REFERENDUM Il cambiamento passa da un SI NUOVA SALA … · E’ soprattutto il terzo punto a essere...

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02.2017 Periodico di informazione istituzionale della città di Sesto Calende NUOVA SALA CIVICA La collocazione non cambia DECRETO MINNITI Sarà applicato, nonostante tutto CULTURA Alle radici della nostra storia SESTO CALENDE Comune Europeo dello Sport CAI Sulle tracce dei fondatori della sezione REFERENDUM Il cambiamento passa da un SI Sesto Calende Informazioni

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02.2017Periodico di informazione istituzionale della città di Sesto Calende

NUOVA SALA CIVICALa collocazione non cambia

DECRETO MINNITISarà applicato, nonostante tutto

CULTURAAlle radici della nostra storia

SESTO CALENDEComune Europeo dello Sport

CAISulle tracce dei fondatoridella sezione

REFERENDUMIl cambiamento passa da un SI

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Il prossimo 22 ottobre gli elettori della Lombardia e del Veneto hanno la grande occasione di partecipare al referendum consultivo per ottenere una maggiore autonomia rispetto allo Stato centrale. E’ importante che i cittadini di Sesto comprendano bene l’importanza di andare alle urne e di votare sì. Una maggiore autonomia della Lombardia rispetto a Roma, sul modello delle regioni a statuto speciale, significherebbe avere più margini di manovra a livello legislativo, amministrativo e finanziario.

E’ soprattutto il terzo punto a essere rilevante perché, ora come ora, viviamo in un sistema che penalizza i territori virtuosi, e il nostro è tra questi, per aiutare quelli in difficoltà. I quali, ricevendo costantemente soccorso sotto forma di trasferimenti statali, non sono motivati a ripianare i propri dissesti. Oggi le tasse vengono versate allo Stato centrale, che poi provvede a ridistribuire il denaro sul territorio nazionale, secondo le esigenze di ogni singola realtà.

Una quota in arrivo dalle regioni virtuose serve a coprire i costi dei servizi di quelle meno efficienti. Quello che le regioni versano in più rispetto a quanto ricevono in trasferimenti e servizi viene chiamato residuo fiscale. La Lombardia ha un residuo fiscale annuo positivo di 53,9 miliardi di euro, cioè ogni cittadino versa 5.511 euro che non tornano indietro in servizi.

La situazione è talmente intollerabile che perfino alcuni sindaci lombardi del Partito Democratico (non certo sostenitori di Roberto Maroni, che ha voluto il referendum, e di Matteo Salvini, che lo sostiene) hanno annunciato che voteranno sì. E non parliamo di piccoli comuni: si stanno mobilitando nomi come Beppe Sala e Giorgio Gori.

Lo fanno fra mille distinguo, a suon di precisazioni, ma la verità è che non avrebbero potuto giustificare davanti ai loro cittadini una posizione diversa rispetto al sì. Andando a votare, e votando in tanti, daremo un mandato forte al governatore della Lombardia per trattare con Roma una maggiore autonomia, porre fine a un sistema ingiusto e responsabilizzare le regioni che hanno problemi di bilancio. Se i soldi raccolti con le tasse dei cittadini non saranno più dispersi, ma resteranno qui, sarà possibile, anche a Sesto, amministrare meglio, ampliare i servizi, pensare in grande.

Se guardo agli articoli pubblicati su questo numero di Sesto Calende Informazioni dai componenti della Giunta, constato che quello dell’assessore ai Servizi Sociali, Edoardo Favaron, sul fenomeno dell’abbandono di anziani in difficoltà, dimostra che gli enti locali hanno bisogno di più risorse e di maggiori margini

di manovra. Anche l’intervento dell’assessore Enrico Boca sul decreto Minniti chiarisce un dato di fatto, cioè che troppo spesso le misure decise dallo Stato per migliorare la sicurezza e il decoro non fanno i conti con la realtà e che ai comuni vengono offerte armi spuntate. Il vicesindaco Buzzi spiega compiutamente le ragioni

che hanno portato a individuare la collocazione della nuova Sala civica, una scelta non più modificabile, mentre l’assessore Fantino ripercorre la storia del Museo di Sesto e della civiltà di Golasecca. Infine l’assessore Menin fa luce su un argomento importante e spesso strumentalizzato: le classifiche della virtuosità nei bilanci e il posizionamento del nostro comune.

Lascio ai lettori il piacere di scoprire gli altri argomenti trattati in questo numero. Ovviamente colgo l’occasione per invitare tutti a partecipare alle iniziative comunali che animeranno la bella stagione, in modo da rendere Sesto un luogo vivace e attrattivo, e per augurare ai miei concittadini una serena estate.

L’editoriale del SindacoAutonomia:il cambiamento passa da un SI Il Sindaco | Marco Colombo

AVVISO URGENTE

Nelle ore in cui viene impaginato il presente numero di Sesto Calende Informazioni, all’Amministrazione comunale giunge notizia che alcune cooperative, o soggetti di altra natura, si propongono a proprietari di immobili per acquisire appartamenti in affitto per scopi non chiaramente dichiarati. Queste abitazioni potrebbero essere successivamente utilizzate per insediare immigrati.

Operazioni simili effettuate in altri comuni, fra l’altro, hanno portato spesso al sovraffollamento degli immobili, circostanza che dimostra il fine di lucro perseguito dagli intermediari. Si invita la cittadinanza a porre attenzione a questo tipo di azione.

Da parte sua, l’Amministrazione comunale assicura che saranno svolti tutti i controlli previsti dalla legge su idoneità e regolarità degli alloggi.

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Sommario

Foto copertina:© 2014 Gabriele Bistoletti - www.facebook.com/gabriele.bistoletti

Direttore editoriale:Marco Colombo

Direttore della Comunicazione:Enrico Boca

Direttore responsabile:Stefano [email protected]

Rapporti istituzionali:Nicoletta Poroli

In redazione:Renzo Besozzi, Enrico Crenna, Samanta Francese, Barbara Mercalli, Francesco Signori, Paolo Caretti

Pubblicità:Samanta [email protected]

Stampa:HANGAR di Neri [email protected]

Grafica:Mauro [email protected]

Bruno [email protected]

Periodico d’informazione istituzionale del Comune di Sesto Calende - VAn.2 Luglio 2017Reg. Trib. Busto Arsizio (VA)n. 1052/2017

Editoriale del Sindaco Autonomia: il cambiamento passa da un SI ............................................................ pg. 3

Urbanistica Nuova Sala Civica: la collocazione non può cambiare ............................................ pg. 5

Sicurezza Applicheremo il decreto Minniti. Nonostante tutto ................................................. pg. 6

Bilancio A proposito di Virtù ................................................................................................ pg. 7

Turismo & Cultura Alle radici della nostra storia: La Cultura di Golasecca ........................................... pg. 8

Politiche giovanili In una città in continua evoluzione ed al passo con i tempi .................................... pg. 9

Servizi Sociali Anziani abbandonati ............................................................................................... pg. 10

Territorio Parco Ticino ............................................................................................................ pg. 11

Lotta agli incivili ..................................................................................................... pg. 11

Sport Canoa: siamo forti! Le nuove generazioni CSCK crescono ..................................... pg. 12

Pazzi visionari che credono nel lavoro di squadra

e nell’eccellenza sportiva sestese .......................................................................... pg. 13

Sesto Calende Comune Europeo dello Sport .......................................................... pg. 15

Eventi 7a edizione del palio sestese: Siamo Pronti ............................................................ pg. 16

Fotocinevideoclub. 55 anni di attività ..................................................................... pg. 18

Pittori Sestesi in Mostra ......................................................................................... pg. 19

Il Gattopardo a Sesto Calende ................................................................................ pg. 20

Cultura Quale sangue scorre nelle nostre vene? ................................................................. pg. 21

Gruppi Consiliari ............................................................................................................................... pg. 22

Ecologia Misurazione dei rifiuti - Campagna con Capitan Eco,

verde pulito e futuri progetti ................................................................................... pg. 23

Scuola & Territorio Campo scuola della Protezione Civile ..................................................................... pg. 24

Dalla Chiesa Day 2017 - “La città ideale” ............................................................... pg. 26

Uno sguardo sul Mondo Concorso fotografico .............................................................................................. pg. 26

Ultime notizie dal Comitato Pace e Convivenza ...................................................... pg. 27

CAI Sesto Calende - Pizzo Bianco: sulle tracce dei fondatori sella sezione CAI ............. pg. 30

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La ripresa del dibattito pubblico sulla Nuova Sala Civica e sulle opere nell’area del Circolo Sestese è in attesa che vengano individuati i progettisti, che dovranno formulare alcune iniziali proposte da condividere con la cittadinanza per la scelta della migliore definizione progettuale. Nel frattempo ancora qualcuno pensa alla posizione della Sala Civica in alternativa alla collocazione da tempo proposta dall’Amministrazione. Ho già avuto modo di sottolineare che per questo argomento la discussione è ormai fuori tempo massimo. Capisco che ci sia qualcuno che ha tutto l’interesse a fare naufragare l’iniziativa o perlomeno a ritardarla il più possibile per

un tornaconto politico ma questo non è l’interesse della città.La proposta di collocazione attuale è stata pubblicamente presentata già nell’aprile del 2015. Allora, a pagina 5 del primo numero di Sesto Calende informazioni, la si trovava già immaginata in quel luogo. Prima, ancora nel precedente mandato del sindaco Colombo, si pensò di collocarla davanti al Municipio, sopra le gradinate: quell’idea, per me valida, sollevò un tale polverone di polemiche che pensammo di spostarla nell’attuale posizione. Da allora non abbiamo più ricevuto particolari controindicazioni sulla sua collocazione, salvo qualche preoccupazione per le connessioni pedonali con il centro che andranno sicuramente

risolte, e abbiamo anche lavorato molto per raccogliere i finanziamenti integrativi necessari - a fondo perso, senza cioè la necessità di restituzione - da parte di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo. Ci siamo riusciti e alla nostra disponibilità economica si sono aggiunti tre milioni e mezzo di euro. E’ una cifra

importante che si basa sul presupposto, tra l’altro, che la Nuova Sala Civica sia posizionata lì dove l’abbiamo pensata già da molto tempo: cambiarle ora di posto comporterebbe l’annullamento degli atti di finanziamento e dover ripartire con un’altra proposta. Penso proprio che non abbiamo più tempo per questo e che ai cittadini interessi che appena possibile, e finalmente, si parta con i lavori.Del resto le alternative quali sono? Sul Vecchio Forno non vorrei più tornare per spiegare l’inadeguatezza dell’edificio esistente allo scopo. Si è sentito proporre il Parco Europa ma la proprietà è solo al 50 per cento del Comune di Sesto Calende e non vorremo certo investire tutti i nostri soldi in una comproprietà con la Provincia di Varese, che non mette nulla per questo progetto. E’ poi giusto costruire un grande edificio in un parco? E il parcheggio in prossimità del centro non lo si fa più?Nell’ultimo incontro pubblico di quest’anno la localizzazione della nuova Marna è stata sostanzialmente confermata: le domande dei cittadini si sono concentrate su altri argomenti funzionali del nuovo edificio pubblico.

Non è mia intenzione convincere i cittadini che non la pensano come me ma ho la responsabilità, con i miei colleghi di amministrazione, di aver preso una decisione difficile, ascoltando il più possibile tutti. In ultima analisi ritengo che, pesando i pro e i contro, la posizione scelta per la nuova Sala Civica sia quella che veramente mi convince di più.

UrbanisticaNuova Sala Civica:la collocazione non può cambiare di Giovanni Buzzi | Assessore all’Urbanistica [email protected]

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La legge 48 del 2017, il cosiddetto Decreto Minniti, attribuirebbe ai sindaci dei poteri in più. Si introducono sanzioni e provvedimenti per punire azioni che determinano incuria o degrado del territorio, dell’ambiente o del patrimonio culturale, mancanza di decoro e deterioramento della vivibilità.

La volontà mia e dell’Amministrazione comunale è non lasciare nulla di intentato per garantire la qualità della vita a Sesto. Per questo recepiremo i contenuti del decreto. Va messo in chiaro, però, che le misure quasi di sicuro saranno inutili. In un periodo come questo era lecito aspettarsi dal Governo una reale collaborazione con i comuni e possibilità per i sindaci di agire in modo deciso. Invece sono arrivate armi spuntate.

Di che cosa stiamo parlando? In pratica il sindaco potrà emettere delle ordinanze contingibili e urgenti, cioè determinate da necessità

che richiedono interventi rapidi ma limitati nel tempo, per affrontare incuria, degrado, disturbo dei residenti. Il primo cittadino potrà ricorrere a questa facoltà anche senza che sussista l’urgenza solo per aree specifiche.

L’idea è di provare a contrastare fenomeni come spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, tratta di persone, accattonaggio con minori e disabili, abusivismo, illecita occupazione di spazi pubblici, violenza, anche legata ad alcool o sostanze stupefacenti. Sulla carta. Fatta salva ogni conseguenza penale di atti criminosi, sono previste, e qui nascono i problemi, le seguenti misure.

- Sanzioni da 100 a 300 euro per le persone che comprometteranno il decoro urbano o terranno comportamenti molesti.

- Ordine di allontanamento per 48 ore (simile al Daspo delle manifestazioni sportive) dal luogo in cui è stato messo in atto il comportamento sanzionato. Se la persona colpita non lo rispetta, la sanzione raddoppia.

- Ordine di allontanamento anche in caso di ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza, turpiloquio, commercio abusivo.

- In presenza di reiterazione, per i casi più gravi, possibilità per il Questore di disporre il divieto di accesso a una o più aree fino a 6 mesi (da 6 mesi a 2 anni in caso di persona condannata negli ultimi 5 anni per reati contro la persona o il patrimonio).

Adotteremo le misure perché prenderemo sempre in considerazione le occasioni, anche le più piccole, per migliorare il presidio del territorio. La legge 48, però, è acqua fresca. Per esempio è probabile che le sanzioni non risolveranno nulla. Anni di esperienza nell’Amministrazione comunale mi fanno prevedere che colpiranno soggetti talmente disadattati che non avranno alcun interesse a pagare. E non pagheranno.

Anche la durata breve dei Daspo, ammesso che i Daspo possano essere utili, è un limite. Non mi pare che ci sia un vero passo avanti nel dare più strumenti ai sindaci per mantenere la vivibilità nei loro comuni.

Per migliorare tranquillità e decoro serve altro. Chiedo ai miei concittadini: che cosa ne pensate? Perché, al di là dei propositi che stanno alla base della legge, saranno i cittadini a giudicare se, come credo, il decreto risulterà poco o per nulla efficace.

Applicheremo il decreto Minniti.Nonostante tutto... di Enrico Boca | Assessore alla Sicurezza e alla Viabilità

Sicurezza

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Uno dei temi ricorrenti che il gruppo consiliare di opposizione sbandiera per sostenere le proprie critiche a questa Amministrazione è la non lusinghiera posizione del nostro Comune in alcune classifiche sinteticamente definite “di virtuosità”. L’argomento è piuttosto tecnico, ma reclama una risposta circostanziata.

Come premessa, va detto che queste classifiche non misurano parametri come la qualità della vita, l’ampiezza dei servizi erogati, il grado di soddisfazione dei cittadini, i flussi turistici, il miglioramento della sicurezza, l’offerta culturale, gli eventi sportivi, gli investimenti totali realizzati… Si tratta di classifiche che prendono unicamente in esame alcuni indicatori finanziari desunti dai conti consuntivi dei Comuni. Io non contesto questi dati, ma vorrei cercare di spiegare da dove derivano.

In primo luogo, è importante sottolineare che l’ultima graduatoria pubblicata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (2016) è stata elaborata prendendo i dati medi dei bilanci 2012/2014. Ciò è importante perché in quel periodo era ancora in essere il contenzioso con l’AGES, che si è risolto nel corso del 2016, la cui sussistenza è di gran lunga il fattore determinante nel giustificare i nostri “brutti voti” su alcuni indicatori, e precisamente sui seguenti.

1) “Capacità di riscossione delle entrate proprie”, cioè quanti soldi effettivamente si incassano rispetto a quelli previsti a bilancio. Ebbene, nel triennio 2012/2014 il contenzioso con AGES ha significato il mancato incasso di circa 650.000 euro all’anno.

2) “Utilizzo dell’anticipazione di tesoreria”, cioè il fatto che il Comune ricorre a un “prestito” da parte della banca per ovviare a momentanee carenze di liquidità. E’ evidente che l’accumularsi nel tempo dei crediti AGES non riscossi ha creato una situazione di tensione di liquidità: il Comune non poteva certo fare a meno di pagare i fornitori o i dipendenti… Basta dire che il fondo cassa al 31 dicembre 2015 era pari a 9.540 euro, mentre il fondo cassa al 31 dicembre 2016, dopo la risoluzione della vertenza AGES, era pari a 1.759.000 euro.

3) “Capacità di pagamento della spesa corrente”. Questo parametro è legato al precedente, ed esprime il fatto che i tempi di pagamento delle fatture dovevano essere modulati in modo tale da limitare l’utilizzo dell’anticipazione di cassa, con conseguente aggravio di interessi passivi .

4) “Qualità del risultato di amministrazione”. L’avanzo di amministrazione è il “risparmio” che deriva dalla gestione degli anni precedenti, composto sia dal fondo cassa sia dai crediti. Il nostro avanzo è giudicato di non buona qualità

perché conteneva il notevole importo dei crediti AGES. Ed è chiaro che un milione di avanzo che dipende dall’avere un milione in cassa è meglio che un milione di avanzo che dipende dall’avere un milione di crediti che non si sa se e quando saranno riscossi. Mi soffermo su altri due indicatori,

che non sono collegati al contenzioso con AGES.

“Equilibrio di parte corrente”.La legge prevede che per finanziare le proprie spese correnti il Comune – in aggiunta alle entrate correnti – possa utilizzare anche una parte degli oneri di urbanizzazione (ad esempio per le spese manutentive). Cosa che il Comune di Sesto ha fatto nei primi due anni del triennio 2012/2014. Questa scelta, pur legittima, comporta una penalizzazione nella graduatoria ANCI.

L’ultimo punto è davvero paradossale: si chiama “Spese in conto capitale pro capite”. Apparentemente, tocca un elemento qualificante dell’attività amministrativa: la capacità di fare investimenti.

Peccato che, traendo i dati dai consuntivi, riesca a tener conto solo delle opere finanziate e pagate dal Comune con fondi di bilancio. Rimangono perciò escluse tutte le opere a scomputo o in convenzione, cioè realizzate direttamente dai privati in alternativa al pagamento di oneri di urbanizzazione. In questo modo, non vengono conteggiati tutti i lavori di riqualificazione dell’asse del Sempione realizzati da Esselunga nell’ambito del piano ex Avir.A quanti avranno avuto la pazienza di arrivare in fondo a questo articolo, necessariamente un po’ tecnico, offro un aforisma di Alphonse Karr: “C’è qualcosa peggio dei vizi: le false virtù”.

Bilancio

A proposito di VIRTÙ di Angela Menin | Assessore al Bilancio

Alphonse Karr (Parigi, 24 novembre 1808 – Saint-Raphaël, 29 settembre 1890)

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Il Museo di Sesto Calende nasce dalla volontà di appassionati sestesi (nel 1949 viene fondata la Società Artistica Cesare da Sesto) intenzionati a salvaguardare le testimonianze della nostra storia antica che venivano in luce sul territorio e che spesso venivano danneggiate e disperse. Il più delle volte per ignoranza, dal momento che non se ne comprendeva fino in fondo il valore né il fatto che da esse inevitabilmente deriviamo. Una storia che racconta le vicende di una popolazione che, a partire dalla fine del IX secolo a.C., si è insediata nelle terre basse del lago Maggiore, ne ha sfruttato la favorevole posizione geografica per crescere e svilupparsi e intrecciate relazioni con popoli vicini e lontani. In queste terre sono passati etruschi, veneti, liguri e celti con cui le genti di questa cultura, per convenzione definita “di Golasecca”, erano strettamente imparentati. Le numerose tracce sopravvissute hanno dimostrato come l’area del basso Verbano rappresenta un sito unico nel suo genere, dove si stavano creando le condizioni socio-economiche per uno sviluppo di tipo urbano e la nascita di una vera e propria città. Processo che si è interrotto improvvisamente e in maniera ancora in parte oscura alle soglie del V secolo a. C. con l’improvviso spopolamento dell’area.Aperto al pubblico nel 1974 nella attuale sala Cesare da Sesto, nel maggio del 1985 viene formalmente inaugurata l’attuale sede espositiva. Nel settembre del 2013 vengono allestite e aperte al pubblico due nuove sale. Il museo è andato arricchendosi di un cospicuo numero di reperti (sono oggi esposti oltre un migliaio di oggetti), diventando una delle più complete collezioni di materiali della prima età del Ferro. Sono esposti i corredi di numerose sepolture attraverso le quali è possibile seguire l’evoluzione culturale di questa popolazione per oltre quattrocento anni, dal IX al V secolo a.C. e gli scavi condotti nell’ultimo ventennio in contesti abitativi.Di particolare rilievo la cosiddetta tomba del Tripode, con il

prestigioso corredo di una ricca donna golasecchiana vissuta tra la fine del VI e gli inizi del V secolo a.C. Il Museo espone anche un piccolo oggetto di enorme valore perché su di esso sono state incise alcune lettere alfabetiche, le più antiche che si conoscano nell’area geografica prealpina occidentale, realizzate

utilizzando segni alfabetici dell’Etruria meridionale. Un ampio spazio espositivo è dedicato alla storia del collezionismo ottocentesco con oltre un centinaio di reperti donati dalle famiglie Bellini e Mattana di Somma Lombardo. Concludono la visita alcune testimonianze di epoca gallica e romana e del vico Sexto medievale, legate ai contesti architettonici di San Vincenzo e dell’abbazia di San Donato.L’intero apparato didattico/didascalico e iconografico del museo è stato più volte rinnovato per mantenersi al passo con i tempi e offrire una moderna proposta espositiva. I testi revisionati e aggiornati ai più recenti studi sono stati presentati con una nuova veste grafica e più specifiche e comunicative immagini. Un grande schermo con proiezione in loop di un video sulla cultura di Golasecca, con animazioni per un pubblico più giovane e una doppia versione in lingua italiana e in lingua inglese per un pubblico adulto, è sempre attivo durante l’apertura. Ogni vetrina è stata corredata con QRCode in grado di accompagnare il visitatore con un dettaglio descrittivo maggiormente mirato alle sequenze dei materiali esposti. Anche in questo caso è stata curata una duplice versione rivolta ai bambini e agli adulti.Sono state realizzate ricostruzioni di personaggi a grandezza naturale abbigliate con costumi e ornamenti dell’epoca e, nel settore dedicato agli abitati, sono state allestite due

ALLE RADICI DELLA NOSTRA STORIA:LA CULTURA DI GOLASECCA di Silvia Fantino | Assessore Cultura, Istruzione e Turismo

Turismo & Cultura

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scenografiche ricostruzioni che richiamano sempre l’interesse dei visitatori, soprattutto dei più piccoli: la prima con lo spaccato di una capanna con gli attrezzi e gli strumenti d’uso quotidiano, la seconda mostra una efficace ricostruzione in scala di una tipica capanna fluviale. Per le attività ludico-creative destinate alle scolaresche sono state predisposte delle quinte scenografiche mobili con ricostruzioni di paesaggi antichi e un’area pavimentale di capanna di oltre 10 metri quadri. E’ stata allestita una sezione dedicata alle persone ipovedenti con materiali tattili e testo di commento in braille. Si è cercato in tal modo di calibrare l’offerta espositiva per diversi target d’utenza con differenziati livelli e percorsi di visita e di approfondimento.Il 27 maggio scorso, il nostro Museo Archeologico ha presentato, presso la Sala Consiliare, il secondo volume della Collana: “ZIXU. Studi monografici sulla cultura celtica di Golasecca”. Nel mio intervento introduttivo, ho sottolineato che tale opera “è caratterizzata da un elevato livello scientifico che ne fa un prodotto fatto per circolare tra gli esperti di archeologia e destinato a promuovere dibattiti, ad aprire nuovi orizzonti, a dare risposta ad alcune domande ma anche – direi soprattutto - ad aprire nuovi interrogativi: perché è questo il modo di progredire della scienza”. La presentazione del libro è stata preceduta da un intervento

del professor Ermanno Arslan, socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei, sul tema: “Gruppi dominanti e gruppi subalterni nei celti in Italia: indizi e prove”. In seguito, sono intervenuti alcuni autori dei contributi raccolti nel volume: Barbara Grassi e Maria Giuseppina Ruggiero

della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e Claudia Mangani del Museo Civico Archeologico di Desenzano del Garda. La conoscenza del nostro passato mi sembra decisiva in un periodo storico come questo, esposto a fenomeni migratori che rischiano di farci smarrire la consapevolezza della nostra identità, che nel passato trova le sue radici. Qualcuno ha scritto: “Quando le radici sono profonde, non c’è motivo di temere il vento”.

Conoscete lo Sportello Sociale di Cittadinanza/Informalavoro/ Informagiovani? Si trova in Piazza Cesare da Sesto 1 ed è aperto il martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 12.30. I recapiti sono il numero telefonico 0331-928192 e l’indirizzo e-mail: [email protected]. Questo importante sportello svolge la sua attività di supporto e assistenza nelle seguenti aree:Ricerca del lavoro: orientamento, compilazione e aggiornamento curriculum vitae, pubblicazione di offerte di lavoro e ricerche on-line personalizzate, consegna di nominativi di assistenti familiari/anziani aderenti alle esigenze della famiglia richiedente. Si pone, inoltre, l’obiettivo di rendere indipendenti gli utenti fornendo consulenza e strumenti per la ricerca attiva del lavoro. Lo Sportello, tramite il Comune di Sesto Calende, ha aderito alla rete delle “Città del lavoro” che fornisce un servizio di incontro domanda-offerta per le aziende del territorio di Varese e ha un sito dedicato alla pubblicazione di offerte di lavoro.Istruzione e Formazione: informazione su corsi di formazione professionale, servizio civile e mobilità internazionale, affissione dei corsi in partenza, informazione su stage, tirocini e attivazione in strutture comunali (asilo nido, IAT informazione e assistenza turistica). All’interno della rete delle “Città del lavoro” lo Sportello partecipa all’organizzazione del Salone dell’Orientamento per i ragazzi delle scuole superiori.

Oltre alle attività relative alle politiche giovanili della formazione e del lavoro, lo sportello sociale

di cittadinanza svolge un importante ruolo sociale, si occupa infatti di “Gestione delle pratiche di contributo” quali: Sostegno per l’inclusione attiva, Dote scuola, Misura Nidi Gratis, Reddito di autonomia.Inoltre, come gli altri Sportelli Sociali, ha l’obiettivo di favorire la comunicazione tra i cittadini e la realtà sociale e territoriale, per facilitare l’accesso alle informazioni e quindi alle opportunità ed ai diritti dei cittadini stessi. Lo sportello ha contenuto informativo riferito a tutti i tipi di contributi ed agevolazioni quali: bonus Luce e Gas, esenzione canone Rai, Carta acquisti, Bonus mamma domani, Bonus diciottenni ecc. Oltre a ciò, fornisce informazioni riguardo alla nomina di Amministratore di Sostegno.

Politiche Giovaniliin una città in continua evoluzione ed al passo con i tempi!

di Jole Capriglia Sesia | Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili ed Edoardo Favaron | assessore alle politiche sociali

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Estate, tempo di vacanze. In questo periodo alcune persone anziane trovano ospitalità temporanea in case di riposo, consentendo alle proprie famiglie di usufruire di un periodo di ferie. Al rientro normalmente le famiglie vanno a riprendersi il proprio caro, provvedendo alla regolarizzazione degli aspetti economici con l’istituto ospitante.In alcuni casi, purtroppo, assistiamo a veri e propri abbandoni degli anziani nelle case di riposo. Terminato il periodo prestabilito, nessuno va più a riprenderli o a regolarizzare la loro posizione.Analogamente avviene in alcuni casi di ricoveri ospedalieri, quando, terminato il periodo di degenza, nessuno si presenta a riprendersi il paziente anziano dimissionario.Queste persone vengono di fatto “dimenticate” ed allora inizia una serie di azioni, che talvolta si estende fino ad una richiesta di aiuto alla amministrazione del comune dove la persona risultava precedentemente residente.Si procede, allora, con la consultazione dei parenti, attraverso la quale emergono una serie di problemi ai quali costoro debbono trovare delle soluzioni: traslochi improvvisi in abitazioni carenti di camere idonee, motivi legati al lavoro, separazioni tra coniugi o difficoltà economiche impreviste. In molti casi, purtroppo, è carente la volontà di continuare a farsi carico del proprio familiare anziano. Abbiamo casi di figli che non vogliono più avere a che fare con il proprio genitore, che con il tempo manifesta problemi di inabilità fisica e mentale, generando difficoltà di intesa con alcuni familiari. Suocere e nuore che proprio non si sopportano ed innumerevoli altre cause che sono fonte di insanabili rancori.Registriamo situazioni di persone anziane che vivono in condizioni di indigenza, che dopo una vita di lavoro e di sacrifici, con i problemi legati all’avanzare dell’età e che quindi avrebbero bisogno di maggiore aiuto, non ricevono il supporto civile e morale che i figli dovrebbero loro assicurare. Talvolta, però, compaiono anche situazioni disperate, dove purtroppo anche i figli sono in condizioni di estrema indigenza. In questi casi, e quando dopo aver intrapreso anche le

azioni legali opportune non è possibile raggiungere un intesa con le famiglie, allo scopo di assicurare la copertura finanziaria richiesta dalla struttura che ha in ricovero l’anziano, interviene l’amministrazione comunale. In tal caso le spese del ricovero sono coperte dalla collettività.Con la prevista crescita della popolazione anziana, dobbiamo

anche mettere in conto il possibile incremento di questo tipo di situazioni.

Rimane l’amara constatazione di quanto questo problema sia così poco considerato dalla politica nazionale, molto impegnata, invece, nell’elargire fondi al finanziamento di associazioni che prosperano con l’immigrazione clandestina, lasciando ai comuni l’onere di provvedere a queste situazioni, nonostante la riduzione dei trasferimenti finanziari perpetrata dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni.

AGENZIA DI SESTO CALENDE

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In diversi punti del territorio sono stati posti dei cestini per la raccolta dei rifiuti minuti, ovvero quelli prodotti da chi si trova nell’area (mozziconi, fazzoletti, incarti di confezioni), allo scopo di evitare che gli stessi vengano buttati a terra. Sempre più spesso capita di vedere questi cestini ricolmi di sacchetti contenenti rifiuti di chiara provenienza domestica. Alcuni cittadini, invece di conferire in modo differenziato i rifiuti prodotti nelle proprie case e/o di utilizzare i sacchi con Rfid, li ripongono in un sacchetto e li depositano nel primo cestino disponibile.Ebbene questa pratica non è consentita: i rifiuti prodotti nelle abitazioni e delle attività devono essere conferiti al servizio pubblico porta a porta e non nei cestini. Questi cittadini, poco educati, aggravano i costi della comunità (i costi per lo svuotamento dei cestini sono addebitati a carico di tutta la collettività nella Tari). Oltretutto, riempiendo questi cestini di rifiuti domestici, si impedisce il corretto uso da parte di coloro che se ne vorrebbero servire.L’ordinanza comunale n55 del 2016 prevede una sanzione da 300 a 3.000 euro per coloro che lasciano sacchetti dei rifiuti nei pressi dei cestini.

A breve partirà una campagna congiunta, promossa dall’ufficio Ambiente e dall’Ufficio Polizia Locale, volta a reprimere questo comportamento poco civile.Nel 2016 la Convenzione Intercomunale Rifiuti ha partecipato e vinto un bando indetto da Conai (il Consorzio Nazionale per la Raccolta degli

Imballaggi) che ha premiato, in Italia, le migliori campagne di comunicazioni volte al miglioramento della raccolta differenziata.I comuni hanno potuto così finanziare l’acquisto delle cosiddette fototrappole: dispositivi che possono funzionare sia come fotocamere che come telecamere. Nelle prossime settimane queste fototrappole verranno utilizzate per monitorare le zone ed i cestini a maggior rischio di abbandono. Le immagini riprese potranno poi essere utilizzate nei termini consentiti dalle leggi.

Lo scorso 31 marzo si è riunita a Magenta, nell’aula magna situata in località “La Fagiana”, la Comunità del Parco Lombardo della Valle del Ticino. In presenza del Consiglio di Amministrazione e degli Enti, si è votato per approvare il “Piano delle attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi per gli anni dal 2017 al 2020”. Il piano è stato approvato con unanime consenso.Il documento è stato presentato sabato 10 giugno, a Pavia, nel palazzo del Collegio Borromeo. Per l’occasione erano presenti 300 volontari con 50 mezzi, schierati in formazione. Hanno presenziato rappresentanti del Comando dell’Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco oltre che rappresentanti delle amministrazioni locali.Il presidente Gian Pietro Beltrami, nel suo discorso, ha evidenziato che il Parco Lombardo della valle del Ticino, per estensione territoriale, risulta essere il quinto parco nazionale ed è stato il primo, sempre a livello nazionale, a dotarsi di un piano per fronteggiare gli incendi boschivi.Dal 2006 al 2015 sono stati dieci gli incendi che hanno

colpito il territorio di Sesto Calende e 73 gli incendi che complessivamente hanno interessato l’area del Parco del Ticino. Non sarebbe possibile custodire con cura questa grande area verde, di oltre 92 mila ettari, che per tipologia di ambiente possiamo considerare un ecosistema unico, senza l’impegno dei nostri valorosi volontari, che esercitano un’opera costante di prevenzione e controllo del territorio.Durante l’incontro, un’ulteriore nota positiva è stato il discorso della nostra concittadina Arianna Cerri, che ha spiegato, a tutti i presenti, quali sono le funzioni esercitate dai Volontari.

Parco Ticino

di Jole Capriglia Sesia |Consigliere delegato all’Ambiente

di Alessandro Ceron |Consigliere con delega al Demanio e Parco Ticino

Territorio

LOTTA AGLI INCIVILITerritorio

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Dopo i due titoli Italiani conquistati in Marzo a Castelgandolfo sui 2000 metri dagli equipaggi del K2 Ragazzi, composto da Nikos Pettinari e Cesare Cardani ed il K2 Junior di Petra Giuliano e Teresa Isotta, sono arrivati ad aprile i titoli sul Fondo 5000 metri, ancora da Nikos e Cesare (K2) e Teresa (K1). Ad aprile otto titoli regionali lombardi sui 500 metri. A Maggio, tre titoli Italiani Maratona al lago di Ledro, in Trentino, con Teresa Isotta ancora nella Junior e in K2 con Petra Giuliano, argento di Gaia Piazza nel K1 Senior. Il 28 maggio otto titoli regionali lombardi sulla distanza dei 1000 metri. Questi ultimi proprio alla vigilia della presentazione pubblica della candidatura di Sesto Calende Comune Europeo dello Sport, che si è svolta il 29 Maggio alla Marna, con la presenza (eccezionale, considerati gli impegni con la Nazionale) di Mauro Crenna e Giulio Dressino.

Mentre scriviamo, le squadre si preparano al Campionato Lombardo 200 metri e alla fase regionale del Trofeo Coni (i vincitori andranno alla finale nazionale di Senigallia) che si svolgeranno a Mantova il 18 Giugno. Un bilancio piuttosto positivo di questa prima parte dell’anno

per il CSCK, anche se l’attività è in piena fase di rilancio con giovani e giovanissimi.

Per quanto riguarda le selezioni per le squadre nazionali Ragazzi e Junior, i test delle gare di velocità a Castelgandolfo hanno confermato discrete condizioni del gruppo, sebbene Nikos Pettinari e Cesare Cardani non abbiano conquistato la maglia azzurra. Un’occasione comunque di crescita, con l’impegno a riprovarci l’anno prossimo con maggiore speranza e consapevolezza. Temporaneamente rinviato, a causa di problemi fisici, anche l’obiettivo di Teresa Isotta di entrare a far parte della Nazionale che parteciperà ai Mondiali di Velocità, ma anche per lei ci saranno sicuramente altre opportunità ed un futuro importante.

A livello di organizzazione federale, passaggio di consegne per l’incarico di Delegato Provinciale Fick Varese. Il Consiglio Lombardo di Federcanoa ha inviato a Roma la candidatura di Emanuela Miola (Polha Varese), che sostituirà Maurizio Lenuzza, attuale Vicepresidente Regionale Fick.

Canoa: siamo forti!Le nuove generazioni CSCK crescono di Maurizio Lenuzza | consigliere CSCK

Sport

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Tutto ebbe inizio davanti ad una tazza di caffè al solito orario, al solito bar, con il compagno di mille avventure Andrea Scandola, al quale cercavo di spiegare come la candidatura di Sesto Calende a Comune Europeo dello Sport, per come mi era stata illustrata dall’amico europarlamentare Alberto Cirio, potesse realizzare il mio desiderio di dare il giusto merito e la giusta riconoscenza alle società sportive sestesi. Con gli occhi perplessi e preoccupati per questa “invenzione” telefonammo alla consigliera delegata ai Bandi, Danila De Candido, la quale dopo un momento di riflessione si mise subito all’opera ed insieme alla dottoressa Valentina Lignante preparò le linee guida da seguire per l’organizzazione di tutto. Venne così naturale coinvolgere fin da subito la Pro Loco e la Consulta sportiva. Mentre gli uffici provvedevano a mandare avanti le pratiche, noi iniziammo a costruire tutto il progetto, partendo dal coinvolgimento attivo delle società sportive. Fu subito chiaro che questo percorso avrebbe avuto successo se tutti avessero remato dalla stessa parte e fossero stati attivi nella realizzazione di ogni singolo tassello. Non ci sbagliammo perché il primo regalo ce lo fecero proprio tutte le società, compreso il Comitato Palio, che con una straordinaria voglia di raggiungere l’obiettivo. Si misero a disposizione e diedero una grande mano, partendo dall’ottenimento di otto patrocini a Sostegno della candidatura da parte delle Federazioni

sportive (LND, ACSI, FIDO, FIDAL, FISDIR, FGI, FIPAV, FICK). Sono state fatte diverse riunioni e di volta in volta la numerosa presenza e il coinvolgimento di speciali volontari hanno portato a fare un’ottima figura con i commissari e, credo, a fare un importante passo verso il raggiungimento del titolo. Oltre a ringraziare di cuore tutti i presidenti, le società e l’Amministrazione comunale, è doveroso ricordare che tutto il progetto, senza queste persone, che io chiamo pazzi

visionari, non sarebbe mai partito e non si svilupperebbe. Grazie alla mia “compagna di banco” Danila De Candido, Andrea Duma, Daniele Vanoli, Sergio Norbiato, Elena Birigozzi, Romano Marafini, Tiziana e Klodian Markolaj, Caterina Massarotti, Federico Prece, Marika Sanneris, Paola Grimaldi, Gaia Piazza, Valentina Lignante, Patrick Panza e un abbraccio speciale ad Andrea Scandola.

La serata del 29 maggio ha visto la presenza di tantissime persone, alcune inaspettate, ma la loro presenza è stata moralmente importante e sarà compito della squadra dare il giusto rilievo a tutte le nostre eccellenze.

Non so se otterremo il titolo, so solo che lo sport sestese è una grande famiglia in crescita e sono sempre più convinto che noi amministratori siamo solo chiamati a permettere a chiunque di diventare grande.

Pazzi Visionari che credono nel lavoro di squadra e nell’eccellenza sportiva sestese di Simone Pintori | Consigliere Comunale Delegato allo Sport

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Grande attesa per il 30 settembre, quando finalmente sapremo se Sesto Calende, con le sue eccellenze sportive, riceverà il titolo di Comune Europeo dello Sport per il 2019. Sono stati due giorni intensi quelli del 29 e 30 maggio, che hanno visto ospiti i cinque commissari di Aces Italia (delegazione italiana di Aces Europe - Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport) con lo scopo di vedere e vivere lo sport Sestese in tutte le sue sfumature.La visita, programmata da quando il Comune ha aderito al Bando Europeo, è iniziata la mattina del 29, con l’arrivo al palazzo comunale del presidente Aces Europe, Gian Francesco Lupattelli, e dei membri Enrico Albergo, Adolfo Minutello, Guido Bovolo e Fabiano Gerevini. Dopo le presentazioni e i saluti di rito, grazie alla disponibilità della Biblioteca, è stato fatto visitare il Museo Archeologico.I protagonisti dei lavori pomeridiani sono stati gli spazi sportivi del territorio utilizzati dalle nostre società. Partendo dal Centro Studi Angelo Dell’Acqua, accompagnati dal Preside Alberto Zaninetta, si è poi passati a visitare la scuola media Bassetti e l’istituto superiore Carlo Alberto Dalla Chiesa in compagnia della dirigente scolastica Elisabetta Rossi, con la quale ci si è soffermati a parlare dell’ambizioso progetto del liceo sportivo, per il quale l’Amministrazione comunale ha preso delle importanti posizioni a favore. A seguire, ci si è diretti verso il Centro Natatorio Wave dove ad attendere per il giro perlustrativo c’erano alcuni atleti del Team Insubrika con il presidente Luca Birigozzi. Poi è stata la volta del vicino centro sportivo e, accolti dalla responsabile della ginnastica artistica Marika Sanneris, si è stati allietati da un’esibizione degli atleti più piccoli della Sesto 76 in preparazione del Saggio “Il Re Leone”. Ad attendere la comitiva all’uscita dell’impianto c’era il presidente della Sestese Calcio Alberto Brovelli, col quale i commissari hanno potuto avere uno scambio sulla società centenaria. Il rientro al palazzo comunale è stato l’occasione per conoscere gli olimpionici del CSCK Mauro Crenna e Giulio Dressino e la nostra vogatrice della nazionale Gaia Piazza, premiata dal Coni come miglior atleta e migliore studente, oltre che poter ammirare un allenamento allargato degli atleti della canoa.L’intenso pomeriggio si è concluso con una serata pubblica alla Marna, dove le ginnaste della Sesto 76 hanno aperto la scena con uno spettacolo coreografato della loro allenatrice, Marika Sanneris, deliziando gli occhi della commissione con splendide figure e salti acrobatici. In seguito, con l’aiuto dello storico presentatore sportivo sestese Fabio Barisone e il saluto di personalità importanti per lo sport nazionale come Giacomo Diciannove, abbiamo illustrato attraverso una proiezione di slide, l’importanza della partecipazione a questo bando e il lavoro svolto per la preparazione del dossier inviato per la candidatura.Abbiamo iniziato raccontando, grazie all’aiuto di Andrea Duma, lo studio del logo che riporta i simboli di Sesto Calende, il dado e il compasso e il ponte di ferro, proseguendo poi alla presentazione della mascotte “Ul Sestino” realizzata da Maurizio Di Natale.Sono stati poi illustrati i primi due progetti in progress legati alla candidatura: “Stop Obesity” della dottoressa Tiziana Markolaj, biologa nutrizionista, per la riduzione dell’obesità infantile e

“SestoSenso!”, un percorso laboratoriale a carattere esperienziale su sport e disabilità per bambini e ragazzi dai 9 ai 18 anni, curato da Caterina Massarotti.L’associazione Pro Sesto Calende, rappresentata dal consigliere Enzo De Candido, ha poi spiegato l’importanza della diversità del territorio Sestese, che permette molteplici attività sportive grazie anche alla vicinanza alle principali vie di comunicazione. Inoltre è stato illustrato dall’ex presidente della Consulta sportiva, Sergio Norbiato, il lavoro di ricerca svolto per un nuovo volume della collana “Strettamente Sestese” che offrirà ai sestesi, e non solo, una sintetica ricostruzione della pratica sportiva svolta sul nostro territorio dal 1800 al termine della Seconda Guerra Mondiale e fino ai giorni d’oggi, ricordando gli eventi sportivi di maggior rilievo. Il libro sarà accompagnato da una mostra realizzata grazie ai documenti storici sapientemente custoditi dal presidente della Pro Loco, Romano Marafini.Sottolineando i numeri dello sport sestese, tre centri e quattro strutture sportive tra pubbliche e private, 15 società, più di 2500 tesserati e i quattro atleti collegati a nostre società alle Olimpiadi di Rio 2016, siamo passati all’illustrazione dei loghi delle otto Federazioni che hanno dato il loro patrocinio come sostenitori della candidatura a Comune Europeo dello Sport.La serata si è conclusa, insieme al presidente della Consulta Sportiva, Daniele Vanoli, con la presentazione delle 15 società sportive storiche o appena nate, presenti sul territorio sestese, che hanno spiegato perché è importante per Sesto ricevere questo titolo. A fare l’ultima apparizione sul palco sono state le persone, suggerite dalle società stesse, per essere o essere stati protagonisti della crescita dello sport sestese. Tra atleti, dirigenti e volontari sono stati presentati gli Alfieri dello Sport Sestese, che trovano in Mauro Crenna il portabandiera dei colori sestesi e in Gaia Piazza la madrina della candidatura. Un video con le foto di quasi tutti i nostri atleti ha regalato l’ultima emozione di quella che è stata una giornata carica di trepidazione.Il mattino del 30 maggio ha visto l’ultimo incontro al palazzo comunale tra i commissari e l’Amministrazione, nel quale si sono sostenute le motivazioni della candidatura tra domande specifiche degli ospiti ed illustrazioni dei progetti e dei numeri amministrativi dedicati allo sport. Ma l’ultima emozione l’hanno regalata i ragazzi della nazionale Paratriathlon, in ritiro a Sesto Calende, venuti in Comune per un saluto istituzionale.Le parole più belle, siamo convinti, sono state quelle del presidente Lupattelli, che ha parlato dello sport sestese fatto con il cuore e della volontà del tessuto sportivo locale indirizzata a fare in modo che ognuno possa praticare un’attività sportiva, invitandoci a trovare tutte le strade per aumentare la promozione sportiva.Sono previste diverse iniziative per sostenere la candidatura, con la ferma volontà che queste possano trovare un seguito e uno sviluppo concreto negli anni prossimi, indipendentemente dal risultato del bando. Ma una cosa è certa: tutta Sesto Calende ci crede. Sesto Calende Comune Europeo dello Sport!

Sesto Calende ComuneEuropeo dello Sport di Danila De candido | Consigliere Delegato ai Bandi e Simone Pintori | Consigliere Delegato allo Sport

Sport

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Sembra ieri ma siamo già arrivati alla settima edizione del Palio Sestese, evento che si svolgerà il 9 e 10 settembre e che coinvolge tutta la popolazione della nostra sempre più bella città’. Dopo quasi un anno di lavoro siamo pronti a festeggiare Sesto nella splendida location dove ogni anno si sfidano i rioni, gara nella quale ogni quartiere dà il meglio di se stesso.

Il riscontro positivo raggiunto nelle precedenti edizioni ci spinge a continuare, migliorando la manifestazione di anno in anno, nella speranza che duri nel tempo e che diventi sempre più una tradizione sentita dalla città.

Anche quest’anno abbiamo mantenuto fede allo statuto devolvendo parte del ricavato della festa (compreso l’intero guadagno ottenuto dalla vendita delle tazze del Palio) ai genitori di due bellissimi bambini sestesi, affetti da una grave malattia, che li utilizzeranno per pagare parte delle cure di cui necessitano giornalmente.Allo scopo di migliorare le prestazioni di tutti i partecipanti durante la gara, abbiamo voluto acquistare delle nuove pagaie, più performanti, che verranno distribuite il giorno della competizione.

Continuiamo con impegno a perseguire lo scopo che ci siamo prefissi quando abbiamo

deciso di costituire il Comitato “Il Palio Sestese”: organizziamo e gestiamo il Palio dei rioni della città di Sesto Calende, seguiamo con attenzione qualsiasi manifestazione pubblica, patrocinata dal Comitato, finalizzata a valorizzare la città di Sesto Calende. “Il Comitato” persegue solo ed esclusivamente finalità di utilità e solidarietà sociale.

Vi aspettiamo a Sesto la seconda settimana di settembre.Buon Palio!!

Seguiteci su www.ilpaliosesetese.it e su www.facebook.com/comitatopalio-sestese

Eventi7^ edizione del Palio Sestese

Siamo Pronti di Francesco Signori | Presidente Comitato “Il Palio Sestese”

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Il FOTOCINEVIDEOCLUB VERBANO in collaborazione con il COMITATO PALIO SESTESE organizza un concorso fotografico da svolgersi nei due giorni della manifestazione cittadina:

SESTO CALENDE: LA CITTÀ È IN FESTAil 9 e 10 Settembre 2017.

Le fotografie dovranno avere come contenuto esclusivo: la documentazione della due giorni della festa, mostrandone “Lo Spirito” e il PALIO DEI RIONI. Dovranno essere scattate unicamente nei due giorni della manifestazione.Le fotografie così scattate dovranno successivamente essere inviate tramite mail indirizzata a FOTOCINEVIDEOCLUB VERBANO, mail: [email protected], tramite file digitale entro e non oltre il 30/09/17.Il Fotocinevideoclub Verbano attraverso una giuria appositamente designata, visionerà le immagini, stilerà la classifica del concorso, determinando i vincitori e assegnando i premi.Il regolamento del concorso è visibile sul sito del Fotocinevideoclub Verbano e sulla sua pagina Facebook. www.fcvcverbano.com

Facebook: www.facebook.com/pages/Fotocinevideoclub-Verbano/288792104519107

Sede Legale:Via dell’Olmo, 18 - 21018 - Sesto Calende (VA) Tel: 3386222734Mail: [email protected] Codice Fiscale: 91066550129

Concorso fotografico

Fotoclub iscritto aFIAF - N. 002464

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Associazione sestese costituita dai soci fondatori Monferrino, Montecucco, Valsassina,Bassetti e Barisone, nel lontano anno 1962, con l’originaria denominazione di “Cine Club Verbano”. Circolo senza fine di lucro, composto da appassionati di fotografia, cinema e arte nelle sue diverse forme espressive. Agisce con il patrocinio gratuito della Città di Sesto Calende, tramite l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Comunale. Il Foto Cine Video Club Verbano collabora attivamente con alcune associazioni culturali sestesi, come: Spazio Cesare da Sesto, Circolo Sestese Siai Marchetti, Pro Sesto e l’urban blog J love Sesto Calende. Le principali attività del Foto Cine Video Club Verbano sono focalizzate alla promozione e alla divulgazione di eventi concernenti il mondo della fotografia, del cortometraggio amatoriale e dei video creati da film makers non professionisti. Si collabora con altri foto club della provincia di Varese e di Novara, attraverso inviti a reciproche serate; si ospitano fotografi professionisti che tengono conferenze, con la contemporanea proiezione di audiovisivi. Si invitano critici d’arte e di cinema, che trattano i loro argomenti con il supporto di immagini. Vengono pianificati incontri con giovani artisti di arte contemporanea, le cui installazioni vengono

precedentemente filmate e fotografate, creando audiovisivi e video prodotti dai nostri soci, che generano quindi altre espressioni artistiche, documentando o reinterpretando visivamente le mostre e l’allestimento: “il work in progress” degli autori che vengono osservati. Dal 2013, grazie all’affiliazione con l’associazione Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), si è avviata con successo l’organizzazione di un corso base di fotografia, il cui modico costo di iscrizione, unitamente alla notevole capacità del docente, ha registrato l’erogazione di due sessioni, una a marzo e un’altra a settembre. Corsi se ne proporranno anche in futuro, vista la numerosa domanda di adesioni e la voglia di soddisfare le istanze dei cittadini sestesi e dei paesi limitrofi, di accrescere e/o acquisire la cultura fotografica con un approccio professionale. Si segnala infine che la partecipazione alle serate indette dal Foto Cine Video Club Verbano è gratuita, coloro che si presentano sono cordialmente accolti e non hanno alcun obbligo verso il Circolo. Le serate vengono programmate il venerdì, solitamente due volte al mese, da settembre a giugno, si svolgono presso la Sala Elso Varalli, sita nel Palazzo Comunale di Sesto Calende, con inizio alle ore 21.15 e con durata media di due ore.

Eventi

Fotocinevideoclub. 55 anni di attività di Enzo Pellitteri

GIOVEDÌ 3 AGOSTOPiazza De Cristoforis ore 21BALLO IN PIAZZA

VENERDÌ 4 AGOSTO Abbazia San Donato ore 21RASSEGNA ANTICHI ORGANI

SABATO 5 AGOSTOParco Europa ore 22.30JAZZ A LUME DI CANDELA

SABATO 12 AGOSTOOratorio San Vincenzo ore 21CONCERTO GIOVENTÙ MUSICALE*

DOMENICA 3 SETTEMBRECortile Biblioteca ore 21CENDRILLON opera da camera di Pauline Viardot

DOMENICA 10 SETTEMBREMilano – Teatro alla Scalapartenza ore 17.30CONCERTO*

9 - 10 SETTEMBRECentro StoricoSESTOCITTÀ

DOMENICA 17 SETTEMBRECentro storico dalle ore 10BANDE IN PIAZZA

SABATO 23 SETTEMBRESala Varalli ore 21NUOVE ALI SOPRA SESTO CALENDE Presentazione del mediometraggio “Con gli occhi pieni di cielo”, gli anni giovanili di Alessandro Marchetti

GIOVEDÌ 26 e VENERDÌ 27 OTTOBRESala Varalli ore 20 CENA AL BUIO*

* Evento a pagamento e/o con prenotazione

Info, prenotazioni e iscrizioni: Biblioteca Comunale 0331 928160 [email protected]

TATE

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EDITORIA e COMUNICAZIONE

Samanta Francese - [email protected] - Cell. 349.2400037

siamo presenti anche a:

Ispra, Cocquio Trevisago, Mozzate, Lurate Caccivio ...e a breve anche in altri comuni.

Sesto Calende InformazioniPER LA PUBBLICITÀ SU

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Tel. 0331.850822

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Sesto Calende è la città che vide nascere Cesare da Sesto, illustre pittore formatosi a Milano a contatto con Leonardo da Vinci, autore di capolavori esposti nei più importanti musei del mondo. Sesto è stata, e continua a essere incastonata fra il Ticino, le colline ed il lago Maggiore, ambiente e culla per numerosi artisti che qui hanno trovato un luogo ideale per l’ispirazione e la realizzazione delle proprie opere.Non poteva quindi mancare, da un’idea della sestese Cristina Balzarini, l’organizzazione di una mostra collettiva, per raggruppare ed esporre le opere più significative di pittori e pittrici che hanno vissuto a Sesto Calende o che qui abbiano lavorato per un periodo significativo.Compito non facile, ma sicuramente stimolante, con il supporto indispensabile di Vitaliano Forlani. Ci si è confrontati per cercare e selezionare i lavori più interessanti, sia dal punto di vista del nostro territorio, sia in relazione allo stile o ai soggetti pittorici preferiti da ogni singolo artista.Oltre all’esposizione, la mostra vuole essere punto d’incontro per tutti gli appassionati di pittura, per tutti i cittadini, gli artisti presenti. Un piacevole scambio di punti di vista, di ricordi, di idee, di condivisione del proprio percorso artistico.

Per motivi di organizzazione e di spazio, per questo evento, è stata scelta la pittura come forma di rappresentazione artistica, ma non è escluso che, auspicandoci il successo, in futuro ci sia la possibilità di esporre anche opere scultoree.Vi aspettiamo quindi dal 9 al 17 settembre 2017 nella sala Consiliare del Comune di Sesto Calende, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, in concomitanza con la settima edizione del Palio dei dragoni e altre interessanti manifestazioni, fra cui il concorso di pittura per gli alunni delle scuole elementari dal tema “Disegna la mascotte del Palio Sestese” presso l’adiacente sala espositiva Cesare da Sesto.

Ricordiamo inoltre che a Sesto è attiva una nostra “piccola accademia”, ossia il Laboratorio di arti figurative, voluto ed ideato nel 1979 dal maestro Arsenio De Boni, che è diventato, grazie al suo fondatore, un vero e proprio punto di riferimento per tutte quelle persone che desiderano imparare a dipingere o perfezionare le proprie capacità partecipando a corsi che vengono offerti negli splendidi spazi messi a disposizione dal Comune di Sesto Calende.Per ulteriori informazioni o per chi volesse segnalare pittori o pittrici, si può telefonare a Cristina al 3487321281

Eventi

PITTORI SESTESI IN MOSTRA

di Cristina Balzarini | pittrice sestese

SETTIMANA DEGLI STRUMENTI MUSICALILeggi il calendario e scegli quella che più ti interessa

Dalle 17.00 alle 19.00A TRAVEDONA MONATE, via VERDI 56

18/09 PIANOFORTE, TASTIERE, ARPA19/09 ARCHI (viola, violino, violoncello, contrabbasso)20/09 CHITARRA (classica e moderna) BASSO 21/09 CANTO (lirico e moderno) CORO (adulti e bambini)22/09 FIATI (flauto, clarinetto, oboe, sax, tromba)

A BIANDRONNO, via RODARI 4

22/09 DANZA CLASSICA (adulti e bambini) TEATRO DANZA (bambini) DANZA ORIENTALE (adulti) PERCUSSIONI

Possibilità di prenotazione: tel. 0332.768006

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Il 26 maggio, Sesto ha potuto godere di un importante evento,frutto del progetto multimediale sul romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “Il Gattopardo”. Evento ideato da Enzo Pellitteri, di Sesto Calende, fotografo amatoriale, presidente dell’associazione culturale sestese “Fotocinevideoclub Verbano” e appassionato di arte.Il progetto, meditato e sviluppato negli anni, è stato condiviso e realizzato grazie all’amicizia e al fondamentale apporto del professor Paolo Zoboli, insegnante di italiano e latino al Liceo Scientifico di Sesto Calende, saggista, che nel 2014 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore associato di Letteratura italiana contemporanea. L’evento, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura, si è svolto anche grazie alla preziosa collaborazione della direttrice della Biblioteca di Sesto Calende, Loredana D’Agaro (Dada). La laboriosa realizzazione fu pensata facendo dialogare quattro forme d’arte diverse: la letteratura, la musica, la fotografia e il cinema, stabilendo diversi momenti narrativi, scanditi da un’azzeccata scelta del ritmo, che creò fitte trame sintattiche, e di linguaggio coinvolgente, per l’apprezzamento del numeroso pubblico accorso nell’antico cortile della storica Farmacia Giardini, la serata del 26 maggio. Il tutto su una durata di circa un’ora e mezzo.A completamento del progetto “Gattopardo” fu allestita la mostra di fotografie di Enzo Pellitteri “Il Gattopardo e la Sicilia”, esposizione di immagini dell’isola, selezionate per illustrare l’ambiente e le località attinenti la vicenda del famoso romanzo. La mostra, inaugurata nel pomeriggio del 26 maggio

nella sala espositiva della Pro Loco di Sesto Calende, in viale Italia, alla presenza dell’assessore alla Cultura, Silvia Fantino, rimase aperta fino al 4 giugno, registrando un lusinghiero successo di pubblico che si recò numeroso a vedere le venticinque stampe, realizzate a colori e in bianco e nero.

L’evento clou, quello della sera del 26 maggio, vide coinvolti i seguenti, efficaci protagonisti: Paolo Zoboli come conduttore e presentatore del progetto e dei suoi protagonisti, oltre che competente selezionatore dei brani del libro che furono magistralmente letti (ricorrendo anche, talvolta, a una ricercata cadenza siciliana), come è consueto negli appuntamenti annuali che Zoboli dedica ai grandi della letteratura e della poesia internazionale; il maestro Marco Giani, musicista, primo clarinetto dei Pomeriggi Musicali di Milano, storico collaboratore di Zoboli per la scelta delle musiche da abbinare alle letture; il gruppo musicale “Le

Cameriste Ambrosiane”, sei brave musiciste milanesi che hanno suonato dal vivo i brani scelti da loro con la supervisione di Marco Giani: pezzi di Mascagni, Verdi, Rota, Donizetti hanno accompagnato la proiezioni delle fotografie e delle immagini dell’opera cinematografica; il film, dal momento che furono mostrate scene della pellicola di Luchino Visconti tratta dal romanzo, sequenze mostrate senza sonoro, affinché fossero arricchite dalla melodia degli strumenti suonati dal vivo; a fare da collegamento fra i cinque “capitoli” delle letture di Zoboli, ossatura che generò il significante del lavoro: le fotografie di Enzo Pellitteri, appositamente scattate in Sicilia e proiettate per fondersi con la rappresentazione dell’ambiente descritto da Tomasi di Lampedusa e con i momenti lirici della trama del “Gattopardo”, creando un contrappunto semantico, ma armonico nel suo compiersi.Il rigore filologico della realizzazione ha permesso il successo di questo colto incontro fra arti diverse ma strettamente legate fra di loro, grazie all’abile regia dei diversi protagonisti.

Note sulla mostra fotografica: La mia documentazione fotografica contempla alcuni luoghi gattopardiani ma va anche oltre, esplorando aree e momenti climatici differenti. Si va dalla terra arsa alla verde vegetazione, momentaneamente priva di quella crudeltà del clima e di quella violenza del paesaggio assetato da mesi di estate torrida. Tutto è posto alla visione dello spettatore con uno stile narrativo sommesso, ma in stretto legame con il significante: la Sicilia e la sua gente, che ha permeato la storia dell’opera letteraria.

Il Gattopardo a Sesto Calende Eventi

di Enzo Pellitteri

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“odo lo scorrere selvaggio del sangue entro le vene”. Cito una forte espressione di un poeta della prima metà del ‘900. Sì, ma per noi sestesi, è selvaggio lo scorrere o lo è il sangue? Già, quale è il nostro sangue?Qui dove ora noi siamo, oltre tremila anni fa vivevano popolazioni celtiche, o galliche, non organizzate in uno stato ma in tribù. La cosiddetta “Cultura di Golasecca”, che ha lasciato così evidenti tracce a Sesto Calende, fa parte di queste popolazioni. E noi, volenti o nolenti, ne portiamo marcata traccia nel DNA. Ma c’è di più. Da un lato il nostro territorio è favorito dal fiume, via d’acqua che ha permesso importanti scambi commerciali e culturali con altre popolazioni in Italia e in Europa,dall’altro la facilità di attraversamento a Sesto, dove non ci sono rapide o forti correnti, ha fatto sì che ogni orda o esercito nel corso della storia abbia “visitato” i nostri luoghi. Citiamo, per restare nel periodo storico documentato, pur nell’incertezza delle fonti antiche, il passaggio di Belloveso, proveniente dalle pianure del Rodano, attorno al 600 a.C., e che la tradizione vuole abbia poi fondato Mediolanum, Milano. Circa 200 anni dopo, passa il gallo Brenno, che poi metterà a sacco Roma nel 390 a.C.. Altri 200 anni e a Sesto arriva Annibale, cartaginese, che attraverso la Spagna, i Pirenei e le Alpi, con il suo esercito e i suoi elefanti, si scontra con l’esercito romano di Publio Cornelio Scipione, accampato proprio sulle nostre colline ancor oggi chiamate “Corneliane”, e lo sconfigge. Le tribù Golasecchiane qui residenti pare appoggiassero i Cartaginesi perché non vedevano di buon occhio i Romani, che di tanto in tanto si erano “affacciati” sui loro territori. Fu inevitabile la successiva conquista del territorio da parte dei Romani, nel 222 a.C., conquista che determinò la fine della cultura di Golasecca. Ma non è che gli eventi avvenissero solo ogni 200 anni: qui lotte, guerre ed invasioni avvennero di continuo, e quelle citate sono solo le più

drammatiche. Tralasciamo la storia degli ultimi due millenni, non molto diversa da quella precedente.Ovviamente tutti gli eserciti depredavano tutto ciò che trovavano lungo il percorso, uccidevano e violentavano le popolazioni residenti, riducendole alla fame.Alla luce di tutto ciò, torno alla mia iniziale domanda: quale è il sangue di noi sestesi? Siamo più Etruschi, più Galli, più Celti, più Cartaginesi, più Romani, più Longobardi, più Franchi, più Germanici? Siamo certamente ibridi al massimo grado, più di qualunque altra popolazione europea.

Ma permettetemi un pizzico di vanità. Abbiamo ereditato da tutti questi nostri padri sicuramente un po’ di violenza e di superbia, ma anche qualche virtù: coraggio, spirito di intraprendenza, forza per non farci abbattere dalle difficoltà e di risollevarci dopo ogni caduta, capacità organizzativa, spirito agonistico, generosità e voglia di fare. Tutte qualità non sempre così presenti e scontate in altre zone d’Italia e d’Europa. Viva noi Sestesi, anche se non siamo “doc”!

CulturaQuale sangue scorre nelle nostre vene?

di Renzo Besozzi

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GRUPPI CONSILIARI Questa pagina ospita il contributo dei Gruppi presenti nel Consiglio Comunale. I testi sono pubblicati così come sono stati inviati alla redazione ed i singoli Gruppi si assumono la responsabilità di quanto da loro scritto.

Grande partecipazione alla serata di Mercoledì 5 luglio in sala consiliare sulla Marna, organizzata da Insieme per Sesto con la partecipazione

del PD e di Sesto in movimento.

Purtroppo ancora una volta è mancata la presenza da parte di esponenti della giunta e del sindaco che regolarmente si sottrae al confronto pubblico. Con una richiesta scritta il sindaco era stato invitato ad un confronto pubblico purtroppo non ha neanche risposto, del resto più di un motivo per non partecipare lo aveva. Chiuso definitivamente il PII Esselunga ex Avir con la cessione del vecchio forno e dei parcheggi ad uso pubblico, l’operazione ci lascia in eredità un cantiere ancora aperto e la paradossale situazione di un paese che ha estrema necessità di parcheggi e si ritrova con 300 posti auto regolarmente vuoti. Con i soldi incassati da queste vendite (€ 4.000.000) l’amministrazione ha deciso di rifare la Marna, progetto che prevede lo spostamento dall’attuale sede alla zona del parco pubblico cioè chiusa tra il ponte, la statale del sempione e la provinciale per Angera, e la nuova sede della canoa con il lido adiacente e la pista ciclabile prevista fino all’incrocio per S.Anna. Noi siamo favorevoli alla parte del progetto prevista sul fronte lago, contestiamo invece la scelta della nuova sede per la Marna.In primo luogo il costo, € 4.000.000, poi il problema parcheggi, abbiamo venduto 300 posti per € 1.500.00 e con la stessa cifra ne realizziamo meno della meta (140), Il traffico sicuramente in aumento sarà di intralcio allo svolgere delle attività, non essendo previsto alcun

tipo di collegamento pedonale, Il ruolo stesso del Circolo Sestese, la sua funzione sociale verrà messa in discussione non potendo effettuare in quel posto tutte le attività che oggi svolge, a partire dal campus per arrivare alle feste della scuola. Il paese non avrà un ritorno economico da questo investimento per questo noi proponiamo con la stessa cifra una variante che mantiene inalterato l’accordo di programma con la regione e la fondazione Cariplo.Proponiamo di spostare la Marna al parco Europa, fare parcheggi in piazzale Rovelli, estendere il progetto verso il parco Europa e il centro di Sesto, collegando la sede della canoa alla piazza cesare da Sesto creando un belvedere pedonale e poi estendere l’intervento alla piazza Mazzini rifacendo la pavimentazione, le luci e gli arredi. In questo modo Sesto finirebbe di avere una piazza di serie A e una di serie B, finalmente lo sviluppo del turismo potrebbe prendere la strada giusta, e risollevare le sorti di un centro attualmente spaccato in due. Altri paesi intorno a noi si stanno muovendo bene e di questo noi cominciamo a risentirne la concorrenza, questo investimento è l’occasione giusta per il rilancio economico del centro città. Il parco Europa potrebbe essere ristrutturato totalmente e ospitare oltre alla nuova Marna, la sede del parco del Ticino e del CVA avendo dunque un presidio fisso. Inoltre questo progetto consentirebbe l’avvio in concomitanza dei cantieri riguardanti la canoa e la Marna, altrimenti secondo il progetto dell’amministrazione prima si opererà per realizzare la Marna e poi per la sede della canoa e del lido, si prevedono quindi tempi molto lunghi con i conseguenti disagi di circolazione e reperibilità dei parcheggi.

Ugo MazzoccatoCapogruppo Insieme per Sesto

Firmata la convenzione del piano integrato di intervento tra il Comune ed Esselunga.

Con questo passaggio, atteso ed accuratamente costruito, il comune incassa poco più di 4 milioni di

euro, a fronte della prevista diversa gestione dei parcheggi al secondo piano interrato e dell’aumento della superficie di vendita di 700 mq, senza l’aggiunta di 1 solo mq di fabbricato, che rimane tale quale è.

Un risultato estremamente importante, raggiunto grazie agli sforzi profusi da molti, tra cui tecnici comunali, coordinati dal responsabile Arch. E. R. Cornacchia ed amministratori, uno tra tutti il Vicesindaco ed Assessore all’Urbanistica Arch. Giovanni Buzzi.

Inoltre il Comune entra in possesso di un fabbricato della ex portineria, ristrutturato a cura dell’operatore privato, quale spazio pubblico.

Un’altra ottima notizia per i cittadini è l’avanzamento del bando per l’aggiudicazione della terza farmacia.

Nonostante le numerose difficoltà, si conferma corretta l’intuizione della precedente Giunta Colombo che con l’Assessore Massimo Piscetta intravvide la possibilità di questo importante servizio alla collettività. È occorso molto più tempo di quanto sperato ma anche in questo caso, la costanza è stata premiata e l’efficacia

dell’aggiudicazione (già avvenuta) è ormai questione di giorni. Dopo quest’ultimo passaggio la nuova farmacia potrà tradursi in una realtà concreta. Un grazie all’attuale Assessore al Bilancio Angela Menin che ha con tanta cura coltivato questo progetto.

Non da ultimo la candidatura di Sesto Calende a “Comune Europeo dello Sport 2019” che con la visita della Commissione Aces Italia ha potuto presentare i propri valori e talenti, impressionando positivamente i Commissari. Il verdetto sarà reso noto il prossimo 30 settembre. Speriamo di poter ottenere una risposta positiva, in caso negativo resterà il lavoro svolto dai tanti gruppi sportivi e vive realtà locali che, dopo questa prima candidatura, sapranno far tesoro dell’esperienza per la prossima candidatura per il 2021. 17 società e gruppi sportivi, 2.500 atleti che praticano sport sono un biglietto da visita estremamente concreto, per una cittadina di 11.000 abitanti.

I Commissari hanno anche molto apprezzato il progetto della nuova sede della canoa CSCK, giudicandola un indispensabile strumento per un’associazione che ha visto tra le sue fila atleti olimpionici oltre a tanti giovani e giovanissimi che si distinguono nelle competizioni regionali e nazionali.

Raffaele BertonaCapogruppo Lega della Libertà

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MISURAZIONE DEI RIFIUTI – CAMPAGNA CON CAPITAN ECO , VERDE PULITO E FUTURI PROGETTI

di Jole Capriglia Sesia | Consigliere delegato all’Ambiente e Politiche Giovanili

Ecologia

Negli scorsi mesi si è svolta una consistente campagna sulle modalità di corretta differenziazione, con distribuzione di materiale informativo, incontri pubblici, un sito internet dedicato (www.convenzionerifiutisesto.it). Dal primo gennaio 2017 è stato introdotto a Sesto Calende il nuovo sistema di misurazione dei rifiuti indifferenziati (secco). Grazie all’impegno di tutti i sestesi, i risultati sono arrivati: alla fine del 2015 la percentuale di raccolta differenziata era del 65 per cento. Alla fine del 2016 era salita al 71,8 per cento ed al 31 maggio 2017, dopo cinque mesi con il sistema di

misurazione rifiuti, è arrivata all’83.Questi dati ed i conseguenti maggior introiti derivanti dalla vendita del materiale riciclato hanno consentito di non aumentare la tassa rifiuti per il 2017 e di prevedere una leggera riduzione sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche.

Oltre alle campagne informative, volte ad informare la totalità della cittadinanza, quest’anno scolastico

ha visto anche l’intervento di del pirata ecologico Capitan Eco, che ha visitato, nei mesi di Ottobre e Novembre del 2016, tutte le 37 scuole primarie della Convenzione e le 136 classi partecipanti, ordinando ai piccoli pirati ecologici di intervistare più adulti possibile sulle regole della raccolta differenziata e di far loro compilare più “ecopagelle” possibile, giudicandone le risposte. Capitan Eco è tornato alla Marna di Sesto Calende, come promesso ai ragazzi, per premiare i vincitori e ringraziare tutti i bambini che hanno partecipato.Ebbene sono state raccolte 15.697 ecopagelle, per 16 mila adulti circa intervistati! Un risultato roboante, di cui si prende il merito in primis la classe quinta della Toti di Lisanza (più di 14 ecopagelle per alunno) che il capitano ha premiato con le magliette dei vincitori. Sul podio anche la quinta C della Alighieri di Angera e la quinta della Censad di Sesto Calende.

Premiate poi con l’Ecobox di Capitan Eco (una valigetta con gadget e materiali didattici) anche tutte le vincitrici dei singoli comuni (26 su 32 quelli rappresentati), le presenti nella top ten, tutte le classi della miglior scuola (ancora la Toti di Lisanza) e del miglior comune, che è risultato Ternate.

Una vera e propria bolgia per il Capitano, che con il suo tormentone “Se fai l’animale” ha salutato, fino alla prossima avventura, i 2.800 piccoli pirati partecipanti alla competizione.

Dopo il grande successo riscosso dal Gioco Concorso La Pagella di Capitan Eco riservato alle terze, quarte e quinte delle primarie, la Convenzione Intercomunale propone per il prossimo anno le seguenti attività formative, meglio illustrate di seguito.- Ecoquiz: in missione per il Pianeta rivolto alle Scuole Secondarie di secondo grado e alle terze delle secondarie di primo grado, strumento progettato ad hoc per il coinvolgimento, a fini di apprendimento, dei giovani delle scuole secondarie. Un “serious game”, che sfrutta la tecnologia delle app come strumento di sensibilizzazione, finalizzato a misurare e migliorare le conoscenze nel campo della sostenibilità ambientale.- Il mercatino del riuso . Questa proposta è rivolta alle secondarie di primo grado al fine di incentivare la pratica del riuso degli oggetti ancora in buono stato prima che diventino rifiuti e il meccanismo dello swap party tra i ragazzi, l’organizzazione di mercatini del riuso interni all’istituto. La campagna di sensibilizzazione è continuata anche nelle scuole superiori dell’Istituto Carlo Alberto Dalla Chiesa, dove per ben due giornate i ragazzi si sono impegnati a pulire alcune zone di Sesto ed il 2 aprile, con la giornata del verde pulito, che ha visto il coinvolgimento dei cittadini e dell’Associazione Mondo Porcino, che da ormai alcuni anni ci supporta in questa giornata ecologica, raggruppando i propri iscritti provenienti da tutta Italia. Il giorno 12 aprile il culmine delle attività alla scuola elementare Toti, dove i bambini, dopo aver pulito il cortile della propria scuola, hanno potuto degustare un’ottima merenda a base di pane e miele, gentilmente offerto da un apicultore sestese.Si ricorda che per tutte le Informazioni sono disponibili il sito www.convenzionerifiutisesto.it, i canali Convenzione Rifiuti Sesto su Facebook e Twitter, oppure il numero verde 800.12.80.64 (dal lun al ven, ore 8.00-16.00).

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Il Parco Lombardo della Valle del Ticino - Settore Volontariato AIB-GEV-PC, in collaborazione con il Comune di Sesto Calende, Settore Protezione Civile e l’Istituto Superiore “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Sesto Calende ha aderito al progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile denominato “Anche io sono la Protezione Civile - campi Scuola 2017”.

Il campo scuola della protezione civile si terrà al Parco Europa di Sesto dal 3 al 7 Luglio e vedrà la partecipazione di una ventina di studenti di età tra i 14 e i 17 anni.

“Questa iniziativa rientra tra le attività che il Comune di Sesto ed il Distaccamento dei Volontari del Parco del Ticino hanno intrapreso da più di un anno con la l’Istituto “Dalla Chiesa - spiega Jole Capriglia Sesia, Consigliere delegato alla protezione civile del Comune di Sesto Calende. Credo sia un importante momento di condivisione e di diffusione della cultura di protezione civile, in quanto gli studenti si troveranno

a condividere momenti formativi, addestrativi e di condivisione di spazi in attendamento che potranno maggiormente formare alla consapevolezza di ciò che realmente succede ai soccorritori in caso di calamità”.

Il supporto logistico all’evento verrà fornito dal Parco Lombardo della Valle del Ticino attraverso il concorso del Distaccamento di Sesto Calende e dei Distaccamenti di Gallarate, Turbigo e Vigevano.

Saranno previste anche attività ludico-ricreative con “esercitazioni sul campo” che verranno svolte dagli studenti attraverso una “sana competizione di squadra”, nonché una visita guidata all’interno del Parco del Ticino.

Campo scuola della Protezione CivileScuola & Territorio

di Enrico Crenna

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Pubbliredazionale

LA LIPOSCULTURA

In estate l’arrivo del caldo e delle vacanze ci porta a scoprire il nostro corpo, tutte le imperfezioni che per mesi siamo riusciti a nascondere vengono inevitabilmente allo scoperto: cresce la voglia di misure perfet-

te o di vincere una volta per tutte i cuscinetti, avere magicamente la pancia piatta, dimagrire velocemente nei punti giusti. Sarà per questo che la liposcultura è tra gli interventi di chirurgia estetica più richiesti.

La “lipo” funziona? E’ sicura? Fa male? Ecco alcune delle domande più comuni a cui noi qui rispondiamo con l’aiuto della Dott.ssa Gat-to, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.

Cosa è la liposcultura?

La liposcultura è l’intervento più adatto a modellare il nostro corpo in maniera definitiva e stabile nel tempo, consiste nell’aspirazione degli accumuli di grasso dalle zone dove esso si presenta in eccesso e deforma il nostro profilo. Ovviamente la liposcultura non serve per dimagrire e non si so-stituisce ad un corretto regime alimentare e ad una regolare attività sportiva, se nonostante i nostri sforzi in palestra e le nostre rinunce a tavola il problema degli accumuli adiposi localizzati persi-ste la liposcultura può risolvere il problema. Inoltre, è bene chiarire che la lipo-scultura non agisce sulla cellulite che invece può essere combattu-ta con tecniche di medicina este-tica quali la carbossiterapia e la mesoterapia.

Che differenze ci sono tra li-posuzione, lipoaspirazione e liposcultura?

Praticamente nessuna. Si usano nomi diversi per definire lo stesso in-tervento chirurgico che viene praticato da moltissimi anni ma che nel corso del tempo si è evoluto ed oggi è quello più richiesto dai pazienti dei chirurghi plastici.

Quali sono le parti del corpo su cui si può fare la liposcultura?

La liposcultura si può fare su tutte le aree del corpo in cui sono pre-senti degli accumuli adiposi per cause costituzionali o ormonali, quelli che resistono anche di fronte alle diete alimentari e all’attività fisica, oltre alle aree classiche (fianchi, addome, esterno cosce, ginocchia, nell’uomo la mammella) ci sono quelle più particolari come glutei, gambe, caviglie e braccia.

Come si svolge l’intervento? Che cosa ci dobbiamo aspettare nei giorni successivi?

Prima di entrare in sala operatoria il chirurgo disegna le zone su cui dovrà intervenire. L’anestesista deve invece valutare se praticare l’a-nestesia generale oppure l’anestesia locale abbinata ad una seda-zione; questa scelta dipende dal numero di zone da trattare, dalla quantità di tessuto adiposo da aspirare ma anche dall’emotività del paziente. A questo punto si eseguono delle micro incisioni per intro-durre cannule sottili collegate a un aspiratore che rimuove il grasso in eccesso. Il dolore dopo l’intervento è minimo e scompare con dei comuni anti-dolorifici, avremo dei lividi sulle zone trattate che spariranno in pochi giorni. Sarà necessario indossare una guaina o dei collant elastici per un mese ma dopo 3/5 giorni potremo tornare al lavoro mentre l’attività sportiva potrà essere ripresa dopo un mese.

Ovviamente sappiamo che ci si deve rivolgere solo a profes-sionisti del settore e a cliniche adeguate ma si tratta di un intervento che comporta dei rischi?

Si tratta di un intervento chirur-gico a tutti gli effetti e come tutti gli interventi chirurgici non può essere completamente privo di complicanze; i rischi vengono molto ridotti se si rispettano i pa-rametri di sicurezza e ci si limita all’aspirazione di 2/3 litri di gras-so. Per quanto riguarda l’aneste-sia ormai i progressi fatti rendono l’anestesia generale molto sicura, tanto da preferirla all’anestesia locale con sedazione. Bisogna poi ricordare che il paziente che si sottopone ad interventi di chi-rurgia estetica è un paziente sano che non ha particolari patologie, questo facilita il compito dell’a-nestesista e rende gli interventi meno rischiosi.

I risultati sono subito visibili e definitivi? Dopo la liposcultura il grasso può tornare?

A livello di risultati l’operazione ha un’altissima percentuale di suc-cesso ed è anche duratura nel tempo, non solo, il rimodellamento è immediato ma il risultato migliora ulteriormente nel corso dei sei mesi successivi. Inoltre, anche il fastidioso problema dei cuscinetti adiposi, causato dalla presenza di un eccesso di adipociti localizzati in una particolare parte del corpo, viene risolto definitivamente. Dopo i vent’anni infatti gli adipociti non aumentano più di numero ma solo di volume; questo significa che, anche nel caso in cui si dovesse verificare un aumento di peso, il grasso in eccesso si distribuirà uniformemente in tutto il corpo.

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Lo scorso 27 Maggio l’Istituto Superiore Dalla Chiesa di Sesto Calende ha organizzato il secondo Dalla Chiesa day, dedicato quest’anno all’idea di città ideale. L’evento ha visto il coinvolgimento dei ragazzi di tutti gli indirizzi di studio, dagli istituti tecnici ai licei, e di tutte le classi, a partire dalle seconde. L’intera cittadinanza era stata invitata a seguire le conferenze e a vedere i lavori svolti dagli studenti. Già di prima mattina i ragazzi delle ultime classi hanno potuto partecipare a conferenze su Smart Cities e Comunità sostenibili tenute da marchi famosi come Siemens ed Enea. O seguire incontri sull’economia carceraria, sulla gestione dei piani di emergenza territoriale, sul cibo ed il rispetto per la terra.

Con i sindaci di Sesto Calende e di Vergiate si è discusso di città ideale e con la Protezione civile di gestione del rischio sismico. E come raccontato già nello scorso numero del presente giornalino, è stato presentato il progetto de “La via del marmo”.

I corridoi della scuola sono stati occupati dai ragazzi e dai loro stand: c’era l’Agorà della cultura dove era possibile visitare i tavoli di lavoro di chi si era occupato del tema migrazione, del giornalino scolastico e di alcuni dei progetti sopracitati.Oppure la piazza della legalità, dove si ricordava la figura del

generale Dalla Chiesa, la strage di Capaci e si vendevano i biscotti de “La banda Bassotti”.C’era la via della tecnica e della scienza con i meravigliosi progetti dei ragazzi, alcuni geniali.

La mattinata si è conclusa con un pranzo solidale a base di pasta alla amatriciana, i cui proventi sono stati devoluti alle popolazioni vittime del sisma dello scorso Agosto 2016.

Molti ragazzi e molti genitori hanno voluto partecipare, rallegrando per un sabato pomeriggio il cortile della scuola. Sarebbe bello che il prossimo anno la partecipazione fosse ancora più numerosa per onorare una scuola che offre ai ragazzi la possibilità di mettersi alla prova oltre lo studio, evidenziando le doti di ciascuno e facendo emergere i talenti.Ringraziamo quindi la dirigente scolastica, Dr.ssa Elisabetta Rossi, i professori ed i rappresentanti del Consiglio d’Istituto e del Comitato genitori per aver organizzato un tale evento, rendendoci ancora una volta orgogliosi dei nostri ragazzi.

di Barbara Mercalli

Scuola & TerritorioDALLA CHIESA DAY 2017 - “La città ideale”

Il Comitato per la Pace e la Convivenza di Sesto Calende, in collaborazione con il locale fotocineclub, ha indetto un concorso fotografico, aperto a tutti i ragazzi dai 15 ai 25 anni, dal tema: Diversità - Popoli, culture, colori e natura.Le iscrizioni si sono aperte lo scorso 8 Maggio e fino al 25 Settembre sarà possibile aderire, pagando una simbolica quota di iscrizione di soli 5 euro al negozio “Vintage Photo Studio” di Marco Gavinelli in Via XX Settembre oppure all’Associazione genitori ed amici Superiori Sesto.

Le foto devono essere inedite e possono essere fatte con fotocamera o con cellulare.

La premiazione dei vincitori (divisi per categorie) si terrà ad Ottobre in occasione dell’annuale festa “Sesto delle Genti”, dove verranno però esposte tutte le foto partecipanti.

Peccato non avere più quell’età! Ma se avete dei figli, dei nipoti o se invece siete voi stessi giovani: ISCRIVETEVI!!!

UNO SGUARDO SUL MONDO: CONCORSO FOTOGRAFICO di Barbara Mercalli

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Vogliamo raccontare brevemente e con serenità quale percorso stiamo realizzando nel territorio di Sesto, ben sapendo che il nostro contributo è parziale, ma centrato su uno dei temi importanti del nostro tempo, la convivenza: tra generazioni, tra umanità e ambiente, tra nativi e immigrati. Le migrazioni sono parte della storia dell’umanità e dell’Italia stessa: oggi si fugge ancora di più da guerre, catastrofi ambientali, povertà; i flussi umani conseguenti sono da gestire concretamente al meglio, non da subire, nel rispetto delle leggi e del diritto internazionale. Senza nascondere le paure che ci accomunano, ma senza riversarle sul capro espiatorio di chi è ancora più fragile di noi. Ricordiamo infatti che chi arriva in Italia a chiedere asilo ha diritto all’accoglienza per un tempo limitato, fino alla verifica dei requisiti; chi gestisce i richiedenti asilo, con fondi ministeriali – ente locale nel modello SPRAR o cooperativa in quello CAS - ha l’obiettivo di sostenerli e prepararli all’autonomia nel caso del riconoscimento di asilo. Tutto funziona meglio con piccoli gruppi, con accoglienza

diffusa e partecipata, con enti locali coinvolti per inserimenti in lavori socialmente utili. Tante sono ormai le esperienze positive. Visti da vicino, i giovani profughi fanno meno paura. Più si integrano e si conoscono più c’è reciproca sicurezza. E se le politiche sociali lasciano a desiderare, non è colpa loro. Anzi, i fondi ministeriali sono di fatto reinvestiti nell’economia del territorio ospitante ( affitto, spese alimentari, abbigliamento…). Il 20 maggio abbiamo partecipato alla Giornata culturale senegalese, organizzata dal Gruppo di iniziativa Donne Senegalesi per far conoscere cultura, tradizioni e bellezze del Senegal. L’iniziativa si è svolta nello stesso giorno della grande manifestazione a Milano “Insieme senza muri” e con lo stesso spirito: insieme, per costruire ponti di conoscenza, scambio, solidarietà e vincere i muri della chiusura e dei pregiudizi tra residenti nello stesso territorio. Questa volta eravamo noi italiani a essere accolti e inclusi, da donne che hanno avuto la forza di ri-mettere radici qui per sé e per i figli, senza dimenticare le proprie originarie radici, con dignità e rispetto.Il 16 giugno abbiamo realizzato in collaborazione con

Fotocinevideoclub e Oltre le porte il terzo cenaforum alla Fondazione Piatti : in un luogo che ospita persone con diversità e con diritto di convivenza, un incontro per condividere film di qualità alta e cibi di diverse tradizioni. Il film di W. Wenders “Il sale della terra” è un vero “sguardo sul mondo”: il famoso fotografo brasiliano Salgado ha

documentato, in più di 100 paesi, sofferenze e ingiustizie per guerre, genocidi, migrazioni, catastrofi ambientali, schiavitù e sfruttamento, ma anche la varietà delle culture e, nel periodo più recente, le bellezze e le energie della natura incontaminata. Con i proventi del suo lavoro sta ora finanziando progetti di riforestazione in Brasile: una risposta di speranza davanti alle tragedie documentate e un richiamo alla fratellanza e corresponsabilità per tutti noi.Fino al 25 settembre si raccolgono presso il negozio VINTAGE PHOTO STUDIO in via XX settembre le iscrizioni e le foto per partecipare al concorso fotografico sul tema “DIVERSITÀ: POPOLI, CULTURE, COLORI, NATURA” riservato a giovani dai 15 ai 25 anni, con interessanti premi in materiali fotografici offerti dagli sponsor. Una giuria di esperti sceglierà le foto da premiare, che insieme a tutte quelle presentate verranno esposte alla terza edizione di “SESTO DEI POPOLI” il prossimo ottobre. Per info www.sestoperlapace.wordpress.com. Continuiamo ad invitare cittadini e cittadine a partecipare, per esercitare insieme “UNO SGUARDO SUL MONDO” solidale e costruttore di giustizia. Crediamo possa essere una prevenzione alle violenze e una cura per le sofferenze.

ULTIME NOTIZIE DAL COMITATOPACE E CONVIVENZA Comitato pace e convivenza di Sesto Calende, 16 giugno 2017

Uno sguardo sul Mondo

Piazza Scipione, 11018 Sesto Calende (VA)[email protected]

Vasto assortimento di vini Bellavista

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UFFICI NUMERI TELEFONICI INDIRIZZI E-MAIL

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SMETTERE DI RUSSARE OGGI SI PUÒIN SOLE 4 SETTIMANE

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La roncopatia o russamento, è una patologia che colpisce mediamente due adulti su cinque. È il rumore prodotto da alcune parti delle vie respiratorie (palato, lingua, faringe e laringe) durante la respirazione. Recenti studi evidenziano la correlazione tra il russamento e i disturbi di apnea not-turna, riconoscendolo come una malattia a tutti gli effetti, con gravi conseguenze sia a livello fisico che psicosociale.

Russando, con gli sforzi respiratori, le pareti delle vie respi-ratorie che vibrano possono collassare completamente, ostacolando così il passaggio dell’aria. Se si restringono al punto da interrompere per alcuni secondi la respirazione, si parla di apnea notturna, durante la quale l’ossigeno diminu-isce gradualmente nel sangue fino a quando, a causa di un livello troppo basso, si viene a creare un risveglio, cosciente o non cosciente, tale da riaprire le vie respiratorie.

Provoca spesso diminuzione di ossigenazione ed un son-no variamente frammentato da cui deriva la sensazione di riposo inadeguato, spossatezza, facile stancabilità, sec-chezza delle vie aeree ed aumento degli episodi di reflusso gastro-esofagei notturni.

Il MetodoBH® con SpiroTiger® è l’unico sistema al MONDO di ginnastica del respiro.

Consiste nel rafforzamento della muscolatura del collo e della faringe, che quando non è stabilizzata dal complesso muscolare circostante può portare ad un’ostruzione delle vie respiratorie con conseguente russamento e apnee not-turne.

In virtù di un processo respiratorio molto intenso e profondo, è un efficace sistema (Normocapnic Hyperpnea) che per-mette un sicuro allenamento dei muscoli respiratori, senza sovraccaricare il sistema cardiovascolare. È consigliato, ol-tre che per il russamento e le apnee notturne, in tutte le sof-ferenze della respirazione come: affanno, fiato corto, asma da sforzo, dispnea, broncopatie croniche ostruttive (BPCO), intervenendo anche sulla mobilità scheletrica del tronco, eli-minando fastidi come dolori cervicali e mal di schiena

L’allenamento funzionale delle capacità respiratorie contra-sta il lento decadimento fisico che colpisce in modo con-siderevole i muscoli respiratori, migliora coordinazione, po-stura e mobilità della colonna vertebrale.

È facile e sicuro, anche bambini e anziani ottengono un mi-glioramento della forma fisica, del sonno e della qualità del-la vita in modo duraturo.I trattamenti, svolti in Farmacia, sono semplici e sicuri da eseguire. Sono sufficienti 10/15 minuti, 2/3 volte la settima-na e già in solo 4/5 settimane si ottiene una considerevole diminuzione del russamento e delle apnee.

Per maggiori informazioni e fissare un appuntamento rivol-giti in farmacia.

Orari di apertura dal lunedì al sabato 8:30-19:30orario continuato.

MetodoBH® è indicato per:

• Ridurre il tempo di RUSSAMENTO per ora di sonno• Prevenire ed eliminare le APNEE NOTTURNE• AFFANNO / FIATO CORTO• ASMA DA SFORZO• DISPNEA• BPCO• FIBROSI CISTICA• Favorire l’ESPETTORAZIONE• Aumentare il VOLUME POLMONARE• Migliorare la qualità del SONNO e la qualità VITA• Rafforzare i muscoli stabilizzatori della faringe e del

tronco• Ridurre ed eliminare i dolori cervicali e mal di schiena• Rieducazione respiratoria

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Appena finita la guerra, il desiderio prioritario di una decina di appassionati di montagna di Sesto Calende fu quello di creare una sezione del Club Alpino Italiano. Dopo diverse difficoltà, soprattutto di ordine burocratico, la sezione nacque il 20 maggio 1945, a meno di un mese dalla Liberazione.

Un altro mese dopo, il 28 e 29 giugno, veniva organizzata la prima gita sezionale al Pizzo Bianco, facile salita alpinistica con partenza dal Rifugio Zamboni sopra Macugnaga. Il miglior balcone in assoluto per l’osservazione della parete est del Monte Rosa, che non solo domina il l’orizzonte sestese, ma quello di tutto il varesotto e zone limitrofe. Tornando al giugno del 1945, allora le possibilità di spostamento erano decisamente ridotte e così la prima gita dei soci del Cai Sesto Calende venne realizzata con la bicicletta. Una bella impresa anche per i fisici temprati di allora: da Sesto Calende a Macugnaga ci sono circa 95 chilometri. La storia tramanda che le biciclette vennero lasciate nel fondovalle a Piedimulera e gli ultimi chilometri di salita percorsi con mezzi di fortuna, ovvero sul cassone di un camion alimentato a carbone. Una vera avventura a cominciare dal viaggio. I partecipanti alla gita erano otto, tra cui una donna sicuramente più temeraria della norma.Ma veniamo ai giorni nostri. Già da qualche tempo mi girava per la testa l’idea di andare in montagna con mezzi leali fin dalla partenza da casa. Così proposi, nell’ambito delle gite sezionali del Cai del 2003, tre escursioni che prevedevano l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto. Di fatto, le escursioni

erano due in preparazione al gran finale: la salita al Pizzo Bianco. Casualmente, ma in realtà nulla succede per caso, proposi l’ultimo fine settimana di giugno, che era proprio sabato 28 e domenica 29: esattamente 58 anni dopo la mitica prima gita sezionale.

Per le prime due gite sono stato accompagnato da un paio di soci, mentre per il Pizzo Bianco all’ultimo momento mi sono trovato da solo. Ho pensato di ritirarmi anch’io, ma per l’ostinazione di portare a termine la faccenda e per amore d’avventura e della montagna, ho trovato la grinta per partire lo stesso. Così sabato 28 giugno alle 7.30 salto sulla fida Rimoldi Super con le camere d’aria gonfiate allo spasimo e catena, pignoni e corone lubrificati a puntino. Come si dice da queste parti, temp l’è bel, curent la ghè, mutur giran! Infatti i due motori girano bene anche con ai piedi un bel paio di scarponi da alpinismo. A Stresa mi concedo una sosta per una prima merenda sul viale davanti ai famosi alberghi di lusso. Riparto dopo un quarto d’ora e,seguendo l’oramai poco frequentata strada di fondovalle, arrivo a Piedimulera. Il programma prevederebbe di ripetere esattamente l’avventura del 1945, lasciando da qualche parte la bicicletta e proseguendo in autostop. Ma già a Pieve Vergonte aveva cominciato a prendere forza l’idea sconsiderata di provare a

di Paolo Caretti | foto Paolo Caretti e Federico Thinkice Scaiano

CAISesto Calende - Pizzo Bianco: sulle tracce dei fondatori della sezione CAI

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proseguire in bicicletta fino a Macugnaga. Se già prima avevo cercato di dosare le forze, adesso questo diventa di vitale importanza, perché l’obiettivo non è arrivare la sera al Rifugio Zamboni e la mattina successiva in cima al Pizzo Bianco, bensì domenica sera a casa e lunedì al lavoro in condizioni ancora accettabili. Così me la prendo comoda e vengo superato da diversi ciclisti in tenuta da corsa. Superato Ceppo Morelli, comincio a sentire la stanchezza, però la fatica aguzza l’ingegno e così mi viene una idea brillantissima: Macugnaga, la Perla del Rosa, inizia di fatto ai 1035 metri di Pestarena, quindi lasciando la bici qui, risulterei comunque ufficialmente arrivato a Macugnaga.

Trovo senza troppe difficoltà dove lasciare la bici al sicuro e mi piazzo nella posizione ideale per fare l’autostop fino a Pecetto, dove arrivo con il cielo già decisamente grigio scuro e la parete est completamente avvolta dalle nuvole. Probabilmente alla Zamboni sta già piovendo. Inizio la salita a piedi con le gambe più fiacche rispetto alla norma, però la grinta è ancora tanta e il brutto tempo incombente mi spinge. Fortunatamente il grosso del temporale arriva quando ormai sono comodamente al sicuro nel rifugio. Alla mattina della domenica, prestissimo, il tempo è stupendo: il temporale di sabato sera ha ripulito perfettamente il cielo lasciando un’arietta decisamente frizzante che fa carburare subito tutto l’organismo.Lascio il rifugio ancora avvolto nel silenzio e in fondo all’alpe Pedriola svolto a sinistra per prendere il canalone Chiovenda: con grande sorpresa scopro che sul lato destro salendo c’è ancora una sottile striscia di neve che lo percorre tutto dal basso verso l’alto. Calzo i ramponi e prendo la piccozza per salire più velocemente lungo questa linea di neve ghiacciata. Sono proprio felice di essere qui oggi, a 58 anni precisi dalla famosa prima gita a rivivere probabilmente con lo stesso spirito di allora la medesima avventura.Preso dai miei pensieri arrivo in cima quasi senza accorgermene: sono solo le 8 di mattina e mi trovo sul miglior balcone per ammirare la parete est. Mi concedo un breve

spuntino, ma soprattutto firmo il libro di vetta,lasciando una breve nota circa la storia della prima gita della sezione Cai di Sesto Calende. Poi riprendo la discesa esattamente per l’itinerario di salita. Alla Zamboni recupero il resto del mio bagaglio, rifaccio lo zaino e riparto: adesso non vedo l’ora di inforcare di nuovo la bicicletta per sperimentare una discesa fenomenale.

A Pestarena recupero la bicicletta e, dopo aver verificato che è tutto a posto, soprattutto i freni, mi lascio scivolare quasi

senza fatica verso Piedimulera, dove faccio un’altra sosta per dissetarmi e per trovare le energie per gli ultimi 65 km di viaggio. Sono le prime ore del pomeriggio e oggi è persino più caldo di ieri. A fondovalle mi aspetta un bel vento teso che frena ulteriormente la pedalata. A Stresa mi voglio concedere una sosta di lusso in uno dei bar del lungolago: la barista capisce che, dietro l’abbigliamento un poco eccentrico e la faccia tirata, c’è una storia originale da

raccontare. Come un gatto sornione, mi lascio accarezzare dalla sua curiosità. Gli ultimi chilometri sono decisamente faticosi anche perché devo cominciare a fare i conti con il traffico domenicale, che non ha nulla a che fare con l’avventura di queste due giornate uniche che ho avuto la fortuna di vivere. Arrivato sul ponte sopra il Ticino, mi viene un’altra idea: fare un conclusivo e rilassante bagno nel fiume. Così mi concedo una breve nuotata alla storica spiaggia della Melissa. Mi piace pensare che l’acqua nella quale sto nuotando potrebbe proprio essere quella scesa dal Monte Rosa.

Qualche settimana dopo ho voluto incontrare un protagonista (allora ancora in vita) della salita del 1945: Matteo “Teo” Talamini, classe 1911, cadorino di origine e arrivato a Sesto Calende per lavoro. Prima di tutto ho voluto ascoltare il resoconto della sua storia del 1945, poi gli ho raccontato brevemente la mia. Dal sorriso con cui mi congeda, capisco che il Teo è proprio contento: un poco dello spirito di allora è rimasto e c’è qualche probabilità che si possa ulteriormente tramandare.

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