Rassegna stampa€¦ · ha suonato neve big band di Ray Charles e Bob Mintzer. Nel tondo, Henghel...

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Ufficio stampa Rassegna stampa sabato 25 agosto 2012 Pagina 1 di 18

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Ufficio stampa

Rassegna stampasabato 25 agosto 2012

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Il Resto del Carlino Bologna

La Repubblica Bologna

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

INDICE

Notti di note nel ricordo di Henghel25/08/12 Cultura e turismo 3

Nuovo “Passantino” i sindaci si ribellano “Non sulla nostra testa”25/08/12 Economia e Lavoro, Infrastrutture, viabilità, trasporti 4

Nuova legge per i servizi pubblici locali25/08/12 Pubblica amministrazione 5

Piano bis anti-burocrazia25/08/12 Pubblica amministrazione 8

Proroga a metà per l'Emilia del sisma25/08/12 Economia e Lavoro, Pubblica amministrazione 9

Arriva il credito di imposta per far ripartire le imprese25/08/12 Economia e Lavoro, Pubblica amministrazione 10

Mini-proroga sugli adempimenti25/08/12 Economia e Lavoro, Pubblica amministrazione 11

Slalom dei Comuni tra Patto di Stabilità e calo dell'Imu25/08/12 Economia e Lavoro, Pubblica amministrazione 14

Sisma, scadenze fiscali e contributive al 30 novembre25/08/12 Pubblica amministrazione 15

Incentivi ai virtuosi, un film già visto25/08/12 Pubblica amministrazione 16

Pa, trasparenza solo a cose fatte25/08/12 Pubblica amministrazione 17

Monitoraggio continuo per il Patto regionale25/08/12 Pubblica amministrazione 18

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Notti di note nel ricordo di Henghel

CONSIGLIATO a chi abbia voglia di intraprendere percor-si d'ascolto originali, rispunta per il settimo anno l'Anzola Jazz "Henghel Gualdi", festi-val ideato da Gabriele Molina-ri per glorificare l'insegnamen-to e la memoria del celebre cla-rinettista di Correggio, artista di cui dicevano meraviglie per-fino i "grandi neri" di New York, da Louis Ai instrong a Lione! Hampton, da Jonny Wilson e Joe Venuti. Minise-rie spalmata su quattro date, in programma da martedì al 17 settembre, con epilogo su celluloide tI 24: Fo-rever Jazz docu-mentario sulla sto-ria del jazz dal do-poguerra ad oggi, ospitato dalla Bi-blioteca Comuna-le De Amicis, gira-to con la collabora-zione del jazz Club Henghel. Gualdi e il pa-trocinio della Regione. I quat-tro concerti, ospitati dalle 21,30 in piazza Grimandi ad Anzola Emilia, sono appunta-menti di grana fine, affidati ad alcuni maestri del bebop e del-la ricerca, come Flavio Boltro, artista di fama mondiale che in un sottofondo ritmico pieno e rassicurante sa esprimere un timbro pastoso, lontano da sen-sazionalismi, o J im Rotondi, al-tra tromba carica di pathos e di creatività, protagonista nelle big band di Ray Charles e Bob Mintzer, ospite d'onore nella prossima edizione de "La Stra-da del Jazz".

BOLTRO apre la kermesse

nel ruolo di special guest dell'Andrea Ferrario Quartet, gruppo che ingloba giovani di notevoli prospettive, dal leader al batterista Marcello Molina-ri, segnalato dalla critica specia-lizzata per il recente album Mask. 11 3 settembre tocca al trio di Alberto Marsico, tra i. massimi virtuosi dell'organo Hammond in Italia, allievo di Jack McDuff, abile nel percor-rere sentieri poco battuti, tra af-fiati melodici che hanno i colo-ri della fantasia. Con lui suona-

no Diego Borotti al sax teno-re e soprano, Lorenzo

Frizzera alla chitarra e Gio Rossi alla bat-teria. Spazio pure alla didattica, nel lunedì successivo (il 10 settembre) in Biblioteca, con

workshop delle 5 di Jim Rotondi

,• che alle 21.30 si esibi-rà in concerto,

IL PROGRAMMA si conclu-de con il concerto del Mark Trio (Marco Paganucci al pia-noforte, Giampaolo :nella al contrabbasso e Michele Pazzi-ni alla batteria), freschi vincito-ri del concorso "Mister jazz 2012". Concorso che viene svol-to durante l'anno, con la colla-borazione dei conservatori del-la regione. Il sipario cala il 24 con il documentario "Forever jazz". L'ultimo aggiornamento riguarda il nome della prossi-ma edizione: si chiamerà Terre-moto jazz festiva! per solidarie-tà con le vittime. In caso di mal-tempo i concerti verranno spo-stati nell'attigua biblioteca.

Gian Aldo Traversi

il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

25/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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Il trombettista jazz Jim Rotondi: americano, 50 anni martedì, ha suonato neve big band di Ray Charles e Bob Mintzer. Nel tondo, Henghel Gualdi

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LA PROTESTA Il sindaco di Argelato Andrea Tolomelli

So che ci sono posizioni più morbide, ma io sono dell'idea che se non rispettano tutte le nostre condizioni non se ne farà nulla. Niente mezze vie

Peoplemover,promosso ilpiano finanziario

„. Nuovo "l'assalita. ' sindael si ibellano

"Nm hullangwola"

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25/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

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In Provincia summit sul tracciato più corto di Autostrade

Nuovo "Passantino" i sindaci si ribellano "Non sulla nostra testa"

IL NUOVO Passantino di Società Autostrade non convince i sinda-ci del circondario, né la Provin-cia. «Passerà sopra la testa dei sindaci solo se i sindacilo vorran-no», scandisce il primo cittadino di Budrio, Giulio Pierini. «Il Pas-sante non passerà», lo slogan del primo cittadino di Argelato, An-drea Tolomelli. «È la proposta di autostrade non certo la nostra», gli fa eco il sindaco di Castel Mag-giore Marco Monesi.

Erano quattro le condizioni che sindaci, Provincia e Regione avevano posto per dare l'ok al nuovo tracciato: tre corsie per senso di marcia, la "banalizza-zione" (trasformazione in tan-genziale della parte dell'auto-strada che unisce Al eA14), la tu-tela dei territori dei Comuni inte-ressati e la presenza di caselli nei punti nevralgici. Due non vengo - no rispettate: il nuovo tracciato messo a punto da Autostrade, di 32,7 Km, spezza almeno quattro Comuni, sfrecciando traVillano-va e Castenaso e traArgelato e Ca-stel Maggiore e prevede due cor-sie per senso di marcia, invece di tre. «Se il progetto non rispetta tutti questi punti sono soldi but-tati — commenta il sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi — perché non risponde agli obiettivi iniziali». Vale a dire: evi-tare l'imbottigliamento e veico-lare lo sviluppo del territorio. «Il

Passante—prosegue Sermenghi — doveva servire per realizzare poli culturali e industriali, con lo spostamento dell'aeroporto e dell'Università. Il che è impossi-bile con questo nuovo tracciato, molto più schiacciato su Bolo-gna».

Per fare il punto sulla propo-sta, ieri pomeriggio i sindaci di Anzola, Argelato, Bentivoglio, Budrio, Castel Maggiore, Caste-naso, Calderara, Granarolo, Oz-zano, Sala Bolognese, San Lazza-ro e Zola Predosa si sono riuniti a

Palazzo Malvezzi con la padrona di casa Beatrice Draghetti, l'as-sessore regionale ai trasporti Al-fredo Peri, e con i suoi omologhi in Provincia e Comune, Giacomo Venturi e Andrea Colombo. «Ci siamo dati due settimane, poi presenteremo una contropropo-sta per correggere gli aspetti for-temente critici del nuovo traccia-to», chiosa Venturi, che sembra comunque sicuro di arrivare a un accordo entro il 30 novembre. Meno convinto Tolomelli di Ar-gelato: «So che c'è chi ha p o sizio-

ni più morbide, io sono dell'idea che o le condizioni vengono ri-spettate tutte o il Passantino non si fa. Non si fanno le cose a mezza via. Meglio niente che un pastic-cio». Per Massimo Bertuzzi di "Sanlazzaropemoi", il tracciato «non solo cementifica una delle poche aree agricole rimaste, lam-bendo una delle principali ville storiche (villa Savioli) ma non dà risposte ai problemi legati al traf-fico di attraversamento». Secon-do Gianni Galli, del Comitato per l'alternativa al Passante, «i volu-

mi di traffico non giustificano quest'opera, che non convince neanche Autostrade». Giovanni Favia del M5S sbotta: «Il passan-te è studiato solo per aiutare il traffico delle autostrade, non per alleggerire il traffico su Bologna». Ma Venturi non è d'accordo: «Con a ovest la quarta corsia del-l'Al , a sud la Variante di Valico, a est il potenziamento del nodo di San Lazzaro, a nord 1'A13, è vitale decongestionare Bologna».

(c. gius.)

SOn,

PROGETTO Il nuovo tracciato proposto da Autostrade misura 32,7 km e costa 1,3 miliardi di euro

CRITICITÀ Il tracciato prevede solo due corsie per senso di marcia, invece di tre, e attraversa i centri abitati

ROAD MAP Sindaci e assessori si rivedranno a metà settembre, l'ok definitivo entro il 30 novembre

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25/08/2012

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press unE 'erld CAS

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Nuova le e per i servizi pubblici locali . . . Sprint su anticorruzione e misure per l'insolvenza dei consumatori e dei piccoli imprenditori

Venti azioni programmati-che che sintetizzano le mosse del Governo, passate, ma soprat-tutto future, per tenere in equili-brio i conti pubblici e per ridurre il debito. E per «aggredire i prin-cipali fattori di debolezza strut-turale dell'economia italiana per una crescita sostenibile» co-me spiega il dossier presentato ieri a Palazzo Chigi alla fine del-la lunga riunione del consiglio dei ministri. In questa pagina si tiene conto dei tasselli più rile-vanti di questo percorso virtuo-so. Venti azioni divise in due ca-pitoli plincipali, quello sulla «ri-forma dello Stato» e.quello sulla «crescita e rinnovamento della società a vantaggio delle genera-

6E08AL IONE Respiro internazionale: più attrazione degli investimenti e diplomazia per sostenere le imprese all'estero

zioni future». Appartengono alla prima cate-

goria gli interventi sul Fisco e sulla finanza pubblica, finalizza-te al raggiungimento del pareg-gio di bilancio entro il 2013; sul-le semplificazioni, capaci di ren-dere più fluido il rapporto tra pubbliche amministrazioni, cit-tadini e imprese; sulla raziona-lizzazione del sistema delle au-tonomie, il cui primo tassello è rappresentato dal riordino del-le province, a cui è strettamen-te legata la riorganizzazione de-gli uffici territoriali del Gover-no, con in testa le prefetture; sul-la giustizia, con Pobiettivo di renderne più efficiente l'orga-nizzazione in un'ottica di mi-glioramento del dialogo con gli utenti ma anche di contenimen-to delle spese.

Con le misure in materia di giustizia vanno di pari passo quelle per contenere la crimina-lità e rendere più sicuro il territo-rio, alle quali si affiancano, con uno sguardo rivolto all'ambito, internazionale, gli interventi per modernizzare il sistema di difesa, garantendo però la prose-cuzione delle rnissioni di pace. respiro internazionale lo Si ritro-va anche nel secondo capitolo delPagenda d'autunno, dove compare l'obiettivo di dare al Pa-ese un diplomazia in grado di as-sicurare una politica estera e di sicurezza in chiave europea, che sappia inoltre sostenere le aspi-razioni delle nostre imprese in un mondo globalizzato.

Aziende a cui si deve assicu-rare un mercato con meno vin-coli grazie all'attivazione di po-litiche di liberalizzazione, ma che al contempo assicuri la con-correnza. In tale contesto si de-ve, inoltre, dare seguito alla ri-forma del lavoro, in modo da au-mentare l'occupazione, ridur-re la precarietà e diminuire i tempi di transizione tra scuola e professione.

Sempre del secondo capitolo fa poi parte il tema dell'agenda digitale, alla quale è affidato, tra l'altro, il compito di azzerare il digital divide di primo livello, di realizzare le reti di nuova gene-razione, di sviluppare il commer-cio elettronico e di consentire rapporti sempre più digitali tra uffici pubblici e cittadini. Ambi-to a cui è strettamente connesso quello della scuola, dove ci si propone di migliorare la qualità dell'istruzione, affermare e valo-rizzare il merito, estendere la scolarità e allinearla alle esigen-ze del mercato del lavoro. Per quanto riguarda l'università, inoltre, il traguardo è quello di fa-vorire la permeabilità tra atenei, imprese e centri di ricerca.

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25/08/20/2

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press unE

s'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

A

D'ENTE

SEMPLIFICAZIONI

SERVIZI LOCALI

Arriva il permesso unico Iter più rapidi per le imprese In house frenato con norme Ue le attuali distinzioni procedurali, .e sarà gestita esclusivamente dallo sportello unico per le imprese senza più sovrapposizioni di passaggi tra Comuni, Province e altre strutture pubbliche.

IMPATTO DEI COSTI làrfy BASSO

azione del Governo sarà improntata alla

semplificazioni perle imprese. Questo si concretizzerà in regolarnent" di semplificazione in materia di attivitàproduttive, ma anche in provvedimenti per ridurre gli ade rapimenti amministrativi, sui quali si

ann raccoglie

oneri.

tus le7 e tucenit iscuirde u.nt inoltre i oai°°tntnleadvi enuovirs

,.• dreeellyinimtrPorde prevenzione t°

relativa allar

e a ne attuazione allo S

data a„, soeonletiriae spararat

IMpArt °DEICOsT1 BASSO

a priorità del Governo è definire una nuova

disciplina dei servizi pubblici locali dopo che la Consulta ha azzerato le norme sulla liberalizzazione e sulla privatizzazione riapprovate dopo il referendum. Per non lasciare spazio a un ritorno indiscriminato dell'in house in ambito locale, il Governo definirà nuove norme •

oerenticonla disciplina l'e. Al tempo stesso si procederà

n Xuna

Au ottimali)

tiri a .11 1) sQurbi si 1Z eeZ1 Taa izImit°oenrnie dlegli

provinciale, per garantire economie di scala e razionalizzazione dell'offerta di servizi.

IMPATTO DEI cOSTI BASSO

top alla diversificazione delle procedure per gli

scarichi di acque reflue, emissioni inquinanti e impatto acustico.

Con il piano di semplificazione per alleggerire la burocrazia che schiaccia le piccole e medie imprese è infatti in arrivo l'Autorizzazione unica ambientale che evita

PIANO GIOVANI

START UP

INFRASTRUTTURE

Più merito e apprendistato Iva zero per opere «private» Incentivi al venture capitai rier far crescere 1 l'occupazione giovanile il Governo penerà a promuovere la stabilizzazione deicontratti a temuti' (con incentivi alle aziende) e a favorire un maggior utilizzo dell'apprendistato, Spazio anche aun disegno di legge che valoriizi il "merlo" in senso trasversale, e a nuovi interventi sui pereorsi di alternanza

TURISMO

scuola-lavoro (per accorciare tempi di ingressoin azienda, oggi troppo lunghi).11nuovo Pacchetto grovanisarà presentatoa settembre.A disposizione però non ci sono tante risorse, e per questo eisi concentrerà su interventi mirati.

IMPATTO DEICOSTI Ii>41; , .21 ALTO

j) arte ufficialmente Ji p op0StaCia.e . ,e terilizzazione dell'Iva nei

casi di finanziamento privat o dell0 inft~tture. Ieri Ministro Pasaera ha precisato che l'agevolazione scatterebbe solo per «rendere fattibili quelle 'nfrastrutture strategiche che altrimenti non verrebbero realizzate r. Sembrerebbe

AGENDA DIGITALE

quindichel`agevolazione sarebbe rist retta alle sole opere te dalla legge ;.

infrastrutture stratègkine ).N ei eigiorni prossimi p rà il confronto co ini dell'Economia eheinpassato avevabocciato una notmaanaloga

IMPATTODEICOSTI 21,T:,- IMM MEDIO i . . .

er sostenere le idee di presa innovative e in

a dilaneio il fondo' p per il sostegno del

venture capita'. Una task oreeAiesPern esterni l'amministrazione

(istituitalo lo scorso aprile) avanzerà inoltre un pacchetto di proposte su come favorire in Italia la nascita e 10 sviluppo di

SALUTE

start mp, sul fronte della semplificazione , • , amministrativa, del capit a umano, delle risorse rumnaiarie a disposizione delle'start-up, nonché del sostegno agli incubatori di impresa e per la fase di cosiddetta "exit"

PA DEI COSTI DIO

le

Si al «Piano strategico» Più spazio alte-government Ridefinire i «livelli essenziali»

'patrimonio storico-artistico dell'Italia

non ha paragoni, e per questo Governopresenteratin

piano strategico per il turismo.L'obiettivo è tracciare una "visione del futurd' e una strategia complessiva. E poi incorso di avanzata elaborazioneuna iniziativa innovativa per migliorare la mialitàricettiva

delle strutture turistiche. Ciò verrà r ealizzato attraversou n sistema di "rating' e classificazione. Sì punterà poi a sviluppare iniziative di attrattiyità turistica legate a Expo 2015,e siproseguirà nei progetti sui "grandi attrattori culturali" (come Ponmei). •

IMPATTO DEI COSTI 4”'"';' WPC MEDIO

a cabina di regia per l'Agenda digitale italiana

presenterà a settembre un pacchetto di misure (Eil Digiralia) che punta tra l'altro a eliminare il digital divide e diffondete le reti a banda ultra-larga; sviluppare il commercio elettronico; conseguire la piena digitalizzazione dei rapportitra cittadini e PA;

accrescere il livello di alf'abetizzaziont digitale della popolazione italiana, a partire dal inondo della scuola; rafforzare gli investimenti sia pubblici. s ia p ivati nel settore Iet;

iíupparelesrnart communities

IMPATTO DEI COSTI ALTO

a è valorizzare il Ssn, contenendone costì e

sere II Governo ha in programma di riattivare il processo di definizionedel livelli essenziali di assistenza (i Leale di definire, di concetto con leRegioni, ilpattoper la salute 2613-2015. Sipurnapoi riformare la libera professione dei medici (nitrati-mena)e a intervenire sul regime ditutela

del >rischio e , . . "leo pe

'bare— a sanitari per Personal

dautosuniciePnz.ian0 per

laann< oche •-•.re il

n. C'è

e Tneiliate per r assistenza n

,.nrcit,erarilcilniorti.._,„...,„,,,'"el'ogldei ai Fnziani.Ei

dei cost impostati s511 2013

nuovo i standard stilla base

°federa, Previsti dai

'.'

ma fiscale.

IMPATTO DE c I COSTI , BASSO

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PATTO DEI COSTI fAzo ASSO

fermi alla Camere che D • •

ue i provvedimenti

devono essere subito approvati. Da unaparte il disegno di legge anticorruzione" all'esame

in commissione al Sellato in terza lettura, Tra le norme previste ' blitade'

a nati, lo spacchettamento della concussione,

l'introduzione delrea o traffico di influenze illecite , , ela corruzione tra privati. Dall'altra il Ddl in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamentp, , consnmatore e dell'imprenditore rion fallibile anccir

MOidtdrio

IMPATTO DElcosn SO

1713.99.■

E:MEM. NESEE.011.

EME13111, 1.139■ 7ncennugmmar,22

25/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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preSS LinE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

CONCORRENZA

Subito un nuovo Catasto Sprint alle liberalizzaztoni non delega adottata dal Gover

apice attualmente ancora all'esame delParlamento. Tra i decreti eli attuazione che il Governo vonebbe approvare entro l'inizio del2m3 cisono la revisione del Catasto fabbricati con la ridefinizione ddvalore degli immobili in base a criteri più aggiornati e vicini aipressí di mercato come la

localizzazione, la qualità e la uPerficie. Ma anche le IMQVC

orme sull'aliniso di diritto e iplinadell'Iri,l'im osta ul

d intPrenditorialPe ches prevede perixnprendit ri , o e professionisti un'aliquotaal

, zytve anche sul reddito personal lasciato in azienda o n). studio e

........ • • • ....... • • • 1",• • • •

IdGa rocevrna zenrninoonneer roanntui ov uv otai nil ee

_ eatati l'intenzione da

accel imnfercati: Nell'agenda spicicaato

all'apertura dei

di i ioorare una

dall'altr per la coonrceonrdreenrozapien ine:gi eve

anle liberalizzazioni già avviate tìcipandone i terripi '

pdereivdisti per la prese isegno di legge ndtaazi°ne

i no 2°13 ad pitokredzi Igiluogltre l'intenzione e attivare presso la Presidenza del Consiglio un mortittiraggio sulla rifor della regolazione e 'l per i coordinamento e l'impulso delle politiche di liberalìzzazione ,

IMPAITODEICOSTI SO

PUBBLICO IMPIEGO

Lqvoro pubblico come pHvato Più investimenti dall'estero

'obiettivo ,rendere la Pa più efficiente, e per

questo si rixnetterà mano alla disciplina del rapporto di lavoro, puntando ad armonizzare le nuove regole del privato, di recente riformate dalla riforma Fornero, con quelle vigent nel settore pubblico.

In autunno si aprirà poi la partita della revisione degli

assetti orgamzzativi, con il aglio degli organid (-20.9Ìp PC ,

gli uffici dirigenziali, -1.o0/0 per il restante personal.e). attiverà il processo di mobihta per il personale in eccedenza. Saranno poi sviluppati sistemi di valutazione delle performance.

IMPATTODE

A ttrarre gli investimenti 1.dazall'estero, quevsetranuona delle ioni che il Go intende portare avanti con l'obiettivo di far guadagnar all'Italiadecine di p e nelle classifiche dí °sizmni • ianttrattività per gli

vestioaenti anche attraverso un

cazione P sernplifi PrQeerss° desi e ou t c'e il progetto di »introdurre°

ritutor unico per gli u. vestirneriti dirhettii,eirrIstperresa 111(Idel. In modo c e

scdisnoroersgrnba n legbdeiea:Prcriasci lee utferr. ra°°er'nli)icettr°°a renrdis. 2°ui°' nr rael

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etti diversi riti tiri centinaio di docume

IMPATTODEICOSTI Q COSTI

EXPORT GIUSTIZIA Istituzioni più coordinate

Sbloccare l'«anticorruzione» prizueliezzlealzecide dee plelor e tione

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le politiche di uto all'internazionalizzazio e delle imprese. , iniziativa segue l'accentramento presso la Cdp del sistema di supporto,. finanziario all'export attraverso il conferimento di Sace e Simest

TrOIDEI COSTI ASS

IMP Pagina 2,,

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L'agendaper la ta

Piano «bis» anti-burocrazia

25/08/2012

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pressunE

ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Piano «bis» and-burocrazia Controlli semplificati sulle imprese, taglio degli oneri del 30-40% Marco Rogari ROMA

bl-N= Un nuovo sistema sempli-ficato di controlli sulle impre-se, fondato sulla "proporzio-nalità". Completamento an-che a livello regionale, comu-nale e provinciale del proces-so di liberalizzazione delle at-tività produttive, con la sop-pressione di visti, nulla-osta e autorizzazioni, su cui vigilerà direttamente la presidenza del Consiglio. Rivisitazione della Scia e riduzione dei costi per la costituzione di Srl. Ta-glio degli burocratici e di almeno il 3o-4o% degli adempimenti a carico di citta-dini e, soprattutto, imprese. Ulteriore accelerazione della fase attuativa del decreto Sem-plifica-Italia e varo in tempi ra-pidi del regolamento sull'auto-rizzazione ambientale' unica per le Pmi. Sono questi gli assi portanti della fase 2 delle sem-plificazioni amministrative, che dovrà contribuire a dare una significativa spinta alla crescita.

Il pacchetto è stato messo a punto dal ministro della Pub-

blica amministrazione, Filip-po Patroni Griffi, in collabora-zione con i titolari di altri dica-steri, a cominciare dal mini-stro dello Sviluppo economi-co, Corrado Passera. L'obietti-vo è velocizzare il più possibi-le la macchina burocratica, fis-sando tempi certi per le proce-dure, e diminuire gli adempi-menti e gli oneri a carico degli utenti, a partire dalle imprese.

Ma nel dossier illustrato in Consiglio dei ministri dal

VIA I VISTI «LOCALI» Regioni e Comuni dovranno ridurre le autorizzazioni per le attività produttive sotto la sorveglianza diretta di Palazzo Chigi

STRETTA SUGLI STATALI Si punta all'armonizzazione della riforma Fornero con quella del pubblico impiego. Maggiore spinta alla mobilità peri dipendenti in esubero

ministro Patroni Griffi oltre alla semplificazione sono state indicate altre due prio-rità: l'agenda digitale della Pa e la lotta alla corruzione nella pubblica amministra-zione puntando sui provve-dimenti già messi a punto (ad esempio il disegno di leg-ge anticorruzione).

Una delle carte più impor-tanti in ottica sviluppo resta però quella delle sburocratiz-zazioni. Il nuovo pacchetto di semplificazioni si raccorderà con quelle già previste dal de-creto Semplifica-Italia, appro-vato nelle scorse settimane. Un decreto, quest'ultimo, di cui il Governo sta cercando di accelerare il più possibile la fa-se attuativa. Uno dei provvedi-menti praticamente pronti è .quello che introduce l'autoriz-zazione ambientale unica per le Pmi con cui verranno salta-ti tutti gli attuali passaggi pres-so gli enti locali: a gestirla sarà lo sportello unico per le impre se. Non saranno quindi più ne-cessari visti distinti per gli sca-richi di acque reflue, emissio-ni inquinanti nell'atmosfera e

impatto acustico. Lo sportello unico per le im-

prese, tra l'altro, dovrebbe es-sere interessato da un'ulterio-re rivitalizzazione. Parallela-mente diventerà operativo il rafforzamento dello sportello unico per l'edilizia, previsto da una delle modifiche appor-tate in Parlamento al decreto sviluppo. Sempre facendo le-va sulla fase attuativa del Sem-plifica-Italia abreve arriveran-no i decreti per le comunica-zioni telematiche tra i Comu-ni dei dati anagrafici e di stato civile. Patroni Griffi ha poi an-nunciato che saranno adottati i regolamenti attuativi dello Statuto delle imprese per pre-venire l'introduzioni di nuovi oneri sulle attività produttive.

Il ministro ha anche accen-nato alla prossima fase della spending review (la cosiddet-ta "fase 2"), su cui si è lungo soffermato anche il ministro Piero Giarda, che ha parlato di un'operazione da sviluppare entro la fine dell'anno con il contributo di tutti i ministri. Anche la seconda fase della re-visione della spesa pubblica

investirà più ambiti del piane-ta della Pa, compreso quello del personale. Oltre alla già prevista riduzione degli orga-nici (-20% per i dirigenti e -10% per gli altri dipendenti), il Governo intende attivare ra-pidamente il processo di mo-bilità degli esubeii.

Nell'agenda per i prossimi mesi definita a palazzo Chigi con l'obiettivo della crescita si sottolinea anche la necessi-tà di armonizzare la riforma del mercato del lavoro priva-to con quella del lavoro pub-blico. È poi in arrivo un raffor-zamento dei sistemi di valuta-zione dei dipendenti statali.

Quanto agli altri interventi che scatteranno con la fase 2 della spending review, con-fermata, in raccordo con il ta-glio della Province, la ridu-zione delle prefetture e l'ac-corpamento in un unico Uffi-cio di tutte le articolazioni periferiche dello Stato. Prd-seguirà poi l'azione di riasset-to dei ministeri e di "potatu-ra" degli enti collegati alle strutture centrali.

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pressunE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Proroga a metà per l'Emilia del sisma IMPRESE E FISCO

Nei giorni scorsi la richiesta di proroga degli adem-pimenti contributivi, previdenziali e fiscali per le famiglie e per le imprese delle zone dell'Emilia Ro-

magna colpite dal terremoto del maggio scorso è stata avanzata a più riprese e con forza dai rappresentanti di tutte le categorie produttive. Industriali, artigiani e sinda-cati, ai quali si sono aggiunti gli amministratori del terri-torio, hanno chiesto in maniera accorata e, bisogna dirlo, senza neanche alzare troppo la voce che gli adempimen-ti venissero rinviati, tutti, al 3o giugno 2013. Non era un capriccio né una richiesta sopra le righe, ultronea rispet-to agli aiuti finora ricevuti. Era una legittima domanda che proveniva da un territorio fortemente colpito nelle sue fondamenta, le industrie presenti in alcuni dei distret-ti italiani tecnologicamente più avanzati: il biomedicale di Mirandola, la meccanica di Cavezzo, la ceramica di Sassuolo. Territori e imprese che si sono rimboccati le maniche e, aldilà di ogni retorica, hanno rimesso in moto la macchina produttiva. Non ancora a pieno regime. Ec-co perché una boccata d'ossigeno più lunga, finanziaria e burocratica, non avrebbe guastato. Non sarebbe stato un danno irreparabile alle finanze del Paese e avrebbe dato fiato alle imprese e alle famiglie. Che comunque non de-mordono e, attraverso i rappresentanti di categoria e gli amministratori locali, chiedono ancora che la proroga sia allungata. C'è tempo adesso fino a novembre per deci-dere di procastinare ancora le scadenze fino a giugno prossimo. Sarebbe stato meglio farlo subito, sarebbe il minore dei mali farlo tra qualche settimana.

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25/08/2012

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Gli aiuti. Tetto massimo di 10 milioni

Arriva il credito di imposta per far ripartire le imprese Gabriele Righetti

Una importante agevola-zione fiscale che ha la finali-tà di stimolare la ricostruzio-ne dei danni del terremoto dell'Emilia Romagna del maggio scorso è stata inseri-ta nella fase di conversione in legge (Legge 7 agosto 2012

numero ì34) del Decreto cre-scita (Dl 22 giugno 2012 nu-mero 83).

L'articolo 67-octies del Dl 22 giugno 2912 numero 83 convertito nella legge 7 ago-sto 2012 numero 137 attribui-sce un contributo sotto for-ma di credito d'imposta, a fa-vore dei soggetti che alla da-ta del 20 maggio 2012 aveva-no sede legale od operativa e svolgevano attività di impre-sa o di lavoro autonomo in uno dei Comuni interessati dal sisma del 20 e del 29 mag-gio 2012, e che, per effetto del terremoto, hanno subito la distruzione ovvero l'inagibi-lità dell'azienda, dello stu-dio professionale, ovvero la distruzione di attrezzature o di macchinari utilizzati per la loro attività. Sul presuppo-sto di aver denunciato la di-struzione e/o inagibilità

all'autorità comunale, ed avutala verificazione da par-te della stessa, possono pro-cedere alla ricostruzione, al ripristino ovvero alla sostitu-zione dei suddetti beni il cui costo, sostenuto entro il 3o giugno 2014, corrisponde al credito d'imposta.

Niente imposte sui futuri utili, quindi, fino all'entità del costo della .ricostruzio-

FISCO CLEMENTE Niente tasse sugli utili futuri fino alla copertura delle spese sostenute per impianti ed edifici

ne, ripristino, sostituzione. Il comma 4 dell'articolo

di legge nomina il ministro dell'Economia e delle finan-ze il prossimo regolatore del provvedimento e, come sempre, l'Agenzia delle en-trate il gestore, che "conce-de" il contributo. Per fruire del contributo, le imprese dovranno presentare un'istanza all'Agenzia delle

entrate•che concede il con-tributo nel limite di spesa massimo di io milioni di eu-ro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015. A tal fine, per ciascuna istanza accol-ta, l'Agenzia delle entrate in-dica la quota del credito d'imposta fruibile in ciascu-no dei predetti anni.

Il credito d'imposta è uti lizzabile esclusivamente in compensazione mediante F24. L'agevolazione deve es-sere indicata nella dichiara-zione dei redditi relativa al periodo d'imposta di matura-zione del credito e nelle di-chiarazioni dei redditi relati-ve ai periodi d'imposta nei quali lo stesso è utilizzato. Il credito di imposta di cui al comma i è attribuito nel limi-te massimo di spesa di io mi-lioni di euro per ciascuno de-gli anni 2013, 2014 e 2015.

Viene inoltre precisato che l'agevolazione non con-

.corre alla formazione del reddito né della base impo-nibile Irap e non rileva ai fi-ni del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5 del Tuir.

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EMILIA ROMAGNA

il credito di imposta tr ripartire le imprese

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25/08/2012

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Il terremoto in Emilia. ll Consiglio dei ministri fa slittare aL 30 novembre il termine per il pagamento di tasse e contributi • , Mini-proroga sugli adempimenti Gli imprenditori: non è sufficiente - Errani al lavoro per un rinvio a giugno 2013

Ilaria Vesentini Natascia Ronchetti BOLOGNA

Via libera del Consiglio dei mi-nistri alla proroga degli adempi-menti fiscali e contributivi per le aree terremotate fino al 30 novem-bre prossimo. La notizia è stata confermata solo in tarda serata e dopo molte voci contrastanti, ma di certo c'è l'impegno politico del Governo a concedere ulteriore re-spiro a famiglie e imprese terremo-tate rispetto alla scadenza del 3o settembre fissata dal decreto del i° giugno. Ma anche la volontà di met-tere dei paletti a benefici concessi indiscriminatamente a tutti, così da non penalizzare né le casse sta-tali né chi è davvero alle prese con case e capannoni distrutti.

La proroga, infatti, sarà disposta con successivo decreto del mini-stero dell'Economia, che dovrà sta-bilire anche i criteri per avvalerse-ne. Un successo a metà, visto che è stato formalizzato per ora solo l'al-lineamento delle scadenze a fine novembre e non la moratoria di un anno per chi è stato danneggiato, così come richiesto nei giorni scor-si da enti locali, politici e imprendi-tori delle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio scorso. «È anco-ra alta l'esposizione al rischio di li- ,

quidità per i titolari di edifici non ancora agibili», ha spiegato in Cdm il ministro del Tesoro Vitto-rio Grilli, ma nell'area terremotata è comunque in atto «una ripresa graduale del circuito economico locale e della vita quotidiana di molte famiglie».

Si tratta insomma di un primo ri-sultato, commenta a caldo il presi-dente della regione Emilia-Roma-gna Vasco Errani, «perché acco-glie la nostra richiesta giusta e re-sponsabile di un allineamento del-le scadenze a fine novembre. Così come sono convinto che il Gover-no darà una risposta positiva an-che alla nostra proposta, altrettan-to giusta e responsabile nonché per noi obiettivo irrinunciabile, di un ulteriore rinvio a giugno 2013

per cittadini e imprese che davve-ro hanno subìto danni». L'assesso-re regionale alle Attività produtti-ve, Gian Carlo Muzzarelli precisa che la decisione presa dai ministri «è solo un primo passaggio in atte-sa di fare un quadro completo dell'entità finanziaria in discussio-ne». Cifre ufficiali di quanto getti-to sia congelato tra Lombardia, Emilia e Veneto ancora non ce ne sono, ed è proprio su questo che la-voreranno nei prossimi giorni sia il ministero delle Finanze sia gli uf-fici di viale Aldo Moro a Bologna. Il nodo deriva dal fatto di aver con-cesso la moratoria a tutti i residen-ti in comuni, come Modena e Ferra-ra, solo marginalmente toccati dal-le scosse, «un errore - ribadisce il senatore modenese del Pdl Carlo Giovanardi, coinvolto in prima persona - e ora non sarà facile sta-bilire le modalità per confinare i benefici solo a chi davvero ne ha diritto. Di fatto questo Cdrn ha ri-mandato qualsiasi decisione e ri-schiamo di ritrovarci tra due mesi nella stessa situazione».

Se per i sindaci delle zone terre-motate è un brindisi a metà, per gli imprenditori è quasi una sconfitta.

Cratere

• Quello che letteralmente è la cavità prodotta nel suolo da una carica esplosiva, nel terremoto diventa l'area più colpita dalle scosse sismiche, attorno all'epicentro. Nel caso emiliano, il cratere sismico dei due fenomeni del 20 e 29 maggio- con epicentro nel Modenese tra San Felice, Novi e Finale Emilia - occupa un ideale trapezio tra le province di Mantova, Rovigo, Bologna (passando per Ferrara) e Reggio Emilia. Qui si trovano i 52 comuni beneficiari degli aiuti per la ricostruzione post sisma identificati in primis dal decreto 74 del 6 giugno scorso

Unindustria Ferrara ribadisce che un'ulteriore proroga a giugno 2013 è «indispensabile per chi ha subito danni diretti e non avrà certo liqui-dità in pochi mesi per.far fronte a obblighi fiscali-parole del diretto-re Roberto Bonora - ma soprattut-to è ora necessario che si discuta di rateizzazione dei versamenti per non strozzare un'economia già sof-ferente». «Ci sentiamo presi in gi-ro», va giù duro Giuliana Gavioli, responsabile della sezione biome-dicale di Confindustria Modena, dando voce alla rabbia delle impre-se del distretto di Mirandola. «Sap-piamo che non possiamo chiedere una no tax area-prosegue - ma ab-biamo sempre detto che per noi era necessario un anno. Compren-diamo il problema della scarsità delle risorse pubbliche ma questa regione ha sempre dato tanto allo Stato e sarebbe giusto che questo venisse riconosciuto. Ci chiedia-mo come possa il Governo pensa-re che basti una proroga di due me-si». A Mirandola praticamente nes-suna impresa si è concessa una pau-sa per le vacanze estive, il distretto lotta per rimettersi definitivamen-te in moto entro la fine dell'anno. Nessun terremotato a novembre avrà liquidità per pagare tributi, tasse, oneri previdenziali.

Anche gli artigiani emiliani col-piti dal sisma avrebbero voluto un'area tax free. «Una strada im-praticabile - premette il presiden-te provinciale della Cna di Mode-na, Luigi Mai-ma almeno ci sarem-mo aspettati una proroga fino al 2013. Non è davvero pensabile che due mesi in più possano risolvere il problema.Abbiamo fatto di tutto per farci sentire ma siamo inascol-tati. Eppure le aree che sono state interessate dal terremoto genera-no quasi il 2% del Pil nazionale». E non basta una proroga solo a favo-re delle imprese colpite diretta-mente dal sisma. «Il fatturato di tutte le imprese modenesi - con-clude - è crollato del 30% a causa dell'interruzione delle attività nel nord della provincia, dove c'è un'altissima concentrazione di aziende. Anche quelle colpite indi-rettamente dovrebbero poter usu-fruire di agevolazioni».

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25/08/2012

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La prima scossa nella notte tra 1119 e il 20 maggio ANSA

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L'AREA COLPITA DAL TERREMOTO

Mirandola Novi di Modena

Carpi

Medolla

Cavezzo

• A

Finale Emilia

Bondeno

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il clulito di imposta tr ripartire le imprese

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25/08/2012

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I DANNI CAUSATI DAL SISMA

15 I danni Danni (in miliardi) al sistema produttivoemiliano, di cui due miliardi alle strutture e tre come mancati ricavi

37.500 Cassa integrazione Il numero dei lavoratori in cassa . integrazione, di oltre 3 200 aziende

.698 Lo strutture inagibili Il totale delle strutture completamente inagibili tra stabilimenti produttivi, abitazioni, scuole, esercizi commerciali

14.804 . Persone assistite Il numero totale dette persone assistite in campi di accoglienza, strutture coperte, alberghi

1Ò.662 Parzialmente inagibili Ilnumerodellestrutture parzialmente inagibili tra stabilimenti produttivi, abitazioni, scuole,esercizi commerciali

4 Ospedali chiusi Il numero:delle strutture chiuse: Mirandola,Carpi, Finale Emilia e Bondeno

I SOSTEGNI PER LA RICOSTRUZIONE

Le principali misure per l'area emiliana terremotata

Misura R so s Caratteristiche

Legge 135 del 7 agosto 2 12 di Finanziamento Cdp a fondo perduto fino all'80% dei danni

Legge 122 del 1° agosto 2012 A : 2, u'

Contributi statali a fondo perduto in tre anni

Interventi banche ,2 rdi Finanziamenti a condizioni di favore + moratoria

mutui

Protocollo Regione',- Associazioni - Banche

Fino a 3,125 «.

Ply

Fina nzianientì garantiti al tasso del solo Euribor per ricostruzione

Fondo solidarietà Ue 250 irii i Stima: 2,5% dei danni subiti in aiuti alla Pa

Risorse extra pro agricoltura 135 111311 Prelievo dai Psr delle altre Regioni + cofina nziamento

Inail 78 Contributi per la messa in sicurezza dei capannoni

Assestamento bilancio regionale 4 milioni 47 per ricostruzione pu blica + 17 milioni per aziende agricole

Programmi Fesr 50 i °n' Risorse Ue per Regioni Centro-Nord dirottate su "Obiettivo competitività"

Fondo sviluppo e coesione 5 n Risorse Regioni Mezzogiorno per ricostruzione scuole

Rimodulazione Por Fesr 10 i<>/► i. . . . .

Fondi per ricollocare commercianti . . . nei

. , . e artigiani nei centri storici

Solidarietà via Dpc/Regione 2 2 milioni 15,1 milioni via sms solidali + 5,1 mi

.i. ioni sul c/c regionale

(*) Sono escluse tutte le innumerevoli iniziative solidali di altri Fonte: elaborazione su dati Regione emilía Romagna

nti 1pubbliti e privati

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25/08/2012

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press unE n smul IMPRESA&TERRITORI

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Slalom dei Comuni tra Patto di stabilità e calo dell'Imu

Paolo Leonardi

mu, È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 195 del 22 ago-sto scorso il Dpcm con il quale viene data applicazione all'arti-colo 7 del Decreto Legge 74 del 7 giugno contenente "Misure urgenti in favore delle popola-zioni colpite dagli eventi sismi-ci del 20 e 29 maggio 2012". 11 Dl 74/2012, stabiliva una deroga ai saldi del patto di stabilità per il 2012 del valore di 4o milioni per i Comuni terremotati dell'Emi-lia Romagna, di 5 per quelli del-la Lombardia e di 5 per quelli del Veneto. La norma in que-stione stabiliva anche che su proposta dei Presidenti delle Regioni e attraverso uno speci-fico Dpcm sarebbero stati modi-ficati gli obiettivi del Patto di stabilità dei singoli Comuni.

Il Presidente del Consiglio at-traverso un proprio Decreto ha stabilito che saranno le singole Regioni, attraverso le procedu-re previste dal cosiddetto patto regionale verticale, a definire i criteri in base ai quali ridurre gli obiettivi dei Comuni terre-motati nella misura complessi-va stabilita dalla normativa.

Come è risaputo, la normati-va nazionale sul patto di stabili-tà,tel corso degli anni è divenu-ta sempre più stringente, obbli-gando gli enti, salvo incorrere in pesanti penalità, a chiudere l'esercizio con un differenziale positivo tra entrate e spese; cioè, le entrate debbono supera-re le spese di un determinato va-lore. Ciò, spesso, nella pratica, costringe gli enti a bloccare le spese ed in particolare le spese di investimento. L'allentamen-to dei vincoli del patto di stabili-tà per i Comuni terremotati, di fatto, quindi, darà la possibilità agli enti di affrontare la situazio-ne del post terremoto avendo maggiori margini di spesa.

Occorre rilevare che questa misura, che sicuramente costi-tuisce un alleggerimento dei vincoli del patto di stabilità si-gnificativo, allo stato attuale, vale solo per l'anno 2012; ciò rappresenta un notevole limi-te in quanto la gravità dei dan-.ni provocati dal terremoto so-no di tale entità, per cui si ren-derebbe necessario, anzi indi-spensabile, che questi enti po-tessero contare su un allegge-rimento del patto almeno an-che per il 2013 e per il 2014, pro-prio in considerazione del fat-to che molti interventi conse-guenti al terremoto comporte-ranno spese che si conclude-ranno nei prossimi anni.

A proposito degli obiettivi del patto di stabilità occorre ri-levare che l'alleggerimento pre-visto dal Dpcm in questione peri Comuni terremotati, di fat-to, dovrà sommarsi alla rideter-minazione degli obiettivi previ-sta dall'articolo i6, comma 12 e seguenti della legge 135/2012 di conversione del Dl 95 sulla spénding review. Quest'ultima norma prevede che entro il io settembre 20121e Regioni (quin-di anche le tre Regioni interes-sate al terremoto) determinino e comunichino al ministero dell'Economia, con riferimen-to a ciascun comune beneficia-rio, i miglioramenti degli obiet-tivi del patto, conseguenti alla ridistribuzione degli 800 milio-ni messi a disposizione delle Re-gioni, per il 2012, dalla legge. Ciò significa che, per esempio, la Regione Emilia Romagna po-trà distribuire tra tutti i Comu-ni soggetti al patto, migliora-menti degli obiettivi per una somma pari complessivamen-te a 72,96 milioni. Questi miglio-ramenti, per i Comuni terremo-tati, potranno sommarsi a quel-li previsti dal Dpcm in questio-ne. E evidente, pertanto, che il sovrapporsi di queste norme ha creato una situazione com-

plessa da gestire, sia per le Re-gioni che per i Comuni. Comun-que entro il io settembre i Co-muni, anche quelli terremotati, conosceranno i nuovi obiettivi del patto per il 2012.

Però questi non saranno i da-ti definitivi, in quanto la legge 135/2012 e la legge 220/2010 sta-biliscono, rispettivamente; che gli enti possono avvalersi del cosiddetto patto orizzontale na-zionale, comunicando alla Ra-gioneria Generale dello Stato eccedenze e fabbisogni entro il 20 settembre 2012 (la Ragione-ria dello Stato entro il 5 otto-bre2o12 dovrà comunicare le at-tribuzioni concesse) e la possi-bilità delle correzioni consenti-te dal patto di stabilità regiona-le, che si dovranno concludere entro il 31 ottobre 2012.

Tutto ciò, ovviamente riguar-da anche i Comuni terremotati. In sostanza nei prossimi due mesi, attraverso complesse pro-cedure nazionali e regionali, sa-ranno ridefiniti gli obiettivi del patto. Occorre rilevare che que-ste complesse procedure av-vengono in un momento in cui le incertezze sulle risorse su cui possono contare gli enti sono notevolissime. Infatti, gli enti, allo stato attuale, hanno difficol-tà a conoscere il reale gettito dell'Imu, l'entità del Fondo spe-rimentale di riequilibrio (i vec-chi trasferimenti) e non sono

IL NODO La possibilità di derogare al Patto non compenserà il calo delle entrate per l'esenzione dai versamenti dei tributi

ancora in grado di stimare gli ef-fetti del taglio di 500 milioni pre-visto, per il 2012, dall'articolo 16 della legge 135/2012.

Inoltre, per i Comuni terre-motati, l'articolo 8, comma 3, del Dl 74/2012 stabilisce che i fabbricati ubicati nelle zone del scisma del 20 e 29 maggio 2012,

distrutti od oggetto delle ordi-nanze sindacali di sgombro co-munque adottate entro il 30 no-vembre 2012, in quanto inagibili totalmente o parzialmente, so-no esenti dall'Imu a decorrere dall'anno 2012 e fino alla definiti-va ricostruzione e agibilità dei fabbricati stessi e comunque non oltre il 31 dicembre 2014. La norma richiamata afferma inol-tre che il contribuente può "di-chiarare" entro il 30 novembre 2012, la distruzione o inagibilità totale o parziale del fabbricato all'autorità comunale, che nei successivi 20 giorni trasmette copia dell'atto di verificazione all'ufficio delle Agenzia delle entrate territorialmente com-petente. Ne consegue, evidente-mente, che gli enti terremotati avranno una forte riduzione del gettito dell'Imu, ma allo sta-to attuale non sono nemmeno in grado di quantificare il reale ammontare di questo minor gettito; ne consegue che perma-ne grande incertezza sul come rispettare gli obiettivi del patto. Tutto ciò lo si evidenzia per sot-tolineare come il Dpcm che pre-vede l'allentamento del patto di stabilità per i comuni terremo-tati rappresenta senz'altro un fatto positivo, ma questo prov-vedimento si inserisce in qua-dro di regole complicatissime da gestire da parte degli enti che, in parte si sovrappongono, in un perdurante contesto di in-certezze sulle reali risorse di cui gli enti possono disporre. Si-tuazione questa che riduce l'im-patto positivo del Dpcm con il quale si prevede l'allentamento del patto di stabilità per gli enti terremotati.

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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

25/08/2012

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Sisma, scadenze fiscali e ontributive al 30 novembre Sisma, riallineamento delle scadenze fi-scali e contributive, tutte al 30 novembre, mentre senza l'intervento del governo di ieri, la sospensione delle scadenze fiscali si sarebbe conclusa al 30 settembre. Escluse dal meccanismo ancora le ritenute per cui si applica l'agenda dettata dal comunicato stampa dell'Agenzia delle entrate del 16 agosto, con la possibilità di sanare il man-cato versamento del periodo interessato dal sisma, senza sanzioni, entro il 30 novembre. Il consiglio dei ministri di ieri è interve-nuto, dopo il pressing dei presidenti delle regioni di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, colpite dal sisma di fine maggio, nella direzione di rivedere il calendario del-la ripresa degli adempimenti e versamenti fiscali e contributivi nelle zone colpite dal sisma. Il governo ha deciso che un decreto del ministero dell'economia prevederà la sospensione dei versamenti fiscali a quelli contributivi, allineandoli tutti alla scaden-za del 30 novembre 2012. Nella nota di Palazzo Chigi si legge che: Al

consiglio ha esaminato l'ipotesi del differi-mento delle scadenze degli adempimenti tributari e fiscali che interessano i cittadini e le imprese delle aree colpite dal sisma del 20 e 29 maggio. Da questa analisi sono giunti alla conclusione che le principali difficoltà che ostacolano il pieno recupero delle attività produttive consistono nell'ina-gibilità di case, studi professionali, locali commerciali e in4lustriali. La conseguenza, per i titolari degli edifici non ancora agibili, è un'esposizione al rischio di liquidità anco-ra elevata». Anche se, nella sua disamina, l'esecutivo ha avuto modo di constatare che sia dalle iniziative adottate dalle regioni, sia dall'attuazione delle misure a sostegno delle popolazioni terremotate, arriva la con-ferma di una ripresa graduale del circuito economico locale e della vita quotidiana di molte famiglie II consiglio dei ministri ha dunque dato via libera al ministro dell'economia e finanze, che adotterà

decreto con la sospensione dei versamenti fiscalin il

scali e contributivi, allineandoli tutti alla

denza del 30 novembre 2012. Nei giorni scorsi, a scatenare il pressing per la richie-sta di proroga era stata una nota interpre-tativa dell'Agenzia delle entrate che, alla luce di due distinti provvedimenti norma-tivi della scorsa estate, aveva provveduto a fornire le istruzioni operative. Nel corso degli interventi presi per il sisma si era creata una diversità di trattamento per le scadenze fiscali e contributive. Con un pri-mo provvedimento, decreto ministeriale del primo giugno si concedeva lo slittamento per i versamenti e gli adempimenti tribu-tari fino al 30 settembre e poi con l'articolo 8 del decreto legge 74/2012 si riconosceva agli adempimenti contributivi una proroga che poi con la legge di conversione è stato portata solo per questi al 30 di novembre.

Ora toccherà al ministero dell'econo-mia con un decreto dì rinvio a mettere il sigillo formale sull'impegno preso ieri dal consiglio dei ministri.

Cristina 13artell Riproduzione riservata--

Pagina 21 Dfirlitlezt

. , Scuola. orrhano le assoluzioni

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t QINUTIOUNO ECIIMI1LII:0.1:111.'111D1101111: POUTICO 9

pressunE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

25/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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Uff già Visto Le sanzioni per gli enti locali che lo scorso anno non hanno rispettato il Patto di stabi-lità interno sono arrivate puntuali, ma degli incentivi per gli enti in regola al momento non c'è traccia. Il rischio da evitare è che, come già accaduto lo scorso anno, í premi venga-no distribuiti ad esercizio finanziario ormai chiuso. Con il decreto del 26 luglio 2012, il ministero dell'intento ha comminato ai comuni e alle province non in regola con il Patto 2011 sanzioni per oltre 90 milioni di euro (si veda ItalktOggi del 2 agosto). La maggior parte di tale importo (poco meno di 87 milioni) viene «trattenuto alla fonte», ovvero decurtato dal-le spettanze relative al fondo sperimentale di riequilibrio (ovvero ai trasferimenti erariali per gli enti siciliani e sardi). Il resto (poco più di 3 milioni) dovrà essere riversato al bilancio dello stato dagli enti interessati entro il pros-simo 31 dicembre. Tali somme sono destinate dalla legge a finanziare

(— equivalenti sconti sul Patto a favore degli enti che nell'esercizio passato hanno centrato il proprio target di finanza pubbli-ca. Come chiarito dalla circolare del Mef n. 5 del 14 febbraio scorso, infatti, anche per il 2012 continua ad operare la disposizione di cui all'articolo 1, comma 122, della legge`n. 220 del 2010, come sostituito dal comma 5 dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 149 del 2011, che autorizza la riduzione degli obiettivi annuali degli enti locali adempienti in misura pari agli effetti finanziari de-rivanti dall'applicazione delle sanzioni a carico de gli inadempienti. La distri-buzione delle premialità deve essere effettuata in

base ai criteri definiti con decreto dello stesso Mef di concerto con il ~nate e d'intesa con la Conferenza Stato-città e autonomie loca-li. Ma tale provvedimento, al momento, non è stato ancora adottato. Si tratta di un film già visto spesso in passato: l'anno scorso, ad esempio, il riparto è stato definito solo con il dm 24 febbraio 2012 (pubblicato sulla G.U. del successivo 5 marzo), quindi abbondantemente dopo la chiusura dell'esercizio finanziario di ri-ferimento. In un simile frangente, la riduzione degli obiettivi serve solo a salvare in extremis qualche ente dallo sforamento, ma non ad age-volare la progranunazione degli enti virtuosi, in particolare per velocizzare i pagamenti dei rispettivi creditori. Al contrario, gli enti do-vrebbero conoscere con congruo anticipo l'en-tità degli spazi finanziari aggiuntivi, in modo da poterne pianificare l'utilizzo.

Matteo Barbero

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L'obbligo non sembra potersi applicare prima che il provvedimento amministrativo sia formato

P.a., trasparenza solo a cose fatte Per contributi sopra i 1.000 € dati online a contratto siglato

DI LUIGI OLIVERI

Le pubbliche amministra- zioni che erogano somme superiori a 1.000 euro a

b

'tolo di contratti o contri- buti di qualunque tipo, devono far precedere queste erogazioni dalla pubblicazione sul proprio sito internet di una serie di infor-mazioni tra le quali il nome del beneficiario e i suoi dati fiscali; la norma o il titolo a base dell'attri-buzione; l'ufficio e il funzionario o dirigente responsabile del relati-vo procedimento amministrativo. Se non vengono rispettate queste regole, le erogazioni sono illegit-time e ne va di mezzo, a titolo di responsabilità patrimoniale, il funzionario che non le ha fatte rispettare. Le nuove regole pre-viste dal decreto sviluppo scat-teranno dal 1° gennaio 2013. Ma le amministrazioni ancora non sanno se la pubblicazione va ef-fettuata prima ancora di formare il provvedimento amministrativo alla base dell'erogazione del con-tributo o subito dopo.

A partire dal 1° gennaio 2013, la uorma sulla cosiddetta «am-ministrazione aperta» introdot-

ta dal dl 83/2012, convertito in legge 134/2012 introduce un nuovo adempimento burocra-tico (nonostante sia qualificata come norma di semplificazione) di fondamentale importanza per la legittimità dei procedimenti amministrativi. Il primo perio-do del comma 5 dell'articolo 18 del «decreto sviluppo» stabilisce infatti che «a decorrere dal 1° gennaio 2013, per le concessioni di vantaggi economici successivi all'entrata in vigore del presen-te decreto-legge, la pubblicazio-ne ai sensi del presente articolo costituisce condizione legale di efficacia del titolo legittimante delle concessioni e attribuzioni di importo complessivo superio-re a 1.000 euro nel corto dell'an-no solare previste dal comma 1, e la sua eventuale omissione o incompletezza è rilevata d'uffi-cio dagli organi dirigenziali e di controllo, sotto la propria diretta responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile per l'in-debita concessione o attribuzione del beneficio economico».

Quanto stabilisce la norma apparentemente è chiaro. Ma si pone, invece, il problema di

stabilire quando, in realtà, la pubblicazione vada effettuata, se cioè prima ancora di formare il provvedimento amministrativo alla base della stipulazione del contratto o dell'erogazione del contributo o dopo.

Non è una questione di poco conto, perché i dati da inserire nel portale delle amministrazioni, ai sensi del comma 2 dell'articolo 18 sono parecchi: a) il nome dell'im-presa o altro soggetto beneficia-rio e i suoi dati fiscali; b) l'impor-to; c) la norma o il titolo a base dell'attribuzione; d) l'ufficio e il funzionario o dirigente respon-sabile del relativo procedimento amministrativo; e) la modalità seguita per l'individuazione del beneficiario; f) il link al proget-

to selezionato, al curriculum del soggetto incaricato, nonché al contratto e capitolato della pre-stazione, fornitura o servizio.

Molti degli elementi richiesti sono ricavabili dal provvedimen-to a contrattare o finalizzato alla concessione del contributo, ma ovviamente il contratto sarà di-sponibile solo una volta conclusa la fase di individuazione del con-traente.

Letteralmente, la disposizio-ne prevede che la pubblicazione prevista sia condizione legale di efficacia del titolo legittimante. Si deve intendere per titolo le-gittimante appunto il contratto o l'atto di regolazione del contri-buto concesso.

Pare necessario, allora, con-cludere che l'amministrazione possa legittimamente andare avanti con la procedura di gara o di selezione del destinatario del contributo senza pubblicare alcun dato fino alla stipulazione del contratto o dell'atto conven-zionale che legittima l'erogazione (si ricorda che i provvedimenti a contrattare o stie acconsentano all'erogazione costituiscono meri atti interni e non sono titoli validi

per far suscitare il rapporto ob-bligatorio col destinatario).

L'adempimento della pubbli-cazione, dunque, appare potersi e doversi effettuare subito dopo la stipulazione del contratto o la formazione di altro titolo per l'erogazione (convenzione che disciplini l'erogazione di contri-buti, ad esempio). Solo una volta formatosi il «titolo», infatti, la sua efficacia può risultare «condizio-nata».

Poiché la pubblicazione pre-vista dall'articolo 18 del decreto sviluppo è una condizione di effi-cacia, il dirigente o il responsabile del procedimento materialmente non potrà, nel caso di contratti ad esempio, ordinare l'avvio della prestazione, se non si sia provve-duto alla pubblicazione.

Si comprende, dunque, che l'onere burocratico ricadrà pre-valentemente, a seconda di come sono organizzati gli enti, o sugli uffici che gestiscono in modo ac-centrato l'attività contrattuale; oppure su ciascun responsabile del procedimento, se la scelta organizzativa è quella di decen-trare la gestione.

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Monitoraggio continuo per il Patto regionale

Arrivano le regole per il monitoraggio del Patto delle regioni. Sulla G.U. n. 196 del 23 agosto è stato pubblicato il decreto del Mef del 6 agosto 2012 con le disposizioni relative al mo-nitoraggio ed alla certificazione del Patto di stabilità interno per il 2012 per le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Tale provvedimento prevede numerosi adempimenti, predisponendo per ciascuno un'apposita modulistica e stabi-lendo termini differenziati per il relativo invio. L'obbligo principale riguarda la trasmissione periodica delle infor-mazioni concernenti gli aggregati oggetto del Patto, che dovrà essere effettuata con cadenza trimestrale entro 30 giorni dalla scadenza del periodo di riferimento avvalendo-si dell'apposito sistema web gestito dalla Rgs. La struttura dei prospetti per il monitoraggio del Patto 2012 ricalca sostanzialmente quella degli analoghi prospetti predisposti per l'anno passato, riproponendo la rilevazione dei due obiettivi programmatici, uno per la gestione di cassa e l'altro per la gestione di competenza. Regole diverse sono previste per la regione autonoma Trentino Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, i cui obiettivi (come quelli degli enti locali) sono espressi in termini di saldo di competenza mista. Ulteriori adempimenti riguarda-no le regioni che si avvalgono della facoltà di rideterminare il proprio obiettivo di cassa attraverso una corrispondente riduzione degli obiettivi di competenza e quelle che ce-dono, attraverso il c.d. Patto regionale verticale, quote del proprio obiettivo per consentire maggiori margini di manovra agli enti locali del rispettivo territorio. Nel primo caso, occorre compilare un apposito modello concernente la rideterminazione dell'obiettivo programmatico di com-petenza. Il modello va trasmesso con raccomandata A/R entro il 31 luglio (termine già scaduto e quindi da inten-dersi come ordinatorio). Nel secondo caso (patto regionale verticale) è previsto un diverso prospetto da compilare via web entro i131 ottobre con indicazione degli elementi necessari alla verifica del mantenimento dei saldi di finanza pubblica relativi a ciascun ente locale beneficiario. Entro il 10 settembre le regioni dovranno trasmettere al Mef gli analoghi dati concernenti le misure varate a sostegno dei comuni utilizzando il fondo da 800 milioni di euro stanziato dal dl 95/2012. Infine, entro il termine perentorio del 31 marzo 2013, dovrà essere inviata al Mef la certificazione finale attestante il rispetto o meno del Patto.

Matteo Barbero

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