rassegna del 27-09-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 FERRARA________________________________________pag. 3 - 4 PARMA__________________________________________pag. 5 - 6 REGGIO E.______________________________________pag. 7 - 11 PIACENZA______________________________________pag. 12 - 14 AGENZIE________________________________________pag. 15 - 16 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 27-09-2011

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rassegna del 27-09-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2

FERRARA________________________________________pag. 3 - 4

PARMA__________________________________________pag. 5 - 6

REGGIO E.______________________________________pag. 7 - 11

PIACENZA______________________________________pag. 12 - 14

AGENZIE________________________________________pag. 15 - 16

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 27-09-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� V

@MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.regione.emilia-romagna.itwww.serracchiani.eu

Errani: “Il federalismo? È già morto”Regione declassata da Standard&Poor’s: “Effetto domino, la manovra è recessiva”

cendere curiosità per il discorsopolitico, è una speranza di quelpezzo di Pd che desidera «piùuno spartito che un partito», cheha rotto con l’aggressività dei“rottamatori” del sindaco di Fi-renze Renzi (che in quei giornipromuoverà a sua volta un mee-ting), ma senza rappacificarsicon gli apparati. «Basta solisti»,insiste Serracchiani, e fa capireche la «foto di Vasto», la trojkaBersani Vendola Di Pietro vistaalla festa dell’Idv, non è l’iconadella ripartenza possibile. «Nonsi discute di leader, né di candi-dati, si candida l’Italia». Lo start-

(segue dalla prima di cronaca)

MICHELE SMARGIASSI

EIL gruppo di Prossima Ita-lia che fa capo a Serrac-chiani e all’ex “rottamato-

re” Pippo Civati, pensa proprio diripartire da quel binario chiama-to Ulivo che quindici anni fa daqui prese le mosse e a PalazzoChigi in fondo ci arrivò.

Bel treno, ma non si rifarà,«non così», anche se l’espressio-ne «nuovo Ulivo» a Serracchianipiace, però se dovrà essere, sarà«una coalizione che non avete

ne civica vicino a Obama. Il format ancora fluido, una

volta collaudato, verrà ripetuto:esportandolo nelle città che an-dranno al voto nel 2012, a partireda Genova, Palermo, dalla deli-catissima L’Aquila. Che basti ariaprire orecchie stanche, a riac-

mai visto», promette, mai vistaneanche allora. E l’evento di Bo-logna vorrà dimostrarlo. Duegiorni di nastro continuo sul pal-co, al centro un po’ di proposteper nuove regole a uso interno(primarie per i parlamentari,anagrafe degli eletti) e a impattoesterno (via il Porcellum), tuttotranne che un comizio fiumeperò. La lista dei politici invitati èlunga, Errani, Zingaretti, Boeri,Emiliano, Scalfarotto, ma c’è an-che la contro-lista di donne e uo-mini presi dalla «società civilissi-ma», Virzì, Ginsborg, Makkok,scrittori, uomini di spettacolo,

artisti, studiosi; e c’è, non scritto,l’elenco del paese reale, cittadinisenza galloni, gente che lavora:ed è mescolando le tre liste, co-struendo sapienti accoppiate di«compagni di viaggio» non abi-tuali, che si esorcizzano il comi-zio e il dibattito, esempio: il gio-vane militante alle prese colgrande leader, il precario e l’eco-nomista, il piccolo e il grande sin-daco e via sparigliando. Senza al-cuna vergogna a copiare espe-rienze di successo, come il singo-lare mix di attivismo online e sulterritorio che fece il successo diMoveOn, il canale di mobilitazio-

MARIA SARA BERTUCCIOLI

«IL federalismo è morto». Vasco Erraniha affossato così la riforma voluta dalCarroccio, durante un intervento allaConferenza regionale di Cna. Secondo ilpresidente della Regione, le ultime usci-te di alcuni esponenti della Lega, che inun momento difficile del governo han-no rilanciato tesi secessioniste, «sonocretinate» e un federalismo fiscale «non

esiste in questo Paese dove si dovevanofederalizzare i trasferimenti che ora nonci sono più». Alla Conferenza regionaledi Cna si è discusso del futuro della Re-gione ed è stato richiesto dagli artigianiun cambiamento del celebrato model-lo emiliano romagnolo policentristaper una nuova via basata su tre grandipiattaforme: la via Emilia, Bologna CittàRegione, Città Adriatica. Un nuovo mo-dello secondo Errani è già partito con il

Piano territoriale regionale: «Dobbia-mo accelerare sulla Regione-sistema,con strutture che a costo zero definisca-no ambiti decisionali più adeguati». Ap-plausi da parte della platea quando si èparlato di manovra e di richieste di cam-biamento: «Non c’è una riforma vera,non c’è uno sforzo relativo alla crescita»,ha affermato Errani che ha lanciato an-che un appello al governo affinché ven-gano coinvolti gli enti locali «che chie-

dono un’inversione di tendenza». Pro-prio durante il convegno di Cna è arri-vata la notizia del declassamento del ra-ting da A+ ad A da parte di Standard &Poor’s di undici enti locali italiani, tracui anche la Regione Emilia Romagna:«Era una decisione attesa dato che l’a-genzia ha dichiarato più volte che il pro-prio modello di analisi non prevede cheil rating degli enti territoriali possa esse-re superiore a quello dello Stato». Ha

sottolineato però che «l’agenzia ci asse-gna un merito di credito indicativo pariad AA-: senza il parametro del debito so-vrano nazionale potrebbe essere questala nostra collocazione più realistica». Afine giornata Errani ha incontrato unadelegazione del popolo Saharawi, tracui il primo ministro Abdelkader TalebOmar, con cui ha confermato la colla-borazione e la cooperazione.

Il 22 e 23 ottobre in Piazza Maggiore prima tappa dell’iniziativa “Il nostro tempo”, organizzata dalla parlamentare europea e da Civati

La Serracchiani porta l’altro Pd sul crescentoneIl caso

Politici, scrittori,uomini di culturae di spettacolo. “Lacoalizione che nonavete mai visto”

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up dei rinnovatori, non per caso,arriverà una settimana dopo lamobilitazione degli indignadositaliani. Con la speranza, per nul-la segreta, di tirarne in qua il piùpossibile: «ogni esercito ha i suoiufficiali di collegamento». E conl’ambizione tutt’altro che taciutadi passare dal tono del primo for-tunato libro di Stéphane Hessel,Indignatevi! al suo secondo, Im-pegnatevi!, come successe quasimiracolosamente con il primoUlivo prodiano, ma questa volta,magari, senza buttare tutto dallafinestra dopo un anno.

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L’iniziativa

Frascaroli chiama tutti a scuolaProdi, Vendola e Stefanini docentiDOCENTI eccellenti per la prima lezione di «Scuola dicittà», il laboratorio di idee nato tra i militanti che in prima-vera sostennero la candidatura di Amelia Frascaroli alle pri-marie. Giovedì al Nuovo Nosadella si ritroveranno infattil’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, i governatoriVasco Errani e Nichi Vendola, il presidente Unipol PierluigiStefanini e l’economista Loretta Napoleoni, a parlare di cri-si finanziaria e futuro della democrazia. «Saranno appun-tamenti di analisi e studio su temi alti, ma pure occasioniper dare suggerimenti sulle scelte politiche anche locali»,ha detto Frascaroli. L’appuntamento è per le 17.30. (l. san.)

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Il presidente della Regione Vasco Errani L’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani© RIPRODUZIONE RISERVATA

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FERRARA - Carlino

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FERRARA - Nuova Ferrara

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PARMA - GazzettaMARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011 7

o degli indignadoso, ma gli amministratori sono all'hotel Tre ville

L'OPPOSIZIONE I VERTICI DEL PARTITO E DEL GRUPPO CONSILIARE

Pd: «Superato ogni limiteVignali si dimetta»

Partito democratico Da sinistra: Motta, Pagliari, Garbi e Ferrari.

CRITICA «ORA SERVE UNA RIFLESSIONE SERIA E ATTENTA»

Udc: «Il sindaco facciaun passo indietro»II La segreteria provincialedell’Udc di Parma «invita l’am -ministrazione comunale gui-data dal sindaco Pietro Vignaliad operare una seria ed attentariflessione rispetto alla inten-zione finora dimostrata di vo-lere proseguire il mandatoelettorale fino a scadenza na-turale».

«La Procura della Repubbli-ca ha manifestamente e ripe-tutamente espresso fondatepreoccupazioni rispetto aduna conduzione diciamo opa-ca della cosa pubblica ad operadi funzionari e di amministra-tori del Comune di Parma» -aggiungono i centristi.

«Consapevoliche la giustizia fa-rà il suo corso assegnando si au-spica in tempi rapidi a ciascunole proprie oggettive responsabi-lità e riconoscendo a ogni sog-getto coinvolto il diritto a che sirispetti la presunzione di inno-

città privatizzata, in cui decado-no i diritti dei cittadini, perché iservizi non sono più garantiti madiventano oggetto di com-pra-vendita».

Tra i dipendenti comunali,chi ha potuto ha lasciato pertempo il proprio ufficio, per evi-tare di rimanere asserragliato inMunicipio, come era accaduto agiugno in occasione delle primemanifestazioni.

Gli altri escono alla spiccio-lata, protetti dal cordone di uo-mini delle forze dell’ordine. Inpiazza ci sono tutte: Polizia, Ca-rabinieri, Polizia municipale. La

Guardia di Finanza, invece, èpassata ieri mattina.

Verso le 19 sono gli autonomia occupare le prime file, davantial portone dell’Albo pretorio. Siprendono sottobraccio per for-mare un cordone compatto e gri-dano: «Il Comune è casa nostra,vogliamo riprendercelo». I po-liziotti si schierano in tenuta an-tisommossa e si preparano alpeggio. I consiglieri Ablondi eCaselli e alcuni agenti in borghe-se tentano di sedare gli animi e latensione cala.

Ma gli altri non se ne voglionoandare, ignari - o forse indiffe-

renti - del fatto che il sindaco e isuoi non sono in Comune, mariuniti all’hotel Tre ville.

Alle 20 i manifestanti desisto-no, ma se oggi arriveranno le di-missioni di Vignali, si ritrove-ranno di nuovo alle 18 sotto iPortici del Grano; in caso con-trario l’appuntamento è per le 21al circolo Zerbini di via Bixio, perun’assemblea pubblica.

Resta anche, fino a nuovo or-dine, il ritrovo previsto sotto alComune per giovedì 29 alle 15,quando - e il condizionale è d’ob -bligo - dovrebbe tenersi il pros-simo Consiglio comunale.�

«Da un eventuale passo indie-tro del sindaco - aggiungono gliesponenti dell'Udc - non ne ri-caveremmo infatti, automati-camente, un riconoscimentodiretto di responsabilità,quanto piuttosto la volontà el’iniziativa di contribuire chia-ramente al superamento diquesta fase di grande difficoltàamministrativa e di grave dan-no al prestigio dell’ente».

«L’arrivo di un Commissariodotato di tutti i poteri in questafase necessari - concludono icentristi - consentirebbe di af-frontare le difficili sfide cheParma ha di fronte sgombran-do il campo da arroccamenti osospetti di parte. In attesa delledeterminazioni del sindaco edella maggioranza che lo so-stiene ribadiamo alla città, sece ne fosse bisogno, che qua-lora questo appello, crediamonon isolato, dovesse cadere nelvuoto e l’amministrazione de-cidesse di proseguire nell’azio-ne amministrativa, l’Udc diParma tramite il suo gruppoconsigliare continuerà nell’im-pegno per il risanamento deiconti, il controllo delle parte-cipate e la promozione delleopportune azioni di responsa-bilità». �

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InBreveGABRIELLA BIACCHI

«Stiamo valutandose presentare unamozione di sfiducia»�� «Parma non si meritaquesto». A dirlo è GabriellaBiacchi, consigliere comuna-le di Altra politica-Altri va-lori, che spiega che il pro-prio gruppo «sta valutandose fare qualche azione, chepotrebbe anche essere unamozione di sfiducia al sin-daco». E aggiunge: «Ormaiquesta è una situazione chenon regge più, è necessarioche questi amministratori sifacciano da parte e che ar-rivi un commissario. Sareb-be opportuno anche per glistessi consiglieri di maggio-ranza: come possono lavo-rare serenamente e con lu-cidità in queste condizioni?Un minimo di dubbio nonviene anche a loro?».

ELVIO UBALDI

«Nessunoimmaginavauna cosa così»�� Non nasconde il propriostupore per gli arresti di ierimattina il presidente delConsiglio comunale ElvioUbaldi. «Si sapeva che c'e-rano diverse inchieste incorso - osserva - ma nellospecifico non immaginava-mo una cosa di questo tipo.L'arresto di un assessore èuna cosa molto grave». Sullepossibili dimissioni di Vi-gnali, però, dice: «Non mipronuncio». Quanto alla se-duta del consiglio comunalein programma per giovedì,spiega che «per ora è con-fermata, ma c'è il serio ri-schio che possa saltare: ladecisione verrà presa doma-ni (oggi, ndr) nella confe-renza dei capigruppo».

MARCO ABLONDI

«Questa cittàha urgente bisognodi un commissario»�� «A questo punto dovreb-bero andarsene, perché cosìnon fanno altro che arrecareulteriore danno alla città». Adirlo è Marco Ablondi, con-sigliere comunale di Rifon-dazione. «Questa città - ag-giunge - ha urgente neces-sità di essere commissariata,perché possano essere final-mente aperti tutti i cassetti esi possa capire quel è l'ef-fettivo stato di salute del Co-mune. Quello che sta acca-dendo è una cosa veramentebrutta per la città, che nonmeritava di essere portata aquesto punto. Quando si ve-de che il proprio progettonon può essere realizzato eche non ci sono le condi-zioni per andare avanti, ci sideve fermare».

FERDINANDO SANDRONI

«Abbiano la dignitàdi dimettersi.Parma dice basta»�� «Abbiano la dignità di di-mettersi: il mandato vieneconferito con la fiducia deicittadini, ma ora questa fi-ducia è venuta meno». Larichiesta arriva da Ferdinan-do Sandroni, consigliere co-munale ed ex delegato al-l'Associazionismo. Parla di«amarezza», «delusione»,«senso di disagio», «oltrag-gio alla città» e si dice «an-cora una volta stupito» perl'ultimo scandalo, che defi-nisce «una ferita grave pertutti i cittadini di Parma».Ed elogia chi scende in piaz-za per protestare controquesta maggioranza: «AParma la gente è capace didire basta e vuole mobili-tarsi contro i misfatti».

cenza, siamo tuttavia del parereche un eventuale passo indietrodel primo cittadino agevolereb-be non poco il percorso che lacittà e le sue forze sociali, po-litiche ed economiche hanno ne-cessariamente da intraprende-re, per sviluppare una prospet-tiva di consolidamento econo-mico e di pacificazione sociale».

COMMENTO «LA GIUNTA E' DELEGITTIMATA»

Lega Nord: «Chiediamoil commissario subito»II La segreteria provinciale dellaLega Nord, «alla luce dei fattiche da mesi stanno travolgendol’amministrazione comunale diParma», ribadisce «la fortepreoccupazione per le sorti dellacittà, già espresse chiaramentequasi un anno fa nella conferen-za stampa del 6 novembre2010». «La delegittimazionedell’attuale compagine ammini-strativa si attesta da tempo sulivelli intollerabili - continua laLega - con gravi conseguenze ne-gative sulla città». La Lega Norddi Parma continua a ripetereall’amministrazione «l’invito,già formulato lo scorso anno, di“cedere il passo” a favore di uncommissario governativo chesia garanzia per la città, in attesadelle prossime elezioni comuna-li previste per la primavera del2012». «Rimpasti e rimpastininon risolvono i problemi dellacittà, - prosegue la Lega - ma anzirischiano di aggravarli, soprat-tutto nell’attuale congiuntura

economica negativa, che do-vrebbe vedere l’amministrazio -ne comunale in prima lineanell’organizzare e coordinareogni sforzo per fronteggiare lacrisi». La Lega Nord, «pur nonrappresentata in consiglio co-munale, continua e continuerà afar sentire la propria voce affin-ché l’attuale maggioranza (civi-ci-Pdl-Udc) termini il suo infe-lice epilogo, senza ulteriori dan-ni per la città».�

Enrico Gotti

II «La debolezza di farsi dare unI-pad in cambio di favori vuoldire mancanza di ogni minimolivello di etica e politica» com-menta Giorgio Pagliari. È duris-sima la reazione del Pd, alla no-tizia dell’arresto di GiovanniPaolo Bernini, esponente delPdl, assessore comunale allascuola e ai servizi per l’infanzia.«C'è stato un grande salto diqualità nelle indagini - osserva ilsegretario provinciale RobertoGarbi, nella conferenza stampaconvocata in via Treves -. Primaerano stati arrestati funzionari,scelti dal sindaco, ora è coinvoltoil Pdl, il partito di questa coa-lizione. Tutta quest’amministra -zione è attraversata da una crisietica e politica. Non volevano ilcommissario, per timore chequalche esterno andasse a rovi-stare fra i cassetti». «Bernini eVillani, - sottolinea Garbi - eranole due personalità di spicco delPdl che hanno insistito e piùhanno spinto perché l’ammini -strazione Vignali andasse avan-ti».

«Oggi la responsabilitàdell’assessore alla scuola è la re-sponsabilità del sindaco - attac-ca Pagliari, capogruppo di mag-gioranza in Comune - deve la-sciare il campo, il danno di im-magine è grandissimo». «Noneravamo tanto delle cassandre. -gongola Garbi -. Da mesi e mesistavamo combattendo una bat-taglia per la legalità per eviden-ziare le storture di questa am-ministrazione. Siamo stati tac-ciati di disfattismo. I fatti ci dan-

no ragione. C'è una commistionetroppo spinta tra affari e poli-tica». Per il Pd, ora, bisogna«staccare la spina». «Il sindacodeve avere uno scatto di respon-sabilità, deve chiudere questaesperienza, la città non merita diessere bistrattata e maltrattata.Non merita questa ferita».

Se non sarà il sindaco a di-mettersi, il partito chiama a rac-colta i consiglieri di maggioran-za: «Ci rivolgiamo a loro, che so-no stati convinti a tenere in vitaun’amministrazione raffazzona-ta. Chi da oggi in avanti conti-nuerà a sostenerla si assumeràuna grave responsabilità» di-chiara Garbi. La Lega nord chie-de un commissariamento?«Non è mai troppo tardi» com-menta il coordinatore del Pd.«Al movimento 5 stelle che vuoletutti a casa dico che governare lacittà è cosa un po' più seria che

fare slogan o fare di tutta l’erbaun fascio». E sulla protesta dipiazza: «Anche noi siamo indi-gnati. Ma non metteremo il cap-pello sulla protesta. Il Pd orga-nizzerà una sua manifestazio-ne».Ieri pomeriggio, in via Tre-ves, erano presenti, oltre ai con-siglieri comunali, le parlamen-tari Carmen Motta e AlbertinaSoliani, e il consigliere regionaleGabriele Ferrari. «Se non ora, ungesto di responsabilità, quando?- ha detto Ferrari - cosa altro deveaccadere? È ora di tirare una rigasu questa amministrazione e ca-pire quanto questa città dovràpagare nei prossimi anni per de-biti che hanno creato».�

ATTACCO CGIL, CISL E UIL

I sindacati: «E' l'oradi staccare la spina»II «Come volevasi dimostrare:un ennesimo arresto eccellenteha investito nelle scorse ore ilComune». Lo scrivono Cgil, Cisle Uil che «oltre a chiedere unaseria assunzione di responsabi-lità da parte di chi - istituzioni epartiti politici - avrebbe dovutocontrollare che tali comporta-menti non trovassero luogo, ri-

tengono necessario che si stac-chi definitivamente la spina. Aquesto punto, davanti al crolloinarrestabile di un’amministra -zione che dimostra ogni giornodi più la propria debolezza e per-meabilità nei confronti del ma-laffare, al punto da lucrare, aquanto dichiara il procuratoreLaguardia, sui "pasti dei bam-

bini della scuola elementare", inattesa del crollo definitivodell’ormai demolito castello dicarte che rappresenta il Comunedi Parma, non si può più atten-dere oltre. Ci sono, a Parma comenel resto del Paese, questionitroppo urgenti da risolvere, pro-blemi che non si possono più ri-mandare: dai tagli alle scuole, aidisabili, ai servizi agli anziani e altrasporto locale, alle infrastrut-ture bloccate, alla montagna didebiti cui non si sa chi potrà farfronte. I cittadini - lavoratori,giovani, pensionati - di Parmahanno diritto ad essere ammi-nistrati da una macchina comu-nale efficiente».�

CRONACA

Italia dei Valori«Ma Vignaliancora non sapeva?»«Parma muore di vergognaper un altro scandalo checoinvolge l'amministrazionecittadina: l'arrestodell'assessore ai servizieducativi Bernini e, cosaancora più grave e'indecente' così comeaffermato dal procuratoreLaguardia, arresto avvenutoper aver lucrato sui pasti deibambini delle elementari.Ma Vignali, ci chiediamo noi,ancora non sapeva?». CosìPaola Zilli, coordinatriceprovinciale dell'Italia deiValori, in merito alla notiziadell'arresto di Bernini. «Noidell'Italia dei Valori, aquesto punto, ribadiamoancora più convinti, conancora più forza, che ilsindaco si deve dimettere -continua - perché a questopunto i casi sono due: osapeva tutto oppure, nelcaso affermasse di nonsapere nulla, è evidente lasua incapacità eirresponsabilità politica».

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PARMA - Repubblica Online

IDV “Dopo gli undici arresti, le accuse e le controaccuse degli assessori dimissionari e i rimpasti per rima-nere saldi alla poltrona, oggi Parma muore di vergogna per un altro scandalo che coinvolge l’amministra-zione cittadina: l’arresto dell’assessore ai servizi educativi Bernini e, cosa ancora più grave e ‘indecente’ così come affermato dal procuratore Laguardia, arresto avvenuto per aver lucrato sui pasti dei bambini delle elementari. Ma Vignali, ci chiediamo noi, ancora non sapeva?” Così Paola Zilli, coordinatrice provinciale dell’Italia dei Valori, in merito alla notizia dell’arresto di Bernini.“Noi dell’Italia dei Valori, a questo punto, ribadiamo ancora più convinti, con ancora più forza, che il sinda-co si deve dimettere - continua - perché a questo punto i casi sono due: o sapeva tutto e ha continuato la propria attività politica coprendo le malefatte dei colleghi oppure, nel caso affermasse di non sapere nulla, è evidente l’incapacità e l’irresponsabilità politica di un sindaco che non sa assolutamente niente di ciò che gli accade sotto al naso, in entrambi in casi non è degno di ricoprire la carica di primo cittadino.” Conclude la segretaria provinciale: “Pertanto, se a Vignali rimane ancora un briciolo di coscienza e di dignità, faccia un passo indietro e permetta alla città di respirare dopo 4 anni in cui è stata soffocata da una giunta a cui importavano solamente i propri affari.”

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REGGIO EMILIA - 24Emilia

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REGGIO EMILIA - Carlino

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

� NOVELLARA

Oltre duemila partecipanti in15 incontri, dibattiti e laborato-ri. E’ il bilancio della quarta edi-zione del Festival “Uguali_Di-versi”, che per tre giorni ha ani-mato Novellara, Correggio e Ba-gnolo. «Siamo molto soddisfat-ti e incoraggiati perché la parte-cipazione è stata tanta. Sentia-mo di aver guadato» è il com-mento del sindaco di NovellaraRaul Davoli. Che, dopo averavuto tra gli ospiti, RomanoProdi, Paolo De Castro, EnzoBianchi guarda già al futurodella kermesse.IL BILANCIO. «Il commento checi è arrivato dalla gente è statodi apprezzamento e di incorag-giamento ad andare avanti inquesto cammino culturale. Lanostra percezione è che, conquesta edizione, sia emersoqualcosa di nuovo: abbiamotraguardato il momento di diffi-coltà che tutti gli eventi di que-sto genere hanno avuto all’ini-zio. Noi sentiamo di aver gua-dato – sottolinea il primo citta-dino – Rifletteremo sulla formadi organizzazione, che sia piùautonoma e meno legataall’amministrazione. Serviràper migliorare ancora. Per i no-stri territori è fondamentaleche gli eventi arrivino dal bas-so, e non dall’alto».

La riflessione sull’organizza-zione, riguarda anche i territo-rio coinvolti: quest’anno ad af-fiancare Novellara c’erano an-

che Correggio e Bagnolo.«L’allargamento è fonda-

mentale – dichiara – con Luzza-ra (partner nelle prime edizio-ni, ndr) è successo che nel mez-zo ci sono state le elezioni e ilcambio di sindaco, ma il con-fronto è aperto. Inoltre, ci sonostate altre richieste. Siamo sem-pre incerti perché la dimensio-ne geografica rende l’organiz-zazione non semplice: peresperienza, più l’area geografi-ca è vasta, meno è facile da ge-stire. La maggiore prossimità, èil caso con Correggio e Bagno-lo, ci sembra più opportuna,ma questo non vuole dire porredei confini».

La certezza è che il festival,ancora una volta, è riuscito a la-sciare il segno: «Il dibattito chesi sviluppa negli incontri, pro-segue via web e attraverso imessaggi che ci arrivano. Tuttociò crea una rete di confronti,di progettualità tra territori, cit-tadini, associazioni – spiega ilsindaco – E il festival ha visto lapartecipazione di diverse asso-ciazioni. Ha visto la gente con-frontarsi. Non è stato solo lezio-ni magistrali, ma anche labora-tori. Abbiamo messo le basi perprogetti che non si fermanoqui, ma proseguono durantel’anno e coinvolgono le scuole,le associazioni. Questa tre gior-

ni è di riflessione, poi la realiz-zazione prosegue nei prossimi365 giorni».Quest’anno il temadella rassegna era la terra. Per ilfuturo, Raul Daoli esprime undesiderio. «Mi pacerebbe che siparlasse delle donne. Anche di-versi punti di vista: come le pariopportunità, il diritto di inna-morarsi».GLI EVENTI. Anche il cibo haavuto il suo spazio al FestivalUguali-Diversi 2011. I ristorato-ri del centro storico hanno pro-posto a Novellara una specialecena a Km zero: cinque menùoriginali in collaborazione congli agricoltori del mercato con-tadino. Una cena lunga un por-

tico, che ha trovato grande ap-prezzamento. In tavola: tosonedi parmigiano reggiano dellevacche rosse con pere e acetobalsamico, risotto mantecatoalla zucca di Novellara, pannacotta con saba e cioccolato fon-dente. Successo da tutto esauri-to anche per il laboratorio delgusto Slow Food “La riscopertadel pane: i segreti della quali-tà”. Anche la piccola acetaia co-munale, ha incassato un otti-mo risultato. Scolaresche motointeressate hanno partecipatoai laboratori organizzati dallaConfraternita Aceto BalsamicoTradizionale Reggiano e dall’as-sociazione assaggiatori di Ace-

to Balsamico. Una curiosità.Anche il Priore del Monasterodi Bose, che nell’eremo cura ilproprio orto ed è appassionatodi una cucina sana e semplice,ha passato qualche “dritta” algruppo Acetaia Comunale. Invista dell’iniziativa della setti-mana prossima “Novellara sa-pori balsamici” che vedrà lapartecipazione anche la Con-fraternita del Bacalà di Vicenzaper un “gemellaggio” gastrono-mico, il priore ha infatti sugge-rito di proporre una ricetta abase di bacalà con aceto balsa-mico già ribattezzato “Il bacalàdel Priore”.

Elisa Pederzoli

Più di trecento alla cena a “km zero”

� CORREGGIO

Scontro tra uno scooter eun’auto ieri pomeriggio (po-chi minuti dopo le 16) alla ro-tonda per Carpi, in viale deiMille. Ad avere la peggio unpensionato del posto, alla gui-da dello scooter, finito controla fiancata dell’auto.

Sul posto sono arrivati in po-chi minuti gli operatori sanita-ri, inviati dalla centrale opera-tiva di Reggio soccorso, conun’ambulanza e un’automedi-ca, entrambe della Croce Ros-sa di Correggio.

Il pensionato è stato carica-to in ambulanza e portatoall’ospedale Santa Maria Nuo-

va di Reggio. Le condizioni delferito hanno destato preoccu-pazione soprattutto per la suaetà. L’uomo, arrivato al prontosoccorso di Reggio, è stato sot-toposto, fino a tarda sera, a nu-merosi accertamenti proprioper escludere traumi internigravi.

In viale dei Mille, per i rilievi

dell’incidente, sono intervenu-ti nel frattempo gli uomini del-la polizia municipale del cor-po Unione comuni pianurareggiana.

Saranno loro a stabilire lecause dello schianto ed even-tuali responsabilità. In vialedei Mille qualche, ma limitato,disagio per il traffico.

NOVELLARA. Agricoltura, società,qualità della vita, cibo,biodiversità, lotta per le risorseprimarie e diritti dei consumatorisono solo alcuni dei temiaffrontati durante la kermesseculturale. Il pubblico che hapartecipato è sempre piùeterogeneo e proveniente da fuoriprovincia (Parma, Modena,Mantova e Bologna). Oltre 2.000persone hanno partecipato ai 15incontri e nei laboratori dedicatiai più piccoli in biblioteca e neilaboratori del gusto a cura di SlowFood. Piazza in grande fermentoper i concerti e 340 coperti per la

cena a Km zero: ben oltre quantoprogrammato dai ristoratori delcentro storico e massimaaffluenza alle strutture culturalitutte aperte per l’occasione.Un’importante risultatotraguardato grazie allapartecipazione e coinvolgimentodi oltre 30 tra associazioni edistituti educativi.La kermesse culturale è sostenutada Fondazione Manodori, CPLConcordia e Massey Ferguson edaltri 14 tra sponsor, supporter emedia partner. L’80% dei costiper la manifestazione sono staticoperti con fondi privati.

I NUMERI DELLA MANIFESTAZIONE

NOVELLARA

Delegazione di parlamentariin visita agli impianti Sabar

SAN MARTINO IN RIO

Cali di pressionedell’acqua potabileda stasera a domani

correggio

Scooter contro un’auto alla rotonda per Carpi

L’intervento degli agenti della polizia municipale

A“Uguali-Diversi”continua il dialogosull’accoglienzaNovellara: duemila partecipanti alla tre giorni di incontrie tanti visitatori agli stand gastronomici di Slow Food

Alcuni partecipanti alla cena a “chilometri zero” che si è svolta sotto i portici di Novellara

� NOVELLARA

Una delegazione della Commis-sione parlamentare d’inchiestasul ciclo dei rifiuti, guidata dalpresidente onorevole GaetanoPecorella e composta dai depu-tati Alessandro Bratti (Pd), Stefa-no Graziano (Pd), Raffaele Volpi(Lega) e i senatori Dorina Bian-chi (Pdl), Gennaro Coronella(Pdl), Vincenzo De Luca (Pd)Gianpiero De Toni (Idv)e Danie-la Mazzucconi (Pd) visiterà do-mani pomeriggio (ore 15) la di-scarica della Sabar, in via Leva-ta, per acquisire informazionisu questo esempio di gestione

del ciclo integrato dei rifiuti.L’iniziativa comprende la visi-

ta agli impianti energetici (coge-nerazione a biogas e fotovoltai-co) realizzati e gestiti dal grup-po cooperativo Cpl Concordia ealle serre gestite dalla cooperati-va sociale Il Bettolino. A condur-re la presentazione sarà il diret-tore generale di Sabar, MircoMarastoni e il responsabile set-tore Energie rinnovabili di CplConcordia, Roberto Loschi. Invi-tati anche la presidente dellaProvincia e l’assessore provin-ciale all’Ambiente, oltre ai sin-daci dei Comuni facenti partedel Consorzio Sabar.

� SANMARTINOINRIO

Se ci sono atti di vandalismo aldistributore del latte perchénon installare telecamere nellazona? E' quello che si chiedeAlessandro Bussetti, capogrup-po e consigliere comunale perla lista Movimento 5 Stelle, do-po che l'erogatore tra via Rubie-ra e via Roma è stato oggetto didanneggiamento e furto del de-naro presente nella cassa auto-matica. Con un'interrogazioneBussetti chiede all'amministra-zione di «dotare quanto primala zona di telecamere di sicu-rezza, per scongiurare furti ed

atti di vandalismo contro unaattività che al di là dell'aspettoeconomico ha anche risvoltiambientali». Una richiesta cheè già stata anticipata dalle paro-le di GianMaria Casarini, asses-sore all'ambiente, che confer-ma l'intenzione di installare te-lecamere di videosorveglianzanon solo nella zona dei distri-butori automatici ma anche inaltri punti del centro cittadino.

«I ripetuti atti di vandalismoche si sono verificati in questeultime due settimane denota-no una situazione preoccupan-te e abbiamo certamente inten-zione di rafforzare il controllo

in quella zona, ma anche in al-tre. Nel caso del distributoredel latte non è tanto il danno ineuro visto che il denaro intro-dotto nella macchina viene pre-levato quotidianamente ma èpiù il danno tecnico. A partequesto va scongiurato il com-portamento vandalico e abbia-mo già previsto l'installazionedi un software di implementa-zione al sistema d'illuminazio-ne smart-town che consentiràdi avere a breve un sistema divideosorveglianza che coinvol-gerà anche altre due aree:l'area “nave” e quella del parcocomunale». (s.p.)

SAN MARTINO IN RIO

Nuove telecamere contro i vandaliInterrogazione di Bussetti (5 Stelle) e l’impegno dell’assessore

� SAN MARTINO IN RIO

Iren Acqua Gas informa cheper ridurre i disagi ai cittadiniinteressati dai lavori, l’inter-vento sulla rete acquedottisti-ca di San Martino in Rio inizia-to ieri mattina, è stato spostatoper la parte più complessa, nel-la notte tra oggi e domani, dal-le ore 22 fino alle ore 5. Si con-ferma che rimane la possibili-tà di cali di pressione nell’ero-gazione dell’acqua potabilenell’abitato di San Martino inRio. Per ulteriori informazioniè possibile contattare il nume-ro verde: 800.343434.

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011 GAZZETTA Correggio � Novellara � Bassa Est 21

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

Avete la possibilità di realizzarein giornata un piano di lavoromolto interessante, ma per riu-scirci occorre un’organizzazio-ne molto attenta ed una grandedisciplina.

Dovreste sentirvi più disponibilie riuscire anche a far approvarealcune vostre idee. Siete in unmomento di cambiamenti, dove-te accettare alcune proposte.Amore.

Aspettate un giorno ancora primadi prendere una decisione impor-tante nel lavoro. Affettivamentedovete impegnarvi di più nella vo-stra storia: siete poco attenti aquanto vi accade intorno. Novità.

Un momento di imbarazzo nelpomeriggio. Non fatevi coglieredel tutto impreparati dalle circo-stanze e reagite con disinvoltu-ra. Accettate un invito per la se-ra.

La situazione finanziaria nonpuò definirsi stabile. Fate atten-zione alle spese, in particolare aquelle voluttuarie. In amore inquesto momento non poteteperdere. Riposo.

La situazione non è ancora deltutto matura, per cui sarà me-glio evitare qualsiasi tipo di for-zatura. Prima di fare un pro-gramma per la serata consiglia-tevi con chi amate.

Servitevi di coloro che vi offro-no collaborazione per la prepa-razione di un progetto di lavoro.Rischiate, da soli, di non tenereconto di certi aspetti del proble-ma. Buon senso.

I nati sotto questo segno si sen-tiranno oggi più disponibili delsolito. Progressi rapidi con alcu-ni progetti di lavoro. Lasciateampio spazio ai progetti perso-nali, all’amore.

PESCI20/2 - 20/3

SAGITTARIO23/11 - 21/12

ACQUARIO20/1 - 19/2

Non lasciatevi suggestionaredalle apparenze. Soltanto inquesto modo lavoro e guadagniandranno a gonfie vele. In amo-re potrebbe essere necessariauna verifica.

SCORPIONE23/10 - 22/11

CAPRICORNO22/12 - 19/1

bilancia23/9 - 22/10

Tensioni e discussioni nell’am-biente di lavoro, specialmentenel corso della mattinata. Il con-siglio è di parlare poco e di ri-flettere prima di farlo. Poche lenovità in amore.

VERGINE23/8 - 22/9

GEMELLI21/5 - 20/6

LEONE23/7 - 22/8

toro21/4 - 20/5

Avete delle ottime idee ed unanotevole capacità di approfondi-re le situazioni. Ma non esagera-te: godetevi la giornata e rilas-satevi nel tempo libero. Un po’di svago.

CANCRO21/6 - 22/7

Responsabile deltrattamento dati(D.LGS. 30/6/2003n. 196):Augusto Ditel

Registrazionedel Tribunale di ReggioEmilia n. 476 del28/1/1981

La tiratura del 26/9/2011è stata di 14.473 copieCertificato ADS n. 7035del 21/12/2010

*Prezzi:a richiesta, per i lettoridi Reggio e provincia:Orchidee e piante grasse€ 7,90; Quaderni Terrenostre € 2,90

Finegil Editoriale Spa

CONSIGLIODI AMMINISTRAZIONE

Carlo De Benedetti(Presidente)

Monica Mondardini(Amministratoredelegato)

Lorenzo Bertoli(Consigliere prepostoalla Divisione Nord Ovest)

Consiglieri:Alessandro AlacevichFabiano BegalLorenzo BertoliPierangelo CalegariRodolfo De BenedettiGiovanni DottaDomenico GalassoRoberto MoroMarco MoroniRaffaele SerraoLuigi Vicinanza

Quotidiani localiGruppo EspressoDirettore Generale:MARCO MORONIDirettore Editoriale:LUIGI VICINANZA

OROSCOPO

Sede legale:v. Cristoforo Colombo 9800147 Roma

Divisione Nord Ovest:p.zza Cesare Mozzarelli 746100 Mantova

Redazione:via Pansa 55/i42100 Reggio Emilia

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Stampa:Citem Soc. Coop.via G.F. Lucchini 5/746100 Mantova

ARIETE21/3 - 20/4

Quotidianod’informazione fondato nel1860

Direttore responsabile: AUGUSTO DITEL

Al posto del cane, a spasso si puo’ portare l’uccello rapace

G entile cliente, non sem-pre il prezzo al litro delcarburante rappresen-

ta un effettivo risparmio sulcarburante perché il ritmo fre-netico della vita che facciamoci porta ad essere superficiali enon si tiene conto di un fattorenon secondario: la resa del car-burante che acquistate, chepuò variare anche di un

5-10%.Per sapere se il carburante

costa tanto o poco bisognereb-be controllare quanti chilome-tri si percorrono in base all’im-porto pagato e ricavare quindiil costo al chilometro.

Molto spesso il prezzo al li-tro rappresenta un elementorelativo ma non assoluto perdeterminare il costo al chilo-metro.

Da 23 anni gestisco questoimpianto di distribuzione car-buranti e ho sempre trattato iprodotti che vendo nel miglio-re dei modi garantendo così ilmassimo rendimento e quindiminori consumi ai miei clienti.

Vi invito a fare la prova e a

dirmi poi i risultati ottenuti.Volantino distribuito daCarlo Francesco Fiordalisinella stazione di servizioda lui gestitain viale Regina Margherita

DIMEZZIAMO TUTTOCominciamo a tagliarei parlamentari

Come la vedono i cittadini?Propongo di dimezzare il Pa-

lamento, propongo che gli sti-pendi siano adeguati ai parla-mentari degli altri stati e paga-ti in base alle prestazioni chequesti forniscono, sia in Parla-mento sia fuori di esso.

Per ogni parlamentare mas-simo due legislature con etànon superiore ai settant’anni.

Per gli anni che servono permaturare la pensione, ci sicomporti come per tutti i lavo-ratori dipendenti.

Le auto blu invece devonoandare solo alle quattro cari-che più alte dello Stato.

U.B.cittadino arrabbiato

LA REGIONE LUNEZiaLe provinceche non servono� Il Governo e la sua maggioran-za, dopo tanti indugi e balletti diogni tipo, si sono finalmente deci-si: Aboliamo le province per viacostituzionale. Quello che avrebbe-ro dovuto fare a inizio legislatura,per un preciso impegno politico (leProvince erano state dichiaratecome enti inutili dal Programmaelettorale del Pdl), sembrano farlooggi, in netto ritardo, per stringen-ti motivi economici di cassa. Me-glio tardi che mai e accontentiamo-ci!Però l'aver prima argomentato,sulla posizione ricattatoria dellaLega Nord, che l'inutilità era daconsiderare solo per le Province dimodesta dimensione in riferimen-to al numero di abitanti e all'esten-sione territoriale e, per questo,l'aver, poi, dovuto subire le accusedi inaffidabilità elettorale da partedi Udc, Fli e Idv, fa sì che non solol'opinione pubblica, ma anche ilmondo politico guardino al provve-dimento costituzionale con palesediffidenza.Noi dell'Associazione Lunezia, cheda sempre, nel nostro sito www.lu-nezia.com, ci siamo presentati conlo slogan "una regione in più, cen-to province in meno", siamo, tutta-via, soddisfatti che sia stato scelto,anche se in ritardo, l'iter costituzio-nale. Eravamo, infatti, ben consa-pevoli che sia l'intestazione deltitolo V sia l'art. 114 della Costitu-zione (con il suo assunto "La Re-pubblica è costituita da Stato, Re-gioni, Province e Comuni") rappre-sentavano un ostacolo vero alprovvedimento di abolizione auspi-cato, senza la cui rimozione si sa-rebbe potuto fare soltanto un inuti-le polverone politico.Ora, dunque, si presenta il confron-to serio sulla Riforma Istituzionalee, se mettiamo nel conto anchel'effetto determinato dall'istituzio-ne delle Città Metropolitane, nullapotrà più rimanere come primanemmeno nell'assetto dei territo-ri. Non possiamo, infatti, prefigura-re con certezza l'ambito territoria-le che si verrà ad organizzare attor-no alle Città metropolitane, ma èragionevole ipotizzare che su Bolo-gna, Genova, Firenze e Milano,graviterà un'area ben più vastadelle loro attuali province di riferi-mento.Dunque se, da un lato, la Città Me-tropolitana catalizzerà e regoleràla sua vasta area, dall'altro latopotranno le restanti aree regionalirimanere immutate nei confinipreesistenti e, all'interno di essi,godere di una equa ed efficienteamministrazione? Per fare l'esem-pio dell'Emilia Romagna, se la me-tropoli Bologna attrarrà e regole-rà, come è facilmente prevedibile,anche gli interessi socio-economi-ci della vicinissima area modene-se, costituendo con essa un noccio-lo intenso di relazioni innumerevo-li (basti pensare al nodo delle co-municazioni e dei trasporti), cosa

ne sarà della Romagna , da unaparte, e delle altre città emiliane,dall'altra parte? La Romagna, giàoggi, rivendica, a nostro avvisogiustamente, la sua autonomia ele città di Piacenza, Parma e Reg-gio hanno ben fondate ragioni dilamentare una eccessiva margina-lizzazione da parte di Bologna.Ecco perché la soppressione delleProvinc e la contestuale istituzio-ne delle Città Metropolitane co-stringeranno ad un riesame pro-fondo degli attuali territori regio-nali.Noi dell'Associazione Regione Lu-nezia siamo già pronti da tempocon la nostra proposta innovativa.Essa, tenuto conto dello scorporodelle aree metropolitane, vuoledefinire una nuova filosofia di go-verno regionale che sia basatonon più sul ruolo della capitale diRegione, ma sulle competenze esulle risorse qualitative e specifi-che di ogni città e di ogni territorioche lo compongono, in un sistemaarmonico ed equilibrato. Proprioper queste esigenze di equilibriotra i cittadini e i territori vediamocon molto favore la collocazione inmontagna della sede del Parla-mento Regionale, per far sì che ilcrinale appenninico possa essereconcepito e vissuto (secondo laconcezione del grande Sen. Giu-seppe Micheli) come elemento diunione e cerniera tra le terre pada-ne e quelle lunensi (del resto sonostati proprio i passi del Centocroci,del Brattello, della Cisa, del Laga-strello e del Cerreto quelli che nelcorso della Storia hanno stabilito icollegamenti tra la Lombardia-Pa-dania e il Mare Ligure-Tirreno ver-so Roma).In altri interventi abbiamo sostenu-to le forti ragioni economiche chespingono i territori padani di Cre-mona, Mantova, Parma, Piacenzae Reggio a unirsi strategicamentee geopoliticamente con quelli diCarrara, della Garfagnana, di Mas-sa e di La Spezia; qui ci siamo volu-ti soffermare sulla grande opportu-nità che ci è offerta dal dibattitosul riassetto istituzionale dellaRepubblica Italiana. La via dellamodifica del Titolo V e dell'art. 114della Costituzione impone alle for-ze politiche di riesaminare e appro-fondire anche le storiche ragioniche nel '46 avevano convinto i Co-stituenti ad approvare la RegioneEmiliana Lunense, portata avantidagli illustri Giuseppe Micheli, An-gela Gotelli, Carlo sforza, Manfre-do Giuliani, Ubaldo Formentini etanti altri Parlamentari degni dimemoria storica. Noi, ora, ci aspet-teremmo che anche i Parlamenta-ri di oggi e gli Amministratori diqueste città e di questi territorinon si limitassero a semplici paro-le di condivisionedella nostra proposta, ma scendes-sero in campo in prima personaper affrontare in modo più concre-to e deciso un nodo istituzionalerimasto colpevolmente sospesoper oltre sessant'anni.

Rodolfo Marchiniassociazione regione Lunezia

A lcuni mesi or sono ho presentatouna interrogazione relativa allaVia Rinaldi, tristemente nota per i

gravi incedenti che l'hanno funestata ne-gli ultimi anni. Era infatti evidente che leresponsabilità di tali accadimenti eranoda imputarsi solo in alcuni casi all'elevatavelocità e molto spesso invece ai notevoliavvallamenti, dossi, sgretolature dell'asfalto. Chiedevo dunque se, essendoemersa più volte tale situazione di perico-lo, non vi fosse stata una segnalazione daparte delle Autorità di Pubblica Sicurezzae, in caso affermativo, per quale ragionenon fossero stati approntati in questi anniinterventi di messa in sicurezza del man-to stradale. Ebbene, la risposta è stata de-legata dall'Assessore Gandolfi al Dirigen-te del Servizio manutenzione, il quale si li-mita a riferire che sono stati che dal 1995 è

stato imposto il limite del 50 Km/h, nel2009 è stato affisso un cartello "strada dis-sestata" e dal 2010 sono stati effettuati 24interventi di chiusura buche. Chi percor-re oggi via Rinaldi non può che constatar-ne l'estrema pericolosità causata da spac-cature che corrono lungo l'asfalto deter-minando due livelli di strada, uno per laruota di sinistra ed uno per la ruota di de-stra. Anche a basse velocità l'aderenza all'asfalto è estremamente difficoltosa. Dun-que poco o nulla è stato fatto dall'Ammi-nistrazione per scongiurare quelle trage-die che le targhe ed i fiori lungo la Via Ri-naldi ricordano. Ma il fatto ancor più gra-ve è che l'Assessore non riferisce nulla inordine alle segnalazioni avute dall'Autori-tà di Pubblica Sicurezza. Eppure, andan-do a scavare, ho potuto rinvenire una "ri-chiesta di ripristino dell'asfaltatura stra-

dale di via Rinaldi" inviata dal Comandodella Polizia Municipale che già nel di-cembre 2009 segnalava come il tratto distrada fosse "dissestato con avvallamenti,particolarmente pericoloso per i veicoli adue ruote…". A tale richiesta si allegavanorilievi fotografici. Ebbene l'Assessore Gan-dolfi tace in merito a questa richiesta uffi-ciale, non assume provvedimenti e anco-ra nel marzo di quest'anno si verifica unincidente mortale. A due anni da quelladenuncia ancora la situazione è invariata.Pur lasciando all'Autorità Giudiziaria ilcompito di valutare le omissioni compiu-te dalla Giunta, non può che suscitare sde-gno il fatto di continuare ad assistere asperperi di denaro in costose quanto inu-tili rotonde, mentre non si fa nulla per lasicurezza dei cittadini.

Anna Maria Terenziani - Pdl

Il rischio era conosciuto, nulla è stato fattoVIA RINALDI

Indubbiamente singolare l’incontro di tanti cittadini che nei giorni delfestival francescano ai giardini pubblici hanno incontrato una dellefreature con le quali San Francesco era solito parlare. Non si trattavaperò di uno degli innocui passeretti che popolano l’Umbria. Si trattava in-

vece di un esemplare di poiana, di un rapace di non grosse dimensioni chevive anche nella nostra media collina e che ben può adattarsi alle città.Un modo come un altro per andare a fare quattro passi portandosiappresso l’animale domestic. Le foto sono di Enrico Rossi Fotostudio 13.

Una letteramette in guardiagli automobilistidi CARLO FRANCESCO FIORDALISI

si crede di risparmiarema non si considerail rendimento: un’autopuo’ consumare di piu’o di menocon benzine diverse

TANTI PREZZI DIVERSI ALLE POMPE DI BENZINA

Sappiate valorizzare bene que-sta giornata. Avete idee da met-tere in atto subito. Molta tena-cia. Sono favorevoli anche glispostamenti. Contatti importan-ti.

MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011 GAZZETTA Lettere 33

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

REGGIO EMILIA - InformazioneMARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011 5EL GIORNO

La pazienza è già finita, corrosa dai disagi patiti. Le opposizioni danno man forte ai cittadini

Levata di scudi contro ActUdc, Pdl e Idv chiedono la testa del presidente MalagoliSoffia vento gelido, ai piani

alti dell’azienda di traspor-to locale. Un vento in procin-to di trasformarsi in bufera, a-limentato da più parti. Il fron-te più agguerrito e numerosoè rappresentato dai passegge-ri di Act, guidati dagli studentie dalle loro famiglie; ma a ur-lare allo scandalo sono anchele opposizioni, che in Consi-glio provinciale chiedono latesta del presidente di Act An-gelo Malagoli. Prima dell’en -trata in vigore del nuovo ora-rio calibrato sulla stagione in-vernale, lui aveva messo lemani avanti: perché le cosevadano a regime ci vorrà deltempo, siate pazienti. La pa-zienza però si è esaurita in unattimo, corrosa da ritardi, lun-ghe attese, soppressione dicorse, servizio scadente.

E il comunicato stampa dif-fuso da Act, in cui Malagoli e-sprimeva soddisfazione perl’andamento delle cose du-rante la prima settimana diprova, anziché placare le ac-que ha avuto l’effetto dellabenzina sul fuoco. «Surreale»:tale lo ha definito il capogrup-po dell’Udc Mario Poli. «Men-tre da studenti, famiglie, dagli

stessi dirigenti scolastici e datanti luoghi Montagna, Bassa,Poli studenteschi, si levanoferoci critiche sul caos creatodai nuovi orari e dai tagli dichilometri messi in atto daAct, gli Amministratori diquest’ultima hanno la sfronta-tezza di sostenere che tutto vabene Madama la Marchesa, aparte qualche piccolo proble-ma sulla capienza dei mezzi ditrasporto». Poli rivendica di a-ver votato nell’ultimo Consi-glio provinciale del 22 set-tembre a favore dell’odg chechiedeva le dimissioni delpresidente e del direttore ge-nerale di Act «perché la disor-ganizzazione e l’impreviden -za con cui è stata gestita que-sta fase hanno confermato u-na loro preoccupante insuffi-cienza di managerialità e di at-tenzione verso le esigenze de-gli utenti del Tpl». Infine, unapromessa: nel prossimo Con-siglio provinciale, che vedràanche la partecipazione dellefamiglie degli studenti, l’Udcsi farà portatore di due esigen-ze: «Prima la modifica di que-sta improvvisata pianificazio-ne; seconda capire dove è an-dato a finire il bilancio 2010 diAct, la cui importanza ha unafondamentale connessionecon l’ipotesi di fusione per in-corporazione con Atcm diModena e Tempi di Piacen-za».

A chiedere ai vertici di Actdi andarsene via in blocco èanche il capogruppo del PdlGiuseppe Pagliani, che incol-pa gli attuali amministratoridi produrre perdite cospicuenei bilanci facendo aumenta-re i disservizi per gli utentireggiani. Sulle barricate an-che il consigliere provincialedell’Idv Rudy Baccarani, con-vinto che il vero problema diAct sia il fatto «che il Pd la con-sideri una propria azienda.Penso che il segretario Ferraridebba assumersi la responsa-bilità di staccare la spina aquesta gestione. La situazionedi Act è drammatica: gli am-ministratori che si sono suc-ceduti negli ultimi anni han-no piano piano eroso valore edopo la vendita del ramo fer-roviario non resta più nulla davendere per far quadrare i bi-lanci». Come se non bastasse,c’è poca chiarezza sulla pros-sima fusione e su quali saran-no i patti societari e i rapportidi concambio. Senza contarel’assenza di piani industrialidi rilancio del Tpl, evidenziainfine il consigliere dell’Italiadei Valori.

Approvato l’emendamento presentato dal consigliere Stecco al documento firmato dal Pd

In Provincia la via crucis degli studenti«Le decisioni sul futuro di Act non possono prescindere dalle esperienze reali»

VENERDÌ LA COMMISSIONE

«N el Consiglio provinciale di gio-vedì 15 settembre che si con-

frontava sul Trasporto pubblico localeho proposto, attraverso un emenda-mento al documento presentato dalPd, che nella prossima Commissioneconsiliare Infrastrutture venissero in-vitati anche i rappresentanti dei citta-dini, lavoratori e studenti, pendolari.Mi riferivo ai comitati che si sono co-stituiti in diverse realtà della nostraprovincia per tutelare i diritti dei pen-dolari, ma più in generale alle diverseforme di autorganizzazione socialeche i cittadini si danno per far fronte aiproblemi che presenta il trasportopubblico». A parlare è il consigliereprovinciale del Pd Marcello Stecco,certo che la ragione di questo invitorisultasse ovvia: «Le istituzioni pubbli-che ricavano la loro legittimazionenon soltanto dal voto, ma dalla loro vo-lontà-capacità di realizzare un ascoltoe un confronto permanente con i cit-tadini, soprattutto con coloro che so-no sottoposti a particolari criticità e-conomiche o sociali. L'emendamentoè stato approvato. Di conseguenza laCommissione consiliare Infrastruttu-

re della Provincia dovrà invitare allariunione di venerdì 30 settembre i cit-tadini pendolari e le loro rappresen-tanze, ed in particolare gli studenti ele famiglie che hanno vissuto sullapropria pelle la via crucis di questigior ni».

Secondo Stecco questa scelta si rive-lerà positiva per almeno due ragioni.«Innanzitutto perché di fronte al caosche tanti studenti, genitori e dirigentiscolastici hanno vissuto e stanno vi-vendo ancora in questi giorni è beneche un'istituzione pubblica democra-tica sappia come stanno davvero le co-se», spiega. «Ascoltare l'Azienda tra-sporti è doveroso, non ascoltare i cit-tadini sarebbe stato incomprensibileda parte di un'istituzione che ha neicittadini il proprio "azionista di riferi-mento"». Aggiunge: «In secondo luo-go perché le decisioni che la Provinciadeve prendere, in rapporto alle pro-prie responsabilità, circa il futuro pro-grammatico e gestionale dell'Act, apartire dalle aggregazioni previste,non possono prescindere da un bilan-cio reale e non unilaterale dell'espe-r ienza».

«Una considerazione in più si poneper i riformisti, coloro cioè che invecedi predicare la Rivoluzione cercano dicombattere le ingiustizie, piccole ograndi che siano, che incontrano sulsentiero della propria vita», prosegueStecco. «Lo dico a bassa voce e innan-zitutto a me stesso: diamoci una mos-sa ! Non è sufficiente lottare contro lamacelleria sociale che questo Gover-no sta provocando nei territori del no-stro Paese con i tagli indiscriminati al-la finanza locale, compreso il traspor-to pubblico, che non a caso vedonomarciare insieme Errani e Formigoni,Del Rio e Alemanno. Occorre recupe-rare una "cultura di lotta e di governo"sul territorio, nelle comunità locali,perché è nella dialettica e nel conflittosociale che vivono le persone in carneed ossa che ha origine la linfa del cam-biamento. Per tornare a noi: la doman-da di programmazione, efficienza e digiustizia che sale da queste durissimegiornate che tante famiglie reggianehanno vissuto e stanno ancora viven-do non deve vederci spettatori maprotagonisti. Come stanno facendo isindaci della nostra provincia».

n Nel mirino i vertici dell’azienda, «per ladisorganizzazione con cui è stata gestitaquesta fase, a conferma di una loropreoccupante insufficienza di managerialità»

IL RITORNO IN CAMPO DEGLI STEWARDHanno il compito di vigilare sulla sicurezza degli studentiche salgono sugli autobus, e sono tornati al lavoro ieridopo la prima esperienza dell’anno passato in via Makallè,viale Allegri, via Paterlini, piazzale Europa,via Regina Elena, via Rosselli. E poi all’autost azionedi Correggio, alla stazione di Sant’Ilario e a Rubiera

n Il 30 settembrePalazzo Allende apriràle porte ai cittadiniche hanno vissutosulla propria pelleil calvariodi questi giorni

Makallè e l’ingresso sugli autobus, sotto la supervisione degli steward.a Prampolini, Corina Ionica, Chiara Cavalli, Giulia Messori, Letizia Rinaldi,o

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

PIACENZA - Libertà

La Cronaca cittadinaMARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011

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Peculato, indagato dipendente AciL’accusa: intascava soldi dei clienti

L’ente l’ha licenziatoe si è fatto restituireil denaro. Lui ora lorivuole e ha fattocausa (anche permobbing). Intanto laprocura indaga

Iclienti lo ringraziavano per il pre-zioso servizio a domicilio, solita-mente riservato a soci “speciali”,

ma in realtà quei soldi, che il premu-roso fattorino si offriva di portarepersonalmente all’Aci facendo salta-re ai beneficiari del servizio fastidio-se code, pare proprio che se li inta-scasse. Parliamo di ammanchi nellecasse dell’ente per qualche migliaiodi euro e, secondo la procura dellaRepubblica, non ci sono dubbi: è pe-culato. L’Automobile club d’Italia,infatti, è un ente pubblico (non eco-nomico) e i suoi dipendenti, quandosono nell’esercizio delle loro funzio-ni, sono da considerare incaricati dipubblico servizio; e il peculato, perl’appunto, è un reato tipico del pub-blico ufficiale o dell’incaricato dipubblico servizio e cioè può esserecommesso solo da coloro hannoquesta qualifica. Un reato, che pro-prio per questo, è considerato benpiù grave rispetto all’equivalentecommesso da un cittadino comune(appropriazione indebita): le penevanno dai tre ai dieci anni di reclu-sione. Protagonisti di questa trava-gliatissima e spinosa vicenda - ogget-to di voci sempre più insistenti neicorridoi dell’ente di via Chiapponi, enon solo - sonoda un lato l’Auto-mobile club e dal-l’altro un suo di-pendente piacen-tino di cin-quant’anni. Anzi,ex dipendente:l’uomo è stato li-cenziato «per giu-sta causa» qualchetempo fa e, nono-stante il suo ricor-so, non è ancorastato renintegratonel suo posto dilavoro in penden-za del giudizioche si deve ancorasvolgere. E non èl’unico giudiziopendente tra i duesoggetti. Sono trele cause civili che vedono contrappo-sti l’ex dipendente e l’Aci: una ri-guarda il licenziamento, l’altra lesomme “contese” (già versate dalcinquantenne e delle quali lo stessosta ora chiedendo, a sua volta, la re-stituzione) e il terzo è per mobbing(l’ex impiegato dice di averlo subìtodai suoi superiori in ufficio mentrel’ente, dal canto suo, si è costituitoin giudizio lamentando un gravissi-mo danno di immagine per colpadell’ex dipendente: sono stati chiestisoldi a persone che, a quanto pare,avevano già pagato).

Ma è l’aspetto penale della vicen-da quello più grave; non fosse altro

che per le potenziali conseguenze acui va incontro l’indagato e per le ri-percussioni che tali conseguenze po-trebbero avere sulle cause civili an-cora pendenti davanti al giudice dellavoro. E si pensi che l’iscrizione nelregistro degli indagati da parte dellaprocura (il pm è Ornella Chicca) èrelativamente recente ed è la conse-guenza degli accertamenti svolti dailegali dell’Automobile club in segui-to ai ricorsi del dipendente stesso avicenda già potenzialmente conclu-sa; accertamenti che sono confluitiin una denuncia-querela alla procurache ha poi proceduto ad aprire unfascicolo; cosa che, a sua volta, ha

mai stata versata.La questione è bene o male in

questi termini: il cinquantenne avevanelle sue mansioni l’utilizzo diun’auto di servizio con la quale ognigiorno faceva il giro dei clienti socidell’Automobile club (Motorizzazio-ne civile e concessionarie) effettuan-do una sorta di servizio a domicilio:ritirava pratiche e si faceva conse-gnare il denaro per le stesse. Ma ol-tre ai clienti ufficiali sembra chel’uomo gestisse una serie di posizioniper alcuni clienti, per così dire, per-sonali: ritirava pratiche e si facevapagare il dovuto. Il problema è che,sempre stando alle accuse poi con-

provocato il licenziamento del pia-centino (alle dipendenze dell’Aci da-gli anni ’80).

«La situazione era diventata inso-stenibile – s’è limitato a dire Giusep-pe Gallinaro, direttore dell’Aci – e ifatti emersi erano tanto gravi da co-stringerci a prendere i dovuti provve-dimenti». In altre parole, la querela.

Ma quali sarebbero questi fattigravi? Uno su tutti: la “traccia” di unpagamento - un assegno - che uncliente avrebbe effettuato all’indaga-to credendo che questi avrebbe poiversato la somma all’Aci (500 europer il passaggio di proprietà di unveicolo) ma che all’Aci non sarebbe

La sede piacentina dell’Automobile club d’Italia, in via Chiapponi. Sotto, il direttore provinciale Aci Giuseppe Gallinaro e il sostituto procuratore Ornella Chicca

fluite in un avviso di garanzia, questidenari non li avrebbe poi girati al-l’ente, o almeno non del tutto. Unasituazione poco chiara, fatta - sem-brerebbe - di qualche “occhio chiu-so” negli uffici di via Chiapponi mache, nel 2007, è poi arrivata a unasorta di resa dei conti culminata inuna scrittura privata, firmata dal di-pendente, con la quale lo stesso rico-nosceva il debito e accettava un pia-no di rientro. In altre parole, accetta-va di restituire le somme pretese dal-l’Aci (più di 4mila euro).

Cosa che ha effettivamente fatto,salvo poi chiederne nuovamente larestituzione: la scrittura privata nonsarebbe valida, l’Aci sarebbe in qual-che modo riuscito a costringerlo afirmarla e avrebbe quindi pretesodelle somme che in realtà il dipen-dente non doveva affatto versare. Esu questa base è stato anche emessoun decreto ingiuntivo con il quale sidisponeva la restituzione del denaroal dipendente; ma l’Aci si è oppostoe ha ottenuto dal giudice la sospen-sione della validità del decreto stes-so. Morale, il denaro è ancora nellecasse dell’Automobile club e quindi,in parte, nelle casse dello Stato. Do-ve stia la ragione lo stabilirà la magi-stratura, sia sul fronte penale sia suquello civile; e proprio di fronte algiudice del lavoro è stata fissata laprima udienza per il prossimo 3 ot-tobre.

Andrea [email protected]

Idv: da Piacenza 5mila firme anti “Porcellum”e oltre 2.500 per l’abolizione delle Province

In Emilia-Romagna sono stati 40milai cittadini che hanno firmato per il refe-rendum per l’abolizione delle legge elet-torale ai banchetti dell’Italia dei Valoriche, da metà agosto, sono stati presentinelle vie e nelle piazze delle città dellanostra regione. Di queste firme, 5000sono arrivate dalla provincia di Piacenza.

«La soglia delle 500mila firme per in-dire il referendum è stata superata - silegge in una nota della segreteria provin-ciale - Per questo mi sento di dire graziea tutti i piacentini che hanno firmato e aitanti militanti del comitato e dell’Italiadei valori che, nel corso di queste setti-mane, hanno impegnato i loro sabati edomeniche per essere presenti sui ban-chetti per la raccolta firme».

E ancora: «Queste firme sono il segnodella voglia di cambiamento espressa da-

gli emiliano-romagnoli e, con loro, daipiacentini - ha spiegato il segretario IdVpiacentino, Sabrina Freda - I cittadini diquesta Italia da troppo tempo sprofon-data nel berlusconismo hanno voglia dirialzare la testa perché sono stufi dimandare in Parlamento persone paraca-dutate dall’alto. Serve una legge elettora-le più democratica che tenga conto deiterritori e faccia scegliere ai cittadiniquelli che sono i deputati da mandare aRoma».

«Cancellare questa legge elettorale èuna battaglia che l’IdV ha sempre soste-nuto - afferma Samuele Raggi, capo-gruppo IdV in Provincia - Siamo statil’unico partito presente in Parlamentoche si è schierato da subito per il refe-rendum anti “Porcellum” quando altri,come al solito, sono arrivati (in parte)

quando si sono resi conto che i loro elet-tori firmavano anche senza l’appoggiodel loro partito». «Oltre alle firme per l’a-bolizione della legge elettorale sono stateraccolte altre 2.500 firme per la legge diiniziativa popolare per l’abolizione delleProvince. - prosegue Raggi - Il tema del-l’abolizione delle Province riguarda nonsoltanto il risparmio di risorse, ma anchel’efficientamento della macchina buro-cratica. E paradigma dell’inefficienzadelle Province è rappresentato propriodall’attività della Giunta provinciale pia-centina. Per convincersi che “non occor-re” la Provincia di Piacenza basta pen-sare che Trespidi, che ne è il presidente eche ha tenuto per sé oltre 10 importantideleghe, può permettersi di svolgere ilsuo ruolo part-time, continuando anchela sua professione di insegnante. Le migliaia di fogli con le firme “piacentine”

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

PIACENZA - Libertà

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Libertà di parolaPIÙ SPAZIO AGLI SPORT “MINORI”

SI DÀ TROPPA IMPORTANZAAL CALCIO PROFESSIONISTICO

✒Gentile direttore, premettoche sono interista e che quindi miha fatto piacere che sabato scorsola mia squadra abbia finalmentevinto la sua prima partita ufficialesul campo di Bologna.Detto questo ancora una volta igiornali che si occupano di sporthanno speso la prima pagina del-la domenica successiva su quel-l’avvenimento, concedendo unospazio davvero minimo all’impre-sa veramente storica (nell’ambitosportivo, ovviamente) della cicli-sta Bronzini che ha vinto per il se-condo anno consecutivo il titolomondiale, ma anche alle ginnasteazzurre anche loro al primo postodel campionato mondiale.I giornali di sport neanche in oc-casione delle (poche) vittorie chedanno lustro alla nazione conce-dono il dovuto spazio ai vincitoriche coronano così una vita di sa-crifici. Le aperture di giornale so-no sempre e solo per il calcio. Duevittorie planetarie meritano untrentesimo dello spazio che siconcede ad una normale partitadi campionato neanche decisiva.Se questi sono i valori mi doman-do con quale spirito un giovanepuò decidere di intraprendere unadisciplina che richiede grande im-pegno. Il problema è tanto mag-giore per le ragazze che non pos-sono neppure aspirare al calcioche vive di milioni di euro. Quindinon lamentiamoci se poi alle O-limpiadi non ci siano ragazzi al-l’altezza e la nostra atletica sia og-gi di basso profilo. Ne ho parlatocon un amico il quale ha asseritoche lo spazio giornalistico è pro-porzionale al giro di denaro che lediverse discipline muovono. Sonod’accordo con lui. Allora propon-go che la Gazzetta dello Sportcambi nome in Gazzetta dell’Eco-nomia dello Sport perché i valoridello sport (purtroppo quello conla s minuscola) sono altri. Se dav-vero tale testata pretende di esse-re il giornale di tutto lo sport cor-regga il criterio di assegnazione dititoli e spazio almeno sulla suaprima pagina.Giuseppe MaggiGropparello

MEGLIO PIUTTOSTO CHE NIENTE...

PORCELLUM E MATTARELLUM:VOGLIA DI REFERENDUM

✒Egregio direttore, sono lette-ralmente sconcertato nell’assiste-re ai ripetuti appelli rivolti dalleopposizioni al Premier affinchéfaccia un passo indietro per il be-ne del Paese. Ma i vari Bersani, Ca-sini, Di Pietro, ecc. pensano vera-mente che a Berlusconi interessiil bene del Paese? Non gli sono ba-stati 15 e passa anni per imparareche l’unico interesse del Signoredi Arcore riguarda i suoi affari per-sonali? E sperano davvero in un“sussulto di dignità” da parte diparlamentari del Pdl, scelti da Ber-lusconi stesso e quindi fatti a suaimmagine e somiglianza?Oppure sperano che a salvare ilPaese ci pensi un sedicente uomopolitico che urla alla secessionedavanti ad astanti osannanti cheindossano elmi da vichingo, dopoaver celebrato il rito dell’ampolla?Cari Bersani, Casini, Di Pietro,ecc., se siamo in questa situazionela colpa è in gran parte anche vo-stra perché, quando potevate, nonavete saputo (o voluto) fare unaseria legge sul conflitto d’interessiche rimuovesse questa masto-dontica anomalia, tutta italiana,di permettere che un personaggioineleggibile, in quanto controlloredi una gran parte dei media, po-tesse candidarsi. Adesso è inutilepiangere.Berlusconi non farà mai un passoindietro di propria volontà. Dob-biamo essere noi cittadini a crea-re le condizioni perché questosucceda. Ed il primo passo in que-sta direzione è quello di cambiarela legge elettorale.Invito pertanto i piacentini a sot-toscrivere la raccolta di firme vol-ta a promuovere il referendum per

l’abrogazione di quella mostruo-sità che è la legge elettorale attual-mente in vigore, causa madre del-la disastrosa situazione in cui citroviamo. Se aspettiamo che cipensi il Parlamento, non solo noicontinueremo a votare con que-sta legge, ma probabilmente an-che i nostri nipoti. Sono perfetta-mente consapevole che la cosid-detta “Mattarellum” non è la pa-nacea di tutti i mali, ma è certa-mente meglio dell’attuale “Porcel-lum” in quanto ci consentealmeno di scegliere i nostri rap-presentanti. Quindi, come recitaun vecchio adagio, fra “piuttosto”e “niente”, meglio “piuttosto”.Paolo PrandiniTuna di Gazzola

FACCIA UN PASSO INDIETRO

BERLUSCONI-NERONE SUONASULLE ROVINE D’ITALIA

✒Egregio direttore, le dispera-te condizioni dell’Italia, dove ilGoverno non risulta più credibileper la sua fragilità e per l’incapa-cità di prendere decisioni che pos-sano far uscire il Paese dal guado,renderebbe auspicabile che il pre-mier, travolto da scandali quoti-diani, si facesse responsabilmen-te da parte.Lo chiedono ormai non solo tuttele opposizioni, ma anche quantifino a poco tempo fa sostenevanol’esecutivo (o erano assai blandinel muovere rilievi al suo operato)come gli industriali, guidati daMarcegaglia, e addirittura espo-nenti della stessa maggioranza, daPisanu a Formigoni.Ma il premier non ne vuole sape-re, rimanendo in sella come "Ne-rone che suona la lira mentre Ro-ma brucia" (azzeccata definizio-ne del Financial Times), piùpreoccupato delle personali sortigiudiziarie che di quelle del Paese,contando sull’interessata compli-cità degli alleati leghisti diventatitutt’uno con i loro scranni romani.Solo pochi giorni fa hanno igno-bilmente e supinamente salvatodall’arresto il deputato Milanesesenza neppure appellarsi al con-

sunto argomento del "fumus per-secutionis" bensì aggrappandosialla lealtà verso il governo, rectiusalla propria poltrona. Anche il pa-dano più scombussolato ha ormaicapito che nella scala di priorità lalealtà verso il Palazzo viene primadella retorica difesa dell’identità.E poco importa se la fa franca chiè indagato per reati gravissimi, ilbis riguarderà il ministro dell’agri-coltura Romano allorché la Legaboccerà la mozione di sfiducia neisuoi confronti nonostante la graveimputazione di concorso esternoin associazione mafiosa.Un quadro che rende bene l’ideadel totale disinteresse della mag-gioranza verso i problemi genera-li del Paese; si preferisce pagarecontinuamente oboli, rinnegandose necessario la propria dignità,per non cedere il passo, mentre al-l’esterno l’indignazione della cit-tadinanza sale a livelli apicali.Una situazione che obbliga le for-ze politiche di opposizione - orache tutte hanno finalmente matu-rato il convincimento della neces-sità di andare quanto prima al vo-to - a proporre urgentementeun’alternativa politica e program-

matica chiara basata su pochipunti programmatici e su cuichiedere la fiducia agli elettori.Per non lasciare ancora a lungo ilPaese in mano ad un Governo in-degno e irresponsabile che hamesso (e lascia) il Paese in estremadifficoltà.Andrea FossatiIdv Piacenza

LO STRAPOTERE DEL MINISTRO

IL CAVALIERE RIUSCIRÀA CACCIARE TREMONTI?

✒Egregio direttore, il premierSilvio Berlusconi è ben determi-nato a ridimensionare lo strapo-tere del ministro dell’economiaGiulio Tremonti e fa riscorso all’Art. 95 della Costituzione che as-segna al capo del governo il com-pito di coordinare la politica ge-nerale dell’esecutivo quindi, an-che quella economica. Ma al ca-valiere non basta, e chiede a Tre-monti di dimettersi. Dal canto suoTremonti assicura che a fare unpasso indietro non ci pensa perniente.A questo punto, viene spontaneochiedersi: come fare per sfiducia-

re un ministro colpevole di avergestito male la grave crisi econo-mica che ha colpito anche il no-stro Paese? A tale proposito, la Co-stituzione non dice nulla, nel sen-so che non riconosce al premier ilpotere di revocare l’incarico a unsuo ministro. Ciononostante, il re-golamento della Camera (e laprassi del Senato), prevede all’ Art.115 la mozione di sfiducia neiconfronti di un singolo ministro.Tale istituto, molto discusso indottrina, trae la sua legittimazionenella sentenza n° 7/96, con la qua-le i giudici della Corte Costituzio-nale sostengono la tesi della sfidu-cia ad un singolo ministro per evi-tare le dimissioni del’intera com-pagine di governo.La sentenza si è resa necessariaperchè, come detto in premessa,la Costituzione non riconosce alpremier il potere di revocare unsuo ministro.I giudici di palazzo della Consultahanno emesso la sentenza a se-guito di un conflitto di attribuzio-ni sorto nel 1995 tra il ministrodella giustizia del governo Dini,Mancuso, e il senato che aveva sfi-duciato il ministro in questione.

Ora Tremonti tenga presente che,regolamento alla mano, se la mag-gioranza parlamentare di centro-destra con una mozione di sfidu-cia individuale gli chiederà di an-darsene, dovrà farlo senza se esenza ma.Vittorio Roda

LUOGHI DELLO SPIRITO

VENITE A VISITARELA "MADONNINA DELLE ROSE"

✒Egregio direttore, vogliamoringraziare anche a nome delle"Mamme della speranza" DanilaRicchioni per la bellissima poesia"i figli delle rose" pubblicata su Li-bertà del 25/09/2011 e dedicata alsacello "Madonnina delle rose".Cogliamo l’occasione per invitarechiunque a visitare questo luogodi pace e preghiera immerso nelverde della natura.I Custodi del sacello

VIALE RISORGIMENTO

PALAZZO FARNESE PIÙ BELLOSENZA PIANTE DAVANTI

✒Buongiorno direttore, vorreifare una proposta per le piante diviale Risorgimento: partendo dalmonumento e andando verso lapiazza dei Cavalli, mettere le pian-te su entrambi i lati del viale fino alcampo di atletica Daturi. Poi, pro-seguendo, solo dalla parte del Li-ceo. Così il palazzo Farnese puòessere visto in tutta la sua bellezza.Grazie e buon lavoro.Giovanni PoggiPiacenza

SPAZIO ANCHE ALLA ZIA LUIGINA

DICIAMO NO ALLE PRIMARIETELEGUIDATE DALL’ALTO

✒Gentile direttore, visto chenon esiste più quel sano "centra-lismo democratico" di una volta evisti i continui "mal di pancia" trale varie anime del centro-sinistra edel variegato mondo verde-am-bientalista piacentino, suggerireial segretario provinciale del PdVittorio Silva ed ai vari "potentati"del partito di non forzare troppo lamano sulle candidature "condivi-se". Milano, ma soprattutto Napo-li insegnano.Pertanto, consiglierei non un uni-co candidato, pur condiviso, maprimarie di coalizione ampie e li-bere, dove tutti i possibili candi-dati, sia i più accreditati che tuttigli altri "malpancisti" (malati dimal di pancia), possano confron-tarsi sulla leadership nelle prossi-me amministrative: Cacciatore,Dosi, Gianni D’Amo, Sabrina Fre-da, Katia Tarasconi, Paola De Mi-cheli, Fellegara, Giuseppe Mise-rotti e mia zia Luigina.In caso contrario la vedo grigia,nonostante le rosee aspettative.Ezio Trasciatti

razie, caro Marco, per questa bella e forte lezio-ne di vita per tutti noi. Scoprire a 28 anni che siè malati di Sclerosi Multipla deve essere terribi-

le per un giovane che ha progettato il suo futuro.Tut-to crolla. Ma la sua storia, Marco, dimostra che di fron-te a prove terribili è possibile trovare, grazie ai familia-ri,agli amici e ai volontari la strada per tornare ad ama-

re la vita, a riscoprirla, a viverla al meglio. Quante voltein famiglia ci siamo trovati a gestire situazioni difficiliper propri cari ammalati e capita di chiudersi in se stes-si,di soffrire in silenzio,di non reagire.No,bisogna farecome ci invita a fare Marco.Non si è rassegnato,ha com-battuto e ce l’ha fatta a ritrovare la voglia di sorridere.

Gaetano Rizzuto

G

Caro direttore,sono Marco Landi, vivo a Ca-

stell’Arquato, a 28 anni, nel1996, mi è stata diagnosticata laSclerosi Multipla a Placche, tut-ti i miei progetti del quotidianoe del futuro che potevo fare in

quel periodo svanirono inun’attimo. Mi sono chiuso inme stesso e non volevo accet-tare la malattia che mi portavaad un lento decadimento. Fa-cevo sport e subacquea, avevomolti amici svaniti in un mo-mento quando rispondevo ne-gativamente alle loro richiestedi svago. In quel periodo, all’i-nizio della malattia, barcollavoe ora sono in carrozzina. Fortu-natamente ho mia figlia Fran-cesca e tante persone che mi

accettano per come sono e nonper la mia situazione, dandomiil piacere di condividere tutte lemie esperienze, i ragazzi dell’U-NITALSI, che mi fanno sentirecapace di ridere e dimenticareil mio deficit fisico che mi limi-ta, ma non mi toglie la voglia divivere, togliendomi il dono più

grande che si possa avere “Lavita”. Fortunatamente la ragio-ne mi ha fatto capire che la miainvalidità non mi toglie nulla inpiù del cammino fisico, raffor-zando la fede nella misericor-dia divina. Queste mie pocherighe vogliono trasmettere ilmessaggio che qualsiasi malat-tia invalidante non deve farperdere la voglia di combatteree vivere la VITA.

Marco LandiCastellarquato

Il Direttore risponde

I ragazzi dell’Unitalsi mifanno sentire capace di ridere

Non perdere la voglia di combattere e vivere la vita

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ San Polo: una seradi fine estatea godersi il frescoal bar con gli amici

Il giornale della gente

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Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, lunedì 26 settembre 2011,è stata di 32.266 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano RizzutoCAPOREDATTORE CENTRALE: Stefano Carini

ART DIRECTOR: Paolo Terzago

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PRESIDENTE: Donatella RonconiCONSIGLIERI: Enrica Prati, Francesco Arcucci,

Luigi Guastamacchia, Luigi Vicinanza,Alessandro Miglioli, Marco MoroniDIRETTORE GENERALE: Marco Zazzali

NECROLOGIE SERVIZIO SPORTELLO - Via Giarelli 4/6 - Orari: dal lunedìal venerdì 8.30-12.30 e 14.30-21.30; sabato domenica e festivi 16.30-21.30. SERVIZIO TELEFONICO: Tel. 0523/384.999 - fax 0523/384.967 -Orari dal lunedì al venerdì: 15.30/21.30; sabato, domenica e festivi:16.30-21.30.Prezzi necrologie: € 1,00 per parola - neretto € 2,00 - spazio foto €82,00 - parola anniversario o ringraziamento € 3,50 - croce € 42,00 -partecipazioni minimo 10 parole € 0,82 per parola - neretto € 1,64 perparola -

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LA POESIAW Gli sposidedicata ad Elisabetta e

Manuel Ghilardelli - Sindaco di Zianodi ESTER ALBIERO

Il vostro sì direte oggi all'altareed eterno amore

sarete pronti a giurare.Questa sia per voi il primo

di tanti giorni felicicircondati da parenti ed amici.

So che ci saràun po’ di commozione

è una promessa davanti al Signore.Una nuova vita per voi inizieràed io vi auguro tanta felicità.Per questo, a festa del paese

le campane suonerannoe tutti, i paesani,

cose belle vi augureranno.Importante momento,resterà nel vostro cuore

questo è un passodettato dall'amore.Sono sempre uguali

le frasi augurali,ma uniche, sempre, se sono sincerecon sentimento,e per questo vere.Un brindisi, quindi a voi è dedicato

e un angolo di giornale,vi è riservato.

W gli sposi e con allegria,a me, si unisca tutta la compagnia!

Marco Landi a Lourdes

LIBERTÀMartedì 27 settembre 201146

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

PIACENZA - LibertàCronaca di Piacenza

■ Più la fiera lavora, più Pia-cenza lavora. L’Expo di via Caor-sana genera almeno 12 milionidi euro all’anno di ricaduta eco-nomica sul territorio, producen-do un sostanzioso indotto per al-berghi, ristoranti e maestranze.La stima è di Aefi, l’Associazioneesposizioni e fiere italiane e nedà notizia, con un certo orgoglio,il direttore del quartiere fieristicoDavide Lenarduzzi, che ha pre-so il timone nel marzo 2010.

«Oltre ad attrarre visitatori(115mila all’anno, ndr), è la pro-va di come l’attività fieristicapromuova la provincia nel suocomplesso» spiega. In breve, lastruttura espositiva offre un vali-do strumento di politica indu-striale attiva la cui portata non èancora pienamente sfruttata anostro vantaggio. Tanto più chela posizione geografica e bari-centrica di Piacenza ha caratteri-stiche straordinarie e irripetibili,molto apprezzate dagli esposito-ri. Peraltro le cose stanno rapida-mente cambiando, la “distanza”sociale tra città e fiera è semprepiù ridotta, basti pensare chel’Expo ha dato il suo contributoanche al recente Festival del Di-ritto.

UNA VETRINA NOSTRA L’Ex-po, che sul piano nazionale coor-dina le Fiere in Rete (oltre allegrandi si contano infatti 64 fiereminori) ha in cantiere alcune im-portanti novità, quella di mag-gior respiro è “Mi Piace”, proiet-tata sul novembre 2012, alla qua-le collaborano tutte le istituzionipiacentine. «Sarà dedicata allapromozione delle eccellenze lo-cali, dal turismo all’enogastro-nomia, dalll’arte al mercato im-mobiliare». Insomma, una vetri-na a 360 gradi che ribalta il tradi-zionale esodo per portare fuoril’immagine di Piacenza (allaBorsa del Turismo o in altre ma-nifestazioni), ma tende a calami-tare qui le presenze. L’anno pros-simo, a marzo, tornerà anche“Colore” la sorprendente fiera dicaratura internazionale sul colo-re in edilizia che qui ha trovatolocation ideale. Da segnalare, incantiere, “Rainbow”, appunta-mento settembrino che sarà de-dicato al campeggio, arrampica-ta, escursionismo e trekking,quello che si definisce outdoor.

PICCOLO RESISTE Con 25 ma-nifestazioni in calendario e 13dipendenti, l’Expo piacentino hadalla sua parte anche una certaagilità strutturale e dimensioniche si rivelano perfette per even-ti di nicchia. Resta da chiedersise la forma-fiera non sia oggi ob-soleta a fronte dell’e. commerceo della predominanza dei grandiquartieri fieristici - oltretutto anoi vicini - come Parma e soprat-tutto Milano. Per Lenarduzzi lefiere rappresentano l’evoluzionedella forma di scambio più anti-

ca (il baratto) tuttora insostitui-bile quando è necessario guar-darsi negli occhi o per avere unprodotto modellato su misura. Ilcontatto diretto tra espositore ecliente è particolarmente effica-ce nei settori di nicchia. Peraltro,Piacenza Fiere - argomenta il di-

rettore - ha saputo fra le primeintegrare la sua offerta conl’informazione on line, presen-tando in diretta (streaming) con-vegni ed eventi. In quanto aimaxi- padiglioni fieristici, non èdetto che vivano meglio e co-munque sono tarati su manife-

stazioni dai grandi numeri. Perun ente come quello di via Caor-sana conta invece la taglia giu-sta, fiere medie e molto speciali-stiche. Nel tempo si è arrivati an-che a significative performancedi bilancio, particolarmente ne-gli anni caratterizzati dalla mo-

stra internazionale Geofluid (sutecnologia per trattamento ed e-strazione di fluidi), fiore all’oc-chiello dell’Expo, che attrae visi-tatori da tutto il mondo. E certogiovano ai conti novità comel’autonomia energetica dell’Ex-po attraverso la recente creazio-ne del Parco Fotovoltaico.

LA RIPRESA AUTUNNALE Il di-rettore, guardando alle prossimesettimane, cita alcuni appunta-menti di particolare rilievo, l’e-vento “Arte Piacenza” (5-7 no-vembre) dedicato all’arte con-temporanea e di appeal nazio-nale e “Mercato dei Vini”, il pri-mo salone dei vignaioli indipen-denti (Fivi) che proponel’itinerario produttivo di vini digrande interesse, «e biologica-mente ottimi», dalla pianta almercato.

IL RICONOSCIMENTO La sta-gione 2011 ha avuto, infine, unaciliegina sulla torta di non pococonto, vale a dire il premio “Ghi-sa d’argento”, attribuito al nostroExpo nel giugno scorso a Milanonel corso di un evento che ha vi-sto la presenza di Jerry Scotti.Questo si deve al ruolo organiz-zativo sostenuto dall’Expo per lasfida a pallavolo con protagonistiatleti della polizia municipale,l’occasione ha portato a Piacen-za quattrocento persone datutt’Italia.

Patrizia Soffientini

■ Che tipo di ripercussioniha avuto la crisi economica nelnostro paese? Quali saranno gliscenari futuri? E come si puòcostruire una valida alternati-va politica capace di guidarcinei prossimi anni? Domande diestrema attualità, alle quali cer-cheranno di rispondere in ma-niera esauriente gli esperti cheinterverranno al dibattito daltitolo “L’economia italiana nel-l’ultimo ventennio: rallenta-mento, crisi o…declino? “, l’in-contro organizzato dalla sezio-ne piacentina di Sel che si terràil prossimo sabato 1° ottobre apartire dalle 10 nella sala Gior-dano Bruno (casa editrice V. lodel Pavone) di via GiordanoBruno 6.

Ad illustrare il panorama e-conomico italiano saranno ilcavaliere e professore MarcoVivarelli, docente di economiaall’Università Cattolica di Pia-cenza e l’ingegnere ricercatoreGianluca Timò, con la coordi-natrice provinciale di Sel Ema-nuela Schiaffonati che mode-rerà il dibattito. Si tratta del pri-

mo evento organizzato da Sini-stra ecologia e libertà, inseritoin un programma di incontricon l’obiettivo di informare ipiacentini su diversi argomen-ti scottanti che spazierannodall’economia alla politica. Lohanno spiegato ieri pomeriggiola stessa Schiaffonati e Giusep-pe D’Orazio di Sel nel corsodella presentazione dell’even-to, tenuta alla cooperativa Lupidi via Taverna: «Questo è il no-stro primo appuntamento dal-la fine dell’estate ed abbiamo

deciso di incominciare i nostridibattiti con i problemi econo-mici che stanno preoccupandogli italiani, a livello locale e na-zionale. Si parlerà degli aspettiche condizionano sia la vitapubblica sia i singoli cittadini,cercando di capire come si puòuscire da questo difficile mo-mento». Vivarelli si soffermeràsulle analisi di tipo tecnico,mentre Timò entrerà nell’argo-mento specifico dell’economiadi tipo ecosostenibile e su qua-li strategie adottare per metter-

la in atto. Proprio questo temasarà uno dei cavalli di battagliasu cui Sel ha intenzione di pun-tare in vista della campagna e-lettorale del prossimo anno, inoccasione delle elezioni comu-nali.

«Il nostro intento è quello diproporre ai piacentini una scel-ta politica diversa – ha sostenu-to la Schiaffonati – ci stiamo giàmettendo in luce per affronta-re in modo costruttivo questoappuntamento politico e con-tiamo inoltre sul sostegno del-la gente. Questi incontri servi-ranno proprio per raccoglierele idee, i suggerimenti dei pia-centini per permettere loro dipoter contare su una forza po-litica che migliori la situazioneattuale. Per questo motivo in-vitiamo tutti a partecipare ainostri incontri gratuiti ed a par-tecipare attivamente al nostromovimento». Per informazionisi può contattare il320/1157975, il 339/5043597 oil sito www. sinistrapiacentina.it.

Gabriele Faravelli

Lapresentazionedel convegnoieri allaCoop Lupi(foto Cravedi)

Quali scenari per l’economia italiana?Una tavola rotonda per capire promossa sabato da Sinistra ecologia e libertà

▼“PORCELLUM”

Il pacco delle firme piacentine

Idv: da Piacenzaraccolte 5mila firme■ In Emilia Romagna sonostati 40 mila i cittadini chehanno firmato per il referen-dum per l’abolizione dellelegge elettorale ai banchettidell’Italia dei Valori che, dametà agosto, sono stati pre-senti nelle città della nostraregione. Di queste firme, 5mi-la sono arrivate da Piacenza.La soglia delle 500 mila firmeper indire il referendum è sta-ta superata. «Mi sento di diregrazie a tutti i piacentini chehanno firmato - dice il segre-tario piacentino Sabrina Fre-da - e ai tanti militanti del co-mitato e dell’Italia dei valori».Cancellare questa legge elet-torale è una battaglia che l’IdVha sempre sostenuto. «Siamostati l’unico partito presentein Parlamento che si è schie-rato da subito per il referen-dum anti Porcellum quandoaltri, come al solito, sono arri-vati (in parte) quando si sonoresi conto che i loro elettorifirmavano anche senza l’ap-poggio del loro partito» ha fat-to eco Samuele Raggi, capo-gruppo IdV in Provincia.

«Oltre alle firme per l’abo-lizione della legge elettoralesono state raccolte altre 2.500firme per la legge di iniziativapopolare per l’abolizione del-le Province - prosegue Raggi -. Il tema dell’abolizione delleProvince riguarda non soltan-to il risparmio di risorse, maanche l’efficientamento dellamacchina burocratica. Para-digma dell’inefficienza delleProvince è rappresentato pro-prio dall’attività della giuntaprovinciale piacentina. Perconvincersi che “NON occor-re” la Provincia di Piacenzabasta pensare che Trespidi,che ne è il presidente e che hatenuto per sé oltre 10 impor-tanti deleghe, può permetter-si di svolgere il suo ruolo part-time, continuando anche lasua professione di insegnan-te».

PITIGIA - S.S. 45 Loc. Settima di GossolengoInfoline Tel. 335/1861925 Aperti tutti i giorni

Tel. 0523 557134 Cell 335 1861925 - [email protected] indispensabile fino ad esaurimento posti (max 50)

I giovedì del PITIGIAGiovedì 29 settembre Ore 20.30

Serata “Velier Triple A”I vini della serata sono tutti biologici

Magatello di vitello cotto a bassa temperatura con tonno fresco in maionese e capperi. Champagne Brut Reserve Billecart-Salmon

Lasagnetta ai porcini e tartufo con salsa al Morbier e Balsamico tradizionale di Modena. Muscadet Orthogneiss Domaine de l’Ecu

Anatra, more e il suo foie gras. Musar jeune 2010 Gaston HocharMousse al cioccolato, gelatina di Caroni e fave di cacao. Moscato d’Asti 2010 Bera

50 EURO ( Acqua, vini e caffè inclusi )

PROSSIMO APPUNTAMENTO06 ottobre ’11 - Serata “POMMERY“

Menù

PITInf

Giove

Magatello di vitello cotto

R ISTORANTE

P I Z Z E R I A

A dicembre la 1ªmostra nazionale

“Mercato dei Vini”,con i vignaioliindipendenti

DAVIDE LENARDUZZI

■ Ecco le manifestazionifieristiche sul calendario In-ternet dell’Expo, sino a di-cembre. Si parte il 14 otto-bre con un evento speciali-stico per addetti ai lavori or-ganizzato da Tecnofarm“Come produrre più latte dai propri foraggi” e si prose-gue il 21-23 ottobre con la “Mostra ornitologica Città diPiacenza” organizzata dall’Associazione Ornitologicapiacentina. Si è detto di “Arte Piacenza”, la mostra mer-cato d’arte moderna e contemporanea (5-7 novembre»)e soprattutto va segnalato Siba-Tech, il 25° salone inter-nazionale di materie prime, macchine e tecnologie perla produzione di bottoni e accessori moda (17-19 no-vembre), in contemporanea c’è “Expolaser”, la 4ª fieraspecializzata sull’utilizzo e l’applicazine della tecnologialaser nell’industria, organizzata in collaborazione conPubliTec srl.

Si è già detto del primo salone del “Mercato dei Vini deiVignaioli Indipendenti” (3-4 dicembre), seguita da EgaMeeting (12-13 dicembre), evento specialistico organiz-zato da Anipa e Geofluid. L’anno chiude con “PiacenzaTeleradio - Mondoelettronica. Net” il 17-18 dicembre,mostra mercato dedicata al mondo dell’elettronica,informatica e radiantismo, con un’area per il mercatinodei radio-amatori, organizzata da Exposition Service.

Ripresa autunnale

Dall’arte al laser,e a novembre

salone del bottone

Dall’Expo dodici milioni all’anno per PiacenzaIl direttore: ottima ricaduta della fiera sul territorio secondo Aefi. Le anticipazioni 2012: debutta “Mi Piace”vetrina delle eccellenze piacentine, dalla gastronomia al turismo. L’ente premiato con il “Ghisa d’argento”

A MONTALE

Trespidi allospazio Lancia◗◗ Mille metri quadrati espositiviper quattro italianissimi brandautomobilistici.Visita a“ProgrammAuto”di Montalequesta mattina per il presidentedella Provincia Massimo Trespidi.Afare gli onori di casa i titolari LuciaPedrini,Antonio Marchesi conPiergiorgio Zambelli MariagraziaMarchesi e Francesca Lanati.Il salone ha aperto i battenti agiugno di quest’anno e siaggiunge all’area espositiva (conofficina) di via Rigolli.ProgrammAuto è concessionario,per Piacenza,del marchio Lancia,acui si aggiungono i marchi Fiat,FiatProfessional e Abarth.Unaquarantina i dipendenti delle dueconcessionarie.Dopo il lancio dellanuova Lancia Ypsilon,ora le nuoveThema e Voyager.

LIBERTÀMartedì 27 settembre 201116

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

AGENZIE

(ER) PARMA. MURA (IDV): VIGNALI SCIMMIOTTA PREMIER, SE NE VADA

(DIRE) Bologna, 26 set. - “Lo avevamo chiesto gia’ con il casoGreen money, ma allora ci e’ stato detto da Vignali che non nesapeva nulla, ed oggi? L’idv, indignata quanto i cittadini,chiede con forza le dimissioni del sindaco, ormai solo semprepiu’ opaca figura che scimmiotta il presidente del consiglioattaccato alla poltrona mentre la giustizia lo attende al varco”.Lo dichiara Silvana Mura, coordinatrice regionale Idv. “Speriamoche Vignali si renda conto dell’enorme danno che sta infliggendoalla citta’ e ai cittadini, noi l’abbiamo capito, e lui?”.

(ER) COMUNE MODENA. OK A VARIAZIONE DI BILANCIO, SI ASTIENE MPACOLOMBO: “NECESSARIO AGIRE SU LEVA FISCALE, MA NON SOLO”

(DIRE) Modena, 26 set. - Il Consiglio comunale di Modena approvala seconda variazione di bilancio presentata oggi dall’assessoreAlvaro Colombo. Favorevoli Pd e Sinistra per Modena, contrariPdl, Lega, Idv e Modena5stelle.it. Si astiene invece l’Mpa diSergio Celloni, assente l’Udc. Nella replica finale, Colombo haribadito che in questo momento “serve una politica coerente, cheagisca certo sulla leva fiscale, ma anche sulle altre forme dientrata. Nonche’ il proseguimento della razionalizzazione dellespese”. Il riferimento e’ alla possibile scelta di aumentarel’Irpef e introdurre la tassa di soggiorno. Quindi l’assessore harigettato l’accusa di concedere sprechi dal lato della spesa.“Qui il tenore di vita e’ particolarmente alto. Il welfare e’stato il nostro elemento distintivo: non l’abbiamo consideratouna spesa, ma un investimento”, afferma. E poi, anticipando il discorso che il sindaco, Giorgio Pighi,terra’ alle 20.30, fa sapere che per il bilancio 2012 “abbiamostimato prudenzialmente in 15 milioni di euro il taglio dellaspesa corrente, ma potrebbe essere anche maggiore”. Percio’, “difronte a una mancanza di risorse cosi’ grande serve unapluralita’ di intervento”, spiega. Nelle dichiarazioni di voto,il capogruppo del Pd, Paolo Trande, osserva che “e’ unassestamento che facciamo all’insegna della chiarezza e dellatrasparenza, non c’e’ trucco e non c’e’ inganno”. Quindi lanciauna stoccata all’opposizione: “Siamo qui a certificare per laseconda volta che diminuiscono gli oneri di urbanizzazione.Com’e’ possibile che poi sento sempre parlare di

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 27 - 09 - 2011

AGENZIE

cementificazione? Qui c’e’ una dissociazione tra i numeri e ifatti”.

(ER) COMUNE BOLOGNA. ZACCHIROLI: GIUNTA SPIEGHI MANOVRA IN STRADA -2-

(DIRE) Bologna, 26 set. - Su lotta all’evasione e contrasto allavoro e agli affitti in nero chiede di puntare anche ilcapogruppo M5s, Massimo Bugani, che imputa parte dellaresponsabilita’ della crisi attuale del Comune alle passategestioni. “Non fingete di essere stati sempre perfetti eintegerrimi in passato- attacca il grillino- non siamo all’annozero, al 2011 siamo arrivati dopo anni di cattivaamministrazione”. E cita, come esempio, il decentramento delwelfare nei Quartieri (“Un errore da cui tornare indietro”), la“tragedia” del Civis e i “milioni di euro spesi in consulenze”per il tram su gomma, i “concerti in piazza Maggiore da 400.000euro”, le missioni dei consiglieri comunali, gli stipendi didirigenti comunali e nominati nelle societa’ partecipate. “Abbiate il coraggio di ammettere le responsabilita’- sferzaBugani- se volete essere davvero credibili”. Contro il Governo sela prende invece Pasquale Caviano (Idv), che lancia “un concorsodi idee per contrastare la manovra”. A causa dei tagli, sostieneil dipietrista, “i Comuni diventeranno gli esattori dello Stato”,alimentando il “rischio di implosione della societa’”.