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GAZZETTA DEL SUD Agenzia ANSA LA SICILIA GIORNALE DI SICILIA Agenzia ITALIA LA REPUBBLICA Italia Oggi Agenzia ITALPRESS RASSEGNA STAMPA 11-10-2015 Agenzia ADNKRONOS RAI TV IL SOLE 24 ORE Quotidiano di Sicilia II Messaggero CORRIERE DELLA SERA RAIBSicilia MEDIASET A cura di Sandro Cuzari Motore di ricera Eco della Stampa Articoli ad uso esclusivo del CAS non riproducibili

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GAZZETTA DEL SUDAgenzia ANSA LA SICILIA

GIORNALE DI SICILIAAgenzia ITALIA LA REPUBBLICAItalia Oggi Agenzia ITALPRESS

RASSEGNA STAMPA11-10-2015

Agenzia ADNKRONOS RAI TVIL SOLE 24 ORE

Quotidiano di Sicilia II MessaggeroCORRIERE DELLA SERA

RAIBSicilia MEDIASET

A cura di Sandro CuzariMotore di ricera Eco della StampaArticoli ad uso esclusivo del CAS non riproducibili

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WIESSINAORA.IT (WEB2)

Maxitamponamento intangenziale: nessun feritograve

<=> 200

Traffico in tilt in tangenziale, a causa di un maxi tamponamento che si è verificato intorno alle

13 nella galleria Spadalara, sulla A20 Messina-Palermo tra le uscite di Messina Centro e

Boccetta.

L'asfalto reso viscido dalla pioggia avrebbe causato, secondo una prima ricostruzione, lo

sbandamento di un'auto che ha provocato il maxi tamponamento.

Sul posto è intervenuta la Polstrada, il 118 e i Vigili del Fuoco. Nessuno fortunatamente è

rimasto ferito. Per diverse ore le vetture in transito sono state indirizzate verso l'uscita al

casello di Messina Centro,

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Gazzetta del SudmeData 11-10-2015

Pagina

Foglio 1

Gazzetta del SudiineU Gazze** > É . M Ì ©ozxett

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Calabria Reggio Cosenxa Catanzaro Crotone Vibo Lamezìa Sicilia Messina Catania Sìracusa Ragusa Contatti Crociere

sei in: »Messina » Messina

Maxisulla

Tagsmaxitamponamento, autrostrada, messìna

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tratto

Un maxi-tamponamento ha coinvolto poco

dopo le 13 una decina di veicoli nella galleria

Spadalara. L'incidente ha reso necessario

chiudere un tratto della tangenziale Ct-Me: in

questo momento le vetture sono dirottate

all'uscita di Messina Centro e, per raggiungere

l'autostrada, è necessario riaccedere dallo

svincolo di Boccetta. Non ci sarebbero feriti.

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Quotidiano

Gazzetta del SudData 11-10-2015

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Foglio 1

LetQjanm

II muro dell'Aiaera di calcestruzzo!Non di cemento armatoEcco-perché non avrebbecontenuto il cedimentoGaetanoRamm!LHOMNNI

fl sindaco non ha alcuna inten-zione di revocare le ordinanzedi sgombero emanate dopo leultime frane: lo ha dichiaratonel corso del Consiglio dedica-to alle criticità del territorio.

Alessandro Costa ha riferito-dell'incontro avuto alla Regio-ne, alia presenza, del presiden-te Rosario Crocetta, nel quale siè parlato soprattutto della mes-sa in sicurezza della collina dacui si è staccato il materiale cheha ostruito l'autostrada: «Pen-savano di potererisolvere laco-sa in un mese, ma ora diconoche non ce la faranno, perchéservono interventi sia nellaparte bassa che in quella alta.Lunedì verrà effettuato un al-tro sopralluogo prima di pren-dere una soluzione definitiva.Lo stesso Crocetta vorrebbe ve-nire la prossima settimana. Horegistrato massima attenzione

Obiettivo comune. Il Consiglio ha comescopo unitario la messa in sicurezza

per Letojanni, ma non vorreiche poi venissimo lasciati soli.C'è chi cerca capri espiatori, in -vece ài risolvere il problema.Seentro la fine dell'anno non avròrisposte concrete mi dimette-rò».

D primo cittadino ha poi af-fermato che, secondo una rela-zione geologica, ilmnro dì con-tenimento della A18 era di cal-cestruzzo e non di cemento ar-mato; nonpoteva quindi conte-nere la collina. Il sindaco haparlato anche dei fabbricatirealizzati sui rilievi: «Le casenon sono abusive. Alcune co-struzioni sono però in abban-dono: negli ultimi 40 anni nonè stata curata la manutenzio-ne». Il discorso si è spostatodunque sulla contrada Andrea-na:«Abbiamoawto una richie-sta di urbanizzazione per otte-nere l'abitabilità, ma l'abbiamocontestata perché il progettodel 1981 è anacronistico. Dal2010, tra l'altro, la zona è clas-sificata "a rischio molto eleva-to". Abbiamo chiesto un nuovoprogetto con tutti i pareri; ci èstato consegnato 10 giorni fa.Se non verranno fatti tutti i la-vori non revocherò l'ordinanzadi sgombero».

Emanuele Savoca ha ripor-tato i timori di chi possiede unacasa in collina e ha commenta-to: «La nostra generazione stasubendo delle scelte passate: ciaccusano di essere incapaci,ma è un disastro che abbiamoereditato». Secondo Fabio Ci-cala «il Comune non ha né lecompetenze né le risorse per ri-solvere il problema, e le re-sponsabilità sono soprattuttodi altri». Il Consiglio ha infineapprovatoall'unaniinità la pro-posta dell'opposizione dì daremandato all'Ufficio tecnico diverifìcare gli interventi occor-renti per la messa in sicurezzadel territorio interessato dallefrane, stimandone i costi. •<

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LA SIGILI AQuotidiano Data 11-10-2015

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Foglio 1/3

ettnpo in S Alba di terrore. L'esperienza vissuta nel 2011 ha evitato che si registrassero vittime anche questa voita.Auto trascinate in mare, quartieri allagati. Evacuata in tempo baraccopoli tra Farci e S. Teresa di Riva

Frane e alluvioniil Messineseancora sconvoltoEsonda ii torrente Mela tra Barcellona e MilazzoSmottamenti e crolli nei cuore dell'alta Val d'Agro

GIUSEPPE MOROSOC1ANLUCASANTISI

BARCELLONA. Trombe d'aria, fiumiesondati, auto travolte dal fango, albe-ri abbattuti da! vento, pioggia batten-te, frane: il maltempo ha flagellato laSicilia nella notte tra venerdì e ieri.Colpito ancora una volta il Messinese,questa volta sia sul fronte ionico sia suquello tirrenico.

Zona tirrenicaUna bomba d'acqua ieri mattina, in-torno alle 6,30, si è abbattuta fra Bar-cellona e Milazzo, facendo esondare iltorrente Mela e provocando al mo-mento danni incalcolabili. Solo percaso non si è consumata una nuovatragedia nel Messinese. Quasi centoabitazioni inondate dal fango e dal-l'acqua che ha raggiunto quattro me-tri di altezza, trascinando a mare oltrecinquanta autovetture e numerosimotorini,

A essere interessate dalla nuovainondazione sono le zone di Ciceratain zona Caldera sul versante Barcello-na e la frazione dì Bastione a Milazzodove sono state sfollate 200 persone.' Così come è successo in occasionedell'alluvione del 22 novembre 2011,la macchina organizzativa degli ufficitecnici dei due comuni si è messa inmoto subito ed è stata coadiuvata dauna catena umana di volontari.: Ad essere "incriminato" in questaoccasione, secondo gli esperti, è statolo sbarramento creato a valle con lacostruzione del raddoppio ferrovìa-rio; sembra che non ci sìa stata alcunarottura dei muri degli argini del Tor-rente Mela ma la diga che si è venutaa creare quasi alla foce del torrente haconsentito alle acque violente di sca-valcare gli argini e trasformare la zonamarina dei due comuni in un territo-rio devastato da alberi e rifiuti dì ognigenere.

All'altezza dello sbarramento dellafeirovia il torrente Mela, per le operesuppletive costruite alla fine degli an-ni Ottanta, sì trova con due argini, unointerno e uno esterno. Questa sorta dicanale nel tempo non è stato oggetto

di alcuna manutenzione e non ha ret-to a questo urto d'acqua. L'acqua èuscita impetuosa, raggiungendoun'altezza di quattro metri e invaden-do un gruppo di abitazioni del milaz-zese. L'altra frattura si è avuta invece aridosso delle località Camicia e PozzoPerla, sul versante barcellonese dovegli argini, realizzati con un terrapieno,sono stati scavalcati con enorme faci-lità e con velocità impressionante.

I nuclei abitativi del Longano eranoin gran parte disabitati in quanto resi-denze estive, i residenti hanno vissu-to ore drammatiche. Non trovandovie di fuga, si sono rifugiati nei pianialti delle case o sui tetti in attesa deisoccorsi,

Più drammatica è la situazione inlocalità Bastione dove le persone risie-dono regolarmente e si sono vistipiombare l'acqua dentro casa. 11 fuggìfuggì generale non ha fatto registrarealcun ferito e tutti sono riusciti a met-tersi in salvo.

La Croce Rossa ieri ha distribuitosìa a mezzogiorno sia a cena oltre mil-le pasti. Sul versante Barcellonese glioccupanti delle case devastate hannotrovato alloggio presso i familiari,mentre sul versante di Milazzo l'am-ministrazione comunale ha fatto met-tere a disposizione degli sfollati gli al-berghi. «I miei concittadini di Bastionehanno perso tutto - dice Giovanni For-mica, sindaco di Milazzo - Già nell'al-luvione del 2011 avevano perso tuttoe con enormi sacrifici avevano rico-struito le loro aziende agricole, i vivaie tutte le attrezzature pagate di tascapropria, senza alcun intervento nédella Regione né dello Stato. Ad unaprima conta sommaria i danni am-montano ad oltre tre milioni di euro».

Gli fa eco il collega di BarcellonaRoberto Materia: «Abbiamo capito su-bito il dramma ìn cui ci eravamo ve-nuti a trovare e, memori di quantoaccaduto nel 2011, abbiamo saputofecalizzare quanto stava accadendo ecosì abbiamo evitato delle tragedie.Chiedo che i nostri governanti ci aiu-tino immediatamente perché noi nonabbiamo nemmeno i soldi per pagaregli stipendi dei dipendenti.

Nel pomeriggio il sindaco GiovanniFormica ha diramato un comunicatodove vieta l'utilizzo dell'acqua comu-nale per uso potabile. Inoltre è emer-so che nella zona di Migliardo a Bar-cellona alta, dove quattro anni fa si erastaccata la frana che aveva provocatol'esondazione dei torrenti del Longa-no, sì è creata una nuova frattura,«Niente di allarmante - assicura il sin-daco Materia - tutto al momento èsotto controllo ma è chiaro che biso-gna attenzionare subito la nuova cre-pa causata dalia bomba d'acqua».

Oltre Barcellona e Milazzo, dall'e-vento atmosferico sono stati interes-sati anche i tenitori dì San Pier Niceto,Torregrotta, Guaftìeri Sìcamino e S. Fi-lippo del Mela.Zona ionicaSul fronte ionico della provincia diMessina occhi rivolti sulla frana del-l'Aia, a Letojanni, e la paura che unnuovo incubo chiusura potesse mate-rializzarsi assieme all'arrivo dellepiogge annunciate dall'allerta meteo.Ma, alla fine, l'ondata di maltempoprevista per ieri si è concentrata pochedecine di chilometri più a nord, col-pendo ìn particolare il piccolo centrodiAntillo.

Mentre sull'autostrada sì continua-va a viaggiare regolarmente, nel "cuo-re" dell'alta Val d'Agro cittadini e uo-mini della Protezione Civile cercavanodi fronteggiare i danni causati da qua-si 200 mm di pioggia caduti in pocheore, con due torrenti esondati e unafrana che in piena notte aveva investi-to la frazione Canigliari, rimasta isola-ta, senz'acqua e senza luce.

Lo smottamento ha travolto anchela chiesetta del quartie-re, dedicata alla Sacra Fa-miglia. Quando i volon-tari, con l'ausilio di unaruspa, sono riusciti final-mente a rimuovere i de-triti che la avvolgevanosi sono accorti che la pa-rete lato torrente nonc'era più. Solo la statuauei santi si era salvata, ilresto completamente di-strutto. In paese si cerca-no di liberare le strade e

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LA SIGILI AQuotidiano Data 11-10-2015

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Foglio 2 / 3

le auto sommerse dalfango; inaccessibili risul-tano scantinati, garage epiani bassi di numeroseabitazioni.

\a situazione è disa-strosa - ha commentatoil sindaco Davide Para-tore - tutto è accaduto in mezz'ora e

solo grazie all'azione dei volontari ab-biamo evitato danni gravi alle perso-ne».

La pioggia precipitata sui Peloritaniha trasformato i torrenti che sfocianosulla riviera jonica, all'asciutto perbuona parte dell'anno, in autenticifiumi in piena, i danni maggiori si so-no registrati a Furci Siculo, dove il Pa-

gliara è esondato lungo la sponda de-stra, invadendo la zona nord del pae-se. Fango e detriti hanno raggiunto laStatale 114 e il lungomare: disagi allacircolazione ma poteva andare moltopeggio. Un accampamento di barac-che e qualche roulotte, che si trovavaalla foce del torrente Savoca, tra Furae S. Teresa di Riva, è stato sgomberatodai vigili del fuoco poco prima di esse-re travolto dalla piena.

(•rane e alluvioniil Messineseancora scorivolio

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GIORNALE DI SICILIAQuotidiano

PALERÀ/10 e PROVINCIA

Data 11-10-2015

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Foglio 1/2

L'INTERVISTA

di Delia Parrinelio

TERRITORIO A RISCHIO«POCAPREVENZON

NSCILIACOMNEL RESTO D'TALIA»

— iumi che esondano, frane e allagamenti, c'è undeficit nella prevenzione in Sicilia? «La Sicilia è

— allineata, come tutto il territorio nazionale, ilproblemaè generale»: per il presidente del Con-siglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano

la condanna del maltrattamento e dell'incuria ambien-

afleguato>••« C'è una legge che dice chi deve fare cosa?«Non è scritto da nessuna parte e lo si vede dalla crona-ca di queste ore, chi deve intervenire sulla Catania-Mes-sina? C'è un rimbalzo di competenze e di responsabili-tà fra il Comune, l'ente gestore, le ferrovie, l'Anas, ilConsorzio autostrade, una volta le Province. Non si sa

tale è estesa e nazionale. «Nessuno fa prevenzione e so- cosa in realtà debba fare ciascuno di questi enti. Toccaprattutto non c'è una legge nazionale a salvaguardia alla Regione, ma chi, la Protezione civile? La Regionedel territorio: il problema non è solo siciliano. Ma in dovrebbe essere capace, in tempi normali di fare i mo-particofare va detto che per gli ultimi eventi nel Messi- nitoraggi del territorio, controllarlo e programmare lenese ci sono responsabilità oggcttive: quello è un terri- azioni. Dove sono le frane e dove si verifìcano ènoto».torio particolarmente a rischio, che doveva essere trat- *•* Cìn non sta facendo quello che deve fare?tato con i guanti perla suafragìlità e invece è stato mal- «Diventa difficile individuarlo ìn questa situazione, matrattato da decenni di politica dissennata, come dire èlaRegionel'entesovraordinatoaldipartimentoprote-che abbiamo trattato un bambino come se fosse in gra- zione cjvjie, all'assessorato ambiente, lavori pubblici,do di sopportare le nostre violenze». genio civile, tutti questi sono organismi regionali, se riu-•*• La prevenzione assente, tuia piaga nazionale.«È ovunque così, in questi decenni non c'è mai statauna politica di attenzione, non esistono norme, siamoancora senza una legge di governo del territorio. E vero,è una legge difficile da fare e noi come Consiglio nazio-nale dei geologi abbiamo richiesto il coordinamento suquesto tipo di normativa a tutti i ministri delI'Ambien-

scissimo a dividere i compiti si potrebbero individuarele responsabili tèma attualmente non è possibile, ci so-no competenze suddivise e altre in qualche modo so-vrapposte».••• In quale misura gli eventi di questo tipo sonoaddebitanti! all'enorme abusivismo edilizio denun-ciato da tutte le autorità?

i7hTsi7onosucce'd^ «Èquasiimpossibile,sesipensachesiamone]Iecondi-no nell'agenda politica» zioni di Poter addebitare le responsabilità a edificazio-••* Unalegge di governo del territorio, perché è dif- ™ realizzate perfino nel rispetto della legge».

••• Un esempio?«Per esempio le lottizzazioni approvate senza valutarefino in fondo il danno che veniva creato sul reticoloidrografico, i fiumi, i torrenti, lottizzazioni che poi ven-gono regolarmente approvate».

ficilc?«Dovrebbe passare dalla legge urbanistica, si dovrebberiprogrammare tutto nel territorio e nelle città in fun-zione dell'evidente cambiamento climatico in atto,con piogge decisamente diverse e più frequenti rispet-to al passato, con picchi in settembre e ottobre che so-no diventati la normalità. E invece si continua apìanifì-care dove è possibile, con un approccio che non è più

••• Chi firma le lottizazioni pericolose?«Tutto è legato alla scarsa attenzione degli organi pre-

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GIORNALE DI SICILIAPALERMO e PROVINCIA

Quotidiano Data 11-10-2015

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Foglio 2 / 2

posti nella filiera, una lottizzazione ha passaggi tecnicie anche politici, va in consiglio comunale e si approva.Oppure una pianificazione sbagliata, per colpa di tecni-ci che non hanno guardato bene il territorio, forse sa-pendo di far male. E se ci sono responsabilità per quelloche è stato regolarmente approvato, figuriamoci l'enti-tà del fenomeno abusivismo che È stato devastante perla Sicilia».••» C'è anche una responsabilità di cittadinanza,di comuni comportamenti che penalizzano l'am-biente?«I cittadini che continuano a non capire, per esempio,l'importanza di salvaguardare i cosiddetti canali delmalo tempo, di drenaggio delle acque superficiali chepoi vengono convogliate a mare per evitare gli allaga-menti. Sono stati operativi per secoli fino a un certo mo-mento e poi abbandonati. Se oggi questi canali sonopieni di immondizia è segno che i cittadini non hannoconsapevolezza del rischio che corre il territorio. Coltempo i canali sono stati ristretti, c'è stato costruito so-pra, il cittadino none stato informato della necessità ditenerli pulì ti».••• Gli enti locali non hanno risorse per progettarela salvaguardia del territorio, c'è un modo per fìnan-

II presidente del Consiglio nazionaledeigeologi:«La politica

non è attenta, manca una legge, sicostruisce senza pensare ai pericoli»

ziaret«È vero non ci sono risorse, ma i Comuni possono pro-gettare con il sostegno delìaCassa deposili e prestiti, an-che se le lungaggini sono un vero ostacolo. In ogni casoc'è una proposta: si chiama fondo di rotazione per laprogettazione, un sistema del passato, se la politicavuole c'è la possibUità che torni con un finanziamentolegato ai ribassi d'asta delle gare d'appalto. Un percor-so virtuoso che consentirebbe di accedere ai finanzia-menti europei che spesso perdiamo perché non abbia-mo i progetti».••• La Sicilia è indietro nella fase progettuale, peresempio rispetto ai finanziamenti europei?«La Sicilia ha il grave problema del non fare, ma non èpeggio rispetto alla media nazionle, anche se questonon consola: se andiamo a vedere tutte le proposte diintervento presentate alla struttura di missione "Italiasicura" varata dal presidente del Consiglio Ma tteo Ren-zi, soltanto il 5% circa è supportato da un progetto veroe il 95% attiene a progetti preliminari, quattro fogli dicarta. E in questo la Sicilia è in linea con le percentualinazionali. Credo che i progetti presentati dalia Sicilia si-ano circasettecento, inmedia con gli altri, solo progettipreliminari che non possono essere finanziati». (-DP*)

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Barcellona Pozzo ài Gotto' allagamenta dopo Cesondazmnn del torrente Minia

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GIORNALE O! SICILIAQuotidiano Data 11-10-2015

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Foglio 1

IN CRISI LA FASCIA IONICA

lara••• La pioggia ha messo in crisi lazona ionica. Paura tra Furci e SantaTeresa Riva per l'esondazione del tor-rente Pagliara. Madre e figlio di 80 e45 anni hanno rischiato la vita e sonostati salvati mentre dal greto scende-va la piena di acqua e fango. La lororoulotte è stata trascinata a mare. Illungomare di Furci siculo è rimastoallagato. Situazione molto critica adAntillo dove sono straripati gli af-fluenti del torrente Agro. Frazioni iso-late nel comune collinare. Il fango haraggiunto le abitazioni e danni si sonoregistrati alla Chiesa della Santa Fami-glia. Ad Antillo ci sono frazioni isola-te. ASavoca è crollata la strada provin-ciale 23. Problemi anche a Santa Tere-

sa Riva. Sul posto sono intervenuti laProtezione civile, i carabinieri e i vigilidel fuoco. ! cittadini della ionica sonopreoccupati.Non ha subito danni l'autostrada Mes-sina-Catania, in particolare il tratto diLetojanni, rimasto interrotto lunedìscorso per frana.Nel capoluogo, invece, allagamenti invia La Farina e Ganzìrri. Un albero ècrollato in via Maddalena. Per fortunanon si sono registrati feriti. Sono sta-te polemiche perché a differenza del-le scorse settimane non è stato dira-mato l'allarme rosso dalla Protezionecivile regionale. In città il gruppo am-bientalista Fare Verde dice: "Gli alberidi diverse zone cittadine stanno diven-

tando un pericolo per incolumità pub-blica" - denunciano Piero Gatto, re-sponsabile dell'associazione e AndreaSalvo, vice responsabile - avevamosegnalato la presenza di fusti perico-lanti a Largo San Giacomo, in prossimi-tà degli scavi archeologici"."Purtroppo con il trascorrere del tem-po ed a causa della omessa manuten-zione-spiegano - la situazione è peg-giorata ed ha provocato vari incidentiin città, esponendo i cittadini a gravirischi". "L'ultimo episodio in ordinecronologico è occorso sul viale ReginaElena - ricordano i due espandentidell'Associazione Fare Verde - doveun Pino marittimo si è schiantato sul-l'alveo stradale". CACAR*} ANTONIO CAFFO

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la Repubblica l'aleniioQuotidiano Data 11-10-2015

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Foglio 1

MALTEMPO

II Messinese sotto il f ansoTrombed'aria, fiumi asondati, autotravolte dal fango, alberi abbattuti daivento, pioggia battente, frane: ilmaltempo ha flagellato la Sicilia lanotte scorsa e ieri. Sospese le navi daPalermo per Napoli e Cagliari. Imaggiori disagi sì sono registrati nellaparte orientale della Sicilia. ABarcellona Pozzo di Gotto e Milazzo ètracimato il fiume Mela che haprovocato allagamenti e trascinatovia auto. Sufla Palermo- Catania

chiuso per alcune ore Io svincolo diCaltanì ssetta per lacaduta di due torrifaro. Trombe d'aria aCaltanissetta eGela, dove una tettoia è caduta suun'auto con due persone. APalermo invia Vincenzo di Pavia è crollato unbalcone in disuso che ha dìstrutto dueauto in sosta. Tromba d'aria pure nelRagusano, a Punta Secca, frazione dìSanta Croce Camerina, dovesorgelacasadel Commissario Montaibanodella fictiontv.

IL VERO BIGDIP

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LA SICILIA SiracusaQuotidiano Data 11-10-2015

Pagina 31

Foglio 1

S O C I E T À

AUTOSTRADA SIRACUSA-GELA, IL MANIFESTO DELL'INEFFICIENZASEBYSPICUCLIA

• / Cas andava bene quando era-li f • vamo ricchi e stupidi». La lapidem» • sul futuro dei lotti 6,7 e S del-l'autostrada Siracusa-Gela la piazza il de-putato regionale Enzo Vmdullo, che parerimproverare al Consorzio Autostrade Si-ciliane il fallimento della chiusura dell'a-nello stradale die passa dalla Rosilini-Modica, e che se saldato potrebbe porta-re a compimento un'opera attesa daquattro decenni. ! lavori che si tendonocome un arco dal capoluogo aretitseo aquello gelese vanno ovanti, vedono all'o-pera quasi 500 unità e godono di una tri-plice fonte di finanziamento: risorse del-la Regione, della Comunità Europea e inparte fondi Pon del ministero delle Infra-stnitture. Quindi tutto bene? No, perchéAntonio D'Andrea, ilpresidente del con-sorzio che ha vinto l'appalto e sta effet-tuando quei lavori, la "Condotte D'Ac-qua", durante una riunione nella prefettu-

ra di Ragusapertajìrma del Protocollo dilegalità, avrebbe ammesso che (mono-stante stiamo lavorando - rivela Vmciul-lo - non stiamo percependo le risorse checi sono dovute. Prima di fallire ci convie-ne fermarci». Quindi //sogno del nastro diasfalto che da Siracusa si muoverebbeverso Modica, Ragusa, Vittoria, Comiso evia procedendo fino a Gela, rischia di are-narsi per mancanza di fondi.

«Finora il Cas - prosegue Vmciullo - harealizzato H tratto che da Cassibile arrivaa Rosolini, e ci ha messo 40 anni. Ma lasua ragione d'esserec'era quando la Re-gione Sicilia era ricchissima - stima - enon si sapeva neanche come spendere lesue enormi risorse. Eravamo ricchi mastupidi, allora. Adesso siamo senza una li-ra. Non possiamo aiutare i disabili, figu-rarsi le autostrade». Una Regione con lepezze ai pantaloni che a rovistarsi in tascanon trova un solo euro utile. Il Cas raccon-ta ancora Vinciuilo «ha avanzato la pro-

posta di gestire anche la Catania-Gela,assicurando di portare a termine anche laSiracusa-Gela. Impensabile - salta su -perché così le principali arterie viarie delSud-Estsarebbero in mano aiprivati». Lavia dell'Unione Europea sarebbe imprati-cabile «perché nella programmazione2014-2020 nonsono previsti fondi, perchéla Sicilia in passato non ha saputo utiliz-zare i fondi e l'UE non ci casca più». Da quila mancanza di finanziamenti per realiz-zare i lotti mancanti della Siracusa-Gela.Una soluzione sarebbe quella di passare ilpacchetto in mano all'Anas - prosegueVì'nauffo - come nel resto d'Italia. «Perchéla Milano-Venezia gode dei fondi anchedei sidliani, e per la Siracusa-Gela nondobbiamo usare i fondi statali? » Già chec'è, il deputato anti-Cas allarga la propo-sta: «E poi, se questi fondi statali arrivas-sero, vivaddio, chiuderemmo il cerchiocompleto andando oltre: realizziamo di-rettamente laSiracusa-Gela-Trapani, cheunirebbe tutta laSidlia in un unico anel-lo di sviluppo economico».

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