Rassegnastampa22aprile2016

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Venerdì 22 aprile 2016 Rassegna associava 2 Rassegna Sangue e emoderiva 11 Rassegna sanitaria, medico-scienfica e Terzo seore 16 Prima pagina 19 Rassegna stampa A cura dellUfficio Stampa FIDAS Nazionale

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Venerdì 22 aprile 2016

Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 11 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 16 Prima pagina 19

Rassegna stampa

A cura dell’Ufficio Stampa

FIDAS Nazionale

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Rassegna associativa

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DIARIO DEL WEB.IT

55° Congresso nazionale Fidas a Gorizia e Grado:

attesi migliaia di donatori I delegati delle 73 associazioni federate Fidas si confronteranno sui grandi temi del sistema sangue

REDAZIONE GORIZIA giovedì 21 aprile 2016 - 18:18

GORIZIA – E’ stato presentato il Congresso nazionale Fidas (Federazione Italiana

Associazioni Donatori di Sangue) in programma venerdì e sabato a Grado, e che si

concluderà domenica a Gorizia con la 35° Giornata del Donatore.

Un’anteprima dell’evento c’è già stata giovedì mattina, nella piazza del Municipio, con

l’autoemoteca dell’Associazione Donatori Volontari Sangue del capoluogo isontino ha

accolto i giovani che hanno dato il via agli appuntamenti di questa lunga kermesse.

Giulio, Alessandra, Chiara, Cristian, sono alcuni dei trenta donatori under 28 prove-

nienti da diverse regioni che hanno teso il braccio per un gesto di solidarietà che ha

assunto un forte valore simbolico. La battaglia di Gorizia costò la vita a decine di mi-

gliaia di giovani soldati; a cento anni di distanza i giovani Fidas hanno voluto rendere

omaggio alle vittime della Grande Guerra donando il sangue in modo volontario, ano-

nimo e gratuito e terminando la mattinata con la visita al sacrario militare di Redipu-

glia e al cimitero austro-ungarico di Fogliano.

Alla presentazione hanno partecipato Ettore Romoli, sindaco di Gorizia, Feliciano

Medeot, presidente dell’Advs Gorizia organizzatrice del Congresso e Aldo Ozino Cali-

garis, presidente nazionale Fidas.

I delegati delle 73 associazioni federate Fidas, in rappresentanza dei 462 mila donatori

presenti su tutto il territorio nazionale, si confronteranno sui grandi temi del sistema

sangue, con particolare attenzione al Decreto Ministeriale del 2 novembre 2015 e alla

revisione dell'Accordo Stato-Regioni 20 marzo 2008 relativo alla stipula di convenzio-

ni tra Regioni, Province autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue.

Non mancheranno la condivisione dell’azione svolta dalle associazioni Fidas su tutto il

territorio nazionale e il rinnovo del Consiglio direttivo che avrà il compito di guidare

la Federazione nei prossimi quattro anni. Domenica 24 oltre 10 mila donatori prove-

nienti da tutta Italia, partendo dal Parco della Resistenza, sfileranno lungo le strade di

Gorizia per la 35° Giornata nazionale del Donatore che si concluderà in Piazza Vittoria

con la celebrazione della Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo di Gorizia Monsi-

gnor Carlo Alberto Maria Redaelli.

Il presidente Ozino Caligaris ha anticipato i prossimi appuntamenti nazionali: la par-

tecipazione alla Carovana del Giro d’Italia a partire dal 10 maggio e la presentazione di

Smart Donor, una nuova applicazione per smartphone rivolta a tutti i donatori d’Ita-

lia.

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IL FRIULI.IT ‘Da sangue versato a sangue donato’ Presentato a Gorizia il 55esimo Congresso nazionale Fidas, in program-ma da domani a domenica 24 aprile

21/04/2016

Si è svolta questa mattina, nella sala Bianca del Comune di Gorizia, la conferenza stampa di presenta-

zione del 55° Congresso nazionale Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) in

programma domani e sabato a Grado e che si concluderà domenica a Gorizia con la 35° Giornata na-

zionale del Donatore. Presenti il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, il presidente dell’Advs Gori-

zia organizzatrice del Congresso, Feliciano Medeot,Aldo Ozino Caligaris presidente nazionale Fidas e

la giornalista DonatellaBarbetta de “Il Resto del Carlino”.

Già dal primo mattino, nella piazza del Municipio, l’autoemoteca “Egidio Bragagnolo” ha accolto i

giovani che hanno dato il via agli appuntamenti di questa lunga kermesse. Trenta donatori Under 28,

provenienti da diverse regioni italiane, hanno teso il braccio per un gesto di solidarietà che ha assunto

un forte valore simbolico. La battaglia di Gorizia, infatti, costò la vita a decine di migliaia di giovani

soldati; a cento anni di distanza i giovani Fidas hanno voluto rendere omaggio alle vittime della Gran-

de Guerra donando il sangue in modo volontario, anonimo e gratuito e terminando la mattinata con la

visita al sacrario militare di Redipuglia e al cimitero austro-ungarico di Fogliano.

Domenica 24 aprile, oltre 10mila donatori provenienti da tutta Italia, partendo dal parco della Ri-

membranza, sfileranno lungo il centro di Gorizia per la 35° Giornata nazionale del Donatore che si

concluderà in piazza della Vittoria con la celebrazione della S. Messa presieduta dall’Arcivescovo di

Gorizia monsignor Carlo Alberto Maria Redaelli.

Romoli si è detto onorato della scelta di Gorizia quale sede del 55° Congresso, complimentandosi con il

presidente Medeot “per l’impegno profuso nell’organizzazione di un evento di portata nazionale, che

porterà sicuramente lustro alla città”. Il presidente Ozino Caligaris, invece, ha anticipato i prossimi

appuntamenti nazionali: la partecipazione alla Carovana del Giro d’Italia a partire dal 10 maggio e la

presentazione di Smart Donor, una nuova applicazione per smartphone rivolta a tutti i donatori d’Ita-

lia.

Infine, Barbetta ha annunciato i vincitori della VI edizione del Premio giornalistico “Fidas-Isabella

Sturvi” di cui ha presieduto la giuria: per la sezione stampa/web il riconoscimento è andato ad Alberto

Bobbio per l’articolo “Fratelli di sangue”, pubblicato su Famiglia Cristiana il 27 febbraio 2016, in cui

ha presentato il Giubileo dei donatori di sangue; per la sezione Radio/tv il premio è andato a Nicoletta

Carbone per la trasmissione “Cuore e denari” in onda l’8 gennaio 2016 su Radio24 in cui ha approfon-

dito le novità del Decreto Ministeriale del 2 novembre 2015. Menzione di merito a Francesco Caielli,

de “La provincia di Varese”, per l’articolo “Donare sangue è donare speranza”. Domani i vincitori ri-

ceveranno il premio all’apertura del Congresso.

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RAI 3 – FRIULI VENEZIA GIULIA

Presentazione 55° Congresso nazionale FIDAS

Intervento di Aldo Ozino Caligaris e Feliciano Medeot

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6d778912-1c51-44e8

-b490-d0285d70e55f.html

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VOLONTARIATOGGI.INFO

A Gorizia il Congresso Nazionale dei Donatori di

Sangue Fidas 21 Aprile 2016

ROMA. Ilconfrontosuigranditemidelsistemasangue,conparticolareattenzionealDecretoMinisteriale

del2novembre2015eallarevisionedell’AccordoStato-Regioni20marzo2008relativoallastipuladicon-

venzionitraRegioni,ProvinceautonomeeAssociazionieFederazionididonatoridisangue; maanchela

condivisionedell’azionesvoltadallefederateFIDASsututtoilterritorionazionaleeilrinnovodellecariche

federalicheavrannoilcompitodiguidarelaFederazioneneiprossimiquattroanni.Questoemoltoaltronel

corsodel55°CongressonazionaleFIDAS(FederazioneItalianaAssociazioniDonatoridiSangue)chesi

svolgeràaGrado(GO)il22eil23aprilep.v.echesiconcluderàconla35°GiornatadelDonatoreinpro-

grammaaGoriziadomenica24aprile.

A cento anni dalla presa del capoluogo isontino, cittàsimbolodellaGrandeguerraedelsangueversatoin

quellachefudefinita“un’inutilestrage”, idonatoriFIDASsiritroverannopertestimoniareilvaloredeldono

volontario,anonimoegratuitoeperdeciderecomeindirizzareecoordinarelapromozionedeldono.

“Da sangue versato a sangue donato” èilleitmotivcheuniràidiversieventiinprogramma,apartiredalla

donazionecollettivadigiovedìprossimo.ProtagonistiigiovaniFIDASchesidarannoappuntamentoinpiaz-

zadelMunicipioaGoriziaperricordaresimbolicamenteilprimoconflittomondialeelesanguinosebatta-

gliedicuiquellezonesonostateteatro.Eseigiovanimilitaridelsecoloscorsohannoversatoilsangue,i

giovaniFIDASlodonerannonell’autoemotecadell’AssociazioneDonatoriVolontariSanguediGoriziache

haavutol’onereel’onorediorganizzareilCongresso.

I rappresentanti degli oltre 462mila donatori di sangue FIDAS venerdì e sabato si ritroveranno a Gra-

doper ilmomentoassemblearechesiapr iràconlapremiazionedeivincitor idellaVIedizionedelPre-

miogiornalistico“FIDAS-IsabellaSturvi” riservatoaitemidelvolontariatoedelladonazionedelsanguee

patrocinatodall’OrdineNazionaledeiGiornalisti,dallaFederazioneNazionaledellaStampaItaliana,dal

CentroNazionaleSangueedallaSIMTI,SocietàItalianadiMedicinaTrasfusionaleeImmunoematologia.

La kermesse si concluderà domenica 24 aprile quando oltre 10mila donatori provenienti da tutta Ita-

lia,par tendodalParcodellaRimembranza,dopol’omaggioaicadutisfilerannolungolestradediGorizia

perla35°GiornatanazionaledelDonatorechesiconcluderàinPiazzadellaVittoriaconlacelebrazionedel-

laS.Messapresiedutadall’ArcivescovodiGoriziaMonsignorCarloAlbertoMariaRedaelli.

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Ilconfrontosuigranditemidelsistemasangue,conparticolareattenzionealDe-cretoMinisterialedel2015ealla revisionedell’AccordoStato-Regionidel2008relativoallastipuladiconvenzionitraRegioni,ProvinceautonomeeAssociazionieFederazionididonatoridisangue;maanchelacondivisionedell’attivitàdellefe-derateFIDASsututtoilterritorionazionaleeilrinnovodellecarichefederaliperilprossimoquadriennio.Questoemoltoaltronelcorsodel55°Congressonazio-naleFIDAS(FederazioneItalianaAssociazioniDonatoridiSangue)chesisvolge-ràaGradoil22eil23aprileesiconcluderàconla35°GiornatanazionaledelDo-natoreinprogrammaaGoriziadomenica24aprile.Acentoannidallapresadelca-poluogoisontino,cittàsimbolodellaGrandeGuerraedelsangueversatoinquellachefudefinita“un’inutile strage”, idonatoriFIDASsi ritroverannoper testimo-niareilvaloredeldonovolontario,anonimoegratuitoeperdeciderecomeindiriz-zareecoordinarelapromozionedeldono.“Dasangueversatoasanguedonato” èilleitmotivcheuniràidiversieventiinprogramma,apartiredalladonazionecol-lettivadigiovedì21aprile.ProtagonistiigiovaniFIDASchesidarannoappunta-mentoinpiazzaMunicipioaGoriziaperricordaresimbolicamenteilprimoconflit-tomondialeelesanguinosebattaglie,dicuiquestezonesonostateteatro.Eseigiovanimilitaridelsecoloscorsohannoversatoilsangue,igiovaniFIDASlodo-nerannonell’unitàmobiledi raccolta“EgidioBragagnolo”. “IdonatoridelGori-ziano– sottolineailpresidentediADVSGorizia,FelicianoMedeot – sonoorgo-gliosidiospitareilCongressonazionaleFIDASedannoilbenvenutoairappresen-tantidelleassociazioniconsorelledi tutta Italiacheparteciperannoai lavoricon-gressualieallagiornatadeldonatoredidomenica24aprile.Sitrattadiunappunta-mentofortementevolutodatuttal’associazionecheharaccoltoattornoasèunare-tediistituzioni,pubblicheeprivateche,conlalorocollaborazione,garantirannoilbuon esito della manifestazione”, concludeMedeot. I rappresentanti degli oltre462miladonatoridisangueFIDAS,siritroverannoaGradoperi lavoricongres-sualichesiaprirannoconlapremiazionedeivincitoridellaVIedizionedelPremiogiornalistico“FIDAS-IsabellaSturvi”, riservatoaitemidelvolontariatoedellado-nazionedelsangueepatrocinatodall’OrdineNazionaledeiGiornalisti,dallaFede-razione Nazionale della Stampa Italiana, dal Centro Nazionale Sangue e dallaSIMTI,Società ItalianadiMedicinaTrasfusionalee Immunoematologia.Laker-messesiconcluderàdomenica24aprilequando,oltre10miladonatoriprovenientida tutta Italia,partendodalParcodellaRimembranza,dopo l’omaggioaicaduti,sfileranno lungo le stradediGorizia per la 35°Giornata nazionale delDonatorechesiconcluderàinpiazzaDellaVittoriaconlacelebrazionedellaS.Messapre-siedutadall’ArcivescovodiGoriziaMonsignorCarloAlbertoMariaRedaelli.Gio-vedì 21 aprile, nella sala Bianca delmunicipio diGorizia si terrà la conferenzastampadipresentazionedelCongresso.

FRIULIWEB.IT L’Isontino si prepara all’arrivo dei donatori di sangue

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Rassegna

sangue e emoderivati

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AGENPARL Earth Day Italia: la Croce Rossa presenta ‘Fratelli di

Sangue’ con i rappresentanti delle religioni mondiali (AGENPARL) – Roma, 21 apr 2016 – Un gesto per simboleggiare la soli-darietà e il sostegno reciproco al di là delle differenze culturali e religiose, per ribadire con forza che le fedi hanno al loro cuore l’amore per la vita. Nella cornice della 4 giorni organizzata per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, Earth Day Italia e Croce Rossa Italiana accolgono al Villaggio per la Terra i rappresentanti delle religioni mondiali chiedendo loro un atto di condivisione. Attraverso la donazione del proprio sangue, testimonieran-no al mondo che ogni essere umano è uguale in tutto e per tutto al proprio simile e che le differenze possono arricchire, aiutare, non divi-dere. “L’amore per la Terra – ha affermato Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia, organizzatrice della manifestazione – è prima di tutto amore per l’uomo, è impegno perché viva in armonia con l’ambiente circos-tante a partire dai suoi simili. Il sangue donato e mescolato per servire chi è nel bisogno è un segnale forte che testimonia che non esistono differenze tra gli esseri umani. Ci sono dei momenti in cui i principi della convivenza sembrano in estremo pericolo: con questa iniziativa, realizzata in collabora-zione con la Croce Rossa Italiana, vogliamo ribadire che le uniche armi che abbiamo a disposizione sono il dialogo, l’aiuto reciproco, l’incontro”. “La Croce Rossa Italiana – ha affermato il Presidente Francesco Rocca – da sempre al fianco dei vulnerabili, promuove la cultura della non violenza. Qui, attraverso uno dei gesti più generosi e anche tra i più necessari, quale è la donazione del sangue, ribadiamo il nostro motto ‘Tutti fratelli’ che, da oltre 150 anni, ci spinge a essere motori di pace, operando senza distin-zione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale e di appar-tenenza politica. Per questo motivo siamo orgogliosi – ha concluso – dell’opportunità di essere mediatori di questo importante incontro tra le di-verse confessioni religiose al Villaggio per la Terra”. L’appuntamento è alle ore 9.00 del 24 aprile presso l’unità di raccolta sangue della CRI all’interno del Villaggio per la Terra. Al termine della donazione di sangue interreligio-sa, l’autoemoteca CRI resterà a disposizione fino alle ore 13.00 per racco-gliere altre donazioni di sangue. Queste le tradizioni religiose che hanno aderito all’iniziativa: AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani), AME (Associazione Medica Ebraica); Brama Kumaris; Centro Islamico Culturale d’Italia; Comuni-tàEbraica di Roma; COREIS (Comunità Religiosa Islamica); Comunità Sikh; Diocesi Ortodossa Romena d’Italia; Direzione Nazionale Fede Bahà‘ì; Vicariato di Roma,; Tathata Dharma Vrindham; Unione Induista Italiana; Unione Buddista Italiana;

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RADIO VATICANA

Emofilia, progressi nelle terapie e prospettive di cura 21/04/2016 13:52

ApochigiornidallacelebrazionedellaXII Giornata Mondiale dell’Emofilia,torniamosuitemilegatiallepatologiecollegatechepiùinteressanocolorochenesonoaffetti ei lorofamiliari. Qualisonolecomplicanzepiùfrequentiequaliiprogressi registrati nelle terapie?Qualiglierrorinelpassatoeperchéoggiècorrettoerealisticopoterrassicurareipazientiinmateriaditrattamenti. AinostrimicrofoniilProfessor Raimondo De Cristofaro,direttoredelServizioMalattieEmorragicheeTrom-botiche,PolodiOncologiaedEmatologiadellaFondazione Policlinico Universitario Agostino GemellidiRo-ma.

(Lucas Duran)

http://it.radiovaticana.va/news/2016/04/21/

emofilia,_progressi_nelle_terapie_e_prospettive_di_cura/1224493

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SALUTE DOMANI

Trasfusioni di sangue sicure, un software contro gli errori

Sbagliano sangue-trasfusione lo uccide. Trasfusione killer in ospedale-scambiate le

sacche di sangue. Trasfusione di sangue sbagliata-donna muore.

Titoli che non vorremmo più leggere, ma l’errore umano, in ospedale, in occasione

delle trasfusioni di sangue, è sempre in agguato. Non si riesce a eliminare, ma biso-

gna intercettarlo. Con queste premesse i dirigenti della Asl Roma 1 hanno acquisito un

sistema software che dopo un programma di formazione, da reparto a reparto, rende-

rà l’ospedale sicuro alle trasfusioni di sangue. Non soltanto la verifica del codice a bar-

re, come richiede la normativa ministeriale, ma anche il confronto dell’impronta digita-

le del paziente e dell’operatore sanitario, prima di dare avvio alla trasfusione. Il San

Filippo Neri sarà il primo ospedale della capitale con trasfusioni a rischio zero. Soltanto

una cinquantina di ospedali in Italia possono vantare questo vantaggio.

“L’errore della trasfusione, oggi, - aggiunge Patrizia Magrini, direttore di presidio al

San Filippo Neri - preoccupa più dello stesso sangue infetto da HIV, quindi è importan-

te dare al paziente sicurezza e certezza delle nostre operazioni. Anche con l’uso

dell’informatica e con il buon uso del sangue”. L’incidente mortale per scambio di sac-

ca capita almeno una o due volte all’anno, in Italia. E non perché il sangue è infetto,

ma perché al ricoverato è stata data la sacca di sangue di un altro, per errore umano.

Ai casi mortali, poi, si aggiunge una casistica ben più ampia di errori intercettati ca-

sualmente, difficilmente valutabile, perché non esiste un registro aggiornato di segna-

lazioni di eventi. Più del 60% degli errori in questo settore, infatti, è imputabile, se-

condo recenti studi, all’operatore sanitario.

Il nostro Servizio sanitario ci viene invidiato da molti Paesi, ma all'alta professionalità

di medici e infermieri non corrisponde una eguale efficienza nell'ambito dell'organizza-

zione dei servizi. Ma come può essere possibile scambiare una sacca di sangue se si

controllano nome, codice a barre o quant'altro? Purtroppo può succedere, l'errore

umano è all'ordine del giorno. Infatti il ministero ha inserito l’errore trasfusionale fra i

18 eventi sentinella, per i quali è richiesta una maggiore attenzione. A fine dicembre,

poi, un nuovo decreto stabilisce le norme di sicurezza per garantire la sacca di sangue

giusta per ogni malato, applicando al polso di coloro che devono sottoporsi a trasfu-

sione, un braccialetto con codice a barre. Basterà?

Secondo gli esperti, che hanno già sperimentato il software, invitati al San Filippo Neri

per un corso di formazione agli operatori sanitari, il braccialetto non è sufficiente per-

ché lascia alcune fasi dell’operazione a discrezione dell’operatore. All’incontro romano

della Asl Roma 1 ha partecipato il dottor Francesco Bennardello, del Servizio trasfusio-

nale dell’Azienda sanitaria provinciale (ASP) di Ragusa, decano di questa tecnologia

che il San Filippo Neri ha deciso di adottare. “Applicare questo sistema – ha detto il

professor Giacomo Menichella, direttore dell’Unità di immunoematologia e trasfusione

- significa essere consapevole dei rischi che si possono correre nel corso di una opera-

zione, banale, ma non per questo meno importante, come la trasfusione di sangue.

Adottare questo sistema all’avanguardia garantirà al cittadino di ricevere una trasfu-

sione sicura e noi da possibili azioni risarcitorie”.

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“Le procedure e i protocolli applicati finora – spiega Bennardello -non sono in grado di

intercettare gli errori, perché non c’è certezza che le procedure vengano applicate ed

eseguite da tutti gli operatori. Motivo? Psicologici, per distrazione per altre attività e

stati emotivi; fisiologici, per stanchezza e privazioni del sonno. Ambientali per problemi

uditivi, visuali e ambiente con confortevole. Ma ci sono anche condizioni di lavoro ina-

datte, procedure spesso eseguite in urgenza, scarsa comunicazione fra il personale, eti-

chette delle sacche non uniformi, formazione del personale incompleta e mancanza di

automazione. Detto questo, non è possibile eliminare l’errore umano; è possibile, però,

impedire che avvenga l’incidente. Ma occorrono strumenti informatici che automatizza-

no e standardizzano il processo. La legge 219 del 2005, all’art. 6, indicava l’uso di stru-

menti informatici per l’identificazione dei pazienti e dei loro campioni di sangue, sia nel

servizio trasfusionale, sia nel reparto clinico. Mentre il centro trasfusionale ha applicato

tutte le misure per rendere sicuro il sangue dal rischio infettivo, quando la sacca prende

la strada del reparto rischia di essere scambiata”. Per il dottor Roberto Guaschino, tra-

sfusionista dell’ospedale di Alessandria, l’errore trasfusionale può nascere per circostan-

ze inimmaginabili, come quelle di una paziente, che stava per essere trasfusa con il

sangue della sorella gemella. Per fortuna gli operatori sanitari se ne sono accorti e dopo

ulteriori esami e accertamenti hanno scoperto che cosa era successo. La paziente si era

dimenticata di dire il suo secondo nome che la differenziava dalla sua gemella. Un caso

insolito, ma che poteva determinare un evento fatale.

“E’ necessario, quindi – ribadisce Guaschino – introdurre nelle unità operative di dia-

gnosi e cura modalità sicure di identificazione del paziente prima dell’esecuzione della

emotrasfusione per impedire reazioni trasfusionali da incompatibilità. Inoltre devono

essere applicate procedure aziendali condivise che indichino con esattezza chi fa, che

cosa e il profilo di responsabilità legato alle singole azioni. E non c’è dubbio che il per-

sonale deve essere adeguatamente formato, periodicamente aggiornato e con verifica

del mantenimento delle competenze. Soltanto così si può ridurre il rischio a zero”.

La dottoressa Anna Maria Quaglietta, dirigente del Centro trasfusionale trasfusionale

dell’ospedale di Pescara, conferma la validità del sistema informatico che collega i re-

parti con il sistema Securblood, che permette la gestione del percorso della sacca di

sangue fino al paziente. “Con il controllo di gestione – dice la dirigente medico – non si

evitano gli errori, ma si intercettano. L’aspetto principale è la garanzia della presenza

del medico alla trasfusione, almeno nei primi 10 minuti, determinanti per il buon esito

dell’operazione”.

Edoardo Stucchi

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Rassegna

Politica sanitaria,

Medico-scientifica e

Terzo Settore

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