Rebora trincea
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Transcript of Rebora trincea
Quale testo leggiamo?
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
“Viatico” da Canti anonimi di Clemente Rebora.
Le date
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Nascita dell’Autore
Uscita dell’Opera
Morte dell’Autore
Milano 1885 1922 Stresa 1957
L’Autore (1885-1957)
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
•1907 servizio militare a Milano, •1910 laurea in Lettere (diventa poi docente di Lettere a Milano), •Collabora con la Voce, Riviera ligure e altri periodici. • 1913 Frammenti lirici, •1915 richiamato alla guerra come sottotenente (esplosione, trauma cranico, infermità mentale), • 1922-28 Crisi spirituale (Canti anonimi), •1929 approda alla fede cattolica, •1931 si ritira in un convento, • 1936 è ordinato sacerdote, la sua produzione poetica successiva è soprattutto un colloquio con Dio).
Sintassi a confronto
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
• Si accostano al parlato. I Crepuscolari
• Aboliscono la sintassi. I Futuristi
• Usano periodi spezzati. I Vociani
Comprensione e riflessione
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
1. A chi si rivolge il Poeta? 2. Come è ridotto il destinatario
delle parole del Poeta? 3. A quale risultato aveva
portato la pietà di alcuni verso il soldato morente?
4. Quale richiesta fa il Poeta al soldato morente?
5. Trovi un contrasto fra suddetta richiesta e l’appellativo finale con cui il Poeta si rivolge al destinatario? Perché?
1. O ferito laggiù nel valloncello, 2. tanto invocasti 3. se tre compagni interi 4. cadder per te che quasi più non eri. 5. Tra melma e sangue 6. tronco senza gambe 7. e il tuo lamento ancora, 8. pietà di noi rimasti 9. a rantolarci e non ha fine l'ora, 10. affretta l'agonia, 11. tu puoi finire, 12. e nel conforto ti sia 13. nella demenza che non sa impazzire, 14. mentre sosta il momento 15. il sonno sul cervello, 16. lasciaci in silenzio 17. grazie, fratello.
Il testo: ancora sul significato
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Domande
1 Che cosa significa secondo
te l’espressione «demenza
che non sa impazzire»?
2 Qual è il significato della
frase «se tre compagni
interi / cadder per te che
quasi più non eri»?
3 Qual è il soggetto di
«conforto ti sia»?
1. O ferito laggiù nel valloncello, 2. tanto invocasti 3. se tre compagni interi 4. cadder per te che quasi più non eri. 5. Tra melma e sangue 6. tronco senza gambe 7. e il tuo lamento ancora, 8. pietà di noi rimasti 9. a rantolarci e non ha fine l'ora, 10. affretta l'agonia, 11. tu puoi finire, 12. e nel conforto ti sia 13. nella demenza che non sa impazzire, 14. mentre sosta il momento 15. il sonno sul cervello, 16. lasciaci in silenzio 17. grazie, fratello.
Il testo: visione d’insieme
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Come definireste la struttura di questo componimento poetico?
1. Un'intera nottata
2. buttato vicino
3. a un compagno
4. massacrato
5. con la sua bocca
6. digrignata
7. volta al plenilunio
8. con la congestione
9. delle sue mani
10. penetrata
11. nel mio silenzio
12. ho scritto
13. lettere piene d'amore
14. Non sono mai stato
15. tanto
16. attaccato alla vita.
1. O ferito laggiù nel valloncello, 2. tanto invocasti 3. se tre compagni interi 4. cadder per te che quasi più non eri. 5. Tra melma e sangue 6. tronco senza gambe 7. e il tuo lamento ancora, 8. pietà di noi rimasti 9. a rantolarci e non ha fine l'ora, 10. affretta l'agonia, 11. tu puoi finire, 12. e nel conforto ti sia 13. nella demenza che non sa impazzire, 14. mentre sosta il momento 15. il sonno sul cervello, 16. lasciaci in silenzio 17. grazie, fratello.
Il testo: metrica
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Verso libero
1. O ferito laggiù nel valloncello, 2. tanto invocasti 3. se tre compagni interi 4. cadder per te che quasi più non eri. 5. Tra melma e sangue 6. tronco senza gambe 7. e il tuo lamento ancora, 8. pietà di noi rimasti 9. a rantolarci e non ha fine l'ora, 10.affretta l'agonia, 11.tu puoi finire, 12.e nel conforto ti sia 13.nella demenza che non sa impazzire, 14.mentre sosta il momento 15.il sonno sul cervello, 16.lasciaci in silenzio 17.grazie, fratello.
Rima etimologica e inclusiva
Rima che rimarca l’assurdo sacrificio
Rima
Assonanza (rima imperfetta)
Rima
Rima
Rima
Rima interna
Il testo: Osservazioni stilistiche e retoriche
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Polisindeto
Vocazione
Dittologia
1. O ferito laggiù nel valloncello, 2. tanto invocasti 3. se tre compagni interi 4. cadder per te che quasi più non eri. 5. Tra melma e sangue 6. tronco senza gambe 7. e il tuo lamento ancora, 8. pietà di noi rimasti 9. a rantolarci e non ha fine l'ora, 10.affretta l'agonia, 11.tu puoi finire, 12.e nel conforto ti sia 13.nella demenza che non sa impazzire, 14.mentre sosta il momento 15.il sonno sul cervello, 16.lasciaci in silenzio 17.grazie, fratello.
Paradosso ossimorico
Vocazione
Il testo: la sintassi
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Anacoluto
1. O ferito laggiù nel valloncello, 2. tanto invocasti 3. se tre compagni interi 4. cadder per te che quasi più non eri. 5. Tra melma e sangue 6. tronco senza gambe 7. e il tuo lamento ancora, 8. pietà di noi rimasti 9. a rantolarci e non ha fine l'ora, 10.affretta l'agonia, 11.tu puoi finire, 12.e nel conforto ti sia 13.nella demenza che non sa impazzire, 14.mentre sosta il momento 15.il sonno sul cervello, 16.lasciaci in silenzio 17.grazie, fratello.
Protasi di un periodo ipotetico
Proposizione relativa
Sottolineati: i verbi
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Il cruento
Non c’è qua gusto per l’orrido, c’è soltanto un atroce realismo. Il ferito, ridotto a un tronco umano, con il suo lamento suscita la pietà di altri che sacrificano la vita per salvarlo. Non c’è cattiveria, c’è umanità nonostante tutto.
Bibliografia essenziale
•SALINARI, C., & RICCI, C. (1987). Storia della letteratura italiana: con antologia degli scrittori e dei critici 3**, L’Ottocento. Bari, Laterza. GUGLIELMINO, S. (1986). Guida al Novecento: profilo letterario e antologia. Milano, Principato. •ASOR ROSA, A. (2007). Letteratura italiana. 14, L’età contemporanea. Le Opere 1901-1921. Torino, Einaudi.