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RASSEGNA STAMPA
SUMMER SCHOOL – ASIAGO 18/19/20 SETTEMBRE 2015
Farmindustria (settembre 2015)
SaccucciFares.it (settembre 2015)
Forum PA (18 settembre 2015)
Docplayer.it (settembre 2015)
Nord-‐Est Sanità (23 settembre 2015)
Notiziario chimico farmaceutico (25 settembre 2015)
Forum PA
http://www.forumpa.it/motore-‐sanita-‐ad-‐asiago-‐la-‐summer-‐school-‐che-‐pensa-‐al-‐futuro-‐del-‐ssn
Motore Sanità, ad Asiago la Summer School che pensa al futuro del SSN
18 Settembre 2015 -‐ Mattina
Con il titolo "Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità ed innovazione" dal 18 al 20 settembre, nella splendida cornice di Asiago, si rinnova l'appuntamento con la Summer School di Motore Sanità dove la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale rimane il tema di fondo su cui articolare ragionamenti, analisi e proposte nelle varie tematiche al centro dell’attenzione di tutto il mondo della sanità italiana. Tre giornate di dibattito a porte chiuse da cui scaturirà una sintesi sui temi trattati, temi che spaziano dall’organizzazione del SSN, all’IT applicata alla sanità.
Sarà il Presidente di FORUM PA, Carlo Mochi Sismondi, ad aprire i lavori moderando la tavola rotonda della prima giornata. Alle ore 14.30 si partirà con l’analisi del modello attuale del sistema in lenta e tacita trasformazione, si esplicherà con esempi reali che cosa significano appropriatezza, il rapporto tra medici di famiglia e pazienti ed il ricorrente tema del rapporto ospedale-‐territorio.
A confrontarsi saranno i protagonisti della Sanità Italiana e dell’Information Technology tra cui Stefano Campostrini – Dipartimento di Economia Università Ca’ Foscari di Venezia, Livio Garattini, Direttore Laboratorio CESAV – Istituto Mario Negri, Nicoletta Luppi, Presidente del Gruppo Vaccini di Farmindustria per il biennio 2015-‐2016, Domenico Mantoan – Direttore Generale Sanità Regione del Veneto, Giacomo Milillo – Segretario Generale Nazionale FIMMG, Roberto Moriondo, Rappresentante delle Regioni AGID, Sabina Nuti – Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Giacomo Pellissero – Presidente AIOP.
Per prendere visione del programma e iscriversi.
Nei giorni successivi si affronteranno le problematiche legate all’innovazione, al suo vero significato ed alla sostenibilità della medesima. Il caso dei nuovi farmaci per il trattamento dell’Epatite C non sono che il primo esempio eclatante del difficile compito nel coniugare cura, diritto all’accesso delle medesime, universalità e governance economica del SSN e delle sue articolazioni regionali.
Governance che si dibatte tra centralismo e federalismo incompiuto, tra limitazione dei poteri legislativi regionali e capacità di gestione centralizzata, tra politica e tecnocrazia. Gli stessi enti regolatori quali AIFA, ISS ed Agenas dovranno, secondo alcuni, riformularsi e riorganizzarsi per sostenere compiutamente la trasformazione centralistica della sanità italiana.
Infine in una delle giornate della scuola si parlerà dell’importanza della tecnologia digitale per garantire un futuro all’altezza delle sfide di cui sopra.
In un mondo sempre più globalizzato e digitale, dove deve essere garantita la libera circolazione delle persone, un SSN in radicale trasformazione trova nelle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni un formidabile alleato capace di conseguire risultati di razionalizzazione della spesa senza compromettere la qualità dei servizi erogati agli assistiti/pazienti, che devono ormai rispondere a standard internazionali.
La sessione della Summer School dedicata alla Sanità Digitale metterà a confronto i mondi della medicina, della ricerca e dell’information, communication and knowlegde technology con l’obiettivo di delineare scenari e identificare i percorsi capaci di passare dalla teoria alla prassi quotidiana all’interno del nostro SSN.
Docplayer.it
Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità ed innovazione HOTEL GAARTEN GALLIO ASIAGO 18/19/20 settembre 2015 Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità ed innovazione La Summer School di Motore Sanità si ripete quest’anno in una nuova cornice logistica, la splendida Asiago regina dell’altipiano omonimo. Così come nell’edizione precedente a Trento, la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale rimane il tema di fondo su cui articolare ragionamenti, analisi e proposte nelle varie tematiche al centro dell’attenzione di tutto il mondo della sanità italiana. Si partirà con l analisi del modello attuale del sistema in lenta e tacita trasformazione, si esplicherà con esempi reali che cosa significano appropriatezza, il rapporto tra medici di famiglia e pazienti ed il ricorrente tema del rapporto ospedale-‐territorio. Si affronteranno le problematiche legate all’innovazione, al suo vero significato ed alla sostenibilità della medesima. Il caso dei nuovi farmaci per il trattamento dell’Epatite C non sono che il primo esempio eclatante del difficile compito nel coniugare cura, diritto all’accesso delle medesime, universalità e governance economica del SSN e delle sue articolazioni regionali. Governance che si dibatte tra centralismo e federalismo incompiuto, tra limitazione dei poteri legislativi regionali e capacità di gestione centralizzata, tra politica e tecnocrazia. Gli stessi enti regolatori quali AIFA, ISS ed Agenas dovranno, secondo alcuni, riformularsi e riorganizzarsi per sostenere compiutamente la trasformazione centralistica della sanità italiana. Infine in una delle giornate della scuola si parlerà dell’importanza della tecnologia digitale per garantire un futuro all’altezza delle sfide di cui sopra. In un mondo sempre più globalizzato e digitale, dove deve essere garantita la libera circolazione delle persone, un SSN in radicale trasformazione trova nelle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni un formidabile alleato capace di conseguire risultati di razionalizzazione della spesa senza compromettere la qualità dei servizi erogati agli assistiti/pazienti, che devono ormai rispondere a standard internazionali. Sanità Digitale è quindi qualcosa di molto diverso e fortemente di più della semplice informatica : è la parte nodale di un ecositema digitale. L Internet delle cose, dei dati e delle persone, la robotica, la telemedicina. La nuova frontiera rappresentata dalla telechirurgia e dallo sviluppo di farmaci intelligenti. I big data e gli algoritmi di predictive medicine. La sessione della Summer School dedicata alla Sanità Digitale metterà a confronto i mondi della medicina, della ricerca e dell’information, communication and knowlegde technology con l obiettivo di delineare scenari e identificare i percorsi capaci di passare dalla teoria alla prassi quotidiana all’interno del nostro SSN. Prima Giornata venerdì 18 settembre 2015 14:30 Accredito Partecipanti e welcome coffee Modera: Carlo Mochi Sismondi, Presidente Forum PA 15:00 Il rapporto medico e paziente e l appropriatezza tra realtà e
supposizione Paolo Bianchi, MMG e specialista in Reumatologia Vicenza Domenico Scibetta, Direttore Sanitario Ulss 16 Padova Roberto Mingardi, Direttore Sanitario Casa di Cura Villa Berica, Vicenza 15:30 Integrazione ospedale e territorio: mito e veri modelli di trasformazione il sistema ACG Domenico Mantoan, Direttore Generale Sanità Regione del Veneto Thomas Schael, Direttore Generale Azienda Sanitaria Provincia Autonoma di Bolzano 16:30 Sostenibilità e Universalità del SSN Stefano Campostrini, Dipartimento di Economia Università Ca Foscari di Venezia Innovazione farmacologica e nuovi modelli di finanziamento Giuseppe Turchetti, Professore Economia e Management, Scuola Superiore Sant Anna, Pisa Ida Fortino, Dirigente Struttura Farmaceutica, protesica e dispositivi medici, Regione Lombardia livio Garattini, CESAV, Centro di Economia Sanitaria Istituto Mario Negri, Milano Manuela Brusoni, Presidente Azienda Regionale Centrale Acquisti Regione Lombardia 18:00 Modelli di Market Access europei Fernanda Gellona, Direttore Generale Assobiomedica Politiche vaccinali: lo scenario nazionale di accesso tra sostenibilità e investimento per il futuro Nicoletta Luppi, Presidente del Gruppo Vaccini di Farmindustria 19:00 Dibattito sulle relazioni della prima giornata 20:30 Dinner SECONDA Giornata sabato 19 settembre 2015 9:30 Accredito Partecipanti e welcome coffee Modera: Roberto Moriondo, Rappresentante delle Regioni AGID 10:00 Il perimetro della Sanità Digitale Paolo Colli Franzone, Direttore Scientifico Forum di Sanità Digitale esperienze europee a confronto Francesco Grillo, Amministratore Delegato Vision & Value Management Consulting I Dati: criticità e Soluzioni normative Ernesto Belisario, Avvocato, membro del Tavolo Permanente per l Innovazione e l Agenda Digitale Emilio Paolucci, Professore Ordinario di Ingegneria Industriale e dell’Informazione del Politecnico di Torino 12:00 l OSPEDALE DEL FUTURO TRA INNOVAZIONE E RICERCA Monica Calamai, Direttore Generale Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Firenze la tecnologia un nuovo punto di accesso alle cure Per il paziente (App-‐facile) Giorgio Scivoletto, Direttore Generale A.S.L. Milano 1 Modelli Hi-‐Tech in sanità costruiti sul paziente: un modello innovativo di gestione dei pazienti diabetologici in Umbria Roberto Norgiolini, Responsabile del Centro Diabetologia Città di Castello, USL Umbria 1 Giuseppe Legato, Direttore Generale USL Umbria 1 13:00 Lunch SECONDA Giornata sabato 19 settembre 2015 Modera: Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità 14:30 Il sistema AIFA e il futuro dell’innovazione del SSN Agnese Cangini, AIFA, ufficio attività HTA nel settore farmaceutico 15:00 L apporto della medicina di famiglia alla trasformazione del sistema Giacomo Milillo, Segretario Generale Nazionale FIMMG 15:30 tra centralismo e regionalismo: chi fa cosa ovvero da come si a come funziona il sistema Kyriakoula Petropulacos, Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna Walter Bergamaschi, Direttore Generale Salute Regione Lombardia Adriano Marcolongo, Direttore centrale Salute, Integrazione Socio Sanitaria, Politiche Sociali e Famiglia Friuli Venezia Giulia Luciano Flor, Direttore Generale Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Provincia Autonoma di Trento Guerino Fares, Professore di Diritto Sanitario Università Roma Tre Dibattito e confronto 16:30 ruolo futuro degli enti regolatori del SSN Angelo Del Favero, Direttore Generale ISS, Presidente Federsanità Anci 17:00 Il ruolo della Ricerca tra universalità e sostenibilità del SSN Pasquale Frega, Assobiotec 17:30 L evoluzione del SSN: quale modello di sostenibilità per il futuro Domenico Mantoan, Direttore Generale Sanità Regione del Veneto TERZA Giornata domenica 20 settembre 2015 9:30 Accredito Partecipanti e welcome coffee Introduzione e moderazione Giulia Gioda, giornalista 10:00 Confronto tra sistemi di governance Nel mondo sanitario e in quello industriale Mariella Enoc, Presidente Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Vice Presidente Fondazione Cariplo Gabriele Pelissero, Presidente AIOP Luca Coletto, Assessore alla Sanità e Programmazione Socio-‐Sanitaria Regione del Veneto Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-‐Romagna 11:30 Modelli multiregionali di valutazione della performance in sanità Sabina Nuti, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa 12:00 Indicatori di esito, indicatori di processo Paolo Di Bartolo, AMD Regione Emilia Romagna 12:30 La valutazione multidisciplinare in sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia Pier Franco Conte, Direttore della Rete Oncologica Veneta 13:30 Light lunch
Realizzato grazie al contributo incondizionato di Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità ed innovazione HOTEL GAARTEN GALLIO ASIAGO 18/19/20 settembre 2015 partecipazione gratuita fino ad
esaurimento posti, accredito obbligatorio informazioni, organizzazione e accrediti + 39 335 6901445 [email protected] www.motoresanita.it
Nord-‐Est Sanità
23 settembre 2015
Ad Asiago la Summer School di Motore Sanità Si è tenuta sull’Altopiano di Asiago, all’Hotel Gaarten, dal 18 al 20 settembre scorsi la Summer School di Motore Sanità "Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità ed innovazione”. La Summer School è stata avviata da una prima tavola rotonda dal titolo “Il rapporto medico e paziente e l’appropriatezza tra realtà e supposizione”; che ha visto succedersi i dottori Paolo Bianchi, Domenico Scibetta e Roberto Mingardi moderata da Carlo Mochi Sismondi. Paolo Bianchi, Medico di Medicina Generale e Specialista in Reumatologia ha aperto la Summer School con una provocazione dal mondo reale, attraverso un filmato di vita vissuta nel suo ambulatorio. Questo per sostenere che il ruolo del medico di famiglia all’interno del SSN è un ruolo fondamentale e che ancor più del passato, alla luce della riforma in atto delle cure primarie, dovrà diventarlo, migliorando l’appropriatezza ed evitando i comportamenti indotti dalla medicina difensiva. Domenico Scibetta, Direttore Sanitario della ULSS 16 di Padova, ha detto che i nuovi modelli organizzativi che ci vengono proposti sono avocati ad un principio fondamentale: la sostenibilità del nostro SSN; invece si sta vivendo in un’epoca di post-‐welfarismo in cui drammaticamente si manifesta una contraddizione tra bisogni dell’utenza e risorse disponibili in circolazione. Ecco quindi che il tema dell’appropriatezza diventa un obiettivo da perseguire affinché il sistema diventi realmente sostenibile. Roberto Mingardi, Direttore Sanitario della clinica Villa Berica di Vicenza ha sostenuto che la cultura medica deve passare da un approccio biomedico a un approccio bio-‐psico-‐sociale. Il dottore ha poi eviscerato il concetto di “Health literacy” che implica il raggiungimento di un livello di conoscenze, di capacità individuali e di fiducia in se
stessi tali da spingere gli individui ad agire per migliorare la propria salute e quella della collettività, modificando lo stile e le condizioni di vita personali. La seconda tavola rotonda ha coinvolto un pool di esperti che ha trattato i temi della sostenibilità e universalità del SSN, dell’innovazione farmacologica e nuovi modelli di finanziamento dal punto di vista dell’economia sanitaria. Stefano Campostrini, Professore del Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha sostenuto che bisogna assolutamente innovare cercando di far funzionare al meglio i nostri sistemi informativi e cercare di ripensare i modelli inerenti ai processi di gestione e di organizzazione. Giuseppe Turchetti, Professore di Economia e Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, si chiede se può essere l’HTA una soluzione a questa ricerca di trade off tra innovazione e sostenibilità dal punto di vista economico. Livio Garattini, CESAV (Centro di Economia Sanitaria, Istituto Mario Negri di Milano) ha mostrato le conseguenze sul sistema sanitario del video interessante proposto dal MMg dr.Bianchi, che riporta al rischio di interpretare la sanita in sistemi a SILOS scollegati tra loro. Manuela Brusoni (ARCA Lombardia e SDA Bocconi) ha messo in evidenza come il sistema debba passare anche attraverso una riorganizzazione del sistema di acquisti in sanità. Questo punto fortemente discusso a livello Nazionale e Regionale è ancora alla ricerca di una soluzione. Alberto Bortolami, della Rete Oncologica Regione del Veneto ha declinato gli obiettivi della Rete Oncologica Veneta stessa, ossia i percorsi diagnostici per ogni paziente oncologico a livello territoriale, la diagnostica molecolare, i farmaci innovativi ad alto costo. Nicoletta Luppi, Presidente del Gruppo Vaccini di Farmindustria, ha portato la visione di questo gruppo sulle “Politiche vaccinali nello scenario nazionale di accesso tra sostenibilità e investimento per il futuro”, sostenendo che con i vaccini si riduce il rischio di contrarre gravi malattie e quindi non solo le malattie che comunemente associamo alle vaccinazioni come epatite, tetano, parotite, ma oggi anche prevenzione oncologica come nel caso dell’HPV. Ha concluso la tavola rotonda di dibattiti e relazioni Fernanda Gellona, Direttrice Generale di Assobiomedica, ha proposto un excursus sui diversi modelli di market access europei sostenendo che il ruolo dell’industria nell’innovazione all’interno del mondo della sanità. La seconda giornata della Summer School Asiago 2015 è stata aperta da Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità che ha tracciato un quadro atto a fornire ai partecipanti alcuni dati circa il finanziamento che i Paesi appartenenti al sistema OCSE erogano sulla Sanità in base al PIL. A seguire, il contributo di Angelo Del Favero, Direttore Generale ISS e Presidente Federsanità ANCI il quale ha evidenziato come la situazione della sanità, da qualche anno è incappata nella cosiddetta “tempesta perfetta”, vale a dire in un periodo di recessione (con fiscalità decrescente) dove si sono innestati sia una domanda crescente di servizi da parte dell’utenza, sia l’ingresso sul mercato di farmaci innovativi ad alto costo. Francesco Grillo, AD di Vision & Value Management Consulting ha portato un confronto fra le varie esperienze europee cominciando da una tabella sul rapporto tra spesa sanitaria globale e aspettativa di vita media e ha fatto notare che oltre una certa soglia, gli investimenti in Sanità non impattano più sull’aspettativa di vita media (teoria della “frontiera”). Ernesto Bellisario, Avvocato, membro del tavolo permanente per l’innovazione e l’Agenda Digitale, ha esordito facendo notare come nel nostro sistema, una norma, dalla sua approvazione alla sua applicazione, necessita di 480 giorni di media, aggiungendo a tale dato il fatto che i sistemi giuridici si reggono da sé. Un esempio virtuoso di app per il web destinate al miglioramento dei servizi è stato portato da Giorgio Scivoletto, Direttore Generale ASL Milano 1. Il Direttore ha presentato il modello “APP facile” (realizzata in partnership con Infologic ed MSD Italia) compatibile con il sistema Android ed ora anche Apple della ASL MI 1 rappresenta un esempio di innovazione tecnologica rivoluzionaria per la Pubblica Amministrazione perché permette di rimodellare e riorganizzare la rete assistenziale del Servizio Sanitario Nazionale per rispondere, da un lato alle caratteristiche emergenti di una nuova domanda di salute (invecchiamento della popolazione, nuovo concetto di benessere, cronicità, nuove fragilità e nuovi bisogni sociali e sociosanitari) e dall’altro all’esigenza di garantire un più avanzato efficientamento complessivo del sistema. Pasquale Frega, membro della Commissione direttiva Assobiotec, ha svolto un intervento sul ruolo della ricerca tra universalità e sostenibilità del SSN, intervento in cui ha mostrato i dati a dimostrazione che esiste a livello globale una contrazione degli investimenti nella ricerca clinica. Roberto Norgiolini, Responsabile del Centro Diabetologia, Città di Castello USL Umbria 1 ha divulgato alcuni dati sulla situazione del diabete, patologia cronica in costante crescita che serve da esempio in quanto tocca tutti gli ambiti del SSN, dal medico di famiglia, allo specialista, dalle strutture ospedaliere (Pronto Soccorso degli ospedali, ricoveri…),
agli ambulatori presenti sul territorio. Ha aperto il pomeriggio della seconda giornata di tavola rotonda intitolata “L’apporto della medicina di famiglia alla trasformazione del sistema”, Domenico Crisarà, Segretario Regionale FIMMG Veneto, sostenendo nel suo intervento che la medicina generale dentro l’organizzazione del sistema può fornire un grosso aiuto. Agnese Cangini dell’ufficio attività HTA nel settore farmaceutico dell’AIFA ha spiegato per quale motivo le decisioni da prendere in ambito sanitario sono così complesse: ciò dipende essenzialmente da differenti punti di vista, dalle molte variabili che influenzano le decisioni e dall’incompletezza delle informazioni disponibili; occorre infatti ricercare un equilibrio complesso tra modelli di accesso nella prospettiva di tutela della salute e modelli di finanziamento in una prospettiva di equo accesso agli stessi. A seguire il Vicepresidente FederAnziani e Presidente Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, Giuseppe Pozzi, che nella sua relazione intitolata “L’invecchiamento della popolazione: prospettive future del SSN”, ha dichiarato che il diritto alla salute deve essere tutelato secondo l’art. 32 della nostra Costituzione e che a fianco del concetto di diritto si debba parlare anche di dovere del paziente. La seconda tavola rotonda dal titolo “Tra centralismo e regionalismo: chi fa cosa ovvero da come si programma a come funziona il sistema” ha visto come protagonisti i quattro esperti Thomas Schael, Luciano Flor, Valerio Alberti e Valerio Sotte. Ha aperto l’ultima giornata la Professoressa Sabina Nuti, Ordinario di economia e gestione delle imprese presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, lanciando la discussione sui “Modelli multiregionali di valutazione delle performance in sanità”. Ha concluso la tre giorni di incontri il Prof. Gabriele Pellissero, Presidente AIOP, che è intervenuto per discutere di “Confronto tra sistemi di governance nel mondo sanitario e quello industriale” spiegando come la crisi economica degli ultimi anni abbia messo in difficoltà i sistemi di welfare in tutta Europa, in particolare in Italia si è avuta una riduzione progressiva dell’investimento pubblico in Sanità che sta andando sotto un valore del 6,5% del PIL, un elemento preoccupante e con un trend che rischia di allontanare il nostro paese dai livelli tecnologici che gli competono e dalla capacità di produrre prestazioni in analogia con quelle dei paesi europei di riferimento come la Francia e la Germania. Per contrastare questo è indispensabile perseguire anche una maggiore efficienza all’interno del nostro SSN che oggi è composto dal 25 % da operatori di diritto privato e dal 75 da operatori di diritto pubblico che tutti insieme erogano le prestazioni del SSN.
Notiziario chimico farmaceutico
25 settembre 2015
Vaccinazioni e scetticismo Opposizione ai vaccini, una sfida crescente per l’Oms Disinformazione, mala informazione, sfiducia negli operatori, barriere geografiche, costi e anche la paura degli aghi. L'Oms si interroga sul fenomeno dell'opposizione ai vaccini di Tiziana Azzani | 25 settembre 2015 in Farmaci Il problema della sicurezza dei vaccini è il principale fattore che può guidare all’esitazione e far propendere la popolazione degli scettici per il NO e quindi al rifiuto della vaccinazione per se stessi o per i propri figli. Ma non è solo un problema di innocuità. Alla base dello scetticismo, definito vaccine hesitancy, vi sono diversi fattori; tra questi spiccano le convinzioni negative basate su falsi miti (come ad esempio la credenza che la vaccinazione renda sterili le donne), la disinformazione, la sfiducia negli operatori o nell’assistenza sanitaria, il ruolo di leader influenti, le barriere geografiche, i costi e anche la paura degli aghi e del dolore. Ad affermarlo sono gli esperti dell’OMS che in un numero speciale della rivista Vaccine hanno esaminato il ruolo della diffidenza nei confronti dei vaccini nel limitare la copertura vaccinale ed esplorato le strategie per affrontarla.
Opposizione ai vaccini, un problema emergente e una sfida da cogliere per l’Oms Si tratta di un problema globale, complesso, in continuo mutamento che non affligge solo i Paesi ad alto reddito e le conseguenze della mancata vaccinazione sono molto significative. A favore dei vaccini I punti a favore dei vaccini sono diversi. Tra questi emergono: ▪ la salvaguardia della vita. Secondo le stime più recenti dell’OMS ogni anno nel mondo muoiono circa 1,5
milioni di bambini per malattie che potrebbero essere prevenute con i vaccini esistenti e un
bambino su cinque non riceve le vaccinazioni di routine. Al contrario, i vaccini consentono di salvare ogni anno 2,5 milioni di persone. Nel tempo i vaccini hanno consentito di debellare importanti malattie, come il vaiolo e la poliomelite, che quando non mettevano a rischio la vita degli ammalati ne peggioravano sensibilmente la qualità rendendoli invalidi.
▪ la prevenzione di altre malattie e conseguenze. Un esempio è il vaccino anti-‐HBV che non solo protegge dall’epatite B, ma anche da tutte le conseguenze e rischi per la salute, compresa l’insorgenza di diversi tumori.
▪ migliore sostenibilità del sistema sanitario. La prevenzione di una malattia risulta infatti sempre meno costosa della sua cura. Nei costi correlati a una malattia non ci sono solo quelli medici e farmaceutici, ma anche quelli indiretti come quelli correlati alla ridotta produttività. Stime recenti hanno calcolato che per vaccinare tutti i cittadini italiani di età compresa tra i 50 e i 60 anni si spenderebbero 66 milioni di euro, ma se ne guadagnerebbero 746 milioni di euro. «Quali altri tipi di investimento consentono di investire 1 e ottenere 10?» ha dichiarato Nicoletta Luppi (Presidente del Gruppo Vaccini di Farmindustria) nell’ambito del convegno “Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità e innovazione” svoltosi ad Asiago. Dello stesso parere anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha dichiarato
«In un periodo di recessione investire nella prevenzione e nelle pratiche vaccinali non solo è eticamente corretto, perché la salute è un diritto riconosciuto, ma contribuisce al modello di sostenibilità della società». Il vantaggio che i vaccini possono portare in termini di salute globale è davvero enorme proprio «per questo l’opposizione ai vaccini è una sfida che dobbiamo cogliere e affrontare», affermano gli esperti dell’OMS. Quali strategie per contrastare l’opposizione ai vaccini? Non esiste una bacchetta magica per combattere il fenomeno della riluttanza nei confronti dei vaccini. Sicuramente una comunicazione efficace è la chiave per dissipare le paure, affrontare le preoccupazioni e promozione dell’accettazione della vaccinazione. Ma l’intervento deve affidarsi a un piano mirato e composto da diverse strategie. Tra queste, secondo gli esperti, le strategie più efficaci: ▪ si rivolgono in modo specifico alle popolazioni non vaccinate o vaccinate in modo non opportuno ▪ mirano ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza sui vaccini ▪ migliorano la convenienza e facilitano l’accesso alla vaccinazione ▪ si rivolgono a popolazioni specifiche (es HPV) ▪ coinvolgono delle figure di riferimento (influencers) per promuovere la vaccinazione Uno studio condotto dall’Università di Illinois, pubblicato sul British Medical Journal, ha dimostrato come il fornire ai cittadini informazioni sui pericoli rappresentati dalle malattie trasmissibili evitabili con i vaccini sia più efficace nel persuadere gli scettici rispetto al cercare di contrastare convinzioni sbagliate sui vaccini. E gli italiani, quanto sono informati e scettici? Secondo un’indagine Censis il 70% degli italiani cerca informazioni sulle vaccinazioni, ma non sempre attinge a fonti attendibili, soprattutto quando queste provengono dal web. La mala informazione, insieme alla disinformazione, sicuramente contribuisce ad aumentare la paura dei vaccini e quindi l’opposizione ai vaccini. Clicca qui per seguire l’intervista ad Alberto Villani (Primario Pediatria Malattie Infettive, Ospedale Bambino Gesù di Roma) sugli strumenti per riconoscere le fonti attendibili sui vaccini; Giovanni Rezza (Direttore Dipartimento Malattie Infettive, ISS) sul ruolo delle aziende sanitarie nel promuovere la corretta informazione sulle vaccinazioni; Ketty Vaccaro (Direttore Welfare Censis) sui risultati dell’indagine Censis.