rassegna del 7-11-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 13 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 14 - 15 PARMA___________________________________________pag. 16 - 18 REGGIO E._______________________________________pag. 19 - 21 PIACENZA_______________________________________pag. 22 - 26 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 07-11-2011

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rassegna del 7-11-2011

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Page 1: rassegna del 7-11-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 13

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 14 - 15

PARMA___________________________________________pag. 16 - 18

REGGIO E._______________________________________pag. 19 - 21

PIACENZA_______________________________________pag. 22 - 26

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 07-11-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere copertinaA Roma, come sot-

to le Torri, v’è lanecessità indiffe-ribile di una poli-

tica che parli di meno e agi-sca di più. Il dibattito citta-dino attuale, tra Pd, Pdl, Le-ga, Cl, inclusi i «rottamato-ri», segna il passo su unpunto: nessun partito omovimento sembra porsi,in quanto tale, di là dallapolemica contingente, inun’ottica riformista e istitu-zionale. Alcuni singoli uo-mini politici, è vero, lo fan-no,ma, in quei rari casi, es-si paiono esprimere posi-zioni piuttosto isolate checondivise. Talvolta le novi-tà si affacciano, ma vengo-no presto fagocitate da di-scussioni sterili, da animo-sità pronte a esplodere pertutelare varie rendite di po-sizione. Ciò accade perchéa Roma, come a Bologna,prevalgono i faziosi, i qua-li, del resto, sono ben faci-li da riconoscere (benchécalzino, non di rado, ma-schere di innovatori o di ri-formatori): essi sono d’ac-cordo con noi soltanto senoi, prima, siamo d’accor-do con loro. Provare percredere.Da troppo tempo è sva-

nita, o si è dispersa, non so-lo nella nostra città, la cul-tura riformista, che, esclu-dendo gli opposti dogmati-smi, accomunava cattoliciliberali, repubblicani, so-cialdemocratici, liberali. Ilcivismo non maschera af-fatto il vuoto lasciato daquella cultura politica. Laquale, innanzi tutto, si ma-nifesta (anche in questo ca-so, il test è semplice) conun’assenza di vaghezzaciarliera e con una compe-

tenza sicura. Il presuppo-sto dell’azione politica effi-cace, tesa all’interesse pub-blico, è infatti uno solo:«conoscere per delibera-re». L’ignoranza, come so-steneva Luigi Einaudi, è«la genitrice della maggiorparte delle sciocchezzeche si commettono nella vi-ta pubblica», specie «in ar-gomenti economici e socia-li». Se i problemi discen-dessero, a ben vedere, «dainteressi particolari o daforze oscure non sarebbe-ro del tutto invincibili».L’ignoranza invece, baldan-zosa e arrogante, trionfa.Alla sua deplorevole vitto-ria si aggiunge la farsa in-tellettuale dell’opportuni-smo politico.I problemi del Passante

Nord, del Civis, del Peoplemover, né mille altri afflig-gerebbero Bologna, la suaeconomia e la sua società,se i partiti avessero datospazio, al proprio interno,ai rappresentanti minorita-ri e dispersi di quella cultu-ra, che è stata il vanto diBologna. Non si tratta, in-somma, di chiedere ai par-titi politici di sparire, madi guardarsi dentro, conocchio vigile. Né si tratta,poco o molto, di rottama-re, ma semplicemente dirinnovare, con giudizio,con serietà. Altrimenti si ri-schia di ricadere nell’anti-ca abitudine nostrana, sati-reggiata da Leo Longanesi:«Alla manutenzione, l’Ita-lia preferisce l’inaugurazio-ne». Senza trasformismi,con intelligenza e compe-tenza, Bologna farebbe as-sai presto a riprendere ilcammino.

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Ricognizioni

di MARCO VEGLIA

Il commento

L’accusano di averintascato i soldi che iclienti gli avevano affi-dato per pagare le tas-se. Massimo Fiocchi,ragioniere bolognesedi 60 anni, è stato de-nunciato da una dozzi-na di professionistiche hanno ricevutocartelle esattoriali perimposte che credeva-no d’aver versato.Il danno prodotto

potrebbe sfiorare ilmilione di euro: «Hoavuto un dissesto im-provviso, restituiròtutto», dice il profes-sionista bologneseche risulta indagatoper truffa e appropria-zione indebita.

A PAGINA 7 Rotondi

I PARTITI E LA CULTURA POLITICA

L’analisi del fenomeno

A Livergnano

INGLESIIN CERTOSA

UN VUOTOMAI COLMATO

Maria Paola Landini:«Io, cacciatricedi poeti urbani»

Sacconi: «Sì, primarie nel Pdl»

N eiprossimi

mesi ibolognesisaprannoqualcosa inpiù sulsoggiorno di Charles Dickensnella nostra città. L’annuncio èdi Daniele Donati, presidentedell’Istituzione Biblioteche, nelcorso di un incontro nel Teatroanatomico dell’Archiginnasio.

CONTINUA A PAGINA 13

La difesae Gillettradisconosuper-Ramirez

Il ministro apre all’idea, ma la vecchia guardia frena

La battuta sulla crisi

CALCIO MINORE

«Ristoranti pieni?Caro Berlusconi,venga a vedere qui»

Grandi: «É la totalesovrapposizionetra realtà e Rete»

Il pilota di Riodiventatoeroe dell’Appennino

Finisce 3-1 per ilPalermo, Ramirezgioca una partitasuper ma Gillet e ladifesa allestita daPioli fanno acqua.

A PAGINA 13 De Carolis

A PAGINA 5

L’assessore: «I nuovi orari? Scelta di Merola, ma ascolteremo i commercianti»

Denunciato da una dozzina di clienti. «Ho avuto problemi, li risarcirò tutti»

A PAGINA 13

Visco e Saccomanni alla Lettura di Sabino Cassese. Il dibattito sulla Rivista

A PAGINA 2 Madonia

A PAGINA 5

A PAGINA 5

A PAGINA 9 Mazzuca

«Via Petroni, ora tocca all’Ateneo»

Il ragioniere pentito che intascava le tasse Futuro o tradizione, il bivio del Mulino

di ITALO CUCCI

di ENRICO BRIZZI

Ko a Palermo

di DANIELA CORNEO

Scritte d’amore, messaggi, il desiderio di comunicare e apparire: quando la città diventa un social network

Nadia Monti incalza l’Università: «Devono aprire i loro spazi, ci aiutino ad arginare il caos notturno»

La rivista del Mulino al bivio tra innovazione e tradi-zione: Pombeni e l’ex direttore Ignazi puntano sui gio-vani e il successore Salvati non vuole perdere il web.Prodi media. Così dibatte l’intellighenzia della casaeditrice riunita ieri all’annuale lettura in Aula Magna.In cattedra c’era il magistrato Sabino Cassese: «Siamosenza Stato», il suo monito.

A PAGINA 17 Di Domenico, Velonà

Sabino Cassese e Ignazio Visco alla Lettura del Mulino

Il ministro Sacconi apre alle primariechieste nel Pdl dal consigliere Bignami:«Ma non per la premiership». Intanto sialza il muro dei dirigenti storici controle proposte di riforma del Pdl di Bigna-mi. «Idee personali», dice Garagnani.

Mentre Berselli stronca lo stop al se-condomandato: «Berlusconi non sareb-be ricandidabile».

A PAGINA 9

Frasi d’amore, riflessioni personali, simbo-li da social network. Ecco come i muri sonodiventati un’enorme bacheca di Facebook.

Quei muricome Facebook

L’ordinanza su Via Petroni«è una scelta insindacabile diMerola». L’assessore al Com-mercio Nadia Monti tenta dimediare tra la stretta sugliorari e le proteste dei com-mercianti: «Li ascolteremo».E chiama l’Ateneo: «Bisognagarantire spazi di sera».

A PAGINA 2 Rosano

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DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011 ANNO V - N. 264 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE - Via Baruzzi, 1/2 - 40138 Bologna - Tel 051-3951201 - Fax 051-3951251 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Le tappe

Accordo tra Comunequestore e prefetto

Chiusure choce deroghe cancellate

Ora il confrontocon le associazioni

L’assessore e il coprifuoco: ha deciso Merola, modifiche possibili

Dopo la frase di Berlusconi, commenta Paolo Mengoli: «Le mense per i poveri sempre al completo». Chef Marretti: «Forse intendeva i fast food»

Vita notturna Stretta sugli orari

Il nuovo coprifuoco perarginare il caos notturnoin via Petroni (alimentarichiusi alle 18, asporto ekebab alle 20 e pub alle23) «è una scelta del pri-mo cittadino che ha la de-lega alla sicurezza e per que-sto insindacabile». Costrettaa mediare tra le proteste deicommercianti e la linea duradel sindaco Virginio Merola,l’assessore al CommercioNadiaMonti addolcisce la pil-lola legalitaria pronta ad abbat-tersi sugli esercenti di via Petro-ni. «È tutto in discussione,ascolteremo osservazioni ecritiche prima di andareavanti». E chiama in causal’Alma Mater nellacomplessa gestionedella vita notturna aridosso di piazza Ver-di: «Deve partecipare,magari aprendo degli spa-zi di sera».

Assessore, l’ordinanza èaddirittura più duradi quelle dell’era Cof-ferati. I tempi sonodavvero peggiori o sia-mo di fronte a una svol-ta soprattutto politica?

«Quella strada ha problemireali e il sindaco in autonomiaha scelto quella via per affron-tarli. Adesso è impossibile direse sia la strada giusta per risol-verli, lo scopriremo solo coltempo».

Ma lo condivide o no questogiro di vite via ordinanza?

«È inutile chiedermelo, èuna decisione totalmente inma-no al sindaco che si occupa disicurezza. Bisogna tener contodelle aggressioni agli agenti dipolizia, qualcosa andava fatto.L’input è partito dal comitatoper l’ordine e la sicurezza, a cuinoi assessori non partecipia-mo».

Le proteste delle associazio-ni di categoria, però, si sonogià riversate sulla giunta.

«Comprendo i disagi di tutti,ma d’altra parte il sindaco hadeciso di dare un segnale chia-ro. Di certo terrà conto delle os-servazioni che arriveranno».

Resta il fatto che, seguendoquesta strada, si colpiscono in-discriminatamente tutti gliesercenti della via.

«Conosciamo le necessità ditutti i soggetti coinvolti: com-mercianti, residenti e clienti.Servirà almeno una settimana.Il sindaco valuterà tutte le os-servazioni. Poi nel tempo, quan-do avremo in mano risultati diquesta ordinanza, valuteremose sia necessariomodificarne al-cuni aspetti. Non dimentichia-moci che ci attende un passag-gio epocale, che è la liberalizza-zione degli orari».

Appunto. Un’ordinanza co-sì stringente non entra incontraddizione con la lineadi apertura del governo?

«Quando il decreto Bram-billa sarà effettivo vedremogli effetti che produrrà».

Spera che l’ordinanzaimmaginata per via Pe-troni venga addolcita,magari integrandolacon altri interventi?

«In questo momentoè impossibile dire sesia la strada migliore,ma da qualche parte bi-sognava iniziare e que-

sto lo capisco. Di certoc’è un tema che va affron-tato, anche l’Universitàpuò svolgere un ruolo

diverso su quelle zone».Lo dicono anche i commer-

cianti.«Appunto. Queste scelte por-

teranno gli avventori dei localisu altre vie limitrofe. L’Universi-tà può intervenire? Io credo disì. Così come credo sarà di aiu-to il lavoro che stiamo predispo-nendo per riqualificare l’offertacommerciale ed evitare la con-centrazione di esercizi dellostesso tipo, come minimarket efast food».

Crede che l’Università do-vrebbe aprire spazi anche disera, come avviene nel NordEuropa?

«Assolutamente sì, quella èuna strada che va condivisa estudiata insieme, ma ci può es-sere anche un intervento persensibilizzare e responsabilizza-re di più anche gli studenti chevivono la città di notte».

Dopo via Petroni la nuovaordinanza sugli orari verràestesa altrove?

«No, la criticità è lì dove staintervenendo il sindaco».

Francesco [email protected]

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La crisi e i «ristoranti pieni» di Silvio«Parlava di Caritas e McDonald’s?»

Il dibattito Parla la presidente del San Vitale, MIlena Naldi (Sel). Lite sull’ordinanza tra Pdl e Lega: «Merito nostro», «non basta»

Dal Quartiere

CommercioNadia Monti,

assessore

Anche in accordocon le sollecitazionidi prefettura e questura,il sindaco decide misure«severe» per via Petroni

Il sindaco annuncial’ordinanza per chiuderegli alimentari alle 18,gli esercizi d’asportoalle 20 e i pub alle 23

«Il premier ha assolutamente ragione, i no-stri ristoranti sono sempre pieni di clienti».L’unico che benedice l’analisi di Silvio Berlu-sconi al G20 di Cannes («La vita in Italia è lavita di un Paese benestante. I consumi nonsono diminuiti, i ristoranti sono pieni, pergli aerei si riesce a fatica a prenotare un po-sto») è Paolo Mengoli, il direttore della Cari-tas. «Non abbiamo più nemmeno un posto— scherza amaro —. Non sono più i cittadi-ni stranieri a venire da noi ma anche le fami-gliole. In questa città si parla sempre e solodi senza fissa dimora ma le emergenze sonotante altre». La Caritas, ogni giorno, distribui-sce più di 300 pasti: 160 alla mensa di SantaCaterina, 80 nelle parrocchie e altri 80 al dor-mitorio Sabatucci. «Dal 2008 abbiamo rad-doppiato i pasti».

Anche i ristoratori di professione e le asso-ciazioni di categoria non hanno preso benela boutade del Cavaliere. «La battuta di Berlu-

sconi mi ha fatto sorridere. Dire una cosa delgenere significa essere fuori dal mondo— at-tacca il presidente di Confesercenti, SergioFerrari —. Oggi il calo dei consumi si regi-stra in tutti i settori, non solo nella ristorazio-ne. Alla fine dell’anno chi registrerà una di-minuzione del fatturato del 10-15% potrà ri-tenersi fortunato».

Stessa musica dall’Ascom: «Una battutamolto infelice rispetto al contesto, sono ana-lisi superficiali — racconta il numero uno diPalazzo Segni Masetti, Enrico Postacchini —.Rispetto a prima della crisi il fatturato e imargini sono completamente crollati, se pri-ma si lavorava su due-tre turni ora l’alternan-za dei coperti è sparita». Situazione un po’più rosea per la ristorazione veloce: «Alcunibar, soprattutto del centro, hanno beneficia-to dell’aumento del turismo — continua Po-stacchini—. Ma la situazione è simile a quel-la degli alberghi che hanno dovuto bloccare i

prezzi per continuare a lavorare».Sulla stessa lunghezza d’onda Eros Palmi-

rani del Diana che guida anche l’associazionedei ristoratori dell’Ascom: «La crisi del setto-re si sente e i colleghi si lamentano parec-chio — è la sua analisi — ci sono stati molticali, alcuni ristoranti hanno chiuso e quellicon una maggiore tradizione tengono botta a

fatica». E fino a qui le reazioni delle associa-zioni di categoria.Quelle dei ristoratori, se possibile, sono

ancora più dure. «Berlusconi lo inviterei vo-lentieri a cena così la smette di parlare a van-vera— dice, arrabbiatissimo, Tiziano Farini,patron dell’osteria Sabadone di via Saragoz-za —. Ormai i ristoranti lavorano solo il

weekend mentre durante lasettimana è un mortorio. Iprezzi, tanto per dire, sonouguali a quelli di tre anni fa, iclienti sono sempre di meno esi fa sempre più fatica a vende-re una bottiglia di vino, sonotanti a chiedere un quartino omezzo litro».

La prende con filosofia Cesa-re Maretti, chef di È Cucina invia Senzanome e volto noto del-la tv alla «Prova del cuoco». «Ètanto tempo ormai che non se-guo più con attenzione le di-chiarazioni dei politici, preferi-sco leggere libri di cucina». Maè vero che i ristoranti sonosempre pieni? «Sì, da McDo-nald's non si trova mai posto».

«La vera differenza è la fascia di prezzo: i ri-storanti dove una bottiglia d’acqua costa 25euro, quelli a cui si riferisce Berlusconi, ma-gari sono sempre pieni così come quelli daquattro soldi», concludeMarretti che poi pre-cisa: «I ristoratori non sono evasori fiscali».

Marco Madonia© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’amministrazioneascolterà i commercianti(in particolare sullachiusura alle 18): entrofine mese l’ordinanza

L’ex «colomba» di Sinistra demo-cratica, quella che ai tempi della crisidi maggioranza a Palazzo d’Accursionell’era Cofferati si caricò il ramoscel-lo d’ulivo sulle spalle, è cresciuta. Equalcuno dice che si è inasprita e checolomba non lo è più tanto, MilenaNaldi. E che non è nemmeno più tan-to di sinistra, altrimenti il «coprifuo-co» in via Petroni non lo avrebbe maiconsentito.

Ma lei, che candidandosi alle ulti-me elezioni con Sel-Amelia Frascarolisi è aggiudicata il Quartiere San Vita-le, rivendica la sua anima sinistrorsa.A maggior ragione adesso che insie-me al sindaco Merola intende riporta-re un po’ d’ordine in via Petroni. «Iomi sento molto di sinistra — replica—: il rispetto dello spazio pubblico,delle strade e delle regole è di sinistra.

Le regole ci sono e vanno rispettate».Quindi un focus su via Petroni: «Bastastrumentalizzare le questioni politi-che, la destra e la sinistra non c’entra-no nulla nella questione di via Petro-ni. In quella strada c’è un problema an-noso di frequentazione e di assembra-mento notturno che la trasformano inun inferno: non succede in nessun al-tro punto della città questa cosa e biso-gna trovare un rimedio».

Il rimedio della chiusura anticipataalle 18 per i negozi di alimentari ad al-cuni sembra tutt’altro che una mossada colomba, ma qui la Naldi ammorbi-disce la prospettiva e forse ha già pre-parato il terreno con il sindaco. «Gliorari non sono ancora decisi, voglia-mo condividere la linea d’azione congli esercenti, cercherò di fare personal-mente un patto con loro». Riecco l’ani-

ma da mediatrice. Non siamo più aitempi di Cofferati-sceriffo, se Milenapensa di avere un margine di azioneampio anche da presidente di Quartie-re. Non lo nasconde: «Cofferati dichia-rava, faceva proclami mediatici, manon faceva nulla se non ordinanze apioggia su tutta la città. L’approccio diMerola è totalmente contrario: c’è lavolontà di condividere le decisioni edi correggerle, se serve. Si lavora congrande umiltà».

E un pezzo alla volta ecco che il SanVitale sta diventando un «laboratorio»per la giunta Merola. Quest’estatel’esperimento notturno di vicolo Bolo-gnetti, poi la pedonalizzazione di piaz-za Verdi, nel cassetto il progetto per ilporta a porta della raccolta dei rifiutiin via San Vitale, ora il nuovo regola-mento degli orari in via Petroni. La

Naldi sta facendo la sua corsa per Pa-lazzo d’Accursio? Lei ride, la sua corsaintanto dice di volerla fare (e bene) alSan Vitale e di voler cambiare un Quar-tiere «dove c’erano conflitti non af-frontati da tempo e rimasto indietroprogettualmente». Poi si vedrà. Intan-to accendere i riflettori sul San Vitalenon le potrà di certo nuocere.

Insomma, una cosa appare comun-que evidente: tra il pezzo di Sel dentroal Quartiere e il Pd meroliano va tuttoliscio come l’olio per ora. Mentre qua-si paradossalmente, proprio sul lorocavallo di battaglia della sicurezza, ierisono state scintille tra Lega Nord ePdl. «Cambiare orari non basta, la poli-zia deve arrestare», dice il capogruppodel Carroccio Manes Bernardini. Ma lostoppa il capogruppo del Pdl in Comu-ne, Marco Lisei: «Si comincia dagli ora-ri. L’ordinanza è un nostro successo».

Daniela [email protected]

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La sinistra che applaude: sindaco ok

Via Petroni, la Monti incalza:«L’Ateneo faccia la sua parte»

La presidente del San Vitale, MilenaNaldi, approva la linea legalitariadel sindaco: «Destra e sinistra nonc’entrano con i problemi di via Petroni»

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A tavolaLe vetrine di McDo-nald’s su via Indipen-denza. Chef e titolaridi ristoranti concor-dano nel bocciare labattuta del presiden-te del Consiglio fattaal G20 di Cannes

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2 Primo Piano Domenica 6 Novembre 2011 Corriere di BolognaBO

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino pt 1•• 2 BOLOGNAPRIMOPIANO LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

““VIRGINIOMEROLALAFILOSOFIADELSINDACO:«SCERIFFODOVENECESSARIO,LIBERTARIODOVESI PUÒ»

L’ASSESSORE NADIAMONTI«NON FAVORIREMO UN’ECCESSIVACONCENTRAZIONEDIUN’UNICATIPOLOGIACOMMERCIALE»

«CREIAMOUNCOMITATOPUBBLICO-PRIVATOPERCAMBIARELACITTADELLA»“TONELLI (ASCOM)

Il prorettore:«Faremolanostraparte,Nicoletti sull’idea di una Proloco per piazza Verdi: «Questo è già il nostro campus,

COPRIFUOCO

di SAVERIO MIGLIARI

«VORREMMO sapere quali sonole aspettative verso l’università». Ilprorettore degli studenti di AlmaMater, Roberto Nicoletti, accogliel’idea di una nuova Proloco di piaz-za Verdi, lanciata da Ascom e soste-nuta dal sindaco Merola. Ma ponesubito un interrogativo forte: qualisaranno le responsabilità dell’ate-neo? E chiede più rispetto per glistudenti, da tutta la città, a partiredalla politica degli affitti, che tra-sforma i fuori sede in ospiti dasfruttare.

Nicoletti, crede che l’ordinan-za su via Petroni pensata dalsindaco sia eccessiva?

«Penso che questa disposizione siagenerata da un disagio forte, cheaveva raggiunto livelli altissimi ditensione. Così si è arrivati a una mi-sura eccezionale».

L’Ascompropone la costituzio-ne di un nuovo comitato pub-blico-privato, con anche l’uni-versità, che prenda in mano lagestione di piazza Verdi e din-torni. Più responsabilità pertutti. Ci sarete?

«La responsabilità (pausa e sospi-ro, ndr) ce la dovremo prendere,che ci piaccia o no. Ma molte le ab-

biamo già prese in questi anni, iosono nel comitato per piazza Verdigià adesso. A questo punto vorreisapere quali sono le aspettative ver-so di noi. Non basta far scendere ilrettore in campo per eliminare ilproblema».

C’è chi chiede più sanzioni pergli studenti ‘maleducati’, piùlezioni di civiltà per i fuori se-de. È davvero necessario?

«Il sistema sanzionatorio non è as-solutamente semplice da utilizza-re. Noi non abbiamo strumenti talida poter sanzionare uno studente

per ciò che fa. A meno che non cisia qualcuno che indica nome e co-gnome. Dovremmo dotarci di po-che regole, ma chiare».

Forsesipotrebberoorganizza-re incontri di sensibilizzazionesul rispetto per la città? Credeche potrebbero avere effetto?

«Se anche organizzo un incontroper spiegare l’importanza di nonimbrattare i muri storici, e mi tro-

vo a parlare con una platea di ragaz-zi che già non lo fanno, a cosa ser-ve?».

Secondo leimeno locali nottur-ni equivale a più sicurezza?

«Io ho sempre sentito due ver-sioni. Da una parte si dice chesiano i locali a richiamareschiamazzi notturni e degra-do. Dall’altra invece c’è chisostiene che i locali apertigarantiscano un flusso digente che mantiene sicurele strade. Servirebbe equili-brio».

Come fare allora?«La questione dei locali nottur-ni richiede un grande equili-brio tra l’esigenza legittima dei re-sidenti di dormire sonni tranquil-li, e quella di 60mila studenti chehanno scelto Bologna perché è ingrado di offrire una sorta di cam-pus in centro storico, che è piazzaVerdi. Ma se si chiede maggiore ri-spetto agli studenti, si deve anchedare qualcosa in cambio».

Si spieghi meglio...«Da tempo chiediamo che venga ri-conosciuto un diritto alla cittadi-nanza per gli studenti fuori sede.Perché senza senso di appartenen-

za alla città, non ci può essere ri-spetto. Ma per farlo non serve un‘patentino’: piuttosto bisogna agi-re sul versante della politica abitati-va. Se si mettono cinque studentiin uno spazio angusto e vecchio fa-cendoli pagare 400 euro a testa d’af-fitto, allora sarà difficile farli senti-re cittadini».

Voi potreste mettere a disposi-zione vostri spazi per assorbi-re certe esigenze dei ragazzi?

«Averceli... L’unico luogo che ab-biamo libero è il giardino internoin via Filippo Re, che d’estate èaperto. Ma con questa stagione èimpensabile. Tutti gli altri nostrispazi sono aule o biblioteche».

manon imiracoli»non abbiamo spazi in più da offrire»

IL COPRIFUOCO in viaPetroni ha sollevato un ani-mato dibattito per le stradema anche sul web. Tra chiapplaude all’iniziativa del-lo ‘sceriffo’ Merola, c’è chiperò solleva alcuni dubbisulla validità dell’ordinan-za, anche tra i residenti. «Vi-vo in via Petroni — scrivesul nostro sito un residenteanonimo — Non faccio vitanotturna. Un po’ la subisco,ma penso che, in generale, siaun momento di socialità irri-nunciabile e socialmente co-struttiva per i giovani e per lastessa città. Reprimerla parten-do dalle licenze o dagli oraricome si cerca di fare è inaccet-tabile. Dovremmo invece pre-tendere con forza che siano se-veramente repressi i cattivicomportamenti e le personemaleducate, noncuranti delprossimo nel loro presunto di-ritto di essere se stessi nel peg-giore dei modi». «Più educa-zione e rispetto, più vita aBologna» è anche lo slogandi Kam, che lancia un mo-nito: «Quando via Petroni eil Pratello saranno risanate fa-cendo chiudere i locali prestissi-mo, vi ritroverete vie da pau-ra, soprattutto nelle ore serali,perché di lì non passerà piùnessuno a parte gente brutta epericolosa e i residenti si la-menteranno di nuovo per la si-curezza. Basterebbe avere an-cora un po di quello che unavolta si chiamava ‘buona edu-

cazione e rispetto’ che ora gio-vani e adulti hanno un po di-menticato»

CONTROCORRENTEun altro residente di via Pe-troni: «I risultati si sono giàvisti ieri sera. Se qualcunoavesse ancora dei dubbi sullabontà di questa ordinanza, sifacesse un giro all’una di notteper via Petroni. Se i gestorichiudono a mezzanotte (infra-settimanalmente) e una di not-te (il venerdì e sabato) non pen-so che moriranno di fame e sevogliono guadagnare di più siorganizzino per attrarre clien-tela anche a pranzo o duranteil pomeriggio. Risultato: i cit-tadini/studenti hanno i lorosvaghi, le persone possono dor-mire e le regole l’educazionevengono rispettate. Il prossimopasso è debellare lo spaccio elo sporco in piazza Verdi fa-cendo passare delle belle notta-te in galera a chi viene becca-to... ma che comincino a bec-carli!». Anche secondo Flyle regole andrebbero fatte ri-spettare con più rigore:«Perché quando si parla di ‘vi-ta notturna’ si intende cosa le-cita comportarsi da selvaggicon tanto di tam-tam e abusi

di ogni genere? Le regole peruna allegra ma civile serata,ci sono (e ben chiare); occorresolo farle rispettare senza tantisofismi».«Molti di quelli che ineggianoalla chiusura dei locali ignora-no tutto quello che c e dietroun attività — scrive Gugliel-mo —. Oltre a stipendi di piupersone, ci sono investimentifatti con l’intenzione di lavora-re in modo onesto, ed è un ser-vizio al cittadino e un lavorocome un altro. Capisco il di-sappunto dei gestori. Io abitoin via Vinazzetti e ritengomanchino davvero le forzedell ordine: il fatto è che inve-ce che evolverci regrediamo ereprimiamo».Infine Cane si sfoga sul no-stro sito: «Continuate pure achiudere tutto. Poi dove pensa-te di mettere la gente che vi pa-ga affitti in nero per le fatiscen-ti case delle vostre nonne? Chefacciamo, andiamo a letto amezzanotte? O prendiamo lamacchina e andiamo al Link?Avete fallito prima di tuttosputando sulla vostra risorsapiù grande: l’università e i gio-vani. Non vi è cura in nulla eil degrado di certe vie del cen-tro non è dovuto ai vostri odia-ti graffiti ma dai cassonetti col-mi di rifiuti provenienti dai ne-gozi dei bolognesi. Parliamodi quanto siete diventati snobcon i soldi degli studenti? Bolo-gna — conclude — non esi-ste senza i giovani e voi sietevecchi».

«OFFRIREMO nuovi spazi, manon per l’abuso di alcol». La ‘fase2’ del progetto di Quartiere e Co-mune passa da una nuova offertaper studenti e giovani bolognesi inzona universitaria. Milena Naldi,presidente del San Vitale, non hadubbi sull’importanza dell’ordi-nanza del sindaco: «L’ho sempresostenuto: quella piccola parte dicittà ormai aveva raggiunto un li-vello insostenibile. Non è assoluta-mente come il Pratello. Io passo davia Petroni tutte le sere e mi sonoaccorta molto bene della situazio-ne ingestibile che si era creata».Ma ora bisogna ripensare a quellazona, con al centro piazza Verdi.«Questo è quello che stiamo facen-do da quando ci siamo insediati».La Naldi vuole che passi un nuovomessaggio a tutti i cittadini: «Lo

spazio pubblico è quello più sacro.Per questo inizierò a chiedere a tut-ti i frontisti di spazzare e pulire lapropria fetta di portico, perché cosìdovrebbe già accadere».

DAL canto suo, il Quartiere potràcercare di aprire nuovi spazi per lacomunità, «come ad esempio lanuova biblioteca Ruffilli, che po-trebbe dilatare il proprio orario diapertura oltre le 22». Ma per quan-to riguarda i locali notturni, San Vi-tale non può farsene carico:«D’estate abbiamo organizzato nel-

la nostra sede il ‘Vicolo Bolognet-ti’, dimostrando che ci può esseremovida senza intralciare la vita deicittadini — spiega la Naldi —, manon potremo certo fare dei bar den-tro i nostri locali». Le licenze sonostate liberalizzate, «e su questo ilComune non ha voce in capitolo,ma può intervenire con ordinanzeo con un piano di programmazio-ne commerciale, come quello chegià stiamo facendo, anche assiemealle associazioni di categoria».Ma il mondo dell’università va tu-telato, perché «è la più grande ric-chezza della città. La cosa più bellaè l’energia che si percepisce in zo-na universitaria e io vorrei rubarele idee agli studenti. Li coinvolge-remo».

s. m.

LA MOVIDA Uno scorcio di via Petroni durante il weekend

WEEKENDIN BIANCO

Gruppi di giovanie studenti

in piazza Verdi,il sabato sera

«Controlli più severie qualche lezione di civiltà»

Le reazioni e i commenti del popolo del web

Coprifuoco sulla movida incentro: cosa ne pensi?Segui il dibattito e di’ la tuasul nostro sito

DO UT DES«Se vogliamo responsabilizzaregli studenti dobbiamo dare loroun senso di appartenenza»

QUARTIERE LE PROPOSTE DELLA PRESIDENTE: «PROVEREMO A TENERE APERTA DI PIÙ ANCHE LA BIBLIOTECA RUFFILLI»

«Più luoghi per i giovani, ma non per ubriacarsi»

CONTROCORRENTECane: «Bologna nonesiste senza giovanie voi siete vecchi»

«PRIMA di puntare il dito sullamaggioranza Bernardini dovrebbeinformarsi un maniera più completasul titanico lavoro che stiamosvolgendo». Così risponde AntonelloDe Oto, consigliere Idv per SanVitale e coordinatore dellaCommissione commercio, attivitàproduttive, turismo e politichegiovanili e del Tavolo tematico sullalegalità, in una lettera al Carlino. Alcentro del botta e risposta l’annosaquestione dei dintorni di piazzaVerdi. «Sul binomio commercio elegalità — continua De Oto —stiamo portando avanti uncomplesso intervento per riportarequesta fetta di territorio al livello divivibilità che merita». Due le tappefondamentali: «La riqualificazioneurbana della zona e un percorso diristabilimento della piena legalità».Per arrivare a questo risultato De

Oto apre le porte della Commissionecommercio a cittadinanza eassociazioni, per dare vita a «unpunto di confronto fra residenti e dicommercianti, per armonizzareun’azione condivisa di ‘recupero’ delterritorio». Domani è prevista unariunione proprio per parlare dellasituazione di via Petroni.«Voglio poi dare una notiziaall’opposizione — conclude ilconsigliere — che si litigaprimogeniture sul rispetto dellalegalità in zona: la maggioranza dicentro-sinistra in Quartiere haistituito, all’atto del suoinsediamento, un Tavolo tematicosulla legalità (a cui partecipa ancheun delegato del personaleuniversitario). Ci siamo, stiamolavorando alacremente e conresponsabilità per migliorare unazona e una città che amiamo».

«L’ALTRA sera sonopassato in auto da viaPetroni e andavo pia-no. La gente mi ha in-sultato, è assurdo». Unnormale venerdì sera,l’onorevole Enzo Raisipassa da una via Petro-ni murata di persone.

Ma questaordinanzalui, che è sta-to assessoreal commer-cio, non lapromuove apieni voti:

«Si comincia sempredaccapo. In quella viaesiste un comitato cheha sempre collaborato,bisognerebbe coinvol-gere loro prima di tut-to. L’ordinanza di persè può essere giusta seindividua le attivitàche disturbano, ma i lo-cali sono anche un mo-do per evitare la delin-quenza— spiega Raisi—. C’è un problema dicapienza: se il localepuò ospitare 20 perso-ne bisogna che dia dabere a quelle 20, nonpuò riversarne altre180 per strada. L’altroproblema è quello deglialimentari che vendo-no alla notte: bisogne-rebbe solo sospender-gli la vendita d’alcolicidopo le 20, non farlichiudere».

L’OBIETTIVO, se-condo Raisi, dev’essereprima di tutto «evitarele concentrazioni, per-ché sennò è difficile fa-re ordine pubblico». Po-che ordinanze sempli-ci, ma farle rispettare.E poi porta un suo con-tributo, di quando fu as-sessore della giuntaGuazzaloca: «La leggeregionale impedisceall’istituzione di sce-gliere cosa aprire e do-ve. Ma con il contribu-to da parte degli opera-tori del quadrilatero ri-pulimmo tutta la zonadallo spaccio. È con lo-ro che si vince la batta-glia».

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

IL PORTALE

SEL Milena Naldi

NUOVO CORSO«Lo spazio pubblico è quellopiù sacro: chiederò ai frontistidi tenere pulito il portico»

DeOto (Idv) aBernardini: «Il Quartierec’èe sta sta lavorandoduramente»

L’OPINIONE

Raisi (Fli):«Non bastal’ordinanza»

NOTTIDI FESTA

A sinistra viadel Pratello bynight, a destraun lenzuolo diprotesta in via

Petroni

Page 5: rassegna del 7-11-2011

5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino pt2

••3BOLOGNAPRIMOPIANOLUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011

““VIRGINIOMEROLALAFILOSOFIADELSINDACO:«SCERIFFODOVENECESSARIO,LIBERTARIODOVESI PUÒ»

L’ASSESSORE NADIAMONTI«NON FAVORIREMO UN’ECCESSIVACONCENTRAZIONEDIUN’UNICATIPOLOGIACOMMERCIALE»

«CREIAMOUNCOMITATOPUBBLICO-PRIVATOPERCAMBIARELACITTADELLA»“TONELLI (ASCOM)

Il prorettore:«Faremolanostraparte,Nicoletti sull’idea di una Proloco per piazza Verdi: «Questo è già il nostro campus,

COPRIFUOCO

di SAVERIO MIGLIARI

«VORREMMO sapere quali sonole aspettative verso l’università». Ilprorettore degli studenti di AlmaMater, Roberto Nicoletti, accogliel’idea di una nuova Proloco di piaz-za Verdi, lanciata da Ascom e soste-nuta dal sindaco Merola. Ma ponesubito un interrogativo forte: qualisaranno le responsabilità dell’ate-neo? E chiede più rispetto per glistudenti, da tutta la città, a partiredalla politica degli affitti, che tra-sforma i fuori sede in ospiti dasfruttare.

Nicoletti, crede che l’ordinan-za su via Petroni pensata dalsindaco sia eccessiva?

«Penso che questa disposizione siagenerata da un disagio forte, cheaveva raggiunto livelli altissimi ditensione. Così si è arrivati a una mi-sura eccezionale».

L’Ascompropone la costituzio-ne di un nuovo comitato pub-blico-privato, con anche l’uni-versità, che prenda in mano lagestione di piazza Verdi e din-torni. Più responsabilità pertutti. Ci sarete?

«La responsabilità (pausa e sospi-ro, ndr) ce la dovremo prendere,che ci piaccia o no. Ma molte le ab-

biamo già prese in questi anni, iosono nel comitato per piazza Verdigià adesso. A questo punto vorreisapere quali sono le aspettative ver-so di noi. Non basta far scendere ilrettore in campo per eliminare ilproblema».

C’è chi chiede più sanzioni pergli studenti ‘maleducati’, piùlezioni di civiltà per i fuori se-de. È davvero necessario?

«Il sistema sanzionatorio non è as-solutamente semplice da utilizza-re. Noi non abbiamo strumenti talida poter sanzionare uno studente

per ciò che fa. A meno che non cisia qualcuno che indica nome e co-gnome. Dovremmo dotarci di po-che regole, ma chiare».

Forsesipotrebberoorganizza-re incontri di sensibilizzazionesul rispetto per la città? Credeche potrebbero avere effetto?

«Se anche organizzo un incontroper spiegare l’importanza di nonimbrattare i muri storici, e mi tro-

vo a parlare con una platea di ragaz-zi che già non lo fanno, a cosa ser-ve?».

Secondo leimeno locali nottur-ni equivale a più sicurezza?

«Io ho sempre sentito due ver-sioni. Da una parte si dice chesiano i locali a richiamareschiamazzi notturni e degra-do. Dall’altra invece c’è chisostiene che i locali apertigarantiscano un flusso digente che mantiene sicurele strade. Servirebbe equili-brio».

Come fare allora?«La questione dei locali nottur-ni richiede un grande equili-brio tra l’esigenza legittima dei re-sidenti di dormire sonni tranquil-li, e quella di 60mila studenti chehanno scelto Bologna perché è ingrado di offrire una sorta di cam-pus in centro storico, che è piazzaVerdi. Ma se si chiede maggiore ri-spetto agli studenti, si deve anchedare qualcosa in cambio».

Si spieghi meglio...«Da tempo chiediamo che venga ri-conosciuto un diritto alla cittadi-nanza per gli studenti fuori sede.Perché senza senso di appartenen-

za alla città, non ci può essere ri-spetto. Ma per farlo non serve un‘patentino’: piuttosto bisogna agi-re sul versante della politica abitati-va. Se si mettono cinque studentiin uno spazio angusto e vecchio fa-cendoli pagare 400 euro a testa d’af-fitto, allora sarà difficile farli senti-re cittadini».

Voi potreste mettere a disposi-zione vostri spazi per assorbi-re certe esigenze dei ragazzi?

«Averceli... L’unico luogo che ab-biamo libero è il giardino internoin via Filippo Re, che d’estate èaperto. Ma con questa stagione èimpensabile. Tutti gli altri nostrispazi sono aule o biblioteche».

manon imiracoli»non abbiamo spazi in più da offrire»

IL COPRIFUOCO in viaPetroni ha sollevato un ani-mato dibattito per le stradema anche sul web. Tra chiapplaude all’iniziativa del-lo ‘sceriffo’ Merola, c’è chiperò solleva alcuni dubbisulla validità dell’ordinan-za, anche tra i residenti. «Vi-vo in via Petroni — scrivesul nostro sito un residenteanonimo — Non faccio vitanotturna. Un po’ la subisco,ma penso che, in generale, siaun momento di socialità irri-nunciabile e socialmente co-struttiva per i giovani e per lastessa città. Reprimerla parten-do dalle licenze o dagli oraricome si cerca di fare è inaccet-tabile. Dovremmo invece pre-tendere con forza che siano se-veramente repressi i cattivicomportamenti e le personemaleducate, noncuranti delprossimo nel loro presunto di-ritto di essere se stessi nel peg-giore dei modi». «Più educa-zione e rispetto, più vita aBologna» è anche lo slogandi Kam, che lancia un mo-nito: «Quando via Petroni eil Pratello saranno risanate fa-cendo chiudere i locali prestissi-mo, vi ritroverete vie da pau-ra, soprattutto nelle ore serali,perché di lì non passerà piùnessuno a parte gente brutta epericolosa e i residenti si la-menteranno di nuovo per la si-curezza. Basterebbe avere an-cora un po di quello che unavolta si chiamava ‘buona edu-

cazione e rispetto’ che ora gio-vani e adulti hanno un po di-menticato»

CONTROCORRENTEun altro residente di via Pe-troni: «I risultati si sono giàvisti ieri sera. Se qualcunoavesse ancora dei dubbi sullabontà di questa ordinanza, sifacesse un giro all’una di notteper via Petroni. Se i gestorichiudono a mezzanotte (infra-settimanalmente) e una di not-te (il venerdì e sabato) non pen-so che moriranno di fame e sevogliono guadagnare di più siorganizzino per attrarre clien-tela anche a pranzo o duranteil pomeriggio. Risultato: i cit-tadini/studenti hanno i lorosvaghi, le persone possono dor-mire e le regole l’educazionevengono rispettate. Il prossimopasso è debellare lo spaccio elo sporco in piazza Verdi fa-cendo passare delle belle notta-te in galera a chi viene becca-to... ma che comincino a bec-carli!». Anche secondo Flyle regole andrebbero fatte ri-spettare con più rigore:«Perché quando si parla di ‘vi-ta notturna’ si intende cosa le-cita comportarsi da selvaggicon tanto di tam-tam e abusi

di ogni genere? Le regole peruna allegra ma civile serata,ci sono (e ben chiare); occorresolo farle rispettare senza tantisofismi».«Molti di quelli che ineggianoalla chiusura dei locali ignora-no tutto quello che c e dietroun attività — scrive Gugliel-mo —. Oltre a stipendi di piupersone, ci sono investimentifatti con l’intenzione di lavora-re in modo onesto, ed è un ser-vizio al cittadino e un lavorocome un altro. Capisco il di-sappunto dei gestori. Io abitoin via Vinazzetti e ritengomanchino davvero le forzedell ordine: il fatto è che inve-ce che evolverci regrediamo ereprimiamo».Infine Cane si sfoga sul no-stro sito: «Continuate pure achiudere tutto. Poi dove pensa-te di mettere la gente che vi pa-ga affitti in nero per le fatiscen-ti case delle vostre nonne? Chefacciamo, andiamo a letto amezzanotte? O prendiamo lamacchina e andiamo al Link?Avete fallito prima di tuttosputando sulla vostra risorsapiù grande: l’università e i gio-vani. Non vi è cura in nulla eil degrado di certe vie del cen-tro non è dovuto ai vostri odia-ti graffiti ma dai cassonetti col-mi di rifiuti provenienti dai ne-gozi dei bolognesi. Parliamodi quanto siete diventati snobcon i soldi degli studenti? Bolo-gna — conclude — non esi-ste senza i giovani e voi sietevecchi».

«OFFRIREMO nuovi spazi, manon per l’abuso di alcol». La ‘fase2’ del progetto di Quartiere e Co-mune passa da una nuova offertaper studenti e giovani bolognesi inzona universitaria. Milena Naldi,presidente del San Vitale, non hadubbi sull’importanza dell’ordi-nanza del sindaco: «L’ho sempresostenuto: quella piccola parte dicittà ormai aveva raggiunto un li-vello insostenibile. Non è assoluta-mente come il Pratello. Io passo davia Petroni tutte le sere e mi sonoaccorta molto bene della situazio-ne ingestibile che si era creata».Ma ora bisogna ripensare a quellazona, con al centro piazza Verdi.«Questo è quello che stiamo facen-do da quando ci siamo insediati».La Naldi vuole che passi un nuovomessaggio a tutti i cittadini: «Lo

spazio pubblico è quello più sacro.Per questo inizierò a chiedere a tut-ti i frontisti di spazzare e pulire lapropria fetta di portico, perché cosìdovrebbe già accadere».

DAL canto suo, il Quartiere potràcercare di aprire nuovi spazi per lacomunità, «come ad esempio lanuova biblioteca Ruffilli, che po-trebbe dilatare il proprio orario diapertura oltre le 22». Ma per quan-to riguarda i locali notturni, San Vi-tale non può farsene carico:«D’estate abbiamo organizzato nel-

la nostra sede il ‘Vicolo Bolognet-ti’, dimostrando che ci può esseremovida senza intralciare la vita deicittadini — spiega la Naldi —, manon potremo certo fare dei bar den-tro i nostri locali». Le licenze sonostate liberalizzate, «e su questo ilComune non ha voce in capitolo,ma può intervenire con ordinanzeo con un piano di programmazio-ne commerciale, come quello chegià stiamo facendo, anche assiemealle associazioni di categoria».Ma il mondo dell’università va tu-telato, perché «è la più grande ric-chezza della città. La cosa più bellaè l’energia che si percepisce in zo-na universitaria e io vorrei rubarele idee agli studenti. Li coinvolge-remo».

s. m.

LA MOVIDA Uno scorcio di via Petroni durante il weekend

WEEKENDIN BIANCO

Gruppi di giovanie studenti

in piazza Verdi,il sabato sera

«Controlli più severie qualche lezione di civiltà»

Le reazioni e i commenti del popolo del web

Coprifuoco sulla movida incentro: cosa ne pensi?Segui il dibattito e di’ la tuasul nostro sito

DO UT DES«Se vogliamo responsabilizzaregli studenti dobbiamo dare loroun senso di appartenenza»

QUARTIERE LE PROPOSTE DELLA PRESIDENTE: «PROVEREMO A TENERE APERTA DI PIÙ ANCHE LA BIBLIOTECA RUFFILLI»

«Più luoghi per i giovani, ma non per ubriacarsi»

CONTROCORRENTECane: «Bologna nonesiste senza giovanie voi siete vecchi»

«PRIMA di puntare il dito sullamaggioranza Bernardini dovrebbeinformarsi un maniera più completasul titanico lavoro che stiamosvolgendo». Così risponde AntonelloDe Oto, consigliere Idv per SanVitale e coordinatore dellaCommissione commercio, attivitàproduttive, turismo e politichegiovanili e del Tavolo tematico sullalegalità, in una lettera al Carlino. Alcentro del botta e risposta l’annosaquestione dei dintorni di piazzaVerdi. «Sul binomio commercio elegalità — continua De Oto —stiamo portando avanti uncomplesso intervento per riportarequesta fetta di territorio al livello divivibilità che merita». Due le tappefondamentali: «La riqualificazioneurbana della zona e un percorso diristabilimento della piena legalità».Per arrivare a questo risultato De

Oto apre le porte della Commissionecommercio a cittadinanza eassociazioni, per dare vita a «unpunto di confronto fra residenti e dicommercianti, per armonizzareun’azione condivisa di ‘recupero’ delterritorio». Domani è prevista unariunione proprio per parlare dellasituazione di via Petroni.«Voglio poi dare una notiziaall’opposizione — conclude ilconsigliere — che si litigaprimogeniture sul rispetto dellalegalità in zona: la maggioranza dicentro-sinistra in Quartiere haistituito, all’atto del suoinsediamento, un Tavolo tematicosulla legalità (a cui partecipa ancheun delegato del personaleuniversitario). Ci siamo, stiamolavorando alacremente e conresponsabilità per migliorare unazona e una città che amiamo».

«L’ALTRA sera sonopassato in auto da viaPetroni e andavo pia-no. La gente mi ha in-sultato, è assurdo». Unnormale venerdì sera,l’onorevole Enzo Raisipassa da una via Petro-ni murata di persone.

Ma questaordinanzalui, che è sta-to assessoreal commer-cio, non lapromuove apieni voti:

«Si comincia sempredaccapo. In quella viaesiste un comitato cheha sempre collaborato,bisognerebbe coinvol-gere loro prima di tut-to. L’ordinanza di persè può essere giusta seindividua le attivitàche disturbano, ma i lo-cali sono anche un mo-do per evitare la delin-quenza— spiega Raisi—. C’è un problema dicapienza: se il localepuò ospitare 20 perso-ne bisogna che dia dabere a quelle 20, nonpuò riversarne altre180 per strada. L’altroproblema è quello deglialimentari che vendo-no alla notte: bisogne-rebbe solo sospender-gli la vendita d’alcolicidopo le 20, non farlichiudere».

L’OBIETTIVO, se-condo Raisi, dev’essereprima di tutto «evitarele concentrazioni, per-ché sennò è difficile fa-re ordine pubblico». Po-che ordinanze sempli-ci, ma farle rispettare.E poi porta un suo con-tributo, di quando fu as-sessore della giuntaGuazzaloca: «La leggeregionale impedisceall’istituzione di sce-gliere cosa aprire e do-ve. Ma con il contribu-to da parte degli opera-tori del quadrilatero ri-pulimmo tutta la zonadallo spaccio. È con lo-ro che si vince la batta-glia».

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

IL PORTALE

SEL Milena Naldi

NUOVO CORSO«Lo spazio pubblico è quellopiù sacro: chiederò ai frontistidi tenere pulito il portico»

DeOto (Idv) aBernardini: «Il Quartierec’èe sta sta lavorandoduramente»

L’OPINIONE

Raisi (Fli):«Non bastal’ordinanza»

NOTTIDI FESTA

A sinistra viadel Pratello bynight, a destraun lenzuolo diprotesta in via

Petroni

Page 6: rassegna del 7-11-2011

6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 10 BOLOGNACRONACA DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011

di EMANUELA ASTOLFI

SOGNARE si, ma non troppo.L’ex numero uno di Unindustria,alla guida della MarchesiniGroup di Pianoro, striglia gli stu-denti: «Siete appassionati di ar-cheologia e vi aspettate che finital’università ci sia un posto comearcheologo? Non è così. Assecon-date i vostri interessi e le vostrepassioni, ma tenete conto che, fi-nita l’università, non sarà faciletrovare il lavoro che pensate».Maurizio Marchesini parla davan-ti a una platea di giovani universi-tari: dalle matricole a chi è a unpasso dalla laurea. Lo fa in occa-sione dell’inaugurazione delle at-tività di Camplus, il network di re-sidenze universitarie che sotto leDue Torri abbraccia la strutturain via San Felice e quella in viaSacco.

LE SUE parole risuonano nellamente dei ragazzi, poco più cheventenni, e fanno riflettere. «Se-guite le vostre inclinazioni — ag-giunge Marchesini —, ma mante-netevi flessibili perché il mondodel lavoro cambia rapidamente co-me tutto ciò che ci circonda». Im-mancabile il riferimento alle diffi-coltà economiche che colpisconoil Paese. «Quella che investe la no-stra economia — dice — è una cri-si strutturale e non congiuntura-le. Il mondo che ne uscirà saràmolto cambiato e voi dovete esse-re pronti». Marchesini rilancia«la cultura tecnica» ed esorta i gio-

vani e le famiglie a «sfatare il mitodella fabbrica vista come luogosporco e di perdizione. L’indu-stria manifatturiera — dice — ri-mane il centro delle nostre possi-bilità di emergere e noi imprendi-tori ci sentiamo responsabili dellavalorizzazione delle intelligenze».

UN TERZO degli studenti iscrit-ti l’Alma Mater ha fatto un’espe-rienza lavorativa. «Oggi voi uni-versitari — spiega Guido Sarchiel-li, prorettore dell’Alma Mater —

non potete più permettervi di es-sere svincolati dalla realtà socialee da ciò che accade intorno. Dove-te partire in tempo e avere chiarele vostre progettualità». Un pen-siero sposato anche da Paolo Mon-tinari, presidente dell’associazio-ne Alumni Camplus. Mentre Ce-sare Grisi, responsabile Hr Fonda-zione Ceur, insiste sulla necessitàdi «fare sistema». «Università,mondo del lavoro e istituzioni —dice Grisi — non si integrano equesto rende i ragazzi spaesati».

L’assessore ai Lavori pubblici, Luca RizzoNervo, ha risposto a un’interpellanza delconsigliere comunale Daniele Carella su unmarciapiede pericoloso in via delle Fonti. «Il 16settembre sono state chiuse le buche— spiegaRizzo Nervo— e la via è monitorata».

DUE secoli di campanella per ilManfredi-Tanari. Doppio com-pleanno per l’istituto superiorestatale di viale Felsina dove la me-tà professionale, il Manfredi, ta-glia il traguardo dei 150 anni,mentre quella tecnica, il Tanari,dei 50 anni. E per festeggiare, spie-ga la preside Paola Calenda, «asse-gneremo trentuno borse di studio(dai 100 ai 200 euro) ai nostri mi-gliori studenti: due promossi allamaturità con 100 e ventinove, trail primo e l’ultimo anno, che van-tano una media dell’otto». Vou-cher che il Manfredi-Tanari ha ri-cavato sia scovando fondi nellepieghe del bilancio sia con l’aiutodella Banca Popolare dell’EmiliaRomagna. E che «oltre ad essereun premio per i nostri ragazzi, rap-presentano un incentivo allo stu-

dio e soprattutto un esempio da se-guire per gli altri». Poco più dimille i ragazzi che ogni giorno var-cano la porta a vetri di viale Felsi-na di giorno e di sera, scegliendotra l’indirizzo aziendale del pro-fessionale e quello commerciale-

finanza e marketing o il nuovissi-mo turistico del tecnico.Manfredi e Tanari: due storie dif-ferenti unite in matrimonio, all’al-ba del nuovo Millennio, dall’allo-ra assessore provinciale alla Scuo-la, Beatrice Draghetti (ora presi-

dente di Palazzo Malvezzi). Il pri-mo, intitolato a Eustacchio Man-fredi (matematico, astronomo epoeta tra Sei-Settecento), vide laluce il 21 gennaio 1860 per decre-to del governatore delle ProvinceEmiliane, Luigi Carlo Farini, chestanziò 50mila lire quale ‘sussidioai Comuni i quali istituiscanoscuole tecniche’ Destinato all’in-segnamento commerciale, primadi approdare in viale Felsina piùdi una decade fa, il Manfredi abi-tò a lungo in vicolo Bolognetti e,per alcuni anni, in viale Filopan-ti. Il secondo dedicato al politicoLuigi Tanari, nacque, invece, dauna costola del commerciale PierCrescenzi. Debuttò in un apparta-mento di via Varthema. Da dovetraslocò alla volta di via Marchet-ti (ex palazzo riadattato a scuola)

per restarvi tre decenni. In prati-ca fino alla fusione con il Manfre-di e al successivo trasferimento invia Marchetti del Polo artistico.Evoluzioni che hanno permessoal Manfredi-Tanari di diventare«una scuola polo dell’istruzionetecnica-professionale — osservala vice preside, Patrizia Lazzarini—. Con un profondo legame conle realtà produttive del territo-rio». Che si traduce in stage, pri-ma, e assunzioni poi. Ma non soloperché molto si lavora sulla forma-zione del singolo. Come? Adesempio organizzando, al postodella solita gita, viaggi come quel-lo in Locride, dove i partecipantihanno conosciuto imprese cheoperano nei territori confiscati al-la ’ndrangheta.

Federica Gieri

COMMERCIALISTI

Prontecinqueborsedi studio«Così si reagiscealla crisi»

In piazza travestiti con «creste ebecchi» per manifestare contro le «classipollaio». È il flashmob che l’Idv propone perdomani: l’appuntamento è alle 12 in piazzaRavegnana, Il titolo dell’iniziativa è ‘Mettiamo inginocchio chi hamesso la scuola in ginocchio’.

L’INCONTRO AL VIA LE ATTIVITÀ DELLA RETE DI RESIDENZE UNIVERSITARIE SOTTO LE DUE TORRI

«Seguire la passione non sempre paga»Marchesini striglia gli studenti di Camplus: «Nel mondo del lavoro siate flessibili»

INUMERIIn211divisi

traduestrutture

Domani, per tutta la giornata, dieci radio dellasalutementale si incontreranno nella sede diPsicoradio, testata radiofonica bolognese, conuna redazione formata da pazienti psichiatrici,all’ex manicomio Roncati. Si parte con lapresentazione delle varie esperienze.

IL CAMPLUS AlmaMater, in via Sacco, (153posti letto) e quello SanFelice (60 posti) ospitano211 studenti. Di questi 56sono stranieri chestudiano sotto leDue Torri.

Le ‘psicoradio’ di tutta Italiasi ritrovano sotto le DueTorri

Tutti in piazza contro le classi pollaioDomani scatta il flashmobdell’Idv

DETERMINATO Ieri mattina l’ex numero uno di Unindustria ha parlato agli studenti di Camplus

inbreve

Marciapiedepericoloso in via delle FontiRizzoNervo: «Abbiamo chiuso le buche»

RICORRENZADOPPIA FESTA PER L’ISTITUTO DI VIALE FELSINA. LA PRESIDE: «DAREMO CONTRIBUTI DA 100 E 200 EURO AI MATURI»

Il Manfredi-Tanari compie due secoli e premia i migliori promossi

STORIALa preside Paola Calenda

NEL NUOVOMILLENNIOArtefice dell’unione fu l’alloraassessoreprovincialealla Scuola Beatrice Draghetti

L’ORDINE dei Dottoricommercialisti e degliesperti contabili istituiscecinque borse di studiorivolte ai praticanticommercialisti chesvolgono il tirocinio nellasezione fallimentare delTribunale. Il progetto èstato realizzatodall’Associazione deicuratori e dei Ctu deltribunale e da UnipolBanca spa. Le borse distudio saranno assegnatedurante la cerimonia didomani nel convento SanDomenico, alle 17, altermine del convegno ‘Lafiscalità nelle procedureconcorsuali’. «Bisognaevitare il panico e reagirecon rapidità — diceAndrea Ferri, presidentedell’Associazione deicuratori e dei Ctu —perché è vero che la crisic’è ma è altrettanto veroche si può fronteggiare. Icuratori fallimentari hannoun ruolo fondamentale».

Page 7: rassegna del 7-11-2011

7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino pt1

•• 2 BOLOGNAPRIMOPIANO SABATO 5 NOVEMBRE 2011

COPRIFUOCO ILDIRETTORE DELL’ASCOM: «CONUN’ORDINANZASOLOSUVIAPETRONI SI SPOSTA ILPROBLEMADI POCHI METRI. SERVEUNPIANO PIÙ ORGANICO»

Per i locali notturni si divide la strada in dueparti. Nella zona vicino a piazza Verdi si chiudealle 23, nella parte alta all’una

L’ORDINANZAOrari ridotti per via Petroni,dagli alimentari ai localiLascia il tuo commentosul nostro sito

3

LEIPOTESI

STOP all’apertura di nuovi ne-gozi etnici. Fino a quando lagiunta comunale varerà il pro-getto/variante di riqualificazio-ne commerciale del centro stori-co. In cui, spiega l’assessore alCommercio di Palazzo d’Accur-sio, Nadia Monti, si punterà «anon favorire un’eccessiva con-centrazione di un’unica tipolo-gia» commerciale. Il Comunepensa dunque di diluire la pre-senza di negozi etnici in alcunezone della città storica; ancheladdove non vi sia ancora alcunprogetto di riqualificazione.La nuova pianificazione com-merciale — spiega la Monti, ri-spondendo durante il question ti-me di ieri alla consigliera comu-nale leghista Lucia Borgonzoni— verrà infatti «attuata tenen-do conto delle esigenze di equili-brato e armonico sviluppo delsistema distributivo, di salva-guardia e sviluppo sostenibiledel territorio». Con un obietti-vo prioritario: adottare «misuredi salvaguardia per il commer-cio nazionale».

SI VUOLE evitare, dunque, ilproliferare di negozi etnici del-lo stesso tipo (dai kebab ai par-rucchieri cinesi, ai take away)nella medesima zona. Come ac-

cade, per esempio, nella zonauniversitaria o alla Bolognina.Zone in cui intanto — almenoper alcuni locali e negozi —non si esclude che possa essereestesa la stretta sugli orari dichiusura presto in vigore in viaPetroni.

GLI EFFETTI dell’annuncia-to progetto di riqualificazione

commerciale del centro storico— che deve anche fare i conticon le liberalizzazioni volutedal governo — non si vedran-no, però, prima della metà del2012. Il Comune sembra peròintenzionato ad andare avantisenza perdere tempo.Anche per «favorire l’integrazio-ne». Obiettivo per il quale «è ne-cessario che la popolazione stra-niera e le attività economicheche tendono a soddisfarne i bi-sogni siano distribuite in modopiù omogeneo nel territorio co-munale».L’offerta commerciale, spiega

ancora la Monti, «va controllatae programmata in modo da esse-re diversificata». Senza creare«eccessive concentrazioni inporzioni di territorio che neces-siterebbero invece di plurali-smo ed equilibrio».

PER ARRIVARE al nuovo pro-getto di riqualificazione, l’iterburocratico prevede un «proces-so partecipato di istruttoria», co-ordinato dai Quartieri compe-tenti per territorio. Dopo l’ado-zione da parte della giunta, ilprogetto dovrà essere deposita-to all’Ufficio relazioni con ilpubblico (Urp). Durante questoperiodo, «i soggetti interessatipossono presentare osservazio-ni, integrazioni o proposte diadesione».Scaduto il termine previsto, ilComune «elabora un testo defi-nitivo del progetto/variante,completo di controdeduzioni».A questo punto, la giunta potràapprovare il testo definitivo. Ri-guardo ai tempi, commenta laMonti, «la procedura partecipa-ta richiede necessariamente al-cuni mesi».

Luca OrsiPARLANO loro, i locali nel miri-no. Ad essere più colpiti dalla nuo-va ordinanza che il sindaco sta li-mando assieme alle associazionidi categoria saranno i bar nottur-ni di via Petroni. All’inizio dellavia (dove l’orario dovrebbe addi-rittura scendere alle 11 di sera),dalla parte di piazza Verdi, c’è ilfamoso Cafè Paris, proverbialeper gli shots (i bicchierini di supe-ralcolici economici), gestito daquattro ragazzi che con la loroattività danno da lavorare a 10persone: «C’è pure un padredi famiglia — spiega Loren-zo Vrenna — e tutti i nostridipendenti hanno regolarecontratto. In tanti anni so-no venuti spesso sia i fi-nanzieri sia i poliziotti.Risultato? Verbali checonfermano l’emissione

di ogni scontrino (e mostra orgo-glioso la carta bollata datata 28 set-tembre, ndr) e attestati di stima daparte delle forze dell’ordine. Ab-biamo pure ampliato il localeall’interno per cercare di non faredefluire troppe persone in stra-da».

NELL’ACCORDO stipulatocon il Comune anni fa i proprieta-ri del Cafè Paris si sono fatti cari-co della gestione del portico da-vanti al locale: «Paghiamo quat-tro buttafuori nei weekend e duenei giorni normali, che spessohanno aiutato la polizia a risolve-re problemi di ordine pubblico.Qui dentro non entrano punkab-bestia e spacciatori, che continua-no a girare indisturbati. A loro laderoga l’hanno data fino alle 5 dimattina si vede... Vorremmo sape-

re con quale giustificazione ci vor-rebbero fare chiudere prima». Esono pronti a fare ricorso, appenala legislazione nazionale di libera-lizzazione degli orari entrerà in vi-gore.

IN FONDO alla via, vicino a piaz-za Aldrovandi, c’è poi il Caffetti-no di Matteo Tamai e GiacomoBattello. Loro sarebbero un po’più fortunati, perché in fondo avia Petroni l’orario di chiusura do-vrebbe rimanere l’una di notte (co-munque due ore prima della con-

suetudine). Ma sono pronti a pas-sare al contrattacco: in questi gior-ni hanno aperto una sottoscrizio-ne per i residenti dei dintorni,che recita così: ‘Riconoscere alCaffettino l’impegno costante nelmantenere la circolazione delle au-to regolare, evitando la formazio-ne di aggregazioni di avventori,e la costante pulizia del sotto-portico per mantenere il deco-ro della via’. Ottanta firme.Dalla loro parte anche il ge-store de ‘Il Gelatino’, pocodistante, Antonio Iavaro-ne: «Non si risolverà nullachiudendo i locali. Perchéil casino c’è comunque.Stanotte era tutto chiusoall’una, ma pochi minutiprima delle due c’era gen-te che sbraitava e urlavaper strada...».

s. m.

IL PRESIDENTESERGIO FERRARI:«PRESADIMIRA TUTTA LA STRADASENZAALCUNDISCERNIMENTO»

CONFESERCENTI

Nella bozza presentata daMerola e laMonti ilocali considerati ‘alimentari’ dovrebberochiudere i battenti entro le 18

Data la fortissima presenza nella via di locali digastronomia artigianale (kebab e pizzerie) eccola stretta: chiusi alle 20

di SAVERIO MIGLIARI

SEMBRA fatale. Dopo l’ennesi-ma notte brava in via Petroni, cheha fatto scattare cinque denunceper resistenza, oltraggio e atti con-trari alla pubblica decenza, il sin-daco propone il coprifuoco.All’uscita dall’incontro organizza-to da Merola e dall’assessore alcommercio Nadia Monti eccoquale sarà la nuova tabella choc de-gli orari in via Petroni: i negozialimentari chiusi alle 18, i kebab-bari e pizzerie al taglio alle 20 e lo-cali notturni nella parte bassa del-la via (vicino a Piazza Verdi) alle23. Per i locali che stanno versopiazza Aldrovandi le serrande do-vranno abbassarsi all’una (salte-rebbe quindi solo la deroga delle3 di notte). In serata però il sinda-co, pressato dalle richieste, parefosse intenzionato a valutare lachiusura degli alimentari alle 20,

invece che alle 18. Una bozza diordinanza che ha fatto saltare sul-la sedia i rappresentanti di Confe-sercenti presenti ieri all’incontroa Palazzo d’Accursio. «Abbiamodetto che è inaccettabile — spiegail presidente della Confesercenti,

Sergio Ferrari —, così si butta viail bambino e l’acqua sporca». Ciòche contesta l’associazione di cate-goria è il considerare tutti nellostesso modo: «Pensavamo ci fossediscernimento, invece si prendedi mira tutta una strada». Conquesti orari le attività «possonoanche stare chiuse», lamenta ilpresidente di Confesercenti.

PIÙ soft la protesta di Ascom,che comunque chiede un’attenzio-ne più vasta a tutta la zona univer-sitaria (l’ordinanza colpirà infattila sola via Petroni, mentre piazzaVerdi e via Zamboni si tengono iloro orari, per ora). «Abbiamochiesto la costituzione di un comi-tato pubblico privato che coinvo-ga il teatro, l’università, i comitatie i pubblici esercizi, per studiarela situazione di piazza Verdi e stra-de limitrofe — spiega il direttoredi Ascom Giancarlo Tonelli —.Con un’ordinanza solo su via Pe-troni si sposta il problema di po-che decine di metri».Il rischio di un’ordinanza che col-pisce indiscriminatamente un’in-tera via è che con l’entrata in vigo-re da gennaio della liberalizzazio-ne degli orari ci sia una opposizio-ne tra due normative, una locale euna nazionale. «L’abbiamo fattopresente al sindaco — spiega To-

nelli —. A gennaio la nuova nor-ma assorbirà un andamento che èeuropeo, mentre questa ordinan-za va nella direzione opposta. Masono convinti che essendo emessaper questioni di ordine pubbliconon presenterà problemi sotto

l’aspetto legale. Credo comunqueche ci sia un reale rischio di ricor-so al Tar». Anche il comitato Stopal degrado, che accoglie con piace-re la proposta, ammette che «lamedicina forse è troppo efficace,va oltre le aspettative — commen-ta Giuseppe Sisti —, ma in situa-zioni di emergenza servono misu-re di emergenza».

LA PROPOSTA del sindaco arri-va poche ore dopo una notte movi-mentata in via Petroni, dove è an-dato in scena l’ennesimo episodiodi tensione. Un gruppetto di 6-7studenti ha contestato gli agentidel commissariato Due Torri, in-tonando coretti e lanciando insul-ti. Il più agitato era un ferrarese di23 anni, al quale sono stati chiestii documenti. Due suoi amici, untriestino di 24 anni e un beneven-tano di 21, sono intervenuti insua difesa, facendo resistenza, sfi-dando gli agenti e facendo finire aterra un sostituto commissario.Alla fine tutti e tre sono stati de-nunciati per resistenza e il ferrare-se deve rispondere anche di ol-traggio a corpo dello Stato. A ini-zio serata sono stati denunciatidue bolognesi di 22 anni e una ca-merunense di 24 sorpresi a fare pi-pì in via dei Bibiena.

«OLTRELENOSTREASPETTATIVE,MA INCASI D’EMERGENZASERVONO MISURE D’EMERGENZA»

COMITATO ‘STOP AL DEGRADO’PULIZIAANCHELADOMENICA INPIAZZADELL’UNITÀCONLACOOPAVOLA. E ALLE 16 CITTADINI MOBILITATI

BOLOGNINA

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

L’ULTIMO EPISODIOUngruppo di studenticontesta la polizia: in trefinisconodenunciati

2

ATTESTATOA destra, Matteo Tamaie Giacomo Battello delCaffettino con il foglio

firmato da ottantaresidenti che attestanol’impegno del locale nel

«mantenere lacircolazione regolare e la

pulizia del portico»

LA GRANA Civis e il rebus risorse sul metrò fa slittare la maxipedonalizzazione del centro storico «da Palazzo Re Enzo a piazzaAldrovandi», con il triangolo compreso fra via San Vitale e StradaMaggiore, prevista dal programma della giunta Merola. Ilpercorso di partecipazione propedeutico alla pedonalizzazionedoveva partire dopo l’estate, ma tutto è fermo. Il Comune è infattiimpegnato nel tentativo di salvare i finanziamenti statali su Civis(180 milioni) e metrotranvia (167), oltre a fare partire i lavori delpeople mover. Sulla pedonalizzazione «non ci sono novità —afferma l’assessore Andrea Colombo —. Ora stiamo lavorandosoprattutto sulle infrastrutture».

CENTRO STORICO

Slitta la pedonalizzazione‘Colpa’ di metrò e Civis

InviaPetroniIl piano di Merola e Monti per

LA STRETTAE’ durissima, e fa differenzefra la parte alta e bassadella via, con orari diversi

1

I GESTORIA sinistra Antonio

Iavarone de ‘IlGelatino’. A destra

i ragazzi del CafèParis: «Scontrinisempre in regola

e qui dentro néspacciatori né

punkabbestia. Fuoriinvece...»

L’assessoreNadia Monti

L’ASSESSORE«Alcune zone, comeil centro o la Bologninasono poco equilibrate»

PIANO DEL COMMERCIO

Stop ai negozi etnici, sono troppiKebab e take away vanno ‘diluiti’

I RICORSIIl Café Paris e il Caffettinopronti alla guerra: «Decisionesenza reali giustificazioni»

LA RIVOLTA DEI LOCALI

«Ma se siamo noiad aiutare la gestionedell’ordine pubblico»

serrandeabbassategiàdalle18ricondurre all’ordine la strada della movida. Ma sugli alimentari si può trattare

Page 8: rassegna del 7-11-2011

8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino pt2

••3BOLOGNAPRIMOPIANOSABATO 5 NOVEMBRE 2011

COPRIFUOCO ILDIRETTORE DELL’ASCOM: «CONUN’ORDINANZASOLOSUVIAPETRONI SI SPOSTA ILPROBLEMADI POCHI METRI. SERVEUNPIANO PIÙ ORGANICO»

Per i locali notturni si divide la strada in dueparti. Nella zona vicino a piazza Verdi si chiudealle 23, nella parte alta all’una

L’ORDINANZAOrari ridotti per via Petroni,dagli alimentari ai localiLascia il tuo commentosul nostro sito

3

LEIPOTESI

STOP all’apertura di nuovi ne-gozi etnici. Fino a quando lagiunta comunale varerà il pro-getto/variante di riqualificazio-ne commerciale del centro stori-co. In cui, spiega l’assessore alCommercio di Palazzo d’Accur-sio, Nadia Monti, si punterà «anon favorire un’eccessiva con-centrazione di un’unica tipolo-gia» commerciale. Il Comunepensa dunque di diluire la pre-senza di negozi etnici in alcunezone della città storica; ancheladdove non vi sia ancora alcunprogetto di riqualificazione.La nuova pianificazione com-merciale — spiega la Monti, ri-spondendo durante il question ti-me di ieri alla consigliera comu-nale leghista Lucia Borgonzoni— verrà infatti «attuata tenen-do conto delle esigenze di equili-brato e armonico sviluppo delsistema distributivo, di salva-guardia e sviluppo sostenibiledel territorio». Con un obietti-vo prioritario: adottare «misuredi salvaguardia per il commer-cio nazionale».

SI VUOLE evitare, dunque, ilproliferare di negozi etnici del-lo stesso tipo (dai kebab ai par-rucchieri cinesi, ai take away)nella medesima zona. Come ac-

cade, per esempio, nella zonauniversitaria o alla Bolognina.Zone in cui intanto — almenoper alcuni locali e negozi —non si esclude che possa essereestesa la stretta sugli orari dichiusura presto in vigore in viaPetroni.

GLI EFFETTI dell’annuncia-to progetto di riqualificazione

commerciale del centro storico— che deve anche fare i conticon le liberalizzazioni volutedal governo — non si vedran-no, però, prima della metà del2012. Il Comune sembra peròintenzionato ad andare avantisenza perdere tempo.Anche per «favorire l’integrazio-ne». Obiettivo per il quale «è ne-cessario che la popolazione stra-niera e le attività economicheche tendono a soddisfarne i bi-sogni siano distribuite in modopiù omogeneo nel territorio co-munale».L’offerta commerciale, spiega

ancora la Monti, «va controllatae programmata in modo da esse-re diversificata». Senza creare«eccessive concentrazioni inporzioni di territorio che neces-siterebbero invece di plurali-smo ed equilibrio».

PER ARRIVARE al nuovo pro-getto di riqualificazione, l’iterburocratico prevede un «proces-so partecipato di istruttoria», co-ordinato dai Quartieri compe-tenti per territorio. Dopo l’ado-zione da parte della giunta, ilprogetto dovrà essere deposita-to all’Ufficio relazioni con ilpubblico (Urp). Durante questoperiodo, «i soggetti interessatipossono presentare osservazio-ni, integrazioni o proposte diadesione».Scaduto il termine previsto, ilComune «elabora un testo defi-nitivo del progetto/variante,completo di controdeduzioni».A questo punto, la giunta potràapprovare il testo definitivo. Ri-guardo ai tempi, commenta laMonti, «la procedura partecipa-ta richiede necessariamente al-cuni mesi».

Luca OrsiPARLANO loro, i locali nel miri-no. Ad essere più colpiti dalla nuo-va ordinanza che il sindaco sta li-mando assieme alle associazionidi categoria saranno i bar nottur-ni di via Petroni. All’inizio dellavia (dove l’orario dovrebbe addi-rittura scendere alle 11 di sera),dalla parte di piazza Verdi, c’è ilfamoso Cafè Paris, proverbialeper gli shots (i bicchierini di supe-ralcolici economici), gestito daquattro ragazzi che con la loroattività danno da lavorare a 10persone: «C’è pure un padredi famiglia — spiega Loren-zo Vrenna — e tutti i nostridipendenti hanno regolarecontratto. In tanti anni so-no venuti spesso sia i fi-nanzieri sia i poliziotti.Risultato? Verbali checonfermano l’emissione

di ogni scontrino (e mostra orgo-glioso la carta bollata datata 28 set-tembre, ndr) e attestati di stima daparte delle forze dell’ordine. Ab-biamo pure ampliato il localeall’interno per cercare di non faredefluire troppe persone in stra-da».

NELL’ACCORDO stipulatocon il Comune anni fa i proprieta-ri del Cafè Paris si sono fatti cari-co della gestione del portico da-vanti al locale: «Paghiamo quat-tro buttafuori nei weekend e duenei giorni normali, che spessohanno aiutato la polizia a risolve-re problemi di ordine pubblico.Qui dentro non entrano punkab-bestia e spacciatori, che continua-no a girare indisturbati. A loro laderoga l’hanno data fino alle 5 dimattina si vede... Vorremmo sape-

re con quale giustificazione ci vor-rebbero fare chiudere prima». Esono pronti a fare ricorso, appenala legislazione nazionale di libera-lizzazione degli orari entrerà in vi-gore.

IN FONDO alla via, vicino a piaz-za Aldrovandi, c’è poi il Caffetti-no di Matteo Tamai e GiacomoBattello. Loro sarebbero un po’più fortunati, perché in fondo avia Petroni l’orario di chiusura do-vrebbe rimanere l’una di notte (co-munque due ore prima della con-

suetudine). Ma sono pronti a pas-sare al contrattacco: in questi gior-ni hanno aperto una sottoscrizio-ne per i residenti dei dintorni,che recita così: ‘Riconoscere alCaffettino l’impegno costante nelmantenere la circolazione delle au-to regolare, evitando la formazio-ne di aggregazioni di avventori,e la costante pulizia del sotto-portico per mantenere il deco-ro della via’. Ottanta firme.Dalla loro parte anche il ge-store de ‘Il Gelatino’, pocodistante, Antonio Iavaro-ne: «Non si risolverà nullachiudendo i locali. Perchéil casino c’è comunque.Stanotte era tutto chiusoall’una, ma pochi minutiprima delle due c’era gen-te che sbraitava e urlavaper strada...».

s. m.

IL PRESIDENTE SERGIO FERRARI:«PRESADIMIRA TUTTA LA STRADASENZAALCUNDISCERNIMENTO»

CONFESERCENTI

Nella bozza presentata daMerola e laMonti ilocali considerati ‘alimentari’ dovrebberochiudere i battenti entro le 18

Data la fortissima presenza nella via di locali digastronomia artigianale (kebab e pizzerie) eccola stretta: chiusi alle 20

di SAVERIO MIGLIARI

SEMBRA fatale. Dopo l’ennesi-ma notte brava in via Petroni, cheha fatto scattare cinque denunceper resistenza, oltraggio e atti con-trari alla pubblica decenza, il sin-daco propone il coprifuoco.All’uscita dall’incontro organizza-to da Merola e dall’assessore alcommercio Nadia Monti eccoquale sarà la nuova tabella choc de-gli orari in via Petroni: i negozialimentari chiusi alle 18, i kebab-bari e pizzerie al taglio alle 20 e lo-cali notturni nella parte bassa del-la via (vicino a Piazza Verdi) alle23. Per i locali che stanno versopiazza Aldrovandi le serrande do-vranno abbassarsi all’una (salte-rebbe quindi solo la deroga delle3 di notte). In serata però il sinda-co, pressato dalle richieste, parefosse intenzionato a valutare lachiusura degli alimentari alle 20,

invece che alle 18. Una bozza diordinanza che ha fatto saltare sul-la sedia i rappresentanti di Confe-sercenti presenti ieri all’incontroa Palazzo d’Accursio. «Abbiamodetto che è inaccettabile — spiegail presidente della Confesercenti,

Sergio Ferrari —, così si butta viail bambino e l’acqua sporca». Ciòche contesta l’associazione di cate-goria è il considerare tutti nellostesso modo: «Pensavamo ci fossediscernimento, invece si prendedi mira tutta una strada». Conquesti orari le attività «possonoanche stare chiuse», lamenta ilpresidente di Confesercenti.

PIÙ soft la protesta di Ascom,che comunque chiede un’attenzio-ne più vasta a tutta la zona univer-sitaria (l’ordinanza colpirà infattila sola via Petroni, mentre piazzaVerdi e via Zamboni si tengono iloro orari, per ora). «Abbiamochiesto la costituzione di un comi-tato pubblico privato che coinvo-ga il teatro, l’università, i comitatie i pubblici esercizi, per studiarela situazione di piazza Verdi e stra-de limitrofe — spiega il direttoredi Ascom Giancarlo Tonelli —.Con un’ordinanza solo su via Pe-troni si sposta il problema di po-che decine di metri».Il rischio di un’ordinanza che col-pisce indiscriminatamente un’in-tera via è che con l’entrata in vigo-re da gennaio della liberalizzazio-ne degli orari ci sia una opposizio-ne tra due normative, una locale euna nazionale. «L’abbiamo fattopresente al sindaco — spiega To-

nelli —. A gennaio la nuova nor-ma assorbirà un andamento che èeuropeo, mentre questa ordinan-za va nella direzione opposta. Masono convinti che essendo emessaper questioni di ordine pubbliconon presenterà problemi sotto

l’aspetto legale. Credo comunqueche ci sia un reale rischio di ricor-so al Tar». Anche il comitato Stopal degrado, che accoglie con piace-re la proposta, ammette che «lamedicina forse è troppo efficace,va oltre le aspettative — commen-ta Giuseppe Sisti —, ma in situa-zioni di emergenza servono misu-re di emergenza».

LA PROPOSTA del sindaco arri-va poche ore dopo una notte movi-mentata in via Petroni, dove è an-dato in scena l’ennesimo episodiodi tensione. Un gruppetto di 6-7studenti ha contestato gli agentidel commissariato Due Torri, in-tonando coretti e lanciando insul-ti. Il più agitato era un ferrarese di23 anni, al quale sono stati chiestii documenti. Due suoi amici, untriestino di 24 anni e un beneven-tano di 21, sono intervenuti insua difesa, facendo resistenza, sfi-dando gli agenti e facendo finire aterra un sostituto commissario.Alla fine tutti e tre sono stati de-nunciati per resistenza e il ferrare-se deve rispondere anche di ol-traggio a corpo dello Stato. A ini-zio serata sono stati denunciatidue bolognesi di 22 anni e una ca-merunense di 24 sorpresi a fare pi-pì in via dei Bibiena.

«OLTRELENOSTREASPETTATIVE,MA INCASI D’EMERGENZASERVONO MISURE D’EMERGENZA»

COMITATO ‘STOP AL DEGRADO’PULIZIA ANCHELADOMENICA INPIAZZADELL’UNITÀ CONLACOOPAVOLA. E ALLE 16 CITTADINI MOBILITATI

BOLOGNINA

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

L’ULTIMO EPISODIOUngruppo di studenticontesta la polizia: in trefinisconodenunciati

2

ATTESTATOA destra, Matteo Tamaie Giacomo Battello delCaffettino con il foglio

firmato da ottantaresidenti che attestanol’impegno del locale nel

«mantenere lacircolazione regolare e la

pulizia del portico»

LA GRANA Civis e il rebus risorse sul metrò fa slittare la maxipedonalizzazione del centro storico «da Palazzo Re Enzo a piazzaAldrovandi», con il triangolo compreso fra via San Vitale e StradaMaggiore, prevista dal programma della giunta Merola. Ilpercorso di partecipazione propedeutico alla pedonalizzazionedoveva partire dopo l’estate, ma tutto è fermo. Il Comune è infattiimpegnato nel tentativo di salvare i finanziamenti statali su Civis(180 milioni) e metrotranvia (167), oltre a fare partire i lavori delpeople mover. Sulla pedonalizzazione «non ci sono novità —afferma l’assessore Andrea Colombo —. Ora stiamo lavorandosoprattutto sulle infrastrutture».

CENTRO STORICO

Slitta la pedonalizzazione‘Colpa’ di metrò e Civis

InviaPetroniIl piano di Merola e Monti per

LA STRETTAE’ durissima, e fa differenzefra la parte alta e bassadella via, con orari diversi

1

I GESTORIA sinistra Antonio

Iavarone de ‘IlGelatino’. A destra

i ragazzi del CafèParis: «Scontrinisempre in regola

e qui dentro néspacciatori né

punkabbestia. Fuoriinvece...»

L’assessoreNadia Monti

L’ASSESSORE«Alcune zone, comeil centro o la Bologninasono poco equilibrate»

PIANO DEL COMMERCIO

Stop ai negozi etnici, sono troppiKebab e take away vanno ‘diluiti’

I RICORSIIl Café Paris e il Caffettinopronti alla guerra: «Decisionesenza reali giustificazioni»

LA RIVOLTA DEI LOCALI

«Ma se siamo noiad aiutare la gestionedell’ordine pubblico»

serrandeabbassategiàdalle18ricondurre all’ordine la strada della movida. Ma sugli alimentari si può trattare

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Informazione

L'Informazione di Bologna 05-NOV-2011

da pag. 5

Page 10: rassegna del 7-11-2011

10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� V

@DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.itwww.legambientebologna.org

Pedonalizzazioni, il rinvio agita la maggioranzaCritiche alla giunta da Verdi, Ecodem e Sel: “I T-Days sono solo uno spot”SILVIA BIGNAMI

ECOLOGISTI del Pd e sinistracontro lo slittamento della mega-pedonalizzazione, da piazza Al-drovandi a via Rizzoli, promessadal sindaco Virginio Merola incampagna elettorale. In agendaper l’autunno, il progetto restaper ora in stand by, in attesa disciogliere il nodo sui fondi per Ci-vis e metrò. Ma la maggioranzascalpita. Si dicono «sconcertati» iVerdi. Incalzano i vendoliani. Eanche nel Pd cresce il timore chela giunta si “accontenti” dei T-

Days, e dimentichi interventi piùstrutturali. «I T-Days sono unospot, alla città serve altro», dice ilconsigliere Pd Paolo Serra. E l’e-codem Silvia Zamboni stuzzica:«Merola prenda esempio da Mat-teo Renzi, che ha pedonalizzatotutto il centro di Firenze».

Così, mentre la giunta preparaun nuovo weekend a piedi in con-comitanza con il Motorshow, ilcentrosinistra lancia l’allarme sulprogetto di una grande isola pe-donale che dovrebbe andare dapiazza Aldrovandi a palazzo ReEnzo, e che ha bisogno dell’aper-

tura di un tavolo di confronto concittadini e associazioni. «Siamomolto perplessi — attacca FilippoBortolini dei Verdi —. Il tavolopartecipato sulla pedonalizza-zione durerà almeno un anno,quindi, se lo rimandiamo ora, ri-schiamo poi di essere in ritardo.Non vorrei che anche i T Days di-ventassero un alibi per non fareinterventi veri. Senza contare chedurante il week-end a piedi del17-18 settembre ai cittadini ven-ne chiesto di compilare un que-stionario sullo stop alle auto. Chefine ha fatto?». E mentre su Face-

book alcuni cittadini attaccano ilsindaco («Non fare il piano di pe-donalizzazioni sarebbe una ver-gogna»), i malumori crescono an-che sui banchi del consiglio.Cathy La Torre, Sel, attacca: «Be-nissimo i T-Days, che hanno avu-to successo, ma deve aprirsi subi-to una grande discussione sullepedonalizzazioni. Sono nel pro-gramma e vanno fatte, non im-porta se in forma sperimentale.Su questo saremo incalzanti». Piùduro il consigliere Pd Serra, chenon esita a definire «spot adesclusivo uso mediatico» i T-

Days: «La pedonalizzazione,quella seria e strutturale, è la verapriorità. Se la svolta ecologicadella giunta vuol dire chiudere ilcentro per due giorni, allora fa ri-dere. Il problema di questa città èculturale, ci sono commerciantiche ostacolano ogni cambia-mento. Qui ogni minuto perso, èperso per sempre». E se l’ex presi-dente della commissione mobi-lità Paolo Natali, Pd, stempera(«Non mi sento di rimproverare lagiunta per questo rinvio, in fondosulla mobilità stanno dando mol-ti segnali»), l’ecodem Pd Zambo-

ni incalza sul modello Firenze:«Bisogna cominciare a discuteredi interventi veri e studiare in chemodo evitare che il traffico si ri-versi sulle strade limitrofe». So-prattutto dopo gli ultimi dati sul-lo sforamento dei limiti di polverisottili di Legambiente. «L’urgen-za di provvedimenti veri c’è — di-ce Claudio Delluca, LegambienteBologna —, se la giunta prendetempo per poi fare le cose meglio,ci può stare. Occorrerebbe co-munque partire il prima possibi-le. Per non perdere altro tempo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

T-DAYS

I T-Days, asettembre,hannoraccolto60milavisitatori. Orasi preparaun altro weekend a piediper i primidi dicembre

Il progetto, previstoin autunno, è statosospeso in attesa disciogliere i nodi suCivis e metrò

La vendoliana LaTorre: “La chiusuraè nel programmadi mandato e vafatta subito”

Via Petroni

Esercenti propongonodi assumere body guardI COMMERCIANTI di via Petroni offrono alComune di assoldare più body guard permantenere l’ordine nella strada e pagare ditasca propria pulizie supplementari. Tuttopur di non dover chiudere alle 23 (orario fis-sato dalla bozza di ordinanza del sindacoMerola per i locali notturni, mentre per glialimentari si parla delle 18 e per venditori di

kebab, piade e pizze delle 20).«Avanziamo la proposta alsindaco tramite Confeser-centi - spiega Lorenzo Vren-na del Cafè Paris -, nei localiabbiamo più buttafuori delCocoricò e possiamo incre-mentarne la rete per mante-nere l’ordine. Però almenonel week-end dobbiamo re-

stare aperti fino alle 3 del mattino, per noi èvitale». Nel Pd c’è qualche malumore, perBenedetto Zacchiroli: «Questa ordinanzada sola è sbagliata, dopo 12 anni di ordi-nanze è chiaro che il problema non si risol-ve così». Secondo l’assessore al commer-cio, Nadia Monti (Idv), la decisione di Me-rola è «insindacabile». «L’ordinanza puòancora essere modificata - spiega Monti -ma solo il tempo ci dirà se è la strada giu-sta». Intanto è polemica tra Pdl e Lega: peri berlusconiani l’ordinanza è un successo,mentre la Lega avanza «seri dubbi».

(e. c.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 11: rassegna del 7-11-2011

11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

CRONACABOLOGNA � VI

@SABATO 5 NOVEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.autostrade.itwww.unibo.it

Variante di valico, sopralluogo di sei ore dei pmI parlamentari Pd a Ripoli. L’Idv: “La Regione si costituisca parte civile”LUIGI SPEZIA

L’ISPEZIONE dei carabinieri èdurata sei ore. Ma a Ripoli c’èstato anche un sopralluogo deipolitici del Pd. La galleria dellaVariante di valico costruita sot-to una frana desta sempre piùinteresse e preoccupazione. Icarabinieri della compagnia diVergato, i tecnici dell’Ausl e gliesperti del Servizio geologico,sismico e dei suoli della Regione— quelli secondo i quali nel pae-se di Ripoli Santa Maria Madda-lena “la tutela della pubblica in-columità non è garantita a prio-ri” — hanno esplorato ieri mat-

tina i lavori in corso nelle duecanne della galleria Val Di Sam-bro lato Bologna, dove sta lavo-rando la coop Cmb di Carpi. È loscavo più vicino alle case delpaese che sta lentamente scivo-lando a valle. Il sopralluogo, or-dinato dal pm Morena Plazzi, haappurato che la Cmb ha ferma-to i lavori da una quindicina digiorni nella “canna Nord”, cioènel tunnel con senso di marciaFirenze-Bologna, a circa 80 me-tri dalle prime case di Ripoli. Èstato verificato che sono stati ef-fettuati i drenaggi di acqua, checome dice il direttore tecnicocentrale della coop di Carpi,

l’ingegner Angelo Sciuto, eranostati ordinati dall’Osservatorioministeriale: «La quantità di ac-qua captata è poca, ma secondoi consulenti anche togliere pocaacqua serve a sottrarre tensioniattorno alla galleria. Fa parte delprogetto e non era necessariaalcuna autorizzazione. Questo

comunque è il problema mino-re che abbiamo. E possiamo an-che dire che la galleria è perfet-ta: non ci sono crepe». Secondoil consigliere regionale del Mo-vimento 5 Stelle Andrea Defran-ceschi invece l’autorizzazioneera necessaria e si attende la de-cisione sul punto della Procura.

Ieri a Ripoli è salita anche unarappresentanza del Pd, costi-tuita da parlamentari DonataLenzi, Gianluca Benamati, RitaGhedini, accompagnati dal ca-pogruppo in Regione MarcoMonari e dall'assessore allaprotezione civile Paola Gazzo-lo. C’è stato un incontro con il

sindaco Gianluca Stefanini, chefinora era sembrato politica-mente isolato e con la presiden-te della Comunità montanaSandra Focci. I parlamentari pdintendono «sollecitare il Mini-stero delle Infrastrutture e l'A-nas a farsi carico dell'accaduto,chiedendo loro garanzie sullasicurezza dell'opera. E adegua-ti risarcimenti per i danni subitidai cittadini».

La deputata Idv Silvana Murava oltre. Chiede se non sia op-portuno fermare i lavori e sug-gerisce alla Regione di costituir-si parte civile nel processo.

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Nel mirino lo scavopiù vicinoalle case del paeseche sta lentamentescivolando a valle

Il convegno

Ateneo e cittàla ricetta

per crescere«LAUREIAMO 15milagiovani ogni anno, ne vo-gliamo trattenere almenocinquecento?». Il rettorelancia la provocazione. Ilsindaco raccoglie. «Oc-corre crescere di 20-25mila abitanti perché tra15 anni a Bologna avre-mo tutti superato i 60 an-ni». Nel dialogo tra IvanoDionigi e Virginio Merola,ieri allo Stabat Mater, pro-mosso dall’ex sindacoWalter Vitali con il Labo-ratorio urbano, sono i gio-vani uno dei nodi centrali.«La città va aiutata a nonconfondere gli 83 milastudenti con i maleducatie i vandali di turno, il pro-blema c’è per chi non dor-me alla notte», ammette ilrettore. Ma il suo è un ri-chiamo a non diventare lacittà più vecchia del mon-do, e così «sarebbe sen-za l’università».

«La città — ha insistitoDionigi — crei le condi-zioni di vita perché i mi-gliori restino e le aziendeabbiano il coraggio diprenderli». Sull’acco-glienza agli studenti Me-rola pensa a spazi per igiovani nelle periferie e al-la riqualificazione delcentro storico.

(il. ve.)

LE CREPE E LE GALLERIE

In alto, un abitante della frazione diRipoli mostra la sua abitazione

danneggiata dalla frana. A fianco,i lavori alla variante di valico

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Unità

Unita' Bologna 05-NOV-2011

da pag. 16Direttore: Claudio Sardo

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

BOLOGNA - Unità

Unita' Bologna 06-NOV-2011

da pag. 11Direttore: Claudio Sardo

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

FORLI’ CESENA - Corriere

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

FORLI’ CESENA - Carlino

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

PARMA - Gazzetta

DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011 11CRONACA

FURTO IL BLITZ L'ALTRA NOTTE: BOTTINO DA SETTANTAMILA EURO

Ladri a casaLucarelli: sparitedue MercedesIl difensore crociato: «Sono uscito per andareall'allenamento e le auto non erano più in cortile»

Laura Frugoni

II Il sabato mattina è cominciatostorto per Alessandro Lucarelli,e non c'entra il pensiero dellasfida con la Lazio all'Olimpico enemmeno il tempo cattivo.

«Sono uscito di casa alle novee mezza per andare ad allena-mento - racconta il difensore delParma nell'inconfondibile ac-cento livornese - e l'ho scoperto lì:erano sparite le mie due auto».

Ebbene sì: qualcuno nellanotte s'era intrufolato nel cortiledella grande villa liberty di vialedelle Rimembranze dove il gio-catore abita insieme a moglie efigli: sono usciti al volante dellasua Mercedes Classe Gl nera e diquella della moglie, MercedesClasse A bianca.

Bottino sostanzioso anche se,come annota lo stesso Lucarelli,non erano auto nuovissime. LaClasse Gl è un Suv di lusso dasette posti lungo cinque metri,«se vai a comprarlo nuovo costasui novantamila euro, il mio ave-va tre anni. Diciamo che tra l'unae l'altra settantamila ci vengonofuori».

Lucarelli e famiglia occupanoil piano terra della villa, che staproprio all'angolo con viale Sol-

ferino. L'altra notte erano tutti incasa: «Ero rientrato verso mez-zanotte e sono andato a dormire.Non abbiamo sentito strani ru-mori, nemmeno quello di unmotore che si accende».

Le due auto erano parcheg-giate nella porzione di cortile auso esclusivo del difensore cro-ciato, l'ingresso dà su viale delleRimembranze. «Sicuramente iladri hanno scavalcato il cancel-lo, che questa mattina ho trovatochiuso». I predatori non hannodovuto darsi molto da fare nean-che per uscire motorizzati dalcortile. Il cancello l'hanno aper-to senza sforzo: il telecomandoera sulla macchina di Lucarelli.

Sicuramente si sono «accon-tentati» delle due Mercedes,senza cercare di entrare in casa:le finestre non avevano nessunsegno di forzatura, e d'altra partesia il Suv che la monovolume sivedevano bene dalla strada. Erasu quelle che volevano mettere lemani. Furto su commissione,probabilmente: debitamentepreparato.

Qualche istante per ripren-dersi dalla brutta sorpresa, poi ilgiocatore ha avvertito Alessan-dro Melli, team manager del Par-ma, e insieme sono andati dritti

in questura a fare denuncia. L'in-dagine è passata agli uomini del-la Squadra mobile, sezione furtie rapine. Qualcosa in mano han-no già, visto che la villa è protettadalla videosorveglianza, un cir-cuito di diverse telecamere checopre l'intera area.

Sul fronte furti Parma vive unperiodaccio, pure Lucarelli que-sto lo sa bene. «Ma onestamentenon pensavo mi potesse capitareuna cosa del genere. E' il terzoanno che vivo in quella casa equesta non è certo una zona iso-lata». Se aggiungi il fatto che ilBarino è proprio lì davanti e ilvenerdì è la sera preferita dainottambuli, un blitz del generepare abbastanza temerario. Pos-sibile che nessuno si sia accortodi nulla? «Magari sono arrivatipoco dopo la mezzanotte - az-zarda un'ipotesi il gialloblù - eproprio la confusione e il via vaidi gente li ha favoriti. Nessunoha fatto caso a loro».

Di riavere indietro ciò che èsuo ci spera poco. «E' difficile,probabilmente hanno avuto tut-ta la notte a disposizione. Se so-no stati degli zingari magari leritrovano. Ma se erano profes-sionisti, hanno già preso il lar-go...». �

Colpo La casa in viale delle Rimembranze dove abita il calciatore del Parma Alessandro Lucarelli. Le due vetture erano nel cortile.

Bertoli della Destra

«Furti raddoppiati, intervenga il Comitato per la sicurezza»

TAGLI LA COORDINATRICE PAOLA ZILLI

Sos carta in questuraL'Idv: «Inaccettabile»

«Il Governo ha tagliatocirca 3 miliardi di euroin tre anni al compartosicurezza e difesa»II Arrivano anche le reazioni inmerito alla nuova emergenza se-gnalata dai sindacati di polizia:«emergenza carta», come abbia-mo raccontato ieri sulla Gazzet-ta. Finite le scorte di fogli bianchiper gli atti, le denunce, le no-tifiche e le fotocopie. Una po-lemica scoppiata subito dopoche s'era spenta quella del ga-solio (finalmente arrivati 4000

litri di scorta) e chissà cosa man-cherà domani.

«Purtroppo non ci giungenuovo questo allarme lanciatodai sindacati Siulp e Coisp, il Go-verno Berlusconi ha tagliato cir-ca tre miliardi di euro in tre annial comparto Sicurezza e Difesa.In televisione sbandierano ope-razioni inesistenti messe in attoper incentivare la sicurezza deicittadini, nei palazzi di governotagliano e non permettono allaquestura di avere nemmeno lacarta o le volanti disponibili» .

Così Paola Zilli, coordinatriceprovinciale dell'Italia dei Valori,in merito all'allarme lanciato dai

sindacati Siulp e Coisp sulla finedelle scorte di carta in questura.

«È a dir poco inaccettabile eindegno - continua la segretaria -che in un Paese che si dice mo-derno la questura sia costretta autilizzare il retro di documentiprivi di dati sensibili per man-canza di altro materiale. Il cen-trodestra ed il Governo sono riu-sciti nell'intento di precarizzarequalsiasi comparto sociale e la-vorativo, provocando così ungrave deficit di sicurezza e dicontrollo».

«Purtroppo - conclude PaolaZilli - il comportamento noncambia neanche a livello locale,se compiono propaganda ed il-lusione di sicurezza a Roma, an-che il Pdl locale e l'ex giunta nonsono stati in grado di fare nien-t'altro che mera propagandad'immagine in tema di sicurez-za, vedi i quattro gabbiotti apertidue ore al mattino e due al po-meriggio, costati ben centomilaeuro». �

�� I dati di ottobre erano dagrattarsi in testa: raddoppiati ifurti in appartamento, passatida 52 a 111. Novembre è appenacominciato ma a giudicare dallecronache di questi giorni non èche vada meglio.

«Sarebbe opportuno - rilan-cia Mario Bertoli, segretarioprovinciale della Destra - che ilprefetto di Parma convocasseimmediatamente un comitatoper l’ordine e la sicurezza».

Secondo Bertoli, «maggioricontrolli e passaggi di pattugliee interrogatori stringenti sui so-spettati rappresenterebbero un

valido deterrente e soprattuttouna garanzia di sicurezza per icittadini che si vedono spiati eviolati nei loro movimenti e ora-ri. L’accesso dei malviventiall’interno degli appartamentiavviene attraverso lo smontag-gio delle serrature o chiavi pas-separtout. Segni sulle porte onastri sulle maniglie delle abi-tazioni sono tutti simboli iden-tificativi prima dei furti, un lin-guaggio sommerso riservato aisoli addetti ai lavori che nonpuò essere sottovalutato inquanto primo campanello di al-larme».

«Bisogna contrastare subitoe con fermezza questa vera epropria associazione a delin-quere che utilizza la metodolo-gia del palo ben vestito che at-tende in strada e due ladri chesvaligiano case in tempi da re-cord». Invoca pene più severe,Bertoli. E conclude: «E' ovvioche se la polizia potesse mo-nitorare in modo capillare il ter-ritorio e se avesse a disposizio-ne più mezzi e uomini che il Go-verno Berlusconi ha incredibil-mente "tagliato", la sicurezzanon starebbe diventando incre-dibilmente un "accessorio"».

Domani.Proclamato dall'Unione sindacale di base

Sciopero:bus a rischio�� Autobus a rischio nellagiornata di domani, per losciopero di 24 ore proclamatodall'Unione sindacale di base.La Tep, nel dare notizia del-l'agitazione, ricorda che «i pre-cedenti scioperi proclamati daquesta sigla hanno avuto bas-se percentuali di adesione».Saranno garantiti i servizi es-senziali: per servizio urbano,prontobus urbano, happy buse servizi speciali, le corse inpartenza dai capolinea dalle5.30 alle 8.30 e dalle 12.10 alle14.40; per servizio extraurbanoe prontobus extraurbano, lecorse in partenza dai capoli-nea dalle 5.30 alle 8.45 e dalle12.10 alle 14.55.

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PARMA - Gazzetta

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 201110 CRONACACRONACA

Gian Luca Zurlini

II I conti tornano: almeno perquanto riguarda il denaro dispo-nibile nelle casse del comune diParma. Il saldo positivo dei fondidisponibili per l'ente al 19 ottobrescorso è di poco più di 55 milionidi euro, esattamente la cifra chepiù volte era stata indicata dall'exassessore al Bilancio GianlucaBroglia.

Cancellieri soddisfattaL'occasione della verifica straor-

dinaria della cassa (un atto dovutoper legge quando ci sono dei cambi«di compagine» alla guida di uncomune o di una provincia) è stataanche quella in cui, per la primavolta da quando si è insediata il 20ottobre scorso, Anna Maria Can-cellieri, commissario prefettizio delcomune, ha rilasciato un commen-to ufficiale: «E' un buon punto dipartenza, se si considera che l'au-tunno risulta essere uno dei periodipeggiori dell'anno in termini di cas-sa», ha detto il commissario in un

comunicato ufficiale. Un giudizioche rappresenta sicuramente unpunto fermo della sua azione che siè per prima cosa focalizzata pro-prio sullo stato dei conti del Co-mune e delle sue partecipate. E pro-prio su questo fronte, a differenzadi quanto avvenuto per l'ente, sem-bra siano emerse alcune criticità,con particolare riguarda a Parmainfrastrutture, società «dedicata»alle manutenzioni che sembrereb-be avere forti problemi di liquiditàe per questo avrebbe bloccato buo-na parte dei lavori che aveva in ca-lendario in questo periodo.

L'incontro con l'ex sindacoLa verifica di cassa è stata com-

piuta dalla Cancellieri ieri mattinaassieme all'ex sindaco Pietro Vi-gnali, al segretario e direttore ge-nerale Michele Pinzuti e al respon-sabile del settore finanziario delComune Cristiano Annovi (unodei dirigenti a tempo determinatoriconfermato per ora solo per unmese), cui si è aggiunta la respon-sabile del servizio di tesoreria di

Municipio Qui sopra, da sinistra il segretario Pinzuti, l'ex sindaco Vignali e il commissario Cancellieri

Ieri pomeriggio

Incontro con il presidente del Parma�� Dopo la mattinata dedicataalla verifica di cassa, nel po-meriggio del commissario Can-cellieri è stato dedicato soprat-tutto ad incontri con il perso-nale interno.

C'è però stato un intermezzo«sportivo»: ieri infatti in Muni-cipio la Cancellieri ha ricevuto ilpresidente del Parma calcio

POPOLO DELLA LIBERTA' IN VISTA DEL CONGRESSO DEL PARTITO PARLA IL COORDINATORE PROVINCIALE

Villani: «Non mi ricandido:largo alla nuova classe dirigente»«Ci sono personecapaci e di qualità:il mio ruolo elettivosarà un supporto»II «Non mi ricandido alla caricadi coordinatore provinciale delPdl». Parola di Luigi GiuseppeVillani. Che in vista del congres-so provinciale del partito ag-giunge: «Ci sono tante personeche hanno qualità, voglia e ca-pacità per essere coinvolte, an-che persone che hanno operatoin un ambito amministrativo,prima in nome e per conto diForza Italia e poi del Pdl e cheoggi possono impegnarsi a livel-lo di partito assumendosi quelleresponsabilità su temi concretiche riguardano la città e la pro-vincia».

Non vuole sentire parlare dipossibili nomi per la sua succes-sione. «C'è una classe dirigentenuova che ha tutte le capacità perassumere un ruolo guida - ag-giunge Villani - è arrivato il loromomento. Dunque io non mi ri-candido: L'Ho già detto ufficial-

mente al coordinamento provin-ciale del partito e ai vertici na-zionali con cui ho avuto modo diinterloquire. Del resto ho fatto ilcommissario per tre anni a Bo-logna nell'era Guazzaloca, poi hogestito localmente in il partitoanche durante la fase commis-sariamento e poi il coordinatoredel Pdl quando è nato. Natural-

mente ho ruolo elettivo impor-tante (consigliere regionale ap-punto, ndr) che sarà giocato asupporto di chi vorrà partecipa-re questo grande movimento po-polare che Berlusconi ci lasceràin eredità: voglio guardare ancheal dopo. Adesso si apre una gran-de stagione con una prospettivapiù lunga: la classe dirigente do-vrà essere scelta e non più coop-tata, servirà più partecipazione edemocrazia: una fase alla qualeaderisco convintamente».

Da tempo si parla di sfida in-terna: L'ex assessore Paolo Zoni eil consigliere provinciale SimoneOrlandini contro Villani, il viceMassimo Moine e l'ex vicesinda-co Paolo Buzzi. «Personalmente -conclude Villani - auspico che ilnuovo coordinatore provincialeabbia un largo consenso, ancheperchè dovrà affrontare una sta-gione di cambiamenti non facili.Se la fase precongressuale avver-rà sulle opzioni politiche e non suquestioni personali, che in poli-tica sono deleterie perché non tifanno mai guardare la realtà del-le cose, questo mio auspicio sipotrà verificare». �

Coordinatore Luigi Villani.

Banca Monte Roberta Gennari.All'incontro hanno partecipatoanche i tre revisori dei conti (unicoorgano non decaduto con le di-missioni di Vignali), il presidenteVincenzo Piazza e i suoi colleghiPier Luigi Pernis e Marco Giorgi.

I conti al 19 ottobreIn base all'analisi fatta è emerso

che in cassa sono disponibili 52 mi-lioni e 139 mila euro (12 in meno dei64 presenti all'inizio del 2011), cuivanno aggiunti, per la liquiditàcomplessiva, altri 2 milioni e 993mila euro investiti in polizze chesono smobilizzabili in tempi brevi arichiesta. Oltre a questi, che in sol-doni sono i fondi di cui il comune diParma può disporre immediata-mente, ci sono anche valori nonmonetari. Il grosso è rappresentatodai 139 milioni di fidejussioni ban-carie a garanzia di obbligazioni deiprivati verso il Comune, di cui 99depositate in Banca Monte nellatesoreria comunale e il restante di-rettamente ai servizi finanziari. Aquesti si aggiungono 57 milioni emezzo per diritto di usufrutto delleazioni Iren e oltre 94 milioni di va-lori in proprietà di cui ben 91 sonoperò costituiti da azioni e obbliga-zioni o quote di partecipazione asocietà varie. Di queste, la «fetta»più consistente sono i 35 milioniper Stt holding e i 15 per Smtp (so-cietà per la mobilità e il trasportopubblico), che però non compor-tano emissioni di titoli. E' invece di13 milioni il valore delle azioni diParma infrastrutture e di quasi 7milioni della Fiera. A titolo di cu-riosità, va poi segnalato che in te-soreria sono poi depositate ancheben 339 medaglie in oro e argento,di cui ben 300 sono in oro «delvalore nominale di 100 mila lireItalgel». Il prossimo passo del com-missario sarà ora la verifica per ca-pire quanti di questi fondi possonoessere utilizzati e quanti sono vin-colati dal patto di stabilità.�

La lettera contro il premier

I «ribelli» non fanno proseliti:«Iniziativa legata a personalismi»�� I cosiddetti ribelli, a Parma,non fanno proseliti. Almeno nontra i vertici e le cariche elettivedel partito. Nessun si accoda aquel testo firmato, tra gli altridalla deputata emiliana IsabellaBertolini - da sempre una dellesostenitrici più accese di SilvioBerlusconi - in cui si chiede alpremier un nuovo esecutivo euna diversa fase politica.

Il pollice verso è trasversale atutte le correnti del partito. Ilcoordinatore provinciale LuigiVillani dichiara che «sono statisollevati problemi politici, ma as-solutamente affrontabili. La let-tera di intenti del premier alla Ueè stata positivamente accolta:Berlusconi deve andare avantiper portare a termine ciò che èstato accettato a livello europeo.Noto che nel Pd e nel centrosi-nistra tale lettera ha scatenata le

solite incongruenza». Per il vicecoordinatore Massimo Moine«siamo di fronte ad un fermentodi interesse personale: le sedicongressuali saranno il postoadatto per confrontarsi. Le presedi posizione in ordine sparso divari parlamentari non mi fa maiuna buona impressione». La pen-sa così anche Simone Orlandini,consigliere provinciale: «A frontedi sei parlamentari che scrivonouna simile lettera ce ne sonocentinaia che lavorano seriamen-te per il bene del Paese. In que-sta iniziativa noto che c'è moltasmania di farsi vedere». E' lostesso commento dell'ex asses-sore comunale Paolo Zoni: «Unainiziativa di questo tipo non puòpartire da uno sparuto gruppo diparlamentari: probabilmentequeste persone hanno problemicongressuali nelle loro realtà».

55 milioniSoldi in cassaE' di oltre 55 milioni di eurola cifra dei fondi che sononelle casse del Comune eche teoricamente sonoutilizzabili da subito, pattodi stabilità permettendo

91 milioniValore quote azioniE' di 91 milioni il valorecomplessivo delle quotedelle azioni e obbligazioniche il comune detiene avario titolo in societàpartecipate e controllate. Laquota maggiore è data dai35 milioni per Stt holding

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PoliticaInBreveVILLANI

«Regione, il Governoonora gli impegni»�� «Il Governo ha responsa-bilmente onorato gli impegnipresi con la Regione Emi-lia-Romagna e, nonostante lacontingenza sfavorevole per iconti pubblici, ha stanziato lerisorse del Fondo per lo svi-luppo e la coesione destinatealla realizzazione del Pro-gramma attuativo regionale2007-2013 della nostra Regio-ne, che ammontano a 241,28milioni di euro» dichiaraLuigi Giuseppe Villani, pre-sidente del Gruppo assem-bleare del Pdl in Regione.«Ora è compito della Regio-ne dimostrare di saper im-piegare le risorse con effica-cia e rapidità. Ad esempioper completare e implemen-tare dotazioni infrastrutturalistrategiche per il territorio,in particolare quello dellamontagna, da sempre trascu-rato dalla Giunta Errani. Èinfine spiacevole vedere co-me il governatore Errani silasci andare a polemichestrumentali, evocando inesi-stenti ritardi nello stanzia-mento dei fondi. Esse sonoutili solo per tentare di na-scondere le inefficienze delleGiunte regionali da lui pre-siedute».

INCONTRO

L'Italia dei Valorial circolo Toscanini�� L'Italia dei Valori di Par-ma, in vista delle elezioniamministrative che si terran-no questa primavera, incon-trerà i cittadini oggi alle 19,nel Circolo Arci Arturo To-scanini in via Emilia ovest22/a (in zona Crocetta). Mo-derato da Mario Brandini,membro dell'Italia dei valori,questo incontro nel quartie-re Golese intende proseguireil percorso intrapreso in ot-tobre nell'Oltretorrente. «Lanostra intenzione - spieganoi responsabili locali dell'Idv -è incontrare i cittadini diParma in ogni quartiere, po-nendoci in ascolto, per re-cepire idee, proposte, richie-ste e lamentele dei residentie di chi vive il quartiere e lacittà ogni giorno». «Parmaha bisogno di un forte cam-biamento - interviene PaolaZilli, coordinatrice provincia-le dell'Italia dei Valori - co-minciare incontrando la cit-tadinanza, ponendosi inascolto di eventuali richieste,proposte e lamentele per ilproprio quartiere e per lapropria città, è il primo pas-so verso una rinnovamentopolitico e culturale di tuttaParma».

Tommaso Ghirardi, che era ac-compagnato dal responsabiledelle relazioni esterne della so-cietà Mirco Levati. Nel corsodell'incontro, durato alcuni mi-nuti, il commissario ha chiestonotizie al presidente crociatosullo stato dello stadio Tardini(che è di proprietà comunale) egli ha formulato gli auguri per

la stagione che è in corso disvolgimento, non escludendoneppure una sua possibile pre-senza allo stadio in una delleprossime gare interne del Par-ma. Ghirardi, da parte propria,ha manifestato la massima di-sponibilità del club a collabo-rare in ogni modo con il Co-mune.

MUNICIPIO IERI MATTINA INCONTRO CON VIGNALI E I TECNICI

Casse comunalisono 55 i milionidi saldo disponibileI risultati della verifica straordinariacondotta dal commissario Cancellieri

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

PARMA - Gazzetta

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 20118 CRONACA

POLEMICA FIGLIA DEL MAGISTRATO AVVOCATO: INFONDATA L'INTERROGAZIONE DEL SENATORE BERSELLI

«Nessuna incompatibilità»:il Csm archivia il caso LaguardiaIl Consiglio conferma la correttezza del procuratore della Repubblica

II Il procuratore della RepubblicaGerardo Laguardia «è pienamen-te compatibile con la sede che ri-copre». Lo ha deliberato all’una -nimità, in seduta pubblica plena-ria, il Csm, «conformemente allaproposta di archiviazione dellaprima Commissione, competentein materia». Lo ha reso noto ilpresidente della Giunta distret-tuale dell’Anm Emilia-Romagna,Pier Luigi Di Bari, ricordando che«era stato lo stesso magistrato asegnalare tempestivamente per levalutazioni del caso, come previ-sto dalle norme di ordinamentogiudiziario, la situazione relativaallo svolgimento delle sue funzio-ni all’ufficio giudiziario penale dalui diretto a Parma e all’eserciziodella professione di avvocato, incampo esclusivamente civile, del-la figlia». Proprio quest’ultimoaspetto aveva indotto il senatorePdl Filippo Berselli, presidentedella Commissione Giustizia, apresentare un’interrogazioneparlamentare al ministro dellaGiustizia Francesco Nitto Palma,chiedendo un’ispezione alla Pro-cura e quindi un procedimentodisciplinare al Csm per accertare«l'incompatibilità di sede» di La-guardia. «La decisione del Csm –rileva l’Anm – è in linea con lalegge e con i precedenti in ma-

teria, che di norma escludono in-terferenze laddove i campi di ri-spettiva attività dei soggetti in-teressati siano ben distinti. Si con-ferma l’infondatezza dei contenu-ti dell’interrogazione al ministropresentata sul tema dal sen.Ber-selli. Una non difficile verificapresso il Csm sullo stato avanzatodelle pratica avrebbe dissolto noni dubbi, ma le certezze manife-state nell’interrogazione sullamancanza di correttezza deonto-logica del magistrato». Secondol’Anm, inoltre, «la tesi formulatain due precedenti interrogazioni,citate in quest’ultima, della pre-sunta faziosità del lavoro dellaProcura di Parma in materia direati contro la Pubblica Ammi-nistrazione ne esce indebolita».Tre settimane fa Berselli aveva giàchiesto un’ispezione alla Procuraparmigiana: aveva criticato La-guardia e il pm Paola Dal Monte eaveva parlato di «gravissima e cla-morosa fuga di notizie» sulle in-chieste Green Money ed Easy Mo-ney. Il parlamentare aveva la-mentato inoltre un’attività dellaProcura soprattutto nei confrontidell’ex Amministrazione comu-nale di centrodestra. A chi gli chie-deva un commento Laguardia harisposto con una frase: «Si com-menta da sola».�

Gerardo Laguardia Il procuratore della Repubblica

Zilli (Idv)

«Neutralizzata e smentita l'operazione di Berselli»�� «L'ennesimo folle tentativodi strumentalizzazione da partedel senatore Pdl Berselli non so-lo dell'articolo 18 dell'ordina-mento giudiziario, ma anche esoprattutto dell'operato dellaProcura di Parma, è stato neu-tralizzato e smentito categori-camente dal Csm. Come vole-vasi dimostrare. Sembrerebbeessere questa la frase che rac-

chiude perfettamente quantoaccaduto nelle ultime settimanee che conferma quanto da noiespresso e ribadito più volte».Così Paola Zilli, coordinatriceprovinciale dell'Italia dei Valoridi Parma, commenta la decisio-ne presa all'unanimità da partedel Csm di archiviare la pratica.

«Noi dell'Italia dei Valori -continua la Zilli - abbiamo so-

stenuto l'operato del procurato-re quando poche settimane fasubì il primo di una serie di at-tacchi strumentali ed insensatida parte del senatore berlusco-niano. Berselli ha tentato di gio-care l'ultima carta dell'incom-patibilità, scordandosi però cheera stato lo stesso Laguardia asollevare la questione il 3 Marzo2011».

PROCESSO UNA CONDANNA, PENA CONDONATA

Rissa fra tifosidopo Parma-Cska:sei russi assoltiII Sei assoluzioni e una condan-na per gli scontri tra tifosi du-rante la partita di coppa UefaParma - Cska Mosca del 2005.Condannato - a un anno, ma lapena è stata condonata per l'in-dulto - solo il tifoso russo accu-sato di resistenza e lesioni a pub-blico ufficiale, assolti i suoi seiconnazionali accusati di avermenato tre tifosi parmigiani.

I sei imputati sono stati «sal-vati» dalle testimonianze dellevittime che, a distanza di tantianni e considerando la difficoltàdi dare un volto a quelle furie cheli avevano aggrediti, secondo ilgiudice non hanno saputo ricor-dare con precisione chi, fra gliimputati, li aveva aggrediti.

Sono trascorsi sei anni e mez-zo, ma qualcuno forse ricorderàquello che accadde più di un’oradopo il fischio finale di Par-ma-Cska Mosca, andata della se-mifinale di Coppa Uefa. Era lasera del 28 aprile del 2005. Unadecina di tifosi del Cska, che fa-cevano parte di un gruppetto diventi, in preda ai fumi dell’alcolaveva aggredito senza alcun mo-tivo alcuni giovani parmigiani(«colpevoli» solo di indossareuna sciarpa gialloblù) nei vialiadiacenti il Tardini un'ora emezza dopo la fine del match,conclusosi - per la cronaca - 0 a 0.Ebbene ieri i sette imputati chedovevano rispondere di rissa elesioni personali (uno anche di

resistenza e lesioni a pubblicoufficiale) sono stati processati intribunale. I russi erano stati ar-restati dalle forze dell'ordine e,dopo quattro notti in via Burla,bastate per smaltire la sborniache li aveva trasformati in de-linquenti capaci di accanirsicontro chiunque indossasse unasciarpa gialloblù, erano stati in-terrogati per la convalida dell'ar-resto. Ma all'epoca dei fatti nien-te processo per direttissima neiconfronti dei sette tifosi russi fi-niti in manette dopo il violentopestaggio di alcuni supporterparmigiani nella zona del Tar-dini. Il gip Giuseppe Coscioni siera recato nel carcere di via Bur-la per convalidare l'arresto deisette teppisti moscoviti, ma ave-va anche disposto per tutti lascarcerazione, con il divieto diassistere a manifestazioni spor-tive in Italia per tre anni.

Era stato inoltre deciso che ilprocesso sarebbe stato celebratoper via ordinaria e presumibil-mente in contumacia, in quantoi sette erano già stati giudicatiliberi di rientrare in patria. DaMilano era arrivato, per cono-scere la sorte di suoi connazio-nali, il viceconsole russo in ItaliaAlexandro Paklin, oltre a unatroupe della televisione di statodi Mosca. E ieri a distanza di tan-ti il verdetto: un'unica condannae per di più condonata grazie al-l'indulto. �

CSM IL GIUDICE PARMIGIANO NOMINATO AL VERTICE DEL TRIBUNALE EMILIANO DOPO SEI ANNI IN CASSAZIONE

Zanichelli presidente a ModenaSi è occupato del cracParmalat, del delittoMazza e dellatangentopoli parmigianaII Un magistrato parmigiano«promosso» dalla Corte di cas-sazione al vertice del tribunale diModena. Torna in Emilia Vitto-rio Zanichelli, dopo sei anni emezzo trascorsi a Roma dove eraapprodato, nel 2005, con l'inca-rico di consigliere della Corte su-prema.

Il Csm lo ha infatti nominatopresidente del tribunale di Mo-dena.

Zanichelli, 63 anni, parmigia-no, in precedenza aveva svolto lasua carriera a Parma dove, inventidue anni anni, aveva rico-prendo diversi importanti inca-richi.

Liceo al Romagnosi, laurea inGiurisprudenza nel nostro ate-neo, grande sportivo, campione

italiano juniores di pallavolo ingioventù, campione provincialedi tennis, vanta nel suo curri-culum altre attività legate almondo sportivo: membro dellacorte federale d'appello della fe-derazione rugby e presidentedella commissione carte federa-li. Zanichelli, dopo sei anni e

mezzo a Roma, aveva presentatodomanda per il palazzo di giu-stizia emiliano. Ed ora il Csm haemesso il verdetto. Per l'ambitoposto sono arrivate numerosedomande. E grazie alle carte cheha potuto mettere sul tavolo - lacarriera e i titoli - Zanichelli èriuscito a entrare a far parte dei

Vittorio Zanichelli Nuovo presidente del Tribunale di Modena.

prescelti e poi a ottenere il nuovoprestigioso incarico di presiden-te di tribunale. Va sottolineatoche in passato per diventare con-sigliere di cassazione, Zanichelliaveva rinunciato al posto di pre-sidente del tribunale di Cremaper il quale era stato propostodallo stesso Csm.

Il nome di Zanichelli, in città,è strettamente legato al crac Par-malat: una delle sue ultime «fa-tiche» nelle vesti di giudice de-legato ai fallimenti ha riguarda-to proprio la gestione delle so-cietà del gruppo con l'ammissio-ne alla legge Marzano e la di-chiarazione dello stato di insol-venza. Pur essendo giunto allafine del suo mandato (un giudicefallimentare non può restare incarica oltre dieci anni) a Zani-chelli, proprio in virtù della suaspecializzazione nella delicata eintricata materia, era stata con-cessa una proroga di alcuni mesiper il caso Parmalat.

Nel corso della sua ventenna-

le attività nel nostro tribunale,Zanichelli - che divenne titolaredell'Ufficio istruzione nel set-tembre dell'83 a trentasei annidopo essere stato pretore e giu-dice a Piacenza - si è occupato dimolti fatti di cronaca nera chehanno fatto storia. Come giudiceistruttore il suo nome è legatoalle indagini sul delitto di CarloMazza, allo «scandalo dei petro-li», al delitto del Federale. Quan-do nell''89, con la riforma, è stataistituita la figura del gip (primache venisse sdoppiato con ilgup), si è occupato della cosid-detta tangentopoli parmigiana,di cui si ricorda ancora la sen-tenza sul procedimento relativoalla Tangenziale sud. Nel '94 èpassato ai fallimenti, prendendoin mano una situazione non fa-cile (c'era da poco stata «falli-mentopoli») e riuscendo a fardrasticamente calare - anchegrazie all'uso dello strumentodel concordato - il numero deicrac dichiarati.�

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NotizieInBreveMOTTA (PD)

«Statuto imprese?Un successo»�� «Il gruppo del Partito De-mocratico ha votato convinta-mente alla Camera a favoredell’approvazione dello Statutodelle Imprese, avendovi contri-buito in modo determinantecon una propria proposta dilegge a prima firma del Segre-tario Bersani». Lo sostiene ildeputato Carmen Motta del Pd.«L’approvazione dello Statutodimostra l’attenzione del Parla-mento per i problemi delle pic-cole e medie imprese e degli ar-tigiani che stanno affrontando legrandi difficoltà dovute alla crisieconomica. Il voto conferma cheil Parlamento può dare risposteal Paese con un confronto co-struttivo se il Governo non im-pone ostacoli con i ripetuti enumerosi voti di fiducia».

ASSOLTA UNA DONNA

Furto di magliette,2 mesi a uruguaiano�� Erano accusati di essersi ri-fatti il guardaroba (in realtàavevano preso di mira quattromagliette di Versace, valore380 euro) spacciandosi pernormali clienti. Due uruguaia-ni, un uomo e una donna, 39anni lui, 33 lei, sono stati pro-cessati ieri mattina in tribu-nale - giudice era Eliana Ge-novese - per furto. Secondol'accusa che li ha fatti finiredavanti al magistrato, i dueavevano fatto in modo di di-strarre i titolari di una bou-tique del centro ed erano riu-sciti a rubare le magliette«griffate». Al termine del pro-cesso l'uomo è stato condan-nato a due mesi, mentre lapresunta complice è stata as-solta.

LEGA NORD

Corradi: «Abolirele quote latte»�� «Nei prossimi dieci anni ladomanda di latte aumenteràdel 30 %, la Regione si facciaparte diligente per la revocadel regime delle quote-latte»Il consigliere regionale dellaLega Nord, Roberto Corradi, hapresentato un’interrogazionecon la quale, dopo aver ripor-tato i dati pubblicati da ungruppo di ricercatori di Nomi-sma in ordine alle previsioni dicrescita della domanda mon-diale di latte, ha chiesto allaGiunta di farsi parte attiva perchiedere la revoca del regimedelle “quote-latte” in sede diriforma della PAC (PoliticaAgricola Comune). « Occorrerimuovere quanto prima le“quote” che limitano la produ-zione di latte».

Festa.Le celebrazioni

Giornata delle Forze armate�� Oggi, per la Festa dell’Unità nazionale e Giornata delle Forzearmate, il prefetto Luigi Viana e il Comitato per le celebrazionidel 93° anniversario della vittoria hanno organizzato una serie diiniziative, con Provincia e Comune. In piazza Duomo alle 9,45,schieramento delle rappresentanze delle Forze armate e deiCorpi armati dello Stato con bandiere e labari delle associazionicombattentistiche e d’armi. Alle 9,55, onori a gonfaloni e au-torità. Alle 10,05 alzabandiera. Alle 10,15 gli interventi del pre-sidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli, e del rappresen-tante del Comitato militare regionale. Presente anche il com-missario straordinario del Comune, Anna Maria Cancellieri.Quindi il corteo per la deposizione delle corone ai monumenti aiCaduti, al Partigiano e alla Vittoria. Alle 17, l’ammaina bandiera.

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

PIACENZA - Giornale

Corriere Padano

43 novembre 2011

ATTUALITÀ POLITICA

Verso il 2012 - Paparo, Putzu, Mazzoni e Salice tra i possibili candidati pidiellini

Comunali, il Pdl corteggiama gli alleati nicchianoC’è maretta dopo la lettera indirizzata dal coordinatore provinciale Tommaso Fotialle forze del centrodestra: la Lega mostra i muscoli, l'Udc si fa blandire e il Fli si nega

Pd e Idv, tensione pre-elezioni:andranno alle urne separati?

(ma.pa.) Che i rapporti tra Partitodemocratico e Italia dei valori non fosserosempre distesi, questo era chiaro. Le accusedi "troppa moderazione" o "troppoestremismo" rivolte l'un l'altro eranoall'ordine del giorno. Ma che i "Vianello"della politica fossero in procinto di romperel'alleanza in vista delle Comunali, proprionon ce lo si aspettava.Le prime avvisaglie, infatti, si ebbero alla

presentazione del movimento civico"Piacenza che vorrei", progetto politico diUmberto Fantigrossi su cui i Dipietristisembrano aver messo il timbro.Poi, il forfait all'assemblea di coalizione

convocata dal Pd venerdì scorso ha, di fatto,chiarito molte cose: se in viale Risorgimentoper discutere delle alleanze si sonopresentati Rifondazione e Sinistra ecologiaè libertà, l'Idv- che per altro conta uncomponente nella giunta comunale- non hamandato rappresentati perché, comesostiene la segretario provinciale SabrinaFreda, "ero fuori città".Un'assenza indicativa che apre scenari

sulla prossima collocazione dell'Italia deivalori alle Comunali 2012.Sebbene nessun rappresentate dell'Idv lo

dichiari apertamente, il gioco dei Dipietristipotrebbe essere quello di esprimere osostenere il candidato che uscirà dalla civica"Piacenza che vorrei" e presentarloaddirittura al primo turno delleconsultazioni.Un'eventualità che potrebbe portare, a

detta dell'Idv, vantaggi al partito. Beneficiche vanno dalla visibilità che i Dipietristipossono ottenere in campagna elettorale,sino al maggior peso politico da mettere sul

tavolo del centrosinistra in caso di secondot u r n o.Perché, se al primo turno l'Idv potrebbe

cercare la volata solitaria- insieme, è chiaro,con la civica di Fantigrossi- in caso diballottaggio si potrebbe pensare ad unapparentamento con il centrosinistra.Presentando il conto e chiedendo spazio incaso di vittoria.Questa, quindi, la posizione ufficiosa

dell'Idv. Per quella ufficiale, invece, è lastessa Freda a dichiarare: "Oggi come ogginon ci sono ancora le condizioni per direquale sarà il nostro posizionamento- èl'opinione della segretaria- perché fino adora abbiamo sentito parlare solo dicandidati, nomi e regole per le primarie mamai di programmi". Quegli stessi programmiche per Freda rappresentano "l'assolutapriorità" visto che gli accordi si fanno "suic o n t e nu t i " .Insomma, per ora l'Idv si limita a scalciare

sotto le coperte sbuffando "che barba, chenoia" ma è evidente che "non si può darenulla per scontato".

MASSIMO PARADISO

Il Pdl chiama a raccolta la coalizio-ne, ma gli alleati frenano: la Legamostra i muscoli, l'Udc si fa corteg-giare e il Fli si nega.C'è maretta nel centrodestra do-

po la lettera indirizzata agli alleatie a firma del coordinatore provin-ciale del Pdl, Tommaso Foti, chespinge le forze politiche del centro-destra ad un incontro per la defini-zione delle strategie della prossi-ma campagna elettorale. E chevenga fatto al più presto.In vista delle Comunali 2012, in-

fatti, il centrosinistra, i movimenticivici ed il mondo dell'associazio-nismo si stanno già mobilitandoper rendere il più ampio possibile ildibattito attorno a chi dovrà succe-dere al sindaco Roberto Reggi allaguida della città. Nel centrodestra,invece, calma piatta. Un silenziomediatico, rotto solo dalla missivadella segreteria Pdl agli alleati,che lascia perplessi visto che è pro-prio il Popolo delle libertà ad averavuto dieci anni per organizzare la"presa" di palazzo Mercanti dopouna decade di centrosinistra al go-ve r n o.Per non dare quindi l'idea "di con-

siderare questa partita già persa",

come scrive Foti, il Pdl chiama araccolta gli alleati per sciogliere inodi attorno al perimetro delle al-leanze della coalizione da presen-tare agli elettori ed aprire un per-corso per individuare la personali-tà che verrà messa a portacolori delc e n t ro d e s t ra .Il messaggio di Foti non ha però

scaldato gli animi della coalizioneche ha risposto più con un borbot-tio che altro. E il primo a replicarealla missiva del coordinatore pro-vinciale è proprio la Lega, storicoalleato del Pdl: "E' un approcciosconclusionato", è stato il com-mento del segretario provincialedel Carroccio, Pietro Pisani, chenon ha nascosto il malumore verso

riunioni convocate per "parlare dinomi e non di programmi". "Siamoaperti al dialogo- sostiene Pisani-ma il tempo dei re è finito e noi nonsiamo sudditi del Pdl". Ergo, o siparla prima di tutto del program-ma o la Lega chiude l'asse con il P-dl.Una forzatura, è certo (anche per-

ché la Lega non avrebbe i numeriper correre da sola), ma è chiaroche il gioco del Carroccio è mostra-re i muscoli all'alleato debole, il P-dl appunto, che in questo momentosi trova in crisi nera di consensi.Tanto che è proprio il Pdl a non

precludere un possibile confrontocon Futuro e libertà: dopo aver de-finito i finiani piacentini dei "put-

tani", Foti cerca quindi di ammic-care a Fli per un "serio confrontoprogrammatico". Ma i finiani, chesecondo il Foti di tre mesi fa "eser-citano il mestiere più antico delmondo", hanno già risposto picchecon un no, grazie, "stiamo già lavo-rando al Terzo polo".Rimane quindi un grande punto

di domanda sul perimetro del cen-trodestra alle prossime elezioniche annovererà di certo Pdl e Lega,probabilmente una forza civica chenascerà ad hoc, lasciando però l'in-cognita Udc, corteggiata sia da de-stra che da sinistra.Per quanto riguarda invece i nomi

che il centrodestra può spenderealle elezioni, il caricatore del Pdl èpieno di proiettili: l'assessore pro-vinciale al Lavoro, Andrea Paparo,il più auspicato; i consiglieri comu-nali Carlo Mazzoni e Luigi Salicenel novero degli ambiziosi assiemecon il collega Filiberto Putzuil qua-le, più di aspirare alla carica di sin-daco, accarezza l'idea di sostituirelo stesso Foti in parlamento met-tendo sul tavolo del Pdl un carico divoti frutto di una campagna di visi-bilità che dura ormai da due anni.

Rottamatori

Reggi va da Renziper il Big Bang

(mp)Anche il sindaco Roberto Reggi a Firen-ze per il meeting politico organizzato dal "rot-tamatore" Matteo Renzi. Cinque minuti a di-sposizione per parlare del futuro del paese eReggi, che ha parlato anche in qualità di vice-presidente dell'Anci con delega alla Protezio-ne civile, ha lanciato un'idea che sarà ripresanel manifesto finale del Big Bang. "Ho affron-tato uno dei temi di estrema attualità- affer-ma il sindaco di Piacenza- quello del dissestoidrogeologico e dell'esigenza di puntare sullaprevenzione. Innanzitutto ho ribadito il con-cetto che il ministro dell'Economia dovrebbesmetterla di accanirsi sui comuni per fare cas-sa, visto che questi ultimi assorbono solo l'8per cento della spesa pubblica. Le risorse an-drebbero trovate altrove, introducendo unatassazione assai più mirata sulla rendita fi-nanziaria"."Poi ho spiegato come ci sia la necessità- pro-

segue Reggi- di migliorare l'operatività del si-stema di Protezione civile non tanto nelle si-tuazioni di emergenza, dove le cose già funzio-nano, quanto nella manutenzione ordinaria enella cura preventiva e quotidiana del territo-rio. Per questo fin da subito occorre reintro-durre il servizio civile per i giovani, con l'ob-bligatorietà per un anno. Per salvaguardare ilterritorio servono risorse economiche natu-ralmente, ma anche un'attenzione diffusa ecapillare, un attaccamento alla propria terrache viene dall'insieme di più energie, il volon-tariato e il servizio civile devono esserne par-te integrante". Tra gli accenni alle vicendepiacentine il welfare di comunità, che deve di-ventare welfare di vicinato e il bando di volon-tariato civico, come risposta alla crisi.

Sabrina Freda: “Non cisono ancora le condizioniper dire quale sarà ilnostro posizionamentoalle prossime comunali”

Nella foto il segretario provinciale dell’Italiadei Valori, Sabrina Freda

Da sinistra Tommaso Foti (Pdl)e Pietro Pisani (Lega Nord)

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

Via al bilancio di austerityScure sugli investimentiCalano da 16 a 5 milioni di euro. Giro di vite su manutenzionie contributi a circoli sociali, sodalizi culturali, società sportive■ «Un bilancio da economiadi guerra». Così Luigi Gazzoladefinisce la manovra economi-ca 2012 del Comune che ierimattina è stata licenziata dallagiunta: «Se di quello dell’annoscorso avevo parlato come di u-na fase di ricostruzione post bel-lica, adesso dico che la guerra èricominciata». Una metaforaforte, quella utilizzata dall’asses-sore al bilancio,che descrivetutta la diffi-coltà nel farquadrare cerchicontabili sem-pre più stretti.

Un primo da-to di cornice: laspesa correnteprevista nel2012 ammontaa 84,3 milioni dieuro (27 milioni per voci fissecome gli stipendi, 43 per altri co-sti rigidi quali appalti, fornituree contratti di servizio); nel bilan-cio 2011, così come uscito dal-l’ultimo assestamento, arriva a87 milioni. Siamo dunque inpresenza di un 3,1% in meno. Itagli ai trasferimenti decisi dalgoverno lo scorso anno, ricordaGazzola, sono stati di 3,2 milio-ni per il 2011, più altri 2,5 sulprossimo anno: «Fanno 5,7 mi-lioni, non sono bruscolini su unbilancio di 84 milioni, inevitabi-le che l’attività del Comune ne

risenta che significa penalizzarei servizi ai cittadini. Oltretuttobisogna aggiungere la contra-zione dei finanziamenti regio-nali anch’essi colpiti dalla scuregovernativa: il fondo per la fami-glia, per i non autosufficienti,per gli affitti; le riduzioni sonogeneralizzate. Fino in ultimo ab-biamo cercato di limare alla vir-gola per minimizzare l’impatto,

ma facendo isalti mortali, equalcosa verràsacrificato».

I contraccolpisono su tutti icapitoli di spe-sa. La cura di-magrante è inmedia del 3%.Così ad esem-pio nei servizisociali, dove si

è, sì, cercato di non arretrare ne-gli standard delle erogazioni,ma, se l’infanzia viene rispar-miata («La dotazione di postinegli asili non diminuisce, anzicresce»), non così per il capitolodell’assistenza («Ci saranno ri-duzioni»).

Ma nel welfare il giro di vite ri-guarderà principalmente unaserie di contributi a favore direaltà impegnate in specificheattività quali centri di aggrega-zione e circoli per anziani. Ana-logamente per i finanziamentialle scuole materne private e an-

che a società sportive e cultura-li, a enti di promozione turisti-ca. In totale sono 1,4 milioni dieuro che vengono tagliati. «I ser-vizi sociali in linea di massimanon sono ridotti, ma tutto ciòche ci gira intorno viene ridi-mensionato», ne parla Gazzola,«così come i contributi per l’af-fitto».

Sotto la scure la gestione del-l’ambiente, ossia le manuten-zioni di strade, marciapiedi, areeverdi. Per la viabilità, ad esem-pio, i fondi disponibili scendo-no (rispetto all’assestato 2011)da 6 a 5,1 milioni di euro (-15%).

Il colpo più pesante è sugli in-vestimenti, finiti nella morsa diun patto di stabilità sempre piùrigido («Ai 6,4 milioni di euro divincolo dello scorso anno, nel2012 se ne aggiungono altri 1,6per un totale di 8,2 milioni»). In-dicativa la sequenza negli anni:34 milioni erano gli investimen-ti nel 2008, 19 nel 2009, 20 nel2010, 16 nel 2011 (assestato), so-lo 5 i milioni nel 2012, circa unterzo dell’anno prima (-69%).

Saranno così distribuiti: 1 milio-ne per voci fisse come l’illumi-nazione, 1,5 destinati alle manu-tenzioni straordinarie di stradee marciapiedi, 600mila euro allamanutenzione delle scuole,300mila a quella degli edifici co-munali e 500mila del verde,200mila agli impianti sportivi,62.500 euro al restauro delle mu-ra farnesiane (progetto Arcus).

«E’ il minimo indispensabile»,commenta l’assessore osservan-do come, oltretutto, per coprirequesti investimenti si facciaconto su introiti - alienazioniper 850mila euro, oneri di urba-nizzazione per 4 milioni - chesono presunti e non accertati.

A contrarsi sono pure le entra-

te correnti: - 4 milioni di euro. Enon solo per il taglio ai trasferi-menti statali e regionali, ma an-che perché si prevede un gettitoIci inferiore di un milione. Il mo-tivo, spiega Gazzola, è la riclassi-ficazione catastale degli immo-bili, soprattutto sedi di attività e-conomiche, che i proprietari inmolti casi stanno cercando diottenere al fine di abbassare lafascia di pagamento dell’impo-sta.

Il bilancio licenziato ieri verràora esaminato dalle quattro Cir-coscrizioni per poi tornare ingiunta e approdare in consigliocomunale.

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

Bus gratis agli anziani,ridimensionamento in vistaTagliato di 100mila euro il contributo a Tempi, si conta di verificare l’effettivo utilizzo da parte degli over 65

Una seduta del consiglio comunale.In alto l’assessore al bilancio Luigi Gazzola

vo l’incentivo è di 350mila eu-ro all’anno. E in effetti, a quan-to risulta, nel bilancio licenzia-to ieri mattina dalla giunta lacifra stanziata a tal fine è infe-riore. Dovrebbe essere di250mila euro, segno che l’o-rientamento dell’amministra-zione verso un ridimensiona-mento della misura è concreto.

L’ipotesi più probabile è chesi cerchi di capire il reale uti-lizzo dei pullman da parte de-gli over 65, così da calcolare lacifra effettiva da versare, con-tando che sia inferiore ai350mila euro dell’attuale fi-nanziamento quantificato invia forfettaria. Il conteggio piùpreciso sarebbe reso possibilein virtù delle innovazioni cheSeta, la nuova società del tra-

■ Una decisione definitivanon c’è, ma sui bus gratis pergli ultra sessantacinquenni po-trebbe essere in arrivo se nonun taglio un ridimensiona-mento. Dell’argomento risultaessersi parlato alla riunione dimaggioranza tenutasi ieri po-meriggio per discutere del bi-lancio di previsione 2012.

Negli ultimi tempi dalla coa-lizione, oltreché dall’opposi-zione, più di una voce si è leva-ta per chiedere un ripensa-mento del provvedimento. Va-rato nel 2002 dalla prima giun-ta Reggi e confermato nelmandato in corso, il contribu-to per agevolare l’utilizzo deltrasporto pubblico da partedell’utenza più anziana vienegiudicato da alcuni un lussoche in tempi di crisi economi-ca e di casse degli enti localisempre più magre sarebbe be-ne eliminare.

L’esborso del Comune aTempi spa per rendere operati-

sporto pubblico locale natadall’aggregazione dalle azien-de dei bus di Piacenza, Reggioe Modena, si appresta a intro-

durre da gennaio, quando ini-zierà a essere operativa. Si trat-ta di tessere magnetiche asse-gnate agli utenti grazie alle

quali di verificherebbe il nu-mero di anziani che prendonol’autobus senza pagare il bi-glietto avendo diritto alla gra-tuità.

Fermo restando che i datinon si avranno subito, ma do-po aver lasciato passare uncongruo lasso di tempo, la pre-visione che si fa in Comune èche il conto finale possa esse-re inferiore di circa 100milaeuro all’esborso attuale.

La riunione di maggioranzadi ieri pomeriggio non ha vistouna grande partecipazione.Davanti all’assessore al bilan-cio Luigi Gazzola c’erano setteo otto consiglieri comunali.Colpa, probabilmente, anchedi una convocazione arrivatain ultimo. L’amministrazione

contava di fissarla il giorno pri-ma, anche per anticiparla ri-spetto al varo del provvedi-mento da parte della giuntaavvenuto ieri mattina. Ma ladifficoltà nel far quadrare unbilancio colpito dai tagli hafatto modificare l’agenda e rin-viare il vertice di maggioranzaal giorno dopo. «Abbiamo do-vuto accelerare al massimoperché abbiamo chiuso i contiall’ultimo momento per cerca-re di ponderare al meglio doveandare a tagliare», ha osserva-to sul punto l’assessore Gazzo-la, «ma anche perché è nostraintenzione arrivare ad appro-vare il documento entro la finedell’anno evitando di ricorre-re all’esercizio provvisorio».

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▼LUIGI GAZZOLA

«E’un documento daeconomia di guerra»■ (guro) «E’ un bilancio daeconomia di guerra». LuigiGazzola usa la metafora bel-lica per indicare le difficoltà afar quadrare i conti del 2012del Comune alla luce dei tagliportati dalle manovre del go-verno. «E’ un bilancio mini-mo, nel senso che va nella di-rezione di garantire il mini-mo indispensabile. Non ècerto un bilancio elettorale,da fuochi di artificio, ancheperché non lo gestiremo noi,ma la prossima amministra-zione», considera Gazzolacon il pensiero rivolto alle co-munali di primavera prossi-ma.

E a proposito di elezioni, ilfatto che il 2012 sia un annoelettorale non è indifferenteper le casse di Palazzo Mer-canti per una ragione benprecisa: le spese delle opera-zioni di voto gravano sul Co-mune. Sono state stimate im550mila euro, «ammesso chebastino», osserva l’assessore,«perché in altri anni elettora-li i costi sono stati superiori».

84 milioniLA SPESA CORRENTE◗◗ E’di 84,3 milioni di euro laspesa corrente prevista nel2012 a fronte degli 87 milionidel 2011:riduzione del 3,1%

5 milioniGLI INVESTIMENTI◗◗ Ammontano a 5 milioni dieuro gli investimenti.Menodi un terzo dei 16 del 2011,pari a una riduzione del 69%

5,1 milioniMANUTENZIONI STRADALI◗◗ Di 5,1 milioni di euro lavoce delle manutenzioniviabilistiche controi 6 milioni del 2011 (-15%)

LA MANOVRA

IN CIFRE

Iscritta a bilanciouna riduzione di100mila eurodell’annualestanziamento(350mila euro) chefinanzia la gratuitàdell’utilizzo deipullman da partedegli ultra 65enni

La giunta ha licenziato ilbilancio di previsione 2012del Comune. Verrà oraesaminato dai Quartieriper poi tornare in giuntae approdare in consiglio

LIBERTÀSabato 5 novembre 201112

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

■ Piano strutturale comunale,hai d’aspettare. È questa in sin-tesi la richiesta avanzata dai cit-tadini che l’altra sera alla Casadelle consulte hanno partecipatoall’ultimo incontro del percorsopartecipato organizzato dal Co-mune in vista della redazione de-finitiva del Psc: «Non è possibileche questo Psc venga adottato intempi brevi», ha dichiarato Giu-seppe Castelnuovo, di Legam-biente, come anche Laura Chiap-pa e Marco Natali, pure loro del-l’associazione ecologista, pre-senti insieme ad altri intervenutiper dire la loro sul tema delle areemilitari.

«Innanzitutto è necessario chele proposte dei cittadini avanza-te in questi incontri vengano va-lutate. Poi bisogna che il Comuneespliciti quali sono i suoi proget-ti su queste aree». Questa la ri-sposta dialogante, ma tutt’altroche aperturista data dall’assesso-re Francesco Cacciatore con l’ar-chitetto responsabile della reda-zione del Psc Claudio Maccagniche hanno evidenziato la “stori-cità” del tema: «Già nel 1932 si e-videnziavano delle perplessitàsull’arsenale, colpevole di osta-colare lo sviluppo della città indirezione sud-ovest», ha esordi-to Cacciatore. Ma i tempi sonocambiati: a restare irrisolta è in-vece la questione delle aree mili-tari di nuovo sotto i riflettori con

il capitolo sulle dismissioni im-mobiliari nel maxiemendamentopredisposto in questi giorni dalgoverno che di fatto dovrebbe li-berare 138 immobili militari en-tro la fine del 2012.

A Piacenza le aree su cui si di-scute sono le stesse da decenni: ilvallo delle mura e l’arsenale, laPertite, la Caserma Artale e il Pia-no caricatore, indicate già neglianni Ottanta dal Prg come aree

di trasformazione integrata. Da lìsi è dovuto attendere il 2006 peruno studio di fattibilità su un Po-lo industriale militare di Piacen-za, il 2009 per l’approvazione del-le “Linee di individuazione per ilPsc” con la conseguente redazio-ne di un masterplan da parte delPolitecnico: ed è stato propriol’ateneo milanese a esaminare lediscussioni sulle aree militari,tracciando delle bozze di proget-

ti che l’altra sera hanno suscitatoparecchie polemiche.

Sotto accusa, ha evidenziatoChiappa, è finita la «scarsa soste-

nibilità di quella che pare un’ipo-teca messa sulla città», ma anche,ha aggiunto Castelnuovo, «lamancanza di un ascolto dei biso-

gni cittadini da parte del Politec-nico che ha elaborato un proget-to di una povertà culturale in-qualificabile».

Ma al di là dei progetti, deiquali Cacciatore ha evidenziatola sicura non esecutività «soprat-tutto in una fase in cui non c’ènessun accordo col ministerodella Difesa e ci si interroga sul-l’uso delle aree militari e sulla ne-cessità di mantenere il Polo a Pia-cenza», a far discutere è stata l’ef-fettiva necessità di un Psc appro-vato a breve: «Stiamo ragionan-do sull’utilizzo di aree che nonsappiamo se diventeranno no-stre», ha commentato NandaMontanari, di “Ambiente e Lavo-ro”, mentre Natali si è chiesto:«Che senso ha allora fare il Psc? Esoprattutto il Comune che ideaha? I contributi di queste seratesaranno utilizzati? E come? ». Aiposteri l’ardua sentenza. Caccia-tore si è impegnato a trasmetterele richieste in giunta, in vista del-la terza seduta della conferenzadi pianificazione il 15 novembre.

Betty Paraboschi

Piacenza Tutta scettica sul bilancio 2012Gattoni e Zucconi: «Scoperti il tennis a Borgotrebbia e l’autovelox a Mucinasso»■ (mir) Piacenza Tutta “mi-naccia” il bilancio 2012. «E’ si-curamente un periodo digrande austerity – affermano iconsiglieri Lorenzo Gattoni eGuglielmo Zucconi – ma alcu-ne decisioni prese dalla giun-ta ci lasciano perplessi: primadi decidere se votare favore-volmente riteniamo che siadoveroso un confronto inter-no che porti a qualche aggiu-stamento».

I due esponenti del gruppoconsiliare di maggioranzaportano ad esempio due lorocavalli di battaglia che il do-cumento economico pare sa-

crificare: per Gattoni è inac-cettabile l’ennesima boccia-tura della realizzazione deicampi da tennis comunaliscoperti a Borgotrebbia, men-tre Zucconi invoca invano damesi la posa degli autoveloxalle porte delle frazioni citta-dine, a cominciare da Muci-nasso (è stata anche approva-ta una sua mozione in tal sen-so). «I tagli del governo sonostati drammatici e siamo i pri-mi a stigmatizzarli – precisa-no – ma questa manovra puòessere migliorata, con sceltemaggiormente condivise:speriamo di essere ascoltati,

per adesso il nostro giudizioresta sospeso, saranno fonda-mentali le risposte che ci arri-veranno dallagiunta». C’èquindi la pos-sibilità chenon votiate afavore del bi-lancio licen-ziato l’altro ie-ri mattina dal-la giunta e nelpomeriggio il-lustrato alla maggioranza dal-l’assessore Luigi Gazzola (v. Libertà di ieri)? «Sono statetolte opere già finanziate – ri-

Il pubblico presentealla Casa delle

consulte.Sopra ilvicesindaco

Cacciatore (a sinistra)e l’architetto Claudio

Maccagni (foto Lunini)

Psc,ecologisti per il rinvioCacciatore:valuta la giuntaAmbientalisti all’attacco nell’incontro alla Casa delle consulteNel mirino le aree militari e il masterplan redatto dal Politecnico

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e.06.11.11

spondo Gattoni e Zucconi – al-cune volte anche in manieraincomprensibile e ingiustifi-cata, quindi ne chiederemoconto. Dipende da quello cheotterremo».

Di conti comunali in vistadella predisposizione del bi-lancio 2012 si occupa anchel’interrogazione del consiglie-re del Pdl Giovanni Botti, ilquale vorrebbe maggiore chia-rezza nella destinazione deifondi derivanti dalla lotta al-l’evasione fiscale.

«Piacenza è tra i comuni piùvirtuosi in Italia per capacitàdi riscossione delle entrate

correnti – scrive – a alla luceanche della recente costitu-zione del Consiglio tributariosi chiede di sapere se le som-me recuperate sono vincolatea determinati capitoli di spe-sa, se e come sono state riuti-lizzate le maggiori entrate nel-l’anno 2011, come si intenderiutilizzarle, se eventualmen-te non ancora disposte, se nonsi possa identificare una mo-dalità di destinazione di talisomme ai capitoli di spesa de-dicati ai bisogni più sensibilidei cittadini, come i servizi al-la persona, o per le opere dipubblica utilità o quant’altro”.Infine l’azzurro auspica “l’isti-tuzione di un canale informa-tivo trasparente per informa-re i cittadini su come vengonoe verranno riutilizzate talisomme, anche in futuro».

■ Il giornalista Enzo Nucci,inviato della Rai a Nairobi, saràa Piacenza nei prossimi giorni,ospite dell’auditorium dellaFondazione di Piacenza e Vige-vano di via Sant’Eufemia, perdue incontri il 9 e 10 novembredal titolo: “Emergenza Cornod’Africa - La fame, la pirateria,i sequestri - Storie dell’altromondo raccontate da un repor-ter in prima linea”.

L’iniziativa, organizzata dal-l’associazione Amici di Lenge-sim che si occupa delle popo-lazioni maasai del Kenya e incollaborazione con la Fonda-zione di Piacenza e Vigevano,prevede un primo incontropubblico mercoledì 9 novem-bre (alle ore 21): Nucci saràpresentato da Gaetano Rizzu-to, direttore di “Libertà”. Il mat-tino successivo, giovedì 10 no-vembre (dalle ore 11 alle 13), ilgiornalista parlerà agli studen-ti delle scuole medie superioridi Piacenza sempre all’Audito-rium della Fondazione.

Napoletano, classe ‘57, Nuc-ci ha iniziato a 16 anni a fare il

giornalista sui giornali del mo-vimento studentesco. Comeinviato del Tg3 ha realizzato re-portage dallo Zimbabwe al Su-dafrica, dall’Algeria all’Iraq. Da2006 è stato nominato corri-spondente della Rai per l’Africasub-sahariana e ha aperto lasede di Nairobi, da dove si spo-sta per seguire le vicende delcontinente.

Il giornalista Enzo Nucci

Il giornalista Enzo Nucci in Fondazionesull’emergenza-fame in Corno d’Africa

Continua in via San Giovanni 12 l’esposizione gastronomica

Vincenziane,fiera beneficaSarà aperta fino a questa sera laFiera Gastronomica d’Autunnoorganizzata dai Gruppi diVolontariato Vincenziano diPiacenza in via San Giovanni 12.Siraccolgono fondi per l’assistenzaalle famiglie in difficoltà,anzianisoli, ragazze madri.Sarannoesposti cibi confezionati dallevolontarie.L’esposizione è apertaoggi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle19.Ai visitatori saranno presentatetorte salate,anolini, tortelli e tantialtri prodotti (foto Cravedi)

▼ KAMENGE

Il maltempo fermail coro di Valperga■ E’ rimandato a dome-nica prossima 13 novem-bre l’appuntamento conla Rassegna internaziona-le Voci Bianche e VociGiovanili dedicata a Ro-berto Goitre e organizza-ta dal Coro Farnesianocon il patrocinio del Co-mune di Piacenza. Il Corodi voci bianche Artemusi-ca di Valperga (Torino),stante le pessime condi-zioni meteo non ha potu-to raggiungere Piacenzaieri sera, così l’evento èspostato alla prossimadomenica. Ne daremoconto. L’evento beneficoè destinato a raccoglierefondi per il Centro Giova-ni Kamenge di Bujumbu-ra (Burundi).

Lorenzo Gattoni

LIBERTÀDomenica 6 novembre 201118

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà PIACENZA - Libertà

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RIVERGARO - A sinistra le autorità durante la cerimonia:commosso il sindaco Martini (foto Zangrandi)

RIVERGARO - Festosa cerimonia con le scolaresche davanti al monumento dei caduti

RIVERGARO - «È da marzo che nonci vediamo: è passato troppotempo! Invitatemi più spesso e ioscapperò volentieri dall’ufficioper stare con voi». È con questeparole che il prefetto AntoninoPuglisi ha voluto salutare gli stu-denti delle scuole di Rivergaro,raccolti di fronte al monumentodei caduti. Un 4 Novembre cele-brato con un giorno d’anticipoper riuscire a condividere questomomento con la persona che hareso ancora più speciale e solen-ne la grande festa di “complean-no” per i 150 anni dell’Italia Uni-ta, organizzata dall’istituto com-prensivo nel marzo scorso. Pre-senti, ieri pomeriggio, anche duedelegazioni di studenti di Nivia-no e Gossolengo.

«Siamo tutti uguali e fratelli -ha proseguito il prefetto – da 150anni a questa parte, prima non e-ra così. Io sono siciliano eppuremi trovo qui a lavorare con voi.Migliaia di persone sono morte econtinuano a morire per difen-dere in terre lontane bambini co-me voi che rischiano la vita, làdove alla vita non è riconosciutoil giusto valore. Portate nei vostricuori l’amicizia e l’amore che so-no sentimenti veri e non hannoun significato retorico».

Il prefetto Puglisi ha poi con-cluso il suo intervento richia-mando la figura di Garibaldi e ri-marcando con forza la volontà ditornare dai ragazzi delle scuole.E proprio a questi ragazzi un gra-zie sincero, è stato rivolto dallapreside Marica Draghi: «Tutti noiadulti, insieme a voi bambini,abbiamo il dovere di perseguirecon convinzione e tenacia il fati-coso cammino lastricato di pie-tre miliari come la libertà, la pa-ce, la fratellanza, la solidarietà ela democrazia». A prendere la pa-rola anche un commosso primo

cittadino che ha usato paroledure e al contempo di speranza:«Dobbiamo rendere possibile ilconseguimento di una rinnova-ta responsabilità civica nei citta-dini- ha detto Pietro Martini -ri-spetto ad un regresso ed una de-cadenza politica e umana in cuisiamo precipitati in questi ulti-mi tempi. Voi siete la generazio-ne più giovane e attraverso la vo-stra coscienza libera e insiemealla nostra esperienza, dovetetrarre l’energia per ritrovareslancio e fiducia in un mondomigliore». Martini ha poi con-

cluso con un particolare apprez-zamento per le Forze Armate inquanto «concreto presidio dellademocrazia». Ma questa cele-brazione del 4 novembre ha vistiprotagonisti gli stessi alunni chehanno cantato con forza le storiedi giovani soldati nel fango delletrincee, le gesta degli Alpini e ditutti i caduti che con il loro sa-crificio hanno regalato a tutti noiun futuro migliore. Presenze im-mancabili delle celebrazioni del4 novembre, gli Alpini definitidalla preside Draghi «collabora-tori fidati e attenti».

RIVERGARO - Centocinque do-mande arrivate da piccoli Co-muni di tutta la Regione, ma Ri-vergaro prova a bypassare gli av-versari (e il patto di stabilità) pre-sentando a Bologna il progettodi una nuova piazza che possaessere la «piazza del parco delTrebbia». La definisce così il sin-daco di Rivergaro, Pietro Marti-ni, pensando al nuovo concorsoche potrebbe portare nella “Val-le più bella del mondo” parte diun pacchetto da sei milioni emezzo di euro, messo a disposi-zione per le opere di riqualifica-zione urbane. Piccole smart city,“intelligenti”: la sfida è questa. ERivergaro, definito e incoronatoanche da una recente classificadel Sole 24 ore come “il salottodi Piacenza”, da anni chiede unsuo “salotto”, una piazza da pae-se, più verde, più elegante.

«Un nostro staff di architetti èandato a Bologna nei giorni

scorsi - commenta il sindacoPietro Martini -. Noi ci candidia-mo, sappiamo che l’adesione èalta, ma nei tempi del patto distabilità questa è la nostra unicasperanza: questo non era il fede-ralismo fiscale in cui sperava-mo». In sostanza, se il Comunenon può accendere mutui, ri-schia di saltare la piazza.

«Se non otteniamo neancheparte di questa tranche, la piaz-za diventa veramente un’utopia- dice il primo cittadino -, anchese, intanto, noi continuiamo achiedere che si allenti il patto distabilità».

Per la stessa richiesta, prose-gue a Pontenure la raccolta fir-me da inviare al Governo perchiedere che si allenti la morsadel patto almeno per quanto ri-guarda l’edilizia scolastica. Inpoche ore, sono state raccoltepiù di 500 firme. Sull’edilizia sco-lastica, il sindaco Martini conta

di andare all’appalto il primapossibile per avere presto l’am-pliamento della scuola di Nivia-no (400mila euro di spesa tota-le). «Andiamo così a creare dueaule nuove, bagni, un’aula perinsegnanti, una reception e unoscantinato - spiega -. I soldi sonogià stati stanziati, poi provvede-remo con un secondo, ulteriore,stralcio da 200mila euro».

«È la prima volta che la Regio-ne finanzia concorsi di architet-tura, invitando i Comuni a pre-sentare proposte di riqualifica-zione - commenta l’assessore re-gionale Sabrina Freda -. Il temadella smart city, la città intelli-gente e creativa, va nella direzio-ne di un’integrazione con le areeverdi». Da Piacenza, oltre a Ri-vergaro, sono arrivate altre diecidomande per la riqualificazionedi spazi pubblici, con intercon-nessioni con la mobilità sosteni-bile, rigenerazione degli ambitiurbani consolidati, recupero diaree dismesse o degradate, pianicoordinati di arredo urbano. O-ra, la gara ha inizio, a fine mese ilverdetto.

Malac.

«Uguali e fratelli da 150 anni»Il prefetto Puglisi ha invitato gli alunni a riflettere sul valore dell’Unità d’ItaliaRievocati con canti i giovani soldati che hanno lottato nel fango delle trincee

A disposizione 6 milioni di euro,105 domande

La “piazza del parco del Trebbia”Rivergaro si candida in Regione

Sentieri e aree di sostail Parco non si fermaPer il progetto richiesti in Regione 900mila euroFreda: si procede con la divisione in macroareePIACENZA - Quasi novecentomilaeuro sono stati richiesti alla Re-gione per realizzare un “museodiffuso” per il parco del Trebbia.Un parco che, a 57 giorni dall’a-bolizione della sua forma con-sorziale, non sa ancora cosa nesarà di lui. Oggi l’assessore pro-vinciale Filippo Pozzi e il diretto-re del parco Adalgisa Torselli sa-ranno a Bologna, per parteciparea una riunione convocata da Upi,Anci, Uncem e Lega Autonomiesul tema della riorganizzazioneregionale dei parchi. L’assessoreregionale Sabrina Freda, intanto,dice che, «dopo una serie di con-fronti, andiamo avanti con la di-visione in macroaree, il 9 novem-bre procederemo a un primopassaggio regionale, prima di da-re il via libera ai dibattiti di giun-ta e assemblea legislativa».

L’assessore Pozzi ribadisce che«è necessario che la nuova leggedi riordino dei parchi affidi a unlivello il più possibile vicino alterritorio e alla nostra realtà lo-cale l’autonomia di gestione sualcune attività quotidiane. LaProvincia di Piacenza - general-mente presente agli incontri inRegione - ha già avuto modo diportare all’assessore competen-te, Sabrina Freda, questa sensibi-lità e auspica presto un momen-to di dialogo con tutte le Provin-ce emiliane su un progetto di leg-ge regionale ad oggi non perve-nuto». Il comitato esecutivo del

consorzio di gestione del parcoboccia la proposta regionale.«Prendiamo atto dell’acceso di-battito che si sta sviluppando trai parchi regionali dell’Emilia Ro-magna che, come noi, ad oggibocciano la proposta avanzatadalla Regione dell’istituzione diquattro macroaree. Torneremo asottolineare con forza che vieneprima il valore di poter interlo-quire in modo veloce e utile conil territorio. La Regione intendevarare la legge prima della finedell’anno, sono tempi che co-stringono a decisioni troppo af-frettate». Intanto, come dimostral’approvazione dello schema diprogetto da 894mila euro com-plessivi, il parco va avanti. Nellarichiesta, punti informativi e au-le didattiche a Gazzola, Riverga-ro, Piacenza e Gossolengo con u-na contestuale rete ciclopedona-le di congiungimento e adeguatearee di sosta.

«L’obiettivo è creare puntiinformativi collegati al territorio,accessibili attraverso un’unicarete sentieristica di circa 40 chilo-metri. Il progetto prevede il com-pletamento dell’anello viabilisti-co interno al parco, con la realiz-zazione di circa 8 chilometri disegmenti di percorsi. Previsti in-terventi per il risanamento - conla rimozione dei rifiuti abbando-nati - delle aree di pregio» spiega-no da corso Garibaldi.

Elisa Malacalza

BORGONOVO - (mm) Un grup-po di 37 donne, mogli di cit-tadini Usa che lavorano e vi-vono a Milano e che fannoparte dell’associazione Ben-venuto Club, ha visitato Bor-gonovo e la Valtido-ne. Le turiste - prove-nienti da Usa, RegnoUnito, Italia, Unghe-ria, Corea, Thailan-dia, Francia, Uru-guay, Belgio, Germa-nia, Croazia, Malay-sia e Australia- sonostate accompagnateda Elen Januszewkidell’associazione La-Valtidone che, con ilsupporto dello Iat diBorgonovo tramite cui eranostati presi i primi contatti, haorganizzato una gita tra mo-numenti, musei, ma anchecantine e realtà produttivedella zona. Tra le mete c’era-no il museo archeologico diPianello e la rocca di Borgo-novo. La visita ha dato modoal gruppo di donne stranieredi apprezzare quindi le bel-

BOBBIO - Aprirà un piccolonegozio in pieno centro aBobbio dedicato alla vendi-ta degli oggetti realizzati dairagazzi disabili del centrosocio occupazionale “La tar-taruga” di Bobbio. Il contri-buto è stato dato dalla Co-munità montana dell’Ap-pennino piacentino comeparte di un pacchetto di fon-di destinati anche ad altridue progetti. Il primo è unalavagna multimediale per lascuola di Pigazzano, il se-condo un gemellaggio tra l’i-stituto comprensivo di Bob-bio, le scuole da Travo fino aOttone, quindi, e il parconeolitico di Travo. La richie-sta, approvata, della presideAdele Mazzari era stata in-fatti quella di realizzare unpercorso museale che con-sentisse la conoscenza di-retta del territorio piacenti-no, a partire dall’attività distudio sui segreti della ne-cropoli, che conta circa 120sepolture.

«Per noi sindaci riuscire a

investire nella scuola, cer-cando di dare ai nostri ra-gazzi gli strumenti necessa-ri per amare il territorio, è ilprimo baluardo contro lospopolamento della nostramontagna - commenta ilpresidente della Comunitàmontana, Massimo Castelli-. Dobbiamo cercare di ave-re tutti i servizi in loco, po-tenziare il più possibile unascuola di qualità, evitare adogni costo un flusso migra-torio tra i giovanissimi stu-denti. In Valtrebbia abbiamola fortuna di avere una presi-de attenta e preparata, vici-na alle esigenze di una mon-tagna che continua a mo-strare tutta la sua fragilità e ilsuo abbandono. Con il sin-daco di Travo, Lodovico Al-basi, siamo quindi riusciti acostruire questo percorso».

Montagna, fragilità, ab-bandono. Se si alzano gliscudi per non far venire maimeno gli investimenti suigiovani studenti, è semprepiù difficile far quadrare i

conti per affrontare le emer-genze legate al dissesto idro-geologico. «Quello che è ac-caduto in Liguria può acca-dere anche a noi - concludeil sindaco Castelli -. Le pre-visioni sull’arrivo del bruttotempo fanno ancora unavolta paura. Il gruppo diprotezione civile non è an-cora preparato in monta-gna. Ora stiamo cercando diinvestire 400mila euro (fon-di europei, ndc) per inter-venti sui crinali da Cerigna-le, fino a Ottone, Coli, Zerba,mirati alla prevenzione de-gli incendi boschivi. Ma nonè sufficiente».

Per il momento, la soddi-sfazione più grande dei sin-daci riuniti nella Comunitàmontana resta quella di averdato uno spazio al centrosocio occupazionale bob-biese e di essere riusciti, at-traverso il gioco di squadracon gli altri Comuni e il mu-seo neolitico, a creare unpercorso nella storia.

Malac.

Bobbio,un negozio per “La tartaruga”:venderà oggetti fatti dai giovani disabili

BORGONOVO - Tra musei,monumenti e cantine

Visita guidata in Valtidone per 37 turiste straniere

lezze paesaggistiche, storicoartistiche locali ma anche diassaggiare i prodotti tipici.La giornata si è conclusa conla promessa di ritornare inValtidone portando la pros-

sima volta anche i ri-spettivi consorti. Algruppo è arrivato an-che il saluto dell’as-sessore al turismo diBorgonovo MatteoLunni che ha ringra-ziato la guida che si èprestata ad accom-pagnare il gruppo invisita in Valtidone.«Come hanno dimo-strato i commentidelle presenti – dice

Lunni - il turismo “mordi efuggi” che noi chiamiamo digusto perché legato ai pro-dotti tipici locali e che inte-ressa in particolare la nostravalle è adatto per chi provie-ne dalla città e per gli stra-nieri. L’arrivo del gruppo invisita l’altro giorno è un as-saggio di quello che accadràcon Expo 2015».

A loro il compito dell’alzaban-diera e della deposizione dellacorona. Il parroco don GiovanniCordani ha provveduto alla be-nedizione pregando perché legiovani generazioni siano educa-te al rispetto della pace. Fra le au-torità intervenute c’erano il co-lonnello Edoardo Cappellanno, ilcapitano Fabio Longhi, il mare-sciallo Roberto Guasco, il presi-dente degli Alpini Luigi Mercori,l’assessore Rita Croci, l’assessoreDomenico Caruso di Gossolengoe il consigliere Emilietto Gazzola.

Nicoletta Novara

Omaggio ai cadutiZIANO

L’Unità vista dai bambiniZIANO - (rd) Oggi e domani, lacommemorazione dei cadutivedrà protagonisti, a Ziano, glialunni della scuola primaria ematerna, al fianco degli Alpini,dei responsabili della bibliote-ca “Carla Carloni” e delle asso-ciazioni di volontariato. Il Co-mune ha voluto concludereproprio oggi, 4 novembre, adun anno esatto dall’inizio del-le manifestazioni, le celebra-zioni del 150° anniversariodell’Unità. Alle 9 i bambinidelle elementari assisterannoalla proiezione di un film acartoni animati sul Risorgi-mento organizzato in collabo-razione con la Biblioteca. Do-po la messa delle 10.30 inchiesa parrocchiale, e la com-memorazione dei Caduti, sa-

ranno proprio i bambini aproporre rappresentazioni de-dicate al tema dell’unità. Do-mani, alle 15, tradizionale esuggestiva celebrazione dellamessa al Sacello di San Roccoa Seminò.

BORGONOVO

I nonni e la Grande guerraBORGONOVO - (mm) Oggi, alle21, nell’auditorium della roccacomunale di Borgonovo seratadedicata a “La Grande guerraraccontata dai nonni”. Il rela-tore Pietro Ozzola racconteràla guerra dei soldati, la loro vi-ta nelle trincee e di un’interagenerazione morta nello spa-ventoso conflitto. Domenica 6novembre alzabandiera alle9.30 e alle 10 la messa seguitadalla sfilata al monumento aicaduti in piazza della rocca.Dopo i discorsi ufficiali saran-no premiati cinque alunnimeritevoli.

Erano moglidi cittadini

Usa chelavorano e

vivono aMilano

LIBERTÀVenerdì 4 novembre 2011 25

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 7 - 11 - 2011

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RIVERGARO - A sinistra le autorità durante la cerimonia:commosso il sindaco Martini (foto Zangrandi)

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«Siamo tutti uguali e fratelli -ha proseguito il prefetto – da 150anni a questa parte, prima non e-ra così. Io sono siciliano eppuremi trovo qui a lavorare con voi.Migliaia di persone sono morte econtinuano a morire per difen-dere in terre lontane bambini co-me voi che rischiano la vita, làdove alla vita non è riconosciutoil giusto valore. Portate nei vostricuori l’amicizia e l’amore che so-no sentimenti veri e non hannoun significato retorico».

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cittadino che ha usato paroledure e al contempo di speranza:«Dobbiamo rendere possibile ilconseguimento di una rinnova-ta responsabilità civica nei citta-dini- ha detto Pietro Martini -ri-spetto ad un regresso ed una de-cadenza politica e umana in cuisiamo precipitati in questi ulti-mi tempi. Voi siete la generazio-ne più giovane e attraverso la vo-stra coscienza libera e insiemealla nostra esperienza, dovetetrarre l’energia per ritrovareslancio e fiducia in un mondomigliore». Martini ha poi con-

cluso con un particolare apprez-zamento per le Forze Armate inquanto «concreto presidio dellademocrazia». Ma questa cele-brazione del 4 novembre ha vistiprotagonisti gli stessi alunni chehanno cantato con forza le storiedi giovani soldati nel fango delletrincee, le gesta degli Alpini e ditutti i caduti che con il loro sa-crificio hanno regalato a tutti noiun futuro migliore. Presenze im-mancabili delle celebrazioni del4 novembre, gli Alpini definitidalla preside Draghi «collabora-tori fidati e attenti».

RIVERGARO - Centocinque do-mande arrivate da piccoli Co-muni di tutta la Regione, ma Ri-vergaro prova a bypassare gli av-versari (e il patto di stabilità) pre-sentando a Bologna il progettodi una nuova piazza che possaessere la «piazza del parco delTrebbia». La definisce così il sin-daco di Rivergaro, Pietro Marti-ni, pensando al nuovo concorsoche potrebbe portare nella “Val-le più bella del mondo” parte diun pacchetto da sei milioni emezzo di euro, messo a disposi-zione per le opere di riqualifica-zione urbane. Piccole smart city,“intelligenti”: la sfida è questa. ERivergaro, definito e incoronatoanche da una recente classificadel Sole 24 ore come “il salottodi Piacenza”, da anni chiede unsuo “salotto”, una piazza da pae-se, più verde, più elegante.

«Un nostro staff di architetti èandato a Bologna nei giorni

scorsi - commenta il sindacoPietro Martini -. Noi ci candidia-mo, sappiamo che l’adesione èalta, ma nei tempi del patto distabilità questa è la nostra unicasperanza: questo non era il fede-ralismo fiscale in cui sperava-mo». In sostanza, se il Comunenon può accendere mutui, ri-schia di saltare la piazza.

«Se non otteniamo neancheparte di questa tranche, la piaz-za diventa veramente un’utopia- dice il primo cittadino -, anchese, intanto, noi continuiamo achiedere che si allenti il patto distabilità».

Per la stessa richiesta, prose-gue a Pontenure la raccolta fir-me da inviare al Governo perchiedere che si allenti la morsadel patto almeno per quanto ri-guarda l’edilizia scolastica. Inpoche ore, sono state raccoltepiù di 500 firme. Sull’edilizia sco-lastica, il sindaco Martini conta

di andare all’appalto il primapossibile per avere presto l’am-pliamento della scuola di Nivia-no (400mila euro di spesa tota-le). «Andiamo così a creare dueaule nuove, bagni, un’aula perinsegnanti, una reception e unoscantinato - spiega -. I soldi sonogià stati stanziati, poi provvede-remo con un secondo, ulteriore,stralcio da 200mila euro».

«È la prima volta che la Regio-ne finanzia concorsi di architet-tura, invitando i Comuni a pre-sentare proposte di riqualifica-zione - commenta l’assessore re-gionale Sabrina Freda -. Il temadella smart city, la città intelli-gente e creativa, va nella direzio-ne di un’integrazione con le areeverdi». Da Piacenza, oltre a Ri-vergaro, sono arrivate altre diecidomande per la riqualificazionedi spazi pubblici, con intercon-nessioni con la mobilità sosteni-bile, rigenerazione degli ambitiurbani consolidati, recupero diaree dismesse o degradate, pianicoordinati di arredo urbano. O-ra, la gara ha inizio, a fine mese ilverdetto.

Malac.

«Uguali e fratelli da 150 anni»Il prefetto Puglisi ha invitato gli alunni a riflettere sul valore dell’Unità d’ItaliaRievocati con canti i giovani soldati che hanno lottato nel fango delle trincee

A disposizione 6 milioni di euro,105 domande

La “piazza del parco del Trebbia”Rivergaro si candida in Regione

Sentieri e aree di sostail Parco non si fermaPer il progetto richiesti in Regione 900mila euroFreda: si procede con la divisione in macroareePIACENZA - Quasi novecentomilaeuro sono stati richiesti alla Re-gione per realizzare un “museodiffuso” per il parco del Trebbia.Un parco che, a 57 giorni dall’a-bolizione della sua forma con-sorziale, non sa ancora cosa nesarà di lui. Oggi l’assessore pro-vinciale Filippo Pozzi e il diretto-re del parco Adalgisa Torselli sa-ranno a Bologna, per parteciparea una riunione convocata da Upi,Anci, Uncem e Lega Autonomiesul tema della riorganizzazioneregionale dei parchi. L’assessoreregionale Sabrina Freda, intanto,dice che, «dopo una serie di con-fronti, andiamo avanti con la di-visione in macroaree, il 9 novem-bre procederemo a un primopassaggio regionale, prima di da-re il via libera ai dibattiti di giun-ta e assemblea legislativa».

L’assessore Pozzi ribadisce che«è necessario che la nuova leggedi riordino dei parchi affidi a unlivello il più possibile vicino alterritorio e alla nostra realtà lo-cale l’autonomia di gestione sualcune attività quotidiane. LaProvincia di Piacenza - general-mente presente agli incontri inRegione - ha già avuto modo diportare all’assessore competen-te, Sabrina Freda, questa sensibi-lità e auspica presto un momen-to di dialogo con tutte le Provin-ce emiliane su un progetto di leg-ge regionale ad oggi non perve-nuto». Il comitato esecutivo del

consorzio di gestione del parcoboccia la proposta regionale.«Prendiamo atto dell’acceso di-battito che si sta sviluppando trai parchi regionali dell’Emilia Ro-magna che, come noi, ad oggibocciano la proposta avanzatadalla Regione dell’istituzione diquattro macroaree. Torneremo asottolineare con forza che vieneprima il valore di poter interlo-quire in modo veloce e utile conil territorio. La Regione intendevarare la legge prima della finedell’anno, sono tempi che co-stringono a decisioni troppo af-frettate». Intanto, come dimostral’approvazione dello schema diprogetto da 894mila euro com-plessivi, il parco va avanti. Nellarichiesta, punti informativi e au-le didattiche a Gazzola, Riverga-ro, Piacenza e Gossolengo con u-na contestuale rete ciclopedona-le di congiungimento e adeguatearee di sosta.

«L’obiettivo è creare puntiinformativi collegati al territorio,accessibili attraverso un’unicarete sentieristica di circa 40 chilo-metri. Il progetto prevede il com-pletamento dell’anello viabilisti-co interno al parco, con la realiz-zazione di circa 8 chilometri disegmenti di percorsi. Previsti in-terventi per il risanamento - conla rimozione dei rifiuti abbando-nati - delle aree di pregio» spiega-no da corso Garibaldi.

Elisa Malacalza

BORGONOVO - (mm) Un grup-po di 37 donne, mogli di cit-tadini Usa che lavorano e vi-vono a Milano e che fannoparte dell’associazione Ben-venuto Club, ha visitato Bor-gonovo e la Valtido-ne. Le turiste - prove-nienti da Usa, RegnoUnito, Italia, Unghe-ria, Corea, Thailan-dia, Francia, Uru-guay, Belgio, Germa-nia, Croazia, Malay-sia e Australia- sonostate accompagnateda Elen Januszewkidell’associazione La-Valtidone che, con ilsupporto dello Iat diBorgonovo tramite cui eranostati presi i primi contatti, haorganizzato una gita tra mo-numenti, musei, ma anchecantine e realtà produttivedella zona. Tra le mete c’era-no il museo archeologico diPianello e la rocca di Borgo-novo. La visita ha dato modoal gruppo di donne stranieredi apprezzare quindi le bel-

BOBBIO - Aprirà un piccolonegozio in pieno centro aBobbio dedicato alla vendi-ta degli oggetti realizzati dairagazzi disabili del centrosocio occupazionale “La tar-taruga” di Bobbio. Il contri-buto è stato dato dalla Co-munità montana dell’Ap-pennino piacentino comeparte di un pacchetto di fon-di destinati anche ad altridue progetti. Il primo è unalavagna multimediale per lascuola di Pigazzano, il se-condo un gemellaggio tra l’i-stituto comprensivo di Bob-bio, le scuole da Travo fino aOttone, quindi, e il parconeolitico di Travo. La richie-sta, approvata, della presideAdele Mazzari era stata in-fatti quella di realizzare unpercorso museale che con-sentisse la conoscenza di-retta del territorio piacenti-no, a partire dall’attività distudio sui segreti della ne-cropoli, che conta circa 120sepolture.

«Per noi sindaci riuscire a

investire nella scuola, cer-cando di dare ai nostri ra-gazzi gli strumenti necessa-ri per amare il territorio, è ilprimo baluardo contro lospopolamento della nostramontagna - commenta ilpresidente della Comunitàmontana, Massimo Castelli-. Dobbiamo cercare di ave-re tutti i servizi in loco, po-tenziare il più possibile unascuola di qualità, evitare adogni costo un flusso migra-torio tra i giovanissimi stu-denti. In Valtrebbia abbiamola fortuna di avere una presi-de attenta e preparata, vici-na alle esigenze di una mon-tagna che continua a mo-strare tutta la sua fragilità e ilsuo abbandono. Con il sin-daco di Travo, Lodovico Al-basi, siamo quindi riusciti acostruire questo percorso».

Montagna, fragilità, ab-bandono. Se si alzano gliscudi per non far venire maimeno gli investimenti suigiovani studenti, è semprepiù difficile far quadrare i

conti per affrontare le emer-genze legate al dissesto idro-geologico. «Quello che è ac-caduto in Liguria può acca-dere anche a noi - concludeil sindaco Castelli -. Le pre-visioni sull’arrivo del bruttotempo fanno ancora unavolta paura. Il gruppo diprotezione civile non è an-cora preparato in monta-gna. Ora stiamo cercando diinvestire 400mila euro (fon-di europei, ndc) per inter-venti sui crinali da Cerigna-le, fino a Ottone, Coli, Zerba,mirati alla prevenzione de-gli incendi boschivi. Ma nonè sufficiente».

Per il momento, la soddi-sfazione più grande dei sin-daci riuniti nella Comunitàmontana resta quella di averdato uno spazio al centrosocio occupazionale bob-biese e di essere riusciti, at-traverso il gioco di squadracon gli altri Comuni e il mu-seo neolitico, a creare unpercorso nella storia.

Malac.

Bobbio,un negozio per “La tartaruga”:venderà oggetti fatti dai giovani disabili

BORGONOVO - Tra musei,monumenti e cantine

Visita guidata in Valtidone per 37 turiste straniere

lezze paesaggistiche, storicoartistiche locali ma anche diassaggiare i prodotti tipici.La giornata si è conclusa conla promessa di ritornare inValtidone portando la pros-

sima volta anche i ri-spettivi consorti. Algruppo è arrivato an-che il saluto dell’as-sessore al turismo diBorgonovo MatteoLunni che ha ringra-ziato la guida che si èprestata ad accom-pagnare il gruppo invisita in Valtidone.«Come hanno dimo-strato i commentidelle presenti – dice

Lunni - il turismo “mordi efuggi” che noi chiamiamo digusto perché legato ai pro-dotti tipici locali e che inte-ressa in particolare la nostravalle è adatto per chi provie-ne dalla città e per gli stra-nieri. L’arrivo del gruppo invisita l’altro giorno è un as-saggio di quello che accadràcon Expo 2015».

A loro il compito dell’alzaban-diera e della deposizione dellacorona. Il parroco don GiovanniCordani ha provveduto alla be-nedizione pregando perché legiovani generazioni siano educa-te al rispetto della pace. Fra le au-torità intervenute c’erano il co-lonnello Edoardo Cappellanno, ilcapitano Fabio Longhi, il mare-sciallo Roberto Guasco, il presi-dente degli Alpini Luigi Mercori,l’assessore Rita Croci, l’assessoreDomenico Caruso di Gossolengoe il consigliere Emilietto Gazzola.

Nicoletta Novara

Omaggio ai cadutiZIANO

L’Unità vista dai bambiniZIANO - (rd) Oggi e domani, lacommemorazione dei cadutivedrà protagonisti, a Ziano, glialunni della scuola primaria ematerna, al fianco degli Alpini,dei responsabili della bibliote-ca “Carla Carloni” e delle asso-ciazioni di volontariato. Il Co-mune ha voluto concludereproprio oggi, 4 novembre, adun anno esatto dall’inizio del-le manifestazioni, le celebra-zioni del 150° anniversariodell’Unità. Alle 9 i bambinidelle elementari assisterannoalla proiezione di un film acartoni animati sul Risorgi-mento organizzato in collabo-razione con la Biblioteca. Do-po la messa delle 10.30 inchiesa parrocchiale, e la com-memorazione dei Caduti, sa-

ranno proprio i bambini aproporre rappresentazioni de-dicate al tema dell’unità. Do-mani, alle 15, tradizionale esuggestiva celebrazione dellamessa al Sacello di San Roccoa Seminò.

BORGONOVO

I nonni e la Grande guerraBORGONOVO - (mm) Oggi, alle21, nell’auditorium della roccacomunale di Borgonovo seratadedicata a “La Grande guerraraccontata dai nonni”. Il rela-tore Pietro Ozzola racconteràla guerra dei soldati, la loro vi-ta nelle trincee e di un’interagenerazione morta nello spa-ventoso conflitto. Domenica 6novembre alzabandiera alle9.30 e alle 10 la messa seguitadalla sfilata al monumento aicaduti in piazza della rocca.Dopo i discorsi ufficiali saran-no premiati cinque alunnimeritevoli.

Erano moglidi cittadini

Usa chelavorano e

vivono aMilano

LIBERTÀVenerdì 4 novembre 2011 25

PIACENZA - Libertà