rassegna stampa del 3-05-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 3 REGGIO E._______________________________________pag. 4 - 7 PIACENZA_______________________________________pag. 8 - 14 AGENZIE_______________________________________pag. 15 - 16 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 03-05-2011

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rassegna stampa del 3-05-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 3

REGGIO E._______________________________________pag. 4 - 7

PIACENZA_______________________________________pag. 8 - 14

AGENZIE_______________________________________pag. 15 - 16

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 03-05-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

CRONACABOLOGNA � II

MARTEDÌ 3 MAGGIO 2011

la Repubblica

Verso il voto

Non solo il sindaco, anche tutti i Quartiericosì si vota per presidenti e consiglieriIl centrodestra diviso spalanca le porte al Pd che mira all’en plein

ELEONORA CAPELLI

IL CENTROSINISTRA punta al “cappot-to” per i nove quartieri di Bologna. Com-plice la divisione degli avversari in tre listeseparate, tra Pdl e Lega, Stefano Aldrovan-di e Daniele Corticelli di Bologna Capita-le, con più di 500 candidati in corsa per unposto da consigliere, il Pd e gli alleati con-tano di conquistare tutte le presidenze deimunicipi cittadini. Il sistema elettorale inquesto caso premia le coalizioni: la listache prende un voto in più delle altre ha lamaggioranza dei consiglieri, non importache superi il 50%. Poi il consiglio, nella pri-ma seduta, elegge il presidente. La mino-

ranza si spartisce i seggi rimasti, in base aivoti raccolti (per gli addetti ai lavori, conmetodo proporzionale). Ma prima di tut-to bisogna essere eletti in consiglio diquartiere, la vera palestra politica, il primogradino del cursus honorum, una speciedi lezione “full immersion” di educazionecivica. Tra consigli aperti, commissioni,gettoni di presenza, incontri con i cittadi-ni, questioni piccole e piccolissime da ri-solvere, si ha l’occasione di misurarsi ilproblema delle strisce pedonali pericolo-se, il semaforo rotto, la lista d’attesa perl’asilo nido, il posto per il nonno in casaprotetta che non si trova. Ai quartieri oggisono assegnate deleghe importanti, pri-

ma tra tutte quella dei servizi sociali, daiquartieri partì una dura opposizione all’exsindaco Giorgio Guazzaloca (Virginio Me-rola all’epoca era alla guida del Savena) ela “fronda” anti-Cofferati nel mandatosuccessivo. Anche se i partiti indicano giàda prima chi è il presidente “designato” (inquesto caso 8 su 9 sono in quota Pd, solouno è stato assegnato a Sel) tutti devonoraccogliere abbastanza preferenze perentrare in consiglio. Il 15 e 16 maggio conuna crocetta e un nome sulla scheda rosache viene distribuita assieme a quella perl’elezione del sindaco, si può scegliere chientrerà nell’agone della “politica dal bas-so”. Sulla scheda una sola preferenza, ac-

canto alla crocetta sul simbolo della listascelta. Il presidente di quartiere è una fi-gura di primo piano, e la sua carica valequasi quanto quella di un assessore, manelle liste si trovano pochissimi politici diprofessione. Tra gli oltre 500 candidati (al-cuni si candidano in più quartieri) ci sonoinsegnanti, pensionati, studenti “under20”, mamme, casalinghe, professori, bari-sti, sommelier, ristoratori, astrofisici,maestre, macellai, commercianti. Le mil-le facce di una partecipazione vera, permolti un vero “battesimo” della politica.

(hanno collaborato Luca Bortolotti eRosario Di Raimondo)

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Gara aperta Fattori-Sassonee scoppia la guerra degli osti

Saragozza

IL QUARTIERE Saragozza è storicamenteuno dei territori “contendibili” dal centrodestra. Per il centro sinistra Roberto Fattori,presidente uscente, sfiderà Francesco Sas-sone, da tre mandati consigliere Pdl, però alquartiere Savena. In comune hanno a cuo-re la tutela del portico di San Luca. Anche gliosti scendono in campo. Da una parte Fran-cesco Bonfiglioli, Pd, titolare del Cafè de laPaix. Dall’altra, per la lista Bologna Capita-le, Donato Dolzani, sommelier dell’Enote-ca Italiana. Claudia Parmeggiani (nella fo-to), Pd, “tifa” per la movida del Pratello, èfondatrice di un comitato di residenti sod-disfatti che si oppone alle proteste di «AlCrusel». In corsa per un posto al consiglio diquartiere Maria Letizia Tega, figlia del pro-fessore dell’Alma Mater, Walter. Insidiosala candidatura dell’ex consigliere dei VerdiFilippo Boriani, che si ripresenta - dopo dueanni di stop - con il Movimento 5 Stelle.

Naldi vuole il terzo mandatola Lega schiera una napoletana

Reno

SARÀ Vincenzo Naldi a cercare di confer-mare il quartiere Reno come uno dei feudistorici del Pd bolognese. Naldi va alla cacciadel terzo mandato consecutivo, dopo i 770voti delle ultime elezioni. Per sfatare il tabù-Reno la coalizione Pdl-Lega che candida apresidente Massimo Guizzardi, mette incampo un volto noto nel quartiere comeMaria Vaccaro (nella foto), originaria dellacostiera amalfitana e titolare della pizzeriaDue Lune. Bologna Capitale ci prova conGiuseppe Carlo Rovelli, titolare della ma-celleria equina del Reno. Nelle file del Pd an-che due papà molto attivi nella lotta controi tagli alle scuole: Sergio Zappoli è docenteuniversitario e presidente della associazio-ne genitori dell’Istituto Comprensivo 1; Lu-ca Valenziano, invece, è un astrofisico delCnr, e presidente dell’Istituto Comprensi-vo 2. Negli ultimi anni, ha tenuto lezioni discienza gratuite per i cittadini del quartiere.

Dietro al ferroviere De Filippospunta Mikhail Papignani

Borgo Panigale

A BORGO Panigale il grande favorito è Ni-cola De Filippo (nella foto), della coalizionedi centrosinistra. De Filippo, di professioneferroviere, è un vero e proprio veterano, chepuò contare su tre mandati e mezzo da con-sigliere (il quarto è durato solo nove mesi).È presidente uscente, dopo essere suben-trato in corso d’opera a Maurizio DegliEsposti. Assieme a lui, tra gli altri, si candi-da con Idv anche Mikhail Papignani, figliodel leader della Fiom Bruno Papignani. Atentare di strappare il quartiere al centrosi-nistra sarà per Pdl e Lega Nord Sergio Tede-sco, piccolo imprenditore di Borgo Paniga-le e presidente dell’associazione BolognaOvest. Un’impresa non semplice, in unaroccaforte del Pd nel quale la presidenza delquartiere ha grande peso, perché in gradodi aprire le porte a incarichi amministrativiimportanti, come assessorati e poltrone dasindaco nei comuni del bolognese.

Un trionfo di quote rosaa sostegno di Elena Leti

Porto

UNA lista che fa il pieno di quote rosa quelladel centrosinistra per il quartiere Porto: set-te donne e otto uomini. In corsa per la presi-denza Elena Leti, già al vertice durante l’am-ministrazione Delbono. In squadra, sottoli-nea, «professionalità diverse: impiegati, unarchitetto, un avvocato». E un’insegnante,Maria Francesca Netto, per la lista di AmeliaFrascaroli. Una presenza femminile che haprotestato contro il candidato di Pdl e LegaNord, Stefano Ruozzi, titolare di un’agenziaper modelle, nel mirino per «l’uso dell’im-magine del corpo femminile». Il Movimen-to Beppe Grillo propone Marco Gherardimentre Emilia Maria Caracciolo (nella foto),sorella del notaio Felice Caracciolo, è in cor-sa con la lista civica di Stefano Aldrovandi.Così come il maresciallo della Guardia di Fi-nanza Alessandro Cattini, che venerdì è sta-to vittima di un atto vandalico ai danni dellasua auto dopo un incontro elettorale.

Sul sitowww.bologna.repubblica.ittutti le listee i candidatialleprossimeelezioni

BOLOGNA.IT

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

FORLI’ CESENA - La Voce

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

REGGIO EMILIA - Carlino••21SABATO 30 APRILE 2011

BASSA

Tutti sulPo perdire«noalnucleare»Oggi a Boretto un grande raduno con tanto di maxistriscione e una «catena umana»

— BORETTO –

CHE NON si fidano affatto degliimpegni del governo sulla sospen-sione dei progetti nucleari in Ita-lia, i comitati contro le centrali lohanno già dichiarato apertamen-te. E puntano comunque al refe-rendum di giugno. I gruppi terri-toriali «no-nucleare» di Reggio,Mantova, Parma e Cremona stan-no preparando una manifestazio-ne che, secondo gli organizzatori,dovrebbe portare nella Bassa mol-ti sostenitori del no al ritorno del-le centrali nel nostro Paese.L’appuntamento è per oggi sulponte del Po fra Boretto a Viada-na, al confine tra Reggio e Manto-va, tra Emilia e Lombardia. Il ri-trovo è per le 16 nei due piazzaliall’imbocco del ponte, ma già dal-le 14,30 dovrebbero arrivare i pri-mi partecipanti alla manifestazio-ne, coordinata da Ciro Maiocchi,della Camera del lavoro di Gua-stalla. E’ prevista una lunga cate-na umana sul ponte, a congiunge-re le sponde del fiume, con lo sro-tolamento di uno striscione lungocirca un chilometro.Poi, alle 18 in punto, è previsto ilforte sibilo della sirena per simula-re un allarme nucleare sul ponte.L’obiettivo degli organizzatori èquello di sensibilizzare e coinvol-gere i cittadini alla partecipazionedel referendum, che gli antinucle-aristi sono convinti che sarà con-fermato. I luoghi di ritrovo perl’appuntamento sono il museodei pontieri sul versante borettesee piazza della Liberta sulla spon-da mantovana. Poi, la partenzadei cortei per raggiungere il cen-tro del ponte attraverso una pacifi-ca catena umana.

Antonio Lecci

NOVELLARA IL 3 MAGGIO POSSIBILI DISSERVIZI IN COMUNE

LA MOSTRA

CosasuccedevaaBagnolo150anni fa?Ora lo sipuòscoprire...

PER GLI aggiornamenti ai programmi informatici dei servizi comunaliaNovellara, il 3maggio diversi uffici non potrannogarantire il normaleespletamento dei servizi, soprattutto l’Urp e il settore dell’edilizia privata

IL CASO ERA STATA PRESENTATA DALLA GIUNTA COMUNALE NEL FEBBRAIO 2009

Archiviata la querela contro «Poviglio Cambia»— POVIGLIO –

NEL FEBBRAIO 2009, in piena campagna elet-torale, la giunta comunale di Poviglio aveva que-relato tre cittadini per dichiarazioni consideratelesive nei propri confronti. Una «causa» ben pre-sto oggetto di una richiesta di archiviazione del-la Procura. «Ma per un anno e mezzo – dice oraPaolo Pessina, della lista Poviglio Cambia – nes-suno si è preoccupato di informare gli interessa-ti. Come se il Comune provasse una sorta di sotti-le piacere nel tenere questa spada di Damocle

sulla testa di tre povigliesi che non avevano com-messo il reato contestato. I signori politici aveva-no comunque ottenuto il loro scopo: intimidire escreditare la lista Civica che stava accrescendo iconsensi».Dal febbraio 2009 la giunta è cambiata. «Ma nontroppo – aggiunge Pessina – visto che nell’attua-le giunta figurano tre membri della precedente:il sindaco Manghi e gli assessori Gualdi e Ferra-ri. Tale vicenda è costata ai cittadini ben 3.521euro. Uno sperpero di denaro pubblico solo perpura arroganza nei confronti di povigliesi onestiche esprimevano loro opinioni».

— BAGNOLO –

APRE stamattina al centroculturale Ca’ Rossa, lamostra «Accadeva 150 annifa. Bagnolo dalRisorgimento all’Unitàd’Italia». Il percorsoespositivo ripercorre,attraverso i documentid’archivio, gli avvenimentiche portaronoall’unificazione del nostroPaese, con particolareattenzione alle vicende diBagnolo, al suo aspetto ealla sua popolazione,centocinquanta anni fa. Lamostra sarà visitabile finoal 31 maggio, il lunedì e ilmercoledì dalle 15 alle 19, ilvenerdì dalle 9.30 alle 12.30e dalle 15 alle 19, il sabatodalle 9.30 alle 12.30. E il 7maggio apre al pubblico lospazio dove sono conservatii documenti antichi delComune. Alle 9, 10 e 11 levisite guidate gratuite,condotte dal personaledell’Archivio e daivolontari Auser. Un viaggiotra le antiche mappe delterritorio, il Registro dellapopolazione dell’inizio del1800 e altri documenti.

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

GUASTALLA - PO - BASSA OVEST 43SABATO 30 APRILE 2011GAZZETTA

Catena umana sul ponteper ribadire il «no»alle centrali nucleari

Due cortei in partenza da Boretto e da Viadanasi incontreranno sul fiume a difesa del referendum

BORETTO. Oggi pomeriggio alle16, al Museo dei Pontieri di Boret-to, partirà la catena umana sulponte per Viadana contro il nu-cleare. Nell’occasione verrà simu-lato anche un allarme nucleare.La manifestazione è stata indettadal Coordinamento antinucleare

della Bassa reggiana, che nono-stante il decreto dei giorni scorsi,con cui il Governo Berlusconi ha«sospeso» il programma per la co-struzione di nuove centrali, temesia solo un «trucco» per impedirelo svolgimento del referendumdel 12 e 13 giugno prossimi.

«Se non ci sarà il referen-dum contro il nucleare —spiega il sindaco di LuzzaraAndrea Costa, che ha aderitoall’iniziativa — è bene ricor-dare che una centrale sarà al-lestita lungo il Po, tra Viada-na e San Benedetto Po, men-tre un sito per lo stoccaggiodelle scorie dovrebbe essererealizzato nella Bassa cremo-nese». Il Pd di Reggio ha di-stribuito una serie di volanti-ni per invitare i cittadini allamanifestazione di Boretto.

Nel testo, il volantino ri-porta pari pari la dichiarazio-ne del premier Berlusconifatta a Roma lo scorso 26aprile: «La gente era contra-ria, fare il referendum ades-

so avrebbe significato elimi-nare per sempre la scelta delnucleare. L’accadimentogiapponese ha spaventato ul-teriormente i nostri cittadi-ni. Se fossimo andati oggi alreferendum, non avremmoavuto il nucleare in Italiaper tanti anni. Per questo ab-biamo deciso di adottare lamoratoria, per chiarire la si-tuazione giapponese e torna-re tra due anni a un’opinio-ne pubblica conscia della ne-cessità nucleare».

Questa la replica del Pd diReggio riportata sullo stessovolantino: «E’ la penosa am-missione che hanno pauradel giudizio degli italiani eche sull’energia non hanno

proposte. Cercano solo di so-pravvivere. E per di più ta-gliano gli incentivi al fotovol-taico e alle rinnovabili. Il Pdpropone un piano nazionaleper le energie rinnovabili,con investimenti in ricerca,tecnologie e impianti, da con-cordare con Regioni, Provin-ce e Comuni. Se ci lasceran-no votare, il Pd voterà con-vintamente “si” all’abroga-zione del nucleare».

E c’è chi sostiene che il de-creto governastivo che so-spende la costruzione di nuo-ve centrali, oltre a impedireil referendum sul nucleare siun modo per non far raggiun-gere il quorum a quello sullegitimo impedimento. (m.p.)

I promotori reggiani della manifestazionee un’immagine della centrale nucleare di Fukushima

Cadelbosco Sopra. Protesta in consiglio

Servizi all’Unioneil Prc lascia l’aula

CADELBOSCO SOPRA. Rifondazio-ne comunista ha abbandonato l’auladel consiglio comunale di Cadelbo-sco Sopra nel corso della seduta chesi è tenuta martedì sera.

Alla base del gesto di protesta delgruppo di opposizione, la decisionedi trasferire gran parte delle compe-tenze del consiglio all’Unione «Terredi mezzo», che riunisce i Comuni diCadelbosco Sopra, Bagnolo e Castel-novo Sotto.

Si tratta delle questioni riguardan-ti appalti pubblici, ambiente e prote-zione civile, gestione del patrimonioimmobiliare ed espropri, commercioe attività produttive, lavori pubblici,manutenzione ordinaria e straordi-naria del patrimonio e gestione delverde.

«Alla base del nostro gesto — fa sa-pere Pietro Giansoldati di Rifondazio-

ne comuni-sta — l’estro-missione del90% delle op-posizioni nelconsiglio del-l’Unione: c’èsolo un rap-presentantedella Lega,con cui ab-biamo ben

poco da spartire. Senza considerareche l’Unione è una costruzione artifi-ciale e non eletta dai cittadini: noi ri-conosciamo solamente il consiglio co-munale come strumento per la gestio-ne degli interessi cadelboschesi».

Il municipio di Cadelbosco Sopra

Guastalla. A Solarolo

Nonna Eugeniaspegne oggi

cento candelineGUASTALLA. Festa grande, oggi

pomeriggio nella frazione di Solaro-lo, dove vive, per il compleanno diEugenia Chiesi in Stacchezzini, chespegnerà 100candeline.Sarà festeg-giata dalle fi-glie Leonti-na, Maria eIlca (con ilmarito Anto-nio), dalla ni-pote Rita (fi-glia di Leon-tina) e daipronipotiMarco e Alberto. La nonnina di Sola-rolo è nata il 30 aprile 1911 a San Roc-co, nell’umile famiglia di AlessandroChiesi ed Erminia Campanini. Era laterzogenita di cinque figli e, finché leforze glielo hanno permesso, ha svol-to svariate attività, dal lavoro in cam-pagna a quello nelle risaie, per dareuna mano alla sua famiglia. A Euge-nia anche gli auguri della Gazzetta.

Eugenia Chiesi in Stacchezzini

GUASTALLA. E’ stato ap-provato a maggioranza —con il voto contrario di Gua-stalla Insieme, Uniti per Gua-stalla, Guastalla 5 stelle e iconsiglieri del gruppo mistoMassimo Comunale (Prc) eRosa Maria Felicita De Lo-renzi (Pdl) — il bilancio con-suntivo 2010. La relazione èstata illustrata dall’assesso-re al Bilancio Avio Manfre-dotti: «L’esercizio finanzia-rio 2010 chiude con un avan-zo di 377.769 euro. Il Comunedi Guastalla — ha proseguitoManfredotti — ha rispettatogli obiettivi del patto di stabi-lità per l’anno 2010 perciò sia-mo autorizzati, dalla Regio-ne Emilia Romagna, al supe-ramento dei saldi finanziaridel patto di stabilità internoper l’anno 2010 per l’effettua-zione dei pagamenti a forni-tori per 681.638 euro. Le en-trate sono pari a 949.764 deri-vanti dai proventi dei per-messi a costruire (ex proven-ti concessioni edilizie) e, diquesti, 428.764 euro sono sta-ti destinati al finanziamentodelle spese in conto capita-le». Registrato un incremen-to degli investimenti in con-

to capitale rispetto all’annoprecedente che sono passatida 1.946.944 euro nel 2009 a2.408.617 euro nel 2010.

Diminuito il costo del per-sonale rispetto all’anno pre-cedente: da 3.609.733 euro del

2009 a 3.524.632 euro del 2010.«Il miglioramento — ha

spiegato Manfredotti — tro-va giustificazione in econo-mie di spesa nella gestionedel personale per circa 85mi-la nel 2010».

Per far fronte alle crescen-ti difficoltà ed esigenze finan-ziarie delle scuole del territo-rio, l’amministrazione comu-nale ha destinato all’istruzio-ne pubblica maggiori risorserispetto all’anno precedente:i finanziamenti della spesacorrente sono passati da1.468.107 euro nel 20091.576.717 euro nel 2010.

Come annunciato dal sin-daco Benaglia, l’ordinanzasull’accattonaggio, dopo lasentenza della Corte Costitu-zionale, che l’ha dichiarata il-legittima, è stata «sospesa»ma le minoranze hannoespresso tutta la loro «insod-disfazione». (m.p.)

Guastalla. L’assessore Manfredotti presenta il bilancio

«Il Comune ha rispettatoi vincoli del patto di stabilità»

L’assessoreal Bilanciodi GuastallaAvioManfredotti

CASTELNOVO

La nuova piazzae i commercianti

CASTELNOVO SOTTO.

Un incontro in cui com-mercianti, artigiani e pro-prietari di immobili dibat-teranno sui progetti del-l’amministrazione comu-nale per il rifacimento delcentro urbano. E’ quelloche si terrà lunedì alle20.45 nella sede Confcom-mercio di Castelnovo Sot-to, su iniziativa della Con-fcommercio locale direttada Francesco Bigliardi.

«Il Sindaco Montermini— spiega Bigliardi — hadichiarato che nel 2011 visarà una progettazionepartecipata della nuovapiazza, insieme ai cittadi-ni e agli operatori com-merciali del paese: lo sco-po di questo incontro èquello di non farci trova-re impreparati quando sa-remo interpellati».

LUZZARA. Dal 1987, la fa-miglia Franzini di Villarottadi Luzzara, una delle più nu-merose e conosciute fin daglianni Trenta nel Reggiano, siincontra, per la quarta voltain 24 anni, domani, al risto-rante «Le Tentazioni» di SanBenedetto Po, in provincia diMantova, di proprietà di unodei componenti della fami-glia Franzini.

Capostipiti della famiglia— che dal 1880 al 2011 contaben 127 discendenti — sonostati Oreste Franzini (1880) ela moglie Teresa Mazzoli(1887), che hanno avuto ben16 figli: Dina (1906), Maria(1908), Giovanni (1909) e Pie-tro (1910), Savino (1911), Peri-

na (1913), Attilio (1914), Elvi-ra (1916), Antenore (1918),Imelde (1920), Celso (1921),Severina (1923), Dermina(1924), Dermino (1926), Orem-me (1929), Fernanda (1931).

Le cronache dei giornalidell’epoca, nell’ambito dellarabrica «Rassegna delle fami-glie più numerose», hannoavuto modo di parlare e farconoscere il record di figliraggiunto da Oreste e Tere-sa, con tanto di complimentialla mamma da parte dell’ar-ticolista. Gli eredi di questanumerosa famiglia ottocente-sca si incontreranno per unpranzo conviviale a San Be-nedetto Po. In tutto, circa 70persone. (m.p.)

Luzzara. Per la quarta volta in 24 anni domani il ritrovo di settanta componenti

La solita rimpatriata della famiglia Franzini

Oreste Franzini e la moglie Teresa Mazzoli con i loro sedici figli

Gualtieri, via ai contributiper gli alloggi popolari

GUALTIERI. E’ aperto, finoalle 12.30 de 4 giugno, il ban-do pubblico per la raccoltadelle domande di contributiprevisti dal fondo regionaleper l’accesso alle abitazioniin locazione per l’anno 2011.

Le domande dovranno es-sere presentate all’Ufficioservizi sociali o allo Sportel-lo sociale del Comune diGualtieri, dal lunedì al vener-dì dalle 10 alle 13. Giovedì aSanta Vittoria, allo Sportellosociale, dalle 11 alle 13 e dal-le 16 alle 18. Sabato dalle 8 al-le 13. Info: rivolgersi all’Uffi-cio servizi sociali del Comu-ne, telefono 0522-221822, op-pure consultare il sito webwww.comune.gualtieri.re.it.Il municipio di Gualtieri

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

REGGIO EMILIA - 24Emilia.com

No al nucleare, circa 1500 persone sul ponte tra Viadana e BorettoLa “Catena Umana Anti-Nucleare” tenutasi il 30 aprile scorso tra Boretto e Viadana “è stata un autentico successo”, spiega il consigliere provinciale reggiano dell’Idv Emanuele Magnani, “al di sopra delle iniziali attese”. “Questo dimostra un fatto ben preciso: la gente sente i referendum e in massa andranno sicura-mente a votare il 12 e 13 giugno per dare la svolta a questo paese - scrive - Ora l’obiettivo è far si che venga raggiunto il quorum affinchè non si perda tutto, è il caso di dirlo, in un bicchier d’acqua”.

Circa 1500 persone si sono strette in un ideale abbraccio lungo il ponte che collega le province di Reggio e Mantova, tra Boretto e Viadana. Le due folle provenienti dalle estremità del ponte si sono incontrate e mescolate per gridare il loro no alle centrali nucleari in Italia. La viabilità è stata interrotta per quasi due ore.

“Certo peccato, nonostante la giornata perfetta sotto tutti i punti di vista, non si siano fatte mancare le solite sterili polemiche da parte di qualche movimento o, per meglio dire, partito a causa di una voglia disumana di attenzione mediatica. Tiziano Terenziani diceva che ‘le battaglie costano carissime, richiedono immensi sacrifici e perlopiù finiscono in spaventose delusioni’. Ed in effetti questa polemica finale è stata un po’ un delusione. Ma evidentemente non si coglie mai l’occasione per evitare di stare in silenzio, prefe-rendo strillare ed ‘essere contro’ piuttosto che contribuire - continua Magnani - Noi dell’Italia dei Valori, che abbiamo avuto il merito di ideare tale manifestazione, continueremo con tutte la nostre forze ad informare i cittadini (ciò che non fanno le televisioni e i giornali del ‘biscione’) che il nucleare non è sicuro, l’acqua non va privatizzata e la legge deve essere uguale per tutti”.

Conclude Magnani: “I cittadini devono avere la parola ultima su questi tre temi e non solo 4 signorotti rinchiusi in una stanzetta ad Arcore. Siamo stanchi di questi soprusi, la gente vuole cambiamento. Ieri c’è stato un grande segnale da parte dei cittadini, da parte di chi c’era fisicamente e chi con il cuore. L’Italia vuole cambiare. Lotteremo con tutte le nostre forze per non farci scippare da sotto il naso ciò che ci siamo guadagnati con fatica e sudore”.Reggio 24 ore

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

TRIBUNA ELETTORALE ROTTOFRENO

Della Bellan l’unica lista delcentrosinistra: come si fa a dirlo?di MAURIZIO BALLOTTA*

ei giorni scorsi attraversavale vie di S. Nicolò e di Rotto-freno,l’auto che annunciava

la presentazione della lista civicaBellan Simona.Lo slogan diceva:“U-nica lista del centro-sinistra” per ilComune di Rottofreno.

E’vero,le forze del centro-sinistrahanno lavorato per formare un’u-nica lista di centro sinistra attraver-so un percorso condiviso.

Ma tutto il lavoro fatto è stato di-strutto nel momento della sceltadel candidato a sindaco,scelta rica-duta tra Simona Bellan e Daniel Ne-gri,entrambi espressione del Parti-to Democratico.

Il citato partito non è stato ingrado di scegliere il candidato piùopportuno,pertanto,è stato decisodi chiedere al popolo del centro-si-nistra, mediante le primarie, di vo-tare la figura che riteneva più ido-nea a ricoprire la carica di sindaco.

Com’è noto ha vinto Simona Bel-lan che, conseguentemente, aveva

Nil compito di formare la lista di cen-tro-sinistra.

A questo punto all’interno dellacoalizione vengono a mancarequelle che sono le basi di un rap-porto civile e democratico che per-mette la partecipazione e la rap-presentanza di tutte le forze chehanno partecipato a diffondere le i-deologie del rinnovamento.

La Bellan ha fatto delle scelte“personalissime” che hanno com-portato l’esclusione del partito I-talia dei Valori,del Partito di Rifon-dazione Comunista e parte dellaFederazione della Sinistra. Inoltre,ha deciso di non indicare nel sim-bolo che la rappresenta sulla sche-da elettorale e sulla cartellonisticapubblicitaria, alcun riferimento ri-conoscibile e riconducibile all’ap-partenenza all’elettorato del cen-tro-sinistra.

Come si può affermare che la li-sta civica di Simona Bellan rappre-senti l’unica lista di centro-sinista?

*Circolo Enrico BerlinguerPRC di Rottofreno

TRIBUNA ELETTORALE CADEO

Il Comune abbatta i costi e le speseinvece di caricare l’addizionaledi STEFANO PARMIGIANI*

nche quest’anno, così comeè avvenuto ininterrotta-mente dal 2008, l’Ammini-

strazione Comunale di Cadeo hadeciso di mantenere l’addizionalecomunale allo 0,8%, cioè il massi-mo che la legge consente di pre-levare ai cittadini. Occorrerebbeinvece pensare ad una politica e-conomica maggiormente lungi-mirante per far gravare in misuraminore i costi dei servizi forniti suicittadini.

Le conseguenze di tale scelta siconcentreranno in buona parte sulavoratori dipendenti e pensiona-ti, ma pure su piccoli artigiani ecommercianti, proprio loro chesono tutt’ora colpiti dagli effettidiretti della crisi economica.

Eppur il centro-destra ad ognicampagna elettorale riempie ma-nifesti e pagine dei giornali perquella che alla fine si traduce in u-na politica del ‘meglio apparire

che essere’, rivelatasi nel corso de-gli anni incosistente ed aleatoriadato che le tasse,così come la spe-sa pubblica, complessivamentelievitano.

Sarebbe quindi opportuno chenel caso specifico venissero adot-tate misure volte ad abbattere icosti e le spese del Comune di Ca-deo, razionalizzandole maggior-mente, per poter in primis abbas-sare l’addizionale comunale.

Di esempi sul da farsi ce ne sa-rebbero tanti, a cominciare dallariduzione dei compensi degli As-sessori e del Sindaco, fino a passa-re per la diminuzione delle tariffedei servizi comunali. Al fine d’at-tuare questo tipo di percorso ri-tengo sia necessario avviare unconfronto vero e costruttivo conla realtà locale, in discontinuitàcon l’attuale Amministrazione, ri-marcando la necessità di cambia-mento a Cadeo.

*Candidato Italia dei Valorinella lista per Ertiani Sindaco

A

di UMBERTO FANTIGROSSI

è un diritto alla pace?Questa è la domandache si dovrebbero por-

re gli italiani di fronte all’inter-vento armato della nostra Na-zione in Libia. Già molti com-mentatori hanno fatto rilevareche l’art. 11 della Costituzione,in cui si afferma solennementeche “l’Italia ripudia la guerracome strumento di offesa allalibertà degli altri popoli e comemezzo di risoluzione delle con-troversia internazionali”, risul-ta certamente violato dai bom-bardamenti in atto in quel pae-se da parte della nostra aviazio-ne. La cosiddetta “copertura” i-stituzionale, rappresentata dal-la risoluzione dell’ONU e dallainterpretazione che di essadanno le più alte autorità (ed inprimo luogo il Presidente dellaRepubblica) non convince,stante l’evidente assenza di ri-lievo dei fini perseguiti rispettoad una disposizione che nondà spazio ad alcuna idea di“guerra giusta”. Controprova èl’atteggiamento della Germa-nia, la quale proprio per rispet-tare un vincolo costituzionaledel tutto equivalente al nostro,non partecipa alla missione insuolo libico. A questo puntoperò occorre stabilire quale siail rimedio giuridico che l’ordi-

’Cnamento offre di fronte a que-sta violazione. Se la rispostafosse nessuno, l’art. 11 e la stes-sa carta fondamentale verreb-bero ridotti al rango di mere di-chiarazioni d’intenti, sostan-zialmente prive del requisitodella giuridicità effettiva (ilquale comporta che ad una

la sicurezza. Non può esseremesso in dubbio che se un pae-se entra in guerra, il suo territo-rio ed i relativi abitanti venga-no esposti al rischio di atti diguerra da parte del paese offe-so. Tale rischio essendo assolu-tamente effettivo e non di me-ra fantasia lede quei diritti chesia la stessa Costituzione na-zionale (artt. 2, 32) sia la Cartadei diritti fondamentali dell’U-nione Europea (artt. 2 e 6), siainfine la Convenzione per lasalvaguardia dei diritti dell’uo-mo e delle libertà fondamenta-li (artt. 2 e 5) tutelano in modopieno e assoluto. Se così è, amio modesto parere ogni citta-dino italiano ha titolo di ricor-rere in giudizio contro il Gover-no per ottenere dal giudice or-dinario, anche in via d’urgen-za, un provvedimento che ini-bisca la prosecuzione dellamissione in Libia, avendo quel-lo stesso giudice anche il pote-re di disapplicare ogni even-tuale disposizione interna chesi frapponga all’affermazionepiena di quei diritti.

ome molti magiostrini lasera del 26 u.s.abbiamo as-sistito al dibattito dei tre

candidati a sindaco per le prossi-me elezioni amministrative del15/16 maggio per eleggere unanuova amministrazione a Corte-maggiore.

Il confronto televisivo su Teli-bertà ci ha permesso di fare unaprima valutazione comparativadei tre candidati e non abbiamodifficoltà ad ammettere di esserestati ben impressionati dal giova-ne candidato Federico Ferri, cherappresenta la vera novità di que-sta tornata elettorale.Infatti,gli al-tri due candidati rappresentano ilvecchio volto della politica ammi-nistrativa di Cortemaggiore, fattadi tante promesse di cambiamen-to rimaste sinora senza risposta.

Nelle loro liste figurano infatti,in modo emblematico, due per-sonaggi che hanno ricoperto alungo la carica di sindaco e che,complessivamente e ininterrotta-mente siedono sui banchi delconsiglio comunale rispettiva-mente per ben 34 e 25 anni!

A tal proposito il 30 dicembre2010 Libertà ha pubblicato unanostra lettera dal titolo

“Cortemaggiore e un sognoche è stato di breve durata“ (allacui lettura rimandiamo quanti in-teressati) nella quale si commen-tava il periodo d’oro dell’Eni e delcane a sei zampe,facendo valuta-zioni sulla gestione politico-am-ministrativa che in questi anninon ha saputo affrontare i cam-biamenti, sperando di esseresmentiti. Siamo tuttora in attesadella smentita da chi si ricandida,pur con tanti anni di governo sul-le spalle, qualificandosi come in-novatore.

Si è affermato che dietro alla li-sta civica del candidato Ferri si ce-li tuttavia il centro-sinistra, anchese la vera domanda che ci si deveporre è:che cosa hanno fatto le li-ste e i candidati delle forze politi-che del centro-destra negli ultimi25 anni per rilanciare il Paese? Larealtà è che questi amministrato-ri, soprattutto nell’ultimo decen-nio,hanno fatto ben poco per mi-gliorare le condizioni di vita dellanostra cittadina,adagiandosi nel-la gestione del quotidiano, senza

C nuove idee ed iniziative,evitandoil coinvolgimento della cittadi-nanza ed arroccandosi vieppiù al-l’interno del municipio a difesadell’esistente.

Così il Paese si è assopito, men-tre ogni tentativo di smuoverel’ambiente è percepito come unaminaccia all’ordine costituito, sirespira un clima pesante in cuinon è lecito esternare il propriopensiero per non subire ritorsioniche incidano sul quotidiano,mentre ci si rinserra nel persona-le egoistico tornaconto.

A questo punto ben venganoforze giovani, con idee nuove, lacapacità e la volontà di fare usci-re il Paese dalla sonnolenza pro-lungata di tanti anni, dove i pro-blemi affondano come sassi in u-na palude, senza lasciare traccia.Abbiamo colto nel giovane can-didato Ferri la volontà e l’anelitoal cambiamento di chi desideragirar pagina: pensiamo sia giustodar credito al nuovo che avanza.Si potrà sostenere che non ha e-sperienza politica e amministrati-va, il che potrebbe generare erro-ri e difficoltà. Ma è un rischio chesi può correre se l’alternativa restaquella del perdurare della politicadel tornaconto personale e dellescelte fatte per aiutare gli amicidegli amici,senza curarsi del benecomune, del confronto con i cit-tadini coinvolgendoli nelle scelte.

Si abbia dunque il coraggio dicambiare, dando ad una lista digiovani un periodo di 5 anni perdimostrare di essere capaci diamministrare e di riscuotere lanostra fiducia. L’unico modo pernon sbagliare è quello di non ri-schiare e cercare di accontentaretutti con piccoli favori per otte-nere la rielezione: chi tenta inve-ce una via nuova sa di poter ri-schiare di scontentare i cittadini.Ma resta il dovere di percorrerlase crediamo nella possibilità dipoter cambiare.

Vogliamo per questo dar fidu-cia a Ferri e al suo gruppo con laconvinzione che sapranno esserecoerenti con gli impegni assunti.

Giorgio BraghieriRomolo Delledonne

e quanti altri credono nella possibilitàdi un vero cambiamento

a Cortemaggiore

Il giornale delle opinioni

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Gli italiani si chiedano sec’è un diritto alla pace

TRIBUNA ELETTORALE AGAZZANO

No, non bisogna dimenticarele battaglie di vent’anni fadi ISABELLA CASTELLI*

n questo periodo di campa-gna elettorale si descrive A-gazzano come un grazioso

paese ai piedi delle colline dovela qualità della vita è soddisfa-cente e i servizi alla persona so-no egregi tanto che qualcunoha scelto di trasferirsi qui dallagrande città.I contatti con le persone sonopiù umani, i bambini non corro-no grandi pericoli, ci sono op-portunità musicali e sportiveper la loro for-mazione. Inol-tre, vuoi per lapresenza distrutture ar-chitettonichedi particolarepregio, vuoiper la dolcez-za delle colline punteggiate disvettanti campanili o per labuona cucina, Agazzano vienevalutato da tutti come un paesea vocazione prettamente turi-stica.

Tutto ciò è vero, dobbiamoapprezzare e valorizzare l’am-biente in cui viviamo e ritenerciper questo molto fortunati.Cre-do a questo proposito che siadoveroso ricordare e ringraziarechi ha salvaguardato questoterritorio da un vero e propriodisastro ecologico. "Basta par-lare di discarica" afferma qual-cuno, "ormai è argomento su-perato".

Certo oggi l’emergenza, al-meno per quanto riguarda il no-stro paese, è superata ed è faci-le fare queste affermazioni ora,quando il pericolo è passato.Ma, se Agazzano è un paese co-sì come lo viviamo oggigiorno,è proprio perché circa venti an-ni fa, di fronte al reale pericolodella realizzazione di una disca-rica per rifiuti tossico-nocivi sulnostro territorio, è sorto un mo-vimento consapevole che hacombattuto in prima personaper proteggerlo da un disastroambientale.

Domenico e Lucia, e insiemea loro tanti cittadini, hanno in-gaggiato una vera e propria lot-ta affrontando viaggi a Roma,

Iincontri con amministratori, di-battiti pubblici, processi, presidie occupazioni pacifiche. Insie-me a loro in tanti hanno veglia-to per proteggere dall’inquina-mento questa terra "ceduta" al-l’uomo per trarne adeguato nu-trimento.

Oggi,anche se il nostro paesenon corre più un immediato pe-ricolo, i problemi ambientalicontinuano a restare all’ordinedel giorno e ognuno di noi èchiamato ad assumere compor-tamenti idonei per migliorare le

condizioni am-bientali non so-lo della zona incui vive, ma del-l’intero pianetasempre più incrisi e semprepiù inquinato. Ilcomitato antidi-

scarica Tuttagazzano è stato trai primi a incrementare la consa-pevolezza ecologica nella po-polazione agazzanese, favoren-do l’assunzione di comporta-menti virtuosi volti a un minorinquinamento dell’ambientecircostante. Non tutti hanno a-vuto il coraggio di affrontare ledifficoltà e i sacrifici di queglianni anche se ora tutti ne godo-no i benefici.

Senza fossilizzarci su quantoallora è accaduto, è necessarioperò non dimenticare il passa-to per poter camminare verso ilfuturo percorrendo un sentieroche sa far tesoro delle esperien-ze vissute.

Un ricordo e un grazie a Luciae Domenico che tanta energiahanno profuso e tanto impegnohanno dedicato a questa causa.

*Lista Tuttagazzano

Le analisiLibertà di pensiero

Domenico, Lucia e tanticittadini hanno difeso il

paese da un disastroecologico

osì, un triste giorno di a-prile, abbiamo visto Pre-mier e Senatùr a ruoli

invertiti, con il secondo, il Se-natùr, che fa da badante alprimo.

Essedi

C

PUNTURA DI SPILLO

A ruoli invertiti

TRIBUNA ELETTORALE CORTEMAGGIORE

Biblioteca inaugurata in tutta frettaa scopo marcatamente elettorale

ggi c’è stata l’inaugura-zione della nuova sededella biblioteca comu-

nale nel palazzo ex-Onarmo.Una soluzione di ripiego chemette ancora più in evidenzal’indifferenza dell’Ammini-strazione uscente nei con-fronti del patrimonio storico,artistico e culturale di Corte-maggiore.La biblioteca comunale, infat-ti, aveva sede in un’ala delconvento francescano del-l’Annunciata, in un luogo che,a parte la suggestione del-l’ambiente, rappresenta (machissà per quanto ancora) u-no dei patrimoni monumen-tali, artistici e storici più im-portanti della provincia.La mancanza di sensibilità daparte dell’Amministrazionecomunale ha permesso chedopo oltre 500 anni chiudesseil convento francescano e, conl’abbandono della chiesa daparte dei Padri Sacramentini,nessuno ha insistito perché,almeno, rimanesse la preziosabiblioteca storica – ricca di li-bri stampati fra il XVI e il XIXsecolo, ma anche di volumi u-nici nel loro genere (ad esem-pio il primo dizionario italia-no: il “Regia Parnassi” pubbli-cato nel 1700) e di migliaia didocumenti – facendo sì chefosse trasferita a Bologna. Ilmantenimento della bibliote-ca storica francescana si sa-rebbe potuto ottenere, però,

O mantenendo la biblioteca co-munale all’interno del con-vento, garantendo così alme-no la sorveglianza del luogonegli orari d’apertura e predi-sponendo un più sofisticatosistema d’allarme (peraltro giàpresente) atto a garantire latutela dei volumi anche neimomenti di chiusura della bi-blioteca comunale e nelle orenotturne.La Biblioteca rappresentava,comunque, un presidio delComune in un luogo storico-artistico che è patrimonio diCortemaggiore e che, almeno,meritava la permanenza di u-na struttura comunale, so-prattutto dal momento che e-ra stato abbandonato anchedall’ultima Comunità Religio-sa che lo occupava.Perlomeno, si sarebbe potutoattendere per il trasferimentodella biblioteca comunale,magari che il convento vedes-se l’arrivo di un’altra Comu-nità Religiosa, in grado di tute-lare il patrimonio artistico e li-brario dei francescani e di tor-nare a celebrare la Messa gior-naliera in una delle chiese piùcare ai magiostrini.Invece si è scelto, a scopomarcatamente elettorale, ditrasferire la biblioteca nel pa-lazzo ex Onarmo e di inaugu-rarla, pur in sfregio alla normevigenti, in piena campagna e-lettorale.

Lista Per Corte-Bandini Sindaco

violazione consegua una rea-zione sanzionatoria o comun-que riparatoria). Personalmen-te sono convinto che il ripudiodella guerra vada letto in fun-zione del più ampio quadro deidiritti fondamentali della per-sona, tra i quali vi sono, in pri-mo luogo, i diritti alla vita ed al-

TRIBUNA ELETTORALE CORTEMAGGIORE

Impressionati dal candidato FerriLui rappresenta la vera novità

LIBERTÀDomenica 1 maggio 2011 61

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

Provincia

Tre 21enni ex compagni di scuolacandidati in schieramenti diversiDal “Mattei” alla politica: la scelta a Fiorenzuola, Cadeo e Corte

Cadeo,duello a “Tempo reale”:il confronto tra Ertiani e BricconiCADEO - In paese si presentanotre liste, in televisione però,scelgono di confrontarsi solodue dei tre candidati alla caricadi sindaco del comune di Ca-deo. Ospiti della trasmissione diTelelibertà, “Tempo Reale” con-dotta da Giovanni Palisto con lacollaborazione della giornalistadi Libertà Antonella Lenti, an-data in onda venerdì sera, era-no: Marco Bricconi, capogrup-po della lista civica “Cambia Ca-deo” e Luigi Ertiani della listaPd, unica alternativa di centro-sinistra presente sul territorio.Angelo Cardis, candidato per lalista politica Pdl-Udc ha decisodi non aderire al dibattito «per

non sottrarre tempo alla suaprofessione di medico e quindiai suoi pazienti» - come lui stes-so ha dichiarato. Entrambi nonabituati al ruolo di “politico”,perché privi di esperienza incampo amministrativo, Ertianie Bricconi si sono dimostrati i-nizialmente non a proprio agiodi fronte all’occhio della teleca-mera, ma col tempo, la chiac-chierata si è fatta più sciolta. U-na squadra «di persone non al-tolocate, che ama la gente e chemi assomiglia» quella di Ertia-ni, un team, quello di Bricconi,«che auspicava ad avere ben seidonne ma è riuscita a “conqui-starne” solo tre e che, essendo

un gruppo coeso e variegato, ècapace di rappresentare i citta-dini in modo trasversale».

Tante le linee comuni ad en-trambi i candidati, per cui è sor-ta spontanea l’affermazionedella Lenti: «Potevate allora fa-

re una lista insieme».Ma Ertiani ha spiegato: «A

settembre sono stato contatta-to per far parte della lista civicacome assessore allo sport. Atrenta giorni dalla presentazio-ne della lista sono state cambia-

te delle decisioni che avevamopreso insieme, è subentrata laLega che non voleva il Pd cosìcome i, ha spiegato Ertiani.«Non c’erano i presupposti e lecondizioni, purtroppo, per farconvivere due realtà così diver-se», ha commentato Bricconi.Entrambi i candidati hanno il-lustrato i loro programmi e neisessanta secondi finali a dispo-sizione di ciascuno per “con-vincere” i cittadini a dar loro fi-ducia, Bricconi dichiara: «E’necessario dare una svolta fre-sca e innovativa al paese e ilnostro gruppo ha le potenzia-lità e le capacità adatte per far-cela». «Siamo una lista nuova,con un’età media di 37 anni,che ama la gente. Prima di tut-to votate - ha concluso Ertiani- se poi votate noi, ne saremocontenti».

Valentina Paderni

■ Erano compagni di scuo-la e ora si affacciano alla po-litica in schieramenti diversi.Stessa classe del liceo, la V Cdello scientifico Mattei diFiorenzuola, per tre giovani21enni, oggi in corsa per le e-lezioni amministrative deirispettivi Comuni, in Valdar-da. I tre compagni, Elena Bi-si, Carlo Rossi e Lorenza Ros-si (stesso cognome, ma nes-suna parentela), si sono di-plomati nel 2007. Oggi tuttifrequentano con profitto l’u-niversità e fanno piccoli la-vori per pagarsi gli studi.Hanno scelto di trovare iltempo anche per l’impegnopolitico: Elena nella lista delcentro destra, che sostieneGabriele Girometta a Corte-maggiore; Carlo nella listatargata Pd –Idv che si pre-senta a Cadeo per sostenereLuigi Ertiani, e Lorenza aFiorenzuola, in quota allaLega per la formazione chesostiene Annalisa Gugliel-metti.

Quando chiediamo a CarloRossi il perché della sua scel-ta di candidarsi, non ha dub-bi: «Mi fido ciecamente diErtiani, che me lo ha propo-sto. Lo trovo una brava per-sona, un uomo che vuolemettersi al servizio del pae-se. Agisce solo per l’interessedei cittadini, ci mette la fac-cia e il cuore. E’ questa la po-litica che mi piace». Carlo,che oggi studia veterinariaall’università, sul rapportotra politica e nuove genera-zioni osserva: «E’ bello che cisia modo di far sentire la no-stra voce, in Comune. Pensoche i ragazzi sono pronti adimpegnarsi. Basta che trovi-no lo stimolo giusto, chequalcuno con la faccia pulitali coinvolga nell’amministra-zione della cosa pubblica».

E lo stimolo lo ha trovatoanche Elena Bisi, studentes-sa di scienze dell’educazio-

ne a Parma, e oggi in stagepresso l’asilo di Besenzone.E’ candidata alle comunali diCortemaggiore: «Ho iniziatopensando semplicemente didare una mano per i ban-chetti elettorali. Mi sonosentita da subito coinvolta emotivata – racconta – Quan-do Girometta mi ha chiestose volevo entrare a far partedella squadra, ho detto sì.Siamo un bel gruppo e stia-mo lavorando insieme per

un obiettivo. Sono entusia-sta: ci incontriamo spesso,con la gente ma anche conpolitici che hanno responsa-bilità in parlamento, comel’on. Foti. Sono entrata an-che nella Pro Loco, per par-tecipare alla vita della miacittà». «Devo dire grazie –conclude Elena - alla miacompagna di classe LorenzaRossi, perché è grazie a leiche ho cominciato a pensarealla possibilità di un impe-

gno politico attivo». Lorenza,studentessa di economianell’ateneo di Parma, ha en-tusiasmo da vendere: «Sonosimpatizzante della Lega finda piccola. Ma il mio impe-gno politico attivo, è iniziatoquasi per caso, quando agennaio mi sono fatta pro-motrice di una petizione peravere servizi migliori a favo-re dei giovani nella nostrabella biblioteca comunale.Abbiamo ottenuto quanto ri-chiesto, dopo esserci impe-gnati e fatti sentire. Fioren-zuola ha bisogno di unascossa, di sviluppo, di politi-che per i giovani. Anziché la-mentarmi, ho capito che sipoteva fare qualcosa, ed ec-comi a sostenere il lavoro diuna squadra molto motivatae capace di attrarre le istan-ze di noi giovani. Non è veroche siamo lontani dalla poli-tica. I ragazzi che conosco, laseguono con attenzione».

Donata Meneghelli

Taccuino

Da sin. LuigiErtiani eMarco Bricconiospiti di“Tempo Reale”,trasmissionedi Telelibertà

Lorenza Rossi Carlo Rossi Elena Bisi

FIORENZUOLA - (dm) «Una famigliadi romeni (marito, moglie e bim-ba di pochi mesi) si era accampa-ta in un monolocale di fortunasotto la passerella dell’Arda.Un’altra madre extracomunitariariparava la figlia appena natadentro una cabina telefonica nelparcheggio di un supermercato».Secondo la candidata di Pdl Legae Indaco Annalisa Guglielmettiquesti sono «due esempi del for-te disagio sociale che caratterizzail quartiere di Posta dei Cavalli,periferia di Fiorenzuola tra lasponda sinistra dell’Arda, la fra-zione di San Protaso e i comuni diCadeo e Cortemaggiore». La can-didata ha incontrato insieme adesponenti della sua lista, il presi-dente dell’associazione “Quartie-re Posta dei Cavalli” Giovanni To-scani e il vice Giuseppe Bongior-ni. La nota diffusa dal centro de-stra parla di “un lungo elenco dibisogni, alcuni urgenti, ai qualil’associazione cerca qualche vol-ta di mettere riparo con i proprimezzi e il ricorso a volontari co-me la pulizia della passerella chenascondeva decine e decine di si-ringhe a dimostrazione che, sen-za alcun controllo, i tossici conti-nuano a essere indisturbati. Ilquartiere ha un’alta percentualedi extracomunitari per lo più di 5etnie (indiani, marocchini, tuni-sini, romeni e senegalesi) chenon riescono a integrarsi, anzi li-tigano tra loro creando disagio airesidenti”. «Nessuna iniziativa intal senso ha preso il Comune inquesti anni» accusa Guglielmetti.«Anche il problema viabilità nonè stato mai affrontato nonostan-

te le promesse dell’amministra-zione. I camion vanno a velocitàpericolosa in via Valla e via S. Pro-taso. L’illuminazione è insuffi-ciente. L’albergo del Sole (di pro-prietà privata) è in stato di com-

pleto abbandono - aggiunge lacandidata - Nel quartiere non sivede un vigile, e nonostante lapresenza della caserma dei cara-binieri gli abitanti si sentono ab-bandonati».

FIORENZUOLA -L’incontro diAnnalisaGuglielmetti,candidatasindaco, nelquartiere Postadei Cavalli

FIORENZUOLA - (dm) “A Fio-renzuola la qualità della vitaè di casa”: così una notastampa di “Fiorenzuola in-sieme”.

A sottolineare la qualitàdella vita nel capoluogo del-la Valdarda non è GiovanniCompiani, sindaco uscenteche si ripresenta per il cen-tro sinistra. “Lo ha detto, al-la fine del 2009 un’indaginepubblicata dal settimanalePanorama” ricorda la nota,spiegando che “tra i parame-tri che collocano Fiorenzuo-la ai primi posti per qualitàdella vita tra tutti i comuni i-taliani, c’è anche quello del-la sicurezza”.

«Un tema - interviene

Compiani - da sempre alcentro della nostra azioneamministrativa. Siamo l’uni-co comune della provincia diPiacenza ad essersi dotato diun sistema di videosorve-glianza con 17 telecamere,l’ultima sistemata nel par-cheggio pendolari di via Cor-ridoni. Altre ne aggiungere-mo. Che Fiorenzuola è una

città sicura lo dicono anche idati forniti dalle forze del-l’ordine: nella prima metàdel 2010, ci hanno comuni-cato i Carabinieri che i furtisono calati del 47% rispettoal primo semestre 2009».

«A proposito del tema im-migrazione - prosegue Com-piani - negli ultimi giorni neho sentite davvero tante. Aparte il fatto che è stato il go-verno di centro-destra a bat-tere tutti i record di ingressidi irregolari in Italia, secon-do qualcuno a Fiorenzuola cisarebbero 2 mila e 500 clan-destini. Dove sarebbero? Do-vrebbero riempire lo stadio.Vi sembra possibile? »

Compiani rende noti i da-ti: «A Fiorenzuola ci sono 2mila e 400 stranieri regolari(16% della popolazione). Lastragrande maggioranza èinserita nel territorio: impie-gata in imprese locali, alcunedelle quali condotte da im-prenditori di ispirazione le-ghista, facendo lavori che gliitaliani rifiutano. Anche illuogo comune che agli stra-nieri andrebbe gran partedegli alloggi popolari sono idati a smentirlo: sui 210 as-segnati, solo 29 sono andatia cittadini stranieri».

«Nessuno nega che quellodell’immigrazione sia un te-ma complesso da governare- conclude Compiani - Noi,rifuggendo le soluzioni sem-plicistiche, i “fora di ball”, ab-biamo scelto la strada dellagestione».

GiovanniCompiani,primo cittadinouscente ecandidatosindaco

«Fiorenzuola,una città sicura»Compiani: «Lo dicono anche i dati delle forze dell’ordine»

Il più anziano,la listagiovane e quella rosaCorte, le curiosità: il candidato Lajmeri, Massae Bandini uniti dalla passione per GuareschiCORTEMAGGIORE - E’ la lista diGabriele Girometta a schierareil candidato più anziano, il sin-daco uscente Gian Luigi Repet-ti, 73 anni, ma anche quello piùgiovane, il ventenne MatteoRancan. Ma la lista più giova-ne è quella di Federico Ferricon un’età media di 41 anni afronte dei 44 delle altre due. Tresono le candidate presenti nel-la lista “Centrodestra”; sei inquella “Per Corte Bandini sin-daco” e 7 nella lista “Una veraCorte Maggiore”. Al di là deinumeri Egidio Bandini ha giàannunciato che sarà una don-na, Natalia Tacchini, il suo vicein caso di vittoria, come donnadovrebbe essere, secondo alcu-ne voci, il vice di Federico Fer-ri, facendo riferimento alla ca-polista Caterina Faverzani.Stesso percorso politico quellodi Gian Luigi Repetti e di Ga-briele Girometta. Infatti Repet-ti aveva ricoperto il ruolo di as-sessore all’agricoltura dell’am-ministrazione Monici prima di

presentarsi per la carica di sin-daco nel 2001, come avviene o-ra per Girometta che si candidaa primo cittadino dopo esserestato assessore all’agricolturanell’amministrazione in sca-denza.

E’ stata invece la passionecomune per Giovannino Gua-reschi che ha consentito ad E-gidio Bandini e Daniela Massadi conoscersi. Bandini era nel-la giuria che nel 2006 assegnò ilriconoscimento a DanielaMassa per il racconto “La cin-quecento” presentato al “Pre-mio Giovannino Guareschi”.Singolare, nell’ambito delle li-ste, anche la vicenda di AgimLajmeri, candidato per “Unavera Corte Maggiore”: di origi-ne albanese ha vissuto per 20anni nel piacentino e da 8 è aCortemaggiore, dove, circa dueanni fa, ha acquistato la citta-dinanza italiana che gli ha con-sentito di presentarsi alle pros-sime amministrative.

Leonardo Tomasetti

Verso le elezioni

CORTEMAGGIORE

Riflessione suldiritto al lavoroal FillmoreCORTEMAGGIORE - Riflessionesul diritto al lavoro quellaquella di domenica al Fillmo-re di Cortemaggiore dove ilcandidato sindaco FedericoFerri della lista Una vera Cor-te Maggiore ha aperto l’even-to con la lettura dell’art. 4 del-la Costituzione sul diritto al la-voro. «Fermiamoci a riflettere– ha invitato Ferri rivolgendo-si al folto pubblico presenteper ascoltare la musica e i rac-conti sui partigiani magiostri-ni nello spettacolo “Mai tardi”

- Non solo oggi, non perché èil primo maggio. Fermiamociper dare un senso, se mai cel’avesse, alla perdita di un di-ritto che è sancito dalla CartaCostituzionale. Per tutti i cit-tadini il lavoro è un diritto. Pergli amministratori difenderloè un dovere».

CORTE - Federico Ferri al Fillmore

ERRANI A FIORENZUOLA (dm)Stasera, alle 21, a Fioren-zuola in piazza San France-sco (di fronte al Teatro Ver-di), Vasco Errani, presiden-te della Regione Emilia-Ro-magna, sarà l’ospite d’ec-cezione del secondo ap-puntamento del Tour delleIdee del candidato sindacoGiovanni Compiani e dellalista Fiorenzuola Insieme.In caso di maltempo l’in-contro si terrà al ridottoteatro.

IL VERO REDDITO DI ERTIANINella carta d’identità pub-

blicata domenica 24 aprilea corredo dell’intervista didi Luigi Ertia-ni candidatosindaco di Pde Idv a Cadeo,si riportavaun reddito di5.473 invecedi 50.473. U-no “zero” inmeno, un evi-dente errore di stampa, chenon avrebbe però rispar-miato critiche in paese al-l’interessato. Pubblichiamopertanto, per la secondavolta, la rettifica del dato.

Luigi Ertiani

«Degrado a Posta dei Cavalli»Guglielmetti: «Stranieri non integrati e problemi di viabilità»

LIBERTÀMartedì 3 maggio 201124

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

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Libertà di parolaL’ANZIANO SUICIDA

UNA NUOVA FINESTRA SULLACONCEZIONE DELLA MORTE

✒Gentile direttore, ho appe-na appreso da Libertà la sconvol-gente storia dell’anziano che haorganizzato a mente lucida ilproprio funerale per poi suici-darsi. In un primo momento,commentando la notizia con al-cune persone anziane, ho pen-sato che fosse un gesto sconside-rato. Mi sono detta: la vita è undono meraviglioso e l’essere u-mano ha il dovere di salvaguar-darla fino all’ultimo respiro. Poiperò, ho riflettuto meglio e hopensato che questo è vero, masolo quando la nostra vita è in-scindibilmente legata a quella dialtri come potrebbe essere ad e-sempio per un mamma o un pa-dre con figli piccoli. Il discorsocambia quando una persona haun’età avanzata, gode di uno spi-rito libero e, pur avendo una di-screta lucidità mentale, è costret-to (a causa degli acciacchi) a sop-portare il senso di frustrazioneche scaturisce inevitabilmenteogni qualvolta si è costretti a di-pendere degli altri. Ripensandoall’anziano suicida e alla sua lu-cida pianificazione del funerale(che ricordo ne ha pagato antici-patamente la celebrazione) loimmagino come un spirito libe-ro, un uomo corretto, discreto esoprattutto indipendente. Unapersona che, attraverso questoatto estremo mi ha aperto unanuova finestra sulla concezionedella morte. Infatti, quest’ultimaè vista come un tabù solo in Oc-cidente e in particolar modo inItalia a causa della forte presen-za cattolica e dell’influenza eser-citata dallo Stato Vaticano e dalPapa, ma la morte, in altre cultu-re, viene vista come parte inte-grante della vita stessa. In Giap-pone ad esempio il suicidio ingenerale non viene mai biasima-to, anzi, in alcuni casi, viene an-che considerato un modo valo-roso per “espiare” comporta-menti morali indegni. Tornandoall’anziano, morto suicida dopoaver pianificato nei minimi par-ticolari il suo funerale, credo che,oltre a rispettarne la decisione dalui presa, non si possa dire altro.Noi non sappiamo nulla di lui.Non siamo a conoscenza di chifosse e quali fossero le sue abitu-dini, le sue preoccupazioni, lesue malattie. A me piace imma-ginarlo come un uomo libero,forte determinato, onesto chenon accettava compromessi eforme di dipendenza; che hacompiuto sempre il proprio do-vere e che ha sempre pagato isuoi creditori (compreso l’ulti-mo: l’impresa funebre). Io nonriuscirei mai a biasimare un uo-mo così, anzi personalmente glisono grata perchè mi ha aiutatoa riflettere sul controverso temadella morte..Enza IozziaPiacenza

TRIBUNA ELETTORALE-1

CENTROSINISTRA IGNORA LAMATERNA PARROCCHIALE

✒Caro direttore, come perso-na impegnata quotidianamentenelle varia attività parrocchiali,le chiedo un po’ di spazio per farnotare ai miei concittadini qualeattenzione riservano le tre liste inlizza per il comune di Borgonovoal ruolo di un’istituzione chesvolge un servizio educativomolto apprezzato dai borgono-vesi fautori della libertà di edu-cazione, cattolici e non: la Scuo-la Materna Paritaria Parrocchia-le “Z. Sgorbati”. Nel programmadistribuito dal candidato sinda-co del centro sinistra in occasio-ne della presentazione della lista,in nessuno dei 28 impegni si facenno al ruolo di questa istitu-zione. Poiché il testo distribuito èuna sintesi del programma di go-verno, ho consultato la versionecompleta depositata in Comune.Qui, in effetti, a pag. 12, al puntootto delle “Proposte di governo”per il settore SERVIZI SOCIALI

ecc., si legge: «Promuovere ilcoinvolgimento dei genitori edel volontariato locale per mi-gliorare la manutenzione dei lo-cali e dell’area verde della scuo-la materna [quella pubblica, e-videntemente]. Promuoverel’integrazione tra le attività di-dattica della scuola pubblica edi quella privata». Davvero un po’ poco, anche per-ché più avanti, dove si esplicita-no le “Modalità operative” concui sarà data attuazione alle“Proposte di governo” non c’èpiù alcun accenno alla Scuola.Qui, al tredicesimo dei sedicipunti, si legge solo un generico«sostenere le attività della Par-rocchia e dell’Oratorio, integran-dole con quelle delle associazio-ni», riferito al contesto associa-zionistico. La Scuola paritaria ele altre attività della Parrocchia,non sono evidentemente cosìimportanti da meritare di essereriportate tra i 28 impegni propa-gandati al grande pubblico. Pur-troppo, della Scuola parrocchia-le non parla nemmeno il Pro-gramma della Terza Lista. Ma, inquesto caso, il candidato sindaconon ha mai lasciato intendere dirappresentare il mondo cattoli-co e, perciò, il suo silenzio nonstupisce. Tutti sanno, invece, chele due amministrazioni France-sconi hanno sempre sostenuto ilpluralismo delle istituzioni for-mative. E perciò, sulla base delprincipio di sussidiarietà, hannoriconosciuto la Scuola “ZairaSgorbati” come un bene comuneda preservare e da valorizzare,perché svolge una funzione pub-blica pari a quella della scuolastatale. Lo hanno fatto in moltimodi: rinnovando e finanziandola Convenzione con la Scuolastessa; assegnando personale

specialistico e sussidi per gli i-scritti diversamente abili; assicu-rando il servizio di trasporto;concedendo rette agevolate allefamiglie con più di un figlio. Vedoche questo indirizzo è scritto achiare lettere (pag. 7) anche nel-le LINEE PROGRAMMATICHE2011-2016 della lista INSIEMEPER BORGONOVO, il cui candi-dato sindaco Roberto Barbieri sidimostra quindi intenzionato amantenere questo impegno.Lina ContiniBorgonovo Val Tidone

TRIBUNA ELETTORALE-2

CHI VINCE LE PRIMARIE DEVEESSERE LEALE CON GLI ALLEATI

✒Egregio direttore, a MicheleRizzitello di Sinistra Ecologia eLibertà, improvvisato avvocato

delle cause perse, piace crederead una sola campana. Ed è evi-dente che questa campana èquella che da settimane fa suo-nare Simona Bellan.La quale, come ha corretta-mente ricordato lo stesso Rizzi-tello nel suo intervento di Li-bertà 26 aprile, ha vinto le pri-marie per ottenere la candida-tura a sindaco del centro-sini-stra a Rottofreno. E tuttavia sembra essere sfuggitoalla Bellan, e conseguentementesfugge a Rizzitiello, che dal vinci-tore delle primarie ci si aspettaun comportamento leale e cor-retto nei confronti degli alleatipolitici a cui si chiede appoggio.Non certamente epurazioni erancori personali verso chi, co-me il responsabile IdV di Rotto-freno Rino Cassinari, aveva la so-

la “colpa” di aver legittimamentesostenuto, sempre nell’ambitodelle primarie (è bene ricordarlo)la candidatura di Daniel Negri(espressione del PD come Simo-na Bellan). E’ infatti paradossale che pro-prio chi chiede appoggio in-condizionato da parte di tuttiper il fatto di aver vinto le pri-marie, si cimenti in puerili ven-dette verso coloro a cui chiedeaiuto, dimostrando nei fatti dinon essere il candidato di tuttoil centrosinistra, ma solo deipropri fedeli seguaci. Ora, se dopo le primarie, Bellan ecompagnia cantante sono riusci-ti nella improbabile impresa dirompere con IdV, con Rifonda-zione e con parte dei Comunistiitaliani (unico Comune in cui si èverificata una così ampia frattu-

ra), forse Rizzitiello, più che lan-ciare accuse, dovrebbe farsi qual-che domanda. Per parte nostra,abbiamo già avuto modo di direche non siamo stati, né mai sare-mo disponibili a giocare il ruolodei "seguaci" di candidati che sisentono dei messia. Abbiamo anche chiarito che se sicercano alleati e non seguaci, gliva riconosciuta dignità politica edi rappresentanza, in un con-fronto leale e diretto. Detto que-sto, lasciamo volentieri a Rizzi-tiello l’alchimia delle poltrone,pur con qualche dubbio sul fattoche, alla fine, sarà nelle possibi-lità della Bellan distribuirle.Non vorremmo più aggiungerealtro su questa vicenda, se nonaugurare “in bocca al lupo” a Si-mona Bellan e Michele Rizzitiel-lo, nella speranza che a Rottofre-no si possa, un domani (ma nonpensiamo francamente possaessere nel "Domani con Simo-na") ricomporre quella coesione,fondata sul rispetto personale epolitico, che può consentire diraggiungere ambiziosi traguardi.Gruppo Italia dei ValoriRottofreno

DAL PREMIER

BARZELLETTE CHENON FANNO RIDERE

✒Egregio direttore,sono molto indignata per i con-tinui attacchi del Premier. Abbia-mo quattro figli ed abbiamo cer-cato di crescerli con valori, conl’onestà, con il dovere di rispetta-re l’altro, anche le idee. Hannostudiato e sono diventati ancheinsegnanti. Sono una nonna chenon ha studiato ma ha lavoratotanto e sono tanto orgogliosa diessere di sinistra e stanca di sen-tire barzellette che non fanno ri-dere.Luciana Anelli

LA BUONA SANITÀ

EFFICIENZA E UMILTÀIN GASTROENTEROLOGIA

✒Egregio direttore,intendo portare a conoscenza ailettori di “Libertà”, l’efficienza el’umiltà che ho ricevuto presso ilreparto di gastroenterologia del-l’ospedale di Piacenza. Un doveroso ringraziamento vaal prof. Fabio Fornari, ai medicied ai paramedici che con profes-sionalità e competenza hanno ri-solto i problemi alla mia patolo-gia. Grazie.Mauro Motteran

L’AVVISO

NESSUN PELLEGRINAGGIODI SEZIONI AIDO

✒Egregio direttore, a seguitodi diverse segnalazioni, la Sezio-ne Provinciale AIDO precisa chenessuno dei sedici Gruppi Co-munali presenti nella nostraProvincia ha in corso l’organiz-zazione di un pellegrinaggio daSan Pio. Chi volesse avere chiarimentipuò telefonare al 0523 325703 oal 340 2645002.La segreteria Provinciale AIDO

a perdita di Giuseppe Bacchi, il medico el’amico di tutti,il professionista impegnato“a far star bene la sua gente, sia nel fisico

che nell’animo”, ha lasciato un grande vuoto intutta Vigolzone. Oggi l’addio di tutto il paese adun uomo davvero speciale che ha saputo dona-

L re, aiutare, mobilitare. Condivido la proposta diOrietta,sua paziente,al sindaco di Vigolzone perrealizzare qualcosa di concreto per dirgli grazie,ricordarlo, onorarlo per sempre. La testimonian-za di Orietta, come le altre raccolte da Libertà, cidescrivono Bacchi come una persona molto im-

pegnata nella sua professione ma anche nel so-ciale.Aiutava tutti,soprattutto gli anziani e i bam-bini. Era davvero uno di famiglia, uno di cui ci sipoteva fidare. Ora non ci resta che piangerlo as-sieme ai suoi cari e portare avanti la sua missione.

Gaetano Rizzuto

Caro direttore, a volte ci sonopersone che percepiamo in unmodo particolare, come se do-vessero esserci sempre, come senon dovesse succedere mainiente.

Di solito sono le persone dellanostra famiglia. Giuseppe Bac-chi era il mio dottore, lo era daquasi trent’anni, ed io lo perce-pivo così. Perché per me è co-me se fosse uno della mia fami-glia e credo fosse così per tantealtre persone.

Entravi nel suo studio, sempreaffollato, e capivi subito come e-ra fatto. Non si prendeva trop-po sul serio: i suoi quadri eranovignette ironiche su pazienti emalati, ma era un modo ancheper accorciare le distanze che disolito ci sono tra pazienti e dot-tori.

Non era superficiale però, per-ché c’erano anche i temi in dife-sa della figura del medico di fa-miglia, cosa che sentiva molto.

Quando arrivava il tuo turno,ti accoglieva sempre con un sor-riso e - dopo averti ascoltato -rimaneva lì un po’ a riflettere,spostava un po’ di carte e libridalla scrivania sempre piena,scriveva un po’ e poi non ti dice-va mai prova, vedi, fai.

Ti diceva proviamo, vediamo,facciamo.

Era un modo di condividere:più o meno grave che fosse, eraal plurale e ti sentivi meno solo.Non è mai stato invadente peròti sapeva ascoltare e sapeva tan-te cose di te, anche senza paro-le.

Forse ti conosceva così beneda non averne bisogno. Ed alla

fine, ti accompagnava all’uscitae ti salutava, con una pacca sul-la spalla. Ed è così che l’ho vistol’ultima volta, credo una setti-mana prima che stesse male. Inquesti mesi mi sono semprechiesta cosa potesse provarel’uomo. Quanta gente avevaconvinto direttamente o indi-rettamente che dal cancro sipuò guarire, compreso me.

Ma chi avrebbe convinto lui?Chi avrebbe potuto o saputoaiutarlo come ha fatto lui contante persone? Credo che unmedico sia difficile da aiutare inquesti casi, perché sa tutto e sacosa gli succederà.

Io non so che disegno il desti-no avesse per lui, ma aveva an-cora tanto da fare e da dare ed a-vrebbe meritato indietro anchesolo un po’ di quello che lui hafatto per gli altri. Con vigliac-cheria mascherata da discrezio-ne non ho mai provato a con-tattarlo, ho sempre solo chiestoa chi sapevo gli era vicino e cosìnon ho potuto neanche dirgligrazie.

Lo faccio ora, nella manierapiù lontana dal mio essere, ecredo - e spero - che anche chiamministra il nostro paese sap-pia trovare un luogo ed un mo-do appropriato per poterlo ono-rare e ringraziare.

Lo merita lui e lo merita la suafamiglia, che lo ha sempre con-diviso con tutti noi.

Orietta

Il Direttore risponde

Trovare un luogo e un modoper poterlo onorare e ricordare

Grazie dottor Bacchi, per tutti una persona speciale

Il giornale della gente

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Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, venerdì 29 aprile 2011,è stata di 32.649 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

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LA POESIA

Primo maggiodi ADELMO GIOVANELLI

Primo

Riconoscimento

Introdotto nel

Mondo ad

Onorare

Milioni di

Autentici lavoratori

Giustamente

Gratificati

Inneggiano il loro

Onesto convivio.

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ I Ferrovieridimostrano nellontano 1° Maggio1953,per la pace,vicino a PiazzaCavalli.Con labandiera italiana,Armando Fantoni,classe 1913.La foto èstata inviata dal figlioGabriele

LIBERTÀSabato 30 aprile 201162

Page 11: rassegna stampa del 3-05-2011

11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

TRIBUNA ELETTORALE ROTTOFRENO

Della Bellan l’unica lista delcentrosinistra: come si fa a dirlo?di MAURIZIO BALLOTTA*

ei giorni scorsi attraversavale vie di S. Nicolò e di Rotto-freno,l’auto che annunciava

la presentazione della lista civicaBellan Simona.Lo slogan diceva:“U-nica lista del centro-sinistra” per ilComune di Rottofreno.

E’vero,le forze del centro-sinistrahanno lavorato per formare un’u-nica lista di centro sinistra attraver-so un percorso condiviso.

Ma tutto il lavoro fatto è stato di-strutto nel momento della sceltadel candidato a sindaco,scelta rica-duta tra Simona Bellan e Daniel Ne-gri,entrambi espressione del Parti-to Democratico.

Il citato partito non è stato ingrado di scegliere il candidato piùopportuno,pertanto,è stato decisodi chiedere al popolo del centro-si-nistra, mediante le primarie, di vo-tare la figura che riteneva più ido-nea a ricoprire la carica di sindaco.

Com’è noto ha vinto Simona Bel-lan che, conseguentemente, aveva

Nil compito di formare la lista di cen-tro-sinistra.

A questo punto all’interno dellacoalizione vengono a mancarequelle che sono le basi di un rap-porto civile e democratico che per-mette la partecipazione e la rap-presentanza di tutte le forze chehanno partecipato a diffondere le i-deologie del rinnovamento.

La Bellan ha fatto delle scelte“personalissime” che hanno com-portato l’esclusione del partito I-talia dei Valori,del Partito di Rifon-dazione Comunista e parte dellaFederazione della Sinistra. Inoltre,ha deciso di non indicare nel sim-bolo che la rappresenta sulla sche-da elettorale e sulla cartellonisticapubblicitaria, alcun riferimento ri-conoscibile e riconducibile all’ap-partenenza all’elettorato del cen-tro-sinistra.

Come si può affermare che la li-sta civica di Simona Bellan rappre-senti l’unica lista di centro-sinista?

*Circolo Enrico BerlinguerPRC di Rottofreno

TRIBUNA ELETTORALE CADEO

Il Comune abbatta i costi e le speseinvece di caricare l’addizionaledi STEFANO PARMIGIANI*

nche quest’anno, così comeè avvenuto ininterrotta-mente dal 2008, l’Ammini-

strazione Comunale di Cadeo hadeciso di mantenere l’addizionalecomunale allo 0,8%, cioè il massi-mo che la legge consente di pre-levare ai cittadini. Occorrerebbeinvece pensare ad una politica e-conomica maggiormente lungi-mirante per far gravare in misuraminore i costi dei servizi forniti suicittadini.

Le conseguenze di tale scelta siconcentreranno in buona parte sulavoratori dipendenti e pensiona-ti, ma pure su piccoli artigiani ecommercianti, proprio loro chesono tutt’ora colpiti dagli effettidiretti della crisi economica.

Eppur il centro-destra ad ognicampagna elettorale riempie ma-nifesti e pagine dei giornali perquella che alla fine si traduce in u-na politica del ‘meglio apparire

che essere’, rivelatasi nel corso de-gli anni incosistente ed aleatoriadato che le tasse,così come la spe-sa pubblica, complessivamentelievitano.

Sarebbe quindi opportuno chenel caso specifico venissero adot-tate misure volte ad abbattere icosti e le spese del Comune di Ca-deo, razionalizzandole maggior-mente, per poter in primis abbas-sare l’addizionale comunale.

Di esempi sul da farsi ce ne sa-rebbero tanti, a cominciare dallariduzione dei compensi degli As-sessori e del Sindaco, fino a passa-re per la diminuzione delle tariffedei servizi comunali. Al fine d’at-tuare questo tipo di percorso ri-tengo sia necessario avviare unconfronto vero e costruttivo conla realtà locale, in discontinuitàcon l’attuale Amministrazione, ri-marcando la necessità di cambia-mento a Cadeo.

*Candidato Italia dei Valorinella lista per Ertiani Sindaco

A

di UMBERTO FANTIGROSSI

è un diritto alla pace?Questa è la domandache si dovrebbero por-

re gli italiani di fronte all’inter-vento armato della nostra Na-zione in Libia. Già molti com-mentatori hanno fatto rilevareche l’art. 11 della Costituzione,in cui si afferma solennementeche “l’Italia ripudia la guerracome strumento di offesa allalibertà degli altri popoli e comemezzo di risoluzione delle con-troversia internazionali”, risul-ta certamente violato dai bom-bardamenti in atto in quel pae-se da parte della nostra aviazio-ne. La cosiddetta “copertura” i-stituzionale, rappresentata dal-la risoluzione dell’ONU e dallainterpretazione che di essadanno le più alte autorità (ed inprimo luogo il Presidente dellaRepubblica) non convince,stante l’evidente assenza di ri-lievo dei fini perseguiti rispettoad una disposizione che nondà spazio ad alcuna idea di“guerra giusta”. Controprova èl’atteggiamento della Germa-nia, la quale proprio per rispet-tare un vincolo costituzionaledel tutto equivalente al nostro,non partecipa alla missione insuolo libico. A questo puntoperò occorre stabilire quale siail rimedio giuridico che l’ordi-

’Cnamento offre di fronte a que-sta violazione. Se la rispostafosse nessuno, l’art. 11 e la stes-sa carta fondamentale verreb-bero ridotti al rango di mere di-chiarazioni d’intenti, sostan-zialmente prive del requisitodella giuridicità effettiva (ilquale comporta che ad una

la sicurezza. Non può esseremesso in dubbio che se un pae-se entra in guerra, il suo territo-rio ed i relativi abitanti venga-no esposti al rischio di atti diguerra da parte del paese offe-so. Tale rischio essendo assolu-tamente effettivo e non di me-ra fantasia lede quei diritti chesia la stessa Costituzione na-zionale (artt. 2, 32) sia la Cartadei diritti fondamentali dell’U-nione Europea (artt. 2 e 6), siainfine la Convenzione per lasalvaguardia dei diritti dell’uo-mo e delle libertà fondamenta-li (artt. 2 e 5) tutelano in modopieno e assoluto. Se così è, amio modesto parere ogni citta-dino italiano ha titolo di ricor-rere in giudizio contro il Gover-no per ottenere dal giudice or-dinario, anche in via d’urgen-za, un provvedimento che ini-bisca la prosecuzione dellamissione in Libia, avendo quel-lo stesso giudice anche il pote-re di disapplicare ogni even-tuale disposizione interna chesi frapponga all’affermazionepiena di quei diritti.

ome molti magiostrini lasera del 26 u.s.abbiamo as-sistito al dibattito dei tre

candidati a sindaco per le prossi-me elezioni amministrative del15/16 maggio per eleggere unanuova amministrazione a Corte-maggiore.

Il confronto televisivo su Teli-bertà ci ha permesso di fare unaprima valutazione comparativadei tre candidati e non abbiamodifficoltà ad ammettere di esserestati ben impressionati dal giova-ne candidato Federico Ferri, cherappresenta la vera novità di que-sta tornata elettorale.Infatti,gli al-tri due candidati rappresentano ilvecchio volto della politica ammi-nistrativa di Cortemaggiore, fattadi tante promesse di cambiamen-to rimaste sinora senza risposta.

Nelle loro liste figurano infatti,in modo emblematico, due per-sonaggi che hanno ricoperto alungo la carica di sindaco e che,complessivamente e ininterrotta-mente siedono sui banchi delconsiglio comunale rispettiva-mente per ben 34 e 25 anni!

A tal proposito il 30 dicembre2010 Libertà ha pubblicato unanostra lettera dal titolo

“Cortemaggiore e un sognoche è stato di breve durata“ (allacui lettura rimandiamo quanti in-teressati) nella quale si commen-tava il periodo d’oro dell’Eni e delcane a sei zampe,facendo valuta-zioni sulla gestione politico-am-ministrativa che in questi anninon ha saputo affrontare i cam-biamenti, sperando di esseresmentiti. Siamo tuttora in attesadella smentita da chi si ricandida,pur con tanti anni di governo sul-le spalle, qualificandosi come in-novatore.

Si è affermato che dietro alla li-sta civica del candidato Ferri si ce-li tuttavia il centro-sinistra, anchese la vera domanda che ci si deveporre è:che cosa hanno fatto le li-ste e i candidati delle forze politi-che del centro-destra negli ultimi25 anni per rilanciare il Paese? Larealtà è che questi amministrato-ri, soprattutto nell’ultimo decen-nio,hanno fatto ben poco per mi-gliorare le condizioni di vita dellanostra cittadina,adagiandosi nel-la gestione del quotidiano, senza

C nuove idee ed iniziative,evitandoil coinvolgimento della cittadi-nanza ed arroccandosi vieppiù al-l’interno del municipio a difesadell’esistente.

Così il Paese si è assopito, men-tre ogni tentativo di smuoverel’ambiente è percepito come unaminaccia all’ordine costituito, sirespira un clima pesante in cuinon è lecito esternare il propriopensiero per non subire ritorsioniche incidano sul quotidiano,mentre ci si rinserra nel persona-le egoistico tornaconto.

A questo punto ben venganoforze giovani, con idee nuove, lacapacità e la volontà di fare usci-re il Paese dalla sonnolenza pro-lungata di tanti anni, dove i pro-blemi affondano come sassi in u-na palude, senza lasciare traccia.Abbiamo colto nel giovane can-didato Ferri la volontà e l’anelitoal cambiamento di chi desideragirar pagina: pensiamo sia giustodar credito al nuovo che avanza.Si potrà sostenere che non ha e-sperienza politica e amministrati-va, il che potrebbe generare erro-ri e difficoltà. Ma è un rischio chesi può correre se l’alternativa restaquella del perdurare della politicadel tornaconto personale e dellescelte fatte per aiutare gli amicidegli amici,senza curarsi del benecomune, del confronto con i cit-tadini coinvolgendoli nelle scelte.

Si abbia dunque il coraggio dicambiare, dando ad una lista digiovani un periodo di 5 anni perdimostrare di essere capaci diamministrare e di riscuotere lanostra fiducia. L’unico modo pernon sbagliare è quello di non ri-schiare e cercare di accontentaretutti con piccoli favori per otte-nere la rielezione: chi tenta inve-ce una via nuova sa di poter ri-schiare di scontentare i cittadini.Ma resta il dovere di percorrerlase crediamo nella possibilità dipoter cambiare.

Vogliamo per questo dar fidu-cia a Ferri e al suo gruppo con laconvinzione che sapranno esserecoerenti con gli impegni assunti.

Giorgio BraghieriRomolo Delledonne

e quanti altri credono nella possibilitàdi un vero cambiamento

a Cortemaggiore

Il giornale delle opinioni

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Gli italiani si chiedano sec’è un diritto alla pace

TRIBUNA ELETTORALE AGAZZANO

No, non bisogna dimenticarele battaglie di vent’anni fadi ISABELLA CASTELLI*

n questo periodo di campa-gna elettorale si descrive A-gazzano come un grazioso

paese ai piedi delle colline dovela qualità della vita è soddisfa-cente e i servizi alla persona so-no egregi tanto che qualcunoha scelto di trasferirsi qui dallagrande città.I contatti con le persone sonopiù umani, i bambini non corro-no grandi pericoli, ci sono op-portunità musicali e sportiveper la loro for-mazione. Inol-tre, vuoi per lapresenza distrutture ar-chitettonichedi particolarepregio, vuoiper la dolcez-za delle colline punteggiate disvettanti campanili o per labuona cucina, Agazzano vienevalutato da tutti come un paesea vocazione prettamente turi-stica.

Tutto ciò è vero, dobbiamoapprezzare e valorizzare l’am-biente in cui viviamo e ritenerciper questo molto fortunati.Cre-do a questo proposito che siadoveroso ricordare e ringraziarechi ha salvaguardato questoterritorio da un vero e propriodisastro ecologico. "Basta par-lare di discarica" afferma qual-cuno, "ormai è argomento su-perato".

Certo oggi l’emergenza, al-meno per quanto riguarda il no-stro paese, è superata ed è faci-le fare queste affermazioni ora,quando il pericolo è passato.Ma, se Agazzano è un paese co-sì come lo viviamo oggigiorno,è proprio perché circa venti an-ni fa, di fronte al reale pericolodella realizzazione di una disca-rica per rifiuti tossico-nocivi sulnostro territorio, è sorto un mo-vimento consapevole che hacombattuto in prima personaper proteggerlo da un disastroambientale.

Domenico e Lucia, e insiemea loro tanti cittadini, hanno in-gaggiato una vera e propria lot-ta affrontando viaggi a Roma,

Iincontri con amministratori, di-battiti pubblici, processi, presidie occupazioni pacifiche. Insie-me a loro in tanti hanno veglia-to per proteggere dall’inquina-mento questa terra "ceduta" al-l’uomo per trarne adeguato nu-trimento.

Oggi,anche se il nostro paesenon corre più un immediato pe-ricolo, i problemi ambientalicontinuano a restare all’ordinedel giorno e ognuno di noi èchiamato ad assumere compor-tamenti idonei per migliorare le

condizioni am-bientali non so-lo della zona incui vive, ma del-l’intero pianetasempre più incrisi e semprepiù inquinato. Ilcomitato antidi-

scarica Tuttagazzano è stato trai primi a incrementare la consa-pevolezza ecologica nella po-polazione agazzanese, favoren-do l’assunzione di comporta-menti virtuosi volti a un minorinquinamento dell’ambientecircostante. Non tutti hanno a-vuto il coraggio di affrontare ledifficoltà e i sacrifici di queglianni anche se ora tutti ne godo-no i benefici.

Senza fossilizzarci su quantoallora è accaduto, è necessarioperò non dimenticare il passa-to per poter camminare verso ilfuturo percorrendo un sentieroche sa far tesoro delle esperien-ze vissute.

Un ricordo e un grazie a Luciae Domenico che tanta energiahanno profuso e tanto impegnohanno dedicato a questa causa.

*Lista Tuttagazzano

Le analisiLibertà di pensiero

Domenico, Lucia e tanticittadini hanno difeso il

paese da un disastroecologico

osì, un triste giorno di a-prile, abbiamo visto Pre-mier e Senatùr a ruoli

invertiti, con il secondo, il Se-natùr, che fa da badante alprimo.

Essedi

C

PUNTURA DI SPILLO

A ruoli invertiti

TRIBUNA ELETTORALE CORTEMAGGIORE

Biblioteca inaugurata in tutta frettaa scopo marcatamente elettorale

ggi c’è stata l’inaugura-zione della nuova sededella biblioteca comu-

nale nel palazzo ex-Onarmo.Una soluzione di ripiego chemette ancora più in evidenzal’indifferenza dell’Ammini-strazione uscente nei con-fronti del patrimonio storico,artistico e culturale di Corte-maggiore.La biblioteca comunale, infat-ti, aveva sede in un’ala delconvento francescano del-l’Annunciata, in un luogo che,a parte la suggestione del-l’ambiente, rappresenta (machissà per quanto ancora) u-no dei patrimoni monumen-tali, artistici e storici più im-portanti della provincia.La mancanza di sensibilità daparte dell’Amministrazionecomunale ha permesso chedopo oltre 500 anni chiudesseil convento francescano e, conl’abbandono della chiesa daparte dei Padri Sacramentini,nessuno ha insistito perché,almeno, rimanesse la preziosabiblioteca storica – ricca di li-bri stampati fra il XVI e il XIXsecolo, ma anche di volumi u-nici nel loro genere (ad esem-pio il primo dizionario italia-no: il “Regia Parnassi” pubbli-cato nel 1700) e di migliaia didocumenti – facendo sì chefosse trasferita a Bologna. Ilmantenimento della bibliote-ca storica francescana si sa-rebbe potuto ottenere, però,

O mantenendo la biblioteca co-munale all’interno del con-vento, garantendo così alme-no la sorveglianza del luogonegli orari d’apertura e predi-sponendo un più sofisticatosistema d’allarme (peraltro giàpresente) atto a garantire latutela dei volumi anche neimomenti di chiusura della bi-blioteca comunale e nelle orenotturne.La Biblioteca rappresentava,comunque, un presidio delComune in un luogo storico-artistico che è patrimonio diCortemaggiore e che, almeno,meritava la permanenza di u-na struttura comunale, so-prattutto dal momento che e-ra stato abbandonato anchedall’ultima Comunità Religio-sa che lo occupava.Perlomeno, si sarebbe potutoattendere per il trasferimentodella biblioteca comunale,magari che il convento vedes-se l’arrivo di un’altra Comu-nità Religiosa, in grado di tute-lare il patrimonio artistico e li-brario dei francescani e di tor-nare a celebrare la Messa gior-naliera in una delle chiese piùcare ai magiostrini.Invece si è scelto, a scopomarcatamente elettorale, ditrasferire la biblioteca nel pa-lazzo ex Onarmo e di inaugu-rarla, pur in sfregio alla normevigenti, in piena campagna e-lettorale.

Lista Per Corte-Bandini Sindaco

violazione consegua una rea-zione sanzionatoria o comun-que riparatoria). Personalmen-te sono convinto che il ripudiodella guerra vada letto in fun-zione del più ampio quadro deidiritti fondamentali della per-sona, tra i quali vi sono, in pri-mo luogo, i diritti alla vita ed al-

TRIBUNA ELETTORALE CORTEMAGGIORE

Impressionati dal candidato FerriLui rappresenta la vera novità

LIBERTÀDomenica 1 maggio 2011 61

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

Valtrebbia e Valnure

MARSAGLIA - Ritorno alle origini,quando i cantori portavano ilsaluto della primavera (foto Carini)

EDIZIONE 2011 - Il timore per le condizioni della statale 45 possibile freno all’arrivo di partecipanti

una caraffa ricordo, poi utiliz-zata per gustare il vino offertodalla popolazione.

GIOVANI Anche quest’anno cisono stati molti ragazzi arriva-ti dalla pianura, attirati dagliantichi suoni e dalla generositàdella popolazione, che a tuttigli avventori, ha offerto vinonostrano, salumi, pane e gu-stose torte fatte in casa.

NOTORIETA’ «Il gruppo dei no-stri cantori raccoglie successianche fuori dei confini provin-ciali. Il prossimo 22 maggio in-tendiamo partecipare alla no-na rassegna interregionale del

MARSAGLIA - Ancora una voltaMarsaglia ha celebrato l’anticocanto di questua del canta-maggio: un evento del quale ipaesani, orgogliosamente ri-vendicano la riscoperta. Vistoil ridotto numero di parteci-panti, circa un centinaio, l’edi-zione 2011 è praticamente ri-tornata alle origini, quando e-rano i soli cantori a portare ilsaluto della primavera agli abi-tanti del territorio montano.Fra le cause della minore pre-senza, le forti piogge in pianu-ra che hanno disincentivato lapartecipazione, le basse tem-perature, intorno ai 7 gradi, ele varie manifestazioni similiorganizzate in altre localitàdella provincia.

COMUNE «Dal 1982 l’ammini-strazione comunale sostieneattivamente la manifestazione,che risale dalla notte dei tem-pi» ricorda la vice sindaco Emi-lia Albertelli, che insieme agliassessori Enzo Bazzini e PaoloRossi ha ufficialmente dato ilvia all’edizione 2011. L’evento,la notte di sabato, ha visto lapartecipazione di oltre quaran-ta cantori della zona, i quali,chiamati uno per uno dalle au-torità, hanno ricevuto in dono

Cantamaggio a Cavannella Va-ra in provincia di La Spezia», ri-corda l’assessore Paolo Rossi.

VOLONTARI Protagonista del-l’evento anche la Pro Loco, coni volontari guidati dalla giova-ne presidente Silvia Lupi ed iporta uova Paolo Rossi, DalilaGiannetti e Gino Valla. Impor-tante contributo anche da Et-tore Losini, “Bani”, al piffero,Davide Balletti, per il primoanno alla fisarmonica e PierCarlo Cardinali, Lorenzo Guar-diani alla chitarra ed il vulcani-co cantore Armando Perini conla armonica a bocca.

SICUREZZA A vigilare sulla si-curezza il maresciallo RobertoRecrosio, l’agente municipaleAgostino Mozzi ed il gruppodei sette volontari della CroceRossa guidati dall’ispettore Mi-chele Gorrini, che quest’annoregistrano il decimo anno dipresenza a Marsaglia.

STATALE Una delle probabiliconcause del contenuto nu-mero di partecipanti, è stato iltimore per le condizioni dellastatale 45, con i tanti cantieriche rallentano il traffico e l’im-minente chiusura per i lavoripresso la famigerata curva delCastelletto.

CULTURA «Questa è una dellepiù grandi dimostrazioni dicultura della montagna, porta-ta avanti da cantori esperti edai giovani. Il calin di maggioaiuta a riscoprire i ritmi lentidella civiltà contadina, nonsoggetta al consumismo», hacommentato Massimo Castelli,presidente della Comunità del-l’Appennino Piacentino.

OZZOLA Nei territori che han-no visto la presenza degli Sfor-za Visconti, il cantamaggio èproseguito nella giornata delprimo maggio.

Paolo Carini

Cantamaggio,ritorno alle origini Marsaglia: sabato notte un centinaio di cantori, musicisti e giovani hanno datoagli abitanti di montagna il saluto di primavera, ricevendo vino, salumi e torte

GRAGNANO - Automobilista denunciato

Ubriaco al volante sbattecontro l’auto del sindaco:«Mancato di mezzo metro»

GRAGNANO,PROGNOSI RISERVATA PER UN 60ENNE

Cade da cavallo e viene schiacciato:finisce all’ospedale in gravi condizioni

GRAGNANO - (rd) Esce dal bar,sale sull’auto, schiaccia il pie-de sull’acceleratore e va a sbat-tere direttamente controun’auto parcheggiata a qual-che decina di metri. Quella delsindaco di Gragnano AndreaBarocelli, che per poconon viene travolto. U-na partenza fulminan-te costata la patente, ela stessa automobile, aun 43enne di Calenda-sco che aveva bevutoqualche bicchiere ditroppo.

Dal test a cui è statosottoposto dai carabi-nieri è saltato fuori cheaveva una quantità dialcol in corpo quasi quattrovolte superiore al limite con-sentito. Per questo è stato de-nunciato per guida in statod’ebbrezza: un provvedimentoche prevede la sospensionedella patente e il sequestro del-la vettura nel caso in cui vengasuperata la soglia di 1,5 gram-mi di alcol per litro di sangue ela macchina sia di proprietàdella persona trovata ubriaca alvolante.

Il sindaco si trovava nella

piazza dietro il municipio perrifornirsi al distributore pub-blico di acqua, mentre l’auto-mobilista di Calendasco è usci-to da un bar nei paraggi. Salitosul suo pick-up, è partito ed èandato a sbattere contro la Vol-

vo di Barocelli.«Ero fermo in strada

e davo le spalle allastrada - racconta il pri-mo cittadino - per for-tuna la persona concui stavo chiacchieran-do mi ha avvisato del-l’auto in arrivo. È finitacontro la mia macchi-na e mi ha mancato dimezzo metro».

Sul posto è interve-nuta una pattuglia dei carabi-nieri di Sarmato al comandodel maresciallo Bartolo Palmie-ri, che ha ricostruito la dinami-ca dell’incidente e effettuatol’alcoltest sull’automobilista. Ilquale, nonostante i risultatidello strumento, sembra non sirendesse conto d’aver decisa-mente alzato il gomito e che inquello stato non era consiglia-bile guidare. È finita con la de-nuncia, il ritiro della patente eil sequestro del pick-up.

GRAGNANO - (rd) Grave a causadi un caduta da cavallo. All’o-spedale è finito un uomo di 60anni, ricoverato al polichirur-gico di Piacenza in condizionicritiche, tanto che per il mo-mento i medici si sono riserva-ti la prognosi.

L’incidente è avvenuto do-menica pomeriggio in una te-nuta a Sordello di Gragnano, inuna zona vicino al Trebbia.

Sembra che l’uomo sia stato di-sarcionato e che, dopo la cadu-ta, il cavallo l’abbia schiacciato,cadendo a propria volta a terra.Lanciato l’allarme, è accorsaun’ambulanza del 118, che hacaricato il ferito e l’ha portatod’urgenza al pronto soccorso.

Sottoposto agli esami clini-ci e medicato, l’uomo è statoricoverato nel reparto di chi-rurgia.

Bettola e Mar del Plata unite dalle voci degli studentiCollegamento audio tra le classi della media italiana e argentina, confronto sui festeggiamenti per l’unità

Disabilità,oltre 200 giovani “vicini”con temi e dipinti: gli alunni premiatiprima possibile. Ecco perché cisiamo rivolti alle scuole elemen-tari e medie». Il progetto ha pre-so forma per il primo anno nelcomune di Rottofreno, coinvol-gendo 5 quinte elementari (2 diRottofreno e 3 di San Nicolò) e 5classi delle medie (2 seconde e 3terze). Ecco i premiati: Chiara Ba-rocelli e Valeria Rossi (5A Rotto-freno), Jennifer Consoli (5B Rot-tofreno), Melissa Cignatta (5BSan Nicolò), Elia Canepari (5CSan Nicolò), Carolina Candeletti(5D San Nicolò). Per quanto ri-

SAN NICOLO’ - L’idea di fondo è u-na sola: sensibilizzare sul temadella disabilità. Per riuscirci, nelconcorso promosso dall’Anmic,studenti e studentesse dellescuole del territorio rottofrenesehanno dato fondo alla loro crea-tività: dipinti e temi dai circa 200studenti. Ieri, i migliori 15 lavorisono stati premiati al centro cul-turale di San Nicolò, «anche setutti avrebbero meritato l’attesta-to di benemerenza e la borsa distudio messa a disposizione dal-la Banca di Piacenza», sottolineaLuigi Novelli, presidente provin-ciale dell’Anmic. «Con questoprogetto L’Anmic vuole sensibi-lizzare i giovani sulla disabilità.Bisogna inculcare una certa cul-tura ai ragazzi ed alle ragazze il

guarda le medie, invece, i pre-miati sono: Klejdi Demrozi ed A-lice Zucca (2 A), Laura Prazzoli eIrene Scrima (2C), Jessica Borgo-novi (3 A), Giorgia Biffi e NicoleFreschi (3B), Anna Lia Magnaca-vallo ed Andrea Ravani (3C). Unpremio speciale è andato anche aNdrea Markela: frequenta la 3B e,da quando è in prima elementa-re, assiste ed aiuta una compa-gna diversamente abile. Il chemerita, come è stato fatto ieri, unplauso più che speciale. «Ci sonotante barriere architettoniche in

giro che rendono ancora difficilela vita di chi siede su una carroz-zina - dice Novelli -. Così come e-sistono tante persone che noncapiscono cosa possa significareessere diversamente abili». Per laconsegna delle borse di studiodel concorso Anmic - patrocina-to da Ufficio scolastico regionaleE. R., Azienda USL, Provincia diPiacenza, Fondazione Cassa Ri-sparmio e Comune di Rottofreno- erano presenti anche il sindacodi Rottofreno, Giulio Maserati, ildirigente scolastico Rino Curto-

ni, la sua vice Patrizia Tentolini, ildirigente dell’Anmic FrancescoFornaciari, il comandante dei ca-rabinieri di San Nicolò, MarioCongiu, il comandante della po-lizia municipale di Rottofreno,Gianmaria Cassinelli, i ragazzi

premiati e le classi 5B elementa-re di San Nicolò e 3B media alcompleto (coordinate dalle inse-gnanti Annamaria Gobbi, Enri-chetta Alberti, Carla Terra e Pie-rangela Costa).

Riccardo Delfanti

BETTOLA - Bettola e Mar del Platasempre più vicine grazie alla tec-nologia e all’iniziativa degli italia-ni all’estero, coloro che hanno o-rigini italiane e che orgogliosa-mente nel mondo tengono alta labandiera tricolore.

Nel primo pomeriggio di ieri ungruppo di studenti di secondamedia dell’Istituto comprensivodi Bettola ha partecipato al colle-gamento tra Italia e Argentina ef-fettuato nei locali della scuola ele-mentare. Dall’altro capo del filogli studenti della scuola italiana“Leonardo da Vinci” della città diMar del Plata, figli e nipoti di emi-grati in Argentina.

La tele-conferenza, svolta sottol’egida della Consulta degli emi-liano romagnoli nel mondo, è ilprimo passo verso future iniziati-ve tra le due comunità, quella di

Bettola e del piacentino, e quelladi Mar del Plata. «Un calcio d’ini-zio - ha osservato Marcelo Carra-ra, dell’esecutivo della consultadegli emiliano romagnoli nelmondo, il cui bisnonno era betto-

lese - per un futuro insieme, percoinvolgere i giovani e non perde-re le proprie origini». Per questomotivo è stata fondata, da tre an-ni a questa parte, insieme a Ro-berto Boiardi, l’associazione “Bet-

tola nel Mondo”. Anche Silvia Bar-tolini, presidente della Consultadegli emiliano romagnoli nelmondo, durante il collegamentoha manifestato l’intenzione dicontinuare con questi progetti,

del tutto innovativi ed originalinell’ambito delle politiche riguar-danti gli italiani nel mondo. A-vrebbe dovuto essere una videoconferenza, ma la tecnologia nonha funzionato appieno permet-tendo solo il collegamento audio.Gli studenti erano pronti a dirsicome avevano vissuto i festeggia-menti per il 150esimo anniversa-rio dell’Unità d’Italia nei rispetti-vi paesi e scuole. I bettolesi, segui-ti dall’insegnante Andreina Ca-vanna, hanno partecipato alle ce-lebrazioni il 16 e il 17 marzo du-rante le quali avevano letto, con leloro magliette tricolore, una poe-sia satirica di Giuseppe Giusti “LoStivale”. Gli studenti della scuolaargentina volevano invece far co-noscere la storia degli italiani aMar del Plata, raccontare le inizia-tive svolte nella loro città con il

Consolato e le associazioni, tra lequali l’associazione Emilia Roma-gna di Mar del Plata, e le attivitàsvolte per i 20 anni della scuola“Da Vinci”. C’è stato il tempo di unsaluto, quello tra il sindaco di Bet-tola, Simone Mazza, il vicesinda-co Franco Morisi che ha curato ilcollegamento, l’assessore alla cul-tura Maria Cristina Piccoli, il diri-gente scolastico Luigi Fogliazza,Juan Pedro Zampini, preside del-la scuola italiana “Da Vinci”, Mari-te Perrella, docente e coordinatri-ce del progetto, Vittorio Dragonet-ti, dirigente dell’ufficio scuola delConsolato d’Italia a Mar del Plata,che ha portato i saluti del consoleitaliano Fausto Panebianco, Mo-nica Rizzo, presidente dell’asso-ciazione Emilia Romagna di Mardel Plata, Raffaele Vitiello, presi-dente del comitato degli italianiall’estero (Comites) di Mar delPlata. Ci si è riproposti di ritenta-re il collegamento nella secondametà di maggio mettendo in con-tatto diretto gli studenti.

Nadia Plucani

Guida in statod’ebbrezza:

patentesospesa

e veicolosequestrato

A sinistra i ragazzi di Mar del Plata con Silvia Bartolini; a destra i giovani di Bettola con il sindaco e il dirigente scolastico

SAN NICOLO’- Il gruppo dei ragazzi premiati (foto Bersani)

Bettola, mercato nel giorno di festa

BETTOLA - (np) Una tradizioneche si ripete da tempo immemo-rabile quella del mercato del lu-nedì di Pasqua a Bettola. Il mer-cato settimanale che si svolge o-gni lunedì in piazza Colombo,infatti, si è presentato più ampio,con un numero superiore dibancarelle con articoli e prodot-ti di tutti i generi e ha attiratocentinaia di visitatori che hannogoduto dell’aria buona della col-line di Bettola. (foto Marina)

LIBERTÀMartedì 3 maggio 201128

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

ProvinciaLIBERTÀ

Domenica 1 maggio 2011

Biblioteca intitolata a WojtylaLa biblioteca comunale

di Sarmato è stata intito-lata ieri mattina a papa

Giovanni Paolo II. «Unmomento che sta a cuo-re a gran parte della col-lettività», ha detto il sin-

daco Anna Tanzi.

[BRUSAMONTI a pag.29]

Tamponamento auto-motoUn motociclista è rima-

sto ferito dopo aver tam-ponato un’auto sulla Sta-

tale 45 all’altezza di Ri-vergaro ieri pomeriggio.Ferite anche le due per-

sone in auto. Qualche di-sagio per il traffico.

[Servizio a pagina 33]

La strada che da domani sarà chiusa,ieri è stata bloccata damamme e figli,papà,lavoratori e amministratori.A destra gli

asini sulla “statale-mulattiera”(foto Malacalza)

OTTONE - È un nuvoloso sabatomattina, sono da poco passate leotto, e un gruppo di ottonesi ir-rompe sulla statale 45 cavalcandoasini e cavalli. Bambini per mano,per spiegare loro che la strada chedomani chiuderà non è quella chevogliono conse-gnare al futuro. Èun blocco dimamme e figli, dipapà, di lavora-tori. È il primotentativo di di-sobbedienza ci-vile. “Ci avete da-to una mulattiera? E allora noi por-tiamo i muli” dicono i protestanti,guidati da Roberto Lucà, organiz-zatore dell’evento con l’associa-zione Ottone XXV aprile. L’ultimosimbolo di una strada tappezzatadi sit in, proteste e “arrembaggi”arrivati nell’ultimo fino alle sedidel Governo ha la fierezza di un e-semplare forte di montagna: nonproprio un mulo (tutti impegnatialla fiera del mulo prevista oggi aVarzi) ma è un asino da battaglial’ultimo indignato a protestarecontro le condizioni della stradache storicamente da Piacenza por-ta al mare e collega l’Europa al Me-diterraneo.

La strada, a Ottone, è rimastachiusa per mezzora. «Una manife-stazione simpatica e significativa– commenta il sindaco GiovanniPiazza, durante il corteo – uno deitanti esempi di malumore in Val-trebbia. Noi come istituzioni ab-biamo cercato di raccogliere il ma-lessere dei cittadini, organizzere-mo ancora altre iniziative ma il pa-radosso è evidente: chiudere unastatale non è ammissibile. Il con-fronto con Genova ci fa pensareche ci sia un’Italia divisa in due.Vuol dire che qualcosa non va».«L’aver individuato un percorso al-ternativo è un errore, la strada diCarana non è idonea – conclude –La scelta è stata sbagliata. Così si èdato solo ad Anas un via libera im-plicito per chiudere la strada. Di

fronte all’assenza di alternativa sisarebbe trovata una soluzione ca-pace di evitare il blocco totale deltraffico». «All’arrivo degli asini, lemacchine si sono fermate, solida-li – commenta Manuela Ferrandodalle fila dell’organizzazione –Non

sappiamo con-cretamente perquanto temposarà chiusa lastrada. Ci diconodue o tre setti-mane ma se pio-ve i tempi delcantiere si allun-

gheranno». “La vostra indifferen-za è la nostra disobbedienza” silegge su uno striscione verde pe-trolio. “La statale 45 è la strada del-la vergogna” aggiunge quello or-mai famoso di Massimo Castelli,presidente della comunità monta-na dell’Appennino piacentino,portato in piazza e lungo la stata-le dallo stesso Castelli, dal sindacodi Zerba, Claudia Borrè, dal vice-sindaco Ferruccio Arrigoni e dalsindaco Piazza. A Marsaglia, pochichilometri in giù, la notizia dellaprotesta dei muli di montagna ar-

riva in paese. Si fermano per uncaffè ventidue equipaggi di autod’epoca. È l’Alfa team club di Mila-no. Marsaglia non fa una piega, gliabitanti sono abituati nel fine set-timana alle visite turistiche di mo-tociclisti, appassionati e viaggiato-ri. «Il panorama qui è stupendo,meraviglioso. La “Piacenza – Chia-vari” ha una storia senza eguali.Non andrebbe lasciata morire lastrada di un angolo di paradiso co-sì» commentano all’unisono iviaggiatori sulle auto d’epoca. Au-to d’epoca e asini, erano loro i de-stinatari di una strada oggi percor-sa da tir. Una strada che, rimasta aitempi dei carretti, non regge i pe-si dei nuovi frequentatori. Quelladi ieri è stata un’altra tappa delviaggio infinito verso l’ammoder-namento della statale. Chi c’eranon è disposto ad ammettere più,dice, “orecchie da asino” ma solo laloro testardaggine. Pronti per laprossima azione dimostrativa. Co-sì che, chiuso il “buco” di San Sal-vatore, si chiuda anche la media diun’interruzione della Statale almese nell’ultimo anno.

Elisa Malacalza

«Statale 45,vergogna:questa è una mulattiera»Ottone, in scena la protesta di amministratori e famiglie

Auto d’epoca da Milano«Non andrebbe lasciatamorire la strada di unangolo di paradiso così»

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Michele Gorrini (primo a sinistra) con gli altri volontari della Croce Rossa (f.Malacalza) Lo striscione già famoso di Massimo Castelli è tornato a sfilare sulla statale 45

In campo i volontari della Croce RossaLa scorsa estate 52 interventi in 32 giorni nel presidio di soccorso a Marsaglia

■ Cinquantadue interventi intrentadue giorni. È questa la me-dia dei soccorsi prestati la scorsaestate, nei soli fine settimana, dal-la Croce rossa di Marsaglia. «Equesto perché Marsaglia - com-menta Michele Gorrini della Crocerossa - è un punto strategico da cuisi riesce a raggiungere anche laValdaveto, Ferriere, fino alla Valbo-reca». Turni di 5 o sei volontari co-minceranno da domani a prestareun servizio di 24 ore nell’abitatodel Comune di Cortebrugnatella.«Noi operiamo nel territorio diMarsaglia da dieci anni - prosegueGorrini - Ora in questa fase di e-mergenza faremo turni da 12 ore:si parla della chiusura della stataleper una ventina di giorni, ma noitemiamo siano di più. Le emer-

genze numericamente non sonotante, ma la loro tipologia è impe-gnativa: parliamo di incidenti, dibagnanti, di escursionisti, appas-sionati di mountain bike e funghi».«Precisamente - aggiunge MinoDelfanti dell’azienda Usl - i casi dichiamata di ambulanza in un me-se sono circa 15, sono poche le e-mergenze assolute. Si tratta di unnumero contenuto, ma chi abitasul posto aveva tutto il diritto di a-vere garantito un presidio comequello di un’ambulanza». Da Otto-ne, alcuni abitanti sollevano la ne-

cessità di una convenzione conl’ospedale di Genova. Per raggiun-gere la Liguria, infatti, la strada èscorrevole e la distanza è pratica-mente uguale a quella che c’è traOttone e Piacenza. «Dovevanopensare, forse, a una convenzionecon altri ospedali più vicini a noi,come Varzi, o Genova, durantequesto periodo critico - sottolineaManuela Ferrando di Ottone XXVaprile - Noi se chiamiamo un’am-bulanza dal genovese dobbiamopagare 120 euro». «Il problema èserio - aggiunge Marta, una volon-

taria della Croce rossa di Ottone -solo per arrivare alla frazione diBogli occorre un’ora di strada. Fi-gurarsi con la strada chiusa». Il pia-no di emergenza ora è delineato. Ilsindaco Ettore Bossini, in qualitàdi medico, coprirà il notturno dallunedì al venerdì. Un’ambulanzagarantirà un presidio sanitario du-rante la chiusura della statale, conla presenza di un infermiere pro-fessionale. L’ambulanza potrà ef-fettuare un trasbordo del pazientee transitare nel cantiere con la ba-rella sulla passerella pedonale lun-

ga circa una cinquantina di metri.A questo proposito il personale sa-nitario ha richiesto ai tecnici Anasdi avere garanzie sulla tipologia dipasserella e sulla sua larghezza.L’equipe di soccorritori potrà an-che scegliere di viaggiare sulla stra-da alternativa di Carana, dove tut-tavia è quasi impraticabile il pas-saggio di due auto insieme ed èquindi necessario procedere conparticolare attenzione. In caso dicodice rosso, potrà intervenire l’e-licottero solo di giorno.

Malac.

Chiudere una statalenon è ammissibile.Dal confronto con

Genova un’Italiadivisa in dueGiovanni Piazza

sindaco di Ottone

Rapina a San ProtasoBlitz di due banditi armati in un negozio di

San Protaso di Fiorenzuola: minacciano la ti-tolare e fuggono con l’incasso (300 euro).

[MENEGHELLI a pagina 35]

Mancano

244giorni

all’aperturadel nuovo

ponte sul Trebbia [01/01/2012]

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

PIACENZA - Libertà

Provincia

Tre 21enni ex compagni di scuolacandidati in schieramenti diversiDal “Mattei” alla politica: la scelta a Fiorenzuola, Cadeo e Corte

Cadeo,duello a “Tempo reale”:il confronto tra Ertiani e BricconiCADEO - In paese si presentanotre liste, in televisione però,scelgono di confrontarsi solodue dei tre candidati alla caricadi sindaco del comune di Ca-deo. Ospiti della trasmissione diTelelibertà, “Tempo Reale” con-dotta da Giovanni Palisto con lacollaborazione della giornalistadi Libertà Antonella Lenti, an-data in onda venerdì sera, era-no: Marco Bricconi, capogrup-po della lista civica “Cambia Ca-deo” e Luigi Ertiani della listaPd, unica alternativa di centro-sinistra presente sul territorio.Angelo Cardis, candidato per lalista politica Pdl-Udc ha decisodi non aderire al dibattito «per

non sottrarre tempo alla suaprofessione di medico e quindiai suoi pazienti» - come lui stes-so ha dichiarato. Entrambi nonabituati al ruolo di “politico”,perché privi di esperienza incampo amministrativo, Ertianie Bricconi si sono dimostrati i-nizialmente non a proprio agiodi fronte all’occhio della teleca-mera, ma col tempo, la chiac-chierata si è fatta più sciolta. U-na squadra «di persone non al-tolocate, che ama la gente e chemi assomiglia» quella di Ertia-ni, un team, quello di Bricconi,«che auspicava ad avere ben seidonne ma è riuscita a “conqui-starne” solo tre e che, essendo

un gruppo coeso e variegato, ècapace di rappresentare i citta-dini in modo trasversale».

Tante le linee comuni ad en-trambi i candidati, per cui è sor-ta spontanea l’affermazionedella Lenti: «Potevate allora fa-

re una lista insieme».Ma Ertiani ha spiegato: «A

settembre sono stato contatta-to per far parte della lista civicacome assessore allo sport. Atrenta giorni dalla presentazio-ne della lista sono state cambia-

te delle decisioni che avevamopreso insieme, è subentrata laLega che non voleva il Pd cosìcome i, ha spiegato Ertiani.«Non c’erano i presupposti e lecondizioni, purtroppo, per farconvivere due realtà così diver-se», ha commentato Bricconi.Entrambi i candidati hanno il-lustrato i loro programmi e neisessanta secondi finali a dispo-sizione di ciascuno per “con-vincere” i cittadini a dar loro fi-ducia, Bricconi dichiara: «E’necessario dare una svolta fre-sca e innovativa al paese e ilnostro gruppo ha le potenzia-lità e le capacità adatte per far-cela». «Siamo una lista nuova,con un’età media di 37 anni,che ama la gente. Prima di tut-to votate - ha concluso Ertiani- se poi votate noi, ne saremocontenti».

Valentina Paderni

■ Erano compagni di scuo-la e ora si affacciano alla po-litica in schieramenti diversi.Stessa classe del liceo, la V Cdello scientifico Mattei diFiorenzuola, per tre giovani21enni, oggi in corsa per le e-lezioni amministrative deirispettivi Comuni, in Valdar-da. I tre compagni, Elena Bi-si, Carlo Rossi e Lorenza Ros-si (stesso cognome, ma nes-suna parentela), si sono di-plomati nel 2007. Oggi tuttifrequentano con profitto l’u-niversità e fanno piccoli la-vori per pagarsi gli studi.Hanno scelto di trovare iltempo anche per l’impegnopolitico: Elena nella lista delcentro destra, che sostieneGabriele Girometta a Corte-maggiore; Carlo nella listatargata Pd –Idv che si pre-senta a Cadeo per sostenereLuigi Ertiani, e Lorenza aFiorenzuola, in quota allaLega per la formazione chesostiene Annalisa Gugliel-metti.

Quando chiediamo a CarloRossi il perché della sua scel-ta di candidarsi, non ha dub-bi: «Mi fido ciecamente diErtiani, che me lo ha propo-sto. Lo trovo una brava per-sona, un uomo che vuolemettersi al servizio del pae-se. Agisce solo per l’interessedei cittadini, ci mette la fac-cia e il cuore. E’ questa la po-litica che mi piace». Carlo,che oggi studia veterinariaall’università, sul rapportotra politica e nuove genera-zioni osserva: «E’ bello che cisia modo di far sentire la no-stra voce, in Comune. Pensoche i ragazzi sono pronti adimpegnarsi. Basta che trovi-no lo stimolo giusto, chequalcuno con la faccia pulitali coinvolga nell’amministra-zione della cosa pubblica».

E lo stimolo lo ha trovatoanche Elena Bisi, studentes-sa di scienze dell’educazio-

ne a Parma, e oggi in stagepresso l’asilo di Besenzone.E’ candidata alle comunali diCortemaggiore: «Ho iniziatopensando semplicemente didare una mano per i ban-chetti elettorali. Mi sonosentita da subito coinvolta emotivata – racconta – Quan-do Girometta mi ha chiestose volevo entrare a far partedella squadra, ho detto sì.Siamo un bel gruppo e stia-mo lavorando insieme per

un obiettivo. Sono entusia-sta: ci incontriamo spesso,con la gente ma anche conpolitici che hanno responsa-bilità in parlamento, comel’on. Foti. Sono entrata an-che nella Pro Loco, per par-tecipare alla vita della miacittà». «Devo dire grazie –conclude Elena - alla miacompagna di classe LorenzaRossi, perché è grazie a leiche ho cominciato a pensarealla possibilità di un impe-

gno politico attivo». Lorenza,studentessa di economianell’ateneo di Parma, ha en-tusiasmo da vendere: «Sonosimpatizzante della Lega finda piccola. Ma il mio impe-gno politico attivo, è iniziatoquasi per caso, quando agennaio mi sono fatta pro-motrice di una petizione peravere servizi migliori a favo-re dei giovani nella nostrabella biblioteca comunale.Abbiamo ottenuto quanto ri-chiesto, dopo esserci impe-gnati e fatti sentire. Fioren-zuola ha bisogno di unascossa, di sviluppo, di politi-che per i giovani. Anziché la-mentarmi, ho capito che sipoteva fare qualcosa, ed ec-comi a sostenere il lavoro diuna squadra molto motivatae capace di attrarre le istan-ze di noi giovani. Non è veroche siamo lontani dalla poli-tica. I ragazzi che conosco, laseguono con attenzione».

Donata Meneghelli

Taccuino

Da sin. LuigiErtiani eMarco Bricconiospiti di“Tempo Reale”,trasmissionedi Telelibertà

Lorenza Rossi Carlo Rossi Elena Bisi

FIORENZUOLA - (dm) «Una famigliadi romeni (marito, moglie e bim-ba di pochi mesi) si era accampa-ta in un monolocale di fortunasotto la passerella dell’Arda.Un’altra madre extracomunitariariparava la figlia appena natadentro una cabina telefonica nelparcheggio di un supermercato».Secondo la candidata di Pdl Legae Indaco Annalisa Guglielmettiquesti sono «due esempi del for-te disagio sociale che caratterizzail quartiere di Posta dei Cavalli,periferia di Fiorenzuola tra lasponda sinistra dell’Arda, la fra-zione di San Protaso e i comuni diCadeo e Cortemaggiore». La can-didata ha incontrato insieme adesponenti della sua lista, il presi-dente dell’associazione “Quartie-re Posta dei Cavalli” Giovanni To-scani e il vice Giuseppe Bongior-ni. La nota diffusa dal centro de-stra parla di “un lungo elenco dibisogni, alcuni urgenti, ai qualil’associazione cerca qualche vol-ta di mettere riparo con i proprimezzi e il ricorso a volontari co-me la pulizia della passerella chenascondeva decine e decine di si-ringhe a dimostrazione che, sen-za alcun controllo, i tossici conti-nuano a essere indisturbati. Ilquartiere ha un’alta percentualedi extracomunitari per lo più di 5etnie (indiani, marocchini, tuni-sini, romeni e senegalesi) chenon riescono a integrarsi, anzi li-tigano tra loro creando disagio airesidenti”. «Nessuna iniziativa intal senso ha preso il Comune inquesti anni» accusa Guglielmetti.«Anche il problema viabilità nonè stato mai affrontato nonostan-

te le promesse dell’amministra-zione. I camion vanno a velocitàpericolosa in via Valla e via S. Pro-taso. L’illuminazione è insuffi-ciente. L’albergo del Sole (di pro-prietà privata) è in stato di com-

pleto abbandono - aggiunge lacandidata - Nel quartiere non sivede un vigile, e nonostante lapresenza della caserma dei cara-binieri gli abitanti si sentono ab-bandonati».

FIORENZUOLA -L’incontro diAnnalisaGuglielmetti,candidatasindaco, nelquartiere Postadei Cavalli

FIORENZUOLA - (dm) “A Fio-renzuola la qualità della vitaè di casa”: così una notastampa di “Fiorenzuola in-sieme”.

A sottolineare la qualitàdella vita nel capoluogo del-la Valdarda non è GiovanniCompiani, sindaco uscenteche si ripresenta per il cen-tro sinistra. “Lo ha detto, al-la fine del 2009 un’indaginepubblicata dal settimanalePanorama” ricorda la nota,spiegando che “tra i parame-tri che collocano Fiorenzuo-la ai primi posti per qualitàdella vita tra tutti i comuni i-taliani, c’è anche quello del-la sicurezza”.

«Un tema - interviene

Compiani - da sempre alcentro della nostra azioneamministrativa. Siamo l’uni-co comune della provincia diPiacenza ad essersi dotato diun sistema di videosorve-glianza con 17 telecamere,l’ultima sistemata nel par-cheggio pendolari di via Cor-ridoni. Altre ne aggiungere-mo. Che Fiorenzuola è una

città sicura lo dicono anche idati forniti dalle forze del-l’ordine: nella prima metàdel 2010, ci hanno comuni-cato i Carabinieri che i furtisono calati del 47% rispettoal primo semestre 2009».

«A proposito del tema im-migrazione - prosegue Com-piani - negli ultimi giorni neho sentite davvero tante. Aparte il fatto che è stato il go-verno di centro-destra a bat-tere tutti i record di ingressidi irregolari in Italia, secon-do qualcuno a Fiorenzuola cisarebbero 2 mila e 500 clan-destini. Dove sarebbero? Do-vrebbero riempire lo stadio.Vi sembra possibile? »

Compiani rende noti i da-ti: «A Fiorenzuola ci sono 2mila e 400 stranieri regolari(16% della popolazione). Lastragrande maggioranza èinserita nel territorio: impie-gata in imprese locali, alcunedelle quali condotte da im-prenditori di ispirazione le-ghista, facendo lavori che gliitaliani rifiutano. Anche illuogo comune che agli stra-nieri andrebbe gran partedegli alloggi popolari sono idati a smentirlo: sui 210 as-segnati, solo 29 sono andatia cittadini stranieri».

«Nessuno nega che quellodell’immigrazione sia un te-ma complesso da governare- conclude Compiani - Noi,rifuggendo le soluzioni sem-plicistiche, i “fora di ball”, ab-biamo scelto la strada dellagestione».

GiovanniCompiani,primo cittadinouscente ecandidatosindaco

«Fiorenzuola,una città sicura»Compiani: «Lo dicono anche i dati delle forze dell’ordine»

Il più anziano,la listagiovane e quella rosaCorte, le curiosità: il candidato Lajmeri, Massae Bandini uniti dalla passione per GuareschiCORTEMAGGIORE - E’ la lista diGabriele Girometta a schierareil candidato più anziano, il sin-daco uscente Gian Luigi Repet-ti, 73 anni, ma anche quello piùgiovane, il ventenne MatteoRancan. Ma la lista più giova-ne è quella di Federico Ferricon un’età media di 41 anni afronte dei 44 delle altre due. Tresono le candidate presenti nel-la lista “Centrodestra”; sei inquella “Per Corte Bandini sin-daco” e 7 nella lista “Una veraCorte Maggiore”. Al di là deinumeri Egidio Bandini ha giàannunciato che sarà una don-na, Natalia Tacchini, il suo vicein caso di vittoria, come donnadovrebbe essere, secondo alcu-ne voci, il vice di Federico Fer-ri, facendo riferimento alla ca-polista Caterina Faverzani.Stesso percorso politico quellodi Gian Luigi Repetti e di Ga-briele Girometta. Infatti Repet-ti aveva ricoperto il ruolo di as-sessore all’agricoltura dell’am-ministrazione Monici prima di

presentarsi per la carica di sin-daco nel 2001, come avviene o-ra per Girometta che si candidaa primo cittadino dopo esserestato assessore all’agricolturanell’amministrazione in sca-denza.

E’ stata invece la passionecomune per Giovannino Gua-reschi che ha consentito ad E-gidio Bandini e Daniela Massadi conoscersi. Bandini era nel-la giuria che nel 2006 assegnò ilriconoscimento a DanielaMassa per il racconto “La cin-quecento” presentato al “Pre-mio Giovannino Guareschi”.Singolare, nell’ambito delle li-ste, anche la vicenda di AgimLajmeri, candidato per “Unavera Corte Maggiore”: di origi-ne albanese ha vissuto per 20anni nel piacentino e da 8 è aCortemaggiore, dove, circa dueanni fa, ha acquistato la citta-dinanza italiana che gli ha con-sentito di presentarsi alle pros-sime amministrative.

Leonardo Tomasetti

Verso le elezioni

CORTEMAGGIORE

Riflessione suldiritto al lavoroal FillmoreCORTEMAGGIORE - Riflessionesul diritto al lavoro quellaquella di domenica al Fillmo-re di Cortemaggiore dove ilcandidato sindaco FedericoFerri della lista Una vera Cor-te Maggiore ha aperto l’even-to con la lettura dell’art. 4 del-la Costituzione sul diritto al la-voro. «Fermiamoci a riflettere– ha invitato Ferri rivolgendo-si al folto pubblico presenteper ascoltare la musica e i rac-conti sui partigiani magiostri-ni nello spettacolo “Mai tardi”

- Non solo oggi, non perché èil primo maggio. Fermiamociper dare un senso, se mai cel’avesse, alla perdita di un di-ritto che è sancito dalla CartaCostituzionale. Per tutti i cit-tadini il lavoro è un diritto. Pergli amministratori difenderloè un dovere».

CORTE - Federico Ferri al Fillmore

ERRANI A FIORENZUOLA (dm)Stasera, alle 21, a Fioren-zuola in piazza San France-sco (di fronte al Teatro Ver-di), Vasco Errani, presiden-te della Regione Emilia-Ro-magna, sarà l’ospite d’ec-cezione del secondo ap-puntamento del Tour delleIdee del candidato sindacoGiovanni Compiani e dellalista Fiorenzuola Insieme.In caso di maltempo l’in-contro si terrà al ridottoteatro.

IL VERO REDDITO DI ERTIANINella carta d’identità pub-

blicata domenica 24 aprilea corredo dell’intervista didi Luigi Ertia-ni candidatosindaco di Pde Idv a Cadeo,si riportavaun reddito di5.473 invecedi 50.473. U-no “zero” inmeno, un evi-dente errore di stampa, chenon avrebbe però rispar-miato critiche in paese al-l’interessato. Pubblichiamopertanto, per la secondavolta, la rettifica del dato.

Luigi Ertiani

«Degrado a Posta dei Cavalli»Guglielmetti: «Stranieri non integrati e problemi di viabilità»

LIBERTÀMartedì 3 maggio 201124

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

AGENZIE

(ER) BOLOGNA. GRILLINI (IDV): MOVIMENTO 5 STELLE DICA ‘NO’ A LEGA“NON CI SARA’ BISOGNO DI ACCORDI IN PIAZZA”

(DIRE) Bologna, 2 mag. - “Sarebbe carino che gli interessatirespingessero al mittente lodi e corteggiamenti visto che ileghisti sono nuclearisti, fanno parte di un governoguerrafondaio, sono integralisti clericali per non dire altro”.Anche Franco Grillini, capolista Idv per il Comune di Bologna, sirivolge al Movimento 5 stelle perche’ “rifiuti il corteggiamentodella Lega” in vista di un eventuale ballottaggio. Manes Bernardini “corteggia il Movimento 5 stelle lodandolo echiedendo i suoi voti per il ballottaggio. Intanto l’Idv lavoraperche’ il centrosinistra vinca al primo turno come diconoperaltro i sondaggi”, fa il punto Grillini in una nota. Quindi,conclude, Bernardini il 16 sera potrebbe “non aver bisogno difare gli accordi in piazza come dice lui (ovvero il diktat deileghisti prendere o lasciare: basterebbe questo per dire nograzie)”.

CORR.(ER) 1^ MAGGIO/BOLOGNA. SINDACATI, MONARI: IERI UN TRISTE EPILOGO -2-CAPOGRUPPO PD IN REGIONE: MA COLPA DELLE DIVISIONI E’ DEL GOVERNO

(DIRE) Bologna, 2 mag. - La lista “Con Amelia per Bologna, conVendola” ha celebrato invece il 1^ maggio con un mazzo digarofani tricolore deposto davanti alla lapide che ricorda icaduti sul lavoro nel cortile di Palazzo d’Accursio, due poesie euna proposta alla futura amministrazione: niente appalti pubblicialle imprese che si macchiano di “morti bianche”. Un gestosimbolico per “mettere al centro dell’attenzione un valorecondiviso da tutti come la sicurezza sul lavoro al di la’ deiconflitti, dei contrasti e delle diversita’. Ci sono cose per cuisi deve essere sempre tutti insieme”, ha detto la capolistaAmelia Frascaroli. All’appello hanno risposto il candidatosindaco Virginio Merola, Franco Grillini (Idv), Raffaele Salinari(Fds), Gian Guido Naldi (Sel) e Filippo Boriani del Movimento 5stelle,(RIPETIZIONE CORRETTA: del Movimento 5 stelle)i segretari di Cgil, Fiom e Spi Danilo Gruppi, Bruno Papignani eBruno Pizzica, oltre a quattro lavoratori indiani amici diRanbir, il giovane morto il giorno di Pasqua. “Bologna deve diventare la prima citta’ italiana a vietare lapartecipazione alle gare d’appalto pubbliche alle imprese che sirendono responsabili di morti sul lavoro e a quelle a cui tali

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 05 - 2011

AGENZIE

aziende hanno subappaltato parti della commessa”, ha dettoFrascaroli. Le norme che penalizzano le imprese carenti dal puntodi vista della sicurezza esistono: il decreto legislativo163/2006 e la legge regionale 2/2009 che introducono neicontratti pubblici il principio della responsabilita’ deisoggetti vincitori dell’appalto o subappaltatari. “Ma occorrefare di piu’- ha continuato- va vietata la partecipazione diqueste aziende alle gare d’appalto pubbliche e vanno introdotte,nei contratti, penalita’ per le aziende affidatarie nel caso incui nella catena degli appalti non si rispettino le leggi sullavoro”.

(ER) ATC BOLOGNA. VENTURI: REINTEGRO FONDI? PREMATURO PARLARNEINOLTRE SOLDI PER TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ARRIVANO SOLO SU 2011

(DIRE) Bologna, 2 mag. - “E’ prematuro parlare di unarestituzione delle risorse in tempi brevi, anche inconsiderazione del fatto che l’iter di approvazione del decretolegislativo di cui si parla non e’ ancora terminato”. GiacomoVenturi, vicepresidente della Provincia di Bologna con delega aiTrasporti, risponde cosi’ alle interrogazioni presentate da MauroSorbi (Udc) e Paolo Nanni (Idv) per sapere se l’annunciatoreintegro di fondi consentira’ di ritirare gli aumenti deibiglietti del trasporto pubblico locale. In altre parole “potrebbe ancora succedere di tutto”, avverteil numero due di Palazzo Malvezzi. Inoltre, sulla ripartizionetra le Regioni delle risorse in questione “un accordo e’ statoraggiunto- aggiunge Venturi- ma si sta ancora procedendo adalcune verifiche di tipo amministrativo e tecnico”. In ogni caso,conclude il vicepresidente della Provincia, le risorse annunciate“non rivestono un carattere strutturale ma saranno erogate soloper il 2011”, mentre “i tagli piu’ significativi avranno effettonel 2012 e nel 2013”.