Viviamo in un mondo stressante e spesso il tempo dedicato sopratutto al pranzo è limitato.

Mangiamo in fretta, magari parlando, leggendo o guardato la TV; tutte queste abitudini

hanno conseguenze negative sulla nostra digestione.

Parlare di masticazione potrebbe sembrare inutile e scontato, invece è fondamentale.

Masticare poco e velocemente è un vizio molto diffuso. In pochi ci pensano, e in pochissimi lo ritengono importante.

La masticazione è un aspetto molto importante per la corretta digestione, che come sappiamo, è alla base di un

buon stato di salute.

In questo report non farò distinzione tra i vari tipi di diete poiché ogni regime alimentare, da quellocarnivoro a quello fruttariano, necessita

di una corretta masticazione.

I bambiniAbbiamo cominciato quasi tutti a mangiare frettolosamente già da piccoli, anche per questo è oggi più difficile cambiare abitudini, purtroppo ci viene automatico mangiare velocemente masticando poco o male.

A volte i bambini sono spinti a sbrigarsi, a finire velocemente quello che hanno nel piatto, quasi che il pasto sia una formalità da espletare rapidamente senza perdersi in lungaggini.

Inoltre i primi pasti del bambino dopo lo svezzamento sono costituiti da cibo morbido e facile da ingerire, questo perché si cerca ovviamente, di fornire alimenti adatti ad un apparato masticatorio e digestivo in sviluppo.

Quando però i denti sono ormai tutti formati e le ghiandole digestive sono efficienti, non c’e motivo di continuare a dare ai bambini pappine e frullati.

Però quasi tutti i cibi per l’infanzia (fino all'età adulta) sono particolarmente raffinati: composti liquidi, creme (dolci o salate), biscotti che si sciolgono all'istante, pasta e pane bianco, riso raffinato, merendine, marmellate o spalmabili ecc.

Sono rari i genitori che abituano i bambini a mangiare frutta e verdura; questo è un vero peccato, perché oltre a tutte le caratteristiche positive che si hanno nel mangiare sopratutto frutta, questi alimenti rappresentano anche un utile esercizio di masticazione.

Frutta e verdura sono speso costituiti da fibra che non si scioglie velocemente, e c h e q u i n d i n e c e s s i t a d i e s s e r e parzialmente frantumata per poterla inghiottire.Ciò comporta una buon allenamento e crea l’abitudine a masticare più a lungo, un abitudine che poi rimarrà anche in età adulta.

Apro una parentesi per precisare che la frutta e la frutta ortaggio, (zucchine-cetrioli-zucca-

pomodori-peperoni-melanzane) sono più indicati della verdura, sopratutto per i bambini, non solo perché le loro fibre sono più morbide, ma perché essendo comunque frutta, non presentano alcuni

degli svantaggi insiti nella verdura.

Frutta-ortaggi

Credo sia interessante sapere che, solo in Italia, quasi un bambino al giorno rischia di morire soffocato da un boccone andato di traverso.

Le stime più aggiornate riportano che sono circa 450 all’anno, i casi di soffocamento che si verificano nella nostra penisola, di cui il 60% nei bambini da 0 a 14 anni. “È la fascia di popolazione più a rischio”, così affermano gli specialisti della Fimp (Federazione italiana medici pediatri).

Ogni settimana un bambino muore per colpa di un corpo estraneo bloccato in gola, sono il 95% per cento di tutte le vittime per soffocamento da corpo estraneo e di questi, trenta non hanno ancora neppure compiuto un anno.

LA MODA DEL “FLETCHERISMO”.“Masticare bene”: un consiglio che arriva da i medici dell’antichità, ribadito dagli ippocratici-naturisti, fino ad arrivare in epoca moderna all’americano Horace Fletcher (1849-1919).

Fletcher fu un propagandista attivo e propugnatore di un metodo per star bene, per dimagrire e per risparmiare soldi masticando molto accuratamente il cibo.Dalla masticazione faceva dipendere tutto, egli teorizzava che ogni boccone dovesse essere masticato almeno 32 volte: una per ogni dente. Fletcher era stato in grave sovrappeso e riuscì a dimagrire seguendo i propri consigli.Agli inizi del Novecento, il “Fletcherismo” era diventato un vero e proprio metodo pseudo-salutista di mangiare, fondato su una masticazione particolarmente accurata, che prevedeva di inghiottire il cibo non prima del suo completo scioglimento. “The practice of chewing food thoroughly and drinking l iquids in small sips to aid digestion” (Horace Fletcher - Collins English

Dictionary 2003), in questo testo è ben spiegato come anche i liquidi dovrebbero essere bevuti a piccoli sorsi, e trattenuti in bocca prima di essere ingoiati.

I suoi numerosi libri, sono avvalorati da numerose spiegazioni “scientifiche” dei vari esperti di saliva, digestione ed escrezione.Anche se datate, la maggioranza di queste informazioni sembrano essere tutt’oggi valide.

Molti medici di allora dettero ragione a Horace Fletcher condividendo le sue teorie, tra cui JK Kellogg, che divenne suo grande estimatore.

Nell’ospedale Sanitarium a Battle Creek (Michigan), il dottor Kellogg cominciò a prescrivere un’accurata masticazione per tutti i pazienti, inquadrandola però in una più corretta dieta vegetariana e ottenne buoni risultati.

La masticazione lenta e minuziosa di oggiI ricercatori contemporanei hanno riscoperto la masticazione lenta e lunga proposta da Horace Fletcher, anche se con alcune modifiche.Nuovi studi scientifici hanno riscontrato che masticando molto si mangia di meno.

Masticare almeno trentadue volte ogni boccone come consigliato da Fletcher sembra essere un consiglio non così rilevante. Non è una questione di numeri, dipende dal cibo che stiamo masticando, in ogni caso masticare bene ogni boccone è senza dubbio una misura ig ien ica natura le e tu t t ’ogg i raccomandata.

Concentrarsi sulla masticazione ha numerose conseguenze positive, in alcuni casi può perfino aiutare la morfologia del viso e quindi aumentare la bellezza, come sostengono anche i dentisti.

Per nostra fortuna, a livello digestivo la natura ha previsto per la digestione più complessa, quella dei carboidrati, addirittura tre o quattro

stadi diversi, in modo che se una prima fase non si verifica (come per esempio la non corretta masticazione), interviene una seconda, terza o quarta fase.

La digestione degli amidiLa digestione degli amidi è effettuata per idrolisi: scomposizione con acqua di due o più molecole di glucosio legate tra loro. Ricordiamo che la digestione inizia nella bocca, dove grazie alla masticazione il cibo amidaceo viene sminuzzato iniziando ad essere trasformano in maltosio, isomaltosio e destrine dalle alfa-amilasi della saliva (ptialina).

Poiché di solito il cibo amidaceo resta in bocca t roppo poco tempo , ( sca rsa masticazione), questa pre-digestione è minima.

Il boccone va poi nello stomaco dove le alfa-amilasi continuano ad agire sempre meno fino a disattivarsi, anche se l’acido cloridrico disgrega e attacca comunque l’amido.

La digestione chimica degli amidi continua poi nell’intestino tenue: grazie all'azione del bicarbonato emesso dal pancreas, si avrà una nuova alcalinizzazione degli amidi precedentemente diventati acidi.Quest’ulteriore trasformazione permette la corretta azione degli enzimi, sia pancreatici (alfa-amilasi simile a quello della saliva), sia intestinali.

Dopo, l'amido rimasto si trasforma in maltosio e destrine, le quali subiranno l'azione di enzimi presenti nel rivestimento dell'intestino tenue: gli alfa-glicosidasi, gli alfa-destrinasi e isomaltasi.

La digestione degli zuccheriAltri enzimi sono preposti a interagire con gli zuccheri complessi iniziando il processo di digestione: la saccarasi scinde il saccarosio (il classico zucchero da cucina) in glucosio e fruttosio, l'enzima maltasi scinde il maltosio, mentre, mentre l’enzima lattasi digerisce il lattosio (presente nel latte), in glucosio e galattosio.

Qui voglio precisare che siamo attrezzati di enzimi per digerire il latte soltanto perché cresciamo naturalmente con latte materno.

Non dobbiamo confondere questa nostra possibilità di digerire il latte materno, come una scusa per bere latte vaccino o di altri animali. Ricordo che ogni latte diverso da quello materno, (e solo durante il periodo di adattamento), è assolutamente da evitare.Puoi trovare maggiori dettagli sul Latte, anche nel libro “La Frutta che Paradiso”. Se lo hai già letto, sai cosa intendo guardo sostengo la nocività del latte.

Differentemente dagli zuccheri complessi come quello comune utilizzato in cucina, gli zuccheri semplici come il glucosio e il fruttosio presenti nella frutta e nel miele, sono assorbiti direttamente (senza complicati e dispendiosi processi di digestione chimica), attraverso la mucosa dell’intestino tenue.

La digestione continuaQ u a n d o p e r e s e m p i o s i m a n g i a n o velocemente i cereali, masticandoli poco, nonostante il triplice sbarramento chimico, rimangono resti indigeriti.

Questi pezzi di cibo sono poi attaccati e digeriti biologicamente dai batteri del colon, si forma così una produzione di acidi grassi volatili a catena corta come il propionico, l’acetico, il butirrico, ecc.

Le dimensioni del cibo amidaceo Numerosi s tudi d imostrano come le dimensioni residue dopo la masticazione dei carboidrati siano importanti: chicchi interi o spezzettati in modo grossolano presentano un indice glicemico inferiore a quelli sminuzzati più finemente o alle farine, proprio perché assorbiti di meno, o meno rapidamente.

Questo in pratica significa che, quando mangiamo grano sommariamente spezzato, (es. chicchi interi cotti), anche se li

mastichiamo bene e lungo rimarrà sempre qualcosa che sfugge durante la masticazione.

“In sostanza, per evitare un picco glicemico troppo elevato, sarebbe meglio masticare bene chicchi interi, piuttosto che mangiare

derivati delle farine.”

La digeribilità del cibo mal masticato, soprat tut to amidi e fibre, è sempre decisamente minore rispetto ai cibi ben masticati.

Se per ipotesi e senza considerare altri eventuali fattori (come gli ormoni del tubo digerente), ci si limitasse alla quantità di cibo corretta, il fatto di non masticarla bene, avrebbe effetti dimagranti.Masticare molto solitamente aiuta a mangiare meno e quindi a dimagrire, ma non è vero l’opposto, ovvero che masticare poco faccia mangiare di più e quindi ingrassare.

C’è più gusto quando si mastica meglioLa velocità con cui vengono introdotti, masticati e inghiottiti i cibi, determina anche una differente percezione del sapore di ciò che si mangia. Questo è anche uno dei motivi per il quale molti produttori di cibo sono obbligati a proporre gusti spiccatamente forti, particolarmente dolci o salati. Con tutte le conseguenze, a livello di salute.

Masticare meglio riduce anche la necessità di bere durante i pasti, un’altra brutta abitudine poiché ciò di lu isce i succhi gastr ic i rallentandone la digestione.

Masticare troppo velocemente e male favorisce la necessità di ingerire grandi quantità di cibo alla ricerca di prolungare il più possibile il piacere di mangiare.

Già da piccoli, impariamo a vedere il cibo non come un nutrimento, ma un “qualche cosa di piacevole” che serve per soddisfare sopratutto la gola.

Questo comportamento condiziona lo stimolo della sazietà all'esagerato riempimento dello stomaco.

Mangiare piano non sempre significa masticare beneMolte persone pur mangiando molto lentamente, non masticano nel modo corretto.Si può mangiare lentamente nel senso di muovere piano le mandibole, parlare o fare lunghe pause tra un boccone e l’altro, per poi buttar giù il cibo non sufficientemente masticato.Un'abitudine sbagliata, esattamente come quella di mangiare velocemente.

La salivaLa salivazione ha un’enorme importanza per facilitare la digestione.La saliva svolge anche una funzione igienica per la cavità orale perché, durante la masticazione, passando più volte tra i denti facilita l'asportazione dei residui di cibo.

La cosa più importante è però la funzione digestiva: grazie a dei particolari enzimi che nel corso di una corretta masticazione, scompongono amidi e grassi, semplifica il lavoro dello stomaco limitando molto i fastidi di una digestione lenta e faticosa.

Disturbi digestiviCome spiegare i disturbi digestivi dell'età adulta? Cosa dire a chi soffre di acidità gastrica, di meteorismo, di reflusso gastro-esofageo, di distensione gastrica, di sonnolenza post-prandiale, di reflusso biliare, di tempi digestivi prolungati, di gastralgie, ecc.?

Potrebbe sembrare troppo facile, eppure la maggior parte di questi disturbi potrebbe essere ridotta o risolta semplicemente tramite una corretta masticazione.

Ovviamente anche il tipo di dieta ha le sue colpe, cominciando dagli abbinamenti sbagliati, dai prodotti animali, dai cibi

acidificanti, ecc., ma comunque masticare bene e a lungo rimane un toccasana per tutti.

Purtroppo, al posto di adottare una dieta più sana e masticare correttamente, la maggior parte delle persone cosa fa in casi di problemi digestivi? Fa la cosa che sembra più facile e comoda: assumere antispastici, antiacidi, antibiotici, procinetici, inibitori della pompa protonica ecc.

I vantaggi di una buona masticazioneVorrei precisare che l’abitudine di masticare bene presenta solo vantaggi, senza nessuna controindicazione.

1. La frantumazione del cibo, fino a ridurre il boccone ad una poltiglia quasi liquida, aiuta notevolmente la digestione poiché i nutrienti sono più facilmente disponibili agli enzimi presenti nella saliva e nei succhi digestivi.

2. Q u a n d o a t t i v i a m o l a s a l i v a z i o n e masticando come si deve, permettiamo

agli enzimi digestivi di scomporre amidi, l i p i d i e p r o t e i n e g i à d u r a n t e l a masticazione. Così si ottengono tempi di permanenza nello stomaco inferiori favorendo il tamponamento naturale dell'acidità gastrica.

3. Vantaggi anche per i denti: l’aumento della salivazione mediante la masticazione mantiene sani i denti e i tessuti peridontali. Pensa che negli USA la parodontite (vedi foto) è un vero flagello ed è causata

proprio dall'uso di cibi raffinati, bevande

dolci, ecc., che inoltre sono ingurgitati sempre troppo velocemente.

4. Mescolare bene il cibo con la saliva, permette al boccone di scivolare meglio lungo l'esofago evitando anche le disfagie dovute a fattori ansiogeni.

E’ difficile, ma non impossibile imparare ad avere un approccio positivo verso una corretta masticazione.

√ Sembra che non ci sia mai tempo a sufficienza per consumare i pasti, sopratutto nelle pause pranzo, veloci branch al bar, ecc. Non c'è veramente abbastanza tempo, oppure siamo condizionati dalle nostre abitudini? Forse un minimo di impegno da parte nostra (in qualsiasi situazione) potrebbe aiutarci almeno a migliorare la masticazione.

√ E’ veramente difficile giustificare ad un altro la nostra lentezza? Quasi sempre durante un pranzo di lavoro la digestione passa in

secondo piano rispetto ad altri argomenti. Ricordiamoci che mangiare p iano e accuratamente è sinonimo di intelligenza e l’immagine che si trasmette agli altri risulterà sempre e solo positiva.

√ C'è sempre qualcosa di più importante da fare!? Questo non è sempre vero, spesso dipende dalle nostre abitudini. Cerchiamo di non farci distrarre continuamente, almeno quando stiamo mangiando.

Durante i pasti evitiamo di leggere giornali, t a b l e t o n o t i z i e d e l T G , p e n s a r e

costantemente alla pianificazione del lavoro che ci aspetta dopo, o altro.Concentriamoci per un attimo su ciò che stiamo facendo, non solo il nostro organismo ringrazierà, ma dopo aver mangiato e digerito meglio, saremo anche più in forma per riprendere il lavoro e con più energie.

“Se hai capito l’importanza della masticazione, prova a mettere in pratica queste teorie già dal prossimo pasto.”

Ci vorrà del tempo, ma in pochi giorni ti abituerai e masticare bene e a lungo senza particolare fatica.Avvertirai subito i benefici: ti sentirai meno pesante e con più energia.

Io stesso, fino a poco tempo fa, avevo l’abitudine di mangiare sempre di fretta, e purtroppo, anche quando ho cambiato alimentazione, inizialmente non avevo modificato questa mia cattiva abitudine.

Ero già a conoscenza dell’importanza della masticazione, ma più per dimenticanza che per pigrizia, continuavo a mangiare troppo in fretta. Questo comportamento, a volte mi procurava leggeri gonfiori e una digestione rallentata, pur mangiando solo frutta.

Da alcuni mesi mi sono imposto di masticare meglio e più a lungo, e da subito ho riscontrato ottimi benefici in termini di digestione: un gran senso di leggerezza. Oggi masticare bene mi viene automatico e non mi crea nessun problema.

Inizialmente sarebbe utile avere come riferimento un commensale più lento di noi, e magari ingaggiare una sorta di gara silenziosa a chi finisce dopo. Sempre stando attenti a masticare a lungo, e non a parlare di continuo per poi ingoiare in fretta il boccone, altrimenti sarebbe inutile.

“Ci sono più motivi validi per mangiare lentamente che

le scuse per essere superficiali e frettolosi.”

Assaporare il cibo ben masticato, ci permette anche di percepire meglio se un particolare

alimento ci sta facendo bene o male.Inoltre affina il nostro controllo

sulla quantità di cibo che consumiamo.

Masticare anche i cibi liquidiA prima vista sembrerebbe un controsenso, ma anche i cibi liquidi come brodi, bevande, succhi, centrifugati, ecc, andrebbero masticati bene, o meglio, andrebbero tenuti in bocca almeno una decina di secondi. In questo modo la saliva, come abbiamo visto, può iniziare il primo processo di digestione.

Riassumendo• Mangiare velocemente causa un aumento

di peso, perché normalmente si tende a mangiare di più, quindi a ingrassare.

• A parità di cibo ingerito masticare a lungo aiuta ad assorbire meglio i nutrienti, quindi anche chi è sottopeso ha notevoli vantaggi nel degustare i pasti con calma.

• Masticare bene aiuta la digestione, e ci fa sentire più leggeri e in forma.

• Una corretta masticazione collabora anche a mantenere denti e gengive sane.

Questo breve report sulla masticazione è finito, spero che queste info possano essere utili anche a Te, come lo sono state per me.

Premesse personali “Purtroppo (o per fortuna) non sono un medico, un dietologo o un nutrizionista, sono soltanto un ricercatore indipendente, non ho né il titolo né il permesso legale di consigliare niente a nessuno, l’unica cosa che posso

raccomandarvi e quella di informarvi, informarvi e informarvi ancora.”

Diego Pagani

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