rassegna stampa regionale idv del 12-12-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 9 FERRARA_______________________________________pag. 10 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 11 - 17 RAVENNA_______________________________________pag. 18 - 19 REGGIO E._______________________________________pag. 20 - 22 MODENA________________________________________pag. 23 - 26 PIACENZA_______________________________________pag. 27 AGENZIE________________________________________pag. 28 - 29 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 12-12-2011

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rassegna stampa regionale idv del 12-12-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 9

FERRARA_______________________________________pag. 10

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 11 - 17

RAVENNA_______________________________________pag. 18 - 19

REGGIO E._______________________________________pag. 20 - 22

MODENA________________________________________pag. 23 - 26

PIACENZA_______________________________________pag. 27

AGENZIE________________________________________pag. 28 - 29

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 12-12-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

BOLOGNA - Carlino 10-12-2011

•• 6 BOLOGNAPRIMOPIANO SABATO 10 DICEMBRE 2011

di ENRICO BARBETTI

LA CACCIA all’impero economi-co del boss passa anche per Bolo-gna. Preso il superlatitante Miche-le Zagaria detto Capastorta, gli in-vestigatori cercano ora di tagliarela linfa economica che nutre il po-tere dei Casalesi, attaccandone leattività imprenditoriali. Il Gicodella guardia di finanza di Napoliha eseguito ieri 33 perquisizioninei confronti di parenti di Zaga-ria, affiliati al clan e aziende a lororiconducibili. Nell’operazione, co-ordinata dal magistrato della Ddapartenopea Catello Maresca, sonostati impiegati 125 uomini. Il filorosso che si dipana da Casapesen-na, dove il latitante si rifugiava inun bunker, ha condotto i finanzie-ri fino a Sant’Agata Bologneseper eseguire due perquisizioni.

NEL MIRINO sono finiti un im-prenditore edile, D.F., di 51 anni,nativo di San Cipriano d’Aversa,e un’azienda di un suo parente,che però risiede nel Casertano. Idue personaggi fanno parte diuna famiglia imparentata con Za-garia le cui vicende sono stateall’attenzione di diverse procure.I destinatari dei decreti sono statiselezionati dagli investigatori se-condo criteri di contiguità, docu-mentati da contatti anche per in-terposta persona. La finalità delblitz era quella di sequestrare do-cumentazione contabile ed extra-

contabile e materiale informaticoutile a ricostruire gli interessidell’ex primula rossa dei casalesi.L’imprenditore non sarebbe almomento indagato ma gli esitidelle perquisizioni potrebberoportare a ulteriori sviluppi neiprossimi giorni. L’impresa su cuisi è concentrata l’attenzione svol-ge attività nel campo degli appaltiprivati e pubblici.

NEI COMUNI di confine fra Bo-logna e Modena c’è un’elevataconcentrazione di residenti di ori-gine casertana e quello di ieri èl’ennesimo campanello d’allarmesui rischi d’infiltrazione della cri-minalità organizzata, che da Go-morra estende i propri tentacoli

negli affari dell’edilizia e del movi-mento terra. Proprio a Sant’AgataBolognese, nell’agosto del 2009, siverificò un episodio preoccupan-te: un 22enne, imparentato conun presunto affiliato al clan, ven-ne arrestato per avere pestato unsenegalese in un bar. La casermadei carabinieri venne letteralmen-te assediata da una trentina di pa-renti e amici del giovane e la cen-trale del 112 fu costretta a manda-re rinforzi dai comandi vicini perevitare l’assalto.

POCO PIÙ di un mese fa, nellavicina Crevalcore, il Gico di Ro-ma ha arrestato un imprenditoreedile originario di Afragola, Gen-naro Delle Cave, di 40 anni, accu-

sato di intestazione fittizia di be-ni: secondo la Dda di Napolidietro le sue attività ci sa-rebbe il clan camorristi-co dei Mallardo. Tornan-do a Sant’Agata, un al-tro imprenditore di ori-gine campana è statocoinvolto fra il 2008 eil 2009 nelle indagi-ni sull’impero deiCasalesi, Arman-do Abatiello, di52 anni. Segnali,tracce, ipotesinon sempre con-fermate dai tri-bunali. Cartoli-ne da Gomorraper gli amici vici-ni e lontani.

Il blitzIeri mattina 125 uominidel Gico di Napoli hannoeseguito 33 perquisizioniordinate dalla Ddapartenopea alla ricercadi documenti sugliinteressi di Zagaria

SULLETRACCEDEI CASALESI

Le infiltrazioniNel territorio al confinefra Bologna e Modenala presenza di imprese ediligestite da personaggisospettati di vicinanza conil clan dei Casalesi è emersain diverse inchieste

LA PROF STEFANIA PELLEGRINI: «BELLISSIMO L’IMPEGNO DEI GIOVANI»

«La crisi aiuta le cosche. Soprattutto qui»

La catturaMichele Zagaria dettoCapastorta, classe 1958, èsfuggito per 16 anniall’arresto: è stato scovatomercoledì dalla poliziain un bunker sotterraneoa Casapesenna

L’OMBRADELLACAMORRA «E’NECESSARIOCONVOCAREUNACOMMISSIONECONL’ASSESSOREALLA LEGALITA’NADIAMONTI,SAREBBE SBAGLIATO SOTTOVALUTARE IL PROBLEMA»

«LACATTURADELBOSS E’ IL FRUTTODI UN LAVOROCHEAVEVANO INDIRIZZATOAQUESTOOBIETTIVODAOLTREUNANNOLADDAELEFORZEDIPOLIZIA»

di GILBERTO DONDI

«LO SAPEVAMO. L’avevamodetto. E i fatti ci hanno dato ra-gione». Il procuratore capo di Bo-logna, Roberto Alfonso, prove-niente dalla Direzione nazionaleantimafia, da quando è arrivatosotto le Due Torri ha dato ungrande impulso all’attività dellaDda dell’Emilia Romagna. Le in-chieste su calabresi e Casalesihanno ottenuto brillanti risulta-ti, a Modena, Parma, Reggio, inRomagna e anche a Bologna.Dunque, non è affatto stupito de-gli ultimi sviluppi relativi agli af-fari del boss Michele Zagaria,

che aveva messosolide radici inEmilia.

Dottor Alfon-so, ormai è as-sodato che an-che la nostra èterradi camor-ra. O, almeno,diaffari gestitidalla camor-ra.

«Sì, abbiamo lan-ciato l’allarmetante volte e le in-

chieste sono lì a di-mostrarlo. Nulla di nuovo, dob-

biamo tenere alta la guardia».I tentacoli del boss Zagaria,oltre a Modena, sembranoarrivare anche a Bologna,come dimostra la perquisi-zione di ieri a un imprendito-rediSant’Agata.Comegiudi-ca questo fatto?

«L’arresto di Zagaria inevitabil-mente deve portare gli inquiren-ti di Napoli anche qui per verifi-care se ci sono collegamenti: logi-

stici, per coprire la latitanza delboss, affaristici o di tipo crimina-le, da parte dei suoi affiliati pre-senti sul nostro territorio. Biso-gnerà vedere cosa emergerà dagliaccertamenti di Napoli, attendia-mo notizie da loro. Poi eventual-mente partiremo anche noi, seemergeranno spunti investigati-vi».

Si dice che ‘capastorta’, cioèZagaria, abbia anche sog-giornato in Emilia, durantela sua latitanza.

«E’ verosimile».Finora le vostre inchieste suicasalesi e sui calabresi han-no investito in particolareModena, Parma e la Roma-gna, relegando Bologna inuna posizione di secondopiano. Possibile che la cittàcapoluogo, la più ricca e im-portante della regione, sialambita in modo così margi-nale?

«Noi andiamo dove ci portano leindagini. Le inchieste si fannodove ci sono elementi. Si lavora aun’ipotesi investigativa e là doveci sono spunti investigativi si se-guono fino ad ottenere i risultati.Come è già avvenuto. Se un’inda-gine ci porta a Modena o a Par-ma noi andiamo là. E’ ovvio cheanche su Bologna ci sono elemen-ti che stiamo seguendo. Abbia-mo la certezza della presenza deicalabresi (alcune inchieste han-no già portato ad arresti e seque-stri; ndr), vedremo cosa emerge-rà sui Casalesi».

Bologna, il suo settore edilee i suoi appalti fanno gola.

«Sì, certo. Attualmente ci sonoindagini delicate in cantiere, in-chieste riguardanti tutta la regio-ne che sfoceranno a breve in ri-sultati».

LUCIABORGONZONI (LEGANORD) LUIGIMEROLLA (QUESTOREDINAPOLI)«L’ARRESTODI ZAGARIAE’ UNGRANDISSIMOSUCCESSODELLOSTATOCHECOLPISCENONSOLO IL CLANMATUTTALACAMORRA»

GUARDA IL VIDEOLe perquisizionidella Finanza a cacciadel tesoro del bossMichele Zagaria. Clicca su

GOMORRA PADANA NEL MIRINO DUE IMPRENDITORI EDILI DI SANT’AGATA

Caccia al tesoro del boss Michele ZagariaPerquisizioninelle aziende sospette

SU ‘CAPASTORTA’«Attendiamonotiziedai colleghi di Napoli,poi partiremoanche noi»

«I legami con i clan? Lo sapevamoCi sono tante indagini in cantiere»

Il procuratore Alfonso: «Gli affari in Emilia fanno gola»

ANNAMARIACANCELLIERI (MINISTRO)

IL SINDACO DANIELA OCCHIALI: «NON SIAMO TERRA DI MAFIA»

«Sono solo personaggi isolati»

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

IL SINDACO di Sant’Agata Bolognese, DanielaOcchiali, respinge l’etichetta di territorio a voca-zione mafiosa, anche se le perquisizioni di ieri ac-cendono un nuovo fascio di luce su una zona giàsfiorata da inchieste sulla camorra.«Questa situazione ci ha martoriato una decinadi anni fa ma questo territorio non ha nessunavocazione in tal senso — afferma il primo cittadi-no —. Siamo circondati, forse, siamo contamina-

ti dalla presenza di alcuni personaggi, ma negliultimi giorni ho parlato coi rappresentanti delleforze dell’ordine che non mi hanno segnalato nes-sun allarme». Però, a fine agosto 2009, la casermadei carabinieri di Sant’Agata venne letteralmen-te assediata da una trentina di casertani che chie-devano la liberazione di un arrestato: «Quello —dice Occhiali — è stato un episodio isolato».

e. b.

«I GIOVANI hanno una sete di sa-pere incredibile, vogliono confron-tarsi con le persone che, giorno pergiorno, fanno antimafia. Questo èbellissimo e confortante». StefaniaPellegrini, docente di Sociologiadel diritto all’Alma Mater, tiene ilcorso «Mafie e antimafia», seguitol’anno scorso da 460 studenti.«Da 8 anni mi occupo di portare ilfenomeno mafioso dentro l’univer-

sità — spiega —. Oltre alle lezioni,ci sono gli incontri con i grandiesperti dell’antimafia. I magistratisvolgono un ruolo fondamentalenella repressione, ma per vincere lamafia serve anche la funzione pre-ventiva della cultura». E la mafia inEmilia Romagna? «Ormai non sideve più parlare di infiltrazioni,ma di radicamento — chiarisce laprof —. Tutto cominciò con il con-

fino, negli anni ’60. Oggi la mafiaha denaro da investire e il nostro èun terreno fertile. C’è ricchezza, cisono piccole aziende che, con que-sta crisi, si trovano con il cappio alcollo senza quasi accorgersene. Lebanche chiudono le linee di credi-to. E allora c’è chi fornisce aiuto,presentandosi non con la coppola ela lupara, ma con il doppiopetto ela penna d’oro. E il gioco è fatto».

Daniela Occhiali

MANETTEL’arrestodi Michele

Zagaria e, sopra,le perquisizioni

A destra,il procuratore

di BolognaRoberto Alfonso

STUDIOSA Stefania Pellegrini,docente di Sociologia del dirittoall’Alma Mater dove tieneun corso sull’antimafia

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

BOLOGNA - Carlino 10-12-2011

••11BOLOGNAPOLITICASABATO 10 DICEMBRE 2011

SARÀ stato il ponte (per mol-ti), saranno stati impegni dilavoro (per qualcuno). Sta difatto che ieri, al question timein consiglio comunale, gliscanni della giunta erano de-serti. Solo tre su dieci gli as-sessori presenti: Nadia Mon-ti, Riccardo Malagoli e Mat-teo Lepore. Assente anche ilsindaco, Virginio Merola, viaper qualche giorno di riposo.Seduta lampo: mezz’orettascarsa. Otto le domande di attualità rivoltealla giunta; due le risposte, in contumacia,lette in aula in nome e per conto del sinda-co e del vicesindaco Silvia Giannini.Malumore bipartisan fra i 23 consiglieri(su 36) presenti all’appello. Un severo ri-chiamo alla giunta viene da Simona Lembi(Pd), presidente del consiglio comunale,non nuova a tirate d’orecchie agli assessorimeno assidui. La Lembi cerca di non alza-re i toni («siamo a inizio mandato, dobbia-mo tutti prendere le misure»), ma non usa

mezze parole: «Ho già avuto modo di ri-chiamare la giunta a una maggiore presen-za in aula, invitando a considerare la rela-zione con il consiglio non un inutile fasti-dio, ma parte integrante del lavoro richie-sto dal mandato».La leghista Francesca Scarano, vicepresi-dente dell’assemblea, stigmatizza «il man-cato rispetto istituzionale dovuto al ruolodel consiglio». Ponte o meno, la giunta «sisarebbe dovuta organizzare per fornire co-munque risposte ai quesiti dei consiglieri».

Quanto ai costi della seduta — circa 1.500euro di gettoni di presenza — «dovrebberoricadere sugli assessori assenti».

«NOI LAVORIAMO, ma loro vanno in fe-rie», sbotta la leghista Lucia Borgonzoni.Che batte il tasto delle spese: «Non è il mo-mento di buttare via soldi pubblici, si chie-dono sforzi immani ai cittadini e non si im-pediscono sprechi come questo». La sedu-ta, insomma, si sarebbe dovuta rinviare.«Spetta alla presidenza del consiglio convo-

care, noi quando siamo convo-cati ci siamo», commenta il pdBenedetto Zacchiroli. LaLembi ricorda però che«all’unanimità, alla conferen-za dei capigruppo si è decisodi non fare ponti e di rimane-re al lavoro».Insomma, sarebbe spettatoagli assessori comunicare pertempo le assenze. «Non siamocerto noi responsabili del com-portamento della giunta»,

chiosa dai banchi del Pd il consigliereTommaso Petrella. Nel Pdl, Lorenzo To-massini sottolinea come «in aula si siano av-vicendati gli assessori che non dovevanodare risposte, mentre gli altri non c’erano.Questo è indicativo dell’organizzazioneche si è data la giunta e del rispetto verso ilconsiglio».Per la cronaca, l’ufficio stampa del Comu-ne fa sapere che la vicesindaco Silvia Gian-nini e l’assessore Andrea Colombo erano as-senti giustificati per motivi di lavoro.

Luca Orsi

ASSENTEISMOA PALAZZO D’ACCURSIO

Il ponte fa saltare il consiglioAssessori (e sindaco) in ferie

ALLE 11 di lunedì e martedì matti-na molte edicole chiuderanno perprotesta. Lo sciopero, indetto dalsindacato Sinagi, interesserà i quar-tieri Savena e Navile, (che com-prendono le zone Mazzini, Murri,Toscana, San Ruffillo, Bolognina,Corticella, e parte di San Donato eSan Vitale) e il quartiere Borgo Pa-nigale e il Comune di Casalecchiodi Reno. «Le ragioni della protesta— scrivono — stanno nel drenag-gio finanziario operato dal distribu-tore locale, attraverso conti deposi-to non dati e prodotti riciclati, chemiracolosamente a novembre e di-cembre ricompaiono, e sono statifatti pagare in anticipo, e nella asso-luta indisponibilità al dialogo del di-stributore locale».

EDICOLE SERRATE

«Nessungiornaledopo le undici»

LA SCELTA della Cgil di scioperare da sola a Bologna,Modena, Reggio e Ferrara, nonostante l’accordo naziona-le fra i tre sindacati confederali sulla mobilitazione con-tro la manovra, è «un errore» secondo i cooperatoridell’Emilia Romagna. I presidenti regionali di Legacoop,Confcooperative e Agci (Paolo Cattabiani, Maurizio Gar-dini e Massimo Mota), senza entrare nel merito delle ra-gioni della protesta, giudicano positiva, utile e necessarial’unità delle forze sindacali.«È con stupore e rammarico — aggiungono però, in unanota congiunta — che abbiamo appreso di una diversasostanziale modalità di iniziativa in quattro province del-la nostra regione». Danilo Gruppi, segretario della Cgil,tenta di mediare con Cisl e Uil, proponendo di incontra-re tutti assieme il prefetto Angelo Tranfaglia nel pomerig-gio di lunedì, come segno di unitarietà per quel che ri-guarda le contestazioni alla manovra Monti. Ma la Cislrispedisce al mittente l’invito: «Se Gruppi avesse volutoun incontro unitario con il prefetto — manda a dire Albe-rani — avrebbe fatto bene a pensarci prima».

SPACCATURASINDACALE

Le coop bocciano lo sciopero Cgile la Cisl rifiuta l’invito di GruppiVirginio

Merola

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

BOLOGNA - Corriere 10-12-2011

2 Primo Piano Sabato 10 Dicembre 2011 Corriere di BolognaBO

MERCATO ANTIQUARIOCITTA’ DI BOLOGNA

Sabato 10e Domenica 11 Dicembre

dalle 9 alle 19in Piazza S. Stefano

Ci vuole dedizionee controlloNon bisogna pensareai propri interessi

«Non ho seguito cose troppo se-rie ai miei tempi, salvo la preparazio-ne del Congresso eucaristico, peròstavo attento che un rappresentantedel sindaco fosse sempre in aula, emi sono sciroppato tante discussio-ni noiose». Luigi Pedrazzi, vice sin-daco nella giunta di Walter Vitali, trai fondatori del Mulino, di cui ancorapresiede l’associazione, e gran cono-scitore dei meccanismi della politi-ca, è dispiaciuto di quanto successoieri a Palazzo d’Accursio.Professor Pedrazzi, saranno i

tempi in cui viviamo, tra crisi econo-mica e crisi della politica, ma non èun bello spettacolo per Bologna.

«Vede, prima di prendere una re-sponsabilità in politica uno dovreb-be pensarci bene, perché spesso cisi annoia. Si deve avere abnegazio-ne, capacità di attenzione, voglia dioccuparsi del bene comune che èl’unica cosa che rende la politicauna cosa seria. Non si deve diventa-re assessori per occuparsi di motivipersonali, o di interessi del propriogruppo».È giusto che il cittadino sia esi-

gente con chi l’amministra?«Ne ha pieno diritto. Chi decide

di fare un periodo in politica lo devevivere come una forma di servizionei confronti degli altri, non per se

stesso né per il proprio gruppo. Per-sonalmente ho conosciuto pochepersone con il gusto di occuparsi delbene comune».Di dieci assessori solo tre erano

presenti. Mancava anche il sinda-

co, assente per qualche giorno di ri-poso.«E dov’erano? A fare il bene di

qualcuno, forse della famiglia, manon del Comune. Come bolognesemi spiace che accadono queste co-se».La seduta di ieri, durata mez-

z’ora, è costata in gettoni di presen-za, attorno ai 1.600 euro.«Se confrontato con quanto sta

succedendo in Europa è una piccolacosa. La politica, se non esiste comebene comune, diventa male comu-ne. Qualunque cittadino direbbe chese si ha un appuntamento questo varispettato. Ecco, sono d’accordo con

Tanto pagherà il Comune in gettoni. L’opposizione: «Erano via per il ponte»

L’intervista L’ex vicesindaco di Vitali: «Qualunque cittadino direbbe che se si ha un appuntamento va rispettato»

I costi della politica Il caso

«Tanti saluti» dalle vacanze

Pedrazzi contro gli assenti: «Dovevano andareE la politica torni a essere un impegno serio»

❜❜

Appello ai politici Sette assessori su dieci (più il sindaco) assen-ti anche a causa del ponte dell’Immacolata ren-dono la seduta del consiglio comunale sostan-zialmente inutile. L’aula rimane convocata soloper mezz’ora e poi tutti a casa. I 23 consiglieripresenti (molti dei quali in aula solo per qual-che minuto) incassano naturalmente il gettonedi presenza per un totale di circa 1.600 euro.Questa la trama del brutto film andato in ondaieri a Palazzo d’Accursio. Per la verità queste co-se succedevano abitualmente negli anni scorsi enessuno ci faceva caso più di tanto. Oggi tutto ècambiato e di fronte alla crisi economica e ai do-lorosissimi sacrifici che governo ed enti localichiedono ai cittadini, anche quei 1.600 euro,che pure per il bilancio del Comune sono unacifra irrisoria, fanno indignare. L’opposizionecertamente, ma anche i consiglieri di maggio-ranza, oltre all’opinione pubblica che non è piùdisposta a fare molti sconti.

Per capire bene cosa è successo ieri in consi-glio è utile fare una premessa: la seduta del ve-nerdì è dedicata al cosiddetto question time. Iconsiglieri comunali fanno le loro domanded’attualità ad un assessore che risponde in aula;in questo modo gli eletti esercitano la loro fun-zione di controllo sull’attività della giunta e poiattraverso i media le risposte dell’esecutivo di-ventano pubbliche. Ieri in aula c’erano solo treassessori: quello alla Casa, Riccardo Malagoli,quello alla Comunicazione e al Marketing urba-no, Matteo Lepore e quello al Commercio, NadiaMonti. Per loro però non c’era alcuna domandadei consiglieri. Ce n’erano invece per quelli as-senti. Il consigliere del Pdl, Daniele Carella ha

presentato due domande d’attualità su T days eaccessi al centro e sulle risorse del metrò all’as-sessore Andrea Colombo che non c’era non hapotuto rispondere. Il consigliere comunale delPdl, Lorenzo Tomassini non ha avuto maggiorfortuna: una sua domanda all’assessore Colom-bo non ha trovato risposta e nemmeno quellasulla tassazione degli immobili rivolta alla vice-sindaco e assessore al Bilancio, Sivia Giannini,

assente anche lei. Così come la domanda dellaconsigliera della Lega Nord, Mirka Cocconcelliall’assessore Amelia Frascaroli, e quella dellaconsigliera del Carroccio, Lucia Borgonzoni aColombo. Su otto domande solo due hanno tro-vato una risposta: quella della stessa Borgonzo-ni al sindaco sulla presenza delle forze dell’ordi-ne in piazza XX settembre e quella della consi-gliera della Lega Paola Francesca Scarano sulMotor show alla vicesindaco. In entrambi i casia leggere una risposta scritta è stato Lepore.Non tutti gli assessori erano a fare il ponte per-ché come ha avuto modo di spiegare l’ufficiostampa del Comune gli assessori Giannini e Co-lombo erano in missione.

Il centrodestra non l’ha presa bene. «Gli asses-sori dovevano venire — ha detto Borgonzoni—non andare in giro a fare il ponte. È una vergo-gna». Addirittura la sua collega Paola FrancescaScarano ha proposto che «i costi della sedutache non si è potuta svolgere nel modo correttoricadano sui componenti della giunta assenti».Ad attaccare è anche il Pdl con Lorenzo Tomassi-ni. Qualche mugugno anche in casa Pd: «Noi —ha detto il consigliere Tommaso Petrella — nonsiamo responsabili delle azioni degli assessori».E il consigliere Benedetto Zacchiroli ha aggiun-to: «Spetta alla presidenza del consiglio convo-care, noi quando ci chiamano ci siamo». Per for-tuna lunedì prossimo, causa sciopero generale,il consiglio non è stato convocato: ci sarà tuttoil tempo per tornare dal ponte.

Olivio [email protected]

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IL SENSODELLA MISURA

Mezz’ora di consiglio con 3 assessoriSeduta a vuoto, ma costa 1.600 euro

In vacanza Sette assessori su dieci(più il sindaco) erano assenti al consiglio

anche a causa del ponte dell’Immacolata

C’era anche Luca Rizzo Nervo tra gliassenti al consiglio comunale lampo diieri. L’assessore alla Sanità, come moltisuoi colleghi, ha approfittato del pontedell’Immacolata per una vacanzalampo. Scrivendolo anche su Facebook:«Saluti, ci si rivede lunedì».

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SEGUE DALLA PRIMA

Milleseicento euro sono due rate di un mu-tuomensile medio sotto le Due Torri. Millesei-cento euro, insomma, non sono una gran ci-fra in valore assoluto ma sono l’equivalente,in questa città, di tutte le cose di cui sopra.

Bene. Ieri il Comune di Bologna ha speso lastessa somma, in soli gettoni di presenza, perpagare una seduta di consiglio comunale du-rata 30 minuti. Nel corso della quale, su ottotemi all’ordine del giorno, ne sono stati di-scussi solo due (tra l’altro marginali) per as-senza degli assessori competenti.

Diciamolo, per sgombrare il campo dalle ac-cuse di sciacallaggio mediatico che già oggi— più facile a opera di qualche amministrato-re, difficilmente di qualche amministrato —arriveranno. Non tutti (molti, ma non tutti) imembri della giunta, sindaco compreso, era-no fuori città per il ponte dell’Immacolata. Suundici, due (Colombo e Giannini) erano inmissione di lavoro e tre (Malagoli, Lepore eMonti) erano regolarmente al loro posto. Ilproblema, banalmente, è che milleseicento eu-ro per un consiglio inutile, qualunque cosa di-cano i regolamenti e qualunque sia la prassi,in questi tempi che ormai è riduttivo definire«di crisi», non andavano spesi. In pratica,delle due l’una: o la seduta non andava convo-cata, oppure (come dice qui a fianco la presi-dente del consiglio Lembi) gli assessori avreb-bero dovuto partecipare.

Solo ieri, dalle colonne di questo giornale,Donatella Campus ha sostenuto che i politici,se di qualità e in misura proporzionata al ca-rico di impegni che la collettività richiede, me-ritano di essere pagati. Anche di più di quan-to non vengano pagati ora. Sottoscriviamo fi-no all’ultima riga il ragionamento. Ma la di-sponibilità si ferma di fronte a eventi che di-mostrano un mancato senso del tempo, dellamisura e del rispetto.

Demagogia? Mettiamo anche (secondo noiper assurdo) che lo sia. Ma forse un po’ diquesta «demagogia», coi sacrifici abnormiche oggi vengono chiesti alla gente normale,non guasterebbe. Anzi, proponiamo ai consi-glieri che ieri hanno incassato il gettone dipresenza un gesto un po’ demagogico: doninotutti insieme quei milleseicento euro al Comu-ne, vincolandoli a fini sociali. Milleseicentoeuro non cambiano le sorti del bilancio, madimostrano che un po’ di senso della misura èrimasto.

Gianmaria Canè© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ex vicesindacoIl professor Luigi Pedrazzi

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 10-12-2011BOLOGNA

CRONACA� V

@SABATO 10 DICEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.itwww.provincia.bologna.it

Provincia, Palazzo Malvezzi presenta il contoSe si taglia l’istituzione restano 38 milioni di stipendi da riassorbire. La politica ne costa 1,7ENRICO MIELE

DAI segretari agli uscieri, pas-sando per tecnici, impiegati ecantonieri che riparano le stra-de. È il mini-esercito dei 960 di-pendenti della Provincia di Bo-logna, ovvero 38 milioni di euroin buste paga di impiegati e diri-genti. Un ente che il governoMonti vorrebbe abolire a partiredalla prossima primavera. Pro-posta che anche sotto le DueTorri ha riacceso il dibattito sui“costi della politica”. Mettendoin bilico anche il futuro dei tantilavoratori di Palazzo Malvezziche dovranno esser trasferiti ne-gli uffici del Comune (o della Re-gione).

Ai bolognesi gli stipendi dellaProvincia costano ogni anno 40euro a testa. E la somma pro ca-pite che i cittadini spendono perfinanziare chi si occupa di scuo-la, viabilità e lavoro. Una struttu-ra che però il premier vorrebbefar sparire dalla circolazione.Partendo in primavera con l’az-zeramento delle competenze,per poi arrivare in autunno allacancellazione delle giunte pro-vinciali. Obiettivo che sembramettere d’accordo i partiti, an-che quelli che siedono a PalazzoMalvezzi. Tanto che ieri è torna-to alla carica il consigliere PaoloNanni (Idv) elogiando il decreto“Salva Italia” che mira «alla can-cellazione dalla Costituzione edalla faccia della terra» dell’en-te.

In realtà, con l’addio alla giun-ta guidata da Beatrice Draghetti,buona parte dei dipendenti (as-sunti a tempo indeterminato)verrà ricollocata tra Regione eComune. Complice la crisi e ilmancato rispetto del patto distabilità, i precari in via Zambo-ni sono infatti ridotti all’osso. Equindi una parte consistente deidipendenti di via Zamboni an-drà nei vicini uffici di Palazzod’Accursio.

Ma in tempi di crisi per la fi-nanza pubblica, molti vorreb-bero quindi metter la parola fineall’esperienza delle Province.Dove, oltre al costo della mac-china amministrativa, bisognaaggiungere i «costi della politi-ca» in senso stretto. Si tratta di1,74 milioni di euro ogni anno.Nel conto rientrano l’indennitàmensile della presidente Beatri-ce Draghetti (7.577 euro lordi) equella identica di assessori(4.925 euro) e del presidente delconsiglio, Stefano Caliandro(Pd) che a febbraio ha preso ilposto di Virgilio Merola. Tolti glistipendi, le spese della giunta

non finiscono qui. Lo scorso an-no, la squadra della Draghetti ècostata alle casse pubbliche33mila euro tra bollette telefoni-che e noleggio di auto blu. Vapeggio ai 36 consiglieri che sie-dono nell’Aula di via Zamboni. Adifferenza dei loro colleghi dellaRegione, non ricevono un vero eproprio stipendio ma un sem-plice gettone di presenza pari a92 euro lordi (per un massimo di

20 sedute). Una soglia che per-mette a chi è sempre presente inaula (o in commissione) di por-tare a casa fino a 1.840 euro ognimese. Tra i recordman del 2010,con oltre 20mila euro in gettoni,si segnalano Edgarda DegliEsposti (Pd), Sergio Guidotti(Fli), Giovanni Leporati (Pdl) eFloriano Rambaldi (gruppo Mi-sto).

Oltre ai budget dei singoli

gruppi, tra gli extra dedicati aiconsiglieri risulta molto agevoleil calcolo del rimborso chilome-trico: equivale a un quinto delprezzo di un litro di benzina. Inpratica, se le “stangate” del go-verno portano ad un improvvisoaumento delle accise sui carbu-ranti, ecco che il rimborso deglieletti in Provincia viene automa-ticamente ritoccato verso l’alto.

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Le spese pertelefonia e auto bludella giuntasuperano i 33milaeuro l’anno

I numeri

7.577 EURO

È l’indennitàmensileche spettaal presidentedella Provinciadi Bologna

4.925 EURO

Lo stipendiodegli assessoriprovincialie del presidentedel consiglioprovincialedi Bologna

92 EURO

È il gettonedi presenzache spettaai consiglieriprovincialiper ogni seduta

40 EURO

È il costo procapiteche spetta a ognicittadino dellaprovincia per pagaregli stipendi diPalazzo Malvezzi

ELISABETTA GUALMINI

TUTTO DA RIPENSARE, ANCHE LA CITTÀ METROPOLITANA

L’appello Ascom

“Non spegneteil commercio”

«NOI vorremmo conti-nuare a tenere accesele luminarie di Natale,ma perché ciò accada,non bisogna spegnerela voglia di vivere, lavo-rare, crescere e pro-gredire dei bologne-si». È il messaggio in-viato da Enrico Po-stacchini, presidentedi Ascom, attraversouna lettera aperta chearriva dopo lo “sciope-ro” delle luminarie cheuna parte dei commer-cianti, lo scorso finesettimana, ha attuatoper protestare contro ilpiano di pedonalizza-zione del centro.

Una seduta del consiglio provinciale a Palazzo Malvezzi

(segue dalla prima di cronaca)

C’È UN passo in avanti concretonella Road Map che porterà alridisegno dei rapporti centro-

periferia, che da anni viene evocato e daanni si rimanda. Con anche alcune op-portunità. Da un lato un “federalismoistituzionale sostenibile”, dall’altro in-centivi fiscali per le imprese che potreb-bero dare una spinta al rilancio nei terri-tori.

Sul primo versante la manovra propo-sta dal Governo vira senza indugi versol’abolizione delle province, tentando for-se più di quanto sia lecito a costituzioneinvariata, ma fissando comunque un pa-letto non facilmente aggirabile dalla sualarga e composita maggioranza parla-mentare. La quale non potrà che (e)se-guire, data anche la notevole popolaritàdi questo intervento, peraltro richiesto

anche nella famosa lettera Draghi-Tri-chet del mese scorso. L’azzeramento del-le indennità per le cariche di quartiere in-dica a sua volta l’intenzione di accorparee razionalizzare, se non di sopprimere,questi organi. S’avanza un federalismoparsimonioso e a due punte, dunque, conregioni che riaccentrano funzioni di pro-grammazione e comuni come unitàesclusive di delivery (di erogazione deiservizi), entro il 30 aprile 2012. Con ri-sparmi, in prospettiva, sempre più consi-stenti e meno barriere decisionali all’ini-ziativa di cittadini e imprese. Una mino-re frammentazione e soprattutto l’occa-sione per razionalizzare la confusione dicompetenze tra livelli di governo. Deci-sioni che, a casa nostra, cancellano conun tratto di penna la contrapposizioneMerola-Draghetti sul tipo di assetto dadare alla città metropolitana, facendoprevalere l’ipotesi di un organo di secon-

do livello senza elezioni. A meno che ilprogetto non venga seriamente ripensa-to, con la scomposizione dell’attuale ca-poluogo in quattro o cinque comuni e lacreazione di un governo davvero autore-vole per l’area metropolitana.

Sul secondo versante, la manovra pre-vede la deducibilità dell’IRAP sul 100%del costo del lavoro nelle aziende (un belvantaggio per quelle con più occupati) eulteriori sgravi per le assunzioni di giova-ni e donne. Il Patto per il lavoro di cui i sin-dacati e le associazioni imprenditorialidel nostro territorio stanno da tempo di-scutendo potrebbe essere a sua volta fa-cilitato da interventi di questo tipo, cosìcome dalle riforme promesse da Monti ri-guardo alla disciplina dei contratti e del-la contrattazione, su una linea non sgra-dita ai riformisti del PD.

Nell’incrocio tra semplificazione isti-tuzionale e misure pro-crescita si intrav-

vede una strada percorribile, se non uncambiamento necessario, atteso da fintroppo tempo. Il che aumenta i dubbi sul-la protesta sindacale, metà unita e metàno, di lunedì, che rischia di apparire este-nuante, in un paese appeso a un filo. Cer-to, a nessuno piacciono i sacrifici, neppu-re a chi deve infliggerli. Le lacrime del Mi-nistro Fornero, già iscritte nella storia, nesono una testimonianza. Devono esseresomministrati con equità. Più di quantonon prevedesse il decreto nella sua ver-sione originaria. Pensare che se ne possafare a meno è irresponsabile. Pensare chesiano sufficienti è illusorio. Se le decisio-ni di vasta portata approvate dal Consi-glio Europeo nei giorni scorsi non avran-no subito seguito, il “contagio della crisi”non avrà comunque freni e la recessionenei prossimi mesi sarà ancora più dura.Meglio dirsi, senza giri di parole, la verità.

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

BOLOGNA - Polis 10-12-2011

Polis Quotidiano 10-DIC-2011

da pag. 9Direttore: Emilio Piervincenzi

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

BOLOGNA - Carlino 12-12-2011

•• 6 BOLOGNACRONACA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

C’È particolare attenzionesull’apertura del processo controgli anarchici del circoloFuoriluogo, accusati diassociazione a delinquerefinalizzata all’eversione dell’ordinedemocratico, in programma questamattina. Si teme chel’avvenimento possa esser statostato scelto dagli anarchici comeobiettivo-simbolo. «Orchestratadalla collaborazione tra ministerodegli Interni, Eni e Procura diBologna nella persona del pmMorena Plazzi e messa in atto dalladigos bolognese, l’operazionerepressiva scattata nello scorsoaprile contro 27 persone arrivaall’udienza di rinvio a giudizio», silegge sul web. Secondo gliinvestigatori, non è escluso che ilterzo pacco bomba possa esserediretto a qualcuno o a qualcheistituzione che abbia avuto a chefare con l’indagine bolognese

È USCITA di casa per due ore equando è tornata ha trovato ilproprio appartamento, in viaBenedetto Marcello, messo asoqquadro: qualcuno era entrato eaveva rubato gioielli per circa20mila euro. I ladri sono saliti daun’impalcatura montata per lavoridi ristrutturazione e hanno forzatouna porta-finestra sul terrazzo.Indaga la polizia.

Due anziane sono state scippate, inpoco meno di un’ora. L’altra seraalle 19 in via Venezia, unasettantenne che stava rientrando incasa è stata avvicinata da un uomoche le ha strappato la borsa, poi èfuggito in bicicletta. Alle 19.50 invia dello Sterlino una donna di 77anni è stata derubata nello stessomodo. È intervenuta la polizia.

Dueanzianescippateinpocomenodiun’ora

Dopo lebombeèallertaper il processoaFuoriluogo

Salgonodall’impalcaturae svaligiano un appartamento

QUELLA notte in tenda alfreddo in piazza Nettuno è co-stata cara. Il risveglio per i ra-gazzi che partecipano alla mar-cia internazionale ‘Nizza-Ate-ne’, una quindicina in tutto,non è stato dei migliori. Ierimattina il gruppetto si è sveglia-to alla presenza di cinque vigiliurbani. Che li hanno multati. Iragazzi, tutti italiani, che arriva-no da mezza Europa, indignatiprotagonisti della ‘Marcia suAtene’ partita lo scorso 9 no-vembre e destinata a concluder-si, via Roma, il 15 aprile sottol’Acropoli, sono rimasti senzaparole.

QUELLE tende montate nelcuore della città sono costate lo-ro una multa da 159 euro a testaper occupazione di suolo pub-blico. «Solo a Bologna abbiamoricevuto questo trattamento»,hanno detto. Le multe sono sta-te compilate e consegnate a cia-scuno dei ragazzi in marcia, da-gli agenti della municipale, da-vanti agli occhi attenti di tanticuriosi che ieri intorno alle10,30 passavano in piazza Net-

tuno.

«UNA MULTA, 159 euro soloper essere qui e avere dormitoin una piazza pubblica», spiega-no su un video ‘postato’ nella se-zione Twitter del sito marchtoa-

thens.tk: veramente «da non cre-dere — aggiungono in diverselingue, —: per essere qui con letende si paga».Gli ‘indignati’ sono arrivati sot-to le Due Torri sabato pomerig-gio e hanno partecipato all’in-contro con il comitato ‘No Peo-ple Mover’ e con i ciclisti dello‘Human Motor 2011’. Il loroobiettivo è di raggiungere Ro-ma il 15 gennaio e Atene, il 15aprile, dove vi saranno formedi protesta non violenta e due

Agorà, ognuna di una settima-na, durante le quali verrannopresentate le informazioni rac-colte e il lavoro collettivo svol-to durante il cammino attraver-so l’Europa.

IL GIORNO prima sul sito de-dicato alla marcia internaziona-le, gli indignati si erano lasciatiandare a commenti positivi suBologna e i suoi cittadini, chiu-dendo il post con un ‘ci auguria-mo che la polizia non arrivi sta-sera!’.

In breve

VIAVENEZIA

INTRIBUNALE

NO ALLA MANOVRA LA CISL INVECE INDICE UN’ASSEMBLEA PUBBLICA NELLA SEDE DI VIA MILAZZO

Sciopero, Cgil in piazza da sola davanti alla Prefettura

VIAMARCELLO

ILCASO LA MUNICIPALE FA PAGARE L’OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO

Quindici ‘indignati’ multati dai vigiliLa notte in tenda in piazza Nettuno costa 159 euro a testa

IN GIRO Ragazzi in piazzaNettuno e, sopra, le auto deivigili. La marcia è partita il 9novembre e terminerà il 15aprile ad Atene

LA REAZIONE«Solo aBologna abbiamoricevuto questo trattamentoÈdavvero incredibile...»

OGGI, in occasione dello sciopero controla manovra Monti, la Cgil presidierà la Pre-fettura in piazza Roosevelt dalle 9.30. E inpiazza da sola la Cgil andrà anche nelle al-tre tre città emiliane che non si sono unifor-mate all’accordo nazionale. Il Pd, pur nonsposando al cento per cento le ragioni dellaprotesta, sarà, almeno a Bologna, ad ‘ascol-tare’ le ragioni sia della Cgil, sia della Cisl(non mancando, come ha fatto il segretariobolognese del Pd Raffaele Donini, di criti-

care la mancata unità sindacale). Idv e laFederazione della Sinistra hanno inveceannunciato una chiara scelta di campo alfianco della Cgil.

LA CISL cittadina invece invita tutte le la-voratrici ed i lavoratori ad aderire alle treore di sciopero generale che le singole cate-gorie articoleranno sul territorio all’inizioo alla fine del turno di lavoro, lasciando lo-ro anche la possibilità di incrementare le

ore di sciopero sulla base delle singole esi-genze categoriali. Nella sede Cisl di via Mi-lazzo 16 oggi dalle 10 alle 12 si tiene un’as-semblea pubblica dei dirigenti delegati ediscritti (tutti i lavoratori e pensionati sonoinvitati a partecipare) per approfondire icontenuti della manovra e le posizioneespresse della Cisl Bologna. Alle 17 una de-legazione di dirigenti ed iscritti raggiunge-rà la Prefettura di Bologna per rappresenta-re le posizioni al Prefetto.

A tumulazione avvenuta, la moglie MARIAPIA, la figlia LAURA con GIOVANNI e lapiccola ELENA, con grande dolore, annun-ciano la prematura scomparsa dell’amatoe insostituibile

Luigi ColìOfferte all’A.N.T. che ringraziamo sentita-mente.

Bologna, 12 Dicembre 2011._

O.F. Golfieri - Bologna - Tel. 051/228622

Il Direttore SERGIO STEFONI e tutto il per-sonale medico, infermieristico, sanitarioed amministrativo della Nefrologia-Sant’Orsola partecipano con viva commozioneal dolore dei familiari per la perdita del

DOTT.

Luigi ColìMedico di esemplari doti professionali edumane.

Bologna, 12 Dicembre 2011._

O.F. Golfieri-Bologna-Tel.051-228622

ANDREA, LETIZIA ed ANNA CARINI conMATTEO si stringono con tanto affetto aMARIA PIA, LAURA, GIOVANNI ed allapiccola ELENA, nell’ora triste e buia dellascomparsa del loro caro

DOTT.

Luigi Colìstrappato prematuramente al loro amore.Con infinita tristezza si associa PINAD’ANDREA CARINI insieme ai figli PIEROcon RITA e M.CHIARA, e GIULIETTA conCLAUDIO.

Bologna, 12 Dicembre 2011._

O.F Longhi, t. 051 583209

SERGIO, DIANELLA, VITTORIO e NICO-LA si stringono commossi a MARIA PIA,LAURA, GIOVANNI ed alla piccola ELE-NA nel dolore per la perdita del caro

LuigiNel ricordo di tanti anni di affetto ed amici-zia.

Bologna, 12 Dicembre 2011._

O.F. Golfieri-Bologna-051-228622

Il marito GIORGIO, le figlie ISABEL e CRI-STINA MURATORI e i nipoti GIACOMO,EDOARDO, CARLO, ELENA, MARIA eVITTORIA annunciano la scomparsadell’amatissima

nonna EvelineBologna, 12 Dicembre 2011.

_O.F. Golfieri-Bologna-Tel. 051-228622

I collaboratori tutti della Margotta srl e Mar-go Sistemi srl sono vicini all’

ING.

Ivano Casadioper la perdita dell’amato padre.Casalecchio di Reno, 12 Dicembre 2011.

_O.F. Franceschelli - Bologna - Tel. 051/227874

Il Lions Club Bologna Carducci CastelMaggiore piange la perdita del Past Presi-dent

DOTT.

Renato Ferrarie si unisce alla cara BRUNETTA nel ricor-do.Bologna, 12 Dicembre 2011.

_SPE- Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168

ANNA SOLE e MASSIMO, CESARE, EN-RICO, FEDERICA e FABIO, FRANCE-SCO, LAURA, MARCELLA e ALBERTO,STEFANO si stringono con molto affettoall’amico FILIPPO per la morte del padre

Renato FerrariBologna, 12 Dicembre 2011.

_SPE- Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168

La Presidente FILDIS e le socie tutte sonoaffettuosamente vicine alla cara BRUNET-TA e famiglia, nel dolore per la perdita delmarito

Renato FerrariBologna, 12 Dicembre 2011.

_SPE- Numero Verde Necrologie, t. 800 017 168

STEFANIA e CARLO partecipano con af-fetto al dolore di BEATRICE, TOMMASOe CAMILLA per la perdita di

Claudio VincenziBologna, 12 Dicembre 2011.

_O.F Longhi, t. 051 583209

ANNIVERSARIOAlessandro Canetoli

è passato un anno ma sei sempre nel no-stro cuore.

SANDRA e Famiglia ROSI.Una S. Messa il giorno 13 dicembre alleore 19.00 presso la Chiesa di PiazzaBRACCI in San Lazzaro di Savena.Bologna, 12 Dicembre 2011.

_O.F. Golfieri-Bologna-Tel.051-228622

ANNIVERSARIO12-12-2004 12-12-2011

MICHELE, PATRIZIA, GIOVANNI, MA-RIA VITTORIA ricordano il loro adorato

GiovanniBologna, 12 Dicembre 2011.

_O.F. Garisenda - Bologna - Tel. 051/385858

Page 8: rassegna stampa regionale idv del 12-12-2011

8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011BOLOGNAbologna.repubblica.it

REDAZIONE DI BOLOGNA Via Santo Stefano, 57 | 40125 | e-mail: [email protected] | tel. 051/6580111 | fax 051/271466 (Redazione) | CAPO DELLA REDAZIONE GIOVANNI EGIDIOSEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 051/6580111 | fax 051/271466 dalle ore 12.00 alle ore 20.00 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Viale Silvani, 2 | 40121 BOLOGNA | tel. 051/5283911 | fax 051/5283912

LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

SCIOPERO generale, oggiscende in piazza la protestacontro il decreto Monti, ma isindacati restano divisi. In-crociano le braccia per ottoore i lavoratori della Cgil. So-lo tre ore, come nel resto delpaese, Cisl e Uil. A rischiochiusura supermercati e fab-briche, comprese quelled’eccellenza come Lambor-ghini e Menarini. «Potrebbe-ro esserci disagi nella grandedistribuzione» fanno saperedalle cooperative. La Cameradel Lavoro bolognese sarà dastamattina alle 9,30 in PiazzaRoosevelt: sul palco saliran-no una pensionata, un lavo-ratore della Magneti Marelli eil segretario Danilo Gruppi. Ilsegretario Pd Raffaele Doni-ni andrà sia dalla Cgil che dal-la Cisl, che dalle 10 aprirà unaassemblea pubblica in viaMilazzo. In piazza con la Ca-mera del Lavoro invece l’Idv.

BIGNAMI A PAGINA V

In sciopero contro Monti ma divisiFabbriche a rischio chiusura e disagi nei supermercati

La Cgil protesta in piazza Roosevelt e si ferma otto ore, Cisl e Uil solo tre. Donini (Pd) incontra tutte le sigle, il sindaco decide stamattina

stretto a sdraiarsi sul pavimento della sede. Il col-lega, preso a calci in cortile, ha afferrato un pezzodi ferro, è entrato nel magazzino e si è avventatocontro gli aggressori. È partito un colpo. Il proiet-tile ha trapassato un muro, schivando l’uomo. Ibanditi hanno desistito. Sono scappati a manivuote, costretti a scavalcare il cancello, chiuso dauna commerciante munita di telecomando. Perallontanarsi hanno usato un’Alfa. Probabilmen-te si tratta di persone di origine albanese. (l. pl.)

DUE dipendenti della cooperativa L’Operosa,quella che gestisce i parcheggi attorno alla Fiera,sabato sera alle 19.30 hanno rischiato grosso.Hanno reagito ad un tentativo di rapina, all’in-terno del magazzino in cui avevano portato lemonetine ritirate dai gabbiotti e dai parcometriutilizzati dai visitatori del Motor Show, 4.000-4.500 euro in tutto. I banditi piombati nel depo-sito, vicino al piazzale Est della Stazione (nella fo-to), erano incappucciati e avevano una pistolasemiautomatica. Un posteggiatore è stato co-

Tentano di rapinare l’incasso dei parcheggi in Fiera: botte e spari

ALLE PAGINE II E III E IN NAZIONALEL’arbitro Rocchi circondato dai rossoblù

Bloccato il Milan: 2-2, Di Vaio e Diamanti in gol. Rocchi disastroso

Il Bologna più forte anche degli errori dell’arbitro

“Indignati” e multati

Quindici “Indignati” in marciaverso Atene, accampaticon le tende in piazza delNettuno, sono statimultati dai vigili: 159 euro atesta per occupazione di suolopubblico. Ironici e polemici icommenti, finiti in rete.

In 840mila al Motor Show

Si è chiuso ieri con oltre840mila visitatori il 36° MotorShow, aperto al pubblico dal 3dicembre in Fiera. «Siamodavvero felici di com’è andataquesta edizione», hacommentato Giada Michetti,ad di Gl Events Italia.

Allarme plichi esplosivi

Al via oggi l’udienzapreliminare contro 27anarchici di Fuoriluogo,accusati di associazioneeversiva. Tra gli investigatori,massima allerta per il terzopacco bomba annunciatodagli anarco-insurrezionalisti.

BEATRICE Tura, studen-tessa bolognese dellaSchool of Oriental andAfrican Studies di Londra(un tempo culla di diplo-matici e agenti segreti — ese anche Beatrice diven-tasse uno 007 ovviamentenon verremmo a saperlo),mi invita a partecipare aun dibattito per l’ItalianSociety (l’associazionedegli iscritti italiani) su«L’Italia dell’era Berlusco-ni — problemi e prospetti-ve». Tutti gli intervenuti,incluso il pubblico, ana-lizzano i guai del nostropaese: debito, corruzione,clientelismo, corporativi-smo, macchiavellismo,fuga dei cervelli, mancatoricambio generazionale,conflitti d’interesse. L’e-lenco è lungo: l’unanimeconclusione è che non ba-sta cambiare governo, bi-sognerebbe cambiare (al-meno un po’) gli italiani.

Poi però, a discussioneterminata, faccio duechiacchiere con uno deirelatori, JonathanHopkin, docente di politi-ca comparata alla LondonSchool of Economics, checonfessa una contraddi-zione. «Sono sposato conuna bolognese», raccon-ta, «e a Bologna passiamolunghi periodi. Ebbene,per quanti mali abbia l’I-talia, per quanto Londrasia innegabilmente più di-namica, aperta, innovati-va, non avrei dubbi dovevivere, potendo scegliere:sotto le Due Torri, non sot-to il Big Ben». Perché?«Perché, a dispetto deiguasti sociali, da voi la vitasembra più dolce, la gentesembra più felice, il cap-puccino sembra più buo-no. C’è qualcosa, nellecittà italiane, specie inprovincia, che le rendepreferibili a qualsiasiequivalente inglese, fran-cese, tedesco, spagnolo,per non parlare di cittàamericane o giapponesi».Dopo trent’anni in giroper il mondo, concordo. Eci salutiamo provando aimmaginare cosa sarebbel’Italia, se a questo fascinointangibile aggiungesse lasoluzione di qualcuno deisuoi problemi.

ERA davvero “una torta dasfogliare” quella che ieri èstata offerta a un centinaio

tra bimbi e genitori per il decimocompleanno di Sala Borsa. Unatorta fatta di libri, che gli educa-tori hanno sfogliato e letto insie-me ai più piccoli, nella piazza co-perta della biblioteca. Cominciacosì il lungo compleanno di SalaBorsa, con iniziative e festeggia-menti che proseguiranno pertutta la settimana, e non solo. Sicontinua domani, giorno delcompleanno vero e proprio, conil primo degli appuntamenti de“Lo scrittore bibliotecario”, congli scrittori di Bologna che fino ad La festa di ieri in Sala Borsa

La biblioteca domani compie dieci anni e li festeggia fino a sabato con lettori e scrittori

Una torta di libri per Sala Borsa

L’anniversario

aprile scambieranno i ruoli con ibibliotecari. Esordisce Giampie-ro Rigosi, ma hanno aderito an-che Antonio Faeti, Lucarelli, Ve-rasani, Varesi, Noir, Fois... Sem-pre domani si potrà chiedere inomaggio una copia del manife-sto d’artista dei dieci anni, realiz-zato da Moira Ricci, completocol segnalibro-filastrocca ideatoda Bruno Tognolini. E infine lagrande festa di sabato 17, quan-do dalle 19 a mezzanotte sarà da-to spazio alla musica con unconcerto degli italo-francesi Gri-moon e alle parole di tanti bolo-gnesi illustri su Sala Borsa. (s.b.)

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IN TRE GIORNI È NATAUN’ALTRA SQUADRA

FINALMENTE un Bolo-gna di cui essere fieri.Una squadra che ha la

faccia tosta di giocarsela allapari con le grandi, ma senzamai partire battuta e farci scri-vere, dopo, ebbeh d’altra par-te eran più forti gli altri, non so-no queste le partite da vinceree bla bla. Solo chi non si rasse-gna all’evidenza può andar ol-tre i propri limiti e quelli del-l'arbitro, uscendo indenne dalRocchi Horror Football Show.

SEGUE A PAGINA III

EMILIO MARRESE

L’Italia contesatra i suoi mali

e il dolce vivere

LETTEREDA LONDRA

ENRICO

FRANCESCHINI

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BOLOGNA - Repubblica copertina 12-12-2011

Page 9: rassegna stampa regionale idv del 12-12-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 12-12-2011

BOLOGNA

CRONACA� V

@LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.cgilbo.itwww.bologna.chiesacattolica.it/arcidiocesi/

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In piazza contro la manovra, sindacati divisiOggi la Cgil si ferma per otto ore, Cisl e Uil per tre. Disagi in fabbriche e supermercatiSILVIA BIGNAMI

SCENDE in piazza oggi la protestadei sindacati contro la manovradel governo. Incrociano le bracciaper otto ore i lavoratori della Cgildell’industria, compresi marchid’eccellenza come Lamborghini eMenarini, e del commercio. A ri-schio chiusura molti supermerca-ti, compresa la catena della gran-de distribuzione Coop, che nonesclude disagi per i bolognesi.«Prevediamo una adesione del70-75%» dice il segretario della FiltCgil Maurizio Lunghi. Ma se lagiornata si preannuncia da bolli-no rosso, le tre sigle sindacali, CgilCisl e Uil protesteranno divise sot-to le Torri, al contrario che nel re-sto del Paese dove i confederaliscenderanno in piazza per il pri-mo sciopero unitario dopo sei an-ni.

A Bologna resta d’attualità in-vece lo “strappo” della Cameradel Lavoro, che ha scelto di scio-perare otto ore - mentre nel restod’Italia lo sciopero durerà solo treore per tutti e tre i sindacati - inse-rendo anche la Fiat tra le motiva-zioni della protesta. «Una stra-nezza» l’ha definita il segretarionazionale della Cgil Susanna Ca-musso, che il leader bologneseDanilo Gruppi cerca di sdramma-tizzare: «Noi avevamo deciso lostop di otto ore da tempo. Ci sonostate già fin troppe polemiche, oraè tempo di iniziare una fase nuo-va». Con 23 pullman attesi dallaprovincia, la Cgil manifesterà

questa mattina alle 9,30 in PiazzaRoosevelt: sul palco saliranno unapensionata, un lavoratore dellaMagneti Marelli, e poi il segretarioGruppi. Nessun incontro previstocol Prefetto: «Ci ascolterà dalla

piazza» dice il segretario bologne-se.

Fermi solo per tre ore invece Ci-sl e Uil. Unica eccezione i lavora-tori del commercio della Cisl, cheincroceranno le braccia insieme a

quelli della Cgil e che rischierannocosì di fermare la grande distribu-zione. «Non so se si arriverà allachiusura dei supermercati, macerto ci saranno disagi nell’ ap-provvigionamento e alle casse»,

dice Lunghi, Cgil. «Non possiamoescludere disagi, ma tenteremo dinon chiudere» dicono anche daCoop Adriatica. Per il resto, la Cislfermerà i lavoratori nelle prime treore del turno e terrà una assem-

blea pubblica dalle 10 alle 11 in viaMilazzo. Sciopero nelle ultime treore di turno invece per la Uil, chealle 17 incontrerà il Prefetto. Nien-te sciopero invece per la funzionepubblica e la scuola, che si ferme-ranno il 19, mentre i trasporti scio-pereranno il 15 (bus) e il 16 (treni).

Divisi all’appuntamento con laprotesta anche i partiti. Se l’Idvbolognese ha annunciato ieri chesarà in piazza con la Cgil, il segre-tario Pd Raffaele Donini si divi-derà tra Cgil e Cisl, e nel pomerig-gio incontrerà una delegazionesindacale dei tre confederali.«Una posizione debole, quella diandare da tutti» è il commento del“rottamatore” Pd Matteo Richet-ti, presidente dell’assemblea legi-slativa. Non ha invece ancora de-ciso se scenderà in piazza il sinda-co Virginio Merola. La decisione,fa sapere lo staff, verrà presa sta-mattina.

La giornata

CGIL

I lavoratoridi industria ecommercio dellaCgil scioperanoper otto ore. Laprotesta dalle 9,30in Piazza Roosevelt

CISL

I lavoratori dellaCisl scioperano pertre ore, tranne quellidel commercio, chesi fermano per ottoore. Assemblea invia Milazzo dalle 10

UIL

La Uil incrocia lebraccia per tre ore.Alle 17 di questopomeriggio unadelegazioneincontrerà il PrefettoAngelo Tranfaglia

PARTITI

Mentre l’Idvbolognese sarà inpiazza con la Cgil, ilsegretario PdRaffaele Donini sidividerà tra Cameradel Lavoro e Cisl

Una manifestazione della Cgil

Idv protesta con laCamera del Lavoro,Donini incontra letre sigle, il sindacodecide stamattina

L’assessore Lepore: “Il Pride di giugno è un’occasione”

Su Ici e famiglie gay ancora scintille tra Curia e Comune«IL patrocinio del Comune al Gay Pride di giu-gno? Non vedo perché no». L’assessore MatteoLepore considera la manifestazione della co-munità Gltb come un’occasione «anche econo-mica» per la città e invita tutti a «non fare di que-sto evento un altro campo di contrapposizionetra laici e cattolici». Ma se anche nello stesso Pdci sono perplessità - «Rifletterei prima di dare pa-

trocini al Gay Pride» dice il consigliere cattolicoPd Tommaso Petrella - dalla Curia arriva un plau-so alle associazioni che sono uscite dalla Con-sulta per protesta contro l’ingresso di famiglieomosessuali. E sull’Ici anche il vicario Monsi-gnor Silvagni attacca l’assessore Riccardo Ma-lagoli, che aveva invitato la Chiesa a rinunciareall’esenzione: «Demagogico e dissennato».

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FERRARA - Nuova Ferrara 12-12-2011

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FORLI’ - Carlino 12-12-2011

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FORLI’ - Carlino 12-12-2011

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FORLI’ - Carlino 12-12-2011

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FORLI’ - Carlino 12-12-2011

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FORLI’ - Corriere 12-12-2011

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FORLI’ - Carlino 12-12-2011

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FORLI’ - Corriere 12-12-2011

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RAVENNA - Carlino 12-12-2011

••3RAVENNACRONACALUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

Faentino, 55 anni, giàsindaco della sua città e

vicepresidente dellaProvincia. E’ dipendentedel Monte dei Paschi di

Siena, in aspettativa

Ha 41 anni. Per entrare ingiunta in Provincia ha

lasciato il posto diassessore in Comune a

Bagnacavallo. E’ricercatrice storica

Lughese, classe 1956, è inforza alla Fds. Si è

dimesso dalla giuntadella sua città. E’ in

dipendente in aspettativadella società Autostrade

Faentino, 48 anni, èl’unico confermato dellagiunta Giangrandi. Primaera assessore a Faenza.E’ insegnante di scuola

primaria

Classe 1947, è l’unicopensionato della squadradi Claudio Casadio. Vieneda Brisighellaed è esponentedell’Italia dei valori

La giovanissima titolaredell’ambiente (32 anni) èarchitetto. Era liberaprofessionista. Ora lavorain giunta in Provinciaa tempo pieno

Cinquantaquattrenne, diRiolo Terme, rappresentanella giunta di piazzaCaduti Sinistra ecologia elibertà. Di professioneè impiegato

Ravennate, 45 anni, è alsuo primo incarico dirilievo. Nella precedentelegislatura è statoconsigliere comunale.E’ dipendente di Hera

DUEVETERANI UNPENSIONATO

GLIEFFETTIDELLAMANOVRA(6) ILDECRETOMONTI RISTABILISCEL’IMPOSTASULLAPRIMACASAEDA’ FACOLTAAI COMUNIDI ELEVARELEALIQUOTE ICI E IRPEF

LAMANOVRAPREVEDEBLOCCODELLERIVALUTAZIONIANNUEMAANCHENUOVI CRITERI ENUOVI TRAGUARDIPERACCEDEREALLEPRESTAZIONI PREVIDENZIALI

SINDACI ESATTORI PREVIDENZANELMIRINOENTRO IL 2012 DECADRANNO GLI ORGANI POLITICIDELLEPROVINCE: COMPETENZE EDIPENDENTIANDRANNOALLEREGIONI EDAI COMUNI

AGGIORNAMENTI SULWEBTutti gli aggiornamenti intempo reale, gli eventi diRavenna e dintorni, lefotogallery. Clicca

ELEONORAPRONIPolitiche sociali

SECONDOVALGIMIGLIViabilità e lavori pubblici

MARARONCUZZIAmbiente

FRANCESCORIVOLAImmigrazione e lavoro

MENOCOSTI DELLAPOLITICA

CLAUDIOCASADIOpresidente

PAOLOVALENTIAffari generali

LUCIANORONCHINIBilancio e patrimonio

GIANNIBESSIvicepresidente

www.ilrestodelcarlino.it/ravenna

SEGUIRA’ i lavori del consigliogenerale provinciale della sua or-ganizzazione convocato per que-sta mattina all’Hotel Cube manon parteciperà al successivo pre-sidio in piazza del Popolo. «Abbia-mo un incontro a Bologna con lagiunta regionale». Giorgio Grazia-ni, ravennate, leader della Cisldell’Emilia Romagna, continua atenere sott’occhio il ‘laboratoriosindacale’ della sua città.

A Ravenna lo sciopero controla manovra sarà unitario.Aria nuova nei rapporti conla Cgil?

«Lo considero un buon passoavanti. C’è stata una sintesi politi-ca positiva e piena condivisione

sulla durata dell’astensione dal la-voro: 4 ore. Questo favorirà la par-tecipazione. In altri territori sonoemersi i paradossi della Cgil».

Che risultati si aspetta?«Un primo risultato l’abbiamo ot-tenuto, con la convocazione daparte del Governo. Questo sciope-ro non è uno ‘sfogo’ contro qualco-sa o qualcuno. Ha l’obiettivo diriaprire una trattativa sulla mano-

vra dalla quale siamo stati esclu-si».

Quali sono le criticità del de-creto ‘Salva Italia’?

«Il blocco della rivalutazione del-le pensioni, l’accelerazione sulprolungamento della pensione dianzianità, l’aumento delle tassenon collegato a una diminuzionedei privilegi».

In pratica è tutto sbagliato?«E’ fuori misura perché manca diequità. Di fatto si applica una pa-trimoniale sulle fasce più deboli.E’ inaccettabile. Lo sciopero hal’obiettivo di affermare la necessi-tà di una miglior distribuzionedei sacrifici».

m. p.

LA MANIFESTAZIONE PARLA GIORGIO GRAZIANI, SEGRETARIO REGIONALE CISL

I confederali si ritrovano uniti«Sforzo comune per chiedere più equità»

TASSAIMMOBILI

Così l’Imusu garage

studi e uffici

LA PROTESTA

Sindacatiin piazzadalle 15

L’ULTIMAEDIZIONE

Il presidenteCasadio (in basso fra

Mara Roncuzzi edEleonora Proni)potrebbe essere

l’ultimo a guidareuna giunta

provinciale aRavenna. Il decreto

‘Salva Italia’ prevededi abolire gli attualiassetti istituzionali,

con la creazionesolo di un consigliocon dieci membri.

Oggi giunta econsiglio di piazza

Caduti hanno uncosto annuo di circa

410mila euro

IL ‘LABORATORIO’«ARavenna c’è statauna buona sintesi politicatra le tre organizzazioni»

LA SCURE dell’Imu, lanuova imposta sui fabbrica-ti, colpirà anche garage an-nessi all’abitazione principa-le, se sarà confermata l’ipote-si di tassare le prime case.Uno studio di Nomisma for-nisce il quadro della situazio-ne ravennate. Le autorimes-se sono 59.600: hanno unasuperficie media di 19 metriquadrati. L’onere per i pro-prietari (per garage di perti-nenza dell’abitazione princi-pale) sarà di 53,5 euro conun’aliquota comunale del 4per mille e di 80,6 con il 6per mille. Nel caso dei gara-ge di seconde case, il prelie-vo medio sarà di 101,8 eurocon aliquota al 7,6 e di 141,9se il Comune dovesse sceglie-re di adottare l’aliquota mas-sima del 10,6 per mille.SEMPRE Nomisma ha cura-to una simulazione dei rinca-ri per uffici e studi professio-nali. A Ravenna sono pocomeno di 3.000, con un ‘vip’medio aggiornato di 134.483con l’aggiornamento catasta-le. Così i proprietari si trove-ranno a pagare una Imu di1.022 euro l’anno in caso dialiquota al 7,6 per mille, chesalirà a 1.425,5 in caso di ali-quota massima.

CGIL, Cisl e Uil della pro-vincia di Ravenna hanno in-detto uno sciopero di 4 oreper oggi, contrariamente aquanto avviene a livello na-zionale dove lo stop sarà di 3ore. I sindacati, in manieraunitaria, daranno vita ad unpresidio in piazza del Popo-lo a partire dalle 15; una dele-gazione chiederà di essere ri-cevuta dal prefetto per illu-strare i motivi della protesta.L’astensione dal lavoro saràcaratterizzata da alcune di-stinzioni tra le singole cate-gorie. I metalmeccanici e ilcomparto edilizia si ferme-ranno per l’intero turno di 8ore; mentre il settore traspor-ti urbani ha confermato lostato di agitazione per il 15 e16 dicembre. I dipendentidel pubblico impiego incro-ceranno le braccia lunedì 19dicembre. Nel corso della set-timana in tutta Italia sonopreviste diverse iniziative alivello unitario e non si esclu-de che, se il Governo non do-vesse effettuare alcune sensi-bili correzioni alla manovra,i sindacati confederali possa-no indire un altro scioperonazionale entro la fine di di-cembre.

SOLO UN ANNO da assessori,al massimo qualche mese in più:il destino dei sette componentidella giunta provinciale guidatada Claudio Casadio è segnato, sal-vo modifiche alla manovra del go-verno Monti. Il decreto ‘salva-Ita-lia’ prevede infatti che, entro ilprossimo aprile, le funzioni in ca-po alle giunte vengano redistribui-te tra Regioni e Comuni.L’ente di piazza Caduti diventeràun organo di controllo e indirizzosull’attività delle amministrazio-ni comunali: avrà un consiglio ri-dotto a un massimo di dieci mem-bri (espressi dai consigli comuna-li) e un presidente scelto tra unodi essi. Niente assessori. Il provve-dimento è motivato dalla necessi-tà di ridurre la spesa pubblica e inparticolare i costi della politica.Va ricordato che l’ente aveva giàsubìto una sforbiciata in seguitoal decreto Calderoli del 2010: daotto a sei assessori, da trenta a ven-tiquattro consiglieri. Così, se nel

2010 la giunta Giangrandi era co-stata 451 mila euro (presidentecompreso), il costo su base annua-le della giunta Casadio ammontaa 364.048 euro. Un ulteriore ri-sparmio deriverà dalla riduzionedel consiglio, i cui costi, oltre aigettoni e ai rimborsi dei consiglie-ri, oggi comprendono anche la re-tribuzione del presidente: 42.636euro l’anno, come un assessore.Insomma, titoli di coda sulla giun-ta Casadio. E pensare che per far-la c’era voluto del bello e del buo-no, dopo le elezioni dello scorsomaggio. Il posto di vicepresidente— destinato da tempo a GianniBessi, cattolico del Pd — era recla-mato anche da Gabriele Rossi, se-gretario dell’Idv, il secondo parti-to della coalizione in termini divoti. Una prima versione dellagiunta presentata da Casadio, conRossi ‘semplice’ assessore, avevarischiato di far saltare il banco del-la maggioranza. Poi, non senza ul-teriori scossoni che avevano ri-guardato anche il Comune la frat-

tura si era ricomposta, e Rossi ave-va accettato l’incarico di presiden-te.Molto rumore per nulla: entrol’anno prossimo – con tempi e mo-di stabiliti da un’apposita legge –gli assessori torneranno a essereprivati cittadini. Per alcuni di lo-ro, si interrompe una lunga carrie-ra amministrativa: Paolo Valenti,insegnante di scuola primaria, èstato assessore comunale a Faen-za dal 2005, per poi entrare nellagiunta provinciale Giangrandi.Anche Eleonora Proni, ricercatri-ce in ambito storico, ha fatto par-te di giunte (a Bagnacavallo) findal 2004, così come, a Lugo, Se-condo Valgimigli, dipendente del-la Società Autostrade in aspettati-va. Mara Roncuzzi, architetto, èuna libera professionista che si oc-cupa di ambiente e sicurezza sullavoro. Gianni Bessi è un dipen-dente di Hera, Francesco Rivolaun impiegato, mentre LucianoRonchini è in pensione.

Francesco Monti

Provincia, giunta a tempoSolo un anno da assessoriLa squadra potrebbe essere sciolta già in aprile

ANCHE la permanenza di Clau-dio Casadio alla scrivania di pre-sidente della Provincia è dubbia,dato che, secondo il testo dellamanovra, il numero uno dell’en-te dovrà essere eletto dai compo-nenti del nuovo consiglio a die-ci. In attesa di sapere se dovrà omeno tornare al suo lavoro inbanca, Casadio riflette sul percor-so dei prossimi mesi.

Il lavoro della sua giunta, aquanto pare, si interrompe-rà presto, e le competenzedovranno passare ad altrienti.Vi stategiàorganizzan-

doper il passaggiodi conse-gne?

«Aspettiamo la legge che dovràstabilire nei dettagli il percorso:non bisogna precorrere i tempi,anche perché presidente e consi-glio sono organi eletti democrati-camente. Saranno le Regioni aguidare la riorganizzazione, tro-vando un equilibrio tra gli obiet-tivi di indirizzo e quelli di gestio-

ne, che dovranno essere redistri-buiti. Le criticità ci sono; l’im-portante è che si cerchi il model-lo più efficiente possibile».

Quali settoripotrebberosof-frire di più questa transizio-ne?

«Due per tutti: la sanità di Areavasta e l’accorpamento del no-stro Tavolo verde dell’agricoltu-

ra con quello di Forlì-Cesena».Vede il rischio che la riorga-nizzazione generi più danniche benefici?

«Sarebbe sbagliato collocarsi suposizioni arroccate. La revisionedella pubblica amministrazioneè necessaria, ma va fatta con undisegno complessivo. Non di-mentichiamo, poi, i dipendenti

dell’ente, che per quanto riguar-da la Provincia di Ravenna sono400, e dovranno essere ricolloca-ti tra Regione e Comuni».

Le Unioni dei comuni dellaBassaRomagnaedel faenti-no possono facilitare il pas-saggio alla ‘nuova’ Provin-cia o rischiano di costituireun doppione?

«La nostra provincia presentatre se non quattro territori diver-si: le Unioni non bastano, è indi-spensabile un ente che pianifi-chi politiche di area vasta».

f. m.

L’INTERVISTA CASADIO PREOCCUPATO PER LA FASE DI TRANSIZIONE

«Rischi per sanità e agricoltura»

LAVOROI dipendenti diNuova PansacInternational daun mesepresidiano icancelli della loroazienda cherischia dichiudere.Saranno presentiall’iniziativa oggiin piazza

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

RAVENNA - Corriere 12-12-2011

FAENZA -LUGO 22LUNEDÌ

12 DICEMBRE 2011

BAGNACAVALLO. Un botto fortissi-mo ha svegliato il centro di Bagnaca-vallo nel cuore della notte. La banda,o una delle tante bande, cosiddettedell’acetilene, ha messo a segno uncolpo da quasi ventimila euro ai danni

della Banca popolare di Ravenna nelpieno centro di Bagnacavallo. Sul ca-so indagano i carabinieri che hannoin mano le immagini riprese sia dalletelecamere della banca che di altri si-stemi di videosorveglianza.

BAGNACAVALLO

Banda dell’acetilene in azione in centroFanno saltare il bancomat della Popolare

Bottino di circa 20mila euro

La tecnica utilizzata dailadri è quella consolidata:saturare di acetilene ilbox contenete la cassa delbancomat, allontanarsi econ un innesco fare salta-re tutto. Così è andata ecosì la cassa contenente ilcontante, parecchio pre-vedendo i numerosi pre-lievi per le spese pre na-ta l iz ie domenical i , èschizzata via a qualchemetro di distanza, fer-mandosi contro i palettiche delimitano l’a c c es s oalla banca. A mano i ladrihanno completato il lavo-ro, hanno staccato com-pletamente la cassettacontenente i soldi e se lasono svignata sgomman-do sull’auto di grossa ci-lindrata con al quale era-no anche arrivati. Standoalla ricostruzione dei ca-rabinieri, che hanno vi-

sionato le riprese di diver-se telecamere, sia della fi-liale derubata che di altrisistemi di videosorve-glianza intorno, i ladri im-pegnati nell’operazione e-rano almeno quattro, tutti

con passamontagna calatisulla testa per evitare direndersi riconoscibili. Lacassa è stata certamentescassinata altrove ma nonancora ritrovata, conte-neva circa 20mila euro.

Il bancomat fatto saltare in pieno centro (Foto Massimo Fiorentini)

Massa Lombarda. Un incontro questa sera organizzato dalla lista civica per fare il punto sull’ente sovracomunale

Unione, competenze e ruolo sul territorioI consiglieri porranno i loro interrogativi allo stesso direttore che sarà presente

Le MaiolichePremi ai clienti

FAENZA. Terminata anche la terza fasedel concorso Fortunatrissimi, ma c’è anco-ra tempo per vincere 4 weekend benessere.E’ terminata anche la terza ed ultima fasecon la consegna dell’ultimo fantastico su-per premio: una settimana bianca per duepersone comprensivo di skipass. «Abbia-mo consegnato - dice la direzione - 200.000“Gratta e vinci” e possiamo essere moltosoddisfatti di come è andato tutto il periododel concorso». Tutti i clienti che hanno par-tecipato ma non hanno vinto uno dei premi,potranno partecipare anche all’estrazionedei 4 weekend benessere il 6 gennaio 2012.

M AS S AL O M BA R DA . A s-semblea pubblica sull’U n i o-ne dei Comuni questa seraalle 20.45, nella sala Facchi-ni. A indirla è la Lista civica“Per Massa”. Scopo dell’i n-contro approfondire la co-noscenza di una realtà che«già impatta molto sullaquotidianità dei cittadinidei nove comuni della BassaRomagna». L’Unione dei Co-muni della Bassa Romagna,costituitasi nel dicembre

2007, gestisce in forma asso-ciata per conto dei nove Co-muni aderenti molte dellefunzioni comunali e presen-ta un bilancio in continuacrescita così come in au-mento è il numero dei di-pendenti alla Unione trasfe-riti.

«Una realtà dunque im-portante del nostro territo-rio, probabilmente più im-portante del grado di cono-scenza che invece ha tra i

cittadini - dicono i promo-tori dell’assemblea di que-sta sera -. Una serata per co-noscere e per capire cosa èl’Unione, come lavora e se-condo quali regole, cosa si-gnifica gestione associatadei servizi, quali risparmisi contano di ottenere. E perporsi anche degli interroga-tivi. Ad esempio: e i Comu-ni? Cosa rimane se tutto ri-sulta gestito dalla Unione?Che spazio può e deve rima-

nere all’espressione dellediverse sensibilità di ognisingola comunità comuna-le?». Relatori della seratasaranno due consiglieridell’Unione stessa, ArnaldoSella lista civica “Per mas-sa” , Enea Emiliani “I n s i e-me per Sant’Agata” e Fran-cesco Frieri, direttore gene-rale della Unione , invitatoper portare un contributo dicarattere tecnico.

Amalio Ricci Garotti

Un melograno faentino regalato al presidente NapolitanoIl frutto ha i toni del tricolore e simboleggia prosperità

Troppi furti di biciclette a Lugo, la denuncia dell’IdvLUGO. Troppi furti di biciclette in

città. Beniamino Tirone dell’Idv,segnala «furti a raffica di biciclette,nei luoghi dove solitamente vengonoparcheggiate: la stazione ferroviaria,di fronte all’ospedale o in altri luoghidove sono uffici e attività. E’ un verotormentone degli ultimi anni,nonostante telecamere e denunce.Per poi non parlare di furti dirastrelliere, come davanti allaCamera del lavoro o della loromancanza, in alcuni punti della

città». L’Idv lughese sollecita unmaggior controllo da parte dellapolizia municipale o altri organicompetenti. Una tutela per l’uso di unmezzo che dovrebbe essererilanciato. «Parlare di bicicletta vuoldire parlare di mobilità dolce -aggiunge Tirone -. Dobbiamorafforzare l’impegno per valorizzareed incentivare una coscienzapopolare già presente sul territorio,anche contrastando in modo piùefficace i furti». (a.r.g.)

FAENZA. E’ della varietà “Grossa diFaenza” la piantina consegnata in regalonei giorni scorsi al Presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano dall’a ss o-ciazione “Patriarchi della natura” diForlì. Il melograno è da sempre conside-rato il frutto del buon augurio e della pro-sperità. I chicchi rossi, la membranabianca del frutto, e le foglie verdi dell’al -bero, possono intendersi come i coloridella bandiera italiana, perciò il suo va-lore simbolico è stato ampiamente ap-prezzato, considerato il 150° dell’U n it àd’Italia, mentre il frutto assume signifi-cati anticrisi. La piantina è stata presa inconsegna dalla moglie di Napolitano, lasignora Clio, appassionata di piante dafrutto. La varietà Grossa è tipica di Faen-

za si distingue dalle altre per le grandidimensioni del frutto che possono rag-giungere i 2 kg di peso. «Non mi risultasia stata fatta alcuna selezione” -affermail vivaista Vittorio Dalmonte di Brisi-ghella che per passione cura la conser-vazione e la ricerca di antiche cultivar -,probabilmente fattori climatici favore-voli e conformazione dei terreni, hannoinciso nel tempo fino a creare una diffe-renza evidente nella pezzatura e anchenel gusto, leggermente più aspro, rispet-to al melograno tradizionale». Una sortadi modificazione genetica dunque sareb-be avvenuta in modo spontaneo e natu-rale, proprio in Romagna, in una pianta,il cui uso continua ad essere prevalen-temente domestico, seppure il frutto sia

stato solo di recente riscoperto da chef eristoratori quale prelibato abbinamentoa carni e pesce. La maturazione autun-nale inoltre ne favorisce l’impiego in oc-casione delle Feste natalizie, per addob-bi, dolci, cenoni a degna sostituzione ma-gari di prodotti tropicali o d’importazio -ne. E’ apprezzabile l’intuizione dell’asso -ciazione “Patriarchi della natura” c hecon il regalo al Presidente ha inteso an-che attirare l’attenzione su un patrimo-nio, certamente di nicchia di cui però an-dare orgogliosi. Mossa dalle stesse moti-vazioni il 7 dicembre l’associazione for-livese ha donato una rara pianta di olivo,ritrovata in Calabria, al Papa. E’ sta mes-sa a dimora nei giardini vaticani.

Francesco DonatiIl melograno consegnato a Napolitano

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

REGGIO E. - 24Emilia 10-12-2011

Frequenze tv, in ER passa all'unanimità risoluzione Idv

“E’ stata approvata all’unanimità in sede di Consiglio

regionale la risoluzione proposta da Idv con cui chiediamo

alla Regione di sollecitare il governo, e nello specifico il

ministro Passera, a tutelare le emittenti locali

nell’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre, per

difendere il principio di libero mercato dell'informazione e il

pluralismo informativo”.

E' quanto afferma Liana Barbati, capogruppo Idv in Regione.

“Con questo atto di indirizzo – continua - l’Emilia Romagna ha mandato a Roma un

segnale forte e chiaro. Come Italia dei Valori e come Regione, chiediamo che sia

completamente rivista la modalità di assegnazione delle frequenze attraverso il

cosiddetto ‘Beauty contest”, procedura voluta dall’ex Ministro Romani a dir poco opaca

che, guarda a caso, se fosse applicata avvantaggerebbe vergognosamente Mediaset a

scapito delle piccole realtà locali. Auspichiamo inoltre che la Regione mantenga

l’impegno nel breve termine di istituire un bando da 10 milioni di euro da destinare al

settore radio-televisivo regionale, concedendo anche incentivi pari a 1,8 milioni di euro

a chi ha prodotto investimenti nel passaggio dall’analogico al digitale”.

“La manovra economica voluta dal governo Monti è stata oggettivamente iniqua. La

battaglia delle frequenze televisive sarà un nuovo banco di prova per capire le vere

intenzioni di questo esecutivo di super tecnici: dare un taglio netto al passato o

proseguire con i nefasti escamotage a cui ci hanno abituato venti interminabili anni di

berlusconismo. Ça va sans dire, caro Passera, l’Italia dei Valori vi aspetta al varco”

conclude Barbati.  

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

REGGIO E. - Gazzetta 12-12-2011

Il trattamento economico deiparlamentari è così definito: laprima voce è l’indennità, quellache nel linguaggio comune èdefinita “stipendio”, seguono ladiaria e i rimborsi: per le “speseinerenti al rapporto tra eletto edelettori”, per le spese accessoriedi viaggio e per i viaggi all’estero,per le spese telefoniche.Completano la scheda le vocisull’assegno di fine mandato, leprestazioni previdenziali esanitarie e sui trasporti.

di Massimo Sesena� REGGIO

«Non ne potevo più». Stringetra le mani dei fogli, don Evan-dro Gherardi, presidentedell’Istituto diocesano per ilsostentamento del Clero. Nonne poteva più e così, sabato,senza nemmeno immaginareche, sopra di lui, il vescovo au-siliare Lorenzo Ghizzoni, ave-va deciso di scrivere ai giorna-li, don Evandro ha bussato aigiornali. Perché non ne potevapiù «di questa storia che laChiesa non paga l’Ici».

Don Evandro, finalmentela Chiesa rompe il silenzio suquesto tema...

«Il cardinal Bagnasco ha par-lato in questi giorni e lo ha fat-to per lo Stato Vaticano. Io cre-do che però di fronte alla cam-pagna di disinformazione cheè in atto non si possa più tace-re. Ne vanno di mezzo tutti ipreti che ogni giorno si dedica-no alle opere di carità: questa èla chiesa».

Quindi la Chiesa paga l’Ici.«Certo. L’ha sempre pagata,

per tutti quegli immobili chenon c’entrano con l’eserciziodel culto».

Sotto questo profilo c’è unpo’ di confusione. Cos’è perlei un edificio di culto?

«Gli edifici di culto sono lechiese, le canoniche, ma an-che i locali in cui si fa cateche-si. E la legge esclude questi luo-ghi dall’obbligo di pagare l’Ici,così come esclude tutti i luo-ghi di culto delle altre religio-ni».

Poi però ci sono strutturestrane, come conventi che difatto sono strutture alber-ghiere...

«E queste riguardano soprat-tutto il Vaticano. A queste si-tuazioni, probabilmente, si ri-feriva il cardinal Bagnasco».

A Reggio non c’è niente delgenere?

«Assolutamente no».Ma a Reggio sono tante le

proprietà immobiliaridell’istituto da lei presiedu-to...

«E sono tutte soggette al pa-

gamento dell’Ici e in alcuni ca-si anche dell’Ires. In gran partegli affittuari sono i gestori di at-tività commerciali o servizi. So-no di nostra proprietà alcunicentri commerciali e impor-tanti uffici pubblici. Nel 2010l’Istituto ha versato quasi230mila euro di Ici».

In questi tempi di crisi avre-te anche voi incontrato pro-blemi nella riscossione degliaffitti...

«I problemi non mancano.Soprattutto le attività commer-ciali faticano a rispettare i tem-pi dei pagamenti».

E voi cosa fate?«In alcuni casi aspettiamo.

In altri siamo costretti anche adire dei no».

E i soldi degli affitti dove fi-niscono?

«Tutti al sostentamento delclero reggiano».

Quanto guadagna un parro-co?

«Circa 900 euro».E un vescovo?«Circa 1.200 euro».Poi ci sono i preti che inse-

gnano religione...«In quel caso percepiscono

soltanto lo stipendio statale.Da questo punto di vista, laChiesa applica già rigore edequità».

©RIPRODUZIONERISERVATA

Diaria, indennità e rimborsi speseIl “vitalizio” è la pensione deiparlamentari: per accedervi, oggi,basta aver occupato uno scrannoper 5 anni ed aver compiuto 65anni. Ogni mese il deputato versamensilmente una quota (l’8,6 percento, pari a 1.006,51 euro) dellapropria indennità lorda, che vieneaccantonata per il pagamentodegli assegni vitalizi. Dal 2012saranno calcolati con il metodocontributivo. E gli ex parlamentarinon potranno andare in pensioneprima di aver compiuto 60 anni.

Il vitalizio, cosa cambia nel 2012

di Michela Scacchioli� REGGIO

Sì, va bene, i compensi andran-no pure rivisti. Lo faremo, statetranquilli, di cosa avete paura?L’Istat ci sta lavorando, ma nonè il governo che può decidereuna roba del genere. E poi, in-somma, ma ce l’avete tutti connoi. Perché i giornali non parla-no mai degli stipendi d’oro de-gli altri?

Inopportune o no, le repli-che dei parlamentari reggiani ilgiorno dopo la decisione assun-ta a Roma di far slittare i tagli(dove stavolta per tagli si inten-dono quelle sforbiciate che an-dranno a gravare sulle laute“buste paga” di deputati e sena-tori), suonano tutte allo stessomodo. Stonate o meno che sia-no (il pensionato che ruba trefettine di carne al supermerca-to perché non ha neanche più isoldi per piangere è triste cro-naca di ieri nel padovano, enon è neanche un caso isolato),puntano il dito contro tutto ciòche - emolumenti degni di unPaperone - si bypassa. O chemagari si dimentica «voluta-mente» di citare. Tipo: quantoprende un magistrato? E quan-to guadagna un manager di Sta-to? Parrà strano, ma la doman-da è bipartisan, giacché a porlasono parlamentari - Maino

Marchi del Pd ed EmerenzioBarbieri del Pdl - appartenentiad entrambi gli schieramenti.O meglio: a quelli che una voltaerano schieramenti opposti,ma che oggi, col governo guida-to da Mario Monti, opposti difatto non lo sono più. All’oppo-sizione però ci sta la Lega. E An-gelo Alessandri, deputato reg-giano del Carroccio, sottolineala differenza quasi fosse unamedaglia da appuntarsi al pet-to: «Diciamoci la verità, se Finie Schifani avessero voluto, que-sti tagli li avrebbero potuti faregià da un pezzo. La disponibili-tà da parte di tutti c’era, quin-di... A me pare che oggi si stiafacendo molta demagogia. Se

nel 2006 si fosse votata la devo-lution, il Senato sarebbe spari-to entro il 31 dicembre 2011.Cioè adesso, Ma il referendumè andato come è andato, e soloin Emilia-Romagna il 70% deicittadini ha votato no. Che di-re? Il problema principale è ilnumero dei parlamentari: se-condo me serve molto di più ri-durre quello che non ridurre glistipendi. L’importante è che iparlamentari comunque ven-gano pagati decentemente».

«Fino a 15 anni fa gli sprechierano enormi. E in questo peri-odo sono stati ridotti, solo chenessuno lo dice. Come nessu-no dice quanto prendono i ma-gistrati o i dirigenti pubblici.

Né quanto costa a tre regionidel nord pagare i buchi di cin-que regioni del sud. Questi so-no i veri sprechi, il parlamentose si vuole si elimina anche do-mattina».

Arrabbiato, molto arrabbia-to, è Maino Marchi, deputatodel Pd: «Di tagli ne abbiamo giàfatti quattro soltanto quest’an-no. Il primo, di 500 euro, sulladiaria. Il secondo, di altri 500euro, sulle spese per il rapportocol territorio. Il terzo, di 300 eu-ro, è stato il taglio del 10% sulcompenso lordo. Il quarto inve-ce è quello che sarà operativodal 1˚ gennaio e che riguarda ivitalizi. C’è ancora da fare? Vabene, facciamolo, ma è stato

dato all’Istat il compito di valu-tare la situazione europea. Saràchi ha questo compito a dircicosa e come dobbiamo agire. Ilgoverno non può intervenirecon un decreto: noi abbiamodetto soltanto questo, e attac-carci per questo mi pare assur-do. L’Idv dice i tagli agli stipen-di si possono fare anche ades-so? Ebbene, l’Idv è populista, ecavalca tutto. La mia ultima bu-sta paga è stata di 4.630 euronetti».

Gli fa eco il deputato reggia-no Emerenzio Barbieri: «Biso-gna fare in modo che la com-missione Istat concluda il pro-prio lavoro. Dovrebbe farlo en-tro il 31 dicembre prossimo,ma io dico che non accade nul-la se anche si andasse al 29 feb-braio 2012. Ci dobbiamo equi-parare all’Europa? Bene, lo sifaccia, ma si prendano in consi-derazione compensi e benefit.Un europarlamentare percepi-sce 5.930 euro al mese, ma so-no pagati dal parlamento e han-

no i rimborsi spese a pie’ di li-sta. Quindi occorre sì un’equi-parazione, ma sostanziale. Noiabbiamo già operato tagli ai no-stri compensi, ma nessuno neha parlato. Che ci siano cose daaggiustare è indubbio, crocifig-gerci però è un’altra storia».Barbieri, tuttavia, qualcheesempio che grida vendetta losottolinea anche: «Pagare lapermanenza a Roma a quei par-lamentari che a Roma ci vivonomi sembra che non vada affattobene. Eppure accade».

«E se si fornisce il contributoper pagare il “portaborse”, poiun parlamentare quel porta-borse deve averlo, mica si puòmettere i soldini in tasca. In-somma, va bene parlare di noi,ma perché nessuno parla deidipendenti del Quirinale, dellaCorte dei Conti, della Camera edel Senato che a fine mese por-tano a casa più di noi? Vediamodi allargare gli orizzonti». Sì, al-larghiamoli.

©RIPRODUZIONERISERVATA

trattamento economico onorevoli in pensione

«Già tagliatoi nostri compensi»I parlamentari reggiani dopo lo slittamento della riduzione«Ce l’hanno tutti con noi, ma i problemi sono altrove»

Da sinistra, Maino Marchi, deputato Pd, Emerenzio Barbieri del Pdl, e Angelo Alessandri della Lega Nord

� REGGIO

«Siamo consapevoli che il Paese,nella grave emergenza in cui ver-sa, necessiti di una manovrastrutturale. Ma il provvedimen-to che è stato presentato almenonella sua versione attuale, nonva in un’ottica di equità e di ri-lancio economico di cui il no-stro paese ha bisogno». Lo dico-no i Giovani democratici reggia-ni del Pd guidati da FedericoMontanari. Che proseguono: «Siè affermato che la nuova mano-vra sia improntata ad assicurareun futuro alle nuove generazio-ni chiedendo sacrifici ai più an-

ziani, ma ciò non è assolutamen-te vero. Aumentare l’età di pen-sionamento in modo così repen-tino infatti si tradurrà necessa-riamente in un più lento ricam-bio sui posti di lavoro, aumen-tando ulteriormente la disoccu-pazione giovanile. Il testo pre-sentato alle camere inoltre tra-scura temi come la stessa crea-zione di nuovi posti di lavoro,l’istruzione, le politiche per lenuove generazioni. La cacciaagli evasori fiscali doveva esserela bussola, avrebbe permessouna miglior accoglienza della ri-chiesta di sacrifici verso chi pagasempre ed invece non è stata og-

getto delle necessarie attenzio-ni. È necessario avviare in brevis-simo tempo un processo di rilan-cio degli assets strategici in gra-do di garantire uno sviluppo dif-ferente e sostenibile al nostropaese: l’educazione pubblica da-gli asili all’università, la ricerca,la cultura, strumenti per facilita-re nuove iniziative imprendito-riali, un sistema di welfare pub-blico universalistico, un nuovopatto sociale tra le generazioni euna seria ridistribuzione del red-dito. Queste istanze sono nelDna del Pd e devono essere por-tate avanti anche in questa diffi-cile fase del nostro paese».

la presa di posizione

I giovani del Pd dicono «no» allamanovraE sollecitano i vertici del partito a non snaturare le istanze di un Dna democratico

Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, con Roberto Ferrari a ReggioFederico Montanari (giovani Pd)

«Basta conquestacampagna: laChiesaversa l’Ici da sempre»Parla don Evandro Gherardi, presidentedell’Istituto per il sostentamento del clero reggiano

Don Evandro Gherardi

� REGGIO

Il vescovo Ghizzoni sabato l’hadetto: «L’Ici? La chiesa la pagagià». L’ausiliare della diocesi, in-fatti, era intervenuto nel dibatti-to che si aperto da qualche gior-no (a seguito della reintroduzio-ne dell’Ici prima casa stabilitadalla manovra Monti) con unalunga lettera: «I proventi delle at-tività commerciali - ha dettoGhizzoni - vanno per asili e casedella carità: qualcuno dice chenon servono?». Su Facebook, icommenti dei lettori non si sonofatte attendere. Liusca Boni di-ce: «Se è per questo le prime ca-se di famiglie, giovani e pensio-nati non producono proventi al-

cuni!! Ma di cosa parla il vesco-vo? La questione è un'altra: inun momento di elevatissimadrammaticità sociale in cui a pa-gare sono sempre i soliti, la Chie-sa vuole fare la sua parte o no??Inoltre, cosa dice il vescovo dellascelta di prelevare per l’ennesi-ma volta dalle tasche dei più de-boli in barba ad ogni criterio diequità sociale?». E Davide Valca-vi: «Aggiungo che le politiche so-ciali non devono in uno Statomoderno e laico essere delegatealla Chiesa, la cui carità ha avutopiù di una volta aspetti ricattato-rii». Ma Rosa Fanali: «Aprite tuttigli appartamenti che avete in viaEmilia, ci sono persone che dor-mono per strada».

su facebook

«Ma il vescovo faccia la sua parte»I commenti dei lettori: e apra gli appartamenti che ha in via Emilia

L’ausiliare Lorenzo Ghizzoni

� REGGIO

Tutti uniti nel criticare la ma-novra, ma poi tutti divisi nelcontestarla in piazza. A Reggola protesta unitaria nazionaledel settore privato di Cgil, Cisle Uil va in scena oggi in formadi “spezzatino” e con le catego-rie in ordine sparso. La Cgil,sulla scorta degli sviluppi dellavicenda Fiat, ha indetto 8 oredi sciopero (contro le 3 previ-ste) e sfilerà in corteo (concen-tramento alle 9 in viale Monte-grappa e comizio conclusivoin piazza Prampolini) inglo-bando nella protesta odierna•

quella della Fiom prevista ini-zialmente per il 16 dicembre.Anche Cisl e Uil si distinguonoe, pur mantenendo l’imposta-zione nazionale della manife-stazione (presidio davanti allaprefettura dalle 10 alle 12), in-crociano le braccia per un’orain più rispetto alle tre dellepiazze nazionali. Braccia in-crociate i metalmeccanici: 8ore per la Fiom e la Uilm, e 4ore certe per la Fim, mentre al-tre 4 ore di sciopero saranno leRsu a decidere quando eserci-tarle. Insomma, un vero mix diiniziative in cui, nella città delTricolore, l’unico punto fermo

restano le polemiche. Il segre-tario della Cgil reggiana, MirtoBassoli, aveva provato a getta-re acqua sul fuoco ponendol’accento più sulle ragioni“organizzative” che non suquelle “politiche”, legate ap-punto alla Fiat.

Ma Margherita Salvioli e Lui-gi Angeletti, segretari di Cisl eUil provinciali, si erano mo-strati di avviso diverso, e ave-vano avanzato dubbi anchesulle iniziative unitarie calen-darizzate. Aveva spiegato dun-que Bassoli: «Avevamo già in-detto insieme ad altre provin-ce dell’Emilia-Romagna 8 ore

di sciopero con la manifesta-zione della Cgil. Questa sceltanon era più modificabile difronte alla pur positiva decisio-ne nazionale raggiunta merco-ledì, che prevedeva 3 ore disciopero unitario». Tra le ragio-ni che hanno impedito «nonsolo organizzativamente maanche politicamente» unosciopero unitario, Bassoli ave-va annoverato «il fatto che ave-vamo condiviso di inglobare losciopero dei metalmeccaniciper rispondere alle cose gravis-sime che stanno succedendoin Fiat, il primo gruppo indu-striale del Paese».

Simarcia divisi, oggi sciopero di protestaContro il provvedimento del governo i sindacati reggiani si spaccano tra cortei, comizi e presìdi

Mirto Bassoli (Cgil)

� REGGIO

«Ci sono molte imprecisioninel dibattito che si sta svilup-pando a proposito delle esen-zioni dal pagamento dell’Ici afavore di enti ed associazionino profit». A prendere parola èFederico Amico, presidenteprovinciale dell’Arci. «Non èvero - dice - che i 5.500 circoliArci presenti sul territorio na-zionale non versano l’Ici, lagrande maggioranza di essi lapaga invece regolarmente. I cir-coli Arci rientrano pienamentenella tipologia degli enti a cuiviene concessa l’esenzionedall’Ici, in quanto spazi adibitiad attività culturali, ricreative esportive di utilità sociale e sen-za finalità di lucro. Ciò nono-stante, in forza dei vincoli e del-le limitazioni poste dai regola-menti di applicazione dell’im-posta, solo pochi circoli posso-no realmente usufruire di taleagevolazione. Infatti l’esenzio-ne si mantiene solo per quegliimmobili che oltre ad essereadibiti all’attività istituzionaledel circolo siano anche di pro-prietà del medesimo. In realtàla grande maggioranza dei cir-coli Arci non è proprietariadell’immobile in cui svolge l’at-tività. In tutti questi casi il pro-prietario dell’immobile, anchequando in virtù della rilevanzasociale delle attività svolte dalcircolo non esiga un affitto aprezzi di mercato, è comun-que tenuto a versare l’Ici. Inol-tre l’Ici viene pagata ogni qualvolta l’immobile ospita attivitàdi tipo commerciale, ancorchéstrumentali e funzionali alle at-tività istituzionali del circoloArci. Le agevolazioni Ici attual-mente previste dalla legge pergli immobili destinati ad attivi-tà di rilevanza e utilità socialesono un giusto incentivo all’ini-ziativa di enti ed associazioniche svolgono un ruolo prezio-so di interesse generale nellenostre comunità, e sarebbe unerrore grave non mantenerle:un arretramento culturale e po-litico per il paese prima ancorache un attacco ad un settore (ilno-profit) taglieggiato dalle ul-time manovre finanziarie. Ciòche qualifica il diritto all’esen-zione non deve essere la natu-ra dell’ente proprietario, reli-gioso o laico che sia, ma l’effet-tivo valore sociale delle attivitàsvolte. E’ poi opportuno sottoli-neare come l'economia del noprofit corrisponda almeno al4% del Pil. E’ bene che le agevo-lazioni ci siano e che preminole attività di interesse generalee di utilità sociale. Non è am-missibile che se ne usufruiscaper attività commerciali con fi-nalità di lucro».

parla amico

«Noi esentati?I circoli Arcispesso paganoEcco perché»

2 Reggio e la manovra GAZZETTA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

REGGIO E. - Carlino 12-12-2011

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

MODENA - Gazzetta 10-12-2011

10-DIC-2011

da pag. 13Direttore: Antonio Ramenghi Quotidiano

Page 24: rassegna stampa regionale idv del 12-12-2011

24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

MODENA - Informazione 10-12-2011

L'Informazione di Modena 10-DIC-2011

da pag. 11Direttore: Eugenio Tangerini

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

MODENA - Gazzetta 10-12-2011

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

MODENA - Informazione 11-12-2011

14 DOMENICA 11 DICEMBRE 2011 L’INFORMAZIONE il Domani

Gavioli Ivan

CAMPOGALLIANO Lapam

«ProgettoBugatti, oracoinvolgerele imprese»Il Comune di Campogalliano

Dopo l'approvazione da parte del consiglioComunale del progetto Bugatti, Lapam diCampogalliano ribadisce quanto già e-spresso al momento all'inizio dell'iter pro-gettuale dell'intero complesso commercia-le.«Da una parte si richiedeva, e si richiedetutt'ora, che l'iniziativa importante dal pun-to di vista economico non comporti unapenalizzazione delle attività commercialidel centro cittadino e che, anzi, parte degli

oneri incassati dall'intervento edilizio pos-sano essere destinati direttamente, da par-te della proprietà o indirettamente da partedell'Ente Locale, per iniziative di riqua-lificazione di importanti assi commercialidel paese, come ad esempio via Roma evia Garibaldi».«Dall'altra - continua il comunicato diLapam di Campogalliano - si sottolineava,e si sottolinea ancora oggi, come giàdurante la realizzazione di questo signi-

ficativo progetto e a intervento ultimato,nella futura gestione l'Ente Locale si a-doperi presso la stessa proprietà perchèsiano coinvolte aziende del territorio mo-denese, e di Campogalliano in particolare».In sostanza, fanno sapere dell’associa-zione, «anche in questo modo il nuovocentro potrebbe essere un importante vo-lano di sviluppo per il territorio, soprattuttoin una fase economica così delicata comel'attuale».

MIRANDOLA Da venerdì al Castello sarà visibile l’esposizione sulla dinastia che dominò dal 1300 al 1700

Pico, 400 anni di storia in mostraDipinti, medaglie, libri e documenti proposti in ordine cronologicoQuattro secoli di storia,

dal 1300 al 1700. E’ de-dicata alla grande dinastiaPico, piccola ma importantesignoria di Mirandola, la mo-stra che sarà inaugurata ve-nerdì prossimo. Un viaggioda non perdere attraversodipinti, medaglie, libri e do-cumenti, alcuni anche ripro-dotti in forma virtuale. Lamostra è «Cronaca della no-bilissima famiglia Pico, auat-trocento anni di signoria edi storia a Mirandola». L’ap-puntamento è appunto pervenerdì alle 18 nel castelloPico. L’esposizione, in pro-gramma fino al 15 aprile,rientra nelle celebrazioniper ricordare tre date salien-ti della storia della famiglia edi Mirandola: il 1311, annoin cui i Pico ottennero l'in-vestitura imperiale come si-gnori del territorio mirando-lese; il 1511, quando si con-cluse l’assedio alla città daparte delle truppe pontifi-cie guidate da papa Giulio II;

il 1711, anno in cui la fami-glia Este entrò a Mirandolamettendo fine all’altra dina-stia. «Questa mostra – spiegal’Assessore alla Promozionedella Città e del Territorio,Caterina Dellacasa – può es-sere considerata il gran fina-

le del ricco programma de-dicato alle tre date storichedella famiglia Pico. Il valoreaggiunto non è solo il suogrande valore culturale, maanche l’avere visto collabo-rare tantissimi volontari,storici, associazioni e pro-

fessionisti del nostro territo-rio appassionati alla storiadella propria città». La mo-stra è organizzata dal Comu-ne di Mirandola, dalla Fon-dazione Cassa di Risparmiodi Mirandola e dal Centro In-ternazionale di Cultura

“Giovanni Pico della Miran-dola”, sotto l’Alto Patronatodel Presidente della Repub-blica, con il patrocinio dellaRegione Emilia Romagna,della Provincia di Modena,dell’Istituto per i Beni Cul-turali, Artistici e Naturalidella Regione Emilia Roma-gna. L’organizzazione dellamostra è stata curata da ungruppo di lavoro compostoda Cristina Arbizzani, ElenaBenatti, Giovanni Benatti,Gabriella Buoli, Matteo Car-letti, Luisa Franciosi, Bene-detta Lugli, Claudio Sgar-banti, Gian Luca Tusini eGiampaolo Ziroldi. L’esposi-zione è allestita negli spazidel Castello, edificio ristrut-turato e riaperto al pubbliconel 2006. Strutturata in se-zioni con una propria coe-renza tematica, la mostra haper protagonisti i membridella famiglia Pico, che con-ducono il visitatore lungoun itinerario storico e cro-nolog ico.

Lo storico Castello dei Pico ospiterà la mostra sui 400 anni della dinastia mirandolese

IN BREVE

Finale, teatroper bambiniPer la rassegna «A teatrocon Mamma e Papà», alSociale di Finale Emiliava in scena «Tre porcel-lini», lo spettacolo di Ti-ziano Mancini, che è an-che il protagonista, trat-to dall’omonima fiabapopolare. Appuntamen-to alle 16,30. Poi si con-tinua, mercoledì sera,con «Grisù, Giuseppe eMaria» di Gianni Clemen-ti, con Nicola Pistoia,Paolo Triestino e Cre-scenza Guarnirei. Unospettacolo che tanto suc-cesso, di pubblico e cri-tica, ha già riscosso nel-le passate stagioni.Una sagrestia di Pozzuo-li, nell'Italia povera e ap-passionata degli annicinquanta. Un sacerdoteed il suo strampalato sa-grestano, due sorelle neiguai insieme al fascinosofarmacista del paese ciprendono per mano e cifanno ridere, sorridere,emozionare e ci ripor-tano ad un'Italia dove isogni erano spesso affi-dati a chilometri e valigedi cartone, ad una can-zone, ad una minieralontana, ad un pallone.Gianni Clemente, autoredi eleganti testi contem-poranei tra i quali ricor-diamo “La vecchia Sin-ge r ” e “Cappello di car-ta”, ci presenta stavoltauno straordinario ed ap-passionante affrescodell’Italia degli anni ‘50.Una commedia che fasorridere e ci riporta in-dietro nel tempo, inquegli anni dove le dif-ficoltà della vita eranotante ma c’era la vogliac a m b i a re .

MIRANDOLA Domani sera all’Hotel La Cantina è in programma «Aspettando il Santo Natale»

Circolo Medici, serata di solidarietàSaranno raccolti fondi in favore della Consulta del Volontariato

MANIFES TAZIONE La coordinatrice dell’Idv Caterina Paganelli invita tutti a partecipare

«Oggi in piazza per i diritti delle donne»«La manovra economica del governo Monti per noi è penalizzante»

La coordinatrice provin-ciale di Idv Giuditta Cate-

rina Paganelli invita oggi ascendere in piazza con ledonne: «Quasi un anno fa ab-biamo riempito le piazze d’I-talia per dimostrare lo sde-gno nei confronti dell’all oragoverno - ricorda l’esponen -te del partito di Antonio DiPietro - erano i giorni in cui e-ra scoppiato il rubygate, si e-ra scoperto delle feste nei pa-lazzi del potere, e la dignità e

il rispetto del genere femmi-nile erano calpestati ognigiorno. Da quel moto di ribel-lione al clima insostenibile, ènato un movimento popola-re tutto al femminile che haacceso (e per alcune riacce-so) un sentimento di lotta edesiderio di parità sociale.Così le organizzatrici del ‘Senon ora quando?’ci richiama-no in piazza oggi per il secon-do atto. Io ci sarò, ma vogliofare appello a quanti potreb-

bero partecipare, un paio dimotivi per cui è importanteesserci: questo è un momen-to di cambiamento globale edi ridefinizione del mondomoderno, e il nuovo copionenon può essere scritto senzail fondamentale contributodelle donne». Continua Cate-rina Paganelli: «Nel nostropaese è passata l’emer genzadel berlusconismo, ma nonabbiamo finito: quote rosa,lavoro nero e precariato, vio-

lenza, asili nido abbiamo an-cora molto da fare. Partendosubito dalla manovra Monti,la quale penalizza fortemen-te le donne poiché a fronted e l l’innalzamento dell’etàpensionabile non prevedesostegni al passaggio erogan-do servizi per anziani e bam-bini perché non dobbiamodimenticare che i diritti sonofrutto di lotte e di impegni dimolte generazioni. E si posso-no anche perdere».

Non si fermano le iniziative del CircoloMedico Mirandolese. «Aspettando il SantoNatale» è l’ultima in ordine di tempo: è que-sto infatti il titolo della serata organizzata,per gli iscritti, dal Circolo Medico Miran-dolese e dalla locale Sezione AMMI, doma-ni sera presso l’Hotel La Cantina di Medol-la

Nel corso della serata di beneficienza, se-rata che vedrà i medici condividere con ipresenti le loro doti artistiche, verrannoraccolti fondi per uno scopo nobile. Infattisaranno donati alla Consulta del Volonta-riato di Mirandola per i progetti di questaAssociazione presieduta da Gino Mantova-ni .

BASSA

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

PIACENZA - Libertà 10-12-2011

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Comunità montana,22 computerai ragazzi del Tramello di Bobbio

BOBBIO -L’incontro al

Tramello per ladonazione dei

computer

■ (elma) È la scuola il primopresidio sociale della monta-gna, l’unica reale speranza perfare in modo che si fermi l’e-morragia di giovani studentiverso la pianura. Bobbio, daanni, cerca di intercettare i bi-sogni formativi dei suoi ragaz-zi, creando al Tramello un’of-ferta formativa all’avanguar-dia, in modo che nessunopossa dire che la scuola dimontagna è di serie “b” rispet-to a quelle di città. La Comu-nità montana dell’Appenninopiacentino, con il presidenteMassimo Castelli e l’assessore

Lodovico Albasi, ha regalato airagazzi di prima superioreventidue computer portatili,uno a testa. A Piozzano, è sta-ta donata, con gli sforzi deiComuni, una lavagna lumino-sa.

«Questo esperimento porta-to avanti dalla Comunitàmontana - spiega il preside,

Gianpaolo Binelli - è sicura-mente utile per i nostri ragaz-zi, che potranno utilizzare ilnotebook sia a casa che ascuola, collegandosi on line.Scuola e istituzioni devono la-vorare insieme, in contattocontinuo, perché questi presi-di sociali non vengano menoanche negli anni futuri. Noi

faremo il possibile per mante-nere questa realtà scolasticadi montagna, speriamo di riu-

scirci. Facciamo di tutto perincrementare le nostre dota-zioni tecnologiche».

«Solo la scuola ferma l’eso-do verso la città e lo spopola-mento - aggiunge il presiden-te Castelli - anche i ragazzidelle frazioni, in questo modo,con il loro computer, potran-no sentirsi più vicini alla scuo-la, nel caso in cui, per neve adesempio, non riescano a rag-giungerla. Tutti i sindaci han-no collaborato a questo pro-getto. Non basta asfaltare lestrade. La scuola fa meno au-dience ma, anche in caso dipenuria di risorse, non devemai essere sacrificata. Senzascuola, la valle muore».

■ Un’Italia periferica, lonta-na dalla modernità e dallo svi-luppo tecnologico. Una partedel Paese condannata all’im-mobilità, se non fosse per lacorsa allo sfruttamento delleenergie rinnovabili che inve-ce di arricchirla le sta detur-pando in volto. E’ in questocontesto, in alcune localitàdel Mezzogiorno, che Anto-nello Caporale, giornalista diRepubblica, ha condotto leproprie inchieste per svelarecosa si celi dietro al nuovo bu-siness dell’energia verde. In-dagini che sono poi evolutenella stesura di “Controvento:il tesoro che il Sud non sa diavere” (Mondadori), il libropresentato l’altra sera all’Au-ditorium della Fondazione diPiacenza e Vigevano duranteun dibattito moderato daGiorgio Lambri, capocronistadi Libertà, ed organizzato dalComitato tutela del paesaggiocon altre sigle attive nel Pia-centino.

«Nella Daunia alta - ha det-to Caporale, dall’89 al quoti-diano diretto da Ezio Mauro -sono state conficcate 119 pa-le. Le vedevo aumentare e misono posto delle domande. Dichi sono? Chi gestisce il vento,questo tesoro? Perchè i ricavifiniscono in poche mani? Per-chè dietro all’energia pulita cisono inchieste della magistra-tura? Allora ho deciso di scri-vere il libro». Che racconta trestorie romanzate ambientate

in piccoli centri, nei quali iltema delle fonti rinnovabilis’è inserito con prepotenza fi-no a scombussolare gli equili-bri di un mondo arcaico e dichi ancora lo popola. Comel’agricoltore Antonio Colucci,uno dei protagonisti, che fi-nirà per impiccarsi ad una diquelle invadenti turbinespuntate nella terra dei suoiavi. Luoghi molto lontani daFerriere dove però - è cronacadi questi giorni - sindaco, vi-cesindaco e tecnico comuna-le risultano indagati nell’am-bito di un’inchiesta giudizia-ria in merito alla realizzazionedi un parco eolico al passo delMercatello. «Sul nostro Ap-

pennino il vento non c’è: lodimostrano alcuni studi effet-tuati prima dell’introduzionedegli incentivi statali che fan-no gola anche se le pale eoli-che non girano» ha avvertitoGiuliana Cassizzi del Comita-to tutela del paesaggio, anti-cipando l’intevento di Capo-rale.

In un Meridione che ha ri-nunciato a puntare sul pro-prio patrimonio ambientale eculturale per creare sviluppo,racconta l’autore, prevalgonoallora gli interessi privati e lalogica dei profitti immediati.«Il vento - ha osservato il gior-nalista - al Sud soffia perchènon ci sono le Dolomiti, l’a-

RIVERGARO - Ultimo incontro,questa sera, del ciclo Venerdì Let-terari alla biblioteca comunale diRivergaro. Ospite dalle ore 21sarà Marco Franchini autore dellibro “La Valtrebbia vista dal sel-lino”. Franchini proietterà alcunesuggestive immagini della vallementre Marco Miserocchi pre-senterà il breve filmato umoristi-co “Il ciclista felice”. La Valtrebbiaè stata protagonista anche delprecedente venerdì con la parte-cipazione di Adele Mazzari presi-dente di “Travo libri. Un libro per

la vita” e del vincitore del secon-do concorso letterario Valtrebbia,Enrico Rettagliata. Nell’occasio-ne è stata presentata, per la pri-ma volta, l’antologia “Voci in li-bertà” (Ed. Pontegobbo) che rac-chiude i 34 racconti dei parteci-panti al concorso. «Le personeche prendono in mano questaantologia - ha detto la Mazzari -possono decidere di leggere unracconto piuttosto che un altro,ma sono tutte parole che toccanol’animo. Sono storie che tiranofuori il sommerso, racconti scrit-

Rivergaro oppure nella sede tra-vese di “Travo libri. Un libro perla vita” aperta la domenica mat-tina e nei festivi. La storia raccon-tata da Rettagliata, è la storia ve-ra di un viaggio intrapreso di not-te da alcuni uomini nel tentativodi salvare un loro concittadino.Un viaggio che parte dalla Valda-veto e arriva ad Ottone in Valtreb-bia e ritorno. «È un racconto sul-la circolarità della vita - dice lostesso autore - e sull’importanzadi recuperare la memoria».

Nicoletta Novara

VENERDÌ LETTERARI - Stasera il libro di Franchini

Voci in libertà: le 34 storie in garae il viaggio di Enrico Rettagliata

«Eolico,cosa c’è dietro il business»Il giornalista Caporale ha presentato “Controvento”, il libro scritto dopo unaserie di inchieste al Sud. Cassizzi: «E sul nostro Appennino il vento non c’è»

ti da giovani sui ricordi dei rac-conti dei nonni». Il ricavato del-l’antologia, lo ricordiamo, saràdevoluto in beneficenza e ed èpossibile acquistare il libro dallaPontegobbo, nella biblioteca di

Enrico Rettagliata e AdeleMazzari nell’incontro inbiblioteca a Rivergaro per ivenerdì letterari(foto Zangrandi)

FARINI - Aprirà il primo inter-net point di Farini. La propo-sta è portata avanti dai ragaz-zi dell’alta Valnure. Sembraassurdo sentir ancora parlaredi una barriera telematica ne-gli anni della lotta spietata aldigital divide, eppure, a Mon-tereggio, una pic-cola frazione diFarini, fra Bardi eFerriere, a 691metri sul livellodel mare, nonprende né il te-lefono cellulare,né arriva la navi-gazione veloce diinternet. La bat-taglia dei ragazzidel posto, che co-raggiosamentehanno scelto di portare avan-ti l’attività delle famiglie, nel-la ristorazione o tenendo invita un “ballabile”, è duratadue anni ed è diventata unabattaglia di tutti, a partiredalla proloco di Ferriere. Sì,perché anche nel Comune diFerriere e in tutte le abitazio-ni che vedono il rifugio delmonte Bue esisteva lo stessoproblema. Un pesante disin-centivo ai ragazzi del paesedell’alta Valnure, rimasti inpochi, ma affezionatissimi al-le loro montagne.

«È successo - raccontaTanya Ferrari, 26 anni, lau-reata in lingue -. Finalmenteanche qui c’è la rete adsl e sipuò navigare. Ancora non cicrediamo. È stato un esperi-mento di gruppo, che hacoinvolto la proloco di Ferrie-re e i ragazzi di Progetto Otto(gli stessi che, si ricorda, ave-vano lanciato il progetto dinavigazione veloce a Ottone,due anni fa, ndc). Ora anche ilComune di Ferriere è coperto

dal segnale, così come tutte leabitazioni che vedono il rifu-gio del Monte Bue: abbiamola linea adsl wireless, è un im-portante risultato perchévengono in questo modo co-perte frazioni che erano e-scluse da segnale adsl via ca-

vo. E, poi, lo devoproprio dire:questi ragazzi sisono fatti inquattro per riu-scire a portare ilsegnale in ValLardana, nellefrazioni di Mon-tereggio. Le Moli-ne, Passo Pianaz-ze, attualmenteesclusa dal ripeti-tore di Groppallo

perché in ombra. La copertu-ra è attiva da una settimana eper noi è un sogno, funzionaalla grande. Da parte mia,vorrei sinceramente ringra-ziare in primis i ragazzi dellaProloco di Ferriere e quelli diprogetto Otto».

Da qui, la proposta. «Non cifermiamo - prosegue Tanya -. Adesso abbiamo intenzionedi creare il primo internetpoint del Comune di Farini:anche noi siamo finalmenteentrati nel mondo della tec-nologia e speriamo che an-che questo contribuisca aportare un po’ di gente sullenostre splendide montagne.Senza i servizi, altrimenti, lemontagne sono destinate i-nesorabilmente a spopolarsi.Il prossimo passo sarà porta-re un ripetitore per il cellula-re. Da due anni lottiamo peravere quello che in città è ar-rivato da un decennio. Ma cela faremo. Noi, intanto, nonmolliamo».

malac.

La battaglia deiragazzi diMontereggio chehanno scelto diportare avantil’attività dellefamiglie,è duratadue anni ed èdiventata unabattaglia di tutti,apartire dallaproloco di Ferriere

Grazie all’impegno di Pro loco e Progetto Otto

A Montereggio arriva l’AdslI ragazzi: ancora non ci crediamoIn prospettiva il primo internet point di Farini

RIVERGARO -Salutati dal

sole i mercatinidi Natale ieri

a Niviano(foto

Zangrandi)

NIVIANO - Apertura soddisfa-cente per il primo Mercatinodi Natale di Niviano.

Complice il bel tempo, nel-la frazione rivergarese, han-no fatto capolino un discretonumero di avventori e com-pratori. Certo, la formula ètotalmente nuova e questa èsolo la partenza, ma l’inizia-tiva sembra già trovare con-sensi. A piacere soprattuttol’atmosfera natalizia che gliorganizzatori MF Berloni Ar-redamenti, Pro Loco Tram-ballando e Comune di River-garo hanno cercato di crearecon luci, vin brulè e addobbi.

«Non sono tantissimi ibanchi che abbiamo chia-mato - dice il presidente di

Tramballando GianfrancoCastellani - ma certamentepropongono merce di qua-lità. Per il prossimo anno sa-rebbe bello pensare di occu-pare tutto il piazzale di Ber-loni con altri stand».

Fra i prodotti esposti cioc-colato, panettoni artigianali,pasta di mandorle, bigiotte-ria, statuette del presepe, og-gettistica sul mondo dei gufi,caldi maglioni, olio extra ver-gine della Valluretta, candeleprofumate e addobbi natali-

zi di ogni genere. Presentianche gli scout di San Lazza-ro.

I commenti dei venditori sipossono riunire in una vocesola: «Siamo stati favoriti dalsole e per essere il primo po-meriggio possiamo conside-rarci soddisfatti, abbiamo la-vorato». Prossimi pomeriggida segnare: domani, sabato10 e domenica 11, e il prossi-mo week end, sabato 17 edomenica 18.

Lunedì 12 dicembre, inol-

tre, si festeggerà Santa Luciaa partire dalle 16 con la san-ta che farà il suo ingresso acavallo di un pony. Per i più

piccoli tanti dolci e una me-renda a base di pane e Nutel-la.

nic. n.

NIVIANO - Lunedì per S.Lucia merenda a base di pane e cioccolato

Mercatino di Natale,debutto soddisfacenteDomani e domenica è attesa la replica

gricoltura intensiva, l’alleva-mento redditizio e l’industria.Ma ci sono campagne chesembrano fatte apposta per o-spitare aerogeneratori e pan-nelli fotovoltaici». Caporaleha però puntato il mirinocontro i responsabili, indivi-duati «in un governo disinte-ressato e in una classe diri-gente locale mediocre, in-competente ed arraffona, cheappalta i progetti in cambio dielemosina». «Ciascuno di noi- ha esortato - ha un obbligonaturale con la propria terra,alla quale destinare tempo eidee per evitare questi feno-meni».

Filippo Columella

L’incontro sull’eolico con Antonello Caporale giornalista di Repubblica;a destra Caporale con Giorgio Lambri di Libertà (foto Lunini)

Tanya Ferrari:«Finalmenteanche qui si può navigare»

LIBERTÀVenerdì 9 dicembre 2011 37

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28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 12 - 12 - 2011

AGENZIE

(ER) ATENEO BOLOGNA. IDV: A FORLI’ SERVE UNA MENSA, BASTA DISAGI“COMUNE INCONTRI STUDENTI, PRESENTEREMO QUESTION TIME IN AULA”

(DIRE) Forli’, 9 dic. - Anche Forli’ deve avere la sua mensauniversitaria, dice oggi l’Italia dei Valori annunciando unquestion time in Consiglio al sindaco Pd Roberto Balzani.“L’assenza della mensa e’ un disagio molto sentito dagli studentiuniversitari, riteniamo che l’amministrazione debba incontrare iragazzi per capire le ragione della loro provocazione e cos’hannoda proporre”, sottolinea oggi il segretario provinciale Idv diForli’-Cesena, Tommaso Montebello, dopo che nei giorni scorsi glistudenti hanno provato ad organizzarsi con pasti autogestiti.“Non so se e’ possibile- prosegue Montebello in una nota- trovaredegli spazi e quali adempimenti burocratici siano necessari permettere in piedi un servizio volontario di questo tipo.Sicuramente queste iniziative vanno incoraggiate in quanto dannorisposta ad un bisogno diffuso a cui l’amministrazione el’Universita’ attualmente non riescono a sopperire”. Annunciando un question time per “chiedere all’amministrazionedi farsi carico del problema”, il segretario Idv ricorda anche“che tante famiglie fanno sacrifici per mandare i figliall’Universita’, e nel momento in cui queste saranno chiamate dalGoverno a sborsare centinaia di euro in tasse diventa sempre piu’difficile mantenere il figlio che studia, soprattutto sefuorisede”.

(ER) MANOVRA. BARBATI (IDV): CONVINTA ADESIONE A SCIOPERO CGIL

(DIRE) Bologna, 9 dic. - Una “convinta adesione” allo scioperodella Cgil indetto per lunedi’ prossimo, 12 dicembre. E’ quelladi Liana Barbati, capogruppo Idv in Regione, che in una nota sischiera apertamente con la Camera del Lavoro. “La manovraeconomica del Governo e’ una mazzata micidiale- critica Barbati-che ricade sulle spalle dei soliti noti, mentre non tocca igrandi patrimoni e i privilegi della casta, neppure sfiorati. Miauguro che in questi giorni, quando il testo verra’ sottopostoall’analisi delle commissioni parlamentari, si possano apportarele opportune modifiche per alleggerire il carico su famiglie edenti locali e rilanciare lo sviluppo economico”. Del resto, sostiene Barbari, “e’ evidente che se la voglia dicambiamento che sale dal Paese, che chiede sviluppo, lavoro,lotta agli sprechi e onesta’, si scontra con un Governo che

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AGENZIE AGENZIE

procede a colpi di soli tagli e tasse, diventa inevitabile ilricorso allo strumento dello sciopero”. Secondo la capogruppo Idvin Regione, poi, sono “particolarmente deludenti le normeadottate per favorire l’occupazione delle donne”. Il premierMario Monti, sostiene Barbati, “in Parlamento su questi temi hapreso precisi impegni e anche su questi ha ottenuto la fiducia.Ora bisogna iniziare a mettere in pratica il principio di equita’e intraprendere un cammino orientato alla giustizia sociale,cosi’ da tenere finalmente fede a tutte le promesse fatte agliitaliani”, conclude al dipietrista.