Red marlin express 2012

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102 | actionarms | novembre 2012 novembre 2012 | actionarms | 103 CARABINE IL NUOVO EXPRESS DA CINGHIALI In effetti, esisteva una seria barriera capace di distogliere il grande pubblico delle armi a leva da caccia. Questo ostacolo era rappresentato dal concetto balistico “calibro lento e pesante”, al quale non tutti i cacciatori a palla in battuta e alla cerca ritenevano, e ritengono, di affiliarsi. E siccome la stragrande maggioranza delle armi a leva da caccia è camerata per questi impianti balistici, la diffusione di questa tipologia d’arma è sempre stata limitata a una nicchia di estimatori. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, grazie all’introduzione di calibri molto veloci, come il .450 Marlin, e di munizioni commerciali Custom e del tipo LeverEvolution, davvero molto performanti, si è cominciato a vedere sempre più armi a leva nelle squadre di cinghialai. Adesso, però, Marlin ha fatto due passi in avanti per cercare di superare anche quest’ultima barriera, con l’introduzione di un calibro del tipo “medio e veloce”, camerandolo in due 1895 con canne da 22” (foto 1) e 24” (foto 2) e abbinando il tutto a una munizione commerciale Hornady LeverEvolution. Si tratta del calibro .308 Marlin Express (foto 3) il quale, grazie a una palla FlexTip LeverEvo da 160 grani (foto 4), è in grado di replicare le prestazioni di una palla BTSP da 165 grani spinta da un bossolo in .308 Winchester. Con tutto ciò che questo può comportare in termini di balistica esterna e terminale. In più Marlin ha introdotto due 1895 con canne da 22” e da 26” camerati per il nuovissimo calibro .338 Marlin Express (foto 5) che, sfruttando la munizione dedicata Hornady FlexTip leverEvo da 200 grani, è in grado di superare le prestazioni di un .30-06 Springfield con palla da 200 grani. CARATTERISTICHE TECNICHE Il modello 1895 della Marlin è in produzione, appunto, dal lontano1895 quale versione “irrobustita” del modello 1893 per accogliere l’arrivo di nuovi calibri potenti, quale il .45- 70 Gvn’t; pur non essendo un record assoluto nel campo delle armi a leva, ci troviamo comunque difronte a un binomio che esiste sul mercato, sempre con successo, da ben 114 anni! La versione 308MX è, in effetti, un 1895 – e non un 336, viste le pressioni in grado di erogare il calibro .308 Marlin Express – diversa dalla capostipite soltanto per la cameratura: infatti, il celebre produttore di North Haven, ha voluto lasciare la denominazione di modello 1895 soltanto per la cameratura in .45-70 Gvn’t e per quella in .450 Marlin… Misteri del marketing! La veste attuale del 1895 risale al 1972, anno in cui la casa statunitense decise di conformarlo allo stracollaudato modello 336 adottandone la stessa culatta e lo stesso sistema di leveraggio, poiché il 336 si era distinto su tutti i campi di caccia, quale configurazione ancora più robusta e affidabile. L’arma della prova, quindi, è un Marlin modello 1895 standard, dotato di calciatura L’idea di una carabina a leva in un calibro medio e veloce era stata sviluppata molti anni fa dalla Winchester con il modello 94 in .307 Winchester. Il duo non ebbe successo perché si presentò sul mercato al momento sbagliato e con una sola munizione commerciale disponibile, poco performante. Ma adesso, con le nuove Hornady LeverEvolution, Marlin ha potuto realizzare i sogni dei cacciatori a palla appassionati di armi a leva. TESTO E IMMAGINI DI ALESSANDRO MAGNO GIANGIO 1 2

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IL NUOVO EXPRESS DA CINGHIALI

In effetti, esisteva una seria barriera capace di distogliere il grande pubblico delle armi a leva da caccia. Questo ostacolo era rappresentato dal concetto balistico “calibro lento e pesante”, al quale non tutti i cacciatori a palla in battuta e alla cerca ritenevano, e ritengono, di affiliarsi. E siccome la stragrande maggioranza delle armi a leva da caccia è camerata per questi impianti balistici, la diffusione di questa tipologia d’arma è sempre stata limitata a una nicchia di estimatori. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, grazie all’introduzione di calibri

molto veloci, come il .450 Marlin, e di munizioni commerciali Custom e del tipo LeverEvolution, davvero molto performanti, si è cominciato a vedere sempre più armi a leva nelle squadre di cinghialai. Adesso, però, Marlin ha fatto due passi in avanti per cercare di superare anche quest’ultima barriera, con l’introduzione di un calibro del tipo “medio e veloce”, camerandolo in due 1895 con canne da 22” (foto 1) e 24” (foto 2) e abbinando il tutto a una munizione commerciale Hornady LeverEvolution. Si tratta del calibro .308 Marlin Express (foto 3) il quale,

grazie a una palla FlexTip LeverEvo da 160 grani (foto 4), è in grado di replicare le prestazioni di una palla BTSP da 165 grani spinta da un bossolo in .308 Winchester. Con tutto ciò che questo può comportare in termini di balistica esterna e terminale. In più Marlin ha introdotto due 1895 con canne da 22” e da 26” camerati per il nuovissimo calibro .338 Marlin Express (foto 5) che, sfruttando la munizione dedicata Hornady FlexTip leverEvo da 200 grani, è in grado di superare le prestazioni di un .30-06 Springfield con palla da 200 grani.

CARATTERISTICHE TECNICHEIl modello 1895 della Marlin è in produzione, appunto, dal lontano1895 quale versione “irrobustita” del modello 1893 per accogliere l’arrivo di nuovi calibri potenti, quale il .45-70 Gvn’t; pur non essendo un record assoluto nel campo delle armi a leva, ci troviamo comunque difronte a un binomio che esiste sul mercato, sempre con successo, da ben 114 anni! La versione 308MX è, in effetti, un 1895 – e non un 336, viste le pressioni in grado di erogare il calibro .308 Marlin Express – diversa dalla capostipite soltanto per la cameratura: infatti, il celebre produttore di North Haven, ha voluto lasciare la denominazione di modello 1895 soltanto per la cameratura in .45-70 Gvn’t e per quella in .450 Marlin… Misteri del marketing!La veste attuale del 1895 risale al 1972, anno in cui la casa statunitense decise di conformarlo allo stracollaudato modello 336 adottandone la stessa culatta e lo stesso sistema di leveraggio, poiché il 336 si era distinto su tutti i campi di caccia, quale configurazione ancora più robusta e affidabile. L’arma della prova, quindi, è un Marlin modello 1895 standard, dotato di calciatura

L’idea di una carabina a leva in un calibro medio e veloce era stata sviluppata molti anni fa dalla Winchester con il modello 94 in .307 Winchester. Il duo non ebbe successo perché si presentò sul mercato al momento sbagliato e con una sola munizione commerciale disponibile, poco performante. Ma adesso, con le nuove Hornady LeverEvolution, Marlin ha potuto realizzare i sogni dei cacciatori a palla appassionati di armi a leva. testo e immagini di alessandro magno giangio

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in legno di noce americano dalla grana pastosa, massiccia, molto bella e rassicurante, finita con lo speciale processo Mar-Shield che le dona un’eccezionale durevolezza agli agenti atmosferici; grazie a questa calciatura con impugnatura a pistola, molto ben proporzionata quanto a piega, vantaggio e, soprattutto, posizione del baricentro (vero tallone d’Achille di molti lever action), il peso complessivo dell’arma è stato contenuto nelle classiche 7 1/4 libbre, ovvero 3.290 grammi (112 grammi in più del 1895 in .444 e in 45-70), un peso estremamente equilibrato per un calibro robusto quale il .308 Marlin Express, anche in relazione alla sua portabilità a caccia e all’energia di rinculo gravanti sulla spalla.La calciatura è dotata, di serie, dei due attacchi a piolo per gli anelli portacinghia; sulla pistola e sull’asta, la casa americana ha previsto delle

utili zigrinature ben realizzate, le quali migliorano il grip delle due mani che brandeggiano l’arma. Il calciolo è di gomma morbida, di buone dimensioni, ben rifinito, più che sufficiente ad ammortizzare la botta della palla da 160 grani.La lunghezza complessiva del 308MX “fuori tutto” è di 103 cm (40 pollici e mezzo), misura che lo rende piuttosto maneggevole e sufficientemente compatto. I materiali impiegati per l’impianto meccanico di questo 308MX sono della migliore qualità: tutto acciaio forgiato, virtù che salta subito all’occhio e al tatto impugnando l’arma, la quale, seppur di dimensioni contenute, offre un netto feeling di solidità, potenza e robustezza. Culatta, chiavistello di chiusura, leva e otturatore – ovvero tutte le parti maggiormente sottoposte a stress meccanico e termico – sono forgiate a

caldo, proprio per garantire la massima robustezza e affidabilità possibile, per lunghi anni di severo impiego. La finitura esterna dell’arma risulta eccellente, soprattutto se relazionata al costo d’acquisto di questo prodotto: superfici brunite in un elegante blu lucido senza ombra alcuna di irritanti segni di lavorazione. Entrambe le facce, sinistra e destra, della culatta sono tirate a lucido. Il lato superiore della culatta, invece, è allestito con una finitura sabbiata, opaca, per evitare riflessi nocivi in fase di mira, per evitare graffi in previsione del montaggio dell’ottica e anzi, per favorirne la presa degli attacchi.La componentistica interna è massiccia, essenziale, quindi molto robusta e sufficientemente rifinita. L’assemblaggio è stato realizzato con cura, fatto che, insieme al numero piuttosto ridotto di parti meccaniche in

movimento, consente al cacciatore un azionamento della leva molto fluido, perfettamente in linea con quanto da sempre pubblicizzato dalla Marlin: “As oil on ice”, “come olio su ghiaccio”. Tale caratteristica tecnica, peculiare delle armi a leva by Marlin, dona all’utente armamenti ed espulsioni rapidi, e sempre sicuri.La leva è incernierata all’interno di una robusta sporgenza del lato inferiore del castello e in contatto con l’otturatore. Azionando la leva si mettono in movimento soltanto tre pezzi: la leva stessa, l’otturatore e il chiavistello di chiusura. In virtù delle modeste dimensioni delle aperture presenti sul fusto, tutti i meccanismi interni risultano ben protetti dagli agenti esterni e dai corpi estranei. L’otturatore in acciaio del 308MX, di forma cilindrica, è davvero massiccio (pesa ben 175 grammi e ha un diametro di 17,2 mm) e reca sul lato destro l’estrattore. Il percussore è diviso in due parti e si trova contenuto all’interno dell’otturatore: esso può colpire il primer soltanto se l’arma è in chiusura perfetta. L’estrattore e la sua molla sono alloggiati in una fresatura presente sul lato sinistro del fusto e vengono trattenuti nell’apposita sede dall’otturatore. Disconnettendo l’otturatore si viene a separare facilmente l’estrattore, per cui anche un intervento d’emergenza sul campo di caccia risulta agevole e veloce; con un semplice cacciavite, infatti, si può smontare l’intera arma.La canna, in acciaio al cromo molibdeno, è lunga 56 cm (22 pollici) ed è rifinita in deeply blued metal, ovvero brunita in un blu lucido, davvero bello e ben realizzato: il suo aspetto estetico è poderoso, massiccio, con i suoi 20 mm in volata e 25 mm in culatta.Per il calibro .308 Marlin Express, Marlin si è orientata su un classico passo di rigatura di 1:12” con sei

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principi di rigatura destrorsi. Il sistema di percussione è il classico a cane esterno con percussore flottante dotato di sicura. L’estrattore è a lamina e si trova a destra dell’otturatore. L’arma ha un serbatoio tubolare contenente quattro colpi, ai quali si aggiunge il quinto in canna: un volume di fuoco più che sufficiente in ogni possibile evenienza. Le cartucce vengono introdotte nel serbatoio infilandole una a una attraverso l’apposito sportellino King situato sul lato destro del fusto (foto 6): il fondello dell’ultima è visibile

da una fessura anulare presente a lato dello sportellino, così da poter verificare immediatamente lo stato di caricamento del serbatoio.Sino a pochi giorni or sono, a causa proprio del serbatoio tubolare, in questo genere d’arma non si potevano introdurre nel serbatoio cartucce con palla appuntita o spitzer, poiché vi è una pur lieve possibilità che questa possa innescare l’accensione della cartuccia che le sta di fronte, con le conseguenze facilmente intuibili: dal 2006 però, la Marlin, in stretta

collaborazione con la Hornady, ha messo a punto un munizionamento custom, chiamato LeverEvolution (foto 7), dotato di palla semi spitzer con punta in morbida gomma anti-innesco (foto 8), il che permette all’utente un livello di precisione, di potenza e di aumento del range balistico operativo, notevolmente superiori. Le cartucce Marlin sono importate in Italia dalla ditta Bignami.Come tutti i Marlin a leva moderni, anche il 308MX è dotato di quadrupla sicura: quella a pulsante passante per il castello con funzione di bloccaggio del cane; quella classica definita Hammer Block Safety, avente cane con tacca di mezza monta; quella costituita dal percussore sempre fuori allineamento col primer sino a quando il chiavistello di chiusura non è interamente bloccato dalla leva d’armamento completamente arretrata. In più, viene montato anche il trigger stop, un’ulteriore sicura, costituita da un fermo posizionato dietro il grilletto il quale, azionato da una molla, sporge dal lato inferiore del castello impedendo così qualsiasi movimento al grilletto stesso per tutto il tempo in cui l’arma è in fase di chiusura: soltanto la leva, portata in chiusura completa, è in grado di sbloccare la piastrina permettendo così il movimento retrogrado. In tal modo si è evitato l’accidentale partenza di un colpo durante le due fasi d’azionamento della leva, in espulsione del bossolo e in caricamento di una nuova munizione in camera. Di corredo Marlin fornisce un lucchetto blocca-grilletto a chiave per garantire una minima sicurezza all’arma in rastrelliera, e un piolino avvitabile sul cane che permette il suo azionamento con l’ottica montata.

PERCHÉ IL MARLIN 308MX In passato, ho avuto modo di sottoporre a test diversi modelli di Marlin, dai 336CC in calibro .30-30 Winchester e 336 in .35 Remington, ai modelli Marlin 1895 in .444 Marlin, 45-70 Gvt e 450

Marlin, sino al 1894 in .44 Remington Magnum. Già con il 336CC camerato in un calibro “storico” mi ero reso conto che, alla fine, per l’impiego in battuta al cinghiale questa tipologia d’arma e questi calibri si rivelano ancora attuali ed efficaci. Tuttavia, passando a una

combinazione estremamente prestante e moderna, il timore era di avere in mano un qualcosa di “sbilanciato”: sbagliato! Infatti, in virtù delle prestazioni fornite in termini di precisione e potenza e del comportamento in caccia dell’arma quanto a ergonomia e portabilità, devo

ammettere che il livello prestazionale globale pone questo duo almeno due passi avanti a tutti, in termini soprattutto di precisione e potenza. La domanda da porsi è quindi questa: “i due step avanti di cui sopra sono poi così necessari?“. Dico che lo sono, qualora l’intenzione dell’utente sia quella di portarsi tale binomio appresso a caccia anche in altri contesti venatori nei quali sia richiesto un livello di precisione e stopping power superiore, soprattutto oltre i fatidici 100 metri (dotando l’arma di ottica, naturalmente); altrimenti, se è soltanto per andare a caccia di cinghiali qui da noi, in battuta, se ne potrebbe anche far a meno. Se, invece, fossi chiamato a esprimere un parere del tutto personale sulla questione, direi che, comunque, col cinghiale in battuta l’energia, la precisione e la radenza in più, non vanno mai sprecate, anzi, non vedo l’ora di provare il nuovo .338 Marlin Express. Ora, rimane il punto interrogativo circa l’acquisto di un’arma a leva camerata in un calibro così nuovo, in qualche

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maniera “legato” a doppia mandata a una munizione commerciale solamente: dico, senza ombra di dubbio, che con questa munizione è possibile farci tutto ciò che è possibile fare in questo Paese, poiché una palla da 160 grani così performante riesce a coniugare tutte le possibili esigenze.

MIRE Il pacchetto di organi di mira del modello 308MX è affidato a un complesso di fattura classica. Il mirino, montato su rampa, è a grano, ed è protetto da un robusto tunnel in acciaio, amovibile, di sezione rettangolare, denominato wide-scam. Il mirino, di grandi dimensioni, è in ottone. Purtroppo non è sempre ben visibile, specialmente quando ci si trova a dover prendere la mira in controluce o, comunque, al di fuori della penombra del bosco. Per questo motivo l’ho sostituito con uno in fibra ottica rosso.

La tacca di mira, invece, è a foglietta tipo Buckhorn: è costituita da una molla elastica fissata sulla canna per tramite di una rampa a coda di rondine, sotto la quale è possibile far scorrere un cuneo con nove punti di arresto. La tacca, abbattibile, presenta la parte posteriore con uno scasso a “U” e un ampio riferimento “a corna di cervo”. Il suo azionamento è semplicissimo: è regolabile quindi in alzo facendo scorrere il cuneo sotto la mola elastica e in deriva tramite apposito strumento (B-Square B-1100). L’acquisizione del bersaglio con le mire metalliche è immediata, rapida e stabile, grazie sia alle ideali forme e dimensioni della foglia e del mirino, sia al baricentro particolarmente azzeccato dell’arma.Grazie alla finestra d’espulsione laterale e a una parte superiore del fusto appositamente predisposto con quattro filettature, la carabina Marlin 308MX può essere corredata con estrema

facilità con un’ottica o un punto rosso. Personalmente ritengo tale operazione inutile al fine di provare l’arma nella caccia in battuta al cinghiale nel territorio che frequento normalmente. Tuttavia, tale optional costituisce senza dubbio un valore aggiunto all’arma, la quale può essere così allestita opportunamente per la caccia a medio-lunga distanza con un punto rosso o con un’ottica da battuta, oppure con un’ottica variabile non troppo spinta, quali le varie 1,5-6x, 2-7x o 3-9x per adattarla alla caccia di selezione.A questo proposito, la Marlin acclude nella dotazione dell’arma un apposito poggiadito da applicare sul cane, che risulta indispensabile per l’azionamento dello stesso qualora si decida, appunto, di montare un’ottica sul castello.

MUNIZIONE Grazie al miglior coefficiente balistico raggiunto con le munizioni

LeverEvolution, il range operativo di vecchi calibri quali il .45-70, il .30-30 e il .35 Remington (oltre ai due moderni .444 e 450 Marlin) si è “allungato” di oltre 100 metri rispetto allo standard, garantendo così all’utente precisione, traiettorie ed energie residue sino alla soglia dei 300 metri di distanza. Nel 2007, Hornady ha esteso la sua gamma di LeverEvolution al nuovo 308 Marlin Express, mentre nel 2008 è arrivato al 32 Winchester Special, nonché ai due calibri da pistola il .357 Magnum e il .44 Remington Magnum camerati sul modello 1894.La palla scelta per il 308 Marlin Express è una spitzer da 160 grani, in grado di fornire livelli d’energia e radenza quasi identiche a quelle di una 165 grani BTSP standard in .308 Winchester. Il che, per un’arma a leva, rappresenta una nuova piattaforma prestazionale, soprattutto in termini di balistica esterna, non tanto terminale poiché, ovviamente, Marlin camera armi a leva con livelli d’energia assai superiori al .308 Marlin Express.Ecco di seguito le prestazioni

balistiche offerte dall’unica munizione commerciale in .308 Marlin Express.

Hornady LeverEvolution Flex Tip da 160 grani (82733) Velocità alla bocca 2.660 ft/sec (811 m/s) Energia alla bocca 2.513 ft/lbs (347 kg·m) Energia a 90 metri 2.111 ft/lbs (292 kg·m) Energia a 180 metri 1.761 ft/lbs (243 kg·m)

Come si può evincere dalla tabella, i numeri ci parlano di prestazioni assai interessanti. Tuttavia, è sulla precisione e sull’efficacia a caccia che si misurano le vere qualità di una munizione.

AL POLIGONO Riguardo le LeverEvolution, avevo esperienza soltanto di quelle in .444 Marlin e in 450 Marlin che avevo provato sia al poligono che a caccia, con ottimi risultati. Qui, però, le velocità e la forma e struttura della palla sono completamente diverse. Ma i risultati sono gli stessi, segno evidente della grande cura che Hornady ha dedicato all’intera serie. E non potrebbe esser altrimenti, poiché il bacino d’utenza di questo settore è molto grande, con i relativi vantaggi economici facilmente intuibili. Ho voluto realizzare una rosata di quattro colpi a 50 metri di distanza – che è quella d’azzeramento dell’arma - tirandoli in rapida successione, come se fossi in condizioni reali di caccia. La rosata misura 37x26 mm, un risultato molto lusinghiero se si pensa che è stata effettuata a mano libera, in piedi, senza appoggio! Il rinculo e il rilevamento sono appena avvertibili, grazie alla calciatura a pistola, al peso, e alla posizione bassa del baricentro dell’arma.

A CACCIA DI CINGHIALI Il test a caccia ha visto l’abbattimento di tre cinghiali, due maschi e una femmina, del peso rispettivo di 65, 75 e 90 chilogrammi, tirati a 40, 55 e 65 passi di distanza. Tutte e tre i selvatici si sono presentati alla posta di corsa, due di tre

quarti e uno, la femmina, in perfetto orizzontale. Non hanno fatto un passo in più dopo il colpo: non solo, le tre palle hanno attraversato completamente il selvatico, fuoriuscendovi, con foro d’ingresso pari al diametro della palla, e con quelli di uscita pari, all’incirca, a 2-3 volte il diametro del proiettile. Il che ci rivela un ottimo bilanciamento tra penetrazione e cessione d’energia: già, perché i tre grossi selvatici sono stati bloccati sul posto, senza che la loro spoglia ne abbia risentito, nonostante due di essi siano stati colpiti uno in piena spalla, l’altro alla spina. Hornady ha fatto un vero miracolo!

CONSIDERAZIONI FINALI Per chi, come me, era abituato a impiegare nella caccia in battuta queste armi introducendo nelle loro camere bossoli enormi, ad ascoltare rombi cupi e potenti, ma anche veder cadere “spanti” cinghiali di grandi dimensioni, il dubbio, onestamente, di trovarsi con qualcosa alla spalla di “non migliore di…” o, quantomeno, “d’innaturale” c’era.Tuttavia, in cuor mio, essendo un estimatore del calibro .308 Winchester, tale dubbio ero convinto esserci soltanto a livello sensoriale, non certo pratico. E così è stato, sia al poligono, dove questo trinomio si è rivelato all’altezza delle migliori carabine semiautomatiche quanto a costanza e precisione sia, soprattutto, sul campo di caccia, dove la munizione LeverEvolution si è dimostrata efficiente e efficace quanto a stopping e killing power e ben equilibrata in termini di rispetto delle carni.I fucili Marlin sono importati in Italia dalle ditte Bignami (www.bignami.it) e Paganini (www.paganini.it).

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