Rassegna stampa del 20100201 - Massa Lombarda · 2010. 10. 14. · AgeL solita iiioiia del cuor e...

25
www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 01/02/2010 Il Resto del Carlino Ravenna Prima Pagina: Rischio gelo dopo la neve(Prime Pagine) Il Corriere Romagna di Ravenna Prima Pagina: Fa catturare i rapinatori ma viene arrestato(Prime Pagine) La Voce di Romagna Ravenna Prima Pagina: Gatti indagato minaccia querele(Prime Pagine) Il Sole 24 Ore Il welfare del futuro progettato dal cittadino(Pubblica Amministrazione) Alle urne con tagli fiscali e assunzioni facili(Pubblica Amministrazione) La competenza statale non è in discussione(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Danni dal Comune anche se la strada è proprietà privata(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Sei ritocchi alle norme locali(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Gestioni autonome sul bonus progetti(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Il rimborso Tia non può tralasciare la detraibilità Iva(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Serve una norma per le sanzioni(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Statuti da rivedere per l'albo elettronico(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Tagli al personale progressivi(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Trasparenza immediata negli enti(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Anci risponde(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: I confini fra giudice ordinario e contabile(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: L'offerta blinda la procedura di gara(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Niente nullità per il derivato che non passa dal consiglio(Pubblica Amministrazione)

Transcript of Rassegna stampa del 20100201 - Massa Lombarda · 2010. 10. 14. · AgeL solita iiioiia del cuor e...

  • www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

    Rassegna stampa del 01/02/2010

    Il Resto del Carlino Ravenna

    Prima Pagina: Rischio gelo dopo la neve(Prime Pagine)

    Il Corriere Romagna di Ravenna

    Prima Pagina: Fa catturare i rapinatori ma viene arrestato(Prime Pagine)

    La Voce di Romagna Ravenna

    Prima Pagina: Gatti indagato minaccia querele(Prime Pagine)

    Il Sole 24 Ore

    Il welfare del futuro progettato dal cittadino(Pubblica Amministrazione)

    Alle urne con tagli fiscali e assunzioni facili(Pubblica Amministrazione)

    La competenza statale non è in discussione(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Danni dal Comune anche se la strada è proprietà privata(Pubblica

    Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Sei ritocchi alle norme locali(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Gestioni autonome sul bonus progetti(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Il rimborso Tia non può tralasciare la detraibilità Iva(Pubblica

    Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Serve una norma per le sanzioni(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Statuti da rivedere per l'albo elettronico(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Tagli al personale progressivi(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Trasparenza immediata negli enti(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Anci risponde(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: I confini fra giudice ordinario e contabile(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: L'offerta blinda la procedura di gara(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Niente nullità per il derivato che non passa dal consiglio(Pubblica

    Amministrazione)

    www.kikloi.it

  • www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

    NORME E TRIBUTI: Test di convenienza per il leasing(Pubblica Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI: Troppa politica nei controlli sulle spese regionali(Pubblica

    Amministrazione)

    NORME E TRIBUTI:Gare aperte all'impresa sociale(Pubblica Amministrazione)

    www.kikloi.it

  • press LIf1E01 /02/2010

    it Resto atei OrlinoRavenna

    I1teSTO LOFiJP O

    www.ilrestodetcarlino .it

    Prz ;, feli5at' 1>P. LA? IPÀ . fr . h15-21ì'2 OFa ,( 3545'A17 5aiL cronaca .ravenna@ilcarlino .net

    Lunedì 1 febbraio 201 0

    Redazione : via Salara 40, 48100 Ravenna -Tel . 0544 249611 - Fax 0544 39019

    Pubblicità: S .P .E . - Ravenna -L .B . Medi, 60-Tel. 0544 278065/ Fax 0544 27045 7

    Impauriti dagli interrogatoriPer questo, firmatari della lista per la Lega si sono rivolti a un legale

    Servizio a pagina 3

    Raitre trasmetteràin dirett a

    dall'ex orfanotrofio

    Vicina la soluzion eper il rimborso

    dell ' Iva sui rifiut i

    La collina continu aa perdere visitatori,`sos' di Emma Ponzi

    teLa presidente dell'Unione deiComuni di d.ri-ighella, Carola ePaolo Tcrrne si rivolge allaProvincie e alle aree cosoere:•Aiutateci a non morire+

    .. ... ... ... .. ... ... ... ... ... .. .... ... .. ... ... ... ... .. ... ... ... ... ... .. .... .

    PIZZA D'ASPORTO A META' PREZZ Odal Iistino,dalle ore 18,30 alle 20,0 0Sconto 30% dalle 20,00 alle 24,0 0

    (ANTA IN BARATTOLO COMPRESA NEL PREZZ Oescluso festivi e prefestivi

    LU NEDI'CHI USOG . Di Vittorio, 90 48015 Cervia IRA) - tel . 0544 972903

    Nel primo appuncnnento d idomani si parlcid soprattutto d iIegonclln . digitale rerrearre e delprogetto bus per collegare lariviera alfacroporto di Bologn a

    Servizio a pagina 5

    5 ,a vvprvagnn p>n ubeeoo Manata pesca iea:rorc :q use ~r« t a

    B"iv

    Via Cordini 16

    Tel. 0644 216068

    Vla Alaer6, 24/A Tel. 0544 270722

    i- }a:

  • press L|fE01/02/2010

    Corriere

    1,20°Anno

    N.

    1 FEBBRAIO 201 0

    __Tu__.#___mNOLEGGIO m__

    lk2ni_m_ .

    del lunedì

    »AMMINISTRAZIONE PUBBLICI .

    aMARTIRI, mRIMINI TEL:

    eFAX:x

    , SPEDIZ.INA.P.

    LEGGE 662E96-FILIALE :FORL.mw_A.;

    m(0546-231201 [citi

    mm,,,m (0549-995147), TOCCA (C542-2878C1-

    _

    _cca_:a> STAMPA)381400 ^[]

    /` \L\\\..11hU

    LJe± Zanon piega la Lazio$aallardini

    [Ravenna sfida #Fogaper tornare al terzo posto

    AgeL solita iiioiia del cuoreRie Solare in pieno caos

    Pia % 24

    Fa catturare i rapinatori ma viene arrestat oInsegue esmaschera ibanditi d po 2ClLegge sull'immigrazione nonfa eccezioni

    Romagna in bianco, i conti vanno in rossob 'onte a : » 1 Jten raare sono r bilanci dei co

    RIMINI . Il venditore ambulante se -negalese, senza pensarci troppo, dop oaver assistito alla rapina ha inseguit o

    bandito mentre scappava a piedi inuna via laterale, mano _a&

    stola passamontagna, e poi lo ha vi-a allontanarsi arcadiun'utilita-ria. La sua testimo_< wècostata l'arresto : è clandestino .

    .msra pagina 3

    a

    Pm l O: peggio di Milano/coaUomaqna, ma idaa diAlpa sono divers i

    wstatistich eaddotte no ncolliman ocon i dat iufficiali d iArpa

    I va non dovutasulla bolletta rifiutiVicina soluzione

    Neve su tutta ,w_= Da Cesena l'allarme _,costi degli interventi . SERVm « . .__e

    RAVENNA . Tempi ribal-ta nazionale per Ravenna ,che mola vicenda allettiAbbiosi finisce sotto riflet-tori come contendente di Mi-lano fra le città più inquina-te . +temaw occupata ie-ri ,_exe giornoprima Il Giornale, ma i datidi Arpa non confermano lestatistiche riportate .

    *SERVIZIO a pagina 33

    mA&CA1an#ragazzo ès o trasportato al iall'ospedale _ un medi massima gravità

    Fuori strada con l'auto, ferito unl9enne

    Perde il controllo della sua Bmw e si schianta nella notte

    Il Sacro Cuore

    alla ricerca

    di una via d'uscita

    RAVENNA . Sem -bra avviata a_-_r la vicenda

    solu -

    zione nomderi -va non + m

    _ette w+u -rm parlamentolaproposta +!ge -store effettui i rim- Raccolta rifiut iborsi ottenendo uncredito d'imposta equivalente .

    *SERVIZIO a pagina 34

    BAGNACAVALLO. An-cora uno schianto sullestrade del Lughese . All'o-spedale è finito un ragaz-zo di appena 19 anni dop ouna spaventosa uscita distrada . Il personale del118 l'ha trasportato alSanta Maria delle Crocicon un codice di massimagravità .

    *SERVIZIO a pagina 36

    Rimini, delitto al bar

    anfibi della vittima:

    «Sentenza giusta »

    ,maa:a pagina 7

    CESENA . Istitut oscolastico Sacro Cuore :si cerca ano d'uscitaper assicurare lacontinuità dello studioagli allievi, dopo lachiusura di due piani acausa della scalaabusiva . Intanto, ci sono8 indagati: ecco i lororuoli .

    *SERVIZIO A PAGINA 2 9

    (\ \ /« va\ LUhupL & \` & A

    U

    Il

  • Lunedì 1 febbraio 201 0Anno XIII N . 31 €1' PII

    n Llarino Ecco il testo diila lettera nella quale si ipotizza la calunniafar m lemy)

    A caccia di tornadoe alla scoperta dei

    cambiamenti c • 'ci Il segretario di Stato promette : oggifarà chiarezza su tutto

    e

    n11CrCia . e i Cia di A

    se fallo di stato(mondo Galli ,nota in cui —nnr i .

    noi

    ,

    Ma

    ii, chidilli o

    i . Gatti è accu -r innate e mam-

    ih c ci, .damo Si-caramella nel-i- "innia ai danni dell iavvoca -

    i. lese Alvaro Selva. A pagina7

    Zagltini

    per la tomb adi Dant e

    >n Lugaresi a pag 4

    Ecologism o(a volte) la rim acon stalinismo

    > Spada a pag 4

    Processocontro Di oLa difesaBonizzalo a pag 4

    Temperature in picchiata, pericolo gelo . Pullman eli scout salvato tra i monti

    Il Inali cupo lhBella Po * E non è finita

    Incontro pubblico sulla reginetta della qualità della vita in

    Cesena: lezioniregolari

    al Sacro CuoreCESEN A - Al Sacra Cuore saniun umi mattina

    ne tutti gLiani . T,pii soia

    gli abituidel

    demcnta-ri

    coni mit iSalme "' -, - 'ala di sicu-rezza. L. . oh -,air,_ ordinanzadi chic i a dei Piani dove si cm -vano le sei auli

    il medie e letre del i

    piani serviti dall'u-ona di i

    sabatomattini ran

    ha si

    didatt p

    di i

    iil~ x

    Due vittim ee tanti disag i

    A pagina 3

    Papa : appelloper i lavorator i

    Alcoa e Fiat11, A pag na 2

    Berluscon i"Italia amic a

    di Israele "> A pagina 3

    :scnda Erasua chiesa od

    rione maled e>i Pia-m-P:Rana Ragi a

    vall oteatro

    i. 29

    L il simbolodel Titano

    Tremonfi`snobba'

    laomonima

    o

    'O StrL RI.TBTCONEoalla 9es :fica della gua-

    i i la in Rompa . La ci-re'--i dell'Universita di Bologn a

    i iggetto di un incontro pub ipromosso dal Comune d i

    Savi-mmo, primo classificato ,ori, domani sera all e

    "n confronto, cui è invi-i.. .. la cittadinanza, che

    i il giratolenn - i : or Andre a

    h,

    z eiirefio -Franco Pregi .

    iC

    Pagina 13

  • press LIf1E01 /02/201 0

    I Comuni aprono alla welfare societyTorino sperimenta iniziative di vicinato solidale A Lecco partnership con il non profi t

    Il welfaredelfuturo

    progettatodal cittadino

    Cià da cinque armi a Lecco iservizi a favore di minori,anziani, disabili eperlafor-

    mazione professionale, che assor-bono ogni anno quasi illo% delbi-lancio comunale, hanno scopertola formula della co-progettazione.L'amministrazione comunale no n"decide" più da sola quali interven-ti sia necessario intraprendere econ quante risorse finanziarie rea-lizzarle, ma coinvolge in partner-ship le associazioni non profit ag-giudicatarie dei bandi, chiamate apartecipare alla stesura e alla ge-stione delle iniziative . A Torinoqualche migliaio di cittadini e uncentinaio di associazioni di pro -mozione sociale sono direttamen-te coinvolti in vari progetti di vici-nato solidale per prendersi curadei bambini nel tempo di lavor odeiloro genitori o degli anzianime-no autonomi oppure dei richieden-ti asilo che giungono in citt à(«Un'accoglienza, quest'ultima -sostiene il sindaco Sergio Chiam-parino - che conta numeri ancor apiccoli, ma con una dimensioneprofetica, a maggior ragione i nquesto periodo, eclatante») .

    Sono solo due esempi di comele politiche sociali declinate in sal -sa locale assumano talvolta i tratt idi un welfare mix, se non di unawelfare society.Un cambio di pro'spettiva, auspicato anche dall'ulti-mo Libro bianco del ministro Sac-coni sul futuro del modello socia -le, che quae lànelnostro paese - d aTrento alla Sicilia passando pe rl'Abruzzo, in una logica bipartisan-, mostra quanto la pubblica ammi-nistrazione decentrata «stia rece-pendo e cercando di applicare -sottolinea Lorenza Violini, ordina-rio di Diritto costituzional eall'Università degli studi di Mila-no-il principio di sussidiarietà» .

    di Marco Riscelta

    a in cosa consiste questo principi oche Jacques Delors definì nel 199 3come «fondativo dell'Europa socia-

    le»? Beniamino Caravita, docente di Istitu-zioni di diritto pubblico alla Sapienza di Ro-ma, la spiega così: «Praticare la sussidiarie-tà significa rompere il meccanismo dell'ac-centramento delle decisioni in un unico luo-go ; significa superare la centralità della poli-tica statalista e centralista, in nome della di-stribuzione delle decisioni; significa indivi-

    IL VANTAGGIO PIÙ PERCEPITOIl Rapporto 2009 dellaFondazione per la sussidiarietà .mostra che attuandoquesto principio la rispostaai bisogni diventa più efficace.. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .

    duare il luogo "giusto" in cui le decisionivanno assunte» .

    Così - per citare altri esperimenti innova-tivi - a Parma dall'inizio dell'anno ha fatto i lsuo esordio il quoziente familiare nei mec-canismi di erogazione dei servizi di welfa-re : l'amministrazione comunale legheràprogressivamente l'accesso ai servizi socio -assistenziali alla compilazione di un model-lo Isee con un coefficiente correttivo che tie-ne conto non solo del reddito familiare, maanche del numero di componenti e dei cari -chi di cura di un nucleo, garantendo loro ta-riffe più agevolate . Oppure a Brescia, per laprima volta in Italia è stato anche istituito

    un assessorato ad hoc.La breccia a favore di un welfare più sussi-

    diario è stata aperta nel 2000, con la legg e328, la cosiddetta "legge Turco" sui serviz isociali, che prevedeva, fra le altre cose, an-che la co-progettazione . In questi dieci anniil principio di sussidiarietà di strada ne hapercorsa . Raggiungendo un primo impor -tante, seppur parziale, traguardo: non è piùun oggetto sconosciuto agli addetti dell apubblica amministrazione, che anzi dimo-strano di avere un grado di conoscenza no ngenerico, ma specifico e competente .

    Per capire quanto questo principio, ch emira a riconfigurare il rapporto tra Stato ecittadini, sia conosciuto e applicato negli en-ti locali, la Fondazione per la sussidiariet àha dedicato al tema il suo Rapporto 2009 -"Sussidiarietà e pubblica amministrazion elocale", che verrà presentato giovedì 4 feb-braio alle u a Roma a Palazzo Giustiniani -,realizzato sotto la guida di Carlo Lauro, ordi-nario di Statistica all'Università Federico I Idi Napoli, e Lorenza Violini.

    Sono stati interpellati i dirigenti dei Co-muni sopra i iomila abitanti (il Comune è illivello di governo più vicino ai bisogni deicittadini) che presiedono all'attuazione del -le politiche di welfare (le più sensibili agl iinteressi dei cittadini) . Il tasso di risposta èstato del 60% e molti degli intervistati, perla maggior parte laureati, svolgono la fun-zione di "dirigente dei servizi sociali" perun tempo compreso tra i cinque e i vent'an-ni . Ebbene, oltre il9o% dichiara di conosce -re e praticare il principio di sussidiarietà ,con punte del 98% nel Nord-Est, un gradodi consapevolezza che declina a mano a ma-no che ci si sposta verso il Mezzogiorno . Ese è vero che il settore delle politiche social i

    Il Sole 341('I)IfiS

  • press LIf1E01102/2010

    fa ricorso a un ingente impiego di risors epubbliche in gran parte trasferite proprio a iComuni, i quali poi si incaricano di organiz -zare o sovvenzionare i servizi, è altrettant overo che si sta facendo largo una quota d iamministrazioni, oggi pari al 7%, che utiliz-za anche risorse proprie.

    Le politiche più utilizzate e più efficaci so -no quelle messe in atto nei servizi per la cu-ra degli anziani e il sostegno all'infanzia ; unbuon voto viene assegnato anche alle politi -che a favore della disabilità, mentre margi-ni di miglioramento sono richiesti alle poli-tiche familiari, a quelle per gli studenti meri-tevoli ma privi di mezzi, agli interventi so-cio-sanitari e di contrasto alle nuove pover-tà. Sufficienti o quasi, infine, le iniziativeper contrastare le dipendenze o la disoccu-pazione e le azioni mirate alle politiche abi-tative o a sostegno di immigrati e nomadi .Quanto ai vantaggi percepiti dai Comun inell'applicazione della sussidiarietà, al pri-mo posto figura l'incremento della capacitàdi risposta ai bisogni dei cittadini, seguit oda maggiore efficienza, maggiore responsa-bilità e semplificazione delle procedure .

    I risultati del sondaggio e le esperienzesul campo mostrano che il principio di sus-sidiarietà è entrato a pieno titolo nella cul-tura dell'amministrazione, con un tasso d iutilizzo lievemente inferiore rispetto a iprincìpi di efficacia, efficienza ed econo-micità . Ma l'indagine mette in evidenz ache le stesse organizzazioni non profit so-no sollecitate a partecipare più attivamen-te all'attività amministrativa .

    «Sussidiarietà - sottolinea Chiamparino -non è sinonimo di esternalizzazione, nè d idelega o peggio ancora di sfruttamento del-le risorse private . E meglio aiutare le perso -

    ne e le organizzazioni sociali ad affrontare iloro problemi, rendendole nel tempo auto-nome dalla necessità di un sostegno pubbli-co piuttosto che perpetrare il ruolo d iun'amministrazione paternalistica» .

    Il vero nodo, però, è un altro . Una critici-tà molto diffusa e difficile da scalfire : il prin-cipio della parità tra pubblico e privato vie -ne utilizzato solo dal 48% degli intervistati .«Sono ancora poco diffuse - aggiunge Violi-ni - quelle forme evolute, proprie del Nord-Ovest e della Lombardia in particolare, incui vige il meccanismo dei voucher, che i lcittadino può spendere in un mercato rego-lamentato dei servizi di welfare, cui si h aaccesso attraverso l'accreditamento d istrutture pubbliche, private o non profit.Sulla libertà di scelta dell'utente e sulla cre-azione di quasi mercati la strada da percor-rere è ancora molto lunga» .

    Perché? «Resiste ancora - risponde Gior-gio Vittadini, presidente della Fondazion eperla sussidiarietà -un'idea negativa di per -sona e di iniziativa personale che impedi-sce di scoprire come, invece, le realtà diba-se più vicine al gittadino, quelle del privatosociale, sono ciò che nei fatti rendono il wel -fare italiano ancora di valore e permettonodi allargare l'intervento ai bisogni emergen-ti . La gran parte degli assistiti è gente igno-ta alla pubblica amministrazione, perchénon sa fare presente il suo bisogno o ha pau -ra di farlo . Il cambiamento radicale, sugge-rito anche dal Rapporto 2009, è quindi ditipo culturale, implica un capovolgiment odi mentalità : il cittadino, nelle sue forme so -ciali organizzate, deve essere il protagoni-sta e non solo il fruitore di un'azione effica-ce di risposta ai suoi bisogni di welfare».

    Z RIPRODUZIONE RISERVATA

    La curiosità, Partiglian o

    Il piccolo paeseche pensa a sé

    wri Dalla pulizia delle strade all'assistenz agarantita in caso di ricovero ospedaliero . APartigliano, piccola frazione di Borgo a Moz -zano negli appennini in provincia di Lucca, i250 abitanti provvedono in prima persona agarantirsi molti servizi. Dedicando il propri otempo libero e raccogliendo i fondi necessar icon le quote associative e con tante manife-stazioni "di paese" .Partigliano è stato "studia-to" dall'Istituto Bruno Leoni come esempiodi piccola "città sussidiaria" . Il segreto? In pa-ese, dove vivono 250 anime, si contano ott oassociazioni e quasi tutti i partiglianini son omembri di più di una di esse .

    Oltre a gestire gli spazi comuni, le associa -zioni offrono servizi nel campo del welfare . I lCircolo ricreativo vuole costruire un camp osportivo polifunzionale, il Comitato paesan osta per realizzare una casa di riposo per gli an -ziani del paese, la Società di mutuo soccors oconsegna i risultati delle analisi mediche di-rettamente a domicilio agli associati impossi -bilitati a procurarseli autonomamente e se unassociato deve essere ricoverato è pronta agarantire, per ogni notte di degenza, lapresen -za al capezzale di un'altra persona . E i bilancidelle associazioni «sono sempre in pareggio ,talvolta anche in lieve disavanzo» .

    Ma .Bi .s RIPRODUZIONE R_TTEVATA

    I problemiaia _

    aiaI punti critici che ostacolano l'applicazion edella sussidiariet àScarsità delle risorse 38,8

    Scarsità di culture amministrative --29,2

    Scarsità di cooperazion enella società civil e—

    Mancata conoscenza dei fabbisogn idei cittadini[--- lAltro

    1,7

    Le modalità di attuazion e

    Tra le modalità più frequenti di attuazion efigurano la sussidiarietà per progetti (a cui faricorso «spesso/sempre» il 44% dei Comuni) el'outsourcing(39%)

    Il concetto più affin e

    52%Il concetto più affine alla sussidiarietà è quell odella responsabilità, indicato da poco più dellametà degli intervistati . Un terzo dei consensi(32%) va anche alla parola solidariet à

    -24,8

    8,0

    Il Sole 341('I)IfiS

  • press LIf1E01/02/2010 Il Sole 341('I)IfiS

    Alle urne con tagli fiscali e assunzioni faciliMolte le misure «elettorali», dagli sconti Irpef di Veneto e Puglia alle stabilizzazioni di Marche e Liguria

    Giovanni ParenteGianni Trovati

    C'era una volta la prima Re-pubblica e le sue "leggi-mancia "alla vigilia delle elezioni. E oggi?Anche, almeno a guardare le ulti-me leggi delle Regioni dove sitor-nerà alle urne a fine marzo: L'ulti-mo treno, quello della fmanziariaregionale, è già passato in molti ca-si, e insieme agli interventi "ordi-nari" porta in carrozza stabilizza-zioni di precari (ma non erano fi-nite con l'ultima finanziaria nazio-nale?), sconti fiscali (non sene ve-devano da anni) e ritocchinimira-ti ai dipendenti delle amministra-

    ,'PRE P1U N((Nell'ultimo annole nuove leggi dei territor isono state 50 5con un aument odel 25,6% rispetto al 200 6 :

    zioni . Per altri, l'ultima chance èancora a portata di mano, perchél'esercizio provvisorio ha rinvia-to l'appuntamento in Piemonte ,Veneto, Umbria e Calabria. Ov-viamente nelle finanziarie c' èmolto altro, perché oltre ai voti daconquistare c'è ancora la crisi dagestire, e molte regioni hanno pro-seguito sul terreno dei pacchettianti-congiunturali .

    Il termometro elettorale hape-rò un metro quasi inequivocabile:il numero di leggi approvat enell'ultimo armo . Le 13 regioni alvoto hanno messo insieme oltre500 provvedimenti, con un colp odi acceleratore notevole se para-gonato al2oo6 (primo anno pien odella legislatura), quando le nuo-ve leggi erano state 402 (ii 25,6% in

    meno) . Anche se si sceglie un rife-rimento più vicino, il 2oo8, la cre-scita è quasi del io per cento.

    Nel diluvio dei commi, le misu-re che strizzano l'occhio agli elet-tori sono molte ; il sospetto, peresempio, è fondato quando le ma-novre tornano sul terreno classi-co delle stabilizzazioni dei preca-ri .Alivello nazionale lapartitado-veva chiudersi entro il 2009, masul territorio si sono affacciati itempi supplementari, anche concriteri più generosi rispetto aquel-li tradizionali; per accedere al con-corso riservato (interamente) a iprecari, in Liguria basta aver matu -rato un anno (e non tre) di lavoro ,e i cancelli sembrano aprirsi an-che per i contratti a tempo deter-minato negli uffici di staff deipoli-tici, esclusi dalle norme nazionali .Nelle Marche, il piano di stabiliz-zazione arriva al 2012, prevede laproroga degli attuali contratti tem-poranei e abbraccia anche ilperso-nale assegnato agli uffici di giuntae consiglio. Sempre nelle Marche ,un altro comma assegna il ricono-scimento pieno ai fini previdenzia -li del periodo di lavoro precario ef-fettuato prima del1979 dai lavora-tori degli organismi indipendent idella Regione (oggi, appunto, allesoglie della pensione) .

    La prospettiva delle urne ha faci-litato anche il ritorno degli scontifiscali, assenti dal panorama localein questi anni di strette ai bilanc iprima e di crisi economica poi . InPuglia, dove due anni fa si sono evi-tate per un soffio le maxiaddiziona -li legate al deficit sanitario, hann oinvertito la rotta edeciso di destina-re gran parte di un tesoretto di 76milioni per abbattere l'addizional eIrpef sui redditi alti (nel 2010 saràlo 0,9% per tutti) . Una sforbiciataha riguardato anche l'Irap pagata

    dalle aziende pubbliche di serviz ialle persone (che stanno sostituen-do gli istituti di assistenza e benefi-cenza) a cui è stata riconosciutal'esenzione (prima riservata solo al-le Onlus) . Da novembre, poi, eragià scattata la revoca dell'accisa sul-la benzina . Strada simile anche pe ril Veneto, che ha scelto di non rin-novare la maggiorazione fino dell o0,5% sull'addizionale Irpef per iredditi superiori a 29 .650 euro, pre-vista nel 2008 e 2009 .

    Il risultato finale è quindi unastrana alchimia fra rigore, soste-gno ai redditi e finanziamenti qu ae là . Un esempio è la Campania(dove l'assunzione dei «comanda-ti» ha provocato in questi giorni i lprimo sciopero dei dipendent idel consiglio inno anni) . Da un la-to, un pacchetto per famiglie, im-prese, non abbienti (è prorogatala sperimentazione del reddito d icittadinanza per tutto il 2010 fin oa una cop ertura massima di 30 mi-lioni di euro), ma anche il tagliodel 25% sulle spese di consulenzadi consiglio e giunta rispett oall'anno passato . Poi, però, ci so-no 5oomila euro per il Centro re-gionale incremento ippico di San-ta Maria Capua Vetere, un com-maper favorire il turismo cinofi-lo (il finanziamento grava sulle ri-sorse del Fondo europeo di svilup -po regionale) e la nascita dell'Isti-tuto della vite e del vino campano(anche se i consiglieri di ammini-strazione nonpercepiscono getto-ne) con uno stanziamento d i400mila euro . Le comunità mon-tane potranno contare su due mi-lioni per gli interventi a tuteladell'ambiente e di bonifiche mon-tane con un impegno tassativo :«E fatto divieto assoluto diproce-dere a nuove assunzioni» .

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

  • press LIf1E01/02/2010 Il Sole 341('1)11S

    A pieno regime

    Le leggi regionali approvatenell'ultima legislatura dall etredici amministrazioni al vot o

    2005Elezioni il 3 e 4 april e

    156(Dal 4 aprile )

    200

    Dal primo ann o

    2

    La percentuale di aumentodelle leggi approvat enel confronto tra il 2006e il 2009

    Provvedimenti al giorn oLe tredici regioni al votohanno viaggiat ocomplessivament eal ritmo di 1,4 leggiapprovate al giorno nel 2009

    Balzo in avant iL'incremento di legg iapprovate tra il 200 8e il 2009

    Più leggi in Liguri aE la Regione con it numer opiù elevato di leggi approvatenel 2009 . A un'incollatur ala Toscana con 65 leggi

    Boom in Calabri aL'incremento percentual emaggiore nel confront odelle leggi approvatetra il 2006 e il 2009lo mette a segn ola Calabria : si è passat idalle 18 leggi del prim oanno solare complet odi legislatura alle 58degli ultimi dodici mes i

    402Le norme varateLe leggi approvate o pubblicate sui bollettini regional inel 2010. La Campania ne ha già quattro : oltre atta finanziari aregionale e alla legge di bilancio, è entrata anche in vigor euna modifica alla legge elettorale . Per la Calabria invecesono tre, tra cui quella che introduce cambiamentinello statuto regional e

    461

    2009

    505

    2010

    Elezioni il 28e 29 marzo

  • .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . . . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .

    «La competenza statalenon è in discussione»Antonello Cherch i

    t.; Dovrà cercare di ridurr ele regioni a più miti consigli .Per Carlo Giovanardi, sotto -segretario alla presidenz adel Consiglio con delega alservizio civile, l'appunta -mento con i decreti di attua-zione sarà anche il momen-to in cui si dovranno tirarele fila dei rapporti con le am-ministrazioni locali .

    II servizio civile rimarrà cen-trale o diventerà federalista ?

    Si tratta di una scelta politi -ca di fondo . Se si confermal'orientamento sposato dal le-gislatore nel2001e ribadito dal -la Corte costituzionale, ovve -ro che la difesa della patria si facon le armi o attraverso il servi-zio civile, allora su quest'ulti -mo non può che esserci un acompetenza statale .

    Ma in conferenza Stato-Re-gioni ci sono state resistenze .

    Il servizio civile è anche for -mazione, non è solo assisten-za . Il volerlo degradare a me-ra assistenza è tradire lo spiri -to del servizio civile naziona-le . Alcune regioni, poi, hannogià il loro servizio civile i nchiave locale, sul quale lo Sta -to giustamente non intervie-ne . Le regioni, invece, preten -dono di cogestire il serviziocivile nazionale . E un po' co -

    Il sottosegretario Giovanard i

    me se si dicesse : "Cogestiamole forze armate" .

    Ci sono spazi per una trat-tativa?

    Ho indicato due soluzioni. Ilfondo per il servizio civile do-vrebbe essere alimentato daStato, regioni, province, comu-ni, fondazioni bancarie e priva-ti. Finora, però, la parte del leo-ne l'ha fatta lo Stato . L'idea èche la regione possa scegliere iprogetti di servizio civile legatial proprio territorio fino all aconcorrenza delle risorse ch emetterà a disposizione del fon-do nazionale. L'altra proposta èche nel nucleo di valutazion edei progetti siedano anche i rap -presentanti delle regioni .

    La legge delega pretendepiù risorse anche dagli enti.

    Gli enti già intervengonoin forma indiretta e quell igrandi sono disponibili a unmaggiore sforzo . Chiedo, in-vece, più partecipazione daparte dei grossi comuni : seRoma, Milano o Napoli m ichiedono 5oo giovani alla vol-ta da impiegare in compiti d iservizio civile, allora io dico:"Se li paghino" . Stiamo par-lando di amministrazioni ch ehanno bilanci ingenti.

    Anche perché le risorsecontinuano a diminuire.

    Per il2009 siamo riusciti a ri-solvere il problema recuperan-do i125-30% dei soldi che in pas-sato si giravano all'Inps a titolocontributivo . Ho poi trovato al-tre risorse alla presidenza de lconsiglio . Inoltre, la riform aporterà risparmi, grazie all anovità dell'orario flessibil e(meno si lavora, più bassa èl'indennità percepita) e allosforzo finanziario che si chie-derà ai grandi comuni. Non na -scondo, però, che per il 2010 ,2011 e 2012 il budget - che è di170 milioni per il 2010 e 125, 6milioni per gli altri due anni -dovrà venire aumentato di 24milioni all'anno. Altrimenti iltaglio sarà inaccettabile .

    O RIPRODUZIONE RISERVATA

    Pagina 1 1«lA compeleroa statale

  • press LIf1E01/02/2010 Il Sole 341('I)IfiS

    Cassazione/I . C'è sempre l'obbligo di sorveglianz a

    Danni dal Comuneanche se la stradaè proprietà privataRisarciti gli effetti dell'allagamentoRemo Brescian i

    Il comune può essere con -dannato a risarcire i danni provo -cati dalla cattiva manutenzion edi una strada anche sedi proprie-tà privata. Infatti, in caso di usopubblico "di fatto" della via, l'en -te locale ha l'obbligo di sorveglia-re che siano effettuati tutti i lavo -ri necessari per evitare pericol iper la cittadinanza e, in caso d iomissione, risponde direttamen-te del danno provocato .

    Lo ha chiarito la terza sezionecivile della Cassazione con lasentenza 7/2010 che ha respint oil ricorso di un comune in provin-cia di Roma condannato insieme

    Dalla mancata osservanz adel dovere di controlloa carico dell'ent esi configuranogli estremi della colpa

    alla provincia a risarcire i dannisubiti da due coniugi . A seguit odi una forte pioggia, l'acqua river -satasi sul lotto (un terreno conun fabbricato) di loro proprietàdalla strada provinciale adiacen-te aveva provocato il cedimentodel muro di contenimento post olungo il confine. Per questo moti -vo avevano chiesto la condann adell'amministrazione provincia -le al risarcimento del danno subi-to . L'ente locale, costituitosi ingiudizio, ha sostenuto che le cau -se del sinistro erano dovuteall'intensità del fenomeno e allacarente manutenzione della stra-da cartltina`It•ehedA3s

    oapor

    tivo si immetteva sulla provincia-le e ha, quindi, chiamato in caus aanche il comune .

    Il tribunale, nel condannareentrambi gli enti al risarcimen-to del danno, ha stabilito che idanni si dovevano imputare auna pluralità di cause concor-renti, tutte riconducibili all amancata esecuzione di lavori dimanutenzione di un tratto di fo-gnatura sulle due strade .

    In secondo grado il comun eha negato di essere tenuto al ri-sarcimento facendo valere il fat -to che la strada, all'epoca del sini-stro, era di proprietà di due priva -ti . La corte d'appello, in parzialeriforma della sentenza di primogrado, ha solo modificato l'entitàdell'indennizzo riconoscend ocomunque la colpa sia della pro -vincia, sia del comune.

    Contro questa decisione è sta-to quindi presentato ricorso i nCassazione . Di fronte ai giudic idi legittimità il comune ha conte-stato la consulenza tecnica d'uf-ficio e la decisione nella parte i ncui hanno riconosciuto un «us opubblico di fatto» della stradaprivata addossando in tal mod oall'ente locale l'obbligo di risarci-re il danno. Secondo il ricorren-te, infatti, essere tenuti a esegui-re la manutenzione di un tratt odi fognatura che corre sotto unastrada privata non è sufficienteper assegnare alla via lo status distrada a uso pubblico. Il comu-ne, pertanto, doveva essere con-siderato totalmente estraneo aifatti in quanto non proprietariodel bene che aveva contribuito adeterminare il sinistro . Non so-lo . Secondo l'ente locale il con -

    non sarebbe affatto condivisibi-le dal momento che questa locu-zione potrebbe al massimo signi -ficare che esiste una servitù dipassaggio sull'area che non spo-sterebbe tuttavia nulla ai fini delsoggetto obbligato al risarcimen-to . In sostanza, senza un atto ditrasferimento ufficiale all'ent epubblico territoriale, il comun edoveva essere considerato total-mente estraneo alla vicenda.

    La Cassazione, nel decidere l acontroversia, respingendo il ri-corso dell'ente locale, ha stabili-to al contrario che il comune de -ve rispondere dei danni causat ial privato non perché proprieta-rio della strada, ma «in quantodetta strada era destinata a pub-blico transito» . La via in questio -ne, infatti, era l'unica strada di ac -cesso allo stadio comunale conla conseguenza, ha precisato laCorte, che se un comune consen-te «alla collettività l'utilizzazio-ne, per pubblico transito, d iun'area privata, assume l'obbli-go di accertarsi che la manuten-zione dell'area e dei relativi ma-nufatti non sia trascurata» . Per-tanto, conclude la Cassazione,l'inosservanza di questo dovereprimario di sorveglianza da par-te della pubblica amministrazio-ne «integra gli estremi della col-pa e determina la responsabilitàper il danno cagionato all'utent edell'area» senza che abbia alcunrilievo il fatto che la strada sia pri-vata e che sul proprietario incom-,ba l'obbligo della manutenzione .

    e RIPRODUZIONE RISERVAT A. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .

    www.guidaaldiritto.

    ilsole24ore.co m

    Il testo della sentenza

    Pagina 15

  • Piana casa. Leggi corrette dalla Puglia all'Abruzz o

    Sei ritocchi alle norme localise Bsa di sostenibilità ambienta-le . Viceversa, le demolizioni e ri-costruzioni sono soggette ai cri -teri di risparmio energetic opiuttosto rigidi, previsti dal "pro -tocollo Itaca" regionale . Anchein Val d'Aosta la norma non è co -munque straordinaria, ma stabi -le e senza scadenze .

    In Piemonte, la legge 30 del 4dicembre 2009 ha espulso da lpiano casa alberghi, pensioni eresidence, prima compresi . Re-sta a incerta la sorte di agrituri-smi e bed & breakfast. Infine nel-le Marche una modifica di mi-nor conto : la convenzione concui i comuni si accordano con iprivati per il reperimento d istandard o la loro monetizzazio-ne non deve più essere trascrit-ta nei registri immobiliari (lo hastabilito la legge 30 novembr e2009, n .29) .

    G . T .

    »a Forse non sono ancora nu-merosi i, cantieri edili sortiper l'attuazione delle leggi re-gionali sul cosiddetto pian ocasa, ma quello legislativo èancora in piena funzione . Be nsei enti locali hanno infatti ri -toccato le norme varate negliultimi mesi .

    L'ultima è stata la provinci aautonoma di Bolzano che, co nla legge 22 gennaio 2010 n. 2 haabrogato un pstccolo periodo in -trodotto nella norma urbanisti-ca dal piano casa provinciale(«La validità del presente com -ma e delle relative direttive è li -mitata agli anni 2009 e 2010» )con conseguenze radicali: lepossibilità di ampliamenti di cu-batura sono prorogate all'infini -to e non scadranno più per i la -vori iniziati dopo i131 dicembre

    (9 RIPRODUZIONE RISERVAT A

    In Abruzzo, la legge 18 dicem-bre 2009, n . 31, ha dilazionato al30 aprile 2010 la scadenza entrocuii singoli comuni possono de -cidere di recepire il locale pia -no casa, ponendo eventualmen -te limiti alla sua applicazione .Tra l'altro, l'Abruzzo era l'unicaregione che prevedeva un as-senso esplicito da parte dei mu -nicipi perché le norme valesse-ro nel loro territorio.

    In Val d'Aosta, la delibera digiunta 18 dicembre 2009, n . 375 3ha reso finalmente applicabilela legge locale (n.24/2009), chia -rendo tra l'altro che per gli am-pliamenti debbono essere sologarantite le prestazioni energe-tiche e igienico-sanitarie preesi-stenti . Solo se si creano nuov eunità immobiliari, occorre inpiù raggiungere almeno la clas -

    www .itsole24ore .com/pianocasaLo speciale con le legg i

    sul piano casa

    2010 . Insomma la norma sugl iaumenti di volume passa d a"straordinaria" e limitata neltempo, a"ordinaria" .

    Un po' meno radicale il detta-to dell'articolo 43 della legg edella regione Puglia 31 dicem-bre 2009, n. 34 : mentre in prece -denza gli edifici oggettodell'agevolazione dovevano es-sere accatastati alla data di en-trata in vigore della legge (il 3agosto 2009), oggi basta presen -tare istanza entro il 28 febbraio2010. Una norma precedente(legge 7 ottobre 2009, n . 18) ave-va già prorogato sia i termin iper la presentazione delle do-mande (dal 3 agosto 2011 al 23 no -vembre ton) sia quelli pe rl'esclusione di parti del territo-rio dei comuni (dal 2 ottobre2009 al 23 novembre 2009) .

    Pa • ina 1 6

    ONISTA.cANIMA?

  • Incentivi . Dopo il calo dal 2 allo 0,5 per cent o

    Gestioni autonomesul bonus progetti

    La riduzione dal 2 allo0,5% dell'incentivo non può es-sere utilizzata come scusa da idipendenti degli uffici tecnic iper non svolgere più le attivit àdi progettazione .

    Lo ha spiegato il ministro del -la Pubblica amministrazion eRenato Brunetta rispondendo aun'interrogazione in cui ha ri-percorso le vicende collegat eall'incentivo (peraltro non an-cora concluse, visto che nel col-legato lavoro ancora in discus-sione si è riaffacciata l'ipotesi d iriportarlo alt%) .

    Il ministro ha ribadito che gl ienti locali non devono versar eil risparmio dell'1,5% alle cassedello Stato per espressa previ-sione normativa. Ma qui c'è la

    svolta, perché dalla risposta ap-pare che l'ente abbia autono-mia nel decidere come destina-re il risparmio . Fino a ora si pen-sava che solo lo 0,5% fosse stan -ziabile dagli enti; ora sembra in-vece che si debba comunqueprevedere il 2%nel quadro eco-nomico dell'opera, ma che le au-tonomie territoriali possano de-cidere come usare il risparmio .Tutto ciò però rischia di non tro-vare d'accordo anche la Cass adepositi e prestiti che, nella con-cessione di un mutuo perun'opera pubblica, ha introdot-to una nuova dichiarazione chesolo lo o,5% è destinato a proget-tazione interna.

    Il ministro si è soffermato po isu presunti «effetti disincenti -

    vanti» che il taglio della percen-tuale avrebbe portato sulla pro-duttività degli uffici tecnici . Ebastato richiamare l'articol o90, comma 6, del Codice de icontratti per sottolineare che l aprogettazione da parte degli uf-fici tecnici interni è la via priori -taria per realizzare le opere . Einfatti possibile ricorrere a sog-getti esterni solo «in caso di ca-renza di organico di personaletecnico, odi difficoltà di rispet-tare i tempi della programma-zione dei lavori o di svolgere lefunzioni di istituto, o in caso dilavori di speciale complessità odi rilevanza architettonica o am -bientale o in caso di necessità di-predisporre progetti integrali» .

    Insomma, non è la riduzionedi percentuale che può far sce-gliere di appaltare fasi della pro -gettazione, ma altri problemi dinatura organizzativa .

    G .Bert .© RIPRODUZIONE RISERVATA

  • Tributi . Le soluzioni post-Consult a

    Il rimborso Tianon può tralasciarela detraibilità IvaGian Paolo Tosoni

    Torna con la conversionein legge del Dl milleproroghe iltentativo di risolvere il nodo del-la disapplicazione dell'Iva sullaTia dopo la sentenza 238/200 9con cui la Consulta ha ricono-sciuto naturatributaria al prelie-vo. Un emendamento della Le-ga ipotizza un'istanza di rimbor-so del contribuente all'ente ge-store, che otterrebbe un creditoequivalente ai fini delle impo-ste sui redditi . Il breve emenda-mento, però, non appare in gra-do di risolvere tutti i problemisollevati da questo delicato pas-saggio. Andiamo con ordine.

    Tia riscossa dalle aziend eLa Tía generalmente è applica-ta e riscossa da imprese a parte-cipazione pubblica che svolgo-no il servizio di raccolta e smalti-mento rifiuti, e rientrano nel re-gime fiscale delle imprese com-merciali. Queste società si ag-giudicano il servizio con garaoaffidamento diretto, in ogni ca-soin base a un contratto di servi-zio. Il cittadino paga la tariffaall'impresa e se non paga è la so-cietà che procede con gli atti 'esecutivi al recupero del credi-to. Per essere un tributo, occor-re che la Tia va applicata da unente pubblico . Se il servizio èsvolto da una società di capital iil corrispettivo non può non es-sere assoggettato ad Iva.

    Tia applicata dal comun eIl comune che concede in appal-to il servizio può applicare diret -tamente la Tia iscrivendola fr ale entrate . Ma il comune che ap-palta la gestione dei rifiuti a un asocietà privata eroga un corri-spettivo aumentato dell'Iva al1o% che per il comune rappre-senta un costo da ribaltare sull atariffa, quindi per il cittadin onulla cambia. Si ritiene che si ap -plichi 1',ivaal1o%ro ancheselapre -stazione e svolta dalla società afavore del comune ; il punt o127-sexiesdecies, della tabell aparte 3 ° allegata al Dpr 6 33/72prevede la prestazione digestio-ne (che comprende anche lame -

    colta) e stoccaggio di rifiuti ur-bani e speciali, classificando l'at -tività indipendentemente daldestinatario del servizio.

    La soluzione legislativaIl legislatore può confermare laclassificazione di tributo per l aTia prevedendo l'esclusione d aIva anche se applicata e riscoss ada una società . L'attività va peròinserita nell'articolo 19, comm a3, del Dpr 633/1972 fra quell eesenti o non soggette a impost ache non comportano la perdit adel diritto alla detrazione . L anorma dovrebbe legittimare ildiritto alla detrazione dell'Iv aassolta sugli acquisti preordina-ti all'attività di raccolta e smalti-mento rifiuti ; in questo modol'utente pagherebbe la Tia sen-zalva. Facendo salvo il diritto al -la detrazione, non sarebbe ne-

    IL PARADOSSOSe non si mantieneil diritto a scaricarel'imposta sugli acquist ii cittadini dovranno pagaretariffe più alte delle attual i.. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .

    cessario aumentare le tariffe .L'onere sarebbe a carico delloStato che perderebbe il gettit odell'Iva applicata sulle tariffe ericonoscerebbe comunque il di -ritto alle aziende di recuperarel'Iva assolta sugli acquisti.

    L'esito peggiore

    L'esito peggiore per cittadini eaziende è che venga stabilital'esclusione da Iva della tariffa enon venga salvaguardato il dirit -to alla detrazione dell'Iva assol-ta sugli acquisti. Si potrebbe ve-rificare il caso che l'Iva sugli ac -quisti divenuta indetraibile su -peri quella oggi applicata sullatariffa: siccome la gestione de- ,ve raggiungere il pareggio, l'Ivaindetraibile verrebbe imputat aad aumento della tariffa con l aparadossale conseguenza che ilcittadino pagherebbe più di ieri.

    0 RIPRODUZIONE RISERVATA

  • In comune. La gestion e

    Serve una normaper le sanzioni

    'Ennio Dina

    Oltre al rimborso dell'Ivapagata dagli utenti, la senten-za 238/2009 della Corte costi-tuzionale solleva seri proble-mi per quel che riguarda la ge-stione della Tia; in attesa di unprovvedimento normativ o(quanto mai opportuno) ch ericollochi l'entrata nell'ambi-to dei tributi locali, si può rite-nere però che la sentenza stes-sa fornisca alcuni elementi es-senziali per gestire il tributo, eche le eventuali lacune possa -no essere integrate con norm aregolamentare ai sensi dell'ar-ticolo 52 del Dlgs 446/97 .

    La sentenza della Corte affer-ma che la Tia è un tributo local ee che l'ente impositore è il Co-mune. Viene pertanto confer-mata la competenza comunal enella predisposizione del rego-lamento e nella deliberazion edelle tariffe. Inoltre le entraterelative alla riscossione, indi-pendentemente da chi la effet-tui, debbono essere comunqu eversate al comune e costituisco-no entrate tributarie, mentre l aremunerazione del servizio diigiene urbana (compresal'eventuale gestione e riscossio-ne della tariffa) deve essere ver-sata dal comune al gestore (a se-guito di regolare fattura sogget-ta a Iva) e costituisce un'uscitacorrente per il bilancio comu-nale. Nel deliberare le tariffeper il 2010 (entro il 30 aprile) ilcomune dovrà quindi tenereconto del costo del servizio, a llordo dell'Iva, pagato al gesto-re . La definizione del costo de lservizio, della parte fissa e dellaparte variabile, della quota pe rle utenze domestiche e pe rquelle non domestiche, non-ché la determinazione della ta-riffa per ciascuna categoriad'utenza dovrà essere effettua-ta sulla base del metodo norma-lizzato di cui al Dpr 158/1999 edel regolamento comunale.

    Sull'applicazione e la riscos-sione della tariffa la sentenza ri-corda che, ai sensi dell'articol o49, commi 9 e 13, del Dlgs22/1997, tale compito viene affi-dato al gestore del servizio diigiene urbana. «La normativa `della Tia - scrive la Corte - po-ne un collegamento ex lege tr ala gestione del servizio e i pote-ri di accertamento, con la con-seguenza che il solo fatto dell'af-fidamento a terzi della gestio-ne del servizio comporta la de -lega a questi dei poteri di accer-tamento e del potere di stare ingiudizio in luogo del comune» .

    Su accertamento, rimborsi,interessi, versamento minimo ,siapplica l'articolo 1, commi da161 a168, della legge 296/2006 .Su termini di pagamento, mo-dalità di riscossione volonta-ria e coattiva, termini per lapresentazione delle denuncie ,si deve ricorrere al regolamen-to della tariffa. La carenza diuna norma specifica appare si-gnificativa per le sanzioni : senon ci sono problemi pe rl'omesso o tardivo pagamento ,che può essere punito con l asanzione dél 30% (articolo 1 3del Dlgs 471/1997) per le altre !.violazioni sarà possibile appli-care le sanzioni per violazionedelle norme del regolamentocomunale, con le sue appositeprevisioni, ai sensi dell'artico -lo 16 della legge 3/2003.

    Un altro problema è quell odell'applicazione o meno alla .Tia delle addizionali ex Eca . Leaddizionali erano applicate aitributi locali «riscuotibili pe rruolo» (la Tia lo è), ma l'artico-lo 3, comma 39, della legge549/95 ha previsto la devoluzio -ne a favore del comune dei pro-venti delle addizionali «appli-cate alla tassa smaltimento ri-fiuti solidi urbani» . Una letturaformale porta quindi ad esclu-derne l'applicazione alla Tia.

    C RIPRODUZIONE RISERVATA

  • Pubblicazieui . Verso il l° luglio

    Statuti da rivedereper l'albo elettronicoAlfredo Tira bass i

    f Il Dl milleproroghe rinviaal i° luglio l'introduzionedell'albo pretorio elettronic oma sono tanti i problemi da su-perare per avviare al meglio ilnuovo strumento .

    Più che sugli aspetti informa-tici, occorre concentrarsi sullasemplificazione procedurale in-dividuando prima di tutto gli at-ti soggetti a pubblicità all'alb opretorio, e chiarirne la qualifica-zione giuridica. Su queste basi si

    .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .

    LA SEMPLIFICAZION EPer gestire megli oil nuovo strument ooccorre prima cancellaregli obblighi di pubblicit ànon imposti dalla legg e

    : :. :

    può operare una semplificazio-ne interna: molte pubblicazionidipendono da statuti, regola -menti e prassi che possono esse -re modificate; l'ultimo passag-gio è adeguare il regolamento ,che dovrebbe occuparsi soprat-tutto di due aspetti .

    Il primo, ovvio, è l'individua-zione degli atti che devono esse -re pubblicati sull'albo : meglio li-mitarsi a quelli obbligatori perlegge, utilizzando per gli altri at -ti forme diverse di pubblicità ,sempre ricorrendo al sito istitu-zionale.Il secondo aspetto da re-golare sono le garanzie legali .Per la pubblicazione legale nei

    siti istituzionali occorre fissar enel regolamento le modalità tec -nologiche per garantire la prove-nienzae l'integrità dei documen-ti con modalità comunque chene semplifichino sia la fruizionesia la messa in rete. Per esempiole copie conformi con firma digi -tale danno elevate garanzie, m arichiedono molto impegno orga-nizzativo e compromettono l afacilità di accesso . Il passaggiotecnico più rilevante è questo,ma bisogna arrivarci dopo averdrasticamente ridotto le tipolo-gie di documenti da pubblicare .

    Questo percorso di lavoro ri-chiede alcune valutazioni più ge -nerali . L'albo pretorio è il termi-nale informativo di procedur eche hanno iter diversi tra di loro;alcuni procedimenti godono gi àdi un elevato trattamento infor-matizzato, altri no . Unificare ilterminale informativo di questiprocedimenti senza interveniresul loro percorso potrebbe ave -re costi elevati e scarsi risultati .Il sito web è il naturale apprododi documenti il cui percorso for-mativo è sostanzialmente di na-tura informatica, mentre lapub-blicazione di atti costruiti in unpercorso cartaceo è un adempi-mento ulteriore. La direzioneobbligata è quindi il potenzia-mento dell'informatizzazion edei procedimenti a monte dell apubblicazione. Per arrivare aquesto risultato occorre peròuna semplificazione anche dell enorme statali.

    RIPRODN7IONE RISERVATA

  • Vincoli di finanza pubblica . Dubbi sull'inclusione nel calcolo di sponsorizzazioni, straordinari elettorali e compensi Ista t

    Tagli al personale «progressivi' »Le riduzioni di spesa vanno sempre operate rispetto all'anno precedent e

    Giantuca Bertagn a

    La materia delle «spese d ipersonale» degli enti locali èsemprepiù complessa, soprat-tutto alla luce delle ultime in-terpretazioni della sezione Au-tonomie della Corte dei conti ,chiamata sempre più spesso adirimere i dubbi delle sezion iregionali (si veda anche Il So-le 24 Ore del 23 gennaio) ; espesso una nuova interpreta-zione cancella una tesi ormaiconsolidata .

    Nelle ultime deliberazionidiffuse si va a 36o gradi. Base di

    STRADE DIVERGENTI

    I nuovi orientamentidella Corte dei conticontrastano con i criteri usat idalla stessa magistratur anei questionari sui bilanc i

    . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . ..

    calcolo, voci da includere, vali-dità dell'obbligo di riduzion edella spesa di personale sull espese correnti, calcolo allarga-to sulle Aziende pubbliche.

    Per gli enti soggetti al patt odi stabilitàl'incertezzamaggio-re è sicuramente quella collega-ta all'aggregato di spesa d aprendere come riferimento pereffettuare la riduzione dell aspesa. Dubbi esaltati dai que-stionari che gli enti inviano subilanci e rendiconti, dove appa-re la possibilità di scegliere l'an-no rispetto al quale calcolare l ariduzione. L'Anci ha sempre af-

    la percentuale, successivame n -te ne hanno fatto una regola diprudenza alla quale, in attesadel Dpcm, è meglio attenersi . Igiudici della Lombardia hannogiustamente precisato che nelrapporto l'attenzione va postasoprattutto al numeratore, cioèalle spese di personale .

    L'altra questione, quella del -le voci da includere nel calcolo ,è forse quella più indetermina-ta . Posto che qualsiasi confron -to debba avvenire con dati omo-genei, è sempre più difficile di-stricarsi nella scelta delle vocida prendere in considerazione .La sezione Autonomie ha infat -ti escluso dal calcolo gli incenti -vi per la progettazione (ex Mer-loni), i diritti di rogito corrispo-sti al segretario, gli incentivicorrelati ai maggiori accerta -menti dei tributi locali. Le pri-me in quanto trovano allocazio -ne nel titolo II delle spese di in -vestimento, le altre in quant osono correlate a entrate specifi -che derivanti dall'esterno del -l'amministrazione. Se così fos-se, gli enti hanno già pronto unaltro elenco di possibili speseda escludere: sponsorizzazioni ,compensi Istat, straordinari oelettorale rimborsato, incentiviper le pratiche comunitarie de -gli uffici anagrafe, eccetera.

    Non resta all'autonomia del -l'ente che fare scelte costanti, lo -giche e razionali valide nel tem -po per poter confrontare sere-namente la propria virtuositàsulle spese di personale.

    fermato, che non essendo previ-sto un anno di riferimento pre-stabilito, il raffronto può essereoperato rispetto a qualunqueanno . La sezione Autonomie,con le deliberazioni 2 e 3 de l2010 opta invece per una ridu-zione «progressiva e costante»rispetto all'anno precedente.Affermazione di certo in lineacon una volontà di contenimen-to delle spese a livello generale,ma con un difetto : quello di so-vrapporre obiettivi e risultati.Se infatti l'obiettivo di ciascunanno è il risultato del preceden-te, è evidente che all'ente con-viene sì ridurre la spesa, manon di tanto, giusto di quel chebasta per il rispetto dei vincoli .Insomma: va bene essere vir-tuosi, ma non troppo.

    La stessa deliberazione 3 af-fronta anche la questione de lDpcm, ma soprattutto dell'im-mediata operatività dell'obbli-go di riduzione del rapporto traspese di personale e spese cor-renti che ha allarmato divers ienti soprattutto con riferimen-to alle politiche del fondo dellerisorse decentrate . I giudic icontabili hanno sottolineat oche al momento è il comma 557il riferimento assoluto da pren-dere per la riduzione delle spe-se ; rimane però il divieto di as-sunzione per gli enti che fin daora hanno il rapporto spese d ipersonale su spese correnti aldi sopra del 5o per cento . Sull'ar-gomento le Sezioni regionalihanno sancito dapprima l'obbli-go di riduzione immediata del- RIPRODUZIONE RISERVATA

  • Riforma Brunetta, Subito online le informazioni su premi e valutazion i

    Trasparenza immediata negli enti

    Arturo Bianc o

    La necessità di garantirecon la pubblicazione sul sitointernet istituzionale la traspa -renza delle informazioni sull avalutazione e sulla contratta-zione decentrata costituisceuna delle novità di maggiore ri -lievo contenute nel Dlg s150/2009 ; come ha chiarito l aFunzione pubblica nella circo -lare 1/2010 (su cui si veda an-che Il Sole 24 Ore del 17 genna-io), la nuova normativa preve-de un'applicazione immedia-ta e molto ampia .

    L'obbligo di dare pubblici-tà agli esiti delle valutazioni ,ai metodi utilizzati, agli effet -

    centrati e clausole in pales econtrasto con le aperture con -tenute nei contratti nazionalia istituti meritocratici .

    Con la circolare n. 1/2010 l aFunzione pubblica ha datouna lettura ampia dell'obbligodi pubblicità delle informazio -ni sulla valutazione, stabilen-do che anche gli enti locali de -vono pubblicare l'elenco dell einformazioni che l'articolo n ,comma 8, del Dlgs 150 impon ealle amministrazioni statali.

    Anche per gli enti locali ilmancato rispetto di quest ivincoli fa scattare il diviet odi erogazione dell'indennitàdi risultato.

    guare le risorse nel fondo pe rla contrattazione decentrata .Non appena la Funzione pub-blica avrà predisposto i model-li, dovranno essere pubblicat ianche i seguenti documenti : l arelazione illustrativa, il model-lo di valutazione da parte de icittadini e i giudizi espressi .

    La relazione illustrativa do-vrà spiegare gli effetti che i lcontratto decentrato vuol eprodurre sul migliorament odella qualità dei servizi eroga-ti . Il modello di valutazione do-vrà infine consentire ai cittadi-ni di esprimersi sull'effettiv oraggiungimento delle finalit àdichiarate di miglioramentodella qualità dei servizi .

    ti sul trattamento accessorio ,agli esiti dei contratti decen-trati sulla qualità ed efficien -za dei servizi erogati costitui -sce sicuramente l'innovazio-ne che produrrà i maggiori ef-fetti concreti nei comporta -menti quotidiani .

    Fino a oggi le informazionisugli esiti delle valutazioni so -

    Ci RIPRODUZIONE RISERVATA.. .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .

    Nel decreto legislativo no nci sono termini diversi di en-trata in vigore, per cui quest einformazioni devono esser erese disponibili immediata-mente ; ovviamente nel 2010 Sideve dare conto delle metodo-logie utilizzate prima dell'ade -guamento al Dlgs 150, che re-gioni ed enti locali devonocompletare entro l'anno .

    Occorre pubblicare da subi-to anche le informazioni sull acontrattazione, in particolareil testo dei contratti decentra-ti, nonché la tabella 15 e la sche -da 2 del conto annuale del per -sonale (obbligo peraltro già in -trodotto dal Dl 112/2008) .

    I revisori dei conti sono te-nuti a vigilare sull'applicazio-ne di tali informazioni e l amancata pubblicazione deter-mina la impossibilità di ade -

    www.ilsole2Aore.com/normeIl testo della circolar e

    no circolate solo riai valutato -ri, i valutati e la giunta, senzache nessun altro - spesso nep-pure i consiglieri - avessero adisposizione queste informa -zioni . Anche le notizie sugl iesiti della contrattazione re-stavano circoscritte tra poch isoggetti, cioè la giunta, i diri-genti e i sindacati ; nella granparte dei casi lo stesso consi-glio non ne era informato .

    E evidente che la circolazio-ne limitata di queste informa-zioni ha incoraggiato compor -tamenti discutibili, cioè valu-tazioni di eccellenza per quas itutti i dirigenti e dipendenti,costi eccessivi dei contratti de -

    li al person .ale VA SSÌCssìV

  • press LITE011021201 0 Il Sole 9,((I)ME

    Prove tecnicheper misurarele performanc enegli uffic i

    Annalisa D'Amat o

    L'applicazione del Dlgs150/2009 nelle amministrazionilocali è caratterizzata dapeculia-rità relative alla tempistica eall'esercizio della potestà regola-mentare propria degli enti loca-li, peculiarità che saranno appro-fondite nell'ambito del conve-gno Anci il prossimo 4 febbraioa Roma. L'iniziativa costituisc eil primo incontro tematico pe rl'avvio della sperimentazionedella rilevazione delle perfor-mance dei comuni, prevista dalprotocollo d'intesa Anci - mini-stero della Pubblica Ammini-strazione per l'attuazione dellariforma Brunetta siglato lo scor-so9ottobre . Nelcorso dell'even-to, saranno illustrate le caratteri-stiche del modello, i tempi dellarilevazione, gli obiettivi finali e i

    vantaggi per i comuni aderent ialla sperimentazione. L'eventosarà anche l'occasione per ap -profondire contenuti delle Li-nee guida Anci per l'interpreta-zione e l'applicazione della rifor-ma, con particolare riferiment oalle modalità di revisione dei re-golamenti e all'applicazione d ispecifici istituti .

    C RIPRODUZIONE RISERVAT A

    .. . . .. . .. .. . .. . . . . . .. .. ... .. .. . . .. .. . .. .. .. . .. .. .. .. . . .. .. . .. . .. .. ..

    Gli OIVa Si richiede se il termine perlacostituzione dell'organism oindipendente di valutazione dellaperformance pergli enti locali (aseguito dell'adeguamento dei propriordinamenti alle norme del Dlgs n.150/2009) debba essere quello del 31dicembre2010 aisensidell'articolo31 comma 4, ovvero quello del30aprile2010 ai sensi dell'articolo 3 0comma 2 del citato decreto, tenendoconto che tale articolo 30 rientra nellapotestà legislativa esclusiva dell oStato come precisato dallo stess odecreto all'articolo 74 comma/ .

    l'interpretazione dell edisposizioni in oggetto appare molt ocomplessa in quanto sussiste una

    evidente contraddizione tra i ltermine di adeguamento ai principidefiniti dal Titolo II recat odall'articolo 31 e la contestualeimposizione all'articolo 30 di u ntermine intermedio di adeguamentoa singole disposizioni di dettaglio . Aparere di chi scrive, dunque, occorrecertamente rispettare l'obbligo dirivedere i Nuclei di valutazion erendendoli conformi ai principirecati dal decreto mentre non appar echiara la cogenza della tempistica dicui all'articolo 30, fermo restand ol'obbligo di osservare unatempistica tale da consentir ecomunque l'implementazione de lsistema, a regime, dal l °gennai o2011 . In ogni caso relativamente alleproblematiche interpretative eapplicative poste dal Dlgs n.150/2009 si fa presente che, i nattuazione del Protocollo del 9ottobre ultimo scorso siglato tra Ancie ministero della Funzione pubblica ,è stata istituita presso l'Ami unacommissione che a breve licenzierà ,d'intesa con il dipartimento dellaFunzione pubblica, le linee guida pe rl'attuazione delle disposizione de ldecreto 150/2009 presso gli Entilocali . Si consiglia pertanto l'ente di

    attendere tali linee guida prima d iadottare provvedimenti attuativ idella riforma, laddove, owiamente ,non si tratti di disposizioni d iimmediata applicabilità .

    Il requisito della residenza» Questo ente vorrebbe bandire unconcorso per operatore specializzato,cantoniere categoria B3 inserendocome requisito obbligatorio per lapartecipazione oltre alla licenza discuola media, la patente anche laresidenza nel comune che indice ilconcorso. Èpossibile, ai sens idell'articolo51 del Dlgs n.150/09,inserire il requisito della residenzacome un requisito obbligatorio o è unrequisito da prendere in esame solo incaso di parità di merito?Sarebbepossibile, in riferimento aun'altraselezione pubblica (istruttoredirettivo DI ufficio tecnico) inserirecome requisito obbligatorio laresidenza in un comune che è distanteal massimo 50 km dall'ente che indiceil concorso?w In merito al quesito posto si ritien eche il tenore letterale dell'articolo 51del Dlgs n.150/2009, d'integrazionedell'articolo 35 del Dlgs n .165/200 1sembrerebbe consentire l a

    previsione della residenza com erequisito obbligatorio ma solo edesclusivamente nei casi, circoscrittie motivati dall'Amministrazione, i ncui tale requisito sia strumentaleall'assolvimento di servizi altriment inon attuabili o almeno non attuabil icon identico risultato.

    «Il Sole 24 Ore del lunedì»pubblica in questa rubrica unaselezione delle risposte fornitedall'Anci ai quesiti (che quiappaiono in forma anonima) degliamministratori locali. I comunipossono accedere al servizi o«Anci-risponde» — solo se son oabbonati — per consultare labanca dati, porre domande ericevere la risposta, all'indirizzointernet web www .anciteLft .I quesiti non devono, però ,essere inviati al Sole 24 Ore . Perinformazioni, le amministrazion ipossono utilizzare il numero ditelefono067629110 l'e-mail«ancinsponde@ancitel .it» .

  • press LITE01 /02/2010 Il Sole 3,t'I)RE

    INTERVEN70

    I confini fra giudiceordinario e contabile

    . .. . .. .. .. .

    .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. ..di Massimiliano Atelli

    Le ultime decisioni dell aCassazione relative all agiurisdizione della Corte

    dei conti sulle società a parteci-pazione pubblica (sentenza26805/2009 e ordinanze 26834 e27092/2009, analizzate sul Sole24 Ore del18 e del 25 gennaio) la-sciano aperti alcuni problemi .

    In primo luogo, per le Sezio-ni unite il danno di cuiilpm con-tabile può perseguire la ripara-zione dinanzi alla Corte dei con-ti non è, in sostanza, diverso daquello che sarebbe stato aziona-bile da un socio privato in unasocietàprivata . Ciò vale anzitut-to per il danno all'immagine per -ché l'azione erariale tendente alsuo ristoro non pone, perla Cas-sazione, un problema di concor -renza con quelle previste dagliarticoli 2395 e 2476, comma 6del Codice civile . Ma pare rife-rirsi anche al danno da omess oesercizio, da parte dell'ente pub-blico socio, dell'azione socialedi responsabilità (articoli2393-bis e 2476, comma 3, de lCodice civile) nei limiti in cuine è ammessa l'esperibilità daparte di una minoranza di soci odi ciascun socio .

    Da questa impostazione deri-va l'ammissibilità .dell'eserciziodell'azione "pro socio" da partedell'azionista pubblico anche inparallelo all'eventuale eserciziodell'azione erariale (in funzionedel ristoro dell'identico dannoall'immagine) da parte del pmcontabile. La prima è peròun'azione civile da esperire di-nanzi al giudice penale, le deci-sioni della Cassazione (in con-trotendenza rispetto agli orien-tamenti precedenti) andrann orilette alla luce della sentenza272/2007 con cui la Corte costi-

    tuzionale ha chiarito come si ap-plichi in simili casi l'articolo 538,comma2, del Codice di procedu-ra penale; con la conseguenzache il giudice penale non puòspingersi al di là della condannagenerica, spettando la cognizio-ne sulla richiesta risarcitoria so-lo alla Corte dei conti.

    Appare poi riduttivo ritenereche l'articolo 16-bis della legge31/2008 affermi in via definitivala giurisdizione della Corte de iconti sugli organi sociali (ai qua -li solo si riferisce) delle società apartecipazione pubblica, e, allostesso tempo, ne riduca l'ambitoal solo danno all'immagine del -l'ente pubblico socio.

    In terzo luogo, l'impressioneè che le sezioni unite abbianoconsacrato la formula del giudi -zio per danno erariale avente aoggetto la sussistenza dei pre-supposti per la declaratoria del -la responsabilità dei componen-ti gli organi sociali nei confront idella società, demandando quin-di alla Corte dei conti, la verific adella loro ricorrenza nell'ambi-to dei processi contabili per il ri-storo del danno derivante dal-l'omesso esercizio da parte del -l'ente pubblico socio dell'azion esociale di responsabilità. In altr itermini la Corte dei conti, nellostesso momento in cui esce d iscena ai fini della valutazione di-retta e immediata sulla respon-sabilità degli organi sociali neiconfronti della società per dan-no erariale derivante da atti ocomportamenti imputabili allasoc ietà medesima, diviene giudi-ce unico - in via indiretta e me-diata - dello stesso aspetto sulquale nonhapiù titolo apronun-ciarsi invia diretta e immediata.

    e RIPRODUZIONE RISERVATA

  • press LITE01 /02/2010 Il Sole 34.('J

    Tal. Perugia

    L'offerta«blinda»la proceduradi garaVittorio Itali a

    en È illegittima la deliber adi un dirigente comunale ch eha annullato il bando di gar aper la vendita di un immobil edel patrimonio disponibile diun comune e ha stabilito - do-po che era stata presentat aun'offerta - di non procedereall'aggiudicazione .

    Così ha deciso il Tar Um-bria-Perugia, nella sentenz a819/2009, che ha stabilito al-cuni importanti principi sui li -miti dell'attività amministra-tiva contrattuale del comune .Il caso riguardava una proce-dura di alienazione, iniziatacon un bando, di un terren odi proprietà del comune . Aquesta procedura di gara ave-va partecipato una sola perso-na, presentando una congruaofferta . Ma il comune, per ra-gioni che non emergono dal-la narrativa di fatto della sen-tenza, ha preferito dare que-sto terreno in locazione a unaltro soggetto privato. Il diri-gente ha quindi deliberato d inon dar corso all'aggiudica-zione e di annullare il bandodi gara. La persona che avevapresentato l'offerta ha impu-gnato la delibera del dirigen-te, e ne ha chiesto l'annulla -mento. I giudici hanno accol-to il ricorso, e hanno argo-

    mentato seguenuo quest opercorso logico : i) Il comuneè un ente pubblico che, anchequando agisce in base alle re-gole del diritto privato, è tenu -to a rispettare i canoni fonda-mentali dell'azione ammini-strativa, e tra questi-vi son ol'imparzialità e il buonarida ,mento, inteso come il perse-guimento dell'interesse pub-blico oggettivamente consi-derato ; 2) Ogni scelta del co-mune deve essere basat asull'interesse pubblico, e de-vono essere tutelate anche le«controparti negoziali», chehanno unalegittima aspettati -va a che il comune agisca sei -tanto per l'interesse pubbli-co; 3) Il bando poteva esser eannullato "prima" dell'esperi-mento della gara, ma non «do -po che era stata presentatal'offerta», perché la person ache l'aveva presentata avev amaturato una legittima aspet-tativa a concludere il contrat -to; 4) In conseguenza, la deli-bera che cancella il bando d igara è illegittima e deve esse-re annullata. La sentenza èesatta . L'aspettativa del priva-to si traduce in una posizionegiuridica che può essere fatt avalere, come interesse legitti-mo, davanti al giudice ammi-nistrativo . La "buona fede" èun dovere che spetta al priva-to e alla pubblica amministra-zione, ed entrambi possonopretenderne l'osservanza . Lapubblica amministrazione s ideve "fidare" del privato, maanche il privato deve avereun "affidamento" nel compor-tamento della pubblica ammi-nistrazione, che deve agire in"buona fede" e con l'unicoobiettivo della realizzazionedell'interesse pubblico.

    RIPROOOZIONE RISERVATA

    Pa • ina 18

  • press LITE01 /02/2010 Il Sole 3,t'I)MTribunale Bologna . Lo stop non è automatico

    Niente nullità per il derivatoche non passa dal consiglioDomenico Gaudiello

    Gli enti locali potevanooperare in derivati anche pri-ma della normativa di settor edettata dal Dm 389/2003, e ladelibera consiliare non era in-dispensabile nemmeno in ca-so di upfront (cioè di "antici-pi" da parte della banca) .

    Con queste motivazioni iltribunale di Bologna, con l asentenza 524.4/2009, ha boeciato le pretese del comunedi Cattolica che aveva chie-sto l'annullamento di tr eswap sottoscritti con Bnl ne lil 2003 e 2004.

    In primo luogo, il comunesosteneva che il consiglio si sa -rebbe dovuto pronunciare sui

    contratti, vista la presenza d ipagamenti upfront, che hannocaratteristiche assimilabili aquelle di un finanziamento (ra-gionamento condiviso in pas -sato anche dalla Corte dei con-ti) ; il consiglio è infatti l'unicoorgano abilitato a pronunciar-si sull'indebitamento. Il tribu-nale ha negato quest'obbligo ,perché glì articoli 42 e 2020 del

    AZIONI SENZA LIMITII magistrati conferman oche i comuni potevanosottoscrivere swa panche prima del varodelle norme di settore

    Dlgs267/2000 non prevedonol'obbligo di adottare con deli-bera di consiglio la decision edi concludere uno swap. Nonè poi possibile ricorrere a in-terpretazioni analogiche sull amateria, su cui il legislatore hadettato norme molto specifi-che ; solo conia legge 203/2008si è chiarito che gli upfrontvanno considerati e contabiliz-zati alla stregua delle altre or-.medi indebitamento.

    Il comune riteneva poi che ,prima dell'entrata in vigor edel Dm 389/2003, gli enti nonpossedessero la capacità d isottoscrivere strumenti deri-vati ; dopo l'entrata in vigoredel Dm, poi, due dei tre con-

    tratti già sottoscritti sarebbe-ro dovuti automaticamente es -sere considerati nulli in quan-to non più conformi alle nor-me sopraggiunte . Il tribunale ,al contrario, ha accertato chegli enti locali possedevano lagenerale capacità di conclude-re contratti derivati e che i lDm 389 non può essere consi-derato retroattivo. Negata ,poi, anche la presunta violazio -ne delle norme allora vigent i(in particolare il Tuf e il regola-mento Consob 11522/1998) ri-guardanti il rilascio della di-chiarazione di «operatore qua-lificato» da parte del dirigenteincaricato del settore finanzia -rio . La Corte, infatti, ha ravvi -sato che la competenza del di-rigente a sottoscrivere la di-chiarazione di operatore quali -ficato in nome del comune fos -se insita nel fatto che anche al-tri organi (prima fra tutti l agiunta) avessero approvato lasottoscrizione dei contratti de -rivati con Bnl .

    e RIPRODUZIONE RISERVATA

    Validità ampia

    I principi fissati dalla sentenzadel tribunale di Bologn a

    Gli enti localiavevano la capacitàdí operare inderivati anch eprima del var odel Dm 389/2003,che ha fissat ola normativa. di dettagli o

    Il mancatopronunciament odel consigli ocon deliberanon è causadi nullitàdel contratto

    Pagina 18

  • press LITE01/02/2010 Il Sole 3,t'I)RE

    Corte dei conti/1 . I rischi relativi all'esecuzione dell'opera non possono ricadere sull'ente pubblic o

    Test di convenienza per il leasingOperazione bocciata se il ricorso al debito è più vantaggios o

    Patrizia Ruffiniwa b Sono almeno sei i requisit ida verificare prima di fare ricor-so al leasing immobiliare in co-struendo, il contratto con cui unsoggetto concede in godiment oall'ente un'opera pubblica o d ipubblica utilità dietro pagamen-to di canoni prefissati per un de-terminato periodo, al terminedel quale è previsto il riscatto aun prezzo prestabilito . A elen-carli è la sezione regionale Lom-bardia della Corte dei conti, nel -la deliberazione 1139/2009 .

    La Corte, preoccupata per lapotenziale interferenza con i lpatto di stabilità, con la discipli-na dell'indebitamento e con leregole di sana gestione finanzia -ria, boccia l'operazione esamina-ta (un ampliamento da 98omilaeuro) per la mancanza nel con-tratto di alcuni presupposti fon-damentali, in aggiunta a quelliprevisti dalla normativa (artico-li 3, comma 15-bis e 16o-bis de lDlgs 163/2006) .

    Quali sono dunque gli elemen -ti indispensabili per il leasing?

    Primo : l'opzione per il riscat-

    to dell'opera deve essere una fa-coltà riconosciuta all'ammini-strazione pubblica, che al termi-ne della locazione può decider ese acquisire l'opera a un prezzoprefissato oppure restituire i lbene al locatore. Eventuali clau-sole che prevedano un obbligodi riscatto fanno venir meno l'es-senza del contratto di leasingim-

    .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .

    LIBERTÀ DI SCELTIL'accordo può preveder eun'opzione dell'ent eper il riscatto del ben ema senza imporrealcun obbligo. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .

    mobiliare in costruendo .Il bene oggetto della locazio-

    ne finanziaria, poi, deve esseresuscettibile di formare oggett odi proprietà privata, poiché i lsoggetto. locatore è proprietari ofino all'eventuale esercizio de ldiritto di riscatto . Non posson oquindi formare oggetto del con-tratto di leasing i beni rientranti

    nel demanio pubblico necessa-rio (articolo 822, comma i del co -dice civile) o i beni facenti part edel patrimonio indisponibile, inquanto non commerciabili .

    L'opera pubblica va realizzatasu un'area nella disponibilit àdell'aggiudicatario, che potrà ac-quisirla mediante acquisto o tra-mite procedura espropriativa di-sposta in favore del soggetto rea-lizzatore dell'opera; oppure ,l'opera è da realizzare su un'areadi proprietà dell'ente pubblico ,mediante la concessione di un di -ritto di superficie . In quest'ulti-mo caso, però - ammoniscono igiudici contabili - occorre che ildiritto reale sia concesso per unperiodo considerevolmente piùlungo di quello previsto per ilcontratto di locazione finanzia-ria, cosicché il bene conserviun'apprezzabile valore di merca-to nel momento in cui spira il ter-mine del contratto di locazione .Se infatti ci fosse coincidenza frai due contratti, allo scadere del di -ritto di superficie l'ente pubblic onon solo riacquisterebbe la pie-na proprietà dell'area, ma anche

    dell'opera realizzata sulla stessa ,indipendentemente dall'eserci-zio del diritto di opzione.

    La scelta del leasing deve inol-tre superare i test di convenien-za dal punto di vista sia finanzia-rio sia economico, rispetto alle al -tre modalità utilizzabili in astrat-to, compreso il ricorso a indebita-mento . La valutazione deve esse-re compiuta conteggiando nonsolo gli interessi, ma tutti i costidiretti o indiretti .

    I rischi inerenti l'esecuzionedell'opera e quelli relativi alla suagestione non devono ricaderesull'ente pubblico, altrimentil'operazione deve essere inqua-drata, e conseguente contabilizza-ta, come indebitamento . Gli entiche non possono finanziare inve-stimenti tramite il debito per pre-cedenti violazioni del patto o pe ril mancato rispetto dei parametr iprevisti dall'articolo 204 del Dlg s267/2000, infine, non possono fa-re ricorso al leasing immobiliarein costruendo per realizzare ope-re pubbliche ; sarebbe un'elusio-ne dei vincoli di fmanza pubblica.

    © RIPRODUZIONE RISERVAT A

    I requisitiLe caratteristiche necessarie a icontratti di leasing in costruend o

    Convenienza maggiorerispetto al debit o

    Ente estraneo ai rischisulla realizzazionedell'opera

    Nessun bloccoall'indebitamentodell'ent e

    Riscatto dell'operasolo opzionale

    Il bene può diventareproprietà privata

    Area nella disponibilit àdell'aggiudicatario

    Pagina 18

  • press LITE01 /02/2010 Il Sole 3,t'I)RE

    Corte dei conti/2 Sanità in rosso

    Troppa politicanei controllisulle spese regionaliStefano Pozzoli

    La delibera 22/2009/G del -la Corte dei conti sulla gestionedelle risorse per la riduzione deldisavanzo sanitario in Lazio ,Campania, Sicilia, Abruzzo eMolise (si veda Il Sole 24 Ore de l19 gennaio) offre uno spaccatoche lascia allibiti da molti puntidi vista, sia per le risorse in cam -po nel settore sanitario (oltr eioo miliardi statali nel solo2008) sia per la leggerezza concui sembrano amministrate al -cune zone del paese .

    Gli aspetti che qui si voglionoanalizzare sono però quellidell'efficienza contabile edell'efficacia dei controlli; è chia-ro, infatti, che il deficit di gover -nance affonda le radici in una to-tale inaffidabilità delle informa -zioni elaborate dalle Asl, co nconseguente mancata di consa-pevolezza della situazione d aparte di regione e governo .

    La relazione (president eGiorgio Clemente, relatori Al -do Carosi e Maria Teresa D'Ur-so) analizza spietatamente tal iproblemi ; il dato più eclatante èla presa d'atto da parte del mini-stero dell'Economia che man-chino diffusamente notizie cer-te sull'ammontare dei debiti del -le aziende, al punto che lo stes-so ministero condiziona l'ade-sione al piano di rientro da par-te delle regioni all'accettazionedell'intervento di un «adviso rcontabile» per la ricognizionedel debito e per l'implementa-zione di un sistema adeguato d icontabilità direzionale . Il risul-tato, per quanto approssimati-vo perché fondato sudati regio-nali, è di per sé stupefacente: ol-tre il 20% di "errori", con miglia-ia di fornitori e centinaia di mi-lioni di debito che emergon odalle nebbie dell'approssima-zione contabile .

    La prima questione è se tutt ociò dipenda dall'adozione dellacontabilità di tipo privatistico.A questo proposito va detto cheogni contabilità può essere falsi-ficata o, semplicemente, tenutamale . Accade nei comuni, cheadottano la contabilità finanzia-ria, e succede nelle Asl, dove s itiene una contabilità economi-co-patrimoniale . Il risultato è il

    medesimo : una contabilità falsanon fornisce informazioni ido-nee a prendere decisioni .

    L'altra questione, ancora piùimportante, è «come può succe-dere una cosa del genere» . Man-cano gli anticorpi per evitar eche la contabilità delle Asl di in-tere regioni siano del tutto inat-tendibili.Il tema è quello dei con-trolli amministrativi e contabili,che la riforma delle Asl ha circo -scritto al solo collegio sindacale .

    La credibilità di quest'organoè però tale che, nota la Corte,non è stato neppure coinvoltonella ricostruzione del debito.Aldilà dei profili di responsabili-tà, è da chiedersi perché mai i lcollegio sindacale brilli per l asua inefficacia.

    Dipende, chiaramente, dai

    . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .

    EFFETTI SCARSI

    L'inchiest asull'extradeficit della sanit àdimostra l'inefficaci adelle verifiche affidat eal collegio sindacal e

    suoi membri, e quindi dai criteridi nomina, che arrivano a un ri-sultato che ne dimostra oggetti-vamente l'inutilità. Sarebbequindi necessario slegare il col-legio dalla nomina politico-terri-toriale di tre su cinque membri(due della regione e uno dei sin-daci), perché è chiaro che i mem-bri si sentono condizionati dachili affida loro l'incarico .

    Gli altri due però, sono di no-mina ministeriale (uno dell'Eco-nomia) ; se questi sono i risultati ,non si comprende perché la ri-forma della contabilità abbiaprevisto un revisore dell'Econo-mia in tutte le Pa. Soprattutto, an-drebbe chiarito che partecipareal collegio sindacale non signifi-ca, come curiosamente si ritro-va nelle osservazioni dell'Econo -mia, avere una mera funzione«di intermediario e tempestiv oinformatore dello stato», macomporta il dovere (e la respon-sabilità) di fare ispezioni, verifi-che contabili e agire quando si in -dividuano irregolarità.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

  • press LITE01 /02/2010 Il Sole 3,t'I)MAuthority contratti . Anche il non profit può partecipar e

    Gare aperte all'impresa socialeAlberto Barbiero

    Il novero dei soggetti ch epossono partecipare a gare diappalto comprende anche l eimprese sociali.

    L'Autorità per la vigilanzasui contratti pubblici ha pro-dotto con il parere 119/200 9un'ulteriore interpretazione in-novativa nel solco della line adi individuazione dei soggettiche possono prendere parte agare di appalto, soprattutto perl'affidamento di servizi .

    La posizione dell'Authori-ty presuppone che l'articolo

    34 del codice dei contratt ipubblici (contenuto nel Dlgs163/ 2006) abbia una portatalimitata e non coerente con l anozione comunitaria di ope-ratore economico-prestatoredi servizi .

    Tali valutazioni hanno re-centemente trovato sostegnonell'intervento della Corte digiustizia Ue, sezione IV, con l asentenza 23 dicembre 2009 SUI-

    causa C-3o5/o8 .In questa pronuncia è stata

    affermata lapossibilità, per or -ganismi no profit e senza con-

    notazione di impresa (come leuniversità e gli istituti di ricer-ca) di prendere parte a gare, ri -conoscendo la configurazionelimitante dell'articolo 34 del D1 -gs 163/2006, riferito invece aisoli soggetti con natura im-prenditoriale .

    L'Authority degli appalti haanalizzatola posizione partico-lare delle imprese sociali, disci -plinate dal D1gs 155/2006: laparticolare normativa consen-te che questi operatori econo-mici possano esercitare attivi-tà di impresa in settori con par-

    ticolare finalizzazione .A tali organismi è infatti rico -

    nosciuta la legittimazione aesercitare invia stabile e princi -pale un'attività economica orga-nizzata al fine della produzioneo dello scambio di beni o serviz idi utilità sociale, diretta a realiz -zare finalità di interesse genera -le e con particolari requisiti, in-dicati negli articoli 2, 3 e 4 de lmedesimo decreto legislativo.

    La configurazione dei setto-ri resa dall'Authority è molt oampia, tanto da far rientrarenegli stessi anche le attivitàtecniche e complementari alperseguimento delle finalit àdi tutela sociale .

    0 RIPRODUZIONE RISERVATA

    www.ilsole24ore.com/normeIl testo della sentenza

    Il decreto

    Il decreto legislativo 24 marzo2006, n .155, recante«Disciplina dell'impres asociale, a norma della legge13 giugno 2005, n . 118»,ha dato pratica attuazione allanozione di impresa sociale;riconoscend oalla stessa la tegittimazionea esercita re in via stabilee principale un'attivit àeconomica organizzataalfine della produzioneo dello scambio di benio servizi di utilità sociale ,diretta a rea lizzare finalit àdi interesse generaleecon particolari requisiti

    Pagina 18

    Indice Il Resto del Carlino RavennaPrima Pagina: Rischio gelo dopo la neve (Prime Pagine)

    Il Corriere Romagna di RavennaPrima Pagina: Fa catturare i rapinatori ma viene arrestato (Prime Pagine)

    La Voce di Romagna Ravenna Prima Pagina: Gatti indagato minaccia querele (Prime Pagine)

    Il Sole 24 OreIl welfare del futuro progettato dal cittadino (Pubblica Amministrazione)Alle urne con tagli fiscali e assunzioni facili (Pubblica Amministrazione)La competenza statale non è in discussione (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Danni dal Comune anche se la strada è proprietà privata (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Sei ritocchi alle norme locali (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Gestioni autonome sul bonus progetti (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Il rimborso Tia non può tralasciare la detraibilità Iva (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Serve una norma per le sanzioni (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Statuti da rivedere per l'albo elettronico (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Tagli al personale progressivi (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Trasparenza immediata negli enti (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Anci risponde (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: I confini fra giudice ordinario e contabile (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: L'offerta blinda la procedura di gara (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Niente nullità per il derivato che non passa dal consiglio (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Test di convenienza per il leasing (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI: Troppa politica nei controlli sulle spese regionali (Pubblica Amministrazione)NORME E TRIBUTI:Gare aperte all'impresa sociale (Pubblica Amministrazione)