rassegna del 21-11-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 4 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 5 - 6 RAVENNA_______________________________________pag. 7 - 8 PARMA__________________________________________pag. 9 REGGIO E._______________________________________pag. 10 - 12 MODENA________________________________________pag. 13 PIACENZA_______________________________________pag. 14 - 17 FERRARA________________________________________pag. 18 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 21-11-2011

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rassegna del 21-11-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 4

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 5 - 6

RAVENNA_______________________________________pag. 7 - 8

PARMA__________________________________________pag. 9

REGGIO E._______________________________________pag. 10 - 12

MODENA________________________________________pag. 13

PIACENZA_______________________________________pag. 14 - 17

FERRARA________________________________________pag. 18

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 21-11-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere 19-11-2011Il prossimo sabato la raccolta in 200 supermercati

Oltre 3.500 volontari saranno impegnati il 26 novembre a ritirare generi per le famiglie meno abbienti: sono circa 31.800 le persone assistite

Colletta alimentare da record«Il volto generoso della crisi»

La storia

La curiosità Appoggio bipartisan alla giornata del Banco alimentare. Rizzo Nervo: «Iniziativa lodevole»

Un’ora da volontari per i consiglieri

Il corsivo

IL CIOCCOSHOW, DORIAN GRAY E I PARADOSSI DEL CACAO

Durante i dodici mesi rac-colgono prodotti alimentariin eccesso, da aziende e su-permercati, per destinarli achi vive in condizioni pover-tà. Ma in un particolare gior-no dell’anno si concentranoperché l’unica cosa in ecces-so sia la partecipazione deicittadini: che superi ogniaspettativa. L’associazioneè la Fondazione Banco ali-mentare. E la giornata parti-colare è quella della Collet-ta: quando in 200 supermer-cati e iper della provincia,di cui più di 50 in città, i vo-lontari chiederanno ai clien-ti di donare parte della pro-pria spesa.La 15ª giornata nazionale

della Colletta alimentare an-drà in scena in tutta Italia il26 novembre. Solo a Bolo-gna e provincia vedrà allecasse e all’ingresso dei super-mercati 3.500 volontari. L’an-no scorso la colletta ha rac-colto solo nel Bolognese ol-tre 230 tonnellate di prodot-ti: 20 mila scatole, 14 tir pie-ni di pasta, olio, legumi e al-tri generi alimentari. Sonosoprattutto i prodotti che cimettono un po’ a raggiunge-re la data di scadenza (quellia lunga conservazione, nonquelli freschi) a essere richie-sti dai volontari della collet-ta. Perché sono quelli che ilBanco alimentare, la onlusaffiliata alla Compagnia del-le opere che a livello naziona-le organizza l’iniziativa, hapiù difficoltà a ottenere. L’at-tività del Banco, infatti, èquella di raccogliere le ecce-denze alimentari delle azien-de, della grande distribuzio-ne, di enti come l’Unione eu-ropea. Si tratta per lo più diprodotti che hanno qualcheammaccatura nella confezio-ne, un piccolo difetto dipackaging. O che hanno pas-sato troppo tempo sullo scaf-fale e che sono destinati a es-sere cestinati pur lontani dal-la data di scadenza (per mol-ti marchi, trascorso metà deltempo «valido» il prodottonon è più vendibile). Il Ban-co ha raccolto così, lo scorsoanno, più di 2 mila tonnella-te di cibo solo a Bologna(quasi 8 mila in regione).«La Colletta permette di otte-nere quei cibi che sono più

difficili da raccogliere con ilmeccanismo delle ecceden-ze: alimenti per l’infanzia,olio, legumi, conserve di po-modoro, pasta — spiegaMatteo Lombardi, responsa-

bile per Bologna della Collet-ta alimentare —. Prodotti ascadenza più lunga, per cuila gestione del magazzino,per aziende e supermercati,è più attenta e non producescarti».Il cibo raccolto sarà poi

stoccato in un magazzino alCaab. La distribuzione segui-rà un modello identico aquello del Banco alimentare.Che rifornisce una rete dimense, parrocchie e associa-zioni caritatevoli. Quelle ac-

creditate presso la onlus: so-no 212 in tutta la provincia,dove assistono 31.800 perso-ne. «Una rete capillare e giàpresente sul territorio che as-siste persone in condizionidi povertà», continua Lom-bardi. Ma la Colletta non ser-ve soltanto a integrare gli«scaffali» del Banco alimen-tare. È anche un momentosimbolico di promozionedell’attività della onlus enon solo: «Ha un senso edu-cativo su due livelli. Da un la-to il valore di chi dona il pro-prio tempo, i volontari, oparte della propria spesa.Dall’altro attenzione controgli sprechi. Ci aspettavamoche, con l’indurirsi della cri-si, le donazioni diminuisse-ro— conclude Lombardi —.Invece l’anno scorso abbia-mo registrato il record dellaraccolta».

Renato Benedetto© RIPRODUZIONE RISERVATA

Merola con AgeopCercherà fondiper la casadi via Siepelunga

Chi ne beneficia

di GABRIELE BRONZETTI

Verrà celebrata domani, conuno spettacolo a Palazzod’Accursio, la Giornatamondiale per i dirittidell’infanzia che ricorre oggi.Circa 150 studenti di elementarie medie arriveranno alle 10 aPalazzo d’Accursio per metterein scena una fiaba itinerante trale sale del Comune, con lapartecipazione di consiglieri esemplici spettatori. Unospettacolo che servirà a porrel’attenzione sui diritti dei piùpiccoli, a partire dall’essereascoltati dagli adulti. Assessori,consiglieri provinciali ecomunali per una voltaverranno confinati nei banchiper gli spettatori in consigliocomunale, lasciando la scenaagli studenti che parteciperannoalla performance. Per aiutare ipiccoli malati prosegue intantol’impegno dell’Ageop,l’associazione di genitori nataper aiutare i bambini affetti dapatologie tumorali eleucemiche. Nell’ultimo annol’associazione ha ospitato 93bambini malati: 64 italiani e 29stranieri. L’associazione, che ilprossimo anno compirà 30anni, continua in questi giorni araccogliere i fondi per realizzarela nuova casa di accoglienza divia Siepelunga. Mancano infattiancora un milione e 300 milaeuro all’appello, ma percontribuire alla causa scenderàpresto in strada anche il sindacoVirginio Merola. Il prossimo 17dicembre il primo cittadino saràinfatti in piazza Maggiore persostenere la raccolta fondi pervia Siepelunga, una strutturadestinata ai bambini affetti dacancro in regime di posttrapianto midollare e alle lorofamiglie. L’accoglienza saràgratuita, come per tutte leresidenza gestite dall’Ageop inquesti anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In piazza Maggiore

Nella provincia sono 212le onlus affiliateLombardi: «L’anno scorsodonazioni aumentate»

Anche la politica farà la sua Colletta.L’iniziativa del Banco alimentare ha avu-to un’adesione bipartisan. Il consigliocomunale, maggioranza e opposizione,e parte della giunta vestiranno il ruolodi volontari sabato 26 novembre, perraccogliere i prodotti alimentari donatidai clienti nei supermercati di Bologna.In molti hanno assicurato almenoun’ora della loro giornata, qualcuno tra-scorrerà più tempo. Come Valentina Ca-

staldini, consigliere Pdl: «Partecipo aquesta iniziativa già da alcuni anni. Emi fa particolarmente piacere che, perquesta edizione, consiglio e giunta ab-biano accettato l’invito».Il Palazzo lavorerà da volontario alle

casse di un supermercato in via Oberdan.Oltre alla Castaldini, per il Pdl, ha già det-to sì il capogruppoMarco Lisei. Compati-bilmente con un congresso del partito, cisarà anche la Lega, conManes Bernardini

e Paola Francesca Scarano. Così MirkoPieralisi di Sel e Francesco Critelli del Pd,oltre alla presidente dell’assemblea Simo-na Lembi. Anche gli assessori della squa-dra vestiranno i panni di volontari per laraccolta cibo: «Ho aderito subito, iniziati-va lodevole», ha commentato Luca RizzoNervo. Con lui anche gli assessori NadiaMonti e Marilena Pillati.

R. B.© RIPRODUZIONE RISERVATAIdeatrice Valentina Castaldini

Volontari La raccolta all’interno di un supermercato

Quante qualità Per i suoi amantiil cacao è antidepressivo, calmante,antiossidante, davvero il Cibo degli Dei

C ome tanti artisti impegnati nel«Grand Tour» Oscar Wilde fece

sosta a Bologna un solo giorno, il 19giugno 1875. Non è dato sapere seproprio quella notte abbia coniato ilcelebre aforisma — posso resistere atutto tranne che alle tentazioni —.Se, come nel suo romanzo più celebre«Il ritratto di Dorian Gray», ilritratto di Oscar Wilde avessecontinuato a invecchiare in unasoffitta di Londra al posto suo, 136anni dopo il poeta avrebbe potutorifare un salto a Bologna, per nonresistere al Cioccoshow che quiritorna per la settima volta. Ilcontroverso drammaturgo volevafare della vita un’opera d’arte edell’arte una vita, patendo oltremodogli angusti limiti del transitoterrestre. Dato l’insanabile conflittosi comprende come la sua cifra

retorica prediletta fosse il paradosso.Da un po’ le situazioni mediche incui credenze consolidate vengonosmentite da nuove scoperte prendonoil termine di paradosso. C’è quellofrancese, quello tedesco e quellobelga che rispettivamente riabilitanovino, birra e cioccolata. Tre sostanzevoluttuarie che non solo si mondanodalla nomea infamante maassurgono al rango di farmaci. Cosahanno in comune queste inaspettatemedicine? Il fatto di essereantiossidanti ovvero antirugginenaturali. Una sorta di «minio» cherinnova arterie e arma celluleanticancro inibendo l’azione deiradicali liberi, vale a dire il partitochimico dell’invecchiamento e deltumore. Per giovarsi appieno delparadosso occorre sobrietà eattenersi al monito di Paracelso «è ladose che fa il veleno»: tutto dipendedalla dose se è vero com’è vero che

un dializzato lontano dalla suamacchina può morire per un bicchierd’acqua di troppo e microdosi delmicidiale botulino possono curaremalattie nervose e rassicuraremature donne sull’orlo di una crisi dinervi. Per gli amanti degli acronimipoi, il cacao è Cardiotonico,Antidepressivo, Calmante,Antiossidante, Oppioide, davvero ilCibo degli Dei. La verità è una bugianon ancora scoperta e il paradossodel cacao commette un delitto —come il Dorian Gray del libro —uccidendo una bugia con dolcezzaepifanica. Non resta che attendere lascoperta del paradosso bolognese(forse una mortadella anti-age o untortellino antischemico?) ma intantolasciamo invecchiare i nostri ritrattisu facebook e connettiamocicautamente con vino e cacao, adallungare la vita vera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

9CronacaCorriere di Bologna Domenica 20 Novembre 2011

BO

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 20-11-2011

•• 12 BOLOGNAPOLITICA DOMENICA 20 NOVEMBRE 2011

di SAVERIO MIGLIARI

CONTINUA la lotta asuon di carte bollate controil Passante Nord: il comita-to guidato da Gianni Galliha inviato in questi giorniun nuovo esposto «moltocircostanziato» che mettein dubbio la legittimitàdell’affidamento diretto aSocietà Autostrade dell’ope-ra infrastrutturale. Lo stu-dio dell’avvocato FedericoGualandi ha redatto l’espo-sto, a nome dello stesso Co-mitato.«L’esposto prende avviodal comunicato stampa del31 ottobre dove si annuncia-va la firma di un verbaled’accordo con Società Auto-strade — spiega Galli, an-che se questa firma potreb-be saltare dato il cambio digoverno —. Legambiente

nel 2003 inviò un espostoanalogo al predecessoredell’attuale commissarioMichel Barnier, e da alloraè stato espresso parere nega-tivo all’affidamento direttoperché si tratta di nuovaopera e non di un potenzia-mento dell’asse in conces-sione». Una nuova gara,quindi, aperta a tutti i sog-getti privati.

«MA nel 2010 con il nuovocommissario si è cercato difare partire tutto di nuovo— attacca Galli —, soltantoaccorciando un po’ il trac-

ciato. Questo è un escamota-ge. Autostrade è titolare del-la concessione fino al 2036:se quindi il Passante Nordfosse realizzato da qualcunaltro allora Autostrade po-trebbe chiedere l’indenniz-zo, per questo vogliono affi-darlo a loro». All’esposto èallegata anche la propostaalternativa del comitato:«Intervenire sull’anello at-tuale, sfruttandone le scar-pate perché sono già di pro-prietà Autostrade e sono di11,50 metri, quindi consen-tono la costruzione di unacorsia in più. Oppure realiz-zare i punti mancantidell’intermedia di pianura,l’uscita Interporto, e com-pletare la trasversale di Pia-nura». Intanto anche il co-mitato No People Mover ie-ri ha consegnato le 3.700 fir-me per l’apertura diun’istruttoria pubblica.

NIENTE Casapound alQuartiere Reno. È lo stes-so sindaco Merola a chiu-dere le porte della sala:«Dopo una valutazione— spiega il presidentedel Quartiere, VincenzoNaldi — abbiamo verifi-cato che sono venute me-no le condizioni per laconcessione della sala,sulla base delle informa-zioni raccolte dopo il nul-la osta». L’incontro dove-va svolgersi ieri pomerig-gio.Sul materiale raccoltoche promuove l’iniziati-va, infatti, il Comuneavrebbe trovato «materia-li informativi e pubblici-tari sull’iniziativa propo-sti da Casapound», contanto di logo del movi-mento di estrema destra.L’associazione ‘Sole e ac-ciaio’, iscritta all’elencodelle libere forme associa-tive del Comune, avevaottenuto il permesso autilizzare la sala appuntoper presentare il libro suCasapound.Dunque, sottolinea il pre-sidente del Quartiere,«l’associazione Sole e ac-ciaio ha chiesto la salaper conto di Casapound,

i cui principi confliggo-no con lo Statuto del Co-mune e con la Costituzio-ne. Per questo i presup-posti per la concessionedella sala sono venuti me-no».

DI tutt’altro avviso i di-retti interessati. «La revo-ca è molto poco chiara econfusa — afferma Luca

Montanari, responsabiledella comunicazione diCasapound — noi siamostati invitati dall’associa-zione Sole e acciaio allapresentazione di un ro-manzo sulla nostra sto-ria. La richiesta della sa-la è stata presentata il 20ottobre e la disponibilitàè stata confermata». Og-gi, invece, la revoca arri-va per «motivi puerili diordine pubblico».Da ieri mattina, infatti,di fronte alla sede delQuartiere è in corso unpresidio organizzato dalcomitato antifascista.

IDV ANTONIO DI PIETRO SUL NODO STRDALE

«Le infrastrutture bolognesi sono una priorità»

COMITATO «CONTESTIAMO L’AFFIDAMENTO DIRETTO AD AUTOSTRADE»

Nuovo esposto alla Ue contro il Passante

PRIMA di tutto il PassanteNord. Antonio Di Pietro, leaderdell’Idv, ieri ha incontrato gliiscritti emiliano-romagnoli incittà e ha sottolineato lapriorità di quell’operainfrastrutturale: «A Bologna cisono cose importanti da fare,

come il Passante nord. Miauguro — ha detto Di Pietro —che il nuovo ministro, che hapiù poteri visto che si occupaanche di sviluppo economico(Corrado Passera, ndr), abbia lerisorse sufficienti e un quadrochiaro per individuare lepriorità».

PROMOTOREGiani Galli, 60 anni, vocedel Comitato

AL RENO «MANCANO I PRESUPPOSTI»

Casapound resta fuoriMerola revoca la sala

EX MAGISTRATO Antonio Di Pietro

IN COMUNEI ‘No PeopleMover’hanno consegnatole firme per l’istruttoria

LA REPLICA«Provvedimentoconfuso, permotivipuerili di sicurezza»

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere 20-11-2011

Sottrarre le spese per lascuola dalle strettoie delPatto di stabilità. Dare cer-tezze sul Passante Nord,

come sollecita il leader Idv Anto-nio Di Pietro ieri sotto le due torri.E perché no, bussare alla portadel (bolognese) neo ministro alTurismo Piero Gnudi a caccia difondi, per un progetto di «promo-zione all’estero della nostra cittàcome meta dei voli Ryanair», spie-ga l’assessore al Marketing territo-riale Matteo Lepore.

Tra richieste e speranze, si al-lunga l’elenco delle priorità cheBologna si prepara a portare all’at-tenzione del nuovo esecutivo gui-dato dal professor Monti. Non so-lo infrastrutture dunque, peraltroconsiderate una priorità - ci sonoda mettere al sicuro, tassativa-mente entro il 31 dicembre, i 267milioni del metrò da dirottare sulServizio ferroviario metropolita-no e i 109 milioni del Civis, da de-stinare a un nuovo mezzo. E i can-tieri del Passante Nord da avvia-re, citati ieri anche da Di Pietro,ex titolare proprio del dicasterodelle Infrastrutture: «Mi auguroche il nuovo ministro, che ha più

poteri visto che si occupa anche disviluppo economico, abbia le risor-se sufficienti e un quadro chiaro - èla sollecitazione del leader Idv - perindividuare le priorità. A Bolognaci sono opere importanti da fare, co-me il Passante. Ma le infrastrutturesono rimaste immobili con il Gover-no Berlusconi e anche quei quattrosoldi che c'erano sono stati messi inopere senza senso, come il Ponte

sullo stretto».Si muove allora l’assessore alla

Scuola Marilena Pillati, di concer-to con altre tre importanti ammi-nistrazioni: nei prossimi giornicon i colleghi di Torino, Milano eNapoli scriveranno al neo mini-stro all’Istruzione Francesco Pro-fumo per chiedergli un faccia afaccia. Con l’obiettivo di portare acasa una deroga al Patto di stabili-tà per i servizi educativi di compe-tenza dei Comuni, in modo da far-li sottostare alle stesse regole delcomparto scuola dello Stato e cor-reggere così alcuni punti di gran-de sofferenza per nidi e materne.«È diventato difficilissimo restareall'altezza della nostra storia - rias-sume Pillati -, ci sono sempre me-no risorse e invece sempre più vin-coli».

Qualche esempio. Solo il20% di dade e maestre che van-no in pensione può essere sostitui-to, come per tutto il personalepubblico: ma nella scuola la quo-ta di insegnanti che lascia il lavo-ro è più alta e svolge una funzionepiù specifica rispetto ad altri di-pendenti. E ancora, c’è l’allarmeedilizia scolastica: le regole cam-biano, con parametri di sicurezzasempre più severi a cui sottostare(«sacrosanti», precisano i quattroassessori). Allo stesso tempo peròi tetti di spesa fissati dal Patto distabilità riducono di molto la pos-sibilità di ricorrere a mutui e fi-nanziamenti, indispensabili per ilavori di messa in sicurezza. per ilavori necessari. Insomma «lo Sta-to detta le regole, ma poi non cimette in condizione di poterle ri-spettare», denunciano le ammini-strazioni. ❖

PeopleMover, il Comitato con3.700 firme:«Subito l’istruttoria pubblica o non avrà senso»

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L’istruttoria pubblica sul Peo-ple Mover può partire. Il comitato«No People mover» ieri mattina haconsegnato all’Urp del Comunequasi 3.800 firme, raccolte in unmese, contro la monorotaia checollegherà la stazione all’aeropor-to. Mille e cinquanta sottoscrizioniarrivano da cittadini non residenti

ma che studiano o lavorano in città.Il comitato ha improvvisato un mi-ni- corteo in intorno al Crescentone,facendo volantinaggio e informan-do i passanti delle ragioni della lorobattaglia.

In testa alla delegazione un carrel-lo della spesa “travestito” da treni-no, «a simboleggiare il fatto che il

People Mover è inutile visto che esi-ste già il Servizio ferroviario metro-politano». Il pacco con i moduli del-le firme era accompagnato da unalettera indirizzata al sindaco Virgi-nio Merola. Stavolta - ha sottolinea-to Vanni Pancaldi, del Comitato - «ilsindaco dovrà risponderci, cosa chenon ha fatto alla lettera che gli abbia-

mo inviato il 23 settembre». Lo Sta-tuto, infatti, prevede che con unarichiesta accompagnata da unaraccolta di firme si possa aprire un'istruttoria pubblica che dovrebbeessere svolgersi entro 60 giorni.«Vorremo però che cominciasse alpiù presto - spiega Piero Ferrara -perché l’inizio dei lavori è stato fis-sato a gennaio e non ha molto sen-so fare l’istruttoria pubblica dopooppure poco prima». Il Comitatoattende anche un incontro con l’as-sessore alla Mobilità Andrea Co-lombo. PAOLA BENEDETTA MANCA

POLITICAScuola, il Comune scrive a ProfumoEDi Pietro rilancia il Passante

BOLOGNA

AUTOCOSTRUZIONE PER 9 CASE

www.unita.it

«Passera abbia chiaro ilquadro delle priorità, ilPassante è importante»

L’assessore Pillati con i colleghi di Torino, Milano e Napoli chiederàuna deroga al Patto di stabilità per spese e personale di nidi e materne

Palazzo d’Accursio d’intesa con altre tre città sollecita un intervento su nidi e materne

ADRIANA COMASCHI

Il Comune pubblica un avvisopercercare 9 famiglie, disponibi-li a un progetto di autorecuperodi altrettanti immobili comunali.Servono 900 ore di autocostru-zione, guidati da professionisti.

Bologna

L’appello del leader Idv

VIDOMENICA20 NOVEMBRE2011

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FORLI’ - Corriere 21-11-2011

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FORLI’ - Carlino 21-11-2011

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

RAVENNA - Carlino19-11-2011

19-NOV-2011

da pag. 11Direttore: Pierluigi Visci

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

RAVENNA - Voce 19-11-2011

Voce di Romagna Ravenna Faenza Lugo Imola 19-NOV-2011

da pag. 15

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

PARMA - Gazzetta 19-11-2011

19-NOV-2011

da pag. 62Direttore: Giuliano Molossi Quotidiano

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

REGGIO E. - Carlino 20-11-2011

••13REGGIODOMENICA 20 NOVEMBRE 2011

IL CONSIGLIO provinciale haapprovato la scissione di Fer-Fer-rovie Emilia Romagna in due so-cietà, e la successiva fusione conAtc Bologna in una nuova societàche si occuperà di gestire i serviziferroviari. Il progetto è stato appro-vato con il voto favorevole di Pd eIdv, tre contrari e sei astenuti (Pdle Lega). «L’obiettivo di questo pro-getto è quello di creare un nuovosoggetto industriale di accentuatarilevanza sul mercato del traspor-to pubblico locale sia a livello re-gionale sia nazionale - ha spiegatol’assessore alle infrastrutture Alfre-do Gennari - La Fer si divide indue società: ‘Fer Trasporti’ e’ unasrl di nuova costituzione che si oc-cupa della gestione dei servizi fer-roviari, quindi servizi e non gestio-ne delle infrastrutture. Inoltre aquesta società verranno trasferite

tutte le partecipazioni detenutedall’attuale Fer; la restante partedi Fer, ‘Fer scissa’, che avrà un ca-pitale sociale di un milione e mez-zo di euro ha invece in carico le in-frastrutture e la loro gestione»’.Stesso processo è avvenuto per Atcdi Bologna. «Le due aziende scisseFer trasporti e Atc trasporti - haspiegato Gennari - si fondonoquindi in un’unica azienda, cheavrà un capitale sociale di 68 milio-ni e mezzo. In questa nuova socie-ta’ le maggiori partecipazioni sonodella Regione Emilia-Romagna,che ne detiene il 46%; il Comunedi Bologna il 30,8% e la Provinciadi Bologna il 18,8%. Dopo la fusio-ne la quota societaria della Provin-cia di Reggio, come per gli altri en-ti pubblici, è dello 0,04%, l’Act diReggio avrà il 3,1% che, tolti gli en-ti bolognesi, è la partecipazionemaggiore».

DA GIOVEDÌ entreranno in vi-gore i nuovi orari dei treni Fer ele modifiche agli orari dei bus ex-traurbani per adeguare le coinci-denze. Lo ha annunciato ieri Actspiegando che l’obiettivo è di «ga-rantire un arrivo a Reggio in tem-po utile per tutte le scuole che ini-ziano alle 7.50 e diminuire i tem-pi di attesa per i ritorni pomeridia-ni». In generale saranno anticipa-te di 5-10 minuti le partenze deitreni del mattino e saranno garan-titi i ritorni da Reggio su tutte lelinee ferroviarie Fer verso le13.15 e le 14.15.Sia al mattino che al rientro da

scuola i treni sulla tratta StazioneCentrale-Santo Stefano (Garde-nia) fungeranno da navette per glistudenti dei poli scolastici a norddel centro storico. E’ stato istitui-to anche un bus-navetta da piazza-le Europa (dietro la stazione) al li-ceo Moro (oltre a quello, già atti-vo, che dalla stazione Fer di SantaCroce è diretto sempre al liceoMoro).

I BUS EXTRAURBANI: saran-no anticipate di 5-10 minuti almattino le corse che interscambia-no col treno a Novellara (per Gua-stalla e Reggio), a Barco (per Reg-

gio e Ciano) e a Sassuolo (per Reg-gio); saranno garantite le corse diritorno in coincidenza coi treniche partiranno da Reggio attornoalle 13.15 e alle 14.15. Le corse delgiovedì di Villa Minozzo colleghe-ranno anche l’abitato di MonteOrsaro; la navetta gia attiva diMontecchio per Zanelli, ITF eIPF fermerà anche a Codemondoe manterrà gli stessi orari; Act isti-tuisce anche una nuova corsa daSant’Ilario a Campegine alle 12 incoincidenza col treno da Reggio,mentre è prolungata la corsa delle12.50 da Reggio fino a Campegi-ne-Caprara. Nella nota in cui an-nuncia i cambiamenti, Act ringra-

zia ufficialmente «tutti gli utentie le loro famiglie per la pazienzadimostrata». «Abbiamo compiutouna riorganizzazione su tutta la re-te che ha coinvolto il servizio ur-bano, extraurbano e ferroviario inuna situazione di scarsita di risor-se economiche mai registrata inpassato — si scusa Act —. Ci au-guriamo che il risultato finale ac-contenti il maggior numero di cit-tadini». Da martedi 22 novembresaranno disponibili presso gliURP dei Comuni interessati epubblicati sul sito di Act i nuoviquadri orari di Fer e di Act per lecorse interessate alle modifiche.he.

ACT LI ADEGUA NUOVAMENTE AI TRENI. NAVETTE DA PIAZZALE EUROPA PER IL LICEO MORO

Autobus,cambianoglioraridellaprovincia

VIALIBERA DA PALAZZOALLENDE

Fer si divide in duee si fonde con Bologna

Fiori d’arancio a Carlino ReggioLa nostra Sabrina gioisce con Franco

PRESIDENTE Angelo Malagoliè al vertice di Act

PER UNA VOLTA, la nostra Sabrina Pignedoli la grinta l’ha lasciataa casa. Tenera, emozionatissima, splendida nel suo abito avorio, ierialle 12,30 la nostra collega ha coronato il sogno d’amore sposando Fran-co Ovi nel piccolo gioiellino che è il Municipio di Busana.Testimoni per lei, il fratello Simone e Irina Asipenka; per lui le figlie,Giada e Ambra. A celebrare le nozze, il sindaco Alessandro Govi. Oravia al viaggio di nozze. Destinazione (beati loro) Sudafrica e Namibia.Ai novelli sposi le felicitazioni della redazione di Carlino Reggio.

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

REGGIO E. - Informazione 20-11-2011

L’INFORMAZIONE il Domani DOMENICA 20 NOVEMBRE 2011 9CRONACA DI REGGIO

TRASPORTI In consiglio provinciale

Approvata scissionedi Fer in due societàI l Consiglio provinciale, presieduto da Gia-

nluca Chierici, ha approvato la scissione diFer – Ferrovie Emilia Romagna in due socie-tà, e la successiva fusione con Atc Bologna inuna nuova società che si occuperà di gestire iservizi ferroviari (a favore Pd e Idv, 3 contrarie 6 astenuti tra Pdl e Lega).

“L’obiettivo di questo progetto è quello dicreare un nuovo soggetto industriale di ac-centuata rilevanza sul mercato del trasportopubblico locale sia a livello regionale sia na-zionale – ha spiegato l’assessore alle infra-strutture Alfredo Gennari – La società Fer sidivide in 2 società: unadenominata “Fer Tra-spor ti”, che è una srl dinuova costituzione chesi occupa della gestionedei servizi ferroviari,quindi servizi e non ge-stione delle infrastruttu-re. Inoltre a questa so-cietà verranno trasferitetutte le partecipazionidetenute dall’attuale Fer; la restante parte diFer, “Fer scissa”, che avrà un capitale socialedi un milione e mezzo di euro ha invece incarico le infrastrutture e la loro gestione”.Stesso processo è avvenuto per Atc di Bolo-gna.

“Le due aziende scisse Fer trasporti e Atctrasporti – ha spiegato Gennari – si fondonoquindi in un’unica azienda, che avrà un ca-pitale sociale di 68 milioni e mezzo. In questanuova società le maggiori partecipazioni so-no della Regione Emilia Romagna, che ne de-tiene il 46%; il comune di Bologna il 30,8% ela provincia di Bologna il 18,8%. Dopo la fu-sione la quota societaria della Provincia diReggio Emilia, come per gli altri enti pubbli-ci, è dello 0,04%, l’Act di Reggio Emilia avrà il3,1% che, tolti gli enti bolognesi, è la parte-cipazione maggiore”. L’altra azienda, che sioccuperà delle infrastrutture, avrà un capita-le sociale molto minore dell’altra, pari a unmilione e mezzo di euro, avrà una composi-zione con la maggioranza di quote della Re-gione, tutti gli enti pubblici hanno una quotadi 0,08% e Act di Reggio del 6,18.

Oggi pomeriggio la diretta dell’evento sarà trasmessa da E’Tv -Teletricolore

Il Duomo reggiano in festaCelebrazione eucaristica a conclusione dell’Anno Giubilare

Il Duomo diReggio. Oggipomeriggio, aconclusionedell’annogiubilare, sarannovisibili le operec o m m i s s i o n a teper l’a d e g u a m e n toliturgico dopo ilavori di restauro

A favore Pde Idv, 3

contrari e 6astenuti traPdl e Lega

URBANIS TICA Giovannini (Lega Nord) critica la giunta Delrio

«Area ex Reggiane, più che unprogetto un’altra suggestione»

Inaugurata ieri mattina la nuova biblioteca diSan Pellegrino, in via Rivoluzione d’Ot to bre,

intitolata a Marco Gerra. La nuova Biblioteca, unastruttura al servizio della città e dei quartieri, u-nisce la nuova struttura alla preesistente, realiz-zando circa 1.000 metri quadrati di ambienti de-dicati ai libri e un’area alberata di 4.300 metri qua-drati. Al taglio del nastro il sindaco Delrio e l’as -sessore ai lavori pubblici Paolo Gandolfi con i tec-nici che hanno realizzato il progetto e la dottores-sa Anna Maria Ternelli Gerra, che ha sostenuto ilprogetto, vedova dell’artista reggiano Marco Ger-

ra, alla cui memoria è dedicata una targa collocatanella stessa Biblioteca. La Biblioteca, con una do-tazione di 62.317 volumi e 121.151 prestiti nel2010, serve una popolazione, che nello stesso an-no è stata avvicinata alla lettura anche con 106 at-tività di promozione libraria, 69 visite guidate allaBiblioteca, 12 corsi e 73 bibliografie prodotte.

La nuova biblioteca è composta, secondo il pro-getto degli architetti Gabriele Govi e Cristina Car-pi, dalla struttura originaria di 350 metri quadrati,riqualificata e ampliata grazie al nuovo edificio di660 metri quadrati.

QUARTIERI

Inauguratala nuovabibliotecadi S.Pellegrino

«S iamo al dunque. Che sull’a re adelle ex Reggiane in Comune

avessero lavorato al contrario dellalogica urbanistica, ossia anteponen-do aspetti estetici o microdotazio-nali rispetto alla necessaria analisidelle funzioni caratteristiche chequesta grande area dovrebbe assu-mere, lo avevamo già capito quan-do, in assenza di idee si cominciò adipotizzare in quest’area la presenzadi tutto un pò, dal residenziale (col-po di grazia al quartiere), al com-merciale, al terziario, alla ricerca. A-desso ci parlano di piste ciclabili, diboulevard, di ruotare un po’ di par-cheggi di piazza Europa, di un sot-topasso in via Lama Golese, quandopochi anni fa venne chiusa viale Ra-mazzini».

Così Giacomo Giovannini, capo-gruppo Lega Nord in sala del Trico-lore, il giorno dopo la presentazionealla città dei progetti legati al recu-pero dell’area Reggiane.

L’esponente leghista sottolineacome «l’appello del sindaco rivoltoa non precisati soggetti che dovreb-bero investire sulle ex Reggiane, do-po mesi e mesi di lavoro dedicati adun pezzo di città molto importante,ma pur sempre in mano alla Fantuz-zi Immobiliare, quindi non al Comu-ne, chiarisce che siamo ben lontanida una qualsiasi ipotesi di concretaattuazione».

Allargando lo sguardo all’intera A-rea nord non va certo meglio. Dellafusione tra Siper e Sofiser, che do-vrebbe essere uno snodo essenzialeper la riqualificazione dell’area dellaFiera, Giovannini rimarca solo che«non si sa più nulla». Mentre, sem-pre a proposito di investimenti pri-vati, «la riqualificazione e lo svilup-

po dell’area di Mancasale non è cer-to molto favorevole a causa del per-manere delle esalazioni derivantidallo stoccaggio dei fanghi del de-p u ra t o re » .

Bilancio, quindi, risicato. «Se e-scludiamo la costosissima realizza-zione del Tecnopolino, restano sulcampo i fantomatici 44 progetti u-sciti dal tavolo tecnico sull’Are aNord, dei quali i più importanti (au-tostrada A1, ferrovia Fer e tangenzia-le Anas) non sono nelle disponibili-tà del Comune. Dopo sette anni digoverno, numerosi convegni, statigenerali, masterplan, effetti speciali- conclude Giovannini - la GiuntaDelrio mostra il vuoto sotto il vestitoche ha confezionato».

È pronto il nuovo altaredella Cattedrale, così co-

me gli altri poli liturgici.Verranno utilizzati per laprima volta oggi alle 16.30,nella Messa presieduta dalVescovo Adriano a conclu-sione dell'Anno Giubilare.La Celebrazione sarà tra-smessa in diretta da RadioPace Redazione Reggiana eda èTV Teletricolore.

Giornata di festa per ladiocesi, nonostante il dibat-tito aspro che nelle ultimesettimane si è sviluppato at-torno ai lavori di adegua-mento liturgico del Duo-mo.

Oggi tutte le opere saran-no visibile e potranno esse-re giudicate dai fedeli. La so-

lenne concelebrazione eu-caristica sarà presieduta dalVescovo Adriano Capriolicon il rito di Dedicazionedel nuovo altare della Cat-tedrale e la conclusionedell’anno giubilare.

Sono invitati a concelebra-re tutti i presbiteri e i dia-coni della Diocesi, come so-no invitati a prender parte alsolenne rito i religiosi, le re-ligiose, le persone consacra-te, le parrocchie (in partico-lar modo quelle della Città),

le associazioni e i movimen-ti. Insieme al Coro diocesa-no, animeranno il canto tut-te le corali parrocchiali chedesiderano unirsi a questafesta della Chiesa madre, acui partecipano anche iCampanari reggiani. Per ilservizio all’altare, insieme aiSeminaristi e ai ministrantidel Duomo, sono stati invi-tati tutti gli accoliti, i ragazzi– giovani che solitamenteprestano servizio nelle loropar rocchie.

Ieri mattina, nell’aula delSeminario vescovile cittadi-no, si è svolto l’incontro distudio e approfondimentodal titolo “Architettura e artiper la liturgia”, quasi una ri-sposta ufficiale alle prese diposizione di chi ha conte-stato alcune scelte compiu-te dalla Curia reggiana.All’incontro hanno parteci-pato presbiteri, diaconi,membri del Comitato deiRestauri del Duomo e dellaCommissione diocesana di

Arte sacra, architetti e pro-fessionisti che si occupanodi restauro degli edifici ec-c le s i a s t i c i , in segnant idell’IDML e gli animatori li-turgici, le guide storico-arti-stiche e ai volontari delDuomo, del Battistero e del

Museo Diocesano. E’ s ta taanche l’occasione per lapresentazione del nuovo li-bro del Vescovo Adriano Ca-prioli e dal titolo significa-tivo: “Cattedrale, simbolo divita: le tappe di un cammi-no”.

Dopo sette anni digoverno, numerosiconvegni, stati generali,masterplan, effetti specialiper il recupero dell’areanord della città, la GiuntaDelrio mostra il vuotosotto il vestito che haconfezionato

Qui a lato una simulazione di comedovrebbe diventare l’area delle ex

Reggiana, nel quadrante nord dellacittà completamente recuperato

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

REGGIO E. - Gazzetta 20-11-2011

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

MODENA - Gazzetta 20-11-2011

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 21-11-2011

Cronaca di Piacenza

■ «Conclusa questa prima fa-se», ossia la formalizzazionedelle due candidature a sindaco- il vicesindaco Francesco Cac-ciatore e l’assessore alla culturaPaolo Dosi - espressione del Pdalle primarie di coalizione in a-genda per fine gennaio, ora ri-prende il lavoro dedicato al pro-gramma con le forze che si ri-conoscono nell’alleanza di cen-trosinistra: Sinistra ecologia e li-bertà (che appoggia la candida-tura di Marco Mazzoli), l’Italiadei valori, la Federazione dellasinistra e Cittàcomune». A co-municarlo ieri con una nota èstato il segretario provincialedel Pd Vittorio Silva che hainformato della convocazionedella coalizione domani per u-na riunione in cui «verrà ripre-so il confronto già avviato nellesettimane scorse per la defini-zione della cornice program-matica alla quale saranno chia-mate ad aderire le forze e i can-didati che si misureranno alleprimarie di gennaio».

Il vertice, spiega Silva, «saràdedicato alla raccolta dei con-tributi di ogni singola forza po-litica, che successivamenteconfluiranno nella sintesi finaledel programma comune».

Da sottolineare come, tra iconvocati ci sia anche Cittàco-mune, il movimento di GianniD’Amo la cui intenzione di par-tecipare alle primarie ha incon-trato delle resistenze nel centro-sinistra dal momento che nelmandato in corso siede in con-siglio comunale tra i banchi del-la minoranza. In attesa che D’A-mo compia, in aula, quei passidi convergenza verso la mag-

gioranza che la coalizione si a-spetta, al tavolo Cittàcomune èstata chiamata. Così come purel’Idv, che in questi giorni è statacriticata da Silva per l’assenzaalle riunioni dell’alleanza nono-stante fosse regolarmente invi-tata. Critiche rilanciate dalla Fe-derazione della sinistra e oraanche da Sel (v. articolo a lato).

In casa del Pd, è partita allagrande intanto la disfida tra Do-si e Cacciatore. Entrambi han-no adempiuto alle prescrizionidello statuto del partito presen-

tando le firme a sostegno dellerispettive candidature. Il vice-sindaco è però andato oltre:non si è fatto bastare il 35% del-le sottoscrizioni dei componen-ti dell’assemblea cittadina - os-sia 20 su 56, che è il risultatoraggiunto pure dall’avversario(lo staff di Cacciatore ha co-munque informato di avernedepositate 27) -, ma ha ancheraccolto le adesioni previstedalla strada alternativa che lostatuto consente, vale a dire il20% degli iscritti in città. Le ha

raccolte superando di gran lun-ga, oltretutto, il quorum di 120firme richiesto e arrivando aquota 244, più del doppio.

Un’esibizione “muscolare”che fa seguito a quella di otto-bre nelle consultazioni dei cir-coli del partito e che il vicesin-dao ha così commentato: «Ri-spetto delle regole e vera parte-cipazione, una scelta certamen-te non burocratica, ma che ècoerente con lo stile emersonell’incontro che ho tenuto gio-vedì scorso con i miei sostenito-

ri e collaboratori, e il merito èproprio loro se in questi giornisiamo riusciti a raccogliere tan-te adesioni». «Una bella iniezio-ne di fiducia che mi responsabi-lizza ulteriormente, farò delmio meglio per essere all’altez-za delle aspettative», prosegue

la nota inviata da Cacciatore:«Ma questo è soltanto il puntodi partenza: desidero mantene-re aperta questa sottoscrizionee poterla presto tramutare inpartecipazione collettiva».

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

Dosi:arriverò in fondo,senza alzare la voceLa convention del candidato: non sono politico navigato, civici molti dei miei tifosi

primarie e fare in modo che tan-tissima gente vi partecipi, in mo-do che chi ne uscirà vincitore ab-bia uno slancio positivo verso leelezioni di primavera. Per arriva-re fino a qui c’è stata qualche

tensione interna che ritengo fi-siologica e inevitabile, ma alla fi-ne l’importante è essere arrivatia una sintesi che consentirà unconfronto sereno e costruttivo».

Ma a rafforzare l’idea che Cac-

ciatore sia più forte nel partito enei circoli, mentre Dosi tra gliamministratori e la società civi-le ci ha pensato la presenza allaFilo di quasi tutta la giunta co-munale: Anna Maria Fellegara,Pierangelo Carbone, un’emozio-nata Katia Tarasconi, GiovannaPalladini e Giovanni Castagnetti.E poi, divisi tra palco e platea,non hanno voluto mancare Pao-la De Micheli, Marco Carini, Sil-vio Bisotti, Paola Gazzolo, Gior-gio Cisini, Lodovico Albasi, Clau-dio Ferrari, Luca Quintavalla,Carlo Berra, Gaetano Bonetti,tanto per citare alcune delle fac-ce più note. Assente per motivifamiliari il sindaco Roberto Reg-gi, «presente comunque con lospirito e grande sostenitore diPaolo», ha detto Rita Piva, pre-sentatrice della serata, che ha vi-

Primarie, riparte il tavolodel centrosinistra.D’Amo c’èRiprendono le riunioni per la definizione della cornice programmaticaPd, Cacciatore mostra i muscoli: sotto il mio nome le firme di 250 iscritti

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■ Con la presentazione avve-nuta ieri al teatro dei Filodram-matici della candidatura del de-mocratico Paolo Dosi è partita lalunga volata verso le primariedel centrosinistra. Per il suo de-butto, l’assessore alla cultura si ècircondato delle persone chehanno spinto e insistito perchéci fosse lui ad affiancare il vice-sindaco Francesco Cacciatorecome rappresentante del Pd alleconsultazioni per designare ilcandidato sindaco alle comuna-li 2012. Tutto all’insegna dell’a-rancione, con adesivi, slogan, fil-mati e musiche curate da MauroFerrari.

Fedele al suo stile, Dosi si è in-nanzitutto preoccupato dismontare il possibile dualismointerno al partito: «Tutti noi dob-biamo innanzitutto sostenere le

sto anche l’intervento della figliadi Dosi, Alisea.

«Ognuno ha i suoi fan – haspiegato l’assessore – e a France-sco certo non mancano: sicura-mente io non ho una storia poli-tica così radicata come la sua,quindi credo sia normale chemolti amici giunti qui rappresen-tino la società civile e il mondoculturale con cui mi sono semprerapportato».

In sala anche Gianni D’Amo diPiacenzacomune (uno dei con-correnti alle primarie) e Umber-to Fantigrossi (ispiratore di “Pia-cenza che Vorrei”, associazione inodore di trasformarsi in lista elet-torale), venuti, spiegano, a «stu-diare l’avversario». Pronto per lasfida? «Certo – ha risposto Dosi –anche se a 57 anni non ho inten-zione di cambiare carattere: so-no molto determinato, ma certonon cattivo, sono convinto di po-ter arrivare al traguardo finaleanche senza dover arrabbiarmi oalzare la voce».

Michele Rancati

Il gruppo dei sostenitori di Paolo Dosi ieri sul palco della Filo (foto Cravedi)

■ Non di nomi e candidati,ma di programmi e regole perle primarie si parla al tavolo delcentrosinistra. Ad affermarlo èSel che conferma così la posi-zione di Pd e Rifondazione chesul punto hanno polemizzatocon l’Idv che invece ha giustificato la sua assenza al tavolo so-stenendo di non essere interessata a discussioni sui candidati.

«Nell’incontro iniziale dei rappresentanti dei partiti dellacoalizione il 7 ottobre, presente la segretaria dell’Italia dei Va-lori (Sabrina Freda, ndr), di questo si è parlato e non di nomi dicandidati, e in quel contesto ci si è lasciati con l’accordo di tro-vare una sintesi programmatica comune a tutti, e la definizio-ne delle regole delle primarie», si legge nella nota di Sel. «Il bal-letto dei nomi, ovviamente sollecitato dalla stampa, ha avutoluogo fuori del contesto descritto e non può essere la causa permotivare un rifiuto di dialogo e partecipazione». «Cercare di-stinzione con argomentazioni non pertinenti non ci appartie-ne», dice Sel, secondo cui va reso «stabile e costante l’impegnodel tavolo di coalizione al fine di definire cornice programma-tica condivisa, tempi e regole delle primarie».

LA POLEMICA

Sel critica Idv:assentesenza motivo,pretesti

solo per distinguersi

LIBERTÀDomenica 20 novembre 201120

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 21-11-2011

Cronaca di Piacenza

VERSO LE PRIMARIE

Pd,Dosi ha depositatole firme per candidarsiOggi lancia la sua corsa■ (mir) Paolo Dosi ha pre-sentato le firme richieste dallostatuto del Partito democrati-co, quindi da ieri è ufficialmen-te in corsa per le primarie digennaio con cui la coalizionedi centrosinistra designerà ilproprio candidato a sindaconelle comunali del 2012.

E già oggi l’assessore chiamaa raccolta i suoi supporter. “Ca-richiamo la molla, tutti perPaolo”: questo è l’invito, dira-mato dal passaparola e su Fa-cebook, ai sostenitori di Dosi,che si ritroveranno dalle 17 alteatro dei Filodrammatici.

Tra video, adesivi e sorprese,Dosi e il suo staff coglierannoquesta prima occasione di in-contro per lanciare ufficial-mente la sua campagna, all’in-domani della consegna dellefirme al segretario Vittorio Sil-va, così come è stato decisodalla direzione del Pd. Di certoè ufficiale il colore che verrà u-tilizzato per contraddistingue-re la corsa: l’arancione. Lo stes-so che scelse il sindaco uscen-te Roberto Reggi per le due for-tunate campagne elettorali del2002 e del 2007 e che in tempipiù recenti ha contraddistintoanche quella del primo cittadi-ni di Milano Giuliano Pisapia.«Tutti i partecipanti – spieganogli organizzatori dell’happe-ning di oggi - sono infatti invi-tati a indossare qualcosa diquel colore. L’appuntamentosarà contraddistinto da imma-gini e testimonianze e verràconcluso dall’intervento delcandidato. Infine, il brindisi be-naugurante. Tutta l’iniziativa èautofinanziata dai volontari edalle sottoscrizioni, per le qua-li è previsto uno specifico pun-to di raccolta».

Giovedì sera si erano riunitiper lanciare la sfida alle prima-rie i sostenitori di FrancescoCacciatore, altro esponente delPd in lizza.

COMMISSIONE - Nidi estivi,nuova fascia con canone minimo fino a 3mila euro di Isee.Famiglie ai musei,gratis i figli minorenni

Sì ai criteri per le tariffe,con polemicaGalvani (misto): ok gli sconti ai disabili, ma penalizzare i non residenti è discriminante

■ La manovra tariffaria per il2012 è stata licenziata ieri dallacommissione consiliare 1 con ilsì della maggioranza, tranneBruno Galvani (gruppo misto)che si è astenuto come anchePiacenzacomune, il no di Pdl,Carlo Mazza (gruppo misto),Stefano Frontini (Piacenza Libe-ra), e la non partecipazione alvoto di Udc e Sandro Ballerini(gruppo misto).

NOTI I CRITERI,NON GLI IMPORTI - Si tratta non degli specifici im-porti delle tariffe dei servizi ero-gati dal Comune, che sarannosuccessivamente determinatidalla giunta, ma dei criteri di ap-plicazione che ne sono la neces-saria premessa. Accade così ognianno, e ogni anno dall’opposi-zione si levano voci che protesta-no perché le tariffe ancora nonsono note. Ieri a lamentarsi è sta-to Marco Tassi (Pdl) che ha chie-sto «un prospetto preventivo»parlando di di determinazione«arbitraria» da parte della giunta.«La giunta determina le tariffesulla base dei criteri che ne sonopremessa indispensabile», gli haribattuto l’assessore al bilancioLuigi Gazzola, e «in ogni caso ilconsiglio comunale non viene e-spropriato di nulla dal momentoche le tariffe saranno parte inte-grante del bilancio preventivoche sarà votato in aula».

ALIQUOTE CONFERMATE - Riba-dito che nulla cambia in tema dialiquote dell’Ici, dell’Impostasulla pubblicità, dell’addizionaleIrpef (le prime due sono tenuteferme dalla legge, la terza il go-verno l’ha sbloccata consenten-do ai Comuni di portarla fino al-lo 0,8% facoltà di cui però l’am-

ministrazione non intende avva-lersi, ha spiegato l’assessore), lenovità della manovra tariffariariguardano alcuni settori opera-tivi a partire da servizi per l’in-fanzia: l’accesso al nido estivovede l’introduzione di una fasciadi reddito da zero a 3mila euro

(valore Isee) in cui si applica latariffa minima. Così per gli alun-ni disabili gravi a prescindere dalreddito familiare. La fascia suc-cessiva arriva a 27mila euro (finoa quest’anno andava da 0 a23.500 euro) e avrà una tariffamensile con percentuale fissa. Al

di sopra scatta la tariffa massima.PISCINE - Ci sono poi novità nei

servizi sportivi. L’accesso alle pi-scine comunali coperte e alla va-sca olimpionica scoperta è ridot-to per i residenti nel Comunecon invalidità dal 46 al 74% e ainon residenti con invalidalità dal75 al 100% (entrambe le catego-rie hanno anche abbonamentoridotto: 12 ingressi). Accesso gra-tuito ai minorenni, ovunque re-sidenti, con certificata “situazio-ne di gravità” e ai maggiorenniresidenti nel Comune con invali-dità dal 75 al 100%.

MOTOCROSS E CALCETTO - Nuo-ve tariffe per l’utilizzo della pistadi motocross, mentre sulla pistadi pattinaggio di via Stradellanon si potrà più giocare a calcet-to in quanto, si legge nella deli-bera, «tale disciplina non è com-patibile con la caratteristica del-l’impianto».

MUSEI - Ai musei civici potran-no entrare gratis i figli minori ac-compagnati dai due genitori.

EDILIZIA - In campo urbanisti-co, sono applicati i diritti di se-greteria agli interventi relativi al-

la procedura abitativa semplifi-cata e alle attestazioni per l’in-centivazione della produzione dienergia elettrica da impianti so-lari fotovoltaici.

IL GETTITO IRPEF - Mazza ha po-lemizzato in tema di addiziona-le Irpef. Ha ricordato l’ordine delgiorno approvato in passato dalconsiglio comunale che fissavauna soglia di gettito superata laquale il surplus doveva andare adiminuire l’aliquota. Nel frat-tempo il gettito è andato oltre,ma il meccanismo di riduzionenon è scattato, ha lamentatoMazza spalleggiato da Frontini.

TARIFFE IN BASE ALLA RESIDENZA Nel mirino di Galvani le distin-zioni di agevolazioni sulla disa-bilità stabilite in base alla resi-denza nel Comune o al di fuori:«Hanno un sapore discriminato-rio», ha osservato. Luigi Salice(Pdl) ha puntato il dito controprevisioni di agevolazioni di por-tata minima che «poco dovreb-bero avere a che fare con i conte-nuti contabili di un bilancio».

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

▼ COMUNE

L’assessore Gazzola (foto Lunini)

Tagli al bilancio 2012spiegati alle Consulte■ La crisi taglia il bilancioprevisionale del Comuneper l’anno 2012. Man ma-no che giovedì sera l’asses-sore comunale al BilancioLuigi Gazzola illustrava airappresentanti delle Con-sulte i contenuti del bilan-cio annuale 2012, all’inter-no della Casa delle Consul-te calava un fitto silenzio.Nessun presente ha profe-rito parola durante l’inter-vento dell’assessore, cheha elencato nel dettaglio itagli e le riduzioni all’oriz-zonte, ancor più pesanti diquelli nel bilancio 2011,dovuti «alla situazione nel-la quale si trova il Paese econ cui dobbiamo fare iconti, ed agli effetti dellamanovra finanziaria estiva2010 e 2011 e della legge distabilità».

Un profondo, silenziosoe ineluttabile scoramentosi percepiva l’altra sera, mad’altronde in molti se l’a-spettavano. Una cosa peròè ascoltare notizie sui tagliche riguardano l’ambitonazionale, un’altra è capi-re lucidamente come cam-bieranno i servizi e a cosasi dovrà far fronte a livellolocale. Ma tant’è che «difronte alla riduzione deitrasferimenti ed alla vo-lontà di perseguire una po-litica di non indebitamen-to, ci siamo trovati davantia un bivio: aumentare letariffe e l’addizionale co-munale Irpef o apportaretagli e riduzioni. Abbiamopreferito la seconda strada,quindi faremo meno inve-stimenti, un terzo rispettoal 2011, abbiamo dovutorinviare progetti di amplia-mento e la nascita di nuo-vi servizi e ridurre quelligià esistenti, pur garanten-do, in linea con le linee dimandato dell’amministra-zione, i servizi sociali equelli rivolti all’infanzia».

Tra i punti salienti del bi-lancio rimangono quindiconfermate come nel 2011sia le aliquote Ici con le re-lative detrazioni, sia l’ali-quota addizionale comu-nale Irpef e l’esenzione to-tale fino a 11 mila euro direddito. La scure cade peròsu tutto, dalla manutenzio-ne ordinaria di edifici estrade (-300 mila euro ri-spetto al 2011) al servizioverde (-470 mila euro) pas-sando per i servizi biblio-tecari-comunali e museali(-160 mila euro). Nel 2012si terranno inoltre le ele-zioni comunali, spesamessa a bilancio pari a 550mila euro.

Nel corso della serata c’èstato spazio per domandeed interventi, che hannoriproposto la questionedell’uso gratuito dell’auto-bus per le persone over 65anni, e il tema del depositobiciclette in stazione. «Spe-sa inutile, che grava sui cit-tadini e che il Comune do-vrebbe tagliare perché nonrichiesta dalla maggioran-za dei pendolari» ha riba-dito con forza Ettore Fitta-volini presidente dell’asso-ciazione pendolari. Ora loschema di bilancio cheverrà approvato entro il 31dicembre sarà presentatonelle quattro Circoscrizio-ni cittadine.

Chiara Cecutta

Nuova fascia di reddito (0-3mila euro) con tariffa minima per l’accesso ai nidi estivi

LIBERTÀSabato 19 novembre 2011 23

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 21-11-2011

Il giornale delle opinioni

Replica alla professoressa Notari/1

Il valore educativo dello sport: è un investimento sul futuro dei giovanidi DONATELLA VIGNOLA

onosco troppo bene Pao-la Notari, la sua formazio-ne culturale, il suo impe-

gno professionale nell’educa-zione e nella scuola, per nonprendere in considerazione ilsuo dissenso a proposito del-l’attività sportiva subacquea in-trodotta al Liceo Gioia.

Ne raccolgo la provocazioneper mettere a confronto con lasua la mia canizie di docente dilatino e di greco al Gioia, da unanno pensionata ma tuttoramilitante presso i principali en-ti accreditati per la formazionedella classe docente e per lostudio dei dettati riformistici ri-guardanti in particolare gli stu-di classici.

Ho appena sottoscritto la pe-tizione all’Unesco promossa daun’importante Accademia distudi umanistici di Roma per ilriconoscimento del latino e delgreco come patrimoni immate-riali dell’umanità.

Dico questo seguito della re-cente denuncia apparsa sulCorriere della Sera dell’abban-dono e dell’eclissi nelle scuolelombarde dello studio delle lin-gue classiche: una fatica ecces-siva in rapporto alle garanzie disuccesso.

I dati confermano quanto de-nuncia Paola Notari ma la vora-gine tra la vecchia scuola e quel-la di oggi è stata scavata sia daforze naturali (il cambiamentogenerazionale di studenti e digenitori), sia da nuove istanzecome l’imperiosa necessità del-l’uso delle lingue comunitarienei contesti di studio e di lavoroe la rivoluzione informatica cheha potenziato nei nativi digitalialtre forme di intelligenza, di a-bilità e l’accesso a saperi alter-nativi più spendibili sul merca-to. Nel panorama delle “ mam-me-taxi”, impegnate a rincorre-re i vari corsi di lingue e di sport,scaturì nel ’97 la legge sull’Auto-nomia scolastica e da lì il frain-tendimento organizzativo di u-na scuola pubblica “aziendaliz-zata”, con Istituti posti in con-correnza tra loro con lo svento-lamento autopromozionale diprogetti allettanti per l’“utenza”.

Conosco bene, come PaolaNotari, tutti i cambiamenti de-gli ordinamenti della Scuolapubblica, dall’Unità d’Italia eancor prima dal tempo dei Du-cati. Non mi scandalizzano nep-pure ora: sono di necessità an-corati ai cambiamenti della so-cietà, alle scelte politiche delmomento e al carro del vincito-re, da Casati a Gentile, da Berlin-guer alla Gelmini. Ho maturatoin consapevolezza quanto bastaper vedere fallimentari sia leproteste verbalmente concla-mate sia le singole espressioni d’indignazione per la perdita delrigore e della severità negli studi(l’indignazione del maestro delSatyricon di Petronio de causiscorruptae eloquentiae o del Ta-

Ccito del Dialogus de oratori busdice la vetustà del problema).

Per non ridurre i classici a gin-gillo per pochi l’insegnante in-telligente sa che serve la passio-ne con cui comunica la sua di-sciplina anche se ostica. Parafra-sando Lucrezio, è lecito a chi in-segna, come al medico, cospar-gere di miele l’amara medicinaperché sia meno sgradevole achi deve berla. Più di ogni catte-dratica lezione giovarono allacomprensione di Dante le lettu-re della Commedia di Benigni inTV, come alla rievocazione dell’Unità d’Italia la sua fortunataparafrasi dell’Inno di Mameli alfestival di San Remo. L’istituzio-ne al Liceo Gioia del laboratoriocinematografico per la realizza-zione di cortometraggi sui sacritesti (Omero, Ovidio, Apuleio)motivò a letture critiche profon-de, a ri-scritture, e insieme allacomprensione del linguaggiodelle immagini in movimentoche tanta parte ha nella comu-nicazione di oggi.

Tutto fu fatto per alimentarequella sana curiositas che comeben sa chi studia e ricerca, e co-me ebbe a dire più volte Leopar-di, è alla base della conoscenza.

Si tratta di prendere atto deicambiamenti nei comporta-menti, d’interpretarli per por-tarli entro le finalità dell’educa-zione; e al Gioia gli assi cultura-li restano portanti e ben presi-diati.

E vengo al corso di sub. Credosia doveroso precisare che alGioia il corso è da tempo propo-sto come attività extracurricola-re, libera, promozionale di inte-ressi, alla stregua dei corsi di lin-gue non curricolari (arabo, cine-se, giapponese…) e di altre atti-vità laboratoriali. Nulla tolgonoqueste attività alle richieste di-sciplinari; se mai danno un valo-re aggiunto al curriculum scola-stico di chi sa ben organizzarsinello studio senza compromet-tere il profitto. A riprova ricordola medaglia-premio che dal1965 il Gioia riconosce ogni an-no agli studenti meritevoli nellosport come nello studio.

Non c’è bisogno di difenderein questa sede il valore educati-vo dello sport: è oggi profonda-mente acquisito, almeno dopo iprimi due decenni post belliciin cui si formò la mia generazio-ne, durante i quali ogni accen-no a esibizioni sportive portavail retrogusto della retorica di unregime.

Quel tempo è passato comepure quello del fraintendimentodella legge dell’Autonomia cheforse aveva giustificato all’iniziola metafora del treno impazzito.Inoltre l’utenza di oggi non è piùtanto ingenua: l’investimentosui figli e sul loro futuro è fonda-to, almeno al Gioia, sulla serietàdell’impegno e non sulle vane e-sibizioni. Né d’altra parte lascuola italiana, a corto di finan-ze com’è, può inventarsi velleitàper garantirsi iscrizioni.

di GIOVANNI ZILIOLI

n questi giorni derelitti – o,piùveridicamente, relitti di unmondo annegato nel mael-

strom nichilista di una civiltà mo-ribonda e incattivita -, in cui nonsi ascolta,dice o scrive che di bunde spread,governo tecnico e indicedi Borsa, Pil e deficit, debito e Bot,eccetera, io voglio, fortissimamen-te voglio parlare d’ “altro”, perchénon voglio morire asfissiato da unsimile gas di scarico,perché so chela mia umanità, per misera e fragi-le che sia, aspira, sogna, desiderae cerca, appunto,“altro”.

Non ne posso più, di venti pagi-ne quotidiane di squallidi retro-scena partitici e bottegai,di centotalk con i soliti “sapientoni” invita-ti a propinare soluzioni del tuttoirreali o banalmente risapute, didiscorsi che poco o nulla hanno ache fare con il mio essere; non vo-glio finire a gambe all’aria, scara-ventato nel precipizio dal deliriouniversale che ci vuole tutti quan-ti trasformati in macchinette usa egetta, in tubi digerenti attivi fino a100-120 anni, o in decerebrati bu-rattini manipolati da pochi invisi-bili burattinai plenipotenziari.

Ho una mia dignità da difende-re,una mia personalità da rivendi-care,un mio tempo - cioè,una miavita - da usare come meglio credo,immagino e progetto. Insomma,nonostante tuto e tutti,mi sento esono ancora un uomo libero, equesta libertà non permetteròche niente e nessuno me la storpi,ridicolizzi,svenda o abusi. In nomedella libertà, mio nonno si è presomanganellate sulle costole e ha

Idovuto trangugiare un bel po’ dilitri di olio di ricino, mio padre si èfatto due anni a passa di lager te-deschi e sovietici, come potrei, inbarba al mio DNA, arrendermi allaprotervia di lor signori, retrocede-re di fronte ai diabolici attacchi diuno sconsiderato manipolo di ci-nici e violenti profittatori?

Perciò,ad esempio,voglio parla-re della nebbia, della santissimanebbia padana, finalmente venu-ta a consacrare l’agonica Bassa, amedicarne ferite e fasciarne san-guinolente pustole.Volete ripulireil vostro cervello, arieggiarvi l’ani-ma, salire sulle ali dello spirito evolare lontanissimo, come sul piùmagico dei tappeti volanti?

Fatevi un giro nei dintorni di Po,in questi giorni di novembre au-tentico e generoso, passeggiatefra le lanche e le boschine, cam-minate lentamente sui morbiditappeti di foglie marcite, fermate-vi a lungo a osservare in silenziolo scorrere dell’acqua nel fiumealto e maestoso, come facevanogli Antichi, sulle cui spalle ancoraviviamo.

Vi accorgerete che tutta la furi-bonda caciara che da mesi e annici tortura e massacra è, appunto,soltanto caciara, cioè vaniloquio,cacofonia nevrotica, delirio.

Capirete che, nel vostro intimopiù personale e autentico, le esi-

genze sono assai diverse da quel-le che i venditori universali di fan-donie vogliono farvi credere eche,magari,avete affannosamen-te e infelicemente inseguito, re-stando, infine, con un misero e i-nutile pugno di mosche in mano.L’Economia non può sfamarci, laFinanza non può regalarci gioia, loSviluppo e il Progresso non ce lafaranno mai a dissetare la setemetafisica e trascendente che cidivora e dissecca. Siamo uomini,non asettici meccanismi, robot ocomputer.

Ce lo vogliono far dimenticare, igrandi Speculatori che governanomercati, stati e continenti, cercan-do di assopirci l’istinto a oltrepas-sare limiti e frontiere, tentandocon ogni mezzo di umiliarci losquillo che, da dentro, ci scuote erisveglia. Il travaglio decisivo e ca-tastrofico di questi mesi potrà par-torire una rinnovata memoria delnostro essere, ridestare una con-sapevolezza che ci permetterà,co-me già avvenuto altre volte neimillenni andati, di riprendere uncammino più libero e schietto,parco e luminoso, oppure, al con-trario - se vinceranno le forze piùcupe e notturne - la nostra disfat-ta sarà definitiva,faremo la fine deidinosauri, e buonanotte ai suona-tori. Sta a noi decidere quale stra-da scegliere, quale destino asse-

condare. Niente e nessuno puòsalvarci,nemmeno l’estremo “Dio”di Heidegger o le mirabolanti esciocche promesse di una tecno-scienza arrivata al capolinea dellapresunzione e della sicumera,nes-suno. Siamo rimasti soli, soli connoi stessi e con il mondo, con iltempo e la vita, con i nostri fratel-li di naufragio e con la morte. Il no-stro urlo o il nostro silenzio, comequelli della sentinella di Isaia, ca-dono e si perdono in un universomuto,lontano,indifferente.Possia-mo ri-nascere, ri-vivere, ri-creare:sta a noi lottare per questo.

Ce la possiamo fare,se non ci ar-renderemo, facendoci incantare eincatenare dalle sirene che, comeaccadde ad Ulisse,anche in questiultimi tempi,tentano di stordirci edannarci.La esagerata bellezza delcreato, la poesia che innerva e so-stanzia ogni microscopica esisten-za, l’amore che “move il sole e l’al-tre stelle”sono a portata di mano.

Allunghiamola, dunque, la no-stra tremante e insicura, impauritamano, lasciando perdere il resto,perché, perdendo il resto, conqui-steremo tutto ciò che rimane, l’u-nica “moneta”che vale la pena ac-cumulare, speculando sulla qualepossiamo ancora - come tante vol-te in passato - costruire un diversoe più profondo orizzonte di pen-siero, creatività, compassione.

La santissima nebbia padana consacra l’agonica Bassa

Il dibattitoLibertà di pensiero

LA TESTIMONIANZA

Quando l’anziano ricoveratoviene chiamato per nome

di MARIA DENIS FEDELIS

opo la lettura della testi-monianza della signora Pa-trizia apparsa su Libertà di

qualche settimana fa, vorrei espri-mere oltre che la mia opinione, lamia esperienza.Anche io come lei,ho mia madre ospitata presso unastruttura residenziale della provin-cia, e proprio per questo leggerele sue parole mi ha a dir pocosconvolto.

La scelta di istituzionalizzare lapropria madre è molto difficile, di-rei penosa,sia per l’inevitabile sen-so di colpa che ne deriva, che perla sensazione di non essere in gra-do di ricambiare le cure che i nostricari ci hanno dato in passato. Pur-troppo però, di fronte a certe ma-lattie, o anche per l’impossibilitàmateriale, siamo costretti a giun-gere a questa "scelta obbligata”.

Sono diversi anni che mia ma-dre si trova ricoverata in struttura,i primi tempi sono stati piuttostodifficili, non lo nego, ma dopo hocapito che era l’unica scelta giustada fare.Ogni giorno trascorro buo-na parte della giornata in Struttu-ra, vedo il lavoro che viene fatto, e

D soprattutto come viene fatto.L’anziano non viene considera-

to né come un oggetto, né comeun numero di letto, come spessosuccede nell’ambiente ospedalie-ro; ha il suo nome, spesso e volen-tieri il nome di battesimo o quelloche si porta dietro dalla sua vitaquotidiana.

All’ingresso sono stata "intervi-stata" su chi era, la sua storia, la suafamiglia, le sue attività, i suoihobbyes, le sue preferenze.. si, lesue preferenze,proprio perché vie-ne riconosciuto e rispettato per ciòche è stato ed è,per la sua storia.Lecure non sono standard, ad ognu-no viene dato ciò di cui necessità,sia dal punto di vista sanitario,cheassistenziale, animativo o relazio-nale. Difficilmente mi capita di vi-vere ciò che lei ha riportato, sia ri-guardo agli ospiti, a cui, secondola sua esperienza,veniva dato il mi-nimo,come i vecchi ricoveri di unavolta,sia riguardo al personale,chesembrerebbe avere come unicoscopo della giornata le chiacchie-

re e le risate da corridoio.Innanzitutto, direi a coloro che

definiscono ancora "ricovero" que-ste strutture, che già da moltotempo hanno smesso di chiamar-si così, così come il personale, nonè più quello di una volta. Parliamodi personale qualificato, che co-stantemente frequenta corsi,o co-munque quotidianamente è mes-so alla prova con realtà che sonoben diverse dagli anziani di unavolta, e soprattutto dalle vecchiepatologie. Troppo spesso ci di-mentichiamo che gran parte dellaloro vita gli operatori la trascorro-no in struttura:notte,giorno,Nata-le,magari con un famigliare a casache sta male, eppure ogni giornosono lì, a dare il meglio di sé, di-menticando quello che c’è al difuori della porta.

Giustamente, come lei dice, so-no retribuiti, ci mancherebbe an-che che non lo fossero, ma ciò cheguadagnano è veramente moltopoco rispetto a quello che vienedato.Non mi è mai capitato di non

ricevere risposta ad una domanda,o di trovare una porta chiusa difronte alle mie richieste o ai mieidubbi; qualsiasi persona è lì pron-ta ad ascoltarti: dall’ausiliaria al-l’oss,all’infermiera,alla raa,al medi-co o al direttore. Non parlerei dicontrollo da parte di quest’ultimo,ma collaborazione, perché il con-trollo lo fai dall’alto, la collabora-zione la condividi,ne discuti,qual-siasi decisione viene discussa enon imposta,sia verso gli operato-ri, che verso noi famigliari.

Prima ho parlato di porte aper-te, non era una metafora, ma larealtà che io vivo quotidianamen-te, fatta di parole, sorrisi, affetto,empatia e molta, molta famiglia-rità. Mi è difficile immaginare unposto come quello da lei descrit-to, non perché metto in dubbio lesue parole, ma perché non vogliocredere che esistano posti così,cosa vuole che le dica? Talvolta leesigenze della vita ti costringonoa scelte dolorose, ma, mi creda,non so proprio se nei suoi panni a-vrei potuto sopportare tutto quel-lo per quattro anni senza lottareper far valere i diritti di chi ci hacreato il futuro.

IL CASO

La rabbia dei poveri potrebbe esploderedi ALFREDO FERRANTI

tiamo festeggiando il 150° dell’Unità d’Italia e mai co-me in questo anno ci è dato di ascoltare e cantarecon la dovuta solennità e rispetto l’inno nazionale.

Inno che nel suo testo ha una frase che mai come ora ci do-vrebbe fare riflettere e pensare, scuotendoci da un disar-mante torpore quasi ci trovassimo in uno stato ipnotico:"L’Italia s’è desta,dell’elmo di Scipio si è cinta la testa... ".Unpiù che chiaro "s’è desta" che è ancora una volta purtrop-po inascoltato.Sì, stiamo vivendo,o meglio milioni di citta-dini stanno vivendo in uno stato di "ipnosi" collettiva in-dotta da un "capo carismatico",ben conscio del potere chehanno le sue parole su tanti che lo ascoltano. Un "capo ca-rismatico"che ha saputo ed ancora sa far "sognare ad occhiaperti" (sic!), in grado di alterare con le sue parole tutti glischemi razionali impostati dalla coscienza, falsando larealtà. Frasi, slogan, concetti, ripetuti così tante volte si dapenetrare in profondità nella mente dei tanti che vorrebbe-ro fossero veritieri.Frasi ripetute così tante volte si da impe-dire di percepire ciò che gli occhi stanno vedendo.Ben ven-ga perciò lo stimolo datoci dalla lettura tratta da un artico-lo del giornalista Massimo Fini, che il Ravasi ci sottopone eche così dice: "Svegliati lettore, svegliati, alza la testa dalla

Stua scrivania, dalle tue scartoffie, dal tuo computer, dallapressa, dalle merci della tua bottega. Spegni l’assordantefracasso dei televisori...E ascolta le parole di un antico ribel-le: "Il mio animo va sempre più fremendo quando penso algenere di vita che ci aspetta se non ci rivendichiamo da noila libertà".L’antico ribelle a cui Massimo Fini rimanda è il la-tino Sollustio della congiura di Catilina.Pensate:sembra og-gi, invece ci troviamo nel 1° secolo a. C. e la sua prosa ta-gliente sottolinea il Ravasi, insorge contro l’appiattimentodell’opinione pubblica che si adatta ad un consenso bece-ro, senza coscienza critica. Le teste diventano come deigiunchi che si curvano al passaggio del vento della propa-ganda e al predominio del potere.Ha ragione Fini:bisognaalzare la testa del proprio interesse immediato e liberare l’a-nima dalle banalità che la narcotizzano e ritornare a una co-scienza critica e una morale coerente se vogliamo salvareil nostro bel paese l’Italia. Sarà diventata una triste modaparlare male dei nostri politici,ma bisogna ammettere cheessi fanno di tutto per meritarsi quando si va dicendo in gi-ro. Una classe politica (salvo alcune eccezioni) che predicabene ma razzola male e che ci sta conducendo sempre piùverso il baratro sia materiale che morale.Sappino però i no-stri politici che,come disse in un suo intervento anni fa Pao-lo VI, "la rabbia dei poveri potrebbe esplodere".

LA RIFORMA DEI PARCHI

Dalla Regione una stoccata al territorio piacentinodi ANDREA POLLASTRI*

stato approvato lunedì dalla Giunta Regionale ilProgetto di Legge “Riorganizzazione del sistema re-gionale delle aree protette e dei siti della Rete Na-

tura 2000 e istituzione del Parco regionale dello Stirone e delPiacenziano". La proposta, la cui finalità sarebbe quella dipuntare al risparmio attraverso la razionalizzazione degli En-ti di gestione dei parchi e delle strutture amministrative chead essi fanno riferimento,divide la Regione in quattro macro-aree,denominate Ambiti Territoriali Ottimali per la tutela del-la Biodiversità (ATOB).Nella nuova definizione i parchi piacen-tini, quello regionale del Trebbia e quello dello Stirone, a cuiandrebbe accorpata anche la riserva del Piacenziano, si uni-ranno a quelli di Parma,Reggio e di una parte di Modena,fa-cendo inevitabilmente slittare il baricentro decisionale dallanostra Provincia ad altre. Si tratta dell’ennesima perdita peril territorio piacentino, in questo caso orchestrata e volutafermamente proprio da una piacentina, l’Assessore all’Am-biente Sabrina Freda,malgrado la netta op porzione dell’Am-ministrazione Provinciale. Per altro il tanto decantato rispar-mio non vi sarà: gli Ambiti saranno dei mega carrozzoni conspese di gestione molto elevate con Presidente,Revisore deiconti,Comitato Esecutivo,Comitato per la Promozione e,per

’Eciascun parco, una Consulta ed una Comunità, in cui saran-no rappresentati i Comuni membri.A ciò si deve poi aggiun-gere una struttura amministrativa ed un Direttore Generaleper ogni ATOB. Ci troviamo quindi di fronte ad un’iniziativache creerà nuova burocrazia e ridurrà il potere del territorio.Quello che è peggio è che per dar vita a questa riforma,le cuiriserve sono evidenti, la Giunta Regionale ha avuto a dispo-sizione un anno:dal 31 dicembre di quest’anno,infatti, i con-sorzi che gestiscono i parchi in ambito regionale devono es-sere obbligatoriamente sciolti e sostituiti con nuove forme digestione e questo era già noto da tempo.La Giunta ha,però,atteso novembre per presentare un Progetto di Legge in tut-ta fretta, senza condividerlo preventivamente coi territori esenza accettare consigli da parte di alcuno. Ora la propostaandrà a tappe forzate in Commissione e sarà presentata “blin-data”al voto dell’Aula, senza che la minoranza, i Comuni e leProvince,le Associazioni e le Categorie economiche possanoapportare modifiche migliorative. Una materia così impor-tante avrebbe meritato tutt’altra condivisione e un’attenzio-ne diversa anche per il territorio piacentino:per queste ragio-ni il Gruppo PdL non mancherà di presente una propria con-tro-proposta e di costringere la Giunta ad una discussione sulmerito del provvedimento, non solo su aspetti marginali.

*Consigliere Regionale PdL

LIBERTÀSabato 19 novembre 201152

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

PIACENZA - Cronaca 21-11-2011

La Cronaca cittadinaSABATO 19 NOVEMBRE 2011

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La cordata Cir-Globalchef si èaggiudicata il maxibando perle mense scolastiche e l’ospe-

dale da 60 milioni di euro per iprossimi nove anni. La Serenessi-ma, azienda vicentina, si è invececlassificata seconda. Ma l’aperturadelle buste, avvenuta ieri, è statal’occasione per accendere la micciadelle polemiche con la Serenissimache ha già annunciato ricorso alTar. «Il bando non rispetta i princi-pi fondamentali di trasparenza epar condicio - hanno fatto sapere irappresentanti - Prendere oltre 40punti di distacco non ci è mai capi-tato».

Dal canto suo Guido Molinaroli,direttore generale della Copra equindi rappresentante di Global-chef ha dichiarato ieri tutta la suasoddisfazione per la vittoria delmaxibando. «Ora abbiamo il tempoper metterci al lavoro. Il ricorso?Sempre meglio subirlo che doverlofare. E comunque in ogni gara a cui

Maxibando mense, vince Cir-GlobalchefPasti per 9 anni nelle mense scolastiche e all’ospedale, importo 60 milioni

La Serenissima (seconda) annuncia ricorso.Molinaroli: «Fanno sempre così»

Sì alle tariffe, scontro sull’Irpef Ok dalla commissione.Mazza: «L’aliquota doveva essere abbassata»

«Potevamo aumentare l’addiziona-le Irpef allo 0,8%, come hanno fat-to molti comuni in Italia, ma ab-biamo deciso di non farlo: avrebbesignificato davvero mettere le maninelle tasche dei cittadini». Cosìl’assessore al Bilancio Luigi Gaz-zola ha commentato la relazionesulle tariffe comunali ieri in com-missione. La pratica è passata gra-zie al voto favorevole della maggio-ranza di centrosinistra (Pd e listaper Pc con Reggi) più Pc Tutta. Sisono astenuti Pc Comune e BrunoGalvani (misto), non hanno parte-cipato al voto Sandro Ballerini(misto) e l’Udc mentre contro sisono schierati Pdl, Pc Libera eCarlo Mazza (misto).Tra le novità una modifica dei ciri-teri di applicazione del sistema ta-riffario relativo al nido d’infanziaestivo (a par tire dall’anno2011/2012): e cioè la tariffa mini-ma con valori Isee da 0 a 3mila eu-ro. Un po’ di polemica il centrode-stra, in particolare con Carlo Maz-za (misto) e Stefano Frontini (PcLibera) l’ha fatta in considerazionedel fatto che il Comune non ha te-nuto conto di una mozione, votataqualche mese fa, che prevedevache se il gettito Irpef avrebbe supe-rato una certa soglia, l’aliquota sisarebbe abbassata. «Il Comune hadisatteso l’imepgno».

(mapo)

Primarie centrosinistra, l’appuntamento oggi alle 17 al Teatro Filodrammatici

Parte la corsa di Dosi. E si tinge di arancione“Carichiamo la molla, tutti per

Paolo”. Questo è l’invito, dirama-to dal passaparola e su Facebook,ai sostenitori di Paolo Dosi al-l’appuntamento fissato alle 17 dioggi al teatro dei Filodrammatici.Tra video, adesivi e sorprese ilcandidato alle primarie del cen-trosinistra coglierà questa primaoccasione di incontro per lanciare

ufficialmente la sua campagna,all’indomani della consegna dellefirme al segretario Vittorio Silva,così come è stato deciso dalla Di-rezione del PD. Di certo è ufficia-le il colore che verrà utilizzato percontraddistinguere la corsa: l’a-rancione (lo stesso che caratte-rizzò l’ultima campagna di Reg-gi). Tutti i partecipanti sono in-

fatti invitati ad indossare qualco-sa di quel colore. L’appuntamen-to sarà contraddistinto da imma-gini e testimonianze e verrà con-cluso dall’intervento del candida-to. Brindisi per concludere. Tuttal’iniziativa è autofinanziata daivolontari e dalle sottoscrizioniper le quali è previsto uno specifi-co punto di raccolta.

Comune

Regolamento Erp Trentasei incontri

Per assicurare la massima di-vulgazione delle novità entratein vigore con il nuovo “Regola-mento per la assegnazione egestione degli alloggi di ediliziaresidenziale pubblica” e del“Regolamento d’uso degli allog-gi”, l’Amministrazione comuna-le ha deciso di organizzaretrentasei incontri con tutte lefamiglie residenti nelle case diedilizia residenziale pubblica,dalla prossima settimana finoal prossimo marzo.Il primo appuntamento è fissa-to per martedì 22 novembrealle 18, presso la Sala delQuartiere 1, con i residenti delQuartiere San Sepolcro, perdare avvio ad uno stabile con-fronto con i residenti sugliadempimenti previsti dalle nor-me e assicurare così la coesio-ne sociale nel rispetto dei dirit-ti e dei doveri di ciascun resi-dente. Gli incontri, vedranno lacostante partecipazione del-l’assessore alle Politiche socialiGiovanna Palladini, della diri-gente dell’Ufficio Abitazioni Vit-toria Avanzi, della Comandantedella Polizia municipale ElsaBoemi o di agenti dalla stessadelegati e di rappresentanti diACER Piacenza, che gestisceper conto dell’Amministrazionecomunale gli alloggi di ediliziaresidenziale pubblica.

Saldo Ici, i termini scadono il 16 dicembreScade il 16 dicembre il termine ultimo per il paga-mento del saldo Ici 2011 (pari al 50% dell’impostadovuta). Per l’anno in corso sono mantenute le ali-quote in vigore nel 2010. E’ possibile effettuare ilpagamento arrotondando all’euro tramite gli appo-siti bollettini intestati al conto corrente postale n.10207298 – Ici – Servizio Tesoreria – 29121 Piacen-za, presso gli sportelli della Tesoreria Comunale(Cariparma Crédit Agricole) senza addebito di spe-se, o presso gli uffici postali e le banche convenzio-nate; avvalendosi del Modello F24 o tramite paga-mento on line.L’Ufficio Ici segnala in particolare l’applicazionedell’aliquota ridotta del quattro per mille per leunità immobiliari di nuova costruzione e unità im-mobiliari oggetto di ristrutturazione ed ampliamen-to, utilizzate direttamente dal proprietario per alme-no tre anni, per l’esercizio della propria impresaprevedendo l’assunzione di almeno tre unità lavora-tive di cui una donna di età superiore o uguale a 45anni o di un soggetto in mobilità. Non sono sogget-

te al pagamento le abitazioni principali comprese lepertinenze; l’abitazione del cittadino soggetto d’im-posta che, a seguito separazione legale, annullamen-to, scioglimento o cessazione degli effetti civili delmatrimonio, non ne risulti assegnatario; le unità im-mobiliari, appartenenti alle cooperative edilizie aproprietà indivisa, adibite ad abitazione principaledei soci assegnatari, nonché gli alloggi regolarmenteassegnati agli Istituti autonomi per le case popolarie agli enti di edilizia residenziale pubblica. Sonoequiparate all’abitazione principale l’unità immobi-liare posseduta a titolo di proprietà o di usufruttoda anziani o disabili che acquisiscono la residenza inistituti di ricovero o sanitari, a seguito di ricoveropermanente, a condizione che la stessa non risultilocata e l’abitazione concessa in comodato gratuitoai parenti fino al secondo grado, ivi residenti. Tra lenovità introdotte nel 2011 dal Regolamento Comu-nale per l’applicazione Ici si segnala la determina-zione della base imponibile dell’area fabbricabileconsiderando il valore venale in comune commercio

così come risultante dall’ atto pubblico o periziagiurata di parte per uso pubblico e comunque inmisura non inferiore ai valori venali deliberati dallaGiunta Comunale entro il 31 marzo di ogni anno,su proposta del Servizio competente alla gestionedei tributi comunali; l’individuazione della consi-stenza dei vani per i fabbricati di interesse storico edartistico; l’introduzione dell’istituto della compensa-zione qualora vi siano importi da chiedere a rimbor-so; l’esenzione dell’imposta annua complessiva do-vuta dal contribuente qualora essa sia uguale o in-feriore a 8 euro; la necessità di effettuare la comuni-cazione di immobili concessi in comodato gratuitoentro il termine per la presentazione della dichiara-zione Ici, utilizzando i moduli predisposti dal Co-mune. Informazioni più dettagliate sono disponibilisul sito internet www.comune.piacenza.it. Per ulte-riori chiarimenti è possibili inoltre contattare lo0523.492555 – 492080 –492963 da lunedì a ve-nerdì dalle 8.45 alle 13 (il lunedì e giovedì anchenel pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30).

partecipa Serenissima fa ricorso,per cui non sono preoccupato».

Il bando di gara prevede l’ap-provvigionamento di circa 900.000pasti/anno (800.000 per le scuolestatali e 90.000 per i nidi dell’infan-zia) ai quali si aggiungeranno i circa550.000 pasti forniti nelle struttureospedaliere. Nel bando concordatotra il Comune di Piacenza e l’Ausl,al fine di migliorare le economie discala, si intende privilegiare la terri-torialità ed i prodotti a basso im-patto ambientale. Si trattava di unaunitaria con la clausola vincolanteche impone al vincitore di rifornirsidi derrate alimentari nostrane e achilometri “quasi zero”. Questo èstato il motivo che ha indotto a sen-sibilizzare i produttori locali, perverificare se la tipologia degli ali-menti e bevande, la quantità ed iformati richiesti potrebbero esserereperiti o meno sul territorio.

Marcello [email protected]

L’assessore al Bilancio Luigi Gazzola

Bambini che mangiano in mensa

APPALTI

Urbanistica

«A Piacenza nascafiliera industrialedel riciclo»«Creare le condizioni affinché aPiacenza nasca la filiera indu-striale del riciclo». E’ questo ilmessaggio lanciato dal MarcoMazzoli, durante la serata "Pia-cenza: salute, ambiente e rifiu-ti", un incontro di dialogo e ascolto organizzato nell'ambitodella campagna per le primariedel centrosinistra. Relatori del-l’appuntamento due ospiti d’ec-cezione, ovvero l’ex presidentedell’Ordine dei Medici di Pia-cenza, Giuseppe Miserotti, e il ricercatore universitario Alber-to Bellini, già assessore all'am-biente del Comune di Forlì.Tanti i temi affrontati nel corsodella serata, in particolare il“nodo delle combustioni”, conriferimento agli inceneritori, sviluppato sotto il profilo dellatutela della salute dal dottorMiserotti, e la gestione dei ri-fiuti, con interessanti chiavi dilettura proposte dall'ingegnerBellini. «In questi anni il lavoroin fatto di raccolta differenziataè stato positivo, anche graziealla collaborazione dei cittadi-ni, che hanno capito l'esigenzae l'importanza di vivere in un ambiente migliore, - ha sottoli-neato Mazzoli -, ma visti i nu-meri che sta raggiungendo laraccolta differenziata, dobbia-mo pensare a come crearneun vantaggio economico per ilterritorio. Dalle crisi nasconosempre problemi e nuove op-portunità».

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 11 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara 21-11-2011