RAZIONALE CORSO “EFFETTI SALUTISTICI DELLE SPEZIE E...

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RAZIONALE CORSO “EFFETTI SALUTISTICI DELLE SPEZIE E DELLE ERBE AROMATICHE” 16/17 febbraio 2013 Le spezie e le erbe aromatiche sono utilizzate dall’umanità praticamente da sempre. Ci sono testimonianze di questo utilizzo in tutto il mondo antico, dall’Egitto, alla Grecia, all’India, alla Cina. In epoca romana, medievale e rinascimentale erano considerate talmente preziose da spingere alla ricerca di nuove rotte per arrivare prima e in modo più sicuro ed economico ai luoghi di produzione. Questa enorme importanza attribuita alle spezie derivava soprattutto dal loro utilizzo come conservanti alimentari, oltre che per altri numerosi scopi, come quello di aromatizzare i cibi e facilitarne la digestione, l’uso come profumo e l’uso medicinale. Nonostante questa millenaria dimestichezza con le spezie (e con le erbe aromatiche), queste rimangono tuttora misteriose, anche a causa del loro numero molto elvato, della loro diffusione a volte mondiale e a volte limitata, degli usi molto variabili nelle varie culture e nella cucina dei vari popoli. Solo negli ultimi decenni si è cominciato a capire i meccanismi d’azione delle spezie, la loro capacità di aumentare la secrezione degli acidi biliari, migliorando la digestione e l’assorbimento dei grassi, e di stimolare l’attività di enzimi come la lipasi pancreatica, l’amilasi e alcune proteasi. Ancora più di recente si è cominciato a capire che molte spezie ed erbe aromatiche hanno interessantissime capacità antiossidanti, con riflessi importanti sul rapporto tra alimentazione e salute. Obiettivo principale di questo corso è quello di informare i Medici di Medicina Generale sulle spezie e le erbe aromatiche, definendo le une e le altre, approfondendo le loro caratteristiche botaniche, le loro proprietà e potenzialità come aromatizzanti e conservanti per gli alimenti, come stimolanti della funzione digestiva, le loro proprietà antibatteriche, antifungine e nematocide, il loro contenuto in composti antiossidanti e i loro possibili influssi positivi sulla salute, i possibili effetti negativi, le evidenze dei benefici nella prevenzione/cura di alcune patologie, le loro possibili interazioni con i farmaci. Obiettivo particolare è quello di preparare un manifesto, da affiggere negli studi medici, che spieghi le proprietà di spezie ed erbe aromatiche e i loro svariati usi, con particolare riguardo all’alimentazione e ai rapporti tra spezie, alimenti e salute.

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RAZIONALE CORSO “EFFETTI SALUTISTICI DELLE SPEZIE E DELLE ERBE AROMATICHE” 16/17 febbraio 2013

Le spezie e le erbe aromatiche sono utilizzate dall’umanità praticamente da sempre. Ci sono testimonianze di questo utilizzo in tutto il mondo antico, dall’Egitto, alla Grecia, all’India, alla Cina. In epoca romana, medievale e rinascimentale erano considerate talmente preziose da spingere alla ricerca di nuove rotte per arrivare prima e in modo più sicuro ed economico ai luoghi di produzione.Questa enorme importanza attribuita alle spezie derivava soprattutto dal loro utilizzo come conservanti alimentari, oltre che per altri numerosi scopi, come quello di aromatizzare i cibi e facilitarne la digestione, l’uso come profumo e l’uso medicinale.Nonostante questa millenaria dimestichezza con le spezie (e con le erbe aromatiche), queste rimangono tuttora misteriose, anche a causa del loro numero molto elvato, della loro diffusione a volte mondiale e a volte limitata, degli usi molto variabili nelle varie culture e nella cucina dei vari popoli.Solo negli ultimi decenni si è cominciato a capire i meccanismi d’azione delle spezie, la loro capacità di aumentare la secrezione degli acidi biliari, migliorando la digestione e l’assorbimento dei grassi, e di stimolare l’attività di enzimi come la lipasi pancreatica, l’amilasi e alcune proteasi. Ancora più di recente si è cominciato a capire che molte spezie ed erbe aromatiche hanno interessantissime capacità antiossidanti, con riflessi importanti sul rapporto tra alimentazione e salute.Obiettivo principale di questo corso è quello di informare i Medici di Medicina Generale sulle spezie e le erbe aromatiche, definendo le une e le altre, approfondendo le loro caratteristiche botaniche, le loro proprietà e potenzialità come aromatizzanti e conservanti per gli alimenti, come stimolanti della funzione digestiva, le loro proprietà antibatteriche, antifungine e nematocide, il loro contenuto in composti antiossidanti e i loro possibili influssi positivi sulla salute, i possibili effetti negativi, le evidenze dei benefici nella prevenzione/cura di alcune patologie, le loro possibili interazioni con i farmaci. Obiettivo particolare è quello di preparare un manifesto, da affiggere negli studi medici, che spieghi le proprietà di spezie ed erbe aromatiche e i loro svariati usi, con particolare riguardo all’alimentazione e ai rapporti tra spezie, alimenti e salute.

RAZIONALE CORSO LA CRONICITÀ, LA POLIPATOLOGIA, GLI STILI DI VITA:UNA SFIDA PER LA MEDICINA GENERALE 13/14 aprile 2013

L’invecchiamento della popolazione e il conseguente progressivo incremento della prevalenza delle patologie croniche richiede un’attenta riflessione sul modo in cui le linee guida cliniche vengono sviluppate e applicate.L’Italia è il Paese dell’Unione Europea con il maggior numero di persone anziane: i dati indicano che l’Indice di Vecchiaia (termine usato per descrivere il peso della popolazione anziana in una determinata popolazione) è nel nostro Paese il più alto, con valori che raggiungono in alcune Regioni livelli estremamente elevati (ai primi posti troviamo Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Piemonte).Un’età superiore ai 65 anni è inoltre caratterizzata da comorbidità, definita come la presenza concomitante di due o più patologie nello stesso soggetto. È stato valutato, infatti, che la maggioranza delle persone tra 65 e 79 anni presenta 4,9 malattie, mentre nei soggetti con più di 80 anni il numero delle patologie sale a 5,4.La comorbilità è legata a una maggiore durata dell’ospedalizzazione, alla ri-ospedalizzazione dei pazienti a breve e lungo termine, alla comparsa di complicanze e alla scarsa qualità della vita del paziente anziano. Infine, la comorbilità incrementa il rischio di mortalità e di disabilità ben oltre quello osservabile in una singola specifica malattia.Ottimizzare il trattamento per questa fascia di popolazione diventa dunque un’esigenza ad alta priorità. Inoltre è facile immaginare come tutti questi problemi si riflettano sul lavoro quotidiano di chi opera nell’ambito della Medicina Generale: il medico di famiglia è quello che si trova più spesso a doverle mettere in pratica, unico baluardo nei confronti della tanto citata appropriatezza.È altrettanto facile immaginare la complessità della terapia che questi pazienti si trovano a dover gestire con il loro MdF, assieme ai dovuti consigli sullo stile di vita da adottare e sulla più corretta alimentazione da seguire.In un interessante articolo pubblicato su The Journal of The American Medical Association (JAMA) gli Autori ipotizzano un caso pratico, realistico, di una signora di 79 anni affetta contemporaneamente da diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa, osteoartrosi, osteoporosi e BPCO. L’esame del caso fornisce lo spunto per delineare un’attenta analisi dell’applicabilità delle linee guida a un paziente anziano con polipatologia.I dati che ne emergono evidenziano in modo chiaro la dicotomia esistente tra la teoria delle linee guida e la pratica clinica corrente: quest’ultima dovrebbe trovare in esse gli strumenti per la gestione quotidiana delle malattie; invece, spesso, le linee guida derivano da studi clinici che sono effettuati in maniera randomizzata e LA CRONICITÀ, LA POLIPATOLOGIA, GLI STILI DI VITA: UNA SFIDA PER LA MEDICINA GENERALE 2 controllata (RCTs) e sono dunque caratterizzati dal fatto di escludere i pazienti con patologie concomitanti fornendo in definitiva solo risultati “medi”, con evidenti difficoltà di estrapolazione e applicazione nella pratica.

RAZIONALE CORSO COUNSELING E ALIMENTAZIONE

8/9 giugno 2013

Programma provvisorio

Nei paesi sviluppati la spesa sanitaria si indirizza sempre più verso la spesa per le malattie croniche e la sfida dei prossimi anni sarà quella di ridurre tali costi.Questa sfida potrà essere vinta mediante un aumento della prevenzione primaria, soprattutto attr averso un cambiamento radicale degli stili di vita dei pazienti, poiché, come è noto, abitudini e stili di vita influenzano in modo determinante le cause principali di mortalità e morbilità.L’Health Behavior (comportamento di salute) è legato a variabili di natura storica, situazionale, psicologica, sociale, psico-sociale e culturale. Dal complicato intrecciarsi di questi fattori nella genesi dei comportamenti deriva la necessità di comprendere che, per prospettare e favorire un percorso di cambiamento nei pazienti, è necessario contestualizzare l’azione educativa a deguandola alle molteplici variabili individuali, sociali,emozionali che originano i comportamenti dei pazienti.Il counseling consiste in una particolare modalità di intervento comunicativo e di tecniche e abilità specifiche che possiamo mettere in atto per analizzare il problema del paziente, stabilire con lui obiettivi di cambiamento comportamentale, individuare strategie per raggiungere risultati soddisfacenti, supportarlo nelle decisioni, rimuovendo ostacoli personali e rafforzando la sua motivazione e la sua autonomia nell’affrontare uncambiamento.L’applicazione di interventi di Counseling potenzia enormemente gli standard qualitativi della medicina generale; l’acquisizione da parte del medico di un atteggiamento relazionale e comunicativo adeguato favorisce l’ instaurarsi di una solida alleanza terapeutica con il paziente che percepisce il suo medico come meno tecnicistico e più abile a integrare la conoscenza scientifica con un rapporto umano (caratteristiche che i pazienti generalmente si aspettano dal medico).Scopo del corso è quello di illustrare quali siano e in cosa consistano le abilità di base che i MMG possono apprendere e applicare nell’ambito del cambiamento dei com portamenti dello stile di vita dei loro pazienti, abilità utili ad incoraggiare la persona ad esprimere le sue percezioni intorno al problema della modificazione dello stile di vita, ad analizzare quale importanza attribuisca al cambiamento, ad eliminare le resistenze e superare gli ostacoli, progettando le tappe del cambiamento e le strategie per attuarlo.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE E SCELTA DEL/I CORSO/I

ISCRITTO FIMMG� UN CORSO € 150, 00 + IVA 21%� DUE CORSI € 280,00+ IVA 21%+ � TRE CORSI (per chi ha partecipato anche al modulo 1 del 16-17 febbraio 2013) CONTATTARE LA SEGRETERIA PER L’INTEGRAZIONE.

NON ISCRITTO FIMMG ALTRE POSIZIONI (MEDICI, BIOLOGI, FARMACISTI, ALTRO___________________________________� UN CORSO € 300, 00 + IVA 21%� DUE CORSI € 540,00+ IVA 21%� TRE CORSI (per chi ha partecipato anche al modulo 1 del 16-17 febbraio 2013) CONTATTARE LA SEGRETERIA PER L’INTEGRAZIONE.

La partecipazione a più corsi prevede una tariffa agevolata da versarsi a Metis. Si possono scegliere uno o più Corsi, preferibilmente al momento dell’iscrizione iniziale. Al momento dell’iscrizione si dovrà pagare almeno un Corso, successivamente si dovrà pagare la integrazione per l’opzione 2 o 3 corsi (almeno 30 giorni prima dell’esecuzione dei Corsi).

MODALITA’ DI PAGAMENTOIl bonifico per il pagamento dovrà essere intestato a: METIS SRL Unicredit Banca Filiale di Roma EurIBAN IT06I0200805085000002683161CAUSALE: “Nome Cognome del Partecipante + TITOLO CORSO/CORSI”