 – Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi

- D.M. 10/03/1998 – Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro

- D.M. 31/03/2003 – Requisiti di reazione al fuoco dei materiali costituenti le condotte di distribuzione e ripresa dell'aria degli impianti di condizionamento e ventilazione

- Lettera circolare prot.n. P 834/4122 sott. 46, 8 luglio 2003 – D.M. 18 settembre 2002, punto 5.4.2 comma 2 dell’allegato – Installazione dei gruppi frigoriferi.

Norme ISO ed UNI in genere ed in particolare le seguenti:

- UNI 9182 – Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda Criteri di progettazione, collaudo e gestione

- UNI EN 806 – Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano

- UNI EN 12056 – Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici Parti 1 e 5 - UNI EN 12237 – Ventilazione degli edifici - Reti delle condotte - Resistenza e tenuta delle

condotte circolari di lamiera metallica - UNI EN 12097 – Ventilazione negli edifici - Rete delle condotte - Requisiti relativi ai

componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte - UNI 10339 - Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti - EN 13779 – Ventilazione degli edifici non residenziali - Requisiti di prestazione per i sistemi di

ventilazione e di condizionamento - UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler - Progettazione,

installazione e manutenzione - UNI 11292 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio.

Caratteristiche costruttive e funzionali - UNI 10779 Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed

esercizio - UNI 7129 - Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - UNI 9165 - Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di esercizio minore

o uguale a 5 bar - UNI 7128 - Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da reti di distribuzione - UNI 9860 - Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo,

conduzione, manutenzione e risanamento - UNI TS 11300 Prestazioni energetiche degli edifici

- Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale

- Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria

- Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva

- Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria

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Dovranno rispettare le norme vigenti sia gli impianti che ogni singolo componente che costituisce l'impianto.

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1.3.1 DATI GENERALI DI PROGETTAZIONE

Vengono di seguito indicati i dati generali utilizzati per la progettazione degli impianti

PARAMETRI CLIMATICI (D.P.R. 412/93)

Località Sant'Agostino (FE)

Zona climatica E

Gradi giorno 2.290

Classificazione dell’edificio E2 (Uffici e assimilabili)

Condizioni climatiche invernali di progetto - Esterne -5°C 90% U.R.

Condizioni climatiche estive di progetto - Esterne 32°C 45,95% U.R.

FONTI ENERGETICHE NECESSARIE E FLUIDI PRIMARI PRODOTTI

Energia elettrica per alimentazione apparecchiature: 400V/3/50Hz, 230V/1/50Hz

Combustibile per alimentazione pompe di calore: Gas metano

Acqua calda per riscaldamento radiatori e ventilconvettori: 45-50°C

Acqua refrigerata condizionamento: 8°C

APPROVVIGIONAMENTI

Energia elettrica per alimentazione apparecchiature

400V-3-50Hz

230V-3-50Hz

Sarà fornita dalle cabine elettriche a servizio del complesso, come descritto nella relazione specialistica degli impianti elettrici.

Gas metano per alimentazione generatori di calore

Sarà fornito dalla locale azienda distributrice

Acqua potabile

Sarà fornita dalla locale azienda distributrice

Acqua antincendio

Sarà fornita dalla locale azienda distributrice

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1.3.2 PARAMETRI TERMOIGROMETRICI ED ACUSTICI DI RIFERIMENTO NEI VARI AMBIENTI ASSUNTI ALLA BASE DEI CALCOLI ALLE CONDIZIONI ESTERNE DI PROGETTO

Vengono di seguito forniti i parametri termoigrometrici ed acustici cui ci si attiene per la progettazione in oggetto.

Area / reparto Inverno Estate L

T(°C) U.R.(%) T(°C) U.R.(%) dB(A)

Ambulatori, uffici, sale riunioni 20 N.C. 26 N.C. 40

Corridoi con presenza persone 20 N.C. 27 N.C. 40

Spogliatoi e servizi igienici 20 N.C. N.C. N.C. 40

Tolleranza accettabile sull’umidità relativa ±10%.

Tolleranza accettabile sulla temperatura ambiente ± 1%.

N.C. Non controllata

(L) rappresenta i livello di pressione sonora generato dal sistema di climatizzazione ammissibile all’interno dell’ambiente; i valori indicati sono da intendersi medi e non addizionabili con il rumore esterno, in assenza di persone e con solo gli arredi all’interno dell’ambiente.

1.3.3 TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE ADOTTATI Vengono di seguito evidenziati i sistemi di climatizzazione di riscaldamento adottati nei vari locali a diversa destinazione d’uso.

Area / reparto Tipologia impiantistica adottata

Ambulatori, uffici, sale riunioni Impianto di ventilazione e climatizzazione a ventilconvettori

Servizi igienici e spogliatoi Impianto di riscaldamento a radiatori

1.4 APPROVIGIONAMENTI 1.4.1 ACQUA FREDDA POTABILE E TECNOLOGICA Per l'acqua fredda potabile a servizio dell'edificio è previsto un nuovo punto di approvvigionamento con contatore all'esterno della recinzione, sul fronte dell'edificio, entro pozzetto ispezionabile.

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Dal punto di allacciamento partirà una tubazione interrata in polietilene alta densità (PEAD) per acqua in pressione PN16 fino ad alimentare l’edificio a partire dal locale seminterrato, sottostante l'ingresso, dove sarà installato il nuovo bollitore per la produzione dell'acqua calda sanitaria.

La tubazione sarà interrata con generatrice superiore del tubo non inferiore a 90 cm per evitare danneggiamenti meccanici dovuti al traffico pesante in superficie e per scongiurare il rischio gelo.

La tubazione dovrà essere totalmente allettata su letto di sabbia, nonché ricoperta da sabbia sia superiormente che lateralmente, spessore minimo della protezione 10 cm. All’interno dello scavo sarà posato apposito nastro segnalatore di colore blue e scritta “Acqua potabile”.

In entrata ed uscita dal terreno dovranno essere installati dei giunti di transizione FE/PE.

1.4.2 ACQUA ANTINCENDIO L'acqua ad uso antincendio sarà derivata da contatore antincendio dedicato, da posizionare in prossimità del contatore ad uso potabile, anch'esso pertanto sul fronte dell'edificio, entro pozzetto ispezionabile. La tubazione sarà interrata in polietilene alta densità (PEAD) per acqua in pressione PN16.

Alimenterà la vasca a servizio del gruppo di pressurizzazione antincendio della protezione interna a naspi.

La tubazione sarà interrata con generatrice superiore del tubo non inferiore a 100 cm per evitare danneggiamenti meccanici dovuti al traffico pesante in superficie e per scongiurare il rischio gelo.

La tubazione dovrà essere totalmente allettata su letto di sabbia, nonché ricoperta da sabbia sia superiormente che lateralmente, spessore minimo della protezione 10 cm. All’interno dello scavo sarà posato apposito nastro segnalatore di colore rosso e scritta “Acqua antincendio”.

In entrata ed uscita dal terreno dovranno essere installati dei giunti di transizione FE/PE.

1.4.3 GAS METANO Per il gas metano a servizio delle nuove pompe di calore a gas è previsto un nuovo punto di approvvigionamento sul retro dell'edificio, dove già è presente una tubazione in acciaio zincato per l'alimentazione della centrale termica esistente, diam 3".

Dovrà essere realizzato un manufatto di calcestruzzo armato, di dimensioni adeguate per contenere il contatore del gas metano. I portelli del manufatto saranno in lamiera.

La tubazione sarà interrata in polietilene ad alta densità (PEAD) per gas. I tratti in esterno e all'interno del manufatto con il contatore saranno in acciaio zincato, colore giallo.

Sarà interrata con generatrice superiore del tubo non inferiore a 90 cm per evitare danneggiamenti meccanici dovuti al traffico pesante.

La tubazione dovrà essere totalmente allettata su letto di sabbia, nonché ricoperta da sabbia sia superiormente che lateralmente, spessore minimo della protezione 10 cm. All’interno dello scavo sarà posato apposito nastro segnalatore di colore giallo e scritta “Gas metano”.

In entrata ed uscita dal terreno dovranno essere installati dei giunti di transizione FE/PE.

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1.5 CENTRALI TECNOLOGICHE I sistemi di produzione e distribuzione dell’energia termica e frigorifera sono localizzati nei seguenti locali tecnici:

- la centrale idrica per la produzione dell'acqua calda sanitaria, nel locale seminterrato sotto all'ingresso principale dell'edificio;

- la centrale termica/frigorifera, costituita da due pompe di calore a gas posizionate all'esterno, sul retro dell'edificio, su piazzola con basamento in calcestruzzo.

1.5.1 POMPA DI CALORE A GAS La produzione di acqua calda e refrigerata viene affidata ad una pompa di calore a gas, costituita da 4 moduli indipendenti per garantire la massima flessibilità di utilizzo e capacità di parzializzazione a carichi ridotti.

La pompa di calore possiede le seguenti caratteristiche tecniche.

Pompa di calore Potenza (kW)

Potenza termica 141

Potenza frigorifera 68

Portata termica 103

I moduli della pompa di calore sono tra loro in parallelo, con circolatore dedicato per ciascun modulo, a costituire un anello primario a portata costante dal quale spillano i gruppi di pompaggio di distribuzione agli utilizzatori; trattasi di n. 2 pompe elettroniche con inverter, una per ciascun piano dell'edificio.

1.5.2 CENTRALE IDRICA La centrale idrica sarà ricavata nel locale seminterrato sotto all'ingresso principale dell'edificio.

1.5.2.1 Sistemi di trattamento dell'acqua In ingresso alla centrale idrica l’acqua viene filtrata da un filtro meccanico autopulente manuale.

A valle del filtro viene poi utilizzata sia per la produzione dell’acqua calda sanitaria, sia per il reintegro dei circuiti tecnici.

Prima dei trattamenti viene addolcita fino a 15°F per la produzione dell’acqua calda sanitaria attraverso un rubinetto miscelatore di precisione. L’addolcimento dell’acqua tecnica viene invece spinto a valori minimi prossimi a 0°F.

I trattamenti successivi all’addolcimento, effettuati automaticamente tramite contatori, pompe dosatrici e serbatoi di accumulo, sono i seguenti.

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Per l’acqua calda sanitaria:

- prodotto liquido a base di sali minerali naturali alimentari per acque naturalmente dolci ed addolcite in grado di prevenire la formazione di corrosioni;

Per l’acqua tecnica:

- composizione bilanciata di inibitori di corrosione antincrostanti e disincrostanti a base inorganica per proteggere le tubazioni dalle incrostazioni calcaree e dalle corrosioni con contemporanea proprietà graduale di risanamento.

1.5.2.2 Acqua calda sanitaria L'acqua calda sanitaria viene prodotta tramite uno scaldacqua in pompa di calore elettrica.

L'aria per il funzionamento della pompa di calore viene presa ed espulsa all'esterno tramite due canali dell'aria.

L'apparecchiatura possiede anche una funzione antilegionella con kit integrato programmabile per attivare uno o più cicli periodici settimanali che portano la temperatura dell'acqua a 65°C, attraverso l’utilizzo della resistenza elettrica.

Nel circuito di impianto vengono lasciate delle valvole per l'eventuale installazione futura, a cura del Comune, di una stazione per il dosaggio di prodotto antilegionella, quale potrebbe essere ad esempio una soluzione stabilizzata a base di perossido di idrogeno e sali di argento.

1.5.2.3 Ricircolo dell’acqua calda sanitaria

La rete di distribuzione dell’acqua calda sanitaria viene dotata elettropompa di ricircolo. L’orario di funzionamento della pompa di circolazione è liberamente programmabile da orologio.

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1.6 RETI DI DISTRIBUZIONE DEI FLUIDI Vengono di seguito descritte le diverse reti di distribuzione alle utenze.

1.6.1 RETI PRINCIPALI DI DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA CALDA E REFRIGERATA

1.6.1.1 Esecuzione di scarichi e sfiati sulle tubazioni Tutti i collettori, serbatoi ed in generale i punti bassi delle distribuzioni idrauliche dovranno essere dotati di attacco di scarico nei punti bassi, costituito tubo nero, valvola a sfera diametro 1/2" o 3/4” e attacco porta gomma.

Tutti i punti alti delle reti di distribuzione dei fluidi saranno dotati di sfiato, costituiti ognuno da:

- barilotto di raccolta aria diametro da 2" a 4"; - tubazioni in acciaio nero diametro 1/2” nella quantità occorrente; - valvole a sfera diametro 1/2". In alternativa al barilotto può essere montato un “T” rivolto verso l’alto di diametro pari alla tubazione del tubo. In generale non sono accettati barilotti di sfiato automatici direttamente saldati ai punti alti delle tubazioni. Potranno essere installati solo per diametri fino ad 1”, previa autorizzazione delle Direzione Lavori.

Tutte le tubazioni di sfiato saranno portate in zona facilmente accessibile per personale addetto alla manutenzione, con le valvole di intercettazione posizionate ad altezza 1,50 mt dal pavimento finito.

Sotto alle valvole dovrà essere installato imbuto allacciato alla rete di scarico.

1.6.1.2 Etichette e adesivi di segnalazione

L’appaltatore è tenuto a codificare tutte le apparecchiature installate come da progetto esecutivo, nonché marcare tutte le tubazioni che costituiscono i circuiti idraulici.

La codifica delle apparecchiature avverrà tramite targhette plastificate fissate alle apparecchiature.

Le tubazioni saranno marcate con l’applicazione di etichette adesive che evidenziano il verso del fluido e la tipologia dello stesso.

1.6.1.3 Circuito di distribuzione dell’acqua calda/refrigerata ai ventilconvettori e

radiatori I gruppi di pompaggio ai ventilconvettori e radiatori sono posizionati in prossimità delle pompa di calore a gas, installate su piazzola esterna, entro armadio di contenimento atto a proteggerle dalle intemperie.

La rete di distribuzione è stata concepita a portata variabile con circuito inverso, in modo tale da avere tutti gli utilizzatori idraulicamente bilanciati.

I ventilconvettori avranno valvola di regolazione a 2 vie on/off.

L’acqua sarà distribuita con le seguenti temperature di mandata:

- Ventilconvettori e radiatori in riscaldamento 50-55°C;

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- Ventilconvettori in raffreddamento 8°C; Le tubazioni di distribuzione dell’acqua saranno in multistrato, sistema a pinzare, coibentate con guaina elastomerica a cellule chiuse come meglio evidenziato negli elaborati grafici; tutte le tubazioni in vista, sia all’esterno che nei vani tecnici saranno protette con finitura in lamierino d’alluminio.

Gli spessori minimi delle coibentazioni delle tubazioni dell’acqua calda saranno conformi all’allegato B della Legge 10/91.

1.7 IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE 1.7.1 CLIMATIZZAZIONE DI AMBULATORI, UFFICI, SALE RIUNIONI E CORRIDOI CON

PRESENZA DI PERSONE Saranno climatizzati in estate ed inverno con ventilconvettori a pavimento, dotati di piedini per tenerli sollevati da terra.

Saranno di pregevole aspetto estetico e bassa rumorosità.

L’impianto sarà a due tubi con distribuzione alternata di acqua calda o refrigerata in funzione della stagione.

Il controllo della temperatura sarà effettuato tramite sonda ambiente di temperatura e pannellino di comando a parete per l’impostazione del set-point di temperatura.

Il termostato, uno per ogni ambiente, andrà a comandare l'accensione e lo spegnimento dei ventilatori dei ventilconvettori e la valvola per l'intercettazione dell'acqua.

1.7.2 RISCALDAMENTO DI SPOGLIATOI E SERVIZI IGIENICI I locali adibiti a spogliatoi e servizi igienici saranno riscaldati mediante impianto a radiatori a colonne in acciaio dotati di valvola di regolazione termostatica, con piedini per l'appoggio a pavimento; completano la fornitura la valvola di sfiato ed i detentori.

I radiatori sono alimentati dallo stesso circuito che alimenta i ventilconvettori. Pertanto le tubazioni di distribuzione ai gruppi di radiatori saranno intercettate con valvole a sfera che possono essere chiuse nel periodo estivo.

1.8 IMPIANTO IDRICO SANITARIO E SCARICHI 1.8.1 IMPIANTO IDRICO SANITARIO L'impianto di alimentazione e distribuzione d'acqua fredda e calda sanitaria è stato dimensionato in conformità alla norma UNI 9182 ed avrà origine dal locale al seminterrato dove è installato il bollitore per la produzione dell'acqua calda sanitaria.

La distribuzione interrata sarà realizzata tramite tubazioni in polietilene idonee al trasporto di fluidi destinati al consumo umano, sino all’interno della centrale idrica.

La distribuzione interna sarà realizzata con tubazioni in multistrato, sistema a pinzare, come meglio specificato negli elaborati grafici di progetto.

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Saranno coibentate con guaina elastomerica a cellule chiuse come meglio evidenziato negli elaborati grafici; tutte le tubazioni in vista, sia all’esterno che nei vani tecnici saranno protette con finitura in PVC.

Gli spessori minimi delle coibentazioni delle tubazioni dell’acqua calda saranno conformi all’allegato B della Legge 10/91.

1.8.1.1 Distribuzione ai servizi igienici

La dotazione dei servizi igienici sarà costituita da apparecchiature di tipo sospeso in ceramica e miscelatori monocomando.

Ogni bagno, o gruppi di bagni, sono intercettabili grazie ai rubinetti a cappuccio cromato incassati a parete, come evidenziato negli elaborati grafici progettuali.

Per i servizi destinati a persone con ridotte capacità motorie saranno utilizzati gli apparecchi sanitari in grado di soddisfare quanto previsto dalle norme vigenti in campo di abbattimento delle barriere architettoniche. I lavabi saranno del tipo per disabili. I WC saranno dotati di doccetta con miscelatore termostatico e comando cassetta pneumatico.

I bagni saranno completati con i normali ausili per disabili installati con le modalità e le distanze previste dalle leggi vigenti.

1.8.2 RETE DI SCARICO DELLE ACQUE REFLUE E CONDENSA Tutte le colonne verticali e suborizzontali di scarico e ventilazione saranno realizzate in polietilene alta densità PEAD saldato di testa o con giunti elettrosaldati.

In tutti gli attraversamenti di pareti e/o solai REI saranno munite di appositi collari tagliafuoco.

Previa approvazione della direzione lavori, le tubazioni di scarico potranno essere realizzate in polivinilcloruro non plastificato (PVC-U), conforme 1329-1 nel campo degli scarichi (a bassa ed alta temperatura) sia all’interno della struttura degli edifici (marcati “B”) sia nel sottosuolo entro un metro la struttura dell’edificio (marcati “BD”).

In tal caso l’assemblaggio dei tubi e raccordi viene fatto mediante colla a solvente forte che ha la particolarità di sciogliere le due parti di PVC in contatto (esterno del tubo, interno del bicchiere del raccordo) per fonderli in un unico pezzo. Questo tipo di assemblaggio generalmente chiamato “incollaggio” è in realtà un’autentica “saldatura a freddo” che offre una resistenza identica a quella del tubo e del raccordo che unisce e ha le stesse proprietà del PVC.

Tutte le colonne di scarico saranno accoppiate a colonna di ventilazione.

Le tubazioni di ventilazione primaria saranno portate oltre il colmo della copertura e munite di apposito tappo esalatore.

I collettori principali saranno portati all'esterno del fabbricato per allacciarsi alla rete fognaria esterna inclusa nel progetto opere edili.

Le reti di scarico della condensa dei ventilcovettori sarà realizzata in polipropilene e convogliata nella rete di drenaggio delle acque meteoriche esterna al fabbricato. L'immissione avverrà entro pozzetto sifonato.

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1.9 IMPIANTI ANTINCENDO Per la protezione del fabbricato sarà realizzato un impianto fisso antincendio a naspi alimentato da modulo antincendio integrato per esterno costituito da un vano tecnico contenente all’interno un gruppo di pressurizzazione antincendio previsto per installazione con battente positivo all’aspirazione (sotto battente) e da un serbatoio di riserva idrica affiancato al vano tecnico, il tutto realizzato in pieno accordo alle norme UNI EN 12845 e UNI 11292, compreso di collaudo in fabbrica.

Il gruppo sarà costituito sostanzialmente da:

- Elettropompa principale portata 10,8 m3/h - Prevalenza 60 mCA;

- Motopompa portata 10,8 m3/h - Prevalenza 60 mCA;

- Elettropompa pilota;

Il fabbricato sarà protetto con n.3 naspi antincendio DN 25:

- n.1 naspo a servizio dell'Unità fissa di raccolta sangue, ubicata al piano terra, ala Ovest del fabbricato;

- n.1 naspo a servizio degli ambulatori medici, ubicati al piano terra, ala Est;

- n.1 naspo a servizio del Poliambulatorio, ubicato al piano primo, ala Est.

Il gruppo di pressurizzazione antincendio garantirà le seguenti prestazioni idrauliche minime:

a) per i naspi DN 25, una portata per ciascun naspo non minore di 60 l/min ad una pressione residua di almeno 2 bar, considerando simultaneamente operativi non meno di 4 naspi nella posizione idraulicamente più sfavorevole."

Nel caso specifico, essendo solamente 3 i naspi installati, la portata nominale sarà 60 x 3 = 180 l/min.

Tutti i componenti degli impianti, saranno costruiti, collaudati ed installati in conformità alla normativa UNI vigente. Inoltre, sulla base di quanto precisato nella norma UNI 10779 “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio”.

- la pressione nominale dei componenti del sistema non sarà minore della pressione massima che il sistema stesso potrà raggiungere in ogni circostanza e comunque non minore di 1,2 MPa;

- l’anello esterno sarà realizzato con tubazioni in polietilene ad alta densità (minimo PN16) per i tratti interrati ad una profondità non inferiore a 1,0 m dalla generatrice superiore della tubazione ed in acciaio zincato adeguatamente protetto da gelo, per i tratti in vista;

- gli isolamenti termici posti in vista saranno protetti esternamente con lamierino d’allumino; - I naspi antincendio UNI 25 saranno posizionati in modo che ogni parte dell’attività sia

raggiungibile con il getto di almeno un naspo. I naspi dovranno quindi essere ubicati in modo che ogni punto dell’area protetta disti al massimo 30 m da ogni naspo. La posizione dei naspi sarà segnalata da appositi cartelli indicatori che dovranno agevolarne l'individuazione a distanza.

1.9.1 TUBAZIONI

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Le tubazioni interne ai fabbricati saranno in acciaio zincato, senza saldatura, conformi alla norma UNI EN 10255, filettabili, zincatura a caldo internamente ed esternamente.

Dovranno essere verniciate di colore rosso RAL 3000 nei tratti a vista e comunque individuate chiaramente con etichette anche nei tratti sopra al controsoffitto.

Le tubazioni interrate saranno in polietilene ad alta densità (PEAD) per fluidi in pressione PN 16, esecuzione secondo norme UNI-ISO 7611 con processo di saldatura di testa o tramite giunti ad elettrofusione, posate su di un letto di sabbia di almeno 15 cm.

Al fine di proteggerle dal pericolo di gelo, saranno interrate nel terreno con la generatrice superiore del tubo ad una profondita` minima di 1,00 mt, salvo diversamente indicato sugli elaborati grafici.