Recensione batterie Audioroot

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Avendo recentemente arricchito il mio corredo di attrezzatura da utilizzare in un setup da borsa, mi sono trovato a pensare a un buon sistema di alimentazione che fosse leggero, pratico e che mi garantisse, allo stesso tempo, la maggiore autonomia possibile. Fino a questo momento, per varie ragioni, per alimentare la mia borsa stavo utilizzando delle batterie IDX NP1-L7s che, seppure siano state uno standard per diversi anni in varie applicazioni dell’audiovisivo, dopo alcune prove si sono rivelate insufficienti a garantirmi piena autonomia nel caso di giornate interamente lavorate “a spalla” e senza la possibilità di avere alimentazione a rete. Spinto da questa necessità, dunque, ho fatto un po’ di ricerche in merito a batterie della stessa tipologia e ho deciso di provare le recenti batterie Audioroot eSMART agli ioni di Litio, in particolare il modello eSMART Li-98Wh. Innanzitutto, la batteria in oggetto si presenta molto robusta e con un design piuttosto gradevole. Rispetto alle dimensioni, misura 15,2 x 78,7 x 2,3cm quindi, se comparata ad una NP1 (18,5 x 7,2 x 2,5cm), risulta decisamente più corta e solo leggermente più larga (vedi foto a lato). Lo spessore è, in sostanza, equivalente. Per quanto riguarda il peso, anche questo è leggermente inferiore (450g contro i 460g delle NP1). Queste batterie, inoltre, utilizzano la tecnologia SMBus (System Management Bus), che consente di avere all’interno della batteria un micro controller che immagazzina e gestisce tutta una serie d’informazioni sia strutturali sia funzionali: la data di fabbricazione, il numero di cicli di carica già effettuati, il tempo rimanente prima che si scarichi, la quantità di corrente utilizzata, il voltaggio, la temperatura, ecc. Se le utilizziamo con un caricabatterie e/o un distributore di alimentazione Audioroot (con tecnologia SMBus), tutti questi dati sono visibili sul display del distributore in qualsiasi momento durante la lavorazione e, quindi, ci danno un quadro sempre completo e aggiornato rispetto all’utilizzo “in corso” e allo stato generale della batteria. Queste batterie Audioroot, a scanso di equivoci, sono comunque utilizzabili regolarmente con qualsiasi altro distributore, anche se in quel caso non avremo la possibilità di accedere a tutte queste informazioni.

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Recensione scritta da un fonico di presa diretta che impiega batterie e distributori di alimentazione Audioroot sul campo

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Page 1: Recensione batterie Audioroot

Avendo recentemente arricchito il mio corredo di attrezzatura da utilizzare in un setup da borsa, mi sono trovato a pensare a un buon sistema di alimentazione che fosse leggero, pratico e che mi garantisse, allo stesso tempo, la maggiore autonomia possibile. Fino a questo momento, per varie ragioni, per alimentare la mia borsa stavo utilizzando delle batterie IDX NP1-L7s che, seppure siano state uno standard per diversi anni in varie applicazioni dell’audiovisivo, dopo alcune prove si sono rivelate insufficienti a garantirmi piena autonomia nel caso di giornate interamente lavorate “a spalla” e senza la possibilità di avere alimentazione a rete.

Spinto da questa necessità, dunque, ho fatto un po’ di ricerche in merito a batterie della stessa tipologia e ho deciso di provare le recenti batterie Audioroot eSMART agli ioni di Litio, in particolare il modello eSMART Li-98Wh.

Innanzitutto, la batteria in oggetto si presenta molto robusta e con un design piuttosto gradevole. Rispetto alle dimensioni, misura 15,2 x 78,7 x 2,3cm quindi, se comparata ad una NP1 (18,5 x 7,2 x 2,5cm), risulta decisamente più corta e solo leggermente più larga (vedi foto a lato). Lo spessore è, in sostanza, equivalente.

Per quanto riguarda il peso, anche questo è leggermente inferiore (450g contro i 460g delle NP1).

Queste batterie, inoltre, utilizzano la tecnologia SMBus (System Management Bus), che consente di avere all’interno della batteria un micro controller che immagazzina e gestisce tutta una serie d’informazioni sia strutturali sia funzionali: la data di fabbricazione, il numero di cicli di carica già effettuati, il tempo rimanente prima che si scarichi, la quantità di corrente utilizzata, il voltaggio, la temperatura, ecc.

Se le utilizziamo con un caricabatterie e/o un distributore di alimentazione Audioroot (con tecnologia SMBus), tutti questi dati sono visibili sul display del distributore in qualsiasi momento durante la lavorazione e, quindi, ci danno un quadro sempre completo e aggiornato rispetto all’utilizzo “in corso” e allo stato generale della batteria.

Queste batterie Audioroot, a scanso di equivoci, sono comunque utilizzabili regolarmente con qualsiasi altro distributore, anche se in quel caso non avremo la possibilità di accedere a tutte queste informazioni.

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Venendo ai collegamenti, notiamo che a una delle estremità della batteria, s’inserisce un piccolo connettore in plastica dal quale parte un cavetto con una terminazione a scelta (Hirose, XLR4, etc) a seconda del tipo di connettore che si ha nel proprio distributore o apparecchio al quale la batteria andrà collegata.

Il sistema di bloccaggio delle batterie Audioroot a questo connettore risulta molto efficace e stabile: non si corre il rischio che la batteria possa inavvertitamente staccarsi perché c’è un sistema ad incastro molto sicuro. Inoltre, il fatto che non ci sia una “battery cup”, ma solo una sorta di connettore, limita ulteriormente l’ingombro complessivo.

Dalla parte opposta ai collegamenti, invece,

vi è un piccolo indicatore Lcd che indica lo stato di carica, tramite cinque piccoli quadratini neri, e una linguetta che serve a tirare via più comodamente la batteria se, ad esempio, è inserita in qualche vano (questo, a dire il vero, dal punto di vista costruttivo mi è parso essere un piccolo punto debole, poiché la linguetta in questione sembra essere piuttosto fragile e ho qualche dubbio sulla sua resistenza).

Il vero punto di forza di queste batterie, però, è sicuramente la loro potenza, se si

guardano le caratteristiche: 14.4V 6.2Ah, 98Wh (le mie precedenti NP1 erano 14.8V 4.6Ah, 68Wh).

Nell’uso sul campo, alimentando in borsa registratore, 3 ricevitori di radiomicrofoni e

trasmettitore di radiocuffie (per un assorbimento generale di circa 1.8Ah a 12v, da specifiche), dalle prove fatte con le batterie Audioroot sono riuscito ad ottenere circa 80-90 minuti in più di durata rispetto al mio precedente sistema IDX NP1. Chiaramente, questi dati possono variare a seconda delle attrezzature utilizzate e a condizioni specifiche, quindi è difficile poter stabilire una durata standard.

Per quanto riguarda la ricarica, esistono due tipi di caricabatterie, uno “da tavolo” e uno

più piccolo ed economico “da viaggio”. Col caricabatterie da viaggio, ho calcolato che una batteria da 98Wh impiega circa 2h40’ per caricarsi completamente, quindi un tempo più che ragionevole.

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Audioroot produce anche una batteria di dimensioni ridotte, grande circa la metà (45Wh), ma non l’ho provata direttamente.

In conclusione, posso dire di essere piuttosto soddisfatto di questo sistema che mi

consente, con un paio di batterie, di gestire in assoluta tranquillità un’intera giornata di lavoro e anche più. La batteria s’inserisce perfettamente in tutte le più comuni borse delle varie marche, date le dimensioni ridotte e la flessibilità di posizionamento e, se abbinata ad un distributore Audioroot, può darci in tempo reale molte informazioni utili che con altri sistemi non riusciremmo ad avere (come dicevamo: tempo residuo, stato di carica, numero di cicli effettuati, ecc).

Un sistema completo di nuova generazione, insomma, assolutamente consigliato. Valentino Giannì.!