Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili) 31 mag-2013 - testo integrale

17
Aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Ad aprile 2013 gli occupati sono 22 milioni 596 mila, in calo dello 0,1% rispetto a marzo (-18 mila unità) e dell’1,6% su base annua (-373 mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 56,0%, in calo di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,9 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 83 mila, aumenta dello 0,7% rispetto a marzo (+23 mila unità). Su base annua si registra una crescita del 13,8% (+373 mila unità). La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Il tasso di disoccupazione si attesta al 12,0%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo e di 1,5 punti nei dodici mesi. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 656 mila e rappresentano il 10,9% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione dei 15- 24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 40,5%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,9 punti nel confronto tendenziale. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente (+25mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e in diminuzione di 0,1 punti su base annua. PROSPETTO 1. TASSI DI OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE E INATTIVITÀ. Aprile 2013, dati destagionalizzati Valori percentuali Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali in punti percentuali Tasso di occupazione 15-64 anni 56,0 -0,1 -0,9 Tasso di disoccupazione 12,0 0,1 1,5 Tasso di disoccupazione 15-24 anni 40,5 0,2 5,9 Tasso di inattività 15-64 anni 36,2 0,1 -0,1 OCCUPATI. Aprile 2012 - aprile 2013, dati destagionalizzati, valori assoluti in migliaia di unità 22500 22600 22700 22800 22900 23000 23100 A M G L A S O N D G F M A valori assoluti medie mobili a tre termini TASSO DI DISOCCUPAZIONE. Aprile 2012 - aprile 2013, dati destagionalizzati, valori percentuali 9,8 10,2 10,6 11,0 11,4 11,8 12,2 A M G L A S O N D G F M A valori percentuali medie mobili a tre termini INATTIVI 15-64 ANNI. Aprile 2012 - aprile 2013, dati destagionalizzati, valori assoluti in migliaia di unità 14100 14200 14300 14400 14500 14600 A M G L A S O N D G F M A valori assoluti medie mobili a tre termini 31 maggio 2013 Prossima diffusione: 1 luglio 2013

description

Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili) 31 mag-2013 - testo integrale

Transcript of Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili) 31 mag-2013 - testo integrale

Page 1: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

Aprile 2013

OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Ad aprile 2013 gli occupati sono 22 milioni 596 mila in calo dello 01 rispetto a marzo (-18 mila unitagrave) e dellrsquo16 su base annua (-373 mila unitagrave)

Il tasso di occupazione egrave pari al 560 in calo di 01 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 09 punti rispetto a dodici mesi prima

Il numero di disoccupati pari a 3 milioni 83 mila aumenta dello 07 rispetto a marzo (+23 mila unitagrave) Su base annua si registra una crescita del 138 (+373 mila unitagrave) La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile

Il tasso di disoccupazione si attesta al 120 in aumento di 01 punti percentuali rispetto a marzo e di 15 punti nei dodici mesi

Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 656 mila e rappresentano il 109 della popolazione in questa fascia drsquoetagrave Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni ovvero lrsquoincidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca egrave pari al 405 in aumento di 02 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 59 punti nel confronto tendenziale

Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 02 rispetto al mese precedente (+25mila unitagrave) Il tasso di inattivitagrave si attesta al 362 in aumento di 01 punti percentuali nel confronto congiunturale e in diminuzione di 01 punti su base annua

PROSPETTO 1 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave Aprile 2013 dati destagionalizzati

Valori

percentuali

Variazioni congiunturali

Variazioni tendenziali

in punti percentuali

Tasso di occupazione 15-64 anni 560 -01 -09

Tasso di disoccupazione 120 01 15

Tasso di disoccupazione 15-24 anni 405 02 59

Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 362 01 -01

OCCUPATI Aprile 2012 - aprile 2013 dati destagionalizzati valori

assoluti in migliaia di unitagrave

22500

22600

22700

22800

22900

23000

23100

A M G L A S O N D G F M A

valori assoluti medie mobili a tre termini

TASSO DI DISOCCUPAZIONE Aprile 2012 - aprile 2013

dati destagionalizzati valori percentuali

98

102

106

110

114

118

122

A M G L A S O N D G F M A

valori percentuali medie mobili a tre termini

INATTIVI 15-64 ANNI Aprile 2012 - aprile 2013 dati destagionalizzati

valori assoluti in migliaia di unitagrave

14100

14200

14300

14400

14500

14600

A M G L A S O N D G F M A

valori assoluti medie mobili a tre termini

31 maggio 2013

Prossima diffusione 1 luglio 2013

| 2

PROSPETTO 2 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E SESSO Aprile 2013 dati destagionalizzati

Valori assoluti

(migliaia di unitagrave)

Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali

assolute percentuali assolute percentuali

MASCHI

Occupati 13209 -17 -01 -279 -21

Disoccupati 1658 18 11 195 134

Inattivi 15-64 anni 5190 23 04 83 16

FEMMINE

Occupati 9387 -1 00 -94 -10

Disoccupati 1425 4 03 177 142

Inattivi 15-64 anni 9144 2 00 -127 -14

TOTALE

Occupati 22596 -18 -01 -373 -16

Disoccupati 3083 23 07 373 138

Inattivi 15-64 anni 14334 25 02 -44 -03

Differenze di genere

Ad aprile 2013 lrsquooccupazione maschile cala dello 01 in termini congiunturali e del 21 su base annua Lrsquooccupazione femminile rimane sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente mentre cala dellrsquo10 nei dodici mesi

Il tasso di occupazione maschile pari al 653 diminuisce di 02 punti percentuali rispetto a marzo e di 15 punti rispetto ad aprile 2012 Quello femminile pari al 468 egrave stabile nel confronto congiunturale e diminuisce di 04 punti in quello tendenziale

In termini congiunturali la disoccupazione aumenta dellrsquo11 per la componente maschile e dello 03 per quella femminile Anche in termini tendenziali la crescita interessa sia gli uomini (+134) sia le donne (+142)

Il tasso di disoccupazione maschile pari allrsquo112 cresce di 01 punti percentuali rispetto a marzo e di 14 punti nei dodici mesi quello femminile pari al 132 egrave stabile rispetto al mese precedente e cresce di 16 punti rispetto ad aprile 2012

Nel confronto congiunturale cresce il numero di uomini inattivi (+04) mentre rimane sostanzialmente stabile il numero di donne inattive Su base annua la componente maschile sale dellrsquo16 mentre cala quella femminile (-14)

PROSPETTO 3 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave PER SESSO Aprile 2013 dati destagionalizzati

Valori percentuali Variazioni congiunturali

in punti percentuali Variazioni tendenziali

in punti percentuali

MASCHI

Tasso di occupazione 15-64 anni 653 -02 -15

Tasso di disoccupazione 112 01 14

Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 263 01 05

FEMMINE

Tasso di occupazione 15-64 anni 468 00 -04

Tasso di disoccupazione 132 00 16

Tasso di inattivitagrave15-64 anni 461 00 -06

| 3

Revisioni

Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato

precedente

PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Marzo 2012-marzo 2013 revisioni delle variazioni congiunturali

Anno Mese Occupati

(valore assoluto)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

2012 Marzo 00 00 00

Aprile 00 00 00

Maggio -03 -01 01

Giugno 02 00 00

Luglio -03 -01 00

Agosto 00 00 00

Settembre 00 00 00

Ottobre -02 -01 00

Novembre -01 -01 00

Dicembre 01 00 01

2013 Gennaio 02 01 01

Febbraio 00 00 01

Marzo -01 -01 01

| 4

Il mercato del lavoro nel I trimestre 2013 (dati grezzi)

Nel primo trimestre 2013 si accentua la diminuzione su base annua del numero di occupati (-18 pari a -410000 unitagrave) La riduzione degli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) si associa a quella delle donne (-09 pari a -81000 unitagrave) Al persistente calo degli occupati piugrave giovani e dei 35-49enni (rispettivamente -421000 e -220 mila unitagrave) continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+231 mila)

La riduzione tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-492000 unitagrave) si accompagna alla crescita di quella straniera (82000 unitagrave) In confronto al primo trimestre 2012 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani segnala una riduzione di 10 punti percentuali e quello degli stranieri di -14 punti

Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione dellrsquooccupazione con un calo tendenziale del 25 (-116000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media e grande dimensione si accentua la contrazione di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente gli indipendenti

Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto al primo trimestre 2012) che in circa metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave) Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare in misura sostenuta (62 pari a +235000 unitagrave) ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario

Torna a calare anche il lavoro a termine (-31 pari a -69000 mila unitagrave) cui si accompagna la diminuzione per il secondo trimestre consecutivo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave)

Il numero dei disoccupati pari a 3276000 egrave in ulteriore forte aumento su base tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa in oltre sei casi su dieci le persone con almeno 35 anni Il 552 dei disoccupati cerca lavoro da un anno o piugrave

Il tasso di disoccupazione trimestrale egrave pari al 128 in crescita di 18 punti percentuali rispetto a un anno prima per gli uomini lrsquoindicatore passa dal 100 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 119 per le donne dal 122 al 139 Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 419 (60 punti percentuali in piugrave nel raffronto tendenziale) con un picco del 528 per le giovani donne del Mezzogiorno

Si riduce la popolazione inattiva (-08 pari a -114000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Il calo riguarda le donne in tutte le classi di etagrave e gli uomini solo tra 55 e 64 anni

OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

| 5

Gli occupati

Nel primo trimestre 2013 il numero di occupati diminuisce di 410000 unitagrave rispetto a un anno prima La riduzione riguarda soprattutto gli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) ma coinvolge dopo nove trimestri di crescita anche le donne (-09 pari a -81000 unitagrave) A livello territoriale il calo dellrsquooccupazione interessa tutte le ripartizioni con flessioni pari a -169000 occupati nel Nord (-14) -75000 nel Centro (-16) e -166000 unitagrave nel Mezzogiorno (-27)

Prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-492000 unitagrave) che coinvolge entrambe le componenti di genere mentre continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (82000 unitagrave) sostenuta soprattutto dalle donne

PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Tasso di occupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende al 555 (-10 punti percentuali) La riduzione dellrsquoindicatore egrave diffusa su tutto il territorio nazionale al Nord passa dal 650 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 640 al Centro dal 606 al 595 e nel Mezzogiorno dal 433 al 423

Il tasso di occupazione degli uomini scende al 646 (-16 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale egrave piugrave intensa nelle regioni centrali e meridionali (rispettivamente -18 e -19 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) Il tasso di occupazione femminile cala al 465 (-04 punti percentuali) con riduzioni piugrave forti nelle regioni del Nord e del Centro

Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri che passa dal 600 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 586 (dal 561 al 552 per gli italiani) Con riferimento alla popolazione straniera lrsquoindicatore si riduce sia per le donne (dal 499 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 497) sia per il settimo trimestre consecutivo per gli uomini (dal 712 al 684)

Continua la discesa del tasso di occupazione dei giovani che per i 15-34enni scende dal 436 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 410 (dal 186 al 160 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le ripartizioni territoriali

PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 22383 13056 9328 -18 -25 -09

Nord 11724 6640 5084 -14 -17 -10

Centro 4707 2677 2031 -16 -23 -06

Mezzogiorno 5952 3739 2213 -27 -39 -07

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 555 646 465 -10 -16 -04

Nord 640 716 563 -10 -14 -06

Centro 595 681 511 -11 -18 -05

Mezzogiorno 423 535 313 -10 -19 -01

| 6

PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

P

Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica

Nel primo trimestre 2013 la caduta tendenziale dellrsquooccupazione interessa sia i dipendenti (-14 pari a -247000 unitagrave) sia gli indipendenti (-29 pari a -163000 unitagrave)

PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale

TOTALE

Totale 16840 5543 22383 -14 -29 -18

Nord 8946 2778 11724 -14 -15 -14

Centro 3522 1185 4707 -05 -47 -16

Mezzogiorno 4372 1580 5952 -23 -37 -27

AGRICOLTURA

Totale 367 414 781 07 -78 -40

Nord 96 197 293 20 -178 -122

Centro 56 64 120 120 86 102

Mezzogiorno 216 152 368 -23 18 -07

INDUSTRIA

Totale 4955 1173 6128 -47 -59 -49

Nord 3141 654 3795 -37 -42 -38

Centro 875 241 1116 -30 -97 -45

Mezzogiorno 939 278 1217 -93 -66 -87

INDUSTRIA IN SENSO STRETTO

Totale 4013 542 4555 -20 -62 -25

Nord 2683 311 2995 -16 -04 -15

Centro 670 109 779 -05 -196 -37

Mezzogiorno 660 121 782 -48 -62 -50

COSTRUZIONI

Totale 941 632 1573 -148 -57 -114

Nord 457 343 800 -142 -74 -114

Centro 206 132 337 -104 06 -64

Mezzogiorno 279 157 435 -186 -70 -148

SERVIZI

Totale 11518 3956 15474 -01 -13 -04

Nord 5710 1926 7636 -01 15 03

Centro 2591 880 3471 02 -42 -10

Mezzogiorno 3218 1149 4367 -01 -37 -11

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 160 183 136 -26 -40 -11

Nord 203 222 182 -42 -61 -23

Centro 159 187 130 -29 -47 -11

Mezzogiorno 117 141 93 -09 -17 00

| 7

Lrsquoagricoltura registra una nuova flessione tendenziale (-40 pari a -32000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli indipendenti (-78 pari a -35000 unitagrave) Nellrsquoindustria in senso stretto per il quinto trimestre consecutivo prosegue la riduzione del numero di occupati (-25 rispetto a un anno prima pari a -116000 unitagrave) Il calo interessa tutte le ripartizioni territoriali e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti Prosegue a un ritmo circa doppio rispetto al recente passato il calo di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) in diminuzione per il decimo trimestre consecutivo La riduzione di occupati nelle costruzioni egrave diffusa sul territorio nazionale e per circa i quattro quinti coinvolge i dipendenti (-148 pari a -163000 unitagrave)

Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce su base annua anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente la componente indipendente Il risultato sintetizza la diminuzione del numero di occupati nei servizi generali dellrsquoamministrazione pubblica nel commercio nelle attivitagrave finanziarie e assicurative e nei trasporti non compensata dallrsquoaumento nei servizi alle imprese e in quelli alle famiglie

Nel primo trimestre 2013 354000 occupati dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni (erano 281000 nello stesso periodo del 2012)

Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario

Nel primo trimestre 2013 continua in misura sostenuta la riduzione delle figure lavorative a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) che in circa la metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave)

Prosegue ininterrotta dal primo trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel primo trimestre 2013 segnala un aumento su base annua del 62 (+235000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda esclusivamente il part-time involontario ossia i lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno Lrsquoincidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a tempo parziale sale dal 553 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 605

Si interrompe la dinamica positiva dei dipendenti a termine che diminuiscono di 69000 unitagrave (-31) a sintesi della riduzione delle posizioni a tempo pieno non compensata dellrsquoaumento di quelle a orario ridotto La flessione interessa esclusivamente i giovani fino a 34 anni Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati scende al 97 Prosegue a ritmi piugrave sostenuti il calo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave) diffuso soprattutto nel terziario in particolare nel comparto dellrsquoinformazione e comunicazione

PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione

Valori assoluti (in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

Totale 22383 -410 -18 1000 1000

a tempo pieno 18331 -645 -34 833 819

a tempo parziale 4052 235 62 167 181

Dipendenti 16840 -247 -14 750 752

Permanenti 14678 -178 -12 652 656

a tempo pieno 12115 -347 -28 547 541

a tempo parziale 2563 169 71 105 115

A termine 2163 -69 -31 98 97

a tempo pieno 1511 -106 -66 71 68

a tempo parziale 652 37 60 27 29

Indipendenti 5543 -163 -29 250 248

a tempo pieno 4705 -192 -39 215 210

a tempo parziale 838 29 36 35 37

Indipendenti di cui

Collaboratori 389 -45 -104 19 17

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 2: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 2

PROSPETTO 2 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E SESSO Aprile 2013 dati destagionalizzati

Valori assoluti

(migliaia di unitagrave)

Variazioni congiunturali Variazioni tendenziali

assolute percentuali assolute percentuali

MASCHI

Occupati 13209 -17 -01 -279 -21

Disoccupati 1658 18 11 195 134

Inattivi 15-64 anni 5190 23 04 83 16

FEMMINE

Occupati 9387 -1 00 -94 -10

Disoccupati 1425 4 03 177 142

Inattivi 15-64 anni 9144 2 00 -127 -14

TOTALE

Occupati 22596 -18 -01 -373 -16

Disoccupati 3083 23 07 373 138

Inattivi 15-64 anni 14334 25 02 -44 -03

Differenze di genere

Ad aprile 2013 lrsquooccupazione maschile cala dello 01 in termini congiunturali e del 21 su base annua Lrsquooccupazione femminile rimane sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente mentre cala dellrsquo10 nei dodici mesi

Il tasso di occupazione maschile pari al 653 diminuisce di 02 punti percentuali rispetto a marzo e di 15 punti rispetto ad aprile 2012 Quello femminile pari al 468 egrave stabile nel confronto congiunturale e diminuisce di 04 punti in quello tendenziale

In termini congiunturali la disoccupazione aumenta dellrsquo11 per la componente maschile e dello 03 per quella femminile Anche in termini tendenziali la crescita interessa sia gli uomini (+134) sia le donne (+142)

Il tasso di disoccupazione maschile pari allrsquo112 cresce di 01 punti percentuali rispetto a marzo e di 14 punti nei dodici mesi quello femminile pari al 132 egrave stabile rispetto al mese precedente e cresce di 16 punti rispetto ad aprile 2012

Nel confronto congiunturale cresce il numero di uomini inattivi (+04) mentre rimane sostanzialmente stabile il numero di donne inattive Su base annua la componente maschile sale dellrsquo16 mentre cala quella femminile (-14)

PROSPETTO 3 TASSI DI OCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE E INATTIVITAgrave PER SESSO Aprile 2013 dati destagionalizzati

Valori percentuali Variazioni congiunturali

in punti percentuali Variazioni tendenziali

in punti percentuali

MASCHI

Tasso di occupazione 15-64 anni 653 -02 -15

Tasso di disoccupazione 112 01 14

Tasso di inattivitagrave 15-64 anni 263 01 05

FEMMINE

Tasso di occupazione 15-64 anni 468 00 -04

Tasso di disoccupazione 132 00 16

Tasso di inattivitagrave15-64 anni 461 00 -06

| 3

Revisioni

Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato

precedente

PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Marzo 2012-marzo 2013 revisioni delle variazioni congiunturali

Anno Mese Occupati

(valore assoluto)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

2012 Marzo 00 00 00

Aprile 00 00 00

Maggio -03 -01 01

Giugno 02 00 00

Luglio -03 -01 00

Agosto 00 00 00

Settembre 00 00 00

Ottobre -02 -01 00

Novembre -01 -01 00

Dicembre 01 00 01

2013 Gennaio 02 01 01

Febbraio 00 00 01

Marzo -01 -01 01

| 4

Il mercato del lavoro nel I trimestre 2013 (dati grezzi)

Nel primo trimestre 2013 si accentua la diminuzione su base annua del numero di occupati (-18 pari a -410000 unitagrave) La riduzione degli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) si associa a quella delle donne (-09 pari a -81000 unitagrave) Al persistente calo degli occupati piugrave giovani e dei 35-49enni (rispettivamente -421000 e -220 mila unitagrave) continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+231 mila)

La riduzione tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-492000 unitagrave) si accompagna alla crescita di quella straniera (82000 unitagrave) In confronto al primo trimestre 2012 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani segnala una riduzione di 10 punti percentuali e quello degli stranieri di -14 punti

Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione dellrsquooccupazione con un calo tendenziale del 25 (-116000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media e grande dimensione si accentua la contrazione di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente gli indipendenti

Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto al primo trimestre 2012) che in circa metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave) Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare in misura sostenuta (62 pari a +235000 unitagrave) ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario

Torna a calare anche il lavoro a termine (-31 pari a -69000 mila unitagrave) cui si accompagna la diminuzione per il secondo trimestre consecutivo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave)

Il numero dei disoccupati pari a 3276000 egrave in ulteriore forte aumento su base tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa in oltre sei casi su dieci le persone con almeno 35 anni Il 552 dei disoccupati cerca lavoro da un anno o piugrave

Il tasso di disoccupazione trimestrale egrave pari al 128 in crescita di 18 punti percentuali rispetto a un anno prima per gli uomini lrsquoindicatore passa dal 100 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 119 per le donne dal 122 al 139 Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 419 (60 punti percentuali in piugrave nel raffronto tendenziale) con un picco del 528 per le giovani donne del Mezzogiorno

Si riduce la popolazione inattiva (-08 pari a -114000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Il calo riguarda le donne in tutte le classi di etagrave e gli uomini solo tra 55 e 64 anni

OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

| 5

Gli occupati

Nel primo trimestre 2013 il numero di occupati diminuisce di 410000 unitagrave rispetto a un anno prima La riduzione riguarda soprattutto gli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) ma coinvolge dopo nove trimestri di crescita anche le donne (-09 pari a -81000 unitagrave) A livello territoriale il calo dellrsquooccupazione interessa tutte le ripartizioni con flessioni pari a -169000 occupati nel Nord (-14) -75000 nel Centro (-16) e -166000 unitagrave nel Mezzogiorno (-27)

Prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-492000 unitagrave) che coinvolge entrambe le componenti di genere mentre continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (82000 unitagrave) sostenuta soprattutto dalle donne

PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Tasso di occupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende al 555 (-10 punti percentuali) La riduzione dellrsquoindicatore egrave diffusa su tutto il territorio nazionale al Nord passa dal 650 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 640 al Centro dal 606 al 595 e nel Mezzogiorno dal 433 al 423

Il tasso di occupazione degli uomini scende al 646 (-16 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale egrave piugrave intensa nelle regioni centrali e meridionali (rispettivamente -18 e -19 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) Il tasso di occupazione femminile cala al 465 (-04 punti percentuali) con riduzioni piugrave forti nelle regioni del Nord e del Centro

Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri che passa dal 600 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 586 (dal 561 al 552 per gli italiani) Con riferimento alla popolazione straniera lrsquoindicatore si riduce sia per le donne (dal 499 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 497) sia per il settimo trimestre consecutivo per gli uomini (dal 712 al 684)

Continua la discesa del tasso di occupazione dei giovani che per i 15-34enni scende dal 436 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 410 (dal 186 al 160 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le ripartizioni territoriali

PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 22383 13056 9328 -18 -25 -09

Nord 11724 6640 5084 -14 -17 -10

Centro 4707 2677 2031 -16 -23 -06

Mezzogiorno 5952 3739 2213 -27 -39 -07

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 555 646 465 -10 -16 -04

Nord 640 716 563 -10 -14 -06

Centro 595 681 511 -11 -18 -05

Mezzogiorno 423 535 313 -10 -19 -01

| 6

PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

P

Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica

Nel primo trimestre 2013 la caduta tendenziale dellrsquooccupazione interessa sia i dipendenti (-14 pari a -247000 unitagrave) sia gli indipendenti (-29 pari a -163000 unitagrave)

PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale

TOTALE

Totale 16840 5543 22383 -14 -29 -18

Nord 8946 2778 11724 -14 -15 -14

Centro 3522 1185 4707 -05 -47 -16

Mezzogiorno 4372 1580 5952 -23 -37 -27

AGRICOLTURA

Totale 367 414 781 07 -78 -40

Nord 96 197 293 20 -178 -122

Centro 56 64 120 120 86 102

Mezzogiorno 216 152 368 -23 18 -07

INDUSTRIA

Totale 4955 1173 6128 -47 -59 -49

Nord 3141 654 3795 -37 -42 -38

Centro 875 241 1116 -30 -97 -45

Mezzogiorno 939 278 1217 -93 -66 -87

INDUSTRIA IN SENSO STRETTO

Totale 4013 542 4555 -20 -62 -25

Nord 2683 311 2995 -16 -04 -15

Centro 670 109 779 -05 -196 -37

Mezzogiorno 660 121 782 -48 -62 -50

COSTRUZIONI

Totale 941 632 1573 -148 -57 -114

Nord 457 343 800 -142 -74 -114

Centro 206 132 337 -104 06 -64

Mezzogiorno 279 157 435 -186 -70 -148

SERVIZI

Totale 11518 3956 15474 -01 -13 -04

Nord 5710 1926 7636 -01 15 03

Centro 2591 880 3471 02 -42 -10

Mezzogiorno 3218 1149 4367 -01 -37 -11

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 160 183 136 -26 -40 -11

Nord 203 222 182 -42 -61 -23

Centro 159 187 130 -29 -47 -11

Mezzogiorno 117 141 93 -09 -17 00

| 7

Lrsquoagricoltura registra una nuova flessione tendenziale (-40 pari a -32000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli indipendenti (-78 pari a -35000 unitagrave) Nellrsquoindustria in senso stretto per il quinto trimestre consecutivo prosegue la riduzione del numero di occupati (-25 rispetto a un anno prima pari a -116000 unitagrave) Il calo interessa tutte le ripartizioni territoriali e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti Prosegue a un ritmo circa doppio rispetto al recente passato il calo di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) in diminuzione per il decimo trimestre consecutivo La riduzione di occupati nelle costruzioni egrave diffusa sul territorio nazionale e per circa i quattro quinti coinvolge i dipendenti (-148 pari a -163000 unitagrave)

Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce su base annua anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente la componente indipendente Il risultato sintetizza la diminuzione del numero di occupati nei servizi generali dellrsquoamministrazione pubblica nel commercio nelle attivitagrave finanziarie e assicurative e nei trasporti non compensata dallrsquoaumento nei servizi alle imprese e in quelli alle famiglie

Nel primo trimestre 2013 354000 occupati dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni (erano 281000 nello stesso periodo del 2012)

Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario

Nel primo trimestre 2013 continua in misura sostenuta la riduzione delle figure lavorative a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) che in circa la metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave)

Prosegue ininterrotta dal primo trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel primo trimestre 2013 segnala un aumento su base annua del 62 (+235000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda esclusivamente il part-time involontario ossia i lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno Lrsquoincidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a tempo parziale sale dal 553 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 605

Si interrompe la dinamica positiva dei dipendenti a termine che diminuiscono di 69000 unitagrave (-31) a sintesi della riduzione delle posizioni a tempo pieno non compensata dellrsquoaumento di quelle a orario ridotto La flessione interessa esclusivamente i giovani fino a 34 anni Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati scende al 97 Prosegue a ritmi piugrave sostenuti il calo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave) diffuso soprattutto nel terziario in particolare nel comparto dellrsquoinformazione e comunicazione

PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione

Valori assoluti (in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

Totale 22383 -410 -18 1000 1000

a tempo pieno 18331 -645 -34 833 819

a tempo parziale 4052 235 62 167 181

Dipendenti 16840 -247 -14 750 752

Permanenti 14678 -178 -12 652 656

a tempo pieno 12115 -347 -28 547 541

a tempo parziale 2563 169 71 105 115

A termine 2163 -69 -31 98 97

a tempo pieno 1511 -106 -66 71 68

a tempo parziale 652 37 60 27 29

Indipendenti 5543 -163 -29 250 248

a tempo pieno 4705 -192 -39 215 210

a tempo parziale 838 29 36 35 37

Indipendenti di cui

Collaboratori 389 -45 -104 19 17

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 3: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 3

Revisioni

Il prospetto che segue riepiloga le revisioni in termini di differenze tra le variazioni congiunturali che emergono considerando i dati diffusi con il comunicato odierno e quelli del comunicato

precedente

PROSPETTO 4 OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE E DI DISOCCUPAZIONE Marzo 2012-marzo 2013 revisioni delle variazioni congiunturali

Anno Mese Occupati

(valore assoluto)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

2012 Marzo 00 00 00

Aprile 00 00 00

Maggio -03 -01 01

Giugno 02 00 00

Luglio -03 -01 00

Agosto 00 00 00

Settembre 00 00 00

Ottobre -02 -01 00

Novembre -01 -01 00

Dicembre 01 00 01

2013 Gennaio 02 01 01

Febbraio 00 00 01

Marzo -01 -01 01

| 4

Il mercato del lavoro nel I trimestre 2013 (dati grezzi)

Nel primo trimestre 2013 si accentua la diminuzione su base annua del numero di occupati (-18 pari a -410000 unitagrave) La riduzione degli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) si associa a quella delle donne (-09 pari a -81000 unitagrave) Al persistente calo degli occupati piugrave giovani e dei 35-49enni (rispettivamente -421000 e -220 mila unitagrave) continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+231 mila)

La riduzione tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-492000 unitagrave) si accompagna alla crescita di quella straniera (82000 unitagrave) In confronto al primo trimestre 2012 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani segnala una riduzione di 10 punti percentuali e quello degli stranieri di -14 punti

Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione dellrsquooccupazione con un calo tendenziale del 25 (-116000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media e grande dimensione si accentua la contrazione di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente gli indipendenti

Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto al primo trimestre 2012) che in circa metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave) Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare in misura sostenuta (62 pari a +235000 unitagrave) ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario

Torna a calare anche il lavoro a termine (-31 pari a -69000 mila unitagrave) cui si accompagna la diminuzione per il secondo trimestre consecutivo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave)

Il numero dei disoccupati pari a 3276000 egrave in ulteriore forte aumento su base tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa in oltre sei casi su dieci le persone con almeno 35 anni Il 552 dei disoccupati cerca lavoro da un anno o piugrave

Il tasso di disoccupazione trimestrale egrave pari al 128 in crescita di 18 punti percentuali rispetto a un anno prima per gli uomini lrsquoindicatore passa dal 100 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 119 per le donne dal 122 al 139 Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 419 (60 punti percentuali in piugrave nel raffronto tendenziale) con un picco del 528 per le giovani donne del Mezzogiorno

Si riduce la popolazione inattiva (-08 pari a -114000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Il calo riguarda le donne in tutte le classi di etagrave e gli uomini solo tra 55 e 64 anni

OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

| 5

Gli occupati

Nel primo trimestre 2013 il numero di occupati diminuisce di 410000 unitagrave rispetto a un anno prima La riduzione riguarda soprattutto gli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) ma coinvolge dopo nove trimestri di crescita anche le donne (-09 pari a -81000 unitagrave) A livello territoriale il calo dellrsquooccupazione interessa tutte le ripartizioni con flessioni pari a -169000 occupati nel Nord (-14) -75000 nel Centro (-16) e -166000 unitagrave nel Mezzogiorno (-27)

Prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-492000 unitagrave) che coinvolge entrambe le componenti di genere mentre continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (82000 unitagrave) sostenuta soprattutto dalle donne

PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Tasso di occupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende al 555 (-10 punti percentuali) La riduzione dellrsquoindicatore egrave diffusa su tutto il territorio nazionale al Nord passa dal 650 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 640 al Centro dal 606 al 595 e nel Mezzogiorno dal 433 al 423

Il tasso di occupazione degli uomini scende al 646 (-16 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale egrave piugrave intensa nelle regioni centrali e meridionali (rispettivamente -18 e -19 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) Il tasso di occupazione femminile cala al 465 (-04 punti percentuali) con riduzioni piugrave forti nelle regioni del Nord e del Centro

Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri che passa dal 600 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 586 (dal 561 al 552 per gli italiani) Con riferimento alla popolazione straniera lrsquoindicatore si riduce sia per le donne (dal 499 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 497) sia per il settimo trimestre consecutivo per gli uomini (dal 712 al 684)

Continua la discesa del tasso di occupazione dei giovani che per i 15-34enni scende dal 436 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 410 (dal 186 al 160 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le ripartizioni territoriali

PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 22383 13056 9328 -18 -25 -09

Nord 11724 6640 5084 -14 -17 -10

Centro 4707 2677 2031 -16 -23 -06

Mezzogiorno 5952 3739 2213 -27 -39 -07

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 555 646 465 -10 -16 -04

Nord 640 716 563 -10 -14 -06

Centro 595 681 511 -11 -18 -05

Mezzogiorno 423 535 313 -10 -19 -01

| 6

PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

P

Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica

Nel primo trimestre 2013 la caduta tendenziale dellrsquooccupazione interessa sia i dipendenti (-14 pari a -247000 unitagrave) sia gli indipendenti (-29 pari a -163000 unitagrave)

PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale

TOTALE

Totale 16840 5543 22383 -14 -29 -18

Nord 8946 2778 11724 -14 -15 -14

Centro 3522 1185 4707 -05 -47 -16

Mezzogiorno 4372 1580 5952 -23 -37 -27

AGRICOLTURA

Totale 367 414 781 07 -78 -40

Nord 96 197 293 20 -178 -122

Centro 56 64 120 120 86 102

Mezzogiorno 216 152 368 -23 18 -07

INDUSTRIA

Totale 4955 1173 6128 -47 -59 -49

Nord 3141 654 3795 -37 -42 -38

Centro 875 241 1116 -30 -97 -45

Mezzogiorno 939 278 1217 -93 -66 -87

INDUSTRIA IN SENSO STRETTO

Totale 4013 542 4555 -20 -62 -25

Nord 2683 311 2995 -16 -04 -15

Centro 670 109 779 -05 -196 -37

Mezzogiorno 660 121 782 -48 -62 -50

COSTRUZIONI

Totale 941 632 1573 -148 -57 -114

Nord 457 343 800 -142 -74 -114

Centro 206 132 337 -104 06 -64

Mezzogiorno 279 157 435 -186 -70 -148

SERVIZI

Totale 11518 3956 15474 -01 -13 -04

Nord 5710 1926 7636 -01 15 03

Centro 2591 880 3471 02 -42 -10

Mezzogiorno 3218 1149 4367 -01 -37 -11

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 160 183 136 -26 -40 -11

Nord 203 222 182 -42 -61 -23

Centro 159 187 130 -29 -47 -11

Mezzogiorno 117 141 93 -09 -17 00

| 7

Lrsquoagricoltura registra una nuova flessione tendenziale (-40 pari a -32000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli indipendenti (-78 pari a -35000 unitagrave) Nellrsquoindustria in senso stretto per il quinto trimestre consecutivo prosegue la riduzione del numero di occupati (-25 rispetto a un anno prima pari a -116000 unitagrave) Il calo interessa tutte le ripartizioni territoriali e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti Prosegue a un ritmo circa doppio rispetto al recente passato il calo di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) in diminuzione per il decimo trimestre consecutivo La riduzione di occupati nelle costruzioni egrave diffusa sul territorio nazionale e per circa i quattro quinti coinvolge i dipendenti (-148 pari a -163000 unitagrave)

Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce su base annua anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente la componente indipendente Il risultato sintetizza la diminuzione del numero di occupati nei servizi generali dellrsquoamministrazione pubblica nel commercio nelle attivitagrave finanziarie e assicurative e nei trasporti non compensata dallrsquoaumento nei servizi alle imprese e in quelli alle famiglie

Nel primo trimestre 2013 354000 occupati dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni (erano 281000 nello stesso periodo del 2012)

Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario

Nel primo trimestre 2013 continua in misura sostenuta la riduzione delle figure lavorative a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) che in circa la metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave)

Prosegue ininterrotta dal primo trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel primo trimestre 2013 segnala un aumento su base annua del 62 (+235000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda esclusivamente il part-time involontario ossia i lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno Lrsquoincidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a tempo parziale sale dal 553 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 605

Si interrompe la dinamica positiva dei dipendenti a termine che diminuiscono di 69000 unitagrave (-31) a sintesi della riduzione delle posizioni a tempo pieno non compensata dellrsquoaumento di quelle a orario ridotto La flessione interessa esclusivamente i giovani fino a 34 anni Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati scende al 97 Prosegue a ritmi piugrave sostenuti il calo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave) diffuso soprattutto nel terziario in particolare nel comparto dellrsquoinformazione e comunicazione

PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione

Valori assoluti (in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

Totale 22383 -410 -18 1000 1000

a tempo pieno 18331 -645 -34 833 819

a tempo parziale 4052 235 62 167 181

Dipendenti 16840 -247 -14 750 752

Permanenti 14678 -178 -12 652 656

a tempo pieno 12115 -347 -28 547 541

a tempo parziale 2563 169 71 105 115

A termine 2163 -69 -31 98 97

a tempo pieno 1511 -106 -66 71 68

a tempo parziale 652 37 60 27 29

Indipendenti 5543 -163 -29 250 248

a tempo pieno 4705 -192 -39 215 210

a tempo parziale 838 29 36 35 37

Indipendenti di cui

Collaboratori 389 -45 -104 19 17

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 4: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 4

Il mercato del lavoro nel I trimestre 2013 (dati grezzi)

Nel primo trimestre 2013 si accentua la diminuzione su base annua del numero di occupati (-18 pari a -410000 unitagrave) La riduzione degli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) si associa a quella delle donne (-09 pari a -81000 unitagrave) Al persistente calo degli occupati piugrave giovani e dei 35-49enni (rispettivamente -421000 e -220 mila unitagrave) continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+231 mila)

La riduzione tendenziale dellrsquooccupazione italiana (-492000 unitagrave) si accompagna alla crescita di quella straniera (82000 unitagrave) In confronto al primo trimestre 2012 tuttavia il tasso di occupazione degli italiani segnala una riduzione di 10 punti percentuali e quello degli stranieri di -14 punti

Nellrsquoindustria in senso stretto prosegue la flessione dellrsquooccupazione con un calo tendenziale del 25 (-116000 unitagrave) concentrato nelle imprese di media e grande dimensione si accentua la contrazione di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente gli indipendenti

Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto al primo trimestre 2012) che in circa metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave) Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare in misura sostenuta (62 pari a +235000 unitagrave) ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario

Torna a calare anche il lavoro a termine (-31 pari a -69000 mila unitagrave) cui si accompagna la diminuzione per il secondo trimestre consecutivo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave)

Il numero dei disoccupati pari a 3276000 egrave in ulteriore forte aumento su base tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) Lrsquoincremento diffuso su tutto il territorio nazionale interessa in oltre sei casi su dieci le persone con almeno 35 anni Il 552 dei disoccupati cerca lavoro da un anno o piugrave

Il tasso di disoccupazione trimestrale egrave pari al 128 in crescita di 18 punti percentuali rispetto a un anno prima per gli uomini lrsquoindicatore passa dal 100 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 119 per le donne dal 122 al 139 Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 419 (60 punti percentuali in piugrave nel raffronto tendenziale) con un picco del 528 per le giovani donne del Mezzogiorno

Si riduce la popolazione inattiva (-08 pari a -114000 unitagrave) principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare Il calo riguarda le donne in tutte le classi di etagrave e gli uomini solo tra 55 e 64 anni

OCCUPATI PER REGIME ORARIO Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

DIPENDENTI PER CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE Anni 2009-2013 variazioni tendenziali assolute in migliaia di unitagrave

| 5

Gli occupati

Nel primo trimestre 2013 il numero di occupati diminuisce di 410000 unitagrave rispetto a un anno prima La riduzione riguarda soprattutto gli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) ma coinvolge dopo nove trimestri di crescita anche le donne (-09 pari a -81000 unitagrave) A livello territoriale il calo dellrsquooccupazione interessa tutte le ripartizioni con flessioni pari a -169000 occupati nel Nord (-14) -75000 nel Centro (-16) e -166000 unitagrave nel Mezzogiorno (-27)

Prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-492000 unitagrave) che coinvolge entrambe le componenti di genere mentre continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (82000 unitagrave) sostenuta soprattutto dalle donne

PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Tasso di occupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende al 555 (-10 punti percentuali) La riduzione dellrsquoindicatore egrave diffusa su tutto il territorio nazionale al Nord passa dal 650 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 640 al Centro dal 606 al 595 e nel Mezzogiorno dal 433 al 423

Il tasso di occupazione degli uomini scende al 646 (-16 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale egrave piugrave intensa nelle regioni centrali e meridionali (rispettivamente -18 e -19 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) Il tasso di occupazione femminile cala al 465 (-04 punti percentuali) con riduzioni piugrave forti nelle regioni del Nord e del Centro

Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri che passa dal 600 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 586 (dal 561 al 552 per gli italiani) Con riferimento alla popolazione straniera lrsquoindicatore si riduce sia per le donne (dal 499 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 497) sia per il settimo trimestre consecutivo per gli uomini (dal 712 al 684)

Continua la discesa del tasso di occupazione dei giovani che per i 15-34enni scende dal 436 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 410 (dal 186 al 160 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le ripartizioni territoriali

PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 22383 13056 9328 -18 -25 -09

Nord 11724 6640 5084 -14 -17 -10

Centro 4707 2677 2031 -16 -23 -06

Mezzogiorno 5952 3739 2213 -27 -39 -07

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 555 646 465 -10 -16 -04

Nord 640 716 563 -10 -14 -06

Centro 595 681 511 -11 -18 -05

Mezzogiorno 423 535 313 -10 -19 -01

| 6

PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

P

Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica

Nel primo trimestre 2013 la caduta tendenziale dellrsquooccupazione interessa sia i dipendenti (-14 pari a -247000 unitagrave) sia gli indipendenti (-29 pari a -163000 unitagrave)

PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale

TOTALE

Totale 16840 5543 22383 -14 -29 -18

Nord 8946 2778 11724 -14 -15 -14

Centro 3522 1185 4707 -05 -47 -16

Mezzogiorno 4372 1580 5952 -23 -37 -27

AGRICOLTURA

Totale 367 414 781 07 -78 -40

Nord 96 197 293 20 -178 -122

Centro 56 64 120 120 86 102

Mezzogiorno 216 152 368 -23 18 -07

INDUSTRIA

Totale 4955 1173 6128 -47 -59 -49

Nord 3141 654 3795 -37 -42 -38

Centro 875 241 1116 -30 -97 -45

Mezzogiorno 939 278 1217 -93 -66 -87

INDUSTRIA IN SENSO STRETTO

Totale 4013 542 4555 -20 -62 -25

Nord 2683 311 2995 -16 -04 -15

Centro 670 109 779 -05 -196 -37

Mezzogiorno 660 121 782 -48 -62 -50

COSTRUZIONI

Totale 941 632 1573 -148 -57 -114

Nord 457 343 800 -142 -74 -114

Centro 206 132 337 -104 06 -64

Mezzogiorno 279 157 435 -186 -70 -148

SERVIZI

Totale 11518 3956 15474 -01 -13 -04

Nord 5710 1926 7636 -01 15 03

Centro 2591 880 3471 02 -42 -10

Mezzogiorno 3218 1149 4367 -01 -37 -11

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 160 183 136 -26 -40 -11

Nord 203 222 182 -42 -61 -23

Centro 159 187 130 -29 -47 -11

Mezzogiorno 117 141 93 -09 -17 00

| 7

Lrsquoagricoltura registra una nuova flessione tendenziale (-40 pari a -32000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli indipendenti (-78 pari a -35000 unitagrave) Nellrsquoindustria in senso stretto per il quinto trimestre consecutivo prosegue la riduzione del numero di occupati (-25 rispetto a un anno prima pari a -116000 unitagrave) Il calo interessa tutte le ripartizioni territoriali e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti Prosegue a un ritmo circa doppio rispetto al recente passato il calo di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) in diminuzione per il decimo trimestre consecutivo La riduzione di occupati nelle costruzioni egrave diffusa sul territorio nazionale e per circa i quattro quinti coinvolge i dipendenti (-148 pari a -163000 unitagrave)

Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce su base annua anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente la componente indipendente Il risultato sintetizza la diminuzione del numero di occupati nei servizi generali dellrsquoamministrazione pubblica nel commercio nelle attivitagrave finanziarie e assicurative e nei trasporti non compensata dallrsquoaumento nei servizi alle imprese e in quelli alle famiglie

Nel primo trimestre 2013 354000 occupati dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni (erano 281000 nello stesso periodo del 2012)

Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario

Nel primo trimestre 2013 continua in misura sostenuta la riduzione delle figure lavorative a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) che in circa la metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave)

Prosegue ininterrotta dal primo trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel primo trimestre 2013 segnala un aumento su base annua del 62 (+235000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda esclusivamente il part-time involontario ossia i lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno Lrsquoincidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a tempo parziale sale dal 553 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 605

Si interrompe la dinamica positiva dei dipendenti a termine che diminuiscono di 69000 unitagrave (-31) a sintesi della riduzione delle posizioni a tempo pieno non compensata dellrsquoaumento di quelle a orario ridotto La flessione interessa esclusivamente i giovani fino a 34 anni Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati scende al 97 Prosegue a ritmi piugrave sostenuti il calo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave) diffuso soprattutto nel terziario in particolare nel comparto dellrsquoinformazione e comunicazione

PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione

Valori assoluti (in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

Totale 22383 -410 -18 1000 1000

a tempo pieno 18331 -645 -34 833 819

a tempo parziale 4052 235 62 167 181

Dipendenti 16840 -247 -14 750 752

Permanenti 14678 -178 -12 652 656

a tempo pieno 12115 -347 -28 547 541

a tempo parziale 2563 169 71 105 115

A termine 2163 -69 -31 98 97

a tempo pieno 1511 -106 -66 71 68

a tempo parziale 652 37 60 27 29

Indipendenti 5543 -163 -29 250 248

a tempo pieno 4705 -192 -39 215 210

a tempo parziale 838 29 36 35 37

Indipendenti di cui

Collaboratori 389 -45 -104 19 17

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 5: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 5

Gli occupati

Nel primo trimestre 2013 il numero di occupati diminuisce di 410000 unitagrave rispetto a un anno prima La riduzione riguarda soprattutto gli uomini (-25 pari a -329000 unitagrave) ma coinvolge dopo nove trimestri di crescita anche le donne (-09 pari a -81000 unitagrave) A livello territoriale il calo dellrsquooccupazione interessa tutte le ripartizioni con flessioni pari a -169000 occupati nel Nord (-14) -75000 nel Centro (-16) e -166000 unitagrave nel Mezzogiorno (-27)

Prosegue la riduzione su base annua degli occupati italiani (-492000 unitagrave) che coinvolge entrambe le componenti di genere mentre continua la crescita dellrsquooccupazione straniera (82000 unitagrave) sostenuta soprattutto dalle donne

PROSPETTO 5 OCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Tasso di occupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende al 555 (-10 punti percentuali) La riduzione dellrsquoindicatore egrave diffusa su tutto il territorio nazionale al Nord passa dal 650 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 640 al Centro dal 606 al 595 e nel Mezzogiorno dal 433 al 423

Il tasso di occupazione degli uomini scende al 646 (-16 punti percentuali rispetto a un anno prima) la flessione dellrsquoindicatore diffusa a livello territoriale egrave piugrave intensa nelle regioni centrali e meridionali (rispettivamente -18 e -19 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) Il tasso di occupazione femminile cala al 465 (-04 punti percentuali) con riduzioni piugrave forti nelle regioni del Nord e del Centro

Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009 continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri che passa dal 600 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 586 (dal 561 al 552 per gli italiani) Con riferimento alla popolazione straniera lrsquoindicatore si riduce sia per le donne (dal 499 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 497) sia per il settimo trimestre consecutivo per gli uomini (dal 712 al 684)

Continua la discesa del tasso di occupazione dei giovani che per i 15-34enni scende dal 436 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 410 (dal 186 al 160 per i 15-24enni) Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le ripartizioni territoriali

PROSPETTO 6 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 22383 13056 9328 -18 -25 -09

Nord 11724 6640 5084 -14 -17 -10

Centro 4707 2677 2031 -16 -23 -06

Mezzogiorno 5952 3739 2213 -27 -39 -07

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 555 646 465 -10 -16 -04

Nord 640 716 563 -10 -14 -06

Centro 595 681 511 -11 -18 -05

Mezzogiorno 423 535 313 -10 -19 -01

| 6

PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

P

Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica

Nel primo trimestre 2013 la caduta tendenziale dellrsquooccupazione interessa sia i dipendenti (-14 pari a -247000 unitagrave) sia gli indipendenti (-29 pari a -163000 unitagrave)

PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale

TOTALE

Totale 16840 5543 22383 -14 -29 -18

Nord 8946 2778 11724 -14 -15 -14

Centro 3522 1185 4707 -05 -47 -16

Mezzogiorno 4372 1580 5952 -23 -37 -27

AGRICOLTURA

Totale 367 414 781 07 -78 -40

Nord 96 197 293 20 -178 -122

Centro 56 64 120 120 86 102

Mezzogiorno 216 152 368 -23 18 -07

INDUSTRIA

Totale 4955 1173 6128 -47 -59 -49

Nord 3141 654 3795 -37 -42 -38

Centro 875 241 1116 -30 -97 -45

Mezzogiorno 939 278 1217 -93 -66 -87

INDUSTRIA IN SENSO STRETTO

Totale 4013 542 4555 -20 -62 -25

Nord 2683 311 2995 -16 -04 -15

Centro 670 109 779 -05 -196 -37

Mezzogiorno 660 121 782 -48 -62 -50

COSTRUZIONI

Totale 941 632 1573 -148 -57 -114

Nord 457 343 800 -142 -74 -114

Centro 206 132 337 -104 06 -64

Mezzogiorno 279 157 435 -186 -70 -148

SERVIZI

Totale 11518 3956 15474 -01 -13 -04

Nord 5710 1926 7636 -01 15 03

Centro 2591 880 3471 02 -42 -10

Mezzogiorno 3218 1149 4367 -01 -37 -11

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 160 183 136 -26 -40 -11

Nord 203 222 182 -42 -61 -23

Centro 159 187 130 -29 -47 -11

Mezzogiorno 117 141 93 -09 -17 00

| 7

Lrsquoagricoltura registra una nuova flessione tendenziale (-40 pari a -32000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli indipendenti (-78 pari a -35000 unitagrave) Nellrsquoindustria in senso stretto per il quinto trimestre consecutivo prosegue la riduzione del numero di occupati (-25 rispetto a un anno prima pari a -116000 unitagrave) Il calo interessa tutte le ripartizioni territoriali e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti Prosegue a un ritmo circa doppio rispetto al recente passato il calo di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) in diminuzione per il decimo trimestre consecutivo La riduzione di occupati nelle costruzioni egrave diffusa sul territorio nazionale e per circa i quattro quinti coinvolge i dipendenti (-148 pari a -163000 unitagrave)

Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce su base annua anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente la componente indipendente Il risultato sintetizza la diminuzione del numero di occupati nei servizi generali dellrsquoamministrazione pubblica nel commercio nelle attivitagrave finanziarie e assicurative e nei trasporti non compensata dallrsquoaumento nei servizi alle imprese e in quelli alle famiglie

Nel primo trimestre 2013 354000 occupati dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni (erano 281000 nello stesso periodo del 2012)

Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario

Nel primo trimestre 2013 continua in misura sostenuta la riduzione delle figure lavorative a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) che in circa la metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave)

Prosegue ininterrotta dal primo trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel primo trimestre 2013 segnala un aumento su base annua del 62 (+235000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda esclusivamente il part-time involontario ossia i lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno Lrsquoincidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a tempo parziale sale dal 553 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 605

Si interrompe la dinamica positiva dei dipendenti a termine che diminuiscono di 69000 unitagrave (-31) a sintesi della riduzione delle posizioni a tempo pieno non compensata dellrsquoaumento di quelle a orario ridotto La flessione interessa esclusivamente i giovani fino a 34 anni Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati scende al 97 Prosegue a ritmi piugrave sostenuti il calo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave) diffuso soprattutto nel terziario in particolare nel comparto dellrsquoinformazione e comunicazione

PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione

Valori assoluti (in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

Totale 22383 -410 -18 1000 1000

a tempo pieno 18331 -645 -34 833 819

a tempo parziale 4052 235 62 167 181

Dipendenti 16840 -247 -14 750 752

Permanenti 14678 -178 -12 652 656

a tempo pieno 12115 -347 -28 547 541

a tempo parziale 2563 169 71 105 115

A termine 2163 -69 -31 98 97

a tempo pieno 1511 -106 -66 71 68

a tempo parziale 652 37 60 27 29

Indipendenti 5543 -163 -29 250 248

a tempo pieno 4705 -192 -39 215 210

a tempo parziale 838 29 36 35 37

Indipendenti di cui

Collaboratori 389 -45 -104 19 17

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 6: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 6

PROSPETTO 7 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

P

Posizione nella professione e settore di attivitagrave economica

Nel primo trimestre 2013 la caduta tendenziale dellrsquooccupazione interessa sia i dipendenti (-14 pari a -247000 unitagrave) sia gli indipendenti (-29 pari a -163000 unitagrave)

PROSPETTO 8 OCCUPATI PER POSIZIONE SETTORE DI ATTIVITAgrave E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale

TOTALE

Totale 16840 5543 22383 -14 -29 -18

Nord 8946 2778 11724 -14 -15 -14

Centro 3522 1185 4707 -05 -47 -16

Mezzogiorno 4372 1580 5952 -23 -37 -27

AGRICOLTURA

Totale 367 414 781 07 -78 -40

Nord 96 197 293 20 -178 -122

Centro 56 64 120 120 86 102

Mezzogiorno 216 152 368 -23 18 -07

INDUSTRIA

Totale 4955 1173 6128 -47 -59 -49

Nord 3141 654 3795 -37 -42 -38

Centro 875 241 1116 -30 -97 -45

Mezzogiorno 939 278 1217 -93 -66 -87

INDUSTRIA IN SENSO STRETTO

Totale 4013 542 4555 -20 -62 -25

Nord 2683 311 2995 -16 -04 -15

Centro 670 109 779 -05 -196 -37

Mezzogiorno 660 121 782 -48 -62 -50

COSTRUZIONI

Totale 941 632 1573 -148 -57 -114

Nord 457 343 800 -142 -74 -114

Centro 206 132 337 -104 06 -64

Mezzogiorno 279 157 435 -186 -70 -148

SERVIZI

Totale 11518 3956 15474 -01 -13 -04

Nord 5710 1926 7636 -01 15 03

Centro 2591 880 3471 02 -42 -10

Mezzogiorno 3218 1149 4367 -01 -37 -11

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 160 183 136 -26 -40 -11

Nord 203 222 182 -42 -61 -23

Centro 159 187 130 -29 -47 -11

Mezzogiorno 117 141 93 -09 -17 00

| 7

Lrsquoagricoltura registra una nuova flessione tendenziale (-40 pari a -32000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli indipendenti (-78 pari a -35000 unitagrave) Nellrsquoindustria in senso stretto per il quinto trimestre consecutivo prosegue la riduzione del numero di occupati (-25 rispetto a un anno prima pari a -116000 unitagrave) Il calo interessa tutte le ripartizioni territoriali e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti Prosegue a un ritmo circa doppio rispetto al recente passato il calo di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) in diminuzione per il decimo trimestre consecutivo La riduzione di occupati nelle costruzioni egrave diffusa sul territorio nazionale e per circa i quattro quinti coinvolge i dipendenti (-148 pari a -163000 unitagrave)

Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce su base annua anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente la componente indipendente Il risultato sintetizza la diminuzione del numero di occupati nei servizi generali dellrsquoamministrazione pubblica nel commercio nelle attivitagrave finanziarie e assicurative e nei trasporti non compensata dallrsquoaumento nei servizi alle imprese e in quelli alle famiglie

Nel primo trimestre 2013 354000 occupati dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni (erano 281000 nello stesso periodo del 2012)

Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario

Nel primo trimestre 2013 continua in misura sostenuta la riduzione delle figure lavorative a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) che in circa la metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave)

Prosegue ininterrotta dal primo trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel primo trimestre 2013 segnala un aumento su base annua del 62 (+235000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda esclusivamente il part-time involontario ossia i lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno Lrsquoincidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a tempo parziale sale dal 553 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 605

Si interrompe la dinamica positiva dei dipendenti a termine che diminuiscono di 69000 unitagrave (-31) a sintesi della riduzione delle posizioni a tempo pieno non compensata dellrsquoaumento di quelle a orario ridotto La flessione interessa esclusivamente i giovani fino a 34 anni Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati scende al 97 Prosegue a ritmi piugrave sostenuti il calo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave) diffuso soprattutto nel terziario in particolare nel comparto dellrsquoinformazione e comunicazione

PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione

Valori assoluti (in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

Totale 22383 -410 -18 1000 1000

a tempo pieno 18331 -645 -34 833 819

a tempo parziale 4052 235 62 167 181

Dipendenti 16840 -247 -14 750 752

Permanenti 14678 -178 -12 652 656

a tempo pieno 12115 -347 -28 547 541

a tempo parziale 2563 169 71 105 115

A termine 2163 -69 -31 98 97

a tempo pieno 1511 -106 -66 71 68

a tempo parziale 652 37 60 27 29

Indipendenti 5543 -163 -29 250 248

a tempo pieno 4705 -192 -39 215 210

a tempo parziale 838 29 36 35 37

Indipendenti di cui

Collaboratori 389 -45 -104 19 17

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 7: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 7

Lrsquoagricoltura registra una nuova flessione tendenziale (-40 pari a -32000 unitagrave) che interessa esclusivamente gli indipendenti (-78 pari a -35000 unitagrave) Nellrsquoindustria in senso stretto per il quinto trimestre consecutivo prosegue la riduzione del numero di occupati (-25 rispetto a un anno prima pari a -116000 unitagrave) Il calo interessa tutte le ripartizioni territoriali e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti Prosegue a un ritmo circa doppio rispetto al recente passato il calo di occupati nelle costruzioni (-114 pari a -202000 unitagrave) in diminuzione per il decimo trimestre consecutivo La riduzione di occupati nelle costruzioni egrave diffusa sul territorio nazionale e per circa i quattro quinti coinvolge i dipendenti (-148 pari a -163000 unitagrave)

Dopo la tenuta dei trimestri precedenti lrsquooccupazione si riduce su base annua anche nel terziario (-04 pari a -60000 unitagrave) interessando quasi esclusivamente la componente indipendente Il risultato sintetizza la diminuzione del numero di occupati nei servizi generali dellrsquoamministrazione pubblica nel commercio nelle attivitagrave finanziarie e assicurative e nei trasporti non compensata dallrsquoaumento nei servizi alle imprese e in quelli alle famiglie

Nel primo trimestre 2013 354000 occupati dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dellrsquoindagine o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma percheacute in Cassa integrazione guadagni (erano 281000 nello stesso periodo del 2012)

Carattere dellrsquooccupazione e tipologia di orario

Nel primo trimestre 2013 continua in misura sostenuta la riduzione delle figure lavorative a tempo pieno (-34 pari a -645000 unitagrave rispetto allo stesso periodo di un anno prima) che in circa la metagrave dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-28 pari a -347000 unitagrave)

Prosegue ininterrotta dal primo trimestre 2010 la crescita degli occupati a tempo parziale che nel primo trimestre 2013 segnala un aumento su base annua del 62 (+235000 unitagrave) Lrsquoaumento riguarda esclusivamente il part-time involontario ossia i lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno Lrsquoincidenza del part-time involontario sul totale dei lavoratori a tempo parziale sale dal 553 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 605

Si interrompe la dinamica positiva dei dipendenti a termine che diminuiscono di 69000 unitagrave (-31) a sintesi della riduzione delle posizioni a tempo pieno non compensata dellrsquoaumento di quelle a orario ridotto La flessione interessa esclusivamente i giovani fino a 34 anni Lrsquoincidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati scende al 97 Prosegue a ritmi piugrave sostenuti il calo dei collaboratori (-104 pari a -45000 unitagrave) diffuso soprattutto nel terziario in particolare nel comparto dellrsquoinformazione e comunicazione

PROSPETTO 9 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO POSIZIONE E CARATTERE DELLrsquoOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia di orario posizione professionale e carattere dellrsquooccupazione

Valori assoluti (in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

Totale 22383 -410 -18 1000 1000

a tempo pieno 18331 -645 -34 833 819

a tempo parziale 4052 235 62 167 181

Dipendenti 16840 -247 -14 750 752

Permanenti 14678 -178 -12 652 656

a tempo pieno 12115 -347 -28 547 541

a tempo parziale 2563 169 71 105 115

A termine 2163 -69 -31 98 97

a tempo pieno 1511 -106 -66 71 68

a tempo parziale 652 37 60 27 29

Indipendenti 5543 -163 -29 250 248

a tempo pieno 4705 -192 -39 215 210

a tempo parziale 838 29 36 35 37

Indipendenti di cui

Collaboratori 389 -45 -104 19 17

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 8: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 8

I disoccupati

Nel primo trimestre 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione segnala un nuovo

considerevole incremento tendenziale (170 pari a +475000 unitagrave) La crescita coinvolge

entrambe le componenti di genere e si presenta diffusa sullrsquointero territorio nazionale con una

punta al Nord (+205000 unitagrave a fronte di +94000 e +177000 unitagrave rispettivamente nel Centro e

nel Mezzogiorno)

Continua la crescita della disoccupazione straniera (+107000 unitagrave su base annua) dovuta sia

agli uomini (+64000 unitagrave in confronto a un anno prima) sia alle donne (+43000 unitagrave)

In oltre sei casi ogni dieci lrsquoaumento della disoccupazione riguarda individui con piugrave di 34 anni

(301000 unitagrave in piugrave in confronto al primo trimestre 2012)

PROSPETTO 10 DISOCCUPATI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 3276 1767 1509 170 184 153

Nord 1182 591 591 209 242 178

Centro 599 288 310 185 194 177

Mezzogiorno 1495 887 607 134 145 119

Nel primo trimestre 2013 lrsquoaumento tendenziale delle persone in cerca di lavoro interessa

sopratutto gli ex-occupati (202 pari a +302000 unitagrave) ma anche gli ex-inattivi con precedenti

esperienze lavorative (96 pari a +57000 unitagrave) e le persone in cerca del primo impiego (162

pari a 116000 unitagrave in piugrave rispetto al primo trimestre 2012)

Lrsquoaumento degli ex-occupati egrave dovuto in oltre otto casi su dieci a individui con almeno 35 anni

quello degli ex-inattivi coinvolge soprattutto le donne mentre lrsquoincremento delle persone in cerca di

prima occupazione interessa in misura particolare i 15-34enni residenti nel Centro-nord

In nove casi su dieci la crescita della disoccupazione riguarda le persone in cerca di lavoro da

almeno 12 mesi Lrsquoincidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o piugrave) sale dal

489 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 552

PROSPETTO 11 DISOCCUPATI PER SESSO E TIPOLOGIA DELLA DISOCCUPAZIONE I trimestre 2013

Tipologia Valori assoluti

(in migliaia)

Variazioni su I trim 2012 Incidenza

Assolute (in migliaia)

Percentuali I trim 2012 I trim 2013

TOTALE

Totale 3276 475 170 1000 1000

Ex-occupati 1796 302 202 533 548

Ex-inattivi 647 57 96 211 198

In cerca di prima occupazione 833 116 162 256 254

MASCHI

Totale 1767 274 184 1000 1000

Ex-occupati 1124 199 215 620 636

Ex-inattivi 254 12 48 163 144

In cerca di prima occupazione 389 64 198 217 220

FEMMINE

Totale 1509 201 153 1000 1000

Ex-occupati 672 103 182 434 445

Ex-inattivi 393 45 130 266 260

In cerca di prima occupazione 444 52 132 300 294

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 9: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 9

Tasso di disoccupazione

Nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 128 (+18 punti percentuali rispetto a un anno prima) Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi allrsquo119 quello femminile in aumento per lrsquoottavo trimestre sale al 139

La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda lrsquointero territorio nazionale Nel Nord lrsquoindicatore passa dal 76 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 92 nel Centro dal 96 allrsquo113 Nel Mezzogiorno lrsquoindicatore raggiunge il 201 (era il 177 nel primo trimestre 2012)

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta dal 153 dellrsquoanno precedente al 180 del primo trimestre 2013 Lrsquoindicatore cresce sia per le donne (dal 174 al 193) sia soprattutto per gli uomini (dal 136 al 170)

PROSPETTO 12 TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 419 (era il 359 nel primo

trimestre 2012) La crescita egrave diffusa in tutte le ripartizioni territoriali e riguarda soprattutto la

componente maschile Nelle regioni meridionali oltre la metagrave della forza lavoro giovanile (occupati

e disoccupati) egrave in cerca di lavoro con valori dellrsquoindicatore pari al 512 per i maschi tra i 15 e i

24 anni e al 528 per le giovani donne

Complessivamente nella classe tra 15 e 24 anni il numero delle persone in cerca di occupazione

raggiunge 696000 unitagrave (+65000 rispetto a un anno prima) pari allrsquo115 della popolazione di

questa fascia di etagrave (128 per i maschi e 102 per le femmine)

PROSPETTO 13 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Gli inattivi

Nel primo trimestre 2013 prosegue la riduzione su base annua del numero degli inattivi in etagrave

compresa tra 15 e 64 anni (-08 pari a -114000 unitagrave) Il calo diffuso su tutto il territorio egrave piugrave

marcato nel Mezzogiorno (-12 pari a -80000 unitagrave) La diminuzione degli inattivi riguarda

esclusivamente le donne (-146000 unitagrave in confronto a un anno prima) mentre tra gli uomini si

segnala un moderato incremento (+32000 unitagrave)

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 128 119 139 18 19 17

Nord 92 82 104 16 16 15

Centro 113 97 133 17 16 18

Mezzogiorno 201 192 215 23 26 19

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 419 411 429 60 76 36

Nord 337 335 340 64 76 46

Centro 428 391 476 80 105 43

Mezzogiorno 519 512 528 36 51 10

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 10: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 10

La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15-64 anni) deriva dalla nuova riduzione della

componente italiana (-156000 unitagrave) non compensata dallrsquoulteriore aumento di quella straniera

(+43000 unitagrave) sia maschile sia femminile Il calo degli inattivi italiani riguarda esclusivamente le

donne (-170000 unitagrave) soprattutto nelle classi di etagrave adulte e in oltre la metagrave dei casi residenti nel

Mezzogiorno

PROSPETTO 14 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni percentuali sul I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

Nord 5281 1972 3309 -06 03 -11

Centro 2539 936 1603 -01 25 -16

Mezzogiorno 6506 2298 4208 -12 01 -19

La diminuzione del numero degli inattivi sintetizza andamenti differenti per tipologia lrsquoaumento di

quanti cercano lavoro non attivamente (+146000 unitagrave) e di coloro che cercano un impiego ma

non sono immediatamente disponibili a lavorare (+8000 unitagrave) si accompagna alla riduzione di

quanti non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare (-126000 unitagrave) e degli inattivi piugrave

distanti dal mercato del lavoro (-142000 unitagrave)

Lrsquoulteriore riduzione tendenziale di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare interessa

esclusivamente le donne a fronte di un moderato incremento di questo aggregato per la

componente maschile Il calo degli inattivi piugrave distanti dal mercato del lavoro continua a riguardare

gli adulti in particolare gli individui tra 55 e 64 anni presumibilmente a motivo dellrsquoeffetto delle

mancate uscite dallrsquooccupazione a seguito dellrsquoinasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi

per lrsquoaccesso alla pensione

In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro alla crescita dello scoraggiamento (+67 pari

a 104000 unitagrave) dellrsquoattesa degli esiti di passate azioni di ricerca (+90 pari a 53000 unitagrave) e

dei motivi di studio (+33 pari a 138000 unitagrave) si contrappone la riduzione su base annua dei

motivi familiari e il forte calo del numero delle persone non interessate a lavorare o ritirate dal

lavoro (-96 pari a -395000 unitagrave)

PROSPETTO 15 INATTIVI 15-64 ANNI PER SESSO TIPOLOGIA E MOTIVO DELLA MANCATA RICERCA DEL LAVORO I trimestre 2013

Caratteristiche

Valori assoluti (in migliaia) Variazioni perc su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 14326 5206 9120 -08 06 -16

TIPOLOGIA INATTIVITAgrave

Cercano lavoro non attivamente 1678 739 939 96 43 140

Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 293 125 168 28 223 -80

Non cercano ma disponibili a lavorare 1363 425 938 -84 -121 -67

Non cercano e non disponibili a lavorare 10992 3917 7075 -13 10 -25

MOTIVO MANCATA RICERCA DEL LAVORO

Ritiene di non riuscire a trovare lavoro 1671 552 1119 67 103 50

Motivi familiari 2378 199 2179 -09 298 -30

Studio formazione professionale 4273 2073 2199 33 51 18

Aspetta esiti di passate azioni di ricerca 648 338 309 90 -54 306

Pensione non interessa anche per motivi di etagrave 3704 1272 2432 -96 -119 -84

Altri motivi 1652 771 882 04 35 -21

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 11: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 11

Tasso di inattivitagrave

Nel primo trimestre 2013 il tasso di inattivitagrave della popolazione tra 15 e 64 anni si attesta al 362 in calo di 02 punti percentuali rispetto a un anno prima Il risultato sintetizza la discesa dellrsquoindicatore per le donne (dal 466 al 459) e il lieve incremento di quello maschile (dal 262 al 264)

Nel Nord lrsquoindicatore scende dal 296 del primo trimestre 2012 allrsquoattuale 294 nel Centro rimane sostanzialmente invariato al 328 nel Mezzogiorno si riduce dal 473 al 469 Nelle regioni meridionali il tasso di inattivitagrave femminile si riduce per il decimo trimestre consecutivo (-09 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012) rimanendo comunque molto elevato al 601

Il tasso di inattivitagrave della popolazione straniera tra 15 e 64 anni pari al 285 (-06 punti percentuali in confronto al primo trimestre 2012) resta invariato al 176 per gli uomini e cala dal 396 al 384 per le donne

PROSPETTO 16 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-64 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 362 264 459 -02 02 -06

Nord 294 219 371 -01 01 -04

Centro 328 244 409 -01 06 -07

Mezzogiorno 469 335 601 -03 02 -09

Il tasso di inattivitagrave dei giovani tra 15 e 24 anni egrave pari al 724 nel primo trimestre 2013 (piugrave 15

punti percentuali rispetto a un anno prima) Lrsquoincremento dellrsquoindicatore coinvolge in misura

maggiore gli uomini e riguarda quasi esclusivamente il Nord e il Centro mentre nel Mezzogiorno

la quota di giovani inattivi rimane sostanzialmente invariata In oltre otto casi su dieci il motivo per

cui i 15-24 enni non partecipano al mercato del lavoro egrave lo studio o la formazione professionale

PROSPETTO 17 TASSO DI INATTIVITAgrave 15-24 ANNI PER SESSO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA I trimestre 2013

Ripartizioni geografiche

Valori percentuali Variazioni in punti percentuali su I trim 2012

Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine

Totale 724 689 761 15 25 04

Nord 694 665 724 31 48 14

Centro 722 694 753 11 21 00

Mezzogiorno 756 712 802 01 05 -04

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 12: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 12

PROSPETTO 18 FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE E REGIONE I trimestre 2012 e 2013 migliaia di unitagrave

Regione e ripartizione geografica

Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di

occupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 25594 25659 22793 22383 2801 3276

Piemonte 2060 2023 1876 1797 184 226

Valle drsquoAosta 59 60 55 54 4 5

Lombardia 4643 4698 4275 4291 367 407

Trentino AA 498 507 472 477 26 30

Bolzano 255 259 246 247 9 12

Trento 242 248 226 229 17 19

Veneto 2280 2278 2136 2083 144 195

Friuli V Giulia 541 548 503 501 38 47

Liguria 689 695 628 620 60 75

Emilia Romagna 2102 2097 1948 1901 154 196

Toscana 1685 1669 1544 1507 141 162

Umbria 396 404 357 362 39 42

Marche 698 702 636 622 62 80

Lazio 2508 2531 2245 2216 263 314

Abruzzo 573 565 500 500 73 65

Molise 122 117 106 98 16 19

Campania 1952 2029 1570 1578 382 451

Puglia 1447 1459 1221 1178 225 280

Basilicata 215 210 179 177 36 33

Calabria 682 686 549 517 133 168

Sicilia 1728 1696 1392 1345 337 351

Sardegna 717 685 601 558 116 127

NORD 12871 12906 11893 11724 978 1182

Nord-ovest 7451 7475 6835 6762 616 714

Nord-est 5420 5431 5058 4962 362 469

CENTRO 5288 5306 4782 4707 505 599

MEZZOGIORNO 7436 7447 6118 5952 1318 1495

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 13: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 13

PROSPETTO 19 PRINCIPALI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER REGIONE I trimestre 2012 e 2013

Regione e ripartizione geografica

Tasso di attivitagrave 15-64 anni

Tasso di occupazione 15-64 anni

Tasso di disoccupazione

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

I trimestre 2012

I trimestre 2013

ITALIA 636 638 565 555 109 128

Piemonte 711 702 647 623 89 112

Valle drsquoAosta 705 710 654 645 73 91

Lombardia 702 708 646 645 79 87

Trentino AA 718 727 680 683 52 60

Bolzano 748 754 720 719 36 45

Trento 689 702 641 647 69 76

Veneto 694 695 650 635 63 86

Friuli V Giulia 678 692 630 631 70 86

Liguria 678 689 617 613 88 108

Emilia Romagna 726 721 672 652 73 94

Toscana 692 688 633 620 84 97

Umbria 677 689 610 615 98 105

Marche 680 688 618 608 89 114

Lazio 656 656 586 573 105 124

Abruzzo 642 631 559 558 128 115

Molise 573 556 496 465 132 163

Campania 492 515 395 399 196 222

Puglia 526 533 443 430 156 192

Basilicata 548 539 456 453 166 158

Calabria 500 506 401 380 195 246

Sicilia 513 505 412 399 195 207

Sardegna 623 600 521 488 162 185

NORD 704 706 650 640 76 92

Nord-ovest 702 704 644 636 83 95

Nord-est 707 708 659 645 67 86

CENTRO 672 672 606 595 96 113

MEZZOGIORNO 527 531 433 423 177 201

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 14: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 14

PROSPETTO 20 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITAgrave ECONOMICA POSIZIONE NELLA PROFESSIONE E REGIONE I trimestre 2013

Agricoltura Industria Servizi Totale

Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale Dip Indip Totale

ITALIA 367 414 781 4955 1173 6128 11518 3956 15474 16840 5543 22383

Piemonte 9 46 55 474 94 567 878 296 1174 1360 436 1797

Valle drsquoAosta 2 2 8 3 11 32 9 41 40 14 54

Lombardia 26 35 60 1197 242 1440 2089 702 2791 3312 979 4291

Trentino AA 3 17 21 93 19 112 272 72 344 368 109 477

Bolzano 1 13 14 45 8 54 138 41 179 185 62 247

Trento 2 4 6 48 10 58 133 32 165 183 46 229

Veneto 28 37 65 620 144 764 932 322 1254 1580 503 2083

Friuli V Giulia 2 9 11 141 27 168 246 75 322 390 112 501

Liguria 4 9 13 91 24 116 357 134 491 453 167 620

Emilia Romagna 23 42 65 517 101 618 903 316 1219 1443 458 1901

Toscana 22 25 47 317 98 416 734 311 1045 1074 434 1507

Umbria 5 10 14 76 19 95 177 75 252 258 104 362

Marche 3 11 14 181 38 219 277 112 389 461 161 622

Lazio 26 19 45 301 85 386 1403 383 1785 1729 487 2216

Abruzzo 3 14 17 121 32 153 236 93 329 360 139 500

Molise 1 6 7 24 5 29 43 19 62 68 30 98

Campania 26 32 58 266 56 322 881 317 1198 1173 405 1578

Puglia 70 34 104 213 62 275 569 230 799 852 327 1178

Basilicata 4 7 11 38 10 48 82 36 118 124 53 177

Calabria 38 10 48 54 21 75 279 115 395 371 147 517

Sicilia 61 32 93 155 60 215 798 239 1036 1013 331 1345

Sardegna 13 16 29 68 32 100 330 99 429 411 148 558

NORD 96 197 293 3141 654 3795 5710 1926 7636 8946 2778 11724

Nord-ovest 39 92 131 1770 364 2133 3357 1141 4498 5165 1596 6762

Nord-est 57 105 162 1371 291 1662 2353 786 3139 3781 1182 4962

CENTRO 56 64 120 875 241 1116 2591 880 3471 3522 1185 4707

MEZZOGIORNO 216 152 368 939 278 1217 3218 1149 4367 4372 1580 5952

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 15: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 15

Glossario

Forze di lavoro comprendono le persone occupate e quelle disoccupate

Occupati comprendono le persone di 15 anni e piugrave che nella settimana di riferimento

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro in una qualsiasi attivitagrave che preveda un corrispettivo monetario o in natura

hanno svolto almeno unrsquoora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente

sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia) I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi oppure se durante lrsquoassenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione Gli indipendenti assenti dal lavoro ad eccezione dei coadiuvanti familiari sono considerati occupati se durante il periodo di assenza mantengono lrsquoattivitagrave I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se lrsquoassenza non supera tre mesi

Disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che

hanno effettuato almeno unrsquoazione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive

oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare unrsquoattivitagrave autonoma) entro le due settimane successive qualora fosse possibile anticipare lrsquoinizio del lavoro

Inattivi comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione

Tasso di occupazione rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro

Tasso di inattivitagrave rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento La somma del tasso di inattivitagrave e del tasso di attivitagrave egrave pari al 100

Dato destagionalizzato dato depurato dalla stagionalitagrave

Variazione congiunturale variazione rispetto al mese (trimestre) precedente

Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dellrsquoanno precedente

Settimana di riferimento settimana a cui fanno riferimento le informazioni raccolte

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 16: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 16

Nota metodologica

Le stime mensili sono prodotte a distanza di circa 30 giorni dalla fine del mese di riferimento in forma

provvisoria basate su una parte consistente del campione mensile coinvolto nella rilevazione (oltre 20

mila famiglie pari a oltre 47 mila individui per il mese di aprile) contestualmente alla diffusione dei

dati mensili sulla disoccupazione europea da parte di Eurostat Quando le informazioni dellrsquointero

trimestre sono disponibili (a circa 60 giorni dal trimestre di riferimento) vengono rivisti anche i dati

mensili Si precisa comunque che tutte le serie storiche mensili sono a tuttrsquooggi provvisorie poicheacute la

metodologia di stima egrave tuttora in corso di affinamento

Nel primo trimestre 2013 sono state intervistate circa 66 mila famiglie (pari a circa 155 mila individui) residenti in 1538 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale Il campione trimestrale egrave uniformemente ripartito tra i 3 mesi tenendo conto del numero di settimane che compongono ciascun mese (rispettivamente 4 o 5) Il mese di riferimento egrave composto dalle settimane da lunedigrave a domenica che cadono per almeno quattro giorni nel mese di calendario Il mese di aprile 2013 va da lunedigrave 1 aprile a domenica 28 aprile 2013 il primo trimestre 2013 va da lunedigrave 31 dicembre 2012 a domenica 31 marzo 2013 A partire dal terzo trimestre 2012 egrave stato introdotto il nuovo disegno campionario

Tutti i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna

provincia detti autorappresentativi sono presenti nel campione in modo permanente I comuni la cui

popolazione egrave al di sotto delle soglie detti non autorappresentativi sono raggruppati in strati Essi

entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede lrsquoestrazione di un

comune non autorappresentativo da ciascuno strato Per ciascun comune viene estratto dalla lista

anagrafica un campione casuale semplice di famiglie

La popolazione di riferimento egrave costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia anche

se temporaneamente allrsquoestero Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente allrsquoestero e i

membri permanenti delle convivenze (istituti religiosi caserme ecc) La popolazione residente

comprende le persone di cittadinanza italiana e straniera che sono iscritte alle anagrafi comunali

Tale popolazione risulta provvisoria e verragrave rivista in seguito ai risultati del Censimento generale della

popolazione e delle abitazioni 2011

Lrsquounitagrave di rilevazione egrave la famiglia di fatto definita come insieme di persone coabitanti legate da

vincoli di matrimonio parentela affinitagrave adozione tutela o da vincoli affettivi

Lrsquointervista alla famiglia viene effettuata con tecnica Capi (Computer assisted personal interview) e

Cati (Computer assisted telephone interview)

In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede lrsquointervista

Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi segue unrsquointerruzione per i due successivi trimestri dopodicheacute essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri Complessivamente rimane nel campione per un periodo di 15 mesi Considerando che le transizioni dallrsquoinattivitagrave allrsquooccupazione degli individui di etagrave superiore ai 74 anni sono pressocheacute nulle per evitare la molestia statistica su questo target di popolazione dal 1 gennaio 2011 le famiglie composte da soli ultra 74-enni inattivi non vengono reintervistate

I dati assoluti rilevati dallrsquoindagine elaborati allrsquounitagrave vengono arrotondati alle migliaia nei valori e

nelle variazioni assolute Le variazioni sono calcolate sui dati allrsquounitagrave e non su quelli arrotondati alle

migliaia Nelle variazioni percentuali e nei tassi noncheacute nelle differenze in punti percentuali

lrsquoarrotondamento egrave al primo decimale Le variazioni in punti percentuali tra i tassi vengono calcolate

sui tassi con tutti i decimali prima di essere approssimate

Ad esempio nellrsquoattuale comunicato stampa il tasso di disoccupazione egrave pari al 12008 che

arrotondato egrave riportato come 120 Il tasso di disoccupazione di aprile 2012 egrave pari al 10555 ed egrave

riportato nelle serie storiche mensili allegate al comunicato come 106 (Tabella 1 pag3) La differenza

tra il dato di aprile 2013 e aprile 2012 egrave pari quindi a 1453 Date le regole dellrsquoarrotondamento nel

prospetto 1 la variazione in punti percentuali egrave indicata pari a 15 punti percentuali e non 14 punti

come sarebbe se si considerasse la differenza tra i due tassi giagrave arrotondati

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni

Page 17: Rapporto Istat - Occupati e disoccupati (mensili)   31 mag-2013 - testo integrale

| 17

Da ottobre 2010 la popolazione utilizzata per il calcolo dei pesi di riporto egrave aggiornata mensilmente

anche con riguardo alla componente straniera In precedenza la popolazione straniera veniva

aggiornata una volta lrsquoanno

Dato che nelle indagini campionarie la precisione delle stime si riduce al diminuire dellrsquoampiezza

del sottoinsieme di unitagrave della popolazione per il quale si vogliono stimare uno o piugrave parametri

nella lettura dei risultati egrave opportuno tenere conto degli errori campionari e dei relativi intervalli di

confidenza

A partire da gennaio 2011 le stime mensili e trimestrali fanno riferimento alla nuova classificazione

ATECO2007 entrata a regime dopo un periodo di sovrapposizione di tre anni con la precedente

ATECO2002 Tale sovrapposizione consente di ricostruire i dati per il periodo 2008-2010 Ne

consegue che variazioni tendenziali omogenee sono disponibili dal I trimestre 2009 Nei dati

trimestrali del comunicato stampa le variazioni per settore di attivitagrave economica si basano sulle

differenze tra dati rilevati utilizzando la nuova classificazione ATECO2007 e dati ricostruiti

I dati destagionalizzati riportati nel comunicato stampa sono ottenuti applicando una procedura in due

passi nel primo si esegue una destagionalizzazione monovariata utilizzando lrsquoalgoritmo TRAMO-

SEATS Nel secondo passo le serie vengono riconciliate utilizzando come vincoli contemporanei le

informazioni di popolazione di fonte anagrafica e come vincoli intertemporali le serie destagionalizzate

trimestrali Come risultato si ottengono serie destagionalizzate coerenti tra loro con i dati di

popolazione e con le serie trimestrali

A motivo dellrsquoinnalzamento dellrsquoetagrave dellrsquoobbligo scolastico (legge 2962006) dal primo trimestre

2007 i dati sugli individui con 15 anni di etagrave non contengono neacute occupati neacute disoccupati Il numero

di quindicenni occupati o in cerca di occupazione egrave tradizionalmente del tutto trascurabile Il

cambiamento normativo non comporta quindi alcuna interruzione delle serie storiche degli

indicatori sulla popolazione 15-64 anni