rassegna del 2-12-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8 FERRARA_______________________________________pag. 9 - 10 RAVENNA_______________________________________pag. 11 - 14 RIMINI___________________________________________pag. 15 - 16 REGGIO E._______________________________________pag. 17 - 21 MODENA________________________________________pag. 22 - 25 PIACENZA_______________________________________pag. 26 - 37 AGENZIE________________________________________pag. 28 - 29 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 2-12-2011

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rassegna del 2-12-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8

FERRARA_______________________________________pag. 9 - 10

RAVENNA_______________________________________pag. 11 - 14

RIMINI___________________________________________pag. 15 - 16

REGGIO E._______________________________________pag. 17 - 21

MODENA________________________________________pag. 22 - 25

PIACENZA_______________________________________pag. 26 - 37

AGENZIE________________________________________pag. 28 - 29

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 2-12-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

BOLOGNA - Carlino 2-12-2011

•• 6 BOLOGNAPRIMOPIANO VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

LO SCONTRO POLITICO

L’UDC è pronta a ricorrere alTar sulla Consulta della Fami-glia. Lo ha annunciato la segreta-ria provinciale, Maria CristinaMarri dai microfoni di RadioTau. Parole durissime nei con-fronti dell’assessore al welfareAmelia Frascaroli, alla quale rim-provera «un’ingerenza impropria.Il suo è stato un colpo di mano,un’entrata a gamba tesa, un com-portamento gravissimo che hainopportunamente spinto» perl’ingresso di alcune associazioninella Consulta. Ma, regolamentoe statuto alla mano, Marri spiegaperché, a suo dire, sono state viola-te le regole. «Se anche la richiesta

fosse stata fatta dalle suore Orsoli-ne, questo non darebbe nè al se-gretario generale nè al presidenteCaviano il diritto di decidere».Perché, incalza, è la Consulta stes-sa che ha potestà sull’argomento:Consulta «che è permanente, enon decaduta, lo è solo il suo presi-dente il quale va eletto» nel mo-mento in cui si insedia una nuovaamministrazione. E Pasquale Ca-viano, presidente della commis-sione Politiche sociali, «da tempo

avrebbe potuto convocarla per fareleggere il presidente». L’espo-nente Udc ha intenzione di chie-dere un incontro al sindaco Virgi-

nio Merola e solo dopo deci-derà se giocare la carta

del ricorso.

IERI SERA poi

le associazioni Famiglie Arcobale-no, Agedo, Arcigay, Arcilesbica eil Cassero hanno trasformato lamanifestazione di protesta previ-sta per oggi in un mini presidio.Alle 18 una ventina di personecon le loro bandiere si sono ritro-vate davanti all’albero di Natalein piazza del Nettuno, a Bologna,per ricordare a tutti, dal Comunealla Curia, che anche loro devonofar parte della Consulta della fami-glia del Comune, perché «se deveessere una finestra sul mondo, inquesto mondo ci siamo anchenoi», dice Ilaria Trivellato di Fa-miglie Arcobaleno. Accanto a leiEmiliano Zaino del Cassero: «Sia-mo soddisfatti del risultato, ma cipare che si sia perso tempo inutil-mente». A parte questo non c’e’ al-cun timore verso l’annunciato ri-corso al Tar della segretaria pro-vinciale dell’Udc Maria CristinaMarri. «Lo faccia pure», dicono.

INTANTO anche Valentina Ca-staldini, consigliera comunale delPdl, interviene sul caso: «Sta suc-cedendo l’inverosimile, dieci asso-ciazioni hanno semplicementechiesto un parere legale formaleperché non convinte dell’interpre-tazione della segreteria generale einvece in questa città basta mani-festare o occupare e le cose si ot-tengono, è un’arroganza di fatto».

AULAC LA VISITA DI LISEI E BORGONZONI

«La ‘Frocessione’offende la collettività»

I DATI che portano sono diversi, così comele considerazioni, e alla fine il comitato NoPeople mover rimane convinto che l’operanon sia sostenibile, e il Comune, invece, chesi tratti di una infrastruttura strategica,diversa e complementare all’Sfm. Con idubbi che aleggiano ancora nell’aria, pure inuna parte del Pd. E’ un balletto di cifre

l’udienza conoscitiva del comitato ieri inComune. L’assessore Andrea Colombochiarisce che il nuovo piano economicofinanziario «sarà a punto per gennaio», e cheallora si potranno avere delle novità: «C’ègià interesse di alcune cooperative e di Sab,ma giustamente vogliono prima vedere ilpiano economico finanziario definitivo».

IL CASO IERI MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DEI ‘NUOVI ENTRATI’

Gay nella consulta famiglie,l’Udc è pronta a fare ricorsoMarri: «Violate anche le regole formali, ci batteremo»

IL MOVIMENTO LGBT«Facciano pure. Siamosoddisfatti del risultato,maè stato perso tempo»

DECISAMariaCristinaMarridell’Udc

GLI ‘OSPITI inattesi’ sonoentrati nell’Aula C di Scienzepolitiche tra fischi e insulti.Mentre il rettore, IvanoDionigi, e il preside diScienze Politiche, FabioGiusberti, martedì in Senatoaccademico, hanno preso ledistanze dalla ‘Frocessione’,la parata anticlericaleannunciata, ieri pomeriggio

Lucia Borgonzoni,consigliere comunale dellaLega Nord, e Marco Lisei,capogruppo in consiglio delPdl, hanno avuto un brevefaccia faccia con gliorganizzatori dell’iniziativa,alla presenza del prorettoreagli studenti RobertoNicoletti.

LISEI e Borgonzoni sonoentrati nell’Aula C poco dopole 16 (nelle foto). La visita è

durata pochi minuti, tra gliinsulti generali.«Ci vogliono regole dicomportamento chiareall’interno dell’ateneo —commenta la Borgonzoni —.Dopo aver parlato con questiragazzi, sono ancora piùconvinta, qualora ce ne fossestato bisogno,dell’inopportunitàdell’iniziativa denominata‘Frocessione’ che offendel’intera collettivitàbolognese, nel modo piùbecero». Loro, gliorganizzatori, hanno ribaditol’appuntamento dell’ottodicembre. «Lamanifestazione ha il soloscopo di offendere,dileggiare, violentare ilsentimento dei fedeli e dellepersone — dice Marco Lisei— che, a differenza loro,credono nel rispetto dellapersona e della libertà diculto. Non sarà un gruppettoche pratica il peggiorrazzismo comunista a minarela storia di carità,beneficenza e dedizione alprossimo del mondocattolico».

People mover, il comitato in aula. «Entrano Sab e alcune coop»

IN SENATO ACCADEMICOIl rettore e il presideGiusberti hanno presole distanze dall’iniziativa

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

BOLOGNA - Carlino 2-12-2011••17BOLOGNACRONACAVENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

IL RESTO del Carlino del29 maggio scorso annuncia-va in anteprima il restauroconservativo del lampioneliberty che sta all’angolodella facciata nord-ovest dipalazzo Re Enzo. Il recupe-ro dell’opera d’arte e dellesue pregiate decorazioni sideve all’iniziativa dell’asso-ciazione Case Aperte, ade-rente all’Aics. Ma il restau-ro è stato reso possibile solograzie al generoso investi-mento finanziario di ‘Voda-fone loves Bologna’, che so-stiene numerosi progetti dipubblica utilità nel territo-rio della nostra provincia.Il lavoro è coordinatodall’architetto FranciscoGiordano, che cura anchela direzione lavori e da Gi-nevra Selli, in accordo conla Soprintendenza e gli uffi-

ci tecnici di Palazzo d’Ac-cursio. Il Comune otterràcosì il recupero del lampio-ne risalente al 1920 senza al-cun costo. L’intervento ri-pristinerà anche gli appa-recchi illuminanti del cor-po centrale e le due appen-dici a muro sui fianchi divia Rizzoli e piazza Nettu-no. L’architetto Giordanoracconta che, durante i lavo-ri, è emersa la qualità e la cu-ra dei dettagli di questosplendido elemento di arre-do urbano, alto più di tremetri. I vetri del corpo cen-trale (diversi a seconda del-la posizione) sono realizzati

con un bordo inclinato tra-sparente di 13-14 mm e conla parte centrale satinata. Èstata infine creata una pagi-na facebook ‘Il lampione diBologna’ (https://www.face-book.com/Illampionedibo-logna), con foto, commentie notizie varie che conta ol-tre 750 fans e che ha intriga-to anche ‘visitatori’ stranie-ri. Gli ideatori del restauro,Giordano e Selli, stanno ef-fettuando una ricerca stori-ca sul lampione, che potreb-be diventare un libro.Il restauro è quasi finito epresto l’angolo della Piazzasarà finalmente illuminato.Oggi, vediamo il rivesti-mento che copre i ponteggima qualche foto l’abbiamorubata. Il lampione libertynasconde altri segreti. For-se, ancora per poco.

Carlo Pisacane

STUDENTI dell’istituto ‘Aldini Valeriani Sirani’sotto i riflettori per il conferimento di una medagliadi rappresentanza da parte del presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano. La motivazione? ‘Lagrande professionalità dei ragazzi dimostrata nelle set-te edizioni del concorso grafico ‘...un attimo vent’an-ni’, dedicato alle vittime della strage del 2 agosto’ equest’anno vinto con un manifesto realizzato dalla se-dicenne Sonia Piazza. A consegnare il prestigioso ri-conoscimento nelle mani del preside Salvatore Gril-lo, è stato il vicecapo di Gabinetto della Prefettura Raf-faele Ricciardi (con i ragazzi nella foto). In aula il pre-sidente dell’Associazione dei familiari delle vittimePaolo Bolognesi che ha sottolineato quanto il lavorodegli studenti sia «un aiuto nel percorso di giustizia.Senza la memoria non si può arrivare alla verità». Pre-senti l’assessore agli affari istituzionali Matteo Lepo-re, l’ex preside della scuola e assessore regionale allepolitiche scolastiche, Giovanni Sedioli e il curatoredel concorso Ferrino Fanti.

NATALE SOLIDALE TRA VIA PESCHERIE VECCHIE E VICOLO RANOCCHI

Gli esercenti realizzanogli addobbi euna ‘cestadelQuadrilatero’

RESTAUROPOSTO SU PALAZZORE ENZO E RISALENTE AGLI ANNI VENTI

Così il lampione tornerà a nuova luce

IL NATALE è solidale nelQuadrilatero: cinque locali storicidel cuore della gastronomiabolognese si sono uniti e, conl’aiuto di Confesercenti, hannorealizzato una ‘cesta dellasolidarietà’. All’interno i prodottid’eccellenza offerti da Gilberto1905, La Baita, Atti (nei quali la

cesta è in vendita al prezzo di 200euro), dall’Osteria del Sole edall’Antica Aguzzeria del Cavallo.Il 10 per cento del ricavato dellevendite andrà all’AssociazioneFamiglie Neurologia Pediatrica(Fanep). Hanno presentatol’iniziativa Loreno Rossi, direttoredi Confesercenti, Emilio Franzoni

di Fanep, Chiara Poluzzi,promotrice dell’iniziativa, NadiaMonti, assessore al Commercio,Silvia Noè, consigliere regionale.Per l’occasione sono statiinaugurati anche i nuovi addobbidi via Pescherie Vecchie e vicoloRanocchi, arricchiti quest’anno dinuovi alberi di Natale.

IL PROGETTOIl lampione posto tra piazzaNettuno e via Rizzoli

UNAMEDAGLIA ALLE ALDINI

Napolitano premiail ricordo della strage

ON LINEVodafonepagherài lavori e suFacebooknasce una pagina ad hoc

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

BOLOGNA - Informazione 2-12-2011

L’INFORMAZIONE il Domani VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011 7

Il casoMartedì la prima convocazione dell’assemblea. Il Prc al sindaco: tentennamento imbarazzante

Consulta, Udc verso il ricorso al TarMarri: violata l’autonomia dell’organo. Lembi: tutto in regola

Arcigay Cassero eArcilesbica Bologna in

piazza Maggiore conAgedo e Famiglie

arcobaleno perfesteggiare l’ingresso

di queste dueassociazioni nella

Consulta comunaledella famiglia

Anche l’Udc sta valutando se ri-correre al Tar contro l’ammis -

sione nella Consulta comunale perla famiglia di Agedo e Famiglie Ar-cobaleno, composte da genitori difigli omosessuali o coppie omosexcon figli. Lo ha annunciato ieri lasegretaria provinciale Maria Cristi-na Marri all’indomani della convo-cazione della prima seduta dell’as -semblea della Consulta, dopo unaprima sospensione dovuta da unlato a problemi tecnici, dall’a l t roalle polemiche scatenate dal mon-do cattolico, Acli in testa, che ave-vano diffidato il Comune a prose-guire un iter ritenuto illegittimo.Lo sblocco della situazione, tra l’al -tro, è arrivato poche ore dopo l’an -nuncio di una manifestazione an-ti-sindaco del mondo Lgbt bolo-gnese, poi trasformata in una festain piazza.

Non ne fa una questione politicaMarri che, come già le Acli, riducela questione a un rispetto delle re-gole, in particolare dello statutodella Consulta che prevede che siala stessa assemblea delle associa-zioni (composta per la maggiorparte da cattolici) a decidere l’am -missione di nuove realtà, e non co-me in questo caso il segretario ge-nerale del Comune. Il fatto che l’as -semblea non abbia ancora un pre-sidente (sarà eletto nella seduta dimartedì ma per l’Udc avrebbe do-vuto essere eletto a inizio manda-to) per la casiniana non era da in-tendersi come un decadimentodelle funzioni della Consulta che,pertanto, è stata privata della suaautonomia.

A ll ’attacco anche la consiglieracomunale del Pdl Valentina Castal-dini: «Sta succedendo l’inverosimi -le, dieci associazioni hanno sem-plicemente chiesto un parere lega-le formale perchè non convintedell’interpretazione della segrete-ria generale e invece in questa cittàbasta manifestare e occupare e lecose di ottengono. È un’ar roganzadi fatto».

Soddisfatta per lo sbloccodell’impasse è invece la presidentedel Consiglio comunale, SimonaLembi, che replica alla lettera didiffida inviata dalle associazionidel mondo cattolico. «Eventuali di-vergenze d’opinione - replica Lem-bi - potranno trovare la giusta com-posizione all’interno della consul-ta stessa». La democratica entra poinel merito delle critiche difenden-do la correttezza della procedurache ha tenuto conto del fatto che ifini statutari non erano in contra-sto con l’ambito tematico (la fami-glia) della consulta. Favorevoleall’ingresso delle due associazioni,il Prc bolla come “i m b a ra z z a n t e ” iltentennamento”del sindaco, men-tre per l’ex consigliere Pd MarcoCalandrino, avrebbe più senso «i-potizzare a fianco di una Consultadella famiglia, una Consulta sulle“unioni solidali”».

Maria Cristina MarriSegretaria provinciale

dell’Udc

Colpo di mano«Gravissimal’ingerenza diFrascaroli che haspinto per le dueassociazioni»

NEW ENTRY

Sono in tutto in tuttotredici le nuove

associazioniammesse nella

Consulta comunaledelle associazionifamiliari. Oltre adAgedo e Famiglie

A rc o b a l e n o ,composte da genitoridi figli omosessuali,

sono state ammesseil Tavolo delle donnesulla violenza e lasicurezza, Piccoli

grandi cuori, L’isolache c’è, Progettofamiglia, Così pergioco, Crescere,Giuriste italiane,

Olando, Emofiliaci,Genitori soggetti

autistici di Bologna,Psicologia umanisticadelle narrazioni. Sonoinvece state escluseper estraneità ai finisociali dell’a m b i to

tematico: Italiapensionati,

Associazioneculturale Zoè, Intornoal cerchio, Ancescao,

Diritti e doveri deic o n s u m a to r i ,

Ottovolante. Passanoquindi da 18 a 31 le

associazioni dellaConsulta, organo

comunale che puòfare proposte in

materia di politichedella famiglia e darepareri non vincolanti

su richiesta delconsiglio comunale.

In & OutSono tredici i

gruppi ammessi,sei quelli

“bocciati”

Simona LembiPresidente del Consiglio

comunale di Bologna

Iter rispettato«Eventualidivergenzepotrannoricomporsi nellaconsulta stessa»

Pasquale Caviano (IdV), presidente V Commissione

«Decisione giusta, ma si valutise cambiare nome all’organo»

Francesco Murru, presidente Acli: pronti al ricorso

« L’assemblea è illegittima,il nostro incaricato si è dimesso»

Presidente Caviano, aquando la convocazionedella prima assembleadella Consulta delle Asso-ciazioni familiari?

« L’ho convocata per marte-dì pomeriggio. All’ordine delgiorno ci sarà l’elezione delpresidente dell’organo, poila seduta sarà sciolta. Hochiesto che partecipi ancheil segretario generale, giustoper evitare altri problemi».

Lunedì lei aveva chiestouna pausa di riflessione,ma è sembrata una scor-ciatoia per far decantarele polemiche.

«In realtà la sospensione a-veva ragioni tecniche. Unadelle associazioni che avevafatto richiesta non aveva pre-sentato lo statuto. Gli ho datoil tempo di farlo, poi la docu-mentazione è tornata alla se-greteria generale. Una voltafatte tutte le verifiche, hoscritto alle associazioni perc o nvo c a r l e » .

Solo questo il motivodella sospensione?

«Doveva essere una sedutatranquilla, invece erano tuttia gitati».

La situazione si è sbloc-cata proprio quando ilmondo gay ha annuncia-to che sarebbe sceso inpiazza per protesta. Tra imanifestanti ci sarebbestata anche la capogrup-po di Sel, Cathy La Torre,attivista Lgtb...

«La manifestazione nonc’entra niente».

Solo una coincidenza?«Sì, tant’è che già in matti-

nata ai giornalisti ho dettoche stavo per convocare l’as -semblea. Nella stessa giorna-ta il segretario generale mi hadetto che l’iter era terminato.Nessuna pressione politica».

Ma lei che ne pensa: giu-sto ammettere le associa-zioni di parenti di figli gaynella consulta?

«Sono favorevole. La fami-glia può essere costituita an-che da una persona sola».

Le associazioni cattoli-che minacciano il ricorsoa l T a r . C o m e u s c i r edall’impasse?

«Forse se si cambiasse il no-me in “Consulta dei nuclei fa-miliar i”, non ci sarebbero cri-tiche: un nucleo familiarepuò essere composto da dueuomini o da una persona so-la».

(jda)

Pres idente Murru ,martedì c’è la prima as-semblea della Consultadelle Associazioni fami-liari. Il mondo cattolicoci sarà?

«Vediamo. Incontreremole altre associazioni cattoli-che per valutare se dar se-guito alla diffida con il ricor-so al Tar o se uscire dallaConsulta. La linea delle Acliè questa: far valere il rispet-to delle regole o fuori. Il no-stro incaricato all’inter nodella Consulta, Filippo Bus-solari, si è già dimesso».

Quali le motivazioniper il ricorso al Tar?

« L’assemblea è illegittima.Avrebbe dovuto essere lastessa assemblea a valutarel’ammissione di nuove asso-ciazioni e non la segreteriagenerale. Inoltre, la valuta-zione doveva vertere sullacongruità dei fini associativirispetto al tema delle politi-che familiari, invece è basta-to il riferimento alla parolafa m i g l i a » .

Le altre associazionicattoliche sono d’a c c o r-do sul ricorso?

«Noi lo facciamo sicura-mente, poi vediamo chi ade-risce. L’alternativa è lasciarela Consulta, soprattutto sene viene snaturata la finalitàche è quella di occuparsidella famiglia riconosciutadalla Costituzione. Se si de-ve occupare di altro, allora

chiamiamola Consulta delleconvivenze di altro tipo».

Caviano propone dichiamarla Consulta deinuclei familiari.

«Ci possiamo stare ma haun altro significato. Decidail Comune su quali temi siastrategico avere organi con-sultivi».

Quanto ha pesato lamanifestazione annun-ciata dai gay?

«Spero niente».E il dibattito politico?«Hanno pesato le difficol-

tà di dialogo all’interno del-la maggioranza e nel Pd han-no prevalso posizioni ideo-logicamente orientate».

C’è chi vi accusa di es-sere il braccio armatodella Curia.

«La Curia non c’e n traniente in questa vicenda e fi-guriamoci se noi prendia-mo ordini dalla Curia. Purai nve n z i o n e » .

(jda)

CRONACA DI BOLOGNA

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 2-12-2011BOLOGNA

CRONACA� VII

@VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.itwww.agedo.org

Consulta famiglie, l’Udc contro i gay ricorre al TarDopo la decisione del Comune di ammettere le associazioni omosex. La Marri attacca la Frascaroli

ROSARIO DI RAIMONDO

LA SEGRETARIA provinciale del-l’Udc, Maria Cristina Marri, an-nuncia che il suo partito è prontoa ricorrere al Tar dopo la decisio-ne del Comune di accogliere nel-la Consulta per la famiglia due as-sociazioni omosessuali, Agedo eFamiglie Arcobaleno. Anche se,per «correttezza istituzionale»,chiederà prima un incontro alsindaco Virginio Merola. «Si tentadi piegare il regolamento alle so-luzioni che si preferiscono — pro-testa Marri — Non si possonoconvocare associazioni che anco-ra non fanno parte della Consultasenza che questa abbia espressoun parere sul loro ingresso».

La prima riunione, infatti, è fis-sata per martedì, quando si dovràeleggere il presidente. Agedo e Fa-miglie Arcobaleno sono stateconvocate e potranno votare.«Spero si tratti solo di ignoranza

istituzionale e non di malafedeistituzionale» attacca Marri, checritica anche il ruolo dell’assesso-re Frascaroli in questa complica-ta partita: «Un’ingerenza impro-pria. Il suo è stato un colpo di ma-no, un’entrata a gamba tesa, uncomportamento gravissimo».

Il mondo Lgbt, dal canto suo,canta vittoria e ieri pomeriggio è

sceso in piazza Nettuno per fe-steggiare. «Il rinvio della decisio-ne era incomprensibile» secondoil presidente di Arcigay BolognaEmiliano Zaino, che contesta an-che la teoria secondo la qualequesto ingresso sarebbe in con-trasto con la Costituzione: «Inclu-dere due associazioni omoses-suali non crea alcuno strappo co-

stituzionale sul concetto di fami-glia. Ma le realtà cattoliche che sioppongono a questa scelta rap-presentano la famiglia o esclusi-vamente i loro interessi e i loro pri-vilegi?». Ilaria Trivellato, presi-dente di Famiglie arcobaleno(realtà che riunisce famiglie omo-sessuali con figli), sospira: «Nonso se questa epopea è finita, ma il

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Comune ha confermato che fac-ciamo parte della Consulta. Sesiamo soddisfatti? Beh, questo èun bel punto di domanda. Forseora serve una pausa di riflessio-ne».

Ma la riflessione non dureràmolto. Martedì ci sarà la primariunione, e non è escluso che ledieci associazioni cattoliche chesi sono opposte all’ingresso deinuovi arrivati disertino l’incon-tro. Senza contare il possibile ri-corso al Tar. A poco è servito l’au-spicio di Pasquale Caviano (Idv),presidente della CommissionePolitiche sociali di Palazzo d’Ac-cursio, che aveva chiesto «sensodi responsabilità perché la Con-sulta si formi con sentimento in-clusivo». Ma la presidente delconsiglio comunale SimonaLembi invita a non fermarsi difronte a diffide e minacce di ricor-so: «Avanti tutta con la Consulta».

Agedo e Arcobalenohanno festeggiatoin piazza Nettunola svolta a Palazzod’Accursio

GLI STRISCIONI

Le associazioni gayfesteggiano con i lorostriscioni sotto l’alberodi Natale per l’aperturadella Consulta

Il punto

LA RICHIESTA

In ottobre FamiglieArcobaleno e Agedochiedono di entrarenella Consultaper la Famiglia

L’OPPOSIZIONE

Proteste di Curia,Pdl e Udc, tensionianche nel Pd fino alrinvio del voto inconsiglio comunale

LE MANIFESTAZIONI

Mercoledì eraprevista la protestadel mondo gay. Poil’apertura dellaconsulta. Ieri la festa

MICHELE SMARGIASSI

QUEI DIRITTI NEGATIA QUALSIASI COSTO

(segue dalla prima di cronaca)

EDA qui si sostiene di con-seguenza che ogni istitu-zione pubblica debba per

legge sentirsi incatenata al ri-spetto letterale della postillamatrimoniale ogniqualvolta sioccupa di famiglia. (Sono lestesse persone che quattro arti-coli dopo abbandonano il lororigore letteralista di fronte ad al-tre cinque paroline, “senza one-ri per lo Stato”, riferite alla scuo-la privata, che invece sarebberosolo una vaga metafora.)

È assurdo che i monopolistidel vocabolario non si accorga-no che è perfettamente legitti-mo, perché già avviene, che isti-tuzioni pubbliche adoperino,per fini specifici (demoscopici,anagrafici, sociali) una defini-zione di famiglia difforme daquella costituzionale. Non solo,come ho già ricordato, per ilCensimento (che è un atto fon-damentale dello Stato) l’Istat hapotuto utilizzare per i suoi scopiistituzionali una definizionemolto più larga di famiglia sen-za che nessuno strillasse; ma lostesso Stato già deroga ufficial-mente alle parole “fondata sulmatrimonio”, per esempioquando consente l’inserimentoin famiglia dei figli “nati fuoridal matrimonio” (proprio pernon considerarli dei senza fami-glia), e ancor più quando con-sente alle coppie di fatto di farsirilasciare dal Comune, sulla ba-se di una legge dello Stato, un re-golare “stato di famiglia” (chefacciamo adesso, denunciamol’anagrafe alla Consulta?), e ma-gari di percepire per i loro figlidei regolari assegni familiari.

Chi se la sentirebbe di dichiara-re incostituzionali queste fami-glie?

Ma se si ritiene che così si cor-ra il rischio di vedersi arrivare inmunicipio i corazzieri, pazien-za, vorrà dire che un comuneche abbia una certa sua idea delwelfare dovrà, semplicemente,abbandonare quel vocabolo eusarne altri. Peccato, perché fa-miglia è una bellissima parola,ben più accogliente e calda di unasciutto vincolo religioso o bu-rocratico, sulla quale neanche ipadri costituenti poterono pen-sare di mettere un’esclusiva. Bi-sognerà però andarlo a spiegareanche a frati e suore di comunitàreligiose di integrale celibatoche vantano la parola “famiglia”nel nome del loro ordine, e ma-gari al cardinal Lercaro, che vol-le chiamare “la mia famiglia” ibambini da lui accolti con amo-re, senza avere di certo in tascaun certificato nuziale.

Quel che conta, però, è la so-stanza. E la sostanza, a qualsiasicoscienza ragionevole, dice unacosa semplice: che qualsiasiistituzione, religione o personaritenga che unioni di personeche condividono le proprie esi-stenze e i propri averi perché sivogliono bene non contenganoquel valore umano, affettivo eanche sociale che viene solita-mente attribuito all’espressio-ne famiglia matrimoniale, equindi non siano da tutelare al-lo stesso modo, ebbene, quellaistituzione, chiesa o persona di-fende semplicemente una suaconvinzione astratta e moral-mente arida, una pura e sempli-ce parola.

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La battuta

Lepore prenota la piazza per Guccini“Ma non vorrei mai il tuo ultimo concerto”QUANDO Francesco Guccini vorrà fare il suo ultimo concertoa Bologna, come ha detto a Repubblica, troverà la strada spia-nata: piazza Maggiore sarà a sua disposizione. Glielo manda adire l’assessore comunale al marketing urbano Matteo Lepore.

«Spero non accada mai che lui faccia l’ultimo concerto dellasua carriera — premette Lepore — ma se volesse ci trovereb-be a disposizione». Il Comune, conclude l’assessore «trove-rebbe sicuramente il modo» per farglielo fare.

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 2-12-2011

BOLOGNA � III

@VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.tdays.bo.itwww.comune.bologna.it

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Le reazioni

Il caso

Il presidente Postacchini avverte la giunta: adesso il confronto diventa più difficile

L’Ascom pronta a dare battaglia“Così si colpisce solo il commercio”

BEPPE PERSICHELLA

«I nostri ci chiedono azioni for-ti, ma il mio compito ora è man-tenere una posizione seria. Nonso fino a quando riuscirò a te-nerli bada, dipende molto daquante “bombe” al giorno il Co-mune ci sgancia». E nero il pre-sidente dell’Ascom Enrico Po-stacchini. I suoi rapporti con lagiunta Merola non sono maistati così tesi e distanti. Da ieriper l’Ascom la piazza, quella diprotesta non pedonale, si fa

sempre più vicina. Solo sabatoscorso, Postacchini chiamavaalle armi la base dopo il no su Si-rio spento a Natale, senza esclu-dere di decidere di scendere incorteo. Non c’era ancora sulpiatto la rivoluzione del trafficoproposto ieri dall’assessore allamobilità Andrea Colombo edalla collega all’Urbanistica Pa-trizia Gabellini. Spiazzato dal-l’anticipazione dell’ammini-strazione comunale, Postac-chini a fatica trattiene la rabbia.«La piazza resta una estrema ra-

tio. Siamo stupiti, tutto ciò è in-spiegabile. Ci sono tante fughein avanti e troppi passi indietro.Non si capisce più nulla» sbottail numero uno dell’Ascom. Lanota ufficiale dell’associazionediffusa in serata, che parla di«ennesimo colpo al commer-cio», non è meno dura:

«Altroché chiamarlo «di nuo-vo in centro» — si legge nel testo— Colombo e la Gabellini sa-rebbero stati più sinceri se loavessero intitolato «commer-cianti e artigiani fuori dal cen-

tro». Con queste proposte ilconfronto diventa molto diffi-cile». Non è da sola l’Ascom nel-la sua guerra contro l’ammini-strazione comunale.

Anche gli artigiani della Cna,che preferiscono non com-mentare e prendersi un giornodi tempo per studiarsi le carte,hanno iniziato a consultare labase con un sondaggio sulla pe-donalizzazione inviato ad unmigliaio di associati. NeancheConfesercenti resta a guardaree boccia, seppure con toni più

sfumati, il piano di Colombo.«Siamo preoccupati, ci pareuna proposta forte» osserva ildirettore Loreno Rossi, cheperò salva le mini pedonalizza-zioni di via Zamboni, delle Mo-line e di tutto il ghetto ebraico.«Vanno bene, purché ci si impe-gni a migliorare l’arredo urbanoe a creare nuovi parcheggi» ag-giunge. Pollice verso invece peri weekend a piedi nella T e le zo-ne arancioni, aperte solo ai resi-denti e ai mezzi pubblici. «Per ilcommercio non funzionano,

sono aree a grande rischio».Spara a zero invece il centrode-stra, e nel mirino ci finisce so-prattutto l’assessore Colombo,«che tratta il centro storico co-me fosse il suo giardino privato»attacca il capogruppo del PdlMarco Lisei. «Questo pianoconferma il fanatismo ecologi-co vittima di questa giunta —continua Lisei — siamo a dispo-sizione di chi vuol far ricorso».

La Lega Nord è intanto pron-ta ad una raccolta di firme con-tro il piano pedonalizzazioni.Ad annunciarlo è il capogruppodel Carroccio Manes Bernardi-ni. «Il Comune fa i suoi pianisenza valutare i pregressi.Guardi ad esempio la pedona-lizzazione della zona universi-taria fatta dallo stesso Colomboche è uno schifo. Di lui io mi fi-do zero». Chi festeggia invece èil centrosinistra, a partire da Sel.«E un grande lavoro, ora avantitutta — sottolinea la capogrup-po Cathy La Torre — spero chepossa essere terminato intera-mente con questo approccio.Non si tratta solo di pedonaliz-zazione, ma di ripensare la pe-donalità della città unendo mo-bilità e riqualificazione urbanadel centro storico». Esultano iVerdi: «Un ottimo passo versograndi cambiamenti» dice il se-gretario Filippo Bortolini. Piùcauto Pasquale Caviano, consi-gliere comunale dell’Idv: «Ve-dremo una volta attuato il pianose ci saranno delle aree critiche,e a quel punto le valuteremo.Ma per ora va bene così».

La Lega Nordraccoglieràfirme controi provvedimentisulla viabilità

Il caso

Cineteca, sì alla Fondazioneancora tensioni in maggioranzaIL PATRIMONIO della futura Fondazio-ne della Cineteca si aggirerà tra gli 11,5e i 17 milioni di euro. A fornire la stima,in commissione, è l'assessore AlbertoRonchi. Intanto la delibera sulla tra-sformazione in fondazione, dopo il rin-vio chiesto dal Pd una settimana fa, èstata licenziata dalla commissione Af-fari istituzionali e lunedì arriverà in con-siglio. Restano le tensioni tra Ronchi ela maggioranza consiliare. Frecciate etoni non sempre sereni volano, in par-ticolare, tra l'assessore ed i consiglieridemocratici Benedetto Zacchiroli,Raffaella Santi Casali e Rossella Lama.

DOPO la fortunata edizione del-lo scorso settembre, sabato e do-menica tornano i T-Days, questavolta in concomitanza con il Mo-tor Show. Sarà anche una provagenerale: presto infatti, secondoil piano della pedonalità annun-ciato dalla giunta, ogni fine setti-mana le vie Rizzoli, Ugo Bassi eIndipendenza saranno off-limitsper tutti i veicoli a motore, auto,motorini e bus, e riservate solo apedoni e biciclette. Il piano dellapedonalità verrà illustrato do-mani alle 11 in Sala Borsa, all’au-ditorium Biagi, alla presenza an-che del sindaco Virginio Merola.

Ma prima di diventare un’abi-tudine, questa volta l’isola senzasmog e senza traffico in pienocentro durerà dalle 8 di domanialle 22 di domenica. L’accordocon il salone bolognese dell’auto,che comprende la sezione Elec-tric City dedicata al mondo della

mobilità elettrica, prevede la pre-senza di 10 auto elettriche cheaiuteranno tutti coloro che han-no difficoltà a muoversi da unacapo all’altro del centro.

Per il traffico cittadino nonsarà infatti un week-end facile:tra gli autobus deviati per i T-Days, con tutte le linee che passa-no per il centro dirottate su per-corsi alternativi, e i tanti appas-sionati che vorranno assistere al-l’inaugurazione del Motor Showin programma per domani.

I T-Days questa volta non pre-vedono eventi straordinari, co-me nella scorsa edizione era sta-ta la notte bianca del jazz, ma so-no fatti «per far prendere confi-

denza con il punto di vista pedo-nale su questa parte di città». Da-gli alberi di Natale nel cortile diPalazzo d’Accursio alle corse ingommone lungo via Indipen-denza, dal Mercato della Terranel cortile del Comune all’aper-tura straordinaria di Sala Borsa,sono comunque tanti gli appun-tamenti per godersi questoweek-end pre natalizio. Domanialle 9.30 parte da piazza SantoStefano una caccia al tesoro per400 partecipanti, che proseguiràcon prove a squadre nel centrostorico. Ai primi 100 una bici inregalo. Alla stessa ora dall’ingres-so della chiesa di San Francescoin piazza Malpighi parte l’escur-

sione verso il parco del Pellegrinoe Villa Spada (partecipazione li-bera). Dal giardino di via del gua-sto, invece, alle 10.30 parte il “pe-dobus” diretto al museo DaviaBargellini. Altre visite, alla Torredei Prendiparte e alla torre cam-panaria di San Petronio, sono in-vece a pagamento, mentre per ipiù piccoli ci saranno i gommo-ni-navetta. Dalle 15 alle 20, ritro-vo in piazza Maggiore di fronte aPalazzo d’Accursio per partirecon i gommoni e percorrere viaIndipendenza. Nel laboratorioStart- culture creative sotto il vol-tone del Podestà, corsi di origami(15.30) e musica (16.30). Alle 17l’accensione degli alberi di Nata-le nel cortile di Palazzo d’Accur-sio, mentre domenica mattina,dalle 9 alle 16, nuova edizione delMercato della Terra nel cortiledel Pozzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’accordo con gliorganizzatoridel salonecomprende lasezione Electric City

La bici elettrica al Motor Show

Tavolini in via Indipendenza, da domani tornano i T-Days

Domani e domenica il bis dei T-Days in occasione dell’apertura della kermesse in Fiera

Prove di grande centro chiuso al trafficoper il Motor Show due giornate senz’auto

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

BOLOGNA - Unità 2-12-2011

ADRIANA COMASCHI

Autovelox “nascosti”il giudice assolvetre vigili urbani

Adamaora è liberaAproteggerla laCasadelle donne

Niente moto sulla «T» sette giornisu sette e 24 ore su 24, meno bussotto le Due Torri, pedonalizzazio-ne totale di diverse strade, come viaAzzo Gardino, la direttrice via Ca-stagnoli-via delle Moline-via Borgodi San Pietro, il primo tratto di viaZamboni e tutto il Ghetto. Ma an-che le nuove aree ad “alta pedonali-tà”, dove il passaggio di auto e mo-

to sarà limitato solo ai residenti, cosìcome il parcheggio, e l'accesso saràconsentito solo a bus, taxi, auto di ser-vizio (con orari ristretti). La giuntaaccelera così sulla rivoluzione pedo-nale, presentata ieri dagli assessoriColombo e Gabellini come riqualifica-zione del centro. Dure le prime rea-zioni dei commercianti. L’Ascom:«Così si spingono fuori dal centro gliartigiani e le attività». E Confesercen-ti: «La T chiusa tutti i fine settimananon funziona». p ALLE PAGINE II E III

LA RIVOLUZIONE DI PRIMAVERAStop ad auto emoto nella «T», pedonalizzata tutti i week-end da aprile

p MORSELLI ALLA PAGINA IX

REGGIO EMILIA

p MANCA ALLA PAGINA VII

IL CASO

BOLOGNA

Consulta, ok ai gayMa laCuria reagisce

La giunta Merola accelera sulla rivoluzione deltraffico: dalla primavera pedonalizzazione della“T” sabato e le domenica, e stop sette giorni susette ad auto e moto. Contrari i commercianti

«Non si può avere una democrazia diversa da fabbrica a fabbrica». Il se-gretario bolognese della Camera del lavoro, Danilo Gruppi, da un lato“benedice” l’intesa raggiunta dalla sola Fiom in Gd sulla democrazia in fabbrica,dall’altro fa sue le preoccupazioni di Unindustria. p TANCREDI ALLA PAGINA VI

Gruppi (Cgil): «Bene la Gd, ma ora regole uguali per tutti»S i chiude la polemica nella mag-

gioranza, si apre quella con laCuria. Il presidente Idv della Com-missione politiche sociali, Caviano,accoglie la richiesta di ingresso del-le due associazioni gay e convocaper martedì la Consulta. Soddisfat-ti Sel, Idv e Pd. Esultano i gay. Male associazioni cattoliche minaccia-no di abbandonare la Consulta,mentre l’Udc annuncia un ricorsoal Tar e accusa l’assessore Frascaro-li di aver agito con «un colpo di ma-no». Durissima la reazione di via Al-tabella: «È uno strappo costituzio-nale, se il Comune sposa questa li-nea si assume la responsabilità di

stravolgere il senso della famiglia eil vivere civile», dice il vicario delvescovo, monsignor Silvagni. Paca-ta ma ferma la risposta della Giun-ta. «È stata presa la decisione piùsaggia - dice il coordinatore MatteoLepore - la Consulta è il luogo delconfronto, più voci ci sono meglioè. Le esclusioni e la contrapposizio-ne ideologica non giovano a nessu-no». Poi rassicura i cattolici: «Que-sta scelta del Consiglio comunalenon mette assolutamente in discus-sione l’impegno dell’Amministra-zione per la famiglia. Non ci deveessere alcun timore in tal senso». p VISANI ALLA PAGINA IV

Redazione: 40133 Bologna Telefono: 051.315911 Mail:Via del Giglio, 5/2 Fax: 051.3140039 [email protected] Venerdì 2 Dicembre 2011

EmiliaRomagna

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

BOLOGNA - Informazione 9-11-2011

Si spegne sul nascere unnuovo focolaio polemiconella coalizione di gover-no locale ma si riapre lo

scontro tra mondo cattolico e laici,tra Chiesa e Amministrazione co-munale. Il presidente della Com-missione politiche sociali, Pasqua-le Caviano, dell’Idv, dopo l’annun-cio di una pausa di riflessione con-divisa dal sindaco Merola che sta-va rischiando di mandare nuova-mente in tilt la maggioranza, ha an-nunciato per la prossima settima-na la convocazione della Consultaper l’elezione del presidente. E hasottolineato: «Tutte le associazioniche hanno fatto richiesta sono sta-te ritenute idonee, quindi non vi sa-rà nessuna preclusione». È il via li-bera all’ingresso delle due associa-zioni dell’universo gay - Agedo e Fa-miglie Arcobaleno - contro il qualesi erano schierate dieci associazio-ni cattoliche capeggiate dalle Acli.

«Nessuna preclusione», avevadetto il segretario Pd, Raffaele Do-nini. «Subito la convocazione della

Consulta», aveva chiesto la presiden-te del Consiglio comunale, SimonaLembi. «Nessun temporeggiamen-to», aveva ammonito Sel annuncian-do un presidio sotto il Comune.

Protestarevocata e caso chiuso nel-la maggioranza. Soddisfatti Idv eSel, mentre i gay cantano vittoria.Ma subito si apre il fronte polemicocon i cattolici. Il presidente provin-ciale delle Acli, Francesco Murri, mi-naccia il ritiro delle associazioni cat-toliche dalla Consulta (ma non tuttesono d’accordo con lui), mentre Ma-ria Cristina Marri dell'Udc annunciaun ricorso al Tar e attacca duramen-te l'assessore alle Politiche socialidel Comune, la cattolica di Sel Ame-lia Frascaroli. «Il suo è stato un colpodi mano», dice, denunciando viola-zioni regolamentari e il mancato ri-spetto dell’autonomia della Consul-ta. Ma è dal vicario del vescovo, mon-

signor Giovanni Silvagni, che arriva-no le parole più dure. Parla di «strap-po alla Costituzione e al Codice civi-le», di una «operazione che scardinai connotati di ciò che è famiglia», di-ce che «se il Comune la sposerà si as-sumerà la responsabilità di uno stra-volgimento del vivere civile».

Pacata, meditata ma ferma la re-plica della Giunta che arriva dal coor-dinatore, Matteo Lepore. Prima invi-ta a distinguere i ruoli istituzionali ericorda che la Consulta «è un temadel Consiglio» e non dell’esecutivo.Poi afferma: «Mi pare che sia statapresa la decisione più saggia e noi larispettiamo. La Consulta è il luogodel confronto, più voci ci sono me-glio è. Le esclusioni e la contrapposi-zione ideologica non giovano a nes-suno». E rivolto indirettamente a viaAltabella, aggiunge: «Questa sceltadel Consiglio comunale non mette as-solutamente in discussione l’impe-gno della Giunta per la famiglia. Nonci deve essere alcun timore in tal sen-so». Poi Lepore conclude con un ap-pello a tutte le parti: «Mi pare che siaarrivato il momento di abbassare i to-ni. Si possono avere opinioni diversesu questi temi, ma non si può averepaura del dialogo». «Avanti con l’in-sediamento della Consulta e avanticol confronto», commenta SimonaLembi. Che poi si dice «rammarica-ta» per la diffida delle associazionicattoliche «allo scopo di fermare laprocedura insediativa», pur in pre-senza dei «presupposto oggettivi»previsti dallo statuto.❖

Anche le cooperative hannoperso per strada utili e, soprat-

tutto, lavoratori a causa della crisi. Alanciare l'allarme è Carlo Zini, presi-dente dell'associazione nazionale del-le cooperative di produzione e lavorodi Legacoop, ieri nel corso dell'assem-blea nazionale dell'Ancpl a Bologna.

«Le stime per il 2011 indicano unacontrazione dei ricavi del 5% - avver-te Zini nella sua relazione iniziale - euna redditività in decisa frenata di cir-ca il 10%. Tutto ciò porterà a una con-trazione dei livelli occupazionali, chesi stima del 3-4%». Insomma, la crisi fasentire il suo peso anche sulle coop,nonostante i «risultati di assoluto rilie-vo» conseguiti nel 2010. Sulle coope-rative, afferma il presidente dell'An-cpl, nell'ultimo anno ha pesato «l'ac-cresciuta fiscalità, esito di un attaccopolitico e di spinte omologatrici». Maanche «uno scellerato Patto di stabili-tà - attacca Zini - che ha avuto l'effettodi mettere sul lastrico migliaia di im-prese e lavoratori».

Prima le divergenze sull’oc-cupazione dell’ex cinema Arcoba-leno, poi i “distinguo” sul PeopleMover e sulla fusione Fer-Atc, infi-ne il “caso gay nella Consulta”. So-no state due settimane difficili perla coalizione Pd, Idv e Sel che go-verna il Comune. Il monito del sin-daco Merola alla sua maggioranza(«così non va bene, non può esseresolo un gruppo a sostenere l’esecu-tivo») e il richiamo forte del segre-tario Pd Donini agli alleati («serveresponsabilità da parte di tutti,non esiste che ci siano battitori li-beri») sembrano aver fermato le fi-brillazioni. «Con la politica si ag-giusta tutto», dice il capogruppoPd, Sergio Lo Giudice.

Ma le verifiche tra i gruppi dimaggioranza continuano. L’ulti-ma era in programma ieri sera suHera. Un altro tema delicato, vistoche in ballo ci sono, da un lato, leliberalizzazioni volute dal gover-no ma contrastate dal Comune e,dall’altro, il futuro della multiutili-ty e la qualità dei servizi. Altre se-guiranno nei prossimi giorni.

E se i chiarimenti soprattuttosui rapporti tra Giunta e Consiglio

hanno rasserenato gli animi, i ven-doliani non sembrano per nienteintenzionati a “rientrare nei ran-ghi”. «Noi non siamo Rifondazio-ne - dice il consigliere regionale diSel, Gian Guido Naldi - ci voglia-mo misurare col governo locale enon cerchiamo di smarcarci. Ma icittadini ci hanno votati perchè sia-mo una forza di “sinistra sinistra”,diversa dal Pd, non per fare la ruo-ta di scorta dei democratici. Que-sto mandato lo vogliamo esercita-re, e non vuol dire che perciò cimetteremo a fare i dispetti». «Nonc’è mai stato e non c’è un proble-ma di tenuta della maggioranza aPalazzo d’Accursio - aggiunge ilcoordinatore dei vendoliani, LucaBasile - la nostra volontà politica èdi andare avanti insieme miglio-rando nel merito le scelte program-matiche e di governo. Per questoabbiamo chiesto tavoli preventivisulle scelte da fare». cla.vi.

www.unita.it

Caso chiuso nella coalizione ma la Chiesa attaccaLepore: «Resta il nostro impegno per la famiglia»

Parlano Naldi e BasileSel: «Avanti insiemema non saremo mai laruota di scorta del Pd»

Crisi, frenano anche le coopRicavi in calo del 5%

Il caso

CONSULTASì alle associazioni gayLa giunta ai cattolici:«Non temete il dialogo»

Le associazioni di genitori omosessuali alla sfilata per il Gay pride

CLAUDIO [email protected]

Ma le verifichenel centrosinistranon sono finiteIeri vertice suHera

Lo scontro con la CuriaSilvagni: «Strappo allaCostituzione». Lepore:«No, una scelta saggia»

BolognaIV

VENERDÌ2 DICEMBRE2011

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara 2-12-2011

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

FERRARA - Carlino 2-12-2011

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

RAVENNA - Carlino 2-12-1011

•• 34 VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

Cervia& MILANO MARITTIMA

di VERONICA TONDELLI

AVVIATO il processo di dimensio-namento della rete scolastica: sì allacreazione di 3 istituti comprensividi cui 1 intercomunale Cervia - Ra-venna e solo in subordine di valuta-re i presupposti e l’eventuale oppor-tunità di strutturare la rete scolasti-ca in soli due istituti comprensivi.Modalità di scissione della ScuolaMedia Ressi Gervasi ancora da defi-nire e termini di attuazione fissatiall’anno 2014-2015. Il piano di in-tenti redatto a tempo recorddall’amministrazione per adeguarsialla legge 111 con aggiunta del com-ma 5-bis dall’ultima legge di stabili-tà del 12 novembre è stato trasferitoalla Regione dopo una maratonache si è conclusa in Giunta dopo lamezzanotte con l’approvazioneall’unanimità del documento. Lostesso per cui sono stati acquisiti infase preliminare i pareri espressidai consigli di Circolo e di Istitutodella direzione didattica del secon-do e terzo Circolo; dell’istituto se-condario di 1˚ grado ‘Ressi-Gerva-si’ e dell’istituto Comprensivo SanPietro in Vincoli. In sintesi, 3 istitu-ti comprensivi il primo dei quali da-rà una risposta alla richiesta perve-nuta dalla comunità divisa dal fiu-me Savio che finora ha usufruito al-ternativamente dei plessi scolasticidi Cervia e Ravenna. Sull’ipotesi discorporamento della Scuola RessiGervasi risponde l’assessoreall’Istruzione Michela Bianchi:«Nel piano che abbiamo inviato al-la Regione non è esplicato come ver-rà divisa la scuola media, modificheal piano deliberato sono apportabilida qui al 2014-2015 e nel frattempoproseguiremo sul percorso di condi-visione avviato con le parti sociali».Garantite le autonomie scolastichee il rispetto nel tempo e con l’evolu-zione dell’indice demografico delparametro dimensionale dettatodalla Regione che prevede una po-polazione dei comprensivi 1000alunni entro un’oscillazione del20%. Nel documento di intenti, il

primo istituto comprenderà le scuo-le dell’ Infanzia di Savio di Cervia,di Pisignano, di Castiglione di Cer-via, di Castiglione di Ravenna, diSavio di Ravenna; le Primarie diCastiglione di Ravenna, di Savio diRavenna, di Castiglione di Cervia edi Pisignano; la Scuola Secondariadi primo grado ‘Zignani’ di Casti-glione di Ravenna, per una popola-zione scolastica che ammonta a 906alunni. Con 799 alunni, il secondoIstituto è quello numericamentepiù a rischio. Comprenderà le scuo-le dell’Infanzia di Zona Amati e Pa-lazzone; le primarie Martiri Fanti-ni, Mazzini; circa 1/3 della popola-zione scolastica totale del compren-sivo da allocare nella Scuola Secon-daria di primo grado Ressi Gervasi.Il terzo Istituto, con in attivo 1197studenti, abbraccia le scuole dell’In-fanzia ‘Alessandrini’ di Cervia , la‘Casa dei bimbi’ di Pinarella e quel-

la di Tagliata; le primarie Pascoli,Buonarroti, Manzi, Deledda, Spal-licci e oltre 1/3 della popolazionescolastica totale da allocare nellaScuola Secondaria di primo GradoRessi Gervasi.

NONOSTANTE la necessità dimodificare l’attuale assetto al finedi realizzare la verticalizzazione ri-chiesta dalla normativa, vengonomantenute le autonomie scolasti-che costituite dalla direzione didat-tica del secondo Circolo e terzo Cir-colo e della scuola Ressi-Gervasi.«Abbiamo cercato di salvaguardarei tanti soggetti coinvolti – ha dichia-rato l’assessore Bianchi – queste so-no le colonne portanti del sistemascuola con le quali continueremo alavorare e confrontarci per la realiz-zazione di una rete scolastica che ga-rantisca grande qualità e ottimizza-zione delle risorse».

BUSIGNANI

È andata desertaanche l’astaper la casadi riposo

NONOSTANTE Papa Woitylasia santo ‘riesce a spaccare’ la sini-stra facendo uscire dall’aula l’Ita-lia dei Valori. Tuttavia è stato ap-provato l’ordine del giorno perl’intitolazione di una strada cerve-se a Papa Giovanni Paolo II con ivoti favorevoli di Pd, PdL, Pri eLega Nord, mentre la Federazio-ne della Sinistra si è astenuta. Unconsiglio comunale che sottoli-nea le frammentazioni della sini-

stra cervese. L’IdV ha deciso diuscire dall’aula senza, però, dareal gesto un significato politico. Idipietristi, infatti, non hanno rite-nuto di dovere motivare il loro ge-sto: «Se avessimo voluto esprime-re considerazioni su questo pun-to, l’avremmo fatto nel corso delconsiglio comunale - spiega il se-gretario dell’IdV, Francesca Pirac-cini - Non averlo fatto, quindi, haun solo significato: non abbiamo

ritenuto opportuno partecipare aquesta votazione né spiegarne ilmotivo e non intendiamo farloneppure il giorno dopo». Intantosi è registrata una new entry inconsiglio. Il primo dei non elettiad aver diritto a sedere in maggio-ranza era il presidente del Parcodella Salina, Giuseppe Pomicetti,che ha rinunciato per incompati-bilità. Al suo posto la sedia va a Sa-brina Farneti.

RIDIMENSIONAMENTO SARANNO GARANTITE LE AUTONOMIE SCOLASTICHE E I PARAMETRI REGIONALI

Scuola,sìai tre istituticomprensiviAssessore Bianchi: «Abbiamo cercato di salvaguardare tutti i soggetti coinvolti»

DIDATTICAUn laboratoriocon venti computer

ROMAGNA Acque-Società delle Fonti presenta questamattina, alle 9.30, al Palazzo dei Congressi di MilanoMarittima, il bilancio di sostenibilità. Intervengono ilsindaco Roberto Zoffoli, il presidente della Provincia,Claudio Casadio, l’Ad di Hera, Maurizio Chiarini, ilconsigliere regionale Miro Fiamenghi e il direttoregenerale dell’Assessorato all’Ambiente della Regione,Giuseppe Bortone.

ALLA scuola Fermi diPisignano è statoinaugurato il laboratoriomultimediale acquistatograzie al finanziamentodella Fondazione dellaCassa di Risparmio.«Siamo molto soddisfatti— afferma Edera Fusconi,dirigente del terzo Circolodi Milano Marittima —:possiamo contare su unlaboratorio formato da 20computer che verrannoutilizzati come validisupporti per la didattica».

FUTURO Studenti all’uscita di un istituto scolastico

INCONTROOggi il bilancio di Romagna Acque

CONTINUA il momentono per l’amministrazione intermini di aggiudicazionedei bandi di gara. Dopo lemancate vendite dei terreniiscritti nel piano dellealienazioni, che hannoprodotto un ammanco dioltre 3 milioni e 800 milaeuro, l’ennesima astadeserta ha ripercussioni dicarattere non soloeconomico. Il bando di garain questione riguardavainfatti l’ampliamento dellaCasa di riposo Busignaniche da qualche anno faparte dell’Azienda di servizialla persona cui Cerviapartecipa insieme aRavenna e Russi.Ampliamento che si erareso necessario in seguitoalle crescenti richieste diposti di cui è oggetto la Rsacervese. La base d’asta, perla quale erano previsteofferte al ribasso, era statafissata in due milioni e 580mila euro, importo checomprendevaprogettazione esecutiva,coordinamento dellasicurezza in fase diprogettazione erealizzazione dei lavori.Il bando prevedeval’acquisizione di un beneimmobile, nella fattispecieun terreno pubblico. daparte dei privati interessatia partecipare alla gara.

INCONSIGLIO DISCUSSIONE PER L’INTITOLAZIONE DI UNA STRADA A WOJTYLA

Il Papa Santo divide la maggioranza

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

RAVENNA - Carlino 2-12-1011

•• 34 VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

Cervia& MILANO MARITTIMA

di VERONICA TONDELLI

AVVIATO il processo di dimensio-namento della rete scolastica: sì allacreazione di 3 istituti comprensividi cui 1 intercomunale Cervia - Ra-venna e solo in subordine di valuta-re i presupposti e l’eventuale oppor-tunità di strutturare la rete scolasti-ca in soli due istituti comprensivi.Modalità di scissione della ScuolaMedia Ressi Gervasi ancora da defi-nire e termini di attuazione fissatiall’anno 2014-2015. Il piano di in-tenti redatto a tempo recorddall’amministrazione per adeguarsialla legge 111 con aggiunta del com-ma 5-bis dall’ultima legge di stabili-tà del 12 novembre è stato trasferitoalla Regione dopo una maratonache si è conclusa in Giunta dopo lamezzanotte con l’approvazioneall’unanimità del documento. Lostesso per cui sono stati acquisiti infase preliminare i pareri espressidai consigli di Circolo e di Istitutodella direzione didattica del secon-do e terzo Circolo; dell’istituto se-condario di 1˚ grado ‘Ressi-Gerva-si’ e dell’istituto Comprensivo SanPietro in Vincoli. In sintesi, 3 istitu-ti comprensivi il primo dei quali da-rà una risposta alla richiesta perve-nuta dalla comunità divisa dal fiu-me Savio che finora ha usufruito al-ternativamente dei plessi scolasticidi Cervia e Ravenna. Sull’ipotesi discorporamento della Scuola RessiGervasi risponde l’assessoreall’Istruzione Michela Bianchi:«Nel piano che abbiamo inviato al-la Regione non è esplicato come ver-rà divisa la scuola media, modificheal piano deliberato sono apportabilida qui al 2014-2015 e nel frattempoproseguiremo sul percorso di condi-visione avviato con le parti sociali».Garantite le autonomie scolastichee il rispetto nel tempo e con l’evolu-zione dell’indice demografico delparametro dimensionale dettatodalla Regione che prevede una po-polazione dei comprensivi 1000alunni entro un’oscillazione del20%. Nel documento di intenti, il

primo istituto comprenderà le scuo-le dell’ Infanzia di Savio di Cervia,di Pisignano, di Castiglione di Cer-via, di Castiglione di Ravenna, diSavio di Ravenna; le Primarie diCastiglione di Ravenna, di Savio diRavenna, di Castiglione di Cervia edi Pisignano; la Scuola Secondariadi primo grado ‘Zignani’ di Casti-glione di Ravenna, per una popola-zione scolastica che ammonta a 906alunni. Con 799 alunni, il secondoIstituto è quello numericamentepiù a rischio. Comprenderà le scuo-le dell’Infanzia di Zona Amati e Pa-lazzone; le primarie Martiri Fanti-ni, Mazzini; circa 1/3 della popola-zione scolastica totale del compren-sivo da allocare nella Scuola Secon-daria di primo grado Ressi Gervasi.Il terzo Istituto, con in attivo 1197studenti, abbraccia le scuole dell’In-fanzia ‘Alessandrini’ di Cervia , la‘Casa dei bimbi’ di Pinarella e quel-

la di Tagliata; le primarie Pascoli,Buonarroti, Manzi, Deledda, Spal-licci e oltre 1/3 della popolazionescolastica totale da allocare nellaScuola Secondaria di primo GradoRessi Gervasi.

NONOSTANTE la necessità dimodificare l’attuale assetto al finedi realizzare la verticalizzazione ri-chiesta dalla normativa, vengonomantenute le autonomie scolasti-che costituite dalla direzione didat-tica del secondo Circolo e terzo Cir-colo e della scuola Ressi-Gervasi.«Abbiamo cercato di salvaguardarei tanti soggetti coinvolti – ha dichia-rato l’assessore Bianchi – queste so-no le colonne portanti del sistemascuola con le quali continueremo alavorare e confrontarci per la realiz-zazione di una rete scolastica che ga-rantisca grande qualità e ottimizza-zione delle risorse».

BUSIGNANI

È andata desertaanche l’astaper la casadi riposo

NONOSTANTE Papa Woitylasia santo ‘riesce a spaccare’ la sini-stra facendo uscire dall’aula l’Ita-lia dei Valori. Tuttavia è stato ap-provato l’ordine del giorno perl’intitolazione di una strada cerve-se a Papa Giovanni Paolo II con ivoti favorevoli di Pd, PdL, Pri eLega Nord, mentre la Federazio-ne della Sinistra si è astenuta. Unconsiglio comunale che sottoli-nea le frammentazioni della sini-

stra cervese. L’IdV ha deciso diuscire dall’aula senza, però, dareal gesto un significato politico. Idipietristi, infatti, non hanno rite-nuto di dovere motivare il loro ge-sto: «Se avessimo voluto esprime-re considerazioni su questo pun-to, l’avremmo fatto nel corso delconsiglio comunale - spiega il se-gretario dell’IdV, Francesca Pirac-cini - Non averlo fatto, quindi, haun solo significato: non abbiamo

ritenuto opportuno partecipare aquesta votazione né spiegarne ilmotivo e non intendiamo farloneppure il giorno dopo». Intantosi è registrata una new entry inconsiglio. Il primo dei non elettiad aver diritto a sedere in maggio-ranza era il presidente del Parcodella Salina, Giuseppe Pomicetti,che ha rinunciato per incompati-bilità. Al suo posto la sedia va a Sa-brina Farneti.

RIDIMENSIONAMENTO SARANNO GARANTITE LE AUTONOMIE SCOLASTICHE E I PARAMETRI REGIONALI

Scuola,sìai tre istituticomprensiviAssessore Bianchi: «Abbiamo cercato di salvaguardare tutti i soggetti coinvolti»

DIDATTICAUn laboratoriocon venti computer

ROMAGNA Acque-Società delle Fonti presenta questamattina, alle 9.30, al Palazzo dei Congressi di MilanoMarittima, il bilancio di sostenibilità. Intervengono ilsindaco Roberto Zoffoli, il presidente della Provincia,Claudio Casadio, l’Ad di Hera, Maurizio Chiarini, ilconsigliere regionale Miro Fiamenghi e il direttoregenerale dell’Assessorato all’Ambiente della Regione,Giuseppe Bortone.

ALLA scuola Fermi diPisignano è statoinaugurato il laboratoriomultimediale acquistatograzie al finanziamentodella Fondazione dellaCassa di Risparmio.«Siamo molto soddisfatti— afferma Edera Fusconi,dirigente del terzo Circolodi Milano Marittima —:possiamo contare su unlaboratorio formato da 20computer che verrannoutilizzati come validisupporti per la didattica».

FUTURO Studenti all’uscita di un istituto scolastico

INCONTROOggi il bilancio di Romagna Acque

CONTINUA il momentono per l’amministrazione intermini di aggiudicazionedei bandi di gara. Dopo lemancate vendite dei terreniiscritti nel piano dellealienazioni, che hannoprodotto un ammanco dioltre 3 milioni e 800 milaeuro, l’ennesima astadeserta ha ripercussioni dicarattere non soloeconomico. Il bando di garain questione riguardavainfatti l’ampliamento dellaCasa di riposo Busignaniche da qualche anno faparte dell’Azienda di servizialla persona cui Cerviapartecipa insieme aRavenna e Russi.Ampliamento che si erareso necessario in seguitoalle crescenti richieste diposti di cui è oggetto la Rsacervese. La base d’asta, perla quale erano previsteofferte al ribasso, era statafissata in due milioni e 580mila euro, importo checomprendevaprogettazione esecutiva,coordinamento dellasicurezza in fase diprogettazione erealizzazione dei lavori.Il bando prevedeval’acquisizione di un beneimmobile, nella fattispecieun terreno pubblico. daparte dei privati interessatia partecipare alla gara.

INCONSIGLIO DISCUSSIONE PER L’INTITOLAZIONE DI UNA STRADA A WOJTYLA

Il Papa Santo divide la maggioranza

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

RAVENNA - Voce 2-12-1011

Le conseguenze (pericolose) dell’amoreTunisino sequestra la sua compagna in camera da letto. Un marocchino minaccia la donna di cui si è invaghito

n tunisino e un marocchino.Due storie diverse, unite daun denominatore comune:l’amore che fa perdere la te-

sta. E ti fa ritrovare in tribunale dopo a-verne combinate ditutti i colori. Si sonoincrociati ieri da-vanti al gup di Ra-venna Guido Mei, idue protagonisti distorie diverse masimili, entrambi di-fesi dall’avvocato Gian Luigi Manaresi.

Il primo, 44 anni, arrivato in Italia dal-la Tunisia, è stato rinviato a giudizio. Do-vrà rispondere davanti al giudice del tri-bunale monocratico del sequestro dipersona della sua ex. Un rapporto conuna coetanea romena, che ha comin-ciato a logorarsi nel 2007. Erano in casa,e lui dopo un litigio l’ha chiusa a chiavenella stanza da letto. Tutto è andato a-vanti solo un’oretta, quando l’uomo si èdeciso a riaprire alla convivente, per far-si accompagnare in auto a prendere unaereo. Lui non poteva guidare, visto chegli era stata ritirata la patente per guidain stato di ebbrezza. La donna sul mo-mento sembrava averlo perdonato, manon appena si è consumata la rotturadefinitiva, e lei si è fidanzata con un al-tro, il tunisino non ci ha più visto, co-minciando a coprirla di insulti e riser-vandole qualche strattone. Per questol’uomo è stato denunciato: per seque-stro (ne risponderà in tribunale) e perpercosse e minacce (ne renderà contoal giudice di pace).

E’ invece un innamorato respinto ilmarocchino 35enne che è arrivato a ra-pinare la donna che non lo voleva. I duesi erano conosciuti al lavoro. Per il 35en-ne è scattata la fiamma, per l’altra - con-nazionale - no: già felicemente sposata,non ne voleva sapere di cambiare. E’ aquel punto che l’amore dell’uomo si ètrasformato in minacce e ingiurie, finoa uno schiaffo al volto. A maggio del2009 secondo l’accusa è arrivato anchead aggredirla con un taglierino per farsiconsegnare il telefonino. Non per avere

Uil telefono, ma per copiarsi i numeri diparenti e amici contenuti in rubrica inmodo da chiamarli e diffamare l’amatache si ostinava a non accettarne le prof-ferte. E’ questo che avrebbe detto alladonna, restituendole il telefonino dopo

un giorno e senza -pare - mettere co-munque a segno ilproposito di diffa-marla. E’ inveceper un episodio an-dato in scena a no-vembre 2009 che

l’uomo dovrà rispondere di tentata e-storsione, avendo provato a farsi dare 50euro, minacciando la donna che in casocontrario le avrebbe sfregiato il volto erubato l’auto. Minacce, insulti, una ra-pina, per la quale l’uomo sarà giudicatoin abbreviato.

Due storie diverse unite da una passionesentimentale finitamale

I carabinieri di Lugo hanno stroncato un giro di batterie rubate

MASSA LOMBARDA UN ITALIANO E UN BULGARO AVEVANO OLTRE 500 BATTERIE ESAUSTE DA TRATTARE

In un casolare di campagna scoperto un deposito di rifiuti specialiMASSA LOMBARDA La loro passione e-rano le batterie usate. Quelle delle auto,arrivate in un casolare di Massa Lom-barda chissà come, dove quei due pro-babilmente si occupavano di trattarle,magari per rivenderle all’estero unavolta rigenerate. Un interesse per queirifiuti, dovuto al valore degli oggetti: perchiunque un ingombro, per loro qual-cosa da cui ricavare un guadagno. Ognibatteria può fruttare sui 50 euro. E inquel casolare i carabinieri di Lugo nehanno contate oltre 500 di batterie e-

sauste, sottratte da depositi autorizzati,oltre a grondaie, rame e numeroso ma-teriale edile, soprattutto piastrelle, an-cora confezionate e probabile oggettodi furto nel bolognese e nei depositi diHera. Tutto il materiale è stato seque-strato, mentre i due - un italiano 50en-ne, residente nell’Imolese e un bulgaro40enne, residente nel Faentino - sonostati denunciati per ricettazione e ille-cita gestione di rifiuti speciali. Il tratta-mento delle batterie esauste, infatti, vaoperato con grande cautela e solamen-

te da ditte specializzate. Gli acidi che sene ricavano per rigenerarle, abbando-nato senza scrupoli, provoca gravi dan-ni ambientali. Non è la prima volta chenel lughese emerge un traffico di bat-terie esauste. A fine marzo furono piz-zicati due romeni - un uomo e unadonna - indagati per furto in una offi-cina di Voltana di batterie dei camion.A ottobre dello scorso anno, invece, fuil Radiomobile ad acciuffare altri quat-tro romeni per il furto di batterie in unaofficina tra Lugo e Sant’Agata.

Da Spa a Srl Team cambiapelleLUGO Lunedì scorso si è svoltol’ultimo Consiglio di amministra-zione di Team Spa, la società acui i Comuni della Bassa Roma-gna hanno conferito la proprietàdelle reti idriche e che ha affidatola concessione del servizio ad He-ra. A seguito della recente decisio-ne assunta dai Comuni soci, ovve-ro dalla proprietà, Team Spa cam-bia pelle. Le modifiche prevedonoil passaggio dall’attuale Spa ad unaSrl, governata da un amministra-tore unico in luogo del Consigliodi amministrazione di cinquecomponenti di cui era dotata laSpa. Il presidente, Daniele Bolo-gnesi, ha illustrato l’ultimo tra-guardo raggiunto: la definizionecon Hera di un accordo nel qualevengono definitivamente sanate u-na serie di tematiche aperte, la cuirisoluzione consentirà a Team diconsegnare al nuovo amministra-tore unico un bilancio economico2011 in attivo. “Non è un risultatodi poco conto - precisa Bolognesi- tenuto conto che il bilancio 2010si era chiuso con una perdita dicirca 420mila euro”. Oggi, tra l’al-tro, Team finanzia, con risorse pro-prie, 4 milioni di euro di investi-menti destinati al miglioramentodella condizione delle reti idrichedei Comuni soci.

SICUREZZA I numeri dei primi mesi di attività a Lugo e frazioni dellapolizia municipale

Con il corpo unico i vigili urbanistaccano meno multe iù controlli sulle strade, in

centro storico e nei parchi. Eanche meno multe. Lo rile-vano i dati sui primi mesi di

azione del Corpo unico dei vigili ur-bani della Bassa Romagna, presen-tati martedì sera in Consiglio comu-nale a Lugo. Nella città di Baracca,nel febbraio scorso, erano state stac-cate 834 sanzioni. C’era ancora ilcorpo “indipendente” della poliziamunicipale, fuso nel corpo unico dalprimo maggio. E da maggio il nume-ro delle multe è sceso, in linea conun trend avviato già in marzo. Amaggio, infatti, sono state 528 le san-zioni elevate a Lugo, scese a 498 ingiugno, a 426 in luglio, risalite a 481in agosto e di nuovo scese in settem-bre (ultimo dato disponibile) a 466.Il grosso delle multe rimane in caricoagli ausiliari del traffico per le viola-zioni ai divieti di sosta: nei primi no-ve mesi dell’anno sono stati colpitiben 2830 automobilisti dal parcheg-gio facile. Ma da gennaio a settem-bre, a Lugo si registrano anche ben34 verbali per mancata assicurazionedei mezzi - un fenomeno in preoc-cupante crescita -, 6 multe per guida

P

in stato di ebbrezza, 76 per la man-cata revisione dell’auto, e 191 per ec-cesso di velocità.

Particolarmente impegnati, i vigilidel corpo unico della Bassa Roma-gna, risultano sul fronte degli inci-denti stradali. In 122 giorni, da mag-gio a settembre, sono stati 173 quellirilevati in tutta l’Unione: in praticauno e mezzo al giorno. Di questi, 87hanno registrato feriti, cinque con e-sito mortale.

In tre mesi (luglio, agosto, settem-

bre), gli agenti della polizia munici-pale hanno percorso 51783 chilome-tri su tutto il territorio dei nove Co-muni; 846 solo a Lugo. Qui, per la ve-rità, si è registrato un calo (da 314chilometri fatti a luglio, a 253 in set-tembre). Ed è sceso anche il numerodei pattugliamenti: da 78 (luglio) a52 (settembre). Questo perché i di-versi servizi sono ovviamente condi-zionati dalle altre tipologie di inter-vento effettuate dagli agenti. Vedia-mo così che le ore di controllo dei vi-gili a piedi in centro storico sono cre-sciute, sia pure con andamento dif-ferenziato: da 131 in luglio si è arri-vati a 315 ore di servizio in agosto,per poi tornare a 206 in settembre.In totale, su tutti i nove Comuni, icontrolli sono invece in aumento neitre mesi, passando da 646 a 750, conun incremento del 16%. Nello stessoperiodo Lugo ha poi assistito a 64 oredi controllo nei parchi e nei giardinidi città e forese, a 127 ore di controlloal mercato e 87 ai cantieri stradali.Per tutta l’estate, poi, i vigili hannocoperto 94 serate su 122 con servizinotturni.

Als

In cinque mesi rilevati173 incidenti stradalicon 87 feriti e 5 morti

COTIGNOLA

Brambilla Alla Cultura in giuntaCOTIGNOLA Da ieri Paolo Bram-billa è il nuovo assessore indivi-duato dal sindaco di Cotignola,Antonio Pezzi, per sostituire Da-niela Emiliani che, a causa di im-pegni personali e professionali,ha rassegnato le sue dimissioni,ma continuerà a sedere in Consi-glio comunale. A Paolo Brambillavanno le deleghe di Cultura, Poli-tiche giovanili, Comunicazione, E-venti e manifestazioni, Gemellag-gi, Informatica e Sport.Cotignole-se, classe 1971, il neo assessore èsposato con due figli. Laureato inEconomia della cooperazione edelle organizzazioni no profit, nel2009 Brambilla ha partecipato al-le amministrative con una lista ci-vica, quella di Libertà e Futuro.L’8 giugno 2010 si è iscritto all’I-talia dei Valori, entrando così afar parte del gruppo di maggio-ranza Insieme per Cotignola. “So-no più preoccupato che emozio-nato - commenta il neo assessore- ma comunque entusiasta: c’èun’importante mole di lavoro dasvolgere anche perché il terzosettore, che è quello che mi coin-volge in particolare, è molto svi-luppato a Cotignola”.

LUGO VENERDÌ2. DICEMBRE 201122

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

RAVENNA - Carlino 2-12-1011

•• 22 FAENZA VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

‘Perdere lavoro a 50 anni’ è il tema di oggi alle9.40 a ‘Coffee Break’, su La 7. Fra gli ospitil’operaia faentina Marina Francesconi, vocedelle 346 persone che lavoravano all’Omsa esono ‘rimaste a casa’ in seguito alla chiusuradello stabilimento, trasferito in Serbia.

Domani alle 16 nella saletta del Fontanoneverrà inaugurata una mostra ceramica dellefaentine Maria Elena Boschi e Milena Scarpelli,che presenteranno opere eseguite con tecnicatradizionale e con tecnica raku. Orari: tutti igiorni dalle 11 alle 19.30 fino al 15 dicembre.

SUL REPARTO di Pediatriadell’ospedale di Faenza il tempovolge decisamente al brutto. Or-mai è scontro totale, tra accuseall’Asl e al centrosinistra, spiega-zioni, raccolte di firme e votazio-ni. Quasi in concomitanza conl’annuncio delle 10.613 firme rac-colte in appena due settimane dalComitato per la difesa della Pedia-tria di Faenza, il consiglio provin-ciale ha respinto un ‘ordine delgiorno’ presentato da MauroMonti (Lega Nord) che chiedevaproprio di «garantire con conti-nuità l’assistenza pediatrica a Fa-

enza e Lugo». Documento che havisto favorevoli i gruppi Lega,Pdl e Udc, i cui voti non sono sta-ti però sufficienti contro quelli diPd, Fds, Idv e Sel.

«L’ORDINE del giorno — ha ri-levato Gianfranco Spadoni, capo-gruppo Udc — è di contenutoidentico a quello presentato dalpresidente Pd del consiglio comu-nale di Faenza, che lo ha approva-to all’unanimità». Un tema ovvia-mente ripreso dal leghista Monti:«Qui il centrosinistra vota in mo-do opposto a quello che ha fatto aFaenza: ne risponderà agli eletto-ri. A me preme rilevare che si stascherzando sulla salute dei bambi-ni e che è mancata la programma-zione». «Non è vero — ha replica-to Tiziana Bandoli, capogruppoPd nell’assemblea di piazza Cadu-

ti — tanto è vero che l’Asl ha ban-dito, già nell’ottobre 2010, un con-corso e, di nuovo, nel febbraio enel giugno di quest’anno, ha prov-veduto all’emanazione di avvisiper titoli. Tutto inutile, perchè ipediatri sono davvero troppo po-chi. L’Asl ha anche tentato di at-tingere alle graduatorie presentinelle altre aziende sanitarie diarea vasta, ma senza successo. Aluglio, a seguito dell’esaurimentodella graduatoria concorsuale, èstato bandito un altro concorso dicui conosceremo i risultati entroil mese». E dal canto suo l’assesso-re alla Sanità, Eleonora Proni, ri-spondendo a un’interpellanza diMarta Farolfi (Pdl), ha ricordatoche la sospensione della «pronta

disponibilità pediatrica nelle orenotturne» è temporanea e dovutaa «una carenza significativa di pe-diatri». Questo il motivo che haspinto l’Asl di Ravenna a stipula-re l’accordo con Imola e Forlì perl’accoglimento dei bambini chedi notte accederanno ai reparti diPronto soccorso di Faenza e Lu-go e, una volta visitati, avranno bi-sogna di ricovero.

IERI Gilberto Bucci, capogruppoLa tua Faenza-Udc — ha però rin-carato la dose, parlando di unamaggioranza «arroccata in difesadelle inefficienze della DirezioneAsl, che sapeva da tempo delle ca-renze e non è stata in grado di por-vi rimedio».

Domani sarà la Giornata internazionale dellepersone con disabilità ed è stato decisol’ingresso gratuito per disabili eaccompagnatori a Palazzo Milzetti, museodell’età neoclassica. Alle 16 Sandra Fiumiparlerà su ‘Il rosso - storia di un colore’.in

breve

Giornata delle persone con disabilità,ingressogratuito al ‘Milzetti’

Maria Elena Boschi eMilena Scarpelliespongonoceramicheal Fontanone

‘Perdere lavoro a 50 anni’: a La 7neparla un’operaia dell’Omsa

LA POLEMICA ‘ODG’ LEGHISTA BOCCIATO IN PROVINCIA

Sanità: il consiglio si spaccaEd è bufera sulla PediatriaLa chiusura, notturna, del ‘pronto soccorso dei bimbi’

LE OPERAZIONI legateal 15˚ Censimentogenerale della popolazionee delle abitazionicontinuano in questi giornicon le visite dei rilevatorialle famiglie che nonhanno ancorariconsegnato ilquestionario compilato.Incaricati dal Comune emuniti di cartellino diriconoscimento, i rilevatorisono autorizzati allaconsegna e al recupero deiquestionari, oltre cheall’assistenza necessariaper la compilazione. Inalcune aree del forese sistanno occupando anchedel censimento degliedifici. Fino al 31 gennaio2012, i questionari possonoinoltre essere consegnatidirettamente dai cittadiniall’Ufficio comunale diCensimento, o agli ufficipostali, e possono ancoraessere compilati on-line.Per ulteriori informazioniè possibile rivolgersi aglisportelli dell’Ufficiocomunale di Censimento,in via Severoli 7 (0546691391), aperti dal lunedìal venerdì dalle 8.15 alle13, il martedì e giovedìanche dalle 14.30 alle16.30.

SICUREZZA Tutti hanno untesserino di riconoscimento

HA PRESO il via in questi gior-ni, nel territorio comunale faenti-no, la campagna invernale di ma-cellazione a domicilio di suini eovicaprini (di età inferiore ai dodi-ci mesi) per esclusivo consumo fa-miliare. La macellazione a domi-cilio, autorizzata fino al 31 marzo2012, deve avvenire sulla basedell’osservanza di alcune precisenorme. In particolare, tutti gli ani-mali macellati devono essere pre-ventivamente sottoposti a visitasanitaria; di conseguenza, coloroche vogliono avvalersi della facol-tà di macellare suini e ovicaprinia domicilio debbono prenotare,anche solo telefonicamente, unavisita sanitaria al servizio di Sani-tà pubblica veterinaria dell’Ausldi Ravenna (telefono 0544286860).Le prenotazioni sono possibilidal lunedì al venerdì, dalle 8.30 al-le 12.30, e vanno fatte almeno qua-rantotto ore prima della data pre-vista di macellazione, per consen-tire la prescritta visita sanitariaispettiva.Bisogna ricordare che le visite sa-nitarie vengono effettuate nellegiornate di lunedì, mercoledì e ve-nerdì per i residenti nella zona asinistra del fiume Lamone (adesempio le frazioni di Celle, Cassa-nigo, San Pier Laguna, Granaro-lo) martedì, giovedì e sabato perchi risiede invece nella zona a de-stra del fiume Lamone (PieveCorleto, Reda, Prada, San Bia-gio).Le carni ottenute da queste macel-lazioni sono riservate esclusiva-mente al consumo familiare enon possono essere commercializ-zate. A questo proposito, per i tra-sgressori sono previste pesantisanzioni.

DIFESA L’assessore provinciale alla Sanità, Proni, ha ribadito che lasospensione del servizio è dovuta a «una carenza significativa di pediatri»

SPADONI E MONTI«Documento uguale a quellopresentato dal Pd a Faenzae votato all’unanimità»

CENSIMENTORilevatoridannounamanoeritiranoi questionari

VISITE SANITARIEMacellazionesuini e ovicaprinia domicilio:ecco tutte le norme

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RIMINI - Carlino 2-12-2011

02-DIC-2011

da pag. 7Direttore: Pierluigi Visci

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

RIMINI - Voce 2-12-2011

02-DIC-2011

da pag. 11Direttore: Franco Fregni

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REGGIO E. - 24Emilia 2-12-2011

Manodori game over

di Rudy Baccarani Il tema della gestione della Manodori di per sé non appassiona la gente, ma chissà se l’interesse

non aumenterebbe se si spiegasse chiaramente ai cittadini reggiani che nella cassa della

fondazione nonostante tutto rimangono ancora decine di milioni di euro destinati alla collettività

dall’antica funzione sussidiaria dei monti di pietà e delle casse di risparmio. Ad oggi degli

originali scopi mutualistici rimane poco, la fondazione è diventata invece un formidabile centro

di potere e di potenziali clientele. Gestisce un patrimonio della collettività con criteri

largamente discrezionali. Denaro investito per lo più in azioni di un unico titolo bancario:

Unicredit.

Il gruppo bancario ha deciso recentemente una maxi-ricapitalizzazione e l’azzeramento dei

dividendi relativi al bilancio 2011. La fondazione, che nelle ultime gestioni di Spaggiari e Borghi

ha sempre rafforzato l'investimento in Unicredit, in spregio alle più elementari norme di

diversificazione e di cautela, si trova per l'ennesima volta davanti alle seguenti opzioni:

- sottoscrivere interamente la propria quota di ricapitalizzazione in Unicredit, che costerebbe

l’insostenibile cifra di 52 milioni di euro;

- ricapitalizzare solo una parte, finanziandone l'acquisto con la vendita delle opzioni sulle azioni

restanti;

- non partecipare affatto, lasciando diluire il proprio pacchetto azionario di più della metà,

dall’attuale 0,8% a uno 0,3%.

Pare che i consulenti incaricati hanno indicato come sia possibile perseguire la prima opzione,

ovvero ricapitalizzare per intero i 52 milioni con l'aiuto di alcune banche, Queste ultime

chiederanno a garanzia con tutta probabilità un pegno sulle stesse azioni, come su altre azioni in

mano della Fondazione Manodori. Sarebbe una situazione inedita, un atto mai avvenuto nella

storia della fondazione. Più che avveduti amministratori di un bene pubblico questi signori finora

hanno adottato una strategia chiara: sono anni che partecipano agli aumenti di capitale mentre

il valore del titolo non smette di calare. Raddoppiano le puntate sullo stesso titolo bancario,

sperando di rifarsi delle perdite, aumentano il numero di azioni e cala il valore reale del

patrimonio. Strategie da speculatori di borsa o da frequentatori di casinò?

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REGGIO E. - Carlino 2-12-2011

 

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REGGIO E. - Carlino 2-12-2011

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REGGIO E. - Informazione 2-12-2011

L’INFORMAZIONE il Domani VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011 3PRIMO PIANO

IL CASO I cittadini del luogo sono contrari all’opera, la politica scende in campo

Rivalta, la bretella unisce Lega e Idv:progetto stroncato senza appello

Tutto è in mano alla Soprintendenza

Lega e Idv per una volta so-no d’accordo nel bocciare

la Bretella di Rivalta. Ma piùche dalla loro opposizione l’e-sito finale del progetto dipen-de dalla sovrintendenza: a que-sta spetta l’ultima parola sulpermesso da rilasciare per ese-guire l’o p e ra .

In attesa di una decisione ilmondo politico si è messo inm ov i m e n t o .

Bocciatura multipla« L’Assessore Gandolfi - dice

Giacomo Giovannini della Le-ga Nord - assicura che la cosid-detta “bre tel la” di Rivalta èun’opera fondamentale che sa-rà iscritta negli impegni del bi-lancio 2012: se così sarà ci tro-veremo politicamente di fron-te all’ennesimo atto di arrogan-te testardaggine di chi nonvuole prendere atto dell’inuti -lità di un’opera costosa e asso-lutamente non risolutiva delproblema del traffico di Rival-ta. Per di più un’opera che pro-durrebbe un danno irreparabi-le al sistema paesaggistico del-la zona». Un’opera inutile edannosa che solo tempora-mente è stata spostata in avantinel tempo.

«Per fortuna il patto di stabi-lità ha costretto il Comune arinviare al futuro la voce di350mila euro destinati agli e-spropri delle aree necessarieper la bretella. Per fortuna laSovrintendenza ha ripreso laquestione per i capelli, dopoche il Comune tentò un colpodi mano con un’atto autorizza-torio giudicato dalla stessa So-vrintendenza il 5 maggio 2009“illegittimo e viziato da ecces-so di potere”, fatto che Gandol-fi e Delrio tennero nascosto al-la cittadinanza poiché incom-bevano le elezioni».

«Considerato lo stato di crisiattuale - afferma Giovannini - èquanto meno inopportunoconcentrarsi su opere inutili enon prioritarie: come può con-vivere in una stessa Giunta chivuole aumentare le tasse e chispreca poi le risorse? L’Asses -sore Gandolfi è politicamenteresponsabile di numerosi spre-chi in opere inutili o sbagliate,come l’incrocio di via Adua(dove sono stati scialacquatioltre 70mila euro), come la ro-tonda dell’Orologio (700milaeuro) dove nulla è cambiato,come i semafori di Codemon-do installati poi spenti, come lapericolosa chicane di via Cro-

ce e potremmo continuare co-sì con una lunga lista».

Una “lista nera” che induceGiovannini a dare un consiglioall’assessore Gandolfi: «Invecedi provocare ulteriori danni cisi limiti a gestire la corretta ma-nutenzione delle strade, au-mentando le risorse per le a-sfaltature come chiediamo daanni e si solleciti la Provincia acompletare la variante di Cana-li collegandola a via del Burac-ch i o n e » .

PronunceAndrea Aguzzoli dell’Idv si

smarca dal Pd e critica la Bre-tella.

«La soluzione al traffico di Ri-valta - afferma il segretario cit-tadino dell’Idv e responsabileambiente - non può essere labretella dentro il Parco del Cro-stolo. L' idea di una bretella chefaccia deviare il traffico della ss63 diretto verso Reggio, por-tandolo su via Bedeschi/ viadel Buracchione, è inaccetta-bile sotto tre punti di vista».

Il primoproblema, a giudiziodi Aguzzoli - è di carattere via-bilistico. «Incalanare il traffico

ne ambientale si rifugia in unadannosa e vecchia soluzione aspese dei parchi e dei cittadi-ni?».

«La carenza di risorse - dice A-guzzoli - non può sempre giu-stificare la mancanza di corag-gio verso soluzione innovati-ve, mentre si mettono a bilan-cio progetti che guardano alpassato». Vedremo se dopo lecritiche l’ammi nist razi onecambierà rotta.

di una statale nella strettoia diuna strada secondaria provo-cherebbe la formazione di unnuovo imbuto, ancora più cao-tico e sposterebbe soltanto ilproblema di pochi,chilometri,con una soluzione tampone».

«Il secondo punto - aggiungeAguzzoli - riguarda l'aspettoambientale. In quel territoriosussistono dei vincoli normati-vi di tutela ambientale e pae-saggistica, di rispetto delle zo-ne agricole ad uso parchi, di tu-tela delle acque, dato che citroviamo all'interno del ParcoCampagna del Crostolo».

La contraddizione tra le valu-tazioni della soprintendenza ele azioni dell’a m m i n i s t ra z i o n ecomunale è evidente: «Non sicapirebbe quindi, perchè sisiano spese risorse ed energieper costituire un Parco ricono-sciuto ed apprezzato dai citta-dini di Reggio e Provincia, perpoi comprometterlo senzanemmeno risolvere il proble-ma del traffico di Rivalta. La So-praintendenza si e' già espres-sa in modo negativo su questotipo di progetto».

Alternative«Infine - dice Aguzzoli - l'a-

spetto sociale ed economico.In questo momento di crisi e-conomica le strade vengonoprima, in termini di utilizzodelle scarse risorse disponibili,rispetto agli ulteriori tagli perscuole, assistenza e sanità?

La Reggio dei primati, anchenella mobilità sostenibile, perpiste ciclabili, per numero diauto elettriche, nell'educazio-

Per informazioni e adesioni:Mercantico tel. 340 6059686 - [email protected] Modenamoremio tel. 059.212714 - [email protected]

Sabato3 dicembre

eDomenica

4 dicembre Con il patrocinio di

GRUPPO BPER

In attesadel permessoLa cittadinanza di Rivaltada anni si oppone al trac-ciato della Bretella: «L’o-pera - spiega Vittorio Mal-vezzi - fu bocciata dallaProvincia per il suo trac-ciato nel ‘99: ora quellasoluzione viene assurda-mente riproposta. Atten-diamo la decisione dellaSoprintendente Paola Gri-foni. Nel frattempo nonpossiamo che augurarciche la difesa del territorioabbia la prevalenza rispet-to ad altri interessi». Ilcomitato resta quindi inattesa di novità dai tec-nici.

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

REGGIO E. - Informazione 2-12-2011

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

MODENA - Unità 2-12-2011

La Regione tuteli i lavorato-ri della Fiat. Il consiglieridel Pd Palma Costi, Stefa-no Bonaccini e Luciano

Vecchi hanno presentato una riso-luzione alla Giunta di Viale AldoMoro, firmata anche dalla FdS, Sele Idv, affinchè si segua con attenzio-ne la situazione dello stabilimentoMaserati di Modena e più in genera-le degli stabilimenti del gruppoFiat in Emilia Romagna che vedo-no prospettarsi all’orizzonte l’appli-cazione del modello Pomigliano.

«La situazione di incertezza edi mancanza di informazioni sullestrategie aziendali da parte delGruppo Fiat, relativamente ad alcu-ni stabilimenti, in primo luogo Ma-serati, ci preoccupa fortemente»spiegano i Democratici. Una situa-zione «di incertezza che sta portan-do a forti e motivate preoccupazio-ni. I ritardi e le continue variazioninei piani industriali e di investimen-to del Gruppo Fiat paventano il ri-schio di abbandono dello stabili-mento». «Le generiche dichiarazio-ni di Marchionne sull’investimentodi 550 milioni di euro a Grugliasco(To) per produrre una nuova lineadi auto Maserati e sulla continuità

dello stabilimento modenese non so-no sufficienti» – precisano Costi, Bo-naccini e Vecchi che aggiungono: «AImola, inoltre, il progetto di riconver-sione, pattuito in sede ministeriale,sul quale si era impegnata la stessaFiat, non ha avuto finora alcun svi-luppo».

Nellarisoluzione si esprime inol-tre preoccupazione per il fatto che«la Fiat imposta un nuovo sistema direlazioni sindacali che preoccupa for-temente una regione che ha avutonella collaborazione fattiva tra le par-ti sociali il punto di forza, anche neimomenti difficili. Una collaborazio-ne che si è concretizzata nel pattoper attraversare la crisi, che ha per-messo la tenuta della coesione socia-le grazie alla responsabilità di tuttele parti e alle azioni condivise a salva-guardia delle imprese e dei lavorato-ri». I consiglieri chiedono alla Giuntaregionale: «di seguire la situazionedello stabilimento Maserati di Mode-na e degli stabilimenti in Emilia Ro-magna; di chiedere il rispetto degliimpegni presi dalla dirigenza perchégli investimenti in altri stabilimentisiano aggiuntivi e non sostitutivi diquelli in Emilia Romagna; di chiede-re alla proprietà la presentazione adistituzioni e lavoratori di un pianoconcreto di investimenti per gli stabi-limenti presenti nel territorio regio-nale, ad iniziare da Maserati». ❖

Le partecipazioni

Prosegue l’inchiesta per turba-tiva d’asta e abuso d’ufficio sul chio-sco comunale al parco Ferrari, incui sono indagati il segretario regio-nale del Pd Stefano Bonaccini, all'epoca assessore al Centro storico, eil suo successore l’assessore Antoni-no Marino. Con loro, sono indagatianche i dirigenti dell’Ufficio Patri-

monio Mario Scianti e Giulia Severi.Stamattina, in Procura, verranno sen-titi dal Pm Enrico Stefani: il consiglie-re provinciale Ennio Coffafavi, all'epoca vicesindaco, l'assessore regio-nale di Sel Massimo Mezzetti, allorasegretario provinciale Ds e il coman-dante dell’Unione delle Terre Verdia-ne Claudio Malavasi, ex capo del nu-

cleo commerciale della polizia muni-cipale. La Procura cercherà, con le lo-ro testimonianze, di far luce sull’in-gresso dei soci di Sdps nella birreriadel chiosco, avvenuto l’estate del2003, e sull’ipotesi di favoritismi neiloro confronti e della loro gestioneda parte dell’amministrazione. Si cer-cherà anche di verificare eventualipressioni nei confronti della conces-sionaria precedente Tina Mascaro. Ilmagistrato è interessato anche alla te-stimonianza di Corni, socio della Ma-scaro nel parco fino al 2000 e assoltolo scorso anno dall'accusa di averlauccisa il 1 febbraio 2007. P.B.M.

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Risoluzione Pd condivisa dagli alleati in cui si chiede alla giunta regionaledi vigilare sul futuro della fabbrica modenese e degli altri siti del gruppo Fiat

Il Gruppo Fiat è presente a Mo-dena e in provincia con: ComauSpa; Ferrari Spa; Maserati Spa;Fiat Service; Sirio Sc Spa e CnhItalia.

LA FIAT NEL MODENESE

Brevi

Chiosco al parco FerrariMezzetti oggi in Procura

MASERATIIl Centrosinistra a Errani:«No all’effettoMarchionne»

Lo stabilimento Maserati

PAOLA BENEDETTA [email protected]

SANITÀTrapianto rivoluzionario

Due team del Policlinico hanno ese-guito con successo, tra i primi in Eu-ropa, l’impianto di un epitelio di cel-lule staminali sulla cornea sinistra diun 59enne sardo che, nel 1992, per-se la vista per un contatto con acidosolforico.

SELLa proposta di Bilancio

Lotta all'evasione fiscale, ridurrei co-sti della politica, le consulenze ester-ne e gli stipendi dei nominati nellepartecipate. Ma anche stop alleesternalizzazioni e recupero dellaremunerazione del 7% sulla bollettadell'acqua. È la ricetta di Sel di Mode-na per i bilanci 2012 degli enti locali.

PROVINCIARispettate le scadenze

laProvincia, nonostante i rigidi para-metri del Patto di stabilità, riesce arispettarei tempi di pagamento con-trattuali ai propri fornitori. A ricor-darlo,ieri, l'assessore al Bilancio Mar-cella Valentini.

CRIMINALITÀFurto sventato

Un furto in un'abitazione con cassa-forte è stato sventato dalla polizia invia Pulci, dopo la segnalazione di unresidente che aveva sentito forti ru-mori in un appartamento. L'arrivodella Volante ha fatto fuggire i ladri.

ANIMALISalvati cani maltrattati

Maxi sequestro di cani maltrattati aModena. L'operazione è stata con-dotta dalla Polizia municipale di Mo-dena e del Distretto ceramico e coor-dinata dalla Procura di Modena.

NATALEAl via il Mercatino

Con il mercatino natalizio "Luci nelverde", che si svolge domani dalle 9alle 14 nella piazzetta del centrocommerciale Torrenova, partono leiniziative natalizie della Circoscrizio-ne 2. Il mercatino tornerà anche sa-bato 8 dicembre.

ModenaXI

VENERDÌ2 DICEMBRE

2011

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

MODENA - Carlino 2-12-2011

••17VENERDÌ 2 DICEMBRE 2011

BASSA

«Secchia, ora anche il sindacosi è accorto del pericolo piene»Cavezzo, la protesta del Mab dopo il volantino firmato da Draghetti

— CAVEZZO —NESSUNA tutela del territorio eadesso la palla passa ai cittadini incaso di piena del Secchia. Secon-do il Mab (Movimento autonomodi base), dopo il volantino firma-to dal sindaco Stefano Draghettinel quale si spiega cosa devono fa-re i cittadini in caso di pre allar-me piena, rischio, quest’ultimo,non trascurabile «visto che l’Aipo(Agenzia interregionale del Po)— spiega il sindaco — non prov-vede alla bonifica degli argini delfiume», numerosi cittadini si sa-rebbero sentiti presi in giro.«In tanti — sottolinea il dottorEugenio Celestino, responsabileMab dell’Emilia Romagna — han-no chiamato il nostro numero,sempre molto attivo, lamentandoche durante incontri pubblici delpassato il primo cittadino non ave-va mostrato interesse alcuno perle obiezioni sollevate in merito al-

la scarsa manutenzione degli argi-ni e quindi al pericolo piena».Al presente, invece, il sindacoDraghetti è tra i dieci sindacidell’Asta del Secchia a lanciare ac-cuse all’Aipo per la scarsa bonifi-ca degli argini, ma il Mab chiede

azioni più decise. «Chiediamonon solo a Draghetti, ma a tutti isindaci del comprensorio — di-chiara Celestino — di denunciareil caso alla Procura, unendosi ainumerosi cittadini, e di fare pres-sione sulla Regione affinchè sia di-sposta l’eliminazione dal perime-tro di contribuenza dei Consorzi

di Bonifica e di Aipo, e che la deci-sione di effettuare lavori di manu-tenzione possa spettare al singolocomune».Ai cittadini, invece, il Mab chiededi provvedere a presentare i ricor-si alle commissioni tributarie perquando riguarda i pagamenti rela-tivi al miglioramento fondiario.

Alle associazioni di categoria,Coldiretti, Cia, Copagri,Confagricoltura, il Mab chiede di«cominciare a fare gli interessi deisoci che rappresentano, anzichèsgomitare nel voler partecipare aiconsigli di amministrazione deivari Consorzi di bonifica». Da me-si, i cittadini lamentano l’abban-dono in cui versano canali, torren-ti e fossi che dovrebbero essere ge-stiti dai Consorzi di Bonifica edall’Aipo, considerati i contributiversati.Nelle ultime settimane è in corsouna petizione, tra i Comuni diCarpi e della Bassa, con la quale ifirmatari chiedono ai Comuni digestire direttamente i lavori dimanutenzione e tutela del suolo ealla giunta regionale di conferireai singoli comuni la gestione diret-ta, come già accade per altre cittàdel comprensorio regionale, tracui Modena.

v.bru.

AGLI alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di Bastiglia èstato servito nei giorni scorsi il ‘Piatto della Legalità’. Era stato preparatoesclusivamente con prodotti provenienti dalle terre gestite da LiberaTerra ‘associazioni, nomi e numeri contro le mafie’.

BASTIGLIA IL ‘PIATTODELLALEGALITÀ’ SERVITOAGLIALUNNI

INTERVENTI«Servono azioni decise,la Regione consentadi ‘saltare’ Aipo e consorzi»

— SOLIERA —UN ALTRO intervento contro illavorono nero in collaborazionetra la polizia municipaledell’Unione delle Terre d’Arginee i carabinieri. Questa volta il bli-tz è avvenuto ad opera degli agen-ti di Soliera e dei militari della lo-cale stazione dell’Arma, coadiuva-ti questi ultimi dal nucleodell’Ispettorato del Lavoro deicolleghi di Modena.

NEL giro di pochi giorni sono sta-te controllate abitazioni private elaboratori dove — stando ad ac-certamenti fatti in precedenza —si riteneva che fossero presenti ex-tracomunitari irregolari e anchefenomeni di lavoro nero. Nel miri-no dei blitz Soliera centro, ma an-che le frazioni di Limidi e Sozzi-galli.

SONO state identificate comples-sivamente trentuno persone, tut-te risultate avere un regolare per-messo di soggiorno. In uno deidue laboratori controllati, gestitientrambi da imprenditori cinesi,l’attività si svolgeva completa-mente ‘in nero’. Per questo motti-vo ammonteranno a quasi 20.000euro le sanzioni a carico dei titola-ri, che dovranno subire inoltre ov-

viamente la chiusura dell’attività.Le indagini però non si fermanodopo l’interventgo, specialmentesugli aspetti di edilizia dei labora-tori. Per questo motivo è stato atti-vato l’ufficio Edilizia del Comu-ne. Saranno inoltre verificate an-che le denunce di ospitalità che iproprietari degli alloggi devonocomunicare — come prevede lalegge — alle forze dell’ordine.

s.s.

RISCHI Una piena del Secchia

— BOMPORTO —«PIÙ manutenzione eadeguamento delle casse diespansione». Per l’assessoreprovinciale all’Ambiente,Stefano Vaccari, lasicurezza, in caso di piena diSecchia e Panaro, parte dalì. «Per il Panaro — dice —i lavori di Aipo delle nuoveparatoie per regolare i flussidi piena sono stati affidati,ma è un interventocomplesso e ci vorrà tempo.L’intervento sul Panaro èstato sollecitato da tempo,insieme a lavori che Aipodeve realizzare al più presto.Alcuni interventi sono statirealizzati con i fondi dellaProtezione civile regionale,ma è indispensabile rendereancora più efficiente la cassadi espansione del Panaro eadeguarla sul Secchia».

BOMPORTOPanaro, Vaccarifa il punto«Nuove paratoiema servonoaltri adeguamenti»

SOLIERA BLITZ DI POLIZIA MUNICIPALE E CARABINIERI IN UN LABORATORIO CINESE

Operai tutti in nero, chiusa ditta

— SAN FELICE —DUE ASSESSORI in meno per risparmiare. Ilbilancio 2012 del Comune di San Felice ‘taglia’anche i politici. «Riduciamo i costi della politica,seppure non vi siano privilegi di alcun tipo», diceil sindaco Alberto Silvestri. Da gennaio, si passe-rà così da 7 a 5 assessori. «Un grazie — dice il sin-daco — alle forze politiche, come l’Idv, che so-stengono la nostra lista civica. Un grazie agli as-sessori, ormai ex, Matteo Casari e Alessandro For-

tini, che rimarranno consiglieri con delega».Quest’anno, il Comune ha realizzato cinque im-pianti fotovoltaici che consentiranno un’entratadi circa 500 mila euro. In due anni ha ridotto lespese comunali di quasi 600mila euro. «Quest’an-no — spiega il sindaco — non tagliaremo i servizie non aumentaremo le tariffe. Crescerà l’addizio-nale Irpef, esentando i redditi fino a 10.000 euro einserendo un’aliquota che va da 0,55 per i redditipiù bassi fino allo 0,8 per quelli più alti».

San Felice, taglio di 2 assessori per risparmiare

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MODENA - Gazzetta 2-12-2011 MODENA - Gazzetta 2-12-2011

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PIACENZA - Cronaca 2-12-2011

Unitre/L’EVENTO AL VERDI Castello, il commosso omaggio a Anna Ferreri«Una donna speciale, maestra di stile e di vita»

CASTELSANGIOVANNI - L’Unitre di Castel-sangiovanni ha rivolto un commosso omaggio adAnna Ferreri, scomparsa poetessa e figura politica(cronistoria dei suoi impegni pubblici su Cronacadel 25 novembre). Il Teatro Verdi era esaurito. Leluci e i fiori sul palco, gli strumenti musicali bendisposti, il grande stendardo Unitre sullo sfondocreavano l’atmosfera del significativo evento: unrecital con presentazione dell’ultima raccolta delleliriche di Anna.

La presidente di Unitre, Mariuccia Dallagiovan-na, ha tracciato dell’amica (fondatrice insieme alei del sodalizio) un ritratto così aderente che lacommozione ha dilagato. «Anna è stata una donnaspeciale, una figura dalla compostezza austera, daltratto raffinato, di un’eleganza innata, da tutti con-siderata maestra di stile e di vita: misurata, equili-brata, di una saggezza profonda, che nel contattoumano si scioglieva in una dolcezza mite, in uneloquio rassicurante. Ha affrontato anche la suamalattia, lunga e terribile, nella dignità della riser-

vatezza e nella generosità dell’amore con cui hacercato, fino alla fine, di evitare, in coloro cheamava, la sofferenza del distacco».

La professoressa ha quindi illustrato alcuniaspetti della poesia della Ferreri, «autrice raffina-tissima, pensosa, tenera, delicata, autentica, chenei suoi versi lascia affiorare la sua anima sensibi-le, i suoi percorsi interiori, raccontati con lievità epudore». Presentando l’opera, “Altrove”, raccoltarealizzata dal marito Ottavio Sabia e contenentegli ultimi componimenti di Anna, quelli scritti nel2010 e negli ultimissimi giorni all’ospedale di Pa-via, la presidente di Unitre ha detto che «in essitroviamo l’Anna di sempre, quella che, pur nellaconsapevolezza lucida delle paure, mantiene intat-to il suo amore per la vita, si abbandona ancoraai sogni, vive la speranza, l’emozione che la proiet-ta in certezze senza tempo; sa vivere il dolore conmitezza di sentimenti, con misura e moderazione».

E ancora la professoressa Dallagiovanna, che hacurato la prefazione della raccolta, ha aggiunto:

«La poesia di Anna coinvolge emotivamente il let-tore con la voce del cuore e lo cattura con l’ecodelle parole, con la loro forza allusiva. Anna, anchein queste liriche, fa un uso accorto e curato dellaparola, sempre fortemente evocativa».

La seconda parte del pomeriggio è stata altret-tanto coinvolgente per la bravura degli interpreti.La lettura di alcuni componimenti di Anna, affida-ta alla voce giovane e fresca di Barbara Guglielma-na e a quella profonda e incisiva di Paolo Sorice,l’esecuzione di musiche, magistralmente scelte edeseguite dai Musici del Cilento, hanno emozionatogli amici e i tanti estimatori di Anna, i numerosicastellani (e non) che hanno reso omaggio alla lo-ro concittadina, che si è spesa per la collettività co-me insegnante elementare, con il suo impegno nelcampo politico, sociale e culturale.

Un grazie sentito la presidente ha rivolto allaFondazione di Piacenza e Vigevano e al suo presi-dente che hanno sponsorizzato l’evento.

(az)

Sono stati stanziati a Castelsan-giovanni oltre 54mila euro perla videosorveglianza. Da diversi

anni l’Amministrazione comunalevoleva dotare i punti sensibili dellacittadina di un controllo, soprattuttoper prevenire i vandalismi o indivi-duarne gli autori. Fra i casi più ecla-tanti del passato: piazza Casaroli (trala chiesa Maggiore e il teatro Verdi)appena rifatta e imbrattata d’olio in-delebile. Tuttavia, nella scala dellepriorità, fra sociale o opere pubbli-che, le telecamere erano sempre sta-te rinviate.

E’ dei giorni scorsi l’accantona-mento materiale della somma neces-saria. Oltretutto, aveva detto il sinda-co Carlo Capelli, un sistema di sor-veglianza era già partito dalla chiesaverso il “salotto” più maltrattato. Ol-tre alla deprecabile azione già citata,infatti, la piazza è spesso oggetto dipiccoli vandalismi (mesi fa era statosporcato il muro del teatro appenadipinto e le fioriere spesso vengonotrovate divelte) e di parcheggio sel-vaggio. Il sistema servirebbe anchenei casi investigativi e negli incidentiautomobilistici seguiti dalle forzedell’ordine.

L’operazione complessiva, dopo ipreventivi per diversi tipi di attrezza-tura richiesti negli anni scorsi, eraentrata nel vivo quest’estate con larichiesta di 5 nuovi preventivi, sem-pre riferiti a tecnologie differenti. Isiti scelti, sentita la Polizia municipa-le, sono: piazza Casaroli antistante la

Videosorveglianza contro i vandaliCastelsangiovanni più sicuraTelecamere in arrivo nelle rotatorie cittadine e in piazza Casaroli e XX Settembre

chiesa, rotatoria corso Matteotti/viaEmilia piacentina/via Fratelli Ban-diera, rotatoria innesto strada 412della Valtidone, rotatoria via FratelliBandiera e piazza XX Settembre.

L’Amministrazione ha scelto la so-luzione della “Bt Enia telecomunica-zioni” che al prezzo di 45mila eurofornisce e posa 5 telecamere moto-

rizzate collegate ad un dispositivo di-gitale (Dvr) con capacità di archivia-zione con Hd dedicati e soluzione inmirroring per la registrazione e con-servazione delle immagini presso ilcentro di raccolta del comando diPolizia municipale, individuato comepolo di riferimento per tutto il siste-ma. Sono altresì previste l’esecuzio-

ne di opere civili, elettriche e tecno-logiche per la realizzazione dell’in-frastruttura, ponti Wireless e l’instal-lazione di pali (ove necessario), deisupporti, dei quadri di contenimen-to, apparati e dei cablaggi. Con que-ste spese (compresi contatori Enel) el’Iva si arriva alla somma di 54500euro.

Anche la parrocchia collabora: èstato infatti chiesto il permesso di in-stallare un’antenna per il ponte radiosul campanile della Collegiata. Es-sendo un monumento tutelato, è sta-to necessario pure ottenere il pareredella Soprintendenza per i beni ar-chitettonici e per il paesaggio.

Angela Zeppi

Sarmato, in Consiglio comunale scoppia il caso PscLa minoranza: «Criteri sbagliati nella scelta dello staff»

SARMATO - Bufera sul Piano strutturale comunale di Sarmato. «Unodei tecnici responsabili ed estensore del Piano Strutturale Comunale - co-me è stato riportato in Consiglio - è infatti finito in manette per una storiadi tangenti a Parma».

Il caso è stato sollevato in consiglio dalla capogruppo di minoranza Sa-brina Gallinari, che è intervenuta ricordando come da gennaio 2011 in poila minoranza, in modo reiterato, avesse chiesto all’Amministrazione i crite-ri di scelta del nuovo staff di tecnici, non avendo questi mai collaboratocon il Comune di Sarmato né coi comuni limitrofi e non conoscendo già ilterritorio. Le risposte sono arrivate ma «dopo tutte le reticenze, le omissio-ni e le inconcludenze, risultava quindi chiaro come gli incaricati del Pscfossero professionisti di fiducia della Giunta, che l’unico criterio seguitofosse la fiducia riposta in quelle persone». Anche il sindaco Anna Tanzi èintervenuto rigettando con vigore tutte le accuse.

Il sindaco Tanzi dopo l’intervento di Sabrina Gallinari ha voluto ribadirecome il Comune abbia avuto la prima informazione dell’arresto del tecni-co estensore del Psc dai media e dalla stampa e, ribadendo che «in ogniprocesso l’imputato è da considerarsi innocente fino a sentenza avvenuta»,ha affermato di essere «completamente all’oscuro di indagini nei confronti

di quella persona», mentre invece - secondo il sindaco- «la consigliera Gal-linari era a conoscenza già nel mese di maggio di tali indagini ma non hafatto mai menzione né in giunta né al Comune».

Al proprio insediamento l’amministrazione, dopo aver trovato una lette-ra dell’allora sindaco Gallinari in cui esprimeva un giudizio negativo sul-l’operato del gruppo di lavoro del Psc a cui aveva dato l’incarico, decise dicambiare tecnici e sceglierli in base alla competenza. Sono poi state esple-tate tutte le pratiche necessarie ed il nuovo gruppo di lavoro ha procedutoin modo spedito a consegnare il lavoro e a partecipare alle conferenze diservizio (l’ultima presenza dell’architetto in questione risale alla fine di ot-tobre).

Il sindaco Tanzi nel suo intervento ha puntato il dito sul fatto che la Gal-linari era a conoscenza delle indagini, ma non ha mai fatto parola in nes-suna sede. «Vorrei chiarire - ha detto la Gallinari - che l’attuale sindacoconsidera la minoranza, già da tempo, responsabile di ogni possibile edimmaginabile problema. Avrebbe dovuto essere il tecnico stesso, per cor-rettezza, ad informare della sua destituzione l’Amministrazione. Come lanotizia era arrivata a me avrebbe potuto arrivare anche a loro».

Camilla Rossi

Mariuccia Dallagiovanna, che ha curatola prefazione della raccolta di poesie diAnna Ferreri

(suzza) La maglia nera va a Luigi Francesconi (Udc, ex Pdl),mentre i primi della classe sono Roberto Pasquali (primato do-vuto essendo presidente del Consiglio), Marco Bergonzi (Pd),Giovanni Cattanei (Pdl), Bruno Ferrari (Udc), Gianpaolo Ma-loberti (Lega), Thomas Pagani (Lega), Samuele Raggi (Idv) eGiampaolo Speroni (gruppo misto ex Io scelgo Boiardi).E’ il quadro che emerge dal computo delle presenze in Consiglioprovinciale nel 2010. Un quadro che, come detto, mette un fioreall’occhiello a otto consiglieri, ma non boccia nessuno perchéanche la “pecora nera” Francesconi ha fatto registrare la sua

presenza a più della metà delle sedute consiliari con una percen-tuale di 52 per cento di partecipazione. Su 23 sedute (solo nel2010, mentre i dati relativi a quest’anno sono ancora in fase dielaborazione) la partecipazione complessiva dei consiglieri è sta-ta dell’89 per cento. Diligenti e quasi sempre presenti Pier LuigiCaminati (Pd), Antonino Coppolino (Pdl), Giulio Maserati(gruppo misto ex Pd), Simone Mazza (Pdl) e Danila Pedretti(Lega) con il 96 per cento di presenze. Ha registrato il 91 percento di presenze Tommaso Foti (Pdl oggi sostituito da MicheleMagnaschi) seguito da Filippo Bertolini (Pdl), Gianluigi Boiardi

(Insieme per un nuovo Ulivo), Francesco Marcotti (Pdl) e Mau-rizio Villa (Pd). Enzo Varani (Lega) è stato presente all’83 percento delle sedute, mentre Gianpaolo Fornasari ha partecipatoal 78 per cento, Giovanni Quaratino (Insieme per un nuovo Uli-vo ex Io scelgo Boiardi) al 65 per cento e Giuseppe Brusamonti(Pd) al 56 per cento. Bravissimi anche ex consiglieri ProvincialiStefano Cavalli (Lega, oggi consigliere regionale) e Massimilia-no Dosi (oggi assessore provinciale) che non hanno fatto maimancare la loro presenza in Consiglio.

Ferrari, Bergonzi e Pagani tra i più “diligenti”Nel 2010 le sedute di Consiglio sono state 23.Sempre presenti anche Cattanei,Maloberti,Raggi e Speroni

la provinciaLa Cronacadi [email protected]

MERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE 2011

15

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

PIACENZA - Cronaca 2-12-2011 PIACENZA - Libertà 2-12-2011

Il dibattito

Il mobbing nasce dall’eclisse diconcetti come il bene comunedi DIMITRI DOSI

orrei tentare di dare unarisposta, seppur parzia-le, a quelle lavoratrici e a

quei lavoratori che hanno la-mentato comportamenti per-secutori da parte dei loro da-tori di lavoro.Innanzitutto, ad ogni vittimadi tali vessazioni va la miacompleta solidarietà: si trattadi fenomeni più diffusi diquanto si pensi, che rimango-no spesso coperti da un conod’ombra perchè vengono vis-suti come fatti individuali cheminano l’autostima e di cui cisi vergogna. Le ovvie paure disubire ulte-riori ritorsio-ni fino al li-cenziamento,i rapporti la-vorativi tracolleghi im-prontati allacompetitivitàe alla diffidenza reciproca, lasfiducia nel sindacato e nellesue capacità di dare delle ri-sposte nonchè la non cono-scenza degli strumenti legi-slativi che pure comincianoad esserci, spiegano come ilproblema del mobbing (per-chè di questo si tratta) siaconsiderato non affrontabile.Non voglio dare consigli sem-plicistici perchè andrebberoconosciute esattamente lesingole situazioni concrete,per cui mi limito a considera-re un ventaglio di possibiliapprocci, scusandomi per laloro genericità. In ogni casol’invito è quello di conservareinalterata la propria autosti-ma, di considerare il proble-ma come collettivo e non co-me individuale e di appog-giarsi a sicurezze familiari/af-fettive o comunque a interes-si extralavorativi.

* * *In primo luogo si potrebbevalutare la possibilità di unospostamento di mansione odi reparto se le dimensioni el’organizzazione dell’aziendalo permettono. In secondoluogo occorrerebbe affronta-re l’argomento, inizialmentein maniera costruttiva, con ilresponsabile di tali atteggia-menti e/o con il suo superio-re. Per maniera costruttiva,intendo far presente che lapossibilità di fare errori in untale clima aumenta, che laprecisione e l’affidabilità dellavoro svolto calano, che lamotivazione e il tempo perl’aggiornamento diminuisco-no. Sarebbe bello affrontarel’argomento in gruppo, ma soper esperienza che in genereè il singolo lavoratore che sene fa carico. In terzo luogo sipotrebbe far presente l’insor-genza di disturbi come l’in-sonnia, l’ipertensione, l’an-sia, ecc. per far riflettere ilpersecutore sulle sue respon-sabilità, in quanto l’azienda ètenuta a garantire la salute ela sicurezza di tutti i lavorato-ri.Il successivo scenario preve-derebbe l’apertura ufficiale diuna causa per mobbing. Te-niamo presente che la pallapasserebbe alla Magistraturae, in tal caso, non sarei così si-curo della tranquillità e del-l’indifferenza del datore di la-voro. L’argomento meritereb-be un certo approfondimentoperchè sul tema la giurispru-denza ha prodotto numerosesentenze; mi limito a far pre-sente che il codice civile al-l’art. 2087 sostiene che ‘l’im-prenditore è tenuto ad adot-tare nell’esercizio dell’impre-sa le misure che sono neces-sarie a tutelare l’integrità fisi-ca e la personalità morale deiprestatori di lavoro’. Inoltre, ildecreto legislativo 626/1994in materia di salute e sicurez-za sui luoghi di lavoro, diceche ‘il datore di lavoro adottale misure necessarie per la si-

Vcurezza e la salute dei lavora-tori; il medico competentecollabora all’attuazione dellemisure per la tutela della sa-lute e dell’integrità psicofisicadei lavoratori’. E’ chiaro quin-di che il lavoratore deve esse-re visto anche come portato-re di una personalità moraleche l’imprenditore è tenuto atutelare. Alcune cause permobbing sono state vinte, al-tre no. Certamente scontiamouna generale eclisse di con-cetti come il bene comune, ilrispetto degli altri e la so-brietà nei comportamenti;quindi la collaborazione è so-stituita dalla competizione e-

sasperata, il la-voro di squa-dra divental’annienta-mento del pos-sibile concor-rente (vieneproprio usatoun lessico mili-

tare), gli obiettivi diventanostrettamente individuali e ilruolo del ‘capo’ viene inter-pretato in maniera aggressi-va, puntando sulla paura enon sulla condivisione. E’questo miscuglio di false con-cezioni dei modi per ottenererisultati che produce il mob-bing ed è contro questa sortadi ‘ideologia dell’egoismo’che occorre prendere co-scienza collettiva.

* * *Un ulteriore strumento legi-slativo recentissimo e ancorapoco conosciuto, è il decreto81/2008 in merito alla misu-razione dello stress lavoro-correlato. Deriva da un accor-do europeo del 2004 ed è sta-to definitivamente introdottonella nostra legislazione dal1.1.2011 dopo vari rinvii. Lostress lavorativo non è più unaspetto connaturato al lavoroin genere, non quantificabileed ineliminabile, data la suacaratteristica soggettiva. Alcontrario, lo stress viene defi-nito come ‘condizione psico-logica o sociale, conseguenzadel fatto che taluni individuinon si sentono in grado dicorrispondere alle richieste oalle aspettative riposte in lo-ro; può essere causato da fat-tori come il contenuto del la-voro, la sua organizzazione,l’ambiente, la scarsa comuni-cazione’. Il datore di lavoro èobbligato a introdurre il con-cetto di stress nel Documen-to di Valutazione dei Rischi edeve porre in essere misureefficaci per ridurlo.Sul giornale è stata sollevatala domanda sul ruolo dei sin-dacati in questo contesto. Se-condo me devono certamen-te aumentare la loro sensibi-lità e la loro conoscenza dellesituazioni concrete di lavoro.Devono anche fornire rispo-ste e proporre soluzioni nongeneriche ma adatte alla si-tuazione in cui si verifica l’a-buso e stare vicino alla vitti-ma, comprendendo le sue in-certezze. Però anche noi lavo-ratori dobbiamo avvicinarcidi più ai sindacalisti, nonconsiderandoli degli imbo-scati e non lasciandoci anda-re alla rassegnazione. Esisto-no tante persone motivate inciascuna organizzazione sin-dacale che impiegano il lorotempo libero a informarsi,studiare, scrivere, incontrarei lavoratori. Il sindacalistaspesso fa un lavoro oscuro ein solitudine perchè i risulta-ti positivi possono arrivaresolo se si è ben preparato e sesa maneggiare con compe-tenza gli strumenti a disposi-zione. Concludo scusandomise ho scritto banalità non ingrado di cambiare le situazio-ni, ma mi sento di consigliarein ogni caso un contatto conun sindacato. Auguro in anti-cipo a tutti coloro che vivonoesperienze del genere un Na-tale di speranza.

di SAMIR FORNARI*

embra ieri quando ilCoordinamento dei Co-mitati spontanei e delle

Libere Associazioni si è trova-to nella sede della Circoscri-zione n. 2 del Comune di Pia-cenza per presentare quell’i-stanza di interruzione dell’i-ter procedurale per l’adozio-ne del Psc, che, nei giorni im-mediatamente successivi,sarebbe stato presentato alleautorità competenti.

Sembra ieri, ma era invecegiovedì 10 novembre. Alcuniamici, già da giorni, metteva-no a disposizione le loro caseed il loro tempo per redigerequel documento e dargliquella forma che ben si confàalle istanze, che si ha l’ ambi-zione vengano prese in con-siderazione dai destinatari:volevamo fare le cose per be-ne.

Tra di noi non mancavanotecnici e giuristi e ad ognibuon conto non mancavano ivolenterosi. Un gruppo ne-cessariamente ristretto, per-ché eravamo in troppi per po-terci trovare assiduamente elavorare celermente tuttiquanti insieme, oltretutto a-vendo poco tempo a disposi-

Szione.

Così, prima e dopo la con-ferenza-stampa, raccogliem-mo adesioni e sottoscrizionidi molti fra associazioni, co-mitati e privati cittadini, an-cor oggi molti ci contattanoper aderire incoraggiandociad andare avanti e dandocinuova forza.

Il desiderio di pronunciareparole forti e decise ed essereascoltati era tale che martedì29 novembre alcune associa-zioni, che già avevano aderitoal quel documento, hanno in-teso rinnovare quei concetti,ribadendo la condivisione diquei principi di democraziache vedono nella partecipa-zione il metodo principe cheogni sana amministrazionedovrebbe adottare ogni qual-volta si trovi ad affrontare te-mi di tale complessità e di ta-le rilevanza per la comunitàcittadina.

Non possiamo che ringra-ziare calorosamente le asso-

ciazioni, che hanno voluto e-sprimere nuovamente il lorosostegno a quella corale ini-ziativa, a quelle persone chehanno voluto ridarle smaltocon la nuova conferenzastampa, confermando così laloro partecipazione e il loroimpegno.

Oggi però è tempo di cam-biamenti, anche per quantoconcerne il Coordinamento:questo “supercomitato”, co-me la stampa ha voluto bene-volmente definirlo, ha esple-tato le sue funzioni, ha rac-colto, ha seminato, ha provo-cato il dibattito.

Oggi però si manifestanonuove esigenze e ci rendiamoconto che non sarà più suffi-ciente formare gruppi ristret-ti di lavoro: oggi serve unnuovo punto d’ incontro, ser-ve uno strumento che sia ingrado di accogliere tuttiquanti abbiano, anche perdifferenti ragioni, il desideriolegittimo di vedere interrotto

l’attuale percorso burocrati-co di adozione del PSC.

Non solamente ambienta-listi, pendolari, comitati vari;non solamente associazionifilantropiche o culturali, maanche tutti i singoli cittadiniche lo desiderino, sappianoche nei prossimi giorni na-scerà sotto una nuova forma,una forma più partecipativapiù coesa e trasversale percultura sociale e politica:qualche cosa che li accoglieràtutti per formare quella A-gorà, di cui la nostra Polis ne-cessita per poter interloquirenel metodo e nel merito delPSC e per porre durevoli basidi dialogo con una ammini-strazione locale, che oggi ap-pare costituita da un ceto po-liticante sordo ed arrogante,che guarda solo agli interessielettorali e non a quelli deglielettori.

*Per il Coordinamento Provvisoriodei Comitati spontanei

e delle Libere Associazioni

Verso le amministrative a Piacenza

Le dieci domandele faccio ai futuricandidati-sindacodi EZIO TRASCIATTI

ormai aperta la campa-gna elettorale per leprossime amministrati-

ve. Così, mutuando le famigera-te dieci domande poste da ‘’Re-pubblica’’ all’allora premier Sil-vio Berlusconi, vorrei approfit-tare del suo spazio per poterporgere ai futuri candidati a sin-daco di Piacenza, altrettantiquesiti. Infatti, in qualità di pros-simo elettore, mi piacerebbeconoscere un loro sincero pare-re a riguardo.

1) Lungo Po cittadino, turi-smo fluviale e navigabilità so-stenibile, recupero delle emer-genze culturali, artistiche e am-bientali dei territori rivieraschi.Piacenza deve ritrovare le pro-rie peculiarità e ritornare ad es-sere una città fluviale.

2) Nuovo ‘’Palazzo Uffici’’: maè proprio necessario?

3) Centro storico,valorizzazio-ne delle sue emergenze artisti-che-architettoniche e sua rivita-lizzazione. Nuove idee.

4) Che fare del ‘’Torrione diPorta Borghetto’’?

5) Valorizzazione del patrimo-nio storico, culturale e artisticoanche come risorsa di crescitaeconomica. E’ dimostrato, infat-ti, che con la cultura si può

’E‘’mangiare’’, anzi si deve. Nuoveidee.

6) Più cultura della manuten-zione dell’esistente come prati-ca costante e meno tagli di na-stri per nuove inaugurazioni.

7) Integrazione per facilitarel’incontro tra culture diverse, va-lorizzando luoghi e senso d’ap-partenenza. Pertanto, meno ‘’A-genzie’’ che da tre anni hannogià bruciato numerose risorseeconomiche pubbliche per o-perazioni di mera immagine econ risultati irrisori sulla realeintegrazione.

8) Aree militari e demaniali.Che fare della Pertite?

9) Zero volume edificatorioalmeno per i prossimi cinqueanni e recupero del solo patri-monio edilizio esistente siapubblico che privato.Basta con-sumo del territorio! Inoltre, nonsarebbe meglio rinviare l’appro-vazione del Psc di alcuni mesiper rifletterci ancora un po’?

10) Piacenza come città ri-spettosa dei beni comuni e as-soggettamento alle regole deicomuni virtuosi: acqua, territo-rio e aria. Incenerimento comeunica strada per i rifiuti? Termo-valorizzatore? Importiamo rifiu-ti da altre province per farlofunzionare! E le polveri sottili?

Attendo risposte.

Il giornale delle opinioni

L’A

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Cambiare il Psc anchecon i singoli cittadini

Circa 270 milioni di sommerso all’anno

L’evasione fiscale è un veroe proprio cancro per il Paese

evasione fiscale è unvero e proprio cancroper il Paese. La stima

del Ministero dell’Economiasulla media annua del som-merso è pari a circa 270 mi-liardi di euro.Cifra enorme (pari a diversemanovre finanziarie) nono-stante l’impegno della Guar-dia di Finanza e dei nuclei in-vestigativi rivolto alla cacciaagli evasori, in particolare aquelli totali. Recentementesono stati scoperti nuovi casisconcertantiriguardantiquesti fanta-smi del fisco:un imprendi-tore dellaprovincia diComo che davent’anninon pagava le tasse, giravaperò in Porsche Cayenne eprelevava dagli sportelli po-stali fino a 25 mila euro incontanti per volta. La sua im-presa era intestata ad un mi-lanese residente in Kenya el’importo di tasse non pagateè stato valutato in 8 milioni dieuro.O ancora quello dei coniugiveneziani con reddito rispet-tivamente di 6 (sei) euro indue, finiti nel mirino della Fi-nanza per la vendita di un ter-reno del valore di 65 milionidi euro. I due, grazie ad unmeccanismo di società fitti-zie, hanno occultato negli an-ni la bella somma di 200 mi-lioni di euro.Sono due casi limite, ma utilia comprendere come l’indi-gnazione degli italiani che pa-gano le tasse possa essere sa-lita, in questi tempi di fortecrisi, a livelli esponenziali.Perché se è vero, come è vero,che esiste chi non paga, alcontempo esisterà chi salda ilconto per l’evasore. Se non sicontrasta questo sistemasquilibrato dove può farlafranca chi evade, è quindi ine-vitabile che ogni aumentodella pressione fiscale (nel2012, secondo Bankitalia, po-trebbe arrivare al 44% circadel PIL) verrà addebitato sulgroppone degli onesti. L’ulti-

’L mo governo Berlusconi hascientificamente evitato di a-dottare idonee misure di con-trasto all’evasione fiscale (im-popolari fra il loro elettorato)ed ha pure permesso a coloroche avevano portato capitaliall’estero illegalmente di farliritornare (ripuliti e scudati) inItalia pagando un obolo del5% sul capitale.Il nuovo presidente del Consi-glio Monti, appena insediato-si, ha inserito fra le prioritàdel suo governo la lotta all’e-

vasione. Unimpegno dibuon senso. E’infatti innega-bile che unaseria azione dicontrasto all’e-vasione fiscaleserva a rendere

meno inique le manovre fi-nanziarie. In questo senso èapprezzabile che il Comunedi Piacenza abbia recente-mente istituito il ConsiglioTributario, uno strumentotecnico in grado di promuo-vere lo scambio di dati einformazioni tra il Comune egli altri enti o agenzie dell’am-ministrazione finanziaria perorganizzare una più efficaceazione di contrasto all’evasio-ne fiscale e contributiva. Ilmaggiore gettito ottenuto dalComune per il recupero del-l’evasione sarà quindi utile,magari, per garantire la so-pravvivenza dei servizi allacittadinanza che i continui ta-gli ai trasferimenti statali han-no messo in serio pericolo.

Segreteria Italia dei ValoriPiacenza

Le analisiLibertà di pensiero

La collaborazione èsostituita dalla

competizione esasperata,dall’annientamento

Il nuovo presidente delConsiglio Monti ha inserito

fra le priorità del suogoverno la lotta all’evasione

n tale ha rubato scarpe edè stato "tradito" dal nu-mero di targa dell’auto.La

notizia su “Libertà”è poco interes-sante: saremo più soddisfatti dellivello investigativo quando unladro d’auto o di biciclette sarà“tradito” dal numero di scarpa.

Essedi

U

PUNTURA DI SPILLO

Ladro di scarpe

LIBERTÀVenerdì 2 dicembre 2011 53

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28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

AGENZIE AGENZIE

(ER) MANODORI. IDV CONTRO RICAPITALIZZAZIONE UNICREDIT FONDAZIONEBACCARANI AI VERTICI: STRATEGIA DA GIOCATORI DI CASINO’

(DIRE) Reggio Emilia, 1 dic. - No alla ricapitalizzazione diUnicredit da parte della Fondazione Manodori di Reggio Emilia. E’la posizione del consigliere provinciale dell’Idv Rudy Baccaraniche, insieme a Umberto Beltrami del Pd, e’ intenzionato a portareil tema della fondazione all’attenzione del Consiglio di PalazzoAllende. E’ un durissimo j’accuse, infatti, quello che parte dalconsigliere dipietrista dopo che la Manodori ha ridotto perquest’anno di 2 milioni le erogazioni sul territorio, a causa delmancato dividendo delle azioni Unicredit in cui e’ investita lamaggior parte del capitale di piazza del Monte. Inoltre la banca ha proposto ai soci una maxiricapitalizzazione di fronte a cui la Manodori ha tre opzioni:sottoscrivere interamente la propria quota di ricapitalizzazionein Unicredit, che costerebbe l’insostenibile cifra di 52 milionidi euro, ricapitalizzare solo una parte, finanziandone l’acquistocon la vendita delle opzioni sulle azioni restanti, o nonpartecipare affatto, lasciando diluire il proprio pacchettoazionario di piu’ della meta’, dall’attuale 0,8 per cento a uno0,3 per cento. Secondo Baccarani “pare che i consulentiincaricati hanno indicato come sia possibile perseguire la primaopzione, ovvero ricapitalizzare per intero i 52 milioni conl’aiuto di alcune banche, che chiederanno a garanzia con tuttaprobabilita’ un pegno sulle stesse azioni, come su altre azioniin mano della Fondazione Manodori. Sarebbe una situazioneinedita, un atto mai avvenuto nella storia della Fondazione”.

(ER) MANODORI. IDV CONTRO RICAPITALIZZAZIONE UNICREDIT FONDAZIONE -2-

(DIRE) Reggio Emilia, 1 dic. - Quello della mancatadiversificazione degli investimenti, e’ un tema di polemica cheviene da lontano per la Manodori, ma che Baccarani non manca dirimarcare. “Ad oggi- dice il consigliere- degli originali scopimutualistici rimane poco, la fondazione e’ diventata invece unformidabile centro di potere e di potenziali clientele. Gestisceun patrimonio della collettivita’ con criteri largamentediscrezionali. Denaro investito per lo piu’ in azioni di un unicotitolo bancario: Unicredit”. E ancora, “piu’ che avveduti amministratori di un benepubblico, questi signori finora hanno adottato una strategia

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29Rassegna Stampa Emilia Romagna del 2 - 12 - 2011

AGENZIE AGENZIE

chiara: sono anni che partecipano agli aumenti di capitale mentreil valore del titolo non smette di calare. Raddoppiano le puntatesullo stesso titolo bancario, sperando di rifarsi delle perdite,aumentano il numero di azioni e cala il valore reale delpatrimonio. Strategie da speculatori di borsa o da frequentatoridi casino’”.