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RASSEGNA STAMPA

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Bikeconomy,un forum a Roma fa i conti con la prospettiva di una mobilità sostenibile integrata con le 2 ruote

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In Europa la bici vale 70.000 posti e 200 mi-liardi

• Tiziana Bottazzo ROMA

La bici crea lavoro, fa bene alla salute, favori-sce un turismo molto piacevole. È quanto emerge al Bike Economy Forum in svolgimento al Museo Maxxi di Roma, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly. Il titolo è emblematico — «L’irresisti-bile ascesa dell’economia della Bici» — e in effetti le cifre emerse ieri, nella prima giornata del convegno, sono significative: la bikecono-my vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quat-tro volte superiore a quella dell’industria del-l’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici, poi, come dice l’Organizzazione mondiale della sanità, fa risparmiare 110 miliardi in spe-sa sanitaria e 3 miliardi in riduzione dell’inqui-namento.SECONDI L’Italia è il secondo Paese in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione delle due ruote in questi ultimi anni è venuto in aiuto il bikesharing che conta in Eu-ropa 414 servizi, 21 in Italia. Nella presenta-zione del primo rapporto sulla bikeconomy, emerge che, se si sostituisse negli spostamenti brevi l’auto con la bici, i benefici sarebbero sorprendenti: percorrendo in bici 5 km al gior-no, invece che con mezzi a motore, si raggiun-gerebbe il 50% degli obiettivi proposti in mate-

ria di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.GIRO 100 Oggi il clou del Forum (si parlerà degli enormi benefici sulla salute grazie all’uso della bici, e dei numeri crescenti del turismo su due ruote) sarà l’intervento di Paolo Bellino, direttore generale di Rcs Sport, che si soffer-merà sui numeri del Giro d’Italia e sulla storica edizione numero 100 del prossimo ann

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19-NOV-2016da pag. 17foglio 1

Dir. Resp.: Roberto Napoletano www.datastampa.itLettori Ed. II 2016: 843.000Diffusione 09/2016: 105.722Tiratura 09/2016: 156.556

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Il Dubbio del 19/11/16 pag. 16

UNO STUDIO SUI BENEFICI AMBIENTALI, SANITARI E SOCIALI DELLE DUE RUOTE

Bikeconomy, se pedalarenon fa solo bene alla salute

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L'Adige del 19/11/16 pag. 5 Ma quanto in effetti faccia bene, tradotto in soldoni, hanno provato a calcolarlo i ricercatori della Fondazione Manlio Masi. Il rapporto sulla economia a pedali, è stato presentato ieri a Roma al primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy, organizzato al Museo Maxxi dalla Fondazione Manlio Masi e l'associazione sportiva Bicitaly.

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Il Quotidiano del Sud (ed. Basilicata) del 20/11/16 pag. 3 "Bikeconomy" la nuova frontiera …ANDARE in bicicletta fa bene alla salute e all'ambiente, e questo è perfino scontato. La «bikeconomy», così l'hanno battezzata, in Europa vale 200 miliardi di euro.

La Gazzetta dello Sport (ed. Nazionale) del 18/11/16 pag. 25 Lo svelerà il primo Forum sulla BikEconomy in programma oggi (dalle 14) e domani (dalle 9) al Museo Maxxi di Roma.

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�Corriere della Sera (ed.Bergamo)del 17/11/16 pag. 14 … il mercato: nei prossimi due anni si assisterà al boom delle biciclette elettriche, in grado di rivoluzionare un mercato che, secondo il forum sulla Bikeconomy (in programma a Roma da domani, ndr), già ora vale 200 miliardi di euro Federico Fumagalli © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercato «La bikeconomy vale ora 200 miliardi di euro e il valore è in aumento per le bici elettriche» Professionismo «Vorrei aggiornare il contratto che in Italia è stato siglato nel …

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�PRIMA EDIZIONE | TODAY NEWS ORE 10 DEL 21/11

Ultime notizie:- Manovra, torna proposta web tax- Settimana clou Pa, dirigenza e contratti - Cgil: 75% assunzioni 2016 sono precarie - Il lavoro nero in Italia - Primarie del centrodestra in Francia, boom di affluenza - Merkel, "mi candido per il quarto mandato"- Ancora sangue ad Aleppo, 63 morti - Forum bikeconomy, 70mila posti lavoro Ue

Conduce: Redazione Reteconomy

http://www.reteconomy.it/programmi/today-news/2016/novembre/21/prima-edizione.aspx

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http://www.adnkronos.com/sostenibilita/risorse/2016/11/21/bikeconomy-economia-della-bici-europa-vale-miliardi-euro_NbCojbjKdefhIH2qwAh6AK.html

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Maxxi di Roma, BikEconomy: il primo fo-rum dedicato alle due ruote La bicicletta è diventata negli ultimi anni il simbolo di un'alternativa sostenibile al traffico cittadino di VALENTINA LUPIA

18 novembre 2016

! Tra piste rosse e rastrelliere, basta girare per ogni grande città europea - da Copenaghen a Barcellona - per capire che se fino a un decennio fa la bicicletta era un passa-tempo, oggi sta diventando sempre più un'alternativa sostenibile al traffico cittadino. Lo dicono an-che i dati economici, che "pedalano" a velocità sempre più sostenuta. Se ne parlerà anche a Roma in occasione del primo Forum sulla BikEconomy che - col patrocinio del Ministero dell'Ambiente, del-l'assessorato alla Città in Movimento e del Coni - si terrà oggi e il domani al Maxxi, che vuole diven-tare il primo museo bike-friendly d'Europa.Comincia a farlo in grande stile, con la partecipazione di grandi campioni del ciclismo come Gimon-di, Chiappucci e Cassani, attuale ct della Nazionale di Ciclismo Maschile. Con loro, e introdotti da Gianluca Santilli, si parlerà anche del primo Rapporto sulla BikEconomy (il 18 alle 15.15), preparato dalla Fondazione Manlio Masi. Tra i dibattiti, non mancano approfondimenti sui più svariati temi. Alle 15.30 si parla di bicicletta e salute, sia per la città che per l'uomo, mentre Paolo Ruffino, consulente della provincia di Amsterdam per la progettazione di una nuova autostrada delle bici, spiega l'esp-erienza della ciclabilità di massa nei Paesi Bassi.Inevitabile il discorso sul caso romano: se ne discuterà, oggi poco dopo le 15.30, con Enrico Stefà-no, presidente della commissione Trasporti di Roma Capitale, col responsabile delle Aree Urbane e Mobilità di Legambiente Alberto Fiorillo e con Roberto Sgalla, direttore centrale per la polizia strada-le, ferroviaria, delle comunicazioni per i reparti speciali della polizia di Stato. Chiudono gli appunta-menti del 18 l'appuntamento sulle "Start-up nel mondo bike", alle 17.15, e l'incontro coi campioni del ciclismo con "Giro d'Italia: storia di un amore infinito".Si aprirà sul benessere fisico del ciclista la seconda giornata di forum. Ne parleranno docenti e ricer-catori di Medicina della Sapienza e dell'Istituto Superiore di sanità, con l'intervento anche di Antonio Spataro, direttore di Medicina e Scienza dello Sport del Coni e do-centi della Sapienza e dell'Istituto superiore di Sanità.

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Si chiude con un dibattito sul turismo e sul marketing territoriale, con riflessioni sull'Italia in bicicletta attraverso artisti, artigiani, luoghi e cultura. A parlarne rappresentanti di Autostrade, Editalia, Rcs Sport, il direttore generale del Touring, e il direttore centrale della Polizia Roberto Sgalla http://ro-ma.repubblica.it/cronaca/2016/11/18/news/roma_maxxi_bikeconomy_convegno_bicicletta-152251029/

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Bikeconomy: quella Ue vale 200 mi-liardi e occupa più di 70mila persone18 novembre 2016

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Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.

Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra uti-lizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto.

Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno.

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�Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turisti-ca. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi.

Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVe-lo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia.

Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

© Riproduzione Riservata http://www.panorama.it/scienza/green/bikeconomy-quella-ue-vale-200-miliardi-e-occupa-piu-di-70mila-persone/

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Ambiente: per bikeconomy giro d'affari di 18 mld/anno

ROMA La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta, e' in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impe-gna piu' di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria del-l'auto e se nelle citta' europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l'OMS, fa ri-sparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamento, e l'Italia, nono-stante una domanda interna molto bassa, e' un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti con un giro d' affari di 18 mld l' anno. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni e' venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta e' al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, orga-nizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia e' enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute, la bici e' una grande opportunita' per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonche' la nostra innovazione nel settore". In Occasione del Forun e' stato anche presen-tato il Primo Rapporto sulla bikeconomy da cui emergono tutti i vantaggi dell' uso della bici per am-biente, salute, turismo, sicurezza. Secondo il Rapporto un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all' 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 potrebbe far ri-sparmiare alla societa' circa 24 trilioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l'utilizzo di carburante, l'emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte della salute per quanto riguar-da l'incremento della durata media della vita e' stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l'aspettativa di vita di 0.025 anni. E se si guarda al ciclo turismo si nota che e' un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un in-dotto annuo cosi' stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. com/alu (fine) MF-DJ NEWS

http://www.milanofinanza.it/news/ambiente-per-bikeconomy-giro-d-affari-di-18-mld-anno-201611182000041437

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Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e oc-cupa più di 70mila persone

Roma, - Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muo-ve una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bi-keconomy' (il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori.

Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? No-nostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia.

Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bike-conomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.

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�Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente.

Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bici-cletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, inve-ce che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di ridu-zione delle emissioni dei trasporti in Europa.

Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno co-stoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spo-stamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto.

Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno.

Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete euro-pee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi.

Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia.

Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

http://www.liberoquotidiano.it/news/sostenibilita/12021243/bikeconomy-quella-ue-vale-200-miliardi-e-occupa-piu-di-70mila-persone.html

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24/11/2016 LA BICICLETTA? UN MOLTIPLICATORE DI ECONOMIA, SALUTE E QUALITA’ DELLA VITA

http://www.vacanzattivajournal.com/it/pedalare/eventi/la-bicicletta-un-moltiplicatore-di-economia--salute-e-qualita-della-vita.html 1/3

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LA BICICLETTA? UN MOLTIPLICATORE DI ECONOMIA, SALUTE E QUALITA’ DELLA

VITA

E’ il dato emerso nel corso del Primo Forum Nazionale sulla Bike Economy, svoltosi a Roma. Un mercato che solo in Europa vale 200 miliardi di euro. La grande crescita

del cicloturismo.

X Fabrizio Lodi

TUTTI I VANTAGGI DELL'ANDARE IN BICI

La bicicletta come una sorta di “moltiplicatore keynesiano” e non solo dal punto di vista economico ma anche della salute personale e della qualità della vita collettiva.

E’ questo il dato più forte emerso nel corso del Primo Forum Nazionale sulla Bike Economy, svoltosi al museo Maxxi di Roma il 18 e 19 novembre, alla forte presenza di

esperti del settore e appassionati.

Ad organizzare l’evento, dedicato all’inarrestabile ascesa dell’economia che si muove sulle due ruote a pedali, è stata la Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di

Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate, quali Acciari Consulting e Be Creative Business. Da segnalare anche la partecipazione di Autostrade per L'Italia, Editalia,

Touring Club, RCS Sport e di campioni del passato come Chiappucci, Cassani e Gimondi.

I dati emersi confermano in pieno la tesi proposta dal BikEconomy. Ecco alcuni esempi numerici molto chiari: la bicicletta nel Vecchio Continente vale 200 miliardi di euro

e impiega oltre 70.000 lavoratori, con un’occupazione che in rapporto è di quattro volte superiore quella dell’industria dell’automobile.

Se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen, dove il 26% degli spostamenti avviene sui pedali, si creerebbero circa 76.000 nuovi posti di lavoro nel settore

“green”.

Secondo l’Oms, usare la bici fa risparmiare 110 miliardi di dollari in spesa sanitaria e tre miliardi a livello di riduzione dell’inquinamento.

Il Belpaese vive al riguardo una grande contraddizione: ha una domanda interna bassa, ma è il leader europeo nella produzione di bici e componenti, con oltre 8mila addetti.

Il bikesharing ha dato impulso al settore in questi ultimi anni con 414 servizi in tutta Europa di cui 21 in Italia.

Secondo Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Manlio Masi: «Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori nel Vecchio Continente ha un giro di

affari che si aggira sui 18 miliardi di euro l'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è enorme, la bici

rappresenta una grande opportunità per valorizzare il Paese anche dal punto di vista turistico ed artistico, nonché la nostra innovazione nel settore».

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Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e occupa più di 70mila persone 18/11/2016 -

Roma, Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spo-

starsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per

quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in termini eco-

nomici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliar-

di di euro e impegna più di 70.000 lavoratori.

Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti

su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto

bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addet-

ti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Euro-

pa 414 servizi, 21 in Italia.

Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione

dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fon-

dazione Manlio Masi.

Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Man-

lio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambien-

te, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente.

Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe

un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per rag-

giungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.

Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere

su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del tota-

le dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari

tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto.

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�Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa,

il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio

statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di

dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, consi-

derando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla

città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conte-

rebbero 66,12 morti in meno ogni anno.

Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stima-

to tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Au-

stria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture

e servizi.

Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che

comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 iti-

nerari che toccano l’Italia.

Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini

del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di

Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

http://www.lasicilia.it/news/sostenibilita/43494/bikeconomy-quella-ue-vale-200-mi-liardi-e-occupa-piu-di-70mila-persone.html

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• 18/11/2016 •

http://finanza.tgcom24.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=201611182000041437&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=&titolo=Am-biente: per bikeconomy giro d'affari di 18 mld/anno

> Tgcom24 >

Ambiente: per bikeconomy giro d'affari di 18 mld/anno 18/11/2016 19:30

ROMA La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta, e' in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna piu' di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria dell'auto e se nelle citta' europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l'OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamento, e l'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, e' un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti con un giro d' affari di 18 mld l' anno. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni e' venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta e' al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia e' enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute, la bici e' una grande opportunita' per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonche' la nostra innovazione nel settore". In Occasione del Forun e' stato anche presentato il Primo Rapporto sulla bikeconomy da cui emergono tutti i vantaggi dell' uso della bici per ambiente, salute, turismo, sicurezza. Secondo il Rapporto un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all' 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 potrebbe far risparmiare alla societa' circa 24 trilioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l'utilizzo di carburante, l'emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte della salute per quanto riguarda l'incremento della durata media della vita e' stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l'aspettativa di vita di 0.025 anni. E se si guarda al ciclo turismo si nota che e' un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto annuo cosi' stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. com/alu (fine) MF-DJ NEWS

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Roma, 18 nov. - Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori.Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenha-gen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia.Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sa-nitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeco-nomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bike-conomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bike-conomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mez-zo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

http://www.affaritaliani.it/green/notiziario/bikeconomy_quella_ue_vale_200_miliardi_e_occupa_piu_di_70mila_-

persone-9935.html

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Su due ruote l'economia viaggia veloce di Antonietta Nembri 18 Novembre Nov

In corso al Maxxi di Roma fino a sabato 19 novembre il primo Fo-rum sull'economia della bicicletta che vale 200 miliardi e occupa ol-tre 70mila persone. All'evento i protagonisti della bikeconomics per parlare di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnolo-gia e innovazione. Tra le starup anche una che ha inventato il Kiss-MyBike, un sistema per ritrovare la propria bici dopo un furto

In Europa vale 200 miliardi e impiega oltre 70mila lavoratori, con un’occupazione quattro volte supe-riore quella dell’industria dell’auto. Questo il valore della bikeconomy, l’economia della bicicletta mez-zo di trasporto che in Europa è in costante crescita, se nelle città europee si pedalasse come a Copenha-gen, dove il 26% degli spostamenti avviene sulle due ruote, si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre mi-liardi in riduzione dell’inquinamento. Il nostro Paese, nonostante una domanda interna ancora bassa, è

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�leader europeo nella produzione di biciclette e componenti, occupando oltre 8mila addetti. A dare impulso a questo settore in questi ultimi anni è stato il bikesharing: 414 servizi in tutta Europa, 21 in Italia.

All’inarrestabile ascesa dell’economia che viaggia sulle due ruote è dedicato il Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy, in corso al Maxxi di Roma, fino a sabato 19 novembre. A organizzarlo Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Con-sulting e Be Creative Business.

«Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro», ha dichiarato Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Manlio Masi.«Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vi-sta turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore».

Gianluca Santilli, coordinatore delle iniziative di Bicitaly e ideatore del Forum commenta: «Pedalare con-sente di guardarsi attorno con calma e annusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono due pedali: aiutano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, suggestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporcano né in-quinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasfor-mare le città in smart cities. È la bikeconomy:» conclude «pedalando ho intuito l’importanza di analiz-zarla per valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum» Nella corso della giornata di sabato 19, protagonista al Forum sarà il tema "Salute e Wellness" promosso dal partner Dompè, nonché il tema turismo, con i contributi di Autostrade per L'Italia, Editalia, Touring Club, RCS Sport.

Il Forum è anche l’occasione per presentare il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fon-dazione Manlio Masi. In sintesi: per quanto riguarda gli spostamenti su brevi distanze , quelli con veicoli a motore sono i meno efficienti sotto il profilo dell’utilizzo di carburante e generano il massimo livello di inquinamento per chi-lometro rispetto ai viaggi su lunghe distanze. Pertanto – sottolinea il rapporto,- sostituire specialmente negli spostamenti brevi l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe per-correre in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa e sul fronte dei costi spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Inoltre, secondo uno studio grazie a un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su

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�due ruote fino all’ 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 si potrebbe far ri-sparmiare alla società circa 24 trillioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l’utilizzo di carburan-te, l’emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto.

! Nel rapporto si ricorda inoltre che i costi totali dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica rap-presentano cifre considerevoli. In uno studio statunitense è stato stimato siano compresi tra il 24,3 e i 3,.2 miliardi di dollari, tra il 2.4 e il 3.7 per cento dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Sull’incidenza del-l’uso della bicicletta sulle spese sanitarie, l’Oms ha valutato in 110 miliardi di euro, per l’Europa, il ri-sparmio dovuto all’incremento dell’uso delle due ruote. Non manca neppure un’osservazione dedicata all’incremento della durata media della vita. È stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 chilometri pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0,025 anni. Inoltre in uno studio fatto su Barcellona, si è arrivati a stimare che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno.

Nel rapporto si considera anche il ciclo-turismo, un fenomeno in crescita in tutta Europa capace di muo-vere 44 mld di euro con indotto stimato tra i 110 e i 350mila euro per ogni chilometro di ciclabile turisti-ca. Francia e Austria sono le mete più gettonate in Europa. In questo settore l’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente ambita grazie alle sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi.

Per intercettare questo tipo di turismo, l’Unione europea ha sviluppato il progetto EuroVelo, una rete eu-ropea di vie ciclabili che comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66mila km, di cui circa 45mila già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Proprio per cercare di incrementare il turismo su due ruote in Italia si stanno sviluppando alcuni progetti, tra questi Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo quello di generare un flusso cicloturistico di almeno 300mila utenti/anno per garantire consistenti flussi economici e occupazionali e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

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Presenti nel programma anche due startup degli incubatori di Trentino Sviluppo: Bikee Bike e KissMy-Bike. In particolare Bikee Bike ha creato un nuovo motore elettrico per biciclette che può essere installato in poche decine di minuti sulla maggior parte dei telai standard. Storia diversa quella dei tre startupper formatisi all’Università di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielo-russi Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova. Stufi di chiudere con un lucchetto la propria bicicletta, tor-nare e non trovarla più, hanno progettato Kissmybike, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Invisibile, ultracompatto, necessita una ricarica all’anno (la batteria dura ben una settimana nella modalità di tracciamento continuo dopo un furto), Kissmybike, grazie alla trasmissione satellitare e a tec-nologie di rilevamento all’avanguardia, permette di localizzare con precisione il veicolo rubato.

Presente anche la startup Zehus, che ha inventato un motore ibrido per biciclette che si «ricarica» sfrut-tando l’energia generata dalle nostre gambe. Una tecnologia italiana che compete contro colossi quali Bo-sch, Panasonic e Shimano.

http://www.vita.it/it/article/2016/11/18/su-due-ruote-leconomia-viaggia-veloce/141660/

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BIKECONOMY, PEDALARE METTE LE ALI ALLO SVILUPPO • Bikeconomy, pedalare mette le ali allo sviluppo

by Martina Valentini 18 novembre 2016

Vale in Europa 200 miliardi, può far risparmiare 24 trilioni di dollari, occupa 70mila persone ed è in grado di creare occupazione quattro volte di più dell’industria dell’auto. A questo si devono aggiun-gere i 110 miliardi di spesa sanitaria (dati OMS) e i 3 miliardi in riduzione dell’inquinamento che si taglierebbero se si diffondesse questo mezzo di locomozione. Sono i numeri della bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta, presentati durante il Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy, ospitato al Museo MAXXI a Roma.Un settore produttivo ancora troppo spesso sottovalutato dai decisori pubblici e dal mondo dei me-dia (al quale Valori (valori_140-bikenomics)  aveva dedicato un’ampia inchiesta ad agosto scorso) ma nel quale l’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8mila addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia.“Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa – ha dichiarato Beniamino Quin-tieri, presidente della Fondazione Manlio Masi, organizzatrice dell’evento – ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all’anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e ac-cessori, oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute, la bici è una grande opportuni-tà per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore”.Nel corso del Forum viene presentato anche il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi, con l’obiettivo di evidenziare i vantaggi in termini ambientali, sanitari e per il turismo.Clima, con 5 Km al giorno in bici siamo a metà dell’opera Gli spostamenti su brevi distanze con veicoli a motore sono i meno efficienti sotto il profilo dell’utiliz-zo di carburante e generano il massimo livello di inquinamento per chilometro rispetto ai viaggi su lunghe distanze. Pertanto, sostituire specialmente negli spostamenti brevi l’automobile con la bici-cletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa e sul fronte dei costi spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Secondo uno studio grazie ad un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all’ 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 tri-lioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l’utilizzo di carburante, l’emissione di CO2 ed i costi di-

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�retti del mezzo di trasporto.L’inattività fisica costa tra 24 e 37 miliardi I costi totali dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica rappresentano cifre considerevoli. In uno studio statunitense è stato stimato che tali costi siano compresi tra il 24.3 e i 37.2 miliardi di dol-lari, tra il 2.4 e il 3.7 per cento dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda lo specifi-co effetto della bicicletta sulle spese sanitarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Tra i ri-sparmi economici sia privati che collettivi si deve considerare il risparmio delle spese sanitarie con-nesse sia alla maggiore attività fisica da parte dei cittadini, sia ad un miglioramento della qualità ge-nerale dell’aria e una diminuzione dell’inquinamento acustico. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri peda-lati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Bar-cellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si contereb-bero 66,12 morti in meno ogni anno.44 miliardi dal cicloturismo Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto annuo così stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. Le mete più gettonate in Europa sono Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita date le sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi. L’UnioneEuro-pea, per cercare di intercettare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto EuroVelo. EuroVelo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuropea sostenibile. Comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Per cercare di incrementare il turismo su due ruote in Italia si stanno svi-luppando alcuni progetti, tra questi VENTO, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti/anno per garantire consistenti flussi eco-nomici e occupazionali e il GRAB di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso ar-cheologico-turistico nella città eterna.

http://www.valori.it/ambiente/bikeconomy-pedalare-mette-le-ali-allo-sviluppo-15562.html

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Bikeconomy, l'economia della bici si racconta al Maxxi Roma

Convegno oggi e domani. Italia produce tante bici ma pedala poco 18 novembre 2016

! © (ANSA) - ROMA, 18 NOV - La bikeconomy, l'economia legata alla bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria dell'auto. Se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote), si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici, come dice l' OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'in-quinamento.L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bi-keconomy, che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly. Due giornate di lavori (venerdì dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00), con relatori italiani ed internazionali. Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista. Nel corso del Forum verrà presentato anche il primo rapporto sulla Bikecono-my, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.L'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazio-ne Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia è enorme, siamo il se-

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�condo produttore europeo di bici e accessori.Oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute, la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico". (ANSA). http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/vivere_green/2016/11/18/bikeconomy-leco-nomia-della-bici-si-racconta-al-maxxi-roma_ddb9b82b-292e-41dc-9ec8-73d423529d99.html

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Forum bikeconomy, 70mila posti lavoro Ue Appuntamento al Maxxi, startup italiane tra i protago-nisti

! L'economia della bicicletta vale in Europa 200 miliardi e supera di quattro volte l'industria dell'auto per occupati con più di 70.000 lavoratori. "L'irresistibile ascesa" della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bi-keconomy al Museo Maxxi di Roma, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato il presidente Fondazione Manlio Masi, Beniamino Quintieri - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore". Sono presenti nel programma anche due startup degli incubatori di Trentino Sviluppo: Bikee Bike e KissMyBike. Bikee Bike ha creato un nuovo motore elettrico per biciclette che può essere installato in poche decine di minuti sulla maggior parte dei telai standard. Il motore sfrutta la nuova tecnologia mid-drive, che colloca il propulsore nel movimento centrale della bici, tra i pedali rendendo ogni bici equipaggiata con questo prodotto, capace di affrontare agevolmente salite fino al 58% di inclinazione. Storia diversa quella dei tre startupper formatisi all'Università di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielorussi Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova. Stufi di chiudere con un luc-chetto la propria bicicletta, tornare e non trovarla più, hanno progettato Kissmybike, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Kissmybike è invisibile, ultracompatto e necessita una ricarica all'anno (la batteria dura ben una settimana nella modalità di tracciamento continuo dopo un furto). Kissmybike, grazie alla trasmissione satellita-re e a tecnologie di rilevamento all'avanguardia, permette di localizzare con precisione il veicolo rubato, sia in am-bienti chiusi sia all'aperto. E' presente anche la startup Zehus, che ha inventato un motore ibrido per biciclette che si «ricarica» sfruttando l'energia generata dalle nostre gambe. Una tecnologia italiana che compete contro colossi quali Bosch, Panasonic e Shimano. http://www.ansa.it/pmi/notizie/lavoro/2016/11/18/forum-bikeconomy-70mila-posti-lavoro-ue_d480fd51-2dd0-4729-9227-d47883765f6a.html

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! pubblicato il 18/nov/2016 14:52

In Europa l'economia viaggia veloce con la bici, vale 200 mld Al MAXXI di Roma primo Forum sulla Bikeconomy

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Roma, 18 nov. (askanews) - La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria dell'auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l' OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamento, e l'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia.

L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. Due giornate di lavori, con relatori italiani ed internazio-nali, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l'economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista.

A dirigere il Forum il Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi, e l'avvocato Gianluca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, nonché ideatore del Forum, che illustrerà, introducendo gli argomenti, le articolazioni del fenomeno Bikecono-my. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Quintieri - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore".

"Pedalare - ha commentato Gianluca Santilli, Coordinatore iniziative Bicitaly e ideatore del Forum - consente di guardarsi attor-no con calma e annusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono due pedali: aiutano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, suggestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporcano né inquinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasformare le città in smart cities. E' la bikeconomy: pedalando ho intuito l'importanza di analizzarla per valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum".Il Forum vedrà interagire esperti e attori del fenomeno, tra cui Francesca Racioppi, Senior Advisor dell'OMS, Paolo Ruffino e Paschalis van den Noor consulenti del Comune di Amsterdam per la progettazione di una nuova auto-strada delle bici, Giampiero Gallo, Consigliere economico della Presidenza del Consiglio, Roberto Verna, direttore del Memas, centro di ricerca per la medicina ed il management dello sport e Mauro Casotto, Direttore di Trentino Sviluppo.

http://www.askanews.it/altre-sezioni/sostenibilita/in-europa-l-economia-viaggia-veloce-con-la-bici-vale-200-mld_711944461.htm

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Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e occupa più di 70mila persone Usare la bici fa risparmiare 110 mld in spesa sanitaria e tre mld in riduzione dell’inquinamento

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Pubblicato il: 18/11/2016 13:49

Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in termini economici i benefici am-bientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 mi-liardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori.

Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusio-ne della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia.

Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rap-porto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.

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�Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy orga-nizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dal-l'ambiente.

Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.

Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto.

Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. So-prattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sani-taria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria.

Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno.

Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi.

Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia.

Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e pro-prio percorso archeologico-turistico nella città eterna. http://www.adnkronos.com/sostenibilita/risorse/2016/11/18/bikeconomy-quella-vale-mi-liardi-occupa-piu-mila-persone_kNBDPuWZUNLOrriz5ph6cP.html

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Ambiente: bike economy in Europa vale 200 miliardi • Roma - La bike economy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambien-

tali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta e' in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna piu' di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria dell'auto e se nelle citta' europee si pedalasse come a Copenaghen (26% degli spostamenti su due ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l'Oms, fa risparmiare 110 miliardi di spesa sanitaria e 3 miliardi di ri-duzione dell'inquinamento. L'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, e' un Paese leader in Europa per la produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione delle due ruote in questi ultimi anni e' venuto anche in auto il bike sharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L'inarrestabile ascesa dell'econo-mia della bicicletta e' al centro del "Primo forum nazionale sulla bike economy", che ha preso oggi il via a Roma al Museo Maxxi, organizzato dalla fondazione Malio Masi con la collabo-razione di Bicitaly. Due giorni di lavori, con relatori italiani e internazionali per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici che piu' stanno coinvolgendo l'economia del tempo libero e della mobi-lita' sostenibile. Si discutera' di ambiente, sostenibilita', salute, mobilita', turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre citta' europee e sicurezza stradale per il ciclista. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintie-ri, presidente della Fondazione Masi - ha un giro d'affari che si aggira sui 18 miliardi di euro l'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il poten-ziale in Italia e' enorme - ha proseguito Quintieri - siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori. Oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute. La bici e' una grande opportunita' per valorizzare il Paese anche dal punto di vista turistico e artistico. L'i-deatore del Forum, Gianluca Stantilli, ha sottolineato che andare in bici "aiuta a star bene, a

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�prevenire tante patologie, a far gustare il turismo lento intenso e suggestivo, ti porta da casa a lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporca ne' inquina, elimina la morsa del traf-fico, ti fa godere le bellezze della citta'". (AGI)

http://www.agi.it/innovazione/2016/11/18/news/ambiente_bike_economy_in_europa_va-le_200_miliardi-1260657/

BIKECONOMY VALE 200 MLD E OCCUPA 70MILA PERSONE

! (18 novembre 2016) La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici am-bientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella del-l’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli sposta-menti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento, e l’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruo-te in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L’inarrestabile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma, al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business.

http://www.9colonne.it/122223/bici-la-bikeconomy-vale-200-mld-e-occupa-70mila-persone#.WC9QkzEzWM8

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Bikeconomics: vale 200 miliardi, occupa 70.000 persone e può far risparmiare 24 tri-lioni di dollari In Europa l’economia viaggia veloce sulla bici. Roma il primo Forum sulla Bikeconomy

[18 novembre 2016]

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Il Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bici-taly, che ha preso il via oggi a Roma, sottolinea che «La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 mi-liardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green».

Poi c’è l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che dice che la bici fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanita-ria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. E c’è anche l’Italia che, nonostante una domanda interna molto bas-sa, è il Paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 ad-detti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia.

Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi, ha sottlineato che «Solo la produzione e la vendita di biciclet-te e accessori in Europa ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all’anno, mentre il settore del cicloturi-smo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore euro-peo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute , la bici èuna grande opportuni-tà per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore».

Gianluca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, e ideatore del Forum, che ha illustrato le articolazioni del feno-meno Bikeconomy, evidenzia che «Pedalare consente di guardarsi attorno con calma e annusare con curiosità. Pe-dalando ho scoperto cosa muovono due pedali: aiutano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turi-smo lento, intenso, suggestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico,

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�non sporcano né inquinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasformare le città in smart cities. E’ la bikeconomy: pedalando ho intuito l’importanza di analizzarla per valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum».

Il Forum è anche l’occasione per presentare il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Ecco alcune parti in sintesi:

Ambiente: Gli spostamenti su brevi distanze con veicoli a motore sono i meno efficienti sotto il profilo dell’utilizzo di carburante e generano il massimo livello di inquinamento per chilometro rispetto ai viaggi su lunghe distanze. Pertan-to, sostituire specialmente negli spostamenti brevi l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa e sul fronte dei costi spostare un maggior nu-mero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Se-condo uno studio grazie ad un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all’ 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l’utilizzo di carburante, l’emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto.

Salute: I costi totali dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica rappresentano cifre considerevoli. In uno stu-dio statunitense è stato stimato che tali costi siano compresi tra il 24.3 e i 37.2 miliardi di dollari, tra il 2.4 e il 3.7 per cento dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda lo specifico effetto della bicicletta sulle spese sani-tarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, per l’Europa, il risparmio dovuto al-l’incremento dell’uso della bicicletta. Tra i risparmi economici sia privati che collettivi si deve considerare il risparmio delle spese sanitarie connesse sia alla maggiore attività fisica da parte dei cittadini, sia ad un miglioramento della qualità generale dell’aria e una diminuzione dell’inquinamento acustico. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno.

Turismo: Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto annuo così stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. Le mete più gettonate in Europa sono Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita date le sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi. L’UnioneEuropea, per cercare di intercettare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto EuroVelo. EuroVelo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuro-pea sostenibile. Comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Per cercare di incrementare il turismo su due ruote in Italia si stanno sviluppando alcuni progetti, tra questi VENTO, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti/anno per garantire consistenti flussi economici e occupazionali e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

http://www.greenreport.it/news/mobilita/bikeconomics-vale-200-miliardi-occupa-70-000-persone-puo-far-risparmiare-24-trilioni-dollari/

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Bikeconomy: in Ue vale 200 miliardi, con più di 70mila occupatiUsare la bici fa risparmiare 110 mld in spesa sanitaria e tre mld in riduzione del-l’inquinamentoDiEdith Mathilde Challa- 21 novembre, 2016

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Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all’ambiente, alla sa-lute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffi-co, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la bikeconomy (il macrosistema che valuta in termi-ni economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bici-cletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavora-tori. Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Cope-nhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E la bikeconomy in Italia? Nonostante una domanda interna mol-to bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, set-tori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servi-zi, 21 in Italia. Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.

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�Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analiz-za gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turi-smo. Partiamo dall’ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% de-gli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Euro-pa. Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentan-do, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 mi-liardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i co-sti dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcel-lona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bici-cletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mi-liardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto Eu-roVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c’è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l’anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna. http://www.greensociety.it/bikeconomy-ue-vale-200-miliardi-piu-70mila-occupati/

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Forum Bikeconomy al Maxxi di Roma

novembre 18, 2016 Ambiente

Startup, infrastrutture e tanta natura. La ricetta trentina al settore delle due ruote che sa generare profitto sarà presentata a Roma al museo Maxxi il 18 novembre.

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Il 18 e 19 novembre a Roma, presso il Museo Maxxi, si terrà il Bikeconomy Forum, l’irresistibile ascesa del-l’economia della bici, un forum per raccontare un settore del made in Italy in forte sviluppo, con importanti impatti ambientali e salutari. Una due giorni per conoscere il potenziale dello sviluppo del settore cicloturisti-co, della manifattura e dell’innovazione delle due ruote. Protagonista Trentino Sviluppo, con i suoi incubatori dedicati alle clean-tech – Progetto Manifattura e alla meccatronica, e la Provincia autonoma di Trento con il team dedicato alla gestione dei percorsi ciclopedonali. «Nel Trentino ci sono otre 450 km di piste ciclabili ed un numero almeno doppio di sentieri e piste da down-hill, che generano un indotto di decine di milioni di euro legato al cicloturismo, destinato a crescere negli anni futuri», spiega Mauro Casotto, della Direzione Operativa di Trentino Sviluppo. «Parallelamente al settore ci-cloturismo si sta sviluppando un fertile mondo di startup legate alle due ruote, grazie agli strumenti di sostegno alla nuova impresa e alle startup innovative e ai due hub tematici dedicati a green e meccatronica. Abbiamo un interessante pacchetto attrazione che crediamo rafforzerà sempre più questo nostro polo di innovazione foca-lizzato sulla bikeconomy».

Il Trentino è da sempre stata una terra di innovazione, vista anche l’alta densità di startup innovative (144 star-tup ogni 10 mila società di capitali, il valore più alto in Italia), ha 40 centri di ricerca di livello internazionale,

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�tra cui tre realtà di eccellenza nei propri settori – Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach ed Università degli Studi di Trento (finanziata dalla Provincia) – con forte focalizzazione sugli ambiti tecnologici del green e dello smart manufacturing. Inoltre il recente potenziamento dei due poli di meccatronica e green economy ha creato nuovi spazi ed opportunità, anche per coloro che vogliono investire delle due ruote e allo stesso tempo vivere in un contesto che privilegia i ciclisti, siano essi di strada o montagna.

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! L'Italia è un paese che pedala? Forum sulla Bikeconomy il 18 e il 19 novembre

Si svolgerà a Roma il 18 e il 19 novembre il primo forum sulla bikeconomy, per scoprire come la bicicletta faccia bene all'ambiente e all'economia. Sarà presentato il 1° Rapporto sulla Bikeconomy.

Mobilità Fa bene all’ambiente, alla salute e soprattutto all’economia grazie ai 200 miliardi di euro che produce nel-la UE: la bicicletta, che fino ad un decennio fa era un mezzo di trasporto soprattutto per il tempo libero, sta diventando sempre di più un’alternativa sostenibile e vincente nelle aree urbane assediate da congestione e traffico e un volano per il turismo. Il favore crescente per la due ruote è testimoniato anche dai dati economici che “pedalano” a velocità sempre più sostenuta.Se ne parlerà a Roma in occasione del primo Forum sulla Bikeconomy che si svolgerà il 18 e 19 no-vembre al Museo Maxxi e declinerà tutti gli aspetti della bicicletta: ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia e innovazione. In occasione del Forum, che vede la partecipazione dei protagonisti nazionali ed internazionali del mondo delle due ruote, sarà presentato il primo Rapporto sulla Bikeco-nomy, preparato dalla Fondazione Manlio Masi, e vedrà un incontro- dibattito con i grandi campioni del ciclismo, Gimondi, Chiappucci, Cassani.

http://www.ecodallecitta.it/notizie/386531/litalia-e-un-paese-che-pedala-forum-sulla-bike-conomy-il-18-e-il-19-novembre/

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18/11/2016

Sostenibilità: la Bikeconomy vale 200 mld in Ue, con più di 70mila occupati Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il ma-crosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’u-so della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavorato-ri.Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% de-gli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nono-stante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia.U-sare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikecono-my, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio, presentato in occasione del Forum Na-zionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bi-citaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentan-do, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di car-burante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organizzazi-one Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio do-vuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria.

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Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettona-te? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso ar-cheologico-turistico nella città eterna. http://www.greeneconomynetwork.it/it

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! Forum Bikeconomy al Maxxi di Roma

Forum Bikeconomy al Maxxi di Roma Startup, infrastrutture e tanta natura. La ricetta al settore delle due ruote che sa generare profitto sarà presentata

a Roma al museo Maxxi il 18 novembre. !

Il 18 e 19 novembre a Roma, presso il Museo Maxxi, si terrà il Bikeconomy Forum, l’irresistibile ascesa del-l’economia della bici, un forum per raccontare un settore del made in Italy in forte sviluppo, con importanti impatti ambientali e salutari. Una due giorni per conoscere il potenziale dello sviluppo del settore cicloturisti-co, della manifattura e dell’innovazione delle due ruote. Protagonista Trentino Sviluppo, con i suoi incubatori dedicati alle clean-tech – Progetto Manifattura e alla meccatronica, e la Provincia autonoma di Trento con il team dedicato alla gestione dei percorsi ciclopedonali. «Nel Trentino ci sono otre 450 km di piste ciclabili ed un numero almeno doppio di sentieri e piste da down-hill, che generano un indotto di decine di milioni di euro legato al cicloturismo, destinato a crescere negli anni futuri», spiega Mauro Casotto, della Direzione Operativa di Trentino Sviluppo. «Parallelamente al settore ci-cloturismo si sta sviluppando un fertile mondo di startup legate alle due ruote, grazie agli strumenti di sostegno alla nuova impresa e alle startup innovative e ai due hub tematici dedicati a green e meccatronica. Abbiamo un interessante pacchetto attrazione che crediamo rafforzerà sempre più questo nostro polo di innovazione foca-lizzato sulla bikeconomy».Il Trentino è da sempre stata una terra di innovazione, vista anche l’alta densità di startup innovative (144 startup ogni 10 mila società di capitali, il valore più alto in Italia), ha 40 centri di ricer-ca di livello internazionale, tra cui tre realtà di eccellenza nei propri settori – Fondazione Bruno Kessler, Fon-dazione Edmund Mach ed Università degli Studi di Trento (finanziata dalla Provincia) – con forte focalizza-zione sugli ambiti tecnologici del green e dello smart manufacturing. Inoltre il recente potenziamento dei due poli di meccatronica e green economy ha creato nuovi spazi ed opportunità, anche per coloro che vogliono investire delle due ruote e allo stesso tempo vivere in un contesto che privilegia i ciclisti, siano essi di strada o montagna.

http://www.bioecogeo.com/forum-bikeconomy-al-maxxi-roma/

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Bikeconomy, in Europa l’ economia viaggia veloce sulla bici 21 novembre 2016

! La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’ OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento, e l’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L’inarrestabile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. “Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa – ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore”. “Pedalare – ha commentato Gianluca Santilli, Coordinatore iniziative Bicitaly e ideatore del Forum - consente di guardarsi attorno con calma e annusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono due pedali: aiutano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, suggestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporcano né inquinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasformare le città in smart cities. E’ la bikeconomy: pedalando ho intuito l’importanza di analizzarla per valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum”.

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�Nel corso del Forum verrà presentato anche il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Secondo lo studio sostituire specialmente negli spostamenti brevi l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti. Secondo uno studio grazie ad un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all’ 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l’utilizzo di carburante, l’emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto.

Per quanto riguarda lo specifico effetto della bicicletta sulle spese sanitarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Tra i risparmi economici sia privati che collettivi si deve considerare il risparmio delle spese sanitarie connesse sia alla maggiore attività fisica da parte dei cittadini, sia ad un miglioramento della qualità generale dell’aria e una diminuzione dell’inquinamento acustico. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto annuo così stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. Le mete più gettonate in Europa sono Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita date le sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi. L’UnioneEuropea, per cercare di intercettare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto EuroVelo. EuroVelo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuropea sostenibile. Comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Per cercare di incrementare il turismo su due ruote in Italia si stanno sviluppando alcuni progetti, tra questi VENTO, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti/anno per garantire consistenti flussi economici e occupazionali e il GRAB di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

http://www.verdecologia.it/cms/ambiente/bikeconomy-in-europa-leconomia-viaggia-veloce-sulla-bici-mobilita-salute-bikesharing-turismo-sostenibilita/

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di Stefania Posse - Città: Roma - 25 novembre 2016

Bikeconomy, quando la bicicletta fa bene all’economia di Stefania Posse - Città: Roma - 25 novembre 2016 CONDIVIDI Facebook Twitter La bikeconomy è un neologismo che identifica l’economia che ruota attorno alla bicicletta e che la European Cyclists’ Federation, conside-rando i dati economy relativi ai Paesi UE27 del 2010, ha valutato valere una cifra più grande del PIL della Danimarca. Già perché la bikeconomy prende in considerazione il valore econo-mico dell’uso della bicicletta a tutto tondo, stimando quindi la vendita e l’affitto di biciclette e componenti, lo sviluppo di infrastrutture ciclabili, i benefici all’ambiente, i vantaggi per la salute intesi come risparmio del settore sanitario, il risparmio nell’uso del carburante e la riduzione di inquinamento e rumore. Solo per dare valori economici raffrontabili, la produzio-ne e la vendita di biciclette e accessori in Europa ha un giro di affari che si aggira sui 18 mi-liardi di euro all’anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro: insomma la bikeconomy non è certo un fenomeno di nicchia. L’analisi di questo nuovo fenomeno economico è stato l’obiettivo del Bikeconomy Forum 2016, svoltosi a Roma lo scor-

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�so 18 e 19 novembre, nella cornice del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, con l’organizzazione della Fondazione Manlio Masi in collaborazione con Bicitaly e con il contribu-to di Acciari Consulting e Be Creative Business. Tra i momenti più interessanti della manife-stazione le due tavole rotonde dedicate a salute e wellness e a economia e turismo. Salute e benessere? Pedala per 30 minuti al giorno! La popolazione invecchia ma vuole farlo sempre meglio, rimanendo in salute e in forma fisica, e allora quale miglior mezzo se non l’attività fisica costante? Questi sono stati i principali spunti emersi dai vari relatori presenti alla tavola rotonda Salute e Wellness. Ti potrebbe interessare: Buona scuola e alternanza scuola-lavoro Lo sport, praticato con costanza, per esempio andare in bicicletta per 30 minuti al giorno, rappresenta un potente strumento di prevenzione di malattie cardio-vascolari o metaboliche ma anche un significativo coadiuvante delle terapie in alcuni ambiti oncologici, come nel tu-more al seno o all’intestino. Un concetto importante emerso dal confronto è stato quello del-la personalizzazione: per godere dei benefici dell’attività fisica ed evitare i danni da eccesso (i super sportivi del week end) è importante che ognuno imposti l’allenamento fisico in fun-zione del proprio corpo e delle proprie capacità e in quest’ottica l’Istituto Superiore di Sanità ha sviluppato un algoritmo che permette di creare percorsi di allenamento bike coerenti con il proprio profilo fisico. Bikeconomy: scoprire l’Italia meno conosciuta Sei in un paese meravi-glioso ci ricordano i cartelloni di Autostrade per l’Italia con l’obiettivo di far scoprire al turi-sta, soprattutto straniero, luoghi e paesaggi meno noti rispetto ai classici itinerari italiani. Si tratta di luoghi raggiungibili dalle autostrade ma non solo, la bicicletta sta diventando sempre più un’esperienza di viaggio e scoperta grazie a itinerari cicloturistici già presenti e a progetti finanziati dal MIT per realizzare piste ciclabili parallele alle autostrade. L’Italia più nascosta può essere scoperta e conosciuta anche attraverso il Giro d’Italia, evento planetario che rac-conta il paese Italia non solo durante i 21 giorni dell’evento sportivo ma può e deve farlo nei rimanenti 344! La bicicletta diventa protagonista anche di diversi progetti editoriali del Tou-ring Club la cui storia nasce proprio in bicicletta. E pedalando pedalando perché non fare del-le soste per scoprire le eccellenze italiane dell’arte e dell’artigianato magistralmente descrit-te nelle opere editoriali di Editalia? Arte territoriale e bikeconomy, in fondo condividono gli stessi valori: emozione, esperienza e sostenibilità.

http://www.greenplanner.it/2016/11/25/bikeconomy-economia-bicicletta/

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Sostenibilità: la Bikeconomy vale 200 mld in Ue, con più di 70mila occupati 18/11/2016

Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostarsi più velo-cemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambienta-li, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori. Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda inter-na molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Euro-pa 414 servizi, 21 in Italia. Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realiz-zato dalla Fondazione Manlio Masi.Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy orga-nizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su al-cuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa. Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salu-te, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi del-l’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automo-bile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria.ADN http://attualità.com/?s=bikeconomy

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Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e occu-pa più di 70mila persone.

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Roma, 18 nov. - Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in termini economici i benefi-ci ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori. Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusio-ne della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia. PUBBLICITÀ

Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rap-porto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.

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�Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa. Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. So-prattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sani-taria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e pro-prio percorso archeologico-turistico nella città eterna. http://www.oggitreviso.it/bikeconomy-quella-ue-vale-200-miliardi-occupa-pi%C3%B9-di-70mila-persone-149620

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BIKECONOMY: QUELLA UE VALE 200 MILIARDI E OCCUPA PIÙ DI 70MILA PERSONE

! di Adnkronos

Roma, 18 nov. - Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'am-biente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in termini eco-nomici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori. Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produ-zione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia. Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110

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�miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeco-nomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turi-smo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli sposta-menti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Baste-rebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiun-gere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei traspor-ti in Europa. Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della biciclet-ta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ci-clabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rap-presentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrut-ture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso ciclo-turistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

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�18 novembre 2016 http://www.milleunadonna.it/green/articoli/bikeconomy-quella-ue-vale-200-mi-liardi-occupa-pia-70mila-persone-00001/

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ultime notizie.eu Forum bikeconomy, 70mila posti la-voro Ue  ROMA, 18 NOV - La bikeconomy, l'economia legata alla bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria dell'auto. Se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote), si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici, come dice l' OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamen-to. L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bi-keconomy, che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly. Due giornate di lavori (venerdì dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00), con relatori italiani ed internazionali. Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista. Nel corso del Forum verrà presentato anche il primo rapporto sulla Bikecono-my, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.L'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori.Oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute, la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico". (ANSA).L'economia della bicicletta vale in Eu-ropa 200 miliardi e supera di quattro volte l'industria dell'auto per occupati con più di 70.000 lavo-ratori. "L'irresistibile ascesa" della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikecono-my al Museo Maxxi di Roma, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato il presidente Fondazione Manlio Masi, Be-niamino Quintieri - ha un giro di affari che si aggira... la provenienza: http://www.le-ultime-notizie.eu/articulo/forum-bikeconomy-70mila-posti-lavoro-ue/2426389

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18/11/2016

Bike economy: usare la bici crea molti posti di lavoro

Usare la bicicletta fa bene alla salute, è ecologico e solleva l’economia. La bike economy vale in Europa 200 miliardi. La bike economy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta e’ in crescita. In Europa vale 200 miliardi ed impegna piu’ di 70.000 lavoratori. Questo significa che crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto, e che se nelle citta’ europee si pedalasse come a Copenaghen (il 26% degli spostamenti su due ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro tutti green. Usare la bici poi, fa anche  risparmiare 110 miliardi di spesa sanitaria e 3 miliardi di riduzione dell’inquinamento. L’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, e’ un Paese leader in Europa per la produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre gli 8.000 addetti.

L’inarrestabile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del “Primo forum nazionale sulla bike economy”, che ha preso oggi il via a Roma al Museo Maxxi, organizzato dalla fondazione Malio Masi con Bicitaly.

Due giorni di lavori, con relatori italiani e internazionali per approfondire uno dei fenomeni so-ciali ed economici che piu’ stanno coinvolgendo l’economia del tempo libero e della mobilita’ sostenibile. “Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa – dichiara Beniamino Quin-tieri, il presidente della Fondazione Masi – ha un giro d’affari che si aggira sui 18 miliardi di euro l’anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale in Italia e’ enorme  siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori. Oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute. La bici e’ una grande opportunita’ per valorizzare il Paese anche dal punto di vista turistico e artistico. L’ideatore del Forum, Gianluca Stantilli, ha sottolineato che andare in bici “aiuta a star bene, a prevenire tante pa-tologie, a far gustare il turismo lento intenso e suggestivo, ti porta da casa a lavoro senza al-cun costo e impatto acustico, non sporca ne’ inquina, elimina la morsa del traffico, ti fa go-dere le bellezze della citta”.

http://www.notizie.it/bike-economy-aumentare-luso-della-bici-crea-posti-lavoro/

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Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e occupa più di 70mila persone

18 novembre 2016 - 14:30

! Roma, 18 nov. - - Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambien-

te, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traf-

fico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai

viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in termini economici i

benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta), solo in Europa

vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori. Ma si può fare meglio, per-

ché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su

2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l'Italia? Nonostante una

domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e

componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in

questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi,

21 in Italia. Usare la bici poi, come dice l'Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sani-

taria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel

primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio,

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�presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fonda-

zione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy

su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo

studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l'automobile con la bicicletta ga-

rantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece

che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di

riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa. Inoltre, spostare un maggior numero

di persone verso l'uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte

di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all'11%

del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla

società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi di-

retti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha

valutato in 110 miliardi di euro, solo per l'Europa, il risparmio dovuto all'incremento del-

l'uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i

costi dell'assistenza sanitaria collegati all'inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 mi-

liardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell'assistenza sanitaria. Per

quanto riguarda l'incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno

di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l'aspettativa di vita di

0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sosti-

tuendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in

meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove

44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ci-

clabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L'Italia, pur rappre-

sentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture

e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l'Ue ha sviluppato il progetto

EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono

66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l'Italia. Anche in

Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km

lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno

300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio per-

corso archeologico-turistico nella città eterna. http://www.cataniaoggi.it/2016/11/18/bikeconomy-quella-ue-vale-200-miliardi-e-occupa-piu-di-70mila-persone/

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http://www.improntaunika.it/2016/11/bikeconomy-al-forum-romano-del-18-19-novembre-protagonista-trentino/

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PADOVANEWS

Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e occupa piu’ di 70mila persone

Roma, 18 nov.– Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perche’ fa bene all’am-biente, alla salute e consente di spostarsi piu’ velocemente nelle citta’ congestionate

dal traffico, ma perche’ muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la ‘bikeconomy’ (il macrosistema che valuta in termini eco-nomici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna piu’ di 70.000 lavoratori. Ma si puo’ fare meglio, perche’ se nelle citta’ europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, e’ un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni e’ venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia. Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre mi-liardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall’ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bi-cicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.

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�Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta e’ molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla societa’ circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. So-prattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanita-ria collegati all’inattivita’ fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita e’ stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla citta’ di Barcellona, e’ stato stimato che so-stituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo e’ un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee piu’ gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta po-tenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 gia’ realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c’e’ Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l’anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e pro-prio percorso archeologico-turistico nella citta’ eterna. http://www.padovanews.it/2016/11/18/bikeconomy-quella-ue-vale-200-miliardi-e-occupa-piu-di-70mila-persone/#

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���Roma: oggi e domani al MAXXI primo Forum sulla Bikeconomy. Due giornate di incontri

�Roma, 18 NOV – L’uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più

di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle

città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa

76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’ OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spe-

sa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento, e l’Italia, nonostante una domanda interna molto

bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici  e delle sue componenti, settori che occupano

oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesha-

ring che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. 

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�L’inarrestabile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bike-conomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi

con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be

Creative Business. 

Due giornate di lavori (venerdì dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00),  con relatori italiani

ed internazionali, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo

l’economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute,

mobilità, turismo, tecnologia, innovazione,  esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per

il ciclista.

A dirigere il Forum il prof. Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi, e  l’avvocato Gianlu-ca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, nonché ideatore del Forum, che illustrerà, introducendo gli

argomenti, le articolazioni del fenomeno Bikeconomy.

 “Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa – ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi – ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all’anno,

mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è

enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi al-

l’ambiente e  alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista

turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore”.

“Pedalare – ha commentato Gianluca Santilli, Coordinatore iniziative Bicitaly e ideatore del Forum –

consente di guardarsi attorno con calma e annusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono

due pedali: aiutano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, sug-

gestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporca-

no né inquinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e

tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a

trasformare le città in smart cities. E’ la bikeconomy: pedalando ho intuito l’importanza di analizzarla per

valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum”.

Il Forum vedrà interagire esperti e attori del fenomeno, tra cui Francesca Racioppi, Senior Advisor del-

l’OMS, Paolo Ruffino e Paschalis van den Noor consulenti del Comune di Amsterdam per la progetta-

zione di una nuova autostrada delle bici, Giampiero Gallo, Consigliere economico della Presidenza del

Consiglio, Roberto Verna, direttore del Memas, centro di ricerca per la medicina ed il management dello

sport e Mauro Casotto, Direttore di Trentino Sviluppo. 

Interessante la tavola rotonda di oggi sulla mobilità della Capitale,“Il caso Roma”, a cui parteciperanno

Enrico Stefàno, presidente della Commissione Trasporti del Comune, Alberto Fiorillo, responsabile

aree urbane e mobilità di Legambiente, dove si analizzerà anche il Progetto GRAB – il Grande raccordo

anulare per biciclette: una ciclovia di oltre 40 km che unisce l’Appia Antica al Quadraro e Torpignattara

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�passando per il centro –  e Roberto Sgalla, direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle

Comunicazioni e per i reparti speciali. A concludere la prima giornata, moderato da Marino Bartoletti,  ci

sarà un incontro-dibattito con i grandi campioni del ciclismo: Felice Gimondi, Claudio Chiappucci e Da-vide Cassani, ct della Nazionale di ciclismo maschile. Nella seconda giornata di sabato 19, protagonista

sarà il tema “Salute e Wellness”promosso dal partner Dompè, nonché il tema turismo, con i contributi di Autostrade per L’Italia, Editalia, Touring Club, RCS Sport.

Nel corso del Forum verrà presentato anche il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fon-

dazione Manlio Masi.  Ecco alcune parti in sintesi:

AMBIENTE

Gli spostamenti su brevi distanze con veicoli a motore sono i meno efficienti sotto il profilo dell’utilizzo di

carburante e generano il massimo livello di inquinamento per chilometro rispetto ai viaggi su lunghe di-

stanze. Pertanto, sostituire specialmente negli spostamenti brevi l’automobile con la bicicletta garantireb-

be un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore,

per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Euro-

pa e sul fronte dei costi spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno

costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Secondo uno studio grazie ad un aumento, a livello

mondiale, dei viaggi su due ruote fino all’ 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050

si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trillioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l’utilizzo di

carburante, l’emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto. 

SALUTE

I costi totali dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica rappresentano cifre considerevoli. In uno

studio statunitense è stato stimato che tali costi siano compresi tra il 24.3 e i 37.2 miliardi di dollari, tra il

2.4 e il 3.7 per cento dei costi totali dell’assistenza sanitaria.  Per quanto riguarda lo specifico effetto della

bicicletta sulle spese sanitarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro,

per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Tra i risparmi economici sia privati

che collettivi  si deve considerare il risparmio delle spese sanitarie connesse sia alla maggiore attività

fisica da parte dei cittadini, sia ad un miglioramento della qualità generale dell’aria e una diminuzione del-

l’inquinamento acustico. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato

che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di

0.025 anni.  Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei

viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. 

TURISMO

Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto così

stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica.  Le mete più gettonate in Euro-

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�pa sono  Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita date le

sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi. 

L’UnioneEuropea, per cercare di intercettare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto EuroVelo.

EuroVelo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuropea sostenibile. Com-

prende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati

con 4 itinerari che toccano l’Italia. Per cercare di incrementare il turismo su due ruote in Italia si stanno

sviluppando alcuni progetti, tra questi  VENTO, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo  ge-

nerare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti/anno per garantire consistenti flussi economici e

occupazionali e il GRAB di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico

nella città eterna. 

L’introduzione al Forum sarà fatta dal Segretario Generale della Fondazione MAXXI, padrone di casa, Pietro Barrera, a sottolineare la vocazione di primo Museo amico della bici in Italia,  assieme al Presi-

dente della Federazione Ciclismo, Renato Di Rocco, e al Commissario Straordinario dell’Istituto per il

Credito Sportivo, Paolo D’Alessio, in rappresentanza di istituzioni fortemente coinvolte nel fenomeno. I

saluti del Governo saranno portati dal Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territo-

rio e del Mare, Silvia Velo.

Presenti nel programma anche due startup degli incubatori di Trentino Sviluppo: Bikee Bike e KissMy-Bike. Bikee Bike ha creato un nuovo motore elettrico per biciclette che può essere installato in poche

decine di minuti sulla maggior parte dei telai standard. Il motore sfrutta la nuova tecnologia mid-drive, che

colloca il propulsore nel movimento centrale della bici, tra i pedali rendendo ogni bici equipaggiata con

questo prodotto, capace di affrontare agevolmente salite fino al 58% di inclinazione. Storia diversa quella

dei tre startupper formatisi all’Università di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielorussi Uladzimir Kharkevi-

ch e Nadya Bobova. Stufi di chiudere con un lucchetto la propria bicicletta, tornare e non trovarla più,

hanno progettato Kissmybike, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Kissmybike è invi-

sibile, ultracompatto e necessita una ricarica all’anno (la batteria dura ben una settimana nella modalità di

tracciamento continuo dopo un furto). Kissmybike, grazie alla trasmissione satellitare e a tecnologie di

rilevamento all’avanguardia, permette di localizzare con precisione il veicolo rubato, sia in ambienti chiusi

sia all’aperto.

Presente anche la startup Zehus, che ha inventato un motore ibrido per biciclette che si «ricarica» sfrut-

tando l’energia generata dalle nostre gambe. Una tecnologia italiana che compete contro colossi quali

Bosch, Panasonic e Shimano.

A riguardo del Forum queste alcune dichiarazioni dei relatori:

Enrico Stefàno, Presidente Commissione Trasporti Roma Capitale: “Questa amministrazione parteciperà

con molto interesse al convegno sulla bike economy. Siamo fermamente convinti che investire nella mo-

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�bilità sostenibile potrà avere un ritorno importante oltre che in termini di mobilità e ambientali anche in

termini economici, come già altre città europee stanno dimostrando”.

Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario Istituto per il Credito Sportivo: “Sostenibilità e innovazione

sono il futuro dello sport e le due ruote ne saranno sicuramente protagoniste. La dimensione economica

assunta nel tempo dall’attività sportiva e l’indotto che essa è in grado di generare, porteranno sicuramen-

te a nuovi investimenti che il Credito Sportivo è già pronto ad accogliere. Con l’iniziativa “Sport Missione

Comune” la nostra banca ha così intrapreso un percorso, aprendo i finanziamenti al ciclismo su strada e

consentendo alle comunità locali di realizzare o riqualificare con il credito agevolato le piste ciclabili del

proprio territorio. Perché queste, sono dei veri e propri impianti a cielo aperto su cui, è fondamentale in-

vestire”.

Marco De Guzzis, AD Editalia: “Editalia opera nel mondo dell’arte moltiplicata, in cui la creatività degli

artisti incontra il saper fare dei Maestri artigiani italiani. Un mondo capace di generare emozioni ed espe-

rienze reali, fondato su sostenibilità ed eccellenze dei territori, che vuol rendere accessibile ciò che appa-

re inaccessibile. Tutti valori decisamente in comune con la dimensione della bike-economy”.

Francesco Delzio, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing Atlantia e Autostrade per

l’Italia: “L’importanza crescente della BikEconomy nasce dal bisogno di esperienze turistiche di qualità,

che consentano di scoprire le “bellezze nascoste” dei territori italiani a contatto diretto con la natura e

l’arte. Da questo stesso bisogno è nato tre anni fa ‘Sei in un Paese Meraviglioso’, progetto di successo

con cui Autostrade per l’Italia ha trasformato le aree di servizio della propria rete in “vetrine” dello straor-

dinario patrimonio turistico della provincia italiana”.

Francesca Racioppi, Senior Policy and Programme Adviser Environment and Health Policy and Gover-

nance WHO Regional Office for Europe: “La mancanza di attività  física e’ uno dei principali fattori di ri-

schio per le malattie non trasmissibili, che rappresentano la prima causa di morte e morbilità in Europa. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce che andare a piedi o in bicicletta consente di integrare

l’attività física nella vita di tutti i giorni, contribuendo a ridurre il rischio di mortalità prematura di circa il 10

% , migliorando la salute sotto molteplici fronti. I vantaggi per la salute hanno anche importanti aspetti

economici, che possono essere stimati utilizzando strumenti quali ad esempio l’ Health Economic As-

sessment Tool (HEAT). Oltre alla promozione della salute, la mobilità ciclabile consente anche di migliora-

re la qualità della vita urbana, riducendo inquinamento, emissioni di gas serra, rendendo maggiormente

godibile la bellezza delle città, rivalutandone il patrimonio architettonico, storico e artistico. Dalla collabo-

razione fra OMS, UNECE e UNEP sta emergendo anche l’interesse ad indagare il potenziale per la crea-

zione di nuovi lavori legati alla Green Economy applicate alla mobilità ciclabile, con risultati iniziali estre-

mamente incoraggianti”.  

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I partner dell’evento sono Autostrade per l’Italia, Banco Popolare, Dompé, Editalia, Istituto per il Credito Sportivo,  Granfondo Campagnolo Roma, LS Lexjus Sinacta.

http://www.mobilitypress.it/roma-oggi-e-domani-al-maxxi-primo-forum-sulla-bikeconomy-due-giornate-di-incontri/

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! Roma 24h Home Cronaca Al Maxxi di Roma, BikEconomy: il primo forum dedicato alle due ruote

Al Maxxi di Roma, BikEconomy: il primo fo-rum dedicato alle due ruote18 novembre 2016 Tra piste rosse e rastrelliere, basta girare per ogni grande città eùropea – da

Copenaghen a Barcellona – per capire che se fino a ùn decennio fa la bicicletta

era ùn passatempo, oggi sta diventando sempre più ùn'alternativa sostenibile al

traffico cittadino. Lo dicono anche i dati economici, che “pedalano” a velocità

sempre più sostenùta. Se ne parlerà anche a Roma in occasione del primo Fo-

rùm sùlla BikEconomy che – col patrocinio del Ministero dell'Ambiente, dell'as-

sessorato alla Città in Movimento e del Coni – si terrà oggi e il domani al Maxxi,

che vùole diventare il primo mùseo bike-friendly d'Eùropa.

Comincia a farlo in grande stile, con la partecipazione di grandi campioni del ci-

clismo come Gimondi, Chiappùcci e Cassani, attùale ct della Nazionale di Cicli-

smo Maschile. Con loro si parlerà anche del primo Rapporto sùlla BikEconomy (il

18 alle 15.15), preparato dalla Fondazione Manlio Masi. Tra i dibattiti, non man-

cano approfondimenti sùi più svariati temi. Alle 15.30 si parla di bicicletta e sa-

lùte, sia per la città che per l'ùomo, mentre Paolo Rùffino, consùlente della pro-

vincia di Amsterdam per la progettazione di ùna nùova aùtostrada delle bici,

spiega l'esperienza della ciclabilità di massa nei Paesi Bassi.

Inevitabile il discorso sùl caso romano: se ne discùterà, oggi poco dopo le

15.30, con Enrico Stefàno, presidente della commissione Trasporti di Roma Ca-

pitale, col responsabile delle Aree Urbane e Mobilità di Legambiente Alberto Fio-

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�rillo e con Roberto Sgalla, direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria,

delle comùnicazioni per i reparti speciali della polizia di Stato. Chiùdono gli ap-

pùntamenti del 18 l'appùntamento sùlle “Start-ùp nel mondo bike”, alle 17.15, e

l'incontro coi campioni del ciclismo con “Giro d'Italia: storia di ùn amore

infinito”.

Si baserà più sùl benessere fisico del ciclista, la seconda giornata di forùm, con

interventi anche di Antonio Spataro, direttore di Medicina e Scienza dello Sport

del Coni e docenti della Sapienza e dell'Istitùto sùperiore di Sanità. Si chiùde

con ùn dibattito – moderato dal giornalista di Repùbblica Angelo Melone – sùl

tùrismo e sùl marketing territoriale, con riflessioni sùll'Italia in bicicletta attra-

verso artisti, artigiani, lùoghi e cùltùra.

http://roma.notizie-24h.com/cronaca/al-maxxi-di-roma-bikeconomy-il-primo-forum-dedica-to-alle-due-ruote/

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Il Terziario.info

In Europa l'economia viaggia veloce con la bici, vale 200 mld Venerdì 18 Novembre 2016 - La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria dell'auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l' OMS, fa risparmiare 110 mi-liardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamento, e l'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia.

L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. Due giornate di lavori, con relatori italiani ed internazio-nali, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l'economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista.

A dirigere il Forum il Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi, e l'avvocato Gianluca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, nonché ideatore del Forum, che illustrerà, introducendo gli argomenti, le articolazioni del fenomeno Bikecono-my. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Quintieri - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore".

"Pedalare - ha commentato Gianluca Santilli, Coordinatore iniziative Bicitaly e ideatore del Forum - consente di guardarsi attor-no con calma e annusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono due pedali: aiutano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, suggestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporcano né inquinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasformare le città in smart cities. E' la bikeconomy: pedalando ho intuito l'importanza di analizzarla per valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum".Il Forum vedrà interagire esperti e attori del fenomeno, tra cui Francesca Racioppi, Senior Advisor dell'OMS, Paolo Ruffino e Paschalis van den Noor consulenti del Comune di Amsterdam per la progettazione di una nuova auto-strada delle bici, Giampiero Gallo, Consigliere economico della Presidenza del Consiglio, Roberto Verna, direttore del Memas, centro di ricerca per la medicina ed il management dello sport e Mauro Casotto, Direttore di Trentino Sviluppo.

http://www.ilterziario.info/component/content/article/1-news/3365089-in-europa-lecono-mia-viaggia-veloce-con-la-bici-vale-200-mld.html

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Sostenibilità: la “Bikeconomy” in Europa vale 200 miliardi Uno studio analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo A cura di Filomena Fotia 18 novembre 2016 -

image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2016/07/bici-a-lavoro-640x426.jpg

! Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all’ambiente, alla salute e con-sente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la ‘bike-conomy‘ (il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori. Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che

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�conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia. Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall’ambiente. Secondo lo stu-dio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantireb-be un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mez-zi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa. Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto consideran-do che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattivi-tà fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumen-ti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è sta-to stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rap-presentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVe-lo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qual-cosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c’è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l’anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna. (

http://www.meteoweb.eu/2016/11/sostenibilita-la-bikeconomy-in-europa-vale-200-miliardi/790943/

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Bikeconomy forum, un incontro per ca-pire se l’Italia è un paese che pedala Il settore della bicicletta in Europa vale 200 miliardi e crea un’occupa-zione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto con rica-dute positive su ambiente e salute. Per queste ragioni non perdetevi gli incontri che si terranno il 18 e il 19 novembre a Roma, presso il Museo Maxxi

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18/11/2016 –

Qual è il giro d’affari che gira intorno alle due ruote? L’Italia è un Paese che pedala? A queste do-mande cercherà di rispondere il 18 e 19 novembre a Roma, presso il Museo Maxxi, il Bikeconomy Forum, un incontro che racconterà un settore del made in Italy in forte sviluppo che, come vi raccontiamo da anni su Non sprecare, comincia ad avere importanti impatti sull’ambiente e sulla salute dei citta-dini. Durante la due giorni, chi si trova a Roma, avrà anche la possibilità di visitare un museo come il Massi che si candida a diventare bike-friendly, con rastrelliere e luoghi appositi per gli amanti della bici. Studiosi, esperti e campioni come Felice Gimondi, Claudio Chiappucci e Davide Cassani, ct della nazio-nale maschile, risponderanno alle domande più frequenti sul mondo delle sue ruote. Tra i temi principali ci saranno il cicloturismo, la sostenibilità, alcuni esempi virtuosi sia italiani che europei, i benefici per la salute, e la sicurezza stradale per il ciclista. Insomma verrà affrontato a 360 grandi il settore della bikeconomy che in Europa vale 200 miliardi e che crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto. Inoltre secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità andare in bici fa bene alla salute e fa risparmiare lo Stato con 110 miliardi in spesa sanitaria in meno. Tra i pro-getti che verranno analizzati ci sarà quello romano del Grab, il Grande raccordo anulare per biciclette. Inaugurato qualche mese fa, è una ciclovia di oltre 40 chilometri che unisce il centro alla periferia cittadi-na. Tra i protagonisti anche alcuni esempi virtuosi che arrivano del Trentino, regione nella quale si conta-no otre 450 chilometri di piste ciclabili e un numero almeno doppio di sentieri e piste da downhill. Nella seconda giornata gli incontri saranno dedicati principalmente alla salute, al turismo e al cicloturi-smo, ma anche al pedalare in sicurezza sia in città sia fuori dai centri abitati. Per ulteriori informa-zioni sull’evento visitate la pagina facebook di Bikeconomy Forum.

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�http://www.nonsprecare.it/bikeconomy

�domenica 20 novembre 2016

Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e occupa più di 70mila persone Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostar-si più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in ter-mini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori.Ma si può fare meglio, perché se nelle città euro-pee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Eu-ropa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia.Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in ridu-zione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bike-conomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole ri-sparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organi-zzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ov-vero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della du-rata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stima-to che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più getto-nate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo

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�generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna.

http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-389060-bikeconomy_quella_ue_vale_200_mi-liardi_e_occupa_piu_di_70mila_persone.aspx

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Bikeconomy, l’economia della bici si racconta al Maxxi Roma

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18 NOV – La bikeconomy, l’economia legata alla bicicletta, è in costante crescita.

Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro vol-te superiore a quella dell’industria dell’auto.

Se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote), si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici, come dice l’ OMS, fa rispar-miare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento.

L’inarrestabile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy, che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly.

Due giornate di lavori (venerdì dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00), con relatori italiani ed internazionali.

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�Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista.

Nel corso del Forum verrà presentato anche il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.

L’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzio-ne di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti.

“Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa – ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi – ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all’anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro.

Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori. Oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute, la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico“. http://www.vasroma.it/bikeconomy-leconomia-della-bici-si-racconta-al-maxxi-roma/

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TgT24 18 e 19 novembre: Primo Forum sulla BikEconomy al MAXXI di Roma Nov 18, 2016 Marianna de'Micheli -

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La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i bene-fici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta, è in co-stante crescita.

Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Co-

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�penhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’ OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre mi-liardi in riduzione dell’inquinamento, e l’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia.

L’inarrestabile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via venerdì 18 novembre a Roma al Mu-seo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business.

Due giornate di lavori (venerdì dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00), con relatori italiani ed internazionali, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l’economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di al-tre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista.

A dirigere il Forum il prof. Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi, e l’avvo-cato Gianluca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, nonché ideatore del Forum, che illu-strerà, introducendo gli argomenti, le articolazioni del fenomeno Bikeconomy.

“Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa – ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi – ha un giro di affari che si aggira sui 18 mi-liardi di euro all’anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innova-zione nel settore”.

http://www.tgtourism.tv/2016/11/18-e-19-novembre-primo-forum-sulla-bikeconomy-al-max-xi-di-roma-22198/

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18/11/2016

La “Bikeconomy” in Europa vale 200 miliardi Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostar-si più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosistema che valuta in ter-mini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori.Ma si può fare meglio, perché se nelle città euro-pee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bassa, è un Paese leader in Eu-ropa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia.Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in ridu-zione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bike-conomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole ri-sparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.Inoltre, spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte salute, l’Organi-zzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i 24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ov-vero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda l’incremento della du-rata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stima-to che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turistica. Le mete europee più getto-nate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi. Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km

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Al MAXXI di Roma primo Forum sulla Bi-keconomy IN EUROPA L’ECONOMIA VIAGGIA VELOCE SULLA BICI, VALE 200 MLD, OCCUPA 70.000 PER-SONE E PUÒ FAR RISPARMIARE 24 TRILIONI DI DOLLARI

18 novembre 2016 Redazione Iltabloid Attualità, Primo Piano, Roma Capitale, Zone Comuni e Municipi

! All’evento tutti i protagonisti della bikeconomics per parlare di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turi-smo, tecnologia, innovazione. Presenti anche i campioni nazionali del ciclismo, Gimondi, Chiappucci e Cas-sani 18 novembre 2016 – La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’ OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento, e l’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un pae-se leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L’inarrestabile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikecono-my che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la col-laborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Busi-ness. Due giornate di lavori (venerdì dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00), con relatori italiani ed internazionali, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l’econo-mia del tempo libero e della mobilità sostenibile. Si discuterà di ambiente, sostenibilità, salute, mobilità, turi-smo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista.

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�A dirigere il Forum il prof. Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi, e l’avvocato Gianluca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, nonché ideatore del Forum, che illustrerà, introducendo gli argo-menti, le articolazioni del fenomeno Bikeconomy. “Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa – ha dichiarato Beniamino Quintieri, Pre-sidente Fondazione Manlio Masi – ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all’anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore”. “Pedalare – ha commentato Gianluca Santilli, Coordinatore iniziative Bicitaly e ideatore del Forum – con-sente di guardarsi attorno con calma e annusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono due pe-dali: aiutano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, suggestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporcano né inquinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasformare le città in smart cities. E’ la bikeconomy: pedalando ho intuito l’importanza di analizzarla per valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum”. Il Forum vedrà interagire esperti e attori del fenomeno, tra cui Francesca Racioppi, Senior Advisor dell’OMS, Paolo Ruffino e Paschalis van den Noor consulenti del Comune di Amsterdam per la progettazione di una nuova autostrada delle bici, Giampiero Gallo, Consigliere economico della Presidenza del Consiglio, Roberto Verna, direttore del Memas, centro di ricerca per la medicina ed il management dello sport e Mauro Casotto, Direttore di Trentino Sviluppo. Interessante la tavola rotonda di oggi sulla mobilità della Capitale,“Il caso Roma”, a cui parteciperanno Enri-co Stefàno, presidente della Commissione Trasporti del Comune, Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane e mobilità di Lega Ambiente, dove si analizzerà anche il Progetto GRAB – il Grande raccordo anulare per bici-clette: una ciclovia di oltre 40 km che unisce l’Appia Antica al Quadraro e Torpignattara passando per il centro – e Roberto Sgalla, direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i reparti speciali. A concludere la prima giornata, moderato da Marino Bartoletti, ci sarà un incontro-dibattito con i grandi campioni del ciclismo: Felice Gimondi, Claudio Chiappucci e Davide Cassani, ct della Nazionale di ciclismo maschile. Nella seconda giornata di sabato 19, protagonista sarà il tema “Salute e Wellness” promos-so dal partner Dompè, nonché il tema turismo, con i contributi di Autostrade per L’Italia, Editalia, Touring Club, RCS Sport. Nel corso del Forum verrà presentato anche il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Ecco alcune parti in sintesi: AMBIENTE Gli spostamenti su brevi distanze con veicoli a motore sono i meno efficienti sotto il profilo dell’utilizzo di carburante e generano il massimo livello di inquinamento per chilometro rispetto ai viaggi su lunghe distanze. Pertanto, sostituire specialmente negli spostamenti brevi l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevo-le risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa e sul fronte dei costi spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Secondo uno studio grazie ad un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all’ 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trillioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l’utilizzo di carburante, l’emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto. SALUTE I costi totali dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica rappresentano cifre considerevoli. In uno stu-dio statunitense è stato stimato che tali costi siano compresi tra il 24.3 e i 37.2 miliardi di dollari, tra il 2.4 e il 3.7 per cento dei costi totali dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda lo specifico effetto della bicicletta sulle spese sanitarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Tra i risparmi economici sia privati che collettivi si deve considerare il risparmio delle spese sanitarie connesse sia alla maggiore attività fisica da parte dei cittadi-ni, sia ad un miglioramento della qualità generale dell’aria e una diminuzione dell’inquinamento acustico. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, conside-rando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno.

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�TURISMO Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto così stima-to: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. Le mete più gettonate in Europa sono Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita date le sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi. L’UnioneEuropea, per cercare di intercettare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto EuroVelo. Euro-Velo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuropea sostenibile. Comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Per cercare di incrementare il turismo su due ruote in Italia si stanno sviluppando alcuni progetti, tra questi VENTO, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso ciclotu-ristico di almeno 300.000 utenti/anno per garantire consistenti flussi economici e occupazionali e il GRAB di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna. L’introduzione al Forum sarà fatta dal Segretario Generale della Fondazione MAXXI, padrone di casa, Pietro Barrera, a sottolineare la vocazione di primo Museo amico della bici in Italia, assieme al Presidente della Federazione Ciclismo, Renato Di Rocco, e al Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo, Paolo D’Alessio, in rappresentanza di istituzioni fortemente coinvolte nel fenomeno. I saluti del Governo sa-ranno portati dal Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, Silvia Velo. Presenti nel programma anche due startup degli incubatori di Trentino Sviluppo: Bikee Bike e KissMyBike. Bikee Bike ha creato un nuovo motore elettrico per biciclette che può essere installato in poche decine di mi-nuti sulla maggior parte dei telai standard. Il motore sfrutta la nuova tecnologia mid-drive, che colloca il pro-pulsore nel movimento centrale della bici, tra i pedali rendendo ogni bici equipaggiata con questo prodotto, capace di affrontare agevolmente salite fino al 58% di inclinazione. Storia diversa quella dei tre startupper formatisi all’Università di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielorussi Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova. Stufi di chiudere con un lucchetto la propria bicicletta, tornare e non trovarla più, hanno progettato Kissmybi-ke, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Kissmybike è invisibile, ultracompatto e necessita una ricarica all’anno (la batteria dura ben una settimana nella modalità di tracciamento continuo dopo un furto). Kissmybike, grazie alla trasmissione satellitare e a tecnologie di rilevamento all’avanguardia, permette di localizzare con precisione il veicolo rubato, sia in ambienti chiusi sia all’aperto. Presente anche la startup Zehus, che ha inventato un motore ibrido per biciclette che si «ricarica» sfruttando l’energia generata dalle nostre gambe. Una tecnologia italiana che compete contro colossi quali Bosch, Pana-sonic e Shimano. A riguardo del Forum queste alcune dichiarazioni dei relatori: Enrico Stefàno, Presidente Commissione Trasporti Roma Capitale: “Questa amministrazione parteciperà con molto interesse al convegno sulla bike economy. Siamo fermamente convinti che investire nella mobilità soste-nibile potrà avere un ritorno importante oltre che in termini di mobilità e ambientali anche in termini econo-mici, come già altre città europee stanno dimostrando”. Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario Istituto per il Credito Sportivo: “Sostenibilità e innovazione sono il futuro dello sport e le due ruote ne saranno sicuramente protagoniste. La dimensione economica assunta nel tempo dall’attività sportiva e l’indotto che essa è in grado di generare, porteranno sicuramente a nuovi inve-stimenti che il Credito Sportivo è già pronto ad accogliere. Con l’iniziativa “Sport Missione Comune” la no-stra banca ha così intrapreso un percorso, aprendo i finanziamenti al ciclismo su strada e consentendo alle comunità locali di realizzare o riqualificare con il credito agevolato le piste ciclabili del proprio territorio. Perché queste, sono dei veri e propri impianti a cielo aperto su cui, è fondamentale investire”. Marco De Guzzis, AD Editalia: “Editalia opera nel mondo dell’arte moltiplicata, in cui la creatività degli artisti incontra il saper fare dei Maestri artigiani italiani. Un mondo capace di generare emozioni ed espe-rienze reali, fondato su sostenibilità ed eccellenze dei territori, che vuol rendere accessibile ciò che appare inaccessibile. Tutti valori decisamente in comune con la dimensione della bike-economy”. Francesco Delzio, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing Atlantia e Autostrade per l’Ita-lia: “L’importanza crescente della BikEconomy nasce dal bisogno di esperienze turistiche di qualità, che con-sentano di scoprire le “bellezze nascoste” dei territori italiani a contatto diretto con la natura e l’arte. Da questo stesso bisogno è nato tre anni fa ‘Sei in un Paese Meraviglioso’, progetto di successo con cui Autostra-de per l’Italia ha trasformato le aree di servizio della propria rete in “vetrine” dello straordinario patrimonio turistico della provincia italiana”. Francesca Racioppi, Senior Policy and Programme Adviser Environment and Health Policy and Governance WHO Regional Office for Europe: “La mancanza di attività física e’ uno dei principali fattori di rischio per le

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�malattie non trasmissibili, che rappresentano la prima causa di morte e morbilità in Europa. L’Organizzazio-ne Mondiale della Sanità riconosce che andare a piedi o in bicicletta consente di integrare l’attività física nel-la vita di tutti i giorni, contribuendo a ridurre il rischio di mortalità prematura di circa il 10 % , migliorando la salute sotto molteplici fronti. I vantaggi per la salute hanno anche importanti aspetti economici, che posso-no essere stimati utilizzando strumenti quali ad esempio l’ Health Economic Assessment Tool (HEAT). Oltre alla promozione della salute, la mobilità ciclabile consente anche di migliorare la qualità della vita urbana, riducendo inquinamento, emissioni di gas serra, rendendo maggiormente godibile la bellezza delle città, riva-lutandone il patrimonio architettonico, storico e artistico. Dalla collaborazione fra OMS, UNECE e UNEP sta emergendo anche l’interesse ad indagare il potenziale per la creazione di nuovi lavori legati alla Green Eco-nomy applicate alla mobilità ciclabile, con risultati iniziali estremamente incoraggianti”.

http://www.iltabloid.it/blog/2016/11/18/al-maxxi-roma-primo-forum-sulla-bi-

keconomy/

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CULTURA; AL MAXXI IL FOCUS “BIKECONO-MY” DEDICATO ALLE DUE RUOTE 18/11/2016

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Se fino a poco tempo fa, muoversi in bicicletta era uno sogno, ora è diventato realtà. Come le grandi città europee, tra cui Copenaghen e Barcellona, dove poter trovare una pista ciclabile o una rastrelliera è una cosa semplice, a bre-ve sarà possibile anche a Roma.

Questo sarà il tema fondamentale nel forum BikEconomy che si terrà oggi e domani al Maxxi, col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, diventando così il primo museo bike-friendly d’Europa. Il tutto inizierà oggi, grazie alla partecipazione di attuali ed ex campioni del ciclismo Maschile come Gimondi, Chiappucci e Cassani. Diversi saranno i temi affrontati, tra i quali si discuterà del primo rapporto sulla BikEconomy, creato dalla Fondazione Manlio Massi, e della progettazione di una nuova autostrada delle bici, idea del consulen-te della provincia di Amsterdam Paolo Ruffino. Infine, si parlerà dell’affinità tra le due ruote e Roma, con il presidente della commissione trasporti di Roma Capita-le Enrico Stefàno, con il responsabile delle Aree Urbane e Mobilità di Legambiente Alberto Fiorillo e con il direttore centrale della polizia stradale Roberto Sgalla.

La giornata si chiuderà con l’appuntamento sulle “Start-up nel mondo bike” e l’incontro coi campioni del cicli-smo. Gli argomenti della seconda ed ultima giornata tratteranno del benessere fisico del ciclista, con interventi del diretto-re di medicina e scienza dello sport del Coni Antonio Spataro e docenti della Sapienza e dell’Istituto superiore della Sanità. L’evento si chiuderà con un dibatto, moderato dal giornalista di Repubblica Angelo Melone, sul turismo e marketing territoriale.

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�http://romasociale.com/cultura-al-maxxi-il-focus-bikeconomy-dedicato-alle-

due-ruote/

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SANTILLI: «IO AMICO DI RENATO E NORMA, NON FACCIO POLITICA»Parla l'avvocato romano e fuga ogni dubbio

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�POLITICA | Quando lo contattiamo ha ancora negli occhi, nella mente e nel cuore il primo Forum dedicato alla Bikeconomy svoltosi al Maxxi di Roma venerdì e sabato scorso. Il suo tono è squillante ed entusiasta. «È andata davvero molto bene – ci dice Gianluca Santilli, presidente del Settore Amatoriale della Federazione oltre che coordinatore delle iniziative di Bicitaly ed ideatore di questo Forum – e francamente mi è solo dispiaciuto che il grande mondo del ciclismo non fosse presente: forse così grande non è. D’altra parte non dobbiamo inventare nulla, abbiamo però la possibilità di prendere atto di quanto di positivo si sta sviluppando nel resto del mondo e dell’Europa e convincersi che la bicicletta è qualcosa di più e di meglio. Può davvero contribuire a cambiare la qualità delle nostre città».È un fiume in piena, Santilli. Ha idee, passione, competenza da vendere e non si risparmia neanche un po’: «Questo Forum è stato una grande occasione per permettere a enti pubblici, istituzioni e imprese di prendere coscienza del fatto che la bicicletta è davvero una grandissima opportunità. In questi due giorni abbiamo condiviso esperienze che possono innescare un circolo virtuoso a favore della salute, dell’ambiente e della mobilità cittadina, ma soprattutto della qualità della vita. Le aziende del settore devono capire che la bikeconomy va oltre la semplice produzione di biciclette».E poi snocciola tutta una serie di numeri e cifre molto interessanti. L’Italia primo produttore europeo con un giro d’affari di 1,2 miliardi, e che sale a 200 miliardi su scala europea. E quasi più della metà di questa cifra (secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, 110 miliardi, ndr) è data dai risparmi in termini di spesa sanitaria. Però la ragione della nostra telefonata è anche un’altra: ma davvero Gianluca Santilli è la “longa manu” di Norma Gimondi, in corsa per la poltrona presidenziale con Renato Di Rocco?«Intanto non mi sembra carino nei confronti di Norma dire che alle sue spalle c’è chi la guida – spiega a tuttobiciweb.it l’avvocato Santilli -. Ho letto in questi giorni tantissime sciocchezze che sono ben lontane dalla realtà. Io sono da sempre un tifoso e un grande amico di Felice Gimondi. Norma è una carissima amica, una collega preparata e stimata che ha fatto bene a scendere in campo per il bene del nostro sport, ma io se devo fare una cosa la faccio sempre alla luce del sole, mai nell’ombra. Poi, non ultimo, sono da sempre amico di Renato (Di Rocco, ndr). Cosa volete che vi dica? Uno rappresenta l’esperienza, l’altra la novità: io posso solo augurare a due cari amici di fare una bella corsa verso la presidenza, ma per favore, lasciatemi fuori».Quindi Santilli pensa a tutto fuorché a fare una campagna

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http://www.tuttobiciweb.it/2016/11/20/95797/gialuca-santill.-bikeconomy-roma-maxxi-norma-gimondi-renato-di-rocco-elezioni-federciclismo

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19 Novembre 2016

Bikeconomy: una ricchezza per il Paese Si è chiuso oggi a Roma il forum "L'irresistibile asce-sa dell'economia della Bici" che ha cercato di ragiona-re sul valore complessivo del mondo legato alla bici-cletta. Su Il Sole 24 Ore di oggi ampio spazio all'inizia-tiva e all'importanza del ciclismo nel nostro Paese.

ROMA (19/11) - Neanche il tempo di chiudere i lavori (questa mattina alle ore 13 con le ul-time due sessioni dedicate alla Salute e al Turismo) che il forum dedicato alla Bikecono-my celebratosi il 18 e 19 novembre a Roma, presso il Maxxi già raccoglie entusiastici commenti e interessanti approfondimenti. Come nel caso delle pagine dedicata da Il Sole 24 Ore del 19 novembre proprio alla bicicletta e alla bikeconomy, oltre ad un approfondita intervista al presidente Di Rocco su questi argomenti.

“Quando ci siamo candidati nel 2005 – ha ricordato ieri il presidente dell Fci Renato Di Rocco, in occasione dei saluti all'apertura dei lavori al forum intitolato "L'irresistibile ascesa dell'economia della Bici", davanti una platea numerosa e attenta – lo abbiamo fatto con la parola d’ordine “bicicletta come stile di vita”. Una frase che sottintende la volon-tà di diventare protagonisti in tutti i modi di vivere ed interpretare la bicicletta, non solo quel-lo sportivo ed agonistico. Questo appuntamento rappresenta per certi versi un punto di arri-vo e per altri un punto di partenza su temi che riguardano la sicurezza, la salute, la qualità di vita delle città. La Federazione è convinta che si possano raggiungere tutti questi tra-guardi solo se i soggetti interessati a questo aspetto accettino di “fare squadra” e collabori-no insieme. La Federazione è qui oggi per testimoniare questa volontà.”

I lavori sono stati introdotti dall’economista Beniamino Quintieri, Presidente della Fonda-zione Manlio Masi, organizzatrice dell'evento: “L’avvocato Gianluca Santilli non ci ha mes-so molto a convincermi sulla necessità di ragionare su questo tema. L’economia legata alla bicicletta è una realtà determinante per Paesi nordici che puntano sulla sostenibilità. Esi-

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�stono pochi studi in Italia su questo argomento: è arrivato il momento di iniziare a ragionarci seriamente.”

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! Da parte sua Gianluca Santilli, presidente del Settore Amatoriale della Federazione oltre che Coordinatore delle iniziative di Bicitaly ed ideatore di questo forum, ha ricordato: “Non dobbiamo inventare nulla, dobbiamo soltanto prendere atto di quanto di positivo si sta rea-lizzando nel resto dell’Europa e convincerci che la bicicletta può veramente contribuire a cambiare la qualità delle nostre città, contribuendo al rilancio economico di interi settori.”

La conferma di quanto emerso in questo primo forum sulla bikeconomy viene proprio dal-l’approfondita analisi realizzata oggi da Il Sole 24 Ore, che ha dedicato ampio spazio all’ar-gomento.

Nell’articolo intitolato “Sport&Bussines: Un’economia che va oltre la bicicletta” , Pie-rangelo Soldavini (che ha svolto il ruolo di moderatore di una sessioni di ieri), stila una ve-loce sintesi di quanto emerso dai lavori: “Dal risparmio sulla spesa sanitaria al miglioramen-to del traffico urbano fino al cicloturismo: per l'Europa 200 miliardi di euro di indotto. I 40 km di ciclovia del Grab, il Grande raccordo anulare per bicicletta che attraversa Roma, si stanno infatti trasformando in un'innovativa piattaforma di servizi: aziende ed enti si appog-giano alla comunità di appassionati della bicicletta per offrire sconti e servizi ad hoc. Lo stesso potrebbe realizzarsi attorno alle altre grandi infrastrutture ciclabili italiane: dalla cor-

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�sia che già oggi attraversa il Trentino Alto Adige e che punta ad arrivare a Firenze al proget-to VenTo che connetterà Venezia con Torino seguendo il corso del Po (investimento di 80 milioni di euro con indotto stimato di 100 milioni l'anno e 2mila posti di lavoro per un per-corso che collegherebbe un migliaio di beni culturali con un unico filo narrativo), il plotone dei cicloturisti si trasforma in una ricca opportunità… In Italia il giro d'affari del cicloturismo si aggira su 1,5 miliardi di euro, mentre in Germania supera i 16 miliardi…. Se anche le previsioni che stimavano per il cicloturismo una quota del 12% sui viaggi turistici in Europa, il potenziale di crescita è evidente alla luce di un turismo a maggior permanenza e con più alta spesa giornaliera…”.

La bikeconomy va oltre la semplice produzione e della vendita - l'Italia è comunque il primo produttore europeo con un giro d'affari da 1,2 miliardi, per la metà di export -, andando a coinvolgere tanti altri aspetti che portano la stima a un totale di 200 miliardi di euro a livel-lo europeo.

Quasi più della metà di questa cifra (110 miliardi, secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità) è costituita dai risparmi in termini di spesa sanitaria derivanti da un uso diffuso della bicicletta: la maggior attività fisica si concretizza infatti in una riduzione del-l'obesità, delle malattie cardio-vascolari e dell'ipertensione.

L'idea di una "città senza auto" è già entrata nella logica urbanistica, tanto più che la con-gestione stradale ha costi sociali ed economici elevatissimi, superiori ai 50 miliardi di euro per l'Italia…”

Ma, come hanno ricordato diversi interventi (interessante in questo senso, oltre a quello di Quinteri anche il contributo di Paolo Ruffino, consulente della provincia di Amsterdam) è veramente difficile quantificare esattamente i vantaggi economici e sociali di un’economia legata alla bicicletta. Perché è impossibile dare in termini statistici i benefici sulla qualità della vita e della salute, se non per difetto.

Ma l’analisi de Il Sole 24 Ore non si è fermata al sunto delle risultante del forum che si è concluso oggi. Il maggior quotidiano economico italiano ha allargato lo sguardo anche alla realtà del ciclismo italiano, riportando in modo preciso un quadro complessivo ricco e va-riegato, anche se contrassegnato da alcune criticità.

Nell’articolo di Marco Bellinazzo, dal titolo “Il ciclismo popolare delle 4 mila corse” si fo-tografa fedelmente la salute del nostro movimento sportivo: “La forza del ciclismo, agonisti-co e amatoriale è testimoniata dai numeri del movimento amministrato da una Federazione che nel 2015 ha festeggiato i 130 anni dalla fondazione.

Dal censimento al 31 dicembre 2015 emerge, infatti, un incremento del numero dei tessera-ti giunti a quota 112 mila (erano 107mila tre anni prima). Tra giovanissimi, esordienti e allie-vi se ne contano 21mila. I master e i cicloturisti sono rispettivamente 41.613 e 6.633. La Federciclismo nel 2015 ha inoltre organizzato e supervisionato 4.546 gare, 194 in più ri-spetto alla stagione precedente, tra cui 1.618 corse su strada, con 33 di rilievo internaziona-

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�le (come il campionato mondiale Mtb Marathon in Val Gardena), 1.467 a livello giovanile e 46 nel settore paralimpico che annovera 458 iscritti in ambito nazionale.

La caratura "popolare" del ciclismo si riscontra particolarmente nell'attività di base e nelle Granfondo. Di queste ultime se ne disputano ogni anno nella Penisola più di 300...”

Non mancano accenni agli aspetti critici del movimento, infatti l’articolo ricorda come: “Se la base del movimento ciclistico italiano appare in ottima salute, a vacillare negli ultimi tempi sembra essere il vertice. Nel 2012 c'erano 3.609 società affiliate alla Federazione. Nel 2015 ce ne sono 3.380. Così come nel 2010 c'erano 197 ciclisti professionisti a fronte dei 106 registrati nel 2015, più o meno la metà. Un calo dovuto in parte alla modifica del regolamen-to approvato con la delibera n. 241 del 6 dicembre 2013 che ha innalzato i requisiti per ac-cedere al professionismo. E in parte generato dal ritiro degli sponsor provocato dalla crisi di credibilità legata al doping e dalla recessione economica. Non è un caso se dalla prossima stagione, per la prima volta, tra le 18 squadre del World Tour non ci saranno team tricolori.”

Riconoscimento infine per il lavoro fatto in questi anni dalla Federazione e per i risultati ot-tenuti: “Nonostante il fatto che la Federazione ciclistica italiana sia impegnata in un Piano di Risanamento quadriennale (2016-2020), nel 2016 sono state vinte 50 medaglie nelle varie competizioni internazionali. Nel 2015 la Fci ha destinato allo sviluppo dell'attività spor-tiva 10,9 milioni, di cui 4,6 nell'anno preolimpico sono stati spesi per la preparazione degli atleti. A fronte di entrate pari a 16,2 milioni (8,2milioni di contributi del Coni, 5,7 milioni di quote associative e 1,3 milioni da pubblicità e sponsor).

La Fci ha "scommesso" sulla formazione multidisciplinare degli atleti tra Strada, Pista e Bmx e sull'impiantistica. Nel 2015 è stato sbloccato il contributo pubblico per la realizzazio-ne di un nuovo Velodromo indoor, oltre a quello di Montichiari già operativo, in modo da supplire ai 38 velodromi esistenti di vecchia generazione. Inoltre sono stati creati 57 ciclo-dromi, tratti recintati dai 500 metri ai due chilometri, che permettono di allenarsi in totale si-curezza e 90 scuole di mountain bike. I primi risultati si vedono, ma il percorso (è davvero il caso di dirlo) è ancora lungo.”

Sul canale yotube della FCI, nella playlist #mobilità nuova si possono trovare gli in-terventi della prima giornata di lavoro.

http://www.federciclismo.it/it/article/2016/11/19/bikeconomy-una-ricchezza-per-il-paese/5991e262-96fd-4d1a-ad84-e8398ccabc48/

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ANDARE IN BICICLETTA: UNA COSA SERIA. ECCO IL FORUM SULLA BIKECONOMY – La bicicletta potrà salvarci tutti? Molto probabilmente sì. In questo caso non parliamo di gare ma di un utilizzo “semplice” della bicicletta come mobilità urbana giornaliera. E ci sono mille implicazioni che non trascurano l’aspetto economico. “Se non si riesce a fare ciclabilità per amo-re della bicicletta e della salute – diceva qualcuno – si possono convincere le amministrazioni anche solo per interesse economico”. E ci sta tutto, visto che grazie alla bicicletta, nell’Unione Europea, si producono 200 miliardi di euro. Ovviamente va considerato tutto, ma anche che la bicicletta diventa una spinta per il turismo e l’adeguamento di molte strutture a favore di chi pe-dala parla di un interesse immediato ai pedali. È proporio per parlare di queste cose che il 18 e 19 novembre, a Roma, presso il Museo Maxxi, si svolgerà un Forum di BikEconomy dove si tratteranno tutti gli aspetti che riguardano la bici-cletta: dal turismo alla tecnologia, passando per l’ambiente, la saluta, il turismo, la sostenibilità e tutto quanto possa essere utile per mettere in evidenza come la bicicletta possa essere un guada-gno per tutti e sotto tutti i punti di vista.

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�http://www.cyclinside.it/web/andare-in-bicicletta-una-cosa-seria-ecco-il-forum-sulla-bikecono-my/ Durante i lavori del forum verrà presentato il rapporto sulla bikeconomy realizzato dalla Fonda-zione Manlio Masi e saranno presenti anche ex campioni com Gimondi, Cassani e Chiappucci. Per chi volesse saperne di più e partecipare: http://www.bikeconomyforum.com/

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RICERCALO 18 e 19 novembre: Primo Forum sulla BikE-conomy al MAXXI di Roma 18 / 11/ 2016

� <img L a bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sani-tari e sociali connessi all’uso della bicicletta, è in costante crescita. V ale in Europa 200 mi-liardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’ OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre mi-liardi in riduzione dell’inquinamento, e l’Italia, nonostante una domanda interna molto bas-sa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche...

http://www.ricercalo.it/tecnologia/2016/11/18-e-19-novembre-primo-forum-

sulla-bikeconomy-al-maxxi-di-roma-000806679.html

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Bikeconomy: quella Ue vale 200 miliardi e occupa più di 70mila persone Roma, 18 nov. - Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all'ambiente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma perché muove una flori-da economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeconomy' (il macrosi-stema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bici-cletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori. Ma si può fare me-glio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l’Italia? Nonostante una domanda interna molto bas-sa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia.Usare la bici poi, come dice l’Oms, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo.

http://www.teletrani.it/old/sostenibilita.html

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Primo Forum sulla Bikeconomy 18-11-2016 La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e so-ciali connessi all’uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si cree-rebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l’ OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell’inquinamento, e l’Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici  e delle sue com-ponenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L’inarresta-bile ascesa dell’economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Crea-tive Business.  Due giornate di lavori (venerdì dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00),  con relatori italiani ed internazionali, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l’economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. Si discuterà di am-biente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione,  esempi virtuosi di altre città europee, e sicurezza stradale per il ciclista.A dirigere il Forum il prof. Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi, e  l’avvocato Gianluca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, nonché ideatore del Forum, che illustrerà, in-troducendo gli argomenti, le articolazioni del fenomeno Bikeconomy.  “Solo la produzione e la vendi-ta di biciclette e accessori in Europa – ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l’Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all’ambiente e  alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore”. “Pedalare – ha commentato Gianluca Santilli, Coordinatore iniziative Bicitaly e ideatore del Forum - consente di guardarsi attorno con calma e an-nusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono due pedali: aiutano a star bene, a preve-nire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, suggestivo e lo arricchiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporcano né inquinano, eliminano la

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�morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua giornata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasformare le città in smart cities. E’ la bikeconomy: pedalando ho intuito l’importanza di analizzarla per valoriz-zarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum”.Il Forum vedrà interagire esperti e attori del fenomeno, tra cui Francesca Racioppi, Senior Advisor dell’OMS, Paolo Ruffino e Paschalis van den Noor consulenti del Comune di Amsterdam per la pro-gettazione di una nuova autostrada delle bici, Giampiero Gallo, Consigliere economico della Presi-denza del Consiglio, Roberto Verna, direttore del Memas, centro di ricerca per la medicina ed il ma-nagement dello sport e Mauro Casotto, Direttore di Trentino Sviluppo.  Interessante la tavola roton-da di oggi sulla mobilità della Capitale,“Il caso Roma”, a cui parteciperanno Enrico Stefàno, presi-dente della Commissione Trasporti del Comune, Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane e mobili-tà di Lega Ambiente, dove si analizzerà anche il Progetto GRAB - il Grande raccordo anulare per bici-clette: una ciclovia di oltre 40 km che unisce l’Appia Antica al Quadraro e Torpignattara passando per il centro -  e Roberto Sgalla, direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comuni-cazioni e per i reparti speciali. A concludere la prima giornata, moderato da Marino Bartoletti,  ci sarà un incontro-dibattito con i grandi campioni del ciclismo: Felice Gimondi, Claudio Chiappucci e Davide Cassani, ct della Nazionale di ciclismo maschile. Nella seconda giornata di sabato 19, prota-gonista sarà il tema "Salute e Wellness" promosso dal partner Dompè, nonché il tema turismo, con i contributi di Autostrade per L'Italia, Editalia, Touring Club, RCS Sport. Nel corso del Forum verrà presentato anche il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi.  Ecco alcune parti in sintesi:AMBIENTE Gli spostamenti su brevi distanze con veicoli a motore sono i meno efficienti sotto il profilo dell’uti-lizzo di carburante e generano il massimo livello di inquinamento per chilometro rispetto ai viaggi su lunghe distanze. Pertanto, sostituire specialmente negli spostamenti brevi l’automobile con la bici-cletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa e sul fronte dei costi spostare un maggior numero di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Secondo uno studio grazie ad un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all’ 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 tril-lioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l’utilizzo di carburante, l’emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto. SALUTE I costi totali dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica rappresentano cifre considerevoli. In uno studio statunitense è stato stimato che tali costi siano compresi tra il 24.3 e i 37.2 miliardi di dol-lari, tra il 2.4 e il 3.7 per cento dei costi totali dell’assistenza sanitaria.  Per quanto riguarda lo speci-fico effetto della bicicletta sulle spese sanitarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Tra i risparmi economici sia privati che collettivi  si deve considerare il risparmio delle spese sanitarie connesse sia alla maggiore attività fisica da parte dei cittadini, sia ad un miglioramento della qualità generale dell’aria e una diminuzione dell’inquinamento acustico. Per quanto riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni.  Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conte-rebbero 66,12 morti in meno ogni anno. TURISMO Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto così stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica.  Le mete più getto-nate in Europa sono  Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita date le sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi. L’UnioneEuropea, per cercare di intercettare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto Euro-Velo. EuroVelo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuropea sostenibi-le. Comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Italia. Per cercare di incrementare il turismo su due ruote

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�in Italia si stanno sviluppando alcuni progetti, tra questi  VENTO, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo  generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti/anno per garantire consistenti flussi economici e occupazionali e il GRAB di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna. L’introduzione al Forum sarà fatta dal Segretario Generale della Fondazione MAXXI, padrone di casa, Pietro Barrera, a sottolineare la vocazione di primo Museo amico della bici in Italia,  assieme al Presidente della Federazione Ciclismo, Renato Di Rocco, e al Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo, Paolo D’Alessio, in rappresentanza di istituzioni fortemente coinvolte nel fe-nomeno. I saluti del Governo saranno portati dal Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, Silvia Velo.Presenti nel programma anche due startup degli incubatori di Trentino Sviluppo: Bikee Bike e Kiss-MyBike. Bikee Bike ha creato un nuovo motore elettrico per biciclette che può essere installato in poche decine di minuti sulla maggior parte dei telai standard. Il motore sfrutta la nuova tecnologia mid-drive, che colloca il propulsore nel movimento centrale della bici, tra i pedali rendendo ogni bici equipaggiata con questo prodotto, capace di affrontare agevolmente salite fino al 58% di inclinazio-ne. Storia diversa quella dei tre startupper formatisi all’Università di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielorussi Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova. Stufi di chiudere con un lucchetto la propria bici-cletta, tornare e non trovarla più, hanno progettato Kissmybike, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Kissmybike è invisibile, ultracompatto e necessita una ricarica all’anno (la bat-teria dura ben una settimana nella modalità di tracciamento continuo dopo un furto). Kissmybike, grazie alla trasmissione satellitare e a tecnologie di rilevamento all’avanguardia, permette di localiz-zare con precisione il veicolo rubato, sia in ambienti chiusi sia all’aperto.Presente anche la startup Zehus, che ha inventato un motore ibrido per biciclette che si «ricarica» sfruttando l’energia generata dalle nostre gambe. Una tecnologia italiana che compete contro colossi quali Bosch, Panasonic e Shimano. http://www.lostrillo.it/showDocuments.php?pgCode=G20I200R20359&id_te-

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Altri link http://www.milanofinanza.it/news/ambiente-la-bike-economy-vale-in-europa-200-mld-201611151320021314

http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/news/News-6588be77-bb21-45e7-8518-510426618384.html

http://it.euronews.com/2016/11/15/ciclismo-a-roma-si-parla-di-bikeconomy

http://www.sportfair.it/2016/11/litalia-e-un-paese-che-pedala-a-roma-il-primo-forum-sulla-bikeconomy/458465/

http://www.larena.it/home/sport/altri/ciclismo-a-roma-si-parla-di-bikeconomy-1.5282605

http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/sport/altri-sport/ciclismo-a-roma-si-parla-di-bike-conomy-1.5282607

http://www.federciclismo.it/it/article/2016/11/14/litalia-e-un-paese-che-pedala/9c3be322-b359-46d2-b81d-4950cae2b6f9/

http://giornalelora.com/sport/forum-sulla-bikeeconomy-litalia-e-un-paese-che-pedala/;

http://ciclismo.sportgo.tv/2016/11/litalia-e-un-paese-che-pedala-a-roma-il-18-e-19-novem-bre-il-primo-forum-sulla-bikeconomy/

http://m.bresciaoggi.it/home/sport/altri-sport/ciclismo-a-roma-si-parla-di-bikeconomy-1.5282609

http://www.dailygreen.it/green-in-action/bikeconomy-forum-al-maxxi/

http://www.newtuscia.it/2016/11/16/roma-primo-forum-sulla-bikeconomy-roma-18-19-no-vembre/

http://www.agenparl.com/roma-economia-ambiente-pedalano-insieme-bici-primo-forum-sul-la-bikeconomy-roma-18-1911/

http://ilcorrieredelweb.blogspot.it/2016/11/economia-e-ambiente-pedalano-insieme-in.html

http://www.tuttobicitech.it/index.php?page=news&cod=95677

http://www.mister-x.it/notizie/ultime_oggi.asp?id=10680536&ultime_notizie=-bikeconomy-vale-200-miliardi-in-europa-al-maxxi-di-roma-dal-18-novembre-il-primo-forum-

http://www.italiaperme.com/tag/biciclette/

http://venti4ore.com/ciclismo-a-roma-si-parla-di-bikeconomy/

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�http://roma.virgilio.it/notizielocali/roma_primo_forum_sulla_bikeconomy_a_roma_i-l_18_e_19_novembre-50294704.html

http://www.primapress.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=28365:a-roma-il-primo-rapporto-sulla-bikeeconomy-un-mercato-da-200-mld-di-euro-nella-ue&Itemid=1165

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XSP27773_SXB_QBXB ANSA/ 'Bikeconomy' crea lavoro e taglia e malanni e gas serraForum a Roma, in Ue bici vale 200 mld euro e 70.000 posti (di Stefano Secondino) (ANSA) - ROMA, 18 NOV - Andare in bicicletta fa bene alla salute e all 'ambiente, e questo e ' perfino scontato. Ma quanto in effetti faccia bene, tradotto in soldoni, hanno provato a calcolarlo i ricercatori della Fondazione Manlio Masi, un istituto di ricerca sul commercio internazionale. La "bikeconomy", cosi ' l 'hanno battezzata, in Europa vale 200 miliardi di euro. Non solo, ma fa risparmiare 110 miliardi di euro in spese sanitarie nel Vecchio Continente e taglia in modo consistente i gas serra che provocano il riscal-damento globale. Il rapporto sulla economia a pedali, il primo di questo tipo in Italia, e ' stato presentato oggi a Roma al 1/o Forum Nazionale sulla Bikeconomy, organizzato al Museo Maxxi dalla Fondazione Manlio Masi e l 'associazione sportiva Bicitaly. Il settore della bicicletta in Europa fattura 200 miliardi di euro e da ' lavoro a piu ' di 70.000 persone. In proporzione, ha un tasso di occupazione quattro volte su-periore a quello dell 'industria dell 'auto. Se tutta l 'Europa fosse come Copenhagen, dove il 26% degli spostamenti avviene in bici, si creerebbero 76.600 nuovi posti di lavoro. L 'Italia produce tante bici, ma pedala poco. E ' il secondo produttore europeo di biciclette ed accessori, con oltre 8.000 addetti occupati. Ma la domanda di due ruote a pedali e ' bassa, le piste ciclabili sono poche, il cicloturismo poco diffuso, nonostante la ricchezza di mete possibili. Per l 'Organizzazione Mondiale della Sanita ', l 'incremento dell 'uso della bicicletta in Europa farebbe risparmiare 110 miliardi di euro in spese sanitarie e 3 miliardi per la riduzione dell 'inquinamento. Uno studio condotto nella citta ' di Barcellona dimostra che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bici, si avrebbero 66 morti in meno ogni anno. Se chi prende l 'auto o lo scooter in Europa percorresse in bicicletta 5 km al giorno, la Ue taglierebbe la meta ' dei gas serra da trasporti che ha promesso di tagliare con l 'Accordo di Parigi. Il ciclo-turismo e ' un fenomeno in crescita in tutta Europa. Muove 44 miliardi di euro e ha un indotto annuo tra i 110.000 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. Le mete piu ' gettonate sono Francia e Austria, mentre l 'Italia sconta la carenza di infrastrutture. L 'Unione europea ha varato il progetto EuroVelo, 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 gia ' realizzati. Quattro itinerari sono in Italia. Nel nostro paese sono in progetto due ciclovie ambiziose: VENTO, 679 km lungo gli argini del Po, e il Grande Raccordo Anulare delle Bici di Roma, percorso archeologico-turistico di 40 km. (ANSA). SEC 18-NOV-16 16:51 NNN XEF22880_SX4_QPMI Forum bikeconomy, bici batte auto, 70mila posti lavoro in Ue Appuntamento al Maxxi, startup italiane tra i protagonisti (ANSA) - ROMA, 18 NOV - L 'economia della bicicletta vale in Europa 200 miliardi e supera di quattro volte l 'industria dell 'auto per occupati con piu ' di 70.000 lavoratori. "L 'irresistibile ascesa" della bicicletta e ' al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy al Museo Maxxi di Roma, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiara-to il presidente Fondazione Manlio Masi, Beniamino Quintieri - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all 'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l 'Italia e ' enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evi-denti benefici connessi all 'ambiente e alla salute , la bici e ' una grande opportunita ' per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonche ' la nostra innovazione nel settore". Sono pre-senti nel programma anche due startup degli incubatori di Trentino Sviluppo: Bikee Bike e KissMyBike. Bikee Bike ha creato un nuovo motore elettrico per biciclette che puo ' essere installato in poche decine di minuti sulla maggior parte dei telai standard. Il motore sfrutta la nuova tecnologia mid-drive, che colloca il propulsore nel movimento centrale della bici, tra i pedali rendendo ogni bici equipaggiata con questo prodotto, capace di affrontare agevolmente salite fino al 58% di inclinazione. Storia diversa quella dei tre startupper formatisi all 'Universita ' di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielorussi Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova. Stufi di chiudere con un lucchetto la propria bicicletta, tornare e non trovarla piu ', hanno

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�progettato Kissmybike, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Kissmybike e ' invisibile, ultracompatto e necessita una ricarica all 'anno (la batteria dura ben una settimana nella modalita ' di tracciamento continuo dopo un furto). Kissmybike, grazie alla trasmissione satellitare e a tecnologie di rilevamento all 'avanguardia, permette di localizzare con precisione il veicolo rubato, sia in ambienti chiusi sia all 'aperto. E ' presente anche la startup Zehus, che ha inventato un motore ibrido per biciclette che si sfruttando l 'energia generata dalle nostre gambe. Una tecnologia italiana che compete contro colossi quali Bosch, Panasonic e Shimano. Y19 18-NOV-16 11:45 NNN XSP24350_SXB_QBXB

Bikeconomy, l'economia della bici si racconta al Maxxi Roma Convegno oggi e domani. Italia produce tante bici ma pedala poco

(ANSA) - ROMA, 18 NOV - La bikeconomy, l 'economia legata alla bicicletta, e ' in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna piu ' di 70.000 lavoratori, crea un 'occupazione quattro volte superiore a quella dell 'industria dell 'auto. Se nelle citta ' europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spo-stamenti su 2 ruote), si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici, come dice l ' OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell 'inquinamento. L 'inarre-stabile ascesa dell 'economia della bicicletta e ' al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy, che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la col-laborazione di Bicitaly. Due giornate di lavori (venerdi ' dalle 14,30 alle 19,30 e sabato dalle 9,30 alle 13,00), con relatori italiani ed internazionali. Si discutera ' di ambiente, sostenibilita ', salute, mobilita ', turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre citta ' europee, e sicurezza stradale per il cicli-sta. Nel corso del Forum verra ' presentato anche il primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. L 'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, e ' un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all 'anno, mentre il setto-re del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l 'Italia e ' enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori. Oltre agli evidenti benefici connessi all 'ambiente e alla salute, la bici e ' una grande opportunita ' per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e arti-stico". (ANSA). SEC 18-NOV-16 13:02 NNN

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In Europa l'economia viaggia veloce con la bici, vale 200 mldAl MAXXI di Roma primo Forum sulla Bikeconomy

Roma, 18 nov. (askanews) - La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all 'uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un 'occupazione quattro volte superiore a quella dell 'in-dustria dell 'auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l ' OMS, fa ri-sparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell 'inquinamento, e l 'Italia, nonostan-te una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia.L 'inarrestabile ascesa dell 'economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicita-ly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. Due giornate di lavori, con relatori italiani ed internazionali, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l 'economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. Si discuterà di am-biente, sostenibilità, salute, mobilità, turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre città euro-pee, e sicurezza stradale per il ciclista.A dirigere il Forum il Beniamino Quintieri, presidente della Fonda-zione Masi, e l 'avvocato Gianluca Santilli, coordinatore delle attività Bicitaly, nonché ideatore del Forum, che illustrerà, introducendo gli argomenti, le articolazioni del fenomeno Bikeconomy. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Quintieri - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all 'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l 'Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all 'ambiente e alla salute , la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore"."Pedalare - ha commentato Gianluca Santilli, Coordinatore iniziative Bicitaly e ideatore del Forum - consente di guar-darsi attorno con calma e annusare con curiosità. Pedalando ho scoperto cosa muovono due pedali: aiu-tano a star bene, a prevenire tante patologie, fanno gustare il turismo lento, intenso, suggestivo e lo arric-chiscono, ti portano da casa al lavoro senza alcun costo e impatto acustico, non sporcano né inquinano, eliminano la morsa del traffico, ti fanno godere le bellezze delle città, dando qualità e tempo alla tua gior-nata, muovono produzioni industriali, stimolano tecnologie innovative, contribuiscono a trasformare le città in smart cities. E ' la bikeconomy: pedalando ho intuito l 'importanza di analizzarla per valorizzarne le enormi potenzialità. Ed è nato il Bikeconomy Forum".Il Forum vedrà interagire esperti e attori del feno-meno, tra cui Francesca Racioppi, Senior Advisor dell 'OMS, Paolo Ruffino e Paschalis van den Noor consulenti del Comune di Amsterdam per la progettazione di una nuova autostrada delle bici, Giampiero Gallo, Consigliere economico della Presidenza del Consiglio, Roberto Verna, direttore del Memas, centro di ricerca per la medicina ed il management dello sport e Mauro Casotto, Direttore di Trentino Sviluppo. Glr @#20161118_145234_42BB106B.jpg Copyright askanews(c) 2015 18-nov-16 14.52 NNNN

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SOSTENIBILITA': LA 'BIKECONOMY' UE VALE 200 MLD, 70MILA GLI OCCUPATI Usare la bici fa risparmiare 110 mld in spesa sanitaria e tre mld in riduzione dell 'inquinamento Roma, 18 nov. - (AdnKronos) - Il mezzo del futuro? La bicicletta. Non solo perché fa bene all 'am-biente, alla salute e consente di spostarsi più velocemente nelle città congestionate dal traffico, ma per-ché muove una florida economia. Tanto per quantificare, quella che ormai viene definita come la 'bikeco-nomy ' (il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all 'uso della bicicletta), solo in Europa vale 200 miliardi di euro e impegna più di 70.000 lavoratori. Ma si può fare meglio, perché se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro. E l 'Italia? Nonostante una domanda interna mol-to bassa, è un Paese leader in Europa per produzione di bici e componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi, 21 in Italia. Usare la bici poi, come dice l 'Oms, fa risparmiare 110 miliar-di in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell 'inquinamento. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto sulla Bikeconomy, realizzato dalla Fondazione Manlio Masi. (segue) (Mst/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-NOV-16 13:49 NNNN

SOSTENIBILITA': LA 'BIKECONOMY' UE VALE 200 MLD, 70MILA GLI OCCUPATI (2) piu ' bici e meno auto per raggiungere 50% obiettivi Ue di riduzione emissioni trasport

i (AdnKronos) - Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dalla fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su al-cuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall 'ambiente. Secondo lo studio, sostituire (so-prattutto negli spostamenti brevi) l 'automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Baste-rebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa. Inoltre, spostare un mag-gior numero di persone verso l 'uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all '11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carburante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. (segue) (Mst/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-NOV-16 13:49 NNNN

SOSTENIBILITA': LA 'BIKECONOMY' UE VALE 200 MLD, 70MILA GLI OCCUPATI (3)

(AdnKronos) Lo studio, presentato in occasione del Forum Nazionale sulla Bikeconomy organizzato dal-la fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly, analizza gli effetti della bikeconomy su alcuni settori tra cui ambiente, salute e turismo. Partiamo dall'ambiente.Secondo lo studio, sostituire (soprattutto negli spostamenti brevi) l’automobile con la bicicletta garantirebbe un notevole risparmio. Basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa.Inoltre, spostare un maggior nume-ro di persone verso l’uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettri-che. Aumentando, a livello mondiale, gli spostamenti in bici fino all’11% del totale dei trasporti al 2030 e fino a 14% al 2050, si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra utilizzo di carbu-rante, emissione di Co2 e costi diretti del mezzo di trasporto. (segue) (Mst/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-NOV-16 13:50

SOSTENIBILITA': LA 'BIKECONOMY' UE VALE 200 MLD, 70MILA GLI OCCUPATI (4)

(AdnKronos) Sul fronte salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, solo per l’Europa, il risparmio dovuto all’incremento dell’uso della bicicletta. Soprattutto considerando che, secondo uno studio statunitense, i costi dell’assistenza sanitaria collegati all’inattività fisica oscillano tra i

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�24,3 e i 37,2 miliardi di dollari, ovvero tra il 2,4 e il 3,7% dei costi totali dell’assistenza sanitaria.Per quan-to riguarda l’incremento della durata media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, conside-rando 2.590 km pedalati, in media, aumenti l’aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno.Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 miliardi di euro e ha un indotto stimato tra i 110 e i 350.000 euro per ogni km di ciclabile turisti-ca. Le mete europee più gettonate? Francia e Austria. L’Italia, pur rappresentando una meta potenzial-mente molto ambita, sconta la mancanza di infrastrutture e servizi.Proprio per intercettare questo tipo di turismo, l’Ue ha sviluppato il progetto EuroVelo, rete di vie ciclabili che comprende 12 percorsi su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l’Itali-a.Anche in Italia qualcosa si muove: tra i progetti che si stanno sviluppando, c'è Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti l'anno, e il Grab di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna. (Mst/AdnKronos)

Ambiente: la bike economy in Europa vale 200 miliardi

Roma, 18 nov - (AGI) – La bike economy, il macrosistema che valuta in termini economici i be-nefici ambientali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta e' in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna piu' di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte supe-riore a quella dell'industria dell'auto e se nelle citta' europee si pedalasse come a Copenaghen (26% degli spostamenti su due ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l'Oms, fa risparmiare 110 miliardi di spesa sanitaria e 3 miliardi di riduzione dell'inquinamento. L'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, e' un Paese leader in Europa per la produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti. Alla diffusione delle due ruote in questi ultimi anni e' venuto anche in auto il bike sharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta e' al centro del "Primo forum nazionale sulla bike economy", che ha preso oggi il via a Roma al Museo Maxxi, organizzato dalla fondazione Malio Masi con la collaborazione di Bicita-ly. - (AGI) (segue)

Ambiente: la bike economy in Europa vale 200 miliardi (2)

Roma, 18 nov - (AGI) – Due giorni di lavori, con relatori italiani e internazionali per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici che piu' stanno coinvolgendo l'economia del tempo libero e della mobilita' sostenibile. Si discutera' di ambiente, sostenibilita', salute, mobilita', turismo, tecnologia, innovazione, esempi virtuosi di altre citta' europee e sicurezza stradale per il ciclista. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Masi - ha un giro d'affari che si aggira sui 18 miliardi di euro l'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il poten-ziale in Italia e' enorme - ha proseguito Quintieri - siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori. Oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute. La bici e' una grande opportunita' per valorizzare il Paese anche dal punto di vista turistico e artistico. L'ideatore del Forum, Gianluca Stantilli, ha sottolineato che andare in bici "aiuta a star bene, a prevenire tante patologie, a far gustare il turismo lento intenso e suggestivo, ti porta da casa a lavoro senza al-cun costo e impatto acustico, non sporca ne' inquina, elimina la morsa del traffico, ti fa godere le bellezze della citta'". Red/ (AGI)

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BICI: BIKECONOMY VALE 200 MLD E RISPARMI PER 24 TRILIONI DOLLARI (1) (9Colonne) Roma, 18 nov - La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all 'uso della bicicletta, è in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un 'occupazione quattro volte superiore a quella dell 'in-dustria dell 'auto e se nelle città europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Usare la bici poi, come dice l 'OMS, fa ri-sparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell 'inquinamento, e l 'Italia, nonostan-te una domanda interna molto bassa, è un paese leader in Europa per produzione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti: Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni è venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L 'inarrestabile ascesa dell 'economia della bicicletta è al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma, al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicita-ly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. Due giornate di lavori (oggi pomeriggio e domani mattina), con relatori italiani ed internazionali e a cui partecipa anche il sottosegretario all 'Ambiente Silvia Velo, per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l 'economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. £Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all 'anno, mentre il settore del ciclotu-rismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l 'Italia è enorme, siamo il secondo pro-duttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all 'ambiente e alla salute, la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore". (SEGUE) NNNN

BICI: BIKECONOMY VALE 200 MLD E RISPARMI PER 24 TRILIONI DOLLARI (2)

(9Colonne) Roma, 18 nov - Interessante la tavola rotonda di oggi sulla mobilità della Capitale, "Il caso Roma", a cui parteciperanno Enrico Stefàno, presidente della Commissione Trasporti del Comune, Alber-to Fiorillo, responsabile aree urbane e mobilità di Lega Ambiente, dove si analizzerà anche il Progetto GRAB - il Grande raccordo anulare per biciclette: una ciclovia di oltre 40 km che unisce l 'Appia Antica al Quadraro e Torpignattara passando per il centro - e Roberto Sgalla, direttore centrale per la Polizia Stra-dale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i reparti speciali. A concludere la prima giornata, moderato da Marino Bartoletti, ci sarà un incontro-dibattito con i grandi campioni del ciclismo: Felice Gimondi, Claudio Chiappucci e Davide Cassani, ct della Nazionale di ciclismo maschile. Nella seconda giornata di sabato 19, protagonista sarà il tema "Salute e Wellness" promosso dal partner Dompè, nonché il tema turismo, con i contributi di Autostrade per L 'Italia, Editalia, Touring Club, RCS Sport. Si calcola che basterebbe percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni dei trasporti in Europa e sul fronte dei costi spostare un maggior numero di persone verso l 'uso della bicicletta è molto meno costoso che mettere su strada flotte di auto elettriche. Secondo uno studio grazie ad un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all ' 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 si potrebbe far risparmiare alla società circa 24 trilioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l 'utilizzo di carburante, l 'emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto. (SEGUE)

BICI: BIKECONOMY VALE 200 MLD E RISPARMI PER 24 TRILIONI DOLLARI (3) (9Colonne) Rona, 18 nov - I costi totali dell 'assistenza sanitaria collegati all 'inattività fisica rappresen-tano cifre considerevoli. In uno studio statunitense è stato stimato che tali costi siano compresi tra il 24.3 e i 37.2 miliardi di dollari, tra il 2.4 e il 3.7 per cento dei costi totali dell 'assistenza sanitaria. Per quanto riguarda lo specifico effetto della bicicletta sulle spese sanitarie, l 'Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in 110 miliardi di euro, per l 'Europa, il risparmio dovuto all 'incremento dell 'uso della biciclet-

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�ta. Tra i risparmi economici sia privati che collettivi si deve considerare il risparmio delle spese sanitarie connesse sia alla maggiore attività fisica da parte dei cittadini, sia ad un miglioramento della qualità gene-rale dell 'aria e una diminuzione dell 'inquinamento acustico. Per quanto riguarda l 'incremento della dura-ta media della vita è stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l 'aspettativa di vita di 0.025 anni. Secondo uno studio fatto sulla città di Barcellona, è stato stimato che sostituendo il 40% dei viaggi in automobile con la bicicletta, si conterebbero 66,12 morti in meno ogni anno. Il ciclo-turismo è un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto così stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. Le mete più gettonate in Europa sono Francia e Austria. L 'Italia, pur rappresentando una meta potenzialmente molto ambita date le sue bellezze, paga per la mancanza di infrastrutture e servizi. L 'Unione Europea, per cer-care di intercettare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto EuroVelo. EuroVelo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuropea sostenibile. Comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati con 4 itinerari che toccano l 'Italia. (SEGUE

BICI: BIKECONOMY VALE 200 MLD E RISPARMI PER 24 TRILIONI DOLLARI (4) (9Colonne) Rona, 18 nov -. Per cercare di incrementare il turismo su due ruote in Italia si stanno svilup-pando alcuni progetti, tra questi Vento, 679 km lungo gli argini del Po che ha come obiettivo generare un flusso cicloturistico di almeno 300.000 utenti/anno per garantire consistenti flussi economici e occupazio-nali e il GRAB di Roma, una ciclovia di 40 Km, un vero e proprio percorso archeologico-turistico nella città eterna. Presenti nel programma della due giorni romana anche due startup degli incubatori di Trentino Sviluppo: Bikee Bike e KissMyBike. Bikee Bike ha creato un nuovo motore elettrico per biciclette che può essere installato in poche decine di minuti sulla maggior parte dei telai standard. Il motore sfrutta la nuova tecnologia mid-drive, che colloca il propulsore nel movimento centrale della bici, tra i pedali rendendo ogni bici equipaggiata con questo prodotto, capace di affrontare agevolmente salite fino al 58% di inclina-zione. Storia diversa quella dei tre startupper formatisi all 'Università di Trento, il russo Ivan Minakov e i bielorussi Uladzimir Kharkevich e Nadya Bobova. Stufi di chiudere con un lucchetto la propria bicicletta, tornare e non trovarla più, hanno progettato Kissmybike, un sistema per segnalare il furto e localizzare il veicolo. Kissmybike è invisibile, ultracompatto e necessita una ricarica all 'anno (la batteria dura ben una settimana nella modalità di tracciamento continuo dopo un furto). Kissmybike, grazie alla trasmissione satellitare e a tecnologie di rilevamento all 'avanguardia, permette di localizzare con precisione il veicolo rubato, sia in ambienti chiusi sia all 'aperto. Presente anche la startup Zehus, che ha inventato un motore ibrido per biciclette che si "ricarica" sfruttando l 'energia generata dalle nostre gambe. Una tecnologia italiana che compete contro colossi quali Bosch, Panasonic e Shimano. (red)

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Roma: al via oggi e domani il primo Forum sulla BikEconomy al Museo MAXXI (FERPRESS) – Roma, 18 NOV – La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini econo-mici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all’uso della bicicletta, è in costante cresci-ta. Vale in Europa 200 miliardi e impegna più di 70.000 lavoratori, crea un’occupazione quattro volte superiore a quella dell’industria dell’auto e se nelle città europee si pedalasse come a Co-penhagen (26 per cento degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavoro green. Così in una nota l’ufficio stampa del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la collaborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consul-ting e Be Creative Business. Due giornate di lavori con relatori italiani ed internazionali per approfondire uno dei fenomeni sociali ed economici, che più stanno coinvolgendo l 'economia del tempo libero e della mobilità sostenibile. “Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, Presidente Fon-dazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all 'anno, mentre il settore del cicloturismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l 'Italia è enorme, siamo il secondo produttore europeo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all 'ambiente e alla salute, la bici è una grande opportunità per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonché la nostra innovazione nel settore".(FERPRESS)

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Ambiente: per bikeconomy giro d'affari di 18 mld/anno ROMA (MF-DJ)-18 Nov-La bikeconomy, il macrosistema che valuta in termini economici i benefici ambientali, sanitari e sociali connessi all'uso della bicicletta, e' in costante crescita. Vale in Europa 200 miliardi e impegna piu' di 70.000 lavoratori, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'industria dell'auto e se nelle citta' europee si pedalasse come a Copenhagen (26% degli spostamenti su 2 ruote) si creerebbero circa 76.600 nuovi posti di lavo-ro green. Usare la bici poi, come dice l'OMS, fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamento, e l'Italia, nonostante una domanda interna molto bassa, e' un paese leader in Europa per produ-zione di bici e delle sue componenti, settori che occupano oltre 8.000 addetti con un giro d' affari di 18 mld l' anno. Alla diffusione della due ruote in questi ultimi anni e' venuto anche in aiuto il bikesharing che conta in Europa 414 servizi e 21 in Italia. L'inarrestabile ascesa dell'economia della bicicletta e' al centro del Primo Forum Nazionale sulla Bikeconomy che ha preso il via oggi a Roma al Museo MAXXI, organizzato dalla Fondazione Manlio Masi con la col-laborazione di Bicitaly ed il contributo di agenzie specializzate quali Acciari Consulting e Be Creative Business. "Solo la produzione e la vendita di biciclette e accessori in Europa - ha dichiarato Beniamino Quintieri, presidente della Fondazione Manlio Masi - ha un giro di affari che si aggira sui 18 miliardi di euro all'anno, mentre il settore del ciclotu-rismo muove ogni anno oltre 44 miliardi di euro. Il potenziale per l'Italia e' enorme, siamo il secondo produttore euro-peo di bici e accessori, oltre agli evidenti benefici connessi all'ambiente e alla salute, la bici e' una grande opportuni-ta' per valorizzare il paese anche dal punto di vista turistico e artistico, nonche' la nostra innovazione nel settore". In Occasione del Forun e' stato anche presentato il Primo Rapporto sulla bikeconomy da cui emergono tutti i vantaggi dell' uso della bici per ambiente, salute, turismo, sicurezza. Secondo il Rapporto un aumento, a livello mondiale, dei viaggi su due ruote fino all' 11% del totale dei trasporti per il 2030 e fino a 14% per il 2050 potrebbe far risparmiare alla societa' circa 24 trilioni di dollari tra il 2015 e il 2050 valutando l'utilizzo di carburante, l'emissione di CO2 ed i costi diretti del mezzo di trasporto. Sul fronte della salute per quanto riguarda l'incremento della durata media della vita e' stato stimato che un anno di bicicletta, considerando 2590 chilometri pedalati, in media, aumenti l'aspettativa di vita di 0.025 anni. E se si guarda al ciclo turismo si nota che e' un fenomeno in crescita in tutta Europa che muove 44 mld di euro e ha un indotto annuo cosi' stimato: tra i 110 e i 350.000 euro per ogni chilometro di ciclabile turistica. com/alu (fine) MF-DJ NEWS 4

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AGENZIE E SITI DI ANNUNCIO

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MOBILITA': IN UE LA BIKECONOMY VALE 200 MLD a Roma il primo Forum in programma il 18 e 19 novembre

Roma, 15 nov. - (AdnKronos) - L 'economia e l 'ambiente pedalano con la bici. La bikeconomy vale, infatti, in Europa 200 miliardi, crea un 'occupazione quattro volte superiore a quella dell 'in-dustria dell 'auto e, secondo l 'Oms, usare la bici fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell 'inquinamento. Da questi dati di scenario prende il via il primo Forum sulla BikEconomy che si svolgerà il 18 e 19 novembre al Museo Maxxi di Roma, che vuole diven-tare il primo Museo bike friendly d 'Europa. In occasione del Forum, che vede la partecipazione dei protagonisti nazionali ed internazionali del mondo delle due ruote, sarà presentato il primo Rapporto sulla Bikeconomy, preparato dalla Fondazione Manlio Masi, e vedrà un incontro- dibatti-to con i grandi campioni del ciclismo, Gimondi, Chiappucci, Cassani. (Ler/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 15-NOV-16 12:41 NN

Ambiente: la bike economy vale in Europa 200 mld, primo Forum ROMA (MF-DJ), 15 NOV --L'economia e l'ambiente pedalano insieme in bici. La bikeconomy vale, infatti, in Europa 200 miliardi, crea un'occupazione quattro volte superiore a quella dell'indu-stria dell'auto e, secondo l'Oms, usare la bici fa risparmiare 110 miliardi in spesa sanitaria e tre miliardi in riduzione dell'inquinamento. La bicicletta, che fino ad un decennio fa era un mezzo di trasporto soprattutto per il tempo libero, sta diventando sempre di piú un'alternativa sostenibile e vincente nelle aree urbane assediate da congestione e traffico e un volano per il turismo eco-friendly. Il primo Forum sulla BikEconomy che si svolgerá il 18 e 19 novembre al Museo Maxxi di Roma, che vuole diventare il primo Museo bike friendly d'Europa, declinerá tutti gli aspetti della bicicletta: ambiente, sostenibilitá, salute, mobilitá, turismo, tecnologia e innovazione. In occasione del Forum, che vede la partecipazione dei protagonisti nazionali ed internazionali del mondo delle due ruote, sará presentato il primo Rapporto sulla Bikeconomy, preparato dalla Fondazione Manlio Masi, e vedrá un incontro- dibatti-to con i grandi campioni del ciclismo, Gimondi, Chiappucci, Cassani.

Liv

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