RASSEGNA COMUNE BOLOGNA NORMATIVE PER GLI ENTI...

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA 1 NORMATIVE PER GLI ENTI LOCALI LA REPUBBLICA BOLOGNA 25/11/11 DIRIGENTI ANNUNCIATI UNA ANTICA PRASSI E NON UNA COINCIDENZA 3 CRONACA CORRIERE DI BOLOGNA 25/11/11 Fondazione Cineteca sgambetto Pd a Ronchi 4 CULTURA, SPETTACOLI E TURISMO UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 25/11/11 Il caso Cineteca, scintille tra Ronchi e Pd sulla futura Fondazione 5 IL RESTO DEL CARLINO BOLOGNA 25/11/11 FONDAZIONE CINETECA Il Pd rinvia l'ok Ma si stima un utile di 83mila euro 6 LA REPUBBLICA BOLOGNA 25/11/11 STOP ALLA CINETECA 'TROPPE FIBRILLAZIONI IN MAGGIORANZA' 7 POLITICA LOCALE LA REPUBBLICA BOLOGNA 25/11/11 'Nel Pd nessuno fa la fronda ma i consiglieri non sono automi' 8 LA REPUBBLICA BOLOGNA 25/11/11 Quei dirigenti annunciati, antica prassi e non coincidenza 10 URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 25/11/11 Irisbus chiede i danni per il Civis, il Ccc si dissocia e 'rompe' 11 UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 25/11/11 INFRASTRUTTURE People Mover La Regione accelera: gia' versata la prima rata 12 UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 25/11/11 LA SPIRALE DEL PEOPLE MOVER 14 IL RESTO DEL CARLINO BOLOGNA 25/11/11 'Irisbus ricorre sul Civis? Noi non ci stiamo' 15 IL RESTO DEL CARLINO BOLOGNA 25/11/11 L A L E T T E R A Portiamo la ferrovia dentro il Marconi 17 LA REPUBBLICA BOLOGNA 25/11/11 Il caso Civis, ora Irisbus chiede i danni La giunta replica, il Ccc si dissocia 18

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

1

NORMATIVE PER GLI ENTI LOCALI

LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 DIRIGENTI ANNUNCIATI UNA ANTICA PRASSI E NONUNA COINCIDENZA

3

CRONACA

CORRIERE DI BOLOGNA 25/11/11 Fondazione Cineteca sgambetto Pd a Ronchi 4

CULTURA, SPETTACOLI E TURISMO

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

25/11/11 Il caso Cineteca, scintille tra Ronchi e Pd sulla futuraFondazione

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IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

25/11/11 FONDAZIONE CINETECA Il Pd rinvia l'ok Ma si stima unutile di 83mila euro

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LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 STOP ALLA CINETECA 'TROPPE FIBRILLAZIONI INMAGGIORANZA'

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POLITICA LOCALE

LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 'Nel Pd nessuno fa la fronda ma i consiglieri non sonoautomi'

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LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 Quei dirigenti annunciati, antica prassi e non coincidenza 10

URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

25/11/11 Irisbus chiede i danni per il Civis, il Ccc si dissocia e 'rompe' 11

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

25/11/11 INFRASTRUTTURE People Mover La Regione accelera:gia' versata la prima rata

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UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

25/11/11 LA SPIRALE DEL PEOPLE MOVER 14

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

25/11/11 'Irisbus ricorre sul Civis? Noi non ci stiamo' 15

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

25/11/11 L A L E T T E R A Portiamo la ferrovia dentro il Marconi 17

LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 Il caso Civis, ora Irisbus chiede i danni La giunta replica, ilCcc si dissocia

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

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URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 Fusione Atc-Fer, la Provincia solleva dubbi 'Non e' chiara lasostenibilita' economica'

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LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 La Regione sposa il People Mover. La Cgil no 21

LETTERA

LA REPUBBLICABOLOGNA

25/11/11 Sel, l'appoggio alla giunta e il People mover 22

ECONOMIA LOCALE, LAVORO

CORRIERE DI BOLOGNA 25/11/11 Collina si smarca: ''Tenuto all' oscuro, e' una frattura'' 23

CORRIERE DI BOLOGNA 25/11/11 Civis, Comune al contrattacco Atc: risponderemo al ricorso 24

CORRIERE DI BOLOGNA 25/11/11 People mover, Sab frena sull'ingresso nela societa' 26

CORRIERE DI BOLOGNA 25/11/11 Gli scettici PD insistono ''Poco confronto, c'e' molto dachiarire''

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IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

25/11/11 People mover: 'Sab interessata alla spa' 28

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

25/11/11 People Mover, il dovere di fare ma per bene 30

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

25/11/11 Sab prende tempo: 'Ma l'interesse c'e'' 31

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

25/11/11 Il Pd e' sempre piu' solo ma va avanti 'Col People movercitta' piu' competitiva Non serve fermare i lavori perdiscutere

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IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

25/11/11 La Regione ha gia' pagato la prima rata Peri: 'Un progettovalido che va fatto'

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IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

25/11/11 Cineteca, i democratici 'impallinano' Ronchi Latrasformazione in Fondazione puo' aspettare

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DIRIGENTI ANNUNCIATI UNA AMICA PRASSI E NON UNA COINCIDENZA

PAOLO SOGLIA

(segue dalla prima di cronaca)

NON ne ha sbagliato neanche uno: tredici su tredici. E l'altro ieri

l'ex assessore si è pure ripetu-to "divinando" anche i tre ruoli in assegnazione per i settori Ambiente, Logistica! Sicurezza e Mobilità Urbana.

Virginio Merola ha già an-nunciato querela, morosi ha re plicato contro querelan-do il sindaco: insomma, al so-lito è finito tutto in rissa. Resta però un fatto: se Amorosi ha indovinato i nomi non si trat-ta di una coincidenza. Sfido qualsiasi politico, ammini-stratore, docente universita-rio, manager o giornalista, a direche ignora ila prassiormai consolidata del concorso bandito perassorbire proprio quella determinata persona, e non per selezionarla tra tan-ti,

A mezza bocca, quando se ne parla, molti convengono che nelle pubbliche ammini-strazioni questo è sempre più spesso l'unico modo per sta-bilizzare una persona che si ritiene meritevole. Ciò non esclude che in altri casi si sta-bilizzino persone che merite-voli non sono, ma che si in-tendono premiare o per ne-potismo o per appartenenza politica.

Non esistono regole asso-lute che mettono in cassafor-te la correttezza: esiste l'etica dell'agire con correttezza, che è una cosa diversa, e di cui in Italia si è drammaticamen-te carenti. Ci sono infatti pre-stigiose università straniere che assumono docenti per chiamata diretta di cui nessu-no mette in discussione fama e competenze, e altre univer-sità, incui si entra per concor-so, incuibastascorrereinomi dei docenti per ricostruire un intero albero genealogico, manco si trattasse di casate nobiliari. Per andare a Fondo alla questione senza ipocrisia serve quindi uno sforzo ben superiore rispetto alla sola denuncia e alla conseguente difesa d'ufficio del procedi-mento formale. Se il Sindaco ritiene che quei dirigenti sia-no "la sua squadra", quelli su cui conta perché nel passato hanno raccolto risultati lu-singhieri per l'amministra-zione, lo dica.

Specificando, casomai, che sibatteràper cambiare le nor-me sulle nomine se le ritiene ipocrite e inefficaci. Ognuno a quel punto direbbe la sua, ma almeno la decisione di as-sumersi la responsabilità po-litica della scelta dei dirigenti ridurrebbe l'arrabbiatura (le-gittima) di chi, pensando di partecipare a una selezione, si sente oggi preso in giro.

Si eviterebbe anche di sot-toporre all'umiliazione quei dirigenti stessi che si vuole nominare, su cui d'ora in poi graverà inevitabilmente ll so-spetto di essere lì solo in virtù di un'amicizia° di una appar-tenenza politica e non per lo-ro meriti.

Pagina 7 Studenti ai Tarcontro le tasseuniversitarie

press unE 25/11/2011 LOGNA

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Rossella Lama Si può meglio sulrequffibdo ira eomm'e.rdaie e non

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11 Lo stop

Cineteca amara, ieri, per Alberto

Ronchl (foto sotto)

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press unE 25/11/2011

CORRIERE DI BOLOGNA

Il caso Delibera impallinata in commissione l'assessore si arrabbia

Fondazione Cineteca, sgambello Pd a Ronchi Salta VA al conferimento del patrimonio

Un colpo di scena, ma perfi-no un po' scontato per la politi-ca, che avrebbe potuto scrivere qualsiasi sceneggiatore: ieri in commissione consiliare (la I e la VI congiunte) a bloccare il passaggio della Cineteca in Fon-dazione non è stata l'opposizio-ne, ma una fronda del Pd, la maggioranza. Blocco momenta-neo, perché di Fondazione si parlerà di nuovo giovedì in un'altra seduta e tutti sono con-cordi che in quella data ci sarà il via libera per andare in consi-glio e approvare la delibera di giunta già licenziata

Stava andando tutto liscio fi-no a pochi minuti dalla fine quando la consigliera Democra-tica. Rossella Lama ha posto al-cuni quesiti, più generali che particolari, sul processo in atto: «Questa è la prima volta che il Comune conferisce patrimonio a una Fondazione. È giusto che

il Consiglio segua lo start-up, l'equilibrio di commerciale e no profit può essere meglio de-finito, così come il rapporto fi-nora proficuo tra attività esi-stenti nel territorio deve cresce-

re. Anche il rapporto pubbli-co-privato è un elemento deli-cato che va seguito, altrimenti è il territorio che perde». E allo-ra fermi tutti, bisogna riparlar-ne. Insomma, un piccolo stop, una mancata convergenza e la. discussione rinviata alla prossi-ma settimana (con l'altra consi-gliera Pd, Santi Casali, già iscrit-ta a parlare). Niente di grave, per la Fondazione, magari qual-che gTattacapo in più in casa Pd dato che l'uscita di Lama ha tut-to il sapore di una fronda inter-na al partito (vedi caso People mover). Insomma, si puntano i piedi qui per farli pesare altro-ve. Schermaglie politiche che al-- l'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, al di là dello sfogo a cal-do che i presenti gli avrebbero sentito pronunciare («che cosa. ho fatto a quelli del Pd? Biso-gna chiedere a loro che proble-mi hanno »), non piacciono

molto: «Se si parta di Cineteca io ci sono, ma se ci sono altre questioni slegate dall'oggetto in questione, ditelo». Comun-que Ronchi è tranquillo e an-che sicuro di portare a casa il provvedimento, «davvero mol-to partecipato».

Tanto che i temi più spinosi — produzione e Film commis-sion sono stati stralciati dal-lo statuto e verranno affrontati con tutte le parti in causa (lavo-ratori del settore, autori, pro-duttori del territorio) in un ta-volo che s'inaugurerà dopo il voto in consiglio e dove verran-no discusse le future convenzio-ni fra Fondazione e Comune

(che in questa prima fase avrà la proprietà al l00%). I nodi in-- somma sono tutti nel Pd. «Ser-vono altri chiarimenti? Benissi-mo», dice l'assessore, «l'argo-mento è importante e quindi è giusto. A inizio seduta avevo già dato la mia disponibilità a un'eventuale ulteriore commis-

sione, quindi non c'è proble-ma. Capisco che i tempi sono un po' ristretti, ma d'altronde si parlava di Fondazione da 8 anni. Ciò però che mi preme è che si possa arrivare in consi-glio nella prima settimana di di-cembre e poi mi auguro che si possa trovare un ampio consen-so fra tutte le forze politiche. Oggi comunque ho apprezzato moltissimo anche gli interventi dell'opposizione e se poi a bloc-care tutto è stata una democrati-ca va bene lo stesso, ci sta L'im-portante è che giovedì prossi-mo si parli di Fondazione».

Fernando Penarono C RIPI4ODUZION e 14ISERVAI

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caso Cineteca, scintille tra Ronchi e Pd sulla futura Fondazione

«Che cosa ho fatto a quelli del Pd? Bisogna chiedere a loro che

problemi hanno...». Si allontana scuro in volto l'assessore comunale alla Cul-tura, Alberto Ronchi, dall'aula dove si è svolta, ieri, la commissione Affari Isti-tuzionali di Palazzo D'Accursio.

La trasformazione della Cineteca in Fondazione è appena stata rinviata per mano democratica. Anziché sbar-care in Consiglio comunale per l'ap-provazione (dovrà essere licenziata entro fine anno), tornerà in commis-sione giovedì, Una richiesta fatta espli-citamente dalla democratica Rossella Lama, mentre un'altra consigliera Pd, Raffaella Santi Casali, è stata sentita sbottare un «io questo non lo voto» da qualche collega. L'affondo è parti-to verso la fine della commissione te-nutasi a Palazzo D'Accursio, ed é sta-to inaspettato.

A chiedere esplicitamente il rinvio in commissione è stata Lama, preoc-cupata per alcuni aspetti dell'opera-zione. «Questa è la prima volta che il Comune conferisce patrimonio ad una Fondazione. giusto che il Consi-glio segua lo start-ts p», argomenta La-ma. In particolare, «il rapporto pubbli-co-privato è un elemento delicato che va seguito, altrimenti è il territo-rio che perde». Ronchi, riferiscono i presenti, avrebbe subito avvertito: «Se ci sono altre questioni non legate alla Cineteca ditelo, perché qui mi pa-re sia stato chiarito tutto».

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press unE 25/11/2011

l'Unità

Emilia Romagna

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press unE 25/11/2011

n Resto del Carlino

BOLOGNA

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Il Pd rinvia l'ok Ma si stima un utile

di 8311-lila euro IL PD CHIEDE i tempi supplementari per la discussione sulla trasformazione della Cineteca in fondazione. Prima del voto del consiglio comunale, entro fine anno, la delibera dovrà passare ancora una volta in commissione. Il rinvio —inatteso, che ha indispettito l'assessore Alberto Ronchi — viene chiesto dal Pd ieri pomeriggio, al termine di quella che pareva dovere essere l'ultima commissione sul tema. «Non è un no alla Fondazione, ma la richiesta di un approfondimento doveroso, vista la delicatezza della questione», chiarisce la consigliera pd Rossella Lama. Questa è «la prima volta che il Comune conferisce patrimonio a una Fondazione ed è giusto valutare tutti gli aspetti». Il Comune conferirà in proprietà alla Fondazione Cineteca alcuni immobili (uffici, laboratori, sale, biblioteche, cinema), beni culturali (archivi, diritti su film, foto, scritti) e beni mobili (attrezzature e macchinari), oltre al 100% delle quote de L'Immagine ritrovata àsri.«Aspetti patrimoniali su cui chiediamo stime più precise», commenta la Lama. Che ritiene inoltre si debba «ridefinire il rapporto pubblico-privato, per non in.crinare, anzi fare crescere, il rapporto finora proficuo tra attività esistenti nel territorio (per esempio le produzioni di audiovisivo, ndr) e la Cineteca». «Mi pare si sia chiarito tutto, se poi hanno altri problemi.,.», avrebbe detto Ronchi, Poi rassegnato al ritorno in commissione con eventuali emendamenti. Ieri, l'assessore ha fornito anche il business pian della Fondazione, cioè la stima («prudente») del conto economico dei primi cinque anni di gestione: si prevedono utili per 83.487 euro nel 2012, poi 93.388 îl secondo anno, quindi 94.784, 87.534 e 87.031 il quinto.

1. o.

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STOP ALLA CINETECA "TROPPE FIBRILLAZIONI IN MAGGIORANZA"

SILVIA BIGNAMI

(segue dalla prima di cronaca)

/ERI l'insoddisfazione è scoppiata in commissione Cultura, dove l'assessore

Ronchi portava il business p la n della nuova Fondazione Cineteca per quello che dove-va essere l'ultimo passaggio tra i consiglieri prima dell'ap-prodo in aula per il voto. Nero su bianco i numeri: al nuovo ente privato, secondo il piano del Comune, dovrebbero an-dare cinque immobili (prati-camente tutti quelli che at-tualmente occupa) e il piano industriale indica un risultato di esercizio di 83.487 curo nel 2012, 93.388 nel 2013, 94.784 nel 2014, 87.534 nel 2015 e 87.031 euro nel 2016. Con la costituzione in ente privato, la Fondazione otterrebbe inol-tre il 100°:, del laboratorio "Immagine Ritrovata", non-ché tutto il materiale di archi-vio, dai libri, alle colonne so-

nore, dalle foto ai fondi fino, ovviamente, alle pellicole. Le carte sono però arrivate ai consiglieri solo lunedì, e il Pcl alza la mano per chiedere una ulteriore seduta, la terza, per ridiscutere il progetto. L Ros-sella Lama, consigliera Pd e presidente della commissio-ne, a chiedere formalmente il rinvio: «Questa è la prima vol-ta che il Comune conferisce patrimonio ad una:Fondazio-ne. L giusto che il consiglio se-gua lo start-u p». Tra i dubbi, c'è «l'equilibrio di commer-ciale e no-protìt, che può esse-re migliorato, e il rapporto pubblico-privato con le realtà del territorio». Per il rinvio pu-re la cattolica Raffaella Santi Casali. Ronchi prima non comprende, poi parla con il capogruppo Pd Sergio Lo Giu - dice. «Se ci sono altre questio-ni ditelo, perché mi pare che tutto sia chiarito» dice l'asses-sore, che alla fine si rassegna e sdrammatizza: «Nessun pro-blema. L tutto normale». Tut-to, tranne quella "fibrillazio - ne" ch e semb ra agitareilgrup-po Democratico a Palazzo e che non pare legata a senti- rei 'assessore alla Culturta a un tema in particolare, che sia il People Mover o la Cineteca.

Pagina 7 Studenti al Tar contro le tasseuniversitarie

press unE 25/11/2011 LOGNA

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Il documento dei consulenti di Palazzo Ma , azione del ai loye colosso dei traspoin pubblici

Fusione Atc-Fer, la Provincia solleva dubbi "Non è chiara la sos enibilità economica"

«NON sempre, dai documenti esaminati, si evincono chiara-mente le misurazioni e le quanti-ficazioni degli impatti economi- ci-finanziari della. fusione Atc-Fer. Questi aspetti devono essere più coerentemente espressi al-l'interno del piano industriale, al fine di consentire una migliore va-lutazione delle condizioni di so-stenibilità finanziaria». Così scri-vono i consulenti della Ttiv Gianrocco Di Bussole e Domeni-co f-,',omartiello, chiamati dalla Provincia a esaminare il business plan del colosso che dovrebbe na-scere dalla fusione Atc-Fer. Un'a-nalisi che pur dando via libera a «un piano industriale che appare sostanzialmente valido», mette tuttavia in luce alcune "criticità" legate soprattutto alladimeinuzio - ne dei fondiregionali, che potreb - b e esporre la nuova società a fab-bisogni finanziari tra i 10 e i 50 mi-lioni nei 2014.

Il giudizio è scritto nero su bianco sul documento commis-sionato da Palazzo Malvezzi a una società esterna, la Ttiv Italia ap-punto, per analizzare il piano in-dustriale della fu sio ne Atc-Fer, di-fesa ieri in commissione consilia-re dall'assessore regîonale Alfre-do Peri. Una unione, quella tral' a-zienda dei trasporti bolognese e Ferrovie Emilia Romagna, che ol-tre a rappresentare «il cuore del progetto di creazione di un unico soggetto che gestisca il trasporto su ferro e su gomma a livello re-gionale», è anche alla base del People Moven Inizialmente infat-ti la navetta aeroporto-stazione doveva essere gestita da Marconi Express, una società al100% diAtc (di cui il Comune è socio di mag-gioranza al 50%). Una condizione che avrebbe fatto ricadere solo su Palazzo d'Acclusi° il rischio di impresa legato a eventuali pro-blemi finanziari della monoro-

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LE OSSERVAZIONI I i testo scritto dai consulenti della Provincia

Il piano non quantifica i benefici dell'operazione, non misura l'entità degli investimenti né le future riduzioni dei contributi

taia. Durante ilmandato commis-sariale, Anna Maria Cancellieri aveva visto proprio nella fusione dell'azienda di via Saliceto con Fer un modo per ridurre il rischio per le casse comunali. Con la fu-sione infatti, la presenza di Atc dentro IVIarconi Express si riduce al 50%, dimezzando così anche il peso azionario del Comune, Oggi, la Otnta Mero:a sta cercando di diluire ancora di più la pre senza di Atc dentro Marconi Express, ab-bassandola sotto quota 25% con l'ingresso di Sab e privati.

Ma i consulenti della Provincia avanzano perplessità anche sulla fusione con Fer. Tre, in particola-re,ipunticontestatidai consulen-ti di Palazzo Malvezzi: «Il piano economico post fusione - scrivo-no Di Bussole e .Romaniefie nella relazione di oltre venti cartelle -non appare quantificare cenere - tatnente i benefici potenziali in termini di ricavi derivanti dallo

sviluppo dell'intermodalità; non vengono misurate l'entità degli investimenti necessari per inte-grare l'offerta dei servizi automo-bilistico e ferroviario; infine, non vengono stimate eventuali ridu-zioni future dei contributi». In particolare, è la simulazione dei consulenti, «se i contributi pub-blici regionali dovessero ridursi del 20% per gli anni 2012, 2013 e 2014,1a Ne‘,A.rco dovrebbe fronteg-giare un fabbisogno finanziario da coprire ne12014 superiore alt O milioni di euro». Cifra che «sali-rebbe a 50 milioni se la riduzione deifondiregionalifosse de140%». Ecco perché, è la conclusione, «andrebbero verificate le condi-zioni necessarie alla crescita dei ricavi per contro bilanciare l'ero-sione conseguente alla probabile riduzione dei contributi pubbli-ci».

(silvia bigeami) P RODUZI ON E RISERVATA

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Quei dirigenti annunciati, antica prassi e non coincide a PAOLO SOGLIA

pENSO di non essere sospet-tabile diparticolarisimpatie nei confronti dell'ex asses-

sore Antonio Amorosi, visto che solo p oc hi me sifa , quando dirige-vo Radio Città del Capo, mi vole-va querelare per aver pubblicato una evidenza indiscutibile. Ai tempi dell'accesa polemica sui presunti favori di Acer nei con-fronti di Claudio Mazzanti, ci ac-corgemmo che diversi documen-ti riguardanti la situazione abita-t iva di Mazzanti e famiglia, prove-inenti da Acer e richiesti a suo tempo da Amorosiquando era as-sessore alla casa, erano da tempo pubblicati sul sito di ClaristianAb-bondanza, autore del libro "Dalla via Emilia al clan" scritto a quattro mani proprio con l'ex assessore. In alcuni documenti compariva la scritta "carattere confidenzia-le" e se ne vietava la diffusione. Amorosi la prese malissimo e mi-nacciò "di passare alle vie di fat-to"... Resta una domanda ineva-sa: com'era arrivato questo mate-riale dal cassetto dell' (ex) asses-sore fino al sito di Abbondanza? Amorosi nella foga non lo chiarì, lasciando intendere che si trat-tasse di materiale "pubblico" e quindi di una coincidenza.

Coincidenze, dunque. Come quelle addotte dal sindaco Mero-la per giustificare il verdetto anti-cipato che lo stesso Amorosi ha pubblicato su "Affari italiani", ri-guardante la selezione di 13 diri-genti del Comune di Bologna per le "alte specializzaziani",

DIRIGENTI ANNUNCIATI UNA AMICA PRASSI E NON UNA COINCIDENZA

PAOLO SOGLIA

(segue dalla prima di cronaca)

ON ne ha sbagliato neanche uno: tredici su tredici. E l'altro ieri

l'ex assessore si è pure ripetu- to "divinando" anche i tre ruoli in assegnazione per i settori Ambiente, Logistica! Sicurezza e Mobilità t Irbana.

Virginio Merola ha già an-nunciato querela Amorosi ha re plicato contro querelan-do il sindaco: insomma, al so-lito è finito tutto in rissa. Resta però un fatto: se Amorosi ha indovinato i nomi non si trat-ta di una coincidenza. Sfido qualsiasi politico, ammini-stratore, docente universita-rio, manager o giornalista, a. direche ignora ila prassiormai consolidata del concorso bandito perassorbire proprio quella determinata persona, e non per selezionarla tra tan-ti,

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A mezza bocca, quando se ne parla, molti convengono che nelle pubbliche ammini-strazioni questo è sempre più spesso l'unico modo per sta-bilizzare una persona che si ritiene meritevole. Ciò non esclude che in altri casi si sta-bilizzino persone che medie-

voli non sono, rata che si in-tendono premiare o per ne-potismo o per appartenenza politica.

Non esistono regole asso-lute che mettono in cassafor-te la correttezza: esiste l'etica dell'agire con correttezza, che è una cosa diversa, e di cui in Italia si è dramma:ticamen-tie carenti. Ci sono infatti pre-stigiose università straniere che assumono docenti per chiamata diretta di cui nessu-no mette in discussione fama e competenze, e altre univer-sità, incui si entra per concor-so, incuibastascorrereinomi dei docenti per ricostruire un intero albero genealogico, manco si trattasse di casate nobiliari. Per andare a fondo alla questione senza ipocrisia serve quindi uno sforzo ben superiore rispetto alla sola denuncia e alla conseguente difesa d'ufficio del procedi-mento formale. Se il Sindaco ritiene che quei dirigenti sia-no "la sua squadra", quelli su cui conta perché nel passato hanno raccolto risultati lu-singhieri per l'amministra-zione, lo dica.

Specificando, casomai, che sibatteràper cambiare le nor-me sulle nomine se le ritiene ipocrite e inefficaci. Ognuno a quel punto direbbe la sua, ma. almeno la decisione di as-sumersi la responsabilità. po-litica della scelta dei dirigenti ridurrebbe l'arrabbiatura (le-gittima) di chi, pensando di partecipare a una selezione, si sente oggi preso in giro.

Si eviterebbe anche di sot-toporre all'umiliazione quei dirigenti stessi che si vuole nominare, su cui d'ora in poi graverà inevitabilmen te il so-spetto di essere lì solo in virtù di un'amicizia° di una appar-tenenza politica e non per lo-ro meriti.

RiPRODUZiONE RiSERVATA

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la Repubblica

BOLOGNA

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Irisbus chiede i danni per il Civis, il Ccc si dissocia e «rompe» La società del gruppo Fiat presenta ricorso al Tar per l'interruzione dei lavori. L'assessore Colombo: «Atto infondato e temerario». ll Consorzio: «Notizia appresa tramite e-mail»

GIULIA GENTILE BOLOGNA bol-Ana@uni tait

dopo un'inchiesta penale (ancora in corso), minacce di cause, lo stop ai cantieri, e

L , l'esplicita richiesta di Palaz-zo d'Accursio di sostituire un mezzo già bocciato dalla commissione mini-steriale per la sicurezza delle infra-strutture, sull'affaire Civis Irisbus fa uscire dal cappello l'ennesimo colpo di scena. Chiedendo di azzerare tutti gli atti amministrativi che hanno bloc-cato l'iter del tram su gomma, con un ricorso al 'far del Lazio. Ma la società del gruppo Fiat si spinge oltre: richie-d.endo pure a ministero, Comuni di Bologna e San Lazzaro, Atc, Provin-cia, Regione, e al direttore dei lavori Fabio Monzali, un risarcimento dan-ni da record: 230 milioni, 562mila e 886 e uro. E i colpi di scena non sono finiti: perché l'unica protagonista dell'operazione legale sarebbe, ap-punto, Irisbus.

Mentre il bolognese Consorzio coo-perative costruttori (Ccc), che con iri-sbus aveva costituito un'Associazio-ne temporanea d'impresa per i lavori dell'infrastruttura, si dissocia dall'ini-ziativa e si smarca dall'azienda. «E l'inizio di una frattura», non esita a dire il presidente Ccc Piero Collina. li consorzio, precisa il suo numero uno, sarebbe stato favorevole ad un ricor-so contro lo stop ai lavori, deciso da Comune e Atc e datato 18 ottobre. Non ad un atto che chieda un giudi-zio di merito sull'intero iter per l'at-tuazione del Civis, e un risarcimento agli enti pubblici. A fare arrabbiare Collina è poi il fatto che il Ccc sia sta-to informato della decisione con una e-mail a ricorso presentato. «Modali-tà che non sono comprensive dei no-stri interessi, e senza averci neanche avvisato». Per questo, Collina annun-

cia che anche gli avvocati del Ccc sono già al lavoro, Per fare cosa? «Cominciare ad aprire una situazio-ne di tensione tra le parti".

Ma a stroncare il ricorso di Iri-sbus, precisando comunque che <di contratto per i lavori è formalmente fra Irisbus, Ccc, e Atc», è pure Palaz-zo d'Accursio. Che per bocca dell'as-sessore alla Mobilità, Andrea Co-lombo, definisce l'atto depositato davanti ai giudici amministrativi «totalmente infondato, e perfino te-merario. Siamo noi i danneggiati, e sono loro a dover riparare al dan-no». innanzitutto, scandisce Colom-bo, «l'assenza di Irisbus nella com-missione di sicurezza è una conte-stazione strumentale e tardiva: quell'organismo è stato istituito nel 2005. Irisbus non ha mai chiesto di farne parte, né del resto avrebbe po-tuto, essendo il produttore del vei-colo oggetto delle verifiche». Per su-perare le incognite sui mezzi, poi, in corso d'opera è stata «richiesta documentazione tecnica, che però è risultata gravemente lacunosa e non in grado di dimostrare l'affida-bilità del Civis'. Infine, «che il siste-ma di guida ottica non funzioni e sia pericoloso, come afferma la rela-zione sulla sicurezza impugnata, lo dimostrano palesemente le prove negative compiute su strada, le ri-chieste di modifica ordinate da Atc fin dal 2005, e il sequestro dei mez-zi da parte della Procura». Ferma anche la reazione di Atc: che attra-verso il suo presidente, Francesco Sutti, precisa come «la risposta» da parte dell'azienda trasporti parteci-pata dal Comune «sarà adeguata» all'attacco. Una richiesta di risarci-mento danni? Lo scioglimento dell'associazione d'imprese capita-nata da Irisbus? «I-{o detto: adegua-ta», si limita ad affermare Sutti.

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LA NAVETTA ACCELERA L'assessore Peri: già conferita la i rima rata. I dubbi della C i

Civis, Iribus presenta un ricorso contro l'interruzione dei lavori e chiede i danni, ma il Consorzio cooperative costruzione si dissocia. L'assessore Colombo: atto infondato e temerario

G. GEMME E P. E. MANCA BOLOGNA

Mentre a Palazzo ID'Accursio conti-nuano le polemiche sul People Mo-ver, con la fronda dei dubbiosi che ha allargato le sue fila anche all'in-terno del Pd, la Regione tira dritto sulla costruzione della monorotaia che collegherà stazione e aeropor-to. «Abbiamo già pagato la prima rata» ha annunciato ieri mattina l'assessore ai Trasporti Alfredo Pe-

«L'abbiamo fatto perchè siamo convinti della validità dell'infrastrut-tura» ha assicurato. Non nasconde le sue perplessità la Cgii, che attra-verso il segretario provinciale Dani-lo Gruppi, chiede se sia realistico contare sull'intervento pubblico per ripianare eventuali perdite. Intanto Sali non scioglie la riserva sull'in-gresso in Marconi Express, ma la pre-sidente di Me Finzi spiega: «Attende solo le verifiche»

ALLE PAGINE II-111

a xeglone accelera: la versata

la prima rata

«Sia' tema People• Mayer ton si totwa indietro», ice il segretaria del I)(

Raffaele Donini, ma sottolinea da necessità di una reale concertazione Giunta, gruppe e partiti»

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L'assessore Peri: abbiamo investito 30 milioni, siamo convinti della validità del mezzo Sab non scioglie la riserva sull'ingresso nella società. Finzi (Marconi Express): «È disposta a entrare, attende le verifiche»

«Abbiamo chiesto alla società che ac-celeri gli approfondimenti per ridur-re i tempi. Comunque non c'è stata nessuna interruzione dell'iter Peo-ple Mover». «Stiamo ragionando sui dettagli» fa sapere poi Filetti mentre S uni precisa che «La. Sab ha un cela che deve decidere» anche se ricorda che «c'è un discorso di disponibilità da parte della società».Finzi confer-ma anche che la joint-venture di Sa-ca e Cosepuri, "Nuova Mobilità", rile-verà il 10% delle quote. In pratica, fino ai primo anno di gestione, la maggioranza assoluta del pacchetto azionario della Marconi Express sa-rà del Ccc (75%) e Atc avrà il 25%. Dopo 3 anni, Ccc scenderà al 45% delle quote e Atc salirà al 55%. Dopo 8 anni, l'assetto definitivo: Atc all'80% e Ccc al 20%. Il Comune, pe-rò non vuole che la quota di Atc supe-ri il 25%, così entreranno in campo soggetti privati. L'idea è che Sab rile-vi il 45% delle azioni della partecipa-ta e Nuova Mobilità il 10%. Con la fusione di Per e Atc, inoltre, Palazzo D'accursio dimezzerà il possesso del-le quote della controllata dei traspor-to locale, passando dal 60% al 30%. Si troverà così ad avere un terzo del 25% delle azioni di Atc della Marco-ni Express. Il sindaco Merola spera dunque di poter ridurre vistosamen-te la quota della partecipata nella so-cietà di gestione del People Mover, grazie all'ingresso dei privati.

Intanto deve fronteggiare i malu-mori all'interno della sua maggio-ranza. Dopo le la.mentele di Sei., Idv e degli stessi consiglieri del Pd, che in otto hanno chiesto in una lettera alla Giunta "chiarimenti" sul proget-to, primo cittadino ha alzato la vo-ce: «Decide la giunta» ha scandito. Una presa di posizione che ha fatto arrabbiare i vendoliani ma non solo. A replicare, ieri, anche il consigliere democratico Benedetto Zacchiroli (uno dei firmatari della lettera) che, dai microfoni di Radio Tau, ha ribat-tuto: «La Giunta deve ricordarsi che esiste il Consiglio comunale, il cui compito è indirizzare e controllare suo lavoro. E stato lo stesso Merola dire di volere un Consiglio attento». In giornata, il sindaco ha incontrato anche il segretario provinciale del Pd, Raffaele Donini che ha ribadito: «Sul tema People Mover non si torna indietro» ma ha sottolineato allo stesso tempo «la necessità di pro-muovere sempre di più una reale concertazione fra giunta, gruppi e partiti».-)

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I7.egione accelera: già venata

prima rata

PAOLA BENEDETTA MANCA BOLOGNA bologna@tinitait

entre a Palazzo D'Accur- sin continuano, nella maggioranza, le polerni-

, che sui People Mover, con la fronda dei dubbiosi che ha al-largato le sue fila anche all'interno del Pd, la Regione tira dritto sulla co-struzione della monorotaia che colle-gherà la stazione all'aeroporto. «Ab-biamo già pagato la prima rata» ha annunciato ieri mattina l'assessore ai Trasporti Alfredo Peri. «L'abbia-mo fatto perchè siamo convinti della validità dell'infrastruttura» ha assi-curato.

Il People Mover ha incassato inve- ce, sempre in giornata, le perplessità

della Cgil. che non è mai stata entu-siasta dell'opera. Danilo Gruppi, se- gretario bolognese, è scettico s -ull'in- tervento pubblico per ripianare eventuali perdite. «E' realistico - chiede in un momento di tagli e dif-ficoltà per gli Enti locali?». La Regio-ne, invece, non ha dubbi e va avanti: «Ci abbiamo investito più di 30 milio-ni — commenta Peri - e abbiamo an-che pagato la prima rata, ora ci met-tiamo dentro anche Per, visto che si fonde con Atc». L'assessore ha poi precisato che i soci privati - che do-vranno subentrare ad Atc per rileva-re la sua quota di azioni - ci. sono: «Stanno sulla porta e aspettano che si prendano decisioni, anche alla lu-ce del dibattito che si è aperto». Tra questi «si sta pensando a un coinvol-gi-mento funzionale del Gruppo Fs e dell'Aeroporto di Bologna per mette-

re insieme biglietto aereo, dei treno e del People mover». E proprio ieri, in Comune, c'è stato un summit che sembrerebbe confermare le previsio-ni di Peri. A incontrarsi, per parlare del People Mover, i vertici di Comu-ne, Ccc, la presidente di Marconi Ex-press (società che costruirà e gestirà l'opera) Rita Pinzi; il presidente di Atc, Francesco Sutti, la presidente dell'aeroporto M.arconi Giada Gran-di e Bruno Filetti, presidente della Camera di Commercio e azionista di Sab (la società aeroportuale). Al ter-mine Finzi ha dichiarato che Sab «si è detta disposta ad entrare nella so-cietà rvlarconi Express». «Mancano solo — ha aggiunto — da ultimare le verifiche che precedono l'ingresso» dell'aeroporto nella costruzione e ge-stione del People Moven «Se andran-no bene, entreranno» assicura Finzi:

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UNTERV.ENTO

LA SPIRALE DEL PEOPLE MO\7ER Paolo Serra

acciamo due conti sul People Z" aver (PM) e sulla Marconi Ex-

press spa (ME) che dovrà gestirlo. Il preventivo finanziario ammontava inizialmente a 92 milioni ma, causa ritardi nella costruzione della sta-zione sotterranea dell'Alta velocità di Bologna, il Consorzio Coop Co-struzioni (CCC), ha chiesto una re-visione a circa 105, L'importo sarà coperto per 27 milioni dalla. Regio-ne utilizzando fondi europei Fas (Fondi Aree Sottoutilizzate), per 2,7 dalla SAB, per 15,3 da liquidità CCC e per 65 da un mutuo bancario a 1.9 anni.,

Il conto economico: Il mutuo, Al 4% di tasso abbia-

mo un rata annuale di circa 4,9 mi-lioni (3,4 cap + 1,5 int) da pagare da parte di ME, al tasso 6% la rata passa a 5,5 milioni ed all'8% a 6,1,

Per la manutenzione annuale ordinaria e triennale straordinaria teniamoci ad una media del 3% del valore dell'opera pari a 3,1 milioni l'anno.

Per l'esercizio (personale, con-sumi e spese generali) teniamoci sui 2 milioni.

- Un'azienda privata calcolereb-be anche un fondo di ammortamen-to dei 2% (50 anni), o del 2,9% (35 anni). Pari, rispettivamente a 2,1 e 3 milioni annui.

La Me, perciò, dovrebbe assicu-rarsi entrate annue per 10-16 milio-ni di euro. Teniamoci nella parte bassa a 11 milioni. Corrispondono a 1.470.000 passeggeri. del PM a ta-riffa piena di 7,50 euro (ma al lordo dell'Iva. al 20%). Nel 2010 i. passeg-geri dei bus Big sono stati 840.000, di cui 770mila a 6 curo. Il rapporto passeggeri del PM/ utenti del Mar-coni è del 14% (su 5,5 milioni del

\S. S.\ \S.

preS0i,!Orie Gitre 3.000 Doce,

2010). Servirebbero quindi 10,5 milioni di utenti dei Marconi. Mi-gliorandolo al 20%, sarebbero necessari 8,35 milioni di utenti. Il Master Plaid presentato nei giu-gno scorso da Sab pone come ipo-tesi massima 7,6 milioni di uten-ti nel 2018. Poi, nel 2023, si pas-sa a 9,3, ma a condizione che sia realizzata una nuova aerostazio-ne, situata a circa 1.000 metri di percorsi interni dal capolinea. del PM. 1 20-2 5 minuti necessari peri.lpercorsovanificano ampia-mente il risparmio di tempo sia sul Sfm sia sul Big. Il prolunga-mento dei PM alla nuova aerosta-zione è impedito da una servitù di superficie larga 36 metri a fa-vore del Ministero della Difesa che è possibile superare solo in tunnel. Inoltre il progetto del PM è tarato su 4 passeggeri per me- tro quadro di superficie della na-vetta, pari a 50 passeggeri per viaggio, è un dato standard, ma in questo caso ci troviamo di fronte a passeggeri speciali, dota-ti di uno o più bagagli a testa. Prudenzialmente i tecnici del set-tore lo diminuiscono di un terzo, una trentina piuttosto stipati. Se il numero dei passeggeri arrivas-se realmente ai livelli richiesti dal conto economico, rendereb-be necessario aumentare da subi-to il numero dei convogli ed a medio termine la costruzione del secondo binario, cori relativo aumento dei costi (ed ovviamen-te della necessità di ricavi). Si po-trebbe aumentare il prezzo del biglietto ma il taxi., oggi a 12 cu-ro diverrebbe concorrenziale e ti porterebbe direttamente a casa. Per stare in piedi la ME ha biso-gno di un numero di paganti a tariffa. intera che il PM non può portare (e il Marconi assicura-re), senza incrementare nuova-mente i costi, in una spirale Sen-za via d'uscita. Auguri ai capitali privati che dovranno entrare nel-la Spa al posto di Atc.

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n Resto del Carlino

BOLOGNA

Irisbus ricorre sul Civis? Noi non ci sti O»

Il Ccc «E' l'inizio di una rallura» GELO fra Ccc e Irisbus. Il colosso cooperativo — che con la società del gruppo Fiat avrebbe dovuto re-alizzare il Civis — si dissocia dal ricorso al 'far della spa torinese contro Ministero dei Trasporti, Atc e Comune, con allegata maxi richiesta danni per 230 milioni. «Non ne sappiamo nulla, Irisbus ha agito in autonomia», commen-ta a denti stretti Piero Collina, pre-sidente del consorzio. «La cosa aggiunge — dà un certo senso di fastidio. Non si fa così, è certo l'ini-zio di una frattura». Il Ccc sarebbe stato fàvorevole a un ricorso per chiedere la sospensi-va del provvedimento di stop ai la-vori del Civis, deciso da Comune e Atc il 19 ottobre. E «non a chiede-re un giudizio di merito e risarci-menti agli enti pubblici», spiega Collina. Irritato per essere stato av-visato con una e-mail solo a cose fatte. Irisbus «è la mandataria e ha diritto di fare ricorso, ma qui c'è

un problema di etica». Per ora, il Ccc ha scritto una lette-ra a Irisbus. «Dice che questo non è un comportamento con cui ci si muove». Anche perché Irisbus ha agito «con modalità che non sono comprensive dei nostri interessi». Ma, affonda Collina, «credo che

il COMUNE L'assessore Colombo: «Siamo noi ad aver subito un danno Dopo 8 anni neanche un bus»

noi lavoriamo nel mondo pubbli-co da molto più tempo di quanto non lavori il gruppo Fiat». Certi ri-corsi al 'far, insomma, «credo non siano mai esistiti».

E LE CIFRE? «Numeri che non conosciamo, non sappiamo dove li hanno presi spiega Collina . Non so come facciano ad arrivare

a 230 milioni». Intanto, i lega-li del Ccc «sono già al lavoro. Sono avvisaglie di uno scon-tro? Può darsi». Anche il Comune annuncia battaglia. Il ricorso di Irisbus è «to-talmente infondato e perfino teme-rario», sbotta l'assessore Andrea Colombo. Avverte: ((Gli unici ad. aver subito una danno sono il Co-mune e i suoi cittadini, che dopo otto anni non hanno ancora i 49 fi-lobus funzionanti previsti dall'ap-palto». Colombo accusa Irisbus di «un gra-ve inadempimento contrattuale». Che, «prima ancora che nel verba-le di sospensione dei lavori, è nell'indagine della magistratura con l'accusa di frode in appalto». Dunque, Comune e Atc sono «pronti a far valere fino in fondo i propri diritti, se Irisbus non dimo-strerà la disponibilità a rimediare, con una radicale modifica o sosti-tuzione del Civis».

Luca Orsi

" hOIO R ' ,

MA PERCHE HANNO Già PAGATO? DICHIARAZIONE dell'assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri: «Noi crediamo nel People mover: ab-biamo già pagato più di 30 milioni per la prima rata». Ora molte cose si spiegano, ma tante altre no. Si spie-ga, per esempio, perché i poteii pubbli-ci abbiano deciso di andare avanti co-munque, Ma non si spiega tanto al-trO• Perché hanno pagato, a chi, co-me, quando hanno pagato? Pagare per un'opera ancora da iniziare? Ma-gari sono diventati all'improvviso ge-nerosi. A questo punto una modesta proposta: con alcuni amici avrei in-tenzione di costruire un cosmodromo a San Luca. La Regione può mica anticiparci qualche decina di milioni di curo?

m, g.

RISPOSTA DI .ATC IL PRESIDENTE FRANCESCO SUTTI NON SI LASCIA ANDARE. DI FRONTE AL RICORSO DI i RISBUS REPLICA: «LA NOSTRA RISPOSTA SARA ADEGUATA»

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La commissione ministeriaLe giudka

inadatto il tram per circuito cittadino e non dà rok. R Comune a ottobre

sospende tutti ilavori;

,

L'azienda con un ricorso al. Tar del. Lazio chiede un maxi risarcimento da 230

milioni di euro per La sospensione; e si riserva

per i danni d'immagne

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n Resto del Carlino

BOLOGNA

cAR

enfia del bu Commissione

ii mlelizezgoltet,isnlicau,ro}

sl pRoiliA una guerra bi- blica a suon di carte bollate fra Irisbus, da una parte, e Ate, Ministero e Comune, dall'altra. L'azienda produr.-

ice del Civis si è rivolta al Tar del Lazio contestando il silenzio-rifiuto del mini-

oro in ordine al ricorso del- a stessa Iribus contro'. la so- pensione dei d -^ -

< Atte, E eh' rori eL'isa iedend oni osostegno23j li d 11 i danni. A

a sua tesi, l'azienda del ruppe Fiat contesta in toto operato della continiss'l°

irezza, che ha bocciateiile psei dfinendolo "

Tris t insicuro

ber ris itts, la commissione' non er poteva avere la funzio- ne i collaudo, che invece le ha assegnato ministero .

Una funzione dunque ille Non solo: nella

coram sione mancherebbe un perto nominato da fri s us, Dunque, non si dove a il definire mezzo perico : „

e tanto meno si doveva- ,da

infine, i lavori.

e, cita il pa li un esperto, il profes:

sor Giampietro Mastinu e ndo il quale «il Cìvìsè se

curoco nelle condizioni d . 0 per le q Liti- 2

' nali e preposto città di Bologna». L BUS

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«LA vicenda del People Mayer sta raggiungendo picchi di ridicolo di/li-cilmente eguagliabili. (...) Come si può trasportare molte persone con il trasporto pubblico dentro l'areropor-to? Malpensa, Pisa, Fiumicino, Caselle e Punta Ratti hanno tutti una stazione .frraviaria, però i servi-zi non sono molto _frequenti. Con i pochi dati reperibili, non sembra che la percentuale di passeggeri de-gli aerei che usano il treno in anda-ta o ritorno sia superiore al 5%. A ' ll estero abbiamo decine di esempi di aeroporti collegati con linee ferro- viarie, metropolitane, perfino tran-viarie. Anche lì, per i collegamenti centro-aeroporto le percentuali non sono molto sopra i 110%. Si fa largo un sospetto: l'area di influenza di un aeroporto non è solo la città di riJt ???C7110, come se fivse una stazio-ne Prromaria. Allora conviene re-stringere il campo agli aeroporti do-tati di stazione con treni passanti'. in Europa sono: Ziirich Kloten, Frankfurt ai I, Amsterdam Schi--phol, Kobnhavn Kastrup, Oslo e Li one. In questi scali la percentuale di uso del treno sale ai 30%. Perché?

Perché da tutta la Svizzera si - va a Kloten cambiando treno una sola volta. Stesso discorso per Ka- strup e Schiphol, Quasi è di-ventato addirittura un hub ferrovia-rio nazionale, dove fermano anche i treni Alta Velocità che collegano Amsterdam con Bruxelles e Parigi. Anche a Francoforte fermano i tre-ni Alta Velocità. Kastrup può van-tare collegamenti diretti con tre capi-tali: Oslo, Stoccolma e Ccpen»a-gen. Dunque che cosa si dovrebbe fare per trasferire quantità significative di passeggeri e lavoratori? Usare il denaro pubblico (e privato) per una ferrovia ad almeno un binario che staccandosi a Lavino dalla linea Milano-Bologna entri dentro l'aero-stazione con una stazione passante da 4 binari e poi ritorni alla stazio- ne Centrale. Un binario potrebbe sembrare poco, ma data la brevità dei percorsi consentirebbe di far cir-colare un treno ogni 10' per senso di marcia, Ma un dettaglio è fondamentale: progetto, direzione lavori, stazione appaltante e soggetto attuatore non devono coinvolgere Atc, che ha di-mostrato oltre ogni ragionevole club- C di non essere all'altezza».

Ivan Beltramba ingegnere esperto di

trasporto pubblico

LA LE T R

Portiamo la ferrovia dentro zl Marconi

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Civis, ora irisbus chiede i danni La giunta replica, il Ccc si dissocia

SI INGARBUGLIA ulteriormente il pasticciac-cio dei Civis, irisbus fa ricorso al Tar del Lazio contro la sospensione dei lavori e chiede 230 milioni di risarcimento, danni da addebitare a enti locali, Atc, ministero dei Trasporti e Com- missione sicurezza, direttore dei lavori. H Con-

..\\\ azienda del gruppo Fiat, dissente apertamente sorzio cooperative costruzioni, partner della

Andrea «dai modi e dai contenuti» della mossa della Colombo mandataria. Arisbus — sbotta il presidente del

Ccc, Pietro Collina, spiazzato — non ci ha nemmeno consultato prima, informandoci a cose fatte». L'assessore comunale al Traffico, Andrea Colombo, definisce il ricorso ai giudici amministrativi «infondato, tardivo, temerario». E dice che Palazzo d'Accursio e Atc «sono pronti a far valere i propri diritti in tutte le sedi, se nella trattativa in corso irisbus non dimo strerà la disponibilità a rimediare con una radi-cale mod ificao lasostituzionedel mezzo Civis»,

Pagina 2 LaRe;,,ione sposa itPeople Ivfover. LaCgiino

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Il documento dei consulenti di Palazzo Ma , azione del ai loye colosso dei traspoin pubblici

Fusione Atc-Fer, la Provincia solleva dubbi "Non è chiara la sos enibilità economica"

«NON sempre, dai documenti esaminati, si evincono chiara-mente le misurazioni e le quanti-ficazioni degli impatti economi- ci-finanziari della. fusione Atc-Fer. Questi aspetti devono essere più coerentemente espressi al-l'interno del piano industriale, al fine di consentire una migliore va-lutazione delle condizioni di so-stenibilità finanziaria». Così scri-vono i consulenti della Ttiv Gianrocco Di Bussole e Domeni-co f-,',omartiello, chiamati dalla Provincia a esaminare il business plan del colosso che dovrebbe na-scere dalla fusione Atc-Fer. Un'a-nalisi che pur dando via libera a «un piano industriale che appare sostanzialmente valido», mette tuttavia in luce alcune "criticità" legate soprattutto alladimeinuzio - ne dei fondiregionali, che potreb - b e esporre la nuova società a fab-bisogni finanziari tra i 10 e i 50 mi-lioni nei 2014.

Il giudizio è scritto nero su bianco sul documento commis-sionato da Palazzo Malvezzi a una società esterna, la Ttiv Italia ap-punto, per analizzare il piano in-dustriale della fu sio ne Atc-Fer, di-fesa ieri in commissione consilia-re dall'assessore regîonale Alfre-do Peri. Una unione, quella tral' a-zienda dei trasporti bolognese e Ferrovie Emilia Romagna, che ol-tre a rappresentare «il cuore del progetto di creazione di un unico soggetto che gestisca il trasporto su ferro e su gomma a livello re-gionale», è anche alla base del People Moven Inizialmente infat-ti la navetta aeroporto-stazione doveva essere gestita da Marconi Express, una società al100% diAtc (di cui il Comune è socio di mag-gioranza al 50%). Una condizione che avrebbe fatto ricadere solo su Palazzo d'Acclusi° il rischio di impresa legato a eventuali pro-blemi finanziari della monoro-

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LE OSSERVAZIONI I i testo scritto dai consulenti della Provincia

Il piano non quantifica i benefici dell'operazione, non misura l'entità degli investimenti né le future riduzioni dei contributi

taia. Durante ilmandato commis-sariale, Anna Maria Cancellieri aveva visto proprio nella fusione dell'azienda di via Saliceto con Fer un modo per ridurre il rischio per le casse comunali. Con la fu-sione infatti, la presenza di Atc dentro IVIarconi Express si riduce al 50%, dimezzando così anche il peso azionario del Comune, Oggi, la Otnta Mero:a sta cercando di diluire ancora di più la pre senza di Atc dentro Marconi Express, ab-bassandola sotto quota 25% con l'ingresso di Sab e privati.

Ma i consulenti della Provincia avanzano perplessità anche sulla fusione con Fer. Tre, in particola-re,ipunticontestatidai consulen-ti di Palazzo Malvezzi: «Il piano economico post fusione - scrivo-no Di Bussole e .Romaniefie nella relazione di oltre venti cartelle -non appare quantificare cenere - tatnente i benefici potenziali in termini di ricavi derivanti dallo

sviluppo dell'intermodalità; non vengono misurate l'entità degli investimenti necessari per inte-grare l'offerta dei servizi automo-bilistico e ferroviario; infine, non vengono stimate eventuali ridu-zioni future dei contributi». In particolare, è la simulazione dei consulenti, «se i contributi pub-blici regionali dovessero ridursi del 20% per gli anni 2012, 2013 e 2014,1a Ne‘,A.rco dovrebbe fronteg-giare un fabbisogno finanziario da coprire ne12014 superiore alt O milioni di euro». Cifra che «sali-rebbe a 50 milioni se la riduzione deifondiregionalifosse de140%». Ecco perché, è la conclusione, «andrebbero verificate le condi-zioni necessarie alla crescita dei ricavi per contro bilanciare l'ero-sione conseguente alla probabile riduzione dei contributi pubbli-ci».

(silvia bigeami) P RODUZI ON E RISERVATA

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La Regione sposa il People Mover. La Cgil no L'assessore Peri: siamo C0111111ti Gruppi: restano dubbi. D'aeroporto non dice se ci sta

51 A BIGNAMI

LA REGIONE difende il People mover, «un'opera della quale siamo tanto convinti da aver già pagato la prima rata». L'assesso-re regionale ai trasporti Alfredo Peri, ieri in co mmissione a Palaz-zo d'Accursio, prova a spazzare via i dubbi sulla navetta aeropor-to-stazione. Ma la tensione at-torno all'infrastruttura non di-minuisce, tra la Cgil che ribadi-sce i dubbi e chiede di aprire i cantieri solo dopo l'istruttoria, e i consiglieri Pd che aspettano di incontrare il sindaco (probabil-mente già lunedì) e l'assessore al Bilancio Silvia Giannini (mar-tedì), per ottenere i chiarimenti

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chiesti con una lettera dagli otto "frondisti". Tutto mentre finisce con una fumata nera, per ora, l'incontro tra il Comune e i verti-ci di Sab, che ancora non chiari-scono se entreranno o meno nel-la società di gestione del "treni-no" sopraelevato.

Sembra ancora in alto mare il futuro della monorotaia. Peri la difende netto: «Sia chiaro, la Re-

gione, che finanzia l'opera con 3 O milioni di euro, è co nvinta del-la sua validità». L'assessore re-gionale parla di un «lavoro robu-sto» per garantire l'ingresso di privati in Marco ni Express, a co-minciare da Bfi e Aeroporto, coi. quali è in piedi l'idea di «mettere insieme biglietto aereo, del treno e del People mover». Occhio quindi a no n far scappare i priva-

ti: «Stanno sulla porta e aspetta-no che siprendano decisioni, an-che alla luce del dibattito che si è aperto» avverte Peri, che strigliai critici: «Mi pare sinceramente che l'attenzione sugli aspetti economici di. quest'opera sia sproporzionata». Sulla stessa li-nea l'assessore al Traffico An-drea Colombo, che preferendo Facebook sbotta: «Il dibattito sul

People mover è tutto ideologi-co». Pronta la risposta del comi-tato del no: «Ideologico? E il no-stro ponte di Messina...».

Ma nonostante la determina-zione della Regione, il presiden-te della Camera di. commercio Bruno Filetti, in compagnia del-la presidente Sab Gaida Grandi, al s'unimit con sindaco,Atc e Ccc, non ha sciolto la riserva sull'in-

gresso di Aeroporto in Marroni Express. «Stiamo ragionando sui dettagli» dice Filetti. Prudente anche Francesco Sutti di Atc: «L'interesse di Sab c' è, ma è chia-ro che le decisioni vengono pre-se a valle di una serie eli questioni di sostanza. La Sab ha un rda». Ii problema è sempre diluire la presenza di Atc nella società di gestione della navetta. Secondo

la bozza di accordo, il Ccc reste-rebbe al 75% in Marroni Express per quattro anni e mezzo, calan-do poi al 45% nei successivi tre anni, fino ad attestarsi a quota 20%. E qui che dovrebbe inserir-si anch e Sab. «Ci hanno assicura-to che derideranno prima possi-bile» dice la presidente di. Marco - ni Express Rita Finzi, mentre il presidente Ccc Piero Collina

spera in un via ai cantieri tra gen-naio e febbraio. Restano però in molti a frenare. il segretario della Cgil Danilo Gruppi ieri ha rib adi-to fino: «Le risposte finora hanno rafforzato i dubbi». E restano pu-re le perplessità in maggioranza, A difendere l'opera resta Fli, con Daniele Baldini: «Il People mo-ver è vitale per:I:economia».

RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fwient Ate-Fer, `Nonèrhi>3las.tenibil itàeconnal iof

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Sei. l 'appoggio alla giunta e il Peoplemover

Nei giorni scorsi si sono susseguite di- chiarazioni e letture sulla nostra presunta posizione in merito alla questione assai complessa del People Mover che è in parte distante dalla volontà di chi scrive Nella no- stra città gli elettori hanno dato un manda- to pieno a \Argini° Merola supportato da un Consiglio Comunale in cui il Pd, insieme ad altre 2 forze, ha una ampia maggioranza ed un proaramma. Noi come SEL abbiamo da tempo abbandonato l'ipotesi di testimon ia- re posizioni minoritarie, accettando la sfida del governo. Così avviene in Puglia ed in molte altre città. Tuttavia questo non signi- fica che abbiamo rinunciato alla sfida del cambiamento, anche se questo implica as- sumere scelte coraggiose e talvolta in dia- lettica con le altre forze. Anche qui a Bolo- gna il nostro approccio è quello di stare sempre nel merito delle questioni, ragio- nando come coloro i quali credono che la cittàsiaun Bene comune. Ed in questo eser- cizio vogliamo essere pienamente coinvol- ti. Pensiamo quindi che sulle priorità le no- stre posizioni possano essere legittima- mente espresse senza subito tirare in ballo una radicalità, di cui non ci vergogniamo, ma che certo non è il faro che guida le no- stre scelte. Così avviene sulle tante que- stioni che riguardano il nostro governo cit- tadino, peraltro consapevoli della respon- sabilità che una crisi sociale ed economica ci richiama. E proprio in ragione di questo, sia nelprogramma di coalizione, sia din- nanzi all'apertura dei cantieri per il People Mover, abbiamo posto come centrale il te- ma della sostenibilità economica, in un mo- mento di crisi, di un'infrastruttura che im- pegnerebbe la nostra azienda trasportisti- ca in modo assai incisivo. La nostra non è una posizione pregiudiziale né tantomeno strumentale (le posizioni sul Governo Mon- ti e le elezioni nazionali non sono all'ordine del giorno)e ci pare chetirare in ballo le aran- di categorie della lotta e del aoverno ogni volta che si chiede un approfondimento o si esprime una posizione articolata, siatalvol- ta un modo per spostare l'attenzione dal centro delle cose.A nulla vale, a nostro av- viso, il richiamo alla liturgia di quella politica che urla e grida alla spaccatura, a nulla vale il ricordo di divisioni che generano solo im- mobilismo. Perché noi, che ci sentiamo par- te e co-protagonisti del governo di questa città, siamo consapevoli che le scelte impli- cano grandi assunzioni di responsabilità. Quello che vorremmo è che le sfumature e talvolta anche i colori "diversi" fossero con- siderati come una naturale ricchezza di un dibattito politico virtuoso e non sempre o per forza come una mina da disinnescare.

Luca Base e Cathy La Torre (Sinistra Ecologia e Libertà)

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Costruttor O presidente del Consorzio cooperative di costruttori Piero Collina

Pagina 2 Comune al magirattan ,

ri,pondenui? al ,les-rrso

press unE 25/11/2011

CORRIERE DI BOLOGNA

L'interAsta Il presidente del Ccc (partner dei fornitori del tram): «Ci hanno informati a cose fatte, noi avremmo chiesto solo la sospensiva»

Collina si smarca: «Tenuti, all'oscuro, è una frattura»

Infastidito, per usare un eufe-mismo, furente, per stare alla re - altù. Il presidente del Cce, Piero Collina, visibilmente contrariato dopo l'incontro in Comune sul People mover, sconfessa hisbus e contesta modalità e contenuto del ricorso con cui la, società tori-nese, anche per conto del colos-so cooperativo, ha chiesto un ri-sarcimento record ad Atc e agli enti locali. Uno strappo che ha creato imbarazzo proprio nel giorno del faccia a faccia con Co-mune e Atc sulla navetta — e aperto una frattura, inattesa e dif-ficile da rimarginare «Ci hanno mandato una mail a cose fatte, non siamo all'atto d'accordo con quel ricorso. Non l'avremmo mai

fatto in quel modo eppure ce lo ritroviamo così».

Presidente, nelle sessanta pa-gine spedite a Roma c'è anche la vostra «firma».

«Voglio che si sappia che il consorzio non ne sapeva nulla. lrisbus ha mandato il ricorso in

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ndloni? \k idea dì ci siano inibiva 1.■

autonomia, per conto dell'Ati certamente, ma senza avvisarci. Ce lo siamo ritrovato già fatto, ci hanno mandato una mail per av-ViSard che il ricorso era stato no-tificato. Noi non ci saremmo mossi in questi termini. Il man-datario aveva il diritto di farlo ma gli rimproveriamo modalità non comprensive dei nostri inte-ressi. Diciamo che è un proble-ma di etica».

Come, vi sareste mossi? «Avremmo chiesto la sospensi-

va e non la decisione nel merito, men che meno il risarcimento dei danni. Non è questo il modo in cui ci si muove. Ho letto i con-teggi che hanno fatto sui giornali e non capisco davvero come sia-no arrivati a 230 milioni di euro. Ci sono altre sedi dove si posso-no trovare accordi tra le parti sul fronte economico e quella del Tar non era certo quella che au-spicavamo. Noi lavoriamo nel mondo pubblico da molto più tempo di quanto non lo faccia il gruppo Fiat e posso dirle che di. ricorsi amministrativi sulle riser-ve non ne avevo mai visti. Di Iri-sbus poi cosa è rimasto? Quasi niente».

Pare una frattura insanabile. «Può darsi. Quel che è succes-

so è come minimo indelicato e ci infastidisce. Di sicuro ha aperto una tensione all'interno dell'Ati, ma forse è più giusto dire che è l'inizio di una frattura. Ci saran-no provvedimenti ulteriori, i no-stri legali hanno fatto presente la nostra insoddisfazione attraver-so una lettera».

State pensando di sciogliere l'Ati?

«Al momento non esistono le condizioni per la risoluzione del contratto in danno verso Irisbus. Se si va avanti di questo passo pe-rò interverrà Atc».

G. R. © RIPRODUZIONE FISEPVA -U,

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CORRIERE DI BOLOGNA

Civis, Com e al contrattacco Atc: risponderemo al ricorso Colombo: «Da Irisbus una causa infondata e temeraria I danneggiati siamo solo noi, ci faremo valere in tulle le sedi»

Costretti a incassare la di-chiarazione di guerra con annessa richiesta danni da 230

da Irisbus e Ccc, Co-mune e Atc bocciano il ricorso «infondato e temerario» del-l'Ati e si preparano al contrat-tacco. La mossa a sorpresa del-la società del gruppo Fiat, arri-vata net pieno delle trattative sull'asse Torino-Bologna per uscire dal pantano Civis, ha scatenato la reazione di Palaz-zo d'Accursio ma soprattutto quella dell'azienda di traspor-ti, stazione appaltante e sog-getto attuatore del discusso tram su gomma, pesantemen-te tirata in ballo da Irisbus,

Il presidente dà Atc France-sco Sutti risponde con parole che minacciano vendetta: «La risposta di Atc sarà adeguata», si è limitato a dire ieri dopo due ore di summit a Palazzo d'Accursio sul People mover, un vertice a cui ha partecipa-to, non senza un certo imba-razzo, anche il numero uno di Ccc, Piero Collina, trascinato a suo dire nel contenzioso dalla società torinese.

Di più Sutti non dice ma non ci vuole poco per capire che alle porte potrebbe esserci la risoluzione del contratto con Irisbus per inadempimen-to e una altrettanto cospicua ri-chiesta di danni. Una eventua-lità più volte ventilata sia da Sutti che dal sindaco Virginio Merola, da ultimo nel giorno in cui sono andati in Procura a consegnare, in qualità di parti offese, il verbale di sospesione dei lavori. ..t legali di via Salice-to e Palazzo d'Accursio, che do-vranno comunque costituirsi davanti al Tar del Lazio per smontare il ricorso, stanno stu-diando il da farsi. Un po' come la Regione, sopresa per la chia-mata in causa: «Valuteremo, ma sul progetto il nostro me-stiere era un po' diverso rispet-to ad altre infrastrutture», pre-cisa l'assessore regionale ai tra-sporti Alfredo Peri,

Al momento la posizione del Comune è chiara e sta nel-le parole dell'assessore al traffi-co Andrea Colombo: «Il ricor-so è totalmente infondato e

perfino temerario, in questa vi-cenda gli unici ad aver subito un danno sono il Comune e i suoi cittadini, che dopo otto anni non hanno ancora i 49 Ci-vis previsti dall'appalto». 11 re-sponsabile della Mobilità in Comune demolisce una per una le pretese di Irisbus, a par-tire dalla presunta violazione della trasparenza amministra-tiva e del contraddittorio de-terminate dall'assenza della so-cietà torinese nella commissio-ne di sicurezza che ha bocciato il Civis. Una contestazione

«strumentale e per di più tardi-va» perché «quell'organismo è stato istituito nel 2005 nel ri-spetto della legge quanto alla sua composizione, tanto che Irisbus non ha mai chiesto di farne parte, né avrebbe potuto — dice Colombo — essendo il produttore del veicolo oggetto delle verifiche».

Secondo il Comune le prete-se di Irisbus hanno la consi-stenza dell'argilla: «Che il siste-ma di guida ottica non funzio-ni o sia pericoloso Io dimostra-no palesemente le prove su

strada, le richieste di modifica ordinate da Atc fin dal 2005, e il sequestro dei mezzi da parte della Procura», annota Colom-bo che trova conforto nella mancata risposta al ricorso presentato da Irisbus al mini-stero dei trasporti. Per il Comu-ne, insomma, è la società del gruppo Fiat ad essere grave-- mente inadempiente «come di-mostra l'indagine della magi-stratura che ipotizza la frode in appalto». Sul punto della. violazione del contraddittorio lamentata da Irisbus, l'assesso-

re Colombo è lapidario: «t', sempre stato garantito tramite la richiesta di documentazio-ne tecnica, che però è risultata gravemente lacunosa e non in grado di dimostrare l'affidabi-lità del Civis».

Se poi Irisbus insisterà sulla strada legale, Palazzo D'Accur-sio e Atc sono pronte ad affila-re le armi «per far valere fino in fondo i propri diritti in tut-te le sedi». Sempre che la sode-tà torinese «non dimostrerà nella trattativa in corso la di-sponibilità a rimediare con una radicale modifica o sosti-tuzione del mezzo». La porta, insomma, resta socchiusa an-che se difficilmente i bologne-si staranno a guardare dopo lo «schiaffo» di Irisbus.

Ganluca Rotondi RIPRODUECHE RISERVATA

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CORRIERE DI BOLOGNA

Ha detto

Lassessore ai TraffIco

lrisbus non ha mai ciiesto di far parte della commissione E nemmeno avrebbe potuto

Le due opere a confronto

l'opera... Il tram su gomma (mezzi forniti da Irisbus) dovrebbe collegare San Lazzaro e la stazione, sostituendo di fatto le linee Atc 27 e 19,

...e io stalle Dopo il parere negativo della commissione del ministero, Comune e Atc hanno bloccato i lavori. Irísbus chiede 230 milioni di danni

People moven il tragitto... La navetta dovrebbe collegare stazione e aeroporto in 7 minuti e 20 secondi, Costo del biglietto: 7,5 euro. Lavori al via a febbraio.

...e i dubbi Comitati, Sei, Idv e un pezzo del Pd hanno dubbi sulla composizione societaria, che vede un forte coinvolgimento (e rischio, dicono) per Atc

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Neo:ne :nove, , Sub ovon slidingeesbo nello

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i Rottagenisti Peri (Regione) l'a:remo (a nostra parte: ci abbiamo niesn 30

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CORRIERE DI BOLOGNA

La navetta il primo cittadino tratta per far entrare le Ferrovie dello Stato

People mover, Sab frena sull'ingresso nella società Filetti: «Prima vogliamo vedere i piani definitivi»

Sarà anche vero che sul Peo-ple mover «non si torna indie-tro», come assicura il segretario del Pd Raffaele Donini dopo un incontro con il sindaco Virginio Merola. Ma quando si tratta di andare avanti, non tutti i gioca-tori scalpitano per entrare in campo. E così, mentre la Regio-ne dice di essere «assolutamen-te convinta del valore strategico del People mover», l'aeroporto resta in surplace sull'ingresso in Marconi Express (la società che gestirà la .monorotaia, odr) e rifiuta cambiali in bianco. «Re-stiamo orientati a entrare, ma prima vogliamo vedere tutte le carte», mette le mani avanti il presidente della Camera di Com-mercio Bruno Filetti (foto io al to), socio di controllo in Sab. Escludendo un ruolo di peso per Sab nell'azionariato di Mar-coni Express: «Noi non faccia-mo la gestione».

I cantieri per la realizzazione della monorotaia veloce stazio-ne-aeroporto„ assicurano tutti, apriranno all'inizio del prossi-mo anno. Due giorni fa il sinda-co Merola li aveva posticipati di un mese: «Patiremo a febbra-io». Ieri il presidente del Consor-

zio cooperative costruzioni, Pie-ro Collina, ha tirato la lancetta un po' indietro: «Dal 15 genna-io in poi, settimana più, settima-na meno». Eppure resta il nodo, spinoso, di chi siederà nella so-cietà di gestione. Accollandosi i rischi d'impresa del caso che, per come era stata pensata ini-zialmente l'operazione People mover, erano destinati a finire dopo i lavori in capo ad Atc. E quindi, indirettamente, sulle casse comunali.

Trovare qualcuno che faccia la parte del leone nell'azionaria-to di Marconi Express, sosti-tuendosi ad Mc, resta però un obiettivo lontano. E il megaver-tice di due ore che si è svolto ie-ri a Palazzo d'Accursio tra lutti i soggetti in campo (Comune, Ccc, Atc, Camera di commercio, Sab) è stato tutt'altro che risolu-tivo. Anzi, se di fumata si tratta, quella vista ieri è grigia. Visto che Sab non scioglie la riserva sul suo ingresso in Marconi. Ex-press. «Il nostro orientamento a entrare nella società di gestione c'è, ma prima di decidere ci so-no conoscenze che non abbia-mo e altre che non sono ancora perfezionate neppure dal Comu-

ne», spiega Filetti, nelle vesti di socio di maggioranza dell'aero-porto. All'appello del Marconi mancano infatti «un progetto esecutivo completo e il nuovo piano economico finanziario», quello che dovrebbe tenere con-to dell'allungamento della con-cessione a 40 anni e dell'aumen-to del biglietto a 7,50 ettro.

Finché quei documenti non verranno varati dal Comune e esaminati dal Marconi, dunque, inutile parlare di percentuali dell'azionariato. «Noi non stia-mo ragionando su nessuna quo-ta perché prima dobbiamo ave-re conoscenza e cognizione del-le cose in campo — spiega Filet-ti ma la gestione sicuramen-te non è il nostro mestiere, la nostra può essere una partecipa-zione». Sal), dunque, non avrà un ruolo di peso nell'azionaria-to della Marconi Express. «Se sa-rà un pollice, un'indice o un'un-ghia lo stabilirà il cda dopo aver visto la documentazione che aspettiamo dal Comune insi-ste Filetti — non si può ragiona-re su qualcosa di ipotetico».

Gli occhi adesso sono punta-ti sugli altri potenziali soci, che dovrebbero alleggerire il peso di Atc in Marconi Express. Il ecc, che rimarrà dopo la costru-zione del People mover in per-centuali che restano tutte da chiarire. Le cooperative che og-gi gestiscono il bus Blq, che do-vrebbero entrare con il 10%. E te Ferrovie dello stato, vera spe-ranza di Palazzo d'Accursio e del sindaco Virginio Merola, che avrebbe aperto da tempo un canale con l'ad Mauro Mo-retti. Non a caso l'assessore re-gionale ai Trasporti Alfredo Pe-ri parla già. della possibilità di «biglietti intermodali tre-no-People mover». E assicura che la Regione farà la sua parte. «Ci abbiamo messo più di 30 milioni e abbiamo anche paga-to la prima rata, inoltre ora ci mettiamo dentro anche Fer, vi-sto che si fonderà con Atc». li comitato No People Mover, pe-rò, resta sulle barricate: «Que-st'opera rischia di diventare il nostro ponte di Messina».

Francesco Rosa no francesco rosano@res. i t•

RIPRODUZIONE P:SERRATA

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press unE 25/11/2011

CORRIERE DI BOLOGNA

...................... ParlanodiiedÉ

rimi cibadhlo, b Glannbi eC eceredizikel

Gli ;celtici pd i si tono: «Poco confronto, c'è molto da chi' e»

Per Virginio Merola, la prima grossa grana in consiglio comunale ha il vol-to degli otto consiglieri Pd che gli chie-dono di frenare sul People mover. La mait ---- anticipata dal Carrìcre che i «dissidenti» hanno scritto al sindaco doveva rimanere riservata Ma ora che il caso è diventato di dominio pubbli-co, i firmatari non arretrano. E mentre Merola tira dritto («Decide la giun-ta»), i frondisti rivendicano il loro ruo-lo di controllo sull'operato del sinda-co. A partire da Benedetto Zacchiroli, uno dei firmatati. «La giunta dice Zacchiroli — deve ricordarsi che esi-ste il consiglio comunale, il cui compi-to è indirizzare e controllare il lavoro della giunta. 11 stato lo stesso .Merola_ a dire di volere un consiglio attento. E il caso di essere fieri, felici e contenti». Poi: «E giusto che Merda ascolti tutti e quindi decida e si prenda la responsa-bilità». Zacchíroli non vede «nessuno scandalo» nella richiesta di chiarimen-

ti. «Più problematica>„ conclude, la po-sizione di Sei e idv la cui ostilità al-l'opera è ormai evidente.

Ma quali sono i rilievi che gli otto consiglieri pongono a Merola? «Siamo tutti convinti dell'utilità dell'opera premette Francesco Errani —. Ma chie-diamo un incontro per avere alcune ga-ranzie su tre punti: la sostenibilità eco-nomica del People mover in urta fase di sofferenza del bilancio del Comune; la redditività dell'opera; e il coinvolgi-. mento dei cittadini». Partiamo dalla.

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sostenibilità economica: «Chiediamo di rivedere il patto parasociale che è troppo impegnativo dal punto di vista finanziario — dice Errani —. Il rischio d'impresa non può rimanere solo sul-le casse del Comune. I privati o altri soggetti come l'aeroporto e la Regione devano fare la loro parte».

Grossi dubbi anche sul ritorno eco-nomico: sono in tanti a pensare che difficilmente chi investe nel People mover rientrerà delle spese incassali-do i biglietti della navetta (il flusso dei

viaggiatori non sarebbe sufficiente). «Bisogna capire se la redditività c'è o non c'è, ci vogliono garanzie», ha con-tinuato Errani. Infine il coinvolgimen-te dei cittadini: «in Francia la discus-sione pubblica sulle grandi opere è prevista per legge. Chiediamo un'istruttoria pubblica"».

Finora è venuto meno il confronto? «Esatto risponde Errarti la gente non è informata, invece su progetti co-sì importanti è fondamentale sapere come la pensano i cittadini», Ma se tut-ti questi chiarimenti non arrivano, la fronda è disposta a bocciare in aula il via ai lavori? «Non credo che avvieran-no i lavori senza garanzie — dice Erin-ni Ho grande fiducia nella vicesin-d.aco Silvia Giannini. E spero che in-contreremo il sindaco il prima possibi-le. Il nostro, pia che disagio, è senso di responsabilità».

Pierpaolo Velonà ,,,170.210.

Francesco Errani edere paffi

D::.saio bAe conWk com

In «transatlantico» I consiglieri comunali dei Pd Francesco Errani (a sinistra) e Benedetto Zacchiroli: due degli otto che hanno chiesto un incontro con i1 sindaco sul People mover

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press unE n Resto del Carlino 25/11/2011 BOLOGNA

People mover: «Sab interi ata alla spa»

Bruno Filetti: «Ma sui tempi non. c'è fretta»

di LUCA ORSI

L'AEROPORTO entrerà nella società che gestirà il

People mover. , Qualche tempo fa Bruno Filetti — presidente della Ca- mera di commercio (socio al 50,55% di Sab, la spa che gesti- sce il 'Marconi) ti era già detto favo- revole a entrare. E ieri, in un summit di un paio d'ore con il sindaco e i.

vertici del Cce. (che costruirà la monoro-

taia su:azione-aeropor-to), «ho ribadito questo

interesse», afferma. I tempi? «I nostri tempi so- no legati a quelli di altri», commenta Filetti. Che at- tende di potere valutare, fra l'altro, il piano finanziario dell'opera e il progetto ese-

cutivo. Prima di decidere, insom-ma, «dobbiamo attendere che il Comune concluda il suo iter, per conoscere i dettagli e tutto ciò che non è ancora definito». Nessuna fretta, dunque. Sab potrebbe en-trare nella 'Marconi Express' — la spa che gestirà il People mover, al momento formata da Ccc e Atc — anche dopo il via dei cantieri, previsto «dal 15 gennaio in poi, settimana più settimana meno», annuncia Piero Collina, presiden-te del Ccc. Un'altra incognita sarà il numero dei possibili soci della società. E anche il 'peso' di Sab nella futura compagine societaria sarà un no-do decisivo da sciogliere. «Potrà pesare un'unghia, un dito, un braccio... Vedremo», si limita a di-re Filetti. In ogni caso, assicura, quando tutte le carte saranno sco-perte sul tavolo, «la nostra decisio-ne sarà tempestiva». Rita Finzi, presidente di 'Marconi Express', non si nasconde: «Speriamo che entrino», dice.

INTANTO, per calmare le fibril-lazioni e i dubbi che nei giorni scorsi hanno scosso il Pd, intervie-ne il segretario Raffaele Donini. «Io e il sindaco abbiamo concorda-to che sul tema People n2over non si torna indietro», è l'avvertimen-to. E rassicura quanti, fra i suoi (ma anche fra gli alleati, vendolia-ni e dipietristi) frenano e chiedo-no alla giunta Merola di rendere noti tutti i dettagli del progetto.

LE CON.DMIONI «Prima il Comune concluda il suo iter. Poi La decisione sarà tempestiva»

«Sono certissimo che saranno chiariti tutti gli aspetti tecnici e gestio [tali di cui si sta discuten-do», afferma Donini. E un tentativo di stoppare una possibile frattura nel centrosini-stra. «La maggioranza andrà avan-ti fino in fondo realizzando il pro-gramma di mandato», che preve-de il People mover. Noi, assicura Donini, «siamo pronti a fare la no-stra parte per avvicinare le posi-zioni e favorire un confronto ser-rato e utile sui punti di frizione. E siamo certi che la stessa responsa-bilità l'avvertano anche i nostri al-leati». Merola uova una sponda anche nei finiani di Fli. Il People ',nove?. è «un intervento necessario — affer-ma Daniele Baldini —, sia per lo sviluppo commerciale dell'aero-porto sia per la ripartenza econo-mica e occupazionale in città». Ma dai banchi del Pd, Benedetto Zacchiroli avverte il sindaco: «La giunta deve ricordarsi che esiste il consiglio comunale, il cui compi-to è indirizzare e controllare il la-voro della giunta». La Cgil, con il segretario Danno Gruppi, chiede chiarezza: «Abbiamo posto delle domande a cui oggi non è stato an-cora risposto».

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LA NAVETTA

ha chiarito la posízione del Comune: sulla navetta fra

aeroporto e La stazione n si torna indietro: «E' ile alla città»

arconl Express oggi e orinata da Àtc ecc, il colosso che alizza l'opera. Ma altri

sono entrare

I„4 COIL IL SEGRETARIO DANILO GRUPPI: «BASTA CON GLI SPIZZICHI E BOCCONI. SERVE UN PROGETTO A MEDIO-LUNGO TERMINE ATTORNO AL SFM»

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IL SEGRETARIO RAFFAELE DONINI: «HO VISTO IL SINDACO. CONCORDIAMO SUL FATTO CHE SUL PEOPLE MOVER NON SI TORNA INDIETRO»

L'ASSESSORE ALLA MOBILITA ANDREA COLOMBO: «IL DIBATTITO SUL PEOPLE MOVER ORMAI È DIVENTATO IDEOLOGICO INVECE CHE NEL MERITO DEI PROGETTI»

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press unE 25/11/2011

n Resto del Carlino

BOLOGNA

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di BOIA

sindaco Virginio Me- mia ha non solo il di- ritto ma anche il dovere

di portare avanti il People Mover: visto che quel pro-getto era inserito nel pro-gramma sul quale ha chie-sto e ottenuto il voto dei bolognesi.

SEGUE A PAGINA 8

?eoc1e Mover, dovere di .-"ire rn.a per bene SUESTRO RAMUNNO

L OMMENTO IL COMMENTO

People Mover, il dovere di fare

ma per bene Segue :Ulla piína

Y opportunità di avere un colhgamento ra- pido tra stazione e aeroporto non è mai

stata messa in discussione, è sicuramente un talore per la città, basterebbe dare in fretta quei chiarimenti che mancano per non tra-sforYnare la monorotaia in un simbolo nega-tivo, togliendo alibi al fronte del 'facciamo al-tro' sempre più allealo con ilforte spirito con-senatore dei bolognesi che sembrano spaven-tali da ogni novità (e sui Civis hanno avuto ragione! .

La domanda madre alla quale bisognereb-be dare una risposta è questa: perchè Aie, che è pubblica, è entrata in Marconi Express spo-stando sulle spalle del pubblico il rischio del project financing? Se l'opera è conveniente non si capisce perchè il sindaco abbia chiesto la revisione di quegli accordi, se non lo è non si capisce perchè A tc abbia scelto di farsi carico della monorotaia, 1 qualche mese dalla par-tenza dei cantieri sarebbe poi anche utile met-tere sul piatto il piano economico-finanziario e chiarire se ci saranno altri cambiamenti nel-la durata della concessione. Domande legitti-me che attendono ancora una risposta.

Facendo le cose per bene, rientrerebbero an-che i malumori nella maggioranza che in questi giorni hanno riportato l'amministra-zione ai tempi cupi dei partiti di lotta e di ,go-verno. Non è più tempo di avere un piede den-tro e uno fuori, chi governa si deve prendere le proprie responsabilità anche ingoiando boc-coni amari; non ce la si può cavare come ha fatto Sel che ha raccolto firme per l'istruttoria pubblica e contemporaneamente ha sostenu-to che la sede adatta per avere le giuste rispo-ste è quella della commissione trasporti. Le contraddizioni fanno parte della politica e della vita di coalizione, basta non spacciarle

per coerenze. Dal canto suo la giunta dovreb-be far di tutto per evitare che situazioni simili si possano ricreare, magari rispondendo a quell'interpellanza nella quale sono conden-sati i dubbi di buona parte della coalizione di governo.

Tuttavia, quello che si può cogliere in questi giorni, allargando lo sguardo sia alla Provin-cia, dove è in corso un braccio diji?rro tra Idi,' e Draghelli, sia ai comuni dell'hinterland dove le maggioranze si stanno dilaniando sulle centrali a biomasse o sui piani di espansione urbanistica, è che le crepe mostrate dalla coa-lizione di centrosinistra sono pinprojimde del solito, non solo di natura elettoralistica. Come se a contrapporsi fossero due modelli di svi-luppo divergenti. il centrosinistra ha una sola via d'uscita per dare prova di buongoverno, alzare l'asticella dello sviluppo, fare qualità anche a costo di rinunciare a qualche centrale a bionzassa avversata da cittadini non affetti dalla sindrome nimbi:

Solo con la chiarezza dei numeri il People Mover potrebbe essere sottratto allo scontro tra posizioni ideologiche e le prossime mosse saranno essenziali per evitare di farlo diven-tare il Clvis dei prossimi anni. Non solo i chia-rimenti di carattere.finanziario, ma anche la nuova compagine societaria che realizzerà l'opera. Se quella tratta è conveniente lo si ca-pirà dai "privati-privati" che ci metteranno i capitali. Se invece entreranno società private ma a controllo pubblico, come Fs e Marconi, vuoi dire che su quell'opera ci sono dei rischi, l'auspicio è che siano ben calcolati. premuti-vabili e sostenibili. Niente di scandaloso se la ponderazione è fatta bene, un amministrato-re dovrebbe far questo tutti i giorni se non vuole essere un semplice ragioniere che afine anno pareggia entrate ed uscite. Basterebbe dirlo: il People Mover è utile, è prioritario e sia-mo pronti a investire per il bene della città, chiudendo una volta per tutte la favola del project financing. Già dal primo bando, quel-lo andato deserto e poi rifatto con modifiche più vantaggiose per i prituli era evidente che un privato non avrebbe trovalo una pentola piena di monete d'oro alla fine del percorso della monorotaia.

(Sii-est Ramunno)

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L Pt? sesipre pii:1 1112 .211ii oCOIPROple mos- dtii Più cogelitiva

La società che gestisce l'aeroporto non ha ancora annunciato se entrerà

‘ Sab prende tempo: «Ma l'interesse c , e» Camera di commercio, Atc, Ccc e Marconi Expre,sw ai summit in Comune

, annuncio non c'è ancora, anche se tutti 4

aspettano solo che l'aeroporto entri nel-la società di gestione del People mover. «Stia-mo ragionando su tutti quelli che saranno i dettagli» dice il presidente della Camera di commercio, Bruno Filetti, lasciando il sum-mit a Palazzo D'Accursio coni vertici di Co-mune, Marconi express, Atc e Ccc. Era stato Virginio Merola a ipotizzare un ingresso di Sab a lavori iniziati. Ma le due ore di con-fronto avute ieri a Palazzo D'Accursio, pre-senti anche gli assessori Silvia Giannini (Bi-lancio) e Andrea Colombo (Mobilità), non sono bastate a far partire la fumata bianca.

Evidentemente Filetti e la presidente dell'aeroporto, Giada Grandi, non vogliono affrettare i tempi. «L'inte-resse c'è, è chiaro che le decisioni vengono prese poi a valle di una serie di questioni che non sono formali ma sono sostan-za. La Sab ha un Cda», ri-corda il presidente Atc Francesco Sutti. Sull'in-gresso di Sal:), sottolinea ancora Stati, «c'era un di-scorso di disponibilità che del resto il presiden-te della Camera di coan

aerei() aveva già dato». Quindi entreranno? «Non ho nessun ruolo nella Sab», si schermisce.

«Speriamo che entrino», dice la presidente di Marconi Express Rita Finzi.

Significativo che il primo ad uscire dalla sala di giunta, il presidente del Ccc Piero Collina, inviti i cronisti a. interpellare Filetti: «Andate a sentire da Filetti che fa il socio di Marconi Express». Ma Filetti non si spinge a tanto.

A quel punto anche il sindaco Virginio Me-rola opta per il no comment e fa sapere di non voler rilasciare dichiarazioni.

L'unica novità la dà lo stesso Collina, ri-vedendo per difetto la data di inizio dei la-vori fornita ieri da Merola. Si partirà «dal 1 5 gennaio in poi, settimana più settimana me-no».

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di BOIA

Donini n soccorso a Merola: «Chiariremo i dubbi di tutti, ma non torniamo indietroi

Il Pd è sempre più solo ma va avanti «Col People mover città più competitiva

Non serve fermare i lavori per discutere»

I lavori non possono es- sere fermati, anche se u-

na discussione con la città importante. li Pd, dopo

le parole del sindaco Me-rola, che non lasciano spa-zio ad alternative, sposa la linea dura, E lo fa con Raf-faele Donini, segretario del Pd di Bologna: «Abbia-F110 concordato che sul te-ma People piover non si torna indietro. È inequivo-co che il People mover si deve fare perché è un ser-vizio di trasporto pubbli-co utile - dice Donini. - e perché la città non può competere con il mondo esterno se per realizzare un'opera ci si mettono

«Lo stop dell'opera non serve, la posizione di Se/

e ldv è problematica»

dieci anni». I dubbi però spaziano

dai partiti di opposizione fino ai compagni di. viag-gio di Sei e Idv; e anche nello stesso Pd qualcuno non è del tutto convinto. Poi ci sono i comitati, la Cgil e ulta montagna di fir-

me che hanno sancito la necessità di un'istruttoria. pubblica. Donini, però, è sicuro che prima dell'ini-zio dei lavori «saranno chiariti tutti gli aspetti tec-

gestionali di cui si sta discutendo». Merola e IDonini vanno avanti, forti del voto in in Consiglio co-munale che «ha rigettato l'istanza di fermare i can-tieri in modo unitario». Comunque, «l'istruttoria pubblica si farà ed è un'opportunità per illu-strare alla città l'importan-za strategica di quest'ope-n». Ma la richiesta di Chia-rezza e di «condividere u-na discussione pubblica, trasparente e motivata sul-le ragioni di un investi-mento afferma il segre-tario - non significa ferma-re l'investimento stesso, significa discutere, illu-strare e convincere».

La presa di posizione pe-rò può costare caro, per-ché gli alleati di Palazzo potrebbero non accettare di buon grado le decisioni unilaterali: «La maggioran-za andrà avanti fino in fon-do - assicura rea-lizzando il programma di mandato. Noi siamo pron-ti a fare la nostra parte per avvicinare le posizioni e

favorire un confronto ser-rato e utile sui punti di fri-zione».

«È giusto che Merola a-scolti tutti e quindi decida e si prenda le responsabi-lità, lui e la sua giunta» è la riflessione del consigliere Pd Benedetto Zacchiroli, «ma la giunta deve ricor-darsi che esiste il Consi-glio comunale, il cui com-pito è indirizzare e con-trollare il lavoro della

giunta. E stato lo stesso Merola a dire di volere un Consiglio attento». Insom-ma, anche all'interno del Pd, la fermezza del sinda,- co nel dire «decide la giun-ta», non a tutti è piaciuta.

«Non vedo nessuno scandalo nella posizione del Pd» e in particolare di coloro che hanno chiesto al sindaco un Ulteriore in-contro sul People tnover. Dopo tutto, i 17 democra-

tici, ricorda, sono stati soli lunedì sera a votare in aula contro la sospensio-ne dell'opera. invece «è più problematica la posi-, zione di Sel e Idv», che hanno fatto mancare it lo-ro voto. Zacchiroli, pur approvando l'istruttoria pubblica ribadisce la con-trarietà ad uno stop all'o-pera in attesa della sua conclusione.

(v. color.}

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di BOIA

La Regione ha già pagato la prima rata. Peri: «Un progetto valido che va fatto» T a Regione è talmente «convinta della vali-

dità del ['copie Mover che abbiamo pagato la prima rata»,

E l'assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri a spingere per it progetto: «Noi ci abbiamo messo più di 30 milioni e abbiamo anche pa-

gato la prima rata, inoltre ora ci mettiamo den-tro anche Per, visto che si fonde con Atc». Peri poi risponde anche a Pdl e Movimento 5 stelle sull'ingresso sempre paventato dei soci privati: «Stanno sulla porta e aspettano che si prendano decisioni, anche alla luce del dibattito che si è

aperto». In realtà i soci e i pro-getti ci sarebbero e tra questi «si sta pensando a un coinvol-gimento funzionale di Grup-po Fs e Aeroporto di Bologna per mettere insieme biglietto aereo, del treno e del People .mover, una mossa che può rendere più competitivo an-cora il sistema e che gli dà più appeal». E anche in funzione di questo «c'è interesse di altri soggetti», chiarisce Peri. In-somma, «vi posso garantire che c'è un lavoro robusto in corso per un'operazione che per noi ha un gran valore».

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'" di BOIA

Cineteca, democratici "impallinano" Ronchi La trasformazione in Fondazione può aspettare

he cosa ho fatto a quelli del Pd? .4 Bisogna chiedere a loro che pro-

blemi hanno.,.». Se ne va parecchio ar- rabbiato l'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, dall'aula della commissione Af- làri Istituzionali di Palazzo D'Accursio. La trasformazione della Cineteca in Fon- dazione è stata impallinata per mano de- mocratica. Anzichè sbarcare in Consi- glio comunale per l'approvazione (do- vra' essere licenziata entro fine anno),

tornerà in commissione giovedì prossi-mo. Una richiesta fatta esplicitamente dalla democratica Rossella Lama, men-tre un'altra consigliera Pd, Raffaella San-ti Casali, e stata sentita sbottare MI «io questo non lo voto» da qualche collega. L'affondo è partito verso la fine della commissione tenuta ieri pomeriggio a Palazzo D'Accursio, così inatteso che ha sorpreso gli stessi colleghi di maggio-ranza e di opposizione. A chiedere espli-

citamente il rinvio in commissione è sta-ta Lama, preoccupata per alcuni aspetti dell'operazione, «Questa è la prima volta che il Comune conferisce patrimonio ad una Fondazione. E giusto che il Consi-glio segua lo start-up», argomenta Lama. In particolare, «l'equilibrio di commer-ciale e no profit può essere meglio de-finito, così come il rapporto finora pro-fieno tra attività esistenti nel territorio deve crescere», elenca a fine riunione.

Pagina 7 CR ONA CA BOL O GE

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