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Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 Anno XXXIV N.9 10 - 24 MAGGIO 2018COPIA

OMAGGIO

di Gianfranco Compagno

Il consiglio comunale convo-cato in “seduta pubblicastraordinaria”, per il “Confe-rimento della cittadinanzaonoraria alla Polizia di Statoper l’attività svolta dagliuomini e donne della PoliziaStradale in servizio presso ilDistaccamento di Aprilia”, siè svolto senza che sul palaz-zo comunale fossero espostele bandiere (Italia, Europa eComune di Aprilia). Questa èsolo l’ultima segnalazione inordine di tempo. Una man-

canza ancora più grave consi-derando che il consigliocomunale era straordinario.Sono anni che segnaliamomancate o sbagliate esposi-zioni di bandiere, o moltevolte lacerate dall’usura deltempo. Un altro esempio lebandiere in aula consigliareposte alla sinistra del Presi-dente, e ricollocate corretta-mente dopo la segnalazione.Voglio inoltre ricordare chela legge prevede l’esposizio-ne delle bandiere deve avve-nire “dall’alba al tramonto.L’esposizione notturna ne èconsentita purché ben illu-minata”. Sistematicamentele bandiere esposte sulComune vengono rimosseimmediatamente dopo levarie cerimonie. Anche lecorone d’alloro deposte suivari monumenti della città, inpompa magna,vengono

lasciate all’incuria e indeco-rose sino alla successivadeposizione. Nel 20111segnalai l’abuso che com-metteva il comune di Apriliafregiandosi del “titolo diCittà”, prima di averlo otte-nuto (sulle vetture della poli-zia locale era impresso lostemma del comune e “Cittàdi Aprilia”). Iter poi avviato aseguito della mia segnalazio-ne e titolo di Città assegnatoil 13 settembre 2012 condecreto del Presidente dellaRepubblica Giorgio Napoli-tano. Le mie segnalazionehanno un intento costruttivo.Il più delle volte ho raggiunto

l’obiettivo. C’è una fotoimpietosa del 19 febbraio2018, scattata presso la steleeretta nel 2014 per comme-morazione i Caduti dellosbarco alleato rimasti senzasepoltura, ubicato all’internodel polo scolastico di viaCarroceto. È un concentratodi cosa non si deve fare intema di cerimoniale. Partia-mo dal rappresentante delComune di Aprilia, indossa-va la fascia tricolore a tracol-la sulla spalla sinistra, ovveroal contrario (art.26R.C.fascia tricolore da por-tarsi a tracolla sulla spalladestra, col fiocco che finisceall’altezza dell’anca sinistrae, nell’indossarla, la strisciadi colore verde deve essereposta in prossimità del collodi chi la porta). La coronad’alloro deposta sulla steleaveva i due nastri tricolorati

posizionati esattamente alcontrario (rosso- bianco –verde) di come dovrebbeessere (vedi foto corona Pre-sidente della Repubblica). Edinfine il gonfalone. L’anoma-lia della “Cravatta e nastritricolorati dai colori naziona-li frangiati d’argento”. Un’a-nomalia che si perpetuaalmeno dal 2011, anzichéessere posti sull’asta allabase del gambo della freccia,sono collocati alla sinistra deldrappo azzurro. Anche inquesto caso sarebbe suffi-ciente copiare. Vedi la miastampa realizzata nel 1999 “Aprilia, Il Gonfalone, i Sin-

daci e i presidenti del consi-glio” dove ho riprodotto ilGonfalone concesso alComune di Aprilia con decre-to del 10 aprile del 1954 dalPresidente della RepubblicaLuigi Einaudi. Anche i gon-faloni acquistati dopo la con-cessione del titolo di cittànon sono conformi a quelloassegnato nel 1954, almeno icordoni che scendono dall’a-sta, non sono posti a “trian-golo isoscele”, o quantomenosomigliante. Tutto questo èavvenuto alla presenza delresponsabile del cerimonialedel comune di Aprilia.Abbiamo notato che l’erroresi è ripetuto a Carano Gari-baldi (16.3.2018), in occasio-ne della celebrazione dell’an-niversario dell’Unità d’Italia

(17.3.1861), per quantoriguarda almeno la coronad’alloro e il gonfalone, inquesto caso il Sindaco haindossato la fascia tricolorein modo corretto. Il comunedi Aprilia si è dotato di unregolamento del cerimoniale,con delibera di consigliocomunale numero 40 del 14settembre 2017 (simile aquello del comune di Rho) èstata anche individuato lafigura del “Cerimoniere” (aRho è definito addetto alcerimoniale). “L’articolo 2(comma 1) del regolamentodel cerimoniale recita: “Spetta al Cerimoniere il com-pito di curare la vita di rap-presentanza ufficiale delComune e dei titolari dellecariche rappresentative, nelrispetto del presente Regola-mento e delle norme di buonsenso”. Sarebbe opportunofare più attenzione, nelrispettare e far rispettare leregole, che poi sono la basedella convivenza civile.

Foto archivio:G. Compagno, Comune diAprilia e ANSA - Quotidia-no.net

10 - 24 MAGGIO 2018pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO

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LAZIOIL GIORNALE DELIL GIORNALE DEL

LAZIO

IL CERIMONIALE DEL COMUNE DI APRILIAMancata esposizione della bandiera d’Italia e d’Europa, durante il consiglio comunale straordinario del 23

aprile per il “Conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato per l’attività svolta dagli uomini edonne della Polizia Stradale in servizio presso il Distaccamento di Aprilia”

10 - 24 MAGGIO 2018 pagina 3IL GIORNALE DEL LAZIO

Le elezioni di secondo livello si sono svolte domenica 29 aprile 2018

CARLO MEDICI È IL NUOVO PRESIDENTEDELLA PROVINCIA DI LATINA


Carlo Medici, sindaco di Pon-tinia è il nuovo presidentedella Provincia di Latina.È stato proclamato mercoledì2 maggio 2017 alle ore 12.00con la cifra elettorale pondera-ta di 37.245. Ha prevalso suidue sindaci civici DamianoColetta (34.658 voti pondera-ti) e Giada Gervasi sindaco diSabaudia (20.246 voti), unapartita giocata tra tre sindacidella quattro città nuove dellaprovincia di Latina. Il sindacoAntonio Terra di Aprilia, non èstato della partita, ma ha soste-nuto la collega di Sabaudia. I“Civici” uniti avrebbero, conogni probabilità sbaragliato laconcorrenza. Invece il frontecivico, che aveva addiritturaparlato della presenza di unaformazione civica alle regio-nali 2023, si è sfaldato proprioin occasione delle elezioniprovinciali, quando il sindacodi Sabaudia Giada Gervasi,sostenuta, come detto, anchedal sindaco di Aprilia AntonioTerra si è trovata ad essere unodei competitor del sindaco diLatina Damiano Coletta. CarloMedici, 46 anni,laureato iningegneria edile, è espressionedi un accordo stretto tra PD ePDL, già prima del voto avevaottenuto il sostegno di 150delegati firmatari di un docu-mento, contro i 70 ciascunofavorevoli all’elezione dei sin-daci di Sabaudia e Latina. Allospoglio il verdetto ha decreta-to la sconfitta del civismo,regalando a Medici la presi-denza della Provincia. Mediciha ottenuto 13 voti nei comunifino a 3000 abitanti, 28 inquelli fino a 5000, 30 in quelli

fino a 10 mila abitanti, 72 neicomuni che contano fino a 30mila abitanti, 30 nei comunifino a 100 mila abitanti e 5 aLatina, unico comune nellafascia tra i 100 mila e 250 milaabitanti. Nel capoluogo, con24 preferenze ha prevalsoDamiano Coletta, che però intotale ha raccolto solo 129 pre-ferenze contro le 178 di Medi-ci, mentre Giada Gervasi restaferma a 95. Abbiamo incontra-to il neo presidente CarloMedici (video su nostro sito

www.giornaledellazio.it),immediatamente dopo la pro-clamazione e brindisi auguralenel suo ufficio. “La mia forza– ha spiegato il neo presidentedella Provincia di Latina èquello di rappresentare lagaranzia di dare voce a tutticosì come faccio nel miocomune, al di là degli accordie dei convincimenti persona-li”. Sostenuto da un accordo

trasversale tra PD e Forza Ita-lia, il sindaco di Pontinia chepure ha ricevuto aspre critichein virtù degli accordi raggiuntidai partiti di centrodestra ecentrosinistra, respinge al mit-tente ogni accusa. “Sonoespressione del PD – hadichiarato – ma se all’appellohanno aderito altre forze poli-tiche e probabilmente ancheconsiglieri di schieramenticivici, non ci trovo nulla distrano. Non c’è niente di malequando si trovano accordi o si

siglano contratti alla luce delsole e sulla base di programmicondivisi e persone che nepossano garantire l’attuazione.Gli accordi non rispettabilisono quelli che vengono stipu-lati sottobanco”. Il civismo ècome una giacchetta che vieneindossata dal candidato diturno a livello locale per l’oc-casione, ma che non ha ragio-ne di esistere in virtù del soste-

gno accordato all’una o all’al-tra formazione politica, neivari turni elettorali (politiche eregionali) – avrebbe avuto lameglio se fosse rimasto com-patto, come dimostrano inumeri. L’accordo però non hatenuto la prova e alla fine ipersonalismi hanno avuto lameglio: il sindaco di latinaDamiano Coletta si è fermatoal secondo posto. Più lontana

ancora la meta per il sindacodi Sabaudia Giada Gervasisostenuta dal sindaco di Apri-lia Antonio Terra. “Il loro prin-cipale errore – commenta ilpresidente Medici – è stata lamancata unione. Avrebberopotuto trovare un accordo,premesso che parlare di civi-smo a livello provinciale nonha senso: tutti i sindaci sonocivici. Resta il fatto che intutto il mondo la politica èfatta da partiti e sulla base diprogrammi. Che vuol direcivismo?” Il nuovo presidentedella Provincia Carlo Medici,eletto in seguito alle dimissio-ni di Eleonora Della Penna,per i prossimi quattro anni sitroverà a capo di ben tre consi-gli provinciali e porterà avantil’obiettivo di restituire allaprovincia un ruolo centrale adispetto del depauperamentogenerato dalla riforma. “LaProvincia ha ancora senso diesistere – spiega Medici – madobbiamo riprenderci le com-petenze, il personale e le risor-se finanziare necessarie a darerisposte ai 33 comuni delnostro territorio”.

Foto di Gianfranco Compagno

È stato proclamato mercoledì 2 maggio 2018 alle ore 12.00 con la cifra elettorale ponderata di 37.245


Il 12 maggio è l’ultimo giorno per presentare liste e candidati. Il panorama politico si definisce

APRILIA - 5 CANDIDATI PER UNA “SOLA” POLTRONAPer ora rimane l’incognita del Movimento 5 Stelle

di Bruno Jorillo

5 candidati per una sola poltrona. A pochi giorni dalladata ultima per la presentazione dei candidati e delleliste, il panorama politico apriliano si è più o meno deli-neato. L’unica incertezza è il Movimento 5 Stelle chenon ha ottenuto la certificazione, per ora, al momentoin cui andiamo in stampa. Il cerchio non si è chiuso trai vari meetup locali e spetta al movimento decidere seaffidare il simbolo nelle mani di uno dei contendenti onon farlo correre nelle prossime consultazioni ammini-strative. Il centrodestra si ricompatta con una coalizionemolto eterogenea che emula la “grande corazzata” diCalogero Santangelo. L’asse guida è Forza Italia da

poco rinnovata con Fausto Lazzarini, imprenditoreedile e Lega in cui sono confluiti molti ex Udc dell’e-poca di Santangelo, La Lega di Salvini con RobertoBoi e Bruno de Luca. Poi c’è Fratelli d’Italia conEdoardo Baldo e l’ex candidato sindaco del centrode-stra Nello Romualdi. Quindi ci sono una serie di listeciviche sempre gravitanti nell’orbita del centrodestra.La grande coalizione candida a sindaco l’ispettoredell’Arma dei Carabinieri Domenico Vulcano. AntonioTerra, attuale sindaco, si ripropone per il secondo man-dato senza il Terzo Polo. La lista che è stata fondata daDomenico D’Alessio ha deciso di non appoggiare lasua candidatura. Il vicesindaco Franco Gabriele con lostaff direttivo della lista ha deciso di appoggiare il can-didato sindaco Giorgio Giusfredi mentre il consiglierecomunale Michela Biolcati ha deciso di candidarsinella lista del sindaco Terra. La squadra di Terra almomento è quindi, la stessa: Rete dei Cittadini, ApriliaDomani, Unione Civica e Forum. Anche Carmen Por-celli si ripropone ai cittadini come candidata sindacoper la seconda volta. Vittoriosa alle primarie del 2013,

candidata a sindaco nelle passate amministrative delcentrosinistra e del Pd, Carmen Porcelli ha optato perun percorso autonomo con la sua lista Primavera Apri-liana e altre due liste, dopo aver fatto cinque anni diforte opposizione all’amministrazione Terra. Novità delpanorama politico di queste elezioni, è sceso in campol’ex preside della Gramsci e poi della Pascoli GiorgioGiusfredi che si propone con una squadra di tre listeciviche (comprensiva della lista Aprilia Futura del vice-sindaco Gabriele) e il Partito Democratico. Giusfrediconquista i giovani che è un’altra novità assoluta. Rige-nerazione Apriliana, la lista dei giovani, infatti conflui-rà nella lista del candidato “Giusfredi Sindaco” con sei

nomi di papabili consiglieri. Antonio Guido, direttoredel’Hotel Enea di Aprilia, ha invece ufficializzato il suoritiro dalla giostra dei candidati. E’ stato il primo a par-tire con una veste anch’essa nuova e innovativa, pretta-mente civica salvo avvicinarsi al Partito Democraticosotto le elezioni regionali. Antonio Guido, personamolto seria, generosa, cordiale e responsabile, alla finedecide di abbandonare la partita e la politica aprilianaperde una grande opportunità di avere un rappresentan-te valido e preparato. Una rinuncia che pesa anche allacittà. Resta anche in piedi la candidatura di RobertoD’Agostini per Potere al Popolo che porta il vessillodell’anima più a sinistra della città.

ANTONIO TERRA

DOMENICO VULCANO GIORGIO GIUSFREDI

CARMEN PORCELLI ROBERTO D’AGOSTINI


La sua presentazione sabato 16 dicembre scorso era stata accolta come assoluta novità

ANTONIO GUIDO RINUNCIA ALLACANDIDATURA A SINDACO DI APRILIA


Antonio Guido rinuncia allacandidatura a sindaco di Aprilia.Era stata una presentazione ingrande stile, nella Sala Minervadell’Enea Hotel gremita, traamici, sostenitori e cittadinicuriosi di ascoltare cosa avesseda dire e da proporre alla città diAprilia Antonio Guido, direttoredelle strutture alberghiere diproprietà della famiglia Men-gozzi e dal febbraio 2017 dele-gato di Pomezia della Federal-berghi. Un volto nuovo per lapolitica locale, il primo in ordinedi tempo a presentare la propriacandidatura a capo del progettocivico denominato RipartireAprilia e contrapposto a quellodel sindaco uscente AntonioTerra. Il primo incontro, il 16dicembre 2017 e i comunicatidiramati subito dopo la presenta-zione ufficiale, sono stati l’occa-sione per parlare di proposte chesecondo il candidato sindacopotevano servire a portare incittà più servizi e una maggioreequità sociale. Nonostante il fermento e l’inte-resse gravitante attorno alla suafigura, ad un passo dalla presen-tazione delle liste, AntonioGuido ha deciso di fare un passoindietro e annuncia che Riparti-re, alle elezioni del 10 giugnonon ci sarà. Abbiamo assistito tutti allapresentazione ufficiale dellacandidatura a sindaco. Davan-ti alla platea aveva parlato diuna candidatura frutto di unlungo ragionamento. Sembra-va tutto deciso, poi qualcosaall’improvviso è cambiato.Come è nata la sua candidatu-ra e cosa è cambiato dal giornodella presentazione ufficiale?Quando ho deciso di presentarela mia candidatura, motivato dalsostegno incondizionato accor-datomi da una folta schiera dipersone, ho creduto davvero che

la città di Aprilia, stanca dell’im-passe in cui si è ritrovata negliultimi anni, fosse pronta ad uncambiamento reale e radicale. Irappresentanti del ConsorzioIndustriali Aprilia (C.I.AP), chesi erano espressi favorevolmenteall’ipotesi di avere rappresentan-ti in consiglio comunale, venne-ro a cercarmi per chiedere unamia disponibilità in tal senso.Quando la notizia iniziò a dif-

fondersi e su alcuni giornali siipotizzò una mia candidatura asindaco, ho ricevuto una molti-tudine di chiamate e messaggi,attestati di stima da parte di tan-tissime persone. Per questo hodeciso con umiltà di mettere adisposizione della città le miecompetenze, pensando che giu-sti ideali, trasparenza ammini-strativa e un programma cheponesse al centro il cittadino e lasua voglia di cambiare, fosse lagiusta ricetta per trasformare lacittà in un luogo più vivibile,con più servizi e una maggioreequità sociale. Purtroppo mi sba-gliavo. Mentre i cittadini nonhanno perso l’occasione perassicurarmi il loro sostegno e iloro attestati di stima, ho dovutoscontrarmi con un vecchio mododi fare politica: quella politicache ha dato una interpretazione

totalmente sbagliata al nomedella mia lista. Qualcuno deveaver pensato che Ripartire potes-se essere sinonimo di dividere –il potere, le poltrone – ma perme è solo sinonimo di un nuovoinizio”. Parla di qualcuno in particola-re immagino. Con chi ha avutocontatti in questi mesi?“Il polo civico di centrodestra –il blocco composto dalle liste

civiche – si è interessato a mecome possibile candidato sinda-co, prima di fare altre scelte.Quando ho deciso di fare unpasso indietro un po’ tutti mihanno contattato per chiedere diassicurargli il mio sostegno.Posso affermare senza tema dismentita di aver incontrato variattori della campagna elettoraleche si profila all’orizzonte e diessere rimasto deluso nel consta-tare che a tenere unite le varieliste non sempre sono program-ma e valori condivisi, ma inalcuni casi il gioco delle poltro-ne. Avevo sperato che un proget-to come quello che avevo conce-pito insieme alla mia squadrafosse condiviso da un ampiomovimento di opinione, invecehanno trionfato le vecchie logi-che...” Cosa intende per vecchie logi-

che? Quale ruolo avrebbeavuto se avesse sostenuto laloro candidatura?“In cambio mi hanno offerto ditutto. Mi hanno promesso unanomina a vicesindaco, l’assesso-rato alle attività produttive, didiventare capo di gabinetto.Qualcuno addirittura mi haofferto di fare il “sindaco a staf-fetta”. Io ho accettato di con-frontarmi con loro, ma per parla-re di possibili convergenze sulprogramma, sui temi, sulle coseda fare. Invece mi sono ritrovatocatapultato nelle solite logiche,dove le poltrone contano moltodi più rispetto alla voglia dioffrire alle nuove generazioniuna città migliore di quella checi siamo ritrovati in eredità. Perquesto a tutti coloro che hannochiesto il mio sostegno, ho detto“no, grazie”. Preferisco fare unpasso indietro certo che un gior-no, presto, la città sarà prontaper un cambiamento reale e allo-ra io ci sarò”. Perché la decisione di ritirarsipiuttosto che proseguire dasolo, senza partiti e senzanuovi alleati, come dichiaratoall’inizio di questa avventura?“E’ una decisione su cui homeditato a lungo. L’entusiasmoe i profondi ideali che mi aveva-no guidato il 16 dicembre a uffi-cializzare la mia candidatura asindaco, mi avevano portato aritenere che un progetto di cosìampia portata per un cambia-mento radicale, rappresentasselo spartiacque tra il vecchio e ilnuovo. Purtroppo mi sbagliavo,molti hanno preferito le vecchielogiche e di questo sono rimastoprofondamente deluso. Non perme, ma per tutti quei cittadini –e sono davvero tanti – che aven-do davvero voglia di veder cam-biare le cose, avevano intravistoin me una valida alternativa. Peruna trasformazione radicale civuole tempo, tanto tempo. Farepolitica seriamente richiede

tempo. Mi sono reso conto ad uncerto punto che in questa fasedella mia vita non ero pronto asacrificare tempo per le mieaziende, ma non me la sentivonemmeno di tradire la fiducia diquei cittadini che mi avrebberovotato. Sarebbe stato un onorerappresentarli, ma anche unonere che avrei potuto sosteneresolo a patto che si fossero verifi-cate determinate condizioni”. Quali indicazioni ha dato allepersone che componevano lasua lista e avevano deciso disostenere il suo progetto?“Nessuna indicazione. Li ho rin-graziati tutto per aver deciso dimettersi a mia disposizione, poiho lasciato loro assoluta liberà.Individualmente sceglierannoloro cosa fare”.Nel suo programma, tra lealtre cose, pur non criticandomai apertamente l’operatodella coalizione civica cheattualmente è al governo dellacittà, aveva lasciato intendereci fosse bisogno di più servizi –strutture per lo sport e per ilsostegno di fasce sociali più arischio – ma anche una mag-giore equità sociale promuo-vendo anche la creazione disevizi interaziendali e non ulti-mo più trasparenza nellagestione degli appalti e deglieventi. Chi tra i candidati sin-daco sente più vicino al suoprogramma e al suo modo dipensare?“Non spetta a me valutare lecapacità dei singoli candidati esu questo punto preferisco nonsbilanciarmi. Nel mio program-ma avevo parlato di come unbuon amministratore dovrebbecomportarsi: leale nei confrontidi tutti i cittadini, equo e la suaazione amministrativa, sempreguidata dal duplice faro di lega-lità e trasparenza, orientata versoil bene comune. Per me ammini-strare vuol dire questo”.

“Mentre i cittadini non hanno perso l’occasione per assicurarmi il loro sostegno e i loro attestati di stima, ho dovuto scontrarmi

con un vecchio modo di fare politica: quella politica che ha dato una interpretazione totalmente sbagliata al nome della mia lista”


Domenica 6 maggio è stata presentata la coalizione che supporta l’ex preside che punta sul gruppo dei giovani

IL “PROGETTO POLITICO” DI GIORGIO GIUSFREDIGiusfredi: “Un impegno per migliorare la qualità della vita dei cittadini”

di Lorenzo Lauretani

“Il progetto politico di questacoalizione è un impegno, non lasolita promessa elettorale. Unimpegno con i cittadini permigliorare la loro qualità divita”. La forza del progetto poli-tico che Giorgio Giusfredi haufficializzato questa mattinaprima in conferenza stampapresso il point elettorale di viaVerdi e a seguire presso l’audito-rium dello Sporting Village invia Carroceto, è una “rivoluzio-ne culturale” che si chiama cam-biamento, sia nelle persone sianella mentalità. “Non sono scesoin politica per raccattare voti opersone da candidare –ha detto-ma per realizzare il futuro diquesta città attraverso una pro-grammazione degli interventi euna condivisione con i cittadinidelle priorità. “Realizziamo ilfuturo” non è un semplice slo-gan elettorale ma un impegnonei confronti dei cittadini per farcrescere giovani orgogliosi dellanostra città”. Il cuore pulsantedella coalizione è una sinergia diforze che puntano a questo: ilmondo delle professioni perscelta volutamente lontano fino-ra dalla politica attiva ma rap-presentativo della società apri-liana e che trova il punto di rife-rimento nella lista “GiusfrediSindaco”, “Progetto per Apri-lia” un contenitore di rappresen-tanti delle borgate e dei nucleispontanei della città, il PartitoDemocratico e Aprilia Futurache portano il valore aggiuntodell’esperienza politica e ammi-nistrativa. Poi c’è “Rigenerazio-ne Apriliana” il gruppo di giova-ni che Giusfredi definisce “ilvero futuro della politica aprilia-na” che confluirà nella lista“Giusfredi sindaco”. Nell’incon-tro sono intervenuti: AlessandroMammucari segretario del Parti-to Democratico, Marianna DeLellis per “Progetto per Aprilia”,Mirco Merli per “Aprilia Futu-ra”, Davide Zingaretti e OrianaCogliandro per “RigenerazioneApriliana”. “RigenerazioneApriliana –spiegano Davide eOriana- è nata a dicembre. E’ un

gruppo di giovani che sta cre-scendo con il passare del tempo.insieme con tutto il gruppo che èstato compatto e coeso sullascelta, abbiamo deciso di appog-giare Giusfredi perché il suo

progetto ci convince e ci garanti-sce autonomia”. RigenerazioneApriliana non si presenta comelista a sé. Del gruppo, sei sonoinseriti nella lista “GiusfrediSindaco” pur mantenendo com-pleta autonomia nelle scelte enelle proposte. “Quando un gio-vane vuole fare politica –com-menta Giusfredi- questa deveessere capace di mettersi a com-pleta disposizione perché è neigiovani il futuro. Sono orgoglio-so di questo progetto che prose-guirà nel tempo perché sarannoloro i futuri sindaci e assessoridella città e devono avere tuttigli strumenti per crescere bene.Le elezioni in questo processosono un evento di secondariaimportanza”. Stesso discorso perla lista “Progetto per Aprilia”che coinvolge rappresentantidelle borgate apriliane. “L’impe-gno per le borgate non si esauri-sce nella promessa elettorale –spiega Giusfredi- avere una listache sia una spina nel fianco diun’amministrazione è unagaranzia che il miglioramentodella qualità della vita nelle peri-

ferie apriliane è un impegno pernoi di primaria importanza.Voterei anche io chi promette dirisolvere tutti i problemi delleperiferie, ma sappiamo tutti chenon c’è la bacchetta magica. Le

promesse elettorali andrebberosottoscritte perché passate le ele-zioni, la promessa va via ma ilvoto rimane. Io assumo degliimpegni, pochi ma specifici, cheuna volta eletto, porterò avanticon costanza. Innalzare il livellodella qualità della vita nei borghiapriliani non significa solocostruire fogne, strade e lampio-ni, ma creare le condizionisociali e culturali per vivere ilquartiere. Per mettere in motoquesto ragionamento bisognapartire dai punti di forza, anchein considerazione delle proble-maticità del bilancio comunale.Questi punti di forza da cui par-tire sono sicuramente l’associa-zionismo e il volontariato chedeve assolutamente essere valo-rizzato”. “Non faccio la solitapolitica di chi raccatta persone evoti per comporre la coalizione–conclude Giusfredi- ho preso lastrada più in salita: quello delprogetto politico e di una squa-dra che ha l’intenzione di soste-nerlo. Per questo ritengo che leelezioni siano di secondariaimportanza. In questo schema,

ciò che conta sono gli impegniassunti da una squadra che,anche dopo le elezioni, conti-nuerà a lavorare e a crescere inquesta direzione per il futuro diAprilia. La quinta città del Lazio

meriterebbe un salto di livellonei servizi offerti ai cittadini e,soprattutto, nella cultura politi-ca”.

RILANCIARE IL POLOFIERISTICO

Sull’area fiere serve un progettoche dia slancio al polo e che siada attrazione anche per la suastruttura architettonica e artisti-ca”. Il candidato sindaco Gior-gio Giusfredi parla dell’areafiere, impegnandosi a portareavanti la riqualificazione di tuttoil polo con un progetto già depo-sitato in Comune ad agosto del2013 e che trova la firma dell’ar-chitetto, docente universitarioAleardo Nardinocchi. “Metterein sicurezza l’attuale struttura èantieconomico e la decisione diun affidamento esterno dellagestione ha dimostrato di esserestata fallimentare –afferma ilcandidato sindacoper questoritengo importante rilanciare ilpolo fieristico impegnandomisin da ora su un progetto che nonsolo riqualifica tutta l’area masia significativo anche per l’e-spressione artistica degli aprilia-

ni. I soldi di realizzazione posso-no essere recuperati attraverso ifondi comunitari, così com’èstato fatto per i Plus ma con uncriterio più attento e mirato sulleprogettualità: quando si hannodei finanziamenti, questi devonoessere spesi bene”. Il progettorisale ad agosto 2013 ed è afirma dell’architetto AleardoNardinocchi, giovane aprilianoscomparso prematuramente,artista poliedrico, docente uni-versitario del dipartimento diarchitettura dell’UniversitàRomaTre. E’ stata costituitaun’associazione “Aleardo Nar-dinocchi –architetto, artista,docente appassionato” che ha loscopo di mantenere viva lamemoria dell’artista attraversola conservazione delle opere trale quali libri e dipinti e la realiz-zazione delle progettualità. Ilprogetto è rimasto chiuso neicassetti del Comune dal 2013. E’fortemente innovativo. Vienevalorizzato il territorio, dopo unaccurato studio geologico e sto-rico, attraverso la realizzazionedi capannoni a forma di “capan-na”, come quelle che erano pre-senti prima della bonifica dell’a-gro. Sono sette capannoni piùaltre strutture che formano unasorta di “villaggio” virtuale,ricostruzione di quelli di untempo. Il “villaggio” è delimita-to da un recinto che gioca con legeometrie verticali dei capanno-ni e che è molto funzionale: ilsuo interno può essere allestitoper mostre e la copertura è cal-pestabile. Verso la Pontina sierge il “velario”, una strutturageometrica che funge da richia-mo per gli automobilisti e il cuigioco d’ombra interno enfatizzale forme geometriche di tutto ilpolo fieristico. All’interno èanche allestito un campo dibasket e una tribuna. “Trovo ilprogetto un’importante valoriz-zazione del polo fieristico ed èattualmente l’unica soluzioneconcreta al rilancio dell’areafiere –spiega il candidato sinda-co- che da troppi decenni aspettarisposte dalla politica finora maiarrivate”.


APRILIA - IL CONSIGLIERE MICHELA BIOLCATIRINALDI DEL TERZO POLO SI RICANDIDA CON TERRA

Come capogruppo consiliaredel Terzo Polo Aprilia Futu-ra, dopo giorni di riflessionee dopo che alcuni della listahanno deciso di fare un per-corso diverso rispetto a quel-lo fatto insieme negli ultimi9 anni, appoggiando il can-didato sindaco Giusfredi,persona da me stimata, riten-go sia giusto esprimere chia-ramente alcune riflessioni edichiarare perché non hoseguito, insieme ad altri delTerzo Polo, questa strada,ma anzi mi accingo a candi-darmi ancora con la coali-zione nata come Terzo Poloappunto, da contrapporre alcentro destra e centro sini-stra della città ed ora guidatadal Sindaco Antonio Terra.Negli ultimi anni, soprattuttonegli ultimi due, è vero checi sono state frizioni in mag-gioranza, avvenute soprat-tutto in materia urbanistica,ma non solo. Frizioni cheabbiamo tutti condivisodovevano portare a prese diposizione più forti del TerzoPolo, ma che tuttavia nellemie intenzioni e di altri altrinumerosi iscritti alla lista,non dovevano far cambiarecoalizione, soprattutto poi, acosì breve tempo dalle pros-sime elezioni comunali.

Voglio ricordare che questaamministrazione tanto harealizzato negli anni.Dai 10.000.000,00 € difinanziamenti europei otte-nuti e tutti spesi e rendicon-tati, realizzando importanti

ristrutturazioni (ex Claudiaoggi CulturAprilia, la sededistaccata del Comune dipiazza Bersaglieri totalmen-te ristrutturata e ammoder-nata con ultimissime proget-tazioni di efficientamento

energetico, il Giardino deiSorrisi ristrutturato e final-mente messo a norma e tantialtri), piste ciclabili, serrafotovoltaica, raggiungimen-to del 100% del territorioservito con il porta a porta edel 70% della differenziata,costruzione e avvio delprimo asilo nido comunaleDomenico D’Alessio.Amministrazione virtuosa intema di servizi sociali: mal-grado i continui tagli difinanziamenti degli entisuperiori ha continuato aderogare gli stessi servizi,incrementandoli con fondicomunali. Queste a titoloesemplificativo, non midilungo oltre citando ognisettore.Mi sembra quanto menopoco coerente abbandonarequesta barca che molto harealizzato. Soprattutto se ciòavviene per rapporti inter-personali che sono andatipeggiorando nel tempo, mache a mio avviso dovevanotrovare momenti di incontroe di nuova partenza.Gli incontri avvenuti con ilsindaco Terra negli ultimigiorni, mi hanno convintache sia ancora possibile tro-vare numerosi punti d’in-contro, sui temi urbanistici e

di pubblico decoro, oltre cheritrovare pari dignità dellevarie liste della coalizione,che erano le principali notedi insoddisfazione per noi.In ultima analisi una que-stione, forse la più importan-te tra tutte: la coalizione dicentro destra, benché abbiaindividuato un candidatosindaco stimato, ha al pro-prio interno personaggi chehanno portato negli annipassati questa città nell’o-blio più totale. In nove annisiamo riusciti a ridare digni-tà alla nostra amata città enon possiamo permettereche una vittoria del centrodestra ci riporti indietro di 9anni, sprecando quanto dibuono è stato fatto dal 2009in poi.Per questo la responsabilitàpolitica e l’amore per Apri-lia, mi impongono di scen-dere ancora in campo conti-nuando ad appoggiare il can-didato Terra. Il modomigliore, per me, di conti-nuare l’esperienza di TerzoPolo, anche se questa voltalo farò collocandomi inun’altra lista della coalizio-ne.

Cordiali salutiMichela Biolcati Rinaldi


Aprilia Civica: dall’Amministrazione Terranuovo impulso per le politiche sociali della città

Continuare a prendersi curadelle fragilità presenti neltessuto sociale della nostracittà, in un’ottica di sussi-diarietà con le tantissimeassociazioni e organizzazio-ni del Terzo Settore presentiad Aprilia.È questo il proposito dellacoalizione Aprilia Civica,formata dalle liste Forumper Aprilia, Aprilia Domani,L’Altra faccia della Politica,Rete dei Cittadini per Apri-lia e Unione Civica, che sicandida a proseguire l’azio-ne di rinnovamento e rina-scita politica avviata nel2009.Il Sindaco Antonio Terra chel’Assessore ai Servizi Socia-li Eva Torselli hanno ribadi-to la volontà delle liste chesostengono l’amministrazio-ne civica, sia nel corso delconvegno dibattito “Colti-viamo il Sociale”, sia inoccasione dell’incontro conle organizzazioni sindacali,che ha portato al rifinanzia-mento con 50mila euro delFondo per l’EmergenzaAbitativa, grazie al residuodel Bonus Irpef.Nel convegno dibattito,

tenutosi all’interno della33esima edizione dellaMostra Agricola nazionaledi Campoverde, è stata illu-strata l’iniziativa della serra

fotovoltaica di via Giusti-niano, utilizzata quotidiana-mente dagli utenti del Dipar-timento di Salute Mentale(coadiuvati dal personale

della cooperativa Jolly Ita-lia) e realizzata grazie aifinanziamenti europei chel’Amministrazione civica èstata capace di intercettare.Tra i progetti mostrati dalSindaco e dall’AssessoreTorselli, vi sono stati anchegli orti sociali nel quartiereToscanini, inaugurati nel2014 allo scopo di recupera-re un’area degradata. Gliorti sono stati assegnati a 47tra le persone e le associa-zioni che ne hanno fattorichiesta. Vista la lunga listadi attesa, è intenzione dellacoalizione Aprilia Civicaestendere l’iniziativa anchead altri quartieri della città. Azioni come queste sonostate possibili anche grazieal lavoro dell’Ufficio diPiano, che Aprilia Civicaintende potenziare nei pros-simi anni, in un’ottica diimplementazione della pro-gettualità sociale.“In questi nove anni, daquando amministriamo laCittà, Aprilia ha fatto decisipassi in avanti, anche perquel che concerne l’elabo-razione di risposte ai biso-gni delle fasce sociali più

deboli e fragili – commentail Sindaco Antonio Terra –con Aprilia Civica crediamosia il momento di proseguirecon determinazione e racco-gliere i frutti dell’impegnoconcreto seminato fino adoggi”.Per farlo, Aprilia Civicamette in campo anche alcu-ne proposte “innovative”,come l’avvio e il sostegno aprogetti di co-housing econdomini sociali, agglo-merati di appartamenti oresidenze private abitati dafamiglie che scelgono diprendersi cura di personenon completamente autono-me (ad esempio anziani ediversamente abili) e/o dispazi comuni. Oppure la volontà di poten-ziare le attività dei CentriAnziani di quartiere, chesono chiamati a diveniresempre più luoghi di incon-tro sociale. Così come lavalorizzazione di esperienzedi “cittadinanza attiva”,anche grazie ad un lavoro inrete insieme alle tantissimeassociazioni e realtà delTerzo Settore presenti adAprilia.


APRILIA - GAETANO FOTI, L’EX SUB COMMISSARIO DI FORZA ITALIA, ADERISCE ALLALISTA PRIMAVERA APRILIANA DEL CANDIDATO A SINDACO CARMEN PORCELLI

Gaetano Foti, l’ex sub commissario di Forza Italia,aderisce alla lista Primavera Apriliana del candida-to a sindaco Carmen Porcelli. L’ufficializzazionedel sostegno alla candidatura della consiglieracomunale è arrivata nel corso di una conferenzastampa che si è svolta lo scorso 27 aprile. «Venia-mo da percorsi politici diversi ma ci unisce - sonostate le parole di Carmen Porcelli – il bene dellanostra città». Gaetano Foti, che nel 2013 si era can-didato con la lista civica L’altra faccia della politi-ca, sostenendo la candidatura di Antonio Terra, haottenuto 294 preferenze risultando il secondo deinon eletti; l’esponente moderato si è poi staccatodalla coalizione civica ed ha aderito a Forza Italia,dove il tentativo di rilanciare il partito di Forza Ita-lia ha avuto breve durata. «Non ho accettato l’im-posizione del candidato sindaco Domenico Vulca-no, perché quando ho accettato l’incarico deltriumvirato ero stato messo bene in chiaro che lescelte dovevano essere collegiali. Invece io e l’al-tro sub commissario Massimo Saurini siamo statimessi da parte. Di Carmen Porcelli ho inveceapprezzato l’enorme mole di lavoro svolto in que-sti cinque anni di attività in consiglio comunale, laconsigliera si è dimostrata preparata ed ha condottocon coraggio numerose battaglie. Se ho scelto diallearmi con lei è perché ho fatto una scelta dimoralità, di etica e di coscienza. Ho rinunciato adallettanti proposte perché ritengo che l’unico pro-getto credibile è quello proposto da Carmen Por-celli». La candidata a sindaco invece non ha volutisvelare nulla sulla composizione della coalizioneche la sosterrà in questa campagna elettorale. «Ipresupposti sono totalmente diversi da quelli di

cinque anni fa – ha detto Carmen Porcelli – perchéi cittadini hanno apprezzato il mio lavoro, non c’èdiffidenza perché il mio percorso è stato coerente echiaro, senza tentennamenti e senza cedimenti; misono opposta alla maggioranza ma ho anche propo-sto e portato a casa grandi risultati. Insomma ci

sono entusiasmo ed aspettative a partire da chi miha supportato in questo cammino, i miei alleati –tutti - credono fermamente nella opportunità di uncambiamento. Il nostro obiettivo è vincere, abbia-mo una squadra motivata e valida che lavora all’u-nisono nella stessa direzione: mentre gli altri cerca-no adesioni promettendo incarichi, noi ci confron-tiamo sul programma e continuiamo ad operarci

per trovare nuove soluzioni ai problemi che afflig-gono la città». La consigliera è tornata a smentirecoloro che, nell’intento di danneggiarla, diffondonotizie sulla sua imminente intenzione di abbando-nare la corsa. «E’ evidente che molti hanno paura eci temono – ha tenuto a puntualizzare Carmen Por-

celli - e l’adesione di Gaetano Foti è la riprovadella mia intenzione di andare avanti con maggioreconvinzione e forza. La mia candidatura è già unavittoria, io non sono stata sconfitta e lo dimostra ilfatto che è stato grazie ad una mia denuncia che èpartita l’indagine sui rimborsi legali dove il prossi-mo luglio sarà discussa la richiesta di rinvio a giu-dizio per il primo cittadino ed altre persone».


I CONSORZI CONVOCANO IL SINDACO PER CALENDARIZZARE L’AGENDA DEI LAVORISempre più accesi i toni tra il coordinamento dei consorzi e i membri dell’attuale giunta

di Lorenzo Lauretani

È del 04 Maggio la missivainoltrata dal Coordinamentodei Consorzi delle Periferie,firmata dal Presidente Silva-no De Paolis, con cui si chie-de urgentemente al sindacoAntonio Terra un incontro incui concordare un’agenda,una road map che possagarantire ai cittadini residentinelle periferie del Comune diAprilia tempi certi per l’at-tuazione dei programmi deilavori di urbanizzazione pri-maria, per la concessione deipermessi di scarico dei refluiin fogna e per l’avvio deilavori già finanziati. “Da oltre un anno – si dicenel comunicato pubblicatosul blog :http://borgatenews.blogspot.it - cinquecento cittadini delleborgate La Gogna e Le Sal-zare hanno allacciato la pro-pria abitazione alla retefognaria nelle zone dove èstata da tempo realizzata.Questi cittadini non posso-no però scaricare i refluidomestici e sono costretti aspendere altro denaro per losvuotamento delle fosse bio-logiche, perché il depuratoredel Fosso della Moletta nonentra in funzione e perché, inalcune parti della rete fogna-ria diventate ormai vecchie,si sono registrati danni che

occorre riparare.”Il comunicato proseguedenunciando lavori avviatinelle stesse borgate di LaGogna e Le Salzare e nonancora completati dei quali icittadini potrebbero fruirecon una spesa limitata per le

casse del comune e che, pergiunta, esistono ulteriori trat-ti di rete fognaria la cui rea-lizzazione è già stata finan-ziata e appaltata ma non si èancora passati alla fase attua-tiva.Per ovviare alle letargie dellapolitica e della burocrazia, ilcoordinamento dei consorzi,in uno degli incontri avuti neimesi precedenti con l’ammi-

nistrazione, aveva propostol’istituzione di un diparti-mento dell’assessorato ailavori pubblici dedicato asovraintendere alle opere darealizzare nelle periferie.Proposta che non ha incon-trato il favore del sindaco

Terra, né di Mauro FiorattiSpallacci.L’amministrazione, oramai altermine della sua consiliatu-ra, è alle prese con la campa-gna elettorale che proprio inquesti giorni sta entrando nelvivo.Ed è proprio questo uno deitimori dei membri del coordi-namento dei consorzi checontinuano nella nota: “Vor-

remmo che fosse il Sindacoin prima persona a parlarecon questi cittadini, urgente-mente, anche per rassicurarerispetto le voci che circolano,sul possibile condizionamen-to, a fini elettorali, deitempi di completamento dei

lavori. Né i dirigenti dei con-sorzi intendono più fare daparafulmine per il sindacoagli occhi dei cittadini: “Idirigenti dei consorzi inte-ressati non intendono piùdare ai cittadini le informa-zioni di carattere rassicuran-te che fornisce l’Amministra-zione sui tempi di conclusio-ne dei lavori, tempi che ven-gono poi regolarmente

smentiti dai fatti.”Probabile che il Sindaco,sotto la pressione del votoimminente, faccia un passoverso i consorzi ma lo statodi rabbia e il clima di tensio-ne che lo stesso comunicatodel Coordinamento dei Con-sorzi delle Borgate dice ser-peggi nei confronti dei rap-presentanti dell’attuale giun-ta tra gli abitanti delle borga-te, sconsiglierebbe di avven-turarsi in un territorio oramainemico.Meglio sarebbe ricevere iconsorzi e il loro coordina-mento in Piazza Roma, unincontro dove tirare una rigae fare il bilancio di quantofatto (o non fatto) fino ad ora,compiendo insieme l’unicaazione dotata di senso e diuna sua qualificazione diresponsabilità politica eamministrativa; quella, cioè,di costruire un compendiodelle opere realizzate, diquelle in fase di completa-mento e di quelle ancora dacantierizzare, dei finanzia-mento richiesti, in fase diconcessione e di quelli giàottenuti così da facilitare ilcompito a chi subentrerà agliattuali amministratori. Nelcaso in cui fosse loro stessi,avrebbero uno strumento inpiù. Gli altri saprebbero dadove iniziare a fare quantonecessario per i cittadini.


Claudio Frollano dopo la conferenza stampa, con un comunicato annuncia la sua candidatura alle prossime amministratve

TRIBUNALE DEL MALATO - STRAPPATE PROMESSE ALLA POLITICAI candidati sindaco si impegnano a migliorare la situazione sanitaria. Frollano: «Priorità casa della salute e TSMRE

di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno

Claudio Frollano , coordinatoredel Tribunale del Malato diAprilia (ex, vedi nota a margi-ne) ha chiesto di incontrare lastampa, dopo aver incontrato icandidati a sindaco DomenicoVulcano e Giorgio Giusfredi,prima di incontrare il sindacoTerra. Non abbiamo capito tuttaquella fretta. L’abbiamo capitolunedì 7 maggio, mente andia-mo in stampa. Frollano dasuper partes, diventa di parte, sicandida alle prossime elezionicon una della parti in campo.Poteva evitare di convocare laconferenza stampa, inopportu-na e poco rispettosa della stam-pa. Si è tenuta, infatti, giovedì 3Maggio scorso la conferenzacon lo scopo ancora una voltadi gettare un fascio di luce sulladifficile situazione sanitariaapriliana. «L’obiettivo delTDM - come sostiene il respon-sabile Claudio Frollano - èquello di sensibilizzare i politi-ci che amministreranno lanostra città a prendere coscien-za delle carenze della Sanitàpubblica nel nostro territorioper poi dare la giusta assistenzaai cittadini è stato raggiunto». Ilresponsabile, infatti, ha comu-nicato come molti dei candidatisindaco delle prossime elezionicomunali, abbiamo cercato lasponda del Tribunale per piani-ficare una strategia politica ingrado di migliorare la difficilesituazione della sanità comuna-le. Un’azione di sensibilizza-zione che ha concretamenteportato il tema della sanità pub-blica cittadina a scalare l’agen-da dei candidati a sindaco per leprossime elezioni. «Il Tribunaleper i Diritti del Malato si ritienesoddisfatto per il proprio coin-volgimento da parte dei politicinel definire le priorità dellanostra sanità pubblica, che icandidati Sindaco di Apriliaincluderanno nel loro program-ma elettorale» ha detto Frolla-no.SFORZO PARTITO A SET-TEMBRE - Un percorso, quel-

lo del Tribunale del Malato, cheè iniziato lo scorso anno e cheha necessitato di molti incontriper raggiungere lo scopo che siera prefissato. «Questo percor-so è iniziato lo scorso settembre- racconta Frollano -, quando ilTDM organizzò un incontrorivolto a tutte le entità politichedel territorio (quindi super par-tes), durante il quale fu presen-tato un dettagliato resocontosulla offerta sanitaria pubblicadi Aprilia. A questo incontro,aperto a tutti i politici, nessunoescluso, e che fu sicuramenteuna novità, perché era un mododiretto per raggiungere chi devetutelare il cittadino, diversischieramenti non parteciparo-no. Forse è comunque servito afar prendere coscienza che itempi sono cambiati ed il poli-tico che vuole provvedere albene dei cittadini deve esserepresente e ricettivo dei lorobisogni».C O I N V O L G I M E N T OPOLITICO - Uno sforzo,quello del Tribunale del Mala-to, che sembra aver raggiunto ilsuo scopo prefissato, la sensibi-lizzazione della politica. Lostesso Frollano, ai nostri micro-foni, ci ha raccontato il lorooperato: «Quello che stiamofacendo è lanciare una campa-gna di coinvolgimento dei poli-tici a luglio, scaturita in un’as-semblea il 22 settembre, siamosoddisfatti che oggi tutti i poli-tici siano coinvolti. Alcuni pos-sono pensare che sia un interes-se strumentale per le prossimeelezioni. A noi va bene lo stes-so». PRIORITÀ CASA DELLASALUTE E TSMRE - Un’o-pera di sensibilizzazione che vaal di là del colore politico«Stiamo trattando tutti allostesso modo, consegnando larelazione per l’anno 2017 e det-tando alcune priorità. La primaè la casa della salute, che deveessere al primo posto. Si trattadi una struttura che si occuperàdei pazienti con malattie croni-che. L’altra priorità è la proget-tazione della terza ala, iniziatadal PD col Senatore Moscar-

delli e con Casati,ma non ne facciamouna cosa politica,ma è una priorità daportare avanti. Inquell’area verrannodestinati più spazi alDipartimento disalute mentale, peradulti e bambini.Oggi la logopediaper i bambini nonpuò essere soddi-s f a t t a » . SPONDA DIGIUSFREDI E VULCANO -Frollano, inoltre, annuncia chegià due candidati sindaco sisono impegnati a fare proprie le

istanze del TDM: «Abbiamoincontrato Giusfredi e Vulcanoche hanno recepito i nostriinput. Ovviamente tra il dire eil fare c’è di mezzo il mare.

Quello che possiamo fare èstrappare delle promesse, al dila del colore politico che spe-riamo le attuerà».

di Gianfranco CompagnoMentre andiamo in stampa ci perviene un comunicato di Claudio Frollano, orami ex coordinatoredel Tribunale del Malato di Aprilia. Almeno per me è stata una sorpresa, solo 4 giorni (3.5.2018)fa aveva convocato una conferenza stampa per illustrare il resoconto degli incontri dei candidatia sindaco sul tema della salute. Nella serata doveva incontrare il sindaco Terra, pensavo, comeaveva detto per impegnarlo nell’eventualità fosse rieletto, per il futuro della sanità apriliana. Evi-dentemente ha parlato di tutt’altro. Ha accettato la candidatura nella lista del sindaco Forum.Ritengo che il ruolo che svolgeva, sicuramente più utile alla comunità, di una eventuale elezione aconsigliere comunale. Ma questo è una sua libera scelta, che non discuto. Ma ritengo il compor-tamento di Frollano irrispettoso del ruolo della stampa, perché non posso credere, che mentre par-lava in conferenza stampa, non avesse maturato l’idea di sostenere una parte in campo. Ma è statopoco corretto anche nei confronti dei candidati a sindaco che ha incontrato. Forse sarebbe il casodi affrontare la stampa e sottoporsi ad un confronto e non affidarsi a sterili comunicati, comefanno quelli che rappresentano la vecchia politica. E questi giorni di esempi ne abbiamo avutidiversi. Di seguito il comunicato pervenuto (7.5.2018 h.9.04 tramite gruppo Whatsapp)“Cari tutti, avrei preferito dirvelo a voce ,convocando una conferenza stampa , ma è una decisione matu-rata due giorni fa, ed al momento sono in UK e torno a Maggio inoltrato. Volevo dirvi che su “INVI-TO”mi sono candidato alle prossime elezioni comunali , nella lista civica Forum del sindaco Terra, citengo a precisare che non essendo legato a nessun partito, il mio unico obiettivo è quello di continuarea portare soprattutto a livelli istituzionali più alti le necessità della nostra Sanità territoriale, motivo peril quale ho visto questa cosa come una grande opportunità. Ringrazio quindi chi ha visto in me la personacon queste potenzialità ed ha compreso che il mio contributo seguirà solo logiche di coscienza , buonsenso e soprattutto del bene comune. Questo credetemi è l’unico motivo che mi ha fatto accettare questaproposta. Non ho ambizioni politiche e continuerò a passare le mie mattinate , nei limiti del possibile ,nell’ufficio del TDM , continuando insieme al resto del Team ad aiutare i cittadini e monitorare il servi-zio offerto dalla nostra ASL. - [ ] Sono convinto che le conoscenze che in questi tre anni di lavoro nelTDM, ho avuto modo di acquisire sulla offerta sanitaria territoriale, insieme a specifiche esperienze , aquelle dei componenti del nostro Team del TDM, quelle di tutto il personale che lavora in ASL e deiMMG , ed ancora quelle importantissime dei cittadini che giornalmente ci raccontano, siano state essen-ziali per aiutarmi a capire come poter contribuire a riprogettare la nostra offerta sanitaria , e quindi cosapretendere che ci venga dato, per fare si che al centro ci sia solo la salute di noi cittadini. Purtroppo peronorare il nostro statuto, quello cioè di Cittadinanzattiva devo dare le dimissioni da Coordinatore delTDM. La pagina fb del TDM , e tutti gli altri strumenti di comunicazione in essere, continueranno adesistere anzi , saranno un grande punto di riferimento per rimanere nel loop socio-sanitario ed in caso dielezione, per avere un contatto diretto con tutti i cittadini. Grazie a tutti”

CLAUDIO FROLLANO SI CANDIDA ALLE PROSSIME ELEZIONI Comportamento irrispettoso nei confronti della stampapoteva evitare di convocare la conferenza di giovedì 3 maggio scorso


Grande successo per la seconda edizione il 3 e 4 maggio promosso dall’Ic Matteotti di Aprilia

di Riccardo Toffoli

Un grande successo per la secondaedizione del festival delle orche-stre pontine – memorial Di Gioia.Si è tenuta il 3 e 4 maggio laseconda edizione del “festivaldelle orchestre pontine – Memo-rial Andrea Di Gioia”. L’evento haportato ad esibirsi ad Aprilia oltre800 studenti delle scuole ad indi-rizzo musicale provenienti da tuttala provincia di Latina per scam-biarsi le esperienze musicali in unobiettivo reciproco di crescita e

confronto, senza alcuna competi-zione. Il festival è stato promossoed organizzato, come l’anno scor-so, dall’Ic Matteotti di Aprilia edall’associazione culturale Kam-mermusik. Gode del patrociniodella Regione Lazio, della provin-cia di Latina e del Comune diAprilia. Il secondo “Festival delleOrchestre Pontine” è dedicatocome l’anno scorso ad Andrea DiGioia il giovane e talentuosoragazzo apriliano morto in un tra-

gico incidente stradale. Andreasuonava il flauto traverso oltre cheil pianoforte, amava la musica. Hafrequentato le scuole elementari aDeledda (Ic Matteotti), ha seguitole lezioni della Kammermusik edella scuola ad indirizzo musicaleGramsci per poi entrare al liceomusicale di Latina. A lui l’artistaNatale Franzone ha voluto dedica-re un quadro, “Libero fra le nuvo-le” che è stato il logo dell’eventodi quest’anno e la cui litografianumerata è stata donata alle scuolepartecipanti per un ricordo di que-

st’esperienza maturata insieme.L’autore ha voluto omaggiare lafamiglia Di Gioia dell’originale.Sono 9 le scuole ad indirizzomusicale che si sono esibite nellapalestra, appositamente allestita,dell’Ic Matteotti di Aprilia in viaRespighi 6, il 3 e 4 maggio dalle 9alle 13. Si tratta delle formazioniorchestrali che le scuole ad indi-rizzo musicale costituisconodurante il triennio di insegnamen-to dello strumento musicale. Il 3

maggio si sono esibiti gli istituticomprensivi: “Volta” di Latina,“Giulio Cesare” di Sabaudia,“Verga” di Pontinia e “Volpi” diCisterna. Il 4 maggio è stata lavolta degli istituti comprensivi:“Sezze-Bassiano”, “Gramsci” diAprilia, “Cena” di Latina e “Chio-minto” di Cori-Giulianello. L’or-chestra Matteotti ha apertoentrambe le giornate in segno diaccoglienza e spirito di condivi-sione. Il 4 maggio alle ore 19.30 siè tenuto infine, il concerto finalepresso la chiesa dei Ss. Pietro ePaolo di via Ugo La Malfa a cuihanno partecipato gli insegnantidell’Ic Matteotti di Aprilia e del-

l’associazione Kammermusik. Unmomento musicale per ricordarel’esempio di Andrea, sempre vivoper i giovani. Per l’occasione laflautista Alessandra Salcicciadocente dell’associazione Kam-mermusik ha suonato il flauto diAndrea. La famiglia ha donato allascuola una tastiera. Tutto il festi-val si è basato quest’anno sul lavo-ro portato avanti dalla scuola Mat-

teottiin particolare il dirigente RaffaelaFedele che ha creduto molto nelprogetto e il coordinatore dell’in-dirizzo musicale Gabriella Vesco-vi nonché dell’associazione Kam-mermusik, in particolare del presi-dente Francesco Capodilupo e ditutti i docenti coinvolti. Il resto lohanno fatto gli sponsor: BperBanca, Stradaioli Costruzioni

Generali, Fonte San Vincenzo,Iros Impanti srl, Tessiture Franchi-na, Eco Disinfesta, Le Isole, Tri-logy gioielleria, Comsider, Casa-grande Tabacchi, A.co. A.m., JollyMusic, Risparmio Carni, Decore-stauri, Bar trattoria enoteca Cara-no Garibaldi, Prima Service,C4Style, Rosi calzature, Tipogra-fia Di Leio, Insea 2000 e FamigliaDi Gioia. A loro va un ringrazia-mento speciale per aver permessodi realizzare questa seconda edi-zione, che dopo il successo del-l’anno scorso si è molto ampliata eradicata nella provincia di Latina.Prezioso il contributo della PoliziaMunicipale e della ProtezioneCivile sulla viabilità, meravigliosii genitori dell’indirizzo musicaledell’Ic Matteotti e tutte le personeche hanno creduto nel progetto,nonché i ragazzi e i loro insegnantiche hanno condiviso quest’espe-rienza per crescere insieme con lamusica.

APRILIA - “FESTIVAL DELLE ORCHESTRE PONTINE – MEMORIAL DI GIOIA”

Hanno partecipato oltre 800 studenti delle scuole ad indirizzo musicale della provincia di Latina


Tel. 06.97650344 - 335.8059019

Biglietti posto uniconumeratoeuro 15,00


Mostra a cura di Lydia Palumbo Scalzi e Renato Mammucari, presso il Circolo cittadino di Latina I PITTORI DELLA MAL’ARIA, SCENE DI VITA DELLA CAMPAGNA ROMANA

“I viaggiatori e i pittori cercavano la storia, ma trovavano la preistoria” “I mietitori e i butteri sfidavano la morte per guadagnarsi la vita”

di Noemi Reali “Conoscere il passato per assi-curare un futuro al nostro pre-sente” è l’idea su cui si fondala mostra “I Pittori dellaMal’aria” allestita presso ilCircolo cittadino Sante Palum-bo di Latina. É stata inauguratail 14 aprile e rimasta aperta alpubblico fino al 21 aprile. Sitratta di una delle iniziativeculturali volute dal presidenteAlfredo Giovanni De Santisnell’ambito dei festeggiamentiper i 70 anni dall’istituzionedel Circolo. Sono state espostele opere dei pittori Mario Cian-cia, Adam Gatternich, CharlesColeman, Vittorio Grassi,George Hoefuegel, ThomasJeavons, Maria Prosperi,Dante Ricci, Lepold Robert,Giulio Aristide Sartorio,Arthur John Strutt, RamonTuquets Y Maignon, France-sco Vitalini, Giorgio Wid-mann; artisti che sulle loro telehanno impresso vedute e scenedi vita della campagna romanae delle paludi pontine dall’800fino ai tempi più moderni,testimoniandone la graduale eradicale trasformazione. Il pre-sidente del Circolo Cittadino,Alfredo Giovanni De Santis,in occasione dell’inaugurazio-ne ha ringraziato RenatoMammucari e Lydia Palum-bo Scalzi rispettivamente perla passione e l’amore per l’artemessa nell’iniziativa. “Il tema

conduttore dei quadri espostiricostruisce l’attività degli arti-sti dell’Ottocento e del Nove-cento nel riprodurre con mae-stria, le immagini di questaterra prima che venisse portataai fasti del post-bonifica inquanto, mentre i pittori cerca-vano la storia ma trovavano la

preistoria, i mietitori e i butterisfidavano la morte per guada-gnarsi la vita” ha scritto il pre-sidente De Santis nella prefa-zione del libro che accompa-gna il progetto. Nell’opera tra ivari dipinti vi sono “Lo spurgodei canali al foro Appio” diGiulio Aristide Sartorio del1920 e “Capanne nelle Paludipontine lungo l’Appia Antica”di Francesco Vitalini del 1890.Il direttore dei civici museiFrancesco Tetro e l’assessoredella cultura Antonella Di

Muro hanno sottolineato l’im-portanza di aver organizzatol’esposizione nella sede storicadel Circolo Cittadino “SantePalumbo”. All’evento sonointervenuti il sindaco dellacittà Damiano Coletta e l’av-vocato Renato Mammucari,appassionato collezionista del-

l’Ottocento, che si dedica daanni alla riscoperta dei pittoriche dalla fine del Settecentoagli inizi del Novecento hannoritratto Roma e la sua campa-gna. Prezioso l’interventodella gallerista Lydia Palum-bo Scalzi, la quale nel 1988 hafondato a Latina una galleriadove propone mostre personalie collettive di maestri storiciitaliani del novecento e di pro-tagonisti dell’arte moderna econtemporanea specializzatanei XXV della Campagna

Romana, l’8OO Romano,stampe antiche, carte geografi-che antiche. Sono stati ringra-ziati per il contributo dato ilconsiglio direttivo, l’avvocatoRoberto Cecere, le Generali

Assicurazioni, la tipografiaSelene e tutti i presenti per ilsupporto mostrato anche inaltre attività.Foto di Gianfranco Compa-

gno e Giorgia Ferrari


Il sodalizio di Aprilia - Cisterna è stato fondato il 15 aprile 1994

ROTARY CLUB, CELEBRATA LA 24° FESTA DELLA CHARTAIl socio onorario Luigi Galieti ha presentato il suo nuovo saggio: “Medici Ebrei nei Castelli Romani”

di Noemi Reali Il Rotary Club Aprilia-Cisternaappartenente al distretto 2080 èun’associazione di servizio chefa parte del Rotary Internationale ne persegue le finalità istitu-zionali. Dal lontano 15 aprile1994, giorno della fondazione, èconosciuta sul territorio per ilsostegno dato ai programmiumanitari internazionali e per larealizzazione di interventi speci-fici nella propria area di azione;

Aprilia e Cisterna di Latina, mala sua azione si diffonde anchenelle aree geografiche limitrofe.Il 20 aprile, presso l’Hotel Eneadi Aprilia a partire dalle 20:30,il Rotary Club ha celebrato la“Festa di Charta”: evento checelebra la ricorrenza della fon-dazione. Il nome è presodalla“Charta” che rappresenta ilcertificato del Distretto con cuisi da ufficialità alla nascita di un

nuovo Club. L’evento è statoaperto con il tocco della campa-na da parte di Roberto Grassi,presidente del Rotary Club Apri-lia-Cisterna, a seguire gli Inni(Italia, Europa, Rotary). Gliospiti sono stati presentati dalprefetto del club, Maria Fer-rante. Subito dopo interviene ilsocio onorario, dottor LuigiGalieti, con un’interessanterelazione su “Medici Ebrei neiCastelli Romani prima della

Bolla di Pio V del 1569”. In que-sta occasione ha infatti parlatodel suo nuovo libro “La presen-za ebraica nella diocesi di Alba-no”. Il quadro che viene delinea-to dall’autore descrive con pre-cisione la situazione degli ebreinelle singole cittadine deiCastelli romani prima dellaBolla di Papa Pio V. Attraversoun preciso ed attento lavoro direcupero dei documenti si certi-

fica come la presenza ebraicanei Castelli romani sia statadeterminante sotto molti aspetti.Luigi Galieti oltre che autore dinumerosi saggi, è medico emembro dell’Accademia di Sto-ria dell’arte sanitaria. Durante laserata è stato ricordato il pastpresident Giovanni Martinelli,recentemente scomparso. È stato

premiato il maratoneta PaoloOttolini per la recente maratonadi Roma ed è stato chiamato perun breve intervento,Pietro Nen-cini, già presidente nell’annorotariano 2000-2001. Ricordatoanche il 19° presidente MarioD’Elia del 2012-2013, il qualenon è potuto essere presente per-ché malato da tempo. Verso fine

serata sono stati consegnati i“Paul Harris”, dal nome delfondatore del Rotary Internatio-nal, riconoscimenti assegnati a socimeritevoli: Paolo Puccini pastpresident 2016-2017, ad ArturoCianciosi. Consegnato anche adAlessando Sestili, ma per luinon si tratta del primo che ritira,past president 2014-2015 conincarico di livello distrettuale. Altavolo della presidenza eranoseduti il presidente RobertoGrassi, il presidente onorarioLuigi Galieti, AlessandroSestili con incarico distrettuale,Federico Bizzarri presidente diLatina e Guglielmo Bernardipresidente del club di Albano,accompagnati dalle rispettivesignore. Ancora una volta si èdistinto il personale dell’ HotelEnea per professionalità e genti-lezza.


È stata una cerimonia brevissima, tutti sugli attenti per un minuto di raccoglimento

CAMPOVERDE, COMMEMORATI I CADUTI DELLA RSIIl racconto del reduce del “Barbarigo” Egidio Cateni, 92 anni, presente nel 1944 nella zona di Campo Morto

Assente Fiorella Cencetti, figura storica, figlia del comandante del “Barbarigo”, Giulio Cencetti, deceduta, sabato 14 aprile scorso


È stata una cerimonia brevissi-ma, sobria, nessun discorso reto-rico, nessuna esternazione, nes-sun saluto romano, è trascorsoun minuto esatto da quando ilpresidente del campo dellaMemoria Alberto Indri ha“comandato” l’attenti, al succes-sivo comando di riposo. Unminuto di silenzio per ricordare

il loro caduti. Poi si sono scioltele righe Una cerimonia che siripete da oltre 20 anni, nel gior-no dedicato a San Marco. Campoverde è solo una sostaprima di recarsi al Campo dellaMemoria di Nettuno, sacrariodei caduti della R.S.I, di viaRocca Priora di Nettuno, cimite-ro di guerra di proprietà delMinistero della difesa.Nel piazzale antistante il cippodi travertino a ricordo : “ Gen-naio Giugno 1944 – Ai Combat-tenti del Barbarigo Folgore e CCNN caduti per l’onore D’Italia”,

fatto erigere da Duino Colanto-ni, nella sua proprietà privatanegli Anni ’60, si sono inquadra-ti i partecipanti, tra questi alcunicomponenti dell’ ANPdI (Asso-ciazione Nazionale Paracadutistid’Italia), presenti molti giovani,ai lati del cippo due alfieri tene-vano i gagliardetti della “Deci-ma Mas” e del “Battaglione Bar-barigo”. A fine cerimonia, abbia-mo visto molti farsi il segno

della croce, qualcuno si è ingi-nocchiato, anche qualche salutoromano (molte sentenze dellaCassazione hanno derubricato ilreato, se solo commemorativo),comunque esternazioni avvenuteda parte di singoli, fuori dellamanifestazione ufficiale. L’or-dine è stato assicurato dalla Poli-zia di Stato e dai Carabinieri, alcomando del responsabile delservizio del vicequestore Riccar-do de Sanctis, dirigente, da qual-che mese, del commissariato diCisterna, dal quale Aprilia eCampoverde dipendono.

Quest’anno, tra gli assenti, lafigura storica della signora Fio-rella figlia del comandante delBattaglione Barbarigo, GiulioCencetti, deceduta, sabato 14aprile scorso, con la quale (eFranca Colantoni, figlia diDuino) nel 2015 ho ricostruito lastoria del cippo di Campoverde.Presente il “vecchio” maròEnnio Appetecchia (classe1927), nel 1944 diciassettenne,

era a Campo di Carne comeMitragliere. IL REDUCE DEL “BARBA-RIGO” EGIDIO CATENITORNA A CAMPO MORTODopo anni a Campoverde (alloraCampo Morto) è tornato unreduce del “Barbarigo” a com-memorare i propri commilitonicaduti, Egidio Cateni, 92 anni.Con lui ho ripercorso i giornidella guerra e della resa con“Onore” del suo battaglione. Sulgiubbino portava orgogliosa-mente il distintivo “X MAS –Fronte di Nettuno” contraddi-

stinto dal numero 221, conse-gnato a tutti i combattenti del“Barbarigo”. Ripercorso unpezzo di storia. Egidio Cateni ènato a Genova il 31 luglio 1926,era nella Regia Marina, l’8 set-tembre 1943, a seguito dell’Ar-mistizio, l’esercito italiano eraallo sbando, Cateni aveva dapoco compiuto 17 anni. E comeben raccontato nel film “Tutti aCasa “ di Luigi Comencini,

anche Cateni ritornò a casa.Dopo una settimana, continuanel racconto il reduce, si arruolòdi nuovo a La Spezia. Il Batta-glione, allora si chiamava Mae-strale, in seguito fu rinominato“Barbarigo”. Si imbarcò su unsommergibile comandato dalcapitano di vascello Enzo Gros-si. Fu poi trasferito a Roma e poinella Agro romano – pontino,era marzo 1944, nella zona diCampo Morto, Borgo Flora eBorgo Isonzo. Era mitragliere diprima classe, poi come operatoredei “Panzerfaust” (lanciagranate

anticarro portatile), il cuicomandante era un maresciallotedesco [Mayer]. Spostato sulfronte di Cassino (San Giovannial Liri, Pignataro e Pontecorvo),contro gli americani. Infine ilritiro a Roma. L’ultima campa-gna fu nella zona della Tuscola-na. Dopo essere stato colpito, siè risvegliato nella zona di Firen-ze. I superstiti del Barbarigofurono inviati nella zona del

Lago di Viverone (Piemonte), ilbattaglione fu trasferito a Vitto-rio Veneto e poi a Gorizia percombattere contro gli slavi. Eancora il trasferimento ad Alfon-sine (Ravenna) e poi a Padova.Il 28 aprile 1945 arriva così laresa, senza mai alzare le mani,alla divisione neozelandese, cheha concesso l’onore delle armi.Cateni conclude, siamo entratisul ponte del Bassanello (Pado-va) in fila per sei. Dopo un annodi prigionia, anche per lui finiscela guerra. Aveva 20 anni. Foto di Gianfranco Compagno

EGIDIO CATENI FIORELLA CENCETTI - Campoverde 25.4.2017


In questi ultimi mesi si èmolto parlato di GDPR (ilnuovo regolamento Privacy)e delle sanzioni massimepreviste, non so però quantisi siano soffermati all’art.82del regolamento, che Titola:IL DIRITTO AL RISARCI-MENTO E LA RESPON-SABILITÀ Chiunque sub-isca un danno Materiale oImmateriale causato dauna violazione del Presen-te regolamento ha il dirittodi ottenere il risarcimentodel danno dal titolare delTrattamento o dal respon-sabile del trattamento. Cosa vuol dire? Il furto e ladivulgazione di dati elettro-nici, o la trasmissione ancheinvolontaria di malware aterzi possono rappresentare

la violazione a tale articolocon conseguente richiesta dirisarcimento danni, con l’o-nere della prova di aver fattotutto il necessario, a nostrocarico. Ma possiamo essernecerti? Come minimo avrem-mo costosi contenziosi lega-li e il rischio di dover pagareingenti risarcimenti.La cronaca ci ha riportatocasi di Istituzioni Interna-zionali, che pur disponendodi alti livelli di sicurezza,sono state comunque viola-te. Non dobbiamo chieder-ci se Accadrà ma quandoAccadrà, Infatti un’impre-sa su due lo scorso anno hasubito un attacco informa-tico. E non parliamo di

colossi multinazionali, madi PMI Italiane (dati bancad’Italia).. In caso di attacco

informatico, oltre a taleresponsabilità, si possonoanche subire, danni da

appropriazione indebita succ, danni da interruzionedell’attività produttiva, (lecasse dei negozi si bloccano,le macchine a controllonumerico, se in rete, non sipossono più evadere com-messe, gli uffici amministra-tivi si fermano, ecc… perore e/o giorni), oltre aldanno reputazionale e aicosti per l’intervento di tec-nici specializzati per poterripristinare i sistemi.Ecco perché mi sono adope-rato per reperire efficienti

soluzioni Assicurative diCyber Risk, per consentire,il trasferimento ad Assicura-tori Internazionali, di rino-mata esperienza nell’assicu-rare tali rischi; che possonoessere devastanti quanto unincendio: adeguarsi alGDPR è come installare unbuon sistema antincendioma se il capannone prendecomunque fuoco, una voltaspento, qualcuno dovràpagare i danni: se ci siamocorrettamente assicuratipagherà la Compagnia.

IL 25 MAGGIO ENTRA IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO PRIVACY

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Forza Italia : Aprilia deve ripartire dai giovani“Aprilia deve ripartire dai giovani.In questi anni sono stati fin troppotrascurati dalle varieamministrazioni comunalisuccedutesi nel tempo alla guidadella città. Bisogna che i ragazziapriliani siano parte attiva delcambiamento”.Il candidato al consiglio comunaleper la lista di Forza Italia FaustoLazzarini, gruppo che sostieneDomenico Vulcano nella corsa asindaco, focalizza la sua attenzionesu giovani della città, troppo spessoai margini delle progettualità,troppo spesso dimenticati da unapolitica disattenta e chiusa nelproprio palazzo. “Servonoinvestimenti mirati in grado dirispondere concretamente alleesigenze dei ragazzi di Aprilia –questa città non ha punti diaggregazione soprattutto nelleperiferie dove i servizi sonocompletamenti assenti. Nel centrostorico dobbiamo garantire ilservizio wi-fi libero e gratuito. Unacittà come Aprilia, nel 2018, deveassolutamente essere al passo con itempi. Penso anche alla bibliotecacomunale, uno dei pochi punti diriferimento per i ragazzi, che deveessere potenziata. Bisognarealizzare impianti sportivi degnidi una città di oltre 70mila abitanti.Su questa tematica la maggioranzaTerra è stata completamente sordaalle innumerevoli richieste. Tuttinoi stiamo ancora attendendo ilpalazzetto dello Sport di viaCarroceto, un’opera che sarebbe

fondamentale per lo sviluppo dellacittà. Nonostante siano state posatevarie prime pietre, i lavori sonocompletamente fermi. Siamorimasti alle promesse dellacampagna elettorale di cinque anni

fa. Per non parlare della pistaciclabile, una delle peggiori maiviste. Sono stati spesi dei soldi,arrivati direttamente dallacomunità europea, per un’operache lascia molto a desiderare. Gliapriliani se ne sono accorti di comel’amministrazione abbialetteralmente gettato al vento

quegli investimenti che sisarebbero potuti rivelare preziosi.Non dimentico nemmeno cheavrebbero dovuto realizzare unpercorso per i runners su vialeEuropa, anche quel progetto è

rimasto sulla carta e chiuso inchissà quale cassetto. Forza Italia,che rappresento in prima persona,e la coalizione di centrodestra asostegno di Domenico Vulcano,vogliono invece invertire questatendenza. Più spazi per le attivitàgiovanili, più spazio agliinvestimenti per il futuro della

comunità. Spazi per lo sport, spaziper la cultura e per le attività chepermettono ai giovani di esprimersie dare corpo alle loro peculiarità”.La situazione più complicata per iragazzi di Aprilia si vivesoprattutto nelle periferie della cittàdove mancano, oltre agli impiantisportivi, anche veri e propri puntidi aggregazione giovanile. “Nelle cosiddette borgate –continua Lazzarini – ci vive quasila metà della popolazione che èstata completamente dimenticata.Oltre ai servizi primari, bisognapensare ai ragazzi che spesso sonocostretti a vivere letteralmente “perstrada” senza alcun punto disocialità. Sono un uomo di sport eso quanto esso può essereimportante nella crescita di unbambino e poi di un ragazzo. Perquesto bisogna investire instrutture ricettive e sportive chepossano diventare punti diriferimento per i ragazzi diFossignano, Casalazzara, Campodi Carne, Campoleone e delle altreborgate apriliane. Il degrado sicombatte anche e soprattutto con losport”. “Voglio informare tutti i cittadini –conclude Lazzarini – che possonocontattarmi, per eventuali richieste,istanze e suggerimenti sul mioprofilo facebook personale, sullapagina Facebook di Forza ItaliaAprilia e all’indirizzo di [email protected]”.

Il commissario cittadino di Forza Italia Fausto Lazzarini

di Nicola Gilardi

Il progetto dell’alta diagnostica perIl “Goretti” di Latina è stato presen-tato agli operatori sanitari e allastampa venerdì 4 maggio, presso lasala riunioni della Direzione Sanita-ria dell’Ospedale S.M. Goretti. Apresenziare l’evento sono stati il sin-daco di Latina Damiano Coletta e ildirettore generale Giorgio Casatiche, insieme al direttore dell’unitàoperativa complessa UTIC emodi-namica e cardiologia FrancescoVersaci, hanno illustrato tutti i det-tagli. Questo nuovo progetto preve-de la dotazione di una strumentazio-ne diagnostica all’avanguardia chepermetta alla struttura pontina difare un grande passo in avanti in ter-mini di qualità dell’offerta sanitariaper i pazienti. Al momento dellaconferenza, il direttore FrancescoVersaci ha annunciato come, ancorauna volta, le classifiche nazionaliproiettino il Goretti di Latina tra imigliori ospedali del Lazio e d’Ita-lia. «Mentre stiamo parlando – diceil dottor Versaci -, la società Italianadi Cardiologia ha presentato i datinazionali sul trattamento dell’Infar-to. Anche quest’anno l’OspedaleGoretti è il primo ospedale nel Lazioe l’azienda di Latina è la prima inItalia per la cura dell’infarto secon-do il numero di trattamenti permilione di abitanti». Un risultato checonferma l’ottimo operato degliaddetti ai lavori e della bontà dellaRete per l’Infarto, che permette diabbattere i tempi di intervento incaso di infarto: «Stiamo esportandola Rete Pontina per l’Infarto anchenelle aree metropolitane – prosegueil direttore -. Questo implica uninvestimento di lungo termine, per-ché significa fare un investimento diqualità». Una delle novità piùimportanti è quello della realizza-zione di quella che viene definita“sala ibrida”, dove diverse branchemediche potranno confluire pergarantire al paziente una terapia

ancora più performante. Il professorVersaci ha spiegato come opererà:«Si tratta di un’offerta che consenteai pazienti più fragili di essere tratta-ti qui a Latina. Avere una sala ibridaci consente di fondere tutta una seriedi informazioni e ci permette diricostruire un percorso di terapia peril paziente. Abbiamo iniziato già afare operazioni di chirurgia struttu-rale che prima non potevamo fare».Soddisfatto anche il commento delsindaco di Latina, Damiano Colet-ta, che sebbene manchino le forma-lità di rito, ha sottolineato l’impor-tanza del progetto: «Si è arrivati adun accordo che ancora è una bozza,ma che abbiamo comunque portatoa termine. La criticità maggiore erala sostenibilità economica di questo

progetto. Abbiamo capitalizzato ilmiglior risultato possibile, offrendoun servizio importante alla popola-zione, mantenendo un contestoospedaliero che è quello migliore».Tirare le somme di una sanità checresce è spettato al direttore genera-le della Asl di Latina, GiorgioCasati, che ha sottolineato le tanteeccellenze del comparto sanitariopontino: «Abbiamo una delle car-diologie migliori in Italia. Questoprogetto ci permette di fare un salto

di qualità in tempi più brevi. Per ipazienti è un progetto straordina-rio». Al centro di questo progettoc’è proprio la struttura pontina, chedovrà innalzare il proprio livelloqualitativo: «L’obiettivo non è lacreazione di un centro di alta dia-gnostica, ma far diventare l’Ospeda-le Santa Maria Goretti un centro dialta diagnostica completa – ha dettoCasati -. Sfugge quanto di buono giàc’è in questa struttura, ma la dota-zione tecnologica della nostra radio-logia è la più avanzata del sistemapubblico laziale. Bisogna guardareil bicchiere mezzo pieno. Con que-sto progetto possiamo integrare lastrumentazione già presente permigliorare ulteriormente l’offertaper il paziente. Possiamo mettere un

punto importante per il reparto car-diovascolare». La questione princi-pale è sempre quella dei tempi diattuazione, ma su questo il direttoregenerale ha rassicurato: «Si tratta diun progetto immediato, i tempi sonodefiniti da quello che è il tempodella ditta di metterci a disposizioneil macchinario. Sarà da sistemare ilocali per ottimizzare il tutto, ma nelgiro di 2-3 mesi si potrà sbloccare iltutto. Servono ancora delle formali-tà burocratiche. Questa tecnologiapuò immediatamente essere integra-ta perché inserita in un contesto giàmolto buono. Il contesto della salaibrida impatta molto sul tema deltrattamento cardiovascolare. Perquel tipo di percorso arriveremoall’eccellenza nel Lazio e non solo.Una sala ibrida nel Lazio è presentesoltanto al Gemelli di Roma. IlGoretti ha le potenzialità per essereuno dei migliori ospedali delLazio». Quanto emerge è un pianoa lungo termine che prevede l’espo-nenziale ampliamento di un offertaqualitativamente buona, ma spessonumericamente insufficiente: «Stia-mo raddoppiando le sale operatorie,da 4 a 8, ed una sarà dedicata allasala ibrida – dice Casati -. Affinchéquesto avvenga, ci sono delle condi-zioni da rispettare, cioè l’ottimizza-zione e la creazione di nuovi spazinell’Ospedale. Il nodo, che è rappre-sentato dalla presentazione del pro-getto della nuova palazzina, saràsciolto entro fine anno». Foto di Gianfranco Compagno


PROGETTO DELL’ALTA DIAGNOSTICA PER IL “GORETTI” DI LATINA.Sarà realizzata una sala ibrida. Attualmente ce n’è solo una nel Lazio

Direttore Bruno Jorillo

Il termine ansia deriva dal latinoanxia, anxus, ovvero “stretto”.Viene definita come “affannosaagitazione interiore provocata dabramosia o incertezza, preoccu-pazione persistente, desiderioassiduo e tormentoso”. A tutticapita spesso di essere preoccu-pati, se così non fosse non sareb-be normale. Ognuno di noi quo-tidianamente si preoccupa per illavoro, per la propria salute, peril partner e per i propri figli.Anche se le paure ed i timorivariano da individuo ad indivi-duo è quindi normale sentirsipreoccupati per qualcosa. Percomprendere meglio il concettodi ansia è necessario capire incosa differiscono l’ansia e lapaura. L’ansia è un’emozione edè una parente stretta della paura.L’ansia e la paura sono due emo-zioni simili nella loro manifesta-zione fisiologica (attraverso sin-tomi fisici quali tachicardia,respirazione affannosa, sudora-zione, senso di nodo alla gola,ecc.), entrambe sono la reazionead una “minaccia” ma differi-scono sostanzialmente perché: lapaura è una reazione emotiva adun pericolo reale, l’ansia è unareazione emotiva ad un pericolopercepito, non così ovvio agliocchi degli altri. Ad esempio,molti di noi provano paura quan-do si trovano vicino ad un diru-po, e questo è abbastanza nor-male. Ma sappiamo bene chenon tutti trovano terrorizzantesalire sul tram affollato del mat-tino. Provare ansia è pertantoun’esperienza molto spiacevole,soprattutto perché ci sentiamodelle persone diverse da tutti glialtri, strane, a volte potremmosentirci addirittura pazzi. Spessogli altri ci prendono in giroquando scoprono che andare alsupermercato o guidare l’auto-mobile ci provoca tanta agitazio-ne. Per questo solitamente chi

soffre d’ansia cerca in tutti imodi di nasconderla agli altri,proprio perché gli altri ci hannoinsegnato che ci si deve vergo-gnare di queste cose. Ed è perquesto che l’ansioso spesso vivesé stesso come una personadiversa dagli altri, rifugiandosinella propria solitudine. Mal’ansia può essere utile? Certa-mente, soprattutto quando nonsupera elevati livelli di intensità.Quando l’ansia è moderata cipermette di rimanere in allerta,mentre quando è troppo intensatende a farci sentire paralizzati,bloccati. L’ansia moderata(arousal, attivazione) mi consen-te di essere vigile mentre guido,faccio sport ecc. assumendo unafunzione protettiva soprattutto insituazioni potenzialmente diffi-cili. Un buon livello di arousalmi permette inoltre di migliorarele performance quali parlare inpubblico, sostenere una gara oaffrontare una competizionesportiva. Ma se l’intensità dellamia ansia supera un certo livellole mie performance ne risenti-ranno in modo significativo. Ilmondo in cui viviamo ogni gior-no ci presenta continuamentedelle difficoltà che aumentano lanostra attivazione: il nostroobiettivo non dovrà essere quel-lo di eliminare le difficoltà, enemmeno quello di eliminarel’ansia che ne deriva, ma quellodi imparare a fronteggiare lesituazioni difficili ed ansiogenenel momento in cui insorgono,attraverso azioni che rendanoutile l’ansia, come un nostroalleato. E’ questo il processo checi permetterà di vivere certi epi-sodi in modo meno angosciante.Oltre che utile l’ansia può inmolti casi essere anche piacevo-le. Paradossalmente le personetendono a ricercare le situazioniansiogene con l’obiettivo di trar-re piacere dalla sensazione dicontrollo: molti sport, come adesempio la subacquea, l’alpini-smo, lo sci, mettono chi li prati-ca in uno stato di “tensione”,sospesi tra la paura del pericoloe la voglia di superare i proprilimiti. Quando corriamo inmotocicletta o in automobileabbiamo una certa consapevo-lezza del pericolo cui andiamoincontro, ma nonostante ciò con-tinuiamo a correre perché la sen-sazione di “controllo del perico-lo” è significativamente più pia-cevole e gratificante. Inoltre

moltissime persone ricercanoquotidianamente delle piccoleoccasioni per sentirsi in tensioneleggendo libri gialli, guardandofilm horror oppure correndo conl’automobile in mezzo al trafficocittadino. Quando i sintomidell’ansia sono decisamente“intensi”, al punto da rendereimpossibile o comunque estre-mamente difficile svolgere lenormali attività quotidiane,oppure quando sono associati adaltre complicazioni di tipo psi-chiatrico, come ad esempio lapresenza di un quadro depressi-vo o di un significativo disturbodel pensiero (ossessioni) è indi-cato il supporto farmacologico,che in questi casi deve essereassolutamente prescritto dallospecialista in psichiatria. Comeaccennato precedentemente, ilfatto di sentirsi ansiosi di tantoin tanto non solo è un fatto nor-male, ma può diventare addirit-tura un’occasione costruttiva,specialmente se dobbiamoaffrontare un compito o una per-formance: l’ansia in questi casipotrebbe essere quell’incentivoutile per affrontare la tensionedata dal compito. Ognuno di noi,ogni giorno, si trova a doverfronteggiare situazioni compli-cate, e proprio per questo dob-biamo imparare ad accettare ilfatto che è impossibile viveresenza problemi. Per cui se deci-dete di affrontare una psicotera-pia ricordatevi che il vostroobiettivo non può essere quellodi eliminare completamentel’ansia perché ciò è impossibileoltre che innaturale. Il vostroobiettivo dovrà essere quello diimparare a considerare l’ansianon più come un nemico daaffrontare, bensì come un’utilerisorsa per fronteggiare le situa-zioni difficili passando all’azio-ne. L’ANSIA DA ESAME è una

condizione psicologica che com-porta stress prima, durante odopo un esame e può causare unbasso rendimento o interferirecon il normale processo diapprendimento. Essa è un parti-colare tipo di ansia da prestazio-ne che insorge in quelle situazio-ni in cui ci si sente valutati daglialtri. E’ stata recentementeoggetto di studio degno di parti-colare nota in quanto largamentediffusa a livello globale tra glistudenti. Un ragazzo che soffredi ansia da esame potrebbe

entrare in panico e fare scenamuta all’esame oppure nonricordarsi nulla di quanto studia-to durante una prova scritta equesto al di là della sua realeintelligenza o preparazione.Infatti, quando l’ansia arriva araggiungere valori eccessiva-mente elevati, può compromet-tere il rendimento e le prestazio-ni intellettuali, rendendo diffici-le concentrarsi e memorizzareinformazioni. L’ansia da esameè dunque strettamente correlataad una performance negativa ead un basso rendimento scolasti-co. Essa consiste in atteggia-menti di eccessiva preoccupa-zione per gli esami, paura diessere valutati, timore di even-tuali conseguenze negative ed èun sentimento comune tra nor-mali studenti.COME SI MANIFESTAL’ANSIA DA ESAME?I PRINCIPALI SINTOMI ADESSA ASSOCIATI SONO:fisici: mal di testa, nausea o diar-rea, cambiamenti nella tempera-tura del corpo, sudorazioneeccessiva, difficoltà respiratorie,accelerazione cardiaca e/o sec-chezza della bocca, cambiamen-ti a livello comportamentale,tendenza a mangiarsi le unghie,fumo, consumo di alcool e com-portamenti di evitamento qualiad esempio andare ad una festala sera prima dell’esame. Psico-logici: sentimenti di pauraeccessiva, di disapprovazione,rabbia o, a livelli estremi,depressione; pianto o risa incon-trollati e sentimenti di inadegua-tezza. Comportamentali: agita-zione ed incapacità a star fermi,abuso di sostanze, evitamento. Alivello cognitivo: tanti pensieriche corrono per la testa, sensa-zione di tabula rasa, difficoltà diconcentrazione, scoraggiamen-to, tendenza a paragonarsi aglialtri, difficoltà ad organizzare ipensieri. Quali sono le cause percui si manifesta l’ansia daesame? L’ansia da esame si puòsviluppare per diverse ragioni.Innanzitutto, potrebbero esserepresenti precedenti esperienzenegative nell’eseguire esami chepossono causare attivazioneprima della nuova occasione divalutazione. Inoltre, quegli stu-denti che hanno paura di nonricordarsi nulla durante l’esameo di non riuscire a rendere quan-to abbastanza per riuscire consuccesso, possono sviluppareanticipatamente dell’ansia.Avere paura di come questapossa avere effetti sul propriorendimento può essere altrettan-to devastante che l’ansia durantel’esame, in quanto può compro-mettere la capacità dello studen-te di prepararsi adeguatamente.Anche uno studio non adeguatopuò contribuire al manifestarsidi ansia da esame. Incapacità diautogestione, inadeguate abitu-dini di studio e carenza organiz-zativa possono portare lo stu-dente a sentirsi inadeguatorispetto al compito richiestogli.Quegli studenti che sono forzatia prepararsi all’ultimo minutotendono ad avere meno fiduciain sé stessi rispetto a coloro chesono stati in grado di seguire unapreparazione strutturata. L’ansiada esame parrebbe anche poteravere componenti genetiche.Scarsa autostima, paura del falli-mento e altri processi di pensie-ro negativo possono contribuireall’emergere di ansia da esame.La pressione di dover dare almassimo durante l’esame può

essere un ottimo elemento moti-vante allo studio a meno che siacosì estrema da diventare irra-zionale. Un altro fattore che puòportare alla comparsa di ansia daesame è la tendenza al perfezio-nismo insieme a bassa autosti-ma, che possono portare a pro-porsi obbiettivi da raggiungeresproporzionati. Quando l’auto-stima di uno studente è eccessi-vamente legata al rendimento inun contesto testale, il risultatopotrebbe essere devastante. Intutte queste situazioni, gli stu-denti potrebbero effettivamentespendere maggior tempo apreoccuparsi dell’esame più chea studiare. Che cosa favoriscel’insorgere di ansia da esame CI SONO QUATTRO AREEPRINCIPALI CHE POSSO-NO CONTRIBUIRE ALMANIFESTARSI DI ANSIADA ESAME:abitudini di vita: riposo inade-guato, alimentazione non equili-brata, stimolanti, scarso eserci-zio fisico, inadeguatezza nell’or-ganizzazione della vita quotidia-na. stile di studio adottato: ten-tativi di memorizzare l’interolibro di studio, passare la notte astudiare, leggere senza com-prendere, non ripassare; biso-gno di informazioni: strategie dicompletamento dell’esame,mancanza di informazioni circaquello che viene richiesto all’e-same, problemi legati alla datadell’esame o alla location, aspet-tative degli insegnanti. Fat-tori psicologici: avere la sensa-zione di non poter controllare lapreparazione dell’esame, pen-sieri irrazionali circa l’esitocatastrofico dell’esame, ansiacirca le aspettative altrui. Comefare a capire se si ha ansia daesame o una normale preoccupa-zione precedente all’esame?Molti studenti possono esperiretensione più o meno accentuataprima di un esame, che peraltropuò motivare a dare il massimonel prepararsi e nello studiare.L’ansia da esame è diversa daquesta tipica tensione pre-esame: è più intensa, più distur-bante, più invasiva e non motivaa dare il meglio di sé. Essa com-promette la preparazione dell’e-same, paralizza le capacità deci-sionali dell’individuo, fa sì cheall’esame ci si senta con la testavuota e compromette la propriaautostima. Si differenzia quindidalla normale agitazione primadella prova in quanto è paraliz-zante, non permette spesso diprepararsi adeguatamente, com-promette le capacità di concen-trazione e può portare a decideredi non presentarsi all’esame,anche se magari adeguatamentepreparati.Scrivi a- Dott.ssa AnnaDe Santis ad Aprilia invia Mozart 50

(di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una

e-mail al seguente indirizzodi posta elettronica: a1 desantis @libero.it


Dott.ssa Anna De Santis(Psicologa - Psicoterapeuta)

LA PSICOLOGA RISPONDE : CHE COS’E’ L’ANSIA?

Sono attivi gli incontri digruppo CODIP

Per informazioni 347.6465458393.6465283www.codip.org

e mail:[email protected]

di Nicola Gilardi

L’avvocatura di Latina si apre alla popolazione. Dopo l’istituzio-ne dello sportello del cittadino, di pubblico supporto per tutti icittadini, il consiglio forense di Latina ha deciso di organizzareuna giornata dedicata a alla popolazione intera per promuoverel’operato di questo istituto di grande valore. L’evento si svolgeràl’11 maggio presso il circolo cittadino di latina ( Piazza delPopolo) e chiunque abbia bisogno potrà rivolgersi agli avvocatipresenti e disponibili per chiarire dubbi e incertezze, ricevendoconsigli legali su come procedere in caso di necessità. A presen-tare l’iniziativa, mercoledì 2 maggio, presso la Sala Avvocati,all’interno del Palazzo di Giustizia, è stato il presidente del Con-siglio Forense di Latina, rinnovato ad ottobre 2017, l’avvocatoGiovanni Lauretti, presenti i consiglieri dell’Ordine AntonellaCiccarese, Pier Giorgio Avvisati, Silvia Siciliano, PatriziaSoscia, Anna Maria Giannantonio e Stefania Caporilli, cheha chiesto l’impegno della stampa e dei mezzi di comunicazioneper far si che il messaggio arrivi ad un bacino d’utenza il piùgrande possibile. «Questa iniziativa – dice l’avvocato Lauretti -è opportuna perché dal 2012 è stato istituito lo sportello del cit-tadino obbligatorio nei Tribunali e tutti i consigli d’Italia si sono

dovuti dotare di questo istituto. Chiunque cittadino può chiede-re come far valere i propri diritti ed in che modo». Purtroppoperò, dopo un buon avvio, questo strumento non è stato sfruttatoappieno dalla popolazione. Proprio questa tendenza ha portatoad organizzare eventi del genere: «Ci siamo accorti che in questianni questo servizio è stato poco utilizzato. Dopo il primo inputdato anche dalla pubblicità dell’istituto c’è stato uno stop. Allo-ra abbiamo pensato a questo evento, si tratta di un evento dedi-cato alla città dove alcuni avvocati si mettono a disposizione deicittadini. In questo modo ci si può rendere conto cosa e comeviene svolto nello sportello del cittadino». Uno strumento chesi rivolge a tutte le categorie sociali, ma in particolar modo aquelle meno abbienti, che possono grazie al pubblico patrocinioricevere un supporto legale che diversamente sarebbe impossi-bile: «Facciamo un punto anche sul gratuito patrocinio per i red-diti bassi – dice Lauretti -, c’è l’organismo per la crisi dasovraindebitamento al quale possono accedere molti piccoliimprenditori. È uno strumento da rivalutare e molto utile per ilcittadino. Questo evento è rivolto soprattutto alle categorie piùdisagiate. Anche per fare vedere un’immagine diversa dell’av-vocatura, che si apre alla città e a tutte le categorie dei cittadini.Speriamo in una presenza anche dalle periferie».In concreto chiunque volesse o avesse bisogno di consigli o sup-porto in ambito amministrativo, civile o addirittura penale, allosportello del cittadino potrà trovare un avvocato che fornirà ilsuo contributo gratuito. Il cittadino potrà essere così informatosu quali sono i propri diritti, cosa prevede l’ordinamento giuri-dico e quali strade percorrere per ottenere il proprio risultato.Uno strumento di democrazia che in un momento storico di dif-ficoltà economica e sociale risulta di particolare valore. Spesso,infatti, il lato economico scoraggia i molti che non hanno possi-bilità di avviare una procedura legale. Attraverso lo sportello delcittadino, invece, chiunque ha la possibilità di ottenere il soddi-sfacimento dei propri diritti ed un supporto importante.

Foto di Gianfranco Compagno


GLI AVVOCATI DI LATINA INCONTRANO LA CITTÀGIORNATA DI CONSULENZA GRATUITA

Presso il Circolo cittadino di Latina, venerdì 11 maggio 2018 a partire dalle ore 9:30. Incontro aperto ai cittadini

Avv. Giovanni Lauretti

Ci sono amori che fanno giriimmensi e poi tornano. Altriamori invece restano lì, fermi ecostanti. Amori che non sonometeore ma caldi soli che illu-minano e riscaldano. Sonoamori che tutti conosciamo daquando siamo nati perché siamotutti innanzitutto figli. Ovvia-mente sto parlando dell’amorematerno, quell’amore che siprende cura di noi dal nostroprimo respiro e uno di queipochi amori che durano tutta lavita. In occasione della festadella mamma, il mio articolo diquesta settimana vorrei dedicar-lo alle mamme, quelle straordi-narie super eroine che non soloci hanno dato la vita ma cheogni giorno si fanno in quattroper noi. Alle mamme è statoinoltre affidato un compito

importantissimo: quello di cre-scere un futuro adulto. C’è undetto che dice: ” Una madre chesta allevando suo figlio nelmodo giusto, fa per il suo paeseinfinitamente di più di quantofanno tutti i governanti “. Non-ostante l’importante compitoche le è stato affidato, la vita diuna mamma è un enorme per-corso ad ostacoli. Ci sono lenotti insonni per dare il latte, lemille preoccupazioni e, innan-zitutto, le grandi difficoltà chesi incontrano nel mondo dellavoro. Difficoltà che si incon-trano ancora prima di diventaregenitori, quando una giovanedonna si affaccia ai primi collo-qui e oltre alle sue competenze,le viene richiesto se è fidanzatae se ha intenzione di avere figli.Un’ingiustizia, che non tocca icolleghi uomini, nata dal fattoche i datori di lavoro italianisono spaventati sia dalla richie-sta di flessibilità da parte di unamamma e la possibilità di una(o più di una) gravidanza. Sonoancora troppe le aziende checonsiderano le mamme comeun problema e non come unarisorsa. Infatti, uno studio con-dotto da Marketing Uk perRegus ha dimostrato che leaziende disposte ad assumerepiù “mamme lavoratrici” sonoin diminuzione. Il che è un pec-

cato, sono molte le mamme chesentono il bisogno di una loroindipendenza economica, oltreche di realizzare loro stesse.Sono tantissime le mamme chesi sentono realizzate nel faresolo le mamme e nello stare acasa e hanno tutto il mio rispet-to (ci tengo a precisare che nongiudico una mamma che scegliedi non lavorare) ma sono ancoradi più le mamme che voglionocontinuare il loro percorso lavo-rativo. Le aziende dovrebberopremiare e non ostacolare tantadeterminazione. Nel mio picco-lo, cerco di fare la differenza.Nei vari colloqui di lavoro cheho affrontato nel mio percorsoda imprenditrice, un bambinonon è mai stato un impedi-mento, bensì un motivo inpiù per dare una possibilitàa qualcuno in cerca dilavoro. Inoltre ho semprecercato di creare progetti,come “un oss per amico”,in modo tale da conciliare

la vita lavorativa a quellafamiliare. Ogni aziendapotrebbe proporre un pro-getto per aiutare le mammee lo stesso Stato potrebbeaiutare le aziende e ledonne agevolando la crea-zione di nidi aziendali. Se la vita non è comunquesemplice per le dipendenti,la strada è ancora più com-plessa per le lavoratriciautonome a partita IVA oper le mamme imprenditri-ci. Per loro la strada è tuttain salita, se magari hannopiù facilità a gestire i turnidi lavoro in modo tale daconciliarli con le esigenzefamiliari, resta però il ter-rore di perdere clienti ecommittenti. Un modo conla quale lo Stato potrebbeaiutare sarebbe quello diridurre i versamenti Inpssia durante la gravidanzasia durante i primi tre mesidi vita di un bambino. Unulteriore aiuto potrebbeconsistere in uno sgravofiscale o a delle agevola-zioni per le assunzioni e lesostituzioni.Nonostante le difficoltà,sono sempre di più ledonne che scelgono la stra-da dell’imprenditoria dopouna gravidanza. Probabil-mente per la difficoltà di

inserirsi nel mondo del lavoro.In questi ultimi anni, grazieanche alla rete, in Italia è ilboom di mamme imprenditrici.Donne coraggiose che sannoreinventarsi e costruirsi un cam-mino da sole. Non tutte peròriescono. Essere imprenditricenon è una passeggiata ma non ènemmeno impossibile. Per diventare imprenditrici nonserve solo avere una buonaidea. Bisogna sapersi muovere,essere competenti, avere unabuona organizzazione e fare uncorretto calcolo delle spese dasostenere. Soprattutto bisognaavere un equilibrio mentale perorganizzarsi sia per crescere unbambino sia per non perdere ilproprio lavoro fuori. Anche per-

ché è molto facile in questesituazioni perdere una delle dueparti, basta poco. Vorrei dire atutte le mamme che lavorano,sia in proprio sia sotto le dipen-denze di qualcuno, di non arren-dersi. Di cercare di fare del loromeglio sia a casa che a lavoro.Voglio dire a tutte le donne chesi ritrovano a fare colloqui dilavoro in cui viene chiesto sevogliono avere figli in futuro dinon fermarsi e non demoraliz-zarsi, ma soprattutto nonnascondete il fatto che siete ovolete diventare mamme. Vidico questo perché mi sonoritrovata con la mia esperienzadiretta di fare dei colloqui conalcune operatrici che purtroppodichiaravano di non avere figli

per paura di non essere accetta-te a lavorare e di questo mi dis-piace tanto. A tutti i datori dilavoro, non spaventatevi delbambino a casa e non giudicateal primo impatto. Mettete allaprova la persona e datele unpochino di tempo. Questo èsempre valido, soprattutto per ilbene dell’azienda stessa. Concludo questo mio articolofacendo gli auguri a tutte lemamme per la loro festa. Augu-ri anche alle donne che nonriescono o non possono averefigli ma che sono mamme nelcuore. Infine auguri alla mia mamma,che è una donna straordinaria. Auguri a tutte voi.

a cura di Sihem Zrelli


“APRILIA SI…CURA” "Imprenditoria, economia, cultura e turismo"

Una mamma per un mondoLa mano che fa dondolare la culla è la mano che regge il mondo.

10 - 24 MAGGIO 2018 pagina 29IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 29

METTICI il CUORE

di CINZIA DE ANGELIS

Per favore, mi disegni unascuola? Quando entri in unascuola il profumo dell’infanziaarriva dritto dritto al cuore. Perun attimo la tua mente rincorre iricordi: i tuoi. Quando anche tubambino, sulle punte dei piedi,disegnavi sui vetri le stagioniche si susseguivano ordinate epuntuali, una dietro l’altra: albe-ri innevati in inverno e fioriti inprimavera, alberi che in autunnomostravano le poche foglie spar-se ed arse sui rami secchi, men-tre il grande fiocco blu sul grem-biule bianco diventava semprepiù ingombrante per il tuo visoda bambino che sembrava noncrescere mai. Poi, invece, seicresciuto e sei diventato grande.Hai riposto i pennelli nel passatoe, sebbene ora, potresti disegna-re ancora alberi grandi sui vetridella scuola, senza neppurealzarti sulle punte dei piedi, nonlo fai, non ne sei più capace. Iltempo dell’infanzia è breve ma èl’unico ricordo indelebile e pre-potente che ritorna a farci com-pagnia man mano che ce neallontaniamo. Un bambino nelcorridoio corre, sembra venirmiincontro. È biondo e ha dueocchi neri e vivaci. Se fossi soloper un istante il Piccolo Principedi Antoine de San Expery lo fer-merei e, porgendogli una matitae un foglio, gli chiederei con unpo’ di imbarazzo: “Per favore,disegnami una scuola”. Enrico Raponi, preside dellascuola Arturo Toscanini diAprilia, è da anni che disegnala sua scuola e, anche se bam-bino non lo è più da tempo, ilsuo disegno è quasi perfetto. Loè sempre stato anche quando lasua scuola era incastrata tra gliedifici e i palazzi di un quartieretanto bello quanto fragile e nep-pure si vedeva dalla strada. Malui, la sua scuola ce l’aveva den-tro. Sapeva come disegnarla,come colorarla e renderla quel-la che oggi è. Enrico Raponi è

diventato Preside per caso, forseper raccogliere una sfida, piùcon sé stesso che con gli altri.Incastrato tra burocrazie e cavillilegali il suo incarico prima gliverrà dato poi tolto e, con tena-cia, verrà ripreso per merito.Come affermano i docenti con iquali collabora, Enrico Raponi ènato per fare il preside. La suastrada non poteva essere diversa.La sua vita professionale non èstata semplice, sin dal primomomento in cui ha dovuto sce-gliere la sua scuola. Qui, adAprilia, in una scuola di quartie-re piccola e fragile o in unascuola lontana dentro un’isolapontina che è un gioiello? Hascelto, senza indugio Aprilia e siè messo a lavorare, rimboccan-dosi le maniche, mettendoci lafaccia e il cuore. Come un direttore d’orchestraha fatto emergere la musicapiù bella dai suoi insegnantimigliori, con pochi strumenti adisposizione ma dotato dell’u-nico necessario: la competen-za. Musica nuova che, in pocotempo, è diventata fruibile atutti come un dono generoso.Così, lentamente e con fatica, lasua scuola è uscita da un fogliobianco ed è diventata viva e pul-sante come un cuore che rico-mincia a battere dopo tantotempo. Un battito vigoroso eforte che viene avvertito, forseper la prima volta, da una comu-nità finora sorda al suo richia-mo. Una scuola chiamata adeducare non solo sé stessa ma unquartiere intero diventandopunto di riferimento di tutte lefamiglie, impiantate come alberiin terre nuove. Piccoli fili, lavorati con curaper legare, senza soffocare,una comunità: famiglie, bam-bini, docenti. Tutti insiemecoinvolti in un progetto comu-ne: educarsi per educare. Unarete tra territorio e nel territorioper mettere al centro lui, il bam-bino e la tutela della sua infan-zia. Un lavoro attento e metico-

loso, quello del Preside, che simuove cauto tra regole e divieti,nel rispetto delle norme, tra lemille responsabilità nascoste trai cavilli, nel bisogno di esseregiusti e nel timore di non esseresempre compresi. Presidi chesono chiamati a rispondere atutte le richieste di una societàche cambia e che richiede sem-pre maggiori risposte. Una scuola, come afferma E.Raponi, molestata da milleincombenze, sommersa dacarte e da documenti da scri-vere e da consegnare. Unascuola che deve vigilare, ammi-nistrare, segnalare, e, soprattuttoeducare. Me lo dice con un filodi nostalgia ripensando al suovecchio Preside, carismatico eautorevole, punto di riferimentodi intere generazioni, base sicuradella scuola che poteva permet-tersi il lusso di essere presenzaconcreta tra docenti e studenti,come un professore tra i banchidi scuola. Un preside che potevasvolgere il suo ruolo educativoalleggerito da mille incombenze,da troppe responsabilità cheoggi ricadono a trecentosessanta

gradi sulla scuola e su di lui. Enrico Raponi ha gli occhineri. Vivaci. E, malgrado iltempo che passa, non è stanco,neppure un po’ di metterci l’a-nima in quello che fa. Quelloche mi colpisce di lui è la suacompetenza. La sua instancabiletenacia di voler fare bene, nondovunque, ma qui, in questascuola, che, come lui afferma“potevo cambiare tante volte enon l ho mai fatto”, in questoquartiere dove è sempre pronto araccogliere le sfide educativepiù difficili e a portare in lucetalenti e bellezza, gioielli grezzi,che affiorano tra le mura dellasua scuola. Non da solo ma conla sua squadra che sin dal primogiorno ha espresso, con i fatti,un profondo bisogno di volercambiare. Come quei due eroi,uomini concreti, raffigurati inuna foto, dietro di lui, in biancoe nero. Non messi lì per caso maper lasciare a chi arriva nel suostudio, anche per un solomomento, un messaggio. Unmonito: siate giusti. Siate corag-giosi. Il nostro tempo, mi dice, sta

sgretolando la scuola, i suoipilastri, gli insegnanti, il lororuolo. Tutto quello che accadetra i banchi, dentro la scuola,viene amplificato, strumentaliz-zato, usato per smantellare un’I-stituzione che, ora come ora, habisogno di tutto il nostro appog-gio e sostegno per i nostri figli.Figli, secondo lui, che vannoprotetti ma anche guidati ed edu-cati con le regole e con respon-sabilità. Secondo Enrico Raponi,gli insegnanti devono riprender-si il loro posto nel mondo,mostrarsi più coraggiosi per leprossime sfide educative chesaranno chiamati a raccogliere.Devono crederci.La professione di insegnante,

mi dice, non deve essere unripiego, la scelta ultima. È unascintilla che con coraggio devebrillare per far luce nella pro-pria vita e in quella degli altri.Competenza e amore per que-sto lavoro sono gli unici requi-siti fondamentali. Se in questomomento stesse scrivendo lui suun taccuino, me lo immaginereicon una penna nera mentre sot-tolinea più volte due parole:competenza e onestà. L’etica, lastessa che lui ha trovato nei suoimaestri che hanno tracciato perprimi la sua strada e segnato isuoi principi, i valori con cuicresce i suoi studenti e i suoifigli. Fatica e impegno, eccocosa mi arriva. Onestà e integritàmorale quello che lascia dietrodi sé. Un lavoro che quando èben fatto profuma di pane. Glichiedo una frase che lo rappre-senti. Mi risponde che non neha. Non è vero. Ce n’è una che ènascosta tra le sue parole, tra lepiccole pause tra un pensiero el’altro. Nei suoi occhi. Nel suomodo di essere e di agire. È unafrase di Kant che ha lasciato neisuoi scritti e nelle sue opere unsegno tangibile di integrità.L’imperativo categorico a farbene per essere noi stessi esem-pio di bene, un bene semplice eduniversale.

Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO

. Enrico Raponi DIRIGENTE SCOLASTICO“Il Cielo Stellato Sopra Di Me, La Legge Morale In Me” Immanuel kant

Mi ritorni in mente … omaggioad Ettore Formosa

Alla ricerca di qualcosa che sem-pre sfugge, fermarci e rivedere unfilmato che ci porta nei meandridella nostra anima e i ricordizampillano e si mette nero subianco un’emozione ed ognunousa i suoi colori. Questo hannofatto i discenti del corso di scrit-tura creativa, tenuto dalla Asso-ciazione Culturale Mikibù, nellalezione del 27 Aprile u.s. .Analiz-zare il passato per descrivernesensazioni , suscitate da unamore, da un oggetto, da ungioco, da una poesia, da qualco-sa che ritorna in mente . Se cono-scere è ricordare, come sosteneva

Platone, conoscere è anchedimenticare, perché, come spiegala neuroscienza, il nostro spaziodi memoria è finito ed è necessa-ria l’ eliminazione di alcuneinformazioni, siano esse ricordi orimpianti. “Mi ritorni in mente …. ma c’è qualcosa che non scor-do” e così il corso ha volutorende omaggio ad Ettore Formo-sa, artista internazionale, resi-dente ad Aprilia, che lo scorso 26Aprile avrebbe compiuto 70 anni.La prossima lezione si intitolerà“Futura” e si terrà il 18 Maggiosempre al San Michele Hospital.


Non avere fretta mamma, cre-scerò. Non correre. Io ti aspet-to. Da quando sono nato tutti tivorrebbero perfetta. Tu lo vuoiessere per me. Ma tu lo sei perme, mamma. Te lo dico a modomio. Non te ne accorgi? Forseno. Sei presa a vedere quello chein te non va. Quello che credi disottrarmi. Ti lasci ingoiare damille sensi di colpa. Credi di nondi essere all’altezza, che lemamme migliori siano altre,quelle che incontri per caso alsupermercato ma non tu. Tu chehai i capelli arruffati e pocotrucco in viso, tu che alla seradopo avermi messo a letto, timetti a stirare pile di panni perme e per papà. Tu che mettispesso la stessa camicetta perchénon hai tempo per comprarneuna nuova. Tu che mi scaldi illatte prima di tutti la mattina. Tuche ti vedi brutta, a volte, perchéi vecchi jeans non entrano più.Perché hai più pancia della tuaamica che, invece, è al settimomese di gravidanza. Perché lastanchezza di tante notti insonnirende meno luminosa la tuapelle. Perché i tuoi sogni sonoun po’ acciaccati dalla fatica. Einvece, no. Sei bella mamma.Sei bella di mattina con gliocchi da sonno stropicciati epiccoli. Sei buffa con indosso il

pigiamone di papà.Quando ti metti lepantofole di un paiodi numeri più gran-di. Sei così dolcemamma quando vaia fare la spesa e nondimentichi mai diprendere una cosaper me. Quando cer-chi di rubarmi unsorriso prima di dor-mire. Quando misaluti sul portonedella scuola e, distratta, dimenti-chi lo zaino in macchina e me loriporti subito. Sei così bellamamma quando sbuffi perchénon trovi le chiavi nella tuaborsa gigante. Quando ti arrabbiper i miei capricci in cassa alsupermercato. Sei bella perchéogni tuo pensiero è per me. Loso. Non avere fretta. Mamma.Stiamo crescendo insieme, io ete. Non mi riempire di troppecose, a me non servono. A meserve poco per diventare gran-de: giocare a nascondino, leg-gere un libro e sbucciarmi leginocchia di tanto in tanto. Miserve solo il tuo amore. Maquello ce l’ho. Ne ho tanto da te.Lo capisco da come mi abbrac-ci. Da come mi stringi. Dai tuoiocchi che si accendono ognivolta che ti passo affianco. A mebasti tu. Il tuo tempo. Il tuo pro-fumo. La tua voce allegra quan-do mi racconti una storia o mileggi la lista della spesa in rimaperché così rido. Mi basta met-termi vicino a te e preparare lacena insieme. Io con lo sgabelloappiccicato a te e la mia infinitacuriosità. Mi basta una passeg-giata al mare a raccogliere sassi

e conchiglie. Un tuffo tra l’ac-qua che sbuffa. Mi basta il tuoentusiasmo, la tua meravigliastampata in faccia quando veditu la mia. Io so che il tuo mondoè diverso da quando sono natoio. Hai mille cose da fare e iltempo non basta mai. Nonbasta perché vorresti che latua casa fosse perfetta e ordi-nata come un tempo, che tusomigliassi di più alla mammaideale che avevi in testa primadi mettermi al mondo. Ma inquel tempo non c’ero io. Io chevoglio giocare fino a tardi conle costruzioni, io che miarrampico in ogni momento eti sfinisco con la mia fame divita. Io che non dormo quandoho la febbre, quando ho paura.Io che faccio i capricci perchévoglio dormire nel lettone dopoun brutto sogno. Io che nonvoglio andare a scuola perchénon ho fatto i compiti. Io che tiho stravolto la vita e tu, per unastrana e bizzarra legge dell’uni-verso, invece di odiarmi mi amiogni giorno di più. Sei bellaanche nei tuoi silenzi mamma.Anche in quegli spazi dove io,per un attimo non ci sono. Quan-do i tanti dubbi ti affiorano pre-

potenti e non ti lasciano dormireserena. Sei giusta per me. Anchese tu non ci credi abbastanza.Non sono nato ieri. Anche secosì sembra. Perché questotempo, il mio e il tuo, passa infretta, mamma. Passa in fretta ilprofumo di borotalco nella casa,l’odore della mia pelle e del tuolatte. Passa in fretta la primaparolina, i primi passi, la vari-cella. Passa la fase del perché,la fata dei denti e Babbo Natale,passa il tempo delle giostrinesulla culla e la recita a scuola. Ilprimo compleanno. La gita fuoriporta. La maturità. La patente ela macchina di seconda mano.Abbiamo così poco tempomamma. Non avere fretta. Iocrescerò. Tu fermati e mifermo anch’io. Insieme attra-verseremo questo mondo macon calma, lentamente. Sarà

una staffetta d’amore lanostra. Quando tu ti fermerai,sarò io a continuare. In questogrande miracolo della vita, iosarò sempre un po’ te, dovunque.Non dispiacerti della polveresull’armadio, delle impronte suivetri e del disordine. Io te ne holasciato tanto eppure non è que-sto che ricorderai di me. Comeio non ricorderò queste piccolecose, questi piccoli gesti incertie maldestri in mezzo a un dipin-to prodigioso: quello che haifatto tu per me. Io ricorderòaltro. E quando qualcosa si can-cellerà nel tempo e la memoriasciuperà un po’ la freschezza deiricordi … ci sarà sempre qualcu-no, saltato chissà da dove, chevedrà nel mio sorriso, il tuo. Equesto sarà il tuo regalo. Graziemamma.

SOS CRESCITAEDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA

Dott.ssa Cinzia De Angelis

TANTI AUGURI MAMMA

Dot.t in scienze e tecnichepsicologiche, Pedagogista

abilitata Esperta in didatticaspeciale - Scrittrice

Per porre domande alladott.ssa Cinzia De Angelis

inviare una e-mail al seguenteindirizzo di posta elettronica:[email protected]

Direttore Bruno Jorillo

Tutti Abbiamo memoria dell’amore ricevuto “Il mio amore si nutre del tuo amore, e finché tu vivraistarà tra le tue bracciasenza uscire dalle mie.” Neruda

foto di Daniele Cancelli

La conferenza ha lo scopo difar emergere i moltepliciaspetti legati alla esperienzacorporea, tra cui i processimente-corpo; il vissuto sog-gettivo; i significati simboli-co, estetico e sociale; l’asset-to posturale e l’intreccio conla respirazione e le emozio-ni; lo sviluppo età evolutivaed adolescenziale.Dal punto di visto biomecca-nico: il piano prestazionale esportivo. All’interno di talecornice, il corpo è vistoanche in qualità di “sistemaad auto regolazione” e,come tale, soggetto alleregole di funzionamento

caratteristiche del modellotermodinamico, da cui origi-na la Teoria Generale deiSistemi Viventi (T. G. S. V.),metamodello epistemologi-co, i cui principi, isomorfici,sono applicabili a tutti ifenomeni definiti come siste-mi. Possibili anche brevissi-me esperienze pratiche gui-date sulla percezione corpo-rea.I relatori saranno: il prof. G.Giusfredi, il dott. M. Santo-pietroLa Conferenza si tiene c/o laBiblioteca Comunale (SalaManzù) il 21/05 2018, h.16.00 con Ingresso libero

L’esperienza corporea: prospettive psicologiche

e prospettive delle Scienze Motorie


Urano segna un momentoimportante della nostra vita.. siriferisce al cambiamento e atutto ciò che dobbiamo trasfor-mare dentro di noi per realizza-re finalmente il nostro progettodi vita personale.. è sempreUrano che si prende cura delnostro sistema evolutivo e cipermette, attraverso la possibi-lità di “sentirci liberi dentro”,di affermare la nostra indivi-dualità diventando finalmente“ciò che siamo” piuttosto cheaffermare “ciò che pensiamo diessere”.. non è figlia di Uranol’apparenza ma piuttosto lamaschera di un’identità fittiziae inesistente.. mentre è diUrano la scelta di “essere ebasta”.. esattamente così comesiamo.. è di Urano il bisogno dinon rinunciare a quella nostravoglia di andare oltre certilimiti autoimposti per piacereagli altri invece di piacere a

noi stessi.. e così questo grandepersonaggio del cielo, coluiche abbraccia l’universo delcielo stellato, ci chiede final-mente di confrontarci con lanostra vita, di guardarci allospecchio prima di guardarenella profondità di noi stessi..di osservare quelle apparenzecosì illusorie che non ci rap-presentano affatto.. che nonsiamo noi!! Solo in quelmomento, osservando quell’im-magine, potremo realizzare chein realtà siamo tutto ma non ciòche davvero siamo .. e allorascruteremo in noi stessi allaricerca di un nuovo abito daindossare.. faremo cadere quel-la scomoda maschera cheabbiamo indossato quandoabbiamo cominciato a capire..quando eravamo troppo piccoliper comprendere che il nostrovero volto era nascosto sotto lamaschera “dell’accettazione”..quella maschera che ci avrebbeaiutati a sentirci accolti, visti,riconosciuti dal mondo quasialieno che ci circondava.. ecosì ci siamo abituati.. ma pro-prio tanto abituati ad indossarequella maschera e, crescendo,ci siamo dimenticati di toglier-la e inconsapevolmente cisiamo anche identificati conquel supporto immaginario.. È arrivato il momento di toglie-re la maschera! Il supporto

immaginario sta per cadere.. cene rendiamo conto perché ini-ziamo a non accettare più certecondizioni che davvero non cirappresentano ma che tacita-mente abbiamo dovuto accetta-re per ovvi motivi.. per queicompromessi necessari che sevissuti in maniera giusta inqualche modo possono anchedarci per un tempo limitato,una possibilità per arrivare aduna meta.. ma poi se ci abituia-mo a stare sempre nei compro-messi, la nostra diventa unarealtà di vita bugiarda edestendiamo la maschera anchea lei, alla nostra stessa vita,accontentandoci di viverla“contro” i nostri desideri delcuore piuttosto che “afferman-doli” grazie all’ascolto che cirende consapevoli..Urano rivoluziona i sistemi..anche dal punto di vista collet-tivo dal momento che ne sostie-ne l’identità.. si muove proprionell’inconscio collettivo insie-me a Nettuno presente in pesci,laddove non esiste una linea didemarcazione ma una totalefusione con un sistema che nonha punti di riferimento.. mentredovremmo essere noi a deli-nearne i confini.. proprio gra-zie ad una risorsa che possia-mo affermare attraverso il rivo-luzionario Urano: “l’afferma-zione della nostra forza e del

nostro potere personale” l’u-nico vero potere creativo chepuò permettere ad ognuno dinoi di “essere ciò che siamo”.. È di Urano la “capacità diosare” andando oltre le regoleimposte.. ma solo se saremosicuri di poterne affermaredelle nuove, giuste e buone pernoi.. in linea con ciò che sen-tiamo in sintonia con i nostribisogni personali, con i nostridesideri.. un modo questo perriprenderci la vita e finalmentefare festa per il compiacimentodi poterla anche affermare,esattamente perché “ci piacecosì” e non perché “dobbiamoviverla come vogliono gli altri”rassegnandoci !! Nel segno del Toro Uranoscuoterà la Terra dentro di noi,quella scossa arriverà fino allenostre radici e questo ci per-metterà di sentire “tutto ilvero” dentro di noi.. come ungrande albero che ha in se pas-sato, presente e futuro, divente-remo sempre più consapevolidel significato vero della nostravita.. di dove cominciamo noirispettando il confine che cisepara dagli altri.. Urano in Toro non ci permette-rà di portare nella nostranuova “casa interiore” cheormai costruiremo con i matto-ni della nostra volontà colo-randone poi i muri di variopinti

colori accesi, niente e nessunacosa che possa in qualchemodo allontanarci dalla lineadi vita che abbiamo scelto diaffermare ora.. ci confrontere-mo con il passato per compren-dere come nel presente ci stia-mo muovendo e cosa dobbiamofare per noi.. la parola d’ordinesarà “costruire” e poi quellaparola diventerà una frase..“come costruire la nostranuova dimensione per essereveramente noi stessi..? peressere felici di essere..?” larisposta sarà solo una:“mi prendo la responsabilità emi impegno a vivere consape-volmente ogni cosa, ogni situa-zione, ogni possibilità, senzatemere, senza bloccare il miopasso davanti alla minima esi-tazione.. e se un senso di colpa,anche il più piccolo, mi chie-desse di rinunciare.. non glipermetterò di farmi suo prigio-niero perché Urano.. è proprioil padre della libertà.. Urano..il cielo stellato”.

Il Giardino dei Cristalliassociazione culturale di

discipline umanistichetel. 3477329631 –

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ASTROLOGIA UMANISTICA EVOLUTIVA

URANO IN TORO… UN EVENTO SETTENNALE..!di Laura Bendoni

Cari amici lettori, oggi vivoglio parlare di un lavoroantichissimo, quello dei vendi-tori ambulanti!Un mondo che appartieneanche ai ricordi di infanzia dimolti, di tutti, e che forse perquesto viene tenuto ai marginidei dibattiti pubblici, un pòcome se questa realtà fossesganciata dal mondo del lavorocon cui abbiamo a che fareogni giorno e fosse collocata inuna specie di bolla di saponesospesa nell’aria. Cari amici, il lavoro di ambu-lante, un mondo a parte,insomma , un mondo tenuto adistanza perchè guardato anco-ra con pregiudizio e superficia-lità, eppure il lavoro itineranteè un lavoro a tutti gli effetti,anzi, osservando i ritmi deivenditori ambulanti, è facileapprendere, prima ancora chedai testi di studio, cosa siano laprecarietà, la flessibilità, ladifesa della dignità del lavoro. Cari amici oggi l’ambulante èun mestiere per i giovani, pro-prio così, un mondo antico e unmondo nuovo, in cui si mesco-lano tradizione e gioventù, incui è possibile constatare comeil connubio possa essere possi-bile (ascoltare un dialetto loca-

le dalla bocca di Giacomino èbellissimo!) e rendersi conto dicome molti dei temi che oggisono al centro del dibattitopubblico siano da tempo vissu-ti sulla pelle e nella carne deivenditori ambulanti. La flessibilità è vissuta comeopportunità per conciliare itempi di lavoro con la vita ocome un “dover perdersi” nellapropria attività per riuscire astare sul mercato, laddove permercato non si intende solo lapubblica piazza cittadina!E cosa dire della dignità dellavoro quando il confronto coni venditori ambulanti sembraquasi autorizzarci a trattarlicome lavoratori di serie B, adimporre trattative, a volte este-nuanti, sul costo di vendita deiloro articoli, quasi fossimo noia dover decidere al posto loro,sminuendo anche il valoredella loro attività?! Cari amici, vi siete mai doman-dato cosa si prova a fare e dis-fare in continuazione il propriobanchetto?! E’ quello che probabilmentedovreste iniziare a chiederviprima di frequentare i mercati. Sarebbe bello se esso fossepermeato da una nostra sensi-

bilità più forte, dauna condivisioneche ci consentisse dicomprendere chequesto mondo dellavoro è molto piùampio di quello cheviviamo quotidiana-mente, in modo dar i d i m e n s i o n a r ealcuni privilegi ecombattere a favoredelle loro battaglieancora tutte aperte,benchè non troppovisibili.Cari amici, il mioprotagonista di oggiè il trentenne Giaco-mino, meglio cono-sciuto dai suoi concittadini diFondi, Giacomino ha deciso dilavorare con il cibo scelto dalui, nei mercati settimanalidella nostra provincia. Unascelta consapevole legata allasua grande passione. La storia di Giacomino passaper due temi fondamentali: ilculto della qualità dei suoi pro-dotti ed il rispetto delle regolecommerciali. Giacomino tivende pane, formaggi, porchet-ta e ti fa lo scontrino, diretta-mente sul suo mezzo.

Una “anomalia” che dovrebbeessere la prassi, l’ho incontratoal mercato durante una tipicagiornata di lavoro.Il mio amico Giacomino frapoco compie 30 anni ma ha ilviso allegro e fresco di unragazzino, che con soddisfa-zione e razionalità parla deisacrifici e delle strategie adot-tate per la sua attività commer-ciale. Anni di esercizio economico,locale, in cui Giacomino si èvisto crescere nel vero sensodella parola, Giacomino sem-

bra cresciuto dentro il suoampio e luminoso mezzo, visi-bile a qualsiasi pedone di pas-saggio, che ogni tanto guardaincuriosito i suoi prodotti sem-pre ben in vista. Cari amici, Giacomino dà ilbuongiorno a tutti e inizia feli-ce il suo lavoro insieme allamoglie e nel momento stesso incui acquisti i suoi prodotti,trovi la sua complicità e genti-lezza, ingredienti che ti fannosentire coccolato e importante.Auguri Giacomino che la vitati sorrida sempre.

di Salvatore Lonoce

Dedicato a Giacomino lavoratore ambulante

Cari lettori e lettrici,oggi voglio farvi conoscere unanuova figura professionalenell’esperienza della dr. ssa Fla-via Anastasi, che sta collaboran-do con la nostra Federazione diEnti No Profit del Lazio “APSFARERETEONLUS”, nell’areadella comunicazione sociale. E’difficile dare una definizioneunivoca e dettagliata di cosa siintenda per “comunicazionesociale”. In maniera semplicisti-ca, si può affermare che conquesto termine si identifica l’at-tività realizzata dai settori dipubblica utilità, dunque essacomprende tutte le attivitàcomunicative legate al settoreistituzionale e volte a promuove-re un avvicinamento dei cittadinia norme e servizi; al settoresociale come espressione divalori e diritti; al settore dellerappresentanze socio-economi-che e della stessa impresa checomunica in area extra-commer-ciale. Questo tipo di comunica-zione si caratterizza per la suavocazione civile e sociale, per ilfatto di collegarsi alle tematichevicine al benessere collettivo,quali la difesa dell’ambiente, latutela dei diritti sociali, il soste-gno alle persone vulnerabili. Inquesto caso le campagne dicomunicazione sociale hanno lafinalità di sensibilizzare l’opi-nione pubblica nell’affrontareproblemi di carattere ed interes-se collettivo partendo dallamodifica e dal cambiamento diatteggiamenti e comportamentidegli individui e dei gruppi

sociali. Cara Flavia, raccontaci breve-mente di te, del tuo percorso distudi… Ho conseguito la LaureaMagistrale in ComunicazioneScientifica Biomedica presso“La Sapienza”, Università diRoma, appartenente al macro-settore di Scienze della Comuni-cazione pubblica, d’impresa epubblicità. Un corso interdisci-plinare, interfacoltà tra Scienzepolitiche, Comunicazione,Ricerca sociale e la Facoltà diFarmacia e Medicina in cui lacomunicazione declinata invariegati ambiti, assume unruolo centrale. La mia tesi magi-strale ha vinto il primo premiomesso in palio dall’UniversitàLa Sapienza con il bando affe-rente le tematiche della disabili-tà. In seguito ho conseguito laqualifica di Redattrice dei pro-dotti editoriali, lavorando pres-so una casa editrice specializzatain editoria scientifica ed univer-sitaria. Infine mi sono dedicataanche allo studio dell’insegna-mento dell’italiano per stranieri,tramite un percorso caratterizza-to dalla mia partecipazione all’e-same Ditals dell’Università perStranieri di Siena, nonché dallosvolgimento di attività di volon-tariato nell’Associazione Dialo-go Onlus di Aprilia, aderentealla Rete Scuole Migranti diRoma, presso l’Incubatore Soli-dale di Via Cattaneo nr 4 e pres-so alcune Scuole di Aprilia ePomezia. Quali argomenti hai trattatonella tesi di laurea? Ho scrittouna tesi di laurea dal titolo “Pro-spettive sociologiche nei distur-bi dello spettro autistico” (peral-tro pubblicata da Aracne editricea Giugno 2017 con la prefazionedella relatrice prof.ssa MichaelaLiuccio) nella quale ho appro-fondito, in chiave sociologica,ciò che la comunità scientificainternazionale definisce una dis-

abilità complessa e permanentenell’ambito della comunicazionesociale e comportamentale: l’au-tismo. L’originalità della tratta-zione sta nel lasciare sullo sfon-do la cornice concettuale delleclassificazioni specialistiche emediche, al fine di far emergerele connotazioni sociali dell’auti-smo in connessione con la dis-abilità. L’innovatività della chia-ve di lettura del mio lavoroemerge nella prospettiva di con-siderare l’autismo un fenomenomultidimensionale, non sololimitato all’ambito medico epatologico. Di cosa ti occupi? Attualmentesto partecipando al Progetto Ipo-cad Regione Lazio, finanziatodal Ministero del lavoro e dellePolitiche sociali e dal FondoFami 2020 in qualità di docentedi lingua italiana per stranieri,nello specifico mi sto occupodella didattica inclusiva deibambini stranieri della scuolaelementare Grazia Deledda diAprilia. Inoltre sto curando laComunicazione dell’Associazio-ne di promozione sociale APS“FARERETEONLUS”, un net-work associativo che promuovei valori dell’inclusione e dellasolidarietà sociale a tutti i livellie della lotta alla povertà moralee materiale.In cosa consiste la comunica-zione sociale dell’AssociazioneAPS “FARETETE ONLUS”?Fondamentale per APS FARE-RETEONLUS è promuoverel’obbiettivo che la comunicazio-ne persegue: “fare comunità”,creare coesione sociale e diffon-dere relazioni qualitativamentevalide, saldamente ancorate aiprincipi di eguaglianza e disostenibilità sociale, fraternità evicinanza tra le persone e svilup-pare la cultura del Bene Comu-ne. Queste ultime oggi sonomolto più difficili da trovarerispetto a quel che si creda;

nell’odiernas o c i e t àmanca l’at-t e n z i o n eall’inclusio-ne dei sog-getti svan-taggiati e piùf ac i lmen tevulnerabi l ied allo svi-luppo di con-testi e pro-cessi sociali“ u m a n i ”aperti e nonghettizzanti es t i g m a t i z -zanti. Nel tuo blog“Punto eVirgola” sono presenti nume-rosi articoli che affrontanotematiche sociali complesse.Quale messaggio vorresti tra-smettere? I destinatari dellacomunicazione sociale non sonoassimilabili a numeri. Non contaquante persone siano state rag-giunte da un’azione di comuni-cazione bensì quanti di loromodificheranno il loro compor-tamento in seguito. Ciò significache, se si riesce a rafforzare illegame sociale ed a contribuirealla costruzione e decostruzionedi problematiche reali nella lororappresentazione, si sta andandonella direzione giusta: verso lagiustizia sociale e la solidarietà. Quali sfide incontra oggi ilMondo del Non Profit? Il pro-blema della comunicazioneverso l’esterno diventa fonda-mentale per il mondo non profitproprio perché esso è fondatosull’aggregazione, dove que-st’ultima è intesa come consensointorno ad un progetto socialee/o civile. Per questo tipo direaltà, la comunicazione è voltasoprattutto ad attività di fundrai-sing, cioè al reperimento dirisorse finanziarie, e people rai-

sing, cioè al reperimento dinuovi volontari, un maggiorcoinvolgimento di quelli già pre-senti ed il consolidamento dellemotivazioni nei fondatori e negliassociati. Una buona comunica-zione diventa dunque strategicanon solo per rendicontare, maper progettare insieme il “futu-ro” e allargare la base dellerisorse, sia umane che economi-che. E’ importante comunquesottolineare che la genesi di que-sta nuova e sempre crescentedisciplina va rintracciata all’in-terno di una più ampia prassioperativa di carattere pedagogi-co-informativo, che si pone l’o-biettivo principale di sensibiliz-zare il pubblico rispetto ad undeterminato problema o situa-zione al fine di trovare modalitàper agire su di esso e migliorarloo sensibilizzare la collettivitàrispetto agli effetti dannosi dideterminati comportamenti percostruire il migliore dei Mondipossibili. Per gli Enti No-Profitquesti sono elementi essenziali:senza la comunicazione gli entino-profit rinuncerebbero al lororuolo di innovazione e cambia-mento culturale e politico.


A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazionesociale. Per scrivermi:[email protected]

RUBRICA TERZO SETTORE E PRIVATO SOCIALE: MONDI VITALI E CAPITALE SOCIALELA BELLEZZA DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE:

EDUCARE AI VALORI DELLA SOLIDARIETÀ E DELLA GIUSTIZIAVI PRESENTO LA DR. SSA FLAVIA ANASTASI, ESPERTA DI COMUNICAZIONE SOCIALE

Biglietti posto unico numerato

euro 15,00


Cerimonia presieduta da Simone Di Leginio, presidente. dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

INTITOLATA LA SEZIONE ANCR DI LATINA AL T.C. GELASIO CAETANILa figura dell’eroe del Col di Lana è stata ripercorsa da Pier Giacomo Sottoriva

Presente Tommaso Agnoni, presidente della Fondazione Roffredo Caetani di Noemi RealiIntitolata la Sezione di Latinadell’Associazione NazionaleCombattenti e Reduci, allaMemoria del Tenente Colonnel-lo Gelasio Caetani. La Cerimo-nia si è tenuta sabato 28 aprile apartire dalle 10:30 ed ha avutoluogo presso la Casa del Com-battente di Latina, edificio stori-co di fondazione. Gelasio Caeta-ni non ha bisogno di presenta-zioni in quanto noto non solo sulnostro territorio, ma in tutto ilmondo; fu l’ideatore dell’epicamina del Col di Lana del 17Aprile 1916, uno fra gli episodipiù eroici del Primo ConflittoMondiale, venne nominatoCavaliere dell’Ordine dellaCorona d’Italia, insignito di treMedaglie d’Argento al ValorMilitare, della Croce dell’Ordi-ne Militare di Savoia e di unaCroce di Guerra per il valore dalui dimostrato durante gli eventibellici. Alla cerimonia sonointervenuti l’avvocato SimoneDi Leginio, in qualità di presi-dente dell’Associazione Nazio-nale Combattenti e Reduci -Sezione di Latina, l’architettoTommaso Agnoni quale presi-dente della Fondazione RoffredoCaetani di Sermonata ONLUSed anche il dottor Pier GiacomoSottoriva, autore del testo“Gelasio Caetani (1877-1934).Il realismo dell’Utopia. Appuntiper una biografia”, il cui ricava-

to è destinato alla FondazioneCaetani. Per la sua valenza stori-co-culturale, la cerimonia sionora della concessione del“Logo Ufficiale delle Comme-morazioni del Centenario dellaPrima Guerra Mondiale” edaccredita lo stesso quale proget-

to rientrante nel “ProgrammaUfficiale delle Commemorazio-ni del Centenario della PrimaGuerra Mondiale”, a cura dellaPresidenza del Consiglio deiMinistri - Struttura di Missioneper gli Anniversari di interessenazionale. In questo modo siintende solidificare lo storicolegame con la casata dei Caetanied il territorio pontino onorandola memoria di Gelasio Caetanisia per le proprie esemplari virtùmilitari che civili, quale uno tra iprincipali fautori della bonifica

integrale delle Paludi Pontine. Aricordarci del “genio” di Caetaniè Pier Giacomo Sottoriva: “haconsumato la sua vita in soli 57anni, ma ha lasciato segnaliimportanti. È stato l’ ingegnereminerario che ha fatto progredi-re le ricerche minerarie anche

negli Stati Uniti, luogo dove lehanno inventate. Non dimenti-chiamo, poi, che il Giardino diNinfa è stato giudicato il piùimportante giardino d’Italia diorigine privata. Una volta finitala guerra, Caetani attraversoquesto giardino, ha voluto ritro-vare la pace con se stesso. Ricor-diamo poi il Col di Lana che èservito a salvare migliaia di vite.Gelasio in pochi mesi si accorgeche avevamo perso dodicimilauomini, lui stesso provvide a sti-vare la galleria con cinquemila

chili di materiale esplosivo e acollegare tutti i detonatori. Nellanotte tra il 17 e 18 aprile 1916salta in aria la cima e scava uncratere profondo ottanta metrinei quali si perdono letteralmen-te cento soldati austriaci e gliitaliani passano attraverso la gal-leria e conquistano la cima. Lacerimonia si è conclusa comme-morando la memoria del cava-

liere Agostino De Massimi, giàpresidente dell’AssociazioneNazionale Combattenti e Reduci- Federazione Provinciale diLatina e si è avvalsa per tutta ladurata della stessa, della presen-za di un trombettista in forza allaFanfara “A. Cotterli” dell’Asso-ciazione Nazionale Bersaglieri -Sezione di Aprilia. Foto di Gianfranco Compagno


Gentile Avvocato,sono la mamma di due ragazzidi quindici e tredici anni. Neigiorni scorsi il minore, duranteuna partita di calcio nell’ora dieducazione motoria a scuola, èstato spinto da un compagno e,nel cadere a terra, si è frattura-to un polso. In quel momento ilprofessore era poco distante adimpartire istruzioni alle ragazzedella classe che, invece, gioca-vano a pallavolo e non ha vistol’azione. Abbiamo subito fattola richiesta di risarcimento allascuola ma vorrei sapere se cisono delle procedure particolarida seguire e se è sicuro che ver-remo risarciti.Grazie.M.A.

Gentile lettrice,La scuola, nel momento in cui levengono affidati gli studenti,ha degli obblighi ben precisi intermini di custodia e vigilanza.È necessario pertanto, che il per-sonale scolastico vigili suglialunni o gli studenti, affinchénon accadano incidenti, che pos-sano danneggiare l’incolumitàfisica di ragazzi.Le scuole sono coperte da assi-curazione per simili eventi ma, ilrisarcimento non è sempre dovu-to né, tantomeno, automatico. Inprimo luogo, occorre dimostrarel’evento, ad esempio la cadutadell’alunno e la c onseguentelesione subita dalla sua integritàfisica (un taglio, una slogatura,una frattura, ecc.). Ilcosiddetto fatto storico puòessere provato anche con ledichiarazioni dello stesso istitutoscolastico il quale conferma l’e-vento e la relativa dinamica. Incaso di infortunio, infatti, l’inse-gnante presente deve relaziona-re, sul fatto e per iscritto, al diri-gente scolastico e che, per legge,avete diritto di chiedere unacopia della detta relazione.In secondo luogo, il fatto storicodeve essere avvenuto all’internodell’istituto scolastico durantel’orario in cui lo studente eraaffidato alla custodia e alla vigi-lanza della scuola. In presenza diquesta circostanza la legge pre-sume che l’evento lesivo siaavvenutoper causa e colpa del-l’istituto affidatario.In altri termini, la scuola ha cau-sato l’evento lesivo in questione,poiché non lo ha impedito, non-ostante il ragazzo fosse sotto lasua vigilanza. L’istituto scolasti-co coinvolto avrà, però, facoltàdi superare la presunzionedi responsabilità dimostrandoche, nonostante la vigilanza, l’e-vento si è verificato per causenon imputabili alla scuola stessa.E’ proprio per questo che la sem-plice caduta dellostudente nelle ore di lezione o,comunque, durante la permanen-za a scuola, potrebbero non esse-re sufficienti a concretizzare ildiritto al risarcimento deldanno. Infatti, l’istituto potrebbe

dimostrare che l’evento lesivo èavvenuto indipendentementedalla vigilanza dovuta ed opera-ta, oppure in circostanze tali daessere assolutamente imprevedi-bili ed inevitabili.Il codice civile prevede laresponsabilità degli insegnantiper i danni subìti dagli alunnidurante il tempo che essi sonosotto la loro diretta supervisione;ma tale responsabilità trova unlimite in tutti i casi in cui l’even-to si sia verificato per “caso for-tuito”, ossia per una concomi-tanza imprevedibile e improvvi-sa. Insomma, tutte le volte in cuiil profesore, anche usando unadiligenza irreprensibile, nonpoteva minimamente prevederein anticipo ed evitare l’infortu-nio, non ha alcun obbligodi risarcimento del danno(ovviamente, per conto deldocente risponde, eventualmen-te, il Ministero dell’Istruzione).Al contrario il professore, e piùin generale la scuola, risponde-ranno del danno qualora, in vio-lazione del dovere di sorveglian-za e di addestramento, abbianopermesso che gli allievi svolges-sero attività violente con il con-senso dell’insegnante oppure seil danno sia stato determinatodall’uso di attrezzature inidoneeo intrinsecamente pericolose otali da implicare un margine dirischio di incidenti superiore chepoteva essere previsto e oggettodi prevenzione.Vediamo dunque che, nel caso diattività ordinaria svolta a scuolanell’ambito dell’ora di educazio-ne motoria, alcuna responsabilitàpotrà essere imputata all’Istitutose l’infortunio si è verificatodurante una normale azione digioco non pericolosa né aventecarattere illecito, dato che, anchecon tutte le cautele del caso, unsimile evento non può essereprevisto né evitato.La Cassazione è più volte inter-venuta su casi simili e l’orienta-mento ormai consolidato è da unlato per escludere la risarcibilitàdei coidetti “danni minimi” e,dall’altro, per circoscrivere ilrisarcimento ai casi in cui siaconfigurabile una inosservanzadegli obblighi di vigilanza daparte degli insegnanti e dellascuola.Secondo la Suprema Corte,infatti, tutte le volte che si èdavanti a una lesione di minimaentità non scatta l’indennizzo. Ilcaso tipico è quello dell’allievoche colpisca male la palla e sub-isca una lesione alla falange diun dito. In tali ipotesi, il fatto chel’evento sia imprevedibile e ine-vitabile è insito nella natura stes-sa del danno “minimo” riportato:tali infortuni, infatti – sostengo-no i giudici – è inevitabile solose non tramite il divieto assolutoper gli allievi di svolgere qual-siasi attività sportiva (Cass. sent.n. 11188/2015).Un’altra recente sentenza (Cas-sazione n. 6844/2016) ha poichiarito definitivamente qualisiano i criteri per ottenere ilrisarcimento a carico del Mini-stero: «In materia di risarcimen-to danni per responsabilità civileconseguente ad un infortuniosportivo verificatosi a carico diuno studente all’interno dellastruttura scolastica durante le

ore di educazione fisica, nel-l’ambito di uno svolgimento douna partita - recita la sentenza -ai fini della configurabilità diuna responsabilità a carico dellascuola ex art. 2048 cod. civ. ,incombe sullo studente l’oneredi provare il fatto costitutivodella sua pretesa, ovvero l’illeci-to subito da parte di un altro stu-dente, e sulla scuola l’onere diprovare il fatto impeditivo, ovve-ro di non aver potuto evitare,pur avendo predisposto le neces-sarie cautele, il verificarsi deldanno». Nel caso particolare,che riguardava un infortunioavvenuto durante una partita dicalcio a scuola, poi, i giudicidella Suprema corte si sono rifat-ti alla sentenza della Cassazionen.15321 del 2003: «In particola-re, non può essere considerataillecita la condotta di gioco cheha provocato il danno se è statatenuta in una fase di gioco quale

normalmente si presenta nelcorso della partita, e si è tradot-ta in un comportamento normal-mente praticato per risolverla,senza danno fisico, se non è inconcreto connotata da un gradodi violenza e irruenza incompati-bili con il contesto ambientale econ l’età e la struttura fisica

delle persone partecipanti algioco».Per quanto detto, pertanto, riten-go che la richiesta di risarcimen-to avanzata dalla lettrice nonverrà accolta per mancanza deipresupposti di responsabilità incapo all’Istituto scolastico.

L’AVVOCATO RISPONDE

Avv. Margherita Corneli

Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]

INFORTUNIO DELLO STUDENTE DELL’ORARIO DI EDUCAZIONEMOTORIA – LA SCUOLA DEVE RISARCIRE IL DANNO?


DAL DIARIO DI GUERRA DI ERNESTO BONACINI UNA STORIADI AMICIZIA CHE PARE TRATTA DAL LIBRO “CUORE”

di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it [email protected]

“Voglio dire grazie ai familiaridi Giuseppe Medici di Casal-grande (RE) che aiutò mio padrea sopravvivere nel campo di Zei-thain in Germania”. Questo ilmio appello pubblicato nellemaggiori testate giornalistichedell’Emilia Romagna. Unarichiesta specifica perché chi

può possa aiutarmi nella arduaricerca dei parenti del soldatoemiliano. Nato presumibilmenteintorno agli anni 20 è molto dif-ficile sia ancora in vita e chissàpure dove vivranno ad oggi figlie nipoti.Una storia commovente che miha preso il cuore emersa dallarecente trascrizione integrale del“diario di guerra e prigionia dimio padre”, l’allora soldato sem-plice Ernesto Bonacini. Nato aReggio Emilia nel 1923 ma tra-sferitosi con la famiglia ad Apri-lia (LT) negli anni 60 per motividi lavoro, aveva celato quel vis-suto doloroso anche a noi figli. Ildiario nascosto tutta la vita nelcomodino a fianco al letto,

avvolto in fogli di un vecchiogiornale. La storia di un umilesoldato costretto alla partenzaper la guerra ed a subire la pri-gionia in un campo di concentra-mento nazista dopo l’8 settem-bre 1943. Catturato dai tedeschiin Grecia nonostante fosse anco-ra ricoverato nell’ospedale mili-tare di Agrinion per una graveforma di malaria. Pagine ingiallite dal tempo,righe scritte con inchiostro sba-vato e calligrafia incerta, semprepiù spigolosa, quasi illeggibilecon il passare dei giorni nelcampo-lazzaretto Reserve Laza-rett di Zeithain, e l’acuirsi degliaccessi malarici, della fame e deisoprusi dei nazisti. In quellepagine, impressa tra le lacrime,la lotta quotidiana con la morte,sorretto Ernesto dal solo pensie-ro di potersi ricongiungere aipropri cari, ai miei nonni, al fra-tello Dante che non sapeva giàmorto e disperso in Russia. Macome un fiore può sbocciareanche tra le pietre, così in quelcontesto dove regnava egoismoe tanta cattiveria, come arcoba-leno del cuore dopo il peggioredei temporali ecco comparired’incanto nel diario sentimentiche sembrano fortunatamentenon soccombere neppure nellecondizioni più ostili. Tra quellerighe che a fatica sono riuscita adecifrare ecco emergere una sto-ria che pare tratta dal libro“Cuore” ed invece non è unromanzo, è tutto reale. Una sto-ria commovente di amicizia esolidarietà tra prigionieri. Lui,eroe protagonista, è un soldatodel territorio reggiano, GiuseppeMedici di Casalgrande. Il suoindirizzo è riportato in bella cal-ligrafia in un foglietto tra lepagine del diario, tra i nominati-vi degli amici degni di nota, daricordare.

È il 18 febbraio 1944. Scrivemio padre dopo una terribilecrisi febbrile che lo ha colto sullavoro nel lager: “ Medici ditanto in tanto si avvicina cercan-do di portarmi un poco di con-forto. Caro amico quel Medici,ci siamo trovati in tanta mise-ria”. Altro accesso malarico;febbricitante, dopo aver invanoelemosinato del cibo nelle cuci-ne del campo scrive Ernesto:

“Afflitto, affamato, umiliato,senza alcuna speranza mi coricoin branda per piangere sotto lecoltri. Ripenso con nostalgia aimonti in quella lontana Grecia,magari fossi morto laggiù com-battendo che morire di fame inquesta squallida baracca. Mac’è chi dà amore, c’è chi sidistingue dalla massa che mi fascherno, ed è Giuseppe Medici.Si avvicina alla branda, “Man-gia” mi dice, offrendomi unacolossale patata ancora fuman-

te. “Ti ringrazio, Medici, soquanto ti costi (ndr: l’alimenta-zione riservata ai prigionieri erascarsissima) la mangerò questasera quando starò meglio”. Nonerano passati che pochi minutiche lo vedo di ritorno, “Mi rac-comando di cucinare bene que-sto ben di Dio” mi dice, e dalletasche del pastrano prima e daquelle della giacca e dei panta-loni è un uscire di prosperose

patate. “Queste” prosegue “nondanneggiano alcuno perchésono del magazzino dei tedeschie quindi non subentrano nellarazione. (…) Sono passate dapoco le 17, è già notte, e Mediciritorna (ndr: dal lavoro) fradicioe tremante. Chiede di me nonvedendomi e si avvicina allabranda, mentre io ho raggiuntol’apice della febbre…...(ndr:seguono parole illleggibili).“Non ho combinato nulla” glidico, “questa maledetta malaria

mi ha colto anche oggi.” “Oh,non fa nulla” mi risponde“anche se questa sera andrò aletto tardi per cucinare domaniriposerò di più.” Lo lascio quin-di intento nella cucina mentre iopenso al suo nobile cuore. Sultardi vengo svegliato dolcemen-te. “La cena è pronta” mi dice.“Coraggio Ernesto, questo è dadividere” ma quanto innanzinon mi stuzzica l’appetito forseperché mi sento enormementedebole. Mi sforzo, spinto dalleparole fraterne del Medici (….).Come si evince da queste righemio padre soffrendo frequente-mente di gravi accessi malarici,era impossibilitato persino aprocurarsi il cibo. Oltre al soste-gno morale, Giuseppe si preoc-cupava della sua alimentazione,dividendo con mio padre il giàmisero pasto ed arrivando, comeavete letto, a sottrarre per luiviveri dal magazzino dei tede-schi. Se si fossero accorti delfurto Giuseppe sarebbe statofucilato o massacrato a bastona-te, come mi hanno raccontatoalcuni sopravvissuti dei campi diconcentramento.Venerdì 4 maggio in Emilia èstato pubblicato il mio appellosul “Resto del Carlino” ed altrigiornali mi hanno confermato leprossime pubblicazioni. Hoscritto anche al Comune diCasalgrande. Spero presto diavere un contatto con la fami-glia. Nel diario a fine febbraiodel 1944 mio padre riporta cheGiuseppe era “ammalato e note-volmente dimagrito, trasfiguratonel volto”. Poi nessuna traccia dilui tra le pagine. Vorrei tantosapere se il suo “nobile cuore” ètornato a casa dopo l’infernodella prigionia in Germania.Vorrei sapere se Lui, come miopadre, ce l’ha fatta. Maledetta laguerra in ogni tempo.

“Giuseppe Medici rischiò di essere ucciso per mio padre. Vorrei potergli dire grazie. Fu lui che aiutò mio padre malarico a sopravvivere nel lager in Germania ”

L’APPELLO PUBBLICATO SUI PIÙ IMPORTANTI GIORNALI EMILIANI

Un amico, un padre e marito affettuo-so, un cittadino disponibile e versati-le non si può dimenticare. Sono tra-scorsi venticinque anni da quel tragi-co evento quando, con un gesto dis-sennato, ci è stato portato via GiorgioBuzzi, allora Vice Presidente delComitato di Quartiere di Campo diCarne. Ancora oggi, 4 maggio 2018,ci raccogliamo con affetto attorno aisuoi cari per commemorarne il ricor-do, in quel luogo dove, inaspettata-mente un uomo estraneo e mai vistoprima, scendendo dalla sua auto,ubriaco e drogato, lo ha ucciso con uncolpo di pistola alle spalle. Era il 4maggio del 1993 e Giorgio, 48 anni,nel pieno della sua esemplare esisten-za, rimaneva esanime a terra, sotto losguardo gelato e sbigottito di quantierano accorsi, richiamati dagli spari.Alle ore 17,30, Campo di Carne si èdato appuntamento in Via Callas,

dove gli è stata dedicata una targacommemorativa per poi, arrivarenella Parrocchia dell’Annunciazionedella Beata Vergine Maria per laSanta Messa alle ore 18,00. Un salutoe un abbraccio affettuoso a Giorgioda parte dei suoi concittadini che nondimenticano la sua testimonianza diuomo giusto, pacifico e generoso.

Comitato Quartiere Campo di Carne

IL RICORDO DI GIORGIO BUZZI, ALLORA VICE PRESIDENTEDEL COMITATO DI QUARTIERE DI CAMPO DI CARNE


dallaRegionedi Bruno Jorillo

APPROVATO IN GIUNTA IL BILANCIO 2018-2020La Giunta regionale ha approvato il Bilancio previsionale 2018-2020, la Legge distabilità 2018 e il Documento di Economia e Finanza Regionale 2018-2020 chevengono ora trasmessi al Consiglio per l’esame e il varo definitivo. Il bilancio libe-ro della Regione, al netto dei trasferimenti dello Stato, ammonta a circa 3,9 miliar-di di euro, di cui 324 milioni destinati al Fondo taglia tasse, 840 milioni per lespese di funzionamento e obbligatorie, 1,3 miliardi per il servizio del debito. Perle politiche settoriali di natura corrente sono destinati circa 700 milioni, di cui oltrela metà è destinata al trasporto pubblico locale e al cofinanziamento regionale deifondi strutturali. La Regione continua a sostenere una serie di interventi strategici su ambiente, edi-lizia scolastica e mobilità attraverso la programmazione unitaria tra risorse delBilancio, Fondo Sviluppo e Coesione e quota regionale dei programmi comunitari.Il tutto per un totale di 741 milioni di euro per 2018 al netto di altri trasferimentistatali e comunitari. Prosegue, inoltre, l’impegno della Regione per il contenimen-to della spesa pubblica e la razionalizzazione dei beni immobili ad uso istituziona-le. Sul piano fiscale, il Bilancio 2018 conferma le esenzioni e le riduzioni dell’addi-zionale regionale Irpef con un criterio di progressività per i soggetti con redditoimponibile superiore a 35mila euro e fino a 75mila euro. Il beneficio riguarda 2,8milioni di contribuenti del Lazio. In particolare, l’esclusione dalla maggiorazione Irpef riguarda:i nuclei familiari numerosi (con tre o più figli a carico) e quelli con uno o più figliportatori di handicap;gli ultrasettantenni portatori di handicap appartenenti a nuclei familiari con un red-dito non superiore a 50mila euro.La rimodulazione progressiva, in chiave riduttiva, del prelievo Irpef ricalca quelladell’anno fiscale 2017: per i redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro, il prelievo aggiuntivo si con-ferma ridotto dall’1,6% all’1,1% (da 3,33% complessivo al 2,83%);per i redditi compresi tra 28.000 euro e 55.000 euro, il prelievo aggiuntivo si con-ferma ridotto dall’1,6% all’1,2% (da 3,33% al 2,93%);per i redditi compresi tra 55.000 euro e 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo si con-ferma ridotto dall’1,6% all’1,3% (da 3,33% al 3,03%). La Giunta regionale ha inoltre approvato il Rendiconto generale della RegioneLazio per l’esercizio finanziario 2017, rispettando la scadenza del 30 aprile previ-sta dalla normativa vigente. Il Rendiconto verrà trasmesso alla Corte dei Conti peril giudizio di parifica e, successivamente, al Consiglio regionale. “L’approvazione in Giunta del Bilancio è un passo fondamentale in questo avviodi legislatura. Ora la parola passa al Consiglio – parole del presidente, Nicola Zin-garetti, che ha aggiunto: confido in un confronto costruttivo e nella disponibilitàdi tutta l’assemblea regionale per un’approvazione rapida della Legge di Bilancioche permetterà alla Regione Lazio di ripartire con una programmazione strategicae condivisa e con nuovi investimenti”. “Il Bilancio che la Giunta ha approvato e che trasmettiamo al Consiglio consentedi rimettere in moto la macchina amministrativa. Per quanto riguarda le misurefiscali, confermiamo gli interventi già messi in campo nel 2017 in un’ottica diequità sociale e attenzione ai ceti più deboli con una riduzione complessiva del-l’addizionale regionale Irpef pari a 324 milioni di euro – è il commento di Ales-sandra Sartore, assessore al Bilancio, Patrimonio e Demanio. Nell’ambito delpatrimonio regionale, una spinta in più verso la razionalizzazione delle sedi istitu-zionali e l’azzeramento dei fitti passivi. La manovra prevede di continuare con lapolitica degli investimenti per lo sviluppo attraverso la programmazione unitaria ele risorse del Fondo Sviluppo e Coesione”- ha detto ancora Sartore.

VACCINI: NEL LAZIO COPERTURA AL DI SOPRA DELLA MEDIA NAZIONALE

Vaccini, la Regione Lazio è al di sopra della media nazionale per le coperture vac-cinali obbligatorie: superata la cosiddetta soglia di gregge del 95%. Un risultato

importante soprattutto per la salute dei più piccoli e che dovrà essere consolidato. “Il Lazio leader per vaccinazioni. Grazie al ministro Lorenzin e al presidente ISSRicciardi per le loro parole di incoraggiamento. Andremo avanti a tutela della salu-

te”- così su Twitter il presidente, Nicola Zingaretti. “Lo spirito della Legge era quello di aumentare la copertura vaccinale e le famigliedel Lazio hanno risposto a pieno – così l'Assessore alla Sanità e Integrazionesocio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato, che ha aggiunto: voglio rin-graziare il Ministro Beatrice Lorenzin e il presidente dell'Istituto superiore di Sani-tà (ISS), Walter Ricciardi per aver riconosciuto il grande lavoro che è stato svoltonel Lazio per incrementare i livelli delle coperture vaccinali. Un riconoscimentoche ci incoraggia e che ci sprona a continuare nel nostro impegno quotidiano.Voglio ringraziare in particolar modo le Asl e i professionisti del Servizio sanitarioregionale che ci hanno permesso di raggiungere questi importanti risultati di salutepubblica ed inoltre le Istituzioni scolastiche che in questi mesi di lavoro congiuntohanno evitato disagi alle famiglie. Molto è stato fatto ma ancora molto resta dafare, il prossimo passo sarà quello di migliorare e rendere più accessibile l’Ana-grafe Unica Vaccinale”. “Faccio i complimenti al Lazio perché doveva recuperare una grossa mole di bam-bini non vaccinati, ma i dati di questa Regione sono davvero confortanti- così ilministro della Salute, Beatrice Lorenzin”. “I dati del Lazio sulle vaccinazioni sono in netto miglioramento rispetto ad unasituazione che, rispetto allo scorso anno, ci aveva veramente preoccupato, perchéera stata una delle regioni che aveva aumentato il numero di casi, soprattutto dimorbillo, più di altre. Bisogna quindi ringraziare i servizi vaccinali del Lazio per-ché so, per esperienza diretta, che si sono prodigati molto” – parole del presidentedell'Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, in occasione oggi a Roma dellapresentazione dei dati relativi alle coperture vaccinali del 2017.

REGISTRO TUMORI: VERSO STANDARDIZZAZIONE DEIREFERTI DI ANATOMIA PATOLOGICA

Registro tumori, oggi un decisivo passo in avanti per migliorare e rendere semprepiù utile ed efficace questo strumento. Il decreto approvato dalla Regione Lazio hainfatti proprio l’obiettivo di disciplinare la metodologia di raccolta e standardizza-zione dei referti di Anatomia Patologica.

L’approvazione del documento in attuazione del Programma Operativo 2016-2018. Si tratta delle ‘Linee di indirizzo per l’organizzazione dei servizi di Anato-mia Patologica della Regione Lazio’. Nel 2015 la Regione Lazio ha censito 26 strutture ospedaliere con Servizi di ana-tomia patologica (22 nel territorio della Città Metropolitana di Roma e le restanti4 collocate negli ospedali di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo). Il documento èstato elaborato grazie alla collaborazione del Servizio Anatomia Patologica delPoliclinico Gemelli, del Policlinico Umberto I e del San Camillo-Forlanini. “Questo lavoro è frutto della collaborazione dei professionisti di Anatomia Pato-logica. Diamo così una risposta metodologica fondamentale per la piena applica-zione della Legge regionale votata dal Consiglio per il Registro dei tumori – paroledi Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria dellaRegione Lazio, che ha aggiunto: con le linee guida approvate nel documento dun-que è prevista la standardizzazione delle modalità di refertazione di AnatomiaPatologica seguendo specifiche che rispondono alle esigenze di codifica automa-tica tramite l’istituzione del Registro dei referti Servizi di Anatomia Patologica(RSAP)”

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POMEZIAIl MoVimento 5 stelle Pomezia ha presentato la sua lista di candidati

Lo ha fatto nei locali di via Orazio 57con la numerosa partecipazione di gior-nalisti e cittadini interessati. Presenti diversi esponenti del Movi-mento tra cui la Pometina ValentinaCorrado, Consigliere Regionale, i neoDeputati Marco Bella e Francesco Sil-vestri, il Sindaco di Ardea Mario Sava-rese, nonché i candidati a Sindaco deicomuni limitrofi di Cisterna di Latina,Marco Capuzzo ed Anzio, Rita Polla-strini.La presentazione è stata introdottadagli storici fondatori del gruppoRenzo Mercanti, Giuseppe Raspa eDario Vitiello che hanno ripercorso lastoria e il lavoro svolto dal Movimento5 stelle Pomezia in questi anni.Siamo una grande squadra –dichiara ilCandidato Sindaco Adriano Zuccalà-che va oltre i confini del nostro comu-ne, oltre le logiche delle poltrone egarantisce a tutti i cittadini unione diintenti, competenze, rispetto delle rego-le e soprattutto incorruttibilità.Il Candidato Sindaco prosegue conqualche anticipazione sul programmadi governo per i prossimi 5 anni chevede come sempre il focus sui temiambientali, attenzione allo sviluppo delterritorio e del turismo a Torvaianica,

promozione di edilizia sostenibileanche attraverso il recupero di ecomo-stri, interventi strutturali per gli aiutisociali a famiglie e persone in difficoltàed un piano di rimozione delle barrierearchitettoniche. Sottolineando chetanto è stato fatto ma tanto ancora c’èda fare.A seguire una breve presentazione ditutti i candidati, il giusto equilibrio traconsiglieri uscenti e persone nuove. I nostri candidati sono tutti di Pomezia– continua Zuccalà- vivono e lavoranoqui, per questo conoscono la città, iproblemi da risolvere e le caratteristi-che da valorizzare. Sono impegnati nelsociale, nello sport, nelle associazioni enelle attività produttive.Questa la lista ufficiale dei candidati:Andrea Batistoni (22 anni)Giulio Antonelli (42 anni)Stefano Alunno Mancini (32 anni)Mirella Monti (55 anni)Franco Mondazzi (73 anni)Alessandro Moauro (37 anni)Giulia Pizzuti (23 anni)Cornel Humelnicu (50 anni)Marco De Zanni (49 anni)Marcella Conte (43 anni)Zaira Conficconi (25 anni)Massimiliano Villani (45 anni)

Fabio Tibaldi (44 anni)Gianni Ruo (52 anni)Alessio Ruggiero (25 anni)Teo Minicucci (47 anni)Iolanda Mercuri (56 anni)Federica Mercanti (43 anni)Stefano Maggio (43 anni)

Stefania Padula (53 anni)Rosa Zelletta (53 anni)Luisa Navisse (39 anni)Silvio Piumarta (29 anni)Antonio Pattuglia (55 anni)

Movimento 5 Stelle

COMUNALI A POMEZIA,FI-FDI-LEGA:

“GENERALE MATARRESECANDIDATO SINDACO

CENTRODESTRA”

“Il coordinatore FI Provincia di Roma,Adriano Palozzi, il coordinatore provincia-le FdI, Marco Silvestroni, e il coordinatoreprovinciale della Lega, Claudio Durigon,annunciano di aver trovato l’intesa sul

nome del Generale Pietro Matarrese, qualecandidato sindaco di Pomezia per il centro-destra, in previsione delle imminenti ele-zioni comunali di Pomezia. Il generaleMatarrese è persona dalle grandi compe-tenze umane e professionali, una figuraautorevole e di grande prestigio, l’unica ingrado di rilanciare e ben governare ilComune pometino. Unitariamente alleforze civiche e politiche, che compongonola coalizione, dunque continueremo a lavo-rare per un progetto politico ambizioso einnovativo che, siamo convinti, ci vedràalternativa vincente all’inefficienza delcentrosinistra e al populismo del Movi-mento 5 Stelle”.Così, in una nota, Il coordinatore FI Pro-vincia di Roma, Adriano Palozzi, il coordi-natore provinciale FdI, Marco Silvestroni,e il coordinatore provinciale della Lega,Claudio Durigon.

Da anni rappresenta Pomezia durante importanti eventiGruppo Lavinium della Tyrrhenum, orgoglio della città

È un realtà attivissima datantissimi anni e con il suoelevato livello culturale rap-presenta un fiore all’occhiel-lo per Pomezia. Si trattadella notissima AssociazioneTyrrhenum, sempre in primalinea quando si tratta di pro-muovere il territorio e coin-volgere i suoi abitanti. Lasua attività, iniziata in sordi-na, non si limita a Pomezia,bensì varca i confini non solodella città, non solo quelliregionali, ma anche naziona-li. In particolare il suo Grup-po Storico “Lavinium”riesce a trasmettere profondeemozioni con i suoi tantissi-mi figuranti che riescono aricreare una magica atmosfe-ra e far tornare con gli occhie con la mente ad epocheremote. Due sono le ultimemanifestazioni in ordine ditempo alle quali ha presoparte: i Natali di Roma e gli80 anni di Pomezia.I rappresentanti della Tyrrhe-num non nascondo tuttaviauna cerca amarezza e hannodetto che “Dispiace che leamministrazioni non si ren-dano conto delle potenzialitàdi sviluppo turistico di talimanifestazioni di carattereinternazionale. Ma, comedirebbe Cicerone, “Dumanima est, spes est”, finchéc’è vita c’è speranza!”.

I Natali di Roma, 2771 can-deline per l’UrbeUna splendida giornata disole ha creato la giusta atmo-sfera per festeggiare i 2771anni di Roma. Domenica 22Aprile il “Lavinium” ha par-tecipato, per il quindicesimoanno consecutivo, alla gran-de parata internazionaleorganizzata dal Gruppo Sto-rico Romano per far riviveree rendere omaggio alla storiadella Città Eterna. Tra i 48

gruppi di rievocazione stori-ca provenienti da tutto ilmondo (Nuova Zelanda,Bulgaria, Germania, etc.)c’era anche la rappresentati-va di Pomezia che, con i suoipersonaggi, rappresentandole origini mitiche di Roma,era in testa al corteo. Lagiornata è iniziata con lacerimonia di accensione delfuoco, alla quale hanno presoparte i rappresentanti di ognigruppo per poi proseguirecon la sfilata lungo le vie

della città. Il Gruppo Storico“Lavinium”, sia per il nume-ro (40 persone) che per lavarietà dei personaggi (ReLatino, Fauno, Lavinia,Enea, Ascanio, Turno, etc.),ha suscitato la curiosità dellemigliaia di spettatori presentiche hanno richiesto ai nostririevocatori, in un bellissimomix di lingue, informazionisulla storia del nostro territo-rio. Tanta è la soddisfazioneper essere i “veterani” di unevento tanto suggestivoquanto poco sponsorizzato,sia a Pomezia che nella stes-

sa Roma.

80° compleanno di Pome-ziaPochi giorni dopo, il 25 apri-le, in occasione degli 80 annidalla fondazione di Pomezia,non poteva certo mandare laspettacolare coreografia delGruppo Storico “Lavinium”che ha accolto con piacerel’invito dell’AssociazioneColoni, sfilando lungo le viedel centro cittadino. Si è trat-tato di un corteo multiepocache è partito dal bivio diPomezia, ha percorso viaRoma ed è poi terminato in

Piazza Indipendenza, dove èstato possibile assistere alleesibizioni della Banda diSanta Cecilia, dei giovanisbandieratori e delle danzedegli anni ’40 e ’50. La sfila-ta ha rappresentato la storiadella città, dalle sue originimitiche (con lo sbarco diEnea sulle coste dove attual-mente sorge Torvaianica eCampo Ascolano) alla boni-fica e all’arrivo dei coloni,oltre a prevedere la parteci-pazione delle associazionidelle forze armate e di altrerealtà del territorio. “Lanostra Associazione - hannodetto i referenti della Tyrrhe-num - ha voluto così esserepartecipe in un momentoemozionante ed importanteper la vita della città e altempo stesso rendere omag-gio a Pietro Bisesti, storicofondatore dell’AssociazioneColoni, che ha speso la suavita nel cercare di tramanda-re alle future generazioni lastoria della bonifica dellenostre terre e i racconti divita degli abitanti di Pome-zia dagli Anni ’30 ad oggi”.Chi fosse interessato a parte-cipare alle prossime iniziati-ve della Tyrrhenum può con-tattare i numeri 331/7996787e 347/1729031.

Fosca [email protected]


ANZIO - NETTUNONETTUNO, IL SINDACO ANGELO CASTO SFIDUCIATO DA 13 CONSIGLIERI.

ARRIVA IL COMMISSARIO PREFETTIZIO BRUNO STRATIdi Linda Di BenedettoIl sindaco Angelo Casto dopo 1 anno ed 11mesi di mandato é stato sfiduciato. Castonon ha convinto, nemmeno quando ilprimo maggio in una nota stampa accusavauna testata locale di millantare una crisi inatto e tranquillizzava la cittadinanza in que-sti termini: “Lavorare bene e in totale colla-borazione è possibile ed è ciò che il Sinda-co Angelo Casto e il nuovo gruppo di Giun-ta stanno facendo: in un clima di pieno con-fronto e impegno condiviso, volto a realiz-zare in sinergia gli obiettivi individuati esenza alcun personalismo. E’ incomprensibile dunque leggere notiziedel tutto diverse e destituite di ogni fonda-mento che stanno raccontando alla cittadi-nanza una situazione di litigi e tensioniinterne che invece non esistono: nellosmentire pienamente la notizia diffusa,l’Amministrazione intende difendere conforza il diritto alla verità sul proprio operatoche sta procedendo in modo sereno e conun team coeso guidato dal Sindaco e realiz-zato con ogni Assessore della Giunta. Ognialtro racconto diverso da questo è lontanodalla pura realtà delle cose”. Dopo 3 giorni

9 consiglieri di opposizione quali LorenzaAlessandrini, Maria Antonietta Caponi,Genesio D’Angeli, Claudio Dell’Uomo,

Carlo Eufemi, Giacomo Menghini, FabrizioTomei, Rodolfo Turano, Enrica Vaccari e 4consiglieri dissidenti di maggioranza chesono: Daniela De Luca, Giuseppe Nigro,Simonetta Petroni e Marco Montani, sisono recati dal notaio firmando la sfiduciaper il Sindaco e mettendo fine al mandatopiù breve della storia della città di Nettuno,di cui il Movimento 5 Stelle ha il primato inassoluto. Casto non ha retto la crisi interna,che in questi mesi ha creato imbarazzoall’interno del Movimento 5 Stelle. È statomandato a casa, un nuovo commissario èatteso a Nettuno, fino alle prossime elezio-ni.Il commissario prefettizio, Raffaela Mosca-rella che ai tempi si occupò di Nettuno, almomento è in carica a Pomezia, dove unaltra giunta grillina è caduta. A farne lespese saranno i cittadini nuovamente. Nelfrattempo dal Movimento 5 Stelle tuonanoin una nota stampa contro i 4 consiglieri dimaggioranza firmatari, che saranno deferitial collegio dei Probiviri: “Non potrannopiu’ ricandidarsi, non rappresentano piu’con dignita’ i valori e il simbolo del MoVi-mento e hanno tradito il mandato affidato

loro in qualità’ di portavoce del MoVimen-to 5 Stelle. La loro condotta e’ da ritenersiinqualificabile.” Intanto si vocifera che i 4abbiano delle poltrone pronte, ma la tesi delcomplotto era scontata per una dipartitaamministrativa così eclatante. Le unichepoltrone che attendono tutta la giunta perora sono quelle di casa. Da Nettuno è tutto,gli eletti con il voto di protesta hanno resti-tuito la cittadina, vedremo nei prossimimesi nelle mani di chi.Il Prefetto di Roma Paola Basilone, hanominato commissario prefettizio per l’am-ministrazione provvisoria del Comune diNettuno il viceprefetto Bruno Strati.

ANZIO, NOVE I CANDIDATI ALLA POLTRONA DI SINDACOdi Linda Di Benedetto

Anzio è pronta per le ammini-strative del 2018. Attualmente,sono nove i candidati scesi incampo. Ognuno di loro con unobiettivo ben preciso da porta-re a termine ma vediamo chisono:

Candido De Angelis 60 anni,attualmente consigliere comu-nale d’opposizione, ex senato-

re ed ex Sindaco di Anzio, ciriprova. Nelle scorse ammini-strative perse al ballottaggiocon Luciano Bruschini, fu unadura campagna elettorale incui si giocò il tutto per tutto.Anzio fu l’unico comune lazia-le, in cui ci fu un ballottaggiotra due sindaci di destra.Oggi De Angelis, è il candida-to scelto dalla coalizione dicentro destra, la continuazionedella giunta Bruschini. Le listea suo sostegno sono: ListaCandido De Angelis, ForzaItalia, Fratelli d’Italia, Il Popo-lo della famiglia, Noi con Sal-vini, Noi con Anzio, U.D.C edi fratelli Capolei.

Roberta Cafà 47 anni, exassessore alle politiche socialidel territorio nella giunta Bru-

schini, dopo le dimissioni date,in questo mandato, si è sentita

tradita dall’amministrazioneanziate ed ha deciso di concor-rere alla carica di Sindaco dasola. Sostenuta dal nipote delSindaco Giovanni Bruschini,cercherà di imporsi in questatornata elettorale. Vani i tenta-tivi del centro destra di riunifi-cazione. Le liste con le qualiparteciperà alla competizioneelettorale sono:Il Faro, Lista civica Angelita,Italia Patria nostra e Democra-zia Cristiana.

Roberto Palomba presidentedella cooperativa pescatoriFanciulla di Anzio, é stata unadelle prime candidature pre-sentate. Anziate doc, con unpassato da ex dc, fu presidentedel consiglio comunale diAnzio, nel mandato di RenzoMastracci l’ultimo sindaco di

sinistra. Ex consigliere comu-nale con il Pd, ha scelto di con-correre con la lista unica “One-stà e lavoro”, sostenuto daLuigi D’Arpino ex presidentedella Capo D’Anzio e ParideTulli Psdi obiettivo arrivare a2000 voti per entrare in consi-glio.

Giovanni Del Giaccio 50anni, candidato ufficiale delPd, giornalista del Messagero

ed estremo oppositore del cen-tro destra anziate, quest’anno

ci prova e concorrerà anche luiper la la carica di Sindaco. Fuuno dei fondatori del periodicolocale “Il Granchio”. La candi-datura di Del Giaccio ha spac-cato il centro sinistra, che inquesta tornata elettorale hapresentato altri due candidati.Una sfida coraggiosa che ten-terà di imporre il centro sini-stra da troppo tempo assente,circa 20 anni, dalla scena loca-le. A sostegno di Giovanni DelGiaccio le liste: Del GiaccioSindaco Anzio, #unaltracitta, ePd Del Giaccio Sindaco.

Rita Pollastrini 56 anni,diplomata in ragioneria, pro-

fessione segreteria è la prescel-ta dal Movimento 5 Stelle perconcorrere ad Anzio alla caricadi Sindaco. Il suo meetup deiGrilli di Anzio, ha avuta lameglio sulle liste presentate daStefano Pompozzi ex assessoredi Nettuno e Cristoforo Tontiniconsigliere comunale di Anzioex grillino, che erano in attesadi certificazione. Da circa 10anni, opera sul territorio congli altri attivisti del movimen-to, occupandosi delle varieproblematiche. La Pollastrinipunta a regalare ai 5 stelle, laguida della città di Anzio, cer-cando di espugnare l’ultimofeudo del centro destra, emu-lando così gli altri comuni dellitorale.

Luca Brignone di Anzio 27anni, è un ingegnere ambienta-le, ricercatore in Urbanisticaalla Sapienza. Nonostante lagiovane età, sono diversi anniche è impegnato attivamentesul territorio per la salvaguar-dia dell’ambiente, la valorizza-zione della cultura a favore

delle lotte sociali. Luca exsegretario di Sinistra Italiana,ha rinunciato al suo ruolo permeglio rappresentare la sualista e tanti liberi cittadini, che

hanno partecipato alle stesselotte sul territorio e che oggicercano concretezza politica.La lista a sostegno di Brignoneé Alternativa per Anzio insie-me all’associazione AnzioDiva, con il Movimento Mdp-Articolo 1 e Sinistra Italiana.

Umberto Spallotta, 47 annicandidato a Sindaco di Rifon-dazione Comunista, è un inse-gnante di storia e filosofia alle

scuole superiori, segretario diRifondazione. Spallotta haposto la sua candidatura comeun atto politico significativo,nel panorama frammentariodella sinistra anziate. Attivistadi sinistra sul territorio, hascelto di concorrere solo, nontrovando punti di accordo trale file del centro sinistra.Durante le politiche Spallottaha denunciato atti vandalicicontro il circolo PRC, di estre-ma destra. Pochi giorni fa hapresentato la sua lista unicacon lo slogan: “La Sinistra èfiera delle sue radici”

Manuela D’alterio, 45 anniagente immobiliare di Anzio di

Casapound, fu candidata nellescorse amministrative nellefile della Lista Candido DeAngelis, oggi concorre controe punta a portare la tartaruga inconsiglio comunale. Casa-pound è un partito politico

nato nel 2003, presieduto daGianluca Iannone, con segreta-rio Simone Di Stefano, venutoad Anzio nei giorni scorsi perl’apertura della campagna elet-torale. Le new entry a sostegnodella candidata sono: ErmannoStampeggioni e Cinzia Catiniex Fiamma Tricolore.

Raffaele Madonna, una delleultime candidature scese incampo, ha scelto di concorrerecon la lista “Il sole nelle peri-ferie”. Madonna non risultaavere trascorsi politici. La suascelta è stata dettata dallavoglia di rinnovamento dellacittà. Ad esortarlo leggiamo inun comunicato la sua famiglia

e gli amici. Cercherà di con-trapporsi scrive al candidato dicentro destra Candido DeAngelis e al candidato delMovimento 5 Stelle Rita Polla-strini. A sostegno di Madonna,il 5 volte campione del mondodi full contact anziate Alessan-dro Giordano.


ARDEA Salsare un nome una garanzia, zona dai milleproblemi che si aggravano con l’arrivo dell’estate

Salsare un nome una garanzia,zona dai mille problemi che siaggravano con l’arrivo dell’esta-te. Continuano gli incendi neiparcheggi del complesso immo-biliare delle Salsare, a bruciare,due furgoni senza alcuna targa.Sul posto vigili del fuoco diPomezia e polizia municipale.L’ira degli abitanti verso le isti-tuzioni che lasciano abbandona-to quella zona dove ci abitanocirca 140 famiglie di cui molteitaliane che comprarono tra l’al-tro con tanto di rogito l’apparta-mento dei loro sogni. Apparta-menti che da quasi dieci anni,sono proprietà del comune. Nonpassa giorno che non viene datoalle fiamme qualcosa, dalle dis-cariche a cielo aperto alle auto,il piromane come dicono sareb-be un ragazzotto dell’ultimapalazzina e a nulla è valso parla-re con i genitori, una situazionecome dice uno dei rappresentatidegli inquilini ormai giuntaall’esasperazione. Il cittadino fanotare come spesso sono costret-ti a chiedere l’intervento deicarabinieri della stazione di TorSan Lorenzo, per far metterefine ad una situazione insosteni-bile, quella delle auto abbando-nate, ma soprattutto ci spiega,per la situazione del traffico diauto, attività che potrebbe farciscappare anche il morto. Ilnostro interlocutore viene inter-rotto da un suo amico che spiegapiù nel dettaglio, del traffico cheavviene nei posti auto sottostan-ti, che spesso secondo lui cinascondono auto rubate essendoauto nuove e di grossa cilindrata.Noi prosegue l’uomo non pos-siamo neppure affacciarci al bal-cone come cala il sole per evita-

re che chi traffica possa pensareche li stiamo osservando, pur-troppo conclude qui non c’èsicurezza, qui non c’è Stato, quic’è soltanto il rischio di proble-mi igienico sanitari se non pro-prio di epidemie. Una giovanedonna sola con due bambine dicui una disabile invece ci rac-conta: ho alcuni cani che di serapersone cattive ed incoscienti sidivertono ad istigarli per farliabbaiare e renderli aggressivi,per fortuna ho il giardino benprotetto, ma alcuni dei miei canihanno perso molto peso per que-ste continue aggressioni da“bulli”. E che dire del problemaluce? Qui molti ci dice un altroinquilino che vuole restare ano-nimo si rubano la corrente odirettamente dai cavi Enel o siattaccano ai contatori di altriinquilini che sono assenti.Tempo fa prosegue l’uomo, cifu anche un blitz che portò incarcere alcune persone blitz pur-troppo sporadici. Il mio disap-punto conclude è che siamoabbandonati a noi stessi. Unaltro inquilino ci mostra unacopia di una email inviata alcomando della municipale contanto di foto del degrado che cir-conda quelle abitazioni, degradoche nessuno si sogna di togliere(questo non è proprio cosi). Nel-l’email scrive: “Si inviano lefoto di cui in allegato con pre-ghiera di poter prendere provve-dimenti che possano permettereagli abitanti di via Ancona, 44(Le Salsare) di poter viveredecentemente e senza pericolodi malattie considerando l’avvi-cinarsi della stagione estivavisto l’enorme quantità di rifiutipresenti nell’adiacente accesso

alle abitazioni. Cordiali salutiF.G.. Insomma una situazione divero pericolo che il sindaco, e leforze dell’ordine locali, dovreb-bero prendere a cuore. Un romromeno ritenuto dai coinquiliniuna persona calma ed educata econ fare fine, ci dice: “qualchetempo fa il comune bonificò ilgarage e l’area posteriore dellapalazzina “D” spendendo, nonso quanto, ma sicuramente tantisoldi (oltre 90.000,00 sic). Oggisiamo nelle stesse condizioni quiabbiamo bambini piccoli chepotrebbero ammalarsi di malat-tie gravi e quello che è stranoche nessuno vede nulla ne leforze dell’ordine ne tanto menol’amministrazione comunale. Aseguito della segnalazione delcittadino domenica 6 maggio ilcomandante della squadraambiente della municipale Cap,Aldo Secci con il DD.LL., inca-ricato dal comune per il control-lo della raccolta rifiuti hannoeffettuato un sopralluogo e con-statato quanto riportato nell’e-meil, non a caso nella foto sievince come il mucchio deirifiuti è ricomparso e come altrisono abbandonati nel piazzaleantistante e nello scantinato,roba da epidemia tanto è lapuzza che sprigionano questirifiuti. Non ultimo il disappuntoda parte di uno dei proprietari unpensionato delle forze armateproprietario di una villetta nelcomplesso confinante che cidice; “nella recinzione del com-plesso immobiliare delle Salsareè stato divelto uno sportellodell’acqua che funge da “banco-mat della droga”, di sera special-mente ci si alternano giovani cheallungano la mano nella nicchia

e se ne vanno, questo ci creapaura tanto che molti stannopensando di svendere ed andarein villeggiatura altrove. Il pen-sionato conclude con un plausoai due predecessori dell’attualesindaco che hanno avuto il

coraggio e la capacità di demoli-re una parte del complessoormai definito “La Pantanella diArdea”, mi chiedo a quando ilresto?

Luigi Centore

Acquarelli stupito del comportamento dell’attuale sindaco di Ardea che sembra sempre più insensibile ai problemi ambientali

Organizzata dal comitato diquartiere della Castagnetta diPomezia un incontro ad unanno dai tristi fatti che videroandare in fiamme tonnellate dirifiuti alcuni presumibilmenteanche tossici stipati dei capan-noni e piazzale della ditta EcoX di via Pontina Vecchia alconfine con Ardea. All’incon-tro con i cittadini si sono pre-sentati tutti gli aspiranti sinda-ci di Pomezia comune dove sivoterà il prossimo 10 giugnodopo che qualche mese fa èstato sfiduciato il sindaco delmovimento 5 stelle FabioFucci. Tra questi presenti alcu-ni consiglieri di opposizionedel vicino comune di Ardeaanche’essa vittima dei fumidell’incendio, fra cui il consi-gliere di Forza Italia FabrizioAcquarelli, che dice: “Sonorimasto sbalordito nel nonvedere nessun collega consi-gliere o assessore dell’ammi-nistrazione della giunta Sava-rese, neanche l’assessoreall’ambiente Sonia Modica,ma soprattutto ho notato l’as-senza del sindaco. Devo dedur-ne prosegue Acquarelli, un dis-interesse totale verso questatriste storia che vede vittime icittadini di Ardea come quelli

di Pomezia. Sarebbe stato suodovere essere presente per

chiedere a gran voce la bonifi-ca del sito in considerazioneche lo stabilimento dista dalconfine comunale circa uncentinaio di metri, un incendioi cui fumi si sono riversatianche sul territorio marino diArdea con gravi danni all’am-biente, all’agricoltura ed agliallevamenti zootecnici locali.Mi torna in mente quando peril problema Pomar l’alloragruppo degli amici di Grillocapeggiato proprio dall’attualesindaco si dimostrava tantosensibile alla puzza che prove-

niva dall’azienda Pomar di viaPratica di Mare che ammorba-va e tutt’ora ammorba l’areacircostante mettendo in crisigli abitanti delle case adiacentidella Nuova Florida. Con laprecedente amministrazioneDi Fiori presentammo a talproposito una interrogazioneconsiliare, raccolte firme chefecero scaturire ben due ordi-nanze di chiusura della Pomar

con prescrizioni da parte dellaASL. Acquarelli conclude,ancora una volta sono stupitodel comportamento dell’attua-le sindaco di Ardea che sembrasempre più insensibile ai pro-blemi ambientali, forse prero-gativa dei sindaci a 5 stelle.Non a caso oggi lo stesso exsindaco di Pomezia nel suointervento dichiarava di avervissuto questo disastro

ambientale come tutti i cittadi-ni, in realtà da sindaco, piùvolte avvertito del pericolo,non ha mai fatto a differenzadei Di fiori per la Pomar, alcunatto di controllo affinchè sievitasse il disastro ecologico.Oggi ci viene a parlare di soli-darietà e comprensione quandoda sindaco non ha dato rispo-ste”.

Si è serenamente spenta laSig.ra Inge Schabel vedovadel Grande Maestro Giacomo Manzù, di anni 82. ifunerali si sono svolti informa strettamente privatacome riportato nei manifestiaffissi dall’Agenzia “ArdeaOnoranze Funebri” il giorno08.05.2018 alle ore 11.00presso la sua abitazione inColle Manzù al confine deicomuni di Ardea ed Aprilia

E’ morta la moglie di Giacomo Manzù

Scuola di ballodella Nuova Flori-da “Scuola Jrschool academyG.M. del MaestroRoberto Proietti,partecipa con isuoi ballerini alcampionato italia-no Open 2018ANMB a Formi-gine (Modena). Lagara si è svolta nelPalasport ingrado di ospitarele scuole di danzache hanno portato in gara oltre duemila concorrenti venuti da tutta Italia, tra cui quelladi Ardea. Le gare in programma, organizzate dalle “Associazioni Maestri di Ballo” sisono svolte in tre giornate nei giorni del 28 e 30 aprile e il 1° maggio, dove hannogareggiato ballerini e professionisti del settore. Duemila i danzatori iscritti nelle variediscipline: Latino-americano, danze standard, argentine, jazz e caraibiche e anglosas-sone. Nella commissione giudicante giurati di alto livello provenienti dai programmitelevisivi di “Ballando con le stelle” Hanna Karttunen, Carolyn Smith Samuel Peron eSimone De Pasquale. I ballerini della scuola del Maestro Roberto Proietti, sono partitiall’alba di sabato con un pulman che li ha portati al Palasport di Formigine per rientrare la mattina del giorno dopo carichi dicoppe e primi posti ottenuti dagli allievi del Maestro Proietti ad essere acclamati campioni Italiani sono: Over 16 C Alessio –Giovanna; Under 19 E Armando – Giulia; Under 16 F Matteo – Claudia; Under 12 F Ludovico – Flavia. Mentre i vice campionid’Italia sempre della “Scuola Jr school academy G.M.” di Ardea sono: Over 16 D Davide – Rebecca; Under 19 E Christian –Sonia; Under 16 F1 Giada – Sonia; Under 16F1 Francesco – Valeria; Under 16 E Eddy – Giulia; Over 16 F Theo – Giorgio; Under16 F Giada – Giorgio; mentre si attesta al 5° posto Under 21 C Raoul – Claudia. Sono statitre giorni intensi ed emozionanti sia per i partecipanti che per gli accompagnatori che intanti casi erano i genitori dei bambini. Il Presidente Pierluigi Petracca, spiega come l’as-sociazione ANMB promuove questo campionato Italiano, fin dal lontano 1945 per farconoscere come la danza è cultura ed economia, tanto che oltre un milione e mezzo di gio-vani si dedicano a quest’arte. Un successo che si rinnova ogni anno e propone in unaunica cerimonia la scena il valore artistico della scena del ballo. A garantire la genuinitàdella gara e la mondialità della stessa, sono giunti a Formigine giudici internazionali inrappresentanza di Argentina, Cuba, Slovenia, Israele, Indonesia, regno Unito, Polonia,Malta, Svizzera, Norvegia, Germania, Francia, Portogallo, e Spagna. Questi giurati giuntida tutto il mondo, hanno decretato il campione italiano e campione del mondo Open 2018tra i 2000 partecipanti. Un successo quello della scuola di danza del Maestro RobertoProietti coadiuvato dalla Maestra Iole Mancini e di tutti i suoi collaboratori, che hannomesso questi giovani in condizione di portare come tanti altri giovani atleti prima di loroalto il nome di Ardea in diverse città e paesi d’Italia. Luigi Centore


ARDEA

Nell’ultimo numero del Giornale del Lazio apag. 40 nell’articolo “Luana Ludovici dellaLega, “molti, troppi i disagi che coinvolgono i ragazzi delle nostre scuole” èstata erroneamente inserita la foto dellasig.ra MONICA FASOLI al posto dellasig.ra Luana Ludovici.Ce ne scusiamo con le dirette interessate

Per la maggioranza del sindaco Mario Savarese del M5S“La legalità è un optional come pure la coerenza”

Ha fatto scalpore l’articoloapparso sul quotidiano LatinaOggi dal titolo “Salsare parlaFalco. Allarme democrazia”.Nell’articolo il valente avvocatopone tanti interrogativi fino adomandarsi, quanto incide edha inciso la politica rutula sulproblema dei 706 ettari comu-nali delle Salsare? Una zonadove la democrazia come lalegalità è sempre più un optio-nal dove tutori dell’ordine anco-ra non riescono a ripristinarla.Terreni trasferiti oggi dal dema-nio dello Stato al comune diArdea per essere affrancati agliaventi diritti, i quali ancora nonvedono luce. Ancora gli occu-panti mantengono tra l’altro inpiedi manufatti senza alcunalegittimità urbanistica dove ven-gono svolte attività commercialisenza alcuna autorizzazionecomunale. Una zona dove anco-ra oggi malgrado le denunce e inumerosi articoli di giornalenessun tutore dell’ordine ha maichiesto ai gestori dei locali ilpermesso alla vendita rilasciatodall’ufficio SUAP del comune.Una zona dove non ci sonosistemi fognari ma pozzi neri,raramente qualche depuratore oqualche allaccio al pubblicoacquedotto, (e qui l’avvocato sichiede come sia potuto accadde-re?) abitazioni nelle quali nonvengono rilasciate residenzebloccando i ricongiungimentifamiliari anche di cittadini ita-liani che si uniscono in matri-monio, mentre si permette la

vendita commerciale. Di recen-te la giunta ha deliberato che ilSUAP non deve più permettereaperture di nuove attività, men-tre per la giunta si permette chequelle già in essere se pur senzapermesso restino tali. Una dis-parità di trattamento ed unaingiustizia sociale che almeno ilcomandante della Municipaledovrebbe chiarire se non addi-rittura bloccare l’abuso come hafatto per i chioschi dei fiori delcimitero di via N. Strampelli.Alcuni politici di maggioranza elo stesso sindaco ritengono chemolto presto verranno alienati iterreni affinchè gli occupantidivenendo proprietari possanomettersi in regola. Ci si chiede èmai possibile? Mentre su quelleterre a tante famiglie sono statenotificate ingiunzioni di demoli-

zioni? Allora perché non bloc-carle, tanto prima o poi un altrocondono potrebbe sempre esse-re emanato? In passato il sinda-co era uno dei sostenitori diquesta tesi tanto che disegnavaeloquenti vignette, fotografavale nuove aperture e promettevail ripristino della legalità sefosse divenuto sindaco di

Ardea. Ora divenuto sindacosembra essersene scordato?Certamente questa “patata bol-lente” come usava dire l’exassessore della giunta in esseresembra non volerci mettere lemani nessuno neppure l’opposi-zione che è allineata almeno perquesto problema al sindaco edalla sua maggioranza. Si riportal’inascoltata richiesta di legalitàsui 706 dell’ex uso civico passa-to al demanio dello Stato e tra-sferito a sua volta al patrimoniocomunale. Richiesta di legalitàsulle Salsare gridata all’allorasindaco Luca Di Fiori da partedi Mario Savarese ex amici di

Grillo, oggi sindaco di Ardeadel M5S: “Come fare a non darragione al simpatico 100h (Cen-tore) Decine di attività commer-ciali assolutamente illegali inarea usi civici (oggi proprietàcomunale) e chi ti vanno adenunciare le nostre solertiforze di polizia? Un povero Cri-sto che VENDEVA senza aver-ne titolo patate da un furgone insosta. La parte più comica diquesta notizia è il risalto media-tico che si è dato al fatto daparte dell’ufficio stampa delsindaco (all’epoca del fatto eraLuca Di Fiori) evidentemente acorto, ormai di buone notizieper i cittadini, Di Fiori, non èesattamente questo il concettodi legalità di cui andiamo ina-scoltati parlando” Tanti cittadi-ni e commercianti si chiedono:Se questa è coerenza? Si riportal’inascoltata richiesta di legalità

sulle Salsare gridata all’allorasindaco Luca Di Fiori. Comefare a non dar ragione al simpa-tico 100h (Centore). Decine diattività commerciali assoluta-mente illegali in area usi civici(aggiungo oggi proprietà delcomune di Ardea ancora peg-gio) e chi ti vanno a denunciarele nostre solerti forze di polizia?Un povero Cristo che VENDE-VA senza averne titolo patate daun furgone in sosta. La parte piùcomica di questa notizia è ilrisalto mediatico che si è dato alfatto da parte dell’ufficio stam-pa del Sindaco, (all’epoca delfatto era Luca Di Fiori) eviden-temente a corto, ormai di buonenotizie per i cittadini, Di Fiori,non è esattamente questo il con-cetto di legalità di cui andiamoinascoltati parlando”. Se questavi pare coerenza

Luigi Centore

La “Scuola Jr school academy G.M. del Maestro Roberto Proietti” fa incetta dimedaglie al campionato italiano Open 2018 ANMB a Formigine (Modena)

il sindaco Mario Savarese

Con la presente siamo lieti diinvitarLa al nostro Concerto diPrimavera che si terrà Domenica 13Maggioalle ore 19.00 presso la gradi-nata di Via Catilina, al centro storicodi Ardea. Nell’occasione sarà fatta anche lapresentazione del Festival “Ardea-jazz” edizione 2018. Dopo il Concerto sarà offerto un ape-ritivo a tutti i presenti. L’ingresso è libero. Ass. Filarmonica “Città di Ardea”


SPORTAprilia – Scoppia la polemica, il Comune non autorizza una gara ciclistica

Il Patron del team Pedale apriliano Saurini “Decisione assurda a due giorni dalla gara”

Non autorizzata la gara cicli-stica riservata alla categoriaGiovanissimi della Federazio-ne Ciclistica Italiana che eraprogrammata per domenica 6maggio al centro di Aprilia.Una decisione presa dal diri-gente del Settore Sport delComune, Vincenzo Cucciardi,che non è andata giù a Massi-mo Saurini, presidente delComitato FCI Latina nonchèpatron del team Pedale Aprilia-no: E’Una decisione che èstata presa a soli due giornilavorativi dalla manifestazione- tuona Saurini -. Il ciclismolocale incontra sempre nume-rose difficoltà sul fronte del-l’organizzazione di gare.Ancora una volta assistiamo auno scandalo, visto che l’orga-nizzazione dell’evento ha pre-sentato la domanda in data 6Aprile e ottenuto una rispostadopo 26 giorni. Di certo adAprilia non c’è la volontà dipromuovere lo sport. Gli stessidirigenti si ostacolano a vicen-da. Nel parere contrario sonostate evidenziate delle criticitàassurde: sono risultati perico-losi i cestini della spazzaturaposti sui marciapiedi. Comesono stati considerati pericolo-si i cassonetti rimovibili della

differenziata in uso a una delleattività commerciali. Preciso -ha puntualizzato Saurini - chetutto ciò che deve essere valu-tato in questi casi, e dunquepertinente ai fini del pareretecnico, E’ l’intera carreggiata:ostacoli, manto stradale, tom-bini, intersezioni della sedestradale. Quindi riteniamo alquanto ridicolo il parereespresso da chi di competenza.Ma su questo andremo afondo. Sono decine le manife-stazioni che lo stesso Cucciar-di, negli ultimi anni, non haautorizzato. Per quelle ciclisti-che solleva ogni minimo pro-blema. Se il dirigente nonvuole assumersi la responsabi-lità che gli è stata affidata - ha

osservato il presidente dellaFCI Latina - cambi settore. Ilciclismo non può pagare ilconto per un pensiero persona-le di un dirigente. Lo stesso Saurini ha annuncia-to di aver fatto richiesta diaccesso agli atti per valutare,con i legali, le azioni da intra-prendere per tutelare le societàaffiliate. Un solo dirigente diun Comune non può ostacolareun’intera attività provinciale -ha concluso Saurini -. Le uni-che gare inserite nel calendarioregionale e poi annullate sonoquelle di Aprilia. Su questochiederemo un tavolo di con-fronto anche con l’amministra-zione.

ESORDIO TRA I PRO-WRESTLER PER SIMONE MARCHETTI

Esordio nel mondo dei pro wrestler perl’apriliano Simone Marchetti, atletadella Palestra Selciatella, che ha com-battuto sul ring allestito nell’ambitodella prestigiosa cornice del Festivaldell’Oriente di Roma, con la I.W.S., laItalian Wrestling Superstar, diretta dalfamoso wrestler americano El Dinami-co.

“E’ un ragazzo con molte qualità e sem-pre in continuo miglioramento, in questidue anni, da quando lo abbiamo scelto,si è applicato con costanza ad ogni alle-namento ed oggi ha meritato questodebutto.” ha dichiarato El Dinamicocommentando l’esibizione del giovanoapriliano, che è stata presentata dalfamoso cantante polistrumentistaNeroArgento.“Sono davvero contento” ha proseguitoSimone Marchetti, classe 2001, che si èesibito in maschera con lo pseudonimodi Simon Tornado “di aver potutodebuttare sul ring con pro-wrestlerfamosi in Italia e nel mondo ed ancora dipiù lo è stato sentire pronunciata la cittàdi Aprilia alla mia presentazione. Faresport è importantissimo per noi ragazzi,ci aiuta a stare lontani dalla strada o,peggio, a prendere strade sbagliate.” “Anche per questo nella Palestra Selcia-

tella, progetto sociale Anaspol” ha con-cluso il giovane atleta apriliano “stiamocercando di acquistare un ring per laKick Boxing, per attirare sempre più igiovani allo sport, ci auguriamo che laparte sana della società civile di questacittà ci dia una mano, sponsorizzandoloo magari solo contribuendo.”

CAMPIONATO INTERFEDERALE LAZIO-OPES-WTKA

Gara valevole per le qualificazioni al Campionato

Nazionale - Maestro Massimo Soccorsi 6° Dan

Si è svolta nella città di Aprilia, la gara interregionale di Karate ( Kumite e kata), dellaWTKA KARATE ITALIA.150 gli atleti partecipanti su due aree gara, che si sono alternati, con gare di Kata(forma) e di Kumite (combattimento). Cinque società partecipanti del Lazio: la società TKBM di Cassino del maestro ManuelBruno, la società Planet Sport Alatri del maestro Fabrizio Ceci, la società Aprilia Spor-ting Village del maestro Massimo Soccorsi, la società Fighter Club Cori del maestroJose Speranza, la società Wado Ryu Rieti del maestro Flaviano Bianchi. Notiamo unamaggiore crescita della nostra regione, che ad ogni gara, vede la partecipazione dinuove società. Gli atleti del maestro SOCCORSI hanno vinto tantissime medaglie: 9medaglie d’oro con gli atleti: Valentin Gaina, Michael Francesca, Mirko Guastella,Gianpaolo Montesanti, Cristian Bruno, Giuliano Cariati, Lorenzo Molinari.7 medaglie d’argento: Valentin Gaina, Michael Francesca, Gianpaolo Montesanti,Daniele Cosmi, Gianpaolo Montesanti, Leonardo Molinari nella categoria, 1 e 41.12 medaglie di Bronzo: Michael Francesca nella categ. 55 e 19, Mirko Guastella,Daniele Cosmi, Cristian Bruno nella categ. 6 e 43, Simone Teson, Lorenzo Brandi,Simone Ciarma, Nicole Bruno, Gabriele Leoni nella categ. 9 e 45.Inoltre voglio ringraziare per la partecipazione, l’Assessore e Consigliere ProvincialePasquale Di Maio, lo staff di Sport e Provent di Lucia Banzato e non per ultimi tuttigli accompagnatori dei nostri ragazzi. Adesso è iniziata la preparazione al Campionato Nazionale che verrà svolto adAriano Irpino (Avellino) nel mese di Giugno 2018. Tanti gli appuntamenti dei nostriragazzi, che si stanno allenando presso: APRILIA SPORTING VILLAGE, molti deiquali sono stati selezionati come azzurrini e azzurrabili della prossima stagione. Il mae-stro Massimo Soccorsi è stato nominato Coordinatore della regione: Lazio, Marche eAbruzzo nella WTKA KARATE ITALIA organizzazione che ha aderito all’Ente Pro-mozionale: OPES ITALIA, di cui il maestro Massimo Soccorsi ricopre la responsabi-lità regionale del Karate.


SPORT

Campionesse italiane di Rugby femminileall’ I.C. Garibaldi di Aprilia

Hanno portato a casa l’oro alle Provinciali, confermando le vittorie degli anni preceden-ti, e sono le ragazze della squadra femminile di Rugby dell’I.C. Garibaldi di Aprilia. LeCadette, capitanate dalla Professoressa Maria Rita Ialongo, responsabile del Progetto,coadiuvata dagli allenatori della Società Garibaldina di Aprilia, Michele Interollo e San-dro Cerulli, e con la costante presenza dell’assistente scolastica Antonella Stecca,hanno, così, confermato i successi ottenuti nell’arco dei quattro anni precedenti. Il pro-getto, nasce in seno al Miur nel 2014, ed è stato accolto dalle studentesse garibaldine

succedutesi nel tempo con coraggioso entusiasmo e un ritorno inaspettato di medaglied’oro nelle tre fasi: Provinciale, Regionale e Nazionale. A Roma, il prossimo 2 Maggio,presso il Centro Coni ad Acqua Acetosa saranno presenti alla nuova sfida regionale. Unplauso anche ai Cadetti, che negli anni si sono distinti con impegno e grinta in questaparticolare disciplina sportiva. Il Rugby nasce due secoli fa, nel college inglese di War-wickshire grazie al giovane studente William Webb Ellis. Durante una partita di calcio,il ragazzo, prese il pallone con le mani e anziché calciarlo corse a depositarlo in rete.Era l’anno 1823 e quella fu la prima meta (azione con cui si ottengono punti) nella sto-ria, di un nuovo sport che prese il nome dalla cittadina inglese in cui fu praticato per laprima volta. Oggi è presente in tutta Europa e, nel 1928, e’ stata fondata la FederazioneItaliana Rugby (FIR). Nel 2016 entra far parte con il Rugby a sette alle Olimpiadi di Riode Janeiro e dal 1991 esiste la Coppa del mondo femminile. Forza Cadette! Aprilia ècon voi!

L’Aprilia chiude il girone G del campionato nazionale dilettanti di serie D al sesto posto. Si attendono grosse novità per la prossima stagione

di Dario Battisti

Ci vuole un fisico bestiale perresistere agli auspici e pronosti-ci negativi che molti nell’am-biente calcistico avevano pre-maturamente emesso sul desti-no dell’Aprilia. La formazionebiancoceleste era stata designa-ta come una delle vittime sacri-ficali per la retrocessione. Ilcampo come sempre ha dato ilsuo veritiero giudizio finale. Ilclub delle cinque rondini chiu-de il girone G del campionatonazionale dilettanti di serie D alsesto posto. Nell’ultimo attodel torneo l’Aprilia saluta pub-blico e campionato con una vit-toria per 4-2 ai danni dell’Alba-longa. I marcatori sono Bosi eCasimirri autori entrambi diuna doppietta. Le due punteapriliane terminano la loro otti-ma annata con l’ennesima pre-gevole performance. Bosi chiu-de con 18 reti realizzate mentreCasimirri è andato in gol per 16volte. << Questa cavalcata èstata molto bella. Non ci aspet-tavamo un cammino così bril-lante. Da tutti gli addetti ailavori eravamo considerati laCenerentola del girone e conuna squadra di Eccellenza, incui tramite la vittoria dei playoff eravamo risaliti immediata-mente in serie D, eravamodestinati ad una sicura retroces-sione – commenta riavvolgen-do il film del campionato il pre-

sidente dell’Aprilia Ivano Tas-sinari – in un raggruppamentoche conteneva società blasona-te come il Rieti, il Latina, l’At-letico e il Trastevere siamoriusciti ad ottenere delle vitto-rie significative e una quota di54 punti. La qualità e la deter-

minazione di tutto lo staff tec-nico e del gruppo squadra cihanno regalato delle grandisoddisfazioni. Personalmentefin della presentazione dellasquadra ero consapevole dellaforza e del grande cuore di que-sta rosa. Certo non mi aspetta-vo, come è successo in alcuniperiodi dell’anno, di poter com-petere con altri club per entrarenel lotto delle formazioni chedisputeranno i play off>>.Archiviata la stagione il sodali-

zio di via Bardi si attrezza percostruire la stagione futura.Diversi i quesiti da dipanare.La conferma dello staff tecnico,la permanenza dei giocatori piùrappresentativi e soprattuttol’eventuale matrimonio tra l’A-prilia e il Racing Fondi del pre-

sidente Antonio Pezone.<<Con il mister Venturi e il suostaff abbiamo avuto un incontroqualche giorno fa. Da questariunione è emersa la possibilitàdi una collaborazione anche infuturo a patto che ci sia la mas-sima chiarezza intorno all’A-prilia – spiega il massimo diri-gente biancoceleste Ivano Tas-sinari – Giustamente lo stafftecnico vuole sapere con chi sidovranno confrontare e rappor-tare e chi sarà a dirigerli. Que-

sta chiarezza a breve temposarà totale. La collaborazionecon il Racing Fondi di AntonioPezone sta compiendo signifi-cati passi in avanti e tra qualchegiorno ci sarà la presentazione,al comune di Aprilia, dei pro-getti che riguardano lo stadioQuinto Ricci e la loro eventualefattibilità>>. All’interno deisuddetti progetti pare siano pre-senti i lavori che riguardano ilterreno di gioco, la costruzionedi nuove tribune al QuintoRicci e dei lavori che interessa-no il campo Quinto Ricci C,dove sembra venga posizionatoil sintetico. Se tutto questoandrà in porto l’Aprilia torneràa gestire in proprio la scuolacalcio e il settore giovani-le.<<Bisogna aspettare l’even-tuale fattibilità di quanto pro-

gettato. Una volta avuta si puòiniziare a lavorare – concludeIvano Tassinari – I soci dellafutura società? Stiamo operan-do per chiudere l’operazionecon il signor Pezone e a breveci dovrebbe l’ingresso dellostesso in società. Auspichiamoche anche altre entità aprilianefacciano parte della compaginedei soci>>. In grandi linee econ tutti i distingui del casol’anno prossimo si potrebbeverificare che al Quinto Riccigiochi il Racing Fondi, attual-mente in serie C dove lotta pernon retrocedere e l’Aprilia chedi diritto ha confermato la suapartecipazione alla serie D.Tutte e due le società assume-rebbero la denominazioneAprilia.

Il presidente dell’Aprilia calcio Ivano Tassinari


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