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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti RASSEGNA STAMPA Giovedì 14 aprile 2016

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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2

Lanciano Vasto Chieti

RASSEGNA STAMPA Giovedì 14 aprile 2016

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Mercoledì, 13 aprile 2016

Giornata salute donna: prestazioni gratuite a Chieti e Ortona 22-28 aprile, appuntamenti al 'SS.Annunziata' e al 'Bernabeo' (ANSA) - CHIETI, 13 APR - All'insegna della salute donna la settimana dal 22 al 28 aprile prossimi negli ospedali di Chieti e Ortona, che hanno ricevuto nei mesi scorsi i "Bollini rosa". L'occasione è offerta dall'(H)Open Week, iniziativa promossa per avvicinare la popolazione femminile ai servizi di prevenzione e alla cure, e, più in generale, al tema della salute come bene da preservare. L'occasione è data dalla ricorrenza della giornata nazionale dedicata alla salute della donna, istituita dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e sostenuta dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) che ha selezionato i 174 ospedali italiani con servizi a misura di donna, attraverso l'attribuzione dei Bollini rosa. Nel corso della prossima settimana, dunque, le donne avranno la possibilità di usufruire di una serie prestazioni gratuite al "SS. Annunziata" di Chieti e al "Bernabeo" di Ortona. "I nostri ospedali hanno aderito con una bella offerta di visite e prestazioni - sottolinea il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco -, ma anche con incontri finalizzati a sensibilizzare le donne al tema della salute. Desideriamo dare loro la possibilità di conoscere i programmi di prevenzione, gli strumenti a disposizione per la diagnosi precoce e le nostre opportunità di cura, avanzate sotto il profilo tecnologico e dei protocolli terapeutici. In questi anni abbiamo investito molto sulla salute delle donne, impegnandoci nella ricerca di soluzioni organizzative e servizi moderni e, per quanto possibile, a misura delle loro esigenze. Auspico quindi un'adesione significativa delle donne all'Open Week, che può rappresentare un'occasione per saperne di più sulla nostra offerta ma anche per sottoporsi a visite gratuitamente e senza attese". (ANSA). M05-CAA/RST 13-APR-16 18:43

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ORTONA Giovedì, 14 aprile 2016

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FRANCAVILLA al M. Giovedì, 14 aprile 2016

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PESCARA Giovedì, 14 aprile 2016

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SULMONA Giovedì, 14 aprile 2016

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Mercoledì, 13 aprile 2016

>>>ANSA/ Rivoluzione in studi medici, aperti h16 e 7 giorni su 7 Addio file, dal medico pure per pagare ticket e prenotare visite (di Manuela Correra) (ANSA) - ROMA, 13 APR - E' una vera e propria 'rivoluzione' quella che avverrà, a breve ed a tutto vantaggio dei cittadini, negli studi dei medici di famiglia: l'assistenza sarà infatti garantita h16 e 7 giorni su 7 con gli studi aperti dalle 8 alle 24, mentre nelle ore notturne entra in campo il 118. Ma soprattutto, a regime niente più file per pagare ticket e prenotare visite: si farà tutto direttamente nello studio medico. La nuova organizzazione è prevista nell'Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale, che il Comitato di settore Governo-Regioni ha approvato oggi. Mai più file estenuanti al pronto soccorso, dunque, perché il medico di fiducia non c'è. E presto anche niente attese per pagare il ticket o prenotare una visita: operazioni che bypassando il Cup (Centro unico di prenotazione) si potranno fare rapidamente dallo studio del medico. Un meccanismo che potrebbe portare anche maggiore trasparenza nella gestione delle liste d'attesa. La novità di maggior rilevo è però quella che assicura agli assistiti la disponibilità del medico per 16 ore al giorno e 7 giorni su 7. Una continuità assistenziale che dovrà essere garantita dalle 8 del mattino alla mezzanotte da medici di famiglia e guardia medica, oramai assimilati in un ruolo unico. Nelle ore notturne sarà invece attivo il 118. Una ''staffetta che consente di avere più medici disponibili nell'arco della giornata, andando a coprire anche fasce orarie come quelle delle 8 alle 10 del mattino o del primo pomeriggio, dalle 14 alle 16, oggi meno coperte. E che generano così intasamenti nei pronto soccorsi a discapito di chi ha una vera emergenza", spiega il segretario del sindacato dei medici di medicina generale Fimmg, Giacomo Milillo. A garantire la continuità delle cure saranno le Aft, Aggregazioni territoriali funzionali, non un luogo fisico, ma un nuovo modello organizzativo che consentirà comunque ai cittadini di trovare il medico per tutto l'arco della giornata. Terminato il turno del proprio medico di fiducia, ce ne sarà comunque un altro a disposizione, collegato a un data base che consentirà in qualsiasi momento di avere sottomano il profilo sanitario dell'assistito. I servizi di pediatria saranno invece garantiti dalle 8 alle 20 per cinque giorni la settimana. Il nuovo modello di assistenza di base dovrebbe inoltre favorire la nascita di nuovi maxi-ambulatori, con presenza di più medici, dove è possibile fare prime analisi cliniche, accertamenti diagnostici meno complessi e piccola chirurgia ambulatoriale. Anche se sotto sigle diverse (come Case della salute in Emilia e Toscana o Ucp nel Lazio) oggi lungo lo Stivale si contano già otre 800 di queste strutture, "che dovrebbero ora diffondersi in tutto il territorio nazionale grazie alla nuova convenzione, sempre che arrivino poi le autorizzazioni regionali", precisa Milillo. L'atto di indirizzo, ''è un atto doveroso, dopo sei anni di blocco della convenzione. Aggiustamenti saranno necessari ma il giudizio è positivo. Fermo restando - conclude il leader sindacale - che vigileremo sul rispetto dei livelli occupazionali". La nuova Convenzione rappresenta un segnale ''positivo'' anche secondo il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, purchè, tuttavia, ''il tutto avvenga senza ulteriori costi per le famiglie''. (ANSA). CR 13-APR-16 18:57

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Mercoledì, 13 aprile 2016

>ANSA-FOCUS/ Studi lungo orario già realtà,meno accessi ospedali In Lazio ed E-Romagna fino -15% pazienti a Pronto soccorso (ANSA) - ROMA, 13 APR - La 'rivoluzione' degli studi medici aperti fino a 16 ore al giorno per garantire un'assistenza 'no stop' al cittadino è, in alcune regioni, già una realtà: è il caso di Lazio ed Emilia Romagna dove, proprio grazie alle esperienze pilota delle cosiddette 'Case della salute' e 'Unità di cure primarie Ucp', l'accesso ai Pronto soccorso è stato ridotto di circa il 15%. A spiegare i vantaggi di questo modello di assistenza - che la nuova Convenzione dei medici di famiglia approvata oggi prevede sarà esteso in tutta Italia - sono l'assessore alla sanità dell'Emilia Romagna, Sergio Venturi, ed il medico di base Fabio D'Andrea, coordinatore di uno studio medico h12 a Roma. ''Le prime Case della salute, con aggregazioni di medici che garantiscono un'assistenza sul lungo orario - spiega Venturi - sono nate 7 anni fa. Oggi, se ne contano circa 60 in tutta la regione''. I risultati, afferma, ''sono ottimi, con una sensibile riduzione degli accessi ai Pronto soccorso''. Riduzione stimata intorno al 10-15% già nel 2014. Fondamentale, sottolinea, è dunque ''il crescente coinvolgimento dei medici di famiglia nella medicina del territorio''. Un'esperienza pilota, quella della Case della salute, che in alcuni casi ha portato anche alla nascita di un'altro progetto sperimentale, quello degli 'ospedali di comunità': ''Alcune Case - spiega Venturi - hanno cioè al loro interno anche dei letti di degenza che non sono però destinati a malati acuti, bensì a malati cronici, come ad esempio gli anziani, che hanno però bisogno di un'assistenza in ambienti protetti con medici e infermieri''. In tutto sono una decina ed i costi sono a carico della Regione: ''Si tratta di esperienze positive che hanno portato ad una riduzione dei ricoveri ospedalieri, con un taglio dei costi''. La nuova Convenzione, commenta l'assessore, ''non ci coglie di sorpresa. L'obiettivo è ora implementare questo modello di assistenza''. Anche nel Lazio sono già oltre 500 gli studi medici Ucp che garantiscono un'assistenza continua ai pazienti fino a 12 ore al giorno. Punti di riferimento presenti dal 2009 e che hanno portato, anche qui, alla riduzione del 10-15% degli accessi ai Pronto soccorso. I medici di famiglia, afferma D'Andrea, ''garantiscono una presenza di almeno 9 ore al giorno, aggregandosi in un numero che varia da 5 a 16 specialisti. Il nostro studio Ucp a Roma, ad esempio, è nato 5 anni fa: siamo 50 medici aggregati e garantiamo un'assistenza h12 per 7 giorni su 7, per un totale di 50mila pazienti, ed i risultati sono davvero buoni''. Il cittadino, infatti, ''sa di poter avere sempre un punto di riferimento e per questo, invece di andare in ospedale - rileva - si rivolge a noi. Nel nostro studio abbiamo visitato in 4 anni oltre 20mila pazienti e solo per 120-150 si è reso necessario il ricorso al Pronto soccorso''. Insomma, il ''primo risultato concreto sono i Pronto soccorso della città meno intasati; il secondo, ma non meno importante - conclude il medico - è che il cittadino sa di poter avere sempre un punto di riferimento, dove la visita sarà garantita in tempi celeri su un arco temporale prolungato''. (ANSA) CR 13-APR-16 19:13

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. Approvato l'atto di indirizzo per la convenzione di medicina generale

Sanità, rivoluzione in arrivoAmbulatori aperti «h16»

Barbara GobbiROMA

Medici disponibili 16 ore algiorno, sette giorni su sette.Am-bulatori multitasking dove ca-mici bianchi, specialisti, infer-mieri, ostetriche, tecnici e riabi-litatori offrono cure a tutto ton-do. A regime, prenotazioni divisite ed esami eticketpagati di-rettamente dall'ambulatorio delmedico. Liste d'attesa sonora-mente sfoltite grazie a percorsidiagnostico-terapeutici in cui ilmalato cronico, il paziente pereccellenza sul territorio, si vedegarantire certezza di tempi eprestazioni.

Non è unlibro dei sogni, malepromesse contenute nell'atto diindirizzo per la medicina con-venzionata licenziato ieri dalComitato di settore-sanità delleRegioni, presieduto dall'asses-sore alle Finanze lombardoMassimo Garavaglia. Iltesto è labase per la nuova Convenzionedellamedicinagenerale, che do-vràmettere nero subiancorego-le in buona parte anticipate nel2012, quando la "legge Balduzzi"(la 189/2012) ridisegnò le cureprimarie. E oggi i sindacati pre-mono per aggiornare un con-

tratto immobile da sei anni. «Letrattative con medici di medici-na generale e pediatri di liberascelta partiranno a inizio mag-gio quando avremo completatoil testo della nuova Convenzio-ne», promette Vincenzo Pomo,coordinatore della Sisac, partepubblica nella ridefinizione del-l'accordo. «L'obiettivo - precisapoi - è arrivare alla firma primadell'estate». Più facile a dirsi chea farsi: il contratto dovrà tenereconto di tecnicismi come il nuo-vo "ruolo unico", in cui conflui-ranno medici di medicina gene-rale aquotacapitariae dottori adore (le ex "guardie mediche"),con la conseguente definizionedi una graduatoria per "digeri-re" punteggi e caratteristicheprofessionali diverse.

Mail dado è tratto e lamini-ri-voluzione sul territorio, se nona portata di mano, è almeno piùvicina. Perno del sistema sonole Aft, le aggregazioni funziona-li territoriali - bacino di utenzanon superiore a 3omila abitanti- di cui fanno parte medici di fa-miglia, ex "guardie", pediatri dilibera scelta e specialisti ambu-latoriali. La regola è offrire con-tinuità assistenziale "h16", ecioè dalle 8 alle 20 nei giorni fe-

riali, dal lunedì al venerdì, conl'integrazione tra le 20 e le 24delle ex guardie mediche. Checopriranno anche il sabato eife-stivi, questavolta dalle 8 di mat-tina alle 8 di sera. Dalle 24 alle 8di mattina, l'assistenza è invecedelegata al servizio di emergen-za 118. «Una staffetta che con-sente al paziente di avere piùmedici disponibili durante lagiornata - spiega Giacomo Mi-lillo, segretario nazionale Fim-mg, il principale sindacato deimedici di famiglia - coprendoanche le fasce orarie dalle 8 alle1o del mattino o del primo po-meriggio, oggi sguarnite. E chegenerano intas amenti nei pron-to soccorso, a discapito di chihauna vera emergenza».

La continuità non è solo unfatto di ore "coperte": a regime,sullabase dei dati epidemiologi-ci, i distretti - che sono il termi-nale dell'Asl sul territorio - pro-

Ambulatori multitaskingcon servizi a tutto campoTicket pagati in ambulatorioSindacati in pressingper rinnovare il contratto

grammeranno i percorsi dia-gnostico-terapeutici ottimaliper le malattie croniche più dif-fuse. Ogni paziente diabetico,per fare un esempio, sarà inseri-to in un iter che, a partire dallaAft, lo introdurrà ai servizioffer-ti dai poliambulatori multispe-cialistici (le Uccp) o ai centridiagnostici più appropriati sulterritorio. Realtà che in qualcheregione già esistono ma che so-no ancora "a macchia di leopar-do" sul territorio nazionale. Al-meno in teoria, non saremo piùcostretti ad andare acacciadellaprestazione con la ricetta rossadelmedico inmano e laprospet-tiva di lunghe code ai Cup, masaremo inseriti in percorsi vir-tuosi, per la salute e per i costi.

Capitolo aparte, le cure all'in-fanzia: i pediatri di libera scelta-tenuti alla continuità "h12" - do-vranno applicare Livelli essen-ziali di assistenza per bambini,tutti da definire. Passaggio ne-cessario per affrontare emer-genze come l'obesità infantile,fattore di rischio per molte pato-logie dell'adulto.

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Le novità

011 AGGREGAZIONIAggregazione funzionaleterritoriale: è il modelloorganizzativo mono-professionale che fa capo aldistretto socio-sanitario. Imedici del ruolo unico di cureprimarie, i pediatri di liberascelta e gli specialistiambulatoriali che vipartecipano garantisconol'assistenza e la realizzazionedi specifici programmi di cura.L'Aft è "virtuale": i medici chevi aderiscono possonomantenere i propri studi

02 1 UNITÀ COMPLESSAUnità complessa di cureprimarie (Uccp): è la strutturadi riferimento delle Aft.Garantisce l'erogazione delleprestazioni coordinate dimedici, infermieri, ostetrici,tecnici e riabilitatori ed è laporta d'accesso ai servizisociali, sociosanitari e dellaprevenzione

03 1 CONTINUITÀ H16Gli studi sono aperti dalle 8 alle20 dei giorni feriali dal lunedìal venerdì. I medici di cureprimarie a rapporto orarioprestano la loro attività tutti igiorni dalle 20 alle 24; disabato e nei festivi dalle 8 alle20. Tra le 20 e le 24 subentra ilservizio di emergenzaterritoriale 118

041 RUOLO UNICOIl nuovo assetto organizzativoprevede il superamento delladistinzione tra medici diassistenza primaria e medici dicontinuità assistenziale (exguardie mediche)

05 1 RAPPORTO OTTIMALEIl rapporto ottimatemedico/popolazione non è piùpredeterminato a livellonazionale ma specificato agliaccordi regionali, sulla base deimodelli organizzativi adottati

06 1 GOVERNANCEI medici e i professionisticonvenzionati con il Ssnpromuovono la diffusionedell'appropriatezza clinica eorganizzativa e il corretto usodei servizi sanitari, anche conaudit e peer review

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Vallarme. La denuncia dei camici bianchi tagliati fuori dalle prescrizioni

Fimmg:l0 milioni di pazientiobbligati allo specialistaRosanna Magnano

ROMA

Per almeno io milioni di pa-zienti con gravi patologie, co-me tumori, diabete ed Epatite Cprocurarsi i farmaci equivale auna corsa a ostacoli. Sono infat-ti centinaia i medicinali che ap-partengono a 32 categorie tera-peutiche oggi prescrivibili solodallo specialistae dopolapredi-sposizione di un piano terapeu-tico che ne garantisca l'uso piùappropriato.

Un paletto che per i pazientisi traduce in ripetuti ticket perle visite specialistiche (nel ser-viziopubblico sipaga50 curo) elunghe attese ogni volta che vaaggiornato il piano terapeutico,valido da tre mesi a un anno. Adenunciarlo è la Fimmg, la Fe-derazione italiana medici dimedicina generale: «Un siste-machetagliafuoriimedicidifa-miglia - sottolinea il segretarionazionale Giacomo Milillo - co-stringendo i malati a saltare dal-lo studio del proprio dottore difiducia al medico specialista,quando non si richiede addirit-tura il timbro della farmaciaospedaliera».

Storie di farmaci col conta-gocce. Tra quelli «aricetta limi-tativa» con obbligo di Piano te-rapeutico figurano anti-Alzhei-mer, anti-anemici utilizzati pervelocizzare il recupero dopo lachemioterapia; medicinali chestimolano la produzione di glo-buli bianchi per pazienti in che-mio, con Hiv o sottoposti a tra-pianto di midollo; l'interferoneper la cura dell'epatite C, antip-sicotici, antiepilettici. Insom-

ma una lista di prodotti innova-tivi, costosi e spesso salva-vita.

Già in passato i medici di fa-miglia avevano posto la que-stione all'Agenzia italiana delfarmaco (Alfa) che ne12o14 ave-va annunciato una sperimenta-zione, coinvolgendo in primabattuta 2.500 medici di base perquattro categorie terapeutiche.«Ma dopo incontri , riunioni etavole rotonde tutto è rimasto alivello di annunci », denunciaMilillo. E i pazienti sono co-stretti a districarsi in un labirin-to burocratico . Da qui l'appellodella Fimmg al direttore gene-

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rale diAifa, Luca Pani, e al presi-dente, Mario Melazzini, «amantenere gli impegni finaliz-zati soprattutto a garantire amalati cronici e gravi di poteressere curati dal proprio medi-co di famiglia con i farmaci in-novativi». Il tutto in una giustacornice di appropriatezza, fa-cilmente verificabile attraver-so le ricette elettroniche. «Lasperimentazione su ricetta de-materializzata - conclude laFimmg - consente infatti il con-trollo incrociato di Asl e Aifaper arginare sul nascere qualsi-asi eventuale fenomeno diinap-propriatezza prescrittiva».

L'Aifafa sapere di aver avvia-to le procedure perla sperimen-tazione dal novembre 2014 conl'obiettivo di coinvolgere i me-dicidibase nella prescrizione difarmaci tramite Piano terapeu-tico «web based», nell'ottica diuna continuità assistenziale traospedale e territorio. Sono stateinoltrerichieste agli assessoratiregionali alla Sanitàle aree tera-peutiche sulle quali testare laprocedura. A gennaio 2016 èstato presentato alla Commis-sione tecnico-scientifica (Cts)dell'Alfa, deputata a decidere,un draft del progetto. «Sonostate rilevate alcune criticità daapprofondire - spiega Pani- pernon creare disorientamentocon l'attivazione di un sistemadi prescrizione parallelo di far-maci specialistici. Ora siamo inattesa di conoscere le aree tera-peutiche da includere nel pro-getto da una delle prossime se-dute della Cts».

CRI PRO DD ZIONE RISERVATA

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ANSA/ Embrioni-ricerca, Consulta 'scelta divisiva, tocca a Camere' Associazione Coscioni, ora governo dichiari lecita ricerca (ANSA) - ROMA, 13 APR - E' una "scelta tragica" e "ampiamente divisiva sul piano etico e scientifico" quella tra il "rispetto del principio della vita (che si racchiude nell'embrione ove pur affetto da patologia) e le esigenze della ricerca scientifica". Ed è di "così elevata discrezionalità" da "sottrarsi al sindacato di questa Corte" perché solo il legislatore può decidere un "differente bilanciamento dei valori in conflitto". Così la Consulta motiva le ragioni per le quali il 22 marzo scorso ha bocciato come "inammissibile" il ricorso del tribunale di Firenze contro l'articolo 13 della legge 40 sulla procreazione assistita che stabilisce il divieto assoluto di qualsiasi ricerca clinica o sperimentale che non sia finalizzata alla tutela dell'embrione stesso. Si tratta di una sentenza che "non chiude di fatto la questione, ma rilancia una responsabilità del legislatore", sostiene l'Associazione Luca Coscioni, che ora chiede al Governo di "non attendere nuove decisioni, ma di emanare un atto urgente che dichiari lecita la ricerca su blastocisti non idonei per una gravidanza, previo consenso della coppia che li dona alla ricerca". I giudici fiorentini avevano sollevato la questione di legittimità esaminando la richiesta di una coppia che, dopo diversi cicli falliti di procreazione assistita, voleva che il centro medico a cui si era rivolta le restituisse gli embrioni che erano stati prodotti ma che non erano impiantabili, perché malati, per poterli destinare alla ricerca scientifica sulla propria patologia genetica. E prospettando il conflitto della legge 40 con la Costituzione, i magistrati avevano sostenuto che il divieto assoluto di ricerca sperimentale degli embrioni soprannumerari non impiantabili si traduce "nella completa negazione delle esigenze individuali e collettive sottese all'attività di ricerca scientifica, proprio in quei settori, quali la terapia genica e l'impiego delle cellule staminali embrionali, che la comunità scientifica ritiene tra i più promettenti per la cura di numerose e gravi patologie". La Consulta osserva che la questione posta "rimanda al conflitto, gravido di implicazioni etiche oltreché giuridiche, tra il diritto alla scienza (e i vantaggi della ricerca ad esso collegati) e il diritto dell'embrione". Un conflitto sulla cui soluzione "giuristi, scienziati e la stessa società civile sono profondamente divisi". Ma non ha dubbi sul fatto che una "diversa ponderazione dei valori" in gioco, nella direzione di una "maggiore apertura" alle esigenze legate alle prospettive della ricerca scientifica, non possa essere introdotta nel tessuto normativo con un proprio intervento. Perché "unicamente al legislatore compete la valutazione di opportunità" su una serie di opzioni: dall'utilizzazione ai fini di ricerca dei soli embrioni affetti da malattia, alle "specifiche finalità della ricerca suscettibili di giustificare il 'sacrificio' dell' embrione", sino alle cautele da adottare per "evitare la commercializzazione" degli embrioni abbandonati. (ANSA). FH 13-APR-16 19:48

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Sanita': Agenas, riorganizzare i sistemi trasfusionali Ambito reti assistenziali ospedaliere integrate con territorio (ANSA) - ROMA, 13 APR - Riorganizzare i sistemi trasfusionali regionali nell'ambito delle reti assistenziali ospedaliere integrate con il territorio rendendoli efficaci e appropriati. E' questo l'obiettivo del tavolo di lavoro istituito oggi presso l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali sanitari (Agenas), composto da rappresentanti del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore di Sanità - CNT, da alcuni Centri trasfusionali regionali (Campania,Lazio,Sardegna, Sicilia,Toscana e Veneto), l'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese e il Policlinico Militare Celio. Nell'ottica dell'attuale riorganizzazione l'obiettivo del gruppo di lavoro è quello di giungere, come richiesto dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ad una condivisione di strumenti e criteri necessari ad ovviare ad eventuali criticità e realizzare la piena valorizzazione della rete dei sistemi trasfusionali, integrati con il territorio. "Una rete di medicina trasfusionale improntata all'appropriatezza, efficacia e sostenibilità, a garanzia anche della qualità e della sicurezza dei prodotti e servizi, necessita di una riflessione tecnica sulla combinazione tra quanto previsto dagli standard specifici per bacini di utenza e l'effettivo fabbisogno territoriale, affinché sia in grado di rispondere alle reali esigenze assistenziali dei pazienti'' ha dichiarato Francesco Bevere, Direttore Generale dell'Agenas. Il gruppo di lavoro, che raccoglie al suo interno tra i più importanti esperti della materia a livello nazionale, consentirà anche di evitare una programmazione in eccesso di strutture dove non necessarie, nonché 'l'isolamento' di alcuni servizi trasfusionali che non vengono messi nella condizione di funzionare al massimo della loro capacità produttiva:" Lavorando in questo modo, garantiremo un posizionamento strategico dei sistemi trasfusionali nell'ambito delle reti assistenziali ospedaliere, integrate con quelle territoriali." (ANSA). COC 13-APR-16 18:50

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Mercoledì, 13 aprile 2016

Da ricerca italiana alimento 'magico',-60% infezioni bimbi Testato nuovo postbiotico, riduce uso di farmaci e assenze scuola (ANSA) - ROMA, 13 APR - Meno visite dal pediatra, giorni di assenza a scuola e farmaci. Ridurre il numero raffreddori, tosse e mal di orecchie nei bambini piccolissimi, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe, non è solo il sogno di tutti i genitori ma anche una possibilità concreta, grazie ad un alimento 'magico' in grado di stimolare il sistema immunitario. Costituito da latte fermentato con un batterio di origine umana si è dimostrato infatti, in grado di ridurre di oltre il 60% le infezioni respiratorie e gastrointestinali, in bambini fino a 4 anni. Il nuovo postbiotico, ovvero derivato del processo di fermentazione dei probiotici, è stato sperimentato grazie a una ricerca che ha coinvolto lo IEO e le Università di Napoli, Milano e Palermo ed è stato presentato oggi in conferenza stampa al Senato. "Abbiamo fermentato il latte vaccino con il probiotico di origine umana L. Paracasei CBA L74", spiega il professor Roberto Berni Canani, del Dipartimento di scienze Mediche Traslazionali dell'Università Federico II di Napoli, coordinatore dello studio pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition. Gli effetti sono stati analizzati su 400 bambini che frequentavano l'asilo e quindi molto soggetti al rischio di ammalarsi. "Rispetto al gruppo placebo, con il nuovo ingrediente si è vista una diminuzione del 64% del numero medio di infezioni per bimbo - aggiunge Berni Canani - con una riduzione del 75% dell'uso di antibiotici, oltre alla diminuzione di antipiretici, visite mediche e assenze da scuola". La nutrizione, sottolinea Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana Pediatria, "è fondamentale per la prevenzione di malattie. E' quindi importante valorizzare la ricerca scientifica in questo ambito e fare in modo che i risultati arrivino ai pediatri". (ANSA). YQX 13-APR-16 13:05

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Depositata ieri la sentenza delle Sezioni Unite che prende in esame l'autonoma organizzazione

«Studi» dei medici senza IrapPer l'attività di gruppo che viene svolta in convenzione con il Ssn

Gianfranco Ferranti

man- Lo svolgimento in formaassociata dell'attività di medi-cina di gruppo da parte di me-dici convenzionati con il Ssnnon comportaperpresunzioneassoluta l'esistenza di un'auto-noma organizzazione rilevan-te ai fini dell'assoggettamentoall'Irap . t il principio enuncia-to dalle Sezioni Unite dellaCorte di cassazione nella sen-tenza7291/2016 depositata ieri,che ha incidentalmente affron-tato anche le altre questioniconcernentile società semplicie le associazioni tra artisti eprofessionisti nonché l'impie-go di personale con mansioniesecutive.

La Suprema corte ha affer-mato che l'attività esercitatadalle società e dagli enti, com-prese le società semplici e ledette associazioni di cui all'ar-ticolo 5, comma 3, lettera c), delTuir, «costituisce ex lege, inogni caso presupposto d'impo-sta, dovendosi perciò esclude-re la necessità di ogni accerta-mento in ordine alla sussisten-za dell'autonoma organizza-zione», in quanto si tratta disoggetti «strutturalmente or-ganizzati». In passato la giuri-sprudenza della Corte aveva,invece, prevalentemente rite-nuto che gli associati avrebbe-ro potuto dimostrare che il va-lore della produzione è essen-zialmente frutto del loro lavo-ro professionale mentrel'organizzazione riveste unruolo marginale. Tale linea in-terpretativa appariva condivi-sibile perché l'articolo 5, com-ma 3, del Tuir, che stabiliscel'equiparazione, ai fini dell'Ir-pef, delle associazioni tra arti-sti e professionisti alle societàsemplici, è richiamato ai finidell'Irap soltanto nell'articolo3, comma 1, lettera c), del Dlgs

446/1997, riguardante l'ambitosoggettivo , e non nell'articolo2, in cui si afferma l'applicazio-ne «in ogni caso» dell'Irap alle«società».

Le Sezioni unite hanno "sal-vato"le forme associative dellamedicina di gruppo perché«non sembra possano ravvi-sarsi i tratti dell'associazionefra professionisti» e costitui-scono «modalità organizzati-ve del lavoro e di condivisionefunzionale delle strutture dipiù professionisti per svilup-pare e migliorare le potenziali-tà assistenziali di ciascuno diessi». Si ritiene, peraltro, piùconvincente l'affermazione,contenuta nell'ordinanza di ri-messione 6330/2015 - riguar-dante un'analoga questione -,inbase alla quale neicasiin esa-me «il reddito sembra derivaredal solo lavoro professionaledei singoli associati».

Nella sentenza in esame è

La denuncia

stato , altresì , precisato che l'at-tività di medicina di gruppo sicaratterizza per l'utilizzo daparte dei medici «di eventualepersonale di segreteria o infer-mieristico comune, secondoun accordo interno» e che lasentenza di merito aveva ac-certato che «la spesa perla col-laborazione di terzi è risultatanella specie di modesta e con-tenuta entità e che essa nonva-le a caratterizzare un'autono-ma organizzazione (...) mapiuttosto è larisultante minimae indispensabile della necessi-tà di assicurare un servizio disegreteria telefonica ed alcuneprestazioni infermieristiche».La Corte ha quindi ritenuto chenon si configuri il presuppostoimpositivo.

Tale ultima precisazione ap-pare importante ai fini della so-luzione della questione, rimes-sa all'esame delle stesse Sezio-ni Unite con l'ordinanza5040/2015, della rilevanza, ai fi-ni dell'assoggettamento al tri-buto regionale , della collabora-zione di un soggetto che svolge

;A-11 ;W 1le funzioni di carattere esecuti-vo, che si ritiene risulti, nellamaggioranza dei casi, indi-spensabile per l'esercizio dellaprofessione e non in grado di

L'lrap dei piccoli resta costituire quel surplus di attivi-bloccata in Cassazione

Le pronunce bloccateSul Sole 24 Ore del 7 aprilescorso la segnalazione che le tresentenze a Sezioni unitesull'Irap dei piccoli non eranoancora state depositate dopo seimesi dalla camera di consiglio

tà "impersonale e aggiuntiva",tale da incrementare l'attivitàproduttiva. La Corte ha, però,ribadito che il requisito dell'au-tonoma organizzazione si con-figura in presenza di personaledipendente e sembra fondarel'eccezione a tale principio sul-la base della previsione del-l'utilizzo della segretaria o del-l'infermiere contenuta nell'ac-cordo collettivo per lo svolgi-mento dell'attività di medicinadi gruppo . La questione resta,quindi , ancora aperta.

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