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GAZZETTA DEL SUD Agenzia ANSA LA SICILIA GIORNALE DI SICILIA Agenzia ITALIA LA REPUBBLICA Italia Oggi Agenzia ITALPRESS RASSEGNA STAMPA 25-11-2015 Agenzia ADNKRONOS RAI TV IL SOLE 24 ORE Quotidiano di Sicilia II Messaggero CORRIERE DELLA SERA RAOSicilia MEDIASET A cura di Sandro Cuzari Responsabile Ufficio Stampa CAS

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GAZZETTA DEL SUDAgenzia ANSA LA SICILIA

GIORNALE DI SICILIAAgenzia ITALIA LA REPUBBLICAItalia Oggi Agenzia ITALPRESS

RASSEGNA STAMPA25-11-2015

Agenzia ADNKRONOS RAI TVIL SOLE 24 ORE

Quotidiano di Sicilia II MessaggeroCORRIERE DELLA SERA

RAOSicilia MEDIASET

A cura di Sandro CuzariResponsabile Ufficio Stampa CAS

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MESSINAORA

Maltempo: incidente sulla A18due feriti24 novembre 2015369

Due auto sono state coinvolte in un incidente che si è verificato poco dopo le 18 sulla A18

in direzione Catania. Secondo le prime informazioni ci sono due feriti. L'impatto è

avvenuto dopo Giardini Naxos, a circa 4 km da Fiumefreddo.

Sul posto la polstrada e i soccorsi del 118.

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Messina

Morì sull'AISA giudiziotre dipendentidel Gas

> Pag. 19

Messina, con (auto contro il guardrail

Morì in un incidente, in tre a giudizioA novembre 2016in aula funzionalie dipendenti del "Gas"

Giuseppe PalombaMESSINA

Tre rinvii a giudizio nei con-fronti di altrettanti funziona-ri e dipendenti del "Consor-zio autostrade siciliane" sonostati decisi ieri dal gip MariaTeresa-Arena per-la mortedell'ingegnere sessantano-venne agrigentino GiuseppeRizzo Pinna. L'uomo perse lavita il 2 gennaio 2014 a causadel violento impatto dellasua Suzuki "Splash" con laparte terminale dì un guar-drail, sulla carreggiata latomonte dell'AIS Messina-Ca-tania.

Giuseppe Rizzo Pinna. Ingegnerein pensione, era di Agrigento

Nello schianto, verificatosial chilometro 8,350 dell'au-tostrada, all'altezza dell'abi-tato di Giampilìeri, rimase fe-rita anche la moglie, inse-gnante d'inglese, che viaggia-va accanto al conducente.

Il 4 novembre 2016 innan-zi al Tribunale monocraticoper difendersi dal reato diomicidio colposo dovrannocomparire Francesco Spitale-ri, 66 anni, responsabile dizona dell'autostrada; Caspa-re Sceusa, 60 anni, dirigentedi area tecnica e di esercizio,e Letterio Frisone, 62 anni,dirigente dei servizi dì gestio-ne.

Le parti civili, rappresenta-te dagli avvocati Bonaventu-ra Candido, Elena Florio eRosalba Cassare, hanno cita-

to il "Consorzio autostrade si-ciliane" come responsabilecivile dell'accaduto. I legalidel "Gas" non si sono però co-stituiti.

Il sinistro mortale, secon-do la ricostruzione operatadagli agenti della PoliziaStradale, avvenne all'uscitadella galleria "Barune" e sa-rebbe stato causato da alcunirottami di legno al centro del-la carreggiata. Materiale che,centrato dalla vettura con-dotta dal professionista, l'hafatta sbandare catapultando-,la poi contro il guardrail. Bar-riera che, dagli accertamentitecnici, sarebbe successiva-mente risultata non a normatanto che anziché reindiriz-zare l'auto sulla carreggiatane ha fatto da barriera. •<

GAZZETTA DEL SUD cfe|

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25/11/2015 Incìdente mortale in autostrada, a giudizio i «rtici del Gas

strettovertici del Gas

Tre dirigenti del Consorzio saranno processati per la mancata sicurezza sulla Messina - Catania. L'assenza dibarriere protettive adeguate sarebbe stata la causa della morte di Giuseppe Rizzo Pinna, vittima di un incidenteautonomo nel gennaio 2014.

Sarà il processo a stabilire se i vertici del Gas hanno qualche responsabilità nella morte di Giuseppe Rizzo Pinna,l'ingegnere agrigentino di 69 anni scomparso in un incidente stradale avvenuto sulla A18 il 2 gennaio 2014.

Nel mirino anche stavolta ci sono le condizioni di sicurezza dell'autostrada Catania-Messina. Secondo i consulentidella Procura, infatti, la morte del professionista poteva sicuramente essere evitata se la corsia fosse stata dotatadei new jersey, ossia le barriere protettive di ultima generazione, più sicure dei tradizionali guard rail.

Il Giudice per l'udienza preliminare Maria Teresa Arena ha rinviato a giudizio il barcellonese Gaspare Sceusa,dirigente dell'area tecnica del Consorzio Autostrade, il responsabile di zona Francesco Spitaleri di RoccellaValdemone e il messinese Lelio Frisone, dirìgente dei servizi di gestione. Dovranno difendersi dall'accusa diomicidio colposo a partire dal 4 novembre del prossimo anno, davanti al giudice monocratico. Il Gas è statocitato in giudizio quale responsabile civile.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Valter Militi, Giuseppe Pustorino e Antonino Pillerà, mente le parti civili- lamoglie e i figli dell'ingegnere, dagli avvocati Bonni Candido ed Elena Florio.

Quel tragico giorno di inizio anno il professionista e la consorte viaggiavano a bordo della loro Suzuky Splashdiretti a Messina quando, 8 chilometri prima del casello di Tremestieri, l'auto ha sbandato sfondando il guard rail.L'impatto è stato fatale per il conducente, la moglie è rimasta gravemente ferita.(Alessandra Serio)

Source URL: http://www.tempostretto.it/news/autostrada-kiiler-incidente-mortale-autostrada~giudizio-vertici-cas.html

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«*# Debutta oggi la nuova banconota da 20 euro, il terzo taglio della serie in-titolata alla figura mitologica greca Europa e fotte della nuova tecnologia perla sicurezza chiamata «finestra con ritratto». Con 4,3 miliardi di euro finorastampati, la nuova 20 euro rimpiazzerà gradualmente la precedente. Per l'oc-casione la Bce apre una mostra sull'euro, fino al 29 febbraio 2016, per sapernedi più su banconote e monete, sulle caratteristiche di sicurezza e sulla storiadel denaro. Come nella nuova cinque euro, la cifra rappresentata sulla banco-nota tende al verde smeraldo, in un contesto cromatico più vivace. La novitàdella finestra con ritratto, presentata anche attraverso un concorso onltne ba-sato sul famoso videogioco Tetris, è un passo avanti anti-contraffazione.

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di leDue miliardi dì crediti nei confronti delle aziende

rosone LCl

T y N'INDAGINE a tappeto suI I tutti gii oltre 12 mila ap-\ paltì della Regione e de-

gli enti controllati per verifica-re se sono stati assegnati a im-prese «in regola con il fisco».«In caso contrario chiederò larevoca e segnalerò alla procu-ra della Repubblica il manca-to rispetto deilalegge naziona-le che prevede Io stop degli af-fidamenti a chi non paga letasse», dice Antonio Fiume-freddo, iì presidente di Riscos-sione Sicilia.

FRASCHILLAAPAGÌNAll1

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PRESIDENTEAntonioFìumefreddoal verticedel consigliodì amministrazionedi RiscossioneSicilia

ANTONIO FRASCHILU

Un'indagine a tappeto su tutti gli oltre 12mila appalti della Regione e degli enti con-trollati per verìficare se sono stati assegna-ti a imprese «in regola con il fisco». «In casocontrario chiederò la revoca e segnalerò al-la procura della' Repubblica il mancato ri-spetto della legge nazionale che prevede lostop degli affidamenti a chi non paga le tas-se», dice Antonio Fiumefreddo, il presiden-te di Riscossione Sicilia che oggi farà appro-vare dal consiglio di amministrazione dellasocietà una delibera per dare il via alla me-ga-indagine: nel mirino migliaia di aziendeche hanno due miliardi di euro di versa-menti pendenti a Riscossione per debiticon il fisco.

Un'azione che rischia di scuotere la Re-gione tutta. Compresi gli enti controllati,dalle aziende sanitarie alle partecipate. «In

Sicilia non sembra che si applichi la normache prevede il blocco degli affidamenti e loposso dimostrare facilmente, visto che sicontano sulle dita di una mano le richiestedi verifica fatte a noi dalle amministrazioniappaltanti», continua Fiumefreddo che hascrìtto una nota a! governatore Rosario Cro-cetta e alla responsabile dell'Anticorruzio-ns regionale Luciana Giammanco: «Non homai avuto risposta, adesso avviarne noiun'indagine a tappeto», continua Fiume-freddo.

Una legge nazionale del 2006 prevede«l'esclusione delle partecipazioni a gare dicoloro che hanno commesso violazioni, de-finitivamente accertate, rispetto agli obbli-ghi relativi al pagamento delle imposte etasse, secondo la legislazione italiana oquelle dello Stato in cui sono stabiliti».

La norma statale prevede che sia consi-derato definitivo l'accertamento anche di

LA REPUBBLICA del

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fronte «a un atto amministrativo di accerta-mento tributario non impugnato». Ma c'èdi più, come scrive Fiumefreddo nella notainviata al governatore; «L'azienda è consi-derata in regola, a condizione che provi diaver presentato ricorso entro il termine discadenza della presentazione della doman-da di partecipazione alla gara».

rasornma, Fiumefreddo apre un frontedi non poco conto. Attualmente soltanto gli

Urega, le stazioni appaltanti della Regioneper gare superiori al milione di euro, hannoin corso di aggiudicazione 80 appalti, alcu-ni per prosecuzione di lavori su autostradecome la Siracusa-Gela & la Messina-Paler-mo, per un importo complessivo di 107 mi-lioni di euro.

Ma il terremoto avviato da Riscossione ri-guarda tutto il comparto degli appalti pub-blici che lo scorso anno ha avuto un valore

di 7,3 miliardi di euro per 12.652 gare. «Icontrolli riguarderanno anche le aziendesanitarie», assicura Fiumefreddo. Da solaquesta voce gestisce gare di appalto per cir-ca 4 miliardi di euro all'anno e per oltre 7mila contratti. La Regione, invece, diretta-mente assegna appalti per circa 700 milio-ni di. euro l'anno.

«Non capisco perché di fronte a questinumeri non abbiamo ricevuto richieste dipareri sulla regolarità fiscale — continua ilpresidente della "Equitalia" siciliana —molti chiedono soltanto i! Dure, che riguar-da la regolarità contributiva. Ma la normadel 2006 prevede anche la regolarità conta-bile e soltanto Riscossione Sicilia può darequesto certificato alle amministrazioni. Nededuco che i controlli non si fanno oppurevi sono dichiarazioni mendaci da parte deì-le aziende».

Di certo c'è che le riscossioni mancatesul fronte aziende valgono due miliardi dieuro: «Questa è la voce che riguarda le im-

Fiumefreddo si rifa a una normanazionale mai applicata in SiciliaE attacca: "Ho chiesto un dossieral governatore, nessuna risposta"

prese su un totale di montante da riscuote-re pari a 5,7 miliardi — continua Fiume-freddo — non capisco perché la Regionenon debba incassare queste somme».

TI vulcanico presidente di Riscossione,più volte in predicato di essere nominato as-sessore, salvo poi essere messo costante-mente fuori gioco, apre quindi un ennesi-mo fronte di scontro. Sottolineando comealla sua richiesta di avere i dati sulle gare diappalto «non sia mai arrivata alcuna rispo-sta dal governo Crocetta».

In un momento di crisi, ì'azionedi Riscos-sione Sicilia rischia di creare non pochi ma-lumori nel mondo delle imprese: «La leggeva rispettata», continua Fiumefreddo che,in caso di riscontro di'anomalie nei versa-menti fiscali dì imprese che hanno in corsocontratti di appalto o aggiudicazioni con laRegione, e i suoi enti controllati, invieràuna nota di diffida non solo alle ammini-strazioni regionali ma anche, per conoscen-za, alle procure della Repubblica competen-ti.

La notizia è già arrivata al dipartimentoInfrastrutture dove, assicurano, «i control-li sulla regolarità contributiva vengono fat-ti, e anche su quella fiscale». Ma nella lette-ra inviata a Crocetta, llpresidente di Riscos-sione avverte: «Dalla lettura dei tabulaticontenenti i ruoli dei cosiddetti grandi mo-rosi sembra di poter cogliere la pendenzadi contratti di appalto in capo a persone giù-rìdiche che risultano avere pendenze assaiimportanti con il fisco — scrive Fiumefred-do — e la posizione di irregolarità fiscale èostativa al perseguimento dell'aggiudica-zione».

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12 MILAOgni anno in mediale amministrazionipubbliche regionalibandiscono circa 12mila gare d'appaltoper infra strutturee servizi: il numeromaggiore riguardale aziende sanitarie

7 MILIARDIComplessivamenteil valore degli appaltiin Sicilia si aggiraintorno ai /miliardidi euro: 4 miliardiriguardanoil comparto degliospedali e delieaziende sanitarie

2MIIMRWSecondo i dati 2015di Riscossione Siciliaè l'ammontaredel debito fiscaleda parte delleaziende sicilianesu un totaleda riscuotere paria 5,4 miliardi di euro

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:„ Presentato lo schema di concessione di costruzione e gestione

Giorgio SantiUiROMA

, II ragioniere generale delloStato, Daniele Franco, auspicache possa diventare «punto diriferimento» per tutte le opcra-zionifuturedipartenariato pub-blico-privato, per svolgereun'allocazione ottimale dei ri-schi e «minimizzare il rischio direvisione di progetti da offa onbaiance». Al tempo stesso, laconvenzione-standard per ope-razioni di concessione di costru-zione e gestione a canoncpagatodirettamente dallaPa, presenta-ta icriaÌMef(canticipatadalSo-le 24 Ore l'ii novembre scorso),va considerata «un documentoaperto alle proposte dicorrezio-ne che arriveranno dallaconsul-tazione che avvieremo subitosul sito dei Mef». Senza trascu-rare l'inevitabile impatto che ar-riverà sulla proposta dal «mo-mento di transizione che attra-versiamo per il recepimentodelle direttive europee e delnuovo quadro regolativo».

L'obiettivo della convenzio-ne-tipo redatta da un gruppo dilavoro interistituzionale coor-dinato da Grazia Sgarra (Rgs) èquello di creare uno standardche aiuti le amministrazionipubbliche a strutturare opera-zioni di Ppp su "opere fredde",allocando i rischi in modo cor-retto sul concessionario e mini-mizzando il rischio di revisionedel piano cconomico-finanzia-rio. Per ridurre i rischi, tre "con-sigli" fondamentali alle Fa: co-stituire la società di progetto,mettere a garail progetto defini-tivo, circoscrivere i casi in cui èammessa la revisione del Pef.TragiiobiettivìdellaRagioneriac'è, ovviamente, anche quello diridurre le ripercussioni suicontipubblici di operazioni che par-tono come ''private", ma dal Mefarriva soprattutto un segnale(anche politico) digrandeatten-zione a uno strumento che, se

usato con rigore e correttezza,può non solo sopperire al mino-re impegno dellafinanza pubbli-ca sulfronte infrastnitturale, maanche dare efficienza alla spesadella Pa. 11 documento contiene,peraltro,una«matricedeirischiche -ha detto Sgarra - dovrebbeessere sempre lavorata e sem-pre allegata a una convenzionedi questo tipo».

Apprezzamento per la con-venzione-standard anche daIdaAngela Nicotra, consigliere del-l'Autorità nazionale antieorru-zione, che ha confermato la col-laborazione deiì'Anac (presen-te informalmente e solo nella fa-se finale al gruppo .di lavoro

II ragioniere generaledelloStatosulloschema-standard: «Documentoaperto alle correzioniche potranno arrivare»

durato due anni). Alla fine delpercorso non è escluso che laconvenzione-tipo possa rien-trare in quella soft regulationche la legge delega sugli appaltiattribuisce all'Anse,

Nicotra si è anche detta d'ac-cordo con Alessandra Dal Ver-me, ispettore capo per gli affarieconomici alla Rgs, che avevaproposto una estensione allaconcessione e un più generalerafforzamento del "dialogocompetitivo". Dal Verme hamesso in guardia «dalla sfera dialea e incertezza» che può deri-vare dall'interpretazione di duenorme: l'articolo 5 della diretti-va Uè 2014/23 che, prevedendoI1 allocazione delrischiooperati-vo sul concessionario, sembratuttavia limitarne la portata allapresenza di «normali condizio-ni di mercato»; l'articolo 143 delcodice appalti (comma 8-bis) ìà

dove prevede una revisione delpiano economico-fmanziarioper variazioni «non imputabilial concessionario», L'elencotassativo dei casi non bastereb-be a ridurre i rischi di revisionedel piano, bisognerebbe anchedefinire limiti quantitativi. ;

. Dal canto suo, Gabriele Pa-squini (Dipe-Presidenza del;Consiglio) ha detto che la Pa de-;ve fare un salto culturale-la con-venzione-tipo può aiutare - sp-iprattutto nell'uso degli indica-1

tori economico-finanziari chedevono caratterizzare qualun-jque operazione di partcnariato1

pubblico-privato. Con riferi-mento al lavoro Dipe su dati;Cresme (si veda II Sole 24 del-9 isettembre scorso), Pasquini ha.ricordato come «suimcampio-ine selezionatodigói operazioni,:beii752nonpresentano alcun in-1

dicatore cconomico-finanzia-,rio mentre solo 30 presentanoimpanierò sufficiente di indica-!toriesolo sei presentano tutti gli iindicatori».

Ance (costruttori) e Abi (ban-1che) hanno apprezzato l'inizia- 'tiva ma hanno chiesto un tavo-lo in cuipoter esprimere ossep-vazioni c proposte. L'obiezio-1

ne che implicitamente vienemossa allaconvcnzione-tipO'èdi tutelare eccessivamente1

l'amministrazione concedentea scapito del partner privato,creando uno squilibrio che'conduce a scarso realismo, peresempio quando viene allocatoper intero sul concessionario ilrischio amministrativo c, nellospecifico, il rischio legatoall'attività di esproprio. Clau-dio Lucidi (Anci) e tornatolaporre la questione della sotto-valutazione dell'attività di ge-stione rispetto a quella di co-,struzione, invitando a ricerca-re «strumenti che oggi non ab-biamo c che ci consentano» eli iapprofondire questo tema.

IL SOLE 24 ORE del

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;, II Cresme ha presentato ieri a Milano il Rapporto congiunturale

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Alessandro Arona

Sono le opere pubbliche ilprincipale fattore che già nel2015 Ha innescato l'inversionedel ciclo degli investimenti incostruzioni, dopo otto anni dicrisi senza interruzione. Ferro-vie, edilizia scolastica, appaltidei Comuni, produrranno a fineanno una spesa effettiva di 24miliardi di euro, il 3,2% inpiù (invalori costanti) rispetto a quan-to fatto registrare nel 2014. Nelcomplesso le costruzioni chiu-deranno il 2015 al +0,5% reale, undato ancora modesto, dopo il33,0% perso dal 2006 al2014; masarà l'inizio di un nuovo cicloper l'edilizia in Italia, con unacrescita prevista in sei anni, finoal 2020, del 16% complessivo.

Asvelareloscenariodclleco-struzioni nel VII ciclo edilizio èstato ieri al Politecnico di Mila-no Lorenzo Bellicini, direttoredel Cresme, presentando il 22°Rapporto congiunturale sullecostruzioni del centro di ricercadìRoma.Uncicloche sarà all'in-segna dell'innovazione e dellaselezione tra operatori, piutto-sto che sui grandi numeri (chenon torneranno).

Il comparto principale dellecostruzioni in Italia resta il re-cupero di edifici esistenti, chedopo il crollo negli anni scorsidelle nuove costruzioni resi-denziali (-69%) e non residen-ziali (-56%) vale-ora il 72% deltotale del settore (165 miliardidi euro). Togliendo la manu-tenzióne ordinaria il recuperovale 83 miliardi, il 66% degli in-vestimenti (125,8 mld). Neglianni di crisi si è mantenuto so-stanzialmente stabile, tra alti ebassi, e nei 2015, per il terzo an-no consecutivo, salirà in valori

L'edilìzia con il segno più: i numeri dell'inversione di rotta

GLIINVESTIMENTI

Variazioni percentuali a valori costanti

Nuove costruzioni 2015residenziali 2016

Recuperoresidenziale

20152016

Operepubbliche

20152016

Edilizia non 2015residenz. privata 2016

20152016

LA PRODUZIONE

La produzione. Miliardi di euro correnti

Manutenzione Impianti energia Investimenti,ordinaria rinnovabili nuovo

36 3,7 42,7

-9,3-0,4

+0,8+1,5'

+3,2+4,2

+2,4+2,2

+0,5+2,2

Investimenti,rinnovo.

83,1

165,5

reali deì +1,9%, dopo il +1,8% del2013 e +1,7% del 2014.

Ma a segnare la differenza sa-ranno le opere pubbliche: ilCre-sme stima +3,2% nel 2015, poi+4,2% l'anno prossimo e +6,2%nel 2017; tra il 2014 e iì 2020 3a sti-ma è di una crescita reale com-plessiva del 3Ó,4(!b, oltre il dop-pio di quanto previsto per tuttoi! settore (+16,1%). Anche per le

opere pubbliche bisogna consi-derare quanto perso dal 2007, il37,5% in valorireali,da3oa.i8 mi-liardi di curo di investimenti inmoneta 2005; ma il recupero dispesa effettiva avviatoquest'anno sarà in grado secon-do il Cresme, se non di recupe-rare il livello reale di dicci annifa (si arriverà nel 2020 circa 25miliardi di euro), almeno di re-

cuperare in termini percentuali.Laripresa delle opere pubbli-

che - secondo i dati elaborati dalCresme - è dovuta quest'annoalla ripresa degli investimentiferroviari, all'effetto parzialedello Sblocca Italia 2014, al pri-mo allentamento del Patto distabilità dei Comuni, e all'acce-lerazione di spesa dei fondi Uè.Le misure nella legge di Stabilità-2016 (clausola investimenti chedovrebbe accelerare la spesa,più fondi a Anas e ferrovie, ad-dio al Patto nei Comuni), oltre aibandi già pubblicati, fanno cal-colare al Cresme un aumentosolido e costante negli anni perla spesa in infrastnitture. Le fer-rovie saranno il settore trainan-te, ma ci s'ara molta edilizia sco-lastica, opere dei Comuni, im-piantistica sportiva, illumina-zione pubblica, mentre l'Ariasresta per ora un'incognita.

Un altro comparto che inver-te la rotta è l'edilizia non resi-denziale privata, +2,4% nel 2015dopo anni di calo, mentre lanuova costruzione residenzialeresta a livelli minimi: ha perso il69% reale rispetto ai picchi del2007, nel 2015 chiuderà ancora a-9,3% e la ripresa, solo dal 2017,sarà di pochi punti percentuali.Nel residenziale il recupero re-steràcirca tre volte ilnuovo(og-gi è 3,3 volte tanto).

La produzione di laterizi(mattoni) è crollata del 78% inquesti anni, e l'edilizia è fattasempre di più di impiantistica,di manutenzione programma-ta, di servizi e racility manage-ment, di partenariato pubblico-privato, di tecnologie informa-tiche come il Bim (buìlding in-novazione modeling).

IL SOLE 24 ORE del