rassegna 11 10 14 - Portale Ufficiale del Comune di Fiesole · trattato di leggerezza degli uffici...

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Pagina I

Fiesole

11/10/2014 p. 27 Fatture dimenticate «Bilancio 2013 falsato» DanielaGiovannetti

Nazione Firenze 1

01/10/2014 p. 22 Quarant'anni di Fiesole Elisabetta TorselliIl Giornale DellaMusica

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Iniziative ed eventi

11/10/2014 p. XII Istituto degli innocentiRepubblica Firenze 6

11/10/2014 p. 1 Santo Spirito, fino a mezzanotte un'altra musicaCorriere Fiorentino 7

11/10/2014 p. 7 C'è una stazioncina per suonare Lisa BaracchiCorriere Fiorentino 8

11/10/2014 p. 8 Santo Spirito, le note contro l'alcol «Così si sconfigge ildegrado»

Rossella ConteNazione Firenze 10

enticate«Bílancio 2013

falsato»LE "fatture dimenticate" rischia-no di sollevare una bufera politi-ca. Stiamo parlando dei 240milaeuro di debiti fuori bilancio, chela giunta Ravoni ha dovuto rico-noscere in tutta fretta nell'ultimoconsiglio comunale e relativi almancato pagamento di alcuni ser-vizi aggiuntivi forniti dalla Socie-tà della Salute. Si scopre infattiadesso che il decreto ingiuntivodel creditore è arrivato al Comu-ne di Fiesole 1'11 dicembre 2013,ovvero in tempo più che utile perinserirlo nel bilancio consuntivo.«Colpe è possibile - chiede quin-di l'ex consigliere comunale Ales-sandro Monnetti - che un docu-mento importante come un'in-giunzione di pagamento resti sul-la scrivania di qualcuno? Siamodavanti ad un fatto molto grave eche ha influito sul rendiconto2013, falsandone il risultato deiconteggi nonché il piano plurien-nale di riequilibrio finanziario in-viato alla corte dei conti». Ma que-sto non sarebbe l'unico "disguidocontabile". Fra i passivi extra cisono altri 137mila euro dell'illu-minazione pubblica, frutto, pare,di una doppia fatturazione. I nuo-vi debiti riconosciuti saranno co-munque coperti entro il 2014 gra-zie ai 650.000 euro stanziati a con-guaglio dallo Stato centrale per re-cuperare il mancato introito Imu.«Tutto questo a danno dei citta-dini- insiste Monnetti- visto chequesto tesoretto si poteva usareper diminuire l' Irpef per personecon reddito basso». Monnettiquindi chiede all'attuale ammini-strazione un atto di coraggio e diandare fino in fondo sull'accadu-to. «Come coordinatore di Fratel-li d'Italia, raccoglierò delle firmeper l' istituzione di una commis-sione d'inchiesta sui debiti accu-mulati dal Comune di Fiesole ne-gli ultimi 15 anni perché - chiudel'ex consigliere - va capito se si ètrattato di leggerezza degli ufficio di volontà della passata ammini-strazione di non mettere in bilan-cio tali debiti».

Daniela Giovannetti

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Quarant'annidi Fiesole

La Scuola di Musica , utopia di Piero Farulli, festeggiaun importante compleanno: parlano il direttore Lucchesinie i protagonisti di questa splendida storia della musica italiana

II sogno di Farullivive ancora oggiANDREA LUCCI IESINI, DIRETTORE ARTISTICODELLA SCUOLA, RACCONTA UN'EREDITÀ

Quarant ' anni anni sono un ' età adulta,una piena maturità cui la Scuola di

Musica di Fiesole giunge carica di storia edi onori, grazie ai tanti progetti realizzati conla fatica e l'impegno di tutti coloro che hannocontribuito alla sua crescita. Piero Farulli eraconvinto che si potesse costruire una societàmigliore attraverso il contatto quotidianocori fa bellezza dei capolavori dell'arte: nonsappiamo so oggi sarebbe sedersfatto dellanostra società, ma è certo che a Fiesolemigliaia di bambini e ragazzi hanno imparatoin questi anni, facendo la musica insieme, aconfrontarsi in modo aperto e civile, attraversoil riconoscimento clell'ossenziale specificitàdi ciascun ruolo. La Scuola è stata per moltotempo il luogo della didattica più avanzata,proprio perché ha perseguito lo scopo diavvicinare precocemente alla musica con leattività d'insieme. Questa impostazione, deltutto pionieristica all'epoca, si è sviluppatanel tempo con articolazioni originali edefficaci, testate da una continua verifica sulcampo. La forza propulsiva ciel messaggiodi Farulli e la caparbia insistenza con cui eracapace di superare qualsiasi diniego hannoradunato intorno alla Scuola le più eminentipersonalità del mondo musicale, permettendola realizzazione cii progetti ambiziosi e di grandeimpatto educativo: numerosissimi musicistioggi in attività hanno frequentato la Scuola diFiesole negli anni della formazione. È questa iagrande eredità che ciascuno di noi sta cercandodi neri disperdere, accettando le nuove sfide chepone il futuro, consapevoli della responsabilitàche la storia della scuola consegna a tutticoloro che partecipano a questo straordinarioprogetto formativo.

Andrea Lucchesini

ELISABETTA TORSELLI I Foro MARCO 13ORRELLI

La Scuola di Mimica di Fiesole celebra i qua-

rant'anni, trenta ]'Orchestra Giovanile Ita-

liana. Dagli inizi pionieristici, nelle poche

stanzette in via Portigiani concesse dall'ammi-nistrazione comunale fiesolana, alla realtà di

oggi a Villa la Torraccia, 1.300 allievi dai piccolissimi in sutra corsi propedeutici, di base, di triennio e biennio, di per-fezionamento, Accademia dei Quartetto, orchestre e coridi ogni tipo e taglio e una produzione pressoché continua,tra allora e oggi, c'è di mezzo un profondo cambiamentodella società e dei ruolo della musica. Le ambiziose utopiedi allora, per cui arte, promozione sociale e sviluppo urna-no erano tutt'uno, sembrano indebolite, e forse proprioper questo ci consola constatare che a dispetto di tutto italenti musicali continuano a fiorire, e che qui c'è chi del-la loro coltivazione ha fatto una battaglia e urla scienza,ancora mosse dalla spinta originaria, etica e didattica, delfondatore Piero Farulli: restituire il dono della musica.

Forse per questo una successione apparentemente così

difficile, ad una personalità così esuberante e ingombran-

te, ha funzionato. Successione del resto programmata

dallo stesso Farulli, nell'affidare la direzione artistica acl

Andrea Lucchesini, artista non dell'arco rna della tastiera,

rivelatosi capace di lungimiranza e (li reinvenzione. Caine

aver valorizzato anche in questa roccaforte della musica

d'insieme - osserva Pietro De Maria, uno dei docenti di

perfezionamento pianistico - il ruolo dello strumento so-

lista per eccellenza: «II progetto "Ti amo Beethoven", fir-

mato da Lucchesini, ha coinvolto moltissimo le classi di

pianoforte, dall'integrale delle Sonate che ha interessato

anche i ragazzini per le Sonate facili op. 49, ai grandi che

hanno fatto e faranno I Cinque concerti con l'orchestra

Galilel, ed è molto importante anche io scambio continuo

di docenti e allievi con istituzioni come il Mozarteum di

Salisburgo e l'Università di Coinrbra»,

Il senso tipicamente fiesolano dell'intima continuitàdei gradi e delle forme dell'esperienza musicale vissuta,conce tra il bambino che comincia a tirar l'arco e il quar-tettista sulle soglie della carriera, negli ultimi anni sembraaver trovato ulteriore vigore e riscontro dall'essersi fattaFiesole il principale riferimento organizzativo e didattico

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del Sistema Abreu in Italia, come a suo tempo riferito dalnostro giornale. «Stiano puntando ad una scuola senzasoluzione di continuità fra base e vertice, in cui il bambinodeve- vedere_il perfezionamento e il perfezionandosi.rendeconto e deve render conto di come insegnare al hanibino,in una riorganizzazione di sapevi che ci coinvolge tutti»,dice il violista e nipote di Piero, Antonello Farulli, non acaso responsabile didattico e scientifico di questi due estre-ni opposti fiesolani che attraverso liti si toccano, la colo-nia delle Piagge e l'aristocratica Accademia del Quartetto.

Certo volto di tutto ciò è diventato, almeno idealmen-te, patrimonio comune anche nella didattica ufficiale deiConservatori, per quanto lo permettano gli sninuzzamen-ti di crediti e debiti formativi, remore amministrative equant'altro, Tanto più che oramai anche Fiesole ha avutoil riconoscimento dei suoi trienni e bienni e la facoltà dirilasciare i titoli accademici relativi. Insonnia «non sia-mo più una rompighiaccio», dice il cornista Guido Corti,che nel 1980, quando la scuola si era appena trasferita allaTorraccia e lui aveva vent'anni, venne qui per un recital ecolpì Farulli perché la sua tecnica di respirazione, appresadirettamente a Chicago dal grande Arnold Jacobs, gli ricor-dava il flusso dell'arco. Dalla sua classe e dalla Giovanile,di cui cura la sezione dei fiati, cinquantaquattro cornistisono andati a occupare posti nelle orchestre italiane e eu-ropee. «Allora in Italia non c'erano strumentisti validi eora ci sono e vanno a vincere i concorsi in tutto il mondo,il ruolo di Fiesole è stato importante in questo, ma il puntomi sembra un altro, il posto della musica nella formazionedel cittadino europeo, e si tratta di vedere avanti come sa-peva fare Farulli, di capire prima quale sarà il nostro ruolonell'Europa del 2020 e oltre. Adesso mi sto dedicando alla-creazione di un'orchestra giovanile dei Balcani, mettendoinsieme nazioni che sono state nemiche, una creazione diarmonia secondo il nodello fiesolano».

Anche Giampaolo Pretto è un veterano: era il plintoflauto dell'Orchestra Giovanile Italiana nella sua prima,pionieristica fase, dai suoi diciassette anni ai »

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L'anatorialitò era giàpresente nei primi anni

della scuola , con il corso dipianoforte a quattro mani,attualmente affidato aSimonetta Nannoni . Da qualcheanno la scuola ha un vero eproprio e articolato ProgettoAmatori - attualmente dai 20 ai30 frequentanti - al cui centroc'è la musica (la camera oltrealle lezioni individuali e ad altri'-pacchetti" didattici secondopassione e necessità. Fra ireferenti del progetto c'è il pianistae fortepianista Riccardo Cecchotti,docente fiesolano e membro deitrio Voces Intinae. «Ciò che miha permesso rii avere risultatimolto buoni è il mescolare le carte,mettendo insieme gli amatori

in alto: L'Orchestra Giovanile Italianaa sinistra: Andrea Lucchesini

agli studenti fiesolani avanzatio neoprofessionisti, che anziché`sdegnarsi' si sono gradualmenteappassionati alla missione,imparando a concentrarsi piùsulla musica stessa che sullabrillantezza tecnica. lo cerco dialternare i livelli, ad esempio conun violoncellista posso cominciarecori un trio di Haydn dei piùsemplici, in cui lo strumento fapoco più dei continuo, una poi farglibuttare il cuore oltre l'ostacolo,magari con Schumann. Di fattoni sono ritrovato con moltomateriale da proporre ai concertidella scuola, e stiano pensandoad un vero e proprio festivalinternazionale dedicato agliamatori».

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Dall'arclivio storico eli Fiesole: PieroFarulli con Mstislav Rostropovii-'

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Imparare a comporre

Tra i recenti successi comiricïato a scrivere musicadella vispa e popolosa - dice, senza altri studi se noli

classe fiesolana di un meraviglioso corso di basecomposizione di Andrea al Morley College e le lezioni diPortera c'è il secondo premio armonia jazz diTim Richards.ottenuto da Giovanni Dario Nel 2010 sono tornato aManzini al concorsoToru Firenze per studiare sul serioTakemitsu dilokyo, giudice a Fiesole, confrontandomiunico Peter Eötvös, con Until subito con scritture e tecnichetue sea above us closed again per me completamente aliene:(è l'Ulisse di Dante: "Infin che Ligeti, Serio,,, Portera riesce'I niar fu sopra noi richiuso"). a coordinare una marea diManzini è già in finale anche ragazzi dai livelli e interessial concorso Penderecki, a assolutamente differentinovembre, con un brano grazie ad un approccio moltoispirato alla Terra Desolata pratico alla scrittura: unodi Eliot, nel frattempo sarà scrive e vede subito eseguitaalla Biennale Musica. È un la sua musica riai ragazzi diallievo grande, fiorentino, Fiesole. Poi, andando avanti c'ènato nel 1978, andato a Londra il premio di composizione dellaa diciotto anni per studiare scuola, intitolato ad Antoniovicieoarte, contesto in cui ha Veretti».

venti, e subito dopo avrebbe vinto il concorso di primoflauto della defunta Orchestra Rai di Milano (oggi è primo

flauto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai). Fra lesue molteplici attività, Pretto è stato docente della sezionefiati dell'Ogi, e da un paio d'anni maestro d'orchestra. «losono convinto che lo spirito di Farulli sia rimasto, un'espe-rienza formativa all'insegna della completezza, dell'ascol-

tare-ascoltarsi, ma abbiamo dovuto rinrodulare le attività

dell'Ogi sulle esigenze di oggi. Non possiamo più chiederea ragazzi sempre all'inseguimento di crediti formativi difare 220 giorni l'anno, si è rivelata necessaria una maggior

selezione in entrata e tutta un'altra velocità di montaggio,con tournécs e programmi più serrati ma credo attraentiper loro, ad esempio a ottobre e novembre, con Enrico Din-do e con me, Sostakoviè, Brahms, Stravinskij, Berg». Uno

stringersi dei tempi del tutto coerente con quanto succedenella professione vera. Ma che cosa diremo ai giovani chehanno dedicato infanzia e adolescenza alla musica e poi si

ritroveranno fuori dalla professione e dalla didattica? «Èvero, è inutile che ci raccontiamo fandonie: non ci saràlavoro per tutti. Intanto dobbiamo lottare perché almenoquello che c'è rimanga in vita. Poi quello che mi impongocome docente è l'imperativo di cui parlava Farulli; restitui-re la musica, e nel far questo privilegiare tutto ciò che è in

relazione con la parte profonda della musica. Il contattocon la bellezza, il fatto che Brahms è filosofia scritta inmusica: questo è qualcosa che non si perde, anche se poi

nella vita si fa altro».Ma lasciamo eli nuovo la parola ad Antonello Farulli per

l'Accademia del Quartetto: «Alla base c'è l'intuizione diPiero, quella di aver portato a Fiesole docenti come Norbert

Braining, Hatto Beyerle e Milan Skampa, per dare visionidiverse, agganciate a tradizioni diverse del repertorio, comequella mitteleuropea e slava, fino alla formazione del cir-cuito Ecma, European Chamber Music Academy. Ma oggi

ci dobbiamo chiedere cosa abbiamo da offrire al giovanequartettista cinese che arriva qui con un bagaglio tecnicogià eccellente: non gli dobbiamo fornire interpretazioni,

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ma strumenti critici. Penso alla bella collaborazione con ilCentro Studi Boccherini di Lucca: lo studio dei manoscrittidi Boccherini e eli Nardini si è rivelato importantissimo percapire il contesto musicale-e culturale diquesta protostoriaitaliana del quartetto, il suo profumo. Poi, una volta datiquesti strumenti, questi occhiali, saranno loro a guardarecon i propri occhi», Quella del quartetto, almeno agli altilivelli, è un'esperienza totalizzante, elitaria, sembra diffici-le conciliarla con la necessità del giovane musicista di oggidi inseguire il lavoro dov'è. «È vero, ma il quartetto d'ar-chi va avanti in quanto, come ci dimostra l'esperienza delKronos, i compositori continuano ad aver voglia di scrivereper questa formazione, e dunque c'è un repertorio che nonsolo è di per sé forse il più bello in assoluto, ma che conti-nua a rinnovarsi, e infatti fra gli incontri più memorabiliall'Accademia del Quartetto ricordo quelli con Sciarrinoe Kurtág. Finché sarà così ci saranno ragazzi clic vorran-no fare quartetto e verranno fuori nuovi giovani grandiquartetti come oggi l'Apollon Musagète, ma qui lio vistopassare, agli esordi, il Quartetto di Cremona, il QuartettoPavcl Haas e tanti altri».

Anche la coralità come espressione di un'arnatorialitàdi alto livello ha un ruolo a Fiesole, Dagli anni Ottantala Schola Cantorum "Francesco Landini", diretta da FabioLombardo e costituita da persone dai venti ai settant'anni,partecipa alle produzioni di musica sacra e oratoriali, ma,dice Lombardo, «a questo punto sarebbe importante farlainteragire di più con le classi e formazioni della Scuola,Penso a un progetto Schubert a partire dai cicli liederisticisolistici e corali dalla Donna del lago, o a un progetto suBenevoli magari con gli archi barocchi di Antonello Farul-li». Per molti motivi, non è più riuscito invece a Claudio

Negli anni Settanta di sicuro Farulliera fra quelli che speravano che la

classe operaia andasse in paradiso anchegrazie alla musica . Oggi che c'è la nuova,problematica cittadinanza costituita dagliimmigrati nelle periferie e dai loro figli, unpezzo importante della scuola è sceso giùdall'aristocratica Fiesole, La piana ad ovestdi Firenze, le Piagge, Brozzi, Peretola, Campi,San Donnina.. luoghi ad hoc per le ambizionianche sociali del Sistema di Abreu di cuiFiesole è il capofila italiano, certamente.Ma l'8 giugno 2012, al primo concerto dellaneonata Orchestra delle Piagge al circolo Arcidi Brozzi, presentatrice Adriana Verchian! (daallora molte cose sono successe e la vedovadi Farulli non ha più un ruolo ulliciale nellascuola, ma dichiara rapporti attuali costantie finalmente sereni con i vertici fiesolani,dandosi molto da fare in particolare a favoredi questo progetto), quello elle ci capitò divedere era un pezzo di Firenze periferico, s!,rara molto civile e molto allegro. Un importanteelemento di continuità: se nei primi anni

Desdevi di combinare studio del canto lirico c produzione,come avvenne nel progetto Mozart e poi nel progetto Mon-teverdi, fra gli anni Ottanta e i Novanta, «forse per l'e-splodere di decine di accademie più o meno- effimere - diceDesderi -, ma continuiamo a ideare e produrre, Ricordoalmeno la serata moriteverdiana all'ultima Estate Fiesola-na, con un'originale ambientazione nell'area archeologicae l'uso dei live electronics, e ora ci concentrererno sullefarse rossiniane»,

)eriferia di Firenze

della scuola era Mauro Ceceanti, importatoreitaliano del metodo Suzuki, a tirar su i piccoliviolinisti, fra quei bambini di allora c'eraMartina Chiarugi, che oggi è la coordinatriceciel progetto dell'Orchestra delle Piagge.

«Le lezioni sono collettive- racconta MartinaChiarugi -: alla scuola elementare "Ducad'Aosta", abbiamo oramai quaranta bambinidalla prima in poi, la propedeutica con ritmicae coro - rna dopo due mesi li buttiamo inorchestra ! - e gli archi, e finalmente anchedue classi di fiati, tromba e clarinetto, altriquindici bambini, Clio si ritrovano nei localiche ci ha concesso l'Unicoup. All'ultima Festadella Musica fiesolana, il 24 giugno, i bambinidelle Piagge si sono mescolati molto benecon i piccoli eli Fiesole, ma per molti dl questigenitori andare non dico a Fiesole, ma anchein centro a Firenze, è una trasferta... o allorapreferiamo fare i concerti qui, magari al centrocommerciale. I corsi sono gratuiti, il progettocosta molto, ma per la scuola è il modomigliore dl onorare la memoria di Farulli e diAbbado. Voglio ricordare il liutaio Sorgentone

M-

e della ditta Onerati, che ci danno l'uso deglistrumenti».Seguite un metodo determinato ?

«No, tra gli insegnanti ci sano suzukiani,dalcroziani, seguaci del metodo Gordon o delColourstrings, l'importante è l'impostazionedi fondo ciel Sistema, il far musica insieme ele catena di trasmissione per cui i vari livellie le vario attività si agganciano. Con esito araggiera: miglior attenzione e comprensionenotata dalle maestre, più richieste per la piùvicina scuola media a indirizzo musicale, piùgenitori dei bambini al coro delle Piagge.Abbiamo bambini fiorentini, rom, albanesi,romeni, africani, finalmente, l'anno scorso,anche due bambine cinesi. E poi c'è ilmaster per operatore di orchestre infantiliche è appena partito: ci siamo mossi pertempo su un terreno in cui tutta l'Europa stacominciando a lavorare, la ReçiioneToscanaci aiuta cori quindici borse di studio su uritotale di ventisette frequentanti selezionati susessanta domancle».

E. T.

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ISTITUTO DEGLI INNOCENTIComincia oggi la rassegna diconcerti "Musiche d'Autunno"organizzata dall'Istituto degliInnocenti in collaborazione con ilConservatorio Cherubini e la Scuoladi musica di Fiesole. Quattroconcerti, nel Salone del Brunelleschiin piazza Ss. Annunziata, pensatisoprattutto per bambini e ragazzi,perché avrannocome protagonisti igiovani talenti che si stannopreparando alle varie professionalitàdella musica.A inaugurare ilprogramma sarà il progetto diRiccardo Fassi "Pierinoe il lupo"diProkofev, rivisitato in in versionejazz con le voci di MarionD'Amburgo e FrancescoTorrigiani.P. zza SS. Annunziata, ore 78,3 euro,info 0552037308

Iniziative ed eventi Pagina 6

IL CONCERTO ANTISBALLO

Santo Spirito,fino a mezzanotteun'altra musica«Ma cos'è questo schifo?». Ipunkabbestia e i«tradizionali» occupanti delsagrato di Santo Spirito hannoabbandonato il campo dopoqualche ritrosia all'arrivo deivigili. Poi, attorno alle 23, inuna piazza semivuota,stanotte è cominciato ilconcerto dopo che gliorchestrali hanno distribuitoai presenti il programma. Chesi è aperto con una sorpresa:l'assolo di Debussy eseguitoda Andreas Blau, il primoflauto dei celeberrimi Berliner

Philharmoniker. I fiati conalle spalle la basilica, pianopiano, hanno raccolto unapiccola folla di 400 persone:tra loro, seduti a ferro dicavallo davanti ai musicisti,l'insolita presenza di moltituristi anche anziani. Dalsagrato sono partite le note diclarinetto, oboe, flauto, cornoe sax. In piazza è arrivatoanche il sindaco DarioNardella. Sua l'idea dicontrastare il degrado nellepiazze della movida a colpi dimusica classica e jazz. È stato

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il primo concerto organizzatosui sagrati delle zone piùcolpite dal caos. Si replicadomani in piazza Santa Croce,dove si esibiranno i giovanidella Scuola di Musica diFiesole. Dalla prossimasettimana, tutti i venerdì ed isabato di ottobre la classicasarà protagonista tra SantoSpirito e, appunto, SantaCroce; mentre inSant'Ambrogio e Santa MariaNovella risuonerà il jazz.

Cla. .RIPRODUZIONE RISERVATA

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a stazioncina per suonareL'operazione recupero di Fs: la mappa degli spazi adottati, 159 quelli ancora disponibili

Nella stazione di Marradi siaccordano le chitarre, si imparaa usare l'otturatore di una re-flex, si provano i costumi di sce-na. Da quindici anni la stazioneè animata dall'associazione«Per non perir d'inedia» checonta più di 300 soci nel paesedelle castagne e offre ai ragazziuna sala di registrazione, unasala prove, corsi di fotografia, etre diverse compagnie teatrali.Sempre sulla Faentina, più giùverso Firenze, c'è un'altra stazio-ne che ha rinnovato la sua voca-zione. Alle Caldine i mezzi giallidella Vab sono parcheggiati vi-sta binari e nella palazzina di fi-ne Ottocento c'è ora la sala ra-dio, lo spogliatoio, l'officina.

Il progresso tecnologico hasvuotato molti degli avampostilungo le ferrovie, piccoli e gran-di edifici dove un tempo c'eranoun capostazione e una bigliette-ria. Eppure sono stazioni difrontiera che restano attive, quici sono sempre pendolari cheaspettano il treno, come a San-t'Ellero (dove il Comune di Reg-gello insieme a quello di Pelagoha preso in carico la pulizia e ildecoro dei bagni) e il biglietto sipuò ancora fare, ma alle mac-chinette automatiche. Per nonlasciare in balìa dei vandali glispazi rimasti vuoti, è stato deci-so di darli in adozione da Grup-po Ferrovie.

In quasi 5o casi i Comuni to-scani non hanno perso tempo ehanno già da anni preso in con-cessione gli edifici, ma in totalele stazioni in cerca di qualcunoche si prenda cura di loro in To-scana sono 159. Le più numero-se si trovano sulla linea Aulla-Lucca, sulla Pisa-Lucca-Firenze

e sulla Empoli-Montepescali.Le adozioni sono aperte, il

progetto di Rete ferroviaria èdare in concessione i locali incomodato d'uso gratuito: puli-zia, manutenzione, apertura echiusura della sala d'aspetto, incambio dell'utilizzo degli spazi.E c'è già chi è pronto a nuoveadozioni come il sindaco diMontelupo Fiorentino, PaoloMasetti, che nei prossimi giornifarà un sopralluogo ai locali di-sponibili nella stazione di Mon-telupo - Capraia «che ci piace-rebbe diventasse un portaled'accesso alla città».

Ad avere semaforo verde nel-l'accordo sono le associazionidel non profit, con gli enti localiche fanno da tramite (anche senel progetto sono previsti pos-sibili attività imprenditoriali,con uno sguardo verso l'artigia-nato e la ristorazione).

Così tante associazioni han-no trovato una casa, come nelcaso della Croce Verde che nellastazione di Ghivizzano (Lucca),

Volontarien on soloSopra il centrodella vigilanzaantincendiboschivialleCaldine(Fiesole)A sinistrala croce verdedi Ghivizzano(Lucca)Sottospettacoli efeste a Marradi

un piccolo edificio bianco e mi-nimale come una chiesina pro-testante, ha messo piede nelsettembre 2012 e festeggia i dueanni di attività sociali, dal tor-neo di burraco al gruppo di stu-dio, fino alla distribuzione dipacchi alimentari per le fami-glie che ne hanno bisogno. ASan Giuliano Terme (Pisa) lastazione è diventata il rifugiodella Proloco come lo è anche aCastiglioncello (Livorno). Nel-l'edificio «merlato» che richia-ma l'architettura del vicino Ca-stello Pasquini (per accontenta-re il barone che cedette il terre-no) dal 2002 si trova la Prolocoaccanto all'ufficio turistico diComune e Provincia e all'asso-ciazione albergatori. Le stazionidi frontiera diventano presìdi disicurezza quando, come a Ri-gnano sull'Arno, si trasforma-no nella sede della polizia mu-nicipale o presìdi sanitari quan-do sono sede della Misericor-dia: accade a Castellina Scalonel comune di Monteriggioni(Siena).

Cosa significa aver riadattatouna stazione? «Abbiamo rifattoil pavimento e spetta a noi lapulizia», spiega Sasha I.azzeri-ni, responsabile antincendi del-la Vab di Caldine. «E soprattuttosiamo noi il punto di riferimen-to per chi viene qui» prosegueLazzerini. A volte capita di rac-cogliere anche turisti sperduti:«Scendono qui pensando di es-sere a Fiesole e non sanno chenon c'è un autobus diretto chela collega al capoluogo. E capi-tato allora che li abbiamo ac-compagnati noi».

Lisa Baracchi© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono lestazioni i cuilocali sonoaffidati, inToscana,aComuni eassociazioni noprofit. l loroutilizzi sono ipiù vari: dallasala provedell'associazione «Per nonperir d'inedia»di Marradialla sede dellamisericordia aCastellinaScalo nei pressidiMonteriggionia quella dellaPro Loco aCastiglioncello

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TANTE PERSONE HANNO ASSISTITOALLA MANIFESTAZIONE: PRESENTEANCHE IL SINDACO DARIO NARDELLA

Salto Sphito, le note contro 'alcolsï sconfigge i1 degrado»

Ieri sera il ' concetto per rrinascere le piazze storiche , ®re ' eMUSICA classica e jazz si fannolargo tra i giovani imbottiti di al-col e `occupano' il sagrato di San-to Spirito, da ieri già protetto daspeciali piante `antibivacco', an-che alla luce del recente imbratta-mento del portone principale. E'

IIn scena un g ruppo aretinoe do ani g li orchestrali

i Fiesole in Santa Croce

partita fra tanti applausi, pienonedi gente e grandi ospiti la primaserata della stagione dei concertinelle piazze calde della città. Nonsono mancati all'appuntamento ilsindaco Dario Nardella («Bella lapiazza così, queste iniziative fun-zionano» sorride), il sindaco di Se-sto Fiorentino Sara Biagiotti e il

li concerto sul sagrato della basilica di Santo Spirito

mentre in Santa Croce, dopo l'esi-bizione di domenica, si terrannoil sabato sera. Dalle prossime setti-mane gli eventi musicali contro lefrange più sregolate della bandadella notte saranno eseguiti an-che in Sant'Ambrogio, dove travia dei Macci e Borgo Allegri so-no partiti nel mese di settembreben cinque esposti contro le urlae gli schiamazzi, documentaticon tanto di video dai residenti, eSanta Maria Novella, vittima duesettimane fa di un gruppo fuoricontrollo di ragazzi Erasmus cheha utilizzato la piazza come unatoilette.Intanto va avanti il Patto per lanotte, con un servizio coordinatodi controllo del territorio di forzedell'ordine e steward, con ottimirisultati in via dei Benci, ormai alterzo weekend di prova, e da ierianche in piazza Sant'Ambrogio,via dei Macci e via Pietrapiana.

Rossella Conte

priore della Basilica, padre Anto-nio Baldoni: «Tutto quello che sipuò fare per riqualificare la piazzava fatto - le sue parole -. Benvenu-ta musica».Gli strumenti dell'Ensemble diOttoni di Arezzo sono stati siste-mati sul sagrato non senza diffi-coltà, dal momento che la poliziamunicipale e gli operatori di Qua-drifoglio ci hanno faticato a spo-stare i branchi di ragazzi in predaall'alcol.Da ieri, ogni weekend di ottobre,infatti, a `occupare' gli spazi da-vanti alle basiliche non sarannopiù i branchi di giovani e adultiin preda all'euforia ma i musicistidell'Orchestra da Camera fiorenti-na del maestro Lanzetta e quellidella Scuola di Musica di Fiesole.Dopo le prove generali si replicadomani in Santa Croce: i concertisi ripeteranno tutti i venerdì delmese sul sagrato di Santo Spirito,

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