rassegna stampa Cenacolari 2012
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RASSEGNA STAMPA
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CIBO E TRADIZIONI CULINARIE: DA OGGI A DOMENICA OSPITI DA
VARIE REGIONI D'ITALIA ALLA CONFRATERNITA DEI CENACOLARI
DELL'ANTICA CONTEA PRESSO LA SEDE DI RAGUSA IBLA. RAGUSA - Si incontrano per conoscere sapori e tradizioni culinarie. Arrivano da varie aree d'Italia e verranno a far visita, da oggi e fino a domenica, ai "fratelli" della Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, nella sede di Ragusa Ibla, in occasione del "Gran Capitolo d'Estate", ovvero la manifestazione conclusiva di un anno di attività di ricerca e pratica culinaria. Si tratta di quindici delegati delle varie confraternite presenti in Italia, che saranno per qualche giorno in provincia di Ragusa alla scoperta non solo dei sapori e del gusto ma anche del territorio. Sono state infatti programmate visite guidate nei luoghi simbolo del barocco ibleo, da Ragusa Ibla a Modica, a Scicli oltre che alcune cene all'interno dei ristoranti tipici. Ci sarà inoltre una degustazione di formaggi siciliani presso la nuova Cacioteca Regionale Siciliana, accanto al Corfilac, e visite guidate e degustazioni di vino presso l´azienda Poggio di Bortolone e di oli dop presso il frantoio Gulino. Sabato sera, nei suggestivi locali della Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, a Ibla in via del Mercato, si terrà la cena di gala alla presenza degli ospiti che vengono dalle varie regioni d'Italia e naturalmente dei soci locali. Sarà una cena tutta ispirata a Tommasi di Lampedusa, con la cucina del Gattopardo, con pietanze ricercate ma sempre attenti a rispettare le tradizioni ritrovate in antichi manoscritti o tramandate di generazione in generazione. Ad accogliere i delegati italiani ci saranno tutti i soci di Ragusa e i vertici della Confraternita iblea, ovvero il presidente Saretto Sortino e il segretario Giovanni Berretta. A coordinare l’attività ai fornelli sarà il socio Franco Tidona.
21 giugno 2012
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ALLA SCOPERTA DELLA CUCINA DEL GATTOPARDO: IERI SERA LA
CONFRATERNITA DEI CENACOLARI DELL'ANTICA CONTEA HA
SVELATO I SEGRETI DEL “PASTICCIO DI SOSTANZA”
RAGUSA - Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie confraternite dei cenacolari, ieri sera a Ragusa Ibla hanno scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell'Antica Contea che ha sede proprio nel quartiere barocco del capoluogo. Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. E anche la cena di gala di ieri sera, coordinata ai fornelli dal socio Francesco Tidona, ha mirato all'incontro di varie culture con l'utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere realizzate anche in casa pur se va assolutamente riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità, due aspetti fondamentali per la buona riuscita delle varie pietanze. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E' un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendentge alla sfoglia. Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute. Con loro si è avuto il classico scambio di doni. In questi giorni sono state programmate delle visite guidate lungo il barocco di Ragusa, Modica e Scicli e alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio. 24 giugno 2012
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21/06/2012 - 18:54
Arrivano da varie aree d'Italia e verranno a far visita, da oggi e fino a domenica, ai "fratelli" della Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea
CIBO E TRADIZIONI CULINARIE
Si incontrano per conoscere sapori e tradizioni culinarie. Arrivano da varie aree d'Italia e verranno a far visita, da oggi e fino a domenica, ai "fratelli" della Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, nella sede di Ragusa Ibla, in occasione del "Gran Capitolo d'Estate", ovvero la manifestazione conclusiva di un anno di attività di ricerca e pratica culinaria. Si tratta di quindici delegati delle varie confraternite presenti in Italia, che saranno per qualche giorno in provincia di Ragusa alla scoperta non solo dei sapori e del gusto ma anche del territorio. Sono state infatti programmate visite guidate nei luoghi simbolo del barocco ibleo, da Ragusa Ibla a Modica, a Scicli oltre che alcune cene all'interno dei ristoranti tipici.
Ci sarà inoltre una degustazione di formaggi siciliani presso la nuova Cacioteca Regionale Siciliana, accanto al Corfilac, e visite guidate e degustazioni di vino presso l´azienda Poggio di Bortolone e di oli dop presso il frantoio Gulino. Sabato sera, nei suggestivi locali della Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, a Ibla in via del Mercato, si terrà la cena di gala alla presenza degli ospiti che vengono dalle varie regioni d'Italia e naturalmente dei soci locali. Sarà una cena tutta ispirata a Tommasi di Lampedusa, con la cucina del Gattopardo, con pietanze ricercate ma sempre attenti a rispettare le tradizioni ritrovate in antichi manoscritti o tramandate di generazione in generazione. Ad accogliere i delegati italiani ci saranno tutti i soci di Ragusa e i vertici della Confraternita iblea, ovvero il presidente Saretto Sortino e il segretario Giovanni Berretta. A coordinare l’attività ai fornelli sarà il socio Franco Tidona.
di Redazione
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CIBO E TRADIZIONI CULINARIE: DA OGGI A DOMENICA OSPITI DA VARIE REGIONI D’ITALIA ALLA CONFRATERNITA DEI CENACOLARI
DELL’ANTICA CONTEA PRESSO LA SEDE DI RAGUSA IBLA. scritto il 21 giu 2012 nella categoria: Attualità
Pubblicata alle ore 16:26:14 - Fonte: redazione - 36 letture - nessun commento.
Si incontrano per conoscere sapori e tradizioni culinarie. Arrivano da varie aree d’Italia e verranno a far visita, da oggi e fino a domenica, ai “fratelli” della Confraternita dei Cenacolari dell’Antica Contea, nella sede di Ragusa Ibla, in occasione del “Gran Capitolo d’Estate”, ovvero la manifestazione conclusiva di un anno di attività di ricerca e pratica culinaria. Si tratta di quindici delegati delle varie confraternite presenti in Italia, che saranno per qualche giorno in provincia di Ragusa alla scoperta non solo dei sapori e del gusto ma anche del territorio. Sono state infatti programmate visite guidate nei luoghi simbolo del barocco ibleo, da Ragusa Ibla a Modica, a Scicli oltre che alcune cene all’interno dei ristoranti tipici. Ci sarà inoltre una degustazione di formaggi siciliani presso la nuova Cacioteca Regionale Siciliana, accanto al Corfilac, e visite guidate e degustazioni di vino presso l´azienda Poggio di Bortolone e di oli dop presso il frantoio Gulino. Sabato sera, nei suggestivi locali della Confraternita dei Cenacolari dell’Antica Contea, a Ibla in via del Mercato, si terrà la cena di gala alla presenza degli ospiti che vengono dalle varie regioni d’Italia e naturalmente dei soci locali. Sarà una cena tutta ispirata a Tommasi di Lampedusa, con la cucina del Gattopardo, con pietanze ricercate ma sempre attenti a rispettare le tradizioni ritrovate in antichi manoscritti o tramandate di generazione in generazione. Ad accogliere i delegati italiani ci saranno tutti i soci di Ragusa e i vertici della Confraternita iblea, ovvero il presidente Saretto Sortino e il segretario Giovanni Berretta. A coordinare l’attività ai fornelli sarà il socio Franco Tidona.
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ATTUALITÀ
RAGUSA - 21/06/2012 Il "Gran Capitolo d´estate" è conclusione di un anno di di ricerca e pratica culinaria
La Confraternita dei Cenacolari riscopre i sapori iblei
Sono quindici delegati delle varie confraternite presenti in Italia, che saranno per qualche giorno in provincia di Ragusa alla scoperta non
solo dei sapori e del gusto ma anche del territorio Redazione Si incontrano per conoscere sapori e tradizioni culinarie. Arrivano da varie aree d´Italia e sono in visita fino a domenica, ai "fratelli" della Confraternita dei Cenacolari dell´Antica Contea, nella sede di Ragusa Ibla, in occasione del "Gran Capitolo d´Estate". Si tratta della manifestazione conclusiva di un anno di attività di ricerca e pratica culinaria. Sono quindici delegati delle varie confraternite presenti in Italia, che saranno per qualche giorno in provincia di Ragusa alla scoperta non solo dei sapori e del gusto ma anche del territorio. Sono state infatti programmate visite guidate nei luoghi simbolo del barocco ibleo, da Ragusa Ibla a Modica, a Scicli oltre che alcune cene all´interno dei ristoranti tipici. Ci sarà inoltre una degustazione di formaggi siciliani presso la nuova Cacioteca Regionale Siciliana, accanto al Corfilac, e visite guidate e degustazioni di vino presso l´azienda Poggio di Bortolone e di oli dop presso il frantoio Gulino. Sabato sera, nei suggestivi locali della Confraternita dei Cenacolari dell´Antica Contea, a Ibla in via del Mercato, si terrà la cena di gala alla presenza degli ospiti che vengono dalle varie regioni d´Italia e naturalmente dei soci locali. Sarà una cena tutta ispirata a Tommasi di Lampedusa, con la cucina del Gattopardo, con pietanze ricercate ma sempre attenti a rispettare le tradizioni ritrovate in antichi manoscritti o tramandate di generazione in generazione. Ad accogliere i delegati italiani ci saranno tutti i soci di Ragusa e i vertici della Confraternita iblea, ovvero il presidente Saretto Sortino e il segretario Giovanni Berretta. A coordinare l’attività ai fornelli sarà il socio Franco Tidona.
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GRAN CAPITOLO D`ESTATE - CONFRATERNITA DEI CENACOLARI DELL`ANTICA CONTEA - RAGUSA IBLA
Homepage » Notizie » Gran Capitolo D`estate - Confraternita Dei Cenacolari..
26-06-2012 Organizzazione Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea Promotore confraternita Luogo Ragusa Ibla Dal 21-06-2012 Fino al 24-06-2012
Si è svolto con grande successo il Gran Capitolo d'Estate organizzato dalla Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea di Ragusa Ibla. Le delegazioni partecipanti sono state accolte giovedì 21 ed hanno trovato ospitalità presso l'Hotel Mediterraneo Palace. Il Gran Capitolo ha avuto inizio al mattino divenerdì 22 giugno con il trasferimento dei partecipanti a, Modica per una visita guidata della città, ricca di Chiese e Palazzi del barocco ibleo. Non poteva mancare una visita alla Pasticceria Bonaiuto famosa per il suo cioccolato. Il pranzo si è svolto in un locale tipico di Modica,la Taverna Nicastro, ove il Titolare e Chef Salvatore Nicastro e la gentile Consorte Daniela Di Raimondo ci hanno proposto uno spartito tipico che prevedeva: "Scacce" miste, arancini, gelatina di maiale, "ragusano"dop, salsiccia secca e verdure grigliate come antipasto; Ravioli di ricotta con melanzane, ciliegino, peperoni e cipolla - Cavati, finocchietto, ciliegino e ricotta come primi; Coniglio alla Nicastro e come dessert Gelo di cannella e sorbetto al limone. Al termine un giusto applauso per la sapiente preparazione dei piatti e per la cortesia in sala. Nel pomeriggio visita guidata al centro storico di Scicli. La prima giornata di è conclusa con una cena, presso un antico casale della campagna Iblea, a base di ricotta calda e barbecue.Sabato 23 giugno escursione nel territorio alla scoperta delle tradizioni e dei sapori dell'enogastronomia iblea. Dopo la visita alla casa del Commissario Montalbano,al Museo di Camarina e al Castello di Donna Fugata visita all'Azienda Agricola Poggio di Bortolone dove si è potuto degustare le eccellenze iblee dop quali i vini cerasuolo e frappato, gli oli e i formaggi dei monti iblei. La giornata si è conclusa nei suggestivi locali della Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, a Ibla in via del Mercato, con una cena tutta ispirata a Tommasi di Lampedusa, con la cucina del Gattopardo. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E' un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendente alla sfoglia. Tutti i piatti sono stati preparati dai Confratelli Cenacolari dell'Antica Contea ben orchestrati dal socio Francesco Tidona. Il Priore Rosario Sortino introducendo i lavori alla presenza del
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presidente nazionale delle confraternite Mario Santagiuliana, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia. Sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute e precisamente: La Federazione Italiana Circoli Enogastronomici,la Confraternita della Castagna Bianca di Mondovì (CN), La Confraternita Adelasia di Alassio (SV), l'Accademia degli Antichi Sapori "Arte e Scienza" di Martina Franca (TA), la Confraternita del Capocollo di Martina Franca (TA), La Confraternita della Carne Madairense di Madeira (Portogallo),il Circolo Enologico Leoniceno "Colli Berici" di Lonigo (VI), la Confraternita Enogastronomica Bresciana della Grappa, Vini e Antichi Sapori di Brescia, la Confraternita Enogastronomica Nord Ovest Sardegna di Alghero (SS). Da tutti i partecipanti un grande ringraziamento al Priore Rosario Sortino, al segretario Giovanni Berretta e a tutti i Confratelli Cenacolari con l'augurio di ritrovarci presto per consolidare questa nuova grande amicizia.
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CENACOLARI E CONFRATERNITE DEL GUSTO SCRITTO DA REDAZIONE. POSTATO IN ATTUALITÀ
Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della
tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie confraternite dei cenacolari, ieri sera a Ragusa Ibla hanno scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della
Confranternita dei Cenacolari dell'Antica Contea che ha sede proprio nel quartiere barocco del capoluogo. Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le
antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. E anche la cena di gala
di ieri sera, coordinata ai fornelli dal socio Francesco Tidona, ha mirato all'incontro di varie culture con l'utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere realizzate anche in casa pur se va assolutamente riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità, due aspetti fondamentali per la buona riuscita delle varie pietanze. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la
caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E' un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendente alla sfoglia. Durante la cerimonia, ecco la foto di gruppo, sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa,
Giovanni Cosentini che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute. Con loro si è avuto il classico scambio di doni. Il programma di queste giornate è stato curato dall'agenzia Hereatours di ragusa che ha organizzato delle visite guidate alla scoperta del barocco di Ragusa, Modica e Scicli ed alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio.
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Cibo E Tradizioni Culinarie: Da Oggi A Domenica Ospiti Da Varie Regioni D’italia Alla Confraternita Dei Cenacolari Dell’antica Contea
Presso La Sede Di Ragusa Ibla.
21 giu | Si incontrano per conoscere sapori e tradizioni culinarie. Arrivano da varie aree d’Italia e verranno a far visita, da oggi e fino a domenica, ai “fratelli” della Confraternita dei Cenacolari dell’Antica Contea, nella sede di ... Radio RTM Modica | Letture: 9 | Voti: 0
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23/06/2012 00:37
Notizia letta: 743 volte
Appuntamenti | Ragusa
La confraternita dei cenacolari, a cena, a Ragusa
Ragusa - Si incontrano per conoscere sapori e tradizioni
culinarie. Arrivano da varie aree d'Italia e verranno a far
visita, da oggi e fino a domenica, ai "fratelli" della
Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, nella sede
di Ragusa Ibla, in occasione del "Gran Capitolo d'Estate",
ovvero la manifestazione conclusiva di un anno di attività
di ricerca e pratica culinaria.
Si tratta di quindici delegati delle varie confraternite
presenti in Italia, che saranno per qualche giorno in
provincia di Ragusa alla scoperta non solo dei sapori e del gusto ma anche del territorio.
Sono state infatti programmate visite guidate nei luoghi simbolo del barocco ibleo, da
Ragusa Ibla a Modica, a Scicli oltre che alcune cene all'interno dei ristoranti tipici. Ci sarà
inoltre una degustazione di formaggi siciliani presso la nuova Cacioteca Regionale
Siciliana, accanto al Corfilac, e visite guidate e degustazioni di vino presso l´azienda Poggio
di Bortolone e di oli dop presso il frantoio Gulino. Sabato sera, nei suggestivi locali della
Confraternita dei Cenacolari dell'Antica Contea, a Ibla in via del Mercato, si terrà la cena di
gala alla presenza degli ospiti che vengono dalle varie regioni d'Italia e naturalmente dei
soci locali. Sarà una cena tutta ispirata a Tommasi di Lampedusa, con la cucina del
Gattopardo, con pietanze ricercate ma sempre attenti a rispettare le tradizioni ritrovate in
antichi manoscritti o tramandate di generazione in generazione. Ad accogliere i delegati
italiani ci saranno tutti i soci di Ragusa e i vertici della Confraternita iblea, ovvero il
presidente Saretto Sortino e il segretario Giovanni Berretta. A coordinare l’attività ai
fornelli sarà il socio Franco Tidona.
Redazione
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ENOGASTRONOMIA
CIBO E TRADIZIONI CULINARIE DAI CENACOLARI
DI IBLA
23/06/2012 11:43
Si incontrano per conoscere sapori e tradizioni culinarie. Arrivano da varie aree d’Italia e saranno ospiti fino a domenica 24 giugno, nella sede della Confraternita dei Cenacolari dell’Antica Contea, a Ragusa Ibla, in occasione del “Gran Capitolo d’Estate”, ovvero la manifestazione conclusiva di un anno di attività di ricerca e pratica culinaria. Si tratta di quindici delegati delle varie confraternite presenti in Italia, che saranno per qualche giorno in provincia di Ragusa alla scoperta non solo dei sapori e del gusto ma anche del territorio. Sono state infatti programmate visite guidate nei luoghi simbolo del barocco ibleo, da Ragusa Ibla a Modica, a Scicli oltre che alcune cene all’interno dei ristoranti tipici. Ci sarà inoltre una degustazione di formaggi siciliani presso la nuova Cacioteca regionale siciliana, e degustazioni in aziende vinicole.
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La CNOS a Ragusa il 21/24 Giugno 2012
Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie confraternite, ieri sera 23 cm, a Ragusa Ibla hanno scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell'Antica Contea che ha sede proprio nel quartiere barocco del capoluogo. La delegazione della CNOS era composta dal rettore Lorenzo Zicconi e dai confratelli Nino Angius e cesare Canalis. Il presidente dei Cenacolari di Ragusa, Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale della nostra federazione FICE Mario Santagiuliana., ha espressamente ringraziato il rettore della CNOS Zicconi per il ruolo determinante avuto nel riportare la nostra federazione nazionale in Sicilia. Sortino inoltre ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita dei Cenacolari perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia.. C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere realizzate anche in casa pur se va assolutamente riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità, due aspetti fondamentali per la buona riuscita delle varie pietanze. Il programma collaterale di queste giornate ha previsto delle visite guidate alla scoperta del barocco di Ragusa, Modica e Scicli ed alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio.
ufficio stampa
24/06/2012 - 17:05
Sabato sera i Cenacolari hanno svelato alcuni segreti
ALLA SCOPERTA DELLA CUCINA DEL GATTOPARDO Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati
italiani delle varie confraternite dei cenacolari, ieri sera a Ragusa Ibla hanno scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell'Antica Contea che ha sede proprio nel quartiere barocco del capoluogo. Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. E anche la cena di gala di ieri sera, coordinata ai fornelli dal socio Francesco Tidona, ha mirato all'incontro di varie culture con l'utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la
rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere realizzate anche in casa pur se va assolutamente riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità, due aspetti fondamentali per la buona riuscita delle varie pietanze. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E' un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendentge alla sfoglia. Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute. Con loro si è avuto il classico scambio di doni. In questi giorni sono state programmate delle visite guidate lungo il barocco di Ragusa, Modica e Scicli e alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio.
ufficio stampa
25/06/2012 20:30
Notizia letta: 666 volte
Attualità | Ragusa
I cenacolari dell'Antica Contea svelano i segreti del pasticcio di sostanza
Ragusa - Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie confraternite dei cenacolari, ieri sera a Ragusa Ibla hanno scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell'Antica Contea che ha sede proprio nel quartiere barocco del capoluogo. Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. E anche la cena di gala di ieri sera, coordinata ai fornelli dal socio Francesco Tidona, ha mirato all'incontro di varie culture con l'utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere realizzate anche in casa pur se va assolutamente riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità, due aspetti fondamentali per la buona riuscita delle varie pietanze. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E' un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendentge alla sfoglia. Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute. Con loro si è avuto il classico scambio di doni. In questi giorni sono state programmate delle visite guidate lungo il barocco di Ragusa, Modica e Scicli e alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio. Redazione
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Alla scoperta della cucina del Gattopardo Ragusa LUNEDÌ 25 GIUGNO 2012 SCRITTO DA REDAZIONE
Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie confraternite dei cenacolari, sabato sera 23 giugno a Ragusa Ibla hanno scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di
Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell'Antica Contea che ha sede proprio nel quartiere barocco del capoluogo. Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. E anche la cena di gala di ieri sera, coordinata ai fornelli dal socio Francesco Tidona, ha mirato all'incontro di varie culture con l'utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba,
spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere realizzate anche in casa pur se va assolutamente riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità, due aspetti fondamentali per la buona riuscita delle varie pietanze. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E' un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendentge alla sfoglia. Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute. Con loro si è avuto il classico scambio di doni. In questi giorni sono state programmate delle visite guidate lungo il barocco di Ragusa, Modica e Scicli e alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio.
ufficio stampa
ATTUALITÀ RAGUSA - 25/06/2012 Preparata la cena del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa
La Confraternita dei Cenacolari premia i sapori iblei
La cena, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all´incontro di varie culture con l´utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese Redazione
Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle
varie confraternite dei cenacolari (nella foto), ha scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell´Antica Contea. Nella sede di Ragusa Ibla il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. La cena, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all´incontro di varie culture con l´utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di
alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E´ un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendente alla sfoglia. Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l´importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute.
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La Confraternita dei Cenacolari premia i sapori iblei Corriere di Ragusa
1 25-6-2012
Redazione Ammaliati dalla bellezza
dei luoghi e dai sapori delle pietanze
della tradizione, un nutrito gruppo di
delegati italiani delle varie
confraternite dei cenacolari (nella
foto) , ha scoperto ... Leggi la notizia
I cenacolari dell'Antica Contea svelano i segreti del pasticcio di sostanza
Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia ...
RagusaNews.com - 25-6-2012
Alla scoperta della cucina del Gattopardo
Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia ...
Il Corriere del Sud - 25-6-2012
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I cenacolari dell'Antica Contea svelano i segreti del pasticcio di ...
I cenacolari dell'Antica Contea svelano i segreti del pasticcio di ... RagusaNews Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia d [...]
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27 JUNHO 2012
Capitulo de S. Giovanni da Confraternita Cenacolari dell´ Antica Contea di Ragusa
Caros confrades, Academia Madeirense das Carnes/Confraria Gastronómica da Madeira, esteve presente no Capitulo de S. Giovanni da Confraternita Cenacolari dell´ Antica Contea di Ragusa que realizou-se nos dias 22, 23 e 24 de Junho de 2012 na Cidade de Ragusa - Sicília. A delegação da nossa confraria (única Portuguesa) e as delegações de varias confrarias Italianas foram muito gentilmente bem recebidas e quero em meu nome e em nome da confraria da Região Autónoma da Madeira agradecer ao presidente da confraria da Sicília Dr. Saro Sortino e ao seu secretario Dr. Giovanni Berretta e a todos os confrades da Confraternita Cenacolari dell´ Antica Contea di Ragusa, pela maneira que nos receberam. Estamos certos de que esta confraria é uma mais valia para o movimento confrádico da própria Sicília, Europeu e mesmo Internacional pois, pode fomentar a criação de confrarias na Ilha de Sicília, no vizinho País (Arquipélago de Malta) e mesmo na Tunísia devido a sua proximidade geográfica e influencia gastronómica. Os confrades da Academia Madeirense das Carnes/Confraria Gastronómica da Madeira e os confrades da Confraternita Cenacolari dell´ Antica Contea di Ragusa partilham uma mesma característica, são Ilhéus, facto que nos une. Gregorio J. S. Freitas.
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La Confraternita dei Cenacolari premia i sapori iblei
La cena, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all´incontro di varie culture con l´utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese
Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie confraternite dei cenacolari (nella foto), ha scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell´Antica Contea. Nella sede di Ragusa Ibla il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. La cena, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all´incontro di varie culture con l´utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E´ un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendente alla sfoglia. Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l´importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute. Publicada por Dantas
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CENACOLARI E CONFRATERNITE DEL GUSTO
SCRITTO DA REDAZIONE. POSTATO IN ATTUALITÀ
Ammaliati dalla bellezza dei luoghi e dai sapori delle pietanze della tradizione, un nutrito gruppo di delegati italiani delle varie confraternite dei cenacolari, ieri sera a Ragusa Ibla hanno scoperto la cucina del Gattopardo, tramandata da Tomasi di Lampedusa, assaggiando alcuni dei piatti tipici realizzati dai soci della Confranternita dei Cenacolari dell'Antica Contea che ha sede proprio nel quartiere barocco del capoluogo. Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette
culinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia. E anche la cena di gala di ieri sera, coordinata ai fornelli dal socio Francesco Tidona, ha mirato all'incontro di varie culture con l'utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la rivisitazione di
alcune ricette come il biancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la tipica glassa di marzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di savoiardi bagnati nel vermouth. Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha sottolineato il ruolo
culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food. C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere realizzate anche in casa pur
se va assolutamente riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità, due aspetti fondamentali per la buona riuscita delle varie
pietanze. Il menù della serata ha previsto varie portate: il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al latte e le granite siciliane. E proprio il pasticcio di sostanza è stata la vera chicca della cena di gala. E' un piatto unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre tipi di carne (vitello, pollo e agnello), ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma tendente alla sfoglia. Durante la cerimonia, ecco la foto di gruppo, sono intervenuti il segretario generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo, che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set
cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle tradizioni locali. Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle varie confraternite italiane intervenute. Con loro si è avuto il classico scambio di doni. Il programma di queste giornate è stato curato dall'agenzia Hereatours di ragusa che ha organizzato delle visite guidate alla scoperta del barocco di Ragusa, Modica e Scicli ed alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio. Publicada por Dantas
LINK VIDEO: http://amc-cgm.blogspot.it/2012_06_01_archive.html
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I CENACOLARI DELL'ANTICA CONTEA SVELANO I SEGRETI DEL PASTICCIO DI SOS... (27-06-2012 07:00:00)
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AttualitÀ
Il sodalizio, presieduto da saretto sortino, studia e sperimenta la cucina tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie che si ritrovano nella complessa storia dellasicilia. Fonte: Rss da ragusanews.co...
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Sabato
07.07.2012
Le “Confraternite dei Cenacolari” a Ragusa Ibla: riunione alla scoperta della cucina del Gattopardo
Le Confraternite dei “Cenacolari” si sono riunite nei giorni scorsi a Ragusa Iblaper una cena nel
solco della
tradizione.
La particolarità del
luogo ha dato risalto
all’evento; i piatti
tipici che si
rifacevano alle
antiche ricette del
Gattopardo,
realizzati dai soci
della Confranternita
dei Cenacolari
dell'Antica Contea di
Ragusa, che ha sede
proprio nel quartiere
barocco del
capoluogo, ne sono
stati il corollario.
Il sodalizio,
presieduto
da Saretto Sortino, da tempo studia e sperimenta lacucina tradizionale riscoprendo, conservando
e tramandando le antiche ricetteculinarie che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia,
alcune tramandate appunto anche da Tomasi di Lampedusa.
La cena di gala, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all'incontro di varie culture
con l'utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba, spagnola e portoghese, con la
rivisitazione di alcune ricette come ilbiancomangiare che piuttosto che essere realizzato con la
tipica glassa dimarzapane alle mandorle è stato prodotto con una crema al limone e una base di
savoiardi bagnati nel vermouth.
Sortino, introducendo i lavori alla presenza del presidente nazionale delle confraternite, ha
sottolineato il ruolo culturale ma soprattutto sociale della confraternita perché ispirata ai valori di
convivialità ed amicizia, esprimendo un modo di essere e di vivere improntato allo slow food.
ufficio stampa
C'è poi tutto l'impegno a valorizzare i sapori di un tempo
attraverso ricette e sperimentazioni che possono essere
realizzate anche in casa pur se va assolutamente
riconosciuto il valore e l'importanza dei ristoratori che
con dedizione, ogni giorno, spendono buona parte del
proprio tempo nella preparazione dei piatti e nella
selezione scrupolosa degli ingredienti di qualità.
Il menù della serata ha previsto varie portate:
il timballetto di alici al finocchietto selvatico, la
caponata, il pasticcio di sostanza, il biancomangiare al
latte e le granite siciliane.
E proprio il “pasticcio di sostanza” è stata la vera chicca della cena di gala: si tratta di un piatto
unico, tramandato appunto dalla cucina del Gattopardo, e costituito da una pasta condita con tre
tipi di carne, vitello, pollo e agnello, ricoperta poi da una pasta simile a quella delle impanate ma
tendente alla sfoglia.
Durante la cerimonia sono intervenuti il segretario
generale della Camera di Commercio, Carmelo Arezzo,
che ha parlato dei luoghi iblei divenuti set
cinematografici, offrendo un breve excursus agli ospiti
presenti, e il vicesindaco di Ragusa, Giovanni Cosentini
che ha ribadito l'importanza della valorizzazione delle
tradizioni locali.
Hanno portato il proprio saluto anche i delegati delle
varie confraternite italiane intervenute con i quali, oltre
ad uno scambio di doni, sono state programmatevisite
guidate lungo il barocco di Ragusa, Modica e Scicli e
alcune degustazioni di vini e oli presso aziende del territorio.
di Redazione 35
ufficio stampa
Le “Confraternite dei Cenacolari” a Ragusa Ibla: riunione alla scoperta della
cucina del Gattopardo
Written by Mimmo
sabato, 7 luglio 2012 11:42
Le Confraternite dei “Cenacolari” si sono riunite nei giorni scorsi a Ragusa Ibla per
una cena nel solco della tradizione.
La particolarità del luogo ha dato risalto all’evento; i piatti tipici che si rifacevano
alle antiche ricette del Gattopardo, realizzati dai soci della Confranternita dei
Cenacolari dell’Antica Contea di Ragusa, che ha sede proprio nel quartiere
barocco del capoluogo, ne sono stati il corollario.
Il sodalizio, presieduto da Saretto Sortino, da tempo studia e sperimenta la cucina
tradizionale riscoprendo, conservando e tramandando le antiche ricette culinarie
che si ritrovano nella complessa storia della Sicilia, alcune tramandate appunto
anche da Tomasi di Lampedusa.
La cena di gala, coordinata ai fornelli da Francesco Tidona, ha mirato all’incontro
di varie culture con l’utilizzo di aromi e spezie tipiche della cucina araba,
spagnola e portoghese, con la rivisitazione di alcune ricette come il
biancomangiare che piuttosto che essere
Notizie tratte da MondoDelGusto.it – Visita il sito dell’Autore