Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano ... · città teatina alle quali il piano...

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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti RASSEGNA STAMPA Venerdì 29 maggio 2015

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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2

Lanciano Vasto Chieti

RASSEGNA STAMPA Venerdì 29 maggio 2015

Giovedì, 28 maggio 2015

Sanità: Zavattaro, Asl non adeguatamente supportata da Regione (ANSA) - L'AQUILA, 28 MAG - Il prossimo 13 giugno Francesco Zavattaro lascerà la direzione generale dell'Azienda sanitaria locale numero 2 Lanciano Vasto Chieti. La decisione, annunciata nei giorni scorsi in un incontro con la stampa, è ufficiale dopo che il presidente della Regione Abruzzo, nonché commissario ad acta della sanità, Luciano D'Alfonso, ha accettato le dimissioni scritte del manager. Un placet, quello del governatore, che era decisivo, visto il ridotto preavviso. "Come ho detto in tante occasioni, ho spiegato che questa Asl non è stata adeguatamente supportata dalla Regione" afferma Zavattaro. "Così mi sono ritrovato ad avere tre problemi fondamentali: l'ospedale di Chieti che ha due corpi da 11 piani ciascuno non idonei, ancora non è stato completato il trasferimento delle attività, ma si è continuato a lavorare e non c'è soluzione; l'ospedale di Guardiagrele è chiuso per la Regione, ma non per il Tar e 100 lavoratori pesano a carico della Asl senza che l'ente lo riconosca; infine, gli strascichi derivanti dalla complessa vicenda del fallimento del gruppo Villa Pini". Tre fattori che, per Zavattaro, "comportano un aggravio di costi e nessuna risposta c'è stata da parte dell'amministrazione regionale. Non sono abituato ad avere difficoltà con gli utenti e i lavoratori - conclude - se c'è qualcuno più bravo di me venga pure". (ANSA). M11/RST 28-MAG-15 19:25

Giovedì, 28 maggio 2015

ASL CHIETI: UFFICIALE ADDIO ZAVATTARO, ''PROBLEMI SERI E LA REGIONE NON AIUTA''

CHIETI - Il prossimo sabato 13 giugno Francesco Zavattaro lascerà la direzione generale dell’Azienda sanitaria locale numero 2 di Lanciano-Vasto-Chieti.

La decisione, annunciata nei giorni scorsi in un polemico incontro con la stampa, è ufficiale dopo che il presidente della Regione nonché commissario ad acta della sanità, Luciano D’Alfonso, ha accettato le dimissioni scritte recapitate dal manager.

Un placet, quello del governatore, che era decisivo, visto il ridotto preavviso dell’addio.

Francesco Zavattaro

“Come ho detto in tante occasioni, ho denunciato che questa Asl non è stata adeguatamente supportata dalla Regione - spiega Zavattaro - così mi sono ritrovato ad avere tre problemi fondamentali: l’ospedale di Chieti che ha due corpi da 11 piani ciascuno non idonei, ancora non è stato completo il trasferimento delle attività, ma si è continuato a lavorare e non c’è soluzione; l’ospedale di Guardiagrele è chiuso per la Regione ma non per il Tar e 100 lavoratori pesano a carico della Asl senza che l’ente lo riconosca; infine, gli strascichi derivanti dalla complessa vicenda del fallimento del gruppo Villa Pini”.

Tre fattori che, per Zavattaro, “comportano un aggravio di costi e nessuna risposta c’è stata da parte dell’amministrazione regionale. Non sono abituato ad avere difficoltà con gli utenti e i lavoratori - conclude - se c’è qualcuno più bravo di me venga pure”.

Su alcune contestazioni del dirigente al momento di annunciare l’addio il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, presidente della commissione di Vigilanza, aveva annunciato di voler presentare un esposto alla procura della Repubblica.

Segnatamente, per approfondire la rivendicazione di “troppa ingerenza che avrebbe avuto il presidente D’Alfonso nella gestione della Asl” o ancora la “terra bruciata intorno al manager nell’ultimo anno”.

Pesa, sull’addio, anche la vicenda del nuovo ospedale che D’Alfonso aveva annunciato inizialmente di voler costruire in una zona tra Chieti e Pescara, chiamata con una metafora infelice “la striscia di Gaza”, salvo poi cambiare orientamento, secondo i maligni in vista delle elezioni amministrative nella città teatina alle quali il piano originario avrebbe causato un brusco calo di consenso alla coalizione di centrosinistra.

Nei giorni scorsi la Giunta, riunita in seduta straordinaria proprio presso l’ospedale, ha delibato la “ricostruzione potenziata” del presidio: una decisione che per il centrodestra è carta straccia, proprio perché si tratta di delibazione e non deliberazione che comporta impegni precisi anche a livello di spesa.

VASTO Venerdì, 29 maggio 2015

DITELO AL CENTRO Venerdì, 29 maggio 2015

SANITA' Giovedì, 28 maggio 2015

L’impatto dell’assistenza infermieristica sulla qualità delle cure

La Asl Lanciano Vasto Chieti parteciperà allo studio RN4cast@Italia

La Asl Lanciano Vasto Chieti, tramite il Servizio aziendale professioni sanitarie (Saps), parteciperà allo studio RN4cast@Italia che intende valutare l’impatto dell’assistenza infermieristica sulla sicurezza del paziente e sulla qualità delle cure nei reparti di Medicina e Chirurgia generale degli ospedali italiani. L'obiettivo è di pianificare con metodi innovativi il fabbisogno infermieristico del futuro. Per la Asl lo studio è coordinato dal dottor Giancarlo Cicolini, responsabile dell'area Ricerca e rapporti con l’Università del Saps nonché presidente del Collegio Ipasvi che rappresenta i 3.400 infermieri della provincia di Chieti, coadiuvato dal dottor Carlo Della Pelle.

«La relazione tra organico infermieristico e sicurezza delle cure è stata dimostrata dalla letteratura internazionale - sottolinea Cicolini - ed è accertato l’aumento del rischio di mortalità negli ospedali quale conseguenza della riduzione del personale infermieristico: un tema di grande attualità per l'Abruzzo, sul quale occorre riflettere con grande attenzione. Lo studio in provincia di Chieti coinvolgerà gli infermieri, i coordinatori infermieristici e i pazienti delle unità operative di Medicina e Chirurgia Generali di tutte le strutture afferenti alla Asl Lanciano Vasto Chieti, i quali saranno invitati a partecipare su base del tutto volontaria».

All’interno della Asl, precisa Cicolini, saranno previste giornate formative accreditate ai fini ECM per i partecipanti, ulteriore riconoscimento per gli infermieri che prenderanno parte a questo importante studio che vede la nostra Asl, al momento, come l’unica Azienda sanitaria in Abruzzo a essere inclusa.

Il primo studio RN4cast in Europe ha coinvolto 12 Paesi europei, quattro Stati americani, Cina e Sudafrica e ha dimostrato che un rapporto infermiere/paziente appropriato e un ambiente di lavoro adeguato contribuiscono a migliorare la qualità assistenziale e la sicurezza del paziente. L’Italia è entrata nel Consortium RN4cast lo scorso febbraio ed è stata autorizzata a portare avanti lo studio, nel quale saranno arruolate le Aziende sanitarie e ospedaliere (su un totale di 7.960) che decideranno di aderire.

Raffaella Fonda

LANCIANO Venerdì, 29 maggio 2015

Giovedì, 28 maggio 2015

Abruzzo, Consiglio regionale. Sanita': Sospiri (FI) in merito a nuovo ospedale di Chieti

Abruzzo, le ultime notizie dal Consiglio Regionale | L’Aquila – 28 maggio 2015.

“La scelta di impegnare i fondi destinati per la costruzione dei nuovi ospedali di Avezzano, Lanciano, Sulmona, Vasto, Giulianova e per la ristrutturazione del presidio ospedaliero di Penne, a favore della ricostruzione del nuovo nosocomio di Chieti, senza specificare nulla nella delibera regionale, appare politicamente fuorviante e scorretto”. Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, intervenendo sulla delibera di giunta regionale n. 395 del 23 maggio, con la quale la maggioranza di centrosinistra ha trasferito i fondi del programma operativo 2013/2015, approvato con decreto commissariale n. 84 del 9 ottobre 2013 , a favore della costruzione del nuovo ospedale di Chieti. “Non vorremo che sia proprio il presidio ospedaliero di Penne, in questa strana rimodulazione di fondi, a essere interessato dal taglio di finanziamenti. Rappresenterebbe infatti una scelta spregevole, partorita soltanto per finalita’ elettorali, che rischia di mettere in ginocchio la sanita’ vestina. Lo riporta una nota diffusa, oggi, dal servizio stampa del Consiglio Regionale. I dettagli della nota, della quale si riporta l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 14, anche mediante il canale web dell’ente, sul quale ha trovato ampio spazio la notizia. Auspico l’intervento dei Comuni dell’entroterra pescarese, gia’ penalizzati da frane e dall’assenza di investimenti programmati per lo sviluppo economico, per opporsi a questa grave iniziativa politica del governo regionale di centrosinistra. Non capiamo – aggiunge il Capogruppo Lorenzo Sospiri – l’atteggiamento del sindaco Pd di Penne, Rocco D’Alfonso, e degli esponenti della maggioranza pennese che avallano ogni azione del Presidente D’Alfonso finalizzata soltanto a impoverire la citta’ di Penne e il suo circondario”.

A cura della Redazione web AN24. Fonte: nota diramata dall’ufficio stampa dell’ente.

Giovedì, 28 maggio 2015

SANITA': IAMPIERI, ''NUOVO OSPEDALE DI CHIETI NE CANCELLERA' ALTRI 5''

Emilio Iampieri

AVEZZANO - “Non ci sarà alcun nuovo Ospedale ad Avezzano, D’Alfonso con un colpo solo ha cancellato la programmazione regionale che prevedeva la realizzazione dei 5 nuovi ospedali, tra cui quello di Avezzano”.

Così Emilio Iampieri, consigliere regionale di Forza Italia, commenta l’adozione, da parte della Giunta regionale d’Abruzzo, della delibera del 23 maggio 2015 inerente la “Attivazione procedura per la ricostruzione potenziata del plesso ospedaliero clinicizzato di Chieti situato al foglio catastale 26, particella 17, in località Colle Dell’Ara”.

“Una delibera che individua la copertura finanziaria per il faraonico investimento necessario a tale imponente struttura (200 posti letto più l’adeguamento sismico di parte dell’esistente) andando sostanzialmente ad azzerare il fondo destinato alla realizzazione dei 5 nuovi ospedali previsti in Abruzzo (Avezzano, Vasto, Sulmona, Lanciano e Giulianova)”, sbotta Iampieri.

“Il tutto - sottolinea l’esponente di Forza Italia - malgrado la situazione di estremo disagio in cui vertono le attuali strutture ospedaliere, obsolete e sottodimensionate rispetto ai relativi bacini d’utenza, e ormai prossime al collasso”.

Il consigliere marsicano avvisa che “Forza Italia non rimarrà a guardare e già nel prossimo Consiglio regionale presenteremo un’interrogazione urgente al presidente della Regione e all’assessore regionale alla Sanità per sapere quali iniziative intendano assumere in materia di edilizia sanitaria e soprattutto per sapere se, in che modo e con quali tempi, pensano di mantenere l’impegno più volte ribadito di dare seguito alla realizzazione dei richiamati nuovi Ospedali”.

“Mi aspetto che i miei colleghi consiglieri della Marsica non permettano questo incomprensibile dietrofront che farebbe segnare un grave arretramento nel diritto alla salute dei marsicani”, conclude.

ORTONA Venerdì, 29 maggio 2015

Giovedì, 28 maggio 2015

Sanità: sindacati, prorogati 320 contratti Asl L'Aquila (ANSA) - L'AQUILA, 28 MAG - "La Asl dell'Aquila ha prorogato, fino alla fine di settembre, 320 contratti a tempo determinato. La decisione è stata assunta dal direttore generale, Giancarlo Silveri, in seguito alle numerose sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, che hanno minacciato anche azioni di protesta eclatanti per evitare il rischio del blocco di servizi fondamentali in reparti strategici". A darne notizia sono Gianfranco Giorgi, coordinatore provinciale Cisl sanità, Antonio Ginnetti, Fp-Uil e Mauro Incorvati, Fials. I contratti riguardano personale precario del comparto medico, infermieristico, tecnico e operatori socio-sanitari. "Tale proroga, seppure di soli tre mesi - affermano Giorgi, Ginnetti e Incorvati - consentirà di tamponare, almeno in parte, l'emergenza e mandare avanti i servizi prioritari in reparti importanti come pronto soccorso, terapia intensiva, diagnostica per immagini, dipartimento pediatrico, rianimazione e altri. Apprezziamo lo sforzo compiuto dalla Asl, tuttavia tale provvedimento non risolve del tutto il problema della carenza di personale sull'intero territorio provinciale". "Sollecitiamo l'azienda sanitaria - concludono Cisl, Uil e Fials - a provvedere in tempi brevi ad un'ulteriore proroga fino a dicembre dei contratti a termine, per avere la possibilità, nel frattempo, di espletare i concorsi per la stabilizzazione del personale che attualmente opera a tempo determinato". (ANSA). COM-HNZ/IC 28-MAG-15 15:17

CASTEL DI SANGRO Venerdì, 29 maggio 2015

PESCARA Venerdì, 29 maggio 2015

DITELO AL CENTRO Venerdì, 29 maggio 2015

Giovedì, 28 maggio 2015

ANSA/ Tumore seno, blocco enzima può fermare mestastasi ossee Cognetti,"Strada per forme aggressive e che colpiscono giovani" (di Elida Sergi) (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Fermare con dei farmaci l'azione di un enzima detto Lox potrebbe evitare che il tumore al seno di tipo estrogeno negativo, che rappresenta circa un terzo dei casi ma e' molto aggressivo,trovi terreno fertile nelle ossa e si diffonda,evitando i cosiddetti tumori secondari metastatici delle ossa, cioe' le metastasi ossee. E'quanto emerge da una ricerca guidata dall'Università di Sheffield pubblicata sulla rivista Nature. Circa l'85% dei tumori al seno che si diffondono in tutto il corpo finiscono nelle ossa, rendendo a quel punto il cancro piu' difficile da trattare e più mortale. Gli scienziati evidenziano che il tumore, per facilitare la sua diffusione, 'fertilizza' le ossa ed in questo processo gioca un ruolo importante proprio l'enzima Lox che modifica l'ambiente osseo interrompendo il normale e continuo processo di costruzione e ricostruzione delle ossa e lasciando lesioni e fori nell'osso, facilitando cosi' diffusione del tumore. Bloccando questo enzima con un farmaco si può evitare la formazione di metastasi. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi sono partiti dall'osservazione che i pazienti con tumori secondari metastatici avevano più alti livelli di questo enzima prodotto dai loro tumori e rilasciato nel sangue. In una serie di esperimenti sui topi, il gruppo di ricerca ha dimostrato proprio che LOX interrompeva il normale processo di distruzione e ricostruzione ossea, lasciando lesioni e fori nell'osso, facilitando così la diffusione del tumore. "Le cellule tumorali nel tumore primario fecondano il terreno per una futura crescita e Lox, modificando l'ambiente osseo, rende questa crescita migliore" spiega la dottoressa Alison Gartland. Utilizzando dei farmaci si può però bloccare l'azione di questo enzima: test sugli animali hanno infatti mostrato che un insieme di farmaci per l'osteoartrite chiamati bifosfonati potrebbero impedire la diffusione del cancro, anche perché 'interferiscono' positivamente con il modo in cui l'osso viene riciclato al fine di rafforzarlo. Sono già stati somministrati ad alcuni pazienti affetti da cancro, ma il team di Sheffield crede che potrebbero avere un ruolo molto maggiore. "Questo studio apre nuove prospettive per tumori con inferiori possibilità di cura, quelli che non rispondono al trattamento ormonale, che sono i piu' aggressivi e colpiscono in particolar modo le giovani" spiega il professor Francesco Cognetti, presidente di "Insieme contro il cancro". "E' una prima osservazione della fondazione un importante meccanismo, sulla cui azione bisogna intervenire con i farmaci" aggiunge, specificando pero' che ci vorranno anni perché quanto osservato ad esempio sull'azione positiva di alcune terapie nei topi abbia concrete ricadute in termini di pratica clinica, anche perché occorrerà studiare eventuali interazioni con i farmaci già in uso. (ANSA). Y09 28-MAG-15 17:52

Giovedì, 28 maggio 2015

>ANSA-FOCUS/ Tumori, diagnosi metastasi 'facile'come bere yogurt Batteri modificati riconoscono cellule malate e 'si accendono' (di Elisa Buson) (ANSA) - MILANO, 28 MAG - Diagnosticare alcune forme di tumore potrebbe diventare semplice come bere uno yogurt. Questo grazie ai primi batteri probiotici 'addestrati' a riconoscere le le cellule malate nel fegato: quando le identificano, provvedono subito a rivelare la loro presenza producendo un segnale luminoso che può essere facilmente letto nelle analisi delle urine. La tecnica permette di identificare metastasi (originate da tumori di altri distretti, come colon o pancreas) che sono poco più grandi di un millimetro cubo, con una sensibilità superiore rispetto agli attuali metodi di diagnosi per immagini come tac e risonanza magnetica: il tutto senza scatenare effetti collaterali importanti, come dimostrano i primi test condotti sui topi dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston in collaborazione con l'Università della California a San Diego. I risultati, pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine, aprono nuovi scenari anche per quanto riguarda la terapia dei tumori. ''Questi batteri possono essere ingegnerizzati in modo da trasportare farmaci, riattivare il sistema immunitario e distruggere il programma genetico che controlla le funzioni vitali delle cellule tumorali'', commenta Andrea Califano, ricercatore italiano ora professore di biologia alla Columbia University di New York. I batteri con il fiuto per i tumori sono dei comuni e innocui Escherichia coli appartenenti al ceppo Nissle 1917, già usati come probiotici in molti prodotti di largo consumo per il benessere intestinale. Il loro Dna è stato 'ritoccato' in modo che potessero segnalare la presenza delle metastasi con un segnale luminoso prodotto sfruttando una molecola luminescente 'rubata' alle lucciole, la luciferina. Una volta ingeriti, i batteri giungono in massa al fegato ed iniziano a colonizzare le metastasi, delle vere e proprie oasi di pace, ricche di nutrimento e schermate dal sistema immunitario. Qui i microrganismi proliferano e cominciano a produrre la luciferina, che viene poi eliminata dall'organismo attraverso le urine. Rilevando questo segnale luminoso con un semplice test di laboratorio, è possibile fare diagnosi precoce quando la massa tumorale è ancora contenuta e può essere facilmente asportata o distrutta con tecniche di intervento ben tollerate, dato che il fegato ha grandi capacità di rigenerazione. ''E' fondamentale riuscire a trovare precocemente le metastasi nel fegato - spiegano i ricercatori - perché i dati dimostrano che in questo modo si aumenta la sopravvivenza dei pazienti''. (ANSA). Y25 28-MAG-15 19:11

Giovedì, 28 maggio 2015

Tumori: Bonino, i miei 7 'aiuti' contro il cancro (ANSA) - MILANO, 28 MAG - Non identificarsi mai con il tumore, continuare a fare sogni e progetti, e soprattutto "continuare a guardare in avanti". Sono alcuni dei 7 'aiuti' che hanno affiancato la leader radicale ed ex presidente del Senato, Emma Bonino, nella sua lotta contro il tumore al polmone. Ne ha parlato oggi in un videomessaggio all'incontro 'Ieo per le donne', evento creato da Umberto Veronesi per celebrare le donne che combattono quotidianamente contro il cancro. Il tumore, ha detto Bonino, "è una sfida che stiamo affrontando e che sicuramente non volevamo. Mi ha aiutato molto non identificarmi con il cancro: non sono il mio tumore. E' un impedimento che mi trovo ad affrontare, ma sono rimasta una persona con sogni ma anche con progetti". "Mia madre diceva sempre che è importante avere sogni che si realizzano, ma più importante è averli. Quindi ora sto pensando alla mia estate, alle persone con cui voglio passarla e ai progetti futuri, compreso di cosa mi vorrò occupare. Mi ha aiutato moltissimo anche avere fiducia nella mia equipe medica: non sono mai andata su internet a cercare informazioni sulla mia malattia ma il mio oncologo, il mio radioterapista e la mia nutrizionista mi hanno aiutato a reggere meglio anche fisicamente" il percorso di cura. (ANSA). KXP/KO 28-MAG-15 11:12

Giovedì, 28 maggio 2015

Sclerosi Multipla,terapie 'personali' aumentano chance cura Nuovi farmaci e strategie raddoppiano pazienti senza malattia (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Con le terapie personalizzate per la sclerosi multipla nella forma recidivante-remittente la percentuale di pazienti liberi dalla malattia è più che raddoppiata negli ultimi anni. Lo ha ricordato Giancarlo Comi, ordinario di Neurologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele durante una lezione al congresso dell'Aism in corso a Roma. "Abbiamo fatto uno studio per capire se l'approccio al trattamento negli ultimi anni fosse cambiato e quali effetti avesse prodotto nelle persone con SM - ha spiegato Comi -. Abbiamo confrontato circa 700 pazienti trattati con un farmaco di prima linea tra il 2000 e il 2004 e altri 700 circa tra il 2005 e 2010". I risultati, afferma l'esperto, sono stati sorprendenti. I pazienti trattati nella seconda metà della decade stavano nettamente meglio, e la percentuale di pazienti liberi da malattia è passata dal 32% al 68% in soli cinque anni. "Sono cambiate molte cose in così pochi anni - spiega Comi -, sono arrivati nuovi farmaci, le medicine funzionano molto meglio, e nello stesso centro stessi medici, adattando meglio le conoscenze, agendo prima, con un atteggiamento più attivo e in un'ottica di personalizzazione della medicina, tanto da raddoppiare il successo dei trattamenti". Questa è la strada per la forma a decorso recidivante-remittente, ma non lo è per le forme progressive, per cui ancora non ci sono terapie. "La strategia migliore sarebbe quella di trovare strumenti che impediscano di entrare nella fase progressiva della malattia -spiega Comi - ma nuove speranze potrebbero arrivare anche dal nuovo impiego di farmaci già in uso, magari in combinazione, dall'utilizzo di anticorpi per potenziare la mielinizzazione, dall'impiego della stimolazione magnetica per il miglioramento delle performance motorie o dal trapianto autologo di staminali mesenchimali". Y91 28-MAG-15 18:52

Giovedì, 28 maggio 2015

>ANSA-FOCUS/ Nutrizionista, questione non e' carne ma proteine Animali o vegetali non importa, conta la giusta quantita' (ANSA) - ROMA, 28 MAG - L'alimentazione dei bambini deve essere sana, completa ma sopratutto varia. Cosi' Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione, ha commentato la decisione di un giudice che, in una causa di divorzio tra una madre macrobiotica ed un padre che mangia invece carne, ha stabilito che al figlio 12/enne la madre deve mettere in tavola "la carne almeno una volta durante la settimana" "Da quando i magistrati si sono presi la specializzazione in alimentazione? - si domanda il nutrizionista - Un ragazzo in fase adolescenziale deve mangiare 1,2 grammi di proteine per chilo peso ogni giorno, e quando parliamo di proteine intendiamo carne, pesce ma anche formaggio e uova. Noi medici suggeriamo sempre di mangiare in percentuale maggiore le proteine di origine vegetale, cioe' legumi e il 20% restante quelle animali. Seguire poi una dieta nutriente basata su una varietà di alimenti principalmente vegetariani, piuttosto che animali". In generale per garantire una stile di vita sana come raccomanda anche l'OMS bisogna mangiare molta frutta e verdura, ridurre il grasso, lo zucchero ed il sale: "Non bisogna forzare nessuno ne' un ragazzo ne' un adulto a mangiare alimenti che non piacciono. Io consiglio spesso alla mamme di nascondere le verdure negli alimenti, per esempio nelle polpette che piacciono sempre, oppure di sostituirle con la frutta. Mangiare varietà di frutta e verdura, preferibilmente fresca e locale, più volte al giorno, almeno 400 grammi al giorno". Lo stesso vale anche per i vegani o macrobiotici "io se mi trovo con un paziente che ha scelto di essere vegano o altro daro' una dieta che rispetta i suoi gusti alimentari - conclude Migliaccio - ma certo sara' equilibrata nell'apporto di proteine e carboidrati come quella di tutti e che rispetti in pieno i dettami della Dieta Mediterranea". (ANSA). COC 28-MAG-15 17:55

Venerdì, 29 maggio 2015

Fumo: Ue, italiani sono fra europei che fumano meno In testa greci e bulgari, dove consuma tabacco almeno uno su tre (ANSA) - BRUXELLES, 29 MAG - Gli italiani sono fra gli europei che fumano meno. É quanto emerge dall'ultimo sondaggio di Eurobarometro, secondo cui la percentuale dei consumatori di tabacco fra gli italiani è del 21%, in fondo alla classifica Ue subito prima di finlandesi (19%) e svedesi (11%), sotto la media europea del 26%. Le pecore nere sono greci (38%) e bulgari (35%), dove a fare uso delle 'bionde' è almeno uno su tre. I dati arrivano in vista della Giornata mondiale senza tabacco, domenica 31 maggio. (ANSA). Y62-NAN 29-MAG-15 09:23 Fumo: Ue, italiani sono fra europei che fumano meno (2) In testa greci e bulgari, dove consuma tabacco almeno uno su tre (ANSA) - BRUXELLES, 29 MAG - In generale, il consumo di tabacco è in calo in Europa: rispetto al 2012 si registra una diminuzione del 2%, specie fra i giovani fra i 15 e i 24 anni (4%). Rimane ferma però a questa stessa fascia di età il momento in cui in media in Europa si comincia a fumare, cioè 17,6 anni. Un dato "inaccettabile" per il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, che è pronto "ad aiutare i Paesi ad affrontare il problema, perché crea costi reali per la società, ma dipende da fattori gestibili di rischio, come nel caso dell'alcol o della cattiva nutrizione". Le stime parlano di 700mila morti e di un costo diretto per i sistemi sanitari europei per un totale di oltre 25 miliardi di euro, ogni anno. Quanto alle novità, le sigarette elettroniche, il 12% degli europei le ha provate, ma solo il 2% ne fa uso, percentuale che scende rispettivamente all'8% e all'1% in Italia. In media nell'Ue sono tanti i giovani che le hanno usate almeno una volta (19% fra 15 e 24 anni, seguiti dal 17% fra 25 e 39 anni), percentuale che rimane rilevante, ma è inferiore, per gli italiani (8% fra 15 e 24 e 13% fra 25 e 39). Chi le 'prova' in Europa in genere lo fa per smettere di fumare (67%), ma soltanto il 21% dei fumatori ha ridotto il consumo e solo il 14% ha smesso. (ANSA) Y62-NAN 29-MAG-15 09:27

Giovedì, 28 maggio 2015

Efsa, per adulti ok 4-5 tazze caffè, la metà per donne incinta Per giovani possibili rischi da pieno energy drink e integratori (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Il consumo quotidiano fino a 4-5 tazzine di caffè ''non dà adito a problemi di sicurezza'' negli adulti sani, che seguono una dieta equilibrata in associazione a esercizio fisico. Diverso è il discorso per le donne in gravidanza che devono limitare l'assunzione di caffeina a due tazze di moka, o due tazze e mezzo di espresso; queste le dosi considerate sicure per il feto. E soprattutto nei minorenni. E' quanto emerge dal parere scientifico pubblicato dall'Efsa, l'Authority per la sicurezza alimentare con sede a Parma, che delinea anche i possibili rischi da consumo di caffeina associata ad alcol, ad altre sostanze che si trovano nelle bevande energetiche, i cosiddetti energy drink, e a sinefrina, sostanza sempre più utilizzata negli integratori alimentari. L'Efsa precisa che una tazza di caffè americano contiene mediamente 90 mg di caffeina, mentre un espresso e una comune lattina di "bevanda energetica" ne contengono mediamente 80 mg. La caffeina è anche in una tazza di tè nella misura di 50 mg, in una normale lattina di Coca Cola (circa 40 mg), in una barretta di cioccolato fondente (50 mg) e in misura minore in quella al latte (10 mg). Secondo l'Efsa, la dose massima raccomandata di consumo di caffeina nei casi di maternità e allattamento è 200 milligrammi. Per i bambini e gli adolescenti fino ai 18 anni, invece, il consumo di caffeina non dovrebbe superare i 3 milligrammi per ogni chilogrammo di peso corporeo. Il consumo di altri componenti delle "bevande energetiche" a concentrazioni normalmente presenti in tali bevande non influirebbe sulla sicurezza di dosi singole di caffeina sino a 200 mg. E un consumo di alcol a dosi sino a circa 0,65 g/kg pc, che porta ad avere un tenore di alcol nel sangue dello 0,08% circa (livello al quale in molti Paesi è interdetta la guida di autoveicoli) ''non influirebbe - si legge nel parere scientifico - sulla sicurezza di dosi singole di caffeina fino a 200 mg. Sino a tali livelli di assunzione è improbabile che la caffeina mascheri la percezione soggettiva di ebbrezza da alcol''.(ANSA). Efsa, per adulti ok 4-5 tazze caffè, la metà per donne incinta (2) (ANSA) - ROMA, 28 MAG - La valutazione sui rischi sulla salute associati al consumo di caffeina, in particolare malattie cardiovascolari, disturbi del sistema nervoso centrale (ad esempio sonno interrotto e ansia) e possibili rischi per la salute fetale durante la gravidanza, è stata completata, sottolinea l'Authority con sede a Parma, ''con il considerevole apporto ricevuto da Stati membri, gruppi di consumatori,

rappresentanti dell'industria e altre parti interessate, compresa una consultazione online di due mesi e una riunione delle parti interessate a Bruxelles. E' la prima volta che i rischi da caffeina da ogni fonte alimentare vengono analizzati a livello di Ue''. "Il parere Efsa - commenta il presidente del Consorzio Promozione Caffè, Patrick Hoffer - conferma la posizione da noi sempre sostenuta: un'assunzione moderata di caffeina non ha alcuna controindicazione per la maggioranza degli adulti in salute. E' importante chiarire bene come tale parere non metta in discussione la sicurezza del caffè". Sui rischi cardiovascolari, Andrea Poli, presidente di Nutrition Foundation of Italy, precisa che ''secondo un recente maxistudio (Crippa et al, Am J Epidemiol 2014) che ha combinato tutti gli studi sull'argomento pubblicati in letteratura tra il 1966 ed il 2013, i consumatori di caffè hanno presentato un rischio di morte per cause cardiovascolari ridotto del 10-20% per tutti i livelli di consumo rilevati (fino ad 8 tazze/al giorno)".(ANSA). MON 28-MAG-15 15:00

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ECONOMIA Venerdì, 29 maggio 2015