RASSEGNA STAMPA - assoagisco.it · (ANSA) - ROMA, 20 MAR - ''Destinare l'1% delle entrate erariali...

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RASSEGNA STAMPA MARZO 2012 A cura di

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RASSEGNA STAMPA

MARZO 2012

A cura di

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GIOCHI: ASSOSNAI, OK CURA LUDOPATIE, MA SERVE PREVENZIONE

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - ''Destinare l'1% delle entrate erariali derivanti dal gioco alla cura del giocatore patologico va bene, ma bisogna lavorare anche sulla prevenzione''. Lo ha detto il presidente di Assosnai, Francesco Ginestra, commentando una delle proposte presentate oggi dal Terzo Polo contro il fenomeno delleÿludopatie. Per gestire questi circa 140 milioni di euro, ha precisato Ginestra, ''ci vogliono pero' mezzi e strutture. Non devono essere distribuiti a pioggia''. Inoltre ''bisogna fare prevenzione: servono piu' controlli. Nei bar, dal tabaccaio, occorre che venga individuata una persona responsabile che vieti l'accesso al gioco ai minori''. Ginestra chiede poi uno ''stop alle gare'' per introdurre nuovi giochi (''bisogna fermarsi e fare una ricognizione sulle possibilita' di gioco gia' esistenti'') e invita a non trasmettere pubblicita' ''ingannevoli: non si dica che e' facile vincere''. Per il presidente di Assosnai, infine, portare l'aliquota implicita minima al 20%, come propone il Terzo polo, ''non e' una soluzione: se aumenta la pressione fiscale, diminuisce l'incasso''. (ANSA). YZD-VN 20-MAR-12 14:04 NNNN

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18 giovedì 1 marzo2012 ALTRI SPORT

Le notizie del giorno

CORRIERE dello SPORTSTADIO

Yamaha davantiCRT disastroseAnche se le condizioni della

pista a Sepang ieri nonhanno consentito ai piloti diesprimersi al meglio, riman-gono imbarazzanti le presta-zioni delle moto CRT, telaiprototipi con motori mille de-

rivati di serie, che quest'annodivideranno la scena con laMotoGP per rimpinguare loschieramento di partenza..

La miglior in pista infatti èstata la Suter-BMW guidatada Colin Edwards, pur sem-pre un due volte iridato nellaSuperbike. Il pilota texano in-fatti ha preso la bellezza diquattro secondi e sei decimi.Un abbisso, ma ancora niente

a confronto degli oltre sei se-condi di Silva od i sette patitidalla Kawasaki-BQR di Her-nandez. Qualcosa di megliodobbiamo aspettarci - forseaddirittura poco più di un se-condo - dalle Art (delle Apri-lia), almeno a giudicare dalleloro prove europee, ma è me-glio non fare pronostici primadi averle viste in azione congli altri.

A creare problemi a questimezzi sono soprattutto glipneumatici Bridgestone, ob-bligatori da quando nella clas-se regina vige la monogomma.Rispetto alle Pirelli utilizzatein Superbike, infatti, le coper-ture nipponiche hanno unacarcassa molto più dura, cosache rende difficile mandarlein temperatura.I TEMPI: 1. Spies (Yamaha) 2'01.285

(giri 19° giro di 35); 2. Lorenzo (Ya-maha) 2'01.293 (4/26); 3. Dovizioso(Yamaha) 2'01.522 (18/18); 4. Crut-chlow (Yamaha) 2'01.695 (19/22); 5.Hayden (Ducati) 2'01.748 (17/39); 6.Barbera (Ducati) 2'01.989 (12/26); 7.Rossi (Ducati) 2'02.130 (14/18); 8.Battaini (Ducati) 2'03.566 (14/20); 9.Edwards (Suter-BMW) 2'05.816(6/14); 10. Sìlva (BQR-Kawasaki)2'07.532 (39/39); 11. Hernandez(BQR-Kawasaki) 208.213 (10/26).

Vallelunga aprealle prove deipiloti minorenni

| Honda a Sepang' test a luci rosse

di Paolo Scalerà

La seconda giornata di testmalesi della MotoGP è

stata a luci rosse. Niente discabroso, però, visto che illumino che si è acceso sulcruscotto della RC213V diDani Pedrosa (pressioneolio?) peraltro martedì scor-so a fine prove, invece chefar andare tutti su di giri hatenuto ieri i piloti della Hon-da fermi ai box. Non solo lospagnolo ed il suo compa-gno Stoner, ma anche i duepiloti dei team Satellite, Ste-fan Bradi e Alvaro Bautista.Per sincerarsi che dietrol'allarme non si nascondes-se un problema grave, ingrado di comprometterel'affidabilità della quattrocilindri giapponese, il moto-re incriminato è stato cosìspedito in Giappone, ma

quando dalla terra del SolLevante è suonata la sirenadel cessato allarme, a Se-pang aveva già iniziato apiovere.

Una giornata sprecatadunque per il team campio-ne del mondo con Casey Sto-ner. Peccato _________che i suoi av- • • • • • •versali, Ya-maha e Du-cati, non sia-mo riuscitiad approfit-tarne, anzil'assenza delforassimoaustraliano ha pesato sullaseconda giornata di test del-la MotoGP perché è manca-to il pilota di riferimento.

Per questo motivo la Ya-maha, che ieri ha piazzato lesue quattro moto davanti atutti con Spies, Lorenzo, Do-

li team iridato bloccatoda spie di allerta motoreMa Rossi (7° tempo)non ne approfitta«Giornata quasi persa»

vizioso e Crutchlow, non hagioito più di tanto ancheperché il miglior tempo deltexano è rimasto comunqueal di sopra del giro record(sotto i due minuti) realizza-to da Stoner all'inizio delmese.^ ^ ^ ^ ^ ^ Così per• • • • • consolarsi,

visti i buonirapporti frale due squa-dre, i tecnicidella Yama-ha ne hannoapprofittatoper punzec-

chiare i rivali.«E' stato come quando si

accende la luce rossa sul-l'Xbox e smette di funziona-re?», hanno twittato. Ed alladiplomatica risposta dellaHonda «qualcosa di simile»,la Yamaha ha ribattuto, iro-

nica «fateci sapere se voleteche veniamo a dare un'oc-chiata». Non prima però diaver aggiunto «bello vedereil nome Yamaha nelle primequattro posizioni della listadei tempi ma è difficile valu-tare il successo senza leHRC in pista».

: Ciò spiega perché la Mo-toGP si sobbarchi queste co-stose trasferte: Honda e Ya-maha ne approfittano perconfrontarsi. Una cosa cheavrebbe voluto fare anche laDucati, se il maltempo nonavesse spedito tutti anzitem-po in albergo.

«Un'altra giornata quasipersa - ha commentato Va-lentino Rossi, 7° tempo die-tro anche alle Ducati diHayden e Barbera - un veropeccato perché per noi èmolto importante poter gira-re il più possibile e oggi la

Casey Stoner, 26 anni, fermo ai box (Getty Images)

pista era in condizioni deci-samente migliori rispetto amartedì. Dato che la pioggiaera prevista, come è arriva-ta, nel primo pomeriggio,abbiamo cercato di concen-trare tutto il lavoro possibilenelle prime ore dei test.Quindi, nell'arco di appenauna ventina di giri e utiliz-zando entrambe le moto, ab-biamo provato il nuovo"traction control", qualcheparticolare software ineren-te Vanti-impennamento e al-tri piccoli dettagli riguar-danti la posizione in sella.

Ognuna di queste cose miha dato un'impressione buo-na, quindi abbiamo riunitoil tutto nel set-up di una so-lo moto, abbiamo montatouna gomma nuova e... è co-minciato a piovere. Fine deigiochi. Diciamo che la par-te positiva è che tutte le co-se nuove mi hanno fatto unabuona impressione. Speria-mo solo di poter lavorarenell'ultima giornata».

Cioè oggi, ma le previsio-ni meteo non sono fantasti-che.

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Via ai Mondiali Junioresin Abruzzo: 16 azzurrisognano una medagliadi Leonino Pescatore

ROCCARASO -Troppo piccolo ilpalaghiaccio percontenere lo strari-pante entusiasmodegli oltre 4000

Peschiamotre nomi nelnostro futuro

II romano

Giordano Ronci, 19 anni,romano, ha appena iniziatola sua avventura in azzurro.Reduce da tre vittorie e unsecondo posto in slalom,è anche un ottimo ciclista.

La polivalente

Messia Medetti, 18 anni,milanese, è campionessain carica di supercombinata,superG e discesa. E'ammiratrice di Cameron Diaz.

Lo juventino

presenti alla cerimonia diapertura dei Mondiali Jrs.Discorsi di rito e un augurioda Alberto Tomba ai 530 traatleti e tecnici. Modifica alprogramma odierno: dove-va esserci il gigante femmi-nile, invece sulla Gran Pistadi Pizzalto scenderanno leslalomiste in modo da pre-parare meglio, in vista del-l'innalzamento della tempe-ratura, la pista Lupo del-l'Aremogna che ospiterà ilgigante. Tra le favorirel'americana Shiffrin che do-vrà vedersela con la svizze-ra Nufer e la svedeseEklund, oltre che con la pat-tuglia delle austriache e unafiglia d'arte: Estelle Al-phand.

Le azzurre difficilmentesaranno protagoniste inquesta specialità, ma l'Italiapunta a un buon risultatocomplessivo con 16 ottimigiovani (9 maschi, 7 femmi-ne). Scopriamo qualche no-me, senza dimenticare che iMondiali juniores sono dasempre trampolino di lancioper la Coppa del Mondo eper vette ancora più alte.(Lp./lps)

Dubai: Cipolla solo un setpoi Tipsarevic lo travolge

3 Acapulco: Pennetta avanti

dra (27 luglio-12 agosto),alPOlympfe Staditifn. LO ha annunciato BuckinghamPalace. Elisabetta e Filippo inaugureranno anche leParalimpiadi il 29 agosto. La regina aprì anche i Giochidi Montreal 1976, mentre il Duca di Edimburgo perconto della moglie inaugurò quelli di Melbourne 19S6.

ATP - Dubai (cemento,2.313.975 $) Ottavi:Murray (Gbr, 3) b. Chiu-dinelli (Svi) 6-3 6-4,Djokovic (Ser, 1) b. Sta-kho«sky (Ucr) 7-6(5) 6-3, Federer (Svi, 2) b. F.Lopez (Spa) 7-5 6-3,Tipsarevic (Ser, 7) b. CI-

POLLA 6-7(2) 6-1 6-1, Berdych(Cec, 5) b. Lacko (Svc) 6-1 6-2, DelPotrò (Arg, 8) b. Golubev (Kaz) 6-46-2, Youzhny (Rus) b. Fish (Usa, 6)6-2 7-6(0), Tsonga (Fra, 4) b. Ro-sol (Cec) 6-3 6-4. Tv: su SuperTen-nis oggi dalle 11 e dalle 16. Acapul-co (terra, 1.281.500$) 1° turno:Ferrer (Spa, 1) b. S. Gonzalez (Mex)6-1 6-2, Kubot (Poi) b. Garza (Mes)6-1 6-3, Giraldo (Col) b. Nalbandian(Arg) 6-2 6-2, Ramos (Spa) b. Mo-naco (Arg, 6) 7-6(2) 5-3 rit., Wa-wrinka (Svi) b. Ferrerò (Spa) 2-6 6-3 6-4, Chardy (Fra) b. Machado(Por) 7-6(4) 6-3, Nishikori (Jap, 4)b. Montanes (Spa) 6-2 4-1 rit., Ver-dasco (Spa, 8) b. VOLANDRI 6-06-2, Almagro (Spa, 2) b. Riba (Spa)6-2 3-6 6-2. Tv: su SuperTennis og-gi dalle 22 e dalle 2. Delray Beach(cemento, 500.000 $) 1° turno:Isner (Usa, 1) b. Levine (Usa) 6-57-6(15), Smyczek (Usa) b.Melzer(Aut) 6-4 2-6 7-5, Rocldick (Usa, 4)b. Petzschner (Ger) 4-6 6-4 6-1,

Flavio Cipolla, 28 anni

Malisse (Bel) b. Garcia Lopez (Spa)7-6(3) 6-3, Anderson (Saf, 7) b. A.Krajicek (Usa) 6-1 6-4, Bogomolovjr (Rus, 6) Yani (Usa) 6-3 6-1, Ma-tosevic (Aus) b. Karlovic (Cro) 6-36-4, Darcis (Bel) b. Troicki (Ser, 3)6-4 4-6 6-4, Dodig (Cro) b. Bachin-ger (Ger) 4-6 6-4 6-4, Nieminen(Fin) b. Cilic (Cro, 2) 6-3 3-6 6-2.

WTA - Acapulco (terra, 220.000$) 1° turno: Krajicek (Olà) b. Ca-dantu (Rom) 7-5 3-6 6-3, Gallovits(Rom) b. Arn (Ung) 7-5 7-5, Cabe-za Candela (Spa) b. Dominguez Li-no (Spa) 6-4 6-4, Duque Marino(Col) b. Abdala (Mes) 6-1 6-0, Ar-vidsson (Sve) b. Rampre (Slo) 6-26-4, PENNETTA (2) b. Parrà San-tonja (Spa) 6-4 6-2. Kuala Lumpur(cemento, 220.000 $) Ottavi: Hsieh(Tpe) b. Dellacqua (Aus) 6-1 7-5,Martic (Cro, 5) b. Nara (Jap) 6-2 3-6 6-0.

Laiuto ai cavalli cancellato dal decretofcj Niente contributo doppio dalie slot machine e soldi dalle corse virtuali

Andrea Ravelli, 20 anni,bresciano, ha vinto i tricolorigiovanili 2011 nel gigante juniore da aspirante nel 2009 indiscesa, gigante e slalom.Tifosissimo della Juventus.

di Mario Viggiani

ROMA - Una giornata balorda, ie-ri, per l'ippica italiana: l'ennesi-ma sul fronte politico, quella cheperò potrebbe mettere definitiva-mente in difficoltà un settore da

qualche anno tenuto in vita con le macchi-ne del sostegno statale. E a questo punto ilfuturo è tutto da vedere, perché i conti so-no sempre più in rosso.

Sì, perché l'ippica è sparita dal decretonterministeriale da noi illustrato un paio

di giorni fa, quello che avrebbe raddop-piato a Unire/Assi e Coni il contributo era-riale girato dalle slot (dall'1,4 al 2,5%, conl'l,5% destinato appunto ai cavalli), avreb-be girato il 50% del prelievo erariale del-le future corse virtuali, avrebbe portato 3milioni per comunicazione e promozione,e altro ancora, a partire dalla rimodula-zione dei prelievi da destinare al pay-outper gli scommettitori e delle puntate mini-me sulle varie scommesse.

Niente di tutto questo. L'intervento delGoverno ha spazzato via la bozza di quan-

to sopra, definita dal ministro Mario Cata-nia. Al massimo quei 35 milioni dei qualisi era invece parlato in precedenza, da re-cuperare dai contenziosi in piedi conAams. E così risultano decisamente piùchiare le dichiarazioni che ieri aveva rila-sciato ad Agipronews il titolare del Mipa-af, prima dell'audizione pomeridiana allaCommissione Agricoltura della Camera:«Serviva un provvedimento più organico,in assenza del quale è rinviata la strategiadi uscita dalla crisi. Il rilancio al momen-to non c'è, ma su questo vanno date indi-cazioni chiare al settore». E ancora: «Seperò la scommessa ippica resterà in unarosa di prodotti alternativi offerti daglistessi concessionari, a mio parere è diffi-cile che il settore possa avere un rilancio,perché gli operatori non hanno interesse avendere questo tipo di prodotto rispetto adaltri che presentano minori difficoltà».Appunto: giusto ieri Assosnai ha ribaditodi voler vendere nelle agenzie tutti ì giochipubblici Aams. Tempi sempre più duri perl'ippica italiana.

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GERMANIA, GALOPPO ANNULLATO

(m.v.) Ippicamente parlando, c'è chi sta peggio dell'Italia. In Germa-nia, nel galoppo, è stata addirittura annullata la prima giornata di cor-se sull'erba (11 marzo a Francoforte) per penuria di iscritti. Erano da2 a 4 in 4 prove, e da 7 a 11 nelle restanti 3, che in tutto avrebberomesso in palio appena 36.000 euro!

OGGI - Ore 18.30 TQQ a Napoli (trotto, 8a corsa, m. 1600) Favo-riti: 15-12-4-1 -13. Sorprese: 11 -8-10. Inizio convegno alle ore 14.55.Corse anche a Bologna (t, 14.25), Palermo (t, 14.45), Pisa (g/ost,14.50), Tarante (t, 15). Gioco su Vaal (Saf, g, 11.15, 6c), Kalmar(Sve, t, 12.15), Vincennes (Fra, t, 13.50,3c), Meydan (Eau, g, 15.30),Kempton (Ing, g, 18.35, 3c), Le Croise Laroche (Fra, t, 18.45).

IERI - TQQ ad Aversa: combinazione Tris 8-1-5, quota 318,63 eu-ro per 498 vincitori, quota con rit. (n. 12) 65,92 euro; comb. Quarte8-1 -5-13, quota 3.072,28 euro per 9 vincitori, quota con rit. 335,73euro; comb. Quinte 8-1 -5-13-15, quota 7.696,85 euro per 1 vincitore.

DUBAI - Oggi galoppo a Meydan: Zabeel Stakes (gr. 2, 250.000$, m. 1600) Fanunalter; Nad Al Sheba Trophy (gr. 3, 200.000 $, m.2810) Jakkalberry.

FRANCIA - Ieri trotto a Enghien: Prix de Lure (80.000 €, m. 2875)2. Marlon Om 14.2, 7. Mirror Grif 14.7, Mineiro As rp. Oggi trotto aVincennes: Prix E.A. Courboy (80.000 €, m. 2100) Leben Rl, Magod'Amore.

Udite, udite! La Federazio-ne Motociclistica Italiana

si muove: oggi a Vallellunga,infatti, l'intera giornata in pi-sta sarà dedicata ai piloti mi-norenni, chesolitamenteper questioniassicurativenon possonoprovare al difuori delle ga-re. Cosa chespinge moltigiovani emulidi ValentinoRossi verso lavicina Spa-gna, dove cisono regola-menti menointransigenti.

In attesa diquesta helza-popping ierisulla pista ro-mana hannogirato Miche-le Pirro, An-drea Iannone,e Nicolo Antonelli, che que-st'anno ci rappresenterannoin MotoGP, Moto2 e Moto3.

Il giovanissimo (16 anni)campione italiano in caricadella 125 ha guidato la Hondadel team Gresini con la qua-le correrà nel mondiale assi-stito ai box dall'ex vicecam-pione del mondo della cate-goria Ezio Gianola. Iannoneinvece ha portato al debuttola nuova SpeedUp con la qua-le correrà nella Moto2. Si

Niccolo Antonelli, 16 anni

tratta di un prototipo natodalla passione dell'ex pilotaLuca Boscoscuro ed il cui te-laio è realizzato dal pieno inalluminio. Pensate che da un

blocco inizia-le di 188 Kg siè arrivati adappena 7,9Kg...ne hannofatti di trucio-li.

Boscoscuroquest'announirà le forzecon il teamSpeedmasterdi AndreaIannone for-nendogli unadelle sue mo-to, mentresull'altra cor-rerà il france-se Mike DiMeglio. Ledue squadreavranno glistessi sponsor

Autorizzazione storicada parte della FmiIeri in pista Pirro,Iannone e il campioneitaliano di 125, Antonelli

ma gestioniseparate.

In pista infine anche il vin-citore del GP di Valencia del-la Moto 2, Pirro. Michele, lacui Honda-CRT è in ritardo,ha guidato per togliersi unpo' di ruggine di dosso unaCBR 1000 RR preparata, inattesa di debuttare con ilmezzo con cui correrà que-st'anno il mondiale la prossi-ma settimana ad Aragon.

p.s.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tyson a Las Vegasdiventa attore di teatro«Racconterò la mia vita»MIAMI - La pri-ma volta di MikeTyson a Las Ve-gas, il 6 settembre1986, durò un atti-mo, alla secondaripresa AlfonzoRatliff era già ko:ma da quel giorno

"Sin City" l'ha seguito finoal 1999. A 26 anni da queldebutto Tyson è pronto perun altro esordio a Las Ve-gas, ma su un palcoscenicoun po' diverso, l'Hollywo-od Theater all'MGMGrand Hotel & Casino. Sì,un teatro, perché adessol'ex campione dei massimiè un attore, ha vinto ancheun Golden Globe con "Unanotte da leoni" ("The Han-gover"), ma questa voltafarà di più: un monologo diun'ora con la sua piece"Mike Tyson: UndisputedTruth - Live on Stage".

Uno spettacolo prodottoda Adam Steck, diretto daRandy Johnson che è l'au-tore dei testi assieme a Ki-ki, la moglie di Tyson. Unaprima mondiale dal 13 al18 aprile, alle 8 di sera, inun teatro da 740 posti: «La

Mike Tyson, 45 anni

mia vita è più grande diuno show di un'ora - hadetto - ma questa cosa po-trebbe diventare appassio-nante». Lo spunto gli è ve-nuto guardando Chazz Pal-minteri nel suo lavoro tea-trale "A Bronx Tale" chepoi è diventato anche unfilm con Robert De Niro.«Ho pensato, "Palminteriè eccezionale" - ha spiega-to Tyson - poi ho detto:"posso riuscirci anch'io" esono emozionato e nervo-so al tempo stesso, maquesto è quello che vogliofare, intrattenere il pubbli-co». Una volta entusiasma-va la gente con i pugni, oraci proverà con le parole.

ro.z (ecp)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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33Sabato 24 Marzo 2012SabaGIUSTIZIA E SOCIETÀ

Una iniziativa di semplifi cazione lanciata dal Miur

Maturità telematicaStop alle tracce inviate per posta

Anche la maturità di-venterà telematica. A partire dalla prossima sessione ordinaria degli

Esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria di II grado, l’invio delle tracce delle prove scritte avverrà per via telematica e non attraver-so i fascicoli cartacei. Lo rende noto un comunicato del Miur. L’iniziativa, dal nome «Plico te-lematico», rientra nel progetto di semplifi cazione e moderniz-zazione della Scuola promosso dal ministro Profumo.

Finora questo progetto ha visto la digitalizzazione della rassegna stampa, inviata anche a tutti i presidi, la partecipazio-ne del Miur alla cabina di regia sull’Agenda digitale, il lancio della consultazione pubblica sul valore legale del titolo di studio, l’iscrizione online a scuola per gli studenti e, infi ne, il primo progetto di open data del Miur con i dati della Scuola in chiaro. In una lettera inviata ieri alle scuole il ministro ha annuncia-to le novità previste, ribadendo che ciascuna traccia non sarà più consegnata manualmente e

in busta chiusa alla sede d’esa-me, ma sarà criptata e inviata telematicamente a ciascun isti-tuto. Le scuole successivamen-te provvederanno a stampare il testo nella quantità necessa-ria. I testi rimarranno segreti - e adeguatamente protetti da ogni tentativo di accesso - fi no

all’inizio delle prime due prove scritte, che quest’anno si svolgeran-no rispettivamente il 20 e il 21 giugno. Nel mese di maggio, il Miur preve-de di avviare una signi-fi cativa sperimentazione nelle scuole e, almeno per il primo anno di applica-zione, essa conterrà ade-guate misure cautelative e alternative per garanti-re in ogni caso il regolare svolgimento degli esami. Ogni scuola dovrà garan-tire per ciascuna sede in cui si svolgeranno le prove la presenza della dotazione tecnica indi-spensabile e di almeno un referente che segua la nuova procedura e as-sista i componenti della

commissione d’esame nella ri-produzione cartacea dei testi.

Nelle prossime settimane verrà inviata una circolare per spiegare tutte le modalità organizzative e i dettagli per un corretto svolgimento delle operazioni.

© Riproduzione riservata

DI DARIO FERRARA

Presto arriverà lo sconto di pena per i sequestri «fai-da-te». È infatti ille-gittimo l’articolo 630 c.p.

laddove non prevede per i fatti di lieve entità un’attenuante speciale analoga a quella pre-vista dall’articolo 311 c.p. per i rapimenti effettuati a scopo di terrorismo o di eversione, ex ar-ticolo 289-bis c.p. Lo stabilisce la Corte costituzionale con la sentenza 68/2012. E il motivo risulta chiaro: dopo l’escalation degli anni 70-80 il fenomeno è andato riducendosi e, oggi come oggi, a parte i sequestri-lampo, buona parte delle condotte per-seguite rientra in fattispecie minori come quella che ha dato origine alla questione di legitti-mità ora risolta dalla Consulta: un gruppo di pusher che blocca per qualche ora un piccolo spac-ciatore fi no a quando i parenti dell’ostaggio non racimolano i soldi della partita di droga non pagata. Si tratta in tutta eviden-za di fatti che per natura, mezzi impiegati, e modalità di azione non si presentano come parti-

colarmente gravi e che, nondi-meno, rischiano di essere puniti con pene molto severe: il minimo edittale è di venticinque anni di reclusione. L’inasprimento del-le sanzioni si è reso necessario all’epoca del boom dei sequestri con una serie di adeguamenti normativi. Oggi che l’anonima sarda o i clan calabresi non sono più all’opera come una volta nel settore, sono sempre più fre-quenti i casi in cui ci troviamo di fronte a fattispecie che inte-grano il sequestro sia pure sen-za grande spiegamento di mezzi: sussiste ugualmente, tuttavia, il requisito dell’«ingiustizia» del profitto perseguito all’agente, dato che la pretesa che egli mira a soddisfare è sfornita di tutela legale, in quanto avente titolo in un negozio con causa illecita. La Consulta, allora, dichiara l’ille-gittimità dell’articolo 630 c.p. laddove non si prevede la dimi-nuente ex articolo 311 c.p. che si applica ai sequestri «politici». E l’equiparazione dei rapimenti a scopo di estorsione a quelli a fi ni eversivi, osservano i giudici dell’Alta corte, risulta assolu-tamente fondata. La differenza fondamentale fra le due fi gure criminose sta nella diversità del bene giuridico protetto. E questo, spiegano i giudici delle leggi, non impedisce la comparazione, ma anzi rafforza il giudizio di viola-zione dei principi di eguaglianza e di ragionevolezza: il sequestro terroristico offende l’ordine costituzionale mentre quello estorsivo attenta al patrimonio. È vero: i soldi dei riscatti vanno a ingrassare le mafi e, ma non c’è comunque alcun dubbio che i va-lori inerenti la personalità dello Stato sono senz’altro preminenti. E infatti i rapimenti politici sono sottoposti a uno statuto più se-vero dei sequestri estorsivi. Ciò che risulta dunque irrazionale è manchi un’attenuante per i fatti di lieve entità, analoga a quella applicabile alla fattispecie «ge-mella» che aggredisce l’interesse di rango più elevato. E l’illegitti-mità appare ancora più eviden-te se si considera la funzione dell’attenuante, che consiste nel mitigare una risposta punitiva che è di asprezza eccezionale.

Contributo valido. La Con-sulta si occupa anche di contri-buto unifi cato, con la sentenza 69/2012, ma è manifestamente infondata la questione di le-gittimità posta sull’obbligo di pagamento introdotto nel 2009 nell’opposizione alle multe. Il contributo unifi cato, si legge nel provvedimento, consiste in una prestazione economica richiesta per la fruizione concreta del ser-vizio: il suo mancato pagamento non si traduce in una preclusio-ne o un ostacolo all’esperimento della tutela giurisdizionale, non derivando da esso né l’inammis-sibilità, né l’improcedibilità dell’azione giudiziaria. Inutile, dunque, lamentare la presunta illegittimità del balzello.

© Riproduzione riservata

Sentenza della Corte costituzionale

Lo sconto di pena nei sequestri flash

DAL GOVERNO

Paletti agli spot sui giochi

DI NICOLA TANI

Due ministri scendono in

campo per limitare la pubblici-

tà dei giochi. Renato Balduzzi,

ministro della Salute, e Andrea

Riccardi, titolare della Coope-

razione internazionale, hanno

ribadito l’intenzione di interve-

nire per limitare la promozione

del gaming: il primo passo, ha

detto Riccardi, sarà l’inseri-

mento in un decreto Interdi-

rigenziale Economia-Salute di

un articolo specifi co per fi ssare

dei paletti alla trasmissione di

spot, sia in termini di orario di

messa in onda che di contenuti,

per impedire «che il messaggio,

specialmente fra i giovani e le

persone fragili, possa ingenera-

re false speranze». E l’allarme

suona anche tra gli operatori:

«Bisogna fermare le nuove gare

per introdurre nuovi giochi e

stoppare le pubblicità inganne-

voli: non si dica più che è facile

vincere», ha commentato il pre-

sidente di Assosnai, Francesco

Ginestra. Il problema è ormai

sul tavolo del governo e la se-

natrice Baio (Pd) ha sciorinato,

in una conferenza a Roma, i dati

sui costi – 38mila euro tra diret-

ti e indiretti - di un giocatore

patologico e sull’andamento de-

gli incassi (+220% tra il 2004 e

il 2011) che corrono più dell’in-

troito erariale.

SÌ AL DDL

Reclusione ai mediatori abusivi

Reclusione fi no a tre anni, sanzione pecuniaria fi no a 10 mila euro e confi sca dei beni di cui si serve il mediatore abusivo nell’esercizio dell’atti-vità. La Commissione giusti-zia del Senato presieduta da Filippo Berselli ha licenziato lo scorso 21 marzo il disegno di legge n. 2420 che modifi ca l’articolo 348 del codice pena-le ed inasprisce le pene per coloro che esercitano abusiva-mente una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato. Il te-sto, che ha avuto come rela-tore Alberto Balboni, accoglie le istanze presentate dalla Federazione italiana agenti immobiliari. Il Centro Studi Fiaip ha calcolato che l’abusi-vismo, oltre a produrre gravi danni alla fi liera immobilia-re, genera un evasione fi scale pari a 450milioni di Euro di base imponibile derivante da provvigioni pagate ille-galmente e questo per Fiaip è un chiaro contributo che la Commissione giustizia del Senato ha dato anche nella lotta contro l’evasione fi scale. Il ddl approderà in Aula al Senato e quindi, dopo il voto dell’Assemblea di Palazzo San Macuto, sarà esaminato dalla Camera dei deputati.

PATENTI/1

Procedura semplificata per anziani

DI STEFANO MANZELLI

Dal 10 febbraio scorso il con-

ducente ultraottantenne che

intende rinnovare la patente

di guida non deve più rivolgersi

alla commissione medica locale

e questa disposizione trova im-

mediata applicazione anche per

i soggetti che sono già stati sot-

toposti al vaglio collegiale con

parere positivo al rinnovo infe-

riore al biennio. Lo ha chiarito

il ministero dei trasporti con la

circolare n. 7852 del 20 marzo

2012. Il dl semplificazioni n.

5/2012, al rush fi nale in queste

ore per la conversione in legge,

ha abrogato, tra l’altro, l’art.

115, comma 2-bis del codice

stradale, nella parte in cui pre-

vedeva il rinnovo della patente

dei conducenti più anziani in

commissione medica locale, con

valutazione biennale. In buona

sostanza, salvo particolari esi-

genze, il rinnovo della patente

degli ultraottantenni ora risul-

ta allineato a quello degli altri

conducenti. E non importa se il

conducente ha già superato il

vaglio di una commissione me-

dica con idoneità riconosciuta

inferiore al biennio. Anche per

questi utenti ultraottantenni

si torna alle regole ordinarie,

salvo le particolari esigenze

evidenziate dall’art. 119 Cds

per tutti i conducenti.

PATENTI/2

Autodenuncia E si impugna la multa

DI STEFANO MANZELLI

Il conducente che dichiara

alla polizia di essere passato

con il semaforo rosso per la

decurtazione di punti patente

può proporre ricorso contro la

multa anche se il verbale è stato

notifi cato solo al proprietario

del veicolo. Lo ha chiarito la

Corte di cassazione, sez. II civ.

con la sentenza n. 4605 del 22

marzo 2012. Un utente strada-

le che è incappato in una multa

automatica con un veicolo non

di proprietà ha dichiarato alla

polizia i propri dati in confor-

mità all’invito contenuto nel

verbale notificato per posta

solo al proprietario del mezzo.

Successivamente alla delazione

l’interessato ha proposto con

successo censure al giudice di

pace ma il tribunale in sede

d’appello ha annullato la multa

evidenziando la mancanza di

legittimazione attiva del ricor-

rente. A parere degli Ermellini

però questa interpretazione

non è corretta. Nel caso di de-

curtazione di punti patente la

sanzione può colpire soggetti

diversi dall’intestatario della

carta di circolazione. In parti-

colare si può autodenunciare

un soggetto estraneo alla mul-

ta che però, contestualmente,

acquisisce la legittimazione a

contestarla.

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Con un colpo di genio in punta di diritto e di interpretazione, la provincia di Treviso beffa

il governo di Mario Monti (foto) e la norma sulla centralizzazione delle tesorerie degli enti locali. Entro il 29 febbraio le province devono avere versato i propri fondi liberi presso la tesoreria centrale che li terrà a disposizione degli enti e li remunererà con il tasso di interesse dell’1% all’anno. In zona cesarini la scorsa settimana la provincia di Treviso guidata dal leghista Le-onardo Muraro ha approvato una delibera per investire tutti i fondi disponibili nelle proprie casse (circa 30 milioni di euro) in titoli di Stato e negli ultimi giorni si è mossa per fare i ne-cessari acquisti. In questo modo i denari non saranno trasferiti a Roma, anche perché così prevede la stessa norma del governo che all’ar-ticolo 9, esclude dal trasferimento «eventuali investimenti in titoli di Stato». L’intento però era quello di evitare che venissero smobilitati titoli già sottoscritti, mentre Treviso ha interpretato in modo largo la norma e ha beffato il governo non mandandogli un solo euro. Ma togliendosi di colpo tutta la liquidità disponibile e in caso di necessità l’azione gli si potrebbe ritorcere contro, con il rischio di creare (e dover pagare) danni erariali. (a.cal.)

Treviso beffa Montie compra titoli di Stato

Vendola sfreccia in Porschesulla pista di Nardò

Zamparini nella Conca d’oroTasse sui giochi per salvare l’ippica

Nichi Vendola, da sempre sulle barricate contro la Fiat di Sergio Marchionne, si prepara ad aprire le porte della Regione alla Porsche. E con i tedeschi mette a posto tre situazioni e si toglie pure una soddisfazione avvantaggiando il gruppo Volkswagen, concorrente globale del Lingotto. Partendo dalla pista Prototipo costruita negli anni Settanta dalla Fiat a Nardò, in provincia di Lecce, messa in vendita dagli attuali proprietari. Il governatore insieme alla sua vice Loredana Capone avrebbe trovato in Porsche il cavaliere bianco che acquista la pista, fa tornare a lavorare i collaudatori e in più, insieme all’università del Salento, apre un centro ricerche proprio all’interno del circuito. (a.cal.)

Il patron del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini (foto), ha fatto goal. A pochi chilometri dallo stadio Renzo Barbera, l’imprenditore friulano che

ha ormai messo radici in Sicilia, ha realizzato un centro commerciale da 274 mila metri quadrati, di cui 55.300 dedicati alla vendita, con 100 negozi. Secondo le prime stime, al Conca d’oro sono attesi 10 milioni di visitatori l’anno. Grandi numeri anche per il personale occupato nelle varie attività commerciali:

ben 1.400 dipendenti. In questi tempi di magra non è niente male. (a.n.)

Da Montecitorio arriva una speranza per l’ippica in crisi dopo due mesi di sciopero e ancora in attesa di linee guida per il 2012: con una mozione firmata da un gruppo di deputati Pdl, si chiede al ministero delle Politiche agricole di attivare nuovi finanziamenti attingendo dalla tassazione sui giochi. Richiesta a cui si è accodata da tempo Assosnai, l’associazione che raccoglie le agenzie di scommessa e che il 22 febbraio ha riconfermato alla presidenza l’ex numero uno di Snai Francesco Ginestra. (g.f.)

Far infuriare tutti senza combinare niente di serio. È la fantasmagorica quadratura del

cerchio colta dal governo tecnico in materia di professioni… Già, perché uno dei punti-chiave che ha scatenato la rivolta delle categorie profes-sionali, cioè l’obbligo del preventivo, «sarà solo di massima»: ora, è chiaro anche a un bambino che un preventivo o è vincolante, e allora ha senso; oppure è «di massima», e allora perde ogni sen-so. Anche l’abolizione dei tariffari, che doveva smontare quel poco (o quel tanto) di «cartello oligopolistico» che il legislatore ha individuato negli ordini, perde senso di fronte al concetto di «preventivo di massima». Ma conserva un potenziale destabilizzante: da quando il decreto è stato approvato, i tribunali italiani sono ancora più bloccati del solito. Già, perché i giudici non sanno più a quali tariffari rifarsi per liquidare le spese di giudizio. Aspettano, come Godot, un decreto attuativo. E non è chiaro quali tariffe potranno applicare gli avvocati d’ufficio e quelli del gratuito patrocinio. Certo, sembrava populisticamente efficace attaccare la casta dei professionisti. Ma – opinioni a parte – una superprotesta per portare a casa innovazioni minime è un boomerang che di tecnico ha ben poco.

Il preventivo di massimache blocca i tribunali

di Sergio LucianoPIaZZa MerCaTo

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6 Lunedì 5 Marzo 2012 SEMPLIFICAZIONI FISCALI

Stop alle lotterie da resto. Istituito un fondo da 100 mila euro per i controlli in incognito

Giochi, innestata la retromarcia

Pagina a cura DI NICOLA TANI

Il governo fa un passo in-dietro, piccolo ma signifi -cativo, dopo un decennio di aumento dell’offerta di

giochi pubblici. Il decreto sulle semplifi cazioni fi scali approva-to dal consiglio dei ministri ha cancellato l’imminente lancio delle lotterie da resto, previste dalla legge per la ricostruzio-ne dell’Abruzzo e imperniate sulla trasformazione alla cas-sa del supermercato del resto della spesa (fi no a un massimo di 5 euro) in biglietto per un gioco a estrazione. All’Erario sarebbe stata destinata una ricca fetta della torta (il 30% degli incassi), ma le polemiche delle ultime settimane hanno convinto il ministero dell’eco-nomia a cancellare un prodotto che, per la sua presenza trop-po invasiva, avrebbe avuto un impatto negativo sull’opinione pubblica e sui consumatori, in-vitati al gioco anche al super-mercato. Fumata nera per i concessionari e per le catene di supermercati, che punta-vano a un ricco business da

commercializzare attraverso almeno 150 mila registratori di cassa. «L’abrogazione», è scritto nella relazione tecnico-illustrativa al provvedimento, «non comporta oneri a carico dello stato, visto il già avve-nuto raggiungimento e supe-ramento del livello di entrata imputato al settore giochi dal decreto Abruzzo». La sterzata è netta, rileggendo la relazione del governo Berlusconi al de-creto Abruzzo, laddove si face-va riferimento alle lotterie da resto come a un gioco «volto a contrastare la ghettizzazione dei giocatori in locali specifi ca-mente dedicati». Era appena il 2009, ma sembra un secolo fa. Sul fronte strettamente fi scale, gli interventi si sono limitati almeno in questa prima fase, ma la partita in parlamento si preannuncia apertissima, a una trasformazione in legge delle modifi che introdotte dal-la manovra estiva e già rese esecutive da un decreto dei monopoli di stato di ottobre. La volontà di via XX Settem-bre era però quella di evitare il rischio di ricorsi che avrebbero messo in pericolo entrate per

4,5 miliardi di euro tra il 2012 e il 2014. Il primo pacchetto di provvedimenti dunque com-prende la «tassa sulla fortuna» (il 6% della parte eccedente i 500 euro) sulle vincite ottenute con Gratta e Vinci, SuperEna-lotto e Videolotteries (Vlt). Il decreto consolida poi il ritocco apportato alla tassazione nel settore degli apparecchi: per le slot machine prelievo ridotto all’11,8% nel 2012 (nel 2011 era al 12,6%), così da consen-tire ai concessionari l’adegua-mento dei sistemi delle Vlt per calcolare la tassa sulla fortu-na. Per il 2013 e 2014 il pre-lievo sulle macchinette salirà al 12,7%, mentre scenderanno le vincite, dal 75 al 74% degli incassi. Ulteriore, piccolo rial-zo nel 2013, quando il prelievo toccherà il 13%. Cambio di tas-sazione in vista anche per le Vlt: l’aliquota, attualmente al 4%, sarà del 4,5% a partire da gennaio 2013. Da quest’ultima misura sono previste maggio-ri entrate tra i 1.400 e 1.600 milioni di euro, nel triennio 2012-2014, mentre la rimo-dulazione del prelievo sulle slot machine contribuirà con

oltre 600 milioni complessivi. Il governo mette poi altri pa-letti alle possibili infi ltrazioni malavitose nel settore: sarà necessaria la documentazio-ne antimafi a per il rilascio e il mantenimento delle con-cessioni, con un ampliamento dei controlli anche al coniuge e ai parenti fi no al terzo gra-do del soggetto che richiede la certifi cazione. Nel testo anche l’allargamento delle fattispe-cie penali (per condannati, im-putati e anche semplici inda-gati) che precludono l’accesso alle concessioni in materia di giochi pubblici (e il loro man-tenimento), includendo i reati di frode fi scale, quelli contro la pubblica amministrazione e il patrimonio.

Il decreto istituisce inoltre un fondo da 100 mila euro l’anno per avviare controlli in incognito di personale dell’am-ministrazione negli esercizi che offrono gioco pubblico. Una curiosità: le eventuali vincite degli «agenti provoca-tori» inviati nei locali saran-no conferite al fondo stesso. Ai monopoli di stato poi l’obbligo di richiedere il parere del con-

siglio di stato per effettuare le gare per le concessioni di gioco pubblico. Infi ne, colpo di freno alle norme fi scali ‘salva-ippica’, che avrebbero prodotto almeno 40 milioni di contribu-to per il disastrato comparto dei cavalli ma non hanno su-perato il vaglio della Ragio-neria generale dello stato. In attesa della discussione par-lamentare, via libera quindi a provvedimenti di minor impat-to: transazione dei cosiddetti ‘minimi garantiti’, suddivisio-ne tra Aams e Assi (ex Unire) delle spese sostenute da Sogei per il totalizzatore, mentre la posta unitaria minima di gio-co è stabilita tra 5 centesimi e un euro. «Un intervento», è scritto nella relazione tecnica, «che non comporta alcun effet-to negativo in termini di era-rio ma è fi nalizzato a rendere più accattivante il prodotto». L’incasso fiscale derivante dall’ippica, sottolinea però il governo, è sceso nell’ultimo quadriennio da 100 milioni an-nui a circa 65, con un’ulteriore contrazione del 20% prevista nel 2012.

© Riproduzione riservata

Giochi solo nei locali specializzati, per-

ché una rete troppo ampia favorisce

criminalità. La pensa così Francesco

Ginestra, presidente di Assosnai, l’as-

sociazione «storica» dei concessionari

di scommesse, che negli ultimi giorni

ha espresso critiche sull’operato del

governo in materia di giochi, puntando

l’indice verso l’eccesso di offerta.

Domanda. Condivide quindi la decisio-

ne di cancellare le lotterie da resto nei

supermercati?

Risposta. Sì, anche se il problema non

è il gioco in quanto tale, ma l’indiscri-

minata offerta: lo stato sta istigando i

cittadini a giocare con la continua cre-

azione di nuovi giochi per fare cassa,

distribuiti in ogni angolo delle città. Va

restituita centralità alla rete specializ-

zata dei negozi/agenzie, facilmente con-

trollabile e dove ci si reca con il preciso

scopo di giocare, non per prendere un

caffè ed essere invogliato da sogni a

buon mercato che poi si trasformano in

incubi. Va evitata l’espansione capilla-

re di gioco che rischia di restituire alla

criminalità il mercato faticosamente

creato da noi operatori, poiché incre-

mentare una rete già così estesa porta

all’impossibilità di controllarla e quindi

al collasso della legalità.

D. Nei prossimi mesi, le norme prevedo-

no che saranno pubblicati bandi per 7

mila agenzie di scommesse e mille sale

da poker «live»: quali sono i rischi che

derivano dall’allargamento del network

di raccolta di giochi pubblici?

R. Incrementare la rete di raccolta è

una follia, poiché già gli attuali punti

vendita sono in grande diffi coltà, cir-

condati agenzie senza concessione sta-

tale e senza neppur poter vendere tutti

i giochi pubblici, invece presenti in tut-

te le ricevitorie. Per questo, Assosnai,

a seguito del decreto Monti, ha inviato

una lettera ai Monopoli di stato chie-

dendo di estendere ai punti di raccolta

scommesse la possibilità di raccogliere

tutti i giochi pubblici. Ora attendiamo

una risposta.

D. Nel decreto fi scale sono contenute

diverse misure a sostegno dell’ippica:

basterà per risollevare il settore dalla

crisi?

R. Attendiamo la fi ne dell’iter parla-

mentare per un giudizio sulle misure

fi scali. Ritengo però illegittime le ri-

chieste dei monopoli di stato relative

al pagamento dei «minimi garantiti»

sull’ippica, come già ripetutamente e

sistematicamente sentenziato da parte

dei giudici amministrativi.

Assosnai: giochi solo in locali specializzati

4 5 miliardi di euro tra il 2012 oltre 600 milioni complessivi siglio di stato per effettuare

Il ministero dell’economia scommette sul

recupero del denaro trasferito verso siti di

gioco non autorizzati. Secondo l’atto d’indi-

rizzo per il conseguimento degli obiettivi di

politica fi scale 2012-2014 fi rmato dal mini-

stro Mario Monti, i Monopoli di stato avranno

il compito di rendere operative le procedure

previste nei confronti delle banche e delle

società che emettono carte di credito che non

rispetteranno l’obbligo di segnalare i nomina-

tivi di giocatori e intermediari che trasferi-

scono denaro verso operatori online dislocati

all’estero. Tra gli obiettivi, anche maggiori

controlli sulle agenzie prive di concessione

dislocate sul territorio italiano (mille in tut-

to secondo una stima dello stesso Mef), cui

sarà richiesto il pagamento delle tasse sulla

raccolta. Intanto, l’attività del comitato di

vigilanza contro il gioco illegale, presieduto

dal dg Aams Raffaele Ferrara, ha portato nel

2011 alla denuncia di 760 persone per 802

violazioni a carattere penale, al sequestro di

1.257 apparecchi new slot e alla contestazio-

ne di 1.687 violazioni amministrative.

Il recupero porterà risorse

Interventi contro il gioco illegale

Interventi 7.504Denunce 8.274Sequestri slot machine 3.933Sequestri agenzie di scommesse non autorizzate 1.549

Fonte: Guardia di fi nanza

Manovra fi scale 2012-2014

Prelievo Vlt Payout slot machine

2012 4-500 0

2013 5-600 260

2014 5-600 348

Dati in milioni di euroFonte: Min. Economia, Agipronews

Il settore nel 2011

Incassi 79,9

Vincite 61,5

Spesa reale 18,4

Erario 9Dati in miliardi di euroFonte: Aams

Francesco Ginestra

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Ci giochiamo 9 miliardi

affari di stato Tanti sono i soldi che ogni anno entrano nelle casse pubbliche con schedine e gratta e vinci. Per questo si guarda con preoccupazione ai progetti del ministro Andrea Riccardi contro le dipendenze, fino al divieto di pubblicità. Il rischio? Un calo del gettito fiscale fino al 20%. di Gianluca Ferraris

Lo slogan «Gioca il giusto» eviden-temente non basta più. In principio furono i Comuni di Empoli e Reggio

Emilia e la Provincia di Trento. Sono stati loro, per primi, ad approvare circolari che vietavano sia le affissioni pubblicitarie, sia nuove aperture di sale slot in prossimità di scuole e altri luoghi frequentati prevalente-mente da minorenni. Nel giro di pochi mesi la protesta contro l’invadenza dello Stato biscazziere e dei suoi concessionari ha coin-volto decine di altri Comuni, poi i vescovi, le associazioni dei consumatori e gli utenti televisivi, e infine è sbarcata alla commissione Affari sociali della Camera, che il 14 marzo ha approvato un ordine del giorno presentato dal deputato Daniele Galli (Fli), che impegna il governo a scoraggiare l’azzardo: gratta e vinci, schedine, videopoker e ogni altra forma di gioco, anche online, dovranno chiaramente riportare indicazioni sulla pericolosità del gioco incontrollato, simili a quelle riporta-te sui pacchetti di sigarette. Si tratta di una disposizione non vincolante, ma il ministro per la Cooperazione e l’integrazione, Andrea Riccardi, ha colto la palla al balzo per annun-ciare che entro fine marzo il governo metterà mano al problema. L’obiettivo, ha spiegato lo stesso Riccardi, è di «arrivare al divieto di pubblicità, come accade per i tabacchi o, almeno, a una ferrea regolamentazione di spot, contenuti e accessibilità, simile a quanto disposto per gli alcolici».

Esempi pertinenti, perché contigui all’az-zardo per almeno tre motivi: entrambi i settori sono regolamentati dai Monopoli nazionali; entrambi sono fonte di corpose entrate fisca-li conseguite, in epoche diverse, anche sottraendo fette di mercato al som-merso; entrambi, nonostante i lauti

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panorama economy | 28 marzo 201224

[ ATTUALITà ]

RIFORMA NECESSARIAIl ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi: il suo dicastero, in collaborazione con quello della Sanità, studia restrizioni agli spot sui giochi. A fianco, alcune delle più recenti campagne pubblicitarie.

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Al fisco 9 miliardi nel 2011 (scomposizione per gioco)

Dove vanno i soldi (stima)

Investimenti pubblicitari

ElaborazionE di Panorama Economy su dati aams E agipronEws

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28 marzo 2012 | panorama economy 25

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Io con il gioco ci guadagno, ma dico che è ora di metterci un freno

l’intervista a Francesco Ginestra*

Con il clima da caccia alle streghe che ha investito nelle ultime settimane il mondo del gioco a causa di spot sempre più martellanti e incursioni sempre più evidenti nella nostra vita quotidiana, da Francesco Ginestra, presidente di Assosnai (l’associazione che raggruppa le agenzie di scommesse) e memoria storica dell’azzardo italiano, ci si aspetterebbe una difesa d’ufficio del settore. Invece lui, come al solito, è spiazzante: «Penso che sia davvero ora di metterci un freno» dice a Panorama Economy.Strano che la richiesta arrivi da un operatore...Siamo in molti, compresi diversi gestori di slot, a condividere la necessità di una regolamentazio-ne più stretta. Fare l’imprenditore significa anche avere attenzione per il cliente, e poi...E poi?Dobbiamo renderci conto che un mercato dalla crescita così indiscriminata può rivelarsi controproducente anche per noi.Perché?Se continuiamo a puntare su una comunicazione fatta solo di

vincite facili, senza recuperare la dimensione ludica e di socialità del gioco, la gente alla lunga si accorgerà che vincere non è per niente facile e si stuferà di giocare. Senza dimenticare l’allarme patologie: oggi le occasioni di scommettere sono davvero troppe e ovunque.Come vorrebbe che intervenisse il governo?Chiediamo da tempo un contingentamento delle licenze, soprattutto all’interno delle città. Mentre i software per impedire l’accesso ai minorenni o limitare i tempi di permanenza, sia online che alle slot, esistono già da anni senza che nessuno li adotti. Andrebbero resi obbligatori.E sugli spot?Eliminarli del tutto è impossibile, ma sicuramente quelli televisivi vanno mandati solo in alcune fasce meno a rischio. L’avverti-mento «Gioca il giusto», poi, da solo non serve a nulla: per aiutare la gente a non svenarsi, andrebbero esplicitate le reali possibilità di vincita, che spesso non sono proporzionate a quelle percepite. (g.fe.) *presidenteAssosnai

incassi, sono oggetto di una contesa infinita tra favorevoli e contrari al business di Stato e un costo occulto in termini di cura delle patologie derivate dall’abuso. Proprio quello che pare stia accadendo ai giochi: nel 2011 la raccolta lorda ha sfiorato gli 80 miliardi di euro e nel solo mese di gennaio 2012 ha superato gli 8 miliardi, con un aumento del 40%. A gennaio la spesa reale dei giocatori, tolte le vincite per 6,6 miliardi, è stata di 1,6 miliardi. Con forte aumento di giocate nelle nuovissime slot videolottery e nel poker cash on line, che secondo gli esperti sono anche quelle che espongono maggiormente gli utenti al rischio di compulsività, in forte crescita.

Da qui la necessità di regolamentare sia l’accesso ai giochi che la pubblicità relativa: Riccardi e il suo staff, con l’aiuto di alcuni addetti ai lavori, stanno mettendo a punto una bozza di decreto proprio in questi gior-ni, dopo averne parlato il 20 febbraio con il ministro della Salute Renato Balduzzi e il presidente della commissione Antimafia Giuseppe Pisanu.

Il passaggio resta molto delicato: la norma-tiva europea sui giochi riguarda solo fiscalità e ordine pubblico, mentre per quanto riguarda le misure di dissuasione gli Stati procedono in ordine sparso. Riccardi, supportato dal mondo associativo e medico, guarda con

sPOnsOr Per la serie a120 milioni in sette anni di Marcel Vulpis*

L’attivismodelsettoregiochiescommessenegliultimi

anninonèstatounaffaresoloperl’erario,chehavistosaliregliincassi,operimediatradizionali,chehannoinpartetamponatolafugadialtriinserzionisti,maancheperilcalcioprofessionistico.Perilcampionato2011-2012,peresempio,gliinvestimentidelbettingnellesponsorizzazionidellaserieAammontanoaoltre20milioni.Senzacontarecheanchel’interaserieBè

brandizzatadaBwin,unodeiprincipalioperatorimondialidelsettore,conunaccordopluriennalesimileaquellochelegalaTimallaA.Tornandoallamassimaserie,qui12clubhannorapporticonottodiversimarchidelsettorescommesse,oltreallapartnershipcommercialedelCataniacalcioconun’agenzialocaledelnetworkPuntoSnai.Quattrodiquesticontrattiriguardanosponsorizzazionidimaglia:lapiùonerosaèquelladiBetclicconlaJuventus,7,5milioniastagionedestinatia

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10,5 milioni

Il valore delle

sponsorizzazioni

2012 è:

pari

al 13,9%

del totale

‘11/’12

favore alle soluzioni più radicali, dal divieto assoluto di spot (sarebbe un unicum conti-nentale) alle ricette di Francia (che dopo una breve sperimentazione ha ritirato le slot dai pubblici esercizi non dedicati) e Russia (che ne consente l’installazione solo lontano dai centri abitati e limita l’accesso temporale ai siti on line). Gli operatori, al contrario, si sono detti favorevoli a discutere nel merito, ma non accetteranno regole troppo severe, soprattutto per quanto riguarda le licenze già in essere.

Nessuna delle due fazioni, comunque, sottovaluta il fatto che in questi anni l’azzardo abbia rappresentato una boccata d’ossigeno fondamentale sia per lo Stato che per il mer-cato pubblicitario. Sul primo fronte, oltre ad aver garantito solo nel 2011 quasi 9 miliardi di euro in entrate erariali, il comparto giochi e scommesse ha permesso, tra le altre cose, di limitare il ritocco delle accise sulla ben-zina, di finanziare i beni culturali, il fondo destinato agli sport popolari e parte della ricostruzione post terremoto dell’Abruzzo. Sul secondo fronte basti pensare che oggi, ogni dieci spot televisivi, tre pubblicizzano giochi e scommesse, e che il settore è stato uno dei pochi a chiudere il 2011 con un incremento degli investimenti in pubblicità e sponsorship (vedere anche il riquadro in alto).

Ecco perché gli effetti di una policy che divenisse improvvisamente troppo ferrea, do-po anni di deregulation assoluta, potrebbero rivelarsi devastanti un po’ per tutti. Stime ufficiali non ne esistono, ma tra gli addetti ai lavori si parla di un possibile calo del-la raccolta compreso tra il 15 e il 20%, che comporterebbe almeno 700 milioni di profitto netto in meno per operatori e gestori e 1,5 miliardi di minore gettito per il fisco. Il divieto assoluto di pubblicità, poi, farebbe svanire dalle tasche di giornali e tv 284 milioni l’anno.

Ed ecco perché, alla fine, il decreto potreb-be rivelarsi meno rigoroso rispetto ai proclami iniziali. La base di discussione sarà la pro-posta di legge sul tema presentata dal Pd al Senato il 19 febbraio che prevede, tra l’altro, l’introduzione di ausili tecnici per precludere l’accesso ai minori, la tracciabilità delle vincite al gioco e il riconoscimento della ludopatia come dipendenza. Niente da fare invece per il divieto di spot: probabilmente si arriverà solo a una mediazione che ne limiti le fasce orarie, i canali di messa in onda e l’enfatiz-zazione dei messaggi, magari sottoponendoli preventivamente all’Authority per le Comuni-cazioni. Possibile anche lo stop, già operativo in Inghilterra, ai calciatori-testimonial. Visto quel che è successo in Italia, non sarebbe una mossa sbagliata.

diventare 8 in caso di raggiungimento della Champions League. Sommando gli altri tre club che espongono loghi di società del betting, le jersey-sponsorship di settore sviluppano un fatturato di 10,5 milioni di euro, poco meno di un settimo del totale.A completare la torta ci sono poi anche le partnership minori (per un totale di 9,5 milioni di euro) attivate, per esempio, da Lottomatica (marchi Better e Gioco del Lotto) con Cagliari, Fiorentina, Milan, Napoli, Parma, Lazio e Roma. Il Siena, invece, è legato a Sisal, nel ruolo di sponsor istituzionale, il Catania a un Punto Snai locale e poi c’è il contratto di fornitore ufficiale

del sito di poker Joka.it con la Roma nel segmento poker. Sono due i top club del livello di Inter e Udinese che non presentano accordi commerciali con marchi di questa categoria.È chiaro che ci si trova di fronte a investimenti che pesano sui bilanci dei club, che sono quindi parte in causa nel dibattito sul divieto pubblicitario, alla pari di alcol e tabacco. La sponsorship di maglia è uno strumento per far entrare i tifosi-appassionati di calcio nella galassia di opportunità che ogni azienda presenta nel proprio portafoglio prodotti (appunto scommesse sportive, poker, casinò e skill games). Un giro di affari, solo nel settore betting, stimato da

Agipronews nel 2011 in 3,4 milardi di euro. Solo in questi ultimi sette anni un fiume di denaro, quantificabile in oltre 120 milioni di euro, si è riversato sui club di calcio italiani, soprattutto dopo l’ingresso di Bwin alla corte del Milan (ex sponsor di maglia dei rossoneri prima dell’arrivo di Fly Emirates) e senza considerare alcune operazioni tattiche come la sponsorship dell’esterno dell’Olimpico di Roma (promossa dall’advisor Infront), fino a due anni fa del marchio Snai, o di Intralot, sempre a Roma, a supporto della Coni servizi Spa.

* direttore agenzia Sporteconomy.it

1 Sisal2 Lottomatica3 Pokerstars

Genoa� IziPlay�

Juventus� Betclic�

Lecce� Betitaly�

Palermo� Eurobet�

Quattro squadre in campo

con il marchio

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E

28 marzo 2012 | panorama economy 27

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TODAY giochi

Scommesse, il ministro Balduzzi pensa a tagliare l’advAllo studio la possibilita’ di dare meno enfasi ai contenuti delle campagne e limiti di orario per tutelare i giovani

Per cercare di porre unfreno alla ludopatia, ov-vero la dipendenza dalgioco d'azzardo, "è ne-cessario porre sotto con-trollo la pubblicità deigiochi, soprattutto a tu-tela dei minori e dellepersone più fragili": èquanto ha affermato ilministro della Salute, Re-nato Balduzzi, nel corsodella trasmissione "Cof-fee break" (su La7).

Gli italiani a rischio, spiega il ministro, sono circa duemilioni. La ludopatia come allarme sociale, ha spie-

gato Balduzzi, "risale ai primi anni '80, ma adessoabbiamo capito che molti dei nostri giovani rischianodi invertire il rapporto tra l'attività umana del gioco ela compulsività che riduce la persona ad automa".Come porre un freno alla ludopatia? La dimensioneludica, ha concluso il ministro, "è una dimensioneche non può essere bandita. Bisogna però rimetterlaal proprio posto".Nelle intenzioni del ministro sembra esserci la pos-sibilita’ di voler approvare un articolo che limiti la tra-smissione di spot, sia sul piano del contenuto chedell’orario di trasmissione. Per il presidente di Assosnai, Francesco Ginestra,occorre bloccare le pubblicità ingannevoli: quellache sostengono che è facile vincere.

Renato Balduzzi

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26 marzo 2012lunedì

Nuova iniziativa di street marketing da parte di Sisal.Oggi a Milano, l’azienda presidierà con hostess e ste-wart i tre principali ingressi dell’area C - Porta Venezia,Porta Vittoria e Porta Nuova - regalando giocate precompilate da 5 euro, pari al valore del ticket d’ingresso,valide per partecipare all’estrazione di SiVinceTutto Su-perEnalotto del 28 marzo. L’operazione prenderà il viaalle ore 9,30 per tutta la mattina.

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Sisal regala giocate pre compilate agli ingressi dell’Area C di Milano

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6 aprile 2012 ILMONDO . 77

dossier

Piangono le lotterie, il Totocalcio ele schedine. Volano slot machine,videolotteries, poker e casinò onli-

ne. La trasformazione ormai è quasi com-pleta: negli ultimi dieci anni in Italia ilsettore del gioco e delle scommesse hacambiato faccia, e la regolamentazionedella pubblicità, preannunciata dal mi-nistro della Cooperazione e dell’integra-zione Andrea Riccardi, non sarà che l’ul-timo passo dell’evoluzione verso un’in-dustria matura. Un’industria che macinaricavi e lo scorso anno ha portato nellecasse dello Stato quasi 9 miliardi di eu-ro tra entrate erariali ed extraerariali, mache è al centro di polemiche a causa delcontinuo aumento dell’offerta e della pa-rallela crescita delle ludopatie. Il nuovogoverno sembra orientato a dare un girodi vite, non solo sul fronte degli spot: ildecreto fiscale ha cancellato le «lotterieda resto» destinate a finanziare la rico-struzione abruzzese e sono stati presen-

Popolodi scommettitori

tati emendamenti, su cui informalmen-te l’esecutivo avrebbe dato parere positi-vo, che rinviano al prossimo gennaio legare per assegnare nuove concessioni perle scommesse e per il poker live. L’intro-duzione in Italia di quest’ultimo potreb-be addirittura sfumare del tutto se pas-serà l’emendamento del senatore StefanoDe Lillo (Pdl) che chiede l’abrogazionedella norma istitutiva. D’accordo sul ral-lentamento anche Assosnai, associazio-ne storica dei concessionari di scommes-se, aderente a Confcommercio. «Millesale per il poker online e altri 7 mila tracorner e agenzie scommesse? Non se nesente il bisogno e lavorerebbero tuttimolto poco», argomenta il presidenteFrancesco Ginestra. «L’Italia è già tra iprimi Paesi al mondo per numero di luo-ghi dove giocare e scommettere in pro-porzione agli abitanti. E a questo si ag-giunge il web. Ora servirebbero due an-ni di moratoria sull’introduzione di nuo-

Il governo progetta una stretta su pubblicità e nuove licenze.Intanto le società allargano l’offerta per diversificare

Un tavolo da poker.sopra, Francesco Ginestra,presidente Assosnai

azzardo l’IndustrIa del gamIng ha fatturato l’anno scorso 79,9 mIlIardI. boom per Il poker sul web

vi giochi: occorre farecontrolli, verificare chenon ci siano infiltra-zioni della malavita ecolpire le agenzie abu-sive prive di concessio-ne statale». Sì anche aipaletti sulla pubblicità: «Ilgioco va da solo, non occorre incoraggiar-lo».

margini da 18 miliardiPer prima cosa occorre però fare chiarez-za sui reali margini dei concessionari edei provider che forniscono la connessio-ne alla rete di Sogei (la società del mini-stero dell’Economia che gestisce perl’Aams il sistema informatizzato di con-trollo del gioco e il totalizzatore nazio-nale). «È vero che nel 2011 la raccoltacomplessiva è stata di 79,9 miliardi dieuro contro i 61,4 del 2010, grazie so-prattutto agli apparecchi da intratteni-mento (31 miliardi) e a poker cash e ca-sinò games, che sono partiti a luglio ehanno incassato in media un miliardo dieuro lordi ogni mese», dice Nicola Tani,vicedirettore dell’agenzia di stampa spe-cializzata Agipronews. «Ma questi ulti-mi hanno un payout (tasso di vincita)molto alto, il 97%. Significa che, ogni100 euro, 97 tornano al giocatore. E an-che le videolotteries (vlt, le slot di ultimagenerazione con jackpot fino a 500milaeuro, ndr) per legge devono restituire al-meno l’85% del giocato». In effetti loscorso anno le vincite sono ammontate,in totale, a 61,5 miliardi di euro. Vale adire che per gli operatori del settore laraccolta netta è stata di 18,4 miliardi, il47% dei quali è andato allo Stato.

tanti, maledetti e subitoIn questo panorama, quali player si av-vantaggiano di più del boom del settore?

Giochi

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78 . ILMONDO 6 aprile 2012

DOSSIER

«La tendenza più evidente è la crescitadei giochi con esito rapido o con estra-zioni frequenti: slot machine, vlt, poker,casinò games, 10eLotto, Gratta & vinci»,spiega Tani. «Sul fronte opposto sonocrollate le lotterie, il Totocalcio e le sche-dine». Pochi insomma hanno voglia diaspettare diversi giorni (o mesi) prima diconoscere il risultato. E gli ottimi risul-tati degli operatori del gioco online sonola logica conseguenza: lo scorso annohanno raccolto 9,8 miliardi, con 735 mi-lioni di spesa effettiva e 9,1 miliardi re-stituiti in vincite. «Non per niente Sisal,Lottomatica, Snai e Cogetech, nati co-me operatori fisici, ora sono molto attivianche sull’online». A sbancare davvero èstato il poker, a torneo e cash: un piattoda 6,8 miliardi. L’operatore leader, Po-kerStars, ha rastrellato 748,8 milionisolo con il cash game (la modalità chepermette di puntare soldi veri al tavoloverde virtuale) e 613,3 milioni con il po-ker a torneo. E ora sbarca anche sul mo-bile. All’inizio dell’anno ha infatti lan-ciato una app per iPhone, iPad e tablete smartphone con tecnologia Android:«Il riscontro degli appassionati di pokerè stato sin da subito eccellente», riferisceBarbara Beltrami, country manager Italydi PokerStars.it. «Migliaia i download eottime le review registrate sull’Apple sto-re». Si può giocare via smartphone anchenel casinò virtuale di Winga, parte delgruppo Buongiorno. Ma in questo casoil mobile si lega a doppio filo a un pro-getto per ora unico in Italia, Winga Tv,

partita lo scorso anno: il ca-nale, visibile in chiaro suldigitale terrestre, permettedi giocare alla roulette in-teragendo direttamente conla trasmissione tv tramitepc o, dall’inizio di marzo,anche attraverso il propriocellulare evoluto o tablet.«Il Winga roulette show èriuscito a superare la cresci-ta media mensile dei giochida casinò (20%), ottenendol’8% di market share sultotale del settore casinò»,sottolinea Assen Diakov-ski, global head of eGa-ming di Winga.

dalle slot al webMolto si sta muovendo anche sul frontedelle vlt e delle new slot. In Italia ce nesono rispettivamente 39 mila e 360 mi-la (dati Aams), gestite dai dieci opera-tori che nel 2004 hanno ricevuto le li-cenze per le «macchinette» e che oraaspettano gli esiti del nuovo bando infase di aggiudicazione. Su Bplus, Cir-sa, Codere, Cogetech, Gamenet,GMatica, Hbg, Lottomatica, Sisal eSnai incombe però la spada di Damocledella sentenza della Corte dei Conti sul-la vicenda del mancato collegamentodelle new slot alla rete Sogei tra 2004e 2006: in febbraio è arrivata una con-danna al pagamento di 2,5 miliardicomplessivi. Per i concessionari signifi-

GIOchI

cherebbe lavorare a guada-gno zero per i prossimi cin-que anni.In attesa di conoscere l’evo-luzione giudiziaria dellaquestione, anche i concessio-nari delle slot stanno entran-do nell’online. «È interessestrategico delle società esse-re presenti in tutti i settori,per diversificare il rischio ecompensare i margini bassidi alcuni segmenti», com-menta Tani. Per esempioGMatica, fondata da Alma-vivA nel 2004 e dall’annoscorso controllata dal grup-

po internazionale Novomatic, in feb-braio ha affiancato al business delle newslot un progetto di gioco online partitocon CasinòYes by Admiral (Admiral èil brand usato da Novomatic per le salefisiche). «Va già molto bene, e seguiran-no altri tre portali verticali dedicati apoker, bingo e skill games e scommes-se sportive», racconta Federico Fogli,marketing & commercial director Gio-co online. «Comunque puntiamo a cre-scere su entrambi i fronti: alla fiera disettore Enada di Rimini abbiamo pre-sentato un’offerta b2b per unire le forzetra rete fisica e piattaforma online». Cisaranno terminali collegati ai vostri si-ti? «No, semplicemente chi frequentauna sala Admiral verrà invitato a pro-vare anche l’offerta sul web».

Chiara Brusini

GIoCHI 2008 2009 2010 2011

lotto 5.852 5.664 5.231 6.800superenalotto 2.509 3.351 2.926 2.116win for life - 431 599 285Gratta & vinci – lotterie 9.274 9.434 9.367 10.200Concorsi pronostici 176 144 100 75scommesse sportive 3.909 4.026 4.396 3.800Giochi a base ippica 2.272 1.981 1.729 1.370bingo 1.636 1.512 1.954 1.90apparecchi da intratten. 21.685 25.525 31.205 31.000Videolotteries - - 799 13.900skill games – Poker on line 242 2.348 3.145 8.500totale 47.555 54.416 61.451 79.946

Elaborazione Agipronews su dati Aams. Dati in milioni di euro

eRaRIo 2008 2009 2010 2011

lotto 1.565 1.591 1.250 1.700superenalotto 1.235 1.638 1.438 1.070win for life 98 140 30Gratta & vinci – lotterie 1.659 1.663 1.545 1.300Giochi a base sportiva 249 218 213 200Giochi a base ippica 110 97 83 100bingo 327 270 214 200apparecchi da intratten. 2.594 3.165 3.756 3.800Videolotteries 150skill games – Poker on line 7 70 94 150totale 7.746 8.810 8.733 8.700Elaborazione Agipronews su dati Aams

Dati in milioni di euro

I numeRI della RaCColta... ...e GlI InCassI dell’eRaRIo

Federico Foglie Nicola Tani

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80 . ILMONDO 6 aprile 2012

DOSSIER

Entro un mese il codice di autorego-lamentazione della pubblicità sulgioco legale sarà pronto. E a pre-

sentarlo sarà la neonata federazione Si-stema gioco Italia, che aderisce a Con-findustria Sit (servizi innovativi e tecno-logici) e rappresenta 5.800 imprese delcomparto (75% del totale per 100 milaaddetti, il 95% in termini erariali). Lospiega a il Mondo il presidente MassimoPassamonti. Una risposta al presidentedella Conferenza episcopale italiana, car-dinale Angelo Bagnasco, che il mesescorso si era scagliato contro gli spot suigiochi online? «Siamo molto più conscinoi delle cautele necessarie rispetto adaltri che, dopo il giusto richiamo di Ba-gnasco, hanno cominciato a strillare», fapresente Passamonti. «I nostri associatisono impegnati da tempo a promuoverela sicurezza, con campagne di informa-zione e miglioramenti tecnologici. Il gio-co deve rimanere, appunto, in una di-mensione ludica. Senza contare che, pergli operatori, chi si rovina al gioco nonè un buon cliente».

Sommersodaestirpare

Domanda. Non c’è solo la Cei aesprimere preoccupazione. Anche il mi-nistro della Salute Renato Balduzzi chie-de di «non ingenerare speranze che poifiniscano per essere tradite».Risposta. Guardi che siamo sullastessa lunghezza d’onda. Dai primi bandiche hanno aperto il mercato, il settore ècresciuto esponenzialmente: dai 15 mi-liardi movimentati nel 2000 agli 80 del2011. La nostra posizione, adesso, è con-solidare i risultati e agire responsabilmen-te, evitando un’offerta selvaggia. Siamoben consapevoli della delicatezza socialedel comparto e non abbiamo intenzionedi spingere sull’acceleratore.

D. Eppure, vista la crescita negli ulti-mi 10 anni e le proiezioni per i prossimi(+18% nel 2012, + 12% nel 2013), qual-che accelerata c’è stata e ci sarà. O no?R.Di certo c’è stata una grande fantasiaimprenditoriale. Ma c’è stata soprattuttouna corposa emersione dell’illegalità. Nonè che prima non si giocasse: si giocavaclandestinamente.

«L’esplosione dei ricavi? Gli imprenditori sono stati bravi.Comunque si puntava anche prima, ma clandestinamente»

Massimo Passamonti

gIOchI

sistema gioco italia iL presidente massimo passamonti stima in 16 miLiardi La raCCoLta iLLeGaLe annua

D. Intende dire che il sommerso non esi-ste più?R.No, il sommerso c’è. Ragionevolmen-te il 20% rispetto all’offerta legale: circa16 miliardi l’anno. Occorre lavorarci an-cora.

D. Quando è nata e da chi è compostala federazione?R.Nel luglio 2009 è stato presentato daGiochi & società, l’associazione dei con-cessionari (Lottomatica, Sisal, Snai, Co-getech, Intralot, Bwin-Gioco digitale,Eurobet, Merkur-Win, ndr), il rapportoCensis Gioco ergo sum. Lì le 5 aree del com-parto (che comprendono anche Acadi,concessionari apparecchi da intratteni-mento, Acmi, costruttori di apparecchi,Astro, gestori e noleggiatori di apparec-chi, e Federbingo, concessionarie Bingo)si sono costituite separatamente all’inter-no di Confindustria. Poi, nell’ottobre2011, ci siamo uniti in federazione, dandol’annuncio a febbraio 2012. Subito dopoè entrata anche Federippodromi.

D. Perché i diversi player hanno sentitol’esigenza di un fronte unitario?R. Il sistema gioco continuava a esserevisto da un lato solo come un’entrata era-riale, dall’altro come una perdita di tem-po’, se non addirittura come «settore diperdizione». Volevamo affermare ciò chesiamo, cioè un comparto industriale veroe proprio, e come tale fare anche un’assun-zione di responsabilità.

D. In che modo?R. Intanto lavorando in stretto rapportocon le istituzioni, nazionali e locali, a co-minciare dai Monopoli di Stato. ComeConfindustria, per esempio, abbiamo ap-pena sottoscritto un protocollo di intesacon l’Associazione nazionale Comuni ita-liani (Anci) per impostare una politica re-sponsabile dell’offerta e del numero deipunti vendita sul territorio.

Anna Sartorio

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Giochi e politica, Ginestra (Assosnai): "Comunitaria non basta, è necessaria una card unica del giocatore"

ROMA - "Non si sta esagerando con le polemiche. Ci sono giocatori nelle nostre sale che stanno attaccati anche a due o tre macchine contemporaneamente, non c’è più nessun ragionamento, conta solo macchina”. Lo ha dichiarato, ad Agipronews, Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, a margine dell’incontro “A che gioco giochiamo?”. “L’enorme offerta di gioco spinge ormai a considerare normale un’attività che dovrebbe essere secondaria - ha spiegato Ginestra - come era ad esempio il casinò in passato. Si gioca ovunque e con ogni mezzo: fermarsi completamente non è più possibile, però è giusto imporre qualche limitazione per evitare gli eccessi. Ad esempio non è possibile che in un corner piazzato in un bar si possano scommettere 500 euro sullo sport. Inoltre a mio avviso è necessaria la tracciabilità del flusso di gioco”.

Sui metodi per limitare il settore, Ginestra ha precisato: “La comunitaria non basta, è arrivato il momento di istituire una card unica con un limite nell’importo giocabile e nel tempo di collegamento ai siti. Stanno creando distruzione e noi come operatori non lo vogliamo. La svolta negativa è stata l’istituzione di prodotti ad altissimo pay out e a bassissimo rendimento per erario e filiera. In sostanza si è puntato sulla frequenza e sulla ripetitività del gioco, riducendo però drasticamente i ricavi per lo Stato e per i concessionari". NT/Agipro

Giochi e politica, Ginestra (Assosnai): "Andiamo nella direzione sbagliata: stiamo restituendo scommesse a rete illegale"

ROMA - La crisi economica, poi inciderebbe non poco sulla propensione al gioco: “Il paese non offre altre chance, molti si trovano a tentare la sorte. - ha proseguito il presidente di Assosnai - per questo occorre limitare anche la pubblicità, nella quale attori, calciatori, star televisive, fanno apparire naturale e alla portata di tutti una attività che non lo è. E’ vero che tutto è finalizzato alla raccolta erariale, ma la direzione è sbagliata: c’è una legge del 2010 che prevede il pagamento delle tasse per le agenzie straniere prive di concessione statale, alle quali si potrebbe applicare la raccolta dei punti scommessa Aams della provincia. Una strada facile e già segnata per incassare denaro, ma che non viene praticata dall’amministrazione. - ha concluso con amarezza - Abbiamo tolto le scommesse al totonero e ora le stiamo restituendo a una rete che non ha l’autorizzazione dello Stato”.

NT/Agipro

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20 marzo 2012

GINESTRA, LAVORARE SULLA PREVENZIONE

Il presidente di Assosnai concorda con la proposta di destinare l'1% del gettito sui giochi alla lotta alle ludopatie, ma "sono necessari mezzi e strutture, questi soldi non devono essere distribuiti a pioggia"

"Destinare l'1% delle entrate erariali derivanti dal gioco alla cura del giocatore patologico va bene, ma bisogna lavorare anche sulla prevenzione". E' quanto ha sottolineato Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, in riferimento a una delle proposte per contrastare il fenomeno delle ludopatie che ha avanzato il Terzo Polo nel convegno che si è tenuto questa mattina alla Camera. Ginestra ha anche osservato che per gestire questi fondi - circa 140 milioni di euro - "sono necessari mezzi e strutture. Non devono essere distribuiti a pioggia". E sull'altra proposta di portare l'aliquota implicita minima al 20%: "non è una soluzione: se aumenta la pressione fiscale, diminuisce l'incasso". Per quanto riguarda la prevenzione, Ginestra ha chiesto "più controlli. Nei bar, dal tabaccaio, occorre che venga individuata una persona responsabile che vieti l'accesso al gioco ai minori". Il presidente di Assosnai ha quindi chiesto che si ponga un freno all'ampliamento del portfolio giochi: "bisogna fermarsi e fare una ricognizione sulle possibilità di gioco già esistenti".

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GINESTRA (ASSOSNAI): “IL GIOCO RESTI UN HOBBY”

oma - "Giocare è un hobby e tale deve rimanere. Per questo ci sono luoghi deputati al gioco anche se l'offerta attuale è senza dubbio massiccia". Lo sottolinea il presidente di Assosnai Francesco Ginestra nel corso del suo intervento di oggi al convegno romano. "Oggi chi gioca non è un benestante ma gioca anche chi non ha situazioni floride, chi è precario o disoccupato. Ed è evidente che tutti gli eccessi hanno effetti negativi, come accade per il cibo, così per il gioco".

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22 marzo 2012

Ginestra (Assosnai): "Il gioco non va vietato, ma occorre un controllo su società e rilascio licenze"

“Entro giugno dovrebbero uscire mille concessioni per le sale da poker live e altre settemila per sale scommesse. Un fatto positivo, ma che aumenta esponenzialmente l'offerta di gioco, forse troppo massiccia. Diventa difficile anche il controllo, quando c'è troppa offerta”. Parola di Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, che in un’intervista a gioconews.it affronta diverse questioni di grande attualità. “Il gioco – continua - non deve essere vietato, ma va controllato. La mia idea è quella di fermare per almeno due anni il rilascio di nuove licenze e di ulteriori gare, fare una fotografia di tutte le aziende che ci sono nel mercato, verificare la composizione delle società per evitare il rischio di infiltrazioni criminali, oggi molto grave, perché la rete è diventata molto estesa. Rimettere a fuoco il mercato dei giochi con tutte le sue componenti”.

20 marzo 2012

Ginestra (Assosnai): “Il gioco resti un hobby”

Roma - "Giocare è un hobby e tale deve rimanere. Per questo ci sono luoghi deputati al gioco anche se l'offerta attuale è senza dubbio massiccia". Lo sottolinea il presidente di Assosnai Francesco Ginestra nel corso del suo intervento di oggi al convegno romano. "Oggi chi gioca non è un benestante ma gioca anche chi non ha situazioni floride, chi è precario o disoccupato. Ed è evidente che tutti gli eccessi hanno effetti negativi, come accade per il cibo, così per il gioco".